Comune di . Inventario dell'archivio storico (1272-1965) e degli archivi aggregati (1895-1994)

a cura di Arcadia società cooperativa di

Provincia autonoma di Trento. Soprintendenza per i beni librari e archivistici 2008

Indice generale Premessa 7 Albero dei soggetti produttori 8 ACSr. Archivio storico del di Siror, 1272 - 1965 10

Comunità di Siror, [1272 settembre 9]-1810 settembre [30] 15 Comune di Siror, 1810 ottobre [1]-1817 dicembre 31 24 Comune di Siror, 1818 gennaio 1-1923 gennaio 12 27 Comune di Siror, 1923 gennaio 13-1927 novembre 16 39 Comune di Siror, 1947 gennaio 7- 45 Amministrazione separata usi civici di Siror, 1946 settembre 25 - 1947 febbraio 22 53 1. Comune di Siror, 1272 - 1965 (con docc. fino al 1983) 59 1.1. Comunità di Siror, 1272-1810 (con docc. fino al 1824) 61 1.1.1 Pergamene, 1272 settembre 9-1619 maggio 10 62 1.1.2 Deliberazioni dei 'vicinati generali' e del consiglio, 1773 - 1810; 1817; 1818-1824; 69 1.1.3 Atti degli affari della comunità, 1619-1810 70 1.1.4 Repertorio di un estimo, 1701 - 1800 71 1.1.5 Protocolli dei vicini, 1803 - 1811 72 1.1.6 Rese di conto degli amministratori della comunità, 1671 - 1821 73 1.1.7 Inventari dei documenti , 1650 - 1803 75 1.2. Comune di Siror (ordinamento austriaco), 1828 - 1923 (con doc. dal 1817 e fino al 1927) 76 1.2.1 Protocolli delle sedute della rappresentanza e della deputazione comunale, 1828 - 1923 77 1.2.2 Protocolli degli esibiti, 1851 - 1925 80 1.2.3 Carteggio ed atti ordinati per annata, 1817 - 1849 85 1.2.4 Carteggio ed atti ordinati per oggetto, 1862 - 1921 87 1.2.5 Permessi di fabbrica, 1887 - 1926 88 1.2.6 Registri anagrafici, 1854 89 1.2.7 Registri delle visite necroscopiche, 1879 - 1923 90 1.2.8 Registri penali, 1909-1926 91 1.2.9 Catasti e mappe, 1851 - 1900 92 1.2.10 Fogli di possesso fondiario, 1883 - 1907 95 1.2.11 Inventari del patrimonio comunale, 1880 - 1927 96 1.2.12 Quinternetti dell'affrancazione della giureria, 1844 - 1844 98 1.2.13 Quinternetti della steora fondiaria, 1844 - 1849 99 1.2.14 Preventivi, conti consuntivi, ordini di incasso e mandati di pagamento, 1834 - 1923 101 1.2.15 Giornali di cassa, 1873 - 1923 113 1.2.16 Mastri della contabilità, 1883 - 1923 119 poveri del comune di Siror, 1898-1922 121 1.3 Fondo poveri del comune di Siror, 1898 - 1922 (con docc. fino al 1928) 123 1.3.1 Carteggio e atti, 1898 - 1922 124 1.3.2 Bilanci preventivi e rendiconti, 1915 - 1917 125

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1.3.3 Giornali di cassa, 1910-1928 126 1.4 Carteggio ed atti degli affari della comunità e del comune, 1577 - 1923 127 1.4.1 Repertori degli atti, 1849 - 1879 129 1.4.2 Carteggio e atti degli affari comunali, 1577 - 1923 131 1.5 Comune di Siror (ordinamento italiano), 1923-1927 (con docc. dal 1918 e fino al 1929) 155 1.5.1 Deliberazioni del consiglio comunale, del podestà e del commissario prefettizio (originali), 1924 - 1928 156 1.5.2 Deliberazioni della giunta municipale (originali), 1922 maggio 24 - 1926 aprile 28 157 1.5.3 Indici delle deliberazioni del consiglio comunale, del podestà e del commissario prefettizio, 1924 gennaio 12-1928 gennaio 28 158 1.5.4 Protocolli degli esibiti, 1923 - 1927 (1) 159 1.5.5 Carteggio ed atti , 1924 - 1927 160 1.5.6 Contratti, 1918 - 1927 166 1.5.7 Bilanci di previsione, 1924 - 1927 167 1.5.8 Conti consuntivi, 1924 - 1927 169 1.5.9 Libri mastri, 1924 - 1927 171 1.5.10 Giornali degli ordinativi d'incasso e dei mandati di pagamento, 1924 - 1926 173 1.5.11 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo, reversali di riscossione e mandati di pagamento, 1924 - 1927 174 1.5.12 Liste dei renitenti alla leva militare, 1923 - 1929 177 1.5.13 Registri dei renitenti alla leva, 1923 - 1926 179 1.5.14 Registri degli atti di nascita, 1924 - 1927 180 1.5.15 Registri degli atti di matrimonio, 1924 - 1927 181 1.5.16 Registri degli atti di morte, 1924 - 1927 182 1.5.17 Registri degli atti di cittadinanza, 1924 - 1927 183 1.5.18 Indici del registro generale della popolazione, 1921 184 1.6 Comune di Siror (ordinamento italiano), 1947-1965 (con docc. dal 1919 e fino al 1983) 185 1.6.1 Deliberazioni del consiglio comunale e della giunta municipale (originali e copie), 1947 - 1965 186 1.6.2 Deliberazioni del consiglio comunale (originali), 1946 - 1949 191 1.6.3 Deliberazioni della giunta municipale (originali), 1947 - 1954 192 1.6.4 Deliberazioni del consiglio comunale (copie), 1946 - 1965 193 1.6.5 Deliberazioni della giunta municipale (copie), 1947 - 1965 194 1.6.6 Verbali delle sedute del consiglio comunale, 1947 - 1965 195 1.6.7 Verbali delle sedute della giunta municipale, 1945 - 1969 196 1.6.8 Indici delle deliberazioni del consiglio comunale e della giunta municipale, 1946 - 1961 197 1.6.9 Repertori delle deliberazioni del consiglio comunale e della giunta municipale, 1947 - 1961 198 1.6.10 Protocolli degli esibiti, 1946 - 1965 199 1.6.11 Carteggio ed atti ordinati per annata, 1946 - 1965 204 1.6.12 Carteggio ed atti ordinati per oggetto, 1919 - 1971 210 1.6.13 Repertori dei contratti 216 1.6.14 Contratti , 1947 - 1966 217 1.6.15 Contratti non soggetti a registrazione, 1931 - 1960 220

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1.6.16 Registri delle spese contrattuali, 1947 - 1965 221 1.6.17 Depositi cauzionali , 1947 - 1971 222 1.6.18 Bilanci di previsione, 1947 - 1965 223 1.6.19 Conti consuntivi, 1947 - 1965 227 1.6.20 Giornali e mastri della contabilità, 1947 - 1961 231 1.6.21 Allegati ai bilanci di previsione e ai conti consuntivi, reversali di riscossione e mandati di pagamento, 1947 - 1965 236 1.6.22 Tenuta e revisione delle liste elettorali, 1947 - 1969 249 1.6.23 Liste elettorali, 1947 - 1950 251 1.6.24 Elezioni, 1947 - 1964 252 1.6.24.1. Elezioni comunali, 1947 - 1962 253 1.6.24.2. Elezioni regionali, 1948 - 1964 254 1.6.24.3. Elezioni politiche, 1948 - 1963 255 1.6.25 Liste di leva, 1948 - 1965 256 1.6.25.1. Estratti delle liste di leva cl. 1915-1927, 1949 257 1.6.25.2. Liste di leva cl. 1928-1947, 1948 - 1965 260 1.6.26 Ruoli matricolari, [1933- 1964] 264 1.6.27 Lavori pubblici, 1925 - 1977 265 1.6.27.1. Strade urbane, 1927 - 1974 266 1.6.27.2. Strade rurali, 1944 - 1971 271 1.6.27.3. Opere igienico-sanitarie: acquedotti, fognature e cimiteri, 1925 - 1977 274 1.6.27.4. Edifici, 1926 - 1977 279 1.6.27.5. Illuminazione pubblica, 1938 - 1967 284 1.6.27.6. Impianti sciistici, 1948 - 1969 286 1.6.27.7. Lavori diversi, 1931 - 1975 287 1.6.27.8. Opere non realizzate, 1940 - 1962 291 1.6.28 Licenze edilizie, 1947-1965 292 1.6.29 Registri degli atti di nascita, 1947 - 1965 293 1.6.30 Registri degli atti di matrimonio, 1947 - 1965 296 1.6.31 Registri degli atti di morte, 1947 - 1965 299 1.6.32 Registri degli atti di cittadinanza, 1947 - 1965 302 1.6.33 Censimenti, 1951 - 1961 305 1.6.34 Registro della popolazione, 1930 - 1950 307 1.6.34.1. Fogli famiglia e cartelle di casa, 1930 - 1950 308 1.6.34.2. Schede individuali, 1947-1965 310 1.6.35 Registri delle pratiche di immigrazione ed emigrazione, 1954 - 1983 311 1.6.36 Stradari, 1947 - 1947 312 1.6.37 Registri diversi, 1947 - 1976 313

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Archivi aggregati

Consiglio scolastico locale di Siror 316 A1.Consiglio scolastico locale di Siror, 1895 - 1922 322 1. Carteggio e atti, 1895 - 1922 323

Congregazione di carità di Siror 325 A2.Congregazione di carità di Siror, 1923 - 1928 331 1. Deliberazioni del consiglio di amministrazione, 1925 - 1927 332 2. Carteggio e atti, 1923 - 1928 333 3. Bilanci di previsione, 1925 - 1926 334

Ente comunale di assistenza di Siror 335 A3. Ente comunale di assistenza di Siror, 1947 - 1993 343 1. Deliberazioni del comitato d'amministrazione, 1947 - 1962 344 2. Deliberazioni del comitato d'amministrazione (copie), 1947 - 1989 345 3. Protocolli della corrispondenza, 1948 - 1956 346 4. Carteggio e atti, 1947 - 1965 347 5. Carteggio ed atti ordinati per oggetto, 1962 - 1988 348 6. Contabilità, 1948 - 1993 350 7. Bilanci di previsione, 1969 - 1990 353 8. Conti consuntivi, 1949 - 1992 357 9. Giornali e mastri della contabilità, 1948 - 1988 362

Ufficio del Giudice conciliatore di Siror 363 A4.Ufficio del Giudice conciliatore di Siror, 1950 - 1995 369 1. Carteggio ed atti, 1956 - 1995 370 2. Ruoli delle udienze, 1950 - 1994 371 3. Rubrica alfabetica generale degli affari contenziosi civili, 1986 - 1986 372 4. Ruoli generali degli affari civili, 1986 - 1994 373 5. Repertori delle sentenze ed atti soggetti a registrazione, 1986 - 1990 374 6. Registri di discarico dai depositi per carta bollata e per spese di cancelleria nei procedimenti civili, 1986 - 1990 375 7. Registro dei depositi per spese di cancelleria dei procedimenti civili, 1986 - 1991 376 8. Registri degli avvisi per le conciliazioni, 1986 - 1991 377 9. Registri cronologici dei provvedimenti e degli atti originali , 1986 - 1993 378 10. Registri dei diritti di copia, diritti di autentica e dei diritti di urgenza , 1987 - 1990 379

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Commissione edilizia intercomunale di 380 A5.Commissione edilizia intercomunale di Primiero, 1952 - 1961 382 1. Verbali delle sedute, 1952 383 2. Domande di fabbrica e progetti, 1952 - 1961 384

Segretario comunale di Siror in qualità di pubblico ufficiale che leva i protesti cambiari 385 A6.Segretario comunale di Siror in qualità di pubblico ufficiale che leva i protesti cambiari , 1961 - 1971 387 1. Repertori dei protesti cambiari, 1961 - 1971 388

Indici 389

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Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati effettuati per incarico e con la direzione della Soprintendenza per i beni librari e archivistici a cura della società cooperativa ARCADIA di Trento e ultimati nell'ottobre 2008. I regesti delle pergamene sono stati redatti dalla società cooperativa Koinè.

L'intervento è stato realizzato utilizzando il Sistema informativo degli archivi storici del . Le schede sono state compilate secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

ABBREVIAZIONI E SIGLE art., artt. = articolo, articoli b., bb.= busta, buste c., cc. = carta, carte ca. = circa cap., capp.= capitolo, capitoli cart. = carta, cartone cat., catt. = categoria, categorie cfr. = confronta cop. = coperta fasc., fascc. = fascicolo, fascicoli int. = interno ml. = metri lineari mod. = modello n., nn = numero, numeri n. n. = non numerato num. = numerazione orig. = originale p., pp. = pagina, pagine par. (§) = paragrafo prot. = protocollo quad. = quaderno reg., regg. = registro, registri s. cop. = senza coperta s.d. = senza data sd = sinistra/destra sec., secc. = secolo, secoli segg. = seguenti sez. = sezione tit. = titolo vd. = vedi v. a. = vedi anche vol., voll. = volume, volumi

ACSr.= archivio comunale di Siror ASTN= Archivio di Stato di Trento ASUC= Amministrazione separata degli usi civici ECA= Ente comunale di assistenza

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Albero dei soggetti produttori

Comunità di Siror, Siror, [1272 settembre 9]-1810 settembre [30] Successori: Comune di Siror, Siror, 1810 ottobre [1] - 1817 dicembre 31 Comune di Siror, Siror, 1818 gennaio 1-1923 gennaio 12 Comune di Siror, Siror, 1923 gennaio 13-1927 novembre 16 Comune di Siror, Siror, 1947 gennaio 7 -

Comune di Siror, Siror, 1810 ottobre [1] - 1817 dicembre 31 Predecessori: Comunità di Siror, Siror, [1272 settembre 9]-1810 settembre [30] Successori: Comune di Siror, Siror, 1818 gennaio 1-1923 gennaio 12 Comune di Siror, Siror, 1923 gennaio 13-1927 novembre 16 Comune di Siror, Siror, 1947 gennaio 7 -

Comune di Siror, Siror, 1818 gennaio 1-1923 gennaio 12 Predecessori: Comune di Siror, Siror, 1810 ottobre [1] - 1817 dicembre 31 Comunità di Siror, Siror, [1272 settembre 9]-1810 settembre [30] Successori: Comune di Siror, Siror, 1923 gennaio 13-1927 novembre 16 Comune di Siror, Siror, 1947 gennaio 7 - Gestisce : Fondo poveri del comune di Siror, Siror, [1898 settembre 30] - [1923 ottobre 20]

Comune di Siror, Siror, 1923 gennaio 13-1927 novembre 16 Predecessori: Comune di Siror, Siror, 1818 gennaio 1-1923 gennaio 12 Comune di Siror, Siror, 1810 ottobre [1] - 1817 dicembre 31 Comunità di Siror, Siror, [1272 settembre 9]-1810 settembre [30] Successori: Comune di Siror, Siror, 1947 gennaio 7 - Si fonde in : Comune di Primiero, , 1927 ottobre 13-1947 novembre 11 Concorre alla gestione di : Congregazione di carità di Siror, Siror, 1923 ottobre 20 - 1928 febbraio 28

Comune di Siror, Siror, 1947 gennaio 7 - Predecessori: Comune di Siror, Siror, 1923 gennaio 13-1927 novembre 16 Comune di Siror, Siror, 1818 gennaio 1-1923 gennaio 12 Comune di Siror, Siror, 1810 ottobre [1] - 1817 dicembre 31 Comunità di Siror, Siror, [1272 settembre 9]-1810 settembre [30] Si separa da : Comune di Primiero, Fiera di Primiero, 1927 ottobre 13-1947 novembre 11 Concorre alla gestione di : Ente comunale di assistenza di Siror, Siror, [1947 ottobre 16] - 1993 dicembre 28 Concorre alla gestione di : Ufficio del Giudice conciliatore di Siror, Siror, 1950 marzo 2 -1995 aprile 30

Amministrazione separata usi civici di Siror, Siror, 1946 settembre 25 - 1947 febbraio 22

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Vedi anche : Comune di Primiero, Fiera di Primiero, 1927 ottobre 13-1947 novembre 11

Fondo poveri del comune di Siror, Siror, [1898 settembre 30] - [1923 ottobre 20] Successori: Congregazione di carità di Siror, Siror, 1923 ottobre 20 - 1928 febbraio 28 Ente comunale di assistenza di Siror, Siror, [1947 ottobre 16] - 1993 dicembre 28 E' gestito da : Comune di Siror, Siror, 1818 gennaio 1-1923 gennaio 12

Consiglio scolastico locale di Siror, Siror, 1893 ottobre 21-1924 settembre 30 Alla cui gestione concorre : Comune di Siror, Siror, 1818 gennaio 1-1923 gennaio 12 Alla cui gestione concorre : Comune di Siror, Siror, 1923 gennaio 13-1927 novembre 16

Congregazione di carità di Siror, Siror, 1923 ottobre 20 - 1928 febbraio 28 Predecessori: Fondo poveri del comune di Siror, Siror, [1898 settembre 30] - [1923 ottobre 20] Successori: Ente comunale di assistenza di Siror, Siror, [1947 ottobre 16] - 1993 dicembre 28 Alla cui gestione concorre : Comune di Siror, Siror, 1923 gennaio 13-1927 novembre 16

Ente comunale di assistenza di Siror, Siror, [1947 ottobre 16] - 1993 dicembre 28 Predecessori: Congregazione di carità di Siror, Siror, 1923 ottobre 20 - 1928 febbraio 28 Fondo poveri del comune di Siror, Siror, [1898 settembre 30] - [1923 ottobre 20] Alla cui gestione concorre : Comune di Siror, Siror, 1947 gennaio 7 -

Ufficio del Giudice conciliatore di Siror, Siror, 1950 marzo 2 -1995 aprile 30 Alla cui gestione concorre : Comune di Siror, Siror, 1947 gennaio 7 -

Commissione edilizia intercomunale di Primiero, Fiera di Primiero, 1952 -

Segretario comunale di Siror in qualità di pubblico ufficiale che leva i protesti cambiari, Siror, 1961 settembre 26 -

9 superfondo ACSr. Archivio storico del comune di Siror, 1272 - 1965

333 buste, 278 registri, 2 mappe e 22 pergamene; metri lineari 43.5

Contenuto Il complesso archivistico, conservato nella sede municipale di Siror, comprende il fondo proprio del Comune di Siror e la documentazione di altri fondi archivistici prodotti da soggetti diversi e conservati presso il comune. L'archivio storico del Comune di Siror con i suoi aggregati, oggetto del presente inventario, comprende un arco cronologico che va dall'inizio del 1272 fino al 1965. La maggior parte della documentazione trattata risale al secolo XIX; sono presenti anche delle pergamene, in parte provenienti dall'archivio parrocchiale di Siror. L'archivio comunale di Siror comprende la documentazione prodotta dall'amministrazione comunale di Siror, ivi compreso il Fondo poveri, gestito direttamente dal comune, e da enti e istituzioni i cui archivi sono aggregati o depositati e precisamente: - Consiglio scolastico locale di Siror; - Congregazione di carità di Siror; - Ente comunale di Assistenza di Siror; - Amministrazione separata usi civici di Siror; - Ufficio del Giudice conciliatore di Siror; - Commissione edilizia intercomunale di Primiero; - Segretario comunale di Siror in qualità di pubblico ufficiale che leva i protesti cambiari.

Lo stato di conservazione complessivo della documentazione è buono.

Lingua Latino, Italiano

Storia archivistica Una descrizione sintetica dell'archivio si trova nella "Guida storico-archivistica del Trentino" di Albino Casetti (1) e nella rilevazione dell'Assessorato alle attività culturali della Provincia autonoma di Trento eseguite nel 1978. (2).

I principali interventi sulla tenuta e riordino dell'archivio di Siror furono i seguenti: - per il periodo dal 1650 al 1803 gli atti vennero costantemente annotati in un "Inventario delle scritture e raggioni dell'onoranda regola di Siror", tenuto dai giurati della comunità; - un intervento di riordino incisivo su tutta la documentazione presente in archivio fu effettuato nel 1849: il materiale d'archivio fu raccolto in fascicoli, numerato e registrato in un repertorio degli atti. - nel 1930 venne compilato un inventario di consistenza presso il comune di Fiera, nel quale Siror era confluito, comprendente la documentazione degli ex comuni a quell'epoca aggregati a Fiera.

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- nel 1987 la documentazione della comunità e del comune di Siror, fino al 1872 circa, fu oggetto di un intervento di ordinamento per materia.

Modalità di acquisizione e versamento L'archivio proprio è sempre stato di proprietà del comune, tranne per il periodo dal 1927 al 1947, mentre gli altri archivi sono pervenuti all'archivio comunale per versamenti o per semplice deposito. L'archivio di Siror fu portato nel 1927, anno di riunione con il comune di Fiera, a Fiera di Primiero, confluendo assieme agli altri archivi comunali di , e , nell'archivio di Fiera; lì vi rimase dal 1927 al 1947, per tornare poi a Siror. In occasione dell'ordinamento dell'archivio parrocchiale di Siror, effettuato nel 2002, furono evidenziate 22 pergamene e 7 registri di epoca comunitaria provenienti dall'archivio comunale e lì confluiti per uso temporaneo del parroco don Stefano Fontana; questo materiale è stato ricondotto all'archivio di origine.

Ai sensi dell'art. 53, comma 1 del D.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio..." gli archivi degli enti pubblici territoriali fanno parte del demanio culturale; il comma 2 del medesimo articolo dispone che "i beni del demanio culturale non possono essere alienati, né formare oggetto di diritti a favore di terzi se non nei modi previsti dal presente codice".

Criteri di ordinamento e inventariazione L'intervento di ordinamento dell'archivio ha riguardato la documentazione fino al 1965, cioè quella compresa nell'archivio storico.

Il complesso archivistico si trovava conservato parte nel teatro comunale, parte al terzo piano dell'edificio comunale, in un locale adibito ad archivio, e parte presso la Soprintendenza per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento ( le 22 pergamene e i 7 registri provenienti dall'archivio parrocchiale di Siror). Al momento del riordino la documentazione si presentava raccolta in buste. Nelle operazioni di riordino si è proceduto in primo luogo ad individuare la documentazione prodotta dai diversi soggetti e a costituire i relativi fondi archivistici. Si è provveduto a dividere il materiale secondo i soggetti e le serie di appartenenza.

Il lavoro di riordino si è svolto secondo le seguenti fasi: - schedatura delle singole unità archivistiche, delle quali sono stati rilevati il titolo, gli estremi cronologici, il contenuto, la tipologia fisica (registro, volume, fascicolo, busta). La descrizione estrinseca è stata più accurata per i registri del periodo preunitario, per i quali è stata specificata anche la consistenza e il tipo di legatura. Inoltre per i registri di protocollo si è ritenuto opportuno indicare gli estremi degli esibiti registrati ogni anno. Queste operazioni si sono svolte sulla base dei criteri per la descrizione archivistica forniti dalla Soprintendenza per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento; - ordinamento del materiale: ci si è basati sul cosiddetto metodo storico, cioè è stato rispettato e ripristinato, se possibile, l'ordine originario secondo cui l'ente produttore dell'archivio aveva organizzato la documentazione. Il carteggio è stato riordinato all'interno di ogni annata in base al numero di protocollo oppure in base alla classificazione, e in mancanza di questi elementi in ordine cronologico; i documenti relativi alla contabilità sono stati

11 riordinati in base alle rubriche di appartenenza; i contratti in base al numero di repertorio e, laddove questo non fosse presente, in ordine cronologico; e così via; - strutturazione del complesso archivistico in base all'ente produttore della documentazione (se diverso dal comune), tenendo conto della periodizzazione storico-istituzionale. Le serie sono disposte, all'interno di ogni periodizzazione, secondo questa successione: prima le serie di documenti collocabili nelle categorie direttive, poi le serie ascrivibili alle categorie esecutive e infine a quelle consuntive. Ciò significa che per prime si trovano le deliberazioni degli organi di governo, poi gli atti amministrativi e infine i documenti relativi alla contabilità; - condizionamento del materiale in scatole chiuse, ad eccezione di alcuni registri di grande formato; - numerazione delle unità archivistiche. Quanto alla numerazione, si specifica che sono stati adottati due tipi di numerazione: la segnatura archivistica e il "numero unico progressivo". La segnatura archivistica è costituita da un codice alfanumerico indicante nell'ordine il codice dell'archivio (es. ACSr.), seguito da numeri arabi indicanti i livelli dell'archivio fino alla sottoserie (es. 4.31.1), il numero in cifre arabe indicante l'unità archivistica all'interno della serie, preceduto da un trattino orizzontale (es. -5): questa indica la collocazione logica dell'unità all'interno dei fondi e delle serie. Il numero unico progressivo, applicato ai pezzi o unità di condizionamento (buste, ma anche registri ed altre unità a sé stanti), ha la funzione di fissare l'ordine fisico degli stessi e di agevolarne il reperimento. Si è optato per due sequenze di numero progressivo: una contraddistingue l'archivio proprio del comune ed è a sua volta articolata - tuttavia senza soluzione di continuità - in numero progressivo definitivo (a penna rossa) per l'archivio preunitario, non più suscettibile di accrescimenti, e in numero progressivo provvisorio (a matita) per l'archivio postunitario, le cui serie sono aperte ai futuri versamenti; un'altra sequenza (a penna verde, per distinguerla da quella dell'archivio proprio) è stata utilizzata per gli archivi aggregati, che costituiscono una sezione chiusa.

Redazione dell'inventario: criteri

Nella redazione dell'inventario ci si è attenuti alle direttive impartite dalla circolare del Ministero dell'Interno n. 39/1966, Direzione Generale degli Archivi di Stato, Norme per la pubblicazione degli inventari e alle 'Norme per la descrizione archivistica e per la redazione degli inventari' impartite dalla Soprintendenza per i beni librari ed archivistici della Provincia autonoma di Trento e secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati " elaborate dalla Soprintendenza per i beni librari ed archivistici della Provincia autonoma di Trento nel 2006. L'inventario è stato inserito nel "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino" della Provincia autonoma di Trento. Per ogni unità archivistica compaiono in inventario: - la segnatura, scritta sopra il titolo; che indica la collocazione del pezzo all'interno dell'archivio; - il titolo, originale o attribuito. I titoli originali sono riportati fra virgolette; i segni di interpunzione, i segni diacritici, le maiuscole e le minuscole sono riportati all'uso moderno. Qualora il titolo originario non fosse stato completo o non rispecchiasse la natura della documentazione, si è ritenuto dare una descrizione più approfondita nel campo contenuto; - gli estremi cronologici, nella sequenza: anno, mese, giorno. Le eventuali ricostruzioni sono state riportate fra parentesi quadre; - eventuali descrizioni del contenuto, dove si riportano le notizie ritenute significative;

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- la descrizione estrinseca: si è indicata la tipologia dell'unità descritta (registro, volume, fascicolo); per motivi pratici è stato definito come 'fascicolo' anche l'accorpamento, in una copertina, degli atti o dei conti di un'annata; la consistenza e il tipo di legatura solo per i registri del periodo preunitario; non si sono date specificazioni invece per i registri del periodo postunitario, fatta eccezione per il numero di carte dei registri delle deliberazioni della giunta e del consiglio. Le carte bianche interne ad un registro sono state riportate tra parentesi, invece quelle esistenti alla fine del registro non sono comprese nella numerazione. Se all'interno di uno stesso registro ci si è trovati in presenza di una numerazione imprecisa o non omogenea, si è indicato il computo totale delle carte; - il numero progressivo delle unità di condizionamento; - il numero arabo che compare in alto, nel margine destro, è un marcatore associato a ciascuna unità e sottounità e alle schede introduttive, al fine di consentire i rimandi dalle voci dell'indice.

Criteri di selezione Per il materiale soggetto a scarto sono state rispettate le norme indicate dalla L.P. 14 febbraio 1992 n. 11 (art. 16) e dalla successiva deliberazione della Giunta provinciale del 29 marzo 1993 n. 3692 (art. 5 e all. n. 2 "Massimario per lo scarto negli archivi comunali") e dalla L.P. 17 febbraio 2003 n. 1. Non sono previste operazioni di scarto per la documentazione prodotta nel periodo preunitario. Le principali tipologie degli atti scartati sono le seguenti: copie di bilanci di previsione e conti consuntivi, matrici delle reversali e dei mandati di pagamento, fascicoli personali degli elettori, bollettari diversi ed altre tipologie documentarie previste dal massimario. Complessivamente il materiale scartato è di 6 metri lineari per un totale di 12 scatole.

Incrementi previsti Ai sensi dell'art. 2 "Tenuta degli archivi e dei documenti degli enti pubblici locali", comma 21 della deliberazione della Giunta provinciale 29 marzo 1993 n. 3692 "la sezione separata d'archivio e il relativo inventario devono essere periodicamente aggiornati con l'inserimento, previa selezione, dei documenti relativi ad affari esauriti da oltre 40 anni. Tale operazione sarà effettuata preferibilmente ogni anno". Infatti il numero di corda all'interno delle serie del periodo postunitario è aperta, cioè riparte da uno per ogni serie, proprio per poter effettuare gli incrementi previsti dalla normativa. Per quello che riguarda gli archivi aggregati non sono previsti accrescimenti, poiché gli enti furono soppressi.

Condizioni di accesso La consultabilità dei documenti degli archivi comunali è disciplinata dall'art. 24 della Legge provinciale 17 febbraio 2003 n. 1 "Nuove disposizioni in materia di beni culturali", che rinvia alla legislazione statale. In base a tale normativa i documenti dell'archivio comunale sono liberamente consultabili, ad eccezione di quelli di carattere riservato relativi alla politica estera o interna dello Stato che divengono consultabili cinquanta anni dopo la loro data. I documenti relativi a situazioni di carattere privato o personale atti a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni ed organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché quelli relativi a rivelare i provvedimenti di cui all'art. 686 del Codice di procedura penale (relativo alle iscrizioni nel casellario giudiziale) sono liberamente consultabili 40 anni dopo loro data. Il termine è di 70 anni se i dati sono idonei a rivelare lo stato di salute o la vita sessuale o rapporti riservati di tipo

13 familiare. Anteriormente al decorso di questi termini, i documenti restano accessibili ai sensi della disciplina sull'accesso ai documenti amministrativi. I documenti dell'archivio storico comunale sono liberamente consultabili, previa presentazione di una richiesta motivata al sindaco, che potrà accoglierla se l'archivio non si trova in fase di ordinamento, salvo eccezioni che dovranno essere valutate caso per caso. La consultazione dell'archivio storico comunale viene negata a persone incorse nel provvedimento di esclusione dagli Archivi di Stato. Le ricerche da parte di persone che non hanno compiuto i sedici anni di età devono compiersi con la collaborazione dell'archivista. Gli esperimenti didattici devono avvenire sotto la guida e la responsabilità dell'insegnante e comunque devono essere concordati con l'ente. In ogni caso è esclusa la possibilità di ottenere in prestito i documenti. Gli atti dell'archivio storico comunale non devono essere asportati dalla stessa, neppure per uso interno dell'ente, se non per breve tempo e sotto il controllo del segretario o dell'archivista, che deve poi provvedere alla loro ricollocazione. Se il comune è dotato di un servizio continuativo di consultazione al pubblico, i documenti debbono essere consultati presso la sala studio.

Condizioni di riproduzione L'ente pubblico può rifiutare la fotoriproduzione (microfilmatura e fotografia) dei documenti solo per comprovati motivi, come ad esempio, l'impossibilità di procedere alla stessa a causa del cattivo stato di conservazione dei documenti. L'ente pubblico può richiedere che la fotografia avvenga con luce naturale. Devono comunque essere evitate quelle manovre che comprometterebbero l'integrità dei singoli documenti o delle unità archivistiche in cui essi sono contenuti. E' ammesso l'uso saltuario della fotocopiatrice, adottando le stesse cautele.

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda CARUCCI P., Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma, 1983 CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, 1961

Norme o convenzion i La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino, Manuale - guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

Note (1) Albino CASETTI, Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, 1961. (2) Archivio della Soprintendenza per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, "Archivi dei comuni", Comune di Siror.

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Ente Comunità di Siror [1272 settembre 9]-1810 settembre [30]

Luoghi Siror

Altre forme del nome Sevror (Forma in volgare, attestata nei documenti del periodo comunitario sec. XVI - sec. XIX inizio) Sibrorum (Forma attestata nelle pergamene conservate nell'archivio comunale sec. XIII-XV) Sivrorum (Forma attestata nelle pergamene esistenti nell'archivio comunale sec. XIII-XVII)

Archivi prodotti Subfondo: Comunità di Siror, 1272-1810; Subfondo: Carteggio ed atti degli affari della comunità e del comune, 1577 - 1923

Storia Nell'area trentina lo sfruttamento collettivo delle risorse naturali, che in quanto zona di montagna costituì il fondamento dell'organizzazione delle locali comunità di villaggio, è probabile risalisse a tempi antichi, non essendo cessato interamente neppure in età romana e avendo ricevuto un nuovo impulso in età longobarda. Incerta appare invece nell'ambito italiano più generale l'origine delle comunità di villaggio, sulla quale è stato a lungo dibattuto nelle diverse stagioni storiografiche. La fase di transizione da più antiche forme comunitarie alla comunità rurale vera e propria, dotata delle forme istituzionali che poi ne accompagnarono l'esistenza attraverso il medioevo e l'età moderna, fu assai diversificata da luogo a luogo e si estese all'incirca dall'XI al XIII secolo. Le comunità rurali trentine (una realtà non sempre uniforme) assunsero il nome di regole, mentre carte di regola erano detti gli statuti che, originati da antiche consuetudini fissate per iscritto a partire dal XIII secolo, normavano lo sfruttamento dei beni collettivi, prescrivendo inoltre modi e termini del governo delle comunità. L'organizzazione in regole caratterizzò, con mutamenti poco percettibili e di lungo periodo, la vita delle vallate della regione durante tutta l'età medievale e l'antico regime. Solo verso la fine del Settecento il governo asburgico, e in parte anche quelli vescovili di Trento e Bressanone per le comunità trentine che erano a essi sottoposte, operarono per ricondurre tali forme di autogoverno entro l'alveo dell'amministrazione statale in via di consolidamento. L'istituzione in Tirolo degli Uffici circolari (Kaiserämt) nel 1754, regnante l'imperatrice Maria Teresa, determinò nel Circolo ai Confini d'Italia con capoluogo e comprendente gran parte dei territori dell'attuale provincia di Trento facenti capo alla contea del Tirolo (1) un maggior controllo da parte del Capitano di Circolo anche nei confronti delle comunità. Mediante ordinanza del 10 maggio 1787, sotto l'imperatore Giuseppe II, le adunanze regoliere collettive nei feudi trentino-tirolesi (Circolo ai Confini d'Italia) furono sottoposte ad autorizzazione dell'autorità superiore; il 5 gennaio 1805, dopo la secolarizzazione del principato vescovile, detta norma venne estesa anche al resto del territorio. Altre limitazioni (soppressione delle regolanie maggiori e minori) giunsero da parte del governo bavarese il 4 gennaio 1807. 15

Con l'editto del 24 settembre 1808, in concomitanza con la ristrutturazione del regno di Baviera sulla base dell'esperienza istituzionale francese, pur rimanendo formalmente ancora in vigore le carte di regola, quelle che erano ormai definite 'le comuni' furono interamente sottomesse alle autorità statali. La riforma fu scarsamente realizzata e nella primavera del 1809 il territorio fu sconvolto dalla rivolta hoferiana. Gli atti finali dell'esistenza delle antiche comunità rurali si compirono sotto il Regno italico. Nel Regio Decreto del 24 luglio 1810, che stabiliva la ristrutturazione amministrativa operata nel neoistituito Dipartimento dell'Alto Adige sulla base di quella vigente nel Regno, venivano anche proposte (e poi realizzate con l'attivazione del Dipartimento il 1 settembre 1810) le aggregazioni delle molte comunità sparse sul territorio in un numero fortemente ridotto di comuni amministrativi, posti sotto un diretto e rigido controllo da parte delle autorità statali. Mediante un decreto successivo, datato 23 agosto 1810, veniva esteso al Dipartimento l'ordinamento amministrativo dei comuni del Regno italico.

La storia istituzionale della comunità di Siror va collocata nelle più ampie vicende del comune generale di valle di Primiero. Territorialmente Primiero era suddiviso in quattro regole, piccole articolazioni rurali che non si identificano necessariamente con un unico villaggio: la regola di Imer, che comprende la villa omonima e quella di , la regola di , la regola di Tonadico e infine la regola di Transacqua con le ville di Transacqua, Siror e Ormanico. (1) La prima attestazione dell'esistenza della comunità di Siror, con la presenza di un amministratore (marzolo), si ha già nel 1272. Infatti in una pergamena del 9 settembre di quell'anno viene emessa sentenza nella controversia insorta fra l'amministratore della regola di Transacqua e quello della regola di Siror per il pagamento delle collette. Nel 1810 Siror, in base al decreto vicereale n. 163 del 10 agosto 1810, entrò a far parte del Dipartimento della Piave. Nel nuovo ordinamento istituzionale e territoriale essa costituiva un cantone, al quale facevano capo i comuni - tutti di terza classe - di Fiera, Siror, Tonadico, Transacqua, Sagron Mis, Mezzano, Imer, Canal San Bovo. Il cantone faceva riferimento a Feltre, sede di distretto. Capoluogo del dipartimento era invece Belluno, dove risiedeva il prefetto, massima autorità governativa locale. L'ultima attestazione dell'esistenza della comunità di Siror, presente in archivio, è del 23 settembre 1810; si tratta della adunanza della 'vicinia generale' tenuta nella 'casa normale'; tuttavia l'ente continuò ad esistere presumibilmente almeno fino al 30 settembre , dal momento che l'organizzazione del regno d'Italia entrò in vigore nel Primiero il 1 di ottobre.

Condizione giuridica L'antica organizzazione regoliera si fondava su un patrimonio consuetudinario che solo in tempi successivi venne codificato in forma scritta nelle cosiddette carte di regola. Esse costituirono il fondamentale strumento legislativo dell'organizzazione comunitaria e garantirono alla stessa l'esercizio autonomo di una sorta di bassa giurisdizione riguardo ai contenziosi di natura economica e nell'uso dei beni comuni che si sviluppavano con frequenza all'interno delle comunità. Dal punto di vista normativo la materia regoliera si situava al livello più basso di un contesto statutario assai composito, sia dal punto di vista della gerarchia delle fonti, che da quello della varietà degli esempi locali, ai cui vertici stavano gli statuti per la materia civile e 'criminale' (penale). Caratteristiche comuni agli statuti regolieri, pur all'interno di un panorama assai vario fatto di adattamenti alle esigenze e alle realtà dei singoli villaggi, furono una stesura (così come eventuali riforme e aggiunte) scaturita da esigenze e decisioni collettive e la necessità dell'approvazione da parte dell'autorità superiore competente per territorio: il principe

16 vescovo, il conte del Tirolo, il dinasta feudale, gli organismi preposti all'amministrazione delle due preture cittadine di Trento e Rovereto. Oltre alle carte di regola, negli archivi comunali si rinvengono spesso normative accessorie per gli ambiti economici più diversi (acque, incendi, vettovaglie e così via), insieme ad altri atti di carattere amministrativo. Per ricostruire la vita delle antiche comunità si deve dunque fare riferimento a una documentazione complessiva assai composita.

La comunità di Siror non era dotata di statuti; faceva riferimento ai più ampi statuti della valle di Primiero.

Funzioni, occupazioni e attività L'organizzazione in regole delle comunità rurali era diffusa su tutto il territorio trentino, indipendentemente dal contesto politico di appartenenza (vescovile o tirolese) dei diversi villaggi e dal tipo di vincolo degli stessi nei confronti delle due superiorità: diretto - talvolta mitigato da privilegi - o mediato dall'investitura concessa a favore di qualche casato nobiliare). Scopo dell'amministrazione regoliera era provvedere all'organizzazione interna di ogni comunità, secondo moduli improntati all'autogoverno, e inoltre disciplinare lo sfruttamento dei beni comuni e tutelare gli ambiti di possesso familiari, nonché dirimere i relativi frequenti contenziosi che ne derivavano, punendo le altrettanto numerose infrazioni che venivano commesse. Il territorio delle antiche comunità trentine, in origine indivisibile e inalienabile, era costituito: - in misura minore da beni cosiddetti 'divisi', poderi situati nei pressi dell'abitato assegnati ai diversi nuclei famigliari (fuochi) e nel corso del tempo divenuti simili a proprietà private, benché in parte ancora sottoposti a vincoli collettivi; in questo caso la normativa tutelava diritti individuali: rispetto dei confini, protezione da furti e da danni di vario genere, prescrizioni per la vendemmia, lo sfalcio dei prati e così via, secondo una normativa nutrita e legata alla realtà economica specifica delle diverse comunità; - in gran parte da ampie superfici boschive e pascolive sfruttate in comunione tra coloro che godevano dei diritti di incolato, i vicini, dove lo scopo della minuziosa regolamentazione era uno sfruttamento ragionato dei beni comuni, che dovevano innanzi tutto integrare il reddito delle singole famiglie. La diffusione dell'istituzione regoliera avveniva a diversi livelli. Nei casi più frequenti si trattava di singole regole autonome costituite da un villaggio (a volte formato da più nuclei abitati), fino a forme organizzative composte da più di una comunità (comunità di valle, vicinie e altre forme aggregative). Le comunità di villaggio trentine seguirono linee evolutive e processi di mutamento misurabili solo nel lungo periodo, mantenendo sempre una propria marcata autonomia riguardo all'uso del proprio territorio (fatte salve le prerogative di natura feudale), nonostante qualche intervento correttivo apportato nel corso dell'età moderna dagli apparati politici superiori. La crisi delle regole sopraggiunse solo nel tardo Settecento, con le riforme introdotte dai sovrani illuminati di casa d'Austria e dagli ultimi vescovi tridentini, volte al consolidamento dell'apparato amministrativo e alla riconduzione entro l'alveo statale delle fino ad allora numerose forme di autogoverno periferiche.

Dal carteggio della comunità di Siror si evidenzia che la comunità si occupava soprattutto della gestione e la salvaguardia dei boschi, del mantenimento e della difesa dei confini, dello sfruttamento dei pascoli e della gestione dei beni di uso collettivo.

Struttura amministrativa

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Difficile, a causa della molteplicità della casistica rappresentata, è riassumere in maniera schematica i moduli amministrativi secondo i quali si reggevano le antiche comunità di villaggio trentine. Prescindendo dalle infinite varianti determinate dalla necessità di adattare le norme e l'organizzazione alle esigenze particolari di ogni comunità (dipendenti dal livello altimetrico e dall'economia praticata, nonché dal grado di autogoverno goduto), l'amministrazione regoliera presenta comunque un'intelaiatura che fu comune a tutti i villaggi trentini. Supremo organo deliberativo era l'assemblea plenaria dei vicini ( denominata in vario modo: regola generale, regola grande, regola piena ...), che si riuniva almeno una volta all'anno per rinnovare l'apparato amministrativo e per prendere altre risoluzioni determinanti per la vita della comunità (rinnovo degli statuti, rendiconto annuale degli amministratori, vendita di beni comuni e così via). Essa era formata da tutti i capifamiglia del villaggio e costituiva il momento partecipativo sul quale si fondava l'essenza della vita della regola. L'ordinaria amministrazione era solitamente affidata a una sorta di consiglio (esso pure variamente denominato) costituito dagli ufficiali posti ai vertici del governo regoliero. L'apparato amministrativo, scelto su votazione o col sistema della rotazione, era spesso complesso e appesantito dall'obiettivo di rendere compartecipe un grande numero di soggetti. Se ne possono riassumere le figure principali, che nel caso di comunità ridotte non erano tutte presenti, mentre negli esempi più complessi si moltiplicavano fino a costituire un ingranaggio farraginoso. Cariche preminenti: - il sindaco (o sindico), con compiti (più o meno estesi) di supervisione nell’amministrazione e di tutore degli interessi della regola in occasione di vertenze della stessa con l'autorità superiore, con altre comunità, con privati; - il regolano, dotato spesso di vari compiti, ma soprattutto di una bassa potestà giudiziaria relativamente alle infrazioni statutarie (sostituito nelle vallate meridionali da un console o un massaro); - i giurati, consiglieri investiti di rilevanti incarichi amministrativi e in qualche più raro caso dotati delle competenze giudiziarie proprie del regolano. Mansioni esecutive: - i saltari, con funzioni paragonabili a quelle degli odierni ufficiali giudiziari, messi comunali, vigili urbani, erano però innanzi tutto guardie forestali e campestri; - altre cariche istituite con una certa frequenza erano quelle di segretario o attuario, degli stimadori dei danni, dei controllori di pesi e misure, degli scossori delle "steure" (da Steuer, tassa) e delle "colte" (o "collette"), dei soprastanti (alle acque, al fuoco, alle vettovaglie), dei pastori (che conducevano il bestiame dei vicini al pascolo e all'alpeggio), del malgaro (che sovrintendeva alla lavorazione e alla distribuzione all'interno della comunità dei prodotti lattiero-caseari). Nel corso del tempo presso le diverse comunità l'organizzazione amministrativa fu sottoposta a correttivi, apportati sia dall'interno (per avvenuti mutamenti economici e demografici), che da parte della autorità superiori. Ma la sostanza di una gestione svincolata da un effettivo controllo centrale permase fino agli sconvolgimenti introdotti nel tardo Settecento, i quali segnarono il declino dell'antico regime e dell'autogoverno comunitativo, preparando il passaggio verso il comune ottocentesco.

Nel 1367 Bonifacio Lupi approva degli statuti per l'intera comunità di valle (già nel 1273 la comunità era dotata di statuti, andati però perduti). Al vertice della comunità di valle c'era il podestà, di nomina signorile, mentre le quattro regole erano rette da un "marzolo". Affiancavano il marzolo che curava la gestione economico-amministrativa della collettività, il giurato con

18 funzioni di tutela e controllo di misure e bilance, il massaro con compiti di tesoreria ed il saltaro con incarichi di polizia rurale e forestale. Anche la comunità di Siror era retta da un marzolo che durava in carica un anno, dal primo marzo fino al marzo dell'anno successivo, e da un consiglio di 10 uomini (giurati). Gli uomini del consiglio erano eletti 5 dalla regola e 5 erano scelti dal sindaco. La regola della comunità di Siror una volta all'anno, sempre il primo di marzo, eleggeva oltre al marzolo e ai consiglieri, il massaro della chiesa, il saltaro del bosco, il cassiere e l'attuario.

Contesto generale Il territorio entro il quale si erano sviluppati gli ambiti comunitativi era politicamente e amministrativamente complesso e disomogeneo: - spiritualmente non tutto l'odierno Trentino apparteneva alla diocesi tridentina (ne erano escluse la Val di Fassa, la Valsugana e altre località minori situate nella parte sudorientale della regione), che si estendeva invece su una parte dell'odierno Sudtirolo- Alto Adige; - politicamente alcune zone del territorio trentino a partire dal XIII secolo passarono al conte del Tirolo e poi di casa d'Austria (in Val d'Adige a nord di Trento, in Val di Non, in Val di Cembra, in Val di Fiemme, in alta Valsugana, in Vallagarina, verso il lago di Garda), altre non appartennero mai al vescovo di Trento (il Primiero, la bassa Valsugana e la Val di Fassa). Amministrativamente il territorio trentino era governato: in parte direttamente dal principe vescovo (in particolare le Valli Giudicarie e la gran parte delle Valli di Non e Sole); per un'altra parte da famiglie nobili vassalle dello stesso; la pretura di Trento (vescovile) dal magistrato consolare; una parte da famiglie nobili vassalle del conte del Tirolo; la pretura di Rovereto (tirolese) da provveditori; la Val di Fassa dal principe vescovo di Bressanone. L'organizzazione dei territori vescovili (suddivisi in gastaldie, scarie e deganie, sotto la supervisione di un vicedomino) quale si presentava nei primi secoli di vita del potere temporale tridentino, con gli inizi dell'età moderna si assestò su forme amministrative rimaste in vita sostanzialmente fino alla fine dell'antico regime. Le figure più diffuse sul territorio (oltre ad assessori, commissari, massari), dotate di competenze amministrative e giudiziarie erano: i vicari (giudici in prima istanza); i capitani (a volte detti luogotenenti - giudici in seconda istanza). Le unità amministrative distribuite sul territorio erano le giudicature (o giurisdizioni), rette appunto da capitani, vicari o altri ufficiali. Le giudicature che il principe territoriale (il vescovo o il conte del Tirolo) concedeva in amministrazione a terzi erano dette giurisdizioni patrimoniali: la pretura di Rovereto (di dipendenza tirolese); le giurisdizioni infeudate alla nobiltà, dette più precisamente giurisdizioni dinastiali, poiché un dinasta deteneva una serie ampia di prerogative, tra cui la potestà giudiziaria nei suoi primi livelli.

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Il diritto di regolanato maggiore, in origine detenuto dal vescovo e poi spesso ceduto alla nobiltà, permetteva a coloro che ne erano investiti un controllo diretto anche nella sfera economica delle comunità (presiedendo le riunioni di regola ed esercitando in appello la potestà giudiziaria rispetto alle sentenze pronunciate dai regolani delle ville). Gerarchia politica nel principato: principe vescovo: la massima autorità (anche nella materia spirituale nell’ambito però della diocesi); capitolo della cattedrale: diritto al governo in periodo di sede vacante e diritto di elezione del vescovo; consiglio aulico: come organo politico costituito da membri laici (giurisperiti) e da canonici, presieduto dal vescovo, con la partecipazione del capitano tirolese della città di Trento; come massimo tribunale del principato costituito solo da membri laici (tribunale di terza istanza dopo le sentenze dei fori locali / di seconda per le cause di valore molto elevato, che in ultima istanza giungevano ai tribunali dell'impero di Spira e Wetzlar. Nei luoghi del principato dipendenti direttamente dal vescovo vi erano organi propri, preposti all'amministrazione economica, politica e giudiziaria del proprio ambito territoriale. Altrettanto in quelli dipendenti dalla contea del Tirolo. Le cause provenienti dalle zone del territorio trentino di pertinenza tirolese, dopo i pronunciamenti da parte dei fori locali, passavano al Tribunale d'Appello di Innsbruck. Fonti statutarie: Landesordnung: fonte preminente per il Tirolo (in uso solo per pochi territori trentini annessi alla contea, in altri rimane lo Statuto di Trento, in altri ancora statuti propri ); Statuto di Trento: fonte preminente nel principato vescovile; Statuti locali (di valle, dinastiali, di città e borgate ecc.): vigenza limitata e purché non in contrasto con lo Statuto di Trento; carte di regola: normativa per l'organizzazione economica e civile delle comunità di villaggio. L'amministrazione ecclesiastica si intersecava con quella politica, cellule fondamentali dell'organizzazione diocesana erano le pievi, nate ancor prima dell'anno 1000, le quali influirono poi sull'articolazione politica del territorio. Lungo tutto l'antico regime nei territori asburgici fu assai forte il potere dei ceti o stati, gli Stände, cioè le componenti sociali del paese dotate di rilevanza politica, con le quali il principe territoriale condivideva la gestione del territorio. La dieta tirolese, il Landtag, una sorta di antico parlamento, era l'organo entro il quale periodicamente si riuniva la rappresentanza dei quattro ceti della contea (nobiltà, clero, città, contadini) per prendere decisioni soprattutto in merito alla materia fiscale. La dieta era dotata della facoltà di accogliere o meno le richieste fiscali inoltrate dal principe e dal diritto di organizzare all'interno della contea il prelievo. Le giurisdizioni del territorio (e quindi indirettamente le comunità rurali che vi facevano parte) partecipavano alla dieta all'interno della componente contadina. Con questo sistema furono rappresentate alle diete tirolesi anche alcune giurisdizioni appartenenti alla contea del Tirolo situate in territorio trentino. Il principato vescovile di Trento e quello di Bressanone presenziavano alle diete tirolesi in qualità di membri aggiunti, al solo scopo di versare i contributi loro spettanti per la difesa comune del territorio, onere cui furono tenuti stabilmente a partire dal 1511. Le giurisdizioni trentine vescovili e le comunità che vi facevano parte non avevano alcuna relazione con la dieta tirolese, essendo il territorio del principato rappresentato solo dal vescovo e dal capitolo. Verso la fine del Settecento, con le riforme attuate nella stagione dell'assolutismo illuminato, i ceti della contea furono gradualmente esautorati di molte prerogative.

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Nell'età riformista anche gli ambiti di autogoverno delle comunità furono maggiormente sottoposti agli uffici dello stato e regole iniziarono a essere subordinate agli organismi politici insediati sul territorio. Negli anni dal 1796 al 1801 sul territorio trentino si succedettero governi francesi e amministrazione austriaca, la quale aveva posto il principato vescovile sotto sequestro. Dopo la secolarizzazione dello stesso nel 1803 e la sua annessione alla contea del Tirolo, l'intera regione nel 1805 passò al regno di Baviera. La parte italiana del Tirolo, all'inizio diviso ancora nei due Circoli di Trento e Rovereto, nel 1808 venne riunita nel Circolo all'Adige, con capoluogo Trento. Il territorio fu diviso in giudizi distrettuali, con compiti di controllo anche sui giudizi patrimoniali e dinastiali loro annessi (cui rimase solo la giurisdizione in materia civile). La rivolta di Andreas Hofer del 1809 pose fine alla permanenza bavarese nel territorio trentino, il quale, con l'aggiunta della zona di Bolzano e privo del Primiero, nel 1810, dopo la sconfitta degli insorti, fu aggregato al Regno italico.

Come tutto il comune generale di Primiero di cui faceva parte, Siror fu soggetta alla giurisdizione dei vescovi feltrini fino al 1349. A quella data in realtà la signoria ecclesiastica era in fase di declino da parecchi decenni, essendo di fatto il potere reale in mano delle grandi famiglie venete quali i da Camino prima e i Della Scala poi. Il 7 ottobre 1349 l'imperatore Carlo IV investì della giurisdizione di Primiero Bonifacio Lupi di Soragna, fuoriuscito parmense e influente rappresentante della corte dei da Carrara, signori di Padova. Nel 1373 la valle di Primiero passò sotto il controllo dei duchi d'Austria e conti del Tirolo che nel 1401 la infeudarono ai pusteresi signori di Welsperg (2). Nel 1754 il Tirolo fu diviso in sei Uffici circolari istituiti dall'imperatrice Maria Teresa, quali organi di collegamento tra la Repräsentation und Kammer dipendente da Vienna e le autorità locali. Il Circolo ai Confini d'Italia, con capoluogo Rovereto, radunò gran parte dei territori trentini dipendenti dalla contea tirolese, tra cui anche la giurisdizione di Primiero con Siror. Soppressa la Repräsentation, nel 1763 i sei circoli tirolesi dipesero dal Landesgubernium. Quando, mediante il cosiddetto Recesso dell'impero di Ratisbona del 24 marzo 1803, fu ufficialmente sancita la secolarizzazione dei territori ecclesiastici imperiali ivi compreso quello di Trento, prima fu istituita una Provvisoria Commissione amministrativa, successivamente, con il 1 marzo 1804, il territorio trentino fu diviso nei due Circoli di Rovereto e Trento. Sciolto il vecchio Circolo ai Confini d'Italia e recisi i legami con il capoluogo di Rovereto, il Giudizio patrimoniale di Primiero fu compreso nel nuovo Circolo di Trento. In seguito agli esiti della terza guerra di coalizione contro la Francia, con la pace di Presburgo del 26 dicembre 1805 seguì il passaggio dell'intera provincia del Tirolo alla Baviera, che ne prese ufficialmente possesso con il proclama del re Massimiliano Giuseppe del 22 gennaio 1806. Il 26 giugno a Innsbruck veniva eretto un Commissariato del Paese (Landeskommissariat), organo che accentrava in sé il controllo di ogni attività. Con il 21 novembre 1806 entrò in vigore l'ordinamento giudiziario bavarese che, fino al 1808, mantenne la ripartizione del Tirolo italiano nei due Circoli di Trento e Rovereto. Furono istituiti 7 giudizi distrettuali nel primo, 3 nel secondo. Organi dotati di ampio raggio d'azione (ma per l'ambito finanziario furono creati i Rentämter), agli stessi erano attribuiti compiti di vigilanza sui numerosi giudizi patrimoniali, in gran parte detenuti da dinasti tramite infeudazione. Il Giudizio patrimoniale di Primiero, infeudato ai conti Welsperg, fu pertanto sottoposto al Giudizio distrettuale di . Il 1 maggio 1808 fu emanata la nuova costituzione bavarese. Dei 15 Circoli in cui fu diviso il Regno tre erano quelli tirolesi. Il Circolo all'Adige con capoluogo Trento comprendeva tutto il Tirolo italiano, compresa la valle di Primiero. Al vertice dell'organizzazione si trovavano i Commissariati generali (uno avente sede a Trento) e le Direzioni di finanza. Nel 1810 Siror, in base al decreto vicereale n. 163 del 10 agosto 1810, entrò a far parte del Dipartimento della Piave.

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Nel nuovo ordinamento istituzionale e territoriale essa costituiva un cantone, al quale facevano capo i comuni - tutti di terza classe - di Fiera, Siror, Tonadico, Transacqua, Sagron Mis, Mezzano, Imer, Canal San Bovo. Il cantone faceva riferimento a Feltre, sede di distretto. Capoluogo del dipartimento era invece Belluno, dove risiedeva il prefetto, massima autorità governativa locale. Per quanto riguarda la giurisdizione ecclesiastica Siror apparteneva alla pieve di Primiero. Una cappella dotata di cimitero è documentata dal 1345 (3). Il 2 luglio1665 è istituito il beneficio primissale, mentre nel 1708 è creata l'espositura dipendente dalla pieve di Primiero (4).

Fonti normative Ordinanza del cesareo regio Giudizio provinciale ed unitovi Capitaniato circolare ai Confini d'Italia del 5 gennaio 1805, che estende a tutto il territorio la circolare dell'i. r. Uffizio capitaniale del Circolo ai Confini d'Italia del 10 maggio 1787, che proibisce la convocazione delle regole generali senza preventiva autorizzazione delle autorità Ordine del re di Baviera 4 gennaio 1807 che abolisce le regolanie minori e maggiori Ordine sovrano del re di Baviera 30 dicembre 1807, concernente l'amministrazione generale della facoltà delle fondazioni e comunale nel Regno Ordine generale del re di Baviera, 24 febbraio 1808, concernente l'amministrazione generale della facoltà delle fondazioni e comunale nel Regno di Baviera, Foglio del Governo n. 5 Editto del re di Baviera 24 settembre 1808, "sul sistema comunale"

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ACSr., Comunità di Siror, serie "Atti degli affari della comunità, 1619-1810 "; Comune di Siror, serie, "Carteggio e atti degli affari comunali, 1577 - 1923"; Fonti bibliografiche inedite FAES M., NEQUIRITO M. (a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni trentini del Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo norme ISAAR, Provincia autonoma di Trento - Soprintendenza per i beni archivistici e librari e archivistici, 2004 (dattiloscritto). Il profilo storico - istituzionale riprende per la parte generale l'elaborato sopracitato. Bibliografia BERTAGNOLLI L., Un inventario dei beni dei Baroni di Welsperg in valle di Primiero (1564-1565), IN: "Studi trentini di scienze storiche", a. 87 (2008), n. 2, pp. 133-159 BRENTARI O., Guida del Trentino, Bologna, 1971, ristampa anastatica dell'edizione di Bassano del Grappa, 1890-1902 CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, 1961 PISTOIA U. (a cura di), La valle di Primiero nel Medioevo: gli statuti del 1367 e altri documenti inediti, Deputazione di storia patria per le Venezie, Venezia, 1994² TAUFFER F., Prestazioni dovute dalla comunità di Primiero nei tempi passati, IN: "Studi trentini di scienze storiche", a. XXXV (1956), 2, p. [195]-211

Note

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(1) Non tutte le comunità trentine appartenenti alla contea del Tirolo erano inserite nel Circolo ai confini d'Italia: le comunità facenti parte delle giurisdizioni di Königsberg (), , Cembra, Castello di Fiemme facevano parte del Circolo all'Adige e all'Isarco. La contea di Lodron, a causa della supremazia feudale del vescovo tridentino e della dipendenza dei conti Lodron dall'impero, non venne inserita in nessun circolo. (2) Ugo PISTOIA, La valle di Primiero nel medioevo. Gli statuti del 1367 e altri documenti inediti, Venezia 19942, pp. 23-27. (3) Ibidem, p. 55. (4) Inventario dell'Archivio storico della parrocchia di Siror (1220-1950) e degli archivi aggregati (1683-1970), a cura della società cooperativa Koinè, Trento 2001, p. 4.

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Ente Comune di Siror 1810 ottobre [1] - 1817 dicembre 31

Luoghi Siror

Altre forme del nome Municipalità di Siror ("Municipalità": denominazione frequente per "comune" in periodo italico 1810-1817)

Archivi prodotti Subfondo: Carteggio ed atti degli affari della comunità e del comune, 1577 - 1923

Storia In base al decreto vicereale n. 163 del 10 agosto 1810, la valle di Primiero entrò a far parte del dipartimento della Piave del regno d'Italia napoleonico il 1 ottobre 1810, insieme al cantone di Toblach e ai comuni di Cortina e Buchenstein già appartenenti al Tirolo meridionale. Nel nuovo ordinamento istituzionale e territoriale essa costituì un cantone, nel quale venne smantellata la struttura amministrativa delle comunità di antico regime ed introdotta la legislazione italica. Nell'ottobre 1813 Primiero passò nuovamente sotto il governo tirolese: da quel momento le sorti della valle sono le stesse di tutto il Trentino, il quale insieme al Tirolo, al Vorarlberg e a Salisburgo è ceduto formalmente all'Austria il 19 giugno 1814. Il 4 luglio 1814 è pubblicato il proclama di annessione. Lo stato di fatto è ratificato il 9 giugno 1815 con l'articolo 93 dell'atto finale del Congresso di Vienna. Col ripristino dei due capitanati circolari di Trento e Rovereto, disposto con decreto del 24 aprile 1815, n. 28 a partire al 1 maggio 1815, il Primiero venne a far parte del circolo di Trento, nel quale l’ordinamento comunale italico rimase in vigore fino al 31 dicembre 1817; la circolare del 4 novembre 1817, n. 11135/3818 stabiliva infatti l’introduzione dal 1 gennaio 1818 di una nuova organizzazione dei comuni; dal 1 gennaio 1821 in tutto il territorio venne introdotto il regolamento comunale per il Tirolo e Vorarlberg del 26 ottobre 1819. In conseguenza di questi avvenimenti nell’ottobre 1810 a Siror decaddero le istituzioni comunitarie, sostituite dall’ordinamento napoleonico, che diede vita ad un nuovo ente, la cui esistenza perdurò fino al 31 dicembre 1817; esso mantenne intatto il territorio che era già stato della comunità di antico regime.

Condizione giuridica Ai sensi del decreto n. 46 dell'8 giugno 1805 sull'amministrazione pubblica e sul comparto territoriale del regno d’Italia Siror era annoverato fra i comuni di terza classe, avendo una popolazione inferiore ai 3.000 abitanti.

Funzioni, occupazioni e attività A seconda del numero di abitanti, i comuni furono divisi in tre classi: alla prima appartenevano i comuni con più di 10.000 abitanti, alla seconda quelli con oltre 3000 abitanti, alla terza quelli con meno di 3000. Le materie e l'ambito di attività delle amministrazioni comunali durante il periodo di sovranità italica si desumono dall'elenco delle "Istruzioni per le municipalità di prima, seconda e terza classe dirette a facilitare loro l'esecuzione delle 24 leggi e dei regolamenti governativi e sulla conformazione regolare dei conti preventivi e consuntivi", emesse con circolare del prefetto del Dipartimento dell'Alto Adige Agucchi in data 10 settembre 1810. In base a tali norme i comuni: - decidevano in merito ad alienazioni e concessione in affitto di beni comunali; - dovevano prestarsi alla resa di conto preventiva e consuntiva secondo i nuovi metodi; - esercitavano funzioni di polizia amministrativa; - attivavano una Guardia nazionale per il mantenimento dell'ordine pubblico; - tenevano i registri di stato civile (prima affidati alle parrocchie); - avevano competenza in materia di: - istruzione pubblica (soprattutto elementare), - sanità comunale, - questioni militari (alloggio e vitto delle truppe, coscrizione), - finanza, - culto (i parroci erano di nomina comunale), - istituti di beneficenza pubblica attivi sul proprio territorio, - acque, strade, ponti e 'ornato' pubblico. Gli introiti per coprire le spese amministrative derivavano dai beni comunali, da vari tipi di imposta e prestazioni di servizi, dalle multe incassate.

Le funzioni e le occupazioni del comune di Siror, pur facendo parte del dipartimento della Piave, erano senza dubbio analoghe a quelle dei comuni del Dipartimento dell'Alto Adige, rientrando ambedue le circoscrizioni territoriali nel regno d'Italia.

Struttura amministrativa Organi del comune italico erano il consiglio comunale e la municipalità. Nei comuni di terza classe il consiglio comunale era composto da un numero massimo di 15 membri; veniva convocato dal cancelliere del censo, che presenziava alle sedute, tenute in luogo pubblico, registrava gli atti e trasmetteva al prefetto o viceprefetto le deliberazioni e i ricorsi. Il consiglio si radunava ordinariamente due volte all’anno, nei mesi di gennaio o febbraio e di settembre o ottobre, oltreché per motivi straordinari su convocazione del prefetto o viceprefetto; deliberava a scrutinio segreto e i provvedimenti erano validi se era presente almeno un terzo dei componenti. Il consiglio comunale aveva le seguenti funzioni: - approvare il rendiconto della municipalità dell’anno precedente; - nominare gli amministratori municipali; - determinare le spese e le imposte comunali per l’anno successivo; - nominare i revisori dei conti. La municipalità era composta, nei comuni di terza classe, da un sindaco e due anziani, che rimanevano in carica un anno. Spettava alla municipalità: - compiere le ispezioni amministrative e rappresentative del comune;

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- presentare ogni anno al consiglio comunale il rendiconto dell’anno precedente e il prospetto delle spese e delle imposte comunali per l’anno successivo; - avanzare proposte al consiglio in merito a tutti gli affari comunali e dare esecuzione alle relative deliberazioni. I comuni di terza classe avevano inoltre un segretario e un messo (‘cursore’), eletti dal consiglio comunale e approvati dal prefetto.

Contesto generale Il comune di Siror faceva parte del dipartimento della Piave, il cui capoluogo era Belluno, dove risiedeva il prefetto, la massima autorità governativa locale, mentre a Feltre, sede di distretto, risiedeva il vice-prefetto; Fiera era invece il capoluogo del cantone. Il comune era soggetto alla tutela del prefetto o viceprefetto, cui venivano sottoposte le deliberazioni del consiglio comunale; ad essi spettava inoltre la convocazione in seduta straordinaria di quel consesso e la conferma dell’elezione del segretario e del messo; i sindaci e i consigli comunali di terza classe erano nominati dal prefetto. Funzioni di controllo sui comuni di questa classe aveva anche il cancelliere del censo, che custodiva i catasti dei comuni e vi faceva le annotazioni di trasporto, presenziava alle sedute del consiglio comunale, ne registrava gli atti e trasmetteva al prefetto o vice-prefetto le relative deliberazioni e i ricorsi. Nell’ambito ecclesiastico Siror era, già dal 1708, espositura dipendente dalla pieve di Primiero.

Fonti normative Decreto 8 giugno 1805, n.46 "sull'amministrazione pubblica e sul comparto territoriale del regno"

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ACSr., Comune di Siror

Fonti bibliografiche inedite: FAES M., NEQUIRITO M.(a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni trentini dal Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo le norme ISAAR, Provincia autonoma di Trento-Soprintendenza per i beni librari e archivistici, 2004 (dattiloscritto). Il profilo istituzionale riprende per la parte generale l'elaborato sopracitato. Inventario dell’archivio storico del comune di Fiera di Primiero (1554-1958) e degli archivi aggregati (1822-1996) a cura di Ugo Pistoia e della società cooperativa ARCOOP di Rovereto, Trento, 2000. Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, 1961

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Ente Comune di Siror 1818 gennaio 1-1923 gennaio 12

Luoghi Siror

Archivi prodotti Subfondo: Comune di Siror (ordinamento austriaco); Subfondo: Carteggio ed atti degli affari della comunità e del comune, 1577 - 1923; Serie : Carteggio ed atti ordinati per annata, 1817 - 1849

Storia Nell'ottobre del 1813 le truppe austriache occuparono il Dipartimento dell'Alto Adige. Il 10 dicembre esso venne posto sotto l'amministrazione provvisoria del commissario Anton von Roschmann. Il 1 marzo 1814 Roschmann emanava la "Provvisoria organizzazione delle autorità politiche e lo stabilimento delle massime fondamentali per l'attuale amministrazione del Tirolo italiano ed illirico", al cui § 5 delle 'Disposizioni generali', 'Titolo primo', veniva stabilita salvo modifiche improrogabili, la prosecuzione della precedente distrettualizzazione comunale. Terminata la fase di transizione, il 1 gennaio 1818 entrò in vigore nel Circolo di Trento un provvisorio ordinamento comunale, in applicazione della Circolare del Capitanato di Trento del 4 novembre 1817. Nel Circolo di Rovereto l'ordinamento comunale italico fu mantenuto fino al 31 dicembre 1820. Il 1° gennaio 1821 venne introdotto il 'Regolamento delle Comuni e dei loro Capi nel Tirolo e nel Vorarlberg' del 26 ottobre 1819. Esso sanciva la ricostituzione dei comuni sulla base della situazione esistente nel 1805, prima dell'occupazione bavarese. Con il decadere dell'ordinamento comunale introdotto sotto il Regno italico cessava anche la relativa distrettualizzazione e la gran parte delle frazioni chiedevano di sciogliere il legame amministrativo con il comune di aggregazione. La Legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849 regolò i diritti fondamentali dei comuni, garantiti dal § 33 della costituzione del 4 marzo 1849. Negli anni dal 1849 al 1860, soprattutto nelle Valli Giudicarie, alcuni comuni operarono delle aggregazioni, molte delle quali furono seguite di lì a qualche anno da nuove separazioni. Nel periodo del cosiddetto 'neoassolutismo' (1851-1861) la legge del 17 marzo 1849 non venne applicata e per la gestione dei comuni ci si avvalse di ordinanze emanate di volta in volta. La legge comunale del 24 aprile 1859, che intendeva rendere stabili dette ordinanze, venne superata dalla ripresa della vita costituzionale nel 1861 e nell'amministrazione dei comuni si tornarono a recepire i principi che erano alla base della legge comunale provvisoria del 1849. Il 5 marzo 1862 venne emanata la legge-quadro sull'ordinamento degli affari comunali, che rimandava a normative da elaborarsi da parte delle province. Il 9 gennaio 1866 veniva emesso un "Regolamento comunale per la Contea principesca del Tirolo". Con il trattato di St. Germain del 10 settembre 1919, a seguito della sconfitta dell'Austria nella prima guerra mondiale, il Trentino venne annesso al regno d'Italia. L'ordinamento comunale austriaco cessava con l'entrata in vigore del R.D. dell'11 gennaio 1923, che estese alle nuove province l'ordinamento comunale italiano. 27

In base al decreto vicereale n. 163 del 10 agosto 1810 Siror e tutta la valle di Primiero, a partire dal 1 ottobre dello stesso anno, entrarono a far parte del Dipartimento della Piave (1). Capoluogo del Dipartimento era Belluno. Il cantone di Primiero faceva capo al distretto di Feltre. Tornata sotto il controllo tirolese nell'autunno del 1813, Siror condivise con Primiero la sorte dell'intero Trentino, a partire dall'amministrazione provvisoria del commissario Anton von Roschmann. Con la patente imperiale del 14 marzo 1817 fu ricostituito il Giudizio patrimoniale di Primiero appartenente ai conti Welsperg. Di esso, insieme agli altri comuni della valle, faceva parte anche Siror (2). Le date riportate nell'intestazione sono quelle istituzionali.

Condizione giuridica Ente pubblico. Ancora prima dell'effettivo decadere degli ordinamenti comunali italici furono emanate dal governo austriaco alcune norme riguardanti i comuni: Il "Metodo di stendere in avvenire i conti della facoltà delle Giurisdizioni e dei Comuni" (Circolare governativa del 31 agosto 1817, n. 20934-1760) ripristinava le regole introdotte in tale ambito da Giuseppe II con l'ordinanza del 31 ottobre 1785. La Circolare del Capitanato di Trento datata 4 novembre 1817, n. 11135, stabiliva il passaggio nel Circolo omonimo dall'organizzazione italica a quella austriaca, che doveva compiersi con il 1 gennaio 1818. Il "Regolamento delle Comuni e dei loro Capi nel Tirolo e nel Vorarlberg del 26 ottobre 1819 ribadiva il ritorno all'organizzazione del 1805 e venne introdotto nel Tirolo italiano con il 1 gennaio 1821. La Legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849, n. 170, sancì per prima l'autogoverno comunale. Durante gli anni del neassolutismo (1851-1861), una serie di ordinanze emanate di volta in volta annullò i princìpi liberali cui si atteneva la legge del 1849. Tra esse, quelle del 31 dicembre 1851, n. 4 (che stabiliva nuovi criteri nell'amministrazione pubblica), del 19 marzo 1852, n. 67 (che conferiva alle autorità politiche il diritto di confermare gli ufficiali comunali), del 15 gennaio 1852, n. 17 (che vietava la pubblicità delle discussioni in merito agli affari comunali). La legge comunale del 24 aprile 1859, n. 58, cedette di lì a poco il passo alle norme introdotte durante l'avvento del liberalismo. La legge-quadro del 5 marzo 1862, n. 18, passata alle diete provinciali per la discussione, elencava in ventisei articoli "le disposizioni fondamentali per l'ordinamento degli affari comunali" e rimandava a future leggi provinciali che avrebbero predisposto i regolamenti comunali nei diversi paesi della corona. La legge del 3 dicembre 1863, n.115, emanata in esecuzione dell'art. II della legge comunale del 5 marzo 1862, concerneva la regolazione dei rapporti di incolato (Reichsgesetz über das Heimatrecht). Il 9 gennaio 1866, sulla base delle disposizioni fissate nella legge comunale del 5 marzo 1862, veniva emesso il 'Regolamento comunale per la Contea principesca del Tirolo'. Le leggi del 18 gennaio 1882, n.2, e dell'8 giugno 1892, n.261, furono motivate dalla necessità di mettere in atto un maggiore controllo circa l'amministrazione del patrimonio e dei redditi comunali.

Funzioni, occupazioni e attività Per tutto il periodo che precedette la rivoluzione del marzo 1848 (il Vormärz) i comuni furono interamente sottoposti alle autorità superiori, con scarsa partecipazione delle popolazioni alla gestione locale.

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Nel "Metodo di stendere in avvenire i conti della facoltà delle Giurisdizioni e dei Comuni" del 31 agosto 1817, a seconda delle diverse 'facoltà' e bisogni le comunità erano suddivise in Comuni rurali e Comuni di Città (§6); i primi in Comuni maggiori e 'piccioli Comuni' (§7). Dei Comuni di Città, per l'ambito trentino, facevano parte Trento, Rovereto, Riva, Arco. La Circolare del capitanato di Trento del 4 novembre 1817, n.11135 (cit.), riguardante l'organizzazione e futura amministrazione dei Comuni nel Circolo di Trento stabiliva tra l'altro l'osservanza, a partire dal 1 gennaio 1818, dell'ordinanza governiale del 31 ottobre 1785 per l'amministrazione dei beni di ciascun singolo comune (la quale era annessa alla circolare del 3 aprile 1816, n. 7624). Il 'Regolamento delle Comuni e dei loro Capi nel Tirolo e nel Vorarlberg' del 26 ottobre 1819, ribadiva il ritorno alle antiche individualità comunali vigenti fino al 1805, sciogliendo le aggregazioni introdotte sotto il Regno italico. Esso era rivolto alle 'Comuni di campagna', alle 'Città minori considerate come Comuni', alle 'Città maggiori considerate come Comuni'. Tale ordinamento sancì uno stretto controllo da parte statale, riducendo le amministrazioni comunali a mere esecutrici della volontà dello stato. La legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849, n. 170, emanata parallelamente alla nuova costituzione del 4 marzo 1849, contemplava per i comuni un livello di autogoverno al passo con le esigenze delle dottrine liberali. Essa affermava preliminarmente che 'Base fondamentale dello Stato libero si è il libero Comune' (Disposizioni generali, I), attribuendo al comune competenze naturali (concernenti tutti gli affari pubblici di interesse comunale che potevano essere affrontati con forze proprie) e delegate (riguardanti i compiti che al comune venivano affidati dallo stato). Alle autorità politiche non spettava alcuna ingerenza nei confronti dei comuni, la cui gestione era interamente affidata agli organi previsti per l'autoamministrazione. La legge comunale provvisoria considerava alla medesima stregua paesi e città, tuttavia prevedeva l'emanazione di statuti propri per le città di Innsbruck, Bolzano e Trento, alle quali, sottoposte direttamente ai Capitanati circolari, era inoltre conferita l'amministrazione politica in prima istanza per il proprio distretto. Con l'avviarsi della compagine statale verso forme assolutistiche anche lo spirito della Legge provvisoria comunale del 1849 venne svuotato, emanando una serie di ordinanze che ne contraddicevano i principi. Queste disposizioni del Ministero degli Interni, insieme al complesso delle ordinanze degli anni 1850 e 1851 e a frammenti della legge comunale del 1849 costituirono i fondamenti dell'amministrazione comunale per un intero decennio. Legge comunale del 24 aprile 1859, n. 58 fu espressione della volontà del governo di accentrare nelle proprie mani tutta la pubblica amministrazione e non considerò più i comuni quali partner degli organi dell'amministrazione politica. Di tale legge solo le disposizioni sull'incolato furono applicate. Nel medesimo anno veniva emanata la patente di ottobre, mentre la costituzione del febbraio 1861 chiuse ufficialmente il periodo del neoassolutismo. Al termine di tale esperienza si impose subito la necessità di rinnovare alla luce dei nuovi indirizzi liberali l'apparato statale e di conferire una diversa impronta anche all'organizzazione comunale, secondo i princìpi di autoamministrazione. Un marcato autogoverno, con aspetti sia positivi, che negativi, da allora in poi caratterizzò le amministrazioni locali in Austria. La legge-quadro del 5 marzo 1862, n. 18, forniva solo una cornice normativa, il cui completamento era affidato poi alle leggi provinciali. Essa elencava pertanto solo 'le disposizioni fondamentali per l'ordinamento degli affari comunali'. Dal punto di vista delle competenze, delle funzioni e dell'ambito di attività dei comuni non si discostava di molto dagli indirizzi impressi alla normativa del 1849. Il comune, che era il principale depositario dell'autogoverno locale, non veniva considerato come organo dello stato, ma come un soggetto a sé stante, caratterizzato da interessi specifici e dotato perciò di un raggio d'azione proprio.

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Veniva pertanto ribadito quale punto fermo il conferimento ai comuni di una doppia sfera d'azione: quella naturale (tale espressione in questa legge veniva sostituita dal termine 'indipendente') e quella delegata. Dell'art. VII, che permetteva ai comuni aggregatisi in base alla legge provvisoria del 17.3.1849 di tornare a scindersi, approfittarono, nell'ambito trentino, i comuni del Capitanato di Tione che in precedenza avevano operato tale scelta. La legge del 5 marzo 1862 ribadiva agli artt. XVII - XXI la possibilità per le Diete provinciali di istituire delle Rappresentanze di Distretto o di Circolo (previste anche nella legge comunale del 1849 e mai attivate) con relative Giunte, quali organi di raccordo tra i comuni e la Dieta, ma la Dieta tirolese rifiutò l'istituzione di dipartimenti politici così estesi, a motivo delle grandi distanze del paese e delle difficoltà di comunicazione. Il 'Regolamento comunale per la Contea principesca del Tirolo' emanato il 9 gennaio 1866, quanto a competenze, funzioni e ambito di attività dei comuni, era conseguente alla legge del 5 marzo 1862. Un marcato autogoverno, con aspetti sia positivi, che negativi, da allora in poi caratterizzò le amministrazioni locali in Austria.

