Shock Antistatico
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Stefano Gilardino SHOCK ANTISTATICO Il post-punk italiano 1979 - 1985 1 4 Unodueseinove Other Side 136 DADA BOUTIQUE Local Heroes Stefano Gilardino Weimar Gesang Gino D’Eliso Metalbody Revolver 6 Bambini che non seppero giocare 66 ROCK E METROPOLI Luc Orient 186 ONDA LIGURE Ulderico “Wilko” Zanni (RATS) Kaos Rock Flavio Paulin Lisfrank Kandeggina Gang F:A.R./MGZ 8 Dopo il punk Jo Squillo Eletrix 140 5 – VENETO Deca Fabio De Luca Kaos Pagan Easter X Rated 141 DANGEROUS ECHO Nadja Frigidaire Tango 12 1– EMILIA ROMAGNA 74 BENVENUTI TRA I RIFIUTI Vindicators 192 8 – LAZIO Faust’o Evabraun 13 GOING UNDERGROUND Monofonic Orchestra/Maurizio Marsico Morrowyellow 193 FIORI OSCURI Gaznevada Ivan Cattaneo Radar Punk a Roma Stupid Set Garbo Endless Nostalgia/Bi Nostalgia Style Sindrome Carillon Del Dolore 20 SONO UN RIBELLE 81 PROVINCIA MECCANICA 149 VINCENTI E PERDENTI Petali Del Cariglione Skiantos Art Fleury No Submission Eurotunes Windopen Die Form/Tasaday Wax Heroes Illogico Luti Chroma Underground Life Degada Saf Aus Decline 200 9 – MARCHE/UMBRIA/ABRUZZO 26 BOLOGNA ROCK Dark Tales 153 MORTE A VENEZIA Confusional Quartet Ruins 201 UNA LUCE INVERNALE Hi-fi Bros 88 3 – TOSCANA Death In Venice Baciamibartali Naphta Rockgarage Winterlight 89 DALLA SIBERIA A ISTANBUL Pla’sticost Joe D’Elirio 31 VIVA L’ITALIA(N) Diaframma QFWFQ Kaspar & Hauser Harpo’s Bazaar Litfiba Spirocheta Pergoli The Rays Of God Italian Records I Nipoti Del Faraone Oderso Rubini 96 MY BLUES IS YOU 204 OSTAGGI Red Ronnie/Nice Label Neon 162 6 – PIEMONTE Ipnotico Tango Pankow Aidons La Norvege 37 TENERA È LA NOTTE Rinf 163 TORINOISE Warhead Rats Minox Punk a Torino Militia Teknospray The Gift 41 EMILIA (ROMAGNA) PARANOICA 102 NIGHTCLUBBING Carmody Aut Aut Metal Vox Bruno Casini Monuments Absurdo Giovanotti Mondani Meccanici Chromagain 208 10 – CAMPANIA Kerosene Alexander Robotnick Polaroid Central Unit Naïf Orchestra Tommy De Chirico 209 VESUWAVE Surprize Suicide Dada Bisca Kirlian Camera 106 C’È POST-PUNK PER TE Johnson Righeira Panoramics Pale TV Tr a x Leo Nero A.T.R.O.X. Mind Invaders 169 THE WHISTLE MARCH Spleen Fix Mickey & The Mouses Lieutenant Murnau SPA S.I.B. Le Forbici di Manitù Deafear 214 11 – PUGLIA/ BASILICATA Violet Eves Blind Alley N.O.I.A. 112 4 – FRIULI VENEZIA GIULIA Eazycon 215 L’ARTE DI ASPETTARE Go Flamingo! TRENTINO ALTO ADIGE Prostitutes Post-punk a Taranto The Art Of Waiting 50 2 – LOMBARDIA 113 EINS, ZWEI, DREI… BANZAI! 174 SIAMO TUTTI FRIC Vox Rei The Great Complotto pt.1 Sorella Maldestra 51 RISTORANTI CINESI E Blaue Reiter 218 12 – SICILIA/CALABRIA MAMME CATODICHE 122 ATOMS FOR ENERGY Viridanse Chrisma/Krisma e la Milano elettronica The Great Complotto pt.2 Intolerance 219 KAMIKAZE BOHÉMIEN Denovo 57 INDIGESTIONE DISKO 128 SORVEGLIARE E PUNIRE 180 7 – LIGURIA Victrola Decibel Detonazione Post-punk a Cosenza Mercenary God 181 BANDANA BOYS 61 PUNK FUNK No Suicide Dirty Actions State Of Art Sex Scortilla 224 DISCOGRAFIA CONSIGLIATA Jeunesse D’Ivoire B-Sides The Tapes La Maison Video Centro Uh! 226 BIBLIOGRAFIA Le Masque Funkwagen Alan Lads 2+2=5 Six Ties 2 3 Stefano Gilardino UNODUESEINOVE Mentre sto scrivendo queste righe sono passati quarant’anni dal 1980, La cosa davvero incredibile, in fondo, stava