Le Udienze Di Mussolini Durante La Repubblica Sociale Italiana, 1943

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Le Udienze Di Mussolini Durante La Repubblica Sociale Italiana, 1943 Online-Sch riften des D HI Rom Ne ue Reihe Pubb licazio ni on line del DHI Roma Nuova serie Band Volu me 3 Amedeo Osti Gu errazzi (a c ura di ) Le udien ze di Mu ssolini durante la Repubblica Socia le Italia na, 1943–1945 Da un progetto dell’Istitut o Sto rico Ge rmani co di Roma ww w.d hi-roma.it Liz en zhinweis : Di ese Publ ikatio n unte rliegt der Creative-Comm ons- Liz en z Namensnenn ung – Nic ht komme rzi ell – Keine Bearbeitunge n 4.0 Internatio nal (CC BY-NC-ND 4.0) , da rf a lso un ter diesen Bedingun gen in jedwedem For mat oder Me dium vervielfäl tigt un d weiterver breitet, a usge druckt un d zum Dow nload b ereitge stell t werden . IS BN 978 -3-94409 7-10 -7 IS BN-A 10.978. 3944097 /10 7 © 201 9 Deut sc he s His torisc he s Institut in Rom Istitut o Stor ico Germani co di Roma Via Au relia A nt ica, 39 1 I-00165 Rom a htt p: // ww w.d hi- roma.it Das DHI Rom is t Teil der Max We ber Stiftung – Deut sc he Geis teswiss en sc haf tlic he Institute im Ausla nd, eine r bun desunm ittelbaren Stiftung des öffent lic hen Re chts, die vom Bun desmini ste ri um für Bild ung un d F orsc hung (BMBF) ge för dert wird. Sa tz: werksatz • Büro für Typ ograf ie un d Buchge staltung , Berlin Indice sommario Nota alle fonti e al testo 4 Calendario delle Udienze, 1943–1945 5 Abbreviazioni 293 Fonti d’archivio 294 Bibliografia 295 Indice dei nomi 298 Nota alle fonti e al testo In questa edizione si è riprodotto il calendario delle udienze di Mussolini durante la Repubblica Sociale Italiana. La fonte originale è custodita nell’Archivio Centrale dello Stato di Roma, fondo Segreteria Particolare del Duce RSI, carteggio riservato. In questo fondo sono conservati i fogli preparati giornalmente dalla Segreteria Particolare di Mussolini con l’elenco delle udienze. In genere si tratta di due fogli, uno dattiloscritto con le udienze prenotate, ed un altro foglio dattiloscritto ed in parte manoscritto con le udienze effettivamente svolte. Per questa edizione si è scelto di riprodurre solo il foglio con le udienze effettivamente svolte. Per cercare di riprodurre anche graficamente i documenti, i nomi scritti a mano nell’originale sono stati riportati in corsivo. Nel foglio con le udienze effettivamente svolte veniva solitamente messo l’orario di ingresso. Normalmente, inoltre, Mussolini metteva una X a matita accanto al nome della persona ricevuta, riprodotta in questa edizione solo nel caso che accanto al nome della persona non ci sia l’orario di ingresso. Ogni intervento del curatore sulla fonte è segnato con le parentesi quadre. Il contenuto degli incontri è stato ricostruito, quando possibile, attraverso le fonti più affidabili provenienti dalla Segreteria Particolare del Duce, la stampa, la memorialistica, edizioni di fonti ed altri archivi. Il riassunto del contenuto delle udienze è stato riprodotto rientrato, in modo da rendere evidente lo stacco tra il calendario vero e proprio e la ricostruzione dei contenuti. Il calendario delle udienze è quasi completo. Fino alla metà di ottobre 1943 gli elenchi delle udienze sono scritti a mano, probabilmente dallo stesso Mussolini. Dalla seconda metà di ottobre in poi gli elenchi tornano ad essere scritti a macchina, con le interpolazioni manoscritte di Mussolini. Nell’Ar­ chivio Centrale dello Stato sono presenti gli elenchi fino al 28 febbraio 1945, mentre mancano quelli di marzo ed aprile successivi. Gli elenchi dal 19 al 23 aprile sono stati ritrovati nei National Archives di Washington dal dott. Jacopo Calussi, che li ha messi a disposizione di questo progetto con notevole generosità. Sono dei fogli dattiloscritti, molto probabilmente trascritti da personale americano. Infat­ ti, in due casi i nomi sono scritti male o storpiati, segno che il dattilografo non è riuscito ad interpretare correttamente la scrittura manoscritta. In questa edizione si è scelto di correggere direttamente gli errori. Gli elenchi del 19, 20 e 21 aprile sono molto probabilmente ricopiati dal foglio delle udienze effettivamente tenute da Mussolini, dato che è presente l’orario di ingresso e di uscita, e presentano almeno 30 nomi al giorno. L’elenco qui riprodotto del 21 aprile è incompleto. L’elenco del 24 aprile è altrettanto probabilmente il foglio delle udienze previste, che comunque si è scelto di riprodurre. I nomi tedeschi nel calendario di Mussolini sono molto spesso storpiati, ma in questo caso si so­ no lasciati, correggendoli soltanto nell’indice dei nomi. Le fonti provenienti dall’Archivio Storico dell’Aeronuatica Militare sono state gentilmente fornite dal dott. Elia Di Fonzo, che ha messo a di­ sposizione di questo progetto anche numerose altre informazioni e a cui va il nostro più sentito ringraziamento. In fondo al calendario si è inserita la bibliografia e l’elenco degli archivi utilizzati per questa edizione, e un elenco dei nomi delle persone ricevute in udienza. Il presente testo si inserisce in un progetto più ampio dell’Istituto Storico Germanico di Roma che riguarda il calendario di lavoro di Benito Mussolini per l’intero periodo di governo dal 1923 al 1945 che sarà di prossima pubblicazione in forma di una bancadati. 