I MITICI MACHINE HEAD SPECIAL GUEST DEI METALLICA

Sale alle stelle l’attesa per l’unica tappa italiana dello straordinario “Black Album” Tour dei METALLICA! Sin dalle prime battute il concerto in programma domenica 13 maggio allo Stadio Friuli di Udine si preannuncia come un vero evento che resterà a lungo nella storia dei live in Italia:sono già 25mila i biglietti staccati in meno di venti giorni dall’apertura delle vendite, di cui ben 13 mila sono stati acquistati da fan provenienti dall’estero, con un picco nelle vicine Slovenia, Croazia e Austria, ma una presenza omogenea in tutto il Vecchio Continente. A potenziare ulteriormente l’adrenalinica scarica di energia che verrà trasmessa ai numerosissimi fan, i METALLICA annunciano oggi un nuovo Special Guest che li precederà sul palco dello Stadio Friuli: si tratta degli statunitensi MACHINE HEAD , una tra le heavy metal band più seguite ed apprezzate dalla critica e dagli amanti del genere musicale, che ha venduto oltre 2 milioni di dischi nel corso della propria carriera e vanta più di mezzo milione di fan sul social network Facebook. I MACHINE HEAD, formatisi in California agli inizi degli anni Novanta, annoverati nell’Olimpo delle migliori band metal si sono distinti particolarmente per aver spaziato in vari ambiti della musica metal: dal thrash dei primi anni, arrivando al nu metal per poi ritornare alle origini attraverso degli importanti richiami di groove metal. Nell’estate del 1994 venne pubblicato il loro primo album “Burn My Eyes”, che decretò il successo quasi istantaneo del gruppo tanto da essere inserito nei più significativi lavori thrash metal di tutti i tempi, assieme a dischi del calibro di “Reign in Blood” degli Slayer e ovviamente “Master of Puppets” dei Metallica. La svolta stilistica della band avvenne nel 1999 con il disco “The Burning Red” che presentò per la prima volta elementi propri del nu metal come l’assenza di assoli chitarristici e dei ritmi sincopati mixati a parti rappate nei testi. Anche questo disco fu un successo e li portò nella Top 100 della classifica americana di Billboard. Dopo alcuni anni di alti e bassi che li avevano portati all’allontanamento dall’etichetta discografica RoadRunner Records, i MACHINE HEAD

MACHINE HEAD band Americana special guest dei METALLICA ri-firmano il contratto e pubblicano il primo album dal vivo “Hellalive” e un nuovo disco in studio “Through the Ashes of Empires” che prevedendo un parziale ritorno al sound groove degli inizi li riporta ai vertici di tutte le classifiche di gradimento, soprattutto per le performance live che li vedono vincere il titolo di miglior band ai prestigiosi Rock Am Ring e Download Festival, due tra le rassegne musicali più importanti del mondo. Nel 2007 con “The Blackening”, la band capitanata dal cantante chitarrista Robb Flynn e dal bassista Adam Duce ritorna definitivamente alle sonorità del primo lavoro ricevendo recensioni molto positive e arrivando ad essere considerato il migliore album metal dell’anno, infatti si aggiudicano ben due premi (Best Album e Golden God) ai Metal Hammer Golden Gods Awards. Un’ulteriore consacrazione per i MACHINE HEAD arriva a settembre dello scorso anno con l’ultima fatica discografica intitolata “Unto the Locust”, continuazione del precedente lavoro e volata alla posizione 22 nella classifica di Billboard, miglior risultato mai ottenuto dal gruppo statunitense. I MACHINE HEAD si vanno ad aggiungere ai già annunciati GOJIRA Gojira altro asso nella manica per il concerto dei Metallica del 13 maggio rendendo ancora più unico l’appuntamento in programma domenica 13 maggio, organizzato da Live Nation in collaborazione con Azalea Promotion e con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e dell’Agenzia TurismoFVG. Il concerto rientra nella sensazionale ed esclusiva serie di performance per celebrare il 20esimo anniversario del leggendario “Black Album”, disco che ha venduto 28 milioni di copie e ha proiettato i METALLICA al successo planetario. Oltre ai grandi successi della band, James Hetfield, Lars Ulrich, Kirk Hammett e Robert Trujillo eseguiranno integralmente per la prima volta nella storia il leggendario “Black Album”, suonando brani del calibro di “Enter Sandman”, “The Unforgiven”, “Nothing Else Matters” e altri difficilmente suonati dal vivo quali “Don’t tread on me” e “The Struggle Within”. I biglietti per l’atteso appuntamento, che sta calamitando l’attenzione di migliaia di fan da tutta Europa attratti anche da “Music & Live”, la campagna promozionale realizzata dall’Agenzia TurismoFVG (per informazioni www.musicandlive.it), sono ancora disponibili nei punti vendita autorizzati Azalea Promotion, online su Ticketone e nei circuiti stranieri www.eventim.si e www.oeticket.com

