estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013 In-formare Ford, visita al Centro Sony α7 e α7R Mediaset Infinity i clienti dove nascono le auto Le prime mirrorless 9€ al mese per su Web del futuro 03 Full Frame 08 5.000 contenuti 06 e in negozio Il mercato ora paga tutti insieme anni di errori e menefreghismo. Quando le vacche erano grasse, tut- ti hanno pensato a incassare senza G2, in prova il top di gamma LG garantire un percorso di vera cre- scita all’utente, sul modello “prendi i soldi e scappa”. Con la classica miopia dei commerciali, che difficil- Miglior smartphone Android? mente guardano oltre l’esercizio in corso, e con la complicità di sistemi di budget diventati sempre più stupidi e di breve periodo, l’utente Potente, completo e funzionale, ambisce ad essere italiano è stato colpevolmente la- sciato nella sua ignoranza a insegui- un nuovo riferimento nel mercato degli smartphone re i sottocosto di prodotti già vecchi e gli slogan vuoti dei produttori. Salvo poi, a tutti i convegni, sentire 22 pianti e lamentele degli operatori perché in Italia “il mix di prodotto è il più basso di tutta Europa” e “la maggior parte degli acquisti viene fatta in promozione”: ci saremmo Panasonic 65WT600 stupiti del contrario. Oggi le vacche sono belle magre e il mondo dell’elettronica di consumo Il TV Ultra HD in prova attraversa una delle sue più grandi crisi creative: dopo smartphone e tablet c’è il deserto. La tecnologia Pregi e difetti del TV Ultra HD indossabile (i vari smartwatch, i Google Glass e simili) non sembra di Panasonic con HDMI 2.0 e al momento poter essere molto di più che un esercizio di stile; anzi, forse “stile” non è il termine giusto, DisplayPort 1.2. Ottimo televisore visto che più che oggetti del desi- derio modaiolo, questi apparecchi Peccato per la carenza di contenuti 4K rischiano di passare per costosi accessori per “sfigati digitali”. Ed ecco il contrappasso: l’indu- 25 stria sta provando a puntare su due punti – ecosistemi digitali e maggiori prestazioni – ma predi- ca nel deserto da lei stessa creato. Milano è una città “smart” 30 Infatti, ora scopre che probabil- mente non c’è un’audience (su lar- ga scala) pronta a capire i vantag- Inaugurate 15 Isole Digitali gi del 4K o come sfruttare a pieno Spazi pubblici dove navigare in Internet, ricaricare i vantaggi delle reti domestiche e della convergenza digitale; lo dispositivi mobili e noleggiare le auto elettriche stesso dicasi, per esempio, per le mirrorless, fotocamere dall’alta qualità rivolte a un pubblico che sempre più scatta solo con lo smartphone. E continuerà a farlo, iMac e Windows 8? perché con i device è già connesso e soprattutto (fotoamatori a parte) non capisce la differenza qualitati- Matrimonio possibile va delle immagini. La via d’uscita passa solo da una migliore informazione-formazione, 07 che ovviamente parte da Web (per esempio da DDAY.it) e finisce in ne- gozio. I produttori avrebbero tutta la convenienza a finanziare percorsi Indagine sul mercato di in-formazione su Web e in nego- zio, proprio come fa già l’industria dei film online del fai da te o dell’alimentare. In pratica, insegnare a cucinare bene Facciamo il punto sui 32 per far tornare la voglia di fare la spesa e acquistare ingredienti di principali servizi legali di maggiore qualità. Siamo in tempo. noleggio e acquisto di film Windows 8.1 Gianfranco GIardina 02 Nuovo e migliore estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

people & market L’offerta di iTunes, al momento, rimane la migliore in quanto a qualità, nonostante alcuni limiti Indagine film online: il mercato è ingessato I prezzi sono alti e i servizi ancora limitati Abbiamo messo a confronto cinque film campione sui maggiori servizi online di noleggio e acquisto Risultato: l’offerta legale su Internet non è matura per offrire un’alternativa al file sharing

di Paolo centofanti se uno di questi dovesse disgraziata- mente chiudere o cambiare i termini i si lamenta spesso della “pi- di utilizzo, addio al nostro film paga- rateria” online o meglio del to profumatamente. Solo iTunes of- C file sharing, ma l’offerta le- fre la possibilità di poter riprodurre gale è all’altezza per soddisfare una il film anche in lingua originale in 5.1 domanda che innegabilmente c’è? È e con sottotitoli, opzione non dispo- passato più di un anno dall’ultima nibile su nessuno dei servizi presi volta che abbiamo dato un’occhiata in considerazione. Chili addirittura al panorama dei servizi che offrono offre audio solo in stereo. Il Sony la possibilità di acquistare o noleg- Entertainment Network è quello più giare film online, ma la situazione costoso in assoluto e completamente non è cambiata molto. Un operato- fuori mercato, oltre a non permette- re è uscito di scena (AceTrax), uno re la riproduzione di film in HD su italiano come Chili TV ha allargato smartphone e tablet (stando al sito la propria offerta, ma sul versante web, i titoli che abbiamo indicato prezzi siamo rimasti fermi al palo. sono disponibili in HD solo su PS3). Per fare una fotografia della situa- Per qualità dell’offerta al momento zione, abbiamo preso cinque film il servizio da battere rimane iTunes, campione tra le nuove uscite, e ab- pur non essendo ancora il massimo, biamo confrontato i prezzi e il ser- vista anche la mancanza di serie TV e vizio offerto per un film in alta de- comunque la compatibilità solo con finizione, tra i maggiori player attivi i dispositivi Apple ed eventualmente in Italia. Come riferimento abbiamo PC con iTunes. Dei servizi in esame, preso in considerazione anche il co- l’unico davvero cross platform è in- sto dello stesso film in Blu-ray Disc, vece Chili TV, che essendo disponi- così come è in vendita su Amazon.it. bile praticamente per tutte le mag- Abbiamo controllato la disponibilità giori piattaforme (PC, Mac, Android, in HD dei titoli scelti, il prezzo per la iOS, diverse Smart TV), rende meno vendita e o il noleggio, la traccia au- pesante i limiti del DRM, consen- dio disponibile. Prima di commen- tendo la visione dei film acquistati e tarli, vediamo subito i risultati della noleggiati su più dispositivi. C’è un nostra piccola ricerca (situazione al miglioramento nel catalogo offerto 15/10/2013): dai vari servizi e va detto che sono La prima cosa che salta all’occhio è molti anche i titoli in offerta sulle come il Blu-ray sia per lo più sempre varie piattaforme ma, anche in que- la scelta migliore in termini di rap- sto caso, le offerte sui film in Blu-ray porto qualità/prezzo e in almeno tre Disc sugli store online rimangono dei cinque casi presi in esame la so- imbattibili. Con il disco si è limitati luzione più conveniente in assoluto alla visione solo su TV tramite let- (al netto delle spese di spedizione di tore dedicato, ma il rapporto qua- Amazon, che però per i clienti Prime lità/prezzo è ancora tutto in favore sono gratuite). Come è possibile ve- del supporto fisico. Purtroppo con- dere, in quasi tutti i casi i prezzi per tinua ancora a rimanere un vuoto l’acquisto sono decisamente elevati incredibile nell’offerta online, che per il download, considerando an- fa prosperare il file sharing o peggio che che con questa formula si rima- ancora servizi di streaming e digi- ne legati con il DRM alla piattaforma tal locker pirata che lucrano, e non scelta: come il caso AceTrax insegna, poco, con la pubblicità.  torna al sommario 2 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

people & market L’innovazione più prossima alla commercializzazione sembra essere la “Obstacle Avoidance” Ford Futures: la tecnologia delle auto del futuro DDAY.it ha visitato il Centro sperimentale di Ford in Belgio per il test e lo sviluppo delle automobili Qui le macchine si parcheggiano con lo smartphone e parlano tra di loro creando una rete Wireless di Roberto pezzali

a sede a Lommel, in Belgio, il centro speri- mentale Ford per i test e lo sviluppo delle H auto europee. Un centro all’avanguardia, con 80 chilometri di tracciati di ogni tipo dove provare le ultime novità dal punto di vista dei propulsori e dell’aerodinamica e anche le tecno- logie che saranno inserite nelle auto nei prossi- mi anni. In via del tutto eccezionale, Ford ci ha aperto le porte della pista di Lommel per vedere e provare con mano alcune di queste innovazio- ni, quelle che sono in fase avanzata e saranno integrate sulle automobili di serie nei prossi- mi anni, non appena supereranno i rigidi test di sicurezza. Le macchine che guidano da sole possono aspettare: quello che ci ha fatto vedere Ford è un’applicazione di tecnologie che sfrutta- no reti Wireless e sensori come Kinect applicati al campo dell’automobile, tutto per migliorare la sicurezza alla guida. La più vicina in termini di commercializzazione è la “Obstacle Avoidance”, spetto ai sistemi di stop “cittadini” che rilevano i tico, il Remote Parking. Oggi, la maggior parte una tecnologia attiva che, tramite una serie di pedoni, il sistema di Ford costruisce una mappa delle auto dispone già di sistemi di parcheggio sensori a ultrasuoni e una videocamera, riesce in tempo reale di ciò che sensori e videocamere automatici e assistiti, ma la futura evoluzione a rilevare ostacoli fissi e in movimento inne- rilevano a una velocità di oltre 60 km/h e calcola prevede anche la possibilità del controllo ester- scando la frenata se c’è uno spazio di arresto le possibili contromosse per evitare l’impatto. no, tramite smartphone o telecomando. In que- utile, oppure lo scarto improvviso dell’ostacolo sto modo la vettura parcheggia anche in spazi a destra o a sinistra dove c’è spazio e non so- Remote Parking: la macchina nel decisamente angusti, mantenendo la distanza pravvengano macchine nella direzione opposta. box con lo smartphone dagli oggetti che la circondano con i classici sen- Il sistema prende il controllo del volante, anche Nei prossimi anni Ford inserirà anche sulle vet- sori a ultrasuoni. se il guidatore può intervenire opponendosi. Ri- ture un nuovo sistema di parcheggio automa- Una soluzione che può essere sfruttata per in- serire o far uscire la macchina dal box e par- cheggiare al supermercato in uno spazio stretto, dove non c’è fisicamente uno spazio sufficiente ad aprire la portiera e uscire dall’abitacolo. Come per le altre soluzioni, la sicurezza è un fattore prioritario: l’auto si muove solo mentre teniamo premuto il tasto di parcheggio e so- prattutto si arresta se rileva un oggetto in fase di retromarcia. Per arrivare sul mercato ci vorrà ancora un paio d’anni, anche perché il sistema sembra ancora un po’ acerbo e da ottimizzare: l’auto dev’essere già rivolta verso l’area di par- cheggio, e non è prevista una curva un po’ stret- ta con manovra. Le manovre correttive, però, vengono fatte: l’au- tomobile valuta se è necessario fare un pezzo di retromarcia per correggere la posizione rispetto al box o al parcheggio prima di proseguire.

Ford Futures Ford Futures Obstacle Avoidance Remote Parking segue a pagina 39   torna al sommario 3 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

people & market Ford Futures segue Da pagina 38 

V2X, una rete tra le auto La novità più interessante, e probabilmen- te quella che richiederà più tempo per essere sviluppata, è la tecnologia V2X, una “rete” tra automobili che permette alle auto in strada di comunicare tra di loro e con alcuni sistemi in- frastrutturali come i semafori. La tecnologia non è proprietaria Ford, ma è stata adottata dalla maggior parte dei costruttori (Fiat inclusa): per funzionare, infatti, è necessario che tutte le auto dispongano di questo sistema. Il principio di funzionamento è semplice: ogni auto è in grado di trasmettere avvisi alle altre auto e di riceverli a sua volta sia dalle auto sia dalle infrastrutture. Una strada bloccata, un’automobile in avaria, una coda o un incidente vengono segnalati con un anticipo di 500 metri al guidatore dell’auto che si sta avvicinando, guidatore che in questo modo sa già cosa sta per succedere. Per funzionare V2X utilizza un protocollo Wi- ta. Tra le altre possibili- Fi destinato a uso automotive, l’802.11p: ha un tà del sistema c’è anche raggio di 500 metri circa e permette a un’auto l’invio di segnali come ad di stabilire infiniti punti di contatto con le altre esempio i posti liberi nei auto che la circondano. Non sempre però, so- parcheggi, prezzi della prattutto nelle strade isolate, c’è un’auto pronta benzina aggiornati e al- a ricevere il segnale e a ritrasmetterlo alle altre tre informazioni utili alla auto attorno, quindi viene in soccorso un siste- guida. In basso a sonistra, ma di backup basato su connettività 3G o LTE, un video di prova: siamo che invia le informazioni a un Cloud Server che a bordo di un’auto con il a sua volta le rende accessibili alle auto che si sistema attivo e sul moni- stanno avvicinando a quella posizione, ma sono tor seguiamo la posizione fuori dal raggio dell’auto che ha inviato l’aller- dell’auto davanti a noi, la cui vista ci è ostruita da un piccolo furgone. triche, questa eWheelDrive ha un sibilo di fondo Poco importa: il sistema V2X ci segnala che l’au- che si avverte soprattutto in fase di partenza. to di fronte, che al momento non vediamo, ha inchiodato e ci avvisa di frenare. Luci OLED, più luminose e durata maggiore eWheelDrive, il motore Non poteva mancare infine l’illuminazione elettrico, è nella ruota OLED: una soluzione sviluppata da Philips e Per finire uno sguardo anche ad alcune possibi- implementata da Ford è stata certificata per uso lità legate allo sfruttamento dell’energia elettri- stradale e sarà presto utilizzata anche sulle auto ca: Ford ha sviluppato un prototipo che sfrutta di serie. Oltre ad avere una durata decisamente come sistema di propulsione due ruote motrici superiore a quella delle altre luci, garantisce un elettriche. I motori, infatti, sono posizionati punto cromatico e una luminosità superiore ri- proprio nelle due ruote, senza quindi trasmis- spetto alle soluzioni composte dai LED. sioni o cambio, un monomarcia spinto da due potenti engine elettrici dal peso di 45 kg l’uno. L’obiettivo è eliminare l’ingombro del motore per i veicoli cittadini, creando automobili com- poste dal solo abitacolo, super compatte e leg- gere. Il prototipo, che abbiamo guidato, ha una autonomia ancora ridotta (50 km) ma può spin- gersi a circa 130 km orari. Unico neo, ma probabilmente la questione non Ford Futures è ancora una priorità per gli ingegneri Ford, è il V2X rumore: rispetto alle silenziosissime auto elet-  torna al sommario 4 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

people & market Tra i prodotti novità, cuffie noise canceling, speaker Wireless, caschi hi-tech e custodie per tablet Viaggio nel mondo Attiva: da Beats a Wacom Attiva ci invita a casa sua per mostrarci le novità dei marchi distribuiti. Ecco i prodotti più interessanti

di Emanuele villa cuffie beats studio onostante sia noto soprattutto come di- stributore Apple per i Premium Reseller e N i rivenditori autorizzati, Attiva è una realtà legata a moltissimi marchi “celebri” del settore hi-tech: Beats by Dr.Dre, per esempio, ma anche Wacom, Rollei, Kensington, Monster e molti al- tri. Il distributore ha organizzato un evento per la stampa finalizzato a mostrare alcune novità ap- pena introdotte sul mercato o che ci arriveranno in tempo per il Natale. Tra le novità più interessanti in casa Beats, ab- biamo avuto modo di indossare le nuove Studio, cuffie hi-end che proseguono la tradizione del- l’azienda americana: pur con i limiti di un rapido hands-on, con tanto di ascolto di non più di una manciata di minuti e con un solo genere musica- le, quello che ci ha colpiti è soprattutto l’efficienza del Noise Canceling, unita alla tradizionale dina- mica e potenza in gamma bassa che contraddi- stingue la linea. Ovviamente ne sapremo di più Sensor BT Helmet e oltre a offrire tutte le prote- trolley e valigie resistenti e pensate appositamen- con una prova completa: il prezzo è di 299,90 zioni del caso, ha una quantità impressionante di te per i professionisti on-the-go. Tra le novità, il euro. tecnologia al suo interno: tramite Bluetooth, non Black Leather, la custodia “soft” pensata per iPad Interessante, sempre in ambito Beats, il Pill solo si interfaccia allo smartphone permettendo Mini (29,90 euro), con interno di velluto e guscio by Dr. Dre, lo speaker Wireless ultracompatto, le telefonate (spunta anche un microfono), ma esterno rigido, il Folio Comercio, pensato per Bluetooth con tecnologia tap-to-pair NFC e mi- permette l’ascolto di musica con tanto di rego- Galaxy Tab 3, e KeyFolio Pro, anch’esso pensato crofono integrato; pesa 314 grammi e permette lazioni (volume, traccia, ecc.) sul casco e ha un per tablet Samsung e dotato di tastiera Bluetooth un raggio d’azione di 9 metri in Bluetooth, ma cardiofrequenzimetro integrato e gestibile via integrata (99,99 euro). offre anche un ingresso jack da 3,5 mm per il col- app per monitorare in tempo reale prestazioni e Non sarà una novità, ma ci ha comunque incu- legamento con prodotti non Wireless. Al suo in- stato fisico. riosito il sistema Kensington Evap: visto che gli terno, una batteria al litio da 7 ore di autonomia Kensington si concentra su soluzioni all-in-one smartphone cadono in acqua con una certa fre- in riproduzione continua. di matrice prevalentemente professionale, solu- quenza, pochi sono waterproof e non sempre si Altro prodotto interessante in esposizione, so- zioni orientate a completare l’esperienza di uti- usa una custodia ad hoc, Evap è un piccolo sac- prattutto in previsione della stagione invernale, lizzo dei tablet (soprattutto iPad e iPad Mini) con chetto nel quale inserire lo smartphone bagnato e è il casco hi-tech per sciatori realizzato in colla- custodie, stand e tastiere fisiche integrate. Tutto borazione tra Runtastic e Head: si chiama Head questo oltre a caricabatteria da auto, zaini, borse, segue a pagina 06 

