Friulano sul podio agli Internazionali d’Italia Supermarecross

1° round degli internazionali d’Italia Super Mare cross a Rosolina Mare

Si sono tenute nel week-end appena trascorso le gare Internazionali d’Italia Supermarecross, presso la spiaggia di Rosolina (Rovigo), organizzate dalMotoclub Rosolina. Il giovane pilota friulano Filippo Pivetta, da quest’anno sottoscritto con il Team Extrema Group, ha centrato il podio grazie ad un’ottima prestazione, in una gara estremamente dura. Tenuto conto dell’enorme sforzo che richiede sostenere un pilota così giovane, è fondamentale sottolineare l’importantissimo aiuto che forniscono il Team, i genitori e gli amici nell’ottenere le migliori prestazioni sportive. Pivetta, in prestito ad Extrema dal Motoclub di Manzano, ha gareggiato nella categoria 85’ cc Junior, ottenendo un lodevole secondo posto di categoria e un quarto posto assoluto di giornata. La prima manche di gara ha visto il pilota friulano in leggera difficoltà, non avendo trovato la giusta intesa con la moto; la seconda manche è stata disputata da Filippo in maniera più tranquilla con una guida più pulita, nonostante le maggiori difficoltà derivanti dalle buche nella sabbia che variavano con il passare dei giri dei vari piloti. In entrambe le prove Pivetta si è piazzato in seconda posizione, garantendosi il meritatissimo podio finale.

Il 2019 parte subito carico di soddisfazioni, rispecchiando le ambiziose pretese che si è prefissato lo staff di Extrema Group.

Classifica di categoria (85’ cc Junior): 1° posto Zanocz Noel, 2° posto Pivetta Filippo (Mc Manzano), 3° posto Busatto Patrick (Mc Mxone).

Carlo L.

Il castello incantato” domani al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste

Il castello incantato”

La meravigliosa favola musicale in un atto di Marco Taralli in scena da domani al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste

Sette giornate in calendario e, quasi sempre, doppie rappresentazioni per facilitare il pubblico di ogni età a venire a teatro per la meravigliosa favola musicale in un atto di Marco Taralli, che debutta domani al Verdi (alle 11.00 e alle 18.00, repliche fino al 26 febbraio): “Il castello incantato”, liberamente tratto da “Il Soldatino di stagno” di Hans Christian Andersen, nel nuovo libretto di Fabio Ceresa, con la regia e le scene Francesco Esposito, i costumi di Elena Gaiani e le coreografie di Morena Barcone.

Una nuova commissione della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi e un nuovo allestimento in coproduzione con la Fondazione Teatro Lirico di Modena, inserita nella stagione “SempreVerdi da 0 a 100 (e +), che vedrà l’Orchestra diretta dal Maestro Concertatore e Direttore Takayuki Yamasaki e il Coro da Francesca Tosi.

Marco Taralli

Nasce a L’Aquila nel 1967. Nel suo percorso musicale, il Conservatorio de L’Aquila riveste una parte importante del periodo giovanile dove consegue il diploma in pianoforte con il massimo dei voti; il suo percorso formativo nell’ambito della composizione si sviluppa a fianco di Sergio Rendine mentre parallelamente approfondisce lo studio della direzione d’orchestra con in Italia e con Erwin Lukacs a Budapest all’Accademia Franz Liszt. Compositore eclettico e versatile, dal 1992, anno che segna il suo debutto ufficiale con il brano Fog eseguito dal gruppo Octandre di Bologna, spazia grazie alle sue esperienze e ai suoi studi tra i più diversi generi e le più diverse forme musicali. Conosciuto per una serie di fortunati e brillanti lavori sinfonici, opere e teatro musicale, ha composto, prodotto ed eseguito per le più note Istituzioni musicali, orchestre, ensemble e solisti nelle maggiori Stagioni e Festival in Italia e all’estero. I suoi lavori sono editi da Sconfinarte Edizioni Musicali e da Sonzogno.

