ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI POLLA

SCUOLA DELL’INFANZIA

... nel Paese dei Diritti”

PROGETTO DI EDUCAZIONE CIVICA A.S. 2020/2021 PINOCCHIO NEL PAESE DEI DIRITTI

L’idea del progetto educativo didattico intitolato “Pinocchio nel paese dei diritti”, nasce dalla lettura dell’omonimo libro pubblicato dall’UNICEF sui diritti dell’Infanzia in cui ripercorrendo la storia di Pinocchio vengono spiegati e riscritti in parole semplici i diritti contenuti nella Convenzione sui diritti dell’infanzia. Convenzione ratificata da quasi tutti gli Stati del mondo e dall’Italia il 27 maggio del 1991. Nonostante tutto, questi diritti vengono ancora oggi negati a molti bambini e come si è scoperto, rileggendo la fiaba di Collodi, venivano negati anche al burattino Pinocchio.

Premessa: Il progetto educativo - didattico “Pinocchio nel paese dei diritti”, che coinvolgerà tutti i plessi della Scuola dell’Infanzia, verrà attuato dopo una fase dedicata principalmente all’accoglienza e all’inserimento e quindi, a partire dalla metà di ottobre fino alla fine di giugno. Il capolavoro di Collodi, scelto come sfondo integratore per la nostra programmazione, con la sua straordinaria ricchezza di contenuti e di linguaggi accompagnerà gli alunni in un viaggio carico di stimoli fantastici, di esperienze significative e di opportunità ludiche e nel contempo ci fornirà le coordinate per una semplice interpretazione dei principali diritti dell’infanzia.

Il progetto è così articolato:

Prima unità di apprendimento: “A scuola con Pinocchio”. Il burattino che prende vita da un secco ceppo di legno ci accompagnerà alla scoperta della stagione autunnale e a riflettere sul diritto alla vita, ad avere un nome, una famiglia una propria identità.

Seconda unità di apprendimento: “Un regalo per Natale”. Ci farà da stimolo e guida per riscoprire la stagione invernale, ci accompagnerà nel periodo dell’avvento e del Natale e catturerà l’attenzione degli alunni su due diritti molto importanti: il diritto allo studio e il diritto alla salute.

Terza unità di apprendimento: “Il teatro dei burattini”. Pinocchio affascinato dal teatro dei burattini di Mangiafuoco accompagnerà i bambini a scoprire e a conoscere alcune maschere carnevalesche e li sensibilizzerà sui diritti della libertà di pensiero e di fare liberamente le proprie scelte, anche se a volte sbagliate.

Quarta unità di apprendimento: “La semina delle monete d’oro”. Diritto di religione e uguaglianza (Primavera). Ci farà da stimolo e guida per riscoprire la stagione primaverile mentre la narrazione della storia in cui Pinocchio viene ingannato dal Gatto e dalla Volpe ci introdurrà al diritto ad essere protetto da abusi e violenze subite da coetanei o da adulti. In questa unità d’apprendimento ci soffermeremo anche a riflettere sul significato e sul valore religioso della Pasqua.

Quinta unità di apprendimento: “Il paese dei balocchi”. Diritto al gioco. La lettura del brano sintetizzato dal testo di Collodi in cui Pinocchio si reca con il suo amico Lucignolo nel paese dei balocchi, il paese cioè dei divertimenti, sarà la chiave di lettura che ci aprirà le porte per interpretare due diritti importantissimi per l’infanzia: il diritto al gioco e agli amici. In questa unità d’apprendimento verrà messa in risalto sia la valenza educativo-didattica del gioco sia il pericolo della dipendenza e dell’abuso di alcuni giochi.

Sesta unità di apprendimento: “In bocca alla balena”. Questa unità ci accompagnerà alla scoperta e al rispetto dell’ambiente marino e degli animali che lo popolano. Pinocchio che nella pancia della balena ritrova il babbo ci darà lo stimolo a soffermarci sul diritto dell’avvicinamento dei figli ai genitori se si vive in posti diversi.

Settima unità di apprendimento: “Pinocchio si diploma”. Pinocchio dopo tante peripezie promette alla Fata Turchina di diventare un bambino buono, ubbidiente e soprattutto di non dire più le bugie. La fata così decide di premiarlo facendolo diventare un bambino vero. E’ tempo, dunque, dei festeggiamenti. Nel nostro immaginario Pinocchio riceve dalla Fata Turchina il diploma per essere riuscito a diventare un bambino vero. Anche gli alunni ritenuti idonei alla frequenza della scuola Primaria, alla fine dell’anno scolastico, riceveranno come Pinocchio, il diplomino di frequenza della Scuola dell’Infanzia.

