Regione Piemonte Provincia Del Verbano Cusio Ossola Comune Di Pieve Vergonte
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA COMUNE DI PIEVE VERGONTE DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE ai sensi del D. Lgs. 59 del 18 febbraio 2005 Allegato A24: Relazione sui vincoli urbanistici, ambientali e territoriali Ditta consulente alla stesura della documentazione: Greenline srl Via Cairoli 4 – 28100 Novara Progettisti Ing. Diego Sozzani Arch. Stefano Sozzani V.lo Carabinieri, 5 - Novara Via Fungo, 93 - San Pietro M. (NO) Data: Marzo 2007 INDICE 1. Introduzione ............................................................................................................................... 2 2. Quadro normativo degli strumenti di pianificazione ................................................................. 2 2.1 Livello Nazionale..................................................................................................................... 2 2.2 Livello Regionale..................................................................................................................... 3 2.3 Livello Provinciale................................................................................................................... 3 2.4 Livello Locale .......................................................................................................................... 3 3. Descrizione dei piani e delle leggi esaminate............................................................................ 3 3.1 Livello Nazionale............................................................................................................... 3 3.2 Livello Regionale............................................................................................................. 12 3.3 Livello Provinciale........................................................................................................... 15 3.4 Livello Locale .................................................................................................................. 16 4. Allegati..................................................................................................................................... 20 Autorizzazione Integrata Ambientale – Allegato A24 1 1. Introduzione Nella presente relazione vengono di seguito analizzati gli strumenti di tutela e di pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale vigenti nel territorio in esame. Lo studio è in particolare volto a dimostrare la coerenze dell’attività svolta dalla Tessenderlo Italia s.r.l. con gli indirizzi di pianificazione e programmazione a scala nazionale, regionale, provinciale e comunale. Ciò si rende necessario alla luce delle seguenti considerazioni: - il sito industriale Tessenderlo Italia s.r.l. di Pieve Vergonte risulta inserito per quanto riguarda la bonifica dei terreni nell’elenco dei siti di interesse nazionale secondo i disposti del Decreto 10 gennaio 2000 “ Perimetrazione del sito di interesse nazionale di Pieve Vergonte “ e del Decreto 18 settembre 2001, n. 468 – Regolamento recante “ Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale”; risulta pertanto necessario analizzare le normative che ne definiscono la perimetrazione e le modalità per gli interventi sulle stesse; - l’insediamento industriale si inserisce in un’area disciplinata da specifici strumenti di programmazione e pianificazione, che bisogna prendere in considerazione; - all’interno dell’area vasta di studio sono presenti aree soggette a vincoli, per cui risulta necessario analizzare i piani che disciplinano e tutelano i caratteri naturalistici e morfologici che costituiscono la risorsa “paesaggio” e le normative relative all’istituzione e alla salvaguardia delle risorse naturali esistenti. 2. Quadro normativo degli strumenti di pianificazione 2.1 Livello Nazionale R.D. n°3267 del 30.12.1923: “Vincolo idrogeologico”; D.P.C.M. del 24 maggio 2001: “Approvazione del Piano stralcio per l’Assetto idrogeologico del bacino idrografico del fiume Po”; D.P.C.M. del 10 dicembre 2004: “Approvazione della variante delle fasce fluviali del fiume Toce”; D.L. 22 Gennaio 2004 n°42 recante il “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, ai sensi dell’Art.10 della legge 6 luglio 2002 n°137, e in sostituzione del D.L. 29 ottobre 1999 Autorizzazione Integrata Ambientale – Allegato A24 2 n°490 “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali ed ambientali, a norma dell’art.1 della legge 8 ottobre 1997 n°352”; Rete “Natura 2000” – Progetto “Bioitaly”: “Siti di Interesse Comunitario e Zone a Protezione Speciale”; Legge n°394 del 06.12.1991, art.34, D.M. 02.03.1992, D.P.R. 23.11.1993 “Istituzione del Parco Nazionale Val Grande”. 2.2 Livello Regionale Piano Territoriale Regionale del Piemonte (PTR). 