Festa Della Toscana 2006 Supplemento Al Periodico FARE N
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____A5.qxp 13/11/2006 15.54 Pagina 1 PROVINCIA DI GROSSETO Festa della Toscana 2006 Supplemento al periodico FARE n. 3 - 2006 VOLONTARIATO,VOLONTARIATO, PERCORSIPERCORSI DIDI LIBERTÀLIBERTÀ ____A5.qxp 13/11/2006 15.55 Pagina 2 Supplemento al periodico Fare n.3 - 2006 SOMMARIO FESTA DELLA TOSCANA 2006 “VOLONTARIATO, PERCORSI DI LIBERTÀ” PROVINCIA DI GROSSETO 03 CLAUDIO MARTINI Festa della Toscana 2006 Direttore Responsabile IL VOLONTARIATO, VALORE CIVICO Lina Senserini E CULTURALE 04 LIO SGHEGGI Redazione testi Deborah Santini ALLUVIONE DEL 1966: Impaginazione UNA GARA DI SOLIDARIETÀ MN Srl 05 RICCARDO NENCINI Foto Agenzia BF Archivio della Provincia di Grosseto IL VOLONTARIATO: LA MASSIMA ESPRESSIONE DI UNA COMUNITÀ SOLIDALE Stampa - Tipografia 06 MASSIMO BORGHI Tipografia Litografia Spoletina Del Gallo Editore Via G. Marconi, 115 - 06049 Spoleto (Pg) Provincia di Grosseto PROGRAMMA DELLA PROVINCIA Piazza Dante Alighieri, 35 - 58100 Grosseto 07 Telefono 0564 484282 - Fax 0564 484323 www.provincia.grosseto.it email: [email protected] 09 PROGRAMMA DEI COMUNI Spedizione in abbonamento postale Iscrizione al Tribunale di Grosseto n.1/98 ____A5.qxp 13/11/2006 15.55 Pagina 4 03 CLAUDIO MARTINI LIO SCHEGGI 04 Presidente della Regione Toscana Presidente della Provincia di Grosseto FESTA DELLA TOSCANA 2006 IL VOLONTARIATO, VALORE CIVICO E CULTURALE “VOLONTARIATO, PERCORSI DI LIBERTÀ” Siamo stati i primi, ben 220 anni fa, ad abolire la pena di Quest’anno c’è un motivo in più per celebrare la Festa della morte e di tortura. Era il 30 Novembre 1786, il Granduca di Toscana, che il Consiglio regionale ha deciso di dedicare alle Toscana Pietro Leopoldo di Lorena con una storica decisione esperienze d’eccellenza del volontariato, ricordando affermò che la nostra regione rifiuta la logica della giustizia l’esperienza dei tanti che scesero in campo per contrastare gli amministrata attraverso la violenza, la tortura, la morte. Fu effetti dell’alluvione del 1966. una decisione di grande civiltà; dalla Toscana si aprì una fase nuova nella storia della giustizia ma anche nella concezione Nel novembre di quell’anno, anche la città di Grosseto fu del rapporto tra potere ed individuo, un percorso che colpita da un’alluvione devastante. Un evento al quale i potremo considerare concluso solo quando la pena di morte sarà rifiutata in tutto il mondo, anche in grossetani - così come i fiorentini, che ebbero la stessa sorte - seppero reagire attingendo a quelle quei 76 paesi che ancora la mantengono in vigore. risorse che una comunità sa trovare solo nei momenti più difficili. Quella decisione di Pietro Leopoldo vorremmo che fosse un punto d’orgoglio, ma anche un elemento In quei frangenti, la solidarietà fra persone e il lavoro tenace dei volontari ebbero la meglio sulle profondo di identità per tutti i toscani. Per questo nel 2000 abbiamo istituito, per il 30 di Novembre, la devastazioni materiali e psicologiche che la natura seppe infliggere agli uomini e alle cose. A Festa della Toscana, una giornata nella quale non solo celebrare la “svolta” del 1786, ma anche quarant’anni di distanza, la Festa della Toscana diventa occasione per riflettere sull’essenza vera del aggiornare e rilanciare l’impegno per una società rispettosa dei diritti umani, solidale, giusta. volontariato, e per comprendere quanto l’associazionismo fra persone - basato sulla prestazione d’opera disinteressata - sia cambiata in questo lungo lasso di tempo per meglio rispondere alle Il tema della festa di quest’anno è quello del volontariato. Abbiamo scelto di dedicare la festa a tutti esigenze della nostra società. quelli, e sono tantissimi in Toscana, che si impegnano in questa attività, perché svolgono una funzione fondamentale, in particolare in una società come la nostra, per garantire a tutti, e in particolare a coloro Proprio nell’esperienza traumatica dell’alluvione si può dire che si forgiò il primo nucleo della moderna che si trovano in maggiori difficoltà, il diritto alla vita, ad una vita dignitosa. Oggi che la società è Protezione civile, la cui organizzazione operativa verte oggi in buona parte sul lavoro prezioso delle sempre più frammentata, emergono anche da noi nuove sacche di bisogno e allo stesso tempo il associazioni di volontariato. sistema pubblico di protezione sociale non riesce ad assicurare un livello adeguato di tutele, il volontariato rappresenta un alleato indispensabile per la costruzione e il funzionamento di un L’eccellenza nel volontariato, quindi, come metafora di una comunità che si sforza di raggiungere efficiente sistema di welfare. Il volontariato è una rete straordinaria di costruzione di capitale sociale, obiettivi ambiziosi, in una logica mutualistica, al servizio della