Takayuki Yamasaki

Nato e cresciuto a Kyoto, nel 2002 ha debuttato in qualità di direttore d’orchestra a Okinawa, come Direttore ospite della Ryukyu Symphony Orchestra. Ha studiato col M° Gianluigi Gelmetti presso l’Accademia Musicale Chigiana, dove ha ricevuto la borsa di studio “Emma Contestabile”, e con il M° Fabio Luisi presso l’Accademia di Direzione d’Orchestra del Pacific Music Festival di Sapporo, Giappone. Nel 2007 ha ricevuto un contributo dalla Rohm Music Foundation di Kyoto in qualità di ricercatore speciale per attività musicali oltreoceano. Nel 2009 ha ottenuto il diploma di direttore d’orchestra al Festival Internazionale “Little Paris” di Bucarest e ha diretto l’Orchestra della Radio Nazionale Rumena in L’Oiseau de feu di Stravinskij. Al Teatro Verdi di Trieste ha diretto Il segreto di Susanna, Gianni Schicchi nella tournée in regione e La prova di un’ seria.

Francesco Esposito

Si avvicina al teatro nel 1975 con la partecipazione a un corso di perfezionamento con Yves Le Breton e l’iscrizione al DAMS dell’Università di Bologna. Questa preparazione culturale, unita alle prime esperienze come assistente di registi quali Pizzi, Ronconi, Crivelli, Bolognini, Lavia, Lattuada, Fo, Lavelli, gli permette di sviluppare un approccio al teatro del tutto particolare, per profondità e consapevolezza. Dal 1992 collabora con numerosi Enti Lirici italiani e teatri stranieri (Francia, Germania, Spagna, Svizzera, Giappone). La sua concezione di teatro lirico parte dalla collaborazione imprescindibile tra direttore d’orchestra, cantanti e scenografo. Dal 2000 è fondatore e presidente di Accademia Harmonica. È spesso impegnato come docente presso prestigiose Istituzioni quali l’Accademia Verdiana di Busseto, l’Accademia Filarmonica di Bologna, l’Istituto superiore di studi musicali di Reggio Emilia. Dal 2013 è titolare della cattedra di Arte Scenica al Conservatorio Martini di Bologna. Dal 2017 è Direttore artistico del Festival Voci per Vico, a Vico del Gargano.

Calendario

Martedì 19 febbraio 2019 ore 11.00 e ore 18.00

Mercoledì 20 febbraio 2019 ore 11.00 e ore 18.00

Giovedì 21 febbraio 2019 ore 11.00 e ore 20.30

Venerdì 22 febbraio 2019 ore 11.00 e ore 20.30

Sabato 23 febbraio 2019 ore 11.00 e ore 18.00 Domenica 24 febbraio 2019 ore 16.00

Martedì 26 febbraio 2019 ore 11.00 e ore 18.00

AL TEATRO DEI FABBRI VENERDì 22 FEBBRAIO ALLE 20.30 “RADIO MAIGRET” NELL’AMBITO DELLA RASSEGNA DI TEATRO CONTEMPORANEO DELLA CONTRADA

Il 22 febbraio andrà in scena per la rassegna di teatro contemporaneo della Contrada ai Fabbri alle 20.30 “Radio Maigret” di e con Gloria Sapio e Maurizio Repetto, uno spettacolo nato da uno studio sulla scrittura di Simenon, sul clima dei suoi romanzi, del genere poliziesco e dalle immagini di un certo cinema francese in un riadattamento di “Maigret et son mort”. Ispirati dai radiodrammi degli anni Cinquanta e Sessanta e dagli sceneggiati con Alberto Lionello in onda su Radiouno negli anni Ottanta, Gloria Sapio e Maurizio Repetto adattano e interpretano un’indagine del commissario francese in una formula originale. Insieme a loro sul palco Andrea Cauduro, presenza muta ma non silenziosa, artefice di effetti e tappeto sonoro dal vivo.

Prezzo: 12 euro. Ridotto under 26: 10 euro.

Per informazioni [email protected] oppure 040947481.

