Il Tennis Italiano, Getty Images
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
MAGAZINE LA GUIDA AI GIOCHI OLIMPICI Golden Slam: l’unica stata Steffi Graf Steffi Graf una delle tre tenniste che sono pale rivale, Martina Navrtilov, si present (lultima battendo proprio Steffi in finale). La riuscite a conquistare il Grand Slam (Maure- fuori forma e venne eliminata al quarto turno finale fu proprio Graf-Navrtilov e la tedesca en Connolly nel 1953 e Margaret Smith Court da Nataa Zvereva. Steffi affront proprio la mise fine al dominio dellamericana con il nel 1970 le altre): le riusc nel 1988, anno in Zvereva in finale infliggendole una dura umi- punteggio di 5-7 6-2 6-1. cui vinse anche loro alle Olimpiadi di Seul, liazione: un doppio 6-0 in appena 34 minuti Allo Us Open pieg in finale Gabriela Sabati- completando cos il “Golden Slam”. (la finale pi corta della storia del tennis) con ni in tre set, completando il Grande Slam. Limpresa cominci con la brillante vittoria appena 13 punti persi. Lasci in tutto il tor- AllOlimpiade di Seul 1988, per la prima vol- agli Australian Open, battendo Chris Evert in neo solo 20 game, 9 dei quali glieli strapp ta dal 1924, il tennis assegn medaglie dopo finale (6-1 7-6). In quelledizione del torneo la Sabatini in semifinale (6-3 7-6). ledizione dimostrativa del 1984 (in cui vinse non perse nessun set e complessivamente Wimbledon era in quegli anni il regno incon- proprio una Graf appena 14enne). Steffi si perse solo 29 giochi. trastato della Navrtilov: la tennista ceca conferm battendo 6-3 6-3 ancora la Saba- Al Roland Garros non trov grossi ostacoli naturalizzata americana vi aveva gi vinto 8 tini realizzando (unica nella storia del tennis) sulla sua strada, anche perch la sua princi- titoli e aveva dominato le ultime 6 edizioni il “Golden Slam”. (m.g.) IL GOLDEN SLAM DELLA GRAF DEL 1988 IN 5 SCATTI. DA SINISTRA: AUSTRALIAN OPEN (SULLA EVERT), ROLAND GARROS (SULLA ZVEREVA), WIMBLEDON (SULLA NAVRATILOVA), OLIMPIADE DI SEUL (SULLA SABATINI), US OPEN (SULLA SABATINI) DOPO IL CLAMOROSO ADDIO DI MARZO 2015, VINCI ED ERRANI FARANNO DI NUOVO COPPIA IN CAMPO A RIO PER DIFENDERE I COLORI DELLA MAGLIA AZZURRA, DOPO UN PRIMO “APPUNTAMENTO” UFFICIALE A MONTREAL 48 I eccezionali come i campioni Slam che sono esentati da ta- sivo, il che eviter partite-fiume come la semifinale della le obbligo. scorsa edizione vinta soltanto per 19-17 da Federer contro Saranno poi sei i posti assegnabili dall’Itf con parti- Del Potro. colari criteri: deve esserci almeno un brasiliano (ma in Il torneo verr disputato sulla lunghezza dei due set su tre, questo caso ci sarebbe comunque visto che sia Bellucci mentre la finale rester spalmata al meglio dei cinque set nel maschile, sia Pereira nel femminile hanno la classifica e, solo per latto conclusivo, non ci sar il tie-break nell’e- necessaria a entrare); devono essere rappresentate tutte ventuale quinto set che proseguir come negli Slam a le sei Itf Regional Association; se dopo questa scrematura oltranza, fin quando un giocatore non riuscir a mettere tra dovessero esserci ancora posti liberi, questi devono anda- s e lavversario due game di differenza. re ai giocatori con miglior ranking che non hanno gi qua- lificati della propria nazionalit. LItf si riserva poi il diritto di assegnare due ulteriori wild card per comporre il numero