PER INFORMAZIONI SUL CONCERTO DEL 13 MAGGIO 2012 A UDINE: Azalea Promotion tel. +39 0431 510393 – www.azalea.it – [email protected] Live Nation tel. +39 055 5520575 – www.livenation.it – [email protected] Ufficio Stampa Azalea Promotion: Luigi Vignando tel. +39 348 9007439 – [email protected] Promozione/Ufficio Stampa Live Nation: Rosario Leo tel. +39 055 5520575 – [email protected]

(E.L.)

PANATTA, CHECHI, GRAZIANI E LUCCHETTA A UDINE UN CAMPIONE PER AMICO”

Adriano Panatta, Jury Chechi, Ciccio Graziani e Andrea Lucchetta. Sono i quattro “mostri sacri” dello sport azzurro che il prossimo 23 maggio porteranno a Udine una tappa di “Banca Generali-Un campione per amico”, l’evento nazionale dedicato alla promozione dello sport e della sana alimentazione tra le giovani generazioni.Sostenuta e patrocinata dal ministero dell’Istruzione, dal ministero dello Sport e Politiche giovanili e dal Coni, questa manifestazione offrirà, agli alunni delle scuole elementari e medie cittadine, una giornata di sport e divertimento a diretto contatto con quattro leggende dello sport italiano. Oltre un migliaio di bambini e ragazzi invaderanno piazza Primo Maggio per rubare i segreti al “signore del anelli” Jury Chechi, giocare a tennis con Adriano Panatta, dribblare Ciccio Graziani e sfidare il “muro” di Andrea Lucchetta. Giardin Grande sarà allestito come un vero e proprio villaggio sportivo con un campo dedicato a ciascuna disciplina sportiva e un ricco programma di attività e di animazione. Proprio per definire i primi dettagli organizzativi con l’amministrazione comunale, oggi 13 febbraio a palazzo D’Aronco il sindaco di Udine Furio Honsell ha incontrato, insieme con l’assessore allo Sport Kristian Franzil, Adriano Panatta, indimenticabile campione del tennis azzurro che proprio con lui vinse, nel 1976, l’unica coppa Davis maschile mai conquistata dall’Italia. “Siamo molto felici che Udine possa ospitare questa importante iniziativa – sottolinea il primo cittadino – anche perché si affianca alle tante attività di promozione dello sport e di stili di vita sani portate avanti nelle scuole dal Comune”. L’evento, giunto alla sua quattordicesima edizione e sostenuto da Banca Generali, tocca ogni anno dieci città italiane e non ha mai fatto tappa a Udine. Oltre al capoluogo friulano nel circuito 2012 della manifestazione dovrebbero rientrare Ancona, Catania, Firenze, Pavia, Pescara, Roma, Salerno, Savona e Vicenza

Visita guidata alla mostra “Anne Frank,una storia attuale”

Chiara Fragiacomo, dell’Istituto friulano per la storia del movimento di Liberazione, guiderà il pubblico tra le immagini della mostra allestita per la Giornata della Memoria 2012

C’è tempo fino a domenica 19 febbraio per visitare la mostra “Anne Frank, una storia attuale”, allestita in occasione della Giornata della Memoria 2012 presso le Gallerie del progetto di palazzo Morpurgo a Udine.

Mercoledì 15 febbraio alle 16.30 la professoressa Chiara Fragiacomo, dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, accompagnerà il pubblico in una visita guidata aperta a tutti.

L’esposizione, lo ricordiamo, è organizzata dai Civici Musei del Comune di Udine e dall’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, realizzata dalla “Anne Frank House” di Amsterdam e distribuita in esclusiva per l’Italia da “Pro Forma Memoria”. Il tema della mostra è la storia della Shoah, raccontata attraverso un’angolazione essenzialmente biografica. Fotografie, molte delle quali inedite, immagini, citazioni delle pagine del diario di Anne raccontano delle condizioni di una famiglia ebrea nel periodo nazista. Allo stesso tempo, attraverso significative immagini fotografiche e riproduzioni documentarie, l’esposizione offre una dettagliata e accessibile informazione sul contesto storico. Il richiamo alla tutela dei diritti umani, efficacemente inserito negli ultimi pannelli invita il visitatore, partendo dalla conoscenza del passato, a prendere parte attiva ai problemi del presente.

