Rapporto 2015 Gli Immigrati in Lombardia
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RAPPORTO DI RICERCA RAPPORTO 2015 GLI IMMIGRATI IN LOMBARDIA A CURA DI VINCENZO CESAREO OSSERVATORIO REGIONALE PER L’INTEGRAZIONE E LA MULTIETNICITÀ APRILE 2016 Gli immigrati in Lombardia Il rapporto di ricerca è stato redatto per incarico della Giunta regionale della Lombardia – Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, nell’ambito del programma di lavoro 2015 di ORIM (SOC14003). Gruppo di lavoro Éupolis Lombardia: Paolo Pinna, dirigente responsabile; Guido Gay, project leader Vincenzo Cesareo, Fondazione Ismu (responsabile scientifico); Gian Carlo Blangiardo, Fondazione Ismu e Università degli Studi di Milano Bicocca; Alessio Menonna, Fondazione Ismu e Università degli Studi di Milano Bicocca; Ennio Codini, Fondazione Ismu e Università Cattolica del Sacro Cuore, Maddalena Colombo, Fondazione Ismu e Università Cattolica del Sacro Cuore; Paolo Barabanti, Università Cattolica del Sacro Cuore; Nicola Pasini, Fondazione Ismu e Università degli Studi di Milano; Lia Lombardi, Fondazione Ismu e Università degli Studi di Milano; Veronica Merotta, Fondazione Ismu; Armando Pullini, Fondazione Ismu Francesco Marcaletti, Fondazione Ismu e Università Cattolica del Sacro Cuore; Marco Caselli, Fondazione Ismu e Università Cattolica del Sacro Cuore, Francesco Marini, Università Cattolica del Sacro Cuore. Coordinamento editoriale: Marta Lovison e Francesca Locatelli; impaginazione: Fabio Compostella. Pubblicazione non in vendita. ©2016 Éupolis Lombardia ISBN 9788898484065 Nessuna riproduzione, traduzione o adattamento può essere pubblicata senza citarne la fonte. Éupolis Lombardia Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione via Taramelli 12/F ‐ Milano www.eupolislombardia.it 2 Gli immigrati in lombardia Indice Premessa pag. 5 2015: l’immigrazione in Lombardia » 7 1. La presenza immigrata in Lombardia » 8 2. Le aree di ricerca e monitoraggio » 9 3. Un approfondimento: le associazioni di immigrati in Lombardia » 12 4. I progetti regionali per l’integrazione » 13 5. Conclusioni: un nuovo scenario per le migrazioni in Europa, Italia e Lombardia » 16 1. La popolazione straniera nella realtà lombarda » 19 1.1 Consistenza numerica e localizzazione territoriale » 19 1.2 Il panorama delle provenienze » 23 1.3 L’universo degli irregolari » 27 2. I rifugiati. Problemi e prospettive dell’integrazione a livello locale » 31 2.1 Introduzione » 31 2.2 Rilevanza del fenomeno sul piano quantitativo » 31 2.3 Gli status e le prospettive del protrarsi del soggiorno » 32 2.4 L’azione del pubblico potere a livello regionale e locale » 33 3. Il capitale culturale degli stranieri in Lombardia e la partecipazione al sistema formativo – Anno 2014/15 » 39 3.1 Gli stranieri in Lombardia, capitale umano in crescita » 39 3.2 Gli alunni con cittadinanza non italiana nelle scuole statali e non statali della Lombardia » 43 3.3 Gli esiti di apprendimento: italiani e stranieri a confronto attraverso le prove Invalsi » 46 3.4 Gli allievi stranieri nella formazione professionale regionale » 55 3.5 Gli studenti stranieri nelle università lombarde » 58 3.6 Conclusioni e rilancio per le politiche regionali » 65 3 Gli immigrati in Lombardia 4. La salute degli immigrati in Lombardia pag. 69 Introduzione » 69 4.1 Ricoveri e dimissioni ospedalieri: un’analisi multidimensionale » 69 4.2 Diagnosi di ricovero » 79 4.3 Salute e benessere della popolazione immigrata. Stili di vita e accesso ai servizi per la salute » 88 4.4 Considerazioni conclusive » 100 5. Le luci e le ombre della ripresa occupazionale » 105 5.1 L’inversione di tendenza nei dati Istat RCFL » 105 5.2 Il lavoro nella survey Orim » 111 5.3 Conclusioni » 125 6. Le associazioni di immigrati in Lombardia. La presenza sul territorio e la presenza sul web » 129 6.1 Il profilo delle associazioni e la loro presenza sul territorio » 131 6.2 Presenza e attività sul web » 138 6.3 Obiettivi, attività e problemi delle associazioni » 145 4 Gli immigrati in lombardia Premessa Riuscire a gestire in maniera adeguata il fenomeno dell’immigrazione è una delle grandi sfide che le Istituzioni si trovano ad affrontare in questo delicato periodo storico. I numeri registrati negli ultimi due anni sono senza precedenti: gli arrivi via mare certificati in Italia nel 2014 sono stati 170.000, mentre quelli ufficiali relativi al 2015 si attestano a 154.000. La Lombardia è stata la regione più interessata da questo problema e ha dovuto ospitare sul proprio territorio un numero di nuovi immigrati ben più elevato, sia in termini assoluti che percentuali, rispetto a tutte le altre regioni italiane. In questo contesto, il lavoro dell’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità (ORIM), risulta ancora più importante rispetto al passato: monitorare in