REGIONE PROVINCIA DI

P.A.T. VOLTAGO AGORDINO

RAPPORTO AMBIENTALE 2009 PRELIMINARE

IL SINDACO Bruno Zanvit Premessa

La Direttiva C.E. 42/2001 introduce la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) descrivendone le fasi di attuazione e la documentazione di cui è composta, tra le quali ha importanza rilevante l’elaborazione di un Rapporto Ambientale ex ante, ossia di un documento contenente la descrizione dello stato dell’ambiente del territorio interessato dal Piano di Assetto Territoriale (P.A.T.). Nello specifico, si tratta di un documento che effettua una valutazione complessiva dell’ambiente del Comune di Voltago Agordino prima di effettuare la scelta dei

e

futuri scenari di sviluppo e che, proprio perché evidenzia le criticità / potenzialità ambientali e e n insediative del territorio, è in grado di individuare le eventuali criticità che potranno n o condizionare le future scelte pianificatorie. o i i z Tali linee direttrici saranno riprese e approfondite in tutte le fasi successive della Valutazione z u Ambientale Strategica. u d La metodologia di valutazione proposta consta dunque di più fasi interrelate tra loro: d o - raccolta dati ed elaborazione di un primo quadro conoscitivo dell’ambiente; o r r t - evidenziazione delle criticità e potenzialità delle componenti ambientali e antropiche; t n n

- I individuazione delle linee direttrici per le scelte pianificatorie; I

- elaborazione degli indicatori sintetici necessari alla valutazione di coerenza tra gli

scenari di trasformazione territoriale effettuate dal P.A.T. e quanto indicato nel Rapporto

Ambientale Iniziale;

- verifica della coerenza delle scelte definitive del piano e indicazione degli eventuali

metodi di mitigazione e compensazione.

Il presente Rapporto Ambientale, in quanto Preliminare, si basa sui dati ufficiali a disposizione

del Comune alla data della sua redazione; i necessari approfondimenti e integrazioni verranno

adeguatamente effettuati nelle successive fasi pianificatorie, in particolar modo se relativi ad

ambiti di criticità.

Quadro Conoscitivo

Le specifiche tecniche elaborate dalla Regione Veneto in seguito all’approvazione della L.R.

11/2004 definiscono le modalità di formazione del Quadro Conoscitivo dei P.A.T., o suddividendolo in 11 gruppi relativi a: o v v i 01. Informazioni Territoriali di Base i t t i 02. Aria i c c s 03. Clima s o 04. Acqua o n 05. Suolo e Sottosuolo n o o C 06. Biodiversità C

07. Paesaggio o o r 08. Patrimonio Culturale e Architettonico r d 09. Inquinanti fisici d a 10. Economia e Società a u u 11. Pianificazione e vincoli Q Q

Pur partendo dall’elenco regionale, la scelta delle componenti da descrivere e valutare nel

Rapporto Ambientale deve essere effettuata tenendo conto di aspetti quali:

- le caratteristiche morfologiche, insediative e socio-economiche del territorio;

- la disponibilità e omogeneità dei dati. Si è pertanto ritenuto utile indagare solo le componenti dei gruppi che presentassero caratteristiche di disponibilità, omogeneità e significatività per il contesto territoriale analizzato. Va infine evidenziato come i dati utilizzati per il Rapporto Ambientale Preliminare siano quelli messi a disposizione dagli Enti competenti (Regione, Comune, ecc.) alla data di redazione dello stesso.

1 Inquadramento

Il Comune di Voltago Agordino è situato nel settore Ovest della Provincia di Belluno e, assieme ad altri 15 Comuni1, costituisce la Comunità Montana Agordina. Esso confina:

- a Sud con il Comune di ; - a Est con il Comune di ; - a Nord con il Comune di ; - a Nord e Ovest con il Comune di ; - a Ovest con il Comune di (Provincia Autonoma di Trento).

Il P.A.T. interessa l'intero territorio comunale, per un'estensione complessiva di circa 23 kmq. o o

Il territorio comunale di Voltago Agordino presenta un carattere prevalentemente montano, con t t n una quota altimetrica che va dai 625 m s.l.m. lungo la valle del torrente Sarzana, al confine n e con il Comune di Agordo, ai 2870 m s.l.m. del Monte Agner, nel settore Nord-Ovest del e territorio. m m a

L'ambito territoriale in esame si presenta prevalentemente come ricoperto da una fitta a r vegetazione boschiva costituita da faggete e lariceti e, nelle zone a quote più elevate, da r d boschi di conifere e mugheti, fino a giungere alle cime rocciose di monti quali l'Agner, la d a Croda Granda, ecc. a u Le caratteristiche morfologiche montane del territorio hanno fatto sì che tutti i centri abitati u q q

(Voltago Agordino, Frassenè, ecc.) siano sorti nelle aree pianeggianti localizzate lungo il corso n n I I

del torrente più importante, il Sarzana, e in particolare nelle aree di conoide formatesi allo

sbocco dei suoi principali affluenti.

L'asse viario di maggiore importanza è la Strada Provinciale n. 347 "del Passo Cereda e del

Passo Duran" che, giungendo da Agordo, collega tra loro tutti i centri abitati, ad eccezione di Digoman, attestandosi lungo la valle del torrente Sarzana. Essa attraversa l'intero territorio comunale in direzione Nord-Sud per poi dirigersi verso Forcella Aurine e Gosaldo. Il secondo asse viario per importanza è la Strada Provinciale n. 26 "di Digoman" che, dipartitasi dalla S.P. n. 347 all'altezza di Voltago Agordino, prosegue per il centro frazionale di Digoman ed il Comune di Rivamonte Agordino, dove termina immettendosi nella S.P. n. 3 "della Val Imperina".

I centri abitati principali sono il capoluogo comunale, Voltago Agordino, e Frassenè, localizzati entrambi in aree pressoché pianeggianti lungo la S.P. n 347 e la Valle Sarzana, il primo ad una quota media di 870 m s.l.m., e il secondo ad un'altitudine di 1100 m s.l.m.. Gli altri centri abitati presentano caratteristiche tipiche dei nuclei rurali di montagna e sono situati prevalentemente nelle piane intorno ai centri principali (Contura, Miana, Villa) o lungo le strade di maggiore importanza (Digoman, Bertoi).

1 La Comunità Montana Agordina comprende i Comuni di: Agordo, , Canale d’Agordo, , , , Gosaldo, , Livinallongo del Col di Lana, Rivamonte Agordino, , , , Taibon Agordino, , Voltago Agordino.

2

L'esiguità delle aree pianeggianti e la localizzazione defilata del Comune rispetto ai principali assi produttivi provinciali fanno sì che gli ambiti destinati agli insediamenti industriali e artigianali siano di modeste dimensioni.

Le principali zone a servizi sono situate adiacenti agli agglomerati urbani costituiti attorno ai centri di Voltago Agordino e Frassenè, ma anche per la frazione di Digoman è prevista una discreta dotazione di servizi.

o o

t t n n e e

m m a

a r r d d a a u u q q

n n I I

3 Qualità dell’aria

L’Osservatorio Regionale Aria ha compiuto una stima preliminare delle emissioni su tutto il territorio regionale elaborando i dati forniti con dettaglio provinciale da APAT – CTN per l’anno 2000. Tale stima si basa sulla metodologia CORINAIR proposta dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), che classifica le sorgenti di emissione secondo tre livelli gerarchici, il più generale dei quali prevede 11 macrosettori, quali:

1. Combustione: Energia e Industria di Trasformazione 2. Impianti di combustione non industriale 3. Combustione nell’industria manifatturiera 4. Processi produttivi (combustione senza contatto) 5. Estrazione e distribuzione di combustibili fossili ed energia geotermica 6. Uso di solventi ed altri prodotti contenenti solventi 7. Trasporto su strada 8. Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road) 9. Trattamento e smaltimento rifiuti 10. Agricoltura 11. Altre emissioni ed assorbimenti

In seguito, attraverso la metodologia di “disaggregazione comunale”, ossia l’assegnazione di una quota dell’emissione annuale provinciale a ciascun Comune in ragione di alcune variabili sociali, economiche e ambientali, sono stati ottenuti i seguenti dati alla scala comunale:

Inquinante - Unità Macrosettore Comune TOTALE a di misura 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 a i i r Arsenico - kg/a 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0 r A Benzene - t/a 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.1 0.0 0.0 0.0 0.0 0 A Cadmio - kg/a 0.0 0.1 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0 CH4 - t/a 0.0 0.5 0.0 0.0 2.2 0.0 0.4 0.0 0.0 1.1 0.0 4 CO - t/a 0.0 9.0 0.2 0.0 0.0 0.0 37.4 0.7 0.0 0.0 0.3 48 CO2 - t/a 0.0 1 647.0 826.1 299.9 0.0 12.4 1 360.9 70.1 0.0 0.0 0.0 4216 COV - t/a 0.0 0.8 0.0 0.8 0.5 4.0 7.1 0.2 0.0 0.0 23.3 37 Cromo - kg/a 0.0 0.2 0.1 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0 Diossine e furani - 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0 g(TEQ)/a

VOLTAGO IPA - kg/a 0.0 0.9 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1 AGORDINO Mercurio - kg/a 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0 N2O - t/a 0.0 0.3 0.0 0.0 0.0 0.0 0.1 0.0 0.0 0.0 0.0 0 NH3 - t/a 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.3 0.0 0.0 0.2 0.0 1 Nichel - kg/a 0.0 4.0 0.1 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 4 NOx - t/a 0.0 1.6 0.5 0.0 0.0 0.0 8.3 0.9 0.0 0.0 0.0 11 Piombo - kg/a 0.0 0.4 0.0 0.0 0.0 0.0 9.2 0.0 0.0 0.0 0.0 10 PM10 - t/a 0.0 0.5 0.1 0.2 0.0 0.0 0.7 0.1 0.0 0.0 0.1 2 Rame - kg/a 0.0 0.2 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0 Selenio - kg/a 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0 SOx - t/a 0.0 1.5 0.2 0.2 0.0 0.0 0.1 0.0 0.0 0.0 0.0 2 Zinco - kg/a 0.0 0.3 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0 Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i servizi Tecnici (APAT), Emissioni inquinanti per fonte, 2000

4 Confrontando i dati disaggregati sull’inquinamento dell’aria nel Comune di Voltago Agordino con quelli degli altri comuni della Provincia di Belluno, si può osservare come i valori di inquinante si trovino tutti tra quelli più bassi. Osservando la tabella sopra riportata è inoltre possibile evidenziare come i valori più significativi di inquinanti siano dovuti ai settori 2, 3 e 7, ossia agli “impianti di combustione non industriale” (in particolare agli impianti di riscaldamento), alla “combustione nell’industria manifatturiera”, ma anche al “trasporto su strada”.

Il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Aria (P.R.T.R.A.) approvato nel 2004 ha suddiviso il territorio regionale sulla base di livelli di criticità della qualità dell’aria, basandosi sull’analisi di tre fattori: il superamento dei valori limite di inquinante tra il 1996 e il 2001 rilevati tramite la rete di monitoraggio dell’A.R.P.A.V., la presenza di agglomerati urbani o zone densamente popolate e le caratteristiche dell’uso del suolo (elaborate a partire dal CORINE Land Cover). La zonizzazione effettuata prevede che ciascun Comune veneto appartenga alla fascia A, B o C e che, in base a ciò, debba predisporre sul proprio territorio azioni più o meno intense per la tutela e il risanamento dell’aria. Fanno parte dei Comuni di fascia A tutti quelli capoluogo di Provincia, con più di 20.000 abitanti, con densità superiore a 1000 ab/kmq contermini ai Comuni aventi le due precedenti caratteristiche e nei quali i livelli di inquinante hanno superato i valori limite aumentati del margine di tolleranza. I Comuni di fascia B sono invece quelli capoluogo di Provincia, con più di 20.000 abitanti, con densità superiore a 1000 ab/kmq contermini ai Comuni aventi le due precedenti caratteristiche e nei quali i livelli di inquinante sono compresi tra i valori limite e quelli del margine di tolleranza. I Comuni di fascia C, infine, sono tutti quelli nei quali i livelli di inquinante sono minori dei valori limite, tanto da non comportare il rischio di superamento. a a i La D.G.R. 3195 del 17 ottobre 2006 ha rivisto tale zonizzazione, effettuando una i r classificazione del territorio regionale sulla base della densità emissiva di ciascun Comune r A indicando come: A

- “A1 Agglomerato” i Comuni con densità emissiva superiore a 20 t/a kmq - “A1 Provincia” quelli con densità emissiva compresa tra 7 t/a kmq e 20 t/a kmq - “A2 Provincia” i Comuni con densità emissiva inferiore a 7 t/a kmq - “C” i Comuni situati ad un’altitudine superiore ai 200 m s.l.m., quota al di sopra della quale il fenomeno dell’inversione termica permette un inferiore accumulo di sostanze inquinanti.

Sulla base di questa nuova classificazione il Comune di Voltago Agordino viene identificato come zona “C Provincia”. A suffragio di tale assegnazione va evidenziato come nel Comune analizzato vi sia la mancanza di fonti inquinanti significative, in quanto:

- le aree classificate come industriali o artigianali risultano essere di modesta entità e ospitanti attività non caratterizzate da emissioni particolarmente inquinanti; - l’inquinamento veicolare, legato soprattutto ad inquinanti quali il monossido di carbonio, gli ossidi di azoto e le polveri fini, grazie ai bassi livelli rilevati non può essere causa di particolare impatto sulla qualità dell’aria a livello di territorio del P.A.T.; - i sistemi di riscaldamento che, nonostante siano da annoverare tra le principali cause inquinanti a causa delle caratteristiche climatiche del territorio, non comportano eccessivi valori di emissioni inquinanti.

Per quanto riguarda le campagne di misurazione della qualità dell'aria effettuate dall'A.R.P.A.V., si evidenzia l'assenza di dati riferiti al Comune di Voltago Agordino, e ciò anche in conseguenza dell'attuale elevata qualità dell'aria dovuta alla mancanza di importanti fonti

5 inquinanti. In Provincia di Belluno, infatti, le centraline stabili che misurano le concentrazioni di Biossido di Azoto (NO2), Ozono (O3), Monossido di Carbonio (CO), Benzene (C6H6) , PM10, Benzo(a)pirene e Metalli Pesanti sono localizzate a Belluno (Parco Città di Bologna) e a . Il territorio provinciale viene poi monitorato mediante mezzi di misurazione mobili dei quali, tuttavia, non risultano disponibili dati recenti relativamente al Comune analizzato.

a a i i r r A A

6

Clima

La complessa interazione tra sistema climatico e ambiente naturale ed antropico non permette di descrivere i cambiamenti climatici nella loro totalità, tuttavia alcuni elementi ben misurabili possono essere utilizzati come indicatori della globalità del mutamento. Il report 2/2004 dell’Agenzia Europea per l’Ambiente propone, per descrivere i cambiamenti climatici, diversi indicatori, quali: la concentrazione di gas serra, l’andamento della temperatura e delle precipitazioni, i loro estremi, lo stato dei ghiacciai e delle copertura nevosa, ecc.. Per descrivere la situazione a livello locale, nel Comune di Voltago Agordino, sono stati mutuati alcuni di questi indicatori, di seguito proposti:

Temperatura dell'aria a 2m (°C) Direzione del vento prevalente a 5m Precipitazioni (mm) Velocità del vento media a 5m

Per poter effettuare una classificazione del clima di una certa località sono necessari almeno 30 anni di dati consecutivi, omogenei e che ottemperino le norme OMM (Organizzazione Meteorologica Mondiale). Sul territorio del Comune di Voltago Agordino non ci sono stazioni meteorologiche e quelle più vicine, localizzate ad Agordo e a Villa Sant'Andrea (Gosaldo), non soddisfano questi requisiti, poiché sono entrate in attività rispettivamente nel 1985 e nel 1986. Premesso che la spazializzazione di tali dati puntuali ad un’area di riferimento comporta delle approssimazioni particolarmente rilevanti in zone ad orografia complessa, si ritiene che i dati a disposizione siano rappresentativi della situazione climatica del territorio comunale.

