DI SC TTA RI E TT FF U A R T A S

M R

I N O O I R N . E M . S A R IO O R N I .M E D I E . J U

Staffetta di Scrittura Bimed per la Cittadinanza e la Legalità

I libri per ragazzi scritti dai ragazzi. Racconti che rendono i bambini e i giovani scrittori protagonisti di un’attività che coinvolge l’Italia e tanti altri Paesi europei e extraeuropei in una fantastica avventura che grazie alla scrittura determina di volta in volta un filo che accomuna, unisce, coinvolge l’attorno…

Bimed Edizioni

Il racconto viene pubblicato all’interno della Collana annuale della Staffetta di Scrittura Bimed per la Cittadinanza e la Legalità, un format che guarda al racconto come a un “bene…” di fondamentale rilevanza per la formazione delle nuove generazioni in grado di determinare relazioni, contaminazioni, confronto, interazione, crescita comune e tanto altro ancora…

23. MAIOR_10cap.indd 1 22/04/2020 09:39:38 23. MAIOR_10cap.indd 2 22/04/2020 09:39:38 IL VALORE DELLE “COSE”

Partendo dall’incipit di Manuela Piovesan e con il coordinamento dei propri docenti, hanno scritto il racconto gli studenti delle scuole e delle classi appresso indicate:

I.C. “Gianni Rodari” plesso di Torre Pollice - Torre Pellice (TO) - classe III Scuola Primaria “San Giovanni Bosco” - Capurso (BA) - classe III A I.C. “Nasi Calvino” plesso “Manzoni” - Moncalieri (TO) - classe III A IV Circolo Didattico “Rodari” plesso “SS. Rosario” - Vittoria - classe III BB I.C. “Schiavinato” - San Donà di Piave (VE) - classe III B C.D.S. “G. Bosco” - Biancavilla (CT) - classe III A I.C. “” - (CS) - gruppo di classi III/IV/V I.C. “G. Cardano” - Gallarate (VA) – classe IV A I.C “2 Dati” - Boscoreale (NA) - classe IV B I.C. Verjus - Oleggio (NO) - gruppo di classi IV/V

23. MAIOR_10cap.indd 3 22/04/2020 09:39:38 Direzione e progetto scientifico Grafica e impaginazione Andrea Iovino Tullio Rinaldi Antonio Siani Responsabile di redazione e per le procedure Progettazione grafica Alberto Fienga e consulenza editoriale Sandra Raffini Coordinamento organizzativo e didattico Disegni in copertina Giovanni Del Sorbo Andrea Tabacco Piattaforma ESCRIBA Responsabile per l’impianto editoriale UNISA - Dipartimento di Informatica Antonio Siani Progetto Prof. Vittorio Scarano Realizzazione Dott. Raffaele Spinelli Revisione editoriale Webmaster BIMED Gennaro Coppola Francesca Testa Pubbliche Relazioni Gestione esecutiva del Format Nicoletta Antoniello Emmanuela Cioffi Annarita De Caro Amministrazione Ilaria Longo Rosanna Crupi Emanuela Memoli Annarita Cuozzo I libretti della Staffetta non possono essere in alcun modo posti in distribuzione commerciale

23. MAIOR_10cap.indd 4 22/04/2020 09:39:38 La Staffetta di Scrittura Bimed per la Cittadinanza e la Legalità riceve:

Premio di Rappresentanza del Presidente della Repubblica per gli Alti Valori Formativi dell’Azione.

Per l’edizione 2019/20 riceve il Patrocinio delle Istituzioni appresso indicate:

Camera dei Deputati

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo

Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Ministero della Difesa

Regione Liguria

Città di Genova

Università degli Studi di Genova

23. MAIOR_10cap.indd 5 22/04/2020 09:39:38 Alle mamme, ai papà, alle docenti e ai bambini della Staffetta di Scrittura

Voi che entrerete a contatto con questa prefazione, tra qualche minuto se avrete la benevolenza di leggere queste poche righe, e subito se invece la bypasserete, vi troverete immersi in un racconto. In genere è sempre bello trovarsi a sfogliare delle pagine, entrarci dentro, vivere il cammino della storia. Certo, se poi si tratta di una bella storia allora diventa tutto ancora di più. E questa è proprio una bella storia. Ne sono artefici i bambini che, però, non avrebbero potuto realizzarla se non ci fossero stati i docenti, che a loro volta non avrebbero potuto se voi genitori non aveste scelto di far partecipare i bambini, e voi a vostra volta neanche avreste saputo di questa possibilità se il Dirigente Scolastico non vi avesse informato. Potremmo andare avanti ancora perché nella storia ci sono anche tante altre figure che lavorano per la strutturazione della Staffetta di Scrittura. Certo, voi nelle pagine troverete un racconto sugli oggetti che accompagnano le nostre giornate e vi appassionerete a ciò che prima è stato immaginato e poi organizzato in capitoli, e già questo vi darà delle emozioni non consuete perché diverrete partecipi delle grandi, straordinarie, possibilità che la scuola è in grado di donare ai bambini ma anche a ognuno di noi. In ogni caso è giusto consideriamo tutti insieme che la Staffetta è molto, molto di più. È la possibilità di sentirsi parte di una comunità che condivide una visione di prospettiva concretamente inclusiva che vede negli adulti il complemento ineludibile per la crescita sana dei nostri piccoli. Questa comunità di cui siete e siamo parte è un valore assoluto a cui dobbiamo dare giusta contezza. Immaginate, soltanto, se quello che c’è ed è per la Staffetta fosse traslabile nelle istituzioni, nelle aziende, nelle famiglie, nelle relazioni tra le persone… Ci troveremmo di fronte a un contesto sociale certamente più coeso e in grado di discernere tra bene e male. In realtà stiamo lavorando per questo.

23. MAIOR_10cap.indd 6 22/04/2020 09:39:38 Infatti le nostre istanze, perché si trovino momenti di condivisione da vivere stando insieme, scaturiscono proprio da un’opzione di prospettiva che possa permettere alla scuola di trasferire all’esterno quelle straordinarietà che sono alla base della storia che tra qualche istante attraverserete e che, immaginiamo, possano aiutare il contesto che è attorno al mondo della scuola a dimensionare una “storia” più a misura dei nostri bambini. In conclusione mi piace ringraziare quanti continuano a rendere la Staffetta una Fabbrica di bene e di valori. Le istituzioni che annualmente patrocinano l’azione, quanti si prodigano per rendere la scrittura un’occasione di crescita comune, in particolare i docenti perché più degli altri mettono a disposizione la loro professionalità assumendo un ruolo centrale per la composizione della storia, lo Staff di Bimed che giorno dopo giorno sente sempre di più la responsabilità delle aspettative di quel gran pezzo di Paese che si riconosce nella Staffetta e si prodiga perché durante l’anno il fruire del lavoro risulti positivamente incidente nel complesso dell’attività. Ancora grazie a tutti voi.

Andrea Iovino

DI SC TTA RI E TT FF U A R T A S

M R

I N

O O I R N . E M . S A R IO O R N I .ME D I E . J U

23. MAIOR_10cap.indd 7 22/04/2020 09:39:38 By Bimed Edizioni

Dipartimento tematico della Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo (Associazione di Enti Locali per l’Educational e la Cultura) Via della Quercia, 68 – 84080 Capezzano (SA), Tel. 089/2964302-3 fax 089/2751719 e-mail: [email protected]

La Collana dei Raccontiadiecimilamani 2019/20 viene stampata in parte su carta riciclata. È questa una scelta importante cui giungiamo grazie al contributo di autorevoli partner (Sabox e Cartesar) che con noi condividono il rispetto della tutela ambientale come vision culturale imprescindibile per chi intende contribuire alla qualificazione e allo sviluppo della società contemporanea anche attraverso la preservazione delle risorse naturali. E gli alberi sono risorse ineludibili per il futuro di ognuno di noi… Parte della carta utilizzata per stampare i racconti proviene da station di recupero e riciclo di materiali di scarto.

La Pubblicazione è inserita nella collana della Staffetta di Scrittura Bimed per la Cittadinanza e la Legalità 2019/2020

Riservati tutti i diritti, anche di traduzione, in Italia e all’estero. Nessuna parte può essere riprodotta (fotocopia, microfilm o altro mezzo) senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. La pubblicazione non è immessa nei circuiti di distribuzione e commercializzazione e rientra tra i prodotti formativi di Bimed destinati unicamente alle scuole partecipanti l’annuale Staffetta di Scrittura Bimed per la Cittadinanza e la Legalità.

23. MAIOR_10cap.indd 8 22/04/2020 09:39:38 Una parte rilevante dei Racconti della Staffetta 2019/20 è dedicata alla narrazione collegata alle pratiche di educazione ambientale. Da queste storie scaturisce l’annuale Festival Nazionale del Racconto Ambientale che anche nel 2020 si terrà nelle Isole Tremiti con il Patrocinio e il contributo della Riserva Marina delle Tremiti e del Parco Nazionale del Gargano

Parco Nazionale del Gargano Riserva Naturale Marina isole Tremiti

I partner che rendono ambientale la Staffetta 2019/2020:

23. MAIOR_10cap.indd 9 22/04/2020 09:39:38 23. MAIOR_10cap.indd 10 22/04/2020 09:39:38 INCIPIT MANUELA PIOVESAN

L’insalata era nell’orto

«Creenn… creenn… creenn… groonn… groon… Ma che sta succedendo? Mi sto rompendo tutta… AIUTO!!!» La signora Marinella, quarantenne sempre a dieta, aveva fatto dell’insalata il suo cibo quotidiano e dunque non poteva fare a meno della centrifuga per le verdure a foglia larga. Mai avrebbe potuto immaginare che questo semplice marchingegno di plastica avesse una voce. Ovviamente non aveva sentito la richiesta di soccorso, ma la voce della centrifuga era arrivata agli altri attrezzi da cucina. Qualcuno aveva fatto finta di niente, non era affar suo. Era il caso del Bimby, quell’arrogante tuttofare a cui Marinella era legatissima. Lo chiamava il “jolly” quando invitava gli amici a cena, perché le risolveva ogni problema di tempo. E poi, non serviva il mestolo per i risotti… Insomma, un elettrodomestico irrinunciabile.

23. MAIOR_10cap.indd 11 22/04/2020 09:39:38 «Finché dura!» era il mestolo, ora, ad aver parlato. Aveva intercettato i lamenti della centrifuga e si era immediatamente augurato che anche a quell’antipatico del Bimby capitasse di cadere in sciagura. Allora sì che lo avrebbero cercato e lui avrebbe avuto finalmente il suo riscatto. Non fosse altro perché lui, il mestolo di legno, e la suddetta centrifuga, al contrario del Bimby erano chiusi in un cassetto, considerati poco interessanti dal punto di vista estetico. «Ma allora hai sentito anche tu che mi sono rotta tutta! E ora che faccio? La signora “dieta ferrea” si sbarazzerà di me. Dove finirò?» Per tutta risposta il mestolo cercò di suscitare l’interesse dello spremiagrumi elettrico, del minipimer, dell’estrattore per i succhi: «Ehi voi! Avete sentito che la centrifuga è in difficoltà? Si è rotta. No, dico… potrebbe capitare anche a voi, fra un po’». Nessuna risposta. Incredibile! Altro che spirito di gruppo! La centrifuga era ammutolita, non riusciva nemmeno a pronunciare quel “grazie” che l’amico mestolo avrebbe meritato.

