FREE MAGAZINE No.17 GIUGNO/LUGLIO 2008 GALLERIA EMI FONTANA

Art 39 Basel Public Art Projects 4 - 8 June 2008 In front of Halle 1 and 2 Halle 2.1 Booth U1 with Magazzino d’Arte Moderna Luca Vitone Monica Bonvicini Gli occhi di Segantini Mark Dion Willie Doherty Art Unlimited Sam Durant Halle 1 Booth H5 Olafur Eliasson Diana Thater & T. Kelly Mason Liam Gillick relay Renée Green Mike Kelley Art Basel Projects Ketty La Rocca E-Halle, Erlenstrasse 15 Lovett/Codagnone Monica Bonvicini Liliana Moro BUILT FOR CRIME Tony Oursler Adrian Piper Sterling Ruby Michael Smith Diana Thater Rirkrit Tiravanija Luca Vitone Cosima Von Bonin John Waters Gillian Wearing

The International Art Show – La Mostra Internazionale d’Arte Art 39 Basel, MCH Fiera Svizzera (Basilea) SA, Messeplatz 10, CH-4058 Basel Fax +41/58-206 26 86, [email protected], www.artbasel.com m u

A39B_Nero_230x290.indd 1 18.3.2008 10:39:28 Uhr NERO FREE MAGAZINE www.neromagazine.it SOMMARIO: [email protected]

GIUGNO/LUGLIO 2008 / No. 17

Direttore Responsabile: Giuseppe Mohrhoff

Direzione Editoriale: ARTICOLI / INTERVISTE Francesco de Figueiredo ([email protected]) Fish & Chips Pag 8 Luca Lo Pinto L.A. Gun Club Pag 12 ([email protected]) Alicudi: Martin Creed Pag 16 Valerio Mannucci Cleveland, California: Allen Ruppersberg Pag 18 ([email protected]) Olduvai cliff: Sam Griffin Pag 24 Lorenzo Micheli Gigotti Italogrind: Lucio Fulci Pag 28 ([email protected]) Dope, guns n’ fuckin’ in the streets Pag 32 Art Direction: Non credo ai miei occhi: Peter Watkins Pag 36 Nicola Pecoraro / Maison Du Crac Presenting curators Pag 44 ([email protected])

Marketing & Pubblicità: [email protected] SPECIAL PROJECT +39 339 7825906 Luigi Ontani Pag 39 Collaboratori: Adriano Aymonino, Carola Bonfili, Sarra Brill, Chiara (con I Wayan Sukarya di Tangguh, ad eccezione di “Nasino” Costa, Rä di Martino, Anthony Ettorre, Francesco con Madè Sudarsana Lopeng) Farabegoli, Ilaria Gianni, Michele Manfellotto, Valerio Mattioli, Caterina Nelli, Antonio Pezzuto, Dr. Pira, Filipa Ramos, Giordano Simoncini, Carola Spadoni, Federico Tixi, Francesco Ventrella. RUBRICHE Hanno scritto su questo numero: David Askevold, Martin Creed, Luigi De Angelis, Alex Designed By Pag 47 Francis, Alessandro Zuek Simonetti, Mario Garcia Torres The Galveston Chronicles Pag 48 Two Way Monologue Pag 50 Distribuzione: Days Inside Pag 54 Promos s.r.l. Cocoon Pag 56 Il Tempo Ritrovato Pag 59 Edito da: La Linea Pag 61 Produzioni Nero s.c.r.l. Overlords Pag 64 Iscrizione albo cooperative n°a116843 Via Dei Giuochi Istmici 28 Kindergarten Pag 66 00194 Roma SalvatorMundi Pag 70 Tel/fax +39 06 97271252 RECENSIONI Invio materiale: Nero Magazine, Via Degli Scialoja 19 - 00196 - Roma Cd Pag 73 Registrazione al Tribunale di Roma n°102/04 Dvd Pag 74 del 15-03-2004 Libri Pag 78

Stampato da Arti Grafiche Boccia s.p.a – Via Tiberio Claudio Felice 7, Salerno (Italia)

In copertina: Dr. Lakra, Black Gordman, 2003. Courtesy Kate MacGarry, London and kurimanzutto, Mexico City. FISH&CHIPS INTERVISTA AL DUKA di Valerio Mattioli

Bardo metropolitano, agitatore, operaista eretico, il Duka è parte della memoria storica dell’underground romano da quasi trent’anni. Sull’avvento degli illegal rave nella Capitale d’inizio anni ’90 non potevamo trovarlo impreparato: la fase-plegine (Plegine, appartenente alla Da quel che mi ricordo la prima incrociavi gli occhi di una ragazza e pensavi famiglia delle anfetamine, ndr). reazione dei centri sociali nei confronti che era la donna della tua vita, e poi via a ripercorriamo assieme a lui una di techno e rave non fu propriamente ballare per ore e ore, fino al mattino… vicenda che, per qualche anno, D’accordo, la fase-plegine (o “pleigìn”, entusiasta… fece della città eterna la per dirla alla romana). Vai, racconta. Beh, ma sai, era anche un periodo piuttosto Che fauna si era venuta a creare durante Capitale Chimica italiana. Dunque, in realtà i primi rave parties a Roma noioso. La gente si era rotta le palle di questa “fase dell’amore”? risalgono alla fine degli anni ’80. Queste feste, ascoltare solo punk, reggae e hip hop, l’onda Beh, c’eravamo noi, appunto… e poi rigorosamente legali, le organizzava Claudio lunga della Pantera si era esaurita, quindi in ovviamente i ragazzini di periferia che erano “il Vietnam”, un ex di Lotta Continua che parecchi hanno cominciato a spostarsi su altri venuti a sapere delle feste, e si presentavano si era buttato sui locali, roba tipo La Vetrina suoni, tutto qui. Magari qualcuno andava a come si presentavano: teste rasate, croci celtiche, o le serate dell’Euritmia, all’Eur. Ogni tanto Londra e quando tornava si portava appresso magliette degli Irriducibili… Però voglio dire, affittava dei capannoni per suggerire una un po’ di dischi, soprattutto roba trance alla non è che fossero fascisti, quelli che vuoi che certa atmosfera borderline, ma in realtà era Orb, e allora si facevano queste feste coi dj ne sapessero… ovviamente qualche tensione si tutto in regola, tutto affittato. Erano i tempi che mischiavano un po’ di tutto, anche dischi creava, ma per fortuna gente come il Cikitone della house, di esperienze come il Devotion industrial sparati a manetta... Poi ovviamente fece un ottimo lavoro: andava da loro e gli (cfr. NERO n.12, ndr) roba molto glamour, c’era la questione droga, certo. Anche se spiegava “guarda, magari è meglio se quella per capirci. Poi arrivarono i cosiddetti “rave all’epoca di droga non è che ne girasse celtica la nascondi, è meglio se mentre balli commerciali” pieni di “boccini” (da boccia, tantissima… non fai il saluto romano, non ti scandalizzare se ovvero cranio rasato, ndr), sai, i coattelli di vedi due uomini che si baciano…” Così quelli periferia più o meno nazistoidi… tutti maschi, In effetti hai parlato di fase-plegine… la volta dopo già sapevano come comportarsi, ovviamente. Feste come il Bresaola Rave, il Sì, plegine, canne, qualche acido… La roba capisci? Sottantreno Rave, il Virus, ecco, l’ambiente che potevi rimediare in quel periodo, per era quello. La prima ondata di rave illegali capirci. Magari qualcuno si portava appresso Certo che capisco: li indottrinavate! invece, quelli organizzati in posti abbandonati un po’ di cocaina ma se la teneva stretta per sé, Ma no, era solo per evitare che si creassero casini, da occupare per una notte soltanto, arrivò nel mica che c’erano i pusher che te la vendevano era una dimensione molto amichevole… Le feste 1993. a due lire, dico, hai idea di quanto costasse all’epoca si organizzavano in questi capannoni all’epoca? Poi, quando arrivò l’ecstasy, fu una in disuso a Torre Maura, a Tor Cervara, a Case Chi fu ad aprire le danze? rivelazione. Rosse sulla Tiburtina, o nella zona industriale di Furono più che altro gruppi sparsi di raver Castel Romano, sulla Pontina… posti che fino che, in una maniera o nell’altra, si erano E qui immagino che inizi un’altra al giorno prima la gente nemmeno sapeva che avvicinati al mondo dei centri sociali. Ragazzi fase… esistessero, sperduti in qualche terra di nessuno di Casal Bertone, di Primavalle, di Garbatella, Certo, la fase-ecstasy o anche “fase fuori dal Raccordo Anulare: era veramente che erano finiti a fare più o meno politica dell’amore”, con anni di ritardo sulla Summer una specie di geografia parallela, e alcune feste Sei d’accordo che possiamo suddividere rimane sullo sfondo, come a non voler come fish&chips: insieme sono una cosa, dentro posti come Zona Rischio, Break Out, of Love inglese. Tu non hai idea di quante furono veramente epiche, leggendarie. Fu un la vicenda dei rave illegali in più fasi, inquinare un argomento per certi versi separati un’altra. E nel nostro caso, chiunque Pirateria… E poi ovviamente c’era Ostia, storie siano nate sotto ecstasy, proprio nel periodo molto bello, perlomeno fino al 1996. ciascuna di queste corrispondente ad facilmente “sociologizzabile”… sostenga che i rave fossero semplicemente con lo Spaziokamino subito ribattezzato “il mezzo di qualche party. Io per dirti mi ci sono una differente droga? Sì, capisco cosa intendi. Operazioni del l’occasione per ballare un po’ di musica, o al tempio della pezza”. Tempo dopo arrivò sposato, grazie all’ecstasy. Qualche pasticca, Nel resto d’Italia cosa succedeva? Assolutamente. Ho sempre sostenuto che le genere sono servite più che altro ad assicurare contrario per fare un po’ di acquisti chimici, anche il Forte Prenestino, a Centocelle. In un paio di sguardi, e poi via, matrimonio al Direi quasi niente. Dopo Roma si creò una droghe determinano i cicli del capitalismo, al fenomeno una patina accademicamente mente sapendo di mentire. Un rave non mezzo però stavano anche individui sparsi, tra Comune, viaggio di nozze in India… poi è scena a Bologna, ma a parte questo poco altro. figurati se non hanno determinato anche accettabile: storie come il neopaganesimo, il sarebbe un rave senza techno, e ovviamente cui il Cikitone (Francesco Macarone Palmieri, finita, d’accordo, ma insomma, per tornare a Milano ai rave ci arrivò tardissimo, per dire. l’evoluzione dei rave... neotribalismo, le nuove geografie urbane… non lo sarebbe nemmeno senza droghe. oggi noto nell’ambiente queer come Warbear, noi: all’epoca giravano pasticche ottime, con Fondamentalmente gli “illegali” erano una Buttarla sulla droga è un po’ come corrompere ndr), Matteo (Swaitz, ora noto regista di film quel piccolo taglio d’anfetamina che serviva a faccenda quasi esclusivamente romana, poi Perché sai, in tutti i libri, i saggi, le tesi questa visione edulcorata, retorica, di un E allora cominciamo dalla prima fase. porno tra cui il celebre Mucchio Selvaggio con farti le maratone di ballo, non come l’mdma quando cominciò la vicenda della Fintech la di laurea sul fenomeno-rave, la droga è processo per certi versi puramente edonista. In che periodo la situeresti? Club Dogo e Violetta Beauregarde, ndr), il che trovi oggi, che ti taglia subito le gambe. “scena di Roma” acquistò anche un carattere sempre un tabù, una protagonista che Ma vedi, la realtà è che techno e droghe sono Direi nei primi ’90. È quella che chiamerei Capoccione di Casal Bertone, e altri… Tutti si volevano bene, tutti si amavano, europeo... ma qui siamo già alla terza fase.

8 9 giravano voci, storie, ed erano sempre storie Credi che sia stato l’avvento della di un vecchio numero della rivista ci mollò un brutte, ma ti ripeto: non posso dirti niente ketamina a sdoganare di nuovo il grammo di cocaina, tra l’altro di primissima perché di mio non ho mai visto niente. La “buco”? scelta. Il Manuale di Cultura Industriale della Fintech era un po’ un porto franco, ma era Sì, può darsi. Probabilmente la ketamina Shake infilò Torazine accanto a Fintech e Peti anche un punto di riferimento per le tribe iniettata intramuscolo ha avvicinato parecchi Nudi, la fanzine di Anna Bolena, proprio in un di tutta Europa. Chi, dalla Germania se alla siringa, ma non so... devi anche calcolare capitolo dedicato alla “scena di Roma”. Però non dalla Francia, dall’Inghilterra se non gli effetti della cocaina, e il fatto che l’eroina voglio dire: non intendevamo in alcun modo dall’Olanda, veniva in Italia, puntava diritto serve un po’ da paracadute quando non “dare l’esempio”, non è che stavamo lì a dire su Roma perché sapeva che, sulla Pontina riesci a dormire o cose di questo genere. Gli che farsi male fa fico. La buttavamo molto sul dopo il Grande Raccordo Anulare, c’era effetti di quella stagione sono ancora tutti da privato, figurati che la mattina tiravamo fuori un posto che si chiamava Fintech. Questo capire. In giro si vedono parecchi “rimastini” le casse dal camper e ci mettevamo da una ha fatto sì che la scena romana sia cresciuta (“rimasti sotto” alle droghe, ndr), e certo il parte a ballare l’exotica, tanto per schiumare tantissimo, che sia arrivata nuova musica, ritorno dell’ero non ha aiutato. tutte le droghe che ci eravamo fatti durante che siano mutati gli stili, gli atteggiamenti, la notte. persino il modo di vestire. Però ha significato Se non ricordo male la Fintech ospitò anche un grosso cambiamento all’interno anche un mega-party con ospite L’epoca d’oro della Roma “illegale” della scena. Il fatto di avere un posto dove qualche dj del “suono di Roma”, vale coincide con la chiusura della Fintech tutti i sabati c’era una festa, ha fatto sì che la a dire Lory D, Passarani, Leo Anibaldi, alla fine degli anni ’90. Cosa è rimasto gente smettesse di sbattersi per organizzarsi Max Durante, Andrea Benedetti… Che dopo? le sue feste, il suo evento, per quanto piccolo rapporto c’era tra la scena illegale All’inizio ci fu una specie d’esplosione. questo fosse. Battere le aree industriali alla e quella più legata alla techno “da Perché, chiusa la Fintech, tutte le tribe che lì si ricerca di un capannone adatto, farsi i giri club”? erano formate cominciarono ad organizzare per Roma, cercare l’impianto, diffondere la Guarda, molti provenivano dal fenomeno feste per conto proprio, quindi capitava che voce, insomma, mettere su un rave, era una dei rave commerciali di inizio ’90, ma devo il sabato ti trovavi con tre, quattro party in cosa complicata, che ti portava via un sacco dire che, nelle rare occasioni in cui mi è contemporanea, ciascuno di questi in un posto di tempo, ma era anche il bello dell’illegale. capitato di conoscerli, li ho sempre trovati diverso della città. Però c’era già parecchia Naturalmente l’aspetto positivo di un posto disponibilissimi e aperti. Va detto che, rave gente che cominciava ad allontanarsi dal come la Fintech era che, per esempio, non a parte, negli anni ’90 Roma è diventata la giro, stanca dei morti, delle tensioni, di una dovevi metterti a cercare un impianto che città della techno soprattutto grazie a loro. situazione che cominciava a farsi pesante. poi magari veniva sequestrato, impianto che Hanno fatto conoscere il suono di questa città È intervenuta una nuova generazione, foto di Elena Migozzi. poi era quasi sempre affittato, perché nessuno in tutto il mondo, hanno creato una scuola, ragazzini formatisi col mito della Fintech e aveva il suo. Però va detta una cosa: io le feste uno stile, e insomma, non posso che dire bene con quello delle tribe, e fino al 2003/2004 si La Fintech coincise con l’avvento delle Perché le coltellate? Come nacque la Fintech? alla Fintech me le sono fatte quasi tutte, e le di Lory D, Passarani e gli altri. Max Durante è andati avanti così. Ma a questo punto non tribe, no? Perché, nonostante fosse una festa illegale, Nacque da un party in ricordo di Sasha, che prime erano bellissime. Le ultime un po’ meno. capita spesso di vederlo suonare anche in m’interessava già più. Continuo a frequentare Sì, tutto nacque con gli Spiral Tribe a Napoli, l’entrata era a 10.000 lire. Ora, voglio dire: era questo raver morto per motivi che non Anzi, le ultime erano orribili, tristi, spesso centri sociali e situazioni di questo tipo. i party, ci capito spesso, e conosco un po’ di al centro sociale Tien’a’Ment, in una serata per degli inglesi come gli Spiral Tribe, 10.000 sto a spiegare, e che era anche era un ragazzo deserte. Erano cominciati i morti, prima una Ho conosciuto Andrea Benedetti al Forte gente che li organizza. Ma per approfondire in cui suonavano assieme ai Contropotere, lo lire erano niente. A quella cifra a Londra non molto conosciuto nella scena. Il posto era ragazza, Selene, fulminata non mi ricordo Prenestino in occasione della presentazione la situazione attuale devi chiedere a loro, non storico gruppo hardcore che ormai si era dato ci potevi entrare nemmeno nel peggio cesso questo fabbricone immenso a Castel Romano, come, poi un altro che era morto vai a capire del suo libro, Mondo Techno, e mi è sembrato a me. pure lui alla techno. Eravamo a fine ’95: noi squattato. Però a Roma era una cifra inaudita, dove già in passato si erano organizzate altre perché e che di fatto portò alla chiusura del una persona corretta. partimmo da Roma con un po’ di macchine quindi capisci che, vista la fauna che popolava feste. Solo che in quell’occasione, arrivati alla posto. All’ultima festa che si tenne lì dentro, Che impressione ti fanno i rave di e dieci casse di bottiglie piene di tè all’LSD. i rave, scoppiò l’inferno. mattina dopo, la gente decise di non andarsene eravamo una decina di persone in tutto. Tu sei stato tra le anime di Torazine, adesso? Arrivati lì trovammo il posto vuoto. Oltre a noi e di rimanere lì con i camper, i furgoni e tutto. che ai tempi è stata interpretata come Ci sono meno sorrisi. Sembrano tutti romani, c’erano solo quattro coatti napoletani Cosa portò l’avvento delle tribe a Insomma, da un’occupazione temporanea Mi fai venire in mente che, soprattutto una specie di rivista semiufficiale della incazzati. Non è più come quando da uno vestiti con la canotta, i pantaloni della tuta e le Roma? si era passati all’occupazione permanente. verso la fine dei ’90, i rave illegali as- Roma rave… sguardo nascevano i grandi amori di una ciabatte ai piedi: erano incredibili, in perfetto Prima di tutto tanta droga. E infatti questa Il posto era abitato sette giorni su sette, ogni sunsero dimensioni colossali. Tanta, Ci fu un editore che ci propose proprio questo: notte… stile Poggioreale! Stavano lì, tutti contenti a è quella che, dopo la fase-plegine e quella sabato c’era un party, e in mezzo alla settimana tantissima gente, che stava lì a ballare diventate la rivista “dei rave” e io vi pubblico, ballare, e a cantare “sale sale e non fa male”, ecstasy, chiamerei la fase-ketamina, ma in ci andavi perlopiù a comprare droghe, tra questa musica durissima, martellante, sicuro di poter vendere almeno tremila e a parte loro nessuno se non i Contropotere realtà potrebbe benissimo andare sotto il nome storie di tutti i tipi. ostile, e contemporaneamente raggiun- copie a numero. La cosa non ci interessava, (ancora vestiti da punx anarchici) e noi (che “fase-speed”, “fase-oppio”, più praticamente geva uno stadio di sfascio fisico inaudi- e non se ne fece niente. Torazine non è mai invece sfoggiavamo le nostre belle felpe da tutto quello che ti viene in mente quando pensi Probabilmente qualche parola in più to. A mezzogiorno il fabbricone di tur- stata la rivista raver ufficiale, anche se non è raver stile-Zurigo, i giubbotti stilosi, cose all’oggetto-droga. sulla Fintech andrebbe spesa. Si era no era una distesa di zombie. Ti veniva difficile capire il perché dell’accostamento. così insomma). Quello fu il primo contatto creata una dimensione molto delicata, il da chiederti come avevi fatto a uscirne Tra i fondatori c’erano, a parte il sottoscritto, tra i romani e gli Spiral, che poi chiamarono E dal punto di vista musicale? posto durante la settimana era diventato vivo. Cikitone, Matteo, Rota Masada… tutta gente altre tribe per organizzare il famoso rave di I suoni si fecero più duri, più hardcore. Quando una specie di girone infernale… Sì, era l’apoteosi del devasto chimico. piuttosto nota nel circuito raver. Alle feste capodanno del ’96, lì a Castel Romano, non poi arrivarono i francesi tipo Oqp, il livello di Guarda, io alla Fintech ci andavo solo Mischiavi un po’ di tutto: mdma, cocaina, stavamo lì con il nostro banchetto e giocavamo lontano da dove poi sarebbe nata la Fintech. cafonaggine raggiunse vette assolute. Anche la per i party. Mi sono sempre rifiutato di speed, oppio, lsd, ketamina, sempre in a fare un po’ l’elite della scena, una specie di Ecco, quello fu il rave che aprì veramente drum’n’bass agli inizi fu una novità. Spezzare il frequentarla per il supermercato delle droghe quantità industriali. A un certo punto tornò aristocrazia festaiola tutta vizio e droghe. Era ______un’epoca, e questo senza contare le coltellate ritmo in quel modo era qualcosa di rivoluzionario, infrasettimanale, quindi non posso dirti quello anche l’eroina, che in alcuni ambienti era una posa e lo facevamo per scherzo, ma alla Il nuovo romanzo “d’amore droga e lotta di classe” del all’ingresso… anche se dopo diventò una noia mortale… che succedeva da quelle parti. Naturalmente scomparsa da tempo. fine la gente ha finito per crederci. Una volta, Duka, scritto assieme a Marco Philopat, si intitola durante un party, arrivò un tipo che in cambio Roma K.O. ed è uscito per Agenzia X.

10 11 L.A. GUN CLUB testo e foto di Alessandro Zuek Simonetti

Quello che segue non è solo un reportage, né un diario di viaggio. Potrebbe anche essere la storia di un viaggio andato storto, almeno in apparenza. Alessandro Simonetti, fotografo italiano residente a New York, si è ritrovato quasi per caso a ritrarre una giornata tipo in un poligono di tiro di Los Angeles. Questo ne è il resoconto su carta, il backstage letterario.

Sono capitato a Los Angeles per caso. piscina piena di vecchi a mollo tipo il film ho una storia da fotografare, giro a caso, ma Cocoon, a pensare a quanto sia stato distratto ho con me rulli e macchina, come sempre. Dovrei essere in Brasile a fotografare una e a rimuginare sulle mie lacune in geografia. Alcuni amici italiani che casualmente visitano pratica religiosa legata alla magia nera A New York, dove vivo ora, in questa stagione Los Angeles in questo periodo mi invitano ad assieme ad un’amica giornalista. Ahimé, giro con il piumino, qui perlomeno fa caldo, andare a sparare con loro in un poligono di anziché acquistare il biglietto per Salvador probabilmente quanto in Brasile. Ma, oltre tiro al coperto. Io sono molto lontano dall’idea de Bahia, in Brasile, dove la giornalista mi sta al clima, un altro aspetto che differenzia Los di impugnare un’arma – tant’è che mi sono aspettando, ho comprato per errore su Internet Angeles da New York è il fatto che non puoi fatto dieci mesi d’ufficio al WWF piuttosto che un biglietto per Salvador, nello stato del San girare a piedi, e io non ho un’auto. Ho provato indossare la divisa ed “abbracciare” il fucile – Salvador... Non sapendo cosa mi aspettava, ho ingenuamente a camminare per la città, ma perciò declino l’offerta, colto forse da uno stato cambiato meta senza uno scopo particolare, e le distanze sono mostruosamente dilatate d’apatia dovuto alla mancanza d’aspettative. ora mi ritrovo a Venice Beach, Los Angeles, rispetto a Manhattan e solo dopo tre giorni, Uno di questi miei amici, il giorno seguente, a due passi dal mare, in un residence con la annoiato, riesco ad affittare un’auto. Non mi mostra dallo schermo di una digital point

12 13 shoot camera la foto di una bambina, forse Le dico che ho sentito parlare del poligono di di capelli alla marine, pistola sul polpaccio di 5 anni, che tiene stretto il suo pupazzo di tiro e che mi piacerebbe poter sparare, anche e pantaloni dentro i military boots neri. fronte ad una vetrina, di quelle basse tipo se non l’ho mai fatto prima d’ora. Quello Impugna una Bull Rider, la pistola più grossa “alimentari”, con allineate in ordine di calibro di cui ho bisogno è solo il passaporto che che per ora hanno a disposizione, ha preso una trentina di pistole. Scioccato ed esaltato attesti la mia maggior età. Mi dice però che solo 5 proiettili perché il calibro così grosso è allo stesso tempo, in quel momento capisco senza un accompagnatore non posso affittare molto costoso. Ne infila due e gira il tamburo che il “L.A. Gun Club”, a Downtown, può armi, perché non vogliono prendersi la come nei film e mi dice “…are u ready to essere un luogo interessante anche per me, responsabilità nel caso in cui volessi togliermi shoot man?!”, sposto l’occhio dal mirino della fotografo. la vita nello stabile. Fotografare questa mia Nikon, lo guardo dal basso e con la testa realtà mi intriga sempre più, in maniera faccio come per aiutare le mie parole ad uscire E’ venerdì, il parcheggio dello shooting range proporzionale al mio disprezzo per le armi da dalla bocca e gli dico: “Go ahead man! Go è praticamente vuoto, ci sono tre auto e la mia fuoco. Diventa una sorta di partita a scacchi ahead!”, rimetto il mio occhio nel view finder PT cruiser in affitto. Il Gun Club è situato in con il personale. Voglio fotografare all’interno e lo vedo ridere attraverso la lente... “…I una zona nel mezzo, tra i palazzi della Los dei booths, ma in genere la gente è diffidente mean, ARE U READY TO SHOOT WITH Angeles finanziaria ed East L.A., che invece rispetto all’idea di essere catturata da un THE GUN?! NOT WITH UR CAMERA!” è decisamente più povera. Appare ai miei occhio estraneo... Mi dimostro entusiasta mi fa, e porgendomi la pistola dalla parte del occhi come la zona industriale di Bassano del dello spazio, dell’idea di ritornare l’indomani manico continua nella sua grassa risata... Grappa, vale a dire capannoni di cemento. con una persona che possa farmi da “tutor” “Can I help you Sir?!” Una vecchia signora e finalmente di sparare. La mia proposta di che sta alla cassa dietro un bancone ad fare una foto di gruppo al personale rompe “L” abbastanza lungo da ospitare migliaia il ghiaccio e trasforma le loro facce crude di pistole, mi accoglie appena entro nel in visi timidi. Atteggiamenti adolescenziali Club. Alle sue spalle, sul muro, per la stessa animano il retro del bancone, in un’insolita ______lunghezza che occupa il bancone, sono appesi spallata generale per chi deve mettersi in posa Il servizio fotografico completo sul L.A. Gun Club altrettanti “shot gun”. Dal fuclile a pompa all’ per primo. A questo segue la guerra per chi potete vederlo sul nostro sito www.neromagazine.it M16, al quale però è stata tolta la funzione di impugnerà il fucile più fico nella foto ricordo. o sul sito web di Alessandro Zuek Simonetti www. ripetitore – che è una caratteristica esclusiva Dopo due minuti sono dentro ad una delle zuekphotography.com dove troverete anche altri servizi delle armi da guerra e non da civile. quindici cabine a fotografare Bob, taglio ed info.