Obiettivi generali: Presentare il racconto di Pinocchio/burattino che nell’immaginario infantile rappresenta l’infanzia, la libertà, il divertimento attraverso La chiave interpretativa dei diritti dell’infanzia. Stimolare la fantasia e la creatività. Attivare la cooperazione e il lavoro di gruppo.

Stimolo iniziale: In ogni unità d’apprendimento sarà la Fata Turchina che porterà ai bambini messaggi come: oggetti, disegni, libri, tracce ecc. anche visionandoli sulla LIM dato il particolare periodo di pandemia,provenienti dalla storia di Pinocchio che stimoleranno la loro curiosità e il loro interesse. Partiremo col presentare questo personaggio fantastico attraverso immagini, illustrazioni o mediante la visualizzazione del cartone animato e/o del film. La Fata Turchina è una fata buona che, insieme al suo amico: il Grillo Parlante che rappresenta la saggezza, dà buoni consigli, accompagnando i bambini alla scoperta e alla messa in atto di comportamenti adeguati per una buona convivenza civile. Durante il primo approccio, pertanto, i due personaggi mostreranno ai bambini il cartellone sulle fondamentali norme di comportamento da tenere a scuola, comprendendo anche quelle igienico-sanitarie secondo le prescrizioni per il Sars-Cov.2.

Percorso metodologico didattico: La metodologia utilizzata sarà quella dello sfondo integratore e della ricerca-azione. La prima fornisce gli strumenti e le modalità per coinvolgere i bambini in un contesto simbolico ricco di suggestioni e sorprese; la seconda metodologia della ricerca-azione parte con lo stimolare la curiosità dell’alunno rendendolo protagonista attivo del proprio apprendimento.

Attività: • Visione della storia “Le avventure di Pinocchio”; • Racconto della storia di Pinocchio e lettura del libro; • Individuazione dei protagonisti della storia e riflessione sul loro comportamento; • Canzoncine e filastrocche; • Giochi di gruppo e di ruolo; • Costruzione dei protagonisti della fiaba con diverse tecniche; • Attivazione di laboratori creativi-motivazionali; • Lavori di gruppo con le dovute distanze: realizzazione di cartelloni raffiguranti la storia di Pinocchio suddivisa in sequenze mettendo in risalto i fondamentali diritti dell’infanzia; • Drammatizzazione della storia di Pinocchio; • Costruzione dell’Abbecedario contenente “L’alfabeto dei Diritti”.

Materiali: DVD – CD – Materiale di facile consumo.

Verifica: Schede di verifica, osservazione sistematica del comportamento e sugli stili di apprendimento degli alunni. Prima unità di apprendimento A SCUOLA CON PINOCCHIO La prima unità apprendimento del progetto educativo didattico “Pinocchio nel paese dei diritti” è intitolata: “A scuola con Pinocchio”. L’inizio della scuola, il ceppo di legno da cui prende vita il burattino, le passeggiate nel bosco, Pinocchio arrabbiato che schiaccia il Grillo Parlante perché ha fame e freddo, i piedi di legno che si bruciano con la fiamma del camino, sono tutti elementi che ci riconducono alla stagione autunnale. Nello stesso tempo, dalla lettura della prima parte della storia di Pinocchio, emergono alcuni fondamentali diritti dell’infanzia che ancora oggi, così come avveniva con il burattino, vengono negati a tanti bambini del mondo: il diritto alla vita, ad avere un nome al momento della nascita, una propria identità e una famiglia che garantisca uno standard di vita sufficientemente buono.

Obiettivi formativi: Esplorare l’ambiente naturale per individuare e conoscere aspetti legati alla stagione autunnale. Riflettere e conoscere i fondamentali diritti dell’infanzia: alla vita, ad avere un nome, una famiglia, una nazionalità. Evidenziare e riflettere sulle caratteristiche fisiche e comportamentali di Pinocchio - burattino (vivace, ribelle, monello, che dice le bugie), facendo emergere accanto al concetto di diritto anche quello di dovere.

DIRITTO ALLA VITA

DIRITTO ALL'IDENTITA' A SCUOLA CON PINOCCHIO DIRITTO ALLA FAMIGLIA

CONOSCENZA DELLA STAGIONE AUTUNNALE

Stimolo: Una mattina arriva a scuola la Fata Turchina. Ha con sé uno “scrigno magico” contenente oggetti misteriosi. La Fata “buona”, dopo essersi presentata, racconta ai bambini di essere stata mandata dal mondo delle Fate sulla terra, per aiutare un burattino “birichino” a diventare più buono. Chi sarà mai questo burattino? Allora la fata incomincia a tirar fuori dallo scrigno alcuni indizi: • Un cartellone con le azioni che si possono e che non si possono compiere: “Le regole”; • Un ceppo di legno; • L’immagine di un grillo; • Un cappello a forma di cono bianco; • Una pera; • Delle foglie secche; • Un libro di Pinocchio.