4 Calendario delle Udienze, 1943–1945 25. 9. 1943 sabato Buffarini 19.00 26. 9. 1943 domenica Pavolini 18.00 Rahn x Ricci x Gen. Gambara Pisenti x Buffarini x Telegramma di Rahn al Ministero degli Esteri tedesco del 29 settembre 1943: riferisce i colloqui avuti con Mussolini nei quali il duce richiede che siano limitate le distruzioni per motivi bellici da parte delle truppe tedesche in Italia. Rahn lo consiglia di formare un gabinetto con le persone più fidate. Mussolini riferisce di aver avuto un’ottima impressione dai colloqui avuti con Grazia­ ni e spera di poter formare almeno dieci divisioni della milizia entro la primavera del 1944. “Il Duce ha affrontato anche talune questioni economiche e finanziarie e ha nuovamente richiesto che vengano tolti dalla circolazione i biglietti di banca tedeschi. Ha messo in guardia contro le requisizioni indisciplinate e ha essenzialmente ripetuto le idee riportate nel mio rapporto. Per l’assemblea nazionale prevista per la fine di ottobre – primi di novembre, il Duce progetta di convocare i sindaci dei comuni, i vecchi fascisti e i rappresesentanti degli operai e dei conta­ dini. Alla mia osservazione relativa al fatto che una tale assemblea non dovrebbe avere potere deliberativo, il Duce ha risposto di essere anch’egli della stessa opinione.” (COSPITO/NEULEN, Salò-Berlino, pp. 212–213) 27. 9. 1943 lunedì [Manca] “Dopo lunghe attese al campo di Ciampino ed all’Ambasciata germanica a mezzogiorno par­ tiamo in automobile alla volta della Rocca delle Caminate. Ci sono Graziani, Gai, Mezzasoma, Pellegrini Giampietro, Barracu, Biggini. Dopo una sosta a Spoleto per la colazione arriviamo a Forlì sotto la pioggia torrenziale alle 20. Ci aspetta Buffarini Guidi. E con lui ascendiamo al­ la Rocca. Il Duce riceve i membri del Governo ai quali legge la dichiarazione che preannuncia la Costituente, scioglie il Senato, unifica le Confederazioni, definisce la figura del Capo della Provincia.” (ROSSI, Mussolini e il diplomatico, p. 430) 5 Calendario delle Udienze, 1943–1945 28. 9. 1943 martedì [Manca] [Consiglio dei ministri] (cfr. SCARDACCIONE [a cura di], Verbali del consiglio dei ministri, vol. 1, p. 5) “Il Duce mi riceve alle 13 … Conviene sull’opportunità che io assuma come Segretario Generale. Nessuna coazione ai funzionari che avranno con lo Stato solo rapporti di impiego. Gli parlo della convivenza coi germanici e gli riferisco i termini d’un colloquio avuto poco prima col ministro Rahn. Credo adotterà decisioni per chiarire. Esco soddisfatto.” (ROSSI, Mussolini e il diplomatico, p. 430) “L’indomani mattina il duce desiderò stringermi la mano ‘per tutto quello che avevo fatto per lui’, essendo, a quanto pare, informato maluccio in merito alle mie azioni ed opinioni. Mi ricevette nel suo gabinetto di lavoro … ‘Dunque, il 25 e 26 luglio voi eravate a Roma. Raccontatemi: che dicevano i miei romani del mio arresto? È vero che non una mano s’è mossa per fare qualche cosa per liberarmi?’ Purtroppo mi toccò rispondere in senso affermativo. Mussolini sospirò: ‘Quando si pensa a quello che mi deve questa città, la più ingrata fra tutte! Dal tempo dei Cesari non v’era stato un governo che come il fascismo avesse fatto della grandezza e della magnificenza di Roma la sua aspirazione suprema. Quale capitale del mondo vanta oggi una via dell’Impero? Ho fatto sparire la Roma sporca e in rovina, e da castel Sant’Angelo adesso è libera la vista sopra un altro simbolo della città. I romani sono stati nei secoli figli prediletti e viziati dalla fortuna, ma il 25 luglio il privilegio se lo sono giocato. Non rientrerò a palazzo Venezia che da vincitore, e sarà un altro Mussolini a ritornare. Sino a quel giorno, però farò sentire all’ingrata città il mio disprezzo!’ In forma diplomatica, e tuttavia non equivoca, obiettai che il rimprovero dell’ingratitudine per il 25 ed il 26 luglio fosse da rivolgere non tanto ai romani, quanto ai capi fascisti che si trovavano nella capitale. ‘Ma come, mi hanno detto tutti di non avere avuto la minima possibilità di agire, di salvarmi, di liberarmi …’ Fugai questo bel sogno … ‘Secondo voi, allora, il vero responsabile della mancata resistenza il 25 luglio chi è stato?’ Qui la risposta si poteva dare senza esitazione: n. 1 il generale Enzo Galbiati, n. 2 il signor Roberto Farinacci … ‘E che pensate del conte Ciano, che avete fatto fuggire?’ … Mi cavai d’imbarazzo, spiegando in maniera riguardosa che Mackensen ed io non eravamo riusciti a capire come Ciano, dati i suoi legami e la carriera dovuta unicamente ad essi, avesse potuto passare al disopra di certi sentimenti.
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