La mostra è visitabile, fino al 19 febbraio, dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18). Per informazioni: PuntoInforma 0432 414717.

Ennio Marchetto ritorna nel circuito ERT

Il comico e cabarettista Ennio Marchetto ritorna nel circuito ERT – dopo i successi delle scorse stagioni – con “A qualcuno piace carta”. L’artista veneziano, noto e apprezzato in tutto il mondo per i suoi esilaranti trasformismi, sarà ospite di SanVitoTeatro giovedì 16 febbraio, alle 20.45, all’Auditorium Centro Civico. Lo show di Ennio Marchetto si avvale della collaborazione di Sosthen Hennekam, stilista e scenografo, autore dei celebri abiti di carta che Marchetto utilizza in scena. All’inizio degli anni Ottanta Ennio Marchetto frequenta la scuola d’arte e crea fantasiosi costumi per il Carnevale usando materiali di recupero. Nel 1985 uno stage con Lindsay Kemp stimola in lui la passione per il teatro, il mimo e la danza. Nel 1986 si trasferisce per un anno a Parigi, dove lavora in vari cabaret. Nel 1988 vince il 4° concorso per nuovi comici “La Zanzara d’Oro”, ma è nel 1990, con la partecipazione al Fringe Festival di Edimburgo, che conquista i più severi critici inglesi e il suo show diventa subito un cult. Inizia, così, la carriera di star internazionale sui palcoscenici di tutto il mondo, da Parigi a San Francisco, passando per New York, San Francisco, Amsterdam, Dubai, Londra… Nel 2003 vince il “Laurence Olivier Award” per il miglior spettacolo comico dell’anno. Ma cosa accade in uno show di Ennio Marchetto? Ci sono dei costumi di carta che raffigurano grandi cantanti e grandi personaggi italiani e stranieri; dietro c’è lui, straordinario performer, a dar vita a questi costumi ripetendo movenze e tic delle grandi star. Ma “A qualcuno piace carta” non è solo questo. Come per i più grandi trasformisti, la forza dello spettacolo sta nella straordinaria velocità con cui Ennio Marchetto muove i costumi, li apre, aggiunge particolari disegnati e parrucche di carta: Whitney Houston, Tina Turner, Luciano Pavarotti, Mina, Patty Pravo, Liza Minelli, Marylin Monroe, Lucio Dalla, Vasco Rossi, Madonna… sono solo alcuni dei 200 costumi della galleria inventata dall’artista veneziano per uno spettacolo che è una vera Babilonia di musica, teatro e creatività. Per maggiori informazioni consultare il sito dell’ERT www.ertfvg.it oppure contattare il Punto IAT di San Vito al Tagliamento (0434/80251).

Per la settimana appena iniziata segnaliamo tra l’altro : oggi 13 e domani 14 Il racconto d’inverno di William Shakespeare Interpreti principali: Ferdinando Bruni, Cristina Crippa,Elena Russo Arman, Corinna Agustoni, Luca Toracca, Cristian Giammarini, Nicola Stravalaci, Federico Vanni, Enzo Curcurù, Alejandro Bruni Ocaña, Camilla Semino Favro, Umberto Petranca Regia: Ferdinando Bruni e De Capitani al Teatro Comunale di Monfalcone. Invece a Codroipo – Teatro “Benois-De Cecco” in programma Open Day martedì 14 con replica mercoledì 15 a Cordenons – Auditorium “Moro” di Walter Fontana Interpreti principali: Angela Finocchiaro e Michele Di Mauro Regia: Ruggero Cara: Dopo i trionfi cinematografici del 2010 e il successo teatrale di Miss Universo, Angela Finocchiaro collabora nuovamente con Walter Fontana in uno spettacolo ironico, tagliente e ricco di emozioni. Accanto al bravo Michele Di Mauro metterà in scena l’interrogativo che riguarda un po’ tutti noi: come guardiamo al futuro quando non sappiamo bene come comportarci col presente?

