03SPO01A0312 ZALLCALL 14 17:14:23 12/03/96 K IIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII pagina l’Unità Martedì 3 dicembre 1996 2 2 IIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIil FattoIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII Amarezza in Federcalcio per il metodo usato da Sacchi. Il successore FEDERAZIONE ITALIANA GIOCO CALCIO sarà nominato dopo l’assemblea del 14 dicembre che eleggerà il presidente IL TOTOPANCHINA Cesare Il nuovo cittì Maldini 40% Cesare Maldini, 64 vogliono più anni, triestino, impegnarsi con rappresenta la contratti lunghi e soluzione più comoda onerosi. Inoltre, per la successione di considerato il . È il ct momento particolare e dell’Under 21 (con la delicato, con quattro entro Natale quale ha vinto tre partite valide per le europei di fila, 1992, qualificazioni mondiali 1994, 1996), è quindi tra il 12 febbraio e il 27 già nell’organico federale e investire aprile, il futuro ct può bruciarsi dopo su di lui significherebbe tornare alle due mesi di lavoro. Morale, l’unico Pagnozzi: «Sceglierà Nizzola» antiche usanze, ovvero promuovere che potrebbe impegnarsi a breve un tecnico «interno». Maldini costa termine senza compromettersi, con anche poco: in caso di promozione ci la prospettiva di superare l’esame e sarebbe un adeguamento di di guidare, per premio, l’Italia ai Abete: «Bisogna agire seguendo stipendio, ma la cifra sarebbe ben mondiali francesi del 1994, è lui, Cambio della guardia sulla panchina della Na- quattro criteri. Il primo è il tipo di im- lontana dal salario che percepiva «Cesarone». Con Maldini ci sarebbe il pegno che si vuole assumere. Il se- Sacchi. Fino alle Olimpiadi di Atlanta, ritorno al calcio all’italiana, alla zionale. Il nome del successore si conoscerà a condo è il costo economico. Il terzo la soluzione-Maldini era quella più formazione fissa o quasi, e magari si la durata. Il quarto è l’opinione pub- gettonata. Il fallimento della rivedrebbero in Nazionale Pagliuca metà dicembre dopo l’assemblea elettiva della blica, che non può essere trascurata. spedizione olimpica ha fatto perdere (che Maldini ha voluto con sé ad Un commento su questo addio di peso alla sua candidatura. Maldini è Atlanta) e Baggio, forse anche Vialli e Federcalcio. Maldini e Zoff sono i favoriti. Do- Sacchi? Una vicenda avvilente». Le l’unico che, tra i candidati, potrebbe Signori. Maldini è apprezzato da affermazioni di Abete da un lato in- accettare una soluzione pro- Abete (presidente della C), un po‘ mani vertice in Federcalcio. dicano Maldini (è l’unico che può tempore. In Federcalcio, non meno da Giulivi. accettare un impegno a breve termi- ne e costa poco), dall’altro Zoff (fa- vorito sul piano del gradimento po- Dino STEFANO BOLDRINI polare). Nizzola e Abete vogliono ROMA. Sotto l’albero di Natale, fino al 30 giugno 1998 e che un ritor- agire nell’ombra: niente nomi fino al Zoff 35% Maldini— o Zoff per la panchina della no in Italia di Trapattoni anzitempo grande annuncio. Mal per loro, c’è il Nazionale. Questo porterà in dono il non è pensabile», Capello ha affer- presidente della Lega dilettanti, Giu- 03SPO01AF06 , 54 anni, di presidenza. È legato nuovo governo del calcio, che dal 14 mato che la Nazionale «non gli inte- livi, che si muove come un caterpil- 2.0 friulano, ricopre al club biancoceleste dicembre sarà diretto da Luciano ressa», Scala è alla finestra. lar: «La Nazionale? Trapattoni o Ca- attualmente la carica di fino al 1999 ed è Nizzola, prossimo presidente della La linea scelta dalla Federazione pello». 