NUMERO 2 OTTOBRE 2006

Sot dal Tôr - 33041 Aiello del (Ud) Italia - e-mail: [email protected] Supplemento al n. 38 di «VOCE ISONTINA» - Dir. Resp. ANDREA BELLAVITE

AIELLO AI SUOI EMIGRATI

IMMINENTI I LAVORI AL PASCUT Sarà riproposta un’aiuola al centro della carreggiata

carreggiata. L’idea di questa verso gli edifici, risultando così za della trattoria “Alla Posta” e di GIACOMO PANTANALI fascia centrale l’architetto l’ha più protetti dal passaggio delle all’inizio della via lungo la mu- l Pascut, la più elegante sviluppata sulla base dell’an- vetture. raglia del giardino Attems. Si Ivia aiellese, cambierà vol- tico sviluppo urbanistico della Completamente ripavimen- doterà poi la fermata delle auto- to. Tra poche settimane partirà via, che come i vecchi possono tata sarà l’area dell’ex pompa corriere di un’adeguata pensili- una riqualificazione dell’intero ricordare, presentava due file di di benzina sulla quale saranno na per l’attesa e sarà rifatta tutta viale che si protrarrà per alcuni alberi di bassa altezza al centro. disposti una serie di parcheggi a l’illuminazione pubblica. mesi. Passata l’annuale Fiera di Il risultato che si otterrà in fu- pettine vicino al marciapiede lato Il costo dell’opera, comples- San Carlo il Pascut sarà mes- turo sarà assai diverso, essendo strada e non verso le abitazioni; sivo di tutti gli oneri è di 340.000 so sotto sopra. I lavori iniziali, mantenuti gli attuali tigli, che se l’area prospiciente al giardino Euro, erogati con contributo al che sono poi anche quelli più da un lato offrono molte zone Parisi rimarrà inalterata, quindi comune dalla regione. cospicui, riguarderanno le ope- d’ombra al passante, dall’altro ad erba, se si esclude una ridu- Dopo questi interventi si re nel sottosuolo, vale a dire la durante la bella stagione celano zione del prato all’altezza della spera che il Pascut possa di nuo- rete fognaria. L’aspetto che però eccessivamente i palazzi. Gli curva di testa che sarà ampliata. vo essere più vissuto dalla gente interesserà ai più non sarà certo attuali marciapiedi, che ormai Per il futuro è previsto poi l’in- e parte della vita paesana. quello impiantistico, certamen- versano proprio in cattivo sta- serimento di una fontana presso Con l’occasione dei lavori, te doveroso, ma quello esterio- to, saranno demoliti e trasferiti l’ingresso alla villa. Altri posti poi, l’amministrazione comu- re, che rivoluzionerà di fatto la sull’altro lato delle file di tigli, auto saranno ricavati all’altez- nale farebbe cosa certamente viabilità e il colpo d’occhio del opportuna e meritevole nel ri- viale. nominare anche dal punto di vi- I lavori sono già stati presen- sta ufficiale la via col nome di tati durante una serata pubblica “Pascut”, eliminando l’attuale dal sindaco Renato Nuovo e dal nome - peraltro totalmente inu- progettista, l’architetto di San tilizzato nella pratica - di “viale Vito Carlo Zanin - suo è anche Vittorio Emanuele III” che si il progetto della rinnovata piaz- rifà all’adeguamento toponoma- za di Joannis - che si avvale stico imposto dagli occupatori dell’ing. Tarantino per la parte italiani durante la prima guerra impiantistica. mondiale. L’architetto ha delucidato i Passando ora ad un’opera di lavori nelle loro principali ope- minor entità, diamo notizia che re, e tra tutte, quella che emerge nelle prossime settimane «sarà è la aiuola che sarà sistemata al realizzato - come ci spiega il sin- centro dell’attuale carreggiata daco Renato Nuovo - una sorta dallo slargo iniziale sino all’al- di spartitraffico nella Moravizza tezza del portone di villa Parisi. all’incirca davanti all’ingresso Si tratta di un’aiuola alta una del nuovo municipio, in modo cinquantina di centimetri che da migliorare l’attuale viabilità ospiterà delle piante a bassa al- e creare un maggior numero di tezza con un passaggio pedonale parcheggi» tutto ciò a vantaggio al centro, occupando in larghez- di chi si reca in comune ed alle za circa 3,50 metri dell’attuale Il Pascut come si presenta oggi. scuole.

2 Sot dal Tôr DAL COMUNE L’amministrazione comunale di e interagendo in particolare con la cernenti la realtà della frazione di Aiello, confermatasi nelle recenti Biblioteca, per la promozione della Joannis. Anzitutto è stata completa- elezioni e rinnovata in alcuni dei conoscenza della storia e la forma- ta l’area parcheggi asservita agli im- suoi componenti, si è da subito mes- zione di una coscienza di apparte- pianti sportivi di Joannis e, dopo la sa al lavoro. Ovviamente uno dei nenza ad un determinato contesto realizzazione dei nuovi marciapiedi primi passi è consistito nella nomina storico-territoriale. lungo via Mameli, hanno preso il via delle numerose Commissioni Co- La Commissione di Storia risul- anche i lavori del viale del cimitero munali, che risultano dunque così ta così composta: Gianluca Comar, di Joannis, un’opera che prevede un composte: Alfredo Furlan, Alessandra Kerse- nuovo selciato, più bello e sicuro, Commissione Elettorale Comu- van, Bruno Micali, Tommaso Mon- per il percorso che ogni giorno vie- nale: Giorgio Bignulin (membro tanari, Stefano Perini, Laura Tento- ne fatto da molte persone che vanno effettivo), Marco Pascutti (membro ni, Gianluca Tramontini, Maurilio a trovare i proprio cari. effettivo), Vittorio Giglio (membro Tramontini. A Joannis inoltre, il giorno 10 effettivo), Luigino Snidero (mem- Numerose sono stati anche gli giugno di quest’anno, è stata orga- bro supplente), Mauro Viola (mem- interventi che l’Amministrazione nizzata dall’Amministrazione co- di recente aderito al Coordinamen- bro supplente), Livia Valle (membro ha approvato e che porterà a com- munale, grazie anche ai proprietari e to Regionale (e Nazionale) degli supplente). pimento sul territorio comunale. È alla soprintendenza ai beni archeolo- Enti Locali per la Pace e per i Di- Commissione per la Formazione stato approvato il progetto di recu- gici e al consorzio castelli del Friu- ritti Umani (CRELP) in modo tale degli elenchi dei Giudici Popolari: pero di via Vittorio Emanuele III, li, una giornata di grande interesse da poter partecipare attivamente alla Renato Nuovo, Giorgio Bignulin, ovverosia del Pascut, che restituirà culturale e storico. Presso la Centa diffusione di valori fondamentali, in Vittorio Giglio. ad uno dei viali più belli del no- infatti, in seguito al rinvenimento di un mondo sempre più globalizzato, Commissione Edilizia Comunale: stro Comune l’antica fisionomia, una necropoli del IX-X secolo, più quali la convivenza pacifica e l’ac- Giuliano Avian, Lara Bruggianesi, con l’aiuola centrale pedonale, di un migliaio di persone hanno avu- cettazione degli altri. Rodolfo Malacrea, Stefano Pontel. oltre a permettere nel contempo la to modo di partecipare alla presen- Recentemente infine abbiamo Commissione per la Casa di Ripo- riqualificazione delle infrastruttu- tazione degli scavi assieme a molte avuto il piacere di presentare alla so: Marianna Amoruso, Gianfranco re dei servizi connessi (fognature, autorità di tutta la regione. nostra comunità una pubblicazione Pellegrini, Luigino Snidero, Livia elettricità, etc.). Oltre a ciò sono Un grande lavoro è stato fatto da titolo “Aiello e Joannis, invito a Valle. in corso, e prossimi alla conclu- dall’Amministrazione anche a soste- conoscere passato e presente”, rea- Commissione per la gestione del- sione, i lavori di manutenzione al gno del Gruppo Comunale di Prote- lizzato dal Comune di Aiello con la Biblioteca Comunale: Valeria tetto ed agli ingressi della palestra zione Civile. A tal proposito a breve il contributo della legge per la sal- Avian, Valentina Azzani, Roberto Comunale, che d’ora in avanti sarà avverrà l’inaugurazione della nuova vaguardia della cultura friulana. Il Battistin, Valentina Bressan, Filippo accessibile anche ai disabili, gra- sede comunale, presso gli impianti libro, redatto in tre lingue (italiano, Franz, Lorenzo Nuovo, Alida Virgo- zie alle nuove rampe di accesso sportivi di Joannis. L’attenzione ri- friulano ed inglese), e curato dalla lini. che permetteranno finalmente il volta negli ultimi mesi a questa im- dott.ssa Enza Lai, presenta un testo Una novità assoluta e fortemen- superamento delle barriere archi- portantissima realtà ha fatto sì che il ricco curiosità e di notizie, frutto di te voluta dalla Amministrazione tettoniche. Infine sono in corso di Gruppo Comunale possa ora contare accurate ricerche d’archivio spesso Comunale è stata la costituzione, realizzazione nuovi lotti di illumi- su ben dieci nuovi volontari (ai quali inedite, sulla storia, la vita sociale e su proposta dell’ass. alla Cultura nazione pubblica. altri se ne aggiungeranno a breve), a culturale, le emergenze artistiche del Tommaso Pinat, della Commissione Per quanto riguarda l’ambito sco- testimoniare l’aumentato senso civi- territorio considerato [gli emigrati di di Storia, caso unico almeno nel- lastico, và sottolineato come l’Am- co dei cittadini di Aiello e Joannis, Aiello che volessero ricevere il sud- l’ambito della Bassa Friulana, con ministrazione abbia provveduto a cosa che rappresenta motivo d’orgo- detto libro, lo possono comunicare lo scopo principale (ma non unico) realizzare una nuova controsoffitta- glio per tutti noi. (assieme al proprio indirizzo) agli di promuovere e diffondere la cono- tura dell’edificio dell’asilo comuna- Nell’ambito della cultura sociale uffici comunali e l’amministrazione scenza della storia, dalla preistoria le e come ben presto verrà realizzata l’Amministrazione ha deciso di sot- glielo invierà con piacere gratuita- ai giorni nostri, con particolare at- una nuova e più efficiente centrale tolineare la propria decisa volontà di mente a spese proprie]. tenzione all’ambito comunale, col- termica nell’edificio stesso. perseguire una Cultura di Pace. Per laborando con gli istituti scolastici Non mancano certo le opere con- questa ragione il nostro comune ha L’Amministrazione Comunale LA CAMPAGNA DI JOANNIS OSPITERÀ L’“OUTLET VILLAGE” Fra un anno o poco più, co- si troverà ubicato in una posi- munque entro il 2007, a Joannis zione strategica, con un casel- s’inaugurerà una nuova struttura lo autostradale praticamente a commerciale. Sorgerà sulla stra- fianco dell’entrata che consen- da cosiddetta della Total, a de- tirà un facile afflusso a coloro stra per chi procede in direzione che giungeranno da Trieste e da , all’incirca all’altezza , inoltre sfrutterà la vici- della ex-sede della ditta Jolanda nanza di Gorizia, dei territori De Colò. Così si presenterà il Palmanova Outlet Village d’oltreconfine e della turistica Un’opera di un certo impatto mento che formeranno un grosso Promotore dell’iniziativa con Grado, comprendendo così in per il territorio che proseguirà outlet. Da quanto si apprende dalle il proprietario del terreno è la un raggio di 30 minuti circa di l’occupazione da parte di strut- immagini progettuali il centro avrà bresciana Promos, un’azienda percorrenza un bacino d’utenza ture commerciali ed industriali le sembianze di un villaggio, con che in questi tempi si sta espan- di 1.200.000 potenziali consu- dell’area nord del comune, raf- portici, terrazze e tetti a falde, in dendo nel ramo degli outlet; in- matori. forzata da un anno circa da nuovi guisa da ricreare un ambiente pae- fatti allo studio ha ben tre centri Aiello in un futuro non molto capannoni tra la strada della Total sano. Non a caso il nome del centro in Polonia, nelle città di Varsa- lontano si troverà quindi compre- e Visco. sarà “Palmanova Outlet Village” e via, Poznan e Wroclow, mentre so tra due nuovi grossi poli com- Alcuni numeri: 110.000 i mq il nome della fortezza stellata sarà un quinto è in progetto presso merciali: questo di Joannis che si che interesseranno l’intervento; di richiamo, anche per il fatto che Pescara. relazionerà con Mercatone Zeta 24.000 quelli coperti, serviti da ben chi giunge da lontano usufruirà del Il progetto, una volta concluso, e negozi limitrofi e quello di Vil- 2.500 posti auto. Tutto ciò per una casello di Palmanova per raggiun- comporterà un investimento di ol- lesse per il quale l’Ikea e le Coop novantina di punti vendita, in pri- gere il centro il quale dista appena tre cinquanta milioni di euro. Nordest prevedono di aprire i bat- cipal modo del settore d’abbiglia- tre minuti dall’uscita autostradale. “Palmanova Outlet Village” tenti nel 2008.

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UN DOMENICANO DI NUOVO A SAN DOMENICO