23. MAIOR_10cap.indd 12 22/04/2020 09:39:38 «Calma, io ci sono!» s’intromise il macinacaffè. Anche lui era in bella mostra sulla cucina di Marinella. Lo aveva acquistato durante un viaggio nelle Langhe in un costoso negozio. «Non può mancare sul ripiano della cucina, è molto trendy!» l’aveva convinta il commesso. Smaltato di rosso, con due piccoli occhi ammiccanti applicati sul frontalino, il macinacaffè era in posizione regale accanto al Bimby. Ma non si erano mai parlati. «Ma io come posso aiutarti?» era un buono il macinacaffè, uno che sarebbe stato meglio dentro a un cassetto a chiacchierare un po’ con gli altri. «Zitto! Sta arrivando. Stanne certo, mi porta in discarica». Con un salto incredibile il macinacaffè s’infilò sotto il coperchio della centrifuga sperando che Marinella non se ne accorgesse. Lei varcò la soglia della cucina con un grosso cesto in mano. «Vado a prendere la verdura!» urlò al marito rintanato nel suo studio. Introdusse la centrifuga e il clandestino nel cesto e salì in macchina. «Con tutto il

23. MAIOR_10cap.indd 13 22/04/2020 09:39:38 rispetto…» disse il macinino alla centrifuga. «Io non mi sono rotto e comincio a preoccuparmi un po’. Dove ci porterà?» Marinella intanto guidava sicura verso l’azienda agricola di fiducia “Da Sergio, a chilometro zero”. Quando arrivò a destinazione chiuse la portiera dell’auto e lasciò aperti tutti i finestrini. Questo rese possibile alla centrifuga e al macinacaffè di intravedere, sollevandosi sopra il cesto, un mondo del tutto sconosciuto. Un’ampia distesa di insalata, spinaci… e poi alberi da frutto, meli, peri ed erbe aromatiche. «Salve Marinella, è da un po’ che non ci si vede!» «Buongiorno Sergio, oggi sono di fretta ma vorrei che un’altra volta mi spiegasse un po’ se ce la posso fare con le verdure anche senza la tecnologia. Mi si è rotta la centrifuga! Sa, a me la cucina piace molto ma quando si rompe qualcosa vado letteralmente in tilt!» «Certo che ce la può fare, una volta facevamo tutto a mano, o quasi. Potrebbe usare uno strofinaccio per trattenere l’acqua dell’insalata…» La centrifuga si abbassò e rientrò sconsolata nel cesto.

23. MAIOR_10cap.indd 14 22/04/2020 09:39:38 «Per me è proprio finita!» disse mentre il macinacaffè la incoraggiava: «Non è detto… aspetta… non abbatterti!»

23. MAIOR_10cap.indd 15 22/04/2020 09:39:39 23. MAIOR_10cap.indd 16 22/04/2020 09:39:39 CAPITOLO PRIMO Una seconda “chance”

Il macinacaffè, ancora affacciato al finestrino, drizzò le orecchie e sentì la signora Marinella dire: «Io però sono una che della tecnologia non può farne a meno! Non credo che lo strofinaccio potrà essere un mio valido alleato, quindi penso proprio che mi sbarazzerò della mia vecchia cara centrifuga e ne comprerò una nuova, magari elettrica!» Sergio, però, essendo un appassionato di bricolage e 17 dispiaciuto per la fine che avrebbe fatto la centrifuga, rispose: «È un peccato buttarla, forse potrei provare ad aggiustarla io!» Marinella, che non sopportava possedere cose riparate e non alla moda, cedette volentieri la centrifuga a Sergio, soddisfatta anche del fatto che ciò le avrebbe evitato di fare anche un giro in discarica. «Hai visto? Ti è andata bene! Non verrai buttata!» disse il macinacaffè all’amica rientrando nel cesto. «Adesso però

Capitolo primo

23. MAIOR_10cap.indd 17 22/04/2020 09:39:39 devo nascondermi altrimenti mi scoprirà e ci separerà!» e con un salto s’infilò nuovamente sotto il coperchio. Marinella si diresse verso la macchina, tirò fuori il cesto dove avrebbe messo le verdure, prese la centrifuga con il clandestino e la porse a Sergio. Era stata proprio fortunata, la nostra amica centrifuga! Sergio era un giovane contadino che aveva scelto di fare quel lavoro perché amava tantissimo la natura e odiava gli sprechi: prese la centrifuga e la portò nel capanno 18 dove aveva gli attrezzi da lavoro, deciso a sistemarla il giorno seguente. I due nuovi amici aspettarono con pazienza che non ci fosse più Sergio, poi finalmente il macinino uscì allo scoperto per trovare un posto dove sistemarsi senza essere visto. «Non voglio che tu mi abbandoni, non so ancora che fine farò!» esclamò la centrifuga posizionata sul grosso tavolo da lavoro. «Tranquilla! Aspetterò che il contadino tuttofare ti ripari e poi tornerò a farti compagnia!» le disse, cercando di

Una seconda “chance”

23. MAIOR_10cap.indd 18 22/04/2020 09:39:39 incoraggiarla, nonostante fosse anche lui un po’ perplesso perché ignaro di cosa sarebbe capitato loro. I due amici trascorsero la notte senza chiudere occhio, aspettando ansiosi che facesse giorno.

Il mattino seguente Sergio si recò al capanno e con grande soddisfazione si rese conto che la centrifuga non era poi così malandata, la riparò in fretta, raccattò altri oggetti sparsi sul tavolo, li sistemò insieme alla centrifuga in una cassetta di legno e si diresse verso uno strano 19 posto chiamato “Il Riuso”. Durante il tragitto la centrifuga si addormentò, stanca per la nottata e per l’intervento del contadino. Quando si svegliò, dolorante e confusa, si ritrovò in un enorme locale pieno di oggetti appoggiati in bella vista su mobili di legno molto grossi, scaffali e tavoli. Era spaventata, si guardò intorno e vide in un angolo il suo amico macinacaffè che era riuscito a nascondersi dentro una grossa pentola di coccio che Sergio aveva preso nel

Capitolo primo

23. MAIOR_10cap.indd 19 22/04/2020 09:39:39 capanno insieme alle altre cose. Aspettava, da un buon amico, che lei si svegliasse per farle festa. Ancora un po’ confusa, la centrifuga iniziò a fargli mille domande, una dopo l’altra, quasi senza prender fiato: «Non capisco! Cos’è questo posto? Dove siamo finiti? Sarà un bene o faremo una brutta fine? Chi sono tutti questi oggetti? Non mi sembrano nuovissimi!» «Calmati, sei in posto sicuro! Mentre dormivi mi sono informato e mi hanno spiegato che questo è un posto 20 dove la gente porta gli oggetti che non vuole più ma che non vuole buttare. Qui gli viene data una seconda vita perché vengono scelti e riutilizzati da altre persone». «Io, per esempio, appartenevo ad una nonnina simpatica e carina che quando si è trasferita dalla figlia mi ha portata qui perché non le servivo più!» intervenne una tazzina di porcellana, posizionata su uno scaffale, accanto ad altre tre simili a lei. «Quelle accanto a te sono le tue sorelle? Vi somigliate molto!» chiese la centrifuga incuriosita.

Una seconda “chance”

23. MAIOR_10cap.indd 20 22/04/2020 09:39:39 «Sì, sono le mie sorelline. Ne avevo altre due, ma si sono rotte durante il trasporto e la nonnina le ha buttate nella spazzatura!» rispose la piccola tazza di porcellana. «Mi dispiace tanto, ti mancheranno da morire le tue sorelline» disse la centrifuga dispiaciuta per la nuova amica. «Certo che mi mancano! Ogni tanto ripenso a quando eravamo giovani e felici e la nostra padroncina ci teneva in una imponente credenza di legno della sala da pranzo. Quando arrivavano ospiti, ci tirava fuori per fare bella figura! Sai, siamo di una qualità pregiata e dipinte a 21 mano, ma ultimamente nessuno più badava a noi. Eravamo sempre in un angolino a prender polvere!» «Capitava anche nella cucina della signora Marinella, la nostra proprietaria. Teneva in bella mostra solo le cose trendy come lui, il mio amico macinacaffè, mentre io ed altri amici un po’ datati finivamo sempre chiusi nei cassetti…» rispose la centrifuga con un po’ di amarezza. «Pensate che per via della polvere non si vedeva più neanche il nostro bellissimo nome, dipinto da un bravissimo artigiano

Capitolo primo

23. MAIOR_10cap.indd 21 22/04/2020 09:39:39 di Capodimonte, il posto dove siamo nate. Poi il destino ci ha portate qui e finalmente io e le mie sorelline siamo tornate belle e luminose come prima!» aggiunse la tazzina. «La tua fortuna, invece, è stata aver incontrato Sergio, altrimenti avresti fatto la stessa fine delle sue sorelle» disse il macinacaffè strizzando l’occhio alla centrifuga. «Meno male che ci sono persone come Sergio che ci tengono a non sprecare e a dare una seconda chance a noi oggetti!» aggiunse poi, guardando con affetto la 22 centrifuga e le nuove conoscenze appena fatte.

Una seconda “chance”

23. MAIOR_10cap.indd 22 22/04/2020 09:39:39 CAPITOLO SECONDO Tutti per uno e uno per tutti!

Intanto nella cucina di Marinella era caduto uno strano silenzio. Tutti gli utensili avevano assistito, impotenti e pieni di paura, al momento in cui Marinella aveva portato via la vecchia centrifuga con all’interno il buon macinacaffè. Una volta passata la paura però, dentro ciascuno di loro si era fatta spazio tanta tristezza: come potevano essere stati così indifferenti alla richiesta di aiuto della vecchia centrifuga? In fondo era una di loro, una compagna assai 23 saggia e buona, sempre disponibile ad ascoltare tutti, ma proprio tutti, visto che aveva vissuto nella cucina di Marinella per moltissimi anni. Interruppe il silenzio l’estrattore di succhi, che mai aveva fatto sentire la sua vocina delicata e armoniosa: «Povera centrifuga! Ma dove l’avrà mai portata la signora Marinella?» «Non hai capito nulla allora? Gli oggetti vecchi e rotti vanno a finire dritto in discarica, ahimè!» rispose prontamente il mestolo di legno, che aveva disperatamente cercato di

Capitolo secondo

23. MAIOR_10cap.indd 23 22/04/2020 09:39:39 impedire quella brutta tragedia con tutte le proprie forze. «Ci ha chiesto aiuto ma noi siamo rimasti indifferenti, tutti insieme avremmo potuto fare qualcosa. Povera centrifuga, adesso se la starà passando davvero male!» «Hai ragione, avremmo dovuto intervenire per aiutarla, una cosa del genere poteva accadere a uno qualsiasi di noi…» disse lo spremiagrumi elettrico. L’estrattore di succhi, sempre più preoccupato, intervenne di nuovo: «Avrà paura di sicuro, chissà se sarà sola oppure il 24 macinacaffè sarà ancora con lei ad aiutarla e confortarla». A quel punto il Bimby, che di solito non interveniva nelle discussioni, ma in quell’occasione aveva fatto fatica a rimanere zitto, sbottò dicendo: «Ma basta con queste sciocchezze! Che vuoi che sia un utensile in meno? In fondo la centrifuga era vecchia e messa male, è giusto che sia stata portata in discarica se non è più in grado di fare il suo dovere. Quindi, per favore, fate un po’ di silenzio!» Disse queste parole con così tanta sicurezza, noncuranza ed una buona dose di arroganza che scatenò la reazione

Tutti per uno e uno per tutti!