39.0 presidente della Lazio. questo il maggiore Federcalcio. A seguire, nello stesso è quella della discrezione. Nizzola e La giornata di ieri è stata, per dirla È l’uomo che ha vinto ostacolo. Non per la giorno, potrebbe riunirsi il Consiglio Abete (futuro vice-presidente fede- alla Sacchi, «intensa». Nel primo po- più di tutti nella storia Lazio, perché Cragnotti federale e proclamare ufficialmente rale) hanno già trovato un’intesa: meriggio l’ex ct ha spedito via fax la del calcio italiano. Ex non ostacolerebbe le il successore di Arrigo Sacchi, oppu- una decisione importante come lettera delle dimissioni. Poco dopo, portiere di Udinese, legittime aspirazioni da re la nomina potrebbe slittare di quella relativa alla panchina va pon- in Federcalcio i legali di Sacchi han- Mantova, Napoli e ct di Zoff, ma perché la qualche giorno (20 o 23 dicembre) derata bene. Ci ha detto ieri mattina no incontrato gli uomini dell’ufficio Juventus e dal 1968 al Nazionale si ma sempre prima di Natale. Doma- legale. Gli avvocati di Sacchi erano 1982 nel giro della Nazionale, si troverebbe di fronte ad una trattativa ni, tappa preliminare decisiva: a Ro- preoccupatissimi, timorosi che in ritirò a 41 anni il 29 maggio 1983, complessa. Rinunciando a due anni ma si incontreranno il commissario Vialli sorride: Federcalcio qualcuno volesse op- con questa sfilza di successi: 6 di contratto con la Lazio Zoff straordinario Pagnozzi e i presidenti porre resistenza. Impressione sba- scudetti, una Coppa Uefa, una direbbe addio a due miliardi. In delle tre Leghe (Nizzola, Abete e «Se mi chiamano gliata: ha dato fastidio il modo con il , il titolo di campione cambio, riceverebbe solo un Giulivi) per parlare dell’erede di quale Sacchi ha preso la fuga, ma del mondo nel 1982, quello di impegno a breve termine, con tutti i Sacchi. Il nuovo ct mostrerà i musco- in nazionale nessuno si è strappato i capelli. E campione europeo nel 1968, il rischi del caso. Zoff gode però della li sùbito dopo le feste natalizie, in nessuno ha pensato a ritorsioni eco- record di presenze in Nazionale stima del futuro presidente federale, un’amichevole che, il 15 gennaio, adesso ci vado» nomiche o legali: per questioni di (112), record di imbattibilità in Nizzola; è l’uomo di calcio che prenderà il posto del preventivato immagine e perché, in fondo, si ri- azzurro (1.143 minuti), record di mette tutti d’accordo, da Bolzano a stage di Coverciano. È stato il com- «Se ora mi chiamano in nazionale ci sparmieranno otto miliardi. presenze consecutive in (332 Palermo; rappresenta una via di missario straordinario Pagnozzi, suo vado. Stavolta non dico di no». Nell’aria c’era anche un contrasto partite). Zoff ha vinto anche da mezzo tra il futurismo di Sacchi e il malgrado, a indicare la pista giusta: lo ha detto in un‘ tra Federcalcio e . Il club rosso- allenatore: una Coppa Uefa e una vecchio football di Maldini. Zoff ieri «Si sta lavorando per sostituire lo sta- intervista che andrà in onda oggi in nero si è mostrato irritato (per ren- Coppa Italia da tecnico della è stato ermetico: «Non parlo della ge di gennaio con un’amichevole e «Tuttocalcio», programma di Tele+2 dersene conto bastava seguire lune- Juventus. Lavora alla Lazio dal 1990: Nazionale. Non ho avuto contatti. permettere al nuovo ct