Ad una prima analisi dei dati disponibili si evidenzia come, in coerenza con l'andamento del a clima mondiale, le temperature degli ultimi dieci anni vedono un andamento tendenziale verso a m m i una minima delle minime, una media delle medie e una massima delle massime più elevata. i l Per quanto riguarda la direzione prevalente del vento a 5m si può notare come vi siano l C differenze tra le due stazioni analizzate, la cui causa è da ricercarsi nella posizione geografica C delle stesse: la stazione di Agordo, localizzata in una conca nella quale scorre il torrente Cordevole con un andamento Nord-Sud, segnala una direzione prevalente del vento da Sud e Sud-Est, mentre quella di Sant'Andrea, situata ad un livello altimetrico più elevato sul pendio rivolto a Sud lungo la valle del torrente Gosalda, presenta una direzione del vento Nord-Ovest. La velocità media del vento, un po’ più elevata a Sant'Andrea, è rimasta costante nel tempo, mentre la quantità di precipitazioni è in leggero ma costante aumento.

Di seguito si riportano i valori elaborati dalle centralina site in ad Agordo e Sant'Andrea di Gosaldo posizionate dal Dipartimento Provinciale dell'ARPAV.

7 Temperatura aria a 2m (°C) minima delle minime - Agordo Medio Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic annuale 1985 -18.6 -15.5 -6.8 -3.8 0.1 2.8 8.6 4.2 1.7 -5.7 -9.9 -10.9 -4.5 1986 -14.6 -13.5 -6.0 -5.3 1.0 1.7 4.6 4.5 2.1 -2.7 -7.3 -15.2 -4.2 1987 -19.9 -17.5 -12.7 -5.7 -1.4 2.7 8.4 7.1 3.0 0.8 -4.7 -9.6 -4.1 1988 -10.0 -11.2 -8.2 -0.6 4.4 4.2 5.3 3.3 1.2 -2.4 -13.3 -13.1 -3.4 1989 -13.0 -8.9 -6.9 0.1 0.0 2.1 9.0 3.7 1.7 -3.0 -10.7 -12.8 -3.2 1990 -14.5 -9.4 -7.7 -4.4 0.4 3.2 5.9 6.8 2.9 -2.5 -7.0 -11.9 -3.2 1991 -12.2 -18.2 -3.2 -2.9 -0.9 3.2 6.2 5.2 4.6 -5.1 -6.5 -13.9 -3.6 1992 -11.3 -12.0 -5.3 -2.4 1.6 5.0 8.7 9.0 0.0 -4.1 -5.2 -14.4 -2.5 1993 -15.1 -10.3 -9.1 -5.1 2.4 5.4 3.2 3.4 0.1 -3.4 -9.9 -16.3 -4.6 1994 -13.7 -12.5 -5.8 -5.4 -0.5 3.3 7.4 6.9 0.6 -5.1 -4.6 -9.9 -3.3 1995 -14.0 -8.6 -5.7 -5.8 1.4 5.1 9.7 0.2 -3.0 -4.5 -10.9 -11.0 -3.9 1996 -11.1 -11.6 -11.6 -2.8 -0.4 4.6 5.8 6.3 -0.5 -3.7 -7.0 -14.2 -3.8 1997 -10.2 -8.6 -4.7 -5.7 -1.6 5.2 5.7 4.7 3.3 -10.6 -5.3 -8.3 -3.0 1998 -12.2 -12.5 -9.9 -0.8 2.5 4.0 5.7 4.6 2.5 -3.2 -10.5 -12.9 -3.6 1999 -12.1 -15.1 -6.8 -2.4 5.1 3.8 8.2 9.0 5.0 -1.6 -8.3 -15.8 -2.6 2000 -14.4 -9.1 -7.0 -3.1 3.4 4.4 4.0 8.0 3.2 0.5 -3.5 -11.2 -2.1 2001 -11.1 -9.9 -7.2 -4.6 3.9 2.1 7.3 5.3 0.5 0.7 -7.0 -13.6 -2.8 2002 -14.9 -6.4 -4.4 -1.6 1.2 5.5 9.1 7.0 -1.0 -3.0 -5.4 -7.7 -1.8 2003 -12.1 -12.4 -6.0 -6.6 0.6 9.2 6.9 7.8 2.8 -6.1 -3.6 -13.1 -2.7 2004 -13.8 -9.7 -9.6 -3.5 0.7 4.6 4.8 4.9 0.7 0.8 -6.7 -12.1 -3.2 2005 -10.6 -9.9 -14.4 -2.5 3.0 2.2 5.7 4.4 4.2 -0.5 -10.7 -16.7 -3.8 2006 -15.1 -14.2 -9.3 -2.3 0.2 0.2 9.6 3.4 4.9 0.5 -5.7 -8.0 -3.0 2007 -6.8 -6.6 -4.7 -1.0 3.5 6.3 4.9 7.9 3.0 -4.1 -7.6 -10.0 -1.3

2008 -12.7 -8.2 -6.5 -1.8 1.6 4.7 5.8 8.4 0.7 -1.3 -9.5 -13.0 -2.6 a a Medio

-13.1 -11.3 -7.5 -3.3 1.3 4.0 6.7 5.7 1.8 -2.9 -7.5 -12.3 -3.2 m m

mensile i i l l C C

1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 0.0 -0.5

-1.0

-1.5

-2.0

-2.5 -3.0 -3.5 -4.0

-4.5

-5.0

Temperatura aria a 2m (°C) minima delle minime - Sant'Andrea Medio Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic annuale 1985 -20.6 -14.6 -7.9 -6.7 -0.2 1.9 7.9 4.1 0.0 -1.7 -10.6 -8.2 -4.7 1986 -14.1 -15.5 -7.3 -10.7 0.8 6.1 3.5 1.5 3.2 -1.7 -3.9 -13.1 -4.3 1987 -18.2 -10.7 -15.2 -5.7 -2.3 1.6 2.8 2.7 1.1 -0.8 -3.0 -8.7 -4.7 1988 -8.6 -11.3 -10.7 -1.8 2.6 2.6 5.1 2.8 1.1 -2.6 -13.5 -12.0 -3.9 1989 -6.4 -7.7 -7.9 -3.5 0.1 1.4 7.0 3.3 1.5 -0.6 -8.0 >> -1.9

8 1990 -6.5 -8.7 -8.2 -4.6 -0.8 2.1 3.9 5.0 2.1 -2.0 -7.1 -11.0 -3.0 1991 -11.9 -18.7 -6.6 -7.2 -2.1 2.6 5.3 3.8 2.4 -5.0 -5.8 -11.8 -4.6 1992 -9.1 -13.2 -7.5 -5.1 0.3 3.4 5.7 8.7 0.3 -5.3 -6.6 -10.3 -3.2 1993 -12.6 -14.6 -12.6 -2.9 1.3 4.9 2.7 3.1 0.8 -1.6 -10.8 -11.5 -4.5 1994 -10.0 -17.4 -5.1 -6.7 -1.0 0.5 7.6 6.4 0.5 -5.1 -1.8 -7.6 -3.3 1995 -12.6 -8.7 -9.0 -6.1 0.0 3.1 7.5 0.3 -1.5 -1.2 -9.1 -11.0 -4.0 1996 -9.3 -13.5 -13.2 -3.7 -0.2 1.6 3.6 5.6 0.0 -0.7 -9.5 -16.3 -4.6 1997 -6.6 -7.0 -4.5 -7.8 -1.6 3.0 5.2 5.4 4.4 -9.2 -7.7 -9.1 -3.0 1998 -10.3 -10.3 -10.7 -3.7 1.2 1.9 3.5 3.9 1.1 -1.5 -10.1 -10.8 -3.8 1999 -14.8 -14.2 -8.8 -4.1 2.9 2.2 4.0 8.1 4.5 -2.6 -8.7 -11.3 -3.6 2000 -14.8 -8.5 -7.2 -3.1 2.0 5.5 3.2 7.0 2.9 -0.1 -4.0 -8.9 -2.2 2001 -11.7 -11.2 -9.2 -6.9 -0.1 -1.3 5.9 4.3 -0.5 2.8 -7.9 -14.1 -4.2 2002 -11.8 -10.6 -6.9 -2.4 -1.2 4.5 8.2 7.1 -0.6 0.0 -4.2 -8.9 -2.2 2003 -10.7 -12.6 -7.4 -11.2 -0.9 8.3 6.5 6.7 3.7 -7.4 -2.4 -11.9 -3.3 2004 -13.0 -12.5 -12.8 -4.7 -1.2 4.4 5.1 5.2 2.1 -1.2 -7.4 -9.2 -3.8 2005 -12.5 -14.4 -17.7 -3.2 0.3 -0.1 4.1 3.2 3.7 0.0 -8.2 -14.7 -5.0 2006 -11.5 -11.6 -12.0 -5.2 -0.8 -0.6 10.3 3.5 6.1 2.2 -5.5 -6.0 -2.6 2007 -9.6 -5.2 -8.2 -0.6 1.1 4.8 4.1 6.2 0.3 -4.1 -8.7 -8.9 -2.4 2008 -9.9 -11.0 -10.1 -2.0 2.3 3.4 5.8 5.4 0.9 -1.2 -7.7 -11.5 -3.0 Medio -11.5 -11.8 -9.4 -5.0 0.1 2.8 5.4 4.7 1.7 -2.1 -7.2 -10.7 -3.6 mensile

1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 0.0

-0.5

-1.0

a -1.5 a m -2.0 m i i l -2.5 l C C -3.0

-3.5

-4.0

-4.5 -5.0

Temperatura aria a 2m (°C) media delle medie - Agordo Medio Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic annuale 1985 -3.8 -2.3 2.5 7.7 12.1 14.7 18.9 17.3 14.5 8.9 1.3 -0.5 7.6 1986 -2.7 -1.7 3.4 7.2 14.5 15.7 17.5 17.7 14.2 8.6 2.6 -4.1 7.7 1987 -4.8 -1.1 0.4 8.5 10.8 14.7 18.6 17.5 15.8 9.7 3.3 -0.3 7.8 1988 -0.5 -0.1 3.6 9.4 13.6 14.6 18.8 18 13.4 10.6 -1.1 -1.5 8.2 1989 -3.9 0.6 5.9 7.6 13.2 14.2 17.5 17.5 13.8 7.1 0.9 -2.6 7.6 1990 -3.6 1.8 5.8 7.6 13.5 15.3 17.7 17.3 12.9 9.7 1.7 -3.2 8 1991 -3.6 -3.5 6 6.8 10.5 15.3 18.7 19.1 15.5 7.4 2 -2.9 7.6 1992 -2.5 0.3 4 7.7 13.3 14.8 18.3 20.2 13.9 7.5 3 -2.8 8.1 1993 -2.9 -0.9 3.5 8.5 13.7 16.3 17.2 18 12.4 8.6 2.8 -2.8 7.9 1994 -0.7 -0.9 6.6 7.4 13.1 16.6 19.6 19.5 14.5 7.9 4.8 -1.2 8.9 1995 -3.5 0.8 3 8.2 12.6 14.8 20.1 16.7 11.8 8.9 3 -1.4 7.9 1996 -1.2 -0.8 3.1 9.5 13.1 17.2 17.3 16.5 11.3 8.3 3.6 -1.3 8 1997 -0.6 1 6 7.8 13 15.3 17.1 17.5 15 8.4 3.6 0.1 8.7 1998 -1.2 1.4 4.1 7.4 13.4 17.1 18.7 18.7 13.4 8 1 -2.4 8.3

9 1999 -2.4 -0.7 4.9 9.6 14.8 16.7 19.2 18.5 15.6 9.3 2.3 -2.6 8.8 2000 -4.3 0.6 5 10.3 14.6 18 16.9 18.9 14.4 10.2 4.5 0.4 9.1 2001 -0.8 1.3 6.2 7.8 15.2 16.4 18.9 19.4 11.6 11.3 1.9 -3.9 8.8 2002 -4.4 1.2 6.4 8.7 13.6 18.3 18.3 17 12.4 8.7 5.1 0.3 8.8 2003 -2.7 -2.7 4.7 8 14.5 19.8 19.7 20.7 12.6 6.5 3.1 -1.3 8.6 2004 -3.7 -0.7 2.7 8.6 10.7 15.9 17.2 18 13.6 11 3.4 -1.8 7.9 2005 -2.9 -0.7 3.9 8.6 14.1 17 18.7 16.7 14.6 8.8 2.4 -4.1 8.1 2006 -4.2 -2.2 3 8.6 13.1 17.1 20.3 15 15.4 10.7 3.6 -0.9 8.3 2007 0.6 2.8 5.5 11.9 13.8 17.3 18.7 16.6 12.8 8.6 2.4 -1.5 9.1 2008 0 0.9 4.4 8.3 13.6 17.2 17.8 18.6 12.6 9.4 2.8 -1.6 8.7 Medio -2.5 -0.2 4.4 8.4 13.3 16.3 18.4 18 13.7 8.9 2.7 -1.8 8.3 mensile

10

9.5

9

8.5

8

7.5

7 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 a

a

m m i Temperatura aria a 2m (°C) media delle medie - Sant'Andrea i l l C Medio C Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic annuale 1985 -5.6 -2.2 0.0 3.9 8.6 10.6 15.3 14.9 12.9 7.9 -0.4 1.6 5.6 1986 -3.7 -4.7 0.9 3.3 11.7 14.5 13.7 14.3 11.3 7.9 2.4 -1.5 5.8 1987 -3.9 -1.3 -3.2 4.9 6.9 11.2 15.0 13.9 13.6 7.2 4.5 1.6 5.9 1988 -1.0 -2.0 -0.2 5.1 9.3 11.0 15.3 15.1 10.8 8.2 -0.5 0.5 6.0 1989 1.3 1.0 3.7 3.6 9.4 10.6 14.6 14.0 10.7 7.6 0.4 >> 7.0 1990 0.4 1.7 4.3 3.3 9.7 11.5 14.5 14.6 9.7 7.8 1.2 -3.8 6.2 1991 -2.1 -3.9 3.3 2.9 5.8 11.4 15.9 15.9 12.5 5.0 1.1 -1.4 5.5 1992 0.2 -0.3 1.4 4.0 10.1 11.6 15.4 17.4 11.2 5.0 3.4 -0.5 6.6 1993 -0.6 -0.9 0.7 5.0 10.3 12.9 13.6 15.4 9.6 6.4 0.8 -1.5 6.0 1994 -0.7 -2.5 4.5 3.5 9.2 13.1 16.6 16.5 11.5 6.2 5.3 0.7 7.0 1995 -3.8 0.4 -0.3 4.8 8.6 10.9 16.9 13.6 9.0 9.5 1.5 -1.6 5.8 1996 -0.9 -3.4 -1.2 5.4 9.3 14.0 13.5 13.4 8.0 6.5 2.4 -1.7 5.4 1997 0.8 0.7 4.6 4.1 10.0 11.9 13.8 14.5 12.9 6.5 2.5 -0.6 6.8 1998 -0.8 2.8 0.8 3.6 9.3 13.5 15.3 15.8 10.2 6.1 -0.2 -1.7 6.2 1999 -1.1 -3.1 1.7 5.0 10.3 12.2 14.9 14.4 12.3 7.0 0.8 -2.7 6.0 2000 -2.1 -0.2 1.9 6.3 10.4 13.9 12.6 15.6 11.3 7.2 2.3 0.3 6.6 2001 -1.9 -0.4 2.5 3.4 10.8 11.6 14.7 16.1 8.1 9.6 1.1 -3.6 6.0 2002 -1.2 0.5 3.5 4.4 9.6 14.7 15.2 14.4 10.0 7.2 4.1 0.2 6.9 2003 -1.8 -3.9 3.5 4.2 12.0 17.0 16.3 18.4 10.9 4.4 3.3 0.2 7.0 2004 -3.6 -0.6 0.6 5.2 7.7 13.0 14.6 15.2 11.5 8.5 3.0 0.6 6.3 2005 -1.8 -4.0 1.1 4.6 10.4 13.7 15.2 13.2 11.6 7.0 1.0 -3.2 5.7 2006 -2.9 -2.4 -1.1 5.2 9.6 13.9 17.4 12.1 13.5 9.3 4.1 1.7 6.7 2007 1.0 1.6 3.0 9.1 10.7 13.7 15.4 14.0 9.8 6.8 1.5 -0.2 7.2

10 2008 0.1 0.3 0.9 4.6 10.2 14.0 15.0 15.6 10.1 8.0 2.3 -0.9 6.7 Medio -1.5 -1.1 1.5 4.6 9.6 12.8 15.0 14.9 11.0 7.2 2.0 -0.8 6.3 mensile