I bambini dopo avere guardato gli oggetti, devono indovinare di quale personaggio fantastico si tratta. Aiutati anche dalla fata, giungono alla conclusione che il personaggio misterioso è Pinocchio. Il burattino con le sue birichinate affascinerà e divertirà i bambini diventando il loro compagno di giochi e li accompagnerà, durante tutto l’anno, a vivere nuove avventure ricche di stimoli. Filastrocca che riassume la prima parte della storia di Pinocchio:

A SCUOLA CON PINOCCHIO

Nei tanti pezzetti del nostro mondo, nasce un bimbo per ogni secondo. E come un seme appena piantato inizia una storia, un racconto incantato. C’era una volta, l’ho scoperto per caso, un burattino che aveva un gran naso. Scolpito nel tronco e questo era segno che aveva un corpo, ma un corpo di legno. E in tutti i paesi del nostro mondo, per quanto grande, per quanto tondo ad ogni bambino che nasce, si sa, va dato un nome da mamma e papà. Un nome intero, un nome grande, un nome vero un nome importante. E fu così che a questo marmocchio fu dato il nome di un pino: Pinocchio. Pinocchio arrabbiato, Pinocchio affamato, Pinocchio che schiaccia il grillo parlante, Pinocchio che dorme, Pinocchio sognante. Stropiccia le mani comincia a tremare, sognando un freddo, un gelo polare ai suoi piedi di legno, che presto accostò alla fiamma del fuoco, che così li bruciò. Attività: • Racconto della prima parte della storia di Pinocchio; • Individuazione dei protagonisti della storia e riflessioni sul loro comportamento; • Realizzazione di un cartellone con i “buoni consigli” suggeriti a Pinocchio dalla Fata Turchina e dal Grillo Parlante contestualizzandoli all’ambiente scolastico; • Canzoncine e filastrocche; • Giochi di gruppo e di ruolo atti a favorire lo sviluppo dell’identità personale di ciascun alunno; • Riordino delle sequenze della prima parte della storia di Pinocchio in ordine di tempo: per i bambini di 3 anni utilizzando i concetti topologici di prima - dopo; per i bambini di 4 e 5 anni suddividendo la storia nelle sequenze principali; • Uscita didattica nel cortile della scuola per osservare il paesaggio autunnale; • Laboratorio motivazionale: “ La vendemmia a scuola”; • Racconti e storie sul letargo degli animali; • Conversazione sugli alberi e la caduta delle foglie; • Coloritura e realizzazioni grafiche sui frutti autunnali; • Conoscenza del colore giallo per i bambini di 3 anni e colori secondari per i bambini di 4 e 5 anni; • Coloritura di schede per sviluppare il concetto d’identità personale e il senso di appartenenza al proprio nucleo familiare per i bambini di 3 anni; • Costruzione della carta d’identità di Pinocchio e di ciascun bambino di 4 e 5 anni; • Costruzione dell’albero genealogico di ciascun bambino di 5 anni raffrontandolo con quello di Pinocchio; • Costruzione del libro “La mia storia”.

Tempi: Dalla metà di Ottobre sino alla fine di Novembre circa.

Gruppi coinvolti: Tutti i bambini

Materiale: DVD – CD Materiale di facile consumo. Verifica-valutazione: La valutazione si svolge in itinere attraverso l’osservazione degli elaborati, la partecipazione del bambino alle conversazioni, la verbalizzazione in sequenza della storia di Pinocchio supportata da immagini, la partecipazione alle attività di gruppo.

