Agenda Pastorale Guida Liturgica Duemila Arcidiocesi Di Bari-Bitonto 19/20
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AGENDA PASTORALE GUIDA LITURGICA DUEMILA ARCIDIOCESI DI BARI-BITONTO 19/20 www.arcidiocesibaribitonto.it AGENDA PASTORALE GUIDA LITURGICA DUEMILA 19/20 ARCIDIOCESI DI BARI-BITONTO www.arcidiocesibaribitonto.it In continuità col cammino pastorale della nostra Chie- sa diocesana vissuto negli anni scorsi, quest’anno, alla luce dell’Esortazione apostolica postsinodale di papa Francesco Christus vivit, vogliamo mettere al centro il << “cammino” dei giovani e con i giovani. Diciamo ”cammi- no” perché lo stile, nei due anni scorsi, è stato di fatto “sinodale” e “in uscita”». Con queste parole l’Arcivescovo, mons. Francesco Cacucci, ci esorta ad intraprendere un nuovo anno liturgico e a continuare l’i- tinerario pastorale che accompagna la nostra comunità ecclesiale. Sarà un anno intenso per la nostra Chiesa locale che accoglierà nella città di Bari, dal 19 al 23 del mese di febbraio 2020, i Presidenti e i Rappresentanti delle Conferenze episcopali, con i Capi delle Chie- se cattoliche orientali dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, per l’incontro di riflessione e di spiritualità ”Mediterraneo, frontiera di pace”. L’incontro culminerà con la partecipazione di papa Fran- cesco la domenica 23 febbraio. «È un altro momento rilevante della nostra storia, che sottolinea la vocazione tutta speciale della nostra arcidiocesi» e che ci domanda di essere sempre pronti e disponibili ad accogliere i doni dello Spirito Santo, le sue sorprese e la sua forza, per confermare «tutti noi, piccoli, giovani e adulti, nella vocazione che il Signore ci affida e dobbiamo sempre riscoprire». Per questo desideriamo camminare con «Lo sguardo su di lui». È lo sguardo dei discepoli su Cristo ma vogliamo che sia anche il suo sguardo su di noi e lo sguardo della comunità sui più giovani, uno sguardo capace di guardare, «fissando e amando» come sa fare lo sguardo del Maestro buono. «Nella consapevolezza che, - come ci dice ancora l’Arcivescovo - in questo cammino, non si può ragionare in maniera dualistica, come se la Chiesa e i giovani fossero due realtà separate, ma si deve partire dal noi della comunità». La celebrazione liturgica, in particolare quella eucaristica, è il luo- go dove l’intera comunità, fatta di adulti, giovani e ragazzi, può fare esperienza di questo “sguardo” che rivela e comunica tutta la forza del mistero pasquale che vede, ascolta, tocca e sana il dolore, il la- mento, colma la speranza, l’attesa dell’uomo, purifica il suo peccato, esalta e rende piena la sua gioia. Il rito, fatto di parole e silenzio, can- to e musica, spazio e tempo, luce e tenebra, profumi e colori, sapori e gesti, diventa capace di esprimere anche l’umano possibile porta- to alla sua originaria bellezza e, di più ancora, anticipare la bellezza escatologica divina del Regno del Padre. Per questa potenzialità, la forma rituale è capace di dare forma, nello specifico forma comunitaria e di comunità orante, di assemblea, ad una pluralità di individui. Davvero il rito liturgico, posto correttamen- te, conduce a condividere il mistero di Cristo e a tradurlo in atteggia- mento di vita, mediante un’efficace e prima di tutto gratuita, ma non per questo non impegnativa, identificazione a lui. Le immagini che impreziosiscono la Guida liturgica sono tratte dai mo- saici del Centro Aletti e accompagnano la traccia pastorale dell’Arci- vescovo per la Chiesa di Bari-Bitonto “Lo sguardo su di lui. Giovani e chiamata”. Come ogni anno, la Guida liturgica e Agen- da pastorale riporta, giorno per giorno, oltre alle indicazioni del Calendario Pro- prio della nostra Diocesi (che nelle feste e nelle memorie obbligatorie integrano to- talmente il Calendario universale) anche il ricordo dell’anniversario di Dedicazione delle Chiese parrocchiali, gli anniversari dell’Ordinazione sacerdotale dei presbiteri della nostra Diocesi, dei religiosi parroci, e dell’Ordinazione dei diaconi permanenti, gli appuntamenti e gli impegni formativi che animano la vita diocesana. Quest’ultimi sono indicati in uno spazio laterale che, per ogni giorno, riproduce graficamente lo stile proprio dell’agenda. Affido con gioia questa Guida liturgica e Agenda pastorale alle nostre comunità. Auspico che la cura e la “nobile semplicità” delle nostre celebrazioni, mai sciatte, né ampollose, insieme all’impegno comune e condiviso nel cammino ecclesiale, possano favorire nelle nostre comunità non sem- plicemente liturgie più belle e programmi pastorali più originali, ma l’esperienza del mistero pasquale di Cristo, passaggio dalla dispersione alla comunione, dalla morte di ogni individualismo alla vita nuova dei figli di Dio. Questa vita filiale, attinta al pozzo della liturgia e nutrita dallo Spirito Santo, Signore della Comunione, sostenga il nostro annun- cio missionario e risplenda nella testimo- nianza della nostra vita. sac. Mario Castellano Direttore degli Uffici Liturgico e Pastorale Francesco Cacucci Arcivescovo di Bari-Bitonto immagine di Marko Ivan Rupnik, che abbiamo scel- to per la copertina, presenta visivamente la poten- za dello sguardo, che «chiama». Il