DI LETTOMANOPPELLO - PE

PIANO DI EMERGENZA COMUNALE

DEL COMUNE DI LETTOMANOPPELLO

Aggiornamento 20 agosto 2020

Responsabile per l’aggiornamento: Geom. PAOLO BLASIOLI n.0858570755

Sommario

Premessa ...... 3 1. Inquadramento territoriale ...... 4 2. Rischi del territorio ...... 9 3. Modello di Intervento ...... 10 3.2 Il Presidio Territoriale ...... 14 3.3 Le aree di emergenza ...... 14 4. L’informazione e la comunicazione ...... 14 A - Rischio Idrogeologico e Idraulico ...... 16 B - Rischio Incendio Boschivo di Interfaccia ...... 44 C - Rischio Sismico ...... 71 D - Rischio Neve/Ghiaccio/ Valanghe ...... 84 E- Rischio Black Out……………………………………………………………………………….… 94

5. Allegati ...... 102

Premessa La Regione con le “Linee Guida per i Piani Comunali ed intercomunali di emergenza” approvate con D.G.R. n. 521 del 23 luglio 2018, che aggiorna ed integra le precedenti, approvate con D.G.R. n. 19/2015, ha voluto fornire indicazioni utili per la predisposizione da parte dei Comuni di Piani Comunali ed Intercomunali di Protezione Civile. La definizione di procedure standardizzate per i tutti i Comuni si rende necessaria al fine di consentire l’attivazione dei sistemi comunali di protezione civile, con il coordinamento e l’ottimizzazione di tutte le risorse presenti sul territorio, potendo così operare con la massima sinergia in caso di emergenza. Le indicazioni riportate risultano allineate con gli indirizzi operativi definiti a livello nazionale dal Dipartimento della Protezione Civile per tutte le Regioni italiane.

Il Piano di emergenza, sia di livello comunale che Intercomunale, rappresenta l’insieme delle procedure d’intervento da attuare al verificarsi di un evento emergenziale, garantendo il coordinamento delle strutture chiamate a gestire l’emergenza. Il Piano di Emergenza definisce le principali azioni da svolgere ed i soggetti da coinvolgere al verificarsi di un evento emergenziale, e riporta il flusso delle informazioni che deve essere garantito tra i soggetti istituzionali (in particolare Sindaco, Prefetto, Presidenti di Provincia e Regione) e tra il Comune e i soggetti operanti sul territorio che concorrono alla gestione dell’emergenza, nonché le azioni per garantire la tempestiva comunicazione/informazione della popolazione.

In particolare, per le tipologie di rischio di tipo prevedibile vengono definite le procedure con l’attivazione di fasi (individuate come azioni minime da intraprendere) in rapporto al livello di allerta raggiunto (il livello di allerta a sua volta viene definito sulla base dell’osservazione dei fenomeni meteo ed idrogeologici previsti o in atto nel caso, ad esempio, del rischio idraulico, idrogeologico, incendi, neve/valanghe/ghiaccio); nel caso di eventi di tipo sismico ed altri rischi di non prevedibili, si avrà una sola fase, quella d’emergenza.

Pertanto, per ogni fase, vengono delineate le prime azioni da mettere in atto da parte del Sindaco, Responsabile del C.O.C., nonché dei responsabili delle Funzioni di Supporto, al fine di garantire una pronta risposta d’intervento. Tuttavia tali azioni non potranno essere considerate né sufficienti né esaustive, ma solamente indicative, in quanto, a seconda della particolarità dell’evento, della sua estensione spazio-temporale, degli effetti al suolo determinati, potrebbero essere necessari interventi di tipo diverso.

Il Piano comunale di Emergenza distingue le attività in:

• Attività in ordinario;

• Attività in emergenza.

Per quanto riguarda le attività in ordinario, in primo luogo si fa riferimento alla redazione, aggiornamento e nella verifica del Piano stesso. Tali attività sono finalizzate alla conoscenza delle risorse disponibili a livello comunale da utilizzare in caso di emergenza, assicurando azioni integrate di intervento, nonché all’organizzazione a livello comunale della comunicazione sui rischi del territorio e sui comportamenti da seguire, in caso di emergenza, da parte della popolazione coinvolta.

Le attività in emergenza sono, invece, definite nel modello di intervento.

1. Inquadramento territoriale

IL TERRITORIO COMUNALE DI LETTOMANOPPELLO

Il nome deriva dalla dicitura con cui era menzionato il luogo e vale a dire: "Terra Lecti Prope Manopellum". Il suo aspetto fortemente allungato è la tipica caratteristica delle invasioni longobarde, motivato dalla transumanza verticale dai monti ai piani sottostanti. Indizio del consolidarsi dei popolamenti longobardi sulle prime propaggini della Majella, tra cui anche Lettomanoppello, può essere anche la presenza di luoghi di culto dedicati a Sant'Angelo, particolarmente venerato dal popolo germanico, presso la Grotta Sant'Angelo. Il paese d'origine medievale, sorto nei tenimenti di San Clemente a Casauria come Castello. Nel 1279 fu feudo di Abaminte di Letto. Nel 1338 fu feudo della famiglia Orsini, conti di . Nel 1405 gli Orsini perdevano Lettomanoppello ed altri paesi limitrofi. Nel 1669 ne possedevano la Portolonia Pietro Santo Profenda. La terra è segnata feudo di Giovanbattista Domini Profeta Valignano, in parte di Matteo e Giulio Cesare Valignani.

I “campi terrazzati”, i “ Tholos” in pietra a secco, i luoghi di culto rupestri sono le testimonianze delle antiche origini di questo paese. Il paese di Lettomanoppello è noto come il “Paese degli scalpellini”, tra il 1800 e 1900 fu definito dai paesi limitrofi “Piccola Carrara”. L’importanza di questa località è legata strettamente alla lavorazione della pietra bianca e nera della Majella, destinata all’edilizia decorativa e all’arredamento, che in questi luoghi si presenta come elemento costruttivo molto usato e quindi fortemente caratterizzante. Buona parte del paese era impegnato alle miniere d’asfalto, situate come le cave di pietra, nel proprio territorio. Le donne erano impegnate, come riferiscono le nonne, a trasportare sul capo canestre di pietra semilavorate dalla montagna ai diversi laboratori del paese. Nel 1933, per incentivare quest’attività fu costruita, con l’aiuto del governo, una strada, affinché fosse facilitato il trasporto dei blocchi di pietra. In questo periodo fiorente, gli scalpellini, lavoravano nei diversi paesi dell’Abruzzo, costruendo e restaurando palazzi, monumenti e Chiese. Dopo la seconda guerra mondiale a causa dell’interruzione di tutte le costruzioni e dei restauri, pochi artigiani continuarono a lavorare la pietra; la crisi economica interessò tutta l’Italia e molti lavoratori, tra i quali molti lettesi che furono costretti ad emigrare in Belgio dove trovarono lavoro nelle miniere. Nel 1956, a Marcinelle (Belgio) in un tragico incidente nelle miniere, trovarono la morte 39 operai italiani provenienti da Manoppello e Lettomanoppello. In seguito, ridotti a pochi elementi, gli artigiani scalpellini, riuscirono a mantenere viva la tradizione di questo mestiere e a tramandare i segreti fino ad oggi. Negli ultimi anni con la ripresa delle attività legate al recupero edilizio, ai restauri di centri storici e ai lavori di decorazione artistica, gli scalpellini che operano ancora, si trovano spesso impossibilitati ad esaurire tutte le richieste. Lungo la strada che va verso Passolanciano s’intravedono sparsi nel territorio i vari luoghi d’escavazione sono delle piccole cave, per la maggioranza chiuse e abbandonate. L’unica grande cava aperta è situata alla Pirella.

Località e Frazioni di Lettomanoppello:

- Centro Storico;

- Contrada Pietrara;

- Coste;

- Collerotondo;

- Località Chiuse;

- Località Fonte Marte;

- Località Lavino. Di seguito viene riportata la tabella con tutte le informazioni utili relativi sia alla descrizione dell’assetto insediativo e demografico e sia la descrizione del patrimonio edilizio ed infrastrutturale.

INQUADRAMENTO GENERALE

COMUNE LETTOMANOPPELLO

PROVINCIA

REGIONE ABRUZZO

ESTENSIONE TERRITORIALE 15,06 kmq

COMUNI CONFINANTI tel. 085/8574223

fax 085/8574043

Roccamorice tel 347/2552156

fax 085/8542358

Manoppello tel. 085/8590003

fax 085/8590895

Serramonacesca tel. 085/859416

fax 085/859761

Scafa tel. 085/8541218

Fax 085/8543155

Turrivalignani tel. 085/8541277

fax 085/8542148

INDIRIZZO SEDE MUNICIPALE Piazza Umberto I°

N. TELEFONO 085.8570755

N. FAX 085.8570134

INDIRIZZO SITO INTERNET www.comune.lettomanoppello.pe.it

POPOLAZIONE

Totale residenti 2.982

Nuclei familiari 1.060

Stima della popolazione variabile stagionalmente 400

Popolazione aggiuntiva non residente 200

ALTIMETRIA

Da quota 0 a 200 m s.l.m. 3 kmq

Da quota 201 a 400 m s.l.m. 6 kmq

Da quota 401 a 700 m s.l.m. 1,5 kmq

Oltre quota 701 m s.l.m. 1,5 kmq

IDROGRAFIA

Nome corso d’acqua Fiume Lavino

Quota media del bacino 200-500 s.l.m.

INDIVIDUAZIONE DELLE VIE DI COMUNICAZIONE E DEGLI EDIFICI STRATEGICI E DI INTERESSE PUBBLICO

Ospedali

Presidio Ospedaliero Chieti

Ospedale Chieti Distanza: Km 20 circa

Tel. 0871. 3571

Presidio Ospedaliero

Ospedale Popoli Distanza: Km 18 circa

Tel. 085. 98981

Presidio Ospedaliero Pescara

Ospedale di Pescara Distanza: Km 30 circa

Tel. 085 4251 Istituti scolastici

Scuola elementare statale Via G.Marconi

tel. 085/8570108

Scuola media statale Via G.Marconi

tel. 085/8570881

Scuola materna statale Via G.Marconi

tel. 085/8570108

Asilo Nido Comunale Via G. Marconi

Luoghi di culto

Chiesa parrocchia “S.Nicola” P.zza Martorella

tel. 349 2202512

Chiesa B.V. Assunta Via Circonvallazione

tel. 349 2202512

Chiesa Iconicella S.P. -Passolanciano – Via Coste

Luoghi di aggregazione di massa

Palestra comunale Via Collerotondo

Campo Sportivo Comunale Via Collerotondo

Teatro Comunale P.zza Marcinelle

Strutture turistiche

B & B

La casa di Vittorio Piazza Umberto I, tel. 3383808793

Mary’s Dream Via Circonvallazione 3355691281

Il Portico degli Amori Via Vico degli Amori 3272478939

Le Praje Zona Praje 3478389134

La Casa di Principe Via Vico degli Amori 3336564094 Juliet’s House Via Circonvallazione 3382531448

Villa Nicolai Via Paduli 3939756041

Casa “La Letrica” Via Canavine 3333258203

Aziende agrituristiche

Azienda Agricola e ristorante “La Pietra Carrata” Via Colle

Sedi istituzionali

Municipio P.zza Umberto I°

Tel. 085.8570755- Fax 085.8570134

Carabinieri Via Morrone, 0858570131

Forestale Via Spaventa, 085.8570279

Distaccamento Volontari Vigili del Fuoco Largo Assunta 0858570632

Sanità

ASL di Scafa Via Baiocco, 8 Tel. 085.9898811

Utap – Nucleo di cure primarie della Val Pescara Via Castellari, Tel. 085.9898810

Guardia Medica- Manoppello

Farmacia De Luca 085.8570137

Medici di base

Dott. Marco Donatelli 088.8570920

Dott. Gianfranco di Valerio 085.8570038

Dott. Miraldo di Biase 085.8570928

Dott.ssa Di Pietrantonio Luciana 338.2851059

Dott.ssa Maria Di Biase 0858570427

Associazioni volontariato

Protezione Civile Lettomanoppello Tel. 085.8570632 Rete stradale primaria

SP SCAFA – PASSOLANCIANO Km 18

SP LETTOMANOPPELLO - Km 3 MANOPPELLO

SP LETTOMANOPPELLO - Km 3

2. Rischi del territorio

Il territorio del Comune di LETTOMANOPPELLO risulta esposto alle seguenti tipologie di rischio:

A. Rischio idraulico ed idrogeologico;

B. Rischio incendi boschivi di interfaccia;

C. Rischio sismico;

D. Rischio neve /ghiaccio/Valanghe;

E. Rischio Blackout;

Per ciascuna tipologia vengono delineate nelle relative sezioni (A, B, C,…) il sistema di allertamento (così come definito dalla D.G.R. n. 521 del 23.07.2018 “Sistema di Allertamento Regionale Multirischio”), gli scenari d’evento ed il modello di intervento dettagliato per le diverse fasi di allerta.

Per quanto riguarda il rischio neve/ghiaccio si fa riferimento al Piano Neve adottato dal Comune di Lettomanoppello e aggiunto al Piano di Emergenza come allegato. 3. Modello di Intervento

Il modello di intervento descritto per ciascuna tipologia di rischio, riporta in forma tabellare le azioni minime da mettere in atto in caso di evento ed i soggetti da coinvolgere.

Gli elementi riportati nella parte di inquadramento territoriale costituiscono la base di partenza propedeutica alla definizione del modello di intervento.

In particolare, al fine di garantire il necessario coordinamento operativo, il modello d’intervento definisce – nel rispetto delle vigenti normative statali e regionali nonché sulla base di accordi o intese specifiche – ruoli e responsabilità dei vari soggetti coinvolti, con il relativo flusso delle comunicazioni, individuando nel contempo i luoghi del coordinamento operativo.

In via esemplificativa, il Piano di Emergenza per il COMUNE DI LETTOMANOPPELLO prevede un modello di intervento così definito:

Struttura a supporto: Attivazione delle Funzioni ritenute

- C.O.C. (Centro Operativo necessarie Responsabile: Sindaco Comunale)

- Altre strutture Operative

Segreteria di Coordinamento

Il Sindaco in qualità di Autorità di Protezione Civile per il suo Comune, attiva, a seconda della fase di allerta, il Centro Operativo Comunale (C.O.C.), ossia il centro di coordinamento che lo supporterà nella gestione dell’emergenza per assicurare una direzione unitaria e coordinata dei servizi di soccorso ed assistenza alla popolazione, grazie alle Funzioni di Supporto.

Il modello d’intervento deve essere quanto più flessibile e sostenibile: il numero delle Funzioni di supporto che vengono attivate in emergenza viene valutato dal Sindaco sulla base del contesto operativo nonché sulla capacità del Comune, di sostenerne l’operatività per il periodo emergenziale. Le funzioni di supporto, infatti, per particolari situazioni emergenziali ovvero qualora la ridotta disponibilità di risorse umane lo richieda, possono essere accorpate.

In linea generale, le Funzioni previste nell’assetto completo e funzionali alle attività di gestione dell’emergenza da parte del C.O.C. sono le seguenti, per le quali è riportata una sintetica descrizione degli obiettivi da perseguire in emergenza:

1. Funzione tecnica e pianificazione

sviluppa scenari previsionali circa gli eventi attesi; mantiene i rapporti con le varie componenti scientifiche e tecniche di supporto in caso di evento calamitoso

2. Funzione sanità, assistenza sociale e veterinaria

assicura il raccordo con le attività delle strutture del Servizio Sanitario Regionale, rappresentando le esigenze per gli interventi sanitari connessi all’evento: soccorso sanitario urgente, assistenza sanitaria, socio sanitaria, psicosociale, sanità pubblica e prevenzione, veterinaria. 3. Funzione volontariato

assicura il coordinamento delle risorse delle Organizzazioni di Volontariato, in raccordo con le singole Funzioni che ne prevedono l’impiego. Delinea ed aggiorna il quadro delle forze di volontariato in campo in termini di risorse umane (censimento delle risorse umane: impiego, accreditamento, attestazione), strumentali, logistiche e tecnologiche impiegate. Tale funzione dovrà inoltre garantire il rilascio delle attestazioni per i volontari effettivamente impiegati nelle diverse fasi emergenziali e post emergenziali, nonché provvedere all’inoltro all’ente regionale delle richieste necessarie a garantire i rimborsi per i benefici di legge (D.P.R. 194/2001). Inoltre, anche sulla base delle esigenze rappresentate dalle altre Funzioni di supporto, concorre alla definizione ed al soddisfacimento delle eventuali necessità di rafforzamento dello schieramento di uomini e mezzi del volontariato, verificandone la disponibilità e individuandone provenienza, caratteristiche, tempistica e modalità di impiego.

4. Funzione materiali e mezzi

coordina l’impiego delle risorse comunali impiegate sul territorio in caso di emergenza e mantiene un quadro costantemente aggiornato delle risorse disponibili e di quelle impiegate sul territorio attraverso il censimento dei materiali e mezzi comunque disponibili e normalmente appartenenti ad enti locali, privati e volontariato ecc.

5. Funzione servizi essenziali

svolge attività di raccordo tra gli Enti Gestori dei servizi a rete al fine di mantenere costantemente aggiornate le informazioni circa lo stato di efficienza degli stessi. A seguito di evento calamitoso che causi interruzione dei servizi, il responsabile di funzione si coordinerà con i servizi tecnici dei Gestori per sollecitare gli interventi di ripristino.

6. Funzione censimento danni a persone e cose

organizza il censimento dei danni causati ad edifici pubblici e privati, impianti industriali, servizi essenziali, opere di interesse culturale, infrastrutture pubbliche, attività produttive. Coordina l’impiego di squadre miste di tecnici per le verifiche speditive di agibilità degli edifici che dovranno essere effettuate in tempi ristretti anche per garantire il rientro della popolazione coinvolta nelle proprie abitazioni.

7. Funzione strutture operative

si occupa del coordinamento della polizia municipale con le componenti locali istituzionalmente preposte alla viabilità e ordine pubblico (Carabinieri e forze di Polizia) per il regolamento della viabilità locale, l’inibizione del traffico nelle aree a rischio e la gestione degli afflussi dei soccorsi.

8. Funzione telecomunicazioni

si occupa in ordinario dell’organizzazione di una rete di telecomunicazione affidabile su tutto il territorio comunale anche in caso di evento di notevole gravità, coordinando i diversi gestori di telefonia e i radioamatori presenti sul territorio interessato in caso di emergenza.