Struttura amministrativa Nel periodo del Vormärz l'amministrazione dei comuni in Austria fu in stretta dipendenza dagli apparati statali. I rappresentanti scelti dagli abitanti furono solo autorità esecutive e consultive. L'amministrazione locale risultava burocraticamente complicata e spesso economicamente svantaggiosa. La circolare del capitanato di Trento del 4 novembre 1817, n.11135, quanto alla futura organizzazione amministrativa dei comuni nel Circolo di Trento stabiliva la nomina di una Rappresentanza comunale e di un capocomune coadiuvato da altro personale: un attuario, degli assistenti, un cassiere (con il compito di incassare le rendite comunali e di pagare le spese), delle guardie boschive e campestri. Il capocomune avrebbe convocato la Rappresentanza secondo la necessità, dietro concessione del giudizio distrettuale e alla presenza di un rappresentante di quest'ultimo organo. I conchiusi della Rappresentanza andavano registrati in un apposito libro sottoscritto dal capocomune, dall'attuario e dal delegato del giudizio distrettuale. Compiti delle nuove Rappresentanze comunali e dei capicomune erano: - la stesura di un accurato inventario del patrimonio comunale, distinguendo l'attivo dal passivo ed evidenziando le diverse voci; - la corretta tenuta degli atti; - la presentazione dei conti consuntivi e degli eventuali arretrati; - la consegna degli atti degli archivi comunali presenti nell'ex comune di aggregazione; - la consegna all'archivio del giudizio dei registri di stato civile; - la presentazione del rendiconto, secondo l'ordinanza del 1785. Il "Regolamento delle Comuni e dei loro Capi nel Tirolo e nel Vorarlberg" del 26 ottobre 1819, istituiva nelle Città maggiori considerate come Comuni (Innsbruck, Trento, Bolzano, Rovereto) un Magistrato politico-economico, il quale fungeva anche da istanza politica per le gravi trasgressioni di polizia entro il proprio distretto. Il regolamento definitivo dei magistrati politico-economici delle diverse città giunse in tempi diversi (a Rovereto il 28 gennaio 1823, a Trento il 22 novembre 1825). Tra gli organi non compariva più la Rappresentanza comunale. Le Città minori considerate come Comuni (per la parte italiana, Riva, Ala e Arco) erano rette da un Magistrato politico- economico, composto di 12 (con più di 1000 abitanti, da 16 a 20) elettori, i quali, sotto la presidenza del giudice distrettuale eleggevano: un borgomastro (sindaco): remunerato annualmente e confermato dal capitano circolare; quattro consiglieri: prestanti servizio gratuito e confermati dal giudizio distrettuale; un amministratore dei beni comunali: salariato annualmente e subordinato al Magistrato; un esattore steurale (fiscale): da assumere con contratto separato e subordinato al Magistrato; [solo in caso di beni consistenti, un cancelliere civico: salariato annualmente e confermato dal capitano circolare];

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[solo in caso di rilevante attività edilizia, un architetto civico]. Il Magistrato provvedeva a nominare, a pluralità di voti, il restante personale di cancelleria. I Comuni di campagna dovevano eleggere: un capocomune, con il compito di mantenere l'ordine e la polizia; due deputati, quali assistenti del capocomune e, in caso di assenza di quest'ultimo, suoi sostituti; un cassiere (per la cui attività si rimandava alle norme del 31.10.1785 e del 3.4.1816), che amministrava i beni comunali, sotto il controllo del capocomune e dei deputati; un esattore steurale (o esattore comunale), addetto alla riscossione delle tasse (che non erano da non confondersi con i denari del comune); un certo numero di guardie campestri agli ordini del capocomune, "mantenute mediante contribuzioni in denaro, o in prodotti naturali, ovvero mediante assegnazioni di fondi comunali, od altri emolumenti"; I modi e i termini delle elezioni alle cariche comunali non erano specificati. Si sottolineava unicamente: la facoltà del rispettivo giudizio distrettuale (sovrano o patrimoniale) di respingere le nomine in caso di inammissibilità degli eletti; l'incompatibilità a ricoprire più uffici; l'obbligo fatto a ogni membro abile del comune, che riecheggiava l'antica consuetudine degli uffici conferiti a rotazione, di assumere almeno per un anno incarichi comunali (con possibilità di conferma successiva, su desiderio del comune e assenso rilasciato dal relativo giudizio distrettuale); l'abolizione delle figure dei sindaci, dei segretari e di altri scrivani; la permanenza dei comuni e dei capicomune sotto l'autorità dei giudizi distrettuali (si era ritornati a un sistema dove l'amministrazione giudiziaria non era separata da quella politico-economica); la nomina da parte del giudizio distrettuale di competenza, nei comuni lontani dalla sede giudiziaria, di delegati o giurati per facilitare l'amministrazione. Il regolamento comunale del 1819, uno strumento legislativo troppo sommario e superficiale, rimase in vigore per quasi trent'anni. Più dettagliata anche in merito all'organizzazione amministrativa fu la Legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849, n. 170. La legge distingueva tra membri comunali e stranieri e, all'interno dei primi, tra cittadini del comune e "pertinenti". Il diritto di voto attivo e passivo, legato al censo, era inoltre riservato ai cittadini e ai "pertinenti" (ma questi ultimi solo se rivestivano uffici pubblici). Organi previsti erano: una Rappresentanza comunale, di durata triennale, le cui sedute erano pubbliche le cui deliberazioni erano valide alla presenza di almeno 2/3 dei membri (o sostituti) e a maggioranza assoluta dei votanti. Sua composizione: comuni con meno di 100 elettori, almeno 8/9 soggetti; comuni con più di 100 elettori, 10 soggetti, con aggiunto uno per ogni venti elettori oltre i cento; comuni con più di 1000 elettori, un soggetto in più ogni cento elettori oltre i mille; Suoi Compiti ( che delineavano un ampio raggio di azione): tutelare gli interessi del comune e provvedere ai bisogni del medesimo; rendere pubblici tramite inventari sostanze e diritti comunali; operare per un'adeguata rendita della sostanza comunale; controllare che i singoli membri del comune non ricavassero rendite superiori alle loro necessità dalle sostanze comunali a essi assegnate; investire le eccedenze delle rendite del comune per aumentarne il patrimonio;

31 approntare i preventivi annuali delle entrate e delle spese e, in caso di disavanzi, provvedere mediante sovrimposte (oltre una certa cifra, soggette ad approvazione da parte della Rappresentanza comunale di Circolo); accedere a mutui nell'interesse del comune (oltre certe quote essi pure soggetti ad approvazione da parte della Rappresentanza comunale di Circolo o concessi tramite leggi provinciali); fissare gli emolumenti degli impiegati e degli inservienti comunali e nominare gli organi amministrativi degli stabilimenti comunali di propria competenza; eleggere un proprio cassiere; destinare un soggetto alle mansioni di cancelleria; sopperire alle necessità dei poveri; assegnare i fondi necessari alle istituzioni di polizia per il mantenimento dell'ordine interno; far controllare periodicamente nel corso dell'anno i conti di cassa; in caso di necessità sottoporre a controllo la gestione della Deputazione; sempre in caso di necessità nominare commissioni per il controllo delle imprese comunali e altre commissioni, scegliendone i componenti; riunirsi due volte l'anno in seduta ordinaria per esaminare, nell'inverno il conto consuntivo, nell'estate il preventivo e per discutere sugli affari comunali; riunirsi in sedute straordinarie in casi urgenti (anche su richiesta scritta di almeno due terzi dei membri); per ogni seduta tenere un protocollo (firmato dal presidente e dal segretario), da conservare nell'archivio a disposizione del pubblico; una Deputazione comunale, di durata triennale, eletta a maggioranza assoluta, avente il compito preminente di rendere esecutive le deliberazioni della Rappresentanza. Sua composizione: Podestà (Capocomune per i centri minori) Suoi compiti: presiedeva le sedute della Rappresentanza e ne convocava i membri; rappresentava il comune nei suoi rapporti esterni, in questioni civili e amministrative; sottoscriveva documenti comportanti obblighi del comune verso terzi; eseguiva le deliberazioni della Rappresentanza (se esse erano in opposizione alle vigenti leggi o a danno del comune ne trasferiva l'oggetto all'autorità distrettuale); amministrava il patrimonio comunale attenendosi rigorosamente al preventivo; per spese urgenti e straordinarie chiedeva l'approvazione della Rappresentanza; a fine anno amministrativo trasmetteva a essa il conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita, corredato dai relativi documenti; sulla base di quest'ultimo, formava il preventivo sottoponendolo alla Rappresentanza; gli erano subordinati tutti gli impiegati e inservienti comunali; esercitava funzioni di polizia riguardo a nettezza urbana, sanità, poveri, strade, incendi, mercati, buon costume, domestici, cippi confinari, sicurezza delle persone e delle proprietà; doveva procacciarsi i mezzi per adempiere ciò ed era responsabile di eventuali omissioni; doveva impedire la questua e allontanare i mendicanti (alla Deputazione spettava comminare pene pecuniarie (o in prestazioni di lavoro) in relazione ai tre precedenti punti, tenendone protocollo). Due consiglieri: l'anziano sostituiva il podestà in caso di suo impedimento

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Loro compiti: prestarsi agli ordini del podestà, sotto la responsabilità di quest’ultimo. Nella temperie neoassolutista l'organizzazione amministrativa dei comuni si resse in base a disposizioni provvisorie, in attesa che venisse elaborata la legge comunale del 24 aprile 1859, n. 58. Essa, rispetto alle ordinanze transitorie, ribadiva la necessità di un'approvazione delle autorità nella scelta degli ufficiali comunali. Il borgomastro stesso era designato dalle autorità su proposta di una terna di soggetti scaturiti dalle votazioni. Decaduta la legge precedente con il mutare della situazione politica, la legge-quadro del 5 marzo 1862 non si scostava di molto dagli indirizzi impressi alla normativa del 1849 ed era in consonanza con l'avvento del liberalismo negli organi di governo dell'impero. Essa tutelava maggiormente i diritti dei singoli e perciò toglieva le precedenti limitazioni nell'accesso al comune e ai diritti elettorali. Il "Regolamento comunale per la Contea principesca del Tirolo" del 9 gennaio 1866 aggiungeva poche novità rispetto all'organizzazione amministrativa dei comuni prevista dalla legge provvisoria del 1849. Emergeva la forte posizione del capocomune, dotato di molte competenze e con i consiglieri nella mera posizione di aiutanti. In particolare al capocomune era affidato il disimpegno di molti affari derivanti dalla sfera d'azione delegata dallo stato al comune (ad esempio il diritto di punire nell'ambito dell'esercizio della polizia locale, § 57). Veniva semplificato il modo di formare la Rappresentanza comunale: nei comuni costituiti da meno di 100 elettori, 9 o 8 membri a seconda dell'istituzione di tre o due corpi elettorali; da 100 a 300 elettori, 12 membri; da 301 a 600 elettori, 18 membri; da 601 a 1000 elettori, 24 membri; più di 1000 elettori, 30 membri. Il presente regolamento, così come quello del 1862, era rivolto esclusivamente a paesi e borgate di dimensioni contenute, essendo le città maggiori ormai dotate di statuto proprio. Al regolamento comunale del 9 gennaio 1866 era annesso il 'Regolamento elettorale per i Comuni della Contea principesca del Tirolo', tramite il quale i ceti più facoltosi mantenevano il controllo delle amministrazioni comunali. Rispetto alla linea del governo, prevalse il punto di vista dei conservatori tirolesi riguardo alle limitazioni nell'accettazione nel comune di nuovi membri. Con il progressivamente sempre più esteso diritto di voto presso il parlamento dell'Impero, la base sociale degli elettori delle rappresentanze comunali paradossalmente rimase spesso più bassa. Allo scoppio della guerra le amministrazioni comunali caddero sotto il controllo delle autorità politiche.

Contesto generale Il 21 aprile 1815 cessava il periodo di amministrazione provvisoria del Tirolo. A partire dal 1 maggio 1815 l'Austria incorporò ufficialmente il Dipartimento dell'Alto Adige, mentre il Congresso di Vienna confermava il passaggio dell'ex principato vescovile di Trento all'Austria, già avvenuto nel 1803. Con il 24 marzo 1816 i distretti di Trento e Bressanone ottenevano una loro rappresentanza (insufficiente per la parte italiana del territorio) alla Dieta di Innsbruck, ripristinata dopo la sua soppressione sotto la Baviera. Il 6 aprile 1818 il Tirolo venne incorporato nella Confederazione germanica, nata dalla dissoluzione dell'impero romano germanico e succeduta alla Confederazione del Reno crollata con Napoleone. I due Capitanati di Circolo di Trento e Rovereto furono ricostituiti a partire dal 1 maggio 1815.

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L'attività della Corte di giustizia di Trento cessava; con il 20 novembre 1815 veniva eretto un Giudizio civico provinciale a Trento e successivamente un Giudizio collegiale civile e criminale a Rovereto, ciascuno con competenze per i rispettivi Circoli. Il Tribunale d'Appello e Giudizio criminale superiore aveva sede a Innsbruck, mentre l'ultima istanza giudiziaria era costituita dal Supremo Tribunale di Giustizia di Vienna. La circolare del 17 luglio 1816 stabiliva che fosse riservata ai giudizi principeschi (sovrani) la giurisdizione criminale rispetto ai ripristinati giudizi patrimoniali nobili. Con la Patente imperiale del 14 marzo 1817 il Tirolo fu diviso in 99 distretti amministrativi (più 7 nel Vorarlberg); 95 vennero amministrati da cosiddetti Giudizi cumulativi con competenze sia in materia politico-amministrativa, che giudiziaria. Furono denominati Giudizi distrettuali (Landgerichte), sia che ci si riferisse ai 44 principeschi (statali), che ai 51 patrimoniali (sottoposti a un dinasta). Entro gli anni Quaranta dell'Ottocento i dinasti rinunciarono via via ai propri residui diritti giudiziari. Il Circolo di Trento era costituito da 10 giudizi principeschi (3) e 11 patrimoniali; quello di Rovereto da 8 principeschi e 6 patrimoniali. Nei 4 distretti cittadini di Innsbruck, Bolzano, Trento e Rovereto l'amministrazione politica era di competenza dei Magistrati, istituiti in dette città rispettivamente in data 11 novembre 1820, 25 febbraio1821, 22 novembre 1825, 28 febbraio 1823. La nuova organizzazione giudiziaria decorreva dal 1° maggio 1817. Per quanto riguardava la materia penale, l'Organizzazione dei giudizi criminali, secondo la Circolare dell'i.r. Giudizio di Appello del 16 aprile 1817 prescriveva che i giudizi di prima istanza fossero: - inquirenti autorizzati anche a decidere (per la parte italiana il Giudizio civico provinciale di Trento e il Giudizio collegiale di Rovereto); - inquirenti senza diritto di decisione, detti anche Giudizi distrettuali (per la parte italiana , Cavalese, Tione); - inquirenti competenti solo alla cattura dei sospettati di reato e all'assunzione dei rilievi informativi, detti semplicemente Giudizi (tutti gli altri). La circolare del Capitanato di Trento di data 4 novembre 1817, n.11135, rivolta alle comunità del Circolo, esplicitava la dipendenza delle stesse dal Capitanato e dai Giudizi distrettuali. Dopo i moti del 1848 e il fallimento dell'Assemblea costituente di Vienna-Kremsier, fu pubblicata la nuova costituzione del 4 marzo 1849, la quale permetteva allo stato di tenere saldamente in pugno la trasformazione dello stesso in senso moderatamente borghese. Avendo alla base la separazione delle funzioni giudiziarie da quelle politico-amministrative, il 1 gennaio 1850 entrò in vigore la nuova organizzazione delle autorità amministrative politiche in Tirolo e Vorarlberg: - una Luogotenenza a Innsbruck per tutta la provincia; - tre Reggenze di Circolo, a Innsbruck, Bressanone e Trento; - per l'esercizio delle funzioni politiche i Capitanati distrettuali (sei nella parte italiana); - per l'esercizio delle funzioni giudiziarie i nuovi Giudizi distrettuali (3) (26 per il Tirolo italiano), dotati di giurisdizione civile e penale in prima istanza. Il nuovo ordinamento giudiziario in vigore a partire dal 1.5.1850 prevedeva dunque per il Tirolo italiano: - 26 Giudizi distrettuali dotati di giurisdizione civile e penale in prima istanza; - la Corte di Cassazione di Vienna, dotata della giurisdizione penale in terza e ultima istanza; - un Senato a Trento dotato di giurisdizione civile in terza istanza e penale in seconda; - due Corti di Giustizia, a Trento e a Rovereto, dotate di giurisdizione civile in seconda istanza; - la Corte di Giustizia di Trento come Tribunale d'Appello, Corte d'Assise, Tribunale collegiale, mercantile e correzionale per la zona a nord di Trento (4); - la Corte di Giustizia di Rovereto come Tribunale d'Appello, Corte d'Assise, Tribunale

34 collegiale, mercantile e correzionale per la zona a sud di Trento, comprese le Giudicarie; - una Camera di Commercio a Rovereto. La patente imperiale del 31 dicembre 1851 (Silvesterpatent) annullò la costituzione imperiale del 4 marzo 1849 e diede inizio al periodo del neoassolutismo. Al posto della Dieta furono attivate deputazioni 'consultive' a fianco dei governatori. L'amministrazione giudiziaria e quella politica ai livelli inferiori tornarono a essere unificate. Il 6 maggio 1854 vennero introdotti anche in Tirolo gli Uffici distrettuali misti, nella parte italiana detti anche Preture, i quali eliminarono gli ampi Capitanati distrettuali e incontrarono il favore della popolazione poiché, abbracciando all’incirca le dimensioni dei vecchi giudizi, erano ben distribuiti sul territorio. La contea del Tirolo e Vorarlberg veniva divisa in quattro Circoli, con sede a Innsbruck, Brixen, Trento e Bregenz, suddivisi in Distretti. Il Circolo di Trento per l'amministrazione politica era costituito da 25 Uffici distrettuali (Preture). Gli Uffici distrettuali corrispondevano ai Giudizi distrettuali Per le città di Trento e Rovereto con i dintorni erano competenti i rispettivi Magistrati civici. L'autorità giudiziaria entrò in vigore a partire dal 25 novembre 1854. Il Tribunale d'Appello per l'intera contea del Tirolo era a Innsbruck. Per l'amministrazione della giustizia nel Tirolo italiano vi erano: - due Tribunali circolari (a Trento per i Distretti di Trento e dintorni, a Rovereto per i Distretti di Rovereto e dintorni); - a Trento e Rovereto due Giudizi distrettuali delegati urbani, che esercitavano la giustizia nelle suddette città e dintorni;- gli Uffici distrettuali misti, aventi competenze in materia giudiziaria civile oltre che in quella politica. I Giudizi inquirenti in materia penale nel Circolo di Trento erano 8 (il Tribunale di Circolo di Trento, l'Ufficio distrettuale di Borgo, l'Ufficio distrettuale di Cavalese, l'Ufficio distrettuale di Primiero, l'Ufficio distrettuale di Cles, il Tribunale di Circolo di Rovereto, l'Ufficio distrettuale di Riva, l'Ufficio distrettuale di Tione). La crisi subentrata alla sconfitta austriaca nella seconda guerra di indipendenza italiana e alla perdita della Lombardia segnarono la fine del neoassolutismo nella monarchia e l'apertura alle forze liberali. Vennero emanate prima la legge fondamentale del 20 ottobre 1860, poi la più innovativa legge fondamentale del 26 febbraio 1861. Nel 1861, quale appendice alla legge fondamentale del 26 febbraio, venne approvato anche un nuovo regolamento provinciale per il Tirolo, il quale suscitò ancora delusione nei politici trentini a causa della loro insufficiente presenza alla Dieta: 21 deputati su un totale di 68. Da allora fino al 1914 in Tirolo, nonostante le pressioni per un rinnovamento, non furono introdotte sostanziali modifiche nella costituzione provinciale, né nei criteri della rappresentanza. La sconfitta subita ad opera dei prussiani nel 1866 fece perdere all'Austria il ruolo-guida in Germania e provocò la cessione del Veneto all'Italia in seguito alla terza guerra di indipendenza. L'anno seguente le pressioni ungheresi portarono alla costituzione del 21 dicembre 1867, che decretava il cosiddetto Ausgleich, il compromesso che dava vita alla duplice monarchia austro-ungarica. I due tronconi di impero mantenevano in comune esercito e finanze, ma godevano ciascuno di un'organizzazione politico-amministrativa propria. La legge del 19 maggio 1868 sull'erezione delle autorità politico-amministrative nei diversi regni della corona procedette alla completa separazione tra amministrazione politica e funzioni giudiziarie. Le autorità politiche distrettuali venivano denominate Capitanati distrettuali, creati nel 1849, decaduti durante il neoassolutismo e ora rimessi in vita, i quali erano retti da un Capitano e assorbivano l'attività politica che in precedenza era delle Preture e degli Uffici distrettuali misti.

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Secondo l'ordinanza del Ministero degli Interni del 10 luglio 1868, la Contea principesca del Tirolo e Vorarlberg veniva divisa in 24 Capitanati distrettuali (in vigore a partire dal 31 agosto 1868), otto dei quali per la parte italiana. Le città di Trento e Rovereto, che in base al regolamento comunale del 1862 erano state elevate a città statutarie, dal punto di vista politico-amministrativo erano equiparate ai Capitanati distrettuali, per l'ambito giudiziario invece dipendevano dall'omonimo Giudizio distrettuale. Mentre nell'ambito dell'Impero si ebbero diverse leggi elettorali, tese ad allargare sempre più il diritto di voto (1873, 1882, 1896, fino al suffragio universale maschile del 1907) nei comuni della monarchia per l'elezione delle Rappresentanze comunali la base elettorale rimase notevolmente più bassa. L'ultima provincia a rinnovare il proprio ordinamento interno fu il conservatore Tirolo. Il 2 febbraio 1914 finalmente ottenne la ratifica imperiale la nuova Landesordnung tirolese, che rappresentò in parte ancora un compromesso con il vecchio ordine.

Secondo la nuova organizzazione giudiziaria, sancita mediante patente imperiale del 14 marzo 1817 e decorrente dal 1 maggio 1817, il comune di Siror era inserito nel Giudizio patrimoniale di Primiero (appartenente ai conti Welsperg, con sede a Fiera, che comprendeva anche le località di Fiera con Tonadico, Mezzano, Transacqua, Ormanico, Pieve, Imer, Masi, Sagron e Mis, Canal S. Bovo, Anterivo, Prade, Caoria), appartenente al Circolo di Trento, costituito da 10 giudizi principeschi e 11 patrimoniali. Secondo la medesima Patente, il Giudizio civico provinciale di Trento, nell'ambito del Circolo di Trento, fungeva da autorità criminale inquirente e decidente per una serie di Giudizi, tra cui il Giudizio distrettuale di Cavalese, il quale a sua volta esercitava le funzioni di sola autorità inquirente per il Giudizio patrimoniale di Primiero con sede a Fiera. Primiero passò da Giudizio patrimoniale a Giudizio distrettuale nel 1827, dopo la rinuncia ai diritti giudiziari da parte dei conti Welsperg a favore dello Stato. In seguito alla nuova organizzazione del 29 novembre 1849, introdotta su impulso dei moti del 1848, che sanciva la separazione tra amministrazione politica e amministrazione giudiziaria, Siror appartenne al Giudizio distrettuale di Primiero (competente per la materia giudiziaria e comprendente i comuni di Fiera, Transacqua, Tonadico, Siror, Mezzano, Imer, Canal S. Bovo, Sagron, Mis, Cainari), inserito nel Capitanato distrettuale di Cavalese (competente nella materia politica). Dopo l'avvento del cosiddetto 'neoassolutismo', in base all'ordinanza del 6 maggio 1854 la contea del Tirolo e Vorarlberg fu divisa in quattro Circoli (quello di Trento comprendeva tutta la parte italiana della Provincia), suddivisi a loro volta in Distretti. Gli Uffici distrettuali (nella parte italiana del Tirolo detti Preture), corrispondenti ai Giudizi distrettuali dell'organizzazione del 1849, erano detti 'misti' perché avevano competenze in materia giudiziaria civile oltre che in quella politica. Per l'amministrazione politica il Circolo di Trento era costituito da 25 Uffici distrettuali tra cui quello di Primiero, con i comuni di Fiera, Transacqua, Tonadico, Siror, Mezzano, Imer, Canal S. Bovo, Sagron. Per l'amministrazione giudiziaria il Tribunale circolare di Trento aveva competenza riguardo a una serie di Distretti, tra cui sempre quello di Primiero L'Ufficio distrettuale di Primiero per il proprio Distretto era anche Giudizio inquirente in materia penale. La legge del 19 maggio 1868, riguardante l'erezione delle autorità politico-amministrative nei diversi regni della corona tra cui la Contea principesca del Tirolo, rimetteva in vita i Capitanati distrettuali creati nel 1849 e decaduti durante il neoassolutismo. L'ordinanza del Ministero degli Interni del 10 luglio 1868, concernente l'introduzione della legge del 19 maggio 1868, stabiliva la suddivisione della Contea principesca del Tirolo e Vorarlberg in 24 Capitanati distrettuali, otto dei quali per la parte italiana, tra cui il Capitanato distrettuale di Primiero, comprendente il solo ex Distretto di Primiero.

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Sotto il governo italiano Siror fu sottoposto al Governatore per gli affari civili (1918-1919) e al Commissariato civile del distretto politico di Primiero, competente per la parte politico-amministrativa. Nell'ambito ecclesiastico Siror era espositura della della pieve di Primiero.

Fonti normative Patente sovrana 31 dicembre 1812, per l'introduzione dell'imposta d'industria nelle province del Tirolo e Vorarlberg. Editto del commissario Anton von Roschmann 1 marzo 1814 concernente la provvisoria organizzazione delle autorità politiche e lo stabilimento delle massime fondamentali per l'attuale amministrazione del Tirolo italiano ed illirico. Patente 24 giugno 1814, "relativa alla presa di possesso del Tirolo e Vorarlberg". Convenzione 28 giugno 1814 "relativa alla cessione da parte del Tirolo e del Vorarlberg, che altre volte apparteneva alla Baviera, a sua maestà l'imperatore d'Austria". Ordinanza 24 aprile 1815 "relativa al tempo in cui hanno da entrare in attività le autorità politiche organizzate definitivamente sotto la direzione di sua eccellenza il conte Fernando di Bissingen governatore". Circolare governatoriale 23 marzo 1816, "Spese e debiti della concorrenza militare". Circolare del Governo dei 3 aprile 1816, n. 7624 "Conti arretrati, non che debiti delle Giurisdizioni, e delle Comuni" Circolare governatoriale 16 luglio 1816, n. 16232, " Ripristinazione dei giudizi patrimoniali". Patente sovrana 14 marzo 1817 , n. 51, "Organizzazione dei giudizi distrettuali". Ordinanza 16 aprile 1817, n. 80 "Organizzazione dei giudizi criminali". Legge 13 aprile 1817, n.79 "Separazione del giudizio di Vigo in Fassa dal circolo di Bolzano, ed incorporamento del medesimo al circolo di Trento". Legge 31 agosto 1817, n. 65, "Metodo di stendere in avvenire i conti della facoltà delle giurisdizioni, e dei comuni". Istruzione 31 agosto 1817, n. 20934/1760 "concernente i conti comunali, compilata per i comuni minori, secondo la prescrizione de' 31 ottobre 1785 in appendice alla circolare governiale". Circolare dell'Imperial Regio Capitaniato del Circolo di Trento 4 novembre 1817, n. 11135/3818 "Istruzioni per l'organizzazione e futura amministrazione dei comuni nel Circolo di Trento" Circolare dell'Imperial Regio Capitaniato circolare di Trento 21 dicembre 1817, n. 12283/4109, con istruzioni in merito alla tenuta del "giornale d'entrata ed uscita" e del "libro maestro". Regolamento 14 agosto 1819, n. 168 "Regolamento delle Comuni, e dei loro Capi nel Tirolo e Vorarlberg" Kaiserliches Patent vom 17 Maerz 1849, n. 170 "womit ein provisorisches Gemeinde-Gesetz erlassen wird" Notificazione 29 novembre 1849 "emanata dall'i. r. commissione d'attivazione del poter giudiziario pel Tirolo e Vorarlberg relativa all'organizzazione delle nuove autorità giudiziarie in questa provincia". Ordinanza imperiale 20 aprile 1854, n. 96, "wodurch eine Vorschrift für die Vollstreckung der Verfügungen und Erkenntnisse der landesfürstlichen politischen und polizeilichen Behörden erlassen wird". Kaiserliches Patent vom 24 April 1859, n. 58, "womit ein neues Gemeinde-Gesetz erlassen wird". Decreto del Ministero degli interni e della giustizia 30 gennaio 1860, n. 28 "betreffend die Bestellung eines beeideten Felschutzpersonales und das Verfahren über Feldfrevel". Legge 5 marzo 1862, n. 14, "con cui vengono stabilite le disposizioni fondamentali per l'ordinamento degli

37 affari comunali". Legge 3 dicembre 1863, n. 105, "betreffend die Regelung der Heimatverhältnisse". Legge 9 gennaio 1866, n. 1, "obbligatoria per la contea principesca del Tirolo, colla quale viene emanato un regolamento comunale ed un regolamento elettorale pei comuni" Legge 25 luglio 1871, n. 95, "sull'introduzione di una legge generale sui libri fondiari". Legge 25 luglio 1871, n. 95, "sull'introduzione di una legge generale sui libri fondiari". Legge 22 gennaio 1879, n. 13, "con cui viene emanato un regolamento per le persone di servizio". Legge del 18 gennaio 1882, n. 2, "valevole per la contea principesca del Tirolo, concernente l'amministrazione del patrimonio e delle entrate comunali ed i provvedimenti di rispettiva vigilanza sui comuni". Legge 7 giugno 1883, n. 94, "concernente la divisione di terreni comuni e la regolazione di diritti comuni di godimento e di amministrazione". Legge 8 giugno 1892, n. 17, "Amministrazione della sostanza comunale e dei redditi comunali". Legge 9 giugno 1909, n. 61, "valevole per la contea principesca del Tirolo, sulla divisione dei terreni comuni e la regolazione dei diritti di godimento e di amministrazione che vi si riferiscono". Legge 9 giugno 1909, n. 62, "valevole per la contea principesca del Tirolo, sulla commassazione dei terreni agricoli".

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ACSr., Comune di Siror, 1818-1923

Fonti bibliografiche inedite: FAES M., NEQUIRITO M. (a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni trentini del Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo norme ISAAR, Provincia autonoma di Trento - Soprintendenza per i beni archivistici e librari e archivistici, 2004 (dattiloscritto) Il profilo storico - istituzionale riprende per la parte generale l'elaborato sopracitato. Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, 1961

Note (1) 'Bollettino delle leggi del Regno d'Italia', p. II, 1810, pp. 585-597. (2) 'Raccolta delle leggi provinciali pel Tirolo e il Vorarlberg', vol. IV, parte I, pp. 165-258. Cfr. anche Casetti, Guida, p. 313. (3) 1 maggio 1817 il giudizio di Vigo di Fassa veniva staccato dal Circolo di Bolzano e incorporato a quello di Trento. (4) Da non confondersi con i Giudizi distrettuali dell'organizzazione del 1817, che in tedesco apparivano quali Landgerichte. (5) Il Giudizio distrettuale di Cles era Tribunale correzionale per i giudizi a esso sottoposti.

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Ente Comune di Siror 1923 gennaio 13-1927 novembre 16

Luoghi Siror

Altre date 1927 ottobre 13, data del R.D. n. 2010 con cui il comune di Siror venne riunito (insieme con Fiera, Sagron Mis, Tonadico, Transacqua) in un unico comune con denominazione Primiero e con sede comunale a Fiera di Primiero.

Archivi prodotti Subfondo: Comune di Siror (ordinamento italiano), 1923-1927;

Storia In seguito alla sconfitta dell'Austria nel primo conflitto mondiale, il trattato di St. Germain del 10 settembre 1919, approvato con R.D. 6 ottobre 1919 n. 1804 e convertito in legge il 26 settembre 1920, sancì l'annessione del Trentino all'Italia. L'ordinamento comunale austriaco tuttavia rimase in atto fino all'entrata in vigore del R.D. 11 gennaio 1923 n. 9, che estese alle nuove province l'ordinamento comunale italiano. Con l'avvento del Fascismo, la riforma della legge comunale e provinciale italiana pubblicata con R.D. 30 dicembre 1923 n. 1923, la Legge 4 febbraio 1926 n. 237, riguardante l'istituzione del Podestà e della Consulta municipale nominati dall'esecutivo nei comuni non eccedenti i 5000 abitanti e il R.D. 3 settembre 1926 n. 1910, in base a cui fu esteso l'ordinamento podestarile a tutti i comuni del Regno. Subito dopo si ebbe l'aggregazione dei comuni (R.D. 29 novembre 1928 n. 2970), fino a giungere in Trentino al numero di 117 (la riforma fu particolarmente intensa negli anni 1928-1929).

Con R.D. del 13 ottobre 1927, n. 2010 il comune di Siror riunito (insieme con Fiera, Sagron Mis, Tonadico, Transacqua) in un unico comune con denominazione Primiero e con sede comunale a Fiera di Primiero. Nel verbale di deliberazione del Commissario prefettizio di Siror del 16 novembre 1927 viene stabilito di "accettare il provvedimento del R.D. n. 2010... e di approvare la fusione del patrimonio del comune di Siror con quello dei comuni di Fiera, Sagron Mis, Tonadico" (1). La prima data riportata nell'intestazione è quella istituzionale, la seconda è relativa al predetto verbale. Fu ricostituito in comune autonomo con Decreto Legislativo del Capo Provv. dello Stato dell'11 novembre 1946, n. 493.

Condizione giuridica Con il R.D. datato 11 gennaio 1923, n. 9, vengono estesi al Trentino il Testo unico della legge comunale e provinciale, approvato con R.D. datato 4 febbraio 1915, n. 148; i decreti luogotenenziali datati 4 gennaio 1917, n. 129, 13 febbraio 1919, n.156, e 23 marzo 1919, n.504; i R.D. datati 18 settembre 1919, n.1825 e 20 ottobre 1921, n. 1576; i Regi decreti- legge datati 8 settembre 1922, n. 1285 e 21 dicembre 1922, n. 1654; il Regolamento per l'esecuzione della legge

39 comunale e provinciale, approvato con R.D. del 12 febbraio 1911, n.297, modificato con R.D. datati 18 aprile 1920, n. 585 e 7 aprile 1921, n.559. L'art. 25 del decreto datato 11 gennaio 1923, n. 9 stabilisce che entro tre mesi dalla sua entrata in vigore dovranno aver luogo le elezioni generali amministrative per i consigli provinciali, nonché per i consigli comunali che hanno perduto due terzi dei loro membri. Con R.D. 24 settembre 1923 n. 2013 furono estese alle nuove province le disposizioni relative allo stato civile. Con la Legge 4 febbraio 1926 n. 237 e con il R.D. 3 settembre 1926 n. 1910 fu esteso l'ordinamento fascista ai comuni del Regno. Il R.D. del 30 dicembre 1923, n. 1923, "Riforma della legge comunale e provinciale", introduce alcune modifiche al Testo unico del 1915, quindi con la legge del 4 febbraio 1926, n.237 ed, infine, con il R.D. del 3 settembre 1926, n. 1910 fu esteso l'ordinamento fascista ai comuni del Regno.

Funzioni, occupazioni e attività La differenza sostanziale introdotta dall'ordinamento italiano rispetto al precedente ordinamento austriaco fu la parità di competenze e funzioni delle amministrazioni comunali, di qualsiasi entità, mentre prima i comuni venivano distinti in tre classi, a seconda delle dimensioni, ed ogni classe aveva determinate competenze. Genericamente, le competenze del comune emergono anche dall'esame del titolario di classificazione dei documenti d'archivio di cui alla circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1° marzo 1897, tuttora in vigore, che si compone di 15 categorie: - categoria I: Amministrazione; - categoria II: Opere pie e beneficenza; - categoria III: Polizia urbana e rurale; - categoria IV: Sanità e igiene; - categoria V: Finanze; - categoria VI: Governo; - categoria VII: Grazia, giustizia e culto; - categoria VIII: Leva e truppe; - categoria IX: Istruzione pubblica; - categoria X: Lavori pubblici, poste e telegrafi, telefoni; - categoria XI: Agricoltura, industria e commercio; - categoria XII: Stato civile, censimento, statistica; - categoria XIII: Esteri; - categoria XIV: Varie (affari non classificabili in altre categorie); - categoria XV: Sicurezza pubblica. Per alcune annate le categorie XIV e XV possono trovarsi invertite. In ogni comune c'è obbligo di tenere un inventario dei beni mobili e immobili. I comuni possono contrarre mutui e, in conformità alle leggi, imporre dazi e alcuni tipi di imposte. Sono a carico delle amministrazioni comunali le spese per la tenuta degli uffici e dell'archivio, per il personale comunale, per il servizio di riscossione e pagamenti, per le imposte dovute al comune, per il servizio sanitario (servizio medico ed ostetrico), per la conservazione del patrimonio comunale, per il pagamento dei debiti esigibili, per la sistemazione e manutenzione delle strade comunali, dei porti, degli edifici ed acquedotti e dei cimiteri, per

40 l'illuminazione pubblica, per l'istruzione elementare, per i registri dello stato civile, per le elezioni, per la polizia locale, per il carcere mandamentale ecc.

Struttura amministrativa In base al R.D. 4 febbraio 1915 n. 148 (Nuovo testo unico della legge comunale e provinciale), entrato in vigore in Trentino a seguito del R.D. 11 gennaio 1923 n. 9, il comune ha come organismi il Consiglio, con funzioni deliberative, la Giunta, con funzioni esecutive, il Sindaco, un segretario e un ufficio comunale. Gli organi di Consiglio e Giunta sono istituiti nei comuni italiani in base alla Legge comunale e provinciale contenuta nella legge per l'unificazione amministrativa del Regno d'Italia del 20 marzo 1865 n. 2248. Il Consiglio ha il compito di esaminare il consuntivo dell'anno precedente e di deliberarne l'approvazione, delibera il bilancio del comune e delle istituzioni che gli appartengono, nomina i revisori dei conti e i commissari per la revisione delle liste elettorali, vigila sulle istituzioni comunali, elegge nel suo seno a maggioranza assoluta di voti gli assessori che debbono comporre la Giunta municipale. Il numero di membri del Consiglio va da 15 a 80, a seconda della popolazione del comune. Esso si riunisce due volte all'anno, ordinariamente in primavera e in autunno e le deliberazioni possono essere prese se è presente la metà dei consiglieri. Il Consiglio delibera su tutte le materie proprie dell'amministrazione comunale che non siano esplicitamente attribuite a Giunta o Sindaco (cfr. art. 131: stipendi, personale, lasciti, acquisti - salva autorizzazione del prefetto - alienazioni, cessioni, servitù, prestiti, affrancazione di censi, regolamenti relativi a beni comunali, regolamenti igienici e di polizia locale, cimiteri, destinazione di beni comunali, dazi e imposte comunali, fiere e mercati). La Giunta municipale delibera a maggioranza assoluta di voti, se è presente la metà dei componenti, in varie materie (art. 139: spese impreviste, storni, preparazione dei ruoli delle tasse, proposta dei regolamenti al Consiglio, conclusione dei contratti deliberati dal Consiglio); essa rende conto al Consiglio della sua gestione. Il Sindaco, quale capo dell'amministrazione comunale (art. 151), convoca il Consiglio e la Giunta, fa eseguire le deliberazioni di entrambi gli organi, stipula i contratti, rilascia certificati di notorietà pubblica, stati di famiglia, certificati di povertà, rappresenta il comune, sovrintende a tutti gli uffici e istituti comunali ecc.; in qualità di ufficiale di governo (art. 152) è incaricato della pubblicazione delle leggi, della tenuta dei registri di stato civile e di popolazione, ha compiti in materia di ordine pubblico, sicurezza pubblica, igiene pubblica. Il segretario comunale dev'essere dotato di apposita patente di abilitazione e, conseguentemente, di un titolo di studio superiore, e può rogare i contratti. Gode del diritto elettorale attivo qualsiasi cittadino maschio, iscritto nelle liste elettorali, che abbia compiuto il ventunesimo anno e che paghi annualmente al comune una certa contribuzione diretta erariale. Sono eleggibili a consiglieri comunali tutti gli elettori purché sappiano leggere e scrivere. Nel 1926, in seguito all'estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del Regno (R.D.L. 3 settembre 1926 n. 1910) i Consigli e le Giunte furono sciolti. Subentrava ad essi la figura del Podestà. Egli era affiancato, nei comuni con popolazione superiore ai 20.000 abitanti o nei comuni capoluoghi di Provincia, da una consulta municipale, composta di un numero di membri fissati dal Prefetto, con particolari requisiti (in particolare se donne, cfr. art.68), che durano in carica 4 anni e sono riconfermabili. La scelta dei consultori vien fatta su terne designate dalle associazioni sindacali comunali legalmente riconosciute. Le adunanze della consulta sono valide solo se è presente almeno la metà dei membri e i suoi pareri sono emessi a maggioranza assoluta di voti. L'ufficio di podestà o consultore municipale è generalmente

41 gratuito. Con l'avvento del Fascismo, il podestà, di nomina regia, svolge le competenze già esercitate dal consiglio, dalla giunta e dal sindaco. Il Podestà, di nomina regia, svolge le competenze già esercitate dal Consiglio, dalla Giunta e dal Sindaco.

Contesto generale Gli organi amministrativi previsti dalla legislazione comunale austriaca continuarono la loro attività anche negli anni immediatamente successivi alla conclusione del primo conflitto mondiale e all'annessione del Trentino al Regno d'Italia (sancita ufficialmente con la Legge 26 settembre 1920 che converte in legge il R.D. 6 ottobre 1919 n. 1804, riguardante l'approvazione del Trattato di St. Germain tra Italia ed Austria in base alle norme di diritto internazionale). Ma fin dal novembre del 1918 i capocomuni mutano formalmente la loro denominazione in quella italiana di sindaci. In base al Regio Decreto 4 febbraio 1915 ("Nuovo testo unico della legge comunale e provinciale"), entrato in vigore in Trentino a seguito del Regio Decreto 11 gennaio 1923 n. 9, il Regno si divide in Province, Circondari, Mandamenti e Comuni. In ogni Provincia vi sono un Prefetto, con funzioni esecutive, un vice Prefetto, un Consiglio di Prefettura, con funzioni consultive e amministrative, e una Giunta amministrativa, presieduta dallo stesso Prefetto, con funzioni anche giurisdizionali. In ogni circondario vi è un sottoprefetto, che esegue gli ordini del Prefetto. Le deliberazioni dei Consigli e delle Giunte comunali sono trasmesse ai Prefetti e rispettivamente ai Sottoprefetti e diventano esecutive se rimandate con il visto del Prefetto o del Sottoprefetto o se il decreto di sospensione non è pronunziato entro il termine di 15 giorni (1 mese per bilanci e consuntivi). Il Prefetto inoltre può ordinare, a spese del Comune, le indagini che crede necessarie. Sono sottoposte all'approvazione della Giunta provinciale amministrativa, invece, le deliberazioni che riguardano significative transazioni di carattere soprattutto immobiliare e i regolamenti. Questa organizzazione è confermata dal R.D. di data 3 marzo 1934 n. 383. La Giunta provinciale amministrativa e il Ministro dell'Interno esaminano le regolarità dei singoli stanziamenti e, previa notificazione dei propri rilievi alle amministrazioni interessate, apportano ai bilanci eventuali modifiche. Gli organi che amministrano la Provincia sono il Consiglio provinciale e la Deputazione cui si aggiunge un Presidente (con R.D. 30 dicembre 1923). Per i Comuni c'è la possibilità di unirsi in Consorzi fra loro o con la Provincia, per provvedere a particolari servizi ed opere di comune interesse. Con R.D. 21 gennaio 1923 n. 93, viene istituita la Provincia di Trento (comprendente anche Bolzano), con i Circondari, corrispondenti ai Distretti politici. Con R.D.L. 2 gennaio 1927 n. 1, viene istituita la Provincia di Bolzano e contemporaneamente vengono soppresse tutte le Sottoprefetture. Il R.D.L. 23 ottobre 1925 n. 2113, istituisce un servizio ispettivo sui comuni e sulle province: gli ispettori, con visite periodiche e saltuarie, accertano l'ordinato funzionamento delle amministrazioni e il regolare andamento dei pubblici servizi di loro competenza. Il Prefetto ha la facoltà di adottare sanzioni disciplinari, con provvedimento definitivo a carico dei segretari, impiegati, agenti e salariati che svolgano azione incompatibile con le generali direttive del governo. Con l'avvento del Fascismo si ha una politica di accentramento delle cariche che vede l'istituzione di Podestà di nomina regia nei comuni del Regno (R.D.L. 3 settembre 1926 n. 1910) mentre il Prefetto diventa "unico solo rappresentante autorità di Governo nella Provincia" (telegramma di B. Mussolini del 13 giugno 1923). A Roma viene invece istituito un Governatorato che svolge le competenze del comune (cfr. R.D. 3 marzo 1934 n. 383, titolo VIII).

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Il comune di Siror faceva parte del distretto politico di Primiero ed era sottoposto al commissariato civile di Primiero. Con R.D. 17.10.1922, n. 1353, il Commissariato civile assume il nome di "R. Sottoprefettura di Primiero", ad essa spettava la vigilanza sulla legalità degli atti del comune. Con R.D. 21.01.1923, n. 93 venne istituita la Provincia di Trento con i circondari, corrispondenti ai distretti politici. Il circondario di Borgo (comprendente anche Primiero) viene soppresso. Con R.D. 02.01.1927, n. 1 viene soppressa la Sottoprefettura di Borgo. Per quanto riguarda l'ambito ecclesiastico, Siror fono al 1926 è espositura della pieve di Primiero; il 12 novembre di quell'anno viene elevata a parrocchia.

Fonti normative Regio decreto 8 giugno 1865, n. 2321, "col quale è approvato il regolamento per l'esecuzione della legge sull'amministrazione comunale e provinciale annessa a quella del 20 marzo 1865, n. 2248". Regio decreto 6 dicembre 1865, n. 2626, "Ordinamento giudiziario in vigore dal 1 gennaio 1866". Regio decreto 14 dicembre 1865, n. 2641 'col quale è approvato il regolamento giudiziario per l'esecuzione del codice di procedura civile, di quello di procedura penale e della legge sull'ordinamento giudiziario'. Regio decreto del 9 gennaio 1887, n. 4311, "che approva un nuovo ordinamento del servizio statistico". Regio decreto 20 maggio 1897, n. 217, "che approva il testo unico delle leggi sulle tasse di registro". Regio decreto 21 settembre 1901, n. 445, "che approva il regolamento per la formazione e la tenuta del registro di popolazione in ciascun comune del regno". Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il regolamento per la esecuzione della legge comunale e provinciale". Regio decreto 4 febbraio 1915, n. 148, "che approva il nuovo testo unico della legge comunale e provinciale". Legge 7 aprile 1921, n. 457, "concernente il VI censimento generale della popolazione del regno". Regio decreto 23 ottobre 1921, n. 1530, "che estende ai territori annessi al regno in virtù delle leggi 26 settembre 1920, n. 1322 e 19 dicembre 1920, n. 1778, la legge 7 aprile 1921, n. 457 sul censimento generale della popolazione nei comuni del Regno". Regio decreto 12 novembre 1921, n. 1594, "che detta norme per il censimento generale della popolazione nei territori annessi al regno in virtù delle leggi 26 settembre 1920, n. 1322 e 19 dicembre 1920, n. 1778". Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9 "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il regolamento comunale e provinciale". Regio decreto 21 gennaio 1923, n. 93, "che istituisce la provincia di Trento, con capoluogo Trento". Regio decreto 24 settembre 1923, n. 2013, "Estensione alle nuove provincie delle disposizioni relative all'ordinamento dello stato civile". Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2839, "Riforma della legge comunale e provinciale". Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3267, "Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani". Regio decreto 31 gennaio 1924, n. 151, "Norme per l'attuazione del Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2839, riguardante la riforma della legge comunale e provinciale". Regio decreto 23 maggio 1924, n. 824, "Regolamento per l'esecuzione della legge sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello stato". Regio decreto 23 ottobre 1925, n. 2113, "Istituzione del servizio ispettivo sui comuni e sulle provincie, e

43 modificazioni alle disposizioni della legge comunale e provinciale". Legge 4 febbraio 1926, n. 237, "'Istituzione del potestà e della consulta municipale nei comuni con popolazione non eccedente i 5000 abitanti". Regio decreto 6 maggio 1926, n. 760, "Determinazione per alcune provincie del regno, della data della cessazione delle amministrazioni ordinarie e straordinarie e dell'inizio delle funzioni del podestà e delle consulte municipali nei comuni di cui all'art. 1 della legge 4 febbraio 1926, n. 237". Regio decreto legge 9 maggio 1926, n. 818, "Modificazioni alla legge 4 febbraio 1926, n. 237, sulla istituzione del podestà e della consulta municipale". Regio decreto legge 3 settembre 1926, n. 1910, "Estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del regno". Decreto legge 17 marzo 1927, n. 383, "Facoltà al governo del re di provvedere ad una revisione generale delle circoscrizioni comunali".

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio Fonti bibliografiche inedite: FAES M., NEQUIRITO M. (a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni trentini del Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo norme ISAAR, Provincia autonoma di Trento - Soprintendenza per i beni archivistici e librari e archivistici, 2004 (dattiloscritto) Il profilo storico - istituzionale riprende per la parte generale l'elaborato sopracitato. Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, 1961

Note (1) ACSr., 1.5. “Comune di Siror (ordinamento italiano)”, serie 1.5.5 “Carteggio ed atti ”, n. 11, 1927, cat. I.

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Ente Comune di Siror 1947 gennaio 7 -

Luoghi Siror

Altre date 1946 novembre 11 , Ricostituzione del comune con Decreto Legislativo del Capo Provv. dello Stato l'11 novembre 1946, n. 493

Archivi prodotti Subfondo: Comune di Siror (ordinamento italiano), 1947-

Storia Caduto il regime e finita la guerra, fin dal maggio 1945 le domande di separazione delle frazioni dal centro cominciarono a giungere al CLN provinciale; tali richieste furono poi dirottate alla Prefettura e accanto ai CLN comunali cominciarono a costituirsi CLN frazionali: i motivi allegati alle domande di disaggregazione erano sempre gli stessi (tradizione storica, ingiustizie arrecate dal Fascismo, danno economico, subordinazione agli interessi del centro). Finalmente con Decreto legislativo luogotenenziale di data 7 gennaio 1946 n. 1, le amministrazioni comunali furono ricostituite su base elettiva dando un'ulteriore spinta alle domande di separazione, tanto che alla vigilia della convocazione della Costituente, pressoché la totalità dei sobborghi e delle frazioni avevano chiesto di costituirsi in comuni autonomi. Mentre continuavano i dibattiti nella fase di progettazione del futuro autonomistico della Regione, cominciarono ad avviarsi a soluzione le vertenze relative alla divisione dei comuni. Ad iniziare dal 31 ottobre 1946 furono emanati i singoli decreti legislativi per ogni comune costituito o ricostituito e fino al 1948, quando le competenze in materia comunale passarono alla Regione, i comuni ricostituiti furono 64. Le pratiche continuarono negli anni successivi tanto che attraverso decreti legge o leggi regionali, i comuni ricostituiti furono 119, portando il totale della Provincia a 223. Le più significative riforme riguardanti l'ordinamento dei comuni trentini nel dopoguerra sono rappresentate dalle disposizioni emanate con L.R. 21 ottobre 1963 n. 29, con D.P.R.G. 12 luglio 1984 n. 12/L, con L.R. 4 gennaio 1993 n. 1, e infine con il D.P.R.G. 27 febbraio 1995 n. 4/L.

Con R.D. del 13 ottobre 1927, n. 2010 il comune di Siror riunito (insieme con Fiera di Primiero, Sagron Mis, Tonadico, Transaqua) in un unico comune con denominazione Primiero e con sede comunale a Fiera di Primiero. Fu ricostituito in comune autonomo con Decreto Legislativo del Capo Provv. dello Stato dell'11 novembre 1946, n. 493. La prima attestazione certa di esistenza del comune ricostituito è data dalla data della prima registrazione nel protocollo degli esibiti del 7 gennaio 1947. (1) Altra attestazione riguarda una delibera del commissario prefettizio del comune di Siror del 18 marzo 1947 relativa a liquidazioni di spesa. Nella delibera successiva del 22 marzo, sempre del commissario prefettizio, vengono sistemati i nuovi uffici provvisoriamente nella sede scolastica. 45

Nel verbale di deliberazione del commissario prefettizio del comune del 5 aprile 1947 viene deliberato l'assunzione di un messo comunale provvisorio per l'espletamento delle varie mansioni in vista delle elezioni dei nuovi organi fissate per il 18 maggio 1947. Risale al 4 ottobre 1947 la prima delibera della neo costituita giunta municipale di Siror.

Condizione giuridica Dopo il passaggio delle competenze in materia alla Regione, le leggi riguardanti specificatamente l'ordinamento comunale sono state le seguenti: - L.R. 1 giugno 1954 n. 11 "Norme per l'approvazione dei conti consuntivi degli enti locali"; - L.R. 21 ottobre 1963 n. 29 "Ordinamento dei comuni"; - D.P.G.R. 12 luglio 1984 n. 12/L "Approvazione del regolamento di esecuzione del testo unico delle leggi regionali sull'ordinamento dei comuni di cui al D.P.G.R. 19 gennaio 1984 n. 6/L"; - L.R. 4 gennaio 1993 n. 1 "Nuovo ordinamento dei comuni della Regione Trentino Alto Adige"; - L.R. 31 luglio 1993 n. 13 "Norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi"; - L.P. 8 novembre 1993 n. 32 "Istituzione e ordinamento della Commissione consultiva sull'attività della Giunta provinciale di vigilanza e tutela sugli enti locali"; - D.P.G.R. 27 febbraio 1995 n. 4/L, "Approvazione del nuovo Testo unico delle leggi regionali sull'ordinamento dei comuni".

Funzioni, occupazioni e attività Le competenze del comune emergono anche dall'esame del titolario di classificazione dei documenti d'archivio di cui alla circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1° marzo 1897, tuttora in vigore, che si compone di 15 categorie: - categoria I: Amministrazione; - categoria II: Opere pie e beneficenza; - categoria III: Polizia urbana e rurale; - categoria IV: Sanità e igiene; - categoria V: Finanze; - categoria VI: Governo; - categoria VII: Grazia, giustizia e culto; - categoria VIII: Leva e truppe; - categoria IX: Istruzione pubblica; - categoria X: Lavori pubblici, poste e telegrafi, telefoni; - categoria XI: Agricoltura, industria e commercio; - categoria XII: Stato civile, censimento, statistica; - categoria XIII: Esteri; - categoria XIV: Varie (affari non classificabili in altre categorie); - categoria XV: Sicurezza pubblica. Per alcune annate le categorie XIV e XV possono trovarsi invertite. In ogni comune c'è obbligo di tenere un inventario dei beni mobili e immobili. I comuni possono contrarre mutui e, in conformità alle leggi, imporre dazi e alcuni tipi di imposte.

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Sono a carico delle amministrazioni comunali le spese per la tenuta degli uffici e dell'archivio, per il personale comunale, per il servizio di riscossione e pagamenti, per le imposte dovute al comune, per il servizio sanitario (servizio medico ed ostetrico), per la conservazione del patrimonio comunale, per il pagamento dei debiti esigibili, per la sistemazione e manutenzione delle strade comunali, dei porti, degli edifici ed acquedotti e dei cimiteri, per l'illuminazione pubblica, per l'istruzione elementare, per i registri dello stato civile, per le elezioni, per la polizia locale, per il carcere mandamentale ecc. Attraverso vari provvedimenti legislativi provinciali o regionali, si giunge al testo unico emesso dal Presidente della Giunta regionale in data 27 febbraio 1995, n. 4/L, che stabilisce l'ordinamento attualmente in vigore, in cui si sottolinea primariamente l'autonomia della comunità locale e del comune che la rappresenta. Lo statuto del singolo comune viene emesso con deliberazione del Consiglio comunale e approvato dopo l'espletamento del controllo di legittimità da parte della Giunta provinciale. Nel comune è prevista l'istituzione di un servizio di economato per le piccole spese e i servizi di economia, nonché la figura di un economo e di un servizio di tesoreria. I consiglieri eleggono un collegio di revisori, rieleggibili una sola volta, composto da tre membri, che dura in carica tre anni. I comuni possono inoltre gestire dei servizi pubblici in economia, in concessione a terzi, a mezzo di azienda speciale, di istituzione e di società di capitale a partecipazione pubblica locale.

Struttura amministrativa In base al R.D. 4 febbraio 1915 n. 148 (Nuovo testo unico della legge comunale e provinciale), entrato in vigore in Trentino a seguito del R.D. 11 gennaio 1923 n. 9, il comune ha come organismi il Consiglio, con funzioni deliberative, la Giunta, con funzioni esecutive, il Sindaco, un segretario e un ufficio comunale. Gli organi di Consiglio e Giunta sono istituiti nei comuni italiani in base alla Legge comunale e provinciale contenuta nella legge per l'unificazione amministrativa del Regno d'Italia del 20 marzo 1865 n. 2248. Il Consiglio ha il compito di esaminare il consuntivo dell'anno precedente e di deliberarne l'approvazione, delibera il bilancio del comune e delle istituzioni che gli appartengono, nomina i revisori dei conti e i commissari per la revisione delle liste elettorali, vigila sulle istituzioni comunali, elegge nel suo seno a maggioranza assoluta di voti gli assessori che debbono comporre la Giunta municipale. Il numero di membri del Consiglio va da 15 a 80, a seconda della popolazione del comune. Esso si riunisce due volte all'anno, ordinariamente in primavera e in autunno e le deliberazioni possono essere prese se è presente la metà dei consiglieri. Il Consiglio delibera su tutte le materie proprie dell'amministrazione comunale che non siano esplicitamente attribuite a Giunta o Sindaco (cfr. art. 131: stipendi, personale, lasciti, acquisti - salva autorizzazione del prefetto - alienazioni, cessioni, servitù, prestiti, affrancazione di censi, regolamenti relativi a beni comunali, regolamenti igienici e di polizia locale, cimiteri, destinazione di beni comunali, dazi e imposte comunali, fiere e mercati). La Giunta municipale delibera a maggioranza assoluta di voti, se è presente la metà dei componenti, in varie materie (art. 139: spese impreviste, storni, preparazione dei ruoli delle tasse, proposta dei regolamenti al Consiglio, conclusione dei contratti deliberati dal Consiglio); essa rende conto al Consiglio della sua gestione. Il Sindaco, quale capo dell'amministrazione comunale (art. 151), convoca il Consiglio e la Giunta, fa eseguire le deliberazioni di entrambi gli organi, stipula i contratti, rilascia certificati di notorietà pubblica, stati di famiglia, certificati di povertà, rappresenta il comune, sovrintende a tutti gli uffici e istituti comunali ecc.; in qualità di ufficiale di

47 governo (art. 152) è incaricato della pubblicazione delle leggi, della tenuta dei registri di stato civile e di popolazione, ha compiti in materia di ordine pubblico, sicurezza pubblica, igiene pubblica. Il segretario comunale dev'essere dotato di apposita patente di abilitazione e, conseguentemente, di un titolo di studio superiore, e può rogare i contratti. Gode del diritto elettorale attivo qualsiasi cittadino maschio, iscritto nelle liste elettorali, che abbia compiuto il ventunesimo anno e che paghi annualmente al comune una certa contribuzione diretta erariale. Sono eleggibili a consiglieri comunali tutti gli elettori purché sappiano leggere e scrivere. Nel 1926, in seguito all'estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del Regno (R.D.L. 3 settembre 1926 n. 1910) i Consigli e le Giunte furono sciolti. Subentrava ad essi la figura del Podestà. Il Podestà, di nomina regia, svolge le competenze già esercitate dal Consiglio, dalla Giunta e dal Sindaco. Il R.D. 3 marzo 1934 n. 383 stabilisce che il Podestà possa essere affiancato dal vice podestà e da altri consultori. E' prevista inoltre la figura del segretario comunale, che ha la qualifica di funzionario statale, è diplomato e, per quanto attiene allo svolgimento delle sue funzioni, dipende gerarchicamente dal Podestà e ne esegue gli ordini. Dopo la caduta del fascismo e la fine del secondo conflitto mondiale, vennero ricostituiti i precedenti organi comunali, con analoghe competenze. La Giunta e il Consiglio comunale furono ripristinati con il Decreto legislativo luogotenenziale 7 gennaio 1946 n. 1 e ne fu ristabilita la modalità elettiva di nomina. Tutti coloro che sanno leggere e scrivere possono diventare Consiglieri comunali, ma non coloro che hanno rivestito incarichi politici di rilievo in epoca fascista (presidenti di province o podestà). La Giunta municipale è eletta dal Consiglio nel suo seno, così pure il sindaco. A sindaco e assessori può essere data un'indennità di carica. I consigli comunali durano in carica 4 anni e si rinnovano completamente alla scadenza del quadriennio. Con il Decreto del Presidente della Giunta regionale di data 27 febbraio 1995 n. 4/L, emesso come Testo unico delle leggi regionali sull'ordinamento dei Comuni venne stabilito l'ordinamento attualmente in vigore in Trentino-Alto Adige. Organi del comune sono Consiglio, Giunta e Sindaco. Il numero di assessori è stabilito dallo statuto. Il sindaco è eletto dai cittadini a suffragio universale diretto. Lo statuto comunale può prevedere la figura del difensore civico, che svolge un ruolo di garante dell'imparzialità e del buon andamento dell'amministrazione comunale. In base al T.U. n. 4/L del 27 febbraio 1995 il Consiglio è definito organo di indirizzo e controllo politico- amministrativo. Questo delibera lo statuto, i programmi, le assunzioni di personale, le convenzioni tra comuni, l'assunzione diretta o l'affidamento di pubblici servizi, l'istituzione e l'ordinamento dei tributi, l'accensione di mutui o la concessione di prestiti, le spese che impieghino bilanci di più anni, gli acquisti e le alienazioni immobiliari non previste nel bilancio, la nomina di propri rappresentanti presso enti, aziende e istituzioni (art. 28). La Giunta compie invece tutti gli atti di amministrazione che non siano riservati dalla legge o dallo statuto al consiglio e non rientrino nelle competenze previste dalla legge o dallo statuto, del sindaco, degli organi di decentramento, del segretario comunale o dei funzionari dirigenti; riferisce annualmente al consiglio sulla propria attività, ne attua gli indirizzi generali e svolge attività propositiva e di impulso nei confronti dello stesso. In particolare, alla giunta spetta la presentazione del bilancio di previsione al consiglio entro il 31 ottobre di ogni anno (i comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti devono predisporre anche un bilancio pluriennale). Il Sindaco rappresenta il comune, convoca e presiede la Giunta nonché il Consiglio comunale e sovrintende al funzionamento degli uffici, dei servizi e all'esecuzione degli atti. Nomina i componenti della Giunta e i rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni. Il Sindaco svolge funzioni di ufficiale di governo, sovrintende alla

48 stesura dei registri di stato civile e di popolazione, allo svolgimento di funzioni in materia di sicurezza pubblica e di polizia giudiziaria, adotta provvedimenti urgenti in materia di sanità e igiene, edilizia e polizia locale. Il segretario comunale redige i verbali delle sedute di Giunta e Consiglio, sovrintende e coordina l'attività dei dirigenti, è il capo del personale, coordina e, ove non vi siano i dirigenti, dirige i servizi e gli uffici dell'ente, può rogare i contratti.

Contesto generale Avvenuto il cambiamento della forma istituzionale dello Stato, in seguito al referendum del 2 giugno 1946, la Costituzione della Repubblica, in vigore dal 1° gennaio 1948, sancì la creazione di un nuovo ente territoriale, la Regione, con propri poteri legislativo ed esecutivo. In particolare la Regione Trentino Alto-Adige venne ad avere un proprio Statuto speciale di autonomia con legge costituzionale del 26 febbraio 1948 n. 5; suoi organi sono un Consiglio regionale elettivo della durata di 4 anni, con a capo un Presidente, con potere legislativo e una Giunta regionale, composta dal Presidente e dagli assessori effettivi e supplenti, con potere esecutivo. A Trento risiede come organo coordinatore, un Commissario del Governo (invece del Prefetto), al quale devono essere sottoposte per il visto le leggi regionali e provinciali (a Bolzano, la cui Provincia è parte costitutiva della Regione, un Vice Commissario del Governo). Con l'istituzione della Regione le funzioni esercitate dalla Prefettura in materia di vigilanza e tutela sui comuni passano alla Giunta provinciale. Successive leggi regionali regolamentano la composizione e l'elezione degli organi delle amministrazioni comunali e l'ordinamento dei comuni ed infine, con L.R. 11 dicembre 1975, i segretari comunali tornano alle dipendenze dei comuni. La competenza regionale in materia rimane anche dopo l'approvazione del secondo Statuto di autonomia (1971), avvenuta al termine di un lungo processo noto con il nome di "Pacchetto", a seguito del quale la Regione cede gran parte delle competenze alle due Province autonome di Trento e Bolzano. Detta competenza diventa primaria con la legge costituzionale n. 2/1993. La L.R. 27 febbraio 1995 prevede la possibilità che i comuni di notevole entità costituiscano consigli circoscrizionali, per la gestione dei servizi di base. Sono previste inoltre varie forme di collaborazione intercomunale: convenzioni fra comuni, consorzi di comuni, unione di comuni. La Giunta provinciale effettua un controllo preventivo di legittimità sugli atti deliberativi del comuni.

Per quanto riguarda l'organizzazione ecclesiastica, Siror è sede di parrocchia del decanato di Primiero.

Fonti normative Regio decreto 8 giugno 1865, n. 2321, "col quale è approvato il regolamento per l'esecuzione della legge sull'amministrazione comunale e provinciale annessa a quella del 20 marzo 1865, n. 2248". Regio decreto 6 dicembre 1865, n. 2626, "Ordinamento giudiziario in vigore dal 1 gennaio 1866". Regio decreto 14 dicembre 1865, n. 2641 'col quale è approvato il regolamento giudiziario per l'esecuzione del codice di procedura civile, di quello di procedura penale e della legge sull'ordinamento giudiziario'. Regio decreto del 9 gennaio 1887, n. 4311, "che approva un nuovo ordinamento del servizio statistico". Regio decreto 20 maggio 1897, n. 217, "che approva il testo unico delle leggi sulle tasse di registro". Regio decreto 21 settembre 1901, n. 445, "che approva il regolamento per la formazione e la tenuta del registro di popolazione in ciascun comune del regno". Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il regolamento per la esecuzione della legge comunale

49 e provinciale". Regio decreto 4 febbraio 1915, n. 148, "che approva il nuovo testo unico della legge comunale e provinciale". Legge 7 aprile 1921, n. 457, "concernente il VI censimento generale della popolazione del regno". Regio decreto 23 ottobre 1921, n. 1530, "che estende ai territori annessi al regno in virtù delle leggi 26 settembre 1920, n. 1322 e 19 dicembre 1920, n. 1778, la legge 7 aprile 1921, n. 457 sul censimento generale della popolazione nei comuni del Regno". Regio decreto 12 novembre 1921, n. 1594, "che detta norme per il censimento generale della popolazione nei territori annessi al regno in virtù delle leggi 26 settembre 1920, n. 1322 e 19 dicembre 1920, n. 1778". Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9 "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il regolamento comunale e provinciale". Regio decreto 21 gennaio 1923, n. 93, "che istituisce la provincia di Trento, con capoluogo Trento". Regio decreto 24 settembre 1923, n. 2013, "Estensione alle nuove provincie delle disposizioni relative all'ordinamento dello stato civile". Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2839, "Riforma della legge comunale e provinciale". Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3267, "Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani". Regio decreto 31 gennaio 1924, n. 151, "Norme per l'attuazione del Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2839, riguardante la riforma della legge comunale e provinciale". Regio decreto 23 maggio 1924, n. 824, "Regolamento per l'esecuzione della legge sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello stato". Regio decreto 23 ottobre 1925, n. 2113, "Istituzione del servizio ispettivo sui comuni e sulle provincie, e modificazioni alle disposizioni della legge comunale e provinciale". Legge 4 febbraio 1926, n. 237, "'Istituzione del potestà e della consulta municipale nei comuni con popolazione non eccedente i 5000 abitanti". Regio Decreto 6 maggio 1926, n.760, "Determinazione per alcune provincie del regno, della data della cessazione delle amministrazioni ordinarie e straordinarie e dell'inizio delle funzioni del podestà e delle consulte municipali nei comuni di cui all'art. 1 della legge 4 febbraio 1926, n.237" Regio decreto legge 9 maggio 1926, n. 818, "Modificazioni alla legge 4 febbraio 1926, n. 237, sulla istituzione del podestà e della consulta municipale". Regio decreto legge 3 settembre 1926, n. 1910, "Estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del regno". Decreto legge 17 marzo 1927, n. 383, "Facoltà al governo del re di provvedere ad una revisione generale delle circoscrizioni comunali". Regio decreto 28 marzo 1929, n. 499, "Disposizioni relative ai libri fondiari nei territori delle nuove province". Regio decreto 23 aprile 1929, n. 551, "Fissazione della data di cessazione delle amministrazioni straordinarie e dell'attuazione del nuovo ordinamento dell'amministrazione provinciale in 17 provincie". Regio decreto 26 luglio 1929, n. 1361, "Modifica alla tenuta dei registri dello stato civile". Circolare del Ministero dell'interno, Direzione generale dell'amministrazione civile, 28 agosto 1929 n. 16900/3 rimettente in ruolo i militari già congedati dal governo austriaco.

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Regio decreto e relazione 14 settembre 1931, n.1175, "Testo unico per la finanza locale" Regio decreto 3 marzo 1934, n.383, "Approvazione del testo unico della legge comunale e provinciale" Legge 24 febbraio 1938, n.329. "T.U. delle disposizioni legislative sul reclutamento del r. esercito" Legge 16 giugno 1938, n.1075, "Conversione in legge del r. decreto-legge 28 aprile 1938, n.482, concernente la prescrizione, come requisito essenziale ad amministratore dei comuni e delle provincie, dello stato di coniugato o di vedovo con prole" Regio decreto 28 ottobre 1940, n.1443, "Codice di procedura civile" Regio decreto 18 dicembre 1941, n.1368, "Disposizioni per l'attuazione del Codice di procedura civile e disposizioni transitorie" Regio decreto legge 28 dicembre 1943, n.29-B, "Defascitizzazione delle amministrazioni dello stato, degli enti locali e parastatali, degli enti comunque sottoposti a vigilanza o tutela dello stato e delle aziende private esercenti servizi pubblici o di interesse nazionale" Regio decreto legge 4 aprile 1944, n. 111, "Norme transitorie per l'amministrazione dei comuni e delle provincie" Regio decreto legge 12 aprile 1944, n.101, "Norme integrative dei r. decreti-legge 28 dicembre 1943, n.29-B e 6 gennaio 1944, n.9, sulla defascistizzazione delle amministrazioni dello stato, degli enti locali e parastatali, degli enti comunque sottoposti a vigilanza o tutela dello stato e delle aziende private esercenti servizi pubblici o di interesse nazionale e sulla riammissione in servizio degli appartenenti a dette amministrazioni, enti ed aziende già licenziati per motivi politici" Decreto legge luogotenenziale 27 luglio 1944, n.159, "Sanzioni contro il fascismo" Decreto legge luogotenenziale 1 febbraio 1945, n.23, "Estensione alle donne del diritto di voto" Decreto legge luogotenenziale 7 gennaio 1946, n.1, "Ricostituzione delle amministrazioni comunali su base elettiva" Decreto legge luogotenenziale 4 marzo 1946, n.68, "Modificazioni alle norme per la ripartizione dei comuni in sezioni elettorali" Decreto legge luogotenenziale 10 marzo 1946, n.76, "Modificazioni ed aggiunte al D.L.L. 7 gennaio 1946, n.1, sulla ricostituzione delle amministrazioni comunali su base elettiva" Decreto legge luogotenenziale 15 marzo 1946, n.83, "Modificazioni al D.L.L. 7 gennaio 1946, n.1, sulla ricostruzione delle amministrazioni comunali su base elettiva" Decreto legge luogotenenziale 15 marzo 1946, n.272, "Disposizioni per la ricostruzione degli atti e documenti degli archivi dei municipi distrutti a seguito di eventi bellici o di tumulti popolari o di incendi, inondazioni, terremoti ed altre pubbliche calamità" Decreto legge del Capo provvisorio dello Stato 23 dicembre 1946, n. 574, "Norme sull'assetto della legislazione nei territori liberati, per i provvedimenti adottati dagli enti locali sotto l'impero del sedicente governo della repubblica sociale". Legge 9 giugno 1947 n. 530, "Modificazioni al testo unico della legge comunale e provinciale, approvato con regio decreto 3 marzo 1934 n. 383, e successive modificazioni". Decreto legge luogotenenziale 7 gennaio 1948, n.1, "Ricostituzione delle amministrazioni comunali su base elettiva" Legge costituzionale 26 febbraio 1948, n.5, "Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige" Legge 29 aprile 1949, n. 264, "Provvedimenti in materia di avviamento al lavoro e di assistenza dei

51 lavoratori involontariamente disoccupati". Legge Regionale 1 giugno 1954, n. 11, "Norme per l'approvazione dei conti consuntivi degli enti locali". Decreto del Presidente della Repubblica 31 gennaio 1958, n. 136, "Regolamento di esecuzione della legge 24 dicembre 1954, n. 1128 sull'ordinamento delle anagrafi della popolazione residente". Legge regionale 21 ottobre 1963, n. 29, Ordinamento dei comuni Legge regionale 5 novembre 1968, n.34 Legge regionale 31 marzo 1971, n.6 "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 21 ottobre 1963 n.29, contenente norme sull'ordinamento dei comuni" Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, "Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige". Decreto Presidente Giunta regionale 30 aprile 1975, n.5 "Regolamento di esecuzione della legge 21 ottobre 1963, n.29" Decreto del Presidente della Giunta Regionale 12 luglio 1984, n. 12/L, "Approvazione del regolamento di esecuzione del testo unico delle leggi regionali sull'ordinamento dei comuni di cui al D.P.G.R. 19 gennaio 1984 n. 6/L". Legge provinciale 14 febbraio 1992, n. 11, "Disposizioni in materia di archivi e istituzione dell'archivio provinciale". Decreto del Presidente della Giunta Regionale 27 febbraio 1995 n. 4/L, "Approvazione nuovo testo unico delle leggi regionali sull'ordinamento dei comuni". Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, Nuove disposizioni in materia di beni culturali.

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ACSr., Comune di Siror

Fonti bibliografiche inedite: FAES M., NEQUIRITO M. (a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni trentini del Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo norme ISAAR, Provincia autonoma di Trento - Soprintendenza per i beni archivistici e librari e archivistici, 2004 (dattiloscritto) Il profilo storico - istituzionale riprende per la parte generale l'elaborato sopracitato. Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, 1961

Note (1) ACSr., 1.6. “Comune di Siror (ordinamento italiano)”, serie 1.6.10 "Protocolli degli esibiti”, n. 1, 1946-1947.

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Ente Amministrazione separata usi civici di Siror 1946 settembre 25 - 1947 febbraio 22

Luoghi Siror

Altre forme del nome ASUC Siror

Archivi prodotti Subfondo: Comune di Siror (ordinamento italiano), 1947-1965; Serie: Deliberazioni del consiglio comunale (originali), 1946 - 1949; Serie: Carteggio ed atti ordinati per annata, 1946-1965.

Storia Gli usi civici sono dei diritti che gruppi di persone esercitano, "uti cives", su terreni e beni, quali pascoli, boschi, malghe, etc., appartenenti al loro comune o frazione. Il diritto consiste nell'uso e nel godimento di tali beni soltanto da parte degli abitanti di un determinato luogo in dipendenza della loro qualità di cittadini. Dal punto di vista tecnico- giuridico sono "beni demaniali", quindi inalienabili e indisponibili (Codice Civile, artt. 822 e sgg.). Una sentenza della Suprema Corte di Cassazione emanata il 5 gennaio 1951 riguardanti i beni d'uso civico stabilisce che "le terre del demanio universale o comunale sono proprietà delle popolazioni, non dell'ente pubblico. Il pascolo e il legnatico integrano l'antichissimo uso delle popolazioni di ritrarre dalle terre le utilità essenziali per la vita, e debbono annoverarsi fra le forme sopravviventi del primitivo collettivismo agrario, che hanno permesso per secoli alle popolazioni di partecipare al godimento in natura di terre, di pascoli e di boschi. Gli usi civici trovano il loro fondamento nell'antico dominio delle popolazioni che, per soddisfare i bisogni essenziali della vita, usavano le terre in certi modi determinati. Tali usi hanno continuato ad sussistere anche dopo l'emanazione delle leggi sull'abolizione della feudalità". All'inizio dell'Ottocento sia il governo bavarese che il Regno napoleonico mantennero distinti i beni collettivi delle frazioni o di altri nuclei aggregati dai beni che costituiscono i demani e i patrimoni dei comuni e ne regolarono il funzionamento. Alla legislazione austriaca era invece sconosciuto il concetto di uso civico come semplice diritto d'uso di un bene a favore dei cittadini di un comune o di una frazione. Gli usi civici erano considerati dalla legge austriaca come "servitù prediali". La patente imperiale del 5 luglio 1853, n. 130 dettava le norme per regolare vari diritti sulla legna, sui pascoli e sui prodotti forestali; la legge provinciale del 9 gennaio 1866, n.1 per la Contea principesca del Tirolo, emanò il regolamento comunale ed elettorale per i comuni ed era riconosciuta l'esistenza degli usi civici (vd. § 27,30, 39, 49, 60- 70); la legge del 7 giugno 1883, n. 94 conteneva norme per la divisione di beni comuni e la regolazione di diritti comuni di godimento e di amministrazione; la legge provinciale per il Tirolo del 19 giugno 1909, n. 61 provvedeva alla divisione delle porzioni di terreno, anteriormente di proprietà comune. Gli usi civici sono stati regolamentati con la legge del 16 giugno 1927, n. 1766 (tuttora vigente) che convertiva in legge le modificazioni al R.D. del 22 maggio 1924, n. 751, del R.D. del 28 agosto 1924, n. 1484 e del R.D. del 16 maggio 53

1926, n. 895, tutti concernenti il riordinamento degli usi civici nel regno. Il R.D. del 26 febbraio 1928, n. 332 approvava il Regolamento per l'esecuzione della legge 1766/1927. La legge costituzionale del 26 febbraio 1948, n. 5 che sanciva l'autonomia regionale del Trentino-Alto Adige, investiva la regione della potestà legislativa in materia di usi civici. Le amministrazioni separate in provincia di Trento furono in seguito regolate con D.P.G.P. del 11 novembre 1952, n. 4, intitolato "Regolamento per l'esecuzione della legge provinciale 16 settembre 1952, n.1 sulle amministrazioni separate dei beni frazionali di uso civico". La gestione ordinaria dei beni collettivi è di norma affidata all'ente-comune, dove non preesistono forme autonome organizzative (associazioni agrarie, università agrarie, ecc.). Il comune gestisce i beni della collettività, comprese le appartenenze sub-comunali (frazionali), fino a quando non viene costituita l'amministrazione separata frazionale (legge n. 1766/1927, art. 26, co. 2). A norma delle leggi speciali in materia, la gestione delle A.S.U.C. è derogata alla disciplina della legge comunale e provinciale (T.U. del 3 marzo 1934, n. 383, art. 84, co. 2). L'amministrazione separata frazionale gestisce i beni con bilanci ed inventari separati, a profitto dei frazionisti, ed è soggetta alla sorveglianza del podestà del comune che ne può rivedere i conti (R.D. n.332/1928, art. 64, co. 3).

L'Amministrazione separata dei beni demaniali di Siror (o Amministrazione separata dei beni frazionali e di uso civico di Siror) fu istituita con Decreto prefettizio del 25 settembre 1946 n. 31113/III/b, che è stata scelta come data d'inizio dell'ente. L'attività dell'ASUC proseguì fino al 1947, l'ultima attestazione certa dell'esistenza dell'ente è il verbale del commissario dei beni demaniali del 22 febbraio 1947. (1) Cessò definitivamente la sua attività con la ricostituzione della frazione in Comune avvenuta nello stesso anno.

Condizione giuridica La legge del 16 giugno 1927, n. 1766 di conversione del R.D.L. 22 maggio 1924, n. 751, intitolata "Legge di riordinamento degli usi civici nel regno" e il Regolamento di attuazione approvato con il R.D. 26 febbraio 1928, era diretta ad unificare in un testo nazionale le diverse normative preunitarie. Il R.D. del 30 dicembre 1923, n. 3267 ("legge forestale") regolava le norme e le amministrazioni per i terreni utilizzati a bosco e a pascolo. La legge comunale e provinciale datata 3 marzo 1934, n. 383 trattava dell'amministrazione separata dei terreni assegnati alle frazioni. La legge provinciale del 16 settembre 1952, n.1 "Amministrazioni separate dei beni frazionali di uso civico" (B.U. 27 settembre 1952, n.20), regolamenta, nella provincia di Trento, l'art. 43 del R.D. 26 febbraio 1928, riguardante l'amministrazione dei beni comunali di uso civico. Il D.P.G.P. dell'11 novembre 1952, n. 4 (B.U. 19 dicembre 1952, n. 27) detta infine il Regolamento per la costituzione delle amministrazioni separate di uso civico, per il funzionamento ed attività delle amministrazioni separate e per i rapporti fra le amministrazioni separate e i comuni.

Funzioni, occupazioni e attività La gestione ordinaria dei beni collettivi è di norma affidata all'ente-comune, dove non preesistono forme autonome organizzative (associazioni agrarie, università agrarie, ecc.). Il comune gestisce i beni della collettività, comprese le appartenenze sub-comunali (frazionali), fino a quando non viene costituita l'amministrazione separata frazionale (legge n. 1766/1927, art. 26, co. 2). A norma delle leggi speciali in materia, la gestione delle A.S.U.C. è derogata alla

54 disciplina della legge comunale e provinciale (T.U. del 3 marzo 1934, n. 383, art. 84, co. 2). L'amministrazione separata frazionale gestisce i beni con bilanci ed inventari separati, a profitto dei frazionisti, ed è soggetta alla sorveglianza del podestà del comune che ne può rivedere i conti (R.D. n.332/1928, art. 64, co. 3). La legge tuttora vigente (L. n.1766/1927 e il Regolamento esecutivo approvato con R.D. n. 332/1928) è diretta essenzialmente ad inserire beni e diritti delle popolazioni (proprietà e diritti collettivi), identificati in un regime di gestione programmata a destinazione vincolata e diversificata secondo la vocazione dei beni: gestione a fini produttivi e di conservazione ambientale in base a piani economici di sviluppo per i patrimoni silvo-pastorali (beni di categoria A) e ripartizione in quote da assegnarsi in enfiteusi agli aventi diritto per le terre destinate a coltura (terre di categoria B). L'art. 11 della legge n. 1766/1927 comprende sia i beni collettivi originari, intendendo per tali sia i beni delle comunità di abitanti organizzate stabilmente in un territorio e le terre acquisite attraverso ogni forma di possesso collettivo, sia i beni assegnati ai comuni, frazioni o associazioni agrarie per effetto delle operazioni di sistemazione delle terre e di liquidazione dei diritti di cui all'art. 1 della stessa legge e normative anteriori. Per risolvere una questione sorta negli ultimi decenni del XIX secolo, circa la natura dei beni della collettività intestati al comune e destinati all'esercizio degli usi, il legislatore del 1927 ha sottoposto allo stesso regime tutti i beni posseduti dai comuni (e frazioni) su cui si esercitavano gli usi, comprendendo così tra le terre collettive anche quelle gravate da usi che fossero comunque nel possesso del comune. Vi erano anche beni non di origine civica ma assimilati ad essi con leggi speciali (p.e. la legge del 1° dicembre 1971, n. 1102 "legge-montagna") oltre alle terre acquistate ai sensi dell'art. 22 della legge n. 1766/1927 per aumentare la massa delle terre da quotizzare (agevolazione per l'acquisto di nuove terre disposte dal D.L.L. del 14 luglio 1918, n. 1142). Le terre collettive, prima del 1927, erano indicate con termini diversi nelle varie località e regioni: "demani universali" nel sud, "proprietà o domini collettivi" negli ex-Stati pontifici, "terre comuni, comunanze, comunaglie, regole, vicinie" in altre zone d'Italia e nell'arco alpino. Questi beni furono in passato utilizzati dagli utenti per fini esistenziali e a scopo di commercio. L'associazione degli utenti di norma costituì il nucleo su cui si sono formati i comuni moderni, quali enti rappresentativi della comunità e dei suoi diritti. In base a ciò, in giurisprudenza è stato sempre tenuto presente il rapporto "universitas civium" - intesa come comunità di abitanti organizzata in un territorio - ed "ente-comune", quale successore della prima; anche quando la gestione dei beni pubblici è passata al comune, si è mantenuta distinta la gestione degli usi civici. Il R.D. n. 332/1928 affermava che, dopo l'approvazione del piano di massima per la destinazione delle terre di uso civico, il commissario regionale doveva emanare un decreto nel quale erano indicati gli usi civici accertati sulle terre assegnate alla categoria A; il decreto veniva comunicato al comune o all'associazione agraria a cui appartenevano le terre. I comuni e le associazioni agrarie erano tenuti quindi provvedere alla compilazione dei regolamenti di uso civico (in armonia con i piani economici dei boschi) e dei regolamenti per il godimento dei pascoli montani previsti dalla legge forestale del 30 dicembre 1923, n. 3267 e dal relativo Regolamento (R.D. n. 1126/1926); i regolamenti venivano poi sottoposti all'approvazione dei consigli provinciali dell'economia. Ancora secondo il Regolamento n. 332/1928, sulle rendite delle terre gravavano delle imposizioni fiscali (oltre alle spese di amministrazione e sorveglianza); era quindi facoltà del comune o dell'associazione agraria imporre agli utenti un corrispettivo per l'esercizio degli usi consentiti. Erbe e legna esuberanti potevano essere vendute a profitto dell'amministrazione del comune o dell'associazione agraria ed era espressamente vietata la divisione del ricavato della vendita fra gli utenti. Le serie conservate nell'archivio delle amministrazioni separate sono le seguenti: Verbali delle deliberazioni del commissario frazionale e del comitato d'amministrazione - originali;

55

Verbali delle deliberazioni del commissario frazionale e del comitato d'amministrazione - copie; Protocolli degli esibiti; Carteggio ed atti degli affari comunali; Contratti; Ruoli delle entrate patrimoniali; Bilanci di previsione e conti consuntivi; Giornali e mastri della contabilità; Allegati ai bilanci di previsione e documenti giustificativi del conto; Lavori pubblici; Registri diversi.

L'amministrazione dell'ASUC di Siror si occupava della gestione delle risorse patrimoniali della frazione tramite la gestione delle malghe (Doch-Calaita, Scanaiol, Neva), della segheria, di locali adibiti a magazzino dati in affitto, della vendita di legname e di altre rendite. Con tali introiti venivano così coperte le spese ordinarie e straordinarie della frazione.

Struttura amministrativa Nel sistema della legge n. 1766/1927 alle operazioni di sistemazione dei beni e diritti collettivi provvedevano organi speciali di giurisdizione ordinaria succeduti agli organi preunitari (art. 34): i Commissari regionali per gli usi civici. Essi svolgevano in prevalenza funzioni amministrative, ma quando nel corso delle operazioni sorgevano contestazioni su diritti dovevano risolverle in via incidentale come giudici sospendendo nel frattempo il procedimento. La loro nomina avveniva con decreto reale su proposta del Ministero per l'economia nazionale con consenso del Ministro per la giustizia e affari di culto, ed erano scelti fra i magistrati di grado non inferiore a quello di consigliere di corte d'appello; prendevano poi il nome di Commissari per la liquidazione degli usi civici. Dai Commissari dipendevano uno o più assessori da scegliersi fra i magistrati di grado non superiore a quello di consigliere di appello, ovvero tra i funzionari di Stato. Essi venivano nominati con decreto del Ministro per l'economia nazionale, previo consenso del ministro dal quale dipendevano. Compito degli assessori era di coadiuvare il commissario in tutte le sue operazioni: il commissario cioè poteva affidare loro tutti gli atti di istruzione e delegarli a trattare e ricevere le conciliazioni. Per l'istruttoria e per le operazioni di loro competenza, i Commissari potevano servirsi di speciali incaricati. Ma gli atti di assessori e incaricati non erano validi senza l'approvazione del commissario. I Commissari, sempre assistiti da un segretario con funzioni di cancelliere, procedevano, su istanza degli interessati oppure d'ufficio, all'accertamento, alla valutazione ed alla liquidazione dei diritti degli usi civici, allo scioglimento delle promiscuità ed alla rivendicazione e ripartizione delle terre. Si formavano così dei piani di massima per la destinazione dei fondi pervenuti al comune o all'associazione agraria e di quelli già in precedenza da loro posseduti. Seguiva dunque una ripartizione in quote: un delegato tecnico o un perito nominato dal commissario doveva formulare un piano di ripartizione in unità fondiarie delle terre destinate alla coltura agraria, che conteneva anche l'indicazione delle migliorie che i concessionari erano tenuti ad eseguire e dei canoni da pagare. In seguito il commissario formulava un bando col quale tutti i capi di famiglia (che avevano diritto a concorrere) erano invitati a fare domanda per l'assegnazione delle quote. Le domande erano esaminate da una commissione presieduta dal podestà del comune o della frazione interessata e composta da sei membri scelti fra i cittadini del comune o della frazione e dal pretore del mandamento. Se il numero

56 degli ammessi al bando superava la quota delle terre disponibili, la commissione sceglieva un numero di concorrenti pari a quello delle quote, preferendo i meno abbienti. I concorrenti che si ritenevano lesi dalle deliberazioni della commissione potevano fare ricorso al commissario regionale. I Commissari decidevano tutte le controversie circa l'esistenza, la natura e l'estensione dei diritti sopra citati; curavano la completa esecuzione delle proprie decisioni e di quelle anteriori non ancora eseguite. In Trentino i Commissari assumevano le funzioni delle commissioni e dei commissari già istituiti nelle nuove province per effetto della legge dell'ex impero austro-ungarico del 7 giugno 1883, n. 94, e delle leggi ed ordinanze provinciali per le operazioni agrarie sulla divisione, sul regolamento e sull'affrancazione dei relativi diritti di godimento. Le decisioni dei commissari erano impugnabili solo con reclamo presso la Corte d'Appello avente giurisdizione nei territori dove erano situati i terreni della controversia. All'amministrazione provvede direttamente il consiglio comunale a cui spetta la deliberazione del regolamento previsto dall'art.43 del R.D. n. 332/1928 e la disciplina delle altre norme in esso contenute. I proventi dei beni di uso civico e la loro destinazione devono essere posti in evidenza in apposito allegato al bilancio ed al conto comunale. I beni di uso civico di originaria appartenenza alle frazioni e quelle che vi passano dopo le affrancazioni, sono amministrate separatamente, a profitto dei frazionisti, per mezzo di un comitato di tre membri per le frazioni con popolazione fino a 200.000 abitanti, e di cinque per quelle con popolazione superiore. Il comitato d'amministrazione separata dura in carica per un quadriennio ed è riconfermabile. Il comitato può servirsi del personale addetto all'ufficio comunale; le deliberazioni sono prese a maggioranza di voti secondo i dettami della legge provinciale e comunale e saranno pubblicate e sottoposte al controllo della Giunta provinciale nei modi stabiliti per le deliberazioni comunali. Le sedute del comitato sono pubbliche e il numero dei votanti non può essere inferiore a tre. La frazione con amministrazione separata concorre, soddisfatti i diritti della popolazione, nel sopportare le spese generali del comune assegnando un contributo annuo calcolato in base alle proprie rendite e necessità ordinarie. L'ammontare del contributo è concordato col sindaco, salvo rettifica del consiglio comunale; non raggiungendosi un accordo, la vertenza è rimessa alla Giunta provinciale che decide definitivamente. Il comitato è formato da tre o cinque membri e, mediante votazione segreta, elegge il presidente; all'elezione assiste il segretario comunale che redige il verbale, firmato da tutti gli intervenuti, da trasmettere alla Giunta provinciale. Inoltre per il normale servizio di segreteria, l'amministrazione separata, salvo casi speciali, nei quali si rende opportuna l'assunzione di personale proprio, deve richiedere l'opera del segretario o di altro dipendente comunale. Il presidente dell'amministrazione separata deve presentare al sindaco, entro il 1°ottobre di ogni anno, il bilancio - documentato e deliberato dal comitato di amministrazione - per l'esercizio successivo. Il comitato amministrativo deve nominare un collegio di revisori, composto di tre membri scelti tra i frazionisti, che nell'arco di un mese dall'incarico deve esaminare il conto e redigere un'apposita relazione, come previsto dal T.U. del 4 febbraio 1915, n. 148, art. 129 e 220. I revisori devono essere estranee alla responsabilità di gestione e non devono avere parentele fino al quarto grado con il tesoriere e con i membri del Comitato d'Amministrazione.