di preparare in chiaro. Commentando la vicenda di dì notte le trasmissioni sportive sulle quattro campionati da tecnico, due Penso al derby di domenica». al meglio la partita con l’Inghilter- Sacchi, ha aggiunto: «La nazionale era reti Mediaset), cercando di far inten- ra...». ormai identificata in Sacchi e dere di essere stato scavalcato dalla Maldini o Zoff. Trapattoni terzo in- Matarrese, ecco perché era antipatica, notizia Ansa diramata alle 0.14 di ieri Nevio comodo. Poi Scala, outsider. La rosa risultati e gioco a parte. Come in cui si annunciavano le dimissioni dei nomi è questa. Fuori concorso il alternative sulla panchina azzurra di Sacchi e il suo ritorno al Milan. La Scala 10% sogno proibito: . La vedo solo Trapattoni o Zoff, anche verità è che il Milan aveva deciso tut- Juventus, come al solito accorta, ha perché ora c’è bisogno di un uomo to, ma voleva congelare Tabàrez fi- È il tecnico più illustre capacità: nel 1988 provveduto poco tempo fa ad allun- importante. Con il Trap ho avuto ogni no alla gara con il Rosenborg (do- attualmente senza ottenne la promozione gare il contratto del suo allenatore. I tanto dei problemi, avevamo alcune mani sera), consenziente Sacchi. Il contratto. , in con la signori in pista hanno scelto la strada idee diverse, ma ci siamo lasciati, capo-uffico stampa Valentini ha so- 49 anni, dopo sette Reggina. del riserbo. Cesare Maldini non ha credo, con reciproca stima». «Per Juve lo fatto il suo dovere di fronte alla anni sulla panchina del Approdato in serie A voluto commentare le vicende della e Inter - ha poi detto - diventa più prevedibile fuga di notizie. Sullo Parma ha deciso di nella stagione ‘90-’91, Nazionale, Zoff dice di pensare al difficile perché so la voglia che ha sfondo, le dichiarazioni dell’ex-pre- prendersi una pausa di il Parma ha vinto 4 derby, il Bayern ha parlato per conto Sacchi di rifarsi e questo motiverà sidente federale Matarrese: «L’addio riflessione magari da trofei: una Coppa delle di Trapattoni ricordando che il tecni- ancor di più l’ambiente. Le di Sacchi era nell’aria. È quanto vole- passare più vicino alla Coppe, una Coppa co milanese «ha un contratto valido motivazioni sono sempre importanti». vano gli italiani». Luca Bruno/Ap sua terra. «Per Uefa, una Supercoppa scegliere la nuova guida del Milan Europea e una Coppa Italia. avevamo pensato a Sacchi o a Scala» A favore della sua candidatura pesa LA STORIA AZZURRA ha detto ieri Berlusconi. l’aspetto umano, Scala è un tecnico Il credo tattico di Scala è una via di che punta molto sul rapporto mezzo tra il “vecchio” gioco giocatore-allenatore. A Parma all’italiana e la nuova moda della soltanto nell’ultimo periodo ci sono zona-pressing più spietata. Il segreto stati problemi con lo spogliatoio. Tante belle promesse ma nessun trionfo dei successi del Parma risiedeva Il nome di Scala era stato ipotizzato nella disposizione della squadra: un per sostituire Zeman alla guida della 5-3-2 finora unico nel panorama Lazio qualche settimana fa quando il ROMA. Si era presentato in mo- L’avventura di Arrigo Sacchi in az- moderna del noto contropiede), ha italiano. Nella prima stagione la tecnico boemo sembrava sull’orlo —do dimesso: «L’allenatore è come zurro è durata 1.871 giorni, 53 partite dato un’impronta nello stile fino a fa- difesa era composta da Benarrivo e dell’esonero. La rescissione Don Abbondio, un vaso di terracotta e 93 giocatori