Relazione Castelfranco 7-11-2002
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COMUNE DI CASTELFRANCO DI SOTTO REGOLAMENTO URBANISTICO RELAZIONE ILLUSTRATIVA Premesse Il Comune di Castelfranco di Sotto è dotato di P.R.G., del quale negli anni sono state approvate alcune varianti delle quali l’ultima è quella approvata dal C.R..T con delibera n° 288 del 22 / 3 / 1999, di un Piano di Recupero del Centro Storico di Castelfranco approvato con Delibera della Giunta Regionale Toscana n° 5631 in data 16 / 6 / 1986, di una Variante urbanistica per le zone agricole approvata con Delibera della Giunta Regionale Toscana n° 7415 in data 29 / 8 / 1988 e di un P.E.E.P. in buona parte attuato; nella sua fase attuativa il P.R.G. ha consentito di attivare piani di iniziativa privata a carattere residenziale (piani di lottizzazione) e a carattere produttivo (piano di lottizzazione macrolotto); nel corso degli anni sono state approvate poi altre piccole varianti parziali allo strumento urbanistico generale. In data 13/26/2001 con delibera C.C. n°14 è stato approvato il Piano Strutturale ai sensi della Legge Regionale 5/95, del quale il presente Regolamento Urbanistico costituisce la prima attuazione operativa. Il presente Regolamento Urbanistico è redatto ai sensi dell’art. 28 della legge 5/95 e dell’art. 3 delle N.T.A. del Piano Strutturale. I contenuti del presente R.U. discendono pertanto dalle linee del Piano Strutturale vigente, il cui Quadro Conoscitivo e Programmatico è premessa e parte integrante del presente strumento urbanistico. 2 Elaborati del Regolamento Urbanistico Il Regolamento Urbanistico è costituito dai seguenti elaborati: Tav. 1 – Relazione Tav. 2 – Planimetria 1:5000: Quadro Conoscitivo, Invarianti Strutturali, Vincoli ambientali, paesaggistici e di rispetto. A – Territorio Comunale Sud B – Territorio Comunale Centro C – Territorio Comunale Nord Tav. 3 – Planimetria 1:5000: Individuazione cartografica di Subsistemi e UTOE individuati nel P.S. e Zone Omogenee di cui al D.M. 1444/68. A – Territorio Comunale Sud B – Territorio Comunale Centro C – Territorio Comunale Nord Tav. 4 – Planimetria 1:2000: Individuazione cartografica delle UTOE individuate nel P.S. e delle Zone Omogenee di cui al D.M. 1444/68. A – UTOE P3A e P3B – Castelfranco Zona Residenziale e Zona Produttiva B – UTOE P3B e P2A – Castelfranco Zona Produttiva e Parco Tecnologico C – UTOE C2A – Staffoli D – UTOE C3E – Galleno E – UTOE C3A – Orentano B – UTOE C3B e C3D – Villa Campanile e Chimenti Tav. 5 – Schede grafiche per “Isolato” relative alle UTOE costituite da analisi conoscitiva e da normativa di Piano con parametri urbanistici. A – UTOE P3A – Castelfranco – Isolati 1-25. B – UTOE P3A – Castelfranco – Isolati 26-49. C – UTOE P2A – P3A – P3B – Castelfranco – Isolati 50-66. D – UTOE C3A – Orentano. E – UTOE C2A – C3B – C3D- C3E – Staffoli, Villa Campanile, Chimenti, Galleno Tav. 6 – Elenco degli edifici di particolare valore storico, architettonico e ambientale con le relative categorie d’intervento A – Edifici in Zona Extraurbana B – Edifici in Zona Urbana 3 Tav. 7 – Norme Tecniche di Attuazione. Tav. 8 – Valutazione degli effetti ambientali ai sensi dell’art. 32 della L.R. 5/95 e della D.G.R.T. 1154/98. Tav. 9 – Indagini geologiche A – Carta della Fattibilità – Territorio Comunale Sud B – Carta della Fattibilità – Territorio Comunale Centro C – Carta della Fattibilità – Territorio Comunale Nord D – Legenda delle Carte di Pericolosità e di Fattibilità E – Relazione tecnica 4 Inquadramento territoriale Il Comune ha una superficie di Kmq. 48,32 ed una popolazione di 11474 abitanti (dati riferiti al 31 / XII / 2001). Il territorio è per il 20% circa pianeggiante e per l’80% collinare. La parte pianeggiante è costituita dalla pianura alluvionale del Fiume Arno, che costituisce il confine sud del Comune; la parte collinare è costituita dalle prime propaggini delle colline delle Cerbaie, che si sviluppano a nord del Canale Usciana, e proseguono sotto forma di altopiano verso la valle del Serchio in direzione di Altopascio/Lucca. Il Capoluogo, Castelfranco di Sotto, domina con i suoi insediamenti residenziali e produttivi la parte pianeggiante, mentre la parte collinare detta” il poggio”, collocata oltre il sistema ambientale della foresta demaniale di Montefalcone, che divide il sistema della pianura dal sistema della collina, è dominata dai centri di Orentano, Villa Campanile, Chimenti e Galleno oltre al piccolo nucleo di Staffoli; questi ultimi tre centri sono condivisi con altri Comuni, Staffoli con S.Croce sull’Arno, Galleno con Fucecchio e S.Croce sull’Arno e Chimenti con Fucecchio; ad ovest di Orentano si stende la piana del padule di Bientina, bonificata alla metà del XIX sec. per il prosciugamento del Lago di Bientina. Fra il sistema ambientale boscato che copre le pendici del