Piano Di Previsione, Prevenzione E Lotta Attiva Contro Gli Incendi Boschivi
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Parco Nazionale della Majella Ufficio Gestione Forestale PIANO DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA AGLI INCENDI NEL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA (Legge 21 novembre 2000, n. 353) Approvato con Deliberazione del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Nazionale della Majella n. 10 del 16.07.2015 PERIODO DI APPLICAZIONE 2015-2019 A cura di: dott. for. Teodoro Andrisano, con la collaborazione di dott. Giampiero Ciaschetti, dott.ssa Elena Liberatoscioli, sig.ra Colomba Macino Sulmona (Aq) novembre 2015 SOMMARIO 1. PREMESSA 2. RIFERIMENTI NORMATIVI E REFERENTI A.I.B. 2.1. – RIFERIMENTI NORMATIVI 2.2. - PIANO A.I.B. REGIONALE, ACCORDI FRA ENTI E DEROGHE ALLE NORMATIVE FORESTALI A FAVORE DEGLI INTERVENTI DI PREVENZIONE A.I.B. 2.3. – ESTREMI DI ARTICOLI DI DECRETI, PIANI, REGOLAMENTI PERTINENTI IL TERRITORIO SILVO-AGRO-PASTORALE DEL PARCO DI INTERESSE A.I.B. 2.4. - REFERENTI A.I.B. 2.5. – SITI INTERNET 3. PIANIFICAZIONE E DESCRIZIONE DEL TERRITORIO 3.1. - PIANI TERRITORIALI DI INDIRIZZO E DI SVILUPPO STRATEGICI E TEMATICI VIGENTI 3.1.1. - PIANO STRALCIO DI BACINO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO FENOMENI GRAVITATIVI E PROCESSI EROSIVI (PAI) E PIANO STRALCIO DIFESA DALLE ALLUVIONI (PSDA) 3.2. - ZONIZZAZIONE DELL’AREA PROTETTA CON DIVERSA VALENZA NATURALISTICA 3.2.1. - PIANO DEL PARCO 3.2.2. - SITI NATURA 2000 3.3. - COPERTURA ED USO DEL SUOLO 3.4. - VEGETAZIONE NATURALE E TIPOLOGIE FORESTALI 3.4.1. – FLORA E VEGETAZIONE NATURALE 3.4.1.1. - LA FLORA. 3.4.1.2. - LA VEGETAZIONE. 3.4.1.3. - SPECIE E VEGETAZIONI MAGGIORMENTE MERITEVOLI DI TUTELA AI FINI DEL PIANO AIB 3.4.2. - Le tipologie forestali 3.5. - GEOLOGIA, PEDOLOGIA, FRANOSITÀ, EROSIONE SUPERFICIALE E ASSETTO IDROGEOLOGICO IN GENERALE 3.6. - LA PIANIFICAZIONE FORESTALE 3.7. - INTERVENTI SELVICOLTURALI 3.8. - AGRICOLTURA, ZOOTECNIA E GESTIONE DEI PASCOLI 3.9. - ZONE DI INTERFACCIA URBANO FORESTA DEI PIANI DI EMERGENZA COMUNALI E INTERCOMUNALI 2 3.10 - CARTA TECNICA REGIONALE 3.11 - CARTA DELLA VEGETAZIONE E/O DEI TIPI FORESTALI 3.12 - CARTA DELLE EMERGENZE FLORISTICHE, VEGETAZIONALI E FAUNISTICHE, PAESAGGISTICHE 3.13 - ORTOFOTO 3.14 - INQUADRAMENTO TERRITORIALE DEL PARCO 4. ZONAZIONE ATTUALE E ANALISI DEL FENOMENO INCENDI 4.1. - ANALISI DEGLI INCENDI PREGRESSI 4.2. - FATTORI PREDISPONENTI 4.3. - STUDIO DELLE CAUSE DETERMINANTI 4.4. - CLASSIFICAZIONE E MAPPATURA DEI CARICHI O MODELLI DI COMBUSTIBILE 4.5. - CLASSIFICAZIONE E MAPPATURA DELLE AREE A RISCHIO 4.6. - PERICOLOSITÀ 4.7. – GRAVITÀ 4.8. – IMPATTO ATTESO 4.9. - CARTA DEGLI INCENDI PREGRESSI 4.10. - CARTA DEI MODELLI DI COMBUSTIBILE O GRADO DI COMBUSTIBILITÀ 4.11. - CARTA DELLA VIABILITÀ CON FONTI IDRICHE, STRUTTURE ED INFRASTRUTTURE A.I.B. 4.12. - CARTA DELLE ZONE DI INTERFACCIA URBANO-FORESTA 4.13. - CARTA DELLE AREE OMOGENEE PER PERICOLOSITÀ, GRAVITÀ E RISCHIO DEGLI INCENDI 4.14. - CARTA DELLE LINEE ELETTRICHE, TELEFONICHE, FF.SS., IMPIANTI A FUNE, ECC. CON INDICAZIONE DELL’ENTE GESTORE E/O DEL PROPRIETARIO 5. ZONIZZAZIONE DI SINTESI E DEGLI OBIETTIVI 5.1. - PRIORITÀ DI INTERVENTO E LOCALIZZAZIONE 5.2. - DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI 5.3. - ESIGENZE DI PROTEZIONE E TIPOLOGIE D’INTERVENTO NELLE AREE OMOGENEE 5.4. - DEFINIZIONE DELLA SUPERFICIE PERCORSA DAL FUOCO MASSIMA ACCETTABILE E DELLA RIDUZIONE ATTESA DI SUPERFICIE MEDIA ANNUA PERCORSA DAL FUOCO (RASMAP) 6. PREVENZIONE-ZONIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI 6.1. - PREVENZIONE INDIRETTA (INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE) 6.2. - FORMAZIONE 3 6.3. - SINTESI TIPOLOGIE DEGLI INTERVENTI DIRETTI (INFRASTRUTTURALI-STRUTTURALI- SELVICOLTURALI) 6.4. - VIABILITÀ OPERATIVA E VIALI TAGLIAFUOCO 6.5. - SISTEMI DI AVVISTAMENTO 6.6. - APPROVVIGIONAMENTO IDRICO 6.7. - PIAZZOLE DI ATTERRAGGIO DEGLI ELICOTTERI 6.8. - PREVENZIONE SELVICOLTURALE 6.9. - PIANO DEGLI INTERVENTI DI RIPULITURA DELLE VIE DI COMUNICAZIONE STATISTICAMENTE SOGGETTE AD INSORGENZA INCENDI 6.10. - EMANAZIONE INDIRIZZI DI GESTIONE PER LA PREVENZIONE AIB NELLE ZONE DI INTERFACCIA URBANO-FORESTA 6.11. - VERIFICA DELLA FATTIBILITÀ ED APPLICAZIONE DEL FUOCO PRESCRITTO NEI CASI PARTICOLARI E CON ADEGUATO SUPPORTO SCIENTIFICO E FORMAZIONE DEGLI OPERATORI 6.12. - MODELLO DI PROPAGAZIONE E COMPORTAMENTO SPECIFICO DEL FUOCO 6.13. - SISTEMA DI SUPPORTO ALLE DECISIONI BASATO SUI PARAMETRI TIPICI DELL’AREA E INTEGRATO CON LA RETE REGIONALE 6.14. - PIANO DEGLI INTERVENTI DI PREVENZIONE E POSSIBILITÀ DI FINANZIAMENTO 7. LOTTA ATTIVA 7.1. - RISORSE DISPONIBILI – MEZZI E PERSONALE 7.2. - SORVEGLIANZA 7.3. - AVVISTAMENTO 7.4. - ALLARME E RELATIVE PROCEDURE 7.5. - ESTINZIONE, PRIMO INTERVENTO SU FOCOLAI E INCENDI VERI E PROPRI, CON DESCRIZIONE DELLE PROCEDURE DI COORDINAMENTO E DELLE DIVERSE RESPONSABILITÀ 7.6. - MODALITÀ DI RECEPIMENTO-COLLEGAMENTO AL SISTEMA DI ALLERTAMENTO DEL PIANO AIB REGIONALE. 7.7. - MODALITÀ DI RECEPIMENTO-COLLEGAMENTO CON I PIANI COMUNALI DI EMERGENZA. 8. PARTI SPECIALI DEL PIANO 8.1. - RICOSTITUZIONE BOSCHIVA 8.2. - IL CATASTO DELLE AREE PERCORSE DAL FUOCO 8.3. - STIMA DEI DANNI 4 9. MONITORAGGI E AGGIORNAMENTI ANNUALI 9.1. - MONITORAGGIO DELL’EFFICIENZA DEGLI INTERVENTI DI PREVENZIONE REALIZZATI 9.2. - MONITORAGGIO DELL’EFFICIENZA DEGLI INTERVENTI DI RICOSTITUZIONE POST- INCENDI REALIZZATI 9.3. - PIANO ANNUALE DEGLI INTERVENTI DI PREVENZIONE E POSSIBILITÀ DI FINANZIAMENTO ALLEGATI A. STATISTICHE SUL FENOMENO B. CARTA DEGLI INCENDI AVVENUTI NEL PERIODO 1997-2007 C. CARTA DELL’INQUADRAMENTO TERRITORIALE E DELLA ZONIZZAZIONE D. CARTA DELLE TIPOLOGIE FORESTALI E. CARTA DELLE AREE OMOGENEE PER PERICOLOSITÀ F. CARTA DEL RISCHIO DI INCENDI NEL PERIODO ESTIVO G. CARTA DELLA VIABILITÀ CON FONTI IDRICHE, STRUTTURE ED INFRASTRUTTURE A.I.B. 5 1. PREMESSA Il presente Piano di Previsione, prevenzione e lotta agli incendi boschivi del Parco Nazionale della Majella è stato redatto secondo quanto stabilito dalla Legge quadro in materia di incendi boschivi L. n. 353 del 21 novembre 2000, all’articolo 8 comma 2 stabilisce che il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio predisponga il Piano delle attività di previsione e prevenzione dell’area protetta nazionale su proposta dell’Ente gestore, da sottoporre alle Regioni competenti affinché lo inseriscano in una apposita sezione del Piano Regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi. Come è noto, a questo riguardo, le