Leonardo Da Vinci: L’Omaggio Degli Insigniti Dell’ANCRI E Degli Amici Dei Musei
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Leonardo Da Vinci: l’omaggio degli insigniti dell’ANCRI e degli Amici dei Musei Gli insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica (ANCRI) e Gli Amici dei Musei e Monumenti Pisani rendono omaggio a Leonardo da Vinci. L’ Arcangelo Annunciante di San Gennaro in Lucchesia e gli Skyline – le Città di Leonardo realizzate da Oreste Ruggiero in mostra al Centro Espositivo Leo-Lev di Vinci. La mostra dell’Angelo restaurato, allestita per celebrare l’anniversario dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, e le altre collaterali sui temi leonardiani, saranno visibili a Vinci presso il Centro Espositivo Leo-Lev in Piazza Carlo Pedretti 1 fino al 20 aprile 2020 Si tratta delle scultura in terracotta policroma dell’Arcangelo Annunciante di San Gennaro in Lucchesia (attribuita alla Scuola del Verrocchio e da Carlo Pedretti a Leonardo da Vinci giovane, restaurata prima della mostra dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze) e degli Skyline-Le Città di Leonardo, realizzati da Oreste Ruggiero e dedicati ai luoghi che hanno accompagnato il percorso di vita del genio di Vinci. L’architetto, artista e saggista, Oreste Ruggiero, già docente presso la Facoltà di Architettura di Firenze nel Master “Valorizzazione e gestione in rete dei beni culturali e ambientali”, è un convinto sostenitore che l’artista non si debba fermare alla tecnica esecutiva ma deve costituire una sorta di antenna ricettiva degli umori, dei cambiamenti, dei sentimenti e delle necessità dell’uomo. Inoltre che l’architettura, di nuovo unita all’arte, deve prefigurare il futuro e soddisfare lo spirito, l’intelletto, oltre la fisicità. Con questo spirito l’artista, in vista delle celebrazioni dei 500 anni di Leonardo, ha condiviso con l’allora Questore di Firenze Francesco Tagliente, sin dal 2008, di avviare il progetto per la realizzazione degli Skyline delle città interessate dal Genio toscano partendo da Firenze per proseguire poi anche nella Questura di Roma e nella Prefettura di Pisa, sedi delle successive fasi di servizio del Prefetto, senza abbandonare l’idea di fare omaggio anche ad altre Città legate a Leonardo: Milano e Napoli. Ruggiero, condividendo con Tagliente i sentimenti e l’esigenza di valorizzare gli edifici storici, che ospitano le Questure e la Prefettura, ha realizzato l’opera Firenze Skyline sulla parete della sala Convegni della Questura nello storico Palazzo Bonifacio; Roma Skyline nella Sala conferenze al primo piano del Palazzo San Vitale sede della Questura di Roma e, con il coinvolgimento degli Amici dei Musei e Monumenti Pisani, ha creato Pisa Skyline, nel Palazzo Medici sede della Prefettura di Pisa. Tre Opere di straordinaria bellezza artistica e architettonica tanto che un bozzetto del profilo Roma Skyline è stato donato al Papa Benedetto XVI, dal Prefetto Tagliente, nel corso di una Udienza speciale riservata alla Questura di Roma. Per i suoi meriti artistici e culturali l’Architetto Ruggiero, nel 2017, è stato insignito della benemerenza di Commendatore della Repubblica dal Presidente della Repubblica. Le affinità della vocazione sociale, culturale dell’Architetto con le finalità statutarie dell’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana (ANCRI) hanno alimentato in lui la condivisione del “Viaggio tra i valori e i simboli della Repubblica” che il Sodalizio sta percorrendo da tempo. Fra le finalità statutarie dell’ANCRI infatti rientra la “promozione dei principi su cui si fonda lo Stato democratico e pluralista delineato dalla Costituzione repubblicana e la valorizzazione di tutte le espressioni della cultura, della ricerca e del sapere. La mattina del 16 marzo, compatibilmente con l’evoluzione nei prossimi giorni dell’epidemia di coronavirus, un gruppo di soci Ancri in rappresentanza delle 75 delegazioni italiane e 18 estere, guidati dal presidente Tommaso Bove e e un gruppo di Amici dei Musei e dei Monumenti Pisani guidati dal Presidente Piera Orvietani si riuniranno a Vinci presso il Centro Espositivo Leo-Lev, per rendere omaggio a Leonardo. Ad accoglierli, oltre a Oreste Ruggiero, nella veste di presidente Centro Espositivo, ci saranno il Sindaco di Vinci Giuseppe Torchia e le altre Autorità del territorio. Per l’occasione sarà allestita un’ulteriore sala con nuovi temi sul rapporto Skyline & Leonardo, che costituiranno un’anteprima di quelli da sviluppare per le città di Milano e Napoli. La mostra sarà accompagnata da un catalogo a cura di O.R.A.D. Editore dal titolo Skyline & Coincidenze con le città di Leonardo. La visita alle mostre allestite al Centro Espositivo Leo-Lev di Vinci si è concluderà con uno spettacolo teatrale dell’attore Stefano de Majo che renderà omaggio al Genio toscano con la recita di un frammento di un suo spettacolo teatrale: Leonardo. L’ultimo segreto. Anno Leonardiano, Francesco Guadagnuolo presenta due sculture L’artista italiano Francesco Guadagnuolo rievoca Leonardo Da Vinci con due sculture “Leonardo adolescente: dal volo degli uccelli all’aeroplano” e l’altra “Il vero ritratto di Leonardo da vecchio”. Per