Beats pill by dr. dre head sensor bt helmet

 torna al sommario 5 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

people & market Viaggio nel mondo Attiva consumer e altre più legate all’ambiente creati- una penna capacitiva diversa dalla norma poi- segue Da pagina 05  vo/professionale. Nella prima categoria rientra ché in grado di offrire sensibilità a 2048 livelli di sicuramente il nuovo Bamboo Pad, disponibile pressione sull’iPad, oltre ad essere compatibile in versione USB o Wireless: è rivolta agli utenti con diverse app creative già disponibili per il ta- che assicura la rimozione dell’umidità con un’ef- desktop di Windows 8, che (com’è noto) hanno blet Apple. ficacia del 700% rispetto alle soluzioni tradizio- difficoltà a porre in essere le gesture del sistema nali (riso). Nessuno può assicurare che ripristini operativo tramite il mouse. Con Bamboo Pad, è wacom intuos creative stylus il telefono in perfetta efficienza, ma è comunque come se si avesse il touchpad del notebook col- una strada non invasiva da percorrere. legato al desktop di casa, e in più c’è anche una Wacom ha poi mostrato le ultime introduzioni in penna Wacom integrata. Altra cosa decisamente gamma, molte delle quali dedicate al segmento interessante è la Intuos Creative Stylus, ovvero

custodie kensington wacom bamboo pad

people & market tv & video Ormai prossimo il debutto del servizio di di Mediaset Safari è il Mediaset Infinity arriva il 9 dicembre browser mobile 9€ al mese per 5.000 contenuti, anche in alta definizione. Ecco come funziona più usato Safari è il browser più usato di Roberto pezzali in ambito mobile, con una quota di utilizzo (Wi-Fi più il 9 dicembre la data scelta reti 3G e LTE) doppia rispetto da Mediaset per il debutto di a Webkit, l’engine dei browser è Infinity, il nuovo servizio di video più usati su prodotti Android. on demand della casa del biscione. Il I numeri arrivano da Akamai, servizio sarà multipiattaforma e total- l’azienda che gestisce le reti CDN più usate al mondo mente slegato da Mediaset Premium: dalle quali passa praticamente ad Infinity si potrà accedere da com- tutto il traffico Web. Il dato puter, smartphone, tablet Android che impressiona è il traffico e iOS e dalle Smart TV dei principali mobile: se si considerano le produttori. Mediaset parla anche di sole reti 3G e 4G, WebKit e console: sicuri l’accesso da Playstation Safari Mobile si equivalgono; 3 e Xbox 360, probabile l’applicazio- ma se si guarda il dato relativo ne per Xbox One. Mediaset non si di- al browser senza discriminare mentica nemmeno dell’MHP: si potrà la rete Safari Mobile ha una accedere a Infinity anche dai disposi- pici due anni di sfruttamento da parte lità di interrompere quando si vuole. percentuale di penetrazione doppia rispetto a Webkit. Con tivi con tuner digitale terrestre certifi- dei sistemi tradizionali. Infinity avrà Per chi vorrà provarlo è prevista una un miliardo di attivazioni cato Bollino Gold. Ogni account potrà promozione, con due settimane di vi- quindi tanti contenuti ma non saran- Android è il S.O. più diffuso in essere registrato su cinque dispositivi no contenuti freschissimi: si potranno sione gratuita. Infinity avrà anche un ambito mobile, ma è evidente ma la visione dei contenuti sarà con- trovare le vecchie stagioni delle serie catalogo supplementare: si potranno che molti possessori di smar- sentita solo per due dispositivi in con- TV complete e vecchi blockbuster, acquistare singoli film in anteprima a tphone Android lo usano prin- temporanea. Infinity sarà un misto tra tutte cose già viste ma disponibili, ove 3 euro e film in modalità pay per view: cipalmente come telefono. La una videoteca e un catalogo: proporrà possibile, anche in HD. Per accedere in questo caso saranno film novità, differenza sembra farla l’iPad: infatti un 5.000 titoli tra film, serie al servizio, dal 9 dicembre basterà la gli stessi che saranno disponibili in la percentuale di connessioni TV, fiction e cartoni animati scelti tra registrazione sul sito: 9 euro al mese contemporanea con l’home video an- con Safari rispetto ai browser contenuti che sono già passati da pay pagabili con PayPal e carta di credito che sulle altre piattaforme VOD come tipici di Android arriva da una connessione Wi-Fi. TV e TV, e hanno quindi esaurito i ti- senza vincoli annuali e con la possibi- iTunes, Chili e Xbox Video.  torna al sommario 6 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

people & market Tra i partner dell’iniziativa milanese Microsoft, A2A, Telecom e Linear Marcopolo Milano Smart City con le Isole Digitali Expert si 15 spazi pubblici dove navigare in Internet, ricaricare e noleggiare veicoli elettrici fonde con di Roberto pezzali naugurano a Milano le Isole Digita- Unieuro li, spazi pubblici “smart” per ricari- Marcopolo Expert I care smartphone e tablet, navigare in Internet ad alta velocità, ricaricare e Unieuro si sono fusi l’auto elettrica o prendere in affitto un dando vita a una veicolo elettrico per spostarsi in città new-co. Si punta a un costo contenuto. L’iniziativa, che prevede al momento 15 isole dislocate alla leadership nei punti strategici della città, è il ri- nella vendita sultato di un investimento di 3 milio- ni di euro sostenuto da aziende spon- di Roberto Pezzali sor, senza nessun esborso da parte del Comune di Milano. Tra i partner dell’operazione ci sono Microsoft, A2A, Telecom e Linear, che ha fornito la copertura assicurativa per le auto elettriche del servizio di car sharing ecologico Bee.it. Le Isole Digitali di Milano vogliono essere un supporto intelligente al cittadino ma anche ai Marcopolo Expert si è fusa con turisti che visitano Milano e che gra- biglietti per gli eventi. Digitali saranno anche un punto di Unieuro per dare vita a una nuo- zie a una serie di totem touch interat- I milanesi e i turisti potranno visi- partenza per un nuovo progetto di va new-co che avrà sul territorio tivi possono accedere alle informazio- tare e usare già queste piccole zone mobilità eco: in ogni isola si trove- italiano 173 punti, oltre al fran- ni multilingua per le più importanti all’interno delle quali sono installate ranno parcheggiati veicoli elettrici da chising e ai siti Web. L’accordo manifestazioni, alle informazioni pra- panchine in legno e colonnine di ri- affittare a un prezzo molto contenuto prevede la nascita di una nuova tiche e in futuro anche all’acquisto di carica per i dispositivi elettronici. In (0.15 € al minuto elettricità inclusa) società, ma al momento non è ogni zona è disponibile un Hot Spot previo possesso di una tessera dal stato chiarito se ci sarà un nuo- people & market Wi-Fi gratuito a elevata velocità, un costo di 30 euro all’anno o 10 euro vo logo o se la new-co opererà, totem informativo e una serie di luce per 3 giorni. La tessera, fino al 30 più probabile, sotto il nome di Mivar cesserà a LED intelligenti che modulano l’in- novembre, sarà gratuita e può essere Marcopolo Expert. L’azionista tensità della luce a seconda del nume- ritirata in un ufficio comunale predi- di maggioranza della nuova so- la produzione ro di persone presenti. La sicurezza è sposto. In una serie di isole, dal 15 al cietà, Rhone Capital (che con- Mivar concluderà la pro- un punto fondamentale: ogni isola è 29 ottobre, è possibile provare con un trolla Marcopolo), avrà l’85% duzione di TV entro la fine controllata con videocamere ad alta conducente le auto elettriche e le ope- delle quote e quindi il control- del 2013, dopo anni di gravi definizione e il sistema di videosor- razioni legate alle Isole Digitali. lo, mentre a Dixons Retail, che perdite finanziarie ripianate veglianza è collegato alla centrale Clicca qui per vedere il video di pre- controlla il marchio Unieuro, va di tasca proprio dal fondato- operativa della Polizia locale. Le Isole sentazione delle Isole Digitali. il 15%. L’operazione è al vaglio re Carlo Vichi e un numero dell’antitrust e dovrebbe chiu- di dipendenti sempre più esiguo. Stanno anche per dersi entro qualche settimana. terminare i periodi di cassa Secondo Giancarlo Nicosanti integrazione concessi per i Monterastelli, AD di Marcopolo lavoratori rimasti, e gli ultimi Expert, l’accordo è solo il primo irriducibili sette dipendenti passo per un piano finalizzato saranno incaricati di gestire alla creazione di un nuovo leader la distribuzione degli ultimi sul mercato italiano della vendita TV prodotti e di proseguire dei prodotti elettronici, e l’unione l’attività di assistenza tecni- delle due reti vendite permetterà ca. Comunque non è finita di attrarre un maggior numero l’attività nello stabilimento di Abbiategrasso: pare che Vichi di clienti in tutta Italia. Molto sia impegnato in un progetto, soddisfatto anche l’AD di Dixon da tempo nel “cassetto delle Retail, Sebastian James, che par- idee”: produrre tavoli e mobi- la di esito eccezionale per le due li per l’ufficio da lui disegnati. aziende e di unione che permet- terà di essere in prima fila sul  torna al sommario 7 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

digital imaging Il prezzo del solo corpo va dai 2.300 dollari della α7R ai 2.000 della α7 people & market Sony presenta le fotocamere α7 e α7R Telecom Italia Media Sono le prime mirrorless Full Frame e L’Espresso Sensori da 24 e 36 MP, nuovo processore e 5 ottiche per scatti in pieno formato insieme per di Roberto Pezzali il Digitale ony ha ufficializzato le sue nuo- ve top di gamma del segmento Terrestre Smirrorless, la α7 e la α7R. I due Telecom Italia Media e il nuovi modelli non rientreranno nella Gruppo L’Espresso hanno fir- gamma NEX, ma faranno parte della mato un accordo preliminare non vincolante con cui deli- famiglia “alpha” e avranno una con- neano la nascita di un nuovo notazione più professionale. operatore unico su digitale Il modello di punta sarà la α7R: Sony terrestre che controllerebbe nell’annuncio parla di fotocamera a 5 multiplex (leggi frequenze) obiettivo intercambiabile più piccola nazionali. La fusione mette- e leggera al mondo con tecnologia rebbe sotto il controllo unico Full Frame, ma si dimentica di dire di Telecom Italia Media i suoi che è anche l’unica mirrorless Full tre multiplex che diffondono Frame sul mercato. Con un costo i segnali di La7 (già ceduta) solo corpo di circa 2.300$, la α7R e MTV Italia e i due mux ex Rete A. Con 5 frequenze a di- è effettivamente compatta e legge- sposizione il nuovo operatore ra (400 grammi), grazie a un corpo potrebbe fare seria concor- sigillato in lega di magnesio anti- renza a RAI e Mediaset, che polvere e anti-umidità. Il cuore è un con le loro consociate gesti- nuovo sensore FF da 36.4 MP privo scono gran parte della banda di filtro passa basso, un sensore se- TV disponibile su digitale ter- condo Sony totalmente nuovo senza “crop” sfruttando la parte centra- quello delle reflex Sony Alpha, potrà restre in Italia. Questo accor- spazi tra i fotodiodi e capace di pre- le. Per rendere però più credibile acquistare un anello adattatore: Sony do è solo preliminare ed è la stazioni super anche in situazioni il sistema, Sony ha lanciato cinque ha preparato due modelli, uno entry prima pietra di un negoziato di bassa luminosità. Per affiancare obiettivi dedicati alle Full Frame con level, LA-EA3, che assicura la piena verso la stesura di un accordo definitivo. Difficile dire se il sensore, Sony ha creato un nuovo attacco di tipo E: non richiederanno compatibilità di tutte le funzioni di dalla nascita di un operatore engine Bionz X, un processore velo- adattatori e garantiranno la migliore controllo oltre all’accoppiamento unico possa anche arrivare un cissimo dotato di un sistema di auto- qualità di scatto possibile nel pieno meccanico e il modello LA-EA4, do- nuovo polo televisivo. focus preciso e rapido capace anche formato. Tra le ottiche fisse troviamo tato anche di tecnologia Translucent di individuare e seguire oggetti delle uno Zeiss Sonnar T* FE 35 mm F2.8 Mirror e motore AF. Utilizzando dimensioni di una pupilla. Alpha ZA e uno Zeiss Sonnar T* FE 55 mm quest’ultimo la α7 e la α7R perdono 7R ha uscita HDMI 4K per le foto, F1.8 ZA, mentre per gli zoom si può compattezza e leggerezza, ma gua- Wi-Fi e NFC e dispone di controlli scegliere tra un Vario-Tessar T* FE dagnano un vero motore autofocus a e comandi personalizzabili con una 24-70 mm F4 ZA OSS, un 28-70 mm ricerca di fase. varietà di opzioni davvero ampia. F3.5-5.6 OSS e un 70-200 mm F4 G Clicca qui per vedere il video di pre- Sulla α7R non mancano un mirino OSS. Chi ha ottiche con innesto A, sentazione di Sony. Estratto dal quotidiano online OLED di elevata qualità e risoluzio- www.dday.it ne e un monitor LCD inclinabile. Registrazione Tribunale di Milano Simile, ma con sensore da 24.3 MP n. 416 del 28 settembre 2009 Full Frame e senza il corpo in ma- direttore responsabile Gianfranco Giardina gnesio, il modello α7 (2.000$ solo corpo), che mantiene però design e editing Massimo Monti, Simona Zucca caratteristiche dell’altro modello fat- Editore ta eccezione appunto per il dettaglio Scripta Manent Servizi Editoriali srl costruttivo e il sensore. via Gallarate, 76 - 20151 Milano Sony non ha lasciato le due fotoca- P.I. 11967100154 mere senza ottiche dedicate: α7 e Per informazioni α7R hanno attacco di tipo E, quello [email protected] delle NEX, e possono usare le ottiche Per la pubblicità [email protected] NEX per scattare foto in modalità  torna al sommario 8 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

digital imaging Non si conosce ancora quale sarà il prezzo di listino per l’Italia Watch Dogs salta Nikon D610: la Full Frame “silenziosa” Rispetto alla Nikon D600, troviamo alcuni interessanti miglioramenti il debutto D610 è più veloce, silenziosa e offre un miglior bilanciamento del bianco delle nuove di Emanuele villa specchio e scatta fino console 610 è la versione “riveduta e a 3 fps. Rimandato a primavera migliorata” di D600, una fo- Oltre a questo si ag- D tocamera Full Frame dedica- giunge un migliorato 2014 l’attesissimo open ta ai grandi appassionati (e anche sistema di bilancia- world di Ubisoft che a una buona fetta di professionisti, mento del bianco, così non sarà pronto derivando larga parte delle soluzioni mentre restano inalte- per il debutto delle tecniche dai modelli top di gamma). rati i fondamentali del- Come spesso accade in questi casi, la macchina: a partire console next gen i miglioramenti rispetto al prede- dal sensore Full Fra- Saltano i bundle cessore non sono rivoluzionari, ma me da 24,3 MP, pro- comunque interessanti per una fet- cessore d’immagine di Paolo centofanti ta di pubblico molto esigente: D610 EXPEED 3, il sistema offre una velocità di scatto continuo AF a 39 punti di cui 9 superiore, che passa da 5,5 a 6 fps, e a croce, il display LCD modi scena, funzionalità di modifica a questo si aggiunge la modalità di da 921k pixel, ISO 100-6400 espan- incorporate e Wi-Fi opzionale (con scatto silenzioso che riduce il suo- dibile a 25.600, registrazione video adattatore) per la condivisione degli no del meccanismo di ritorno dello 1080p a 30 fps, modalità HDR, 19 scatti.