Angela Finocchiaro mattatrice in Open Day

Prosegue sempre per il circuito ERT_FVG la repplica di Caracreatura di Pino Roveredo Interpreti principali: Maria Grazia Plos Regia: Franco Però con appuntamenti a Tolmezzo – Teatro “Luigi Candoni” – (Tolmezzo) il 15 febbraio e Latisana – Teatro Comunale “Odeon” il successivo 16 febbraio giovedì. Venerdì 17 a Zoppola presso il teatro Comunale,Due uomini e un cullo di Giorgio Monte e Manuel Buttus Interpreti principali: Giorgio Monte e Manuel ButtusRegia: Giorgio Monte. Uno spettacolo divertente e ironico, scritto in friulano e italiano. Ed infine a Casarsa della Delizia – Teatro Pier Paolo Pasolini sempre venerdì il grande Paolo Poli sarà l’interpre de IL mare due tempi di Paolo Poli da Anna Maria Ortese racconti di Anna Maria Ortese composti nel lungo arco di tempo che va dagli anni Trenta ai Settanta, riflettono sorprendentemente la complessa personalità dell’autrice.

Paolo Poli mattatore de: Il Mare

Storie quasi senza storia che dipingono una realtà tragica come attraverso un sogno. Ad una rilettura odierna sembrano rievocare la teatrale tenerezza del Tasso o la cinematografica leggerezza dell’Ariosto. Gli avvenimenti narrati sono visti attraverso il ricordo struggente: l’infanzia infelice, ma luminosa, l’adolescenza insicura, ma traboccante, l’amore sfiorato, ma mai posseduto. Figure e figurine di una italietta arrancante nella storia dove le canzonette fanno la parte del leone. Accanto a Poli gli attori che da sempre lo accompagnano in un tipo di teatro personalissimo. Le scene del grande Luzzati enfatizzano la pittura novecentesca. I costumi fantasiosi di Calì sorprendono ancora una volta. Le musiche di Perrotin persuadono arditamente. Insomma una nuova produzione della premiata ditta Sorrisi e Veleni.

La redazione Incontro tra studenti francesi e italiani nel comune di Imperia

Un appuntamento che si rinnova. Anche quest’anno Studenti Italiani e Francesi viono un’esperienza in comune. Nella giornata di mercoledì 15 febbraio p.v., alle ore 11.30 il Sindaco Paolo Strescino e l’Assessore Antonello Ranise incontreranno, presso la Sala Consiliare a Palazzo Civico, un gruppo composto da 42 alunni frequentanti il Liceo Amoretti, e da 34 alunni francesi del Lycée Jacques Prévert di Longjumeau, unitamente a 6 docenti. «Abbiamo confermato un’iniziativa che rientra nell’ambito dell’attività prevista per gli scambi interculturali – dice l’Assessore Ranise. Ribadiamo l’importanza di avviare un confronto costruttivo tra giovani di paesi diversi sviluppando lo spirito di aggregazione». La cittadina di Longjumeau si trova nella Regione Ile-de- France, nel Dipartimento Essonne, 18 chilometri a sud-ovest di Parigi e a 7 chilometri dall’aeroporto di Orly, all’incrocio di assi stradali e ferroviari strutturali. Longjumeau è un polo sanitario di rilievo, con un centro ospedaliero e una clinica privata. La città ha recentemente iniziato un’importante operazione di rinnovamento urbano. Situata sul tracciato dell’antica strada di collegamento Parigi-Toulouse via Orléans, oggi la Statale 20 evita il centro città grazie a una deviazione ad ovest. Nei pressi della città ci sono anche l’autostrada A6 e le provinciali 117 e 118. Il centro, che fa parte della “Grande banlieue” parigina, è collegato alla capitale grazie alla metropolitana periferica RER (linea C) Il centro cittadino è circondato dai quartieri a nord, più industriali, e da quelli a sud, residenziali. Undici quartieri compongono l’agglomerazione. Tra i servizi Esiste una rete comunale di bus-navetta, trasporto scolastico ed autobus gratuiti per la terza età che permette di effettuare agilmente degli spostamenti all’interno del territorio comunale. La zona rurale, pianeggiante, è occupata da 110 ettari di grandi colture, mentre all’estremo sud-est si estende per 12 ettari la foresta dei Templari. L’etimologia del nome della città deriverebbe dall’appellazione latina del luogo: novio magos, ossia il nuovo mercato o la nuova pianura, oppure Noviomellum, nome che indicherebbe una nuova produzione di miele diventato per deformazione Noniumeau. Nel 1217 il sito era menzionato come Longumel. Sulla carta di Cassini del XVIII secolo viene indicato un nome deformato in Lonjumeau, dove la lettera G non appariva ancora. Ci sarebbe un’altra origine: « Lug gemellum », in riferimento al dio Lug della mitologia celtica. Ciò lascerebbe supporre la presenza di un luogo di culto gemellare. Gli scavi effettuati nel centro della città permettono di affermare con certezza l’esistenza di un centro abitato fin dall’epoca gallo-romana (scoperta di un villa rustica e di oggetti di uso quotidiano, fra cui monete del I secolo a.C.) Gli studenti transalpini, unitamente agli insegnanti, arrivati a Imperia il 10 febbraio scorso, soggiorneranno nel capoluogo sino a giovedì 16 febbraio e sono ospiti presso famiglie locali. Durante la loro permanenza hanno visitato la città, la ditta Carli, Villa Grock, il quartiere Parasio, e si sono recati a Sanremo e Genova per visitare l’acquario. Pordenone: Recuperata la facciata di “palazzo Sam”

