COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

COMUNE DI SUTERA ( Provincia di )

OGGETTO: REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO

EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO

t. 13 t. DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Fase I Valutazione Ambientale Strategica – art. 13 c. 1 D.L. vo 152/2006 e ss.mm.ii.

ELABORATO: Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo

n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n.

200 del 10.06.2009, Allegato A).

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

A A VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE

TECNICO INCARICATO: dott.ing. Salvatore Maria Andaloro Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caltanissetta, n. 200 Studio Tecnico: c.so Sicilia n. 32, 93017 – San Cataldo; Tel.fax.: 0934/571207; e.mail: [email protected]

COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

COMUNE DI SUTERA ( Provincia di Caltanissetta )

OGGETTO: REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO

EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO

t. 13 t. DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Fase I Valutazione Ambientale Strategica – art. 13 c. 1 D.L. vo 152/2006 e ss.mm.ii.

ELABORATO: Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo

n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A).

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

A A

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE

TECNICO INCARICATO: dott.ing. Salvatore Maria Andaloro Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caltanissetta, n. 200 Studio Tecnico: c.so Sicilia n. 32, 93017 – San Cataldo; Tel.fax.: 0934/571207; e.mail: [email protected]

COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

ELENCO ACRONIMI

Acronimo/Definizione AC Autorità competente (ARTA Sicilia, DRA, Servizio 1 VAS-VIA) AP Autorità procedente (Comune di Terme Vigliatore) APAT Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici ARPA Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ARTA Sicilia Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente ASPIM Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea ATO Ambito territoriale ottimale BAT Best Available Techniques CE (o COM) Commissione europea CIPE Comitato interministeriale programmazione economica

DDG Decreto del dirigente generale comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma Direttiva 2001/42/CE Direttiva 2001/42/CE del parlamento europeo e del consiglio del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente t. 13 t. D.Lgs. Decreto legislativo D.Lgs. 152/06 e s.m.i D.Lgs. n. 152 del 3/4/2006, così come modificato dal D.Lgs. n. 4 del 16/1/2008 DPR Decreto del Presidente della repubblica DUP Documento Unico di Programmazione GU Gazzetta ufficiale dell’unione europea GURI Gazzetta ufficiale della repubblica italiana GURS Gazzetta ufficiale della regione siciliana

IBA Important bird areas

LN Legge nazionale LR Legge regionale MATTM (ex MATT) Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare PAI Piano stralcio per l’assetto idrogeologico PFR Piano Forestale regionale PMA Piano di monitoraggio ambientale PAR FAS 2007-2013 Programma Attuativo Regionale Fondo Aree Sottoutilizzate 2007-2013 PO FESR Sicilia 2007-2013 Programma operativo fondo europeo per lo sviluppo regionale 2007-2013

Piano Piano regionale faunistico-venatorio

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– P.R.G. Piano Regolatore Generale

A A Processo di VAS Processo di valutazione ambientale strategica PSR Sicilia 2007-2013 Programma di sviluppo rurale Sicilia 2007-2013 PTPR Piano territoriale paesistico regionale RMA Rapporto di monitoraggio ambientale RA Rapporto ambientale RES Rete ecologica siciliana RP Rapporto preliminare RSA Relazione sullo stato dell’ambiente in Sicilia SCMA Soggetti competenti in materia ambientale SIC Siti di interesse comunitario SIN Siti d’importanza nazionale SnT Sintesi non tecnica SWOT Strenghts, weaknesses, opportunities e threats (forza, debolezza, opportunità e minacce) VAS Valutazione ambientale strategica VIA Valutazione impatto ambientale ZPS Zone di protezione speciale Direttiva CEE 79/409 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE

TAB. 1 Elenco Acronimi

TECNICO INCARICATO: dott.ing. Salvatore Maria Andaloro Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caltanissetta, n. 200 Studio Tecnico: c.so Sicilia n. 32, 93017 – San Cataldo; Tel.fax.: 0934/571207; e.mail: [email protected]

COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

INTRODUZIONE

Premesso:

- Che con Deliberazione della Giunta Comunale n. 06 del 14.01.2010, si è affidato al sottoscritto, ing. Salvatore Maria Andaloro, l’incarico di redigere il Piano Regolatore Generale, il Regolamento Edilizio Comunale, le Prescrizioni Esecutive ai sensi dell’art. 2 della Legge Regionale 27 dicembre 1978, n. 71, nonché il Piano Particolareggiato del Centro Storico del Comune di Sutera, secondo le modalità dettate dal Disciplinare d’incarico sottoscritto dalle parti; - Che con Delibera del Consiglio Comunale n. 12 del Registro 2011, sono state approvate le Direttive Generali ex art. 13 della L.R. 30.04.1991 n.11, proposte dall’ing. V. Di Giuseppe, Responsabile

dell’Ufficio Tecnico Comunale, relative al Piano Regolatore Generale, al Piano Particolareggiato e comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

al Piano di Recupero del Centro Storico; t. 13 t. Visto:

- La Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 giugno 2011, concernente la “Valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente”; - Il D.L.vo n. 152 del 3.04.2006, recante “Norme in materia ambientale”(GURI n. 88 del 14.04.2006, Suppl. Ord. n. 96), di recepimento a livello nazionale della Direttiva Comunitaria su indicata, così

come modificato dal D.L.vo n. 4 del 16.01.2008, recante “Ulteriori disposizioni correttive ed

integrative del D.L.vo n. 152 del 3 aprile 2006, recante norme in materia ambientale”(GURI n. 24 del 29.01.2008), e dal D.L.vo n. 128 del 29.06.2010;

Considerato:

- Che la normativa di cui sopra è stata recepita dalla Regione Siciliana così come di seguito riportato:

. Disposizione e Comunicato dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente del

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– 30 novembre 2007 recante “Avviso relativo all’applicazione del D.L.vo n. 152 del 2006”,

A A (G.U.R.S. n. 56 del 30 novembre 2007); . Modello metodologico proponente art. 59 della L.R. n. 6 del 14 maggio 2009; . Legge Regionale 14.05.2009, n. 6, recante “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2009”- Disposizioni in materia di Valutazione Ambientale Strategica (Art. 59)”; . Deliberazione G.R. n. 200 del 10.06.2009, “Modello Metodologico Procedurale della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) di Piani e Programmi nella Regione Siciliana” (Art. n. 59, L.R. 14.05.2009, n. 6);

Considerato altresì:

- Che la normativa in atto vigente, tende a disciplinare la VAS quale “processo di valutazione per garantire la protezione dell’ambiente ed assicurare la coerenza di piani e programmi con le

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE condizioni per uno sviluppo sostenibile”; - Che la procedura di VAS costituisce “parte integrante del procedimento di adozione e approvazione di piani e programmi”; - Che i “provvedimenti di approvazione dei piani e dei programmi senza la previa VAS, ove prescritta, sono annullabili per violazione di legge (art. 11, comma 5 del D.Lgs. n. 152/2006)”;

TECNICO INCARICATO: dott.ing. Salvatore Maria Andaloro Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caltanissetta, n. 200 Studio Tecnico: c.so Sicilia n. 32, 93017 – San Cataldo; Tel.fax.: 0934/571207; e.mail: [email protected]

COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

Per quanto in premessa, in adempienza al Decreto Legislativo n. 152 del 03.04.2006, nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Sicilia, l’Autorità Procedente – il Comune di Sutera -, è chiamata a corredare il redigendo Piano Regolatore Generale, della specifica Valutazione Ambientale Strategica.

Così come disciplinato dall’art. 11 del Decreto Legislativo n. 152 del 03.04.2006 e ss.mm.ii., la VAS deve essere “avviata dall’Autorità procedente contestualmente al processo di formazione del piano o programma, secondo le disposizioni di cui agli articoli da 12 a 18”.

Nella fase iniziale, che prevede la Redazione del Rapporto Ambientale e l’avvio della fase di consultazione, comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma da condurre ai sensi dell’art. 13 c. 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 03.04.2006 e ss..mm.ii., i soggetti

interessati nel processo di VAS, ai sensi dell’art. 5 dello stesso Decreto, sono, come individuati dal D.G.R. n. t. 13 t. 200 del 10.06.2009, i seguenti:

SOGGETTO STRUTTURA INDIRIZZO POSTA TELEFONO SITO WEB COMPETENTE ELETTRONICA AC Autorità Assessorato Via Ugo La [email protected]; 091/7077121 http://www.re

Competente Regionale del Malfa [email protected] 091/7078540 gione.sicilia.it

Territorio e 169, 90146 091/7078563 /territorio/ind dell’Ambiente, Fax 7077139 ex.htm Dipartimento Territorio edAmbiente, Servizio I VAS- VIA

AP Autorità Comune di Sutera Piazza [email protected] 0934/954300 www.comune RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

Procedente (CL) Sant’Agata, 37 tera.cl.it 0934/954235 .sutera.cl.it –

A A - 93010 Sutera [email protected] Fax 954769 (CL) Proponente dott. ing. Salvatore c.so Sicilia, 32 salvatore.andaloro0@alice. 0934/573227 - Maria Andaloro – 93017 San it Cataldo (CL)

TAB. 2 Elenco Soggetti

Il D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, individua, altresì, i Soggetti Competenti in Materia Ambientale (SCMA), fornendo un dettagliato elenco, comunque in via generale e non esaustiva.

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE E’ risultato, quindi, necessario, che l’Autorità Procedente, ovvero il Comune di Sutera – Ufficio Tecnico-, chiedesse all’Autorità Competente, l’Avvio del Processo di VAS, con preghiera di fornire l’elenco dei SCMA, al fine di consentire allo Scrivente, di avviare la Verifica di Assoggettabilità, con la redazione del “Rapporto Preliminare Ambientale”, secondo le modalità disciplinate dall’art. 13 del D.Lg.vo n. 152 del 03.04.2006 e ss.mm.ii., nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Sicilia.

TECNICO INCARICATO: dott.ing. Salvatore Maria Andaloro Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caltanissetta, n. 200 Studio Tecnico: c.so Sicilia n. 32, 93017 – San Cataldo; Tel.fax.: 0934/571207; e.mail: [email protected]

COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

Di seguito si riporta l’elenco, concordato tra Autorità Competente ed Autorità Procedente (nota del Servizio 1 – V.A.S. – V.I.A. n. 58966 del 22.10.2012), dei Soggetti Competenti in Materia Ambientale:

N. Soggetto Indirizzo 1 Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, DRU Via Ugo La Malfa, 169 – 90146 Palermo 2 Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, DRA, Servizio 2 Via Ugo La Malfa, 169 – 90146 Palermo 3 Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, DRA, Servizio 3 Via Ugo La Malfa, 169 – 90146 Palermo 4 Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, DRA, Servizio 4 Via Ugo La Malfa, 169 – 90146 Palermo 5 Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, DRA, Servizio 7 Via Ugo La Malfa, 169 – 90146 Palermo 6 Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’identità siciliana, Via delle Croci, 8 – 90139 Palermo

Dipartimento Regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana. comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma 7 Assessorato Regionale della Sanità – Dipartimento per le Attività Via Mario Vaccaro, 5– 90145

Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico Palermo t. 13 t. 8 Assessorato Regionale delle Risorse Agricole ed Alimentari – Viale della Regione Siciliana, 2771 – Dipartimento degli interventi strutturali per l’agricoltura 90145 Palermo 9 Assessorato Regionale delle Risorse Agricole ed Alimentari – Viale della Regione Siciliana, 2771 – Dipartimento degli interventi infrastrutturali per l’agricoltura 90145 Palermo 10 Assessorato Regionale delle Risorse Agricole ed Alimentari - Via Libertà, 97 – 90143 Palermo Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali 11 Assessorato Regionale delle Attività Produttive – Dipartimento Via degli Emiri, 45 – 90135 Palermo

regionale delle attività produttive

12 Assessorato Regionale dell'Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità – Viale Campania, 36/a - 90144 Dipartimento Regionale dell’acqua e dei rifiuti Palermo 13 Assessorato Regionale dell'Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità – Viale Campania, 36/a - 90144 Dipartimento Regionale dell’energia Palermo 14 Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità – Via Leonardo Da Vinci, 161 – 90145 Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti. Palermo 15 Presidenza della Regione, Dip. Regionale della Protezione Civile, Ser. Via Gaetano Abela, 5 – 90141 Reg. di Protezione Civile Palermo

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO 16 Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana Viale Regione siciliana nord ovest,

– 2246 - 90135 Palermo A A 17 Provincia Regionale di Caltanissetta Viale Regina Margherita, 28 – 93100 Caltanissetta 18 Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente – ARPA Sicilia – Viale della Regione, 64 – 93100 Dipartimento Provinciale Caltanissetta Caltanissetta 19 Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’identità siciliana, Via Crispi, 25 – 93100 Caltanissetta Dipartimento Regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Strutture periferiche di Caltanissetta: Servizio per i beni culturali ed ambientali 20 Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’identità siciliana, Via Crispi, 25 – 93100 Caltanissetta Dipartimento Regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Strutture periferiche di Caltanissetta: Servizio per i beni architettonici, paesaggistici, naturali e naturalistici 21 Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’identità siciliana, Via Crispi, 25 – 93100 Caltanissetta Dipartimento Regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Strutture periferiche di Caltanissetta: Servizio per i beni archeologici 22 Ente Gestore della Riserva Naturale Orientata “Monte Conca” (C.A.I.) via Natoli n. 20, 98123 Messina VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE e del S.I.C. ITA050006 23 Servizio Regionale di Protezione Civile Provincia di Caltanissetta c/o Via Gaetano Abela, 5 – 90141 Dipartimento Regionale di Protezione Civile Palermo 24 Genio Civile di Caltanissetta Via Rosso di San Secondo, 39 – 93100 Caltanissetta

TECNICO INCARICATO: dott.ing. Salvatore Maria Andaloro Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caltanissetta, n. 200 Studio Tecnico: c.so Sicilia n. 32, 93017 – San Cataldo; Tel.fax.: 0934/571207; e.mail: [email protected]

COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

25 Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) Caltanissetta Via Giacomo Cusumano, 1 – 93100 Caltanissetta 26 Comune di (CL) Via Madonna di Fatima – 93014 Mussomeli (CL) 27 Comune di (CL) Piazza Municipio, 93010 Acquaviva Platani (CL) 28 Comune di (AG) Via Martiri d’Ungheria, 1 – 92025 CastelTermini (AG) 29 Comune di (CL) Via Piave – 93010 Campofranco (CL) 30 Comune di (CL) Piazza Scalea – 93010 Bompensiere (CL) 31 Comune di Milena (CL) Via Rimembranza, 24 – 93010 Milena (CL)

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma Tab. 3 SCMA

t. 13 t.