L'amministrazione separata usi civici di Siror era amministrato da un commissario frazionale.

Contesto generale In forza della L. n. 1766/1927 il ministro per l'economia nazionale determina la circoscrizione e la sede di ciascun commissariato ed ha la suprema direzione per l'esecuzione della legge. Inoltre il R.D. n. 332/1928 (art. 67) prescrive che quando si dovrà procedere all'affrancazione di usi civici su terre private, allo scioglimento delle promiscuità o alla

57 reintegrazione di terre comuni o demani comunali, il ministero per l'economia nazionale stabilirà con suo decreto a quale dei commissari debba essere affidata l'esecuzione delle operazioni e la decisione di tutte le controversie dipendenti da esse. Secondo il R.D.L. n.751/1924 e la L. n. 1766/1927, contro le decisioni dei commissari delle questioni concernenti l'esistenza, l'estensione dei diritti sugli usi civici e la rivendicazione delle terre è ammesso il reclamo alle corti d'appello, avente giurisdizione nei territori ove siano situati i terreni in controversia, o la loro maggior parte (art. 32). La L. del 10 luglio 1930, n.1078 "Definizione delle controversie in materia di usi civici" modifica l'art. 32 della legge n. 1766/1927 indicando che i reclami contro le decisioni dei commissari sono deferiti all'esclusiva competenza della corte d'appello di Roma (art.3). La notificazione della sentenza è fatta dalla cancelleria, d'ufficio, mediante invio del dispositivo alle parti tramite posta. Il ricorso alla cassazione deve essere proposto entro 45 giorni e quando la sentenza sia cassata, la causa è rinviata alla stessa corte d'appello di Roma, la quale deve conformarsi alla decisione della cassazione sul punto di diritto sul quale questa ha pronunciato (artt. 7 e 8). Inoltre per la trattazione delle cause d'appello, è istituita temporaneamente presso la corte d'appello di Roma una sezione speciale. Il ministro per l'agricoltura e le foreste può promuovere avanti ai commissari regionali, alla sezione speciale della corte d'appello ed alla corte di cassazione ogni azione e ricorso a difesa dei diritti delle popolazioni anche in contraddizione col comune o con l'associazione agraria (artt. 9 e 10).

L'amministrazione separata degli usi civici di Siror manteneva rapporti con il comune di Primiero. ed era soggetta alla tutela della Prefettura di Trento.

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ACSr., Comune di Siror

Fonti bibliografiche inedite GUASTALLA Anna, (a cura di), "Amministrazione separata usi civici", [profilo storico - istituzionale dell'Amministrazione separata usi civici, redatto secondo le norme internazionali ISAAR (CPF) per incarico della Provincia autonoma di Trento - Servizio beni librari e archivistici] 1999, (dattiloscritto). Il profilo storico - istituzionale riprende per la parte generale questo elaborato.

Note (1) ACSr., 1.6. "Comune di Siror (ordinamento italiano)", serie 1.6.2 "Deliberazioni del consiglio comunale (originali)", n. 1, 1946-1949.

58 fondo ACSr.1 Comune di Siror, 1272 - 1965 (con docc. fino al 1983)

301 buste, 268 registri, 2 mappe e 22 pergamene; metri lineari 39.7

Soggetti produttori Comunità di Siror, [1272 settembre 9]-1810 [settembre 30] Comune di Siror, 1810 [ottobre 1] - 1817 dicembre 31 Comune di Siror, 1818 gennaio 1-1923 gennaio 12 Comune di Siror, 1923 gennaio 13-1927 novembre 16 Comune di Siror, 1947 gennaio 7 Amministrazione separata usi civici di Siror, 1946 settembre 25 - 1947 febbraio 22

Contenuto Il fondo raccoglie il materiale documentario prodotto dal comune di Siror nel corso della sua attività dalle origini al 1965, compresa la documentazione del fondo poveri.

Storia archivistica Nel corso dei secoli l'archivio del comune di Siror subì diversi interventi di tenuta e alcuni di incisivo riordino. Fino al 1803 gli atti vennero costantemente annotati, con numeri arabi, in un "Inventario delle scritture e raggioni dell'onoranda regola di Siror", tenuto dai giurati della comunità, che alla fine di ogni mandato consegnavano al nuovo giurato eletto. Un incisivo intervento di riordino su tutta la documentazione presente in archivio fu effettuato nel 1849. Il materiale d'archivio fu raccolto in fascicoli contrassegnati da numeri romani corrispondenti a materie, e contestulamente registrato in un repertorio degli atti. Un ulteriore elenco del materiale venne redatto nel 1930 in occasione dell'unione dei comuni di Fiera, Transacqua, Siror, Tonadico e Sagron Mis in un unico comune denominato Primiero; venne compilato un inventario di consistenza comprendente la documentazione degli ex comuni a quell'epoca aggregati a Fiera. Altro importante intervento fu effettuato nel 1987. La documentazione della comunità e del comune di Siror, fino al 1872 circa, fu oggetto di un intervento di ordinamento per materia. La documentazione fu divisa secondo le seguenti materie: amministrazione, lavori pubblici, agricoltura, imposte, locazioni, contabilità, licenze, catasto, militare, sanità, feudi, stato civile, monete, senza data, ordinate all'interno cronologicamente. Questa operazione distrusse i precedenti ordinamenti originari.

Modalità di acquisizione e versamento Per le modalità di acquisizione e versamento si rinvia alla scheda relativa all'archivio storico.

Criteri di ordinamento e inventariazione In fase di riordino si è ritenuto fondamentale ricostruire l'ordinamento del 1849, importante e significativo per la storia e le vicende dell'archivio. L'operazione resa possibile dall'esistenza del repertorio, che dava conto chiaramente conto della 59 struttura della documentazione e dalla presenza delle segnature sui documenti. Con le pergamene e i registri, riportati questi ultimi all'interno del repertorio in un semplice elenco e non contrassegnati da alcuna segnatura, si è costituito il subfondo della comunità di Siror. Con questa operazione è stato disfatto completamente il lavoro eseguito nel 1987. Pertanto nel presente lavoro si sono creati i seguenti subfondi e precisamente: - Comunità di Siror, che conserva la documentazione fino al 1810 (con docc. fino al 1824); - Comune di Siror (ordinamento austriaco), 1818 - 1923 - Fondo poveri del comune di Siror, 1898 - 1922 - Carteggio ed atti degli affari della comunità e del comune, 1577-1923, che conserva tutta la documentazione interessata al riordino del 1849 e gli atti successivi sino alla fine del periodo preunitario; - Comune di Siror (ordinamento italiano), 1923 - 1927, relativo al preriodo precedente l'unione al comune di Primiero; - Comune di Siror (ordinamento italiano), 1947 - 1965, relativo alla nascita del nuovo comune dopo la separazione dal comune di Primiero.

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda CARUCCI P., Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma, 1983 CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, 1961

Normative Circolare del Ministero dell'interno Div. III, Sez. II, 1 marzo 1897, n. 17100-2, 'Istruzioni per la tenuta del protocollo e dell'archivio per gli uffici comunali'. Circolare del Ministero dell'Interno 25 giugno 1966, n. 39, Norme per la pubblicazione degli inventari Deliberazione della giunta provinciale di Trento 29 marzo 1993 n. 3692, Approvazione delle direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento ed inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi (art. 28, comma 2 L.P. 14 febbraio 1992, n. 11) Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, Nuove disposizioni in materia di beni culturali.

60 subfondo ACSr.1.1 Comunità di Siror, 1272-1810 (con docc. fino al 1824)

Contenuto Il subfondo raccoglie parte della documentazione prodotta dalla comunità di Siror in epoca di antico regime, quella non riconducibile all'ordinamento repertoriale del 1849, compresa nel periodo tra il 1272 e il 1810, con seguiti fino al 1824. Il subfondo è stato strutturato in 7 serie: pergamene, verbali delle regole e del consiglio, alcuni atti atti degli affari della comunità, un repertorio dell'estimo, i registri delle rese di conto degli amministratori della comunità, un protocollo dei vicini e un inventario dei documenti della comunità. La parte più consistente del carteggio della comunità, assieme ad alcune pergamene, è però conservata nel subfondo 'Carteggio e atti degli affari della comunità e del comune, 1577-1923'.

Documentazione collegata vedi anche Carteggio ed atti degli affari della comunità e del comune

Criteri di ordinamento e inventariazione Al momento del riordino il fondo di antico regime era conservato parte nell'archivio, parte presso il teatro comunale di Siror e parte presso la Soprintendenza per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, dove erano depositati provvisoriamente 7 registri e 22 pergamene recuperati dall'archivio parrocchiale di Siror dove erano stati raccolti per motivi di studio da don Stefano Fontana (1).

In fase di riordino, tutta la documentazione che non rientrava, per motivi diversi, nell'ordinamento effettuato nel 1849 è stata ordinata e riorganizzata in serie su base tipologica.

Note (1) Notizie tratte da "Inventario dell'archivio storico della parrocchia di Siror (1220-1950) e degli archivi aggregati (1683-1970)", a cura di Cooperativa Koinè, Trento, 2001

61 serie ACSr.1.1.1 Pergamene, 1272 settembre 9-1619 maggio 10

Contenuto La serie è composta da 22 pergamene provenienti dall'archivio parrocchiale di Siror e riguardano prevalentemente cause e controversie per confini, diritti di passo, pagamento delle collette con tipologie di atti quali, sentenze, procure, compromessi; vi sono molte compravendite, permute, locazioni, investiture di terreni e monti e altri tipi di atti. I regesti sono stati redatti dalla cooperativa Koinè in occasione dell'ordinamento e inventariazione dell'archivio parrocchiale di Siror del 2001.

Modalità di acquisizione e versamento Le pergamene erano conservate nell'archivio storico della parrocchia di Siror. Si trovavano in alcune buste siglate da don Stefano Fontana e frammiste ad altre appartenenti alla comunità generale di Primiero, alla chiesa di S. Maria di Fiera di Primiero, alla parrocchia e ad altre comunità e chiese della valle. Le pergamene in questione non sono frutto di sedimentazione storica o di lasciti testimoniati ma erano accorpate in seguito a deposito temporaneo per studio dal suddetto don Fontana. (1) In occasione dell'ordinamento dell'archivio parrocchiale sono state ricondotte ai rispettivi archivi di provenienza.

Criteri di ordinamento e inventariazione Per ciascuna pergamena si è avuto cura di riportare la datazione cronica e topica, un breve regesto e il nome del notaio; si è inoltre indicato se i documenti risultano trasmessi in originale [A] o in copia [B, C], le misure del documento in millimetri, l'esistenza di eventuali note tergali e lo stato di conservazione.

Note (1) Notizie tratte da "Inventario dell'archivio storico della parrocchia di Siror (1220-1950) e degli archivi aggregati (1683-1970)", a cura di Cooperativa Koinè, Trento, 2001.

ACSr.1.1.1-1 Sentenza arbitrale 1272 settembre 9 , Pieve Giovanni "de Colmano", Giovanni "de Oliverio", "Bonasigna" notaio e Simeone "de Venetico", arbitri eletti, emettono sentenza nella controversia insorta tra Alessandro figlio di Ottone da Transacqua , in qualità di sindaco della regola di Transacqua e Ormanico e Giovanni fu Giacomino "de Melio", in qualità di sindaco della "villa" di Siror, per il pagamento delle collette. Notaio: Giacomo (ST); Alberto (ST) Originale, atto notarile, latino pergamena, mm 460 x 150 (100), sul verso note di contenuto e note archivistiche sbiadite. Segnature precedenti: 2 Bibliografia PISTOIA U. (a cura di), La valle di Primiero nel Medioevo: gli statuti del 1367 e altri documenti inediti, Deputazione di

62 storia patria per le Venezie, Venezia, 1994², pp. 175-178 Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-2 Sentenza 1420 agosto 31 , Tonadico Gaspare Welsperg, governatore di Castel Pietra e della valle di Primiero, Ulrico pievano di Nova, segretario del conte Guglielmo Kirchperger, Nicolò detto "Caprunner", castellano di Castel s. Pietro in Valsugana e Corrado "de Naza" abitante a Borgo, in qualità di delegati e commissari, emettono sentenza nella causa insorta tra i vicini di Imer, Tonadico e Transacqua e i vicini di Mezzano e Siror, in merito al pagamento delle collette sui beni comunali e la regolamentazione dei pascoli sugli stessi. Notaio: Ulrico "Pantus" chierico della diocesi "Herberipolensis" (ST) Copia coeva del notaio Gianvittore "Polacinus" da Agordo (1), atto notarile, latino pergamena, mm 395 x 210, sul verso note di contenuto sbiadite. Segnature precedenti: 5 Note (1) In questo e in altri documenti si sottoscrive "Johannes Victor". Ma in una pergamena del comune di Tonadico di data 25 ottobre-10 novembre 1488, si trova la forma "Zanvictor", cioè Gianvittore, nome largamente diffuso nel feltrino e nella valle di Primiero. Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-3 Sentenza arbitrale e terminazione 1468 settembre 24 , Tonadico Gli arbitri eletti emettono sentenza nella causa insorta tra la villa di Tonadico e la villa di Siror in merito ai confini tra le due ville verso i prati di Poline e ne definiscono i confini. Notaio: Gianvittore "Polacinus" da Agordo (ST) Originale, atto notarile, latino pergamena, mm 250 x 240, sul verso nota di contenuto. Segnature precedenti: 9 Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-4 Ruolo 1473 I giurati della villa di Siror redigono l'elenco delle persone che sono obbligate a pagare tasse (?) a detta villa sui beni di loro proprietà. Notaio: Notaio: Gianvittore "Polacinus" da Agordo (ST) Originale, atto notarile, latino pergamena, mm 620 (460) x 335 (275), sul verso nota di contenuto e nota archivistica sbiadite. Segnature precedenti: 4 Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-5

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Conferma di sentenza arbitrale 1474 luglio 13 , Monte Calaita Leonardo Montebello, capitano e vicario dei signori Welsperg, conferma una sentenza arbitrale del 17 agosto 1275 emessa nella causa insorta tra i rappresentanti della comunità di Siror e i rappresentanti della comunità di Canal San Bovo in merito ai confini tra i pascoli di Siror e il monte Lozen. Notaio: Antonio fu Giorgio Simonetti da Tonadico (ST) Originale, latino pergamena, mm 415 x 250, sul verso nota di contenuto e nota archivistica sbiadita. Segnature precedenti: 10 Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-6 Sentenza d'appello 1477 dicembre 11 , Tonadico Leonardo Montebello dalla Valsugana, capitano e vicario dei signori Welsperg, emette sentenza nell'appello richiesto dai vicini di Transacqua, Ormanico e Pieve contro la sentenza emessa il 21 giugno 1461 da Giovanni Arnoldi, capitano e vicario dei signori Welsperg, a favore dei vicini di Siror e Tonadico nella causa insorta per il pagamento delle collette di semenza sui prati del monte Cereda. Notaio: Antonio fu Giorgio Simonetti da Tonadico (ST) Originale, atto notarile, latino pergamena, mm 480 x 315, sul verso note di contenuto sbiadite. Segnature precedenti: 12 Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-7 Sentenza arbitrale 1495 novembre 2 , Pieve Gli arbitri eletti emettono sentenza nella causa insorta tra "Corradino", in qualità di rappresentante della regola di Siror, e alcuni abitanti della villa di Siror in merito al passaggio attraverso i boschi delle Val Male situati nel territorio di Siror. Notaio: Ugolino fu Giovanni Scopoli da Tonadico (ST) Originale, atto notarile, latino pergamena, mm 320 x 210, sul verso nota di contenuto e nota archivistica sbiadita. Segnature precedenti: 14 Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-8 Compromesso 1514 luglio 1 , Canalet I rappresentanti della villa di Siror, da una parte, e Crispel Emperger, dall'altra, nominano quattro arbitri e si rimettono al loro giudizio per la composizione amichevole della lite tra loro insorta in merito alla restituzione di un prato "de Canadia". Notaio: Ugolino fu Giovanni Scopoli (ST) Originale, atto notarile, latino pergamena, mm 290 x 135, sul verso nota di contenuto sbiadita e note archivistiche. Segnature precedenti: 19

64

Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-9 Sentenza 1514 luglio 1 , Canaletto Davanti a Giovanni Egher capitano dei signori Welsperg, Sebastiano Tisot, marzolo delle ville di Transacqua e Ormanico, e Lucio "Furlano", marzolo della villa di Mezzano, emettono sentenza nella causa insorta tra la comunità di Siror, rappresentata dal giurato Pietro Longo e dal procuratore Bartolomeo Fontana, e Leonardo Auser, di origine tedesca e abitante al Canalet, per il diritto di passaggio su terreni comunali indebitamente recintati dal suddetto Leonardo. Notaio: Ugolino fu Giovanni Scopoli da Tonadico (ST) Originale, atto notarile, latino pergamena, mm 440 x 160, sul verso note di contenuto Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-10 Dispensa 1543 agosto 13 , Pieve Tommaso Campegio, vescovo di Feltre, dispensa ser Domenico fu Antonio Fontana, marzolo, ser Domenico "Brancher" e ser Giovanni "Guaitarel", in qualità di rappresentanti della comunità di Siror, dal solennizzare e festeggiare alcuni giorni dell'anno non compresi nei precetti della Chiesa, secondo voto fatto dai loro predecessori, commutando tale voto nell'obbligo di far celebrare negli stessi giorni delle messe. Originale, documento di cancelleria vescovile, latino pergamena, mm 290 x 420, con plica inf. di mm 50., sul verso nota di contenuto sbiadita e note archivistiche, SPD in mezza teca metallica Segnature precedenti: 7 Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-11 Rinnovazione di locazione 1569 febbraio 22 , Siror Ser Giovanni Pietro Longo e Antonio fu [...] Paccagnel, in qualità di vicini e giurati deputati dalla regola di Siror, rinnovano la locazione perpetua, da rinnovarsi ogni 29 anni, a ser Giovanni fu Giorgio Groff da Siror di un fondo arativo e prativo con fienile e "tablato" (1) di legno situato nel territorio di Siror in località "Vasselle", dietro pagamento annuo di tre lire e due cruciferi. Notaio: Ugolino fu "dominus" Giacomo Scopoli [da Tonadico] (ST) Originale, atto notarile, latino pergamena, mm 515 x 180, sul verso note di contenuto e note archivistiche sbiadite. Segnature precedenti: 27 Note (1) "Tabià" nella parlata locale. Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-12 Sentenza arbitrale 1571 agosto 28 , Fiera 65

Gli arbitri eletti emettono sentenza nella causa insorta tra i regolani di Imer e Canal San Bovo e i regolani di Siror per il diritto di passo sulla strada che porta al monte Pisorno. Notaio: Paolo fu "dominus" Giacomo Scopoli da Tonadico (ST) Originale in italiano, strappata nella parte centrale e incollata su un pezzo di perg., leggermente sbiadita., atto notarile, italiano pergamena, mm 545 x 180, sul verso nota di contenuto e nota archivistica sbiadite. Segnature precedenti: 15/1 Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-13 Permuta 1574 giugno 9 , Siror Ser Antonio fu Antonio Paccagnel da Siror, a nome anche di suo fratello Pietro, e Domenico fu Giovanni Paccagnel dallo stesso luogo permutano con Simone fu Gerardo "Pauli" e con ser Pietro Bancher, in qualità di rappresentanti della villa e vicinia di Siror, cinque sesti del monte Calaita con parte di un fondo arativo situato nel territorio di Tonadico in località "Cuoiia" e con un altro fondo arativo con prato situato nel territorio di Siror in località "Callisbuosi". Notaio: Ugolino fu "dominus" Giacomo Scopoli da Tonadico (ST) Originale, atto notarile, latino pergamena, mm 580 x 235 (230), sul verso nota di contenuto sbiadita. Segnature precedenti: 30 Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-14 Nomina e terminazione 1576 maggio 4 , Tonadico I rappresentanti delle regole di Tonadico, Transacqua e Siror eleggono alcuni uomini per definire i confini e le parti ad esse spettanti di alcuni prati situati sul monte Cereda. I nominati effettuano la confinazione e la terminazione. Notaio: Ugolino fu "dominus" Giacomo Scopoli da Tonadico (ST) Originale, atto notarile, latino pergamena, mm 530 x 220, sul verso note di contenuto. Segnature precedenti: 31 Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-15 Sentenza arbitrale e terminazione 1577 novembre 27 , Fiera Giannetto fu Nicolò "Colmanet" da Mezzano e Gaudenzio fu Piero Jagher da Tonadico, in qualità di arbitri eletti, emettono sentenza nella causa vertente tra gli uomini della regola di Siror e i fratelli Antonio e Giacomo furono Giovanni detto "Fiemazzo", per il possesso di una parte di prato situato in località Guastaie. I suddetti arbitri definiscono i confini della proprietà. Notaio: [...] Originale (?) in italiano, mutila della parte inferiore, atto notarile, italiano pergamena, mm 570 x 170, sul verso note di contenuto e note archivistiche Mutila della parte inferiore Segnature precedenti: 33 Num. un. progr 1

66

ACSr.1.1.1-16 Sentenza arbitrale 1579 maggio 30 , Fiera Giovanni Gubert, notaio da Imer, e Giannetto "Colmanet" da Mezzano, in qualità di arbitri eletti, emettono sentenza nella lite intercorsa tra i regolani di Siror e i regolani di Transacqua per il possesso del pascolo sopra i prati di Guastaie, "de qua della cima del Zogo". Notaio: Paolo Scopoli Copia in italiano del notaio Giovanni Battista fu Andrea Scopoli (ST) da copia autentica del notaio Andrea fu Ugolino Scopoli, atto notarile, italiano pergamena, mm 535 x 160, sul verso note di contenuto e note archivistiche Segnature precedenti: 217

ACSr.1.1.1-17 Sentenza arbitrale 1581 agosto 16 , Siror Ser Giannetto fu Nicolò "Colmanet" da Mezzano e ser Giovanni Giacomo fu Giampietro Simion da Pieve, in qualità di arbitri eletti, emettono sentenza nella causa insorta tra i figli del fu Christel Emperger "de Canalet" e i rappresentanti della regola di Siror, per la definizione dei confini di un prato situato nel territorio di Siror in località "Canadia" di proprietà degli eredi. Notaio: Paolo fu "dominus" Giacomo Scopoli da Primiero (ST) Originale parte in italiano, atto notarile, latino, italiano pergamena, mm 365 x 195 (145), sul verso note di contenuto. Segnature precedenti: 34 Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-18 Permuta 1584 novembre 5 , Siror Ser Andrea Bancher, in qualità di giurato della villa di Siror, permuta con Battista Coradella da Siror metà di un fondo della comunità situato nel territorio di Siror in località "Cuiena" con un orto recintato da muri e siepi situato a Siror presso la piazza. Notaio: Ugolino fu "dominus" Giacomo Scopoli (ST) Originale, latino pergamena, mm 280 x 225, sul verso nota di contenuta sbiadita. Segnature precedenti: 35 Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-19 Procura 1598 ottobre 24 , Siror Ser Battista fu Domenico "Paul" giurato della villa di Siror, in rappresentanza della comunità e dei vicini di Siror, nomina "dominus" Ugolino fu Giacomo Scopoli da Tonadico loro procuratore nella causa contro "dominus" Giovanni Battista Someda in merito alla divisione del monte Tognazza. Notaio: Francesco fu Paolo Scopoli da Primiero (ST) Originale, atto notarile, latino pergamena, mm 440 x 215, sul verso note di contenuto e nota archivistica.

67

Segnature precedenti: 36 Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-20 Locazione 1599 luglio 1 , Fiera di Primiero Davanti al nobile "dominus" Pietro "de Gerardis Lori" da Castello di Fiemme, capitano nuovo di Castel Pietra, ser Giovanni fu ser Pietro Bancher da Siror, in qualità di giurato e altri rappresentanti della villa di Siror, danno in locazione al "dominus" Giovanni Battista figlio del "dominus" Giovanni Someda, presente a nome anche di suo padre, la metà del monte Tognazza, dietro pagamento annuo di 100 lire e di 14 libbre di formaggio pecorino alla comunità e, due volte all'anno, 430 lire a Castel Pietra. Notaio: Ugolino fu "dominus" Giacomo Scopoli da Tonadico (ST) Originale, atto notarile, latino pergamena, mm 420 (410) x 300, sul verso note di contenuto e note archivistiche sbiadite. Segnature precedenti: 17 Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-21 Rinnovazione di investitura 1610 settembre 24 , Feltre Agostino Gradenigo, vescovo di Feltre e conte, rinnova l'investitura di cinque sesti del monte Calaita situato in Primiero a Giovanni Pietro Longo da Siror, in qualità di rappresentante della comunità di Siror, dietro promessa di fedele vassallaggio. Notaio: Giovanni Vezio della curia vescovile di Feltre Originale da rogiti del notaio Giovanni Vezio redatto in duplice copia dal notaio Agostino Dal Corno della cancelleria vescovile di Feltre (ST), con taglio parzialmente restaurato nella parte superiore, atto notarile, latino pergamena, mm 570 x 175, sul verso note di contenuto. Segnature precedenti: 40 Num. un. progr 1

ACSr.1.1.1-22 Compravendita 1619 maggio 10 , Tonadico Domenico fu Pietro Segat detto "Mesini" da Siror vende a Giovanni Andrea Pelzer, in qualità di giurato di Siror, un prato situato nel territorio di Siror in località "in Agreda", per il prezzo di 15 ragnesi. Notaio: Andrea Scopoli Originale da rogiti del notaio Andrea Scopoli redatto dal notaio Giovanni Battista fu Andrea Scopoli (ST), atto notarile, latino pergamena, mm 210 x 200, sul verso note di contenuto e note archivistiche. Segnature precedenti: 42 Num. un. progr 1

68 serie ACSr.1.1.2 Deliberazioni dei 'vicinati generali' e del consiglio, 1773 - 1810; 1817; 1818-1824;

Contenuto In ogni comunità il supremo organo deliberativo era la regola, cioè l'assemblea plenaria a cui partecipavano i capi delle famiglie abitanti nel territorio della comunità fin dai tempi immemorabili (vicini). A Siror tale assemblea era denominata 'vicinato generale'. La regola si riuniva sulla pubblica piazza o in casa e poi dal 1803 nella sede della "scuola normale".

In questa serie sono conservati due registri. Le decisioni assunte venivano verbalizzate su appositi registri; nel primo esemplare, oltre alle deliberazioni del ‘general consiglio’, viene riportato anche un accordo fra le diverse comunità per la gestione della scuola. La serie si interrompe al 23 settembre 1810, con la cessazione delle istituzioni comunitarie, per poi riprendere nel 1817, anno di elezione del nuovo sindaco.

ACSr.1.1.2-1 "...Libro ossia registro in cui si contengono tutti li vicinati sì in generale fatti come in consiglio seguiti a tenore ed adempimento del sovrano regolamento, del dì primo maggio 1773 sino il dì suddetto 1774..." (tit. int.) 1773 marzo 1-1791 marzo 1 - cc. 1v-154: deliberazioni del 'vicinato generale' (regola generale) e del consiglio di Siror, 1773-1791 - cc. 155-156: "Circa lo stabilimento e fondazione permanente di tutte le scuole triviali...": accordi fra le comunità di Fiera, Tonadico, Mezzano, Imer, Canale, Transacqua e Siror per la gestione delle scuole triviali, 1781 maggio 19. Registro, legatura in pergamena, cc. 156 Num. un. progr 2

ACSr.1.1.2-2 "Protocollo de' vicinati dell'onoranda comunità di Siror che contiene anche li trascorsi anni..." 1802-1824 - cc. 1-163. verbali delle sedute del 'generale vicinato' (regola generale) e del consiglio, 1802 marzo - 1810 settembre 23; - cc. 164v.: verbale del 'general consiglio' per l'elezione di un nuovo sindaco e dei consiglieri, 1817 aprile 27; -cc. 166-220: verbali delle sedute del sindaco e dei consiglieri, 1818 gennaio 22-1824 marzo 11. Registro, cc. 220 Num. un. progr 2

69 serie ACSr.1.1.3 Atti degli affari della comunità, 1619-1810

Contenuto La serie conserva la documentazione non riconducibile al riordino, con relativo repertorio, del 1849. Infatti, pur appartenendo cronologicamente al periodo fino al 1849, la documentazione non riporta alcuna indicazione repertoriale (fascicolo e numero). La documentazione, riordinata cronologicamente, è conservata in un'unica busta.

Storia archivistica Alcuni documenti riportano sul verso l'indicazione del numero di inventario riconducibile all'inventario del 1650.

ACSr.1.1.3-1 Carteggio e atti 1619-1810 Si segnala: - contratto di locazione, fra le regole di Tonadico, Transacqua e Siror e Andrea Scopoli, del "campigol del canalli", 1619; - accordi fra la comunità e Roberto Trotter per il pagamento di un bosco in località 'Bellestraie', 1666; - vendita di un terreno a Giovanni Battista Zanetel in località 'Civerton', 1692; - accordi tra le regole di Transacqua e Siror per i confini e il taglio del bosco in località 'Guastaia', 1692; - vendita di una 'scofa' (1) della regola a Giovanni Biatel, 1706 - nomina di F. Pastorini a procuratore della regola allo scopo di ottenere un prestito in denaro ipotecando i beni della comunità e liberazione in favore della regola da parte di F. Pastorini, 1772-1773 - concessione in feudo di 6 parti del monte Calaita da parte dell'imperatore Leopoldo II alla comunità di Siror, 1792 - rinnovazione della concessione in feudo di 6 parti del monte Calaita da parte dell'imperatore Leopoldo II alla comunità di Siror, 1792 - proclama dei sindaci di Tonadico, Mezzano e Siror per la regolazione del pascolo, 1793 - accordi sull'utilizzo dei pascoli per il bestiame, 1794-1800 - quietanaza di pagamento dei "miliciotti" arruolati nella "villa di Siror", 1803 - transazione fra i fratelli Zortea dal Molin conduttori della Alpe Calaita e Doch e la comunità di Siror, 1804 - approvazione della riparazione della fontana pubblica, 1809. Busta Note (1) Appezzamento di terreno prativo accidentato, ripido, in montagna, con qualche cespuglio e albero. Num. un. progr 2

70 serie ACSr.1.1.4 Repertorio di un estimo, 1701 - 1800

Contenuto Gli estimi contengono la descrizione dei beni immobiliari esistenti sul territorio della comunità, divisi per proprietari, con i dati relativi alla loro estensione e alla loro rendita, ai fini di un'equa ripartizione del peso fiscale su ogni contribuente.

La serie comprende solo un repertorio alfabetico (dalla lettera A alla lettera Z) dei proprietari di beni, relativo ad un estimo non più conservato in archivio.

ACSr.1.1.4-1 "Repertorio dell'estimo di Siror" sec. XVIII Il registro a rubrica alfabetica è il repertorio di un estimo non presente in archivio; riporta cognome e nome del proprietario, numero di foglio di riferimento dell'estimo. Registro a rubrica, legatura in carta, cc. 17 Num. un. progr 2

71 serie ACSr.1.1.5 Protocolli dei vicini, 1803 - 1811

Contenuto Il registro, compilato a scopo fiscale, registra i pagamenti della 'biava' o 'biada', tributo corrisposto nel giorno di San Michele, effettuati dai vicini di Siror.

Bibliografia TAUFFER F., Prestazioni dovute dalla comunità di Primiero nei tempi passati, IN: "Studi trentini di scienze storiche", a. XXXV (1956), 2, p. [195]-211 TISSOT L., Dizionario primierotto, Trento, 1996

ACSr.1.1.5-1 "Protocollo de vicini di Siror fatto sotto l'amministrazione del nobile... Marquardo de Pasotti cassiere attuale di questa comunità e... di Giovanni Battista Lucian sindico. Sotto l'anno 1803" (tit. int.) 1803-1811 Il registro a rubrica alfabetica riporta: cognome e segno di casa, nome del vicino, anno di pagamento della biada o biava, annotazioni. Registro a rubrica, legatura in carta, cc. 9 Num. un. progr 3

72 serie ACSr.1.1.6 Rese di conto degli amministratori della comunità, 1671 - 1821

Contenuto L'amministrazione uscente della comunità era obbligata a presentare un resoconto di fine mandato, che veniva sottoposto all'esame di una commissione composta solitamente dai nuovi eletti. Nei registri delle rese di conto venivano annotati tutte le voci d'entrata, "ricevimento" e tutte le voci dello "spendimento", con una breve descrizione e la relativa somma d'entrata o di uscita. Le principali fonti d'entrata comunale erano costituite dai canoni d'affitto delle alpi, dalla vendita del formaggio, dai pascoli comunali, dalle colte e dalle steore comunali. I principali capitoli di spesa si riferivano agli onorari degli amministratori, alle spese per la canonica, per la scuola normale, per la costuzione e il mantenimento degli edifici, per il mantenimento di strade e ponti, per l'acquisto della cera, spese per l'ufficio vicariale e forestale e spese diverse. Alla fine dell'anno gli amministratori, giurati e marzolli, rendevano conto della loro gestione annuale sottoponendola ai propri successori. La serie conserva tre registri degli amministrazioni e un fascicolo di quietanze del cassiere della comunità. Le rese di conto del primo registro sono compilate dai giurati e dai marzoli; nel secondo e terzo registro, invece, sempre in periodo comunitario, sono redatte dal cassiere; compaiono i consuntivi, secondo l'ordinamento austriaco, negli anni dal 1818 al 1821.

ACSr.1.1.6-1 Rese di conto dei giurati e marzoli 1671-1692 Rese di conto degli amministratori della comunità, giurati e marzoli della regola di Siror. Registro, coperta perduta, cc. 40-279 (acefalo) Num. un. progr 3

ACSr.1.1.6-2 "Quaderno e registro de conti de l'onoranda regola di Siror. Anno 1792..." 1791-1805; 1818-1821 Rese di conto dei cassieri della comunità di Siror: - cc. 2-7: copia dell'"Amministrazione e resa di conto delle rendite comunali di Siror tenuta dal cassiere Stefano Fontana per l'anno 1791"; - cc. 8-134 : rese di conto dei cassiere per gli anni dal 1792 al 1805; - cc. 135-157: conti consuntivi del comune di Siror per gli anni dal 1818 al 1821. Registro, legatura in pelle con lacci in pelle, cc. 157 Num. un. progr 3

ACSr.1.1.6-3 "Rendimento dei conti di Giovanni quondam Batta Longo fu cassiere dell'onoranda comunità di Siror

73 nell'anno 1799 sotto la marzoleria..." 1799-1801 Rese di conto del cassiere Giovanni Longo con relativa liquidazione del conto. Registro, legatura in carta, cc. 15 Num. un. progr 3

ACSr.1.1.6-4 Quietanze del cassiere M. Pasotti 1808-1810 Quietanze di ricevuta del cassiere M. Pasotti. Fascicolo Num. un. progr 3

74 serie ACSr.1.1.7 Inventari dei documenti , 1650 - 1803

Contenuto La serie conserva un unico registro in cui sono elencati i documenti della comunità di Siror, che risalgono fino all'anno 1272. I giurati della comunità tenevano costantemente aggiornato l'elenco e alla fine di ogni mandato lo consegnavano al nuovo giurato eletto. Si tratta di registrazioni di pergamene, processi, vendite, transazioni, privilegi, revisioni di conti, proclami ecc. Il registro riporta il numero corrente d'inventario e la descrizione dei documenti. Tale strumento non è più funzionale alla ricerca e alla consultazione dell'archivio in quanto superato dal successivo repertorio degli atti del 1849.

ACSr.1.1.7-1 "Inventario delle scritture e raggioni dell'onoranda regola di Siror" [1650]-1803 - cc. 1-9: Rese di conto del "fontegaro" (1) della comunità ai giurati della comunità di Siror per la tenuta del "fontego", 1698-1708; - cc. 10-45: nn. di inventario 18-302; elenco dei documenti delle comunità costantemente aggiornato e controllato dal giurato in carica, quindi consegnato al termine dell'incarico al nuovo giurato, [1650]-1753; - cc. 46-55v.: nn. di inventario 1-108, 1754-1782; - cc. 56-64v.: "Nuovo registro di tutte le scritture e documenti di questa onoranda regola di Siror. Sotto l'amministrazione...dell'onorando... Giacomo Cemin e dell'onorando Giovanni Cemin cassiere": nn. di inventario 1-252, 1783-1791; - cc. 63v.-64v: "Protocollo delle carte più essenziali nuovamente fatte dopo l'anno 1791": aggiunta di nuovi nn. di inventario 202- 252, 1791-1803; - cc. 65- 67: "Protocollo delle scritture non mai inventariate sibbene antiche ed anche di qualche uttile": l'elenco riporta il numero romano corrente, la descrizione dell'atto e la data, nn. I-LII, [1791]; - cc. 67v.- "Protocollo degli ordini più essenziali": elenco delle circolari, suddivise per anni, nn. 1- 222, 1791-1803. Registro, legatura in pergamena, cc. 79 Note (1) Al "fontegaro" spettava la gestione e la distribuzione della farina. Num. un. progr 3

75 subfondo ACSr.1.2 Comune di Siror (ordinamento austriaco), 1828 - 1923 (con doc. dal 1817 e fino al 1927)

Contenuto Il sottofondo conserva la documentazione prodotta dal Comune di Siror nell'epoca compresa fra il 1818 ed il 1923, periodo in cui vigeva la legislazione austriaca, fatta eccezione per la maggior parte del carteggio ed atti fino al 1849 e del relativo repertorio, che si conservano in altre serie. La documentazione è abbastanza completa.

Documentazione collegata vedi anche Carteggio ed atti degli affari della comunità e del comune

Criteri di ordinamento e inventariazione Il materiale presente è quello tipico degli enti comunali asburgici ed è organizzato in 16 serie archivistiche. L'ordine delle serie vede all'inizio la documentazione prodotta dagli organi comunali, poi quella di carattere amministrativo e infine quella di natura contabile. Comprende i verbali delle sedute della sedute della rappresentanza e della deputazione comunale, i protocolli degli esibiti, il carteggio ed atti degli affari comunali organizzato per annata e per oggetto, un registro anagrafico, i registri delle visite necroscopiche, i registri penali, catasti e mappe, i fogli di possesso fondiario, gli inventari del patrimonio comunale e il materiale contabile.

76 serie ACSr.1.2.1 Protocolli delle sedute della rappresentanza e della deputazione comunale, 1828 - 1923

Contenuto La Legge comunale provvisoria del 17 marzo 1849 prevedeva la tenuta e la conservazione in archivio di un protocollo per la registrazione dei verbali delle sedute della rappresentanza comunale. Il verbale, che doveva essere sottoscritto da chi presiede la seduta, da un membro appositamente nominato e dal segretario, si articolava in una serie di deliberazioni prese in base ai vari punti all'ordine del giorno elencati nel verbale stesso o nell'avviso di convocazione che lo precede. Il Regolamento comunale per la Contea principesca del Tirolo, emanato con la Legge 9 gennaio 1866 in ottemperanza alla Legge 5 marzo 1862 sull'ordinamento degli affari comunali, definisce la rappresentanza "organo deliberativo e sorvegliante" senza potere esecutivo (che rimane invece affidato alla deputazione) ma apporta poche variazioni al suo funzionamento. Questa ora ha l'obbligo di riunirsi almeno una volta al trimestre e comunque ogni volta che sia necessario e che "lo domandi un terzo almeno dei suoi membri, o l'Autorità politica distrettuale, ovvero (...) la Giunta distrettuale". Le funzioni e l'attività della rappresentanza comunale rimangono comunque pressoché invariate fino all'entrata in vigore della legislazione italiana nel 1923. Infatti in base al R.D. 4 febbraio 1915, entrato in vigore in Trentino a seguito del R.D. 11 gennaio 1923 n. 9, vennero istituiti anche nel Trentino gli organi di consiglio e di giunta.

La rappresentanza comunale di Siror dal 1820 al 1850 è formata dal capo comune e da due deputati comunali come previsto dal "Regolamento delle comuni e dei loro capi nel Tirolo e Vorarlberg" del 26 ottobre 1819. La serie conserva i verbali delle sedute della rappresentanza comunale, della deputazione comunale e del consiglio comunale (dal febbraio del 1923) registrate in 7 registri. La serie è completa. Si fa presente che raramente si è rilevata la presenza dei verbali delle sedute anteriori alla legge del 1849.

ACSr.1.2.1-1 "Protocollo delle sessioni comunali di Siror 1828" 1828 novembre 20-1850 settembre 16 - Verbali delle sedute della rappresentanza comunale, 1828 novembre 20-1850 luglio 4 (1); - consegne dei beni mobili dall'ex capocomune al nuovo capo comune, 1841 novembre 9-1850 settembre 16 (2). Registro, legatura in mezza pelle, pp.154 (bianche pp.2, numerazione originale parziale) Segnature precedenti: 447 Note (1) Nel verbale del 1850 luglio 4 viene fatto riferimento al consiglio comunale; (2) La consegna dei beni mobili del 16 settembre 1850 avviene tra ex capo comune e nuovo podestà. Num. un. progr 4

ACSr.1.2.1-2 "Protocollo comunale di Siror" 77

1851 gennaio 5-1865 gennaio 15 Verbali delle sedute della rappresentanza comunale, nn. 1-16 e s.n. Registro, legatura in mezza pelle, pp.252 (bianche pp.19.) Segnature precedenti: 452 Num. un. progr 5

ACSr.1.2.1-3 "Protocollo comunale di Siror 1865 ..." 1865 gennaio 3-1875 giugno 20 Verbali delle sedute della rappresentanza comunale e verbali delle sedute della deputazione comunale registrati in modo promiscuo. Registro, legatura in mezza pelle, pp. 345 (bianche pp.7) Segnature precedenti: 453 Num. un. progr 6

ACSr.1.2.1-4 "Deliberazioni 1875-1891" 1875 giugno 27-1891 dicembre 27 Verbali delle sedute della rappresentanza comunale e verbali delle sedute della deputazione comunale registrati in modo promiscuo. Registro, legatura in mezza pelle, pp. 387 (numerazione parzialmente originale) Segnature precedenti: 454 Num. un. progr 7

ACSr.1.2.1-5 "Protocolli di seduta incominciando dal 1892 ..." 1892 gennaio 17-1904 marzo 20 Verbali delle sedute della rappresentanza comunale; contiene due verbali sciolti di data 1904 luglio 31 e 1904 agosto 1. Registro, legatura in mezza pelle, cc. 169 n.n. Segnature precedenti: 455 Num. un. progr 8

ACSr.1.2.1-6 "Protocolli delle sedute della rappresentanza comunale dal 29 aprile 1906" 1906 aprile 29-1920 maggio 16 Verbali delle sedute della rappresentanza comunale; contiene un verbale sciolto di data 1920 febbraio 13. Registro, legatura in mezza tela, cc. 197 n.n. Segnature precedenti: 456 Num. un. progr 9

ACSr.1.2.1-7 "...Protocolli delle sedute della rappresentanza comunale di Siror" 1920 giugno 20-1923 dicembre 27 - Verbali delle sedute della rappresentanza comunale, 1920 giugno 20-1923 gennaio 20; - verbali delle sedute del consiglio comunale, 1923 febbraio 1-1923 dicembre 27.

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Registro, legatura in mezza tela, cc. 130 n.n. Segnature precedenti: 457 Num. un. progr 10

79 serie ACSr.1.2.2 Protocolli degli esibiti, 1851 - 1925

Contenuto L'introduzione nei comuni del Trentino del protocollo degli esibiti risale al periodo del Regno d'Italia napoleonico. La circolare del 16 dicembre 1811 emanata dal prefetto del Dipartimento dell'Alto Adige ordina ai podestà la tenuta del protocollo degli esibiti, "dal quale si possa facilmente, e in ogni tempo rilevare l'insinuazione e l'evasione di ogni affare". Nonostante l'abolizione delle istituzioni del segretario e della cancelleria in tutti i comuni di campagna prevista dal regolamento comunale per il Tirolo e il Vorarlberg (26 ottobre 1819), il protocollo continua di fatto a essere usato in conseguenza della sempre crescente mole della corrispondenza comunale. Il nuovo regolamento del 1849 stabilisce che "in ogni comune dovrà la Rappresentanza comunale destinare almeno un individuo alle mansioni di cancelleria, del quale possa il podestà servirsi nelle occorrenti scritturazioni". Sul registro di protocollo viene registrata la corrispondenza in arrivo e partenza: per ogni documento devono essere riportate la data di spedizione e ricevimento, il numero d'ordine, il mittente, la posizione archivistica, l'oggetto (ossia l'enunciazione sommaria del contenuto del documento), e il numero di fascicolo cui esso viene ascritto.

La serie raccoglie i protocolli della corrispondenza, all'epoca denominati protocolli degli esibiti, ossia dei documenti presentati alla registratura.

I due registri di protocollo che vanno dal 1851 al 1869 riportano, oltre alla data di spedizione e ricevimento, il numero d'ordine, il mittente e l'oggetto, anche l'indicazione di un numero di fascicolo che certamente si riferisce al sistema di archiviazione adottato dall'ufficio comunale prima della riorganizzazione del 1849. Si nota infatti che ogni fascicolo raccoglie gli atti con una numerazione di protocollo chiusa ad esempio: fascicolo 1, nn. 1-295, 1851 gennaio 2-1852 dicembre 28; ... fascicolo 6, nn. 1-121, 1861 gennaio 5-1861 dicembre 25. I registri di protocollo delle annate successive non riportano alcuna indicazione di classificazione o comunque di archiviazione se non il semplice numero di protocollo. La serie termina nel aprile del 1925, in quanto, sull'ultimo registro, sono riportati gli atti protocollati dal 1922 al 1925.

ACSr.1.2.2-1 Protocollo degli esibiti 1851 gennaio 2-1862 novembre 30 1851 gennaio 2-1852 dicembre 28: nn. 1-295; (1) 1853 gennaio 3-1853 marzo 19: nn.1-28 (2); 1853 gennaio 1-1854 novembre 22: 1- 208; 1854 dicembre 6-1855 dicembre 21: nn. 1-87; 1856 gennaio 2-1856 dicembre 29: nn. 1-101; 1857 gennaio 2-1858 ottobre 22: nn. 1-134; 1858 ottobre 28-1860 dicembre 30: nn. 1-195; 1861 gennaio 5-1861 dicembre 25: nn. 1-121; 1862 gennaio 3-1862 novembre 30: nn. 1-97. 80

Registro, legatura in mezza pelle, cc. 116 n.n. (bianche c. 1) Note (1) Il registro per gli anni 1851 e 1852 "Fascicolo unico" viene chiuso dal capocomune. (2) I nn- 1-28 del 1853 sono registrati dopo il n. 43 del 1861 e sono indicati come "Riferimenti del capo comune". Num. un. progr 11

ACSr.1.2.2-2 Protocollo degli esibiti 1863 gennaio 6-1869 dicembre 24 1863: nn. 1-89; 1864: nn. 1-126; 1865: nn. 1-107; 1866: nn. 1-160; 1867: nn. 1-134; 1868: nn. 1-151; 1869: nn. 1-250 (1). Registro, senza coperta, cc. 58 n.n. Note (1) Il registro è chiuso dal segretario comunale il 30 dicembre del 1869. Num. un. progr 12

ACSr.1.2.2-3 Protocollo degli esibiti 1870 gennaio 2-1875 dicembre 31 1870: nn. 1-362; 1871-1872 gennaio 6: nn. 1-413; 1872 gennaio 7-1872 dicembre 30: 1-401; 1873: nn. 1-416; 1874: nn. 1-466; 1875: nn. 1-490. Registro, legatura in mezza pelle, cc. 186 n.n. Segnature precedenti: 472 Num. un. progr 13

ACSr.1.2.2-4 "Protocollo degli esibiti degli anni 1881 a tutto 1885" 1881 gennaio 1-1885 dicembre 31 1881: nn. 1-610; 1882: nn. 1-583; 1883: nn. 1-598; 1884: nn. 1-558; 1885: nn. 1-568. Registro, legatura in mezza pelle, cc. 216 n.n. Segnature precedenti: 473

81

Num. un. progr 14

ACSr.1.2.2-5 "Protocollo contenente le annate 1886 a tutto 1891" 1886 gennaio 3-1891 dicembre 31 1886: nn. 1-539; 1887: nn. 1-525; 1888: nn. 1-461; 1889: nn. 1-469; 1890: nn. 1-509; 1891: nn. 1-530. Registro, legatura in mezza pelle, cc. 202 n.n. Segnature precedenti: 474 Num. un. progr 15

ACSr.1.2.2-6 "Protocollo esebiti per li anni 1892 inclusivo 1896" 1892 gennaio 2-1897 gennaio 19 1892: nn. 1-736; 1893: nn. 1-610; 1894: nn. 1-601; 1895: nn. 1-543; 1896: nn. 1-567; 1897: nn. 1-36 (1). Registro, legatura in mezza pelle, cc. 198 n.n. Segnature precedenti: 475 Note (1) I numeri dall'1 al 36 sono cancellati e riportati sul registro di protocollo del 1897. Num. un. progr 16

ACSr.1.2.2-7 "Protocollo esibiti..." 1897 gennaio 3-1902 dicembre 28 1897: nn. 1-530; 1898: nn. 1-508; 1899: nn. 1-443; 1900: nn. 1-407; 1901: nn. 1-446; 1902: nn. 1-422. Registro, legatura in mezza tela, cc. 203 n.n. Segnature precedenti: 470 Num. un. progr 17

ACSr.1.2.2-8

82

"Protocollo esibiti 1 gennaio 1903-31/12 1907" 1903 gennaio 2-1907 dicembre 31 1903: nn. 1-424; 1904: nn. 1-519; 1905: nn. 1-497; 1906: nn. 1-536; 1907: nn. 1-1224. Registro, legatura in mezza pelle, cc. 192 n.n. Segnature precedenti: 477 Num. un. progr 18

ACSr.1.2.2-9 "Protocollo esibiti 1908-1912" 1908 gennaio 5-1912 agosto 11 1908: nn. 1-1054; 1909: nn. 1-906; 1910: nn. 1-984; 1911: nn. 1-1129; 1912: nn. 1-662. Registro, legatura in tela, cc. 217 n.n. Segnature precedenti: 476 Num. un. progr 19

ACSr.1.2.2-10 "Protocollo esibiti" 1912 agosto 14-1917 dicembre 31 1912: nn. 663-1084; 1913: nn. 1-1273; 1914: nn. 1-1101; 1915 gennaio 5-1915 giugno 13: nn. 1-290 (1); 1915 giugno 6-1915 dicembre 31: nn. 1-223; 1916: nn. 1-602; 1917 gennaio 1-1917 novembre 4: nn. 1-639, 1917 novembre 6-1917 dicembre 12: nn. 1-41 (2). Registro, legatura in mezza pelle, cc. 202 n.n. Segnature precedenti: 478 Note (1) Le registrazioni da 283 a 290 sono ripetute di seguito (dalla 1 alla 8), dopo la specifica "Protocollo esibiti dal 5 giugno 1915". (2) Prima dei numeri di protocollo 1-41: "6 novembre 1917: subentra l'austriaco regime. Protocollo esibiti" Num. un. progr 20

ACSr.1.2.2-11 "Protocollo esibiti dal 1/1-1918 al 31/12-1919" 83

1918 gennaio 1-1919 dicembre 31 1918 gennaio 1-1918 dicembre 31: nn. 1-714-; 1918 novembre 20-1918 dicembre 31: 1-92 (1); 1919: nn. 1-1168. Registro, legatura in mezza tela, cc. 72 n.n. Segnature precedenti: 479 Note (1) Le registrazioni dalla 1 alla 92 sono precedute dalla specifica "4 novembre 1918 regime italico". Num. un. progr 21

ACSr.1.2.2-12 "Protocollo esibiti anno: 1920-1921, anno 1922 fino al 30/4" 1920 gennaio 3-1922 aprile 30 1920: nn. 1-1577; 1921: nn. 1-1417; 1922: nn. 1-481. Registro, legatura in mezza tela, cc. 158 n.n. Segnature precedenti: 480 Num. un. progr 22

ACSr.1.2.2-13 "Protocollo esibiti dal 1° maggio 1922 - 1923 - 24 e 1925" 1922 maggio 1-1925 luglio 10 1922: nn. 482-1263; 1923: nn. 1-1420; 1924: nn. 1-1982; 1925: nn. 1- 1202 (con salti di numerazione). Registro Segnature precedenti: 481 Num. un. progr 23

84 serie ACSr.1.2.3 Carteggio ed atti ordinati per annata, 1817 - 1849

Contenuto La serie conserva la documentazione non compresa nel riordino effettuato nel 1849 e, non presentando alcuna indicazione repertoriale, è stata riordinata cronologicamente e descritta a parte.

La busta conserva il carteggio del comune, fino al 1849, non compreso nel riordino del 1849. La documentazione rimasta esclusa dal predetto riordino è esigua. Alcuni atti riportano a tergo le segnature dell'"Inventario delle scritture e raggioni dell'onoranda regola di Siror" (1), altre denotano la presenza di una classificazione (in fascicoli e numeri).

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda TAUFFER F., Prestazioni dovute dalla comunità di Primiero nei tempi passati, IN: "Studi trentini di scienze storiche", a. XXXV (1956), 2, p. [195]-211

Note (1) Il reg. è conservato nella serie "Inventari dei documenti" del presente inventario.

ACSr.1.2.3-1 Carteggio ed atti 1817-1849 Il carteggio è stato organizzato in fascicoli annuali. Si segnala: 1817: - Convenzione tra il conte Welsperg e le comunità di Primiero riguardante i diritti dinastiali, 1817 (copia) 1818: - ricevuta di pagamento del capo comune di Siror per il fabbriciere Stefano Fontana 1821: - prospetto dei boschi in cui è proibito il pascolo del bestiame - piano per il pagamento delle "biade di vicinato" dai proprietari di terreni a 'Col e Calaita' (1) 1926: - accordi tra l'ispettore forestale e la comunità sui diritti sui pascoli, terreni, ecc. 1828: - disposizioni per l'utilizzazione delle piante rovinate da un nubifragio a Valmesta 1829: - convenzioni e prospetti relativi a terreni boschivi ridotti a coltura dopo il 1780 1833: - approvazioni delle convenzioni stipulate dal comune relativamente a terreni boschivi ridotti a coltura 1834: - procura di alcune famiglie di Siror a Deluca per ottenere dal comune il permesso di tagliare alcuni boschi, 1834-1838 85

1835 - condizioni relative alla vendita di grano turco di proprietà del comune - richiesta di pagamento per una fornitura di calce 1837: - debito di Giacomo Antonio fu Giovani e Maria Segat verso il comune di Siror con relative ipoteche - contratto tra il comune di Primiero e Antonio Luigi Zorzi esattore comunale 1838: - contratto con le guardie forestali Segat e Bevi 1839: - pagamento di un debito di Franco Bosio per del legname acquistato dal comune 1840: - debito della famiglia Zanona verso il comune e relative ipoteche - debito di G. Tavernaro verso il comune e relative ipoteche 1842: - legato Forno (disposizioni per la celebrazione, ogni anno, di un messa in suffragio di Domenico Forno) - obbligo delle rappresentanze comunali e di medici chirurghi e veterinari di fare denuncia in caso di malattie epizootiche - modalità per la costruzione delle cucine 1844: - preventivo per la riparazione all'armatura delle campane della chiesa - invito al comune di Siror a indurre i propri amministratori a concorrere all'istituto d'assicurazione contro i danni da incendio 1845: - dispaccio riguardo all'uso delle carni di animali macellati durante la peste bovina 1847: - acquisto di una casa da parte del comune di Siror 1848: - elezioni dei deputati al Congresso provinciale - disposizioni per i forestieri che si trattengono nel distretto - completamento della leva del reggimento cacciatori - elenco dei giovani eliminati per inabilità dalle liste di leva 1849: - vendita di legname in località 'Negrezza e Boscon' a Giacomo Bonetti. Busta Bibliografia TAUFFER F., Prestazioni dovute dalla comunità di Primiero nei tempi passati, IN: "Studi trentini di scienze storiche", a. XXXV (1956), 2, p. [195]-211 Note (1) Tributo corrisposto nel giorno di San Michele dai vicini di Siror. Num. un. progr 24

86 serie ACSr.1.2.4 Carteggio ed atti ordinati per oggetto, 1862 - 1921

Contenuto La serie comprende le pratiche, spesso relative ad affari pluriennali, che l'ufficio comunale riteneva importante tenere distinte o che sono state posteriormente riorganizzate. Si tratta di alcuni fascicoli relativi ad affari diversi, fra cui si trovano contratti di affittanza delle malghe, vendita del legname, prospetti dei prodotti forestali e un fascicolo relativo al contributo alle spese di assistenza degli ammalati. La serie è riordinata cronologicamente.

ACSr.1.2.4-1 "Contratti affittanza malghe e vendita legname" 1862-1921 Fascicolo relativo all'affittanza delle malghe Tognola e Fratazza, Doch, Neva, Crel, Tognazza, Col, alla vendita di legname, all'affitto del mulino e della sega comunale. Fascicolo Num. un. progr 25

ACSr.1.2.4-2 Prospetti dei prodotti forestali, delle capre e delle pecore 1899-1920 - Prospetti dei prodotti forestali dei quali viene chiesta l'assegnazione nelle sessioni forestali, 1899-1920; - prospetti delle capre e delle pecore per il quale viene chiesto il permesso di pascolo o ammesse al pascolo nelle sessioni forestali, 1899-1920. Fascicolo Num. un. progr 26

ACSr.1.2.4-3 "Contributo fondo giubileo imperiale..." 1907-1913 Il fascicolo conserva gli atti relativi al contributo alle spese per il mantenimento di ammalati ricoverati in ospedali pubblici; il contributo veniva erogato secondo la circolare del 10 giugno 1898 n. 2957 per celebrare il giubileo del 50° anno di governo di sua maestà l'imperatore Francesco Giuseppe I per "il ricovero ed il mantenimento di ammalati e dementi incurabili, poveri...". Fascicolo Num. un. progr 27

87 serie ACSr.1.2.5 Permessi di fabbrica, 1887 - 1926

Contenuto Nell'ordinamento austriaco chiunque intendesse eseguire un'opera edilizia doveva fare domanda al capocomune. La domanda doveva essere corredata da un disegno della fabbrica redatto da un architetto e presentato un duplice copia. Il capocomune doveva procedere ad un'ispezione assieme a due membri della rappresentanza comunale e a un perito. Avvenuta l'ispezione veniva rilasciato il permesso di fabbrica. La serie raccoglie le domande con i relativi progetti di privati intenzionati a costruire o ristrutturare i propri edifici e le autorizzazioni rilasciate della commissione edilizia incaricata di rilasciare il relativo permesso di fabbrica: tale documentazione è stata rinvenuta raccolta assieme, mentre altri permessi di fabbrica sono conservati nella serie 'Carteggio ed atti degli affari comunali".

Documentazione collegata vedi anche Carteggio e atti degli affari comunali

ACSr.1.2.5-1 "Siror. Disegni e permessi di fabbrica..." 1887-1926 Domande di fabbrica, permessi di fabbrica e disegni per la costruzione di: fabbricati, sopraelevazioni, costruzione di casere, scale, fienile e stalle, garage, alberghi e una centrale elettrica. Busta Num. un. progr 26

88 serie ACSr.1.2.6 Registri anagrafici, 1854

Contenuto Si conserva in questa serie un unico registro dello stato della popolazione nel 1853, compilato nel 1854, circa lo stato della popolazione del comune di Siror. Le registrazioni riguardano l'ordine del numero civico dell'abitazione, i nominativi dei capifamiglia e dei componenti del nucleo familiare, nonché degli eventuali domestici o estranei conviventi.

ACSr.1.2.6-1 "Stato della popolazione per il comune di Siror dell'anno 1853" 1854 aprile 13 Il registro, compilato nel 1854, riporta: cognome e nome, numero civico della casa, numero delle case, numero delle famiglie, numero dei membri della famiglia, numero delle persone di servizio, somma totale della popolazione, numero dei maschi, numero delle femmine, numero dei forestieri domiciliati nel Tirolo e Vorarlberg di altre provincie austriache o di stati esteri, annotazioni. Registro, legatura in carta cc. 4 Num. un. progr 27

89 serie ACSr.1.2.7 Registri delle visite necroscopiche, 1879 - 1923

Contenuto La legge sul pubblico servizio sanitario del 30 aprile 1870 (1) e nel dettaglio l'ordinanza luogotenenziale del 28 marzo 1895 (2), prescrissero ai comuni la tenuta di registri delle visite necroscopiche. I comuni avevano l'obbligo, prima di concedere il nullaosta per la sepoltura, di far ispezionare dal medico condotto le salme dei defunti allo scopo di accertarne le cause della morte e prevenire l'eventuale insorgere di malattie infettive (tifo, colera etc.). L'effettuazione delle visite ai cadaveri e la loro registrazione furono prescritte anche con Ordinanza luogotenenziale 25 agosto 1878 (pubblicata in Bollettino generale n. 43), che istituì e regolamentò le visite ai cadaveri per ragioni sia sanitarie e di profilassi sia giudiziarie.

La serie conserva, in un unico registro, le visite dei morti e l'elenco dei dei militari inumati nel territorio di Siror.

Bibliografia HAEMMERLE E., Manuale ad uso dei comuni, Rovereto, 1881, pp. 381-385

Note (1) B.L.I. n. 68 (2) B.L.P. n. 17

ACSr.1.2.7-1 "Protocollo sulle visite dei morti" 1879-1923 - Registro delle visite dei morti, 1879-1923. Il registro riporta: n. corrente; nome e cognome (per le donne anche il cognome di nascita); stato, carattere, professione od occupazione del defunto, rispettivamente del capo di famiglia, trattandosi di donne e fanciulli; luogo e paese di nascita e comune di pertinenza; luogo di dimora, n. civico; età; religione; cause di morte; medico di cura; giorno ed ora della morte; tempo della sepoltura; luogo della sepoltura; dati sulla visita giudiziale; annotazione. - "Registro delle salme di militari del regio esercito inumate nel territorio di Siror", 1917. Il registro riporta: n. corrente; nome e cognome del soldato sepolto; n. di matricola; luogo e paese di nascita e comune di pertinenza; corpo al quale era effettivo; età; grado; causa di morte; medico di cura; paternità; luogo della sepoltura; annotazione. Registro, legatura in mezza pelle, cc. 87 n.n. (bianche molte cc.) Segnature precedenti: 460 Num. un. progr 28

90 serie ACSr.1.2.8 Registri penali, 1909-1926

Contenuto La serie conserva un unico registro penale tenuto dal capocomune dove venivano annotate le notizie relative ai condannati.

ACSr.1.2.8-1 "Registro penale tenuto dal capocomune di Siror" 1909-1926 Il registro riporta: numero progressivo, nome, cognome, età, stato, mestiere e occupazione, pertinenza e dimora del condannato, autorità che pronunciò la sentenza, data e il numero della sentenza, motivi della condanna, indicazione della pena inflitta e annotazioni. Non ci sono registrazioni per gli anni 1915-1917, 1921-1922, 1924. Registro, senza coperta, cc. 8 n.n. Num. un. progr 29

91 serie ACSr.1.2.9 Catasti e mappe, 1851 - 1900

Contenuto Con Patente sovrana dell'imperatore Francesco I d'Austria, emanata a Vienna in data 23 dicembre 1817, fu istituito il catasto fondiario austriaco, ovvero un catasto unitario per tutte le provincie dell'impero; si stabiliva inoltre che per ogni comune dovessero essere formate delle mappe catastali, mediante misurazione da eseguirsi a cura di agrimensori specializzati. Il lavori per la formazione del catasto del territorio dell'impero iniziarono nel 1817 e proseguirono fino al 1861. Nei territori del Tirolo e del Voralberg, Trentino compreso, tuttavia le operazioni furono assai per varie ragioni di natura politica e sociale: solo dopo i moti del 1848 poterono avviarsi le operazioni, che si effettuarono tra il 1851 ed il 1861. Nel 1853 infatti venne disposta la mappatura della circoscrizione catastale corrispondente alle provincie del Tirolo e del Voralberg; alla conclusione dei lavori, nel 1861, la mappatura non riportava tuttavia due elementi essenziali, ovvero la determinazione della rendita e l'attribuzione della stima, che di fatto inficiavano lo scopo primario del catasto, ovvero la perequazione dell'imposta fondiaria. L'introduzione legale del sistema metrico decimale determinò la soppressione della vecchia unità di misura e con il 1883 gli elementi numerici del catasto vennero convertiti nel nuovo sistema decimale. La Legge 23 maggio 1883 n. 83, relativa alla tenuta in evidenza del catasto, stabilì che ogni comune cooperasse comunicando ai competenti uffici qualsiasi variazione rilevante ai fini catastali. Nel Tirolo e nel Voralberg fu solo in seguito a questa legge e al relativo regolamento che si attuò finalmente l'attribuzione della stima (ma solo per le particelle fondiarie) e furono compilati nuovi protocolli delle particelle dei terreni e degli edifici. Presso i comuni venivano conservati le mappe relative al territorio compreso nei confini comunali, i protocolli delle particelle dei terreni e degli edifici, gli elenchi alfabetici dei possessori.

La serie conserva: mappe catastali del territorio comunale, un prospetto delle volture catastali, un estimo generale e la sola rubrica alfabetica di un catasto non conservato.

ACSr.1.2.9-1 "Siror nel Tirolo. Circolo di Trento. 1858" 1858 Mappa catastale del territorio comunale di Siror in fogli numerati: fogli nn. 1-42 (mancano i nn. 12, 15, 16, 21). In alcuni casi i singoli fogli di mappa sono fisicamente distinti in più pezzi o incompleti a causa del cedimento della legatura in cotone. Mappa, 42 fogli Num. un. progr 30

ACSr.1.2.9-2 " N. 34. Comune di Siror. 1873" 1873

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Foglio numerato (n.34) della mappa catastale del territorio comunale di Siror (1). Il foglio, vidimato dall'Ufficio di evidenza catastale di Primiero, riporta annotazioni che si riferiscono all'estimo boschivo (24 agosto 1877) e agricolo (29 ottobre 1878). Mappa, 1 foglio Note (1) Il presente foglio è relativo alla stessa superficie resa dal foglio n.34 (incompleto) della mappa catastale del territorio comunale di Siror del 1858. Num. un. progr 30

ACSr.1.2.9-3 "Prospetto delle volture catastrali ...dell'ufficio delle imposte in Primiero. 1867" 1867 Il registro riporta alla carta 1v.: n.; cognome e nome; numero [...]; foglio; quantità della [...]; importo [...]; [...]. Le successive carte corrispondono al "Libro di evidenza ossia di trasporto sopra il catastro rusticale...": aggravi reali; catastrale (numero, lettera); denominazione delle partite rusticali sotto la predetta comune mutate nel possesso o in qualunque altro modo; tassa o stima catastrale; catastrale (numero, lettera); somma finale liquidata per il fondo steorale; rispettivo importo steorale per 3 termini; annotazioni. Registro, legatura in carta, cc. 9 n.n. Num. un. progr 31

ACSr.1.2.9-4 "Estimo generale del comune di Siror anno 1868..." 1868 Il registro si apre con rubrica alfabetica (solo per le lettere A-G), ove sono riportati a fianco ad ogni singolo nominativo, la cifra totale della rendita e la pagina. Alle carte successive sono riportati, accanto al nome di ogni proprietario, l'elenco di tutti i suoi beni immobili rientranti nel territorio comunale, la superficie (pertiche) e la rendita degli stessi. Nella colonna a sinistra dei nominativi sono annotati i numeri di trasporto. Registro, legatura in mezza pelle, cc. 85, con rubrica alfabetica all'inizio n.n. Segnature precedenti: 448 Num. un. progr 31

ACSr.1.2.9-5 Estimo del comune di Siror post 1868 - sec. XIX seconda metà Il registro si apre con rubrica alfabetica ove sono riportati a fianco ad ogni singolo nominativo la pagina di riferimento. Alle carte successive sono riportati, accanto al nome di ogni proprietario, l'elenco di tutti i suoi beni immobili rientranti nel territorio comunale la rendita degli stessi. legatura in carta, cc. 60, con rubrica alfabetica all'inizio n.n. Num. un. progr 31

ACSr.1.2.9-6 Rubrica alfabetica sec. XIX seconda metà

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Si tratta della rubrica alfabetica iniziale di un catasto andato perso, ove sono riportati a fianco ad ogni singolo nominativo, la pagina e la cifra totale della rendita (lettera, n. corrente, cognome e nome, pagina, forza d'estimo). Registro, senza coperta, cc. 13 Num. un. progr 31

94 serie ACSr.1.2.10 Fogli di possesso fondiario, 1883 - 1907

Contenuto Alle disposizioni della legge del 25 luglio 1871 n. 95, ovvero "legge generale sui libri fondiari", fece seguito la legge del 17 marzo 1897 n. 9 "concernente l'impianto di libri fondiari e l'assestamento interno degli stessi", con la quale venne istituito nella contea principesca del Tirolo il sistema del libro fondiario. Degli immobili sul territorio vengono costituite le partite tavolari, conseguentemente alle quali si compilano i fogli di possesso relativi ai possessori.

La serie conserva alcuni fogli di possesso fondiario intestati al comune di Siror, che figura in qualità di possessore.

ACSr.1.2.10-1 Fogli di possesso fondiario del comune di Siror [1883]-1907 Busta Num. un. progr 32

95 serie ACSr.1.2.11 Inventari del patrimonio comunale, 1880 - 1927

Contenuto Ogni comune, per far fronte alle spese che si presentavano di anno in anno, doveva ricorrere in primo luogo, oltre che agli introiti derivanti dalle tasse, agli utili ricavati dalla gestione del patrimonio comunale. Ai fini di una razionale ed ordinata gestione del proprio patrimonio ogni comune era obbligato alla tenuta di un apposito inventario. Istruzioni più dettagliate vennero emanate con la Legge 8 giugno 1892, B.P. n. 17, dove si stabiliva che ogni comune dovesse compilare un inventario delle proprie sostanze e lo tenesse sempre in evidenza, procedendo periodicamente alla sua revisione. Nell'inventario dovevano essere registrati i beni mobili ed immobili, i debiti e gli oneri del comune e delle frazioni in cui si articolava il suo territorio e degli istituti e fondi amministrati dal comune, inoltre dovevano figurare i capitali pubblici e privati, le provvigioni, gli attrezzi e i diritti spettanti all'ente comunale su proprietà altrui. La rappresentanza comunale doveva procedere ogni tre anni alla revisione dell'inventario o alla compilazione di uno nuovo.

Si conservano, oltre gli inventari del patrimonio comunale, gli inventari della scuola del comune, dei Carabinieri, dei pompieri e i verbali di consegna.

Modalità di acquisizione e versamento Il materiale era conservato in un'unica busta riportante l'intitolazione "Vecchi inventari".

ACSr.1.2.11-1 "...Inventari" 1880-1927 Inventari dei beni comunali, della scuola e dei pompieri: - "Elenco dei mobili trovati dal nuovo vicario espositurale don Domenico Bettega nella canonica di Siror, appartenenti alla stessa canonica, ossia al comune di Siror", 1880; - "Nota dei libri vecchi conservati nella canonica di Siror", 1880; - "Inventario della intera sostanza del comune di Siror del distretto politico di Primiero alla fine dell'anno 1882", 1883, reg.; - "Inventario della intera sostanza del comune di Siror del distretto politico di Primiero alla fine dell'anno 1892" 1893, reg. Si segnala: verbali del consiglio comunale di revisione e rettifica dell'inventario, 1897, 1900; - "Inventario della intera sostanza del comune di Siror del distretto politico di Primiero alla fine dell'anno 1898", 1899 maggio 28, reg.; - "Inventario sul patrimonio complessivo del comune di Siror...alla fine dell'anno 1903", 1904; - "Inventario comunale 1907", 1907; - "Prospetto dimostrativo dei cambiamenti avvenuti nella sostanza inventariata ... nell'anno 1908", 1909; - "Inventario degli attrezzi di spegnimento del fuoco ed oggetti di equipaggiamento", 1909; - "Elenco dei mobili della scuola del comune di Siror esistenti alla fine dell'anno 1907", 1908; - "Inventario attrezzi, macchine, maniche del Corpo pompieri di Primiero comproprietari i comuni di Fiera, Transacqua, Tonadico e Siror...", 1909-1910;

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- "Inventario della ferramenta consegnata al comune di Siror" 1914; - "Inventario mobilio e arredamento e mezzi didattici della scuola provvisoria di S. Martino di Castrozza, 1926-1927; - "Inventario dei crediti del comune", [1927]; - "Inventario di tutti debiti, oneri ed altre passività gravanti il comune", 1927; - "Elenco degli oggetti di casermaggio esistenti nei locali adibiti al posto fisso dei Carabinieri reali in S. Martino di Castrozza", 1927; - "Inventario dei beni mobili di uso pubblico", s.d.; - "Verbali di consegna" dei beni comunali, 1915-1927. Busta Segnature precedenti: 339 Num. un. progr 33

97 serie ACSr.1.2.12 Quinternetti dell'affrancazione della giureria, 1844 - 1844

Contenuto La serie conserva un unico quinternetto di pagamento di un imposta sui fondi detta 'giureria' (decima dovuta alla mensa vescovile di Feltre) per l'anno 1844.

ACSr.1.2.12-1 "Quinternetto per l'affrancazione della giureria pel comune di Siror" [1844] Il registro riporta: - cc. 1-3r.: "Indice alfabetico dei censiti soggetti a giureria nel comune di Siror come appare dall'unito quinternetto". L'indice riporta il numero corrente, il numero della partita, il cognome e il nome del censito, il totale della somma da affrancarsi, l'epoca dell'incasso; - cc. 3v-42: quinternetto per l'affrancazione della giureria con: numero corrente, numero catrastrale, denominazione dei fondi soggetti a giureria, cognome e nome del possessore attuale, cognome e nome del possessore apparente da urbario, capitale in valuta viennese, interesse annuo, interessi arretrati, totale in pagamento ed epoca dell'eseguito incasso. Registro, cc. 42 n.n. Num. un. progr 34

98 serie ACSr.1.2.13 Quinternetti della steora fondiaria, 1844 - 1849

Criteri di selezione I quinternetti erano dei quaderni o registri, manoscritti o prestampati, distribuiti dal regio Ufficio delle imposte, nei quali dovevano essere riportati i nomi dei contribuenti e l'ammontare dell'imposta da essi dovuta. Il sistema fiscale austriaco prevedeva una serie di imposte dirette, destinate a finanziare l'erario, e di imposte indirette, i cui introiti andavano soprattutto alle casse comunali. Le imposte dirette erano la fondiaria (detta anche prediale), quella sull'industria, quella sulla rendita, la casatico per classi e la casatico pigioni. Le autorità distrettuali competenti inviavano nei comuni degli esattori, i quali avevano il compito di riscuotere tutte le imposte dirette governative e le relative addizionali comunali, versando le prime all'ufficio delle imposte e le seconde alle casse comunali. L'imposta sulla rendita venne regolata dalla legge del 25 ottobre 1896 concernente le imposte personali dirette e ne erano obbligati coloro che percepivano delle entrate derivanti da oggetti o da diritti patrimoniali che non fossero già direttamente colpite dalle imposte patrimoniali, sugli edifici e sui guadagni. Le imposte indirette, che venivano riscosse, previo consenso della Giunta distrettuale, da agenti incaricati dal capocomune, si dividevano in tasse di consumo e in tasse diverse. Le tasse di consumo erano la tassa sul pane, la tassa sulla birra e la tassa sul dazio consumo vino e consumo carni. Fra le tasse diverse vanno invece annoverate principalmente quella sulla caccia e sull'uccellagione, sui cani, sugli interessi di capitali, sui livelli e decime, sugli affitti di case e fondi, sugli appalti, sul legname, sulle segande di fieno, sui prodotti di castagni, sugli affitti di pascoli e malghe, sulla macellazione del bestiame, sulla foglia morta e infine la tassa scolastica e quella medica. Quando le spese necessarie ai fabbisogni del comune non erano coperte dalle entrate, la rappresentanza doveva provvedere con delle sovraimposte sulle contribuzioni sia dirette che indirette. L'imposta fondiaria venne regolamentata con Legge 24 maggio 1869, paragrafi 1 e 2. L'imposta fondiaria colpiva tutte le aree utilizzate per colture agricole; ne erano invece esenti i terreni improduttivi, le paludi, gli stagni, i laghi, i vicoli, i sentieri, i sagrati delle chiese, i cimiteri pubblici e le aree edificabili.

La serie, lacunosa e incompleta, conserva tre quinternetti per la steora fondiaria che coprono l'arco temporale dal 1844 al 1849.

ACSr.1.2.13-1 "Prospetto individuale della steora fondiaria a carico dei censiti del comune di Siror distretto di Primiero... per l'anno 1844/45..." 1844-1845 Il registro riporta: numero corrente, censito, capitale steorale, somma annuale della steora, quota della steora di S. Andrea, della steora della Candelara, della steora di S. Giorgio e della steora di S. Giacomo. Registro, cc. 21 n.n. Num. un. progr 34

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ACSr.1.2.13-2 "Prospetto individuale della steora fondiaria a carico dei censiti del comune di Siror, distretto di Primiero... per l'anno 1845/46..." 1845-1846 Il registro riporta: numero corrente, censito, capitale steorale, somma annuale della steora, quota della steora di S. Andrea, della steora della Candelara, della steora di S. Giorgio e della steora di S. Giacomo. Registro, cc. 23 n.n. Num. un. progr 34

ACSr.1.2.13-3 "...Quinternetti del comune di Siror per gli anni 1846/47, 1847/48 e 1848/49..." 1846-1849 Quinternetti della steora fondiaria per gli anni 1846/47, 1847/48 e 1848/49. I singoli quinternetti riportano: numero corrente, censito, capitale steorale, somma annuale della steora, quota della steora di S. Andrea, della steora della Candelara, della steora di S. Giorgio e della steora di S. Giacomo. Si tratta di tre prospetti della steora fondiaria cuciti assieme e sigillati "per prevenire a cambiamenti". Registro, cc. 70 Num. un. progr 34

100 serie ACSr.1.2.14 Preventivi, conti consuntivi, ordini di incasso e mandati di pagamento, 1834 - 1923

Contenuto Il regolamento comunale del 1819 confermò le disposizioni precedentemente dettate dalla Circolare governatoriale 3 aprile 1816 n. 7624 e dalla Legge 31 agosto 1817 n. 65 "relativo al metodo di stesura dei conti". Ogni comune era obbligato alla redazione e alla tenuta annuale del "Sommario di tutta l'entrata ed uscita" e del "Sistema preliminare". Il deputato della frazione, nella sua veste di "renditore del conto", redigeva il sistema preliminare e il sommario e li sottoponeva al controllo del capocomune. La legge provvisoria comunale del 1849 stabilì che la rappresentanza dovesse approvare i conti preventivi e i consuntivi. Dal 1849 per quanto riguarda le frazioni il deputato è sostituito dal ricevitore frazionale. Il regolamento comunale del 1866 stabilì che ogni capocomune compilasse il bilancio e che la rappresentanza comunale lo esaminasse e lo approvasse, non più tardi di un mese dall'inizio del nuovo anno; il conto consuntivo doveva invece essere approvato dalla rappresentanza non più tardi di tre mesi dopo l'inizio dell'anno successivo. Una normativa più particolareggiata in materia fu emanata con Legge 2 giugno 1892 n. 17, concernente l'amministrazione del patrimonio e dei redditi comunali. In forza di tale legge, ogni anno il capocomune doveva compilare il preventivo delle entrate e delle spese, attenendosi ad un formulario la cui emanazione spettava alla giunta provinciale. Il bilancio doveva essere esposto alla pubblica visione e la rappresentanza comunale doveva approvarlo; il conto consuntivo era redatto dal capocomune sulla base delle registrazioni d'entrata ed uscita.

Dal 1818 i bilanci preventivi riportano la denominazione "Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita" e si compongono di tre sezioni: il riassunto delle previsioni di entrata ed uscita per il nuovo anno amministrativo; l'allegato alla parte attiva, dove venivano riportate analiticamente le varie voci relative alla previsione di entrata; l'allegato alla parte passiva, con un analogo elenco dei titoli riguardanti le previsioni di spesa. Il modello rimane invariato fino al 1883, quando viene adottato il nuovo modello, ovvero il "Preventivo"; un ulteriore mutamento si registra nel 1892, in seguito all'entrata in vigore della Legge 8 giugno 1892 n. 17 relativa all'amministrazione del patrimonio e dei redditi comunali. Dal 1818 i conti consuntivi erano denominati "Sommario di tutta l'entrata ed uscita" e si dividevano in tre parti: il quadro riassuntivo, dove erano riportate tutte le entrate e le uscite del comune; i due allegati per la parte attiva e passiva, ovvero l'allegato per la parte attiva e l'allegato della parte passiva; dal 1891 la denominazione diventa "Conto consuntivo". I preventivi contenevano le previsioni di entrata e di uscita del comune per il nuovo anno finanziario; nei conti consuntivi venivano annotate tutte le entrate ed uscite del comune: venivano entrambi redatti annualmente dal capocomune sulla base delle registrazioni di entrata e di uscita contenute nei giornali di cassa e presentati per l'approvazione alla rappresentanza comunale. In base alla legge, il comune non poteva effettuare alcun pagamento senza un apposito mandato emesso dal capocomune; ogni mandato doveva contenere l'entità della somma pagata, il titolo della spesa e la legge o decreto che

101 l'autorizzava. Gli ordini di incasso e i mandati di pagamento costituivano così i documenti giustificativi del conto consuntivo.

La serie comprende la documentazione contabile comunale organizzata per annate finanziarie. La data indicata nella descrizione della singola unità è quella dell'esercizio finanziario di riferimento. Al momento del riordino si trovava in genere organizzata a parte secondo l'anno di riferimento contabile I conti preventivi (anche 'Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita') e consuntivi ('Sommario di tutta l'entrata ed uscita') erano conservati quasi sempre insieme alla documentazione di corredo ovvero agli ordini di incasso o reversali di cassa e ai mandati di pagamento e a qualche altra carta attinente (ad esempio i protocolli di liquidazione). La serie comprende le seguenti tipologie documentarie: - conti preventivi, ovvero i sistemi preliminari di tutta l'entrata e tutta l'uscita ed i preventivi, costituiti dal quadro riassuntivo, dall'allegato alla parte attiva e dall'allegato alla parte passiva; - conti consuntivi, ovvero i sommari di tutta l'entrata ed uscita, costituiti dal quadro riassuntivo, dall'allegato alla parte attiva e dall'allegato alla parte passiva; - allegati al bilancio (avvisi di pubblicazioni, prospetti delle entrate e delle uscite, protocolli di liquidazione dei sistemi preliminari, protocolli di variazione ai quinternetti); - allegati al consuntivo (avvisi di pubblicazioni, relazioni dei revisori del conto, protocolli di liquidazione del conto, resoconti dei cassieri comunali, approvazioni e liquidazioni dei conti, elenchi dei mandati staccati); - ordini di incasso delle entrate, con le relative pezze d'appoggio; - mandati di pagamento, quietanze di pagamento. con le relative pezze d'appoggio.

Per il periodo dal 1834 fino al 1860 i preventivi e i conti consuntivi erano compilati secondo l'anno militare che andava da novembre a ottobre. Viene poi introdotto anche a Siror l'anno solare che incominciava con il 1° gennaio e terminava al 31 dicembre, secondo la notificazione dell'i. r. Luogotenenza dei 14 gennaio 1864, n. 758. Gli ordini di incasso e i mandati di pagamento sono presenti solo dal 1919. Il sistema preliminare e il conto consuntivo venivano inviati al Giudizio distrettuale (distretto di Primiero) per poi essere approvati e liquidati dal Capitanato circolare di competenza.