Stimolo: Una mattina di Dicembre arriva a scuola la Fata Turchina. Ha con sé lo “scrigno magico” contenente, anche questa volta, oggetti misteriosi: • Un dono; • Simboli del Natale: cappello di Babbo Natale, il presepe, ecc.; • Simboli invernali: cristalli e pupazzi di neve, ecc.; • Un’arancia; • Un gomitolo di lana; • Il libro di Pinocchio con le illustrazioni del pezzo di storia narrata. La manipolazione degli oggetti misteriosi, la conversazione e il dialogo solleciteranno la curiosità dei bambini verso l’ambiente esterno e verso le festività che caratterizzeranno questo periodo. Ci si soffermerà a riflettere sui valori: d’amore incondizionato, di pace e di fratellanza. Seconda unità di apprendimento UN REGALO PER NATALE

La seconda unità di apprendimento è intitolata “Un regalo per Natale: un dono d’amore”. Dalla lettura della parte del libro in cui , nonostante il gran freddo invernale, vende la giacca per comprare l’abbecedario al suo amato figlio e consentirgli di andare a scuola, emergono tante idee e stimoli che ci introducono alla scoperta della stagione invernale e a porre l’attenzione su altri due diritti dell’infanzia: allo studio (art.28) e alla salute (art.24). Il “dono d’amore”che Pinocchio riceve dal babbo ci introdurrà nel magico periodo dell’Avvento e del Natale.

Obiettivi formativi:

● Esplorare l’ambiente naturale per individuare e conoscere aspetti legati alla stagione invernale; ● Riflettere e conoscerei fondamentali diritti dell’infanzia: allo studio e alla salute; ● Riconoscere segni e simboli del Natale; ● Riflettere sull’importanza di andare a scuola.

CONOSCENZA DEI SIMBOLI DEL NATALE

DIRITTO UN DONO ALLO STUDIO PER NATALE DIRITTO ALLA SALUTE

CONOSCENZA DELLA STAGIONE INVERNALE Stimolo:

Una mattina di Dicembre arriva a scuola la Fata Turchina. Ha con sé lo “scrigno magico” contenente oggetti misteriosi:

• Un dono; • Simboli del Natale: cappello di Babbo Natale, il presepe ecc. • Simboli invernali: cristalli e pupazzi di neve ecc.; • Un’arancia; • Un gomitolo di lana; • Il libro di Pinocchio illustrato.

La visualizzazione degli oggetti misteriosi e la conversazione solleciteranno la curiosità dei bambini verso l’ambiente esterno e verso le festività che caratterizzano questo periodo. Ci si soffermerà sui valori: d’amore incondizionato, di pace e di fratellanza. Filastrocca che riassume la seconda parte della storia di Pinocchio:

UN REGALO PER NATALE

Tornato il babbo con pialla e lima, fa i piedi a Pinocchio più belli di prima. Si mette a pensare e decide che è ora per il burattino di andarsene a scuola. Venduta la giacca per pochi quattrini Geppetto compra quaderni e pennini. L’abbecedario, il vestito e il cappello, e via dal maestro, pronto all’appello.

Attività: • Racconto della seconda parte della storia di Pinocchio; • Canzoncine e filastrocche; • Conoscenza del colore rosso per i bambini di 3 anni e dei colori derivati per i bambini di 4-5 anni; • Uscita didattica nel cortile della scuola per osservare il paesaggio invernale; • Attività di gruppo: “realizzazione di addobbi e simboli invernali”; • Conversazione attività grafiche sui principali mezzi di riscaldamento; • Coloritura e realizzazioni grafiche sui frutti invernali; • Conversazioni sugli agrumi, sulla vitamina C e su i suoi benefici a curare i malanni di stagioni; • Coloritura e realizzazioni grafiche sugli indumenti invernali: la lana. • Racconti sulle trasformazioni dell’acqua dallo stato liquido allo stato solido: pioggia, neve e ghiaccio; • Attività laboratoriale: “realizzazione di addobbi e di un piccolo dono per Natale”; • Racconti e storie sull’Avvento e sul Natale; • Riflettere sui diritti come bisogni essenziali dei bambini; • Riflettere sull’importanza di andare a scuola; • Riflettere sui valori come: l’amicizia, la pace, la fratellanza, la solidarietà e l’amore incondizionato. Quest’unità didattica prevede anche la realizzazione di una “mostra” dei lavoretti prodotti dai bambini per il periodo natalizio.

Tempi: Dall’inizio di Dicembre fino alla metà di Febbraio circa.

Gruppi coinvolti: Tutti i bambini.

Materiale: DVD – CD Materiale di facile consumo.

