Città di Cava de’ Tirreni

DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2016-2018 (art. 170, TUEL n. 267 del 18 agosto 2000)

Nota di aggiornamento

Il presente costituisce aggiornamento del DUP approvato con deliberazione di Giunta n. 365 del 30 dicembre 2015 1

INDICE

LA NUOVA PROGRAMMAZIONE ...... 4

IL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP) ...... 5

LOGICA ESPOSITIVA ...... 6

SEZIONE STRATEGICA ...... 8

LA SEZIONE STRATEGICA...... 8

CONDIZIONI ESTERNE ...... 8

ANALISI DI CONTESTO ...... 8

CONDIZIONI INTERNE ...... 23

CONTESTO SOCIOECONOMICO DEL TERRITORIO ...... 23

L’ANDAMENTO DEMOGRAFICO ...... 23

MOVIMENTO NATURALE DELLA POPOLAZIONE ...... 28

FLUSSO MIGRATORIO DELLA POPOLAZIONE ...... 29

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL'ENTE ...... 31

SOCIETÀ PARTECIPATE ...... 35

PREMESSA...... 35

SITUAZIONE ATTUALE DEL – LE PARTECIPAZIONI - ...... 36

CONSORZIO ASI ...... 36

CONSORZIO FARMACEUTICO INTERCOMUNALE ...... 40

AUSINO SPA SERVIZI IDRICI INTEGRATI ...... 42

METELLIA SERVIZI SRL ...... 44

ENTE DI AMBITO SELE ...... 47

C.S.T.P. AZIENDA DELLA MOBILITA’ SPA ...... 49

CONSORZIO DI BACINO SALERNO 1 ...... 51

SVILUPPO COSTA DI SRL ...... 53

SISTEMA DI RENDICONTAZIONE DEI RISULTATI ...... 56

LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO ...... 56

RIPARTIZIONE DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO IN MISSIONI E PROGRAMMI, IN

COERENZA CON LA NUOVA STRUTTURA DEL BILANCIO ARMONIZZATO AI SENSI DEL D. LGS. 118/2011 ...... 60

I TRIBUTI E LE TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI ...... 93

FONDO DI SOLIDARIETA’ COMUNALE ...... 94 2

IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI ...... 94

ADDIZIONALE IRPEF ...... 96 TASI ...... 97

GLI INVESTIMENTI E LE OPERE PUBBLICHE PIÙ SIGNIFICATIVE IN CORSO: INDICAZIONE DEL

FABBISOGNO IN TERMINI DI SPESA DI INVESTIMENTO FONTE DI FINANZIAMENTO E ANNO DI

COMPLETAMENTO ...... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

LA SPESA CORRENTE CON SPECIFICO RIFERIMENTO ALLA GESTIONE DELLE FUNZIONI

FONDAMENTALI ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA QUALITÀ DEI SERVIZI RESI E AGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO ...... 102

LA SPESA CORRENTE ...... 102

LE ENTRATE CORRENTI ...... 103

LE ENTRATE CORRENTI CLASSIFICATE PER TITOLI E TIPOLOGIA ..... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

LA GESTIONE DEL PATRIMONIO ...... 102

IL REPERIMENTO E L’IMPIEGO DI RISORSE STRAORDINARIE E IN CONTO CAPITALE ...... 108

ILLUSTRAZIONE DEI CESPITI E DELLA LORO DESTINAZIONE NEL TRIENNIO 2016/ 2018...... 109

ENTRATE DA ALIENAZIONE DI BENI PATRIMONIALI: ...... 109

CONTRIBUTI PER INVESTIMENTI ...... 109

INDEBITAMENTO ...... 109

SEZIONE OPERATIVA (SEO) ...... 111

I PROGRAMMI CHE L’ENTE INTENDE REALIZZARE ...... 111

VALUTAZIONE GENERALE SUI MEZZI FINANZIARI, INDIVIDUANDO LE FONTI DI FINANZIAMENTO ED

EVIDENZIANDO L’ANDAMENTO STORICO DEGLI STESSI ...... 148

PATTO DI STABILITÀ 2016/2018 ...... 149

ASPETTI INTRODUTTIVI ...... 149

DEFINIZIONE DELL’OBIETTIVO...... 150

ADEMPIMENTI INFORMATIVI ...... 150

SANZIONI ...... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

L’OBIETTIVO DA CONSEGUIRE NELL’ANNO 2016 ...... 151

L’OBIETTIVO DA CONSEGUIRE NEGLI ANNI 2017 E 2018 ...... 152

PROGRAMMA FABBISOGNO TRIENNALE DEL PERSONALE (2016-2018) ...... 153

PIANO DELLE ALIENAZIONI E DELLE VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI ...... 158

PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE...... 158

3

LA NUOVA PROGRAMMAZIONE La legge 31 dicembre 2009 n. 196 “Legge di contabilità e finanza pubblica”, al titolo III terzo “Programmazione degli obiettivi di finanza pubblica” prevede che tutte le amministrazioni pubbliche devono conformare l’impostazione delle previsioni di entrata e di spesa al metodo della programmazione. Per gli enti locali il quadro normativo è rappresentato dal D.lgs. n. 118 del 23 giugno 2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi”. Sulla base dei nuovi principi contabili ed in particolare il “principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio”, è stabilito che la programmazione è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento. I contenuti della programmazione, devono essere declinati in coerenza con:  il programma di governo, che definisce le finalità e gli obiettivi di gestione perseguiti dall’ente anche attraverso il sistema di enti strumentali e società controllate e partecipate;  gli indirizzi di finanza pubblica definiti in ambito comunitario e nazionale. Le finalità e gli obiettivi di gestione devono essere misurabili e monitorabili in modo da potere verificare il loro grado di raggiungimento e gli eventuali scostamenti fra risultati attesi ed effettivi. I caratteri qualificanti della programmazione propri dell’ordinamento finanziario e contabile delle amministrazioni pubbliche, sono:  la valenza pluriennale del processo;  la lettura non solo contabile dei documenti nei quali le decisioni politiche e gestionali trovano concreta attuazione;  la coerenza ed interdipendenza dei vari strumenti della programmazione. Gli strumenti di programmazione degli enti locali sono: a) il Documento unico di programmazione (DUP), presentato al Consiglio, entro il 31 luglio di ciascun anno, per le conseguenti deliberazioni (con Decreto del Ministero dell’Interno del 3 luglio 2015 il termine per la presentazione del Documento unico di programmazione degli enti locali, relativo almeno ad un triennio decorrente dall'anno 2016, è stato differito al 31 ottobre 2015 e 4

successivamente, con decreto del Ministero dell’Interno del 28 ottobre 2015, è stato rinviato ulteriormente al 31 dicembre 2015.); b) l’eventuale nota di aggiornamento del DUP, da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno, per le conseguenti deliberazioni; c) lo schema di bilancio di previsione finanziario, da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno. A seguito di variazioni del quadro normativo di riferimento la Giunta aggiorna lo schema di bilancio di previsione in corso di approvazione unitamente al DUP. In occasione del riaccertamento ordinario o straordinario dei residui la Giunta aggiorna lo schema di bilancio di previsione in corso di approvazione unitamente al DUP e al bilancio provvisorio in gestione; d) il piano esecutivo di gestione e delle performances approvato dalla Giunta entro 10 giorni dall’approvazione del bilancio; f) il piano degli indicatori di bilancio presentato al Consiglio unitamente al bilancio di previsione e al rendiconto; g) lo schema di delibera di assestamento del bilancio, comprendente lo stato di attuazione dei programmi e il controllo della salvaguardia degli equilibri di bilancio, da presentare al Consiglio entro il 31 luglio di ogni anno; h) le variazioni di bilancio; i) lo schema di rendiconto sulla gestione, che conclude il sistema di bilancio dell’ente, da approvarsi da parte del Consiglio entro il 30 aprile dell’anno successivo all’esercizio di riferimento.

IL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP)

Il Documento Unico di Programmazione è definito dal comma 8 del “principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio”. Esso dispone quanto segue: Entro il 31 luglio di ciascun anno la Giunta presenta al Consiglio il Documento Unico di Programmazione (DUP). Se alla data del 31 luglio risulta insediata una nuova amministrazione, e i termini fissati dallo Statuto comportano la presentazione delle linee programmatiche di mandato oltre il termine previsto per la presentazione del DUP, il DUP e le linee programmatiche di mandato sono presentate al Consiglio contestualmente, in ogni caso non successivamente al bilancio di previsione riguardante gli esercizi cui il DUP si riferisce. Come detto in precedenza con Decreto del Ministero dell’Interno del 3 luglio 2015 il termine per la presentazione del Documento unico di programmazione degli enti locali, relativo almeno ad un triennio decorrente dall'anno 2016, è stato

5

differito al 31 ottobre 2015 e successivamente, con decreto del Ministero dell’Interno del 28 ottobre 2015, è stato rinviato ulteriormente al 31 dicembre 2015. Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative. Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione.Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione.

LOGICA ESPOSITIVA

Sulla base di quanto innanzi, il presente elaborato si compone delle seguenti parti:

 Sezione Strategica (SeS);  Sezione Operativa (SeO);

La SeS sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente. Il quadro strategico di riferimento è definito anche in coerenza con le linee di indirizzo della programmazione regionale e tenendo conto del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale in coerenza con le procedure e i criteri stabiliti dall'Unione Europea. In particolare, la SeS individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato. Le linee programmatiche di questa amministrazione sono state presentate con deliberazione del Consiglio Comunale n. 48 del 13/10/2015 con riferimento al periodo 2015/2020. Il mandato elettorale dell’attuale amministrazione ha scadenza nel 2020.

6

La SeO ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella SeS del DUP. In particolare, la SeO contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale. Il contenuto della SeO, predisposto in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella SeS, costituisce giuda e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente. La SeO è redatta, per il suo contenuto finanziario, per competenza con riferimento all’intero periodo considerato, e per cassa con riferimento al primo esercizio, si fonda su valutazioni di natura economico-patrimoniale e copre un arco temporale pari a quello del bilancio di previsione. La SeO supporta il processo di previsione per la predisposizione della manovra di bilancio. La SeO individua, per ogni singola missione, i programmi che l’ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella SeS. Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, sono individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere. Per ogni programma sono individuati gli aspetti finanziari, sia in termini di competenza con riferimento all’intero periodo considerato, che di cassa con riferimento al primo esercizio, della manovra di bilancio. La SeO ha i seguenti scopi:  definire, con riferimento all’ente e al gruppo amministrazione pubblica, gli obiettivi dei programmi all’interno delle singole missioni. Con specifico riferimento all’ente devono essere indicati anche i fabbisogni di spesa e le relative modalità di finanziamento;  orientare e guidare le successive deliberazioni del Consiglio e della Giunta;  costituire il presupposto dell’attività di controllo strategico e dei risultati conseguiti dall’ente, con particolare riferimento allo stato di attuazione dei programmi nell’ambito delle missioni e alla relazione al rendiconto di gestione.

7

SEZIONE STRATEGICA

La sezione strategica

La sezione strategica sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo. Nella sezione strategica vengono riportate le politiche di mandato che l’ente intende sviluppare nel corso del triennio, suddivisi in programmi, che costituiscono la base della successiva attività di programmazione di medio/breve termine che confluisce nel Piano triennale ed annuale della performance. Il Comune di Cava de’ Tirreni in attuazione dell’art. 46 comma 3 del TUEL ha approvato, con deliberazione di C.C. n. 48 del 13.10.2015 il Programma di mandato per il periodo 2015/2020. Attraverso tale atto di Pianificazione, sono state definite le aree di intervento strategico che rappresentano le politiche essenziali da cui sono derivati i programmi, progetti e singoli interventi da realizzare nel corso del mandato.

CONDIZIONI ESTERNE

Analisi di contesto

Scenario economico generale (internazionale)

Per quanto attiene lo scenario internazionale molto brevemente si riportano qui di seguito i dati economici pubblicati dalla Banca d'Italia, sul Bollettino Economico di luglio 2015: “La ripresa dell’economia globale prosegue, ma mostra segni di rallentamento, riconducibili a fattori temporanei nelle economie avanzate, più persistenti in quelle emergenti; un’accelerazione degli scambi mondiali è prevista per l’anno in corso. Il permanere di condizioni di eccesso di offerta sul mercato del petrolio ha finora contribuito a contenere il prezzo del greggio su livelli di poco superiori ai minimi di inizio anno. Sull’economia globale gravano fattori di incertezza quali il ritmo di rialzo dei tassi ufficiali statunitensi e l’instabilità finanziaria in Cina, manifestatasi con un brusco calo sul mercato azionario interrotto solo da massicci interventi delle autorità, che potrebbe frenare la crescita di quel paese.

8

L’economia italiana ha ripreso ad espandersi. Il miglioramento degli indici di fiducia di imprese e famiglie si è accompagnato a un recupero della domanda interna che è tornata a contribuire alla crescita. Gli investimenti, che si erano ridotti quasi ininterrottamente dal 2008, hanno registrato un aumento, con primi segnali favorevoli anche nel comparto delle costruzioni. I piani delle imprese prospettano una decisa espansione dell’accumulazione nel corso dell’anno per le aziende più grandi, a fronte di una maggiore prudenza da parte di quelle medie e, soprattutto, di quelle piccole. Gli indicatori congiunturali più recenti segnalano che nel secondo trimestre la crescita è proseguita a ritmi analoghi a quelli del primo. Nel bimestre aprile-maggio l’occupazione è tornata a crescere. Il tasso di disoccupazione si è stabilizzato. Dall’inizio dell’anno è aumentata significativamente la quota di assunzioni con contratti a tempo indeterminato, incentivate dalle recenti misure del Governo. In primavera si è ridotto il ricorso alla Cassa integrazione guadagni. Cresce la percentuale di imprese che prevede un’espansione dell’occupazione, anche se i giudizi di stabilità restano prevalenti. L’inflazione, negativa all’inizio dell’anno, è tornata positiva, ma si mantiene su valori storicamente molto bassi. Le aspettative delle famiglie e delle imprese ne prefigurano un ulteriore incremento. L’espansione monetaria, in particolare l’ampio ricorso delle banche italiane alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine e il programma di acquisto di titoli dell’Eurosistema, si sta gradualmente trasmettendo alle condizioni del credito. Prosegue, e si estende, la riduzione del costo dei prestiti alle imprese, non più limitata alle società con primario merito di credito; anche le piccole e medie aziende segnalano nei sondaggi un accesso più agevole ai finanziamenti. La flessione dei prestiti alle imprese si è attenuata; sono tornati a crescere quelli al settore manifatturiero e quelli alle famiglie, per la prima volta da oltre tre anni”.

Contesto nazionale

In questo quadro complessivo, dopo la rilevante recessione degli anni passati, l’economia italiana sembra lentamente cambiare rotta con una moderata ripresa economica e degli scambi. Lungo è ancora il cammino della crescita e numerosi ancora sono gli ostacoli ed i sacrifici richiesti, ma forse il percorso appare possibile e con qualche sintomo positivo di tendenziale sviluppo. Gli obiettivi strategici dell'Ente, del resto, dipendono molto anche dal margine di manovra concesso dal Governo Centrale in particolare, alle ultime manovre legislative e quelle in previsione vanno ad incidere sulle seguenti variabili: Riforme istituzionali (revisione del sistema parlamentare volto a rendere maggiormente efficienti e rapidi i circuiti decisionali). 9

Riequilibrio strutturale dei conti pubblici (pur essendo noti gli effetti negativi che le manovre operate negli anni al fine di riequilibrare i conti pubblichi hanno avuto sull'economia reale, il contenimento del debito e del disavanzo resta una priorità attuabile non solo mediante la valorizzazione e dismissione di immobili pubblici ma anche mediante manovre nel consolidamento e nel rafforzamento della revisione della spesa). Ammodernamento e riforma della PA (le amministrazioni pubbliche necessitano di un profondo processo di ristrutturazione e al contempo devono essere potenziati gli strumenti volti al miglioramento della trasparenza in quanto elemento indispensabile, sia per la conoscenza delle decisioni da parte del cittadino, che per prevenire la corruzione e la responsabilizzare nell'uso delle risorse pubbliche) con un nuovo riordino delle imposte comunali sulla prima casa ed una completa ridefinizione delle regole disciplinanti il Patto di Stabilità. Questi ultimi aspetti hanno comportato non poche conseguenze anche alla luce della nuova legge di stabilità per il 2016. Per dare un quadro maggiormente informativo del contesto nazionale in cui l’ente opera sono state tratte dalla premessa del Documento di Economia e Finanza 2015 (DEF 2015) del Ministero dell’Economia e delle Finanze le indicazioni che riguardano gli aspetti strategici utili per impostare la programmazione dell’ente, riguardanti le politiche di bilancio, le riforme strutturali e gli investimenti. In effetti, per quanto indicato nel DEF 2015, dopo una crisi molto grave e prolungata, nell’ultimo trimestre del 2014 l’economia italiana è uscita dalla recessione. La favorevole evoluzione del contesto macroeconomico sta spingendo le principali organizzazioni internazionali a rivedere al rialzo le stime di crescita per l’area dell’Euro e l’Italia; abbiamo a disposizione una speciale finestra di opportunità per riprendere a crescere a un ritmo sostenuto e porre il rapporto tra debito e PIL su un sentiero discendente. Non possiamo assolutamente permetterci di sprecarla. La forte, duratura flessione dei prezzi del petrolio favorisce il miglioramento delle ragioni di scambio, l’aumento del reddito disponibile delle famiglie e dei margini di profitto delle imprese. Ma al di là dell’evoluzione del mercato del petrolio è il clima in Europa a essere cambiato. Anche grazie allo sforzo profuso dall’Italia durante la presidenza di turno dell’Unione, crescita e occupazione sono stati posti al centro del dibattito europeo. Si è consolidata una convergenza su una strategia basata su: i) una politica di responsabilità fiscale, attenta alla crescita pur nel rispetto della disciplina di bilancio; ii) la necessità di accelerare in tutti i paesi le riforme strutturali; iii) la priorità da dare al rilancio degli investimenti pubblici e privati.

10

Da questo nuovo clima sono scaturiti nuovi impegni e iniziative, sia a livello nazionale che a livello europeo, con il lancio del Piano Juncker e con il Quantitative Easing della BCE. Il Quantitative Easing della BCE – che ha aggiunto gli acquisti del debito sovrano ai programmi di acquisto di attività del settore privato – consentirà una ripresa del credito grazie al mantenimento di condizioni finanziarie accomodanti. Garantendo l’ancoraggio delle aspettative d’inflazione su livelli compatibili con l’obiettivo della BCE, il programma conterrà l’aumento dei tassi d’interesse reali provocato da una debole dinamica dei prezzi. La fiducia di imprese e famiglie ne risulterà rafforzata, gli investimenti e il consumo supportati. Al contempo, la divergenza dei cicli economici tra le diverse aree valutarie si è associata a un forte deprezzamento dell’euro: la maggiore competitività delle aziende europee sui mercati globali sosterrà la domanda di esportazioni e la dinamica dei prezzi interni. Riflettendo la favorevole evoluzione del quadro macroeconomico, la crescita dovrebbe rafforzarsi gradualmente in Europa e in Italia, favorendo il servizio e la dinamica del debito. La ripresa nell’area resta, tuttavia, diseguale ed esposta a numerosi rischi. Le tensioni geopolitiche, l’evoluzione della crisi in Grecia, la decelerazione delle economie emergenti costituiscono elementi d’incertezza. Nel 2014 gli interventi di politica economica del Governo hanno mirato a rilanciare l’economia mediante azioni di sostegno dei redditi e di riduzione del carico fiscale, progredendo inoltre verso la soluzione definitiva al problema dei debiti arretrati delle Amministrazioni pubbliche. Nonostante il perdurare di una fase di debolezza ciclica il Governo ha garantito l’equilibrio dei conti pubblici; l’avanzo primario si è mantenuto tra i più elevati nell’Area dell’Euro, l’incidenza dell’onere del debito sul PIL ha continuato a ridursi, l’indebitamento netto è rimasto entro la soglia del 3,0 per cento. La forte discontinuità di politica economica imposta dal Governo è tesa a imprimere una decisa accelerazione a investimenti e consumi, e a consolidare l’attuale sensibile miglioramento delle aspettative di imprese e famiglie; l’irrobustimento della crescita impatterà progressivamente sulle condizioni del mercato del lavoro, che al momento continuano a risentire delle gravi conseguenze della crisi. Per sostenere la ripresa nascente e l’occupazione il Governo intende: i) perseguire una politica di bilancio di sostegno alla crescita, nel rispetto delle regole comuni adottate nell’Unione europea; ii) proseguire nel percorso di riforma strutturale del Paese per aumentarne significativamente le capacità competitive; iii) migliorare l’ambiente normativo delle imprese e le condizioni alla base delle decisioni d’investimento.

11

Queste azioni si rafforzano a vicenda e tracciano una strategia coerente, in cui le riforme – nei mercati del lavoro, dei prodotti e dei servizi, in campo finanziario e fiscale – rilanciano la competitività e creano un clima più favorevole per le opportunità di investimento. Gli investimenti svolgono un ruolo centrale: nel breve periodo promuovono nuove opportunità di lavoro e sostengono la domanda, ponendo le basi per l’incremento del potenziale di crescita nel medio periodo; al tempo stesso consolidano l’attuazione e il dispiegarsi degli effetti delle riforme. Una politica di bilancio responsabile e favorevole alla crescita – nei saldi e nella composizione – assicurerà la fiducia dei mercati; il mantenimento di aspettative favorevoli rafforzerà ulteriormente la domanda e la crescita, dunque la sostenibilità di lungo periodo delle stesse finanze pubbliche.

Politiche di bilancio

La politica di bilancio presentata nel Documento di Economia e Finanza per il 20150 è volta a: i) sostenere la ripresa economica, in primo luogo evitando qualsiasi aumento del prelievo fiscale, ma anche rilanciando gli investimenti – compresi quelli nell’edilizia scolastica; ii) collocare su un sentiero di riduzione il rapporto tra il debito pubblico e il PIL, così rafforzando la fiducia dei mercati; iii) irrobustire la fase di ripresa dell’economia, che porterà con se un deciso recupero dell’occupazione nel prossimo triennio. Il quadro macroeconomico prefigurato nel DEF è in linea con quello prevalente tra i principali previsori nazionali e internazionali. Lo scenario programmatico segna il ritorno della crescita dopo un prolungato periodo di recessione. Per il 2015 si riscontra un incremento del PIL pari allo 0,7 per cento, che si porterebbe all’1,4 e all’1,5 per cento nel 2016 e 2017, rispettivamente. Rispetto al tendenziale la crescita risulta lievemente più elevata, in particolare negli ultimi anni dell’orizzonte previsivo; vi contribuiscono gli effetti della politica di bilancio orientata alla crescita, unitamente a quelli delle riforme. Vengono confermati gli obiettivi di indebitamento netto indicati lo scorso autunno per il triennio 2015-2017 – rispettivamente pari a 2,6, 1,8 e 0,8 per cento del PIL. Si riduce la pressione fiscale, al netto della classificazione contabile del bonus IRPEF 80 euro. Viene scongiurata l’attivazione delle clausole di salvaguardia per il 2016 – volte a garantire il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica – che avrebbero prodotto aumenti del prelievo pari all’1,0 per cento del PIL. Questo obiettivo viene raggiunto:

12

i) in parte grazie al miglioramento del quadro macroeconomico – che si riflette in un aumento del gettito – e alla flessione della spesa per interessi rispetto alle previsioni dello scorso autunno, con un effetto complessivo valutabile in 0,4 punti percentuali del PIL; ii) in parte per effetto delle misure di revisione della spesa che verranno definite nei prossimi mesi, per un importo pari allo 0,6 per cento del PIL. Si tratta di un intervento cruciale che determina un abbattimento significativo della pressione fiscale contemplata dal quadro tendenziale. Al fine di facilitare il processo di ripresa economica, nel 2016 ci si intende avvalere della flessibilità delle finanze pubbliche connessa all’utilizzo della clausola europea sulle riforme; ne conseguirebbe un percorso di miglioramento del saldo strutturale più graduale, che contempla il raggiungimento del pareggio di bilancio strutturale nel 2017. Accanto alla dimensione quantitativa della programmazione economica, espressa dai saldi di bilancio, vi è una dimensione qualitativa, che attiene alla composizione delle entrate e delle uscite che determinano i saldi stessi, un fattore cruciale per promuovere la crescita. In tale ambito il Governo ha già assunto misure in materia di revisione della spesa – che liberano risorse grazie alla maggiore efficienza nella produzione dei servizi ai cittadini e alle imprese – e di ricomposizione del prelievo, favorendo il trattamento fiscale del lavoro rispetto a quello delle rendite. Con l’obiettivo di coniugare la spinta per la competitività con il risanamento della finanza pubblica, alla prosecuzione dell’incisivo processo di revisione della spesa si accompagna un programma per la valorizzazione e la dismissione del patrimonio pubblico. Sono in corso di ultimazione le procedure amministrative per le privatizzazioni annunciate, che nel 2015 porteranno proventi pari a circa lo 0,4 per cento del PIL; si stima che in seguito – tra il 2016 e il 2018 - il programma di privatizzazioni consentirà di mobilizzare risorse pari a circa l’1,3 per cento del PIL. Nelle previsioni il rapporto tra debito e PIL crescerà nel 2015 (da 132,1 a 132,5 per cento) per poi scendere significativamente nel biennio successivo (a 130,9 e 127,4), anche grazie al contributo delle privatizzazioni; ciò consentirà di rispettare la regola del debito prevista dalla normativa europea e nazionale. Questi numeri riflettono valutazioni prudenziali. Gli obiettivi per il 2016 (e gli anni ccessivi) potranno essere rivisti positivamente a settembre con la Nota di Aggiornamento del DEF. Il Governo non esclude che per quella data sia possibile indicare un tasso di crescita più elevato; ciò offrirebbe margini più ampi per la riduzione della pressione fiscale.