OGGETTO

Il presente elaborato, redatto dal Proponente, in nome e per conto dell’Autorità Procedente, si configura

quale Rapporto Preliminare redatto ai sensi dell’art. 13, comma 1 del D.L.vo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii.

nel testo attualmente vigente in Sicilia e del “Modello Metodologico Procedurale della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) di Piani e Programmi nella Regione Siciliana (DGR n. 200 del 10/6/2009, Allegato A)”, ed ha lo scopo di individuare i possibili impatti ambientali significativi dell’attuazione del “Piano” e di definire la portata ed il livello di dettaglio delle informazioni da includere nel rapporto ambientale tramite la consultazione dei soggetti Competenti in Materia Ambientale.

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– A A CONTENUTI, FINALITA’ ED OBIETTIVI

Ai sensi della normativa in atto vigente e su richiamata, la “La valutazione ambientale di piani, programmi e progetti ha la finalita' di assicurare che l'attivita' antropica sia compatibile con le condizioni per uno sviluppo sostenibile, e quindi nel rispetto della capacita' rigenerativa degli ecosistemi e delle risorse, della salvaguardia della biodiversita' e di un'equa distribuzione dei vantaggi connessi all'attivita' economica. Per mezzo della stessa si affronta la determinazione della valutazione preventiva integrata degli impatti ambientali nello svolgimento delle attivita' normative e amministrative, di informazione ambientale, di pianificazione e programmazione”(Art. 4 comma 3 del Testo coordinato del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006).

In questi termini “la valutazione ambientale di piani e programmi che possono avere un impatto significativo sull'ambiente ha la finalita' di garantire un elevato livello di protezione dell'ambiente e

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE contribuire all'integrazione di considerazioni ambientali all'atto dell'elaborazione, dell'adozione e approvazione di detti piani e programmi assicurando che siano coerenti e contribuiscano alle condizioni per uno sviluppo sostenibile” (Art. 4 comma 4 lett. a) del Testo coordinato del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006).

TECNICO INCARICATO: dott.ing. Salvatore Maria Andaloro Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caltanissetta, n. 200 Studio Tecnico: c.so Sicilia n. 32, 93017 – San Cataldo; Tel.fax.: 0934/571207; e.mail: [email protected]

COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

LEGISLAZIONE E RIFERIMENTI NORMATIVI

. NORMATIVA EUROPEA

- Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001, Gazzetta Ufficiale n. L 197 del 21/07/2001; - Linee guida della Commissione Europea; - Direttiva 2003/4/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2003, Gazzetta Ufficiale n. L 041 del 14/02/2003; - Direttiva 2003/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 maggio 2003, Gazzetta Ufficiale n. L 156 del 25/06/2003;

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma - Proposta di decisione del Consiglio COM/2003/0221 def.;

- Decisione n. 884/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, Gazzetta t. 13 t. Ufficiale n. L 167 del 30/04/2004; - Rettifica della Decisione n. 884/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, Gazzetta Ufficiale n. L 201 del 07/06/2004;

. NORMATIVA NAZIONALE

- Codice dell'Ambiente “Testo coordinato del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 con le modifiche introdotte dal Decreto Legislativo 8 novembre 2006, n.284 e dal Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n. 4., aggiornato al Decreto Legislativo 29 Giugno 2010”;

. NORMATIVA REGIONALE RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

A A - Dec. Ass. dell’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente 7/07/2004, n. 748, Pubblicato sulla Gazz. Uff. Reg. Sic. 16 luglio 2004, n. 30. Emanato dall'Assessore Regionale per il Territorio e l'Ambiente; - Dec.Ass. 24/01/2005, Pubblicato sulla Gazz. Uff. Reg. Sic. 18 febbraio 2005, n. 7. Emanato dall'Assessore Regionale per il Territorio e l’Ambiente; - Avviso relativo all'applicazione del D.Lgs n. 152/2006, Pubblicato sulla Gazz. Uff. Reg. Sic. 30 novembre 2007, n. 56. Emanato dall’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente; - L.R. 16/12/2008, n. 19, Pubblicata nel B.U. Sicilia 24 dicembre 2008, n. 59; - L.R. 14/05/2009, n. 6, Pubblicata sulla Gazz. Uff. Reg. Sic. 20 maggio 2009, n. 22; - Delib.G.R. 10/06/2009, n. 200; - L.R. 29/12/2009, n. 13, Pubblicata sulla Gazz. Uff. Reg. Sic. 31 dicembre 2009, n. 61.

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE ITER PROCEDURALE

Ai sensi della normativa in atto vigente e su richiamata, la Proposta di Piano in questione, sarà corredata dalla Valutazione Ambientale Strategica, e pertanto, seguirà, altresì l’iter normativo dettato dagli articoli da 13 a 18 del “Codice dell’Ambiente”, il quale prevede le seguenti fasi:

TECNICO INCARICATO: dott.ing. Salvatore Maria Andaloro Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caltanissetta, n. 200 Studio Tecnico: c.so Sicilia n. 32, 93017 – San Cataldo; Tel.fax.: 0934/571207; e.mail: [email protected]

COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

. Elaborazione del rapporto ambientale (art. 13); . Svolgimento di consultazioni (art. 14); . Valutazione del rapporto ambientale e gli esiti delle consultazioni (art. 15); . Decisione (art. 16); . Informazione sulla decisione (art 17); . Monitoraggio (art. 18);

e quello definito dal modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi (DGR n. 200 del 10/6/2009, Allegato A).

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

REDAZIONE DEL RAPPORTO AMBIENTALE t. 13 t. Per la fase iniziale, normata dall’art. 13 c. 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 e ss.mm.ii, è stato seguito l’iter procedurale di seguito in elenco:

1. Nota del Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale del Comune di Sutera, prot. Gen. n. 1756 del 05.04.2012 dell’AP all’AC, con la quale si chiede l’avvio del processo di VAS, richiedendo, fra

l’altro, l’elenco dei SCMA;

2. Redazione del presente Rapporto Preliminare Ambientale, (art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 03.04.2006 e ss.mm.ii.), con allegato il “Questionario di Consultazione”, che l’A.P. trasmette su supporto informatico e/o cartaceo all’A.C; 3. Nota dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente – Dipartimento Regionale Urbanistica – Servizio 3, prot. n. 12436 del 06.06.2012, acquisita al prot. gen. del Comune di Sutera con n. 2774 il 13.06.2012;

4. Nota prot. n. 2881 del 20.06.2012, quale risposta alla nota di cui sopra;

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– 5. Nota del Servizio 1 – V.A.S. – V.I.A. dell’Assessorato Territorio ed Ambiente – Dipartimento A A Regionale Ambiente prot. n. 58966 del 22.10.2012, con la quale vengono fornite le indicazioni per l’avvio della fase di consultazione al Rapporto Preliminare (art. 13 comma 1 del D.L.vo 152/2006 e ss.mm.ii.); 6. L’A.C. e l’A.P. hanno concordato in data 30.10.2012 quanto segue: - Il periodo di consultazione per la ricezione delle osservazioni in materia ambientale al rapporto preliminare, decorrenti dalla pubblicazione dell’avviso di “Avvio Procedura di VAS al Redigendo PRG del Comune di Sutera”; - Di rendere disponibile ai SCMA, tutta la documentazione in formato cartaceo, attraverso il deposito presso i propri uffici, e in formato digitale mediante la pubblicazione sui propri siti web, affinchè essi abbiano la possibilità di esprimersi; - I contenuti di un’apposita nota da inviare ai SCMA, a cura dell’A.P., indicante le modalità di accesso alla documentazione, la tempistica per la consultazione e la password per

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE accedere ai documenti pubblicati sul web; - L’elenco dei Soggetti Competenti in Materia Ambientale (SCMA), che devono far pervenire alle AA. C e P. eventuali osservazioni e suggerimenti al Rapporto Preliminare, entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso di avvio del Procedimento (art. 13, comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 03.04.2006 e ss.mm.ii.).

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COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

VINCOLI TERRITORIALI

Di seguito, in elenco, i vincoli e relativi strumenti attuativi, vigenti sul territorio del Comune di Sutera, relativi riferimenti normativi e strumenti attuativi, nonché relativa cartografia esemplicativa.

. Vincolo Idrogeologico, R.D. n. 3267 del 30.12.1923, emesso in data 22.07.1953;

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

t. 13 t.

Figura 1. Vincolo Idrogeologico, R.D. n. 3267 del 30.12.1923 - Stralcio da

"http://www.regione.sicilia.it/agricolturaeforeste/foreste/Dipa_informa/PianoForestaleRegionale/Cartine/HMcartine.asp

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

A A DESCRIZIONE

Risultano vincolati 2.737 ettari del territorio del Comune di Sutera, con esclusione del centro abitato, della zona meridionale del fiume Gallo D’oro e di una fascia nella zona Nord Occidentale lungo la provinciale SP 142 Sutera – Stazione di Sutera. Obbligatoria l’acquisizione del nulla osta dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste competente per territorio per gli interventi da realizzare in aree soggette a vincolo.

. Vincolo Idrogeologico di cui al D.L. 490/1999, art. 146, comma 1 lett. c), così come modificato dal D.L. n. 42 del 22.01.2004, art. 142, comma 1 lett. c) , così come sostituito dall'art. 12 del

d.lgs. n. 157 del 2006, poi modificato dall'art. 2 del d.lgs. n. 63 del 2008; VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE

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COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

t. 13 t.

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– A A

Figura 2. Vincolo Idrogeologico di cui al D.L. 490/1999. Carta dei vincoli - Studio Agricolo Forestale L.R. n. 15/91

DESCRIZIONE:

In ragione del loro interesse paesaggistico, sono comunque sottoposti alle disposizioni delle norme

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE succitate, i fiumi, i torrenti ed i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piede degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna.

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COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

. Vincolo Paesaggistico di cui al D.A. n. 5082 del 18.01.1995, recante “Dichiarazione di notevole interesse pubblico del Monte San Paolino, dell’abitato di Sutera e delle aree circostanti”, ex

Legge 1497/39, pubblicato sulla G.U.R.S. n. 15 del 25.03.1995;

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

t. 13 t.

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– A A

Figura 3. Stralcio da G.U.R.S. n. 15 del 25.03.1995

DESCRIZIONE:

Con Decreto dell’Assessorato dei Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione, del 18 Gennaio 1995, n.5082, l’area che interessa il Monte San Paolino, l’abitato di Sutera e le aree circostanti, integrate con porzioni di territorio già vincolate dalla legge 8 agosto 1985, n. 431, art. 1, lett. c) e g), è stata dichiarata di notevole interesse pubblico, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1 numeri 3 e 4, della legge 29 giugno 1939, n. 1497 e dell’art. 9, numeri 4 e 5, del regolamento di

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE esecuzione, approvato con R.D. 3 giugno 1940, n. 1357.

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COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

. Piano Paesaggistico Provinciale (P.P.P.) adottato con D.D.G. n. 8471 del 04.12.2009 e in corso di approvazione, redatto dalla Sopraintendenza ai Beni Culturali di Caltanissetta ai sensi del

D.Lgs. 42 del 22.01.2004 e ss.mm.ii.;

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

t. 13 t.

LEGENDA

A ree soggette a Tutela 1 A ree soggette a Tutela 2

A ree soggette a Tutela 3

V incolo idrogeologico ai sens i D.L. 490/99

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– A A

COMUNE DI SUTERA PROVINCIA REGIONALE DI CALTANISSETTA STUDIO AGRICOLO FORESTALE L.R. n. 15/91 PIANO REGOLATORE GENERALE

IL PROGETTISTA:

APPROVAZIONE INTE RNA VISTI ED APPR OVAZIONI

PROT. N°

ELABORATI:

RELAZIONE TECNICA GENERALE

TAV 1 CARTA ALTIMETRICA - Scala 1:10.000

TAV 2 CARTA CLIVOMETRICA - Scala 1:10.000

TAV 3 CARTA PEDOLOGICA - Scala 1:10.000

TAV 4 CARTA DEL RETICOLO IDROGRAFICO - Scala 1:10.000

TAV 5 CARTA DEI VINCOLI - Scala 1:10.000

TAV 6 CARTA DELL'USO DEL SUOLO E DELLE UNITA' DI PAESAGGIO Scala 1:10.000 TAV 7 CARTA DELLE INFRASTRUTTURE A SERVIZIO DELL'AGRICOLTURA Scala 1:10.000

Figura 4. Livelli di Tutela. Da Carta dei vincoli - Studio Agricolo Forestale L.R. n. 15/91

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE

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COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

DESCRIZIONE

Il Piano Territoriale Paesaggistico della provincia di Caltanissetta è redatto in adempimento alle disposizioni del D.lgs. 22 gennaio 2004, n.42, così come modificate dal D.lgs. 24 marzo 2006, n.157 e dal D.lgs. 26 marzo 2008, n. 63, in seguito denominato Codice, ed in particolare all’art.143 al fine di assicurare specifica considerazione ai valori paesaggistici e ambientali del territorio. Il Piano Territoriale Paesaggistico suddivide il territorio della provincia di Caltanissetta in Paesaggi Locali. Il territorio di Sutera, risulta appartenere all’“Ambito 10 - Paesaggio locale 4: “Valle del Platani””. Si riporta, di seguito, uno stralcio del Titolo III delle Norme di Attuazione, art. 20, viste nell’ottica di “Norme per paesaggi locali”, con la descrizione dei “livelli di tutela”, discretizzanti il territorio comunale:

“Il Piano Territoriale Paesaggistico considera: - le componenti strutturanti del paesaggio di cui agli articoli precedenti, che attengono essenzialmente ai contenuti della geomorfologia del territorio, ai suoi aspetti dal punto di vista biotico, nonché alla forma e alla tipologia dell’insediamento,

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma e le cui qualità e relazioni possono definire aspetti configuranti specificamente un determinato territorio;

- le componenti qualificanti, derivanti dalla presenza e dalla rilevanza dei beni culturali e ambientali di cui agli articoli

t. 13 t. precedenti. Nei paesaggi locali le componenti dei sistemi e dei sottosistemi del paesaggio rivelano la loro interdipendenza e la loro natura sistemica, secondo schemi e criteri soggetti alle diverse interpretazioni, relazioni, valori, persistenze culturali, riconoscibilità e identità del territorio. Il paesaggio locale rappresenta inoltre il più diretto recapito visivo, fisico, ambientale e culturale delle azioni e dei processi, delle loro pressioni e dei loro effetti, sui beni culturali e ambientali articolati nei sistemi e nelle componenti definiti al precedente Titolo II. Sulla base degli scenari strategici, che definiscono valori, criticità, relazioni e dinamiche vengono definite: 1) le aree in cui opere ed interventi di trasformazione del territorio sono consentite sulla base della verifica del rispetto delle prescrizioni, delle misure e dei criteri di gestione stabiliti dal Piano Paesaggistico ai sensi dell’art.143, comma 1 lett.

e), f), g) e h) del Codice;

2) le aree in cui il Piano paesaggistico definisce anche specifiche previsioni vincolanti da introdurre negli strumenti urbanistici, in sede di conformazione ed adeguamento ivi comprese la disciplina delle varianti urbanistiche, ai sensi dell’art.145 del Codice. Le aree di cui al punto 2) comprendono: - i Beni Paesaggistici di cui all’art.134, lett. a) e b), del Codice; - ulteriori aree di interesse pubblico individuati ai sensi dell’art. 134, lettera c), del Codice, caratterizzati da aree o immobili non ancora oggetto di tutela e di cui è necessario assicurare in sede di piano un’appropriata considerazione ai diversi livelli di pianificazione e gestione del territorio.

