Byrne & Fatboy Slim a Toys Orchestra
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digital magazine APRILE 2010 N.66 Lost in Musical BYRNE & FAT BOY SLIM Caribou Fucked Up Cobblestone Jazz A Toys Orchestra Adi Newton/Clock DVA Santo Barbaro // Vessel // Temperatures // Kuupuu // Evy Arnesano // Ikonika Sentireascoltare n.66 TURN ON p. 4 Santo Barbaro 5 Vessel 6 Temperatures 7 Kuupuu 8 Evy Arnesano TUNE IN 10 Ikonika 12 Caribou 16 Cobblestone Jazz 20 Fucked Up DROP OUT 24 A Toys Orchestra 30 Lost in Musical RECENSIONI 36 Balaclavas, Caribou, Crookers, Extra Life, Ikonika, MGMT... Rearview Mirror 90 Jawbox, Adi Newton, ZU... Rubriche 86 Gimme Some Inches 88 Re-boot SentireAscoltare online music magazine Registrazione Trib.BO N° 7590 del 28/10/05 Editore: Edoardo Bridda 102 Giant Steps Direttore responsabile: Antonello Comunale Provider NGI S.p.A. Copyright © 2009 Edoardo Bridda. 103 Classic Album Tutti i diritti riservati.La riproduzione totale o parziale, in qualsiasi forma, su qualsiasi supporto e con qualsiasi mezzo, 104 La Sera della Prima è proibita senza autorizzazione scritta di SentireAscoltare DIRETTORE : Edoardo Bridda DIRETTORE RESPONSABILE : Antonello Comunale UFFICIO STAMPA : Teresa Greco COOR D INAMENTO : Gaspare Caliri PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE : Nicolas Campagnari RE D AZIONE : Antonello Comunale, Edoardo Bridda, Gaspare Caliri, Nicolas Campagnari, Stefano Solventi, Teresa Greco. HANNO COLLABORATO : Giancarlo Turra, Marco Braggion, Gabriele Marino, Leonardo Amico, Fabrizio Zampighi, Luca Barachetti, Stefano Pifferi, Andrea Napoli, Filippo Bordignon, Luca Barachetti, Salvatore Borrelli. GU I D A SPIRIT U ALE : Adriano Trauber (1966-2004) IN COPERTINA : Lost in Musical (David Byrne+Fatboy Slim) 2 Santo n n O Vessel O Barbaro Turn Turn Turn —Setacciare la verità— —Next pop queen— Il gruppo bolognese cerca una rifondazione delle parole Due parti di Giardini di Miro' e all'insegna della purezza e della una parte di Pitch. Per un viaggio densità con un disco e un libro in in tre tappe a bordo del Vascello dialogo tra loro unire Alessandra Gismondi, Corrado Nucci- stage. Abbiamo semplicemente omaggiato un'epoca, esplo- A ni ed Emanuele Reverberi in un nuovo pro- rando territori diversi, avvicinandoci alla musica d'autore e getto discografico non è la voglia di scoprire, ma di ri- cantautoriale, mescolando il background delle singole espe- 'idea di Mare Morto è sorta in modo estempo- fra riferimenti previsti ma rimasticati a dovere (Black scoprire. Seguendo i binari di una formazione musicale rienze musicali”. “Lraneo e imprevisto. Abbiamo fatto qualche prova e Heart Procession, Radiohead, Nick Cave, C.S.I., comune passata per anni di ascolti e sbocciata di recente Un misto di nostalgia canaglia e di creatività, sommate nessun concerto, poi ci siamo chiusi in studio. Volevamo ride- Giancarlo Onorato), cerca forme di comunicazione in una collaborazione per una cover/tributo a Leonard alla velocità con cui gli ultimi dieci anni hanno azzerato stare la centralità della parola, del testo. Ma non per giungere purificate e perciò (ri)fondative. Prima di tutto nel trat- Cohen. “Vessel” recita la ragione sociale, perché di viag- tutte le sicurezze che l'Era del CD sembrava aver pro- allo stomaco di un pubblico vasto e sconosciuto, piuttosto per tare temi purtroppo banalizzati dal brusio appiattito del gio si tratta. Pianificato e con tanto di data di (presunta) dotto. E con loro due decenni dalla personalità stilistica scavare nella nostra coscienza e mettere in discussione la presente: “Il punto è setacciare la verità attraverso l'immagi- scadenza, da concludere entro il 2010 con tre EP ognuno tutto sommato monolitica, se confrontati con un'attuali- nostra percezione delle cose. Come scrivere sulla superficie ne che abbiamo di noi stessi, la nostra realtà, la propaganda dedicato a un tema preciso. In quel Tales Of A Memen- tà in cui la contaminazione tra i generi e la mancanza di liscia di uno specchio per accusare e additare quel volto igno- che ci avvolge come un fumo denso”. Quali ad esempio la to Island che trovate in spazio recensioni si parla della definizioni certe sono la regola. Nella diatriba tra "evo- to che ci appare di riflesso”. guerra: “La guerra invade il nostro presente ma i nostri occhi "memoria", mentre i prossimi due verteranno sulla “pas- luzionismo" e "citazionismo" i Vessel si schierano aper- I Santo Barbaro praticano il difficile mestiere di ne rifiutano l'esistenza. Parlare di guerra è come parlare di sione” e sulla “rinascita”. Un fil rouge utile a dare credi- tamente a favore del secondo cercando nel contempo chi sta tra parola e verità. Dalla prima vogliono distilla- dio, di una astrazione, di qualcosa a cui ci si è abituati e che bilità alla produzione del gruppo ma anche a giustificare i giusti referenti: over trenta, o magari nuove leve con re significati che alimentino la seconda. Un disco, Mare non si mette in discussione in senso intimo e profondo. Ma scelte stilistiche fortemente contestualizzate. la