Rapporto D'area Ogliastra
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PROVINCIA DELL’OGLIASTRA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PRESIDENZA DELLA PROVINCIA ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO Centro Regionale di Programmazione LABORATORIO DI PROGETTAZIONE INTEGRATA DELLA PROVINCIA OGLIASTRA RAPPORTO D’AREA Documento di supporto alla discussione del Tavolo di Partenariato Provinciale Ottobre 2005 Gruppo di lavoro Stefania Aru (Coordinatore Tecnico - RAS) Mauro Foddis (Coordinatore Istituzionale – Amministrazione Provinciale dell’Ogliastra) Franco Ventroni (Coordinatore Regionale – CRP) Davide Cao (Agente di Sviluppo - RAS) Antonio Cavia (Agente di Sviluppo – ERSAT) Mauro Frau (Agente di Sviluppo – RAS) Marisa Guiso (Agente di Sviluppo – RAS) Patrizio Manca (Agente di Sviluppo – RAS) Luisella Rosa (Agente di Sviluppo – Gal Ogliastra) Maria Giuseppina Antonella Seoni (Agente di Sviluppo – Amministrazione Provinciale dell’Ogliastra) Silvana Sodde (Agente di Sviluppo – Amministrazione Provinciale dell’Ogliastra) Franco Tore (Agente di Sviluppo – ERSAT) 2/197 Indice 1. PREMESSA 8 2. MAPPATURA DELLE RISORSE 9 2.1. Beni ambientali 9 2.1.1. Introduzione 9 2.1.2. Gli Usi Civici 9 2.1.3. Aree Naturali Protette 12 Il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu 12 Protezione delle bellezze naturali - Legge n. 1497 del 29 giugno 1939 14 Siti di Interesse Comunitario - Direttiva 92/43/CEE “Habitat” – Progetto Bioitaly 15 Legge Regionale 31/89 16 Oasi Permanenti di Protezione Faunistica - LL. RR n° 32/78 e 23/98 19 Gli incendi 20 I Cantieri Forestali 24 2.2. Beni artistici e culturali 25 2.2.1. I beni archeologici 25 2.2.2. I Beni Culturali 41 2.3. I Beni Ambientali e Culturali - Punti di Forza e di Debolezza 45 2.3.1. Punti di forza 45 2.3.2. Punti di debolezza 46 3. DEMOGRAFIA E CAPITALE UMANO 47 3.1. La demografia 47 3.2. L’istruzione 56 3.3. Il Mercato del Lavoro 57 4. INFRASTRUTTURE 58 3/197 5. ECONOMIA LOCALE 60 5.1. Il settore turistico 68 6. DESTINAZIONE DELLE RISORSE 73 6.1. La strategia in atto - I Piani e la strategia di sviluppo dell’Ogliastra 73 6.1.1. Il Piano di sviluppo socio-economico della XI Comunità Montana dell’Ogliastra 73 6.1.2. La strategia 74 6.1.3. Gli obiettivi 75 6.2. Il Piano di sviluppo locale del Gruppo di Azione Locale (GAL) dell’Ogliastra 77 6.2.1. La strategia 77 6.2.2. Gli obiettivi 78 6.2.3. Gli obiettivi 79 6.3. Il futuro dell’Ogliastra: intenti strategici della neo Provincia dell’Ogliastra 80 6.3.1. La strategia e gli obiettivi 81 6.4. Gli Investimenti effettuati 83 6.4.1. Analisi della progettualità in Ogliastra 83 7. ANALISI DELLA PROGETTUALITÀ PUBBLICA. 92 7.1. 3.1 Gli investimenti effettuati sul P.O.R. Sardegna 92 7.2. Gli investimenti effettuati sui Programmi integrati d’Area 101 7.3. Gli investimenti effettuati sul Piano di Sviluppo Locale. 104 7.4. Gli Investimenti privati 110 8. LE VISIONI DEL TERRITORIO 124 4/197 8.1. I criteri per la selezione degli attori 124 8.2. Economia e occupazione 125 8.3. Competitività e accesso ai mercati 127 8.4. Innovazione e progresso tecnologico 128 8.5. Governance, il governo del territorio 130 8.6. Partecipazione e mobilitazione 133 8.7. Attrattività e immagine del territorio 134 8.8. Paesaggio e ambiente 135 8.9. Percezione dell’identità 136 8.10. Punti di forza e di debolezza del territorio secondo gli attori locali 138 9. LE IDEE EMERGENTI DALL’ASCOLTO DEL TERRITORIO 141 9.1. Il sistema delle PMI e la valorizzazione delle produzioni artigiane 142 9.1.1. Possibili Interventi 145 9.2. Il turismo culturale 148 9.2.1. Possibili Interventi 151 9.3. Il Sistema turistico ambientale 153 9.3.1. Possibili Interventi 156 9.4. Sistema integrato di commercializzazione e valorizzazione delle produzioni tipiche di qualità 158 9.4.1. Possibili Interventi 161 10. METODOLOGIA DI STRUTTUAZIONE DEI PROGETTI INTEGRATI 165 11. I POSSIBILI PROGETTI INTEGRATI 166 5/197 11.1. Strutturazione di un sistema efficiente di commercializzazione. 166 11.1.1. Obiettivo generale del PI 166 11.1.2. Obiettivi specifici 167 11.1.3. Risultati attesi 169 11.2. Le produzioni agricole: strutturazione della filiera produttiva 170 11.2.1. Obiettivo generale del PI 170 11.2.2. Obiettivi specifici 171 11.2.3. Risultati attesi 172 11.3. Le produzioni zootecniche: strutturazione della filiera produttiva 173 11.3.1. Obiettivo generale del PI 173 11.3.2. Obiettivi specifici 174 11.3.3. Risultati attesi 176 11.4. Le produzioni ittiche: potenziamento della filiera produttiva 177 11.4.1. Obiettivo generale del PI 177 11.4.2. Obiettivi specifici 177 11.4.3. Risultati attesi 179 11.5. Sistema delle Piccole Medie Imprese (PMI): strutturare le PMI del settore artigianale e industriale 181 11.5.1. Obiettivo generale 181 11.5.2. Obiettivi specifici 182 11.5.3. Risultati attesi 183 11.6. Le imprese innovative: potenziamento dei servizi e della ricerca scientifica per l’incremento della competitività 185 11.6.1. Obiettivo generale del PI 185 11.6.2. Obiettivi specifici 185 11.6.3. Risultati attesi 187 6/197 11.7. Il turismo culturale, opportunità di crescita per le comunità e per i visitatori. 