14 15 di Martin Creed

A Martin Creed piacciono le cose piccole e semplici, i numeri, le luci ad intermittenza, la gente che vomita, le frasi al neon, i wall-paintings e il tempo dilatato. Forse è anche per questo che, negli ultimi anni, ha passato l’inverno ad Alicudi, la più sperduta e selvaggia delle isole Eolie, in Sicilia. Quello che segue è un tributo che l’artista ha voluto fare all’isola e ai suoi abitanti.

Qualche anno fa guardavo Caro Diario – il film la mia vita. Alicudi è fatta di roccia, non di e triste. Non capita spesso di allontanarsi da di Nanni Moretti – con una persona diversa cartone. Lo so perché se non ti metti le scarpe un posto e di vederlo diventare sempre più da me, di nome Paola Pivi, in Italia o in per fare il bagno, ti tagli tutti i piedi. E poi, se piccolo, fino a che non scompare. Quando Inghilterra, non ricordo. Alicudi fosse stata di cartone, si sarebbe già parto da casa mia a Londra dopo trenta metri dissolta nel mare da molto tempo. giro un angolo e il mio appartamento è già Nel film Nanni e i suoi amici cercano pace scomparso dalla vista. A lasciare Alicudi ci e silenzio e finalmente li trovano, dopo La prima volta che siamo andati ad Alicudi ci vogliono ore, e per ore ed ore dopo che sei molti tentativi falliti, nell’isola di Alicudi, siamo fermati per una notte a Palermo – sulla partito la vedi ancora da lontano. poco lontano dalla Sicilia. L’estrema pace strada per Alicudi ti devi sempre fermare una e il silenzio, comunque, ad un certo punto notte da qualche parte – e siamo andati a Alicudi è magnetica. Andarci è molto difficile: diventano troppo forti e ai protagonisti vedere le catacombe dei monaci cappuccini. le persone e Alicudi sono come due magneti manca la loro soap opera preferita. Scappano Eravamo molto in ritardo e ci rimanevano con la stessa polarità che si allontanano – via da Alicudi gridando “Televisore! Dateci soltanto 5 minuti per vederle tutte prima senza neanche contare che il mare e il percorso Alicudi è un posto fantastico per guardare un televisore!” Anni dopo ho visto molta dell’orario di chiusura. Abbiamo dovuto possono fermarti prima. Se riesci ad arrivarci, la televisione. Avevamo la televisione via televisione ad Alicudi, dove ad un prezzo correre. Mi ricordo che abbiamo corso allora la tua carica magnetica cambia e resti satellite con tutti i canali possibili. Ho passato molto ragionevole si riceve una nitida e chiara attraverso le catacombe a massima velocità come incollato, incastrato. È molto difficile tantissimo tempo a guardare la televisione lì. immagine con SKY. con Paola e i miei amici Martin e Tomma, lasciarla. Alicudi è un po’ come un paradiso Forse perché Alicudi è così vicina alla natura, guardando a destra e a sinistra tutte quelle e un po’ come una prigione: dipende, come così pacifica e tranquilla. È bellissimo vedere la Guardando il film, Paola ha detto, o io ho detto persone morte che penzolavano dai muri molte cose, da come ti senti dentro. televisione immersi nella natura: la televisione – visto che eravamo insieme è difficile dire nei loro vestiti migliori, cercando di vedere è una forza della natura. È bellissimo vedere chi lo abbia detto – forse è meglio dire NOI tutte le catacombe. Eravamo più espressi che Quando vivevamo lì, io e Paola abbiamo la televisione su una montagna in mezzo al abbiamo detto, abbiamo detto tutti insieme: cappuccini. Ma era un bel modo di vedere le sperimentato molti modi diversi per arrivare mare. Quando sono in città non guardo mai “Andiamo ad Alicudi! Andiamo in quel posto catacombe. Era una di quelle corse folli che ad Alicudi, per capire se per caso ci fosse un la televisione, forse perché è troppo come la da cui loro sono appena scappati!” quando ci ripensi ti viene da ridere senza modo più semplice di un altro. Treno da Roma città, assomiglia troppo alla città per la sua controllo. Penso che sia giusto vedere i musei fino a Milazzo, taxi, traghetto, a piedi. Nave velocità e per i suoni e i movimenti. Come un’isola dei cartoni animati, uno scoglio molto velocemente. Ti lascia il tempo per fare da crociera da Pesto, Liguria fino a Palermo e che spunta dal mare, come un’isola disegnata altre cose. poi aliscafo e poi a piedi. Battello da Napoli ad Dopo essere stati in vacanza ad Alicudi nel da un bambino, o come uno dei pianeti Alicudi. Volo da Londra a Palermo, Catania, 2000, abbiamo affittato una casa nel 2001, su cui atterrano i protagonisti di Star Trek, Alicudi la vedi sempre mentre ti si avvicina. Reggio Calabria o Lamezia Terme via Roma comprato una casa nel 2002, e vissuto lì nel Alicudi proprio non sembra reale, sembra Prima di arrivarci la puoi vedere a distanza o via Milano. Elicottero. Qualunque modo 2003. Nel 2004 io e Paola ci siamo lasciati. Le fatta di cartone. Così emozionante, luminosa, dalla nave: un punto minuscolo all’orizzonte tu scelga di andarci alla fine devi sempre fare date non erano programmate. splendente e ricca di contrasti, Alicudi sembra e poi quel piccolo punto diventa un punto a delle scale, alla fine ogni percorso è difficile. finta, fatta con Photoshop: Alicudi è forse il dimensioni naturali su cui puoi salire sopra. Al Da Londra è molto più facile e veloce andare Gli abitanti di Alicudi ci hanno aiutato in posto più bello in cui sia mai stato in tutta contrario, andare via da Alicudi è straordinario in Australia. molti modi diversi.

16 17 cleveland, california INTERVISTA AD ALLEN RUPPERSBERG di Chiara Costa

L’aggettivo ‘concettuale’ fa sempre un po’ paura, soprattutto quando si parla d’arte. Allen Ruppersberg è un artista della vecchia scuola, ma a differenza di molti dei suoi compagni è stato sempre un tipo Al’s Café , 1969 allegro e intimista, forse per Los Angeles, Al’s Café , 1969 il sole e l’aria limpida di Los Los Angeles, CA Angeles, città dove è cresciuto Courtesy: Margo Leavin Gallery The New Five Foot Shelf , 2001. 50 libri facsmile e 44 stampe a getto d’inchiostro. Edizione di 10 Di- artisticamente. Ama i libri più mensioni Variabili Courtesy: Margo Leavin Gallery d’ogni altra cosa e ne realizza sempre di bellissimi.

Allen Ruppersberg è un signore alto coi capelli Cleveland, OHIO nel 1944. Sai che pare Avevi le idee chiare fin da allora? Sapevi A quegli anni risale uno dei tuoi ragazzo di 18 anni di Cleveland dove città straordinaria, e vivo parte dell’anno in grigi, e oggi si è messo le prime cose che ha che Cleveland, insieme a Pittsburgh, già di voler diventare un artista? progetti più significativi, Al’s Cafè (1969): trasferirsi per poter intraprendere la California perché da cinque anni insegno: trovato nell’armadio. Anzi, in valigia: è a sia una delle città più vivibili degli Stati Assolutamente sì. L’ho sempre saputo, fin da un’installazione temporanea durata carriera di artista, cosa diresti? East mi piace moltissimo ma è impegnativo, non Milano per una mostra allo Studio Guenzani, Uniti? quando ero un bambino. Non c’era altro che tre mesi in cui ricreavi il clima di un Coast o West Coast? riuscirei a fare avanti e indietro. Poi ti confesso in cui espone con il suo vecchio amico Allan Davvero? E chi lo dice? volessi o potessi fare, nonostante provenga qualunque caffè americano e servivi Penso che nella West Coast ci siano le migliori che ho spostato molte delle mie cose in uno McCollum, altro padre del concettuale U.S.A. da una famiglia in cui non ci sono artisti; io piatti-sculture. Qual era lo scopo di scuole d’arte del paese, sono almeno cinque studio a Cleveland, quindi vedi che alla fine Inutile elencare i musei dove ha esposto L’Economist. sono il primo. Per esser preciso, da bambino quel progetto? quelle che raggiungono un ottimo livello e sono anche tornato a casa. durante la sua carriera: 40 anni di mostre in Quindi dobbiamo crederci. Cleveland è una volevo diventare un cartoonist, volevo essere Fondamentalmente volevo portare l’arte fuori secondo me dipende dai professori. Poi è ovvio tutto il mondo, portati benissimo. È curioso città carina, e lasciami dire che la Rock and Walt Disney! Adoravo i fumetti e ne leggevo dagli spazi ad essa dedicati. Adesso potrà che a New York ci sono ottime gallerie, ma ho I tuoi studi devono avere pochi angoli come un bambino, non usa l’ombrello e la Roll Hall of Fame è davvero un bel posto, ci a palate. sembrarti scontato, ma allora c’era molta più davvero l’impressione che la vita nella Grande liberi. Sei un vero appassionato di prima domanda la fa lui: sono un sacco di cose interessanti, insomma libertà, più cose da sperimentare. Mela stia diventando sempre più difficile a collezionismo: possiedi 20.000 cartoline, è da vedere. Ad essere sincero, per quanto Hai ottenuto il Bachelor in Fine Arts Al’s Cafè era pieno zeppo di classici dettagli causa dei prezzi che salgono in continuazione. 2.000 film, migliaia di diapositive, libri, Piove sempre così tanto a Milano? riguarda la mia esperienza, il mio unico nel 1967: com’era allora la California? americani, con autografi di divi del cinema, Considera che a New York, nonostante la mia pellicole di film, poster, fumetti... desiderio è sempre stato di salire su un autobus Possiamo immaginarci qualcosa in stile sportivi e tovaglie a quadretti. Però i piatti vocazione nomade, ho avuto uno studio per perfino TUTTI i numeri di “Life” dal No, solo durante il Salone del Mobile: è e andarmene. Cosa che effettivamente ho fatto Zabriskie Point? erano “toast e foglie”, oppure “aghi di pino 15 anni al 611 di Broadway. Sono stati anni 1938 a buona parte degli anni ’60. Come una tradizione, lo facciamo apposta. appena compiuti i 18 anni, nel 1962. Ero stato Esattamente. Era così. I germi di quel bruciati alla Johnny Cash, serviti con felci fantastici e a quel posto ero davvero molto nasce questa “perversione”? Ah. Bello questo Nero magazine, e tiene bene accettato al Chouinard Art Institute di Los momento storico incredibile c’erano già anche vive”. Un’avvenente cameriera prendeva le legato, ma ho dovuto lasciarlo perché era Me lo chiedo sempre anche io. l’acqua. C’è bisogno di giornali nuovi, non ne Angeles (che adesso è diventato il California quando sono arrivato nel ’62, ma era tutto più ordinazioni e io mettevo insieme i piatti in diventato economicamente insostenibile. E posso più di leggere le solite riviste d’arte. Institute of the Arts), quindi avevo una buona sussurrato. Poi presero piede lentamente fino cucina. Credo che questo renda l’idea del non solo per me: tutti gli spazi più interessanti Io in questi casi do la colpa a mia madre. scusa e i miei genitori non hanno fatto troppa ad esplodere in quella stagione. Avevo la netta clima di allora. si sono dovuti spostare dalla zona per Funziona sempre. Bene, allora cerchiamo di fare un buon resistenza. In California c’era il sole, il surf, le sensazione (e ora lo posso confermare) di essere sopravvivere. Ho ancora un appartamento Lo so, infatti anche a me piace pensare che lavoro. E partiamo dall’inizio: sei nato a ragazze più belle... quale posto migliore? nel posto giusto al momento giusto. Se dovessi consigliare adesso ad un a Brooklyn, perché New York rimane una sia colpa dei geni. E mi piace tenere da parte

18 19 Al’s Café , 1969 Los Angeles, Al’s Café , 1969 Los Angeles, CA Courtesy: Margo Leavin Gallery

Siste Viator , 1993 20 libri facsimile; Edizione di 50 Lunghezza della mensola: 56 cm Courtesy: Margo Leavin Gallery

The Singing Posters, 2003 tutto ciò che cattura la mia attenzione, lo metto oggetti; nel 1974 sei persino riuscito a posters e fotocopie installazione allo Studio Guenzani via con la segreta speranza che un giorno ne avrò ricopiare interamente Il ritratto di Dorian Gray... 15 novembre - 23 dicembre 2003 bisogno o semplicemente saprò cosa farmene. In Io adoro i libri. Mia madre (ecco vedi...) era una effetti, spesso è stato così, quindi in un certo senso divoratrice di libri e la casa ne era piena. I libri Münster del 1997, The Best of All Possible Worlds; e sa quello che fa, ma i coniugi Clinton sono o il mio è un archivio vivo. raccontano storie, gli artisti anche. in questo caso il mio era un omaggio diretto al amati o detestati: la sua elezione provocherebbe A proposito, quando ho lasciato lo studio di Candide di Voltaire. Immaginavo che Candide troppi nervosismi. Comunque lascia che ti dica Broadway, ho fatto una serie di fotografie che poi Anche la storia e la memoria hanno un avesse aperto una agenzia di viaggi a Münster. Per che Uncle Bill in fondo ha la stoffa della rockstar. sono confluite anche in un progetto on-line del ruolo fondamentale in diversi tuoi lavori. il progetto ho pubblicato, tanto per cambiare, un DIA Center for the Arts: The New Five Foot Shelf. In Perché? libro, Tourguide, con testi, mappe e foto di undici La storia dell’ultima domanda era finta. qualche modo anche lo studio sopravvive pur non Questa è una domanda complicata. In parte siti raccontati dai cittadini: anche in questo caso Ne ho ancora una seria, quasi troppo. È esistendo più. l’interesse per la storia è collegato alla narrazione, il mio intento era intraprendere un viaggio nella cambiato molto il ruolo dell’artista rispetto che come ti dicevo prima è al centro di tutta la mia memoria di una città attraverso la memoria dei a quando hai iniziato? Hai mai letto la tua biografia su produzione. In realtà penso anche che gli artisti singoli abitanti. Eccome se è cambiato. Non c’è più l’ingenuità di Wikipedia? siano ossessionati dall’idea di memoria: è una prima, adesso è un vero business. Ma questa è una Oddio, no. questione d’egocentrismo. “Qualcuno si ricorderà Usi moltissimi mezzi espressivi. Uno dei considerazione che lascia il tempo che trova. Io del mio lavoro in futuro?” Comunque a pensarci pochi che non utilizzi è la musica. faccio quello che ho sempre voluto fare: non mi Io sì. Nelle prime tre righe si legge: “i è vero, due dei progetti che amo di più sono delle È vero, non ho mai creato pezzi legati alla musica, lamenterò mai. suoi lavori sono dipinti, stampe, disegni, vere ricerche storiche. Uno è Siste Viator (Stop ma ho sempre frequentato musicisti e negli anni fotografie, sculture, installazioni, libri”. Traveller), del 1993: l’ho realizzato ad Arnehm, in ruggenti penso di aver visto i migliori concerti A mia discolpa vorrei specificare che di dipinti Olanda, dove nel settembre 1944 in una settimana della storia… Mi accontento di questo! ne ho fatti proprio pochi. Per la maggior parte persero la vita 8.000 soldati. Ho ripubblicato venti disegno, creo installazioni e utilizzo e rielaboro libri che all’epoca erano best sellers nei paesi più Sai come finiscono tutte le interviste a libri. La fotografia, che ho iniziato a praticare coinvolti: mi piaceva l’idea di evocare tutti quei cittadini statunitensi in questo periodo? negli anni ’70, mi piace perché la uso in modo morti attraverso i libri che leggevano al tempo, Hillary o Obama? Obama! John McCain è pazzo amatoriale, mi serve come tutti gli altri mezzi, ma libri che probabilmente erano nel loro zaino e pericoloso. Non posso pensare che dopo Bush non sono assolutamente un fotografo. insieme alle provviste o alle armi. Volevo fare un vinca un altro repubblicano, sarebbe la fine. Anche memoriale alla memoria individuale. Hillary è in gamba, sarebbe un ottimo presidente E i libri? In alcuni lavori li esponi come L’altro è quello ideato per Skulptur Projekte

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A FAIR EXPERIENCE ARTISSIMA15 THE INTERNATIONAL FAIR OF CONTEMPORARY ART IN TURIN NOVEMBER 7 – 9, 2008 LINGOTTO FIERE, TURIN

FONDAZIONE TORINO MUSEI Regione Piemonte Camera di commercio di Torino [email protected] Provincia di Torino Compagnia di San Paolo www.artissima.it Città di Torino Fondazione CRT La formazione del mito avviene quando un individuo tenta di ricreare Studied alive, myth... is not an explanation… of a scientific quella forma storica: la forma d’insediamento rimane un emblema delle società passate, la cui interpretazione si evolve man mano che la interest, but a narrative resurrection of a primeval reality… OLDUVAI CLIFF conoscenza aumenta e l’immaginazione viene stimolata. La ricreazione Myth is thus a vital ingredient of human civilisation... Disegni di Sam Griffin di un insediamento è un rituale che mette in luce i canoni che esistevano Testo di Alex Francis [B. Malinowski, ‘Myth in Primitive Psychology’ in quella società, condizionando il pensiero contemporaneo su di essa, la (1926)] Per l’Olduvai Cliff dobbiamo aspettare il 2012. Un’ondata di sua interpretazione e la proiezione di idée. Perciò l’insediamento come blackout continui, devastanti, dovuti all’esaurimento delle mito non può essere né tangibile, né statico. E’ un sistema astratto d’idée, ‘temporale’ nel suo stare a cavallo della storia, presente e futura. Esplorando la natura del mito3, anziché della semplice scienza, tradizionali risorse energetiche. Lo vedremo scomparire nel l’insediamento diviene parte del processo di civilizzazione umana, linfa 2030, insieme alla civiltà industriale. Il nome deriva da vitale dell’immaginazione sociale4. E’ la struttura che incanala il desiderio Olduvai Gorge, uno dei più antichi insediamenti dell’uomo umano verso un ideale di civiltà: l’insediamento porta al desiderio di una primitivo. I disegni sono di Sam Griffin, ad accompagnarli società ideale; una visione utopica. il testo di Alex Francis.

Valley Forge, 2006, matita su carta

This is the case with mythology… it is a historical science: it studies idea-in-form We participate in an imaginative reconstruction combining the [Roland Barthes, ‘Mythologies’, (1957)] particular of our own lives and accumulated experiences with the ideal state of this universal unchanging tale. Dal trattato di Vitruvio sull’architettura, risalente al primo secolo AC, c’è [E.H. Gombrich, ‘Meditations on a Hobby Horse’, The Abbey Of Thelema, 2008, matita su carta sempre stato un dialogo strutturale tra l’uomo e l’universo: tra il tangibile e l’astratto1. Secondo l’autore, è per la sua consapevolezza spaziale che (1963)] l’uomo è arrivato a desiderare una sintesi di questi due aspetti sotto forma di “insediamento”. È quest’ultimo che ha perdurato nel corso della storia – immutato nei suoi elementi di base, temporale rispetto all’evoluzione dell’umanità – diventando così un oggetto storico. Di fronte al pensiero contemporaneo, esso mette in luce i riti e i desideri di un dato periodo storico: l’insediamento diventa idea fatta forma, diventa mito2 .