in quella voglia assurda ovvero dall’inizio di un decennio che si è rivelato fondamentale per il di un percorso personale, in cui sperimentare intuizioni proprie e altrui, nostro Paese. Si potrebbe quasi dire che abbia rappresentato uno snodo fondendole assieme in un contenitore inedito, eccitante e affascinante. cruciale tra il passato – la politica come passione bruciante, il terrorismo, i Circondati dal Drive-In, dal craxismo e dal socialismo rampante, dalla grandi movimenti, la contrapposizione tra il Pci e la Dc, il sogno del boom nascita della tv commerciale, dal berlusconismo pre-discesa in campo, economico – e il presente che stiamo vivendo tuttora, sempre proteso alla dalla nascita del trash comunemente inteso, dall’insostenibile leggerezza ricerca di leggerezza, divertimento, individualismo, benessere. Verso un dell’essere, dai gamberetti in salsa rosa e dagli spaghetti gelato, i gruppi qualunque futuro, insomma… Non che nel 2020 si sia rimasti congelati post-punk e new wave italiani offrivano un mondo fantastico e realmente a quattro decenni fa, ci mancherebbe altro, ma è come se gli Ottanta alternativo, dove convivevano musica urticante e afflati commerciali, avessero azzerato tutto, scrollandosi di dosso un’eredità pesante che voglia di emergere e attaccamento all’underground, citazioni colte e nessuno sopportava più, persino a livello musicale. La fine dei Settanta, banalità sconcertanti. Il post-punk abbracciava Johnson Righeira e Death dopo progressive rock, cantautori – più o meno impegnati –, festival del In Venice, Gaznevada e Denovo, Litfiba e QFWFQ, in un calderone che proletariato giovanile, jazz e sperimentazioni, portò in dote la disco music denotava apertura mentale e voglia di superare steccati e barriere, fino – edonismo e voglia di ballare, musica ipnotica e “semplice” – e il punk, a sconfinare, in alcuni casi, nella creazione di sottogeneri inediti, come con il suo carico di nichilismo, rottura, provocazione. succederà con l’italo-disco. Qui nel Belpaese, oltre a essere in ritardo sulla tabella di marcia – in Gran Bretagna e Stati Uniti ci fu il ’76, da noi se va bene il ’78 –, il Nelle pagine che seguono potrete affrontare dunque un lungo viaggio punk faticò a uscire dalla nicchia di moda stupida e inutile per giovani geografico/sonoro alla (ri)scoperta di quei cinque-sei anni che hanno debosciati, finendo per diventare passione di pochi (ma buoni) e, per cambiato, in qualche modo, la percezione musicale anche qui nel Paese fortuna, terreno fertile su cui costruire un futuro. Il post-punk, dunque, del bel canto e della melodia. Dai nomi più famosi a quelli decisamente quasi in contemporanea con i capolavori del genere – Unknown Pleasures, poco conosciuti, fino ad arrivare davvero (nella sezione “Completano Chairs Missing, First Issue, Real Life, Y, Entertainment e molti altri – fu i quadri”, un omaggio agli album di figurine dei calciatori della Panini) la rampa di lancio che catapultò anche la musica italiana in un nuovo alle esperienze quasi sommerse. Per l’infinitesimale ci sarà tempo nelle spazio-tempo. Se è vero che con quel genere musicale i giovani britannici prossime edizioni, così come per eventuali mancanze ed errori. scoprirono definitivamente il fascino della politica – vedi Scritti Politti, Gang Of Four, Pop