La Figura Di Dante Nella Scultura

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La Figura Di Dante Nella Scultura Corso di Laurea Triennale in Lettere La figura di Dante nella scultura Elaborato finale di: Angelica ERULI Matr. n. 820043 Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Giuliana NUVOLI Anno accademico 2014 - 2015 A mia nonna 1 Indice Introduzione ...............................................................................................................4 CAPITOLO I : Le Statue di Dante in Italia ................................................................6 1.1 Forlì .........................................................................................................................6 1.2 Bologna ..................................................................................................................7 1.3 Padova .....................................................................................................................8 1.4 Lunigiana: Mulazzo ..............................................................................................9 1.5 Casentino: Poppi ..................................................................................................12 1.6 Lucca .....................................................................................................................13 1.7 Milano ...................................................................................................................15 1.8 Verona ..................................................................................................................18 1.9 Mantova ................................................................................................................21 1.10 Ravenna ..............................................................................................................22 1.11 Venezia ...............................................................................................................26 1.12 Firenze ................................................................................................................28 1.13 Trento ..................................................................................................................34 1.14 Napoli ..................................................................................................................38 CAPITOLO II: Le statue di Dante nel mondo ............................................................41 2.1 Francia: Parigi .....................................................................................................41 2.2 Spagna: Barcellona e Madrid ................................................................................45 2.3 Danimarca: Copenaghen .......................................................................................48 2.4 Malta: Floriana ......................................................................................................49 2 2.5 Canada: Montreal e Quebec ..................................................................................51 2.5 Stati Uniti: New York, Montreal, Detroit .............................................................53 2.6 America del sud: Caxias do Sul, Buenos Aires, Montevideo e Rosario ...............57 2.7 Cina: Ningbo ........................................................................................................61 CAPITOLO III: Dante da genius loci a genius temporis ...........................................64 APPENDICE: La concezione dantesca della scultura ................................................80 TAVOLE ....................................................................................................................83 Tavola I: Carta geografica politica dell’Italia con le statue di Dante Alighieri (trattate nel capitolo I). ......................................................................................................83 Tavola II: Carta geografica politica del mondo con le statue di Dante Alighieri (trattate nel capitolo II). .........................................................................................84 Bibliografia ................................................................................................................85 3 Introduzione « Dinanzi a noi pareva sì verace / quivi intagliato in un atto soave, / che non sembiava imagine che tace.» (Purg, X, 36 - 39). La finalità dell’argomento della tesi è individuare le statue più significative che rappresentano Dante Alighieri in Italia e all’estero. Nel tentativo di fornire un panorama emblematico+ della rappresentazione scultorea del poeta verranno prese in analisi, in tre capitoli, quindici statue italiane e sedici estere. Nel primo capitolo verranno descritte le statue italiane servendosi di una lente particolare in quanto l’ordine in cui sono state disposte corrisponde al percorso