Visita inaspettata e graditissi- rovina. In questa terza situazione dai colombi che imbrattano tutto, mi ma ad Aiello il 12 agosto 2006 di rischia di finire la chiesa che i do- hanno lasciato con l’amaro in bocca. padre Angelo Piagno, priore del menicani avevano fatto costruire Non potevo non pensare alle fa- convento domenicano di Bolo- agli inizi del Settecento ad Aiello. tiche fatte dai miei confratelli per gna, che auspica uno sforzo per Spinti dal comune desiderio di sal- edificare la chiesa; per preparare ai la salvezza della chiesa. vare la chiesa dalla rovina, alcuni fedeli un luogo dove lodare il Si- aiellesi si sono rivolti ai domenicani gnore e annunciare loro la Parola Non posso certo parafrasare di Bologna, presentando la situazio- di Dio. Ma è anche un edificio che il don Abbondio di manzoniana ne in cui è venuta a trovarsi la chiesa. è una valida espressione artisti- memoria e dire: “Aiello? Cosa è? In agosto, trovandomi presso i miei, ca di un passato che non possiamo Boh!”. Come domenicano e un che abitano a Bagnarola (PN), ho cancellare; un richiamo a valori po’cultore di storia del mio Ordine, voluto rendermi personalmen- che forse stiamo perdendo; insom- sapevo che assieme a Farra, Rosaz- te conto di come era la situazione ma un patrimonio da non buttare. zo, Cormòns, Cividale, era uno dei della chiesa. L’imponenza esteriore Capisco le difficoltà che si frap- paesi dell’est del Friuli, dove dei dell’edificio non lascia trasparire pongo nel trovare la soluzione che miei confratelli nei secoli passati il disordine interno. Entrando, una permetta la salvaguardia della chie- avevano costruito conventi e chie- piccola stretta al cuore l’ho avuta. sa, ma confido che o le competenti se e svolto un fruttuoso apostolato. Le numerose macchie sul soffitto autorità civili e religiose o qualche Conventi e chiese che con le sop- prodotte dalle infiltrazioni dell’ac- privato, possano fare uno sforzo per pressioni napoleoniche e itali- qua piovana; il grosso buco che si far sì che la chiesa continui ad essere che dell’Ottocento sono passati è prodotto sul soffitto sempre per una valida testimonianza di un pas- al Demanio o a privati, finendo la stessa causa e che ampliandosi sato che non vogliamo rinnegare. Il priore padre Angelo Piagno nella per essere adibiti ad usi impro- rischia di farne crollare una parte; chiesa di San Domenico durante pri, demoliti o lasciati andare in il sudiciume e il puzzo provocato P. Angelo Piagno o.p. la visita. NELLA CANIPA DELLA CENTA TOMBE DI 1000 ANNI rinvenuti gli antichi resti di 13 donne e fanciulli La Centa di Joannis è stata al ma non molti anni or sono è stata sesso femminile o a bambini, e sono La scoperta riveste grande in- centro di un’importante scoperta consolidata come anche il cimitero scavate nella nuda terra, con l’utiliz- teresse, poiché conferma l’impor- archeologica per la zona: all’interno è stato restaurato dal comune, anche zo saltuario di pietrame e laterizi, a tanza di questo sito, collocato nelle della stanza principale della Canipa se in quell’occasione furono divelte delimitare, almeno parzialmente, i vicinanze di un asse stradale posto (l’edificio ad archi confinante col le lapidi vecchie di un secolo. La ne- limiti della fossa. sulla prosecuzione della Stradalta, muro del vecchio cimitero) è sta- cropoli è stata presentata al pubblico Gli elementi di corredo, dalle quest’ultima identificabile proba- ta scoperta una necropoli del IX-X sabato 10 giugno alla presenza del- caratteristiche estremamente omo- bilmente con l’antica via Postu- secolo, composta da 13 tombe ad l’assessore alla cultura della regione genee, sono costituiti da orecchini, mia. Indizi di un possibile inse- inumazione che fanno parte di una Antonaz e del presidente della pro- dai cosiddetti cerchietti temporali, diamento romano nella zona, che è necropoli verosimilmente ben più vincia di Udine Strassoldo, nonché solitamente ricondotti ad un utilizzo distante qualche centinaio di metri estesa. La scoperta è stata vissuta delle locali autorità. Nell’occasione legato all’acconciatura, e da anelli dalla villa rustica in località Mas- con emozione dai proprietari nel varii esponenti della Soprintendenza digitali, talvolta di fattura assai sem- silis, sono costituiti dai materiali mentre procedevano ad uno scavo hanno esposto il ritrovamento; ne ri- plice, talvolta più elaborati. La tom- affioranti dai campi circostanti, e accurato del pavimento per avanzare portiamo un sunto: «L’intervento di ba di un fanciullo, conteneva, anche da un frammento sporadico di co- con il restauro dell’edificio. Proprie- scavo è stato predisposto con i fondi un coltellino di ferro. perchio di urna cineraria, messo in taria della Canipa e della Casa del del Ministero per i Beni e le Attività Tutti gli oggetti rinvenuti sono at- luce durante i recenti lavori edilizi Curato è la famiglia Pizzi di Trieste Culturali destinati ad interventi di tualmente in corso di restauro presso nella Centa. che ha già iniziato i lavori di restau- emergenza e condotto sotto la dire- il laboratorio del Museo Archeolo- L’individuazione della necro- ro del complesso per fruirlo come zione scientifica della Soprintenden- gico Nazionale di . poli consente di documentare abitazione in entrambi i fabbricati, za per i Beni Archeologici del Friuli Gli elementi di corredo trovano stratigraficamente quella che si ma altresì con il meritevole obietti- Venezia Giulia; ha riguardato quasi ampi confronti nell’ambito della presenta fin d’ora come una delle vo di far sì che il luogo possa essere per intero lo spazio interno della Ca- compagine slavo-carinziana della più significative aree funerarie con aperto a visite. I proprietari, tra l’al- nipa. Sono state rinvenute 13 tombe cultura di Köttlach databile tra il IX elementi di cultura paleoslava in tro appassionati di storia e del luogo ad inumazione, tutte orientate, ad e il X secolo. Orecchini a lunula e Friuli. stesso, intendono realizzare nel fu- eccezione di una, in senso est-ovest, cerchietti temporali si rinvengono Essa potrebbe avvalorare l’ipo- turo una sorta di centro indirizzato con i defunti deposti in posizione in molte località del Friuli, e verso tesi tradizionale che l’impianto al turismo didattico (scuole primarie supina e la testa collocata ad ovest. ovest, fino ai territori di Treviso e della Centa sia da collegare alle e medie inferiori) incentrato sulla Le tombe appartengo ad individui di Padova. incursioni ungare del X secolo: il storia medioevale. L’idea affianca sepolcreto, quindi, poteva essere agli edifici anche un orto-giardino in relazione con un abitato situato medioevale ed una fattoria didattica nelle immediate vicinanze, va ri- che proponga razze animali caratte- cordato, peraltro, che la Stradalta ristiche del Medioevo. è conosciuta nelle fonti come strata Le indagini archeologiche si Hungarorum. sono effettuate nei mesi di aprile e Della necropoli non vi era più maggio 2006 ed hanno aumentato memoria nel basso Medioevo, quan- l’interesse per questo nucleo che do al di sopra del vecchio cimitero oltre alla quattrocentesca Canipa e di IX-X secolo, fu eretto l’edificio Casa del Curato, racchiude il cimi- quattrocentesco della Canipa (cioè tero con i resti dell’antica chiesa di deposito per le derrate alimentari), Sant’Agnese e la piccola cappella di per la funzione che esso doveva Santa Lucia. Quest’ultima ormai non svolgere nell’ambito dell’abitato possiede più il pavimento d’acqua, medioevale».

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Roberto Dipiazza si racconta a Sot dal Tôr, tra ricordi, operato e vita DIPIAZZA, L’AIELLESE CHE TRACCIA IL FUTURO DI TRIESTE Ha conquistato per la seconda volta la poltrona di sindaco del capoluogo ste, mai, neanche Illy che ne ha fatti di Giacomo Pantanali LA SCHEDA POLITICA sette. Poi sai quando fai dieci anni da Frequentando pressoché quoti- L’esordio politico-elettorale si ha con la candidatura di Dipiazza nel 1996 sindaco in una città innanzi tutto rie- dianamente Trieste può capitare nel a sindaco di Muggia; vince le elezioni con una coalizione di centrodestra sci a cambiarla, ma poi passi anche mezzo di un discorso intrapreso con superando l’europarlamentare Giorgio Rossetti, sino al 2001 è sindaco del- alla storia perchè dieci anni da sin- persone di nuova conoscenza, che la cittadina istriana per poi passare a capo del capoluogo giuliano. Nelle daco non sono pochi. E ti dirò di più: appena sappiano che non abiti in mediamente sono via da casa quindi- elezioni del 2001 batte il candidato del centrosinistra Federico Pecorini e città, facciano scattare la domanda: ci-sedici ore al giorno, che è la mia il 24 giugno viene eletto sindaco di Trieste. Il 24 aprile 2006 viene rieletto “Ma alora, de dove te son ti?”; beh, normalità. Tra le passioni ho quella c’è sempre un pizzico di soddisfa- nuovamente al ballottaggio conquistando il 51% dei voti contro il 49% dello della caccia, ora vado in montagna, zione nel rispondere: “Mi? Mi son sfidante di centrosinistra Ettore Rosato. 58.333 voti contro 56.039. solo che adesso vado… del paese del sindaco!” In un lampo, GP …solo in qualche rara occa- dall’espressione dell’interlocutore, Giacomo Pantanali Sì, breve- namento non si produceva un chilo di sione. capisci se è compreso o no in quel mente. spazzatura all’anno. RD Sì, una volta andavo moltis- 51% di elettori che lo scorso giugno RD Nel ’57 il papà andava a Joan- GP Quindi veniva spesso ad simo; per me alzarmi la mattina alle ha rieletto Roberto Dipiazza sindaco nis dove c’erano i Bertoni e la Sila e Aiello? tre e mezza, andare in bosco e poi la- del capoluogo giuliano. portava il latte a Trieste. Io sono nato RD Sempre, se la scuola finiva il vorare tutto il giorno e andare a casa Dopo questa sua seconda vittoria, il primo febbraio ’53. Vivevamo (in 13 al 12 ero già a Aiello, se ricomin- a mezzanotte, non è il quotidiano, abbiamo voluto andare a conoscere il via Crauglio, ndr)in una casa con la ciava il 15 al 16 ero ancora a Aiello, ma spesso e volentieri… Non ho il sindaco per sapere se Aiello fa ancora torretta, che purtroppo non c’è più. nel senso che arrivavo sempre con problema di lavorare molto. Molte parte del suo spirito e dei suoi senti- Era una bellissima casetta. Nel ’57 un giorno di ritardo. Mia madre mi persone, sono abituate nella pubblica menti o se ormai rappresenta solo una arriviamo a Trieste, ho studiato e poi metteva sulla corriera qui in piazza amministrazione a lavorare sei ore, località a fianco alla data di nascita mi sono messo a lavorare nel ramo Libertà e l’autista mi scaricava sul io in sei ore ho fatto un terzo della sui documenti e manifesti elettorali. dei supermercati, ho aperto una mia Pascut; a Cavenzano suonava per mia giornata. No, non è così; dalle sue parole e dai catena di negozi e dieci anni fa, esat- avvisarmi e arrivava la nonna sul Pa- GP Parliamo ora di Trieste; come suoi racconti scaturisce un affetto tamente al primo dicembre del ’96 scut a prendermi. Il nonno poi, era un Le dicevo, io studio architettura e particolare e una buona conoscenza sono diventato sindaco di Muggia. mito. Mio nonno Guido è stato vera- quando durante la campagna eletto- del paese natale che ha lasciato a soli Fino al 2001 ho fatto il sindaco di mente un faro della mia vita. rale sbandierava centinaia di cantieri quattro anni d’età, ma che ha vissuto Muggia, poi sono diventato sindaco GP In molte interviste lo ricorda aperti in città, tra compagni si è detto: intensamente durante tutte le lunghe di Trieste e adesso con gran soddisfa- con piacere, adesso mette in pratica i “Con tuti sti lavori che xe, speremo vacanze estive da ragazzo. zione sono stato riconfermato. Ab- suoi insegnamenti? che Dipiazza ne lassi qualcossa de Essere alla guida del nostro ca- biamo fatto e realizzato tante cose in RD Lui mi voleva un bene del- far per quando che gaveremo finido poluogo lo appassiona assai e vi questi anni, abbiamo dato una scossa l’anima: il nonno se dava 500 lire de studiar!”. alla città. Un sindaco friulano; era alle cugine, dava 5000 a me. Cioè dedica - ci racconta - quindici ore al RD Ride. Benissimo! giorno, facendosi prendere a pieno una cosa complicata a Trieste, c’è hai capito? Era un po’ il discorso del sempre questa diatriba fra Trieste e il maschio. Io ero in adorazione per GP Come mai le opere pubbliche dal mestiere di sindaco che da gran sono il suo cavallo di battaglia? lavoratore qual è svolge di gran car- Friuli, e allora io dico: “Beh abbiamo lui, eravamo una coppia micidiale; RD Ti spiego subito: noi abbiamo riera. Trieste da più lustri è in forte mandato il presidente Illy alla regio- si andava all’Acli dove io prendevo un ritardo strutturale del paese folle. decremento demografico, il porto, ne che è un triestino e noi giustamen- un quarto di aranciata e lui prende- Mezza città ha ancora i tubi dell’ac- non ha più un ruolo alla sua altezza te per contraltare abbiamo messo un va un quarto di vino, dopo io bevevo qua di Maria Teresa d’Austria: una e le strade e le vie di città mostrano sindaco friulano qua a Trieste”. un po’ del suo vino e lui un po’ della vergogna. Esplodono, si spaccano. ormai l’usura del tempo. La città ha GP Ci dica della sua infanzia ad mia aranciata ed eravamo famosi pei Negli ultimi trent’anni abbiamo rea- bisogno di un rilancio e negli ultimi Aiello. due quarti! Guido era un personag- lizzato proprio poco in questa città. anni Dipiazza ha scelto le opere pub- RD È stata una cosa bellissima, io gio straordinario. Mi ricordo ancora Sulle Rive io ho una foto con papà bliche per attuarlo, opere per rendere ricordo tutta la mia infanzia passata adesso che sono passati vent’anni che avevo quattro anni, ne ho 53, Trieste più vivibile, elegante ed at- ad Aiello dove avevo il nonno: caccia e più da quando è morto, non c’era quindi 49 anni fa; abbiamo messo la traente. Negli ultimi tempi i risultati e pesca, pesca e caccia; quella volta solo tutto il paese, ma anche dai paesi statua di Nazario Sauro e basta, mi sono sotto gli occhi di tutti, cantieri e non c’era la legge quadro, si lascia- vicini erano venuti a rendergli omag- sembra un po’ poco! Io ho preso la cantieri sulle vie e sulle Rive che ac- va il fucile fuori dalla Ada, la piccola gio… era veramente un personaggio. città e l’ho veramente buttata per aria quisiscono man mano un nuovo vol- trattoria a fianco di villa Zamparini, GP Ricordando i trent’anni dal e si vedono i risultati. Naturalmente to e come assicura Dipiazza vi sarà quella volta potevi lasciare fuori il terremoto in Friuli, in un articolo, l’architettura; io sono sempre stato anche la futura apertura dei lavori in cane, il fucile e la selvaggina fuori aveva definito Aiello “piccola e la- affascinato dalla grande distribuzio- Porto Vecchio a completare il fronte dalla porta… erano altri anni insom- boriosa”; un aggettivo questo, che fa ne, ma mi sono innamorato di quello mare triestino. ma. Andavamo sempre a lumache. proprio? che tu stai studiando, sono veramente Dipiazza è l’uomo fattosi da sé, Pensa che io coltivavo i bachi da RD Assolutamente sì, io ho la- un architetto mancato, nel senso che che da garzone di bottega è giunto seta, cosa che adesso magari sembra vorato moltissimo nella mia vita, l’architettura è la cosa più bella che alla guida di una catena di supermer- che sia non Novecento, ma Ottocen- parlo da imprenditore e ho lavorato può fare un uomo, cioè realizzare cati, Dipiazza è colui che le frivole to! Invece era così ed era un paradiso moltissimo da sindaco. Dieci anni da qualcosa. Naturalmente già a Mug- cronache triestine definiscono un in- terrestre, cosa vuoi, non c’era inqui- sindaco non l’ha fatto nessuno a Trie- gia ho realizzato: Porto San Rocco. callito tombeur de femmes, Dipiazza È stata una cosa affascinate. Io ho è il politico del fare e senza peli sulla fatto la laurea che non ho mai avuto lingua che vive al ritmo di un’agen- e mai avrò, in architettura in pochi da che lo impegna da mattina a tarda anni guardando dal vero quello che sera e tra tutti non ha tralasciato il voi studiate sulla carta. Io ho visto nostro invito a raccontarsi a Sot dal realizzare le dighe di Porto San Roc- Tôr. co, non a gravità, ma su pali, realiz- Ora è forse meglio lasciare subi- zare cose incredibili in pochi tempi, to spazio a questa chiacchierata con mi sono innamorato, ho cambiato la Dipiazza in municipio, che dopo le cittadina, perchè tu sai che Muggia prime battute è un fiume in piena l’ho completamente cambiata e ades- che per un oretta si scosta dai pen- so sto cambiando questa grande città sieri di primo cittadino per tuffarsi col che peraltro è bellissima. La città si cuore – e glielo leggi negli occhi – nei fermava sui palazzi delle Rive e la racconti dei ricordi. parte a mare era un degrado: ex-Pe- Roberto Dipiazza Forse interes- scheria, ex-Magazzino Vini, ex-Pi- sava al giornale come sono arrivato “Io e lui eravamo una coppia micidiale…” Roberto Dipiazza e il nonno scina Bianchi, di tutto di più. Io ho qua? Guido Dipiazza in divisa da guardia-stradino comunale di Aiello. avuto la forza di decidere di abbat-