Al Golf & Country Club Castello di Spessa di Capriva del Friuli (Go) corsi primaverili per neofiti e per le donne

Primavera, voglia di stare all’aria aperta, di movimento, di sport. Al Golf & Country Club Castello di Spessa di Capriva del Friuli (Go) vengono organizzati corsi primaverili sotto la direzione del noto maestro Andrea Ferlito. Per chi vuole avvicinarsi al golf, un corso per neofiti partirà sabato 2 marzo. Il calendario delle lezioni prevede appuntamenti anche il 9, 16, 30 marzo e 6 aprile. Iscrizioni possibili fino al 27 febbraio.

Dato che sempre più numerose sono le donne appassionate di golf, sarà organizzato anche un corso avanzato ad esse riservato. Il primo appuntamento rosa è per sabato 9 marzo, con successive lezioni il 17, il 30 e il 6 aprile. Iscrizioni entro il 2 marzo.

Entrambi i corsisi terranno nel pomeriggio, dalle 14.00 alle 16.00. Nella quota d’iscrizione, oltre alle 8 ore di lezione, sono compresi anche la fornitura dell’attrezzatura, l’ingresso al campo e la dotazione di palline.

Informazioni

Golf & Country Club Castello di Spessa

MI&LAB 2019 Due giorni di Mielab tra astrobufale e cosmesi

Torna al Teatro Miela l’appuntamento annuale con la scienza nelle sue

Beatrice Mautino (foto Fabrizio Balestri eri, Studio Visuals) molteplici declinazioni. Quattro incontri – due a febbraio e due a marzo – per ragionare (divertendosi) sulle fake news dello spazio e per velare i retroscena scientifici dei cosmetici, per esplorare (con l’aiuto di un Luca Perri film) il regno delle particelle subatomiche e per viaggiare avanti e indietro nel cosmo sulle vibrazioni della musica elettronica.

Andrea Forliano

Teatro Giovanni da Udine 20 feb. L’ operetta Scugnizza

Sarà in scena mercoledì 20 febbraio 2019 a Udine, con inizio alle 20.45, Scugnizza, la più italiana delle nostre operette. A portarla sul palcoscenico del Giovanni da Udine sarà la Compagnia Corrado Abbati, da sempre riconosciuta per le sue produzioni di qualità e applaudita ospite in numerose occasioni al Teatro Nuovo.

Composta nel 1922 da Mario Costa su testo di Carlo Lombardo e contraddistinta da una schietta vena melodica,Scugnizza è un’operetta sempreverde grazie al suo divertente testo di ambientazione popolare e alla magia che riesce ancora a ricreare. Sullo sfondo di una Napoli in miseria ma piena di allegria, in tempo di guerra, l’amore della bella Salomè per Totò viene messo a dura prova dall’arrivo in città dell’esercito americano: i liberatori ricchi e potenti che tutto si possono permettere, che tutto possono comprare, anche le mogli. Riuscirà la giovanissima protagonista a coronare il suo sogno e a sposare l’amato Totò, rinunciando al miraggio di una vita ricca, ma inevitabilmente lontana dalle acque scintillanti del Golfo?

In Scugnizza il tema fondamentale della nostalgia si unisce ad un divertimento vero, dove veri sono i personaggi, veri sono i loro sentimenti, le loro speranze, i loro colpi di testa. Con la sua vena malinconica e la vivace ambientazione popolare, l’opera guarda alla tradizione ma è anche nuova, rinvigorita dalla forza della musica di Mario Costa (già autore al fianco di Gabriele D’Annunzio e Matilde Serao). Le sue melodie sono sorprendenti: alcune sono la voce di tutto un popolo, di tutto un paese (Salomè, una rondine non fa primavera, Napoletana come canti tu), altre la legano all’opera verista richiamando il miglior Puccini (In riva al mare tutta bianca una casetta).