9. Funzione assistenza alla popolazione e attività scolastica

raccoglie le informazioni relative alla consistenza e dislocazione di quella parte di popolazione che necessita di assistenza (ricovero, pasti, trasporti, ecc.) e alle relative esigenze assistenziali di varia natura (logistiche, di beni di primo consumo, sociali e culturali, di supporto sanitario e psicologico, ecc.) raccordandosi con le altre Funzioni di supporto interessate (Logistica, Sanità, Volontariato, ecc.). In raccordo con la Funzione Logistica recepisce i dati della disponibilità di strutture da adibire a ricovero della popolazione colpita (strutture campali, caserme, strutture ricettive turistico- alberghiere, navi, treni, ecc.). Promuove forme di partecipazione dei cittadini e delle amministrazioni territoriali nella gestione delle strutture assistenziali e delle iniziative finalizzate alla conservazione ed alla salvaguardia del tessuto sociale, culturale e relazionale pre-esistente. Sollecita la verifica strutturale degli edifici scolastici, e in caso di inagibilità, provvederà all’allestimento di sedi provvisorie per l’attività scolastica.

10.funzione amministrativa

Coordina le attività amministrative, contabili e finanziarie necessarie per la gestione dell’emergenza. Gestisce gli atti e i procedimenti amministrativi come Delibere e Determina, contratti e convenzioni ma anche il personale e il protocollo. Attiva il controllo e gestione della spesa, individuando la disponibilità finanziaria, impegni di spesa, ordinativi, consuntivi e rendicontazione di spesa.

Per i riferimenti dei Responsabili di Funzione si rimanda alla scheda COC-Struttura e Funzioni.

L’attività di raccordo tra le diverse Funzioni nonché con gli Enti sovraordinati (Prefettura, Regione, Provincia, altri Comuni) viene svolta da una Segreteria di Coordinamento DEL GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE che provvede anche all’attività amministrativa, contabile e di protocollo, nonché alla reportistica delle informazioni sulla situazione in atto da trasmettere in emergenza ai centri di coordinamento di livello provinciale e regionale.

In tempo ordinario, il C.O.C. risulterà non attivo, ma i Responsabili delle Funzioni dovranno in ogni caso svolgere determinate attività, quali l’aggiornamento delle risorse presenti all’interno del territorio comunale impiegabili in emergenza, nonché eventuali ulteriori attività che garantiscano l’operatività del C.O.C. nella fase dell’emergenza.

In caso di emergenza, a seconda della sua estensione e dell’intensità, si può avere l’attivazione di più centri di coordinamento in funzione dei diversi livelli di responsabilità, al fine di garantire il coordinamento delle attività di soccorso, in relazione alla capacità di risposta del territorio interessato. I centri di coordinamento, pertanto, sono di livello:

 Comunale/Intercomunale (C.O.C.: centro operativo comunale / C.O.I.: centro Operativo Intercomunale);

 Provinciale (C.C.S.: centro coordinamento soccorsi / C.O.M.: centro operativo misto);

 Regionale (S.O.R.: sala operativa regionale);

 Nazionale (C.O.: comitato operativo della protezione civile / DI.COMA.C.: Direzione di Comando e Controllo).

Per supportare l’attività dei Centri Operativi Comunali e per raccordare gli interventi attuati a livello comunale con quelli provinciali, il Prefetto può attivare sia il Centro di Coordinamento Soccorsi (C.C.S.), sia i Centri Operativi Misti - C.O.M.. Qualora sia attivato soltanto il C.C.S., il C.O.C. si rapporterà direttamente con tale centro, rappresentando costantemente la situazione in atto sul territorio comunale, le eventuali criticità e le esigenze operative, in termini di ulteriori uomini (ad esempio, volontari, forze dell’ordine, vigili del fuoco, etc.) e mezzi (ad esempio, macchine movimento terra, motopompe, tende, etc.) necessari per la gestione dell’emergenza sul territorio comunale.

In caso di attivazione del C.O.M., sarà questo centro il punto di riferimento per i C.O.C. in quanto è la struttura che consente il raccordo tra il livello comunale e quello provinciale. Al fine di garantire il pieno coordinamento delle attività, il C.O.M. è organizzato per Funzioni di supporto, analoghe a quelle presenti a livello comunale, con le quali deve essere garantito un costante scambio delle informazioni, al fine di monitorare costantemente l’evolversi della situazione nonché rappresentare eventuali criticità ed esigenze operativi.

Livello comunale/ intercomunale Livello provinciale Livello regionale Livello nazionale

SINDACO PREFETTO In PRESIDENTE CAPO coordinamento REGIONE con D.P.C.

C.O.C. C.C.S. S.O.R. C.O.

Struttura a Struttura di Struttura di Struttura che supporto del coordianment raccordo dei assicura la Sindaco, o degli centri direzione nell’attività di interventi a operativi unitaria ed il coordinament livello attivati, che coordinament o dei servizi di provinciale assicura tra o delle attività soccorso e l’altro in emergenza assistenza l’impiego delle alla risorse popolazione Prefettura regionali, colpita Regione rapportandosi DI.COMA. all’interno del Provincia con la Sala C territorio Enti, Situazione Struttura di comunale amministra Italia del D.P.C. coordinament zioni, o nazionale strutture istituita in Funzioni di operative loco, in caso supporto deputate di particolari eventi alla gestione dell’emerge nza C.O.I. Funzioni di supporto Struttura di C.O.M. coordinament Struttura a o delle attività supporto dei di protezione COC e di civile raccordo degli condivise da interventi comuni comunali con appartenenti quelli ad provinciali, un’Associazio attivata a ne di Comuni seconda dell’estension e dell’area, della popolazione coinvolta

3.2 Il Presidio Territoriale Il Piano prevede, inoltre, già prima dell’attivazione della fase emergenziale, un’attenta attività di ricognizione e monitoraggio del territorio attraverso i Presidi territoriali locali, individuati nel modello di intervento (l’indicazione dei punti da presidiare viene riportata all’interno della cartografia allegata al piano nonché indicata nella scheda relativa CR6).

Il Presidio territoriale è rappresentato da squadre del locale Gruppo di Protezione Civile, insieme, se necessario, dal tecnico comunale e dai Vigili Urbani, e viene attivato dal Sindaco o suo delegato con le finalità di sorveglianza delle aree più fragili del territorio o di quelle soggette a particolari rischi (frana, inondazione), a seguito del verificarsi di un evento particolarmente intenso che potrebbe determinare conseguenza gravi per il territorio esposto (il monitoraggio può anche riguardare il reticolo minore interno ai centri urbani, i sottopassi, ponti,…).

L’attività del Presidio è di reperimento delle informazioni di carattere osservativo anche non strumentale, nel tempo reale, al fine di supportare il Sindaco e i Responsabili delle Funzioni di supporto nelle proprie attività decisionali.

Per tale attività, il Comune di LETTOMANOPPELLO ha stipulato apposite convenzioni con le seguenti organizzazioni di volontariato operanti all’interno del territorio comunale:

GRUPPO COMUNALE VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE DI LETTOMANOPPELLO – TEL 085.8570632

Le aree di emergenza

All’interno della cartografia di piano è stata riportata l’individuazione delle aree di emergenza, seguendo i criteri riportati in ALLEGATO C della “Linee Guida per la Pianificazione Comunale ed Intercomunale di Emergenza” di cui alla D.G.R. n. 19 del 13/01/2015.

Inoltre, il Comune di Lettomanoppello è in attesa di recepire le Linee Guida per la Cartellonistica di emergenza di cui alla D.G.R. n. 811 del 21/11/2011 e pertanto le stesse aree saranno dotate di segnaletica di riconoscimento.

4. L’informazione e la comunicazione Al fine di garantire la massima efficacia del piano di emergenza, è necessario che esso sia conosciuto dettagliatamente dagli operatori di protezione civile che ricoprono un ruolo attivo all’interno del piano, nonché dalla popolazione: uno degli aspetti di primaria importanza dal punto di vista della prevenzione è rappresentato dall’informazione della popolazione.

Pertanto il Sindaco, autorità di Protezione Civile, in qualità di responsabile delle attività di informazione e comunicazione alla popolazione in emergenza e in ordinario, ha predisposto un piano di comunicazione, grazie al quale la popolazione è stata sensibilizzata sui rischi del territorio , su quali sono le aree a rischio e quelle di emergenza (in particolare di attesa, da raggiungere nell’immediato a seguito di un evento, in particolare di natura sismica), sui comportamenti da assumere in caso di emergenza (cosa fare prima, durante e dopo l’evento).

In particolare, nei periodi di normalità, il Piano prevede

 un’attenta attività di “addestramento” della popolazione, con l’indicazione dei comportamenti di autoprotezione ed istruendo la stessa sui sistemi di allarme che verranno utilizzati in caso di emergenza; distribuendo brochure informative sui rischi piu importanti presenti nel territorio comunale;  l’installazione di sistemi di allarme anche tradizionali (campane, rete telefonica, mezzi mobili muniti di altoparlanti);

 le scelte strategiche, ossia i modi di comunicare e strutturare i messaggi si allerta, nonché le azioni e gli strumenti da utilizzare: l’impiego, ad esempio, di segnaletica e cartellonistica informativa all’interno del territorio comunale, al fine di indirizzare la popolazione in luoghi sicuri in caso di emergenza, modalità di contatto diretta o mediata della popolazione

 l’organizzazione di esercitazioni e giornate informative, soprattutto rivolte ai ragazzi che frequentano le scuole elementari e le scuole medie inferiori.

L’obiettivo strategico principale della comunicazione in emergenza è un’informazione corretta e tempestiva sull’evoluzione del fenomeno previsto o in atto, sulle attività di soccorso e assistenza messe in campo per fronteggiare le criticità, sull’attivazione di componenti e strutture operative del Sistema di protezione civile, sui provvedimenti adottati e, più in generale, su tutti quei contenuti che possono essere utili al cittadino sia nell’imminenza di un evento, sia nelle fasi acute di una emergenza sia nelle successive attività per il superamento dell’emergenza stessa (norme di autotutela, attivazione di sportelli, numeri verdi, ecc.).

Il Sindaco ha inoltre individuato una serie di referenti interni ed esterni alla struttura comunale in grado di fornire un supporto nelle diverse attività ed iniziative di comunicazione.

Le attività di comunicazione sono state affidate al locale Gruppo di Protezione Civile cha ha istituito un apposito servizio che ottimizza la comunicazione con tutti gli enti e la popolazione attraverso il Web con Internet, posta elettronica e messaggi vocali. A - RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO

SISTEMA DI ALLERTAMENTO Il Sistema Allertamento regionale per il rischio meteo, idrogeologico ed idraulico è strutturato in modo che, a seguito della Dichiarazione della Fase di attivazione da parte della Regione e del Livello di allerta diramato dal Centro Funzionale, il Sindaco, in qualità di Autorità Comunale di Protezione Civile, dichiara per il proprio territorio una Fase Operativa.

Pertanto, per ogni fase di allerta, il Sindaco e la sua struttura di supporto svolgono delle azioni che garantiscono una pronta risposta.

Il Centro Funzionale d’Abruzzo suggerisce il LIVELLO MINIMO di attivazione, sulla base delle procedure “Sistema di Allertamento regionale Multirischio”, approvate con D.G.R. n. 521/2018.

Il Bollettino di Criticità regionale, emesso quotidianamente dal Centro Funzionale d’Abruzzo e pubblicato sul sito http://allarmeteo.regione.abruzzo.it/home , riporta una valutazione degli effetti al suolo, determinati dagli eventi meteo previsti, comunicando al contempo la Fase operativa attivata per la Struttura regionale.

Pertanto, sulla base del livello di allerta definito per la zona Abruzzo C in cu ricade il Comune di Lettomanoppello, il Sindaco, o suo delegato, dichiara la Fase operativa di attivazione della propria struttura, tenuto conto dello scenario previsto (descritto all’interno della Tabella degli scenari e legato alle tipologie di fenomeno previste), della capacità di riposta del proprio sistema locale, nonché delle criticità presenti all’interno del proprio territorio.

I livelli di allerta riportati all’interno del Bollettino regionale per ciascuna zona sono:

 NESSUNA ALLERTA  ALLERTA GIALLA  ALLERTA ARANCIONE  ALLERTA ROSSA

In particolare, l’allerta gialla ed arancione potrebbero configurarsi per tre tipi di criticità:

- Idraulica, - Idrogeologica; - Idrogeologica per temporali.

L’allerta rossa, invece, per criticità:

- Idraulica; - Idrogeologica.

Con riferimento alla fase di attivazione da dichiarare da parte del Sindaco per il proprio ambito di operatività e competenza, si precisa che un livello di allerta gialla/arancione prevede l’attivazione diretta almeno della fase di attenzione e un livello di allerta rossa almeno della fase di preallarme. Si chiarisce che la dichiarazione di una fase piuttosto dell’altra è valutata dall’Ente, tenuto conto di eventuali criticità presenti sul territorio di competenza (es: frane attive).

Nello schema di seguito si riporta una sintesi di quanto sopra riportato.

LIVELLO DI ALLERTA FASE DI ATTIVAZIONE PER IL DIRAMATO DALLA COMUNE REGIONE ABRUZZO

NESSUNA ALLERTA FASE DI ATTENZIONE

ALLERTA GIALLA FASE DI PREALLARME

ALLERTA FASE DI ALLARME ARANCIONE

ALLERTA ROSSA

EVENTO IMPROVVISO

Fase minima di attivazione

Fase di attivazione valutata sulla base delle criticità e caratteristiche del territorio di competenza

Il Centro Funzionale d’Abruzzo, sulla base delle Procedure “Sistema di Allertamento regionale multirischio” provvede ad emettere quotidianamente un Bollettino di Criticità regionale, disponibile on line sul sito http://allarmeteo.regione.abruzzo.it/home . Il Bollettino di criticità regionale riporta la valutazione dei possibili effetti al suolo previsti nelle zone di allerta dell'Abruzzo (Abru A, Abru B, Abru C, Abru D1, Abru D2, Abru E) a seguito di fenomeni meteorologici, idrologici e meteo (NESSUNA ALLERTA, ALLERTA GIALLA, ALLERTA ARANCIONE,

ALLERTA ROSSA).

SCENARI DI EVENTO

All’interno del territorio comunale sono state individuate le aree a rischio idrogeologico, idraulico e quelle soggette a possibili allagamenti a seguito di fenomeni metereologici particolarmente intensi, come i temporali, nonché le aree ritenute critiche e fragili dalle Amministrazioni locali.

Per la perimetrazione delle prime due tipologie di rischio, la Regione fornisce su richiesta una mappa dei rischi presenti all’interno del territorio comunale, facendo riferimento ai dati censiti dalle strutture competenti al fine di avere già un quadro degli esposti soggetti a rischio

Le aree sono state censite attraverso la scheda allegata al piano denominata scheda CR2, all’interno della quale saranno riportate:

- localizzazione (riportata anche nella cartografia allegata al piano); - tipologia di esposti: abitazioni, attività commerciali, attività produttive, edifici pubblici, scuole,…; - numero di persone e famiglie coinvolte (dovrà essere evidenziata l’eventuale presenza di persone fragili censite anche nella scheda CB4); - fonti del rischio (PAI, PSDA, comunale, temporali) Tali aree saranno oggetto di particolare attenzione durante tutte le fasi di emergenza.

Inoltre, dovranno essere evidenziati i punti critici del territorio comunale, ossia quelle aree che a seguito di fenomeni intensi e/o persistenti possono costituire un pericolo per la popolazione.

Si fa riferimento, a titolo esemplificativo e non esaustivo, ai sottopassi viari e pedonali, tunnel, aree golenali, sedi e avvallamenti stradali (zone nelle quali si possono avere scorrimenti superficiali delle acque anche rilevanti). A tal riguardo sono riportate sul sito http://allarmeteo.regione.abruzzo.it le norme comportamentali che la popolazione deve seguire nonché le raccomandazioni rivolte alle amministrazioni.

Dalla valutazione dei livelli di criticità deriva la valutazione dei possibili effetti al suolo che vengono ricondotti a scenari predefiniti, esemplificati nella tabella allegata.

MODELLO DI INTERVENTO

Il modello di intervento rappresenta l’insieme delle azioni da mettere in atto al fine di fronteggiare le diverse fasi dell’emergenza e definisce i ruoli e le responsabilità dei diversi soggetti coinvolti.

L’attivazione delle fasi a sua volta porta al coinvolgimento di responsabili diversi che svolgeranno determinate funzioni ed attività, secondo quanto riportato nelle tabelle seguenti.

In via generale, è possibile ricondurre il modello di intervento per il rischio idrogeologico ed idraulico al seguente schema:

NORMALITA’ DI FASE FASE DI ATTENZIONE ATTENZIONE DI FASE PREALLARME DI FASE ALLARME DI FASE

Presidi territoriali SINDACO

Segreteria di C.O.C. Coordinamento

Tecnica e P.

Volontariato

Materiali-Mez

Cens.danni

Ass.popolaz.

Sanità

Servizi essenziali

Strutt. operative

Telecomunicazioni

SINDACO FASE di NORMALITA’

 non sono stati emessi né sono in corso avvisi AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO SE COINVOLGERE

Controlla quotidianamente la pubblicazione del sito Bollettino di criticità sul sito http://allarmeteo.r http://allarmeteo.regione.abruzzo.it/ e egione.abruzzo.it contestualmente verifica il ricevimento di eventuali Avvisi da parte del Centro Funzionale

d’Abruzzo.

SINDACO Si preoccupa di mantenere costantemente Personale interno Assicurare aggiornati i dati riportati sul sito l’efficacia della http://allarmeteo.regione.abruzzo.it nell’area comunicazione

riservata al Comune e contestualmente presenti di FASE NORMALITA’ con il Centro nella scheda CR1 Funzionale

SINDACO FASE di ATTENZIONE

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO METEO - IDROGEOLOGICO- OBIETTIVI SE COINVOLGERE IDRAULICO

Contatta il Responsabile del C.O.C. affinché Responsabile Assicurarsi del verifichi la reperibilità dei responsabili delle del C.O.C. pronto intervento funzioni di supporto della struttura operativa i caso di necessità

Attiva i Presidi Territoriali sentita la Sala Referente del Monitoraggio e Operativa Regionale, al fine di procedere al presidio sorveglianza del territoriale territorio.

monitoraggio visivo nei punti critici in particolare dei bacini a carattere torrentizio. Sala Operativa Regionale Attivazione del (S.O.R.) flusso delle 800860146 - informazioni. 800861016 SINDACO 0862311526

Comunica la fase di attivazione (ATTENZIONE) Popolazione Informare la popolazione alla popolazione, affinché la stessa attivi i di FASE ATTENZIONE principali comportamenti di prevenzione ed autoprotezione.