collettività e nella consapevolezza che rappresenta il rifiuto di una società individualizzata, nella quale ciascuno è solo. E il capitale sociale, il la cooperazione fra tanti può portare a traguardi che ai singoli rimarrebbero preclusi. sistema di relazioni e legami di fiducia, è uno degli elementi strategici non solo per la qualità della vita, ma anche per lo sviluppo economico e per la coesione sociale di una comunità. Non è un caso se il Questo messaggio, d’altronde, è coerente con lo spirito che anima la Festa della Toscana, istituita nel titolo che abbiamo dato alle iniziative nell’ambito della Festa della Toscana è “Volontariato, percorsi di 2001 per celebrare l’abolizione della pena di morte, sancita per decreto nel 1786 da Pietro Leopoldo di libertà”. Anzi, questa espressione racchiude una concezione forte della società, quasi una visione del Lorena, granduca di Toscana. Quella decisione, figlia della cultura illuminista che in quegli anni si mondo, che noi vogliamo trasmettere, intorno alla parola “libertà”. Per libertà si può intendere il non diffondeva in Europa, fu la prima del suo genere ad essere presa dal sovrano di uno Stato europeo, e avere impegni, legami, obblighi; si può chiamare libertà il disinteresse, il rifiuto di occuparsi di ciò che costituì uno degli atti fondanti dell’identità civica, laica e tollerante che ha caratterizzato la Toscana fino ci circonda, il vivere la vita individualmente, curando solo ciascuno i propri affari. Noi, invece, siamo ai giorni nostri. convinti che sia più libero colui che è interessato a tutto ciò che lo circonda, che prova a comprenderlo e, magari, se necessario, a cambiarlo. L’attività di volontariato è uno dei modi per rendere il mondo più L’omaggio al volontariato dell’odierna Festa della Toscana s’inserisce in questo filone civico e culturale, giusto, per fare la propria parte ed essere più liberi. Lo diceva Giorgio Gaber in una bellissima canzone: debitore all’idea illuminista dell’emancipazione degli uomini. La libertà non è star sopra un albero, / non è neanche avere un'opinione, / la libertà non è uno spazio libero, / libertà è partecipazione. ____A5.qxp 13/11/2006 15.55 Pagina 6 05 RICCARDO NENCINI MASSIMO BORGHI 06 Presidente del Consiglio Regionale Presidente del Consiglio Provinciale ALLUVIONE DEL 1966: IL VOLONTARIATO: LA MASSIMA ESPRESSIONE UNA GARA DI SOLIDARIETÀ DI UNA COMUNITÀ SOLIDALE Impossibile dimenticare. L’alluvione del 1966, che fa da La Festa della Toscana 2006 affronta il Volontariato, tema memoria e riferimento al tema del Volontariato scelto per la estremamente interessante, anche se di una certa difficoltà. Festa della Toscana 2006, fu anche un esempio di quella Definire che cosa sia il Volontariato non è per nulla facile, straordinaria gara di solidarietà che coinvolse la nostra gente, perché ne esistono varie forme, perché non tutto il le istituzioni, le organizzazioni di assistenza, le centinaia di Volontariato è uguale, perché non esiste il Volontariato con la giovani e meno giovani venuti da tutta Italia e dall’estero per “V” maiuscola da confrontare con un presunto volontariato dare una mano a chi, avendo perduto tutto, o quasi tutto, con la “v” minuscola. tentava di risollevarsi. Se partiamo dal presupposto che è la massima espressione della cultura della solidarietà e che Firenze fu la città che per la sua storia, le sue opere d’arte, le dimensioni del disastro (decine di vittime, contribuisce alla formazione dell’uomo solidale e del cittadino responsabile, una sorta di positivo 5 mila famiglie senza tetto, centinaia di miliardi di danni, opere d’arte semidistrutte) colpì interscambio all’interno della società, definire il Volontariato appare cosa semplice. A mio maggiormente l’immaginario di tutto il mondo. Ma anche tanta altra parte della nostra regione non fu modestissimo parere, e qui la penso come don Luigi Ciotti, se il Volontariato è solidarietà allora risparmiata. A Grosseto, quando l’Ombrone ruppe gli argini, la città fu allagata completamente e solidarietà e legalità sono il proseguimento della giustizia, e senza giustizia e affermazione dei diritti rimase isolata. L’acqua raggiunse i tre metri e mezzo di altezza nelle zone centrali, con la gente rifugiata non vi è una società solidale. Personalmente credo nell’utopia della fine del Volontariato, perché la sui tetti e le campagne tutte intorno sommerse, le case isolate. Un disastro dal quale emersero le solidarietà deve essere la norma e non un’eccezione. La massima espressione di civiltà è rappresentata irrinunciabili dimensioni di dono, di solidarietà umana, di nuova linfa organizzatrice del Volontariato. I dalla società solidale, dove c’è bisogno di tutti per cambiare la realtà e tutti vi concorrono con un fine toscani dettero un esempio di cittadinanza responsabile, capace di sperimentare insieme alle