Ma se la suggestione e l’incanto della musica sono gli elementi portanti di Scugnizza, il suo successo non può essere scisso dalla briosa linfa apportata da un testo già di per sé felice. In questa nuova edizione di Corrado Abbati esso diventa ancora più immediato, senza tempo, e il tema fondamentale della nostalgia si unisce a un divertimento vero, dove veri sono i personaggi (non più “personaggi da operetta”), veri sono i loro sentimenti, le loro speranze, i loro colpi di testa. Ne nasce uno spettacolo dalla sincerità affascinante e coinvolgente, una storia in musica (qualcuno oggi direbbe un musical) moderna, gaia e al tempo stesso capace di farci riflettere.

La storia della Compagnia Corrado Abbati si snoda lungo più di venticinque anni di attività durante i quali ha realizzato oltre una cinquantina di allestimenti. Il suo repertorio spazia dai titoli più noti e “popolari” – comeLa vedova allegradi Franz Lehár su libretto di Victor Léon e Leo Stein o Cin-ci-là e Il paese dei campanelli della coppia artistica Carlo Lombardo/Virgilio Ranzato – alle operette meno famose ma sempre ricche di fascino come Al Cavallino Bianco di Ralph Benatzky su libretto di Hans Müller-Einigen e Erik Charel,fino alle commedie musicali: per citarne alcune Tea for Two di Vincent Youmans, My Fair Lady di Frederick Loewe, Hello, Dolly! di Jerry Herman, Can Can di Cole Porter, Bulli e Pupe di Frank Loesser, Singin’ in the rain di Nacio Herb Brown. Dalla grande tradizione musicale viennese alla “piccola lirica” italiana, la Compagnia Abbati continua ancora oggi a distinguersi per la varietà e le qualità degli allestimenti, svolgendo con entusiasmo un ruolo primario e fondamentale per la crescita e l’affermazione del teatro d’operetta in Italia. Ospite più volte del nostro Teatro, la Compagnia ha calcato per l’ultima volta il nostro palcoscenico a dicembre 2017 con il musical di successo La Principessa Sissi, dedicato alla figura dell’amatissima Elisabetta di Baviera andata in sposa nel 1854 all’imperatore d’Austria (musiche originali di Alessandro Nidi).

Biglietteria del Teatro aperta dalle 16.00 alle 19.00 (chiuso la domenica, il lunedì e i giorni festivi). L’acquisto dei biglietti è possibile anche online su www.teatroudine.it e www.vivaticket.it, nei punti vivaticket e, il mercoledì dalle 10 alle 13.00, al punto vendita alla Libreria Feltrinelli di Udine (Galleria Bardelli). Per info: tel. 0432 248418 e [email protected]. Previste speciali riduzioni per i possessori della G-Teatrocard.

TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE

MUSICA, ALEXANDER SITKOVETSKY e WU QIAN, DUE STAR DELLA MUSICA INTERNAZIONALE A TRIESTE: LUNEDI’ 25 FEBBRAIO AL TEATRO VERDI, SALA RIDOTTO

Nel 2011, quando si aggiudicavano la 12^ edizione del Premio Trio di Trieste, il violinista Alexander Sitkovetsky e la pianista Wu Qian si stavano affacciando in Duo alla scena musicale che adesso li vede fra i grandi protagonisti a livello internazionale. Festeggeranno a breve i 20 anni della loro attività cameristica comune – che li ha portati ovunque, dalla Carnegie Hall di New York alla Wigmore Hall di Londra – e nel frattempo hanno fondato anche un Trio per violoncello, alternando le tournée del Duo agli impegni concertistici personali. Sarà un concerto significativo, dunque, quello che li aspetta lunedì 25 febbraio a Trieste, la città che ha salutato la loro grande vittoria 2011: al Teatro Verdi – sala Ridotto il sipario si alzerà alle 20.30 su un programma passionale e intenso che prevede La Sonata n.2 in re minore op.121 di Robert Schumann, la Suite Populaire Espagnole di Manuel de Falla e la Sonata n.3 in do minore op.45 di Edvard Grieg. Info e biglietti presso TicketPoint Trieste, tel. 040 3498276. Dettagli e aggiornamenti sul sito www.acmtrioditrieste.it. «Al violino di Alexander Sitkovetsky, erede di una affermata famiglia musicale, e al pianoforte di Wu Qian – spiega il direttore artistico Chamber Music Fedra Florit – saranno dunque affidati i toni appassionati e fantastici della “grande” Sonata di Schumann, gli aspetti più tipici del compositore, le sue note intime e profonde accentuate dal registro grave del violino. Così come le suggestioni delle “cancones” della Suite di Manuel de Falla e il sentimentalismo melodico di Grieg». Alexander Sitko