Tali aree vengono articolate secondo i seguenti livelli di tutela: RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

Aree con livello di tutela 1)

– Aree caratterizzate da valori percettivi dovuti essenzialmente al riconosciuto valore della configurazione geomorfologia; A A emergenze percettive (componenti strutturanti); visuali privilegiate e bacini di intervisibilità (o afferenza visiva). In tali aree la tutela si attua attraverso i procedimenti autorizzatori di cui all’art. 146 del Codice. Nelle aree individuate quali zone E dagli strumenti urbanistici comunali, è consentita la realizzazione di edifici in zona agricola da destinare ad attività a supporto dell’uso agricolo dei fondi nel rispetto del carattere insediativo rurale, nonché le eventuali varianti agli strumenti urbanistici comunali ivi compresa la realizzazione di insediamenti produttivi in deroga alle disposizioni di cui all’art. 22 l.r. 71/78, art. 35 l.r. 30/97, art. 89 l.r. 06/01 e s.m.i. I provvedimenti di autorizzazione e/o concessione recepiscono le norme e le eventuali prescrizioni e/o condizioni di cui al presente Titolo III con le previsioni e le limitazioni di cui alla normativa dei singoli Paesaggi Locali. Aree con livello di tutela 2) Aree caratterizzate dalla presenza di una o più delle componenti qualificanti e relativi contesti e quadri paesaggistici. In tali aree, oltre alle procedure di cui al livello precedente,è prescritta la previsione di mitigazione degli impatti dei detrattori visivi da sottoporre a studi ed interventi di progettazione paesaggistico ambientale. Va inoltre previsto l’obbligo di previsione nell’ambito degli strumenti urbanistici di specifiche norme volte ad evitare usi del territorio, forme dell’edificato e dell’insediamento e opere infrastrutturali incompatibili con la tutela dei valori paesaggistico-percettivi o che comportino varianti di destinazione urbanistica delle aree interessate. Gli strumenti urbanistici comunali non possono destinare tali aree a usi diversi da quelli previsti in zona agricola o a parchi urbani e suburbani.

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE Nelle aree individuate quali zone E dagli strumenti urbanistici comunali è consentita la realizzazione di edifici in zona agricola da destinare ad attività a supporto dell’uso agricolo dei fondi nel rispetto del carattere insediativo rurale. Sono invece vietate eventuali varianti agli strumenti urbanistici comunali ivi compresa la realizzazione di insediamenti produttivi in deroga alle disposizioni di cui all’art. 22 l.r. 71/78, art. 35 l.r. 30/97, art. 89 l.r. 06/01 e s.m.i. Tali prescrizioni sono esecutive nelle more della redazione o adeguamento degli strumenti urbanistici e sono attuate dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta.

TECNICO INCARICATO: dott.ing. Salvatore Maria Andaloro Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caltanissetta, n. 200 Studio Tecnico: c.so Sicilia n. 32, 93017 – San Cataldo; Tel.fax.: 0934/571207; e.mail: [email protected]

COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

I provvedimenti di autorizzazione e/o concessione recepiscono le norme e le eventuali prescrizioni e/o condizioni di cui al presente Titolo III con le previsioni e le limitazioni di cui alla normativa dei singoli Paesaggi Locali. Le politiche di sostegno all’agricoltura dovranno preferibilmente essere finalizzate ed orientate al recupero delle colture tradizionali, con particolare riferimento a quelle a maggior rischio di estinzione. Le aree con livello di tutela 2) potranno essere oggetto di piani particolareggiati, piani quadro o piani strategici finalizzati alla valorizzazione della risorsa paesaggistica, alla valorizzazione degli usi agricoli tradizionali e ad interventi di riforestazione con l’uso di specie autoctone basate anche sullo studio della vegetazione potenziale e/o su eventuali testimonianze storiche. Aree con livello di tutela 3) Aree che devono la loro riconoscibilità alla presenza di varie componenti qualificanti di grande valore e relativi contesti e quadri paesaggistici, o in cui anche la presenza di un elemento qualificante di rilevanza eccezionale a livello almeno regionale determina particolari e specifiche esigenze di tutela. Queste aree rappresentano le “invarianti” del paesaggio. In tali aree, oltre alla previsione di mitigazione degli impatti dei detrattori visivi individuati alla scala comunale e dei detrattori di maggiore interferenza visiva da sottoporre a studi ed interventi di progettazione paesaggistico ambientale, è esclusa, di norma, ogni edificazione. Nell’ambito degli strumenti urbanistici va previsto l’obbligo di previsione di specifiche norme volte ad evitare usi del territorio, forme dell’edificato e dell’insediamento e opere infrastrutturali incompatibili con la tutela dei valori paesaggistico-percettivi o che comportino varianti di destinazione urbanistica delle

aree interessate. Va inoltre previsto l’obbligo, per gli stessi strumenti urbanistici, di includere tali aree fra le zone di comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma inedificabilità, in cui sono consentiti solo interventi di manutenzione, restauro, valorizzazione paesaggistico-ambientale finalizzata alla messa in valore e fruizione dei beni. t. 13 t. Gli strumenti urbanistici comunali non possono destinare tali aree a usi diversi da quelli previsti in zona agricola o a parchi urbani e suburbani. Nelle aree individuate quali zone E dagli strumenti urbanistici comunali, non è consentita la realizzazione di edifici in zona agricola. Sono vietate varianti agli strumenti urbanistici comunali ivi compresa la realizzazione di insediamenti produttivi in deroga alle disposizioni di cui all’art. 22 l.r. 71/78, art. 35 l.r. 30/97, art. 89 l.r. 06/01 e s.m.i. Tali prescrizioni sono esecutive nelle more della redazione o adeguamento degli strumenti urbanistici e sono attuate dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta. I provvedimenti di autorizzazione per le opere assentibili recepiscono le norme e le eventuali prescrizioni e/o condizioni di cui al presente Titolo III con le previsioni e le limitazioni di cui alla normativa dei singoli Paesaggi Locali.

Le politiche di sostegno all’agricoltura dovranno preferibilmente essere finalizzate ed orientate al recupero delle colture

tradizionali, con particolare riferimento a quelle a maggior rischio di estinzione. Le aree con livello di tutela 3) potranno essere oggetto di piani particolareggiati, piani quadro o piani strategici finalizzati alla valorizzazione della risorsa paesaggistica, alla valorizzazione degli usi agricoli tradizionali e ad interventi di riforestazione con l’uso di specie autoctone basate anche sullo studio della vegetazione potenziale e/o su eventuali testimonianze storiche”.

Nella fattispecie del Paesaggio locale 4: “Valle del Platani”, in cui ricade il territorio comunale di

Sutera, sono emanate le sotto riportate prescrizioni: RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– “Indirizzi e prescrizioni sono orientati ad assicurare la salvaguardia dei valori paesistici,ambientali, morfologici e A A percettivi diffusi; ad assicurare la fruizione visiva degli scenari e dei panorami; a promuovere azioni per il riequilibrio naturalistico ed ecosistemico; alla riqualificazione ambientale-paesistica, a conservare il patrimonio storico-culturale e al mantenimento dell’attività agropastorale. Sono rivolti inoltre alla salvaguardia di complessi di elevato valore paesaggistico-ambientale, come nel caso di Monte S. Paolino, urbanisticoambientale, come nel caso del centro storico di Sutera, oltre che storico e testimoniale….. ….. 2. Prescrizioni relative alle aree individuate ai sensi dell’art. 134 del D.lgs. 42/04 a. Centro storico di Sutera Livello di Tutela 1 - conservazione del tessuto urbano, recupero e restauro conservativo del patrimonio edilizio, mirata al recupero del significato e del ruolo della città storica e del rapporto città - montagna; - mantenimento dei margini della città. E’ da salvaguardare la forma urbana e il rapporto consolidatosi nel tempo tra città e pendici rocciose e paesaggio, le relazioni morfologiche e ambientali del paesaggio urbano e del rilievo. Non sono consentiti interventi di nuova edificazione esterni al perimetro attuale della città storica, in contiguità con questo. Non sono consentite sopraelevazioni dell’edificato esistente, sia in centro storico che nelle altre zone dell’abitato, che alterino la percezione d’insieme del centro dal paesaggio circostante.

b. Paesaggio agricolo

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE Livello di Tutela 1 - protezione e valorizzazione dell’agricoltura in quanto presidio dell’ecosistema e riconoscimento del suo ruolo di tutela ambientale nelle aree marginali; - conservazione della biodiversità delle specie agricole e della diversità del paesaggio agricolo; le innovazioni della produzione agricola devono essere compatibili con la conservazione del paesaggio agrario e con la tradizione locale; - tutela dell’agricoltura da fattori di inquinamento antropico concentrato (scarichi idrici, depositi di inerti, industrie agroalimentari, etc.);

TECNICO INCARICATO: dott.ing. Salvatore Maria Andaloro Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caltanissetta, n. 200 Studio Tecnico: c.so Sicilia n. 32, 93017 – San Cataldo; Tel.fax.: 0934/571207; e.mail: [email protected]

COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

- impiego di tecniche colturali ambientalmente compatibili per la riduzione del carico inquinante prodotto dall’agricoltura e dalla zootecnia; - si dovrà evitare l’eliminazione degli elementi di vegetazione naturale presenti o prossime alle aree coltivate (siepi, filari, fasce ed elementi isolati arborei o arbustivi e elementi geologici rocce, timponi, pareti rocciose e morfologici scarpate, fossi), in grado di costituire habitat di interesse ai fini della biodiversità; - ai fini della localizzazione di impianti tecnologici, nel rispetto della normativa esistente, nelle aree agricole dovranno essere preferite zone già urbanizzate (aree per insediamenti produttivi, aree produttive dimesse) e già servite dalle necessarie infrastrutture; - gli interventi devono tendere alla conservazione dei valori paesistici, al mantenimento degli elementi caratterizzanti l'organizzazione del territorio e dell' insediamento agricolo storico (tessuto agrario, nuclei e fabbricati rurali, viabilità rurale, sentieri); - le nuove costruzioni debbono essere a bassa densità, di dimensioni contenute, tali da non incidere e alterare il paesaggio agro-pastorale e i caratteri specifici del sito e tali da mantenere i caratteri dell' insediamento sparso agricolo e della tipologia edilizia tradizionale; - conservazione dei nuclei storici rurali, mantenendo inalterati il tessuto edilizio originario, la tipologia edilizia e i caratteri costruttivi tradizionali; - riuso e rifunzionalizzazione del patrimonio architettonico rurale, anche ai fini dello sviluppo del turismo rurale e

dell’agricoltura e individuazione di itinerari e percorsi per la fruizione del patrimonio storico culturale. comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

c. Complesso di Monte S. Paolino t. 13 t. Livello di Tutela 3 - attuare la conservazione del patrimonio naturale esistente attraverso il monitoraggio e la manutenzione e favorire interventi di rinaturalizzazione e di sostituzione delle specie vegetali alloctone con specie autoctone, al fine del potenziamento della biodiversità; - favorire la formazione di ecosistemi vegetali stabili in equilibrio con le condizioni dei luoghi, ai fini della salvaguardia idrogeologica, del mantenimento o costituzione di habitat in un’ottica integrata di consolidamento delle funzioni ecologiche e protettive; - creazione di itinerari naturalistici e/o culturali, anche ai fini della fruizione del patrimonio storico-culturale e di antichi tracciati viari e/o sentieri;

- assicurare la fruizione delle vedute e del panorama;

- tutela delle emergenze geologiche e geomorfologiche e di quelle storiche e archeologiche; - conservazione del bosco e prevenzione dagli incendi; - conservazione del Santuario di Monte S. Paolino e del percorso processionale tradizionale; - la conservazione dell’emergenza paesistica di Monte S. Paolino nella sua integrità storica, ambientale e percettiva; - impiego di materiali e tecniche paesaggisticamente compatibili per il consolidamento dei versanti del rilievo. In queste aree non è consentita la realizzazione delle seguenti attività: - la variazione di destinazione urbanistica per la realizzazione di insediamenti, impianti, attività produttive. - le nuove costruzioni e l’apertura di strade;

- la realizzazione di infrastrutture e reti; RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO - la realizzazione di tralicci, antenne per telecomunicazioni, impianti per la produzione di energia anche da fonti – rinnovabili. A A - l’apertura di nuove cave.

c. Aree archeologiche di Mustazzello, Rocca Amorello, Serra del Palco e Campanella, Monte San Paolino, Rocca San Marco, Monte Conca, Rocca Aquilia, Pizzo Menta Livello di Tutela 3 - miglioramento della fruizione pubblica delle aree archeologiche; - tutela secondo quanto previsto dalla normativa specificata dalle Norme per la componente “Archeologia” e dalle prescrizioni e limitazioni di cui ai rispettivi decreti e dichiarazioni di vincolo.

d. Paesaggio naturale/seminaturale dei versanti delle Rocche di Tullio e dei siti di rilevante interesse paesistico- ambientale Calanchi di Cozzo Rosso, Rocca Spaccata, Monte Caccione, Rocca S. Marco, Calanchi del Vallone Frana dei Morti, Rocca Grande e Serra dei Morti, Serra del Palco, Riserva Naturale Monte Conca Livello di Tutela 3 - tutela delle emergenze geologiche e biologiche; - conservazione delle formazioni vegetali e prevenzione dagli incendi; - attuare la conservazione del patrimonio naturale esistente attraverso il monitoraggio e la manutenzione e favorire interventi di rinaturalizzazione e di sostituzione delle specie vegetali alloctone con specie autoctone, al fine del

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE potenziamento della biodiversità; - favorire la formazione di ecosistemi vegetali stabili in equilibrio con le condizioni dei luoghi, ai fini della salvaguardia idrogeologica, del mantenimento o costituzione di habitat in un’ottica integrata di consolidamento delle funzioni ecologiche e protettive; In queste aree non è consentita la realizzazione delle seguenti attività: - la variazione di destinazione urbanistica per la realizzazione di insediamenti, impianti, attività produttive. - le nuove costruzioni e l’apertura di strade;

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COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

- la realizzazione di infrastrutture e reti; - la realizzazione di tralicci, antenne per telecomunicazioni, impianti per la produzione di energia anche da fonti rinnovabili; - l’apertura di nuove cave.

e. Paesaggio naturale/seminaturale dei fondivalle di pregio dei Fiumi Platani e Gallo d’Oro Livello di Tutela 3 - salvaguardia dei fondivalle di pregio ambientale; - recupero paesaggistico-ambientale ed eliminazione dei detrattori. In queste aree non è consentita la realizzazione delle seguenti attività: - la variazione di destinazione urbanistica per la realizzazione di insediamenti, impianti, attività produttive. - le nuove costruzioni e l’apertura di strade; - la realizzazione di infrastrutture e reti; - la realizzazione di tralicci, antenne per telecomunicazioni, impianti per la produzione di energia anche da fonti rinnovabili. - l’apertura di nuove cave.

f. Aree Boscate comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma Livello di Tutela 3 - tutela delle emergenze geologiche e biologiche; t. 13 t. - potenziamento delle aree boscate, progressivo latifogliamento con specie autoctone, prevenzione dagli incendi; - valorizzazione delle aree boscate anche in funzione ricreativa; - attuare la conservazione del patrimonio naturale esistente attraverso il monitoraggio e la manutenzione e favorire interventi di rinaturalizzazione e di sostituzione delle specie vegetali alloctone con specie autoctone, al fine del potenziamento della biodiversità; - favorire la formazione di ecosistemi vegetali stabili in equilibrio con le condizioni dei luoghi, ai fini della salvaguardia idrogeologica, del mantenimento o costituzione di habitat in un’ottica integrata di consolidamento delle funzioni ecologiche e protettive; - creazione di itinerari naturalistici anche ai fini della fruizione del patrimonio storico culturale e di antichi tracciati viari

e/o sentieri.