Verifica-valutazione: La valutazione si svolge in itinere attraverso l’osservazione degli elaborati, la partecipazione del bambino alle conversazioni, la verbalizzazione in sequenza della storia di Pinocchio supportata da immagini, la partecipazione alle attività di gruppo. Terza unità di apprendimento IL TEATRO DEI BURATTINI La terza unità di apprendimento del progetto educativo didattico “Pinocchio nel paese dei diritti” intitolata: “Il teatro dei burattini” accompagnerà i bambini a scoprire e a conoscere alcune maschere carnevalesche e li sensibilizzerà sui diritti della libertà di pensiero e di fare liberamente le proprie scelte (art. 14). Pinocchio affascinato dal teatro dei burattini di Mangiafuoco vende l’abbecedario acquistato con sacrificio dal suo babbo per comprarne il biglietto d’ingresso. Mangiafuoco però, pensando alla fortuna che un burattino senza fili gli avrebbe procurato, lo cattura e lo rinchiude in una gabbia. Pinocchio si pente di non aver ascoltato i consigli di Geppetto, si rende conto che ogni bambino ha il diritto di pensare e fare liberamente le proprie scelte ma che nello stesso tempo, in quanto bambino, ha bisogno di essere guidato nelle scelte della vita dalla figura genitoriale. Successivamente Mangiafuoco impietosito dalla storia di Pinocchio lo lascia andare e gli regala cinque zecchini d’oro. Questa volta è Pinocchio che vuole spendere quei zecchini per comprare dei regali al suo babbo e farsi perdonare delle sue continue marachelle, dimostrandogli tutto il suo amore. Anche i bambini in occasione della festa di San Giuseppe prepareranno come Pinocchio, un piccolo dono per il proprio babbo. Obiettivi formativi: Conoscere segni e simboli delle feste tradizionali (Carnevale- Festa del papà); Riflettere e conoscere i fondamentali diritti dell’infanzia: libertà di pensiero e di parola; Riflettere sull’importanza di ascoltare i consigli dei genitori.

DIRITTO ALLA LIBERTA' DI PENSIERO

DIRITTO ALLA TEATRO DEI LIBERTA' DI BURATTINI PAROLA

CONOSCENZACONOSCENZA DELLEDELLE FESTE: FESTE: CARNEVALECARNEVALE EE FESTAFESTA DEL DEL PAPA' PAPA’ Stimolo: Una mattina arriva a scuola la Fata Turchina. Ha con sé lo “scrigno magico” contenente, anche questa volta, oggetti misteriosi: • Una maschera; • Un burattino; • L’immagine del personaggio di Mangiafuoco; • Il libro di Pinocchio con le illustrazioni del pezzo di storia narrata; • Un dono per il papà. La visualizzazione degli oggetti misteriosi, la conversazione e il dialogo solleciteranno la curiosità dei bambini verso le festività che caratterizzeranno questo periodo (carnevale e la festa del papà). Il racconto di questa parte della storia di Collodi, invece, ci darà lo spunto per soffermarci sul diritto di libertà di pensiero, di parola e di fare liberamente le proprie scelte, anche se a volte sbagliate. S’impara infatti dai propri errori e attraverso l’esperienza. Nelle scelte più impegnative occorre invece ascoltare i consigli dei genitori che a loro volta hanno il dovere di indirizzare i propri figli verso ciò che è meglio per loro (art. 18). Filastrocca che riassume la terza parte della storia di Pinocchio:

IL TEATRO DEI BURATTINI

S’avvia Pinocchio alla nuova impresa, ma dietro l’angolo una sorpresa: c’è il mondo fantastico di un burattino che sta dietro il sipario di un teatrino. Compra il biglietto e s’avvia alla baracca e poco gli importa s’è costato una giacca! Pinocchio sorride e dubbi non mette scegliendo il teatro delle marionette. Sul palcoscenico, contenti e felici, Pinocchio ritrova un sacco d’amici. Sorpresi Arlecchino con Pantalone, contenti Brighella con Balanzone. E a tenere dall’alto i fili del giuoco c’è un burattinaio: ser Mangiafuoco che incoraggiato dai suoi burattini, regala a Pinocchio cinque zecchini. Attività: • Racconto della terza parte della storia di Pinocchio; • Canzoncine e filastrocche; • Conoscere le tradizioni, gli usi e i costumi del proprio paese; • Attività di gruppo: “ realizzazione di addobbi e simboli del carnevale”; • Conversazioni e attività grafiche sulle più importanti maschere di carnevale; • Coloritura e realizzazioni grafiche; • Conoscenza delle principali forme geometriche per i bambini di 3 anni; • Costruzione della sagoma di Pinocchio utilizzando le forme geometriche per i bambini di 4 anni; • Costruzione di varie sagome con l’utilizzo delle forme geometriche per i bambini di 5 anni; • Attività: “La festa di carnevale a scuola” anche solo simbolica; • Realizzazione di un piccolo dono per la festa del papà; • Riflettere sui diritti come bisogni essenziali dei bambini; • Riflettere sull’importanza di andare a scuola; • Riflettere sul diritto di libertà di pensiero e di parola; • Riflettere sull’importanza di ascoltare i consigli dei genitori.

