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I S Iti Il Centro Storico Di Firenze

I S Iti Il Centro Storico Di Firenze

i siti Ammirando dalìilpanorama urbano mododalPiazzaleMichelangelo. particolar interezza dallecolline intornoallacittà,in storico puòessere apprezzato nellasua patrimonio dell’umanitànel1982. Ilcentro l’area èstatariconosciutadall’Unesco Masaccio. Grazie atantaricchezza,tutta Maria delCarminecongliaffreschi di Chiesa diSantoSpiritoelaSanta nella zona diOltrarno, ,la Galleria degliUffizi, ; infine, della SignoriaconPalazzo Vecchio, la , laBasilicadiSantaCroce, Piazza andando verso ilfiumeArno,Palazzo del l’Ospedale degliInnocenti;eancora, Piazza dellaSantissimaAnnunziatacon Marco congliaffreschi diBeatoAngelico, Basilica diSanLorenzo, ilConvento diSan Santa MariaNovella, Palazzo Medici,la e ilCampanilediGiotto,laBasilica Basti ricordare ilDuomo,conBattistero altre opere divalore d’arte incalcolabile. ricchissimo dimonumenti,sculture e secolo (abbattutonell’Ottocento),è dell’antico perimetro murario delXIV comprende l’area cittadinaall’interno ¢ Il centro storicodiFirenze, che 2 © 2015, GIUS.LATERZA & FIGLI, ROMA-BARI T Il centro storicodiFirenze diametro. bronzea dicoronamento haoltre 2metri di marmo bianco.Sipensichelasolasfera centrale cheraccorda leottocreste di come unvero eproprio tempiettoapianta conclusione dellasuaLanterna, concepita riconosce ilsuoprofilo rosso elamagnifica di Firenze. Anchedamoltolontanosi brunelleschiana adominare sulpaesaggio Vecchio. Èperò sicuramente lacupola la robusta esvettante torre diPalazzo del Palazzo del Bargello e,asinistra, davanti alDuomo,lapiccolatorre merlata di BrunelleschieilCampanileGiotto; a destra lamoledelDuomoconcupola fiorentino siriconosconoacolpod’occhio: 1. Firenze, unaveduta del centro storicodaPiazzale oscana 2. FilippoBrunelleschi,Lanterna dellacupola, 1436-60. Firenze, SantaMariadelFiore. Michelangelo. " 

 ¢ Il Ponte Vecchio è diventato uno dei “appese” all’esterno e quindi aggettanti 3. Ponte Vecchio, Firenze. simboli della città di Firenze, nonché una sull’acqua. Queste botteghe, che oggi delle sue principali attrazioni turistiche. ospitano prestigiose gioiellerie, risalgono e Palazzo Pitti realizzato da Costruito nelle forme attuali (con tre ampi al 1442, quando l’autorità cittadina ordinò Vasari per Cosimo I dei Medici. Durante la valichi ad arco ribassato) nel 1345, è ai macellai di trasferirsi lì per consentire seconda guerra mondiale, Ponte Vecchio chiamato Ponte Vecchio per distinguerlo loro di buttare direttamente in acqua fu l’unico ponte fiorentino che i tedeschi dagli altri ponti, costruiti o ricostruiti gli scarti della carne senza sporcare le non fecero saltare: fu risparmiato all’ultimo in età successiva. La caratteristica che strade. Nel 1565, sopra le botteghe del momento grazie all’intervento del gerarca lo rende unico al mondo è la presenza lato est, fu fatto passare il cosiddetto Gerhald Wolf, appassionato estimatore di botteghe lungo la strada, ma anche Corridoio vasariano, il collegamento fra delle bellezze architettoniche di Firenze.

¢ Il Campanile di , ultimato alla ¢ La Chiesa di San Michele in Orto, detta metà del XIV secolo, presenta sedici grandi comunemente , fu costruita nicchie ogivali, progettate da Andrea fra il 1337 e il 1350 con quattordici grandi Pisano, che ospitano altrettante statue i cui nicchie esterne destinate a contenere originali sono oggi conservati nel Museo le statue dei santi protettori delle Arti dell’Opera del Duomo. Il solo Donatello ne cittadine. Nel 1404, il comune fiorentino realizzò ben cinque, tra il 1416 e il 1435. autorizzò le Arti a commissionare le statue Di queste, tre furono collocate sul lato est ad artisti di loro fiducia. Fu così che ad del Campanile, quello che guarda verso Orsanmichele lavorarono Brunelleschi la cupola: il cosiddetto Profeta imberbe (San Pietro), Ghiberti (San Matteo, Santo (nella foto, la prima da sinistra), l’Abramo Stefano, San Giovanni Battista), Nanni di e Isacco e il Profeta barbuto (la terza e Banco (Sant’Eligio, San Filippo, Quattro la quarta), “accompagnate” dal Profeta Santi Coronati) e Donatello (San Marco, San barbuto (la seconda ) di Nanni di Bartolo. Giorgio). La statua di San Marco, realizzata Le statue donatelliane, ognuna con il suo da Donatello intorno al 1411, si configurò particolare atteggiamento, sono invase da all’epoca come rivoluzionaria, essendo uno straordinario «movimento d’animo», probabilmente la prima “statua” (intesa sembrano vive, tanto che la tradizione come figura plasticamente autonoma) dai vuole che lo scultore abbia dato loro il tempi dell’antichità. La figura del santo volto di alcuni suoi concittadini. appoggia il peso sulla gamba destra mentre l’altra è piegata, in stato di riposo;  " il panneggio della veste è assolutamente 4. Giotto, Campanile della 5. Donatello, San Marco, realistico; il volto, che richiama i busti Cattedrale di Santa Maria 1411-13. Marmo, altezza del Fiore. Particolare delle 2,36 m. Firenze, Chiesa degli antichi filosofi, è reso vivissimo da nicchie del lato est. Firenze. di Orsanmichele. uno sguardo penetrante.

© 2015, GIUS. LATERZA & FIGLI, ROMA-BARI 3