24 25 Ruin Value, 2008, matita su carta

Il successo dell’utopia è indissolubilmente legato alla fede dell’umanità nella …that strange precinct we call ‘art’ is like a hall of mirrors or a sua ‘ricerca continua’: la fede nel fatto che il presente stia creando una nazione migliore. Il successo di questo mito è dato dai fallimenti trascorsi dell’utopia whispering gallery. Each form conjures up a thousand memories Huey, Dewey and Louie, 2007, matita su carta e dal desiderio umano di migliorare la propria condizione: “Osservando I and after-images [E.H. Gombrich, ‘Meditations on a rifugi degli altri… con l’andar del tempo costruirono case sempre migliori”. Hobby Horse’, (1963)]. … in Utopia, where every man has a right to everything… A proposito dell’insediamento, Vitruvio parla dell’aggregarsi degli uomini Questa dicotomia tra la fede e il fallimento indica un’escatologia profetica 5 secolare – l’insediamento come simbolo di speranza per le civiltà presenti among them there is no unequal distribution, so that no man is nella creazione di questi ripari . Allo stesso modo, la descrizione dell’utopia fatta da Tommaso Moro nel sedicesimo secolo, faceva riferimento all’idea e future. Speranza nel fatto che gli insediamenti esprimano con successo [1] For a full discussion of Vitruvius’ views upon the origin of the poor, none in necessity, and though no man has anything, yet they di un’isola composta di città e di gruppi di insediamenti. Quindi il una sintesi tra l’uomo e l’universo: tra il tangibile e l’astratto. Di nuovo, a dwelling see Marcus Pollio Vitruvius, ‘Vitruvius, The Ten Books on are all rich; for what can make a man so rich as to lead a serene paesaggio architettonico è la manifestazione fisica della forma ideale di causa di questa natura astratta e temporale un’utopia definitiva non sarà Architecture’. Trans. Morris Hicky Morgan. (Cambridge, Harvard una civiltà che tende all’utopia. E’ la forma nella quale il mito è fissato, ad mai possibile. L’universo non sarà mai conosciuto nella sua totalità – la sua University Press, 1914). and cheerful life, free from anxieties….” [Saint Thomas interpretazione e uso di civiltà future. Dunque se nel presente tale forma fisicità, a differenza di quella umana, non è finita. Quindi, l’insediamento [2] For a full discussion of Barthes’ views on the semiotics of Myth see More, ‘Utopia’ (1516)] rimane concreta, nel futuro si muove nella memoria collettiva come punto non raggiungerà mai un ideale utopico finito. Esso rimane un mito. Roland Barthes ‘Mythologies’. Trans. Annette Lavers. (London, Vinatge, di riferimento nella continua ricerca di un’utopia. 2000). [3] Rather than exploring the semiotic systems of Myth, as in Barthes. A map of the world that does not include Utopia is not worth [4] For Manheim’s discussion of this see Nathaniel Coleman, ‘Utopias and Architecture’ (2005) even glancing at…And when Humanity lands there [Utopia], [5] See Marcus Pollio Vitruvius, op. cit. it looks out, and seeing a better country sets sail [Oscar Wilde, ‘The Soul of Man under Socialism’ (1891) tutte le immagini © Sam Griffin/ courtesy Schirman & de Beaucé

26 27 ITALOGRIND degli oppressi, dei reietti dalla società. Io ho fatto un film più avventuroso e, soprattutto, ho ricondotto la figura del morto vivente alla INTERVISTA A LUCIO FULCI Jamaica e ai riti voodoo cui naturalmente di Luigi De Angelis appartiene. Non credo di averlo copiato, se i critici visionassero entrambi i film si Fulci in vita si è fatto notare. renderebbero conto da soli dell’assurdità di Ha iniziato come portiere tali affermazioni. di calcio, ha lavorato con Visconti, ha diretto Totò, e ha Cinema americano e cinema italiano. scritto canzoni per Celentano. Lei spesso afferma che grandi nomi E’ approdato infine all’horror, del cinema USA si sono apertamente ispirati ad opere minori italiane, senza firmando alcuni fra i più belli mai dichiararlo... e oscuri thriller mai prodotti I miei film sono poveri, fatti con pochi soldi, in Italia. Oggi è compianto ma pieni d’idee. Non lo dico io: anche il soprattutto da quelli che nuovo astro nascente Quentin Tarantino ha vorrebbero vedere, nel cinema dichiarato di aver tratto ispirazione dal mio italiano, qualcuno con le idee lavoro, soprattutto dal film Lo Squartatore di New York (1982), che lo impressionò molto altrettanto chiare. Nel ’94, perché lo considerava un film estremo e due anni prima di morire, si senza compromessi. Tarantino è un cinefilo, raccontava così... attenzione, sa cosa dice quando parla di cinema. Purtroppo in Italia dobbiamo spesso lavorare con delle produzioni in cui è alto il grado di cialtronaggine. Ricordo un episodio a proposito de L’Aldilà (1981). Cercavamo ulteriori finanziamenti e i tedeschi ci dissero Strano destino quello di Lucio Fulci. Nel sorridergli. Come risvegliatisi da un sogno, dai miei film, senza neanche consultarmi). che avrebbero comprato il film solo se ci cinema ha fatto praticamente di tutto: dalla produttori e pubblico si accorsero un giorno Credo che alla fine si sia rivolto al mercato fossero state scene con degli zombies. Noi le sceneggiatura di un classico come Un Americano che Fulci era ancora vivo, e desiderava tanto clandestino del porno, dell’hard-core. Lì ha inserimmo (anche se c’entravano poco o nulla) a Roma, ai filmacci sgangherati e fracassoni lavorare, almeno quanto loro desideravano trovato qualcosa, anche se mi fa tristezza e, a prodotto finito, si rifiutarono di acquistare di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, fino assistere ad un suo nuovo film. La seguente doverlo raccontare. il film perché le scene con gli Zombies erano all’incontro fulminante con l’horror più intervista mi fu rilasciata da Fulci nel 1994, troppo violente! E questo è solo un esempio. estremo che, nel bene e nel male, lo pose durante la XIV edizione del Fantafestival, di Eppure in Inghilterra c’è un vero e Recentemente hanno tagliato il finale di Un all’attenzione della critica e del pubblico cui era assiduo frequentatore. proprio culto attorno ai suoi film. Gatto nel Cervello (1990): doveva essere ironico di tutto il mondo. Dichiaratosi sempre un E’ un culto “Valdese”, nel senso che è fuori e invece hanno fatto in modo che risultasse artigiano, Fulci è stato, per usare le sue stesse Per iniziare vorrei chiederle un com- dalla chiesa del cinema inglese. Questa cosa Ha mai fatto qualche film prodotto dai Niente affatto! Ricordo una proiezione cui “spaventoso”. Risultato: un film rovinato! (Il parole, “l’unico regista dell’horror riscoperto mento sul problema della censura. Lei mi addolora molto. Io vorrei dire a questi giapponesi o dagli americani? assistetti in Spagna, mischiato al pubblico film era interpretato dallo stesso Fulci nei in vita”. La stessa critica europea che lo è considerato un regista “fastidioso” a signori: scusate tanto, non volete vedere i miei No, magari, magari! Niente. Forse sono io insieme al direttore della fotografia. Alla panni di se stesso. Nel finale originale portava definì “poeta della morte” e che, citando il causa delle numerose ed esplicite sce- film, ma, con tutto il rispetto per un bel film che non ci ho saputo fare, perché è venuto fine siamo scappati, perché tutti gridavano una ragazza nella cabina di una nave, si udiva prestigioso Cahiers du Cinema, scorgeva ben ne di violenza presenti in molti dei suoi come “La moglie del soldato”, quando quello un giapponese per propormi un film tratto “Ammazzate il regista!” ed io avevo paura il rumore di una sega elettrica, delle urla, e poi evidente nei suoi deliri splatter una precisa e film. L’Inghilterra è un caso eclatante: si spoglia e si vedono ‘stì du’ cojoni così, da un romanzo, anche famoso ma di cui non che qualcuno mi riconoscesse (Fulci ride con una voce fuori campo urlava: “Stop!”, Fulci e marcata grammatica capace di delineare un fino a poco tempo fa i suoi film erano vorrei sapere cosa dicono gli inglesi “Bene, ricordo il nome. Poi l’autore non ha ceduto i gusto, ndr). la ragazza uscivano dalla cabina, salutavano personalissimo linguaggio cinematografico, addirittura banditi dalle sale cinemato- Oh Wonderful!”. E che è, mica ho capito! diritti e non si è più fatto nulla. la troupe e se ne andavano con la barca. I non era abbastanza pronta a promuoverlo grafiche e ne era proibita la diffusione La critica la accusa di aver copiato produttori hanno tagliato quest’ultima parte, sul piano produttivo, forse considerandolo su video cassetta. Questo le ha mai cre- E’ vero che in Giappone c’è un teatro Se lei dovesse presentarsi ad un Romero con Zombi 2, uno dei suoi film sminuendo il già presente contenuto meta- un già-morto, uno zombie uscito per caso ato dei problemi? sul cui schermo viene proiettata la sua ipotetico spettatore che non la conosce più riusciti e famosi. Cosa mi dice in filmico dell’opera, ndr). da un suo stesso film. Fulci era un uomo Non te lo saprei dire. In Inghilterra hanno immagine durante gli intervalli? e non ha mai visto un suo film, che titoli proposito? estremamente colto, ma non sbandierava tale fatto molti festival dedicati all’horror, e Non proprio. Mentre proiettavano i miei sceglierebbe dal suo vasto carnet, non Zombi 2 è naturalmente nato sulla scia del C’è un progetto che non è mai riuscito cultura, limitandosi ad accennarla nel corso alcuni erano dedicati a me. Quindi vuol dire film, nella “dinsa” (all’esterno della sala) solo di film fantastici o horror? film di Romero, che solo in Italia si chiamava a realizzare e che desidererebbe dei suoi numerosi interventi all’insegna della che qualcosa ha circolato, non credo che gli proiettavano anche la mia faccia, che è una Non si sevizia un paperino (1972) e Beatrice Cenci Zombi (il titolo originale è Dawn of the Dead, riprendere in futuro? genuinità. Forse sentiva di essere vicino alla organizzatori spendano i propri soldi per cosa orripilante. Comunque la proiettarono (1969). Poi Sette note in nero (1976) e tutti quelli ndr). In Italia si producono film con questo Tanti, troppi! Ogni regista nel cassetto fine, e ciò lo rendeva ancora più spontaneo cose di cui nessuno ha mai sentito parlare. solo in un’occasione particolare. I Giapponesi dell’orrore che sono ottimi. Comunque sono sistema, il regista non può farci nulla. Il mio ha molti scheletri. Solo che questo è un e diretto, e certo non si faceva scrupolo di Recentemente un certo Trevor Barley mi ha hanno una specie di culto per me, soprattutto particolarmente legato a Beatrice Cenci, uno dei Zombi è completamente diverso da quello momento in cui mi pare non si possa esumare bacchettare impietosamente chi riteneva contattato: stava organizzando una rassegna per i miei film più violenti. E’ chiaro che se gli miei film meno conosciuti ma, a mio parere, di Romero, che considero un regista bravo nessuno zombie, perché ora come ora, il meritevole di spregio. Il beffardo destino lo dedicata ai miei film horror, ed aveva molte mando Le porte del silenzio (1991) mi prendono il più bello. ma sopravvalutato. Romero ha fatto un film cinema italiano non esiste più. Che ci siano ha privato della vita proprio nel momento in difficoltà nel reperire copie integrali (la a calci, perché è diverso dalla mia precedente sociale, la rivolta dei morti viventi rappresenta delle colpe, non ne parliamo per favore; la cui, improvvisamente, la fortuna sembrava censura ha tagliato chilometri di metraggio produzione. Il film ebbe molto successo? il grido di disperazione degli emarginati e politica, i registi con la tessera di partito, la

28 29 Tarantino perché ritengo che sia l’ultima che non lo faccia più. Ecco, il film della è solo un artigiano (Fulci si riferisce a vecchie grande scoperta del cinema americano. mummia lo avrei pure combinato, perché i polemiche con Argento, poi estinte, tanto francesi sembravano interessati a produrlo, che il suo ultimo film doveva essere prodotto Secondo lei è sbagliato tagliare i film però, niente. Sembra non ci sia niente da fare. proprio da Argento, che spendeva numerose trasmessi in TV per tutelare il pubblico parole di elogio per Fulci, ndr). più sensibile, o è un compromesso Esiste, nel vasto panorama del cinema accettabile pur di far circolare l’opera e di genere, un film che l’ha veramente Attualmente sta lavorando a qualche raggiungere un pubblico più vasto? terrorizzata? nuovo progetto? Sono assolutamente contrario ai tagli televisivi! Assolutamente no! Mi terrorizzano i Ho due film a cui sto lavorando. Uno si Perché devono passare i film con i tagli, non lo telegiornali, con le loro notizie e l’evidente chiama Inferno personale e l’altro La morte capisco proprio. O non li trasmettono affatto, compiacimento che hanno nel fare il resoconto di Figaro che spero di combinare (purtroppo, oppure li lasciano integrali. Presto arriveremo delle disgrazie umane. E i film brutti, anche. non lo farà, ndr). Prima devo uscire da questa ad una separazione fra il cinema, che è scelta, Al cinema non mi ha mai impressionato nulla. situazione (indica il piede ingessato, ndr): mi e la televisione, che è imposizione. Se la Ci sono alcuni registi che mi spaventano per la sono rovinato facendo un film, ma fra due televisione tornerà ad essere il Giro d’Italia, bruttezza dei loro film: ad esempio, Ermanno mesi, quando il mio piede sarà a posto, spero il Campionato di Calcio, cioè solo i fatti di Olmi, che io ritengo fra i peggiori registi del di ritornare a lavorare. In questo momento importanza “collettiva”, lo sport in genere e, cinema mondiale. Non è una novità, l’ho già di crisi, in cui nessuno lavora, io sono l’unico naturalmente, i film televisivi, allora sarà una affermato altre volte. regista italiano con ‘alibi’, perché di lavoro ce vera televisione. In Italia abbiamo continuato ne sta veramente poco. a fare degli sceneggiati inutili con Barbara De Mi sembra che oggi, nel cinema horror, Rossi che perde i figli e abbiamo ‘educato’ il ci sia una tendenza al grottesco e alla Fulci, la ringrazio molto per la sua gusto dello spettatore a godere del fatto che commedia, che si discosta molto dal cortesia e disponibilità e le faccio un ‘in questa disgraziata li perda continuamente. ‘vecchio’ modo di fare cinema a lei caro, bocca al lupo’ per il suo lavoro. E ne ha persi a quintali, poveraccia. Se basato sulla tensione, sulla suspence. Ti ringrazio... senti mi spediresti una copia di continua a perderli siamo rovinati (sghignazza Pensa che ci sarà un’inversione di questa cosa, quando esce? Ora ti do il mio ammiccante, ndr). tendenza o i registi continueranno su indirizzo, a patto che non lo comunichi ai questa linea? creditori... (ride di gusto, ndr). Se dovesse incaricare un famoso La risposta è scontata, banale. La commedia è scrittore, non necessariamente di sempre stata la colonna portante del cinema, narrativa fantastica, di scrivere il specialmente di quello italiano, e continuerà soggetto e la sceneggiatura di un suo ad esserlo. La morte di Massimo Troisi, che film, chi sceglierebbe? era un grandissimo attore e un grandissimo Il mio scrittore preferito, da lettore, è regista, ha privato il cinema italiano di una Lovecraft, il più grande. Adoro le atmosfere grandissima fonte. Fa solo quello, il cinema dei suoi racconti. Mai Stephen King! In italiano. Non creda agli art.28, non creda questo sono in contraddizione con mia figlia alle Pompadour di regime che, se gli prude e con il mio amico e sceneggiatore Dardano qualcosa s’improvvisano registi, quello non Sacchetti, che sono suoi grandi ammiratori. conta niente. Uno degli ultimi film italiani Un’altra cosa che abbiamo in comune con che mi sono veramente piaciuti è quello di Tarantino, è l’essere contro King. Massimo D’Alatri, Senza Pelle, perché è un vero film. RAI che finanziava solo certa roba. Io però film al giorno! Tutti noi cinefili siamo degli da elementi fissi come Dardano Contro King sceneggiatore cinemato- spero in un ritorno, ma non perché ho fiducia “stupidoni”, perché in fondo amiamo molto Sacchetti alla sceneggiatura, Salvati grafico, o contro King scrittore dific- Quali sono i registi italiani, vecchi e in Berlusconi, che comunque è un uomo il cinema, alla fine ti rendi conto che è l’unica alla fotografia, Giannetto De Rossi e tion? nuovi, da lei amati? intelligente, questo bisogna ammetterlo. Però cosa che hai nella vita. Rosario Prestopino agli effetti speciali Non lo so, è bravissimo, straordinario, ha Valerio Zurlini, Sergio Leone, grandissimo, ho fiducia che qualcosa stia cambiando! Ecco, e di make-up. Conta di ricostruire in un grande intuito, però, non c’entra con gli americani gli devono molto, Elio Petri, questo Fantafestival di Roma: oggi c’erano 350 Quindi avrà anche dei cult-movies seguito questa squadra vincente? me, è una cosa strana che non so spiegare. Bernardo Bertolucci. Mi piace Fellini, alcuni persone che volevano vedere un mio vecchio personali. Quali sono? Mi piacerebbe molto, spero di poterlo fare, Comunque come sceneggiatore prenderei film di Risi e di Monicelli, ma non molti e, film (L’Aldilà), che probabilmente avevano già Freaks di Tod Browning, Detour di Edgar in futuro. Però ritengo che anche l’orrore Richard Matheson, quello dei film di Corman soprattutto, Steno, che io considero il mio visto altre volte. Questo significa che vogliono Ulmer, Reservoir Dogs di Quentin Tarantino, i cominci ad essere datato; la luce è cinema, tratti da Poe. E’ straordinario. Mi piacerebbe grande maestro e penso sia giusto rivalutare. rivedere del cinema, non solo delle novità film di Hawks e tutto Don Siegel, un regista cinema chiaramente più violento. Ritengo, rifare un racconto chiamato Il Terrore in cui Detesto invece Pupi Avati e Nichetti. Salvatores dettate dalla moda del momento. Tarantino, spesso sottovalutato ma grandissimo. fra l’altro, che il cinema deve essere cattivo gli animali riacquistano il peccato originale, è bravo, il suo film Mediterraneo è gradevole, e lo cito ancora perché mi piacciono molto i e la televisione buona. Questo non l’ho perdono la loro innocenza e perciò diventano ma nulla più. Anche Tornatore è bravo, ma suoi film, ne è un esempio. Molti dei suoi film erano realizzati da detto in altre occasioni e me ne dispiace, cattivi. Un racconto straordinario (è scritto io penso che molti giovani siano bravi in un una “factory” sul modello di quella di perché ritengo sia molto importante. Perciò da Arthur Machen, ndr). Mi sarebbe piaciuto solo film, poi... Dario Argento non è male: lui Anche lei è un cinefilo? Roger Corman o della famosa casa di io sono per il cinema CATTIVO: Il cinema rifare La Mummia, però ho visto che lo doveva mi odia ma io penso sia bravino.L’unico suo Cinefago! Figlio di cinefaghi; mi vedrò 200 produzione inglese Hammer, composta di Tarantino è cattivo e va bene. Cito molto fare il mio amico Joe Dante, poi ora sembra difetto è che si crede un grande artista mentre

30 31 altro. “Ho smesso di stare dietro ad AmRep come lavoro a tempo pieno nel ‘98, perché era ovvio che l’intero mondo delle indie label stava per cambiare, e non per il meglio. DOPE, GUNS N’ Guardando a questi dieci anni, direi che è stata una buona scelta.” Negli anni di silenzio Haze non è rimasto fermo. Ha continuato ad occuparsi di grafica e a vendere i dischi del catalogo via web. Erano altri tempi ed altri modi di stare dentro FUCKIN’ IN THE al rock. Amphetamine Reptile nasce nel 1986, nella Minneapolis sfavillante del successo indie di Hüsker Dü e Replacements, senza un piano preciso alle spalle. Nel giro di pochissimo incontra un pubblico di fanatici devoti e decide STREETS di rilanciare. AmRep era sinonimo di un rock americano slabbrato e distorto, brutto, inflessibile, di Francesco Farabegoli sferragliante. In AmRep funzionavano cose che, né prima né dopo, lo faranno più: la normalità, l’informale, l’incomunicabilità, la radicalità. Il roster dell’etichetta si componeva di gente tipo Cows, Hammerhead, Unsane, Melvins, Janitor Quella della Amphetamine Reptile è quasi Joe, Love 666, Guzzard, Tar e decine di altri artisti: un’epopea. Intervista al fondatore Tom gente che aveva una propria visione del mondo, o Hazelmyer sull’ascesa, la caduta e le possibili che in attesa di una visione continuava a macinar dischi e chilometri in furgoncino. Lo spietato eredità di un’etichetta che ha scritto una approccio degli artwork ridisegnava un mondo pagina a sé nella storia del rock. anche oltre quel che riusciva a fare la musica in sè. Estetica del brutto, talmente ostentata e dozzinale da diventare cifra stilistica: foto di pezzi di ricambio di motori scattate alla bell’e meglio, copertine di dischi jazz rivedute e corrette, layout presi di peso dal punk rock. Se ne occupava lo stesso Tom, sotto qualche pseudonimo. “Sono sempre stato un grosso fan del design, principalmente per quello che si rivolgeva alla musica punk/rock. In realtà ho iniziato a fare gli artwork delle mie uscite semplicemente perché non conoscevo nessun altro che li potesse fare. Poichè etichette come Sub Pop (cui agli inizi era legata il mio gruppo stava rallentando l’attività ed AmRep era In parziale ottemperanza alla politica di chiedendo, il progetto A Purge Of Dissidents a doppio filo) ed SST, un suono ed un’attitudine, in crescita costante, cercai di incanalare la mia creatività sobrietà che ne ha definito l’operato per un è una cosa messa insieme in combutta con gente talmente simile che l’avresti scambiata, nella grafica piuttosto che nella musica. Andando avanti decennio, Amphetamine Reptile ha di recente Dalek, in cui il rapper cura le immagini e Tom nessun disco brutto. La label aveva una politica nel tempo mi divertivo molto di più a realizzare copertine ricominciato a pubblicare materiale inedito con la musica. Ne vien fuori un disco, uscito per serratissima per quello che riguardava le release: che a suonare.” Come se Peter Saville fosse vissuto il proprio marchio. L’etichetta che aveva chiuso Ipecac nel 2007, a testimonianza di quello singoli a pioggia per gruppi che gravitavano a Minneapolis e lontano dalle scuole d’arte: un i battenti nel ’98, nell’indifferenza generale, che si pensava un fugace ritorno di Haze alla attorno ad essa a qualsiasi orbita, ed album bagno di sobrietà, e forse un acido di troppo ogni riapre timidamente al pubblico e pubblica musica, in quella freak scene che è la corte di per una schiera di eletti. Ed album-raccolta di tanto. “Il mio approccio nel progettare l’aspetto grafico è una serie di 7”, più un LP di Heroine Sheiks, Mike Patton. “Buzz (Osbourne, chitarrista dei singoli ogni tanto, la gloriosa serie Dope, Guns quello di cercare di rimanere il più attaccato possibile al distribuiti solo attraverso il sito ufficiale. Melvins, ndr) raccomandava Ipecac dicendo che era n’ Fucking in the Streets. Sembra quasi, visto il progetto stesso, di concepirlo su misura. Siccome non ho “La ragione per ricominciare? Non c’è proprio una un’etichetta che avrebbe potuto sostenere un progetto tutto in prospettiva, che AmRep esprimesse mai frequentato scuole d’arte e non ho mai avuto l’ardire “ragione”. Dopo aver finito con il progetto A Purge così bizzarro, ed aveva ragione. Comunque è stato una apprezzamento dei singoli gruppi con gli LP/CD di perseguire un mio “stile” personale, è sempre stato facile Of Dissidents avevo ancora voglia di fare musica, e cosa estemporanea: posso prendermi cura di un progetto e si riservasse di formare una visione del mondo trovare roba che si sposasse bene con il disco, piuttosto che per ora le cose che ho fatto uscire sono state fatte solo singolo, ma la dimensione di questo progetto era troppo attraverso i singoli. Ma Haze non è d’accordo, avere uno stile unico e forte da sposare ad ogni progetto. Le per divertimento, o per avere l’opportunità di lavorare grande da sopportare per una sola persona.” per lui le cose sono sempre più semplici di così. mie influenze vengono da ogni parte, dalla grafica porno con amici tipo Lydia Lunch o Billy Childish. Non ho La storia di Amphetamine Reptile è quella “Non saprei, penso che viste in prospettiva e da altre alla pessima pubblicità, fino ai grandi designers come Jaime assolutamente in programma di rimettere AmRep nella di un’etichetta che prova a mettere in fila un persone le cose possano acquistare molti più significati Reid o CSA Design.” posizione in cui era. I dischi sono una sorta di documento catalogo di dischi fatti da amici, e finisce per di quello che potevo attribuire ad esse mentre le facevo. Quel che rese vincente AmRep, guardando le cose di vari progetti, più che lavori messi sul mercato con disegnare i confini di un mondo nuovo. Le Insomma, dieci anni fa c’era più libertà di fare cose meno dall’oggi, fu la chiara impressione che chi ci stesse l’intenzione di cambiar il mondo o cose così. Di base ragioni della fine di AmRep, al termine degli commerciali in 7”, fare CD o LP era semplicemente dentro, a qualunque livello, facesse parte di un si tratta solo di tirature minuscole, vendute attraverso anni ’90, sono le più ovvie e giustificate: non una spesa troppo grande da mettere a budget per tutti. club. Che i dischi siano belli è certo importante (e il sito web. Mai dire mai, mi conosco abbastanza bene necessariamente i soldi, più che altro la fine di Mi mettevo a pensare ad un CD o ad un LP solo se si lo erano), ma l’attitudine esclusivista che animava per poterlo dire, ma per ora questo è l’unico piano.” un ciclo ed il cambio d’aria all’interno del giro trattava di gruppi molto attivi, che avessero intenzione di il baraccone era il salto di qualità. Da questo Chi parla è Tom Hazelmyer, leggendario della musica indie tutta. Qualcosa che dopo un andare in tour e continuare a registrare nel futuro.” punto di vista l’etichetta di Tom Hazelmyer è stata fondatore ed unico tenutario dell’etichetta oltre po’ di tempo s’incrina e ti fa pensare che sia il Sia quel che sia, la gigantesca scritta NOISE che davvero l’ultimo depositario della tradizione di che chitarrista di Halo Of Flies. Se ve lo state momento di togliere le tende e di mettersi a fare campeggiava nel logo dell’etichetta sembrava per