Sot dal Tôr 5 tere la Bianchi, il Magazzino Vino. che la mia patria per eccellenza, per ed andavo a raccogliere le uova del- volta a settimana in un mezzo cara- Tutte quelle cose che mancavano e l’ordine, la pulizia e per il modo di le formiche rosse nei covoni dove tel di vino, una volta per settimana! che tutti lasciavano là. A proposito mi vivere, lascia perdere la creatività di c’erano i gelsi, poi le buttavo nell’ac- Era troppo bello… ricordo quando andavo là in fondo, noi italiani, è l’Austria, è il paese or- qua e le davo da mangiare ai fagia- GP Ultima domanda. Da un aiel- dove abitava il nonno, c’era il bojon. dinato. E difatti vivo in una città, che notti che il nonno allevava. I contadi- lese che è riuscito a diventare sinda- Cos’era un bojon? Un vecchio posto poi è paradossale che a pochi metri ni gli dicevano: “Guarda che ci sono co di Trieste, città certamente cara ad dove c’era dell’acqua, una vecchia da qua, c’è, e vi ho fatto il sindaco, un due nidi là”; lui andava a prendere Aiello, un saluto agli aiellesi? cava probabilmente di argilla dove una città veneta: Muggia; poi tutto le uova e si facevano nascere sotto le RD Innanzi tutto un saluto al tutti buttavano la spazzatura e io di- giù, Capodistria, Parenzo, Rovigno e gallinette americane e poi i fagianotti giornale che è una cosa straordinaria, cevo sempre: “Che brutto! In un pae- poi tutta la Dalmazia; questa invece andavano via da soli, non moriva mai quando lo leggo, lo leggo non soltan- saggio così bello il bojon”. A Trieste era la città austriaca per eccellenza uno; vedi le uova di formica… Tutte to per i nati e purtroppo per quelli che c’erano alcune zone che erano un po’ con la lettera di dedizione all’Austria queste cose te le racconto perché non sono andati più avanti, ma perché è il Bronx e adesso lì ho messo le mani e difatti basta girarsi ed è l’Austria! le sa più nessuno. la storia di un posto che io ho bat- in maniera forte. Proprio ieri mi è ri- GP Farà piacere ai lettori di Sot GP Le sanno in pochi ormai. tuto, grazie al nonno, centimetro per tornata la variante del Porto Vecchio dal Tôr, sapere se parla il friulano. Lo RD È la cultura vera del territo- centimetro. Io conosco Aiello pro- dalla regione; una cosa che è ferma conosce? rio. Ricordo che raccoglievo le bar- prio un po’ più degli altri perché col da sessant’anni e che io ho approvato RD Io parlo sempre con mio pa- babietole da zucchero una alla volta nonno, che faceva anche lo stradino, e finalmente abbiamo gli strumenti dre friulano, perché poi è lui che con la zia Renata, i girasoli uno alla si batteva tutti i varii angoli. Questo urbanistici per mettere le mani, cre- parla con me e con mia madre. Il volta e che ho visto ancora la treb- giornale è una cosa straordinaria e do, su un water-front più bello del problema è che nel tempo acquisi- biatrice in funzione, quella ancora agli aiellesi: “È cambiato il mondo”. Mediterraneo. sci una terminologia ed un modo di con la cinghia. È storia. I bachi da C’è stato questo cambiamento, certo GP Tra tutte le opere, quali le tre parlare che è un po’ più complicato e seta, andavo a tagliare i gelsi, man- è che quando parlo della mia cittadi- che spera di portare a termine e che non sempre il mio friulano di allora giavo sempre qualche tonnellata na natale, dico sempre: “Sai Aiello preferisce? è all’altezza delle cose, però lo parlo di more, ero sempre nero. In Friuli aveva l’aeroporto nella prima guerra RD Ce ne sono centinaia, io ho correntemente e lo capisco perfetta- c’erano milioni di gelsi e ad Aiello mondiale, sarebbe diventato qualco- speso quasi mille miliardi delle vec- mente. Ovviamente questo mi rende c’erano migliaia di alberi di cachi, sa d’importante se la ferrovia fosse chie lire. Però ci sono delle opere simpatico quando vengo giù in Friu- negli orti avevano i cachi perché passata ad Aiello e non a Cervignano significative. Primo, ho realizzato li. Uno mi ha detto: “Lui al è al me erano l’unico frutto che mangiavi per un puro problema di asse ferro- alcune scuole. Tu sai benissimo che orgoglio”, nel senso che il friulano l’inverno. E le cantine! Con tutti i viario”. Ad Aiello poi vanno spesso Trieste a livello di scuole è a livello di si sente molto orgoglioso di avere un salami, vino; io credo di aver pesta- molti triestini, perchè la gente è fatta terzo mondo perchè le nostre scuole sindaco friulano a Trieste. to il vino ancora con i piedi prima così, solo per vedere dove è nato il hanno tutte cent’anni e le scuole sono Poi vengo ancora ad Aiello, pro- che arrivasse la prima macchinetta sindaco. Ti dicono: “Sai siamo stati un disastro. Secondo, ho realizzato prio l’altro giorno ero col tuo sinda- e poi si portava la capra a vacci- ad Aiello…”. una cosa importante e significativa co ad Aiello e vengo ad incontrare i nare in piazza. Quest’anno ridevo, C’è questo museo dell’arte con- per la città, che è la riqualificazione parenti. La cugina e la zia Renata ad perché per la prima volta a Trieste tadina dove invece mi ricordo di della foiba di Basovizza, la reputo Aiello. La casa ormai l’ho data via dove abito avevamo migliaia di luc- quando c’erano ancora le mucche per i prossimi mille anni qualcosa perché non si riusciva mai a venire ciole. Una volta in Friuli non c’era quand’ero piccolo e poi le ville, tutti di importante perchè sono riuscito a giù, non riesco neanche ad andare neanche una luce e allora alla sera rimangono colpiti da questo viale di mettere insieme la comunità slovena a casa a Trieste, figurarsi se veni- con la bicicletta vedevi tutte que- ville che la diceva lunga sulla qualità e la comunità italiana e a far firmare vo ad Aiello. Insomma cosa vuoi la ste lucciole, quelle cose bellissime, della cittadina, da Teuffenbach, a Pa- un accordo. Per me portare avanti, in vita è fatta così. D’altra parte è stata indimenticabili che adesso la gen- risi, da Zamparini, a Attems. questa città che era completamente una vita talmente bella e gratificate, te neanche non lo sa perché non ci Io vedo il sottoscritto con le due divisa, la pacificazione è stato uno che dico sempre: “Che straordinaria sono più. L’acqua alta prima delle mucche con lo zio Pino che portava dei momenti principali. Tu forse non cosa!” Quando passo per Aiello arri- bonifiche, c’era l’acqua dappertut- il fieno con le mucche e che andavo sai cosa c’è qua perché vivi a Aiello. vo lì in quell’angolino che è legato to; mettevi quattro ami e prendevi a prendere il secondo tiro di muc- Qui c’è l’esodo, le foibe, la risiera, la alla mia vita, vicino alla villa Zampa- quattro anguille, ma li mettevi in che perché non riuscivo a tirar fuori comunità slovena che è stata tartas- rini, quella volta si veniva sempre in cinque centimetri d’acqua! Guarda, il carro con lo zio dai Prati, dove- sata, la comunità italiana che è stata bicicletta ché si andava sui Prati o al il Friuli era ed è ancora bellissimo, vo andare a prendere l’altro tiro di massacrata, insomma, c’è la storia Novacco dove avevo l’altro zio e al- indimenticabile; però quella volta mucche. Cose bellissime, non c’era del Novecento. Quando io sono ar- lora lì ero sempre legato alla natura. era ancora il paradiso terrestre lega- il tempo, il tempo non contava nul- rivato nel 2001 le ferite erano vera- Mi ricordo – e ormai Dipiazza non lo to al fatto che nessuno creava qual- la, non c’era la televisione, nel senso mente aperte. Terzo, la grande viabi- si ferma più dal raccontare - quan- siasi cosa che fosse inquinamento. che c’era già ma non era ancora arri- lità, è un opera che costa 200 milioni vata e alla domenica arrivava Fami- di euro, 2,7 chilometri nella roccia, glia Cristiana e alla sera si andava quando vai dentro le gallerie ti sem- all’Acli, si andava a dormire presto, bra il viaggio al centro della terra. ci si alzava presto… sembra che ab- GP Un’ultima domanda sulle ope- bia novant’anni, son del ’53, però la re pubbliche, che è poi una curiosità. vita era quella. Di importante c’era Aiello è conosciuto nella zona come la solidarietà: io andavo ad aiutare un paese austriacante a cui ha fatto l’altro, l’altro aiutava tutti. Adesso piacere il ricollocamento della statua manca, nella grande città quasi nes- dell’imperatrice Elisabetta in piaz- suno conosce chi abita vicino, c’è za della stazione. Tra le ipotesi per troppo individualismo. La solidarie- i futuri lavori in piazza Venezia vi è tà del Friuli poi si è vista anche nei ricollocamento della statua di Massi- grandi eventi. Che poi io me la porto miliano, si farà? dietro. Io sono una persona che ha RD Mi piacerebbe metterla; ma sempre cercato di fare del bene e ho solo l’iter per portarla via dalla so- ritornato un po’ alla città quello che printendenza che ce l’ha a Mirama- mi ha dato, perché mi ha fatto diven- re è dispendioso e allora io credo tare ricco, mi ha dato lavoro, io ne che sia molto più semplice pensare ho dato tantissimo ai miei collabo- di mettere un’altra statua, magari di ratori e allora adesso sto restituendo mons. Santin, che è stato un grande Trieste, Canal Grande (foto A. Di Giusto). un po’ con interessi, credo, perché in vescovo, e la fontana dei quattro con- effetti in questi anni ho lavorato tan- tinenti, o non so come si chiama… do andavo a lumache dopo la piog- Non c’era! Vigniva al pessotâr, me to per questa zona, che è qualcosa di GP …del Nettuno… gia col nonno, la cerata o quello che lo ricordo come adesso perché ave- straordinario! RD …sì, del Nettuno, da piaz- c’era in quella volta, un impermeabi- vo una paura folle e il pessotâr veni- za Venezia la riporto in piazza della le qualsiasi. Si andava a raccogliere va a prendere le pelli dei conigli, un Un attimo di silenzio, poi spe- Borsa che ti faccio vedere adesso co- lumache di cui ero ghiottissimo, e lo pezzo di ferro; non buttavi via nulla. gniamo il registratore, gettiamo lo m’era - estrae alcune cartelle con vec- sono tuttora, solo che in quella volta Mi ricordo il primo scaldabagno che sguardo oltre le vetrate ed un colpo chie immagini cittadine - nel 1895. in due ore raccoglievi cinque chili e comprò la nonna, vi faceva il fuoco d’occhio ci riempie: piazza Grande, Ed ecco Massimiliano in piazza Ve- invece adesso in due giorni forse ne bruciando scorondui. Oggi ci lavia- le Rive, il profilo del Carso, il magico nezia, però ormai… Sai, io ho detto: vedi tre. C’é una differenza sostan- mo due volte al giorno e ci sentiamo golfo e in fondo Miramar. E sì, è pro- nell’altra vita ero austriaco, nel senso ziale insomma. Tiravo sui i fagiani sporchi, quella volta mi lavavo una prio qualcosa di straordinario.

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LICENZIATI DALLA SCUOLA MEDIA

1976-2006 IL TERREMOTO IN FRIULI “A. VENIER” DI AIELLO

anno scolastico 2005-2006 Ilaria Bignolin Joannis Simone Cazzola Joannis Thomas Comelli Visco Gianpaolo M. Crosato Nogaredo Sara Decorte Joannis Sarah Fantini San Vito Daniel Mauro San Vito Ilaria Milocco Joannis Sofia Pagarin Campolongo Davide Pitton Aiello Martina Secchiutti San Vito Sabrina Secchiutti San Vito Gabys Mari Siguenza Padrò Crauglio Stefania Tomasini Crauglio Mariacristina Bergagnini Joannis Denise Comelli Visco Margherita D’Amelio Joannis Veronica Gasparin Nogaredo Martina Goat Joannis Dennis Godeassi Crauglio Sabrina Lombardo Campolongo Erica Marcuzzi Aiello Federico Margio Joannis Gabriele Marras Visco Francesca Mottola Crauglio Giole Nocent Ruda Barbara Pizzamiglio Aiello Nicole Sammaria Aiello Agnese Stafuzza Aiello Pietro Tassin Visco Giacomo Toni Aiello Anna Zuttion San Vito

Venzone 1976. ELENCO DIPLOMATI

Nel mese di maggio son ri- La comunità aiellese devolse anno scolastico 2005-2006 corsi trent’anni dal terremoto la propria carità in particolar in Friuli. 6 maggio, ore 21; il modo alla comunità di Magna- Avian Saverio I.P.S.C. “B. Stringher”, Udine sisma devastò la pedemontana no in Riviera (UD); il comune Braida Carlo I.T. Industriale “G. Galilei”, Gorizia friulana, la Carnia, il Canal del partecipò agli aiuti con fondi e Coccitto Carlo Liceo Scientifico “A.Einstein”, Cervignano Ferro, la Val Canale, interi paesi, mettendo a disposizione i loca- Galante Andrea I.T. Industriale “A. Volta”, Udine grossi comuni, disperse borgate li del convento per l’ospitalità Jacumin Luca Liceo Scientifico “A.Einstein”, Cervignano distrutti dalla catastrofica forza di una decina di famiglie e in Luca Titta I.T. Agrario “G. Brignoli”, Gradisca che rapì quasi mille anime. molti furono coloro che si por- Marcon Chiara Liceo Scientifico “G. Marinelli”, Udine L’11 e il 15 settembre il si- tarono sui luoghi del disastro e sma ritornò a farsi sentire, fa- si resero utili in prima persona. Pantanali Giulio I.T. Industriale “G. Galilei”, Gorizia cendo crollare le speranze di Si trattò di interventi concre- Pavlovic Dragan I.P.S.I.A. “G. Ceconi”, Udine coloro che durante l’estate ini- ti, doverosi verso il prossimo Valle Francesco Liceo Scientifico “A.Einstein”, Cervignano ziarono a sistemare gli edifici e in urgente difficoltà, e di aiuti Venturini Norman I.T. Industriale “A. Malignani”, Cervignano così si optò per lo svernamento meritevoli che prevalsero sui Witzman Grazia I.T. per Geometri “N. Pacassi”, Gorizia nelle località turistiche balnea- personali impegni; ma è in ri di interi paesi colpiti per poi occasioni come questa che «il farvi ritorno colla bella stagione primo bene è la solidarietà; il risorridere i loro paesi, fu un no essere lì da sempre, ma chi negli alloggi prefabbricati in at- dolore si fa comunitario e, nel impegno collettivo che portò ai visse quei duri anni sa bene le tesa dell’agognata ricostruzione nostro abituale disinteresse, e risultati sotto gli occhi di tutti. sorti passate. Esse fecero fuo- e riassetto delle proprie case. nelle nostre contese egoiste, ci Un esempio di una ricostruzio- riuscire un forte senso di soli- Non potevamo non ricorda- fa sperimentare uno sconosciu- ne accorta, se ancora nei sismi darietà e di coesione nel porre re su queste colonne il tragico to amore», così s’espresse allo- più recenti riecheggia il model- aiuto ai terremotati; e questi evento, che vide anche Aiello ra il Pontefice Paolo VI. lo Friuli. sentimenti sono l’insegnamen- parte di quelle grandi operazio- Passarono anni difficili, du- Oggi, trascorsi tre decenni, to del terremoto passato e do- ni umanitarie e di solidarietà rante i quali le genti friulane camminando nei centri colpiti, vrebbero sovvenirci ogni qual che hanno permesso i primi soc- seppero caricarsi di coraggio e Gemona, Venzone… non par volta giunge ai nostri orecchi corsi ed aiuti e successivamente con gli aiuti pervenuti si rim- vero che le case siano frutto la notizia di una catastrofe; la rinascita e la ricostruzione. boccarono le maniche per far quasi di una anastilosi, paio- seppur lontana.

