La Corte Suprema Di Cassazione Prima Sezione Penale
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
REPUBBLICA ITALIANA 3 7 8 6 5 1 8 In nome del Popolo Italiano LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE PRIMA SEZIONE PENALE Composta da: ADET TONI NOVIK - Presidente - Sent. n. sez. 1317/2017 VINCENZO SIANI - Relatore - UP - 01/12/2017 LUIGI FABRIZIO MANCUSO R.G.N. 17816/2017 ROBERTO BINENTI ANTONIO CAIRO ha pronunciato la seguente SENTENZA sui ricorsi proposti da: COMBERIATI VINCENZO nato a PETILIA POLICASTRO il 11/04/1957 CARIA SALVATORE nato a PETILIA POLICASTRO il 10/01/1978 COMBERIATI PIETRO nato a CROTONE il 24/07/1980 COMBERIATI SALVATORE CL.66 nato a PETILIA POLICASTRO il 05/11/1966 COMBERIATI SALVATORE CL.59 nato a PETILIA POLICASTRO il 17/07/1959 GRANDE ARACRI NICOLINO nato a CUTRO il 20/01/1959 GRANO GIUSEPPE nato a MILANO il 31/05/1965 PACE DOMENICO nato a CROTONE il 16/08/1980 PACE GIUSEPPE nato a CROTONE il 13/05/1977 SCANDALE GIUSEPPE nato a PETILIA POLICASTRO il 15/07/1968 VONA SALVATORE nato a PETILIA POLICASTRO il 08/05/1981 avverso la sentenza del 23/06/2016 della CORTE ASSISE APPELLO di CATANZARO visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO SIANI; udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale GIUSEPPINA CASELLA che ha concluso nel seguente senso: il P.G. conclude chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata per GRANO Giuseppe. Rigetto per tutti gli altri ricorsi. uditi i difensori: L'Avvocato PITARI PIETRO del foro di CATANZARO comunica durante la requisitoria del Procuratore Generale di non partecipare all'udienza, quindi assente per le conclusioni. 1) L'avvocato FIORMONTI MANFREDO del foro di LATINA in difesa di PACE DOMENICO conclude riportandosi ai motivi di ricorso. 2) L'avvocato ARICO' GIOVANNI del foro di ROMA in difesa di VONA SALVATORE conclude insitendo nell'accoglimento del ricorso e si riporta ai motivi di ricorso per il ricorrente CAIRA SALVATORE nominato come sostituto processuale dall'avvocato SAPORITO MARIO del foro di CROTONE. 3) L"avvocato VISCOMI GREGORIO del foro di CATANZARO in difesa di GRANDE ARACRI NICOLINO e SCANDALE GIUSEPPE conclude chiedendo l'accoglimento dei ricorsi. Alle ore 14,00 la Corte sospende momentaneamente l'udienza. Alle ore 15,00 la Corte riprende il decorso dell'udienza. 4) L'avvocato CASALINUOVO ALDO del foro di CATANZARO in difesa di COMBERIATI VINCENZO conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso. 5) L'avvocato CARVELLI GIUSEPPE del foro di CATANZARO in difesa di COMBERIATI SALVATORE CL.59 conclude riportandosi ai motivi di ricorso. 6) L'avvocato STAIANO SALVATORE del foro di CATANZARO in difesa di COMBERIATI SALVATORE CL.59 e GRANDE ARACRI NICOLINO conclude chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata e l'accoglimento dei ricorsi. 7) L"avvocato CAVARRETTA RENZO del foro di CROTONE in difesa di COMBERIATI PIETRO e SCANDALE GIUSEPPE conclude riportandosi ai motivi di ricorso. 8) L'avvocato ROTUNDO SERGIO del foro di CATANZARO in difesa di COMBERIATI 2 SALVATORE CL.66 e PACE GIUSEPPE conclude insistendo nell'accoglimento dei ricorsi. 9) L'avvocato GAITO ALFREDO del foro di ROMA in difesa di COMBERIATI PIETRO e GRANO GIUSEPPE conclude chiedendo l'accoglimento dei ricorsi. 10) L'avvocato GIANZI GIUSEPPE ANTONIO del foro di ROMA in difesa di COMBERIATI VINCENZO conclude insistendo nell'accoglimento del ricorso. 3 RITENUTO IN FATTO 1. Con sentenza resa in data 22 luglio - 5 ottobre 2015 il Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Catanzaro, all'esito di giudizio abbreviato, aveva giudicato, fra gli altri, Vincenzo Comberiati, Salvatore Caria, Pietro Comberiati, Salvatore Comberiati (classe 1966), Salvatore Comberiati (classe 1959), Nicolino Grande Aracri, Giuseppe Grano, Domenico Pace, Giuseppe Pace, Giuseppe Scandale e Salvatore Vona, così decidendo: - aveva dichiarato Vincenzo COMBERIATI colpevole dei delitti ascrittigli ai capi 1) (omicidio di Mario Scalise), 2) (omicidio di Romano Scalise), 3) (ricettazione e riciclaggio relativi alle autovetture BMW e Fiat Grande Punto impiegate per l'omicidio di Romano Scalise, nonché di un fucile calibro 12 di provenienza delittuosa), 5) (omicidio di Francesco Bruno), 6) (detenzione e porto illegali della pistola cal. 9 utilizzata nell'omicidio di Francesco Bruno), 8) (partecipazione in posizione apicale all'associazione mafiosa denominata 'ndrangheta, riferita alla Locale di Petilia Policastro) e 9) (tentata estorsione aggravata, con danneggiamento aggravato, in danno di Salvatore Carvelli e Teresa Vona) ed, escluse quanto al capo 1) le circostanze aggravanti di cui agli artt. 61, n. 1, e 112 cod. pen., e guanto ai capi 2) e 5) la circostanza aggravante di cui all'art. 61, n. 1, cod. pen., unificati i delitti ex art. 81 cod. pen. nonché applicata la riduzione