In queste aree non è consentita la realizzazione delle seguenti attività: - realizzazione di infrastrutture e reti; - realizzazione di tralicci, antenne per telecomunicazioni, impianti per la produzione di energia anche da fonti rinnovabili; - nuove costruzioni e l’apertura di strade e piste, ed eccezione di quelle necessarie al Corpo Forestale per la migliore gestione dei complessi boscati e per le proprie attività istituzionali. Alle aree di rispetto dei boschi di cui alla L.R. 16/96 e s.m.i. si applicano le disposizioni di cui al Livello di tutela 2”.

Si puntualizza che il Monte San Paolino è stato dichiarato di notevole interesse pubblico con Decreto

dell’Assessore Regionale ai Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione del 18 gennaio

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– 1995 (G.U.R.S. n°15 del 25/3/95). A A

. Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.) approvato con D.P.R. n. 14 del 24 gennaio 2006, redatto dall’Assessorato Regionale per il Territorio e l’Ambiente;

Dopo aver realizzato il Piano Straordinario per l’Assetto Idrogeologico ed avere successivamente aggiornato i contenuti, nel 2003 l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente – Dipartimento Territorio e Ambiente, ha avviato la elaborazione del Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.), segnalandone l’alta valenza strategica per la Sicilia per l’ottimizzazione del livello di prevenzione dal rischio idrogeologico. Il Piano Stralcio per l’ Assetto Idrogeologico, di seguito denominato Piano Stralcio o Piano o P.A.I., redatto ai sensi dell’art. 17, comma 6 ter, della L. 183/89, dell’art. 1, comma 1, del D.L. 180/98, convertito con modificazioni dalla L. 267/98, e dell’art. 1 bis del D.L. 279/2000, convertito con modificazioni dalla L. 365/2000, ha valore di Piano Territoriale di Settore ed è lo strumento

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni, gli interventi e le norme d’uso riguardanti la difesa dal rischio idrogeologico del territorio siciliano. Il P.A.I. infatti è il primo vero strumento pianificatorio di settore, nelle more che la Regione si doti dei Piani di Bacino, che consentirà il concreto dispiegarsi delle azioni e degli interventi volti al eliminare o mitigare il rischio idrogeologico in relazione alle maggiori criticità individuate.

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COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

Il P.A.I. oltre a definire le aree a differente livello di rischio, individua gli interventi volti alla messa in sicurezza degli elementi (centri urbani, grandi infrastrutture, edifici strategici, aree di rilevante valore ambientale, archeologico, storico-artistico, ecc.) e per la salvaguardia della incolumità delle persone. Nell’attuale quadro della pianificazione regionale è uno dei principali strumenti di tipo conoscitivo e normativo che ha valore di piano territoriale di settore (art. 17 della L. 183/1989) di cui tutti gli altri piani di livello regionale e subregionale dovranno tenere adeguatamente conto, in particolare nella redazione degli strumenti urbanistici a cui comunque andranno conformati. Le finalità che con il P.A.I. la Regione intende perseguire, in attesa del completamento dei piani di bacino e di dotarsi di una organica normativa e delle strutture tecniche adeguate, sono configurabili essenzialmente come accennato, nella individuazione delle aree a differente rischio idrogeologico molto elevato (R4), elevato (R3), medio (R2) e moderato (R1); alla adeguata perimetrazione e definizione delle prescrizioni; alla determinazione di aree di “attenzione” rispetto alla pericolosità idrogeologica con lo scopo di prevenire la formazione e comunque l’espandersi di condizioni di

rischio; alla indicazione degli idonei strumenti normativi per il raggiungimento di ottimali livelli di comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma coerenza tra il P.A.I. e gli altri strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica, tenendo presente

t. 13 t. che il P.A.I. è un piano di settore gerarchicamente sovraordinato che ha un elevato coefficiente in dinamicità connesso sia ai processi evolutivi del territorio che agli interventi antropici sia in senso positivo (es. interventi di consolidamento di aree a rischio, di recupero ambientale di aree degradate, ecc.) che negativo (es. interventi strutturali e infrastrutturali in aree inidonee dal punto di vista della sicurezza idrogeologica). Nei singoli P.A.I. della Sicilia, che è stata suddivisa in 102 bacini idrografici e aree intermedie a cui si aggiungono i 5 territori “omogenei” delle isole minori, sono altresì di massima indicati gli

interventi per l’eliminazione o la mitigazione delle condizioni di rischio, secondo adeguati livelli di

priorità che tengono conto sia del rischio che della pericolosità.

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– A A

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE DESCRIZIONE:

Il territorio del Comune di Sutera, è per tutta la sua estensione, ricadente nel Bacino Idrografico del Fiume Platani (O63).

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COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

t. 13 t.

“Pericolosità e rischio nel comune di Sutera Nel territorio del Comune di Sutera nell’ambito dei 125 dissesti censiti, sono state individuate 4 classi di pericolosità. In particolare: n. 22 aree ricadono nella classe a pericolosità moderata (P1); n. 76 aree ricadono nella classe a pericolosità media (P2);

n. 27 aree ricadono nella classe a pericolosità elevata (P3); RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

n. 1 area ricade nella classe a pericolosità molto elevata (P4). –

A A

PERICOLIOSITA’ NUMERO AREA (Ha) P0 - 0,00 P1 22 25,5888 P2 76 590,5877 P3 27 190,0094 P4 1 16,6657 TOTALE 126 741,8516

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE

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comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

t. 13 t.

Figura 5. Distribuzione delle classi di pericolosità del Comune di Sutera

In relazione alla determinazione delle classi di rischio sono state individuate n. 26 aree a rischio di cui: n. 2 aree a rischio moderato (R1); n. 13 aree a rischio medio (R2); n. 8 aree a rischio elevato (R3); n. 3 aree a rischio molto elevato (R4). i cui rapporti percentuali sia come numero che come estensione areale vengono illustrati dai grafici seguenti. Nelle aree a rischio R1 ricadono i seguenti elementi vulnerabili: • strada provinciale.

Nelle aree a rischio R2 ricadono i seguenti elementi vulnerabili: RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO • case sparse; – • A A strada comunale; • acquedotto; • strada provinciale. Nelle aree a rischio R3 ricadono i seguenti elementi vulnerabili: • strada provinciale; • strada comunale; • metanodotto; • case sparse. Nelle aree a rischio R4 ricadono i seguenti elementi vulnerabili: • centro abitato.

RISCHIO NUMERO AREA (Ha) R1 2 0,5058 R2 13 2,7399 R3 8 3,3565 R4 3 4,1319 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE TOTALE 26 10,7341

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comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

t. 13 t.

Figura 6. Distribuzione delle classi di rischio del comune di Sutera

Per quanto attiene al centro abitato di Sutera, le pericolosità ed i relativi rischi risultano molto elevati (R4) sulla quasi totalità delle abitazioni poste al piede della rupe gessosa di S. Paolino (vedi foto n°053). Al riguardo l’attivazione di crolli di blocchi di dimensioni più o meno superiori al metro cubo comporta una variazione della magnitudo e quindi della relativa pericolosità del dissesto che raggiunge valori rispettivamente P4 e P3; di conseguenza versanti come quello sud-orientale della rupe gessosa che presentano blocchi a parete con dimensioni inferiori al metro cubo, comportano rischi elevati (R3) alle abitazioni soggiacenti.

L’assenza di rischi si osserva solo laddove sono stati eseguiti interventi di protezione direttamente nella parete del RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

versante gessoso e che non comportano evoluzioni a valle dell’areale di pericolosità e quindi sufficiente mitigazione del –

rischio ……………………. Rischi elevati (R3) si registrano allor quando l’areale di pericolosità dei dissesti per crollo A A interagisce con la rete infrastrutturale stradale sia essa comunale che provinciale. In definitiva il presente studio, non ha e non può avere, in virtù dei dati raccolti e/o messi a disposizione e soprattutto in considerazione della scala di rappresentazione (1:10.000), la presunzione di sancire, per tale contesto geologico- strutturale, la definizione assoluta della pericolosità e del rischio in cui versa il centro abitato. Permane, comunque, un’assoluta ed elavata propensione al rischio di quasi l’intero centro abitato rispetto al quale eventi calamitosi straordinari, quale quello accertato nella notte tra il 19 e 20 settembre 1905, non consentono di poter conferire sufficiente sicurezza per la pubblica incolumità. Appare dunque evidente come sia necessario un approccio più di dettaglio, rispetto alla cinematica dei blocchi in potenziale ed improvviso distacco ed alle dimensioni degli stessi, per ottenere una perimetrazione più rigida e puntuale atta a definire il reale stato di pericolosità e quindi di rischio in cui versano le abitazioni poste al piede della rupe di S. Paolino. Un approccio salutare alla situazione dovrebbe necessariamente comportare, in prima analisi, il coinvolgimento diretto della popolazione mirante all’acquisizione di una maggiore consapevolezza dei rischi gravanti e alla partecipazione attiva all’individuazione delle soluzioni inerenti la pianificazione del nuovo assetto urbanistico della città (sul modello delle attività relative al protocollo di Agenda 21per lo sviluppo sostenibile). Da un punto di vista tecnico invece: − un’adeguata analisi geologico-strutturale dei versanti rocciosi della rupe ad una scala di riferimento di dettaglio con annessa rete di monitoraggio adeguatamente strumentata ed appositamente manutenzionata nel breve, nel medio e lungo VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE tempo. − redazione di un Piano di messa in sicurezza con attivazione degli annessi sistemi di allerta della popolazione; al riguardo l’area in esame potrebbe essere un ottimo esempio di sperimentazione della ricerca; Nell’immediato, occorre assolutamente evitare l’espansione di unità abitative in tali luoghi e semmai mettere in atto gli interventi politico-sociali ed economici necessari al fine di poter agevolare la costruzione di nuovi edifici in zone stabili e quindi più sicure.

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COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

In ogni caso, occorre evidenziare come il tessuto urbano di Sutera è stato interessato nel tempo da svariate serie di interventi così come ben documentati dalla carta tematica annessa allo studio geologico inerente la richiesta di revisione del P.S.A.I. del 2000 avanzata dall’Amministrazione comunale. Oggi si pone l’obbligo però di verificare quanti di questi interventi risultano sufficientemente dimensionati e quindi adatti a mitigare effettivamente il rischio agli elementi vulnerabili coinvolti. Una valida testimonianza dell’inefficacia d’alcuni interventi, per il più datati nel tempo, la si rileva lungo il versante settentrionale e specificatamente ai piedi della rupe gessosa ed a monte delle frane attivatesi nelle argille basali. In loco si evince la presenza di muri di contenimento in calcestruzzo di rilevante altezza ma ormai assolutamente privi di alcuna azione consolidante rispetto al versante in quanto completamente ribaltati e quindi con un apparato fondale non adeguatamente dimensionato. Si rende altresì necessario programmare tutta una serie di interventi nei versanti prevalentemente argillosi, acclivi, privi di copertura vegetale e quindi altamente erodibili rispetto all’azione degradante ad opera delle acque di ruscellamento superficiale che attivano forme di dissesto dovute ad erosione accelerata areale ed a luoghi di fondo e laterale lungo i burroni che solcano tali versanti, la cui evoluzione regressiva verso monte con scalzamento basale, arretramento spondale ed innesco di locali fenomeni franosi può comportare un restringimento della sezione di deflusso delle acque meteoriche e quindi, indirettamente, finanche problemi di natura idraulica allorquando siffatte aree in dissesto interagiscono con le linee di comunicazione secondaria (strade comunali e provinciali).

Nel quadro più complessivo di un sano e corretto recupero del territorio in termini di gestione dello stesso, interventi di comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma ingegneria naturalistica di rinverdimento e di consolidamento più in generale, mediante l’utilizzo di piante vive e rivolti alla protezione antierosiva dei versanti, avrebbero il merito non solo di aumentare il tempo di corrivazione delle acque e t. 13 t. quindi la diminuzione del trasporto solido a valle, ma finanche di scongiurare, in occasioni di abbondanti precipitazioni,l’ammollimento delle masse argillose che una volta sature determinano l’attivazione dei fenomeni gravitativi che invadono il fondovalle interagendo con le infrastrutture soggiacenti, per lo più stradali. Le condizioni d’equilibrio stabile di tali argille sature vengono facilmente superate allorquando sulle stesse grava il carico dei blocchi gessosi che, a causa degli improvvisi distacchi dal fronte roccioso, rotolano verso valle e vengono letteralmente “trasportati” lentamente dalle colate che, appesantite, si attivano scivolando verso il fondo valle”.

. Vincoli derivanti dalle aree boschive, L.R. n. 13 del 19.08.1999 e L.R. n. 6 del 3.05.2001, L.R. n.