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Dallo Zambia la testimonianza di padre Hilary Cuintribant Agns indaûr, al cuintribant Kasisi Parish-Lusaka (Zambia), li cinque grandi in città, più il mediche. Non dovrei lamentar- lu fasevin par guadagnâ 29 maggio 2006 Centro Pastorale arcivescovile, mi. Finché si possono dire mes- cualchi palanche, con Casa per Ritiri (80 letti) e il se e confessare ci si trova ancora ancie nestri pari lu à fat. Cari tutti al Sot dal Tôr, santuario della Madonna di Fa- utili. Ma come si vorrebbe fare Le me famee jere a stâ dongie mille grazie per il vostro bollet- tima, con regolari pellegrinaggi qualcosa di più e di meglio! le dogane, tino, sempre più bello e sempre parrocchiali, decanali e uno dio- Grazie ancora una volta per che jere al confin d’Italie; più ricco. Mi è piaciuto special- cesano che riunisce fino a 7000 ricordarmi con quel vostro “bol- bastave traviersâ le Tôr mente l’articolo in italiano e in fedeli. Forse ancora più impor- lettino” che, come ripeto , trovo tu jeris tai paîs de Austrie. Lì, tu ciatavis le robe a bon friulano sulla festa di S. Agnese tante è una nuova Missione in tanto bello e ricco. Il friulano lo marciât a Joannis, perché la festa di S. piena brughiera con ospedale, ricordo ancora? Ancora mi can- tu sparagnavis sul zucar, Agnese è una delle mie feste. A scuola domestica, falegnameria, to lo Stelutis Alpinis e il canto tabac, cafè. S. Agnese, sacerdote da già tre Agip, posta, polizia e convento d’Aquileia “Passe in alt su la Nestri pari al lave di gnot, anni, sono entrato tra i gesuiti, per otto suore. Una grande con- marine un gran nul che par di simpri di bessôl a scûr di gennaio 1949 a Zagabria, Croa- solazione per me che di miraco- lane sbrindinat dal Maestra… lune, zia, allora Jugoslavia. Nel 1956 li non ne ho fatti. - Monument di che supreme al cognosseve ducj i trois de mi si negava il soggiorno in Ju- Aiello mi ricorda don Oreste voluntad che disfe e cree, su la Tôr, goslavia come cittadino italiano Miceu. Se ne è andato tanti, tan- plane d’Aquilee donje il domo al partave di là sâl e par no fâsi sintî a ciaminâ, e ho potuto realizzare un altro ti anni fa! Quest’anno si avrebbe vegle il Tôr. - Ciampanil dal pa- al peave pezotis sot dai pîs. dei miei sogni: missionario in (28.06) il 60.mo di messa! Si era triarche, fat di lapidis romanis, I giandarms e fasevin le Zambia. È stato abbastanza in 31! Una buona covata, come che la vôs de tôs ciampanis e si guardie provvidenziale. In pochi anni amava dire il nostro arcivesco- spandi pal Friul... Ogni an co tai confins de Austrie, sono venuti a raggiungermi altri vo Carlo Margotti. Di questi ven la viere dîs ai muars de no- i financîrs tai confîns de dieci sloveni, tutti ancora qui, ancora in vita mons. Valle, Lui- stre uere, ie tornade primavere a Italie. meno uno che è stato richiama- gi Tavano e Žbogar con me di florîs sui nestri altars. – Quello E ciaminavin su e ju sul rapâr to come provinciale ed è stato goriziani, uno a Postumia, tre a che posso ancora ricordarmi. de Tôr e vevin tirât un fîl cui mandato in India per documen- Trieste e mons. Bogetić, già ve- L’avete mai sentita? La si canta- campanei par sintî cui cal tare il lavoro dei gesuiti sloveni scovo a Parenzo-Pola e ora spi- va a Udine, dove ho passati gli passave. in India, Giappone e Taiwan. rituale del seminario Mater Re- anni 1930/’34 al “Renati”. I cuintribandîrs jerin plui Qui in Zambia uno insegna nel demtoris a Taiwan! Un simile Una buona chiacchierata! furbos, ben noto “Nkhrumah College”, seminario avevo iniziato anche All’occasione saluti, e tanti al ju lassavin passâ e po dopo e uno è cappellano all’università e a Pola, da dove sono usciti già mio benefattore don Giuseppe lavin di là. ancora economo della casa pro- 30 sacerdoti, che ora lavorano Baldas, un vero missionario! E Nestri pari nus diseve vinciale, tutti gli altri nel lavoro in varie nazioni. saluti e auguri a tutti! Mandi! ch’ere ancie cualchi femine che partave di ca robe, pastorale diretto. In una trentina Io, non sono ancora pensiona- nel Signore le platave sot de cotulis di anni hanno costruito oltre una to e neppure di peso alla nostra lungis; quarantina di chiese, delle qua- comunità, cioè non speciali cure Fr. Hilary Rudež SJ tabac di nâs, o metros di piece par fâ vistîs. Sperando di fare cosa IL CIANT DI AQUILÈE Nestri pari al cognosseve les fameis gradita, riportiamo il Passe in alt su la marine, ciampanîl dal Patriarcje che “compravin”, int di testo integrale del Canto un gran nûl c’al pâr di lane, fat di làpidis romanis, d’Aquileia che ci ha ret la glèsie di Barbane, che la vôs des tôs ciampànis campagne, ricordato padre Hilary sbrindinât dal maestrâl; e si spàndin pal Friûl! che si contentavin di pôc. Se un cuintribandîr al vignive dallo Zambia. e tra i pins dal cimiteri Vôs di bronz, vôs di prejêre, scuviart, no si sint a movi un’ale, vôs che ciante lis memôris, i partavin vie dute le robe, no si sint che la cïale i tormènz, i amôrs, lis glòris ma lôr si platavin in cualchi pes campagnis tal formènt. che son stâz in doi mil àins, stale, Monument di chê supreme ogni an, co ven la vierte, e durmivin tal stran, jerin volontât che disfe e crèe, dis ai Muàrz de nestre uere: dacordo cui contadîns su la plane di Aquilèe “Jé tornade primevere e prime cal crichi el dì, e dònge il Domo vegle il Tor: e florìs sul uestri altâr…! tajavin al can. Une gnot a nestri pari, je Spartaco Muratti tociade propit biele, a pît al traviersave le Tôr, al jere scûr di lune, su lis spalis al partave un sac di zucar se non che, al sint che ve ju le aghe, lui si met a cori ma… le aghe e coreve plui di lui. Al pai par pore di ineâsi,’l à molât al sac dal zucar, ’l è mitût a cori fûr de Tôr, ’l à ciapade tante pore che le à fate intôr.

Elda Sdrigotti

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IL NUOVO ITER AQUILEIENSE PASSA ANCHE PER AIELLO di Tiziana Perini scendi), il resto del gruppo prende la Proponiamo il diario di un pellegrinaggio che si snoda su strada alta, vigneti, visita alla chieset- Trascrivo raccontando i nostri giorni antichi tracciati. Nove giorni di cammino da piazza Capitolo ta di San Giacomo e sosta di ristoro lungo l’Iter, anche se questo scritto è d’Aquileia alla Madonna di Monte Lussari per lanciare questo “Al granatiere”, dove sono accolti privo della sostanza più densa e pro- nuovo pellegrinaggio che può avere tre punti di partenza, ma con grande simpatia. fonda: la voce di ogni cuore, di ognu- un’unica meta: Aquileia - M.te Lussari; Brezje - M.te Lussari; Il nostro gruppetto dei lenti, sale ver- no di noi. È stata un’esperienza così so la Centa Britof, ma quando arriva- forte, coinvolgente e sconvolgente Maria Saal - M.te Lussari. no anche gli amici, comincia a cadere che stiamo ancora facendo decantare pioggia e grandine. Alcuni si ripara- il tempo condiviso. no nell’alloggio agrituristico, alcuni Queste righe vi porteranno un po’ con stanno sotto il tetto, altri ancora sono noi, lungo il Cammino Celeste. accolti nella chiesetta. Sperando di far germinare in voi il Appena spiove, ci prepariamo: la sa- desiderio di percorrerlo davvero! lita è molto fangosa, Nuvoletta è una zolla con quattro zampette, ma conti- LUNEDÌ 7 AGOSTO nua a camminare. Raggiungiamo su- da Aquileia ad Aiello dando la Chiesa dei Tre Re, ed è quasi Partiamo in trentacinque persone: un miraggio. siamo adulti e ragazzi, giovani e Finalmente Castelmonte… meno giovani, anche Nuvola, un ca- Siamo alloggiati al pian terreno del gnolino. ristorante del piazzale del parcheggio. L’appuntamento è in piazza del Ca- Roberto ha la gamba fasciata perché pitolo; ci sono friulani, lombardi, una si è slogato una caviglia; molti di noi donna di Lecce, un amico da Lubia- hanno vesciche. Ma quando ci si lava na. ci si sente quasi rimessi a nuovo. Alcuni sono venuti a salutarci: Chia- I pellegrini prima della partenza da Aiello. Ci viene aperta la chiesa dopo cena e ra, mia madre e qualche altro amico. possiamo sederci proprio ai piedi del- Andrea Bellavite ci accompagna in la Madonna: condividiamo una mes- una piccola visita alla basilica, poi sa intensa, ciascuno di noi racconterà tutti ci raccogliamo intorno alla fonte perché si è messo in cammino. battesimale e lì riceviamo una solen- ne benedizione. GIOVEDÌ 10 Si va: zaino sulle spalle, che ora pare da Castelmonte a Masarolis quasi leggero. Al mattino Lucia non sta bene: se ne Percorriamo la Via Sacra, andiamo torna a casa con Ronaldo e Nuvolet- verso Monastero, attraversiamo Capo ta. Luna prende il suo fazzoletto, per di Sopra, sfioriamo Perteole e dopo portarlo fino al Lussari. Ci si saluta 16 chilometri siamo ad Aiello. con le lacrime. Sistemati nella palestra delle scuole Partiamo prestissimo e scendiamo a medie, ripuliti e riposati, ci attende Cividale, lì ci raggiunge Elisa. Aurelio per una visita guidata alle Visita alla città per chi non la conosce meridiane. I ragazzi trovano un pallo- e acquisto di provviste e attrezzature. ne e hanno ancora la forza di mettersi Saliamo per via del Castello e comin- a giocare. ciamo a fare alcune frecce celesti, La sera viene celebrata la messa nella perché chi ha un passo più lento cam- chiesa di Sant’Ulderico. mini tranquillo, senza perdersi. Poi ci aspetta la cena al “Pandemo- Si cammina per i boschi e ad un certo nio”, nel cortile delle meridiane. La punto un gruppetto sale fino alla chie- serata di canti e letture sotto le stelle setta di Santo Spirito, ma c’è ancora ci dà la buonanotte. Maddalena non un tratto di strada verso Masarolis sta bene e ci aspetta. e fa caldo. Qualcuno sperimenta la poca acqua, ma ci sono molti cespu- MARTEDÌ 8 gli di lamponi che ci tolgono la sete. da Aiello a Cormons La Provvidenza… Siamo alloggiati La colazione ci viene preparata nelle stanze del campo sportivo, le amorevolmente dalle donne del due docce sono d’acqua gelata (così Borgo dei Frati e lì la consumiamo due pazzi del gruppo si lavano nella insieme. Ci mettiamo in marcia e fontana del paese, sotto gli occhi dei veniamo accompagnati dal suono bambini). La Messa è molto partico- delle campane. Che emozione que- lare: le donne del paese ci offrono i sto saluto! loro canti in tre lingue: friulano, slo- Quando raggiungiamo Fratta, andia- veno e italiano. mo a vedere la chiesa accompagnati Ceniamo alla locanda: “Alla fonta- da una guida e le suore, che abitano di na” e aggiungiamo i festeggiamen- fronte, ci ristorano con delle bevande Inaugurazione della meridiana sul santuario dedicata ai pellegrini, costrui- ti per il compleanno di Luciana. fresche. ta dalla aiellese Aurelio Pantanali. La sera, nella piazza del paese, ci Cammina cammina, e il sole scotta una guida tutta per noi, che ci de- MERCOLEDÌ 9 diamo la mano per recitare una pre- proprio, arriviamo a Cormons entran- scrive il Duomo di Sant’Adalberto e da Cormons a Castelmonte ghiera e fare un canto, che diventa do dalla zona industriale. Il gruppo ci fa conoscere i tesori custoditi nel Si aggiungono la moglie e il figlio di una ninna nanna e un ringraziamen- con i ragazzi e le famiglie fa sosta Museo, che di solito è chiuso. Andrei: Anna e Jakob Faijt. to al paese che ci ha accolti. alla prima ombra. La sera viene celebrata la messa, sot- Colazione insieme, sempre prepara- Ci dirigiamo verso le scuole elemen- to gli occhi della statua di San Gia- ta dagli alpini. VENERDÌ 11 tari “Ippolito Nievo”; ci aspettano le como maggiore (ci sembra un buon Ci avviamo verso Brazzano, apprez- da Masarolis a Montemaggiore docce (grande consolazione) e una auspicio, per questo Cammino). zando la sequenza di bellissime cen- Colazione : “Alla fontana”, ci vestia- cena preparata dagli alpini. La sera, a cena, ci raggiunge anche te. Un gruppo segue la strada bassa mo e comincia a piovere. Abbiamo anche la fortuna di avere Casimiro. (asfaltata, meno bella ma senza sali- La camminata è lunga, tra boschi e