Grande delusione per i fan che digital imaging L’esemplare Leica è il frutto di 85 giorni di lavoro e di 500 versioni attendevano il nuovo gioco AAA di Ubisoft, specie per spremere da subito le nuove console Sony Ecco la Leica M disegnata da Jony Ive e Microsoft. Ubisoft ha infatti an- nunciato che Watch Dogs è stato Rilasciate le immagini della Leica disegnata da Jony Ive e Marc Newson rimandato alla prossima prime- vera, bucando così l’uscita di PS4 di Roberto Pezzali e Xbox One. Watch Dogs è atteso o scorso anno Leica annunciò per diversi motivi: da una parte al Photokina che avrebbe colla- si tratta di un open world dal L borato con Jony Ive per creare concept più che mai attuale e in- una fotocamera unica, da mettere trigante, dall’altra, in un mercato all’asta per beneficienza. Il frutto del dominato dai grandi franchise e lavoro del designer Apple, in colla- sequel su sequel, è uno dei pri- borazione con il famoso industrial mi titoli completamente nuovi designer Marc Newson, è arrivato: la nati sotto il segno delle console Leica M, che verrà battuta a novem- di nuova generazione. Molti vi- bre da Sotheby’s, è il frutto di 85 gior- deogiocatori hanno già ordinato ni di lavoro, 1000 diversi prototipi i bundle console next gen/Watch dei singoli pezzi e circa 500 versioni Dogs dovranno scegliere o un al- diverse provate per esaminare diffe- tro bundle o aspettare fino a pri- renti combinazioni. La Leica M for mavera per avere il gioco preno- “RED” è realizzata in alluminio lavo- tato. Per quanto riguarda invece i rato al laser, ha lo stesso sensore Full motivi del ritardo, Ubisoft non va Frame da 24 MP della versione ori- oltre un canonico “per offrire la ginale e come obiettivo monta un 50 migliore esperienza di gioco”, ma mm F2 fisso. Dall’asta ci si aspetta un è chiaro che un gioco di questa risultato record, più di mezzo milione scala ha evidentemente bisogno di sterline per un pezzo unico e raro, di ulteriori raffinamenti prima l’unico prodotto di Jony Ive creato del lancio. per un’azienda diversa da Apple.  torna al sommario 9

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digital imaging Design vintage e corpo in lega di magnesio solido ma leggero L’Irlanda Lumix GM1, la piccola ambiziosa non è più La mirrorless Panasonic ha punti in comune con la GX7 ma è più compatta il paradiso di Paolo centofanti viamo due ghiere, una i chiama Lumix GM1 e non è dedicata alla selezione fiscale solo una nuova fotocamera a della modalità di scat- Slenti intercambiabili Micro 4:3, to, l’altra alla selezio- di Apple ma il primo modello di una nuova ne del tipo di fuoco. L’Irlanda non categoria per Panasonic. Una foto- Il display da 3 pollici è camera di alta qualità che si rivolge touchscreen e di fian- consentirà più a un pubblico non distante da quello co ad esso troviamo a società registrate della GX7, di cui mantiene molte ca- un’altra ghiera per la sul proprio territorio ratteristiche. Più piccola e compatta navigazione del menù di operare senza una rispetto alla GX7, la nuova GM1 va a e la regolazione dei colmare un vuoto nella gamma Pana- parametri di scatto. design. Per questo motivo non c’è la certa residenza fiscale sonic di fotocamere mirrorless, an- A livello di funzionalità troviamo la ghiera per la regolazione manuale del Ma restano aperte dando a competere con altri prodotti suite di filtri creativi, modalità Time fuoco, che può essere gestito tramite i scappatoie dal form factor simile, come le PEN Lapse, HDR, la ripresa video fino a controlli elettronici. Naturalmente la di Olympus o le Nikon 1. 1080i a 50/60 Hz o 1080p a 25 foto- GM1 è compatibile con tutti gli obiet- di Roberto Pezzali La Lumix GM1 presenta un corpo grammi al secondo, mentre sparisce tivi micro 4:3 sul mercato, e per mi- macchina in lega di magnesio solido la gestione delle curve e livelli di im- gliorare l’impugnatura con obiettivi Il ministro delle finanze di Dubli- e robusto e un design vintage quanto magine che rimane un’esclusiva della di dimensioni più grandi, Panasonic no, Michael Noonan, ha annuncia- basta. Gli ingegneri Panasonic sono GX7. La GM1 è poi in grado di scat- ha realizzato un grip opzionale che si to che il suo Paese non consentirà riusciti a proporre lo stesso sensore tare a 5 fps alla risoluzione massima monta tramite l’aggancio del caval- più a società registrate sul proprio da 16 MP e lo stesso processore della di 16 Megapixel e a 4 fps con tracking letto. territorio di operare senza una Lumix GX7 seppur in un corpo più del fuoco. La Lumix GM1 con il nuovo obietti- certa e provata residenza fiscale piccolo. A causa della riduzione del- Appositamente per la GM1, vo 12-32 mm sarà disponibile a un accogliendo le richieste di USA e le dimensioni spariscono il mirino Panasonic lancia un nuovo obiettivo prezzo di listino di 699 euro, ma sarà Europa in tema di equilibri fiscali. elettronico, la slitta per gli accessori e micro 4:3 da abbinare, un LUMIX G venduta anche in un secondo kit, che Per la prima volta Dublino fa qual- lo stabilizzatore ottico in camera per Vario 12-32 mm con F3.5 - F5.6 che comprende in più il grip opzionale e cosa per limitare il fenomeno delle l’utilizzo di ottiche non stabilizzate. si contraddistingue per le dimensio- l’ottimo pancake 20 mm F1.7, a un multinazionali fiscalmente prive Per quanto riguarda i controlli, tro- ni compatte per adattarsi al nuovo costo di 999 euro. di una casa, con un occhio attento ai Big della tecnologia che aggira- no la tassazione sugli utili saltan- digital imaging Sensore da 24 MP e sensibilità a 12.800 ISO tra le caratteristiche do da una giurisdizione all’altra. Non un’evasione ma una pratica consentita dalle maglie larghe del- Nikon D5300, con Wi-Fi e GPS integrati la legge che ha permesso a Apple (ma non solo) di pagare il 2% di Wi-Fi e GPS, nuovo processore Expeed e sensore senza filtro passa basso tasse su un volume d’affari offsho- re di 44 miliardi di dollari. Le divi- di Roberto Pezzali il nuovo processore Expeed 4 che D5200 al momento del lancio: il sioni di Apple in Europa, in Media a gamma di reflex Nikon accoglie tiene conto dell’assenza del filtro presso USA è di 799$ solo corpo e di Oriente, in Africa e Asia hanno in- una nuova arrivata: la D5300, la passa basso sul sensore e si adegua 1399.95$ in kit con l’obiettivo Nikkor fatti sede a Cork, una città irlande- L prima reflex Nikon con Wi-Fi e di conseguenza. Il nuovo engine 18-140mm f/3.5-5.6 VR. Siamo in at- se di 100.000 abitanti, ma per la GPS integrato. Sotto la scocca porta alza anche leggermente la sensibili- tesa dei prezzi italiani. precedente legislazione irlandese tante altre piccole e piacevoli novità, tà, portandola a 12.800 ISO, e erano “controllate e gestite dagli a partire dal nuovo sensore CMOS per la prima volta attiva anche Stati Uniti” e quindi non tassabili privo di filtro passa basso. Una scel- la registrazione video a 1080p secondo la legislazione locale. Allo ta che migliora la nitidezza delle e 60 fps. L’ultima miglioria stesso modo la legislazione ameri- immagini ma che potrebbe generare riguarda lo schermo: dietro cana non impone tasse sugli utili moirè: una situazione che non sem- alla Nikon D5300 troviamo un fatti all’estero e il cerchio si chiu- bra preoccupare l’azienda, anche LCD articolato da 3.2”, legger- de. Restano, però, aperti dei buchi perché la densità del sensore che mente più grande del 3” mon- che permettono il trasferimento di conta 24 MP riduce di molto questa tato sulla D5200. La nuova re- denaro in altre sedi e Paesi, in at- possibilità. Per eliminare problemi flex si posizionerà sul mercato a tesa di una regolamentazione più di moirè Nikon ha preparato anche un prezzo simile a quello della precisa e adottata da tutti i Paesi.  torna al sommario 11 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

digital imaging Sarà disponibile da novembre a 1.300 dollari o 1.700 con obiettivo LG G Flex Pentax K-3: la reflex APS-C definitiva? Un 6” con La DSLR offre molte migliorie rispetto alle K-5 II/K-5 IIs per foto e video Innovativa la possibilità di scegliere se attivare oppure no il filtro AA schermo a +18EV. Per quanto curvo di Giuseppe landolfi riguarda la veloci- Trapelano i rendering icoh Imaging ha annunciato la tà di scatto, infine, Pentax K-3, nuova reflex APS- Pentax K-3 permette del nuovo LG G Flex, R C top di gamma della Casa, di ottenere 22 RAW la versione by LG che vuole diventare il punto di riferi- o 60 JPEG in singola dello smartphone con mento per gli amanti della fotografia sequenza, a un frame sportiva e naturalistica. rate di 8.3 immagini schermo curvo. Un L’innovazione principale introdot- al secondo. modello da 6”, con un ta da Pentax riguarda il filtro AA: la In ambito video, K- profilo che ricorda il K-3 monta un sensore APS-C CMOS 3 è in grado di cat- design del Nokia 8110 da 24.4 MP (lo stesso della Nikon turare filmati Full D7100) sprovvisto di filtro ottico low- HD (1920 x 1080 di Matrix pass, ma la reflex offre la possibilità pixel; 60i/30p) in di scegliere, tramite pulsante, se far formato H.264 ed di Roberto Pezzali intervenire o meno un “simulatore” è equipaggiata con Tra LG e Samsung la sfida è ormai Anti-Aliasing, in grado di eliminare porte per cuffie e microfono esterno. fattore d’ingrandimento 0.95X, il a tutto campo: dai TV agli smar- l’effetto moirè che si potrebbe pre- Porta USB 3.0, micro HDMI e dop- monitor LCD da 3.2” è composto da tphone i due colossi attaccano e sentare in particolari condizioni. pio slot per SD card, completano la 1.037.000 punti e, come da tradizio- si difendono in ogni segmento, Il nuovo Real-Time Scene Analysis dotazione. Supportate anche le Wi- ne Pentax, anche K-3 è resistente ad e al lancio del Galaxy Round di System affida a 86.000 pixel RGB Fi FLU SDHC CARD per Pentax che acqua, umidità, neve, sabbia e polve- Samsung arriva subito la risposta una più accurata misurazione del- permettono di controllare in remoto re grazie al corpo in lega di magnesio di LG con il G Flex. Prodotti poco l’esposizione, del bilanciamento del tutti i parametri di scatto e di vedere e alle 92 guarnizioni. commerciali, almeno al momen- bianco e della messa a fuoco; mentre il Liveview dal browser di PC e smar- Pentax K-3 sarà disponibile da no- to, ma modi per definire la pro- il nuovo modulo per l’autofocus SA- tphone. vembre a 1300 dollari solo corpo op- pria supremazia tecnologica nel FOX 11 è composto da 27 punti AF, di Il pentaprisma del mirino ottico pure a 1700 dollari con l’obiettivo DA campo degli OLED curvi e flessi- cui 25 a croce, con sensibilità da -3EV offre una copertura del 100% con 18-135mm F3.5-5.6 WR. bili. Il modello di LG è l’opposto del Galaxy Round: quest’ultimo ha una leggera curvatura sul pia- no verticale, LG invece ha curva- smarthome Tra le caratteristiche, schermo touch, Wi-Fi e gestione delle applicazioni to il Flex sul piano orizzontale. Il risultato, più marcato e affasci- nante, ricorda quello del famoso Gigaset SL930A, il cordless con Android Nokia di Matrix, anche se il look è più moderno. Alla base di tut- Il nuovo telefono cordless SL930A di Gigaset è quasi uno smartphone to lo schermo flessibile OLED Con Android 4.0 vuole essere molto più del vecchio telefono senza fili di LG, un 6” che può essere pie- gato fino a 90° senza rompersi. di Roberto faggiano network ma escludendo le chiamate LG annuncerà ufficialmente il l nuovo telefono cordless Gigaset in mobilità. Flex il prossimo mese, ma siamo SL930A sembra proprio un mo- C’è anche la possibilità di trasferire pronti a scommettere che non I derno smartphone, con schermo la rubrica telefonica da un altro tele- avrà un prezzo bassissimo e che touch, connessione di rete Wi-Fi b/ fono tramite Bluetooth. La memoria sarà disponibile solo in edizione g/n e sistema operativo Android 4.0 interna per rubrica e applicazioni è limitata. ma il suo spessore fuori ordinanza di 4 GB ma si può estendere con una ci riporta alla realtà della telefonia card microSD aggiuntiva. L’autono- domestica. Il costruttore tedesco mia dichiarata è di 200 ore in attesa ha voluto creare uno strumento e 14 ore in conversazione. in grado di fare tutte le operazioni Il risultato è un oggetto molto inte- possibili da un terminale Android, ressante e assai ben rifinito, seppure compresa la gestione di qualsiasi penalizzato da un prezzo di listino di applicazione disponibile su Google 199 euro che non potrà consentire Play e la predisposizione per i social grandi numeri di vendita.  torna al sommario 12 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

MOBILE Partono da Samsung i primi esperiementi con i display curvi per smartphone iPhone 5s e iPhone 5c Galaxy Round, un Note 3... curvo in Italia il Samsung lancerà in Corea il primo smartphone con schermo OLED curvo colare. Samsung ha giocato molto e probabilmente solo sul mercato di Roberto Pezzali 25 ottobre a sulla presenza della curvatura, an- interno in Corea. SamMobile fa no- ntorno ai primi di ottobre, Sam- che posteriore, per sfruttare a suo tare come si tratti di una strategia 729€ e 629€ sung ha catalizzato l’attenzione vantaggio l’effetto “dondolo” dello utilizzata altre volte da Samsung in Apple mantiene i I con il Galaxy Round, il primo smartphone appoggiato al piano: passato, per testare nuove tecnolo- smartphone realizzato con un di- basta farlo oscillare con un colpetto gie come ad esempio l’LTE e i primi prezzi dei suoi nuovi splay OLED flessibile, sfoggiato con per mostrare le chiamate perse e le display OLED. Il Galaxy Round era smartphone allineati ai un insolito design curvo. Il Galaxy notifiche, mentre nel corso della ri- stato annunciato con un prezzo di modelli precedenti, il Round è costruito sulla base del produzione musicale si può saltare listino intorno ai 1.000 dollari. Galaxy Note 3, a partire dal di- traccia usando lo smartphone come 5s da 64GB a 949€ splay OLED da 5.7” e 1.920x1.080 un grosso tasto. A quanto pare però pixel di risoluzione. Proprio come non si tratta di un vero prodotto di Roberto Pezzali sul nuovo Note, il processore è commerciale, ma poco più di un iPhone 5s e iPhone 5c arrivano in uno Snapdragon 800 con 3 GB di esperimento nell’utilizzo di questo Italia venerdì 25 ottobre. I nuovi RAM, e non mancano LTE, NFC, tipo di display. Secondo quanto ri- modelli raggiungono finalmente Bluetooth 4.0 e Wi-fi AC. Notevole portato dal blog SamMobile infatti, il nostro paese ad un prezzo di li- lo spessore, ridotto a 7.9 millimetri il Galaxy Round verrà distribuito in Samsung Galaxy Round stino analogo a quello dell’iPhone nonostante la forma molto parti- un numero limitatissimo di pezzi 5. iPhone 5s sarà infatti disponi- bile nei tre colori, oro, argento o grigio siderale ad un prezzo con- MOBILE Apple presa in contropiede dalla domanda dei suoi due nuovi smartphone sigliato di €729 per il modello da 16GB, €839 per il modello da 32GB e €949 per il modello da Apple taglia la produzione dell’iPhone 5c? 64GB. Per l’iPhone 5c serviranno 100 euro in meno: disponibile nei Apple avrebbe tagliato della metà la produzione del nuovo iPhone 5c colori azzurro, verde, rosa, giallo e bianco, il 5c avrà un prezzo di Queste le indiscrezioni dalla Cina: Apple ha sovrastimato la domanda? vendita consigliato pari a €629 per il modello 16GB e di €729 abbonamento, mentre sul mercato con quella dell’iPhone 5s, che rap- di Paolo CENTOFANTI per il modello 32GB. Il modello “grigio” cinese, i prezzi al di fuori dei presenta la vera novità, ma con quel- iPhone 4s da 8GB, che resterà in e scorte di iPhone 5s non riesco- canali ufficiali del nuovo modello, la che ad esempio ha avuto l’iPhone gamma, costerà €429 . no a stare dietro alla domanda, molto sensibili all’andamento della 4s al lancio dell’iPhone 5. Sarebbe L viceversa di iPhone 5c ce ne sa- domanda interna, sarebbero inferio- interessante capire se l’iPhone 5c sta rebbero fin troppi sul mercato, se è ri anche del 30% rispetto a quello di andando meglio di quanto avrebbe vero che Apple avrebbe tagliato da listino. La performance dell’iPhone potuto fare il modello dello scorso 300.000 a 150.000 pezzi al giorno 5c andrebbe però confrontata non anno se fosse rimasto in gamma. la produzione del nuovo modello. Si può già parlare di flop? La disponi- bilità di prodotto a dire il vero non è un indicatore così attendibile: l’iPhone 5s è più difficoltoso da pro- durre per via di alcune caratteristi- che come il sensore Touch ID e il nuovo processore, mentre l’iPhone 5c è in gran parte basato sui com- ponenti dell’iPhone 5, la cui fabbri- cazione è sicuramente più rodata. Certo è che alcuni segnali sembrano indicare che la domanda per l’iPho- ne colorato non sia così forte. Negli Stati Uniti alcuni punti di vendita offrono già un significativo sconto per chi acquista un iPhone 5c con  torna al sommario 13 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

MOBILE Sarà disponibile nei negozi da fine mese a 179,99 euro il device ibrido un po’ tablet e un po’ console da gioco Archos GamePad 2: console e tablet tutto in uno Arriva la seconda generazione di GamePad, la console portatile Archos basata su tablet Android per produttività ed entertainment, di Asphalt 8: Airborne e Modern rage da 16 o 32 GB, espandibile di Emanuele VILLA ma è in ambito gaming che la mac- Combat 4: Zero Hour di Gameloft. con le “solite” schede micro SD. rchos decide di proseguire china dà il meglio di sé. Ciò che lo A livello di dotazione tecnica, il La dotazione di RAM è di 2 GB e sulla medesima lunghezza differenzia dal resto dell’offerta tablet/console è dotato di un di- troviamo anche una presa HDMI e Ad’onda dello scorso anno e sono, appunto, i controller “fisici”, splay da 7’’ IPS con risoluzione di una fotocamera frontale. presenta GamePad 2, una console ovvero due stick analogici (uno per 1280x800 punti, un processore portatile che, di fatto, è un tablet lato) e doppio controller a quattro Cortex A9 quadcore da 1.6 GHz Android da 7’’ con controlli fisici tasti (anche qui, uno per lato). Ov- con un Mali 400 come unità ai lati; si può quindi usare come viamente resta l’incognita di base: grafica dedicata e un comune tablet sfruttandolo come si comporteranno gio- spazio di sto- chi pensati per il touch se usati con controller fisici? Per sfrutta- re al meglio la macchi- na, inol- tre, Archos inserisce in GamePad 2 le versioni complete

MOBILE MOBILE La versione “mini” del top di gamma Xperia Z1 uscirà al momento solo in Giappone L’evento Apple iPad è ufficiale: Sony annuncia ufficialmente l’Xperia Z1F 22 ottobre Specifiche tecniche al top in un formato compatto con schermo di “soli” 4.3” Il prossimo evento Apple sarà martedì 22 ottobre. La Xperia Z1F di Sony, prima indicato confermati l’NFC e il supporto alla di Paolo CENTOFANTI casa della mela morsicata ha come Z1 Mini, e presentato uffi- ricarica wireless della batteria Qi. diramato gli elegantissimi rocessore Snapdragon 800 cialmente per il mercato giappone- Il nuovo smartphone Android sarà inviti alla stampa americana, da 2.2 GHz, fotocamera da se. Rispetto allo Z1 cambia il for- disponibile in quattro colorazioni anche se ormai quello che P 20.1 Megapixel e 2 GB di mato del display, che è in questo di cui due piuttosto vivaci: oltre al verrà svelato all’evento è un RAM, ma in un formato più com- caso da 4.3 pollici e con risoluzio- bianco e al nero, lo Z1F sarà pro- po’ il segreto di pulcinella. I patto. Questa la ricetta del nuovo ne di 1280x720 pixel, mentre sono dotto anche in verde lime e rosa. protagonisti saranno i nuovi Lo smartphone sarà lanciato a di- iPad, l’iPad 5 e l’iPad Mini 2: il primo avrà processore A7 e cembre in Giappone, e al momen- TouchID, il secondo proba- to non ci sono notizie per quanto bilmente riceverà lo schermo riguarda un lancio nel resto del Retina. Ma le novità non si mondo, ma vista la concorrenza in fermeranno qui: i MacBook questa fascia, non è da escludere. Pro aspettano ormai da un anno una “revision” e OSX Mavericks è pronto a debutta- re, insieme al nuovo Mac Pro. Quest’ultimo, secondo le indi- screzioni, dovrebbe essere di- sponibile dal 15 di novembre. Dei nuovi prodotti si è già parlato tanto, probabilmente troppo, ma ormai manca dav- vero poco: l’appuntamento è per martedì, ore 19.00.  torna al sommario 14 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

MOBILE Stesso prezzo del Nexus 4 da 16GB per il nuovo smartphone top di gamma di Google che arriverà anche in Italia Nexus 5 appare su Google Play al prezzo di 349$ Google ha inavvertitamente pubblicato il Nexus 5 su Google Play: il prezzo parte da 349$ per il 16GB americano, per pochi minuti, la del Nexus 4 che però poteva conta- di Roberto PEZZALI pagina di acquisto del suo nuovo re anche sul modello entry level con l debutto del Nexus 5 si avvicina top di gamma. Si scopre così che soli 8 GB di memoria flash a bordo. a grandi passi. Venerdì 18 otto- anche il Nexus 5 avrà un prezzo as- Un prezzo che dovrebbe tradursi in I bre Google ha infatti inavverti- solutamente attraente, 349$ per la 349 euro, esattamente quanto co- tamente pubblicato sul Play Store versione da 16 GB, lo stesso prezzo stava in Europa il Nexus 4 lo scorso anno, con il vantaggio che anche gli italiani ora potranno usufruire di questo prezzo senza ricorrere a so- luzioni alternative. Ricordiamo che il Nexus 5 avrà schermo Full HD, processore Snapdragon 800 e 2 GB di RAM. All’interno dello smar- tphone, nella foto ufficiale di Goo- gle, si intravedono anche le nuove icone telefono e camera di Android 4.4 Kit Kat. Google potrebbe uf- ficializzare il tutto nelle prossime Nexus 5: smartphone by Google dal settimane, con il 28 ottobre come prezzo aggressivo e specifiche al top più possibile data di lancio.