Alexander Sitkovetsky, artista di nascita moscovita e britannico di adozione, ha iniziato a studiare il violino alla Menuhin School all’età di otto anni. Lord Menuhin è stato la sua ispirazione durante gli anni della scuola; si sono esibiti insieme in diverse occasioni e Sitkovetsky ha suonato il Concerto di Mendelssohn sotto la direzione del Maestro. Sitkovetsky si è esibito con orchestre prestigiose come la Netherlands Philharmonic, la Philharmonia, la Royal Philharmonic, l’English Chamber Orchestra, l’Academy of St. Martin’s in the Fields, la BBC Concert Orchestra, la Lithuanian Chamber Orchestra, la Brussels Philharmonic, la Konzerthaus Orchester di Berlino, “I Virtuosi Italiani”, la Basel Kammerorchester, l’Aargauer Symphony Orchestra. Ha condiviso il palco con Julia Fischer, Janine Jansen, Misha Maisky, Polina Leschenko, Julian Rachlin e molti altri. Ha inciso per Angel / EMI, Decca e Orfeo tra cui il Doppio Concerto di Bach con Julia Fischer.

wu qian Wu Qian, selezionata quale Rising Star 2007 dall’Independent Newspaper, ha suonato alla Wigmore Hall, alla Royal Festival Hall a Londra, alla Bridgewater Hall di Manchester, alla City Hall di Hong Kong, alla Steinway Hall di Amburgo, e in città quali Hannover, Amsterdam e New York. In quest’ultima le sue esibizioni sono state registrate dalla televisione giapponese NHK. Nell’ottobre 2009 Qian ha rappresentato la Cina al Festival Europalia, suonando il Secondo Concerto di Chopin con la Brussels Philharmonic. Ha inciso pagine di Schumann, Liszt e Prior nel 2009, per l’etichetta Dal Segno, ottenendo ottime recensioni.

Passione e coerenza è il tema della Stagione 2019 di Chamber Music Trieste, che quest’anno si è trasformata in un vero e proprio Festival Cameristico, in programma nella Sala Ridotto del Teatro Verdi fino al 9 settembre 2019. Nove concerti che includono la 20^ edizione del Premio Trio di Trieste, in programma dal 7 al 9 settembre, e che richiameranno a Trieste “the best of”, i vincitori di questi 20 anni del Premio Trio di Trieste. La Stagione 2019 dell’Associazione Chamber Music è sostenuta dalla Regione FVG, Mibact, Comune di Trieste, Iniziativa Centro – Europea, Generali, Banca Mediolanum, Itas Assicurazioni, Suono Vivo – Padova e Zoogami.

MUSICA: “LES CORDES CHANTANTES” (LE CORDE ARMONIOSE), MERCOLEDI’ 20 FEBBRAIO ALLE 20.30 IN SALA TARTINI A TRIESTE

Corde armoniose, quelle dell’arpa e della chitarra: corde che si incroceranno mercoledì 20 febbraio, alle 20.30 nella Sala Tartini del Conservatorio di Trieste (via Ghega 12) in occasione del Guitar – Arpa recital affidato a due noti musicisti, l’arpista Nicoletta Sanzin e il chitarrista Sandro Torlontano. Il concerto rientra nel cartellone dei Concerti Inverno – Primavera 2019, fruibile per il pubblico con ingresso libero, previa prenotazione. Info +39 040 6724911 Info: www.conts.it