Con la consegna della documentazione dell’intervento, tecnicamente detto collaudo, salgono a 23 le facciate del corso recuperate. L’ultima facciata restaurata della “città picta” è la “casa Sam” di piazza San Marco. In quest’area sorse il primo insediamento abitativo di Pordenone, vi svettava la torre della Porta furlana incernierata sulle mura cittadine, il ponte levatoio sulla roggia e il restello di chiusura al ponte di pietra sul fiume ed il palazzo che ospita lo studiolo di Giovanni Antonio de Sacchis detto “il Pordenone”, massimo pittore friulano del Rinascimento. Ecco dunque che questo intervento assume un significato di alto valore storico e simbolico avendo riportato a nuovo splendore “uno stemma” bandato ancora da attribuire. A tal proposito il Presidente della CRUP Lionello D’Agostini, Fondazione finanziatrice degli interventi di recupero delle facciate del Corso, si è detto particolarmente soddisfatto ed orgoglioso di partecipare ormai da vent’anni a questo progetto che restituisce alla collettività la parte più bella della città antica. Condividendo il pensiero del Presidente circa la necessità di rivedere e concertare nuove modalità di finanziamento per il recupero di altre facciate, l’assessore all’ Urbanistica Martina Toffolo ha ringraziato la Fondazione per il generoso sostegno dato all’iniziativa senza dimenticare che parte fondamentale dello stesso progetto è stata l’iniziativa e la collaborazione dei proprietari degli immobili. Un progetto importante – ha aggiunto l’assessore – che ha permesso di scoprire, sotto le grigie facciate, un patrimonio nascosto di grande valore per Pordenone cui spetta meritatamente l’attributo di “città picta”. L’edificio recuperato apparteneva ai Sam, noti mercanti di sale e trasportatori fluviali. La dimora, con portico sulla piazzetta, fin dal 1600 unisce due corpi più antichi. L’indagine eseguita sul frontespizio di uno di questi, ha evidenziato quattro differenti tipologie di intonaco. Sulla facciata prospiciente la piazza è emerso un primo lacerto raffigurante mattoni stilati che risale al XV secolo; un secondo strato poi è stato applicato tra il XVI-XVII secolo dove sono state rinvenute tracce di cromia rosso aceracea. Al XIX sec si devono i ripristini e le manutenzioni, quali le spallette delle porte-finestra al primo piano e la tinteggiatura in cromia ocracea della facciata come si evince dai lacerti superstiti sotto il balcone centrale. A tale momento è anche riferibile un probabile stemma, eseguito a calce, proprio sotto le mensole accoppiate del balcone centrale. Sul lato prospiciente via San Marco prevalgono strati di malte cementizie e sulla facciata sono state rinvenute solo labili tracce di giallo ocra. Al collaudo erano presenti, oltre al Presidente della Fondazione, all’Assessore all’Urbanistica del Comune e al dott. Paolo Casadio della Soprintendenza, il restauratore Renato Portolan, il direttore dei lavori ing. Piero Piva, l’amministratrice dell’immobile recuperato sign. Katia Crespi e il personale tecnico del Comune.

CHE ENTRI IL FESTIVAL!

Rullo di tamburi per la 62° edizione del festival sanremese al via martedì 14 febbraio.

Al timone della storica manifestazione canora ci sarà, dopo gli ottimi ascolti dello scorso anno, Gianni Morandi, accompagnato dalla modella cieca Ivana Mrazova e dal comico Rocco Papaleo, oltre alle attese apparizioni a sorpresa di Adriano Celentano con direzione artistica curata da Gianmarco Mazzi, regia di Stefano Vicario, scenografia di Gaetano Castelli e orchestra diretta da Marco Sabiu.