23. MAIOR_10cap.indd 24 22/04/2020 09:39:39 e l’ira di tutti gli utensili, anche quelli che fino a quel momento erano chiusi nel cassetto e che attraverso uno spiraglio di aria e di luce avevano ascoltato e visto tutto l’accaduto, ma non erano riusciti ad intervenire come avrebbero voluto. La schiumarola, la grattugia, lo schiaccianoci, il matterello e anche tutta la famiglia di coltelli da cucina, in bella mostra vicino al Bimby, intervennero dicendo: «Come puoi essere così arrogante e senza cuore? La centrifuga è stata sempre gentile con tutti!» 25 Molti di loro si sentivano in colpa per aver ignorato le richieste di aiuto della centrifuga e decisero che bisognava fare qualcosa e correre ai ripari: la centrifuga era pur sempre una di loro! Così, il chiacchiericcio che all’inizio era sommesso si era via via trasformato in un caos indescrivibile. Il mestolo di legno riprese la parola e disse: «Dobbiamo fare qualcosa amici! Dobbiamo fare in modo che la signora dieta ferrea cambi idea e faccia tornare qui tra

Capitolo secondo

23. MAIOR_10cap.indd 25 22/04/2020 09:39:39 noi la vecchia e cara centrifuga. Tutti hanno diritto ad una seconda opportunità!» Era un mestolo generoso lui, sempre pronto ad aiutare chiunque fosse in difficoltà, e si sentiva veramente in colpa a non aver aiutato la sua amica centrifuga. Anche lui era nella cucina di Marinella da molti anni ed insieme ne avevano viste di cotte e di crude… sempre in tema di cibo, naturalmente! Tutti furono d’accordo, compreso il Bimby, anche se 26 borbottando. «Dobbiamo capire dove Marinella ha portato la centrifuga e decidere cosa fare» disse il mestolo di legno con fermezza e coraggio. «Come faremo a far cambiare idea a Marinella?» intervenne lo spremiagrumi elettrico. «E come possiamo convincerla che tutti gli utensili, anche quelli più semplici e umili come me, possono essere utili in cucina?» incalzò sconsolata la schiumarola. Ebbe inizio una lunga discussione: molte furono le

Tutti per uno e uno per tutti!

23. MAIOR_10cap.indd 26 22/04/2020 09:39:39 proposte, i suggerimenti e le ipotesi. Anche il minipimer si pronunciò, con poche parole ma buone: «Propongo che tutti gli utensili elettrici smettano di funzionare, così Marinella sarà costretta ad utilizzare quelli tradizionali, che lei ha tristemente nei cassetti. Allora sì che tutti potranno realmente avere una nuova opportunità, compresa la centrifuga! Che ne dite, compagni?» La discussione divenne sempre più vivace, fino a che tutti gli utensili cominciarono ad avvertire una certa stanchezza. Si era fatta sera e non avevano ancora deciso il da farsi. 27 Solo di una cosa erano sicuri: tutti insieme avrebbero riportato nella cucina la loro vecchia amica centrifuga, nessuno escluso. Tutti per uno e uno per tutti! Stremati, uno alla volta si addormentarono. Sognarono una bellissima tavola imbandita, preparata da Marinella per i suoi amici. Arrivato il momento del contorno, Marinella iniziava a preparare una fresca e croccante insalata. Tutti si chiedevano come avrebbe fatto a strizzarla, ma con grande meraviglia ecco apparire proprio lei,

Capitolo secondo

23. MAIOR_10cap.indd 27 22/04/2020 09:39:39 la vecchia centrifuga! Non era più vecchia e rotta, ma nuova, ammiccante e in bella mostra lì sul ripiano, vicino ad un Bimby contento e sorridente. Tutti erano contenti di rivederla e le facevano tantissime feste… peccato fosse solo un sogno!

28

Tutti per uno e uno per tutti!

23. MAIOR_10cap.indd 28 22/04/2020 09:39:39 CAPITOLO TERZO Il mercatino delle pulci

Mentre nella cucina di Marinella gli utensili escogitavano un piano per riportare a casa la centrifuga, nel negozietto dell’usato “Il Riuso” c’era un gran fermento perché tutti gli oggetti che vivevano lì da un po’ di tempo sapevano che la domenica successiva era previsto il mercatino delle pulci. Un vecchio cappotto intervenne dicendo: «Io sono qui da molto tempo, mi manca solo qualche bottone, ma posso riscaldare ancora tanto! Spero che qualcuno si accorga 29 di me, sarei felice di essere apprezzato ancora da qualcuno, potrei avvolgere con tutta la mia morbidezza un corpo infreddolito». Il vaso cinese, che aveva un piccolo coccio incollato non era della stessa idea e replicava: «Io non vorrei andare via di qua, ormai questa è la mia casa. «Dove abitavo all’inizio ero molto felice, ma poi sono diventato triste. Finché ero tutto intero mi riempivano sempre di fiori, mi sentivo importante ed ero felice: i

Capitolo terzo

23. MAIOR_10cap.indd 29 22/04/2020 09:39:39 miei preferiti erano le rose, i tulipani e le margherite, mi trasmettevano tanta gioia. «Un giorno però il principino di casa mi ha fatto cadere mentre giocava, rompendomi, e sono diventato un oggetto inutile e triste perché nessuno parlava con me e soprattutto mi lasciavano sempre senza fiori. «Qui mi sento in famiglia, perché ci prendiamo cura gli uni degli altri, ci accettiamo e ci apprezziamo anche se sappiamo di avere qualche difetto!» 30 «Hai ragione, qui ci vogliamo tutti bene anche se a qualcuno possiamo sembrare imperfetti, ma sono convinto che il giorno in cui andremo in una nuova casa sarà per avere una seconda vita ed essere amati da qualcuno che si prenderà cura di noi anche così!» ribatté il cappotto. La conversazione durò fino a tarda notte: tutti gli oggetti davano la propria opinione, chiarendo tanti dubbi alla centrifuga e al macinacaffè, che ancora non si erano abituati a quel mondo nuovo e tutto da scoprire, riuscendo in parte a tranquillizzarli.

Il mercatino delle pulci

23. MAIOR_10cap.indd 30 22/04/2020 09:39:39 Arrivò la domenica. Ugo, il proprietario de “Il Riuso”, si alzò molto presto e cominciò a riporre ogni oggetto nelle cassette che usava per il trasporto al mercatino delle pulci, che si svolgeva ogni prima domenica del mese nella piazza del paese. Tolse con attenzione la polvere a ognuno di loro, gli era affezionato e li conosceva bene, uno per uno: si era impegnato tanto, con fatica, cura e pazienza, per renderli di nuovo belli e utilizzabili come prima che arrivassero da lui. Arrivato in piazza, cominciò ad esporre tutto quello che 31 aveva: vestiti, scarpe, porcellane, dischi in vinile, vecchi oggetti… e anche una centrifuga al cui interno si era nascosto un coraggioso macinacaffè che non voleva separarsi dalla sua amica! Il mercatino era un luogo di ritrovo molto colorato e le persone sembravano molto simpatiche e interessanti. Quel giorno furono molti i visitatori curiosi che passavano tra le bancarelle per cercare ed ammirare gli oggetti più insoliti, particolari e introvabili da acquistare per fare

Capitolo terzo

23. MAIOR_10cap.indd 31 22/04/2020 09:39:39 affari d’oro. Una coppia di giovani sposi, in particolare, si fermò davanti al banchetto di Ugo. Stavano arredando la loro nuova casa e non disponevano di tanti soldi, quindi erano molto motivati a trovare interessanti oggetti vintage e articoli utili per la cucina e il salotto a prezzo modico. Dopo un breve confronto decisero di comprare le tazzine di porcellana di Capodimonte, una tovaglia bianca ricamata e una colorata centrifuga perfettamente funzionante. Contenti del loro acquisto tornarono a casa. La loro 32 sorpresa fu enorme quando si accorsero che all’interno della centrifuga c’era anche un macinacaffè! La centrifuga e il macinacaffè, dal canto loro, erano contenti di essere riusciti nel loro intento di rimanere insieme e la nuova famiglia sembrava apprezzarli… ma i due sposini cominciarono una discussione. Il marito Andrea disse: «Che meraviglia questo strumento, potrebbe esserci utile. Io vado matto per il caffè e in questo modo potrò macinare i chicchi sul momento e ottenere un aroma migliore e più fresco. Teniamolo!»

Il mercatino delle pulci

23. MAIOR_10cap.indd 32 22/04/2020 09:39:39 Sara, la moglie, replicò: «Non possiamo tenerlo, non lo abbiamo pagato! Sicuramente questo macinacaffè sarà finito nella centrifuga per sbaglio. Domani andremo al negozio di Ugo per restituirglielo». Si era fatta una certa ora e i due decisero di rimandare la conversazione al giorno seguente. Le tazzine, che avevano ascoltato tutto, riferirono i dubbi dei coniugi ai due amici, che ancora una volta cominciarono a preoccuparsi di cosa gli sarebbe accaduto: a loro non interessava dove sarebbero andati, 33 l’essenziale era restare insieme. Si prospettava un’altra lunga notte in cui riflettere su come non separarsi, ma dopo qualche ora erano entrambi esausti e decisero di andare a riposare per essere pronti l’indomani alla nuova sfida che li aspettava: non importava come, avrebbero affrontato insieme qualunque avventura o problema si fosse presentato senza che nulla li separasse!