SINDACO FASE di PREALLARME

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO METEO-IDROGEOLOGICO- OBIETTIVI SE COINVOLGERE IDRAULICO

Contatta il responsabile del COC per procedere Responsabile Attivazione del all’attivazione del Centro Operativo Comunale del C.O.C C.O.C.

Comunica l’attivazione del C.O.C. alla Prefettura Assistenza alla Prefettura, alla Regione ed alla Provincia. popolazione Regione Creare un efficace Comunica alla Prefettura l’entità di eventuali 800860146 - coordinamento danni a persone o cose sulla base delle 800861016 informazioni ricevute dalla funzione “Censimento operativo locale. 0862311526 danni persone o cose (F6)”. Provincia Verifica con il supporto del Responsabile della Responsabile Informazione ed Funzione Tecnica e Pianificazione la necessità della Funzione assistenza alla di allertare le popolazione in particolare quella Tecnica e popolazione presente nelle aree a rischio Pianificazione F1

Garantisce l’attivazione di misure preventive e/o Mettere in atto le necessarie per il contrasto di eventuali effetti sul misure di territorio (interruzioni o limitazioni stradali,..). Se salvaguardia della necessario provvede ad emettere ordinanze per popolazione

interventi di somma urgenza e/o evacuazione della popolazione presente nelle aree a rischio. Attiva i Presidi Territoriali sentita la Sala Referente del Monitoraggio e Operativa Regionale, al fine di procedere al presidio sorveglianza del monitoraggio visivo nei punti critici. territoriale territorio

SINDACO Sala Operativa Unificata Regionale (S.O.U.R.) FASE di PREALLARME FASE 800860146 - 800861016 0862311526 Verifica con il Responsabile della Funzione Responsabile Predisposizione Materiali e Mezzi le reali disponibilità in funzione della Funzione delle risorse e dell’evento in atto. Materia e Mezzi mezzi necessari a Richiede se necessario delle risorse ulteriori alla F4 fronteggiare Prefettura Prefettura l’evento Prevede la predisposizione delle misure di gestione di emergenza Comunica la fase di attivazione (PREALLARME) Popolazione Informare la alla popolazione, affinché la stessa attivi i popolazione principali comportamenti di prevenzione ed autoprotezione. Garantisce l’informazione alla popolazione

SINDACO FASE di ALLARME

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO METEO-IDROGEOLOGICO- OBIETTIVI SE COINVOLGERE IDRAULICO

Qualora il COC non fosse stato ancora attivato, Responsabile Attivazione del contatta il responsabile del COC per procedere del C.O.C C.O.C. all’attivazione nel più breve tempo possibile.

Comunica l’attivazione del C.O.C. le Funzioni Prefettura Creare un attivate alla Prefettura, alla Regione ed alla Regione efficace coordinamento Provincia. Provincia operativo locale

Mantiene i contatti con la Regione, la Prefettura – UTG, la Provincia, al fine di avere un quadro Assistenza alla sempre aggiornato della situazione in atto, con popolazione comunicazione di eventuali danni a persone o cose sulla base delle informazioni ricevute dalla funzione “Censimento danni persone o cose (F6)”.

Assicura il soccorso di eventuali persone Responsabile Assistenza alla coinvolte Funzione Sanità popolazione F2 Funzione strutture operative F7

Funzione Volontariato F3 Verifica con il supporto del Responsabile della Responsabile Informazione ed Funzione Tecnica e Pianificazione la necessità della Funzione assistenza alla di allertare le popolazione in particolare quella Tecnica e popolazione SINDACO presente nelle aree a rischio Pianificazione F1 Funzione

FASE di FASE ALLARME strutture operative F7 Funzione Volontariato F3 Garantisce l’attivazione di misure preventive e/o Mettere in atto le necessarie per il contrasto di eventuali effetti al misure di sul territorio (interruzioni o limitazioni stradali,..). salvaguardia della Se necessario provvede ad emettere ordinanze popolazione per interventi di somma urgenza e/o evacuazione della popolazione presente nelle aree a rischio Se ancora non attivi, attiva i Presidi Territoriali Referente del Monitoraggio e sentita la Sala Operativa Regionale, al fine di presidio sorveglianza del procedere al monitoraggio visivo nei punti critici. territoriale territorio Sala Operativa Regionale (S.O.R.) 800860146 - 800861016 0862311526 Verifica con il Responsabile della Funzione Responsabile Predisposizione Materiali e Mezzi le reali disponibilità in funzione della Funzione delle risorse e dell’evento in atto. Materia e Mezzi mezzi necessari a Richiede se necessario delle risorse ulteriori alla F4 fronteggiare Prefettura Prefettura l’evento Prevede la predisposizione delle misure di gestione di emergenza Comunica la fase di attivazione (ALLARME) alla Popolazione Informare la popolazione, affinché la stessa attivi i principali popolazione comportamenti di prevenzione ed autoprotezione. Garantisce l’informazione alla popolazione

IL REFERENTE DEL PRESIDIO NELLE VARIE FASI TERRITORIALE

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO METEO-IDROGEOLOGICO- SE COINVOLGERE OBIETTIVI IDRAULICO

Comunica al Sindaco le informazioni raccolte sul Sindaco Predisporre le territorio e lo tiene aggiornato sull’evolversi della adeguate misure situazione nei punti monitorati. di salvaguardia della popolazione e del territorio

VARIEFASI IL IL REFERENTEDEL PRESIDIOTERRITORIALE

RESPONSABILE del C.O.C. FASE di PREALLARME

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO SE COINVOLGERE

Convoca i responsabili delle Funzioni di Responsabili Creare un Supporto ritenute necessarie. delle Funzioni di efficace Supporto coordinamento operativo locale

Conferma al Sindaco l’avvenuta attivazione del Sindaco COC.

Si assicura dell’operatività della Segreteria di Segreteria di Affidabilità e coordinamento per garantire i rapporti e le coordinamento continuità delle comunicazioni con Prefettura e Regione. comunicazioni formali

FASE di PREALLARME FASE RESPONSABILE del C.O.C. RESPONSABILE

RESPONSABILE del C.O.C. FASE di ALLARME

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO SE COINVOLGERE

Convoca i responsabili delle Funzioni di Responsabili Creare un Supporto ritenute necessarie. delle Funzioni di efficace Supporto coordinamento operativo locale

Conferma al Sindaco l’avvenuta attivazione del Sindaco COC.

C.O.C. Si assicura dell’operatività della Segreteria di Segreteria di Affidabilità e coordinamento per garantire i rapporti e le coordinamento continuità delle comunicazioni con Prefettura e Regione. comunicazioni

RESPONSABILE del RESPONSABILE formali di FASE ALLARME

RESPONSABILE FUNZIONE TECNICA DI FASE di PREALLARME VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE (F1)

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO SE COINVOLGERE

Si accerta della presenza sul luogo dell’evento Creare un delle strutture preposte al soccorso tecnico efficace urgente. coordinamento operativo locale Si informa sull’evoluzione delle condizioni Centro Migliorare il livello metereologiche. Funzionale di conoscenza d’Abruzzo dello scenario 0862314311 meteorologico a breve-medio termine

Affianca il Responsabile della Funzione Responsabile Predisporre le Censimento danni per la verifica sul territorio di della Funzione misure di possibili effetti indotti Censimento mitigazione del danni F6 rischio e salvaguardia della popolazione e del territorio Valuta la necessità di allertare la popolazione Sindaco Informazione ed con il supporto della Funzione Volontariato F3 assistenza alla sulla base dell’evolversi dell’evento e lo popolazione

PIANIFICAZIONE (F1) PIANIFICAZIONE comunica al Sindaco

Allerta gli operai reperibili e le ditte di fiducia per di PREALLARME FASE Referente della Verificare la gli eventuali interventi, in base alla necessità, Funzione disponibilità sentito il Referente della Funzione Materiali e Materiali e Mezzi operai e mezzi Mezzi F4 F4 Ditte convenzionate

Attività di gestione del traffico ed eventuale Referente della Fluidità e

RESPONSABILE FUNZIONE TECNICA DI VALUTAZIONE E E VALUTAZIONE FUNZIONE DI TECNICA RESPONSABILE organizzazione della viabilità alternativa. Funzione continuità del Strutture traffico Operative F7

RESPONSABILE FUNZIONE TECNICA DI FASE di ALLARME VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE (F1)

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO SE COINVOLGERE

Si accerta della presenza sul luogo dell’evento Creare un delle strutture preposte al soccorso tecnico efficace urgente. coordinamento operativo locale Si informa sull’evoluzione delle condizioni Centro Migliorare il livello metereologiche. Funzionale di conoscenza d’Abruzzo dello scenario 0862314311 meteorologico a breve-medio termine Affianca il Responsabile della Funzione Responsabile Predisporre le Censimento danni per la verifica sul territorio di della Funzione misure di possibili effetti indotti Censimento mitigazione del danni F6 rischio e salvaguardia della popolazione e del territorio Valuta la necessità di allertare la popolazione Sindaco Informazione ed con il supporto della Funzione Volontariato F3 assistenza alla sulla base dell’evolversi dell’evento e lo popolazione comunica al Sindaco PIANIFICAZIONE (F1) PIANIFICAZIONE FASE di FASE ALLARME Allerta gli operai reperibili e le ditte di fiducia per Referente della Verificare la gli eventuali interventi, in base alla necessità, Funzione disponibilità sentito il Referente della Funzione Materiali e Materiali e Mezzi operai e mezzi Mezzi F4 F4 Ditte convenzionate

Attività di gestione del traffico ed eventuale Referente della Fluidità e Funzione RESPONSABILE FUNZIONETECNICA DI VALUTAZIONE E E FUNZIONETECNICAVALUTAZIONE DI RESPONSABILE organizzazione della viabilità alternativa. continuità del Strutture traffico Operative F7

RESPONSABILE FUNZIONE SANITA’, FASE di PREALLARME ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA (F2)

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO METEO-IDROGEOLOGICO- OBIETTIVI SE COINVOLGERE IDRAULICO

Se esistono strutture sanitarie nelle vicinanze, le Strutture Assistenza contatta per provvedere al successivo sanitarie sanitaria – trasferimento delle persone fragili evacuate a deputate ad censimento seguito dell’evento (sulla base del censimento accogliere i strutture a rischio. effettuato vedi scheda CB4) ed eventuali pazienti in persone rimaste colpite dall’evento, con trasferimento passaggio alla fase di allarme.

Verifica la necessità di impegnare personale con Assistenza competenze specifiche al fine di fornire supporto psicologica alla psicologico alla popolazione in caso di popolazione peggioramento delle situazione in atto.

VETERINARIA (F2) VETERINARIA Richiede alla Funzione Volontariato F3 di Responsabile Assistenza allertare le associazioni di volontariato con Funzione sanitaria

FASE di PREALLARME FASE Volontariato F3 RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE carattere socio-sanitarie al fine di fornire supporto alle componenti Sanitarie intervenute. SANITA’, ASSISTENZA SOCIALE E E SOCIALE ASSISTENZA SANITA’,

RESPONSABILE FUNZIONE SANITA’, FASE di ALLARME ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA (F2)

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO METEO-IDROGEOLOGICO- OBIETTIVI SE COINVOLGERE IDRAULICO

Se esistono strutture sanitarie nelle vicinanze, le Strutture Assistenza contatta per provvedere al successivo sanitarie sanitaria – trasferimento delle persone fragili evacuate a deputate ad censimento seguito dell’evento (sulla base del censimento accogliere i strutture a rischio. pazienti in

effettuato vedi scheda CB4) ed eventuali persone rimaste colpite dall’evento. trasferimento

Valutato l’evolversi della situazione in atto, Sindaco Assistenza impiega, sentito il Sindaco e il Responsabile Responsabile psicologica alla della Funzione Volontariato F3, personale con Funzione popolazione competenze specifiche al fine di fornire supporto Volontariato F3 psicologico alla popolazione. VETERINARIA (F2) VETERINARIA

Richiede alla Funzione Volontariato F3 di di FASE ALLARME Responsabile Assistenza ASSISTENZA SOCIALE E E SOCIALE ASSISTENZA allertare le associazioni di volontariato con Funzione sanitaria carattere socio-sanitarie al fine di fornire Volontariato F3 supporto alle componenti Sanitarie intervenute. RESPONSABILE FUNZIONE SANITA’, FUNZIONE SANITA’, RESPONSABILE

RESPONSABILE FUNZIONE VOLONTARIATO (F3) FASE di PREALLARME

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Raccorda le attività con le organizzazioni di Responsabili Assistenza alla volontariato e le strutture operative per attivarsi delle popolazione – in caso necessità. Mette in stato di preallerta le Squadre/Associa Predisposizione squadre di volontariato. zioni di misure di volontariato salvaguardia.

Attiva le organizzazioni di volontariato Organizzazioni Assicurare il specializzate in radio comunicazione di di volontariato pronto intervento emergenza ed emergenza sanitaria, sentito il Referente della e la continuità Responsabile della Funzione Sanità Funzione Sanità delle F2 comunicazioni in emergenza tra gli

VOLONTARIATO (F3) (F3) VOLONTARIATO Attiva le squadre di supporto al presidio operatori ed il territoriale se necessario centro di FASE di PREALLARME FASE RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE coordinamento.

RESPONSABILE FUNZIONE VOLONTARIATO (F3) FASE di ALLARME

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO METEO-IDROGEOLOGICO- OBIETTIVI SE COINVOLGERE IDRAULICO

Dispone dei volontari per il supporto della polizia Responsabili Assistenza alla municipale e delle altre strutture operative, al delle popolazione

fine di provvede anche l’allontanamento delle Associazioni di persone presenti nelle aree colpite volontariato

Invia il personale necessario ad assicurare Responsabili Informazione ed l’assistenza alla popolazione evacuata presso le delle assistenza alla aree di attesa. Squadre/Associa popolazione zioni di Attiva le squadre specifiche, se presenti o ne volontariato richiede l’intervento alla Sala operativa Monitoraggio e regionale, al fine di garantire il supporto sorveglianza del psicologico alla popolazione Sala Operativa territorio VOLONTARIATO F3 F3 VOLONTARIATO Attiva le squadre di supporto al presidio di FASE ALLARME

RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE territoriale se necessario.

RESPONSABILE FUNZIONE MATERIALI e MEZZI FASE di PREALLARME (F4)

SOGGETTI DA AZIONE FA SOGGETTO COINVOLGERE OBIETTIVI RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO SE

Contatta il Responsabile della Funzione F1 per Responsabili Aggiornamento conoscere l’evoluzione delle condizioni Funzione sulla situazione in meteorologiche. Qualora fosse previsto un Tecnica di atto per peggioramento, verifica l’effettiva disponibilità Valutazione e assistenza alla delle aree di emergenza con particolare riguardo Pianificazione F1 popolazione e alle aree di accoglienza per la popolazione. predisposizione dei mezzi necessari

Stabilisce i collegamenti con le imprese Imprese presenti Disponibilità di preventivamente individuate per assicurare il nel territorio materiali e mezzi. pronto intervento.

Informa il Sindaco circa la necessità di ulteriori Sindaco Richiedere il MATERIALI e MEZZI (F4) (F4) MEZZI e MATERIALI supporto degli

mezzi e materiali di PREALLARME FASE RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE Enti competenti

RESPONSABILE FUNZIONE MATERIALI e MEZZI FASE di ALLARME (F4)

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO METEO-IDROGEOLOGICO- OBIETTIVI SE COINVOLGERE IDRAULICO

Invia i materiali e i mezzi necessari ad Informazione ed assicurare l’assistenza alla popolazione presso assistenza alla le aree di attesa e se evacuata, presso le aree di popolazione accoglienza.

Mobilita le Ditte preventivamente individuate per Ditte Assistenza alla assicurare il pronto intervento. convenzionate popolazione - presenti nel Disponibilità di territorio materiali e mezzi.

Coordina la sistemazione presso le aree di Responsabile Predisposizione accoglienza dei materiali forniti dalla Regione, funzione del materiale per dalla Prefettura – UTG e dalla Provincia, Volontariato F3 l’assistenza della unitamente al Responsabile della Funzione di FASE ALLARME popolazione MATERIALI e MEZZI (F4) (F4) MEZZI e MATERIALI

RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE Volontariato F3.

RESPONSABILE FUNZIONE SERVIZI ESSENZIALI (F5) FASE di PREALLARME

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO SE COINVOLGERE

Individua gli elementi a rischio (reti idriche, Responsabile Individuare le elettriche, gas, ecc.) che possono essere della Funzione infrastrutture per i coinvolti nell’evento in corso. Tecnica e servizi essenziali Pianificazione F1 potenzialmente interessate dall’evento.

Mantiene i contatti con i rappresentanti degli enti Responsabile Verifica e delle società erogatrici dei servizi primari, per della Funzione funzionalità delle l’invio sul territorio di tecnici e maestranze per Tecnica e infrastrutture per i verificare la funzionalità e la messa in sicurezza Pianificazione F1 servizi essenziali delle reti dei servizi comunali, coordinato dal interessate dall’evento. responsabile delle Funzione Tecnica e Enti Gestori reti Pianificazione F1, qualora ritenuto necessario, Allertamento dei

con passaggio alla fase di allarme referenti per gli elementi a rischio.

ESSENZIALI (F5) ESSENZIALI Fornisce alle aziende erogatrici dei servizi Enti Gestori reti Garantire la essenziali l’elenco degli edifici strategici nonché continuità di funzionamento delle aree adibite all’accoglienza della di PREALLARME FASE popolazione per i quali è necessario garantire la dei servizi continuità dei servizi stessi. essenziali degli RESPONSABILE FUNZIONE SERVIZI FUNZIONE SERVIZI RESPONSABILE edifici strategici e delle aree di emergenza.

RESPONSABILE FUNZIONE SERVIZI ESSENZIALI (F5) FASE di ALLARME

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO SE COINVOLGERE

Ripristino degli elementi a rischio (reti idriche, Garantire i servizi elettriche, gas, ecc.) coinvolti nell’evento in essenziali corso. interessate dall’evento.