sistema collinare oltre il canale Usciana, si trova la frazione di Staffoli facente parte del Comune di S.Croce sull’Arno, che di fatto interrompe la continuità territoriale del Comune, relegandola a due piccole strisce di territorio ad est e ad ovest attraversate dai due collegamenti nord-sud all’interno del Comune: tale conformazione territoriale-amministrativa è derivata dalla aggregazione al Comune di Castelfranco di Sotto della Frazione di Orentano, facente parte fino al 1910 del Comune di S.Croce sull’Arno. Il Comune di Castelfranco confina a nord con Altopascio , in provincia di Lucca, ad est con Fucecchio in provincia di Firenze e con S.Croce sull’Arno,in provincia di Pisa, a sud con Montopoli Val d’Arno, ad ovest con S. Maria a Monte e Bientina, anch’essi in provincia di Pisa. Il Sistema della Pianura è attraversato in senso est-ovest dalla Strada Provinciale Francesca che percorre centralmente l’abitato di Castelfranco e dalla Nuova Francesca, che corre a nord degli insediamenti residenziali e produttivi poco più a sud del canale Usciana. A nord il territorio comunale è lambito dalla Strada Provinciale Bientina - Altopascio ; il centro abitato di Orentano è attraversato dalla Strada Provinciale di Orentano per Altopascio e i centri abitati di Galleno e Chimenti dalla Strada Provinciale Lucchese-Romana; Galleno è inoltre attraversato dalla Strada Provinciale Val di Nievole. 5 Il PIT regionale inquadra il Comune di Castelfranco di Sotto nel Sistema Territoriale della Toscana dell’Arno a forte connotazione industriale, commerciale e terziaria. Il PTC provinciale inquadra il Comune di Castelfranco di Sotto nel Sistema industriale e terziario corrispondente alla direttrice di sviluppo Pisa-Pontedera-S.Miniato. Più specificatamente Castelfranco di Sotto fa parte del Sistema Economico Locale del Valdarno Inferiore, costituito dai Comuni di S. Maria a Monte, Castelfranco di Sotto, S.Croce sull’Arno, Montopoli Val d’Arno, S.Miniato e Fucecchio , in provincia di Firenze, comprensorio fortemente caratterizzato dalla filiera produttiva della conceria e della calzatura. 6 Obbiettivi e indirizzi generali Insediamenti urbani L’analisi già effettuata in sede di Piano Strutturale evidenziava che, al di là delle diversità presenti sul territorio e sopra delineate fra il sistema della pianura e quello della collina, il Comune di Castelfranco di Sotto è caratterizzato da uno standard medio abitativo elevato sia in termini di dotazione di servizi che di residenze e da una forte componente ambientale di tipo vegetazionale , faunistica e paesaggistica caratterizzante in particolare le aree collinari. Il Regolamento Urbanistico nel riconoscere questi elementi di valore ambientale e urbanistico ha inteso sviluppare ulteriormente il grado di qualità urbanistica e architettonica degli insediamenti, valorizzare le risorse paesaggistiche e ambientali presenti sul territorio e al tempo stesso esaltare le diversità territoriali presenti , quali fattori da salvaguardare in quanto elementi caratterizzanti i due sistemi territoriali, che del resto il Piano strutturale già assumeva come elementi strutturali di pianificazione. Uno dei primi obbiettivi che il R.U. si è dato è stato quello di definire in modo certo il limite urbano degli insediamenti sia di quelli collinari che di pianura, ciò per rendere più netta la differenziazione morfologica fra aree urbane ed extraurbane. Altro obbiettivo è stato quello di prefigurare una riorganizzazione urbana interna agli abitati cercando di utilizzare le nuove aree di espansione urbanistica come occasione per la ridefinizione complessiva dell’identità urbana degli insediamenti, tenendo naturalmente di conto delle situazioni preesistenti e consolidate; a tale scopo le aree di nuova espansione sono state disegnate urbanisticamente con lo scopo di prefigurare le connessioni con il tessuto urbano esistente indicando nel contempo alcune ipotesi tipologiche degli aggregati futuri che si ponessero in rapporto di continuità con gli insediamenti esistenti. Ciò non ha la pretesa di imporre in modo categorico l’organizzazione interna alle aree soggette a piani attuativi, tant’è che gli operatori privati possono proporre anche soluzioni diverse, purché non si penalizzi la quantità degli spazi destinati a standards e non si rendano marginali questi ultimi rispetto al contesto urbano, piuttosto di indirizzare le scelte degli strumenti urbanistici operativi con i quali verrà attuato il R.U. in modo tale che lo strumento urbanistico generale possa produrre reali effetti di unitarietà e qualità urbana. Spetterà alla Amministrazione Comunale e ai suoi organi tecnici interloquire con gli operatori privati sulla base degli indirizzi e delle linee 7 contenuti nel presente Regolamento Urbanistico per raggiungere gli obbiettivi di pianificazione in esso contenuti.