32 33 un breve periodo di tempo aver contagiato il mondo. Dire noise è come dire niente: Thurston Moore e gli anni ’90 hanno permesso di porre la parola in calce a quasi tutto. Alle infinite teorie del rumore che il mondo andava snocciolando, in ogni caso, Tom decise di apporre una chiosa fatta di dietrologie blues con la schiuma alla bocca, come le armoniche a tradimento che entravano nei dischi degli Unsane (o i fiati dei Cows) per far quadrare il cerchio. Ed oggi tutto questo è semplicemente andato perduto, soffocato da ipotesi più arty e gratuite. A sentire oggi i dischi, e a vedere le foto di copertina, pare di avere avuto a che fare con degli alieni. Haze ha una sua idea su quello che è capitato: “…succede semplicemente che la spinta creativa, nelle correnti musicali, si esaurisca dopo un po’ di tempo. Manca il ricambio generazionale ed ai vecchi non interessa più fare cose nuove. Alla fine degli anni ’90 è successo anche al noise.” Chiaro e semplice: le cose sono finite perché non c’era più niente da portare avanti. Tom, forse saggiamente, decise di non incaponirsi. “Ero totalmente cotto, e non sentivo molti nuovi gruppi che mi attizzassero abbastanza per continuare. Oltretutto, nel ‘98, la maggior parte delle mie band si sciolsero o cessarono l’attività. Per certi versi fu positivo: avevo l’opportunità di chiudere senza lasciare i gruppi nelle pezze, così colsi la palla al balzo e mi tirai fuori. Non fu mai una questione di soldi, avevamo anzi appena avuto un bel successo con Nashville Pussy.” In ogni caso il mondo ha fatto in fretta a dimenticare quella stagione. Il successo di vendite di Helmet e derivati è stato inglobato all’interno del crossover e poi del nu-metal, il postrock ha preso una direzione più melodica e popolare, gli estremismi si sono chiusi in se stessi e hanno generato compartimenti stagni. L’ala oltranzista di AmRep si accasa su Relapse, gli altri gruppi si sciolgono per dissidi interni o finiscono semplicemente la benzina. Di lì a un paio d’anni la musica cambia volto: giapponesi Polysics, i texani White Drugs, indie che tira da tutt’altra parte. E se qualcuno infila l’ennesima dietrologia post- Clockcleaner da Philadelphia e The Horrors, Amphetamine Reptile non pare avere punk ed ogni indierocker sulla terra decide dalla Gran Bretagna.” Un po’ una versione (ahimè) avuto molta influenza nella che Gang Of Four è il miglior gruppo mai aggiornata del suo catalogo, a pensarci: storia del rock, sembra paradossale che esistito. Non è solo l’eredità AmRep a lasciarci visioni pop allucinate, noise cattivissimo, molta della musica che più ci piace, le penne: il math-rock smette di rilanciare sullo revisioni wave per nulla calligrafiche, ancor oggi, giri attorno alle sue scorie. stesso canovaccio, Chicago smette di esistere psichedelia strafatta Y2K e rock’n’roll E per Tom Hazelmyer questo non è nelle cartine del post e Dischord punta tutto su degli anni ‘50 riveduto e corretto per le affatto positivo. “La musica dei gruppi Black Eyes ed El Guapo. “Non ho visto o sentito nuove generazioni. Cambiano gli attori, ex-AmRep dà il giro alla maggior parte della molto negli ultimi dieci anni da farmi pensare di cambiano le musiche, rimangono le roba “nuova” che esce. Due grandi esempi: essermi perso un sacco di gruppi interessanti: è davvero attitudini. E qualcuno che ascolta c’è, Vaz (ex Hammerhead) ed Heroine Sheiks (ex piuttosto evidente che i gruppi d’oggi si accontentano anche al di là di Tom Hazelmyer. Dal Cows). Anche le cose di Troy (von Balthazar, di scavare nel passato e non di curarsi del futuro. 1998 ad oggi si sono riformati Helmet ed leader di Chokebore ed ora titolare Quello che cerco in un gruppo, personalmente, è invece Unsane, Shannon Selberg fa dischi con di un bizzarro solo-project di matrice ciò che fa di nuovo e di differente dal passato, quelle Heroine Sheiks, Steve Austin assume indiepop, ndr) sono molto diverse dal suo ex- caratteristiche di ‘sfida’.”Cosa che i gruppi da lui pose da dio dell’estremismo sonoro, gruppo, ma comunque bellissime. Ed è davvero sfornati avevano scritta in faccia. “Chi copia i Hammerhead si è diviso tra Todd e deprimente il fatto che non ci siano gruppi più Joy Division non lo fa certamente per soddisfare me. Le Vaz. Successi se vogliamo marginali, giovani, là fuori, pronti ad insegnare un nuovo cose che mi hanno maggiormente colpito negli ultimi ma abbastanza clamorosi se messi nella trucchetto o due ai vecchi.” Ipse dixit. anni vengono da gruppi tipo A-Frames di Seattle, i prospettiva di un mercato della musica

34 loro trasmissione, che influenza The War Game (1965) enfatizza la forma in cui verranno proprio questo lavoro sulla archiviate. È un problema di struttura e viene censurato, broadcasting e conflitto di nonostante la BBC stessa NON CREDO interessi: per Watkins il tele- avesse prodotto il film. Per un visivo, come eterno presente anno Watkins si dedica alle e sorveglianza perenne, era ricerche sulla possibilità di un diventato il vero problema attacco atomico contro la Gran etico del cinema dopo Bretagna: la sua idea per il film AI MIEI OCCHI Auschwitz. Culloden (1964) è un è, dunque, documentaristica, re-enactment della battaglia ma in piena guerra fredda IL TRAUMA DEL CINEMA SECONDO PETER WATKINS che nel 1746 vide la definitiva non era davvero possibile di Francesco Ventrella sconfitta degli scozzesi contro distinguere reale e possibile. The gli inglesi. In questo film War Game racconta dell’attacco Watkins cerca di imitare nucleare che sarebbe avvenuto nelle riprese e nel montaggio in Kent e che avrebbe portato i la forma dei documentari cittadini britannici ad ospitare sul Vietnam che venivano nelle proprie case i rifugiati, trasmessi dalla televisione dividendo spazi striminziti, cibo americana, sollecitando un e nevrosi. La Gran Bretagna è senso di familiarità su due un’isola e non si può scappare guerre lontane nel tempo, ma che fino alla costa. Ma questa non nella funzione simbolica bomba atomica “sarebbe stata collettiva. Abbandonando lanciata” nel condizionale l’ipocrisia dell’ “effetto di passato o futuro anteriore? In riferimento a Watkins, Wikipedia realtà” nel cinema, Watkins Watkins pratica un’azione dice: “...l’opposizione alla guerra si chiede se il presente del differita della memoria di è un tema centrale del suo lavoro, cinema possa produrre storia. Hiroshima e Nagasaki, che a ma i messaggi politici dei suoi film sono quasi sempre ambigui.” Visto che Wikipedia spesso è un po’ vaga nelle sue affermazioni, se volete saperne di più, leggetevi questo articolo.

riducendo al minimo il montaggio, per inquadrare e riprendere (“framing and shooting”) i colpevoli sul luogo del reato. Dunque, il cinema noir della perizia legale e quello western della conquista del paesaggio sembrano fondersi al Peter Watkins (UK, 1935) è un regista Inquadratura: L’inconscio giuridico dai nazisti, i soldati alleati, trovandosi di fronte fine di dichiarare visivamente la scena del reato indipendente che ora vive a Vilnius, Lituania. del cinema. all’orrore dei campi di concentramento, e includere (“impeachment”) nell’immagine i Dopo aver diretto per la BBC tre film, lo Non riuscivo a credere ai miei occhi quando pensano immediatamente di filmare tutto possibili diretti esecutori. Ma la conseguenza scandalo creato da The War Game (1965) lo una sera, navigando tra gli infiniti thumbnail prima che l’evidenza del reato venga di questo processo è che il vero corpo del reato ha portato a trasferirsi negli Stati Uniti, dove dei miei siti porno, mi sono ritrovato di compromessa. Il cinema, il medium colpevole diventa la visione cinematografica stessa. nel 1970, un’altra difficile pellicola (Punishment fronte ad un’esatta rimessa in scena (come un dell’esteticizzazione della politica elevata a Il processo di Norimberga ha dimostrato che Park) lo avrebbe bandito ancora una volta. tableau-vivant) delle immagini di Abu Grahib toni epici da registi come Leni Rifenstahl e un trauma collettivo non ha davvero più a che Spostandosi tra Francia, Svezia e Lituania, in versione gay sado-maso. Non erano infatti Fritz Hippler, diventa la stessa arma con cui fare con l’evidenza del reato. La questione non è Watkins ha prodotto un cinema bandito, gli occhi ciò a cui avrei dovuto credere. Certe provare a dare evidenza del genocidio. Nel ottica, ma giuridica e riguarda ciò che si può o criticando il rapporto tra genere e forma storie non hanno a che vedere col guardare, 1945 Alfred Hitchcock lasciava Hollywood, non si può vedere e che, di conseguenza, prende cinematografica attraverso due concetti perché, al contrario, la visione sembra chiamato a rendere servizio all’esercito la forma di ciò che si può o non si può dire – chiave: la “monofora” (la struttura unica partecipare di quella forma di trasmissione a britannico come advisor per le prime riprese e addirittura immaginare. Dopo Auschwitz, dell’audiovisivo di massa) e lo “universal canale unico che supporta il progetto catodico dei campi di concentramento. (La pellicola, Hiroshima e Nagasaki il cinema non poteva clock” (la categoria di tempo imposta al del pensiero unico. Abu Grahib è passato. forse utilizzata nei processi di Norimberga, essere più lo stesso. cinema dalla produzione globalizzata). La Non è più visibile nella superficie, ma ritorna, non sarebbe stata visibile fino al 1985, col sua strategia è fare film che non rispondono perché ciò che resta del trauma riguarda la titolo Memories of the Camps). Le fondamentali Ripresa: L’archivio traumatico. assolutamente alle aspettative del pubblico struttura della sua trasmissione e non più direttive estetiche di questo documentario Peter Watkins ha capito negli anni Sessanta televisivo addomesticato, e che hanno tempi l’immagine in sé. dovevano essere due: riprendere il paesaggio che per intervenire sullo statuto legale delle che non funzionano nei palinsesti dei festival. All’indomani della liberazione della Germania circostante ed evitare i tagli delle riprese, immagini bisognava lavorare sul canale della

36 37 vent’anni dal loro lancio, non sono citate come fonte iconografica inThe War Game, ma ritornano nella pressione della pellicola – in ciò che di quel trauma resta dentro il visibile. In un saggio del 1967 Pasolini, lavorando sul 16mm dell’assassinio di Kennedy a Dallas, analizzava come il piano-sequenza, in quanto elemento “primordiale” del cinema – dice lui – fosse coniugato sempre al presente. Era il montaggio che, invece, realizzava il passaggio dal cinema al film, facendo diventare il presente passato. In questo senso il cinema partecipa del presente televisivo, ma una differenza radicale dovrebbe stare nelle funzioni di credibilità e immaginazione, che non sono necessariamente “realtà”: perciò Watkins non c’entra niente con i reality show, perché i reality non hanno memoria, il cinema, invece, per Watkins è un modo della trasmissione della memoria, laddove il film è dunque una sua archiviazione. Come un racconto epico, Punishment Park (1971) inizia nel mezzo della storia, in medias res. Dietro alla pellicola si trova un’iscrizione dell’Internal Security Act del 1950 che in USA permetteva di mettere in carcere persone solamente sospettate di cospirazione. Il film, invece, venne presentato come una riposta al massacro di Kent State (Ohio): quattro studenti uccisi a tradimento dalla polizia, che irruppe nel campus solo perché nei giorni precedenti c’erano state manifestazioni contro la guerra in Vietnam. Stato d’eccezione. “Chi viene ucciso dalle pistole che sento sparare fuori?” si chiede una delle giovani dissidenti imputate nel processo che si svolge in una tenda d’accampamento, mentre nel deserto del parco alcuni dissidenti seguono il programma, cercando di sfuggire alla polizia armata. Il gioco della guerra è diventato un progetto di riabilitazione. Il film si struttura su due poli (sovrapposti dialetticamente a livello di montaggio, su quattro tracce sonore): vero organo legislativo della produzione, ai propri occhi quando confronta le immagini dentro la tenda, il tribunale fa un discorso sulla distribuzione e archiviazione della memoria di Stanford con quelle di Abu Grahib… un violenza, mentre fuori la violenza viene visualizzata. (cinematica). gruppo di uomini, messi in fila e incappucciati, Nella storia non viene mai chiarito perché una viene seviziato da militari. La versione porno troupe anglo-americana sia stata invitata a filmare Montaggio: Il progetto catodico del sembra, dunque, meno “eccezionale”. La il programma di Punsihment Park. Sono loro pensiero unico. feticizzazione dell’immagine è solo una l’occhio e la voce fuori campo. “Lo abbiamo visto! Nel 1971 Philip Zimbardo, professore del mutazione del suo temporaneo valore d’uso. Stai uccidendo, bastardo!!” urla il “cameraman” dipartimento di psicologia a Stanford, La tele-visione su cui si trasmette Abu Grahib al poliziotto che ha appena freddato un internato, organizza con gli studenti uno studio non è l’effetto, ma un sintomo dell’inconscio verso la fine del film. “Non volevo uccidere comportamentale sulla prigione che durò solo giuridico del cinema, come sorveglianza dei nessuno. È stato un incidente” ripete il militare 6 giorni. Lo studio venne interrotto a causa corpi. Continuiamo a dare la responsabilità alla “telecamera” (biondino brufoloso, 18 anni). dello stato di depravazione che gli studenti- alle immagini di produrre la guerra, quando Non serve dilungarsi troppo per comprendere poliziotti avevano raggiunto nei confronti invece è proprio questo atteggiamento che ci come lo spaventoso immaginario destato da degli studenti-prigionieri: insultati, privati di porta ad essere complici del loro impeachment. Punishment Park venga trasmesso sullo stesso canale cibo e sonno, bendati, denudati e seviziati… Credo che nel senso di Watkins, discutere su in cui possiamo vedere oggi Abu Grahib. Questo Tutto questo, svoltosi senza copione, è il come il cinema possa fare storia, significa canale di trasmissione negli anni Ottanta sarebbe risultato del carattere individuale degli ritrovare la memoria inconscia di quel stato teorizzato da Watkins e definito MAVM studenti di Zimbardo o è piuttosto l’effetto dei corpo che preme dietro il film, ridotto dalla (Mass Audio Visual Media), ovvero la struttura rapporti di potere che hanno a che fare con monoform a pura geometria dei rapporti di che mantiene in atto la monoform televisiva, la visione come sorveglianza? Uno non crede potere.

GALLERIA S.A.L.E.S.

Marcel Van Eeden Tempo Flavio Favelli Terrazzo con decori fino al 25 luglio 2008

mario airo’ stefano arienti charles avery botto & bruno matti braun monica carocci sarah ciraci’ hansjörg dobliar flavio favelli laurence figgis avish khebrehzadeh kerstin kartscher euan macdonald eva marisaldi gitte schaefer wolfgang tillmans grazia toderi via dei querceti 4/5 donald urquhart 00184 rome marcel van eeden italy t : +39 06 7759 1122 erik van lieshout f : +39 06 7725 4794 richard woods e:[email protected] w:www.galleriasales.it PRESENTING CURATORS…(part 2)

di Ilaria Gianni e Filipa Ramos

Due numeri fa avevamo cominciato una raccolta di testimonianze in relazione a cinque date chiave. Le date sono sempre le stesse: 1967-1977-1987-1997-2007. Sono cambiati invece i curatori a cui si è chiesto di indicare, per ognuno degli anni in questione, Joseph Beuys, Honigpumpe am 2007 un’opera d’arte che fosse importante o significativa. Nella precedente puntata Arbeitsplatz. ‘Honeypump at the Hans Op de Beeck, Location (5) c’erano Jens Hoffmann, Chus Martinez e Patrick Charpenel, in questa Angela Vettese, Workplace’ crea un’incredibile (2004) Installazione permanente Nicolas de Oliveira e Andrea Viliani. disordine a Documenta a causa per Towada Museum, Giappone di una serie di tubi che mettono (2007). E’ la più grande in collegamento gli spazi. Tipico “miniatura” di Op de Beeck di Beuys: iconoclastico, politico, realizzata fino a questo momento: Angela Vettese è Direttore del Corso di Laurea Tombeaux di Jan Vercruysse, un autore oggi che la conca sia stata costruita con materiali senza senso. un autogrill a misura reale con in Arti Visive presso l’Università IUAV di Venezia; quasi dimenticato, perché quei volumi puri adatti a tutti e fuori da ogni altra religione se paesaggio in trompe l’oeil , Direttore della Galleria Civica di Modena e Presidente e inutili di mogano, mezze tombe e mezzi non quella della natura e della logica: il bianco 1987 che riporta l’installazione alla della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. armadi, parlano, con qualche anno di anticipo e una geometria semplicissima ma religiosa in Richard Wilson, 20:50. contemplazione e al sublime. – almeno due – della fine della nostra certezza senso laico come quella di Pitagora. Conosciuto anche come ‘the 1967 di borghesi occidentali, chiusi tra una cortina a Oilpiece’ ha avuto un ruolo Stefan Brüggemann, Black Box L’opera fondamentale, a mio avviso, non è Est e un oceano Pacifico a Ovest. primario per l’Installation Art in (2008). Concepita nel 2007, un’opera ma una serie di dichiarazioni. E’ il Nicolas de Oliveira è curatore indipendente e Gran Bretagna e oltre. la mostra riunisce opere più momento in cui gli artisti avvertono una forte 1997 direttore e fondatore della Notice Gallery, un project- classiche e nuove installazioni necessità di produrre teoria, un poco come Del 1997 ricorderei la progettazione space dell’ex Museum of Installation, Londra. Insegna 1997 facendo contemporaneamente al tempo dei manifesti del primo Novecento, dell’auditorium della Documenta X da al London Metropolitan University e al momento sta Carsten Höller e Rosemarie uso di carta da parati e suono. senza tuttavia l’enfasi sul futuro, l’autostima parte di Heimo Zobernig. Anche qui pochi sviluppando un Masters Degree in Contemporary Trockel, A House for Pigs and L’arte concettuale non è mai provocata dal pensiero di aver capito le leggi ricordano con precisione, ma le cento giornate Curating alla Whitechapel Gallery, Londra. People. Un’importante relazione apparsa così bella! della storia e l’afflato provocatorio delle prime di animazione della mostra nascevano con lavorativa che ha messo in avanguardie. Direi quindi i Paragraphs on la complicità di quel progetto d’artista, forse Scegliere l’opera d’arte, a mio avviso più discussione il rapporto tra chi Conceptual art di Sol Le Witt. vampirizzato dalla bellezza delle sedie di Franz fondamentale del settimo anno di ogni decade, guarda e chi viene guardato (con West (chieste da Zobernig, peraltro) e anche dal 1967 al 2007, è un compito da compiere qualche maiale tirato in ballo 1977 della libreria di Vito Acconci. Il vero ingresso rapidamente, visto che potenzialmente corre il come punto di confronto). Nel 1977 parlerei di alcuni elementi del – forse anche la rappresentazione più degna – rischio di essere un infinito e fantastico esercizio ritorno alla manualità, e in particolare – non della cosiddetta estetica relazionale, ma anche meditativo, che potrebbe non giungere ad è un’opera ma un rapporto – il legame che si dell’inclusione di molti linguaggi in una sola alcuna conclusione. Sicuramente rivela una rompeva tra Francesco Clemente e Alighiero opera: architettonico, di design, di poetica certa gerarchia nella scelta delle opere, tuttavia Boetti. Le date che avete scelto mi costringono personale e anche di performance continua è soprattutto un modo per afferrare la storia Dall’alto, in senso orario: ad acrobazie di questo tipo, ma è chiaro che nonostante delegata ad altri. dell’arte e capire il gusto della persona che si opere come One Hotel di Boetti – eminentemente cimenta in questo compito. Heimo Zobernig untitled, 1997 (100 Days – 100 Guests) installation concettuale ed eminentemente imprenditoriale 2007 view Documentahalle documenta X, Kassel (including Docu Chairs from Franz West). Foto Archiv HZ. – che in quell’anno si perde con l’invasione Del 2007 ricordo l’opera, non a caso messa 1967 Marcel Broodthaers Musée d’Art Moderne Museum of Modern Art dell’Afghanistan da parte dei Sovietici, in copertina da Frieze e da Artforum Marcel Duchamp, Etant donnés. Realizzato nel Kunstmuseum Section Financière Département des Aigles, 1971. Courtesy idealmente passano il testimone all’India contemporaneamente: la vasca bianca in cui, 1966 ed esposto dopo la sua morte nel 1969, Broodthaers Estate. un po’ sdolcinata e sensuale di Clemente. In a Münster, Bruce Nauman ha trasformato è cruciale nel suo obiettivo di identificare la Hans Op de Beeck Location (5), 2004, sculptural installation, mixed generale si va verso la riscoperta dell’universo una piazza. Un luogo di accesso facile per relazione tra oggetto e spettatore, ricolmandosi media, sound, 9,6 x 14 meters, 6,2 meters ceiling height. Courtesy Towada Art Center, Towada (JP) and Xavier Hufkens, Brussels. multiculurale mescolato alla sensibilità tutti, senza barriere d’ingresso, ma con una così di deliziose contraddizioni. Carsten Höller und Rosemarie Trockel Ein Haus für Schweine und soggettiva che arriva con il postmoderno. forte capacità di farci sentire in una comunità Menschen, 1997. Installation view Dokumenta X, Kassel, 1997. © VG protettiva, uterina e chiusa. Un po’ come la 1977 Bild Kunst, Bonn. 1987 comunità dell’arte, ma soprattutto come ciò Marcel Broodthaers, Musée d’Art Moderne, Richard Wilson 20:50, 1987. Courtesy of the artist and Matt’s Gallery, Nel 1987 il panorama slitta verso la critica che dovrebbe essere l’umanità civile e ogni Département des Aigles. L’installazione critica (e London. istituzionale, sia impegnata – Barbara Kruger sorta di comunità in cui non per forza ci si molto divertente) di Broodthaers, stabilisce il tono – sia volutamente piaciona nei confronti conosce tutti, ma ci si riconosce in un’identità per quell’institutional critique che sarà soggetto del pubblico – Jeff Koons. Ma ricorderei i di luogo e forse anche di ideali. Non è un caso fondamentale del lavoro di molti artisti.