MOBILE Dopo Apple è HTC la prima azienda che propone la sua versione del sensore di impronte digitali per smartphone HTC presenta One Max con sensore di impronte digitali Annunciato ufficialmente il nuovo smartphone con display da 5.9” e sensore di impronte sul retro

to l’obiettivo della fotocamera. Il 4.0 con aptX e WiFi 802.11ac, alto- sistema operativo Android 4.3 con di Paolo CENTOFANTI sensore può essere utilizzato per parlanti stereo frontali, fotocamera la nuova HTC Sense 5.5. HTC One opo le tante indiscrezioni sbloccare il telefono con la propria frontale da 2.1 Megapixel con ri- Max sarà disponibile in Italia dai delle settimane scorse ora impronta, oppure per lanciare fino presa video 1080p e naturalmente primi di novembre. D HTC annuncia ufficialmente a tre applicazioni associandole ad il suo nuovo smartphone, One Max, altrettante dita. Al momento non con enorme schermo da 5.9 pollici sappiamo ancora il livello di in- con risoluzio- tegrazione con HTC Sense 5.5, la ne Full HD. versione di Android customizzata Ma al di là del- da HTC e se ad esempio sarà pos- le dimensioni sibile utilizzare le dita al posto di dello schermo, password. Per il resto si tratta di la vera novità è uno smartphone che richiama il de- un’altra ed è lo sign di HTC One, con la differenza scanner di im- che su questo modello il pannello pronte digitali posteriore è removibile per l’inse- che, a differen- rimento di una scheda microSD za di quanto ma non per il cambio della batte- fatto da Apple ria da 3.300 mAh. Le caratterisi- con l’iPhone tche tecniche ricordano da vicino 5s, è posto per il resto l’HTC One: processore sul retro dello Snapdragon 600, fotocamera Ul- smartphone, traPixel da 4 Megapixel, 2 GB di appena sot- RAM, connettività LTE, Bluetooth  torna al sommario 15 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

MOBILE Consegna a partire da metà novembre per entrambi i tablet di alta gamma con specifiche al top di Amazon I Kindle Fire HDX di Amazon arrivano in Italia Aperti i pre-order in Italia per i nuovi Kindle Fire HDX: si parte da 229 euro per il modello da 7 pollici costerà 229 euro per la versione da 2560x1600 pixel: qui i prezzi partono cessore quadcore Snapdragon 800, di Roberto PEZZALI 16 GB, che diventano 269 per quella da 379 euro e passano a 429 per il mo- audio Dolby e il sistema operativo nuovi tablet Kindle Fire HDX con da 32 GB e 309 per quella da 64 GB. dello da 32 GB e a 479 per quello da 64 Fire OS 3.0. Per i dettagli completi schermi da 7” e 8.9” arrivano anche Il prodotto sarà però consegnato a GB. “è trascorso appena un anno dal sui nuovi tablet vi rimandiamo alla I in Italia: Amazon ha infatti aperto partire dal 13 novembre, tra quasi lancio di Kindle Fire in Italia e siamo news di lancio dei prodotti e alla ta- i pre-order dei due modelli, che sa- un mese. Ci sarà da aspettare invece riconoscenti dell’eccezionale risposta bella cliccabile qui sotto. ranno disponibili a partire da metà fino al 21 novembre per il modello da parte dei clienti. Da allora il team novembre. Il Kindle Fire HDX da 7” top, quello da 8.9” con schermo da non ha mai smesso di lavorare per introdurre novità e creare un tablet ancora migliore, e siamo entusiasti di portare Kindle Fire HDX in Ita- lia”, ha detto Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon.com. “Processore da 2,2 GHz, schermo da 339 ppi, de- sign più leggero, Fire OS 3.0 e tante novità come Duplicazione Schermo, Non Disturbare, Cloud Collections e Quick Switch. Abbiamo lavorato con impegno per incorporare un elevato livello di hardware, innovazione e attenzione al cliente in questi dispo- sitivi a un simile prezzo. Speriamo che i nuovi Kindle Fire ti piacciano.” Ricordiamo che entrambi hanno pro-

MOBILE Maggiore qualità e precisione durante gli allenamenti grazie alla combo Nike + coprocessore M7 di Apple Nike FuelBand SE: solo iOS, meglio se iPhone5s Nike presenta la versione SE del suo fitness tracker FuelBand: è dedicato a iOS e sfrutta l’M7 simpatica forma di “Gamification ma ovviamente il massimo lo si prie rilevazioni, che sono in questo di Emanuele VILLA of fitness”, ovvero allenamento sot- ottiene usando l’app a corredo. La modo non solo più affidabili e pre- ike presenta la versione rive- to forma di gioco, per renderlo più nuova versione presenta un’estetica cise, ma non gravano sul SoC A7 e duta del fitness tracker Nike+ attraente, divertente e alla portata analoga alla precedente, con in più assicurano un consumo minimo di N FuelBand SE, il braccialetto di tutti. Il braccialetto ha un tasto il Bluetooth 4.0: compatibilità limi- batteria. Tra le novità dell’app, le che oltre a tener semplicemente frontale e un display a LED che tata ad iOS, con particolare atten- funzioni Sessions, che è il modo di traccia dei passi e delle calorie che mostra le informazioni immediata- zione per iPhone 5s: la nuova app tener traccia di attività specifiche, bruciamo, registra tutte le nostre mente interessanti, come le calorie a corredo sfrutta infatti il coproces- come la corsa, lo jogging e molto al- attività quotidiane tramite i Nike bruciate nel giorno e i passi fatti, sore M7 per buona parte delle pro- tro, Win the Hour, che il produttore Fuel Points e li trasmette a un’ap- definisce un “motivation partner”, posita app di controllo, al momento che pone obiettivi per migliorare disponibile solo per dispositivi iOS. il proprio stato di forma e sprona A seconda del movimento che fac- l’utente a uno stile di vita più sano ciamo e dell’attività che eseguiamo, e attivo, Groups per la condivisione accumuliamo diversi Fuel Points, con gli amici, e molto altro ancora. che poi possiamo utilizzare per mi- Il nuovo FuelBand SE sarà inizial- gliorare costantemente le nostre mente disponibile in USA, Canada, prestazioni, per paragonarle a quel- UK, Francia, Germania e Giappone, le degli amici e ottenere progressi a partire da novembre per 149 dol- notevoli nello stato di forma. In lari. A seguire (speriamo) le altre america dicono che si tratta di una nazioni europee.  torna al sommario 16 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

tv & video Dopo le insistenti voci degli ultimi anni, oggi la notizia sembra sicura TV al plasma Panasonic, basta plasma nel 2014 Estinzione Sembra certo: Panasonic fermerà la produzione dei TV al plasma nel 2014 Spazio all’OLED e a tecnologie che garantiranno più margini operativi vicina L’ultimo report di Roberto Pezzali duzione dei TV al plasma, ma ormai su quest’ultima che Panasonic spinge DisplaySearch mostra o abbiamo sentito più volte, la situazione sembra insostenibile di più: sembra imminente un grosso che ogni anno le ma questa volta la notizia sem- con margini inesistenti e perdite che annuncio di Panasonic relativo agli vendite dei plasma L bra certa e sicura: Panasonic si accumulano anno su anno: il pre- OLED, e tra qualche mese potrebbe calano del 20% terminerà la produzione dei TV al sidente Kazuhiro Tsuga sembra aver esserci la sorpresa che farà presto di- plasma nel 2014. Lo riporta Reuters, così deciso di staccare la spina per menticare il plasma: OLED realizzati nonostante prezzi più citando fonti dell’azienda che per ora sempre. Una decisione sicuramente con tecnologia printing a costi più bassi e tanti modelli restano anonime, e lo conferma an- dolorosa per la stessa Panasonic, che abbordabili, capaci della qualità di un che il quotidiano economico giappo- vuole bene al plasma come a uno dei plasma ma con i benefici del LED. È di Roberto Pezzali nese Nikkei: a marzo 2014, Panasonic suoi figli, ma ormai necessaria a fron- quello che aspettano tutti. bloccherà la produzione, un duro col- te di perdite della divisione TV che si Panasonic è rimasta l’ultima po per gli appassionati della tecnolo- attestano a circa un miliardo di dolla- grande sostenitrice del plasma, gia “anti-LED” che ancora oggi fareb- ri all’anno. Secondo le fonti, le linee e se il prossimo anno deciderà bero carte false per portarsi in casa di produzione verranno riconvertite di staccare la spina, gli unici pro- un vecchio Kuro, datato ma ancora e gli ingegneri responsabili dello svi- duttori rimarranno Samsung e emblema di qualità indiscussa e di luppo del plasma si dedicheranno ad LG, aziende che nel plasma non nero perfetto. Panasonic ha tenuto in altri progetti e verranno ricollocati, ci hanno mai davvero creduto e piedi fino all’ultimo momento la pro- probabilmente alla divisione OLED. È che continuano a produrli per- ché, in alcune regioni, i TV gi- ganti a prezzo stracciato vendo- TV & VIDEO no ancora molto. Basta osservare tv e video La piattaforma sarà Android 4.4 Kit Kat l’ultimo report di DisplaySearch, nota società di analisi nel mondo Film porno 4K dei TV, per accorgersi che il pla- per soddisfare Google TV diventa Android TV sma è ormai vicino all’estinzione e la sua fine è rallentata solo dal- la voglia di di Roberto Pezzali la crescita che sta avendo in Cina, dove i consumatori pur di avere Ultra HD oogle è pronta ad abbandonare il brand Google TV: da qualche settima- uno schermo di dimensioni gi- Il battesimo del porno è un na i prodotti TV basati su Android, come la Bravia Stick di Sony (lan- ganti, scelgono schermi al pla- rito obbligato per ogni nuova ciata solo negli Usa), vengono chiamati prodotti “Android TV”. Il nome sma di passata generazione, solo tecnologia video: dopo l’alta G Google, seppure molto forte, non ha fatto breccia e il sistema non ha attratto HD Ready, che hanno costi ora- definizione, il Blu-ray e il i produttori che hanno continuato con la loro piattaforma integrata lascian- mai ridottissimi. In Europa e in 3D, arriva ora anche il primo servizio che offre film porno do a Google le briciole: solo Sony e LG hanno di fatto lanciato un prodotto America, nonostante un numero in 4K. Si chiama Huccio.com Google TV, e in entrambi i casi non si può certo parlare di successo. Google di modelli sul mercato più che e propone film interi in 4K vuole però tornare in pista: la tiepida accoglienza delle Smart TV lascia spazio soddisfacente e prezzi che anno da scaricare sul proprio a enormi margini di crescita e la televisione è sicuramente un settore dove dopo anno scendono, il mercato computer in formato H.264. bisogna lavorare ancora tanto. Al momento la piattaforma resta disponibile, dei plasma cala del 19% anno su Al momento il servizio è in verrà aggiornata ad Android 4.4 Kit Kat e verrà chiamata Android TV, ma le anno, e in tre anni il numero di fase di lancio e prevede solo cose potrebbero cambiare ancora. L’esperimento , la chiavetta da pezzi venduti è dimezzato. Con- una piccola preview di quello inserire nella porta HDMI venduta a poche decine di dollari (35$), ha avu- tinuando con questo trend, entro che verrà offerto tra qual- to un grande successo e questo apre un’altra possibile strada per la crescita, 4 anni i TV al plasma saranno che mese, quando saranno spingendo più sui “Servizi Google per estinti, con poche nicchie di con- attivi anche i piani di pay per download e di abbonamento la TV” con app dedicate da inviare al sumatori interessati all’acquisto. con possibilità di scaricare TV tramite appunto una Chromecast. gratis ogni contenuto. Sul sito Anche Google, con l’enorme espe- è possibile scaricare una bre- rienza accumulata negli anni, non ha ve clip, niente di “hard” (per ancora trovato la ricetta perfetta per quello bisogna fare la free rendere la TV più smart: una missione membership), ma comunque questa che vede in campo tantissimi un breve filmato per saggiare competitor, e ad oggi è impossibile la qualità delle riprese. dire chi avrà la meglio.  torna al sommario 17 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

hifi & Home Theater Diffusori controllabili dal telecomando o dalla app dedicata Cuffie USB Bose Sound Touch, musica connessa con DAC a 24 Tre nuovi diffusori Bose tutti con AirPlay e Wi-Fi per lo streaming bit da Audio di Roberto faggiano radio oltre che alla rano i diffusori che manca- propria musica e ai Technica vano nella gamma Bose: la servizi di streaming Dal prossimo febbraio E nuova linea Sound Touch musicale. Già previ- disponibili cuffie di alta comprende tre diffusori con colle- sta anche la funzione gamento Wi-Fi e AirPlay per musica multiroom per un qualità con un DAC in streaming da dispositivi mobili e utilizzo di diversi dif- USB integrato con da un PC o server casalingo. A livel- fusori in ogni stanza lo estetico sono praticamente uguali della casa. Privile- supporto per audio ad ma cambiano le dimensioni: il top di giato l’uso di dispo- alta risoluzione gamma Sound Touch 30 (700 euro) sitivi Apple, dato che misura 43x25x18 cm e può essere l’AirPlay è incluso di Paolo centofanti usato anche come diffusore principa- anche nel modello Uscirà il prossimo febbraio e ha la le in ambienti di grandi dimensioni. portatile. In tema sigla ATH-D9000USB, che rive- Il Sound Touch 20 (400 euro) misu- di connessioni troviamo il classico mo collegamento in rete con il Wi-Fi la solo il fatto che si tratta di una ra 31x19x10 ed è più indicato per la ingresso mini jack per ogni tipo di si può svolgere tramite PC e cavetto cuffia USB. Ciò che rende inte- stanza dei ragazzi o per la cucina. Il sorgente e la presa di rete Ethernet in USB in dotazione. Tutto, quindi, è ressante l’ultima novità di Audio terzo modello è il Sound Touch Por- alternativa al Wi-Fi. Rispetto ai con- predisposto per l’uso anche senza Technica è che è un prodotto tatile (400 euro) che è dotato di bat- correnti già sul mercato, si può nota- smartphone o tablet. A breve sarà destinato agli ascoltatori più esi- teria ricaricabile con autonomia di re l’attenzione verso l’utilizzo anche disponibile anche il Controller (99 genti e che è forse la prima cuffia circa tre ore; le dimensioni non sono da parte di un pubblico poco esperto euro), un telecomando rotondo con a integrare un DAC audio USB a così ridotte come alcuni concorrenti in materia. Infatti, i diffusori hanno display per gestire i diffusori Sound 24 bit compatibile con audio fino (24x15x6 con peso di 1,5 kg) e quindi in dotazione il telecomando per le Touch, fissabile anche a parete. a 192 KHz. È dotata di doppio in- lo rendono più indicato per chi desi- funzioni principali, hanno dei tasti Come di consueto, Bose non rilascia gresso, mini-jack stereo e micro dera muoversi in giardino o in terraz- diretti con sei preselezioni per ritro- specifiche tecniche riguardo questi USB, dove quest’ultimo alimenta zo continuando ad ascoltare la musica vare subito i diversi contenuti di uso diffusori; unica concessione la pre- DAC e amplificatore integrati nel preferita. In comune tra i tre modelli più frequente e c’è perfino un piccolo senza di un subwoofer integrato con padiglione sinistro. L’elettronica sono le funzioni e l’app di controllo display OLED che segnala la sorgente tecnologia a guida d’onda nel Sound utilizza componenti Burr Brown che permette di accedere alle Web in ascolto. Anche la procedura di pri- Touch 30. ed è schermata per eliminare in- terferenze dal vicino diffusore da 53 mm. I dati di targa parlano di hifi & home theater La finitura esterna è disponibile in versione bianca o nera una risposta in frequenza da 5 Hz a 35 KHz e un rapporto segnale- rumore superiore ai 95 dB. La Sonos Play:1, il multiroom è più piccolo connessione USB è compatibile con la modalità asincrona, che È il più piccolo tra i diffusori ma con le stesse funzionalità degli altri modelli garantisce un preciso controllo del jitter, per una trasmissione di Roberto faggiano diffusore è disponibile la presa di rete il fissaggio a parete con una staffa di lossless di elevata qualità. Le cuf- l Play:1 diventa il modello più pic- nelle stanze raggiunte dal cablaggio, misura standard. fie sono al momento annunciate colo della famiglia Sonos: misura ma per chi possiede già altri diffusori per il mercato giapponese, con I 12x16x12 cm e impiega un sistema Sonos l’abbinamento in rete è auto- un prezzo suggerito intorno ai a due vie con midwoofer da 9 cm e matico. Le funzioni si gestiscono a 280 euro. tweeter, ciascuno con il proprio am- distanza tramite l’applicazione So- plificatore. Il prezzo di listino è di nos Controller che è stata ulterior- 199 euro, e fino al 31 dicembre ogni mente migliorata per meglio inte- acquirente riceverà un modulo Brid- grare i servizi di streaming musicale. ge in omaggio per l’utilizzo in stanze Piccole modifiche anche per i tasti prive di cablaggio Ethernet. Il diffu- sul diffusore: oltre alla variazione sore può essere utilizzato da solo in del volume è possibile avanzare di piccoli ambienti o come diffusore una traccia o mettere la musica in surround in abbinamento alla Play- pausa con un semplice tocco. Questo bar o in stereofonia utilizzando due modello è anche resistente all’umidi- diffusori per un ascolto migliore. Sul tà. Ulteriore possibilità di impiego è  torna al sommario 18 PREPARATI A QUALCOSA DI STRAORDINARIO Tieniti pronto! Gestire contemporaneamente più applicazioni in un’unica schermata sarà possibile grazie alla nuova funzione QSlide. Potrai prendere appunti e tenerli sempre in vista con QuickMemo 2.0. Rimarrai colpito da immagini così brillanti e definite tutte da toccare. LG Optimus G: l’unico modo per scoprirlo veramente sarà provarlo. Live without boundaries.