Capitolo terzo

23. MAIOR_10cap.indd 33 22/04/2020 09:39:39 23. MAIOR_10cap.indd 34 22/04/2020 09:39:39 CAPITOLO QUARTO Una cucina d’altri tempi

Arrivarono le primissime ore del mattino e i due amici si svegliarono e si strinsero forte l’un l’altro, assaliti dal pensiero che di lì a poco avrebbero dovuto separarsi. Cominciarono a sbirciare di qua e di là, dato che la sera prima erano stati troppo presi dai loro discorsi per far caso a dove fossero finiti: si trovavano sopra un tavolo di legno dalle ridotte dimensioni, circondato da quattro sedie in faggio. Quella era proprio una strana cucina, non ne avevano 35 mai vista una così! Era interamente in muratura, rivestita con raffinate piastrelle dai delicati decori. In un angolo, sulla destra, spiccava un grande forno in pietra, accanto al quale si poteva notare una piccola cucina: aveva uno strano sportellino in ferro che faceva intravedere all’interno dei tizzoni di legno ancora fumanti. Sopra i fornelli si ergeva una piattaia a vista che conteneva servizi di vario tipo, tutti decorati, e sotto di

Capitolo quarto

23. MAIOR_10cap.indd 35 22/04/2020 09:39:39 essa spiccavano diversi ganci che reggevano una lunga fila di tazzine decorate a mano, compresa la famiglia di tazzine acquistata il giorno prima! Le pareti erano adornate da padellame di ogni misura dal colore ramato e da mestoli di ogni genere appesi a sottili catene dorate. Il frigorifero era molto piccolo e leggermente arrotondato. Non c’erano armadietti, ma tante mensole e qualche tendina. Qua e là spiccavano cesti in vimini di svariate dimensioni, 36 contenenti frutta e ortaggi di vario tipo rigorosamente biologici che provenivano dal piccolo orto adiacente. Un’antica credenza si ergeva maestosa sulla parete a sinistra, al suo interno si vedevano brocche, bicchieri e ciotole in quantità e i ripiani erano abbelliti con sottili nastri e fini merletti. Ogni oggetto sembrava avere una storia da raccontare! Non c’era alcuna traccia di robot ultramoderni, Bimby o cose simili né poteva vedersi alcun oggetto realizzato in plastica! Si trattava di un ambiente molto diverso dalla cucina di

Una cucina d’altri tempi

23. MAIOR_10cap.indd 36 22/04/2020 09:39:39 Marinella, ultramoderna e supertecnologica, con grande isola centrale e alti sgabelli, piano cottura ad induzione, enorme frigorifero con distributore di ghiaccio, forno con comandi touch screen e tutti gli elettrodomestici più in voga del momento. Ad un certo punto i due amici furono attirati da uno strano oggetto, sembrava una ciotola ma era in pietra e conteneva al suo interno un singolare arnese a forma di pistone, anch’esso in pietra. «E tu chi sei?» chiesero in coro. 37 «Sono il mortaio Mortarino, schiaccio tutto da sera a mattino. E voi chi siete? Da dove venite?» «Io sono Macinì, sono un macinacaffè, e lei è la mia amica Fughetta, una centrifuga. Veniamo dalla cucina di Marinella» rispose il macinacaffè. «Come siete arrivati fin qui?» chiese Mortarino. «È una lunga storia, se vi va ve la raccontiamo» rispose la centrifuga, poi i due amici cominciarono a narrare la loro avventura.

Capitolo quarto

23. MAIOR_10cap.indd 37 22/04/2020 09:39:39 Il tempo trascorreva piacevolmente, ma il sole si faceva sempre più alto e allora Fughetta e Macinì furono nuovamente assaliti dall’angoscia di doversi separare, tanto che Fughetta scoppiò in lacrime catturando l’attenzione di tutti gli arnesi della cucina: mestoli, padelle, ciotole, scodelle, fruste cercavano tutti insieme di trovare un espediente per poter risolvere il problema. Macinì ebbe un’idea: «Potremmo tutti insieme preparare una squisita colazione ai padroncini così da lasciarli stupiti 38 a tal punto che non vorranno più riportarmi da Ugo». «Buona idea!» risposero tutti in coro «Mettiamoci a lavoro!» Tutti quanti si diedero da fare per la buona riuscita dell’impresa: chi impastava la farina, chi sbatteva le uova, chi montava gli albumi a neve, chi tostava mandorle e nocciole…Macinì cominciò a macinare i chicchi di caffè mentre Fughetta lo sosteneva e lo incoraggiava come Macinì aveva fatto con lei fino a quel momento. In men che non si dica fu tutto pronto ed un delizioso profumino di dolci appena sfornati e di caffè appena tostato si diffuse per tutta la casa.

Una cucina d’altri tempi

23. MAIOR_10cap.indd 38 22/04/2020 09:39:39 Al loro risveglio, Andrea e Sara si recarono in cucina attirati dal buon odore della colazione… Quanta sorpresa nel trovare tutte quelle delizie e quel caffè buonissimo! Entrambi pensarono che l’altro avesse voluto preparargli una sorpresa, così i due sposini si accomodarono entusiasti a tavola per fare colazione tra un boccone, un buon sorso di caffè e tante risate! Gli abitanti della cucina si guardavano soddisfatti, fieri del loro lavoro: sembrava che, per il momento, i due sposini avessero abbandonato l’idea di riportare indietro Macinì. 39

Capitolo quarto

23. MAIOR_10cap.indd 39 22/04/2020 09:39:39 23. MAIOR_10cap.indd 40 22/04/2020 09:39:39 CAPITOLO QUINTO Un velo di malinconia

Nel frattempo Marinella, nella sua cucina, aveva deciso di cimentarsi nella preparazione di un dolce da portare a sua nipote Sara, che si era da poco sposata e l’aveva invitata ad andare a trovarla nella sua nuova casa. Pensò che, pur non essendo una grande cuoca, per lei non sarebbe stato difficile riuscire a preparare una buona torta utilizzando tutti i suoi elettrodomestici all’avanguardia. Iniziò a sfogliare il ricettario del Bimby alla ricerca 41 della ricetta del dolce preferito di Sara: il ciambellone all’arancia. Sara infatti amava i sapori semplici e gli ingredienti genuini. Marinella dispose tutti gli ingredienti occorrenti sul bancone della cucina ed era pronta ad iniziare. Per prima cosa accese il suo forno ipertecnologico nuovo di zecca che raggiungeva da solo la temperatura ideale per la cottura; poi mise la farina, le uova e lo zucchero nel boccale del Bimby, ed impostò i comandi, ma il robot da cucina si mise

Capitolo quinto

23. MAIOR_10cap.indd 41 22/04/2020 09:39:39 a frullare vorticosamente invece di impastare. Marinella non riusciva a spiegarsi come fosse possibile che il suo Bimby non funzionasse a dovere e pensò che probabilmente doveva portarlo al servizio clienti. Senza perdersi d’animo, prese le fruste elettriche per continuare la preparazione del dolce, ma quando azionò i comandi, le fruste non ne vollero sapere di funzionare. A quel punto, Marinella, sconfortata, era pronta a buttare via tutto l’impasto, ma poi decise di chiamare proprio 42 sua nipote Sara per chiederle consiglio. La ragazza infatti sapeva cavarsela bene anche senza l’aiuto della tecnologia e, anzi, era amante degli oggetti vissuti e un po’ vintage che utilizzava quotidianamente per svolgere tutte le sue attività domestiche e non. Mentre era sul punto di comporre il numero telefonico di Sara, Marinella sentì puzza di bruciato e vide del fumo nero uscire dal forno. Corse subito a spegnerlo evitando così di dar fuoco alla cucina! Era davvero sconfortata e decise di fermarsi un attimo e prepararsi un buon caffè

Un velo di malinconia

23. MAIOR_10cap.indd 42 22/04/2020 09:39:39 prima di decidere il da farsi. Cercò il suo macinacaffè rosso fiammante in ogni angolo della cucina, rovistò nei cassetti e nei pensili, ma non riuscì a trovarlo da nessuna parte. Era proprio una giornata da dimenticare! Le venne in mente che magari accidentalmente era andato a finire tra le cose che aveva portato a Sergio e si ripropose di andare da lui il giorno seguente e chiedergli se per caso lo avesse trovato. A quel punto era proprio avvilita, ma decise ugualmente di chiamare la nipote Dopo aver ascoltato il lungo racconto della zia, Sara 43 la ringraziò per aver pensato di prepararle la sua torta preferita e le consigliò di impastare il ciambellone a mano, magari aiutandosi con quei bei mestoli di legno che si trovavano nelle cucine delle nonne, e la incoraggiò a non affliggersi perché la tecnologia, pur essendo importante, non è indispensabile e in realtà gli oggetti più semplici possono venire sempre in nostro aiuto nei momenti giusti. Marinella ringraziò la nipote promettendo di andare presto a farle visita e riagganciò.

Capitolo quinto

23. MAIOR_10cap.indd 43 22/04/2020 09:39:39 Si sentiva spaesata: non aveva mai pensato di preparare un dolce senza l’utilizzo dei suoi amati elettrodomestici, che lei riteneva indispensabili! Iniziò a rovistare nel cassetto degli utensili da cucina alla ricerca di qualche mestolo di legno, ma si ricordò di averli buttati via perché erano usurati e non si intonavano bene con il contesto moderno della sua cucina. A quel punto si sedette e decise di rinunciare definitivamente alla preparazione del ciambellone. 44 Improvvisamente, ripensando alle parole di Sara, le venne in mente la centrifuga che aveva dato via pochi giorni prima: la possedeva da molto tempo ed era stato uno dei suoi primi acquisti di giovane ragazza che aveva iniziato ad appassionarsi ad un tipo di alimentazione salutare. Ricordava benissimo la soddisfazione che aveva provato il giorno in cui l’aveva acquistata, poiché quella semplice centrifuga rappresentava anche il suo desiderio di avere una casa e una cucina tutta per sé, cosa che avvenne non molto tempo dopo. E poi, quanti pranzetti freschi e

Un velo di malinconia

23. MAIOR_10cap.indd 44 22/04/2020 09:39:39 salutari a base di insalatone e verdure aveva preparato grazie all’aiuto della centrifuga, quanti bei momenti trascorsi in famiglia e con gli amici! I ricordi legati alla centrifuga affioravano nella sua mente assieme ad un velo di malinconia, perché gli oggetti, a volte, non sono solo dei semplici utensili, ma portano con sé un bagaglio di ricordi legati ai momenti più significativi della nostra vita e a tante emozioni… Immersa in questi pensieri, Marinella prese una decisione: l’indomani, oltre alla ricerca del macinacaffè, si sarebbe 45 anche messa alla ricerca della sua vecchia centrifuga!