finale di 64 atleti. Come detto in apertura, si giocher al Barra Olympic Park di Rio dove ci saranno tre campi principali con ca- pienza, rispettivamente, di 10.000, 5.000 e 3.000 posti. La pi importante modifica in termini di regolamento si sostanzia nell’introduzione del tie-break nel set deci- I MEDAGLIATI DI LONDRA 2012: DA SINISTRA, DEL POTRO (BRONZO), MURRAY (ORO), FEDERER (ARGENTO) L’albo d’oro MEDAGLIERE SINGOLARE MASCHILE Edizione Oro Argento Bronzo Atene 1886 John Boland Dionysios Kasdaglis Momcsillo Tapavicza/Konstantinos Paspatis Parigi 1900 Lawrence Doherty Harold Mahony Reginald Doherty/Arthur Norris St. Louis 1904 Beals Wright Robert LeRoy Alphonso Bell/Edgar Leonard Londra 1908 Josiah Ritchie Otto Froitzheim Wilberforce Eaves Stoccolma 1912 Charles Winslow Harold Kitson Gustav Blomgren Anversa 1920 Louis Raymond Ichiya Kumagae Charles Winslow Parigi 1924 Vincent Richards Henri Cochet Uberto De Morpurgo Seoul 1988 Miroslav Mecir Tim Mayotte Stefan Edberg/Brad Gilbert Barcellona 1992 Marc Rosset Jordi Arrese Andrej Cerkasov/Goran Ivanisevic Atlanta 1996 Andre Agassi Sergi Bruguera Leander Paes Sydney 2000 Evgenij Kafelnikov Tommy Haas Arnaud Di Pasquale Atene 2004 Nicolas Massu Mardy Fish Fernando Gonzalez Pechino 2008 Rafael Nadal Fernando Gonzalez Novak Djokovic Londra 2012 Andy Murray Roger Federer Juan Martin Del Potro MEDAGLIERE SINGOLARE FEMMINILE Edizione Oro Argento Bronzo Parigi 1900 Charlotte Cooper Helene Prevost Marion Jones/Hedwiga Rosenbaumova Londra 1908 Dorothea Chambers Dora Boothby Joan Winch Stoccolma 1912 Marguerite Broquedis Dorothea Koring Molla Bjurstedt Anversa 1920 Suzanne Lenglen Dorothy Holman Kitty McKane Parigi 1924 Helen Wills Julie Vlasto Kitty McKane Seoul 1988 Steffi Graf Gabriela Sabatini Zina Garrison/Manuela Maleeva Barcellona 1992 Jennifer Capirati Steffi Graf Mary Joe Fernandez/Arantxa Sanchez Atlanta 1996 Lindsay Davenport Arantxa Sanchez Jana Novotna Sydney 2000 Venus Williams Elena Dementieva Monica Seles Atene 2004 Justine Henin Amelie Mauresmo Alicia Molik Pechino 2008 Elena Dementieva Dinara Safina Vera Zvonareva Londra 2012 Serena Williams Maria Sharapova Victoria Azarenka I 49 MAGAZINE MASCHILE 50 I Lunga vita alRE Andy Murray incoronato a Wimbledon per la seconda volta: tre anni dopo, c ancora Ivan Lendl al suo fianco. Un successo mai in discussione, propiziato dallabdicazione di Djokovic e dalla caduta di Federer. Spunta Raonic, il futuro pu essere suo, ma oggi il dominio ancora Fab Four da Londra, DANIELE ROSSI foto RAY GIUBILO, GETTY IMAGES Era unepoca buia, il paese era smarri- to e scioccato. Il Regno non era pi così Unito, dilaniato dalla Brexit, confuso da una classe politica alla deriva, sfiducia- to da una nazionale di calcio ancora fal- limentare e da unestate fredda e piovo- sa, che negava anche il piccolo piacere delle anelate vacanze. Ci voleva un raggio di sole a squarcia- re le nubi. Ci ha pensato lui, lex per- dente scozzese, ora a tutti gli effetti un vincente britannico. Si ripreso la co- rona, metonimia per quella coppa alta 47 centimetri, riportante laltisonante I 51 MAGAZINE MASCHILE MURRAY SALUTA LA FOLLA CHE SI RADUNATA PER APPLAUDIRE IL SUO 2 SUCCESSO. FONDAMENTALE IL RITORNO SULLA SUA PANCHINA DI IVAN LENDL (IN BASSO). “ UN LEADER - DICE DI LUI ANDY - SINCERO E DICE SEMPRE QUELLO CHE PENSA. NON MI PIACE SEMPRE