www.lgoptimus.it estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

PC E MULTIMEDIA Canonical ha rilasciato la nuova versione del sistema operativo Dalla Francia Ecco Ubuntu 13.10, per PC e telefoni la chiavetta I maggiori cambiamenti sono rimandati ma arriva comunque Ubuntu Touch USB 3.0 di Paolo CENTOFANTI più piccola untuale come ogni ottobre, È pensata per arriva anche quest’anno la offrire uno storage P nuova release di Ubuntu, si- stema operativo che a questo punto permanente extra agli giunge alla versione 13.10. I cam- Ultrabook e velocità biamenti più importanti rispetto alla versione precedente sono stati fino a 140 MB/s per ora rimandati e quella appe- di Emanuele VILLA na rilasciata è più che altro una release di raffinamento, con pic- coli ritocchi e un miglioramento del motore di ricerca integrato in Unity, la nuova interfaccia desktop Unity, ma la nuova tecnologia non cialmente rilasciata solo per i pro- del sistema operativo. La novità è ancora pronta al grande debut- duttori OEM. Il lancio ufficiale è più grande doveva essere proprio to. La novità forse più corposa è previsto solo per l’anno prossimo, la nuova e più moderna archi- che insieme a Ubuntu 13.10 arriva ma i più temerari possono già pro- tettura grafica (che doveva man- anche la prima versione completa varla, almeno su uno dei disposi- dare in pensione l’ormai datato di Ubuntu Touch, la versione per tivi Android supportati della gam- X Window System) che permetterà smartphone e tablet presentata lo ma Google Nexus e in particolare di esprimere al meglio la visione di scorso anno, e al momento uffi- Galaxy Nexus e Nexus 4. PK Paris è una piccola startup francese molto promettente: l’azienda dichiara infatti, sul PC E MULTIMEDIA Western Digital My Cloud è un server casalingo alla portata di tutti proprio sito, di aver realizzato la “chiavetta USB 3.0 più piccola al mondo”, con tagli da 32 e 64 GB e WD My Cloud ti porta la “nuvola” in casa ovviamente pensata per un colle- My Cloud coniuga sicurezza e capienza, è disponibile a partire da 2TB gamento stabile con gli Ultrabook, di modo tale da fornire un supple- di Roberto FAGGIANO mento permanente di memoria di storage all’SSD integrato (che archiviazione sul cloud di im- spesso è da 128 GB). Si chiama magini, filmati e musica è or- K’1 e ha uno spessore di appena L’mai una realtà consolidata per 5 mm: nonostante la destinazione molti, permette di mettere al sicuro in naturale siano gli Ultrabook, PK pochi attimi ogni tipo di documento Paris pensa anche ad altri disposi- e non costa nulla (entro certi limiti, tivi come le autoradio e i TV, tutti ovviamente). Però, sono davvero al si- quei casi dove magari la velocità curo i nostri dati, magari molto perso- di trasferimento è meno impor- nali? Oppure sono in balia di attacchi tante rispetto ai PC ma serve la informatici e varie problematiche di massima miniaturizzazione. Infi- un server fisicamente posto in angoli ne, il discorso prestazionale: pur remoti del mondo? Per chi non si fida facilmente. My Cloud si collega alla e aggiungere ogni tipo di documenti; non essendo paragonabile agli troppo del cloud, Western Digital ha rete Ethernet casalinga e si configura non manca la possibilità di sincroniz- SSD, PK Paris parla di 140 MB/s presentato My Cloud, la nuvola perso- in pochi minuti da PC, caricando tutte zare i file con servizi di cloud come di velocità massima, laddove la nale di ogni famiglia o piccola impre- le cartelle che si vogliono condividere Dropbox e altri. Dall’interfaccia gra- maggioranza delle chiavette USB sa. My Cloud è un Hard Disk esterno in famiglia o in azienda. Un cruscotto fica per PC e dispositivi mobili si pos- (2.0 e 3.0) difficilmente supera i molto ben rifinito e con la capacità di controllo permette di avere sempre sono riprodurre immagini, filmati e 50 MB/s. Il corpo metallico, inol- variabile tra 2 TB (190 euro), 3 TB sotto controllo la memoria disponibile musica. Se lo spazio disponibile nel tre, lo rende shock-proof. I costi: (240 euro) e 4TB (300 euro), compa- e i materiali archiviati. L’applicazione My Cloud fosse insufficente, è pos- 34,89 € per la versione da 32 GB, tibile con Windows e iOS ma soprat- disponibile per Android e iOS permet- sibile collegare altri tipi di memoria 64,89 € per la versione da 64 GB. tutto dotato di un’applicazione che te di gestire tutti i file da smartphone e tramite presa USB 3.0 per la migliore Il produttore vende anche online, consente di gestirlo a distanza molto tablet, potendo prelevare, modificare velocità di trasferimento. a chi dovesse interessare.  torna al sommario 20 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

PC & MULTIMEDIA PC & MULTIMEDIA È un all-in-one evoluto che si ripiega su se stesso e diventa tablet Toshiba punta Asus ET2301, All-in-One reclinabile su SSD con La dotazione tecnica, dal processore al display, è di ultimissima generazione

la serie Q Pro di Emanuele VILLA Se è vero che entro il 2016 il mercato dello storage SSD sus annuncia la disponibilità arriverà al 40% del valore di italiana del modello ET2301, quello degli Hard Disk tradi- un All-in-One di ultima gene- zionali, è tempo per le azien- A razione con display Full HD da 23’’ de di investirci seriamente. Toshiba è in prima linea, e e capacità di operare anche in “mo- lo dimostra con la nuovis- dalità tablet”. In pratica, il display sima Q Pro Series, pensata può essere tenuto in posizione per gli Ultrabook (7 mm di eretta (cosa che accadrà per il 99% spessore), basata su moduli del tempo) e usato come un PC, ma NAND e dal prezzo piuttosto può essere anche posto in orizzon- elevato: il produttore non tale e adagiato sulla base, di modo ha dichiarato caratteristiche tale da avere un vero e proprio tecniche approfondite, ma tablet da 23’’. La sensibilità touch secondo Maximum PC parlia- su 10 punti potrebbe a quel punto mo, in questo caso, di 550 MB/s in lettura sequenziale permettere operazioni “insolite”, grafico, è integrata una soluzione che AC incorporato, Bluetooth 4.0 e 500 MB/s in scrittura. come il gaming multiutente. Parlia- separata NVIDIA GT740M con 1 e una buona dotazione di connes- I tagli sono quelli ormai mo ora di caratteristiche tecniche: o 2 GB di memoria; memoria fino sioni, tra cui quattro USB 3.0, due consueti: 128, 256 e 512 MB, i processori sono già gli Haswell a 16 GB e HDD fino a 3 TB com- porte Thunderbolt e uno slot per con prezzi di listino (USA) Core i7-4470S o Core i5-4430S, a pletano la dotazione di base, cui si schede di memoria 6-in-1. Tutto attualmente sui 160, 310 e seconda delle esigenze, il sistema aggiunge una webcam da 2 Mega- per un prezzo di listino consigliato 740 dollari. operativo è Windows 8 e, a livello pixel frontale, il Wi-Fi b/g/n e an- a partire da 1.399 euro. PC & MULTIMEDIA PC & MULTIMEDIA Annunciato un nuovo Chromebook, portatile basato su Chrome OS Satellite Z30 Google e HP lanciano il Chromebook 11 proposta “light” di Toshiba Ha display da 11.6’’, CPU ARM e design giovane. Costa meno di un tablet Toshiba lancia Satellite Z30 e Z30t, due notebook pensati di Paolo CENTOFANTI per utenza business: per il i chiama semplicemente modello Z30, Toshiba dichiara Chromebook 11 e lo hanno an- 12 ore di durata, mentre la Snunciato HP e Google. Si trat- versione Z30t (display touch) ta di un nuovo PC portatile basato arriva a 10 ore. In entrambi su sistema operativo Chrome OS di i casi parliamo di notebook Google, caratterizzato da un design dal peso di poco superiore giovane e dall’interessante prezzo di a 1 kg, con spessore di 17,9 mm, dotato di display da 279 dollari. Il portatile, che va a in- 13,3’’ con risoluzione di serirsi in quella che era una volta la 1.366x768 e processori Intel fascia dei netbook, è basato su un di- processore ARM Exynos 5250 GAIA, la soglia del chilo e la scocca in ma- Core Haswell fino a i5: la splay da 11.6 pollici (1366x768 pixel) e con 2 GB di RAM e 16 GB di SSD. Il gnesio è disponibile in bianco o nero dotazione di memoria è fino Chromebook 11 sarà disponiible an- con quattro opzioni di colori per gli a 16 GB e, per lo storage, che con 3G integrato ed è prevista per inserti. Dal canto suo Google mette è possibile installare SSD gli Stati Uniti anche una versione LTE sul piatto 100 GB di spazio gratuito mSATA fino a 512 GB. A livello per Verizon. La versione base è dotata su Google Drive per due anni, due di connettività, tre porte di Wi-Fi n, Bluetooth 4.0, due porte mesi gratuiti di Play Music All Access USB 3.0, VGA, HDMI, slot USB (solo 2.0), webcam VGA, uscita e 12 mesi di Wi-Fi gratis sui voli aerei SD Card ed Ethernet, oltre alla connettività wireless video SlimPort e porta microUSB per su cui è disponibile il servizio GoGo. W-Fi b/g/n, Bluetooth 4.0 la ricarica della batteria integrata, Al momento il nuovo Chromebook 11 e WiDi. Satellite Z30 e Z30t che offre fino a 6 ore di autonomia. è disponibile unicamente negli Stati saranno disponibili nel quarto Il peso è di appena 4 grammi oltre Uniti e in Gran Bretagna. trimestre a partire da 799€.  torna al sommario 21 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

tEST Un dispositivo eccellente che ha il suo punto di forza nel display da 5.2’’ LCD True HD-IPS con risoluzione Full HD LG G2, la prova. Android ha un nuovo re? G2 di LG è uno smartphone potente, completo e con un prezzo più basso rispetto alla concorrenza

di Vittorio Romano barassi opo Sony Xperia Z1 è finalmente giunto il momento di provare LG G2, smartphone D che già abbiamo avuto modo di apprez- zare durante l’IFA 2013 e che condivide con il terminale giapponese lo Snapdragon 800, SoC di Qualcomm il cui processore quad-core da 2.26 GHz (Krait 400) rappresenta l’attuale punto di riferimento del settore. Anche la GPU Adreno 330 è la stessa, ma per il resto parliamo di due terminali assolutamente agli antipodi i quali, insieme a Samsung Galaxy S4 e HTC One (con Snapdragon 600), daranno certamente vita a una bella battaglia sul mercato. Il punto di forza del terminale oggetto di questa prova è senza dubbio il prezzo di listino: 599 euro, un bello schiaffo alla concorrenza ormai solita a lanciare i top di gam- ma a cifre almeno di 100 euro superiori. Nono- stante si tratti di una somma importante, ci piace sottolineare questa presa di posizione da parte del produttore coreano, che intende rafforzare la propria posizione sul mercato affidandosi a un batteria e la cover posteriore, difetto che emerge terminale che non ha nulla da invidiare ai con- abbastanza se si va a premere la parte centrale correnti più costosi e che, anzi, punta a imporsi della copertura posteriore. come assoluto riferimento del mercato. Le dimensioni del dispositivo sono in linea con gli altri smartphone di dimensioni simili: LG Plastiche di qualità e qualche G2 è grande, ma grazie a bordi laterali presso- scricchiolio, ma il design è vin- ché inesistenti e con quelli superiore e inferiore cente davvero ridotti all’osso, il device è il più compat- Una volta estratto dalla confezione (piuttosto to possibile. Merito è anche del display edge-to- minimalista), LG G2 non fa sicuramente fatica a edge, che con i suoi 5,2 pollici di diagonale è il più catturare l’attenzione. I designer coreani hanno grande della categoria (la linea tra smartphone e saputo esprimere al meglio le loro idee e il risul- phablet è sempre più sottile). G2 è anche molto tato finale è davvero impressionante; dal vivo il leggero: i 143 grammi che lo contraddistinguo- modello in colorazione nera fa la sua figura in no non saranno certamente pochi, ma sono otti- ogni situazione e difficilmente troverete qualcu- mamente distribuiti e su un terminale di queste La scelta di installare il tasto principale del di- no a cui non piace. Il design è moderno e molto dimensioni (138.5 x 70.9 x 8.9 mm) si sentono spositivo nella cover posteriore ha portato LG a pulito con due piccole linee cromate che fanno davvero poco. due conseguenze: sul modello europeo si è de- da contorno al dispositivo; sul lato sinistro c’è lo ciso di rendere non removibile la cover (di con- slot per la micro-SIM mentre manca l’ingresso C’è il tasto sul retro, ma la sorpre- seguenza anche la batteria) mentre in secondo microSD, elemento da tenere in considerazione sa è il Knock-On luogo si è dovuta trovare una soluzione alterna- visti i soli 16 GB di memoria flash a bordo del mo- Una delle caratteristiche peculiari di LG G2 è tiva allo sblocco del device. Posizionando G2 su dello “base”. quella del tasto di accensione / spegnimento / una superficie, ovviamente, il tasto posteriore Nonostante le cromature, però, LG G2 non spic- blocco / sblocco (contornato da un LED pratica- non è raggiungibile e per sbloccare il dispositivo ca per l’assoluta qualità dei materiali scelti per mente inutile) e quelli del volume sul retro del bisogna affidarsi al Knock-On, funzionalità che la costruzione: lo smartphone è realizzato con dispositivo; gli ingegneri coreani hanno studia- permette all’utente di “accendere” il display ef- plastiche di buona fattura, ma siamo lontani anni to il modo in cui la maggior parte delle persone fettuando un doppio-tap su di esso. Il sistema si luce dai trattamenti in alluminio satinato di HTC impugna uno smartphone e hanno deciso di di- è rivelato di una comodità estrema e, pur non es- One oppure dalle finiture in vetro temperato del scostarsi dalla massa proponendo questa piccola sendo infallibile, è un qualcosa che tutti i disposi- più recente Sony Xperia Z1; G2 è, in sostanza, ai “rivoluzione”. All’inizio è davvero dura prendere tivi dovrebbero implementare. Una volta prova- livelli del Samsung Galaxy S4, col quale condivi- la mano ma pian piano ci si abitua; mentiremmo, to, ci si ritroverà inconsciamente a fare “tap” su de i materiali della scocca, abbastanza economi- però, affermando che questa soluzione rappre- ogni device al fine di sbloccarlo! ci; inoltre, in G2 c’è un po’ troppo spazio tra la senti il massimo della comodità. segue a pagina 23   torna al sommario 22 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

tEST Smartphone LG G2 segue Da pagina 22  ha la mano troppo piccola, potrebbe risultare ab- bastanza complicato, ma LG ha messo a disposi- zione una funzionalità che “restringe e spinge” la tastiera (il cui correttore automatico degli errori non è risultato proprio precisissimo) verso un lato del display al fine di facilitare la digitazione con il pollice della mano. È praticamente impossibile trovare un difetto al display; al massimo possiamo dire che non siamo molto soddisfatti del sensore di luminosità posi- zionato sopra al pannello: è lento e ci mette un po’ a rilevare anche importanti variazioni della luce ambientale. Vicino al sensore di luminosità trovano spazio un sensore di prossimità e un co- modo - e luminoso - LED di notifica.