attività di lotta attiva agli incendi boschivi sono di esclusiva competenza regionale. L’ente Parco Nazionale della Majella ha predisposto il presente piano seguendo in maniera coerente e ponderata con la specifica realtà del territorio dell’area protetta, le indicazioni metodologiche riportate nelle Linee Guida per la realizzazione dei Piani Regionali redatte dal Dipartimento della Protezione Civile–Ufficio Previsione e Prevenzione, pubblicate sulla G.U. del 28 febbraio 2002. Il presente Piano è stato realizzato avvalendosi anche del contributo del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato-Parco Nazionale della Majella, struttura che in rapporto di dipendenza funzionale dall’Ente Parco, assicura la sorveglianza dell’area protetta, collabora alle attività di prevenzione incendi e interveiene anella lotta attiva al fuoco con i propri mezzi e personale e che sugli eventi assume la direzione delle operazioni di spegnimento. Nel 2003 è stata avviata con l’Ufficio ex A.S.F.D. di Pescara, una collaborazione per la realizzazione di un piano comune per le attività di prevenzione incendi boschivi e di primo intervento sul territorio, in considerazione del fatto che all’interno del Parco vi sono le Riserve Naturali Statali gestite dall’allora Ex Azienda di Stato Foreste Demaniali, ora Ufficio Territoriale Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato. Altro elemento rilevante, nella fattispecie, è che il presente piano è frutto della revisione sostanziale dell’analogo Piano, realizzato dall’Ente Parco per il quinquennio 2013-2017 e approvato con delibera presidenziale n. 13 del 5 giugno 2013 dall’Ente Parco, ma che il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, ha chiesto di revisionare rendendolo conforme al contenuto dello Schema di Piano AIB stabilito in maniera analitica dalla Circolare DPN- MATTM del 13.11.2009 prot. n. 24416 e, per gli aspetti metodologici, al Manuale Tecnico di Pianificazione Antincendio delle aree protette prodotto dallo stesso Ministero. Pertanto, allo scopo di ottemperare alle richieste del Ministero di revisionare il Piano del 2013, nel presente piano il periodo di analisi dei dati del fenomeno degli incendi è stato mantenuto quello originario 1997-2012; al contempo la necessità di produrre uno strumento aggiornato all’attualità, 6 ha fatto sì che il periodo di applicazione, come anche i dati contenuti nella scheda economica finale degli interventi da realizzare, si riferiscano al periodo 2013-2019. La sola modifica sostanziale rispetto al precedente riguarda l’esclusione delle attività di primo intervento e partecipazione alle attività di spegnimento degli incendi boschivi nel territorio del Parco da parte del personale dell’Ente prevista in precedenza, a seguito di apposita disposizione impartita dal Consiglio Direttivo dell’Ente Parco in margine all’approvazione del presente Piano (deliberazione C.D. n. 10 del 16 luglio 2015). Il periodo di validità del Piano resta comunque quinquennale; sono previsti aggiornamenti annuali nei quali, oltre a riportare i dati statistici relativi all’anno trascorso e a verificare i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi prefissati, si provvederà a meglio dettagliare o integrare alcune parti del Piano carenti ed a migliorare gli eventuali