Capitolo quinto

23. MAIOR_10cap.indd 45 22/04/2020 09:39:39 23. MAIOR_10cap.indd 46 22/04/2020 09:39:39 CAPITOLO SESTO Invito a pranzo

Dopo aver bevuto l’ultimo sorso di caffè, Sara disse: «Che buon profumino e che sapore meraviglioso, un gusto di altri tempi! Questo nuovo macinacaffè è davvero utile, ha fatto proprio un buon lavoro. Peccato che dovrò restituirlo a Ugo». Andrea, mentre assaporava una squisita fetta di torta al cioccolato, esclamò: «Perché? Non dobbiamo restituirlo per 47 forza, in fin dei conti era dentro la centrifuga che abbiamo comprato, oramai è nostro, non l’abbiamo mica rubato!» «Hai ragione Andrea, forse il destino ce lo ha regalato, un nuovo figlio nella mia cucina! E poi so che le cialde a te non piacciono, quindi non lo restituirò. Vado a lavoro adesso, ricordati che ci vediamo più tardi da mia zia: dopo il disastro del ciambellone, mi ha richiamata per invitarci a pranzo». Sentendo queste parole il macinacaffè tirò un sospiro di sollievo e abbracciò festoso la centrifuga. Anche tutti gli

Capitolo sesto

23. MAIOR_10cap.indd 47 22/04/2020 09:39:39 altri elettrodomestici della cucina erano contenti: i nuovi arrivati erano proprio simpatici e non volevano perderli. Nel frattempo, dopo una nottata insonne, Marinella si alzò un po’ triste e demoralizzata perché aveva pensato tutta la notte a come lei fosse cambiata. Si chiedeva quanto tempo fosse passato da quando preparava pranzi particolari, elaborati, fatti proprio con le sue mani: la perenne fretta e i ritmi frenetici delle sue giornate le avevano fatto perdere la sua vecchia passione per la 48 cucina; lei era sempre di fretta, sempre a dieta, e quel poco che mangiava era preparato da qualcun altro… adesso era il Bimby il cuoco di casa, l’aveva rimpiazzata del tutto nella preparazione delle pietanze. Pensò che sua madre un tempo preparava tantissime prelibatezze ed era bravissima a fare i dolci, era una maga del tiramisù, proprio da leccarsi i baffi, e lei e suo fratello Luca facevano a gara per l’ultima fetta del loro dolce preferito. Lei voleva cambiare, voleva ricominciare a cucinare, a gustarsi il suo tempo, a prendersi cura di sé.

Invito a pranzo

23. MAIOR_10cap.indd 48 22/04/2020 09:39:39 Le tornò in mente di nuovo il macinacaffè scomparso e ricominciò a cercarlo in ogni angolo della cucina, nei cassetti, nei pensili, nella credenza, persino dentro il forno e nel frigorifero, ma inutilmente. Non riusciva proprio a ricordare dove lo avesse messo. Intanto gli oggetti della cucina cominciarono a mormorare tra di loro. Il frullatore e la frusta elettrica domandarono: «Che cosa cerca? Il macinacaffè?» «Si!» rispose l’estrattore di succhi. 49 «Non capisco perché è così disperata, sta solo perdendo tempo, dovrebbe invece sbrigarsi a portarmi in riparazione» esclamò il Bimby. «Smettila, Bimby! Eri d’accordo nell’aiutarci, non ricominciare a dimostrarti il solito egoista» gli rispose lo schiaccianoci. «Io sono molto più costoso di voi, valgo molto di più! Devo essere riparato il prima possibile!» replicò il Bimby. Fu così che iniziò un acceso litigio tra i vari oggetti della cucina: chi gridava da una parte, chi dall’altra.

Capitolo sesto

23. MAIOR_10cap.indd 49 22/04/2020 09:39:39 All’improvviso lo spremiagrumi prese la parola: «Basta! Tutti noi siamo importanti in egual modo, tutti siamo utili, tutti serviamo a qualcosa, tutti abbiamo delle abilità e delle doti e facciamo parte della stessa cucina, della stessa famiglia! La realtà è che si capisce il vero valore delle cose solo quando si perdono e Marinella se n’è resa conto adesso». Sentite queste parole, tutti capirono di aver sbagliato, persino il Bimby chiese scusa e capì che essere diverso dagli 50 altri non significa essere migliore o peggiore, che quella era la sua famiglia nonostante le differenze e le incomprensioni. Nel frattempo Marinella aveva smesso di cercare, si era fatto tardi, così prese il Bimby ed uscì in fretta e furia per portarlo al centro assistenza. Tornata a casa si ricordò che a pranzo avrebbe avuto ospiti e non aveva ancora preparato niente, non sapeva come fare senza i suoi elettrodomestici, che sarebbero stati riparati in giornata dal tecnico con cui aveva preso appuntamento.

Invito a pranzo

23. MAIOR_10cap.indd 50 22/04/2020 09:39:39 Era proprio avvilita: l’unica cosa che poteva preparare velocemente erano un’insalata e del pollo alla griglia. Aprì lo sportello in cerca della centrifuga, ma poi si ricordò di averla portata in discarica giorni prima. Stava quasi per disperare, ma poi le venne in mente il consiglio di Sergio e asciugò l’insalata con uno strofinaccio. Poco dopo bussarono alla porta. Dopo aver riempito di baci la nipote, Marinella fece accomodare i suoi ospiti a tavola. «Zia, perché questa insalata è così acquosa? Non è da te, proprio tu che ami la lattuga» chiese la nipote. 51 «Hai ragione, purtroppo in questi giorni si è rotta la centrifuga e ho dovuto usare uno strofinaccio. Non sono molto pratica, ma sto imparando!» rispose Marinella. «Che ne dici di venire a pranzo da me in questi giorni? Ti preparo un buon pranzetto fatto in casa e un’ottima insalata!»

Capitolo sesto

23. MAIOR_10cap.indd 51 22/04/2020 09:39:39 23. MAIOR_10cap.indd 52 22/04/2020 09:39:39 CAPITOLO SETTIMO Il simpatico criticone torna a casa

Il giorno dopo Marinella si recò alla discarica di Sergio per avere informazioni sulla sua tanto amata centrifuga. Il contadino, indaffarato a coltivare le sue insalate, alla domanda di Marinella riguardo dove fosse finita la sua vecchia centrifuga, rispose: «L’ho riparata e portata ad Ugo, il proprietario de “Il Riuso”, un negozietto dell’usato che conosco. «Interessante, mi sai dire dove si trova?» chiese ancora 53 Marinella. «Certo, è nel centro storico, vicino al Duomo, proprio alle spalle del Museo». Marinella, speranzosa, tornò alla sua auto e raggiunse il luogo indicatole, alla ricerca di Ugo. Intravide un signore di mezza età con una camicia di flanella a quadri e un berretto a fantasia militare, tutto preso a riordinare un bancone pieno oggetti di vario genere e, impaziente, gli chiese: «Buongiorno, mi scusi, è lei il signor Ugo?»

Capitolo settimo

23. MAIOR_10cap.indd 53 22/04/2020 09:39:39 «Sì, sono io. Con chi ho il piacere di parlare?» «Mi chiamo Marinella, vorrei sapere se per caso ha venduto una centrifuga riparata dal signor Sergio. Sa, era la mia e sulle prime l’ho data via perché si era rotta, senza pensarci bene. Ora però vorrei tanto riaverla. Mi rendo conto che ho sbagliato a disfarmene, mi rammarico ad averla trattata come un pezzo ormai obsoleto ed inutile». «Mi dispiace, signora, l’ho venduta la scorsa domenica ad una coppia di giovani sposini entusiasti» rispose Ugo, dispiaciuto. 54 Marinella ringraziò il gentile signore e, a malincuore, tornò verso la sua auto, fantasticando su che fine avesse fatto la sua centrifuga. Nel frattempo, si era fatta quasi ora di pranzo e Marinella si ricordò dell’invito della sua amata nipotina, così raggiunse la casa di Sara e bussò al campanello… Dlin dlon! «Ciao zia Marinella, che bello rivederti. Come stai?» la salutò Sara. «Tutto bene tesoro e tu?» «Sì grazie. Entra pure, stavo finendo di preparare il pranzo.

Il simpatico criticone torna a casa

23. MAIOR_10cap.indd 54 22/04/2020 09:39:39 Ho acquistato alcuni accessori per la cucina la scorsa domenica al mercatino delle pulci e ne sto facendo buon uso, sono davvero soddisfatta!» Marinella e Sara si avviarono verso la cucina e Sara tornò alle sue faccende, stava asciugando l’insalata… Che sorpresa per Marinella rendersi conto che quella che stava usando era proprio la sua centrifuga! Cominciò a pensare tra sé: “Dovrei dire a Sara che quegli oggetti mi appartenevano e chiederle se le andrebbe di restituirmeli? È così entusiasta del suo acquisto. Non capisco una cosa, 55 però… come ci è arrivato qui il mio macinino?”. Immaginò che il macinacaffè fosse finito accidentalmente dentro la centrifuga il giorno che l’aveva portata via. Si sentì quasi come una mamma che era stata poco attenta nei confronti dei suoi figli e decise che non era il caso di richiederli indietro, in fondo erano in buone mani da sua nipote. Zia e nipote pranzarono insieme, chiacchierando del più e del meno, sedute ad una bella tavola imbandita: Sara aveva preparato delle buonissime pizze e vari contorni di verdure.

Capitolo settimo

23. MAIOR_10cap.indd 55 22/04/2020 09:39:40 Dopo aver bevuto una gustosissima tazza di caffè, Marinella esclamò: «Che buono questo caffè!» aggiungendo tra sé e sé “… e quanto mi mancheranno il mio macinino e la mia centrifuga!” Le due donne si salutarono affettuosamente, poi Marinella tornò a casa. Un po’ stanca e assonnata, si sdraiò sul divano, addormentandosi. Sognò il suo Bimby che, tornato da lei, preparava indaffarato mille cose buone mentre lei 56 utilizzava gli altri utensili e insieme cucinavano mille pietanze squisite. Nel frattempo Alessandro, il riparatore, nella sua bottega si accingeva a riparare il Bimby, che all’inizio sembrava non accendersi neanche, così iniziò a smontarlo. Il Bimby era un po’ spaventato, dopo alcuni tentativi sul suo display apparve la scritta “Error”, ma era fiducioso e pronto a farsi riparare: “Sono sicuro di aver solo bisogno di un’aggiustatina, non sarò gettato via. Devo farcela!” Alessandro pulì e sistemò alcuni ingranaggi, sostituì le

Il simpatico criticone torna a casa

23. MAIOR_10cap.indd 56 22/04/2020 09:39:40 lame che sembravano consumate e… il Bimby riprese a funzionare perfettamente! Contento del suo lavoro, telefonò a Marinella per aggiornarla sulla situazione. A casa di Marinella squillò il telefono: Drin drin! «Pronto?» rispose Marinella, ancora un po’ assonnata. «Salve signora Marinella, sono Alessandro dal centro riparazione. Volevo darle una bella notizia: ho riparato il suo Bimby, da domani può venire a ritirarlo» Marinella ne fu entusiasta, poteva recuperare uno dei 57 suoi utensili e cominciare a mettere in pratica il contenuto del suo sogno. «Grazie, sono veramente contenta. A domani allora!» esclamò, chiudendo la telefonata. Il giorno dopo Marinella si svegliò di buon’ora per andare a ritirare quello che considerava il suo miglior alleato in cucina. Era una bellissima giornata e ne approfittò per utilizzare la bicicletta, in quanto il centro era vicino casa sua. Era davvero entusiasta delle decisioni prese il giorno

Capitolo settimo

23. MAIOR_10cap.indd 57 22/04/2020 09:39:40 prima: dare una nuova vita ai suoi utensili lasciandoli a Sara e cominciare a cambiare il suo modo di porsi, smettendo di gettar via tutto e dedicandosi di più a ciò che le piaceva, cucina compresa! «Buongiorno, signor Alessandro» salutò, entrando. «Buongiorno, signora Marinella, ecco qui il suo Bimby» rispose Alessandro, che lo teneva pronto sul bancone. «Grazie mille per averlo salvato! Sa, oggi per me è una splendida giornata, sono proprio contenta di avere di 58 nuovo il mio alleato» «Si figuri, è stato un piacere» rispose Alessandro Marinella pagò il gentile riparatore e tornò a casa, immaginando tutte le cose buone che poteva preparare.