Potenza da vendere, interfaccia ben organizzata e tante app LG G2 giunge sul nostro mercato con Android Il display? Un capolavoro pannello non fa affatto fatica a palesare tutte la 4.2.2 preinstallato e con un’interfaccia proprie- Una cosa che può far davvero innamorare del sue qualità. Le dimensioni, poi, non devono spa- taria che ben si sposa con la solida base messa a nuovo LG G2 è il display; si tratta di uno splendi- ventare: nonostante l’ampio polliciaggio, sembra disposizione da Google. In Corea amano UI ab- do esemplare da ben 5,2 pollici di diagonale LCD sempre di avere a che fare con un display più bastanza “giocattolose” e, come Samsung, anche True HD-IPS, dotato di risoluzione Full HD (ne piccolo, merito soprattutto della cornice sottile. LG ci ha messo del suo per rendere tale l’inter- risulta una densità di 424 ppi ma con trattamen- Insomma, LG ha fatto centro. faccia di G2. Può piacere oppure no, ma il risul- to RGB-stripped, ben diverso dal Pentile da 441 Maneggiando LG G2 non si farà fatica ad ap- tato finale ci è sembrato tutto sommato piacevole ppi del SuperAMOLED di Samsung Galaxy S4) e prezzare la comodità di uno schermo così gran- e in linea con le tendenze del momento. Ottima di una qualità da primissimo della classe. de e definito in un corpo tutto sommato snello; l’esperienza d’uso: molto raramente si incappa in Questo display, confrontato con tutti i principa- l’interfaccia proprietaria LG (che ha calcato ab- piccole indecisioni e tutto ciò avviene solo “stres- li concorrenti, ne esce vincitore: la luminosità è bastanza la mano) non fa altro che esaltare le sando” non poco il dispositivo con continue aper- invidiabile, i colori sono splendidi e realistici, i qualità del display e la navigazione web è sem- ture/chiusure di applicazioni. bianchi ottimi e i neri molto, molto profondi (ov- pre estremamente piacevole (se non fosse per il Il potente processore e l’ottimo comparto grafico viamente non a livello degli OLED che però si so- browser di sistema dimostratosi tutt’altro che danno il meglio anche nell’esecuzione di video- gnano un bianco così). Gli angoli di visione sono stabile, ma c’è anche Chrome preinstallato che game in 3D; giocando a Real Racing 3 non ab- eccellenti: anche uscendo dal range ottimale, il è decisamente meglio). Scrivere un SMS, per chi biamo assistito ad alcun rallentamento, se non in condizioni di moderato multitasking. Abbastan- za evidente è però la produzione di calore che ca- ratterizza il dispositivo nell’utilizzo più intenso; LG G2 si scalda tanto, forse meno rispetto ad altri diretti concorrenti, ma pur sempre in maniera fa- stidiosa. Ritornando alla UI, ci sentiamo di sottolineare l’ottimo launcher, qualche widget interessante (comodo quello del task manager integrato), la buona organizzazione della sezione Impostazioni (dalla quale è possibile gestire anche la propria combinazione di tasti a sfioramento preferita) e l’idea, molto meno “smart” di affollare il menù a tendina delle notifiche e delle impostazioni ra- pide: con i parametri standard e i caratteri alla dimensione “normale” le eventuali mail, gli SMS o qualunque altra notifica saranno pressoché in- visibili allo slide e bisognerà scorrere in basso per trovarle. Non proprio il massimo della comodità. Comodo è, invece, il sistema Slide Aside che per-

segue a pagina 24   torna al sommario 23 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

tEST Smartphone LG G2 segue Da pagina 23  Lo stabilizzatore ottico è la cilie- comodissimo, lo zoom digitale che attiva anche lo gina sulla torta “zoom audio”, funzionalità che fa sì che il device mette di “parcheggiare” fino a tre diverse appli- Altra bella sorpresa di LG G2 è sicuramente rap- si “concentri” nella registrazione dei suoni (otti- cazioni eseguendo un semplice slide con tre dita presentata dal modulo fotocamera composto da ma grazie a tre microfoni stereo e alla presenza verso sinistra; per richiamarle basterà eseguire lo un sensore da 13 MP con autofocus, impreziosito di un sistema di riduzione dei rumori ambientali) stesso movimento, sempre con tre dita, in dire- da uno stabilizzatore ottico (OIS) integrato che fa provenienti dalla zona evidenziata dall’ingrandi- zione opposta. Il sistema funziona bene e rende- perfettamente il suo lavoro. La stabilizzazione ci mento. Buono anche il sensore secondario fron- rà più immediato il passaggio tra un’applicazione viene in aiuto - e spesso si fa sentire in maniera tale da 2,1 megapixel: scatta foto niente male e e un’altra (il multitasking classico di Android è prepotente - in condizioni di scarsa luminosità e, anch’esso registra video a 1080p, ma a 30 fps. comunque presente ed è attivabile tenendo pre- soprattutto, nella registrazione dei video diurni Degna di nota è, infine, la componentistica in- muto il tasto home), ma attenzione ad usarlo con e notturni. terna dedicata alla riproduzione audio: anche app come - per esempio - Gmail: se lo slide non Il risultato finale è più che buono: le foto scattate usando le cuffie offerte in dotazione, la qualità viene riconosciuto si rischia di cancellare le mail. con LG G2 (a 10 MP se si decide di preservare il è notevole; LG, poi, ha inserito nel device alcuni Altrettanto comode sono poi le applicazioni formato 16:9) sono abbastanza nitide e ricche di brani lossless .flac che evidenziano non poco le Quick Translator e Quick Remote: la prima è in dettagli. La qualità generale degli scatti effettuati doti sonore di cui è capace G2. Molto meno az- grado di effettuare traduzioni “al volo” semplice- in condizioni di buona luminosità è sotto gli oc- zeccata è invece la scelta di equipaggiare G2 con mente fotografando un testo oppure pronuncian- chi di tutti e il display ci mette del suo per ren- un solo altoparlante, nonostante nella porzione do le parole; la seconda trasforma G2 in un vero dere ancora più belle le immagini catturate. Ad inferiore del dispositivo ci siano due griglie che e proprio telecomando capace di controllare una un’analisi approfondita effettuata al computer, fanno pensare ad altrettanti diffusori. miriade di dispositivi grazie alla piccola uscita IR ci rendiamo conto che gli scatti perdono un po’ Clicca qui per vedere il video registrato di giorno posta nella porzione superiore del device. di dettaglio ai bordi ed evidenziano una leggera e qui per il video notturno. Sul fronte delle app preinstallate segnaliamo inol- distorsione, ma il modulo è sempre in grado di tre la presenza di Polaris Viewer 5, di un comodo garantire fotografie ben sopra la media e parago- LG G2 vince grazie al display File Manager, di un Dizionario e dell’app Note- nabili ai più agguerriti concorrenti. e al prezzo, ma la plastica... book, pensata per coloro che vogliono utilizzare Il merito è anche dell’autofocus (a dire il vero, Lo smartphone messo a punto da LG è senza om- G2 per prendere appunti (ma il pennino non c’è). piuttosto lento) da 9 punti che ci dà una bella bra di dubbio all’altezza delle aspettative: il di- Non manca, inoltre, la possibilità di effettuare mano in più di una situazione. In notturna le splay è il pezzo pregiato del lotto e siamo pronti screen capturing “al volo” (sulle schermate ci si foto, pur non impeccabili, sono anche decisa- a scommettere che in molti sceglieranno questo può anche scrivere su) e, grazie a QSlide, è anche mente migliori di molti competitor: il rumore si dispositivo proprio per le indubbie qualità del possibile portare in primo piano fino a due fine- nota ma il dettaglio, grazie anche a un sistema di pannello da 5,2 pollici. LG G2 è anche un otti- stre aggiuntive relative ad altrettante applicazio- compressione JPEG tutt’altro che aggressivo, è mo telefono: prende bene ovunque, le chiamate ni di largo utilizzo (browser, telefono, messaggi, sempre più che sufficiente. La lista di imposta- si sentono benissimo, l’audio registrato è ottimo calendario, email, appunti, calcolatrice, ecc.). De- zioni e modalità di scatto è completa e soddisferà e la batteria da 3000 mAh con tecnologia SiO+ gna di nota, infine, è la “modalità ospite”: grazie i palati dei fotografi creativi; molti sono gli effet- (realizzata in modo da “riempire” alcuni spazi a questa specifica funzionalità saremo in grado ti selezionabili e c’è anche lo scatto al “cheese”. morti del dispositivo) garantisce un’autonomia di decidere una sequenza di sblocco diversa che Molto luminoso il flash LED integrato. Manca un più che soddisfacente: G2 non farà mai fatica ad porta a un ambiente alternativo e strettamente tasto di scatto dedicato, ma ad adempiere que- arrivare fino a sera. La fotocamera, poi, è di qua- controllato, cosa molto utile se, per esempio, si è sto compito ci pensa il pulsante per abbassare il lità ed è in grado di soddisfare anche le esigenze soliti affidare uno smartphone da più di 500 euro volume posto al di sotto del tasto di sblocco del degli utenti più pretenziosi. a un bambino. device: non è proprio comodo, ma funziona. LG G2 è dunque la scelta definitiva del panora- Passando ai video ma Android? Considerando i 100 euro di listino non possiamo non in meno rispetto alla concorrenza forse sì, ma confermare la nostra bisogna accettare qualche compromesso: la qua- impressione sulla lità costruttiva non è al top e manca uno slot per bontà del modulo le schede microSD. Le plastiche sono buone ma scelto da LG per que- gli scricchiolii sono eccessivi mentre la presenza sto G2. I filmati sono della sola memoria interna da 16 GB costringe a registrati a 1080p e a prendere in considerazione l’acquisto del model- 60 fps con qualità più lo da 32 GB. Sotto questi aspetti alcuni modelli che buona; lo stabi- offerti dalla concorrenza sono in grado di offrire lizzatore fa egregia- di meglio. mente il suo lavoro e Se però questi elementi non vengono considerati anche in condizioni di come determinanti, allora LG G2 diventa quasi poca luce non è diffi- una scelta obbligata: con 599 euro, prezzo di li- cile ottenere riprese stino, ci si porta a casa uno smartphone estrema- di qualità più che di- mente potente, completo e funzionale. E soprat- gnitosa. Di buona fat- tutto con uno dei display più belli mai visti su un tura, ma non proprio dispositivo di questo genere.  torna al sommario 24 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

tEST Ultra HD, HDMI 2.0, DisplayPort 1.2 e uno schermo da 65 pollici: il tutto a un prezzo di listino di circa 8.000 euro Panasonic 65WT600: Ultra HD vero e puro Schermo Ultra HD, media player integrato a super risoluzione e HDMI 2.0 per il TV 65WT600 Tutti i pregi, i difetti e le nostre impressioni sul nuovo top di gamma di Panasonic in prova

di Roberto pezzali

n 65” a 8.000 euro non è certo un TV a buon mercato, ma il nuovo WT600 Pana- U sonic può essere definito il primo TV Ultra HD next gen: presentato all’IFA di Berlino, adotta infatti, unico tra i modelli presenti sul mercato, un ingresso HDMI 2.0 affiancato a un altrettanto uti- le DisplayPort 1.2. Un prodotto flagship che ci of- fre un assaggio di quelle che saranno le possibilità dei TV LCD nei prossimi anni. Non è un segreto, infatti, e lo abbiamo sempre detto, che l’Ultra HD non è certo destinato a restare tecnologia elitaria e probabilmente tutti i top di gamma del prossi- mo anno, sui tagli da 55” in su, saranno TV Ultra HD. Il WT600 parte dall’ottima base del WT60 e aggiunge un nuovo processore con funzionalità di upscaling 4K, un nuovo decoder interno che per- mette anche la riproduzione dei filmati Ultra HD da hard disk o chiavetta e un pannello da 65” da 3.840x2.160 realizzato da Panasonic capace di accettare anche segnali 3D (ma solo in Full HD). Il resto lo abbiamo più o meno visto sull’attuale gamma di TV al plasma e LED Panasonic: doppio tuner, interfaccia con home screen personalizzabi- le e tante applicazioni cloud based. Panasonic ha lavorato per migliorare le app in ottica Ultra HD: il qualità con i contenuti normali, spaziando dai Un WT60 più massiccio e pesante browser, le mappe e altre app sono già compatibili programmi TV ai filmati scaricati dal Web per fini- Per il suo Ultra HD Panasonic ha ripreso le linee con la risoluzione elevata e a breve arriverà anche re con i Blu-ray di indubbia qualità. Non ci siamo stilistiche della serie WT60, il top di gamma della un servizio di streaming per potersi godere qual- fatti mancare nemmeno i contenuti in 4K, anche linea LED. Il mix metal and glass funziona, anche che piccola clip a definizione super, anche perché se non siamo riusciti, per mancanza di hardware, se qualcuno potrebbe preferire la base a “V” che oggi c’è davvero ben poco da vedere con un TV di a provare l’ingresso HDMI 2.0 e neppure l’uscita Panasonic ha adottato sullo ZT60 e sulla serie questo tipo. L’Ultra HD è fantastico, migliora non DisplayPort con materiale Ultra HD a 60 fps: stia- DT60 LED. Il piedistallo, un blocco unico di me- solo la percezione della definizione ma anche la mo realizzando un sistema ad hoc per provare a tallo cromato, è decisamente solido e questa è la percezione di nero e profondità; ma, come sap- giocare a 60 fps in Ultra HD, quindi sarà nostra cosa più importante dato che il TV, con il suo gros- piamo, mancano i contenuti e abbiamo ritenuto premura effettuare un update della prova quando so pannello Ultra HD, non è proprio un “peso piu- giusto concentrare buona parte della prova sulla ci saranno una sorgente e materiale adatto. ma”. Non è possibile orientare il TV, ma su queste dimensioni solitamente si predilige un’installazio- ne fissa. Rispetto agli altri modelli della serie LED, la cornice è un po’ più spessa, ma il look & feel complessivo non è affatto male. Nella parte bassa, lungo la cornice, Panasonic ha inserito una bar- ra a LED blu che emana una tenue ma fastidiosa luce blu, fortunatamente disinseribile da menù. Il telecomando in dotazione è la classica unità Pana- sonic, retroilluminata e con una disposizione dei tasti che si ripete da circa cinque anni. Insieme al telecomando principale è fornita anche la piccola unità con touchpad, forse più efficace per la parte Smart ma a nostro parere più scomoda. Il teleco-

segue a pagina 26   torna al sommario 25 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

tEST TV Panasonic 65WT600 nasonic: ci sono le classiche cloud app, c’è una lazione è utile per rendersi conto da che distanza segue Da pagina 25  sezione PVR completa e funzionale e la possibili- di visione si percepiscono le differenze: da 1 metro tà, per alcuni comoda, di personalizzare le Home vediamo chiaramente la sparizione dell’aliasing, mando principale, comunque, è davvero eccellen- Screen a seconda dei gusti personali. Ci sono alcu- da 2 metri è impossibile distinguere le due imma- te. Nella parte alta è stata inserita, come negli altri ni aspetti tipici di questo WT600 ed è a questi che gini, segno che un pannello così risoluto da 2 metri modelli top di gamma, la videocamera per Skype: vogliamo guardare con attenzione: le impostazio- di distanza non permette a chi lo guarda di risolve- l’uscita della videocamera è automatica, ma per ni video sono ricchissime e soprattutto integrano re tutte le linee. Tornando all’interfaccia, abbiamo farla rientrare si deve agire manualmente. sia i profili ISF sia la calibrazione THX 4K. Per apprezzato la conversione dell’intero OSD da Full quest’ultimo sono disponibili diverse regolazioni HD a Ultra HD: l’interfaccia del menù, della Smart HDMI 2.0, DisplayPort, USB 3.0 dedicate alla gestione dello scaling, una delle quali TV, del media player e le applicazioni come Skype e tantissimi tuner è particolarmente interessante. L’utente può, in- e il Browser sono tutte in Ultra HD, e la differenza, Non si può recriminare niente a Panasonic sul- fatti, scegliere se effettuare uno scaling dell’imma- soprattutto sulle font, si vede. Il problema è che la dotazione di connessioni: l’HDMI 2.0, tanto gine con interpolazione, ovvero da un pixel il TV con l’interfaccia così ad alta definizione la velocità inutile ora quanto tanto desiderato, è presente ne ricava 4 interpolando i pixel adiacenti, oppure dell’interfaccia stessa si riduce di molto e l’espe- ed è un HDMI 2.0 vero a 18 Gbps, con gestione se sfruttare un più banale accorpamento dei pixel rienza “smart” non è certo delle migliori. Forse, di segnali Ultra HD 4:4:4 a 60 Hz e con tutte che unisce gruppi di 4 pixel per ricreare il pixel con un’interfaccia Ultra HD, era meglio dotare le novità che il nuovo standard ha portato. Il originale. In questo caso, non c’è interpolazione e questo TV di un processore più potente. Per capire chip, prodotto da Panasonic stessa, è il primo al il risultato è un quadro compatto con una nitidez- cosa intendiamo, basta usare la tastiera: l’immis- mondo compatibile con la nuova versione della za leggermente migliore e una resa del tutto simi- sione di un testo è davvero lenta. Il media player connessione digitale. Di fianco, non meno im- le a quella di un TV Full HD. Potrebbe sembrare integrato richiede una chiavetta o un Hard Disk portante, troviamo il DisplayPort 1.2: anch’esso banale, ma è una modalità Pure Direct per il Full esterno, anche se con qualche filmato a datarate supporta Ultra HD fino a 60 Hz con una banda HD che mostra il segnale esattamente in modo na- ridotto (ma a risoluzione elevata) una buona chia- superiore rispetto all’attuale HDMI 1.4 e, cosa su un pannello più risoluto: non si guadagna vetta USB 2.0 riesce a gestire il flusso. Il TV non è più importante, è già disponibile sulle schede vi- niente, ma non si perde nulla e con certi contenuti molto flessibile sotto il profilo dei file riprodotti: deo top di gamma. Tuttavia realizzare un com- compressi in modo non impeccabile è lo scaling le foto non danno problemi di alcun tipo, mentre puter capace di gestire al massimo dettaglio un che rischia di peggiorare la resa complessiva. per i filmati siamo riusciti a fargli riprodurre solo segnale Ultra HD a 60 fps costanti non è cosa Passare dalla modalità 4 Pixel a quella a interpo- filmati MP4; i filmati con estensione MOV vanno da poco,e una sola scheda non basta: il TV è remuxati. Panasonic ci ha fornito una serie di fil- pronto, tutto il resto non ancora. Indispensabi- mati “demo” con un’estensione molto particolare, le e preziosa la porta USB 3.0: il media player “.encm”, un container fatto appositamente per il interno, seppur con molti limiti, supporta la ri- media player di questo TV per il quale però non produzione di filmati 4K e il Web al momento viene fornito né un encodec né un muxer. I filma- è l’unica fonte di clip e spezzoni; la possibilità ti si vedono senza problemi se hanno un datarate di riprodurli senza un set top box esterno è una abbastanza basso, ad esempio quelli scaricati da vera manna dal cielo. Il media player, però, non Youtube: se si carica un filmato poco compresso supporta molto bene filmati a elevato bitrate, e come la versione Ultra HD di Tears of Steel il TV una porta USB 2.0 è più che sufficiente. Consi- segue a pagina 28  gliamo di usare l’USB 3.0 per un Hard Disk e la funzione PVR, e usare per i filmati Ultra HD una porta USB 2.0. Infine, ma da non sottova- lutare, Panasonic ha farcito il WT600 con la so- lita dotazione di tuner che accompagna le serie top: doppio tuner DVB-T, doppio tuner DVB-S per una flessibilità nella gestione del PVR con integrato che non ha eguali tra i produttori di TV. Mancano DVB-T2 e HEVC: a chi punta il dito contro questa assenza possiamo assicurare che il tuner resterebbe nell’angolino a fare le ragnatele, mentre l’HEVC, almeno per lo streaming via Web e il media player, sarebbe stato sicuramente utile in previsione di una TV sempre più connected. Nessuno, però, è stato in grado di dirci se il nuovo processore usato da Panasonic sarà aggiornabile, in ogni caso un set top box esterno risolve ogni problema.

