Continuità Ambientale, Pianificare Per Il Riassetto Ecologico Del Territorio
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Bernardino Romano CONTINUITA’ AMBIENTALE Pianificare per il riassetto ecologico del territorio 1 Università dell’Aquila Dipartimento di Architettura e Urbanistica Bernardino Romano CONTINUITA’ AMBIENTALE Pianificare per il riassetto ecologico del territorio Le immagini fotografiche, salvo diversa indicazione, sono dell’Autore 2 A Lucia ed Elena 3 “…vasta come un oceano….una visione biblica… una profezia dell’ Apocalisse che si adempie sotto i vostri occhi” (Dostoevsky parlando di Londra) 4 Bernardino Romano CONTINUITA’ AMBIENTALE Pianificare per il riassetto ecologico del territorio Presentazione di Giulio Tamburini Introduzione 1. Le reti ambientali nella pianificazione 1.1. Un processo in itinere 1.2. Gli orientamenti europei 1.3. Le iniziative italiane 1.4. Il ruolo possibile della pianificazione 1.5. Le responsabilità politiche e disciplinari 2. La continuità ambientale 2.1. Una lettura del territorio 2.2. L’impostazione metodologica 2.2.1. Il concetto di biopermeabilità del territorio 2.2.1.1. Le forme d’uso del suolo 2.2.1.2. Gli elementi idrografici 2.2.1.3. Gli elementi morfologici 2.2.2. Le barriere e gli indicatori di frammentazione territoriale 2.2.2.1. Le barriere urbane 2.2.2.2. Le barriere infrastrutturali 2.2.3. La geografia della continuità ambientale 2.2.3.1. Gli strumenti di lettura 2.2.3.2. La struttura della continuità in Italia 3. Le linee di orientamento del piano 3.1. La pianificazione territoriale 3.2. La pianificazione delle aree protette 3.2.1. Le barriere nei parchi 3.2.2. Le reti ambientali nella pianificazione delle aree protette 3.2.3. L’analisi ambientale relazionale 3.2.4. Gli schemi zonali nei parchi 3.2.5. Struttura zonale, continuità e reazioni sociali 3.3. La pianificazione urbanistica 3.3.1. Continuità ambientale e pianificazione comunale 3.3.2. La misura degli effetti di frammentazione del piano 4. Il riassetto ecologico del territorio 4.1. La continuità ambientale e le reti ecologiche 4.2. Il ruolo del dato ecologico 4.3. Il progetto di deframmentazione 5. Indirizzi normativi e di intervento per la pianificazione e la gestione della continuità ambientale APPENDICE DOCUMENTALE CASI DI STUDIO 5 Caso di studio 1 Comune di Vittorito, Università dell’Aquila (Dipartimento di Scienze Ambientali) Monitoraggio ambientale del fiume Aterno (AQ) Caso di studio 2 Università dell’Aquila (Dipartimento di Scienze Ambientali) Il corridoio ecologico di Carrito, tra il Parco Nazionale d’Abruzzo e il Parco Regionale Sirente-Velino RACCOMANDAZIONI INTERNAZIONALI, DIRETTIVE E PROGRAMMI Corridors, transition zones and buffers: tools for enhancing the effectiveness of protected areas (IUCN – Caracas 1992) The EECONET Declaration (1993) Birds Directive 79/409/EEC (UE 1979) Habitat Directive 92/43/EEC (UE 1992) Importance of the international designated sites for the Pan European Ecological Network (Council of Europe 1998) The EMERALD Network - A network of areas of special interest in Europe (1996) INIZIATIVE ATTIVE IN SEDE ISTITUZIONALE E SCIENTIFICA SULLE RETI ECOLOGICHE IN ITALIA Progetto Monitoraggio Reti Ecologiche – ANPA (Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente), 1998-2000 La rete ecologica nazionale – Ministero dell’Ambiente (Servizio Conservazione della Natura), 1999 Progetto APE (Appennino Parco d’Europa) – Ministero dell’Ambiente, Regioni appenniniche, 1997 PLANECO, Planning in Ecological Network – Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica 1998-2000 Università dell’Aquila, Camerino, Pescara, Roma Tre, Molise. ECONET – Life Environment – Leader Cheshire County Council (UK) – 1998-2002 Partner italiani: Regione Emilia Romagna, Provincia di Modena, Provincia di Bologna, Regione Abruzzo, Università dell’Aquila. ALCUNE NORMATIVE DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE CON RIFERIMENTI AL SISTEMA ECOLOGICO Regione Basilicata Legge regionale n. 23 del 11-08-1999 Tutela, governo ed uso del territorio Regione Abruzzo Disegno di legge regionale di semplificazione Ai sensi dell’art. 9, l. R. 3 marzo 1999, n. 11- 1 ottobre 2003 Territorio e urbanistica Regione Abruzzo Delibera di G.R. n. 3582/c del 30.12.98 Norme di salvaguardia relative alle aree contigue dei parchi nazionali e regionali 6 PAGINE WEB SULLE RETI ECOLOGICHE INTERNAZIONALI ECNC The European Centre for Nature Conservation IENE Infra Eco Network Europe BIBLIOGRAFIA CITATA NEL TESTO BIBLIOGRAFIA GENERALE ELENCO DELLE FIGURE NEL TESTO Fig. 1. Due esperienze in corso in Spagna: 1a. Il sistema dei parchi spagnoli dell’Anella Verda di Barcellona 1b. Il Corredor Verde nella conca del fiume Guadiamar verso il Parco nazionale del Coto Donana. Fig. 2. La rete ecologica della Polonia (Liro, 1995) Fig. 3. Una greenway urbana di New York (Little, 1990) Fig. 