voglia di andare oltre quell'ascolto distratto, veloce e Morto, uscito nel 2008 e oggi ristampato insieme ad una gli occhi di chi ha vissuto la guerra – e per cui quel termine “Coverizzare” senza (o quasi) cover, verrebbe da dire, costantemente "sulla notizia" che il caleidoscopio della raccolta di racconti (Un giorno passo e ti libero) dalla non è come per noi un semplice slogan orwelliano che si almeno in questa prima stazione del viaggio. Con gli anni rete spesso offre loro. Il tutto con uno stile pacato, fe- benemerita Ribéss Records, ovvero i due poli rappre- confonde spesso con la parola pace – affondano nella nostra Ottanta e i Novanta che si mescolano all'indie-shoegaze dele ai modelli, ma capace anche di trascendere il mero sentativi di una poetica dove la densità – lirica in primis, intimità e la squarciano. Ridanno corpo e voce all'orrore che dell'accoppiata Pitch /Schonwald e a un elettro-cantau- reprise puntando sul carisma e l'esperienza dei musicisti. e dunque di songwriting – è uno dei tratti più distintivi: nutriamo quotidianamente. Tutto questo, in ultima analisi, ci torato malinconico spruzzato di Velvet Underground. Alla fine la sensazione di deja vù è forte per chi ha “I racconti rappresentano l'altra faccia di uno stesso ragio- riporta alla verità, e alla menzogna”. E ad un lavoro che Anche perché se di riscoperta si deve trattare, tanto vale vissuto quegli anni e in Memento List si ritrova citati Folk namento, sono squarci attraverso i quali si cerca di giungere non chiamiamo poesia solo perché nell'essere Canzone giocare con l'anagrafe e ritrovarsi ventenni: “Gli anni Ot- Implosion, Built To Spill, Meat Puppets, Charlatans, Teena- ad una dimensione infantile della rivoluzione. Ma sono anche trova il proprio altissimo senso. Ma che della poesia ha tanta hanno rappresentato forti cambiamenti di sonorità e ge Fanclub, Jeff Buckley, Sebadoh. Come forte è l'impres- chiavi di lettura, una via per dare colore alle pagine in bianco tutto il fine e la forza. sono stati un forte punto di riferimento. Gli anni 90 sono sione che i Vessel abbiano iniziato il loro percorso con la e nero dell'album”. LUCA BARACHETTI stati espressione della nostra vita creativa perché li abbiamo giusta convinzione. Un bianco e nero dalle tonalità livide, che inserendosi vissuti fisicamente sia come pubblico che come musicisti on FABRIZIO ZAMPIGHI 4 5 n n O Temperatures Kuupuu O Turn Turn Turn Turn —Rumori caldi, rumori freddi— —Rito d'altro mondo— Ha viaggiato a lungo, portato il girovagare in musica e ora ha A qualche mese di distanza da trovato la propria voce: il pop Lumen Tähden torniamo nel meticciato e cosmopolita dei Ruby magico mondo finlandese di Suns di Ryan McPhun Kuupuu a Finlandia è uno stato d'animo, un cervello specifi- pianto para-acustico, usa il laptop come qualunque stru- L co, il sit-in di emotività senza tempo ed inesprimibili; mento consono e non consono, ama il metallo pesante, apita che Mr. Thurston Moore si materializzi nel 2600 collegato tramite microfoni a contatto ai tamburi guazzabuglio d'arbusti, laghi, foreste, distese chilometri- così come le foreste, i laghi, l'apocalisse, e l'inferno de- Cweb consacrando qualche oscuro act agli esordi. È di Blundell che amplifica e deturpa (in lunghi scrosci e che di natura allo stato puro, riti d'altri mondi. La musica pressivo dei suoi strani soggetti sonori, un po' alla stessa successo ai Mouthus, agli Upsilon Acrux ed ora è il gracchi) i colpi del batterista. che nell'ultimo decennio è passata da qui ha toccato una maniera di Zeek Scheck quando s'inventava personag- turno dei Temperatures, scovati spulciando tra i dischi È col medesimo setup che a tre anni di distanza, licen- tangente parallela (ma forse in combutta) con il New gi limite, ossessionati e sessualizzati, per i suoi siparietti del fido negozio di Prurient a Brooklin e prontamente ziato lo scorso febbraio dall'italo-americana Ultramari- Weird America. È probabile che siano i luoghi la forza da hot-lines. Difficile racchiuderla in un genere musicale: segnalati in una pubblicazione di Pitchfork. Era la fine del ne, esce il sophomore Eksra, un passo decisivo verso magmatica di questa differenza con tutto il resto, anche la sua più che dozzina di dischi in solo, e l'altra doppia 2007 e il duo basso/batteria costituito dai due pischelli una cifra stilistica significativa. Il drumming si è fatto più con sottoboschi musicali che sostanzialmente dividono i dozzina di materiali in compagnia, la schierano a fianco Peter Blundell e James Dunn aveva appena pubblicato, vicino al free di Sunny Murray o Chris Corsano, la- medesimi percorsi. dell'attitudine moderna di registrare qualsivoglia più per su Heat Retention, un primo ellepì intitolato Ymir. Un sciando sovente a Blundell e al suo basso il compito di Etichette come Fonal, Ikuisuus, 267 Lattajjaa stanno al necessità immediata, che per preciso bisogno di costrui- lavoro rumoroso nello stile della Load rimasticato però reggere la struttura ritmica a colpi di motorik, mentre folk come l'acqua per Marte.