Tempi: Dalla metà di Febbraio fino alla metà di marzo circa.

Gruppi coinvolti: Tutti i bambini.

Materiale: DVD – CD schede e materiale di facile consumo.

Verifica-valutazione: La valutazione si svolge in itinere attraverso l’osservazione degli elaborati, la partecipazione del bambino alle conversazioni, la verbalizzazione in sequenza della storia di Pinocchio supportata da immagini, la partecipazione alle attività di gruppo. Quarta unità di apprendimento LA SEMINA DELLE MONETE D'ORO La quarta unità d’apprendimento del progetto educativo didattico “Pinocchio nel paese dei diritti” è intitolata: “La semina delle monete d’oro”. La parte della storia di Collodi in cui Pinocchio ingenuamente semina le monete d’oro, ci farà da stimolo e guida per riscoprire la stagione primaverile in tutti i suoi aspetti, mentre la narrazione della storia in cui Pinocchio viene ingannato dal Gatto e dalla Volpe ci introdurrà al diritto dell’infanzia di essere protetto da abusi e violenze da parte di coetanei o adulti (art. 19). In quest’unità d’apprendimento ci soffermeremo anche a riflettere sul significato e sul valore religioso della Santa Pasqua.

Obiettivi formativi: Esplorare l’ambiente naturale per individuare e conoscere aspetti legati alla stagione primaverile; Riflettere e conoscere un fondamentale diritto dell’infanzia che è quello di essere protetti da abusi e violenze da parte di coetanei e adulti; Conoscere segni e simboli delle feste tradizionali (Pasqua e Festa della mamma); Riflettere sul significato religioso della Santa Pasqua. DIRITTO DI ESSERE PROTETTO DA ABUSI

CONOSCENZA SEMINA DELLE DELLA STAGIONE MONETE D'ORO PRIMAVERILE

RIFLETTERE SUL VALORE RELIGIOSO DELLA PASQUA

Stimolo: Una mattina di primavera arriva a scuola la Fata Turchina. Ha con sé uno “scrigno magico” contenente oggetti misteriosi:

• Delle foglie verdi; • Dei semi; • L’immagine dei protagonisti della storia: il Gatto e la Volpe; • Simboli della Santa Pasqua; • Un dono per la festa della mamma. Filastrocca che riassume la quarta parte della storia di Pinocchio:

LA SEMINA DELLE MONETE D'ORO

Va verso casa contando i suoi soldi, ma presto incontra due manigoldi un gatto cieco e una volpe azzoppata che in fatto di soldi è molto informata. Dice la volpe: “ Ho un segreto grosso, si va all’osteria del gambero rosso; Mentre si prende un po’ da mangiare si discute dei soldi per farli fruttare”. Pagato il conto, finita la cena cambiano i modi, cambia la scena. Il gatto e la volpe da dotti e sapienti si trasformano in due delinquenti. Volevano avere dal buon burattino i cinque soldini chiamati zecchino. Pinocchio impaurito urlando scappò, non molto lontano purtroppo arrivò.

Attività: • Racconto della quarta parte della storia di Pinocchio; • Individuazione dei protagonisti della storia e riflessioni sul loro comportamento; • Realizzazione di cartelloni con paesaggi primaverili; • Poesie, canzoncine, realizzazione di schede; • Preparazione per la Santa Pasqua; • Attività laboratoriale: realizzazione di un piccolo dono per Pasqua; • Canzoncine e filastrocche; • Uscita didattica nel cortile della scuola per osservare il paesaggio primaverile; • Laboratorio motivazionale: “ La semina a scuola”; • Racconti e storie sul risveglio degli animali dal lungo sonno invernale; • Conversazione sul germoglio degli alberi; • Coloritura e realizzazioni grafiche sui frutti primaverili; • Conoscenza del colore verde per i bambini di 3 e 4 anni; • Le diverse tonalità del verde per i bambini di 5 anni; • Riflettere sul concetto di diversità come valore; • Attività laboratoriale: realizzazione di un piccolo dono per la mamma; • Giochi di gruppo e di ruolo atti a favorire lo sviluppo dell’identità personale di ciascun alunno; • Attivazione di giochi volti a promuovere atteggiamenti di aiuto reciproco e di comprensione verso chi ha bisogno; • Abituarsi a riflettere prima di agire; • Non lasciarsi condizionare facilmente dagli altri; • Riflettere sul significato di amicizia: imparare a distinguere i veri amici dai cattivi amici.

Tempi: Dalla metà di Marzo sino alla metà di Maggio circa.