Mantiene i contatti con i rappresentanti degli enti Responsabile Verifica e delle società erogatrici dei servizi primari, per della Funzione funzionalità delle l’invio sul territorio di tecnici e maestranze per Tecnica e infrastrutture per i verificare la funzionalità e la messa in sicurezza Pianificazione F1 servizi essenziali delle reti dei servizi comunali, coordinato dal interessate dall’evento. responsabile delle Funzione Tecnica e Enti Gestori reti Pianificazione F1 Allertamento dei referenti per gli elementi a rischio.

Contatta le aziende erogatrici dei servizi Enti Gestori reti Garantire la ESSENZIALI (F5 ) (F5 ESSENZIALI essenziali per garantire la continuità dei servizi continuità di presso edifici strategici e le aree adibite di FASE ALLARME funzionamento all’accoglienza della popolazione. dei servizi essenziali degli edifici strategici e RESPONSABILE FUNZIONE SERVIZI FUNZIONE SERVIZI RESPONSABILE delle aree di emergenza.

RESPONSABILE FUNZIONE CENSIMENTO DANNI PERSONE E COSE (F6) FASE di PREALLARME

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVO RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO SE COINVOLGERE

Dispone i sopralluoghi nelle aree interessate Responsabile Predisporre le dagli eventi idrogeologici, anche per verificare il della Funzione misure di possibile manifestarsi di ischi indotti, con il Tecnica e mitigazione del supporto del Responsabile della Funzione Pianificazione F1 rischio e Tecnica e Pianificazione F1 salvaguardia della popolazione e del territorio Esegue un censimento dei danni riferito a: Sindaco Individuare e  persone censire eventuali

 edifici pubblici e privati danni  impianti industriali (F6)  servizi essenziali  attività produttive  opere di interesse culturale  infrastrutture pubbliche  agricoltura e zootecnica FASE di PREALLARME FASE RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE e lo comunica al Sindaco CENSIMENTO DANNI PERSONE COSE E DANNIPERSONE CENSIMENTO

RESPONSABILE FUNZIONE CENSIMENTO DANNI PERSONE E COSE (F6) FASE di ALLARME

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVO RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO SE COINVOLGERE

Dispone i sopralluoghi nelle aree interessate Responsabile Predisporre le dagli eventi idrogeologici, anche per verificare il della Funzione misure di possibile manifestarsi di ischi indotti, con il Tecnica e mitigazione del supporto del Responsabile della Funzione Pianificazione F1 rischio e Tecnica e Pianificazione F1 salvaguardia della popolazione e del territorio Esegue un censimento dei danni riferito a: Sindaco Individuare e  persone censire eventuali  edifici pubblici e privati danni  impianti industriali  servizi essenziali  attività produttive  opere di interesse culturale  infrastrutture pubbliche  agricoltura e zootecnica e lo comunica al Sindaco di FASE ALLARME DANNI PERSONE E COSE (F6) (F6) E COSE DANNIPERSONE RESPONSABILE FUNZIONE CENSIMENTO RESPONSABILE

RESPONSABILE FUNZIONE STRUTTURE OPERATIVE (F7) FASE di PREALLARME

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Verifica la disponibilità delle strutture operative Polizia individuate per il perseguimento degli obiettivi di Municipale piano.

Verifica la percorribilità delle infrastrutture viarie Responsabile Garantire la in base allo scenario ipotizzato dal Referente Funzione percorribilità delle della Funzione Tecnica e Pianificazione F1 Tecnica e infrastrutture Pianificazione F1 viarie

Predispone ed effettua il posizionamento degli Polizia Garantire la uomini e dei mezzi per assicurare il controllo Municipale salvaguardia della permanente dei cancelli e del traffico da e per le popolazione zone interessate dagli eventi previsti o già in atto Responsabile inviando volontari e/o Polizia locale, con funzione FASE di PREALLARME FASE RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE passaggio alla fase di allarme. Volontariato F3 STRUTTURE OPERATIVE (F7) OPERATIVE STRUTTURE

RESPONSABILE FUNZIONE STRUTTURE OPERATIVE (F7) FASE di ALLARME

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Posiziona uomini e mezzi presso i cancelli Polizia Garantire la Municipale percorribilità delle

individuati per controllare il deflusso della popolazione. infrastrutture viarie Accerta l’avvenuta completa evacuazione delle Responsabile

aree a rischio. funzione Volontariato F3 Garantire la Predispone le squadre per la vigilanza degli salvaguardia della edifici che possono essere evacuati anche per popolazione limitare i fenomeni di sciacallaggio. OPERATIVE (F7) OPERATIVE RESPONSABILE RESPONSABILE In base allo scenario dell’evento in atto, verifica

la percorribilità delle infrastrutture viarie. di FASE ALLARME FUNZIONE STRUTTURE STRUTTURE FUNZIONE

RESPONSABILE FUNZIONE TELECOMUNICAZIONI (F8) FASE di PREALLARME

AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Attiva il contatto con i referenti locali degli Enti Enti Gestori dei Garantire la gestori dei servizi di telecomunicazione e delle servizi di TLC continuità delle associazioni di Radioamatori, sentito il Comunicazioni tra gli operatori di Responsabile della Funzione Volontariato F3 Referente della emergenza ed il

Funzione centro di Volontariato F3 coordinamento

Predispone le dotazioni per il mantenimento Referente della Garantire il delle comunicazioni in emergenza Funzione mantenimento Volontariato F3 delle comunicazioni

Verifica il funzionamento del sistema di Garantire il comunicazioni adottato. mantenimento delle comunicazioni

Se del caso richiede l’intervento di altre Prefettura Garantire il Amministrazioni in possesso di risorse (Pescara) 085 20571 mantenimento TELECOMUNICAZIONI (F8) TELECOMUNICAZIONI FASE di PREALLARME FASE RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE strumentali per le telecomunicazioni, con centralino delle passaggio alla fase di allarme Provincia di comunicazioni Pescara 085.29498248

RESPONSABILE FUNZIONE TELECOMUNICAZIONI (F8) FASE di ALLARME

 verificarsi di un evento con CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA  aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai presidi territoriali  superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti. AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Mantiene il contatto con i referenti locali degli Enti Gestori dei Garantire la Enti gestori dei servizi di telecomunicazione e servizi di TLC continuità delle dei radioamatori e con le squadre di volontari Comunicazioni tra gli operatori di inviate sul territorio. Referente della emergenza ed il Funzione centro di Volontariato F3 coordinamento

Verifica il funzionamento del sistema di Garantire il comunicazioni adottato. mantenimento delle comunicazioni

Se del caso richiede l’intervento di altre Prefettura Garantire il Amministrazioni in possesso di risorse (Pescara) 085 20571 mantenimento strumentali per le telecomunicazioni centralino delle FASE di FASE ALLARME Provincia di comunicazioni TELECOMUNICAZIONI (F8) TELECOMUNICAZIONI RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE Pescara 085.29498248

RESPONSABILE FUNZIONE ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE (F9) FASE di PREALLARME

 Avviso di CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA;  verificarsi di un evento con CODICE ARANCIONE/CRITICITÀ MODERATA;  aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai Presidi Territoriali;  superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti. AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Verifica il censimento della popolazione Responsabili Calibrazione del presente nelle aree a rischio, con particolare Funzione: modello di riferimento ai soggetti fragili. -Volontariato F3; intervento e delle azioni da -Sanità, intraprendere. assistenza sociale F2 Verifica Si assicura della reale disponibilità di alloggio Centri e Aree di presso i centri e le aree di accoglienza accoglienza dell’adeguatezza

individuate nel piano. Nominativi e della capacità di contatti da risposta. Allegato CM1 – Accoglienza

Effettua un censimento presso le principali Principali Verifica strutture ricettive nella zona per accertarne strutture dell’adeguatezza l’effettiva disponibilità. ricettive della della capacità di zona risposta e l’assistenza della popolazione. POPOLAZIONE (F9) POPOLAZIONE Verifica la funzionalità dei sistemi di allarme Responsabile Informazione alla predisposti per gli avvisi alla popolazione di PREALLARME FASE Funzione popolazione. qualora presenti. Materiali e Mezzi

Allerta le squadre individuate per la diramazione Responsabili Informazione alla dei messaggi di allarme alla popolazione con il Funzioni: popolazione. RESPONSABILE FUNZIONE ASSISTENZA ALLAFUNZIONE ASSISTENZA RESPONSABILE supporto delle squadre di volontariato -Volontariato F3 -Strutture Operative F7

RESPONSABILE FUNZIONE ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE (F9) FASE di ALLARME

 verificarsi di un evento con CODICE ROSSO/CRITICITÀ ELEVATA  aggravarsi della situazione nei punti critici monitorati a vista dai presidi territoriali  superamento di soglie riferite al sistema di allertamento locale, ove presenti. AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Assistenza alla Provvede ad attivare il sistema di allarme Responsabile Funzione popolazione – PREVIA PRECISA INDICAZIONE DEL

SINDACO Volontariato F3

Coordina le attività di evacuazione della Responsabili popolazione delle aree a rischio. Funzioni: Attuazione -Sanità F2 misure di -Volontariato F3 salvaguardia ed assistenza alla -Strutture popolazione Operative F7 evacuata.

Provvede al censimento della popolazione Responsabile evacuata evidenziando l’eventuale presenza di Funzione stranieri specificandone la nazionalità. Volontariato F3

Responsabili Garantisce la prima assistenza e le informazioni Funzioni: nelle aree di attesa. -Sanità F2 -Volontariato F3

Garantisce il trasporto e l’assistenza continua Responsabili della popolazione verso le aree di accoglienza. Funzioni: FASE di FASE ALLARME -Volontariato F3 -Materiali e Mezzi F4

Provvede al ricongiungimento delle famiglie. Responsabile Funzione Volontariato F3

Garantisce la diffusione delle norme di Responsabile Funzione

RESPONSABILE FUNZIONE ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE (F9) ALLAPOPOLAZIONE FUNZIONE ASSISTENZA RESPONSABILE comportamento in relazione alla situazione in atto. Volontariato F3

B - RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO DI INTERFACCIA

SISTEMA DI ALLERTAMENTO

Il sistema di allertamento regionale prevede anche l’invio di allerte in caso di rischio incendio boschivo di interfaccia.

Un incendio boschivo può essere definito come “un fuoco che si sviluppa su aree boscate, cespugliate oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi a dette aree”.

L’incendio di interfaccia può essere definito come un incendio che si sviluppa in quei luoghi geografici dove il sistema urbano e quello rurale si incontrano e interagiscono: in particolare, la fascia perimetrale considerata e riportata nella cartografia allegata al piano, è pari ai 200 metri. Tale incendio può avere origine sia in prossimità dell’insediamento (combustione di residui vegetali o accensione di fuochi durante attività ricreative in parchi urbani e/o periurbani, ecc.) sia come incendio propriamente boschivo, per poi interessare le zone di interfaccia.

Le cause di incendio possono essere:

1. naturali, come ad esempio i fulmini. 2. di origine antropica cioè imputabili ad attività umane. Queste ultime si distinguono, a loro volta, in:

. accidentali, come ad esempio un corto circuito, surriscaldamento di motori, scintille derivate da strumenti da lavoro, ecc; . colpose, come alcune pratiche agricole e pastorali, comportamenti irresponsabili nelle aree turistiche, lancio incauto di materiale acceso (fiammiferi, sigarette, ecc.); - -dolose, quando il fuoco è appiccato volontariamente dall'uomo per le motivazioni più disparate. Il rapido propagarsi dell'incendio boschivo può essere favorito da particolari condizioni atmosferiche, come giornate particolarmente calde e ventose, in un periodo di scarse precipitazioni.

Pertanto, il Centro Funzionale Centrale del Dipartimento di Protezione Civile emana quotidianamente, entro le ore 16:00, uno specifico bollettino di suscettività all’innesco degli incendi boschivi accessibile alle Regioni e Province autonome, Prefetture UTG, Corpo Forestale dello Stato, Corpi Forestali Regionali e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, recepito dal Centro Funzionale d’Abruzzo e pubblicato quotidianamente on line sul sito http://allarmeteo.regione.abruzzo.it/, durante il periodo della campagna Anti Incendio Boschivo (A.I.B.) Il bollettino, che riporta le indicazioni sintetiche sulle condizioni relative al rischio incendi boschivi, è redatto su scala provinciale, pertanto la sua diffusione è discretizzata su quattro zone di allertamento.

Per il rischio incendi boschivi le zone di allertamento sono:

 PROVINCIA DELL’AQUILA;  PROVINCIA DI CHIETI;  PROVINCIA DI PESCARA;  PROVINCIA DI TERAMO.

Il Bollettino Regionale di suscettività all’innesco di incendi boschivi comprende una parte testuale che raccoglie previsioni meteoclimatiche e una in forma grafica con la mappatura dei livelli di pericolosità

Sono definiti tre livelli di pericolosità riguardo il rischio incendi a cui corrispondono tre diverse situazioni operative di eventuale contrasto:

 pericolosità bassa: le condizioni sono tali che ad innesco avvenuto l’evento può essere fronteggiato con mezzi ordinari;  pericolosità media: le condizioni sono tali che ad innesco avvenuto l’evento deve essere fronteggiato con una risposta rapida ed efficace, senza la quale potrebbe essere richiesto l’intervento di mezzi aerei;  pericolosità alta: le condizioni sono tali che ad innesco avvenuto l’evento può essere contrastato solo ricorrendo all’utilizzo di mezzi straordinari, quali la flotta aerea regionale e statale.

I livelli di pericolosità vengono rappresentati, sulle mappe del bollettino, mediante l’utilizzo di tre colori:

 verde = pericolosità bassa;  arancio = pericolosità media;  rosso = pericolosità alta.

In caso di pericolosità ALTA il Centro funzionale d’Abruzzo invia via sms, mail e PEC una informativa ai Sindaci (e agli altri soggetti indicati) dei Comuni e agli altri enti ricadenti all’interno della Provincia interessata da tale pericolosità inseriti in apposite liste di distribuzione presenti nei Protocolli di Intesa con le Prefetture.A seconda dei livelli di pericolosità vengono attivati livelli di allerta.

A seconda dei livelli di pericolosità vengono attivati livelli di allerta:

In particolare, i Livelli di Allerta sono attivati sulla base:

- del Bollettino predisposto dal Centro Funzionale (sulla base del Bollettino di suscettività all’innesco emesso dal Centro funzionale Centrale); - di segnalazioni di fenomeni imminenti o in atto.

Il modello di intervento in caso di rischio di incendi boschivi prevede una fase di normalità e tre diverse fasi di allerta. Tali fasi, che attivano le azioni previste dai Piani di emergenza comunali o intercomunali di protezione civile, corrispondono ai livelli di allerta secondo il seguente schema:

La fase di normalità è conseguente alla previsione di una pericolosità BASSA riportata dal bollettino giornaliero.

La fase di attenzione viene attivata per tutta la durata del periodo della Campagna AIB e rappresenta la fase minima di attivazione. Inoltre, si attiva in caso di suscettività MEDIA o ALTA (a seconda della situazione locale) o al verificarsi di un incendio boschivo.

La fase di preallarme si attiva in caso di suscettività MEDIA o ALTA riportata dal bollettino o quando l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale.

La fase di allarme si attiva con un incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale dei 200 m (incendio di interfaccia).

SCENARI DI EVENTO

All’interno del territorio comunale o del territorio ricompreso nell’associazione dei comuni, sono localizzate le aree a rischio incendio di interfaccia, così come definito nel paragrafo precedente.

Le aree dovranno essere censite con riferimento alla scheda allegata al piano denominata scheda CR4, all’interno della quale dovranno essere riportate le seguenti informazioni:

- localizzazione (riportata anche nella cartografia allegata al piano) - tipologia di esposti: abitazioni, attività commerciali, attività produttive, edifici pubblici, scuole,… - numero di persone e famiglie coinvolte (dovrà essere evidenziata l’eventuale presenza di persone fragili censite anche nella scheda CB4); - fonte del rischio.

MODELLO DI INTERVENTO

Il modello di intervento prevede l’attivazione di fasi diverse a seconda che l’evento sia in fase di previsione oppure già in atto. In caso di incendio di interfaccia, si parla di attivazione del C.O.C. nel momento in cui si riscontri una minaccia pe la popolazione ed in particolare nl caso in cui l’evento sia prossimo alla fascia perimetrale o si sia già sviluppato al suo interno.

L’attivazione delle fasi a sua volta porta al coinvolgimento di responsabili diversi che svolgeranno determinate funzioni ed attività, secondo quanto riportato nelle tabelle seguenti.

In via generale, è possibile ricondurre il modello di intervento per il rischio incendi boschivi al seguente schema:

FASE DI NORMALITA’ NORMALITA’ DI FASE FASE DI ATTENZIONE ATTENZIONE DI FASE PREALLARME DI FASE ALLARME DI FASE

Presidi territoriali SINDACO

Segreteria di C.O.C. Coordinamento

Tecnica e P.

Volontariato

Materiali-Mez

Cens.danni

Ass.popolaz.

Sanità

Servizi essenziali

Strutt. operative

Telecomunicazioni

SINDACO FASE di NORMALITA’

 previsione di una pericolosità bassa riportata dal bollettino giornaliero AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE

Controlla quotidianamente la pubblicazione del Bollettino previsione rischio incendi boschivi sul sito http://allarmeteo.regione.abruzzo.it/ o sulla Home page del sito istituzionale della Regione

Abruzzo (www.regione.abruzzo.it, nella sezione dedicata al CFA)

Verifica giornalmente se il Centro Funzionale Verificare la fase d’Abruzzo ha inviato sms per rischio incendio di attivazione ALTO.(N.B. Il suddetto sms sarà inviato solo se si prevedono condizioni di pericolosità ALTA per la Provincia di appartenenza del Comune) SINDACO

Si preoccupa di mantenere costantemente Personale interno Assicurare aggiornati i dati riportati sul sito l’efficacia della http://allarmeteo.regione.abruzzo.it nell’area di FASE NORMALITA’ comunicazione riservata al Comune e contestualmente presenti con il Centro nella scheda CR1 Funzionale

SINDACO FASE di ATTENZIONE

 in caso di pericolosità media o alta riportata dal bollettino;  al verificarsi di un incendio boschivo soprattutto se, secondo le valutazione del Direttore Operazioni di Spegnimento (DOS), potrebbe propagarsi verso la fascia perimetrale AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

In campagna A.I.B.: S.O.U.P. (Sala Comunicare agli operativa enti competenti al verificarsi di un incendio nel territorio unificata l’incendio in atto comunale, contatta la S.O.U.P. (Sala operativa permanente) unificata permanente). 800860146 - 800861016 0862311526

S.O.U.R. (Sala Fuori campagna A.I.B.: Operativa al verificarsi di un incendio nel territorio Unificata comunale, contatta la Sala Operativa Unificata Regionale) Regionale 800860146 - 800861016 SINDACO 0862311526

Contatta i responsabili delle funzioni di supporto di FASE ATTENZIONE Responsabili Verifica della per comunicare lo stato di attenzione ed delle Funzioni di reale operatività informarli della possibilità di apertura del C.O.C., supporto delle Funzioni di in particolare per l’attivazione della Funzione supporto Volontariato (F3), materiali e Mezzi (F4), Strutture operative (F7).