Maestro si gira, ' per attirare a sé. E – mentre con una mano verso L l’alto indica la tenda dell’Altissimo e con l’altra ver- so il basso la terra dell’incarnazione – con gli occhi interroga («che cosa cercate?») e invita («venite e vedrete»). L’occasione è particolare (cf. Gv 1, 35-40), ma diventa icona universale. Il discepolo fissa lo sguardo sul Signore. Anche Gesù fissa lo sguardo sul discepolo – potremmo dire prenden- do spunto da un’altra chiamata, con un finale purtroppo diver- so, quella del giovane ricco (Mc 10, 21: «Gesù fissò lo sguardo su di lui»). Da qui il titolo, che nella sua ampiezza consente anche di es- sere letto mettendo come soggetto sott’inteso la Chiesa. La comunità tutta con lo sguardo fisso sul giovane, e viceversa. Nella consapevolezza che, in questo cammino, non si può ra- gionare in maniera dualistica – come se la Chiesa e i giovani fossero due realtà separate – ma si deve partire dal noi della comunità. Nella consapevolezza che chi non è «visto» di fatto spesso non «esiste». Solo nel reciproco scambio di sguardi è possibile il mutuo riconoscimento. In continuità col cammino pastorale della nostra Chiesa dioce- sana vissuto negli anni scorsi1, quest’anno, alla luce dell’Esor- tazione apostolica postsinodale di papa Francesco Christus vivit [CV], vogliamo mettere al centro il «cammino» dei giovani e con i giovani. Diciamo «cammino» perché lo stile, nei due anni scorsi, è stato di fatto «sinodale» e «in uscita»: pensiamo a come la riflessione sul legame tra le generazioni sia culminata nelle esperienze, dislocate sul territorio, della Tenda dell’incontro e di Annunci di vita piena. Quelli della via, esperienze di missione che hanno coinvolto tutti, e non solo la pastorale giovanile. Nel Vangelo di Matteo, quel «tale» che chiede a Gesù cosa deve fare di buono per avere la vita eterna è «un giovane» (cf. Mt 19, 16-22) e Gesù, in qualche maniera, ci è modello, indicando- 1 Cf. F. CACUCCI, Di generazione in generazione. Giovani e famiglie, EDB, Bologna 2017; La Chiesa tra realtà e sogno, EDB, Bologna 2018. ci l’atteggiamento che dovremmo tenere nei confronti dei giovani. «Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse» (Mc 10,21). Nella domanda che il giovane pone a Gesù possiamo raccogliere tutte le domande che, in modo, più o meno esplicito, i giovani si pongono e ci pongono nei riguardi della vita e della fede. Nello sguardo di Gesù vediamo l’ascolto a cui siamo chiamati: un guardare/ascoltare ca- pace di trasmettere amore, attenzione e premura. Chi non si sente guardato, non si sente amato. Chi non si sente amato, non pone domande e non ascolta risposte. Non vogliamo che l’attenzione rivolta ai giovani e agli adolescenti si riduca a una delle solite riflessioni su di loro, cedendo alla tentazio- ne di parlare di loro e moltiplicando iniziative o conferenze sull’ar- gomento. Vogliamo cercare e trovare la pazienza e la premura di parlare con loro, per dare vita ad un dialogo fecondo, e magari imparare qualcosa dalla loro diversa prospettiva. Non si tratta di fare di più, ma di fare meglio. Convertirci ad un dialogo sgombro da ogni pregiudizio. Prima di parlare dobbiamo avere la pazienza di ascoltare. E la «presenza» è la prima modalità concreta di aiuto che possiamo dare, perché nello «stare» si vivono i bisogni più profondi dei giovani. Dobbiamo imparare a «perdere più tempo» con i giovani, perché dalla vocazione del «perditempo» possono sorgere tutte le vocazioni2. La Chiesa non è un’azienda che misura la sua efficienza e il suo successo dalla quantità della produzione. Come è stato detto nei gruppi di studio vicariali (Assemblea diocesana del 15 giugno 2019), «è necessario meno attivismo e più attenzione alla persona», per passare «da una pastorale del fare ad una che metta al centro i rapporti». Il nostro obiettivo non può essere innanzitutto quello di attirare più giovani nelle nostre comunità, ma quello di favorire e allargare la comunione intorno a Cristo, senza barriere tra giovani e adulti, tra donne e uomini, tra persone di cultura o sensibilità diverse. Solo alla luce di questo obiettivo, l’attenzione verso la realtà giovanile non rischierà di rimanere uno dei tanti temi affrontati e poi archiviati. Per intraprendere questo cammino, seguiremo, come è abitudine consolidata nella nostra diocesi di Bari-Bitonto, uno stile mistagogi- co. Quest’anno – secondo la scansione dei vari tempi dell’anno litur- gico – ci aiuteranno nella composizione del percorso alcune scene raccolte dai vangeli. 2 Cf. F. CACUCCI, Cerca e troverai, EDB, Bologna 2012, 21-23. LEGENDA Per rendere più agevole e immediata la lettura, si sono utilizzati i seguenti simboli Solennità e feste delle comunità parrocchiali della Diocesi Anniversario della consacrazione o benedizione delle chiese della Diocesi Santi e Beati della Puglia Anniversario della ordinazione sacerdotale Anniversario della ordinazione diaconale Appuntamenti diocesani La chiamata di Maria La realtà giovanile: desiderio e promessa TEMPO DI AVVENTO INDICAZIONI liturgiche Il Tempo di Avvento comincia dai primi Vespri della domenica che capita il 30 novembre o è la più vicina a questa data, e termina prima dei primi Vespri di Natale.