Arpa e chitarra sin dal Medioevo sono stati spesso e volentieri accostati sia nell’iconografia che nella prassi esecutiva comune. La formazione Arpa e Chitarra ha ricevuto una sorta di ‘consacrazione’ grazie alla celebre serie di concerti tenuti dai due grandi mostri sacri Nicanor Zabaleta all’arpa e Narciso Yepes alla chitarra: per primi alla Carnegie Hall di New York eseguirono il brano di Montsalvatge in concerto, oltre che dal grande chitarrista spagnolo Andrés Segovia per il quale Tansmann rielaborò per arpa e chitarra la celebre Suite in modo polonico, anch’essa tra i brani che saranno eseguiti. Proprio attorno a queste due importanti opere è costruito il programma dei due musicisti e docenti al Conservatorio Tartini che proporrà anche le trascrizioni della deliziosa e appassionata Siciliana tratta dal Concerto per chitarra e archi op. 30 di Giuliani, il celebre Adagio dal Concerto per chitarra e orchestra di Rodrigo, la splendida Oriental di Granados e, per finire, in un vortice sonoro trascinante, il Fandango di Boccherini. Nicoletta Sanzin si è perfezionata negli USA con E. Malone e S. Mc Donald e in Italia con E. Zaniboni all’Accademia di S. Cecilia, diplomandosi col massimo dei voti, lode e borsa di studio SIAE. Premiata in concorsi nazionali e internazionali, si è esibita ai World Harp Congress di Vienna, Parigi, Dublino e Hong Kong e ai Simposi Europei di Norimberga e Perugia. Ha collaborato con orchestre prestigiose in Italia e all’estero (Teatro di Milano, Teatro Verdi di Trieste, Accademia di S. Cecilia di Roma, Orchestra della RAI di Roma, RTV Slovenia, TKWO, Orchestra di Padova e del Veneto, ecc.) sotto la direzione di Maestri quali D. Barenboim, R. Muti, Y. Temirkanov, S. Argiris, M. Angius ecc. Dal 1995 al 2001 è stata Prima arpa della Slovenska Filharmonija. Dal 1983 svolge intensa attività concertistica sia come solista che in formazioni cameristiche in importanti festival in Italia e all’estero. È docente di arpa presso il Conservatorio Tartini e la Scuola S. Cecilia a Portogruaro. Dal luglio 2011 fa parte del Board of Directors del World Harp Congress, ed è membro del Comitato Artistico dell’Associazione Italiana dell’arpa. Sandro Torlontano si è perfezionato con José Tomas in Spagna e con Alberto Ponce in Francia all’École Normale de Musique “Alfred Cortot” de Paris, dove in un solo anno ha conseguito il Diplôme supérieur d’exécution. Primo assoluto in Concorsi nazionali ed Internazionali, è stato invitato da prestigiose istituzioni concertistiche esibendosi, oltre che in Italia, in Germania, Francia, Spagna, Svizzera, ex Yugoslavia, Portogallo, Turchia, Danimarca, Lettonia e in U.S.A. dove è stato per quattro anni regolarmente ospite del “Newport Music Festival”. Ha collaborato con varie orchestre fra cui l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia in Roma sotto la direzione di Myung-whun Chung, , Hans Vonk, suonando nel 2000 alla presenza di Sua Santità Papa Giovanni Paolo II e partecipando da solista con Luis Bacalov come direttore all’inaugurazione della Cavea del Parco della Musica a Roma. Ha preso parte con I Solisti Aquilani all’esecuzione e all’incisione per la Dynamic in prima nazionale dell’opera “Maria de Buenos Aires” di Astor Piazzolla. Ha registrato per RAI, Mediaset, SAT2000, Catalunja Radio (Spagna), Dayton Public Radio, WGBH (U.S.A.), RTS (Serbia). Suona su una chitarra “Lorenzo Frignani” del 2013.

Notte di follia con Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio : Teatro Italia di Pontebba e al Ristori di Cividale

Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio sono gli interpreti di Notte di follia, pièce dell’attrice e autrice francese Josiane Balasko che sarà ospite del Circuito ERT per due serate: mercoledì 20 febbraio alle 21 al Teatro Italia di Pontebba e giovedì 21 febbraio, sempre alle 21, al Teatro Ristori di Cividale del Friuli. La pièce, diretta da Antonio Zavatteri e interpretata anche da Alessandro Marmorini, sostituisce nei cartelloni dei due teatri La cena perfetta, spettacolo annullato dalla produzione.