SINDACO FASE di PREALLARME

 l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia. AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

In campagna A.I.B.: S.O.U.P. (Sala Comunicare agli operativa enti competenti al verificarsi di un incendio nel territorio unificata l’incendio in atto comunale, contatta la sala operativa unificata permanente) permanente. 800860146 - 800861016 0862311526

S.O.U.R. (Sala Fuori campagna A.I.B.: Operativa Unificata al verificarsi di un incendio nel territorio Regionale) comunale, contatta la Sala Operativa Unificata Regionale 800860146 - 800861016 0862311526

Contatta il responsabile del COC per procedere Responsabile Attivazione del all’attivazione del Centro Operativo Comunale del COC C.O.C.

SINDACO Comunica alla Prefettura l’avvenuta attivazione Prefettura Creare un del C.O.C. (Pescara) 085 20571 efficace centralino coordinamento operativo locale FASE di PREALLARME FASE Comunica alla Prefettura l’entità di eventuali Prefettura Assistenza alla danni a persone o cose sulla base delle (Pescara) 085 20571 popolazione informazioni ricevute dalla Funzione Censimento centralino danni persone o cose (F6). Contatta il responsabile della Funzione Responsabile Comunicare lo Volontariato per comunicare lo stato di della Funzione stato di preallarme alla popolazione presente nelle aree Volontariato preallarme alla a rischio (con particolare riguardo alle persone popolazione fragili) (scheda CR4 e CB4) presente nelle Popolazione aree a rischio presente nelle aree a rischio

SINDACO FASE di ALLARME

 incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE

In campagna A.I.B.: S.O.U.P. (Sala Comunicare agli operativa organi competenti al verificarsi di un incendio nel territorio unificata l’incendio in atto. comunale, contatta la sala operativa unificata permanente) permanente. 800860146 - 800861016 Fuori campagna A.I.B.: 0862311526 S.O.U.R. (Sala al verificarsi di un incendio nel territorio Operativa comunale, contatta la Sala Operativa Unificata Unificata Regionale Regionale)

Qualora il C.O.C. non fosse stato ancora Responsabile Creare un attivato, contatta il responsabile del COC per del COC efficace procedere all’attivazione nel più breve tempo coordinamento possibile. operativo locale.

Informa Prefettura - UTG, Regione, Provincia, Prefettura – UTG Informare dell’avvenuta attivazione del COC comunicando Regione dell’attivazione del COC le Funzioni attivate. 800860146 - 800861016 0862311526 Provincia di Pescara 085.29498248

SINDACO Mantiene i contatti con la Regione, la Prefettura Prefettura – UTG Creare un – UTG, la Provincia, le strutture locali di CC, (Pescara) 085 20571 efficace VVF. centralino coordinamento FASE di FASE ALLARME Regione operativo locale. 800860146 - Condivisione delle 800861016 azioni da porre in essere. 0862311526 Provincia di Pescara 085.29498248 Strutture Operative Contatta il responsabile della Funzione Responsabile Comunicare lo Volontariato per comunicare lo stato di della Funzione stato di preallarme alla popolazione presente nelle aree Volontariato preallarme alla a rischio (con particolare riguardo alle persone popolazione fragili) (scheda CR4 e CB4) presente nelle aree a rischio Comunica alla Prefettura l’entità di eventuali Popolazione Definizione dello danni a persone o cose sulla base delle presente nelle scenario di danno informazioni ricevute dalla Funzione Censimento aree a rischio in corso danni persone o cose F6. Prefettura (Pescara) 085 20571 centralino

RESPONSABILE del C.O.C. FASE di PREALLARME

 l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia. AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Convoca i responsabili delle Funzioni di Responsabili Creare un Supporto ritenute necessarie. delle Funzioni di efficace Supporto coordinamento operativo locale.

Conferma al Sindaco l’avvenuta attivazione del Sindaco COC.

Si assicura dell’operatività della Segreteria di Segreteria di Affidabilità e coordinamento per garantire i rapporti e le Coordinamento continuità delle comunicazioni con Prefettura e Regione comunicazioni formali FASE di PREALLARME FASE RESPONSABILE del C.O.C. RESPONSABILE

RESPONSABILE del C.O.C. FASE di ALLARME

 incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Convoca i responsabili delle Funzioni di Responsabili Creare un Supporto ritenute necessarie. delle Funzioni di efficace Supporto coordinamento operativo locale.

Conferma al Sindaco l’avvenuta attivazione del Sindaco COC.

Si assicura dell’operatività della Segreteria di Segreteria di Affidabilità e coordinamento per garantire i rapporti e le Coordinamento continuità delle comunicazioni con Prefettura e Regione. comunicazioni formali

FASE di FASE ALLARME RESPONSABILE del C.O.C. RESPONSABILE

RESPONSABILE FUNZIONE TECNICA DI FASE di PREALLARME VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE (F1)

 l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia. AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE

Si accerta della presenza sul luogo dell’evento Creare un delle strutture preposte al soccorso tecnico efficace urgente. coordinamento operativo locale

Si informa sull’evoluzione delle condizioni Centro Migliorare il livello metereologiche. Funzionale di conoscenza d’Abruzzo dello scenario 0862314311 meteorologico a breve-medio termine Allerta gli operai reperibili e le ditte di fiducia per Referente della Verificare la gli eventuali interventi, in base alla necessità, Funzione disponibilità sentito il Referente della Funzione Materiali e Materiali e Mezzi operai e mezzi Mezzi F4 F4 Ditte convenzionate FASE di PREALLARME FASE Attività di gestione del traffico ed eventuale Referente della Fluidità e organizzazione della viabilità alternativa. Funzione continuità del

VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE (F1) PIANIFICAZIONE E VALUTAZIONE Strutture traffico RESPONSABILE FUNZIONE DI TECNICA RESPONSABILE Operative F7

RESPONSABILE FUNZIONE TECNICA DI FASE di ALLARME VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE (F1)

 incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Si accerta della presenza sul luogo dell’evento Creare un delle strutture preposte al soccorso tecnico efficace urgente. coordinamento operativo locale Dispone ricognizioni nelle aree a rischio Referente Monitorare le aree avvalendosi del Volontariato Funzione a rischio Volontariato F3 Allerta gli operai reperibili e le ditte di fiducia per Referente della Verificare la gli eventuali interventi, in base alla necessità, Funzione disponibilità sentito il Referente della Funzione Materiali e Materiali e Mezzi operai e mezzi Mezzi F4 F4 Ditte convenzionate

FASE di FASE ALLARME Attività di gestione del traffico ed eventuale Referente della Fluidità e organizzazione della viabilità alternativa. Funzione continuità del Strutture traffico Operative F7 VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE (F1) PIANIFICAZIONE E VALUTAZIONE RESPONSABILE FUNZIONE DI TECNICA RESPONSABILE RESPONSABILE FUNZIONE SANITA’, FASE di PREALLARME ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA (F2)

 l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia. AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Se esistono strutture sanitarie nelle vicinanze, le Strutture Assistenza

contatta per provvedere al successivo sanitarie sanitaria – trasferimento delle persone fragili evacuate a deputate ad censimento seguito dell’evento (sulla base del censimento accogliere i strutture a rischio. effettuato vedi scheda CB4) ed eventuali pazienti in persone rimaste colpite dall’evento. trasferimento

Richiede alla Funzione Volontariato F3 di Responsabile Assistenza allertare le associazioni di volontariato con Funzione sanitaria carattere socio-sanitarie al fine di fornire Volontariato F3 supporto alle componenti Sanitarie intervenute. SANITA’, ASSISTENZA ASSISTENZA SANITA’, FASE di PREALLARME FASE RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE SOCIALE E E (F2) VETERINARIA SOCIALE

RESPONSABILE FUNZIONE SANITA’, FASE di ALLARME ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA (F2)

 incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Assicura l’assistenza sanitaria e psicologica Assistenza degli evacuati. sanitaria

Coordina l’assistenza sanitaria presso le aree di

attesa e di accoglienza.

Provvede alla messa in sicurezza del patrimonio Responsabile Salvaguardare il zootecnico, coordinandosi con il Responsabile Funzione patrimonio della Funzione Materiali e Mezzi. Materiali e Mezzi zootecnico F4 esposto a rischio FASE di FASE ALLARME SANITA’, ASSISTENZA ASSISTENZA SANITA’, RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE SOCIALE E VETERINARIA (F2) E (F2) VETERINARIA SOCIALE

RESPONSABILE FUNZIONE VOLONTARIATO (F3) FASE di ATTENZIONE

 in caso di pericolosità alta riportata dal bollettino;  al verificarsi di un incendio boschivo che, secondo le valutazione del Direttore Operazioni di Spegnimento (DOS), potrebbe propagarsi verso la fascia perimetrale AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE

Allertato dal Sindaco si rende disponibile nel caso in cui si renda necessaria l’attivazione della fase successiva VOLONTARIATO (F3) (F3) VOLONTARIATO FASE di FASE ATTENZIONE RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE

RESPONSABILE FUNZIONE VOLONTARIATO (F3) FASE di PREALLARME

 l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia. AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Raccorda le attività con le organizzazioni di Responsabili Assistenza alla volontariato e le strutture operative per attivarsi delle popolazione – in caso necessità. Squadre/Associa Predisposizione zioni di misure di volontariato salvaguardia.

Attiva le organizzazioni di volontariato Organizzazioni Assicurare il specializzate in radio comunicazione di di volontariato pronto intervento emergenza, nonché quelle aventi specifiche e la continuità delle competenze in ambito di rischio incendio Referente della comunicazioni in boschivo, dotati di idonei dispositivi di protezione Funzione emergenza tra gli individuale. L’attività dei volontari è coordinata Telecomunicazio

VOLONTARIATO (F3) (F3) VOLONTARIATO operatori ed il dal DOS (Direttore operazioni di Spegnimento) ni F8 centro di FASE di PREALLARME FASE RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE coordinamento.

RESPONSABILE FUNZIONE VOLONTARIATO (F3) FASE di ALLARME

 incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Attiva le organizzazioni di volontariato Organizzazioni Assicurare il specializzate in radio comunicazione di di volontariato pronto intervento emergenza, nonché quelle aventi specifiche e la continuità delle competenze in ambito di rischio incendio Referente della comunicazioni in boschivo, dotati di idonei dispositivi di protezione Funzione emergenza tra gli individuale. L’attività dei volontari è coordinata Telecomunicazio operatori ed il dal DOS (Direttore operazioni di Spegnimento) ni F8 centro di coordinamento.

Dispone dei volontari per il supporto della polizia Responsabili Assistenza alla municipale, al fine di provvede anche delle popolazione l’allontanamento delle persone presenti nelle Associazioni di aree colpite volontariato

Invia il personale necessario ad assicurare Responsabili Assistenza alla l’assistenza alla popolazione presso le aree di delle popolazione Squadre/Associa accoglienza. di FASE ALLARME zioni di volontariato

RESPONSABILE FUNZIONE VOLONTARIATO F3 F3 FUNZIONE VOLONTARIATO RESPONSABILE

RESPONSABILE FUNZIONE MATERIALI e MEZZI FASE di ATTENZIONE (F4)

 in caso di pericolosità alta riportata dal bollettino;  al verificarsi di un incendio boschivo che, secondo le valutazione del Direttore Operazioni di Spegnimento (DOS), potrebbe propagarsi verso la fascia perimetrale AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE

Allertato dal Sindaco si rende disponibile nel caso in cui si renda necessaria l’attivazione della fase successiva MATERIALI e MEZZI (F4) MEZZI e MATERIALI FASE di FASE ATTENZIONE RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE

RESPONSABILE FUNZIONE MATERIALI e MEZZI FASE di PREALLARME (F4)

 l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia. AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE

Contatta il Responsabile della Funzione F1 per Responsabili Aggiornamento conoscere l’evoluzione delle condizioni Funzione sulla situazione in meteorologiche. Tecnica di atto per Valutazione e assistenza alla Pianificazione F1 popolazione e predisposizione dei mezzi necessari

Stabilisce i collegamenti con le imprese Imprese presenti Assistenza alla preventivamente individuate per assicurare il nel territorio popolazione - pronto intervento, se necessario. Disponibilità di materiali e mezzi. MATERIALI e MEZZI (F4) (F4) MEZZI e MATERIALI FASE di PREALLARME FASE RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE

RESPONSABILE FUNZIONE MATERIALI e MEZZI FASE di ALLARME (F4) o, qualora non attivata, RESPONSABILE del COC

 incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Invia i materiali e i mezzi necessari ad Assistenza alla assicurare l’assistenza alla popolazione presso popolazione le aree di accoglienza.

Mobilita le imprese preventivamente individuate Imprese presenti Assistenza alla per assicurare il pronto intervento. nel territorio popolazione - Disponibilità di materiali e mezzi.

Coordina la sistemazione presso le aree di Responsabile Predisposizione accoglienza dei materiali forniti dalla Regione, funzione del materiale per dalla Prefettura – UTG e dalla Provincia, Volontariato F3 l’assistenza della unitamente al Responsabile della Funzione popolazione Volontariato F3. FASE di FASE ALLARME MATERIALI e MEZZI (F4) (F4) MEZZI e MATERIALI RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE

RESPONSABILE FUNZIONE SERVIZI ESSENZIALI (F5) FASE di PREALLARME

 l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia. AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Individua gli elementi a rischio (reti idriche, Responsabile Individuare le elettriche, gas, ecc.) che possono essere della Funzione infrastrutture per i coinvolti nell’evento in corso. Tecnica e servizi essenziali Pianificazione F1 potenzialmente interessate dall’evento.

Mantiene i contatti con i rappresentanti degli enti Responsabile Verifica

e delle società erogatrici dei servizi primari, per della Funzione funzionalità delle l’invio sul territorio di tecnici e maestranze per Tecnica e infrastrutture per i verificare la funzionalità e la messa in sicurezza Pianificazione F1 servizi essenziali delle reti dei servizi comunali, coordinato dal interessate dall’evento. responsabile delle Funzione Tecnica e Enti Gestori reti Pianificazione F1 Allertamento dei referenti per gli elementi a rischio. ESSENZIALI (F5) ESSENZIALI Fornisce alle aziende erogatrici dei servizi Enti Gestori reti Garantire la essenziali l’elenco degli edifici strategici nonché continuità di

delle aree adibite all’accoglienza della di PREALLARME FASE funzionamento popolazione per i quali è necessario garantire la dei servizi continuità dei servizi stessi. essenziali degli RESPONSABILE FUNZIONE SERVIZI FUNZIONE SERVIZI RESPONSABILE edifici strategici e delle aree di emergenza.

RESPONSABILE FUNZIONE SERVIZI ESSENZIALI (F5) FASE di ALLARME

 incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE

Individua gli elementi a rischio (reti idriche, Individuare le elettriche, gas, ecc.) che possono essere infrastrutture per i coinvolti nell’evento in corso. servizi essenziali potenzialmente interessate dall’evento.

Mantiene i contatti con i rappresentanti degli enti Responsabile Verifica e delle società erogatrici dei servizi primari, per della Funzione funzionalità delle l’invio sul territorio di tecnici e maestranze per Tecnica e infrastrutture per i verificare la funzionalità e la messa in sicurezza Pianificazione F1 servizi essenziali delle reti dei servizi comunali, coordinato dal interessate dall’evento. responsabile delle Funzione Tecnica e Enti Gestori reti Pianificazione F1 Allertamento dei referenti per gli elementi a rischio.

ESSENZIALI (F5 ) (F5 ESSENZIALI Contatta le aziende erogatrici dei servizi Enti Gestori reti Garantire la essenziali per garantire la continuità dei servizi di FASE ALLARME continuità di presso edifici strategici e le aree adibite funzionamento all’accoglienza della popolazione. dei servizi essenziali degli RESPONSABILE FUNZIONE SERVIZI FUNZIONE SERVIZI RESPONSABILE edifici strategici e delle aree di emergenza.

RESPONSABILE FUNZIONE CENSIMENTO DANNI PERSONE E COSE (F6) FASE di PREALLARME

 l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia. AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Esegue un censimento dei danni riferito a: Sindaco Individuare e  persone censire eventuali  edifici pubblici e privati danni  impianti industriali  servizi essenziali  attività produttive

 opere di interesse culturale

(F6)  infrastrutture pubbliche  agricoltura e zootecnica e lo comunica al Sindaco RESPONSABILE RESPONSABILE FUNZIONE CENSIMENTO CENSIMENTO FUNZIONE DANNI PERSONE E COSE E COSE DANNIPERSONE FASE di PREALLARME FASE

RESPONSABILE FUNZIONE CENSIMENTO DANNI PERSONE E COSE (F6) FASE di ALLARME

 incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE

Esegue un censimento dei danni riferito a: Sindaco Individuare e  persone censire eventuali  edifici pubblici e privati danni  impianti industriali  servizi essenziali  attività produttive  opere di interesse culturale

(F6) (F6)  infrastrutture pubbliche  agricoltura e zootecnica e lo comunica al Sindaco. RESPONSABILE RESPONSABILE FASE di FASE ALLARME FUNZIONE CENSIMENTO CENSIMENTO FUNZIONE DANNI PERSONE E COSE E COSE DANNIPERSONE

RESPONSABILE FUNZIONE STRUTTURE OPERATIVE (F7) FASE di ATTENZIONE

 in caso di pericolosità alta riportata dal bollettino;  al verificarsi di un incendio boschivo che, secondo le valutazione del Direttore Operazioni di Spegnimento (DOS), potrebbe propagarsi verso la fascia perimetrale AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE

Allertato dal Sindaco si rende disponibile nel caso in cui si renda necessaria l’attivazione della fase successiva FASE di FASE ATTENZIONE RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE STRUTTURE OPERATIVE (F7) OPERATIVE STRUTTURE

RESPONSABILE FUNZIONE STRUTTURE OPERATIVE (F7) FASE di PREALLARME

 l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia. AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Verifica la disponibilità delle strutture operative Polizia individuate per il perseguimento degli obiettivi di Municipale piano.

