Comune Di Rivignano Piano Regolatore Generale Comunale Norme Tecniche D’Attuazione
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Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Provincia di Udine COMUNE DI RIVIGNANO TEOR PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE DI RIVIGNANO NORME DI ATTUAZIONE Testo adeguato fino alla variante n. 36 compresa (elaborato di consultazione senza valore legale) Rivignano Teor, 22/01/2014 Comune di Rivignano – Piano Regolatore Generale Comunale - norme tecniche d’attuazione adeguate alla variante n. 36 Regione Autonoma Friuli Venezia-Giulia COMUNE DI RIVIGNANO PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE NORME TECNICHE D’ATTUAZIONE T I T O L O I DISPOSIZIONI GENERALI CAPO I CONTENUTI GENERALI ED ELABORATI DEL P.R.G.C. Art. 1 - Norme generali 1. Il P.R.G.C. è costituito da elaborati di disciplina dell’uso del territorio nonché da elaborati di analisi e di descrizione del progetto, ha valore a tempo indeterminato ed è attuato mediante intervento diretto (Id) o mediante P.R.P.C.. 2. Costituiscono documenti che disciplinano cogentemente l’uso del territorio, anche con vincoli a validità temporale: – Relazione; – Norme d’attuazione; – Tavole grafiche: – Tav. P1: Piano di Struttura. Rappresentazione schematica delle principali scelte progettuali. Planimetria del territorio comunale, su base CTR, scala 1/10.000; – Tav. P2a: Zonizzazione di tutta la zona nord del territorio comunale (le indicazioni ivi contenute sono prescrittive solo per le aree periferiche rispetto a quelle rappresentate nelle tav. P3a-P3b-P3c-P3d-P3e-P3f), su base CTR, scala 1/5.000; – Tav. P2b: Zonizzazione di tutta la zona nord del territorio comunale (le indicazioni ivi contenute sono prescrittive solo per le aree periferiche rispetto a quelle rappresentate nelle tav. P3a-P3b-P3c-P3d-P3e-P3f), su base CTR, scala 1/5.000; – Tav. P3a: Zonizzazione di Rivignano nord-Sivigliano ovest (base catasto), scala 1/2.000; – Tav. P3b: Zonizzazione di Rivignano sud (base catasto), scala 1/2.000; – Tav. P3c: Zonizzazione di Flambruzzo e Sivigliano est (base catasto), scala 1/2.000; pag. 1 Comune di Rivignano – Piano Regolatore Generale Comunale - norme tecniche d’attuazione adeguate alla variante n. 36 – Tav. P3d: Zonizzazione di Ariis (base catasto), scala 1/2.000; – Tav. P3e: Zonizzazione di Sella (base catasto), scala 1/2.000; – Tav. P3f: Zonizzazione di Rivignano sud-est (base catasto), scala 1/2.000; 3. Nel caso di contrasto tra tavole a scala differente sono applicate le previsioni della tavola a scala maggiore. In caso di contrasto tra norme di attuazione e tavole di progetto sono applicate le previsioni di norme di attuazione. In caso di contrasto tra P.R.G.C. e Regolamento Edilizio sono applicate le norme ultime approvate. 4. Il P.R.P.C. ha validità di 10 anni dalla data di entrata in vigore. Decorso il termine di validità del P.R.P.C. permane a tempo indeterminato l’obbligo di rispetto delle indicazioni tipologiche, allineamenti e altre prescrizioni urbanistiche di esso proprie. Resta salva la possibilità di modifica di P.R.P.C. decaduto di validità mediante nuovo P.R.P.C., anche parziale rispetto a perimetro altrimenti previsto, non comportante né riduzione di spazi per servizi ed attrezzature collettive né variazione sostanziale dell’assetto della zona, se non per adeguamento a eventuali diverse previsioni grafiche di P.R.G.C.. Un nuovo P.R.P.C. è in ogni caso necessario per interventi in aree già oggetto di P.R.P.C. decaduto di validità, le cui opere di urbanizzazione non sono state regolarmente completate. 5. I P.R.P.C. possono modificare il P.R.G.C. nella definizione del perimetro che può variare fino a ridurre o ampliare l’area dell’ambito del +/- 10% senza scorporare aree per viabilità, standards od edifici soggetti ad interventi di restauro o conservazione tipologica. Tale facoltà é data “una tantum”. Le aree eventualmente scorporate vengono riclassificate con la zona E7 o “verde ad orti e giardini” secondo la maggiore o minore distanza da abitazioni esistenti. 6. Il riferimento di P.R.G.C. a stato di edifici esistenti (vedi definizione di “elementi esistenti” al successivo Art. 25) è a data di adozione della presente Variante n° 12 al P.R.G.C.. CAPO II DEFINIZIONI DEI PARAMETRI ED INDICI URBANISTICI ED EDILIZI Art. 2 - Superfice territoriale (St) 1. Comprende le aree edificabili di una stessa zona prevista dal P.R.G.C. e le aree per opere di urbanizzazione primaria e secondaria necessarie agli insediamenti. 2. Sono escluse dal computo: a. le aree destinate dal P.R.G.C. alla rete principale della viabilità; b. le aree di proprietà o di uso pubblico; c. le aree già conteggiate come pertinenza di interventi edificatori; d. le strade aperte al pubblico transito da oltre 3 anni. pag. 2 Comune di Rivignano – Piano Regolatore Generale Comunale - norme tecniche d’attuazione adeguate alla variante n. 36 Art. 3 - Superfice fondiaria (Sf) 1. Comprende la parte di superfice territoriale di pertinenza degli edifici. 