2.3 Livello Provinciale Piano Territoriale Provinciale della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola. 2.4 Livello Locale Piano Regolatore Generale del Comune di Pieve Vergonte; 3. Descrizione dei piani e delle leggi esaminate 3.1 Livello Nazionale R.D. n°3267 del 30.12.1923: “VINCOLO IDROGEOLOGICO” Le aree soggette a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n° 3267 del 30/12/1923 (riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani) e R.D. n°215 del 13/02/1933 (Nuove norme per la bonifica integrale) sono sottoposte alle norme dell’art.30 della L.R. n°56/77 (Tutela ed uso del suolo) ed ai disposti delle L.R. 45/89 (Nuove norme per gli interventi da eseguire in terreni sottoposti a vincolo per scopi idrogeologici). Le aree vincolate dalle leggi sopra riportate sono costituite dai versanti destro e sinistro della valle Ossola, a partire dalle quote più basse, appena al di sopra delle zone abitate, fino al crinale. Autorizzazione Integrata Ambientale – Allegato A24 3 D.P.C.M. del 24.05.2001: “APPROVAZIONE DEL PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO DEL BACINO IDROGRAFICO DEL FIUME PO” La pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale n° 183 dell’8 Agosto 2001 del D.P.C.M. 24.05.2001 sancisce l’entrata in vigore del Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico – brevemente denominato PAI – adottato con Deliberazione del Comitato Istituzione n°18 del 26 Aprile 2001. Il Piano rappresenta lo strumento che consolida e unifica la pianificazione di bacino per l’assetto idrogeologico. L’ambito territoriale di riferimento del PAI è costituito dall’intero bacino idrografico del fiume Po chiuso all’incline del Po di Goro, ad esclusione del Delta, per il quale è previsto un atto di pianificazione separato. I contenuti del Piano si articolano in interventi strutturali (opere), relativi all’assetto di progetto delle aste fluviali, dei nodi idraulici critici e dei versanti e interventi e misure non strutturali (norme di uso del suolo e regole di comportamento). La parte normativa regolamenta le condizioni di uso del suolo secondo criteri di compatibilità con le situazioni a rischio e detta disposizione per la programmazione dell’attuazione del Piano stesso. L’apparato normativo del piano è rappresentato dalle Norme di attuazione, che contengono indirizzi e prescrizioni e dalle Direttive di Piano. Le Norme tecniche di Attuazione si articolano in quattro Titoli: - TITOLO I: Norme per l’assetto della rete idrografica e dei versanti; - TITOLO II: Norme per le fasce fluviali; - TITOLO III: Attuazione dell’Art. 8, comma 3, della L. 2 maggio 1990, n°102; - TITOLO IV: Norme per le aree a rischio idrogeologico molto elevato. In particolare nel Titolo I, Art. 8 il Piano individua, all’interno dell’ambito territoriale di riferimento, le aree interessate da fenomeni di dissesto idraulico e idrogeologico. Le aree sono distinte in relazione alle seguenti tipologie di fenomeni prevalenti: 1. frane 2. esondazioni e dissesti morfologici di carattere torrentizio lungo le aste dei corsi d’acqua (erosioni di sponda, sovraincisioni del thalweg, trasporto di massa) 3. trasporto di massa sui conoidi 4. valanghe Autorizzazione Integrata Ambientale – Allegato A24 4 Nella Carta del PAI in scala 1:10.000 (Allegato 1) sono state riportate le aree interessate da fenomeni di dissesto appartenenti alle tipologie: - frane attive (Fa – pericolosità molto elevata); - esondazioni e dissesti morfologici di carattere torrentizio lungo le aste dei corsi d’acqua con pericolosità molto elevata non perimetrata (Ee); - trasporto di massa su conoidi ovvero aree di conoide attivo non protetta (Ca). Dalla consultazione di tale carta risulta in particolare che l’azienda risulta interessata in maniera marginale da un’area di conoide attivo non protetta (Ca). D.P.C.M. DEL 10 DICEMBRE 2004: “APPROVAZIONE DELLA VARIANTE DELLE FASCE FLUVIALI DEL FIUME TOCE” La Variante del Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico - Variante delle Fasce Fluviali del Fiume Toce – è stata adottata con deliberazione n°15/2004 dall’Autorità di Bacino del Fiume Po nella seduta del 5 ottobre 2004 ed approvata con D.P.C.M. 10.12.2004 pubblicato sulla G.U. n° 28 del 04/02/2005. Tale documento riporta in allegato: - la relazione tecnica in cui sono descritte le caratteristiche generali del Fiume Toce e gli aspetti di progetto; - le Tavole di delimitazione delle fasce fluviali in scala 1:25.000; - l’elenco del Comuni. In particolare sulla cartografia di Piano allegata (Allegato 1) sono delimitate le fasce fluviali classificate in (art. 28 NdA del PAI): - Fascia A: fascia di deflusso della piena, costituita dalla porzione di alveo che è sede prevalente del deflusso della corrente per la piena di riferimento, ovvero che è costituita dall’insieme delle forme fluviali riattivabili durante gli stati di piena; - Fascia B: fascia di esondazione, esterna alla precedente,