maniera scientifica il fenomeno dell’immigrazione è assolutamente necessario per poi calibrare politiche efficaci volte ad arginare e risolvere questo problema. Un dato su tutti risulta rilevante: il tasso di disoccupazione. In un momento in cui la crisi economica sta ancora facendo sentire i propri pesanti effetti, tra gli immigrati regolarmente presenti sul territorio lombardo il tasso di disoccupazione tocca il 16,6% e raggiunge addirittura il 26,4% tra la popolazione immigrata femminile. Numeri che parlano chiaro e che dicono come in Lombardia non sussistano le condizioni per ospitare altri arrivi. Alla luce di questi dati, è evidente come da parte del governo italiano serva un cambio deciso di rotta, con un coinvolgimento più fattivo e concreto della comunità internazionale e con una diversa politica migratoria, atta ad accogliere solo chi fugge realmente da una guerra chiudendo altresì le porte a coloro che si recano sul territorio italiano e lombardo in cerca di lavoro e di condizioni economiche e sociali migliori. Al momento non siamo in grado di offrirle ed è questo il messaggio che abbiamo l’obbligo di comunicare. Anche per questo torniamo a chiedere al Governo italiano un coinvolgimento degli enti locali nella gestione dei flussi. In questi due anni, Regioni, Province e Comuni non hanno avuto voce in capitolo sul tema e hanno dovuto subire le imposizioni del governo centrale senza poter ragionare su un metodo condiviso. Ricordo invece come nel 2011, in piena emergenza sbarchi causata dalle primavere arabe, un lavoro di squadra tra l’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni ed enti locali abbia portato alla gestione ottimale della situazione. In uno scenario tanto complesso, il nodo centrale è attualmente rappresentato dalla politica sui rimpatri. I numeri del Viminale dicono che solo 14.000 immigrati clandestini nel 2015 sono stati rimpatriati nel proprio Paese di provenienza. Una percentuale minima rispetto ai 70.000 che non hanno nemmeno richiesto asilo, ai quali vanno aggiunti i 40.000 ai quali non è stata riconosciuta alcuna forma di protezione internazionale. In sostanza, credo che per permettere una reale integrazione degli stranieri già presenti sul nostro territorio sia necessario innanzitutto bloccare nuovi arrivi ed eseguire il rimpatrio di coloro che non hanno diritto a rimanere. 5 Gli immigrati in Lombardia La situazione è grave. La Lombardia ospita 1.321.000 stranieri. In alcune zone, come l’area metropolitana di Milano, gli immigrati superano il 20% della popolazione. In piena crisi occupazionale non possiamo permetterci di aprire le porte a chi si reca sul nostro territorio per cercare lavoro. Sarebbe un suicidio istituzionale che porterebbe a pericolosi conflitti sociali di cui abbiamo già allarmanti avvisaglie. Oggi più che mai allora il Rapporto elaborato dall’ORIM rappresenta uno strumento imprescindibile per analizzare il problema e fornisce un’importante chiave di lettura del fenomeno migratorio, sia regolare che irregolare. Pur non avendo competenze in materia, la Regione Lombardia utilizzerà questi dati per progettare azioni e interventi rispondenti ai bisogni dei lombardi. Per questo ringrazio tutti coloro che hanno partecipato al lavoro, perché hanno contribuito a fare chiarezza su un tema di cui tanto si parla, ma che spesso si affronta solo in maniera ideologica e quindi con azioni controproducenti. Simona Bordonali Assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Regione Lombardia 6 Gli immigrati in Lombardia 2015: L’immigrazione in Lombardia L’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità (Orim) presenta la fotografia aggiornata al 2015 della presenza immigrata in Lombardia, analizzandone gli aspetti demografici e le principali caratteristiche socio-economiche, anche alla luce degli importanti mutamenti che stanno caratterizzando lo scenario internazionale a fronte delle situazioni di conflitto che caratterizzano le regioni del Medio Oriente e del Nord Africa e dei perduranti effetti della crisi economica che ha investito anche la realtà lombarda. Con continuità e sistematicità è da ormai quindici anni che Orim raccoglie e analizzati i dati sul fenomeno migratorio, osservandone le dinamiche e cogliendone i principali aspetti di cambiamento a livello regionale e locale. Nello specifico, il Rapporto Orim 2015, attraverso la survey regionale, fornisce il dettaglio sugli aspetti quantitativi, sulle caratteristiche strutturali, sulle condizioni di vita e di integrazione della popolazione straniera presente. Come di consueto, inoltre, si riportano gli esiti delle le tre aree di monitoraggio costante, quali: la presenza degli stranieri nel sistema scolastico e formativo; le condizioni di salute e la partecipazione ai mercati del lavoro. Il settore normativa ha realizzato un approfondimento