Ottimo mix dei 14 artisti big in gara: , Samuele Bersani, Chiara Civello, Dolcenera, Emma, Eugenio Finardi, Irene Fornaciari, Nina Zilli, Noemi, Francesco Renga, oltre alle coppie formata da Pierdavide Carone con Lucio Dalla e Gigi D’Alessio con Loredana Bertè e dai due gruppi, i Matia Bazar e i Marlene Kuntz.

Il programma prevede, come nelle ultime edizioni 5 serate.

Nella prima, in cui sono previsti come ospiti Luca e Paolo padroni di casa dell’edizione del 2011, ci saranno le esibizioni dei 14 big in gara (i migliori 12 votati dalla giuria demoscopica passeranno alla serata successiva) e la presentazione degli 8 artisti della sezione giovani.

Nella seconda puntata, si esibiranno i 12 big e solo 10 passeranno mentre degli 8 giovani in gara ne passeranno i primi 4 votati per il 50% dalla giuria demoscopica e per il 50% dal televoto. Ospiti annunciati Belén Rodriguez ed Elisabetta Canalis, protagoniste della precedente edizione ed i Soliti Idioti reduci dal successo del loro film.

La terza serata, intitolata Viva l’Italia, sarà una serata evento con protagonista la musica italiana. Una speciale gara nella gara, con voto esclusivo del televoto che vedrà in i 14 big iniziali in coppia con numerosi ospiti italiani e stranieri (Skye, Goran Bregovic, Professor Green, Mads Langer, Brian May e Kerry Ellis, Gary Go, Al Jerreau, Sarah Jane Morris, Sergio Dalma, Josè Feliciano, Shaggy, Macy Gray, Noa e Patti Smith). Oltre a questo ci sarà il ripescaggio per due dei quattro artisti eliminati nelle prime due serate e la partecipazione come ospite di Federica Pellegrini.

Venerdì sera, i 12 artisti in gara cercheranno di raggiungere la finale cogliendo i primi 10 posti in classifica grazie al voto per il 50% di una giuria tecnica e il restante 50% del televoto, con la collaborazione di un altro artista, come da tradizione negli ultimi anni. Ospiti in coppia con i big in gara saranno Alessandra Amoroso, Gaetano Curreri, Gianluca Grigani, Davide Van De Sfroos, Scala & Kolacny Brothers, Piccolo Ensemble del Conservatorio di Milano, Ermanno Giovanardi, Samuel Umberto Romano dei Subsonica, , Max Gazzè, Platinette, Giuliano Palma e Fabrizio Bosso, Mario Fargetta e Paolo Rossi. Oltre ai big, si esibiranno i 4 giovani in gara e si premierà il vincitore con votazione mista del 50% dei voti della giuria e il 50% con il sistema del televoto. Ospiti importanti per la serata: il coreografo statunitense Daniel Ezralow, il violinista e compositore tedesco-statunitense David Garrett, la ballerina e pittrice italiana senza braccia Simona Atzori, l’attrice Sabrina Ferilli e il comico Alessandro Siani.

Nell’ultima serata quella di sabato invece, oltre agli ospiti Geppi Cucciari e i The Cranberries, si andranno a scegliere i 3 artisti che daranno vita allo spareggio di fine serata, dal quale prenderà forma il vincitore del Festival con la formula del televoto. Durante la serata, inoltre, si esibirà il giovane vincente nella serata precedente.

Non resta altro che seguire quello che dal 1951 a questa parte è uno degli eventi principali dello spettacolo italiano con un grosso in bocca al lupo a tutti i protagonisti.

Rudi Buset [email protected]

© Riproduzione riservata Bye Bye Whitney

Che sia stata overdose, o annegamento nella vasca della sua camera d’albergo possiamo solo rammariaci della fine di un’altra stella internazionale della musica pop. Ci ha lasciato all’improvviso anche la splendida Whitney Houston, nata il 9 agosto 1963 a Newark nel New Jersey dopo una carriera costellata di successi musicali e cinematografici, dobbiamo nuovamente interessarci di un fenomeno della nostra cultura che in un modo o nell’altro si autodistrugge nonostante gli allori e le mete raggiunte nella sua carriera artistica. Non sappiamo se la colpa è della fragilità umana, o dell’apparato mediatico che circonda star all’apparenza complete, ma nel profondo molto sole e deboli nelle proprie certezze.