4. Scenari di ripristino ambientale nella esperienza Rhine Econet in Olanda (Ministry of Transport, 1996) Fig. 5. Ambienti montani nel territorio dell’Appennino Centrale Fig. 6. La rete ecologica nel Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Milano (Malcevschi, 1999) Fig. 7 – Le aree di studio e di intervento dell’ Econet Life Environment (Cheshire County Council, 1999) Fig. 8 – Schema dei livelli culturali di conoscenza ecologica in Italia (Pungetti, Romano, 1999) Fig. 9 – Geografia delle aree contigue ex l. 394/91 nella Regione Abruzzo Fig. 10. Una tipica elaborazione dei dati Corine sulla localizzazione dei biotopi nazionali Fig. 11 . Un caso di biopermeabilità non differenziabile: il deserto dell’Arizona Fig. 12 . Un caso di area con naturalità molto limitata: una densa concentrazione urbana Fig. 13. Area forestale dell’Appennino (Parco Nazionale d’Abruzzo) Fig. 14 . Tipiche forme di incolto in via di rinaturalizzazione spontanea Fig. 15 – Uno dei moduli costituenti il formulario standard per il censimento dei Siti di Interesse Comunitario (SIC) e delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) Natura 2000 Fig. 16 . La distribuzione nazionale dei Siti di Interesse Comunitario Natura 2000 (Ministero dell’Ambiente, 1999) Fig. 17 . Distribuzione delle specie di Mammiferi in relazione alla selezione dell'habitat . Il grafico mostra la distribuzione delle presenze faunistiche documentate rispetto alle forme di uso del suolo in una area protetta dell’Appennino Centrale, evidenziando con particolare efficacia il ruolo delle aree forestali e degli incolti (fonte: Biondi M. Carafa M., Ottino P., 1999, Studi preliminari al piano del parco Sirente-Velino, Università dell’Aquila) Fig. 18. Pascolo in un’altopiano carsico dell’Appennino Centrale (Parco Regionale Sirente-Velino) Fig. 19 . Aree agricole intermontane 7 Fig. 20 . Due ambienti fluviali con netta differenziazione di stato ambientale: escavazioni in alveo nella Val di Cogne e elevata naturalità in Val Ferret (Valle d’Aosta). Fig. 21. Riconformazione paesaggistica dell’alveo fluviale (Canale del Danubio, Vienna) Fig. 22. Caso di restauro ambientale di una area fluviale (Fiume Tweed, Scozia) Fig. 23 . Una delle strutture morfologico-ambientali strategiche per la continuità in Italia Centrale tra l’Abruzzo ed il Lazio (Sella di Corno) Fig. 24. Circostanze morfologiche con effetti diversi sulla continuità ambientale Fig. 25. Carta nazionale della biopermeabilità realizzata con l’elaborazione dei dati Corine Land Cover, Level 3 (realizzazione Planeco Project, 1999). Fig. 26. Alcuni dati ecologici che possono essere posti in relazione con la geografia della biopermeabilità. 26.a – Diagramma Ricchezza avifaunistica-distanza peninsulare (Fonte: Battisti & Contoli, 1995) 26.b – Mappa della ricchezza avifaunistica (Battisti & Contoli, 1995). 26.c – Gradiente latitudinale della biodiversità in Italia. Le oscillazioni dell’indice di Sorensen relativo ad alcune specie faunistiche lungo l’asse peninsulare nazionale (Fonte: Battisti C. & Figlioli F., elaborazione inedita). Fig. 27 – Barriera urbana lineare sulla costa adriatica Fig. 28 – Barriera urbana in una conca intermontana dell’Appennino Fig. 29 – Le coste non urbanizzate in Italia (elaborazione D. Di Ludovico, 1998) Fig. 30 – Dinamica evolutiva della frammentazione ambientale dovuta allo sviluppo urbano lineare studiata sul caso della città dell’Aquila Fig. 31 –La geografia della urbanizzazione in Italia (fonte Corine Land Cover, Level 3) Fig. 32. Grande barriera complessa italiana (Autostrada A2) Fig. 33. Barriere infrastrutturale parallele in corrispondenza della zona di contatto tra i Parchi Nazionali della Majella e del Gran Sasso-Monti della Laga. Fig. 34. Il principale reticolo infrastrutturale italiano Fig. 35 . Effetto di frammentazione ambientale dovuto ad una strada alpina di secondaria importanza Fig. 36 – Esempio di importante collegamento stradale dotato di ampia permeabilità trasversale (Gran San Bernardo) Fig. 37 . Attraversamenti di fagiani nelle strade interne del Peak District National Park (UK). Fig. 38 . Segnaletica di attraversamento faunistico frequente e cervi sulla viabilità del Grand Canyon National Park (USA). Fig. 39. La frammentazione infrastrutturale in quattro grandi aree protette dell’Appennino (in questo caso le unità territoriali di riferimento sono i parchi) Fig. 40 . Gli indici di frammentazione infrastrutturale nei casi riportati nella Fig. 38 Fig. 41. Il sistema infrastrutturale nella regione Abruzzo Fig. 42. Carta nazionale delle principali Unità di Continuità Ambientale Efficace (EUEC) Fig. 43 – Studio sulle connessioni biologiche nel territorio provinciale di Roma (elaborazione Provincia di Roma, 1998) 8 Fig. 44 – Stralcio del Piano Urbanistico Territoriale (PUT) della Regione Umbria dove sono state evidenziate le zone critiche di adiacenza tra insulae