16 del 6.04.1996 e ss.mm.ii. fino alla L.R. 13/99 e L.R. 14/2006;

DESCRIZIONE:

Si riporta di seguito quanto dettato dall’art. 10 della Legge Regionale 6 aprile 1996, n. 16, recante “Riordino della legislazione in materia forestale e di tutela della vegetazione”, nel testo coordinato

con lea L.R. 13/1999 e L.R. 14/2006:

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

A A “Art. 10 Attività edilizia (N.d.R: sostituito dall'art. 3 della L.R. 13/99 e modificato dalla L.R. 14/2006) 1. Sono vietate nuove costruzioni all'interno dei boschi e delle fasce forestali ed entro una zona di rispetto di 50 metri dal limite esterno dei medesimi. 2. Per i boschi di superficie superiore ai 10 ettari la fascia di rispetto di cui al comma 1 è elevata a 200 metri. 3. Nei boschi di superficie compresa tra 10.000 mq. e 10 ettari la fascia di rispetto di cui ai precedenti commi è determinata in misura proporzionale. 4. La deroga di cui al comma 2 è subordinata al parere favorevole della Sovrintendenza ai beni culturali ed ambientali competente per territorio, sentito altresì il comitato forestale regionale per i profili attinenti alla qualità del bosco ed alla difesa idrogeologica. 5. I pareri della Sovrintendenza di cui al comma 4 sono espressi in base a direttive formulate dall'Assessore regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione, sentito il Consiglio regionale per i beni culturali ed ambientali. 6. All'interno dei parchi naturali, in deroga al divieto di costruzione nelle zone di rispetto dei boschi e delle fasce forestali, resta consentita l'attività edilizia nei soli limiti e con le procedure di cui all'articolo 25 della legge regionale 9 agosto 1988, n. 14. 7. All'interno delle riserve naturali non è consentita alcuna deroga al divieto di cui al comma 1. 8. Il divieto di cui al comma 1 non opera per la costruzione di infrastrutture necessarie allo svolgimento delle attività VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE proprie dell'Amministrazione forestale. E' altresì consentita la realizzazione di infrastrutture connesse all'attraversamento di reti di servizio di interesse pubblico e strutture connesse alle stesse. 9. In deroga al divieto di cui al comma 1, nei terreni artificialmente rimboschiti e nelle relative zone di rispetto, resta salva la facoltà di edificare nei limiti previsti dalla normativa vigente per una densità territoriale massima di 0,03 mc/mq. Il calcolo delle volumetrie da realizzare viene computato e realizzato separatamente per le attività edilizie, rispettivamente all'interno del bosco e nelle relative fasce di rispetto.

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COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

10. Ai boschi compresi entro i perimetri dei parchi suburbani ed alle relative fasce di rispetto, ferma restando la soggezione a vincolo paesaggistico, ai sensi del decreto legge 27 giugno 1985, n. 312 convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1985, n. 431, non si applicano le disposizioni di cui ai commi da 1 a 3. L'edificazione all'interno di tali boschi è tuttavia consentita solo per le costruzioni finalizzate alla fruizione pubblica del parco. 11. Le zone di rispetto di cui ai commi da 1 a 3 sono in ogni caso sottoposte di diritto al vincolo paesaggistico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497”.

. Vincolo di rispetto cimiteriale;

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

t. 13 t.

Figura 7. Vincolo di rispetto cimiteriale

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– DESCRIZIONE A A L'articolo 338 T.U. Legge Sanitaria, (Regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265) come modificato dall'articolo 28 della legge 1° agosto del 2002 n.166, ribadisce al primo comma la regola generale che i cimiteri debbano essere collocati alla distanza di almeno duecento metri dai centri abitati e che è vietato costruire nuovi edifici (siano essi pubblici o privati) entro il raggio di duecento metri dal perimetro del cimitero. Siffatta fascia di rispetto costituisce un vincolo urbanistico posto con legge dello Stato e come tale è operante indipendentemente dagli strumenti urbanistici vigenti ed eventualmente anche in contrasto con essi (Cons. Stato sez V 27/08/1999 n 1006, Cass. pen. sez. III n 8553/1996, Cons. Stato n. 1185/2007). Tale fascia di rispetto può essere derogata in due ipotesi soltanto. Secondo la prima, il Consiglio comunale può approvare, previo parere favorevole della competente

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE azienda sanitaria locale, la costruzione di nuovi cimiteri o l'ampliamento di quelli già esistenti ad una distanza inferiore a 200 metri dal centro abitato purché non oltre il limite di 50 metri quando ricorrono anche alternativamente le due condizioni previste dalla norma, ossia quando non sia possibile provvedere altrimenti ovvero quando l'impianto cimiteriale sia separato dal centro urbano da strade pubbliche, fiumi ecc.

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In base alla seconda, la deroga è consentita allorché si deve dare esecuzione ad un'opera pubblica o all'attuazione di un intervento urbanistico, purché non vi ostino ragioni igienico sanitarie; in tali casi il Consiglio comunale può consentire previo parere favorevole della competente azienda sanitaria locale, la riduzione della zona di rispetto tenendo conto degli elementi ambientali di pregio dell'area, autorizzando l'ampliamento di edifici preesistenti o la costruzione di nuovi edifici o la realizzazione di parcheggi, attrezzature sportive, locali tecnici e serre. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, Sez. III, 26/02/2009 (Ud. 13/01/2009), Sentenza n. 862. Il P.R.G. attuale fissa in metri 50 la fascia di rispetto.

. Piano Territoriale Paesistico Regionale (Vincolo di interesse archeologico)

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

t. 13 t.

Figura 8. Siti di importanza archeologica. Stralcio da RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– ww.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/bca/ptpr/vettoriali/07Archeologica.pdf A A

DESCRIZIONE:

Per dotare la Regione Siciliana di uno strumento volto a definire opportune strategie mirate ad una tutela attiva ed alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale dell’isola, l’Assessorato Regionale Beni Culturali ed Ambientali ha predisposto un Piano di Lavoro approvato con D.A. n. 7276 del 28.12.1992, registrato alla Corte dei Conti il 22.09.1993. Con Decreto del 21 maggio 1999, pubblicato sul S.O. della GURS n.46 del 1999, l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione, procedeva all’approvazione delle “Linee Guida del Piano Territoriale Paesistico Regionale”.

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE Il territorio di Sutera appartiene all’”Ambito delle colline della Sicilia Centro-Meridionale”, segnato dalle valli del Belice, del Salito, del Gallo d’oro, del Platani e dell’Imera Meridionale (Salso). Dal punto di vista del “rilievo archeologico”, si registrano i seguenti “beni”: . Monte San Paolino, “Abitato di età medievale con frequentazione araba”;

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. Rocca San Marco, “Necropoli con tombe a forno e tracce di villaggio capannicolo dell'antica eta' del bronzo (2200-1400 a. C.); frammenti di ceramica indigena del IV sec. a. C.; chiesetta con affreschi bizantini";

Si registrano, altresì, alcuni beni isolati, di rilievo archeologico: . Abbeveratoio “Trefontane”; . Cappella “Serra di Croe”; . Cimitero di “Sutera”; . Fontana “Ri”;

. O.P.C.M. n. 3606 del 28.08.2007 (Censimento Catastale delle Aree Percorse dal Fuoco – comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma “Catasto Comunale Immobili”)

t. 13 t.

DESCRIZIONE:

Tutte le aree individuate saranno sottoposte alle limitazioni e alle prescrizioni dettate dall’art. 37 della Legge Regionale n. 16/96, che di seguito, nel testo originario di riferimento, di quanto presente

presso gli archivi dell’Ufficio Tecnico Comunale, si riporta:

“Art. 37. Attività vietate nelle zone boscate percorse da incemdi 1. Nelle zone boscate distrutte o danneggiate da incendi restano fermi i divieti di realizzare costruzioni edilizie di qualsiasi tipo e di mutare la destinazione data ai terreni prima dell'incendio, ai sensi dell'articolo 9 della legge 1 marzo 1975, n. 47 e successive modificazioni.

2. I divieti di cui al comma 1 sono estesi alle zone di rispetto di cui all'articolo 10, comma 1, salvo le deroghe previste nel medesimo articolo.

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO 3. Nelle zone di cui al comma 1 è vietato l'esercizio del pascolo per almeno cinque anni, salvo norme più restrittive

– previste dalle prescrizioni di massima e di polizia forestale vigenti in ciascuna provincia.

A A 4. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 10 della legge 1 marzo 1975, n. 47 e successive modificazioni, per le trasgressioni ai divieti di cui al presente articolo si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da lire 200.000 a lire 1.000.000, per ogni ettaro o frazione di ettaro in cui siano state compiute azioni vietate dal presente articolo in aggiunta alle sanzioni previste da altre leggi e all'obbligo di risarcimento del maggior danno ambientale eventualmente causato.”

Dai dati forniti dalla Prefettura di Caltanissetta e dalle planimetrie all’uopo predisposte dall’Ispettorato Ripartimentale delle foreste, Risultano interessate porzioni limitate di soprassuoli localizzate nelle sotto riportate contrade: . “C.da Capra”; . “C.da Ponte Capillo”; . “C.da Scarcella”;

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE

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comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

t. 13 t.

Figura 9. Area percorsa da incendio C.da "Ponte Capillo"

OBIETTIVI E STRATEGIA DEL “PIANO”

Con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 12 del Registro 2011, su proposta del Responsabile

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO dell’Ufficio Tecnico Comunale, sono state approvate le Direttive generali, ex art. 13 della Legge Regionale

– n. 15 del 30.04.1991, per l’aggiornamento del Piano Regolatore Generale, del Regolamento Edilizio e A A relative prescrizioni esecutive, nonché per la redazione del Piano Particolareggiato e di Recupero del Centro Storico del Comune di Sutera.

Si riportano di seguito, gli aspetti essenziali delle linee guida approvate dal Consiglio Comunale:

a) Lo sviluppo della viabilità extraurbana dovrà essere predisposta in modo coerente alla programmazione dettata dal vigente Piano Triennale delle Opere Pubbliche, che prevede la realizzazione delle seguenti arterie di comunicazione:

- Completamento del secondo ed ultimo lotto della strada esterna comunale “Donna Spusa Piano Serpente”, dello sviluppo lineare di km. 3,00 circa e larghezza di m. 6,00; - Completamento della Sutera Casalicchio Valle, attraverso le contrade Donnibesi, Rancia,

Pietrarotta e Casalicchio, dello sviluppo complessivo di km. 2,00 e larghezza di m. 6,00; VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE - Completamento della strada di collegamento tra Sutera Stazione di Sutera e la S.B. n. 5; - Realizzazione della strada di collegamento Piazza del mercato ed il rione Badia vecchia; - Completamento strada di penetrazione agricola in contrada Mandra Giumente, della lunghezza complessiva di km. 1,50 e larghezza di m. 6,00.

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b) ZONA A) Pervenire ad un’esatta delimitazione del “Centro Storico”, considerato che la porzione di territorio comunale classificata quale “zona A” del vigente PRG, risulta ridotta nelle previsioni del P.P.P. di cui al D.D.G. n. 8471 del 04.12.2009 e che detta area risulti fare riferimento ad una “zona di contiguità” di difficile ed ambiguo posizionamento; c) ZONA A) Estendere le norme tecniche di attuazione valide per le zone “A”, alle “zone da trasferire” ai sensi della L. n. 445 del 09.07.1908, sulle quali, a seguito di variante regolarmente approvata dagli organi di controllo, vigono già le stesse norme di attuazione disciplinanti il “centro storico”; d) ZONA A) Prevedere la realizzazione di interventi di “recupero edilizio”, in molte frazioni della “zona A”, nelle quali insistono molti edifici, le cui condizioni strutturali costituiscono potenziale pericolo per la sicurezza pubblica; ovvero, previa acquisizione delle aree e successiva demolizione dell’esistente, prevedere la possibilità di realizzare parcheggi pubblici e verde attrezzato; e) ZONA A e AREE P.E.E.P.) Valutare l’opportunità di destinare parte della “zona A” agli interventi

di Edilizia Economica e Popolare” (Aree P.E.E.P.), al fine di limitare il progressivo abbandono del comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma centro storico e minimizzare le condizioni di degrado ad oggi presenti; si ravvisa altresì la necessità,

t. 13 t. di destinare ulteriori zone all’Edilizia Economica e Popolare, necessarie per il soddisfacimento del fabbisogno ipotizzabile e prevedibile nell’arco temporale di validità del redigendo PRG; f) ZONA B) Individuare precise aree da destinare all’edilizia residenziale, “zone B”, tenendo conto da un lato dell’aumentata popolazione A.I.R.E e del potenziale flusso stagionale, dall’altro delle zone già presenti e con eguale destinazione urbanistica, sulle quali insistono strutture abitative prevalentemente in gesso, in condizioni ormai vetuste e staticamente precarie; eventuali ed

aggiuntive aree, potranno trovare destinazione nelle zone limitrofe al centro abitato e nei lotti

interclusi nell’esistente “zona B”; g) ZONA C) Confermare le “zone C”, non ancora pienamente sature; eventuali zone aggiuntive, ove necessarie, possono trovare localizzazione in prossimità del centro urbano, al fine di ridurre i costi per l’attuazione degli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria; prevedere altresì’, che l’insediamento in tali aree, avvenga nel rispetto di piani particolareggiati e a mezzo di piani di lottizzazione;

h) ZONA D) Individuare aree da destinare alle attività artigianali “zona D” del vigente PRG,

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– considerato l’esaurimento di quelle ad oggi disponibili, da localizzare in zone già asservite da opere A A di urbanizzazione, al fine di ridurre i costi connessi; in tale ottica, si ritiene che la zona a monte dello scorrimento veloce PA-AG, sia la più indicata, non insistendo la stessa in aree interessate dal P.A.I. ovvero dal P.P.P., e per la sua vicinanza alle arterie di rilevante comunicazione; i) AREA COMMERCIALE Apportare le modifiche, qualora ritenute necessarie, all’”Area Commerciale”, approvata con Decreto dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente con D.Dir. n. 1080 del 28.11.2008, ai sensi della L.R. n. 28 del 22.12.1999, sentite le istanze e le eventuali esigenze degli operatori del settore; j) ZONA E) Prevedere al possibilità di realizzare “piccoli depositi per ricovero attrezzi agricoli”, in zona “E”; k) Prevedere le aree di attesa, di ammassamento etc.., necessarie per l’attuazione dei Piani di Protezione Civile.