Interfaccia classica in salsa 4K L’interfaccia del WT600 è la stessa che abbiamo potuto vedere anche sugli altri top di gamma Pa-  torna al sommario 26 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

tEST Linea ultra sottile, finitura curata e connessione Bluetooth sono solo alcune caratteristiche della soundbar LG LG NB4530 in azione: non la solita soundbar Un prodotto di qualità e versatile per migliorare l’audio del TV, soprattutto con sorgenti all’altezza

di Roberto FAGGIANO

evoluzione dei diffusori Soundbar si sta sempre più portando verso oggetti non L’solo dedicati ai televisori ma anche per la musica archiviata su smartphone e tablet. Questo impone però di avere migliori prestazioni musi- cali, una condizione non sempre facile da ottene- re in diffusori così piccoli. Per la nostra prova di soundbar “con qualcosa in più” abbiamo scelto la LG NB4530 (399 euro), dalla linea molto ele- gante grazie alla forma sottile, appena 3,54 cm di spessore per circa 104 cm di lunghezza, sempre abbinata al suo subwoofer senza fili e dotata di prese HDMI e Bluetooth per le sorgenti musicali portatili. Le dimensioni la rendono quindi adatta all’abbinamento anche con TV di formato supe- riore ai 42’’. Il telecomando in dotazione è molto più affollato della media per questa tipologia di diffusori, infatti oltre a variare il volume e sceglie- re la sorgente si può accedere e modificare una lunga serie di parametri. Prima di tutto ci sono gli effetti DSP, sono ben otto e si adattano ai diversi parete perché il supporto da tavolo è facilmente piuttosto modesta, lontana dalle attenzioni dedi- tipi di programma da riprodurre: il più utile è il rimovibile. Al centro del diffusore c’è un comodo cate alla soundbar, seppure ingentilita dalla gri- 3D sound per migliorare l’effetto surround, ma display con caratteri ben visibili anche a distanza, glia metallica grigia che protegge l’altoparlante; c’è anche l’Upscaler per dare più energia alla mu- utile per controllare la sorgente e il volume ma poco male dato che il suo destino è di essere mes- sica MP3; non manca il Clearvoice per esaltare la indispensabile durante altre impostazioni secon- so in genere lontano dalla vista. L’amplificatore è voce con programmi come talk show o notiziari. darie dal telecomando. In generale, un diffusore sistemato alla base e separato dal volume interno Inoltre, si può variare in modo indipendente il bello da vedere e ambientabile anche in arreda- del diffusore. volume del subwoofer e si può anche comandare menti curati. il TV di alcune marche con un codice numerico. Versatilità di buon livello Ma se userete il collegamento tramite HDMI di Un subwoofer laterale I collegamenti della soundbar LG permettono di tipo ARC potrete controllare il volume dal teleco- Il diffusore per riprodurre le frequenze più basse collegarsi al TV tramite un cavo HDMI (incre- mando del TV, che riconoscerà automaticamente ha un’insolita disposizione laterale dell’altopar- dibile ma vero, fornito in dotazione) sull’uscita il diffusore esterno. lante, precisamente verso il lato destro. Questo con canale audio di ritorno; inoltre, troviamo fatto, unito all’accordo reflex posteriore, implica un’altra presa HDMI, un ingresso audio digitale Estetica convincente un posizionamento meno libero del solito per ottico e il classico minijack stereo per qualsiasi La soundbar LG piacerà a chi possiede televisori non soffocare la resa in gamma bassa o al con- altra sorgente. Infine, c’è anche una presa USB con supporti piuttosto bassi, nei casi dove altre trario eccedere nei colpi bassi. Peccato che le per collegare chiavette con contenuti musicali. soundbar rischiano di oscurare i ricevitori dei istruzioni ignorino colpevolmente questo aspet- Quindi massima libertà di collegamenti per ulte- telecomandi; volendo, la si può anche fissare alla to. Il subwoofer si collega senza fili alla soundbar riori sorgenti oltre a quelle consuete. Peccato che e quindi ha bisogno l’alimentazione debba far ricorso a uno scomodo del solo cavo di ali- trasformatore esterno, simile a quelli usati per i mentazione; la po- notebook. tenza disponibile dichiarata è di 150 Alla prova dei fatti watt teorici (dato che promossa con buoni voti l’assorbimento mas- Ci accingiamo alla prova con una certa severi- simo è di 35 watt) tà, dato il prezzo di listino superiore alla media ma comunque in per questi oggetti; per fortuna il prezzo reale di pratica non ci sono vendita è inferiore anche di 100 euro. La messa problemi nell’uso in opera è molto semplice e senza problemi an- quotidiano. La fini- che per i meno esperti; rimane la necessità di tura del subwoofer è segue a pagina 28   torna al sommario 27 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

tEST TV Panasonic 65WT600 è una novità: il peggiore TV Ultra HD impressiona attivo, basso crosstalk e occhiali abbastanza como- segue Da pagina 26  di più del miglior TV Full HD, e guardare i dettagli di. Buoni i consumi e input lag: si può attivare una che questo pannello riesce a mostrare lascia a boc- modalità Game che abbassa l’input lag a circa 20 dopo qualche secondo inizia a perdere fotogram- ca aperta. Il nero è buono, l’angolo di visione an- ms e la classe energetica è al top, classe A. mi. Non sappiamo se è il decoder da ottimizzare, che e i colori convincenti: le immagini non lascia- ma di sicuro non è un problema di transfer rate: no spazio a commenti troppo negativi, l’elevata Tanto potenziale difficile da espri- abbiamo provato con diversi Hard Disk e chiavette risoluzione compensa anche un livello di nero che mere sia tramite USB 2.0 sia tramite USB 3.0. non è bassissimo ma sembra comunque migliore Bisogna essere onesti: da 3 metri di distanza la dif- di quello di molti TV LED. Unica critica, un leg- ferenza tra un 65WT60 e un TV Full HD LED di Che qualità in Ultra HD… da un gerissimo banding visibile sui panning, un paio di pari dimensioni e di eccellente qualità sta solo nel metro striature verticali appena percettibili che comun- prezzo, ma se ci avviciniamo la situazione cambia Non siamo riusciti a provare a lungo il TV con fil- que, come in molti casi, sono legati all’esemplare e non di poco. “Il mezzo c’è”, ma manca la benzina mati Ultra HD: l’assenza di player compatibili con in prova. Come per gli altri TV Ultra HD provati, per farlo andare alla sua velocità: i contenuti Ul- segnali ad altro framerate e i problemi del player i benefici della risoluzione super sono visibili solo tra HD sono pochi e il player interno ancora non interno con contenuti ad elevato bitrate ci hanno se stiamo molto vicini allo schermo: da 2 o 3 metri è abbastanza flessibile per una riproduzione senza imposto una valutazione su alcune clip di riferi- la differenza con un Full HD non è così visibile. problemi di ogni file che gli diamo in pasto. Re- mento. Il TV, in modalità THX e Ultra HD mostra Panasonic ha lavorato molto bene sullo scaler: la stano i giochi, ma per valorizzare il TV e la presa una qualità davvero sorprendente, ma questa non resa con Blu-ray di ottima qualità è del tutto analo- DisplayPort serve hardware di un certo livello e bi- ga a quella di un ottimo TV LED ad alta definizio- sogna mettere in preventivo almeno un computer ne, e chi scommette su questo WT600 al momen- da 3.000 euro, con due schede in configurazione to, in attesa di contenuti adeguati, si può consolare SLI per mantenere dettaglio e framerate. Il prezzo con un’ottima resa in Full HD. Non si vede male per giocare, a questo punto, sale a 10.000 euro tra neppure la programmazione televisiva: un po’ di sorgente e TV, forse un po’ troppo. Il 65WT600 filtro per limitare l’aliasing, un po’ di pulizia sul è un ottimo TV, ma è difficile consigliare ora un rumore e il risultato è decisamente buono anche acquisto: sarebbe come prendere una Ferrari e con i nostri canali. Certo, un segnale HD è tutta abitare in campagna, la si può mostrare agli amici, un’altra cosa ma in Italia, fatta eccezione per Sky, fare quella accelerata su un breve rettilineo sen- abbiamo ben pochi canali in HD di cui godere. Il za però riuscire a godere fin da subito del proprio 3D è nella norma: si vede come un TV 3D Full HD acquisto.

tEST Soundbar LG NB4530 segue Da pagina 27  Dolby dai canali Rai e Mediaset in alta defini- zione. I veri effetti surround però non ci sono ed è molto raro cogliere suoni provenienti dalle nostre spalle; forse con pareti laterali più vicine sarebbe andata meglio ma ne dubitiamo. Col- leghiamo il lettore Blu-ray e facciamo sul serio con la saga completa di Star Wars: qui le colon- ne sonore multicanale hanno la loro importanza e la soundbar sembra andare ancora meglio. Te- nendo inserito l’effetto 3D sound l’immersione nella vicenda è all’altezza delle aspettative, pur soundbar. Il dettaglio è piuttosto buono e per- rimanendo molto lontani da un vero sistema mette di cogliere un minimo di tridimensionali- 5.1 il compromesso è accettabile. Sempre con- tà che non guasta mai; anche alzando il volume vincente il contributo del subwoofer, capace di oltre il lecito non ci sono particolari problemi e posizionare bene il subwoofer lasciando libero scendere bene in frequenza senza mai diven- quindi si potranno sonorizzare anche locali mol- il lato destro. Iniziamo l’ascolto della sound- tare fastidioso o rimbombante. Per completare to ampi. Proviamo ora a inserire il DSP dedicato bar dal suo ruolo più comune, cioè dall’ascolto la prova non ci resta che l’ascolto musicale via agli MP3 ma i benefici promessi non si sentono, dei programmi tv: subito si nota il buon equi- Bluetooth, accessibile dopo aver abbinato lo più che altro si nota un lieve effetto loudness che librio del subwoofer che non necessita di nes- smartphone in pochi istanti. Partiamo dalla po- finisce per peggiorare la situazione. Comunque suna variazione del livello, le prestazioni sono sizione DSP bypass che esclude ogni trattamen- la soundbar LG è promossa con buoni voti nel buone ma gli effetti DSP non sembrano portare to digitale della musica. Bisogna ammettere che compito di riproduttore musicale, permetten- miglioramenti degni di nota; fa eccezione il 3D con la musica le prestazioni sono superiori alla do di fare a meno di diffusori dedicati a questo sound che aiuta molto a creare un fronte sonoro media e soprattutto alle nostre aspettative, col- scopo. Un aspetto utile a migliorare il rapporto più ampio e un maggiore riverbero durante la pisce favorevolmente l’equilibrio in gamma bas- qualità/prezzo dell’oggetto, altrimenti penaliz- visione di film e telefilm, meglio se con codifica sa ma anche le voci escono pulite e godibili dalla zato da un prezzo di listino non trascurabile.  torna al sommario 28 Android Sm@rt Tv Kit Vivi l’esperienza smartphone sul tuo Tv. www.vartpubblicita.it I nomi e i marchi degli altri prodotti o società menzionati possono essere marchi registrati e/o marchi e/o o società menzionati possono essere marchi registrati I nomi e i marchi degli altri prodotti di Google inc. è un marchio registrato . Android proprietari dei rispettivi di servizi proprietà

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tEST iMac è uno dei migliori desktop all-in-one. Ma se vogliamo un Mac e dobbiamo usare un’app solo-Windows? iMac per Windows 8, eresia od opportunità? La soluzione è semplice: si prende un Mac e si installa Windows 8. Ma funziona bene? Quanto?

di Paolo CENTOFANTI

Non bisogna essere dei fan Apple per riconoscere che i prodotti del segmento PC, desktop e portatili, del produttore californiano, sono tra i più curati a livello di costruzione e design presenti sul mercato. Non tutti però sono disposti a fare il passaggio a OS X, sia per gusti personali che per l’esigenza di uti- lizzare determinati applicativi software disponibili unicamente per Windows. Ma è ormai dal passag- gio ai processori Intel nel 2006, che Apple ha intro- dotto la possibilità di installare in modo nativo, in modalità dual boot, anche il sistema operativo Mi- crosoft. Abbiamo quindi colto la palla al balzo del lancio dei nuovi iMac con processori Core di quar- ta generazione, per fare il punto della situazione e provare di persona com’è usare un Mac con Windows.

Prima di tutto cosa c’è di nuovo Lanciato un po’ in sordina, il nuovo iMac da 27 pollici è più di programmi non particolarmente esosi sul fronte che altro un update del modello hardware, ma per chi vuole usare principalmente dello scorso anno, quello che ave- Windows sul proprio nuovo Mac, allora l’installa- va segnato una nuova evoluzione zione in dual boot è sicuramente quella preferibile, per l’all-in-one Apple, con il nuo- specie per ambiti d’uso come il gaming. Boot Camp vo design ultra slim e e il nuovo è l’assistente di installazione che ci permette di display. L’iMac 2013 è semplicemente uno dei più opzione per la GTX 780M con 4 GDDR5 solo per preparare una partizione apposita per Windows, bei PC desktop mai realizzati, per bellezza del desi- il modello superiore). Il modello in prova è quel- installare il sistema operativo e scaricare e configu- gn (sul serio, questo PC fa un figurone su qualsiasi lo base da 27 pollici (1.849 euro), con processore rare i driver ad hoc per tutti i componenti hardware scrivania), cura dei particolari e piccole finezze. Il Core i5 da 3.2 GHz, 8 GB di RAM e disco fisso stan- del Mac. L’utility Apple è ormai piuttosto matura nuovo design, come avevamo già sottolineato con dard da 1 TByte e 7200 rpm (il disco ibrido Fusion e l’installazione è quasi alla portata di tutti. Sui la prova del modello dello scorso anno, ha richiesto Drive è disponibile solo come opzione a partire da nuovi iMac, non dotati di un lettore di DVD, oc- alcuni compromessi, come l’eliminazione del drive 199 euro, la stessa cifra richiesta per sostituire il corre un’immagine ISO del disco di installazione di ottico, la posizione sul retro di tutti i connettori, disco con un SSD da 256 GB). L’iMac è dotato di Windows e una periferica (una chiavetta o un disco compreso lo slot per le schede SDXC, e spazio sulla due porte Thunderbolt, 4 porte USB 3.0, uscita per USB, un masterizzatore esterno) su cui installarla. motherboard per una scheda grafica solo di stampo le cuffie (che funziona simultaneamente anche da Della preparazione del supporto scelto ci penserà mobile. Il display da 2560x1440 pixel è il fiore al- uscita digitale ottica e ingresso microfonico), giga- in modo del tutto automatico Boot Camp. Anche la l’occhiello dell’iMac, non solo per la qualità del pan- bit Ethernet, Wi-Fi 802.11ac e Bluetooth 4.0, oltre creazione della partizione è molto semplice: si sud- nello IPS, ma anche per la particolare lavorazione allo slot per schede SDXC. Il monitor integra anche divide lo spazio su disco in modo grafico e molto del pannello frontale, con una struttura “zero gap” un sistema audio stereo nella cornice che offre un intuitivo. Una volta fatto questo passaggio, il Mac tra display e vetro e il particolare trattamento anti- suono sufficientemente potente, profondo e che si riavvierà e inizierà l’installazione vera e propria riflesso realizzato non con un normale rivestimento offre un’ottima sensazione di coinvolgimento sia di Windows, 8 nel nostro caso. L’unico passaggio ma un processo di deposito al plasma che produce nell’ascolto musicale che con i videogiochi. chiave, e a cui occorre fare attenzione, è la format- un film il cui spessore si misura a livello di numero di atomi. Il risultato sono immagini estremamen- Installare Windows 8 te brillanti, colori saturi, ma senza riflessi e con la come funziona Boot Camp sensazione che le immagini siano quasi dipinte sul Sono due le possibilità che un utente si trova da- vetro. A livello hardware le novità significative sono vanti quando deve utilizzare software Windows su costituite dal passaggio ai nuovi processori Intel Mac: virtualizzare con software come Parallels op- con architettura Haswell e una nuova scheda gra- pure optare per un’installazione dual boot. La pri- fica discreta sul modello da 27 pollici, la NVIDIA ma è la soluzione più pratica nella maggiore parte GeForce GT755M con 1 GB di RAM GDDR5 (con dei casi, che prevedono l’utilizzo di una manciata segue a pagina 31   torna al sommario 30 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