Sot dal Tôr 9 sentieri; un tratto prosegue sull’asfal- Così anche noi in paese: non potendo si mangia stretti come sardine. Che Vedo Marco nel suo sacco a pelo che to. Si raggiunge l’agriturismo “Da comunicare con loro, la preoccupa- gioia! dorme come un sasso “Il sonno del Zaro” e continua a piovere. Prendia- zione è stata fortissima. La sera ci troviamo in chiesa e mol- sognatore” è il suo. mo la strada per Montemaggiore: la Ma alla fine, all’ora di cena, eravamo ti di noi si esprimono con cuore salita è impegnativa. di nuovo tutti insieme. aperto, anche mostrando debolezze MARTEDÌ 15 Quando giungiamo al paese, le donne A Prato di Resia siamo stati allog- e timori. Siamo andati a dormire da Camporosso al Monte Lussari della Pro Loco ci hanno preparato un giati nella locanda: “Alle Alpi” e il portandoci in cuore anche le pene Questo zaino preparato e indossato pranzo buonissimo e la vista dell’an- parroco (don Gianni) ci ha permesso degli altri. per l’ultimo tratto, sembra più pe- guria sembra quasi un miraggio. di mettere a stendere i vestiti bagna- sante. Dopo il pranzo quasi tutti ripren- ti nella sua canonica. Troppo stanchi LUNEDÌ 14 Siamo tutti un po’ più silenziosi e dono il cammino, eccetto cinque di per qualunque cosa non fosse sten- da Dogna a Camporosso tristi. noi (causa malanni di vario genere), dersi e dormire. Al gruppo si aggiunge Teresina Facciamo colazione in un bar e lì accompagnati da Alba, raggiungono Facciamo colazione in canonica e poi incontriamo un gruppo di austria- Montemaggiore in auto. DOMENICA 13 ci mettiamo in marcia. ci giunti a piedi fin qui, proprio per Lì abbiamo la sorpresa di un luogo da Prato di Resia a Dogna La pioggia è battente: cerchiamo di l’Assunta. per dormire davvero indecente. Allo- Alla Messa, davvero intensa e molto restare uniti, per quel che si può, fa- La salita al Lussari è impegnativa: ra puliamo un ex ambulatorio, alcuni partecipata, ascoltiamo i loro canti cendo soste nelle gallerie. noi donne e ragazzi della “coda”, alloggeranno nell’albergo e il resto resiani e i nostri amici offrono i loro A metà del percorso ci accoglie un rallentiamo ulteriormente il passo. del gruppo avrà l’onore di dormire, canti sloveni. Canti reciproci. agriturismo e una gentile signora che Qualcuno segue anche le tappe della come i veri pellegrini di un tempo, Si va. ci vede entrare tutti nella sua cucina Via Crucis, soffermandosi una dopo nella chiesa. La percorrenza è molto bella, ma per scaldarci al suo “spargher” acce- l’altra. Ceniamo al ristorante Montecarlo. ciascuno ha quasi esaurito le pro- so. Rinfrancati saliamo verso il Rifu- Ci fermiamo a tirare il fiato alla mal- Andiamo casa per casa a invitare prie scorte di acqua e viveri, così gio Grego. Quando scendiamo non ga e Giorgio ci sostenta con formag- le persone ad un incontro in chiesa quando un gruppetto raggiunge il piove più e a Valbruna ci aspetta un gio e ricotta fresca. e qualcuno davvero si presenta. Ci paese di Chiusaforte, possiamo solo amico di Marco che ci ha preparato Olga ci mostra una scorciatoia e fi- addormentiamo ascoltando storie, ai condividere qualche frutto secco e un rinfresco volante. nalmente arriviamo nei pressi della piedi dell’Arcangelo Gabriele. bere l’acqua della fontana della Finalmente arriviamo a Caporosso chiesa: sono le 12 meno 5. Già in- piazza. e giungiamo nella canonica e ci si- contrare gli amici di Cammino e tutti SABATO 12 Ma poi, salendo verso la chiesa, ecco stemiamo come possiamo. Sono al- quelli che son saliti fin qui per salu- da Montemaggiore a Prato di Resia che scopriamo di conoscere una don- loggiati qui anche gli amici che sono tarci, toglie il fiato. Colazione al ristorante Montecarlo, na che abita qui. giunti dalla Slovenia. Le lacrime sgorgano da sole, non c’è ma piove forte e fa freddo. Ci invita in casa, ci offre il caffè e le Siamo a cena in un locale del paese, niente da dire se non accogliere la Arriva un furgone d’appoggio, perché mangiamo un bel po’ di biscotti. ci scambiamo qualche parola, qual- grazia di questo momento. questa è la tappa più impegnativa. “Se venivate prima vi facevo la pa- che canto. Dopo la messa, in cui don Dionisio Ci dividiamo in due gruppi: nove di stasciutta!”. Ma siamo davvero tutti molto stan- nomina anche il nostro gruppo, an- noi raggiungeranno la tappa succes- Poi percorriamo un tratto asfaltato chi. È stata una tappa molto lunga diamo nei pressi del campanile per siva col furgone, gli altri saliranno il e infine giungiamo a Dogna: siamo e forse già si sente l’approssimarsi fare l’inaugurazione della meridiana Gran Monte. ospiti nella casa parrocchiale, dav- della meta. realizzata da Aurelio, che porta scrit- Ma il gruppo dei camminatori si vero perfetta per la nostra compagnia Prima di dormire, raccogliamo nella to: “Semper tecum dulcissima Ma- scinde e alcuni ridiscendono a Mon- pellegrina. cassettina anche la loro nera terra e ria”, leggiamo la preghiera di Andrei temaggiore, raggiungendo Prato di Roberto prepara il sugo per tutti e una pietra candida. e i ragazzi interrano la cassettina con Resia con mezzi di le terre, insieme a tutti i fortuna. nostri nomi. Ci diamo I coraggiosi che si la mano e facciamo un sono avventurati grande cerchio. sul Gran Monte, Si levano i canti finali e nonostante il brutto tra infiniti abbracci e la- tempo, troveranno crime di gioia, ci salutia- accoglienza presso mo. una baita degli al- Si conclude questo Cam- pini e lì vivranno mino e ciascuno di noi un’esperienza molto torna nel proprio, ma tra- forte. sformato, di sicuro. BAMBINI DELL’ASILO DE SENIBUS CORSO DI TENNIS A JOANNIS

Ecco qua ritratti i bambini dell’asilo Fratelli De Seni- Si è concluso il 30 giugno c.a., con una allegra bicchierata, il corso di tennis, completamente gratuito, rivolto ai bambini delle scuole elementari e medie, or- bus di Joannis, ritratti con la maestra Marzia e la cuoca ganizzato dal Tennis Club ACE ’98. Le lezioni svolte sui campi di Joannis sono Marinella in occasione della conclusione dell’anno sco- iniziate il 12 giugno e la partecipazione è stata massiccia, i ragazzi si sono diver- lastico 2005-2006. titi oltre ad aver imparato le nozioni base del tennis. I partecipanti ringraziano il direttivo del Club ed i maestri, con la speranza di rivedersi il prossimo anno.

10 Sot dal Tôr A taula cui nonos Ultimo giorno di scuola “specia- I piatti descritti sono piatti sem- che loro stessi hanno apprezzato le” per alunni ed insegnanti della plici, piatti che sono un’evoluzione fin dall’infanzia. Nel dedicarsi alla scuola primaria di Aiello, il 9 giu- diretta del mangiare contadino,il ricerca i bambini hanno potuto sco- gno scorso. tipo di alimentazione più diffuso per prire, riconoscere e cogliere la ric- Dopo la Santa Messa celebrata, secoli tra la popolazione locale, ma chezza delle diverse pietanze e quel nel giardino della scuola da don anche piatti che mettono in evidenza che è più importante, è che hanno Fabio La Gioia, è stata presentata a i prodotti della terra o la vicinanza messo a disposizione le ricette an- genitori, nonni ed autorità una pub- all’Adriatico e ancora piatti che si che per coloro che ne avevano tra- blicazione contenente alcune tra le amalgamo alla tradizione della cuci- lasciato l’uso o che da poco si sono più note ricette locali tradizionali na dei territori austriaci: ris in brut, avvicinati ai nostri costumi. “A taula cui nonos” in lingua friula- mignestra di uardin, gnocs di gries Alla fine della presentazione del na ed italiana, stampata anche gra- in brut, rassa in sugo, panada… libretto gran tavolata per tutti con zie al contributo di Sot dal Tôr. È stato facile coinvolgere i bam- degustazione immediata di alcuni Il lavoro nasce nel contesto del bini che non hanno esitato ad inter- dei piatti presenti nel libretto prepa- progetto sull’alimentazione che da vistare nonni e bisnonni e anch’essi rati in modo eccellente da mamme alcuni anni la scuola porta avanti in a loro volta non hanno esitato, e e nonne ed apprezzati da bambini collaborazione con l’A.S.S. nume- non poteva essere altrimenti, a rac- ed adulti. ro 5 di Palmanova. contare ai giovani nipoti le ricette Erta Tivan

Attività estive della parrocchia Suor Flavia, un grazie da Braila Ai lettori di Sot dal Tôr un saluto parametri comuni attraverso i quali Braila, giugno 2006 bene e stanno vivendo il loro cordiale ed un breve racconto delle at- ci si rapporta agli altri, specie a chi è tempo di vacanze e con tanta tività estive svolte dalla Parrocchia. A diverso da sé. I ragazzi sono stati ac- Carissimo don Fabio e Co- gioia vi annunciamo che pro- cominciare dal pellegrinaggio al Lus- compagnati giorno per giorno, ora per munità Parrocchiale, sari di domenica 17 giugno. ora dagli animatori, in un’esperienza di prio oggi abbiamo aumentato la Anche quest’anno una splendida vita alternativa al solito modo di vive- È per noi un motivo di gran- nostra famiglia e così siamo a giornata di sole ci ha consentito di gu- re. Soprattutto, attraverso le attività e i dissima gioia raggiungervi e quota tredici... oggi infatti sono stare meglio il cammino verso il Lussa- giochi, essi imparano a stare insieme, condividere un pezzetto di stra- arrivati Marius di 3 anni, Alin di ri e le bellezze della natura circostante. in un modo che incentiva la loro crea- da fatta insieme nella forza del 5 anni, Florin di 4 anni e Pamela Una cinquantina di persone è partita tività e fantasia, nonché i loro talenti grazie per la vostra offerta così di 11 anni... sembra che si sia- con la corriera al mattino presto alla in genere. Il divertimento è comunque generosa e concreta fatta di tan- no inseriti molto bene e stanno volta di Camporosso, per poi dirigersi sempre assicurato, così come le buone chi con la funivia e chi, più audace a mangiate per pranzo, cena e a merenda. to Amore che ci è pervenuta in giocando con la palla, correndo piedi, verso il santuario. Alle 13.00 la Siamo peraltro stati favoriti da buone questi giorni. Crediamo infatti con le biciclette e divertendo- Santa Messa ha segnato il momento di condizioni meteorologiche che ci han- che questo vostro impegno è si insieme a tutto il gruppo nel spiritualità in cui ci siamo ricordati di no permesso di fare due escursioni e frutto di tanto sacrificio di cui cortile di casa nostra. pregare per tutta la comunità di Aiel- di concludere, l’ultima serata, con «la spesso parliamo alle bimbe per Nei prossimi giorni poi, lo. A seguire il pranzo e qualche ora di sagra dal cocâl». Infine, domenica 27 aiutarle a comprendere che ogni aspettiamo anche la risposta relax prima di fare ritorno, alle 16.00, agosto i genitori ci hanno raggiunto per cosa bella richiede sempre tan- relativa all’autorizzazione del verso Camporosso. È, da alcuni anni, la Santa Messa ed il pranzo insieme. un appuntamento sentito e partecipato, Esperienze come questa sono sempre to impegno e rinuncia ma come Centro Diurno per 12 bambini per chiudere l’anno pastorale e aprire il un patrimonio da custodire! dice una leggenda africana... della città e poi speriamo di par- periodo estivo. Prima di concludere, ricordo ancora il “ogni cammino nella foresta tire nel nostro lavoro di acco- La parrocchia ha poi promosso il cor- pellegrinaggio a Barbana di martedì 29 non è mai troppo difficile se ti è glienza che finora è ostacolato so di ricamo-cucito per bambine dall’11 agosto che, nei tempi che furono, aveva caro chi vai ad incontrare...” da tanta burocrazia. luglio all’11 agosto e il laboratorio ra- una valenza ed un significato ben spe- Il 6 maggio u.s. abbiamo ce- Stiamo cercando di vivere gazzi dal 16 agosto al 19 agosto, presso ciali. Oggi, in una società secolarizzata lebrato il primo decennale della anche questo momento con fede un’aula della scuola elementare di Aiel- e pervasa da mille e più valori diversi, lo. Una trentina fra bambine e ragazzi le cose vanno diversamente. Tuttavia, presenza della nostra Congre- anche se talvolta ci sembra tutto si è impegnata nella realizzazione di una corriera quasi piena di aiellesi si è gazione religiosa in Romania e così assurdo: avere una strut- questi lavoretti: un cofanetto decorato, diretta verso Grado e poi, in traghetto, dopo una solenne ma semplice tura a disposizione che ancora un centro tavola natalizio, un quadretto a Barbana là dove abbiamo invocato liturgia eucaristica celebrata non è riconosciuta nella sua po- in rame, un crocifisso con le mollette, l’intercessione della Vergine Maria e nella nostra cappella, abbiamo tenzialità di servizio, ...ma poi una maglietta colorata, delle mollette pregato per la nostra comunità. trascorso la giornata insieme a cerchiamo di leggere tutto que- decorate e un porta penne con block no- Ora, giunti all’inizio del nuovo anno tanti bambini e coetanei delle tes. Utile impiego delle proprie risorse, pastorale, ci apprestiamo a riprendere sto con tanto ottimismo perchè in particolare della manualità che forse, il corso delle attività e ad inaugurare nostre bambine e ragazze... la ogni realtà per essere vera deve per la troppa tecnologia imperante, è le due opere parrocchiali - l’edificio ri- festa è stata animata dai ragazzi avere in sé la doppia realtà della lasciata un po’ in disparte negli ultimi fatto completamente, conosciuto come della fondazione Parada di Bu- Croce e della Risurrezione così anni. Il frutto di questi lavoretti è stato «ex casa del sagrestano» - per decenni curesti, sono ex ragazzi di strada come Cristo Risorto si è mani- poi esposto nella mostra realizzata saba- rimasto un rudere inagibile. E il nuovo recuperati e che si sostengono festato agli apostoli ma sempre to e domenica 9 e 10 settembre. ricreatorio, anch’esso del tutto rifatto, attraverso spettacoli di circo che con i segni delle piaghe! Un momento di particolare impor- che ben altra forma, più bella e pratica, organizzano in tutto il mondo. È tanza, durante l’estate, riveste il campo ha assunto rispetto alla struttura obso- Vi lasciamo augurandovi scuola per bambini e ragazzi dalla III leta della baracca, situata un tempo di stata una giornata molto inten- ogni Bene nella forza di Cristo elementare alla III media. Quest’anno fronte alla canonica, nonché rispetto sa e bella dove il ricordo di tutti Signore! siamo andati a Malborghetto, dal 20 al allo stesso ricreatorio precedente. questi anni trascorsi sono solo 27 agosto con 25 bambini, 9 animatori, Rinnovo a tutti voi un sentito arrive- benedizione del Padre e restitu- Lucica, Ionela, Rodica, Ana, 2 cuoche ed il sottoscritto. Il tema di derci e l’augurio di una buona lettura zione di ogni quotidiano futuro Simona, Monica, Mariana, Beh, fondo del campo scuola è stato tratto sulle pagine di questo giornale. al Mistero della sua volontà che dal libro «La Gabbianella e il Gatto», Marius, Alin, Florine, Pamela in cui emerge l’amicizia tra due esse- Il parroco cerca sempre e solo il vero Bene insieme a sr. Sara, sr. Camilla, ri diversi, in uno sconvolgimento dei don Fabio La Gioia per ciascuno. Le bimbe stanno sr. Nicoleta, sr. Flavia