Il Bimby, dal canto suo, era felice di poter tornare a casa. Durante l’assenza si era meravigliato di quanto gli mancassero gli altri utensili e sperava che anche loro avessero sentito la sua mancanza. Nel frattempo, pensava tra sé: “Che bello, sono vivo e pronto a cucinare tantissime leccornie. E voi, amici, aspettatemi, sto tornando da voi!”

Il simpatico criticone torna a casa

23. MAIOR_10cap.indd 58 22/04/2020 09:39:40 CAPITOLO OTTAVO I profumi e i sapori di una volta

Marinella arrivò a casa contenta per la passeggiata in bicicletta, aprì la porta ed entrò in cucina. C’era un silenzio assoluto, gli utensili aspettavano di sapere se il loro compagno stesse bene, avevano passato i giorni precedenti a chiedersi come sarebbe andata al loro amico. Nel momento in cui Marinella appoggiò Bimby al suo posto, capirono che stava bene e cominciarono ad urlare di gioia: «Che bello! Bimby è tornato!» 59 Anche Bimby era contento per aver ritrovato tutti gli altri e fu in quel momento che si accorse che anche lui sentiva la mancanza del macinino e della centrifuga e che può capitare che qualcosa si rompa ma è importante cercare di ripararla prima di buttarla via perché tutto ha un suo valore. Rifletté anche sul fatto che era vero che lui da solo era in grado di cucinare cibi in poco tempo, ma che non erano così buoni come quando lavoravano tutti insieme, così si ripromise di essere più amichevole, affettuoso e rispettoso

Capitolo ottavo

23. MAIOR_10cap.indd 59 22/04/2020 09:39:40 con gli altri utensili della cucina. Intanto, Marinella continuava le sue faccende domestiche. Arrivò la sera e decise di andare a letto prima del solito, aveva avuto delle giornate particolarmente impegnative. Sognò di ritrovarsi a casa di sua nipote: «Ciao tesoro, come stai? Ti va di fare una bella torta insieme?» le diceva. Sara, col sorriso stampato in viso, le rispondeva: «Ciao zia! Che bello vederti. Certo che mi va di fare una torta con te, cosa ti serve?». 60 «Allora, per la torta servono uova, farina, latte, un po’ di caffè e gli strumenti giusti per cucinare». Marinella gironzolava per la cucina prendendo tutti gli utensili che le servivano e ad un certo punto si ritrovò in mano un macinacaffè molto simile a quello che aveva lei: preparava davvero un buon caffè, era così utile… proprio non si spiegava come aveva fatto a perderlo e a ritrovarlo a casa della nipote! Zia e nipote si misero subito al lavoro. Sbatterono le uova col frustino, poi le mischiarono insieme alla

I profumi e i sapori di una volta

23. MAIOR_10cap.indd 60 22/04/2020 09:39:40 farina e al lievito, aggiunsero il caffè macinato e poi impastarono il tutto con le mani. Nel frattempo, ridevano e scherzavano… era tutto così piacevole e divertente che Marinella rimpiangeva di non essersi sporcata le mani per tanto tempo. DRIIIIIIIIIIN! Marinella pensò che la torta al caffè fosse pronta, ma poi si rese conto che non era il forno che suonava, ma la sveglia. Era già mattina. Il sogno sembrava così reale che Marinella provava ancora quella piacevole sensazione e le vennero 61 in mente tanti ricordi e tanta voglia di cucinare come un tempo, alla vecchia maniera, con i suoi vecchi strumenti. A quel punto decise di telefonare alla nipote e di proporle di preparare davvero una torta insieme, raccontandole il suo sogno e spiegandole la nostalgia che aveva provato. Si accordarono per preparare una torta nel tardo pomeriggio.

Sara accolse la zia con piacere: «Ciao zia, che bella idea che hai avuto!»

Capitolo ottavo

23. MAIOR_10cap.indd 61 22/04/2020 09:39:40 Marinella rispose con un sorriso: «Sì, lo credo anche io! È vero che cucinare con il Bimby è facile e mi fa risparmiare tempo, ma mi mancava quella sensazione che si prova nel preparare qualcosa con le proprie mani. Mi sono resa conto che non mi prendevo più del tempo per questi piccoli grandi piaceri. «Ultimamente» continuò «ho la sensazione che quello che preparo non sia più così buono come una volta: il cibo preparato dal Bimby invece che da me non sembra abbia 62 lo stesso sapore, l’insalata non è più asciutta, fresca e croccante come quella che asciugavo nella mia vecchia centrifuga, il caffè non ha l’aroma e il gusto di quello appena macinato in casa». A quel punto zia e nipote iniziarono a fare la torta. Mentre cucinavano Marinella raccontò a Sara quanto fosse dispiaciuta per aver smesso di fare le cose che amava, che voleva imparare a riparare gli oggetti invece di gettarli via e che avrebbe voluto riacquistare qualche utensile per cucinare e, soprattutto una centrifuga e un

I profumi e i sapori di una volta

23. MAIOR_10cap.indd 62 22/04/2020 09:39:40 macinacaffè. Le disse inoltre che era molto contenta di quello che stavano preparando e del modo in cui lo stavano facendo, la faceva sentire rilassata e orgogliosa. Le due passarono il tempo insieme fino a sera, mangiando la buonissima torta al caffè, bevendo del latte e chiacchierando. Ad ora di cena, si salutarono e Marinella tornò a casa. Nel frattempo, anche Andrea era tornato a casa. A cena, Andrea assaggiò la torta e si complimentò con la moglie. Sara gli raccontò delle riflessioni della zia ed entrambi 63 erano contenti del fatto che Marinella avesse deciso di tornare a fare delle cose che la facevano star bene. Mentre ne discutevano, Sara esclamò: «Voglio rendere felice mia zia, regaliamole ciò che desidera!» ed entrambi cominciarono a pensare a come potevano organizzare una bella sorpresa a Marinella, che nel frattempo era tornata a casa e, dopo cena, era andata a dormire serena e soddisfatta per aver dedicato del tempo a se stessa e, allo stesso tempo, alle persone a cui voleva bene.

Capitolo ottavo

23. MAIOR_10cap.indd 63 22/04/2020 09:39:40 23. MAIOR_10cap.indd 64 22/04/2020 09:39:40 CAPITOLO NONO Il sapore dell’affetto

Marinella era sempre più pensierosa perché in lei c’erano sentimenti contrastanti: da una parte era contenta che la sua centrifuga e il suo macinacaffè fossero stati acquistati da Sara, dall’altra si era proprio pentita di averli dati via e desiderava tanto riaverli indietro. Non sapeva che fare e intanto aveva perso la voglia di cucinare perché le sembrava che l’insalata avesse perso il suo sapore e il caffè ormai fosse diventato una ciofeca. Era anche 65 andata in un negozio di utensili per la casa e aveva girato per gli scaffali alla ricerca di possibili sostituti, ma era uscita di lì delusa perché gli oggetti che cercava erano stati sostituiti con altri, più tecnologici, a cui aveva deciso di non ricorrere. Qualche giorno dopo, decise di chiedere aiuto a internet. Si sentì fortunata ad aver trovato un commerciante che vendeva oggetti casalinghi manuali e, visto che il negozio si trovava a pochi chilometri da casa sua, lo raggiunse quel pomeriggio stesso.

Capitolo nono

23. MAIOR_10cap.indd 65 22/04/2020 09:39:40 Quando arrivò alla bottega conobbe il signor Gennaro, un uomo panciuto e allegro che aveva la passione per gli oggetti considerati “vintage” e, tra questi, molti erano utensili da cucina. Gli chiese un macinacaffè e una centrifuga e l’uomo le mostrò quelli che aveva, tra cui una centrifuga verde con una manovella in ferro, un modello molto più antico di quello che possedeva lei, e un macinacaffè in legno, anche questo di sicuro più vecchio del suo. Li guardò 66 attentamente e li ispezionò esitante, ma poi decise di prenderli. “Meglio questi che niente” pensò e tornò a casa con il suo bottino. A casa appoggiò il sacchetto sul tavolo del soggiorno e telefonò a Sara per invitarla quella sera a cena. Sara accettò molto volentieri l’invito anche perché c’era da organizzare il compleanno di Marinella e lei voleva darle una mano in vista della data ormai prossima. Quella sera Sara arrivò con il marito e, mentre lui e lo zio di Sara guardavano la partita in TV, le due donne iniziarono

Il sapore dell’affetto

23. MAIOR_10cap.indd 66 22/04/2020 09:39:40 a preparare la cena. Cucinarono delle fette di petto di pollo al forno gratinate con contorno di insalata. Quando arrivò il momento di lavare e strizzare le foglie, Marinella, felice come una bambina, prese il suo ultimo acquisto e dopo un lavaggio accurato sistemò le foglie dentro per strizzarle. Appena cominciò a girare la manovella, però, questa non resse e si ruppe al primo giro, lasciando Marinella con il cestello tra le mani… che triste sorpresa! Sara lesse la delusione sul volto della zia e la incoraggiò dicendole che ne avrebbero fatto a meno e che l’insalata 67 sarebbe venuta buonissima ugualmente; lei sembrò rincuorarsi un po’ e la cena proseguì piacevolmente. Quando arrivò il momento di preparare il caffè, Marinella si affrettò a prendere il suo secondo acquisto, il macinacaffè, che non vedeva l’ora di provare. Fu allora che ebbe una seconda delusione: il macinacaffè era un esemplare molto antico, più adatto a un museo che a una cucina, con le lame incapaci di sminuzzare i chicchi. Presa dallo sconforto, Marinella raccontò a Sarà la sua

Capitolo nono

23. MAIOR_10cap.indd 67 22/04/2020 09:39:40 disavventura, senza però svelare che i suoi utensili erano proprio quelli che lei aveva acquistato al “Riuso”, per non far sentire in colpa la dolce e sensibile Sara. La nipote l’abbracciò e la convinse a non pensarci e a concentrarsi sulla festa ormai prossima, mentre compilava la lista degli invitati e il menù per il compleanno. Marinella si asciugò le lacrime con il grembiule e pensò che a volte anche gli oggetti più semplici possono prendere un posto nel cuore. 68 Il giorno del compleanno arrivò e ci fu una bellissima festa in suo onore a cui parteciparono tutti gli amici e i parenti. Aiutata da Sara, Marinella aveva preparato tutto in terrazza: dove avevano sistemato dei grandi ombrelloni bianchi, due tavoli per il rinfresco e un amplificatore per la musica. Al momento dell’apertura dei doni, Marinella fu molto entusiasta per le tante sorprese che via via andava scartando, tutti regali utili e originali.