Riforme strutturali

13

Al fine di attivare in un’unica coordinata strategia interazioni positive con la politica di bilancio, il Governo sta realizzando un ampio programma di riforme strutturali, che si articola lungo tre direttrici fondamentali: i) l’innalzamento della produttività del sistema mediante la valorizzazione del capitale umano (Jobs Act, Buona Scuola, Programma Nazionale della Ricerca); ii) la diminuzione dei costi indiretti per le imprese connessi agli adempimenti burocratici e all’attività della Pubblica Amministrazione, mediante la semplificazione e la maggiore trasparenza delle burocrazie (riforma della Pubblica Amministrazione, interventi anti-corruzione, riforma fiscale); iii) la riduzione dei margini di incertezza dell'assetto giuridico per alcuni settori, sia dal punto di vista della disciplina generale, sia dal punto di vista degli strumenti che ne assicurano l'efficacia (nuova disciplina del licenziamento, riforma della giustizia civile). Gli effetti del programma risultano potenziati dagli interventi istituzionali volti a riformare la legge elettorale, differenziare le funzioni di Camera e Senato, accelerare il processo decisionale di approvazione delle leggi. L’impatto delle riforme strutturali sul PIL programmatico sconta un profilo prudenziale, assumendo un effetto crescente nel tempo; va peraltro notato che una parte dell’impatto delle riforme è ricompresa nel quadro macro tendenziale. Gli effetti cumulati sono in linea con le previsioni formulate dalle principali organizzazioni internazionali. Con l’obiettivo di avviare la ripresa massimizzandone l’impatto occupazionale il Governo ha già approvato quattro decreti attuativi del Jobs Act, al fine di completare la riforma entro la prima metà dell’anno in corso; si tratta delle disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali, semplificazione delle tipologie contrattuali e conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Diventerà così più vantaggioso non solo assumere nuovo personale, ma anche stabilizzare rapporti di lavoro flessibile esistenti, così incentivando gli investimenti nell’istruzione per i lavoratori, nella formazione per le imprese. Gli effetti degli interventi sul funzionamento del mercato del lavoro risulteranno amplificati dagli incentivi fiscali introdotti con la Legge di Stabilità per il 2015, quali la riduzione permanente del cuneo fiscale per i dipendenti con un reddito inferiore a 26 mila euro (bonus IRPEF 80 euro); la deducibilità, per le imprese e alcuni lavoratori, del costo del lavoro dalla base imponibile ai fini IRAP; l’esenzione totale, per 36 mesi, dal pagamento dei contributi sociali per i nuovi contratti a tempo indeterminato stipulati nel 2015. Ampliando l’orizzonte temporale di riferimento, il compito di accrescere significativamente la qualità del capitale umano del Paese è affidato alla riforma del sistema dell’istruzione (La Buona Scuola), i 14

cui fondamenti sono: un piano straordinario di assunzioni teso a soddisfare stabilmente le esigenze degli organici; un maggiore ruolo del merito nel definire gli avanzamenti dei docenti; una maggiore trasparenza nella gestione delle scuole; l’introduzione di incentivi fiscali a favore degli investimenti privati nelle infrastrutture scolastiche e nell’offerta didattica; l’obbligatorietà della formazione professionale per i percorsi tecnici; il riconoscimento della centralità – nel panorama dell’offerta didattica – dell’apprendimento delle lingue straniere e dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Affinché un’economia utilizzi adeguatamente il capitale umano disponibile, le imprese dovranno essere messe in condizione di operare in un contesto favorevole agli investimenti; in tal senso è particolarmente urgente continuare ad aumentare l’efficienza della Pubblica Amministrazione – nel 2014 sono state ad esempio introdotte norme volte a favorire la mobilità interna e tra amministrazioni dei dipendenti. Una riforma organica del settore, di iniziativa governativa, è attualmente all’esame del Parlamento; intende rimuovere alcune disfunzioni delle burocrazie, puntando ad esempio su una migliore gestione delle risorse umane e un più efficace utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Gli investimenti delle imprese in Italia sono frenati anche da fenomeni di corruzione e dai problemi che ostacolano l’adeguato funzionamento della giustizia, in particolare civile. Per contrastare i fenomeni di corruzione nel settore pubblico e aumentare la trasparenza sono stati adottati diversi interventi normativi, che hanno consentito tra l’altro la nascita e il rafforzamento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione; in materia di corruzione e tempi di prescrizione di alcuni reati ulteriori misure sono al vaglio del Parlamento. Al fine di accrescere la produttività della giustizia si è scelto di specializzare maggiormente l’attività degli uffici giudiziari: è stato istituito il tribunale delle imprese e si è intervenuti sulla distribuzione geografica degli uffici giudiziari, conseguendo economie di scala. Risorse crescenti sono state inoltre stanziate per il piano di digitalizzazione della giustizia, in particolare per accelerare il completamento del processo civile telematico. Al fine di snellire l’attività processuale sono state introdotte nuove modalità di risoluzione delle controversie esterne ai tribunali e nuove formule di determinazione degli onorari degli avvocati. L’attuazione delle riforme procede a un ritmo serrato. La Presidenza del Consiglio dei Ministri verifica costantemente che le misure introdotte vengano attuate nei tempi stabiliti, attraverso un’azione di coordinamento e impulso che sta producendo una significativa accelerazione dei processi attuativi.

15

Il Governo stima che le riforme, una volta attuate, eserciteranno un impatto significativo sulla crescita di lungo termine, sull’occupazione e sulla sostenibilità delle finanze pubbliche; le riforme rappresentano inoltre un fattore cruciale di impulso per gli investimenti. Rafforzandosi reciprocamente, riforme strutturali e investimenti accrescono stabilmente il potenziale, migliorando le aspettative di imprese e famiglie sulle prospettive dell’economia.

Investimenti

L’Italia ha fornito durante il Semestre di presidenza della UE un decisivo impulso al dibattito sull’agenda degli investimenti in Europa, risultando tra i principali artefici dell’iniziativa che ha portato al lancio del Piano di investimenti per l’Europa e alla creazione del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI – European Fund for Strategic Investments). È un’importante occasione per sospingere gli investimenti privati con il sostegno pubblico, nei limiti dei vincoli di bilancio; agendo assieme i paesi europei produrranno un impatto maggiore sulla domanda aggregata dell’area. Affinché la ripresa si consolidi e la produttività acceleri nel medio periodo è indispensabile che gli investimenti riprendano a crescere stabilmente. L’ampio deficit di investimenti in Europa non è solo il frutto di fattori strutturali, ma anche delle incertezze sulle prospettive di crescita e della bassa domanda aggregata. La carenza di investimenti appare particolarmente acuta in diversi settori fondamentali per la competitività (ricerca, infrastrutture) e in alcuni paesi, tra cui l’Italia; essa si associa inoltre a una frammentazione dei mercati finanziari, contraria alla stessa concezione di un mercato unico. Il Piano di investimenti per l’Europa ricomprende sia politiche strutturali volte a migliorare il business climate nei nostri paesi, sia la previsione di un forte impulso macroeconomico, che aiuterà a superare l’incertezza sulle prospettive di crescita. Il Fondo potrà garantire e finanziare progetti nei settori delle infrastrutture, energia, istruzione, ricerca, tutela delle risorse naturali, innovazione e PMI, sia con strumenti di debito sia con investimenti di capitale. Le aspettative che il piano ha suscitato non possono essere deluse; perché sia pienamente efficace, i tempi di realizzazione sono fondamentali e devono essere rapidi, sebbene sia ormai evidente che i primi effetti si potranno registrare a partire dal 2016. L’impatto economico del Piano dipende in maniera critica dall’effettiva addizionalità delle risorse impiegate. È quindi essenziale che il Fondo vada a finanziare progetti aggiuntivi rispetto agli investimenti sostenuti dagli attuali programmi europei, che non si sarebbero altrimenti materializzati in assenza dell’intervento dell’EFSI o per il loro eccessivo rischio o per altri fallimenti del mercato e vincoli finanziari o di bilancio.

16

Nel corso del 2014 il Governo è intervenuto per migliorare l’ambiente economico per gli investimenti privati, inclusi quelli esteri. Le aziende possono oggi contare su una serie di incentivi fiscali per investire in beni strumentali, finanziare la ricerca e sviluppare marchi e brevetti. Sono stati introdotti: i) l’istituto del voto plurimo, volto a incentivare la quotazione soprattutto delle PMI e ad accrescere la stabilità della governance delle imprese; ii) la possibilità per le assicurazioni, i fondi di credito e le società di cartolarizzazione di finanziare direttamente le aziende, connettendo domanda e offerta di capitali. Il provvedimento “Sblocca Italia” ha contribuito a migliorare gli strumenti di investimento esistenti, come i project bonds, per consentire ai privati di investire nelle infrastrutture. Gli investitori esteri nel nostro Paese hanno oggi a disposizione tribunali specializzati e possono fare sempre più affidamento su un regime fiscale certo, garantito da accordi di ruling di standard internazionale con l’Agenzia delle Entrate. Per sostenere il rilancio degli investimenti il Governo è intervenuto con il pacchetto Investment Compact, la cui attuazione è prevista nell’anno in corso. Nel dettaglio le norme sono volte a: i) sostenere le imprese in temporanea difficoltà nel percorso di risanamento e consolidamento industriale; ii) accrescere le possibilità di finanziamento per l’internazionalizzazione delle imprese e le esportazioni; iii) incrementare i benefici a favore delle start-up, estendendoli alle PMI innovative; iv) aumentare gli sgravi fiscali per le attività di ricerca e sviluppo e per i brevetti; v) sviluppare i canali di finanziamento per le imprese alternativi al credito bancario; vi) ampliare le possibilità di accesso al fondo centrale di garanzia. All’interno dell’Investment Compact si colloca anche la riforma delle banche popolari, il cui obiettivo è accrescere l’efficienza e la solidità del sistema bancario italiano, che deve tornare a finanziare adeguatamente l’economia reale; gli effetti della riforma risulteranno complementari alle misure di “Finanza per la Crescita”, tese a potenziare e diversificare gli strumenti non bancari di finanziamento delle imprese, soprattutto piccole e medie, verso progetti di investimento di medio-lungo periodo. Dall’analisi dei dati di finanza pubblica emerge un altro elemento cruciale: nel 2015 si è finalmente interrotta la caduta degli investimenti pubblici, nei prossimi anni si prevede un graduale incremento della spesa in conto capitale. In una prospettiva di medio-lungo termine le azioni dell’esecutivo saranno dirette a i) rafforzare la governance degli investimenti pubblici; ii) aumentare la capacità progettuale nella predisposizione delle opere pubbliche; iii) estendere la trasparenza nelle procedure di svolgimento; iv) migliorare i processi di valutazione ex-ante ed ex-post. Più in generale, politiche di massima trasparenza informeranno tutta l’azione della pubblica amministrazione non solo come

17

strumento di prevenzione della corruzione, ma anche come leva per incrementare l’efficacia dell’intervento pubblico. Il 18 settembre 2015, il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, hanno presentato al Consiglio dei Ministri la Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Def) 2015. I nuovi obiettivi di finanza pubblica sono coerenti con la volontà del governo di rafforzare e accelerare la crescita economica, favorire la creazione di posti di lavoro, promuovere gli investimenti, ridurre il carico fiscale sulle famiglie e sulle imprese, secondo un piano pluriennale avviato nel 2014 (con gli 80 euro in busta paga ai lavoratori dipendenti a reddito medio basso), continuato nel 2015 (con la cancellazione della componente lavoro dell’Irap) e che proseguirà fino al 2018. Data la necessità di assicurare contestualmente il controllo della finanza pubblica e quindi la diminuzione dell’indebitamento delle pubbliche amministrazioni (pari al 3,0% del PIL nel 2014, stimato in calo al 2,6% nel 2015 e al 2,2% nel 2016), le misure di stimolo all’economia saranno in parte finanziate da risparmi di spesa attraverso una operazione selettiva che dovrà essere finalizzata ad una più efficace allocazione delle risorse nel settore pubblico. Vengono riviste al rialzo, per la prima volta dal 2010, le stime di crescita del prodotto interno lordo: in aumento dello 0,9% nel 2015 e dell’1,6% nel 2016 (rispettivamente contro lo 0,7% e 1,4% stimato ad aprile). Per il 2016 è confermato l’inizio della traiettoria di riduzione del rapporto debito pubblico/PIL, per la prima volta dopo 8 anni di crescita. Rispetto al quadro tendenziale (che si definisce a legislazione vigente) il rapporto deficit/PIL programmatico mostra una traiettoria in discesa più graduale perché il governo intende rafforzare la crescita al fine di accelerare l’aumento dell’occupazione e per evitare che l’indebolimento dell’economia internazionale abbia conseguenze sul nostro Paese. La maggiore gradualità del consolidamento di bilancio è consentita dai trattati europei, come specificato dalla Commissione europea con la propria comunicazione sulla flessibilità del 13 gennaio scorso. Il Governo utilizzerà al meglio sia la clausola per le riforme sia la clausola per gli investimenti.

Contesto Regionale

Analisi dei fattori di competitività regionali Per quanto la crisi abbia colpito l’economia regionale ed abbia drammaticamente ridotto il suo potenziale produttivo, la rimane ancora la prima realtà industriale nell’ambito delle regioni della “convergenza”, sebbene con una base manifatturiera messa nettamente a rischio – e fortemente ridimensionata in termini assoluti - dalla profondità e dalla durata del calo della domanda. 18

La condizione di prolungata recessione che ha contrassegnato l’ultimo quinquennio e he trova riscontro nell’andamento del PIL regionale a partire dal 2008, ha determinato, infatti, una caduta così intensa e persistente dei livelli di attività da allontanare la Campania dal trend di “crescita” medio nazionale - mettendo a repentaglio l’intero sistema di imprese - senza, tuttavia, alterare la posizione relativa della regione nel panorama meridionale. Dopo il 2007, mentre l’Italia ha perso fino al 2012, quasi 102 miliardi di euro in termini di PIL (a prezzi costanti), corrispondenti ad un arretramento vicino al 7%, il Mezzogiorno, le regioni della Convergenza e la Campania hanno ceduto, rispettivamente, 33, 27 e 10 miliardi di euro (pari al 9,4%, al 9,8% e al 10,2% del 2007) seguendo un trend sostanzialmente analogo e posizionandosi, alla fine, molto al di sotto dei valori del PIL registrati nel 2000. In altri termini, se nel 2000 la Campania “valeva” all’incirca il 33,7% del PIL totale delle regioni della Convergenza, questo peso non si è sostanzialmente modificato nemmeno dopo l’insorgere della crisi, oscillando, nel periodo in esame, tra il 34,1% del 2008 e il 33,9% del 2012. Negli ultimi anni, poi, la caduta del PIL regionale (in termini “reali”) è proseguita senza soluzione di continuità, mantenendo e, anzi, approfondendo il divario esistente nei confronti delle regioni più ricche. Per quanto il trend (-2,1% nel 2013 e -1,2% nel 2014) segua, in effetti, lo stesso andamento (a tassi negativi ma decrescenti) che si è verificato in Italia, l’evoluzione – anche quella “prevista” per i prossimi anni che farebbe registrare una ripresa generalizzata ma ben più consistente nelle regioni del Centro-nord – finisce per aumentare la distanza, in termini di sviluppo, fra i risultati raggiunti, rispettivamente, dalla Campania e dal resto del Paese. Certamente più evidente è, invece, lo “stacco” della Campania, anche rispetto al gruppo dei territori “in ritardo” (oltre che rispetto all’Italia), dal punto di vista della diminuzione registrata nelle componenti “interne” della domanda. A partire dal primo anno della recessione (2008), la caduta di consumi e investimenti – vale a dire della quota predominante del mercato al quale si rivolge l’offerta delle imprese regionali – è stata, come si vede, impressionante e sensibilmente superiore a quella verificatasi in tutte le altre ripartizioni. Ciò ha comportato il passaggio della Campania all’ultimo posto fra le regioni italiane, in termini di evoluzione della spesa finale e, quindi, di riduzione della produzione e dei redditi ad essa collegati, nonché l’approfondirsi dei divari territoriali (sociali ed economici) riconducibili a questa nuova condizione. In definitiva, il processo di deindustrializzazione - iniziato ben prima del 2008 – è proseguito senza particolari accelerazioni anche negli ultimi anni (quelli della crisi mondiale) ed ha interessato tutti i territori del Paese (nelle aree più sviluppate come in quelle “in ritardo”), mantenendo pressoché

19

inalterate le posizioni relative e, quindi, confermando, pur con qualche limatura, il ruolo predominante della Campania nell’ambito delle regioni dell’Obiettivo “Convergenza”. Anche nel lungo periodo, poi, il Valore Aggiunto prodotto dall’insieme delle attività industriali ha conservato il medesimo peso sul corrispondente aggregato misurabile per le quattro regioni della “convergenza” (rispettivamente, il 32% in totale e il 36% per le sole imprese manifatturiere), a dimostrazione del fatto che la crisi, nonostante l’evidente inasprimento manifestatosi negli ultimi anni, non sembra aver avuto effetti significativi sui livelli di “competitività relativa”, almeno all’interno del gruppo delle regioni in ritardo. Tuttavia, la conclusione di questa prima analisi non è meno rilevante e grave per la tenuta e le prospettive dell’economia della Campania. Se il posizionamento della regione – ed in particolare, del suo apparato manifatturiero – non sembra aver subito, con la crisi, un peggioramento significativo in termini “relativi”, è il valore “assoluto” della caduta e del ridimensionamento che si è registrato nella base produttiva e industriale della regione che deve seriamente preoccupare. Nell’ultimo decennio e fino al 2011, infatti, l’industria in senso stretto della Campania ha perduto complessivamente quasi il 2,5% in termini di valore aggiunto (sul totale regionale) a prezzi costanti, con una contrazione che corrisponde all’incirca ad un quinto del peso registrato nell’anno iniziale (dal 13,3% del 2000 al 10,9% del 2011). La maggior parte di quest’arretramento (1,8%), poi, si è consumata nel periodo successivo al 2007 quando, con l’insorgere della crisi, il processo di deindustrializzazione ha nettamente accelerato, raggiungendo livelli straordinari ed allarmanti. In definitiva, la base economica della regione, che già nel 2000 manifestava un evidente “ritardo” del suo sistema industriale, in grado di contribuire per meno del 12% alla formazione del PIL, ha conosciuto negli ultimi anni un’ulteriore vistosa perdita di prodotto (e capacità) innanzitutto del comparto manifatturiero (ridotto, nel 2010, a meno dell’8%), accrescendo, per converso, il peso delle attività terziarie e, soprattutto, del valore aggiunto corrispondente al variegato universo del suo “settore pubblico allargato”. La contrazione registrata nel tessuto produttivo della regione è stata, quindi, particolarmente significativa (innanzitutto in termini assoluti), con la conseguenza di confinare la Campania (al pari delle altre regioni del Mezzogiorno) in un’area sempre più Periferica e sempre meno industrializzata, del tessuto economico nazionale. Nel complesso, l’industria manifatturiera della Campania è passata, dal 2000 al 2010, da poco più di 7,9 miliardi di valore aggiunto prodotto (a prezzi correnti) a circa 7,2 miliardi di euro, con una perdita

20

decisamente più consistente in termini reali (più di 1,7 miliardi di euro, pari a quasi il 22% del valore iniziale). Un’evoluzione negativa che - partendo da un dato di per sé già insufficiente rispetto alle necessità ed al peso della comunità regionale – ha raggiunto, con la crisi, livelli allarmanti, non tanto e non solo per gli inevitabili effetti (diretti) sul prodotto e sul reddito, quanto soprattutto per la sensibile contrazione di quel sistema di attività in grado di alimentare gli investimenti, la domanda di lavoro, forniture e beni intermedi ed il mercato dei servizi alle imprese. Mentre negli altri rami e, segnatamente, nei “servizi”, la recessione ha evidentemente interrotto il trend di crescita, ma non è stata in grado di riportare il valore aggiunto al di sotto dei livelli di inizio periodo (2000), nel caso delle attività industriali la crisi ha certamente aggravato (ma non ha determinato) il processo di progressiva perdita di tenuta e di capacità produttiva delle imprese regionali, con effetti che, soprattutto in prospettiva, rendono certamente più problematici gli scenari di sviluppo e la competitività dell’intero sistema. Da quest’ultimo punto di vista, infatti, anche i più recenti dati dell’ISTAT, relativi alle esportazioni delle regioni, segnalano che:  per quanto influenzate da una forte variabilità di tipo “congiunturale”, le esportazioni della Campania sono cresciute nel 2013 dell’1,8%, a fronte di una sostanziale stabilità in Italia (- 0,1%) e di una netta diminuzione per l’insieme delle regioni del Mezzogiorno (-8,1%);  la dinamica recente, tuttavia, non riesce ad alterare la posizione strutturalmente marginale della regione nel commercio internazionale, tant’è che le esportazioni campane rappresentano, alla fine (nel 2013), appena il 2,5% di quelle nazionali, seguendo un’evoluzione comunque discendente nel medio-lungo periodo (3% nel 2000; 2,7% nel 2009);  anche la propensione a esportare - calcolata in termini di valore delle esportazioni di merci sul PIL - segnala per la Campania un modesto incremento nel periodo 2007-2011 ed un valore nel 2011 (9,7%) molto al di sotto, sia di quello relativo alla media dell’intero Paese (23,8%), sia di quello registrato per le regioni del Mezzogiorno (11,6%). In questo contesto socio-economico assume quale doveroso riferimento il programma di mandato proposto dal Presidente della Regione Campania agli elettori e trasfuso nel Documento Economico e Finanziario (DEFR Campania), rispetto al quale, peraltro, vengono individuati gli specifici obiettivi programmatici. Lo stesso DEFR Campania sancisce, d’altronde, le regole generali per assolvere gli indicati fini programmatici definendo le aree strategiche e funzionali corrispondenti alle aree di competenza dei

21

Dipartimenti, quali articolazioni di vertice degli uffici regionali cui è assegnato il compito di raccordo e “cerniera” tra l’indirizzo politico e l’attività di gestione. A fondamento della programmazione effettuata, risiede la consapevolezza che, sul piano istituzionale, economico e civile, la Campania deve costituire un “sistema” e che il DEFRC deve connotarsi in termini di concretezza e affidabilità, indicando gli impegni che la Regione intende assolvere nel rispetto dei vincoli stabiliti per il sistema finanziario della Repubblica, nello spirito della leale collaborazione. Tra gli obiettivi strategici della Regione sono da sottolineare, sempre in coerenza con le linee strategiche del mandato: quello di non aumentare e se possibile anche ridurre la pressione fiscale sulle attività produttive, in modo tale da concorrere ad una linea di azione che conduca ad una maggiore occupazione ed a un maggiore sviluppo; quello di perseguire rigorosamente l’efficienza nello svolgimento delle attività, sanzionando ogni extra costo non necessario; la necessaria difesa delle fasce deboli della popolazione. Questi obiettivi non hanno carattere settoriale, ma investono l’intero insieme degli interventi regionali sul lato della spesa e su quello dell’entrata. Più in generale, la programmazione regionale è improntata al richiamo dell’amministrazione a mettere il lavoro al primo posto in modo da darsi un obiettivo primario: sconfiggere la recessione. Poiché le risorse sono scarse, occorre efficienza e coesione negli interventi. Nel DEFR Campania vi sono, al riguardo, due utili indicazioni: a) è fondamentale l’osservazione che gli strumenti adottati vadano valutati tenendo conto degli effetti addizionali, in termini di sviluppo ed occupazione, che essi producono; b) occorre, fondamentalmente, che il Documento unico di programmazione della Regione produca un quadro coerente di interventi sostenibili e compatibili. Su queste linee programmatiche regionali si innesta anche la programmazione locale come sarà dato di esporre nel corso del presente documento.

22

CONDIZIONI INTERNE

Contesto socioeconomico del territorio

Il territorio del comune di Cava de’ Tirreni si estende su una superficie di 36,46 km quadrati e confina a nord con i Comuni di , Rocca Piemonte e , ad est con quelli di , e Salerno, a sud con e , ad ovest con Tramonti.

L’andamento demografico

La popolazione residente al 1 gennaio 2015 ammonta a 54.071 abitanti in lieve aumento rispetto a dicembre 2014. Si rileva un trend demografico in lieve crescita.

Anno Data rilevamento Popolazione residente

2001 31 dicembre 52.596

2002 31 dicembre 52.295

2003 31 dicembre 52.389

2004 31 dicembre 53.229

2005 31 dicembre 53.262

2006 31 dicembre 53.314

2007 31 dicembre 53.399

2008 31 dicembre 53.466

2009 31 dicembre 53.462

2010 31 dicembre 53.520

2011 8 ottobre 53.365 (¹)

2011 9 ottobre 53.885 (²)

23

2011 31 dicembre 53.804 (³)

2012 31 dicembre 53.578

2013 31 dicembre 53.997

2014 31 dicembre 54.071

Il grafico in basso, detto Piramide delle Età, e la tabella successiva rappresentano la distribuzione della popolazione residente a Cava de' T. per età, sesso e stato civile al 1° gennaio 2015. La popolazione è riportata per classi quinquennali di età sull'asse Y, mentre sull'asse X sono riportati due grafici a barre a specchio con i maschi (a sinistra) e le femmine (a destra). I diversi colori evidenziano la distribuzione della popolazione per stato civile: celibi e nubili, coniugati, vedovi e divorziati.

24

Distribuzione della popolazione 2015 - Cava de' Tirreni Età Celibi Coniugat Vedov Divorziat Maschi Femmine Totale /Nubili i i i /e /e /e % % %

0-4 2.281 0 0 0 1.174 51,5 1.107 48,5 2.281 4,2 % % %

5-9 2.698 0 0 0 1.343 49,8 1.355 50,2 2.698 5,0 % % %

10-14 2.826 0 0 0 1.449 51,3 1.377 48,7 2.826 5,2 % % %

15-19 3.004 1 0 0 1.564 52,0 1.441 48,0 3.005 5,6 % % %

20-24 3.181 88 0 0 1.628 49,8 1.641 50,2 3.269 6,0 % % %

25-29 2.713 538 0 1 1.651 50,8 1.601 49,2 3.252 6,0 % % %

30-34 1.684 1.428 2 12 1.543 49,4 1.583 50,6 3.126 5,8 % % %

35-39 1.071 2.351 18 35 1.706 49,1 1.769 50,9 3.475 6,4 % % %

40-44 875 3.163 24 79 2.017 48,7 2.124 51,3 4.141 7,7 % % %

45-49 612 3.523 41 136 2.076 48,1 2.236 51,9 4.312 8,0 % % %

50-54 478 3.564 96 111 2.112 49,7 2.137 50,3 4.249 7,9 % % %

55-59 348 3.068 148 102 1.818 49,6 1.848 50,4 3.666 6,8 % % %

60-64 263 2.604 229 79 1.532 48,3 1.643 51,7 3.175 5,9 % % %

25

65-69 211 2.385 350 58 1.427 47,5 1.577 52,5 3.004 5,6 % % %

70-74 117 1.646 497 38 1.043 45,4 1.255 54,6 2.298 4,2 % % %

75-79 136 1.322 661 26 919 42,8 1.226 57,2 2.145 4,0 % % %

80-84 139 790 777 10 674 39,3 1.042 60,7 1.716 3,2 % % %

85-89 71 313 618 4 340 33,8 666 66,2 1.006 1,9 % % %

90-94 29 57 265 2 93 26,3 260 73,7 353 0,7 % % %

95-99 3 6 52 1 16 25,8 46 74,2 62 0,1 % % %

100+ 4 0 8 0 2 16,7 10 83,3 12 0,0 % % %

Total 22.74 26.847 3.786 694 26.12 48,3 27.94 51,7 54.07 e 4 7 % 4 % 1

La popolazione straniera residente a Cava de' Tirreni al 1° gennaio 2015 ovvero i cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia ammontano a 1.095 unità, in lieve aumento rispetto agli anni pregressi.

Gli stranieri residenti a Cava de' Tirreni al 1° gennaio 2015 rappresentano il 2,0% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dall'Ucraina con il 39,2% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Romania (24,9%) e dalla Bulgaria (3,8%).

26

Il numero delle famiglie al 31/12/2014 è pari 24.215 nuclei con una media di componenti per famiglia di 2,22. Nella tabella seguente si rileva la variazione del numero delle famiglie dal 2001 al 2014.