Sot dal Tôr 11 Chi visse a Saralis, nella tenuta Deciani di Alture

Chi da Saciletto di Ruda ripercor- neva seminascosta nella campagna. ra in bicicletta o a piedi la vecchia Il padre usava fasi al spagnol cun strada che collegava un tempo que- cualchi fuea vanzada di tabac, cun li sta località al Comune di Muscoli- scussis di blava e un po’ di arba cio- Strassoldo non può non interrogarsi ta su tai ciamps. No vevin bastansa sui tempi passati. vistis di metisis e si jù passavin un Nel XVI secolo la villa “Antonini” cul’ atri. I Medeossi avevano più o fungeva da porta di accesso dai meno lo stesso numero di mucche territori appartenenti all’Impero ed un cavallo. Orlando (uno dei figli Asburgico (tra cui Cervignano) del Milocco) ricorda di aver visto in ai territori facenti parte della quei luoghi le lodre sino al 1928, Repubblica Veneta (tra cui proprio mentre suo figlio garantisce la loro Saciletto). I molini della zona, ricca presenza anche molti anni dopo. di acque sorgive (bojôns) e ricoper- La scuola elementare, teorica- ta di fitte boscaglie, erano sempre Com’era Molin di Ponte. mente ma non praticamente obbli- impegnati a macinare i cereali che gio 1915. Medeossi Leonardo (cl. erano sulla stessa lunghezza d’onda. gatoria, si frequentava per le classi i contadini portavano a piene mani. 1884) era originario di Bagnaria Essi lavoravano i terreni dei Deciani dalla prima alla terza ad Alture pres- Nel tentativo di evitare il contagio Arsa (allora sotto l’Italia). ma molti appezzamenti erano im- so la “Villa Antonini” ora Zonin, con terribili malattie un rastrello I Milocco erano tre volte più nu- produttivi. Le arature, fatte natural- mentre per le classi dalla quarta alla era posto sulla strada di accesso al merosi dei Medeossi. Si trattava mente con l’ausilio degli animali, quinta a Perteole. I ragazzi molto paese per costringere le persone a di una famiglia patriarcale com- non superavano i dieci centimetri (i raramente disponevano di zoculis. diminuire l’andatura, ed eventual- posta dalla coppia Guido Pietro terreni non erano irrigui). Non di- Quasi nessuno conosceva il nomi- mente fermarsi, per farsi riconosce- (1883/1967) e Giustina Zanin (ori- sponendo dell’energia elettrica uti- nativo del medico territorialmente re. Colui che cercasse in quelle zone ginaria di Chiopris). Milocco Pietro, lizzavano candele e lumi per far un competente. traccia dell’antica località Saralis figlio di Domenico e di Lucia Pian po’ di chiarore in casa. Essendo poi Nella vasta tenuta che possedeva- rimarrebbe deluso. Non un cartello di Ronchi di Percoto, era nato il privi di fontana attingevano l’acqua no in zona (180/190 campi) erano che indichi la direzione da prende- 18.2.1883 a Chiopris ma era domi- dai fossi oppure raccoglievano quel- collocate una villa come amministra- re, nessun resto visibile di case o ciliato ad Alture di Perteole (allora la piovana che scendeva dai tetti. La zione, un essiccatoio per il tabacco di insediamenti, neppure una cita- sotto l’Austria). Pieri, molto spes- loro vita era legata essenzialmente e l’abitazione di Aleandro Snidero. zione nei libri e nelle note storiche. so chiamato Pieri Lodra (Lontra), alle stagioni ed alla luce del sole. Altre 5 o 6 famiglie lavoravano per Saralis vive solo nella memoria dei aveva avuto dall’ultima unione e Lavoravano dalla mattina alla sera loro (tra cui i Francovig, i Milocco, nostri anziani, grazie alle cui indi- da quella precedente (era rimasto per far ritorno a casa quando calava i Dose e i Mians). I Deciani che abi- cazioni possiamo ancora localizzar- prematuramente vedovo) un nu- il buio. tavano a Martignacco venivano a la. Sullo stradone, prima di arrivare mero imprecisato di figli. Gli stessi In casa Milocco i pavimenti del Saciletto ed Alture almeno tre/quat- sull’Ausa (che nasce poco distante), attuali discendenti devono fare no- pian terreno erano in terra battuta; tro volte all’anno per le tradizionali si deviava in una strada di campa- tevoli sforzi per delimitarne il nu- per eliminare le buche formatesi con battute di caccia. In una di queste gna piena di curve che portava ad mero. Uno dei suoi figli (Orlando l’uso, il fondo veniva rinnovato ogni occasioni le persone che li accompa- Alture. Lungo questo tratto sorgeva cl. 1923) oggi abita a Joannis, ma anno con argilla battuta e livellata gnarono, meravigliate del fatto che la località Saralis in cui negli anni altri si sono trasferiti a Strassoldo, con forza per renderlo compatto. Si i Medeossi e i Milocco non dispo- Venti (ma anche prima) abitavano Scodovacca (Azzurra, Lode) e vestivano con i sacchi (cui sacs) che nessero né di un pozzo artesiano né due sole famiglie: i Medeossi ed i Visco. Alla fine di questa ricerca venivano utilizzati per contenere la dell’energia elettrica, gli chiesero di Milocco. Essi vivevano con quanto ne abbiamo rintracciati quindici: farina e per la raccolta dei cereali intervenire in loro favore (Bisugna ricavavano dai fondi presi in affitto Lode, Pia, Fella, Nina, Azzurra, e non portavano scarpe. Quando che tu metis l’aga…). Così avven- dai Deciani, antica famiglia friula- Italico, Orlando, Danilo, Mosè, ammazzavano il maiale (pursit) la ne. È noto poi che gli ultimi allac- na le cui origini si perdono nel XVI Sandri, Arturo (Turo), Ottavio carne dello stesso, dato l’elevato ciamenti all’energia elettrica furono secolo. (Tavio), Adriano e Bepo. Il Milocco numero di bocche da sfamare, si realizzati dall’Enel grazie ad una I Deciani disponevano di proprie- veniva chiamato dai suoi figli Biel esauriva in due giorni (in dôs zor- legge regionale che provvedeva con tà a Cassacco e Montegnacco e le mio Pari. Qualcuno ancora ricorda nadis lu mangiavin dut). Quindi è minima spesa alla elettrificazione loro ricche residenze facevano invi- quando in età matura si fermava in da ritenersi che solo gli ossi con un rurale. Le ultime abitazioni sparse dia agli stessi veneziani. osteria ad Alture e raccontava: “Mio po’ di carne potevano essere utiliz- tra le campagne della bassa furono Parlando con i discendenti delle figlio è caduto dalla cesa ma e rim- zati per l’alimentazione del gruppo dotate di energia elettrica sul finire due famiglie e con gli ex vicini di balzato dalla terra perché è fatto di anche a distanza di qualche tempo. degli anni Sessanta. Ma saranno gli casa si capisce quanto la zona fosse gomma” oppure “Iò hai fâts vincia- Una grande casa colonica divisa a stessi anni in cui il Lloyd Adriatico isolata e poco conosciuta, una sorte sinc fruts!”. Pieri Lodra è morto ad metà di tre piani e due stalle veni- dopo aver acquistato la proprietà di isola che non c’è. Alture nel 1967. va utilizzata sia dai Milocco che dai Campiutti (Molin di Ponte) acqui- Il nucleo dei Medeossi era compo- La casa più vicina ai Medeossi e Medeossi. La stalla conteneva 7/8 sterà quella dei Deciani decretando sto da sei persone. Fortunatamente ai Milocco era quella dei Bearzôts. mucche e garantiva un certo quanti- la fine di quel mondo e l’abbatti- un carteggio risalente alla prima La situazione economica dei tativo di latte. Quando veniva la sta- mento dei fabbricati già utilizzati guerra mondiale li segnala avendo Milocco non era molto florida an- gione della trebbiatura del frumento dai Milocco e dai Medeossi e del essi richiesto un risarcimento poi- che a causa delle limitazioni impo- parte dei figli partecipava alla bat- paradiso che non c’è più: Molin di ché “regnicoli” vennero internati ste dai contratti colonici (avevano titura nel molino “Simonetti” ad Ponte. in Austria poco prima del 24 mag- in consegna 35 campi). I Medeossi Alture, mentre l’altra parte rima- Giorgio Milocco AL COMPROMESSO vecia storiuta di Ciamplunc

Cumò lu doprìn ogni altra dì al e nissun no ’l à ris’ciât a oponisi, e cons Mantica, no asetavin mai di A Ciamplunc, ansi a Ciavensan, - compromesso - al governo, in pro- una che Rico al veva una teologia doventâ sindics, a sielsevin inve- cuant che a je rivada la sircolâr da vinsia, in comun; ma timp indaûr, che ti piturava li’ robis, che tu scu- sit un lôr fituâl e lu fasevin sta lui. prefetura sui ciâns; Checo al à man- se si savevial di lui? gnivis surâ che a erin veris! Ben, o vevis di viodi la prudensa dât a clamâ al cont! No parvia che A Ciamplunc, tal 1900, no lu ve- Difat, chei ca s’intindin, a disevin e l’agrât di chei sindics. Nancia di al cont al veva sedis tra ciâns e ci- vin nancia mai sintût a nomenâ. Al cal pareva bon predi, chel lì! meti, cun chei di auè. Auè, a son di sis: culì al sindic, no ’l è nancia lât è stât un siart Macor a proponilu; Cuant che al è capitât al câs, chei sindics cussì sfegatâs, che an a pensâ ai ciâns dal paron. E po’, al Rico Macor, conseîr in comun, al è Rico al era conseir, e sindic al era cûr di ciapâ decisiôns, sensa tant cont Mantica al veva tanta di che stât asetât lì par lì: una parvia che Checo dal Punt, un sotan dal cont stâ a bassilâ e a domandâ a la po- roba, che nissun nol saveva nancia nissun al saveva di presîs se cal era Mantica. Parse che a Ciavensan, i polasion se va ben o no. tropa.

12 Sot dal Tôr

Chel lu à mandât a clamâ, domo la dal paron, su la cuistion al ordin sparida la rabia. Cumò al è compit Friûl, la so sovranitât e la so indi- par rispiet e par educasion, che, dal dì. vuestri! - al à dit al cont - Us tocia pendensa! Cassù no si va, ne daur rasonant parsora, no costa nuja, al- Al cont, che di sovin, al era stât in a vuatris di obleâ la int a cioli cisis. dai cons, ne dai ciâns, ne dai pre- mancul al pâr. dutis li’ pars dal mont, nol fevelava In Giapon, par di la veretât, lis àn fes”. Al cont al riva e al consei, pun- mai dibant e al partava fûr simpri compradis i Comuns”. Al calcolava, aromai, di vela cia- tuâl, lu spietava. Al sindic al lei la fas e documens. - “Sintît - al à sco- Al è stât, propi culì, che Rico al pada tal comedon, cu la so propue- sircolâr dal prefet, biel planc, tor- mensât a dî - un câs, come chist mi à salvât Ciamplunc. Al cont; al cia- sta, e gi dispaseva, plui che altri di nant indaûr sui acentos, che la pri- à tociât di rivelalu in Giapon. Pro- pa su al ciapiel e al partis, come cal ve strassât cussì malamentri al so ma volta ju falava simpri. Paraltri, pit come culì: i ciâns plêns di ra- faseva simpri, par no influensa, cu prin compromesso. chei ca lu vevin a pratica, a rivavin bia e i Giaponês, ca son una vora la so prisinsa la libara decision dai Mancul mâl, che si è impensât di adora scuasi duc’ a capî che al pre- plui riflesîvs di no, e che spulsinin conseîrs, e Rico al à podût fâ la so pratindi la votasion segreta! E lì, fet, constatât che una vora di ciâns fin che ciàtin li’ causis plui dapît di propuesta. alora si à viodût, la fedeltât e al co- a vevin la rabia, al conseava di me- duc’ i fenomenos, e an bassilât par- “La situasion - al à dita - a je de- ragio dai conseir: - “Viva Rico – al tigi su una buna tassa, cu la speran- sora par mês. An esaminât e metus licada plui che ingardeada, ma se o era scrit su lis schedis – Abbasso i sa cussì di podê srariu. in prova sentenârs di sogies, e a son sin d’acordo e fede, la partarin fûr. cians – in cualchi altra”. Al consei, al era clamât par de- rivâs adora a ciatâ la ladria da ra- Jo, se o sês da me banda, o propon E il compromesso, magari ta li- sidi tropa tassa che si doveva pojai bia. Ben, se la causa a fos stada, la un biel compromesso! Sintît: inve- bara interpretasion di Rico, al è parsora di ogni cian. Apena finût, manciansa di una tassa sui ciâns, i sit di meti su la tassa, no si la met, passât. al sindic al domanda perdon al Giaponês la varessin metuda; chel parvia che no ’sova a fâ passâ la ra- Rico al spietava aromai al cumiât cont di velu disturbât par che mo- us garantis jo! Invesit duc’ i spe- bia! E chista a je la prima part dal da colonìa, ma al è passât San Mar- nada lì, ma al cont, degnevul come rimens, tant chei di laboratori che compromesso. E cisis no si com- tin e nissun si à fat anciamò inde- cal era, lu à invesit ringrasiât, di- chei a viart, e an mostrât, che ansit, prin! E chista a je la seconda part”. vant! clarant ancia una volta che, in chel di una banda, a era ancia una stona- E jevât su in pîns al scomensa a Si à savût dopo, che al cont, al che al podeva e in chel cal saveva, dura a viodi; che i ciâns a erin plêns breghelâ: - “A je ora di finila, cui veva cunbinât di vendi li’ cisis in al era simpri pront a dâ una man. di rabia, par manciansa di cisis: e ciâns e cui cons! Ciamplunc e Cia- altris bandis! Po dopo e an spietât duc’ la perau- sì, di mas’cis! Compradis li’ cisis, vensan, e an di mostrâ, auè, a dut al Meni di Ciamplunc Anniversari La Moravizza ha il suo inno CONIUGI CANTARIN Il 27 maggio 2006 nella chiesa di Santo Sabato 9 settembre si è svolta la 4.a Festa della Moravizza, una Stefano di Sesto San Giovanni (MI), Cri- allegra rimpatriata alla quale hanno partecipato abitanti ed ex stina Cantarin (figlia dell’aiellese Giorgio abitanti del popolare rione di Aiello. Cantarin) e Cristian Olivieri si sono uniti Nello slargo davanti al municipio (ex-Enal) una mega tavolata in matrimonio contornati da amici, paren- ti e anche da alcuni conoscenti aiellesi. Ad ha raccolto oltre 200 persone, venute per l’occasione anche da essi vadano vivi auguri di una felice vita paesi lontani per rivivere assieme ai residenti momenti di alle- insieme da parte di Sot dal Tôr. gria e ricordi del passato. Griglia di lusso, magistralmente orchestrata dalle abili mani de- CONIUGI POGGIANI gli chef Tonino e Giorgio Bertossi, da Paolo Macoratti e Andrea Magrino. 28 luglio 1956-28 luglio 2006 Zurigo- Aiello. Allietati dalla musica del duo Ervino e Bruno (Moravizza doc), Lucio e Vally Poggiani Grolimund annun- la serata ha incoronato il re e la regina della Moravizza rispetti- ciano il loro cinquantesimo anniversario di vamente Bruno Felcher e Armida Plet. matrimonio. La tombola vinta da Irene Paviot (Moravizza doc) ha premiato anche l’ambo con Massimo Vittor e Tommaso Pinat, la terna con Gino Magrino, la quaterna con Carina Tuniz. La seconda CONIUGI CANTARIN tombola è stata vinta da Marco Pascutti (residente in Milacuzza, Ecco qua ritratti i coniugi Valeria e Gior- ma che ha sposato una Moravizza doc: Annalisa Furlan), la terza gio Cantarin che il 2 settembre u.s. hanno tombola da Rossella Venturini e ancora altre tombole per Mari- celebrato nella chiesa di Sant’Ulderico in nella Colaut, Ada Bertoz e Andrea Magrino. Aiello la ricorrenza del loro anniversario Durante l’allegra serata è stato cantato a gran voce l’inno della di matrimonio, avvenuto trent’anni orsono a Sesto San Giovanni (MI). Moravizza da un’idea di Bruno Fritsch che così fa:

Alè oh oh, alè oh oh, alè oh oh, alè oh oh, Jo soi un da Moravizza No culì vin int di fûr CONIUGI DELLA BIANCA che al è un borg di Daèl che cun no sta ben sigûr Quarant’anni fa, e precisamente l’otto ot- nol sarà come Guriza vin trentîns vin milanês tobre 1966 a Vaihingen (Stoccarda), si uni- ma par me al è al plui biel. vin da bassa e se che orês rono in matrimonio Stefanina De Serees ed Arrigo Della Bianca, che da Joannis era No culì a vin li’ scuelis Vin li’ feminis plui bielis emigrato in Germania per un futuro miglio- re e dove anche la molisana si era recata in vin ’l asilo e i carbinîrs vin i frus miôr dal paîs cerca di lavoro. Per celebrare il matrimonio e cumò ancia al munisipi cui c’al ven ta Moravizza e portare l’affetto e gli auguri de paesani cu la giunta e i consilîrs al è come in paradîs alla giovane coppia si era recato il parro- co di Joannis, don Armido Mocchiutti. Nel tempo l’affetto tra i coniugi si è rafforzato con la nascita dei figli Katia ed Il ricavato della serata è stato devoluto alla associazione Via Alexander ed, ancor più, della nipotina Giada. Ora, rientrati in Friuli, Arri- di Natale ed alla Casa della Speranza per l’Etiopia. go e Stefanina festeggiano gli otto lustri di serena vita coniugale, circon- dati dall’affetto dei loro cari e dall’amicizia di parenti e paesani. Alessandra Paviot A loro gli auguri di ancor molti anni di vita in comune.