8.0

7.5

7.0

6.5

6.0

5.5

5.0 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Temperatura aria a 2m (°C) massima delle massime - Agordo Medio Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic annuale 1985 10.1 13.1 13.1 19.6 25.8 26.2 29.5 32.0 29.1 23.3 16.5 11.3 20.8 1986 8.6 10.9 16.8 22.8 27.5 28.8 29.9 32.1 24.6 24.7 17.9 8.6 21.1 1987 11.7 10.1 14.0 23.2 24.6 28.7 30.5 29.1 29.0 19.0 16.1 11.8 20.7

1988 10.4 12.5 16.4 22.2 25.6 25.7 31.8 34.5 27.8 23.4 17.2 15.4 21.9 a 1989 11.7 14.6 21.4 20.4 26.0 25.3 28.2 31.2 26.2 22.7 13.8 11.3 21.1 a

1990 9.5 18.7 21.6 22.5 25.0 27.9 30.5 29.3 24.0 23.2 12.9 8.3 21.1 m m i i l 1991 8.0 15.4 17.3 19.4 25.2 29.4 32.3 31.6 26.6 23.2 11.9 12.3 21.0 l C 1992 17.0 14.9 15.9 22.7 25.7 25.4 31.8 36.0 25.7 18.1 15.2 10.0 21.5 C 1993 11.2 13.8 23.5 25.0 28.1 28.9 30.9 32.6 24.0 20.9 15.8 10.0 22.1 1994 10.8 11.9 20.3 24.2 24.9 32.8 31.9 34.5 26.7 22.6 14.5 13.2 22.4 1995 11.4 15.8 16.6 22.6 29.7 29.1 31.9 31.8 23.3 23.0 19.3 8.3 21.9 1996 9.9 11.8 16.5 24.8 26.4 34.2 30.3 30.7 25.1 18.9 17.0 8.1 21.1 1997 10.1 14.6 23.0 23.5 30.9 28.0 28.8 30.0 27.5 24.0 15.5 10.6 22.2 1998 10.2 20.6 20.2 21.0 29.4 30.5 33.1 34.2 25.5 19.4 15.0 14.8 22.8 1999 9.9 16.0 21.3 23.3 29.4 29.8 32.2 30.0 29.2 21.4 17.7 8.4 22.4 2000 14.7 13.9 21.2 28.0 26.4 31.9 30.5 33.1 26.5 22.6 15.3 12.5 23.0 2001 9.0 15.2 21.4 25.0 31.5 30.3 31.4 32.7 24.8 24.3 18.3 12.2 23.0 2002 10.6 14.7 24.6 22.2 27.9 33.2 30.6 28.2 25.5 19.0 15.4 8.4 21.7 2003 9.7 11.2 21.8 22.3 30.3 34.7 33.4 38.0 26.4 21.5 13.0 9.0 22.6 2004 8.4 12.0 19.2 22.2 26.3 30.2 30.1 30.1 26.9 20.8 21.2 8.5 21.3 2005 8.5 10.3 23.3 23.6 30.1 31.1 33.1 29.2 29.1 18.1 14.8 8.3 21.6 2006 8.1 8.4 15.9 22.8 26.3 30.3 35.7 26.2 28.8 21.0 16.3 9.2 20.8 2007 20.7 15.7 19.0 26.3 29.5 28.9 34.3 30.3 24.9 23.0 14.9 11.5 23.2 2008 17.6 16.1 21.4 21.0 29.4 30.8 28.8 29.6 26.3 22.0 15.3 10.1 22.4 Medio 11.2 13.8 19.4 22.9 27.6 29.7 31.3 31.5 26.4 21.7 15.9 10.5 21.8 mensile

11 24.0

23.5

23.0

22.5

22.0

21.5

21.0

20.5

20.0 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Temperatura aria a 2m (°C) massima delle massime - Sant'Andrea Medio Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic annuale 1985 8.9 13.4 10.5 14.1 19.1 19.5 23.7 25.0 22.9 18.1 10.9 15.3 16.8 1986 6.8 9.7 12.0 15.8 21.1 22.3 23.8 24.4 18.9 21.5 12.6 12.8 16.8 1987 9.4 13.6 12.9 16.5 18.3 23.8 24.4 22.3 27.3 15.2 14.6 14.7 17.8 1988 7.8 10.4 11.5 15.4 18.6 18.5 25.5 26.2 22.2 19.2 10.3 11.8 16.4 1989 14.5 12.8 16.7 12.7 18.7 21.0 24.5 24.6 21.4 19.3 15.0 >> 18.3 1990 10.7 15.0 19.3 16.4 18.8 23.2 24.0 23.6 17.0 20.7 12.8 12.1 17.8 1991 9.9 16.2 13.5 13.3 19.6 23.7 27.7 25.4 21.3 18.1 12.7 10.6 17.7 1992 14.0 12.5 12.9 19.0 21.2 21.1 26.6 28.2 21.1 14.3 17.3 13.6 18.5

1993 13.5 12.2 16.5 17.3 21.1 23.0 24.8 26.3 21.1 16.2 11.2 10.8 17.8 a a 1994 12.1 11.4 15.8 17.1 18.2 25.7 25.7 27.0 21.9 18.7 16.8 18.5 19.1 m m i

1995 7.9 17.1 14.4 15.9 21.7 23.3 26.9 25.1 19.1 21.0 12.7 7.9 17.7 i l 1996 9.7 8.1 10.9 16.6 22.1 27.0 23.6 23.0 18.7 16.6 17.8 8.6 16.9 l C 1997 15.5 13.1 16.0 15.7 23.8 21.7 21.4 23.3 22.4 19.0 12.6 10.1 17.9 C 1998 13.0 17.5 13.4 14.0 21.2 22.7 26.4 27.7 20.5 15.9 11.6 12.8 18.1 1999 12.9 11.0 15.0 15.2 23.6 22.8 24.9 23.0 22.1 17.0 12.7 6.7 17.2 2000 11.6 13.5 15.2 19.9 19.1 23.6 21.9 26.3 21.6 17.7 9.3 10.1 17.5 2001 6.3 12.5 12.8 16.0 25.2 22.3 24.8 25.5 18.2 21.1 13.6 8.4 17.2 2002 14.7 13.0 17.3 14.8 19.6 26.3 23.8 23.0 20.1 15.1 11.2 8.1 17.2 2003 11.5 8.0 13.9 15.7 22.2 27.2 25.6 29.6 22.4 17.5 13.2 12.2 18.2 2004 10.1 14.8 16.4 16.2 19.8 24.5 25.9 23.4 22.8 16.9 18.9 11.7 18.4 2005 10.0 5.0 17.3 17.4 23.0 24.9 26.2 23.3 24.3 15.4 13.4 7.5 17.3 2006 11.3 13.0 10.2 16.2 21.5 24.4 27.9 21.1 25.3 18.1 14.4 11.2 17.9 2007 15.9 11.0 13.8 18.8 22.2 23.2 27.7 23.5 18.9 19.7 12.1 10.3 18.1 2008 12.6 13.3 14.7 15.0 23.0 24.8 24.0 23.9 23.1 18.7 12.1 10.3 18.0 Medio 11.3 12.4 14.3 16.0 20.9 23.4 25.1 24.8 21.4 18.0 13.3 11.1 17.7 mensile

12 20.0

19.5

19.0 18.5

18.0

17.5

17.0

16.5

16.0 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Direzione vento prevalente a 5m - Agordo Medio Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic annuale 1985 SSE SSE SSE SSE SSE SSE SSE SSE SSE SSE SE SSE SSE 1986 SSE SE SSE SE SSE SSE SSE SSE SSE SSE SSE SSE SSE 1987 SSE SSE SSE SSE SSE SSE SSE SSE SE ESE ESE ESE SSE 1988 SE NO SE SE SE SE SE SE SSE SE SE S SE 1989 S SSE SSE SSE SSE SSE SSE SSE SSE S S S SSE 1990 S SSE SSE SSE SE SE SSE SSE SSE S S S SSE 1991 S S S SSE SSE SSE S S S S S S S 1992 S S S S S S S S S S S S S

a

1993 S S S S S S S S S S S S S a 1994 E S S S S S S S S S S S S m m i 1995 N S S S S S S S S S S S S i l l C

1996 S S S S S S S S S S S S S C 1997 E S S S S S S S S S S S S 1998 S S S S S S S S S S S S S 1999 E N S S S S S S S S S S S 2000 S S S S S S S S S ENE ENE NE S 2001 NE S S S S S S S S S S S S 2002 S S S S S S S S S S SSE SE S 2003 S S S SE SE S S S S S S S S 2004 E N S SSE SE S S S >> >> >> S S 2005 E S S S S S SE SE S S S E S 2006 SE SE S S S SE SE SE S S S S S 2007 SE S S SE SE SE SE SE SE SE SE S SE 2008 S S SE SE SE SE SE SE SE SE SE SE SE Medio S S S S S S S S S S S S S mensile

Direzione vento prevalente a 5m - Sant'Andrea Medio Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic annuale 1986 >> >> >> NNE NNE NNE NNE NE NE NE >> >> NNE 1987 NNE NE NNE NNE NNE ESE NE ESE NE NE NNE NE NE 1989 NO NO NO NO NO NO NO NO NO >> NO >> NO 1990 NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO 1991 NO NO NO NO NO NO ONO ONO NO NO NO NO NO 1992 NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO

13 1993 NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO 1994 NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO 1995 NO NO NO NO NO NO ONO ONO ONO ONO NO NO NO 1996 NO NO NO NO NO ONO ONO ONO ONO NO NO NO NO 1997 ONO NO NO NO NO NO NO ONO ONO ONO NO NO NO 1998 ONO ONO NO NO NO ONO ONO ONO ONO NO NO ONO NO 1999 ONO NO NO NO NO ONO ONO NO ONO ONO NO NO NO 2000 ONO NO NO NO NO ONO ONO ONO ONO NO NO NO NO 2001 NO NO NO NO NO ONO ONO ONO ONO NO NO NO NO 2002 NO NO NO NO NO ONO ONO ONO ONO ONO NO NO NO 2003 NO ONO NO NO NO ONO ONO ONO ONO ONO NO NO ONO 2004 NO ONO ONO NO NO ONO ONO ONO ONO NO NO NO NO 2005 ONO NO NO NO NO ONO ONO ONO ONO ONO NO NO NO 2006 ONO ONO NO NO NO ONO ONO ONO ONO ONO NO NO ONO 2007 NO NO NO NO ONO ONO ONO ONO ONO ONO ONO ONO ONO 2008 ONO ONO NO NO NO ONO ONO ONO ONO ONO ONO ONO ONO Medio NO NO NO NO NO NO ONO ONO ONO NO NO NO NO mensile

Precipitazione (mm) somma - Agordo Somma Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic annuale 1985 187.8 4.4 189.0 59.8 161.6 125.4 70.4 157.8 24.2 56.0 105.6 66.0 1208.0 1986 203.6 66.2 36.6 211.2 111.4 96.6 77.2 142.4 64.6 35.4 43.0 23.0 1111.2 1987 14.0 168.8 25.6 131.2 162.6 113.6 164.8 169.8 61.2 254.0 191.0 17.2 1473.8

1988 92.6 52.8 84.8 12.6 86.0 134.4 96.6 103.8 29.8 153.4 8.6 55.8 911.2 a 1989 0.0 156.8 32.8 438.8 34.8 152.2 192.6 53.2 42.8 8.6 152.6 64.0 1329.2 a m

1990 36.6 9.0 29.6 103.4 61.4 138.2 93.2 70.2 68.0 116.8 313.0 163.2 1202.6 m i i l 1991 13.8 38.2 94.6 57.6 83.8 95.8 41.2 23.2 117.4 159.2 146.4 12.4 883.6 l C 1992 18.2 8.4 118.6 228.6 79.0 132.4 112.6 84.8 97.8 350.2 66.4 166.0 1463.0 C 1993 0.0 10.0 30.8 58.2 77.2 140.4 116.0 118.0 147.0 460.6 47.4 47.2 1252.8 1994 147.8 77.0 27.8 131.0 91.6 78.0 110.4 95.8 267.2 79.6 69.8 34.4 1210.4 1995 32.0 53.0 41.6 78.2 129.0 172.2 145.2 73.0 194.6 0.0 32.0 114.4 1065.2 1996 58.4 15.6 6.6 49.8 155.8 97.2 145.6 201.8 44.0 294.4 402.8 60.0 1532.0 1997 68.2 3.0 7.2 43.0 90.8 277.6 155.6 146.6 43.8 7.8 274.8 177.8 1296.2 1998 35.0 17.0 2.4 278.6 80.2 159.6 184.0 132.8 221.6 269.4 31.8 5.4 1417.8 1999 100.6 7.6 157.8 199.0 134.6 119.2 129.2 176.6 264.6 145.8 53.4 53.4 1541.8 2000 0.4 8.6 152.4 93.2 113.4 115.6 134.0 155.4 220.6 376.0 610.8 45.8 2026.2 2001 179.4 23.4 215.8 102.2 103.8 99.0 141.8 153.0 129.8 43.2 35.0 0.0 1226.4 2002 15.0 106.4 57.6 159.4 309.6 255.4 147.4 185.6 178.4 98.4 925.4 56.0 2494.6 2003 43.2 1.4 3.6 58.2 75.8 89.8 99.8 180.8 36.0 185.6 368.6 112.6 1255.4 2004 3.6 78.4 79.0 83.6 229.2 123.4 132.8 87.2 77.0 225.2 120.6 97.6 1337.6 2005 4.4 1.6 29.2 124.4 141.8 88.4 120.8 135.8 103.0 223.2 59.4 62.4 1094.4 2006 58.2 57.0 65.4 134.4 98.4 94.6 152.8 232.4 154.0 62.6 18.4 112.0 1240.2 2007 101.6 27.4 136.0 10.8 147.2 98.6 95.0 189.2 90.4 36.4 145.6 2.4 1080.6 2008 173.6 37.8 54.2 135.2 190.2 124.4 163.8 140.2 95.4 247.0 318.4 315.4 1995.6 Medio 66.2 42.9 70.0 124.3 122.9 130.1 126.0 133.7 115.6 162.0 189.2 77.7 1360.4 mensile

14

2500 2250 2000

1750

1500

1250 1000 750

500

250

0 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Precipitazione (mm) somma - Sant'Andrea Somma Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic annuale 1985 176.8 8.0 193.2 75.4 194.4 161.8 144.2 53.8 10.8 48.8 122.8 84.2 1274.2 1986 138.8 207.6 70.0 296.4 75.8 148.0 134.0 113.2 45.4 42.0 45.4 27.6 1344.2 1987 101.2 199.8 34.6 153.8 182.6 132.6 154.2 148.2 75.6 293.6 190.4 18.4 1685.0 1988 92.6 55.8 91.6 83.2 179.0 214.0 128.6 99.4 38.0 148.0 12.0 74.2 1216.4 1989 0.0 174.4 45.2 511.8 63.4 181.2 125.8 114.8 58.2 >> >> >> 1274.8 1990 33.2 15.2 42.6 122.2 72.6 157.0 121.8 67.0 73.2 144.4 304.6 176.0 1329.8 1991 32.2 50.2 115.4 87.6 160.6 99.4 137.4 53.8 130.6 171.4 156.2 8.4 1203.2

1992 23.6 12.2 114.6 266.8 98.2 188.0 132.0 109.4 83.4 453.8 73.2 182.2 1737.4 a 1993 0.0 17.2 49.6 73.8 86.2 131.4 138.8 193.0 207.0 595.2 65.2 60.6 1618.0 a m m