QUELLO CHE DICE MA SPESSO QUELLO CHE HO BISOGNO DI SENTIRE” scritta di All England Lawn Tennis Club Mancava quella presenza, immobile e Single Handed Championship of the severa, a cui bastava un impercettibile World. movimento dellocchio per rassicurar- La missione del cavalier Andrew Bar- lo o impedirgli di autodistruggersi. Ma ron Murray da Dunblane, per tutti Andy, Ivan non tocca solo la mente. Murray era partita gi settimane prima, quando con Lendl in panchina, fa correre di pi allo scoccare della stagione su erba, il diritto, mette pi servizi vincenti, co- decideva di riprendersi il suo mentore. manda maggiormente il gioco. Dopo i tentativi con la strega Amelie Mauresmo, Andy non ricercava un ma- Non stato un miracolo o una go Merlino, ma richiamava il Suo pre- magia la conquista della coppa, ma cettore, Ivan il Terribile. una cavalcata solitaria, che ha subìto Lendl lo aveva lasciato, dopo aver solo un piccolo rallentamento allor- spezzato le maledizioni di Fred Perry, quando il pugnace Tsonga gli aveva tra New York e Church Road, e il ra- rimontato due set lasciando a terra la gazzo si era smarrito. Cambiava guide, spada per imbracciare larchibugio a vinceva certo, si instaurava al secondo carica pesante. Prima Murray aveva posto in graduatoria dietro lintoccabile sculacciato il bambino viziato Kyrgios, Djokovic, ma gli Slam in bacheca rima- per poi disporre facilmente dellincon- nevano quei due. Mancava qualcosa. sistente Berdych in semifinale. In finale 52 I La favola di Marcus Willis In ogni storia che si rispetti, c un elemento fantastico, che trascende il piano della logica per scontrarsi col soprannaturale e il misterioso. Questa la favola di Marcus Willis, ex enfant prodige del tennis britannico, totalmente smarritosi nel passaggio al professionismo. Si perde nei meandri del circuito minore, tra Futures e uno scellerato stile di vita che gli fa guadagnare pochi soldi e molti chili di troppo. Nel 2016, un solo Futures in Tunisia e unofferta di lavoro per fare il maestro di tennis a Philadelphia. Il tennis professionistico sembra solo una chimera, quando ad un concerto incontra Jennifer. Dentista ed ex reginetta di bellezza, le dice che non pu mollare e lo spinge a riprovare. Marcus per ha 25 anni ed numero 775 del mondo, il tabellone principale di Wimbledon ha pi chance di vederlo dal divano. Gioca le prequalificazioni, ma solo perch lultimo in tabellone non fa in tempo ad arrivare. E le passa. Ci sono le qualificazioni da giocare sui campi sperduti e spelacchiati di Roehampton. Batte il n.99 del ranking Atp Sugita, il piccolo (presunto) fenomeno Rublev e nella prima partita al meglio dei cinque set della sua vita, il russo Danil Medvedev. Qualificazioni passate, tabellone principale di Wimbledon. Un sogno che diventa realt. si trovava il gigante Milos Raonic che, altro che spada o archibugio, come ar- tiglieria sfoggiava il moderno e tremen- do obice. Luomo venuto dal Canada ma di origini balcaniche, si era infilato nel corridoio lasciato sguarnito dal ti- ranno Novak Djokovic - affondato da Sam Querrey - per poi commettere il regicidio dellex sovrano pi amato in semifinale, Sua Maest Roger Federer. Una battaglia in cui lelvetico era sem- brato riuscire a far girare lesito, prima di incartarsi da solo, regalando break e quarto set, e cadere, letteralmente a terra, nel quinto parziale.