Anno Data rilevamento Numero Media Famiglie componenti per famiglia

2001 31 dicembre - -

2002 31 dicembre - -

2003 31 dicembre 16.349 3,19

2004 31 dicembre 17.753 2,98

2005 31 dicembre 17.427 3,04

2006 31 dicembre 17.778 2,99

2007 31 dicembre 17.803 2,99

2008 31 dicembre 17.825 2,99

2009 31 dicembre 23.454 2,27

2010 31 dicembre 23.604 2,26

2011 (¹) 8 ottobre 23.803 2,24

2011 (²) 9 ottobre - -

2011 (³) 31 dicembre 23.862 2,24

2012 31 dicembre 24.117 2,21

2013 31 dicembre 24.216 2,22 27

2014 31 dicembre 24.215 2,22

Movimento naturale della popolazione

Il movimento naturale di una popolazione in un anno è determinato dalla differenza fra le nascite ed i decessi ed è detto anche saldo naturale. Le due linee del grafico in basso riportano l'andamento delle nascite e dei decessi negli ultimi anni. L'andamento del saldo naturale è visualizzato dall'area compresa fra le due linee.

Nascite

Decessi

La tabella seguente riporta il dettaglio delle nascite e dei decessi dal 2002 al 2014. Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo censimento della popolazione.

Anno Bilancio demografico Nascite Decessi Saldo Naturale

2002 1 gennaio-31 dicembre 511 425 +86

2003 1 gennaio-31 dicembre 547 483 +64

2004 1 gennaio-31 dicembre 535 452 +83

2005 1 gennaio-31 dicembre 559 456 +103

2006 1 gennaio-31 dicembre 548 431 +117

2007 1 gennaio-31 dicembre 545 472 +73

2008 1 gennaio-31 dicembre 531 435 +96

28

2009 1 gennaio-31 dicembre 495 503 -8

2010 1 gennaio-31 dicembre 510 473 +37

2011 (¹) 1 gennaio-8 ottobre 373 395 -22

2011 (²) 9 ottobre-31 dicembre 105 101 +4

2011 (³) 1 gennaio-31 dicembre 478 496 -18

2012 1 gennaio-31 dicembre 463 515 -52

2013 1 gennaio-31 dicembre 421 479 -58

2014 1 gennaio-31 dicembre 421 477 -56 (¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) (²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre) (³) bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre).

Il saldo naturale risulta nel 2014 negativo – 56. Il livello delle nascite è pari a 421 del tutto simile a quello dell’anno precedente, mentre il numero dei decessi è di n. 477 valore analogo a quello dell’anno precedente.

Flusso migratorio della popolazione

Il grafico in basso visualizza il numero dei trasferimenti di residenza da e verso il comune di Cava de' Tirreni negli ultimi anni. I trasferimenti di residenza sono riportati come iscritti e cancellati dall'Anagrafe del comune. Fra gli iscritti, sono evidenziati con colore diverso i trasferimenti di residenza da altri comuni, quelli dall'estero e quelli dovuti per altri motivi (ad esempio per rettifiche amministrative).

29

La tabella seguente riporta il dettaglio del comportamento migratorio dal 2002 al 2014. Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo censimento della popolazione.

Anno Iscritti Cancellati Saldo Saldo 1 gen-31 Migratori Migratori dic DA DA Per PER PER Per o con o totale altri ester altri altri ester altri l'estero comuni o motivi comuni o motivi (*) (*)

2002 458 53 2 900 0 0 +53 -387

2003 457 173 72 668 4 0 +169 +30

2004 548 208 668 666 1 0 +207 +757

2005 585 65 3 699 24 0 +41 -70

2006 529 76 3 668 5 0 +71 -65

2007 509 185 0 667 15 0 +170 +12

2008 520 168 5 695 27 0 +141 -29

2009 551 122 3 652 20 0 +102 +4

2010 599 136 2 689 27 0 +109 +21

2011 (¹) 358 98 2 568 22 1 +76 -133

2011 (²) 112 22 2 214 0 7 +22 -85

2011 (³) 470 120 4 782 22 8 +98 -218

30

2012 594 110 18 844 40 12 +70 -174

2013 561 98 693 707 42 126 +56 +477

2014 495 81 462 669 116 123 -35 +130 (*) sono le iscrizioni/cancellazioni in Anagrafe dovute a rettifiche amministrative. (¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) (²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre) (³) bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). È la somma delle due righe precedenti.

La dinamica migratoria concorre anche nel 2014 al saldo positivo che da anni caratterizza il trend demografico del comune.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL'ENTE

La struttura organizzativa dell’Ente è stata approvata con deliberazione di Giunta Comunale n. 331 del 3 dicembre 2015, rettificata con successiva deliberazione di Giunta Comunale n. 358 del

24/12/2015 . L’organizzazione dell’Ente è articolata in 6 Settori (Unità Organizzative di massima dimensione) e nell’Avvocatura Comunale.

In dettaglio, i settori sono:

1°SETTORE

“AMMINISTRAZIONE GENERALE”

2°SETTORE

“GOVERNO DEL TERRITORIO E PATRIMONIO”

3°SETTORE

“SERVIZI ALLA PERSONA”

4°SETTORE

“LAVORI PUBBLICI E AMBIENTE”

5°SETTORE

31

“TRASPARENZA”

6°SETTORE “POLIZIA LOCALE E PROTEZIONE CIVILE”

AVVOCATURA COMUNALE

32

Si riporta di seguito la tabella riepilogativa del personale del Comune di Cava de’ Tirreni alla data del 31.12.2015, distinguendo tra dotazione organica e personale in servizio.

Posizione Posti previsti Personale in

economica servizio

A1 4 4

B1 152 97

B3 34 17

C1 233 138

D1 92 60

D3 17 11

Dirigenti 6 4

TOTALI 538 331

ASSUNZIONI PROGRAMMATE PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO (CATEGORIE PROTETTE)

ANNO CATEGORIA CATEGOR CATEGORI CATEGORI CATEGORI CATEGORI A IA B1 A B3 A C A D1 A D3

2016 40

(PART-

TIME 50%)

2017

2018

33

ASSUNZIONI PROGRAMMATE PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO ANN CATEGORI CATEGORIA CATEGORI CATEGORI CATEGORI CATEGORI A A B1 A B3 A C A D1 A D3 O

2016 6 3

(di cui 1 part-

time al 50%)

2017 3 (di cui 1

part-time al

50%)

2018

ASSUNZIONI PROGRAMMATE PERSONALE A TEMPO DETERMINATO ANN CATEGOR CATEGOR CATEGOR CATEGORIA CATEGO CATEGOR

O IA A IA B1 IA B3 C RIA D1 IA D3

2016 6 2 2 20 9 2

(part-time al (di cui 12 part- (di cui 7 a

50%) time al 50% tempo

per 2 mesi, 2 al pieno e 2

100%, 1 part-time

all’80%, 1 al al 50%)

50% e 4 al

40%)

2017

2018

34

SOCIETÀ PARTECIPATE

PREMESSA

Le Società Partecipate sono state negli ultimi anni oggetto di una intensa attività legislativa volta ad avviare un processo di razionalizzazione delle stesse e delle partecipazioni societarie direttamente ed indirettamente possedute dagli Enti. Infatti, esse possono rappresentare un punto di forza e nello stesso tempo di debolezza delle Pubbliche Amministrazioni; ciò dipende dalla misura in cui si riesce a rendere effettiva la partecipazione ed a intervenire efficacemente sul controllo degli atti di gestione. Il processo di razionalizzazione avviato con la legge n. 244/2007 e proseguito con il dettato normativo della legge n. 190 del 2014 ha previsto che gli Enti si dotassero di un Piano nel quale i principi volti ad assicurare “il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell’azione amministrativa e la tutela della concorrenza del mercato”. I criteri genarli a cui deve ispirarsi il “processo di razionalizzazione” sono disposti dal comma 611 della legge 190/2014: - Eliminare le società e le partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali; - Sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da in numero di amministratori superiori a quello dei dipendenti; - Eliminare le partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre partecipate; - Aggregare società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; - Contenere i costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo. In tal senso, il Consiglio Comunale, con delibera n. 76 del 11 dicembre 2015, ha approvato ed aggiornato il Piano Operativo di Razionalizzazione delle società e delle partecipazioni, già adottato con atto del Sindaco p.t. n. 27301 il 7 maggio 2015. L’ente ha presentato con nota prot. n. 17879 del 25 marzo 2016 (adempimento previsto entro il 31 marzo 2016) alla Sezione Regionale di controllo della Corte dei Conti la relazione sui risultati conseguiti rispetto a quanto riportato nel piano di razionalizzazione degli organismi partecipati presentato nel 2015 in ottemperanza a quanto disposto dal comma 612 della Legge 190/2014. Al fine di fornire un quadro d’insieme completo utile a rappresentare l’attuale situazione delle partecipate dell’ente e permettere interventi di programmazione concreti si riporta una relazione tecnica dove vengono esposti i dati di ciascuna delle Società Partecipate dall’Ente, con

35

l’evidenziazione degli aspetti richiamati nel Piano Operativo di Razionalizzazione previsto dalla norma:

SITUAZIONE ATTUALE DEL COMUNE – LE PARTECIPAZIONI - Il Comune di Cava de’ Tirreni partecipa al capitale delle seguenti società/consorzi:

Organismo Quota di partecipazione diretta CONSORZIO ASI SALERNO 20% CONSORZIO FARMACEUTICO INTERCOMUNALE 8,33% AUSINO SPA - SERVIZI IDRICI INTEGRATI 18,19% METELLIA SERVIZI SRL 100% ENTE AMBITO SELE 3,13% C.S.T.P. AZIENDA DELLA MOBILITA’ SPA In liquidazione 8,14% CONSORZIO BACINO SALERNO 1 13,11% SVILUPPO COSTA D’AMALFI SRL 21,23%

CONSORZIO ASI SALERNO Data di costituzione 1961 Sede legale Salerno viale G. Verdi n. 23/G Forma Giuridica Ente Pubblico Economico Tipologia di contabilità adottata Economico Patrimoniale Oggetto sociale Ha lo scopo di favorire il sorgere di nuove iniziative imprenditoriali nei settori dell’industria e dei servizi all’interno del proprio comprensorio.

Capitale sociale al 31/12/2014 (patrimonio Euro 2.748.557 netto)

36

Altri soci  Amministrazione Provinciale di Salerno  Camera di Commercio di Salerno  Comune di , , Baronissi, , , , Capaccio, , Cava de' Tirreni, , , , , Mercato San Severino, , , , Nocera Superiore, , Pagani, Pellezzano, , , Sant'Arsenio, , S.Egidio del Monte Albino, S.Marzano sul , , Salerno, Sarno, , Siano, , Vietri sul Mare. Percentuale di partecipazione del comune 20% Risultati ultimi tre esercizi 2012 Euro 14.552,00 2013 Euro 537.730,00 2014 Euro 51.286,00 Organo Amministrativo Le informazioni relative alle cariche sociali sono Organo di Controllo disponibili sul sito della partecipata Collegio dei revisori http://www.asisalerno.it/

Analisi della partecipazione ai sensi dell'art. 3, commi 27, 28 e 29 della Legge n. 244/2007 E’ un ENTE PUBBLICO ECONOMICO che, nel quadro delle previsioni di programmazione socio-economica della Regione Campania, ha lo scopo di favorire il sorgere di nuove iniziative imprenditoriali nei settori dell’industria e dei servizi all’interno del proprio comprensorio. Al Consorzio aderiscono 34 Comuni della provincia di Salerno, l’Amministrazione Provinciale e la Camera di Commercio. Le aree consortili sono suddivise in 4 agglomerati: Battipaglia, Cava de’ Tirreni, Fisciano-Mercato San Severino e Salerno. Il Consorzio per l’A.S.I. di Salerno, nell’ambito di quanto previsto dal proprio statuto, dalla normativa nazionale e regionale nonché dal Contratto d’Area di Salerno ex lege n°662/96 art.2 comma 203 lett.

37

f) e Delibera CIPE del 21 Marzo 1997 punto 3, gestisce anche le aree industriali di , di Contursi, di e di realizzate in provincia di Salerno ai sensi dell’art. 32 della legge 14 Maggio 1981. In particolare esercita le funzioni amministrative relative al completamento degli insediamenti produttivi nelle aree medesime. Si evidenzia che Consorzio per l’A.S.I. di Salerno al fine di favorire il sorgere di nuove iniziative imprenditoriali:  progetta e adotta il piano regolatore territoriale di assetto delle aree e dei nuclei industriali nel comprensorio, ai sensi e per gli effetti degli articoli 10 e 11 della legge della Regione Campania n°16 del 13 Agosto 1998, avendo cura di indicare nel piano medesimo gli impianti e le infrastrutture idonei ad assicurare la tutela dell’ambiente;  progetta e realizza le opere di infrastrutturazione e di urbanizzazione ed i servizi comuni in riferimento alle aree ed ai nuclei suddetti;  attrezza gli spazi pubblici o destinati alle attività collettive, a verde pubblico ed a parcheggi;  progetta e realizza rustici industriali, centri commerciali ed i servizi;  progetta e realizza impianti di depurazione degli scarichi degli insediamenti industriali ed impianti di trattamento dei rifiuti prodotti dalle aziende insediate nelle aree e nei nuclei industriali;  realizza e gestisce servizi reali alle imprese, iniziative per l’orientamento e la formazione professionale dei lavoratori, dei quadri direttivi e intermedi e dei giovani imprenditori e ogni altro servizio sociale connesso all’esercizio delle attività imprenditoriali nei settori dell’industria e dei servizi;  promuove e svolge forme di confronto con le Associazioni imprenditoriali;  acquista e promuove l’espropriazione degli immobili occorrenti per: - dotare le aree ed i nuclei di industrializzazione di infrastrutture generali e specifiche, di servizi comuni, di rustici industriali, di centri commerciali e di servizi; - consentire la localizzazione di iniziative imprenditoriali appartenenti ai settori industria e servizi nelle aree e nei nuclei suddetti;  assegna, vende o cede in uso ad imprese del settore dell’industria e dei servizi le aree e gli immobili a qualsiasi titolo acquisiti;  svolge le attività di gestione delle opere di urbanizzazione, delle infrastrutture e dei servizi comuni di ciascuna area o agglomerato industriale fino alla vendita del 70% dei suoli ivi ricadenti. Raggiunto tale limite di saturazione, la gestione e la manutenzione delle

38

infrastrutture e dei servizi suddetti potranno essere affidate in concessione dal Consorzio ASI ad un consorzio o società consortile costituiti tra le imprese insediate, cui può partecipare lo stesso Consorzio ASI, con quote di minoranza, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 27 della legge 5 Ottobre 1991 n°317 e successive modifiche e integrazioni;  svolge le attività di servizio e sostegno delle iniziative del settore industria e dei servizi, mediante la costituzione di organismi societari o consortili misti pubblico-privati nei quali sia assicurata la partecipazione, ove possibile, con quote maggioritarie dei partners privati;  attesta la conformità dei progetti di insediamento o di reinsediamento di iniziative imprenditoriali del settore industria e dei servizi alle previsioni del piano regolatore consortile; attiva consulenze e servizi reali alle imprese;  effettua qualunque tipo di studio, ricerca e indagine e cura la realizzazione di progetti in favore delle imprese dei settori industria e servizi, in materia di qualità e di precertificazione e certificazione per il “sistema di qualità totale”;  cura la realizzazione di progetti e programmi in favore delle imprese industriali e di servizi nel settore ambientale e di protezione dell’ambiente;  gestisce le aree industriali realizzate nella provincia di Salerno ai sensi dell’art. 32 della legge 14 Maggio 1981 n°219 ed esercita le funzioni amministrative relative al completamento degli insediamenti produttivi nelle medesime aree;  assume qualsiasi iniziativa idonea al raggiungimento degli scopi consortili, anche promuovendo e partecipando a organismi societari a capitale misto pubblico-privato.

39

CONSORZIO FARMACEUTICO INTERCOMUNALE

Data di costituzione 1998 Sede legale Salerno, via Sabato Visco. Forma Giuridica Consorzio – ex art. 25 L. 142/90, ora art. 31 del D.Lgs 267/2000 - Tipologia di contabilità adottata Economico Patrimoniale Oggetto sociale Il Consorzio, che aderisce ad ASSOFARM, attualmente gestisce 19 farmacie, conta 83 dipendenti e si occupa di distribuzione dei farmaci, con servizi di stoccaggio; acquisto di attrezzature mediche per analisi e controlli a disposizione delle singole farmacie, diffusione di informazioni socio- sanitarie; organizzazione di servizi socio- assistenziali. Capitale sociale al 31/12/2014 (patrimonio Euro 933.826,00 netto) Altri soci SCAFATI, CAPACCIO, EBOLI, SALERNO

Percentuale di partecipazione del comune 8,33 Risultati ultimi tre esercizi 2012 Euro 99,40 2013 Euro 18.409,00 2014 Euro 47.668,00 Organo amministrativo Le informazioni relative alle cariche sociali sono disponibili sul sito della partecipata http://www.consofarm.it/

Analisi della partecipazione ai sensi dell'art. 3, commi 27, 28 e 29 della Leggen. 244/2007 Il Consorzio Farmaceutico Intercomunale (CFI) Ente Pubblico, ha le prerogative di un ente pubblico ed è disciplinato da un apposito statuto. È, pertanto, titolare di personalità giuridica e di autonomia imprenditoriale. Assicura servizi informativi ed assistenziali gratuiti ed economicità delle tariffe, riuscendo, inoltre, a portare enormi vantaggi sul territorio, in termini di occupabilità e cultura della salute, grazie ad una natura giuridica e funzionale a metà tra il pubblico ed il privato.

40

L’obiettivo primario dell’attività del CFI è quello di offrire un’assistenza qualificata attraverso le competenze, la professionalità e l’umanità di tutti gli operatori delle farmacie comunali. In quest’ottica il valore aggiunto delle farmacie comunali del Consorzio si sostanzia nell’offerta di servizi sanitari, sociali, assistenziali e di prevenzione che integrano e completano l’azione sul territorio posta in essere dai Comuni per la tutela della salute e del benessere dei cittadini

41

AUSINO SPA SERVIZI IDRICI INTEGRATI

Data di costituzione 2001 Sede legale Cava de’ Tirreni via P. Atenolfi, 46 Forma Giuridica SPA Tipologia di contabilità adottata Economico Patrimoniale Oggetto sociale E' concessionaria delle sorgenti idriche ubicate nel Comune di Acerno e delle reti idriche adduttrici che alimentano i comuni soci Capitale sociale al 31/12/2014 (patrimonio Euro 1.037.181,00 netto) Altri soci Percentuale di partecipazione del comune 18,19 Risultati ultimi tre esercizi 2012 Euro 135.078,00 2013 Euro 50.010,00 2014 Euro 100.781,00 Organi amministrativi Le informazioni relative alle cariche sociali sono disponibili sul sito della Partecipata http://www.ausino.it/

Analisi della partecipazione ai sensi dell'art. 3, commi 27, 28 e 29 della Legge n. 244/2007 L’Ausino S.p.a. ha iniziato a gestire, dal 2001, il servizio idrico integrato nel territorio dei Comuni soci. Da quella data ha avviato un programma di recupero di efficienza, efficacia ed economicità delle gestioni assunte, operando nello spirito della legge n.36 del 05.01.1994 (legge Galli). Tale legge ha come obiettivo, al fine di recuperare efficienza e migliorare la qualità del servizio per i cittadini, la riduzione del numero dei gestori del servizio idrico integrato (approvvigionamento idrico, distribuzione, raccolta e trattamento acque reflue. Nella seduta del 02/08/2012 con atto n. 107, il Consiglio Comunale, deliberò di dare mandato al Sindaco, al fine di avviare la procedura per la trasformazione della società partecipata Ausino spa in Azienda Speciale Consortile di diritto pubblico a norma degli articoli 31 e 114 del D.Lgs 267/2000, finalizzato esclusivamente alla produzione, erogazione e gestione del servizio idrico integrato nel territorio degli enti locali consorziati. Tale scelta di trasformazione, è scaturita dalla convinzione, che una società commerciale per azioni e, quindi, una società di capitale dotata di personalità giuridica di diritto privato è organizzata per il perseguimento della maggiore redditività possibile, è modellata, 42

per garantire la massimizzazione dei profitti. Ausino al contrario risulta essere, del tutto aderente quanto a vocazione e finalità perseguite al modello organizzativo ed operativo all'Azienda Speciale Consortile, delineata dagli articoli 31 e 114 del D.lgs 267/2000; infatti dovrebbe avere come obiettivo quello di garantire il soddisfacimento dell’interesse collettivo sul territorio nel quale la stessa opera, un accesso universale e di qualità alla risorsa primaria costituita dall'acqua, in primo luogo quella per uso umano, finalità non inottenibile ove si ipotizzi che il perseguimento degli scopi operativi debba consentire di generale un profitto economico da distribuire ai soci. Da ciò discende che Ausino Spa meglio riuscirebbe a perseguire i fini che a essa chiede la collettività abbandonando la struttura di società commerciale per azioni e trasformandosi in azienda speciale consortile di diritto pubblico a norma degli articoli 31, 113 bis e 114 del D.lgs 267/2000. Ovviamente, la trasformazione verrà perseguita a condizione che essa non osti all’affidamento, da parte dell’Ente d’Ambito, del s.i.i., anche alla luce dei recenti sviluppi del quadro normativo di riferimento in attuale corso di evoluzione a livello statale.

43

METELLIA SERVIZI SRL

Data di costituzione 2000 Sede legale Cava de’ Tirreni, C.so Palatucci Forma Giuridica SRL Tipologia di contabilità adottata Economico Patrimoniale Oggetto sociale La Società opera prevalentemente per conto del Comune di Cava de’ Tirreni ed anche di enti pubblici partecipati ed affidanti ed ha per oggetto la progettazione, realizzazione e gestione di servizi pubblici locali. Capitale sociale al 31/12/2014 (patrimonio Euro 936.245,00 netto) Altri soci Percentuale di partecipazione del comune 100 Risultati ultimi tre esercizi 2012 Euro 108.369,00 2013 Euro 527.187,00 2014 Euro 32.497,00 Organo Amministrativo Le informazioni relative alle cariche sociali sono Organo di Controllo disponibili sul sito della Partecipata Collegio dei revisori http://www.metelliaservizi.it/

Analisi della partecipazione ai sensi dell'art. 3, commi 27, 28 e 29 della Legge n. 244/2007 La Metellia Servizi srl, costituita il 14 dicembre del 2000, è la società in house del Comune di Cava de’ Tirreni, partecipata al 100% dall’Ente, a cui è stata storicamente delegata la gestione delle aree di sosta a pagamento della Città. L’attività è stata successivamente ampliata ad altri ambiti del servizio pubblico: nel 2012 il Comune ha affidato alla Metellia la gestione delle luci votive cimiteriali, mentre il 2013 ha segnato l’ingresso nel novero delle Business Units (BU) aziendali del Forno Crematorio Comunale e, soprattutto, della complessa e rilevante gestione dell’attività di Raccolta e Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani del territorio metelliano (c.d. Igiene Ambientale). La diversificazione su nuove aree di business ha consentito, in primissima battuta, di ottenere immediati benefici in termini di risparmio dei costi generali e di struttura e di miglioramento nell’allocazione delle risorse, con efficientamento delle prestazioni grazie alla condivisione e razionalizzazione delle risorse umane. 44

Le economie di scala rese possibili dalla condivisione delle strutture manageriali ed amministrative, le integrazioni e sinergie tra diverse attività localizzate nel medesimo territorio, la flessibilità gestionale nell’allocazione migliore e più efficiente delle risorse, in particolare umane, sulle diverse Business Units gestite, sono riuscite a garantire efficacia e qualità dei servizi per i cittadini e al contempo assicurare efficienza dei processi produttivi e, soprattutto, sostenibilità della partecipazione nella società in house da parte dell’Ente Comunale che, stando agli esiti di specifiche analisi e ai piani economico-finanziari elaborati, riuscirà, nei prossimi anni, a garantire ai cittadini servizi di buona qualità, in via previsionale sempre migliori come da piano di investimenti programmati, senza esborsi per la collettività e/o particolari interventi di carattere finanziario, come troppo spesso siamo purtroppo abituati ad assistere nell’ambito della gestione della Cosa Pubblica e dei Servizi Pubblici Locali. A riprova di ciò, si può citare la scelta del Comune di Cava de’Tirreni di dare in affidamento alla Metellia la gestione del tempio crematorio, servizio che a differenza degli altri in assegnazione alla società si rivolge al libero mercato, garantendo, in questo modo e a differenza delle gestioni private, il controllo pubblico sullo stesso, con il rispetto dei prezzi fissati dalla normativa, non disgiunto dalla qualità della prestazione. Risparmio nei costi, efficienza e flessibilità nell’espletamento del servizio, insieme alla garanzia del rispetto degli standard qualitativi, sono stati proprio alla base della scelta strategica operata dal Comune di affidare il servizio di Igiene Ambientale alla propria società in house. L’Ente, infatti, ha concretamente verificato la possibilità di economie ottenibili esclusivamente nell’ambito dell’affidamento del servizio alla Metellia. La strategicità del mantenimento della partecipazione in Metellia Servizi da parte del Comune di Cava de’Tirreni è anche dimostrata dal fatto che l’Ente, puntando al potenziamento della propria società in house, ha di recente affidato alla stessa una serie di servizi di manutenzione, oggi internalizzati dal Comune stesso, quali, nello specifico, la manutenzione ordinaria delle strade comunali e la manutenzione dell’intero autoparco comunale. Il Comune di Cava de’ Tirreni, inoltre, in attuazione del PAES (Piano d’azione per l’Energia Sostenibile), ha avviato tutte le attività propedeutiche all’assegnazione a Metellia del servizio di controllo delle caldaie ai fini della sicurezza e dell’abbattimento dei consumi. Non va sottaciuto, infine, che proprio nell’ottica di consolidare e potenziare la propria società in house, il Comune, alle luce dimensioni del business ormai raggiunte da Metellia ed alle correlate necessità di investimento, sta predisponendo tutti gli atti necessari per dotare la società di un

45

patrimonio netto contabile adeguato alle attività in essere e alle prospettive future di crescita che l’Ente stesso sta costruendo, mediante conferimento di beni immobili. Sulla scorta delle motivazioni anzidette, il mantenimento di tale partecipazione risulta essere strategica per l’Ente, atteso anche che nel corso del corrente anno, sono state poste in essere attività dirette alla razionalizzazione del servizio igiene urbana, prevedendo un passaggio di cantiere, con cessione di ramo di azienda tra le due società che attualmente gestiscono la raccolta dei rifiuti solidi urbani nel territorio di Cava de’ Tirreni, la Metellia Servizi srl ed il Consorzio di Bacino Salerno 1; Tale fusione, trae origine dal fatto che alla data del 31/12/2014, l’attività svolta dai Consorzi di Bacino, in assenza di una ulteriore proroga legislativa sarebbe dovuta concludersi, pertanto, il Comune di Cava de Tirreni, a far data dal 01.01.2015, in attesa della costituzione dell’ATO, sarebbe stato privo del soggetto gestore di tutte le attività legate alla raccolta differenziata attualmente condotta dal consorzio. Nell’attesa dunque della costituzione dell’ATO e del concreto avvio delle attività in regime di gestione associata, l’Ente ha ritenuto opportuno, programmare con congruo anticipo le iniziative da assumere al fine di non trovarsi al 01 gennaio 2015 senza un soggetto gestore di tutte le attività legate alla raccolta differenziata. Intervenuta la proroga legislativa attraverso il decreto legge 31/12/2014 n. 192 (Decreto Milleproroghe) recante la proroga dei termini previsti da disposizioni legislative e convertito con la Legge di conversione n. 11/2015, la cessione non si è concretizzata. La procedura è in corso e nei primi mesi del 2016 sono stati attivati dagli uffici competenti procedure atte ad accelerare il passaggio alla Metellia Servizi srl con il ruolo unico di gestore dei servizi. Si prevede per la metà dell’anno il completamento della procedura e si stimano i primi risultati, in termini di efficienza e di risparmio economico derivanti dal trasferimento dei servizi espletati dal Consorzio Bacino SA/1, già sul bilancio di amministrazione in corso.