1994 140.0 90.4 27.8 170.6 129.0 89.0 200.8 162.2 294.6 81.8 107.8 35.0 1529.0 i i l 1995 43.0 64.0 62.0 97.8 164.6 192.6 146.6 84.6 200.4 0.0 36.0 132.0 1223.6 l C 1996 62.4 24.6 26.4 65.8 208.0 117.0 161.6 207.2 59.6 367.0 420.4 65.4 1785.4 C 1997 99.0 3.6 14.2 63.0 123.0 268.4 124.4 130.4 31.6 8.4 247.6 166.6 1280.2 1998 38.2 17.2 7.0 253.6 62.2 132.6 179.8 104.2 226.8 297.8 44.8 8.2 1372.4 1999 100.0 18.6 163.8 200.0 169.0 145.0 147.4 203.2 267.8 162.0 96.6 59.0 1732.4 2000 1.4 9.8 174.4 83.2 134.2 135.2 181.4 160.2 207.4 399.0 583.6 60.0 2129.8 2001 188.4 24.4 217.8 131.6 106.0 163.0 174.0 148.0 133.0 55.6 54.2 0.0 1396.0 2002 20.2 130.0 59.2 219.0 354.2 248.2 175.0 199.2 177.6 98.8 752.4 65.4 2499.2 2003 51.0 2.4 12.6 95.6 100.2 104.8 109.2 132.8 75.2 208.8 328.6 110.4 1331.6 2004 8.6 124.4 128.4 118.0 258.0 202.8 135.4 121.4 94.4 253.0 147.2 105.2 1696.8 2005 5.2 5.8 47.2 146.2 140.8 97.2 135.0 165.8 137.6 263.6 73.4 81.8 1299.6 2006 68.0 67.4 82.4 173.2 146.6 66.4 95.2 226.2 168.8 50.4 21.8 140.8 1307.2 2007 117.0 33.0 153.6 43.2 161.2 120.4 112.4 210.4 105.8 53.8 139.2 4.6 1254.6 2008 186.0 55.4 86.6 175.4 213.0 232.6 145.2 157.4 129.0 236.6 350.0 337.4 2304.6 Medio 72.0 58.8 84.2 154.5 149.3 155.4 143.3 140.2 126.3 192.8 190.1 87.1 1534.4 mensile

15 2500.0 2250.0

2000.0

1750.0

1500.0

1250.0 1000.0 750.0 500.0 250.0

0.0 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Velocità vento 5m media aritm. (m/s) media delle medie - Agordo Medio Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic annuale 1985 >> 0.3 0.5 0.8 0.4 0.6 0.7 0.5 0.5 0.5 0.2 >> 0.5 1986 0.1 0.4 0.4 0.3 0.6 0.6 0.7 0.5 0.6 0.4 0.1 0.1 0.4 1987 0.2 0.1 0.9 0.9 0.9 0.7 0.7 0.6 0.4 0.3 0.2 0.1 0.5 1988 0.1 0.6 0.7 0.8 0.6 0.5 0.6 0.5 0.5 0.4 0.3 0.3 0.5 1989 0.1 0.3 0.6 0.5 0.8 0.5 0.6 0.5 0.6 0.3 0.2 0.1 0.4 1990 0.1 0.4 0.7 0.7 0.7 0.6 0.8 0.6 0.6 0.3 0.2 0.3 0.5 1991 0.1 0.3 0.5 0.7 1.1 0.7 0.9 1.1 0.8 0.5 0.4 0.6 0.6 1992 0.3 0.7 1.0 1.0 0.8 0.6 0.8 0.7 0.6 0.4 0.4 0.3 0.6

a

1993 0.3 0.9 1.4 1.0 0.7 0.8 1.0 0.8 0.6 0.5 0.6 0.4 0.8 a 1994 0.5 0.6 1.1 1.0 1.0 0.9 0.8 0.8 0.7 0.6 0.3 0.3 0.7 m m i 1995 0.7 0.5 1.3 1.2 1.0 0.8 0.9 0.7 0.6 0.5 0.8 0.2 0.8 i l l C

1996 0.2 0.7 1.0 0.9 0.8 0.9 0.8 0.6 0.6 0.4 0.3 0.3 0.6 C 1997 0.1 0.6 1.0 1.4 0.8 0.6 0.7 0.6 0.7 0.6 0.3 0.2 0.6 1998 0.4 0.5 1.3 0.7 0.8 0.7 0.7 0.5 0.5 0.3 0.4 0.2 0.6 1999 0.3 0.8 0.6 0.7 0.7 0.7 0.6 0.5 0.5 0.4 0.3 0.4 0.5 2000 0.4 0.6 1.0 0.6 0.6 0.7 0.6 0.5 0.6 0.3 0.2 0.2 0.5 2001 0.3 0.7 0.6 0.9 0.6 0.8 0.6 0.5 0.5 0.4 0.4 0.5 0.6 2002 0.2 0.4 0.9 0.7 0.5 0.7 0.6 0.5 0.4 0.4 0.3 0.1 0.5 2003 0.2 0.5 0.9 0.9 0.7 0.7 0.7 0.5 0.5 0.4 0.2 0.3 0.5 2004 0.3 0.6 0.7 0.7 0.6 0.7 0.6 0.6 0.6 0.4 0.5 0.3 0.5 2005 0.6 0.9 0.8 0.8 0.8 0.7 0.6 0.7 0.5 0.4 0.3 0.2 0.6 2006 0.3 0.4 0.9 0.7 0.7 0.8 0.6 0.5 0.5 0.4 0.4 0.2 0.5 2007 0.4 0.5 0.7 0.8 0.6 0.5 0.6 0.4 0.7 0.5 0.5 0.4 0.6 2008 0.3 0.5 0.8 0.7 0.6 0.5 0.5 0.6 0.4 0.4 0.3 0.2 0.5 Medio 0.3 0.5 0.8 0.8 0.7 0.7 0.7 0.6 0.6 0.4 0.3 0.3 0.6 mensile

Velocità vento 5m media aritm. (m/s) media delle medie - Sant'Andrea Medio Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic annuale 1986 >> >> 0.2 0.2 0.5 0.4 0.3 0.3 0.2 0.4 0.5 0.9 0.4 1987 0.7 0.4 0.9 1.0 1.0 0.6 0.4 0.3 0.4 0.2 0.5 0.5 0.6 1988 0.3 0.8 1.0 0.8 0.7 0.5 0.6 0.5 0.4 0.4 0.7 0.9 0.6 1989 0.9 0.8 1.0 0.8 1.1 0.8 0.7 0.8 0.6 0.9 0.7 >> 0.8 1990 1.0 1.2 1.4 1.1 1.2 0.9 1.1 1.1 0.9 0.8 1.0 1.0 1.1 1991 0.9 0.9 1.0 1.2 1.3 1.0 0.9 1.0 0.9 0.7 0.7 1.0 1.0

16 1992 0.8 0.9 0.8 1.0 1.0 0.8 0.8 1.0 0.8 0.5 0.5 0.4 0.8 1993 0.4 0.7 1.0 0.7 0.8 0.6 0.7 0.8 0.6 0.6 0.5 0.5 0.7 1994 0.7 0.9 1.2 1.2 1.0 1.0 1.1 1.0 0.8 0.8 0.9 0.9 1.0 1995 1.2 0.9 1.4 1.1 0.8 0.8 1.0 0.9 0.8 1.0 1.1 0.6 1.0 1996 0.7 0.9 0.9 1.1 1.0 1.0 0.9 0.8 0.8 0.7 0.8 0.7 0.9 1997 0.7 1.1 1.3 1.5 1.1 0.7 0.9 0.8 0.9 0.9 0.7 0.7 0.9 1998 0.9 1.2 1.4 0.9 1.1 0.8 0.9 1.0 0.7 0.9 0.9 0.9 1.0 1999 1.1 1.1 0.9 1.1 0.8 0.9 0.8 0.7 0.8 0.7 0.9 1.0 0.9 2000 1.1 1.1 1.1 1.0 0.8 0.9 0.8 0.9 0.8 0.6 0.7 0.6 0.9 2001 0.6 1.1 0.7 1.1 1.0 0.9 0.8 0.8 0.7 0.6 0.8 1.1 0.8 2002 0.9 0.8 1.2 0.9 0.8 0.8 0.8 0.8 0.7 0.8 0.8 0.7 0.8 2003 0.8 1.1 1.1 1.1 1.1 0.8 0.8 1.0 0.8 0.7 0.7 0.8 0.9 2004 0.9 0.9 0.8 1.0 0.9 0.7 0.8 0.7 0.7 0.4 1.1 0.9 0.8 2005 1.2 1.1 1.0 0.8 0.9 0.6 0.6 0.5 0.4 0.4 0.6 0.6 0.7 2006 0.6 0.5 0.6 0.7 0.7 0.7 0.6 0.5 0.5 0.5 0.7 0.6 0.6 2007 0.6 0.6 0.9 1.0 0.6 0.4 0.6 0.5 0.7 0.6 0.8 0.8 0.7 2008 0.7 0.7 0.8 0.9 0.9 0.6 0.7 0.7 0.5 0.7 0.7 0.8 0.7 Medio 0.8 0.9 1.0 1.0 0.9 0.7 0.8 0.7 0.7 0.6 0.8 0.8 0.8 mensile

Un discorso a parte va fatto sul tema delle precipitazioni nevose, importante per il Comune di Voltago Agordino, in quanto dotato di impianti sciistici. Nel territorio comunale, in località Malga Losch, il Dipartimento Provinciale dell'ARPAV ha infatti posizionato una stazione nivometeorologica, così da poter mantenere la situazione costantemente sotto controllo dal punto di vista delle previsioni del tempo, ma anche delle valanghe e nell'eventualità di realizzare statistiche climatologiche e analisi ambientali approfondite. La stazione, installata il a 22 luglio del 1988, è situata a 1735m s.l.m. ed è esposta a Sud-Est a

m m i i l Altezza neve dal suolo (cm) - Malga Losch l C Anno Media Annuale Gen-Feb-Mar Apr-Mag_Giu Ott-Nov-Dic C 1989 23.1 42.4 31.1 19.4 1990 21.0 30.3 10.6 43.0 1991 51.8 126.2 49.9 31.8 1992 35.5 69.2 50.8 22.5 1993 17.4 50.3 8.4 12.1 1994 33.4 109.1 21.5 4.7 1995 24.7 65.2 11.6 18.8 1996 38.1 107.5 21.9 23.4 1997 29.1 80.4 3.3 33.4 1998 38.2 85.3 83.4 4.7 1999 27.3 67.8 26.0 16.3 2000 16.9 41.3 15.1 1.4 2001 44.6 131.3 67.3 2.0 2002 12.9 36.1 7.8 8.1 2003 22.3 52.8 7.7 29.2 2004 55.0 130.6 66.8 26.2 2005 30.7 85.7 14.0 23.9 2006 41.1 114.5 41.8 9.9 2007 22.4 72.4 15.8 1.8 2008 51.5 97.5 45.1 63.8

17

Altezza neve dal suolo - Media annule 60.0

40.0

20.0

0.0 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Dai dati provenienti dalla satazione di Malga Losch è evidente come la media annuale della quantità di neve al suolo sia, negli ultimi vent'anni in lieve ma costante crescita, sia pure con dei notevoli picchi negativi (es. 2002).

L'analisi dettagliata delle condizioni climatiche, a seguito di una raccolta di tutti i dati e le serie storiche disponibili, verrà effettuata nel modo più dettagliato possibile in sede di Valutazione Ambientale Strategica.

a a m m i i l l C C

18 Acque superficiali e sotterranee

I corsi d’acqua principali presenti nell’ambito in analisi sono:

- il torrente Sarzana che, nato ai piedi del Monte Gardellon, attraversa il Comune di Voltago Agordino da Sud a Nord-Est per poi gettarsi nel torrente Cordevole in Comune di Agordo, a valle della frazione di Giove; - il torrente Domadore, che nasce raccogliendo le acque provenienti dalla catena montuosa che chiude la parte Ovest del Comune e, percorrendo la valle omonima, giunge ad immettersi nel torrente Sarzana a Sud della frazione di Villa e della località I Laghetti; - il corso d'acqua che scorre nella Valle Soccol, che prende vita nei pressi del Rifugio Scarpa e di Malga Losch e prosegue in direzione Sud-Est fino alla confluenza nel torrente Sarzana.

Ad essi va aggiunta una fitta ed articolata rete idrica minore che porta l’acqua dai monti verso le vallate principali.

Per quanto riguarda la situazione delle acque sotterranee, il Comune di Voltago Agordino, date le caratteristiche moroflogiche del suo territorio, non vede la presenza di falde acquifere e pozzi per il prelievo idrico, mentre ha a disposizione le seguenti sorgenti:

Quota Denominazione Località Note uso Latitudine Longitudine slm Selve Le La sorgente alimenta la fontana posta in Le Fiaschette 5098768 1752433 248

Prese località Le Lame. a Vallone dei Alimenta la fontana Madonna delle a Vallon dei Borrai 5100821 1751606 730 u Borrai Nevi. u q q

Pian delle c Fontana Canai 5101112 1750728 995 c Vacche A A Casera Pian Pian delle 5101262 1751136 975 delle Vacche Vacche

Di tali sorgenti, in questa fase preliminare, non sono a disposizione dati concernenti lo stato chimico (S.C.A.S.) ed il livello di inquinamento. Il tema verrà comunque sviluppato in collaborazione con gli Enti competenti in sede di Valutazione Ambientale Strategica. Al fine di avere indicazioni relative al deflusso delle acque negli aquiferi montani, per ciascuna sorgente presente nel territorio comunale, i Dipartimenti Provinciali dell'ARPAV hanno poi raccolto i dati riguardanti la temperatura dell'acqua delle stesse, di cui di seguito si riportano i valori.

Denominazione Data Temperatura acqua °C

Pian del Bait 14-giu-04 6.4

Anterfontane 14-giu-04 6.6

Bertoi 14-giu-04 6.7

Sorgente del Crodech 14-giu-04 6.7

Madonna 14-giu-04 8

Paluch 14-giu-04 8.3

19 Indice Biotico Esteso (I.B.E.)

L’Indice Biotico Esteso (I.B.E.) è un indicatore che valuta il livello di inquinamento di un corso d’acqua analizzando le comunità di macroinvertebrati (invertebrati con dimensioni superiori al millimetro) che ne abitano i differenti substrati: più le comunità sono ricche di specie e queste sono in equilibrio numerico tra loro e più l’ambiente acquatico è incontaminato. Di conseguenza, un ambiente inquinato è caratterizzato da comunità con poche specie composte da numerosi individui. Ciascun corso d’acqua viene monitorato e analizzato sia in periodo di magra che di morbida e, sulla base dei risultati ottenuti, a ciascuno dei suoi tratti viene assegnata una delle seguenti classi di qualità:

- classe I, ambiente non alterato - classe II, ambiente leggermente alterato - classe III, ambiente alterato - classe IV, ambiente molto alterato - classe V, ambiente fortemente degradato.

Le analisi riguardanti l’I.B.E. effettuate dagli uffici competenti della Provincia di Belluno a tutt’oggi non hanno ancora interessato i corsi d’acqua presenti nel territorio del P.A.T..

Indice di Funzionalità Fluviale (I.F.F.)

L’Indice di Funzionalità Fluviale (I.F.F.) è un indicatore in grado di valutare la qualità

ambientale degli ecosistemi fluviali e la loro funzionalità, ossia la loro capacità di difendersi e a reagire ad un’eventuale antropizzazione del territorio. a u Per fare ciò, esso prevede la suddivisione del corso d’acqua in tratti con caratteristiche u q omogenee e ne valuta l’ambiente complessivo, comprendente le componenti acqua, q c vegetazione, fauna e le relazioni funzionali tra loro e con l’ambiente circostante. c A A Le analisi riguardanti l’I.F.F. effettuate dagli uffici competenti della Provincia di Belluno a tutt’oggi non hanno ancora interessato i corsi d’acqua presenti nel territorio del P.A.T..