Documentazione collegata vedi anche Carteggio ed atti degli affari della comunità e del comune

ACSr.1.2.14-1 Sistema preliminare di tutta l'entrata e uscita, sommario di tutta l'entrata e uscita 1834-1835 - "Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita... per l'anno 1834/35" (manca l'allegato alla parte attiva); - "Sommario di tutta l'entrata ed uscita...per l'anno 1834/35" (manca il quadro riassuntivo). Fascicolo Num. un. progr 35

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ACSr.1.2.14-2 Allegati al conto consuntivo 1836-1837 -Allegati al consuntivo: si conserva la sola approvazione del conto. Fascicolo Num. un. progr 35

ACSr.1.2.14-3 Sistema preliminare di tutta l'entrata e uscita 1838-1839 - "Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita... per l'anno 1838/39". Fascicolo Num. un. progr 35

ACSr.1.2.14-4 Sommario di tutta l'entrata e uscita 1842-1843 - "Sommario di tutta l'entrata ed uscita... per l'anno 1842/43"; - allegati al consuntivo: si conserva il solo protocollo di liquidazione del conto. Fascicolo Num. un. progr 35

ACSr.1.2.14-5 Sommario di tutta l'entrata e uscita 1843-1844 - "Sommario di tutta l'entrata ed uscita... per l'anno 1843/44" (due esemplari). Fascicolo Num. un. progr 35

ACSr.1.2.14-6 Sistema preliminare di tutta l'entrata e uscita, mandati di pagamento 1844-1845 - "Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita... per l'anno 1844/45" (manca il quadro riassuntivo e l'allegato alla parte attiva); - uscita: quietanze di pagamento, nn. 1-103 e s.n. Fascicolo Num. un. progr 35

ACSr.1.2.14-7 Mandati di pagamento 1845-1846 - Uscita: quietanze di pagamento, nn. 4-110 e s.n. Fascicolo Num. un. progr 35

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ACSr.1.2.14-8 "Conto del ricevitore comunale Giorgio Cemin dell'anno amministrativo 1852/53" 1852-1853 Registro, cc. 4 Num. un. progr 35

ACSr.1.2.14-9 "Resoconto del ricevitore Giorgio Cemin per il 1854" 1854 Resoconto del ricevitore Giorgio Cemin per il 1854. Fascicolo Num. un. progr 35

ACSr.1.2.14-10 Mandati di pagamento 1859-1860 - Uscita: quietanze di pagamento, nn. 89-136 e s.n. Fascicolo Num. un. progr 35

ACSr.1.2.14-11 Conto consuntivo 1883 - "Conto... per l'anno 1883". Fascicolo Num. un. progr 36

ACSr.1.2.14-12 Allegati al conto consuntivo 1884 - allegati al consuntivo: "Prenotazione sui mandati staccati dal capo comune sulle somme approvate nel preventivo per l'anno 1884 per le rubrichr d'uscita". Fascicolo Num. un. progr 36

ACSr.1.2.14-13 Mandati di pagamento 1885-1887 - mandati di pagamento: nn. 1-58 relativi a lavori (riparazioni argini, lavori di falegnameria alla Sega, riparazioni della strada 'la piana', restauro della casara e dello stallone sull'alpe Neva, costruzione del lavatoio, riparazione della campana, cottura della calce, costruzione dell'altare maggiore, costruzione dell'arco trionfale) eseguiti nel comune. Fascicolo

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Num. un. progr 36

ACSr.1.2.14-14 Allegati al conto consuntivo 1890 - Allegati al conto: si conserva un solo "Prospetto dimostrativo delle entrate al conto del comune di Siror per l'anno 1890" Fascicolo Num. un. progr 36

ACSr.1.2.14-15 Conto consuntivo, allegati 1892 - "Conto... per l'anno 1892"; - allegati al consuntivo. Fascicolo Num. un. progr 36

ACSr.1.2.14-16 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1893 - "Preventivo... per l'anno 1893"; - "Conto consuntivo... per l'anno 1893"; - allegati al bilancio di previsione. Fascicolo Num. un. progr 36

ACSr.1.2.14-17 Preventivo, conto consuntivo, ordini di incasso 1894 - "Preventivo... per l'anno 1894"; - "Conto consuntivo... per l'anno 1894"; - allegati al preventivo; - entrata: quietanze pagamento solo per il tit. "Reddito boschi"; Registri magazzino legname, 1888-1899; "Giornale per le steore ed addizionali...per l'anno 1894". Fascicolo Num. un. progr 36

ACSr.1.2.14-18 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1895 - "Preventivo... per l'anno 1895"; - "Conto consuntivo... per l'anno 1895"; - allegati al consuntivo. Num. un. progr 36 105

ACSr.1.2.14-19 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1896 - "Preventivo... per l'anno 1896"; - "Conto consuntivo... per l'anno 1896"; - allegati al preventivo. Fascicolo Num. un. progr 36

ACSr.1.2.14-20 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1897 - "Preventivo... per l'anno 1897"; - "Conto consuntivo... per l'anno 1897"; - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo. Fascicolo Num. un. progr 36

ACSr.1.2.14-21 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1898 - "Preventivo... per l'anno 1898"; - "Conto consuntivo... per l'anno 1898"; - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo. Fascicolo Num. un. progr 36

ACSr.1.2.14-22 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1899 - "Preventivo... per l'anno 1899"; - "Conto consuntivo... per l'anno 1899"; - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo; - uscita: nn. 1-195. Fascicolo Num. un. progr 36

ACSr.1.2.14-23 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1900 106

- "Preventivo... per l'anno 1900"; - "Conto consuntivo... per l'anno 1900"; - allegati al preventivo. Fascicolo Num. un. progr 36

ACSr.1.2.14-24 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1901 - "Preventivo... per l'anno 1901"; - "Conto consuntivo... per l'anno 1901"; - allegati al preventivo. Fascicolo Num. un. progr 36

ACSr.1.2.14-25 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1902 - "Preventivo... per l'anno 1902"; - "Conto consuntivo... per l'anno 1902"; - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo. Fascicolo Num. un. progr 36

ACSr.1.2.14-26 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1903 - "Preventivo... per l'anno 1903"; - "Conto consuntivo... per l'anno 1903"; - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo. Fascicolo Num. un. progr 36

ACSr.1.2.14-27 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1904 - "Preventivo... per l'anno 1904"; - "Conto consuntivo... per l'anno 1904"; - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo. Fascicolo Num. un. progr 36 107

ACSr.1.2.14-28 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1905 - "Preventivo... per l'anno 1905"; - "Conto consuntivo... per l'anno 1905"; - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo. Fascicolo Num. un. progr 36

ACSr.1.2.14-29 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1906 - "Preventivo... per l'anno 1906"; - "Conto consuntivo... per l'anno 1906", (due esemplari); - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo. Fascicolo Num. un. progr 36

ACSr.1.2.14-30 Conto consuntivo, allegati 1907 - "Conto consuntivo... per l'anno 1907"; - allegati al consuntivo. Num. un. progr 37

ACSr.1.2.14-31 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1908 - "Preventivo... per l'anno 1908"; - "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1908"; - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo. Fascicolo Num. un. progr 37

ACSr.1.2.14-32 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1909 - "Preventivo... per l'anno 1909"; - "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1909"; - allegati al preventivo; 108

- allegati al consuntivo. Fascicolo Num. un. progr 37

ACSr.1.2.14-33 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1910 - "Preventivo... per l'anno 1910"; - "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1910"; - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo. Fascicolo Num. un. progr 37

ACSr.1.2.14-34 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1911 - "Preventivo... per l'anno 1911" (due esemplari); - "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1911" (tre esemplari); - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo. Fascicolo Num. un. progr 37

ACSr.1.2.14-35 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1912 - "Preventivo... per l'anno 1912" (due esemplari); - "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1912"; - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo. Si segnala: "Amministrazione. a) Restanziari", registro dei crediti per imposte e tasse, 1912-1917. (1) Fascicolo Note (1) Il registro contiene anche copia parziale del mastro delle spese per l'esercizio finanziario 1924. Num. un. progr 37

ACSr.1.2.14-36 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1913 - "Preventivo... per l'anno 1913" (due esemplari); - "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1913"; - allegati al preventivo. Fascicolo 109

Num. un. progr 37

ACSr.1.2.14-37 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1914 - "Preventivo... per l'anno 1914"; - "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1914"; - allegati al preventivo. Fascicolo Num. un. progr 37

ACSr.1.2.14-38 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1915 - "Preventivo... per l'anno 1915"; - "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1915"; - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo. Fascicolo Num. un. progr 37

ACSr.1.2.14-39 Preventivo, conto consuntivo 1916 - "Preventivo... per l'anno 1916"; - "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1916". Fascicolo Num. un. progr 37

ACSr.1.2.14-40 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1917 - "Bilancio di previsione per l'esercizio 1917", due esemplari; - "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1917; - allegati al preventivo; - uscita: "Giornale dei mandati di pagamento per l'anno 1917". Si segnala: mandati di pagamento del Comando supremo dell'esercito italiano. Segretariato generale per gli affari civili, 1917-1918. Fascicolo Num. un. progr 37

ACSr.1.2.14-41 Preventivo, conto consuntivo, allegati 1918 - "Preventivo... per l'anno 1918"; 110

- "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1918"; - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo. Fascicolo Num. un. progr 37

ACSr.1.2.14-42 Preventivo, conto consuntivo, ordini di incasso e mandati di pagamento 1919 - "Preventivo... per l'anno 1919"; - "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1919"; - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo; - entrata: nn. 1-33; - uscita: nn. 1-205. Fascicolo Num. un. progr 38

ACSr.1.2.14-43 Preventivo, conto consuntivo, ordini di incasso e mandati di pagamento 1920 - "Preventivo... per l'anno 1920"; - "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1920"; - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo; - entrata: nn. 1-32; - uscita: nn. 1-226. Fascicolo Num. un. progr 38

ACSr.1.2.14-44 Preventivo, conto consuntivo, ordini di incasso e mandati di pagamento 1921 - "Preventivo... per l'anno 1921"; - "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1921"; - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo; - entrata: nn. 1-19; - uscita: nn. 1-206. Fascicolo Num. un. progr 39

ACSr.1.2.14-45 Preventivo, conto consuntivo, ordini di incasso e mandati di pagamento

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1922 - "Preventivo... per l'anno 1922"; - "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1922"; - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo; - entrata: nn. 1-20 con relative pezze d'appoggio; - uscita: nn. 1-19 con relative pezze d'appoggio e "Prontuario d'evidenza per gli allegati e mandati d'uscita...". Fascicolo Num. un. progr 40

ACSr.1.2.14-46 Preventivo, conto consuntivo, ordini di incasso e mandati di pagamento 1923 - "Preventivo... per l'anno 1923"; - "Conto consuntivo... per l'anno amministrativo 1923"; - allegati al preventivo; - allegati al consuntivo; - uscita: "Prontuario d'evidenza per gli allegati e mandati d'uscita...". Fascicolo Num. un. progr 41

112 serie ACSr.1.2.15 Giornali di cassa, 1873 - 1923

Contenuto Il giornale di cassa riporta le registrazioni di tutte le entrate e le uscite del comune, in sequenza cronologica. La tenuta del registro giornale da parte del cassiere comunale è prescritta dalla Circolare del Capitanato di Trento n. 12283/4109 del 21 dicembre 1817, in base all'Ordinanza del 31 ottobre 1785. Ulteriori norme in merito all'amministrazione del patrimonio e dei redditi comunali e alla tenuta dei registri furono emanate con le leggi 18 gennaio 1882 n. 2 e 8 giugno 1892 n. 261.

La serie conserva giornali di cassa dal 1873 al 1923.

ACSr.1.2.15-1 "Giornale di cassa mensile" 1873-1887 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero progressivo delle partite e degli allegati, nel mese di, entrata, uscita, registrato nel libro maestro alla pag. Registro, legatura in mezza pelle, cc. 216 Segnature precedenti: 461 Num. un. progr 42

ACSr.1.2.15-2 "Giornale pro 1892" 1892 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, entrata, importo in valuta austriaca, rubrica del libro maestro, numero corrente, uscita, importo in valuta austriaca, rubrica del libro maestro. Registro, legatura in carta, cc. 17 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-3 "Giornale di cassa comunale... per l'anno 1893" 1893 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, entrate, importo, rubrica del libro maestro, numero corrente, uscita, importo, rubrica del libro maestro. Registro, legatura in carta, cc. 18 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-4 Giornale di cassa 1894

113

Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, entrate, importo, rubrica del libro maestro, numero corrente, uscita, importo, rubrica del libro maestro. Registro, legatura in carta, cc. 18 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-5 "Giornale di cassa comunale... per l'anno 1895" 1895 gennaio 1-1895 settembre 30 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, entrate, importo, rubrica del libro maestro, numero corrente, uscita, importo, rubrica del libro maestro. Registro, legatura in carta, cc. 10 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-6 "Giornale di resa di conto della cassa comunale di Siror pro 1895" 1895 ottobre 01- 1895 dicembre 31 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, rubrica del libro maestro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, rubrica del libro maestro. Registro, legatura in carta, cc. 10 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-7 Giornale di cassa 1896 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, cifra, rubrica del libro mastro, numero corrente, data, uscita, numero del mandato, cifra, rubrica del libro mastro. Registro, legatura in carta, cc. 8 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-8 "Giornale di cassa comunale... per l'anno 1897" 1897 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, rubrica del libro maestro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, rubrica del libro maestro. Registro, legatura in carta, cc. 14 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-9 "Giornale di cassa comunale... per l'anno 1898" 1898 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, rubrica del libro maestro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, rubrica del libro maestro. Registro, legatura in carta, cc. 14 Num. un. progr 43 114

ACSr.1.2.15-10 "Giornale di cassa comunale... per l'anno 1899" 1899 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, riporto nel libro maestro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, riporto nel libro maestro. Registro, legatura in carta, cc. 16 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-11 "Giornale di cassa comunale... per l'anno 1900" 1900 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, importo, riporto nel libro maestro, numero corrente, data, uscite, importo, riporto nel libro maestro. Registro, legatura in carta, cc. 16 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-12 "Giornale di cassa comunale... per l'anno 1901" 1901 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro. Registro, legatura in carta, cc. 15 Num. un. progr 43

ACsr.1.2.15-13 Giornale di cassa 1902 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro. Registro, legatura in carta, cc. 16 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-14 "Giornale di cassa comunale... per l'anno 1903" 1903 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro. Registro, legatura in carta, cc. 15 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-15 "Giornale di cassa comunale... per l'anno 1904"

115

1904 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro. Registro, legatura in carta, cc. 18 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-16 "Giornale di cassa comunale... per l'anno 1905" 1905 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro. Registro, legatura in carta, cc. 17 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-17 "Giornale di cassa per l'anno 1906" 1906 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro. Registro, legatura in carta, cc. 20 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-18 "Giornale di cassa pro 1907..." 1907 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro. Registro, legatura in carta, cc. 20 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-19 "Giornale di cassa... per l'anno 1908" 1908 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro. Registro, legatura in carta, cc. 25 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-20 "Giornale di cassa pro 1909" 1909 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, riporto nel libro maestro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, riporto nel libro maestro.

116

Registro, legatura in carta, cc. 18 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-21 Giornale di cassa 1910 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro (due esemplari). Registro, legatura in carta, cc. 20 Note Due esemplari. Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-22 "Giornale di cassa pro 1911..." 1911 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro. Registro, legatura in carta, cc. 23 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-23 "Giornale di cassa del comune di Siror pro 1912" 1912 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro. Registro, legatura in carta, cc. 22 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-24 "Giornale di cassa 1913" 1913 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro. Registro, legatura in carta, cc. 22 Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-25 "Giornale di cassa pro 1914-15-16" 1914-1916 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro. Registro, legatura in carta, cc. 47

117

Num. un. progr 43

ACSr.1.2.15-26 "Giornale di cassa comunale..." 1916-1917 Giornale dell'entrata e dell'uscita. Il registro riporta: numero corrente, data, entrate, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro, numero corrente, data, uscite, numero del mandato, importo, rubrica del libro mastro. Registro, legatura in carta Num. un. progr 43

118 serie ACSr.1.2.16 Mastri della contabilità, 1883 - 1923

Contenuto La serie è costituita da registri su cui sono annotati i mandati di pagamento e le reversali di cassa, distinti secondo i diversi capitoli di entrata e di uscita del bilancio di previsione. Nei libri mastri venivano registrate le entrate ed uscite, non in ordine cronologico e numerico come nei giornali di cassa, ma secondo le rubriche e i titoli di appartenenza. Per quanto riguarda le spese dell'uscita i titoli principali erano: salari e mercedi, diete e spese di viaggio, spese di cancelleria, spese di culto, spese scolastiche, spese sanitarie, provvedimento per i poveri, polizia contro gli incendi e sicurezza pubblica, spese militari, spese per boschi comunali, imposte ed addizionali sul patrimonio comunale, manutenzione fabbricati, strade, ponti acquedotti, contributo a concorrenze stradali od idrauliche, interessi, pagamento di passivi, capitali attivi investiti, compera di stabili e costruzione di nuovi edifici, anticipazioni date, spese diverse, restanze passive degli anni antecedenti, denari altrui, totale. Per l'entrata invece: interessi, pigioni ed affitti, reddito dei boschi, altri proventi, entrate scolastiche, incasso capitali attivi, passivi assunti, ricavato vendita stabili, rifusione denari anticipati, tassa cani, appalti caccia e pane, entrate diverse, restanze attive in anni antecedenti, addizionali comunali e tasse, denari altrui, totale. La serie, incompleta, conserva i libri mastri dal 1883 al 1923.

ACSr.1.2.16-1 "Libro maestro" 1883-1899 Mastro dell'entrata e dell'uscita. Registro, legatura in mezza pelle, pp. 468 (bianche molte pp.) Segnature precedenti: 462 Num. un. progr 44

ACSr.1.2.16-2 "Libro maestro incominciato l'anno 1900" 1900-1909 (con annotazioni fino al 1910) Mastro dell'entrata e dell'uscita. Registro, legatura in mezza tela, pp. 313 (bianche molte pp.) Segnature precedenti: 463 Num. un. progr 45

ACSr.1.2.16-3 "Libro maestro dei conti comunali..." 1909-1922 Mastro dell'entrata e dell'uscita. Mancano le registrazioni delle entrate e delle uscite per l'anno 1917.(1) 119

Registro, legatura in mezza tela, pp. 255 (bianche molte pp.) Segnature precedenti: 464 Note (1) Per queste si veda registro seguente Num. un. progr 46

ACSr.1.2.16-4 "Registro uscite per l'anno 1917" 1917 Mastro delle uscita.

Registro, legatura in carta, cc. 8 Segnature precedenti: 464 Num. un. progr 47

ACSr.1.2.16-5 "...Entrate" 1919-1923 Libro mastro dell'entrata. Il registro riporta: numero corrente, data, nome e cognome, numero del libro maestro, interessi, pigioni ed affitti, reddito dei boschi, altri proventi, entrate scolastiche, incasso capitali attivi, passivi assunti, ricavato vendita stabili, rifusione denari anticipati, tassa cani, appalti caccia e pane, entrate diverse, restanze attive in anni antecedenti, addizionali comunali e tasse, denari altrui, totale. Registro, legatura in mezza tela, cc. 21 n.n. Num. un. progr 48

ACSr.1.2.16-6 "Uscita..." 1919-1923 Mastro delle uscite. Il registro riporta: numero corrente, numero del mandato, nome e cognome, salari e mercedi, diete e spese di viaggio, spese di cancelleria, spese di culto, spese scolastiche, spese sanitarie, provvedimento per i poveri, polizia contro gli incendi e sicurezza pubblica, spese militari, spese per boschi comunali, imposte ed addizionali sul patrimonio comunale, manutenzione fabbricati, strade, ponti acquedotti, contributo a concorrenze stradali od idrauliche, interessi, pagamento di passivi, capitali attivi investiti, compera di stabili e costruzione di nuovi edifici, anticipazioni date, spese diverse, restanze passive degli anni antecedenti, denari altrui, totale. Registro, legatura in mezza tela, cc. 30 n.n. Num. un. progr 49

ACSr.1.2.16-7 "Mastro..." 1922-1923 Mastro dell'entrata e dell'uscita. Registro, legatura in mezza tela, cc. 81 n.n. (bianche molte cc.) Segnature precedenti: 467 Num. un. progr 50 120

Ente Fondo poveri del comune di Siror [1898 settembre 30 - 1923 ottobre 20]

Archivi prodotti Subfondo Fondo poveri del comune di Siror

Storia Da una minuta conservata nell'archivio della congregazione di carità (1) di data 4 luglio 1923 si legge: "In questo comune esiste una sola istituzione di beneficenza: il Fondo poveri. Non è dato sapere a quale epoca risalga la sua fondazione, mancando a riguardo ogni documento fondazionale....". Il primo documento attestante l'attività del Fondo poveri del comune di Siror risale al 30 settembre 1898 quando il preside del Fondo poveri di Siror dichiara di aver ricevuto dal capo comune una somma da devolvere al Fondo poveri stesso. L'ultima attestazione presente in archivio risale al 13 maggio 1922, anche se si suppone che il fondo sia esistito fino alla nascita della Congregazione, avvenuta nel 1923. L'attività assistenziale era svolta in Siror dal Fondo poveri, che confluirà poi nella stessa Congregazione solo nel 1923 a seguito della delibera del consiglio comunale di data 20 ottobre 1923; il Fondo poveri cederà il proprio patrimonio alla Congregazione di carità di Siror.

Condizione giuridica Gestione speciale del comune. I cosiddetti 'fondi poveri', ovvero i patrimoni a disposizione delle opere di carità a favore degli indigenti (fondazioni, legati pii, donazioni) erano solitamente amministrati dai parroci, da enti religiosi o dai maggiorenti locali, fino alla promulgazione della Legge 3 dicembre 1893 n. 105 BLI, in base alla quale ai comuni venne assegnato l'obbligo di provvedere al mantenimento degli propri indigenti, nonché di amministrare la sostanza del Fondo poveri in gestione separata da quella del Comune. La stessa legge prescriveva anche il diritto dei domiciliati poveri di essere assistiti dal rispettivo comune di appartenenza. Ulteriori disposizioni furono emanate con la Legge 18 gennaio 1882 n. 2, nella quale si davano disposizioni per l'amministrazione delle entrate per gestire gli affari relativi ai poveri. La Circolare della Giunta provinciale del Tirolo dell'11 maggio 1912 n. 317/VII.9, indirizzata a tutti i comuni del Tirolo ed avente come oggetto 'Poveri', prescriveva - a partire dal 1° luglio 1912 - l'introduzione di un apposito 'Registro dei poveri', da redigere in due esemplari, in cui inscrivere 'tutti i poveri che godono di un sussidio'.

Funzioni, occupazioni e attività I fondi poveri istituiti presso i comuni avevano come scopo primario l'assistenza delle persone indigenti o incapaci di provvedere a se stesse che avessero il 'diritto d'incolato' nel territorio municipale. Il comune era inoltre tenuto a prestare soccorso, in caso di urgenza, anche a persone forestiere, con la possibilità tuttavia di rivalersi sul comune di pertinenza dell'assistito e sullo stesso assistito per il recupero delle spese sostenute. 121

Il Fondo poveri di Siror "si prefigge lo scopo di sovvenzionare i poveri pertinenti di questo comune e cioè coloro che sono sprovvisti di qualsiasi mezzo di fortuna e di altri mezzi finanazari e che senza un adeguato sussidio sarebbero messi nell'impossibilità di campare". (1)

Struttura amministrativa I fondi per i poveri venivano amministrati insieme dalle locali autorità ecclesiastiche (in genere il parroco) e civili (il capocomune o sindaco), con mansioni diverse: la gestione diretta delle somme e degli assegni da elargire al bisognoso assistito spettava al parroco (che doveva annotare giornalmente le somme sul giornale delle entrate e delle uscite), mentre l'amministrazione vera e propria, fino alla presentazione dei conti alle autorità politiche distrettuali per i dovuti controlli, spettava al capocomune. Le principali fonti da cui ricavare fondi da destinare all'assistenza ai poveri e ai bisognosi erano le seguenti: elargizioni spontanee, lasciti testamentari e legati pii; elemosine raccolte nelle chiese; somme fisse raccolte con sottoscrizioni; collette raccolte tra i parrocchiani; multe; tasse sugli spettacoli pubblici; terze parti delle eredità di ecclesiastici morti senza testamento espresso; interessi di capitali costituenti il capitale delle fondazioni; percentuali destinate ai poveri sugli incanti. L'amministrazione dei fondi per i poveri era del tutto gratuita e non erano ammesse giacenze attive rimaste non spese per lungo tempo; ogni controllo relativo alla gestione era demandato alle autorità politiche distrettuali.

Il Fondo poveri era amministrato dal curato e successivamente da un preside (il sindaco pro tempore).

Contesto generale La sorveglianza e il controllo sui fondi destinati ai poveri del comune spettava alle autorità politiche distrettuali e poi all'autorità politica provinciale. In caso di controversia tra amministrazione comunale e istituti parrocchiali per la gestione di una fondazione decidevano i Giudizi.

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ACSr, "Fondo poveri del comune di Siror".

Bibliografia BOLOGNESI I. (a cura di), Inventario dell'archivio storico del comune di , 1522-1962 e degli archivi aggregati, 1886-1993, Trento, 2005, pp. 27-28

Note (1) ACSr., A1. "Congregazione di carità di Siror", serie "Carteggio e atti", n.1.

122 subsubfondo ACSr.1.3 Fondo poveri del comune di Siror, 1898 - 1922 (con docc. fino al 1928)

Soggetti produttori Fondo poveri del comune di Siror, [1898 settembre 30 - 1923 ottobre 20]

Contenuto Si conservano alcuni bilanci di previsione, il carteggio e gli atti e un giornale cassa.

Documentazione collegata vedi anche Carteggio e atti degli affari comunali

Modalità di acquisizione e versamento Il fondo poveri del comune di Siror è subsubfondo dell'archivio del comune di periodo austriaco, in quanto il comune amministrava direttamente l’ente, pur tenendo la contabilità separata. Dato lo stretto legame col comune, la documentazione è stata conservata nell'archivio comunale.

Criteri di ordinamento e inventariazione La documentazione del fondo era conservata nelle buste annuali del comune, in fascicoli separati con intitolazioni originali "Fondo poveri". Alcuni bilanci di previsione si trovavano frammisti alla documentazione della Congregazione di Carità assieme anche al giornale cassa. In questa situazione si è ritenuto di riunire i documenti in un fondo riconducibile al medesimo soggetto produttore.

123 serie ACSr.1.3.1 Carteggio e atti, 1898 - 1922

Contenuto La serie conserva il carteggio inviato soprattutto dal capo comune di Siror al preside del Fondo poveri; non è completa dal momento che manca il carteggio degli anni 1904-1916 e 1920. La documentazione è stata organizzata in fascicoli annuali.

Criteri di ordinamento e inventariazione La documentazione non presentando alcuna indicazione di protocollo è stata ordinata cronologicamente e organizzata in fascicoli annuali.

ACSr.1.3.1-1 Carteggio e atti 1898-1922 Si segnala all'anno 1920: "Registro delle multe passate al fondo poveri", 1920-1924. Mancano le annate dal 1904 al 1916. Busta Num. un. progr 51

124 serie ACSr.1.3.2 Bilanci preventivi e rendiconti, 1915 - 1917

Contenuto La serie conserva i bilanci preventivi e i conti consuntivi compilati dal sindaco del comune di Siror per il Fondo poveri; le due tipologie documentarie sono riunite nella stessa serie secondo l'uso ricorrente in epoca austriaca. La gestione contabile, pur essendo separata dal quella comunale, era gestita dal comune direttamente. La data indicata nella descrizione delle singole unità è quella dell'esercizio finanziario di riferimento. Sono stati conservati due esemplari nel caso in cui vi fossero delle varianti.

ACSr.1.3.2-1 "Conto poveri del comune di Siror... compilato dal sindaco... per l'anno 1915" 1915 Due esemplari. Registro Num. un. progr 51

ACSr.1.3.2-2 "Bilancio preventivo del fondo poveri pro 1916" 1916 Registro, legatura in carta Num. un. progr 51

ACSr.1.3.2-3 "Conto poveri del comune di Siror... compilato dal sindaco... per l'anno 1916" 1916 Registro, legatura in carta Num. un. progr 51

ACSr.1.3.2-4 "Bilancio preventivo del fondo poveri pro 1917" 1917 Due esemplari. Registro Num. un. progr 51

125 serie ACSr.1.3.3 Giornali di cassa, 1910-1928

Contenuto La serie conserva un unico giornale cassa con le registrazioni relative al Fondo poveri e alla Congregazione di carità poi. Il registro riporta: l'articolo del giornale, la data, la causale dell'entrata e dell'uscita e il relativo importo.

ACSr.1.3.3-1 "Giornale cassa per il Fondo poveri" 1910-1928 Sono annotate le registrazioni giornaliere in entrata e in uscita del Fondo poveri e, dal 1923, della Congregazione di Carità di Siror, tenute dal cassiere comunale Giovanbattista Fontana. Num. un. progr 51

126 subfondo ACSr.1.4 Carteggio ed atti degli affari della comunità e del comune, 1577 - 1923

Contenuto Il subfondo conserva tutto il carteggio e gli atti della comunità e del comune fino agli anni 1923 e i relativi repertori.

Per il periodo: - dal 1577 al 1849: il carteggio e gli atti della comunità e parte del carteggio di periodo austriaco (fino al 1849) riordinate a posteriori nel 1849 e corredato di un repertorio. Il materiale documentario venne accorpato in fascicoli contrassegnati da numeri romani corrispondenti a materie. Ogni fascicolo comprendeva un numero di atti e talvolta, ma raramente, di fascicolo (sottofascicoli) numerati con cifre arabe. Sugli atti viene riportato il numero arabo del documento seguito dall'argomento del fascicolo e dal numero romano del fascicolo (ad es. n. 5, Arti e mestieri, fasc. I); - dal 1849 al 1872: la documentazione è organizzata in fascicoli triennali (indicati con numeri romani) a loro volta suddivisi in sottofascicoli per materia (numeri arabi); - dal 1873 al 1877 la documentazione è riordinata per numero di protocollo; - dal 1878 al 1892 la documentazione è organizzata in fascicoli per argomento, ai quali è attribuita una numerazione progressiva in numeri arabi; - dal 1893 al 1906: la documentazione è organizzata in fascicoli per materia; - dal 1907 al 1918: la documentazione è organizzata secondo un titolario; - dal 1919 al 1923: la documentazione è organizzata secondo un titolario assai irregolare, sia per numero dei titoli che per argomento.

Si rimanda all'introduzione della serie.

Storia archivistica Il lavoro effettuato sulla documentazione nel 1849, interessò quasi la generalità dell'archivio esistente all'epoca. Vennero separati i registri dalle carte. Infatti alla c. 1 del repertorio compare l'elenco dei registri comprendente anche materiali non strettamente archivistici quali leggi e decreti. Seguono poi le registrazioni dedicate alle carte. In fase di riordino si sono ricostruiti l'ordinamento delle carte, perduto per interventi successivi.

Documentazione collegata vedi anche Comune di Siror (ordinamento austriaco) Preventivi, conti consuntivi, ordini di incasso e mandati di pagamento Comunità di Siror

Criteri di ordinamento e inventariazione In fase di riordino si è creata un'unica serie del carteggio ed atti e dei relativi repertori.

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Infatti il repertorio dal 1849 al 1879 viene definito nel titolo come "secondo", ad intendere come la cancelleria comunale sentisse una continuità fra il registro, relativo al riordino dell'archivio, compilato nel 1849 e quello successivo. Le carte dunque sono state riordinate secondo i relativi repertori. Successivamente la documentazione e stata ordinata secondo i diversi sistemi di ordinamento applicati negli anni.

Bibliografia SEGALLA F., Riordinamento degli uffici comunali, 2. ed., Treviso, 1907

128 serie ACSr.1.4.1 Repertori degli atti, 1849 - 1879

Contenuto La serie conserva due repertori degli atti: - un repertorio venne compilato come strumento di corredo al lavoro di riorganizzazione, di tutto l'archivio, avvenuto nel 1848-1849: - l'altro, coevo alla documentazione, ricopre l'arco cronologico dal 1849 al 1879.

ACSr.1.4.1-1 "Repertorio d'archivio comunale di Siror formato l'anno 1849" 1849 Il registro a rubrica alfabetica riporta: numero corrente, anno, mese, giorno, cognome e nome dell'esibente, contenuto del pezzo registrato, registrato al fascicolo. I fascicoli sono contrassegnati da numeri romani e precisamente: - fascicolo I. Arti, assicurazione agraria - fascicolo II. Boschi vendite - fascicolo III. Convenzioni e compre - fascicolo IV. Divisioni di alpi - fascicolo V. Ecclesiastico - fascicolo VI, Forestale - fascicolo VII. Fabbriche, contratti di costruzioni - fascicolo X. Locazioni e conduzioni - fascicolo XI. Leggi ed ordinanze sovrane - fascicolo XII. Militare - fascicolo XIII. Misurazioni, mappe - fascicolo XIV. Poveri - fascicolo XV. Polizia - fascicolo XVI. Procure - fascicolo XVII. Sanità - fascicolo XVIII. Strade - fascicolo XIX. Sentenze - fascicolo XX. Scuole - fascicolo XXI. Steore - fascicolo XXII. Livelli e feudi - fascicolo XXV. Tasse, impieghi - fascicolo XXVI. Conti comunale e preventivi e consuntivi - senza numero di fascicolo. Capitali attivi. Per ogni fascicolo gli atti sono registrati con un numero corrente in ordine non strettamente cronologico.

Alla c. 1v.: "Elenco de' libri esistenti in archivio comunale". Registro a rubrica, legatura in mezza pelle, cc. 42 n.n. 129

Num. un. progr 52

ACSr.1.4.1-2 "Repertorio secondo degli atti politici ed amministrativi del comune di Siror dal 1849 fino al 1879" 1849-1879 Il registro a rubrica alfabetica mostra come, nel corso degli anni a cui fa riferimento, siano stati impiegati diversi criteri di organizzazione per il carteggio e atti degli affari comunali. Anche le informazioni registrate a repertorio si differenziano a seconda del sistema utilizzato nel seguente modo: - 1849-1872. Il registro riporta: anno, oggetto del documento, numero del fascicolo (numero romano), numero del sottofascicolo (numero arabo); - 1873-1877. Il registro riporta: anno, oggetto del documento, numero di protocollo; - 1878-1879. Il registro riporta: anno, oggetto del documento, numero di protocollo, numero del fascicolo (numero arabo). Registro, legatura in mezza pelle, cc. 335 (numerazione originale imprecisa) Segnature precedenti: 450 Num. un. progr 53

130 serie ACSr.1.4.4 Carteggio e atti degli affari comunali, 1577 - 1923

Contenuto La serie conserva il carteggio e gli atti degli affari comunali organizzato per annata prodotti negli anni 1577 fino al 1923, comprendenti quindi sia i materiali dal periodo comunitario fino alla cesura dell'archivio postunitario.

Alla documentazione del comune di Siror furono applicati, nel corso degli anni, diversi sistemi di classificazione che qui di seguito vengono riportati:

- fino al 1849: la parte più antica del carteggio, conservata nella presente serie, ha subito un riordino a posteriori nel 1849, da cui sono rimasti esclusi pochi atti che sono attualmente conservati nelle serie del carteggio e atti del periodo comunitario e parte nella serie del carteggio e atti del periodo austriaco. Nel 1849 il materiale documentario venne accorpato in fascicoli contrassegnati da numeri romani corrispondenti ad argomenti. Ogni fascicolo comprende un numero di atti e talvolta, ma raramente, di fascicolo (sottofascicoli) numerati con cifre arabe. Sugli atti viene riportato il numero arabo seguito dall'argomento del fascicolo e dal numero romano del fascicolo (ad es. n. 5, Arti e mestieri fasc. I). La riorganizzazione del 1849 produsse un repertorio alfabetico per un più agevole reperimento degli atti. In fase di riordino non tutta la documentazione è stata rinvenuta; nella descrizione delle singole unità sono stati indicati i documenti mancanti.

- Anni 1849-1879: per questo arco cronologico esiste un repertorio coevo, redatto con tre diversi criteri (in merito si rimanda alla relativa descrizione nella serie "Repertori..." del presente inventario). In sede di riordino si è ricostruito l'ordinamento originale seguendo per l'appunto i tre criteri repertoriali.

- carteggio ed atti degli anni 1849-1872: il materiale documentario prodotto in questi anni ha subito l'intervento di riorganizzazione nel 1987, che in sede del riordino di cui è frutto il presente inventario è stato ricondotto all'ordinamento originale ricostruendo il repertorio. La documentazione si presenta suddivisa in fascicoli triennali contraddistinti da numeri romani (I-VIII): 1849-1851: fascicolo I 1852-1854: fascicolo II 1855-1857: fascicolo III 1858-1860: fascicolo IV 1861-1863: fascicolo V 1864-1866: fascicolo VI 1867-1869: fascicolo VII 1870-1872: fascicolo VIII. I fascicoli, al loro interno, sono ulteriormente ripartiti in sottofascicoli per materia, contraddistinti da numeri arabi. Si evidenzia che, con il progredire degli anni, la quantità di sottofascicoli aumenta: infatti mentre il fascicolo I contiene 25

131 sottofascicoli, l'ultimo fascicolo ne conta 250. Nella descrizione delle singole unità sono stati indicati i sottofascicoli mancanti, rendendo il presente inventario complementare al repertorio per il reperimento degli atti. La sezione conserva anche alcuni esemplari dei sistemi preliminari e sommari dell'entrata e dell'uscita.

- carteggio ed atti degli anni 1873-1877: la documentazione è organizzata per numero di protocollo.

- carteggio ed atti degli anni 1878-1892: la documentazione è organizzata in fascicoli per materia, ai quali è attribuita una numerazione progressiva in numeri arabi. Si sottolinea che dal 1879 non è più possibile il riscontro con il repertorio, in quanto non se ne sono conservati o non sono stati formati dopo quest'epoca. La sezione conserva alcuni esemplari dei sistemi preliminari e sommari dell'entrata e dell'uscita.

- Per il periodo 1893-1906: la documentazione è organizzata in fascicoli per materia, secondo sistema di classificazione qui di seguito riportato, articolato in 33 fascicoli: Fascicolo 1. Scuole; fascicolo 2. Boschi; fascicolo 3. Poveri, sussidi, ospitali; fascicolo 4. Vagabondi e trasporti forzosi; fascicolo 5. Informazioni e fedine; fascicolo 6. Leva militare e carte di richiamo al servizio attivo; fascicolo 7. Bersaglieri; fascicolo 8. Steore e patenti; fascicolo 9. Circolari invito rappresentanza e sessioni; fascicolo 10. Intimazioni di atti, liste di comuni e altre autorità; fascicolo 11. Calmieri; fascicolo 12. Polizia sanitaria e strade; fascicolo 13. Rinnovazione passaporti e libri di lavoro; fascicolo 14. Prospetti statistici; fascicolo 15. Matrimoni, domande e permessi relativi; fascicolo 16. Poste e telegrafi, spese relative; fascicolo 17. Epizozie veterinarie; fascicolo 18. Leva in massa; fascicolo 19. Consorzio agrario; fascicolo 20. Fabbriche permessi; fascicolo 21. Fondo poveri e Congregazione di carità; fascicolo 22. Incendi e pompieri; fascicolo 23. Cassa ammalati e infortuni; fascicolo 24. Camera commercio; fascicolo 25. Emigrazione; fascicolo 26. Forestieri insinuazione; fascicolo 27. Malattie contagiose e misure;

132 fascicolo 28. Contravvenzioni all'ora di polizia; fascicolo 29. Tutele; fascicolo 30. Atti di decesso; fascicolo 31. Strada dello Schenner; fascicolo 32. (senza titolo, non identificato); fascicolo 33. Luce elettrica. Inoltre esiste altra documentazione relativa ad ulteriori materie, escluse dalla suddetta classificazione: questa è sempre organizzata in fascicoli per materia, che tuttavia non seguono uno schema fisso ma variano per intitolazione e numerazione. I fascicoli successivi al fascicolo 33 si presentano in quantità variabile nelle diverse annate e naturalmente presentano una numerazione originale progressiva da 34 in poi. La sezione spesso conserva i certificati di ispezione cadaverica.

- Per il periodo 1907-1918: la documentazione è organizzata secondo un titolario a nove voci contraddistinte da un numero romano, che corrisponde all'impianto del "Sistema Segalla", elaborato da Francesco Segalla agli inizi del XX secolo (1), fatta eccezione per la voce "Culto" che non compare singolarmente ma è spesso compresa nella voce "Istruzione" e la presenza nell'annata 1907 di una voce aggiuntiva "X. Statistica" . Si osserva che le voci III, VIII e IX spesso presentano un'ulteriore suddivisione in fascicoli per materia (di cui si riporta un elenco di massima), che variano nelle diverse annate, pertanto si è scelto di segnalare le varianti nella descrizione delle singole annate: I. Amministrazione; II. Beneficienza (poveri, sussidiati, visite mediche e medicinali, ospedale di Primiero, cassa ammalati, infortuni); III. Diverse (agricoltura e allevamento, boschi, malghe e alpeggio, aste, avvisi, assicurazioni, prestiti, matrimoni, pertinenze e passaporti, verifiche decessi, poveri, prognosi del tempo, tutele e curatele, ricerche ufficiose, affari giudiziari, impianto elettrico, miscellanea); IV. Elezioni; V. Istruzione; VI. Finanza; VII. Lavori; VIII. Milizia (attiragli e alloggi, leva militare, tassa militare, esercito, bersaglieri, carte di destinazione, prigionieri, ricerche, rimpatri, decreti); IX. Ordine pubblico (condanne, epizozie, emigrazione, fedine, polizia (campestre, sicurezza pubblica, ora di polizia, incendi e pompieri, grandine, strade e ponti, edilizia, infortuni, trasporti forzosi), sanitarie, questuanti e vagabondi, pensionati, sorveglianza sulle persone di servizio, decessi, calmiere, pubblica illuminazione, esercizi pubblici, industria, commercio).

- Per il periodo 1919-1923: la documentazione è organizzata secondo un titolario assai irregolare, sia per numero dei titoli che per argomento. Pertanto si è ritenuto opportuno riportare lo schema di titolario di riferimento all'interno di ogni singola annata. Si segnala inoltre che a partire dal 1920 gli atti presentano (prima in maniera saltuaria, poi via via più regolare) anche la classificazione, oltre all'abituale registrazione del numero di protocollo.

133

L'archivio conservava tre buste di carteggio miscellaneo, frutto dell'interruzione del lavoro sull'archivio effettuato nel 1897. Tale documentazione è stata ordinata e collocata nelle annate corrispondenti del carteggio ed essendo essa nella maggior parte dei casi priva delle indicazioni dei fascicoli, si sono stati creati ex-novo dei fascicoli senza numero (s.n.).

Storia archivistica Nel 1987 la documentazione della comunità e del comune di Siror, fino al 1872 ca., fu oggetto di un intervento di ordinamento per materia, nato da un'iniziativa locale. La documentazione fu divisa secondo le seguenti materie: amministrazione, lavori pubblici, agricoltura, imposte, locazioni, contabilità, licenze, catasto, militare, sanità, feudi, stato civile, monete, senza data, ordinate all'interno cronologicamente. Per ogni singolo atto era stato allegato un foglio con un breve regesto, gli estremi cronologici e la classificazione per materia (che si sono conservati in allegato ai documenti). Tale lavoro rimase comunque incompiuto, molti documenti furono lasciati in sospeso e raccolti in buste a parte. Questa operazione disfece i precedenti ordinamenti originari.

Documentazione collegata vedi anche Fondo poveri del comune di Siror Permessi di fabbrica

Bibliografia SEGALLA F., Riordinamento degli uffici comunali, 2. ed., Treviso, 1907

Note (1) E' nota la seconda edizione del "sistema" pubblicata dall'autore nel 1907 (cfr. Bibliografia).

ACSr.1.4.4-1 Carteggio ed atti: fascicoli I-III 1599-1849 Carteggio ed atti: - fascicolo I. Arti, assicurazione agraria: nn. 1-19, 1805-1848, (manca il n. 3); - fascicolo II. Boschi vendite: nn. 1-62, 1641-1849, (mancano i nn. 58-61) - fascicolo III. Convenzioni e compre: nn. 1-126, 1599-1848. Si segnala: al n. 5 convenzione per la determinazione dei confini di Scanaiol, 1611 giugno 8, pergamena; al n. 6 determinazione arbitrale dei confini del Doch tra le regole Mezzano, Transacqua e Siror, 1643 agosto 29, pergamena; al n. 24 sentenza arbitrale sulla controversia tra le regole di Transacqua e Siror per il pascolo sui prati indivisi di Guastaia, 1579 maggio 30, pergamena; al n. 75 vendita dell'alpe Tognazza, 1655 novembre 9-1655 novembre 11, pergamena, locazione di metà dell'alpe Tognazza, 1599 luglio 1, pergamena, locazione dell'alpe Tognazza , 1597 [febbraio] 20; pergamena; al n. 84 vendita e pagamento della montagna di Tognazza, 1655 novembre 27-1654 maggio 25, pergamena e atti; al n. 88 vendita di un terreno della regola di Siror, 1615 febbraio 15, pergamena. (mancano i nn. 7, 8, 13, 15, 32, 34, 36, 39, 43, 45, 47-50, 54, 56, 58, 64-66, 68-69, 72, 74, 76-77, 80-82, 85-87, 99, 106, 115, 123-125).

Busta Num. un. progr 54 134

ACSr.1.4.4-2 Carteggio ed atti: fascicoli IV, VI-VII 1657-1848 Carteggio ed atti: - fascicolo IV. Divisioni di alpi: nn. 3-20, 1576-1820 (mancano nn. 1, 2, 6, 7, 13, 15); - fascicolo VI. Forestale: nn. 1-78, 1650-1848; si segnala: n. 20 regolamento per i saltari della comunità, [sec. XVIII], (mancano nn. 3, 9, 11, 13, 28, 49); - fascicolo VII. Fabbriche contratti di costruzioni: nn. 2-21, 1799-1848, (mancano nn. 1, 4, 19). Num. un. progr 55

ACSr.1.4.4-3 Carteggio ed atti: fascicoli X-XII 1600-1849 Carteggio e atti: - fascicolo X. Locazioni e condizioni: nn. 1-74, 1600-1849 (mancano nn. 58, 70, 71); - fascicolo XI. Leggi e ordinanze: nn. 1-99, 1746-1848 (manca n. 48); - fascicolo XII. Militari: nn. 1-19, [1794]-1848 (mancano nn. 2-6) (1). Busta Note (1) I numeri dal 15 al 19 riportano erroneamente l'indicazione di fasc. XXX. Num. un. progr 56

ACSr.1.4.4-4 Carteggio ed atti: fascicoli XIII-XVIII 1577-1848 Carteggio ed atti: - fascicolo XIII. Misurazioni, mappe: nn. 1-7, 1773-1808 (manca n. 5); - fascicolo XIV. Poveri: nn. 1-46, 1577-1848 (mancano nn. 2, 7); - fascicolo XV. Polizia: nn. 1-48, 1791-1848; - fascicolo XVI. Procure: nn. 2-5, 1701-1802 (manca n. 1); - fascicolo XVII. Sanità: nn. 1-26, 1797-1848; - fascicolo XVIII. Strade: nn. 2-22, 1801-1848 (mancano nn. 1, 23). Busta Num. un. progr 57

ACSr.1.4.4-5 Carteggio ed atti: fascicoli XIX, XXI-XXII, XXV-XXVI 1577-1848 Carteggio ed atti: - fascicolo XIX. Sentenze: nn. 5-20, 1652-1846; si segnala: al n. 5 sentenza arbitrale tra le regole di Siror e di Tonadico per i confini di Guastaie, 1598, pergamena, (mancano nn. 1-4, 6, 9-14, 16, 18, 19); - fascicolo XXI. Steore: nn. 2-11, 1724-1848 (manca n. 1); - fascicolo XXII. Livelli e feudi: nn. 2-15, 1702-1848 (mancano nn. 1, 8); 135

- fascicolo XXV. Impieghi: nn. 1-13, 1776-1848; - fascicolo XXVI. Conti comunali: nn. 2-27, 1794-1848. Si segnala: al n. 3 liquidazione del conto comunale per l'anno 1796; al n. 4 "1798. Rendimento dei conti dell'onoranda comunità di Siror nell'anno 1798..."; al n. 5 "Liquidazione del conto comunale di Siror 1797"; al n. 6 conto preventivo per l'anno 1802; al n. 9 approvazione del conto per l'anno 1804 con relativi documenti giustificativi; al n. 10 approvazione del conto per l'anno 1806/1807 con relativi documenti giustificativi; al n. 11 resa di conto del cassiere per gli anni 1808/1810; al n. 12 resa di conto del cassiere per l'anno 1810; al n. 15 sistema preliminare per l'anno 1831/1832; al n. 20 sistema preliminare per l'anno 1843/1844, liquidazione del conto per l'anno 1843/1844, sistema preliminare per l'anno 1845/1846, "Quinternetto di scossa contenente qualunque entrata... dell'anno 1846/47", sistema preliminare per l'anno 1846/1847, "Quinternetto di scossa contenente qualunque entrata... dell'anno 1847/48", (mancano nn. 1, 17). Note (1) La pergamena, che riporta la segnatura fascicolo XIX n. 5, non corrisponde, per quanto riguarda la data, al documento indicato nel repertorio, mentre il contenuto è corretto. Num. un. progr 58

ACSr.1.4.4-6 Carteggio ed atti: fascicolo I 1849-1851 Nn. 1-12. Busta Num. un. progr 59

ACSr.1.4.4-7 Carteggio ed atti: fascicolo I 1849-1851 Nn. 13-25. Busta Num. un. progr 60

ACSr.1.4.4-8 Carteggio ed atti: fascicolo II 1852-1854 Nn. 1-15. Si segnala: al n.1 "A. Protocollo delle insinuazioni individuali dei comunisti di Siror in legnami o per gli usi interni dell'anno 1853", reg.; "Stato della popolazione per il comune di Siror dell'anno 1854", reg. Busta Num. un. progr 61

ACSr.1.4.4-9 Carteggio ed atti: fascicolo II 1852-1854 Nn. 16-29. Busta Num. un. progr 62

136

ACSr.1.4.4-10 Carteggio ed atti: fascicolo III 1855-1857 Nn. 1-25. Si segnala: al n. 1: "A. Protocollo delle insinuazioni individuali del comune di Siror in legnami per gli usi interni dell'anno 1855-56", reg.; al n. 2: "Protocollo delle insinuazioni individuali del comune di Siror in legnami per gli usi interni dell'anno 1855-56", reg.; al n. 16: "Lo stato del bestiame del comune di Siror per l'anno 1854-55", reg.; "Stato del bestiame pro anno 1855 per il comune di Siror", reg. Busta Num. un. progr 63

ACSr.1.4.4-11 Carteggio ed atti: fascicolo IV 1858-1860 Nn. 2-51 (mancano nn. 7, 17-18, 35, 38). Busta Num. un. progr 64

ACSr.1.4.4-12 Carteggio ed atti: fascicolo V 1861-1863 Nn. 1-69 (mancano nn. 2, 8, 34, 43, 46, 57, 60). Busta Num. un. progr 65

ACSr.1.4.4-13 Carteggio ed atti: fascicolo VI 1864-1866 Nn. 1-124 (mancano nn. 10, 23, 37, 39-40, 49, 54, 56, 63, 73-74, 77, 82, 121-122). Busta Num. un. progr 66

ACSr.1.4.4-14 Carteggio ed atti: fascicolo VII 1867-1869 Nn. 1-99 (mancano nn. 12, 46, 53, 77, 80, 87, 98). Busta Num. un. progr 67

ACSr.1.4.4-15 Carteggio ed atti: fascicolo VII 1867-1869 Nn. 100-149 (mancano nn. 113-115, 117-118, 125, 132, 136, 139, 142-145, 147).

137

Busta Num. un. progr 68

ACSr.1.4.4-16 Carteggio ed atti: fascicolo VIII 1870-1872 Nn. 1-95 (mancano nn. 3, 7, 11, 16, 26, 36, 42, 45, 59, 76). Busta Num. un. progr 69

ACSr.1.4.4-17 Carteggio ed atti: fascicolo VIII 1870-1872 Nn. 96-164 (mancano nn. 104-105, 112, 143, 156). Busta Num. un. progr 70

ACSr.1.4.4-18 Carteggio ed atti: fascicolo VIII 1870-1872 Nn. 165-250 (mancano nn. 184, 224-226). Busta Num. un. progr 71

ACSr.1.4.4-19 Carteggio ed atti 1873 Nn. prot. 1-416. (1) Busta Segnature precedenti: 265 Note (1) In questa come nelle seguenti annate in ordine di numero di protocollo, non si segnalano i numeri mancanti Num. un. progr 72

ACSr.1.4.4-20 Carteggio ed atti 1874 Nn. prot. 1-467. Busta Segnature precedenti: 266 Num. un. progr 73

ACSr.1.4.4-21

138

Carteggio ed atti 1875 Nn. prot. 1-490. Busta Segnature precedenti: 267 Num. un. progr 74

ACSr.1.4.4-22 Carteggio ed atti 1876 Nn. prot. 2-461. Busta Segnature precedenti: 268 Num. un. progr 75

ACSr.1.4.4-23 Carteggio ed atti 1877 Nn. prot. 2-418. Busta Segnature precedenti: 269 Num. un. progr 76

ACSr.1.4.4-24 Carteggio ed atti 1878 Fascicoli nn. 1-82; si segnala: "Mobilitazione dal 1874 al 1878. Fasc. XIII", 1874-1878. (1) Busta Segnature precedenti: 270 Note (1) In questa come nelle seguenti annate in ordine di fascicoli, non si segnalano i numeri mancanti Num. un. progr 77

ACSr.1.4.4-25 Carteggio ed atti 1879 Fascicoli nn. 2-84. Busta Segnature precedenti: 271 Num. un. progr 78

ACSr.1.4.4-26 Carteggio ed atti

139

1880 Fascicoli nn.1-100. Busta Segnature precedenti: 272 Num. un. progr 79

ACSr.1.4.4-27 Carteggio ed atti 1881 Fascicoli nn. 1-91. Busta Segnature precedenti: 273 Num. un. progr 80

ACSr.1.4.4-28 Carteggio ed atti 1882 Fascicoli nn. 1-101. Busta Segnature precedenti: 274 Num. un. progr 81

ACSr.1.4.4-29 Carteggio ed atti 1883 Fascicoli nn. 1-99. Busta Segnature precedenti: 275 Num. un. progr 82

ACSr.1.4.4-30 Carteggio ed atti 1884 Fascicoli nn. 1-90. Busta Segnature precedenti: 276 Num. un. progr 83

ACSr.1.4.4-31 Carteggio ed atti 1885 Fascicoli nn. 1-76. Busta

140

Segnature precedenti: 277 Num. un. progr 84

ACSr.1.4.4-32 Carteggio ed atti 1886 Fascicoli nn. 1-83. Busta Segnature precedenti: 278 Num. un. progr 85

ACSr.1.4.4-33 Carteggio ed atti 1887 Fascicoli nn. 1-84. Busta Segnature precedenti: 279 Num. un. progr 86

ACSr.1.4.4-34 Carteggio ed atti 1888 Fascicoli nn. 1-81. Si segnala: al n. 25: prospetti delle entrate, giornale cassa, conto consuntivo, bilancio preventivo, allegati, 1885-1888. Busta Segnature precedenti: 280 Num. un. progr 87

ACSr.1.4.4-35 Carteggio ed atti 1889 Fascicoli nn. 1-54. Busta Segnature precedenti: 281 Num. un. progr 88

ACSr.1.4.4-36 Carteggio ed atti 1890 Fascicoli nn. 1-53. Si segnala: al n.12: avvisi di convocazione alle sessioni della Rappresentanza comunale, 1887-1893. Busta Segnature precedenti: 282 Num. un. progr 89 141

ACSr.1.4.4-37 Carteggio ed atti 1891 Fascicoli nn. 1-56. Busta Segnature precedenti: 282 Num. un. progr 90

ACSr.1.4.4-38 Carteggio ed atti 1892 Fascicoli nn. 1-43. Si segnala: al n. 27: fascicolo relativo a situazioni di servizio, 1871-1892. Busta Num. un. progr 91

ACSr.1.4.4-39 Carteggio ed atti 1893 Fascicoli nn. 1-65. Dei fascicoli organizzati secondo il sistema di classificazione (dall'1 al 33, vedi introduzione alla serie) manca il n. 11. Si segnala: fascicolo 3. Poveri, sussidi, ospitali, 1890-1894; fascicolo senza numero relativo ai lavori da eseguirsi sul rivo Lazer, 1889-1893. Busta Segnature precedenti: 284 Num. un. progr 92

ACSr.1.4.4-40 Carteggio ed atti 1894 Fascicoli nn. 1-67. Dei fascicoli organizzati secondo il sistema di classificazione (dall'1 al 33, vedi introduzione alla serie) mancano i nn. 24, 28. Si segnala che il fascicolo 11 per la presente annata è relativo alla nomina della deputazione comunale. Busta Segnature precedenti: 284 Num. un. progr 93

ACSr.1.4.4-41 Carteggio ed atti 1895 Fascicoli nn. 1-70. Dei fascicoli organizzati secondo il sistema di classificazione (dall'1 al 33, vedi introduzione alla serie) mancano i nn. 11, 28, 31.

142

Si segnala: al fascicolo 2. Boschi: "Prospetto delle capre e pecore, per le quali venne domandato il permesso di pascolo... per l'anno 1895 nel comune di Siror...", 1895, reg. Busta Segnature precedenti: 285 Num. un. progr 94

ACSr.1.4.4-42 Carteggio ed atti 1896 Fascicoli nn. 1-86. Dei fascicoli organizzati secondo il sistema di classificazione (dall'1 al 33, vedi introduzione alla serie) mancano i nn. 11, 33. Si segnala: al fascicolo 2. Boschi: "Prospetto delle capre e pecore, per le quali venne domandato il permesso di pascolo... per l'anno 1896 nel comune di Siror...", 1896, reg.; "Prospetto delle capre e pecore, per le quali venne domandato il permesso di pascolo... per l'anno 1897 nel comune di Siror...", 1897, reg; "Prospetto delle località... destinate per il pascolo delle capre e delle pecore...", 1894- 1896, reg.; "Prospetto dei prodotti forestali de' quali venne chiesta l'assegnazione...", 1896, reg.; al fascicolo 16. Poste, telegrafi, spese relative: fascicolo relativo al collettore postale, 1896-1897. Busta Segnature precedenti: 286 Num. un. progr 95

ACSr.1.4.4-43 Carteggio ed atti 1897 Fascicoli nn. 1-70. Si segnala: al fascicolo 2. Boschi: "Prospetto delle capre e pecore, per le quali venne domandato il permesso di pascolo... per l'anno 1898 nel comune di Siror...", 1898, reg.; "Prospetto dei prodotti forestali de' quali venne chiesta l'assegnazione...",1898, reg.; "Prospetto delle località... destinate pel pascolo delle capre e delle pecore nel comune di Siror...", 1894-1897, reg. Busta Segnature precedenti: 287 Num. un. progr 96

ACSr.1.4.4-44 Carteggio ed atti 1898 Fascicoli nn. 1-74. Dei fascicoli organizzati secondo il sistema di classificazione (dall'1 al 33, vedi introduzione alla serie) mancano i nn. 11, 23. Si segnala: fascicolo 20. Fabbriche e lavori permessi: fascicolo relativo alla costruzione del castello per le campane della chiesa di Siror, 1896-1898. Busta Segnature precedenti: 287 Num. un. progr 97

ACSr.1.4.4-45 Carteggio ed atti

143

1899 Fascicoli nn. 1-74. Dei fascicoli organizzati secondo il sistema di classificazione (dall'1 al 33, vedi introduzione alla serie) manca il n. 11. Si segnala: al fascicolo 2. Boschi: "Prospetto dei tratti di bosco denudati nei boschi del comune di Fiera...", reg.; "Prospetto dei tratti di bosco denudati nei boschi del comune di Siror...", reg.; - n. 57: fascicolo relativo alle elezioni della Rappresentanza comunale, 1899-1903; - s.n.: liste elettorali pro 1899. Busta Segnature precedenti: 288 Num. un. progr 98

ACSr.1.4.4-46 Carteggio ed atti 1900 Fascicoli nn. 1-72. Dei fascicoli organizzati secondo il sistema di classificazione (dall'1 al 33, vedi introduzione alla serie) mancano i nn. 11, 22, 25, 28. Busta Segnature precedenti: 288 Num. un. progr 99

ACSr.1.4.4-47 Carteggio ed atti 1901 Fascicoli nn. 1-63. Dei fascicoli organizzati secondo il sistema di classificazione (dall'1 al 33, vedi introduzione alla serie) mancano i nn. 11, 26, 28. Si segnala: fascicolo 20. Fabbriche permessi: contiene prospetto occidentale e piante dei piani dell'Hotel V. Toffol, S. Martino di Castrozza. Busta Segnature precedenti: 289 Num. un. progr 100

ACSr.1.4.4-48 Carteggio ed atti 1902 Fascicoli nn. 1-68. Dei fascicoli organizzati secondo il sistema di classificazione (dall'1 al 33, vedi introduzione alla serie) mancano i nn. 13, 15, 18. Busta Segnature precedenti: 289 Num. un. progr 101

ACSr.1.4.4-49 Carteggio ed atti 1903 Fascicoli nn. 2-68. 144

Dei fascicoli organizzati secondo il sistema di classificazione (dall'1 al 33, vedi introduzione alla serie) mancano i nn. 1, 11, 24, 26, 31. Busta Segnature precedenti: 290 Num. un. progr 102

ACSr.1.4.4-50 Carteggio ed atti 1904 Fascicoli nn. 1-71. Dei fascicoli organizzati secondo il sistema di classificazione (dall'1 al 33, vedi introduzione alla serie) mancano i nn. 11, 26, 29, 31, 32. Busta Segnature precedenti: 290 Num. un. progr 103

ACSr.1.4.4-51 Carteggio ed atti 1905 Fascicoli nn. 1-77. Dei fascicoli organizzati secondo il sistema di classificazione (dall'1 al 33, vedi introduzione alla serie) mancano i nn. 11, 17, 28, 32. Busta Segnature precedenti: 291 Num. un. progr 104

ACSr.1.4.4-52 Carteggio ed atti 1906 Fascicoli nn. 1-82. Dei fascicoli organizzati secondo il sistema di classificazione (dall'1 al 33, vedi introduzione alla serie) mancano i nn. 11, 23, 24, 32. Si segnala: "Elezioni comunali 1906", 1905-1906. Busta Num. un. progr 105

ACSr.1.4.4-53 Carteggio ed atti 1907 Titoli I-X. (1) I titoli III, VIII e IX contengono le seguenti voci: in III. Diverse: agricoltura e allevamento bestie, aste, boschi, istituti di assicurazione, matrimoni, pertinenze e passaporti, poveri, prognosi del tempo, ricerche ufficiose; in VIII. Milizia, attiragli e alloggi, leva militare, tassa militare; in IX. Ordine pubblico: condanne, epizozie, emigrazione, fedine, polizia (campestre, sicurezza pubblica, incendi e pompieri, grandine, strade e ponti, edilizia, infortuni, trasporti forzosi), sanitarie, questuanti e vagabondi, decessi. Si segnala: in tit. VII. Lavori: "Vittore Toffol, atti relativi alla nuova fabbrica in S. Martino", 1907-1908; in tit. VIII. Milizia: "Attiragli e alloggi", 1906-1908. 145

Busta Segnature precedenti: 293 Note (1) In questa come nelle annate fino al 1918 viene applicato il sistema Segalla, per il quale si rimanda all'introduzione alla serie. Num. un. progr 106

ACSr.1.4.4-54 Carteggio ed atti 1908 Titoli I-VI, VIII-IX. I titoli III, VIII e IX, contengono le seguenti voci: III. Diverse: agricoltura, aste, avvisi e currenda, boschi, istituti di assicurazione, pertinenze, passaporti e matrimoni, poveri, prognosi del tempo, ricerche ufficiose); VIII. Milizia: esercito, leva in massa, attiragli e cavalli, bersaglieri, carte di destinazione, decreti; IX. Ordine pubblico: condanne, fedine, emigrazione, polizia (campestre, sicurezza pubblica, incendi e pompieri, grandine, strade e ponti, edilizia, infortuni, trasporti forzosi, questuanti e vagabondi, sanitaria e pellagra, epizozie e idrofobie, polizia sull'ora), decessi. Si segnala: in tit. I. Amministrazione: "Atti uscita 1908", 1901-1908. Busta Segnature precedenti: 294 Num. un. progr 107

ACSr.1.4.4-55 Carteggio ed atti 1909 Titoli I-VI, VIII-IX. I titoli III e VIII contengono le seguenti voci: III. Diverse: agricoltura, aste, avvisi e currenda, boschi, istituti di assicurazione, pertinenze, passaporti e matrimoni, poveri, prognosi del tempo, ricerche ufficiose; VIII. Milizia: esercito, leva in massa, attiragli e cavalli, bersaglieri. Busta Segnature precedenti: 294 Num. un. progr 108

ACSr.1.4.4-56 Carteggio ed atti 1910 Titoli I, III-IX. I titoli III, VIII e IX, contengono le seguenti voci: III. Diverse: agricoltura, aste e avvisi, boschi, assicurazioni, pertinenze, passaporti e matrimoni, poveri, prognosi del tempo, ricerche ufficiose; VIII. Milizia: esercito, leva in massa, attiragli e cavalli, bersaglieri; IX. Ordine pubblico: fedine, emigrazione e movimento forestiero, condanne, decessi, polizia (campestre e allevamento bestiame, sull'ora e sicurezza pubblica, incendi, grandine e innondazioni, misure e pesi, strade e ponti, edilizia, infortuni, trasporti forzosi, vagabondi e truffatori, sanitarie, epizozie, sorveglianza sulle persone di servizio). Si segnala in tit. III. Diverse: fascicolo relativo all'impianto elettrico, 1906-1910. Busta Segnature precedenti: 295

146

Num. un. progr 109

ACSr.1.4.4-57 Carteggio ed atti 1911 Titoli I-VI, VIII-IX. I titoli III e IX contengono le seguenti voci: III. Diverse: agricoltura, aste e avvisi, boschi, assicurazioni, pertinenze, passaporti e matrimoni, poveri, ricerche ufficiose; IX: Ordine pubblico: fedine, emigrazione, condanne, decessi, polizia (campestre e allevamento bestiame, polizia sulla sicurezza e sull'ora, polizia incendi, polizia sui danni della grandine, strade e ponti, edilizia, infortuni, trasporti forzosi, vagabondi e truffatori, sanitarie, pellagra acquedotti, epizozie, sorveglianza sulle persone di servizio). Si segnala: in tit. III. Diverse: registri di monta taurina, 1910-1911, regg.; in tit. VIII. Milizie: fascicolo relativo ai ruoli della leva in massa, con docc. del 1907; in tit. IX. Ordine pubblico: fascicolo relativo al salario dovuto al medico Carlo Guadagnini, 1910-1911. Busta Num. un. progr 110

ACSr.1.4.4-58 Carteggio ed atti 1912 Titoli I-VIII. In questa annata il titolo VII corrisponde a 'Ordine pubblico'. I titoli III e VII contengono le seguenti voci: III. Diverse: agricoltura, aste e avvisi, boschi, assicurazioni, pertinenze, passaporti e matrimoni, poveri, ricerche ufficiose; VII. Ordine pubblico: condanne, decessi, polizia (campestre e allevamento bestiame, polizia sulla sicurezza e sull'ora, polizia incendi, strade e ponti, edilizia, vagabondi e truffatori), emigrazione. Si segnala: in tit. III. Diverse: registro di monta taurina, 1912, reg. Busta Segnature precedenti: 297 Num. un. progr 111

ACSr.1.4.4-59 Carteggio ed atti 1913 Titoli [I-IX] Il titolo III contiene le seguenti voci: III. Diverse: agricoltura, aste e avvisi, boschi, assicurazioni, pertinenze, passaporti e matrimoni, poveri, ricerche ufficiose. Si segnala: in tit. [I.] Amministrazione: Bilancio preventivo dell'Impianto elettrico industriale di Primiero per l'anno 1914, reg.; in tit. [VI.] Finanza: libretto di conto corrente del comune di Siror, 1913-1921; in tit. [VII.] Lavori: fascicolo relativo alla costruzione di una nuova fabbrica a da parte di Vittore Toffol, 1904-1913. Busta Segnature precedenti: 298 Num. un. progr 112

ACSr.1.4.4-60 Carteggio ed atti 1914 147

Titoli [I-IV] Si segnala: in tit. [I.] Amministrazione: Bilancio preventivo dell'impianto elettrico industriale di Primiero per l'anno 1914, 1914, reg.; in tit. [III.] Diverse: "Cartella 'Diverse' 1914-1915 fino al 24/5/1915", 1914-1915.

Busta Segnature precedenti: 300 Num. un. progr 113

ACSr.1.4.4-61 Carteggio ed atti 1914 Titoli [V-IX] Si segnala: in tit. [VI.] Finanza: "Conto rassiche 1912", 1912-1914, fasc. Busta Segnature precedenti: 300 Num. un. progr 114

ACSr.1.4.4-62 Carteggio ed atti 1915 Titoli [I-III, V-VI, IX]. I titoli [II], [III] e [IX] contengono le seguenti voci: II. Poveri: beneficenza, sussidiati, visite mediche e medicinali, spedale Primiero, cassa ammalati, infortuni; III. Diverse:boschi, agricoltura, tutele-curatele, impianto elettrico, verifiche decesso, avvisi, miscellanea; IX. Ordine pubblico: pulizia sanitaria bestiame, dazi ed esercizi pubblici, igiene e salute pubblica, calmiere, pensionati. Si segnala: in tit. [II.] Poveri: "Spedale Primiero", 1915-1917. Busta Segnature precedenti: 301 Num. un. progr 115

ACSr.1.4.4-63 Carteggio ed atti 1916 Titoli [I-III, V-IX]. Il titolo [IX] contiene le seguenti voci: IX. Ordine pubblico: bestiame, pulizia sanitaria, alpeggio, monta taurina, calmiere, incendi, pompieri, pubblica illuminazione, esercizi pubblici, industria, commercio, igiene e salute pubblica. Si segnala: in tit. [I.] Amministrazione: "Amministrazione: preventivo, consuntivo 1916, conto poveri 1916", 1916-1917, che contiene: "Preventivo del comune di Siror... per l'anno 1916" con gli allegati alla parte attiva e passiva, "Conto consuntivo del comune di Siror... per l'anno 1916" (due esemplari), "...Bilancio preventivo del Fondo poveri pro 1916"; in tit. [II.] Poveri: "Spese ospitalizie 1916", 1915-1916; in tit. [III.] Diverse: "Profughi, internati, prigionieri", 1916; in tit. [IX.] Ordine pubblico: "Registro dei parti per il I e II semestre 1916", reg., 1916. Busta Segnature precedenti: 301 Num. un. progr 116

148

ACSr.1.4.4-64 Carteggio ed atti 1917 - Titoli [I-III, V-IX]. I titoli [II]-[III], [VIII], [IX] contengono le seguenti voci: [II.] Poveri: spedalità, sussidi medicinali, infortuni, cassa ammalati e diversi; [III.] Diverse:agricoltura, avvisi, boschi, malghe-alpeggio, affari giudiziari, prestiti, impianto elettrico, miscellanea; [IX.] Ordine pubblico: industria, pubblici esercizi, negozi, rivendite, calmiere, consumi, rifornimento viveri,pulizia sanitaria bestiame, allevamento bovini pompieri, incendi. - Fascicolo relativo all'identificazione, registrazione, tumulazione e inumazione delle salme dei militari; - fascicolo relativo ai sussidi alle famiglie dei richiamati nell'esercito austro-ungarico concessi dal Comando supremo del regio esercito, 1916-1917; - fascicolo relativo alle circolari e alle disposizioni emanate dal Comando supremo dell'esercito, segretariato generale riguardanti il diritto di caccia, gli animali, le monete, i prezzi, le malattie infettive, 1916-1917: si segnala: "Registro delle malattie infettive", 1916- 1917. Busta Segnature precedenti: 302 Num. un. progr 117

ACSr.1.4.4-65 Carteggio ed atti 1918 Gennaio-novembre: - tit. [I-IX]. - 'Sussidi'; - 'Approvvigionamento'; Si segnala: in tit. [1.] Amministrazione: fascicolo relativo alla rifusione di spese ospedalizie arretrate alla Cassa provinciale tirolese, 1913-1918; "Conguaglio della comunità scolastica di Siror... col fondo domestico provinciale e col fondo scolastico territoriale per l'anno 1915. I parte. (Emolumenti del personale insegnante.); "Conguaglio della comunità scolastica di Siror... col fondo domestico provinciale e col fondo scolastico territoriale per l'anno 1916. I parte. (Emolumenti del personale insegnante.); "Conguaglio della comunità scolastica di Siror... col fondo domestico provinciale e col fondo scolastico territoriale per l'anno 1917. I parte. (Emolumenti del personale insegnante.), saldati in data 19/08/1918; in tit. [VI.] Finanza: "Registro dei prestiti comunali assunti", reg., 1917-1918; in tit. [VIII.] Milizia: "Requisizioni", 1918-1921; in 'Approvvigionamento': registro per l'approvvigionamento di grano turco, frumento, segala e orzo delle famiglie di Siror, 1918; bilancio del magazzino distrettuale d'approvvigionamento del distretto politico di Primiero dal giorno di sua attivazione cioè 26 gennaio 1918 al 30 giugno 1918, 1918, reg.

Novembre-dicembre: - "Regime italico": fascicolo relativo alla corrispondenza comunale dopo la fine della guerra e l'arrivo delle truppe italiane. Nn. protocollo 1-92, 20 novembre 1918-31 dicembre 1918. Busta Segnature precedenti: 304 Num. un. progr 118

ACSr.1.4.4-66 Carteggio ed atti 1919 149

- "Amministrazione"; - "Diverse"; - "Finanza"; - "Approvigionamenti"; - "Agricoltura,bestie e boschi"; - "Sanitarie"; - "Epizozie atti"; - "Beneficenza"; - "Poveri". Busta Segnature precedenti: 305 Num. un. progr 119

ACSr.1.4.4-67 Carteggio ed atti 1919 - "Ordine pubblico", si segnala fascicolo relativo a passaporti per l'interno e per l'esterno, 1917-1919; - "Culto e istruzione"; - "Refezione scolastica"; - "Cassa ammalati, invalidi, pensioni"; -"Sussidi", si segnala: "Sussidi. Elenco richiamati", reg., con allegati i fogli di pagamento, 1917-1918; - 'Pertinenza e decessi'; - "Commercio e industria"; - "Impianto elettrico"; - "Edilizia"; - "Lavori pubblici", si segnala: "Anno 1919. Disegno, progetto, condizioni del lavoro di sistemazione del Rivo Civerton", capitolato d'asta, progetti e disegni, conto di liquidazioni dei lavori; - "Giudizio"; - "Affari militari"; - "Atti comunali copie"; - "Diritto di caccia"; - "Deliberazioni del sindaco e seduta". Busta Segnature precedenti: 305 Num. un. progr 120

ACSr.1.4.4-68 Carteggio ed atti 1920 - "I. Amministrazione"; si segnala: "Malghe", 1919-1922; - "II. Diverse"; - "III/1. Finanza"; - "III/2. Approvvigionamento"; si segnala fascicolo relativo ai trasporti merci del locale comitato di approvvigionamento, 1919-1920; - "IV. Agricoltura, bestiame, boschi, contratti malghe e legname", 1919-1920; - "V/a. Sanitarie personale"; 150

- "V/b. Sanitarie bestiame", si segnala fascicolo relativo al servizio veterinario consorziale, 1919-1920; - "VI. Beneficenza e poveri"; - "VII/I. Ordine pubblico"; - "VII/II. Passaporti e documenti di viaggio, emigrazione"; - "VIII Istruzione e culto"; - "IX. Elezioni comunali"; - "1919-20 Elezioni politiche IX", 1919-1920; - "X/a. Invalidi, vedove e orfani di guerra"; - "X/b. Cassa ammalati, pensioni, infortuni"; - "XI. Sussidi"; - "XII. Stato civile (a. pertinenza, b. matrimoni, c. nascite, d. decessi)"; - "XIII. Industria e commercio, impianto elettrico"; - "XIV. Edilizia e lavori"; - "XV/1. Giudizio"; - "XV/2. Milizia"; - "Ospitale S.Giuseppe e altri ospitali"; si segnala: fascicolo relativo all'amministrazione dell'ospedale di S. Giuseppe di Fiera di Primiero, che contiene tra l'altro resoconti della gestione amministrativa di anni precedenti, note sulla presenza degli ammalati e degli importi dovuti dai singoli comuni, 1915-1920. Busta Segnature precedenti: 306 Num. un. progr 121

ACSr.1.4.4-69 Carteggio ed atti 1921 - "I. Amministrazione"; - "Diverse"; si segnala fascicolo pluriennale relativo all'espropriazione per l'allargamento del cimitero comunale, 1919-1921; - "III. Finanza, tasse, bolli"; - "Approvvigionamento"; - "Agricoltura e bestiame e boschi"; - "Sanitarie, persone"; - "Sanitarie, bestiame"; - "Beneficenza e poveri-spedalità"; - "Ordine pubblico e polizia, pompieri"; - "Movimento operai e collocamento, emigrazione"; - "Istruzione e culto"; - "Elezioni politiche, liste giurati"; - "Risarcimenti di guerra". Busta Segnature precedenti: 307 Num. un. progr 122

ACSr.1.4.4-70 Carteggio ed atti 1921 151

- "Cassa ammalati e pensioni-infortuni"; - "Sussidi e pensioni militari" (con docc. dal 1919); - "Stato civile, a. pertinenza, b. matrimoni, c. nascite, d. decessi, e. cittadinanza"; si segnala: "Comune di Siror. Lista delle persone che a sensi dell'articolo 70 e 71 del trattato di S. Germano acquistano di pieno diritto la cittadinanza italiana" (redatto su modello di Lista degli elettori politici), [1921], reg.; - "Impianto elettrico, industria e commercio"; - "... Manutenzioni-concorrenza e lavori pubblici...": fascicolo relativo all'impianto elettrico di Paneveggio e alle strade della Cortella e di Cereda; - "Giudizio. Ricerche e fedine"; - "Affari militari"; - "Ospitale S. Giuseppe e altri ospitali"; - "Consorzio fra danneggiati"; - "1920/1921. Affittanza seghe della ditta Boso-Debertolis e Compagni" (con docc. dal 1920); - "... Vendita legname alla ditta Boso-Debertolis", 1919-1922; - "1921. Tariffa legname uso interno"; - "Siror. Censimento popolazione 1921": fascicolo relativo al censimento della popolazione dell'anno 1921 contenente corrispondenza relativa a statistiche e censimenti degli anni 1921-1924, istruzioni ministeriali per l'esecuzione del sesto censimento generale della popolazione del regno (L. 7 aprile 1921, n. 457 e regolamento approvato con R.D. 21 agosto 1921, n. 1173) e prospetti dei diversi modelli (mod. A- mod. I ), 1921-1924. Busta Segnature precedenti: 307 Num. un. progr 123

ACSr.1.4.4-71 Carteggio ed atti 1922 - "Amministrazione"; - "Diverse"; - "Finanza"; si segnala : "Debito corone 20.000 verso l'Austria-Ungheria", 1918-1922; - "Agricoltura, boschi, malghe"; - "Polizia sanitaria"; - "Epizozie, bestiame (censimento), mercati"; - "Beneficenza e poveri"; - "Ordine pubblico, movimento forestieri"; - "Movimento operai, collocamento, disoccupazione"; - "Emigrazione"; - "Istruzione e culto"; - "Elezioni amministrative", con docc. dal 1921; - "1921-1922. Revisione liste elettorali politiche", 1921-1922; - "Danni di guerra", si segnala: "Danni di guerra ex comune di Siror", 1922-1933"; - "Impianto elettrico, industria e commercio, alpinismo", si segnala: "Società impianto elettrico industriale Primiero. Bilancio e rendiconto esercizio 1921"; - "Giudizio, fedine-giurati"; - "Leva militare";

152

- "Spedalità-ricoverati, spedale S. Giuseppe-conto 1921", si segnala: "Revisione conto ospitale pro anno 1921", 1922; "...Conto del comune di Siror verso l'ospitale S. Giuseppe dell'anno 1921", 1922; - "Affittanza seghe alla cooperativa"; - "...Vendita legname da opera alla cooperativa di lavoro Primiero"; - "Cittadinanza"; - "...Assicurazione incendi e polizia incendi", 1921-1922; - "1920-1921-1922. Esercizio di caccia", 1920-1922; - "Porto d'armi"; - "Cancelleria, poste e telegrafi". Busta Segnature precedenti: 308 Num. un. progr 124

ACSr.1.4.4-72 Carteggio ed atti 1923 - "I. Amministrazione"; si segnala: fascicolo relativo al pagamento di legname requisito al comune dal Regio Esercito, 1917-1923; fascicolo relativo alla fornitura di legname da parte del Comune alla di calce al Masarè, 1921-1923; "Delibere consigliari e giuntali pubblicate all'albo", fascicolo di copie delle delibere e convocazioni delle sedute con ordine del giorno pubblicate all'albo comunale, 1923; - "II. Beneficenza"; - "III. Diverse"; - "IV. Pubblica sicurezza"; - "V. Finanza"; - "VI. Istruzione e culto"; si segnala: fascicolo relativo al concentramento delle scuole di Siror, Tonadico, Fiera e Transacqua, 1922- 1923; - "VII. Sanitarie"; - "VIII. Agricoltura, boschi, bestiame"; - "X. Decessi, pertinenza, stato civile"; - "XI. Affari riguardanti i danni di guerra"; - "XII. Infortuni pensioni cassa ammalati". Busta Segnature precedenti: 309 Num. un. progr 125

ACSr.1.4.4-73 Carteggio ed atti 1923 - "XIII. Leva"; - "XIV. Emigrazione"; - "XV. Industria commercio (Impianto elettrico)"; - "XVI. R. Pretura. Ricerche informazioni"; - "XVII. Strada Cereda", 1922-1923; - "XVIII. Cassa nazionale infortuni...", con docc. dal 1922; - "XIX. Disoccupazione"; 153

- XX. Elezioni (contiene: "Elezioni provinciali...", con docc. del 1924, "Revisione liste elettorali"); - "Sussidi militari"; - "Condotta veterinaria"; - "Gestione seghe comunali dal 1 agosto 1923"; - "Conti legname"; - "Legname a Lina Langes, Toffol Giovanni, Lotto Giovanna"; - "Pubblicazioni all'albo"; - "Vagabondi da non sussidiare", 1921-1923. Busta Segnature precedenti: 310 Num. un. progr 126

154 subfondo ACSr.1.5 Comune di Siror (ordinamento italiano), 1923-1927 (con docc. dal 1918 e fino al 1929)

Contenuto Il sottofondo conserva la documentazione prodotta dal Comune di Siror nel periodo compreso fra il 1923, quando fu estesa alle nuove province la legge e il regolamento provinciale e comunale italiano, e il 1927, anno in cui il comune fu aggregato a Primiero.

Criteri di ordinamento e inventariazione Il materiale presente è quello tipico degli enti comunali italiani ed è organizzato in 18 serie archivistiche, sulla base del titolario di classificazione dei documenti d'archivio di cui alla circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1° marzo 1897. Si conservano le deliberazioni del consiglio comunale, del podestà e del commissario prefettizio in originale e in copia, le deliberazioni della giunta municipale, gli Indici delle deliberazioni del consiglio comunale, del podestà e del commissario prefettizio, i protocolli degli esibiti, il carteggio ed atti, le serie di carattere contabile (bilanci, conti consuntivi, libri mastri, giornali degli ordinativi d'incasso e dei mandati di pagamento, allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo, reversali di cassa e mandati di pagamento) i registri di stato civile e le liste dei renitenti alla leva militare.

155 serie ACSr.1.5.1 Deliberazioni del consiglio comunale, del podestà e del commissario prefettizio (originali), 1924 - 1928

Contenuto In base al R.D. 4 febbraio 1915 n. 148 entrato in vigore in Trentino a seguito del R.D. 11 gennaio 1923 n. 9 ogni comune ha un consiglio comunale che elegge una giunta. Con R.D.L. 4 febbraio 1926, n. 237, in seguito all'estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del Regno, i consigli comunali e le giunte furono sciolti; ad essi subentra la figura del podestà. Il consiglio comunale è l'organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo.

La serie conserva, in un unico registro, i verbali delle deliberazioni del consiglio comunale, del podestà e del commissario prefettizio, in originale. I registri sono vidimati dall'Ufficio del registro di .