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE Di seguito, si è cercato di riassumere in modo sintetico, le azioni da adottare conseguenti agli obiettivi indicati, nel rispetto della normativa in atto vigente e dei vincoli territoriali gravanti:

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OGGETTO RICHIESTA/OBIETTIVO AZIONE/INTERVENTO a) Viabilità urbana coerente con gli Ricomprendere nell’elaborazione del Inserimento negli elaborati planimetrici interventi ricompresi nel PRG gli interventi previsti nel Piano facenti parte del PRG delle infrastrutture Programma Triennale delle OO.PP. Triennale delle Opere Pubbliche 2012- stradali ricomprese nel Piano Triennale 2014. delle OO.PP., secondo le informazioni ricevute dall’Ufficio Tecnico Comunale. b) ZONA A) Esatta delimitazione del Il vigente Piano Paesaggistico Si cercherà, tecnicamente, di giungerà Centro Storico Provinciale, adottato con D.D.G. n. 8471 alla più attendibile definizione della del 04.12.2009, sembra restringere la porzione di territorio urbanisticamente porzione di territorio classificata quale ricompreso in zona “A”, mediante “Centro Storico”, rispetto a quanto operazioni di verifica e sovrapposizione definito dal vigente strumento cartografica L’azione non potrà, urbanistico. Il Piano non potrà che comunque, non tenere conto di quanto definirne l’esatta delimitazione e quindi riportato nel P.P.P., promuovendo un l’esatta quantificazione della relativa diretto dialogo con i tecnici redattori della estensione. Sopraintendenza ai BB.CC. ed AA., qualora ritenuto opportuno.

c) ZONA A) Ricomprendere in “zona A seguito di variante regolarmente Previa analisi della documentazione in comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma A” le “zone da trasferire” ai sensi approvata dagli organi di controllo, la possesso dell’Ufficio Tecnico Comunale, della L. n. 445 del 09.07.1908 cosidetta “zona da trasferire”, risulta, ad nel rispetto del concetto di “zona da t. 13 t. oggi, normata dalle indicazioni e trasferire” e di quanto prescritto dalla prescrizioni contenute nelle “Norme di normativa in atto vigente, si provvederà a attuazione” del vigente P.R.G. valevoli valutare il soddisfacimento dell’istanza per il centro storico. Le direttive generali, promossa. chiedono il permanere di tale condizione. d) ZONA A) Prevedere interventi di Il quadro del patrimonio edilizio Nel rispetto della normativa vigente nel recupero edilizio in zona A) ovvero caratterizzante il centro storico e le sue territorio della Regione Siciliana, si la realizzazione di spazi pubblici immediate vicinanze, si presenta, oggi, in prevederanno in zona A) le misure

evidenti condizioni di degrado ed edilizie attualizzabili ed urbanisticamente

abbandono; necessitante quindi, di ammissibili, ivi compresi gli interventi di

urgenti misure per il recupero e relativa recupero del patrimonio edilizio di cui valorizzazione. all’art. 20 della L.R. 27.12.1978, n. 71 e ss.mm.ii.. e) ZONA A) e AREE P.E.E.P. Prevedere l’attuazione di interventi di La localizzazione di interventi di edilizia Prevedere arre destinate all’edilizia edilizia economica e popolare in zona A), economica e popolare in zona A), risulta economica e popolare, anche in al fine di contenerne il continuo oggettivamente di difficile attuazione, ma zona A) abbandono e limitare le condizioni di non impossibile; ciò nondimeno, durante degrado urbano. l’elaborazione del Piano sarà, ricercata

un’eventuale possibilità di

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– concretizzazione della richiesta avanzata,

A A da proporre all’organo politico per la superiore approvazione. f) ZONA B) Localizzare aree Le approvate Direttive, suggeriscono la Compatibilmente al fabbisogno e al aggiuntive per l’edilizia necessità di individuare ulteriori aree, relativo dimensionamento del P.R.G., si residenziale e prevedere interventi rispetto a quelle già previste dall’attuale proporrà, qualora necessario, la migliore sugli immobili esistenti in precarie PRG. localizzazione delle aree da destinare alla condizioni statiche realizzazione di interventi urbanisticamente ammissibili in zona B). g) ZONA C) Individuare previa Si invita a riconfermare le aree già Coerentemente al fabbisogno stimato e al conferma delle esistenti, ulteriori, previste, ad oggi, non ancora sature, e conseguente dimensionamento del Piano, se necessarie aree preferibilmente prevedere le ulteriori porzioni di territorio si valuterà la migliore localizzazione di in prossimità dell’abitato necessarie in prossimità del centro tali aree, tenendo conto, degli inevitabili abitato, al fine di contenere i conseguenti costi connessi alla realizzazione delle costi per le opere di urbanizzazione. necessarie opere di urbanizzazione. h) ZONA D) A monte dello Considerata la saturazione delle aree Dopo operazioni di verifica che saranno scorrimento veloce PA-AG insiste artigianali del vigente strumento condotte con l’ausilio dell’Ufficio un’area considerata ideale alla urbanistico, si indica quale ottimale, Tecnico Comunale e compatibilmente al ricezione di insediamenti artigianali come nuova area, una porzione del complesso regime vincolistico VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE e produttivi territorio a monte dello scorrimento caratterizzante il territorio, si valuterà, veloce AG-PA. come suggerito dall’Amministrazione, la possibilità di localizzare le nuove aree D) nel sito indicato. i) AREA COMMERCIALE Introdurre modifiche alle aree A seguito delle dovute verifiche, e tenuto Introdurre le modifiche ritenute commerciali, già previste, a seguito di conto delle richieste che in merito

TECNICO INCARICATO: dott.ing. Salvatore Maria Andaloro Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caltanissetta, n. 200 Studio Tecnico: c.so Sicilia n. 32, 93017 – San Cataldo; Tel.fax.: 0934/571207; e.mail: [email protected]

COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

OGGETTO RICHIESTA/OBIETTIVO AZIONE/INTERVENTO necessarie in risposta alle istanze istanze promosse dagli operatori del perverranno all’Amministrazione, si rappresentate dagli operatori del settore. valuterà, qualora necessario, la migliore settore delle soluzioni per possibili modifiche. j) ZONA E) Possibile realizzazione di Permettere in zona E), la realizzazione di L’attuale quadro normativo vigente nella “depositi agricoli” piccoli depositi per il ricovero di Regione Siciliana, consente la possibilità, attrezzature di lavoro. con le dovute prescrizioni e nel rispetto di precise limitazioni, di realizzare depositi per attrezzi agricoli. k) Prevedere le aree necessarie Compatibilmente a quanto previsto dalle Nei limiti di quanto previsto dallo all’attuazione degli interventi di linee guida per la predisposizione dei Strumento Urbanistico Comunale, Protezione Civile Piani di Protezione Civile, occorre saranno individuate le arre necessarie individuare le necessarie aree. all’attuazione delle misure di Protezione civile, quali zone di attesa, ricovero ed ammassamento.

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

TAB. 4 Linee Guida

t. 13 t.

Di seguito si riporta una sintesi del contesto ambientale e territoriale in cui si svilupperà il Piano e inizialmente la sua proposta, valutando e descrivendo svariati parametri: contesto territoriale, clima, suolo e stratigrafia, idrogeologia, fauna , flora e biodiversità, aria, popolazione, patrimonio culturale, architettonico ed archeologico e beni materiali (ai sensi dell’Allegato VI, lettera f) del Decreto Legislativo n. 152 del 3

aprile 2006 e ss.mm.ii. e l’interrelazione dei fattori energia, rifiuti, mobilità e trasporti, ambiente urbano.

CARATTERIZZAZIONE DEL TERRITORIO

Le informazioni che di seguito si riportano, sono state desunte dalle “Schede analitiche dei Paesaggi RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

Locali”, facenti parte integrante del Piano Paesaggistico Provinciale prima descritto, dalla Relazione –

A A allegata al “Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.) – art. 1 D.L. 180/98 convertito con modifiche con la L. 267/98 e ss.mm.ii.”- Bacino Idrografico del Fiume Platani-, dalle Relazioni Geologica e Agricolo-Forestale redatte a supporto del PRG.

A) Inquadramento Territoriale

Collocato a 590 m. s.l.m., il Comune di Sutera ricade nella Provincia di Caltanissetta, localmente individuato dalle coordinate geografiche Latitudine 37°31’58.24” N e Longitudine 13°44’7.61” E,

per una complessiva estensione territoriale di 35,80 kmq. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE

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comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

t. 13 t.

Figura 10. Inquadramento territoriale

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– A A

Figura 11. Inquadramento territoriale da satellite

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE L’analisi altimetrica del territorio di Sutera, ha evidenziato che le altezze risultano comprese tra i 167,50 e gli 824,50 metri s.l.m.: dal punto di vista geografico può quindi definirsi a prevalenza collinare, con spunti medio-montani. La morfologia si è evoluta, altresì, in modo strettamente connesso con la litologia dei terreni affioranti, alle variazioni climatiche e alla vegetazione esistente.

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Confina con i Comuni di Mussomeli ed Acquaviva Platani a Nord, con i Comuni di Casteltermini e Campofranco ad ovest, ad Est con i territori di Mussomeli e Bompensiere, a Sud con il Comune di Milena. Il territorio risulta rappresentato topograficamente dalla Tavolette, in scala 1:25.000, edite dall’I.G.M.: 267 IV S.E. “Casteltermini”, 267 I S.O. “Mussomeli” e 267 II N.O. “” della Carta topografica d’Italia, nonché nella Carta Tecnica Regionale, in scala 1:10.000, dagli stralci topografici: 630010, 630050, 630090 e 630100. E’ possibile raggiungerlo da Agrigento percorrendo la SS 189 in direzione Palermo, al km. 36 circa incrociando inizialmente il bivio per Campofranco, e dopo circa 2 km. intercettando il bivio per Sutera, distante 5 km. Da Palermo percorrendo la SS 189 in direzione Agrigento, al km. 98 incrociando il bivio per Campofranco. Dal capoluogo nisseno, percorrendo la SS 640 Caltanissetta/Agrigento, uscendo a (SP 23) ed imboccando la Provinciale.

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma La rocca di monte San Paolino, che domina l’abitato di Sutera, riveste un particolare interesse

t. 13 t. paesaggistico. Il massiccio montuoso presenta una caratteristica forma tronco-piramidale ed è visibile anche a grande distanza in quanto si eleva fino a 819 m s.l.m. Il panorama che si può godere dalla vetta spazia fino all’Etna, alle Madonie ed al Monte Cammarata. La vetta si raggiunge attraverso uno sterrato che parte da via Carmine e continua in un sentiero ripido e tortuoso. Le pareti e gli strapiombi rocciosi sono interessati da una vegetazione ora arbustiva ora arborea.

B) Clima

L’analisi del clima, così come riportato nello studio geologico e in quello agricolo forestale a corredo del PRG, è stata condotta utilizzando i dati pluviometrici e termometrici forniti dal Servizio Idrografico del Ministero dei Lavori Pubblici e pubblicati negli annali idrologici. Non essendo presente sul territorio comunale alcuna stazione di rilevamento pluviometrico, sono stati esaminati i

dati acquisiti da stazioni limitrofe (Mussomeli, Casteltermini e Bompensiere). Per quanto concerne i

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– dati termometrici si è fatto riferimento alla stazione della vicina Lercara Friddi. A A B1) Pluviometria

Le precipitazioni medie oscillano tra un minimo di 552 mm rilevati in corrispondenza della stazione di Casteltermini ad un massimo di 663 mm di Bompensiere. Il regime pluviometrico è caratterizzato da scarse precipitazioni atmosferiche durante l’arco della stagione primaverile, lunga siccità nella stagione estiva e da rovesci di discreta portata durante i mesi autunnali ed invernali. Le precipitazioni medie annue raggiungono valori di 609 mm, concentrati prevalentemente e per il 78% del totale nel periodo autunno-inverno. L’andamento pluviometrico ha dunque i connotati tipici delle zone mediterranee a clima temperato, in quanto le temperature invernali non raggiungono valori estremamente bassi e quelle estive influiscono solo sulla evaporazione della pioggia caduta, mentre le precipitazioni hanno un’importanza determinante perché in caso di scarsità, risultano essere la

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE prima causa della aridità estiva che caratterizza il territorio.

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B2) Termometria

La temperatura media annua è pari a 19,5 °C, oscillante fra il valore del mese più freddo (Gennaio) pari a 5,6 °C e quello del mese più caldo (Agosto) con 40,1°C.

C) Suolo e Stratigrafia

Come risultante dallo “Studio Geologico-Tecnico” a supporto del Progetto di Rielaborazione del Piano Regolatore Generale e del Piano di Recupero del Centro Storico, le litologie affioranti nel territorio di Sutera, possono essere attribuite ad una successione stratigrafica compresa fra l’Oligocene Superiore ed il Quaternario, schematizzate come di seguito riportato:

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

. “Complesso” Argilloso Caotico (Oligocene Superiore-Tortoniano Inferiore); t. 13 t. CARETTERISTICHE: Argille scagliose e marne prive di stratificazione di colore che va dal marrone al verde bruno, di prevalente origine tettonica. LOCALIZZAZIONE: c.da Caccione, c.da Palermitano, c.da Favate, c.da Cozzo Rosso, c.da Tanusa e c.da Giancatalano

. Formazione di Cozzo Terravecchia (Tortoniano Superiore-Messiniano Inferiore);

CARETTERISTICHE: Marne argillose, lenti sabbiose, ghiaie e conglomerati poligenici variamente

associati. LOCALIZZAZIONE: fascia che si protende da Nord-Ovest in direzione Sud-Ovest dal centro abitato di Sutera, esattamente in c.da Irrotoli a rocca Santa Croce e c.da Caccione, Cozzo Bajata

. Marne Tripolacee e Diatomee con alternanza di Argille (Messiniano Inferiore); CARETTERISTICHE: Alternanza di manine diatomiti che candide e livelli marnosi, di colore scuro in profondità, chiaro in superficie causa l’ossidazione.

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO LOCALIZZAZIONE: Cozzo Bajata e lungo la strada che dall’abitato di Sutera conduce a Rocca San

– Marco, torrente Malizia e al margine Nord-Ovest di Monte S. Paolino A A

. Serie Evaporitica, Gessi (Messiniano Superiore); CARETTERISTICHE: Gessi “selenitici”, ovvero gesso “balatino” con un’alternanza di straterelli o veli di gessi microcristallini a struttura ritmica, variamente argillosi. LOCALIZZAZIONE: da Rocca S. Croce fino a Monte Fannico, a Curma del Dottore, c.da Gazzena, Casè Cimò, Monte S. Elia, Rocca S. Marco e Donnibesi e Monte S. Paolino

. Formazione Argillosa Intramessiniana con Olistoliti (A.B. III) (Messiniano Superiore); CARETTERISTICHE: Argille brecciate intercalate a gessi, in situ litologicamente caratterizzata da una struttura variabile dalla scagliosa alla puddingoide, iglobando olistoliti sia di Flysch Numidico che di arenarie. LOCALIZZAZIONE: zona meridionale del territorio, da c.da Bertollo fino all’estremo confine Sud dell’area, e in c.da Irrotoli VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE . Depositi Molassici (Messiniano Superiore); CARETTERISTICHE: Depositi localizzati in bacini paralleli ai margini di catene montuose in corso di sollevamento producente detriti, in situ caratterizzati da alternanza di limi sabbiosi con intercalazioni lenticolari di conglomerati e lenti gessose.

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LOCALIZZAZIONE: zona settentrionale del territorio al confine con Mussomeli, c.da Caccione

. Calcari a Globigerine calcari marnosi e marne “Trubi” (Pliocene Inferiore); CARETTERISTICHE: Calcari marnosi e marne a Globigerine, bianchi, in strati potenti, intercalati ad argille. LOCALIZZAZIONE: C.da Casalicchio e Curma del Dottore

. Fondi Lacustri/Terre Nere; CARETTERISTICHE: Sedimenti terrosi a prevalente composizione argillosa e argillo-sabbiosa fine, di colore variabile dal nerastro al bruno. LOCALIZZAZIONE: c.da Casalicchio, falde di Rocca Santa Croce e Cozzo Donna Spusa

. Alluvioni Recenti terrazzate indifferenziati; CARETTERISTICHE: Depositi di ghiaia e sabbia, sabbia argillosa.