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Andrea Viliani (Casale Monferrato, 1973), è In questa pagina: Stefan Bruggemann – Black Box curatore al MAMbo, Bologna. Courtesy the artist and Pablo Leon de la Barra, 2008 Designed by e credo sia giusto dire che abbiamo una sorta di Da: Andrea Viliani militanza leggera, o giocosa. Sicuramente amiamo le Data: Fri, 18 Jun 2004 13:24:44 +0200 contraddizioni. Un critico di recente ci ha descritto A: Elio Grazioli dot dot dot come arroganti e, allo stesso tempo, diffidenti; e un Cc: Associazione Arte Continua altro come ‘trasparenti e obliqui’. Oggetto: implacabile, Prini Li intervistiamo e poi li copiamo, impaginando l’intervista come avrebbero Le copertine delle riviste di solito sono un mezzo di auto- Gentile Elio, Gentile Barbara, fatto loro. Colori, font impaginazione, promozione e sono sempre molto riconoscibili, voi invece elementi grafici, ecc. giocate con la riconoscibilità indiretta... Vi scrivo a seguito della mia richiesta di Come per molte cose che ci riguardano, non era pubblicare un’immagine dell’opera di Emilio programmato. E’ semplicemente successo, e poi Stuart Bailey è uno dei fondatori di DotDotDot, una delle Prini presentata in occasione dell’ottava edizione abbiamo continuato a farlo visto che ci sembrava riviste più interessanti degli ultimi anni. DDD non è una di Arte all’Arte e intitolata 2003 variazione da una buona idea. E non starei troppo a preoccuparmi rivista di design, il design è solo uno spunto. Un po’ come Fermacarte 1968. se questa cosa ci indebolisca o meno. Un amico il gioco del telefono senza fili. Si parte dal vino e si finisce recentemente mi ha suggerito che l’inconsistenza è una a Stephen Willats. Ho incontrato Emilio Prini il giorno qualità sottovalutata – specialmente tra i designer – e dell’inaugurazione, per un paio d’ore. Ora, a sono completamente d’accordo. Fino ad ora per noi distanza di mesi, ricordo soprattutto una sua continua ad essere interessante vedere come questi In DDD il design, il lavoro editoriale e i contenuti in affermazione per la quale l’arte dovrebbe essere tre ‘punti’ (che sono appunto il simbolo di DDD, ndr) qualche modo si sovrappongono, ci spieghi meglio come “vistosa”... e, forse per farmi capire che cosa arrivino a prendere forma. Sulla copertina del prossimo funziona? intendesse, mi parlò del sorriso della Gioconda, numero, per esempio, i punti sono i bulbi oculari di Quando abbiamo cominciato, nel 2000, l’idea era di delle ragioni (linguistiche) del suo “stupefacente” alcuni personaggi di profilo in un dipinto ad olio, e il essere del tutto aperti, permettendo ai collaboratori di successo (linguistico). Fu una conversazione fatto che debbano funzionare anche da titolo ha dettato impaginare i propri articoli. Poi abbiamo visto i risultati mobile e divagante, socratica, di cui solo lui il taglio dell’immagine. Ma il punto principale è che e abbiamo cambiato politica – dalla democrazia al sembrava avere chiare le coordinate (eloquio a la copertina funziona semplicemente secondo la sua fascismo nel giro di un numero. In seguito abbiamo tratti scioltissimo e ammirevole, un’implacabile natura – il che significa che non ha sempre bisogno provato a pensare ogni pezzo secondo la sua specifica articolazione del linguaggio), che difficilmente di Arte all’Arte, alieno alle logiche di questa che si aggiunge e convive a quella dell’opera di un grande titolo o di riferimenti editoriali. Non è natura, in dialogo con gli autori. Fino al decimo riesco, infatti, a dipanare nuovamente. manifestazione, concentrato, centrifugo fino allora) che non fa che esaltare, sottraendolo al mai stata una pubblicazione da scaffale di negozio, numero abbiamo provato a re-inventare ogni volta a rinchiudersi letteralmente su sé stesso… mero presente, il valore squisitamente linguistico semmai da sottoscrizione o passaparola. Idealmente gli aspetti generali del magazine – il layout, i font e la Come ho scritto nella mia prima email, vorrei mi chiedo se e come Prini abbia poi deciso di del gesto del saltare riprodotto in entrambe le copertine, come il magazine nel suo insieme, formattazione – ma da quel momento in poi li abbiamo pubblicare quest’immagine sulla rivista italiana in documentare tutto questo. le opere, con quel personaggio dalla postura comunicano un certo carattere, una certa stranezza. standardizzati, secondo uno stile più rigido. Alcuni lingua inglese Boiler, che in settembre realizzerà interrogativa (Prini stesso) che (negli anni Diviene quello che è. Questo non significa che non può testi arrivano già con una forma, di solito proveniente un numero monografico sull’ultima generazione Se la foto documentaria che riproduceva Sessanta) compiva un atto normale, ma già cambiare. di artisti italiani. Considerando il suddetto l’opera Fermacarte e persino le modalità consapevolmente artistico, teatrale, quindi da precedenti pubblicazioni che spesso conosciamo. Semplicemente il magazine non ha bisogno di essere criterio generazionale, che sarà appunto adottato espositive secondo cui essa fu presentata linguistico, saltando da un punto ad un altro Ci sembra che la copertina sia lo spazio in cui giocate ripensato ad ogni numero; era una perdita di tempo che dal prossimo numero della rivista, 2003 variazione negli anni Sessanta – con i pesi di piombo della strada in qualche città, in qualche posto maggiormente con le immagini e gli elementi non poteva essere investito per migliorare i contenuti. Tutto da Fermacarte 1968 lo sorvola brillantemente ma che trattenevano a terra i fogli impilati sul in qualche città, mentre veniva registrato dalla testuali, a differenza dell’interno che ha un format ciò significa che apparentemente DDD è diventato – posta la dimensione temporale indefinita alias pavimento, ecc. – è diventata a Montalcino il macchina fotografica. Una possibilità, questa, uniforme. meno aperto e sciolto nella forma, ma in realtà se non definitiva dell’espressione artistica, che Prini punto di partenza di un’opera del tutto nuova, dell’immagine di documentazione di diventare, Si, ma solo nel senso che le pagine interne – i testi – lo leggi attentamente lo è molto più di prima – ed affronta dagli anni Settanta, o forse fin dall’inizio, anche se realizzata quarant’anni dopo, mi se si potesse declinare la “vistosità” priniana… generalmente non richiedono d’essere diversi gli uni essere leggibili è il nostro obbiettivo primario, più che in modo radicale – rappresenta una digressione chiedo se è possibile realizzare di quest’opera, “vistosissima”, ovvero di diventare opera, di dagli altri, al contrario delle copertine. Come spazio, è apparire. DDD riguarda il design del linguaggio, più volontaria e un voluto gioco, o scherzo, di date, di un’opera come questa, una documentazione. essere (ri)percepita, (re)interpretata, (ri)proposta più giocoso e aperto. dati. Cioè: esiste davvero (e se sì, a che condizioni) come arte. che la forma grafica in se stessa. una documentazione fotografica o di altro Per chiudere, non avete un logo vero e proprio. Questo Ad uno sguardo puramente estetico, e anche se i Dopo aver osservato nel foyer del teatro di genere di 2003 variazione da Fermacarte 1968? L’artista avrà naturalmente il controllo del rientra in qualche modo nella vostra idea di design. Pensi contenuti hanno tutt’altro orientamento, il look grafico Montalcino quest’opera, certi suoi dettagli, Lì a Montalcino non c’erano più quei pesi o, testo e dell’immagine. In ogni modo so che però che potrebbe funzionare in un’economia “reale” di DDD sembra richiamarsi a quello degli anni ‘70, in anche minimi (le due pieghe laterali, come quelle piuttosto, erano diventati una macchia di colore Prini diffida del brusio, dell’imprecisione, come, per esempio, quella di un magazine sportivo? particolare alla critica militante di sinistra. E’ vero o è di un foglio di carta in procinto di ri-arrotolarsi, scuro, digitale e tipografico che, se continuava della malafede (da intendere in senso tecnico, Non ho un’idea di design chiara, ma sostengo sempre solo un’impressione? o i graffi e gli strappi evidentemente prodottisi a trattenere il foglio a terra, lo faceva con un credo) della stampa. Per questo sia io che la che “design” è più un verbo che un sostantivo e questo Lo stile grafico non allude deliberatamente a nulla. nel tempo sulla superficie dell’immagine equilibrio delicatissimo fra quella massa e questo redazione della rivista ci mettiamo a vostra e spiega meglio le cose. Se parliamo di “economia reale”, In fondo siamo sempre stati alla ricerca di qualità originale – un’immagine di documentazione colore, cioè fra la documentazione della passata a sua disposizione per ogni dettaglio a questo cosa rende un magazine sportivo più reale del nostro? più astratte che referenziali: scuro, acuto, spigoloso, dell’opera Fermacarte, scattata nel 1968 – assunti funzione e la sua attuale presenza documentaria, riguardo. Un target di lettori più ampio e un maggior profitto è bucolico. Ma per quanto possa suggerire che questi tali e quali nella grana fotografica della stampa che dava l’impressione che il grande foglio forse quello che intendete – ma queste cose non sono elementi rispecchiano i contenuti, alla fine sono anche digitale contemporanea, dati “oggettivi” arrotolato – con la nuova foggia a pergamena Vi pregherei di far avere a Emilio Prini, anche più reali, sono solo “più”. Non consideriamo la rivista delle semplici preferenze estetiche, e sicuramente mi dell’immagine stessa come è ora, ovvero dati e la nuova superficie plastificata – potesse da in parte, questa mia lettera, o il suo senso. E i come una specie di latitante. Non è consapevolmente piace l’aspetto grafico delle pubblicazioni di sinistra a “sostanziali” dell’immagine nel corso del suo un momento all’altro chiudersi davanti ai nostri miei saluti. antitetica o alternativa a niente, forse parallela... tempo di conservazione/deperimento); e dopo occhi e auto-obliterarsi, come “scivolando” su cui vi riferite. Ci piace il semplice e il disadorno, aver assistito alle reazioni degli spettatori – una forma impermalente, in transito fra quella Cordialmente, assorte o persino imbarazzate – di fronte ad un passata e documentata e un’ulteriore ipotesi intervento che sembrava, nel contesto espositivo futura. Una possibilità (questa dell’opera ora, Andrea Viliani 47

46 RUBRICHE RUBRICHE THE GALVESTON CHRONICLES di Carola Spadoni Cut-up di immagini e testi da fanzine, libri, riviste, still da film, copertine di dischi e foto che Carola Spadoni, artista e filmmaker, ha raccolto negli anni newyorkesi, romani e durante qualche viaggio. Materiale che si è accumulato in un archivio di fissazioni, percorsi, studi ed esperienze personali che hanno intrecciato musica, moda, cinema, sesso e club improvvisati. Nonché scrivere, ballare, mettere i dischi, discutere di politica, passeggiare, disegnare, entrare gratis dappertutto. Storiella #1 Con Chloe Sevigny ci siamo conosciute nel ‘92 quando lei lavorava da Liquid Sky, un negozio di vestiti e dischi ad impronta raver su Lafayette St., dietro l’angolo di casa. Messo su da Carlos (Soul) Slinger, tipo brasiliano benestante a go-go che conobbi intorno al ‘90 al Choice (un after hours di deep house nell’East Village). Da Liquid Sky (nome ancora sparso sui cruscotti e all’entrata di qualche fidanzato con Connie Prantera. Coppia tra le più del mitico film anni ‘80 che si vide per la prima volta casa fuori Manhattan. Come a Greenpoint, old timers, vivono a Londra con Tegan e Nye dove a Roma a Massenzio al Circo Massimo, alle ? del Brooklyn, dove ci fu uno dei primi rave assurdi si conobbero nel giro degli squatters e dell’hard mattino, in pellegrinaggio una platea di più o meno perché anche un po’ grunge, sfatto, messo su da core all’inzio dei ‘90. pischelli punk, new wave, psycho billy e darkoni) Carlos e da qualcuno del giro Liquid Sky. Pareti I due, anni più tardi, scoprii essere anche super lavoravano già dal ’91 anche Gabriel Hunter, Carisa di plastica retro-illuminate su cui correva acqua a amici con Andrea Lissoni e Carlo Antonelli. Glucksmann, On-E. In quel periodo si fecero anche palate, che dopo un po’ inondò la metà del posto, Nel ‘96 girai Neighbors, 10 minuti in 35mm tra delle seratine il lunedì sera dove erano fissi Dj Spooky, tutti contenti a ballare mentre si rischiava di essere gli altri con Carisa, che aveva appena finito di che cominciò allora a mettere l’illbient, e un tipo electricuted. La guerra, le immagini pixelate del lavorare su Kids, Gabriel e Paolo. Le loro parti giapponese che ci mandava tutti in fissa con il suo fuoco americano e inglese nella notte araba che erano ispirate alla prima scena raver appena theremin. Ci bazzicavano ravers, skaters, djs, altri che si vedevano in tv, assomigliavano molto ai visuals discioltasi nella diffusione di crack e special k, arrivavano da Washington Sq. Park e il Lower East usati nei club. Che però avevano tutt’altro effetto, della jungle e della techno commerciale da mila Side e qualche wannabe anguilloso. Erano assidui si mirava infatti al gathering of the tribes! Con persone. Paolo e Dmitri ne composero la colonna Mark Gonzales, Harmony Korine che abitava lì Paolo dal ‘92 eravamo assidui frequentatori di sonora. Ed eravamo già nella New York di Giuliani, vicino, Harold Hunter dal LES, Justin Pierce, Leo NASA, un rave settimanale che si teneva allo cominciava la tolleranza zero. Il materiale con Fitzpatrick, DB, Moby, Scotto, Jason Jinx, Rita Shelter, e ci beccavamo spesso con Kier e Dmitri Chloe è ancora inedito, prima o poi verrà montato Ackermann, che aveva appena decorato l’entrata dei Dee Lite, anche loro del giro e in quel periodo in qualche percorso narrativo. del New Museum su Broadway. Spuntavano Spike in mega successo planetario con il pezzo Groove is in Jonze, Aaron Rose, e il tipo che poi aprì Stussy due the Heart. Per i visuals dei loro live-act usavano un blocchi più su, qualche anno dopo. Con Giovanna artista ex dead head sulla cinquantina, fissato con Cellini e Paolo Di Nola facemmo una mini linea di le proiezioni di found footage. Si era costruito il magliette che lì era in vendita, Parental Advisory suo marchingegno per far ruotare gelatine di varie Explicit Images. La prima guerra del Golfo era forme e colori di fronte alla lente del proiettore. appena finita ma qualche yellow ribbon rimaneva Psichedelia pura. Kier è stata la protagonista del mio primo corto girato nel ‘92 durante il college, di cui Paolo curò l’art direction e la consulenza musicale e Billy (Beyond) Erb gli effetti sonori. Make Believe Aconin, 12 minuti in 16mm, su una raver solitaria e alcolica che cerca di comunicare con gli alieni. L’idea mi venne dalle documentazioni sulle apparizioni di alieni che ci passavamo. Durante la pre-produzione ne spuntò anche uno della NASA, del periodo Carter, appena reso pubblico. Intorno al ‘94 feci delle riprese a Williamsburg con Chloe, in 16mm, per un corto mai finito. Poi capitò di girare ancora a Londra, in video Hi 8, qualche anno dopo con lei e Garreth Welch,

Nella pagina accanto: Foto di Chloe Sevigny, sedia di Liquid Sky, Gabriel Hunter e Guru, fotogrammi da Neighbors e Make Believe Aconin (Carola Spadoni). Flyers di Wonderland’s e NASA, No groove matters Budget FF application.

48 49 RUBRICHE RUBRICHE TWO WAY MONOLOGUE prendesse parte alla mia classe per sei settimane, con un intervallo breve tra una visita e l’altra per discutere l’esperienza ed approfondire le idee individuali. Questo piano però era troppo MARIO GARCIA TORRES e DAVID ASKEVOLD costoso per l’amministrazione, così cominciai Mario Garcia Torres è uno dei capifila della nuova generazione di artisti concettuali, ad invitare diversi artisti a tenere conferenze e piccoli seminari. ma ha anche un lato pop. David Askevold lo si può considerare uno dei suoi più diretti precursori. Ha fatto parte, a modo proprio, del giro storico dei concettuali Il primo talk di Dan Graham si focalizzò sulle anni ‘60. Poco prima della scomparsa di Askevold, avvenuta il gennaio scorso, fotografie di Muybridge e su altri argomenti, avevamo chiesto a Mario di incontrarlo per una conversazione. La prima parte è qui sistemi e idee riguardo alla fotografia seriale. E’ stato un visitatore assiduo nel corso degli anni. di seguito, la seconda sul nostro sito (www.neromagazine.it). Successivamente ho invitato James Lee Byars e Rex Lau che, all’epoca, stavano entrambi lavorando su progetti urbani. Incontrai Rex a Kansas City durante una mostra sul rapporto Mario Garcia Torres: Allora, cosa pensi di MGT: E’ interessante che hai menzionato alcuni artisti che ritenevano sacrilego questo tra Arte e Tecnologia. Più tardi a New York tutto questo hype intorno agli anni’70? Pensi l’espressionismo astratto tedesco e i pittori video, visto che le note di LeWitt erano di fatto l’ho cercato e gli ho detto che ero interessato veramente che ora ci sia maggior interesse americani dell’epoca. L’altro giorno stavo una specie di bibbia che definiva ciò che l’Arte a sviluppare un programma d’incontri e mi rispetto a prima? discutendo dell’influenza dei primi artisti Concettuale poteva o non poteva essere. (Un ha dato l’indirizzo di James Lee Byars etc. Ho concettuali, attraverso le scuole, su questa po’ come gli scritti di Kandinsky che da alcuni invitato entrambi per una settimana a pensare David Askevold: Credo che Reconsidering the generazione. Ci sono persone che ritengono artisti di fine degli anni ’40 e primi ’50 erano degli eventi e a interagire con gli studenti nella Object of Art, la mostra realizzata al MOCA di l’espressionismo astratto l’eredità più importante considerati come la bibbia dell’espressionismo mia classe e con chi fosse interessato. Los Angeles a metà degli anni ’90, sia stata una degli artisti concettuali. Le persone che per astratto). delle prime incursioni negli anni ’70. Da allora esempio hanno studiato a CalArts nei primi L’estetica di Byars pensavo fosse molto teatrale, l’interesse per questo periodo è aumentato, anni ’70, con John Baldessari, Douglas Huebler MGT: Quando mi sono iscritto al CalArts, romantica, mistica e decisamente al di fuori specialmente in Europa dove sono stati fatti e Allan Kaprow, si sono interessate ai problemi non mi sono iscritto per andare in un posto della mafia artistica di New York, al tempo studi, ricerche e sono state organizzate mostre della pittura e non necessariamente a sviluppare qualsiasi. Sono andato lì perché volevo lavorare in cui includeva Joseph Kosuth, Lawrence sugli sviluppi dell’arte dalla fine degli anni ’60 l’approccio concettuale dei loro insegnanti. Sto con Michael Asher, e l’ho fatto. Anche se non ha Weiner, Robert Barry, Doug Huebler e, a volte, alla metà degli anni ’70. parlando di Davide Salle e Jack Goldstein, che direttamente influenzato il mio lavoro, credo di Mel Bochner. (Questa è una lista breve) In successivamente si dedicò alla pittura. Cosa ne aver imparato molto dal suo modo di operare e qualche modo Carl Andre era incluso in alcune Recentemente ho ricevuto lettere da alcuni pensi? di essere sempre consapevole delle implicazioni mostre concettuali insieme a Robert Morris e ricercatori che mi ponevano domande sulla sociali e politiche che la pratica artistica include. ad occupare tutto il proprio tempo a produrre Projects. Ho avuto l’idea di invitare artisti a Robert Smithson, ma penso che nessuno di Narrative Art e sulla Story Art; la galleria DA: Credo che l’Arte Concettuale sia diventata Forse ora c’è più attenzione agli insegnanti e a cose. Secondo me era più importante per gli professionisti in classe per lavorare direttamente loro avesse piacere ad essere etichettato come Konrad Fisher ha poi organizzato una mostra di maniera, accademica e stilizzata così come quale approccio hanno le varie facoltà. Questa studenti capire cosa volevano fare, e questo con gli studenti. Dalle passate esperienze artista concettuale. Ovviamente fu Sol Le Witt a Colonia dal titolo Stories, che includeva una accade per ogni tipo di arte praticata da una è probabilmente una delle scoperte che ho fatto, non consisteva necessariamente nel procurarsi all’università e ancora di più nelle scuole d’arte, con le sue Notes on Conceptual Art a dargli questo serie di stampe che avevo prodotto intorno al generazione che arriva alle stesse idee in una durante le ricerche sul tuo progetto 1969 Project una carriera artistica. Ho sempre pensato, gli insegnanti sembravano essere piuttosto nome. Joseph Kosuth al tempo era uno dei più 1974. Recentemente sono stato contattato per fase successiva. Le idee dovrebbero prendere Class, parlando con i tuoi ex-studenti e vedendo e continuo a farlo, che solo circa il 2% degli limitati e con la sola volontà di spingere le diretti del gruppo (con il suo articolo su Studio informazioni e testimonianze su altri artisti forma creando uno stile che sia il risultato cosa fanno oggi. studenti d’arte finisce con l’avere una carriera proprie idee e le proprie estetiche agli studenti, International in cui dichiarava a suo parere legati in qualche modo all’Arte Concettuale. dell’idea stessa; sto parlando del processo verso nell’arte che abbia una certa rilevanza. Penso piuttosto che mettere in questione gli assunti chi era e chi non era concettuale). Mi ricordo E’ stato un periodo effimero, molti lavori sono lo sviluppo di un risultato finale. Prendi per DA: Ho insegnato con Michael Asher per un che gran parte delle scuole d’oggi preparano gli della pratica artistica. Interrogarsi sulla pratica che questo saggio scatenò forti reazioni fra gli andati perduti o scomparsi. esempio l’uso della documentazione in bianco e periodo a CalArts e lui ha visitato il NSCAD ad studenti ad una carriera nel mondo dell’arte o artistica sembrava però essere nell’aria, almeno artisti, con il suo tentativo di tracciare la genesi nero con testo esplicativo. Non mi sembra che si Halifax per una mostra e per alcune conferenze all’insegnamento. Si potrebbe dire molto altro nel caso di New York, L.A. e in Europa. del movimento – stesso vecchio discorso che I nuovi espressionisti che stavano in Italia, sia arrivati a nulla in questo modo. Non ho mai nei primi anni ’70. In seguito sono stato coinvolto su quest’argomento, ma forse esulerebbe dal si faceva per Picasso e Braque – e c’era un Germania, Svizzera, Belgio e in qualche modo pensato all’arte concettuale come ad uno stile, in una mostra con lui, insieme a Richard Long. centro di questa conversazione. Dan Graham è stato il mio primo ospite/ continuo gioco di posizioni, specialmente fra lui in Inghilterra, si sono imposti sulla scena degli semmai come ad un relazionarsi con dei soggetti Anche se non condividevamo la stessa estetica e relatore, lo invitai nel 1979. Nello stesso periodo e Lawrence Weiner. Joseph sosteneva di essere anni ’70 e dei primi ’80. Altri pittori dagli Stati senza idee preconcette sul risultato, anche se un gli stessi processi intellettuali ed emotivi, penso MGT: Mi puoi parlare di come hai cominciato James Lee Byars e Rex Lau vennero ad Halifax l’estensione dell’astrazione, prendendo Ad Uniti come David Salle, Robert Longo, Eric approccio più accademico richiederebbe di avere che avevamo in comune la voglia di giocare con il Project Class al NSCAD? per fare dei lavori nella Anna Leonowens Reinhardt come modello, mentre Lawrence era Fischl, etc. stavano sempre in giro. Sono sicuro tutto già in testa, come dice Sol LeWitt in Notes l’oggetto e il contesto. Gallery del NSCAD. un materialista. Weiner sosteneva di fare cose che conosci bene questo periodo. (Mercanti on Conceptual Art. Il video in cui John Baldessari DA: Dopo aver insegnato un anno al neonato in modo da porre il linguaggio come risultato e collezionisti richiedevano oggetti che canta le parole di Sol Lewitt discredita in modo Quando insegnavo al NSCAD, provavo ad Foundation Dept. al NSCAD (Nova Scotia Art Quando ho concepito Project Class, la mia idea finale. Il suo libro Statements portava sulle spalle appartenessero alla tradizione della pittura). ironico alcune nozioni dell’Arte Alta. Conosco incoraggiare la lettura e non necessariamente and Design), ho proposto un corso chiamato era che durante l’anno scolastico un artista l’intera estetica minimale degli anni ‘60.

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Tutte le immagini: David Askevold – Kepler’s Music of the Sphere Played by Six Snakes 1971/73 Questo piccolo libro ha rappresentato un con gli artisti, lasciandogli delle pagine Courtesy Canada, New York punto critico ed è stato molto importante attraverso cui presentare il proprio nella diffusione del minimalismo. Ci ha lavoro. fatto capire come parlare della realtà fisica sia esattamente come rendere la MGT: Sapresti descrivere gli inizi della sua fisicità – “a very good thing” come tua carriera? dice Martha Stewart. DA: A metà degli anni ‘60 facevo sculture Ero in contatto con entrambi gli artisti minimali con oggetti prefabbricati, fatte e chiesi a Lawrence Weiner una lista per il suolo o per il pavimento. All’epoca, di artisti che riteneva adatti ad essere tra il 1967 e il 1968, stavo leggendo Levy invitati nel mio corso. A quel punto, Strauss e altri scrittori e mi immersi un per ristretteze economiche, venni ad un po’ nello strutturalismo. Poi scoprii compromesso e mandai una lettera agli Wittgenstein e mi appassionai alle sue artisti che lui propose, in cui chiedevo idee sui giochi, le regole e l’uso del di indicarmi dei progetti che la classe linguaggio. Una delle sue proposizioni avrebbe dovuto portare a termine. La che mi ha veramente colpito è una risposta fu molto buona, e andammo cosa del tipo: “si può avere un pensiero avanti con i progetti. senza la sua formulazione linguistica?”. Oggi in qualche modo credo si possa MGT: Pensi che il lavoro di insegnante fare, ma così facendo ci si inoltra in un sia parte della tua pratica artistica? altro genere di territorio, al di fuori del linguaggio scritto o parlato. Ma ancora DA: Sì, quando ebbi l’idea del Project una volta il linguaggio visuale necessita Class sicuramente. Pensai a me stesso sempre del linguaggio verbale per come ad un direttore d’orchestra o ad guadagnare nuovi significati, e così, alla un moderatore. Mi ero reso conto che fine, il pensiero si traduce due volte. gli studenti avevano bisogno d’esempi pratici di artisti e non di un insegnante o Ero alla ricerca di strutture che dessero uno staff di artisti/insegnanti designati forma al lavoro, piuttosto che di sistemi istituzionalmente a dirigerli; questo era arbitrari quali la composizione, la quello che non approvavo della mia simmetria, l’asimmetria, etc – i normali esperienza universitaria e della scuola canoni estetici del tempo. Prima, quando d’arte. La maggior parte degli artisti/ ero a New York nei primi anni ‘60 insegnanti lascia che il loro ego abbia il (1963-66), rimasi affascinato da alcuni sopravvento e desidera creare dei cloni lavori di Donald Judd e di Sol LeWitt da incubare piuttosto che fornire loro un – entrambi usavano strutture logiche po’ d’informazioni sulla pratica artistica – e dai primi quadri di Frank Stella. A in sé. Per fare questo pensai che non ci seguito della terza generazione del post- fosse modo migliore dell’invitare gli artisti espressionismo astratto risultavano come concludendo la mia laurea al Kansas City stessi a presentare le proprie idee i propri una ventata di freschezza, e sebbene Art Institute. Non lo feci vedere a nessuno pensieri e i propri lavori direttamente lì, ci fosse anche la Pop Art, essa non mi in quel momento, e successivamente dei giochi e m’imbattei nella Game Theory, DA: Quando cominciai a fare lavori più narrativi, Extracts nasce da brevi scritti su eventi personali, di fronte a loro. Pensavo fosse meglio interessò mai del tutto, fatta eccezione andai ad insegnare al NSCAD, nel basata sull’uso dell’antropologia/sociologia e come Taming Expansion, c’è stato un po’ un ritorno raccolti nell’arco di sei mesi, e di foto che sono che leggere sempre i soliti magazine per alcuni lavori di Roy Liechtenstein e 1968. Più tardi fabbricai il pezzo con dei della matematica. Divenne popolare negli anni ad alcuni aspetti del gioco, ma avendo avuto state aggiunte a posteriori prendendo spunto da specializzati scritti per gran parte da dei quadri-collage di Rosenquist. quadrati di Plexiglass e dei cavi d’acciaio. ‘50 e poi ebbe una breve ripresa negli anni ‘70. già parecchio a che fare con la Game Theory, quegli scritti. Quest’ultimo in particolare è un critici di una certa età o da studenti Il risultato finale non seguiva più le regole La trovai molto bizzarra, gran parte delle sue in questo lavoro ho spinto in direzione della lavoro su alcuni viaggi nel sud della Francia, a freschi di laurea che scrivono per Art Esistevano altre influenze, ma il e aveva in sé delle contraddizioni. Mi applicazioni a quei tempi erano a scopo militare. fiction, nel senso che ho realizzato un’opera che Montecarlo, in Italia, Inghilterra, Germania e Forum, Art in America, Art News, etc. minimalismo – le sensazioni che mi sembrò essere una rottura nel modo di La trovavo ironica e ridicola. In seguito ho non non è accaduta realmente. Le condizioni poi ancora in Nuova Scozia dove ho realizzato riviste ancora oggi basate sulle mode del suscitava e le logiche che lo sostenevano usare il linguaggio per fare gli oggetti. cominciato a pensare i miei lavori sotto forma erano giuste, chiesi ad uno studente del NSCAD le foto in uno stagno vicino Chrystal Crescent momento. Non ho nulla contro la moda, – mi attirò più del resto. Il primo lavoro di docu-fiction, in cui lavoravo sotto forma di che faceva da apprendista al Tamerin Print Beach a circa venti chilometri a sud di Halifax. sebbene spesso sia vacua e superficiale, sull’idea del gioco era basato su un Quando stavo a New York, durante immagini e documentazioni – sebbene il lavoro Workshop – il suo nome era Wally Brannen – di Per The Ambit i testi e le immagini sono stati perché di per sé è poco attrattiva ma rompicapo dello Scientific American i primi anni ‘60, ricordo di aver visto era già stato fatto – o semplicemente documentavo trovare una città fantasma vicino al punto in cui pensati per diversi mesi in maniera congiunta, presa un po’ più a monte può essere Magazine chiamato Three Spot Game – la mostra Artist’s Using Words in una situazioni banali, come una stanza d’albergo o s’incontrano i quattro angoli dei 4 stati confinanti ma il testo e le foto sono state fatte separatamente perversa e “disobbediente”. Mi riferisco un gioco matematico che soddisfaceva galleria il cui nome ora mi sfugge (forse un set domestico, o raccoglievo delle foto di una e di mandarmi una fotografia. Ho costruito uno e poi messe insieme. Sono lavori realizzati fra il ai magazine di moda tradizionali di cui in pieno la mia voglia di fare un lavoro Pace Gallery). Anche se gli artisti nella sequenza di viaggio a cui aggiungevo dei testi o scenario come se fosse realmente documentato; il 1972 e il 1975 in un piccolo cottage, tipo una gli artisti, me incluso, si sono appropriati che avesse confini chiari e regole ben mostra usavano le parole, gran parte ancora scrivevo prima i testi e poi pensavo a delle mio lavoro di tipo narrativo da questo punto in poi casa a Boutiliers Point, una piccola comunità a almeno una volta. Ho sempre pensato a definite. In quel periodo facevo sculture dell’estetica era ancora basata sulla foto che li accompagnassero. iniziò ad essere costruito su esperienze personali, circa quindici chilometri a sud di Halifax. questi magazine come ad un elemento d’alluminio, usai quindi delle sbarre di pittura, sul disegno, sulla composizione, di cui alcune erano pianificate e altre casuali. del paesaggio urbano, caratterizzati alluminio 2” x 24” sulle quali stampai il etc. e in realtà aveva poco a che fare con MGT: Per quale motivo t’interessava legare le Mi capitava di scattare foto durante i viaggi o dalla luce riflessa sulla pagina. testo con le regole del gioco. Erano un il linguaggio, con la semantica e con la narrazioni reali alla Game Theory? In qualche scrivere alcune cose in un diario e poi corredare Altre riviste come Studio International po’ come la ricetta per la costruzione linguistica. La maggior parte dei lavori modo la parte narrativa è stata poi una costante i testi con alcune foto. Doranato è un esempio di e Flash Art durante gli anni ‘70 davano della forma. aveva un carattere piuttosto decorativo. nei tuoi lavori successivi? pezzo composto, ci sono sia foto che testi. Muse maggiore spazio al contatto diretto Realizzai questo lavoro quando stavo In seguito iniziai una ricerca sulle radici