Gruppi coinvolti: Tutti i bambini

Materiale: DVD – CD Materiale di facile consumo.

Verifica-valutazione: La valutazione si svolge in itinere attraverso l’osservazione degli elaborati, la partecipazione del bambino alle conversazioni, la verbalizzazione in sequenza della storia di Pinocchio supportata da immagini, la partecipazione alle attività di gruppo. Quinta unità di apprendimento IL PAESE DEI BALOCCHI La quinta unità di apprendimento del progetto educativo didattico “Pinocchio nel paese dei diritti” è intitolata: “Il paese dei balocchi”. La lettura del brano sintetizzato dal testo di Collodi in cui Pinocchio si reca con il suo amico Lucignolo nel pese dei balocchi, il paese cioè dei divertimenti, sarà la chiave di lettura che ci aprirà le porte per interpretare due diritti importantissimi per l’infanzia: il diritto al gioco (art.31) e agli amici (art.15). In quest’unità d’apprendimento verrà messa in risalto la valenza educativo-didattica del gioco ma ci si soffermerà a riflettere anche sul pericolo di dipendenza e di abuso di alcuni giochi tecnologici.

Obiettivi formativi: Riflettere e conoscere i fondamentali diritti dell’infanzia: al gioco e agli amici.

DIRITTO AL GIOCO IL PAESE DEI BALOCCHI DIRITTO AGLI AMICI Stimolo: Una mattina arriva a scuola la Fata Turchina. Ha con sé lo “scrigno magico” contenente, anche questa volta, oggetti misteriosi: • Dei giocattoli; • L’immagine di un somaro; • L’immagine del personaggio di Lucignolo; • Il libro di Pinocchio con le illustrazioni del pezzo di storia narrata; La visualizzazione degli oggetti misteriosi, la conversazione e il dialogo solleciteranno i bambini a riflettere sul valore dell’amicizia e sulla valenza educativa di alcuni giochi: simbolici, senso-percettivi, di gruppo, interattivi, tecnologici che contribuiscono allo sviluppo e alla crescita integrale del bambino. Nello stesso tempo bisogna che il bambino si renda conto della pericolosità dell’uso prolungato di alcuni giochi tecnologici che possono causare dipendenze e il sorgere di alcune malattie.

Filastrocca che riassume la quinta parte della storia di Pinocchio:

IL PAESE DEI BALOCCHI Dopo le mille disavventure che gli sono costate rimpianti e paure, promette alla fata il buon burattino d’esser più buono, bravo e carino. Per quella promessa è festa grande con tanti suoi amici e tante vivande. Manca Lucignolo perché in partenza verso un paese da strafantanscienza. “Stappate le orecchie, aprite gli occhi si va in un paese pien di balocchi”. Ed anche Pinocchio, perdendo la testa, grida: “vengo con voi, così si fa festa”. Si passan le ore e i giorni a cantare, a correre, ridere e a giocare. Il naso cresce le orecchie s’allungano, la pelle prude per i peli che pungono, perché li, in paese c’è un morbo raro: è il male tipico di chi diventa somaro! Attività: • Racconto della quinta parte della storia di Pinocchio; • Conversazioni sul valore dell’amicizia; • Veri e falsi amici; • Canzoncine e filastrocche; • Produzioni grafiche; • Conoscere i giochi tradizionali e confrontarli con quelli moderni; • Attivazione di giochi di vario genere; • I giochi preferiti; • Il gioco come mezzo privilegiato di apprendimento.

Tempi: Ultime due settimane di maggio circa.

Gruppi coinvolti: Tutti i bambini.

Materiale: Giochi di vario genere.

Verifica-valutazione: La valutazione si svolge in itinere attraverso l’osservazione degli elaborati, la partecipazione del bambino alle conversazioni, la verbalizzazione in sequenza della storia di Pinocchio supportata da immagini, la partecipazione alle attività di gruppo. Sesta unità di apprendimento IN BOCCA ALLA BALENA La sesta unità d’apprendimento del progetto educativo didattico “Pinocchio nel paese dei diritti” è intitolata: “In bocca alla balena”. Quest’unità ci accompagnerà alla scoperta e al rispetto dell’ambiente marino e degli animali che lo popolano. Pinocchio che nella pancia della balena ritrova il babbo ci darà lo stimolo a soffermarci sul diritto dell’avvicinamento dei figli ai genitori se si vive in posti diversi (art.10).

Obiettivi formativi: Esplorare l’ambiente per individuare e conoscere aspetti legati alla stagione estiva; Conoscere l’ambiente marino e gli animali che lo popolano; Riflettere e conoscere un fondamentale diritto dell’infanzia che è quello dell’avvicinamento dei figli ai genitori se si vive in posti diversi (art.10).