Rete idrica

La rete idrica comunale presenta una situazione al limite della sufficienza, in quanto:

- le fonti di approvvigionamento idrico esistenti al 2001 risultano essere più elevate rispetto al fabbisogno idrico esistente, mentre, secondo le previsioni dell'A.A.T.O., il surplus previsto per il 2015 sarebbe quasi trascurabile. Tuttavia, va rilevato come, dato il continuo calo della popolazione, è prevedibile che l'effettiva eccedenza per il prossimo decennio sia più elevata rispetto a quella prevista in tabella. Lo stato di conservazione delle fonti presenta valori di insufficienza, mentre l’età media corrisponde a quella delle fonti provinciali;

Numero Volume Età Comune fonti Conservazione disponibile media presenti Voltago Agordino 5 insufficiente 520 42

Provincia 445 96 363 43

20 A.A.T.O., Relazione di sintesi sull’assetto delle infrastrutture – Fonti di approvvigionamento idrico, 2001

Portata Portata Portata Portata Deficit Deficit Fabbisogno derivata da derivata da derivata da ceduta Portata Fabbisogno o o al 2015 Comune altri captazioni captazioni ad altri totale annuale surplus surplus PRGA acquedotti in altri comunali Comuni (l/s) (l/s) attuale al 2015 (l/s) (l/s) comuni (l/s) (l/s) (l/s) (l/s) (l/s) Voltago Agordino - - 16.5 - 16.5 8.9 16.0 7.6 0.5

Provincia 604.8 567.1 2046.6 113.8 3104.6 1517.2 2281.0 1599.9 842.6 A.A.T.O., Relazione di sintesi sull’assetto delle infrastrutture – Portate disponibili, 2001

- anche lo stato di conservazione dei serbatoi e della rete di distribuzione idrica hanno ottenuto un giudizio insufficiente, mentre la capacità di compensazione in caso di emergenza risulta essere sufficiente;

Capacità di Numero Stato di Volumi Età compenso con Classe Comune di conservazione totali media massima capacità di serbatoi medio (mc/anno) (anni) presenza compenso (l/ab./g.) Voltago Agordino 5 insufficiente 272 41 142 sufficiente A.A.T.O., Relazione di sintesi sull’assetto delle infrastrutture – Volumi serbatoi e capacità di compenso rete idrica, 2001

Diametro Vita Stato di medio L

Comune L (km) media conservazione Popolazione pesato (m)/ab. a pesata medio pesato a (mm) u u q Voltago Agordino 13.5 41 96 insufficiente 1 920 7.0 q c A.A.T.O., Relazione di sintesi sull’assetto delle infrastrutture – Rete di distribuzione idrica comunale, 2001 c A A - l’intera popolazione residente è allacciata alla rete di approvvigionamento idrico, così come la percentuale di popolazione fluttuante (100%): visti i valori riportati nella media provinciale, si tratta di una punta di eccellenza tra tutti Comuni che la compongono;

Pop. Pop. Pop. % pop. % pop. % pop. Pop. Pop. Pop. Comune residente fluttuante totale residente fluttuante totale residente fluttuante totale allacciata allacciata allacciata allacciata allacciata allacciata Voltago Agordino 966 954 1 920 966 954 1 920 100% 100% 100%

Provincia 204 539 123 167 327 706 201 520 107 085 308 605 99% 87% 94% A.A.T.O., Relazione di sintesi sull’assetto delle infrastrutture – Allacciamenti alla rete idrica, 2001

- la percentuale di perdita della rete acquedottistica è tra le più elevate in Provincia, la cui media è del 30%.

% di % di Portate Portate Comune perdite perdite disponibili disperse dichiarate presumibili (l/s) (l/s) Voltago Agordino 50 50 16 8 A.A.T.O., Relazione di sintesi sull’assetto delle infrastrutture – Perdite rete idrica, 2001

21 Volume Volume medio captato Comune di N. Denominazione sorgente captato Quota per ubicazione sorgenti (migliaia di abitante mc/anno) (mc/anno) Fontanon de Crodech Voltago Agordino 94,6 1110 Costa della Madonna Voltago Agordino 15,7 1048 Anterfontane Voltago Agordino 252 1224 Pian del Bait Voltago Agordino 126 998 Paluch Voltago Agordino 31,5 950 Totale 519,8 5 271 A.A.T.O., Relazione di sintesi sull’assetto delle infrastrutture (2001) - Comune di Voltago Agordino

Rete Fognaria

La rete fognaria comunale presenta uno stato complessivo di conservazione sufficiente e la sua vita media pesata è di molto superiore (40 anni) rispetto a quella delle fognature provinciali (27 anni). Dal punto di vista della percentuale di popolazione allacciata alla rete fognaria il Comune di Voltago Agordino si dimostra, così come accade per il servizio idrico, un Comune virtuoso, per quanto riguarda i valori dei residenti (100%), mentre la popolazione fluttuante è allacciata in una percentuale non altrettanto elevata (67%).

Lunghezza Vita Diametro Stato di a totale media medio a

Comune conservazione m/ab. u (km) pesata pesato u

medio pesato q (anni) (mm) q c c Voltago Agordino 10,8 40 293 sufficiente 5,6 A A

Provincia 1174 27 325 - - A.A.T.O., Relazione di sintesi sull’assetto delle infrastrutture – Reti di raccolta fognaria, 2001

% pop. % pop. Popolazione Popolazione Comune residente fluttuante residente fluttuante allacciata allacciata Voltago Agordino 993 954 100 67 A.A.T.O., Relazione di sintesi sull’assetto delle infrastrutture – Allacciamenti alla rete fognaria, 2001

Depuratori

Il Comune di Voltago Agordino, sulla base dei dati del 2001, presentava una potenzialità depurativa di poco al di sotto della sufficienza (910 A.E. su 966 residenti), senza però tener conto della popolazione fluttuante, la quale risultava del tutto "scoperta" dal servizio. Per quanto riguarda lo stato di conservazione delle opere, i dati rilevati dall'A.A.T.O. indicano valori di sufficienza, ma la vita media delle strutture è tra le più elevate della Provincia. Le informazioni aggiornate riguardanti le vasche Imhoff del Comune evidenziano invece come vi sia stato un miglioramento nella potenzialità degli impianti, tale da ottenere la completa copertura della popolazione residente (987 abitanti nel 2007), ma non ancora sufficiente a soddisfare la richiesta della popolazione fluttuante.

22

Stato di Stato di Stato di Stato di Numero Potenzialità conservazione conservazione Vita Comune conservazione conservazione impianti tot. (A.E.) opere opere media opere civili medio elettriche meccaniche Voltago Agordino 3 910 sufficiente sufficiente sufficiente sufficiente 41 A.A.T.O., Relazione di sintesi sull’assetto delle infrastrutture – Depuratori, 2001

Comune Tipo Località Potenzialità (A.E.)

Vasca Imhoff Via Col di Mazz 400

Vasca Imhoff Via degli Alpini 112

Voltago Agordino Vasca Imhoff Via Laghetti 360

Vasca Imhoff Loc. Corone 100

Vasca Imhoff Via Cal del Cot 112

TOTALE 1 084 Ufficio Tecnico Comunale, 2009

a a u u q q c c A A

23 Suolo e sottosuolo

Con la Legge 183 del 1989 la tutela del suolo e degli aspetti ambientali connessi, il risanamento delle acque, nonché la loro fruizione e gestione sono stati normati per la prima volta in modo complessivo e completo. In quella sede l’intero territorio nazionale è stato suddiviso in bacini idrografici, ciascuno dei quali, tramite le Autorità di Bacino, ha l’obbligo di redigere il proprio Piano di Bacino, uno strumento “conoscitivo, normativo e tecnico-operativo” mediante il quale pianificare e programmare “le azioni e le norme d’uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo e la corretta utilizzazione delle acque”. Il Progetto di Piano Stralcio per l’assetto idrogeologico dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta-Bacchiglione che è stato adottato nel 2004 contiene l’individuazione di tutte le aree a rischio idrogeologico e da valanga presenti sul territorio dei bacini idrografici, ciascuna classificata sulla base delle proprie condizioni di pericolosità e rischio.

Classe Descrizione classe P1 pericolosità moderata P2 pericolosità media Pericolosità P3 pericolosità elevata P4 pericolosità molto elevata R1 rischio moderato

o

R2 rischio medio o l Rischio l R3 rischio elevato o o u R4 rischio molto elevato u s Delibera Autorità di Bacino n. 2/2004, Allegato 1 s o o

t t t t o o

Il Piano definisce il rischio (R) come la moltiplicazione tra la pericolosità o probabilità di s s accadimento dell’evento calamitoso (P) per il valore degli elementi a rischio (E) e per la e e vulnerabilità (V) degli stessi (R = P x E x V), ossia come “la probabilità che un determinato o o l evento naturale si verifichi, incidendo sull’ambiente fisico in modo tale da recare danno l o all’uomo, alle sue attività e ai beni culturali, ambientali, naturalistici e paesaggistici. o u Nel Piano per l’Assetto Idrogeologico, i fenomeni con i quali si deve confrontare l’eventuale u S situazione di rischio sono quelli idrogeologici e da valanga, e dunque quelli legati alle S componenti acqua e suolo. In entrambi i casi si tratta quindi di fenomeni le cui cause sono da ricercarsi nell’accadimento di eventi climatici di eccezionale intensità su territori più esposti o geomorfologicamente instabili.

Nello specifico, il territorio del Comune di Voltago Agordino si presenta, a causa delle sue caratteristiche geomorfologiche e climatiche, esposto in modo particolare al rischio geologico e valanghivo.

24

o o

Piano di Assetto Territoriale (P.A.I.) e Inventario dei Fenomeni Franosi (I.F.F.I.) l

l o

o u u s Rischio idraulico s o o t t t Il Piano di Assetto Idrogeologico pubblicato nel 2004 non individua, nel territorio del P.A.T., t o o s aree a rischio esondazione. s

e e

o o l Rischio geologico l o o u L’Inventario dei Fenomeni Franosi (Progetto I.F.F.I.) nasce dall’esigenza di disporre di un u S quadro il più possibile completo sullo stato dei dissesti. S Da questo studio e dalla cartografia elaborata per il Piano di Assetto Idrogeologico si può dedurre come il rischio dissesti sia un problema presente in modo diffuso sul territorio in esame, soprattutto nelle aree a quote meno elevate e intorno ai centri abitati: numerose abitazioni di Digoman, Frassenè e Villa sono interessate da eventi franosi con classi di rischio più o meno elevate (da P2 a P4).

Rischio valanghe

Il rischio valanghe è quello più esteso all’interno del territorio esaminato, soprattutto a causa delle caratteristiche montane dello stesso. Dalla mappa sopra riportata è possibile capire come la maggior parte di tali fenomeni sia localizzata sui versanti dei monti, ma anche che vi sono alcuni casi critici in cui tali fenomeni mettono a rischio la viabilità e gli abitati, quali: le aree più esterne del centro di Voltago Agordino e alcuni edifici della frazione di Foch, localizzati a ridosso della Strada Provinciale "del Passo Cereda e del Passo Duran".

25 Cave

Nel 2003 la Regione Veneto ha pubblicato il nuovo Piano Regionale Attività di Cava (P.R.A.C.), il quale comprende l’analisi del territorio regionale dal punto di vista geologico, idrogeologico e ambientale, il censimento delle attività di cava esistenti, la quantificazione dei fabbisogni futuri, l’ubicazione degli eventuali nuovi siti e le direttive e vincoli ai quali devono sottostare le attività estrattive. Si tratta dunque di uno strumento di pianificazione e programmazione le cui finalità dichiarate sono la salvaguardia ambientale, la prospettiva del recupero ambientale, la razionalizzazione delle attività estrattive e l’intensificazione delle attività di vigilanza.

Il territorio analizzato nel presente Rapporto Ambientale non è interessato da alcuna attività di cava o miniera, sia in superficie che in sotterraneo.

Caratteristiche dei suoli

Il territorio comunale di Voltago Agordino vede la presenza di tutte le classi litologiche tipiche dell'area compresa tra Agordo e il Primiero, a partire dalla prevalenza di depositi costituiti dalla Dolomia, ossia da una formazione carbonatica, ma anche dall'esistenza di notevoli aree costituite da depositi detritici e morenici localizzati in particolar modo la valle del torrente Sarzana e nella parte terminale dei versanti meridionali del Monte Agner. Vi sono poi tracce significative della Formazione di Livinallongo e delle sequenze metamorfiche di Agordo e o Comelico, queste ultime situate costituienti i pendii in destra orografica della val Sarzana. I o l l o principali centri abitati, localizzati lungo la medesima valle, poggiano prevalentemente su o u depositi di tipo morenico. u s s o o t t t t o o s s

e e

o o l l o o u u S S

Classificazione litologica dei terreni (fonte: Regione Veneto)

26 Ad eccezione del substrato costituito dalla Dolomia, che risulta essere molto o mediamente permeabili, l'intero territorio comunale di Voltago Agordino è costituito da terreni poco permeabili o, addirittura, nel caso delle sequenze metamorfiche di Agordo e del Comelico, del tutto impermeabili.

o o l l o

o u u s s o o t t t t o o s s

e e

o o l Classi di permeabilità dei terreni (fonte: Regione Veneto) l o o u Per quanto riguarda la capacità d'uso dei suoli a fini agro-forestali (Land Capability u S Classification), ossia la "potenzialità del suolo a ospitare e favorire l'accrescimento di piante S coltivate e spontanee", le caratteristiche morfologiche montane del Comune analizzato fanno sì che buona parte del territorio sia da ritenersi idoneo solo ad attività quali il pascolo moderato (classe VI), moderatamente limitato (classe VII(V)) o limitato (classe VII).In particolare, i terreni maggiormente favorevoli alle attività agro-forestali sono situati nel fondovalle solcato dal torrente Sarzana e sui versanti in destra orografica della valle stessa, mentre le pendici dei monti, immediatamente a Nord-Ovest della linea di posizionamento dei centri abitati, si rivelano come ambienti più ostili a tale tipo di attività.

27

o o l l o

o u u s Classi di capacità di uso dei suoli (fonte: Regione Veneto) s o o t t t t o o s s

e e

o o l l o o u u S S

28 Biodiversità

Da decenni ormai l’Unione Europea sta adottando provvedimenti e politiche mirati alla conservazione e salvaguardia della biodiversità e di tutti gli habitat naturali. A tal fine, essa ha emanato due direttive comunitarie che obbligavano ciascuna nazione ad individuare sul proprio territorio i siti caratterizzati dalla presenza di habitat naturali da proteggere in quanto necessari alla sopravvivenza delle specie animali e vegetali che li popolano. La realizzazione di queste aree protette, denominate Zone di Protezione Speciale (Direttiva 79/409 CE) e Siti di Importanza Comunitaria (Direttiva 92/43 CE), grazie al fatto che esse sono spesso collegate e interrelate tra loro, ha dato il via alla creazione di una rete di siti ad alta valenza ecologica e ambientale, denominata Rete Natura 2000. Con la Direttiva 85/337 CE, la Comunità Europea ha introdotto per la prima volta il concetto di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) nei riguardi di progetti da inserire in contesti a valenza naturalistico-ambientale. L’applicazione di questo strumento valutativo si è poi evoluta, portando alla nascita di strumenti di salvaguardia più specifici, quali la Valutazione di Incidenza Ambientale (V.I.N.C.A.) e la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.). In particolare, la V.I.N.C.A. è divenuta obbligatoria per tutti i piani o progetti che ricadono all’interno dei siti Rete Natura 2000 o che, pur trovandosi all’esterno delle stesse, possono provocare impatti sulle loro componenti ambientali.

All’interno dell’area del P.A.T. in oggetto sono identificabili le seguenti aree comprese nella Rete Natura 2000:

Nome sito Codice Comune Superficie (ha) Tipo à à t A t i Torbiere di Lac Torond IT3230063 Voltago Agordino 2 942 i SIC s s r Pale di San Martino: Focobon, Pape - San C r e IT3230043 Voltago Agordino 65 778 e Lucano, Agner - Croda Granda SIC & ZPS v v i i d Sito di Importanza Comunitaria IT3230063 "Torbiere di Lac Torond": situato al limite Sud- d o o i orientale del territorio comunale, è costituito da un sistema di torbiere oligotrofiche e acide i B dall'elevato valore biogeografico. B Le vulnerabilità connesse al sito riguardano l'eventuale costruzione di strade forestali e dalla penetrazione antropica.

Sito di Importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale IT3230043 "Pale di San Martino: Focobon, Pape-San Lucano, Agner-Croda Granda": interessa le pendici dei monti nella parte Nord-Ovest del Comune ed è caratterizzato da versanti calcarei alpini con lariceti, foreste subalpine e alpine di abete rosso, faggete, prati alpini di Carex, prati alpini di crinale e di versante, prati pionieri su cime rocciose e corsi d'acqua alpini con vegetazione riparia. In esso è incluso anche il gruppo siliceo di Cima Pape, con la relativa varietà di ambienti. Si tratta di un ambiente dolomitico alpino di eccezionale valore geomorfologico, paesaggistico, alpinistico ed ecologico, e vede la presenza di specie rare e minacciate. Le vulnerabilità ad esso legate sono costituite da rischi derivanti dall'eccessiva presenza antropica, dalle attività turistico-ricreative, da strade, sentieri, cave e impianti sciistici. Oltre a ciò, vanno considerati i rischi relativi alla caccia, alla gestione dell'assetto idrogeologico e ai prelievi per usi idroelettrici.