2. È calcolata sottraendo alla superfice territoriale le aree per opere di urbanizzazione primaria e, quando richiesto, quelle relative alle opere di urbanizzazione secondaria. Sono invece compresi, ai fini del computo, il verde ed i parcheggi a servizio delle abitazioni. Art. 4 - Indice di fabbricabilità territoriale (It) 1. Esprime il volume fabbricabile rispetto alla superfice territoriale. Art. 5 - Indice di fabbricabilità fondiaria (If) 1. Esprime il volume fabbricabile rispetto alla superfice fondiaria. Art. 6 - Volume degli edifici (V) 1. È calcolato moltiplicandosi la superfice utile di pavimento dei vani per l’altezza interna utile. 2. Sono comunque esclusi dal computo servizi ed accessori o loro parti sottostanti a quota di terreno preesistente o riportato fino a quota stradale, servizi ed accessori di altezza interna utile media inferiore a ml 2,30, vani scala, spazi comuni a più unità immobiliari e volumi tecnici di cui a circolare dell’Assessorato regionale dell’urbanistica n° 1510/1970. 3. Per edifici o parte di edifici realizzati antecedentemente al D.M. 05/07/75 e non soggetti a successivi interventi di rilevanza urbanistica, così come definiti al titolo IV capo I della L.R. 52/91, per il computo della volumetria esistente sul lotto si computano anche i vani di altezza utile interna inferiore ai 230 cm; 4. Nelle zone a rischio idrogeologico, gli indici volumetrici massimi previsti dalle presenti norme possono essere ulteriormente incrementati fino 100 mc per unità edilizia al fine di realizzare vani accessori. Art. 7 - Densità territoriale (Dt) 1. Esprime il rapporto tra abitanti insediati o insediabili e la superfice territoriale. Art. 8 - Densità fondiaria (Df) 1. Esprime il rapporto tra abitanti insediati o insediabili e la superfice fondiaria. Art. 9 – Superfici a) Superfice coperta (Sc) 1. È la proiezione sul piano orizzontale delle parti di edificio elevate fuori terra, riferita alla superfice fondiaria. 2. Non concorrono alla formazione della superfice coperta: a. aggetti completamente aerati e senza sovrastanti corpi chiusi aventi sporgenza fino a ml 2,5; pag. 3 Comune di Rivignano – Piano Regolatore Generale Comunale - norme tecniche d’attuazione adeguate alla variante n. 36 b. scale aperte; c. vasche all'aperto; d. piani di carico e scarico di merci; e. pensiline e/o portici a sbalzo o sostenuti da pilastrini, in aderenza al fabbricato principale, senza alcun elemento di tamponamento laterale e/o sovrastanti corpi chiusi, per riparo di accessi, di attrezzature da giardino, auto e simili, fino alla misura di mq.10 per lotto. b) Superfice lorda di pavimento (Slp) 1. È la somma delle superfici di pavimento di tutti i singoli vani dell’edificio, fuori ed entro terra, ad esclusione di: a. muri verticali e superfici comprese negli sguinci; b. vani tecnici; c. soffitte non praticabili; d. vani scala; e. piani di carico e scarico di merci; f. porticati aperti, balconi, terrazze e superfici esterne ai muri perimetrali dell’edificio. Art. 10 - Rapporto di copertura (Q) 1. È il rapporto tra superfice coperta e superfice fondiaria. Art. 11 - Distanza da strada (Ds) 1. È la distanza minima tra nuovo edificio o ampliamento di esistente e limite stradale, misurata ortogonalmente a quest’ultimo. 2. Sono esclusi dal computo: le scale esterne, canne fumarie e simili, aggetti completamente aerati e senza sovrastanti corpi chiusi aventi sporgenza fino a ml 1,5 in genere e ml 2,5 in zona C e B4. Art. 12 - Distanza da confine (Dc) 1. È la distanza minima tra nuovo edificio o ampliamento di esistente e confine di proprietà. 2. Sono esclusi dal computo aggetti completamente aerati e senza sovrastanti corpi chiusi aventi sporgenza fino a ml 1,5 in genere, e ml 2,5 in zona C e B4, scale esterne, canne fumarie e simili. Art. 13 - Distanza tra parete finestrata e parete di edificio antistante (Dpf) 1. È la distanza minima tra parete o parte di parete finestrata di nuovo edificio e parete di edificio antistante. Due edifici sono antistanti quando una parete di uno proiettata ortogonalmente si sovrappone su una parete dell’altro per oltre ml 3. La distanza è comunque da rispettarsi anche per la parte di parete sovrapposta per meno di ml 3 ove sia finestrata. Il colonnato è equiparato a parete finestrata. 2. Sono esclusi dal computo aggetti completamente aerati e senza sovrastanti corpi chiusi aventi sporgenza fino a ml 1,5 in genere e ml 2,5 in zona C e B4. pag. 4 Comune di Rivignano – Piano Regolatore Generale Comunale - norme tecniche d’attuazione adeguate alla variante n. 36 3. La previsione di distanza non esclude la possibilità di costruzione in unione o aderenza, e non è applicata né a edificio antistante a servizi ed accessori né a servizi ed accessori antistanti a edificio di stessa proprietà. Art. 14 - Distanza tra edifici (De) 1. È la distanza minima tra nuovo edificio o edificio esistente o ampliamento di esistente e altro edificio, misurata radialmente.