ZBD # 8 L'anomalia Di Gillo Pontecorvo

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ZBD # 8 L'anomalia Di Gillo Pontecorvo DIRECTOR / EDITOR Juan Pérez Andrés. Lic. Filología Anglogermánica e Italiana. Valencia, España Publicación semestral JEFE DE REDACCIÓN / EXECUTIVE EDITOR Paolino Nappi. Doctor en Filología. Nápoles, Italia Edita SECRETARIA DE REDACCIÓN / MANAGING EDITOR Asociación Cultural Zibaldone CONSEJO DE REDACCIÓN / EDITORIAL BOARD C/ Santa Bárbara, 5 María Antonia Blat Mir. Lic. Filología Hispánica e Italiana. Valencia, España 46111, Rocafort – Valencia Pere Calonge Domènech. Licenciado en Filología Catalana. Valencia, España Sara Garrote Gutiérrez. Licenciad en Filología Hispánica e Italiana. Valencia, España Berta González Saavedra. Doctora en Filologia Clasica y Linguistica Indoeuropea Giorgia Marangon Bacciolo. Dept. Ciencias del Lenguaje. Univ. Córdoba, España ISSN: 2255 - 3576 Ivana Margarese. Doctora en Estudios Culturales. Palermo, Italia Juan Francisco Reyes Montero. Licenciado en filología clásica. Univ. Cádiz, España www.zibaldone.es Adele Ricciotti. Doctora en Filosofía. Bolonia, Italia https://ojs.uv.es/index.php- Juan José Tejero Ramírez. Licenciado en Filología Clásica. Sevilla, España /zibaldone/index Matteo Tomasoni. Lic. en Historia de Europa Contemporánea. Bologna, Italia Mª Natalia Trujillo Rodríguez. Lic Filología Hispánica, Clásica y Francesa. Univ. La Laguna, España. Massimiliano Vellini. Licenciado en Ciencias Políticas. Univ. Pavia, Italia Belén Veiga. Licenciada en Filología Italiana. Univ. Valencia, España CONSEJO ASESOR / ADVISORY BOARD María Carreras i Goicoechea, Dept. Traducción e Interpretación, Univ. Bolonia, Italia Michele Cometa, Università degli Studi di Palermo, Italia Los textos publicados en esta revista están - Adriana Crolla, Universidad Nacional del Litoral, Santa Fe, Argentina si no se indica lo contrario- bajo una Juan Carlos De Miguel, Dept. Filología Francesa e Italiana, Univ. Valencia, España licencia Atribución-NoComercial- SinObraDerivada 3.0 de Creative Paolo Fasoli, Dept. Lenguas Romances, Hunter College, Nueva York, EEUU Commons. Puede copiarlos, distribuirlos y Massimo La Torre, Universidad de Catanzaro, Italia comunicarlos públicamente siempre que Claudia Pelossi, Universidad del Salvador, Argentina cite a su autor y el nombre de esta publicación, ZIBALDONE. ESTUDIOS Paolo Puppa, Università degli Studi di Venezia, Italia ITALIANOS. No los utilice con fines Gaetano Rametta, Università di Padova, Italia comerciales y no haga con ellos obra Marina Sanfilippo, Dept. Filologías Extranjeras, UNED, Madrid, España derivada. La licencia completa se puede consultar en Giorgio Taffon, Università di Roma Tre, Italia <http://creativecommons.org/li-censes/by- Salvo Vaccaro, Università di Palermo, Italia nc-nd/3.0/deed.es>. ILUSTRADOR Juan Díaz Almagro ZIBALDONE. ESTUDIOS ITALIANOS vol. IV, issue 2, julio 2016 4 L'anomalia di Gillo Pontecorvo, Sergio DI LINO (curatore) DOSSIER: STORIE E GEOGRAFIE DI GILLO PONTECORVO 15 Alessio PALMA Storia di una ragazza. Giovanna 23 Paolino NAPPI Uomini e isole. La grande strada azzurra 32 Sergio DI LINO Le pieghe della storia. Kapò, La battaglia di Algeri, Ogro 56 Pietro LIBERATI I meccanismi del potere. Queimada 67 Roberto DONATI La Mostra di Venezia prima, durante e dopo Pontecorvo 82 Sergio Di Lino Il codice Pontecorvo PICCOLO ZIBALDONE 90 Franco ZANGRILLI Tommaso Pincio y el mundo de papel 106 Franco ZANGRILLI Entrevista al narrador Tommaso Pincio 111 Adele RICCIOTTI Un confronto tra Elena Ferrante e Anna Maria Ortese: la città di Napoli, la fuga, l’identità TRADUCCIONES Antonio FOGAZZARO: 123 Una idea de Ermes Torranza 136 Fedele ZBD # 8 L’anomalia di Gillo Pontecorvo Sergio Di Lino Roma, Italia [email protected] Artículo recibido el 30/06/2015, aceptado el 15/10/2015 y publicado el 15/07/2016 Reconocimiento-No comercial-Sin obras derivadas 3.0 License 5] RIASSUNTO: Gillo Pontecorvo regista per il quale ogni progetto equivale a ricominciare da zero. Il suo atipico percorso di formazione rispetto alla maggior parte dei cineasti formatisi con il Neorealismo e affermatisi all’indomani del Dopoguerra. La scarsa attenzione critica e saggistica ricevuta in Italia. La trasversalità dell’opera di Pontecorvo, capace di esplorare orizzonti storici, geografici e antropologici estremamente lontani fra loro, e di dare vita a un autentico “cinema delle nazioni”. Cenni biografici, con un’attenzione particolare ai principali progetti non portati a termine tra un film e l’altro. Parole chiave: Resistenza, Neorealismo, critica, biografia, documentario. 