46

ENTE DI AMBITO SELE

Data di costituzione 1998 Sede legale Salerno, viale G. Verdi, 23/I Forma Giuridica Consorzio obbligatorio Tipologia di contabilità adottata Finanziaria Oggetto sociale Funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sulle attività di gestione del servizio idrico integrato nei comuni di propria competenza Capitale sociale al 31/12/2014 (patrimonio Euro 2.423.508,15 netto) Percentuale di partecipazione del comune 3,13 Organo Amministrativo Le informazioni relative alle cariche sociali sono Organo di Controllo disponibili sul sito della Partecipata Collegio dei revisori http://www.atosele.it/

Analisi della partecipazione ai sensi dell'art. 3, commi 27, 28 e 29 della Legge n. 244/2007 L'Autorità di Ambito Sele è nata come consorzio obbligatorio tra 144 Comuni al quale il D.lgs 152/2006 e la legge regionale n. 14/97 attribuiscono le funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sulle attività di gestione del servizio idrico integrato nei comuni di propria competenza. L’Autorità di Ambito Sele svolge principalmente le seguenti funzioni: • Individua il soggetto gestore cui affidare la gestione del Servi Idrico Integrato stipulando con esso un contratto di servizio (Convenzione di Gestione ) nel quale sono stabiliti gli standard organizzativi, tecnici e qualitativi che il gestore è tenuto a conseguire nonché forme di controllo del servizio erogato; • Raccoglie i dati e le informazioni che determinano le basi per il calcolo della tariffa del servizio idrico integrato, che viene successivamente convalidato dall’'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico, con le modalità riportate nella deliberazione n. 643/2013/R/IDR del 27 dicembre 2013. • Controlla l'attività del gestore a cui è affidato il servizio e verifica che vengano rispettati gli obblighi stabiliti nella Convenzione; • Controlla che siano rispettati i diritti degli utenti stabiliti nella Carta dei Servizi; • Esercita le funzioni in materia di scarichi in pubblica fognatura ai sensi dell'art.124 del D.lgs152/2006 e del DPR n.59/2013. Attualmente l'Autorità di Ambito Sele è sottoposta alla gestione commissariale. 47

A seguito della recente Legge Regionale di Riordino del Servizio idrico integrato (Legge regionale n. 15 del 2 dicembre 2015), che definisce le funzioni della Regione e degli Enti locali in materia, è stato istituito l’Ente idrico Campano a cui partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni del territorio campano. L’EIC predispone, adotta ed aggiorna il Piano d’Ambito, individua il soggetto gestore del servizio idrico integrato in ogni Ambito distrettuale, predispone e approva le convenzioni con i gestori e relativi disciplinari. Il Comune ha nel proprio bilancio allocato risorse per il fondo di dotazione dell’EIC.

48

C.S.T.P. AZIENDA DELLA MOBILITA’ SPA

Data di costituzione 1996 Sede legale Salerno, piazza Matteo Luciani, 33 Forma Giuridica SPA - in amministrazione Straordinaria Tipologia di contabilità adottata Economico Patrimoniale Oggetto sociale Trasporto pubblico locale su gomma di tipo urbano nella città di Salerno ed in alcuni comuni limitrofi, e di tipo suburbano e interurbano in buona parte del territorio provinciale salernitano. Capitale sociale al 31/12/2014 (patrimonio netto) Euro - 2.409.364,00 Altri soci  Comune di Salerno 33,8423%  Provincia di Salerno 28,2019%  Comuni di: Angri 2,8427% Baronissi 1,4188% Castel S.Giorgio 1,0438% Fisciano 1,7746% Mercato S. Severino 1,2308% Nocera Inferiore 4,1754% Pagani 2,8185% Pellezzano 0,8350% Pontecagnano Faiano 3,0273% Roccapiemonte 0,8350% 0,8350% S.Egidio Monte Albino 0,7308% S.Valentino Torio 0,7308% Sarno 2,6096% Scafati 3,5488% Vietri Sul Mare 1,3569% Percentuale di partecipazione del comune 8,1419 Risultati ultimi tre esercizi 2012 Euro 593.455,00 2013 Euro - 5.231.401,00 2014 Euro - 738.977,00 Organo amministrativo: Le informazioni relative alle cariche sociali sono disponibili sul sito della Partecipata http://www.cstp.it/

49

Analisi della partecipazione ai sensi dell'art. 3, commi 27, 28 e 29 della Legge n. 244/2007 E' una Società per Azioni, a totale partecipazione pubblica, dal 26 marzo 2001: la trasformazione societaria è avvenuta in applicazione delle Leggi di riforma del settore del trasporto pubblico locale. La società è, di norma, amministrata da un Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea ordinaria dei soci sulla base di liste presentate dagli azionisti stessi. Durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili; hanno ampi poteri nella gestione ordinaria e straordinaria della Società, con la facoltà di compiere tutti gli atti ritenuti opportuni per il raggiungimento degli scopi sociali. In data 29/03/2012, tuttavia, è stato deliberato dall'Assemblea dei Soci lo scioglimento volontario della Società con la conseguente messa in liquidazione; pertanto, come da legge, il nuovo assetto giuridico- societario ha determinato la decadenza del CDA in carica. Con sentenza n. 54/2013 del 16/07/13 del Tribunale di Salerno l'Azienda è stata dichiarata in Stato di Insolvenza ed attualmente è in regime di Amministrazione Straordinaria. Il Commissario straordinario con propria nota ha, altresì, comunicato che, ai sensi della Legge Fallimentare (art.42), lo stato di amministrazione straordinaria in cui versa il CSTP ha comportato, tra le altre, la conseguenza dello spossessamento della società e pertanto non è esercitabile alcun controllo a carico del Comune socio. L'organizzazione del servizio di trasporto pubblico nella Città di Salerno e Provincia è regolata da specifici contratti, denominati "contratti di affidamento dei servizi di TPL", stipulati con gli Enti Locali territoriali, con percorsi, orari e numero di corse programmate ben definite, così come previsto dalla Legge della Regione Campania n. 3/02.

50

CONSORZIO DI BACINO SALERNO 1

Data di costituzione 1995 Sede legale Cava de’ Tirreni Forma Giuridica Consorzio avente natura di Ente di Diritto Pubblico Tipologia di contabilità adottata Economico Patrimoniale Oggetto sociale Raccolta dei rifiuti solidi urbani Capitale sociale al 31/12/2014 (patrimonio netto) Euro - 709.044,00 Altri soci ; ; Nocera Superiore; Roccapiemonte; S. Marzano sul Sarno; S. Egidio del Monte Albino. Castel S. Giorgio; Siano. Angri; Baronissi; ; Nocera Inferiore; Pagani. Cava dè Tirreni Fisciano Mercato S. Severino Pellezzano S. Valentino Sarno Percentuale di partecipazione del comune 13,11 Risultati ultimi tre esercizi 2012 Euro - 405.818,00 2013 Euro 1.496,00 2014 Euro - 721.863,00

51

Organo amministrativo: Le informazioni relative alle cariche sociali sono disponibili sul sito della Partecipata http://www.sa1.it/ Analisi della partecipazione ai sensi dell'art. 3, commi 27, 28 e 29 della Legge n. 244/2007 Trattasi di consorzio obbligatorio, la cui principale attività è quella di gestire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, nonchè il relativo trasporto, sia all´ interno che all´ esterno del territorio consortile ed opera nel pubblico interesse dei Comuni consorziati. L´espletamento di tali attività può avvenire anche attraverso la realizzazione di opere pubbliche e di impianti, e la loro gestione, secondo quanto stabilito e previsto dal Piano Regionale n. 10 del 10.02.1993 e sue successive modificazioni ed integrazioni. Il Consorzio può, da previsione statutaria, provvedere all´esercizio di attività in settori complementari od affini a quelli indicati, che siano ad esso affidate dai Comuni o da altri enti pubblici o privati; compiere operazioni immobiliari, industriali, commerciali, finanziarie e mobiliari, nonchè assumere partecipazioni in enti, consorzi, società a capitale pubblico, privato e/o misto e svolgere in genere qualsiasi operazione o attività ritenuta utile ai fini sociali. In ottemperanza alle disposizioni normative regionali, il Consiglio comunale - con delibera del 1.12.14 - ha approvato, sulla base dello schema - tipo licenziato con delibera di G.R. n. 84 del 28.03.2014, il modello di convenzione ex art. 30 del D.Lgs 267/2000 tra i comuni dell’ATO per l’esercizio in forma associata delle funzioni di organizzazione del servizio di gestione dei rifiuti. Con la medesima deliberazione, inoltre, l’assise comunale ha disposto di affidare a Metellia -a far data dal 01.01.2015 e con integrazione degli affidamenti in essere -il servizio di raccolta differenziata gestito dal Consorzio di Bacino Sa/1, nelle more della costituzione dell’ATO e del concreto avvio della gestione in forma associata. Le procedure sono in corso e si prevede la conclusione delle stesse nella metà del 2016.

52

SVILUPPO COSTA DI AMALFI SRL

Data di costituzione 2001 Sede legale Tramonti (SA) Via Municipio, 11 Forma Giuridica SRL Tipologia di contabilità adottata Economico Patrimoniale Oggetto sociale Promozione dello sviluppo dei territori dei Comuni della Costa d'Amalfi, di Cava de' Tirreni e di Agerola Capitale sociale al 31/12/2013 (patrimonio Euro 12.822,00 netto) Percentuale di partecipazione del comune 21,23 Risultati ultimi tre esercizi 2012 Euro - 17.714,00 2013 Euro - 22.743,00 2014 Euro - 16.658,00 Organo amministrativo: Le informazioni relative alle cariche sociali sono disponibili sul sito della Partecipata http://www.sviluppocostadamalfi.it/

Analisi della partecipazione ai sensi dell'art. 3, commi 27, 28 e 29 della Legge n. 244/2007 Il Patto Territoriale "Costa d’Amalfi" i cui Obiettivi sono:  Sviluppo Economico e occupazionale dell’area attraverso azioni di:  sostegno, sviluppo e riqualificazione della PMI operante nei settori dell’artigianato, del turismo e dei servizi;  sostegno e sviluppo alla creazione di nuova impresa nei settori dell’artigianato, del turismo e dei servizi, con particolare riferimento al riutilizzo dei contenitori dismessi. Pur riconoscendo che nell’arco temporale dal 2001 (anno di costituzione) ad oggi sono state ammesse ad agevolazioni varie iniziative provate ed alcuni interventi pubblici, riguardanti, le prime, interventi di riqualificazione alberghiera e, i secondi, interventi di pubblica illuminazione e realizzazione di aree di parcheggio, non è possibile prescindere, nella valutazione oggetto del presente piano, da due dati fondamentali di natura economica, ovvero: 1) Bilanci costantemente in perdita

53

2) Ricorrenza dei criteri previsti dal comma 611 dell’art. 1 della L. n. 190/2014 ai fini della riduzione delle partecipazioni Con riferimento al punto 1), si rileva che in quindici anni di attività la Società ha costantemente chiuso in perdita i propri bilanci e l’unico risultato utile di esercizio riguarda l’anno 2011, per un importo pari ad € 23.618,00. Le criticità evidenziate hanno indotto i soci, in presenza di una riduzione del capitale sociale al di sotto del minimo legale, a trasformare l’originaria società per azioni in una società a responsabilità limitata. Tale modifica è stata approvata dal Comune di Cava de’ Tirreni con delibera C.C. n. 28 del 29.04.2011 con la finalità di conseguire un risparmio di spesa ed evitare lo scioglimento della stessa, ex art. 2447-ter del codice civile. La modifica societaria, tuttavia, non ha sortito gli esiti sperati sul versante del risparmio della spesa, tanto che i bilanci 2012, 2013 e 2014 sono tutti in perdita. Tant’è che l’Assemblea dei soci, in data 30.04.2014, giusta verbale per Notaio Roberto Orlando rep. N. 22268 Racc. n. 9.516, ha deliberato lo scioglimento anticipato e la messa in liquidazione della società avendone verificato “l’impossibilità di funzionamento” riservandosi “la possibilità di revocare lo stato di liquidazione qualora opportuno e funzionale alla migliore definizione dei patti territoriali”. E’ da dire che con delibera n. 141 del 30.12.2013 in Consiglio Comunale di Cava de’ Tirreni aveva tra l’altro, disposto di versare alla Società € 20.346,00 a titolo di accantonamento per l’aumento del capitale sociale. Tale delibera era legittima ex art. 6, comma 19 del D.L. n. 78/2010 per la predetta positività del bilancio 2011. Ad oggi, tuttavia, analoga deliberazione non potrebbe essere assunta, atteso il divieto imposto dalla citata norma ad effettuare aumenti di capitale, trasferimenti straordinari a favore delle società partecipate che hanno chiuso gli ultimi tre bilanci in perdita, ovvero abbiano utilizzato riserve disponibili per ripiani infrannuali. D’altronde, anche nell’ipotesi in cui si dovesse ritenere che la società in questione, in quanto erogatrice di servizi di interesse generale (SIG) rientri nelle deroghe previste dallo stesso comma 19 dell’art. 6 del D.L. n. 78/2010, non va sottaciuto che, come ribadito dalla Corte dei Conti, Sez. Lombardia (parere 2012/2012/PAR) tali deroghe “non appaiono applicabili in una fattispecie, come quella oggetto del presente scrutinio, in cui l’organismo societario si trova in costante perdita dalla sua genesi (…), e dunque per un arco temporale molto lungo, essendo la valutazione ex art. 6, comma 19 del D.L. n. 78/2010 sostanzialmente assorbita dalla preliminare ponderazione sulla ragionevolezza dei ricorso allo strumento societario (….). Le delibere consiliari che autorizzassero un aumento di capitale devono, infatti, tenere conto del connesso principio di legalità finanziaria: la decisione partecipativa, dalla prima assunzione alle successive scelte strategiche, presuppone in capo all’ente locale una prodromica valutazione in termini di efficacia ed economicità, quali corollari del buon andamento dell’azione amministrativa ex art. 97 Cost.)”.

54

Con riferimento al punto 2), l’applicazione dei criteri recati dal comma 611 dell’art. 1, della L. n. 190/2014, rende la cessazione della partecipazione quale scelta necessitata, solo che si consideri che: • la Sviluppo Costa d’Amalfi s.r.l. non è indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Cava de’ Tirreni, avendo lo stesso predisposto, già a far data dal 01.01.2016, un ufficio preposto all’attivazione ed accesso a finanziamenti europei, per cui l’Ente è in grado di svolgere tale attività in piena autonomia; • La Società risulta, allo stato, priva di dipendenti, essendo composta esclusivamente da amministratori e consulenti; Alla luce di luce di quanto sopra, in considerazione del fatto che la Società è già in stato di liquidazione e che, per atto costitutivo, la stessa si sarebbe comunque sciolta alla data del 15.12.2015 e che, negli ultimi anni, non risulta che la stessa abbia svolto alcuna attività a vantaggio di questo Comune. Pertanto, il Consiglio Comunale approvando ed aggiornando con delibera n. 76 del 11 dicembre 2015 il Piano Operativo di Razionalizzazione delle società e delle partecipazioni, ha ritenuto opportuno procedere alla cessazione della partecipazione alla società Sviluppo Costa d’Amalfi srl.

55

SISTEMA DI RENDICONTAZIONE DEI RISULTATI

Nel corso del mandato amministrativo, i programmi e gli obiettivi contenuti nel DUP saranno oggetto di verifica come di seguito indicato:  in sede di ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 147 quater del TUEL;  con l'approvazione del rendiconto di gestione;  con la relazione di fine mandato ai sensi dell'art. 4 del D.lgs. 149/2011. I documenti e atti di cui sopra saranno pubblicati sul sito istituzionale dell'Ente al fine di assicurare la più ampia e diffusione e conoscibilità degli stessi.

LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO Il Programma di mandato del Sindaco, che delinea l’azione di governo dell’Amministrazione Comunale di Cava de’ Tirreni per il quinquennio 2015/2020 viene rappresentato attraverso obiettivi strategici che coinvolgono i vari ambiti di intervento dell’Ente. In particolare nelle linee programmatiche presentate al Consiglio dalla nuova amministrazione Servalli vengono delineati gli obiettivi dell’amministrazione partendo in particolare da due elementi che ne costituiscono la visione di insieme e che si possono sintetizzare in: Partecipazione - con un reale processo di coinvolgimento partecipativo di tutti gli attori, attraverso l’istituzione presso ogni assessorato di una “Consulta dei saperi”, nella quale coinvolgere le personalità cittadine che, per le proprie competenze ed esperienze, potranno dare un contributo significativo in termini di idee, proposte e soluzioni per il miglioramento dell’azione amministrativa - e “Cava città in transizione” ovvero, verso “Cava Green Valley” Attraverso questo “fil rouge”, che rappresenta la nostra Vision, si dipaneranno, in modo trasversale a tutti i settori della vita amministrativa, la gran parte delle proposte contenute nel presente documento programmatico di mandato. In particolare si riporta quanto descritto nelle citate linee programmatiche: “Nella nota introduttiva del programma elettorale parlavamo di transizione, ovvero del passaggio da uno stato, da una condizione o da una situazione, ad un'altra. Una “città in transizione” si attiva per rispondere alle crisi in corso riorganizzando al meglio le relazioni sociali e l’economia: passa, in pratica, dal sistema attuale strettamente legato al petrolio (più del 90% delle nostre attività dipendono da esso) ad un nuovo modello sostenibile, più indipendente dall’oro nero e caratterizzato

56

da un forte adattamento ai cambiamenti, anche traumatici, che provengono dall’esterno (concetto di resilienza). Il Movimento delle Città in Transizione è nato in Inghilterra nel 2006 e, anno dopo anno, sta riscuotendo sempre più successo (circa 2000 città in 30 paesi del mondo, 30 città in Italia, più decine di adesioni in singoli quartieri e associazioni). Esso si basa su quattro fattori fondamentali: 1. il picco di petrolio, avvenuto da qualche tempo, sta comportando il passaggio da una fase di vasta disponibilità di petrolio a basso costo che condiziona la maggior parte delle attività umane ad una fase di decrescita graduale che comporterà la fine del petrolio facile a buon mercato con un conseguente aumento generale del costo della vita; 2. il riscaldamento globale, dovuto alle ingenti emissioni di CO2 in atmosfera, sta già provocando un innalzamento della temperatura globale di 2 gradi, col rischio di arrivare entro il 2050 a un aumento di 4-6 gradi, determinando profonde alterazioni all’ecosistema mondiale; 3. la resilienza, è una strategia di adattamento a questa condizione attuale. Presuppone, da un lato, la capacità di far fronte (resistere) agli shock dei cambiamenti esterni, dall’altro, la capacità di reinventarsi e di riformulare le proprie attività, secondo un percorso di “discesa energetica” condiviso e partecipato, partendo dall’esistente; 4. le relazioni umane, sono la base di partenza per costituire una comunità in grado di condurre un processo di transizione (agire dal basso, agire attraverso la Rete e il passaparola, aggregarsi con strumenti di democrazia partecipata, come l'Open Space, che rimettono le decisioni nelle mani della saggezza che nasce dall'unione di tante teste, tutte diverse, apportare cambiamenti attraverso i piccoli cambiamenti). Per Cava de’ Tirreni, la possibilità di diventare una “città in transizione” rappresenta una sfida, non solo dal punto di vista ambientale ed energetico, ma economico, sociale e culturale. In un mondo nel quale la globalizzazione indirizza, da un lato, verso modelli di vita imposti e inconsciamente accettati e crea, dall’altro, individualità sempre più sole ed emarginate dal contesto sociale, il modello di “Città in transizione” propone una riscoperta del concetto di “comunità”, mettendo al centro la capacità di ripristinare le relazioni umane e di creare condizioni di vita sociali più sostenibili sia dal punto di vista economico che ambientale. Come già evidenziato in diversi comuni italiani, l’approccio delle “Città in Transizione” è una chiave di volta per sviluppare in maniera efficace le azioni di un PAES, perché prevede percorsi di

57

partecipazione, nei quali il cittadino è il protagonista e si attiva a fare qualcosa, con l’ausilio dell’amministrazione che supporta e fornisce informazioni e strumenti. Amministrazione e cittadini sono, innanzitutto, spinti da una volontà reciproca di cambiamento per intraprendere un percorso di transizione. Da un lato, l’Ente si propone come ruolo di facilitatore non solo per avvicinare la cittadinanza ai temi ambientali ed energetici, molte volte rivelatisi di difficile comprensione e di scarso interesse, ma soprattutto per diffondere la consapevolezza che questi problematiche provocano forti ricadute sui fattori economici e sociali, sia sul singolo che sulla collettività. Dall’altro, il cittadino assume sempre più consapevolezza di queste tematiche e, supportato dall’amministrazione, si attiva con una comunità di persone per adottare pratiche più sostenibili partendo dal proprio ambito strettamente personale e domestico fino ad arrivare ad un ambito più pubblico e sociale. In questo contesto s’innescano processi di percorsi partecipativi, nei quali è possibile creare una domanda di servizi sostenibili dal punto di vista economico, sociale ed ambientale (insieme e per il cittadino), valutando sia i bisogni delle persone che le opportunità della città. L’obiettivo principale, quindi, è la condivisione e lo sviluppo con i cittadini, di percorsi di partecipazione verso una sostenibilità singola e di comunità, in chiara corrispondenza con gli obiettivi proposti dal PAES (attuazione “Strategia 20 20 20”). Innanzitutto, l’Ente si avvarrà di uno “staff energia”, che lavorerà in sinergia con tutti i settori amministrativi e si occuperà di due aspetti cruciali: 1. l’individuazione delle azioni di risparmio ed efficienza energetica all’interno dell’Ente e la realizzazione di interventi in area urbana; 2. la comunicazione e l’ascolto dei cittadini (consulenza presso uno sportello tematico creato ad hoc o verso i canali di comunicazione digitali); supporto a tutte le azioni sostenibili che nasceranno da singoli o da gruppi per una “contaminazione orizzontale” della sostenibilità. Per quanto riguarda il primo punto, nel PAES già è possibile trovare le indicazioni circa le azioni da adottare. Tuttavia, la difficile realizzazione di tali azioni sarà soprattutto legata alla difficoltà di trovare una copertura economica. VERSO UNA VISIONE INTELLIGENTE DI CITTÀ Oggi parlare di Smart City è molto facile ed è un argomento molto in voga nelle campagne elettorali. Noi riteniamo, invece, che bisogna iniziare a costruire una visione “smart” (intelligente) della città e ciò sarà frutto di un lungo e impegnativo processo di condivisione di obiettivi a breve, medio e lungo periodo con i cittadini. Innanzitutto, per creare le condizioni affinché una città possa diventare “intelligente”, due sono gli elementi basilari:

58

- Smart Governance (governo); - Smart People (persone). Quindi solo attraverso un’interazione forte e razionale tra gli elementi amministrativi e infrastrutturali (ENTE) e quelli comportamentali (e qui riproponiamo il concetto di COMUNITÀ) è possibile vivere in una città smart, attraverso pratiche e tecnologie sostenibili per l’ambiente e il cittadino (energia prodotta da fonti rinnovabili, efficienza energetica, mobilità sostenibile, gestione aree verdi, pubblica illuminazione ed edifici “intelligenti”). Il punto 4 non rappresenta altro che l’approccio che intendiamo adottare fin da subito per una visione a breve-medio periodo di Smart City. Quindi, massimo impegno della Pubblica Amministrazione a efficientarsi sia all’interno che all’esterno e a condividere, attraverso una campagna di comunicazione costante, processi di partecipazione coi cittadini sempre più consapevoli delle tematiche ambientali e di sostenibilità. Il bando “Cava Smart”, pubblicato nei mesi scorsi, ha rappresentato una forma di partecipazione della cittadinanza in tal senso. Siccome noi crediamo che le cose migliori e più funzionali per la città siano quelle innanzitutto apprese e condivise con le persone, riteniamo necessario un confronto trasversale con i cittadini prima di investire in progetti che, da un lato, potranno rilevarsi di ottima fattura e funzionali, ma, dall’altro, potranno non essere compresi appieno e difficilmente condivisi. La volontà chiara è quella di non sperperare ulteriori risorse, ma creare una partecipazione comune e diffusa nel tempo (non solo attraverso un bando che ha un periodo di tempo molto limitato), in modo tale che vengano offerti servizi utili e condivisi da tutti, sempre in un’ottica di sostenibilità e miglioramento della qualità della vita. Tutta la programmazione delle attività amministrative si fonda sul principio cardine che partendo dalla analisi delle specifiche esigenze delle Frazioni le ponga al centro di un processo di integrazione con il centro cittadino. In questa logica l’amministrazione favorirà la nascita di Consulte del Territorio senza oneri per l’ente con funzioni di collegamento costante tra istituzioni e frazioni. Tra gli obiettivi delle consulte porremo le “Frazioni Tematiche”. Nei quinquennio, grazie a percorsi progettuali dedicati, renderemo attrattivi tutti i nostri comparti e borghi frazionali, caratterizzandoli mediante l’introduzione di un “brand” specifico, che costituisca un ‘unicum’ in grado di: 1. indirizzare verso di essi turismo, visitatori e flussi economici; 2. riqualificare il paesaggio e gli elementi urbani; 3. rivitalizzare i servizi e il commercio, migliorando significativamente il tenore di vita dei cittadini residenti. UNA NUOVA SFIDA: CAVA GREEN VALLEY, la tutela ambientale che genera sviluppo

59

La “città in transizione”, punto fondante del programma dell’Amministrazione Servalli, ha come suo obiettivo una città ecosostenibile, secondo i principi fondamentali della Comunità Europea e del Ministero dell’Ambiente. A tal proposito, sarà istituzionalizzato il claim “CAVA GREEN VALLEY” che verterà su 5 tematiche principali: 1. la tutela ambientale 2. una nuova mobilità urbana 3. un potenziamento dei servizi idrici 4. una nuova e più efficace/efficiente gestione dei rifiuti 5. il rafforzamento delle azioni previste dal PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) per il raggiungimento dell’obiettivo europeo “Strategia 20 20 20”.

RIPARTIZIONE DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO IN MISSIONI E PROGRAMMI, IN COERENZA CON LA NUOVA STRUTTURA DEL BILANCIO ARMONIZZATO AI SENSI DEL D. LGS. 118/2011 Nel primo anno del mandato amministrativo, individuati gli indirizzi strategici, sono definiti, per ogni missione di bilancio, gli obiettivi strategici da perseguire entro la fine del mandato. In questa prima versione del DUP 2016-2018 si illustrano i programmi di intervento:

Missione: O1 - SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

Descrizione della missione Nella missione rientrano: l'amministrazione e il funzionamento dei servizi generali, dei servizi statistici e informatici, delle attività per lo sviluppo dell'ente, l'amministrazione, il funzionamento e il supporto agli organi di governo l'amministrazione e il funzionamento dei servizi di pianificazione economica in generale delle attività per gli affari e i servizi finanziari e fiscali; lo sviluppo e la gestione delle politiche per il personale.