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LA MERIDIANA “D’ALTEZZA” SULLA PIAZZA DONATORI DI SANGUE

sangue. Al momento della inaugu- razione esso è stato legato ad un palloncino e fatto partire in un volo senza ritorno. Questo tipo di meridiana era frui- to come orologio portatile in epoca romana e, come s’usava all’epoca, conta le ore cosiddette antiche, cioè il dì è suddiviso in dodici ore che sono necessariamente più lunghe d’estate e più brevi d’inverno. Quello di Aiello è la riproduzio- ne di uno di questi, basata su di un esemplare conservato in un museo di Vienna, ma, al contrario di quelli romani, è fisso e si presenta decisa- Inaugurazione della meridiana d’altezza mente grande nelle dimensioni ed inoltre è fissato saldamente a terra Il 14 maggio scorso, nel contesto Così è nata l’idea di realizzare con un basamento. Semplificando del 45.o anniversario di fondazio- questo raro esempio di meridiana la descrizione ed il suo funziona- ne della locale sezione Donatori di d’altezza nella piazza dedicata ai mento si può dire che si compone Sangue il sole ha offerto poca della Donatori di sangue: nel numero del di una sorta di elisse in acciaio che sua luminosità al paese delle meri- giornale dei donatori “Il Dono” di ruota su di un perno, all’interno diane, ma quel poco è bastato a far giugno del 2003 comparve un ar- dell’“elisse” è fissata una lastra di Meridiana sulla casa di funzionare per qualche istante, nel ticolo del direttore Roberto Tirelli vetro sulla quale sono indicate le Andrea Perini nella Stret- momento della sua inaugurazione, sulle meridiane di Aiello, sull’ar- linee ed i numeri delle ore antiche l’ultimo arrivato dei monumenti ticolo si auspicava che «Sarebbe ta, vincitrice, sulle cinque ed intorno ad un punto si può far in lizza, del Concorso Me- gnomonici aiellesi. bello se qualcuna delle future me- scorrere un cursore. Ad Aiello gli orologi solari sono ridiane 2006, realizzata ridiane in Friuli avessero anche un Per operare la lettura dell’ora bi- da Isabella De Crignis del sparsi un po’ qua e un po’ là: sul- invito a donare il sangue e riportas- sogna portare il cursore sino alla Rifugio del Matajur. le pareti delle case, nei giardini, sero il logo del pellicano, in modo data corrente indicata sull’“elisse”, sulle piazze e l’intero paese fa da da fare un richiamo continuo ai poi ruotare tutto lo strumento a si- “Ed è già sera” contenitore ad essi, componendo passanti sul nostro comune dovere nistra o a destra facendo sì che il un’eterogenea quanto interessante sociale». raggio del sole penetri attraverso Splendi firmamento nuovo. raccolta. Da quell’invito il circolo Navarca un forellino e colpisca il cursore. Riflesso incantato dal mare. Le meridiane di Aiello sono un ha espresso ad alcuni componenti il Espletate queste necessarie ope- Ed è qui, punto di riferimento per gli gno- direttivo della sezione dei donato- razioni potremmo leggere lungo il monisti ovvero coloro che si dedi- ri di Aiello - Joannis l’intenzione che meglio ci si ritrova, cursore l’“hora” (ora antica). Con al nascere del giorno. cano al calcolo e allo studio degli di realizzare un’opera gnomonica questa ultima importante opera orologi solari, ma garantiscono una nella piazza dedicata ai Donatori di gnomonica ed alla sala didattica sul Destino vieni, piacevole visita anche ai profani. Sangue del paese e nel giorno della “Sole ed il Tempo” attualmente in è il chiarore giusto. La meridiana inaugurata coinvol- festa di fondazione della sezione si fase di allestimento da parte Comu- ge direttamente il lettore e lo rende è inaugurato la meridiana in presen- ne, Aiello sarà dotato di una valida E come un raggio partecipe alla determinazione del- za delle autorità, dei bambini della offerta turistica che spazierà dalle spasimante l’istante di tempo vissuto, cosicché scuola elementare don Giovanni meridiane e dalla misura del tempo la pleniluce diviene quasi un gioco la ricerca Bosco di Aiello e tanta gente. al grande Museo della Civiltà Con- amplifica l’estensione. dell’ora e quando si scopre che è I bambini della scuola hanno tadina del Friuli Imperiale. Marco Toso l’ora degli antichi Romani il tutto anche voluto scrivere su una per- Belvedere, 1 agosto 2006 appare ancora più curioso. gamena un pensiero sul dono del Aurelio Pantanali

blicati dal Circolo Navarca) e “Lettere Santiago de Compostela”, una sera- IL CIRCOLO NAVARCA dal Sudan” di Anita Bressan, “Tiaris di ta dedicata alla memoria sui campi di Acuilee” di Adriana Miceu ed altri an- concentramento di Gonars e Visco, una RINNOVA IL SUO DIRETTIVO cora), le serate teatrali e gli spettacoli serata e un impegno dedicato alla tutela anche in collaborazione col Comitato della chiesa di San Domenico del Borg Il 22 giugno di quest’anno sono state da Virgolini e il felice rientro di Lara Chernobyl (“il giocoliere Santos”, le dai Fraris). indette le elezioni dei nuovi organi del Bruggianesi. serate della Compagnia di Trivignano e Per finire, sono stati fatti diversi Circolo Culturale “Navarca” che saran- Confermati come presidente e vice- della Compagnia Stelutis di Castions di concerti, mostre e proiezioni fotografi- no in carica nel biennio 2006-2007. presidente Aurelio Pantanali e Daniele Strada), le gite culturali (Alla scoperta che, corsi di Merletti a Tombolo e rica- I tesserati dell’anno 2006 aventi di- Boschi, invariati i revisori dei conti dell’arte Sacra in Friuli, il Carso Slo- mo “Hardanger”. ritto al voto erano 76 in totale, mentre i Marco Pinat, Massimo Visintin, Valter veno con al guida Clara Cubi), le feste Un impegno notevole, che ora è votanti effettivi sono stati 39. Baldassi e i probiviri Ermes Galante, delle meridiane con l’inaugurazione rinnovato col nuovo direttivo che sarà L’assemblea dei tesserati del circolo Erta Tivan, Marina Pletti mentre nuo- ogni anno di nuovi orologi solari e del sicuramente all’altezza e altrettanto Navarca ha così votato il nuovo consi- vo tesoriere è Lara Bruggianesi e il raro monumento della meridiana uni- proficuo in quanto a idee, motivazioni glio direttivo composto dalle seguenti nuovo segretario del Circolo è Alida versale ed inoltre l’organizzazione del e desideri di poter continuare ad offrire persone: Marianna Amoruso, Daniele Virgolini. XIII Seminario nazionale di gnomoni- momenti di partecipazione, di rifles- Boschi, Lara Bruggianesi, Samuele Va dato merito al Consiglio Diretti- ca a Lignano Sabbiadoro. sione, di divertimento e di piacere per Buset, Enza Caselotto, Michele Man- vo uscente di aver dato vita a numerose Vanno quindi ricordate alcune sera- grandi e piccoli. zato, Aurelio Pantanali, Liliana Passa- attività nel biennio appena concluso: te prettamente culturali (“Il calendario Colgo l’occasione per fare un saluto gnoli, Milena Pinat, Renzo Pin e Alida infatti sono ben 37 le iniziative portate nella cultura cristiana, ebraica ed isla- a tutti, ricordando che il circolo è sem- Virgolini. a buon fine. mica” con Claudio Cecotti, “Lo tzuna- pre aperto a chiunque volesse proporre Si notano con piacere dei nuovi Tra le tante possiamo ricordare al- mi, il fenomeno e le sue implicazioni” nuove idee o partecipare alle iniziative membri all’interno del consiglio: Alva- cune presentazioni di libri (“Le ore del con Tommaso Pinat, “l’architettura con il proprio contributo personale. ro Cescutti e Deborah Cescutti di Joan- Sole” di Aurelio Pantanali e “Sulla por- spontanea della bassa friulana”, alcune nis, di Aiello Marianna Amoruso, Ali- ta di casa” di Liliana Passagnoli pub- testimonianze su “il Cammino verso Daniele Boschi

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GIOVANI SPORTIVI SI FANNO ONORE A FIUGGI “Inconsidera”: mostra d’insetti Fantastica estate 2006 per gli aiellesi di ginna- Prima esposizione per Michele Nardon stica artistica. Dal 26 giugno al 2 luglio si sono svolte a Fiuggi (Roma) le gare nazionali di gin- nastica artistica a cui hanno partecipato: Luca Quest’estate ad Aiello non Simionato, Erica Marcuzzi, Barbara Pizzami- sono mancati innumerevoli e glio, Mariacristina Bergagnini, Elena Marcuzzi spesso fastidiosissimi moscerini, e Eleonora Simionato. Atleti che militano nella mosche e zanzare, tigre o meno; Polisportiva Libertas Torviscosa. che i più avrebbero voluto estinti Essi hanno prima gareggiato per la gara indivi- duale “Mare di ginnastica”, con ottimi risultati: per l’eternità. Ma con essi e con Elena Marcuzzi si è classificata terza al volteg- più nobili insetti quali le farfal- gio e Luca Simionato ottavo assoluto eseguendo le c’è chi fa marciare la propria tre attrezzi. fantasia. Per far ciò, si dice, bi- Buon risultato ottenuto, nella gara a squadre sogna essere artisti. E ad Aiello “Coppa Italia”, da Erica, Barbara, Mariacristi- na, Elena, Alessia (di Torviscosa) e Claudia (di I ginnasti aiellesi a Fiuggi ne abbiamo uno, che ha presen- Cervignano). La gara consiste in una coreografia tato la prima mostra personale con la Polisportiva Libertas di di squadra ed una serie di esercizi agli attrezzi. Torviscosa. composta da undici tele tutte a Si sono classificate al settimo posto superando base d’insetti. Si tratta del ven- l’altra compagine friulana dell’Unione Ginnastica Goriziana. È stata un’emozione titreenne Michele Nardon, che il indescrivibile pensare di essere tra le prime dieci in Italia. Questo risultato è il frutto dell’impegno di un intenso anno di preparazione, che è stato anche coronato 3 settembre ha inaugurato un allestimento presso lo spazio espositivo dal primo posto ottenuto nella fase regionale. della libreria “Rebus” in centro a Cormons. Nardon ha frequentato il Oltretutto, il CONI, ha voluto premiare il risultato di Elena Marcuzzi, perché arri- Liceo Artistico “Max Fabiani” di Gorizia ed ora è studente al quarto vata sul podio, assegnandole un attestato. anno all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Se la prima mostra non l’ha Noi siamo arrivati sino a questo livello grazie alle nostre allenatrici Helena, Eliana realizzata nella sua Aiello, si rifarà presto, perché presenterà le sue opere ed Elide; ma non bisogna dimenticare il nostro presidente William Fortini (com- mendatore regionale) e lo staff della società. Ma l’appoggio fondamentale è stato alla prossima Fiera di San Carlo. Il giovane artista ha intitolato la propria da parte dei genitori che hanno consentito il trasporto agli allenamenti e il soste- esposizione “Inconsidera” che come ci spiega «riassume il significato gno morale alle gare. dei soggetti rappresentati: gli insetti sono la metafora di tutte le questioni Speriamo di riconfermare o addirittura migliorare questi risultati il prossimo anno apparentemente insignificanti, di cui non ci curiamo, a meno che non per tenere alto l’onore della polisportiva, ma soprattutto degli aiellesi. vengano in qualche modo a infastidirci o arrecarci danno». Certamente Erica, Barbara, Mariacristina una metafora azzeccata per rappresentare su tela tematiche umane. At- timi particolari della vita comune o momenti quotidiani che sfuggono CON LA INSPORT DI ROMANS alla nostra attenzione, risultano alla fin fine inconsiderati e le tele PROTAGONISTE A FIUGGI proposte vi mettono l’accento, C’erano anche le giovani aiellesi Erica Pez e Valenti- portandoli all’attenzione; indi na Sdrigotti alla fase nazionale italiana di ginnastica generale tenutasi a Fiuggi, con la Insport di Romans caricarli di considerazione. Tutte sotto la guida della responsabile Sabrina Martellos. le opere sono state realizzate nel- La rappresentativa romanese composta da 23 ginna- l’ultimo anno e le situazioni più ste di età compresa tra gli 8 e i 16 ani, ha partecipato rappresentate sono quelle sociali sia alle gare di squadra delle manifestazioni Oceano e personali dell’uomo, la tecnica di ginnastica, Coppa Italia e Sincrogym, sia a quelle individuali di Mare di ginnastica della sezione arti- utilizzata è mista e per chi non avesse visitato la mostra cormonese, a San stica femminile e ritmica. A ogni gara, sia a squadre Carlo affianchi al giro del mercato una capatina alla mostra d’insetti. che individuale, i partecipanti erano una sessantina Al pittore, gli auguri che questa prima sia l’inizio di una proficua e il livello tecnico, fin dai primi giorni, si è rivelato attività artistica. molto alto. La squadra romanese, Le ginnaste dell’Insport si sono fatte valere in tutte seconda nell’Oceano di le gare. Tra le prime a gareggiare le ginnaste più gio- ginnastica. vani, tra cui le due aiellese che al loro primo anno di attività promozionale si sono cimentate in esercizi individuali al corpo libero, con Disegno di artista aiellese per Percoto canta la palla e con il cerchio. La loro precisa esecuzione ed espressività le ha subito premiate, tanto da conquistare il secondo posto in classifica assoluta su 55 squadre Spesso la vita offre spunti di ri- nella gara a squadre Oceano di ginnastica. Al termine delle prove lo staff tecnico si è detto molto soddisfatto dei risultati flessione che solo se siamo accorti raggiunti, comprese anche le altre categorie. riusciamo a cogliere. È capitato che un ragazzo di Aiello, Andrea Blasi, studente all’Istituto d’arte TORNEO DEI BORGHI DI “Sello” di Udine, abbia vinto un AIELLO E JOANNIS concorso quale miglior bozzetto grafico indetto dall’associazione Anche quest’anno la consulta dei giovani ha or- ganizzato il Torneo dei Borghi di Aiello e Joan- culturale musicale “Percoto Canta” nis. La manifestazione, giunta ormai alla quinta nell’ambito della loro 19.a edizio- edizione, si è svolta dal 10 al 22 luglio 2006 e si ne. Quest’anno nella realizzazione è conclusa con la vittoria, non schiacciante, del degli elaborati si doveva rappre- Banda Uànis in lizza con la Moravizza. Gli orga- sentare l’evoluzione tecnologica e nizzatori hanno riscontrato in molti compaesani e non uno spiccato entusiasmo sia nella parteci- la musica. pazione nella gare di tennis, pallavolo, pallaca- Andrea è sordo dalla nascita, nestro, calcio a 5, calcio balilla e gara dei dolci della musica ha solo percezioni che nella collaborazione con la stessa consulta. date dalle vibrazioni, quindi è un Nonostante ciò il paese non si dimostra ancora paradosso questo risultato: un ra- e orpelli varii, dovrebbe essere una recettivo nei confronti del Torneo. Inoltre alcuni disguidi dimostrano come per taluni non si tratti di sana competizione bensì di questioni di orgoglio personale. gazzo sordo che sa elaborare un meta per tutti noi. La consulta nonostante il rammarico è sempre grintosa ed intenzionata a non in- disegno sulla musica! Eppure l’es- Da notare che nel grafico i segni terrompere quella che si spera stia diventando una piacevole tradizione da sfrutta- senzialità e la semplicità del mes- ricordano anche un po’ l’elettro- re da chiunque sia come occasione per praticare o guardare dello sport, sia come saggio lo hanno premiato. Già, la cardiogramma, il ritmo del cuore, luogo di ritrovo durante alcune serate estive davanti ad un bicchiere di vino. semplicità, quella cosa che perdia- ritmo che ci tiene in vita ed è la mi- In conclusione vorremmo ringraziare tutti per il supporto e l’aiuto prestatoci. Vi attendiamo sempre più numerosi! mo riempiendoci spesso di parole sura delle nostre emozioni. La consulta dei giovani

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RICORDIAMOLI

DOMENICO DUDINE TERESA PITTON VALERIA PONTEL ALCIDE BATTISTELLA ROSA VRECH SUNTA TOFFUL IN d’anni 83 ved. NOVI-USSAI 15.09.1919 21.06.1923 Nel quindicesimo anniver- GREGORAT Il 15 aprile 2006 a Grado è 21.02.2003 19.05.2006 20.04.1980 sario della scomparsa i figli 29.10.1918 mancato all’affetto dei suoi 21.02.2006 Le sorelle Lucia e Merce- Lo ricordano sempre cara- Ruggero e Loretta la ricor- 13.04.2006 cari, ne danno il doloroso Sono passati tre anni dalla de, la cognata Elena ed i mente la moglie ed i parenti dano. I figli Dario e Renato ri- annuncio la moglie Olga, i tua morte, cara mamma, nipoti Pontel ricordano con tutti. cordano con tanto affetto figli, le nuore ed i nipoti, che ma il tuo ricordo è sempre affetto la cara Valeria. la cara mamma Sunta. lo ricorderanno sempre nei vivo nel mio cuore. Ti ri- loro cuori. cordo con affetto. Livia

ANGELA BONUTTI E FERRUCCIO PACORIG RAOUL PINCHIARUL ORAZIO SANDRIN AMABILE (MABILA) RINO BUIAT Sono ricordati con grande affetto dai figli Luigi, Miranda, 16.10.1986 18.08.2005 POGGIANI 07.04.2005 / 07.04.2006 Bruna e Renato Pacorig. 16.10.2006 18.08.2006 I figli la ricordano con af- Ad un anno dalla tua scom- Nel ventesimo anniversario Nel primo anniversario fetto e rimpianto nel deci- parsa sei sempre nei nostri della morte Raoul Pinchia- della scomparsa, Anna lo mo anniversario della sua cuori. La moglie, la mam- rul è ricordato dalla moglie, ricorda con affetto. morte. ma, la sorella e tutti i tuoi dai figli e dai nipoti. familiari.