ACSr.1.5.1-1 Registro delle deliberazioni del consiglio comunale, del podestà e del commissario prefettizio 1924 gennaio 12-1928 gennaio 28 - Verbali delle delibere del consiglio comunale, 1924 gennaio 12-1926 maggio 2: 1924: nn. 1-118; 1925: nn. 119-193; 1926: nn. 120-231. - Verbali delle delibere del podestà, 1926 maggio 22-1927 agosto 24 (1): 1926: nn. 1-106; 1927: nn. 107-167. - Verbali delle delibere del commissario prefettizio, 1927 settembre 1-1928 gennaio 28: 1927: nn. 168-198; 1928: nn. 199-201. Registro, legatura in mezza tela, cc. 120 n.n. Num. un. progr 127

156 serie ACSr.1.5.2 Deliberazioni della giunta municipale (originali), 1922 maggio 24 - 1926 aprile 28

Contenuto In base al R.D. 4 febbraio 1915 n. 148, entrato in vigore in Trentino a seguito del R.D. 11 gennaio 1923 n. 9, ogni comune ha un consiglio comunale che elegge una giunta municipale. Con R.D.L. 4 febbraio 1926 n. 237, in seguito all'estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del Regno, i consigli comunali e le giunte municipali furono sciolti; ad essi subentra la figura del podestà. La giunta municipale compie tutti gli atti di amministrazione che non siano riservati dalla legge o dallo statuto al consiglio comunale.

La serie conserva le deliberazioni della deputazione comunale e della giunta municipale poi. I registri sono vidimati dall'Ufficio del registro di Borgo Valsugana.

ACSr.1.5.2-1 Protocollo delle sedute della deputazione e della giunta comunale 1922 maggio 24-1924 giugno 15 - Verbali delle sedute della deputazione comunale, 1922 maggio 24-1922 dicembre 26; - verbali delle deliberazioni della giunta comunale, 1923 aprile 24-1924 giugno 15. Registro, senza coperta, cc. 49 n.n. Num. un. progr 128

ACSr.1.5.2-2 "Registro deliberazioni giuntali 1924-1926" 1924 luglio 27-1926 aprile 28 1924: nn. 30-78; 1925: nn. 79-170; 1926: nn. 171-202. Registro, legatura in mezza tela, cc. 37 n.n. Num. un. progr 129

157 serie ACSr.1.5.3 Indici delle deliberazioni del consiglio comunale, del podestà e del commissario prefettizio, 1924 gennaio 12 - 1928 gennaio 28

Contenuto Gli indici delle deliberazioni, previsti dal Regolamento del 12 febbraio 1915 n. 297, all. 4, nn. 10-11, sono gli strumenti di ricerca delle deliberazioni. Vi si registrano il numero progressivo del verbale di deliberazione, la data della deliberazione, un breve sunto dell'oggetto, la data di pubblicazione, eventuali richiami in merito alle deliberazioni, i provvedimenti dell'autorità superiore (denominazione, data del provvedimento, numero, indicazione dell'approvazione o visto dell'autorità superiore), eventuali osservazioni.

La serie contiene un registro sul quale sono stati indicizzati i provvedimenti degli organi che si sono succeduti nell'amministrazione del comune; il consiglio comunale, il podestà e il commissario prefettizio.

ACSr.1.5.3-1 Indice delle deliberazioni del consiglio comunale, del podestà e del commissario prefettizio 1924 gennaio 12-1928 gennaio 28 Il registro dell'indice delle deliberazioni riporta: numero, data, sunto della deliberazione, data della pubblicazione, data dei reclami, data della trsmissione alla prefettura, data dell'approvazione Sottoprefettizia, data del ritorno all'ufficio municipale, archiviazione, annotazioni. Registro, legatura in carta, cc. 12 n.n. Num. un. progr 130

158 serie ACSr.1.5.4 Protocolli degli esibiti, 1923 - 1927 (1)

Contenuto Con l'estensione alle nuove provincie del regolamento provinciale e comunale italiano per la compilazione dei registri di protocollo venne applicata la circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1° marzo 1897. Secondo tale direttiva il registro di protocollo, annuale, doveva riportare il numero d'ordine di ogni documento, la sua data di spedizione e/o di ricevimento, il mittente, l'oggetto, la categoria e il fascicolo. Si tratta della raccolta cronologica dei protocolli usati per la registrazione quotidiana della corrispondenza in arrivo e in partenza.

La serie conserva i protocolli degli esibiti, fino alla soppressione del comune.

Note (1) La serie inizia con un protocollo del 1923 che è conservato nel subfondo "Comune di Siror (ordinamento austriaco), serie "Protocolli degli esibiti".

ACSr.1.5.4-1 "...Protocollo esibiti anno 1925 dal n. 1203 al n. 2210, 1926 dal n. 1 al n. 1247" 1925 luglio 10-1926 agosto 14 1925: nn. 1203- 2210 (con errori e salti di numerazione); 1926: nn. 1-1247 (con errori e salti di numerazione). Registro Segnature precedenti: 482 Num. un. progr 131

ACSr.1.5.4-2 "Protocollo 1926" 1926 [agosto 15]-1927 gennaio 3 Nn. 1248-2034. Registro Segnature precedenti: 483 Num. un. progr 132

ACSr.1.5.4-3 "Protocollo ex comune Siror anno 1927 ..." 1927 novembre 27-1927 dicembre 27 Nn. 2335-2476. Registro Num. un. progr 133 159 serie ACSr.1.5.5 Carteggio ed atti , 1924 - 1927

Contenuto In seguito al R.D. 11 gennaio 1923 n. 9 che estendeva al Trentino la legge e il regolamento comunale italiani, venne introdotto il titolario di classificazione degli atti d'archivio previsto dalla circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1° marzo 1897. La documentazione doveva essere classificata secondo le 15 categorie del titolario, con all'interno le ripartizioni in classi e fascicoli: I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia e culto; VIII. Leva e truppa; IX. Educazione nazionale; X. Lavori pubblici - poste - telegrafi - telefoni; XI. Agricoltura, industria, commercio; XII. Stato civile - anagrafe - censimento - statistica; XIII. Esteri; XIV. Pubblica sicurezza; XV. Oggetti diversi.

Il comune di Siror applicò il titolario a partire dal 1926, per gli anni antecedenti la documentazione era organizzata secondo un titolario assai irregolare, sia per numero dei titoli che per materia, già in uso dal 1916. Pertanto si è ritenuto opportuno riportare lo schema di titolario di riferimento all'interno di ogni singola annata. Nella descrizione sono stati segnalati i fascicoli pluriennali.

ACSr.1.5.5-1 Carteggio ed atti 1924 - "I.A Amministrazione"; si segnala: "Deliberazioni": copie delle deliberazioni; "Ditta Longo appropriazione legname", 1922-1924; "Indennità segretario Longo Giacomo", 1923-1924; "...Causa eredi Cemin di Siror, 1924-1928...", 1924-1928; - "I.B Legnami"; - "II. Beneficenza A"; - "II. Beneficenza B", vuota; - "III. Miscellanea"; si segnala: "Avvisi aste pubblicati", "Avvisi pubblicati all'albo", "Gestione del magazzino dell'approvvigionamento" (con docc. del 1922); - "IV. Sicurezza pubblica, esercizi pubblici". Busta Num. un. progr 134

ACSr.1.5.5-2 Carteggio ed atti 1924 - "V. Finanze, tasse"; si segnala: prospetti relativi a tasse diverse, 1920-1923; "Tassa esercizio e rivendita 1924", 1924-1925; "Tassa bestiame 1925...", 1924-1925 - "VI. Scuola, culto"; - VII. Sanitarie (con docc. del 1925);

160

- VIII. Edilizia (lavori pubblici, permessi costruzione, strade comunali, strade di concorrenza); si segnala: "1924. Lavoro Rio Civerton"; - IX. Acque, agricoltura, boschi, pascoli, malghe.

Busta Num. un. progr 135

ACSr.1.5.5-3 Carteggio ed atti 1924 - X. Stato civile, movimento popolazione, anagrafe; si segnala: richiesta di passaporto della famiglia B., 1920-1924; - XI. Risarcimento danni guerra; - XII. Cassa ammalati, disoccupazione, sussidi militari, infortuni, pensioni, con docc. del 1923; - XIII. Leva, truppa, alloggi militari; - XIV. Emigrazione, passaporti; - XV. Industria, commercio, impianto elettrico, installazione elettriche; - XVI. Regia Pretura, decessi, giurati, cure, tutele (con docc. del 1923); - XVII. Elezioni politiche, amministrative, revisioni liste.

Busta Num. un. progr 136

ACSr.1.5.5-4 Carteggio ed atti 1925 - "Titolo I. Amministrazione"; si segnala: copie delle deliberazioni della giunta; copie delle deliberazioni del consiglio, 1924-1925; "Condotta legname uso interno...", 1924-1925; "S. Martino di Castrozza vendita suolo della Barca alla Società impianto elettrico", 1923-1925; "Locazione malghe: Crel, Tognazza", 1924-1927; "...taglio Bedolè", 1924-1925. - "Titolo II. Beneficenza, poveri, sussidi"; si segnala: "Priorato trasformazione": trasformazione del priorato di S.Martino di Castrozza, 1924-1926; fascicolo relativo a Z.A., 1922-1925; - [Titolo III.] "Miscellanea"; - "Titolo IV. Pubblica sicurezza". Busta Num. un. progr 137

ACSr.1.5.5-5 Carteggio ed atti 1925 - [Titolo V.] "Imposte, finanze"; si segnala: tariffa daziaria, 1924-1925, "Cat. 5. Spese elettriche. 1924-1925", 1924-1925; "Usi civici": liquidazione degli usi civici, 1925-1930; - "Titolo VI. Istruzione, culto"; - "Titolo VII. Igiene, sanità"; - "Titolo VIII. Lavori pubblici"; si segnala: "Lavoro ricostruzione Piana" relativo ai lavori di sistemazione della strada comunale Piana", 1924-1926; "Costruzione abbeveratoio e lavatoio-Civerza...", 1924-1925; "Lavoro presa d'acqua per le seghe comunali",

161

1924-1925; "Lavoro ponte Traualta"; "Strada Cereda, consuntivo 1924-1925", 1924-1925; "Lavori sulla strada Valmesta - S. Martino danni al bosco", relativo ai lavori di ricostruzione di un muro e di un tratto di strada franata in località Valmesta al km 71,800 della strada di prima classe n. 19 (Grappa-Rolle),1925-1926; - "Titolo IX. Malghe e boschi" (con docc. del 1926). Busta Segnature precedenti: 303 Num. un. progr 138

ACSr.1.5.5-6 Carteggio ed atti 1925 - Titolo X. Stato civile"; - "Titolo XI. Danni guerra" (con doc. del 1921); - [Titolo XII.] "Pensioni, assicurazioni"; si segnala: fascicolo relativo alla pensione di guerra di Partel Tommaso, 1921-1925; - "Titolo XIII.] Leva"; - "Titolo XIV. Emigrazione"; - "Titolo XV. Industria, commercio, impianto elettrico"; - "Vertenze S. G.", 1914-1925. Busta Segnature precedenti: 303 Num. un. progr 139

ACSr.1.5.5-7 Carteggio ed atti 1926 Categorie I-IV. In cat. I: fascicolo relativo al segretario comunale del consorzio Tonadico-Siror, 1924-1926; "Organico, impiegati e salariati comunali" 1920-1927 (con doc. del 1909); In cat. II: fascicolo relativo alle spedalità di G. D., 1923-1926; "Elenco dei poveri dimoranti del comune ammessi all'assistenza medico chirurgica e ostetrica..., reg.; "Ospitale S.Giuseppe consuntivi...": conti consuntivi dell'ospedale di S.Giuseppe degli anni 1922-1926. Busta Num. un. progr 140

ACSr.1.5.5-8 Carteggio ed atti 1926 Categorie V-IX. In cat. V: vendita di un immobile da parte dei fratelli A. e D. Cemin al comune di Siror, 1924-1926 (con doc, del 1884); "Legname e contributi...", 1925-1926; elenchi delle ritenute sulle mercedi corrisposte dal comune agli operai degli anni 1924-1926; "Tasse esercizi e rivendite...", 1925-1926.

Busta

162

Segnature precedenti: 314 Num. un. progr 141

ACSr.1.5.5-9 Carteggio ed atti 1926 Categoria X. In cat. X: "Lavoro strada Piana... 1926", 1926-1927; "... Cat. 10 Siror. Acquedotto... Atti preliminari...": fascicolo relativo all'acquedotto di Siror: atti preliminari, progetti e carteggio, 1910-1926 (con docc. del 1927); costruzione dei bagni pubblici a S. Martino di Castrozza: progetto, preventivo, offerta materiale e carteggio, 1926-1929. Busta Num. un. progr 142

ACSr.1.5.5-10 Carteggio ed atti 1926 Categorie XI-XV, "Danni di guerra ai privati". in cat. XI: "Stato degli utenti pesi e misure soggetti alla verificazione...", reg.; in cat. XII: matrici dei nulla osta per i passaporti per l'estero, 1925-1926; in cat. XIV: "Onoranze a S. M. la Regina Madre"; in cat. XV: "Statistiche alberghi esercizi pubblici", 1925-1926; licenza per il porto d'armi di C. A., 1921-1926; - "Danni di guerra ai privati", 1926. Busta Segnature precedenti: 314 Num. un. progr 143

ACSr.1.5.5-11 Carteggio ed atti 1927 Categorie I-IV (1). In cat. II: "Maternità e infanzia", 1926-1927; "F. M. degenze e domicilio soccorso", 1926-1927; polizza assicurativa per gli infortuni sul lavoro del comune di Siror, 1926-1927. Busta Segnature precedenti: 315 Note (1) Dal 16 novembre 1927 viene decretata l'unione dei comuni di Fiera, Transacqua, Siror, Tonadico e Sagron Mis in un unico comune denominato Primiero con sede municipale a Fiera di Primiero; pertanto nella presente annata di carteggio sono conservati anche atti protocollati dal comune di Fiera di Primiero. Num. un. progr 144

ACSr.1.5.5-12 Carteggio ed atti 1927 Categoria V. 163

In cat. V: "...Cat. 5. Spese minute 1924/1925/1926/1927", 1924-1927; "Siror. Cat. 5. Bollettino diritti a) Stato civile 1924-1925, b) Segreteria 1923-1927", 1923-1927; "Siror. Imposte locali 1927 (patente, capre, cani, aree, insegne). Cat.5": contiene ruolo suppletivo dei contribuenti per l'anno 1927 (industria patente e tasse cani), 1925-1927. Busta Num. un. progr 145

ACSr.1.5.5-13 Carteggio ed atti 1927 Categoria V. In cat. V: "Siror. Cat. 5. Proventi del magazzino legnami 1924/1925/1926/1927 (registri distribuzione)"; contiene tra l'altro: "Magazzino legname registro distribuzione 1924-1926", reg., 1924-1926, "Registro magazzino legname 1927", reg., 1927; "Siror. Cat. 5... Vendita legname 1927", 1926 (con docc. dal 1926 e fino al 1928). Busta Num. un. progr 146

ACSr.1.5.5-14 Carteggio ed atti 1927 Categoria V. In cat. V: "Suolo Barca. Vendita suolo...1927" in San Martino di Castrozza, 1927 (con docc. dal 1904 e fino al 1933).

Busta Segnature precedenti: 338 Num. un. progr 147

ACSr.1.5.5-15 Carteggio ed atti 1927 Categorie VI-X. In cat. X: "Impianto elettrico, energia elettrica, illuminazione": bilanci di previsione della Società impianto elettrico industriale di Primiero, 1924-1925, 1927 e rendiconti della Società impianto elettrico industriale di Primiero, 1918-1920; "...Sistemazione palazzo asilo e compera dello stesso asta 6/9/1926", 1927 (con docc. dal 1926-1929); "Siror. Cat.10. Progetto per la riattazione della segheria 1926-1927", 1926-1927 (con docc. dal 1921 fino al 1929); "Piano regolatore S. Martino", 1927-1930. Busta Segnature precedenti: 315 Num. un. progr 148

ACSr.1.5.5-16 Carteggio ed atti 1927 Categorie XI-XIII. In cat. XI: "Contributi sindacali", 1927-1928. 164

Busta Segnature precedenti: 316 Num. un. progr 149

ACSr.1.5.5-17 Carteggio ed atti 1927 Categorie XIV-XV. - In cat. XIV: copie delle delibere del podestà e del consiglio comunale, 1926-1927; - in cat. XV: "Torggler Luigi, voltura licenze hotel Madonna", 1927-1928; statuto e regolamento del Corpo dei Pompieri, 1926; - "Macellazioni Siror", 1925-1928; - "S. Martino di Castrozza 1927". Busta Segnature precedenti: 316 Num. un. progr 150

165 serie ACSr.1.5.6 Contratti, 1918 - 1927

Contenuto Nella formazione dei contratti i comuni dovevano osservare, nel periodo austriaco, le norme della Circolare del Ministero dell'interno del 1° marzo 1897 n. 17100/2 art. 23, del T.U. 1915 art. 290 secondo comma, del titolo II del R.D. 23 maggio 1924 n. 827 e successive modificazioni.

La serie raccoglie i contratti stipulati dal comune con enti e privati, ordinati secondo il numero di repertorio. Si conserva anche una raccolta di contratti e convenzioni che il comune teneva distinte non registrati a repertorio, che iniziano nel 1918. I contratti stipulati riguardano per la maggior parte affittanza delle seghe e della malga, vendita di legname, contratto con l'esattoriale e con il cassiere.

ACSr.1.5.6-1 Contratti 1924-1927 1924-1925: nn. di rep. 1-10; 1925-1927: nn. di rep. 1-23. (1) Fascicolo Note (1) Il contratto di rep. n. 1 è di data 30 dicembre 1925. Num. un. progr 151

ACSr.1.5.6-2 Contratti non soggetti a registrazione 1918-1925 Contratti non registrati nel repertorio e relativi all'affittanza delle seghe e della malga, vendita di legname, contratto esattoriale, contratto con il cassiere. Fascicolo Num. un. progr 151

166 serie ACSr.1.5.7 Bilanci di previsione, 1924 - 1927

Contenuto Le norme che regolano la formazione, deliberazione, compilazione dei bilanci di previsione furono estese alle nuove provincie con R.D. 11 gennaio 1923 n. 9, che recepiva il testo unico della legge comunale e provinciale 4 febbraio 1915 n. 148 e il Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il regolamento per la esecuzione della legge comunale e provinciale".

La data indicata nella descrizione della singola unità è quella dell'esercizio finanziario di riferimento. Sono stati conservati più esemplari nel caso in cui vi fossero delle varianti. La serie è completa.

ACSr.1.5.7-1 Bilancio di previsione dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio finanziario 1924 1924 Due esemplari Registro Segnature precedenti: 324 Num. un. progr 152

ACSr.1.5.7-2 Bilancio di previsione dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio finanziario 1925 1925 Due esemplari Registro Segnature precedenti: 324 Num. un. progr 153

ACSr.1.5.7-3 Bilancio di previsione dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio finanziario 1926 1926 Due esemplari Registro Segnature precedenti: 324 Num. un. progr 154

ACSr.1.5.7-4 Bilancio di previsione dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio finanziario 1927 1927 167

Due esemplari Registro Segnature precedenti: 324 Num. un. progr 155

168 serie ACSr.1.5.8 Conti consuntivi, 1924 - 1927

Contenuto Le normative che regolano la compilazione e l'approvazione dei conti consuntivi sono le seguenti: - R.D. 12 febbraio 1911 n. 297, in base al quale si stabilisce che il conto consuntivo è diviso nello stesso modo del bilancio di previsione e deve dimostrare le entrate e le spese effettive delle competenze dell'anno, l'entrata e la spesa per movimento di capitali, le partite di giro, i residui attivi e passivi degli esercizi precedenti, il conto totale; - R.D. 30 dicembre 1923 n. 2839; - R.D. 23 ottobre 1925 n. 2289, convertito nella Legge 24 maggio 1926 n. 898. Nei conti consuntivi sono registrate tutte le riscossioni che devono corrispondere alle risultanze dei ruoli e delle reversali emesse dall'amministrazione e tutti i pagamenti con i relativi mandati divisi per titoli. Dopo la presentazione del conto consuntivo da parte del tesoriere i revisori e il consiglio comunale devono esaminarlo e discuterlo. Dopo l'approvazione da parte del consiglio l'ufficio comunale deve provvedere alla pubblicazione e all'invio all'autorità tutoria allegando i relativi documenti giustificativi delle entrate e delle spese.

La data indicata nella descrizione della singola unità è quella dell'esercizio finanziario di riferimento. La serie, che presenta un unico esemplare per ogni annata, è completa.

ACSr.1.5.8-1 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio finanziario 1924 1924 Registro Num. un. progr 156

ACSr.1.5.8-2 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio finanziario 1925 1925 Registro Num. un. progr 157

ACSr.1.5.8-3 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio finanziario 1926 1926 Registro Num. un. progr 158

ACSr.1.5.8-4 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio finanziario 1927

169

1927 Registro Num. un. progr 159

170 serie ACSr.1.5.9 Libri mastri, 1924 - 1927

Contenuto La serie è costituita da registri su cui vengono registrate tutte le attività e le passività del comune secondo argomento, nelle relative suddivisioni o rubriche secondo i diversi capitoli di entrata e di uscita del bilancio di previsione. Questi registri, strumenti indispensabili per la stesura del conto consuntivo, sono compresi fra quelli che gli uffici comunali dovevano tenere ai sensi del R.D. 12 febbraio 1911 n. 297 "che approva il regolamento per l'esecuzione della legge comunale e provinciale", all. 4, n. 15.

La data indicata nella descrizione della singola unità è quella dell'esercizio finanziario di riferimento.

La serie conserva quattro registri, sui quali sono annotate le entrate e le uscite municipali per gli esercizi finanziari 1924-1927. Si tratta di un mastro delle spese per il solo 1924, un mastro delle entrate e delle uscite per gli esercizi 1924- 1925, due mastri delle entrate e delle uscite riferiti rispettivamente degli esercizi 1926 e 1927.

ACSr.1.5.9-1 "Entrate 1924 e 1925" 1924-1925 Mastro delle entrate per gli esercizi 1924 e 1925. Registro Segnature precedenti: 469 Num. un. progr 160

ACSr.1.5.9-2 "Mastro spese..." 1924-1925 Mastro delle uscite per gli esercizi 1924 e 1925. Registro Segnature precedenti: 468 Num. un. progr 161

ACSr.1.5.9-3 "Libro mastro delle entrate e delle spese - esercizio 1926" 1926 Mastro delle entrate e delle uscite per l'esercizio 1926. Registro Num. un. progr 162

ACSr.1.5.9-4 171

"Mastro entrate e uscite 1927" 1927 Mastro delle entrate e delle uscite per l'esercizio finanziario 1927. Registro Segnature precedenti: 332 Num. un. progr 163

172 serie ACSr.1.5.10 Giornali degli ordinativi d'incasso e dei mandati di pagamento, 1924 - 1926

Contenuto Sui registri venivano annotati gli estremi dei mandati di pagamento emessi e degli ordinativi di incasso secondo la legge Reg. del 12 febbraio 1911 n. 297, artt. 17 e 197.

La serie è composta da due registri dal 1924 al 1926.

ACSr.1.5.10-1 "...Ruoli d'entrata 1924" 1924 marzo 5-1924 dicembre 20 Il registro riporta: numero della reversale, data di emissione, riferimento (art.,lett.), nominativo della reversale o ruolo, importo, data della esazione, annotazioni. Registro Num. un. progr 164

1ACSr.1.5.10-2 "...Giornale dei mandati di pagamento 1924-1926" 1924 marzo 7-1926 dicembre 20 Il registro riporta: numero del mandato, data di emissione, riferimento (art., lett.), nominativo, importo, data della esazione, annotazioni. Registro Num. un. progr 165

173 serie ACSr.1.5.11 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo, reversali di riscossione e mandati di pagamento, 1924 - 1927

Contenuto La serie comprende gli allegati al bilancio di previsione, gli allegati al conto consuntivo e i documenti giustificativi del conto consuntivo. Gli allegati al bilancio di previsione sono le delibere di approvazione del bilancio da parte del consiglio comunale e della Giunta provinciale, i verbali di verifica cassa dell'esattoria, gli elenchi delle passività arretrate, le delibere della giunta municipale e del consiglio comunale per storno dei fondi in bilancio, le relazioni della giunta municipale. Gli allegati al conto consuntivo sono le delibere di approvazione del conto del consiglio comunale e della Giunta provinciale, le delibere di nomina dei revisori del conto, le relazioni dei revisori del conto, i verbali di verifica cassa dell'esattoria, le tabelle di svolgimento del conto, gli elenchi dei residui attivi e passivi, i prospetti delle entrate e delle uscite relativi alle gestioni speciali, le delibere della giunta municipale e del consiglio comunale per erogazione di spese a calcolo o impreviste. I documenti giustificativi al conto consuntivo sono le reversali di cassa (ordini d'incasso dati al cassiere dell'amministrazione che giustificano le entrate), i mandati di pagamento (ordini di pagamento dati al cassiere dell'amministrazione che giustificano le uscite), le pezze d'appoggio (ricevute, note di spesa, quietanze, fatture...) che accompagnano le reversali e i mandati. In questa serie sono inoltre raccolti, in qualità di pezze d'appoggio alle entrate comunali e negli allegati al conto consuntivo, anche i ruoli delle rendite, imposte e tasse comunali. La descrizione considera l'annata dell'esercizio finanziario di riferimento. L'estremo cronologico indicato nella descrizione della singola unità è quello dell'esercizio finanziario di riferimento.

La documentazione è stata descritta in questo modo: allegati al bilancio di previsione e se presenti eventuali sottofascicoli; allegati al conto consuntivo e se presenti eventuali sottofascicoli; documenti giustificativi del conto consuntivo, distinti in entrate ed uscite, segnalando le reversali di cassa ed i mandati di pagamento; le pezze d'appoggio sono state segnalate solo quando mancano le reversali di cassa ed i mandati di pagamento.

La serie è completa.

ACSr.1.5.11-1 Allegati al bilancio di previsione e allegati al conto consuntivo 1924 - "Preventivo 1924": allegati al bilancio di previsione. - "Conto consuntivo 1924": allegati al conto consuntivo. Busta Segnature precedenti: 322 Num. un. progr 166 174

ACSr.1.5.11-2 Reversali di riscossione e mandati di pagamento 1924 - entrata: residui attivi e art. 1-20; - uscita: residui passivi; art. 1-60. Busta Num. un. progr 167

ACSr.1.5.11-3 Allegati al bilancio di previsione e allegati al conto consuntivo 1925 - "Preventivo 1925": allegati al bilancio di previsione. - "Consuntivo 1925": allegati al conto consuntivo. Busta Segnature precedenti: 323 Num. un. progr 168

ACSr.1.5.11-4 Reversali di riscossione e mandati di pagamento 1925 - entrata: residui attivi e artt. 1-24; - uscita: residui passivi e artt. 1-80. Busta Num. un. progr 169

ACSr.1.5.11-5 Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1926 - "Preventivo 1926": allegati al bilancio di previsione; - "Siror consuntivo 1926": allegati al consuntivo; - entrate: residui attivi e artt. 1-28; ruoli diversi delle entrate comunali e dei diritti comunali 1926, regg. (legname, materiale scolastico, canone capre, tasse e dazi diversi, multe e contravvenzioni etc.). Busta Num. un. progr 170

ACSr.1.5.11-6 Mandati di pagamento 1926 Documenti giustificativi del conto consuntivo: - uscita: residui passivi e artt. 2-51. Busta Num. un. progr 171

175

ACSr.1.5.11-7 Mandati di pagamento 1926 - uscita: artt. 53-88. Busta Num. un. progr 172

ACSr.1.5.11-8 Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1927 - "Preventivo 1927": allegati al bilancio di previsione; - "Consuntivo 1927": allegati al conto consuntivo. - entrata: residui attivi e artt. 1-38; ruoli delle entrate comunali. Busta Num. un. progr 173

ACSr.1.5.11-9 Mandati di pagamento 1927 - uscita: residui passivi; artt. 1-36. Busta Num. un. progr 174

ACSr.1.5.11-10 Mandati di pagamento 1927 - uscita: artt. 37-99. Busta Num. un. progr 175

176 serie ACSr.1.5.12 Liste dei renitenti alla leva militare, 1923 - 1929

Contenuto La legislazione italiana in materia di reclutamento militare (Regolamento con R.D. 2 luglio 1890 n. 6952, Testo unico approvato con R.D. 24 dicembre 1911 n. 1497 e modificato dalla Legge 27 giugno 1912 n. 660 e Legge 19 giugno 1913 n. 638 e dal R.D.L. 20 aprile 1920 n. 452) fu estesa nei territori annessi al Regno d'Italia con R.D. 19 settembre 1921 n. 1331. La serie riguarda la leva militare; completa le serie delle liste dei cittadini maschi sottoposti all'obbligo di leva, elencando i renitenti a quest'ultima. La redazione delle liste dei renitenti avveniva naturalmente in data successiva alla chiamata alle armi. Le liste venivano redatte dall'ufficio di leva di pertinenza (nel caso di Siror, Trento) a firma del commissario di leva. Le liste dei renitenti alla leva riportano: numero d'ordine, cognome e nome del renitente, nome del padre / cognome e nome della madre, condizione o professione del renitente, luogo di nascita (comune, mandamento, circondario), numero della lista di leva od assegnatogli in capolista, data di nascita e motivo del rinvio alla leva attuale per gli iscritti di leve anteriori, data della chiamata all'arruolamento, annotazioni.

La serie è ordinata secondo l'anno della classe di leva ovvero l'anno di nascita. L'anno indicato quale estremo cronologico è solitamente la data riportata sulla lista (apposta mediante timbro a inchiostro). La serie conserva le liste dei renitenti alla leva militare per le classi dei nati negli anni 1900-1908, redatte tra il 1923 ed il 1929.

ACSr.1.5.12-1 Lista dei renitenti alla leva sui giovani nati nell'anno 1900 1925 Fascicolo Num. un. progr 176

ACSr.1.5.12-2 Lista dei renitenti alla leva sui giovani nati nell'anno 1901 [1923 - 1925] Fascicolo Num. un. progr 176

ACSr.1.5.12-3 Lista dei renitenti alla leva sui giovani nati nell'anno 1902 1925 Due esemplari.

177

Fascicolo Num. un. progr 176

ACSr.1.5.12-4 Lista dei renitenti alla leva sui giovani nati nell'anno 1903 1923 Fascicolo Num. un. progr 176

ACSr.1.5.12-5 Lista dei renitenti alla leva sui giovani nati nell'anno 1904 1925 Fascicolo Num. un. progr 176

ACSr.1.5.12-6 Lista dei renitenti alla leva sui giovani nati nell'anno 1906 1926 Fascicolo Num. un. progr 176

ACSr.1.5.12-7 Lista dei renitenti alla leva sui giovani nati nell'anno 1907 1927 Fascicolo Num. un. progr 176

ACSr.1.5.12-8 Lista suppletiva dei renitenti alla leva sui giovani nati nell'anno 1908 1929 Fascicolo Note La lista è stata chiusa nel 1929, quando Siror era già aggregato al Comune di Fiera di Primiero. Num. un. progr 176

178 serie ACSr.1.5.13 Registri dei renitenti alla leva, 1923 - 1926

Contenuto La serie conserva un solo registro dei renitenti alla leva militare delle classi di leva 1900-1903, manoscritto ma riproducente il modello 60 prescritto dalla normativa in materia.

ACSr.1.5.13-1 "Registro dei renitenti" 1923 - 1926 Registro dei renitenti alla leva dei nati negli anni 1900-1903, redatto nel 1923, con registrazioni fino al 1926. Note Registro ms. riproducente il modello 60 prescritto dalla normativa in materia. Num. un. progr 176

179 serie ACSr.1.5.14 Registri degli atti di nascita, 1924 - 1927

Contenuto Nel Trentino la tenuta dei registri degli atti di nascita da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1 gennaio 1924 (R.D. 24 settembre 1923 n. 2013). I registri degli atti di nascita sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario, devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile.

ACSr.1.5.14-1 Registro degli atti di nascita 1924 Registro Num. un. progr 177

ACSr.1.5.14-2 Registro degli atti di nascita 1925 Registro Num. un. progr 178

ACSr.1.5.14-3 Registro degli atti di nascita 1926 Registro Num. un. progr 179

ACSr.1.5.14-4 Registro degli atti di nascita 1927 Registro Num. un. progr 180

180 serie ACSr.1.5.15 Registri degli atti di matrimonio, 1924 - 1927

Contenuto Nel Trentino la tenuta dei registri degli atti di matrimonio da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1 gennaio 1924 (R.D. 24 settembre 1923 n. 2013). I registri degli atti di matrimonio sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario, devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile.

ACSr.1.5.15-1 Registro degli atti di matrimonio 1924 Registro Num. un. progr 181

ACSr.1.5.15-2 Registro degli atti di matrimonio 1925 Num. un. progr 182

ACSr.1.5.15-3 Registro degli atti di matrimonio 1926 Registro Num. un. progr 183

ACSr.1.5.15-4 Registro degli atti di matrimonio 1927 Registro Num. un. progr 184

181 serie ACSr.1.5.16 Registri degli atti di morte, 1924 - 1927

Contenuto Nel Trentino la tenuta dei registri degli atti di morte da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1 gennaio 1924 (R.D. 24 settembre 1923 n. 2013). I registri degli atti di morte sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario, devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile.

ACSr.1.5.16-1 Registro degli atti di morte 1924 Registro Num. un. progr 185

ACSr.1.5.16-2 Registro degli atti di morte 1925 Registro Num. un. progr 186

ACSr.1.5.16-3 Registro degli atti di morte 1926 Registro Num. un. progr 187

ACSr.1.5.16-4 Registro degli atti di morte 1927 Registro Num. un. progr 188

182 serie ACSr.1.5.17 Registri degli atti di cittadinanza, 1924 - 1927

Contenuto Nel Trentino la tenuta dei registri degli atti di cittadinanza da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1 gennaio 1924 (R.D. 24 settembre 1923 n. 2013). I registri degli atti di cittadinanza sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario, devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile.

ACSr.1.5.17-1 Registro degli atti di cittadinanza 1924 Registro Num. un. progr 189

ACSr.1.5.17-2 Registro degli atti di cittadinanza 1925 Registro Num. un. progr 190

ACSr.1.5.17-3 Registro degli atti di cittadinanza 1926 Registro Num. un. progr 191

ACSr.1.5.17-4 Registro degli atti di cittadinanza 1927 Registro Num. un. progr 192

183 serie ACSr.1.5.18 Indici del registro generale della popolazione, 1921

Contenuto L'articolo 31 del regolamento datato 12 novembre 1921 stabiliva che, in occasione del sesto censimento della popolazione, i comuni del Trentino dovessero procedere alla formazione del registro della popolazione. Questo doveva essere impostato su questo modulo ripartito: fogli di casa, fogli di famiglia, fogli individuali. I fogli di casa dovevano essere tanti quanti gli edifici atti ad abitazione nel comune; dovevano riportare, oltre al numero civico, tutte le indicazioni necessarie alla loro individuazione e dovevano essere tenuti secondo l'ordine del numero della strada comunale. I fogli di famiglia dovevano essere racchiusi, in ordine alfabetico, dentro il foglio relativo alla casa dove ciascuna famiglia abitava. I fogli (o schede) individuali, ordinati alfabeticamente, dovevano essere tanti quanti gli individui aventi dimora stabile nel comune e contenere i dati relativi alla loro posizione anagrafica, stato civile, professione, etc.. Con l'ulteriore "Regolamento per la formazione e la tenuta dei registri di popolazione in ciascun comune del Regno" approvato con R.D. 2 dicembre 1929 n. 2132 (relativo alla Legge 7 aprile 1921 n. 457 concernente il censimento della popolazione) le componenti del registro della popolazione si ridussero a due: fogli di famiglia (mod. A) e schede individuali (mod. B), ordinati o secondo una numerazione progressiva o secondo l'ordine alfabetico (art. 5). Attualmente il "servizio delle anagrafi della popolazione residente" è disciplinato con legge del 1954 e relativo regolamento del 1958; essendo state definitivamente soppresse le cartelle di casa, l'anagrafe risulta costituita da schede di famiglia e di convivenza nonché dalle schede individuali.

La serie conserva un unico registro. Il reltivo registro della popolazione non è stato individuato in archivio.

ACSr.1.5.18-1 "1921. Indice del registro generale della popolazione di Siror" [1921] Il registro a rubrica alfabetica riporta: cognome e nome, sopranome, località, registro, pagina. Registro Num. un. progr 193

184 subfondo ACSr.1.6 Comune di Siror (ordinamento italiano), 1947-1965 (con docc. dal 1919 e fino al 1983)

Contenuto Il subfondo conserva la documentazione prodotta dal Comune di Siror dopo la sua ricostituzione in comune autonomo nel periodo compreso fra il 1946-47, anno di ricostituzione del comune autonomo, ed il 1965, estremo cronologico della documentazione presa in considerazione col presente lavoro.

Criteri di ordinamento e inventariazione Il materiale presente è quello tipico degli enti comunali italiani ed è organizzato in 36 serie archivistiche, sulla base del titolario di classificazione dei documenti d'archivio di cui alla circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1° marzo 1897. Le prime serie riguardano la documentazione prodotta dagli organi di governo del comune; seguono quelle relative all'amministrazione in generale, poi alla contabilità e quindi quelle relative alle altre competenze comunali (per esempio le serie dello stato civile). Il subfondo comprende anche la documentazione dell'ASUC (protocolli, delibere e carteggio relativo), per la quale non è stato creato un fondo aggregato, in quanto frammista e ordinata assieme a quella comunale.

185 serie ACSr.1.6.1 Deliberazioni del consiglio comunale e della giunta municipale (originali e copie), 1947 - 1965

Contenuto La serie conserva copie e originali vistate (dalla Prefettura di Trento, dalla Giunta provinciale amministrativa e dalla Giunta provinciale). Pur esistendo gli originali manoscritti del Consiglio fino al 1949 e della Giunta fino al 1954, il comune aveva deciso di creare una serie unica, rilegata in volumi dattiloscritti, in cui confluiscono sia gli originali che le copie vistate. La serie risulta così strutturata: -per il periodo 1947-1953: si conservano le copie delle delibere del Consiglio e della Giunta; -per il periodo 1954-1965: originali e copie delle delibere raccolte in modo promiscuo; sono presenti tutte le delibere (sempre vistate), talvolta in forma di originale e talvolta in forma di copia.

ACSr.1.6.1-1 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie) 1947 gennaio 3-1947 dicembre 6 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 1-11; - verbali di deliberazione dell' amministrazione separata degli usi civici: nn. 1-3; - verbali di deliberazione del commissario prefettizio: nn. 4-32; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 33-35; - verbali di deliberazione del commissario prefettizio: nn. 36-40; - verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 47-49; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 50-52; - verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 53-59; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 60-62; - verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 63-64; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 65-85. Volume Num. un. progr 194

ACSr.1.6.1-2 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie) 1948 gennaio 1-1948 dicembre 31 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 12-36; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 86-166. Volume Num. un. progr 195

ACSr.1.6.1-3

186

Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie) 1949 gennaio 3-1949 dicembre 22 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 37-54; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 167-248. Volume Num. un. progr 196

ACSr.1.6.1-4 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie) 1950 gennaio 21-1950 dicembre 31 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 55-73; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 249-322. Volume Num. un. progr 197

ACSr.1.6.1-5 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie) 1951 gennaio 10-1951 dicembre 31 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 74-131bis; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 323-404. Volume Num. un. progr 198

ACSr.1.6.1-6 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie) 1952 gennaio 3-1952 dicembre 30 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 132-203; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 405-478. Volume Num. un. progr 199

ACSr.1.6.1-7 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie) 1953 gennaio 5-1953 dicembre 31 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 204-300; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 479-554. Volume Num. un. progr 200

ACSr.1.6.1-8 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie e originali) 1954 gennaio 9-1954 dicembre 30 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 301-371;

187

- verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 555-622; - verbali di deliberazione del commissario prefettizio: nn. 623-673; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 674-676; - verbali di deliberazione del commissario prefettizio: nn. 677-691. Volume Num. un. progr 201

ACSr.1.6.1-9 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie e originali) 1955 gennaio 8-1955 dicembre 31 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 372-456b; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 692-804. Volume Num. un. progr 202

ACSr.1.6.1-10 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie e originali) 1956 gennaio 4-1956 dicembre 29 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 457-566; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 805-866. Volume Num. un. progr 203

ACSr.1.6.1-11 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie e originali) 1957 gennaio 5-1957 dicembre 30 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 567-674; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 867-930. Volume Num. un. progr 204

ACSr.1.6.1-12 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie e originali) 1958 gennaio 4-1958 dicembre 30 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 675-819; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 931-976. Volume Num. un. progr 205

ACSr.1.6.1-13 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie e originali) 1959 gennaio 11-1959 dicembre 30 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 820-938b; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 977-1040. 188

Volume Num. un. progr 206

ACSr.1.6.1-14 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie e originali) 1960 gennaio 2-1960 dicembre 31 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 939-1069q; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 1041-1120. Volume Num. un. progr 207

ACSr.1.6.1-15 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie e originali) 1961 gennaio 2-1961 dicembre 30 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 1070-1208; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 1121-1200. Volume Num. un. progr 208

ACSr.1.6.1-16 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie e originali) 1962 gennaio 5-1962 dicembre 31 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 1-146; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 1-90. Volume Num. un. progr 209

ACSr.1.6.1-17 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie e originali) 1963 gennaio 22-1963 dicembre 31 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 1-146; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 1-87. Volume Num. un. progr 210

ACSr.1.6.1-18 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie e originali) 1964 gennaio 11-1965 gennaio 2 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 1-103; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 1-108. Volume Num. un. progr 211

189

ACSr.1.6.1-19 Verbali di deliberazione del consiglio comunale e della giunta municipale (copie e originali) 1965 gennaio 2-1965 dicembre 29 - Verbali di deliberazione della giunta municipale: nn. 1-86; - verbali di deliberazione del consiglio comunale: nn. 1-81. Volume Num. un. progr 212

190 serie ACSr.1.6.2 Deliberazioni del consiglio comunale (originali), 1946 - 1949

Contenuto In base al R.D. 4 febbraio 1915 n. 148 entrato in vigore in Trentino a seguito del R.D. 11 gennaio 1923 n. 9 ogni comune ha un consiglio comunale che elegge una giunta. Con R.D.L. 4 febbraio 1926, n. 237, in seguito all'estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del Regno, i consigli comunali e le giunte furono sciolti. Ad essi subentra la figura del podestà; consiglio e giunta sono ripristinati con Decreto luogotenenziale 7 gennaio 1946 n. 1. Con Decreto del presidente della giunta regionale di data 27 febbraio 1995 n. 4/L, emesso come Testo unico delle leggi regionali sull'ordinamento dei comuni, viene stabilito l'ordinamento attualmente in vigore in Trentino-Alto Adige. Il consiglio comunale è l'organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo.

La serie conserva un unico registro.

ACSr.1.6.2-1 Registro delle deliberazioni del commissario dell'amministrazione separata degli usi civici, del commissario prefettizio, della giunta e del consiglio comunale 1946 ottobre 12-1949 agosto 21 - Verbali delle deliberazioni del commissario dell'amministrazione separata degli usi civici, 1946 ottobre 12- 1947 febbraio 22: 1946: nn. 1-14; 1947: nn. 1-2. - Verbali delle deliberazioni del commissario prefettizio, 1947 marzo 18-1947 maggio 24, nn. 3-32. - Verbali delle deliberazioni del consiglio comunale, della giunta e del commissario prefettizio (1) registrate in modo promiscuo, 1947 maggio 25-1949 agosto 21: 1947: nn. 33-85; 1948: nn. 86-166 (2); 1949: nn. 167-223. Registro, legatura in mezza tela, cc. 126 Note (1) Si tratta di una seduta del 31 maggio 1947. (2) La deliberazione n. 166 è l'ultima bollata e pertanto considerata originale; le successive originali sono conservate nella serie "Deliberazioni del consiglio comunale e della giunta municipale (originali e copie)", 1947-1965. Num. un. progr 213

191 serie ACSr.1.6.3 Deliberazioni della giunta municipale (originali), 1947 - 1954

Contenuto In base al R.D. 4 febbraio 1915 n. 148, entrato in vigore in Trentino a seguito del R.D. 11 gennaio 1923 n. 9, ogni comune ha un consiglio comunale che elegge una giunta municipale. Con R.D.L. 4 febbraio 1926 n. 237, in seguito all'estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del Regno, i consigli comunali e le giunte municipali furono sciolti. Ad essi subentra la figura del podestà; consiglio e giunta sono ripristinati con Decreto luogotenenziale 7 gennaio 1946 n. 1. La giunta municipale compie tutti gli atti di amministrazione che non siano riservati dalla legge o dallo statuto al consiglio comunale.

I registri sono vidimati dall'Ufficio del registro di Primiero.

ACSr.1.6.3-1 "Registro deliberazioni di giunta dal 4/10/1947 al 16/5/1953" 1947 ottobre 4-1953 maggio 16 1947: nn. 1-11; 1948: nn. 12-36: 1949: nn. 37-54; 1950: nn. 56-73; 1951: nn. 74-131; 1952: nn. 132-203bis; 1953: nn. 204-232. Registro, legatura in mezza pelle, cc. 99 n.n. Num. un. progr 214

ACSr.1.6.3-2 "...Registro deliberazioni giunta comunale..." 1953 maggio 23-1954 settembre 11 1953: nn. 233-300; 1954: nn. 301-363. Registro, legatura in mezza tela, cc. 33 n.n. Num. un. progr 215

192 serie ACSr.1.6.4 Deliberazioni del consiglio comunale (copie), 1946 - 1965

Contenuto La serie conserva le copie vistate (dalla Giunta provinciale) e le copie semplici delle deliberazioni del consiglio comunale. In alcuni casi sono presenti anche materiali preparatori delle deliberazioni. Sono conservate in fascicoli annuali, mancano gli anni dal 1957 al 1960.

ACSr.1.6.4-1 Deliberazioni del consiglio comunale (copie) 1946-1956 Copie delle deliberazioni in fascicoli annuali: - deliberazioni del commissario dell'amministrazione separata dei beni demaniali di uso civico della frazione di Siror, 1946 - deliberazioni del commissario prefettizio, 1947 marzo 18-1947 maggio 24. - deliberazioni del consiglio comunale, 1947-1956. Busta Num. un. progr 216

ACSr.1.6.4-2 Deliberazioni del consiglio comunale (copie) 1961-1965 Copie delle deliberazioni del consiglio comunale in fascicoli annuali. Busta Num. un. progr 217

193 serie ACSr.1.6.5 Deliberazioni della giunta municipale (copie), 1947 - 1965

Contenuto La serie conserva le copie vistate (dalla Giunta provinciale) e le copie semplici delle deliberazioni della giunta municipale. In alcuni casi sono presenti anche solo i materiali preparatori o gli allegati delle deliberazioni. Si conservano le deliberazioni in copia dal 1948 al 1965, in fascicoli annuali. Manca l'annata 1959.

ACSr.1.6.5-1 Deliberazioni della giunta municipale (copie) 1947-1962 Deliberazioni della giunta municipale (copie) in fascicoli annuali. Busta Num. un. progr 218

ACSr.1.6.5-2 Deliberazioni della giunta municipale (copie) 1963-1965 Deliberazioni della giunta municipale (copie) in fascicoli annuali. Busta Num. un. progr 219

194 serie ACSr.1.6.6 Verbali delle sedute del consiglio comunale, 1947 - 1965

Contenuto La serie conserva i verbali delle sedute del consiglio comunale in fascicoli annuali, sulla base dei quali venivano poi redatti i verbali delle deliberazioni. I registri sono redatti in forma non ufficiale, per uso interno, e riportano i seguenti elementi: la data della seduta, i nominativi dei presenti, appunti relativi agli argomenti all'ordine del giorno e le decisioni in merito. Dal 1955 oltre al fascicolo annuale ci sono dei fascicoli per le diverse sedute. Si conservano i verbali delle sedute, non rilegate, con alcuni appunti, l'ordine del giorno della seduta e talvolta anche delle copie vistate e non.

ACSr.1.6.6-1 Verbali delle sedute del consiglio comunale 1947 giugno 22-1957 Verbali delle sedute del consiglio comunale in fascicoli annuali. Busta Num. un. progr 220

ACSr.1.6.6-2 Verbali delle sedute del consiglio comunale 1958-1965 Verbali delle sedute del consiglio comunale in fascicoli annuali. Busta Num. un. progr 221

195 serie ACSr.1.6.7 Verbali delle sedute della giunta municipale, 1945 - 1969

Contenuto La serie conserva tre registri di appunti delle sedute della giunta comunale sulla base dei quali venivano poi redatti i verbali delle deliberazioni. I registri sono redatti in forma non ufficiale, per uso interno, e riportano i seguenti elementi: la data della seduta, i nominativi dei presenti, appunti relativi agli argomenti all'ordine del giorno e le decisioni in merito. Il registro dei verbali di deliberazione della giunta comunale dal 1945 al 1954 riporta anche i verbali delle sedute della frazione di Siror e del commissario dell'amministrazione separata dei beni demaniali di uso civico della frazione di Siror.

ACSr.1.6.7-1 Verbali delle sedute della giunta municipale 1945 dicembre 22-1954 settembre 18 Verbali delle sedute in fascicoli annuali: - verbali delle sedute della frazione di Siror, 1945-1946 settembre 21 - verbali delle sedute del commissario dell'amministrazione separata dei beni demaniali di uso civico della frazione di Siror, 1946 ottobre 5 -1947 marzo 11 - verbali della giunta municipale, 1947 marzo 18-1954 settembre 18 Busta Num. un. progr 222

ACSr.1.6.7-2 Verbali delle sedute della giunta municipale 1954 dicembre 30-1957 agosto 10 Registro, legatura in carta, cc. 174 Num. un. progr 222

ACSr.1.6.7-3 "Sedute della giunta comunale - verbali - dal 17/8/1957 ..." 1957 agosto 17-1961 dicembre 30 Registro, legatura in carta, cc. 97 n.n. Num. un. progr 223

ACSr.1.6.7-4 "Verbali di giunta" 1962 gennaio 5-1969 aprile 9 Registro, legatura in carta, cc. 100 n.n. Num. un. progr 224

196 serie ACSr.1.6.8 Indici delle deliberazioni del consiglio comunale e della giunta municipale, 1946 - 1961

Contenuto Gli indici delle deliberazioni, previsti dal Regolamento del 12 febbraio 1915 n. 297, all. 4, nn. 10-11, sono gli strumenti di ricerca delle deliberazioni. Vi si registrano il numero progressivo del verbale di deliberazione, la data della deliberazione, un breve sunto dell'oggetto, la data di pubblicazione, eventuali richiami in merito alle deliberazioni, i provvedimenti dell'autorità superiore (denominazione, data del provvedimento, numero, indicazione dell'approvazione o visto dell'autorità superiore), eventuali osservazioni.

La serie conserva gli indici delle deliberazioni del deliberazioni dell'amministrazione separata degli usi civici, del consiglio comunale, della giunta e del commissario prefettizio.

ACSr.1.6.8-1 "Registro deliberazioni consiglio e giunta..." 1946 ottobre 12-1954 dicembre 2 Indice cronologico delle deliberazioni suddivise per anno: - deliberazioni dell'amministrazione separata degli usi civici (nn.1-14); - deliberazioni del consiglio comunale, della giunta e del commissario prefettizio registrate in modo promiscuo (nn. 1-85); - deliberazioni del consiglio comunale (nn. 86-621); - deliberazioni del commissario prefettizio (nn. 622-673); - deliberazioni della giunta municipale (nn.1-365). Il registro riporta: n. progr. della deliberazione, data della deliberazione, oggetto, pagina. Registro, legatura in mezza tela, cc. 29 n.n. Num. un. progr 225

ACSr.1.6.8-2 "Registro deliberazioni consigliari e di giunta" 1954 dicembre 8-1961 settembre 23 Indice delle deliberazioni del consiglio (1954 dicembre 8-1961 settembre 23) nella prima parte (cc.17), e della giunta municipale (1954 dicembre 30-1961 settembre 18) nella seconda parte (cc.24). Il registro riporta : n. progr. della delibera, data della deliberazione, oggetto, data dell'approvazione. Registro, legatura in mezza pelle, cc.41 n.n. Num. un. progr 226

197 serie ACSr.1.6.9 Repertori delle deliberazioni del consiglio comunale e della giunta municipale, 1947 - 1961

Contenuto La serie conserva due repertori, uno delle deliberazioni del consiglio comunale e uno delle deliberazioni della giunta municipale, consistenti in un elenco alfabetico degli argomenti trattati con il rinvio numerico alla deliberazione. I registri riportano: la data, il numero e l'oggetto. E' presente inoltre un fascicolo con le delibere dei diversi organi suddivise per argomento e successivamente in ordine cronologico.

ACSr.1.6.9-1 "Repertorio delibere consigliari" 1947-1960 Registro, legatura in mezza tela Num. un. progr 227

ACSr.1.6.9-2 "Repertorio delibere di giunta" 1947-1961 Registro, legatura in mezza tela Num. un. progr 227

ACSr.1.6.9-3 Repertorio delle delibere 1946-1961 Il fascicolo conserva, secondo i diversi argomenti, le delibere dell'amministrazione separata usi civici, del commissario prefettizio, del consiglio comunale e della giunta municipale. Fascicolo Num. un. progr 227

198 serie ACSr.1.6.10 Protocolli degli esibiti, 1946 - 1965

Contenuto Con l'estensione alle nuove provincie del regolamento provinciale e comunale italiano per la compilazione dei registri di protocollo venne applicata la circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1° marzo 1897. Secondo tale direttiva il registro di protocollo, annuale, doveva riportare il numero d'ordine di ogni documento, la sua data di spedizione e/o di ricevimento, il mittente, l'oggetto, la categoria e il fascicolo. Si tratta della raccolta cronologica dei protocolli usati per la registrazione quotidiana della corrispondenza in arrivo e in partenza.

La serie è completa.

ACSr.1.6.10-1 Protocollo degli esibiti 1946 ottobre 12-1947 giugno 24 1946 ottobre 12- 1946 dicembre 31: nn. 1-90, protocollo dell'amministrazione separata degli usi civici; 1947 gennaio 7-1947 giugno 24: nn. 1-647. Registro Num. un. progr 228

ACSr.1.6.10-2 "...Protocollo dal 24 giugno 1947 al 17 giugno 1948" 1947 giugno 24-1948 giugno 17 1947 giugno 24-1948 gennaio 2: nn. 1-1020; 1948 gennaio 2-1948 giugno 17: nn. 1-910 (con numeri doppi). Registro Num. un. progr 229

ACSr.1.6.10-3 "...Protocollo dal 18 giugno 1948 al 4 maggio 1949" 1948 giugno 18-1949 maggio 4 1948 giugno 18-1949 marzo 29: nn. 911-2160; 1949 gennaio 3-1949 maggio 4: nn. 1-760. Registro Num. un. progr 230

ACSr.1.6.10-4 Protocollo degli esibiti 1949 maggio 5-1950 gennaio 30 199

1949: nn. 761-2074; 1950: nn. 1-180. Registro Num. un. progr 231

ACSr.1.6.10-5 Protocollo degli esibiti 1950 gennaio 30-1951 dicembre 31 Nn. 181-2178 (con salti di numerazione). Registro Num. un. progr 232

ACSr.1.6.10-6 Protocollo degli esibiti 1951 gennaio 3-1951 ottobre 12 Nn. 1-1990. Registro Num. un. progr 233

ACSr.1.6.10-7 "Registro protocollo 1951" 1951 ottobre 15-1951 dicembre 4 Nn. 1991-2300. Registro Num. un. progr 234

ACSr.1.6.10-8 Protocollo degli esibiti 1951 dicembre 5-1952 agosto 8 1951: nn. 2301-2451; 1952: nn. 1-1905 (con salti di numerazione). Registro Num. un. progr 235

ACSr.1.6.10-9 Protocollo degli esibiti 1952 agosto 26-1954 gennaio 5 1952: nn. 1911-2885; 1953 dicembre 24-1954 gennaio 5: nn. 2511-2551 (1). Registro Note (1) I numeri dall'1 al 2510 dell'anno 1953 sono registrati sul protocollo degli esibiti del 1953. Num. un. progr 236

200

ACSr.1.6.10-10 Protocollo degli esibiti 1953 gennaio 3-1953 dicembre 27 Nn. 1-2510. Registro Num. un. progr 237

ACSr.1.6.10-11 Protocollo degli esibiti 1954 gennaio 2-1955 gennaio 4 Nn. 1-2602. Registro Num. un. progr 238

ACSr.1.6.10-12 Protocollo degli esibiti 1955 gennaio 3-1956 gennaio 2 Nn. 1-2475. Registro Num. un. progr 239

ACSr.1.6.10-13 Protocollo degli esibiti 1956 gennaio 2-1956 dicembre 31 Nn. 1-2448. Registro Num. un. progr 240

ACSr.1.6.10-14 "...Registro protocollo dell'anno 1957..." 1957 gennaio 2-1958 gennaio 3 Nn. 1-2180. Registro Num. un. progr 241

ACSr.1.6.10-15 Protocollo degli esibiti 1958 gennaio 2-1959 gennaio 2 Nn. 1-2407 (con salti di numerazione). Registro Num. un. progr 242

201

ACSr.1.6.10-16 "Protocollo 1959" 1959 gennaio 5-1960 gennaio 2 Nn. 1-2258. Registro Num. un. progr 243

ACSr.1.6.10-17 Protocollo degli esibiti 1960 gennaio 1-1960 dicembre 31 Nn. 1-2258. Registro Num. un. progr 244

ACSr.1.6.10-18 Protocollo degli esibiti 1961 gennaio 2-1962 gennaio 2 Nn.1-2113. Registro Num. un. progr 245

ACSr.1.6.10-19 Protocollo degli esibiti 1962 gennaio 2-1962 dicembre 31 Nn. 1-2126. Registro Num. un. progr 246

ACSr.1.6.10-20 Protocollo degli esibiti 1963 gennaio 1-1963 dicembre 31 Nn. 1-2301. Registro Num. un. progr 247

ACSr.1.6.10-21 Protocollo degli esibiti 1964 gennaio 1-1964 dicembre 31 Nn. 1-2416. Registro Num. un. progr 248

ACSr.1.6.10-22 202

Protocollo degli esibiti 1965 gennaio 2-1965 dicembre 31 Nn. 1-2172. Registro Num. un. progr 249

203 serie ACSr.1.6.11 Carteggio ed atti ordinati per annata, 1946 - 1965

Contenuto In seguito al R.D. 11 gennaio 1923 n. 9 che estendeva al Trentino la legge e il regolamento comunale italiani, venne introdotto il titolario di classificazione degli atti d'archivio previsto dalla circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1° marzo 1897. La documentazione è classificata secondo le 15 categorie del titolario, con all'interno le ripartizioni in classi e fascicoli: I. Amministrazione; II. Opere pie e beneficenza; III. Polizia urbana e rurale; IV. Sanità ed igiene; V. Finanze; VI. Governo; VII. Grazia, giustizia e culto; VIII. Leva e truppa; IX. Educazione nazionale; X. Lavori pubblici - poste - telegrafi - telefoni; XI. Agricoltura, industria, commercio; XII. Stato civile - anagrafe - censimento - statistica; XIII. Esteri; XIV. Pubblica sicurezza; XV. Oggetti diversi. Può accadere che le ultime due categorie siano invertite: XIV. Oggetti diversi; XV. Pubblica sicurezza.

La serie conserva il carteggio ed atti per gli anni dal 1946 al 1965 ed è completa. La documentazione è stata archiviata per anno, in categorie, classi, sottoclassi e fascicoli. Nell'annata 1946 si conserva la documentazione dell'ASUC di Siror. L'estremo cronologico indicato nella descrizione della singola unità è quello dell'anno amministrativo di riferimento. Sono stati segnalati i fascicoli pluriennali.

ACSr.1.6.11-1 Carteggio ed atti: categorie I-XV 1946 L'annata conserva la documentazione del 1946, periodo in cui il comune di Siror era ancora aggregato al comune di Primiero: si tratta degli atti prodotti dall'Asuc di Siror nel 1946. Si è mantenuto tale ordinamento vista la presenza nel subfondo anche dei protocolli degli esibiti e delle delibere del commissario dell'Asuc. Categorie I-XV. Si segnala: in cat. V "Rapporti patrimoniali con ex comune di Primiero e conti esercizi dal 1928 al 1945/46", 1928-1955 Busta Num. un. progr 250

ACSr.1.6.11-2 Carteggio ed atti: categorie I-II 1947 Busta Num. un. progr 251

ACSr.1.6.11-3

204

Carteggio ed atti: categorie III-IX 1947 Busta Num. un. progr 252

ACSr.1.6.11-4 Carteggio ed atti: categorie X-XIII, XV 1947 Busta Num. un. progr 253

ACSr.1.6.11-5 Carteggio ed atti: categorie I-V 1948 Busta Num. un. progr 254

ACSr.1.6.11-6 Carteggio ed atti: categoria VII-XIII, XV 1948 Busta Num. un. progr 255

ACSr.1.6.11-7 Carteggio ed atti: categorie I-VII 1949 Busta Num. un. progr 256

ACSr.1.6.11-8 Carteggio ed atti: categorie VIII-XIII, XV 1949 Busta Num. un. progr 257

ACSr.1.6.11-9 Carteggio ed atti: categorie I-XII, XV 1950 Busta Num. un. progr 258

ACSr.1.6.11-10

205

Carteggio ed atti: categorie I-X 1951 Busta Num. un. progr 259

ACSr.1.6.11-11 Carteggio ed atti: categorie XI-XIII, XV 1951 Busta Num. un. progr 260

ACSr.1.6.11-12 Carteggio ed atti: categorie I-VI 1952 Busta Num. un. progr 261

ACSr.1.6.11.13 Carteggio ed atti: categorie VII-XII, XV 1952 Busta Num. un. progr 262

ACSr.1.6.11-14 Carteggio ed atti: categorie I-X 1953 Busta Num. un. progr 263

ACSr.1.6.11-15 Carteggio ed atti: categorie XI-XII, XV 1953 Busta Num. un. progr 264

ACSr.1.6.11-16 Carteggio ed atti: categoria I-VII 1954 Busta Num. un. progr 265

ACSr.1.6.11-17

206

Carteggio ed atti: categorie VIII-XII, XV 1954 Busta Num. un. progr 266

ACSr.1.6.11-18 Carteggio ed atti: categorie I-VI 1955 Busta Num. un. progr 267

ACSr.1.6.11-19 Carteggio ed atti: categorie VII-XII, XV 1955 Busta Num. un. progr 268

ACSr.1.6.11-20 Carteggio ed atti: categoria I-XIII, XV 1956 Busta Num. un. progr 269

ACSr.1.6.11-21 Carteggio ed atti: categorie I-X 1957 Busta Num. un. progr 270

ACSr.1.6.11-22 Carteggio ed atti: categorie XI-XII, XV 1957 Busta Num. un. progr 271

ACSr.1.6.11-23 Carteggio ed atti: categoria I-XII, XV 1958 Busta Num. un. progr 272

ACSr.1.6.11-24

207

Carteggio ed atti: categorie I-X 1959 Busta Num. un. progr 273

ACSr.1.6.11-25 Carteggio ed atti: categorie XI-XII, XV 1959 Busta Num. un. progr 274

ACSr.1.6.11-26 Carteggio ed atti: categorie I, III-V, VII-XII, XV 1960 Busta Num. un. progr 275

ACSr.1.6.11-27 Carteggio ed atti: categorie I-VI, VIII-XII, XV 1961 Busta Num. un. progr 276

ACSr.1.6.11-28 Carteggio ed atti: categorie II-VIII, X-XII, XV 1962 Busta Num. un. progr 277

ACSr.1.6.11-29 Carteggio ed atti: categoria I-VIII, X-XII, XV 1963 Busta Num. un. progr 278

ACSr.1.6.11-30 Carteggio ed atti: categorie I-XIII, XV 1964 Busta Num. un. progr 279

ACSr.1.6.11-31

208

Carteggio ed atti: categorie I-VI, VIII-XII, XV 1965 Busta Num. un. progr 280

209 serie ACSr.1.6.12 Carteggio ed atti ordinati per oggetto, 1919 - 1971

Contenuto La serie comprende le pratiche, spesso relative ad affari pluriennali, che l'ufficio comunale riteneva importante tenere distinte o che sono state posteriormente riorganizzate.

La serie conserva documentazione relativa alla guerra (caduti in guerra, monumento caduti in guerra, orfani di guerra e invalidi, sussidi militari, cimitero e tombe), alle schede dei prodotti forestali, alle assicurazione degli operai per lavori diversi, alle schede degli utenti che utilizzano l'acqua, fascicolo personale del segretario comunale, ai rapporti del comune con l'Azienda Elettrica consorziale municipalizzata di Primiero, ai contributi unificati per i lavoratori agricoli, alle impose e tasse, all'estinzione dei depositi cauzionali per spese contrattuali, alla rilevazione delle forze di lavoro e agli atti dell'ufficio tecnico.

Criteri di ordinamento e inventariazione La serie è riordinata cronologicamente con l'accorgimento di avvicinare le unità di oggetto analogo.

ACSr.1.6.12-1 "Caduti guerra... esumazioni cimiteri guerra... monumento caduti in guerra" 1919-1962 Fascicoli relativo a: - "Monumento ai caduti guerra Siror": progetto di massima per la costruzione del monumento ai caduti di tutte le guerre, elenchi dei caduti in guerra, inaugurazione del monumento nel 1957, contabilità e carteggio, 1956-1957; - "Orfani di guerra e invalidi di guerra" della prima e seconda guerra; elenchi e schede degli orfani di guerra; elenchi dei "Soldati caduti e morti in seguito alla guerra", quaderno; schede di famiglia degli orfani di guerra, invalidi vedove e orfani di guerra; "Lista dei morti, feriti, ammalati e prigionieri di Siror", 1919-1944, reg.; - "Traslazione salma T. F.", 1962. Busta Num. un. progr 281

ACSr.1.6.12-2 "Sussidi militari. Guerra 1940-1945" 1940-1945 (con docc. fino al 1954) Soccorsi giornalieri alle famiglie bisognose dei militari richiamati o trattenuti alle armi, secondo la L. 22 gennaio 1934 n. 115: - fascicoli intestati alle famiglie ammesse al soccorso; - "Varie militari". Si segnala: ruoli nominativi dei congiunti dei militari alle armi ai quali è concesso il soccorso giornaliero. La concessione dei sussidi avvenne nel periodo in cui Siror era aggregato al comune di Primiero, ma riguardano le famiglie di Siror. Busta Num. un. progr 282

210

ACSr.1.6.12-3 Cimitero e tombe 1950-1963 Fascicolo relativo al cimitero delle 'Fosse 'e alla sistemazione delle salme dei caduti tedeschi, realizzazione di tombe di famiglia, concessioni di tombe murali e assegnazione di superficie murale per il cimitero di S. Martino di Castrozza. Busta Num. un. progr 283

ACSr.1.6.12-4 Schede dei prodotti forestali: B-L 1946-1955 Scheda personale dei prodotti forestali utilizzati, Bancher-Lucian. La scheda riporta nome e cognome e luogo di abitazione, specie (legname rotondo, travatura, legna da ardere, tavolame), scopo, data e quantità di prodotti forestali utilizzati. Busta Num. un. progr 284

ACSr.1.6.12-5 Schede dei prodotti forestali: M-Z 1946-1955 Scheda personale dei prodotti forestali utilizzati, Mott-Zortea. La scheda riporta nome e cognome e luogo di abitazione, specie (legname rotondo, travatura, legna da ardere, tavolame), scopo, data e quantità di prodotti forestali utilizzati. Busta Num. un. progr 285

ACSr.1.6.12-6 Schede dei prodotti forestali: B-Z 1956-1965 Scheda personale dei prodotti forestali utilizzati, Bancher-Zanona. La scheda riporta nome e cognome e luogo di abitazione, specie (legname rotondo, travatura, legna da ardere, tavolame), scopo, data e quantità di prodotti forestali utilizzati. Busta Num. un. progr 286

ACSr.1.6.12-7 Assicurazione degli operai 1946-1962 Assicurazione degli operai per diversi lavori: - posizione assicurativa n. 10854 per lavori alla strada Rosse-Pergher: carteggio, libro matricola, libri paga, 1946-1948; - posizione assicurativa n. 11355 per lavori alla segheria: carteggio, libro paga, 1947-1959; - posizione assicurativa n. 14398 per lavori boschivi: carteggio, libri matricola, libri paga mensili, 1950-1962; - posizione assicurativa n. 14985 per lavori alla malga Doch-Calaita: libri matricola, 1950. Busta 211

Num. un. progr 287

ACSr.1.6.12-8 Assicurazione degli operai 1947-1961 - Posizione assicurativa n. 11179 per lavori ordinari alle strade: carteggio, libri matricola, libri paga, 1947-1961 - posizione assicurativa n. 11179/3 per lavori straordinari alle strade: libri paga, 1952-1959. Busta Num. un. progr 288

ACSr.1.6.12-9 Assicurazione degli operai 1951-1956 Posizione assicurativa n. 11179/3 per lavori straordinari di manutenzione alle strade: carteggio, libri matricola. Busta Num. un. progr 289

ACSr.1.6.12-10 Assicurazione degli operai 1957-1962, 1968 Posizione assicurativa n. 11179/3 per lavori straordinari di manutenzione alle strade: carteggio, libri matricola, libro paga. Busta Num. un. progr 290

ACSr.1.6.12-11 Cartelle acqua (S. Martino di Castrozza): A-Z 1947-1959 Schede degli utenti che utilizzano le spine d'acqua, frazione di San Martino di Castrozza. La cartella riporta il nome dell'utente, la via dove abita l'utente, la quantità e specie delle spine d'acqua usufruite. Busta Num. un. progr 291

ACSr.1.6.12-12 Cartelle acqua (Siror): B-G 1950-1959 Schede degli utenti che utilizzano le spine d'acqua: cognomi Bancher-Gubert. La cartella riporta il nome dell'utente, la via dove abita l'utente, la quantità e specie delle spine d'acqua usufruite. Busta Num. un. progr 292

ACSr.1.6.12-13 Cartelle acqua (Siror): L-Z 1950-1959

212

Schede degli utenti che utilizzano le spine d'acqua, cognomi Longo-Zanona. La cartella riporta il nome dell'utente, la via dove abita l'utente, la quantità e specie delle spine d'acqua usufruite. Busta Num. un. progr 293

ACSr.1.6.12-14 "L.D. Segretario" 1947-1960 Fascicolo personale del segretario comunale L.D. Num. un. progr 294

ACSr.1.6.12-15 Azienda elettrica 1947 - 1962 Carteggio ed atti relativi ai rapporti del comune con l'Azienda elettrica consorziale municipalizzata di Primiero, con sede a Fiera di Primiero (1). Si segnala: - copie dei verbali dell'assemblea dell'Azienda elettrica; - carteggio ed atti. Busta Note (1) L'Azienda elettrica consorziale municipalizzata trae origine dalla disciolta Società impianto Elettrico di Primiero costituita il 20 giugno 1910 con Statuto approvato dalla Giunta Provinciale tirolese del 26 giugno 1911, n. 1484/8/III successivamente trasformata con decreto prefettizio 22 novembre 1930 n. 31227/IV modificato con decreto prefettizio 30 luglio 1948 n. 22496/IV. Fanno parte del consorzio i comuni di Fiera, Imer, Mezzano, Siror, Tonadico e Transacqua. La sede è a Fiera di Primiero. Num. un. progr 295

ACSr.1.6.12-16 Contributi unificati per i lavoratori agricoli 1947-1968 Elenchi nominativi dei lavoratori agricoli, elenchi variazioni dei coltivatori diretti, circolari e carteggio. Busta Num. un. progr 296

ACSr.1.6.12-17 "Dipendenti locali" 1950-1969 Circolari della Federazione provinciale dipendenti locali (FIDEL), copie del mensile 'La nostra voce' e de 'Informazioni de l'INADEL'. Busta Num. un. progr 297

213

ACSr.1.6.12-18 "Atti. Tasse e contributi" 1948-1957 Carteggio e atti relativo alle imposte e tasse comunali. Si segnala: - "Ricorsi scaduti...", 1948-1951; - "Tassa cani...", 1951-1957; - "Imposta macchina caffè", 1953-1954; - imposta valore locativo e licenza, 1949-1954; - asporto immondizie San Martino di Castrozza, 1957-1951; - carteggio per la compilazione del ruolo delle tasse comunali per il 1956; - "Contributo speciale di cura San Martino di Castrozza", 1957. Busta Num. un. progr 298

ACSr.1.6.12-19 "Tasse comunali" 1959-1962 Carteggio relativo alla preparazione dei ruoli delle imposte e tasse per gli anni 1959 e 1962, minute di ruolo, ricorsi, rubrica alfabetica dei contribuenti e carteggio. Busta Num. un. progr 299

ACSr.1.6.12-20 "Tasse comunali" 1963-1964 Carteggio relativo alla preparazione dei ruoli delle imposte e tasse per gli anni 1963 e 1964. Si segnala: - minute di ruolo (imposta licenza, valore locativo, tassa famiglia, immondizie macchine caffè, ecc.) 1963-1964; - ricorsi relativi al valore locativo, 1963-1964; - rubrica alfabetica dei contribuenti, 1963-1964; - liquidazione dei tributi e degli aggi di riscossione, 1963-1964. Busta Num. un. progr 300

ACSr.1.6.12-21 "Tasse famiglia 1965" 1965 Carteggio relativo all'imposta famiglia. Si segnala: - notifiche di accertamento per l'imposta famiglia, lettere A-Z; - revisione per tassa famiglia; - minute di ruolo per la tassa famiglia. Busta

214

Num. un. progr 301

ACSr.1.6.12-22 "Stipendi e salari dei dipendenti fino al conglobamento..." 1947-1961 Fascicolo relativo al trattamento economico del personale, si segnala: - "Conglobamento totale stipendi dipendenti comunali", 1955-1961; - "Segretario. Indennità contingenza. Indennità alloggio", 1951-1956; - miglioramenti economici ai dipendenti e aumento stipendi e salari, 1947-1955 - "Caropane dipendenti", 1947-1948; - "Carovita dipendenti", 1948; - "Contributi sindacali UPADEL", 1948-1950. Busta Num. un. progr 302

ACSr.1.6.12-23 Rilevazione nazionale delle forze di lavoro 1959-1962 Rilevazione delle forze di lavoro per l'Istituto centrale di statistica e per l'Ufficio provinciale di statistica di Trento. Busta Num. un. progr 303

ACSr.1.6.12-24 Acquisto e vendita di un terreno da parte del comune di Siror 1960-1969 Pratica relativa ad un terreno di 3000 mq nella frazione di S. Martino di Castrozza, acquistato dal comune di Siror tramite permuta con un pascolo in Val di Roda con l'Amministrazione regionale foreste di Trento, al fine di costruire il nuovo edificio scolastico. Terreno successivamente messo in vendita dal comune perchè rimasto inutilizzato, a seguito della decisione di costruire l'edificio scolastico altrove: - "Pratica acquisto suolo", fasc., 1960-1961; - atti relativi alla perizia di stima di detto suolo, offerte presentate, verbali di delibera e carteggio, 1966-1969. Busta Num. un. progr 304

ACSr.1.6.12-25 "Piano di fabbricazione" 1962-1965 Fascicolo relativo al programma di fabbricazione del comune di Siror, al regolamento edilizio comunale, al piano regolatore intercomunale e al piano urbanistico provinciale. Busta Num. un. progr 304

215 serie ACSr.1.6.13 Repertori dei contratti

216 serie ACSr.1.6.14 Contratti , 1947 - 1966

Contenuto Nella formazione dei contratti i comuni devono osservare le norme della Circolare del Ministero dell'interno del 1 marzo 1897 n. 17100/2 art. 23, del T.U. 1915 art. 290 secondo comma, del titolo II del R.D. 23 maggio 1924 n. 827 e successive modificazioni, del T.U. 1934 artt. 16, 295-296 e della Legge 9 giugno 1947 n. 530 art. 17 e della L.R. del 21 ottobre 1963, n. 29, art. 64.

La serie raccoglie i contratti stipulati dal comune con enti e privati, ordinati secondo il numero di repertorio.

I contratti stipulati riguardano per la maggior parte compravendita di legname, affitto di locali, affittanze della segheria, affittanze delle malghe, costruzione di edifici e rifugi alpini, acquisto di case, alienazioni di terreni, sistemazioni varie (impianti di riscaldamento, pavimentazione di strade, nuovo cimitero, ricostruzione di muri, costruzione di un piazzale), appalto del servizio di riscossione delle imposte, svincoli di cauzioni e concessioni di tombe di famiglia.

ACSr.1.6.14-1 Contratti 1947-1949 Nn. di rep. 1-21 Busta Num. un. progr 305

ACSr.1.6.14-2 Contratti 1949-1951 Nn. di rep. 22-41. Busta Num. un. progr 306

ACSr.1.6.14-3 Contratti 1951-1953 Nn. di rep. 42-57. Busta Num. un. progr 307

ACSr.1.6.14-4 Contratti 1953-1955 217

Nn. di rep. 58-76. Busta Num. un. progr 308

ACSr.1.6.14-5 Contratti 1955-1957 Nn. di rep. 77-91. Busta Num. un. progr 309

ACSr.1.6.14-6 Contratti 1957-1960 Nn. di rep. 92-112. Busta Num. un. progr 310

ACSr.1.6.14-7 Contratti 1960-1962 Nn. di rep. 113-139. Busta Num. un. progr 311

ACSr.1.6.14-8 Contratti 1962-1963 Nn. di rep. 140-174. Busta Num. un. progr 312

ACSr.1.6.14-9 Contratti 1963-1964 Nn. di rep. 175-203. Busta Num. un. progr 313

ACSr.1.6.14-10 Contratti 1964-1966 Nn. di rep. 204-220.

218

Busta Num. un. progr 314

219 serie ACSr.1.6.15 Contratti non soggetti a registrazione, 1931 - 1960

Contenuto La serie contiene contratti non registrati nel repertorio dei contratti e relativi all'acquisto e alla permuta di terreni. La serie è formata da due buste.

ACSr.1.6.15-1 Contratti 1931-1960 Contratti relativi all'acquisto di terreni, numerati da 1 a 31. I contratti 1-11 (1931-1940) riportano il numero di repertorio del comune di Primiero, istituito nel 1927 con il R. D. 13.10.1927 che disponeva l'unione dei comuni di Fiera, Transacqua, Siror, Tonadico e Sagron Miss in un unico comune denominato Primiero con la sede municipale in Fiera di Primiero, fino al 1946. Busta Num. un. progr 315

ACSr.1.6.15-2 Contratti 1947-1958 Contratti relativi all'acquisto e alla permuta di terreni, numerati da 1 a 24. Busta Num. un. progr 316

220 serie ACSr.1.6.16 Registri delle spese contrattuali, 1947 - 1965

Contenuto In base alle prescrizioni del Regolamento 12 febbraio 1911 n. 297 art. 179 il comune era tenuto a compilare i registri dei depositi cauzionali dovuti per i contratti.

La serie conserva un unico registro delle spese contrattuali e compre l'arco cronologico dal 1947 al 1965.

ACSr.1.6.16-1 "Registro depositi contratti..." 1947-1965 Il registro riporta: n. d'ordine, n. della bolletta esattoriale, cognome e nome del depositario, causale del deposito, ammontare del deposito, n. del buono, cognome enome del creditore, oggetto della spesa, ammontare di ogni singolo buono, totale dei pagamenti, rimanenza disponibile, annotazioni. Registro Num. un. progr 317

221 serie ACSr.1.6.17 Depositi cauzionali , 1947 - 1971

Contenuto La serie conserva i depositi cauzionali per spese contrattuali per gli anni 1956 al 1971 e un registro dei depositi cauzionali per gli anni dal 1947 al 1961.

ACSr.1.6.17-1 "Partite estinte depositi cauzionali" 1947-1963 Estinzione dei depositi cauzionali per spese contrattuali. Si segnala: "Registro depositi cauzionali" (tit. int.), 1947-1960. Busta Num. un. progr 318

ACSr.1.6.17-2 Estinzione depositi cauzionali 1965 - 1971 (1) Estinzione dei depositi cauzionali per spese contrattuali. Busta Note (1) La data fa riferimento all'anno di estinzione del deposito Num. un. progr 319

222 serie ACSr.1.6.18 Bilanci di previsione, 1947 - 1965

Contenuto Le norme che regolano la formazione, deliberazione e compilazione dei bilanci di previsione furono estese alle nuove provincie con R.D. 11 gennaio 1923 n. 9, che recepiva il testo unico della legge comunale e provinciale 4 febbraio 1915 n. 148. I bilanci di previsione rispecchiano la reale situazione economico-finanziaria, contengono le previsioni di entrata, con rendite patrimoniali, imposte comunali, sovraimposte di proventi diversi e quelle di uscita con oneri patrimoniali, spese generali e diverse. Il bilancio doveva essere pubblicato all'albo pretorio del comune per otto giorni consecutivi, in conformità al quanto disposto dall'art. 306 del testo unico della legge comunale e provinciale 3 marzo 1934 n. 383, e poi depositato in segreteria a disposizione del pubblico per eventuali reclami per venti giorni. Il bilancio veniva approvato dalla Commissione centrale per la finanza locale - Prefettura di Trento.

La data indicata nella descrizione della singola unità è quella dell'esercizio finanziario di riferimento. Sono stati conservati più esemplari nel caso in cui vi fossero delle varianti. La serie è completa.

ACSr.1.6.18-1 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1947 1947 Registro Num. un. progr 320

ACSr.1.6.18-2 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1948 1948 Registro Num. un. progr 321

ACSr.1.6.18-3 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1949 1949 Registro Num. un. progr 322

ACSr.1.6.18-4 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1950 1950

223

Due esemplari. Registro Num. un. progr 323

ACSr.1.6.18-5 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1951 1951 Registro Num. un. progr 324

ACSr.1.6.18-6 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1952 1952 Registro Num. un. progr 325

ACSr.1.6.18.7 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1953 1953 Due esemplari. Registro Num. un. progr 326

ACSr.1.6.18-8 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1954 1954 Due esemplari. Registro Num. un. progr 327

ACSr.1.6.18-9 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1955 1955 Due esemplari. Registro Num. un. progr 328

ACSr.1.6.18-10 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1956 1956 Due esemplari. Registro Num. un. progr 329

224

ACSr.1.6.18-11 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1957 1957 Registro Num. un. progr 330

ACSr.1.6.18-12 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1958 1958 Due esemplari. Registro Num. un. progr 331

ACSr.1.6.18-13 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1959 1959 Due esemplari. Registro Num. un. progr 332

ACSr.1.6.18-14 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1960 1960 Due esemplari. Registro Num. un. progr 333

ACSr.1.6.18-15 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1961 1961 Registro Num. un. progr 334

ACSr.1.6.18-16 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1962 1962 Registro Num. un. progr 335

ACSr.1.6.18-17 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1963 1963 225

Registro Num. un. progr 336

ACSr.1.6.18-18 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1964 1964 Registro Num. un. progr 337

ACSr.1.6.18-19 Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1965 1965 Registro Num. un. progr 338

226 serie ACSr.1.6.19 Conti consuntivi, 1947 - 1965

Contenuto Le normative che regolano la compilazione e l'approvazione dei conti consuntivi sono le seguenti: - R.D. 12 febbraio 1911 n. 297, in base al quale si stabilisce che il conto consuntivo è diviso nello stesso modo del bilancio di previsione e deve dimostrare le entrate e le spese effettive delle competenze dell'anno, l'entrata e la spesa per movimento di capitali, le partite di giro, i residui attivi e passivi degli esercizi precedenti, il conto totale; - R.D. 30 dicembre 1923 n. 2839; - R.D. 23 ottobre 1925 n. 2289, convertito nella Legge 24 maggio 1926 n. 898; - Legge regionale 21 ottobre 1963, n. 29. Nei conti consuntivi sono registrate tutte le riscossioni che devono corrispondere alle risultanze dei ruoli e delle reversali emesse dall'amministrazione e tutti i pagamenti con i relativi mandati divisi per titoli. Dopo la presentazione del conto consuntivo da parte del tesoriere i revisori e il consiglio comunale devono esaminarlo e discuterlo. Dopo l'approvazione da parte del consiglio l'ufficio comunale deve provvedere alla pubblicazione e all'invio all'autorità tutoria allegando i relativi documenti giustificativi delle entrate e delle spese.

La data indicata nella descrizione della singola unità è quella dell'esercizio finanziario di riferimento. Sono stati conservati più esemplari nel caso in cui vi fossero delle varianti. La serie è completa.

ACSr.1.6.19-1 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1947 1947 Registro Num. un. progr 339

ACSr.1.6.19-2 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1948 1948 Due esemplari. Registro Num. un. progr 340

ACSr.1.6.19-3 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1949 1949 Registro Num. un. progr 341

227

ACSr.1.6.19-4 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1950 1950 Registro Num. un. progr 342

ACSr.1.6.19-5 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1951 1951 Due esemplari. Registro Num. un. progr 343

ACSr.1.6.19-6 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1952 1952 Registro Num. un. progr 344

ACSr.1.6.19-7 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1953 1953 Registro Num. un. progr 345

ACSr.1.6.19-8 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1954 1954 Due esemplari. Registro Num. un. progr 346

ACSr.1.6.19-9 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1955 1955 Registro Num. un. progr 347

ACSr.1.6.19-10 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1956 1956 Due esemplari. 228

Registro Num. un. progr 348

ACSr.1.6.19-11 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1957 1957 Registro Num. un. progr 349

ACSr.1.6.19-12 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1958 1958 Registro Num. un. progr 350

ACSr.1.6.19-13 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1959 1959 Registro Num. un. progr 351

ACSr.1.6.19-14 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1960 1960 Due esemplari. Registro Num. un. progr 352

ACSr.1.6.19-15 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1961 1961 Due esemplari. Registro Num. un. progr 353

ACSr.1.6.19-16 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1962 1962 Registro Num. un. progr 354

ACSr.1.6.19-17

229

Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1963 1963 Registro Num. un. progr 355

ACSr1.6.19-18 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1964 1964 Registro Num. un. progr 356

ACSr.1.6.19-19 Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio 1965 1965 Registro Num. un. progr 357

230 serie ACSr.1.6.20 Giornali e mastri della contabilità, 1947 - 1961

Contenuto La serie è costituita da registri su cui vengono registrate tutte le attività e le passività del comune secondo la materia, nelle relative suddivisioni o rubriche secondo i diversi capitoli di entrata e di uscita del bilancio di previsione. Questi registri, strumenti indispensabili per la stesura del conto consuntivo, sono compresi fra quelli che gli uffici comunali dovevano tenere ai sensi del R.D. 12 febbraio 1911 n. 297 "che approva il regolamento per l'esecuzione della legge comunale e provinciale", all. 4, n. 15.