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DAYS INSIDE I video li trovi cercando le parole chiave su www.youtube.com di Rä Di Martino e www.neromagazine.it

Rä di Martino fa video e secondo noi è una delle artiste più interessanti che lavorano con questo mezzo. Per NERO sceglie e racconta un po’ di video pescati dalla rete di youtube.

Dean Martin che fa i suoni dal vivo, a mo’ di rumorista. Non che faccia particolarmente ridere, ma è strano vedere loro due che scherzano così in un set televisivo. ALEXANDRE SINGH

1 . Studente scozzese fa remix di Nude 3. …e vent’anni dopo 5. Dalì e il cioccolato dei Radiohead… Parole chiave: Mr. Kubrick 2006 Parole chiave: Dalì Chocolate Parole chiave: Ideas Get Nude Qualcuno nel 2006 risponde a Brian Questa è una pubblicità vera! Con I Radiohead hanno organizzato Atene in relazione al suo provino Dalì che pubblicizza un cioccolato un contest online per il remix della fatto più di vent’anni prima, o meglio francese. canzone Nude dall’ultimo album In risponde a Kubrick sempre con la 8. Bollywood in the seventies… Rainbows. Uno studente della Glasgow stessa follia e poi recita, a modo suo, Parole chiave: Asha Rdb Mumtaz FINO AL 21 LUGLIO School of Art, James Houston, ha le battute della puttana vietnamita preparato la sua versione, in risposta che ad un certo punto si offre a due Cerco di resistere alla tentazione alle versioni che ha visto online dei soldati. A parte la strana scelta di mettere clip tratte dai film di e che trovava banali, senza però di recitare la parte di una comparsa, Bollywood, ma forse non c’è n’è fare in tempo a partecipare di fatto donna, che dice solo “I am very motivo. Questo è tratto dal film alla competizione. Ha ri-suonato horny I am very horny”, spicca la sua di bollywood Apna Desh della fine la canzone ad 8 bit, con vecchi recitazione. anni ‘60 e inizio ‘70, uno dei sei o computer, scanner, dischi. Anche sette film a cui i due cantanti hanno visivamente è bellissimo. collaborato, è bellissimo. 6. Hai Karate Parole chiave: Hai Vintage Tv

Hai Karate era un aftershave economico e popolare tra i teenagers inglesi e americani durante gli anni ‘60 e ’70. Questa è la pubblicità del prodotto. Veniva venduto con un 4. I Cramps suonano live in un libretto di autodifesa contro le donne ospedale psichiatrico in California che ti avrebbero assalito. 2. Kubrick Audition Tape Parole chiave: mental cramps 9. Super Disco Chino Parole chiave: Mr. Kubrick Parole chiave: Super Disco Chino Il 3 Giugno del 1978, cantando in Enrique Y Ana erano un duo Nel 1983 Kubrick ha pubblicato un video in bianco e nero sporco, è Francesco Arena degli annunci in giro per l’America difficile non confondere i Cramps spagnolo popolarissimo in Spagna per il casting del filmFull Metal Jacket, con i pazienti che ballano. Questo a fine anni ’70. Dopo aver fatto Adam Avikainen in scuole e università, chiedendo di video è poi stato l’oggetto di una numerosi dischi e grazie anche ad Rä di Martino una costante presenza televisiva, mandare cassette amatoriali con i re-enactment sotto forma di video- Graham Hudson provini, in modo da poterli visionare. performance fatta dagli artisti fecero un film, da cui è tratta questa Un ventenne di nome Brian Atene, inglesi Jane Pollard e Iain Forsyth. clip in cui incontrano la banda dei Ursula Mayer che studiava alla Juilliard, la famosa I due hanno comprato il video tape 7. Dean Martin & Orson Welles coconuts e cantano Disco Chino. Robert Orchardson accademia drammatica di New York, originale su ebay e poi hanno girato a Parole chiave: Martin Welles Variety Antonio Rovaldi mandò questo provino incredibile, Londra il 3 Marzo del 2003, all’ICA, in cui, a parte il fatto di essere un remake che hanno chiamato Files Credo che insieme siano apparsi più Alexandre Singh arrogantissimo, regala poi una scena Under Sacred Music. (4b. Estratto dal volte in televisione, ma io non li ho Nico Vascellari recitata malissimo da un film che si video Files Under Sacred Music, parole mai visti; in questo sketch c’è Orson Kostis Velonis vede alla fine della clip. chiave: Sacred Pollard) Welles che racconta una storia e Viale delle Mura Aurelie 19 00165 Roma Guido van der Werve Tel/Fax (+0039) 06 39378024 ZimmerFrei [email protected]

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Aveva comprato uno dei primissimi campionatori. Era uno scatolone enorme, campionava un minuto. Un aggeggione cervellotico, difficilissimo tagliare i campioni, non mi ricordo di che marca C O C OO N era. Facemmo un concerto, purtroppo non documentato, per armadio, sassofono, e Aldo di Michele Manfellotto Vignocchi che strillava e si faceva vedere il cazzo. Era grasso, e c’aveva il cazzo piccolissimo. Il mandolino, il ragtime, le basette di Elvis e la folgorazione ‘billy. Le occupazioni, Un vero concerto-danno. il Dams, il punk come inclinazione naturale, culto filologico, modo definitivo per Il sassofonista era uno che faceva la respirazione circolare, riusciva a suonare il sassofono senza leggere l’hip hop, il movimento skinhead, la vita di tutti i giorni. fermarsi mai. È la storia di Anto, lavoratore, compositore, guitar hero, punk rocker nel senso più Io suonavo l’armadio, Aldo Vignocchi pisciava autentico del termine. addosso alla gente. Era impazzito, gli era partito il cervello per Pea Brain, quella che disegnava i pulcini sui muri. Il mio simbolo sono la pinza e la chitarra. tanta facilità, perché c’è chi muore di fame e deve capire la roba sinfonica. Non sa discernere, gli Una bella fica, mi sa. Ma allora mi drogavo già La pinza è il lavoro. rubare per forza. sembra che quella è musica e il resto è come la abbastanza, e non ho ricordi molto precisi. Cioè ventiquattro ore bastano per lavorare e per Cagnano Varano. suoneria del telefonino. Avevamo il motto, A che droga ci diamo, dopo la suonare. Gente rude, molto ruvida. Rondò Veneziano era più o meno sinfonico, mensa. La musica si studia. C’eravamo noi e le anguille. ma aveva una batteria che avevo già sentito in C’era l’occupazione della Pantera, che io non attaccavano un sacco di soggetti improbabili. droghe e siringhe e sigarette. Dischi. Voglio sottolineare che se poi ti devi mantenere La chitarra l’ho presa in mano a undici anni, ma musiche altre, un altro ritmo. condividevo. È così che è nata l’esperienza Ufo Dictators, Si metteva in mostra mettendo gli altri avanti. Era da solo la rotta in culo è al quadrato. ero già sposo promesso al pianoforte. Al che comincio a capire pure i Sex Pistols. Manco un’esplosione, un incendio: s’era occupato favolosa, bellissima. il primo della scena anche solo per il merito di Il talento, la selezione naturale e tutti i pompini Mio padre è un tenore, mio nonno suonava L’accademia si era infettata. Le note esatte si per fare festa. All’inizio ero un po’ frustrato. trovare tante primedonne. che volete: ma devi far capire alla gente quello il mandolino, e in famiglia c’abbiamo un po’ erano infettate. C’erano vari gruppi di origine improbabile. Non avevo un giro ‘billy, per questo mi sono C’erano altri gruppetti, tipo i Punk al muro, che suoni. l’accademia e cazzi vari. Me ne sono andato appena ho potuto. A Bologna, Troppa droga, e per me un po’ di finzione, un po’ adattato al punk. sempre parte dell’atollo di Pier Paolo. Quindi l’esecuzione deve essere esatta. I maschi, tutti musicisti. Mio nipote se i giocattoli a fare il DAMS. Era il 1987. di fiction. Al punk come esecuzione, come stile: come Avevamo sposato la posizione politica destra/ Ora mi beccate in pieno studio rockabilly. non suonano non li vuole. Sapevo cos’era il punk, ma al mio paese non Nei centri sociali vedevo già quella trasformazione suona. sinistra. Studio Gene Vincent. Da pischello mi divertiva un botto la musica delle c’erano negozi di dischi: le informazioni erano che si compie oggi. A partire dalla mia prima Punk non è solo provocazione, è un genere di Nel senso che volevamo essere di destra, di sinistra comiche. una specie di riciclaggio turistico. occupazione, l’Isola nel cantiere. musica: chiaro, preciso, ben distinto. e anarchici: tutte e tre le cose insieme, e a seconda C O C OO N Skit I vari ragtime, Scott Joplin, Maple Leaf. Ti vivevi l’istinto musicale, ma eri ignorante. E All’inizio era il non profit, dopo invece una scuola Pier Paolo pensava che un gruppo punk doveva della situazione sceglievamo quella che rompeva Featuring Anto of Ufo Dictators, Bier Kampf, Diodi, Il far west, i tipi che suonavano il piano nei forse quello è il vero punk. completamente diversa: Perché non ci devo guadagnare suonare il peggio possibile. più il cazzo. Digital Junkie & G’. saloon, i bicchieri che andavano in mille pezzi. Tanti il punk lo recitavano. se ci lavoro dentro. Tentavamo di riprendere sonorità veramente Eravamo sempre tutti ubriachi. Troppo alcol. Era un film, Cocoon? Mi arrapavano le donne. I pischelli del sud, rozzi, ignoranti, non è che ci Giusto, ma ha segnato la rovina di quella ruvide, carta vetrata nelle trombe di eustachio. Veramente troppo alcol. Io sono della provincia di Foggia, e ora comincio Ma non sapevo cos’era un ragtime, né in che facevano. Il punk gli veniva facilissimo. mentalità, perché è sbagliato trasformare i centri A Bologna avevo capito l’hip hop, l’atteggiamento Io lo facevo un po’ anche per presa di posizione: a stare più fattino. punto fosse esattamente la fregna. Era sotto Ero meravigliatissimo, vedevo tutti questi tipi più sociali in locali. dei negri, e la cosa mi piaceva. tentavo di non fregarmene un cazzo, e il punk Mi vengono battute che possono fare i vaccari: l’ombelico, con un’ubicazione da stabilire. strani di me. Bologna era piccola, controllabile. Afrika Bambaataa diceva, Io il punk ce l’ho dentro ma quando fai così ti viene veramente bene. Cocoon, “co’conn”, quando passa una col culo Il piano, e dal primo superiore il conservatorio, Al paese tutti mi guardavano, perché ero proprio Tante guardie, e dispute storiche sempre citate sono negro e allora faccio il rap. Abbiamo cominciato a picchiarci, a darci un grosso. contemporaneamente a ragioneria. Bocciato una punk, tipo Stray Cats, quella roba là. Punk, con la scusa di non voler fare succedere ancora C’era un’equivalenza. La strada, la sfida, e pure sacco di botte l’uno con l’altro. Ah, certo. volta, e sempre, sempre rimandato. rockabilly, psychobilly. cose, brutte, già successe in passato all’università. se mi spacchi la faccia io ti vengo sotto uguale: Io ho rotto il naso a Pier Paolo, Pier Paolo mi ha Il film con la piscina: ci stanno i baccelli dentro, e Le superiori, un periodo stupendo. Certo, non c’era problema. Mi conoscevano Ma pure queste erano tutte stronzate, le usavano allora ci capiamo. rotto un dente, il chitarrista voleva farsi la mia alla fine si ringalluzziscono tutti i vecchietti. E mi dispiace per chi se le è vissute male, perché un sacco di criminalotti, per cui mai nessuno si per mantenere il controllo sui pischelli. Pier Paolo faceva girare un sacco di dischi, tutto donna. Beh, mi piacerebbe farci un tuffo con G’. significa che i compagnetti lo pigliavano a calci in sarebbe sognato di venire a rompermi i coglioni. I centri sociali, e i vari spacci di droga, la polizia li il punk del ’77. L’autodistruzione più totale. Alla fine abbiamo culo o chissà che sevizie gli facevano. Insomma, all’università mi sono detto, No, è troppo teneva d’occhio. È sempre stato un pedofilo musicale. Pigliava sciolto il gruppo. Sono nato a Milano, nel 1967, da genitori Io ero un seviziatore. E qui senza modestia. da paura questa storia. Chi vendeva la roba e dove, chi vendeva i trip e chi i ragazzini e gli metteva i dischi in mano. Non emigrantissimi. Ho fatto il modesto come ragazzo di strada, mi Ma dovevo ancora adattarmi alla città. se li pigliava. Non venivano presi perché serviva Dopo un anno di asilo sono tornato al paese dei vanto come seviziatore di scuola. Non avevo capito che di autobus ce n’è uno che che ci fossero, perché creassero dei ghetti. miei, nel Gargano. Al bagno chiedevo le tangenti. Sono sempre stato va da una parte e uno che rifà il giro dall’altra. I ghetti c’erano, e questa cosa non mi piaceva. Cagnano Varano, bellissimo paesello. alto un metro e un cazzo: ma se non mi davi le Come cazzo mai che per arrivare all’università ci metto un Parlo di certe regole. C’è chi riesce a viverci dentro Ho conosciuto subito la strada. Da bambino di sigarette, almeno una a testa quando si entrava attimo e per tornare a casa ci metto tutto questo tempo. e chi no. cortile a bambino di strada. in bagno, questo metro e un cazzo te lo infilavo È che prendevo l’autobus sempre nella stessa Sono scappato a Roma, l’esperienza più bella Famiglia non ricca: ma sono contento, quanto tutto nel culo. direzione. della vita mia. meno mangiavo da paura. E gli spinelli, le gnocchette, le varie precocità. Un giorno, tra una canna e l’altra, ho visto la La prima cosa che ho notato è il cielo, enorme. Non voglio fare il ragazzo di strada, è un’immagine Il conservatorio mi ipnotizzava. fermata e ho detto, Cazzo, e l’indomani ho capito Più grande, più luminoso. sfruttata. Influenze musicali spettacolari, perché quando un come andavano presi questi cazzo di autobus. Chissà perché. Il cielo è lo stesso. Ho vissuto un periodo con gli skinhead, tutta pezzo te lo ricordi ti infetta. Da lì in poi è stato tutto in discesa: voleva dire che E quanto è diversa la gente. A Roma ho ritrovato l’esperienza Bier Kampf. La musica è altamente infettiva, perciò si parla di la città non era stupida come mi sembrava a me. l’odore del sud. Tanti soggetti purissimi, tantissimi purissimi, contaminazione e tutta quella roba là. Ho cercato di levarmi un po’ di dialetto. Ma Ho trovato da lavorare, da arrangiarmi. E ho proprio persone di serie A. Mi piaceva Elvis. Mi piaceva come gli luccicavano quello è un vero tatuaggio. È inutile che ti fai il cominciato subito a suonare. Tanti invece dovevano fare per forza i ragazzi di i capelli, e le basette, le mosse che faceva. laser, un accento forte ti resta. Era il 1993, avevo ventisei anni. strada. Sarà stata la forma dei capelli, ma Elvis mi E soprattutto ho cominciato a suonare. Come un Il primo che ho conosciuto, Pier Paolo De Juliis. In Mi imbarazza un po’ la definizione. piaceva da morire. pazzo, non so manco io più con chi. piena infezione punk: rifiutava qualunque forma, Chi la strada la conosce, con tutta la sofferenza, Da piccolissimo mi colpì Rondò Veneziano. Uno tosto era Aldo Vignocchi dei Kavalla un essere tanto improbabile quanto irripetibile. magari non gradirebbe che io me ne appropri con Studiavo, e per un ragazzino è troppo impegnativo Kavalla. Facevamo esperimenti. Faceva un po’ da magnete, da catalizzatore, se ho ______azzeccato il termine. Nel senso che a Pier Paolo si Continua sul prossimo numero e sul blog cocoononline.blogspot.com

56 57 RUBRICHE SCOPRI LA FICTION CHE È IN TE. IL TEMPO RITROVATO ALMANACCO RAGIONATO DELLE SERIE TELEVISIVE a cura del Dr.Pira

Nei salotti mondani ci si intrattiene sempre più spesso parlando di serial televisivi. Se giustamente desiderate lesinare il vostro prezioso tempo per qualche altro progetto di vita (la rabdomanzia per esempio), questa rubrica vi fornirà ogni mese spunti e argomenti di discussione, armati dei quali potrete annoiare per ore e ore i vostri sventurati interlocutori senza aver visto nemmeno una puntata.

NOME SERIE: DR. HOUSE

Sembra che esista qualche meccanismo interno alla società in base quella che dovrebbe animare un fervente religioso. Se poi un prete al quale, prima o poi, tutti i ruoli istituzionalizzati diventano telefilm. cura l’anima con la preghiera, mentre un chirurgo cura il corpo Oggi possiamo seguire in televisione le avventure dei carabinieri con il bisturi, non fa poi una gran differenza. Le discipline olistiche e della polizia, studiare le vicende professionali degli avvocati, non fanno che ripeterci che corpo e anima sono interdipendenti scoprire i dissidi e gli intrighi della classe dirigente. In mancanza – si tratta solo di scegliere se dare un colpo al cerchio o uno alla di una serie interamente dedicata ai vigili urbani (quanto, quanto botte. D’altronde anche la pratica ci dimostra che tanti malesseri ancora dovremo aspettare?), ho trovato un buon ripiego nei medici esistenziali si risolvono brillantemente con il gesto di sacrificare una chirurghi. Dopotutto, come i vigili s’incontrano spesso dove una buona somma di denaro sull’altare della medicina, per consentirci strada incrocia l’altra, così i chirurghi si trovano il più delle volte in di passare un buon periodo a riflettere nel silenzio liturgico di una quei punti dove la vita incrocia la morte. clinica, dove si possono subire riti di passaggio sacrificali e assumere Come nell’analisi matematica si studiano le funzioni in base ai limiti droghe pesanti. e alle tangenti, allo stesso modo si dovrebbero imparare un sacco Se poi i santi e i profeti della chiesa chirurgica risultano essere di cose sulla vita osservandola ogni giorno nei suoi punti limite, antipatici, è solo colpa delle pratiche di questa particolare liturgia. a contatto con la morte. Quanta esperienza umana si accumula, Come Gesù e Gandhi erano portatori sani di buonismo, dovuto assistendo ogni giorno in prima fila ai colpi di scena del teatro ad una grande pratica dell’empatia, così i grandi medici risultano della vita! Un chirurgo è infatti un ottimo punto di riferimento spesso portatori sani di nichilismo, contratto in anni di applicazione per ogni genere di questione filosofica esistenziale. Un tempo per del protocollo di distacco professionale. Ma il fatto di essere questo genere di cose ci si riferiva ai preti o ad altre figure religiose; antipatici, come nel caso del Dr. House, non fa che aumentare la d’altronde allora erano loro ad assistere più spesso ai momenti nostra fede. Non si dedica forse anche lui, come Cristo, alla salvezza più particolari della vita, al suo inizio e alla sua fine. Oggi non del prossimo? Non soffre forse anche lui, in silenzio e solitudine? esiste un punto di riferimento ufficiale per le questioni della vita: Ha anche un gruppetto di apostoli, come se non bastasse. la nostra società brancola nel buio per colpa della sua ipocrisia, Rimane solo da chiedersi per quanto tempo la partecipazione a che le impedisce di dare il suo ruolo a chi gli spetta. Confessionali questa chiesa sarà cosa per pochi eletti. Sappiamo tutti che i veri per parlare con i chirurghi! Questo servirebbe, o almeno delle templi sono costosi, e che gli ospedali comuni sono poco più che cerimonie ufficiali con un altare occupato da loro. E non servono catapecchie di eretici. Come possiamo camminare sicuri su questa tuniche, né chiese, l’asettica estetica medica e i camici verdi sono terra senza poter avere una diagnosi corretta nei momenti di già più che adatti; la clinica nel suo estremo ordine è un rifugio perdizione? Fino a quando non avremo modo di andare in clinica ideale dalla città sporca e caotica, un esperto con due lauree è il ogni domenica, almeno per un rituale di prelievo del sangue, conforto ideale per un mondo che non sa più a chi rivolgersi. saremo costretti a dedicarci all’eresia, l’unico modo per tirare avanti Per quanto ancora dovremo inventarci malattie al solo scopo di decentemente: cibi sani, passeggiate all’aria aperta, e la birra come La grande festa della grande fiction. conferire con questi scientifici diaconi della vita? Non potendoci diversivo farmacologico. www.romafictionfest.it ammalare così spesso, vediamo tra noi crescere schiere di adepti in MULTISALA CINEMA ADRIANO AUDITORIUM DELLA CONCILIAZIONE forma di ipocondriaci. E la loro fede non è certo meno ardente di piazza Cavour, 16 via della Conciliazione, 4 INGRESSO GRATUITO info 06-6841131

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59 RUBRICHE LA LINEA THAT IS THE END OF THE FIEND: FLETCHER HANKS E I BASSIFONDI DELL’AMERICAN COMICS INDUSTRY di Adriano Aymonino

Personaggi sconosciuti, illustratori dimenticati, geni incompresi, o semplicemente fatti poco noti nella storia dell’arte.