Verifica la percorribilità delle infrastrutture viarie Responsabile Garantire la in base allo scenario ipotizzato dal Referente Funzione percorribilità delle della Funzione Tecnica di Valutazione Tecnica di infrastrutture Valutazione F1 viarie

Predispone ed effettua il posizionamento degli Polizia Garantire la uomini e dei mezzi per assicurare il controllo Municipale salvaguardia della permanente dei cancelli e del traffico da e per le popolazione zone interessate dagli eventi previsti o già in atto Responsabile inviando volontari e/o Polizia locale. funzione FASE di PREALLARME FASE RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE Volontariato F3 STRUTTURE OPERATIVE (F7) OPERATIVE STRUTTURE

RESPONSABILE FUNZIONE STRUTTURE OPERATIVE (F7) FASE di ALLARME

 incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Posiziona uomini e mezzi presso i cancelli Polizia Garantire la individuati per controllare il deflusso della Municipale percorribilità delle popolazione. infrastrutture viarie Accerta l’avvenuta completa evacuazione delle Responsabile

aree a rischio. funzione Volontariato F3 Garantire la Predispone le squadre per la vigilanza degli salvaguardia della edifici che possono essere evacuati anche per popolazione limitare i fenomeni di sciacallaggio. In base allo scenario dell’evento in atto, verifica la percorribilità delle infrastrutture viarie. OPERATIVE (F7) OPERATIVE FASE di FASE ALLARME RESPONSABILE FUNZIONE STRUTTURE RESPONSABILE

RESPONSABILE FUNZIONE TELECOMUNICAZIONI (F8) FASE di PREALLARME

 l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia. AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Attiva il contatto con i referenti locali degli Enti Enti Gestori dei Garantire la gestori dei servizi di telecomunicazione e delle servizi di TLC continuità delle associazioni di Radioamatori, sentito il Comunicazioni tra gli operatori di Responsabile della Funzione Volontariato F3 Referente della emergenza ed il

Funzione centro di Volontariato F3 coordinamento

Predispone le dotazioni per il mantenimento Referente della Garantire il delle comunicazioni in emergenza. Funzione mantenimento Volontariato F3 delle comunicazioni

Verifica il funzionamento del sistema di Garantire il comunicazioni adottato. mantenimento delle comunicazioni

Se del caso richiede l’intervento di altre Prefettura Garantire il mantenimento TELECOMUNICAZIONI (F8) TELECOMUNICAZIONI FASE di PREALLARME FASE

RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE Amministrazioni in possesso di risorse (Pescara) 085 delle strumentali per le telecomunicazioni 20571 centralino comunicazioni Provincia di Pescara 085.29498248

RESPONSABILE FUNZIONE TELECOMUNICAZIONI (F8) FASE di ALLARME

 incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Mantiene il contatto con i referenti locali degli Enti Gestori dei Garantire la Enti gestori dei servizi di telecomunicazione e servizi di TLC continuità delle dei radioamatori e con le squadre di volontari Comunicazioni tra gli operatori di inviate sul territorio. Referente della emergenza ed il Funzione centro di Volontariato F3 coordinamento

(F8)

FUNZIONE FUNZIONE Verifica il funzionamento del sistema di Garantire il mantenimento

RESPONSABILE RESPONSABILE comunicazioni adottato. delle FASE di FASE ALLARME TELECOMUNICAZIONI TELECOMUNICAZIONI comunicazioni Se del caso richiede l’intervento di altre Prefettura Garantire il Amministrazioni in possesso di risorse (Pescara) 085 20571 mantenimento strumentali per le telecomunicazioni centralino delle Provincia di comunicazioni Pescara 085.29498248

RESPONSABILE FUNZIONE ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE (F9) FASE di PREALLARME

 l’incendio boschivo è in atto e prossimo alla fascia perimetrale e potrebbe interessare la fascia di interfaccia. AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Verifica il censimento della popolazione Responsabili Calibrazione del presente nelle aree a rischio, con particolare Funzione: modello di riferimento ai soggetti fragili. -Volontariato F3; intervento e delle azioni da -Sanità, intraprendere. assistenza sociale F2 Verifica Si assicura della reale disponibilità di alloggio Centri e Aree di presso i centri e le aree di accoglienza accoglienza dell’adeguatezza

individuate nel piano. Nominativi e della capacità di contatti da risposta. Allegato CM1 – Accoglienza

Effettua un censimento presso le principali Principali Verifica strutture ricettive nella zona per accertarne strutture dell’adeguatezza l’effettiva disponibilità. ricettive della della capacità di zona risposta e l’assistenza della popolazione. POPOLAZIONE (F9) POPOLAZIONE Verifica la funzionalità dei sistemi di allarme Responsabile Informazione alla predisposti per gli avvisi alla popolazione di PREALLARME FASE Funzione popolazione. qualora presenti. Materiali e Mezzi

Allerta le squadre individuate per la diramazione Responsabili Informazione alla dei messaggi di allarme alla popolazione. Funzioni: popolazione. RESPONSABILE FUNZIONE ASSISTENZA ALLAFUNZIONE ASSISTENZA RESPONSABILE -Volontariato -Strutture Operative

RESPONSABILE FUNZIONE ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE (F9) FASE di ALLARME

 incendio in atto che è ormai interno alla fascia perimetrale AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA SE COINVOLGERE OBIETTIVI

Assistenza alla Provvede ad attivare il sistema di allarme Responsabile popolazione – PREVIA PRECISA INDICAZIONE DEL Funzione

SINDACO Volontariato F3

Coordina le attività di evacuazione della Responsabili popolazione delle aree a rischio. Funzioni: Attuazione -Sanità F2 misure di -Volontariato F3 salvaguardia ed assistenza alla -Strutture popolazione Operative F7 evacuata.

Provvede al censimento della popolazione Responsabile evacuata evidenziando l’eventuale presenza di Funzione stranieri specificandone la nazionalità. Volontariato F3

Responsabili Garantisce la prima assistenza e le informazioni Funzioni: nelle aree di attesa. -Sanità F2 -Volontariato F3

Garantisce il trasporto e l’assistenza continua Responsabili della popolazione verso le aree di accoglienza. Funzioni: FASE di FASE ALLARME -Volontariato F3 -Materiali e Mezzi F4

Provvede al ricongiungimento delle famiglie. Responsabile Funzione Volontariato F3

Garantisce la diffusione delle norme di Responsabile Funzione

RESPONSABILE FUNZIONE ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE (F9) ALLAPOPOLAZIONE FUNZIONE ASSISTENZA RESPONSABILE comportamento in relazione alla situazione in atto. Volontariato F3

C - RISCHIO SISMICO

L’evento sismico rientra all’interno degli eventi non prevedibili: per questo motivo non è possibile parlare di previsione bensì solo di prevenzione con l’attuazione di misure di mitigazione, che incidono sulla vulnerabilità degli esposti.

Il Piano Comunale di emergenza riporta in questa sezione le informazioni relative alla pericolosità sismica del territorio nonché quelle relative alla vulnerabilità ed esposizione, con riferimento all’indicazione anche su supporto cartografico, del patrimonio edilizio relativo agli edifici strategici e di carattere rilevante.

L’O.P.C.M. 4007/12, introduce la Condizione Limite per l’Emergenza (di seguito C.L.E.) dell’insediamento urbano, quale condizione al cui superamento a seguito del manifestarsi dell’evento sismico, l’insediamento urbano conserva comunque, nel suo complesso, l’operatività della maggior parte delle funzioni strategiche per l’emergenza, la loro accessibilità e connessione con il contesto territoriale, pur in concomitanza con il verificarsi di danni fisici e funzionali tali da condurre all’interruzione delle quasi totalità delle funzioni urbane presenti, compresa la residenza.

L’O.C.D.P.C. n. 171 del 19.06.2014 stabilisce le modalità di effettuazione dell’analisi per la C.L.E., che in particolare si articola in:

a. l’individuazione degli edifici e delle aree che garantiscono le funzioni strategiche per l’emergenza;

b. l’individuazione delle infrastrutture di accessibilità e di connessione con il contesto territoriale, degli edifici e delle aree di cui al punto a) e gli eventuali elementi critici;

c. l’individuazione degli aggregati strutturali e delle singole unità strutturali che possono interferire con le infrastrutture di accessibilità e di connessione con il contesto territoriale.

Con Delibera di Giunta n. 508 del 15/09/2017 recante “Piano nazionale di riduzione del rischio sismico di cui all'art. 11 del D.L. n. 39/2009 - Approvazione programma regionale di analisi della Condizione Limite per l'Emergenza (CLE)di cui all'OCDPC n. 4007/2012 e successive.”, la Regione Abruzzo ha approvato tra l’altro, le “Linee di indirizzo regionale per l’elaborazione dell’Analisi della Condizione Limite per l’Emergenza comunale”. L’analisi della CLE mira al miglioramento ed adeguamento del piano, andando a verificare le correttezza delle scelte effettuate relative a aree di emergenza, centri di coordinamento, edifici strategici. E’ opportuno, pertanto, in questa fase di redazione/aggiornamento del piano di emergenza, andare ad eseguire le dovute valutazioni anche ai fini dell’analisi della CLE.

A seguito di un evento sismico, il territorio del Comune di LETTOMANOPPELLO potrebbe essere interessato da effetti indotti che potrebbero portare all’amplificazione dei danni e ad un sensibile aumento del rischio per la popolazione. In particolare si fa riferimento a danni che potrebbero riguardare il Ponte Maiella sulla SS.614.

Ulteriore effetto indotto è rappresentato dai danni psicologici che potrebbero interessare le persone coinvolte nell’emergenza. Pertanto, nel modello di intervento è stato previsto l’impiego di personale specializzato al fine di fornire l’adeguato supporto psicologico alla popolazione.

MODELLO DI INTERVENTO

Il modello di intervento per il rischio sismico prevede l’attivazione, a seguito dell’evento, della struttura comunale di Protezione Civile, e l’attivazione dell’unica fase prevista, quella di emergenza.

In particolare, l’attivazione del C.O.C., può, nella fase immediatamente successiva all’evento sismico, riguardare alcune funzioni, che verranno in ogni caso allertate ed attivate nel momento in cui si ritenga necessario a seguito della constatazione di danni e coinvolgimento di persone:

EVENTO SISMICO

SINDACO

Segreteria di C.O.C. Coordinamento Tecnica e Pianificazione

Sanità

Volontariato

Materiali e Mezzi

Censimento danni

Servizi essenziali

Strutture operative

Telecomunicazioni

Assist. popolazione

RESPONSABILESINDACO del C.O.C. FASE di EMERGENZA

 dopo il verificarsi di un evento sismico AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO SISMICO SE COINVOLGERE

Responsabile Contatta il responsabile del COC per procedere Creare un all’attivazione delle funzioni ritenute necessarie. del COC efficace coordinamento operativo locale.

Si accerta che vengano eseguiti i sopralluoghi Responsabile Verificare lo stato da parte del Responsabile della Funzione della funzione d’emergenza Tecnica e Pianificazione all’interno del territorio Tecnica e comunale Pianificazione F1

Si accerta che venga comunicato lo stato di Responsabile Allertamento della allarme alla popolazione presente nelle aree più della funzione popolazione vulnerabili da parte del responsabile della Volontariato F3 funzione Volontariato F3

Verifica con il responsabile della Funzione Responsabile Accertare Sanità F2 se è stato registrato il coinvolgimento della funzione l’eventuale di persone. Sanità F2 coinvolgimento di persone per predisporre i soccorsi

Verifica con il Responsabile della Funzione Responsabile Garantire i Materiali e Mezzi F4 il coordinamento di soccorsi della funzione soccorsi Materiali e Mezzi F4

SINDACO Comunica alla Prefettura l’entità di eventuali Prefettura Creare un danni a persone o cose sulla base delle Responsabile efficace informazioni ricevute dalla Funzione Censimento della funzione coordinamento danni persone o cose F6. Censimento operativo locale FASE di EMERGENZA FASE danni persone o cose F6

Informa Prefettura - UTG, Regione (Sala Prefettura Creare un Operativa Unificata Regionale), Provincia S.O.U.R. (Sala efficace dell’avvenuta attivazione del COC comunicando operativa coordinamento le Funzioni attivate. unificata operativo locale regionale)

800860146 - Mantiene i contatti con la Regione, la Prefettura 800861016 – UTG, la Provincia, i comuni limitrofi, le 0862311526 strutture locali di CC, VVF. Provincia - Comunica gli aggiornamenti sulla situazione con Strutture lo stato dei danni e delle persone coinvolte. Operative

Se necessario provvede ad emettere ordinanze Segreteria di Salvaguardia per interventi di somma urgenza e/o coordinamento della popolazione evacuazione della popolazione.

 dopo il verificarsi di un evento sismico AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO SISMICO SE COINVOLGERE

Responsabili Creare un

Convoca i responsabili delle Funzioni di Supporto ritenute necessarie. delle Funzioni di efficace Supporto coordinamento operativo locale.

Conferma al Sindaco l’avvenuta attivazione del Sindaco Creare un COC. efficace coordinamento

operativo locale

Si assicura dell’operatività della Segreteria di Segreteria di Affidabilità e coordinamento per garantire i rapporti e le coordinamento continuità delle comunicazioni comunicazioni con Prefettura e Regione. di EMERGNZA FASE

RESPONSABILE del C.O.C. RESPONSABILE formali

RESPONSABILE FUNZIONE TECNICA DI FASE di EMERGENZA VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE (F1)

 dopo il verificarsi di un evento sismico AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO SISMICO SE COINVOLGERE

Predispone l’immediata ricognizione delle zone Polizia Monitoraggio e più vulnerabili e delle zone da cui sono municipale sorveglianza del

pervenute segnalazioni. Personale ufficio territorio – tecnico valutazione degli scenari di rischio. Responsabile Comunica al Sindaco i risultati dei sopralluoghi della Funzione Valutazione del effettuati. Volontariato rischio residuo. Comunica al Sindaco l’eventuale coinvolgimento di persone. Sindaco

Verifica l’esigenza o meno di contattare le ditte Funzione Servizi Garantire la di fiducia per gli eventuali interventi sulla viabilità Essenziali F5 sicurezza del PIANIFICAZIONE (F1) PIANIFICAZIONE e sulle reti gas, elettriche, acqua, con la Ditte territorio

collaborazione del responsabile della Funzione di EMERGENZA FASE convenzionate RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE

TECNICA DI VALUTAZIONE E E VALUTAZIONE DI TECNICA Servizi Essenziali F5 Enti Gestori

RESPONSABILE FUNZIONE SANITA’, FASE di EMERGENZA ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA (F2)

 dopo il verificarsi di un evento sismico AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO SISMICO SE COINVOLGERE

Verifica e coordina l’evacuazione della persone Strutture Salvaguardia fragili (scheda CB4) e coinvolte nell’evento, sanitarie locali della popolazione e ricovero predisponendone il ricovero nelle strutture sanitarie limitrofe. Responsabile Funzione Volontariato

Assicura l’assistenza sanitaria e psicologica Assistenza degli evacuati. sanitaria

E VETERINARIA (F2) EVETERINARIA Coordina l’assistenza sanitaria presso le aree di Assistenza sanitaria RESPONSABILE FUNZIONE FUNZIONE RESPONSABILE attesa e di accoglienza. FASE di EMERGENZA FASE SANITA’, ASSISTENZA SOCIALE SOCIALE ASSISTENZA SANITA’,

RESPONSABILE FUNZIONE VOLONTARIATO (F3) FASE di EMERGENZA

 dopo il verificarsi di un evento sismico AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO SISMICO SE COINVOLGERE

Coordina i volontari al fine di fornire un Responsabili Supporto delle eventuale supporto alle strutture operative. delle strutture Associazioni di operative, Allerta le squadre individuate per la diramazione volontariato salvaguardia delle dei messaggi di allarme alla popolazione con persone, l’indicazione delle misure di evacuazione assistenza della determinate. popolazione Predispone ed effettua il posizionamento degli sfollata uomini e dei mezzi per il trasporto della popolazione nelle aree di accoglienza. Informazione alla Invia il personale necessario ad assicurare popolazione. l’assistenza alla popolazione presso le aree di accoglienza della popolazione.