Programmi della Missione: 01.01 - Organi istituzionali 01.02 - Segreteria Generale

60

01.03 - Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato 01.04 - Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 01.05 - Gestione beni demaniali e patrimoniali 01.06 - Ufficio Tecnico 01.07 - Elezioni e consultazioni popolari - Anagrafe e stato civile 01.08 - Statistica e sistemi informativi 01.10 - Risorse Umane 01.11 - Altri servizi Generali

Obiettivi strategici:  Attuazione dei principi di trasparenza e semplificazione;  Nuovo ordinamento contabile armonizzato;  Avvio processo di digitalizzazione dei documenti del personale  Riorganizzazione della struttura dell'ente: uffici, processi, personale;  Revisione della politica delle entrate con riduzione del carico fiscale comunale;  Riduzione della spesa pubblica (spending review);  Revisione del piano di valorizzazione del patrimonio;  Rilancio dei consumi;  Ricerca sistematica di opportunità per i finanziamenti europei.  Riorganizzazione degli uffici tecnici comunali;

Investimenti previsti: Si fa rinvio al piano triennale delle opere pubbliche

61

Missione: O2 - GIUSTIZIA

Descrizione della missione Assicurare il mantenimento e funzionamento dei servizi di supporto tecnico, amministrativo e gestionale per gli acquisti, i servizi e le manutenzioni di competenza del Comune necessari al funzionamento e mantenimento di tutti gli Uffici Giudiziari ai sensi della normativa vigente, ed in particolare dell’ufficio del Giudice di Pace.

Obiettivi strategici:  Manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici  Miglioramento del sistema di acquisti  Mantenimento dell'attività ordinaria

Investimenti previsti: Si fa rinvio al piano triennale delle opere pubbliche

62

Missione: O3 – ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA

Descrizione della missione Al Comando Polizia Locale compete: la gestione delle relazioni con l’autorità giudiziaria, il Prefetto, la Questura, i comandi delle altre forze cdi Polizia; La programmazione di interventi operativi per le politiche di sicurezza urbana e l’organizzazione di interventi diretti sul territorio . Alle singole unità operative complesse e semplici, secondo l’ambito di competenza, spettano: la predisposizione dei servizi, della logistica, del rapporto con i cittadini; la vigilanza sul territorio, nei quartieri cittadini, nelle frazioni, presso gli edifici scolastici; le necessità operative in occasione di manifestazioni pubbliche e gli interventi relativi ai servizi di polizia stradale ; i provvedimenti relativi a trattamenti e accertamenti sanitari obbligatori; la collaborazione delle operazioni di protezione civile; l’effettuazione di servizi d’ordine, di vigilanza e di rappresentanza necessari all’espletamento dell’attività istituzionale del Comune; l’attività di polizia giudiziaria e gestione delle procedure conseguenti; i controlli sulle attività urbanistico-edilizie in coordinamento con il II Settore – Governo del Territorio e Patrimoni; la vigilanza sull’osservanza delle leggi, regolamenti comunali e ordinanze del Sindaco; gli accertamenti anagrafici, residenziali e su sedi di attività artigianali e commerciali; la gestione di pratiche di occupazione suolo pubblico e pubblicità; le attività di polizia amministrativa delegate dalla Stato e dalla Regione in materia di attività produttive in coordinamento con il Servizio SUAP; la gestione di mercati e fiere; i controlli sui locali di pubblico spettacolo e sulle occupazioni di suolo pubblico; la gestione delle procedure contravvenzionali , l’elaborazione ruoli e gestione del contenzioso relativo anche ai pre-ruoli. Il settore si occupa anche della predisposizione ed emissione delle Ordinanze tese a consentire i lavori o altra emergenza, che incidano sulla ordinaria circolazione stradale. Si occupa anche di tutte le attività connesse al Codice della Strada ( rilascia autorizzazioni per accesso ZTL, permessi disabili, carico e scarico merci, pareri per passi carrai, ordinanze e autorizzazioni in materia di circolazione stradale e uso delle strade, autorizzazioni e nulla osta per competizioni sportive su strade , ecc.), eccetto quelle relative e connesse ad attività commtrciali e produttive in genere siano esse fisse o ambulanti che vengono seguite e curate dal SUAP.

63

Programmi della Missione: 03.01 - Polizia Locale e amministrativa

Obiettivi strategici:  Riorganizzazione del Corpo di Polizia Municipale  Potenziamento del sistema di sicurezza pubblica (anche con l’eventuale istallazione di videosorveglianza)  Controllo del territorio e repressione dei reati in collaborazione con le altre forze di polizia  Promozione di campagne di educazione /sensibilizzazione alla legalità

Investimenti previsti: Si fa rinvio al piano triennale delle opere pubbliche

64

Missione: O4 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

Descrizione della missione Comprende l’amministrazione, gestione e funzionamento delle scuole dell'infanzia situate sul territorio dell'ente. Comprende le spese per il sostegno alla formazione e all'aggiornamento del personale insegnante e ausiliario. Comprende le spese per l'edilizia scolastica, per gli acquisti di arredi, gli interventi sugli edifici, gli spazi verdi, le infrastrutture anche tecnologiche e le attrezzature destinate alle scuole dell'infanzia. Comprende le spese a sostegno delle scuole e altre istituzioni pubbliche e private che erogano istruzione prescolastica (scuola dell'infanzia). Non comprende le spese per la gestione, l'organizzazione e il funzionamento dei servizi di asili nido, ricompresi nel programma "Interventi per l'infanzia e per i minori" della missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia" Comprende le spese per l'edilizia scolastica, per gli acquisti di arredi, gli interventi sugli edifici, gli spazi verdi, le infrastrutture anche tecnologiche e le attrezzature destinate alle scuole che erogano istruzione primaria, secondaria inferiore e secondaria superiore. Comprende le spese a sostegno delle scuole e altre istituzioni pubbliche e private che erogano istruzione primaria. Comprende le spese per il diritto allo studio e le spese per borse di studio, buoni libro, sovvenzioni, prestiti e indennità a sostegno degli alunni.

Programmi della Missione: 04.01 - Istruzione prescolastica 04.02 - Altra ordini di istruzione non universitaria 04.06 - Servizi ausiliari all'istruzione 04.07 - Diritto allo studio

Obiettivi strategici:  Miglioramento degli standard qualitativi Servizio Mensa (buona educazione alimentare e incremento nell’uso di prodotti biologici e/o a Km. zero) e Trasporto scolastico;  Incentivazione alla partecipazione dei genitori agli organi collegiali delle istituzioni scolastiche;  Diritto allo studio e sensibilizzazione delle nuove generazione al rispetto

65

della “res pubblica”;  Sostegno all'istituto Comprensivo per garantire il diritto allo studio, anche mediante l'erogazione di fondi alle scuole e agli studenti, non direttamente attribuibili agli specifici livelli di istruzione  Assistenza scolastica e sostegno alla frequenza scolastica degli alunni disabili e per l'integrazione scolastica degli alunni stranieri.  Manutenzione ordinaria e straordinaria plessi scolastici

Investimenti previsti: Si fa rinvio al piano triennale delle opere pubbliche

66

Missione: O5 - TUTELA E VALORIZZAZIONE BENI E ATTIVITA' CULTURALI

Descrizione della missione Amministrazione e funzionamento delle attività per il sostegno, la ristrutturazione e la manutenzione di strutture di interesse storico e artistico (monumenti, edifici e luoghi di interesse storico, patrimonio archeologico e architettonico, luoghi di culto). Comprende le spese per la conservazione, la tutela e il restauro del patrimonio archeologico, storico ed artistico, anche in cooperazione con gli altri organi, statali, regionali e territoriali, competenti. Comprende le spese per la ricerca storica e artistica correlata ai beni archeologici, storici ed artistici dell'ente, e per le attività di realizzazione di iniziative volte alla promozione, all'educazione e alla divulgazione in materia di patrimonio storico e artistico dell'ente. Comprende le spese per la valorizzazione, la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione e il restauro di biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie d’arte, teatri e luoghi di culto se di valore e interesse storico. Amministrazione e funzionamento delle attività culturali, per la vigilanza e la regolamentazione delle strutture culturali, per il funzionamento o il sostegno alle strutture con finalità culturali (biblioteche, musei, gallerie d’arte, teatri, sale per esposizioni ecc.). Comprende le spese per la promozione, lo sviluppo e il coordinamento delle biblioteche comunali. Comprende le spese per la valorizzazione, l'implementazione e la trasformazione degli spazi museali, della progettazione definitiva ed esecutiva e direzione lavori inerenti gli edifici a vocazione museale e relativi uffici (messa a norma, manutenzione straordinaria, ristrutturazione, restauro). Comprende le spese per la realizzazione, il funzionamento o il sostegno a manifestazioni culturali (concerti, produzioni teatrali e cinematografiche, mostre d’arte, ecc.), inclusi sovvenzioni, prestiti o sussidi a sostegno degli operatori diversi che operano nel settore artistico o culturale, o delle organizzazioni impegnate nella promozione delle attività culturali e artistiche.. Comprende le spese per gli interventi per il sostegno alle attività e alle strutture dedicate al culto, se non di valore e interesse storico. Comprende le spese per la programmazione, l'attivazione e il coordinamento sul territorio di programmi strategici in ambito culturale finanziati anche con il concorso delle risorse comunitarie.

67

Programmi della Missione: 05.01 - Valorizzazione dei beni di interesse storico 05.02 - Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale

Obiettivi strategici:  Indirizzo, coordinamento e sostegno allo sviluppo delle attività culturali, anche mediante la collaborazione con soggetti pubblici e privati.  Programmare e valorizzare l'offerta culturale .  Potenziamento della biblioteca con creazione di spazi di interscambio e nuovi allestimenti;  Costituzione di tavoli per la promozione delle attività culturali (coinvolgimento di associazioni culturali, scuole e università).  Progetto per la valorizzazione del folclore e dei grandi eventi (attivazione di un tavolo permanente tra cittadini esperti nel settore e organizzazioni).

Investimenti previsti: Si fa rinvio al piano triennale delle opere pubbliche

68

Missione: O6 - POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO . Descrizione della missione Amministrazione e funzionamento delle attività ricreative, per il tempo libero e lo sport. Comprende le spese per l'erogazione di sovvenzioni e di contributi ad enti e società sportive; le spese per il funzionamento, la realizzazione e la manutenzione delle strutture per le attività ricreative (parchi, giochi, campeggi...). Comprende le spese per iniziative e manifestazioni sportive amatoriali e dilettantistiche e per le attività di promozione e diffusione della pratica sportiva in collaborazione con associazioni sportive dilettantistiche locali, enti di promozione sportiva, centri di aggregazione giovanile, oratori, CONI e altre istituzioni. Comprende le spese per la realizzazione di progetti e interventi specifici per la promozione e diffusione delle attività e iniziative sportive e motorie rivolte a tutte le categorie di utenti. Comprende le spese per l'incentivazione, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, della diffusione delle attività sportive anche attraverso l'utilizzo dei locali e delle attrezzature in orario extrascolastico. Amministrazione e funzionamento delle attività destinate ai giovani e per la promozione delle politiche giovanili. Comprende le spese destinate alle politiche per l'autonomia e i diritti dei giovani, ivi inclusa la produzione di informazione di sportello, di seminari e di iniziative divulgative a sostegno dei giovani. Comprende le spese per iniziative rivolte ai giovani per lo sviluppo e la conoscenza dell'associazionismo e del volontariato. Comprende le spese per i centri polivalenti per i giovani.

Programmi della Missione: 06.01 - Sport e tempo libero 06.02 - Giovani

Obiettivi strategici:  Collaborazione con le società sportive presenti sul territorio, promozione della gestione associata delle stesse;  Miglioramento delle strutture e degli spazi esistenti;  Promozione dei progetti rivolti ai disabili;  Svolgimento di manifestazioni sportive professionistiche e non, anche di risonanza

69

nazionale;

 Realizzazione del “CAVESE MUSEUM” entro il 2019.

Investimenti previsti: Si fa rinvio al piano triennale delle opere pubbliche

70

Missione: O7 - TURISMO

Descrizione della missione Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi al turismo, per la promozione e lo sviluppo del turismo e per la programmazione e il coordinamento delle iniziative turistiche sul territorio. Comprende le spese per sussidi, prestiti e contributi a favore degli enti e delle imprese che operano nel settore turistico. Comprende le spese per le attività di coordinamento con i settori del trasporto, alberghiero e della ristorazione e con gli altri settori connessi a quello turistico. Comprende le spese per la programmazione e la partecipazione a manifestazioni turistiche. Comprende le spese per il funzionamento degli uffici turistici di competenza dell'ente, per l'organizzazione di campagne pubblicitarie, per la produzione e la diffusione di materiale promozionale per l'immagine del territorio a scopo di attrazione turistica. Comprende le spese per il coordinamento degli albi e delle professioni turistiche. Comprende i contributi per la costruzione, la ricostruzione, l'ammodernamento e l'ampliamento delle strutture dedicate alla ricezione turistica (alberghi, pensioni, villaggi turistici, ostelli per la gioventù). Comprende le spese per l'agriturismo e per lo sviluppo e la promozione del turismo sostenibile. Comprende le spese per le manifestazioni culturali, artistiche e religiose che abbiano come finalità prevalente l'attrazione turistica.

Programmi della Missione: 07.01 - Sviluppo e valorizzazione del turismo

Obiettivi strategici:  Riorganizzazione dell'Ufficio Turismo con punti di accoglienza sul territorio e azioni di promozione turistica per sfruttare appieno il potenziale offerto dalla posizione strategica della città a fini turistici essendo alle porte della Costiera amalfitana e a pochi chilometri da Napoli, Salerno, Paestum e dagli scavi di Pompei;  Programmazione di eventi manifestazioni in stretta collaborazione con associazioni e coordinamento con gli aspetti culturali e sportivi, congressuali, ecc.;  Attuazione di Piani integrati di sviluppo turistico pubblico-privato con ricorso al project

71

financing per la creazione di strutture di ricezione turistica;  Promozione delle attività turistico-ricettive anche di natura congressuale in sinergia con la struttura Mediateca Arte;  Incremento degli itinerari d’ambiente per la riscoperta di antiche tradizioni Investimenti previsti: Si fa rinvio al piano triennale delle opere pubbliche

72

Missione: O8 - ASSETTO TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA

Descrizione della missione Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi all'urbanistica e alla programmazione dell'assetto territoriale. Comprende le spese per l'amministrazione dei piani regolatori, piani urbanistici, piani di zona e dell’utilizzo dei terreni e dei regolamenti edilizi. Comprende le spese per la pianificazione di zone di insediamento nuove o ripristinate, per la pianificazione del miglioramento e dello sviluppo di strutture quali alloggi, servizi pubblici, sanità, istruzione, cultura, strutture ricreative, a beneficio della collettività; per la predisposizione di progetti di finanziamento per gli sviluppi pianificati e di riqualificazione urbana; per la pianificazione delle opere di urbanizzazione. Comprende le spese per l'arredo urbano e per la manutenzione e il miglioramento qualitativo degli spazi pubblici esistenti (piazze, aree pedonali). Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi allo sviluppo delle abitazioni. Comprende le spese: per la promozione, il monitoraggio e la valutazione delle attività di sviluppo abitativo; gli interventi di edilizia pubblica abitativa e di edilizia economico-popolare; per l'acquisizione di terreni per la costruzione di abitazioni; per la costruzione o l'acquisto e la ristrutturazione di unità abitative, destinate anche all'incremento dell'offerta di edilizia sociale abitativa. Comprende le spese per la razionalizzazione e la valorizzazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Comprende le spese per la gestione del servizio dello sportello unico per l'edilizia residenziale.

Programmi della Missione: 08.01 - Urbanistica e assetto del territorio 08.02 - Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare

Obiettivi strategici:  Recupero e sviluppo della pianificazione urbanistica;  Riqualificazione dell’esistente;  Mantenimento e creazione di opere pubbliche mirate e ritenute strategiche e necessarie;  Monitoraggio per la valutazione delle attività di sviluppo abitativo;

73

 Miglioramento nella gestione degli edifici comunali;

Investimenti previsti: Si fa rinvio al piano triennale delle opere pubbliche

74

Missione: 09- SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

Descrizione della missione Amministrazione e funzionamento delle attività per la tutela e la salvaguardia del territorio, dei fiumi, dei canali e dei collettori idrici, delle lagune, della fascia costiera, delle acque sotterranee, finalizzate alla riduzione del rischio idraulico, alla stabilizzazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, alla gestione e all'ottimizzazione dell'uso del demanio idrico, alla difesa dei litorali, alla gestione e sicurezza degli invasi, alla difesa dei versanti e delle aree a rischio frana, al monitoraggio del rischio sismico. Comprende le spese per i piani di bacino, i piani per l'assetto idrogeologico, i piani straordinari per le aree a rischio idrogeologico. Comprende le spese per la predisposizione dei sistemi di cartografia (geologica, geo- tematica e dei suoli) e del sistema informativo territoriale (banche dati geologica e dei suoli). Amministrazione e funzionamento delle attività collegate alla tutela, alla valorizzazione e al recupero dell’ambiente naturale. Comprende le spese per il recupero di miniere e cave abbandonate. Comprende le spese per la formulazione, l'amministrazione, il coordinamento e il monitoraggio delle politiche, dei piani e dei programmi destinati alla promozione della tutela dell'ambiente, inclusi gli interventi per l'educazione ambientale. Comprende le spese per la valutazione di impatto ambientale di piani e progetti e per la predisposizione di standard ambientali per la fornitura di servizi. Comprende le spese a favore dello sviluppo sostenibile in materia ambientale. Comprende le spese per la manutenzione e la tutela del verde urbano. Amministrazione, vigilanza, ispezione, funzionamento o supporto alla raccolta, al trattamento e ai sistemi di smaltimento dei rifiuti. Comprende le spese per la pulizia delle strade, delle piazze, viali, mercati, per la raccolta di tutti i tipi di rifiuti, differenziata e indifferenziata, per il trasporto in discarica o al luogo di trattamento. Amministrazione e funzionamento delle attività relative all’approvvigionamento idrico, delle attività di vigilanza e regolamentazione per la fornitura di acqua potabile inclusi i controlli sulla purezza, sulle tariffe e sulla quantità dell’acqua. Comprende le spese per la costruzione o il funzionamento dei sistemi di fornitura dell’acqua; le spese per le prestazioni per la fornitura di acqua ad uso pubblico e la manutenzione degli impianti idrici; le spese per la gestione e la costruzione dei sistemi di collettori, condutture, tubazioni e pompe per

75

smaltire tutti i tipi di acque reflue (acqua piovana, domestica e qualsiasi altro tipo di acque reflue; le spese per la vigilanza, ispezione, funzionamento, supporto ai sistemi delle acque reflue ed al loro smaltimento. Amministrazione e funzionamento delle attività destinate alla protezione delle biodiversità e dei beni paesaggistici. Comprende le spese per la protezione naturalistica e faunistica e per la gestione di parchi e aree naturali protette. Comprende le spese per le attività e gli interventi a sostegno delle attività forestali, per la lotta e la prevenzione degli incendi boschivi. Amministrazione e funzionamento delle attività per la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche, per la protezione e il miglioramento dello stato degli ecosistemi acquatici, nonché di quelli terrestri e delle zone umide che da questi dipendono; per la protezione dell’ambiente acquatico e per la gestione sostenibile delle risorse idriche. Comprende le spese per gli interventi di risanamento delle acque e di tutela dall'inquinamento. Comprende le spese per il piano di tutela delle acque e la valutazione ambientale strategica in materia di risorse idriche. Amministrazione e funzionamento delle attività a sostegno dei piccoli comuni in territori montani e dello sviluppo sostenibile nei territori montani in generale. Amministrazione e funzionamento delle attività relative alla tutela dell’aria e del clima, alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, acustico e delle vibrazioni, alla protezione dalle radiazioni. Comprende la costruzione, la manutenzione e il funzionamento dei sistemi e delle stazioni di monitoraggio; la costruzione di barriere ed altre strutture anti-rumore; gli interventi per controllare o prevenire le emissioni di gas e delle sostanze inquinanti dell’aria; la costruzione, la manutenzione e il funzionamento di impianti per la decontaminazione di terreni inquinati e per il deposito di prodotti inquinanti. Comprende le spese per il trasporto di prodotti inquinanti. Comprende le spese per l'amministrazione, la vigilanza, l'ispezione, il funzionamento o il supporto delle attività per la riduzione e il controllo dell’inquinamento.

Programmi della Missione: 09.02 - Tutela valorizzazione e recupero ambientale 09.03 - Rifiuti 09.04 - Servizio Idrico Integrato 09.05 - Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione 09.08 - Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento

76

Obiettivi strategici:  Tutela dall’inquinamento e dai rischi ambientali (monitoraggio e controllo dell’inquinamento del Torrente “Cavaiola” e definitiva sistemazione dell’area Cannetiello) ;

 Censimento e rimozione dell’amianto dalle utenze domestiche e non domestiche;

 Adozione di un regolamento per la migliore disciplina delle emissioni acustiche e sonore;

 Prevenzione delle possibili conseguenze dannose climatiche ed idrogeologiche;

 Riduzione dei rifiuti prodotti e dei relativi costi per il raggiungimento nel 2020 dell’obiettivo rifiuti zero.

 Unificazione e riorganizzazione del servizio di raccolta per aumentare efficienza ed economicità.

 Formulazione di un piano integrato dei rifiuti;

 Potenziamento dei servizi idrici;

 Monitoraggio e valutazione delle attività di sviluppo abitativo.

Investimenti previsti: Si fa rinvio al piano triennale delle opere pubbliche

77

Missione: 10 - TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA'

Descrizione della missione Amministrazione delle attività e servizi connessi al funzionamento, all’utilizzo, alla costruzione ed la manutenzione dei sistemi e delle infrastrutture per il trasporto pubblico urbano e extraurbano, ivi compreso il trasporto su gomma. Comprende i contributi e i corrispettivi per lo svolgimento dei servizi di trasporto urbano ed extraurbano. Comprende i contributi per le integrazioni e le agevolazioni tariffarie; le spese per la vigilanza e la regolamentazione dell’utenza, delle operazioni relative al sistema di trasporto urbano e extraurbano; le spese per la programmazione, l'indirizzo, il coordinamento e il finanziamento del trasporto pubblico urbano e extraurbano per la promozione della realizzazione di interventi per riorganizzare la mobilità e l’accesso ai servizi di interesse pubblico; le spese per la gestione e il monitoraggio dei contratti di servizio con gli enti e le società affidatarie del servizio, e per il monitoraggio qualitativo e quantitativo dei servizi di trasporto erogati. Amministrazione e funzionamento delle attività per la viabilità e lo sviluppo e il miglioramento della circolazione stradale. Comprende le spese per il funzionamento, la gestione, l'utilizzo, la costruzione e la manutenzione, ordinaria e straordinaria, delle strade e delle vie urbane, di percorsi ciclabili e pedonali, delle zone a traffico limitato, delle strutture di parcheggio e delle aree di sosta a pagamento. Comprende le spese per la riqualificazione delle strade, incluso l'abbattimento delle barriere architettoniche. Comprende le spese per gli impianti semaforici. Comprende altresì le spese per le infrastrutture stradali. Amministrazione e funzionamento delle attività relative all’illuminazione stradale. Comprende le spese per lo sviluppo e la regolamentazione degli standard di illuminazione stradale, per l'installazione, il funzionamento, la manutenzione, il miglioramento, ecc. dell’illuminazione stradale.

Programmi della Missione:

10.02 - Trasporto pubblico locale

78

10.05 - Viabilità e infrastrutture stradali

Obiettivi strategici:

 Assicurare corretto e regolare svolgimento del servizio di trasporto pubblico locale sul territorio comunale;

 Progettazione di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria;

 Incentivare l'utilizzo di mezzi di trasporto pubblico e dell'utilizzo della bicicletta, mediante la creazione di un sistema di mobilità integrato con piste ciclabili;

 Revisione contratto per il Trasporto Pubblico Locale

 Riorganizzazione del sistema di sosta, decentrandolo nelle aree periferiche;

 Incentivazione nell’uso di veicoli elettrici.

Investimenti previsti: Si fa rinvio al piano triennale delle opere pubbliche

79

Missione: 11- SOCCORSO CIVILE

Descrizione della missione Amministrazione e funzionamento delle attività relative agli interventi di protezione civile sul territorio (gestione degli eventi calamitosi, lotta agli incendi, etc.), per la previsione, prevenzione, il soccorso e il superamento delle emergenze. Comprende le spese a sostegno del volontariato che opera nell'ambito della protezione civile; le spese per la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio degli interventi di protezione civile sul territorio, nonché per le attività in forma di collaborazione con le altre amministrazioni competenti in materia. Amministrazione e funzionamento delle attività relative agli interventi per fronteggiare calamità naturali già avvenute. Comprende le spese per sovvenzioni, aiuti, e contributi per il ripristino delle infrastrutture per calamità naturali già avvenute qualora tali interventi non siano attribuibili a specifici programmi di missioni chiaramente individuate .

Programmi della Missione: 11.01 - Sistema di Protezione Civile

Obiettivi strategici:  Attuazione e sperimentazione del Nuovo Piano Comunale di Protezione Civile approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 91 del 01/12/2014;  Formazione ed informazione ad addetti, volontari e cittadini;  Attivazione di apposito protocollo di intesa con i Comuni limitrofi

Investimenti previsti: Si fa rinvio al piano triennale delle opere pubbliche

80

Missione: 12- DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

Descrizione della missione Molti degli obiettivi strategici previsti per questa missione vedono determinanti correlazioni con la gestione del Piano di Zona SA2 che, quindi, rientra per trasparenza e completezza nel presente quadro strategico. Amministrazione e funzionamento delle attività per l'erogazione di servizi e il sostegno a interventi in favore dell'infanzia, dei minori. Comprende le spese a favore dei soggetti (pubblici e privati) che operano in tale ambito; le spese per indennità a favore di famiglie con figli a carico, per indennità per maternità, per contributi per la nascita di figli, per indennità per congedi per motivi di famiglia, per assegni familiari, per interventi a sostegno delle famiglie mono - genitore o con figli disabili; le spese per l'erogazione di servizi per bambini in età prescolare (asili nido), per le convenzioni con nidi d'infanzia privati, per i finanziamenti alle famiglie per la cura dei bambini, per i finanziamenti a famiglie adottive, per beni e servizi forniti a domicilio a bambini o a coloro che se ne prendono cura, per servizi e beni di vario genere forniti a famiglie, giovani o bambini. Comprende le spese per la costruzione e la gestione di strutture dedicate all'infanzia e ai minori. Comprende le spese per interventi e servizi di supporto alla crescita dei figli e alla tutela dei minori e per far fronte al disagio minorile, per i centri di pronto intervento per minori e per le comunità educative per minori. Amministrazione e funzionamento delle attività per l'erogazione di servizi e il sostegno a interventi per le persone inabili a svolgere attività economiche o a condurre una vita normale a causa di danni fisici o mentali. Comprende: le spese a favore dei soggetti (pubblici e privati) che operano in tale ambito; le spese per indennità in danaro a favore di persone disabili; le spese per alloggio ed eventuale vitto a favore di invalidi presso istituti idonei, per assistenza per invalidi nelle incombenze quotidiane (aiuto domestico, mezzi di trasporto) . Comprende le spese per la costruzione e la gestione di strutture dedicate alle persone disabili. Comprende le spese per la formazione professionale o per favorire il reinserimento occupazionale e sociale dei disabili.