tEST PC All-in-one Apple iMac mo ottenuto tempi pressoché identici tra i due ambienti, con un leggero vantaggio per segue Da pagina 30  Windows 8 (un minuto in meno su circa 50 minuti di tempo totale per l’operazio- tazione della partizione su cui installare Windows ne) in termini di tempo netto di encoding. dall’interno dell’installer del sistema operativo Windows 8 rimane un po’ più ingessato Microsoft: Boot Camp l’ha già creata per noi e l’ha con l’encoding in background, mentre OS chiamata appunto BOOTCAMP. Durante l’instal- X rimane decisamente più reattivo sotto lazione Windows 8 riconosce automaticamente, carico, ma il punto è che Windows 8 ci è o almeno dovrebbe, tastiera e mouse Bluetooth parso funzionare al massimo del suo po- in dotazione con l’iMac, anche se nel nostro caso tenziale. Il messaggio è chiaro: l’iMac può abbiamo avuto qualche problema iniziale con il tranquillamente essere configurato e utiliz- mouse. A parte ciò tutto fila via liscio come instal- zato come un normale PC Windows 8 sen- lando un normale PC. Alla fine dell’installazione di za controindicazioni. Il nuovo iMac in ogni Windows si aprirà automaticamente l’assistente di caso risulta veloce e prestante con entram- Boot Camp che provvederà a installare gli ultimi bi i sistemi operativi. Abbiamo effettuato con lo spettacolo che offre sotto Windows 8 dove driver, ancora un riavvio (automatico) e il gioco è video editing anche in OS X con Final Cut Pro X, possiamo apprezzare il gioco alla risoluzione nativa fatto. Dalle preferenze di sistema di OS X (disco di potendo contare su una macchina veloce, reattiva del monitor e con un dettaglio grafico nettamente avvio) possiamo scegliere poi con quale dei due si- e stabile. E vale la pena rimarcare ala bellezza del superiore. Qui i limiti della GPU emergono mag- stemi operativi partire di default, ma in ogni caso display, che offre riflessi ben contenuti nonostan- giormente in quanto dobbiamo ridurre la qualità basta tenere premuto il tasto option (alt) all’avvio te la finitura lucida dello schermo e colori davvero del rendering per ottenere una buona fluidità, ma per selezionare con quale partizione iniziare. Ri- brillanti, saturi ma equilibrati. il gioco rimane comunque godibilissimo e offre una cordiamo che OS X nativamente non scrive su file resa grafica comunque migliore rispetto alla con- system NTFS e viceversa Windows non scrive su Windows per gioco, due esempi troparte per Mac. Anche in questo caso si riesce ad HFS, per cui una buona soluzione è quella di ag- Uno dei principali motivi che può spingere a in- arrivare almeno a 30 fps alla massima risoluzione, giungere anche una partizione exFAT se si vogliono stallare Windows su un Mac è sicuramente quello ma se vogliamo migliorare le prestazioni dobbiamo condividere dati tra i due ambienti senza installare dell’offerta di videogiochi. Abbiamo installato un ridurre risoluzione e livello di dettaglio. software aggiuntivi. titolo piuttosto recente come Metro Last Light per spremere la NVIDIA GT755M, scheda grafica che Conclusioni Windows 8 su iMac non è esattamente il top per quanto riguarda il ga- Dalle nostre prove ne siamo usciti senza alcuna L’hardware appare subito configurato ad hoc e ab- ming. C’è però da dire che siamo riusciti a ottenere controindicazione per l’uso di iMac anche con biamo riscontrato un solo problemino: la tastiera delle prestazioni anche alla risoluzione nativa del Windows 8, se non per la mancanza della funzio- Apple viene riconosciuta alla perfezione ma i tasti monitor (2560x1440 pixel) tutto sommato decoro- nalità touchscreen per la gestione dell’ambiente backslash e parentesi uncinate (< >) risultano in- se, anche se chiaramente non al dettaglio massimo. “metro”. Il sistema Microsoft si installa con facilità vertiti tra loro. Per il resto ci troviamo con un siste- Di default il gioco si imposta a 1080p e con livello e con i driver configurati dall’assistente Boot Camp, ma perfettamente pronto all’uso. Tutti i componen- di dettaglio e funzionalità fin troppo conservative lo splendido all-in-one Apple funziona senza pro- ti hardware sono risultati funzionanti, compresi la rispetto alle potenzialità dell’hardware dell’iMac. blemi. Probabilmente avremo bisogno quanto webcam e la configurazione del mouse senza tasti Anche alla massima risoluzione si riesce a ottenere meno della tastiera completa (nel modello in pro- di Apple, mentre la scheda grafica NVIDIA viene un frame rate di 30 fps per avere una giocabilità ac- va avevamo quella priva di tastierino numerico) e già configurata con gli ultimi driver disponibili. In cettabile. Il vantaggio di Windows 8 nel gaming di- soprattutto di un mouse meglio ottimizzabile per sostanza il sistema è pronto all’uso. Windows 8, a venta ancora più evidente a parità di macchina con Windows. parte i limiti dovuti all’assenza di display touch, ci è Bioshock Infinite che nella versione per OS X è limi- Le prestazioni sono buone con entrambi i sistemi parso perfettamente utilizzabile, ben reattivo e ve- tato a una risoluzione massima di 1600x900 pixel. operativi, ma è soprattutto con il gaming a nostro loce come ci si aspetta da un PC di pari classe hard- In questa modalità e con i dettagli grafici al massi- avviso che Windows permette di spremere al me- ware e con una buona stabilità di sistema. Il Magic mo, la resa è fluidissima sotto OS X e con l’hardwa- glio l’hardware; vedremo se OS X 10.9 riuscirà a Mouse di Apple non è esattamente il massimo della re del nuovo iMac, ma non può reggere il confronto portare miglioramenti da questo punto di vista. praticità sotto Windows: le funzioni touch per lo scrolling delle finestre sono utilizzabili ma non con- figurabili e sotto “metro” sarebbe stato più intuitivo impostare la direzione naturale. La tastiera viene invece configurata mantenendo funzionanti tutti i tasti funzione. Per testare il comportamento con Windows 8 con un certo carico e anche per avere un confronto con OS X abbiamo installato applicazioni di un certo perso come la Creative Cloud di Ado- be, lavorando con Premiere Pro. Il risultato è stato quello di una sostanziale parità a livello di stabilità e anche di risposta complessiva. Esportando un pro- getto particolarmente complesso in risoluzione Full HD e con la massima qualità di rendering, abbia-  torna al sommario 31 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

tEST Con l’aggiornamento alla versione 8.1, Microsoft introduce molte novità interessanti al suo sistema operativo a “piastrelle” Windows 8.1: quando l’aggiornamento è d’obbligo Microsoft lancia il suo nuovo sistema operativo proponendo tante piccole novità e migliorie Risultato: l’esperienza d’uso è più piacevole e immediata. Con un tasto Start che accontenta tutti

di Roberto pezzali icrosoft ha rilasciato Windows 8.1, un aggiornamento a Windows 8 ma forse M anche qualcosa di più. Il sistema opera- tivo che ha debuttato lo scorso anno non poteva essere perfetto: dopo decenni vissuti tra finestre, icone e tasto Start, con Windows 8 Microsoft ha tentato un approccio tutto nuovo. Windows 8 ha richiesto a Microsoft un lavoro a 360 gradi, tanti sforzi per cambiare l’aspetto con un’interfaccia totalmente nuova e una completa riscrittura del sistema per renderlo più veloce, snello e sicuro. Chi ha potuto usare Windows 8 si sarà reso conto che, almeno dal punto di vista dell’ottimizzazione del sistema operativo, Microsoft ha fatto un lavo- ro eccelso: la velocità di avvio e la rapidità con cui Windows svolge le operazioni di routine anche su computer non di ultima generazione sono eccellen- ti. L’interfaccia utente ha mostrato, tuttavia, troppi punti deboli: la nostalgia del tasto Start, la difficoltà nell’organizzazione delle applicazioni e il sistema, non sempre intuitivo, di gesture per schermi touch hanno spiazzato molti utenti che si sono ritrovati a usare Windows 8 come un sistema Windows tradi- tutto in ambito Modern UI, mentre chi passa dal “Pin” alla barra delle applicazioni per le app di uso zionale, dimenticandosi dell’interfaccia rinnovata, Desktop non potrà fare a meno di sorridere ritro- più comune, possiamo dire che Windows 8.1, per delle app a pieno schermo e di buona parte delle vando, nell’angolo in basso a sinistra, il tasto Start. utilizzo business o comunque per chi vuole usarlo novità. Con Windows 8.1, Microsoft prova a con- Non è, però, il tasto che tutti si aspettavano, simile come usava Windows 7 e XP, ora è perfetto. vincere gli scettici che resistono con Windows 7: il nel funzionamento a quello dei sistemi operativi risultato sono tante piccole ma sostanziali modifi- precedenti, ma una scorciatoia per raggiungere la Interfaccia Modern UI che che rendono il sistema davvero migliore. L’ag- Modern UI, quella che nell’idea di Microsoft rap- più flessibile e personalizzabile giornamento, che si effettua dal Windows Store, è presenta l’interfaccia di lancio delle applicazioni. Microsoft non ha certo pensato Windows 8.1 per gratuito e corposo, più di 3 GB da scaricare con la Microsoft ha studiato bene questa soluzione: se al l’utilizzo con mouse e tastiera, e gran parte delle no- necessità di svariati reboot del sistema operativo. posto di usare il tasto sinistro del mouse si preme vità riguardano proprio l’interfaccia Modern UI. La Non un semplice Service Pack ma un sistema da sull’icona Start con il tasto destro, appaiono le op- prima di queste è la possibilità di ridimensionare installare che però non richiederà alcun intervento zioni avanzate più comuni, dal pannello di control- le Tile su quattro diverse dimensioni: piccola, me- da parte dell’utente se non qualche configurazione lo alla rete all’esecuzione dei comandi nel Prompt. dia, grande e grandissima. Non tutte le applicazioni iniziale per scegliere le impostazioni preferite. Windows 8.1 offre anche la possibilità, alla pressio- offrono questa opportunità ma siamo certi che con ne classica del tasto Start, di visualizzare tutte le app il passare del tempo sempre più sviluppatori imple- Torna il tasto Start, diverso ma del sistema al posto della classica schermata con le menteranno tutte le dimensioni delle Live Tile. La ugualmente efficace Tile. La finestra delle applicazioni, inoltre, può es- dimensione più grande è particolarmente utile per Al termine dell’aggiornamento a Windows 8.1 è sere ordinata anche per frequenza di utilizzo. Se a avere una visione istantanea di quello che succede impossibile cogliere all’istante le differenze, soprat- questo aggiungiamo anche l’opzione di boot diretto (previsioni, appuntamenti, indici di borsa) senza alla modalità Desktop e, come sempre, l’opzione neppure aprire l’applicazione. Le Tile possono es- sere come sempre spostate, organizzate in gruppi e allo sfondo può essere assegnato, come combi- nazione cromatica, lo stesso sfondo che si assegna al Desktop per dare una soluzione di continuità tra i due ambienti, cosa che in Windows 8 mancava. Consapevole che molti utenti “alle prime armi” non hanno capito come usare le gesture, come chiudere

segue a pagina 33   torna al sommario 32 estratto da dday.it n.77 / 21 ottobre 2013

tEST Windows 8.1 segue Da pagina 32  per gestire le opzioni di sincronizzazione, e grazie to) e se lo hanno fatto sviluppatori esterni non si a SkyDrive può anche decidere di memorizzare sul capisce perché Microsoft non lo abbia integrato: un’ applicazione e come passare da un’app all’altra, cloud tutte le impostazioni di sistema, i file e le app la gestione delle cartelle e dei file, quello che Mi- Microsoft ha anche pensato di attivare una serie di scaricate. Quando si effettua il login con l’account crosoft chiama Explorer, è sempre stato il cuore suggerimenti a schermo, sicuramente apprezzati Microsoft su un altro computer Windows 8.1, au- di ogni suo sistema operativo e anche su Windows dai possessori di un dispositivo touch. tomaticamente appariranno i propri files, le app 8.1 si sente la mancanza di una sua declinazione e i programmi installati. Una soluzione utilissima in chiave Modern UI. Un piccolo File Manager a Su Windows tornano le finestre per tenere allineati desktop, notebook e tablet. La dire il vero c’è, ed è l’applicazione Sky Drive, ma è (ma sono chiuse) gestione dei file è molto intelligente e guarda an- davvero poca cosa rispetto alle più complete app Restando in tema di gestione delle applicazioni, in che all’uso in mobilità e al risparmio di banda: al proposte dagli sviluppatori terzi. La buona notizia Windows 8.1 Microsoft ha aggiunto anche la possi- posto di scaricare l’intero file, Microsoft preleva da per Windows 8 e 8.1 è la crescente attività degli bilità di dividere lo schermo in sezioni per visualiz- SkyDrive solo una piccola preview e l’icona, atti- sviluppatori che si stanno muovendo per portare zare più applicazioni contemporaneamente. Questa vando il download completo solo quanto l’utente tante applicazioni utili e funzionali: l’ecosistema possibilità rievoca in po’ le vecchie finestre: prima seleziona il file che desidera davvero. SkyDrive cresce in modo interessante. Investendo circa 40 di Windows 8 l’utente ha sempre potuto mettere è totalmente integrato in ogni app: l’utente può euro in applicazioni (File Manager, Player, Zip, due o più finestre una a fianco all’altra, e ora Micro- scegliere se salvare il file sul disco del computer etc) si riesce a costruire attorno a Windows 8.1 un soft offre la stessa possibilità. o sul cloud. Oltre a questo, Windows 8.1 ha anche sistema che davvero non ha bisogno di mouse e Su un notebook, con il suo schermo piccolo, si pos- tantissime altre piccole novità, dalla tastiera touch tastiera, ma si può usare con le dita senza rinun- sono affiancare due app in modalità Split Screen migliorata a nuove applicazioni di ricette e salu- ciare alla flessibilità di un vero sistema operativo e (50/50), ma su un desktop o su uno schermo gran- te, ha una calcolatrice, la sveglia e una versione di all’apertura di Windows. de, Windows 8.1 permette di gestire anche quattro Skype basata su Modern UI davvero ben fatta: più app insieme. Windows 8.1 supporta poi Miracast, lo si usa più si scoprono piccoli dettagli. Microsoft, non trascurare e anche la gestione multiscreen è estesa a questo l’ambiente Desktop concetto: se colleghiamo un TV Miracast possiamo Windows 8.1 è un aggiornamento Nel complesso, Windows 8.1 è promosso: il clima di scegliere ad esempio di spostare la finestra dell’ap- “moralmente” obbligatorio fiducia attorno al nuovo sistema cresce e le applica- plicazione Movie sul TV. Windows 8.1 non è solo un aggiornamento, ma un zioni che prima mancavano, come Facebook, stan- “must” per Windows 8: tutti devono installarlo, no arrivando sullo store. Ci vorrà tempo ma mese Ricerca integrata con contenuti senza neppure pensarci. Le nuove possibilità por- dopo mese la mancanza di app con interfaccia otti- correlati grazie a Bing tano vantaggi a tutte le tipologie di utenza, da chi mizzata si sente sempre meno. L’uso senza mouse e Cambia anche la ricerca: alla ricerca globale al- vuole usare il mouse e la tastiera a chi invece vuole tastiera non è ancora possibile, e qui Microsoft deve l’interno del computer o delle singole applicazio- usare Windows in puro tablet-style. Ma si riesce lavorare ancora: l’alternativa è usare software di ni, l’azienda aggiunge le potenzialità di Bing per davvero a usare Windows senza toccare il mouse? terze parti da acquistare nello Store ma Microsoft offrire risultati da diverse fonti e integrarli all’in- Probabilmente no. Microsoft ha aggiornato qua- ha il dovere di fornire un prodotto che offra un uso terno dell’interfaccia. Se si cerca ad esempio Jova- si tutte le applicazioni di base di Windows 8 e le più che soddisfacente senza la necessità di appli- notti, Windows 8.1 mostra la scheda del cantante, ha migliorate: la mail, il browser, l’editor di foto care correttivi. Infine mancano veri miglioramenti il link diretto ai film, le informazioni generali, la e molte altre app ora sono facilmente utilizzabili per la modalità Desktop, quella che molti utenti, discografia e le foto, condensando in pratica tutte senza passare dal Desktop, tuttavia restano anco- soprattutto in ambito professionale, continuano e le informazioni che una persona si aspetta di tro- ra grossi buchi. L’applicazione Video, ad esempio, continueranno ad usare. Windows 8.1 sistema par- vare in un’unica grande schermata interattiva. Ma non riconosce le cartelle condivise in rete tramite te dei problemi della modalità Desktop di Windows non solo: la ricerca integra anche i servizi Music server DLNA e impone la scrittura a mano dell’in- 8, ma non aggiunge nessuna funzionalità, e questo e Video, dando accesso diretto a canzoni e video dirizzo IP, operazione troppo complessa per un è un peccato. Microsoft vede nella Modern UI il musicali presenti sui network Microsoft. utente “touch & go”. Riteniamo inoltre che l’as- futuro, ma forse era meglio prevedere una separa- senza più pesante sia un vero File Manager, una zione maggiore tra le due fasce di utenza, quella bu- SkyDrive, il tuo computer sorta di Esplora Risorse ottimizzato per il touch siness e quella consumer, con un Windows 8.1 Pro è sempre nel Cloud che permetta di spostare file, cartelle, copiare dati studiato per l’uso in Desktop e con tante novità sot- L’altra piacevole novità in Windows 8.1 arriva da unità esterne e di fare un po’ tutto quello che si to il profilo dell’interfaccia, e un Windows 8 Home dal modo in cui Microsoft ha integrato SkyDrive: fa con il mouse senza però usarlo, e in piena sicu- Touch pensato per traghettare gli utenti consumer l’utente ha a disposizione un pannello di controllo rezza. Sullo Store ce ne sono di ottimi (a pagamen- verso la nuova interfaccia unificata.

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