Attiva le organizzazioni di volontariato Organizzazioni Garantire specializzati in radio comunicazione di di volontariato l’efficienza delle

VOLONTARIATO(F3) specializzati in reti di

emergenza. di EMERGENZA FASE TLC comunicazione

RESPONSABILEFUNZIONE Referente della Informazione alla Funzione popolazione. Telecomunicazio ni F8

RESPONSABILE FUNZIONE MATERIALI e MEZZI FASE di EMERGENZA (F4)

 dopo il verificarsi di un evento sismico AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO SISMICO SE COINVOLGERE

Invia i materiali e i mezzi necessari per i primi Responsabile Assistenza della soccorsi e la gestione dell’evento. Funzione popolazione Volontariato F3

Mobilita le ditte preventivamente individuate per Ditte Garantire il prono assicurare il pronto intervento. convenzionate intervento

Provvede ad attrezzare se necessario le aree di Responsabile Assicurare accoglienza per la popolazione evacuata Funzione l’alloggiamento

MATERIALI eMATERIALI MEZZI(F4) Volontariato F3 della popolazione RESPONSABILEFUNZIONE di EMERGENZA FASE

RESPONSABILE FUNZIONE SERVIZI ESSENZIALI FASE di EMERGENZA (F5)

 dopo il verificarsi di un evento sismico AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO SISMICO SE COINVOLGERE

Mantiene i contatti con i rappresentanti degli enti Enti gestori di Verificare

gestori e delle società erogatrici dei servizi servizi essenziali funzionalità reti primari, per inviare sul territorio i tecnici e le Responsabile gas, elettriche, maestranze per verificare la funzionalità e della Funzione acqua interessate l’eventuale messa in sicurezza delle reti dei Tecnica e dall’evento. servizi comunali. Pianificazione F1

Contatta le aziende erogatrici dei servizi Enti gestori di Garantire la essenziali per garantire la continuità dei servizi servizi essenziali continuità dei presso edifici strategici e le aree adibite Responsabile servizi all’accoglienza della popolazione. della Funzione RESPONSABILE ESSENZIALI (F5)

FUNZIONESERVIZI Tecnica e

FASE di EMERGENZA FASE Pianificazione F1

RESPONSABILE FUNZIONE CENSIMENTO DANNI FASE di EMERGENZA PERSONE E COSE (F6)

 dopo il verificarsi di un evento sismico AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO SISMICO SE COINVOLGERE

Dispone i sopralluoghi nelle aree interessate da Responsabile Quantificare i eventi sismici per verificare i danni a persone e Funzione danni l’eventuale innesco di effetti indotti Tecnica e Verificare la Pianificazione F1 possibilità di effetti indotti Esegue un censimento dei danni riferito a: Responsabile Censimento danni  persone Funzione  edifici pubblici e privati Volontariato F3  impianti industriali  servizi essenziali Responsabile  attività produttive Funzione COSE (F6) COSE  opere di interesse culturale Tecnica e  infrastrutture pubbliche Pianificazione F1  agricoltura e zootecnica

FASE di EMERGENZA FASE RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE CENSIMENTO DANNI PERSONE E DANNIPERSONE CENSIMENTO

RESPONSABILE FUNZIONE STRUTTURE FASE di EMERGENZA OPERATIVE (F7)

 dopo il verificarsi di un evento sismico AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO SISMICO SE COINVOLGERE

Posiziona uomini e mezzi presso i cancelli Polizia Garantire il

individuati per controllare il deflusso della Municipale. deflusso e la popolazione, anche con la collaborazione dei salvaguardia della popolazione Volontari. Responsabile Accerta l’avvenuta completa evacuazione delle Funzione aree più vulnerabili. Volontariato F3

In base allo scenario dell’evento in atto, verifica Polizia Sicurezza della la percorribilità delle infrastrutture viarie. Municipale popolazione

Predispone le squadre per la vigilanza degli Polizia Garantire la edifici che possono essere evacuati anche per Municipale salvaguardia della limitare i fenomeni di sciacallaggio, chiedendo il popolazione con il RESPONSABILEFUNZIONE FASE di EMERGENZA FASE trasferimento e STRUTTURE(F7) OPERATIVE supporto della Prefettura se necessario. Prefettura l’alloggiamento in aree sicure

RESPONSABILE FUNZIONE FASE di EMERGENZA TELECOMUNICAZIONI (F8)

 dopo il verificarsi di un evento sismico AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO SISMICO SE COINVOLGERE

Gestori dei Mantenere attivo Garantisce il funzionamento delle comunicazioni a seguito dell’evento. servizi di TLC il sistema delle comunicazioni anche al fine Referente della dell’informazione Funzione della popolazione Volontariato

Fornisce e verifica gli apparecchi radio in Gestori dei dotazione e se del caso richiede l’intervento di servizi di TLC altre amministrazioni in possesso di tali risorse strumentali. Referente della Funzione TELECOMUNICAZIONI(F8) RESPONSABILEFUNZIONE FASE di EMERGENZA FASE Volontariato

RESPONSABILE FUNZIONE ASSISTENZA ALLA FASE DI EMERGENZA POPOLAZIONE (F9)

 dopo il verificarsi di un evento sismico AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO SISMICO SE COINVOLGERE

Garantisce la prima assistenza e le informazioni Responsabile Assistenza ed nelle aree di attesa. Funzione informazione della Volontariato F3 popolazione sull’evento

Si assicura della reale disponibilità di alloggio Centri e Aree di Predisposizione presso i centri, le aree di accoglienza e le accoglienza misure di strutture ricettive individuate nel piano salvaguardia.

Coordina le attività di evacuazione della Responsabili Assistenza alla Funzioni: popolazione delle aree a rischio. popolazione- - Sanità F2 Predisposizione - Volontariato F3 misure di - Strutture salvaguardia. Operative F7

Provvede al censimento della popolazione Responsabile Eseguire il evacuata evidenziando l’eventuale presenza di Funzione censimento della stranieri specificandone la nazionalità. Volontariato F3 popolazione POPOLAZIONE (F9) POPOLAZIONE Responsabili Predisposizione Garantisce il trasporto e l’assistenza continua di EMERGENZA FASE della popolazione verso le aree di accoglienza. Funzioni: misure di - Volontariato F3 salvaguardia. - Strutture Operative F7 Assistenza alla popolazione- RESPONSABILE FUNZIONE ASSISTENZA ALLAFUNZIONE ASSISTENZA RESPONSABILE Responsabile Provvede al ricongiungimento delle famiglie Predisposizione Funzione misure di Volontariato salvaguardia.

D - RISCHIO NEVE/GHIACCIO/VALANGHE

A seguito di condizioni meteorologiche avverse si possono verificare, sul territorio comunale ed afferente all’Associazione dei Comuni, delle difficoltà, con conseguenti potenziali situazioni di pericolo nel regolare flusso di mezzi e pedoni.

Per tale ragione è necessario prevedere per tutto il periodo autunnale ed invernale una serie di interventi mirati alla messa in sicurezza delle strade, che partono dal semplice spargimento di cloruro di sodio e graniglia per evitare formazioni di ghiaccio sul fondo stradale, all’utilizzo di mezzi specifici per la rimozione di neve, o addirittura l’impiego di mezzi speciali, terrestri o aerei, per fornire assistenza ai nuclei isolati.

SISTEMA DI ALLERTAMENTO

Il Sistema di Allertamento nel caso di rischio neve/ghiaccio prevede la diffusione da parte del Centro Funzionale d’Abruzzo di un messaggio di allerta, in particolare di un Avviso di Avverse Condizioni Meteorologiche, con previsione di neve, neve a bassa quota, ghiaccio.

L’Avviso di Avverse Condizioni meteo, così come gli altri casi, viene pubblicato qualora ne ricorra il caso,

sul sito http://allarmeteo.regione.abruzzo.it/ nonché diramato secondo le procedure del “Sistema di

Allertamento regionale Multirischio”.

NEVE

Condizioni tali da escludere il verificarsi di nevicate NORMALITA’

Avviso di avverse condizioni

meteo con previsione ATTENZIONE neve/ghiaccio

FASI Evento in atto atteso ma intenso

PREALLARME

Evento improvviso e/o verificarsi ALLARME LIVELLI DIALLERTALIVELLI di gravi disagi

In dettaglio, la fase di attenzione per il rischio neve/ghiaccio viene attivata quando le previsioni meteorologiche riferite alle successive 24-48 ore, indichino elevate probabilità di intense nevicate interessanti l’area comunale, a seguito, pertanto dell’emissione dell’Avviso di Condizione meteorologiche avverse con previsione di neve/ghiaccio. La fase di preallarme si attiva con il verificarsi della precipitazione nevosa intensa, con i primi segni di innevamento sulla strada e con la presenza diffusa di ghiaccio sulla rete stradale.

La fase di allarme viene attivata in caso di evento improvviso o al verificarsi di gravi disagi alla popolazione (difficoltà di circolazione, presenza di popolazione bloccata lungo le direttrici viarie, difficoltà di uscire dalle abitazioni, pericolo di valanghe, disalimentazione elettrica, isolamento telefonico etc…)

GHIACCIO

Condizioni tali da escludere la formazione di ghiaccio NORMALITA’

Avviso di avverse condizioni

meteo con previsione ATTENZIONE

neve/ghiaccio FASI

Formazione diffusa di ghiaccio PREALLARME

DIALLERTALIVELLI

SCENARIO D’EVENTO

Sul territorio comunale è possibile il verificarsi di due scenari:

o Scenario I – Neve o Scenario II – Ghiaccio o Scenario III - Valanghe

L’analisi del territorio consente di evidenziare i punti critici per i tre scenari.

Gli itinerari per lo sgombero della neve devono essere programmati a seconda dell’importanza della strada: vengono, pertanto, individuati itinerari primari e secondari.

Gli Itinerari primari sono quelli interessati dalla circolazione di mezzi pubblici, le strade di penetrazione, le circonvallazioni e le strade di accesso a ospedale, cliniche, cavalcavia, sottopassi e grandi svincoli, strade che conducono verso i centri di accoglienza degli sfollati.

Gli itinerari secondari sono quelli che interessano la viabilità residenziale, le vie di collegamento dei quartieri, le vie centrali di viabilità minore

Per quanto concerne lo Scenario I- Neve, si possono verificare come effetti principali:

 problemi di mobilità causata dai rallentamenti della circolazione e dallo svolgimento delle operazioni di sgombero neve sulle strade di competenza comunale;  interruzione di fornitura di servizi (energia elettrica, telefonia fissa ecc.) per danni alle linee aeree di distribuzione dovuti al sovraccarico della neve;  isolamento temporaneo di frazioni, case sparse, interi Comuni;  cedimenti delle coperture di edifici e capannoni.

Per quanto concerne lo Scenario II- Ghiaccio, si possono verificare come effetti principali:

 danni alle coltivazioni;  problemi alla viabilità comunale;  distacchi di pietre o blocchi da versanti in roccia molto degradati.

Per quanto concerne lo Scenario III – Valanghe, si possono verificare come effetti principali:

 slavine o distacchi sulla S.P. 60 Lettomanoppello-Passolanciano;  problemi alla viabilità provinciale;  distacchi di pietre o blocchi da versanti in roccia molto degradati insieme alla neve;

MODELLO DI INTERVENTO Affrontare questo rischio in modo efficace, significa riuscire ad allertare tempestivamente uomini e mezzi in modo da ridurre al minimo il disagio dell’utenza e garantire tutti i servizi essenziali.

La suddivisione degli interventi relativi alla messa in sicurezza delle strade di proprietà comunale nei casi di nevicate o temperature rigide o valanghe, è suddiviso in varie fasi che vedono il coinvolgimento della struttura Comunale (operai, mezzi ecc...) e delle imprese private di sgombero neve.

In caso di probabili nevicate o formazioni di ghiaccio sulle strade comunali, è necessario che il comune preveda l’attivazione dei mezzi dotati di lama per la neve e spargisale e/o manualmente o con piccoli mezzi operativi nelle zone pedonali, con un programma di massima variabile a seconda delle situazioni di priorità stabilite dal Comune stesso.

Per la gestione dell’emergenza in fase di preallarme per il rischio neve e in fase di attenzione per il rischio ghiaccio viene attivato il Presidio Operativo il cui referente è il Responsabile della Funzione Strutture Operative Locali, Viabilità. Tale struttura ha il compito di monitorare la situazione in atto e di coordinare la movimentazione dei mezzi a disposizione nonché di mantenere contatti con la Prefettura, la Provincia e tutti gli organi che intervengono nell’emergenza.

Nel caso di situazioni più gravi nelle quali si verifichino anche gravi disagi alla popolazione (frazioni isolate, difficoltà di circolazione, presenza di popolazione bloccata lungo le direttrici viarie, difficoltà di uscire dalle abitazioni, pericolo di valanghe, etc…) è necessario allertare e insediare il C.O.C, che procederà all’attivazione di ulteriori forze e predisporrà sul momento una serie di interventi mirati alla gestione dell’evento. È necessario inoltre prevedere che quando la coltre nevosa sul manto stradale supera i due centimetri di spessore il traffico veicolare sia consentito soltanto ai soli mezzi che montano catene o pneumatici da neve.

Restano ferme le disposizioni emanate a livello centrale, pe quanto concerne l’obbligo di utilizzo degli pneumatici da neve e/o catene.

FASE DI NORMALITA’ NORMALITA’ DI FASE

ATTENZIONE DI FASE PREALLARME DI FASE ALLARME DI FASE

Presidio Territoriale SINDACO

Segreteria di Coordinamento C.O.C. Sanità

Volontariato

Materiali e Mezzi

Strutture operative

SINDACO FASE di ATTENZIONE

 Avviso di avverse condizioni meteo con previsione neve/ghiaccio AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO NEVE/ GHIACCIO SE COINVOLGERE

Riceve l'Avviso di Condizioni Meteorologiche Attivare la fase di Avverse da parte del Centro Funzionale attenzione d’Abruzzo prevista nel Piano Comunale Responsabile Garantire le

Verifica la disponibilità di materiali (sale da disgelo e graniglia), mezzi e personale per della Funzione misure di attività di sgombero neve sulle strade comunali Materiali e salvaguardia per e presso le strutture strategiche Mezzi F4 la popolazione

Contatta la Polizia Locale per effettuare una Responsabile

SINDACO ricognizione della viabilità e per l'individuazione Funzione di ostacoli per le attività di sgombero neve sulle Strutture strade comunali e presso le strutture strategiche Operative F7

Provvede a far effettuare interventi di salatura di FASE ATTENZIONE del piano viabile, se necessario.

SINDACO FASE di PREALLARME

 Evento in atto atteso ma intenso AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO NEVE/ GHIACCIO SE COINVOLGERE

In caso di nevicata in atto si aggiorna presso il Centro Verificare Centro Funzionale d’Abruzzo Funzionale l’evolversi della d’Abruzzo situazione per definire gli scenari 0862 314311 d’evento Contatta il responsabile del C.O.C. per Responsabile Verificare l’attivazione, decretando il passaggio alla fase del C.O.C. l’operatività e la successiva di allarme disponibilità delle Funzioni di supporto Se necessario attiva il Presidio Territoriale Responsabile Monitorare il

del Presidio territorio ed avere territoriale un quadro sempre aggiornato Responsabile dell’evento in atto della Funzione

Volontariato F3 Attiva i membri della Commissione Locale Presidente Verificare Valanghe, se insediata, qualora siano presenti Commissione l’esistenza di aree aree a rischio sul territorio comunale Locale esposte a rischio

SINDACO Valanghe valanghe per attuare operazioni di tutela e salvaguardia della

FASE di PREALLARME FASE popolazione Dispone eventuali ordinanze di limitazione del Personale Provvedere alla traffico o chiusura delle scuole ne dà comunale evacuazione della comunicazione alla Prefettura e al Centro popolazione Prefettura Operativo Viabilità se già attivato esposta Centro Operativo Viabilità Informa la Prefettura e il Centro Operativo Prefettura Creare un Viabilità sulle attività in corso (se istituito presso Centro efficace la Prefettura) coordinamento Operativo operativo locale. Viabilità

SINDACO FASE di ALLARME

 Evento improvviso e/o verificarsi di gravi disagi AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO NEVE/ GHIACCIO SE COINVOLGERE

In caso di evento imprevisto o al verificarsi di Garantire il disagi per la popolazione attiva il “COC ristretto” coordinamento e l’esecuzione delle operazioni di salvaguardia della popolazione Attiva i membri della Commissione Locale Presidente Verificare Valanghe, se insediata, qualora siano presenti Commissione l’esistenza di aree aree a rischio sul territorio comunale Locale esposte a rischio Valanghe valanghe per attuare operazioni di tutela e salvaguardia della popolazione Verifica eventuali criticità sul territorio comunale, Strutture Coordinare le

SINDACO sulla base delle segnalazioni del responsabile operative F7 operazioni di della Funzione Strutture Operative soccorso Richiede alla prefettura ed al Centro Operativo Creare un FASE di FASE ALLARME Prefettura Viabilità eventuali forze esterne al Comune Centro efficace coordinamento Operativo operativo locale. Viabilità Dispone le ordinanze necessarie alla gestione Segreteria di Provvedere alla dell’emergenza coordinamento evacuazione della popolazione esposta

RESPNSABILE DEL C.O.C. FASE di ALLARME

 Evento improvviso e/o verificarsi di gravi disagi AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO NEVE/ GHIACCIO SE COINVOLGERE

Convoca i responsabili delle Funzioni di Responsabili Creare un Supporto ritenute necessarie. delle Funzioni di efficace Supporto coordinamento - Sanità, operativo locale.

assistenza sociale e veterinaria F2 - Volontariato F3

- Materiali e Mezzi F4 - Strutture operative F7

Informa Prefettura – UTG e il Centro Operativo Prefettura – UTG Creare un Viabilità dell’avvenuta attivazione del COC Centro efficace “ristretto” comunicando le Funzioni attivate Operativo coordinamento Viabilità operativo locale.

FASE FASE DI ALLARME

Attiva i mezzi necessari per le operazioni di Responsabile Garantire il pronto RESPONSABILE DEL C.O.C. sgombero neve e spargimento di sale sulle della Funzione intervento e strade comunali e presso le strutture Materiali e Mezzi ripristinare strategiche, provvedendo a contattare se F4 necessario anche le ditte convenzionate. Ditte esterne

RESPONSABILE FUNZIONE SANITA’, FASE di ALLARME ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA (F2)

 Evento improvviso e/o verificarsi di gravi disagi AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO NEVE/ GHIACCIO SE COINVOLGERE

Assicura l’assistenza sanitaria alla popolazione Responsabile Assistenza alla con l’aiuto se necessario delle associazioni di Funzione popolazione volontariato. Volontariato

Segnala agli operatori le priorità di intervento per Responsabile Garantire l’accessibilità alle strutture di prima assistenza della funzione l’intervento dei sanitaria ed alle farmacie . strutture mezzi presso le operative locali – strutture viabilità strategiche

(F2) (F2)

Segnala al COC eventuali necessità di tipo C.O.C. Garantire sanitario un’efficiente assistenza della popolazione FASE di FASE ALLARME Si informa presso gli allevamenti delle eventuali Strutture Garantire la criticità legate all’approvvigionamento di cibo e zootecniche sopravvivenza e RESPONSABILEFUNZIONE SANITA’, la salvaguardia ASSISTENZASOCIALEVETERINARIA E medicinali per gli animali degli animali

RESPONSABILE FUNZIONE VOLONTARIATO (F3) FASE di ALLARME

 Evento improvviso e/o verificarsi di gravi disagi AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO NEVE/ GHIACCIO SE COINVOLGERE

Contatta i Responsabili delle Associazioni di Responsabili Assistenza e volontariato presenti sul territorio per assicurare delle salvaguardia della l’assistenza alla popolazione e lo sgombero Associazioni di popolazione neve sulle strade comunali e presso le strutture volontariato strategiche

Contatta la Sala Operativa Unificata Regionale Sala Operativa Richiedere un per disporre dell’ausilio dei Gruppi Regionali di Unificata supporto di mezzi Protezione Civile. Regionale e uomini 800860146 - 800861016 0862311526

VOLONTARIATO F3 F3 VOLONTARIATO

Informa il COC della predisposizione del di FASE ALLARME Sindaco Aggiornare lo presidio sul territorio. scenario d’evento RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE

RESPONSABILE FUNZIONE MATERIALI E MEZZI FASE di ALLARME (F4)

 Evento improvviso e/o verificarsi di gravi disagi AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO NEVE/ GHIACCIO SE COINVOLGERE

Predispone i mezzi necessari per le attività di Responsabili Salvaguardia sgombero neve sulle strade comunali e presso delle della popolazione le strutture strategiche Associazioni di volontariato

Segnala la necessità di ulteriori mezzi se le Sindaco Attuare le condizioni sono particolarmente critiche operazioni di sgombero per E MEZZI F4 MEZZI E garantire i RESPONSABILE RESPONSABILE soccorsi FASE di FASE ALLARME FUNZIONE MATERIALI MATERIALI FUNZIONE

RESPONSABILE FUNZIONE STRUTTURE OPERATIVE (F7) FASE di ALLARME

 Evento improvviso e/o verificarsi di gravi disagi AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO NEVE/ GHIACCIO SE COINVOLGERE

Indica agli operatori le priorità per le operazioni Operatori Salvaguardia preposti alle della popolazione di sgombero neve e segue costantemente tali attività attività di sgombero neve

Dispone il posizionamento delle segnaletica Polizia Locale o Garantire la stradale e le ricognizioni sul territorio per cantonieri sicurezza per la individuare le criticità alla circolazione comunali se circolazione e presenti verificare le aree più critiche

Garantisce la funzionalità e/o il ripristino dei Gestori delle reti Garantire servizi essenziali l’operatività delle reti FASE di FASE ALLARME RESPONSABILE FUNZIONE RESPONSABILE STRUTTURE OPERATIVE (F7) OPERATIVE STRUTTURE

N.B. RISCHIO VALANGHE

La valanga è un fenomeno che si verifica quando una massa di neve o ghiaccio si mette improvvisamente in moto su un pendio, precipitando verso valle a causa della rottura della condizione di equilibrio presente del manto nevoso.