la prima scultura di Guadagnuolo “Leonardo adolescente: dal volo degli uccelli all’aeroplano” è ispirata all’adolescenza di Leonardo vissuto a Vinci (FI), attendo all’osservazione della natura della campagna circostante dove egli trova straordinario il creato delle piante, delle rocce, degli animali e degli uccelli, con questo si comprende, la tanta importanza che ciò ha avuto nella formazione di Leonardo. La parola “conoscere” dall’adolescenza in poi è stato il suo interesse principale. Leonardo scriveva sui suoi quaderni: “Io domando”, investigare sul mistero del mondo era la sua priorità. Da sempre attratto dal volo degli uccelli cui si è dedicato a lungo, fabbricò una macchina a loro immagine e somiglianza, anticipando genialmente quello che secoli dopo hanno chiamato “aeroplano”. Leonardo, ricorderà, come segno premonitore, che un uccello gli batté il becco sulle labbra. Volare, è stato da sempre il sogno dell’uomo e Leonardo apprese del volo concetto e meccanica, natura e ingegneria; la contaminazione delle arti e delle scienze sono state da sempre nello spirito di Leonardo tanto da far scrivere al Vasari “Dovunque, l’animo volse alle cose difficili”. L’installazione-scultura transrealista “Leonardo adolescente: dal volo degli uccelli all’aeroplano” di Francesco Guadagnuolo realizzata per l’Anniversario dei Cinquecento anni dalla morte di Leonardo, unisce e fonde tempi diversi che dialogano tra loro e vuole indicare la strada di Leonardo come sin dall’adolescenza si era impegnato nell’osservare la natura ed era affascinato dal volo degli uccelli premonizione dell’aereo futuro. Questo vuole dirci Guadagnuolo del genio leonardesco: essere riuscito a pensare una macchina che potesse volare imitando sia nell’aspetto sia nella funzionalità i volatili. Tramite l’esperienza, Leonardo arrivò alla comunicazione della legge della meccanica, come a qualunque azione ne coincide una contraria. Leonardo sosteneva essere necessaria una parte trainante (di un motore) che aiutasse alla sua invenzione la sua macchina volante per giungere alla concretizzazione di un volo lungo e duraturo. Nell’installazione di Guadagnuolo l’aeroplano viene inserito addirittura sopra la testa come geniale intuizione, mentre il volatile nell’attimo che vola sul torso andando a colpire Leonardo sulle labbra, come narra lui stesso. In basso è installato un libro Enciclopedia del sapere, simbolo della genialità leonardesca. Sopra il libro, una provetta che prende la sembianza della Terra con all’interno un veliero come viaggio simbolico di colui che si è interessato su tutto ciò che comprende lo scibile umano. Le predilezioni di Leonardo erano: comprendere l’anatomia Umana e le energie disciplinanti le leggi dell’Universo. Nella scultura-installazione di Guadagnuolo si nota la Terra disegnata sull’ampolla, simbolo di osservazione e sperimentazione, “Non è vera scientia se non addimandata alle matematiche dimostrazioni” ebbe a scrivere Leonardo, interrogandosi su tutto, preannunciando Galileo e Bacone. Da siffatto livello intellettivo scaturisce l’importanza dei suoi studi, dei suoi progetti e dei calcoli matematici. L’opera di Guadagnuolo, è tutta posta su tre simboli: il volo degli uccelli, l’aeroplano e la provetta delle sperimentazioni è su queste caratteristiche che l’artista fa concentrare lo sguardo; dunque passato e presente si fondono per creare un nuovo transreale connubio artistico. Descrivendo la seconda scultura di Guadagnuolo “Il vero ritratto di Leonardo da vecchio”, l’artista vorrebbe mostrare il vero ritratto da vecchio di Leonardo Da Vinci. Dopo un’attenta analisi, il Mº Guadagnuolo è arrivato a questo ritratto avendo percorso diverse strade di studio che sono state portate avanti, da alti esperti con diverse interpretazioni del suo vero ritratto. Guadagnuolo lo concepisce all’interno di una valigia custode della memoria della vita di Leonardo, sopra la valigia, il ritrovamento ipotetico del suo teschio. Come detto, diversi studi sono stati compiuti per rilevare il vero aspetto di Leonardo Da Vinci e sono pubbliche poche opere ritraenti un uomo con barba che viene visto da alcuni studiosi come Leonardo Da Vinci. Il ritratto più noto è quello custodito nella Biblioteca Reale di Torino, ed è stato realizzato attorno al 1500, quando Leonardo aveva più di 60 anni. Secondo taluni esperti, il disegno a sanguigna non raffigura Leonardo Da Vinci ma il volto di un vecchio, calvo sulla fronte, con barba e lunghi capelli, certamente disegnato da Leonardo ma pare che non è il suo autoritratto. Infatti, secondo testimonianze dell’epoca, la sembianza reale di Leonardo era differente. Nella scultura che ritrae Leonardo Da Vinci del Mº Guadagnuolo, la testa non è calva, ma mostra capelli lunghi che partono dal capo, secondo le testimonianze dell’epoca, ed un viso di un uomo anziano con barba lunga. Lo sguardo è disteso, dall’espressione seria, i particolari del volto indicano un atteggiamento forte e deciso. Le linee del volto, sono evidenti e quindi segnano il tempo trascorso che esibisce rugosità sulla faccia, vicino agli occhi, sopra la bocca e sulle guance. Lo sguardo è particolare, sembra che osservi ed appare mutevole, enigmatico.