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

LOCALIZZAZIONE: lungo il fiume Platani, Salito, Gallo d’Oro e Fiumicello t. 13 t. . Detriti di falda; CARETTERISTICHE: Detriti provenienti dallo smantellamento delle placche gessose. LOCALIZZAZIONE: Case Cuticchi, c.da Trefontane, Monte San Paolino e falde Monte Caccione

Il territorio risulta altresì caratterizzato da fenomeni franosi di un certo interesse, classificabili in tre

categorie:

. Paleofrane

Attualmente caratterizzate da condizioni di equilibrio metastabile, occupano parte dell’abitato di Sutera (la parte alta del quartiere Giardinello, quasi tutto il quartiere Rabbato e la parte alta di Rabatello), che anziché poggiare sulle argille si regge sugli ammassi gessosi già distaccatisi, a

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO testimonianza che i fenomeni di crollo in tali aree, risalgono ad epoca antecedente l’insediamento

– abitativo antropico. Altre paleofrane, risultano localizzate a nord di Rocca S. Marco in c.da Tanusa e A A in c.da Favate.

. Frane di colamento e dissesti del suolo (erosione aerale e lineare accelerata)

Dissesto determinati dall’azione erosiva delle acque incanalate e selvagge, nonché dai movimenti che hanno interessato lo strato superficiale dei versanti. Le frane di colamento sono dovute ai processi di saturazione ad opera delle acque meteoriche, per imbibizione della porzione superficiale dei terreni prevalentemente argillosi. Fra le frane di colamento, da evidenziare quella in c.da Frana dei Morti. Altre aree interessate da fenomeni franosi superficiali a Sud-Est del Monte S. Paolino, a Sud-Ovest del centro abitato in c.da Vittoria e ad Ovest di Cozzo Bajata. I fenomeni franosi ascrivibili a “fossi di erosione o erosione areale accelerata”, sono localizzabili in c.da Piano di Mola VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE e in c.da Chiappara in prossimità del territorio di Milena.

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. Frane da crollo e ribaltamento

Si localizzano lungo i versanti subverticali delle serie gessose, estremamente fratturati e quindi innescanti meccanismi di collasso previa rottura dell’ammasso roccioso. Localizzate in corrispondenza di molti versanti del Monte S. Paolino e Monte Caccione.

Limitatamente al centro abitato del Comune, la pericolosità e relativi rischi, risultano elevati e circoscrivibili nelle aree poste al piede della rupe gessosa di Monte San Paolino.

Come osservato dallo studio geologico, “l’assenza di rischi si osserva solo laddove sono stati eseguito interventi di protezione direttamente nella parete del versante gessoso e che non comportano evoluzioni a valle dell’areale di pericolosità e quindi sufficiente mitigazione del rischio

come nell’intervento eseguito dal Genio Civile di Caltanissetta lungo il versante orientale e nel comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma lavoro in itinere di consolidamento di via Carmine da parte dell’Amministrazione Comunale. Rischi

t. 13 t. elevati si registrano quando l’areale pericolosità dei dissesti per crollo interagisce con la rete infrastrutturale stradale sia essa comunale che provinciale”.

D) Idrogeografia e idrogeologia

La rete idrografica del territorio è costituita da numerosi corsi d’acqua, quasi tutti a carattere stagionale. Nel periodo autunno-inverno, la rete idrografica convoglia portate idriche di una certa consistenza; volumi che si riducono progressivamente, fino, talvolta, a prosciugarsi del tutto, durante i mesi estivi. Le arterie principali che attraversano il territorio sono il torrente Fiumicello, che risulta essere affluente di destra del Fiume Salito che a sua volta è affluente di destra del Fiume Gallo d’Oro, affluente principale del fiume Platani. Le acque dei fiumi Salito e Gallo d’Oro sono

inutilizzabili, sia per uso irriguo che per altre destinazioni, causa l’elevato grado di salinità che le

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– connota. Anche l’uso irriguo delle acque del fiume Platani, che fino a qualche anno addietro A A venivano raccolte in piccoli bacini dalle aziende ubicate in prossimità dello stesso, risulta ormai sostanzialmente compromesso, per gli apporti di una miniera di sale abbandonata in territorio di Acquaviva Platani. In sintesi, i bacini imbriferi del territorio sono in numero pari a quattro, afferenti a fiumi o torrenti principali che attraversano il territorio di Sutera:

1. Bacino afferente al fiume Platani – zona nord occidentale del territorio 2. Bacino afferente al Torrente Fiumicello – zona nord orientale del territorio 3. Bacino del fiume Salito – zona sud 4. Bacino afferente al fiume Gallo d’Oro – zona sud-ovest

Il regime discontinuo delle precipitazioni atmosferiche, che prevalentemente alimenta i corsi d’acqua, conferisce agli stessi carattere torrentizio, causando nei momenti di piena, fenomeni di

erosione. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE

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E) Fauna, flora e biodiversità

Nella carta dei piani di vegetazione mediterranea secondo la classificazione di Emberger, la zona in esame ricade nel tipo “Piano sub-umido”, mentre nella carta delle zone climatico forestale secondo la classificazione del Pavari, ricade nella zona “Lauretum sottozona calda”(temperatura media annua tra i 15 e 23 gradi centigradi e minima non inferiore a -4°C. Tipo a siccità estiva ed altitudine fino a 500 m. s.l.m.). Come osservato nello “Studio Agricolo e Forestale” allegato al P.R.G., il minimo pluviometrico principale in estate coincide con il periodo delle massime temperature così da determinare complessivamente il fenomeno dell’aridità calda che da spazio a piante rustiche, tipiche della vegetazione xerofila mediterranea, in tale realtà assume una rilevanza ecologica importante

l’evotraspirazione che varia a seconda della morfologia, dell’esposizione, della tessitura del suolo, comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma del tipo e densità della copertura vegetale. Per dette motivazioni, risulta diffusa la classica

vegetazione sempreverde, arbusti, palme nane, agrumi, carrubo, fico d’india, oleandro, rosmarino, t. 13 t. alloro, cisti, lentisco, terebinto, fillifera, corbezzolo e qualche esemplare di roverella,. ed alcune specie della zona media e fredda. Ma gli aspetti di vegetazione naturale più diffusi sono in massima parte quelli a carattere erbaceo: Praterie ad Ampelodesma (Ampelodesmos mauritanicus), praterie a Lygeum spartum, Salsola verticillata, Cymbopogon hirtus, timo, canneti a Phragmites australis, Malva, Borragine Cicoria selvatica, Avena selvatica e Papavero. Nei rimboschimenti, costituiti in prevalenza da eucalitti e conifere mediterranee, la vegetazione spontanea nel sottobosco e enelle

radure è costituita in prevalenza da Ampelodesmos mauritanicus, Osyris alba, Ruscus aculeatus,

Smilax aspera con entità della macchia quali Asparagus acutifolius, Teucrium flavum. Euphorbia characias etc…Fra le coltivazioni praticate nel territorio comunale, rientrano i seminativi (grano ed orzo), la cerealicoltura (varietà di grano duro quali simeto, duilio, arcangelo, colosseo, creso ed altre varietà minori) e seminativo arborato, leguminose da granella (veccia e favino) e foraggi coltura, avicoltura che riveste un certo interesse dal punto di vista produttivo e paesaggistico,

mandorlicoltura. RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

Per quanto concerne le aree boschive, la superficie interessata risulta solo pari al 4,28% del totale. –

A A Non si rinviene alcuna formazione naturale e le formazioni esistenti sono il risultato di interventi di forestazione.

F) Popolazione

Relativamente all’ultimo decennio 2000-2010, di riferimento del vigente Piano Regolatore Generale, facendo riferimento ai dati ufficiali trasmessi dall’Ufficio Anagrafe comunale, si apprezza un

discendente andamento demografico: VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE

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ANDAMENTO DEMOGRAFICO 2000-2010 1800 1750 1700 1650 1600 1550

n. abitanti n. 1500 1450

1400

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

1350 t. 13 t. 1300 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 anno

Figura 12. Andamento Demografico

Nell’ultimo decennio, si apprezza, dunque, un calo demografico del 20,7 % della popolazione residente. Ai fini del dimensionamento del piano, come espressamente riportato nelle Direttive Generali al P.R.G., si deve tenere conto anche della Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.), il cui ultimo valore aggiornato, che porta a 1798 il numero dei residenti complessivamente da computare; non può, altresì, essere trascurato il potenziale flusso stagionale legato alla potenziale vocazione

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO turistica del territorio.

– A A

G) Patrimonio culturale, architettonico ed archeologico e beni materiali

Non vi è alcun dubbio che l’elemento caratterizzante l’intero territorio, ormai facente parte integrante del patrimonio del paese, risulta essere la montagna di San Paolino, grande roccia monolitica, alla cui sommità giacciono le ossa dei santi patroni del paese, San Paolino e Sant’Onofrio. Di seguito le principali Chiese ed edifici religiosi: . Chiesa Madre

. Chiesa di Sanpaolino VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE . Chiesa di San Giovanni Battista . Chiesa degli Agonizzanti . Chiesa del Carmine

TECNICO INCARICATO: dott.ing. Salvatore Maria Andaloro Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caltanissetta, n. 200 Studio Tecnico: c.so Sicilia n. 32, 93017 – San Cataldo; Tel.fax.: 0934/571207; e.mail: [email protected]

COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

Di incantevole suggestività e bellezza, il Presepe vivente, inserito nel R.E.I. (Registro delle Eredità Immateriali) della Regione Sicilia che ormai può contare oltre 20.000 visitatori l'anno.

H) Acqua, Energia, rifiuti, mobilità e trasporti, ambiente urbano, economia

L’acqua per uso potabile proviene dalla diga FANACO, localizzata nel territorio di Castronovo di Sicilia (PA) che conta una capacità d’invaso di 18 milioni di metri cubi. La distribuzione avviente tramite la rete di adduzione dell’Ente Gestore “Caltaqua – Acque di Caltanissetta S.p.A.”. Esiste, inoltre, una linea idrica realizzata dal Consorzio di Bonifica n. 4 (ex consorzio del Salito), che con punto di partenza in Mussomeli, attraversa le contrade Caccione, Cozzo Rosso per raggiungere contrada Casalicchio, fornendo acqua potabile alle poche abitazioni insistenti.

Il territorio risulta quasi del tutto elettrificato.

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

Il Gestore il servizio di raccolta e conferimento rifiuti solidi urbani, è l’”ATO Ambiente CL1”. t. 13 t. Come si evince dalle Tavole allegate al vigente P.R.G. fornite dall’Ufficio Tecnico Comunale, risultano presenti sul territorio, una discarica di II categoria, prevista e non ancora realizzata ed una per il recepimento di rifiuti solidi urbani; entrambe posizionate a debita distanza dal centro abitato, e collocate ad est dello stesso. Si rileva una fitta e consistente rete viaria, le cui condizioni necessiterebbero di urgenti interventi.

Nella parte nord occidentale, ricade la SS 189 Palermo Agrigento. Di seguito in elenco le strade

provinciali: - S.P. n. 142 Sutera – Stazione di Sutera; - S.P. n. 20 Sutera – Mussomeli; - S.P. n. 20bis Sutera – Campofranco;

- S.P. n. 238 sutera – Campofranco;

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– - S.P. n. 132 Sutera – Casalicchio Valle; A A - S.P. n. 247 Casalicchio – Mandra Giumente; - S.P. n. 23 Mussomeli – Bompensiere; - S.P. n. 246 Sutera – Donnibesi; - S.P. n. 245 Sutera – Donna Spusa – Serpente; - S.P. n. 24 Milena – Montedoro.

Parallelamente alla S.S. 189, il territorio è attraversato dalla linea ferroviaria Agrigento – Palermo. Dal punto di vista antropico, il territorio urbano è scindibile in tre zone: - Centro urbano in cui è insediata la maggior parte della popolazione residente e che si VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE sviluppa alle pendici del Monte San Paolino; - Zona adiacente il centro abitato, con tessuto antropico rado e poco consistente; - Restante porzione del territorio a destinazione prevalentemente agricola.

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COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

Sono altresì, presenti e consistenti, zone non coltivate, coltivate a macchia di leopardo, zone ad agricoltura estensiva e di pascolo, zone completamente abbandonate e degradate.

L'economia suterese si basa sulla produzione di mandorle e olive, e sull'allevamento di ovini e bovini. È un paese ricco di tradizioni ed artigianato ed essendo di stampo arabo conserva anche un centro storico di particolare interesse,tenuto molto bene, che rappresenta una meta che insieme alla vicina Mussomeli si sta negli ultimi anni inserendo nelle rotte turistiche della regione. Degno di nota è il presepe vivente che ogni anno si organizza nel periodo natalizio nel quartiere Rabato del paese e che attira migliaia di visitatori. Sutera al momento detiene il riconoscimento di "Bandiera arancione" assegnata ai comuni dell'entroterra da parte del Touring Club Italiano come area turistica

d'eccellenza.

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

t. 13 t.

OBIETTIVI DI PROTEZIONE AMBIENTALE

Per l’individuazione degli obiettivi di protezione ambientale del redigendo “P.R.G.”, si opera esplicito riferimento ai criteri individuati ed approvati in altri Piani e Programmi Regionali di riferimento (Piano di

monitoraggio del PO FESR 2007-2013, PSR Sicilia 2007-2013), e pertinenti al “Piano” in oggetto. Nella

tabella sottostante si riporta, per singolo parametro ambientale, una sintesi del principale quadro di riferimento normativo, programmatico e pianificatorio, da cui scaturiscono i relativi obiettivi di protezione ambientale.