Il sapore dell’affetto

23. MAIOR_10cap.indd 68 22/04/2020 09:39:40 Quando arrivò il momento di scartare il dono di Sara, tutti rimasero a bocca aperta: nel pacco c’erano due vecchi utensili da cucina, una centrifuga e un macinacaffè, eppure Marinella piangeva di gioia come se avesse ritrovato dei vecchi amici, dei vecchi amori. «Sono proprio la mia cara centrifuga e il mio amato macinacaffè, di cui mi ero stupidamente disfatta. Sono stati acquistati da te e non avevo il coraggio di dirtelo. Grazie per questo prezioso dono!» esclamò Marinella, felice. «Sono tornata al “Riuso” con quegli oggetti per pagare 69 anche il macinino che era finito per caso nella centrifuga e per acquistartene di simili e il proprietario mi ha raccontato che, per una curiosa coincidenza, qualche giorno prima era venuta la vecchia proprietaria che li voleva indietro. Siccome ti avevo vista così indaffarata alla ricerca di questi oggetti, ho capito che la vecchia proprietaria dei miei dovevi essere proprio tu e così ho deciso di regalarteli per il tuo compleanno. E a quanto pare ti ho reso felice con questa sorpresa!» le spiegò Sara.

Capitolo nono

23. MAIOR_10cap.indd 69 22/04/2020 09:39:40 «Hai ragione, mi hai fatto davvero un regalo meraviglioso! Mi sembrava di non gustare più nessun sapore, perché mi mancava quello dell’affetto. Senza accorgermene, mi ero molto affezionata ai miei utensili da cucina, credevo di poterne fare a meno ma invece mi mancavano molto. Ora, grazie a te, sono ritornati. Grazie!» rispose la zia, commossa. Le due donne si strinsero in un lungo abbraccio dal sapore dell’affetto vero a cui tutti parteciparono con un festoso 70 e fragoroso applauso.

Il sapore dell’affetto

23. MAIOR_10cap.indd 70 22/04/2020 09:39:40 CAPITOLO DECIMO Più buono di così!

E Fughetta e Macinì? Cosa pensavano di tutto ciò che gli era accaduto? Per loro era stato così strano rivedere Marinella a casa di Sara. Si trovavano bene nella nuova cucina, ma allo stesso tempo sentivano la mancanza della loro casa, dei loro amici, ed erano felici di poter passare un po’ di tempo con lei. Si chiedevano se anche lei provasse lo stesso: sembrava cambiata e anche un po’ malinconica. 71 Quanta paura, poi, avevano provato quando Sara li aveva chiusi in una scatola al buio. Si erano chiesti se sarebbero stati abbandonati di nuovo... e invece, con loro immensa gioia, erano finiti di nuovo tra le braccia di Marinella, che sembrava amarli come non mai! Per loro era il più bel lieto fine possibile.

Intanto, qualche giorno dopo la festa di compleanno, Marinella era sola nella sua cucina, felice di aver riavuto i

Capitolo decimo

23. MAIOR_10cap.indd 71 22/04/2020 09:39:40 suoi cari utensili, e cominciò a pensare a come riutilizzarli, ora che aveva riscoperto il suo amore per la cucina. Ebbe un’idea: organizzare un pic-nic a cui avrebbe partecipato e contribuito tutto il paese. Chiamò Sara e Andrea per aiutarla in quest’impresa e radunò tutti i suoi vecchi utensili: mestoli, fruste, mattarelli, cucchiai di legno, mezzaluna, mortaio, schiumarola, scolapasta, che si erano quasi dimenticati di esistere e furono felicissimi di poter tornare ad essere utili. 72 Tutti si misero al lavoro per preparare antipasti e insalatone cosparse di erbe aromatiche, torte squisite e caffè per tutti. Fughetta centrifugava con gioia e senza sosta insalate di ogni tipo, il mortaio pestava erbe aromatiche, il Bimby impastava torte e Macinì macinava centinaia di chicchi di caffè. Affinché tutti potessero lavorare insieme per realizzare il sogno di Marinella, la vecchia centrifuga e l’antico macinacaffè rotti vennero portati da Sergio per essere riparati. Marinella realizzò anche delle locandine che appese

Più buono di così!

23. MAIOR_10cap.indd 72 22/04/2020 09:39:40 in paese in cui invitava tutti a partecipare al pic-nic chiedendo di portare qualcosa per contribuire e anche ciò che avevano in casa e che volevano riparare per provare a dargli una seconda vita insieme a Sergio, invece che disfarsene portandoli in discarica. “Ogni cosa è utile e ha valore al di là del suo prezzo!” era lo slogan sulle locandine. Finalmente giunse il grande giorno tanto atteso: tutti, persone e utensili, erano felici e soddisfatti per il lavoro svolto e per il loro impegno. 73 Il pic-nic fu allestito nel grande prato dietro la chiesa. Partecipò tutto il paese, ciascuno come poteva, e tutti portando qualcosa da far riparare. Che sorpresa per il Bimby quando vide un suo antenato, il primo modello di Bimby: come sembrava antiquato! Era arrugginito, con il display rotto e il coperchio tutto storto. Si preoccupò del suo futuro, pensando: “Succederà anche a me?”, ma era una giornata di festa e scacciò alla svelta questo pensiero.

Capitolo decimo

23. MAIOR_10cap.indd 73 22/04/2020 09:39:40 Durante la giornata Marinella ricevette tanti complimenti e anche un suggerimento allettante: aprire un agriturismo! Ne parlò con Sara e Andrea, ma le pareva un sogno irrealizzabile non avendo un locale da poter sfruttare. Fu a quel punto che Andrea decise di donare a Marinella un locale che il nonno in precedenza gli aveva lasciato in eredità, da ristrutturare e a cui dare una nuova vita e un nuovo valore. Marinella era così felice da quando aveva ricominciato a rimettersi in gioco e a cucinare, che 74 Andrea non avrebbe sopportato l’idea di non vederla più così. Certo, c’era un po’ di lavoro da fare, ma tutti insieme ce l’avrebbero fatta! Marinella non poteva credere che fosse tutto vero, le pareva un sogno. Ben presto si trovarono tutti all’opera: Marinella, suo marito, orgoglioso di lei e pronto ad aiutarla come poteva, Andrea, Sara e anche Sergio, che aveva accettato di dare una mano, si rimboccarono le maniche per ripulire e ristrutturare il locale.

Più buono di così!

23. MAIOR_10cap.indd 74 22/04/2020 09:39:40 Sergio pensò all’arredamento utilizzando vecchi tavoli, sedie e credenze che aveva restaurato, Sara cucì tovaglie e tovaglioli con le stoffe che la zia aveva dimenticato nei cassetti, il marito di Marinella pensò alle scartoffie e alla contabilità, Andrea si occupò di fornire un impianto fotovoltaico in modo che l’agriturismo potesse essere autonomo nella produzione di energia elettrica, mentre Marinella si dedicò all’orto, rigorosamente biologico. Si era fatta consegnare dall’istituto di biologia degli antiparassitari naturali: le coccinelle, che avrebbero 75 tenuto lontani i parassiti dagli ortaggi. Sergio e Andrea prepararono anche una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana e per recuperare quella che veniva utilizzata per lavare le verdure. Marinella decise di mettere in bella mostra e sempre a disposizione nella cucina del locale tutti i suoi vecchi utensili manuali, perché un valore dell’agriturismo era il risparmio energetico, investendo in cura e pazienza nell’arte della cucina, senza dimenticare, però, anche il suo Bimby, in quanto aveva deciso di non

Capitolo decimo

23. MAIOR_10cap.indd 75 22/04/2020 09:39:40 dimenticare più l’importanza di nessun oggetto. Tutti gli utensili sentirono di nuovo di avere un valore, erano elettrizzati all’idea di far parte di quel bel progetto e orgogliosi della loro padrona e del suo cambiamento. Marinella aveva finalmente compreso che anche le cose vecchie vanno rispettate: come le persone anziane, bisogna tenerle vicine e averne cura. Finalmente tutti insieme erano diventati una grande squadra, si sentivano forti, affiatati e pronti a superare ogni ostacolo. 76 Era arrivato il momento di dare un nome all’agriturismo: l’idea migliore fu quella di Sara che propose “Più buono di così!”. Fin dal giorno dell’inaugurazione “Più buono di così!” si dimostrò una scelta vincente: i clienti erano sempre numerosi ed entusiasti del cibo genuino, dell’accoglienza, del rispetto per la natura, della gestione e di tutte quelle piccole accortezze che facevano di quel luogo un posto magico e Marinella, i suoi cari e i suoi utensili erano felici, soddisfatti e uniti come mai prima d’ora!

Più buono di così!

23. MAIOR_10cap.indd 76 22/04/2020 09:39:40 APPENDICE 1. Una seconda “chance” I.C. “Gianni Rodari” plesso di Torre Pollice - Torre Pellice (TO) - classe III Dirigente Scolastico Roberto Beccaria Docente referente della Staffetta Lucia Pia Pagliarulo Docente responsabile dell’Azione Formativa Lucia Pia Pagliarulo Gli studenti/scrittori della classe III Tafè Mafalda Bertot, Beatrice Brusa, Alex Canavosio, Gabriele Cargnel, Mattia Carone, Patrick D’Alessandro, Leonardo Dalmasso, Alessandro Di Francesco, Rayane El Hallani, Mohamed El Oirdani, Nicole Gamba, Fabio Giovenale, Greta Leger, Asmaa Ouadini, Elisabeth Scigliano, Anika Sellari, Cristian Stallè, Alessia Vaccarino Il disegno è stato realizzato da Tafè Mafalda Bertot

23. MAIOR_10cap.indd 77 22/04/2020 09:39:40 APPENDICE 2. Tutti per uno e uno per tutti! Scuola Primaria “San Giovanni Bosco” - Capurso (BA) - classe III A Dirigente Scolastico Rosa Severina Tirico Docente referente della Staffetta Chiara Squeo Docente responsabile dell’Azione Formativa Mariantonella Vavalle Gli studenti/scrittori della classe III A Giada Battaglia, Francesco Maria Consalvo, Pierthomas Desiderato, Daniele Pio Fasano, Andrea Fiore, Morgan Nicolas Foscari, Noemi Gaudioso, Arianna Gusmaroli, Marco Grosso, Greta Ladisa, Andrea Loporcaro, Alice Loprieno, Iris Losuriello, Desiree Magrone, Mattia Marchionna, Diego Mazzone, Brian Robert Palombo, Michele Pepe, Francesco Perrulli, Vittoria Ricciardi, Vito Sassanelli, Thomas Squeo, Giuseppe Squillace, Giovanni Tatone Il disegno è stato realizzato da Noemi Gaudioso