La locandina del famodo "Guardia del corpo" di cui era protagonista e interprete dell'intera colonna sonora

Oltre ad essere stata una cantante pop americana, nella sua vita si è affermata anche come attrice e una modella. Certo provenendo da una famigliadi famosi cantanti soul, tra cui sua madre Cissy Houston, e i cugini Dee Dee Warwick e Dionne Warwick, ed avendo conosciuto Aretha Franklin che è stata la sua madrina doveva essere sicuramente più abituato al mondo dello spettacolo in cui si è sempre vissuta. Whitney Houston era una delle migliori cantanti al mondo, avendo venduto oltre 140 milioni di album e 50 milioni di singoli, a livello mondiale. Whitney Houston è stata classificata come la quarta artista americana femminile negli Stati Uniti dalla Recording Industry Association of America, con 54 milioni di album certificati. La cantante era conosciuta come “The Voice” per il suo potente, penetrante pop-gospel, una voce da soprano. È stata trovata morta in un hotel di Beverly Hills la nota cantante statunitense appena 48enne.

L’annuncio è stato dato dalla sua agente, Kirsten Forster, che però non ha ancora rivelato le cause della morte, avvenuta alle 15.55 ora locale dell’11 febbraio, le 2 del mattino in Italia. Sul corpo dell’artista però, assicura la polizia di Los Angeles, non ci sono segni evidenti di violenza.

La Houston si stava preparando al ritorno sul grande schermo con la nuova versione di “Sparkle”, suo primo lavoro cinematografico dopo “Uno sguardo dal cielo” del 1996. “The voice”, soprannome datole da Oprah Winfrey, per le caratteristiche uniche della sua voce, viene universalmente riconosciuta come una delle più popolari cantanti di tutti i tempi grazie anche ai sui successi discografici (170 milioni di dischi venduti e una lunga serie di successi in quasi trent’anni di carriera, fra i quali 6 Grammy Awardas e 22 American Music Awards).

La sua carriera inizia ad appena 14 anni con una serie di collaborazioni musicali. Il successo planetario arriva però con il primo album Whitney Houston, del 1985, che sale subito in vetta e ci resta per 14 settimane di fila diventando l’album più venduto di una cantante esordiente con ben 29 milioni di copie vendute. Continua il successo conWhitney preceduto dalla hit mondiale I Wanna Dance with Somebody. Nel 1992 debutta al cinema in La guardia del corpo con Kevin Costner. La colonna sonora del film, I Will Always Love You ottiene un ineguagliato successo planetario con 42 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Dal 2002 al 2007 la sua carriera ha un inarrestabile declino visti i problemi di alcool e droga, oltre a brutte vicende familiari che la portano a divorziare dal marito, Bobby Brown, nel 2006.

Dal 2007 la sua vita musicale riprende con non poche difficoltà, con i problemi legati all’alcool non del tutto risolti. La sue ultime esibizioni in Italia sono dell’ottobre 2009 ad X Factor esibendosi con Million Dollar Baby e in concerto il 3 maggio 2010 al Mediolanum Forum di Milano.

Ci lascia una voce fra le più sublimi mai ascoltate e una delle artisti migliori dei nostri tempi riconosciuta, nel 2008 dal Guiness dei Primati, come la più premiata e popolare del mondo.

Dopo la morte di Michael Jackson gli Stati Uniti e il mondo intero piangono un’altra grande stella.

Ciao Whitney

Enrico Liotti Rudi Buset © Riproduzione riservata

SUICIDIO PERFETTO!

Sconfitta per 2 a 1 dell’Udinese in casa contro il Milan dopo una partita in cui la squadra friulana ha decisamente molto di cui rammaricarsi.

Partita iniziata bene per la squadra di Guidolin che si rende pericolosa con Di Natale e che trova il gol del vantaggio, al 19’, con il capitano che, grazie ad una deviazione, forse ininfluente, di Thiago Silvia spiazza Amelia, dopo un bel triangolo con Fernandes. Pochi minuti ed è ancora l’Udinese che si rende pericolosa con una buona azione di Isla che va al tiro debole, facilmente parato dal portiere rossonero. Il Milan si fa vivo dalle parti di Handanovic in finale di tempo con un tiro di Seedorf respinto bene dal portiere e a pochi secondi dal doppio fischio finale, con El Shaarawy che non sfrutta bene una dormita difensiva di Danilo e tira alto da pochi passi.