convocati. Alla Feder- re di questa squadra un gruppo tra i Di Chiara sulle fasce e Apolloni- consensuale del suo contratto con il tra vasi di ferro». Poi però aveva fatto calcio è costata 20 miliardi, di cui la più corretti sulla scena calcistica Minotti-Grun al centro. Ma anche Parma aveva avvalorato questa capire che pensava in grande: «Farò metà sono finiti nel conto in banca mondiale. Ha avuto odii e amori. Co- senza giocatori di livello eccelso ipotesi che poi non si è concretizzata come Platini. Prenderò i giocatori dell’uomo di Fusignano: niente ma- me al Milan, in cui litigò con Van Ba- Scala ha dato prova delle sue per l’opposizione di Cragnotti. che meglio si adattano al mio modu- le per 34 vittorie, 10 pareggi, 9 scon- sten ed esaltò Angelo Colombo. In lo di gioco». Promise il calcio mai vi- fitte. Pochi sorrisi, in questi cinque Nazionale, ha cacciato gente come sto: «In Nazionale sarà chiamato chi anni, ché con Sacchi abbiamo co- 03SPO01AF07 Zenga, Vialli, Signori e Baggio e ha Giovanni ha voglia di giocare, di divertirsi e di nosciuto «la Nazionale dei crampi», 2.0 reso importanti Mussi, Di Livio, Apol- divertire, con un football vincente». in memoria del mondiale america- loni. E sempre come al Milan, ha Trapattoni 15% L’allora grande capo del calcio, An- no, giocato - è vero - in un clima in- 10.0 cambiato molti portieri (ben otto), tonio Matarrese, come al solito sba- fernale, caldo torrido e umidità ha immalinconito i fantasisti (fino a Per molti italiani è il all’italiana, si gliò previsioni: «Sacchi ci farà torna- amazzonica. Anche il secondo po- stressare Del Piero e Zola, per non commissario tecnico tornerebbe alla figura re il sorriso e con lui torneremo a di- sto conquistato a Usa ‘94, giorno di dire di Baggio illustre desapareci- ideale. Giovanni del selezionatore, un vertirci guardando la Nazionale». grazia 17 luglio 1994, fu una gran sof- do), ha sfiancato i mediani (gente Trapattoni, 57 anni, da ruolo rinnegato spesso Storia di un venerdì romano di ferenza. Dopo i rigori spediti in cur- come Evani e Signori non si è più ri- Cusano Milanino, è da Sacchi che cinque anni fa, era il 25 ottobre 1991 va, pianse Baresi, accarezzato con presa dal mondiale americano). Ha l’allenatore italiano che pretendeva di allenare e Arrigo Sacchi visse il suo primo ve- affetto dallo stesso Sacchi; pianse, sempre corso in salita: partenza fal- ha vinto di più. Alla la squadra e non ro giorno da ct della Nazionale. Fu il nasconsto dagli occhiali dello spon- FrancoBaresidopoaversbagliatoilrigoreaimondialidel’94 Bruno/Ap sa nelle eliminatorie mondiali, par- guida di Juventus (per semplicemente di buongiorno, quello, dopo l’addio di sor, lo stesso ct, che aveva intravisto tenza infausta nei mondiali america- 13 stagioni di cui 10 chiamare a vestire la , fulminato dal pareg- la materializzazione del sogno. ni, partenza da incubo nelle elimina- consecutive) e maglia azzurra i gio a Mosca con l’Urss (0-0) e dall’e- «Questa panchina è stata l’obiettivo più scomodo per un paese di cin- to al primo anno milanista (1987- torie europee. Solo una volta ha az- dell’Inter il “Trap” ha vinto 7 migliori giocatori. Nelle ultime due liminazione dal campionato euro- della mia vita», disse Sacchi il giorno quantacinque milioni di tifosi, ma è 88), le due Coppe dei Campioni zeccato l’attacco, negli europei in- scudetti, una Coppa stagioni il prestigio di Trapattoni è peo. A