29

IT3230043 Pale di San Martino: Focobon, Pape - San Lucano, Agner - Croda Granda

IT3230063 Torbiere di Lac Torond

à à t Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale t i i s s r Il Comune di Voltago Agordino, sulla base di quanto indicato nelle norme di attuazione del r e e v

Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC), è inoltre interessato, nella sua parte v i Nord-occidentale, dall'area di tutela pesaggistica di interesse regionale di competenza degli i d enti locali "Valli di Gares e San Lucano" (vedi Cartografie sintetiche allegate al Rapporto d o o i Ambientale Preliminare). i B B

30 Paesaggio

La Convenzione Europea del Paesaggio, firmata a Firenze il 20 ottobre del 2000 e ratificata dall'Italia con Legge n.14 del 9/01/2006, è stata seguita in Italia da notevoli interventi legislativi a protezione del paesaggio, quali il DPCM 12/12/2005 e il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs 42/2004 e sua modifica con D.Lgs 157/2006). Durante la redazione del nuovo P.T.R.C., inoltre, il paesaggio e la sua integrazione con i temi ambientali e culturali è stato assunto come uno degli elementi portanti ai fini della scelta del futuro sviluppo territoriale e delle future strategie regionali. Così come richiesto dal DPCM 42/2004, il territorio veneto è stato suddiviso in ambiti (Ambiti strutturali di paesaggio) omogenei per quanto riguarda le caratteristiche di integrità e rilevanza dei valori paesaggistici, oltre che per le loro caratteristiche morfologiche, ambientali e insediative, e per ciascuno di essi il piano ha definito le necessarie forme di tutela, riqualificazione e valorizzazione e gli obiettivi di qualità paesaggistica da raggiungere. Per quanto riguarda il territorio della Provincia di Belluno, in esso la Regione ha riconosciuto 8 ambiti strutturali, quali:

01. Dolomiti d’Ampezzo, del Cadore e del Comelico 02. Dolomiti Agordine

03. Dolomiti Zoldane i i l 04. Dolomiti Bellunesi l a a r

05. Valbelluna e Feltrino r u 06. e Cansiglio u t t l 07. Altopiani di e l u 08. Massiccio del Grappa. u c c

i i n

Il territorio del Comune di Voltago Agordino è compreso nell'ambito 02 "Dolomiti Agordine", n e costituito prevalentemente da un paesaggio dolomitico di montagna comprendente la parte e b superiore del bacino idrografico del torrente Cordevole, da Livinallongo fino ad Agordo. In b

e esso vi è dunque una valle principale, percorsa dal Cordevole, nella quale confluiscono da e destra e da sinistra vallate minori, quali la Val Pettorina, quella del Biois, quella proveniente dal o o i Passo Duran, la Val Sarzana, ecc.. Gli insediamenti sono concentrati nelle vallate o nei primi i g pendii a ridosso delle stesse. g g g g Anche il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) recentemente adottato dalla g a a s Provincia di Belluno, ripredendo l'interesse per il tema del paesaggio manifestatosi nel PTRC, s e ha individuato, nella Tavola 5C "Sistema del Paesaggio", gli Ambiti provinciali delle tradizioni e a costruttive locali, nei quali Voltago Agordino rientra facendo parte dell'Ambito K "Edilizia a P minore dell'Agordino Sottochiusa". P

Sia il PTRC che il PTCP, ad ogni modo, non effettuano una precisa analisi del paesaggio a livello locale, demandando tale compito alla pianificazione sotto-ordinata e in particolare al Piano di Assetto del Territorio. Oltre a ciò, va sottolineata l'attuale carenza di studi riguardanti tale tema.

Si ritiene, vista l'importanza di tale tematica, che sia necessaria una sua dettagliata analisi da realizzarsi in sede di redazione del progetto di Piano di Assetto del Territorio, in quanto il tema del paesaggio costituirà la base fondamentale per la redazione della Carta della Trasformabilità. Tale analisi verrà effettuata sulla base dei principi fondanti la Convenzione Europea del Paesaggio, tenendo conto anche delle indicazioni provenienti dalla pianificazione territoriale sovraordinata (PTRC e PTCP).

31 Beni culturali

Il Comune analizzato presenta un buon numero di elementi di interesse storico-culturale, a partire dai centri storici di Voltago Agordino, Digoman, Frassenè, Miana e Villa, che presentano numerosi fabbricati di interesse architettonico e testimoniale. Riguardo ai centri storici, va detto che la Legge Regionale 80/1980 "Norme per la conservazione e il ripristino dei centri storici nel Veneto", li definisce come "agglomerati insediativi urbani che conservano nell'organizzazione territoriale, nell'impianto urbanistico o nelle strutture edilizie i segni di una formazione remota e di proprie originarie funzioni economiche, sociale, politiche o culturali" richiedendo, sulla base di ciò, l'individuazione e la schedatura del patrimonio di valore esistente. In sede di redazione del Piano Regolatore Generale, il Comune Voltago Agordino ha provveduto a tale schedatura, che sarà pertanto ripresa nel Piano di Assetto del Territorio, diventando uno degli elementi fondanti della sue politiche di sviluppo e tutela.

In particolare, a Voltago Agordino sono presenti le seguenti emergenze storiche e culturali: - le Chiese (quali la chiesa dei SS. Vittore e Corona a Voltago, la chiesa della Madonna del Carmine a Digoman, la chiesa di San Nicolò a Frassenè) che registrano interessanti opere

pittoriche (p.es. Francesco Frigimelica) ed apparati architettonici ed iconografici; i i l - edifici di valore testimoniale dell’architettura rurale e spontanea (in particolare i tipici rustici) l a a r

di significativo pregio; r u - gli edifici e i manufatti documenti delle attività storiche (segheria della Gioa); u t t l - le testimonianze diffuse di cultura storica (capitelli, cappelle, edicole, fontane, malghe, l u ricoveri, edifici testimoniali vari) che segnano la memoria collettiva; u c c

- l’impianto architettonico tipico degli alberghi costruiti nei primi decenni del '900 (Albergo i i n

Villa Alpina, Albergo Dolomiti, Albergo Trieste, Albergo Posta, Albergo Frassenè, Albergo n e Venezia, Pensione-Ristorante delle Alpi, Albergo Col di Luna, Albergo Villa Elda). e b b

e

e

o o i i g g g g g g a a s s e e a a P P

32 Radon

Il Radon (Rn-222) è un gas nobile radioattivo prodotto dal decadimento dell’uranio presente nel terreno. Esso è dunque un elemento naturale e giunge in superficie attraverso le porosità del terreno, penetrando poi nelle abitazioni tramite le fessurazioni presenti negli attacchi a terra delle stesse: le indagini effettuate hanno infatti evidenziato come in Veneto il gas inquinante entri nelle costruzioni provenendo soprattutto dal sottosuolo o esalando dai materiali di costruzione. La concentrazione di Radon dipende dunque principalmente dalla tipologia del substrato geologico e dalle caratteristiche costruttive degli edifici. Nel 1996 la Regione Veneto, il Centro Regionale Radioattività e l’A.R.P.A.V. hanno promosso l’avviamento di un monitoraggio annuale funzionale a verificare l’ubicazione delle aree ad alto potenziale di Radon nel territorio regionale. Il risultato è stato la redazione di un

elenco di Comuni nei quali almeno il 10% delle abitazioni presentano concentrazioni di Radon

i superiori al livello di riferimento di 200 Bq/mc (Becquerel per metro cubo). Tali comuni sono i c c i identificati come Radon Prone Areas. i s s i In Provincia di Belluno sono state individuate alcune zone a rischio, in particolare nel basso i f f

i

Agordino, nel Longaronese, in Cadore e in Comelico. i t t n Il Comune di Voltago Agordino rientra nelle aree che presentano una percentuale vicina al n a 10% di abitazioni con presenza del gas in concentrazioni superiori a 200 Bq/mc, ed è dunque a n n i identificato come Radon Prone Area. i u u q q n n I Impianti radiotelevisivi e stazioni radio base I

La morfologia prevalentemente montana della Provincia di Belluno rende necessaria una diffusione ampia degli impianti di ripetizione dei segnali radiotelevisivi, mentre per le stazioni radio base della telefonia mobile è la tecnologia stessa a richiedere una capillare presenza degli impianti.

Nel territorio del P.A.T. è presente un unico ripetitore passivo di onde radio, localizzato sul Monte Fedarola, mentre non vi sono installate né Stazioni Radio Base (S.R.B.) per la telefonia cellulare né impianti per la trasmissione diretta radio-televisiva.

Linee elettriche ad alta tensione

I D.P.C.M. 23 aprile 1992 e 28 settembre 1995 definiscono sia i limiti massimi di esposizione ai campi generati dagli elettrodotti che le distanze di rispetto tra le linee elettriche e le abitazioni: 10 m per le linee a 132 kV, 18 m per quelle a 220 kV e 28 per gli elettrodotti a 380 kV.

33

campo induzione condizione elettrico E magnetica B

aree in cui individui della popolazione trascorrono 0.1 mT 5 kV/m una parte significativa della giornata (100 µT)

aree in cui l'esposizione sia limitata a poche ore al 10 kV/m 1 mT giorno

Limiti massimi di esposizione ai campi generati da elettrodotti

Il territorio del P.A.T. non è attraversato da elettrodotti ad alta tensione.

Inquinamento acustico

La legge quadro nazionale sull’inquinamento acustico n. 447/1995 definisce il rumore come un’emissione sonora “tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi”. Si tratta di una legge che approfondisce, riordina e riprende le

disposizioni preesistenti basate sul D.P.C.M. del 1 marzo 1991, stabilendo i principi i i

fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico, c c i oltre che precisando i limiti acustici da non superare. In seguito a tale provvedimento normativo i s s i i

ne sono stati approvati altri che hanno provveduto a precisare puntualmente l’applicazione f f

i della legge stessa in particolari aree di intervento, quali quella dell’inquinamento acustico i t derivante dal traffico veicolare, integrata dal D.P.R. n. 142 del 30 marzo 2004. t n n a a n n i Classi di destinazione d’uso del Tempi di riferimento i u territorio Diurno 06.00-22.00 Notturno 22.00-06.00 u q Aree particolarmente protette 50 40 q n n I Aree prevalentemente residenziali 55 45 I Aree di tipo misto 60 50 Aree di intensa attività umana 65 55 Aree prevalentemente industriali 70 60 Aree esclusivamente industriali 70 70

Valori limite assoluti di immissione LAeq in decibel (art. 2 DPCM 14 settembre 1997)

Il Comune di Voltago Agordino è dotato, così come previsto dalla Legge 447/1995, di Piano di Classificazione Acustica, un piano che ne determina la zonizzazione e le criticità dal punto di vista dell’inquinamento acustico. Da tale strumento a carattere programmatico si è potuto desumere come la principale fonte di rumore sia il traffico veicolare. Tuttavia, trattandosi di una viabilità percorsa soprattutto da traffico locale e da veicoli di modeste dimensioni (autoveicoli, motocicli, autocorriere), il disagio acustico da essa provocato è limitato: i rilievi fonometrici effettuati hanno evidenziato come i livelli di rumore ambientale rimangano sempre entro i valori limite stabiliti per legge. Per quanto riguarda le aree produttive presenti sul territorio comunale, esse sono di dimensioni modeste e non contengono attività particolarmente rumorose. L'intero territorio appartenente al Comune di Voltago Agordino può dunque essere considerato a bassa criticità acustica.

34 Rifiuti

Le Direttive europee in materia di rifiuti e loro riciclaggio sono state recepite e attuate in Italia tramite il D.Lgs 22/1997, detto anche Decreto Ronchi, il quale ha ordinato e disciplinato la gestione dei rifiuti, dei rifiuti pericolosi e degli imballaggi, perseguendo la finalità di assicurare un’elevata protezione dell’ambiente e della salute umana. A tale scopo, il Decreto ha previsto delle soglie temporali entro le quali i Comuni avrebbero dovuto raggiungere determinate percentuali di differenziazione dei rifiuti prodotti, soglie che sono state aggiornate dall’articolo 205 del D.Lgs 152/2006 in:

- almeno il 35% entro il 31 dicembre 2006; - almeno il 45% entro il 31 dicembre 2008; - almeno il 65% entro il 31 dicembre 2012.

Raccolta Rifiuto Totale % Raccolta Comune Popolazione Differenziata (kg) Differenziata (kg)

Voltago Agordino 973 114 634 396 247 28.93 2004

i Provincia di Belluno 212 237 31 248 956 101 088 528 30.91 i c c i i s s

i i f f

i i

Raccolta t Rifiuto Totale % Raccolta t

Comune Popolazione Differenziata n (kg) Differenziata n a

(kg) a n n i Voltago Agordino 973 113 220 368 144 30.75 i 2005 u u q q n n I Provincia di Belluno 212 514 33 201 737 97 064 691 34.21 I

Raccolta Rifiuto Totale % Raccolta Comune Popolazione Differenziata (kg) Differenziata (kg)

Voltago Agordino 988 110 745 364 328 30.40 2006

Provincia di Belluno 212 479 39 258 469 98 643 869 39.80 Produzione di rifiuti urbani negli anni 2004, 2005 e 2006

I dati raccolti dall'A.R.P.A.V. evidenziano come il Comune di Voltago Agordino, negli anni che vanno dal 2004 al 2006, sia stato interessato da un incremento minimo (+1,47%) nella percentuale di rifiuti differenziati, presentando addirittura una flessione negativa tra il 2005 e il 2006 (-0,35%). Tali valori, oltre ad essere nettamente inferiori rispetto alla media provinciale, risultavano ancor più negativi in considerazione del fatto che la soglia minima prevista per legge al 2006 era del 35%. Per quanto riguarda la situazione odierna, va sottolineato come il Comune abbia attivato una metodologia più attenta di raccolta, capace di fargli raggiungere il

35 35,31% di rifiuto differenziato, ma anche che, visti gli innalzamenti della soglia minima (45%) nel 2008 e 65% nel 2012, è necessario, sia necessario prevedere un consistente aumento della differenziazione nella raccolta, sia tramite la separazione del rifiuto umido dal secco (nel 2006 ancora indifferenziata ad eccezione che per le grandi utenze), sia attraverso una maggiore sensibilizzazione dei cittadini e un miglioramento dei metodi di raccolta.

Nel territorio comunale non vi sono discariche attive.

i

i c c

i i s s i i f f

i i t

t n n a a n n i i u u q q n n I I

36 Assetto socio-economico

I dati forniti dall'ISTAT evidenziano come tra il 1971 e il 2001 il Comune di Voltago Agordino sia stato investito dal fenomeno dell’abbandono che, negli ultimi decenni, sta toccando la maggior parte dei centri montani della Provincia di Belluno, passando da una popolazione di 1210 unità a 991 residenti (calo complessivo del 18%). Negli anni dal 2001 al 2007, invece, tale calo sembra essersi arrestato, grazie anche al progressivo incremento del numero di stranieri che hanno stabilito la propria residenza sul territorio comunale.

Indicatore Voltago Agordino anno 2007 987

anno 2001 991

anno 1991 1 017

Popolazione residente anno 1981 1 087

anno 1971 1 210 Variaz % 2001/1991 -2,6%

à Quota su prov. 2001 0,5 à t t e e i i c c o o s s

Comune di Voltago Agordino e 1210 e

a 1 087 a i 1 017 i 991 987 m m o o n n o o c c E E

1971 1981 1991 2001 2007 Regione Veneto – Direzione Sistema Statistico Regionale - Indicatori

Per quanto riguarda l'indice di vecchiaia i dati dei censimenti ISTAT evidenziano come la tendenza nel territorio del P.A.T. rispecchi quella non positiva della parte alta della Provincia: i valori riferiti agli anni 1991 e 2001 sono entrambi più elevati rispetto a quelli medi provinciali, ma il trend negativo cui è soggetto Voltago Agordino lo è nettamente meno di quello della Provincia, poiché vede una differenza di +12,9 rispetto al +27,7 dell'indice di invecchiamento provinciale.