raccoglie alcune delle opere di Fletcher visione di un universo parallelo popolato di Hanks, un oscuro personaggio che lavorò dal improbabili eroi e assurdi criminali. 1939 al 1941 su infime testate come Jungle Hanks ebbe chiaramente totale libertà Comics e Fantastic Comics. I due non hanno d’azione e la possibilità di gestire praticamente nulla in comune. Kirby, “the autonomamente l’intera catena produttiva, King”, è il rappresentante per eccellenza dall’invenzione dei personaggi al lettering. del metodo di produzione industriale del Le sue storie sono crude, elementari, fumetto americano, costretto a lavorare per semplificazione radicale del mondo in quattordici ore al giorno in un seminterrato bianco e nero del fumetto americano di senza finestre che lui aveva ribattezzato “the quegli anni. I suoi villains, i cattivi, ricordano Dungeon”, per produrre i disegni a matita scimmie o perfidi felini e spesso tramano che altri avevano il compito di inchiostrare, per portare alla distruzione totale la razza colorare e completare con il lettering. Hanks umana o la civiltà, pagando alla fine i loro fu un completo outsider, un artista alcolizzato crimini con punizioni terribili, dantesche, Nel corso dell’ultimo anno sono stati che picchiava regolarmente moglie e figli e a volte di una violenza estrema. I suoi due pubblicati due libri dedicati a due tra i di cui non si sa praticamente nulla, a parte personaggi principali sono Stardust, “the personaggi più agli antipodi nel mondo del il fatto che nel 1930 abbandonò casa e Super Wizard” e Fantomah, “Mistery fumetto americano. Il primo è una lunga famiglia e che a metà degli anni settanta fu Woman of the Jungle”. Stardust è un eroe LUCCA - Welfare State / Ex Chiesa di San Matteo / Piazza San Matteo, 3 / 55100 Lucca - Italy monografia piuttosto noiosa e pedante su trovato morto assiderato su una panchina in più tradizionale che interviene dallo spazio LUCCA - Charity / Via degli asili, 14 / 55100 Lucca - Italy t/f +39 0583 495552 / t/f +39 02 2692 4450 / Tues-Sat. 11.00am-02.00pm/03.00pm-07.00pm Jack Kirby, il gigante della Marvel che più un parco al centro di New York. Tutto ciò per risolvere e punire ogni volta che la d’ogni altro ha contribuito a formare il che è rimasto di lui è questo piccolo gruppo civiltà americana è in pericolo. Fantomah è PROMETEOGALLERY di IDA PISANI / opening Lucca 21 June h. 7.00 pm linguaggio del fumetto moderno, creando o di fumetti prodotti per brevissimo tempo invece un’incredibile eroina, una bionda alla co-creando tra gli altri Hulk, gli X-Men, i durante gli anni della Seconda Guerra Veronica Lake in gonnella trasparente che si / welfare state - charity Fantastici Quattro e Silver Surfer. Il secondo Mondiale: grezza, lisergica e personalissima trasforma in una sorta di morte vendicativa DEMOCRACIA CIPRIAN MUREŞAN / compulsory rules curated by MARCO SCOTINI / PROMETEOGALLERY di IDA PISANI / opening Milan 1 July h. 7.00 pm

MILAN / Via G. Ventura 3 / 20134 Milan - Italy t/f +39 02 2692 4450 Tues-Sat. 11.00am-02.00pm/03.00pm-07.00pm [email protected] / info@prometeogallery / www.prometeogallery.com

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per difendere l’integrità e la purezza estrema bellezza, più visioni d’artista che dopo il 1941 o se qualcuno si fosse accorto della giungla minacciata da speculatori e prodotti di un uomo del mestiere. della sua fantasia visionaria, probabilmente criminali. Ciò che li accomuna è solamente Anni prima Hanks aveva disegnato per il suo destino sarebbe stato completamente un’efferata e complicatissima raffinatezza lungo tempo un’enorme quantità di strisce diverso. Cosa sia stato di lui nei trent’anni nelle punizioni inflitte ai criminali e alcune che riguardavano la sua vita privata e quella successivi, fino alla morte straziante e virate psichedeliche nelle ambientazioni e della sua famiglia. Dovevano essere qualcosa solitaria in un parco di New York, è un nell’intreccio delle loro storie in cui viene di straordinario, visto che erano prodotti assoluto mistero. fuori la completa libertà creativa di Hanks: intimi, neanche lontanamente destinati alla mani rosa che assaltano e distruggono tutto pubblicazione. Purtroppo quando decise di Mark Evanier, Kirby: King of Comics, ciò che trovano, polipi d’oro, giganti senza fuggire per sempre da quella vita che aveva Abrams, New York, 2008. testa che fluttuano nello spazio e donne registrato per anni sulla carta, sua moglie, tigri che vogliono annientare la restante per cancellare ogni memoria del suo incubo Paul Karasik, Fletcher Hanks. I shall destroy popolazione femminile mondiale. Tutto personale, decise giustamente di buttare all the civilised planets!, Fantagraphics Books, ciò ha chiaramente ben poco a che vedere tutto nella spazzatura, destinando questa Seattle, 2007. con le logiche del fumetto di massa. Ancora sorta di diario famigliare alla distruzione. più anomalo è il suo tratto, così grezzo da Unica traccia sopravvissuta di Hanks sono ricordare più le illustrazioni popolari che il così queste poche storie surreali e primitive ______fumetto. Basate quasi tutte su tre o quattro di eroi ed eroine, che certamente non Il sito ufficiale del libro su Fletcher Hanks, con colori, sono immagini eccezionalmente dovettero fruttargli più di qualche decina interviste e riproduzioni di ulteriori episodi non potenti, alcune abominevoli, ma altre di di dollari. Se avesse continuato a lavorare ristampati, è: www.fletcherhanks.com

62 63 NICOLA PECORARO – OVERLORDS KINDERGARTEN di Carola Bonfili

SALVATORMUNDI di Caterina Nelli RECENSIONI Ooooorientati [01] [02] [03] [04] [05] [06] [07] nel mercato del

trovi tanti piccoli dettagli preziosi di se stesso. Tanti giochi e una serie Pinch e compagnia) non hanno CD ed imprevisti. Una specie di saggio di tracce che sono semplicemente voluto (saputo?) sperimentare, corto internazionale classico sull’idea di musica a quattro loop microvariati ritmicamente. mettere in difficoltà l’ascolto, chiusi quarti rarefatta. Sicuramente è più Un punto intermedio, esempio di in un reticolato ritmico forse troppo Cortometraggi, videoclip, formati brevi incontrano i buyer dei principali A.V. da ascoltare che da ballare, però purismo deep house. regolare, cadenzato. Evangeline, la Highlife Time incalza bene fino alla catarsi, che seconda selezione di Mary Anne broadcaster internazionali: tv, satellite, web e tutti i canali per diffondere (CD, Vampisoul, 2008) [01] non arriva mai perché comunque è (valerio mannucci) Hobbs su Planet Mu, è un’occasione un vicolo cieco. per controllare lo stato di salute del i tuoi contenuti. Vieni a scoprire come puoi vendere i tuoi lavori: meeting, stand, L’Highlife è un genere nato genere. La seconda compilazione screening, dibattiti. Cinque giorni per entrare nel business dell’audiovisivo. nell’Africa occidentale intorno (valerio mannucci) Subtle della speaker/broadcaster della al 1920, per ballare e celebrare Exiting Arm BBC su Planet Mu è vuota, noiosa, un’indipendenza culturale tanto (CD, Lex, 2008) [05] e confrontata con la precedente agognata. Come da tradizione Melvins Warrior Dubz non indica nessuno la musica africana diventa parte Nude With Boots E venne il Pop, del più accessibile. spostamento indicativo, anzi, rimarca 3^ Venice International 1 - 5 Settembre 2008 integrante delle esperienze civili (CD, Ipecac, 2008) [03] (Avant-Hip) Pop di qualità un’imbarazzante stasi implosiva, Short Film Market Isola di S.Servolo, Venezia perché rituale e profondamente sdoganato d’ufficio a priori per la è un pallone bucato agonizzante. www.circuitooff.com legata allo spirito degli uomini. 25 anni in attivo, oltre 25 dischi, e ti genealogia dei membri della band Comunque non è tutto da buttare, Questa raccolta della preziosa ritrovi fra le mani l’ennesimo album (Doseone dai Clouddead, Jel, già l’importante è fruirne in maniera Vampisoul Records raccoglie alcune dei Melvins. Ora, i presupposti con lui nei Themselves/Anticon), ragionata e con il giusto sospetto chicche del periodo, classici ed inediti per un fallimento ci sono, eppure ma anche per il livello (e il target) consapevole, magari sostenendo trovati fra i master delle etichette in sono traditi come sempre. Perché? della proposta: sbilenca come proprio le migliori esperienze, come Ghana e Nigeria. La convinzione Semplice in fondo, i Melvins – ci aveva abituato ma allo stesso tutta la Skull Disco, o i lunghi viaggi che ci sia stasi nella musica africana malgrado i tanti cambi di line up tempo, oggi più che mai, a fuoco. dal sapore dream-pop di Burial, è uno dei cliché più inverosimili che – sono un gruppo autentico con La voce nasale di Adam Drocker o l’autenticità delle sfide grime esistano, e si sente proprio dalle un sound autentico e un’identità (Doseone, appunto) è una sorta di negli oscuri sottoborghi londinesi. varietà di timbri, dalle composizioni corroborata da un evidente sollazzo marchio di fabbrica, ma se non in Elementi vincenti purtroppo non e dagli strumenti presenti in questo nel comporre. Nude With Boots è una manciata di casi spaiati lascia pervenuti in questa sede. doppio Lp. C’è l’anima tribale, ma fresco, divertente, grottesco, sludge a casa l’hip hop per rockeggiare anche il funk, il soul, i canti gospel, e rozzo al punto giusto. Roba da (folktronicamente parlando) o (francesco de figueiredo) il blues, tutto combinato con una non crederci, ogni anno una nuova declamare in un modo non poi così leggerezza e una cadenza capace colonna sonora per le fantasie distante da quello dell’ex compare di far ancheggiare gravemente cartoonistiche metallare. Yoni (Why?). Manca forse il pezzo A.V. già dal primo ascolto. Musica da che svetta (The Crow, con qualche Last Kind Words (1926-1953) non perdere, accompagnata da (francesco de figueiredo) sforzo), ma non è detto che sia un (CD, Mississipi Records, 2008) un utilissimo booklet introduttivo male. Interessante, anche se lascia il [07] al genere e ai suoi protagonisti tempo che trova, l’idea di abbinare principali. Kerri Chandler il disco al sito (in flash) exitingarm. A sentire l’inizio della prima traccia, Computer Games com, con animazioni, testi, poesie e senza farlo apposta, pensavo fosse (francesco de figueiredo) (2CD, Deeply Rooted House, chicche varie. un nuovo (e studiatissimo) bootleg di 2008) [04] Devendra Banhart. Il che non è per (federico tixi) forza un punto a favore, anzi. Poi la Four Tet Probabilmente, e per fortuna, canzone si è sviluppata e qualcosa Ringer secondo Chandler la house non è di originario e non derivativo ha (CD, Domino, 2008) [02] solo una struttura musicale. Rispetto Mary Anne Hobbs preso il sopravvento. L’etichetta alla roba che gira di solito, strapiena Evangeline è la Mississipi Records e questa Un disco molto bello, quasi un di suoni, quella contenuta in questo (CD, Planet Mu, 2008) [06] è una raccolta di tracce di artisti ritorno al futuro nel campo della album va dritta alle ossa nella sua vari risalenti agli anni che vanno disco e della techno più scarna. essenzialità. Un sapore house molto Il fenomeno dubstep ha bruciato più o meno fra le due guerre (cfr. Quattro tracce minimali, un po’ east coast, anche un po’ ghetto, che il suo potenziale in fretta, come recensione del libro PreWar Folk, su acide, reiterative e prolungate. Il se non fosse per un po’ di tappetoni la carta per accendere i ciocchi questo stesso numero), esattamente concetto di addizione fa da collante, sonori e di vocalizzi potrebbe anche di legno nel camino, ancora lì sono registrazioni che vanno dal loop su loop, e sembra che ci sia di essere techno, electro o qualcosa del impassibili al lieve calore emanato. 1926 al 1953 ed hanno a che fare tutto: synth cosmic, basic channel, genere. Tanti poi gli interludi in stile Nonostante la back line di generi per lo più con il country-blues. 303, cassa para, digital music e hip hop, ma il tutto ha un sapore per come il garage e il dub – mostri Alcune sono davvero belle, le altre piattini. Mi fa pensare ad una stanza niente retrò, anzi quasi futurista. sacri della cultura nera anglosassone sono comunque da sentire. Ho vuota dove però se cerchi bene Sentito a volume alto dà il meglio – i suoi personaggi di punta (Wiley, provato a capire i testi e non è stato

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per niente facile, ma per quel poco struttura delle canzoni, sugli Paavoharju fatto che lo hanno fatto uscire di Fast Company By Giulio Questi cantante balinese, all’apparenza che ci sono riuscito, ho rischiato le arrangiamenti, sugli eventuali Laulu Laakson Kukjsta nuovo. E’ questo che conta, visto DVD di David Cronenberg di Giulio Questi sedicenne, canta con in mano una lacrime: solitudine, amicizia, morte progetti grafici. E ogni volta (CD, Fonal, 2008) [11] che Quadrastate è uno di quei dischi (DVD - MHE, Storm Video 2008) (2 DVD + booklet, RHV, 2008) delle maschere tipiche del maestro e amore. sembra fare centro, magari non in che bisognerebbe far sentire ad [15] [16] emiliano su uno sfondo floreale modo eclatante e senza meritarsi “Quando una chiesa è piena di ogni dj/produttore che crede Walker accompagnato da effetti amatoriali (valerio mannucci) copertine, ma non ha mai deluso. persone, giovani e anziani, che che l’unica dance sia quella dei di Alex Cox Correva l’anno 1979 e tra i due Se vi dicessi che questo doppio quali trasparenze e azzardate I tempi, però, sono cambiati, le cantano lo stesso inno e ognuno Justice. (DVD + booklet, Criterion, capolavori Rabid e The Brood DVD di corti digitali realizzati tra sovrapposizioni. Un vero gioiello. sperimentazioni post-rock Chicago canta in maniera leggermente 2008) [14] emerge quello che probabilmente il 2002 e il 2004 da Giulio Questi Rodriguez meets Lousiville (quella dei Gastr diversa e a velocità leggermente (valerio mannucci) possiamo considerare l’unico film è bello, direi una cazzata. La (luca lo pinto) Cold Fact del Sol) degli esordi hanno lasciato differenti, si viene a creare un Alex Cox è inglese, magro, alto, di pura exploitation realizzato grammatica artigianale di questi (CD, Light In The Attic, 2008) spazio ad un songwriting più G.G. Allin & The Murder Junkies – ambiente unico e incredibilmente orecchie a sventola e ha uno dal maestro David Cronenberg. pezzi è assolutamente elementare e [08] definito e più personale (ma sono affascinante. Amo inoltre le Patti Smith & Kevin Shields Preceduto solo dalla geniale le immagini (quasi tutte domestiche) Hated Special Edition sguardo da scienziato pazzo. mai stati impersonali, i JOA?), dove melodie e i testi di questi inni, così The Coral Sea anomalia televisiva The Italian sono rugose e demoralizzanti. di Todd Phillips Ha scritto e diretto film come Jesus “Sixto” Rodriguez nel 1969 a riconoscere le influenze diventa zeppi di vita e sentimento. Anche (2CD, PASK, 2008) [13] Machine del 1976, il tema dei Fossero quadri assomiglierebbero (DVD, Mvd Visual, 2007) [18] Repo-Man, un recuperatore di Detroit registra un disco, il titolo è un gioco quasi impossibile, così i vecchi videogames Nintendo, motori resta un elemento presente a delle nature morte pop e la automobili che ha che fare con Cold Fact. Nonostante in regia ci sia come resta difficile farsi piacere la C64, Amiga, Sega Master System Partiamo da lontano: Robert in diversi momenti della poetica cosa saprebbe un po’ di pittore Hated è il primo lungometraggio gli alieni, e Sid e Nancy, la storia un nome d’eccezione come Dennis splendida-brutta voce di Tim, una & Megadrive, Super Nintendo Mapplethorpe (uno dei più cronenberghiana. Anche Rabid della scuola romana alle prese di Todd Phillips (quello della Coffey, in America questo esordio sorta di dissonante valore aggiunto hanno una splendida musica influenti fotografi americani di d’amore tra Sid Vicious e Nancy parte da un incidente, pretesto da con il vjing. Questo è l’aspetto più rivisitazione cinematografica di passa in sordina. Il disco poi arriva alla stortezza della sua musica. che ascoltiamo con piacere”. In sempre, morto di AIDS nel 1989) Spungen. Al suo quarto film Cox cui si svilupperà l’agghiacciante intrigante dell’operazione, fatta Starsky & Hutch per intenderci) per vie traverse in Australia e Difficile dire se questo disco sia un’intervista del 2005 di Simone fu amante della Smith, autore racconta la storia vera di William trama. Fast Company è un film di commissari Basettoni mischiati realizzato nel 1994. Hated racconta in Sudafrica, e da quelle parti si meglio o peggio dei precedenti, Bertuzzi, Lauri Ainala descrive di suoi ritratti finiti in epocali Walker, una via di mezzo tra un sulle Funny Cars, su rivali che alla resistenza, di splatter e poesia, vita, morte e “miracoli” di GG Allin. trasforma in mito, vince dischi d’oro, se sia fuori tempo massimo o se in questo modo le influenze dei copertine ed amico fraterno, al avventuriero a ruota libera e un gareggiano, ci sono i buoni, d’ingegno amatoriale e solipsismo. Troppi amano ricordarlo come “un diventando persino parte della ci stancherà presto, che poi è suoi Paavoharju. Non si può punto che nel 1996 Patti pubblicò padre pellegrino esaltato, che ci sono i cattivi e questi ultimi Un regista macabro e ossessionato maniaco, zozzone che si cacava colonna sonora che accompagnò quello che v’interessa sapere se riassumere in maniera migliore la raccolta di testi e poesie The nel 1856 con un colpo di stato si non l’avranno vinta. Un film negli anni ‘60, quello di Se sei vivo addosso e prendeva le ragazze i giovani sudafricani nella lotta intenzionati all’acquisto. Se può il loro sound, certo forse Laulu Coral Sea in sua memoria. In dichiara presidente e protettore commercialmente perfetto per un spara e La morte ha fatto l’uovo, un per i capelli, si faceva pisciare in contro l’apartheid. Nel frattempo aiutarvi sta piacendo a tutti quelli Laakson Kukista muove verso linee un doppio cd, pubblicato dalla americano del Nicaragua. Il pubblico popolare o comunque di cinematografaro letterato tra Fellini faccia dentro un cesso pubblico e Rodriguez è totalmente ignaro del che lo hanno ascoltato, e a chi più regolari rispetto ai precedenti, neonata PASK, di loro proprietà, ritratto di Walker e della sua appassionati di quel tipo di corse e Flaiano, che al dong degli ottanta si infilava un microfono nel culo piglio dall’altra parte dell’emisfero scrive, forse ancora di più. ma salvo qualche innesto di folk vengono raccolte le registrazioni vicenda sono venate di un’ironia automobilistiche. Eppure il legame abbraccia una telecamera digitale e, durante conferenze universitarie. e sparisce per trent’anni, fino a formale questo disco del gruppo delle uniche due performance demenziale ma allusiva: folli indissolubile tra i protagonisti, le mascherato, rigurgita i suoi incubi. E che, poi, cantava pure qualcosa far pensare ai molti fan di essere (federico tixi) finlandese è un meraviglioso di reading tenute dall’autrice strategie politiche, rivoli di sangue loro auto e il mondo che li circonda Che coraggio. Rimane un ottimo …” Stronzate a parte, GG Allin morto. Ed ecco la rete, che nel suo contenitore di campioni, voci, (la prima del 22 giugno 2005, la in ogni sparatoria, avventurieri anticipa di gran lunga la psicologia pretesto per andare a riscoprire i era un estremo performer, era stile fa il suo dovere: il dimenticato beat, field recordings, delay e seconda del 12 settembre 2006, immortali completamente idioti, “mutante” che esploderà nel suoi primi film. la celebrazione del corpo come dai connazionali trova il successo e Philip Jeck sovrapposizioni irregolari. Pop entrambe al Queen Elizabeth Hall scuregge, cadute al ralenti e donne ballardiano Crash, quasi 20 anni “tempio del rock’n’roll”. “My mind la riedizione arriva da parte della Sand annacquato e sbilenco, davvero di Londra) che vedevano Kevin arrapanti. Sembra una di quelle dopo. L’esigenza di distribuirlo (lorenzo micheli gigotti) is a machine gun, my body the bullets, Light In The Attic. Bella storia, ma (CD, Touch, 2008) [10] bello. Shields all’accompagnamento storie caricaturali del western in DVD si avvertiva. La necessità and the target is the audience”era solo soprattutto bello il disco, che è un chitarristico ed effettistico. Non americano anni ‘80 in cui ad di promuoverlo in copertina uno dei suoi postulati filosofici. GG piccolo capolavoro negato e ricco Partiamo dal presupposto che (francesco de figueiredo) un ascolto facile, oggettivamente, avere il cervello sembrano in due come il regista de La promessa Tembang Kompilasi Album Pop Allin non era solo un oltraggioso di suggestioni, dal folk di Dylan Philip Jeck ha fatto alcune delle soprattutto per chi non è di lingua e di questi uno è un maniaco. Il dell’assassino, in una edizione che Bali provocatore, semplicemente era! al soul, dalla psichedelia al più cose più belle che mi è capitato madre anglofona, ma affascinante E non era una rockstar, era un film, del 1987, è stato supportato lo fa sembrare una gran figata, un A.V. classico stile Motown. di sentire negli ultimi anni. 808 State e toccante, sempre che ci si impegni esemplare unico. Questo film lo dall’esercito sandinista, e sotto po’ meno. Fast Company è un film (DVD, Creative Hand Studio, Rarefazione allo stato puro, un Quadrastate a leggere contemporaneamente 2007) [17] racconta splendidamente e seppur questa veste un po’ facilona, per chi Cronenberg lo ama già (francesco de figueiredo) flusso di suoni sgranati e di piccole (CD, Rephlex, 2008) [12] i testi che una solenne Patti, da tempo e che sente la necessità tenti di smorzare genialmente nella rappresenta una dura critica parti di melodia isolazionista che quasi timida, propone per le due di approfondirne la conoscenza. Già solo guardare la grafica struttura il devastante pathos punk all’ideologia del “Manifest difficilmente ti dimentichi. Certo Inutile stare a spendere parole ore dell’ascolto. Intanto, nella Non è un capolavoro, a differenza della copertina è un’esperienza che lo permea, è e resta un film Destiny”, il credo espansionistico Joan Of Arc le cose da sentire tutti i giorni su quale sia il ruolo degli 808 penombra, godiamo mentre di quasi ogni suo film, ma unica. Tembang Kompilasi è, per cristologico centrale della cultura degli Stati Uniti visto evidente e Boo Human sono altre, ma questa è una State nello sviluppo della musica Kevin Shields accompagna la sua rimane sicuramente una bizzarra l’appunto, una video compilation contemporanea (e non solo perché il (CD, Polyvinyl, 2008) [09] fortuna. Perché altrimenti rischi di elettronica, dell’acid house e della voce sperimentando con i pedali, ineluttabile. Attuale allora come “deformazione” del cinema sulla di musica pop balinese. I video sono nome di GG alla nascita fosse Jesus rimanerci attaccato. Quest’ultimo dance in generale, meglio dire che creando drones, giocando con la oggi. Tra le altre cose, la colonna mutazione del maestro. una via di mezzo tra le pubblicità Christ!). Hated è un film mitologico Tim Kinsella deve essere uno di EP non è niente male, ma lo la riedizione di Quadrastate (uscito psichedelia e con l’ambient. Se sonora, bellissima, è composta Momento cult del film resta dei materassi sulle reti locali e i e GG è il Messia protagonista. quelli che scrive 5-10 testi killer recensiamo più che altro per nel 1989) è un ottimo spunto per il vostro interesse per gli spoken da Joe Strummer e gli extra di una delle poche scene erotiche video kitsch anni ‘80 alla Alphaville. Assistiamo al suo martirio fisico, al giorno (“the best friend I ever potervi invitare a rimediare i suoi sentirsi di nuovo questo stupendo words è accresciuto da quello quest’edizione DVD (ne esiste che vede uno dei protagonisti La musica invece sembra uscita al suo disagio decadente e had was the worst fucking thing vecchi lavori. E per dirvi, se potete, album, finalmente rimasterizzato. meramente musicale (ma, vi una versione basica in italiano versare dell’olio “Fast Co. Motor” dalle colonna sonore dei film narcisisticamente nichilista… gli to ever happen to me”) per poi di vedervelo dal vivo, poi ci pensa Poi è inutile provare a descriverlo prego, non fermatevi a questo), è distribuita dalla Universal) sono sui seni nudi di una seducente d’azione giapponesi e le basi pre- amici, l’incredibile fratello Merle, improvvisare in studio e al tavolino lui a presentarsi. o a dare giudizi di merito, il disco perfetto. favolosi. autostoppista. impostate delle pianole da pianobar. i Murder Junkies, i penitenziari, la con membri della band, amici e la recensione non dovrebbe La chicca, comunque, è il videoclip merda, i concerti, il suo funerale… collaboratori assortiti sulla (de) (valerio mannucci) riguardare il disco in sé, ma il (federico tixi) (lorenzo micheli gigotti) (anthony ettorre) girato in loco da Luigi Ontani. Il Hated non è solo un DVD che tutti