rileggerle ora, quelle frasi fan- della presentazione ufficiale e quei altrettanto vero che nessuno si è fat- (1988-89 e 1989-90), le Coppe Inter- glesi, ma poi ha steccato l’acuto, fa- Intercontinentale, una Coppa dei andato leggermente calando: solo no sorridere: l’Italia sacchiana ha di- rigori sbagliati da Massaro, Baresi e to detestare come lui. Quando si ac- continentali (1989 e 1990). La parti- cendosi eliminare dai cechi. Campioni, una Coppa delle Coppe, un 60 posto nella Bundesliga 94-95 vertito poco (l’apice è stato l’ami- Baggio bruciarono la favola. cennava il discorso, il ct replicava: «E ta che esaltava come modello di per- Massacrato dai media dopo il fal- 3 Coppe Uefa, una Supercoppa con il Bayern Monaco (ma anche chevole del 9 settembre 1992 a Rot- È partito da lontano, da Fusigna- allora che dire di come fu trattato fezione calcistica era Milan-Steaua limento agli europei, ha potuto con- Europea, 2 Coppe Italia e una una semifinale di Champions terdam, splendido 3-2 contro gli no e da una fabbrichetta di scarpe Bearzot prima del mondiale spagno- Bucarest 4-0, finale di Coppa dei tare solo sull’appoggio di pochi inti- Supercoppa Italiana. Attualmente League) e un’interruzione del olandesi), non ha vinto nulla perché (era il 1973 quando gli affidarono la lo?». C’era, da dire, che Bearzot quel Campioni edizione 1988-89. Ma da mi. Come Berlusconi, il signore che Trapattoni guida il Bayern Monaco, rapporto con il Cagliari nella passata il secondo posto ai mondiali - sep- squadra del suo paese), Sacchi, ed è mondiale lo aveva vinto. Quando si qualche tempo, ne parlava come di ha fatto la fortuna di Sacchi e che in- con il club bavarese ha un contratto stagione (dimissioni in odore di pure ai rigori - rimane comunque un arrivato dove è arrivato. Epperò in dissertava sulle vittorie, Sacchi pie- un cimelio: «Oggi quel football non fatti lo ha richiamato alla guida del fino ai primi mesi del ‘98. Di esonero). La semplicità degli secondo posto e la famosa simpatia questi cinque anni, molto utili per as- gava la testa all’indietro e rimembra- esiste più». Milan. Il suo motto preferito è «mori- Trapattoni ct della Nazionale si schemi di Trapattoni, spesso della Nazionale di cui parlò Matarre- sestare il conto in banca e fare di una va i bei tempi milanisti. «Ho vinto no- Ha sconvolto molte cose, questo rò imperfetto, ma voglio esserlo parlò anche nel ‘91 quando si esaurì tacciato di difensivismo, libererebbe se è diventata disaffezione, al punto antica casa colonica una splendida ve trofei su diciannove, il cinquanta sì, l’uomo di Fusignano. Ha inventa- sempre di meno». Il modo con il l’avventura azzurra di Azeglio Vicini, i giocatori dai comandi tattici che l’Italia perde anche la partita villa con campo di calcetto annesso, per cento», affermò spavaldo nel to gli stages e gli allenamenti con le quale si è congedato dalla Naziona- ma poi Matarrese optò per Sacchi. esasperati e dai movimenti obbligati dell’audience, battuta non dal Brasi- Sacchi si è allontanato dal cuore del- lungo primo giorno da ct. Gli piace- bandierine, ha coniato parole equi- le, ci insegna che la strada da com- Con il tecnico lombardo, il in ogni parte del campo voluti, anzi le, ma da Carramba. la gente. È vero che il ruolo del ct è il va ricordare quei successi: lo scudet- voche come «ripartenze» (versione piere è ancora lunga. - S.B. principale esponente del modulo pretesi, da Sacchi.