37

Indicatore Voltago Agordino Provincia di Belluno

anno 2001 205,5 171,2

Indice di vecchiaia anno 1991 192,6 143,5 Variaz % 2001/1991 6,7 19,2

Indice di Vecchiaia 205.5 192.6 1991 2001

171.2 143.5

à à

t t e e i i c c o o s s

Voltago Agordino Provincia di Belluno e e

Regione Veneto – Direzione Sistema Statistico Regionale - Indicatori

a a i i m m o Per quanto riguarda la situazione economica del Comune, essa si presenta con un trend o n tutt'altro che positivo, in quanto l'andamento dei dati legati al numero di addetti vede valori n o o c negativi in tutti i settori: c E E - la morfologia prettamente montana del territorio comunale non consente l'insediamento di attività agricole, i cui addetti infatti sono ridotti a poche o nessuna unità (1 nel 1991 e 0 nel 2001); - tale carattere montano fa sì che anche le aree idonee all'insediamento di attività artigianali o industriali siano poche e non fungano da attrattori per i lavoratori dei Comuni contermini. Questo elemento, assieme al calo della popolazione residente, ha comportato, nel decennio 1991-2001, una netta diminuzione del numero di addetti sia nel settore industriale (-47,2%) che dei servizi (-33,7%). Tale diminuzione, tuttavia, negli anni successivi sembra abbia registrato una battuta di arresto; - anche le indicazioni che giungono osservando il numero di addetti per 1000 abitanti tra il 1991 e il 2001 contribuiscono alla costruzione di un quadro economico negativo, in quanto i valori del Comune di Voltago Agordino, già nettamente inferiori a quelli medi provinciali nel 1991, hanno visto un calo nei dieci anni successivi, in contrasto con l'aumento del dato della Provincia (la differenza tra il Comune e la Provincia va da -163,2 a -280,4).

38

Indicatore Voltago Agordino

anno 2001 0 anno 1991 1 Addetti agricoltura Variaz. assoluta 2001/1991 -1 Variazione % 2001/1991 -100,0% anno 2001 66 Addetti anno 1991 125 industria Variaz. assoluta 2001/1991 -59 Variazione % 2001/1991 -47,2% anno 2001 57 Addetti anno 1991 86 servizi Variaz. assoluta 2001/1991 -29 Quota su prov. 2001 -33,7%

Comune di Voltago Agordino - Addetti (%) à à t t e e i i c

c o o s

0.0 s

53.7 46.3 2001 e e

a a i i m m o o n 0.5 n o 59.0 40.6 o c 1991 c E E

industria servizi agricoltura

Indicatore Voltago Agordino Provincia di Belluno

anno 2001 124,1 404,5 Addetti per anno 1991 208,5 371,7 1000 abitanti Variaz % 2001/1991 -40,5 8,8

Regione Veneto – Direzione Sistema Statistico Regionale - Indicatori

39

1991 2001 Addetti per 1000 abitanti 404.5 371.7

208.5

124.1

Voltago Agordino Provincia di Belluno

Regione Veneto – Direzione Sistema Statistico Regionale - Indicatori

Anche per quanto riguarda il settore del turismo il Comune di Voltago Agordino non presenta à una situazione positiva sia pur con qualche cenno di miglioramento. Infatti, se i dati à t concernenti le presenze nelle strutture ricettive sono caratterizzati, dal 1997 al 2008, da un t e e i notevole calo (-46%), ben più elevato di quanto non sia accaduto in Provincia (-18%) e nel i c c

Sistema Turistico Locale di riferimento (-23%), i valori osservabili nella tabella degli "arrivi totali o o s per anno", smentiscono tale tendenza, segnando un +12% complessivo e un aumento della s

e quota percentuale del Comune rispetto al STL e al territorio provinciale. I motivi di tale e incremento (costante negli ultimi 8 anni) sono da ricercarsi nella politica di puntare sul turismo a a i "veloce" e sulla buona pubblicizzazione di alcune strutture esistenti nell'ambito comunale (es. i m

Malga Losch). m o o n n o o c Indicatore Turismo / Arrivi Totali per anno c E Ambito E 1997 2000 2005 2008

Voltago Agordino 1 875 1 684 1 831 2 105

STL 01 - Dolomiti 655 479 651 740 681 881 686 582

Provincia Belluno 767 437 762 319 801 934 824 306

% Comune su STL 01 Dolomiti 0.29% 0.26% 0.27% 0.31%

% Comune su Provincia 0.24% 0.22% 0.23% 0.26%

40

Turismo Arrivi

Indice 1997=100,0

112.3

107.4 104.5

104.7

99.4 104.0 100.0

99.3 97.7

Voltago Agordino

STL 01 - Dolomiti Provincia Belluno 89.8

1997 2000 2005 2008

à Indicatore Turismo / Presenze Totali per anno à t Ambito t e e i 1997 2000 2005 2008 i c c o o s

Voltago Agordino 20 145 15 990 14 570 10 899 s

e e

STL 01 - Dolomiti 4 739 092 4 219 689 3 919 715 3 661 814 a a i i Provincia Belluno 5 546 746 5 054 091 4 740 525 4 543 074 m m o % Comune su STL 01 Dolomiti 0.43% 0.38% 0.37% 0.30% o n n o o c % Comune su Provincia 0.36% 0.32% 0.31% 0.24% c E E

Turismo Presenze Indice 1997=100,0 100.0 91.1

85.5 89.0 81.9

82.7

79.4 77.3 72.3

Voltago Agordino STL 01 - Dolomiti

Provincia Belluno 54.1

1997 2000 2005 2008

41 Dal punto di vista dei servizi sociali esistenti, in particolar modo nei settori della sanità e dell'istruzione, il Comune di Voltago Agordino presenta una situazione buona in quanto è dotato sia di una scuola dell'infanzia che di una scuola elementare, mentre le scuole medie e superiori (liceo scientifico e istituti tecnici) si trovano nella vicina Agordo. Dal punto di vista dei presidi sanitari la dotazione comunale risulta essere sufficiente, in quanto vi è un ambulatorio generico e una farmacia, e l'ospedale più vicino si trova ad Agordo, a pochi chilometri di distanza.

à à t t e e i i c c o o s s

e e

a a i i m m o o n n o o c c E E

42 Flussi di traffico e incidentalità

Le infrastrutture viarie principali che interessano il territorio comunale di Voltago Agordino, pur non presentando particolari situazioni di criticità per quanto riguarda l’incidentalità, sono interessate da molteplici situazioni di pericolo. Analizzando i dati raccolti dall’Osservatorio Permanente della Mobilità della Provincia di Belluno è evidente come il tratto di S.P. n. 347 “del Passo Cereda e del Passo Duran” che interessa il territorio comunale non presenti alcun punto in cui si sono verificati incidenti, mentre lungo la S.P. n. 26 "di Digoman", nel periodo di rilievo dei dati, si è presentato un solo incidente stradale.

e e r r

u u t t t t

u u r r t t s

s a

a r r f f

n n I I

Osservatorio Permanente della Mobilità, Provincia di Belluno - Localizzazione incidenti 2001

43 Nonostante la quasi totale assenza di incidentalità, la viabilità comunale si presenta con caratteristiche geometriche (restringimenti di carreggiata, curve e incroci pericolosi) tali da renderne il transito difficile e pericoloso. A ciò va aggiunta la presenza di edifici e luoghi di sosta a ridosso della carreggiata, in corrispondenza dell'attraversamento dei centri abitati.

Lo studio effettuato nel 2000 sui punti neri della viabilità provinciale ha evidenziato come le S.P. n. 26 e 347 siano caratterizzate dai seguenti punti critici:

Km Località Descrizione

21+300 Forcella Aurine Tracciato diventa tortuoso e stretto.

La carreggiata si restringe e diventa abbastanza 24+500 pendente.

Restringimento, attività lato strada e sosta lato 23+500 Frassenè strada.

Inizio abitato, restringimento carreggiata. Incrocio 27+800 Voltago Agordino con SP 26 di Digoman con brusca variazione di pendenza.

Incrocio pericoloso in corrispondenza di un dosso

28+300 Voltago Agordino con scarsa visibilità ed edificio sul ciglio della e e r strada – area di parcheggio lato strada. r u u t t t Incrocio pericoloso in corrispondenza di una curva t 29+200 Voltago Agordino u con scarsa visibilità. u r r t Provincia di Belluno - Punti neri della viabilità, 2000 – S.P. n. 347 “del Passo Cereda e Passo Duran” t s s a a r r f f n Km Località Descrizione n I I

1+300 Digoman Attraversamento centro abitato con strettoie e con spigoli di edifici sulla strada.

2+900 Voltago Inizio del centro abitato di Voltago.

3+200 Voltago Incrocio SS 347 - SP 26. Provincia di Belluno - Punti neri della viabilità, 2000 – S.P. n. 26 "di Digoman"

Viabilità di progetto

Il Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Voltago Agordino non prevede particolari interventi di modifica dell'assetto strutturale della viabilità interessante il territorio comunale, ma solo la realizzazione di azioni necessarie all'ampliamento delle strade esistenti o alla realizzazione di strade di interesse comunale a servizio di zone residenziali e produttive esistenti o previste. Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale adottato il 7 novembre 2008 prevede interventi per il miglioramento a fini turistici e di scorrimento del traffico locale per il principale asse viario che attraversa il territorio comunale: per la S.P. n. 347 "del Passo Cereda e del Passo Duran" esso prevede infatti la riqualificazione e messa in sicurezza, così da garantire una migliore fruizione dell'arteria viaria.

44 Metodologia

Per la redazione della V.A.S. saranno utilizzati diversi tipi di indicatori in rapporto alla disponibilità dei dati (e dell’eventuale ricostruzione di serie storiche significative o di reali possibilità di monitoraggio futuro), che possono essere distinti tipologicamente in:

- indicatori quantitativi (con riferimento a standard di legge ove esistenti); - indicatori qualitativi (paesaggio ecc. con possibilità di descrizione quantitativa); - indicatori cartografici (Map Overlay).

La valutazione, in rapporto agli indicatori disponibili, sarà svolta attraverso l’applicazione di metodologie quali l’”impronta ecologica” o simili che consentano comunque la valutazione comparata degli scenari ipotizzati, ivi compreso lo “scenario 0” rappresentato dalle previsioni pianificatorie vigenti.

a a i i g

g o o l l o o

d d o o t t e e

M M

45 Conclusioni

Gruppo Indicatore Conclusioni Ad una prima analisi la componente aria non presenta elementi di criticità rilevante. Qualità Aria Si suggerisce pertanto di predisporre interventi atti a dell’aria monitorare l’evoluzione e al mantenimento del livello attuale di qualità. Ad una prima analisi la componente clima non presenta Clima Clima elementi di criticità rilevante. Attualmente non esistono dati a disposizione riguardo alla qualità biologica dei corsi d’acqua (I.B.E.) che Indice Biotico attraversano il territorio del P.A.T., ma si ritiene utile Esteso (I.B.E.) iniziarne il monitoraggio, al fine di verificarne e mantenerne la qualità. Per quanto riguarda la funzionalità fluviale (I.F.F.), Indice di attualmente non esistono dati a disposizione, ma si Funzionalità Fluviale (I.F.F.) ritiene utile iniziare il monitoraggio del corso d’acqua, al fine di verificarne la qualità. La situazione complessiva della rete idrica risulta, ad eccezione della percentuale di popolazione residente

i allacciata (99%), non sufficiente: le fonti di i n approvvigionamento coprono il fabbisogno attuale ma n o o i sono limitate per quello futuro, lo stato di conservazione i s Rete idrica è insufficiente, e le perdite della rete sono tra le più s u u l elevate in Provincia. Si ritiene dunque necessario l c effettuare un miglioramento della qualità delle c n infrastrutture, oltre che valutare uno sviluppo della rete, n o Acqua o

al fine di portare il servizio a disposizione anche di tutti i C C residenti fluttuanti (nel 2001 allacciati all'87%). La rete fognaria, che si presenta con uno stato di conservazione sufficiente, vede un'alta percentuale di allacciamenti per quanto riguarda la popolazione residente (100%), ma una medio-bassa per quella Rete fognaria fluttuante (67%). Si ritiene pertanto necessario sia effettuare un continuo monitoraggio delle strutture, al fine di non peggiorarne la situazione qualitativa, sia valutare un futuro sviluppo della rete, così da portare il servizio a disposizione di tutti. Gli impianti di depurazione esistenti al 2001 presentano una potenzialità di poco inferiore a quella dei residenti, mentre non contemplano affatto la richiesta di depurazione della popolazione fluttuante. Anche in Depuratori considerazione di un eventuale incremento demografico e della possibilità di realizzare nuove aree di espansione residenziale, si ritiene necessario potenziare gli impianti esistenti, così da portare il servizio a disposizione di tutti.

46

Gruppo Indicatore Conclusioni Il Piano di Assetto Idrogeologico e l’Archivio I.F.F.I. Rischio segnalano sul territorio del Comune di Voltago idraulico Agordino alcune importanti criticità riguardo all'edificato sia per quanto riguarda il rischio frane che per le Rischio valanghe. Suolo e geologico Il pericolo idrogeologico si presenta dunque per il P.A.T. Sottosuolo come una delle principali criticità, rendendo quindi Rischio necessario il suo approfondimento nelle successive fasi valanghe di valutazione. Il Comune di Voltago Agordino non è interessato da Cave alcuna attività di estrazione materiali, sia sottoforma di cava che di miniera. Ad una prima analisi la componente biodiversità non Biodiversità Biodiversità presenta elementi di criticità rilevante. Il Comune di Voltago è stato individuato dalla Provincia Radon comune una Radon Prone Area, pertanto richiede una notevole attenzione nel monitoraggio di tale elemento. Nel territorio del P.A.T. non vi sono installate né Stazioni Radio Base (S.R.B.) per la telefonia cellulare né impianti Impianti radio- per la trasmissione diretta del segnale radio-televisivo. televisivi e In previsione di eventuali future installazioni, si consiglia stazioni radio

i base di mantenere comunque l’analisi dell’indicatore, vista la i n valenza che riveste la percezione del rischio in materia n o presso l’opinione pubblica. o i i s Linee elettriche s Il territorio del Comune di Voltago Agordino non è u ad alta u l attraversato da elettrodotti ad alta tensione. l c

tensione c n La criticità acustica nel territorio comunale risulta essere n o Inquinanti bassa poiché sia la viabilità principale che le attività o C fisici artigianali-industriali non producono un particolare C impatto acustico. Inquinamento E' comunque consigliabile, nella successive fasi della acustico valutazione, far sì che le emissioni acustiche si mantengano basse, anche attraverso azioni finalizzate alla mitigazione dell’inquinamento acustico, oltre che al controllo e monitoraggio dello stesso. Il Comune di Voltago Agordino, al 2006, non solo non superava la soglia minima di raccolta differenziata prevista per legge (35%), ma presentava ancora una Rifiuti raccolta con il rifiuto umido indifferenziato (se non per

le grandi utenze). Visti gli ulteriori obiettivi indicati per il 2008 e il 2012, è necessario prevedere un consistente aumento della differenziazione nella raccolta.

47 Gruppo Indicatore Conclusioni L’assetto socio-economico del territorio del P.A.T. presenta una situazione caratterizzata, fino al 2001, da una diminuzione progressiva degli abitanti residenti, dall'invecchiamento della popolazione e dal netto calo degli addetti (-42%). Tale trend negativo, demografico Economia e Assetto socio- ed economico, sembra aver subìto una frenata dal

Società economico 2001 ad oggi, ma nonostante ciò il Comune si trova in un momento complessivamente non positivo, del tutto simile a quella che sta investendo i territori di montagna negli ultimi decenni. Fa in parte eccezione il settore turistico, dove si segnala un aumento nel numero di arrivi. Le caratteristiche geometriche della viabilità fanno sì che i veicoli che attraversano il territorio comunale incontrino numerosi punti pericolosi. Flussi di Infrastrut- Si ritiene quindi necessario prevedere un costante traffico e ture incidentalità monitoraggio della situazione, affiancato da un’analisi dettagliata e approfondita dei fattori negativi riscontrati in ciascun punto critico, così da poter valutare soluzioni idonee ad hoc.

i i

n n o

o i i s s u u l l c c n n o o C C

48 RAPPORTO OBIETTIVI / CRITICITA' AMBIENTALI*

*Per la realizzazione di tale confronto, sono stati estratti dal Documento Preliminare tutti gli obiettivi, generali e specifici, che, nella loro attuazione, andranno a interessare, attraverso attività di mitigazione e/o compensazione le criticità riscontrate nel Rapporto Ambientale Preliminare.