TEMA AMBIENTALE QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO, OBIETTIVO DI PROTEZIONE PROGRAMMATICO E PIANIFICATORIO AMBIENTALE Fauna, flora, biodiversità e . COM(2006) 216, Arrestare la perdita di biodiversità Tutelare e valorizzare il patrimonio paesaggio entro il 2010 e oltre - Sostenere i servizi ecosistemici per il ambientale e la biodiversità

benessere umano;

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– . Direttiva 1992/43/CEE, Conservazione degli habitat

A A naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (Direttiva Habitat); . Direttiva 1979/409/CEE, Conservazione degli uccelli selvatici (Direttiva Uccelli); . Convenzione europea del Paesaggio (2002); . P.P.P. Piano Paesaggistico Provinciale della Provincia di Caltanissetta. Ambiente urbano e beni . P.P.P. Piano Paesaggistico Provinciale della materiali Provincia di Caltanissetta; Migliorare la qualità della vita dei cittadini . COM/2005/0718, Strategia tematica sull’ambiente e tutelare e valorizzare il patrimonio urbano. culturale Patrimonio culturale, . Convenzione europea del Paesaggio; architettonico e archeologico . Piano Territoriale Provincia di Caltanissetta. Suolo . COM (2006) 232, Proposta di direttiva quadro per Prevenire e ridurre i rischi idrogeologici e la protezione del suolo; d’inquinamento del suolo e del sottosuolo . COM(2005) 670, Strategia tematica per l’uso sostenibile delle risorse naturali; . COM (2006) 231, Strategia tematica per la protezione del suolo; . Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI)

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE Acqua . Direttiva 2007/60/CE, Valutazione e gestione dei Raggiungere un buono stato delle acque rischi di alluvioni; superficiali e sotterranee . Direttiva 2006/118/CE del 12/12/2006, sulla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento; . Decisione 2001/2455/CE, relativa all’istituzione di un elenco di sostanze prioritarie in materia di acque e che

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COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

TEMA AMBIENTALE QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO, OBIETTIVO DI PROTEZIONE PROGRAMMATICO E PIANIFICATORIO AMBIENTALE modifica la direttiva 2000/60/CE; . Direttiva 2000/60/CE del 23/10/2000, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque; . Direttiva 96/61/CE sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento; . Direttiva 91/676/CE, inerente la protezione delle acque dall’inquinamento provocato . dai nitrati provenienti da fonti agricole; . Direttiva 91/626/CE, inerente le misure per ridurre gli impatti delle fonti di inquinamento puntuale e diffuso delle acque; . Direttiva 91/271/CE, inerente il trattamento delle acque reflue urbane; . Direttiva 80/778/CEE sulle acque destinate al consumo umano (modificata dalla direttiva 98/83/CE); . D.L.vo n. 30 del 16/03/2009, recante “Attuazione della direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle

acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento”; comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma . D.L.vo 152/2006, recante “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;

t. 13 t. . Piano di tutela delle acque in Sicilia. Aria e fattori climatici . Direttiva 2008/50/CE, Qualità dell’aria ambiente e Ridurre le emissioni di gas inquinanti e per un’aria più pulita in Europa; climalteranti . COM(2008) 30, Due volte 20 per il 2020, l’opportunità del cambiamento climatico per l’Europa; . Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente. Popolazione e salute umana . Direttiva 2004/35/CE, Responsabilità ambientale in Proteggere la popolazione ed il territorio dai materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale; fattori di rischio

. COM(2003) 338 sulla strategia europea per

l’ambiente e la salute; . Programma d’azione comunitario a favore della protezione civile (2000-06); . Piano sanitario regionale 2000-2002 e Atto di indirizzo per la politica sanitaria del triennio 2007-2009 e per l’aggiornamento del piano sanitario regionale; . Linee guida per la classificazione in zone acustiche del territorio dei comuni. Energia . COM(2008) 781, Secondo riesame strategico della Promuovere politiche energetiche sostenibili politica energetica, Piano d’azione dell’UE per la sicurezza e la

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO solidarietà nel settore energetico;

– . COM(2007) 1, Una politica energetica per

A A l’Europa; . Libro verde sull’efficienza energetica (2005). . Piano Energetico Ambientale Regionale Sicilia (PEARS). Rifiuti . Direttiva 2008/1/CE del Parlamento europeo e del Ridurre la produzione dei rifiuti Consiglio, del 15 gennaio 2008, sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento; . Direttiva 2006/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2006, relativa ai rifiuti; . COM(2005) 666, Portare avanti l’utilizzo sostenibile delle risorse - Una strategia tematica sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti; . Direttiva 1999/31/CE del Consiglio, del 26 aprile 1999, relativa alle discariche di rifiuti; . Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia Mobilità e trasporti . Comunicazione della Commissione - Programma di Promuovere modalità di trasporto azione europeo per la sicurezza stradale - Dimezzare il numero sostenibili di vittime della strada nell’Unione europea entro il 2010: una responsabilità condivisa; . Piano regionale dei trasporti e della mobilità. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE

TAB. 5 Obiettivi di Protezione Ambientale

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Gli obiettivi fissati, in soddisfacimento dei parametri e temi ambientali sinotticamente riportati nel prospetto precedente, consentiranno di indirizzare gli interventi del “Piano” nel rispetto degli obiettivi stessi, della normativa in atto vigente, monitorare e poi verificare il loro soddisfacimento conseguente all’attuazione dello “strumento”.

POSSIBILI IMPATTI SIGNIFICATIVI SULL’AMBIENTE

Si definiscono, da un alto, le caratteristiche intrinseche del piano da prendere in considerazione per la valutazione dei possibili effetti sull’ambiente, dall’altro, i parametri da valutare, relative connotazioni, e le aree potenzialmente interessate, così come di seguito riportato:

1. Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi:

comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma . In quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per

quanto riguarda l’ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle

t. 13 t. risorse; . In quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati; . La pertinenza del piano o del programma per l’integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile; . Problemi ambientali pertinenti al piano o al programma; . La rilevanza del piano o del programma per l’attuazione della normativa comunitaria nel settore dell’ambiente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque).

2. Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: . Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti; . Carattere cumulativo degli impatti; . Natura transfontaliera degli impatti; . Rischi per la salute umana o per l’ambiente (area geografica e popolazione potenzialmente interessate); . Valore e vulnerabilità dell’area che potrebbe essere interessata a causa:

- Delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale;

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– - Del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell’utilizzo intensivo del suolo;

A A . Impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale.

In particolare, il D.Lgs. 4/2008 sancisce l’obbligo di tenere in considerazione tutti gli effetti significativi positivi e negativi, diretti e indiretti, cumulativi, sinergici, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei.

In primo luogo è possibile definire la positività o negatività degli effetti ambientali determinati dal Piano, facendo riferimento agli obiettivi ambientali individuati.

Successivamente si valuta la significatività degli effetti ambientali attraverso un’analisi “multi criterio” che fa riferimento a un set definito di parametri, tra cui quelli elencati dalla direttiva VAS (ex allegato II) di seguito riportati:

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE . La natura (materiale o immateriale) degli interventi previsti; . L’ubicazione, in termini di valore e vulnerabilità, dell’area interessata dagli effetti; . La natura intercomunale degli effetti; . La probabilità, la durata, la frequenza e la reversibilità degli effetti previsti; . Le dimensioni (anche finanziarie) degli interventi previsti.

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Ai fini di dare una restituzione grafica al valore di significatività determinato attraverso tale approccio valutativo, multi criterio, si è costruita una scala con valori da +3 a -3 a seconda che l’effetto sia positivo o negativo, con valore 0 per gli effetti non pregiudiziali per l’ambiente secondo il principio di precauzione.

Tale scala, ha come scopo principale quello di rendere subito chiara la tipologia e l’intensità.

Di seguito vengono valutati (qualitativamente) gli effetti ambientali significativi che l’attuazione del “Piano” potrebbe comportare sul quadro ambientale. Tutto ciò attraverso una matrice che mette in relazione le macroaree di intervento del “Piano” con gli aspetti ambientali.

Per gli interventi valutati significativi o incerti sull’ambiente saranno individuate, in fase di redazione del

rapporto ambientale, misure atte ad impedire, ridurre e compensare tali impatti e ad assicurare l’integrazione comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma del principio di sostenibilità ambientale nella complessiva attuazione del “Piano” stesso. t. 13 t.

Il territorio comunale è, attualmente, suddiviso nelle seguenti zone :

1) Zone "A" Omogenee storiche

2) Zone "B" Omogenee di completamento

3) Zone"C" Omogenee di espansione

4) Zone “D" destinate ad attività produttive

5) Zone "E" destinate ad attività agricola

6) Zone "F" zone per attrezzature ed impianti d’interesse generale

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

A A

RICHIESTE ed AZIONI POSSIBILE IMPATTO SIGNIFICATIVO

PRG DELLA PIANIFICAZIONE

SULL’AMBIENTE

SUOLO

ACQUA

UMANA

FATTORI FATTORI

E SALUTE E SALUTE

CLIMATICI

TRASPORTI

CULTURALE

MOBILITA’ E E MOBILITA’

PATRIMONIO PATRIMONIO

BIODIVERSITA POPOLAZIONE a) Viabilità urbana coerente con 0 0 -1 -1 0 +1 +3 BASSO gli interventi ricompresi nel Il Piano Triennale ricomprende progetti per la Programma Triennale delle realizzazione di interventi sulle arterie stradali OO.PP. esistenti a carattere spiccatamente manutentivo. I nuovi tracciati coinvolgono ridotte porzioni di territorio e dovranno essere realizzati con tutte le cautele necessarie, per la corretta regimentazione delle acque meteoriche e nel rispetto delle caratteristiche geologiche e geotecniche dei terreni.

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE b) ZONA A) Esatta 0 +1 0 0 0 +1 +1 NULLO delimitazione del Centro Storico c) ZONA A) Ricomprendere in 0 0 0 0 0 0 0 NULLO “zona A” le “zone da trasferire” ai sensi della L. n. 445 del 09.07.1908

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RICHIESTE ed AZIONI POSSIBILE IMPATTO SIGNIFICATIVO

PRG DELLA PIANIFICAZIONE

SULL’AMBIENTE

SUOLO

ACQUA

UMANA

FATTORI FATTORI

E SALUTE E SALUTE

CLIMATICI

TRASPORTI

CULTURALE

MOBILITA’ E E MOBILITA’

PATRIMONIO PATRIMONIO

BIODIVERSITA POPOLAZIONE d) ZONA A) Prevedere 0 +2 0 0 0 +2 +2 BASSO interventi di recupero edilizio Qualora possibile, si cercherà di dedicare alcune in zona A) ovvero la porzioni di territorio alle arre verdi. realizzazione di spazi pubblici e) ZONA A) e AREE P.E.E.P. 0 -1 0 0 0 -1 -1 NULLO Prevedere aree destinate all’edilizia economica e popolare, anche in zona A) f) ZONA B) Localizzare aree 0 +2 0 0 0 +2 +1 BASSO

aggiuntive per l’edilizia Considerato il fabbisogno per il quale sarà comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma residenziale e prevedere necessario dimensionare il Piano, le eventuali aree interventi sugli immobili interessate risulteranno, comunque, di modeste t. 13 t. esistenti in precarie dimensioni. condizioni statiche g) ZONA C) Individuare previa 0 0 0 0 0 +2 +2 NULLO conferma delle esistenti, ulteriori, se necessarie aree preferibilmente in prossimità dell’abitato h) ZONA D) A monte dello 0 0 -1 -1 0 +2 +2 BASSO

scorrimento veloce PA-AG Le eventuali zone da individuare, saranno scelte

insiste un’area considerata nel pieno rispetto del quadro vincolistico vigente

ideale alla ricezione di sul territorio del Comune di Sutera e delle insediamenti artigianali e prescrizioni contenute nel P.P.P.. produttivi i) AREA COMMERCIALE 0 0 0 0 0 +1 +1 NULLO Introdurre le modifiche ritenute necessarie in risposta alle istanze rappresentate dagli operatori del settore

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO j) ZONA E) Possibile 0 0 -1 0 0 +2 0 NULLO

– realizzazione di “depositi

A A agricoli” k) Prevedere le arre necessarie 0 0 -1 0 0 +2 -1 NULLO all’attuazione degli interventi di Protezione Civile LEGENDA + POSITIVO - NEGATIVO

SCALA VALORI 0 NULLO 1 POCO SIGNIFICATIVO 2 SIGNIFICATIVO MOLTO SIGNIFICATIVO

TAB. 6 Valutazione possibili impatti significativi sull’ambiente VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE

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MISURE DI MITIGAZIONE

Per le Azioni/Interventi del “Piano” che prevedono potenziali impatti ambientali significativi o incerti, in fase di Rapporto Ambientale, saranno individuate misure atte ad impedire, ridurre e compensare tali impatti e ad assicurare l’integrazione del principio di sostenibilità ambientale nella complessiva attuazione del “Piano”. Per ogni linea d’intervento anche in relazione della significatività dell’effetto le misure di distingueranno in prescrizioni e indicazioni.

MISURE PER IL MONITORAGGIO

L’autorità procedente, in fase di redazione del rapporto ambientale, redigerà un piano di monitoraggio

ambientale (di seguito PMA) ai sensi delle disposizioni dell’art. 18 del D.L.vo 152/2006 e s.m.i., che abbia i comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma seguenti obiettivi: t. 13 t. - il controllo degli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del “Piano”;

- la verifica del raggiungimento degli obiettivi di protezione ambientale prefissati;

- l’individuazione tempestiva degli impatti negativi imprevisti e le opportune misure correttive da adottare.

Per il raggiungimento di tali obiettivi il PMA individuerà i soggetti a cui affidare ruoli e responsabilità e la

sussistenza delle risorse economiche necessarie per la realizzazione e gestione del monitoraggio. Si anticipa

che il futuro PMA sarà strutturato avvalendosi dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA Sicilia).

Il PMA, inoltre, darà adeguata informazione sulle modalità di svolgimento del monitoraggio, dei risultati e delle eventuali misure correttive da adottare attraverso un rapporto di monitoraggio ambientale (RMA) che sarà pubblicato sui siti web dell’autorità competente, dell’autorità procedente e dell’Agenzia Regionale per

la Protezione dell’Ambiente (ARPA Sicilia). Le informazioni raccolte attraverso il monitoraggio saranno

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

– tenute in conto nel caso di eventuali modifiche al “Piano” e comunque sempre incluse nel quadro conoscitivo A A dei successivi atti di pianificazione o programmazione.

Gli aspetti da monitorare saranno dunque:

- effetti del PRG sull’ambiente;

- efficacia del PRG.

INDICE DEL RAPPORTO AMBIENTALE

L’indice del successivo rapporto ambientale, che sarà redatto coerentemente alle disposizioni dell’Allegato

VI del D.L.vo 152/2006 e ss.mm.ii., sarà strutturato come di seguito indicato: VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE

Elenco acronimi Introduzione

TECNICO INCARICATO: dott.ing. Salvatore Maria Andaloro Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caltanissetta, n. 200 Studio Tecnico: c.so Sicilia n. 32, 93017 – San Cataldo; Tel.fax.: 0934/571207; e.mail: [email protected]

COMUNE DI SUTERA (CL) REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, DELLE PRESCRIZIONI ESECUTIVE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE REGIONALE 27 DICEMBRE 1978, N. 71, NONCHÉ DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI SUTERA. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – Rapporto Preliminare Ambientale – Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii. nel testo coordinato in atto vigente nella Regione Siciliana e del “Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi “(D.G.R. n. 200 del 10.06.2009, Allegato A)

Capitolo 1. Il processo di VAS Capitolo 2. Il processo della proposta di Piano Capitolo 3. Il quadro ambientale Capitolo 4. Gli obiettivi di protezione ambientale Capitolo 5. La valutazione degli impatti significativi Capitolo 6. Le misure per il monitoraggio ambientale Glossario Bibliografia Allegato 1: Sintesi non tecnica Allegato 2: Questionario di consultazione

Il sopra citato indice potrebbe subire variazioni comma 1 D.Leg.vo 152/2006 e ss.mm.ii.) e 152/2006 1D.Leg.vo comma

t. 13 t.

Il Tecnico incaricato: f.to Ing. Salvatore Maria Andaloro

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RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (ar AMBIENTALE PRELIMINARE RAPPORTO

A A VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGIC AMBIENTALE VALUTAZIONE

TECNICO INCARICATO: dott.ing. Salvatore Maria Andaloro Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caltanissetta, n. 200 Studio Tecnico: c.so Sicilia n. 32, 93017 – San Cataldo; Tel.fax.: 0934/571207; e.mail: [email protected]