I fattori che favoriscono il distacco di valanghe sono essenzialmente: la pendenza del versante, la quantità e qualità del manto nevoso, le sollecitazioni esterne e il sovraccarico, le condizioni meteo.

A livello regionale, la Legge n. 47/1992 “Norme per la previsione e la prevenzione dei rischi da Valanga” disciplina le attività di prevenzione di tale rischio, prevedendo la realizzazione di una Carta di localizzazione dei pericoli da valanga (CLPV, allo stato attuale in itinere), l’individuazione delle aree a maggior rischio e l’istituzione del Comitato tecnico regionale per lo studio della neve e delle valanghe (CORENEVA).

Le Regioni italiane sono classificate, sulla base del grado di complessità del fenomeno valanghivo in esse rilevabili, in tre livelli di problematicità territoriale per valanghe:

 livello 1: caratteristico di quelle situazioni in cui la problematica valanghiva regionale risulta essere assente o limitata ad ambiti estremamente circoscritti (Sardegna, Sicilia e Puglia);  livello 2: caratteristico di quelle situazioni in cui la problematica valanghiva regionale, pur se significativa, riveste carattere prevalentemente locale, interessando un numero contenuto di ambiti territoriali. In essi, potranno verificarsi situazioni di criticità per valanga anche rilevanti e complesse, ma limitate a specifici contesti geografici (Liguria, Emilia Romagna, Marche e Lazio ed in misura più contenuta Toscana, Umbria, Campania, Molise, Basilicata e Calabria);  livello 3: caratteristico di quelle situazioni in cui la problematica valanghiva regionale è potenzialmente in grado di interessare porzioni significative del territorio. Si potranno, pertanto, verificare situazioni significative e generalizzate di criticità per valanga sia relative al territorio aperto sia riferite ad ambiti antropizzati quali centri abitati, infrastrutture o comprensori sciistici (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Abruzzo e le province autonome di Trento e Bolzano). (fonte: DPC, AINEVA – 2010 – “Proposte di indirizzi metodologici per la gestione delle attività di previsione, monitoraggio e sorveglianza in campo valanghivo”).

Il rischio valanghe per la Regione Abruzzo, rientrando nel livello 3, rappresenta uno dei rischi di maggior rilievo, pur interessando non tutta la regione bensì il 6% circa dei comuni (dato determinato sulla base del numero dei comuni in cui si sono verificate storicamente degli eventi valanghivi).

La classificazione delle valanghe avviene attraverso cinque differenti criteri:

 tipo di distacco, da singolo punto o da un'area estesa;  posizione della linea di distacco, strati superficiali o profondi;  umidità della neve, asciutta o bagnata;  morfologia del terreno, incanalata o di versante;  tipo di movimento, radente o polverosa.

Il territorio del Comune di Lettomanoppello in passato non è stato interessato da valanghe, così come si evince dalla Carta storica delle valanghe ella Regione Abruzzo

Per le valanghe i codici di allerta sono quelli forniti dai servizi di allerta nazionali e regionali (meteomont, etc..).

Lettomanoppello, sulla base della storicità delle valanghe, non ha memoria di eventi simili o similari che hanno interessato il territorio, fatta eccezione per slavine e scivolamenti di neve che si nono registrati sulla S.P. Lettomanoppello/Passolanciano dal Km 10 al Km 13 (Località Fonte Pirella – Località Madonna della Neve – Località Passo Sconcio).

Rispetto a tale rischio, ricalcando le procedure di neve e ghiaccio, al sopraggiungere di :

ALLERTA 3 METEOMONT – si predispongono verifiche sul territorio interessato con l’ausilio anche del locale comando dei carabinieri forestale al fine di misurare le quantità di accumulo e possibili fenomeni di distacchi; ALLERTA 4 METEOMONT – Ordinanza di Chiusura della Strada Provinciale a partire da Località Pirella fino a Passolanciano, ambo le direzioni, con divieto di transito a veicoli e persone;

ALLERTA 5 METEOMONT - Ordinanza di Chiusura della Strada Provinciale a partire da Località Pirella fino a Passolanciano, ambo le direzioni, con divieto di transito a veicoli e persone; Presidio Territoriale permanente in Località Pirella.

SISTEMA DI ALLERTAMENTO

In ambito nazionale e regionale, il Servizio METEOMONT dell'ARMA dei CARABINIERI emette quotidianamente un Bollettino meteonivologico pubblicato on line su sito http://www.meteomont.gov.it/infoMeteo/jsp/mwablx803.jsp o sul sito http://allarmeteo.regione.abruzzo.it/ , un’informativa sul pericolo valanghe realizzato ogni giorno in base alle informazioni meteorologiche in atto

e previste ed ai rilievi effettuati da personale tecnico specializzato.

Il bollettino individua cinque gradi di pericolo che fanno riferimento alla scala europea che si riporta di seguito:

 1 debole;  2 moderato;  3 marcato;  4 forte;  5 molto forte.

La progressione di tale scala però non è lineare; infatti il grado 3, pur trovandosi al centro della scala, non rappresenta un pericolo medio, ma una situazione già critica.

Per quanto riguarda il sistema di allertamento, è possibile parlare di:

 fase di normalità: il rischio è debole (1) e non si segnalano criticità;  fase di preallarme: il rischio è moderato (2);  fase di allarme: il rischio è marcato (3) , forte (4) o molto forte (5);  fase di emergenza: caduta di una valanga all’interno del territorio comunale

Rischio è debole (1) e non si segnalano criticità NORMALITA’

Previsione di rischio moderato (2) PREALLARME

FASI Previsione di rischio marcato (3), ALLARME forte (4), molto forte (5)

Caduta valanga EMERGENZA DIALLERTALIVELLI

Il passaggio da una fase all’altra è subordinato alla valutazione del rischio.

SCENARI DI EVENTO

Gli scenari di evento sono dovuti al coinvolgimento di civili e strutture (impianti e piste da sci), di infrastrutture viarie e di reti tecnologiche relative ai servizi essenziali presenti sul territorio.

A seguito di un evento valanghivo può inoltre verificarsi l’interruzione di pubblici servizi, l’isolamento di centri abitati, il pericolo per la pubblica e privata incolumità.

Per tali ragioni è necessario la predisposizione di un Piano di Emergenza valanghe a cura dei Comuni esposti a tale rischio, con il supporto degli Enti competenti.

E – RISCHIO BLACK-OUT

A seguito di interruzione non programmata di energia elettrica con durata superiore a 24 ore sul territorio comunale possono generarsi situazioni di pericolo in particolare , ove indotto da altro evento calamitoso, nei confronti di quella parte di popolazione che utilizza apparecchiature elettriche per terapie salvavita , nei confronti delle strutture preposte alla gestione dell’emergenza, nei confronti di strutture quali ambulatori medici, farmacia, impianti pompaggio acqua e fognatura, impianti pompaggio carburante, magazzini con conservazione merci e derrate deperibili , etc…

L’improvvisa e prolungata mancanza di energia elettrica priva i cittadini della luce e del riscaldamento, incide negativamente sul funzionamento di molti servizi e determina, inoltre, condizioni favorevoli allo sviluppo di atti di violenza ed al diffondersi del panico. in particolare nei luoghi pubblici. Inoltre, l'arresto di impianti industriali per la mancanza di energia elettrica, può provocare notevoli danni, a causa del prolungarsi dei tempi che intercorrono tra l'arresto ed il riavvio.

La distribuzione di energia elettrica è gestita in tutto il Comune di Lettomanoppello da ENEL Distribuzione, mentre l’illuminazione pubblica è gestita da una Ditta Esterna (Optima SRL).

Per quanto riguarda il rischio black-out tutto il territorio comunale risulta soggetto in eguale maniera a tale tipo di rischio, in quanto è alimentato tutto dallo stesso Ente gestore. L’evento sarà tanto più gravoso e provocherà conseguenze tanto più dannose alla popolazione e alle attività produttive quanto più lungo sarà il periodo di interruzione nella fornitura di energia elettrica, e quanto più vasta sarà l’area interessata dal disservizio. Il rischio black-out elettrico è un evento di tipo non prevedibile, a parte il caso di distacco programmato dal gestore. Per tale ragione è necessario prevedere in caso di interruzione di energia elettrica superiore a 24 ore in particolare ove dovuta da evento calamitoso, una serie di interventi mirati a garantire l’alimentazione alternativa della rete mediante specifiche attrezzature quali gruppi elettrogeni o altri sistemi di produzione in loco di energia elettrica.

MODELLO DI INTERVENTO

Poiché l’interruzione non programmata di energia elettrica è un evento imprevisto, al suo verificarsi, scatta immediatamente la fase di allarme, con l’attivazione immediata del COC e delle Funzioni di Supporto.

In condizione di pace (ordinaria), si ha uno svolgimento normale delle attività sociali ed economiche della popolazione.

Qualora di verifichi un’interruzione della fornitura di energia elettrica non programmata (Black out),si passa direttamente alla fase di allarme.

SINDACO FASE di ALLARME

 Evento improvviso e/o verificarsi di gravi disagi AZIONE FA SOGGETTI DA SOGGETTO OBIETTIVI RISCHIO BLACK OUT SE COINVOLGERE

Riunisce il Comitato Comunale di Protezione strutture sovraordinate di

Civile per una valutazione della situazione sul ME Protezione Civile territorio comunale (Provincia, Regione, SINDACO FASE di FASE

Prefettura)ALLAR Attiva il Centro Operativo Comunale con la Sala Responsabili reperimento delle risorse per la Funzione Servizi Operativa fornitura di Essenziali (F5) e energia elettrica Responsabile alle strutture più Funzione vulnerabili (strutture Materiali e Mezzi sanitarie ecc.), (F4) attraverso attrezzature mobili (generatori ecc.)

Verifica eventuali criticità sul territorio comunale, Gestore dell’energia sulla base delle varie segnalazioni elettrica

Responsabili sopralluoghi insieme ai Vigili funzioni F6, F7 e del Fuoco, Forze F8, F9 dell’Ordine; Informare in modo adeguato la popolazione sull’evento in corso e sui comportamenti da adottare.

Verifica l’esistenza di aree isolate da mancanza Responsabili Attivare Funzioni F2, F3 Associazioni di di energia elettrica all’interno del territorio Volontariato; comunale, sulla base delle segnalazioni portare soccorso ed assistenza provenienti dai responsabili di Funzioni e/o dal alla territorio popolazione nelle eventuali situazioni di bisogno o di necessità a causa della mancanza di energia elettrica

Responsabili la messa in Funzioni F2, F3 sicurezza delle persone a rischio (pazienti in terapia che necessitano di apparecchiature elettromedicali, pazienti in terapia domiciliare, ecc.), Dispone le ordinanze necessarie alla gestione Segreteria di Provvedere alla coordinamento gestione,informa dell’emergenza zi one ed evacuazione della popolazione esposta nel caso di emergenza.

5. Allegati La modulistica del piano si compone delle schede anagrafiche del censimento di mezzi, risorse strumentali ed umane nonché delle diverse aree di protezione civile (attesa, accoglienza ed ammassamento) e la loro localizzazione su mappa unitamente alle aree di rischio.

. CH1 – RISORSE UMANE

La scheda contiene l’elenco delle risorse umane a disposizione del Comune in fase di emergenza, complete dei riferimenti necessari (indirizzo, numeri di telefono, reperibilità, ecc.). Possono essere inserite anche le ditte convenzionate

. CH2 – MEZZI

Le schede contengono l’elenco dei mezzi a disposizione del Comune in fase di emergenza, complete dei riferimenti necessari (indirizzo del deposito, nome del responsabile e/o del detentore, numeri di telefono, ecc.)

. CH3 – MATERIALI

Le schede contengono l’elenco dei materiali a disposizione del Comune in fase di emergenza, complete dei riferimenti necessari (indirizzo del deposito, nome del responsabile e/o del detentore, numeri di telefono, ecc.)

. CR1 – CONTATTI CON IL CENTRO FUNZIONALE

La scheda contiene l’elenco delle risorse umane a disposizione del Comune incaricate a mantenere i contatti con il Centro Funzionale Regionale sia in fase di emergenza che in fase di normalità, complete dei riferimenti necessari (indirizzo, numeri di telefono, reperibilità, ecc.)

. CR2 – AREE SOGGETTE A RISCHIO IDRICO ED IDROGEOLOGICO

Le schede contengono l’elenco delle aree soggette a rischio idrogeologico, comprensivo di localizzazione esatta, numero di persone e famiglie presenti all’interno di essa, fonte di rischio (es. PAI, PSDA, rischio aggiuntivo di conoscenza comunale).

Tali schede risulteranno utili in fase di evacuazione della popolazione dalle aree a rischio o colpite dall’evento e permetteranno di individuare il numero piuttosto esatto delle persone che saranno accolte nelle aree di accoglienza.

CR4 – AREE SOGGETTE A RISCHIO DI INCENDIO BOSCHIVO DI INTERFACCIA

Le schede contengono l’elenco delle aree soggette a rischio di incendio boschivo, comprensivo di localizzazione esatta, numero di persone e famiglie presenti all’interno di essa, fonte di rischio (tipologia di essenza).

Tali schede risulteranno utili in fase di evacuazione della popolazione dalle aree a rischio o colpite dall’evento e permetteranno di individuare il numero piuttosto esatto delle persone che saranno accolte nelle aree di accoglienza.

. CR5 – ELENCO EDIFICI STRATEGICI

La scheda contiene l’elenco degli edifici strategici a disposizione del Comune, intendendo per “edificio strategico” complessi edilizi appartenenti ad Enti coinvolti nelle attività di Protezione Civile e/o comunque edifici strategici del modello di intervento quali ad esempio Edifici Enti Locali, Edifici Scolastici, Ambulatori e Poliambulatori specialistici, Alberghi, Case di riposo, Cinema, Teatri, Centro Congressi, Centro Commerciale, Impianti sportivi, Edifici di culto, Edifici Monumentali. Se nel territorio è presente un’area destinata ad elisoccorso esterna alle aree di protezione civile, può essere inserita in questa scheda. . CR6 – LOCALIZZAZIONE PRESIDI TERRITORIALI

La scheda contiene l’elenco dei punti da monitorare così come indicati e riportati nella cartografia delle aree di rischio.

CB 4 – CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE FRAGILE

La scheda contiene il censimento delle persone fragili, per l quali andrà predisposto un particolare tipo di allertamento ed alle quali prioritariamente dovrà essere dedicato il soccorso.

. CM1 – AREE DI ACCOGLIENZA

Le schede contengono l’elenco con la localizzazione geografica esatta (georeferenziata) delle aree a disposizione del Comune per la predisposizione di tendopoli o affini. Tali aree, in cui la popolazione risiederà per brevi, medi o lunghi periodi, risultano dotate dei servizi necessari per assicurare l’assistenza alla popolazione durante l’emergenza.

. CM4 – AREE DI ATTESA

Le schede contengono l’elenco con la localizzazione geografica esatta (georeferenziata) delle aree a disposizione del Comune per la prima accoglienza della popolazione; in tali aree la popolazione riceverà le prime informazioni sull’evento ed i primi generi di conforto in attesa di essere sistemata in strutture di accoglienza adeguate.

. CM5 – AREE DI AMMASSAMENTO

Le schede contengono l’elenco con la localizzazione geografica esatta (georeferenziata) delle aree a disposizione del Comune per l’ammassamento dei soccorritori e delle risorse utili al superamento dell’emergenza.

. COC – STRUTTURA E FUNZIONI

Le schede contengono informazioni circa l’organizzazione del Centro Operativo comunale con i nominativi dei responsabili delle funzioni e la descrizione delle dotazioni tecniche dell’edificio individuato.

PIANO NEVE COMUNALE

Piano fa riferimento a situazioni caratterizzate da precipitazioni nevose per le quali si rende necessario attuare interventi immediati per garantire i servizi essenziali, evitare gravi disagi alla popolazione e garantire condizioni di sicurezza per la circolazione stradale.

. CARTOGRAFIA

All’interno della cartografia sono evidenziate le zone a rischio idraulico, idrogeologico, incendi boschivi, le aree di accoglienza, attesa e ammassamento elencate all’interno della relativa scheda. Le informazioni relative alla cartografia vengono fornite dal Comune e organizzate su base cartografica a cura della Regione Abruzzo, in modo tale da rendere possibile la realizzazione di un database centralizzato.