SISTEMI OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI

1.A recepimento piani/indirizzi sovraordinati (S.I.C., Area di Tutela 1.01 salvaguardia o ricostituzione processi naturali, equilibri idraulici ed ecologici 1. NATURALISTICO- Pesaggistica, ecc.) AMBIENTALE 1.02 prevenzione dai rischi e dalle calamità naturali

1.B fruizione pubblica e sostenbile degli spazi aperti 1.03 adeguamento ed eventuale modifica tracciati viabilità a rischio idrogeologico e valanghivo 1.04 manutenzione, regimazione, mitigazione eventuali ambiti a pericolosità idraulica

1.C prevenzione dai rischi e dalle calamità naturali

1.D contenimento energetico e uso energia rinnovabile

1.E preservare e promuovere le risorse naturali

2. INSEDIATIVO E STORICO 2.A miglioramento funzionalità degli insediamenti e qualità della vita 2.01 riqualificazione e sviluppo dei servizi esistenti e dotazione di nuovi servizi a carattere locale PAESAGGISTICO 2.02 potenziamento elementi attrattori di carattere turistico e di servizio (attività commericiali, musei, spazi pubblici, itinerari turistici, ecc.)

2.B recupero prioritario dei centri storici 2.03 nuovi interventi pubblici di dotazione di servizi/locali polifunzionali/arredo urbano 2.04 dotazione idonea, efficiente ed accessibile di servizi primari e secondari

2.C riqualificazione e sviluppo dei servizi sovracomunali 2.05 eventuale densificazione del costruito 2.06 salvaguardia dei terreni a vocazione rurale, nonché pascoliva e malghiva (es. Malga Losch, Malga Agner, ecc.)

2.D salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e 2.07 salvaguardia delle attività agro-silvo-pastorali ambientalmente sostenibili architettonici 2.08 integrazione spaziale, economica e funzionale delle aree più marginali con i territori caratterizzati da maggiore dinamica di sviluppo

2.E conservazione o ricostituzione paesaggio agrario 2.09 promozione e sviluppo attività integrative del reddito agricolo (es. silvicoltura, servizi ricreativi, agriturismo, ecc.) 2.10 previsione di interventi pubblici per favorire l'intervento dei residenti nel recupero dei volumi esistenti 2.F preservare a promuovere le risorse storico-culturali 2.11 valorizzare i prodotti tipici locali con l'introduzione in circuiti turistici 2.12 favorire nei centri storici il mantenimento delle funzioni originali (attività commerciali e artigianali, residenza della popolazione originaria) 2.13 creazione di una rete di infrastrutture digitali idonea a servizio dei residenti (ADSL, Digital Tv, ecc.) per l'attivazione di una "digital valley" 2.14 valorizzazione frazioni minori: dotazione di servizi e rafforzamento residenzialità 2.15 sviluppo di servizi e iniziative per gli anziani e per i giovani 2.16 sviluppo dei servizi sovracomunali 2.17 miglioramento funzionalità degli insediamenti e qualità della vita nelle aree urbane

3.A sviluppo in coerenza con principio “sviluppo sostenibile” 3.01 sviluppo di fonti energetiche alternative (eolico, biomasse, solare, idroelettrico) per giungere all'indipendenza energetica comunale 3. PRODUTTIVO 3.02 eventuale sviluppo di nuove attività produttive artigianali a carattere di servizio per i residenti e per la conservazione del patrimonio edilizio locale 3.B minimizzazione impatto ambientale esistente 3.03 incentivazione rete commerciale minore e ruolo polifunzionale centri storici e minori 3.04 rinnovo e conversione delle aree produttive esistenti e/o dismesse puntando all'innovazione e alla qualità ambientale

3.05 favorire l'attivazione di "iniziative pilota" quali ad es. gli incubatori aziendali

4.A ridefinizione infrastrutture di mobilità, 4.01 facilitazione accessibilità per i minori, i giovani, le famiglie, gli anziani e gli svantaggiati 4. MOBILITA' sistema dei parcheggi e di interscambio 4.02 dotazione dei servizi necessari e rafforzamento delle strutture esistenti

4.B adeguamento dotazione di standard di servizio alla viabilità 4.03 adeguamento e miglioramento dell'accessibilità alle aree produttive e dei loro collegamenti con gli assi viari principali

4.04 adeguamento del sistema dei parcheggi (Piai) e della rete di interconnessione a fini turistici 4.05 miglioramento collegamenti tra frazioni, poli ricreativi e aree turistiche 4.06 adeguamento e potenziamento viabilità di collegamento Frassenè-Rivamonte 4.07 adeguamento e manutenzione rete secondaria di accesso ai centri minori e strutture di supporto 4.08 adeguamento viabilità minore (innesti e aree a parcheggio) SISTEMI OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI

5.A evoluzione sostenibile e durevole delle attività turistiche 5.01 valorizzazione e adeguamento offerta turistica Pian di Piandison, Baita del Bianco, Laghetti e zona sportiva 5. TURISTICO-RICETTIVO 5.02 sviluppo di una rete di ospitalità differenziata, costituita anche da aree attrezzate per la sosta di camper e autocaravan

5.B rafforzamento servizi comuni per interconnettere i flussi turistici 5.03 tutela e potenziamento dell'offerta turistica pluristagionale relativa a Malga Losch 5.04 ripresa e valorizzazione ricettività alberghiera storica in camere/appartamenti

5.05 valorizzazione dei sistemi storico, naturalistico, del tempo libero, della fruizione del territorio

5.06 ripristino e arricchimento dei servizi connessi al turismo 5.07 rafforzamento delle attività ricettive esistenti tramite adeguamento dimensionale e dotazione di servizi 5.08 coinvolgimento dei locali facilitazioni nell'attivazione di attività ricettive e alberghiere medio/piccole (B&B, albergo diffuso) Sintesi del Rapporto Ambientale Preliminare

Aria Le analisi relative alla componente aria hanno evidenziato l'assenza di elementi di criticità rilevante.

Il Documento Preliminare, prevedendo il contenimento energetico e l'uso di energia rinnovabile (obiettivo 1.D), la minimizzazione dell'impatto ambientale delle attività esistenti e di progetto (obiettivo 3.B) e lo sviluppo comunale in coerenza con il principio dello "sviluppo sostenibile" (obiettivo 3.A), risulta coerente con il mantenimento della qualità attuale della componente.

Clima Le analisi relative alla componente clima hanno evidenziato l'assenza di elementi di criticità rilevante.

Il Documento Preliminare, prevedendo lo sviluppo comunale in coerenza con il principio dello "sviluppo sostenibile" (obiettivo 3.A), risulta coerente con la necessità di non influire negativamente, per quanto possibile e di sua competenza, sui futuri cambiamenti climatici.

Acqua Le criticità osservabili nella componente acqua riguardano la situazione complessiva delle infrastrutture a servizio della popolazione, quali la rete idrica, la rete fognaria e i depuratori.

Il Documento Preliminare, prevedendo il miglioramento della funzionalità degli insediamenti e

i della qualità della vita nella aree urbane (obiettivo 2.A), la riqualificazione e lo sviluppo dei i n servizi sovracomunali (obiettivo 2.C), la riqualificazione e lo sviluppo dei servizi esistenti e la n o o i dotazione di nuovi servizi a carattere locale (obiettivo 2.01), risulta coerente con la necessità di i s migliorare e adeguare la qualità delle infrastrutture a servizio della popolazione. s u u l l c Suolo e sottosuolo c n Le criticità rilevate riguardano, così come accade nella maggior parte dei territori di montagna, n o o

il rischio idrogeologico e valanghivo. C C

Il Documento Preliminare, prevedendo la prevenzione dai rischi e dalle calamità naturali (obiettivo 1.C), l'adeguamento ed eventuale modifica dei tracciati della viabilità a rischio idrogeologico e valanghivo (obiettivo 1.03), la manutenzione, regimazione e mitigazione degli ambiti a pericolosità idraulica (obiettivo 1.04), la conservazione o ricostituzione del paesaggio agrario (obiettivo 2.E) e di favorire la salvaguardia dei terreni a vocazione rurale, pascoliva e malghiva (obiettivo 2.06), prendendo atto della cartografia sul rischio redatta in sede di Piano di Assetto Idrogeologico che evidenzia le aree di vincolo e tutela non interessabili da attività antropiche, risulta coerente con la necessità di eliminare le situazioni di rischio esistenti e di prevenire l'insorgere di criticità future.

Biodiversità Le analisi relative alla componente biodiversità hanno evidenziato l'assenza di elementi di criticità rilevante.

Il Documento Preliminare, prevedendo la fruizione pubblica e sostenibile degli spazi aperti (obiettivo 1.B), di presevare e promuovere le risorse naturali (obiettivo 1.E), la salvaguardia o ricostituzione dei processi naturali, degli equilibri idraulici ed ecologici (obiettivo 1.05), lo sviluppo in coerenza con il principio dello "sviluppo sostenibile" (obiettivo 3.A), la salvaguardia delle attività agro-silvo-pastorali ambientalmente sostenibili (obiettivo 2.07) e l'evoluzione sostenibile e durevole delle attività turistiche (obiettivo 5.A), risulta coerente con le necessità di

49 tutelare e salvaguardare le componenti ecologiche esistenti nel territorio comunale, nonché le interrelazioni tra di esse.

Paesaggio e beni culturali Le analisi relative alle componenti paesaggio e beni culturali hanno evidenziato l'assenza di elementi di criticità rilevante.

Il Documento Preliminare, prevedendo il recupero prioritario dei centri storici (obiettivo 2.B), la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici (obiettivo 2.D), la conservazione o ricostituzione del paesaggio agrario (obiettivo 2.E) e di preservare e promuore le risorse storico-culturali (obiettivo 2.F), risulta coerente con la necessità di tutelare e salvaguardare il paesaggio e i beni culturali, sviluppandone nel contempo la conoscenza e la fruibilità.

Inquinanti fisici La componente degli inquinanti fisici è composta da elementi tra loro assai differenti, quali il Radon, gli impianti RTV e SRB, le linee dell'alta tensione, l'inquinamento acustico e i rifiuti. Per quanto riguarda il territorio del Comune di Voltago Agordino, sono state riscontrate criticità causate dalla presenza di Radon (1) e dall'attuale sistema di raccolta differenziata (2).

(1) Il Documento Preliminare, prevedendo la prevenzione dai rischi e dalle calamità naturali (obiettivo 1.C) e il miglioramento della funzionalità degli insediamenti e della qualità della vita (obiettivo 2.A), risulta coerente con le necessità di risolvere le attuali situazioni di criticità riguardanti il gas Radon, prevenendo altresì l'insorgere di nuove criticità.

i i n (2) Il Documento Preliminare, prevedendo il miglioramento della funzionalità degli insediamenti n o o i e della qualità della vita (obiettivo 2.A), la riqualificazione e lo sviluppo dei servizi i s sovracomunali (obiettivo 2.C), la riqualificazione e lo sviluppo dei servizi esistenti e la dotazione s u u l di nuovi servizi a carattere locale (obiettivo 2.01), nonché la minimizzazione dell'impatto l c ambientale delle attività esistenti e di progetto (obiettivo 3.B), risulta coerente con la necessità c n di adeguare, come risultato minimo, gli attuali valori di raccolta differenziata a quelli n o o C obbligatori per legge. C

Assetto socio-economico Il Comune di Voltago Agordino si trova in un periodo di netto calo complessivo sia dal punto di vista demografico che produttivo, presentando dunque una situazione socio-economica che richiede numerosi interventi migliorativi.

Il Documento Preliminare, prevendendo:

- il miglioramento della funzionalità degli insediamento e della qualità della vita (obiettivo 2.A); - la riqualificazione e lo sviluppo dei servizi sovracomunali (obiettivo 2.C); - il potenziamento degli elementi attrattori di carattere turistico e di servizio (obiettivo 2.02); - la dotazione idonea, efficiente ed accessible di servizi primari e secondari (obiettivo 2.04); - la promozione e lo sviluppo della attività integrative del reddito agricolo (obiettivo 2.09); - la valorizzazione dei prodotti tipici locali con l'introduzione nei circuiti turistici (obiettivo 2.11); - la creazione di una rete di infrastrutture digitali idonea al servizio dei residenti (obiettivo 2.13)

50 - di valorizzare le frazioni minori dotandole di servizi e rafforzandole la residenzialità (obiettivo 2.14); - di sviluppare i servizi e le iniziative per anziani e giovani (obiettivo 2.15); - lo sviluppo di fonti energetiche alternative per giungere all'indipendenza comunale (obiettivo 3.01); - di incentivare la rete commerciale minore e il ruolo polifunzionale dei centri storici (obiettivo 3.03); - il rinnovo e la conversione delle aree produttive esistenti e/o dismesse puntando all'innovazione e alla qualità ambientale (obiettivo 3.04); - di favorire l'attivazione di "iniziative pilota" qauli gli incubatori aziendali (obiettivo 3.05); - la ridefinizione delle infrastrutture di mobilità, del sistema dei parcheggi e di interscambio (obiettivo 4.A); - l'evoluzione sostenibile e durevole delle attività turistiche (obiettivo 5.A); - il rafforzamento dei servizi comuni per interconnettere i flussi turistici (obiettivo 5.B); - la valorizzazione e l'adeguamento dell'offerta turistica (obiettivo 5.01); - lo sviluppo di una rete di ospitalità differenziata (obiettivo 5.02); - la tutela e il potenziamento dell'offerta turistica pluristagionale legata a Malga Losch (obiettivo 5.03); - la ripresa e la valorizzazione della ricettività alberghiera storica in camere/appartamenti (obiettivo 5.04); - il ripristino e l'arricchimento dei servizi connessi al turismo (obiettivo 5.06); - il rafforzamento delle attività ricettive esistenti tramoite adeguamento dimensionale e dotazione di servizi (obiettivo 5.07); - il coinvolgimento dei locali attraverso facilitazioni nell'attivazione di attività ricettive e

i alberghiere medio/piccole (obiettivo 5.08), i n n o o i risulta coerente con l'obiettivo primario di puntare verso un migliore assetto socio-demografico i s ed economico del Comune. s u u l l c Infrastrutture c n La situazione delle infrastrutture viarie del territorio di Voltago Agordino rispecchia quella della n o o C maggior parte degli ambiti montani, caratterizzati da situazioni di criticità dovute sia alle C caratteristiche geometriche degli assi che alla presenza di numerosi punti pericolosi.

Il Documento Preliminare, prevedendo la ridefinizione delle infrastrutture di mobilità, del sistema dei parcheggi e di interscambio (obiettivo 4.A), l'adeguamento della dotazione di standard di servizio alla mobilità (obiettivo 4.B), l'adeguamento e l'eventuale modifica dei tracciati della viabilità a rischio idrogeologico e valanghivo (obiettivo 1.03), l'adeguamento e il miglioramento dell'accessibilità alle aree produttive e dei loro collegamenti con gli assi viari principali (obiettivo 4.03),l'adeguamento e il potenziamento della viabilità di collegamento tra Frassenè e Rivamonte Agordino (obiettivo 4.06), l'adeguamento e manutenzione della rete secondaria di accesso ai centri minori e delle strutture di supporto (obiettivo 4.07) e l'adeguamento della viabilità minore (obiettivo 4.08), risulta coerente con la necessità di migliorare le attuali condizioni delle infrastrutture viarie comunali, sia dal punto di vista della sicurezza che per quanto riguarda la fruibilità delle stesse.

51 REGIONE VENETO PROVINCIA DI BELLUNO

P.A.T. VOLTAGO AGORDINO

Allegati 2009 Cartografia Sintetica

IL SINDACO Bruno Zanvit

Indice

Premessa pag. 1

Quadro Conoscitivo pag. 1

Inquadramento pag. 2

Aria pag. 4 Qualità dell’aria Clima pag. 7

Acqua pag. 19 Acque superficiali e sotterranee Indice Biotico Esteso Indice di Funzionalità Fluviale Rete idrica Rete fognaria Depuratori Suolo e sottosuolo pag. 24 Rischio idraulico Rischio geologico

Rischio valanghe e e

Cave c c i Caratteristiche dei suoli i d d n

Biodiversità pag. 29 n I I Paesaggio e beni culturali pag. 31 Paesaggio Beni culturali Inquinanti fisici pag. 33 Radon Impianti radiotelevisivi e stazioni radio base Linee elettriche ad alta tensione Inquinamento acustico Rifiuti Economia e Società pag. 37 Assetto socio-economico Infrastrutture pag. 43 Flussi di traffico e incidentalità Viabilità di progetto Metodologia pag. 45

Conclusioni pag. 46

Allegati Cartografia sintetica

52