intrapreso da Dante esule. Il suo viaggio, e il nostro con lui, comincerà da Roma nel 1303 quando ricevette la condanna e si concluderà con la sua morte a Ravenna nel 1321 in un percorso basato su un principio cronologico ed uno spaziale attraverso le tappe di quattordici città italiane. Ogni statua viene analizzata in primo luogo alla luce della tradizione e del sentimento della città nei confronti di Dante, e successivamente in relazione al contesto storico e culturale nel periodo della realizzazione della scultura. Nel secondo capitolo saranno presenti la statue nelle città all’estero. Di ogni scultura partiremo dalla comunità italiana nel paese, in quanto nella maggior parte dei casi è la maggiore fautrice dell’opera d’arte analizzata. Nel terzo capitolo vengono considerate, nel loro complesso, le statue descritte precedentemente, sia secondo un criterio cronologico, sia secondo uno tematico per portare avanti un’analisi organica del personaggio di Dante nella statuaria. Per realizzare questo lavoro ci si è serviti degli strumenti della critica letteraria e della sua evoluzione nei confronti di Dante Alighieri nel corso degli ultimi due secoli. La critica, tradizionalmente, è solita operare una divisione tra Dante autore e Dante personaggio; partendo proprio da questa dicotomia, è apparso evidente come anche la rappresentazione scultorea si sia in parte adeguata. Infatti è stato possibile isolare quattro atteggiamenti che gli scultori hanno utilizzato nel rappresentare la figura di Dante Alighieri: poeta, giudice, esule e padre della patria. Le prime due figure sono sovrapponibili a quella dell’auctor, mentre quella dell’esule è avvicinabile a Dante viator. La figura di Dante come padre della patria si 4 sviluppa solamente a partire dall’Unità d’Italia quando si delineerà progressivamente il passaggio da genius loci - ovvero gloria locale come nel caso di Ariosto a Ferrara o Virgilio a Mantova - a genius temporis cioè simbolo di tutti gli italiani. Ciò accade nel particolare contesto di Firenze capitale d’Italia nel 1865 durante la celebrazione del seicentanario della nascita del poeta: proprio in quella occasione la città madre che lo ha esiliato lo porterà ad essere il simbolo degli italiani nel mondo. Oggi la figura di Dante riassume tutti gli atteggiamenti organicamente e gode di notorietà come in nessun altra epoca passata: questo è emerso chiaramente nei festeggiamenti per i settecento cinquanta anni della sua nascita di quest’anno. A differenza di quanto accaduto in passato, non sono state realizzate statue, ma una fitta rete di eventi in tutto il paese ha reso omaggio al sommo poeta. La sua figura nei prossimi anni si servirà sempre di più dei supporti multimediali e delle nuove tecnologie per divulgare il proprio pensiero soprattutto in previsione dei festeggiamenti del 2021. 5 CAPITOLO I : Le Statue di Dante in Italia Alighieri Dante è condannato per baratteria, frode, falsità, dolo, malizia, inique pratiche estortive, proventi illeciti, pederastia, e lo si condanna a 5000 fiorini di multa, interdizione perpetua dai pubblici uffici, esilio perpetuo (in contumacia), e se lo si prende, al rogo, così che muoia. Il 10 marzo 1302 Dante Alighieri viene raggiunto dalla seconda e definitiva condanna. Si trova a Roma, trattenuto dall’anima nera di papa Bonifacio VIII tanto quanto era bastato per processarlo per baratteria e condannarlo in contumacia. Il poeta, se trovato dentro le mura della città che sembra aver dimenticato tutto quello che ha fatto per lei, sarebbe stato ucciso. Dopo alcun vani tentativi di rientrare in patria, Dante si trova del tutto solo e decide che “farà parte per se stesso”. È il 1303 quando comincia il lungo viaggio del sommo poeta, legno senza vela. 1.1 Forlì Giunto a Forlì, prima tappa del suo viaggio, tra il febbraio e il marzo del 1303 Dante prende parte alla guerra di Scarpetta degli Ordelaffi (signore della città presso il quale è ospite) contro la fazione nera chiedendo aiuto a Bartolomeo della Scala. Ben presto si deve allontanare dalla città a causa della disfatta subita dal signore del luogo e dai bianchi nel Mugello nella primavera del 1303 ad opera di Fulcieri de’ Caliboli. Ritornerà a Forlì nel 1308 in occasione della discesa di Enrico VII, attendendo a Forlì in rappresentanza della parte bianca. Forlì dal 1278 costitutiva una provincia dello Stato della Chiesa con una propria spiccata fisionomia politico amministrativa. Sicuro rifugio per gli esuli ghibellini e i guelfi moderati, era considerato il centro di raccolta e di organizzazione delle forze ostili al crescente potere temporale papale e al guelfismo più intransigente. Dante racconta di questa città in numerosi passi della Commedia: nell’Inferno viene ricordata la fonte di Aquacheta (Inf, XVI, 97-99) frutto di un’esperienza visiva 6 diretta. Nella stessa cantica
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