Ripresa sulla falsa riga del primo tempo con l’Udinese che controlla bene e il Milan che cerca qualche azione in attacco, in maniera scarsamente pericolosa. A metà ripresa qualche scossone al match viene dato dall’Udinese che in contropiede, non riesce a sfruttare due buone occasioni, la prima con protagonisti Armero e Di Natale e la seconda con una conclusione di Domizzi deviata bene in angolo da Amelia, che salva il risultato su tiro di Danilo dal successivo corner. Dal possibile 2 a 0 all’1 a 1, che si concretizza nel contropiede rossonero con un tiro di El Shaarawy deviato da Handanovic proprio sui piedi di Maxi Lopez, che trova il suo primo gol con la maglia del Milan. Nemmeno un minuto e ancora una dormita della difesa bianconera, ma Robinho non ne approfitta. Ne approfitta però, all’85 El Sharaawy che sfrutta al meglio un contropiede nel quale è protagonista ancora Maxi Lopez.

Da registrare, oltre alla sconfitta dovuta a dormite difensive bianconere più che da un cambio di marcia nel finale del Milan, anche gli infortuni di Isla (lungo stop dovuto a una distorsione del ginocchio con lesione del legamento collaterale) e di Di Natale (minuta frattura del secondo dito del piede destro), come da comunicato della società friulana.

A fine gara musi lunghi fra i giocatori bianconeri e Guidolin deluso per un risultato buttato alle ortiche negli ultimi minuti di una gara interpretata molto bene fino all’1 a 1 e che fa ritornare, nel modo peggiore, il popolo bianconero nel mondo normale dopo mesi di sogni. Nella giornata nera c’è da registrare pure il soprasso della Lazio che vince, in rimonta per 3 a 2 contro il Cesena. Non cambia nulla nei confronti dell’Inter che continua la sua crisi con una sconfitta per 1 a 0 a San Siro contro il Novara. Importanti successi casalinghi per il Cagliari (2 a 1 contro il Palermo) e per il Catania (roboante 4 a 0 contro il Genoa). Pareggio per 0 a 0 fra Atalanta e Cagliari. Ancora da disputare, nella serata di lunedì Siena-Roma e Napoli-Chievo, oltre a Bologna-Juve e Parma-Fiorentina, rinviate per i noti problemi metereologici.

Rudi Buset [email protected]

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MAGIA CON ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE A GORIZIA!

Gran bel musical sabato 11 febbraio al teatro Verdi di Gorizia che ha ospitato Alice nel paese delle meraviglie prodotto da Ready to go.

Sul palco buona alternanza di musica, ballo, recitazione per una serata divertente per grandi e piccini.

Tratto dagli scritti di Lewis Carroll, da un’idea di Enrico Botta e Annalisa Benedetti, con musica e testi di Giovanna Maria Lori e Eduardo Tartaglia, lo spettacolo è la fedele narrazione alla favola che tutti conosciamo.

Buone musiche e gran bella scenografia curata da Annalisa Benedetti con un’ottima caratterizzazione dei personaggi, da Alice piccola (grande interpretazione di Zoe Nochi, futuro assicurato per la piccola), ad Alice grande (Tania Tuccinardi) protagoniste, in fasi diverse della rappresentazione. Belle interpretazioni anche per la Regina di Cuori con una bravissima Roberta Faccani, Gabriele Foschi nel ruolo del Coniglio Bianco, Davide Lovera nel ruolo della lepre marzolina, Diego Casalis e Maurizio Semeraro nel ruolo di Sticcio e Piccio, Salvatore Marchionne e Daniel Favento interpreti di Quattro e Eqquattro, Marco D’Alberti nel doppio ruolo dell’8 di fiori e del bruco e Baz, in una versione molto divertente e a tratti moderna, del Cappellaio Matto. Decisamente molto bravi anche gli 11 componenti dell’Ensemble, protagonisti in diverse fasi dello spettacolo.

Il Musical è molto dinamico grazie a molti cambi di scena, fra il percorso con mille peripezie nel paese delle meraviglie di Alice e gli atteggiamenti poco inclini alla bontà della Regina di Cuori che si trasforma positivamente a fine spettacolo lasciando, come da favola, un finale positivo.

Il messaggio che viene dato, in due ore e mezzo che passano molto velocemente, è di ascoltare sempre i bambini facendoli entrare nel mondo complicato degli adulti, pensano e comportandoci , almeno ogni tanto come loro ricordando, come dice in conclusione Alice, che ha paura, per farsi forza, deve abbracciare la persona più vicina a se.

Rudi Buset [email protected]

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