La serie è completa. La data indicata nella descrizione della singola unità è quella dell'esercizio finanziario di riferimento.

ACSr.1.6.20-1 "...Giornale cassa esercizio 1947" 1947 Registro Num. un. progr 358

ACSr.1.6.20-2 "...Registro mastro esercizio 1947" 1947 Registro Num. un. progr 359

ACSr.1.6.20-3 "...Libro giornale esercizio 1948-49-50-51" 1948-1951 Registro Num. un. progr 360

ACSr.1.6.20-4 "...Libro mastro esercizio 1948" 1948 Registro Num. un. progr 361

ACSr.1.6.20-5 "...Libro mastro esercizio 1949" 1949 231

Registro Num. un. progr 362

ACSr.1.6.20-6 "Libro mastro esercizio 1950" 1950 Registro Num. un. progr 363

ACSr.1.6.20-7 "1951. Giornale mastro..." 1951 Registro Num. un. progr 364

ACSr.1.6.20-8 "...Registro mastro esercizio 1952" 1952 Registro Num. un. progr 365

ACSr.1.6.20-9 "Registro giornale..." 1952-1953 Registro Num. un. progr 366

ACSr.1.6.20-10 "...Registro mastro esercizio 1953" 1953 Registro Num. un. progr 367

ACSr.1.6.20-11 "Registro giornale esercizio 1954" 1954 Registro Num. un. progr 368

ACSr.1.6.20-12 "Mastro 1954" 1954 Registro 232

Num. un. progr 369

ACSr.1.6.20-13 " 1955 Giornale" 1955 Registro Num. un. progr 370

ACSr.1.6.20-14 "Mastro 1955" 1955 Registro Num. un. progr 371

ACSr.1.6.20-15 "...Giornale delle reversali e dei mandati esercizio 1956" 1956 Registro Num. un. progr 372

ACSr.1.6.20-16 "...Libro mastro dell'entrata e dell'uscita. Esercizio 1956" 1956 Registro Num. un. progr 373

ACSr.1.6.20-17 "...Giornale delle reversali e dei mandati esercizio 1957" 1957 Registro Num. un. progr 374

ACSr.1.6.20-18 "...Libro mastro dell'entrata e dell'uscita. Esercizio 1957" 1957 Registro Num. un. progr 375

ACSr.1.6.20-19 "...Giornale delle reversali e dei madati esercizio 1958" 1958 Registro Num. un. progr 376 233

ACSr.1.6.20-20 "...Libro mastro dell'entrata e dell'uscita. Esercizio 1958" 1958 Registro Num. un. progr 377

ACSr.1.6.20-21 "...Giornale delle reversali e dei mandati esercizio 1959" 1959 Registro Num. un. progr 378

ACSr.1.6.20-22 "...Libro mastro dell'entrata e dell'uscita. Esercizio 1959" 1959 Registro Num. un. progr 379

ACSr.1.6.20-23 "...Giornale delle reversali e dei mandati esercizio 1960" 1960 Registro Num. un. progr 380

ACSr.1.6.20-24 "...Libro mastro dell'entrata e dell'uscita. Esercizio 1960" 1960 Registro Num. un. progr 381

ACSr.1.6.20-25 "...Giornale delle reversali e dei mandati esercizio 1961" 1961 Il registro non è chiuso: non riporta il totale di cassa di fine esercizio e non è vidimato dalla giunta comunale. Registro Num. un. progr 382

ACSr.1.6.20-26 "...Libro mastro dell'entrata e dell'uscita. Esercizio 1961" 1961 Registro Num. un. progr 383 234

ACSr.1.6.20-27 Giornale e mastro della contabilità 1962 Registro Num. un. progr 384

ACSr.1.6.20-28 Giornale e mastro della contabilità 1963 Registro Num. un. progr 385

ACSr.1.6.20-29 Giornale e mastro della contabilità 1964 Registro Num. un. progr 386

ACSr.1.6.20-30 Giornale e mastro della contabilità 1965 Registro Num. un. progr 387

235 serie ACSr.1.6.21 Allegati ai bilanci di previsione e ai conti consuntivi, reversali di riscossione e mandati di pagamento, 1947 - 1965

Contenuto La serie comprende gli allegati al bilancio di previsione, gli allegati al conto consuntivo e i documenti giustificativi del conto consuntivo. Gli allegati al bilancio di previsione sono le delibere di approvazione del bilancio da parte del consiglio comunale e della giunta provinciale, i verbali di verifica cassa dell'esattoria, gli elenchi delle passività arretrate, le delibere della giunta municipale e del consiglio comunale per storno dei fondi in bilancio, le relazioni della giunta municipale. Gli allegati al conto consuntivo sono le delibere di approvazione del conto del consiglio comunale e della Giunta provinciale, le delibere di nomina dei revisori del conto, le relazioni dei revisori del conto, i verbali di verifica cassa dell'esattoria, le tabelle di svolgimento del conto, gli elenchi dei residui attivi e passivi, i prospetti delle entrate e delle uscite relativi alle gestioni speciali, le delibere della giunta municipale e del consiglio comunale per erogazione di spese a calcolo o impreviste. I documenti giustificativi al conto consuntivo sono le reversali di cassa (ordini d'incasso dati al cassiere dell'amministrazione che giustificano le entrate), i mandati di pagamento (ordini di pagamento dati al cassiere dell'amministrazione che giustificano le uscite), le pezze d'appoggio (ricevute, note di spesa, quietanze, fatture...) che accompagnano le reversali e i mandati. L'estremo cronologico indicato nella descrizione della singola unità è quello dell'esercizio finanziario di riferimento.

La serie è completa. In questa serie le reversali di riscossione e i mandati di pagamento sono sempre accompagnati dalle relative pezze d'appoggio. Sono inoltre raccolti, in allegato alle entrate comunali, anche i ruoli delle rendite, imposte e tasse comunali.

ACSr.1.6.21-1 Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1947 - allegati al bilancio di previsione; - allegati al conto consuntivo; - entrata: residui attivi e art. 1-31. Ruolo delle entrate patrimoniali per legna e legname uso civico; Ruolo delle entrate patrimoniali, segagione e legna; Ruolo delle entrate patrimoniali per canoni acqua; Ruolo trasporto immondizie. Busta Num. un. progr 388

ACSr.1.6.21-2 Mandati di pagamento 1947 uscita: residui passivi e art. 1-39.

236

Busta Num. un. progr 389

ACSr.1.6.21-3 Mandati di pagamento 1947 uscita: art. 40-86. Busta Num. un. progr 390

ACSr.1.6.21-4 Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1948 - allegati al bilancio di previsione; - allegati al conto consuntivo; - entrata: residui attivi e art. 1-13. Busta Num. un. progr 391

ACSr.1.6.21-5 Reversali di riscossione 1948 - entrata: residui attivi e art. 14-31. Ruolo delle entrate imposte comunali; Ruolo suppletivo tassa cani, due esemplari; Ruolo delle entrate patrimoniali per legna, legname e calce, due esemplari; Ruolo delle entrate patrimoniali canoni acqua. Num. un. progr 392

ACSr.1.6.21-6 Mandati di pagamento 1948 - uscita: residui passivi e art. 2-33. Busta Num. un. progr 393

ACSr.1.6.21-7 Mandati di pagamento 1948 - uscita: art. 35-82. Busta Num. un. progr 394

ACSr.1.6.21-8 Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1949

237

- allegati al bilancio di previsione; - allegati al conto consuntivo; - entrata: residui attivi e art. 1-29. Busta Num. un. progr 395

ACSr.1.6.21-9 Reversali di riscossione 1949 - entrata: art. 30-32. Ruolo delle entrate patrimoniali per legname, legna e varie; Ruolo delle entrate patrimoniali per segagione e legname; Ruolo delle entrate patrimoniali per canoni acqua; Ruolo unico di riscossione delle imposte e tasse. Busta Num. un. progr 396

ACSr.1.6.21-10 Mandati di pagamento 1949 uscita: residui passivi e art. 1-38 Busta Num. un. progr 397

ACSr.1.6.21-11 Mandati di pagamento 1949 uscita: art. 39-81 Busta Num. un. progr 398

ACSr.1.6.21-12 Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1950 - allegati al bilancio di previsione; - allegati al conto consuntivo; - entrata: residui attivi e art. 1-32. Ruolo delle entrate patrimoniali per legna, legname e calce; Ruolo delle entrate patrimoniali per canoni acqua; Ruolo unico di riscossione delle imposte e tasse; ruolo delle imposte comunali sui cani. Busta Num. un. progr 399

ACSr.1.6.21-13 Mandati di pagamento 1950 - uscita: residui passivi e art. 1-39. Busta Num. un. progr 400 238

ACSr.1.6.21-14 Mandati di pagamento 1950 - uscita: art. 40-78. Busta Num. un. progr 401

ACSr.1.6.21-15 Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1951 - allegati al bilancio di previsione; - allegati al conto consuntivo; - entrata: residui attivi e art. 1-31. Ruolo unico delle imposte e tasse comunali, due esemplari; Ruolo delle entrate patrimoniali per legname, legna e varie, due esemplari; Ruolo contributi asporto immondizie per l'anno 1949/1950, due esemplari; Ruolo delle entrate patrimoniali per canoni acqua. Busta Num. un. progr 402

ACSr.1.6.21-16 Reversali di riscossione 1951 - entrata: art. 22-31. Ruolo unico delle imposte e tasse comunali, due esemplari; Ruolo delle entrate patrimoniali per legname, legna e varie, due esemplari; Ruolo contributi asporto immondizie per l'anno 1949/1950, due esemplari; Ruolo delle entrate patrimoniali per canoni acqua. Busta Num. un. progr 403

ACSr.1.6.21-17 Mandati di pagamento 1951 - uscita: residui passivi e art. 1-38. Busta Num. un. progr 404

ACSr.1.6.21-18 Mandati di pagamento 1951 - uscita: art. 39-77. Busta Num. un. progr 405

ACSr.1.6.21-19

239

Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1952 - allegati al bilancio di previsione; - allegati al conto consuntivo; - entrata: residui attivi e art. 1-20. Busta Num. un. progr 406

ACSr.1.6.21-20 Reversali di riscossione 1952 - entrata: art. 21-33. Ruolo unico di riscossione delle imposte e tasse comunali, due esemplari; Ruolo tassa cani, due esemplari; Ruolo delle rendite patrimoniali, due esemplari; Ruolo canoni acqua, due esemplari. Busta Num. un. progr 407

ACSr.1.6.21-21 Mandati di pagamento 1952 - uscita: residui passivi e art. 1-39. Busta Num. un. progr 408

ACSr.1.6.21-22 Mandati di pagamento 1952 - uscita: art. 40-78. Busta Num. un. progr 409

ACSr.1.6.21-23 Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1953 - allegati al bilancio di previsione; - allegati al conto consuntivo; - entrata: residui attivi e art. 1-20. Busta Num. un. progr 410

ACSr.1.6.21-24 Reversali di riscossione 1953

240

- entrata: art. 21-30. Ruolo delle rendite patrimoniali, due esemplari; Ruolo unico di riscossione delle imposte e tasse; due esemplari; Assegnazione, consegna e misurazione di legna e legname per il 1952 da utilizzarsi nel 1953. Busta Num. un. progr 411

ACSr.1.6.21-25 Mandati di pagamento 1953 - uscita: residui passivi e art. 1-40. Busta Num. un. progr 412

ACSr.1.6.21-26 Mandati di pagamento 1953 - uscita: art. 41-78. Busta Num. un. progr 413

ACSr.1.6.21-27 Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1954 - allegati al bilancio di previsione; - allegati al conto consuntivo; - entrata: residui attivi e art. 1-20. Busta Num. un. progr 414

ACSr.1.6.21-28 Reversali di riscossione 1954 - entrata: art. 21-29. Ruolo delle entrate o diritti comunali per legna, due esemplari; Ruolo contributi comunali, due esemplari; Ruolo delle entrate o diritti comunali per canoni acqua, due esemplari; Ruolo unico di riscossione delle imposte e tasse; Bollette di assegnazione legname. Busta Num. un. progr 415

ACSr.1.6.21-29 Mandati di pagamento 1954 - uscita: residui passivi e art. 1-40. Busta Num. un. progr 416

241

ACSr.1.6.21-30 Mandati di pagamento 1954 - uscita: art. 41-77. Busta Num. un. progr 417

ACSr.1.6.21-31 Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1955 - allegati al bilancio di previsione; - allegati al conto consuntivo; - entrata: residui attivi e art. 1-20. Busta Num. un. progr 418

ACSr.1.6.21-32 Reversali di riscossione 1955 - entrata: art. 21-28. Ruolo legname, legna uso civico, due esemplari; Ruolo delle entarte o diritti comunali per canoni aqua, due esemplari; Ruolo unico di riscossione delle imposte e tasse; Bollette di assegnazione legname. Busta Num. un. progr 419

ACSr.1.6.21-33 Mandati di pagamento 1955 - uscita: residui passivi e art. 1-40. Spese consorziali da rimborsarsi al comune di Fiera, 1954-1955. Busta Num. un. progr 420

ACSr.1.6.21-34 Mandati di pagamento 1955 - uscita: art. 41-74. Busta Num. un. progr 421

ACSr.1.6.21-35 Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1956 - allegati al bilancio di previsione;

242

- allegati al conto consuntivo; - entrata: residui attivi e art. 1-22. Busta Num. un. progr 422

ACSr.1.6.21-36 Reversali di riscossione 1956 - entrata: art. 23-27. Ruolo legname e legna, due esemplari; Ruolo imposte e tasse comunali; Ruolo contributi trasporto immondizie, due esemplari; Ruolo canoni acqua, due esemplari; Ruolo rendite per legname e calce, due esemplari; Bollette di assegnazione legname. Busta Num. un. progr 423

ACSr.1.6.21-37 Mandati di pagamento 1956 - uscita: residui passivi e art. 1-50. Spese consorziali da rimborsarsi al comune di Fiera. Busta Num. un. progr 424

ACSr.1.6.21-38 Mandati di pagamento 1956 - uscita: art. 52-76. Busta Num. un. progr 425

ACSr.1.6.21-39 Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1957 - allegati al bilancio di previsione; - allegati al conto consuntivo; - entrata: residui attivi e art. 1-28. Ruolo per legname, legna e calce, due esemplari; Ruolo proventi acquedotto, due esemplari; Ruolo unico di riscossione delle imposte e tasse. Busta Num. un. progr 426

ACSr.1.6.21-40 Mandati di pagamento 1957 - uscita: residui passivi e art. 1-36. Busta Num. un. progr 427 243

ACSr.1.6.21-41 Mandati di pagamento 1957 - uscita: art. 37-75. Busta Num. un. progr 428

ACSr.1.6.21-42 Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1958 - allegati al bilancio di previsione; - allegati al conto consuntivo - entrata: residui attivi e art. 1-15. Busta Num. un. progr 429

ACSr.1.6.21-43 Reversali di riscossione 1958 - entrata: art. 16-20. Ruolo legname magazzino, due esemplari; Ruolo canoni acqua, due esemplari; Ruolo consumi acqua, due esemplari; Ruolo unico di riscossione delle imposte e tasse; Ruolo contributo asporto immondizie, due esemplari; Bollette di assegnazione legname. Busta Num. un. progr 430

ACSr.1.6.21-44 Mandati di pagamento 1958 - uscita: residui passivi e art. 1-37. Busta Num. un. progr 431

ACSr.1.6.21-45 Mandati di pagamento 1958 - uscita: art. 38-58. Busta Num. un. progr 432

ACSr.1.6.21-46 Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1959

244

- allegati al bilancio di previsione; - allegati al conto consuntivo; - entrata: residui attivi e art. 1-18. Busta Num. un. progr 433

ACSr.1.6.21-47 Reversali di riscossione 1959 - entrata: art. 19-27. Ruolo asporto immondizie; Ruoli rendite per canoni acqua; Ruolo delle entrate per legna e legname; Ruolo unico di riscossione delle imposte e tasse; Ruolo delle entrate o diritti comunali; Bollette di assegnazione legname. Busta Num. un. progr 434

ACSr.1.6.21-48 Mandati di pagamento 1959 - uscita: residui passivi e art. 1-50. Busta Num. un. progr 435

ACSr.1.6.21-49 Mandati di pagamento 1959 - uscita: art. 51-78. Busta Num. un. progr 436

ACSr.1.6.21-50 Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1960 - allegati al bilancio di previsione; - allegati al conto consuntivo; - entrata: residui attivi e art. 1-29. Ruolo delle entrate per legna uso civico e legname magazzino; due esemplari. Busta Num. un. progr 437

ACSr.1.6.21-51 Mandati di pagamento 1960 - uscita: residui passivi e art. 1-42. Busta Num. un. progr 438

245

ACSr.1.6.21-52 Mandati di pagamento 1960 - uscita: art. 43-79. Busta Num. un. progr 439

ACSr.1.6.21-53 Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1961 - allegati al conto consuntivo; - allegati al bilancio di previsione; - entrata: residui attivi e art. 1-17. Busta Num. un. progr 440

ACSr.1.6.21-54 Reversali di riscossione 1961 - entrata: art. 18-28. Ruole delle entrate per proventi acquedotto; Ruolo delle rendite per legna e legname; Ruoli per canoni acqua. Busta Num. un. progr 441

ACSr.1.6.21-55 Mandati di pagamento 1961 - uscita: residui passivi e art. 1-40. Busta Num. un. progr 442

ACSr.1.6.21-56 Mandati di pagamento 1961 - uscita: art. 41-76. Busta Num. un. progr 443

ACSr.1.6.21-57 Allegati al bilancio di previsione e reversali di riscossione 1962 - allegati al bilancio di previsione; - entrata: residui attivi e art. 1-28. Ruolo per legna e legname uso civico; ruoli per canone acque.

246

Si segnala: "Verbali verifica cassa", 1947-1962. Busta Num. un. progr 444

ACSr.1.6.21-58 Mandati di pagamento 1962 - uscita: residui passivi e art. 1-40. Busta Num. un. progr 445

ACSr.1.6.21-59 Mandati di pagamento 1962 - uscita: art. 41-86 Busta Num. un. progr 446

ACSr.1.6.21-60 Allegati al bilancio di previsione, allegati al conto consuntivo e reversali di riscossione 1963 - Allegati al bilancio di previsione; - allegati al conto consuntivo; - entrata: residui attivi e art. 1-26. Busta Num. un. progr 447

ACSr.1.6.21-61 Mandati di pagamento 1963 - uscita: residui passivi e art. 1-40. Busta Num. un. progr 448

ACSr.1.6.21-62 Mandati di pagamento 1963 - uscita: art. 41-79. Busta Num. un. progr 449

ACSr.1.6.21-63 Allegati al bilancio di previsione e reversali di riscossione

247

1964 - allegati al bilancio di previsione; - entrata: residui attivi e art. 1-25. Ruolo delle entrate per legname, legna e calce; Ruolo delle rendite rendite per canoni acque. Busta Num. un. progr 450

ACSr.1.6.21-64 Mandati di pagamento 1964 - uscita: residui passivi e art. 1-35. Busta Num. un. progr 451

ACSr.1.6.21-65 Mandati di pagamento 1964 - uscita: art. 36-71. Num. un. progr 452

ACSr.1.6.21-66 Allegati al bilancio di previsione e reversali di riscossione 1965 - allegati al bilancio di previsione; - entrata: residui attivi e art. 1-25. Ruolo legna e legname uso civico; Ruolo delle entrate legna e legname; Ruoli per canoni acqua. Busta Num. un. progr 453

ACSr.1.6.21-67 Mandati di pagamento 1965 - uscita: residui passivi e art. 1-29. Busta Num. un. progr 454

ACSr.1.6.21-68 Mandati di pagamento 1965 - uscita: art. 30-69. Num. un. progr 455

248 serie ACSr.1.6.22 Tenuta e revisione delle liste elettorali, 1947 - 1969

Contenuto In base alla Legge del 7 ottobre 1947 n. 1058, agli artt. 12 e 14, in ogni comune veniva istituita una commissione elettorale comunale, le cui decisioni in merito alla tenuta e revisione delle liste elettorali dovevano essere formalizzate su un registro. La commissione è composta dal sindaco che la presiede e da quattro commissari.

La serie conserva i verbali della commissione dal 1947 al 1969. Per il periodo: - dal 1947 al 1953 i verbali sono raccolti in fascicoli con la documentazione relativa alle revisioni - dal 1953 al 1960 i verbali sono registrati in un unico registro e la documentazione relativa alle revisioni viene conservata allegata, ma a parte; - dal 1960 al 1969 i verbali sono conservati in un raccoglitore ad anelli.

ACSr.1.6.22-1 Verbali di deliberazione della Commissione elettorale comunale 1947-1953 Verbali di deliberazione della Commissione elettorale comunale relative a revisioni delle liste elettorali, delle liste di sezione e a nomine di scrutatori: - "1947 Elettorato", senza numero; - "1948 Elettorato", senza numero; - "1949 Elettorato", nn. 1-6; - "1950 Elettorato", nn. 7-13; - "1951 Elettorato", nn. 14-22 - "Elettorato 1952", nn. 23-34; - "1953 Elettorato", 35-42. Si conservano in allegato ai verbali vari documenti quali certificati di morte, certificati di cambio residenza e le revisioni delle liste elettorali maschili e femminili. Busta Num. un. progr 456

ACSr.1.6.22-2 Verbali di deliberazione della Commissione elettorale comunale 1953-1969 Verbali di deliberazione della Commissione elettorale comunale relative a revisioni delle liste elettorali, delle liste di sezione e a nomine di scrutatori: - "Commissione elettorale comunale. Verbali", 1953-1960, reg., nn. 43-122; - documentazione relativa alle revisioni dinamiche delle liste elettorali;

249

- "Registro dei verbali di deliberazione della Commissione elettorale comunale": verbali di deliberazione della Commissione elettorale comunale, nn. 123-261, 1960-1969, reg. ad anelli. Busta Num. un. progr 457

250 serie ACSr.1.6.23 Liste elettorali, 1947 - 1950

Contenuto Le norme per la formazione di una lista permanente degli elettori, sia in occasione delle elezioni amministrative che di quelle politiche, furono fissate dal R.D. 4 febbraio 1915 ed estese al Trentino dal 1923. Con il D.L.L. 1 febbraio 1945 n. 23 venne esteso alle donne il diritto di voto; altre norme vennero emanate nel 1946 a seguito della riorganizzazione degli organi comunali elettivi e in genere del sistema elettorale (D.L.L. 7 gennaio 1946 n. 1; D.L.L. 4 marzo 1946 n. 68; D.L.L. 10 marzo 1946 n. 76; D.L.L. 15 marzo 1946 n. 83).

La serie comprende due registri delle liste degli elettori.

ACSr.1.6.23-1 "Lista elettorale generale principale femminile" [1947-1950] Lista generale degli elettori di sesso femminile di Siror iscritti dal 1947. Il registro riporta: anno, numero d'ordine, numero della sezione alla quale ogni anno l'elettrice è assegnata, cognome nome e paternità dell'elettrice, comune e data di nascita, abitazione, anno dell'iscrizione e numero del fascicolo, professione o condizione, se l'iscritto trovasi nella condizione di profugo o sfollato, annotazioni, motivo della cancellazione dell'elettore dalla lista. Registro Num. un. progr 458

ACSr.1.6.23-2 "Lista elettorale maschile" [1947-1950] Lista generale degli elettori di sesso maschile di Siror iscritti dal 1947. Il registro riporta: anno, numero d'ordine, numero della sezione alla quale ogni anno l'elettrice è assegnata, cognome nome e paternità dell'elettrice, comune e data di nascita, abitazione, anno dell'iscrizione e numero del fascicolo, professione o condizione, se l'iscritto trovasi nella condizione di profugo o sfollato, annotazioni, motivo della cancellazione dell'elettore dalla lista. Registro Num. un. progr 458

251 serie ACSr.1.6.24 Elezioni, 1947 - 1964

Contenuto La serie comprende la documentazione relativa alle singole elezioni politiche, regionali e comunali.

Criteri di ordinamento e inventariazione Il materiale era stato organizzato dagli uffici per tipologie di elezione (comunali, regionali e politiche) secondo un'impostazione consueta, che è parso opportuno rispettare, creando 3 sottoserie corrispondenti.

252 sottoserie ACSr.1.6.24.1 Elezioni comunali, 1947 - 1962

ACSr.1.6.24.1-1 Elezioni comunali 1947 Carteggio e atti, registro dei certificati rilasciati, verbale di insediamento dell'ufficio elettorale, liste elettorali per le elezioni comunali del 18 maggio 1947. Fascicolo Num. un. progr 459

ACSr.1.6.24.1-2 Elezioni comunali 1951 Carteggio e atti, verbali delle operazioni elettorali, liste elettorali per le elezioni comunali del 27 maggio 1951. Fascicolo Num. un. progr 459

ACSr.1.6.24.1-3 Elezioni comunali 1954 Carteggio e atti, verbali delle operazioni elettorali, liste elettorali per le elezioni comunali del 28 novembre 1954. Fascicolo Num. un. progr 459

ACSr.1.6.24.1-4 Elezioni comunali 1958 Carteggio e atti, verbali delle operazioni elettorali, estratti delle liste elettorali per le elezioni comunali del 30 novembre 1958. Fascicolo Num. un. progr 459

ACSr.1.6.24.1-5 Elezioni comunali 1962 Carteggio e atti, verbali delle operazioni elettorali, liste elettorali per le elezioni comunali del 2 dicembre 1962. Fascicolo Num. un. progr 459

253 sottoserie ACSr.1.6.24.2 Elezioni regionali, 1948 - 1964

ACSr.1.6.24.2-1 Elezioni regionali 1948 Carteggio e atti, verbali delle operazioni elettorali per le elezioni regionali del 28 novembre 1948 Fascicolo Num. un. progr 460

ACSr.1.6.24.2-2 Elezioni regionali 1952 Carteggio e atti, verbali delle operazioni elettorali, liste elettorali per le elezioni regionali del 16 novembre 1952. Fascicolo Num. un. progr 460

ACSr.1.6.24.2-3 Elezioni regionali 1956 Carteggio e atti, verbali delle operazioni elettorali, elenchi degli elettori che si trovano fuori comune, estratti delle liste elettorali per le elezioni regionali del 11 novembre 1956. Fascicolo Num. un. progr 460

ACSr.1.6.24.2-4 Elezioni regionali 1960 Carteggio e atti, verbali delle operazioni elettorali, liste elettorali per le elezioni regionali del 6 novembre 1960. Fascicolo Num. un. progr 460

ACSr.1.6.24.2-5 Elezioni regionali 1964 Carteggio e atti, verbali delle operazioni elettorali, liste elettorali per le elezioni regionali del 15 novembre 1964. Fascicolo Num. un. progr 460

254 sottoserie ACSr.1.6.24.3 Elezioni politiche, 1948 - 1963

ACSr.1.6.24.3-1 Elezioni politiche 1948 Carteggio e atti, verbali delle operazioni elettorali per le elezioni politiche del 18 aprile 1948. Fascicolo Num. un. progr 461

ACSr.1.6.24.3-2 Elezioni politiche 1953 Carteggio e atti, verbali delle operazioni elettorali, manifesti elettorali per le elezioni politiche del 7 giugno 1953. Fascicolo Num. un. progr 461

ACSr.1.6.24.3-3 Elezioni politiche 1958 Carteggio e atti, delibere relative alle elezioni, manifesti elettorali, verbali delle operazioni elettorali per le elezioni politiche del 25 maggio 1958. Fascicolo Num. un. progr 461

ACSr.1.6.24.3-4 Elezioni politiche 1963 Carteggio e atti, verbali delle operazioni elettorali, prospetto delle spese sostenute dal comune per le elezioni, manifesti elettorali per le elezioni regionali del 28 aprile 1963. Fascicolo Num. un. progr 461

255 serie ACSr.1.6.25 Liste di leva, 1948 - 1965

256 sottoserie ACSr.1.6.25.1 Estratti delle liste di leva cl. 1915-1927, 1949 [1949]

Contenuto La sottoserie conserva estratti delle liste di leva dei nati delle classi 1915-1927, arruolati negli anni 1935-1946. Si ricorda che in questo periodo Siror era parte del Comune di Fiera di Primiero. La documentazione data senza dubbio dopo il 1933 (i moduli riportano questa data) e vi compare l'intestazione del Comune di Siror; dunque si tratta, come spesso per le serie relative alla leva militare, di documentazione che ricopia dati da originali prodotti presso gli uffici del comune riunito di Fiera. Gli estratti delle liste di leva sono stati redatti sul modello dei ruoli matricolari comunali dei militari, dai quali è stata cancellata la suddetta intitolazione. L'estremo cronologico di redazione è nella maggior parte dei casi attribuito, desunto dalla data riportata sull'ultimo, che data 1949.

ACSr.1.6.25.1-1 Estratto della lista di leva della classe 1915 [1949] Elenco degli iscritti alla lista di leva della classe 1915 arruolati in data 10 giugno 1935. Registro Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.1-2 Estratto della lista di leva della classe 1916 [1949] Elenco degli iscritti alla lista di leva della classe 1916 arruolati in data 8 ottobre 1936. Registro Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.1-3 Estratto della lista di leva della classe 1917 [1949] Elenco degli iscritti alla lista di leva della classe 1917 arruolati in data 26 luglio 1937. Registro Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.1-4 Estratto della lista di leva della classe 1918 [1949] Elenco degli iscritti alla lista di leva della classe 1918 arruolati in data 22 giugno 1938. 257

Registro Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.1-5 Estratto della lista di leva della classe 1919 [1949] Elenco degli iscritti alla lista di leva della classe 1919 arruolati in data 24 marzo 1939. Registro Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.1-6 Estratto della lista di leva della classe 1920 [1949] Elenco degli iscritti alla lista di leva della classe 1920 arruolati in data 31 luglio 1940. Registro Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.1-7 Estratto della lista di leva della classe 1921 [1949] Elenco degli iscritti alla lista di leva della classe 1921 arruolati in data 30 marzo 1940. Registro Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.1-8 Estratto della lista di leva della classe 1922 [1949] Elenco degli iscritti alla lista di leva della classe 1922 arruolati in data 16 maggio 1941. Registro Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.1-9 Estratto della lista di leva della classe 1923 [1949] Elenco degli iscritti alla lista di leva della classe 1923 arruolati in data 17 giugno 1942. Registro Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.1-10 Estratto della lista di leva delle classi 1924-1927 1949 gennaio 22 Elenco degli iscritti alla lista di leva della classi 1924, 1925, 1926 e 1927, alla data 22 gennaio 1949. Registro

258

Num. un. progr 462

259 sottoserie ACSr.1.6.25.2 Liste di leva cl. 1928-1947, 1948 - 1965

Contenuto La legislazione italiana in materia di reclutamento militare (Regolamento con R.D. 2 luglio 1890 n. 6952, Testo unico approvato con R.D. 24 dicembre 1911 n. 1497 e modificato dalla Legge 27 giugno 1912 n. 660 e Legge 19 giugno 1913 n. 638 e dal R.D.L. 20 aprile 1920 n. 452) fu estesa nei territori annessi al Regno d'Italia con R.D. 19 settembre 1921 n. 1331. La serie riguarda la leva militare e comprende le liste dei cittadini maschi da sottoporsi a visita di leva, compilate annualmente a cura dei comuni. La redazione delle liste, predisposte per il 18° anno dopo l'anno di nascita dei chiamati alla leva, comincia quando i proscritti hanno tra i sedici e i diciassette anni. Le liste di leva contengono: il numero d'ordine, il cognome e il nome degli iscritti, le indicazioni per i provenienti da leve anteriori, nascita e residenza e variazioni alla lista di leva, descrizioni personali e le decisioni del consiglio di leva. Le liste venivano verificate dalla giunta municipale ed eventualmente annotate ed aggiornate con l'annotazione delle decisioni del consiglio di leva o della commissione di leva.

La serie è ordinata secondo l'anno della classe di leva ovvero l'anno di nascita. L'anno indicato quale estremo cronologico è quello della data di approvazione della lista da parte della giunta municipale (solitamente 18 anni dopo l'anno di nascita); qualora questo mancasse, è riportata la data delle decisioni del consiglio di leva o della commissione di leva in merito ai singoli iscritti alla lista (solitamente 20 anni dopo l'anno di nascita). Le liste di leva sono accompagnate da documentazione prepartatoria di corredo.

ACSr.1.6.25.2-1 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1928 1948 (con docc. dal 1946) - Lista di leva dei nati della classe 1928, 1948, reg. Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-2 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1929 1949 (con docc. dal 1947) - Lista di leva dei nati della classe 1929, 1949, reg. Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-3 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1930

260

1950 - Lista di leva dei nati della classe 1930, 1950, reg. Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-4 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1931 1951 (con docc. dal 1948) - Lista di leva dei nati della classe 1931, 1951, reg. Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-5 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1932 1952 - Lista di leva dei nati della classe 1932, 1952, reg. Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-6 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1933 1953 (con docc. dal 1950) - Lista di leva dei nati della classe 1933, 1953, reg. Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-7 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1934 1954 (con doc. del 1953) - Lista di leva dei nati della classe 1934, 1954, reg. Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-8 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1935 1953 (con docc. dal 1946 e fino al 1972) - Lista di leva dei nati della classe 1935, 1953-1955, reg.; - lista dei renitenti sulla leva dei nati della classe 1935, 1956-1986. Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-9 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1936

261

1954 - 1956 - Lista di leva dei nati della classe 1936, 1954-1956, reg. Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-10 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1937 1955 (con docc. fino al 1965) - Lista di leva dei nati della classe 1937, 1955 (con docc. fino al 1965), reg. Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-11 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1938 1958 (con doc. fino al 1959) - Lista di leva dei nati della classe 1938, 1958, reg. (con docc. del 1959). Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-12 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1939 1957 (con docc. fino al 1962) - Lista di leva dei nati della classe 1939, 1957, reg. Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-13 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1940 1958 (con docc. fino al 1960) - Lista di leva dei nati della classe 1940, 1958, reg. Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-14 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1941 1959 (con docc. fino al 1961) - Lista di leva dei nati della classe 1941, 1959, reg. (con docc. fino al 1961). Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-15 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1942 1960 (con docc. fino al 1963) 262

- Lista di leva dei nati della classe 1942, 1960, reg. (con docc. fino al 1963). Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-16 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1943 1961 (con docc. dal 1960 fino al 1975) - Lista di leva dei nati della classe 1943, 1961, reg., (con docc. fino al 1975). Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-17 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1944 1962 (con docc. fino al 1964) - Lista di leva dei nati della classe 1943, 1962, reg. (con docc. fino al 1964). Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-18 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1945 1963 (con docc. fino al 1968) - Lista di leva dei nati della classe 1945, 1963, reg. (con docc. fino al 1968). Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-19 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1946 1964 (con docc. dal 1963 fino al 1967) - Lista di leva dei nati della classe 1946, 1964, reg. (con docc. fino al 1967). Fascicolo Num. un. progr 462

ACSr.1.6.25.2-20 Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1947 1965 (con docc. dal 1965 fino al 1967) - Lista di leva dei nati della classe 1947, 1965, reg. (con docc. fino al 1968). Fascicolo Num. un. progr 462

263 serie ACSr.1.6.26 Ruoli matricolari, [1933- 1964]

Contenuto La legislazione italiana in materia di reclutamento militare (Regolamento per l'esecuzione delle leggi sul reclutamento approvato con R.D. 2 luglio 1890 n. 6952, testo unico approvato con R.D. 24 dicembre 1911 n. 1497 e modificato dalla Legge 27 giugno 1912 n. 660 e Legge 19 giugno 1913 n. 638 e dal R.D.L. 20 aprile 1920 n. 452) fu estesa nei territori annessi al Regno d'Italia con R.D. 19 settembre 1921 n. 1331. La serie riguarda la leva militare. Sui ruoli matricolari vengono riportati tutti i dati relativi alla situazione di servizio dei militari della medesima classe giudicati abili.

La serie conserva i ruoli per le classi 1915-1946.

ACSr.1.6.26-1 Ruoli matricolari [1933-1964] Ruoli matricolari comunali dei militari delle classi 1915-1946. Busta Num. un. progr 463

264 serie ACSr.1.6.27 Lavori pubblici, 1925 - 1977

Contenuto Per lavori pubblici si intendono quelle opere pubbliche rivolte alla costruzione, al ripristino, alla manutenzione o ricostruzione, trasformazione o ampliamento di opere di pubblica utilità, finanziate dallo Stato o dagli enti pubblici territoriali. I lavori pubblici trovarono in Italia una prima regolamentazione con la Legge 20 marzo 1895 n. 2248 (allegato F) e con il relativo regolamento di esecuzione ovvero con il R.D. 25 maggio 1895 n. 350 e con il Decreto ministeriale 29 maggio 1895, modificato dal DCPS 15 luglio 1947 n. 763. Il T.U. della legge comunale e provinciale 3 marzo 1934 n. 383 dettò ulteriori disposizioni in merito all'esecuzione dei lavori pubblici. La Legge 17 agosto 1942 n. 1150 meglio nota come "legge urbanistica" rappresenta il testo fondamentale di disciplina della materia urbanistica, integrata in particolare dalla Legge 18 aprile 1962 n. 167, dalla Legge 6 agosto 1967 n. 765 e dalla Legge 22 ottobre 1971 n. 865. Rientrano nei lavori pubblici opere quali: opere edilizie relative alla costruzione di edifici pubblici come case comunali, scuole etc.; opere igieniche (fognature, acquedotti, cimiteri, macelli pubblici, mercati all'ingrosso); opere stradali relative alla manutenzione, costruzione e sistemazione di strade e piazze pubbliche, passeggiate, conservazione e sistemazione delle strade vicinali soggette al pubblico transito; opere idrauliche; opere marittime; opere che riguardano la navigazione interna; opere relative alla bonifica forestale, montana etc.

La serie comprende le pratiche ed i progetti per i lavori pubblici eseguiti sul territorio comunale di Siror, suddivisi in sottoserie secondo l'oggetto dei lavori.

La serie conserva materiale documentario relativo all'arco cronologico 1927-1946 quando i comuni di Siror, Fiera, Transacqua, Tonadico e Sagron Miss erano uniti nell'unico comune di Primiero con sede municipale a Fiera di Primiero. Tale documentazione è stata descritta e mantenuta nella presente serie poiché si ritiene fosse stata riconsegnata al comune di Siror dopo la sua ricostituzione essendo relativa alle "ex frazioni" di Siror e S. Martino di Castrozza.

Criteri di ordinamento e inventariazione Il materiale documentario afferente ai lavori pubblici del comune di Siror è stato rinvenuto organizzato per tipologie di lavoro (strade urbane, strade rurali, acquedotti, fognature, cimitero, scuole elementari Siror, scuole, illuminazione pubblica, azienda elettrica, opere varie, opere turistiche, impianti sciistici) ed entro queste, ulteriormente suddiviso in fascicoli numerati corrispondenti al singolo intervento. Tale ordinamento creato nel 1987 e tuttora applicato, venne esteso in modo retroattivo alla documentazione fino agli anni '20 ad eccezione di alcuni faldoni probabilmente non reperiti al momento della riorganizzazione. La documentazione esclusa era molto disordinata. Si è ritenuto opportuno conservare tale impostazione. La documentazione è stata ordinata, dunque, in 8 sottoserie e al loro interno in ordine cronologico.

265 sottoserie ACSr.1.6.27.1 Strade urbane, 1927 - 1974

Contenuto In base alla Legge 20 marzo 1865 n. 2248 (allegato F) si definì, tra le altre cose, la competenza dell'amministrazione comunale su quelle vie classificate come "strade comunali". Successivamente intervenne il dettato del R.D. 15 novembre 1923 n. 2506, con cui veniva adottata una nuova distinzione delle strade in cinque classi e poi la Legge 12 febbraio 1958 n. 126, che cambiò ulteriormente i criteri di classificazione delle strade e assegnò alla provincia diversi oneri in materia.

La sottoserie conserva le pratiche relative alla realizzazione e sistemazione delle strade urbane.

ACSr.1.6.27.1-1 Sistemazione della strada Barca a S. Martino di Castrozza 1927-1936 Pratica relativa ai lavori per la strada Barca di S. Martino di Castrozza: - "Conto finale della strada Barca eseguito dall'impresa Orsingher", 1927; - "Operato finale di liquidazione dei lavori di sistemazione strada della Barca in S. Martino di Castrozza", ing. G. Apollonio - Trento, 1928; - "Planimetria di un tratto di Barca comunale di S. Martino di Castrozza...", 1936. Fascicolo Num. un. progr 464

ACSr.1.6.27.1-2 "Siror. Strada verso il torrente dal ponte Savoia..." 1931-1955 Pratica relativa alla strada verso il torrente Cismon nel comune di Siror: piani di situazione concernenti le divisioni delle pp.ff., tipi di frazionemento. Fascicolo Num. un. progr 464

ACSr.1.6.27.1-3 "Sistemazione strade Siror del Dopoguerra" 1946-1957 Pratiche relative alla sistemazione delle vie d'accesso all'edificio scolastico e alle vie del centro di Siror. Fascicolo Segnature precedenti: Strade urbane 12 Num. un. progr 464

ACSr.1.6.27.1-4

266

Costruzione della strada S. Martino-Col 1951-1955 Pratiche relative alla costruzione della strada carreggiabile che dal ponte su Rio Pezgaiard conduce alla località "Col" a S.Martino di Castrozza: - "Progetto per la costruzione di un tronco di strada da S. Martino di Castrozza a Col", 1952-1954. Primo tronco: relazione tecnica, piano di situazione e planimetria, progetti, analisi dei prezzi unitari, computo metrico, stima dei lavori, capitolato speciale d'appalto; secondo tronco: relazione tecnica, analisi dei prezzi, stima dei lavori; - "Costruzione strada turistica S.Martino-Col", 1951-1955. Fascicolo Segnature precedenti: Strade urbane 13 Num. un. progr 464

ACSr.1.6.27.1-5 "Strade comunali. Elenco e classificazione" 1952-1974 Pratica relativa alla procedura di classificazione e declassificazione delle strade comunali (ai sensi della L. 12 febbraio 1958, n. 126). Fascicolo Segnature precedenti: Strade urbane 29 Num. un. progr 464

ACSr.1.6.27.1-6 "Allargamento di via Caspeda" 1957-1958 Pratica relativa alla ricostruzione di un muro di sostegno di via Caspeda a Siror: progetti, stato di avanzamento lavori, stato finale dei lavori, perizia di stima dei lavori. Fascicolo Num. un. progr 464

ACSr.1.6.27.1-7 Pavimentazione in porfido dell'abitato di Siror 1957-1961 Pratica relativa alla pavimentazione in cubetti di porfido delle strade interne all'abitato di Siror: - "Cubetti-Siror. Contabilità lavori"; si segnala: progetti per pavimentazione in porfido (impresa Antonio Pozzi, pavimentazioni in porfido-Trento, luglio 1957), stati d'avanzamento, stato finale dei lavori, registro di contabilità, 1957; - conto finale dei lavori di pavimentazione in porfido (contratto 18 aprile 1957, n.89 di rep.), 1956-1957; - "Progetto di pavimentare in cubetti di porfido di alcune vie interne dell'abitato di Siror", marzo 1958; - conto finale dei lavori di pavimentazione in porfido, (contratto 18 aprile 1958, n. 101 di rep.); - "Pavimentazione in cubetti di porfido abitato di Siror. Contabilità e liquidazione", (2 fascc.) 1960-1961; - "Pavimantazione in cubetti di porfido abitato di Siror", 1961. Fascicolo Segnature precedenti: Strade urbane 24 ; Alluvione 1966 ripristino... 12 Num. un. progr 465

ACSr.1.6.27.1-8 267

"Allargamento strade interne al paese..." 1957-1963 Pratica relativa ad acquisto ed esproprio di terreni per l'allargamento di strade del comune di Siror. Fascicolo Segnature precedenti: Strade urbane 15 Num. un. progr 465

ACSr.1.6.27.1-9 Sistemazione del tratto Siror/Valmesta della SS. 50 Primiero-S.Martino di Castrozza nella stretta dell'abitato di Siror 1957-1968 Pratica relativa ai lavori di sistemazione del tratto Siror/Valmesta della SS. 50 Primiero-S.Martino di Castrozza nella stretta dell'abitato di Siror: - Progetto per eliminazione stretta al km 73,735: relazione tecnica, perizia di stima dei lavori, demolizioni di stabili, gennaio 1957; - "Eliminazione strozzatura al km 73.735 e 80.000 della SS. 50 tra Siror e Valmesta...": carteggio relativo alle espropriazioni per i lavori di eliminazione della strozzatura, 1962-1966; - "Anas-Bolzano. Occupazione terreno in località Val del Diavolo per sistemazione SS. 50 dal km 79.400 al 79.800", 1964-1968. Fascicolo Segnature precedenti: Strade urbane 26 Num. un. progr 466

ACSr.1.6.27.1-10 "Ricostruzione muri di sostegno della strada detta Civerza. Contabilità e Liquidazione" 1959 Pratica relativa alla ricostruzione dei muri di sostegno della strada detta "Civerza" (contratto n. 105): progetti, computo metrico e stima dei lavori, capitolato speciale d'appalto, registro di contabilità, stato finale dei lavori. Fascicolo Segnature precedenti: S. U. 18 Num. un. progr 466

ACSr.1.6.27.1-11 Piazzali per parcheggi e Silos al Passo Rolle 1959-1961 Pratiche relative: - alla costruzione di piazzali per parcheggi autocorriere e macchine al Passo Rolle: relazione tecnica, disegni delle opere, analisi dei prezzi, computo metrico e stima lavori, capitolato speciale d'appalto; - alla costruzione di un silos per deposito di immondizie al km. 93,800 della SS. 50 a Passo Rolle. Fascicolo Segnature precedenti: Strade urbane 28 Num. un. progr 466

ACSr.1.6.27.1-12 "Ricostruzione muro sostegno strada comunale ‘Campagna’" 1960 268

Pratica relativa al lavoro di sistemazione e ricostruzione dei muri di sostegno della strada comunale Lazer che da Siror conduce a Tonadico, detta "Campagna". Fascicolo Segnature precedenti: Strade urbane 19 Num. un. progr 466

ACSr.1.6.27.1-13 "Progetto di sistemazione accesso alla strada in località 'Porton'" 1960-1963 Pratica relativa alla sistemazione dell'accesso al gruppo di case site in località "Porton" della frazione di Nolesca: allargamento del primo tronco di strada che congiunge alla SS. 50 (relazione tecnica, progetti, stima dei lavori, carteggio relativo). Fascicolo Segnature precedenti: Strade urbane 17 Num. un. progr 466

ACSr.1.6.27.1-14 "Pavimentazione aree pubbliche in San Martino di Castrozza..." 1960-1964 Pratica relativa alla pavimentazione in cubetti di porfido dell'abitato di S.Martino di Castrozza, in asfalto del piazzale autocorriere in S.Martino di Castrozza e di altre aree pubbliche. Fascicolo Segnature precedenti: Strade urbane 23 Num. un. progr 466

ACSr.1.6.27.1-15 "Costruzione di posteggi a S.Martino di Castrozza" 1961-1963 Pratica relativa alla costruzione di un piazzale da adibirsi a parcheggio in S.Martino di Castrozza (contratto dd. 16/06/1962 n. 139): progetto, capitolato speciale d'appalto, stato finale dei lavori, "Corrispondenza varia", "Contributo regionale". Fascicolo Segnature precedenti: Strade urbane 22 Num. un. progr 466

ACSr.1.6.27.1-16 "Progetto di pavimentazione in asfalto piazzale autocorriere via Val di Roda in S. Martino di Castrozza" 1963 Pratica ralativa all'asfaltatura della strada e parcheggio di via Val di Roda a S. Martino di Castrozza: relazione tecnica, progetto, stima dei lavori, foglio dei patti e prescrizioni sull'esecuzione dei lavori. Fascicolo Num. un. progr 466

ACSr.1.6.27.1-17

269

Lavori per ripristinare le strade di S. Martino di Castrozza e di Siror danneggiate dai temporali 1964 Pratica relativa ai lavori da eseguire per ripristinare le strade via Fosse-via Dolomiti e strada piana-Siror-Piani, rovinate a causa dei violenti temporali: stima dei lavori e stato finale dei lavori. Fascicolo Num. un. progr 466

270 sottoserie ACSr.1.6.27.2 Strade rurali, 1944 - 1971

Contenuto In base alla Legge 20 marzo 1865 n. 2248 (allegato F) si definì, tra le altre cose, la competenza dell'amministrazione comunale su quelle vie classificate come "strade comunali". Successivamente intervenne il dettato del R.D. 15 novembre 1923 n. 2506, con cui veniva adottata una nuova distinzione delle strade in cinque classi e poi la Legge 12 febbraio 1958 n. 126, che cambiò ulteriormente i criteri di classificazione delle strade e assegnò alla provincia diversi oneri in materia.

La sottoserie conserva le pratiche relative alla realizzazione e sistemazione delle strade rurali.

ACSr.1.6.27.2-1 "Progetto costruzione strada Crel-Calaita e in località Tognazza partendo dalla Fratazza" 1944-1958 Pratica relativa costruzione della strada che dalla località Frattazza, passando per la malga Doch-Calaita, conduce alla strada del Lozzen per Canal San Bovo e alla costruzione della strada che da Col dei Tamadi giunge alle malghe Crel e Tognazza. Fascicolo Segnature precedenti: Strade rurali 14 Num. un. progr 467

ACSr.1.6.27.2-2 Costruzione di un tronco di strada carreggiabile in località Pergher-Rosse di Siror 1946-1947 Pratica relativa alla costruzione in località Pergher-Rosse di un nuovo tratto della strada carreggiabile di fondo valle a Siror denominata "Piana", che dal paese conduce alla zona boschiva "Boscon": - "Ricostruzione strada Pergher-Rosse di Siror...", carteggio, computo metrico, stima dei lavori, relazioni dell'ufficio tecnico; - "Lavori di costruzione strada Pergher-Rosse": progetto di un tronco di strada carreggiabile in località Pergher-Rosse di Siror (agosto 1946), libretto delle misure, registro di contabilità, carteggio relativo. Fascicolo Segnature precedenti: Strade rurali 13; Strade rurali 16 Num. un. progr 467

ACSr.1.6.27.2-3 "Progetto di ricostruzione del ponte di legno sul Cismon della strada "Piana" in località Friz/Boscon" 1947 Pratica relativa alla ricostruzione del ponte di legno sul Cismon della strada "Piana" crollato per vetustà, in località Friz-Boscon. Fascicolo Segnature precedenti: Strade rurali 21 Num. un. progr 467

271

ACSr.1.6.27.2-4 "Progetto di un tronco di strada boschiva in località Tognola" 1958-1966 Pratica relativa alla costruzione di un tronco di strada carreggiabile boschiva che giunge alla malga Tognola, per il trasporto del legname che giunge alla malga Tognola (progetto del geom. Saverio Bancher, agosto 1958). Fascicolo Segnature precedenti: Strade rurali 22 Num. un. progr 468

ACSr.1.6.27.2-5 "Progetto costruzione strada Foss-Spadezzi" 1960-1968 Pratica relativa alla costruzione della strada che congiunge la località Foss con la località Spadezzi del comune di Siror: estratti dei fogli di possesso fondiario, progetto dello studio tecnico ing. Dante Vardanega, geom. Ivano Tavernaro, Primiero, 1963 (relazione tecnica, disegni delle opere, analisi dei prezzi, computo metrico e stima dei lavori). Fascicolo Segnature precedenti: Strade rurali 19 Num. un. progr 469

ACSr.1.6.27.2-6 Costruzione della strada "Nova" dall'abitato di Siror alla località "Fossi" 1962-1965 - "Strada Nova-Foss": pratica relativa alla costruzione della strada Nova dal paese di Siror alla località "Foss" (contratto 09/03/1963, n. 157): stima dei lavori, analisi dei prezzi, computo metrico, atti relativi all'appalto, stato finale dei lavori, contributo regionale; - "Costruzione della strada "Nova" dall'abitato di Siror alla località "Fossi": elaborati di liquidazione finale dei lavori di costruzione della strada "Nova" (11 allegati). Fascicolo Num. un. progr 470

ACSr.1.6.27.2-7 "Progetto costruzione strada "Nova-val Male" IV tronco" 1963 - 1971 Pratica relativa alla costruzione della strada "Nova" dall'abitato di Siror alla località "Fossi" (contratto dd. 09/03/1963 n.157): corrispondenza, progetto costruzione strada "Nova - Val Male" IV tronco del geom. Saverio Bancher (agosto 1968), elaborato di liquidazione finale, "Liquidazione danni da parte dell'impresa". Fascicolo Segnature precedenti: Strade rurali 18 Num. un. progr 470

ACSr.1.6.27.2-8 Progetto di costruzione di un tronco di strada e briglia di sbarramento del rivo Cogol 1964

272

Pratica relativa alla costruzione di una nuova strada e di briglie di sbarramento per il rivo Cogol: progetti, preventivo di spesa, carteggio relativo. Fascicolo Num. un. progr 470

273 sottoserie ACSr.1.6.27.3 Opere igienico-sanitarie: acquedotti, fognature e cimiteri, 1925 - 1977

Contenuto Il TU della legge comunale e provinciale 3 marzo 1934 n. 383 prescriveva come obbligatorie per i comuni le spese relative alla costruzione e manutenzione degli acquedotti per la fornitura di acqua potabile, delle opere fognarie e dei cimiteri. Il R.D. 27 luglio 1934 n. 1265, meglio noto come Testo unico delle leggi sanitarie, dettava ulteriori norme perché anche le amministrazioni comunali garantissero l'igiene e la sanità pubblica, con particolare attenzione alle aree cimiteriali.

La sottoserie, impostata per comprendere le pratiche dei lavori pubblici relativi alle opere igienico-sanitarie, conserva la documentazione relativa a lavori per la costruzione degli acquedotti in territorio comunale (S. Martino di Castrozza, acquedotto potabile di Siror) alle fognature (di S. Martino di Castrozza e di Siror) al cimitero (di S. Martino di Castrozza) sono presenti inoltre fascicoli relativi al progetto di canale in muratura coperto del Rivo Civerton allo sbocco al torrente Cismo e uno relativo ai canoni pagati per derivazione acqua.

ACSr.1.6.27.3-1 Costruzione e ampliamento dell'acquedotto di S. Martino di Castrozza 1925-1952 - Progetto per la costruzione dell'acquedotto alimentato dalla sorgente "Fontana di Ces" (studio tecnico ing. Apollonio di Trento): progetto di massima (1925), preventivo di spesa; progetto esecutivo (1929), planimetria, profilo longitudinale, esame statico del serbatoio, fontana lavatoio abbevveratoio, computo metrico, capitolato speciale d'appalto, condizioni speciali, registro di contabilità, atti inerenti l'esecuzione dei lavori, giornale dei lavori, stati di avanzamento e finale, 1925-1929; "Acquedotto S. Martino di Castrozza": si segnalano atti relativi a: asta per aggiudicazione lavori, materiali e loro trasporti, stati di avanzamento lavori, regolamento acquedotto, 1925-1927; "Acquedotto S. Martino. Canone attraversamento foresta demaniale", 1928; "Convenzione fra comune e priorato di S. Martino di Castrozza", 1927-1934; - Progetto per la costruzione dell'acquedotto alimentato dalla sorgente "Cavallazza" (ing. Brandolani di Trento): progetto dei lavori di costruzione (1938-1940): relazione, corografia, computo metrico, stima dei lavori, capitolato generale, convenzione attraversamento boschi demaniali, carteggio relativo all'appalto lavori; progetto di massima di variante all'acquedotto per aumento di disponibilità idrica (ing. Brandolani di Trento), 1940: relazione tecnica; elaborato di liquidazione finale dei lavori di costruzione dell'acquedotto: stato finale e relazione di accompagnamento, contratto e capitolato speciale d'appalto, fascicolo dei verbali, lista degli operai, libretto delle misure, registri di contabilità, stati di avanzamento, relazione riservata al direttore lavori, carteggio relativo, 1942-1948; "Lavori Acquedotto Cavalazza": perizia di stima dei lavori di sistemazione e riparazione dell'acquedotto "Cavallazza", 1959.

Fascicolo Num. un. progr 471

ACSr.1.6.27.3-2 Costruzione e ampliamento dell'acquedotto di S. Martino di Castrozza 1952-1969

274

- Ampliamento dell'acquedotto potabile: progetto esecutivo dei lavori di ampliamento dell'acquedotto alimentato dalla sorgente Malga Ces (studio tecnico Ing. Renzi Paolo-Trento), 1952: relazione tecnica, corografia, planimetria e profilo longitudinale, dettagli costruttivi, stima dei lavori, capitolato speciale, computo metrico; "Acquedotto S. Martino di Castrozza. Ampliamento": si segnalano atti relativi a richiesta di contributo statale, attraversamento delle foreste regionali, mutuo passivo e fascicolo relativo alla proposta di progetto per un nuovo acquedotto dalle sorgenti "Fontanazzi" (abbandonata per insufficienza d'acqua) e carteggio relativo, 1952- 1955; "Progetto esecutivo dei lavori di ampliamento dell'acquedotto potabile di S. Martino di Castrozza (stralcio del progetto dell'ing. P.Ranzi)": progetti, computo metrico e stima dei lavori, carteggio relativo, 1955; - "Progetto di costruzione di canali di protezione da inquinamenti della sorgente Ces dell'acquedotto di S. Martino di Castrozza": verbale di delibera del consiglio comunale dd. 04/02/1956, verbale di delibera del consiglio comunale dd. 23/09/1961, relazione, corografia, progetto, preventivo di spesa, capitolato speciale d'appalto, carteggio, 1956-1963; - "Acquedotto S. Martino di Castrozza. Sostituzione tubatura": verbale di delibera, preventivo di spesa, progetti, 1960-1962; - "Derivazione acque: a. Rio Marmor S. Martino, b. Val della Vecchia": proposta di derivazione Rio Marmor abbandonata per deficienza d'acqua, carteggio, 1957-1966; progetto di sfruttamento di una sorgente d'acqua sita nell'affluente sinistro del Rio "Val Vecchia", 1957-1958; - "Sorgente S. Cristoforo ... Val de la Vecia": carteggio relativo alla ricerca di una sorgente di acqua minerale il località "Val della Vecchia", 1964-1969. Fascicolo Num. un. progr 472

ACSr.1.6.27.3-3 Costruzione e ampliamento dell'acquedotto potabile di Siror 1927-1964 - progetto dell'acquedotto dello studio tecnico ing. Apollonio-Trento: profilo longitudinale, piano schematico, estratto statico del serbatoio, 1925; piano schematico, 1927; - "Ampliamento acquedotto di Siror": fascicolo relativo alla costruzione di una nuova opera di presa dalla sorgente Valserena, con il relativo manufatto ed un tronco di conduttura per una maggior dotazione di acqua potabile: preventivo di spesa, progetto del manufatto di presa, capitolato speciale d'appalto, stati di avanzamento lavori, estratto dai registro di contabilità, relazione al conto finale dei lavori, carteggio relativo, 1942-1944; - "Derivazione sorgenti in località Guastaie-Valserena": fascicolo relativo alla derivazione di acque dalle sorgenti in località "Guastaie-Valserena" per l'acquedotto idrico comunale, domanda di concessione, relazione tecnica, planimetria, manufatto di presa, manufatto del serbatoio, 1943; - "Progetto di ampliamento dell'acquedotto comunale di Siror e costruzioni tronchi acquedotto": fascicolo relativo alla sostituzione della diramazione della conduttura dell'acquedotto sito in via Rivetta e in via Corradini e al potenziamento dell'acquedotto di Siror con la costruzione di un manufatto e relativa conduttura a monte della sorgente dell'acquedotto Valmesta: relazione tecnica, planimetria, progetti, computo metrico e stima dei lavori, verbale di delibera del consiglio comunale dd. 6/10/1951, 1947-1952; - "Nuovo acquedotto Siror fonte "Macosna": fascicolo relativo al progetto di massima (studio tecnico ing. Paolo Renzi-Trento) per la costruzione di un nuovo acquedotto con captazione della sorgente "Macosna", concessione d'uso d'acqua potabile, relazione tecnica, planimetria, vasca di carico, opera di presa, profilo longitudinale, perizia di stima dei lavori, analisi dell'acqua del laboratorio provinciale di igiene e profilassi, 1956-1959; - "Progetto esecutivo dei lavori d'ampliamento dell'acquedotto potabile di Siror" (studio tecnico ing. Paolo Renzi-Trento, febbraio 1959): progetto esecutivo per l'ampliamento dell'acquedotto con la costruzione di un'opera di presa in località "Macosna" e la posa in opera di un tronco di conduttura, relazione tecnica, corografia, planimetria, profilo longitudinale, particolari costruttivi, stima dei lavori, capitolato speciale d'appalto, analisi dell'acqua, concessione d'uso acqua potabile, analisi dell'acqua del laboratorio provinciale di igiene e profilassi, 1956;

275

- "Acquedotto Siror. Sorgente "Rosse"": fascicolo relativo al progetto di massima per la costruzione di un nuovo acquedotto con captazione della sorgente "Rosse", verbali di misurazione della portata della sorgente, relazione tecnica, stima dei lavori, 1963; - "Progetto esecutivo dei lavori d'ampliamento dell'acquedotto potabile di Siror" (studio tecnico ing. Dante Vardanega, aprile 1964): relazione tecnica, corografia, planimetria, stato finale, 1964. Fascicolo Num. un. progr 473

ACSr.1.6.27.3-4 Realizzazione della fognatura di S. Martino di Castrozza 1931-1934 Pratica relativa alla fognatura di S. Martino di Castrozza: - progetto per la fognatura dell'ing. Apollonio, 1932-1934; - carteggio ed atti relativi alla costruzione della fognatura: si segnala contratto per l'appalto dei lavori n.177; atti relativi alla precedente costruzione parziale della fognatura; - consuntivo e conto finale dei lavori, dell'ing. Lucillo Dalla Sega, 1935. Fascicolo Num. un. progr 474

ACSr.1.6.27.3-5 "Progetto di canale in muratura coperto del Rivo Civerton allo sbocco al torrente Cismon" 1949-1950 Pratica relativa alla costruzione di un canale in muratura coperto dal Rivo Civerton fino allo sbocco nel torrente Cismon: relazione tecnica, progetti, analisi dei prezzi, computo metrico e stima lavori, capitolato speciale d'appalto. Fascicolo Segnature precedenti: Acquedotti 12 Num. un. progr 475

ACSr.1.6.27.3-6 "Fognatura Siror 1949-1953" 1949-1953 Pratica relativa all'ampliamento e alla sistemazione della fognatura mista di Siror: relazione e calcoli, planimetria di Siror, schema di distribuzione, profili longitudinali, particolati costruttivi, analisi dei prezzi, computo metrico, capitolato speciale d'appalto, verbali di delibera, carteggio. Fascicolo Segnature precedenti: Fognature 24 Num. un. progr 475

ACSr.1.6.27.3-7 Planimetria della fognatura di S. Martino di Castrozza 1950 Planimetria del tracciato di un tronco di fognatura nera in S. Martino di Castrozza. Fascicolo Num. un. progr 475

276

ACSr.1.6.27.3-8 Costruzione del cimitero di S. Martino di Castrozza 1952-1977 Pratica relativa al cimitero di S. Martino di Castrozza: - progetto del cimitero di S. Martino di Castrozza (arch. Carlo Keller e ing. Eugenio Taddei), 1954: relazione, planimetria e sezioni, capitolato speciale d'appalto, conto finale dei lavori, computo metrico; - carteggio ed atti relativo all'acquisto del suolo, alla contabilità e liquidazione dei lavori per la costruzione del cimitero, regolamento cimiteriale, contratti di assegnazione loculi e tombe murali. Fascicolo Segnature precedenti: Cimitero Num. un. progr 475

ACSr.1.6.27.3-9 Costruzione, ampliamento e altri lavori relativi all'acquedotto a Passo Rolle 1956-1977 (con docc. dal 1935) Pratica relativa all'acquedotto a Passo Rolle: - "Acquedotto Passo Rolle": richieste di albergatori e privati al comune di Primiero(1) per la costruzione di un acquedotto per fornire acqua potabile, 1935-1937; - "Acquedotto Rolle, costruzione 1958-1959": carteggio relativo all'acquedotto costruito dal Demanio per la Guardia di Finanza; - progetto per la costruzione dell'acquedotto di acqua potabile (ing. Luigi Segat-Trento, dicembre 1964): relazione tecnica, planimetria, progetti, corrispondenza, contratto per i lavori di costruzione dell'acquedotto, 1964-1968; - "Stato finale acquedotto Passo Rolle", 1968-1970; - "Potenziamento acquedotto Rolle" 1963-1972; - "Acquedotto Rolle 1974": concessione d'uso dell'acquedotto demaniale del Passo Rolle al comune di Siror, 1970-1974; - "Ricerca acqua in Passo Rolle 1974-1975": perforazione di un pozzo ad uso acquedotto al Passo Rolle, 1974-1975; - "1) Costruzione acquedotto a Passo Rolle, 1968. 2) Assunzione mutuo per costruzione acquedotto di Passo Rolle, 1977", 1964- 1977. Fascicolo Segnature precedenti: Acquedotti 1; Acquedotti 2 Note (1) Dal 16 novembre 1927 fino al 11 novembre 1946 viene decretata l'unione dei comuni di Fiera, Transacqua, Siror, Tonadico e Sagron Miss in un unico comune denominato Primiero con sede municipale a Fiera di Primiero. Num. un. progr 476

ACSr.1.6.27.3-10 "Canoni pagati per derivazione acqua per la segheria, 1959-1963" 1959-1963 Pratica relativa al diritto della segheria comunale di derivazione di acqua dal torrente Cismon. Fascicolo Segnature precedenti: Acquedotti 13 Num. un. progr 476

ACSr.1.6.27.3-11 "Progetto di fognatura mista al Passo di Rolle..." 277

1960 Pratica relativa al progetto per la costruzione di una fognatura mista per la frazione di Passo Rolle: planimetria, relazione, profilo longitudinale, particolari, schema di distribuzione, stima dei lavori. Fascicolo Num. un. progr 476

278 sottoserie ACSr.1.6.27.4 Edifici, 1926 - 1977

Contenuto L'amministrazione municipale era tenuta per legge ad intervenire per la costruzione di edifici civili di pubblica utilità. Tra questi rientrava soprattutto l'edilizia scolastica, come richiamato anche nel TU sull'istruzione elementare approvato con Regio Decreto 5 febbraio 1928 n. 577 e nel regolamento generale per l'istruzione elementare del 26 aprile 1928 n. 1297. Inoltre il comune era tenuto alla manutenzione degli edifici di sua proprietà, come la sede municipale, eventuali altri edifici residenziali o di servizio, le malghe e gli edifici rurali di uso pubblico.

La sottoserie conserva le pratiche relative alla realizzazione e sistemazioni degli edifici pubblici: asilo infantile, chiesa, scuole, municipio, malghe, macello, casa cantoniera e canonica di Siror e S. Martino di Castrozza.

ACSr.1.6.27.4-1 "Rifinitura interna del II piano dell'asilo infantile (appartamenti) per il comune di Siror..." 1926 Pratica relativa alla rifinitura interna del secindo piano dell'asilo infantile per il comune di Siror (progetto dell'ing. Lucillo Dalla Sega, Fiera di Primiero): capitolato speciale e carteggio. Fascicolo Num. un. progr 477

ACSr.1.6.27.4-2 "Copertura chiesa di Siror" 1928 - 1930 Pratica relativa ai lavori di rifacimento copertura della chiesa di Siror. Fascicolo Num. un. progr 477

ACSr.1.6.27.4-3 "Adattamento locali casa comunale S. Martino di Castrozza (caserma per RRCC)" 1929 - 1934 Pratica relativa all'adattamento dei locali della casa comunale di S. Martino di Castrozza ad uso caserma carabinieri: progetti, libretto delle misure, capitolato speciale, registro di contabilità, carteggio relativo. Fascicolo Num. un. progr 477

ACSr.1.6.27.4-4 Progetto dello stallone per la malga Fossetta 1933 Progetto dello stallone. 279

Fascicolo Num. un. progr 477

ACSr.1.6.27.4-5 Costruzione del nuovo edificio scolastico di S. Martino di Castrozza 1934-1941 Pratica relativa alla costruzione del nuovo edificio scolastico di S. Martino di Castrozza: - "Nuovo edificio scolastico S. Martino di Castrozza": progetto per la scuola Onair e carteggio relativo (1934-1940); - "Costruzione scuola S. Martino di Castrozza": carteggio relativo all'approvazione del progetto, della scelta del luogo e dall'acquisto del suolo per la costruzione (1939-1941). Fascicolo Num. un. progr 477

ACSr.1.6.27.4-6 Sistemazione delle vie d'accesso all'edificio scolastico di Siror e lavori interni all'edificio. 1946 Pratica relativa ai lavori di sistemazione e allargamento delle vie d'accesso all'edificio scolastico di Siror e a lavori interni all'edificio: relazione tecnica, computo metrico e stima dei lavori, perizia di stima, progetto. Fascicolo Num. un. progr 477

ACSr.1.6.27.4-7 Costruzione di una tettoia alla Malga Sopracol (val di Roda) 1946 Preventivo di spesa per la costruzione di una tettoia chiusa per ricovero bestiame bovino alla malga Sopracol in val di Roda, frazione di Siror. Fascicolo Num. un. progr 477

ACSr.1.6.27.4-8 Ricostruzione del coperto della Malga Sopraronz 1946 Pratica relativa alla ricostruzione del coperto della malga Sopraronz: relazione tecnica, liquidazione dei lavori. Fascicolo Num. un. progr 477

ACSr.1.6.27.4-9 Sistemazione della Malga Scanaiol 1946-1955 - perizia di stima per la parziale ricostruzione del caseificio della malga Scanaiol; - "Ricostruzione dello stallone della malga Scanaiol": relazione tecnica, progetto, computo metrico e stima dei lavori, perizia di stima dei lavori, verbale di delibera del consiglio comunale. Fascicolo Segnature precedenti: Opere varie 23 280

Num. un. progr 477

ACSr.1.6.27.4-10 Sistemazione della Malga Tognola 1946-1970 Pratica relativa alla malga Tognola: - lavori di ricostruzione della copertura degli stalloni: perizia di stima, distinta del legname occorrente, 1946-1947; - progetto di miglioramento fondiario tramite costruzione di caseificio, stalla, porcile, acquedotto: relazione tecnica, disegni, analisi dei prezzi, computo metrico e stima dei lavori, capitolato speciale d'appalto, dati catastali, verbale di delibera del consiglio comunale, domanda di contributo all'Ispettorato forestale, 1959-1961; - lavori di ripristino e ricostruzione del tetto asportato dall'alluvione del 1966, 1967-1970. Fascicolo Segnature precedenti: Opere varie 24; Opere varie 25 Num. un. progr 477

ACSr.1.6.27.4-11 Sistemazione della Malga Crel 1946-1970 Pratica relativa ai lavori di miglioramento fondiario della malga Crel: - perizia di stima per la costruzione di una tettoia annessa allo stallone della malga Crel, 1946; - lavori di costruzione: domanda di contributo statale, verbali del consiglio comunale, progetti del geom. Saverio Bancher (marzo 1955), stato finale dei lavori, collaudo dei lavori, 1955-1959; - lavori di sistemazione e ampliamento: domanda di contributo, progetti, stima dei lavori, 1968-1970. Fascicolo Segnature precedenti: Opere varie 22 Num. un. progr 477

ACSr.1.6.27.4-12 Sistemazione della scuola elementare di Siror 1949-1977 Pratica relativa alla costruzione del nuovo edificio della scuola elementare di Siror: progetti, preventivi di spesa, sttao avanzamento lavori, opere minori, carteggio relativo, contributo regionale. Fascicolo Num. un. progr 478

ACSr.1.6.27.4-13 Sistemazione della scuola elementare di Siror 1950-1977 Pratica relativa all'edificio della scuola elementare di Siror: impianto riscaldamento, acquisto arredi scolastici, assegnazione sussidi, impianto centralizzato radio-philiphs, progetti per migliorie e lavori di sistemazione dell'edificio, lavori per la costruzione della quarta aula. Fascicolo Segnature precedenti: Scuole 11 bis Num. un. progr 479 281

ACSr.1.6.27.4-14 Costruzione della stalla e lavori di miglioramento alla malga Doch-Calaita 1949 Pratica relativa a lavori eseguiti alla malga Doch-Calaita: - costruzione della stalla: relazione tecnica, progetti, capitolato speciale d'appalto, libretto delle misure, computo metrico e stima dei lavori, registro di contabilità, 1942-1950; - progetto di miglioramento pascoli: relazione tecnica e progetto, 1949. Fascicolo Num. un. progr 480

ACSr.1.6.27.4-15 Lavori di manutenzione all'edificio del macello comunale 1949 Pratica relativa ai lavori di ordinaria manutenzione all'edificio del macello comunale. Fascicolo Num. un. progr 480

ACSr.1.6.27.4-16 Costruzione tettoia alla malga Fratazza 1951 Pratica relativa all'esecuzione del lavoro di una tettoia alla malga Fratazza: registro di contabilità, libretto delle misure. Fascicolo Num. un. progr 480

ACSr.1.6.27.4-17 "Lavori sistemazione ambulatorio medico S. Martino di Castrozza" 1959 Pratica relativa alla sistemazione dell'ambulatorio di S. Martino di Castrozza: piano di situazione, perizia di stima dei lavori. Fascicolo Segnature precedenti: Opere varie 27 Num. un. progr 480

ACSr.1.6.27.4-18 "Ristrutturazione e potenziamento dei servizi pubblici in S. Martino di Castrozza" 1964 - 1965 Pratica relativa alla costruzione di un fabbricato per i servizi di carattere generale comprese le scuole elementari da erigersi a S. Martino di Castrozza: preventivo delle spese di progetto (architetti Willy Schweizer e Mariagrazia Piazzetta), carteggio relativo. Fascicolo Num. un. progr 480

ACSr.1.6.27.4-19 Ampliamento dell'edificio della canonica di Siror

282

1966 Pratica relativa a lavori eseguiti presso l'edificio della canonica di Siror: - lavori di ampliamento: relazione tecnica, stima dei lavori, verbale del consiglio comunale; - impianto di riscaldamento: domanda di contributo alla giunta provinciale, relazione tecnica, progetto, stima dei lavori, capitolato speciale di appalto. Fascicolo Segnature precedenti: Opere varie 26 Num. un. progr 480

ACSr.1.6.27.4-20 "Casa cantoniera in S.Martino. Acquisto e costruzione..." 1963-1974 Pratica relativa alla costruzione di una nuova casa cantoniera a S. Martino di Castrozza: planimetria del terreno da permutare, planimetria dell'area ove sorgeva la precedente casa cantoniera, cubatura della vecchia e della nuova casa cantoniera, relazione tecnica. Fascicolo Segnature precedenti: Strade urbane 27 Num. un. progr 480

ACSr.1.6.27.4-21 Costruzione della scuola materna di Siror 1965-1976 Pratica relativa alla costruzione dell'edificio della scuola materna di Siror: esproprio terreno, progetto di massima, preventivo di spesa, progetto. Fascicolo Segnature precedenti: Scuole 11 Num. un. progr 480

283 sottoserie ACSr.1.6.27.5 Illuminazione pubblica, 1938 - 1967

Contenuto La sottoserie conserva i progetti relativi alla costruzione degli impianti di illuminazione stradale pubblica nei centri abitati dei comune: Siror, S. Martino di Castrozza, Passo Rolle

ACSr.1.6.27.5-1 "Illuminazione pubblica in S. Martino. Preventivo di spesa 1938" 1938 Preventivo di spesa per la sistemazione e l'aumento dell'illuminazione pubblica a S. Martino di Castrozza. Fascicolo Num. un. progr 481

ACSr.1.6.27.5-2 "Progetto di illuminazione stradale pubblica in viale Cismon" 1957 Pratica relativa all'illuminazione stradale pubblica di viale Cismon nel comune di Siror: perizia di stima dei lavori, progetti, verbali di delibera, carteggio. Fascicolo Segnature precedenti: Illuminazione pubblica 10 Num. un. progr 481

ACSr.1.6.27.5-3 "Progetto d'illuminazione pubblica delle vie e piazze in comune di S. Martino di Castrozza" 1957 Pratica relativa all'illuminazione pubblica entro l'abitato di S. Martino di Castrozza con il progetto per l'impianto di illuminazione. Fascicolo Num. un. progr 481

ACSr.1.6.27.5-4 Progetto di illuminazione di via Dolomiti a S. Martino di Castrozza 1960-1961 Pratica relativa al progetto di illuminazione pubblica in via Dolomiti di S. Martino di Castrozza: relazione tecnica, progetti, preventivo di spesa, atti vari. Fascicolo Segnature precedenti: Illuminazione pubblica 9 Num. un. progr 481

ACSr.1.6.27.5-5

284

"Progetto di impianto illuminazione pubblica al Passo Rolle" 1960-1967 Pratica relativa al progetto di illuminazione pubblica al Passo Rolle: relazione tecnica, progetti, stima dei lavori, verbali di delibera, carteggio. Fascicolo Segnature precedenti: Illuminazione pubblica 7 Num. un. progr 481

ACSr.1.6.27.5-6 Progetto di illuminazione pubblica di Siror 1964-1966 Pratica relativa all'impianto di illuminazione pubblica del paese di Siror: relazione tecnica, progetti, preventivi di spesa, perizia sommaria, atti vari. Fascicolo Segnature precedenti: Illuminazione pubblica 6 Num. un. progr 481

ACSr.1.6.27.5-7 "Illuminazione pubblica in San Martino. Contributo Siror - San Martino" 1964-1966 Pratica relativa all'impianto di illuminazione pubblica di via Passo Rolle a S.Martino di Castrozza: relazione tecnica, progetti, preventivo di spesa, capitolato speciale, offerte di materiale elettrico per l'impianto d'illuminazione pubblica, verbali di delibera, atti vari e corrispondenza. Fascicolo Segnature precedenti: Illuminazione pubblica 11 Num. un. progr 481

ACSr.1.6.27.5-8 "Progetto di illuminazione pubblica a San Martino di Castrozza" 1965-1966 Pratica relativa all'impianto di illuminazione pubblica in via Fosse a S. Martino di Castrozza: progetto, relazione tecnica, stima dei lavori, verbale di delibera, carteggio. Num. un. progr 481

285 sottosottoserie ACSr.1.6.27.6 Impianti sciistici, 1948 - 1969

Contenuto La sottoserie conserva i progetti relativi alla costruzione e manutenzione degli impianti sciistici della stazione turistica invernale di S. Martino di Castrozza e passo Rolle.

ACSr.1.6.27.6-1 "Seggiovia S. Martino-Passo Rolle..." 1948-1949 Pratica relativa alla costruzione della seggiovia S. Martino di Castrozza-Passo Rolle: progetto delle costruzioni di servizio, di manovra, di soccorso e locale d'aspetto, nulla osta del sindaco del comune di Siror per la costruzione e gestione della seggiovia. Fascicolo Segnature precedenti: Impianti sciistici 1 Num. un. progr 482

ACSr.1.6.27.6-2 "Attraversamento suolo comunale con skilift" 1959-1960 Pratica relativa alla concessione di attraversamento di suolo comunale con impianto scioviario skilift "sciovia Tognola": carteggio, planimetria, profilo longitudinale. Fascicolo Num. un. progr 482

ACSr.1.6.27.6-3 Costruzione di canali di drenaggio per prosciugare la deviazione alla pista Tognola 1963 - 1964 Pratica relativa alla costruzione di canali di drenaggio per prosciugare la deviazione alla pista Tognola: stima dei lavori e carteggio Fascicolo Num. un. progr 482

ACSr.1.6.27.6-4 "Concessione a impianti scioviari" 1963-1969 Pratica relativa alle istruttorie delle domande per ottenere la concessione alla costruzione e all'esercizio di impianti scioviari. Fascicolo Segnature precedenti: Impianti sciistici 10 Num. un. progr 482

286 sottoserie ACSr.1.6.27.7 Lavori diversi, 1931 - 1975

Contenuto La sottoserie conserva le pratiche relative ai lavori pubblici che non rientrano nelle sottoserie precedenti o che presentano carattere misto; sono presenti anche alcuni fascicoli che pur non rientrando pienamente nella materia dei lavori diversi sono conservati qui in quanto riportanti una precedente segnatura.

ACSr.1.6.27.7-1 "Progetto di ricostruzione dei canali di alimentazione della segheria di Siror..." 1931-1943 Pratica relativa alla ricostruzione dei canali della segheria di Siror: relazione tecnica, stima dei lavori, disegni delle opere d'arte, preventivo di spesa; si segnala il decreto ministeriale dd. 13/02/1931 n.1349 di concessione derivazione d'acqua dal torrente Cismon necessaria ad azionare la segheria, falegnameria e fucina situate a Siror. Fascicolo Segnature precedenti: Opere varie 19 Num. un. progr 483

ACSr.1.6.27.7-2 "Adiacenze monumento C. Battisti, acquisto suolo da Priorato S. Martino di Castrozza" 1932 Piano di situazione concernente la divisione della p.f. 1957/3 del cc. di Siror, per la costruzione del monumento a C. Battisti. Fascicolo Num. un. progr 483

ACSr.1.6.27.7-3 "Atti di confinazione del bosco Fontanella 1942" 1942 Pratica relativa all'atto di confinazione del bosco Fontanella. Fascicolo Segnature precedenti: Opere varie 21 Num. un. progr 483

ACSr.1.6.27.7-4 "Progetto di linea elettrica tra la centrale di Arson (Feltre) e la centrale di Cavia (Falcade) 1951 e linea elettrica S. Silvestro - Forte Buso" 1951-1960 - Pratica relativa alla linea elettrica fra la centrale di Arson (Feltre) e la centrale di Cavia (Falcade): domanda di concessione, relazione tecnica, corografia, 1951; - pratica relativa alla linea elettrica S.Silvestro-Forte Buso, richiesta di modifica, 1959-1960.

287

Fascicolo Num. un. progr 483

ACSr.1.6.27.7-5 "Siror. Sorgente Valcigolera" sec. XX terzo quarto Estratto mappa di Siror con indicazione della posizione della sorgente Valcigolera. Fascicolo Num. un. progr 483

ACSr.1.6.27.7-6 Atti ufficio tecnico 1953-1960 (con docc. dal 1952) Corrispondenza fra il comune di Siror e l'ufficio tecnico consorziale di Primiero: - "Evidenza 1953-1955"; - "1954-1955"; - "1956"; - "1957"; - "Anno 1958" - "Anno 1959"; - "Anno 1960". Busta Num. un. progr 484

ACSr.1.6.27.7-7 "Atti ufficio tecnico" 1961-1967 (con docc. dal 1948) Corrispondenza fra il comune di Siror e l'ufficio tecnico consorziale di Primiero: - "Anno 1961"; - "Anno 1962"; - "Anno 1963"; - "Anno 1964"; - "1965. Lavori ordinari" - "1965-1966. Lavori boschivi""; - "1965-1966.Lavori segheria comunale"; - "1965. avori straordinari"; - "1966. avori straordinari".

Si segnala: "Libro matricola. Manutenzione ordinaria strade", 1948-1957, reg.; "Libro paga mensile", 1960-1962, reg.; "Libro paga mensile", 1964-1966, reg. Busta Num. un. progr 485

ACSr.1.6.27.7-8

288

Costruzione di una scala di accesso all'organo della chiesa di Siror 1954 Pratica relativa alla costruzione di una nuova scala di accesso all'organo della chiesa di Siror: preventivo di spesa e progetto. Fascicolo Segnature precedenti: Opere varie 26 Num. un. progr 486

ACSr.1.6.27.7-9 Costruzione di una conduttura per la centrale di Val Noana 1957-1973 Pratica relativa ai lavori di derivazione delle acque dei torrenti Valmesta, Val del Diavolo e Cismon per immissione delle stesse nella centrale Val Noana, dalla Società elettrica Selt: vendita suolo, espropri, perizie di stima danni a proprietà comunali e di privati, carteggio. Fascicolo Segnature precedenti: Azienda elettrica 4 Num. un. progr 486

ACSr.1.6.27.7-10 Lavori per avvallamento di legname 1960 Stima dei lavori necessari per rendere possibile l'avvallamento del legname lungo le valli esistenti e raccordi con le strade comunali lungo il canale Selt-Valdarno. Fascicolo Num. un. progr 486

ACSr.1.6.27.7-11 "Progetto di giardino per giochi bambini" 1960-1967 (con doc. del 1949) Pratica relativa alla costruzione di un piazzale gioco per bambini: - progetto per la costruzione del piazzale del 1960: relazione tecnica, progetti, stima dei lavori, preventivo di spesa, atti vari e corrispondenza; - progetto per la costruzione del giardino gioco (in due lotti) del 1962: relazione tecnica, progetti, stima dei lavori, capitolato speciale, atti relativi alla richiesta del contributo regionale. Fascicolo Segnature precedenti: Opere turistiche 5 Num. un. progr 486

ACSr.1.6.27.7-12 Progetto di ricostruzione e sistemazione del laghetto "Plank" a S. Martino di Castrozza 1962 Pratica relativa al progetto di ricostruzione e sistemazione del laghetto "Plank" a S. Martino di Castrozza: stima dei lavori. Fascicolo Num. un. progr 486

289

ACSr.1.6.27.7-13 Scavi per posa di cavi telefonici 1964 Pratica relativa all'esecuzione da parte della Società telefonica delle Venezie () dei lavori di scavo neccessari alla posa in opera dei cavi telefonici nel tratto Siror - S. Martino di Castrozza. Fascicolo Num. un. progr 486

ACSr.1.6.27.7-14 Costruzione di un rifugio per il personale addetto alla sorveglianza dell'impianto di Val Noana - Presa sul Cismon 1965 - 1966 Pratica edilizia relativa alla costruzione da parte dell'Enel - Compartimento di Venezia di un rifugio per personale addetto alla sorveglianza dell'impianto di Val Noana - Presa sul Cismon: progetto, domanda e nulla osta per ottenere il permesso di esecuzione dei lavori edili, carteggio relativo. Fascicolo Num. un. progr 486

290 sottoserie ACSr.1.6.27.8 Opere non realizzate, 1940 - 1962

Contenuto La sottoserie conserva la documentazione relativa a progetti di opere mai realizzate.