per la scelta del rito, lo aveva condannato alla pena dell'ergastolo; - aveva dichiarato Pietro Comberiati colpevole dei delitti ascrittigli ai capi 2) (omicidio di Romano Scalise), 3) (ricettazione e riciclaggio relativi alle autovetture BMW e Fiat Grande Punto impiegate per l'omicidio di Romano Scalise, nonché di un fucile calibro 12 di provenienza delittuosa), 5) (omicidio di Francesco Bruno), 6) (detenzione e porto illegali della pistola cal. 9 utilizzata nell'omicidio di Francesco Bruno), 7) (detenzione e porto illegali, in concorso con Francesco Bruno, di una pistola cal. 9, Beretta, mod. 34), 8) (partecipazione in posizione di organizzatore all'associazione mafiosa denominata 'ndrangheta, riferita alla Locale di Petilia Policastro), 9) (tentata estorsione aggravata, con danneggiamento aggravato, in danno di Salvatore Carvelli e Teresa Vona), 15) (estorsione aggravata e continuata, con danneggiamento aggravato, in danno di Franzisco Bifezzi e Luigi Bifezzi) e 16) (estorsione aggravata in danno di Salvatore Rizzuti e tentata estorsione in danno di Emilio Carvelli) ed, esclusa, quanto ai capi 2) e 5), la circostanza aggravante di cui all'art. 61, n. 1, cod. pen., unificati i delitti dal vincolo della continuazione nonché applicata la riduzione per la scelta del rito, lo aveva condannato alla pena dell'ergastolo; - aveva dichiarato Salvatore COMBERIATI (classe 1959) colpevole dei delitti ascrittigli ai capi 1) (omicidio di Mario Scalise), 2) (omicidio di Romano Scalise), 3) (ricettazione e riciclaggio relativi alle autovetture BMW e Fiat Grande Punto impiegate per l'omicidio di Romano Scalise, nonché di un fucile calibro 12 di provenienza delittuosa) e 8) (partecipazione in posizione di organizzatore all'associazione mafiosa denominata 'ndrangheta, riferita alla Locale di Petilia Policastro) ed, escluse quanto al capo 1) le circostanze aggravanti di cui agli artt. 61, n. 1, e 112 cod. pen. e quanto ai capi 2) e 5) la circostanza aggravante di cui all'art. 61, n. 1, cod. pen., unificati i delitti dal vincolo della continuazione nonché applicata la riduzione per la scelta del rito, lo aveva condannato alla pena dell'ergastolo; - aveva dichiarato Salvatore COMBERIATI (classe 1966) colpevole dei delitti ascrittigli ai capi 2) (omicidio di Romano Scalise), 3) (ricettazione e riciclaggio r&ativi alle autovetture BMW e Fiat Grande Punto impiegate per l'omicidio di Romano Scalise, nonché di un fucile calibro 12 di provenienza delittuosa), 5) (omicidio di Francesco Bruno), 6) (detenzione e porto illegali della pistola cal. 9 utilizzata nell'omicidio di Francesco Bruno) e 8) (partecipazione in posizione apicale all'associazione mafiosa denominata 'ndrangheta, riferita alla Locale di Petilia Policastro) ed esclusa, quanto ai capi 2) e 5), la circostanza aggravante di cui all'art 61, n. 1, cod. pen., unificati i delitti dal vincolo della continuazione nonché applicata la riduzione per la scelta del rito, lo aveva condannato alla pena dell'ergastolo; - aveva dichiarato Nicolino GRANDE ARACRI colpevole del delitto ascrittogli al capo 4) (omicidio di Rosario Ruggiero) della rubrica ed, esclusa la circostanza aggravante di cui all'art. 61, n. 1, cod. pen. nonché applicata la riduzione per la scelta del rito, lo aveva condannato alla pena di anni trenta di reclusione; - aveva dichiarato Giuseppe GRANO colpevole del delitto ascrittogli al capo 4) (omicidio di Rosario Ruggiero) ed, esclusa la circostanza aggravante di cui all'art. 61, n. 1, cod. pen. nonché applicata la riduzione per la scelta del rito, lo aveva condannato alla pena di anni trenta di reclusione; - aveva dichiarato Giuseppe SCANDALE colpevole dei delitti ascrittigli ai capi 2) (omicidio di Romano Scalise), 3) (ricettazione e riciclaggio relativi alle autovetture BMW e Fiat Grande Punto impiegate per l'omicidio di Romano Scalise, nonché di un fucile calibro 12 di provenienza delittuosa) e 8) (partecipazione in posizione di organizzatore all'associazione mafiosa denominata 'ndrangheta, riferita alla Locale di Petilia Policastro) ed, esclusa, quanto al capo 2), la circostanza aggravante di cui all'art. 61, n. 1, cod. pen., unificati i delitti dal vincolo della continuazione nonché applicata la riduzione per la scelta del rito, lo aveva condannato alla pena di anni trenta di reclusione; - aveva dichiarato Salvatore VONA colpevole dei delitti ascrittigli ai capi 8) (partecipazione all'associazione mafiosa denominata 'ndrangheta, riferita alla 5 J Locale di Petilia Policastro) e 15) (estorsione aggravata e continuata, con danneggiamento aggravato, in danno di Franzisco Bifezzi e Luigi Bifezzi) ed, unificati i delitti dal vincolo della continuazione nonché applicata la riduzione per la scelta del rito, lo aveva condannato alla pena di anni sette, mesi otto di reclusione ed euro 1.000,00 di multa; - aveva dichiarato