81

Amministrazione e funzionamento delle attività per l'erogazione di servizi e il sostegno a interventi a favore degli anziani. Comprende le spese per interventi contro i rischi collegati alla vecchiaia (perdita di reddito, reddito insufficiente, perdita dell’autonomia nello svolgere le incombenze quotidiane, ridotta partecipazione alla vita sociale e collettiva). Comprende le spese per indennità in danaro, quali indennità di cura, e finanziamenti erogati in seguito a pensionamento o vecchiaia, per l'assistenza nelle incombenze quotidiane (aiuto domestico, mezzi di trasporto, ecc.), per indennità a favore di persone che si prendono cura di persone anziane, per beni e servizi di vario genere erogati a favore di persone anziane per consentire la partecipare ad attività culturali, di svago, di viaggio, o di vita collettiva. Comprende le spese per interventi, servizi e strutture mirati a migliorare la qualità della vita delle persone anziane, nonché a favorire la loro mobilità, l'integrazione sociale e lo svolgimento delle funzioni primarie. Comprende le spese per le strutture residenziali e di ricovero per gli anziani. Amministrazione e funzionamento delle attività per l'erogazione di servizi e il sostegno a interventi a favore di persone socialmente svantaggiate o a rischio di esclusione sociale. Comprende le spese a favore di persone indigenti, persone a basso reddito, emigrati ed immigrati, profughi, alcolisti, tossicodipendenti, vittime di violenza criminale, detenuti. Comprende le spese per indennità a favore di soggetti indigenti e socialmente deboli, quali sostegno al reddito e altri pagamenti destinati ad alleviare lo stato di povertà degli stessi o per assisterli in situazioni di difficoltà. Comprende le spese per la riabilitazione di alcolisti e tossicodipendenti, per beni e servizi a favore di persone socialmente deboli quali servizi di consultorio, ricovero diurno, assistenza nell’adempimento di incombenze quotidiane, cibo, indumenti, carburante, ecc.. Comprende le spese per la costruzione e la gestione di strutture dedicate alle persone a rischio di esclusione sociale. Amministrazione e funzionamento delle attività per l'erogazione di servizi e il sostegno a interventi per le famiglie non ricompresi negli altri programmi della missione. Comprende le spese a favore dei soggetti (pubblici e privati) che operano in tale ambito. Comprende le spese per la promozione dell'associazionismo familiare e per iniziative di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro non ricompresi negli altri programmi della missione. Amministrazione e funzionamento delle attività per il sostegno al diritto alla casa. Comprende le spese per l'aiuto alle famiglie ad affrontare i costi per l’alloggio a sostegno delle spese di fitto, che sono in attesa di assegnazione di alloggi economici o popolari. Amministrazione e funzionamento delle attività per la formulazione, l’amministrazione, il coordinamento e il monitoraggio delle politiche, dei piani, dei programmi socio-assistenziali sul

82

territorio, anche in raccordo con la programmazione e i finanziamenti comunitari e statali. Al riguardo, si ritiene strategico dare sviluppo al potenziamento ed alla riorganizzazione delle attività territoriali, delle strutture già esistenti e ricerca di nuove con soluzioni logistiche, servendosi di strutture già esistenti sul territorio e valutando, in accordo con la Regione, la progettazione di nuove soluzioni logistiche che configurino la città di Cava de’ Tirreni come la Città della prevenzione . La presente missione prevede, altresì, l’amministrazione, funzionamento e gestione dei servizi e degli immobili cimiteriali. Comprende le spese per la gestione amministrativa delle concessioni di loculi, delle inumazioni, dei sepolcreti in genere, delle aree cimiteriali, delle tombe di famiglia. Comprende le spese per pulizia, la sorveglianza, la custodia e la manutenzione, ordinaria e straordinaria, dei complessi cimiteriali e delle pertinenti aree verdi. Comprende le spese per il rilascio delle autorizzazioni, la regolamentazione, vigilanza e controllo delle attività cimiteriali e dei servizi funebri.

Programmi della Missione: 12.01 - Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido 12.02 - Interventi per la disabilità 12.03 - Interventi per gli anziani 12.04 - Interventi per soggetti a rischio di elusione sociale 12.05 - Interventi per le famiglie 12.06 - Interventi per il diritto alla casa 12.07 Programmazione del governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali; 12.08 Cooperazione e associazionismo; 12.09 - Servizio necroscopico e cimiteriale

Obiettivi strategici:  Implementazione, riorganizzazione, monitoraggio e controllo dei servizi sociali gestiti dal Piano di Zona SA2, struttura strategica e fondamentale per la quasi totalità dei servizi compresi nella presente missione.  Interventi per la povertà con iniziative di vario genere (istituzione sconti e agevolazioni su servizi comunali per i meno abbienti, contributi alloggiativi, cure termali ed altri interventi);  Monitoraggio e implementazione dei servizi socio-assistenziali rivolti agli anziani anche con riproposizione di iniziative già sperimentate (orti sociali, ecc.);

83

 Valorizzazione della famiglia;  Ampliamento dei servizi di asilo nido e centri di aggregazione giovanile anche attraverso nuove iniziative e progetti (ad es. “Asilo diffuso” o “mamme accoglienti”);  Incentivare le politiche territoriali dell’ambito socio-sanitario favorendo strategie che dall’analisi dei bisogni mirino a dare risposte adeguate per il miglioramento della qualità di vita e della fruibilità dei servizi socio-sanitari  Incentivare l’ assistenza domiciliare integrata sempre operando di concerto ed in sintonia con gli interlocutori significativi operanti sul territorio, oltre alle attività riabilitative e di base che funzionano egregiamente sul territorio.  Abbattimento delle barriere architettoniche in particolare nelle strutture sanitarie.

Investimenti previsti: Si fa rinvio al piano triennale delle opere pubbliche

Missione: 13- TUTELA DELLA SALUTE

Descrizione della missione Spese per il finanziamento di altre spese sanitarie non ricomprese negli altri programmi della missione. Comprende le spese per interventi igienico-sanitari quali canili pubblici, servizi igienici pubblici e strutture analoghe. Comprende, inoltre, le spese per interventi di igiene ambientale, quali derattizzazioni e disinfestazioni.

Programmi della Missione: 13.07 - Ulteriori spese in materia sanitaria

Obiettivi strategici: Mantenimento della struttura deputata alla custodia dei cani randagi .

84

Investimenti previsti: Si fa rinvio al piano triennale delle opere pubbliche

85

Missione: 14- SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA'

Descrizione della missione Amministrazione e funzionamento delle attività per la programmazione e lo sviluppo dei servizi e delle imprese manifatturiere, estrattive e edilizie sul territorio. Comprende le spese per lo sviluppo, il miglioramento delle piccole e medie imprese; le spese per la vigilanza e la regolamentazione degli stabilimenti e del funzionamento degli impianti;. Comprende le spese per la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio delle relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione dei finanziamenti comunitari e statali. Comprende le spese per la competitività dei territori (attrattività); le spese per la programmazione di interventi e progetti di sostegno e sviluppo dell'artigianato sul territorio; le spese per l'associazionismo artigianale e per le aree per insediamenti artigiani. Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi al settore della distribuzione, conservazione e per la programmazione di interventi e progetti di sostegno e di sviluppo del commercio locale. Comprende le spese per l'organizzazione, la costruzione e la gestione dei mercati rionali e delle fiere cittadine; le spese per la produzione e diffusione di informazioni agli operatori commerciali e ai consumatori sui prezzi; spese per la tutela, l'informazione, la formazione, la garanzia e la sicurezza del consumatore; le spese per l'informazione, la regolamentazione e il supporto alle attività commerciali in generale e allo sviluppo del commercio. Amministrazione e funzionamento delle attività e degli interventi per il potenziamento e la valorizzazione delle strutture dedicate al trasferimento tecnologico, dei servizi per la domanda di innovazione, per la ricerca e lo sviluppo tecnologico delle imprese regionali e locali. Amministrazione e funzionamento delle attività e degli interventi a sostegno dei servizi di pubblica utilità e degli altri settori economici non ricompresi negli altri programmi della missione. . Comprende le spese per la vigilanza, la regolamentazione e il monitoraggio delle attività relative alle farmacie comunali. Comprende le spese relative allo sportello unico per le attività produttive (SUAP). Comprende le spese relative ad affissioni e pubblicità.

Programmi della Missione: 14.01 - Industria, PMI e Artigianato 14.02 - Commercio - reti distributive - tutela dei consumatori

86

14.04 - Reti e altri servizi di pubblica utilità

Obiettivi strategici:  D’accordo con Confesercenti, si procederà ad una convenzione per far partire finalmente “Sportello Impresa”, all’interno del Comune, dove ci saranno consulenti e/o professionisti esterni a disposizione delle nuove attività e non, esistenti in città, per dare risposte più concrete alle numerose esigenze, per una migliore comunicazione e conoscenza di tutti gli strumenti di finanza agevolata.  Razionalizzazione, miglioramento e sviluppo del SUAP (sportello unico per le attività produttive).  Ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse umane attraverso una più efficiente informatizzazione dei servizi, facilitando quindi la fruizione telematica degli stessi da parte di cittadini e/o imprese, attraverso “Impresa in un giorno”, servizio telematico che mira a facilitare le comunicazioni tra imprese e PA, in ottemperanza alla riforma amministrativa;  Interventi agevolativi a favore dei commercianti e degli artigiani che esercitano la propria attività in zone interessate da lavori pubblici;

Investimenti previsti: Si fa rinvio al piano triennale delle opere pubbliche

87

Missione: 15- POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Descrizione della missione Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi per la formazione e l'orientamento professionale, per il miglioramento qualitativo e quantitativo dell’offerta di formazione per l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese nel territorio. Comprende le spese per l'attuazione dei tirocini formativi e di orientamento professionale; le spese per stages e per l'apprendistato, per corsi di qualificazione professionale destinati ad adulti, occupati e inoccupati, per favorire l'inserimento nel mercato del lavoro; le spese per la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio delle relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione e i finanziamenti comunitari e statali. Amministrazione e funzionamento delle attività per la promozione e il sostegno alle politiche per il lavoro. Comprende le spese per il sostegno economico agli adulti, occupati e inoccupati, per l'aggiornamento e la riqualificazione e il ricollocamento dei lavoratori in casi di crisi economiche e aziendali. Comprende le spese per il funzionamento o il supporto ai programmi o ai progetti generali per facilitare la mobilità del lavoro, le Pari Opportunità, per combattere le discriminazioni, per ridurre il tasso di disoccupazione, per favorire il reinserimento di lavoratori espulsi dal mercato del lavoro o il mantenimento del posto di lavoro. Comprende le spese a favore dei lavoratori socialmente utili.

Programmi della Missione: 15.03 - Sostegno all'occupazione

Obiettivi strategici: Atteso che l’ente comune non annovera tra le sue prerogative dirette il lavoro, è però uno degli enti che, attraverso una efficace programmazione, può promuovere lo sviluppo di condizioni favorevoli al rilancio dell’occupazione e delle attività lavorative, intese nel più ampio significato, attraverso una fase di ascolto e una costante concertazione e sinergia con le attività imprenditoriali e con le aziende locali. Verrà favorita la nascita dei cosiddetti “condomini per il lavoro”, nell’ambito del coworking, pratica che comporta la condivisione di un ambiente di

88

lavoro da parte più soggetti, mantenendo un'attività indipendente. In questo modo, si fornisce una risposta a due problematiche:  la ri-funzionalizzazione di contenitori pubblici abbandonati e inutilizzati, che possono diventare la sede dei “condomini”, ospitando gli utenti previo pagamento di un canone equo;  promuovere ed incentivare le attività artigiane, quelle degli studi professionali, le piccole attività produttive e fornire una sede di sperimentazione alle attività che vanno nella direzione delle nuove economie, come la green economy e la smart economy, con particolare attenzione al coinvolgimento di giovani e donne e ai cosiddetti fab lab (“fabrication laboratory”), che sperimentano attività che fondono tradizione manifatturiera ed innovazione digitale.

Investimenti previsti: Si fa rinvio al piano triennale delle opere pubbliche

89

Missione: 16- AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA

Descrizione della missione Amministrazione e funzionamento delle attività connesse all’agricoltura, per lo sviluppo sul territorio delle aree rurali, dei settori agricolo e agroindustriale, alimentare, forestale e zootecnico. Comprende le spese per la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio delle relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione comunitaria e statale. Comprende le spese per la costruzione o il funzionamento dei sistemi di irrigazione e drenaggio, inclusa l’erogazione di sovvenzioni, prestiti o sussidi per tali opere. Comprende le spese per indennizzi, sovvenzioni, prestiti o sussidi per le aziende agricole e per gli agricoltori in relazione alle attività agricole, inclusi gli incentivi per la limitazione o l’aumento della produzione di particolari colture o per lasciare periodicamente i terreni incolti, inclusi gli indennizzi per le calamità naturali, nonché i contributi alle associazioni dei produttori. Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi di caccia sul territorio. Comprende le spese per la caccia sia a fini commerciali che a fini sportivi. Comprende le spese per le attività di vigilanza e regolamentazione e di rilascio delle licenze in materia di caccia. Comprende le spese per la protezione, l'incremento e lo sfruttamento razionale della fauna selvatica. Comprende le spese per sovvenzioni, prestiti o sussidi a supporto delle attività commerciali della caccia, inclusa la costruzione e il funzionamento dei vivai. Comprende le spese per la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio delle relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione e i finanziamenti comunitari e statali.

Programmi della Missione: 16.01 - Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare 16.02 - Caccia e pesca

Obiettivi strategici:  Sviluppo della floricoltura e del vivaismo anche in collaborazione ed il confronto con la Coldiretti;  Costituzione di uno sportello per l’agricoltura e contestuale semplificazione delle procedure

90

amministrative per la commercializzazione dei prodotti agroalimentari;  Sviluppo del concetto di agricoltura multifunzionale;  Istituzione di spazi idonei alla commercializzazione di prodotti locali con proposta per alcuni di essi di denominazione comunale (De.Co.) e di prodotti a km. Zero;  Semplificazione delle procedure amministrative per la commercializzazione dei prodotti agroalimentari; Investimenti previsti: Si fa rinvio al piano triennale delle opere pubbliche

91

Missione: 17 -ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE

Descrizione della missione Amministrazione e funzionamento delle attività e servizi relativi all'impiego delle fonti energetiche, incluse l'energia elettrica e il gas naturale. Comprende: le spese per sovvenzioni, prestiti o sussidi per promuovere l’utilizzo delle fonti energetiche e delle fonti rinnovabili di energia; le spese per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione dell’energia elettrica, del gas naturale e delle risorse energetiche geotermiche, eolica e solare, nonché le spese per la razionalizzazione delle relative infrastrutture e reti energetiche; le spese per la redazione di piani energetici e per i contributi per interventi in materia di risparmio energetico.

Programmi della Missione: 17.01 - fonti energetiche

Obiettivi strategici:  Cava de’ Tirreni è già fornita attualmente di uno strumento contenente una serie di progetti e azioni pratiche per interventi di risparmio ed efficienza energetica e utilizzo di fonti rinnovabili, il PAES (ovvero il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile) rivolto all’ente stesso, ai cittadini ed alle imprese, al fine di raggiungere e superare l’obiettivo del pacchetto europeo “clima energia”, conosciuto anche come “Strategia 20 20 20”, che prevede:  il taglio delle emissioni di gas serra del 20%;  la riduzione di consumo di energia del 20%;  l’incremento dell’uso delle energie rinnovabili, portando al 20% il consumo totale europeo generato da fonti rinnovabili.  L’Ente, attraverso CPL CONCORDIA, si attiverà per ulteriori azioni di efficientamento energetico degli immobili comunali, tra le quali:  adeguamento degli impianti elettrici di tutti i plessi comunali;  rifacimento delle centrali termiche di molti edifici pubblici;  realizzazione, in previsione, di un impianto solare termico.  Altre iniziative strategiche per il risparmio e l’efficienza energetica. Investimenti previsti: Si fa rinvio al piano triennale delle opere pubbliche

92

I TRIBUTI E LE TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI Per quanto riguarda la tassazione sugli immobili, il Governo centrale - che da ultimo ha partorito l’istituzione dell’Imposta Comunale Unica (IUC) suddivisa nelle tre componenti IMU (applicata su tutti gli immobili con esclusione della prima casa), TARI (per la raccolta dei rifiuti), e TASI (istituita a partire dal 2014, acronimo di Tassa sui Servizi Indivisibili, basata anch’essa sulla proprietà immobiliare) – ha nuovamente modificato l’assoggettabilità degli immobili all’imposizione locale. Infatti, la legge di stabilità 2016 introduce il principio di sospensione dell’aumento dei tributi locali, e , per quanto riguarda la TASI, l’esenzione della tassazione dell’abitazione principale (escluse le cat. A1, A8 e A9). Le modifiche introdotte saranno accompagnate da trasferimenti statali quantificati dal Ministero dell’Interno tra i componenti di calcolo delle spettanze FSC 2016 nella misura di € 2.754.228,78 . Pertanto, il documento di programmazione 2016/2018 è formulato nel rispetto di quanto stabilito dai seguenti provvedimenti legislativi: dalla Legge 183/2011 (Legge di stabilità 2012); dal decreto legge 06/07/2012 n. 95, convertito dalla legge 135/2012, dalla L. 24 dicembre 2012 , n. 228 (legge di stabilità 2013); dal D.L. 08/04/2013, n.35 convertito nella legge 64/2013; dalla legge n.147/2013 (legge di stabilità 2014); dal decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2015, n. 34, dalla legge 23/12/2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), dal decreto legge 19 giugno 2015, n. 78, dalla Legge 208/2015 ( legge di stabilità 2016). Si riporta il riepilogo del trend storico e della programmazione pluriennale delle entrate tributarie.

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Accertamenti Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni ENTRATE 2014 2015 2016 2017 2018

Entrate tributarie 32.030.562,13 32.184.299,43 31.461.620,69 31.165.620,69 30.815.620,69

93

FONDO DI SOLIDARIETA’ COMUNALE Il Fondo di solidarietà spettante per il 2016 e per i due anni successivi si discosta dal fondo 2015 per effetto delle numerose modifiche agevolative introdotte con la Legge di stabilità 2016 che genereranno ristori per : a) abolizione Tasi Abitazione principale; b) abolizione IMU terreni agricoli condotti direttamente da agricoltori professionali e abolizione dei tagli operati sui Comuni montani a seguito dell’abbandono dell’imponibilità dei terreni stabilita per il 2014-15; c) abolizione di altre poste minori (Tasi ABP inquilini, comodati gratuiti, canoni concordati); d) rettifiche puntuali a seguito di segnalazioni di errori nelle stime o in precedenti attribuzioni; e) riparto del fondo destinato agli enti con gettito Tasi abitazione principale “sotto standard”, definito in relazione alla differenza tra gettito Tasi ABP acquisito nel 2015 e ammontare del gettito standard a suo tempo definito, escludendo la quota derivante da abitazioni “di lusso”.. Ne consegue che la quota del Fondo di Solidarietà Comunale spettante al Comune di Cava de’ Tirreni per l’anno 2016 , così come quantificata dal Ministero dell’Interno, è di € 7.486.329,02. Il Fondo di Solidarietà comunale sarà alimentato, come per il 2015, da una quota dell’IMU di spettanza dei comuni, che sarà trattenuta dal Ministero dell’Economia e Finanze in fase di riversamento all’ente della rata IMU. Pertanto nell’anno 2016 il Comune risulterà ente finanziatore del Fondo di Solidarietà Comunale per un importo di euro 1.373.327,75 circa. La diminuzione della quota di alimentazione F.S.C. per l'anno 2016 rispetto alla corrispondente quota di alimentazione F.S.C. 2015 comporta una minore trattenuta da parte dell'Agenzia delle entrate e, di converso, un incremento delle risorse (I.M.U.) da prevedere in bilancio, in misura pari alla differenza tra le due quote di alimentazione del F.S.C.

IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA Il D.L. 6.12.2011 n° 201 ha abolito dal 1° gennaio 2012 l’imposta comunale sugli immobili ed istituito la nuova imposta municipale propria, uno dei principali tributi comunali. Dal 2014 l'IMU è stata integrata nella IUC (Imposta unica comunale) istituita dalla Legge 27 dicembre 2013, n. 147. Questo tributo è soggetto a continue modifiche ed interventi legislativi.

Il presupposto dell’imposta è il possesso degli immobili di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, ivi comprese l’abitazione principale delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e le pertinenze della stessa. Sono esenti dall'IMU le abitazioni principali delle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6. Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile in catasto come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente.

94

Per pertinenze dell’abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo. Si evidenzia, inoltre, che a partire dal 2015 - ai sensi del D.L. n.47/2014, convertito nella Legge n. 80 del 23.05.2014 - è considerata direttamente adibita ad abitazione principale una ed una sola unità immobiliare posseduta, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso. La Legge di Stabilità 2016 introduce, tra l’altro: a) il principio di sospensione dell’aumento dei tributi locali; b) l’esenzione dei terreni agricoli nei comuni montani e parzialmente montani di cui alla Circolare del Ministero delle Finanze n.9 del 1993, nonché, in tutto il territorio, per i terreni in capo a CD o IAP che li conducono direttamente; c) la riduzione del 50% dell’ imponibile sugli immobili abitativi concessi in comodato a parenti di primo grado; d) a decorrere dall’ 1/1/2016 - ai sensi del comma 6-bis dell’art.13 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214 - per gli immobili locati a canone concordato di cui alla legge 9 dicembre 1998, n. 431, l’imposta determinata applicando l’aliquota stabilita dal comune, è ridotta al 75 per cento.

Le principali novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2016, come sopra descritte, e l’obbligo di garantire l’equilibrio di bilancio impongono la conservazione delle aliquote 2015 anche nell’anno 2016. Le aliquote del tributo IMU sono le seguenti: 6,00 per mille: aliquota abitazione principale per categorie A/1, A/8 e A/9 e relative pertinenze, nella misura massima di una unità pertinenziale per ciascuna delle categoria catastali C2-C6-C7, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo. La detrazione per abitazione principale (cat. A/1, A/8 e A/9) e relative pertinenze resta determinata in € 200,00 7,60 per mille: - aliquota per immobili adibiti a strutture ricettive extra-alberghiere; 10,60 per mille: - aliquota ordinaria per tutte le altre fattispecie di immobili soggetti all’imposizione.

95

Le previsioni di gettito per l’anno 2016 sono stimate in € 8.665.179,67. Nelle previsioni di gettito sono stati considerati gli effetti connessi alle novità legislative introdotte in materia di IMU dalla legge n. 208/2015 e quantificati dal Ministero dell’Interno nella determinazione della quota del fondo di solidarietà comunale 2016 destinata all’incremento di entrate IMU per variazione in diminuzione della quota 2016 del gettito imu da trattenere per alimentare il FSC 2016 rispetto al 2015 per € 966.755,67.

ADDIZIONALE IRPEF L'addizionale comunale sull'imposta sul reddito delle persone fisiche è stata istituita, dall'art. 48, comma 10, della legge 27 dicembre 1997, n.449. I comuni hanno la facoltà di deliberare con atto regolamentare di competenza del Consiglio una ulteriore aliquota, aggiuntiva a quella base, per un importo massimo annuo dello 0,8%. Possono stabilire:  aliquote differenziate utilizzando esclusivamente gli stessi scaglioni di reddito stabiliti ai fini Irpef nel rispetto del principio di progressività;  soglia di esenzione dall’addizionale, intesa come limite di reddito al di sotto del quale l’addizionale non è dovuta e, nel caso di superamento del suddetto limite, la stessa si applica al reddito complessivo. L’ articolo 1, comma 142, della legge 196/2006 (Finanziaria 2007) ha introdotto il versamento in acconto, infatti, dal 2007 l'addizionale comunale è dovuta in due momenti: un acconto pari al 30% nell'anno di riferimento ed il restante 70%, a saldo, nell'anno successivo. Per i redditi di lavoro dipendente ed i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, i sostituti d’imposta determinano l’addizionale comunale dovuta in base all’aliquota fissata dal comune in cui il dipendente ha il domicilio fiscale; il saldo dell'addizionale, determinato all'atto delle operazioni di conguaglio, è trattenuto e versato in un numero massimo di undici rate a partire dal periodo di paga successivo a quello in cui le stesse sono effettuate; l'acconto dell' addizionale, stabilito nella misura del 30%, è determinato applicando l'aliquota al reddito imponibile dell'anno precedente ed è trattenuto e versato in un numero massimo di nove rate mensili, effettuate a partire dal mese di marzo. Per i redditi di lavoro autonomo il versamento del saldo e dell’acconto viene eseguito in sede di dichiarazione dei redditi. Il calcolo avviene sulla base imponibile costituita dal reddito complessivo determinato ai fini IRPEF, al netto degli oneri deducibili riconosciuti ai fini di tale imposta. A decorrere dall’anno 2014, con deliberazione di Consiglio comunale n. 25 del 22/04/2014, l’aliquota di compartecipazione dell’addizionale comunale all’IRPEF prevista dall’art. 1 del d. lgs

96

n. 360/98 è stat variata e modulata in base alle aliquote differenziate per gli scaglioni di reddito stabiliti dalla legge statale come segue: Fascia di applicazione Aliquota

Fino a 15.000,00 0,5% Oltre 15.000,00 Fino a 28.000,00 0,6% Oltre 28.000,00 Fino a 55.000,00 0,75% Oltre 55.000,00 Fino a 75.000,00 0,79% Oltre 75.000,00 0,8

L’addizionale comunale IRPEF di cui all’art. 1 non è dovuta dai soggetti che per lo stesso anno non sono tenuti al pagamento dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, al netto delle detrazioni per essa riconosciute. Per l’anno 2016, a previsione è effettuata sulla base dei dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

TASI La TASI (Tributo per i Servizi Indivisibili) è stata istituita al fine di assicurare ai comuni un introito necessario a sostenere i costi (in tutto o in parte) dei servizi indivisibili erogati dall’Ente (pubblica illuminazione, manutenzione rete stradale, immobili comunali e scuole, verde pubblico ecc.) che vengono, dunque, posti a carico dei contribuenti del comune stesso e non più coperti attraverso l’utilizzo dei trasferimenti erariali drasticamente ridotti. Prima delle modifiche intervenute con la legge di stabilità 2016 , il Consiglio comunale aveva deliberato, a partire dall’anno 2014, che per tutti gli immobili soggetti all’IMU – comprese le abitazioni principali di categoria A1,A8 e A9 – l’aliquota della TASI fosse pari a “zero” e, pertanto, essi ne erano esenti. L’imposta era invece dovuta per altri immobili , in particolare per l’abitazione principale (se diversa dalle categorie “di lusso” A/1, A8 e A9) e relative pertinenze e per le abitazioni assimilate alla principale, con aliquota fissata al 3,3 per mille, maggiorando, dunque, dello 0,8 per mille l’aliquota massima prevista dalla richiamata norma al fine di riconoscere detrazioni di base (€ 50,00) e per figli fino a 26 anni (€ 36,00). La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto l’esenzione TASI della tassazione dell’abitazione principale (escluse le cat. A1, A8 e A9). Tali modifiche saranno accompagnate da trasferimenti statali quantificati dal Ministero dell’Interno tra i componenti di calcolo delle spettanze FSC 2016 al punto C1 “ Ristoro per abolizione TASI abitazione principale” nella misura di € 2.754.228,78 .