23. MAIOR_10cap.indd 78 22/04/2020 09:39:40 APPENDICE 3. Il mercatino delle pulci I.C. “Nasi Calvino” plesso “Manzoni” - Moncalieri (TO) - classe III A Dirigente Scolastico Giovanni Lettieri Docente referente della Staffetta Anna Bollattino Docente responsabile dell’Azione Formativa Marisol Zago Gli studenti/scrittori della classe III A Cecilia Baldini, Ekaterina Bee, Emanuele Borrazzi, Niccolò Boscolo, Marco Bricarello, Arturo Brosio, Gabriele Dell’Acqua, Viola Dematteis, Ginevra Ferro, Tessa Fornaris, Giorgio Gaiazzi, Maia Lisdero, Eleonora Maggio, Sofia Mastrorilli, Marco Nola, Filippo Ortolan, Edoardo Pancia, Edoardo Pollino, Giulia Pugliese, Bianca Puntillo, Giovanni Rossignoli, Maddalena Sala, Gabriele Tabasso, Leonardo Verdiglione Il disegno è stato realizzato da Sofia Mastrorilli

23. MAIOR_10cap.indd 79 22/04/2020 09:39:40 APPENDICE 4. Una cucina d’altri tempi IV Circolo Didattico “Rodari” plesso “SS. Rosario” - Vittoria - classe III BB Dirigente Scolastico Fabiana Bordieri Docente referente della Staffetta Elvira De Santis Docenti responsabili dell’Azione Formativa Silvana Crimi, Carmela Scollo Gli studenti/scrittori della classe III BB Sefora Arancio Febo, Anastasia Berejan, Noemi Calabrese, Raffaele Cirnigliaro, Edoardo Gentile, Paola Giommarresi, Yasmin Grami, Yosra Grami, Dennis Guarnuccio, Simone Incardona, Emanuele La Terra, Biatrice Loghin, Marika Nicosia, Noemi Palumbo, Giovanni Pavone, Matteo Petralia, Alisea Romano, Alessio Sinagra, Giacomo Zarcone Il disegno è stato realizzato da Biatrice Loghin

23. MAIOR_10cap.indd 80 22/04/2020 09:39:40 APPENDICE 5. Un velo di malinconia I.C. “Schiavinato” - San Donà di Piave (VE) - classe III B Dirigente Scolastico Andrea Carrara Docente referente della Staffetta Fortunata Stefania Romeo Docente responsabile dell’Azione Formativa Teresa Cinque Gli studenti/scrittori della classe III B Tawarat Amhad, Deborah Mamayo, Maria Francesca Baldi, Klevis Bimaj, Vittoria Botter, Vittoria Maria , Azzurra Brussolo, Riccardo Casetta, Tommaso Facchin, Rachele Finotto, Ilaria Fossaluzza, Emma Iop Shuilan, Rachele Mamprin, Siyam Miah, Emanuel Ongaretto, Alessandro Peretti, Isabel Piovesana, Ginevra Secco, Tommaso Sorgon, Eros Surian, Luna Ramaya Tamai, Jacopo Trevisan, Orges Xhekaj Il disegno è stato realizzato da tutta la classe

23. MAIOR_10cap.indd 81 22/04/2020 09:39:40 APPENDICE 6. Invito a pranzo C.D.S. “G. Bosco” - Biancavilla (CT) - classe III A Dirigente Scolastico Angela Rosa Maria Pistone Docente referente della Staffetta Mariella Palmeri Docente responsabile dell’Azione Formativa Mariella Palmeri Gli studenti/scrittori della classe III A Pietro Aiello, Asia Amato, Chiara Isabel Barbagallo, Giulia Bonanno, Carla Bonomo, Venera Bulla, Samuele Caponnetto, Matteo Floresta, Francesca Leocata, Giuliano Magra, Dennis Monforte, Eduardo Loris Motta, Adriano Nicotra, Elisabeth Maria Palumbo, Diego Pappalardo, Piera Pappalardo, Salvatore Petralia, Andrea Priscimone, Giorgia Maria Rutella, Agnese Rita Salvà, Francesco Pio Virgillito Il disegno è stato realizzato da Diego Pappalardo

23. MAIOR_10cap.indd 82 22/04/2020 09:39:40 APPENDICE 7. Il simpatico criticone torna a casa I.C. “San Demetrio Corone” - Vaccarizzo Albanese (CS) - gruppo di classi III/IV/V Dirigente Scolastico Concetta Smeriglio Docente referente della Staffetta Fenisia Serembe Docenti responsabili dell’Azione Formativa Anna Scura, Fenisia Serembe, Francesca Servidio Gli studenti/scrittori del gruppo di classi III/IV/V Sebastiano Anxhaku, Angelica Baffa, Fabiola Balla, Mokthar Ben Saied, Sara Ben Saied, Gabriel Bramati, Cosimo Bruno, Rosa Angela Emanuela Buffone, Annalucia Buonocore, Erisa Curaj, Maria Lucia Curci, Cristian Cosma Godino, Giorgia Godino, Flauvja Hima, Xhemaile Lusha, Pietro Macri, Aleks Meka, Matteo Mema, Alesio Merkaj, Francesco Milanese, Giorgia Montalto, Hajrije Pjeci, Leonora Sallaj, Giovanni Tocci, Emma Triolo, Francesco Tupilus Il disegno è stato realizzato da Francesco Tupilus

23. MAIOR_10cap.indd 83 22/04/2020 09:39:40 APPENDICE 8. I profumi e i sapori di una volta I.C. “G. Cardano” - Gallarate (VA) – classe IV A Dirigente Scolastico Germana Pisacane Docente referente della Staffetta Linda Agostini Docente responsabile dell’Azione Formativa Gabriella Giaccone Gli studenti/scrittori della classe IV A Ines Aboulbaqa, Erica Biffaro, Giulia Bossi, Attilio Chirico, Mathilde D’ercole, Daniel Del Bene, Alessia Di Stefano, Alex Dodaj, Luca Ferrazzano, Arianna Hernandez Servellon, Erik Hyska, Nikola Jovanovic, Aurora Marinelli, Erga Masha, Emilio Mosquera Hurtado Andres, Ferdaos Nafie, Rayan Nelomataj, Leonardo Patarino, Giulia Aurora Pinto, Pamela Piepi, Giulia Sofia Romito, Samuele Stabile, Alessandra Testa Il disegno è stato realizzato da Erga Masha, Samuele Stabile

23. MAIOR_10cap.indd 84 22/04/2020 09:39:40 APPENDICE 9. Il sapore dell’affetto I.C “2 Dati” - Boscoreale (NA) - classe IV B Dirigente Scolastico Pasqualina Del Sorbo Docente referente della Staffetta Rosa Romano Docente responsabile dell’Azione Formativa Giovanna Matrone Gli studenti/scrittori della classe IV B Kevin Arpaia, Bruno Castaldi, Rita , Arianna Ciaraola, Mariarosaria Ciaraola, Anna De Rosa, Raffaele De Vivo, Michele Esposito, Lionel Lozano Evangelista, Antonio Ferrara, Francesco Guerra, Giulia Guerra, Luigi Iozzino, Karina Kachurowka, Swami Marra, Salvatore Matrone, Gabriela Matyusha, Paolo Pio Monaco, Federica Potenza, Alessandro Spiga, Christian Trocchia Il disegno è stato realizzato da Raffaele De Vivo

23. MAIOR_10cap.indd 85 22/04/2020 09:39:40 APPENDICE 10. Più buono di così! I.C. Verjus - Oleggio (NO) - gruppo di classi IV/V Dirigente Scolastico Claudia Faccin Docente referente della Staffetta Battistina Teli Docente responsabile dell’Azione Formativa Antonella Colombo Il capitolo è stato realizzato da tutti gli studenti/scrittori del gruppo di classi IV/V

Il disegno è stato realizzato da tutto il gruppo di classi

23. MAIOR_10cap.indd 86 22/04/2020 09:39:40 NOTE

23. MAIOR_10cap.indd 87 22/04/2020 09:39:40 NOTE

23. MAIOR_10cap.indd 88 22/04/2020 09:39:40 NOTE

23. MAIOR_10cap.indd 89 22/04/2020 09:39:40 NOTE

23. MAIOR_10cap.indd 90 22/04/2020 09:39:40 NOTE

23. MAIOR_10cap.indd 91 22/04/2020 09:39:40 NOTE

23. MAIOR_10cap.indd 92 22/04/2020 09:39:40 NOTE

23. MAIOR_10cap.indd 93 22/04/2020 09:39:40 NOTE

23. MAIOR_10cap.indd 94 22/04/2020 09:39:40 INDICE Incipit di MANUELA PIOVESAN pag 11 Cap. 1 Una seconda “chance” pag 17 Cap. 2 Tutti per uno e uno per tutti! pag 23 Cap. 3 Il mercatino delle pulci pag 29 Cap. 4 Una cucina d’altri tempi pag 35 Cap. 5 Un velo di malinconia pag 41 Cap. 6 Invito a pranzo pag 47 Cap. 7 Il simpatico criticone torna a casa pag 53 Cap. 8 I profumi e i sapori di una volta pag 59 Cap. 9 Il sapore dell’affetto pag 65 Cap. 10 Più buono di così! pag 71 Appendici pag 77

23. MAIOR_10cap.indd 95 22/04/2020 09:39:40 23. MAIOR_10cap.indd 96 22/04/2020 09:39:40 Una seconda “chance”

23. MAIOR_10cap.indd 97 22/04/2020 09:39:41 Tutti per uno e uno per tutti!

23. MAIOR_10cap.indd 98 22/04/2020 09:39:41 Il mercatino delle pulci

23. MAIOR_10cap.indd 99 22/04/2020 09:39:41 Una cucina d’altri tempi

23. MAIOR_10cap.indd 100 22/04/2020 09:39:42 Un velo di malinconia

23. MAIOR_10cap.indd 101 22/04/2020 09:39:42 Invito a pranzo

23. MAIOR_10cap.indd 102 22/04/2020 09:39:43 Il simpatico criticone torna a casa

23. MAIOR_10cap.indd 103 22/04/2020 09:39:43 I profumi e i sapori di una volta

23. MAIOR_10cap.indd 104 22/04/2020 09:39:43 Il sapore dell’affetto

23. MAIOR_10cap.indd 105 22/04/2020 09:39:43 Più buono di così!

23. MAIOR_10cap.indd 106 22/04/2020 09:39:44 23. MAIOR_10cap.indd 107 22/04/2020 09:39:44 Finito di stampare nel mese di aprile 2020 dalla Tavolario Stampa S.r.l. di Cimitile (NA) - Italia ISBN978-88-6908-566-6

23. MAIOR_10cap.indd 108 22/04/2020 09:39:44