188 11.7.1. Obiettivo generale del PI 188 11.7.2. Obiettivi specifici 189 11.7.3. Risultati attesi 190 11.8. Valorizzazione del patrimonio ambientale: percorsi naturalistici 191 11.8.1. Obiettivo generale del PI 191 11.8.2. Obiettivi specifici 192 11.8.3. Risultati attesi 193 11.9. Il trenino verde: strumento di conoscenza e promozione del patrimonio ambientale e culturale ogliastrino. 195 11.9.1. Obiettivo generale del PI 195 7/197 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO Centro Regionale di Programmazione 1. PREMESSA Il presente documento costituisce la sintesi di uno studio effettuato, nel corso di circa quattro mesi di attività, dal Laboratorio Territoriale di Progettazione Integrata della Provincia dell’Ogliastra. Questo lavoro è stato realizzato in fasi successive, le cui tappe fondamentali possono essere riassunte nel modo seguente: - Reperimento e analisi dei dati di natura socio economica. - Ascolto del territorio attraverso la realizzazione di un numero consistente di interviste agli attori dello sviluppo, successivamente tradotte in quadri sinottici riassuntivi. - Analisi della progettualità di matrice pubblica e privata. - Definizione delle linee strategiche di sviluppo dell’area, presentate in occasione del forum del 27 luglio 2005 e del focus di approfondimento tematico del 16 settembre 2005. - Raccolta delle idee progettuali espresse dal territorio. Ciascuna fase viene descritta in maniera analitica, evidenziando i risultati conseguiti per ogni singolo step di lavoro, la metodologia utilizzata, i fabbisogni e gli ostacoli allo sviluppo, condivisi dal territorio. Ogni singola parte del documento rappresenta, dunque, non solo una sintesi dell’analisi effettuata ma, soprattutto, incarna le “idee di sviluppo” emerse. La metodologia della progettazione dal basso (bottom-up) costituisce, infatti, la base teorica e filosofica del rapporto d’area e dell’attività di animazione che i componenti del laboratorio hanno svolto e continuano a svolgere. Nella prima parte del lavoro si descrivono le caratteristiche fondamentali dell’area da un punto di vista ambientale, culturale ed economico. Nella seconda parte, l’analisi verte in maniera specifica sulla strategia in atto e sugli investimenti realizzati. Nella terza parte vengono esposte in maniera dettagliata le differenti “prospettive di sviluppo del territorio”, così come sono emerse dalle interviste effettuate dal gruppo di lavoro, e la loro traduzione in quattro linee strategiche di intervento, le quali sono state presentate nel corso del forum del 27 luglio 2005. Nell’ultima parte vengono sintetizzate e clusterizzate all’interno delle quattro linee di sviluppo (tematismi) le idee progettuali raccolte sia tramite l’attività di animazione che direttamente, dai componenti del laboratorio. Il rapporto d’area e la clusterizzazione degli interventi di sviluppo del territorio rappresentano la base per la discussione del tavolo di partenariato provinciale, dalle risultanze del quale il laboratorio territoriale potrà proseguire con le attività di animazione che, nel linguaggio della progettazione integrata, sono definite “fase due”. Dato il carattere fortemente operativo che si vuole dare a questo documento, è necessario sottolineare la sua dinamicità. Pur costituendo un rapporto di attività, in particolare per ciò che riguarda le prime quattro parti, questo lavoro è suscettibile di miglioramenti, integrazioni e aggiunte, al fine di fornire un quadro sempre più completo e articolato del territorio e delle iniziative da porre in essere per il suo sviluppo. 2. MAPPATURA DELLE RISORSE 2.1. Beni ambientali 2.1.1. Introduzione Sono ben note le straordinarie valenze ambientali esistenti nel territorio provinciale dell’Ogliastra nonché la presenza di numerosi vincoli e di aree oggetto di tutela derivanti da diversi strumenti legislativi. È dunque di fondamentale importanza evidenziare in maniera puntuale le caratteristiche di tutte le porzioni di territorio provinciale sottoposte a vincolo o specifica normativa ambientale. 2.1.2. Gli Usi Civici Nella provincia dell’Ogliastra gli usi civici e le proprietà collettive costituiscono quasi il 60% della superfice territoriale dell’intera area, ma specialmente nei paesi di montagna tali superfici rappresentano uno dei fattori economici di importanza prioritaria. Considerata la rilevante estensione della porzione di territorio ogliastrino soggetto ad uso civico si può immaginare quanto sia importante la soluzione dei problemi legati al loro utilizzo. 9/197 In presenza di un’attenta programmazione pubblica (regionale e locale) che ne consenta un’efficiente gestione, la proprietà collettiva, infatti, rappresenta una vera e propria opportunità di sviluppo del territorio. Accanto ad un uso cosiddetto tradizionale, legato all’agricoltura, alla silvicoltura e alla pastorizia, si può ipotizzare un suo ruolo significativo anche nello sviluppo rurale e nel turismo ambientale.