97

In conseguenza delle citate disposizioni normative, e in relazione al quadro delle fattispecie imponibili individuate per gli anni 2014 e 2015, e relative aliquote, la stima di gettito TASI per l’anno 2016, e per i successivi, è pari a zero.

GLI INVESTIMENTI E LE OPERE PUBBLICHE PIÙ SIGNIFICATIVE IN CORSO: INDICAZIONE DEL FABBISOGNO IN TERMINI DI SPESA DI INVESTIMENTO FONTE DI FINANZIAMENTO E ANNO DI COMPLETAMENTO

1 Previsione 1 Ente 1 Ente Anno Descrizione Opera 2015 Rogante Rogante completamento 2 Previsione 2 2 opera 2016 Finanziamento Finanziamento 3 Previsione 2017 4 Previsione 2018 112.969,20 Regione 2015 RECUPERO EREMO DI S. MARTINO (FONDI PIRAP) (E. TIT.4 CAT. 3)

221.569,54 Mutuo 2017 MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMMOBILI COM.LI ED EDILIZIA ABITATIVA. 10.000.000,00 Statali 2017 CONTRATTI DI QUARTIERE (FONDI MINISTERO)

1.500.000,00 Mutuo 2017

CONTRATTI DI QUARTIERE (MUTUO)

150.000,00 Mutuo 2016

LAVORI DI SISTEMAZIONE EX PRETURA

811.091,45 Regione 2016 RESTAURO FACCIATA E COPERTURA PALAZZO DI CITTA’

324.128,99 Mutuo 2017 MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMMOBILI COM.LI - SCUOLE (OO.UU.)

652.842,64 Mutuo 2016 MANUTENZIONE STRAORD PALESTRE E

SERVIZI ANNESSI DIVERSI PLESSI

SCOLASTICI - MUTUO

349.795,07 Statali 2015 FONDI PON FESR PER ISTRUZIONE SCOLASTICA

98

INTERVENTI SULLE SCUOLE MATERNE 6.375.000,00 Regione Oltre 2018 ED ELEMENTARI

INTERVENTI SULLE SCUOLE MEDIE 3.530.000,00 Regione Oltre 2018 (EFFICIENTAMENTO ENERGETICO SCUOLA MEDIA “A. BALZICO”

1.540.000,00 Entrate 2018 BIBLIOTECA COMUNALE – vincolate per RISTRUTTURAZIONE, EFFICIENTAMENTO legge ENERGETICO ED ADEGUAMENTO

IMPIANTI

SCUOLA ELEMENTARE S. LUCIA – 550.000,00 Mutuo 2016 EFFICIENTAMENTO ENERGETICO, 561.463,60 L. 219/81 ADEGUAMENTO IMPIANTI E CONSOLIDAMENTO (I e II lotto)

1.808.850,78 Privati 2017 SISTEMAZIONE ED ADEGUAMENTO

STRUTTURE SPORTIVE (S. PIETRO, S.

LUCIA, PARCO DELLO SPORT)

472.000,00 Statali 2016 IMPIANTO SPORTIVO PITTONI (FONDI 71.000,00 Entrate proprie MINISTERO)

AREA ESTERNA PALAEVENTI 2.750.000,00 Regione 2017

4.250.000,00 Mutuo 2018

COMPLETAMENTO PALAEVENTI

3.450.000,00 Regione 2015 ATTUAZIONE PROGRAMMA PIU EUROPA - 1.993.050,53 Regione 2017 RIQUALIFICAZIONE URBANA (PIAZZA ABBRO – PIAZZA BASSI)

222.546,16 Regione 2015

ATTUAZIONE PROGRAMMA PIU EUROPA - ASSISTENZA TECNICA 4.796.597,64 Regione 2018

PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA: DELIBERA DI G.R. N. 4863/01

239.995,60 Regione 2016 FONDI PER ELIMINAZIONI BARACCHE E CONTAINERS

4.499.612,01 L. 219/81 2017 FONDO RISANAMENTO TERRITORIO 3.224.077,87 L. 219/81 2017 COLPITO DAL SISMA

99

INTERVENTI PER LA RIQUALIFICAZIONE 2.024.069,20 Statali Oltre 2018 SOCIALE E CULTURALE DELLE AREE URBANE DEGRADATE (D.P.C.M. 15/10/2015) 450.000,00 Regione 2016

RESTAURO CASA APICELLA

2.000.000,00 Regione 2017 RESTAURO E RECUPERO VILLA RENDE II 2.650.000,00 Regione 2017 E III LOTTO

3.704.601,22 Regione 2016 RECUPERO E RIFUNZIONALIZZAZIONE CONTENITORI COMUNALI DISMESSI

4.033.494,47 Regione 2016 RECUPERO COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN GIOVANNI

500.000,00 Regione 2017 RIQUALIFICAZIONE PIAZZA 190.000,00 Entrate proprie RETROSTANTE COMPLESSO SAN

GIOVANNI

100.000,00 Mutuo 2017 RIQUALIFICAZIONE PIAZZA TREZZA - PASSIANO

2.448.167,47 Mutuo 2017 MESSA IN SICUREZZA DISCARICA CANNITIELLO

20.000.000,00 Privati Oltre 2018 INTERVENTI DI TUTELA E 150.000,00 Entrate proprie RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE – 15.152.386,12 Entrate SISTEMAZIONE IDROGEOLOGICA vincolate per legge

600.000,00 Mutuo 2017 MANUTENZIONE STRAORDINARIE STRADE

350.000,00 Privati Oltre 2018 REALIZZAZIONE PARCHEGGI PROGETTO "BOX ANCH'IO" FONDI PRIVATI

Entrate 2017 vincolate per 300.000,00 legge PARCHEGGIO FRAZIONE ANNUNZIATA

1.900.000,00 Statali 2016 Devoluzione REALIZZAZIONE SOTTOVIA VEICOLARE 500.000,00 Mutuo

100

611.500,00 Statali 2018 REALIZZAZIONE NODO DI Entrate proprie INTERSCAMBIO CAR - BUS (FONDI 300.000,00 MINISTERIALI E CSTP – FONDI COMUNALI) 7.000.000,00 Regione 2018 RIQUALIFICAZIONE PIAZZA S. FRANCESCO E PARCHEGGIO

3.400.000,00 Regione 2017 SISTEMAZIONE CORSO P. AMEDEO E PARCO URBANO

1.832.000,00 Mutuo 2017

PARCHEGGI E SISTEMAZIONE VIABILITA' AREA DEI PIANESI DI CAVA (MUTUO) 2.672.000,00 Mutuo 2016 SISTEMAZIONE PARCHEGGIO CORSO P. AMEDEO-AREA INFERIORE TRINCERONE (MUTUO) Entrate Oltre 2018 vincolate per DECONGESTIONAMENTO SS. 18 E 61.000.000,00 legge INTERVENTI SU STRADE

300.000,00 Mutuo 2017

SISTEMAZIONE VIA TROISI

654.150,84 Mutuo 2016 PROGETTO COFINANZIATO PER AZIONI Entrate PREVISTE DAL 4 E 5 PROGRAMMA DI 300.000,00 vincolate per ATTUAZIONE DEL PIANO PER LA legge SICUREZZA STRADALE

INTERVENTI SUL CIMITERO 800.000,00 Entrate proprie Oltre 2018 2.632.710,84 Altro

850.000,00 Regione 2017 RECUPERO FUNZIONALE MERCATO VIALE CRISPI

332.581,32 Entrate proprie 2015 CENTRO COMMERCIALE

NATURALE (BILANCIO)

101

LA SPESA CORRENTE CON SPECIFICO RIFERIMENTO ALLA GESTIONE DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA QUALITÀ DEI SERVIZI RESI E AGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO

Rispetto alla prima versione del Documento Unico di Programmazione (DUP) 2016-2018, con la presente nota di aggiornamento sono riportate le previsioni di entrata e di spesa aggiornate alle disposizioni di interesse dei Comuni contenute nella Legge di stabilità per l’anno 2016

La spesa corrente Macroaggregati Impegni 2013 Previsioni 2015 Previsioni 2017 Impegni 2014 Previsioni 2016 Previsioni 2018

14.528.967,36 15.199.165,25 13.623.642,05

Redditi di lavoro dipendente 14.071.333,37 14.799.405,45 13.086.365,41

1.057.074,03 1.128.351,64 1.253.098,91

Imposte e tasse a carico dell'ente 912.294,25 1.149.405,95 1.221.762,49

25.348.056,13 24.012.621,37 19.250.458,67

Acquisto di beni e servizi 20.633.047,57 22.767.058,92 17.102.000,27

4.032.405,94 1.909.755,74 782.359,200

Trasferimenti correnti 2.982.288,40 1.983.697,09 577.123,27

0,00 0,00 0,00 Trasferimenti di tributi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Fondi perequativi 0,00 0,00 0,00 691.851,31 1.083.356,36 951.000,00

Interessi passivi 776.747,86 1.195.900,00 768.000,00

0,00 0,00 0,00 Altre spese per redditi da capitale 0,00 0,00 0,00 183.406,25 855.511,64 121.500,00

Rimborsi e poste correttive delle entrate 129.570,09 580.394,41 84.500,00

558.417,86 3.797.815,52 3.342281,88 Altre spese correnti 735.521,90 3.112.212,16 3.817.171,66 102

46.400.178,88 47.986.577,52 39.324.340,71 Totali 40.240.803,44 45.588.073,98 36.656.923,10

Le entrate correnti Accertamenti 2013 Previsioni 2015 Previsioni 2017 Accertamenti 2014 Previsioni 2016 Previsioni 2018 35.315.540,24 32.184.299,43 31.165.620,69 Titolo I - Entrate correnti di natura

tributaria, contributiva e 32.030.562,13 31.461.620,69 30.815.620,69 perequativa

7.621.366,54 5.025.403,51 5.410.811,73

Titolo II - Trasferimenti correnti 6.080.833,76 7.232.019,55 3.231.394,12

5.984.328,59 8.324.175,69 5.532.531,87

Titolo III - Entrate extratributarie 5.572.572,25 7.389.587,89 5.427.531,87

3.989.686,86

Fondo Pluriennale vincolato 1.722.379,68

Avanzo di amministrazione 0,00 0,00 destinato a spese correnti 0,00 Contributi per permessi di 600.000,00 450.000,00 costruzione 400.000,00 48.921.235,37 45.533.878,63 41.510.793,24 Totali 43.683.968,14 45.828.915,83 41.510.793,24 LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

Il comune è proprietario dei seguenti beni immobili (fabbricati) concessi in locazione per il canone a fianco di ciascuno indicato:

FABBRICATI CANONE MENSILE CANONE ANNUALE INDIRIZZO A. FERRIGNO FABBRICATO A-B-C € 2.843,72 € 34.124,64 ( MINIALLOGGI 27 ) F. VECCHIONE FABBRICATO A-B € 1.986,07 € 23.832,84 ( MINIALLOGGIO 19 ) L. FERRARA € 2.003,80 € 24.045,60 ( MINIALLOGGIO 20 ) E. DI MARINO € 343,56 € 4.122,72 ( ALLOGGIO E. R. P. 13 )

103

E. GRIMALDI € 771,76 € 9.261,12 ( ALLOGGIO E. R. P. 16 ) G. LAMBERTI € 3.692,33 € 44.307,96 ( ALLOGGIO E. R. P. 69 ) L. FERRARA € 5.563,50 € 66.762,00 ( ALLOGGIO E. R. P. 114 ) C. SO MAZZINI LOCALI TERRANEI SC. € 1.511,88 € 18.142,56 DON BOSCO ( IMMOBILI 4 ) C.SO MAZZINI LOCALI TERRANEI € 693,08 € 8.317,00 STADIO COMUNALE ( IMMOBILI 4 ) C. SO UMBERTO I, 137 € 1.250,00 € 15.000,00 ( IMMOBILE ) C.SO UMBERTO 153 € 154,47 € 1.853,64 ( IMMOBILE ) C. SO UMBERTO I, 208 € 770,58 € 9.246,96 ( IMMOBILE ) F. CARILLO € 1.703,49 € 20.441,88 ( IMMOBILI 6 ) O. DI BENEDETTO 19 € 384,82 € 4.617,84 ( IMMOBILI 10 ) P. ATENOLFI, 46 € 2.769,25 € 33.231,00 ( IMMOBILI 4 ) P. ATENOLFI, 40 € 554,47 € 6.653,64 ( IMMOBILI 2 ) P. ATENOLFI EX COLLOCAMENTO € 648,71 € 7.784,52 ( IMMOBILI ) P. ATENOLFI € 104,95 € 1.259,40 (SOTTOVIA) PAPA GIOVANNI XXIII € 719,59 € 8.635,08 ( IMMOBILI 2 ) M. GARZIA € 1.692,00 € 20.304,00 ( IMMOBILI ) CALIRI € 767,80 € 9.213,60 ( IMMOBILI 3 ) DELLA REPUBBLICA € 1.609,85 € 19.318,20 ( IMMOBILI 3 )

VIA A. SALSANO € 125,31 € 1.503,72 EX CIRCOSCRIZIONE

104

TRAVERSA LONGOBARDI € 354,18 € 4.250,16 S. PIETRO

VIA L. PASTORE € 955,66 € 11.467,92 (EX MONASTERO)

VIA L. PASTORE € 416,18 € 4.994,16 (EX IPAB)

VIA L. FERRARA € 189,07 € 2.268,84 (EX IPAB)

LOCALITA' MONTICELLI (CASA CUSTODE - EX € 180,36 € 2.164,32 INCENERITORE)

P.ZZA FELICE BALDI € 39,58 € 474,96

VIA DELLA CORTE € 154,47 € 1.853,64

VIA L. SIANI € 99,02 € 1.188,24

VIA DELLO SCIRE' € 38,04 € 456,48

VIA FILANGIERI 45 € 31,50 € 378,00

VIA R. BALDI 17 € 9,48 € 113,76

VIA PIETRO CICCULLO 73 € 21,21 € 254,52

PUNTO RISTORO VILLA € 245,24 € 2.942,88 SCHWERTE

PUNTO RISTORO € 53,00 € 636,00 VILLETTA VIA A.MORO

VIA S. M. DEL ROVO € 949,85 € 11.398,20 (FARMACIA COMUNALE)

105

P. DI DOMENICO FABBRICATO 2-3-5 € 770,28 € 9.243,36 ( PREFABBRICATI PESANTI 11 ) R. RAGONE FABBRICATO A-B € 1.506,26 € 18.075,12 ( PREFABBRICATI PESANTI 12 ) E. DI MARINO ( ALLOGGIO € 244,59 € 2.935,08 PARCHEGGIO 5 ) L. FERRARA FABBRICATO A-B ( ALLOGGIO PARCHEGGIO 39 ) € 3.277,85 € 39.334,20 P. SANTORIELLO EX ACISMOM € 68,56 € 822,72 ( ALLOGGIO PARCHEGGIO 4 ) IDO LONGO, 3 € 1.333,33 € 15.999,96 ( ANTENNA ) M. GARZIA, 2 € 2.025,00 € 24.300,00 ( ANTENNA ) P. SANTORIELLO PALAZ. SPORT € 1.333,33 € 15.999,96 ( ANTENNA ) LOC. CASTELLO € 666,67 € 8.000,04 ( ANTENNA ) AREA STADIO S. LAMBERTI € 3.803,66 € 45.643,92 ( ANTENNA 3 ) AREA DEPURATORE MADDALENA € 1.083,33 € 12.999,96 (ANTENNA) INCENERITORE VIA D'AMICO S. LUCIA € 2.273,33 € 27.279,96 (ANTENNA 2)

TOTALE CANONI ANNUALI

€ 657.456,28

Il comune è anche proprietario dei seguenti terreni concessi in locazione per il canone a fianco di ciascuno indicato:

TERRENI CANONE MENSILE CANONE ANNUALE INDIRIZZO

106

VIA M. DI FLORIO 34 € 19,37 € 232,44 (FONDO AGRICOLO)

VIA M. DI FLORIO 32 € 16,98 € 203,76 (FONDO AGRICOLO)

VIA PETRARO S. € 304,95 € 3.659,40 STEFANO € 4.095,60

Le previsioni di bilancio per l’anno 2016 alla voce di entrata “ fitti attivi” ammontano ad € 712.057,18 e tengono conto di decreti ingiuntivi notificati nel 2016 per recupero morosità pregresse.

107

IL REPERIMENTO E L’IMPIEGO DI RISORSE STRAORDINARIE E IN CONTO CAPITALE Accertamenti 2013 Previsioni 2016 Accertamenti 2014 Previsioni 2017 Accertamenti 2015 Previsioni 2018

1.388.125,78 2.938.850,78

Alienazione beni e trasferimenti capitale 6.887.755,42 1.250.000,00

0,00 56.453.392,94 1.034.316,45 22.191,45 Oneri di urbanizzazione per spese capitale 0,00 629.881,90 1.150.000,00 0,00 5.288.810,60 2.250.000,00 Accensione di mutui passivi 0,00 18.869.152,38 6.001.004,56 0,00

7.711.252,83 5.211.042,23 Totali 26.386.789,70 1.250.000,00

64.754.397,50 0,00

108

ILLUSTRAZIONE DEI CESPITI E DELLA LORO DESTINAZIONE NEL TRIENNIO 2016/ 2018.

Entrate da alienazione di beni patrimoniali: Le previsioni di entrata per alienazioni ammontano ad euro 780.000,00 per l’annualità 2016, ad euro 1.250.000,00 per il 2017 ed euro 0,00 per il 2018. Per i dettagli relativi alla presente tipologia di investimenti si rimanda al Piano triennale delle Opere Pubbliche il cui schema è stato approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 355 del 24/12/2015 e modificato con deliberazione di Giunta Comunale n. 73 adottata in data 28/04/2016.

Contributi per investimenti Per il triennio sono previsti i seguenti trasferimenti in conto investimenti destinati al finanziamento di opere pubbliche: Anno 2016 euro 21.693.630,44 Anno 2017 euro 70.605.614,57 Anno 2018 euro 24.550.000,00 Per i dettagli relativi alla presente tipologia di investimenti si rimanda al Piano triennale delle Opere Pubbliche il cui schema è stato approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 355 del 24/12/2015 e modificato con deliberazione di Giunta Comunale n. 73adottata in data 28/04/2016.

Indebitamento Nel triennio 2016/2018 si prevede il ricorso al credito mediante l’attivazione di mutui per l’importo complessivo di euro 2.250.000,00 tutti da attivarsi nell’anno 2016. Per i dettagli relativi alla presente tipologia di investimenti si rimanda al Piano triennale delle Opere Pubbliche il cui schema è stato approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 355 del 24/12/2015 e modificato con deliberazione di Giunta Comunale n. 73 adottata in data 28/04/2016.

L’indebitamento con analisi della relativa sostenibilità e andamento tendenziale nel periodo di mandato; Il ricorso all’indebitamento è consentito solo per finanziare spese di investimento, come previsto dall’articolo art. 119 della costituzione; dall’articolo 202, comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267; e dall’articolo 3, comma 16, della legge 24 dicembre 2003, n.350). Ai sensi dell’articolo 3, comma 18 della legge 24/12/2003, n. 350, costituiscono spese di investimento:

109

a) l’acquisto, la costruzione, la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria di fabbricati; b) la costruzione, la demolizione, la ristrutturazione, il recupero e la manutenzione straordinaria di opere ed impianti; c) l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico scientifiche, mezzi di trasporto ed altri beni mobili a utilizzo pluriennale; d) gli oneri per beni immateriali a utilizzo pluriennale; e) l’acquisizione di aree, espropri e servitù onerose; f) le partecipazioni azionarie e i conferimenti di capitali; g) i trasferimenti in conto capitale destinati ad investimenti di altro ente od organismo appartenente al settore della pubblica amministrazione; h) i trasferimenti in conto capitale a concessionari di lavori pubblici o proprietari e/o gestori di impianti, reti o dotazioni funzionali all’erogazione di servizi pubblici, oppure a erogatori di servizi pubblici le cui concessioni o contratti di servizio prevedano la retrocessione degli investimenti agli enti committenti alla loro scadenza; i) gli interventi contenuti in programmi generali relativi a piani urbanistici attuativi, esecutivi, dichiarati di preminente interesse nazionale, aventi finalità pubblica volti al recupero e alla valorizzazione del territorio. Al 31 dicembre 2014 il valore dell’indebitamento a lungo termine ammonta ad € 40.576.714,64, di cui € 9.200.000,00 circa a titolo di anticipazione di liquidità con una rata per interessi passivi pari ad euro € 950.000,00 circa. L’art. 204 del T.U.E.L. prevede che l’ente locale può deliberare nuovi mutui nell’anno 2016 solo se l’importo degli interessi relativi sommato a quello dei mutui contratti precedentemente non supera il 10% delle entrate correnti risultanti dal rendiconto del penultimo anno precedente. L’ammontare dei nuovi mutui che il Comune di Cava prevede di attivare nel triennio è perfettamente compatibile con tali limitazioni. Entrate 2014 (*) Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 32.030.562,13 Trasferimenti correnti 6.080.833,76 Entrate extra - tributarie 5.572.572,25 Totale entrate correnti (A) 43.683.968,14 Capacità di impegno per interessi (10% entrate correnti) (B) 4.368.396,00 Interessi su mutui già attivati 2015 950.000,00 Interessi su mutui da attivare 2016 14.545,49 Interessi su mutui da attivare 2017 32.425,25 Totale interessi (C) 996.970,74 Ulteriore capacità di indebitamento (B–C) 3.371.425,26

110

(*) Ai fini della determinazione della capacità di indebitamento per il 2016 sono stati assunti gli accertamenti del 2014.

SEZIONE OPERATIVA (SeO)

La Sezione Operativa (SeO) ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella Sezione Strategica del DUP. In particolare, la Sezione Operativa contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale. Il contenuto della Sezione Operativa, predisposto in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella Sezione Strategica, costituisce giuda e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente. La Sezione operativa del documento unico di programmazione è composta da una parte descrittiva che individua, per ogni singolo programma della missione, le azioni che l’ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella Sezione Strategica. Gli obiettivi individuati per ogni programma costituiscono indirizzo vincolante per i successivi atti di programmazione, in applicazione del principio della coerenza tra i documenti di programmazione.

I programmi che l’ente intende realizzare

Missione: O1 - SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

Finalità e motivazioni delle scelte In questa missione sono inclusi diversi programmi e, quindi, attività: dal funzionamento degli organi istituzionali, alla programmazione economica e finanziaria, alle politiche del personale, dei sistemi informativi, del patrimonio, al funzionamento dei servizi demografici e dell’ufficio tecnico. Le finalità da conseguire possono essere così individuate:  Partecipazione dei cittadini alle attività dell'Ente;

111

 Comunicazione alla comunità dell'attività e delle decisioni dell’amministrazione comunale;  Privilegiare la trasparenza e l’efficienza per dare risposte soddisfacenti ai bisogni dei cittadini;  Miglioramento della gestione del patrimonio comunale per renderlo produttivo ed aumentare la redditività;  Miglioramento politica delle entrate, velocizzando le varie fasi e ridurre i tempi della riscossione;  Semplificazione delle procedure amministrative (rilascio certificati, atti, concessioni, autorizzazioni;  Digitalizzazione atti

Programmi della Missione e obiettivi annuali e pluriennali 01.01 - Organi istituzionali  Miglioramento della comunicazione istituzionale e partecipazione dei cittadini nella gestione della cosa pubblica  Mantenimento dell'attività ordinaria 01.02 - Segreteria Generale  Perseguimento dei principi di legalità, trasparenza e semplificazione;  Monitoraggio e aggiornamento del Piano della Prevenzione della Corruzione;  Digitalizzazione deliberazioni / determinazioni  Mantenimento dell'attività ordinaria 01.03 - Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato  Attuazione del nuovo ordinamento contabile armonizzato  Consolidamento procedure della fatturazione elettronica  Consolidamento split payment istitizionale e commerciale  Digitalizzazione dei documenti contabili  Sistema di acquisti centralizzato, in coordinamento delle normative in merito alle stazioni uniche appaltanti da poco emanate  Miglioramento forme di controllo delle società partecipate  Razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica  Mantenimento dell'attività ordinaria 01.04 - Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali

112

 Velocizzazione delle fasi delle entrate e riduzione dei tempi di riscossione;  Lotta all’evasione/elusione  Mantenimento dell'attività ordinaria 01.05 - Gestione beni demaniali e patrimoniali  Valorizzazione dei beni immobili  Revisione dei canoni di locazione dei fabbricati e dei terreni  Alienazione degli immobili non produttivi  Mantenimento dell'attività ordinaria 01.06 - Ufficio Tecnico  Miglioramento della programmazione delle attività;  Riduzione del conferimento di incarichi esterni per la progettazione di opere;  Controllo dell’abusivismo ed evasione pratiche di condono  Mantenimento dell'attività ordinaria 01.07 - Elezioni e consultazioni popolari - Anagrafe e stato civile  Accelerazione di tempi di rilascio certificati, carta d’identità  Consegna certificati a domicilio in caso di necessità ed urgenza;  Sensibilizzazione all’uso dell’autocertificazione  Mantenimento dell'attività ordinaria 01.08 - Statistica e sistemi informativi  Riqualificazione dei sistemi software e hardware in uso  Prosecuzione dell'attuazione degli obiettivi previsti nel CAD (Codice di Amministrazione Digitale)  Creazione / Miglioramento reti e creazione di reti wi-fi gratuite sul territorio  Mantenimento dell'attività ordinaria 01.09 – Non presente. 01.10 - Risorse Umane  Riorganizzazione della struttura organizzativa dell'Ente  Valorizzazione delle risorse al fine di incrementare l'efficienza dell'Ente  Mantenimento dell'attività ordinaria 01.11 - Altri servizi Generali  Evitare contenzioso e privilegiare gli accordi bonari / atti transattivi per evitare eventuali ulteriori spese a carico dell’amministrazione.

113

La durata obiettivi e gli indicatori e valori attesi dei singoli obiettivi- saranno definiti nel PEG- Piano delle Performance

Risorse finanziarie impiegate per i programmi della missione 01 TITOLO Previsione Previsione Previsione Previsione

2015 2016 2017 2018

Titolo I 12.456.624,04 10.343.419,46 9.146.143,17 8.880.196,59

Titolo II 19.643.972,59 12.880.023,85 0,00 0,00

Titolo III 11.124.711,24 Totale Generale 32.100.596,63 34.348.154,55 9.146.143,17 8.880.196,59

Risorse umane a tempo indeterminato - Missione 1 Missione 01 Personale in Posizione economica servizio A1 3,00 B1 27,00 B3 10,00 C1 47,00 D1 19,00 D3 4,00 Totali 110,00

114

Missione: O2 - GIUSTIZIA

Finalità e motivazioni delle scelte Assicurare il mantenimento e funzionamento dei servizi di supporto tecnico, amministrativo e gestionale per gli acquisti, i servizi e le manutenzioni di competenza del Comune necessari al funzionamento e mantenimento degli Uffici Giudiziari ed in particolare dell’ufficio del Giudice di pace..