Group, Au Pairs, tanto per fare alcuni nomi –, qui da noi È stato bello scoprire, collezionare e seguire artisti che facevano della fu l’esatto contrario, con impegno e militanza fuori dal quadro generale provocazione, della sperimentazione e della voglia di futuro il proprio e un focus sull’introspezione invece che su ciò che succedeva nel mondo credo, così come è stato meraviglioso ritrovarli quarant’anni più tardi esterno. con un’energia immutata e una splendida propensione a raccontarsi e a L’emulazione di quello che arrivava da oltremanica e oceano era condividere i ricordi. Nei ringraziamenti troverete alcuni di loro, gli altri puramente sonora e visiva, con grande attenzione per i vestiti, le pose, i nomi sono disseminati tra queste pagine. A loro va il merito maggiore di tagli di capelli, il sound e un sottile mal di vivere, ma si trattava solamente questa storia. di uno degli ingredienti con cui la maggior parte delle band tricolori avrebbe modulato la propria formula sonora. 4 5 Ulderico “Wilko” Zanni (Rats) BAMBINI CHE NON SEPPERO GIOCARE Se dovessi associare al punk un’immagine dal forte impatto visivo, la sola della band di Akron e Fear of Music dei Talking Heads. Proprio questa che mi viene in mente, è quella di una potente esplosione i cui detriti si contaminazione da parte di altri suoni annullò la prerogativa del punk propagano per un raggio impossibile da delimitare. Gli effetti sono gli di essere un fenomeno prettamente anglofono, allargandone i confini. stessi. Un primo e fulmineo momento di distruzione durante il quale le schegge e tutto ciò che ne viene investito cambiano irreversibilmente All’epoca della scena descritta finora, io avevo tredici anni e una gran l’aspetto dell’ambiente stesso e una fase successiva che, al contrario, funge voglia di esserne parte. Superfluo dire che senza il web, le informazioni da perdurante e statica testimonianza di quel potente evento. Ecco, il punk viaggiavano con enorme ritardo rispetto oggi. Tuttavia, la mia curiosità e fu l’esplosione, il post-punk ciò che quell’onda d’urto ci ha lasciato. Quale il mio amore morboso per la musica fungevano da stimolo per trovarle da altro fenomeno socioculturale, in soli due anni di vita, è riuscito a incidere me, le stramaledette informazioni. Capii che sarebbe stato possibile essere così massivamente sulla produzione musicale, artistica, sulla moda, sulla parte della scena perché mi accorsi che, anche in Italia, stava succedendo letteratura? Nessuno. Perché in un album degli Arctic Monkeys, in un’opera la stessa cosa. Senza nemmeno avere il tempo di rendermene conto, mi di Banksy, in un romanzo di Welsh o di Palahniuk, in un film di Jarmusch ritrovai a comprare le uscite discografiche di Decibel e Chrisma e a saltare o di Lynch e in una camicia di Gaultier, di punk ce n’è davvero tanto. Ma ai concerti di Gaznevada e Skiantos al Punkreas di Bologna. parliamo di musica... A onor del vero, l’innesco dell’ordigno avvenne ben Da buon adolescente rompiscatole riuscii ad avvicinarli e a prima ma è indubbio che, il suo effetto detonante, si compì tra il 1975 e diventare amico di qualcuno di loro e, parlando di musica, mi accorsi il 1977. Quindi, individuiamo nel 1978 l’inizio della fase due. Non credo che avevamo a casa gli stessi dischi che ho citato qualche riga sopra.