3576 ∫ - N: 2255 N: SS I - 14) ABSTRACT: Gillo Pontecorvo, a director for which every project is like a new blank sheet - 2016) 2016) start. His unusual professional background, compared with the most part of directors (pp. 4 (pp. 4 educated in Neorealism and established in the postwar period. The slender critical julio ( attention received in Italy. His cross-referred filmography, where he explores historical, geographical and anthropological landscapes that are widely distant, giving rise to an 2 authentic “cinema of nations”. Biographical notes, with a specific focus on those projects finally not achieved. Gillo Pontecorvo Gillo issue IV, vol. Keywords: Resistance, Neorealism, critics, biography, documentary. s, taliano I L’anomalia di L’anomalia - Sergio Di Lino Sergio Di Zibaldone. Zibaldone. Estudios 6] 1. DOSSIER PONTECORVO. A dieci anni dalla sua scomparsa e a trentasette dall’uscita del suo ultimo lavoro regolarmente distribuito nelle sale, la figura di Gillo Pontecorvo –e di conseguenza la sua filmografia– rimane una sorta di mistero, o quantomeno di anomalia, all’interno dello spettro della Storia del Cinema Italiano. Una sciarada apparentemente irrisolvibile, che fa pensare al cineasta pisano come a una di quelle figure di magnifici solisti della Settima Arte, per i quali ogni film rappresenta un progetto diverso, quasi una sorta di nuovo esordio, in grado di riazzerare, o quasi, ogni considerazione sui loro lavori precedenti. Abel Gance, Eric Von Stroheim, John Huston, Stanley Kubrick, Bernardo Bertolucci, e pochi altri: per quanto collocati in punti tra loro lontanissimi di un’ideale cartografia della Storia del Cinema, appartengono alla stessa famiglia, quella dei cineasti che riescono a fondere un irredento individualismo con una dimensione umanista altrettanto presente, sia a livello contenutistico che sul piano formale. Ciò ha una duplice valenza, se si considera il fatto che l’opera di Pontecorvo si colloca all’interno di una stagione, per il cinema italiano, in cui la libertà espressiva e la dimensione autoriale convivevano con un “protocollo di formazione” delle nuove leve di registi estremamente regolare. Viceversa, Pontecorvo ha da subito manifestato una vocazione che oggi definiremmo multitasking, ed estemporanea, del tutto consustanziale alla personalità e persino alla biografia del regista, passato dai campi da tennis –era considerato una delle promesse nazionali di tale sport– all’attività come partigiano e infine come giornalista, per poi dedicarsi con passione al documentario militante prima, e al cinema di narrazione dopo. Da un punto di vista puramente anagrafico, Gillo Pontecorvo appartiene alla generazione formatasi culturalmente e ideologicamente all’ombra della Resistenza e affacciatasi al “mestiere” del cinema all’indomani della deflagrazione del fenomeno neorealista attraverso sentieri professionali consolidati (l’assistentato in primis, ma anche la scrittura, intesa sia come produzione di sceneggiature sia come esercizio critico-ermeneutico). Sentieri che, salvo alcune sporadiche esperienze giovanili, il regista pisano ha sostanzialmente aggirato, 3576 scegliendo un percorso di formazione tanto peculiare quanto ondivago. Non a caso, forse, - con gli anni il regista ha operato un progressivo distanziamento, sia sul piano tematico che su quello formale, rispetto ai segni e alle tracce più evidenti di quella autentica stagione- 2255 N: spartiacque rappresentata dalla nascita e dalla rapida consunzione del fenomeno neorealista, SS I cercando un equilibrio il più possibile virtuoso fra spettacolo popolare e afflato ideologico. - 14) Teoricamente vicino, anche per una questione di età, alle posizioni formali di Francesco - 2016) 2016) Maselli, Carlo Lizzani, Giuseppe De Santis, Giuliano Montaldo (tutti amici e sodali coi quali (pp. 4 (pp. 4 Pontecorvo ha condiviso gli esordi e soprattutto la militanza politica, unico autentico vettore julio ( di continuità fra un regista e l’altro), Pontecorvo ha in seguito maturato, attraverso un pugno 2 di cortometraggi documentari (prima) e lungometraggi di finzione (dopo), uno stile peculiare, transeunte e contaminato, non immune sia dalle ingerenze apportate dal precipitato linguistico dei generi classici che dalla persistenza della lezione delle avanguardie storiche; dando di fatto luogo a un’ibridazione ossimorica tra posizioni formali Gillo Pontecorvo Gillo antitetiche, e azzerando, come diretta conseguenza di tale molteplicità, qualsiasi sospetto di issue IV, vol. maniera o comoda adesione a nostalgiche forme derivative. s, L’antica diarchia –vecchia almeno quanto il cinema stesso– fra una vocazione taliano I naturalistico-documentaria e un’altra plastico-fabulatoria che da sempre convivono in seno L’anomalia di L’anomalia alla Settima Arte, sembra sbriciolarsi al cospetto dell’opera di Gillo Pontecorvo presa nella - sua totalità. E se anche lo stesso regista ha fatto spesso professione di discendenza diretta dalla prima istanza, i suoi film sono le testimonianze più vive e incontrovertibili di una feconda oscillazione fra le due estremità,
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