ACSr.1.6.27.8-1 "Progetto di scuola elementare comunale per S. Martino di Castrozza" 1940 Progetto per la scuola elementare di S. Martino di Castrozza (realizzato dallo studio tecnico geom. Riccardo Della Piazza, Primiero): relazione, disegni, computo metrico e preventivo di spesa, capitolati, analisi dei prezzi. Fascicolo Segnature precedenti: Opere non realizzate n. 4 Num. un. progr 487

ACSr.1.6.27.8-2 "Progetto di caserma per il corpo consorziale vigili del fuoco volontari di Primiero" 1961-1962 Progetto della caserma per il corpo consorziale vigili del fuoco volontari di Primiero: disegni, progetti dell'impianto di riscaldamento, stima dei lavori. Fascicolo Segnature precedenti: Opere non realizzate n. 7 Num. un. progr 487

291 serie ACSr.1.6.28 Licenze edilizie, 1947-1965

Contenuto Nell'ordinamento italiano, come in quello di altri stati, chiunque intendesse eseguire un'opera edilizia è sempre stato soggetto ad un atto d'assenso dell'autorità competente, al fine di verificare che la stessa non fosse in contrasto con gli interessi pubblici tutelati. Il R.D. 12 febbraio 1911 n. 297, concernente il regolamento per l'esecuzione della legge comunale e provinciale, esteso alle nuove province nel 1923, all'art. 111 demandava ai regolamenti edilizi comunali la disciplina della materia, ivi compresa la formazione della commissione consultiva edilizia. L'art. 220 del R.D. 27 luglio 1934 n. 1265, meglio noto come testo unico delle leggi sanitarie, disponeva che i progetti per la costruzione, ricostruzione o sopraelevazione di case dovessero essere sottoposti al visto del podestà, previo parere dell'ufficiale sanitario e sentita la commissione edilizia. La materia fu disciplinata organicamente con la Legge 17 agosto 1942 n. 1150 nota come 'Legge urbanistica' e successive modifiche, che dettava norme circa la licenza di eseguire nuove costruzioni, ampliare, modificare o demolire quelle esistenti ovvero a procedere all'esecuzione di opere di urbanizzazione del terreno e altro, riguardo le attribuzioni del podestà per la vigilanza sulle costruzioni e circa il contenuto dei regolamenti edilizi comunali: questi dovevano disporre anche in ordine alla formazione, attribuzioni e funzionamento della commissione edilizia comunale. In base a tale normativa la licenza edilizia veniva rilasciata dal podestà (poi dal sindaco) dietro presentazione di domanda nelle forme stabilite dal regolamento edilizio comunale, previo parere della commissione edilizia.

La serie comprende le licenze edilizie, non in ordine cronologico, ma organizzate per particelle edificiali e per vie (ad eccezione di condomini ed alberghi, conservati sotto il nome) e conservate in cartelle sospese nell'ufficio tecnico come documentazione di frequente utilizzo.

ACSr.1.6.28-1 Licenze edilizie 1947-1965 Schedario Num. un. progr 488

292 serie ACSr.1.6.29 Registri degli atti di nascita, 1947 - 1965

Contenuto Nel Trentino la tenuta dei registri degli atti di nascita da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1 gennaio 1924 (R.D. 24 settembre 1923 n. 2013). I registri degli atti di nascita sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario, devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile.

ACSr.1.6.29-1 Registro degli atti di nascita 1947 Registro Num. un. progr 489

ACSr.1.6.29-2 Registro degli atti di nascita 1948 Registro Num. un. progr 490

ACSr.1.6.29-3 Registro degli atti di nascita 1949 Registro Num. un. progr 491

ACSr.1.6.29-4 Registro degli atti di nascita 1950 Registro Num. un. progr 492

ACSr.1.6.29-5 Registro degli atti di nascita 1951 Registro Num. un. progr 493

293

ACSr.1.6.29-6 Registro degli atti di nascita 1952 Registro Num. un. progr 494

ACSr.1.6.29-7 Registro degli atti di nascita 1953 Registro Num. un. progr 495

ACSr.1.6.29-8 Registro degli atti di nascita 1954 Registro Num. un. progr 496

ACSr.1.6.29-9 Registro degli atti di nascita 1955 Registro Num. un. progr 497

ACSr.1.6.29-10 Registro degli atti di nascita 1956 Registro Num. un. progr 498

ACSr.1.6.29-11 Registro degli atti di nascita 1957 Registro Num. un. progr 499

ACSr.1.6.29-12 Registro degli atti di nascita 1958 Registro Num. un. progr 500

294

ACSr.1.6.29-13 Registro degli atti di nascita 1959 Registro Num. un. progr 501

ACSr.1.6.29-14 Registro degli atti di nascita 1960 Registro Num. un. progr 502

ACSr.1.6.29-15 Registro degli atti di nascita 1961 Registro Num. un. progr 503

ACSr.1.6.29-16 Registro degli atti di nascita 1962 Registro Num. un. progr 504

ACSr.1.6.29-17 Registro degli atti di nascita 1963 Registro Num. un. progr 505

ACSr.1.6.29-18 Registro degli atti di nascita 1964 Registro Num. un. progr 506

ACSr.1.6.29-19 Registro degli atti di nascita 1965 Registro Num. un. progr 507

295 serie ACSr.1.6.30 Registri degli atti di matrimonio, 1947 - 1965

Contenuto Nel Trentino la tenuta dei registri degli atti di matrimonio da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1 gennaio 1924 (R.D. 24 settembre 1923 n. 2013). I registri degli atti di matrimonio sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario, devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile.

ACSr.1.6.30-1 Registro degli atti di matrimonio 1947 Registro Num. un. progr 508

ACSr.1.6.30-2 Registro degli atti di matrimonio 1948 Registro Num. un. progr 509

ACSr.1.6.30-3 Registro degli atti di matrimonio 1949 Registro Num. un. progr 510

ACSr.1.6.30-4 Registro degli atti di matrimonio 1950 Registro Num. un. progr 511

ACSr.1.6.30-5 Registro degli atti di matrimonio 1951 Registro Num. un. progr 512

296

ACSr.1.6.30-6 Registro degli atti di matrimonio 1952 Registro Num. un. progr 513

ACSr.1.6.30-7 Registro degli atti di matrimonio 1953 Registro Num. un. progr 514

ACSr.1.6.30-8 Registro degli atti di matrimonio 1954 Registro Num. un. progr 515

ACSr.1.6.30-9 Registro degli atti di matrimonio 1955 Registro Num. un. progr 516

ACSr.1.6.30-10 Registro degli atti di matrimonio 1956 Registro Num. un. progr 517

ACSr.1.6.30-11 Registro degli atti di matrimonio 1957 Registro Num. un. progr 518

ACSr.1.6.30-12 Registro degli atti di matrimonio 1958 Registro Num. un. progr 519

297

ACSr.1.6.30-13 Registro degli atti di matrimonio 1959 Registro Num. un. progr 520

ACSr.1.6.30-14 Registro degli atti di matrimonio 1960 Registro Num. un. progr 521

ACSr.1.6.30-15 Registro degli atti di matrimonio 1961 Registro Num. un. progr 522

ACSr.1.6.30-16 Registro degli atti di matrimonio 1962 Registro Num. un. progr 523

ACSr.1.6.30-17 Registro degli atti di matrimonio 1963 Registro Num. un. progr 524

ACSr.1.6.30-18 Registro degli atti di matrimonio 1964 Registro Num. un. progr 525

ACSr.1.6.30-19 Registro degli atti di matrimonio 1965 Registro Num. un. progr 526

298 serie ACSr.1.6.31 Registri degli atti di morte, 1947 - 1965

Contenuto Nel Trentino la tenuta dei registri degli atti di morte da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1 gennaio 1924 (R.D. 24 settembre 1923 n. 2013). I registri degli atti di morte sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario, devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile.

ACSr.1.6.31-1 Registro degli atti di morte 1947 Registro Num. un. progr 527

ACSr.1.6.31-2 Registro degli atti di morte 1948 Registro Num. un. progr 528

ACSr.1.6.31-3 Registro degli atti di morte 1949 Registro Num. un. progr 529

ACSr.1.6.31-4 Registro degli atti di morte 1950 Registro Num. un. progr 530

ACSr.1.6.31-5 Registro degli atti di morte 1951 Registro Num. un. progr 531

299

ACSr.1.6.31-6 Registro degli atti di morte 1952 Registro Num. un. progr 532

ACSr.1.6.31-7 Registro degli atti di morte 1953 Registro Num. un. progr 533

ACSr.1.6.31-8 Registro degli atti di morte 1954 Registro Num. un. progr 534

ACSr.1.6.31-9 Registro degli atti di morte 1955 Registro Num. un. progr 535

ACSr.1.6.31-10 Registro degli atti di morte 1956 Registro Num. un. progr 536

ACSr.1.6.31-11 Registro degli atti di morte 1957 Registro Num. un. progr 537

ACSr.1.6.31-12 Registro degli atti di morte 1958 Registro Num. un. progr 538

300

ACSr.1.6.31-13 Registro degli atti di morte 1959 Registro Num. un. progr 539

ACSr.1.6.31-14 Registro degli atti di morte 1960 Registro Num. un. progr 540

ACSr.1.6.31-15 Registro degli atti di morte 1961 Registro Num. un. progr 541

ACSr.1.6.31-16 Registro degli atti di morte 1962 Registro Num. un. progr 542

ACSr.1.6.31-17 Registro degli atti di morte 1963 Registro Num. un. progr 543

ACSr.1.6.31-18 Registro degli atti di morte 1964 Registro Num. un. progr 544

ACSr.1.6.31-19 Registro degli atti di morte 1965 Registro Num. un. progr 545

301 serie ACSr.1.6.32 Registri degli atti di cittadinanza, 1947 - 1965

Contenuto Nel Trentino la tenuta dei registri degli atti di cittadinanza da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1 gennaio 1924 (R.D. 24 settembre 1923 n. 2013). I registri degli atti di cittadinanza sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario, devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile.

ACSr.1.6.32-1 Registro degli atti di cittadinanza 1947 Registro Num. un. progr 546

ACSr.1.6.32-2 Registro degli atti di cittadinanza 1948 Registro Num. un. progr 547

ACSr.1.6.32-3 Registro degli atti di cittadinanza 1949 Registro Num. un. progr 548

ACSr.1.6.32-4 Registro degli atti di cittadinanza 1950 Registro Num. un. progr 549

ACSr.1.6.32-5 Registro degli atti di cittadinanza 1951 Registro Num. un. progr 550

302

ACSr.1.6.32-6 Registro degli atti di cittadinanza 1952 Registro Num. un. progr 551

ACSr.1.6.32-7 Registro degli atti di cittadinanza 1953 Registro Num. un. progr 552

ACSr.1.6.32-8 Registro degli atti di cittadinanza 1954 Registro Num. un. progr 553

ACSr.1.6.32-9 Registro degli atti di cittadinanza 1955 Registro Num. un. progr 554

ACSr.1.6.32-10 Registro degli atti di cittadinanza 1956 Registro Num. un. progr 555

ACSr.1.6.32-11 Registro degli atti di cittadinanza 1957 Registro Num. un. progr 556

ACSr.1.6.32.12 Registro degli atti di cittadinanza 1958 Registro Num. un. progr 557

303

ACSr.1.6.32-13 Registro degli atti di cittadinanza 1959 Registro Num. un. progr 558

ACSr.1.6.32-14 Registro degli atti di cittadinanza 1960 Registro Num. un. progr 559

ACSr.1.6.32-15 Registro degli atti di cittadinanza 1961 Registro Num. un. progr 560

ACSr.1.6.32-16 Registro degli atti di cittadinanza 1962 Registro Num. un. progr 561

ACSr.1.6.32-17 Registro degli atti di cittadinanza 1963 Registro Num. un. progr 562

ACSr.1.6.32-18 Registro degli atti di cittadinanza 1964 Registro Num. un. progr 563

ACSr.1.6.32-19 Registro degli atti di cittadinanza 1965 Registro Num. un. progr 564

304 serie ACSr.1.6.33 Censimenti, 1951 - 1961

Contenuto Il Decreto del Presidente della Repubblica del 24 settembre 1951 (pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta ufficiale 2 ottobre 1951 n. 226) dettava le norme per l'esecuzione della Legge 2 aprile 1951 n. 291, concernente i provvedimenti per il IX censimento generale della popolazione e per il III censimento generale dell'industria e del commercio. Il Decreto del Presidente della Repubblica dell'8 settembre 1961 n. 1011 regolava il X censimento della popolazione. Il Decreto del presidente della repubblica 6 febbraio 1961, n. 69 regolava il I censimento generale dell'agricoltura. La Legge del 18 gennaio 1934, n. 120, stabilì la periodicità di dieci anni per i censimenti industriali e commerciali e venne fatto il "Censimento industriale e commerciale 1937-1940".

La serie comprende il III Censimento generale dell'industria e del commercio, il IX Censimento generale della popolazione e il IV censimento generale dell'industria e del commercio. La data indicata nel titolo della serie fa riferimento agli anni del censimento.

ACSr.1.6.33-1 III Censimento generale dell'industria e del commercio 1951 Carteggio, elenchi dei questionari di censimento, prospetti riassuntivi e stampati relativi alle operazioni di censimento del III censimento generale dell'industria e del commercio, 5 novembre 1951. Busta Num. un. progr 565

ACSr.1.6.33-2 IX Censimento generale della popolazione 1951 IX censimento generale della popolazione del 4 novembre 1951: - carteggio relativo alle operazioni di censimento; - fogli famiglia per il censimento, Siror, nn. 1-127. Busta Num. un. progr 566

ACSr.1.6.33-3 IX Censimento generale della popolazione 1951 IX censimento generale della popolazione del 4 novembre 1951: - fogli famiglia per il censimento, Siror, nn. 128-322; - fogli famiglia per il censimento, frazione di S. Martino di Castrozza, nn. 1-120. 305

Busta Num. un. progr 567

ACSr.1.6.33-4 X Censimento generale della popolazione e IV censimento generale dell'industria e del commercio 1961 Carteggio relativo alle operazioni di censimento del X Censimento generale della popolazione del 15 ottobre 1961 e IV censimento generale dell'industria e del commercio del 16 ottobre 1961. Busta Num. un. progr 568

ACSr.1.6.33-5 X Censimento generale della popolazione 1961 X censimento generale della popolazione del 15 ottobre 1961: - fogli famiglia per il censimento, Siror, nn. 1-256. Busta Num. un. progr 569

ACSr.1.6.33-6 X Censimento generale della popolazione 1961 X censimento generale della popolazione del 15 ottobre 1961: - fogli famiglia per il censimento, Siror, nn. 257-336; - fogli famiglia per il censimento, frazione di S. Martino di Castrozza, nn. 1-151. Busta Num. un. progr 570

306 serie ACSr.1.6.34 Registro della popolazione, 1930 - 1950

Contenuto L'articolo 31 del regolamento datato 12 novembre 1921 stabiliva che, in occasione del sesto censimento della popolazione, i comuni del Trentino dovessero procedere alla formazione del registro della popolazione. Questo doveva essere impostato su questo modulo ripartito: fogli di casa, fogli di famiglia, fogli individuali. I fogli di casa dovevano essere tanti quanti gli edifici atti ad abitazione nel comune; dovevano riportare, oltre al numero civico, tutte le indicazioni necessarie alla loro individuazione e dovevano essere tenuti secondo l'ordine del numero della strada comunale. I fogli di famiglia dovevano essere racchiusi, in ordine alfabetico, dentro il foglio relativo alla casa dove ciascuna famiglia abitava. I fogli (o schede) individuali, ordinati alfabeticamente, dovevano essere tanti quanti gli individui aventi dimora stabile nel comune e contenere i dati relativi alla loro posizione anagrafica, stato civile, professione, etc.. Con l'ulteriore "Regolamento per la formazione e la tenuta dei registri di popolazione in ciascun comune del Regno" approvato con R.D. 2 dicembre 1929 n. 2132 (relativo alla Legge 7 aprile 1921 n. 457 concernente il censimento della popolazione) le componenti del registro della popolazione si ridussero a due: fogli di famiglia (mod. A) e schede individuali (mod. B), ordinati o secondo una numerazione progressiva o secondo l'ordine alfabetico (art. 5). Attualmente il "servizio delle anagrafi della popolazione residente" è disciplinato con legge del 1954 e relativo regolamento del 1958; essendo state definitivamente soppresse le cartelle di casa, l'anagrafe risulta costituita da schede di famiglia e di convivenza nonché dalle schede individuali.

Criteri di ordinamento e inventariazione La serie è suddivisa in due sottoserie relative ai fogli famiglia e alle schede individuali.

307 sottoserie ACSr.1.6.34.1 Fogli famiglia e cartelle di casa, 1930 - 1950

Contenuto Le normative che disciplinano la formazione e la tenuta dei fogli di famiglia e delle cartelle di casa sono state citate nell'introduzione alla serie 'Registro della popolazione'.

La sottoserie conserva i fogli famiglia di Siror formati nel periodo 1930-1950. Si conservano inoltre i fogli famiglia e le cartelle di casa compilati dal comune di Primiero, nel periodo in cui Siror era aggregato a Primiero, e consegnati al comune ricostituito in quanto relativi alle famiglie di Siror.

ACSr.1.6.34.1-1 Fogli famiglia 1930-1947 (1) Fogli famiglia in ordine alfabetico di Siror e S. Martino di Castrozza, lettere A-Fo. Busta Segnature precedenti: 340 Note (1) Le date fanno riferimento all'anno di formazione del foglio famiglia. Num. un. progr 571

ACSr.1.6.34.1-2 Fogli famiglia 1930-1950 (1) Fogli famiglia in ordine alfabetico di Siror e S. Martino di Castrozza, lettere Fr-Z. Segnature precedenti: 340 Note (1) Le date fanno riferimento all'anno di formazione del foglio famiglia. Num. un. progr 572

ACSr.1.6.34.1-3 Fogli famiglia [1936] Fogli famiglia delle seguenti vie: via Rospel, via Ronchi, via Rivetta, via Lazer, via Larga, via Corradini, via Civerza, via Civerton, via Cismon, via Caspeda, via Calleselle, via Asilo, via S. Andrea, via Valserena. Fogli famiglia S. Martino di Castrozza: via Cavallazza, via Colbricon, via Dolomiti, via Fosse, via Laghetto, via Passo Rolle, via Val di Roda. Busta Num. un. progr 573

308

ACSr.1.6.34.1-4 Cartelle di casa [1936] Cartelle di casa della frazione di Siror delle seguenti vie: via Asilo (fogli famiglia nn. 1-11), via Calleselle (nn. 12-20), via Caspeda ( nn. 21-31), via Cismon (nn. 32-42), via Civerton (nn. 43-63), via Civezze (nn. 64-69), via Corradini (nn. 70-84), via Larga (nn. 85- 106), via Lazer (nn. 108-126), via Lunga (nn. 127-141), via Rivetta (nn. 142-162), via Ronchi (nn. 163-186), via Rospel (nn. 187- 207), via S. Andrea (nn. 208-228), via S. Valentino (nn. 229-230), via Valserena (nn. 231-247). Busta Segnature precedenti: 340 bis Num. un. progr 574

309 sottoserie ACSr.1.6.34.2 Schede individuali, 1947-1965

Contenuto Le normative che disciplinano la formazione e la tenuta dei fogli di famiglia e delle cartelle di casa sono state citate nell'introduzione alla serie 'Registro della popolazione'.

La sottoserie comprende le schede individuali, che sono conservate nell'ufficio anagrafe in uno schedario in ordine alfabetico.

ACSr.1.6.34.2-1 Schede individuali 1947-1965 Schedario Num. un. progr 575

310 serie ACSr.1.6.35 Registri delle pratiche di immigrazione ed emigrazione, 1954 - 1983

Contenuto La tenuta dei registri delle pratiche di immigrazione ed emigrazione era prevista dal Regio Decreto del 2 dicembre 1929 n. 2132, che stabiliva l'iscrizione o cancellazione di residenza in appositi registri.

La serie conserva due registri, uno relativo alle immigrazioni e l'altro alle emigrazioni a partire dal 1954; non sono stati rinvenuti i registri antecedenti. Le relative pratiche di immigrazione ed emigrazione sono conservate nel carteggio alla categoria XII.

ACSr.1.6.35-1 "Registro immigrazione" 1954-1983 Il registro riporta: numero d'ordine, data della dichiarazione dell'interessato, cognome e nome del capo famiglia, riferimento al foglio famiglia, numero dei componenti la famiglia, censiti nell'elenco A con dimora, censiti nell'elenco B, non censiti, provenienza, corrispondenza col comune di provenienza, osservazioni. Registro Num. un. progr 576

ACSr.1.6.35-2 "Registro emigrazione" 1954-1984 Il registro riporta: numero d'ordine, data della dichiarazione dell'interessato, cognome e nome del capo famiglia, riferimento al foglio famiglia, numero dei componenti la famiglia, censiti nell'elenco A con dimora, censiti nell'elenco B, non censiti, destinazione, corrispondenza col comune di destinazione, data dalla quale decorre la cancellazione nel registro di popolazione, osservazioni. Registro Num. un. progr 577

311 serie ACSr.1.6.36 Stradari, 1947 - 1947

Contenuto Lo stradario è contemplato dalla circolare Istat del 17 luglio 1935 n. 65/6 C, successivamente dalla legge anagrafica del 24 dicembre 1954 n. 1228 art. 10 e dal relativo regolamento di esecuzione D.P.R. del 30 maggio 1989 n.223, art.45. Si tratta dell'elenco delle vie con relativi numeri civici, che deve essere tenuto costantemente aggiornato (ad esempio, se viene costruita una nuova casa vanno inseriti i nuovi numeri civici).

La serie conserva un unico registro per il 1947, compilato nell'anno di ricostituzione del comune.

ACSr.1.6.36-1 "...Stradario" 1947 Il registro riporta: numero d'ordine; via, viale, vicolo, piazza, località o frazione; denominazione; parrocchia; atti che determinano la denominazione; numeri civici; ubicazione; censimenti; annotazioni. Registro Num. un. progr 578

312 serie ACSr.1.6.37 Registri diversi, 1947 - 1976

Contenuto In questa serie si conservano i registri per i quali, data la natura peculiare o l'esiguità numerica, non si è ritenuto opportuno costituire delle serie autonome.

La serie è riordinata cronologicamente.

ACSr.1.6.37-1 "...Registro delle licenze di commercio" [1947-1949] Il registro previsto dal D.L. del 16 dicembre 1926 n. 2174 (art.1), è a rubrica alfabetica e riporta: data, numero della licenza, ditta titolare della licenza, genere del commercio, importo della cauzione presentata, natura della cauzione, variazioni successive. Registro Num. un. progr 579

ACSr.1.6.37-2 "...Registro forestieri dall'anno 1947 all'anno 1952" 1947-1952 Il registro riporta: n. progressivo, cognome e nome, paternità, maternità, luogo di nascita, data di nascita, nazionalità, professione, luogo di domicilio o di abituale dimora, luogo di provenienza, dimora nel comune albergo o casa privata, documenti di identificazione, autorità che li ha rilasciati, data e numero del rilascio, data dell'arrivo, della partenza, località ove è diretto, annotazioni. Registro Num. un. progr 580

ACSr.1.6.37-3 "...Registro libretti di lavoro" 1947 maggio 3-1953 dicembre [...] Il registro, previsto dalla Legge del 10 gennaio 1935 n. 112, riporta: numero del libretto; data del rilascio; data di rilascio del duplicato, cognome e nome; data di nascita; stato civile; numero dei figli; grado di istruzione; servizio militare prestato; se ex combattente; invalido; orfano di guerra; se il titolare è stato all'estero; note. Registro Num. un. progr 581

ACSr.1.6.37-4 "Registro assegni forestali" 1947-1959

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Registro delle assegnazioni di legname in bosco. Il registro riporta: num.d'ordine; denominazione del bosco; cognome, nome e domicilio del percipiente; data del verbale di martellata; quantitativo assegnato a taglio; usi cui viene destinato il legname; massa legnosa risultante, prezzo di vendita del taglio, data consegna e misurazione tronchi. Registro Num. un. progr 582

ACSr.1.6.37-5 "...Delibere della commissione disciplina commercio..." 1947 giugno 7-1961 giugno 17 Verbali della commissione disciplina del commercio di vendita al pubblico (di cui al R.D.L. del 16 dicembre 1926, n. 2174, art.3), nn. 1-44. Registro Num. un. progr 583

ACSr.1.6.37-6 "...Registro licenze affittacamere..." 1947-1964 Registro delle licenze degli affittacamere suddivise per anno. Il registro riporta: numero d'ordine; cognome, nome e paternità dell'esercente; via o frazione; civico numero; via; numero della licenza; data della licenza; appartamenti; camere; annotazioni. Registro Num. un. progr 584

ACSr.1.6.37-7 "...Registro licenze commercio fisso" (tit. int.) 1950-1958 Il registro previsto dal D.L. del 16 dicembre 1926 n. 2174 (art.1), è a rubrica alfabetica e riporta: n. progressivo; data della licenza, del duplicato; nome, cognome, paternità del titolare; luogo e data di nascita; ubicazione dell'esercizio; genere di commercio; forma di commercio; polizza cauzionale o ricevuta provvisoria; vidimazione annuale; annotazioni. Registro Num. un. progr 585

ACSr.1.6.37-8 "...Registri licenze varie" sec. XX terzo quarto Registro delle licenze suddivise per materie (esercizi stagionali, commercio ambulante, mestieri ambulanti, laboratori carni insaccate, porto d'armi, affittacamere). Il registro riporta: n. progressivo; data della licenza, del duplicato; nome, cognome, paternità del titolare; luogo e data di nascita; ubicazione dell'esercizio; genere di commercio; forma di commercio; polizza cauzionale o ricevuta provvisoria; vidimazione annuale; annotazioni. Registro Num. un. progr 586

ACSr.1.6.37-9 "Registro commissioni comunali" [1951]-1976 314

Il registro era previsto dal R.D. del 12 febbraio 1911 n. 297 (all.4). Regolamento per l'esecuzione della legge comunale e provinciale. Il registro delle commissioni comunali del comune di Siror e dei relativi membri riporta: commissione comunale, nominata con delibera n., del, approvata dal, in seduta, n.; n. cognome, nome e paternità, qualifica, note. - Consiglio comunale; - Commissione comunale disciplina del commercio; - Commissione comunale edilizia; - Commissione comunale forestale; - Commissione comunale elettorale; - Commissione comunale ECA; - Commissione comunale tributi locali; - Commissione comunale comitato intercomunale; - Consiglio comunale - Commissione comunale elettorale; - Commissione distrettuale II.DD. Primiero-sezione speciale IGE; - Commissione distrettuale II.DD. Primiero; - Commissione comunale; - Commissione comunale elettorale; - Commissione comunale intercomunale; - Commissione forestale; - Commissione edilizia; - Commissione commerciale; - Consorzio veterinario; - Consorzio medico; - Consorzio ostetrico; - Commissione censuaria; - Commissione distrettuale II.DD.-sezione speciale IGE; - Commissione distrettuale II.DD.-sezione ordinaria; - Commissione comunale rappresentanti assemblea comprensoriale. Registro Num. un. progr 587

ACSr.1.6.37-10 "Registro magazzino legnami" 1955 Il registro riporta: carico di magazzino; segagione; materiale prodotto e passato in carico al magazzino, abete, larice; cascami; carico complessivo; scarico di magazzino; n. della bolletta; nome dell'acquierente; materiale distribuito, abete, larice; cascami; scarico complessivo; rimanenze. Registro Num. un. progr 588

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Ente Consiglio scolastico locale di Siror 1893 ottobre 21-1924 settembre 30

Luoghi Siror

Altre date 1922 dicembre 21

Archivi prodotti Fondo Consiglio scolastico locale di Siror

Storia Prima della legge n. 7/1892 era in vigore il "Regolamento politico per le scuole elementari" pubblicato l'11 agosto 1805: la scuola aveva carattere conservativo-religioso-morale-politico; era affidata alla chiesa la sorveglianza scolastica, l'approvazione dei programmi e dei libri di testo, la proposta dei maestri definitivi e la nomina degli assistenti e dei supplenti; erano addossate ai comuni le spese per gli edifici e gli stipendi dei maestri. In seguito, la legge del 25 maggio 1868, n. 48, recante le disposizioni di massima sui rapporti della scuola con la chiesa, demandava la suprema direzione e sorveglianza su tutto ciò che riguardava l'istruzione e l'educazione al Ministero dell'istruzione, al Consiglio scolastico provinciale, al Consiglio scolastico distrettuale e al Consiglio scolastico locale (cfr. E. Leonardi, La scuola elementare trentina..., p.234). Con la legge del 30 aprile 1892, n. 7, entrata in vigore il 1° gennaio 1894, veniva nominato un Consiglio scolastico locale in ogni comunità scolastica. Negli anni del primo conflitto mondiale, tra il 1915 e il 1918, il Trentino era diviso in territori occupati dal Regio Esercito austriaco e territori non occupati. In questi ultimi giunse in data 20 maggio 1915 l'ordine telegrafico di chiudere immediatamente le scuole nelle città e nei paesi dichiarati zona di guerra e lo stesso giorno molti maestri irredentisti furono imprigionati dai gendarmi austriaci. Invece nel periodo di massima occupazione del Trentino da parte del Regio Esercito, alla fine dell'anno scolastico 1916, il Segretario Generale per gli affari civili aveva organizzato la scuola elementare in 72 località appartenenti al distretto di Borgo, Primiero, Rovereto e Tione (cfr. E. Leonardi, La scuola elementare trentina..., pp.41-2). I restanti distretti erano Cavalese, Cles, Trento città, Trento distretto e Riva (cfr. E. Leonardi, La scuola elementare trentina..., p.191). Con la riforma scolastica promossa tramite numerosi decreti da Giovanni Gentile nel corso del 1923 ed entrata in vigore il 1° ottobre 1924, si sopprimeva ogni rappresentanza elettiva e ogni organo di gestione locale e si riformava lo stato giuridico della scuola (cfr. Q. Antonelli, Per una scuola elementare trentina..., pp.217-8): l'organizzazione gestionale prevedeva dunque una struttura amministrativa verticalizzata in vista del rafforzamento del potere centrale (cfr. Q. Antonelli, Per una scuola elementare trentina..., pp.247-8).

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La rappresentanza comunale di Siror nominò nella seduta del 21 ottobre 1893, ai sensi degli articoli 5 e 11 della legge scolastica dell’ottobre 30 aprile 1892 n. 7, i membri del consiglio scolastico locale, che risultava composto dal capo comune, dal curato e da due consiglieri. Il Consiglio scolastico locale di Siror rimase in attività fino alla riforma Gentile del 1923 che soppresse ogni rappresentanza elettiva e ogni organo di gestione locale, riformando lo stato giuridico della scuola. Con il R.D. 20 dicembre 1923 n. 3113, concernente le disposizioni per le scuole elementari nei territori annessi, l'amministrazione scolastica per tutti i comuni, eccettuati i capoluoghi di provincia, venne affidata al Regio Provveditorato. L'ultima attestazione, rinvenuta nell'archivio dell'ente, è del 21 dicembre 1922 e si tratta di una circolare, protocollata al n. 30, relativa alla frequentazione della scuola estiva. (1)

Condizione giuridica In seguito alla riforma attuata da Maria Teresa d'Austria con l'emanazione dell'"Allgemeine Schulordnung" del 6 dicembre 1774 e da Francesco I con il "Regolamento politico per le scuole elementari" dell' 11 agosto 1805 (che riprendeva l'Ordinanza aulica del febbraio 1787), entrata in vigore nei circoli di Bolzano, Trento e Rovereto dopo la pace di Vienna del 1818, si delinea la legislazione scolastica trentina che restò in vigore fino al 1869. Soltanto con le due leggi del 1982 si attuava una riforma scolastica giunta fino agli anni Trenta del '900: la legge del 30 aprile 1892, n. 8 per la Contea principesca del Tirolo concernente le scuole popolari pubbliche e la legge del 30 aprile 1892, n.7, in vigore il 1° gennaio 1894 e concernente la sorveglianza sulle scuole, con la quale era istituito il Consiglio scolastico locale (artt. 1-20). La riforma Gentile del 1923, che comprendeva un vasto numero di decreti e ordinanze riguardanti l'istruzione ad ogni livello, entrata in vigore dal 1° luglio 1924, sopprimeva il Consiglio scolastico locale. In particolare la soppressione del Consiglio scolastico locale rientrava fra le norme dettate dal R.D. datato 20 dicembre 1923, n. 3113 (anch'esso in vigore dal 1° febbraio 1924) concernente le scuole popolari nei territori annessi al Regno italiano. Fra gli atti ufficiali degli anni 1923-1924 si trova una circolare del Regio Provveditorato che in data 6 marzo 1924 dettava le norme per la liquidazione del Consiglio scolastico locale. In essa è detto che in seguito alla profonda riforma apportata alla legislazione scolastica preesistente con i regi decreti dal 1° ottobre 1923 in poi, quasi tutte le mansioni, affidate dalla legge del 30 aprile 1892, n. 7 ai Consigli scolastici locali, furono assegnate ad altri organi (patronati, sindaci, direttori didattici, ispettori).

Funzioni, occupazioni e attività Il Consiglio scolastico locale, nominato dal 1892 in ogni comunità scolastica, aveva la funzione di sorveglianza sulle scuole popolari pubbliche e sugli asili infantili, sui corsi speciali di insegnamento collegati alle scuole popolari pubbliche ed infine, sui corsi di perfezionamento per ragazze del circondario scolastico. Il Consiglio scolastico controllava l'ordinamento scolastico locale e l'osservanza delle leggi scolastiche e delle disposizioni delle autorità superiori. In particolare controllava la retribuzione corrisposta e i contributi, pagati con fondi locali, ai maestri; amministrava il fondo scolastico locale, se esisteva, e il patrimonio delle fondazioni scolastiche (o ne sorvegliava l'amministrazione); vigilava sull'edificio, sui fondi e sulle suppellettili della scuola e ne teneva l'inventario; custodiva i documenti della scuola; compilava annualmente il rapporto sull'andamento della scuola; decideva l'accettazione di scolari di altri circondari scolastici e dei bambini inferiori ai sei anni; promuoveva la frequentazione della scuola e proponeva al Consiglio scolastico distrettuale le punizioni per la mancata frequenza; ripartiva sui singoli giorni della settimana le ore d'insegnamento stabilite dal piano d'istruzione e stabiliva in quali ore del giorno si dovesse

317 impartire l'istruzione; sorvegliava che l'istruzione durasse effettivamente quanto stabilito; vigilava sulla disciplina scolastica e sul comportamento degli alunni fuori della scuola; controllava il comportamento di maestri; accordava ai maestri i permessi (fino a tre giorni) per personali incombenze; risolveva le divergenze fra maestri e fra maestri e comune o autorità; informava, dava pareri e faceva proposte alle rappresentanze comunali e alle varie autorità; determinava in base alla legge il numero di maestri necessario. Secondo il D.R. n. 3113/1923 (art. 4), fino al 30 giugno 1924 la gestione dei servizi scolastici doveva continuare a funzionare con il concorso finanziario degli enti scolastici locali, territoriali e istituzionali esistenti. Detti enti dovevano contribuire alle spese per le scuole pubbliche popolari nella misura risultante dai relativi bilanci dell'anno 1923. Invece, secondo la circolare del R. Provveditorato della Venezia Tridentina datata 6 marzo 1924 i Consigli scolastici locali, come dettato dal R.D. n. 3113/1923, dovevano funzionare dal 1° febbraio al 1° luglio 1924 quali "uffici di stralcio", cioè l'opera dei suddetti Consigli si doveva limitare a liquidare gestioni arretrate o a trattare vertenze di indole economico-amministrativa. Dunque vi rientravano i Consigli scolastici locali che amministravano eventuali patrimoni quali speciali fondazioni scolastiche, stabili intavolati a nome del Consiglio scolastico locale, patrimoni speciali ecc. e i Consigli che si occupavano della gestione amministrativa dei fondi necessari al coprimento delle spese richieste dal regolare funzionamento di scuole il cui mantenimento spettava a più comuni insieme (riparto della spesa fra comuni, riscossione quote relative, provvista di mezzi didattici, di arredi scolastici, di materiale per il riscaldamento ecc.). La circolare aggiunge che i Consigli rappresentanti un solo comune, cui non spettavano le incombenze sopra citate, dovevano già considerarsi sciolti, con l'incarico di passare, entro il mese di marzo, alla consegna degli atti e degli eventuali avanzi di gestione ordinaria al rispettivo comune.

Struttura amministrativa Il Consiglio scolastico locale era composto dai rappresentanti della chiesa cattolica, della scuola, dei comuni formanti la comunità scolastica, dal sorvegliante della scuola locale ed infine, dal patrono della scuola, se c'era. Il patrono della scuola, membro del Consiglio scolastico, aveva il diritto di voto e poteva nominare un suo sostituto. Il curatore d'anime del territorio cui apparteneva la scuola rappresentava gli interessi religiosi della scolaresca e aveva diritto di voto; al suo posto poteva essere nominato dall'autorità ecclesiastica superiore un sacerdote. Se nella comunità scolastica vi erano diverse scuole situate in diversi territori ecclesiastici, era compito dell'autorità ecclesiastica superiore affidare un curatore d'anime al Consiglio scolastico locale. Il dirigente della scuola rappresentava la scuola nel Consiglio. Se al Consiglio scolastico sottostavano più scuole, entrava nel Consiglio il dirigente della scuola di categoria più alta; nel caso in cui ci fossero più scuole della stessa categoria, spettava al Consiglio scolastico distrettuale scegliere il dirigente; tuttavia i dirigenti esclusi avevano diritto di partecipare e votare alle riunioni in cui si fosse trattato del loro istituto. Inoltre se una scuola pubblica era condotta da docenti appartenenti ad un ordine di religiose, la dirigente poteva nominare un sostituto per partecipare alle riunioni del Consiglio; questi aveva soltanto diritto di voto consultivo. I rappresentanti del comune locale erano eletti dalla rappresentanza comunale. Nel caso in cui alla stessa comunità scolastica appartenessero diversi comuni, il rappresentante era eletto da tutte le rappresentanze comunali, con l'interessamento del preside del Consiglio scolastico distrettuale. Nel Consiglio entrava anche il capocomune locale e la rappresentanza comunale locale eleggeva anche due sostituti. Tutti gli eleggibili nella rappresentanza comunale erano anche eleggibili nel Consiglio scolastico locale. Secondo la decisione del Consiglio scolastico distrettuale, il Consiglio scolastico locale era composto di un numero di membri fra 2 e 5 e ripartito sui rispettivi comuni in base al censo e al numero della popolazione.

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Le elezioni erano fissate ogni sei anni e gli eletti duravano in carica finché non si fosse formato un nuovo Consiglio scolastico; tutti i membri erano rieleggibili. Nel caso di dimissioni di un membro, si effettuava un'elezione per sostituirlo fino alla scadenza del mandato dell'intero Consiglio. L'ingiustificato rifiuto ad entrare nel Consiglio o ad assumere la carica di presidente era punito dal Consiglio scolastico distrettuale con una multa in denaro e si dovevano indire nuove elezioni. Le multe inflitte erano versate nel fondo scolastico locale. I membri del Consiglio scolastico locale eleggevano a maggioranza assoluta di voti un presidente (detto anche preside) ed il suo sostituto. Il rappresentante della chiesa potava rifiutare l'elezione; i maestri delle scuole popolari non potevano ricoprire la carica di presidente o sostituto. Nel caso in cui il presidente e il sostituto fossero impediti ad assumere la direzione del Consiglio, la presidenza era assegnata al più anziano fra i membri del Consiglio. Il presidente rappresentava il Consiglio scolastico locale all'esterno e doveva aver cura del corretto adempimento delle attribuzioni del Consiglio; distribuiva gli affari da trattare agli altri membri, metteva in esecuzione le deliberazioni e si occupava degli affari correnti; aveva il diritto di sospendere le esecuzioni delle deliberazioni in contrasto con la legge purché entro otto giorni rimettesse al Consiglio scolastico distrettuale l'oggetto sospeso. In caso di vertenze urgentissime di affari non correnti, il presidente poteva prendere da solo le disposizioni senza convocare il Consiglio in seduta straordinaria, ma era tenuto a farle approvare nella seduta di Consiglio successiva. Secondo le norme dettate dalla legge n. 7/1892 (artt. 1-20), la costituzione del Consigli scolastico locale doveva essere notificata alle rappresentanze comunali della comunità scolastica e al Consiglio scolastico distrettuale. Nelle scuole popolari con lingua d'insegnamento tedesca ed italiana o ladina, si dovevano scegliere i rappresentanti comunali appartenenti ad entrambe le nazionalità ed il loro numero era fissato dal Consiglio scolastico distrettuale. Diverso era nei comuni in cui c'erano scolari non appartenenti alla religione cattolica: il Consiglio scolastico locale era tenuto ad eleggere ed invitare un consultore della rispettiva religione per trattare degli interessi religiosi. Il Consiglio scolastico locale esercitava la sorveglianza tramite il sorvegliante scolastico locale, nominato dal Consiglio scolastico distrettuale, dopo la consultazione dei comuni formanti la comunità scolastica. Il sorvegliante doveva abitare nel luogo della scuola e durava in carica per tutto il tempo dell'attività del Consiglio. Se il Consiglio scolastico sorvegliava più scuole, potevano essere eletti due sorveglianti. Inoltre se nelle scuole si avevano più lingue di insegnamento (italiano, tedesco e ladino) veniva nominato anche uno speciale sorvegliante per la rispettiva nazionalità. Il sorvegliante scolastico, in forza della sua nomina, era membro del Consiglio scolastico locale; egli non poteva rappresentare due persone nel Consiglio quindi le cariche di presidente del Consiglio e di sorvegliante non potevano essere riunite in una sola persona. Il sorvegliante aveva l'obbligo di visitare frequentemente la scuola, doveva consultarsi con il dirigente della scuola e portare in Consiglio le osservazioni fatte. Tutti i membri del Consiglio scolastico locale potevano visitare la scuola ma in particolare il rappresentante della chiesa cattolica doveva controllare frequentemente lo stato dell'educazione morale-religiosa, portando a conoscenza il Consiglio delle mancanze riscontrate e delle proposte da considerare. Spettava però esclusivamente al Consiglio scolastico locale prendere disposizioni, all'interno della sfera di sua competenza. Il Consiglio si riuniva di regola una volta al mese a seduta ordinaria, ma il presidente poteva convocare un'assemblea straordinaria dietro richiesta di due membri. I membri del Consiglio dovevano essere invitati ad ogni assemblea e, perché questa fosse valida, dovevano intervenire la maggioranza dei consiglieri. Le decisioni erano prese a maggioranza assoluta di voti ed in caso di parità era decisivo il voto del presidente. Ogni seduta doveva essere messa a protocollo.

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I membri del Consiglio scolastico locale non potevano essere presenti a discussioni e votazioni riguardanti i loro propri interessi personali; essi inoltre non avevano diritto a nessuna retribuzione per il disbrigo degli affari, ma la comunità scolastica li risarciva per eventuali spese sostenute. Nel periodo di transizione dall'Austria all'Italia, il Trentino conserva l'organizzazione scolastica austriaca, compresi gli organismi di sorveglianza. Nacque un acceso dibattito fra cattolici e laici per le questioni organizzative, fra le quali anche il Consiglio scolastico locale. Secondo la relazione del maestro Miorelli del 1919 "...la scuola appartiene giuridicamente al Comune, il quale nomina i propri maestri, quantunque i contributi comunali per il mantenimento della scuola siano minimi e gravino sul distretto e sulla provincia... Della propria scuola il Comune è sommamente geloso" (cfr. "Diritti e doveri...", 1919). Datato 15 dicembre 1920 è l'intervento sulla rivista "La scuola redenta" nella quale i maestri laici chiedevano una scuola laica e sollecitavano l'abolizione dei Consigli scolastici locali che rappresentavano un'ingerenza della gerarchia ecclesiastica nel governo della scuola. La "Riforma Gentile" sopprimeva infine ogni rappresentanza elettiva e ogni organo di gestione locale sostituendoli con i Consigli scolastici regionali e i Consigli di disciplina di nomina ministeriale. Con il R.D. n. 3113/1923 concernente le disposizioni per le scuole elementari nei territori annessi, l'amministrazione scolastica per tutti i comuni, eccettuati i capoluoghi di provincia, era affidata al Regio Provveditorato (art.3). Secondo l'art. 5 del succitato R.D. i prefetti interessati per ragioni di territorio erano incaricati di provvedere, inteso il provveditore competente, alla nomina di commissari straordinari con l'incarico di liquidare e ripartire fra i comuni, che facevano parte della medesima circoscrizione scolastica amministrativa, il patrimonio mobiliare e immobiliare, e la quota dei crediti e dei debiti in dipendenza dei rapporti preesistenti, così di diritto pubblico come di diritto privato. A Commissari per la predetta liquidazione e ripartizione dovevano essere preferibilmente nominati i sottoprefetti nel cui territorio era compreso il maggior numero di comuni.

Contesto generale Il Consiglio scolastico locale aveva una fitta rete di rapporti esterni per la struttura organizzativa della scuola popolare austriaca. L'autorità immediatamente superiore al Consiglio scolastico locale era l'I.R. Consiglio scolastico distrettuale che incaricato della sorveglianza sulle scuole popolari pubbliche e sugli istituti sottostanti al Consiglio locale. I distretti scolastici coincidevano con i distretti politici ed in Trentino erano 10: Borgo, Cavalese, Cles, Primiero, Riva, Rovereto città, Rovereto distretto, Tione, Trento città e Trento distretto. Le città con proprio statuto comunale infatti formavano un proprio distretto. Il Consiglio scolastico distrettuale, fra le sue numerose competenze (cfr. art. 27 della legge n.7/1892), doveva dettare disposizioni per la costituzione dei Consigli scolastici locali, nominava i sorveglianti locali e vigilava sull'attività degli stessi; disponeva ispezioni straordinarie nelle scuole e stabiliva, sentito il consiglio scolastico locale, l'epoca per le ferie legali presso le scuole popolari pubbliche, in considerazioni dei luoghi dove esse erano situate. In pratica il Consiglio scolastico distrettuale, con sede nel capoluogo del distretto, funzionava da tramite fra l'organo superiore con sede ad Innsbruck e la moltitudine di consigli scolatici locali dispersi sul territorio L' I.R. Consiglio scolastico provinciale era, nella provincia, la suprema autorità di sorveglianza sulle scuole e vi sottostavano tutti gli istituti di educazione ed insegnamento di ogni ordine e grado. Esso rifletteva per struttura interna la diversa composizione nazionale del Tirolo ed era il diretto interlocutore del Ministero di culto e istruzione Al vertice della struttura statale vi era il Ministero del culto e dell'istruzione dal quale dipendevano gerarchicamente le autorità sopracitate.

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Il consiglio scolastico locale di Siror rendeva conto del suo operato al consiglio scolastico distrettuale di Primiero.

Fonti normative Legge 30 aprile 1892, n. 7, valevole per la contea principesca del Tirolo concernente la sorveglianza sulle scuole. Legge 30 aprile 1892, n. 8, valevole per la contea principesca del Tirolo concernente le scuole popolari pubbliche. R.D. 8 febbraio 1923, n. 374, Soppressione dei consigli scolastici provinciali e delle deputazioni scolastiche. Regio decreto 20 dicembre 1923, n. 3113, "Disposizioni concernenti le scuole elementari nei territori annessi". Circolare 6 marzo 1924 del regio provveditore agli studi di Trento per la liquidazione dei consigli scolastici locali.

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio Fonti bibliografiche inedite

GUASTALLA Anna, (a cura di), "Consiglio scolastico locale", [profilo storico-istituzionale del Consiglio scolastico locale, redatto secondo le norme internazionali ISAAR(CPF) per incarico della Provincia autonoma di Trento - Servizio beni librari e archivistici], 1999, (dattiloscritto) Il profilo storico - istituzionale riprende per la parte generale l'elaborato sopracitato. Bibliografia ANTONELLI Q., Storia della scuola elementare e formazione e formazione degli archivi scolastici nel Trentino, IN: Gli archivi delle scuole elementari trentine: censimento descittivo, a cura di Roberta G. Arcaini, Provincia autonoma di Trento, Servizio beni librari e archivistici, Trento, 2003 ANTONELLI Quinto (a cura di), Per una storia della scuola elementare trentina. Alfabetizzazione ed istruzione dal Concilio di Trento ai giorni nostri, Trento, 1998. ARCAINI R. G. (a cura di), Gli archivi delle scuole elementari trentine: censimento descrittivo, Provincia autonoma di Trento, Servizio beni librari e archivistici,Trento, 1999

Note (1) ACSr., A1 “Consiglio scolastico locale di Siror”, serie 1."Carteggio e atti"", n. 1, 1895-1922.

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fondo ACSr.A1 Consiglio scolastico locale di Siror, 1895 - 1922

1 busta; metri lineari 0.12

Soggetti produttori Consiglio scolastico locale di Siror, 1893 ottobre 21-1924 settembre 30

Contenuto Il fondo comprende documentazione dal 1895 al 1923 consistente in carteggio ed atti.

Modalità di acquisizione e versamento Dati gli stretti legami intercorsi col comune, la documentazione dell'ente è stata conservata nell'archivio comunale, talvolta archiviata con le carte di quest'ultimo; il fondo costituito con il presente intervento di ordinamento è aggregato all'archivio comunale.

Criteri di ordinamento e inventariazione La documentazione al momento del riordino si trovava: - per gli anni dal 1878 al 1904 conservata nelle singole buste del carteggio comunale, diviso in fascicoli annuali; - la restante documentazione in una busta, recante sul dorso il titolo "V. Cat. Siror. Atti Consiglio scolastico locale 1905-1914". Le carte erano piegate in due. Il fondo è stato organizzato in un unica serie di carteggio, in fascicoli annuali.

322 serie ACSr.A1.1 Carteggio e atti, 1895 - 1922

Contenuto La serie conserva una busta di carteggio e atti in fascicoli annuali, all'interno dei quali sono spesso conservati anche i preliminari e i conguagli del consiglio scolastico.

ACSr.A1.1-1 Carteggio e atti 1895-1922 1895: "Inventario della scuola popolare di una classe divisa ed una mista pubblica in Siror alla fine dell'anno scolastico 1895. I Ordinanze scolastiche"; "Inventario della scuola popolare di una classe divisa ed una mista pubblica in Siror alla fine dell'anno scolastico 1895. III Mezzi d'istruzione e collezioni"; "Inventario della scuola popolare di una classe divisa ed una mista pubblica in Siror alla fine dell'anno scolastico 1895. IV Biblioteca scolastica";(1) 1897: regolamento scolastico per il distretto di Primiero, 1897 e quietanze di pagamento;; 1898: conguaglio della comunità scolastica per l'anno 1898; 1899: prot. nn. 35, 5-37 e senza numero; 1900: carteggio in ordine cronologico con pochi atti protocollati; 1901: prot. nn. 14-71 e senza numero. Si segnala: preventivo del fabbisogno scolastico per l'anno 1901, conguaglio della comunità scolastica per l'anno 1901; prospetti delle assenze non giustificate per i mesi di ottobre e novembre; 1902: prot. nn. 1-75 e senza numero. Si segnala: prospetti delle assenze non giustificate per i mesi di gennaio, maggio, giugno; 1903: prot. nn. 1-90 e senza numero. Si segnala: preventivo del fabbisogno scolastico per l'anno 1903; 1904: prot. nn. 1-101 e senza numero; 1905: prot. nn. 3-84 e senza numero. Si segnala: conguaglio della comunità scolastica per l'anno 1905; 1906: prot. nn. 3-86 e senza numero. Si segnala: preventivo del fabbisogno scolastico per l'anno 1906; 1907: carteggio in ordine cronologico con pochi atti protocollati; 1908: carteggio in ordine cronologico con pochi atti protocollati. Si segnala: "Fabbisogno della comunità scolastica di Siror...per l'anno 1908"; 1909: carteggio in ordine cronologico; 1910: carteggio in ordine cronologico. Si segnala "Atti per supplenze e sostituzioni" 1910-1913, "Decreti per l'apertura dell'anno scolastico" 1910-1912; prospetti degli assenti nella scuola popolare di Siror e della scuola suppletoria di San Martino di Castrozza, 1910-1913; 1911: carteggio in ordine cronologico. Si segnala: preventivo del fabbisogno scolastico per l'anno 1911, conguaglio della comunità scolastica per l'anno 1911; 1912: carteggio in ordine cronologico. Si segnala: conguaglio della comunità scolastica per l'anno 1912; 1913: carteggio in ordine cronologico. Si segnala: conguaglio della comunità scolastica per l'anno 1913; 1914: carteggio in ordine cronologico. Si segnala: conguaglio della comunità scolastica per l'anno 1914; 1915: carteggio in ordine cronologico; 1920: prot. nn. 6-14. Si segnala: rreventivo della comunità scolastica di Siror per l'anno 1920; 1921: prot. nn. 1-24. Si segnala: conguaglio della comunità scolastica per l'anno 1921; 1922: prot. nn. 2-30. Si segnala: preventivo del fabbisogno scolastico per l'anno 1923. Busta 323

Segnature precedenti: 337 Note (1) L'ordinanza del consiglio scolastico provinciale del Tirolo del 25 settembre 1895 n. 1128 stabiliva le modalità di tenuta dell'inventario scolastico, che dovevano essere trasmessi dal dirigente scolastico al consiglio scolastico locale e successivamente al consiglio scolastico provinciale. Num. un. progr 1

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Ente Congregazione di carità di Siror 1923 ottobre 20 - 1928 febbraio 28

Luoghi Siror

Archivi prodotti Fondo Congregazione di carità di Siror

Storia La legislazione italiana, che era stata estesa al Trentino in seguito al nuovo ordinamento non apportava significativi cambiamenti né alla struttura né agli scopi dell'istituzione. Essa prevedeva comunque un riordino amministrativo delle Congregazioni di carità e degli enti di pubblica assistenza e beneficenza ed il ritorno ad un loro maggior controllo da parte dello Stato, in base a diversi provvedimenti di carattere generale (legge del 3 agosto 1862, n. 753, entrata in vigore col 1° gennaio 1863; relativo Regolamento di esecuzione del 27 novembre 1862, n. 1007; legge del 17 luglio 1890, n. 697, modificata con la legge del 4 marzo 1928, n. 413, entrata in vigore col 19 maggio 1928; regolamento di attuazione - ossia R.D. - del 5 febbraio 1891, n. 99; R.D. del 26 aprile 1923, n.976). In particolare, il R.D. del 22 aprile 1923, n. 982 entrato in vigore col 16 maggio 1923 estendeva al Trentino la legge del 17 luglio 1890, n. 6972, precisando: l'obbligo di provvedere entro sei mesi alla nomina dei componenti delle Congregazioni di carità e alla compilazione curata dai Prefetti di "elenchi, inventari e stati" previsti nel R.D. del 12 gennaio 1890, n. 6594; l'affidamento entro un anno di tutti gli istituti attualmente amministrati dai comuni, provincie e da altri enti pubblici a speciali amministrazioni autonome (previa l'erezione in ente morale se ve ne fosse stata necessità), quando non ricorressero gli estremi della legge del 17 luglio 1890, n. 6972 per il concentramento nella Congregazione di carità o sotto un'unica amministrazione. I fondi di beneficenza, in precedenza amministrati dai comuni e dagli altri enti pubblici, venivano dunque concentrati nella Congregazione di carità. Inoltre nella Circolare della Regia Prefettura della Venezia Tridentina datata 27 giugno 1923 si ricordava l'obbligo di istituire la Congregazione di carità in ogni comune entro il termine di sei mesi. In base alla legge del 3 giugno 1937, n. 847, veniva infine istituito l'Ente comunale di assistenza che avrebbe assunto tutte le competenze assegnate alla Congregazione di carità, "intendendosi sostituito in qualsiasi disposizione legislativa e regolamentare ed in qualsiasi convenzione". Per quanto riguarda nello specifico il Trentino, una Circolare emessa dalla Regia Prefettura della Provincia di Trento nel 28 giugno 1937 precisava che a partire dal 1° luglio 1937, data di entrata in vigore della suddetta legge del 3 giugno 1937 e dunque del passaggio di competenze tra la Congregazione di carità e l'Ente comunale di assistenza, quest'ultimo sarebbe stato affidato ad "un'amministrazione straordinaria rappresentata, in tutti i Comuni, da una Commissione presieduta dal Podestà e composta da un Delegato del Segretario del Fascio e dalla Segreteria del Fascio Femminile"; tutto ciò "in attesa della costituzione dell'amministrazione ordinaria".

Con l'estensione della legislazione italiana sulla beneficenza e assistenza pubblica alle nuove province, fino ad allora gestita dal Fondo poveri, si procedette a Siror alla nomina dell'amministrazione della Congregazione.

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Con deliberazione del consiglio del 20 ottobre 1923 (1), vistata per l'esecutorietà dalla Sottoprefettura di Borgo Valsugana in data 21 novembre 1923, vennero nominati il presidente e i quattro membri della congregazione. All'atto della sua istituzione il patrimonio del Fondo poveri di Siror confluì nella Congregazione. La Congregazione di carità di Siror cessò di esistere con la soppressione del Comune di Siror nel 1927. L'ultima attestazione in archivio è del 28 febbraio 1928; si tratta di un elenco di consegna dei beni della Congregazione (2).

Condizione giuridica Ente pubblico. Per quanto concerne la legislazione italiana in materia di pubblica assistenza e beneficenza, il R.D. del 26 aprile 1923, n. 976, regolamentava l'amministrazione delle Congregazioni e degli enti che vi facevano capo, mentre il R.D. del 22 aprile 1923, n. 982, determinava l'estensione al Trentino della legislazione italiana vigente sulle istituzioni pubbliche di beneficenza. Le principali leggi dello Stato italiano che regolavano tale materia erano state, fino ad allora, la legge del 3 agosto 1862, n. 753, sull'amministrazione delle opere pie e la legge Crispi del 17 luglio 1890, n. 6972 (modificata in seguito con il D.L. n. 2841 del 30 dicembre 1923 che cambiò la dizione "istituzioni pubbliche di beneficenza" in "istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza" e poi con la legge del 4 marzo 1928, n. 413 ). Nel 1891 era stato inoltre emanato il regolamento di attuazione (R.D. del 5 febbraio 1891, n. 99) che precisava ulteriori norme per l'amministrazione delle Congregazioni e di tutte le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. La legge del 4 marzo 1928 riformava per l'ultima volta le Congregazioni, finché, in base all'art. 5 della legge del 3 giugno 1937, n. 847, esse vennero dichiarate soppresse e sostituite con gli Enti Comunali di Assistenza.

Funzioni, occupazioni e attività Nel corso della sua storia, indipendentemente dai passaggi di ordinamento statuale, la Congregazione di carità in Trentino ebbe quale compito fondamentale l'assistenza e la beneficenza di persone in particolari difficoltà economiche (poveri, anziani, inabili al lavoro, fanciulli esposti, donne partorienti) o fisico - psichiche (malati e mentecatti) che da essa ricevevano sussidi in modo diretto - generi di prima necessità - o, molto spesso, attraverso l'assistenza e le cure prestate in apposite istituzioni di cui la Congregazione curava l'amministrazione patrimoniale. Le entrate della Congregazione provenivano da lasciti, donazioni, legati pii e, in seguito, avrebbero costituito anche una voce di bilancio del comune di appartenenza. La Congregazione teneva una contabilità unica e generale, redigendo però registri separati che davano conto delle attività e passività degli enti da essa amministrati.

Dai bilanci di previsione risulta che le spese dell'amministrazione dell'ente consistevano in sussidi ai bisognosi, stipendio al segretario e forniture di medicine ai sussidiati.

Struttura amministrativa Dopo l'annessione del Trentino all'Italia, il R.D. del 22 aprile 1923, n. 982 e, per specifiche competenze amministrative, il R.D. del 24 settembre 1923, determinavano l'adeguamento alla legislazione italiana vigente sulle istituzioni pubbliche di beneficenza. La Congregazione di carità e le istituzioni da essa amministrate erano regolamentate in Italia con la legge del 3 agosto 1862, n. 753, in base alla quale in ogni comune dello Stato vi era una Congregazione di carità che amministrava genericamente tutti i beni destinati a favore dei poveri per legge, o quando, nell'atto di fondazione, non venisse

326 determinata l'amministrazione, l'opera pia o l'ente pubblico destinatario della disposizione, o ancora quando la persona incaricata della gestione fosse impossibilitata ad accettare l'incarico. Anche in questi casi, tuttavia, il consiglio comunale avrebbe potuto proporre, a vantaggio dei propri abitanti, l'istituzione di una amministrazione speciale. Le singole istituzioni erano regolamentate agli artt. 1-25 e 30-38 e nel Regolamento di esecuzione della suddetta legge emesso nel 27 novembre 1862, n. 1007. Si ricordava inoltre che la sorveglianza su di esse spettava all'autorità governativa, alle deputazioni provinciali e ai consigli comunali; l'amministrazione competeva invece alle Congregazioni di carità o ad altre persone e istituzioni per quelle opere i cui statuti non contemplassero le deliberazioni di nomina degli amministratori della Congregazione. La designazione delle istituzioni amministrate dalle Congregazioni di carità spettava principalmente, in via di proposta, al consiglio comunale che ne avrebbe fatto la consegna con apposita deliberazione. L'autorità comunale doveva indagare se nel comune vi fossero lasciti o beni destinati a favore dei poveri e impediti alla loro destinazione: riconoscendone l'esistenza, avrebbe informato il Prefetto fornendo inoltre notizie dettagliate circa l'entità e la destinazione della fondazione. Le Congregazioni dovevano avvisare il consiglio comunale del rifiuto o impossibilità degli amministratori ed esecutori testamentari a promuovere la costituzione in ente morale di una pia fondazione locale. La Congregazione o il consiglio comunale dovevano inoltre procedere all'esecuzione dei testamenti che indicassero un'opera assistenziale, qualora gli incaricati di costituirla quale "ente morale" ne fossero impossibilitati. Successivamente, la legge Crispi del 17 luglio 1890, n. 6972, stabiliva che le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza fossero amministrate dalla Congregazione di carità o da "corpi morali, consigli, direzioni ed altre amministrazioni speciali istituite dalle tavole di fondazione o dagli statuti regolarmente approvati". Tale legge veniva posta in esecuzione con i Regolamenti approvati con R. D. del 5 febbraio 1891, n. 9. In base al Regolamento amministrativo, la Congregazione di carità doveva essere costituita in ogni comune, anche se non aveva beni da amministrare e doveva tenere: un archivio per conservare i registri di protocollo per la corrispondenza in arrivo e in partenza e per altri atti di gestione amministrativa e contabile; una rubrica alfabetica divisa per materie per facilitare la ricerca degli atti; un registro cronologico delle deliberazioni; un elenco preciso ed aggiornato, diviso per categorie a seconda della natura dei beni, delle carte, titoli e documenti relativi ai singoli elementi del patrimonio amministrato; un inventario altrettanto ordinato ed aggiornato di tutti i beni che costituivano il patrimonio di ogni singola istituzione amministrata. Nel Regolamento di contabilità venivano descritte le norme relative alla gestione del patrimonio delle istituzioni pubbliche di beneficenza, all'"esercizio annuale", al "bilancio di previsione", al "servizio di riscossione, di cassa e dei depositi", al "rendimento dei conti". Le normative che succedevano alla legge del 1890 e ai Regolamenti del 1891 non avrebbero portato rilevanti cambiamenti nell'amministrazione delle Congregazioni di carità fino al R.D. del 26 aprile 1923, n. 976, col quale il Ministro dell'Interno dichiarava sciolte le amministrazioni delle Congregazioni e di tutte le istituzioni pubbliche di beneficenza esistenti in uno stesso comune, e imponeva di affidarne la gestione a speciali commissari o commissioni incaricate di proporre le opportune riforme. In base alla legge del 17 luglio 1890, n. 6972 le Congregazioni di carità erano composte da un presidente e da 4 membri nei comuni con popolazioni non superiore a 10.000 abitanti e di 8 membri, oltre al presidente, negli altri. Inoltre, per decisione del Prefetto, in caso di donazione o lascito, poteva essere ammesso a far parte della Congregazione il benefattore o la persona da esso designata per la gestione di tale bene. Il presidente era nominato dal consiglio comunale e in carica per 4 anni. Anche gli altri membri erano eletti dal consiglio comunale nella sessione di autunno e, per assumere o continuare il loro ufficio, erano obbligati a rendere il conto di una eventuale precedente amministrazione e a non avere avuto vertenze con la Congregazione. Essi inoltre assumevano l'incarico appena eletti, si rinnovavano per un quarto ogni anno ed erano sempre rieleggibili; nei primi tre anni la scadenza del loro mandato era estratta a sorte, in

327 seguito determinata dall'anzianità. Nei Regolamenti per l'esecuzione della legge del 17 luglio 1890, emessi con R.D. del 5 febbraio 1891, n. 99, venivano stabilite, tra l'altro, molte norme relative a casi particolari in cui potevano variare il numero e l'elezione degli amministratori delle Congregazioni. La legge del 4 marzo 1928, n. 413, riformava l'amministrazione della Congregazione di carità in quanto prevedeva che essa fosse amministrata da un presidente assistito da un comitato di "patroni" composto da: 4 membri nei comuni con popolazione inferiore a 20.000 abitanti; 6 per quelli con popolazione superiore a 20.000 abitanti; 8 nei comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti. Il presidente veniva nominato dal Prefetto "tra le persone particolarmente competenti in materia di assistenza e beneficenza"; i "patroni" venivano nominati dallo stesso Prefetto "su terne presentate dalle Associazioni sindacali comunali legalmente riconosciute agli effetti della legge 3 aprile 1926, n. 563". Nei comuni dove mancassero queste "Associazioni sindacali", le terne venivano designate dalle "Associazioni sindacali di 1° grado legalmente riconosciute, nella cui giurisdizione è compreso il comune per il quale la designazione è richiesta". Le persone designate dovevano però appartenere, "per residenza o per esercizio di attività produttiva", al comune stesso. Il presidente e i "patroni" duravano in carica per 4 anni e potevano essere sempre rieletti, tenendo però presente le condizioni di ineleggibilità già previste dalla legge del 17 luglio 1890, n. 6972. Su deliberazione del presidente e sentito il parere del comitato dei "patroni", poteva comunque essere ammesso al suddetto comitato il benefattore o una persona da esso designata per la gestione del bene donato; tenuto conto della natura dell'istituzione e del valore del patimonio, poteva inoltre esservi ammesso il fondatore o il rappresentante di un'opera pia amministrata dalla Congregazione di carità. Il Prefetto aveva facoltà di: sospendere o revocare il presidente con decreto motivato; disporre, "per gravi ragioni di opportunità amministrativa", lo scioglimento del comitato dei "patroni" o sospenderne la nomina (in tal caso avrebbe provveduto il presidente o, se impossibilitato, una persona da lui delegata con i requisiti per la nomina a "patrono"); delegare uno dei "patroni" per le funzioni di presidente, in caso di assenza o di impedimento di quest'ultimo; dichiarare decaduti, su proposta del presidente o anche d'ufficio con provvedimento definitivo, i "patroni" che, senza giustificati motivi, non intervenissero alle sedute per più di tre mesi consecutivi. Il presidente convocava o presiedeva il comitato dei "patroni"; per la validità delle delibere era necessaria la presenza della metà dei componenti, oltre il presidente: i pareri venivano emessi con la maggioranza assoluta dei voti. Il presidente doveva comunque provvedere nei casi di impossibilità di pronunciamento per mancanza del numero legale. Egli esercitava tutte le funzioni e deliberava su tutti gli affari riguardanti la gestione della Congregazione, mentre il comitato dei "patroni" aveva funzioni esclusivamente consultive. Il parere dei "patroni" era obbligatorio per le deliberazioni soggette all'approvazione della giunta provinciale amministrativa e per tutte le proposte di riforma relative agli istituti amministrati dalla Congregazione. In caso di discordia tra il parere del comitato e le proposte del presidente, costui doveva darne conto nel verbale di deliberazione.

Organo amministrativo della Congregazione era il consiglio di amministrazione, formato da quattro consiglieri e da un presidente.

Contesto generale Con il R.D. del 26 aprile 1923 lo Stato italiano pose l'amministrazione delle Congregazioni di carità nelle mani di appositi commissari o commissioni, a loro volta dipendenti dal Ministero dell'Interno, mentre già con la legge del 17 luglio 1890, n. 6972 alle Congregazioni furono sottoposte tutte le istituzioni pubbliche benefiche. Il comune, attraverso il suo consiglio, operava una funzione di controllo sul consiglio di amministrazione della Congregazione.

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Fonti normative Legge 3 agosto 1862, n.753 "sull'amministrazione delle opere pie" Legge 17 luglio 1890, n. 6972, Norme sulle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza Regio decreto 5 febbraio 1891, n. 33 e n. 99, "col quale, in esecuzione della legge 17 luglio 1890, n. 6973 (serie terza), si approvano i regolamenti sulle istituzioni pubbliche di beneficenza" Legge 29 dicembre 1901, n.538 "portante disposizioni per il personale di ragioneria dell'amministrazione provinciale dell'interno e circa la pubblicazione dei bilanci e conti delle istituzioni di beneficenza" Decreto luogotenenziale 2 dicembre 1915, n.1847 " che semplificava alcuni servizi delle opere pie e dei manicomi" Regio decreto 4 febbraio 1923, n. 335, "che stabilisce una procedura abbreviata per la revisione dei conti arretrati dei comuni e delle istituzioni pubbliche di beneficenza" Regio decreto 22 aprile 1923, n. 982,"che dispone la pubblicazione nei territori annessi della legislazione sulle istituzioni pubbliche di beneficenza" Regio decreto 26 aprile 1923, n. 976 "che da' facoltà al Ministro dell'interno di dichiarare sciolte le amministrazioni delle Congregazioni di carità e di tutte le istituzioni pubbliche di beneficenza esistenti in uno stesso comune, e di affidarne la gestione a speciali commissari o commissioni" Regio decreto 14 giugno 1923, n. 1396, "Riforme alla legge 4 maggio 1898, sui monti di pietà" Circolare 27 giugno 1923, n. 32687-II-2 della R.Prefettura della Venezia tridentina, "Istituzioni pubbliche di beneficenza" Regio decreto 24 settembre 1923, n. 2242, Estensione delle disposizioni dell'articolo 5 (I comma) del R.D. 29 aprile 1923, n. 1164, ai conti delle istituzioni di pubblica beneficenza non ancora deliberati dalle rispettive amministrazioni al momento dell'entrata in vigore del precedente decreto 4 febbraio 1923, n. 335 Regio decreto legge 20 febbraio 1927, n.257, "Norme per l'estensione alle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza delle disposizioni vigenti circa la revisione ed approvazione dei conti dei comuni e delle province e per la definizione dei conti arretrati degli enti stessi" Legge 4 marzo 1928, n.413, "Riforma dell'amministrazione delle Congregazioni di carità" Regio decreto e relazione 18 giugno 1931, n.773, art.154, "Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza" Regio decreto e relazione 14 settembre 1931, n.1175, "Testo unico per la finanza locale"

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio Fonti d'archivio: ACSr, A2."Congregazione di carità di Siror";

Fonti bibliografiche inedite: "Congregazione di carità", scheda compilata da Corrado SALA [profilo storico-istituzionale della congregazione di carità dalle origini (1811) all'estinzione (1937), redatto nel 1999 secondo le norme ISAAR (CPF) per incarico della Provincia Autonoma di Trento- Servizio beni librari e archivistici] (dattiloscritto). Il profilo storico istituzionale riprende per la parte generale l'elaborato sopracitato. Bibliografia

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BORTOLI B., GRANDI C. (a cura di), Un secolo di legislazione assistenziale nel Trentino (1814-1918), Trento, 1983

Note (1) ACSr. , A2. "Congregazione di carità di Siror", serie 2."Carteggio e atti", n.1, 1923-1928; (2) Ibidem.

330 fondo ACSr.A2 Congregazione di carità di Siror, 1923 - 1928

1 busta; metri lineari 0.1

Soggetti produttori Congregazione di carità di Siror, 1923 ottobre 20 - 1928 febbraio 28

Contenuto Dell'archivio della Congregazione di carità di Siror si conservano le deliberazioni del consiglio di amministrazione, il carteggio ed atti e i bilanci di previsione.

Documentazione collegata Parocchia di Siror Altro materiale della Congregazione di carità è conservato presso la parrocchia di Siror. Si tratta di Carteggio e atti (1 fasc.) e di Resoconti (1 fasc.). Tale documentazione è conservata nell'archivio della parrocchia in quanto prodotta o ricevuta dal parroco di Siror, in qualità di preside della congregazione.

Modalità di acquisizione e versamento L'archivio della Congregazione di carità di Siror costituisce un fondo aggregato all'archivio comunale di Siror, nel quale è confluito per gli stretti legami intercorsi fra i soggetti produttori, sia dal punto di vista giuridico che funzionale; comprende materiale documentario dal 1923 al 1928.

Criteri di ordinamento e inventariazione La documentazione era conservata in una busta all'interno della quale c'era il carteggio e i bilanci di previsione. Il registro dei verbali del consiglio di amministrazione era invece conservato in una busta dei ruoli comunali dal 1924- 1927.

Note (1) Notizie tratte da "Inventario dell'archivio storico della parrocchia di Siror (1220-1950) e degli archivi aggregati (1683-1970)", a cura di Cooperativa Koinè, Trento, 2001.

331 serie ACSr.A2.1 Deliberazioni del consiglio di amministrazione, 1925 - 1927

Contenuto Organo amministrativo della Congregazione di carità era il consiglio di amministrazione, costituito dai membri e dal presidente. Le deliberazioni assunte da tale organismo venivano verbalizzate su appositi registri; la serie contiene un registro che dal 1925 arriva fino alla soppressione dell'ente; si deve dedurre che sia andato perduto il precedente registro che doveva riportare la costituzione dell'ente.

ACSr.A2.1-1 "Registro dei verbali" 1925 marzo 16-1927 maggio 21 Verbali del consiglio di amministrazione della Congregazione di carità di Siror: 1925: nn. 1-5 1926-1927: nn. 1-8. Registro Num. un. progr 2

332 serie ACSr.A2.2 Carteggio e atti, 1923 - 1928

Contenuto La serie è costituita da pochi atti residui del periodo fra il 1923 e il 1928.

ACSr.A2.2-1 Carteggio e atti 1923-1928 Si segnala: - 1923: verbale del consiglio comunale concernente l'istituzione della Congregazione di carità con la nomina del presidente e dei quattro consiglieri e la consegna del patrimonio del Fondo poveri alla Congregazione di carità; - 1925: "Patrimonio della Congregazione di carità di Siror", 1925-1927, quaderno; - 1926: "Elenco dei sussidiati", quaderno; - 1928: elenco dei valori e degli atti consegnati dalla Congregazione di carità di Siror alla Congregazione di carità di Primiero, 28 febbraio 1928. Busta Num. un. progr 2

333 serie ACSr.A2.3 Bilanci di previsione, 1925 - 1926

Contenuto I bilanci di previsione, del periodo considerato, venivano compilati, approvati e pubblicati conformemente alle seguenti norme legislative: Legge 17 luglio 1890 n. 6972; regolamento amministrativo approvato con R.D. 5 febbraio 1891 n. 99; Legge 29 dicembre 1901 n. 5308; R.D. 30 dicembre 1923 n. 2841; Legge 17 giugno 1926 n. 1187.

La serie conserva i bilanci dal 1925 al 1926, mancano quelli del 1924 e del 1927. Si conserva inoltre un quaderno in cui sono registrate le previsioni sia per il 1925 che il 1926.

ACSr.A2.3-1 "Bilancio ossia conto preventivo dell'entrata e dell'uscita dell'opera pia denominata Congregazione di Carità del comune di Siror per l'esercizio 1925" 1925 Due esemplari Registro Num. un. progr 2

ACSr.A2.3-2 "Congregazione di carità... Previsioni" 1925-1926 Si tratta di un quaderno in qui sono riportate le previsioni dell'entrata e dell'uscita per gli anni 1925 e 1926. Registro Num. un. progr 2

ACSr. A2.3-3 "Bilancio preventivo della pia opera denominata Congregazione di Carità del comune di Siror per l'esercizio 1926" 1926 Due esemplari Registro Num. un. progr 2

ACSr.A2.3-4 "... Bilancio di previsione per il triennio 1926-1927-1928" 1926 Registro Num. un. progr 2

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Ente Ente comunale di assistenza di Siror [1947 ottobre 16] - 1993 dicembre 28

Altre forme del nome ECA di Siror

Archivi prodotti Fondo Ente comunale di assistenza di Siror

Storia Gli Enti comunali di assistenza (ECA) sono istituiti con la legge datata 3 giugno 1937, n. 847, entrata in vigore il 1° luglio 1937, in ogni comune del regno in sostituzione delle precedenti Congregazioni di Carità che contestualmente erano soppresse. Per quanto riguarda nello specifico il Trentino, una Circolare emessa dalla Regia Prefettura della Provincia di Trento nel 28 giugno 1937 precisava che a partire dal 1° luglio 1937, data di entrata in vigore della suddetta legge del 3 giugno 1937 e dunque del passaggio di competenze tra la Congregazione di carità e l'Ente comunale di assistenza, quest'ultimo sarebbe stato affidato ad "un'amministrazione straordinaria rappresentata, in tutti i Comuni, da una Commissione presieduta dal Podestà e composta da un Delegato del Segretario del Fascio e dalla Segreteria del Fascio Femminile"; tutto ciò "in attesa della costituzione dell'amministrazione ordinaria". Il R.D.L. datato 14 aprile 1944, n.125, entrato in vigore dal 7 giugno 1944, modificava la legge del 1937 in seguito anche al R.D.L. 2 agosto 1943, n. 704 che sanciva la soppressione del partito nazionale fascista La Legge Regionale del 25 febbraio 1982 dettava le norme per lo scioglimento degli ECA, con effetto dal 3 marzo 1983. Spettava dunque alle province autonome di Trento e Bolzano, ai sensi degli articoli 8 e 18 dello statuto speciale di autonomia ( D.P.R. 31 agosto 1972, n. 670), disciplinare con proprie leggi l'assunzione delle funzioni degli ECA da parte dei comuni, singoli o associati. Con la L. P. datata 12 luglio 1991, n. 14 che disponeva l'organizzazione dei servizi socio-assistenziali in provincia di Trento, era stabilito (art.10) che "le funzioni già esercitate dagli enti comunali di assistenza" fossero delegate ai comuni e che per i comuni con popolazione inferiore ai 20.000 abitanti l'esercizio delle funzioni ad essi delegate avvenisse in forma associata da parte del comprensorio di rispettiva appartenenza. Per quanto riguardava l'indirizzo, il coordinamento, la programmazione e l'attuazione dell'assistenza tutte le funzioni venivano delegate alla Giunta provinciale. Ciononostante i Comitati ECA del Trentino-Alto Adige hanno continuato ad operare in qualità di commissari strordinari; l'effettivo passaggio di competenze ai comuni (Trento e Rovereto) o ai Comprensori, nel caso di comuni con meno di 20.000 abitanti è avvenuto a partire dal 1° luglio 1993. Nel caso della riunione di più comuni in uno solo, i rispettivi enti di assistenza cessavano di esistere, e si doveva nominarne uno "ex novo" nel comune ampliato territorialmente; nell’eventualità inversa della costituzione in un comune autonomo di una frazione prima aggregata ad altro comune, si doveva costituire l'ECA nel nuovo comune, e rinnovarlo nel vecchio comune smembrato.

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Nell'archivio dell'ente la prima attestazione si riferisce ad un verbale di deliberazione del presidente dell'Ente comunale di assistenza del 16 ottobre 1947 in qui viene "costituito il comitato comunale dell'ECA... e nominato il presidente" (1); l'ultima attestazione riguarda un verbale di deliberazione del commissario liquidatore del 28 dicembre 1993, n.18 (2) relativo all'approvazione del conto consuntivo 1993.

Condizione giuridica Ente pubblico. La legge datata 3 giugno 1937, n. 847 ed entrata in vigore dal 1° luglio 1937, sopprimeva la Congregazione di Carità e istituiva in ogni comune del regno l'Ente comunale di assistenza, demandandogli tutte le attribuzioni già assegnate dalle leggi allora vigenti alla Congregazione di Carità. Ciononostante, restava in vigore la legge 17 luglio 1890, n. 6972 ("legge Crispi") con le modificazioni precedenti (legge speciale 20 novembre 1859, legge organica 3 agosto 1862, n.753) e quelle successive (R.D. 30 dicembre 1923, n. 2841; legge 17 giugno 1926, n.1187. Con il R.D.L. datato 14 aprile 1944, n.125, entrato in vigore dal 7 giugno 1944, che modificava la legge del 1937 in seguito anche al R.D.L. 2 agosto 1943, n. 704, si davano nuove normative per l'elezione del Comitato di amministrazione dell'ECA. Con il D.P.R. datato 19 agosto 1954, n. 968 riguardante il decentramento dei servizi del Ministero dell'Interno, è sostituito l'art.3 del R.D. 30 dicembre 1923, n. 2841: le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza sono divise in due classi; appartengono alla prima classe quelle che esercitano l'assistenza e la beneficenza a favore dei poveri esistenti nel territorio di tutta la Repubblica e quelle che hanno un'entrata annua ordinaria effettiva superiore ai 30 milioni di lire. Tutte le altre appartengono alla seconda classe (art.11). Con la legge regionale datata 25 febbraio 1982, n. 2, con effetto dal 3 marzo 1982, sono dettate le norme sullo scioglimento degli enti comunali di assistenza. Tuttavia la circolare della Provincia Autonoma di Trento, in data 23 giugno 1993, con effetto dal 1° luglio, comunica nuove disposizioni per lo scioglimento degli ECA, dove viene specificato che i comuni di Trento e Rovereto o i Comprensori diventano i nuovi Enti gestori dei servizi socio- assistenziali.