Notte di follia racconta di un incontro inatteso al bar di una stazione. Un noto conduttore di un programma TV beve per dimenticare e, brillo, importuna una cliente sotto gli occhi di un barista irriverente e dalla battuta pronta. Lei, da poco uscita di prigione, non si lascia mettere i piedi in testa e risponde per le rime. Due persone agli antipodi, sole, accomunate dallo stesso segreto iniziano un dialogo divertente e serrato finché man mano che la notte si fa più assurda emerge il vero malessere che pervade e unisce queste due singolari anime. L’amnesia al risveglio del protagonista Jacques trasporterà i tre personaggi in un turbinio di follia dove, tra offese, battute e malintesi, emerge ciò che veramente conta, ciò che attira un essere umano verso l’altro.

I protagonisti dello spettacolo sono volti noti al pubblico teatrale, cinematografico e televisivo. Corrado Tedeschi, conosciuto come presentatore tv, ha una formazione teatrale (diplomato all’accademia del Teatro Stabile di Genova) e nel 1999 è diventato primo attore del Teatro Parenti di Milano. In Friuli Venezia Giulia lo bbiamoa visto recentemente con Trappola mortale di Ira Levin e Quel pomeriggio di un giorno… da star! di Gianni Clementi. Debora Caprioglio ha debuttato giovanissima nel cinema partecipando a Grandi cacciatori di Augusto Caminito e Kinski Paganini accanto a Klaus Kinski, presentato tra mille polemiche al Festival di Cannes. In seguito ha abbandonato l’immagine della ragazza sensuale per dedicarsi maggiormente al teatro dove ha recitato al fianco di attori del calibro di Franco Branciaroli, Mariano Rigillo, Mario Scaccia. Con Corrado Tedeschi ha già portato a teatro L’anatra all’arancia e Spirito allegro.

L’autrice, Josiane Balasko, ha conquistato la vetta del cinema d’oltralpe quando era ancora un’under 30,grazie alla sua capacità di creare piccoli gioielli di grande successo, giocando senza pudore econ irriverenza e leggerezza su temi di attualità scottanti. Nel 1973 debutta al cinema con la pellicola L’anno 01, e da allora inanella un’ininterrotta serie di successi sia al cinema sia a teatro. Per tutti ricordiamo Peccato che sia femmina (1995) con Victoria Abril, Alain Chabat e Miguel Bosé, di cui ha curato la regia.

Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it, chiamando il Comune di Pontebba (0428 90161) e il Teatro Ristori di Cividale (0432 731353).

C.L.

Tre tappe, da mercoledì 20 febbraio nella sede Cgn (via Linussio 1/B, Pordenone) L’UOMO AL CENTRO

Rimettere l’uomo al centro di un’indagine complessa sul nostro tempo e su quello che verrà è l’obiettivo della 4^ edizione del ciclo annuale di incontri promosso dal Gruppo Cgn con la Fondazione Pordenonelegge.it, a cura degli scrittori Gian Mario Villalta e Alberto Garlini. Tre tappe, da mercoledì 20 febbraio nella sede Cgn (via Linussio 1/B, Pordenone) dalle 18.15, con altrettanti esperti: la biologa Barbara Mazzolai, il giornalista Marco Pacini, il divulgatore Lorenzo Pinna. Tre incontri per ripensare il rapporto fra uomo e natura a partire dalla bio-robotica, per tracciare i nuovi confini fra giornalismo e social network, per. La scommessa de “L’uomo al centro” poggia appunto sull’umanesimo e sulla memoria come valori chiave per rileggerci nel presente e proiettarci nel futuro. “L’uomo al centro” prenderà il via mercoledì 20 febbraio con “Un nuovo modo di vedere la natura: la Bio- Robotica”: Barbara Mazzolai è annoverata da Robohub fra le 25 donne più geniali in robotica. Attualmente è coordinatrice del Centro di Micro Bio-Robotica a Pontedera – Istituto Italiano di Tecnologia, ed è nota in tutto il mondo per essere la coordinatrice del progetto europeo FET-Open PLANTOID, fatto proprio dalla Commissione europea, che approfondisce le conoscenze su di una nuova generazione di tecnologie ispirate alla forma e alle funzioni delle radici delle piante, dotate di capacità fino a ieri impensabili, sviluppate per controllare e esplorare l’ambiente nel quale si trovano. Vere e proprie piante robot. Dallo studio delle piante e di loro piccole particolarità, sono state trovate soluzioni a molti quesiti cruciali per l’evoluzione dell’uomo sulla terra e su nuovi pianeti. Quello che Barbara Mazzolai, insieme ad altri scienziati, ha fatto e continua a fare è studiare, comprendere e cercare di imitare i meccanismi della natura. Pensare alla robotica in questi termini è molto innovativo: un robot che percepisce gli stimoli esterni, quali gravità, pressione, umidità, ostacoli e che reagisce in tempo reale, necessita di algoritmi molto complessi e sofisticati, che imitano questi comportamenti. L’ingresso è libero, info www.pordenonelegge.it