JOE ROGER FAUSTO PAVIOT TUCKER 10.11.1920 / 26.07.2006

Joe Roger Tucker Fausto fu un valente artigia- è mancato all’af- no ed, ancor più, un appas- fetto dei suoi cari sionato vignaiolo. Capello il giorno 7 mag- di paglia in testa, negli anni gio 2006 nella sua della vecchiaia, era sem- casa di campa- pre tra i filari a guardarli gna sita ad ovest o meglio a scrutarli come di Weatherford, ogni padre amoroso scruta, Texas (USA). cura e cresce i propri figli. MAURO STAFUZZA MARIUCCI BRESSAN IN DONAT Papà di Melinda Tucker, suocero di Mauro Fur- La vigna prima e la cantina poi gli furono pienezza di 04.09.1996 / 04.09.2006 20.04.1938 / 22.04.2006 lan (e più recentemente nonno del piccolo Joe vita: affanno e preoccupazione, ma anche gioia, orgoglio Furlan), Joe era pilota di linea commerciale, al- e passione. Fausto fu anche falegname ed in ogni lavoro, La classe 1938 ricorda con affetto e A dieci anni dalla sua levatore di bestiame ed ottimo cantore tenore di piccolo o grande che fosse, metteva la stessa maestria. rimpianto la cara Mariucci, recente- tragica e repentina morte musica gospel. Era conosciuto, stimato ed amato Chi ha avuto bisogno della sua opera ricorda le sue mani mente scomparsa. Una donna gioviale, lo ricordano a quanti lo non soltanto nel suo paese d’origine, ma anche grosse e grandi e pur abili anche nelle esecuzioni più simpatica, con un dolce sorriso, che ha conobbero e gli vollero qui ad Aiello, dove periodicamente giungeva in minute. saputo affrontare con coraggio la sua bene, i genitori Angelina visita alla famiglia. A quanti lo hanno conosciuto resterà il ricordo di un uomo battaglia per la vita. ed Otello, il figlio Jacopo, Melinda ci comunica che il papà amava l’acco- gentile, dal gesto composto, dal sorriso cordiale, dalla pa- La classe 1938 ricorda, unitamente a la moglie Luisa, i fratelli glienza e la convivialità che riscontrava qui tra rola controllata, dal pensiero convinto e pur rispettoso di Mariucci, le altre coetanee scomparse: Fabrizio e Gianluca, le noi. Chi lo conosceva lo ricorderà certamente quello altrui. Che la terra ora gli sia lieve! sorelle Antonella e Luisa, i Marisa, Licia, Silvana, Romilda, Giu- con affetto. Alla famiglia vadano le condogliaze nipoti ed i parenti tutti. liana, Gioconda ed Agnese. di Sot dal Tôr. Rachele

LIANA BRANDOLIN Al Firmament Con immensa tristezza la classe 1942 desidera ricordare Liana Brandolin, improvvisamente scomparsa il 1° maggio 2006 la- † Spes e vulintîr cul me pinsîr sciando nel profondo dolore il marito, i due figli e tutti coloro pensi a dutis che bieli’ robis che la conoscevano. GABRIELLA E PINO DOSE che son lassù sul zîl: Era una persona schiva e discreta, quasi non volesse recare di- Gabriella e Pino sono ricordati con affetto da sturbo ad alcuno e per i più era conosciuta come la sorella mag- Renata e Nicoletta e da tutti i parenti che ne ser- le lune, al soreli, un’infinitât di stelis giore del compianto Walter. bano sempre carici ricordi robis cussì stupendis infinamenti bielis. Eppure fin da bambina aveva dimostrato un coraggio, che noi Pensi ancie a duc’ chei ordêns tutti, specialmente le femmine, sicuramente non avevamo in che butin su par esplorâ chist nestri quanto fino dagli anni dell’adolescenza viveva con la famiglia “NUCCI” CLAVETTA IN PONTEL nel vecchio mulino di Miceu. Nei primi anni delle elementari È ricordata dalle cognate e dai nipoti. infinitamenti grant e meraveôs creât, veniva accompagnata a scuola dal padre o dalla madre sul sellino ma fin ore nissun al è rivât. della bicicletta assieme ai bidoni del latte da consegnare in lat- A me modest parê sares miôr teria. Alla fine delle lezioni poche volte qualcuno veniva a pren- NICO ORSO Nel decimo anniversario della scomparsa Nico derla e allora da sola si incamminava verso casa, tranquillamente lassâ dut in sante pâs, Orso è ricordato con affetto dalla famiglia. senza un attimo di timore. che le lune, li’ stelis, al soreli, Ed è veramente bello ricordarla così, con la sua faccina rosea e come che an fat simpri, le treccine bionde che salutandoci andava a casa percorrendo la si fevelin fra di lôr, chistis stupendis stradina in mezzo ai campi. E così anche lei ci ha lasciati per un viaggio senza ritorno, rag- creaturis giungendo gli altri coetanei: Nino Zonch, Anna Maria Turco, grant regâl dal creatôr. Micaela War, sempre presenti nei nostri cuori.  none Geme classe 1942

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GIADA DELLA BIANCA ALESSANDRA CANTARIN TIARA AURORA POGGIANI MARCO PONTEL Il 31 marzo 2006 è nata Giada, per la Luca e Nadia Cantarin sono lieti di Il 30 gennaio 2006 per la gioia dei Valentina Pontel annuncia con gioia la presentare alla comunità di Aiello l’ul- gioia dei genitori Alexander e Monica. genitori e parenti tutti è nata Tiara a nascita del fratellino Marco avvenuta timogenita Alessandra Cantarin nata Zurigo. il 17 aprile 2006. ad Osimo il 30 giugno 2006. DON PAOLO A PIERIS Domenica 8 ottobre don Pierpao- I NOSTRÂNS A BARBANA lo Soranzo ha fatto il suo ingres- so a Pieris come parroco, essendo stato designato dall’arcivescovo De Antoni a guida religiosa di quella comunità. Rientrato al- l’inizio di quest’anno dalla Costa d’Avorio, dove per 15 anni ha svolto l’attività missionaria. Don Paolo è sempre presente nel cuo- re degli aiellesi. Infatti dal 1977 al 1990 è stato parroco nella no- stra comunità e con la sua vita e con le sue parole ci ha fatto risco- prire la bellezza e il valore della Parola, la presenza dell’Amore di Dio nella nostra vita. Auguriamo a don Paolo di essere per ogni persona della sua nuova parroc- I Nostrâns di Daèl non hanno voluto mancare anche quest’anno al consueto pellegrinaggio di fine agosto a chia una presenza importante, Barbana. Quest’anno sono stati accompagnati dal coro “Amans de Vilote” che ha cantato la Santa Messa una mano che conduce a Dio. celebrata per l’occasione dal compaesano fra’ Massimo Luca. Anche se il tempo non si addiceva al mese E.T. di agosto i Nostrâns non hanno rinunciato all’immancabile “mirinda” sull’isola. OFFERTE Ada e Alberta, 10; Maria Boz in ricor- Cadenzano, 10; Toni e Cornelia, 10; morti, 10; M.R. ricorda i suoi morti, 20; tel, 20; in memoria di Carlo Chiaruttini, do della mamma Maria, la nonna Anna, Venerino Furlanetto, 10; Olivo Fran- Remo Di Justo, 10; Ilva e i suoi familia- 10; Stefano Sdrigotti, 10; fam. Bressan il marito Oliviero, il fratello Augusto co, 10; Angela e Luigina per i loro cari ri ricordano tutti i suoi cari defunti, 20; e Donat, 5; Pierina Tiberio in memoria ed Ettore, la sorella Ricca, il nipote defunti, 10; Emilia Sdrigotti per i suoi Silvia Forte in memoria dei suoi morti, dei propri morti, 20; Liliana Scarel per Nino e tutti i suoi cari, 30; Maria del- cari defunti, 10; famiglia Renato Vrech, 15; B.S. di Aiello, 10; Pierino Rot per i i propri defunti, 20; S.P., 20; Gianpie- la Bianca ricorda con tanto affetto il 50; in ricordo di Orazio Sandrin, Paola, suoi cari, 5; Caterina e Livio Cantarin il tro Russian, 15; Lina e Alma Vrech in marito Umberto, 20; Aldo Tonon, 20; Silvia, le sorelle e le figlie, 70; Anna in 13 agosto 2006 hanno festeggiato il 40.o memoria dei propri defunti, 10; Cle- Rossella Bressan saluta tutti gli aielle- suffragio del carissimo Orazio, 30; Al- anniversario di matrimonio, la gioia si è mentina G., 5; Angela B., 5; Valeriano si, 20; Maria Delle Vedove con Vallea bano Colaut e fam., 10; Severino Geotti raddoppiata per l’arrivo della nipotina B., 5; Giorgio Buiat, 10; Adamo Fratt, e Tiziana ricordano Ido a 12 anni della in ricordo di tutti i suoi cari, 10; Franco Alessandra Cantarin, 20; Anna Gabassi 5; Giovanna Buiat ricorda il marito Sil- scomparsa, 10; Elde Sdrigotti per i suoi Fonzar, 5; Silvana Macuglia, 5; Luisa Bezeljak da Trieste ricorda i suoi defun- vano, 20; in memoria di Tin Franco nel cari defunti, 10; Vanda Peloi ricorda i Baggio, 10; Clara Luca, 10; Claudia ti, la mamma Giustina, gli zii Valentino IX anniversario della morte, la figlia suoi cari, 10; Lucio Poggiani, 30; Kurt Avian in ricordo di tutti i suoi defunti, e Luigia ed il cugino Claudio Gabassi, Mariucci, 50; con molti ringraziamen- Glanzmann da Zurigo, 20; Giusto Zoff 30; Elvi Furlan ricorda Edda Plet, 10; 10; i figli Ruggero e Loretta ricordano ti e auguri di buon lavoro, Marisa Di da Monfalcone, 20; Eros Durli da Trie- Bruno Felcher in ricordo dei defunti la mamma Rosa, 25; M.T. ricorda il caro piazza Todesco, 50; fam. Baldassi, 20; ste ricorda la mamma Olga Valle, 20; vicini e lontani, 10; Gabriele Cepellot papà, 20; Rinaldo Trevisan da Cervigna- fam. Malacrea, 10; fam. S. Battistin, 10; fam. Grion, 10; Dario Tramontini, 30; ricorda la nonna e i nonni defunti, 10; no, 20; Valentina e i bisnonni Rosina e Ondina, 8; Cornelia Baldassi 25; lady Elisabetta Spannring in ricordo di Livio la classe 1938 ricorda la cara coetanea Bruno annunciano con gioia la nascita Maddalena d’Attems dall’Inghilterra in Diana, 20; in memoria di Rino Buiat, Mariucci Bressan, 30; Giovanna Pa- di Marco Pontel il 17.04.2006, 20; in memoria del caro marito Michael, 100; ad un anno dalla scomparsa, la moglie, scolat, 10; la classe 1942, 60; Claudio memoria di Giuseppe Justulin i fami- in ricordo del nonno Toni Sardon, nel la mamma, la sorella e tutti i familia- Ponton in memoria dei suoi genitori, liari Ludovica, Gianni e Maria Pia, 20; XV anniversario della scomparsa, En- ri, 20; Eugea e Sergia in ricordo dei 15; Maria e Brunella Moschioni, 20; Valerio Colussi, 5; Mafalda e Nerina in rico Antonio con la mamma Gisella, il genitori Elio e Giovannina e degli zii, Liliana Pinat, 10; N.G., 5; Carlo Boaro, memoria dei loro defunti, 25; in memo- papà Sergio e la nonna Alda, 100; Vale- 30; Oliviera Tiberio per i suoi defunti, 10; Michela e Daniele Delle Vedove, ria di Ines Vrech, i familiari, 20; i nonni ria e Giorgio Cantarin, 30; a dieci anni 10; Valentino Pitteri da Tapogliano, 10; 20; Marzia ed Alessandro Decorte, 5; Stefanina ed Arrigo felici per la nascita dalla morte dei loro genitori, Angelina e Angela ed Ervina per i loro cari defunti, Orlando Milocco, 5; Serena Bulzich della nipotina Giada, 50; in memoria dei Gildo Cragnolin, le figlie Maria ed Ar- 15; Viviana Pinzan, 10; nel 20.o anni- Giaot, in memoria dei suoi cari genitori genitori Pino e Teresa Novi Ussai, la gia, 30; in memoria di Nucci Clavetta in versario della morte (16.10.1986) Raul Maria ed Antonio, 15; Luigi, Miranda, figlia Livia, 50; fam. Pontel, 50; Mara, Pontel, 50; ricordando i propri cari, Fla- Pinchiarul è ricordato dalla moglie, dai Bruna e Renato Pacorig ricordano i 5; Martina, 5; Gemma, 10; Ederina ri- via ed Erika, 20; Anita ed Alberto Fran- figli e dai nipoti, 15; le figlie Silvana genitori Angela e Ferruccio, 80; Maria corda gli zii, i genitori e tutti i familiari ceschetti dal Canada, in memoria dei e Loretta, i generi, i nipoti Michele, Giaiot, 5; fam. Giampaolo Basso, 10; defunti, 10; in memoria di Alcide Batti- loro cari defunti, 100 dollari canadesi; Elena, Martina, Eva e Marco ricordano fam. Roberto Vrech, 10; Giovanna e stella, la moglie e parenti, 20; Nunzia in Angelina ed Otello Stafuzza, 15; Renata con affetto i loro cari Maria e Giovanni Maria Carlucci, 10; fam. Lionello Ci- ricordo di Alessandro nel X anniversario e Nicoletta in memoria dei loro cari Ga- Novel, 25; Silvano di Piazza ricordano din in memoria dei propri defunti, 10; della morte, 10; n.n. in memoria del caro briella e Pino, 20; da Campolongo Elda Luisa, papà e mamma, 50; la sorella fam. Orlando Cidin, 10; i figli Dario e Alessandro, 10; In ricordo di Carlo Sas- Simonetti ricorda i suoi cari defunti, 10; Meri ringrazia per aver ricordato con Renato ricordano con tanto affetto la so morto il 16 settembre 2001, la moglie Elide Ferman ringrazia Sot dal Tôr, 10; affetto mons. Mario Maracich, 15; da cara mamma Sunta Tofful, 50; Dolores Renata, la figlia Egle ed il nipote Mauro, dalla R. S. A. Daverino e Mario Savio in Grosseto, Albinia Paoloni ricorda Nora Blanc, sposata a Strassoldo, saluta tutti 30; Amelia Bais da Torviscosa in me- ricordo dei genitori Banci e Giovanna, e Meni Vrech, 40; Diego Cecchin da gli amici di Joannis e ricorda i suoi cari moria dei suoi cari, 15; Giovanna Pon- deceduta ad Aiello nel 1994, 20.

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