Funzioni, occupazioni e attività La legge del 3 giugno 1937, n. 847, disponeva l'istituzione in ogni comune dell'Ente comunale di assistenza con "lo scopo di assistere gli individui e le famiglie che si trovino in condizioni di particolare necessità" (art.1) e con l'intento di perfezionare il sistema assistenziale nella sua organizzazione periferica. La legge ne regolava la costituzione e il funzionamento, ne adeguava la denominazione alla coeva funzione di soccorso agli indigenti e imprimeva una forma di attività assistenziale unitaria e organica. Come si deduce dagli articoli 7 e 8 della legge del 1937, l'assistenza cui sono destinati gli ECA era quella "generica", la quale si concretizzava in soccorsi o prestazioni immediate e temporanee (ad esempio piccoli sussidi, razioni di vitto, ricovero notturno, etc.). La stessa legge (art.5) aveva soppresso in ogni comune la Congregazione di Carità ed aveva affidato all'ECA "tutte le attribuzioni...assegnate dalle leggi... alla Congregazione di Carità, intendendosi sostituto in qualsiasi disposizione legislativa e regolamentare ed in qualsiasi convenzione con l'Ente comunale di assistenza alla Congregazione di Carità". Pertanto (art.6) "con l'entrata in vigore della... legge sono di diritto trasferiti ad ogni Ente comunale di assistenza il patrimonio della Congregazione di Carità del rispettivo comune; le attività a quella spettanti per qualsiasi titolo; e l'amministrazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza ad essa affidate". L'art. 7 della medesima legge 1937 disponeva la fusione "con l'Ente comunale di assistenza delle istituzioni pubbliche di

336 assistenza e beneficenza e delle altre opere esistenti nel comune che abbiano lo stesso fine", affinché provvedessero "all'assistenza generica immediata e temporanea, con soccorsi in denaro, o in natura o con prestazioni". Dalla fusione erano escluse perciò le istituzioni aventi scopi differenti: infatti l'art. 8 della legge prevedeva anzi la separazione dagli Enti comunali di assistenza delle istituzioni già amministrate dalla Congregazione di Carità aventi fini diversi dall'assistenza generica, immediata e temporanea, come ospedali, orfanotrofi, ricoveri di vecchi, inabili etc. Con la legge del 1937 la personalità delle istituzioni fuse nell'Ente comunale di assistenza si estingueva e il patrimonio dei vari enti fusi diveniva un tutto unico. Fra le attribuzioni e le facoltà trasferite al nuovo ente "ope legis" prevalevano quelle già esercitate dalla Congregazione di Carità in forza degli art. 3, 4, 7 e 8 della legge del 1937. Infatti, secondo l'art. 3 della succitata legge l'ECA aveva capacità di acquistare e possedere beni, di ricevere lasciti e donazioni e ad esso erano devolute le disposizioni a favore dei poveri espresse genericamente. In particolare se si trattava di beni di scarsa entità patrimoniale destinati a scopo di beneficenza generica, non era necessaria l'erezione in ente morale del lascito, ma era sufficiente, dopo che il prefetto ne avesse autorizzata l'accettazione, inserire le norme per l'erogazione delle rendite nello statuto organico dell'ECA Qualora invece il lascito avesse avuto un'importante consistenza economica ed uno scopo particolarmente distinto dai fini generici dell'ente di assistenza, poteva essere eretto un ente morale, per dare ad esso una personalità propria e distinta. Ed in base all'art.4 della stessa legge del 1937, l'ECA poteva amministrare, per renderne più semplice ed economica la gestione, un ente autonomo, senza che questo perdesse la sua personalità giuridica, né i suoi fini, né il suo patrimonio, finché l'istituzione non avesse un'amministrazione propria. A tal fine l'ECA doveva tenere, con bilancio separato, distinte le rendite del proprio patrimonio da quelle delle istituzioni amministrate. A norma dell'art. della succitata legge, l'ECA doveva curare gli interessi dei poveri del comune e assumerne la rappresentanza legale dinnanzi all'autorità amministrativa e giudiziaria. In forza dell'art.8, l'ECA era incaricato di promuovere i provvedimenti amministrativi e giudiziari di assistenza e tutela legale degli orfani, dei minorenni abbandonati, dei ciechi e dei sordomuti poveri, e di assumere provvisoriamente la loro cura nei casi di urgenza con la prestazione di soccorsi immediati. Poiché dunque l'ECA era il centro intorno al quale si svolgeva l'organizzazione pubblica di assistenza nel comune, esso doveva essere costituito in ogni comune, anche quando non avesse patrimonio da amministrare, perché doveva in ogni caso provvedere all'erogazione dei fondi che il Ministero dell'Interno, tramite le prefetture, assegnava per il raggiungimento delle finalità assistenziali demandategli per legge. Per quanto concerneva gli scopi assistenziali, l'ECA aveva il compito di intervenire nei casi di bisogni urgenti, dipendenti da circostanze transitorie, nelle quali era necessaria la pronta somministrazione di soccorsi in denaro o in natura o prestazioni personali o altre immediate e improrogabili forme assistenziali, in attesa che gli enti e gli altri organi competenti intervenissero con le più appropriate forme di assistenza sociale; doveva comunque terminare lo stato di disagio che aveva determinato il ricorso all'assistenza. L'ECA non faceva beneficenza, ma attività di assistenza sociale, intesa a sottrarre da momentanee difficoltà gli individui, che per ragioni di età o di salute, erano inabili al lavoro, o non lo trovavano e non potevano usufruire dell'assistenza sindacale, né delle assicurazioni sociali. La legge del 1937 non richiedeva lo stato di povertà, per l'intervento assistenziale. Successivamente, con l'art. 15 del D.D.L. datato 22 marzo 1945, n. 173 (art. 15) che istituiva i Comitati provinciali di assistenza e beneficenza pubblici, è istituito in ogni comune, a cura dell'E.C.A., un elenco delle persone ivi dimoranti assistite o bisognose di assistenza perché si trovavano in stato di povertà o di bisogno. Sulla base dell'iscrizione in detto elenco veniva rilasciato agli interessati, d'ufficio o su richiesta, un libretto di assistenza nel quale

337 erano annotate le singole prestazioni. Era obbligo degli ECA di esigere, da coloro che ne richiedevano l'assistenza, il possesso del libretto e di annotarvi i procedimenti adottati. Il patrimonio di ogni ECA era formato (L. 3 giugno 1937, n. 847, art.4) dalle rendite del suo patrimonio e da quelle delle istituzioni amministrate (non destinate a particolari scopi istituzionali); dalle elargizioni delle province, dei comuni e di altri enti pubblici e privati. Inoltre l'art.4 della legge 1937 si richiamava al provento dell'addizionale di un centesimo, istituita con il R.D.L. 30 dicembre 1936, n. 2171: addizionale sull'imposta di ricchezza mobile (e altre imposte dirette e sovrimposte), e sulle imposte di registro, di successione, di manomorta e ipotecaria. Tale addizionale fu elevata al 2% (D.L. 27 ottobre 1937, n. 2144) e poi ancora al 5% (D.L. 18 febbraio 1946, n. 100, art.7): ma in base al citato decreto del 1946, questa aggiunta del 3% non profittava agli ECA, bensì alle Amministrazioni provinciali. Per di più agli ECA non era destinato tutto il 2% del ricavato dell'addizionale, ma soltanto la parte stabilita con la legge del bilancio. La somma relativa veniva così ripartita tra le province e messa a disposizione dei prefetti; essi a loro volta la ripartivano fra gli ECA della provincia. Infatti con il D.P.R. 19 agosto 1954, n. 968, riguardante il decentramento dei servizi del Ministero dell'Interno, era stabilito (art. 17) che "i quattro quinti dei fondi stanziati annualmente sia nella parte ordinaria che in quella straordinaria del bilancio del Ministero dell'Interno per l'integrazione dei bilanci degli ECA, ai sensi della legge 3 giugno 1937, n. 847, della legge 8 aprile 1940, n. 377, e del D.L. 22 marzo 1945, n. 173, vengono dal Ministero ripartiti nei primi due mesi dell'esercizio finanziario, tra le province, affinché i prefetti li distribuiscano fra gli ECA . Il residuo quinto resta a disposizione del Ministero per fronteggiare successive esigenze inerenti all'integrazione dei bilanci degli enti predetti". Un'altra fonte di integrazione finanziaria era costituita dai contributi assegnati agli ECA sul fondo nazionale di soccorso invernale, regolato in via permanente con la L. 3 novembre 1954, n. 1042.

Struttura amministrativa L'art. 2 della legge 3 giugno 1937, n. 847 prevedeva che l'ECA fosse amministrato da un Comitato presieduto dal podestà e cui facevano parte un rappresentante del fascio di combattimento, designato dal segretario del fascio; la segretaria del fascio femminile; rappresentanti delle associazioni sindacali, in numero di quattro nei comuni con popolazione non superiore ai 20.000 abitanti; di sei nei comuni con popolazione superiore ai 20.000 e fino a 100.000 abitanti; di otto nei comuni con più di 100.000 abitanti. Detti rappresentanti erano nominati dal prefetto, su terne proposte dalle associazioni sindacali legalmente riconosciute, nella cui giurisdizione era compreso il comune per il quale la proposta veniva fatta; dovevano appartenere, per esercizio di attività produttiva, al comune stesso; duravano in carica quattro anni, e potevano sempre essere confermati. Il R.D.L. datato 14 aprile 1944, n.125, entrato in vigore dal 7 giugno 1944, modificava la legge del 1937: l'ECA aveva un Comitato per l'Amministrazione composto di cinque membri nei comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti, di nove nei comuni con una popolazione inferiore ai 50.000 abitanti, di tredici negli altri. I membri del Comitato erano nominati a votazione segreta con deliberazione della Giunta municipale (solo in seguito al D.L.L. 7 gennaio 1946, n.1 e alla L. 9 giugno 1947, n. 530 l'elezione spettava al Consiglio). La votazione era approvata dal Prefetto; i membri duravano in carica quattro anni e avevano mansioni gratuite. Il Comitato nominava il presidente tra i suoi membri nella prima riunione. Non potevano essere nominati membri del Comitato per l'amministrazione dell'ECA coloro che, a norma dell'art. 7 del R.D.L. 4 aprile 1944, n. 111, non potevano essere nominati assessori municipali ad eccezione degli ecclesiastici e dei ministri di culto. L'elezione del Comitato era libera: ogni consigliere poteva votare tanti nomi quanti erano i membri da eleggere; oppure si poteva procedere a successive elezioni singole, votando ogni volta un solo nome; in entrambi i casi erano eletti coloro che conseguivano la maggioranza assoluta dei voti; a parità di voti era eletto il più

338 anziano d'età. Dopo due votazioni libere, si procedeva al ballottaggio (art.6 del Regolamento 5 febbraio 1891, n. 99): si poteva cioè votare solo per uno dei due nomi che nella precedente elezione avevano riportato il maggior numero di voti. Le adunanze del Comitato amministratore erano ordinarie e straordinarie. Le prime avevano luogo in maggio e in settembre, o nelle epoche stabilite dalla legge del 3 giugno 1937, n. 837 per l'esame del conto consuntivo; per l'approvazione del bilancio preventivo e delle eventuali variazioni del medesimo; le altre, straordinarie, erano convocate ogniqualvolta ci fosse un'urgente necessità, sia per invito del Presidente, sia per domanda scritta e motivata di almeno due dei componenti il Comitato stesso, sia per invito dell'autorità governativa. Il Comitato amministratore dell'ECA esercitava tutte le attribuzioni relative alla gestione dell'ente ed alla sua attività assistenziale e deliberava, collegialmente, su tutti gli affari che interessavano l'istituzione stessa. In particolare spettava al Comitato: deliberare entro settembre il bilancio di previsione, ed entro maggio il conto proprio e quello delle istituzioni che amministrava; predisporre il preventivo programma assistenziale per il periodo 1° luglio - 30 giugno dell'anno successivo, da sottoporre all'approvazione del Prefetto; prendere le deliberazioni per stare in giudizio; deliberare sull'affrancazione dei legati, censi, livelli, oneri ed altre prestazioni perpetue redimibili di ogni natura, che derivassero da obbligazioni civili accertate; promuovere l'autorizzazione per l'accettazione di eredità, di lasciti e di doni, per il riconoscimento legale di nuove fondazioni di beneficenza, sostituendosi, se necessario, agli amministratori ed esecutori testamentari che non potevano o non volevano compiere gli atti necessari, e fare gli atti conservativi occorrenti; proporre gli statuti e formulare i regolamenti di amministrazione e servizio interno; nominare, sospendere e licenziare gli impiegati e i salariati; provvedere al servizio di esazione e di tesoreria; nominare persone e comitati per l'attuazione dell'assistenza e accertamenti necessari; promuovere le riforme nell'amministrazione e le mutazioni del fine delle locali istituzioni di assistenza e beneficenza; deliberare su tutti gli atti che riguardavano l'amministrazione del patrimonio, l'uso delle rendite e l'interesse dell'istituzione rappresentata; promuovere, in relazione alle esigenze locali, le opportune iniziative per il coordinamento dell'azione propria dell'ente con quella perseguita, in forza delle disposizioni statutarie o fondazionali, dalle altre istituzioni a carattere generico o specifico del luogo. Il Presidente e i membri del Comitato non potevano percepire assegni o remunerazioni per il loro operato all'interno dell'ente. Il Presidente del Comitato amministratore rappresentava l'ente; predisponeva gli atti deliberativi; organizzava, in collaborazione con il Comitato, l'attività assistenziale; spediva avvisi per la convocazione del Comitato, presiedendone e dirigendone le adunanze; provvedeva agli affitti e agli appalti autorizzati e alla stipulazione dei contratti relativi; curava la regolare tenuta degli inventari, la conservazione dei titoli e documenti relativi ai beni; procedeva alle ordinarie verifiche di cassa; vigilava che nei tempi stabiliti il tesoriere redigesse il conto; poteva sospendere, per gravi e urgenti motivi, gli impiegati e i salariati, riferendo al Comitato adunato in breve tempo; prendeva, in caso d'urgenza, tutti i provvedimenti necessari; aveva facoltà di affidare ai membri del Comitato speciali incarichi per lo svolgimento dell'attività dell'ente.

Il Comitato di amministrazione dell'Ente comunale di assistenza di Siror era composto da cinque membri. Il comitato eleggeva poi fra i suoi membri il presidente.

Contesto generale L'ECA, a norma dell'art. 9 della legge istitutiva del 3 giugno 1937, n. 847, era sottoposto ad uno speciale controllo, che abbracciava tutta l'attività tecnica dell'ente, e che si esercitava mediante l'approvazione del prefetto di una particolareggiata relazione sull'opera assistenziale svolta durante l'anno, sulle erogazioni disposte e sul programma dell'attività da svolgere nell'anno successivo. Il prefetto dunque, tramite l'esercizio di un potere di direzione e di

339 coordinamento dell'indirizzo, formale e sostanziale, dell'attività assistenziale, interveniva per regolare, disciplinare e attuare il finanziamento dei programmi dei singoli enti comunali. Già la legge del 1890 prevedeva l'azione popolare a tutela dell'integrità del patrimonio degli indigenti, ed affidava al Ministro dell'interno un potere di alta vigilanza sulla pubblica beneficenza. In seguito, con la riforma effettuata con R.D. 30 dicembre 1923, n. 2841, veniva riconosciuto allo stesso Ministro il diritto di intervenire in tutti i giudizi della pubblica beneficenza. Questo diritto fu poi attribuito al prefetto, ai sensi del D.P.R. 19 agosto 1954, n. 968 (art.14), come conseguenza del decentramento dei servizi del Ministero dell'Interno. L'ECA doveva far approvare le deliberazioni dell'elezione dei membri del suo comitato dal prefetto fino al 1944, come risulta dal sistema di controllo vigente fino a quella data (il prefetto cioè esercitava sulle deliberazioni comunali un controllo pieno, di merito e di approvazione); in seguito alla L. 9 giugno 1947, n. 530, art.3, il prefetto esercitava solo un controllo di legittimità sulla deliberazione consiliare. Per quanto concerneva la gestione del patrimonio proprio e di quello delle istituzioni amministrate, l'ECA era soggetto alle norme che regolavano la vigilanza e la tutela sulle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, ed erano pertanto sottoposte alla vigilanza dell'autorità provinciale. Con D.D.L. datato 22 marzo 1945, n. 173 erano istituiti i Comitati provinciali di assistenza e beneficenza pubblici: oltre ad altri compiti specifici, essi "vigilano la gestione degli Enti comunali di assistenza e delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza poste sotto la disciplina della legge 17 luglio 1890, n. 6972" (art.3); inoltre "per l'esplicazione dell'attività di sua competenza, il Comitato provinciale si vale della collaborazione dell'Ente comunale di assistenza. Spetta a questo di promuovere l'intervento del Comitato provinciale, quando lo ritenga necessario e, nei casi di assoluta urgenza, di adottare i provvedimenti necessari e indilazionabili nell'interesse dei bisognosi, con l'obbligo di riferirne subito al Comitato stesso" (art.14).

L'Ente comunale di assistenza di Siror era soggetta alla tutela della Giunta provinciale di Trento (1949-1993).

Fonti normative Legge 3 giugno 1937, n. 847, "Istituzione in ogni comune del regno dell'Ente comunale di assistenza". Circolare 28 giugno 1937, n. 23420 II - B, della r. Prefettura della Provincia di Trento, "Ente comunale di assistenza". Regio decreto 19 dicembre 1940, n. 2023, "Aggiunte all'art. 56 del regolamento di contabilità per le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, approvato con R.D. 5 febbraio 1891, n. 99". Regio decreto legge 2 agosto 1943, n. 704, "Soppressione del Partito nazionale fascista". Regio decreto legge 14 aprile 1944, n. 125, "Modifica dell'art. 2 della legge 3 giugno 1937, n. 847, sull'istituzione degli Enti comunali di assistenza". Decreto legislativo luogotenenziale 18 gennaio 1945, n. 48, "Nuove norme per la modificazione delle piante organiche del personale degli Enti locali". Decreto legislativo luogotenenziale 22 marzo 1945, n. 173, "Istituzione di Comitati provinciali di assistenza e beneficenza pubblica". Decreto legge 21 aprile 1948, n. 1372, "Provvedimenti in materia di conti consuntivi delle Amministrazioni provinciali, comunali e delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e disposizioni per il pagamento di titoli di spesa emessi dalle Amministrazioni provinciali, comunali e consorziali". Legge 24 novembre 1948, n. 1437, "Proroga al 30 giugno 1949 del decreto legislativo 26 gennaio 1948, n.

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90, concernente modalità di pagamento delle integrazioni dei bilanci degli Enti Comunali di Assistenza, delle indennità di caropane e delle spese per il servizio razionamento consumi". Legge 3 agosto 1949, n. 589, "Provvedimenti per agevolare l'esecuzione di opere pubbliche di interesse degli Enti locali". Legge 30 luglio 1951, n. 961, "Ratifica, con modificazioni, del D.L. 21 aprile 1948, n. 1372, concernente provvedimenti in materia di conti consuntivi delle Amministrazioni provinciali, comunali e delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e disposizioni per il pagamento di titoli di spesa emessi dalle Amministrazioni provinciali, comunali e consorziali". Legge 7 aprile 1954, n. 142, "Provvedimenti in materia di conti consuntivi delle Amministrazioni provinciali, comunali e delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e per il pagamento di titoli di spesa emessi dalle Amministrazioni provinciali, comunali e consorziali". Decreto del Presidente della Repubblica 19 agosto 1954, n. 968, "Decentramento dei servizi del Ministero dell'interno". Legge 11 marzo 1958, n. 209, "Conti consuntivi delle Amministrazioni provinciali, comunali e delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e disposizioni per il pagamento di titoli di spesa emessi dalle Amministrazioni provinciali, comunali e consorziali". Legge 13 marzo 1958, n. 296, "Costituzione del Ministero della sanità". Decreto del Presidente della Repubblica 26 gennaio 1959, n. 97, Norme di attuazione dello Statuto speciale per la regione Trentino Alto Adige in materia di istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza Legge 30 gennaio 1963, n. 70, "Norme sulle anticipazioni da parte dello Stato delle rette di spedalità dovute dai Comuni agli ospedali e cliniche universitarie". Decreto del Presidente della Repubblica 1 febbraio 1973, n. 49, "Norme di attuazione dello statuto speciale del Trentino-Alto Adige e delle Province di Trento e Bolzano e funzioni regionali". Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 469, "Norme di attuazione dello Statuto per la Regione Trentino-Alto Adige in materia di assistenza e beneficenza pubblica". Legge provinciale 1 settembre 1980, n. 30, "Norme concernenti l'esercizio di funzioni già svolte da enti pubblici a carattere nazionale operanti in materia assistenziale". Decreto del Presidente della Repubblica 24 marzo 1981, n. 215, "Norme di attuazione dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige concernenti modifiche al D.P.R. 28 marzo 1975, n. 469: assistenza e beneficenza pubblica". Legge regionale 25 febbraio 1982, n. 2, "Norme sullo scioglimento degli enti comunali di assistenza". Legge regionale 11 giugno 1987, n. 6, "Norme per il rinnovo dei comitati amministrativi degli enti comunali di assistenza". Legge provinciale 12 luglio 1991, n. 14, "Ordinamento dei servizi socio-assistenziali in provincia di Trento".

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ACSr, A3. "Ente comunale di assistenza di Siror"

Fonti bibliografiche inedite:

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GUASTALLA A., "Ente comunale di assistenza", [profilo storico-istituzionale dell'Ente comunale di assistenza, redatto nel 1999 secondo le norme internazionali ISAAR (CPF) per incarico della Provincia Autonoma di Trento- Servizio beni librari e archivistici] (dattiloscritto) Il profilo storico istituzionale riprende per la parte generale l'elaborato sopracitato.

Note (1) ACSr., A3. “Ente comunale di assistenza di Siror”, serie 1. “Deliberazioni del comitato d'amministrazione”, n.1, 1947-1962; (2) ACSr. , A3. “Ente comunale di assistenza di Siror”, serie 6. “Contabilità”, n. 9, 1984-1993.

342 fondo ACSr.A3 Ente comunale di assistenza di Siror, 1947 - 1993

25 buste; metri lineari 3.0

Soggetti produttori Ente comunale di assistenza di Siror, [1947 ottobre 16] - 1993 dicembre 28

Contenuto L'archivio è abbastanza completo. Si conservano le dliberazioni del comitato d'amministrazione, i potocolli della corrispondenza, il carteggio e atti e a contabilità.

Modalità di acquisizione e versamento L'archivio dell'Ente comunale di assistenza costituisce un fondo aggregato all'archivio comunale di Siror, nel quale è confluito per gli stretti legami intercorsi fra i soggetti produttori, sia dal punto di vista giuridico che funzionale.

Criteri di ordinamento e inventariazione L'archivio dell'Ente comunale di assistenza di Siror era conservato insieme all'archivio del comune, in buste separate, nelle quali le carte erano già divise per tipologie documentarie. A differenza della maggior parte degli archivi analoghi, in cui si trova in un'unica serie copie delle delibere, carteggio e atti, registri e documenti contabili, questo presenta serie distinte per tali tipologie documentarie. Naturalmente si è conservato l'ordinamento originale; collocando all'inizio le serie relative agli organi deliberanti, quindi i protocolli degli esibiti, il carteggio e gli atti ordinati per anno e i conti consuntivi.

343 serie ACSr.A3.1 Deliberazioni del comitato d'amministrazione, 1947 - 1962

Contenuto Gli articoli 32 e 34 della Legge 17 luglio 1890 n. 6972 specificano le regole per la stesura dei verbali delle deliberazioni del comitato amministrativo e per la loro approvazione, mentre l'articolo 21 capo I tit. III del R.D. 5 febbraio 1891 n. 99 prevede la tenuta di un registro cronologico delle deliberazioni.

Il comitato d'amministrazione si riuniva nella sede dell'ente ed era composto da cinque membri (un dal presidente e dai consiglieri); assisteva alle riunioni il segretario. La serie comprende i verbali delle deliberazioni del Comitato di amministrazione dell'Ente comunale di assistenza di Siror fino al 1962.

ACSr.A3.1-1 "Registro delle deliberazioni" (tit. int.) 1947 ottobre 16- 1962 gennaio 5 Deliberazioni del Comitato di amministrazione: nn. 1-98. Registro Num. un. progr 3

344 serie ACSr.A3.2 Deliberazioni del comitato d'amministrazione (copie), 1947 - 1989

Contenuto La serie conserva le copie vistate dalla Giunta provinciale di Trento e le copie semplici delle deliberazioni del Comitato di amministrazione dell'Ente comunale di assistenza di Siror.

La serie, lacunosa, comprende un'unica busta.

ACSr.A3.2-1 Deliberazioni del Comitato di amministrazione 1947 - 1989 Verbali delle deliberazioni del Comitato di amministrazione dell'Ente comunale assistenza di Siror: 1947-1969; 1980-1981; 1984; 1988-1989. Busta Num. un. progr 4

345 serie ACSr.A3.3 Protocolli della corrispondenza, 1948 - 1956

Contenuto Le norme che prevedono la tenuta dei protocolli degli esibiti vennero prescritte con R.D. 5 febbraio 1891 n. 99 (regolamento attuativo della Legge 17 luglio 1890 n. 697 e successive modifiche, entrata in vigore nel Trentino nel 1923); l'Ente comunale di assistenza aveva l'obbligo della tenuta dei registri di protocollo sui quali registrare la corrispondenza in arrivo ed in partenza.

La serie, incompleta, conserva un solo registro che riporta: entrata, numero d'ordine, data e numero della lettera o domanda e data di registrazione, provenienza, oggetto, numero degli allegati, posizione; uscita, data della partenza, indirizzo, cenno della risposta ed oggetto dell'iniziativa, numero degli allegati. Gli atti sono registrati con il semplice numero di protocollo.

ACSr.A3.3-1 "...Registro di protocollo..." 1948 gennaio 1-1956 giugno 16 Protocollo degli esibiti dell' Ente comunale di assistenza di Siror: 1948-1956: nn. 1-39. Registro Num. un. progr 5

346 serie ACSr.A3.4 Carteggio e atti, 1947 - 1965

Contenuto La serie conserva il carteggio organizzato per annualità dal 1947 al 1965. La documentazione è organizzata, all'interno di ogni singolo fascicolo di annualità, in modo cronologico, non riportando nessuna indicazione di titolario e neppure di protocollo.

Modalità di acquisizione e versamento Al momento del riordino il carteggio era conservato assieme, in una busta, in fascicoli annuali.

ACSr.A3.4-1 Carteggio e atti 1947-1965 - "Corrispondenza 1947"; si segnala: carteggio antecedente la costituzione dell'Eca di Siror, avvenuta nell'ottobre del 1947, e inviata al comune; - "Corrispondenza 1948"; - "Corrispondenza 1949"; - "Corrispondenza 1950"; - "Corrispondenza 1951"; - "Corrispondenza 1952"; - "Corrispondenza e atti diversi 1953"; - "Corrispondenza 1954"; - "Corrispondenza 1955"; - "Corrispondenza 1956"; - "Corrispondenza 1957"; - "Corrispondenza 1958"; - "Corrispondenza 1959"; - "Corrispondenza 1960"; - "Corrispondenza 1961"; - "Corrispondenza 1962"; - "Corrispondenza 1963"; - "Corrispondenza 1964"; - "Corrispondenza 1965". Busta Num. un. progr 5

347 serie ACSr.A3.5 Carteggio ed atti ordinati per oggetto, 1962 - 1988

Contenuto La serie comprende le pratiche, spesso relative ad affari pluriennali, che l'ente ha ritenuto di tenere distinte da carteggio organizzato per annata. Si tratta di pratiche relative alla gestione dell'assistenza secondo il criterio del minimo vitale, agli assegni mensili vecchi lavoratori, ai cechi ed invalidi civili e allo scioglimento dell'ECA.

Criteri di ordinamento e inventariazione La documentazione si presentava raccolta in una busta distinta dalle serie del carteggio e della contabilità.

ACSr.A3.5-1 Assegni mensili vecchi lavoratori 1962-1969 Circolari, disposizioni, modelli e stampati, delibere, ordini di accreditamento per l'assegnazione e il pagamento dell'assegno erogato in base alla L.R. 19 luglio 1962. Fascicolo Num. un. progr 6

ACSr.A3.5-2 Ciechi ed invalidi civili 1967-1973 Assistenza a favore di mutilati, invalidi e ciechi civili. Fascicolo Num. un. progr 6

ACSr.A3.5-3 Minimo vitale 1977-1988 Gestione dell'assistenza secondo il criterio del minimo vitale: - "Minimo vitale 1974"; - Minimo vitale 1975; - Minimo vitale 1976; - "Minimo vitale 1977"; - "Minimo vitale 1978"; - "Minimo vitale 1979; - "Minimo vitale 1980"; - "Minimo vitale 1981"; - "Minimo vitale 1982"; - "1983. Minimo vitale"; 348

- "1984. Minimo vitale"; - "Minimo vitale 1985"; - "Minimo vitale 1986"; - "Minimo vitale 1987"; - "Minimo vitale 1988". Busta Num. un. progr 7

ACSr.A3.5-4 Scioglimento dell'ECA 1982 Circolari relative allo scioglimento degli ECA. Fascicolo Num. un. progr 7

349 serie ACSr.A3.6 Contabilità, 1948 - 1993

Contenuto La serie conserva la contabilità (bilanci di previsione, conti consuntivi in copia, mandati di pagamento, reversali di cassa, allegati alle entrate e alle uscite, verbali di verifica cassa, verbali di approvazione del conto consuntivo, giornali di tesoreria dell'esattore, tabelle di svolgimento dal 1974), organizzata per annualità.

ACSr.A3.6-1 Contabilità 1948-1954 - "Conto 1948. Contabilità"; - "Conto 1949"; - "Conto 1950"; - "Cont1 1951"; - contabilità per il 1952; - "1953. Contabilità"; - "1954. Contabilità". Busta Num. un. progr 8

ACSr.A3.6-2 Contabilità 1955 - 1959 - "1955. Atti e conti"; - "Contabilità 1956"; - "Contabilità 1957"; - "Contabilità 1958"; - "Consuntivo 1959". Busta Num. un. progr 9

ACSr.A3.6-3 Contabilità 1960-1964 - "Contabilità 1960"; - "Contabilità 1961"; - "Contabilità 1962"; - "Contabilità 1963"; - "Contabilità 1962"; - "Conto consuntivo 1964". 350

Busta Num. un. progr 10

ACSr.A3.6-4 Contabilità 1965-1967 - "Contabilità 1965"; - contabilità 1966; - contabilità 1967. Si segnala: "Alluvionati. Pratiche varie", fascicolo relativo all'assegnazione di sostentamenti agli alluvionati. Busta Num. un. progr 11

ACSr.A3.6-5 Contabilità 1968-1971 - contabilità 1968; - contabilità 1969; - contabilità 1970; - contabilità 1971. Busta Num. un. progr 12

ACSr.A3.6-6 Contabilità 1972-1975 - "1972. Contabilità"; - "Eca 1973"; - "Eca 1974"; - "Eca 1975"; si segnala: fascicolo relativo agli "Invalidi civili". Busta Num. un. progr 13

ACSr.A3.6-7 Contabilità 1976-1979 - "Eca 1976"; - contabilità 1977; - contabilità 1978; - contabilità 1979. Busta Num. un. progr 14

ACSr.A3.6-8

351

Contabilità 1980-1983 - contabilità 1980; - contabilità 1981; - contabilità 1982; - contabilità 1983. Busta Num. un. progr 15

ACSr.A3.6-9 Contabilità 1984-1993 - contabilità 1984;; - contabilità 1985; - contabilità 1986; - contabilità 1987; - contabilità 1988; - contabilità 1990; si conservano solo le tabelle di svolgimento per l'esercizio finanziario 1990; - contabilità 1992; - contabilità 1993. Busta Num. un. progr 16

352 serie ACSr.A3.7 Bilanci di previsione, 1969 - 1990

Contenuto I bilanci di previsione venivano compilati, approvati e pubblicati conformemente alle seguenti norme legislative: Legge 17 luglio 1890 n. 6972; regolamento amministrativo approvato con R.D. 5 febbraio 1891 n. 99; Legge 29 dicembre 1901 n. 5308; R.D. 30 dicembre 1923 n. 2841; Legge 17 giugno 1926 n. 1187; T.U. legge comunale e provinciale approvato con R.D. 3 marzo 1934 n. 383; Legge 9 giugno 1947 n. 530; D.P.R. 21 agosto 1954 n. 968.

La data indicata nella descrizione della singola unità è quella dell'esercizio finanziario di riferimento. La serie conserva i bilanci di previsione dal 1969 al 1990, con un evidente lacuna per gli anni 1948-1968; mancano inoltre i bilanci per gli anni 1971, 1972, 1976, 1991-1992.

Criteri di ordinamento e inventariazione Originariamente i bilanci di previsione per gli anni antecedenti al 1969 si trovavano conservati nella serie 'Contabilità'; in sede di riordino è stato mantenuto tale sistema di archiviazione.

ACSr.A3.7-1 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1969 1969 Registro Num. un. progr 17

ACSr.A3.7-2 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1970 1970 Registro Num. un. progr 17

ACSr.A3.7-3 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1973 1973 Registro Num. un. progr 17

ACSr.A3.7-4 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1974 1974 Registro Num. un. progr 17 353

ACSr.A3.7-5 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1975 1975 Registro Num. un. progr 17

ACSr.A3.7-6 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1977 1977 Due esemplari Registro Num. un. progr 17

ACSr.A3.7-7 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1978 1978 Registro Num. un. progr 17

ACSr.A3.7-8 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1979 1979 Registro Num. un. progr 17

ACSr.A3.7-9 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1980 1980 Due esemplari Registro Num. un. progr 17

ACSr.A3.7-10 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1981 1981 Due esemplari Registro Num. un. progr 17

ACSr.A3.7-11 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1982 1982 354

Due esemplari Registro Num. un. progr 17

ACSr.A3.7-12 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1983 1983 Registro Num. un. progr 17

ACSr.A3.7-13 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1984 1984 Registro Num. un. progr 17

ACSr.A3.7-14 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1985 1985 Registro Num. un. progr 17

ACSr.A3.7-15 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1986 1986 Registro Num. un. progr 17

ACSr.A3.7-16 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1987 1987 Registro Num. un. progr 17

ACSr.A3.7-17 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1988 1988 Registro Num. un. progr 17

ACSr.A3.7-18 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1989 1989 355

Registro Num. un. progr 17

ACSr.A3.7-19 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1990 1990 Registro Num. un. progr 17

356 serie ACSr.A3.8 Conti consuntivi, 1949 - 1992

Contenuto I conti consuntivi venivano compilati, approvati e pubblicati conformemente alle seguenti norme legislative: Legge 17 luglio 1890 n. 6972; regolamento amministrativo approvato con R.D. 5 febbraio 1891 n. 99; R.D. 30 dicembre 1923 n. 2841; Legge 20 febbraio 1927 n. 257; Legge 3 giugno 1937 n. 847; D.L. 21 aprile 1948 n. 1372; Legge regionale 1 giugno 1954 n. 11.

La data indicata nella descrizione della singola unità è quella dell'esercizio finanziario di riferimento. La serie conserva i conti consuntivi dal 1949 al 1992, con le lacune dell'anno 1948, 1967-1973, 1988, 1989 e 1991.

ACSr.A3.8-1 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1949 1949 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-2 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1950 1950 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-3 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1951 1951 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-4 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1952 1952 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-5 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1953 1953 Registro 357

Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-6 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1954 1954 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-7 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1955 1955 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-8 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1956 1956 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-9 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1957 1957 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-10 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1958 1958 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-11 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1959 1959 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-12 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1960 1960 Registro Num. un. progr 18 358

ACSr.A3.8-13 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1961 1961 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-14 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1962 1962 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-15 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1963 1963 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-16 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1966 1966 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-17 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1974 1974 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-18 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1975 1975 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-19 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1976 1976 Registro Num. un. progr 18

359

ACSr.A3.8-20 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1977 1977 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-21 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1978 1978 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-22 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1979 1979 Registro Num. un. progr 18

ACSr.A3.8-23 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1980 1980 Registro Num. un. progr 19

ACSr.A3.8-24 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1981 1981 Più esemplari Registro Num. un. progr 19

ACSr.A3.8-25 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1982 1982 Due esemplari Registro Num. un. progr 19

ACSr.A3.8-26 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1983 1983 Due esemplari Registro 360

Num. un. progr 19

ACSr.A3.8-27 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1984 1984 Registro Num. un. progr 19

ACSr.A3.8-28 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1985 1985 Registro Num. un. progr 19

ACSr.A3.8-29 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1986 1986 Registro Num. un. progr 19

ACSr.A3.8-30 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1987 1987 Registro Num. un. progr 19

ACSr.A3.8-31 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1990 1990 Registro Num. un. progr 19

ACSr.A3.8-32 Conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1992 1992 Registro Num. un. progr 19

361 serie ACSr.A3.9 Giornali e mastri della contabilità, 1948 - 1988

Contenuto I giornali e mastri della contabilità venivano compilati conformemente al regolamento amministrativo approvato con R.D. 5 febbraio 1891 n. 99, tit. 2°.

La serie conserva due giornali e mastri della contabilità che coprono quasi l'intero arco temporale di attività dell'ente; mancano i registri dal 1989.

ACSr.A3.9-1 Giornale mastro delle entrate e spese 1948-1954 Il registro riporta: numero corrente, data, oggetto dell'entrata o dell'uscita, numero della reversale o del mandato, somma. Registro Num. un. progr 19

ACSr.A3.9-2 "Giornale mastro ..." 1955-1988 Il registro riporta: data, numero di mandato, numero di reversale, articolo, nome del debitore e del creditore, causale, entrate e uscite divise per articoli. Registro Num. un. progr 19

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Ente Ufficio del Giudice conciliatore di Siror [1950 marzo 2] -1995 aprile 30

Luoghi Siror

Archivi prodotti Fondo Ufficio del Giudice conciliatore di Siror

Storia Con il R.D. del 4 novembre 1928, n. 2325, in vigore dal 1° luglio 1929 venne estesa anche al Trentino la normativa riguardante l'ordinamento giudiziario, già operante nel resto d'Italia, che seguiva i dettami del R.D. datato 6 dicembre 1865, n. 2626. La legge datata 21 novembre 1991, n. 347, in vigore dal 1° maggio 1995, sopprimeva l'ufficio del giudice conciliatore, istituendo il giudice di pace.

L'ufficio del giudice conciliatore di Siror risulta attivo dal 1950, come si apprende dalla registrazione a ruolo del 2 marzo 1950. L'ultima attestazione è del 29 marzo 1995; si tratta del decreto di nomina a vice giudice conciliatore. (1)

Condizione giuridica Ente pubblico Unificata nella sua maggior parte l'Italia, il nuovo Regno aveva il procedimento civile regolato da quattro codici diversi: quello delle Due Sicilie del 1819, il Regolamento toscano del 1814, il Regolamento lombardo del 1796, il Codice sardo del 1859. Con la legge sull'Ordinamento giudiziario del 6 dicembre 1865, n. 2626, si scelse di istituire in tutto il territorio nazionale la figura del conciliatore, sulla cui esistenza si armonizzò poi il codice di procedura civile. Successivamente alla sua estensione in tutto il territorio nazionale, l'istituto conciliativo fu oggetto di proposte di riforma al fine di renderlo sempre più agile ed efficente. Dopo la legge del 26 giugno 1868 relativa alle sentenze dei conciliatori, fu operata una prima riforma con la legge del 23 dicembre 1875, n. 2839, la quale, tra l'altro, istituì i vice conciliatori. Con la legge del 16 giugno 1892, n. 261, veniva regolato il funzionamento di un vero e proprio ufficio di conciliazione e furono aumentati i requisiti necessari per la nomina a giudice conciliatore. Il R.D. 26 dicembre 1892, n. 728 era il regolamento di applicazione alla legge sopracitata. Alla legge n. 261/1892 fece seguito, ultima nel riordino sostanziale dell'istituto, la legge del 28 luglio 1895, n. 455, la quale dettava norme semplificate di procedura innanzi ai conciliatori. Con il R.D. del 4 novembre 1928, n. 2325 "Disposizioni per l'unificazione legislativa nei territori annessi al Regno", venne estesa anche al Trentino la normativa riguardante l'ordinamento giudiziario, già operante nel resto d'Italia. La legge datata 18 dicembre 1941, n. 1368 organizzava nuovamente gli uffici di conciliazione. Il D.L.L. del 1° febbraio 1946, n. 122 dettava norme sugli uscieri di conciliazione. 363

Le attribuzioni degli ufficiali giudiziari e dei loro aiutanti erano regolate dalla legge del 18 ottobre 1951, n. 1128. Per gli uscieri, chiamati "messi" di conciliazione in seguito alla legge del 3 febbraio 1957 (art.1), rimasero invece in vigore le norme anteriori ( R.D. 26 dicembre 1892, n. 728; L. 24 marzo 1921, n. 298; T.U. 28 dicembre 1924, n. 2271; L. 22 dicembre 1931, n. 1677; R.D. 8 giugno 1933, n. 61; D.L.L. 1° febbraio 1946, n.122). Le leggi del 18 luglio 1956, n. 761 e del 25 luglio 1966, n. 571 stabilivano l'ammontare del limite di valore nella competenza dei conciliatori e del pretore e disponevano il limite di inappellabilità delle sentenze del conciliatore. La legge del 3 febbraio 1957, n. 16 dettava norme sul servizio e la denominazione degli uscieri di conciliazione.

Funzioni, occupazioni e attività Inseriti in ogni comune, i conciliatori e i vice conciliatori sono giudici singoli, non appartenenti alla magistratura professionale, sono cioè cittadini incaricati, temporaneamente e a titolo gratuito, dell'esercizio di funzioni giudiziarie. Essi amministrano la giustizia nell'ambito del territorio di competenza che coincide col territorio del comune cui sono addetti. Con la legge del 18 dicembre 1941, n. 1368 venivano riorganizzati gli uffici di conciliazione: l'art. 28 prevedeva che presso l'ufficio fossero tenuti: 1) il "ruolo generale" degli affari civili, nel quale erano segnati in ordine cronologico tutti gli affari dell'ufficio di conciliazione; 2) una "rubrica alfabetica" generale degli affari civili; 3) il "ruolo di udienza", nel quale erano segnate le cause portate alla discussione davanti al conciliatore e riportate le dichiarazioni delle parti e i provvedimenti relativi all'udienza; 4) il "registro cronologico" dei provvedimenti e degli altri atti originali compilati dal cancelliere; 5) il "registro di repertorio" degli atti soggetti a registrazione; 6) il "registro delle spese di giustizia" anticipate dall'erario in materia civile; 7) il "registro delle spese" inerenti alle cause riflettenti persone o enti ammessi alle prenotazioni a debito; 8) il "registro di carico dei depositi " per spese di cancelleria, contenente per ogni affare la riproduzione del foglio apposito incluso nel fascicolo di ufficio; 9) il "registro di scarico dei depositi" per spese di cancelleria. Tutti i registri, prima dell'uso, dovevano essere numerati e vidimati dal pretore, ed in qualunque momento egli poteva farseli presentare per controllarne la tenuta. Oltre ai registri predetti, il cancelliere del conciliatore, doveva tenere i seguenti registri, numerati e vidimati dal conciliatore: 1) registro dei depositi giudiziari; 2) registro dei mandati su depositi giudiziari; 3) registro di scarico dei depositi di carta bollata; 4) registro dei proventi di cancelleria. Se il numero degli affari era rilevante, il conciliatore, su proposta del dirigente di cancelleria, poteva autorizzare la divisione per materia del ruolo generale e della rubrica alfabetica generale corrispondente; e poteva autorizzare la divisione del registro cronologico in due volumi contenenti uno i numeri pari e l'altro i numeri dispari o anche in volumi distinti per materia.

Struttura amministrativa Il R.D. datato 6 dicembre 1865, n. 2626 sull'ordinamento giudiziario del Regno prevedeva l'istituzione presso ogni comune di un conciliatore di nomina regia che, assistito dal segretario comunale in veste di cancelliere, avrebbe dovuto comporre, su richiesta delle parti, le controversie minori ed eventualmente giudicare delle medesime. Con disposizioni successive alla legge del 16 giugno 1892, n. 261, veniva regolato il funzionamento di un vero e proprio ufficio di conciliazione, retto da un giudice elettivo competente in materia di "azioni personali, civili e commerciali" fino a 100 lire di valore, di "danni dati" fino alla stessa somma e di locazioni di immobili. Con il R.D. 26 dicembre 1892, n. 728 si stabiliva che il giudice veniva scelto sulla base di apposite "liste degli eleggibili" compilate dalle giunte comunali, e nominato dal presidente del Tribunale su proposta del Procuratore regio.

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Nei comuni divisi in borgate, frazioni, quartieri, o anche ripartiti in circoscrizioni, potevano essere istituiti, con decreto del Presidente della Repubblica, uffici distinti di giudice conciliatore. Ogni ufficio era retto da un conciliatore e vi era addetto, di regola, un vice conciliatore; se era necessario potevano esservi addetti più vice conciliatori. I conciliatori e i vice conciliatori erano magistrati onorari che ricoprivano un ufficio gratuito per la durata di tre anni (ma potevano essere riconfermati), a seguito di nomina deliberata dal Consiglio superiore della Magistratura ed adottata - secondo la regola prevista per le deliberazioni del Consiglio superiore - con decreto del Presidente della Repubblica. Era anche previsto che il Consiglio superiore, sempre con decreto presidenziale, delegasse la nomina dei conciliatori ai presidenti delle corti di appello. Nei fatti, il Consiglio si avvaleva largamente di tale facoltà e la scelta del conciliatore avveniva sostanzialmente in sede locale: la stessa proposta di nomina era attribuita al pretore, che chiedeva, preventivamente, il parere degli organi di polizia, dei Consigli dell'ordine degli avvocati e procuratori, nonchè, quando i candidati erano pubblici dipendenti, dei rispettivi capi ufficio. I requisiti per la nomina a giudice conciliatore erano i seguenti: cittadinanza italiana, residenza nel comune, età non inferiore ai 25 anni. Era peraltro invalsa la prassi, contrariamente anche a disposizioni ministeriali (cfr. circolare del Ministero di Grazia e Giustizia, ufficio IV, n. 1765/11356 del 19 settembre 1959), che le proposte per la nomina dell'ufficio venissero avanzate al pretore da parte dei sindaci. Ciò comportava la possibilità di conservare quel particolare nesso tra conciliatore e municipalità, nesso che, prima del vigente sistema di scelta, era sancito attraverso l'invio di terne periodicamente avanzate dalla municipalità, sottoposte all'autorità regia ed entro le quali si doveva scegliere il giudice. La scelta doveva naturalmente ricadere su elementi capaci di assolvere degnamente, per requisiti di indipendenza, carattere e prestigio, le funzioni di magistrato onorario. Le cause di incompatibilità con le funzioni di conciliatore erano soltanto di due qualità. La prima: di magistrato professionista e, in genere, di funzionario in attività di servizio appartenente o addetto all'ordine giudiziario; la seconda: di funzionario o di agente di pubblica sicurezza in attività di servizio. Dopo la nomina, il conciliatore ed il vice conciliatore ricevevano dal pretore il relativo decreto e prima di assumere le loro funzioni dovevano prestare giuramento secondo la formula di cui alla legge del 23 dicembre 1946, n. 473, davanti al pretore. Il giuramento non si ripeteva nel caso di riconferma della carica. Fino al 1984 il codice civile abilitava il giudice conciliatore a decidere determinate categorie di controversie entro un limite di valore, cioè cause relative a beni mobili e a contratti di locazione di beni immobili. Il controllo sul conciliatore era risolto sostanzialmente sul piano disciplinare. La sorveglinza era infatti esercitata dal presidente della corte d'appello, dal presidente del tribunale e dal pretore con riguardo agli uffici di conciliazione esistenti, rispettivamente, nel distretto, nel circondario e nel mandamento. Erano anche previste ipotesi di decadenza, revoca e dispensa dall'ufficio. Tra il conciliatore ed il vice conciliatore non vi era alcun rapporto di subordinazione stante il dettato costituzionale per cui il giudice è soggetto "solo alla legge". Pertanto il giudice conciliatore per così dire "titolare" aveva, rispetto al vice conciliatore, esclusivamente il compito di coordinare l'attività dell'ufficio distribuendo tra i vari giudici le cause che sopravvenivano. Le funzioni di cancelliere di conciliazione erano esercitate dal segretario comunale o da altro impiegato della segreteria o da altre persone residenti nel comune, che presentassero le necessarie garanzie di idoneità. In caso di mancanza o impedimento temporaneo del cancelliere spettava al sindaco provvedere a delegare un altro impiegato del comune. Il cancelliere, anche se assunto in via provvisoria, doveva prestare giuramento davanti al conciliatore. Nell'esercizio delle sue funzioni, il cancelliere diventava funzionario dell'ordine giudiziario ed era soggetto alla vigilanza del Procuratore della Repubblica. Compito del cancelliere era documentare le attività del conciliatore, quelle proprie e quelle delle parti

365 in causa; assisteva il giudice in tutti gli atti dei quali doveva essere formato processo verbale. Il cancelliere inoltre redigeva il processo verbale di udienza sotto la direzione del conciliatore. I cancellieri avevano l'obbligo di tener separati i registri per l'annotazione degli "avvisi alle parti", delle "tasse di bollo iscritte a debito nelle cause di gratuito patrocinio", e delle "convocazioni e deliberazioni dei Consigli di famiglia e di tutela" delegati dal pretore. Dovevano anche conservare "in distinti volumi di inserzione", separatamente per le cause fino e oltre le 50 lire, le serie cronologiche dei "processi verbali di conciliazione", dei "processi verbali vari", "ordinanze e altri atti in cause" e degli "originali delle sentenze". Raccolte distinte dovevano inoltre essere costituite per le "dichiarazioni di ricorso in appello al pretore" e per gli "atti di notorietà" delegati dal pretore stesso. Le funzioni di ufficiale giudiziario detto anche messo o usciere, ausiliario dell'ordine giudiziario, presso ogni ufficio di conciliazione erano esercitate dall'inserviente comunale o da altre persone residenti nel comune, con le necessarie garanzie di idoneità, previa autorizzazione concessa con decreto del presidente del tribunale. Prima dell'esercizio delle sue funzioni l'ufficiale giudiziario doveva prestare giuramento con la stessa formula del cancelliere. La denominazione "usciere", usata da tutte le leggi che hanno preceduto l'ordinamento giudiziario del 1941, venne da questo abbandonata, ma riapparve nel D.L.L. del 1° febbraio 1946, n. 122 che ne modificò la competenza e migliorò il loro trattamento economico. Gli ufficiali giudiziari notificavano in forma esecutiva le sentenze dei conciliatori e i provvedimenti da loro emanati, secondo le norme dettate dal D.L.L. del 1° febbraio 1946, n. 122 che innovava il sistema anteriore per il quale la notifica delle sentenze spettava agli ufficiali giudiziari delle preture; essi dovevano anche notificare le ingiunzioni ed eseguire i pignoramenti riguardanti la procedura coattiva per la riscossione delle entrate patrimoniali dello stato e dei comuni e per il recupero delle spese di spedalità (legge del 14 aprile 1930, n. 639). Era consentito alle parti di stare in giudizio personalmente, senza ministero di difensore. Inoltre davanti ai conciliatori che si trovano in comuni diversi dalle sedi di preture, le parti potevano farsi rappresentare da persona che, pur priva della qualità di difensore professionale, fosse munita di mandato scritto.

Contesto generale Il controllo sugli uffici di conciliazione spettava di norma (eccezion fatta per le regioni Trentino- Alto Adige e Val d'Aosta per le quali la vigilanza spettava alle Giunte provinciali) al presidente della Corte d'Appello, al presidente del Tribunale ed al Pretore secondo le rispettive competenze territoriali: distretto, conciliazione, mandamento (art.229 dell'ordinamento giudiziario). Il controllo sul conciliatore era risolto sostanzialmente sul piano disciplinare. La sorveglianza era infatti esercitata dal presidente della corte d'appello, dal presidente del tribunale e dal pretore con riguardo agli uffici di conciliazione esistenti, rispettivamente, nel distretto, nel circondario e nel mandamento. Erano anche previste ipotesi di decadenza, revoca e dispensa dall'ufficio. Secondo l'art. 94 dello Statuto speciale per il Trentino Alto Adige, alla nomina, decadenza o revoca dei giudici e vice- giudici conciliatori provvedeva il Presidente della Giunta regionale in virtù di delegazione del Presidente della Repubblica e sentito il parere della Giunta provinciale competente, mentre l'art. 95 prevedeva che la vigilanza sugli uffici di conciliazione fosse esercitata dalla Giunta provinciale. Per quanto riguarda la tenuta dei registri obbligatori, il Pretore poteva, in ogni momento, eseguire un accertamento ispettivo negli uffici di conciliazione per controllare la regolarità dei registri.

366

L'ufficio del giudice conciliatore manteneva rapporti con il comune di Siror e con la Pretura di Primiero.

Fonti normative Regio decreto 6 dicembre 1865, n. 2626, "Ordinamento giudiziario in vigore dal 1 gennaio 1866". Legge 16 giugno 1892, n. 261, "sulla competenza dei conciliatori". Regio decreto 26 dicembre 1892, n. 728, "Approvazione regolamento per l'esecuzione della legge 16 giugno 1892, n. 261, sulla competenza dei conciliatori". Regio decreto 26 dicembre 1892, n. 728, "Approvazione regolamento per l'esecuzione della legge 16 giugno 1892, n. 261, sulla competenza dei conciliatori". Regio decreto 14 aprile 1910, n. 639, "che approva il testo unico delle leggi relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello stato". Regio decreto 28 dicembre 1924, n. 2271, "Testo organico dell'ordinamento del personale degli ufficiali giudiziari, del personale degli uscieri giudiziari, e del personale addetto agli uffici di conciliazione". Regio decreto 4 novembre 1928, n. 2325, "Disposizioni per l'unificazione legislativa nei territori annessi al regno". Legge 25 giugno 1940, n. 763, "Ordinamento degli uffici di conciliazione". Legge 25 giugno 1940, n. 763, "Ordinamento degli uffici di conciliazione". Regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, "Ordinamento giudiziario". Regio decreto 18 dicembre 1941, n.1368, "Disposizioni per l'attuazione del Codice di procedura civile e disposizioni transitorie" Decreto del Presidente della Repubblica 1 febbraio 1973, n. 49, "Norme di attuazione dello statuto speciale del Trentino-Alto Adige e delle Province di Trento e Bolzano e funzioni regionali". Legge 30 luglio 1984, n. 399, "Aumento dei limiti di competenza del conciliatore e del pretore". Decreto del Presidente della Giunta regionale 29 gennaio 1987, n. 2/L, "Approvazione del testo unico delle leggi regionali per l'elezione del Consiglio regionale". Legge 21 novembre 1991, n. 374, "Istituzione del giudice di pace".

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio Fonti d'archivio: ACSr, A4. "Ufficio del giudice conciliatore di Siror"

Fonti bibliografiche inedite: GUASTALLA A., Ufficio del giudice conciliatore, [ profilo storico-istituzionale dell'Ufficio del giudice conciliatore, redatto nel 1999 secondo le norme internazionali ISAAR (CPF) per incarico della Provincia autonoma di Trento - Servizio beni librari e archivistici] (dattiloscritto) Il profilo storico - istituzionale riprende per la parte generale l'elaborato sopracitato. Bibliografia DI NANNI L., FUSCO G., VACCA G., Giudizio civile innanzi al conciliatore e competenza del pretore nella legge 339/1984, Napoli, 1985 GALLI G., PALLADINO A., Il procedimento civile avanti al giudice conciliatore, Piacenza, 1962

367

AZARA ANTONIO, EULA ERNESTO (diretto da ), Novissimo digesto italiano, Torino, 1957-1975, sub vocem "Giudice conciliatore" PASCASIO M., Formulario del conciliatore, Milano, 1985

Note (1) ACSr., A4. "Ufficio del giudice conciliatore di Siror", serie 1."Carteggio ed atti", n. 1, 1956-1995.

368 fondo ACSr.A4 Ufficio del Giudice conciliatore di Siror, 1950 - 1995

2 buste, 10 registri

Soggetti produttori Ufficio del Giudice conciliatore di Siror, 1950 marzo 2 -1995 aprile 30

Contenuto L'archivio dell'Ufficio del giudice conciliatore di Siror comprende documentazione dal 1950 al 1995, costituita da una busta di carteggio e dal alcuni registri.

Modalità di acquisizione e versamento Lo stretto rapporto col comune sul piano dello stesso funzionamento materiale (sede, personale) ha fatto si che la documentazione sia sempre stata conservata presso l’archivio comunale, del quale costituisce un archivio aggregato.

Criteri di ordinamento e inventariazione La documentazione al momento del riordino si presentava raccolta in due buste, contenenti registri e carteggio, che è stata organizzata in serie archivistiche su base tipologica.

369 serie ACSr.A4.1 Carteggio ed atti, 1956 - 1995

Contenuto La serie si compone di una busta con documentazione raccolta in fascicoli per oggetto relativi alle nomine, giuramenti dei giudici conciliatori, citazioni e verbali di conciliazione, statistiche, calendario delle udienze. Si tratta di documentazione mista in cui sono presente gli atti di organizzazione dell'ufficio e quelli dell'attività giudiziaria.

ACSr.A4.1-1 Carteggio ed atti 1956-1995 Contiene i seguenti fascicoli: - verbali di conciliazione, 1987-1993; - corrispondenza, 1951-1986; - sentenze, 1987-1993; - "Statistiche", 1987; - "Norme varie. Riviste", 1983-1992; - "Nomine", 1956-1995; - "Calendario udienze. Convocazioni", 1984-1993.

Busta Num. un. progr 20

370 serie ACSr.A4.2 Ruoli delle udienze, 1950 - 1994

Contenuto La serie comprende tre registri compilati in base al Regio Decreto del 18 dicembre 1941 n. 1368, art. 28. I registri riportano: numero d'ordine per ogni udienza, numero del ruolo generale degli affari contenziosi civili, cognome e nome o domicilio degli attori, cognome e nome o domicilio dei convenuti e delle altre parti, costituzione di parti all'udienza, dichiarazioni delle parti, provvedimenti pronunciati, annotazioni.

ACSr.A4.2-1 "Ruolo di udienza" (tit.int) 1950 marzo 2-1958 aprile 24 Registro Num. un. progr 21

ACSr.A4.2-2 "Ruolo di udienza" (tit. int.) 1959 gennaio 24-1994 agosto 12 Il registro è stato vidimato dalla Pretura di Primiero il 16 dicembre 1958. Registro Num. un. progr 22

ACSr.A4.2-3 "...Ruolo di udienza" 1986 luglio 1-1990 luglio 31 Le udienze contenute nel presente registro sono incluse anche nel registro "Ruolo di udienza" (tit. int.), 1959-1994. Registro Num. un. progr 23

371 serie ACSr.A4.3 Rubrica alfabetica generale degli affari contenziosi civili, 1986 - 1986

Contenuto La serie comprende un unico registro, compilato in base al Regio decreto del 18 dicembre 1941 n. 1368. Il registro riporta: cognome e nome dell'attore, cognome e nome della contro parte, numero del ruolo generale.

ACSr.A4.3-1 "...Rubrica alfabetica generale degli affari civili" [1986] Il registro è composto di 22 pagine vidimate dalla Pretura di Fiera di Primiero, ma privo di registrazioni. Registro Num. un. progr 24

372 serie ACSr.A4.4 Ruoli generali degli affari civili, 1986 - 1994

Contenuto La serie comprende un unico registro compilato in base al Regio decreto del 18 dicembre 1941 n. 1368. Il registro riporta: numero progressivo annuale, data dell'iscrizione a ruolo, oggetto e valore dell'affare, cognome e nome del conciliatore, affari in sede contenziosa, affari in sede non contenziosa, restiuzione degli atti e dei fascicoli di parte, annotazioni.

ACSr.A4.4-1 "...Ruolo generale degli affari civili" 1986 maggio 12-1994 agosto 12 Registro Num. un. progr 25

373 serie ACSr.A4.5 Repertori delle sentenze ed atti soggetti a registrazione, 1986 - 1990

Contenuto Il repertorio doveva essere tenuto dal cancelliere, che lo compilava in base al Regio Decreto del 30 dicembre 1923 n. 2369, artt. 127-128, e al Regio decreto del 18 dicembre 1941 n. 1368. La serie comprende un unico registro che riporta: il numero progressivo annuale, la data dell'atto o della sua iscrizione, natura dell'atto, numero e specie del ruolo cui l'atto si riferisce, nome e cognome delle parti, indicazione sommaria dei beni, nota della registrazione, annotazioni.

ACSr.A4.5-1 "...Repertorio delle sentenze e altri provvedimenti" 1986 settembre 30-1990 agosto 1 Registro Num. un. progr 26

374 serie ACSr.A4.6 Registri di discarico dai depositi per carta bollata e per spese di cancelleria nei procedimenti civili, 1986 - 1990

Contenuto La serie comprende un registro compilato in base al Regio Decreto del 18 dicembre 1941 n. 1368, art. 28. ll registro riporta: numero d'ordine, numero del deposito dal quale si effettua il discarico, data, natura dell'operazione, discarico.

ACSr.A4.6-1 "...Registro di scarico dei depositi per spese di cancelleria ecc." 1986 novembre 4-1990 agosto 3 Registro Num. un. progr 27

375 serie ACSr.A4.7 Registro dei depositi per spese di cancelleria dei procedimenti civili, 1986 - 1991

Contenuto La serie comprende un registro compilato in base al Regio Decreto del 18 dicembre 1941 n. 1368 art. 40. Il registro riporta: numero deposito, data, dati anagrafici del depositante, entità del deposito, carico, prelevamenti, bilancio, matrice di ricevuta del deposito.

ACSr.A4.7-1 "...Registro dei depositi per spese di cancelleria ecc." 1986 aprile 16-1991novembre 15 Registro Num. un. progr 28

376 serie ACSr.A4.8 Registri degli avvisi per le conciliazioni, 1986 - 1991

Contenuto La serie conserva un solo registro. Il registro riporta: n. d'ordine generale, n. d'ordine statistico delle domande di conciliazione..., cognome, nome e residenza della parsona, oggetto d'avviso, data, indicazione, osservazioni.

ACSr.A4.8-1 "...Registro degli avvisi per le conciliazioni" 1986 maggio 5-1991 novembre 19 Registro Num. un. progr 29

377 serie ACSr.A4.9 Registri cronologici dei provvedimenti e degli atti originali , 1986 - 1993

Contenuto La serie conserva un solo registro, compilato in base al Regio Decreto del 18 dicembre 1941 n. 1368, artt. 28, 29, 30, 31 e 32. Il registro riporta: numero progerssivo annuale, data della iscrizione dell'atto, numero e specie del ruolo nel quale l'atto fu registrato, natura dell'atto, generalità, numero dei casi, annotazioni.

ACSr.A4.9-1 "...Registro cronologico dei provvedimenti compilati" 1986 settembre 30-1993 settembre 28 Registro Num. un. progr 30

378 serie ACSr.A4.10 Registri dei diritti di copia, diritti di autentica e dei diritti di urgenza , 1987 - 1990

Contenuto La serie contiene un solo registro che riporta: numero, versante, data, diritti di copia, diritti autentica, diritti urgenza, totale.

ACSr.A4.10-1 "Registro diritti copia/autentiche/urgenza..." 1987 gennaio 21-1990 agosto 3 Registro Num. un. progr 31

379

Ente Commissione edilizia intercomunale di Primiero 1952

Luoghi La Commissione aveva sede a Fiera di Primiero ed esercitava le sue competenze nei comuni di Fiera di Primiero, Siror, Tonadico e Transacqua.

Archivi prodotti Fondo Commissione edilizia intercomunale di Primiero

Storia Nel 1951 in alcuni comuni facenti parte dell'ex comune di Primiero nasce l'esigenza di costituire una commissione intercomunale edilizia unica per la valle, con lo scopo di tutelare il patrimono architettonico assicurando un indirizzo unitario per le nuove costruzioni. Vengono pertanto nominati in ogni comune dei rappresentanti in seno alla commissione stessa (1) e il 25 marzo del 1952, nella sede del comune di Fiera, viene costituita la Commissione edilizia intercomunale dei comuni di Fiera di Primiero, Siror, Tonadico e Transacqua.

Condizione giuridica Commissione amministrativa di controllo

Funzioni, occupazioni e attività La Commissione edilizia intercomunale di Fiera, Siror, Tonadico e Transacqua, costituita tra i suddetti comuni in data 25 marzo 1952, aveva lo scopo di tutelare il patrimonio architettonico della valle e di dare un indirizzo unitario a disciplina delle nuove costruzioni in continuo aumento. La Commissione aveva quindi la funzione di esaminare le domande con allegato progetto presentate dai proprietari degli immobili, o dai diretti interessati all'opera, relative a nuove costruzioni, modifiche di costruzioni esistenti, opere stradali, esecuzioni, modifiche di decorazioni e tinte visibili in luogo pubblico, demolizioni, restauri e variazioni di qualsiasi genere su aree o fabbricati compresi nei territori comunali. Il richiedente inviava la domanda di approvazione corredata di progetto, solitamente in duplice copia di cui una bollata, al comune. Il comune dopo aver assunto e protocollato la richiesta a sua volta inviava la documentazione alla Commissione edilizia che, riunita in seduta, valutava i progetti pervenuti. Successivamente la Commissione inviava al comune gli esiti delle disamine affinché il sindaco rilasciasse il nulla osta, se il progetto era stato approvato, o in caso contrario comunicasse l'esito negativo. La Commissione aveva a disposizione un fondo cassa al quale ogni comune contribuiva con una quota fissa.

Struttura amministrativa La Commissione era costituita da un presidente eletto con scrutinio segreto, un vicepresidente, un segretario, un comitato ristretto con un rappresentante per ogni comune e da alcuni tecnici.

Contesto generale 380

La Commissione aveva rapporti con i comuni di Fiera di Primiero, Siror, Tonadico e Transacqua.

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio Fonti d'archivio: ACSr, A5 Commissione edilizia intercomunale di Primiero; ACSr, 6. "Comune di Siror (ordinamento italiano)", serie 6.6 "Verbali delle sedute del consiglio comunale", n. 1, verbale dd. 3 gennaio 1952 n. 410.

Note (1) Cfr. ACSr., 1.6. "Comune di Siror (ordinamento italiano)", serie 1.6.6 "Verbali delle sedute del consiglio comunale", n. 1, verbale dd. 3 gennaio 1952 n. 410 ove si legge la nomina di due rappresentati per la costituenda commissione edilizia intercomunale.

381 fondo ACSr.A5 Commissione edilizia intercomunale di Primiero, 1952 - 1961

2 buste; metri lineari 0.24

Soggetti produttori Commissione edilizia intercomunale di Primiero, 1952 -1961

Contenuto L'archivio della Commissione edilizia intercomunale comprende la documentazione prodotta della Commissione dal 1952 al 1961, costituito dalle domande di licenze edilizie presentate dai cittadini, corredate dai progetti e dalla corrispondenza con il comune interessato. Le carte conservate a Siror si riferiscono in massima parte a pratiche riguardanti il territorio di questo comune.

La documentazione di ogni annata è organizzata nei seguenti fascicoli: '1. Domande di fabbrica', '2. Approvazione progetto', '3. Varie' e '4. Progetti respinti', e al loro interno ordinata secondo un numero progressivo che comincia da uno per ogni fascicolo, di cui si ha puntuale riscontro sugli atti. '1. 'Domande di fabbrica': contiene le domande di fabbrica; '2. 'Approvazione progetto': contiene i progetti vistati ed approvati dalla Commissione con lettera accompagnatoria indirizzata al comune di Siror; '3. 'Varie' corrispondenza della Commissione edilizia; '4. 'Progetti respinti': contiene i progetti vistati e respinti dalla Commissione con lettera accompagnatoria indirizzata al comune di Siror.

Modalità di acquisizione e versamento Si ritiene che la documentazione, in quanto riguardante il territorio di Siror, sia stata conservata presso il comune o, più probabilmente, consegnata allo stesso dopo la cessione dell'attività della commissione; pertanto, sussistendo un rapporto istituzionale fra il comune e la commissione, essa costituisce un fondo aggregato all'archivio comunale.

Criteri di ordinamento e inventariazione La documentazione al momento del riordino si presentava raccolta in due buste.

382 serie ACSr.A5.1 Verbali delle sedute, 1952

Contenuto La serie conserva la minuta del verbale della prima seduta della Commissione edilizia intercomunale di Primiero.

ACSr.A5.1-1 Verbale della seduta della Commissione edilizia intercomunale di Primiero 1952 Verbale della prima seduta della Commissione edilizia intercomunale di Primiero tenutasi nel comune di Fiera di Primiero in data 25 marzo 1952 e avviso di pubblicazione del verbale sottoscritto dai sindaci dei comuni facenti parte della Commissione. Fascicolo Num. un. progr 32

383 serie ACSr.A5.2 Domande di fabbrica e progetti, 1952 - 1961

Contenuto La serie è costituita dalle domande di fabbrica presentate dai cittadini alla commissione, i progetti con la relativa approvazione della commissione e alcuni fascicoli contenenti i progetti respinti.

ACSr.A5.2-1 "... Commissione edilizia intercomunale 1952-1957" 1952-1957 - 1952: "1. Domande di fabbrica 1952", "2. Approvazione progetti 1952", "3. Varie 1952", "4. Progetti respinti"; - 1953: "1. 1953. Domande di fabbrica", "2. 1953. Progetti approvati", "3. 1953. Varie", "4. 1953. Progetti respinti"; - 1954: "1. 1954. Domande di fabbrica", "2. 1954. Progetti approvati", "3. 1954. Varie", - 1955: "1. 1955. Domande di fabbrica", "2. 1955. Progetti approvati", "3. 1955. Varie" (non contiene atti), "4. 1955. Progetti respinti"; - 1956: "1. 1956. Domande di fabbrica", "2. 1956. Progetti approvati"; - 1957: "1. 1957. Domande di fabbrica", "2. 1957. Progetti approvati". Busta Num. un. progr 32

ACSr.A5.2-2 "... Commissione edilizia intercomunale 1958-1961" 1958-1961 - 1958: "1. 1958. Domande di fabbrica", "2. 1958. Progetti approvati"; - 1959: "1. 1959. Domande di fabbrica", "2. 1959. Progetti approvati"; - 1960: "1. 1960. Domande di fabbrica", "2. 1960. Progetti approvati"; - 1961: "1. 1961. Domande di fabbrica", "2. 1961. Progetti approvati".

Busta Num. un. progr 33

384

Ente Segretario comunale di Siror in qualità di pubblico ufficiale che leva i protesti cambiari 1923 dicembre 30 -

Luoghi Siror

Altre date 1947, data di costituzione del comune 1961, prima attestazione dell’attività

Archivi prodotti Fondo Segretario comunale di Siror in qualità di pubblico ufficiale che leva i protesti cambiari

Storia La prima attestazione presente in archivio è del 26 settembre 1961, l'ultima è del 18 febbraio del 1971, entrambe sono del repertorio dei protesti cambiari (1). Il servizio è ancora attivo.

Condizione giuridica Pubblico ufficiale. In base all'art. 2 dela legge 30 dicembre 1923, n. 2814, all'articolo unico della legge 4 giugno 1931, n. 659, al decreto legge 25 agosto 1932, n. 1130 e ai sensi dell'art. 68 del R.D. 14.12.1933, n. 1699 nei comuni dove non esiste un notaio o un ufficiale giudiziario i protesti cambiari possono essere levati dal segretario comunale.

Funzioni, occupazioni e attività Le funzioni sono quelle di levare i protesti cambiari. Si tratta di un incarico personale che non coinvolge il comune come istituzione.

Struttura amministrativa Ai senso del terzo comma dell'art. della legge 349/73 il segretario comunale, dietro autorizzazione del pretore competente per territorio, può servirsi del messo comunale; la Corte di Cassazione Civile, Sezione I, con sentenza n. 274 del 23 gennaio1985, ha stabilito che, configurandosi tale attività del segretario comunale con caratteri analoghi a quelli del lavoro autonomo, necessita di strutture organizzative proprie, non potendo essere utilizzate quelle del comune.

Contesto generale

385

Per lo svolgimento di questa funzione il segretario comunale ha rapporti con la Pretura competente per territorio, con il presidente del tribunale a cui deve consegnare l'elenco dei protesti levati, con aziende e istituti di credito.

Per il comune di Siror la pretura competente era quella di Primiero.

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio Fonti d'archivio: ACSr, A6."Segretario comunale di Siror in qualità di pubblico ufficiale che leva i protesti cambiari". Bibliografia ZOIA M. (a cura di), Agenda dei comuni 1988, Firenze, Caparrini, 1987

Note (1) ACSr., A6. “Archivio del Segretario comunale di Siror in qualità di pubblico ufficiale che leva i protesti cambiari”, serie 1. “Repertori dei protesti cambiari”, n.1, 1961-1971.

386 fondo ACSr.A6 Segretario comunale di Siror in qualità di pubblico ufficiale che leva i protesti cambiari , 1961 - 1971

1 busta ; metri lineari 0.08

Soggetti produttori Segretario comunale di Siror in qualità di pubblico ufficiale che leva i protesti cambiari, 1923 dicembre 30 -

Contenuto Il fondo è esiguo e consiste in un unico repertorio dei protesti con registrazioni dal 1961 al 1971. Non è dato sapere se sia stata prodotta documentazione prima o dopo tali date.

Modalità di acquisizione e versamento L'incarico del segretario, in questa materia, è di carattere personale, senza il coinvolgimento del comune, per cui il materiale prodotto non rientra nell'archivio comunale; pertanto la documentazione costituisce un fondo depositato presso quest’ultimo.

387 serie ACSr.A6.1 Repertori dei protesti cambiari, 1961 - 1971

Contenuto La tenuta del repertorio dei protesti cambiari era stabilita dall'art. 73 del R.D. 14 dicembre 1933 n. 1669. I repertori dei protesti cambiari riportano: numero d'ordine, data del protesto, richiedente il protesto, luogo ove avviene il protesto, natura dell'obbligazione, cognome e nome o ragione sociale a cui carico si leva il protesto, somma dovuta, risposte avvenute, annotazioni. Il protesto dev'essere annotato, a cura del segretario comunale, sul registro cronologico o repertorio dei protesti cambiari, che è esente da bollo e viene numerato e vidimato in ogni pagina dal segretario comunale e dal pretore in ciascun mezzo foglio prima di essere posto in uso, il quale nell'ultima pagina attesta di quanti fogli è composto il registro e vi appone la data in tutte le lettere.

La serie conserva un unico repertori dei protesti cambiari.

ACSr.A6.1-1 "Repertorio dei protesti cambiari levati dal segretario comunale..." (tit. int) 1961 settembre 26-1971 febbraio 18 Sono annotate registrazioni per il periodo dal 1961 al 1964 e dal 1969 al 1971. Registro Num. un. progr 34

388

INDICI

Istituzione Amministrazione separata usi civici (ASUC) di Siror (140, 147, 524)

Assessorato alle attività culturali della provincia autonoma di Trento (1)

Azienda elettrica consorziale municipalizzata di Primiero (641)

Circolo ai confini d'Italia (4, 142)

Circolo di Rovereto (18, 144)

Circolo di Trento (18, 144)

Comitato di liberazione nazionale provinciale (CPLN) (78, 146)

Commissione edilizia intercomunale di Primiero (1269, 1271)

389

Comune di Siror (52, 78, 145, 146)

Comunità di Canal San Bovo (161)

Comunità di Siror (4, 142)

Congregazione di carità di Primiero (1113)

Congregazione di carità di Siror (1091, 1109)

Consiglio scolastico di Siror (1078, 1088)

Contea principesca del Tirolo (18, 144, 244)

Corpo consorziale dei vigili del fuoco volontari dei comuni di Fiera di Primiero, Siror, Tonadico, Transacqua (964)

Corpo dei vigili del fuoco volontari di Siror (458)

Decanato di Primiero (52, 145)

390

Dipartimento della Piave (4, 18, 142, 144)

Dipartimento dell'Alto Adige (4, 18, 142, 144)

Ente comunale di assistenza di Siror (1119, 1144, 1145)

Fondo poveri di Siror (336, 338, 339)

Impianto elettrico di Paneveggio (425)

Istituto centrale di statistica (649)

Ospedale San Giuseppe, Fiera di Primiero (417, 423, 425, 426, 448)

Prefettura di Trento (672)

Pretura di Fiera di Primiero (1254)

Pretura di Primiero (1277, 1280)

Pretura di Rovereto (4, 142)

391

Pretura di Trento (4, 142)

Segretario comunale di Siror in qualità di pubblico ufficiale che leva i protest... (1277, 1279, 1280)

Soprintendenza per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento (1)

Ufficio del giudice conciliatore di Siror (1225, 1245, 1246)

Ufficio di evidenza catastale di Primiero (239)

Ufficio tecnico consorziale di Primiero (953, 954)

Persona Alberto, notaio (156)

Alessandro fu Ottone da Transacqua, sindaco della regola di Transacqua e Ormanico (156)

Antonio fu Giovanni detto Fiemazzo (171)

392

Apollonio G., ingegnere (873, 900, 902, 903)

Arnoldi Giovanni, capitano e vicario dei signori Welsperg (162)

Auser Leonardo (165)

Bancher Andrea (174)

Bancher Giovanni fu Pietro da Siror (176)

Bancher Pietro (169)

Bancher Saverio, geometra (894, 897, 922)

Battista fu Domenico "Paul" da Siror (175)

Battisti Cesare (949)

Bettega Domenico, vicario (247)

393

Bevi, guardia forestale (222)

Biatel Giovanni (183)

Bonasigna, notaio (156)

Bonetti Giacomo (222)

Bosio Franco (222)

Brancher Domenico (166)

Brandolani, ingegnere (900)

Campeggi Tommaso, vescovo di Feltre (166)

Cemin, famiglia (442)

Cemin Giacomo (196)

Cemin Giorgio, ricevitore comunale (262, 263)

394

Cemin Giovanni, cassiere comunale (196)

Colmanet Giannetto fu Nicolò da Mezzano (171, 172, 173)

Coradella Battista da Siror (174)

Corradino (163)

Corrado "de Naza" da Borgo Valsugana (158)

Da Camino, famiglia (4, 142)

Dal Corno Agostino, notaio (177)

Dalla Sega Lucillo, ingegnere (903, 912)

De Gerardis Loris da Castello di Fiemme, capitano di Castel Pietra (176)

Della Piazza Riccardo, geometra (963)

395

Della Scala, famiglia (4, 142)

Deluca (222)

Egher Giovanni, capitano dei signori Welsperg (165)

Emperger Christel (Crispel) da Canaletto (164, 173)

Fontana Bartolomeo (165)

Fontana Domenico fu Antonio, marzolo (166)

Fontana Stefano, cassiere comunale di Siror (192)

Fontana Stefano (don) (155)

Fontana Stefano, fabbriciere (222)

Forno Domenico (222)

396

Francesco Giuseppe I, imperatore (227)

Francesco I, imperatore d'Austria (237)

Furlan Lucio, marzolo della villa di Mezzano (165)

Gentile Giovanni (1078, 1088)

Giacomo fu Giovanni detto Fiemazzo (171)

Giacomo, notaio (156)

Gianvittore "Polacinus", notaio di Agordo (158, 159, 160)

Giovanni de Colmano (156)

Giovanni de Oliverio (156)

Giovanni fu Giacomino de Melio, sindaco della "villa" di Siror (156)

397

Giuseppe II, imperatore d'Austria (4, 142)

Gradenigo Agostino, vescovo di Feltre (177)

Groff Giovanni fu Giorgio da Siror (167)

Guadagnini Carlo, medico (412)

Guaitarel Giovanni (166)

GUASTALLA Anna (140, 147, 1078, 1088, 1119, 1145)

Gubert Giovanni, notaio di Imer (172)

Jagher Gaudenzio fu Pietro da Tonadico (171)

Keller Carlo, architetto (907)

Kirchperger Guglielmo, conte (158)

Langes Lina (428)

398

Leopoldo II, impertore (183)

Longo Giacomo (442)

Longo Giovanni fu Battista (193)

Longo Giovanni Pietro da Siror (167, 177)

Longo Pietro (165)

Lotto Giovanna (428)

Lucian Giovanni Battista, sindico di Siror (189)

Maria Teresa, imperatrice d'Austria (4, 142, 1078, 1088)

Montebello Leonardo, capitano e vicario dei signori Welsperg (161, 162)

Nicolò detto Caprunner (158)

399

Paccagnel Antonio (167)

Paccagnel Antonio fu Antonio da Siror (169)

Paccagnel Domenico fu Giovanni da Siror (169)

Paccagnel Pietro fu Antonio da Siror (169)

Partel Tommaso (447)

Pasotti (de) Marquardo (189)

Pasotti M. (194)

Pastorini F. (183)

Pauli Simone fu Gerardo (169)

Pelzer Giovanni Andrea (178)

Piazzetta Mariagrazia, architetto

400

(929)

Renzi Paolo, ingegnere (901, 902)

Roschmann (von), Anton (18, 144)

SALA Corrado (1091, 1109)

Schweizer Willy, architetto (929)

Scopoli Andrea, notaio (183)

Scopoli Francesco fu Paolo da Primiero (175)

Scopoli Giovanni Battista fu Andrea, notaio (178)

Scopoli Paolo fu Giacomo da Tonadico, notaio (168, 173)

Scopoli Paolo, notaio (172)

Scopoli Ugolino fu Giovanni da Tonadico, notaio

401

(163, 164, 167, 169, 170, 174, 175, 176)

Segalla Francesco (354)

Segat Domenico detto Mesini fu Pietro da Siror (178)

Segat, guardia forestale (222)

Segat Luigi, ingegnere (908)

Segat Maria (222)

Simeone de "Venetico" (156)

Simion Giovanni Giacomo fu Giampietro (173)

Simonetti Antonio fu Giorgio da Tonadico, notaio (161, 162)

Someda Giovanni Battista fu Giovanni (175, 176)

Taddei Eugenio, ingegnere

402

(907)

Tavernaro G. (222)

Tavernaro Ivano, geometra (895)

Tisot Sebastiano, marzolo delle ville di Transacqua e Ormarico (165)

Toffol Giovanni (428)

Toffol Vittore (408, 414)

Torggler Luigi (458)

Trotter Roberto (183)

Ulrico "Pantus", notaio (158)

Ulrico, pievano di Nova (158)

Vardanega Davide, ingegnere (895, 902)

403

Vezio Giovanni, notaio (177)

Welsperg, conte (222)

Welsperg, conti (18, 144)

Welsperg Gaspare, signore di Castel Pietra e della valle di Primiero (158)

Zanetel Giovanni Battista (183)

Zanona, famiglia (222)

Zortea, fratelli (183)

Zorzi Antonio Luigi, esattore comunale (222)

Toponimo Agreda (in), località (178)

Arco (18, 144)

404

Asilo, via di Siror (1058, 1059)

Barca, località Siror (445, 455)

Barca, strada comunale di Siror (873)

Bellestraie, località (183)

Bolzano (18, 144)

Boscon, località di Siror (222, 892, 893)

Calaita, località (222)

Calaita, monte (161, 169, 177, 183)

Calleselle, via di Siror (1058, 1059)

Campagna, strada comunale di Siror (884)

Campigol del Canalli, località

405

(183)

Canadia, località di Siror (164, 173)

Canal S. Bovo (891)

Canale (180)

Canalet (Canaletto), località (164, 165)

Caspeda, via di Siror (878, 1058, 1059)

Castel Pietra (176)

Cavallazza, località di Siror (900)

Cavallazza, via di San Martino di Castrozza (1058)

Cereda, località (446)

Cereda, monte (162, 170)

406

Ces, sorgente (900, 901)

Cismon, torrente (874, 893, 904, 909, 948, 956, 961)

Cismon, via di Siror (935, 1058, 1059)

Civerton, località (183)

Civerton, via di Siror (1058, 1059)

Civerza, località (446, 882)

Civerza, via di Siror (1058)

Civezze, via di Siror (1059)

Col, località (222, 876)

Colbricon, via di San Martino Castrozza (1058)

Corradini, via di Siror

407

(902, 1058, 1059)

Cortella, località (425)

Doch, località (356)

Doch, monte (183)

Dolomiti, via di San Martino di Castrozza (889, 937, 1058)

Falcade (951)

Feltre (4, 142, 177, 951)

Fiera di Primiero (4, 52, 142, 145, 168, 171, 172, 176, 180)

Fontanazzi, località di Siror (901)

Fontanella, bosco (950)

Fosse, via di San Martino di Castrozza (889, 941, 1058)

408

Fossi (Foss), località di Siror (895, 896, 897)

Fratazza, località (891)

Friz, località di Siror (893)

Guastaie, località di Siror (171, 172, 183, 356, 360, 902)

Imer (158, 180)

Innsbruck (18, 144)

Laghetto, via di San Martino di Castrozza (1058)

Larga, via di Siror (1058, 1059)

Lazer, via di Siror (884, 1058, 1059)

Lozen, località (891)

Lozen, monte

409

(161)

Lunga, via di Siror (1059)

Lunga, via di Siror (1059)

Macosna, sorgente (902)

Malga Calaita (140, 147, 925)

Malga Col (225)

Malga Crel (225, 445, 891, 922)

Malga Doch (140, 147, 225, 891, 925)

Malga Fossetta (915)

Malga Fratazza (927)

Malga Fratazza (225)

410

Malga Neva (140, 147, 225)

Malga Scanaiol (140, 147, 920)

Malga Sopracol (918)

Malga Sopraronz (919)

Malga Tognazza (225, 445, 891)

Malga Tognola (225, 894, 921)

Masarè, località (427)

Mezzano (4, 142, 158, 180, 356)

Negrezza, località (222)

Nolesca, frazione di Siror (885)

Passo Rolle, località

411

(883, 908, 910, 938, 943)

Passo Rolle, via di San Martino di Castrozza (940, 1058)

Pergher, località di Siror (892)

Piana, strada comunale di Siror (446, 450, 889, 893)

Pieve (156, 163, 166)

Pisorno, monte (168)

Planch, laghetto (959)

Poline, località (159)

Porton, località di Siror (885)

Rio Marmor, torrente (901)

Rio Valmesta, torrente (956)

412

Rio Valserena, torrente (902)

Riva del Garda (18, 144)

Rivetta, via di Siror (902, 1058, 1059)

Rivo Civerton, torrente (422, 443, 904)

Rivo Cogol, torrente (898)

Rivo Lazer, torrente (394)

Ronchi, via di Siror (1058, 1059)

Rospel, via di Siror (1058, 1059)

Rosse, località di Siror (892, 902)

Rovereto (4, 18, 142, 144)

Sagron Mis

413

(4, 142)

San Martino di Castrozza (650, 934)

San Valentino, via di Siror (1059)

Sant' Andrea, via di Siror (1058, 1059)

Scanaiol, località (356)

Spadezzi, località di Siror (895)

Tamadi, colle di Siror (891)

Tognazza, monte (175, 176, 356)

Tognola, località (945)

Tonadico (4, 142, 158, 159, 162, 169, 170, 180, 360, 884)

Transacqua (4, 142, 158, 170, 180, 356)

414

Traualta, località (446)

Trento (18, 144)

Val di Roda, località di Siror (650, 918)

Val di Roda, via di San Martino di Castrozza (888, 1058)

Val Male (163, 897)

Val Noana (956, 961)

Val Zigolera, località di Siror (952)

Valle della Vecchia, località (901)

Valmesta, località (222, 446, 881)

Valserena, località di Siror (902)

Valserena, via di Siror

415

(1058, 1059)

Vasselle, località di Siror (167)

416