Comune Di Valganna

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Comune Di Valganna Copia COMUNE DI VALGANNA PROVINCIA DI VARESE _____________ DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 5 data 13/04/2016 OGGETTO: APPROVAZIONE PIANO FINANZIARIO PER L'APPLICAZIONE DELLA TASSA SUI RIFIUTI (TARI) PER L'ANNO 2016 L’anno duemilasedici, il giorno tredici del mese di aprile alle ore ventuno e minuti zero nella sede Comunale, previa notifica degli inviti personali, avvenuta nei modi e termini di Legge, si è riunito il Consiglio Comunale in sessione Ordinaria ed in seduta pubblica di Seconda convocazione. Risultano: Cognome e Nome Presente 1. JARDINI Bruna - Presidente Sì 2. Arch. BIGNOTTI Giacomo - Vice Sindaco Sì 3. BOTTACIN Mirco - Consigliere Sì 4. GHILARDI Giovanni - Consigliere Sì 5. DE GRANDI Elisabetta - Consigliere Sì 6. BASSI Alfredo - Consigliere Sì 7. PASINI Fabio - Consigliere Sì 8. PAVIA VIVIANA - Consigliere Sì 9. ADREANI Antonio - Consigliere Sì 10. CABRELE Angelo - Consigliere Sì 11. PIZZI Francesca - Consigliere No Totale Presenti: 10 Totale Assenti: 1 Assiste il Segretario Comunale PEZZONI dott. Andrea Camillo . Il Sig. JARDINI Bruna - Sindaco – assunta la presidenza e constatata la legalità dell’adunanza dichiara aperta la seduta e pone in discussione la seguente pratica segnata all’ordine del giorno: IL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: APPROVAZIONE PIANO FINANZIARIO PER L'APPLICAZIONE DELLA TASSA SUI RIFIUTI (TARI) PER L'ANNO 2016 PREMESSO CHE: - L’art. 1, comma 639, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, ha istituito, a decorrere dall’anno d’imposta 2014, la I.U.C. (Imposta Unica Comunale) , la quale si compone: 1. IMU (Imposta Municipale Propria), dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principale; 2. TASI (Tributo per i Servizi Indivisibili) componente riferita ai servizi; 3. TARI (Tassa Rifiuti), che andrà a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti; DATO ATTO che il comma 704 art. 1 della Legge n. 147 del 27.12.2013 (legge di stabilità 2014) ha stabilito l’abrogazione dell’articolo 14 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 (TARES); TENUTO CONTO della seguente suddivisione per “argomenti” dei commi dell’art. 1 della Legge n. 147 del 27.12.2013 (legge di stabilità 2014): commi da 639 a 640 Istituzione IUC (Imposta Unica Comunale) commi da 641 a 668 TARI (componente tributo servizio rifiuti) commi da 669 a 681 TASI (componente tributo servizi indivisibili) commi da 682 a 705 (Disciplina Generale componenti TARI e TASI) VISTI, in particolare, i seguenti commi dell’art. 1 della Legge n. 147 del 27.12.2013 (legge di stabilità 2014) e tutte le successive modifiche ed integrazioni: “682. Con regolamento da adottare ai sensi dell’articolo 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, il comune determina la disciplina per l’applicazione della IUC, concernente tra l’altro: a) per quanto riguarda la TARI: 1) i criteri di determinazione delle tariffe; 2) la classificazione delle categorie di attività con omogenea potenzialità di produzione di rifiuti; 3) la disciplina delle riduzioni tariffarie; 4) la disciplina delle eventuali riduzioni ed esenzioni, che tengano conto altresì della capacità contributiva della famiglia, anche attraverso l’applicazione dell’ISEE; 5) l’individuazione di categorie di attività produttive di rifiuti speciali alle quali applicare, nell’obiettiva difficoltà di delimitare le superfici ove tali rifiuti si formano, percentuali di riduzione rispetto all’intera superficie su cui l’attività viene svolta; 683. Il consiglio comunale deve approvare, entro il termine fissato da norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione, le tariffe della TARI in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dal consiglio comunale o da altra autorità competente a norma delle leggi vigenti in materia, e le aliquote della TASI, in conformità con i servizi e i costi individuati ai sensi della lettera b), numero 2), del comma 682 e possono essere differenziate in ragione del settore di attività nonché della tipologia e della destinazione degli immobili. 688. ...omissis..... Il versamento della TARI e della tariffa di natura corrispettiva di cui ai commi 667 e 668 è effettuato secondo le disposizioni di cui all'articolo 17 del decreto legislativo n. 241 del 1997, ovvero tramite bollettino di conto corrente postale o tramite le altre modalità di pagamento offerte dai servizi elettronici di incasso e di pagamento interbancari e postali. Con decreto del Direttore generale del Dipartimento delle finanze del Ministero dell'economia e delle finanze sono stabilite le modalità per la rendicontazione e trasmissione dei dati di riscossione, distintamente per ogni contribuente, da parte dei soggetti che provvedono alla riscossione, ai comuni e al sistema informativo del Ministero dell'economia e delle finanze. Il comune stabilisce le scadenze di pagamento della TARI, prevedendo di norma almeno due rate a scadenza semestrale e in modo anche differenziato con riferimento alla TASI.. Omissis. 