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dovremmo piazzare tra “Anatomia modo diverso ma con esiti simili The Vultures, gli squat, la nascita ruvide percussioni, come sempre in dell’autodistruttività umana” di Erich a quello che è successo di recente dei Clash, le dinamiche interne della alto. Peccato giusto per la poca varietà Fromm, “Rock’n’roll Babylon” di Gary con Control, il film di Anton Corbijn band e la consacrazione mondiale. delle tracce, in ogni sezione (B.B.B., Herman e la Sacra Bibbia per chi ce su Ian Curtis dei Joy Division (una Quando non parlano la musica e le Insert, Legs, Misc., Rub, Wet, Y.G.) il l’ha, ma anche una necessaria pietra via di mezzo tra le ricostruzioni di immagini, a commentare le fasi della loop si ripete, il rischio di stancare in miliare del documentario punk. C’è poi cronaca fatte nei programmi di Rai sua esistenza è lo stesso Strummer fretta è dietro l’angolo. 3) il materiale chi sostiene che il rock’n’roll è un’altra Tre e i film per teenager con scarsa nelle registrazioni di London Calling, della Deathtrip è e sarà per sempre cosa e, per quanto mi riguarda, può capacità d’apprendimento. Mi ha il programma radio che lui stesso autentico, ma quando si pubblica andare tranquillamente a farsi fottere. fatto rimpiangere La Bamba di Luis conduceva su BBC World e ben qualcosa che per vent’anni si è Valdez). Compaiono un sacco di mixate da Temple sulla pellicola. preferito tenere da parte bisognerebbe (anthony ettorre) personaggi, praticamente tutti i Così sembra di andare a fondo nella chiedersi il perché di questa scelta. grandi della techno, ma la storia vita del personaggio e forse anche In questo caso, nonostante i cinque raccontata nel DVD è anche troppo dell’uomo. Questa, mi viene da dire, è piccoli corti siano decisamente Niklashauser Fart – Rio das Mortes chiara, le interviste sono montate a la parte più appassionante. Poi si ha il migliori dell’esposizione in camera di Rainer Werner Fassbinder giro (eliminando la domanda – come tempo di vedere Strummer bazzicare delle giovani freak/chic di cui sopra, (2 DVD + Booklet, RaroVideo, 2008) va tanto di questi tempi) e non ci sono sui set, tra i falò e in famiglia. Il film il paragone con i corti principali [19] molti documenti originali. Diciamo segue i passi dell’uomo schiacciato da nemmeno è ipotizzabile. Insomma, se il minimo indispensabile, su un un’eredità artistica enorme e scivola in un tempo il sodalizio Richard Kern e A Fassbinder è sempre piaciuto argomento che invece meriterebbe la un intimismo un po’ sentimentalista e Sonic Youth assomigliava al perfetto lavorare. Ha fatto di tutto pur di massima attenzione e anche un po’ fricchettone (con troppe testimonianze e indelicato sapore del burro con le non rimanere solo, sfruttando tutte d’inventiva autoriale. In sostanza più di “amici” famosi), dove tutto, le alici, Extra Action (And Extra Hardcore) le possibilità che gli venivano date. che di un film-documentario, come scelte soprattutto, cercano una è solamente sciapo, come una stanca Questo cofanetto contiene due film del dichiarato nel cofanetto, si tratta di un giustificazione che spesso la vita non operazione commerciale buttata 1970 realizzati per la televisione. Storie servizio televisivo senza il limite dei 3 ha. Qui il futuro, in un certo senso, è lì di fretta. Il tempo dopotutto fa diverse tra loro: la predicazione di un minuti. Un po’ il classico documentario tutto scritto. inesorabilmente la sua parte, peccato. contadino rivoluzionario del tardo musicale ad uso e consumo non si sa ‘400 e la vicenda tutta seventies di una di chi. Si parla della primissima scena (lorenzo micheli gigotti) (francesco de figueiredo) coppia di amici che sogna di andare techno di Detroit, in particolare delle in Perù ed è ostacolata da una donna. figure cardine di Juan Atkins, Kevin Sembra roba fatta in casa. E in sostanza Saunderson e Derrick May. Certo Extra Action (And Extra Hardcore) Paranoid Park (Special Edition) lo è: tempi di produzione ridottissimi, è divertente sentirli parlare e vedere di Richard Kern di Gus Van Sant budget risicati e i soliti fedeli compagni i differenti atteggiamenti di fronte al (DVD, MVD Visual, 2008) [22] (DVD+libro, Lucky Red, 2008) [23] dell’Antiteater. Qui Fassbinder si è fatto tentativo neanche troppo implicito di le ossa, ha mischiato teatro, cinema, mitizzare quella scena. E poi qualche Questo Extra Action (And Extra Hardcore) Ad ogni adolescente capita di fare arte e televisione, Godard e Hawks. spunto interessante fra le battute e le è composto da: una sezione principale certe cose senza essere pronto a farle. Sono film che sanno di sigarette, di memorie varie c’è, visto che stiamo – che raccoglie le nuove ossessioni E se non vanno lisce, a volte, per mani zozze e di birra rovesciata. In tutti parlando sempre di una cosa seria. erotiche di Richard Kern (musicate fatalità, possono diventare tragedie e due c’è lo scricchiolio del cuoio, le da Thurston Moore); e una sezione che implodono e ti congelano l’anima idee visionarie, il passo lento del teatro (valerio mannucci) extra – con alcuni inediti della mitica e il cervello. Al protagonista di questa e una maniacale reiterazione delle stagione Deathtrip Films. Il giudizio storia, ambientata a Portland, le cose ossessioni. Uno sforzetto per vederli si personale affonda su tre versanti: 1) vanno un po’ così: un tipetto di 16 deve fare, ma ne vale la pena. Tra gli Il futuro non è scritto – Joe nella sezione principale la durezza del anni a posto, sveglio ma riservato, che extra del DVD una ventina di minuti di Strummer Kern in Super 8 è lontana, il nuovo per stare dentro al giro degli hardcore- intervista/documentario a Fassbinder. di Julien Temple sguardo patinato sulla vita privata skater finisce, accidentalmente, per (DVD, RHV, 2008) [21] di giovani donzelle che si fanno la ammazzare un uomo. Il film è tratto dal (lorenzo micheli gigotti) doccia, si toccano, si eccitano di fronte romanzo di Blake Nelson, ma rispetto Con i documentari biografici si al maestro che entra nelle loro vite a questo ha l’aspetto non rilegato delle rischia quasi sempre una gran private non dice nulla, anche perché fotocopie riscritte ed evidenziate. Il High Tech Soul rottura di balle, in cui assisti solo parliamoci chiaro, di video voyeuristici cielo è sempre grigio, tanti primi di Gary Bredow ad un postumo parlar bene o ad con cazzi di gomma in bocca a ragazze piani accompagnati dal rumore dello (DVD, Plexifilm / Key Note, 2008) una libera interpretazione dei fatti della porta accanto se ne trovano a skate sull’asfalto, inserti in Super8, [20] allisciata alle prerogative estetiche. Il bizzeffe in rete, anche più realistici ed pantaloni calati e l’agrodolce musica futuro non è scritto, invece, inizia pieno efficaci. 2) Il contributo musicale di di Elliott Smith. Il finale è aperto e Fa un po’ rabbia che certe cose zeppo di materiale di repertorio: Thurston Moore è di spessore, intrecci per entrare nei riverberi del rimorso non sono come dovrebbero essere. l’infanzia, il Cairo, la scuola d’arte a shoegazed, rumorismi, apocalissi del protagonista Gus Van Sant segue Ora ci va di mezzo la techno, in Londra, i disegni, le prime chitarre, sonore, dolci sezioni arpeggiate e l’andamento annebbiato dei suoi

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RECENSIONI RECENSIONI

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pensieri e delle sue paranoie. E’ uno il nuovo secolo, come afferma nel andare a fare shopping in centro, Mister Lonely sodo della lista: Richard Linklater che ha appena scritto su un periodo dei film più belli di questa stagione, suo testo Massimiliano Gioni, uno allora ci sono molte probabilità Harmony Korine (Slacker), Richard Kelly (Donnie Darko), musicale particolarmente povero di qui riproposto accompagnato dei curatori della mostra che ha che il verosimile di questa storia (Libro, Nieves Books, 2008) [27] Alejandro Inarritu (Amores Perros), storiografia, almeno qui da noi. Il da un libro con la sceneggiatura aperto, lo scorso Dicembre, il New sia ambientato a Roma… e voglio Takeshi Kitano (Violent Cop), Shekar termine ‘Prewar folk’ indica un po’ originale, uno speciale di 23’ sul Museum di New York. Viviamo credere che Madonna aprirà Leggere una sceneggiatura senza Kapur (Masoom), Emir Kusturica (Ti tutta quella musica americana suonata regista, il making-of del film e un in un’epoca che si sta definendo davvero qui la sua Fondazione per aver visto il film dà una sensazione ricordi di Dolly Bell), Agnès Jaoui (Il Gusto nei locali borghesi e nelle taverne documentario di cinquanta minuti sempre di più per l’estinzione di l’Arte Contemporanea! La vita di molto strana. Ti porta istintivamente degli altri) Lukas Moodysson (Fucking nel periodo che va fra le due guerre sulla tetralogia: Gerry; Elephant; Last monumenti e la scomparsa di Catherine non ha molte sbavature, a fare una tua rappresentazione di Amal), Terry Gilliam (Jabberwocky), mondiali. Fondamentalmente musica Days. Paranoid Park ci lascia a bocca simboli: un tempo immateriale, e appena perde qualche colpo, quello che leggi. Il che può suonare Sam Mendes (American Beauty). Nello nera suonata anche dai bianchi, che aperta, questa edizione DVD pure. fragile e delicato. L’epoca del non- sembra essere programmata con simpatico ma visto che il novanta scovare tante cose interessanti che definire troppo nello specifico sarebbe monumentale. Questo sembra voler un antivirus che ripara subito il percento delle persone non sono: in Italia non si sono mai sentite è impossibile. Un libro insomma che (lorenzo micheli gigotti) comunicare Unmonumental portando programma. Catherine si sente 1- dei registi; 2- dei bravi registi; sconcertante rendersi conto che di mette una pezza su una specie di buco a testimonianza di questa condizione “triste e fiera” allo stesso tempo: non forse alla fine è meglio vedere tanto bel cinema, dalle parti nostre, nero della storia musicale odierna presente, i lavori di artisti come John è un personaggio immobile, perché direttamente il film. Soprattutto non ce n’é traccia. (che corrisponde tra l’altro ad uno Bock, Isa Genzken, Rachel Harrison, lascia che i simboli dei media, i riti se a dirigerlo è Harmony Korine. dei periodi più importanti e seminali Tobias Buche, Claire Fontaine, Aaron sociali, e della buona educazione Nel suo caso poi il punto di forza (lorenzo micheli gigotti) dell’intera musica popolare). A quella LIBRI Curry, per citarne alcuni. Le sculture borghese muovano il suo corpo. non sta certo nei dialoghi – non musica sono insomma legati il blues, di Unmonumental sono anti-eroiche, (In questa direzione la postfazione è Losey – ma nel modo tutto suo il jazz, il rock, il pop. Ovviamente ricettacoli di spazi e tempi, di memorie di Ninì Candalino elabora bene di fare cinema. Quindi leggere la Roberto Cuoghi senza forzare, che poi ognuno ha le Ad Rock e atteggiamenti: una metafora del cinque parole chiave, giocando a sceneggiatura del suo nuovo film ha Marcella Beccaria sue storie e le sue specificità. Ari Marcopoulos nostro tempo. Con quattro testi che ping pong con Catherine). Un po’ l’effetto di farti venire l’acquolina (Catalogo, Skira, 2008) [29] (Libro, Nieves Books, 2008) [24] esplorano la condizione presente e come Rosela Young, la curatrice in bocca. Lo stesso effetto che si ha (valerio mannucci) la sintomatica rielaborazione di essa della Madonna Foundation, si quando si infila il dito nella salsa Roberto Cuoghi è un’artista che Ari Marcopolous è stato il testimone da parte dell’arte e un saggio per muove a scatti, “fagocitata da un tonnata spalmata sopra il vitello e per fortuna è difficile da descrivere. della scena musicale anni ‘80 e della immagini che ripercorre gli eventi più raffinato sistema di controllo delle ti viene tolto il piatto dagli occhi. Perché non fa un lavoro che ha una Japrocksampler scena street anni ‘90, come Gerard importanti della Storia di questi ultimo coscienze, che vende il perdono E, alla fine, ai conigli preferiamo i coerenza intesa come riconoscibilità. di Julian Cope Malanga lo fu per la Factory di Andy secolo, finalmente un catalogo che come l’offerta del mese”. I suoi vitelli. E agli Oval, Bobby Vinton. Sicuramente non è l’artista che, (Libro, Arcana, 2008) [31] Warhol e i suoi amici. In questo libro riflette davvero il ‘discorso’ sostenuto ricordi d’infanzia sono acerbi P.S. Il libro è corredato da una serie seduto nell’angolo di un diner, viene Ari si dedica esclusivamente a ritrarre dai curatori. Non uno strumento come le storielle autobiografiche di immagini del backstage. Design ispirato dal fumo del caffè e butta Il libro comincia con l’attacco di l’amico Adam Horovitz. Meglio noto per illustrare le opere degli artisti di David Sedaris, mentre le super semplice e scicchettoso. giù uno scarabocchio. Tra lo spunto quattro navi a vapore della Marina come Adrock. O ancora più noto in mostra, ma una testimonianza, nevrosi dei corpi raccontate nel e la realizzazione c’è un momento statunitense nella baia di Tokyo, è come membro storico dei Beastie Boys. un’opera indipendente, uno spazio romanzo non sembrano avere (luca lo pinto) di riflessione, uno spazio temporale l’8 luglio del 1853, e la popolazione Rubo caratteri alla recensione perché per la riflessione critica.Unmonumental , la capacità di sviluppare alcuna lungo. Infatti spesso sono lavori le descrive come “draghi giganti da dire non c’è molto. Le foto non pone il lettore nella condizione di forma di soggettività, ma, come i elaborati e che si compiono nel che sbuffano fumo”. Questo fu il sono né tanto belle né molto curiose. poter scrutare e capire l’epoca che protagonisti di un serial televisivo, My First Movie: Take Two processo e non nel risultato. Farsi primo contatto in età moderna fra Ti dà l’impressione che il libro era da definisce e scandisce la sua esistenza. che pure si evolvono, agiscono di Stephen Lowenstein crescere le unghie, trasformarsi in la cultura giapponese, chiusa in un farsi, ma non si capisce bene il perché. Per la prima volta l’arte sembra essere all’interno di un campo di (Libro, Pantheon, 2008) [28] un’altra persona, riuscire a cogliere lungo isolamento, e l’Occidente. Lo L’accoppiata c’era e viste le poche foto arrivata ad interpretare e denunciare casistiche limitate, in cui “l’effetto la cultura musicale di una civiltà sciamano/musicista/saggista Julian scelte uno si aspettava una selezione una condizione presente permettendo totale è minore della somma delle Una cosa ho sempre invidiato a lontana. Cuoghi è pop, spirituale, Cope ci propone una ricostruzione appunto. Invece sono immagini più da al mondo di rielaborarla. Sono singole parti”. Il libro si scarica chi parla di cinema in America: la esoterico, maniacale. Vogliamo dire incentrata sulle dinamiche che sfogliare che da guardare. Forse l’unica queste le pubblicazioni che fanno la come un software, in termini semplicità. E la formula “intervista” psichedelico? Forse no. Il catalogo è portarono il rock nipponico alle cosa che funziona è il layout che dà differenza, che permettono all’arte narrativi, intendo: diverse cartelle ha sempre suscitato su di me il la prima vera monografia di R.C. Ci apparenti somiglianze con il nativo un minimo di ritmo al tutto. That’s It di emergere. Il catalogo sprigiona contengono piccoli pezzi di una piacere di sentir parlare chi le cose sono molti lavori, molte immagini, americano, alle sue deviazioni più That’s All. nei suoi testi e nella sua grafica la stessa applicazione. Ma non è la le ha fatte e non solo chi le ha viste. i testi sono esplicativi. Insomma se bizzarre e l’irrefrenabile autenticità monumentalità contemporanea: vita di Catherine, quanto il mondo Questo libro, alla seconda ripresa (la Cuoghi vi interessa, il libro fa per voi. che negli ultimi anni è arrivata ad (luca lo pinto) fragile e delicata, come ci dicono i circostante che lettori e lettrici si prima risale al 2000) è una raccolta essere un vero e proprio fenomeno, A collection of visual curatori. possono scaricare, mentre “gli di dieci interviste (in inglese) a dieci (luca lo pinto) seminale per gran parte delle and written contributions elettrodomestici lavorano per celebri registi che parlano dei loro avanguardie europee e americane. by a number of contemporary Unmonumental. The Object in the (ilaria gianni) noi”. Globalgroove è formato da primo film e di tutto quello che c’è Altro che lieve feedback da lontano, artists and emerging curators. 21st Century Fabio Toffolo e Michele Andreoni stato prima e dopo il loro successo. Prewar Folk la risposta giapponese all’incursione Richard Flood, Laura Hoptman, (www.globalgroove.it). Lavorano In queste pagine è possibile Stefano Isidoro Bianchi del rock nella cultura popolare è un Edited by Yannis Arvanitis, Massimiliano Gioni, Trevor Smith Catherine con diversi media audio e video scoprire le passioni autentiche, le (Libro, Tuttle Edizioni, 2008) [30] rumoroso e rivoluzionario strumento Ilaria Gianni, Nazli Gurlek, (Catalogo, New Museum/Phaidon globalgroove e Catherine è solo uno dei loro ragioni, le scelte e le insicurezze di ribellione. Julian Cope è stato Isobel Harbison, Rosa Lleó Press, 2007) [25] (Libro, Livello 4, 2007) [26] supporti. che hanno accompagnato la Stefano Isidoro Bianchi è direttore di capace di unire analisi storiche, and Gaia Tedone. consacrazione mondiale di dieci Blow Up, forse la più influente rivista politiche e sociali ad una ricostruzione L’immagine della rovina ha aperto Se Catherine prende la Metro A per (francesco ventrella) talenti contemporanei. Vado al musicale in Italia. Questo è il libro davvero dettagliata di un universo IM press www.improjectsonline.com

78 79 RECENSIONI

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discografico spesso impenetrabile, quel white cube, seppure assunto mondo del club e i suoi personaggi. culturali ne servono più che mai, vuoi per ragioni di linguistica, come termine negativo. Billing, Dai nerd, poser o modelle che che qui si rischia di rimanere vuoi per quella solerte tendenza Lind e Larsson, invece, pensano li frequentano al buttafuori, al isolati... a svilire le proprietà stilistiche “di nuovo” le estetiche come pusher, al kebbabaro (zozzone per nipponiche come semplice distribuzione (in delle mani noi). Tutte le immagini-ritratto (francesco de figueiredo) macchietta dei trend americani. comuni), dal basso, prendendo sono accompagnate da testi che Elementi indispensabili poi sono posizioni che fanno invece un possono far sorridere forse un la quantità d’ironia e il ritmo sacco di pieghe! Questo perché sedicenne. Da allegare all’ Happy Jorge Pardo narrativo. Che dire, di saggi così i tre curatori della pubblicazione Meal. AA.VV freschi e per nulla pomposi ne hanno riunito artisti e operatori (Libro, Phaidon, 2008) [35] ricordo davvero pochi. culturali che non hanno solo (luca lo pinto) teorizzato la partecipazione del Jorge Pardo è uno di quegli (francesco de figueiredo) pubblico, ma l’hanno prima artisti super riconosciuti che si praticata: vedi Marion von Ponti sentono sempre nominare, ma Osten, Nav Haq, 16 Beaver, A.V. anche uno di quelli che si pensa Taking Matters into Common Copenhagen Free University, (Libro, Fortepressa / Crack!, di conoscere associandolo più ad Hands. per citarne solo alcuni. Il libro 2008) [34] un certo immaginario che a dei Contemporary Art and non offre alcuna visione utopica, lavori specifici. La bella e chiara Collaborative Practices. né alcuna fiducia nelle “zone Crack!, il festival di fumetti monografia, come tutte le altre di Ed. Johanna Billing, Maria Lind, d’urgenza” (quanto dadaismo indipendenti che si svolge ogni questa serie, offre l’opportunità Lars Nilsson machista c’è ancora dietro queste anno al Forte Prenestino di Roma, di capire meglio il lavoro di (Libro, Black Dog Publishing, ideologie post-strutturaliste?). La mi piace per la sua autenticità. Pardo. Uno che ha studiato con 2007) [32] dittatura dello stato d’eccezione Gli spazi sono aperti, non c’è i concettuali losangelini oldschool B78?;DD7B;;KHEF;7 non li seduce per niente. Al termine reale alle iscrizioni, e alla suddetta formazione ha Mentre Claire Bishop mette la contrario, quest’importantissima poche manfrine, alla romana, deciso di reagire con un lavoro :?7HJ;9EDJ;CFEH7D;7 ciliegina sulla torta delle “estetiche ricerca ci presenta delle strategie l’importante è conoscere, che potrebbe sembrare europeo, relazionali” pubblicando con MIT che sono rilevanti nelle pratiche scoprire, esserci. Durante la se non fosse per quella dose di JH;DJ?DE#7BJE7:?=;%I{:J?HEB Press e Whitechapel un collected collaborative recenti, perché scorsa edizione è cominciato un eccesso sempre presente in lui papers dal titolo Participation testimoniano un lavoro “già fatto” sodalizio con la rivista Galago (pesa più di 100kg) e nelle sue '/$&-$Å &($''$(&&. (collana Documents of Contemporary fuori dallo spazio artistico come (Svezia), che porta all’uscita di opere (diciamo che non ama Art), Black Dog Publishing “safe place”. Produrre lo spazio questa raccolta dal nome Ponti. Robert Ryman). Leggendo il libro, pubblica invece una raccolta di dalle interazioni quotidiane, Al libro hanno contribuito autori sono dell’idea che invecchiando saggi, frutto della ricerca che lavorando sulla “distribuzione italiani e svedesi - tra cui Valerio è peggiorato, riducendosi a un Johanna Billing, Maria Lind e del sensibile” attraverso forme Bindi (anche anello centrale della decorativismo di maniera. Viva Lars Nilsson hanno condotto d’integrazione, e non solo manifestazione), MP5, Marco la giovinezza. come parte di un gruppo di studio. interazione. Corona, Federica del Proposto, Interessante notare come la il collettivo Propaganda 666, (luca lo pinto) Bishop tende ad accumulare testi (francesco ventrella) Gunnar Lundkvist, Loka Kanarp, di Benjamin, Brecht, Guattari, Liv Strömquist e molti altri. Non Nancy, Agamben… che secondo esiste un reale filone narrativo fra lei rappresentano la genealogia Tutto in una notte le storie raccontate, come non è di un discorso che parte dal mito Neil Boorman e Daniel presente un’impronta stilistica e di Eco dell’opera aperta e arriva Pemberton di tratto. Il legame fra gli autori alle participatory art practices (Libro, Isbn Edizioni, 2008) però c’è, anche se impercettibile al (quasi un happy ending). Di [33] primo sguardo, e sta nel modo di contro ad un discorso sulle rendere liberi gli elementi emotivi estetiche come “emancipazione Cominciamo col dire che le mie legati al reale - siano intime scosse, dello spettatore passivo”, però, aspettative erano tutt’altre. Mi fantasie randomiche o sguardi ?D?J?7JEHI AUTONOME PROVINCIA PROVINCIA PROVINZ AUTONOMA c’è oggi un pensiero continentale aspettavo un libro sul clubbing impegnati di chi fa politica dal AUTONOMA BOZEN DI BOLZANO DI TRENTO delle pratiche di cui il bellissimo inglese con un approccio basso. Se dovesse capitarvi di SÜDTIROL ALTO ADIGE titolo Taking Matters into Common all’inglese (Paul Morley o Simon passare a Roma tra il 19 e il 22 IKFFEHJ;:8O

Hands chiarisce da subito le Reynolds per intenderci). Invece giugno fate un salto, se avete CITTÀ DI FORTEZZA / STADT FRANZENSFESTE posizioni. Insomma, la critica che mi ritrovo tra le mani un piccolo materiale portatelo, e se vi capita C7?DIFEDIEH Bourriaud e Bishop hanno fatto libricino illustrato e tutto colorato di vedere Ponti in giro prendetene al white cube e agli spazi deputati che mi racconta in maniera una copia, anche perché visti i EG:CDI6DG6 FHE:K9J?EDF7HJD;H 9ECCKD?97J?EDF7HJD;H IF;9?7BF7HJD;H MMM$C7D?<;IJ7-$?J si basa ancora sulle premesse di caricaturale e fumettistica il tempi che corrono di connessioni HEL;H;JE0;NF;J;HB?D?"C7D?<7JJKH7J78799>? JH;DJE0F7B7PPE:;BB;FEIJ;"8EBP7DE%8EP;D0;N7BKC?N 97J7BE=>?79KH7:?I?BL7D7;:?JEH?7B;

EH7H?E:?7F;HJKH70JKJJ??=?EHD?'&$&&Å'/$&&"L;D;H:â'&$&&Å('$&& ;DGB/HJG;68:#9: 80