DIRITTO DI AVVICINAMENTO DEI FIGLI SE SI VIVE IN POSTI DIVERSI IN BOCCA ALLA BALENA CONOSCENZA DELLA STAGIONE ESTIVA Stimolo: Una mattina di giugno arriva a scuola la Fata Turchina. Ha con sé uno “scrigno magico” contenente oggetti misteriosi: • L’immagine della balena; • Un palloncino blu;

• Delle spighe di grano.

Dall’osservazione di questi oggetti i bambini giungeranno alla conclusione che gli indizi li vogliono condurre alla scoperta della stagione estiva. L’immagine della balena li guiderà alla lettura dell’ultima parte della storia di Collodi. Pinocchio ritrova nella pancia della balena il babbo e gli promette che mai più si allontanerà da lui affermando così un diritto fondamentale dell’infanzia che è quello dell’avvicinamento dei figli ai genitori se si vive in posti diversi (art.10).

Filastrocca che riassume la sesta parte della storia di Pinocchio:

IN BOCCA ALLA BALENA

Il somaro Pinocchio s’è fatto zoppo! Urla il padrone: “ Ma questo è troppo! Lavora svogliato, senza un impegno, ti butto in mare pezzo di legno.” Ma appena in mare son finite le grane, c’è babbo Geppetto in un pescecane, dice: “ Prego venite! Qui a casa mia, si entra soltanto se si ha la fantasia…” Attività: • Racconto dell’ultima parte della storia di Pinocchio; • Realizzazione di un cartellone con il paesaggio estivo; • Poesie, canzoncine, realizzazione di schede; • Attività: “ La storia del pane”; • Gli insetti; • Il baco da seta, la crisalide, la farfalla; • Gli indumenti estivi; • Coloritura e realizzazioni grafiche sui frutti estivi; • Conoscenza del colore blu per i bambini di 3 anni; • Le diverse tonalità del blu per i bambini di 4 e 5 anni; • Riflettere sull’importanza e la necessità di vivere insieme ai propri genitori.

Tempi: Tutto il mese di giugno.

Gruppi coinvolti: Tutti i bambini.

Materiale: DVD – CD Materiale di facile consumo.

Verifica-valutazione: La valutazione si svolge in itinere attraverso l’osservazione degli elaborati, la partecipazione del bambino alle conversazioni, la verbalizzazione in sequenza della storia di Pinocchio supportata da immagini, la partecipazione alle attività di gruppo. Settima unità di apprendimento PINOCCHIO SI DIPLOMA La settima unità di apprendimento del progetto educativo didattico “Pinocchio nel paese dei diritti” è intitolata: “Pinocchio si diploma!” Pinocchio dopo tante peripezie promette alla Fata Turchina di diventare un bambino buono, ubbidiente e soprattutto di non dire più le bugie. La fata così decide di premiarlo facendolo diventare un bambino vero. E’ tempo, dunque, dei festeggiamenti. Nel nostro immaginario Pinocchio riceve dalla Fata Turchina il diploma per essere riuscito a diventare un bambino vero. Anche gli alunni ritenuti idonei alla frequenza della scuola Primaria, alla fine dell’anno scolastico, riceveranno come Pinocchio, il diplomino di frequenza della scuola dell’Infanzia. Quest’unità d’apprendimento che verrà svolta nel mese di giugno prevede,invece, di una manifestazione finale, una dimostrazione globale di tutti gli elaborati che i bambini hanno prodotto durante l’anno scolastico.

Obiettivi formativi: Promuovere lo sviluppo delle capacità comunicative ed espressive attraverso la drammatizzazione teatrale. Imparare a drammatizzare una storia narrata. Stimolo: Una mattina arriva a scuola la Fata Turchina. Ha con sé lo “scrigno magico” contenente, anche questa volta, oggetti misteriosi: • Il diplomino della scuola dell’Infanzia per tutti i bambini; • Il cappello di laurea per i bambini di 5 anni; • Il cappello di Pinocchio per i bambini di 3 e 4 anni.

Attività: • Memorizzazione delle parti da interpretare della storia di Pinocchio; • Canzoncine e filastrocche; • Memorizzazione di poesie; • Realizzazione di un libricino intitolato ad ogni bambino con tutte le attività grafiche completate (esempio: Nome….. nel Paese dei Diritti)

Tempi: Mese di giugno.

LE DOCENTI

Annamaria Pistone Maria Grazia De Maio