690. La IUC è applicata e riscossa dal comune, fatta eccezione per la tariffa corrispettiva di cui al comma 667 che è applicata e riscossa dal soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani. 691 I comuni possono, in deroga all'articolo 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, affidare, fino alla scadenza del relativo contratto, la gestione dell'accertamento e della riscossione della TARI e della TARES, anche nel caso di adozione della tariffa di cui ai commi 667 e 668, ai soggetti ai quali, alla data del 31 dicembre 2013, risulta affidato il servizio di gestione dei rifiuti o di accertamento e riscossione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi di cui all'articolo 14 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214. 692. Il comune designa il funzionario responsabile a cui sono attribuiti tutti i poteri per l’esercizio di ogni attività organizzativa e gestionale, compreso quello di sottoscrivere i provvedimenti afferenti a tali attività, nonché la rappresentanza in giudizio per le controversie relative al tributo stesso.” CONSIDERATO che, ai sensi del comma 651 della Legge n. 147/2013 e ss.mm.ii. “il comune nella commisurazione della tariffa tiene conto dei criteri determinati con il regolamento di cui al D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158; CONSIDERATO altresì che ai sensi del comma 652 della citata Legge n. 147/2013 da ultimo modificato dalla legge 208/2015 “ Il comune, in alternativa ai criteri di cui al comma 651 e nel rispetto del principio «chi inquina paga», sancito dall'articolo 14 della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti, può commisurare la tariffa alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte nonché al costo del servizio sui rifiuti. Le tariffe per ogni categoria o sottocategoria omogenea sono determinate dal comune moltiplicando il costo del servizio per unità di superficie imponibile accertata, previsto per l'anno successivo, per uno o più coefficienti di produttività quantitativa e qualitativa di rifiuti. Nelle more della revisione del regolamento di cui al d.P.R. 27 aprile 1999, n. 158, al fine di semplificare l'individuazione dei coefficienti relativi alla graduazione delle tariffe il comune può prevedere, per gli anni 2014, 2015, 2016 e 2017, l'adozione dei coefficienti di cui alle tabelle 2, 3a, 3b, 4a e 4b dell'allegato 1 al citato regolamento di cui al d.P.R. n. 158 del 1999, inferiori ai minimi o superiori ai massimi ivi indicati del 50 per cento e può altresì non considerare i coefficienti di cui alle tabelle 1a e 1b del medesimo allegato 1” VISTI gli artt. 1 e 2 del D.L. 6 marzo 2014, n. 16, convertito in Legge 2 maggio 2014, n. 68, con i quali sono state apportate modifiche alla norma istitutiva della TARI; VISTO l’art. 9-bis, del D.L. 28 marzo 2014, n. 47, convertito in Legge 23 maggio 2014, n. 80; DATO ATTO che ai sensi dell’art 1 comma 26 della legge 208/2015 la sospensione dell’efficacia dell’aumento delle aliquote dei tributi locali non si applica alla tassa sui rifiuti (TARI) di cui all'articolo 1, comma 639, della legge 27 dicembre 2013, n. 147; CONSIDERATO che le tariffe devono essere approvate dal Consiglio comunale in conformità al Piano Finanziario del servizio di gestione dei rifiuti in modo da garantire la copertura totale dei costi del sevizio stesso, divisi in costi fissi, da coprire con la parte fissa della tariffa, e costi variabili, da recuperare attraverso la parte variabile della medesima tariffa; VISTO l’art. 52 del d.lgs. 446/1997, richiamato con riferimento alla IUC dal comma 702 dell'articolo 1 della Legge n. 147/2013, secondo cui le province ed i comuni possono disciplinare con regolamento le proprie entrate, anche tributarie, salvo per quanto attiene alla individuazione e definizione delle fattispecie imponibili, dei soggetti passivi e della aliquota massima dei singoli tributi, nel rispetto delle esigenze di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti; VISTO l’art. 27, c. 8, della Legge n. 448/2001, secondo cui: V il termine per approvare i regolamenti relativi alle entrate degli enti locali è stabilito entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione; V i regolamenti sulle entrate, anche se approvati successivamente all'inizio dell'esercizio purché entro il termine di cui sopra, hanno effetto dal 1° gennaio dell'anno di riferimento; RICHIAMATO pertanto il “Regolamento per la disciplina dell’Imposta Unica Comunale (IUC)”, approvato con propria deliberazione n. 18 del 01.10.2014; RICHIAMATO • l'art. 151, comma 1 del T.U. D.Lgs. 18.08.2000, n. 267 prevede che gli Enti Locali, entro il 31 dicembre di ogni anno, deliberino il Bilancio di Previsione per l'anno successivo...
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