Venerdì 22 marzo “L’uomo al centro” prosegue con “Epocalisse. Giornalismo e social network”, e la parola passerà a Marco Pacini, caporedattore del settimanale “L’Espresso”, per un incontro acreditatoSigef. Venticinque anni nei quotidiani, dapprima come cronista politico e autore di inchieste poi come caporedattore centrale del “Piccolo” di Trieste. Marco Pacini nel 2005 ha ideato il progetto “vicino/lontano – identità e differenze al tempo dei conflitti”, che comprende alcune iniziative culturali, la più importante delle quali è il festival che si tiene ogni anno a Udine nella prima metà di maggio. Il suo ultimo libro è appuntoEpocalisse. Appunti di un cronista pessimista. Giovedì 11 aprile terzo e ultimo incontro dedicato a “L’intelligenza artificiale. Quale futuro per l’uomo?”. Protagonista sarà Lorenzo Pinna, giornalista e divulgatore scientifico italiano, fra le firme di Quark e Superquark, autore e coautore, insieme a Piero Angela, di vari libri di divulgazione scientifica, vincitore del Premio Europeo Cortina Ulisse per la divulgazione. Il suo ultimo saggio è Intelligenza artificiale. Nel futuro c’è ancora posto per noi?

Umanesimo e memoria sono le parole chiave del ciclo di incontri «Il concetto di memoria è fondamento e integrazione di quello di futuro – osserva Gian Mario Villalta – L’uomo senza futuro non sa chi sarà né chi vuole essere: la memoria è un tassello centrale dei valori che permeano i caratteri dell’umano, dal punto di vista sociale e affettivo, così come la costruzione dell’identità e la sua permanenza nel tempo». «Oggi la memoria sembra un valore appaltato al web tramite enciclopedie come Wikipedia, oppure controllato selettivamente da algoritmi che sui social definiscono la nostra quotidiana visione del mondo, prevedono e controllano le nostre preferenze – spiega Alberto Garlini – Ecco quindi che la memoria come sede dell’identità e della coscienza, come spazio di verifica e previsione, diventa centrale per stabilire cosa è irrinunciabile dell’umano, da dove veniamo e quali sono le strutture portanti del nostro stare nel mondo». «La progettazione, l’organizzazione e la promozione di percorsi di approfondimento culturale in partnership con Pordenonelegge sono un pilastro fondamentale della strategia di responsabilità sociale di CGN, orientata a favorire la circolazione di idee e riflessioni a beneficio del territorio e della comunità – afferma Valeria Broggian, Presidente del Gruppo Servizi CGN – Anche quest’anno abbiamo voluto organizzare un ciclo di incontri di approfondimento su temi chiave del presente e del futuro, perché è cruciale comprendere che cosa può restare di irrinunciabilmente umano in un’epoca che viene definita sempre più spesso post-umana. Si tratta di riflessioni strategiche per ogni azienda che si concepisce come un organico sistema di relazioni umane proiettato nel futuro».