Programmi della Missione e obiettivi annuali e pluriennali 02.01 - Uffici giudiziari  Manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici  Miglioramento del sistema di acquisti  Mantenimento dell'attività ordinaria 02.02 – Non Presente

La durata obiettivi e gli indicatori e valori attesi dei singoli obiettivi- saranno definiti nel PEG- Piano delle Performance

Risorse finanziarie impiegate per i programmi della missione 02 TITOLO Previsione Previsione Previsione Previsione

2015 2016 2017 2018 Titolo I 142.166,31 71.665,63 56.922,53 56.922,53

Titolo II 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale Generale 142.166,31 71.665,63 56.922,53 56.922,53

115

Risorse umane a tempo indeterminato - Missione 2 Missione 02 Personale in Posizione economica servizio A1 0,00 B1 2,00 B3 1,00 C1 0,00 D1 1,00 D3 0,00 Totali 4,00

116

Missione: O3 - ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA

Finalità e motivazioni delle scelte Garantire la sicurezza pubblica in tutte le sue forme: sociale, stradale, lavoro, territorio, al fine di migliorare la qualità di vita dei cittadini. Coordinamento e monitoraggio dei programmi connessi all’ordine e alla sicurezza in ambito locale e territoriale. L’attività di polizia stradale è connessa alla prevenzione del fenomeno infortunistico, all’accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, nonché alla rilevazione degli incidenti stradali. Provvede ai servizi di regolazione della circolazione stradale, tutela e controlla l’uso del patrimonio stradale, concorre nelle operazioni di soccorso . L’attività della polizia amministrativa è connessa al contrasto all’abusivismo su aree pubbliche, ispezioni presso attività commerciali, controllo delle attività artigiane, commerciali, degli esercizi pubblici, dei mercati al minuto e all’ingrosso, per la vigilanza sulla regolarità delle forme particolari di vendita. All’evasione dei tributi locali in materia di occupazioni suolo e pubblicità.

Programmi della Missione e obiettivi annuali e pluriennali 03.01 - Polizia Locale e amministrativa  Potenziamento dei servizi di polizia stradale e di sicurezza della circolazione .  Contrasto all’abusivismo edilizio;  Contrasto all’abusivismo su aree pubbliche,  Contrasto all’evasione dei tributi locali, occupazione suolo pubblico e pubblicità;  Controlli sulle attività di intrattenimento negli esercizi pubblici e similari;  Contrasto abbandono dei rifiuti e verifica del corretto conferimento degli stessi;  Mantenimento dell’attività ordinaria ; 03.02 - Sistema integrato di Sicurezza Urbana  Monitoraggio ed espletamento di attività in materia di sicurezza urbana  Potenziamento videosorveglianza  Promozione e formazione di campagne di educazione stradale nelle scuole di sensibilizzazione dei giovani alla sicurezza e della cosa pubblica

117

La durata obiettivi e gli indicatori e valori attesi dei singoli obiettivi- saranno definiti nel PEG- Piano delle Performance

Risorse finanziarie impiegate per i programmi della missione 03

TITOLO Previsione 2015 Previsione Previsione Previsione 2016 2017 2018

Titolo I 3.058.460,44 2.824.678,99 2.582.644,56 2.582.644,56

Titolo II 150.000,00 270.458,80 0,00 0,00

Totale Generale 3.208.460,44 3.095.137,79 2.582.644,56 2.582.644,56

Risorse umane a tempo indeterminato - Missione 3 Missione 03 Posizione economica Personale in servizio A1 0,00 B1 3,00 B3 0,00 C1 53,00 D1 8,00 D3 1,00 Totali 65,00

118

Missione: O4 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

Finalità e motivazioni delle scelte Garantire il diritto allo studio e alla formazione, mediante il sostegno agli istituti operanti sul territorio, agli studenti e alle famiglie, anche mediante borse di studio, buoni libro, sovvenzioni, e indennità a sostegno degli alunni. Assicurare la manutenzione dell'edilizia scolastica, l’ acquisto di arredi, ed interventi sugli edifici, gli spazi verdi, destinati alle scuole che erogano istruzione primaria, secondaria inferiore e alle scuole dell’infanzia. Garantire il sostegno alla frequenza scolastica degli alunni disabili e per l'integrazione scolastica degli alunni stranieri.

Programmi della Missione e obiettivi annuali e pluriennali 04.01 - Istruzione prescolastica  Manutenzione ordinaria e straordinaria edifici scolastici  Mantenimento dell'attività ordinaria 04.02 - Altra ordini di istruzione non universitaria  Manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici  Altre attività legate al diritto allo studio  Mantenimento dell'attività ordinaria 04.06 - Servizi ausiliari all'istruzione  Mantenimento e miglioramento qualità del trasporto scolastico  Miglioramento e miglioramento qualità della mensa scolastico  Progetti per l'informazione e la valorizzazione dei cibi  Sostegno agli studenti e alle famiglie meno abbienti mediante i servizi di assistenza scolastica  Sostegno alla frequenza scolastica degli alunni disabili  Promozione integrazione scolastica degli alunni stranieri  Mantenimento dell'attività ordinaria 04.07 - Diritto allo studio  Erogazione di fondi alle scuole  Borse di studio, buoni libro, sovvenzioni, prestiti e indennità a sostegno degli alunni non

119

ripartibili

La durata obiettivi e gli indicatori e valori attesi dei singoli obiettivi- saranno definiti nel PEG- Piano delle Performance

Risorse finanziarie impiegate per i programmi della missione 04 TITOLOO Previsione 2015 Previsione 2016 Previsione 2017 Previsione 2018 Titolo I 1.991.147,33 1.616.101,85 1.214.804,39 1.190.804,39

Titolo II 1.664.657,41 1.779.105,83 0,00 0,00

Totale Generale 3.655.804,74 3.395.207,68 1.214.804,39 1.190.804,39

Risorse umane a tempo indeterminato - Missione 4 Missione 04 Personale in Posizione economica servizio A1 0,00 B1 6,00 B3 4,00 C1 1,00 D1 1,00 D3 0,00 Totali 12,00

120

Missione: O5 - TUTELA E VALORIZZAZIONE BENI E ATTIVITA' CULTURALI

Finalità e motivazioni delle scelte Investire nelle attività per il sostegno, la ristrutturazione e la manutenzione di strutture di interesse storico e artistico (monumenti, edifici e luoghi di interesse storico, patrimonio archeologico e architettonico, luoghi di culto); per la conservazione, la tutela e il restauro del patrimonio, storico ed artistico. Promuovere la ricerca storica e artistica correlata ai beni archeologici, storici ed artistici dell'ente, e per le attività di realizzazione di iniziative volte alla promozione, all'educazione e alla divulgazione in materia di patrimonio storico e artistico dell'ente. Valorizzazione la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione e il restauro di biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie d’arte, teatri e luoghi di culto se di valore e interesse storico. Promuovere la realizzazione, il funzionamento o il sostegno a manifestazioni culturali (concerti, produzioni teatrali e cinematografiche, mostre d’arte, ecc.), inclusi sovvenzioni, prestiti o sussidi a sostegno degli operatori diversi che operano nel settore artistico o culturale, o delle organizzazioni impegnate nella promozione delle attività culturali e artistiche.

Programmi della Missione e obiettivi annuali e pluriennali 05.01 - Valorizzazione dei beni di interesse storico  Recupero del patrimonio storico  05.02 - Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale  Potenziamento della biblioteca  Promozione di interscambio culturale  Svolgimento manifestazioni ed iniziative di carattere culturale per la collettività  Svolgimento iniziative culturali in collaborazione con le scuole del territorio  Mantenimento attività ordinaria Biblioteca

La durata obiettivi e gli indicatori e valori attesi dei singoli obiettivi- saranno definiti nel PEG- Piano delle Performance

121

Risorse finanziarie impiegate per i programmi della missione 05

TITOLO Previsione Previsione Previsione Previsione

2015 2016 2017 2018

Titolo I 435.617,52 384.056,72 303.741,39 303.741,39

Titolo II 250.000,00 3.285.839,67 0,00 0,00

Totale Generale 685.617,52 3.669.896,39 303.741,39 303.741,39

Risorse umane a tempo indeterminato - Missione 5

Missione 05 Personale in Posizione economica servizio A1 0,00 B1 2,00 B3 0,00 C1 3,00 D1 1,00 D3 0,00

Totali 6,00

122

Missione: O6 - POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO

Finalità e motivazioni delle scelte Le politiche dello sport dovranno svolgere una funzione essenziale a sostegno dello sviluppo e del radicamento della pratica sportiva, ritenuta essenziale per il miglioramento della qualità della vita per tutti i cittadini. Investire nelle attività di sostegno di iniziative e manifestazioni sportive amatoriali e dilettantistiche; nelle attività di promozione e diffusione della pratica sportiva in collaborazione con associazioni sportive dilettantistiche locali, enti di promozione sportiva, società e circoli senza scopo di lucro, centri di aggregazione giovanile. Realizzazione di progetti e interventi specifici per la promozione e diffusione delle attività e iniziative sportive e motorie rivolte a tutte le categorie di utenti. Incentivazione, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, della diffusione delle attività sportive anche attraverso l'utilizzo dei locali e delle attrezzature in orario extrascolastico. Promuovere l’autonomia e i diritti dei giovani, ivi compresa la produzione di informazione di sportello, di seminari e di iniziative divulgative a sostegno dei giovani. Promuovere iniziative rivolte ai giovani per lo sviluppo e la conoscenza dell'associazionismo e del volontariato.

Programmi della Missione e obiettivi annuali e pluriennali 06.01 - Sport e tempo libero  Promozione della collaborazione con le società sportive del territorio  Promozione della gestione delle società sportive in forma associata  Incentivazione di progetti sportivi rivolti ai disabili  Svolgimento di manifestazioni sportive professionistiche e non  Gestione dei contribuiti in ambito sportivo  Manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti sportivi  Assegnazione della gestione degli impianti sportivi 06.02 - Giovani  Istituzione servizi e strutture per l'aggregazione dei giovani  Istituzione servizio informa giovani anche a sollievo della disoccupazione

La durata obiettivi e gli indicatori e valori attesi dei singoli obiettivi- saranno definiti nel

123

PEG- Piano delle Performance

Risorse finanziarie impiegate per i programmi della missione 06 TITOLO Previsione Previsione Previsione Previsione

2015 2016 2017 2018

Titolo I 598.714,27 400.596,87 341.445,86 333.445,86

Titolo II 1.650.905,80 2.350.905,77 0,00 0,00

Totale Generale 2.249.620,07 2.751.502,64 341.445,86 333.445,86

Risorse umane a tempo indeterminato - Missione 6

Missione 06 Posizione economica Personale in servizio A1 0,00 B1 5,00 B3 0,00 C1 2,00 D1 0,00 D3 0,00 Totali 7,00

124

Missione: O7 - TURISMO

Finalità e motivazioni delle scelte Le azioni che saranno intraprese hanno quale principale finalità lo sviluppo del turismo che dovrà essere incentivato in modo da divenire rilevante per l’economia locale. Promuovere e organizzare di campagne pubblicitarie, per la produzione e la diffusione di materiale promozionale per l'immagine del territorio a scopo di attrazione turistica. Programmazione e partecipazione a manifestazioni turistiche per la promozione delle tipicità agro –alimentari e i prodotti artigianali locali.

Programmi della Missione e obiettivi annuali e pluriennali 07.01 - Sviluppo e valorizzazione del turismo  Organizzazione ufficio informazione sul territorio  Azioni di promozione turistica del territorio  Programmazione, calendarizzazione di eventi e manifestazioni in stretta collaborazione con associazioni  Mantenimento attività ordinaria

La durata obiettivi e gli indicatori e valori attesi dei singoli obiettivi- saranno definiti nel PEG- Piano delle Performance.

Risorse finanziarie impiegate per i programmi della missione 07

TITOLO Previsione Previsione Previsione Previsione

2015 2016 2017 2018

Titolo I 237.808,58 215.648,93 137.600,00 125.300,00

Titolo II 0,00 0,00 0,00 0,00

125

Totale Generale 237.808,58 215.648,93 137.600,00 125.300,00 Risorse umane a tempo indeterminato - Missione 7

Missione 07 Personale in Posizione economica servizio A1 0,00 B1 0,00 B3 0,00 C1 0,00 D1 2,00 D3 0,00 Totali 2,00

126

Missione: O8 - ASSETTO TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA

Finalità e motivazioni delle scelte Adeguata pianificazione del territorio a livello comunale e regionale al fine di garantire la sicurezza dei cittadini e preservare una risorsa indispensabile per il futuro. Pianificazione e sviluppo di strutture alloggiative, industriali, servizi pubblici, strutture ricreative, a beneficio della collettività, per la predisposizione di progetti di finanziamento per gli sviluppi pianificati e di riqualificazione urbana, per la pianificazione delle opere di urbanizzazione. Interventi volti a Migliorare l’arredo urbano e il miglioramento qualitativo degli spazi pubblici esistenti. Monitoraggio e valutazione delle attività di sviluppo abitativo, per lo sviluppo e la regolamentazione degli standard edilizi; progetti per interventi di edilizia pubblica abitativa e di edilizia economico-popolare, sovvenzionata, agevolata e convenzionata; razionalizzazione e la valorizzazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica.

Programmi della Missione e obiettivi annuali e pluriennali 08.01 - Urbanistica e assetto del territorio  Revisione del Piano Urbanistico Comunale, con la collaborazione con di professionisti esterni e l'Università  Regolamentazione dell'arredo urbano  Programmazione degli interventi sull'arredo urbano  Mantenimento attività ordinaria Urbanistica  Miglioramento attività ordinaria Edilizia Privata 08.02 - Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare  Completamento opere di edilizia convenzionata  Valutazione delle attività di sviluppo abitativo  Progetti per interventi di edilizia pubblica abitativa e di edilizia economico-popolare

La durata obiettivi e gli indicatori e valori attesi dei singoli obiettivi- saranno definiti nel PEG- Piano delle Performance

127

Risorse finanziarie impiegate per i programmi della missione 08

TITOLO Previsione 2015 Previsione 2016 Previsione Previsione

2017 2018

Titolo I 1.090.834,22 1.140.609,53 1.042.600,00 986.100,00

Titolo II 18.702.038,47 31.513.660,87 94.488.325,51 24.550.000,0

Totale Generale 19.792.872,69 32.654.270,40 95.530.925,51 25.536.100,0

Risorse umane a tempo indeterminato - Missione 8

Missione 08 Posizione economica Personale in servizio A1 0,00 B1 19,00 B3 0,00 C1 13,00 D1 8,00 D3 2,00 Totali 42,00

128

Missione: O9 - SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

Finalità e motivazioni delle scelte Valorizzazione, tutela e salvaguardia del territorio, dei fiumi, dei canali e dei collettori idrici, della fascia costiera, delle acque sotterranee, finalizzate alla riduzione del rischio idraulico, alla stabilizzazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, alla gestione e all'ottimizzazione dell'uso del demanio idrico, alla difesa dei litorali, alla difesa dei versanti e delle aree a rischio frana, al monitoraggio del rischio sismico. Predisposizione sistemi di cartografia e del sistema informativo territoriale (banche dati geologica e dei suoli, sistema informativo geografico, piani per l'assetto idrogeologico, i piani straordinari per le aree a rischio idrogeologico. Valorizzazione e recupero dell’ambiente naturale, recupero di miniere e cave abbandonate. Sostegno delle attività degli enti e delle associazioni che operano per la tutela dell'ambiente. Formulazione piani e dei programmi destinati alla promozione della tutela dell'ambiente, inclusi gli interventi per l'educazione ambientale. Miglioramento dei sistemi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, ivi compresi i contratti di servizio e di programma con le aziende per i servizi di igiene ambientale. Protezione delle biodiversità e dei beni paesaggistici, protezione naturalistica e faunistica e gestione di parchi e aree naturali. Tutela e la valorizzazione delle risorse idriche, per la protezione e il miglioramento dello stato degli ecosistemi acquatici, nonché di quelli terrestri e delle zone umide. Tutela dell’aria e del clima, alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, acustico e delle vibrazioni, alla protezione dalle radiazioni.

Programmi della Missione e obiettivi annuali e pluriennali 09.01 - Difesa del suolo  Monitoraggio e controllo periodico del territorio per la cura dello stesso  Attività di difesa del suolo  Sistemi di cartografia e del sistema informativo territoriale 09.02 - Tutela valorizzazione e recupero ambientale  Monitoraggio e controllo periodico del territorio per la cura dello stesso  Azioni di educazione ambientale

129

09.03 - Rifiuti  Ridefinizione del servizio di raccolta  Isole ecologiche per il servizio di raccolta rifiuti speciali  Miglioramento attività ordinaria 09.04 – Non presente. 09.05 - Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione 09.06 - Tutela e valorizzazione delle risorse idriche  Gestione delle attività ordinarie

La durata obiettivi e gli indicatori e valori attesi dei singoli obiettivi- saranno definiti nel PEG- Piano delle Performance

Risorse finanziarie impiegate per i programmi della missione 09

TITOLO Previsione 2015 Previsione 2016 Previsione 2017 Previsione 2018

Titolo I 13.359.222,85 11.789.844,74 11.227.519,14 11.213.519,14 Titolo II 5.807.366,70 9.806.646,08 0,00 0,00 Totale Generale 19.166.589,55 21.596.490,82 11.227.519,14 11.213.519,14

Risorse umane a tempo indeterminato - Missione 9 Missione 09 Posizione economica Personale in servizio A1 1,00 B1 8,00 B3 1,00 C1 6,00 D1 5,00 D3 2,00 Totali 23,00

130

Missione: 10 - TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA'

Finalità e motivazioni delle scelte Attività e servizi connessi al funzionamento, all’utilizzo, alla costruzione ed alla manutenzione dei sistemi e delle infrastrutture per il trasporto pubblico urbano. Garantire lo svolgimento dei servizi di trasporto urbano e le agevolazioni tariffarie. Costruzione, manutenzione e miglioramento delle infrastrutture e dei sistemi di trasporto urbano. Finanziamento ai soggetti che esercitano il trasporto pubblico urbano. Miglioramento della viabilità e della circolazione stradale, mediante la gestione, l'utilizzo, la costruzione e la manutenzione, ordinaria e straordinaria, delle strade e delle vie urbane, di percorsi ciclabili e pedonali, delle zone a traffico limitato, delle strutture di parcheggio e delle aree di sosta a pagamento. Riqualificazione delle strade, incluso l'abbattimento delle barriere architettoniche. Miglioramento impianti semaforici.

Programmi della Missione e obiettivi annuali e pluriennali 10.02 - Trasporto pubblico locale  Ridefinizione contratto servizio trasporto urbano per miglioramento trasporto servizio dalle contrade/ frazioni al centro abitato  Aumento numero corse in determinati periodi del mese ( per pagamento pensioni, scadenze fiscali) 10.05 - Viabilità e infrastrutture stradali  Miglioramento del sistema parcheggio / sistema sosta  Programmazione interventi minori  Mantenimento delle attività ordinarie

La durata obiettivi e gli indicatori e valori attesi dei singoli obiettivi- saranno definiti nel PEG- Piano delle Performance

Risorse finanziarie impiegate per i programmi della missione 10

TITOLO Previsione 2015 Previsione Previsione Previsione

2016 2017 2018 131

Titolo I 4.867.902,16 4.249.479,03 3.112.868,46 3.063.833,46

Titolo II 23.453.194,54 9.594.217,94 0,00 0,00

Totale Generale 28.321.096,70 13.843696,97 3.112.868,46 3.063.833,46

Risorse umane a tempo indeterminato - Missione 10

Missione 10 Personale in Posizione economica servizio A1 0,00 B1 0,00 B3 0,00 C1 0,00 D1 0,00 D3 0,00 Totali 0,00

132

Missione: 11 - SOCCORSO CIVILE

Finalità e motivazioni delle scelte Salvaguardia dei cittadini e del territorio mediante attività relative a interventi di protezione civile sul territorio ( gestione degli eventi calamitosi, lotta agli incendi, etc.), per la previsione, la prevenzione, il soccorso e il superamento delle emergenze. Sostegno del volontariato che opera nell'ambito della protezione civile e programmazione, coordinamento e monitoraggio degli interventi di protezione civile sul territorio, nonché per le attività in forma di collaborazione con le altre amministrazioni competenti in materia. Prevenzione per fronteggiare calamità naturali.

Programmi della Missione e obiettivi annuali e pluriennali 11.01 - Sistema di Protezione Civile  Attuazione / Rivisitazione Piano Comunale di Protezione Civile  Sperimentazione azioni previste nel Piano  Individuazione sito di coordinamento in situazioni di emergenza  Formazione di addetti e volontari  Informazione ai cittadini  Protocollo di intesa con i comuni limitrofi per la gestione delle emergenze  Mantenimento delle attività ordinarie 11.02 - Interventi a seguito di calamità naturali  Interventi di somma urgenza

La durata obiettivi e gli indicatori e valori attesi dei singoli obiettivi- saranno definiti nel PEG- Piano delle Performance

133

Risorse finanziarie impiegate per i programmi della missione 11

TITOLO Previsione 2015 Previsione 2016 Previsione 2017 Previsione 2018

Titolo I 649.553,37 582.909,73 486.510,00 492.340,00

Titolo II 11.000,00 0,00 0,00 0,00

Totale Generale 660.553,37 582.909,73 486.510,00 492.340,00

Risorse umane a tempo indeterminato - Missione 11

Missione 11 Posizione economica Personale in servizio A1 0,00 B1 3,00 B3 0,00 C1 2,00 D1 0,00 D3 1,00 Totali 6,00

134

Missione: 12 - DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

Finalità e motivazioni delle scelte Favorire l’integrazione della persona nel contesto sociale ed economico in cui agisce, e soddisfare i bisogni della collettività e delle famiglie in particolare. Garantire interventi a favore dell'infanzia e dei minori anche mediante l’elargizione di sussidi per interventi a sostegno delle famiglie monogenitore o con figli disabili. Assicurare i servizi per bambini in età prescolare (asili nido), per le convenzioni con nidi d'infanzia privati, per i finanziamenti a orfanotrofi e famiglie adottive. Alleviare il disagio minorile. Garantire servizi sostegno alle le persone disabili. Assicurare l 'erogazione di servizi e il sostegno a interventi a favore degli anziani contro i rischi collegati alla vecchiaia (perdita di reddito, reddito insufficiente, perdita dell’autonomia nello svolgere le incombenze quotidiane, ridotta partecipazione alla vita sociale e collettiva, ecc.). Garantire servizi e sostegno a interventi in favore di persone socialmente svantaggiate o a rischio di esclusione sociale (persone indigenti, persone a basso reddito, emigrati ed immigrati, profughi, alcolisti, tossicodipendenti, ecc) Attività per l'erogazione di servizi e il sostegno a interventi per le famiglie. Aiuto alle famiglie meno abbienti ad affrontare i costi di locazione e delle spese correnti per la casa. Gestione amministrativa delle concessioni di loculi, delle inumazioni, delle aree cimiteriali, delle tombe di famiglia, sorveglianza, custodia e manutenzione, ordinaria e straordinaria, dei cimiteri.

Programmi della Missione e obiettivi annuali e pluriennali 12.01 - Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido  Razionalizzazione e ampliamento dei servizi di asilo nido  Gestione attività di assistenza ai minori: gestione asilo nido, assistenza, affidi , ecc 12.02 - Interventi per la disabilità  Interventi assistenziali disabili: trasporto, assistenza, inserimento in istituti, centri diurni, soggiorni, borse lavoro, contributi, ecc.  Abbattimento delle barriere architettoniche nel territorio

135

12.03 - Interventi per gli anziani  Interventi assistenziali agli anziani: assistenza, inserimento in istituti, contributi;  Centri di aggregazione specifici, anche mediante l'ausilio di volontariato  Organizzazione soggiorno anziani e organizzazione manifestazioni / eventi centenari 12.04 - Interventi per soggetti a rischio di elusione sociale  Gestione attività di supporto a soggetti a rischio di elusione sociale (contributi, assistenza, ecc.) 12.05 - Interventi per le famiglie  Gestione attività di supporto alle famiglie  Interventi a favore delle famiglie meno abbienti  Valorizzazione del ruolo della famiglia 12.06 - Interventi per il diritto alla casa  Servizio assistenza e contributi ad utenti meno abbienti 12.07 - Programmazione del governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali  Gestione Piano sociale di zona 12.09 - Servizio necroscopico e cimiteriale  Gestione delle attività legate al servizio necroscopico e cimiteriale;  Manutenzione cimitero  Costruzione loculi

La durata obiettivi e gli indicatori e valori attesi dei singoli obiettivi- saranno definiti nel PEG- Piano delle Performance

Risorse finanziarie impiegate per i programmi della missione 12

TITOLO Previsione 2015 Previsione 2016 Previsione 2017 Previsione 2018

Titolo I 6.450.460,58 8.657.065,38 6.271.601,17 3.552.645,36

Titolo II 371.884,18 278.138,76 0,00 0,00

136

Totale Generale 6.822.344,76 8.935.204,14 6.271.601,175 3.552.645,36

Risorse umane a tempo indeterminato - Missione 12 Missione 12 Posizione economica Personale in servizio A1 0,00 B1 22,00 B3 0,00 C1 9,00 D1 12,00 D3 0,00 Totali 43,00

137

Missione: 13 - TUTELA DELLA SALUTE

Finalità e motivazioni delle scelte Tutela della salute pubblica e sorveglianza igienico sanitaria per evitare i disagi alla popolazione salvaguardando gli equilibri ambientali e prevenendo ogni eventuale possibile infestazione o problematica igienico – sanitaria. Assicurare interventi igienico-sanitari quali canili pubblici, servizi igienici pubblici e igiene ambientale, quali derattizzazioni e disinfestazioni.

Programmi della Missione e obiettivi annuali e pluriennali 13.07 - Ulteriori spese in materia sanitaria  Programmazione di interventi ordinari e gestione di eventuali emergenze;

La durata obiettivi e gli indicatori e valori attesi dei singoli obiettivi- saranno definiti nel PEG- Piano delle Performance

Risorse finanziarie impiegate per i programmi della missione 13

TITOLO Previsione 2015 Previsione 2016 Previsione 2017 Previsione 2018

Titolo I 304.370,79 200.738,29 61.000,00 61.000,00

Titolo II 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale Generale 304.370,79 200.738,29 61.000,00 61.000,00

138

Risorse umane a tempo indeterminato - Missione 13

Missione 13 Personale in Posizione economica servizio A1 0,00 B1 0,00 B3 0,00 C1 0,00 D1 0,00 D3 0,00 Totali 0,00

139

Missione: 14 - SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA'

Finalità e motivazioni delle scelte Incentivare lo sviluppo economico locale ha una duplice finalità: contrastare la crisi economica globale e rilanciare la crescita del territorio per renderlo maggiormente competitivo, al fine anche di ridurre la piaga della disoccupazione giovanile e non ed eliminare sacche di povertà. Promuovere interventi volti alla programmazione e allo sviluppo dei servizi e delle imprese manifatturiere, estrattive e edilizie presenti sul territorio e delle piccole e medie imprese. Assicurare la vigilanza e la regolamentazione degli stabilimenti e del funzionamento degli impianti. Promuovere interventi volti a migliorare i servizi relativi al settore della distribuzione e conservazione . Razionalizzazione della gestione dei mercati e delle fiere cittadine. Attivare/migliorare lo sportello unico per le attività produttive (SUAP).

Programmi della Missione e obiettivi annuali e pluriennali 14.01 - Industria, PMI e Artigianato  Incentivazione e promozione dei prodotti artigianali locali  Valorizzazione del Centro Storico per creare opportunità in relazione alle attività artigianali; 14.02 - Commercio - reti distributive - tutela dei consumatori  Creare una vetrina permanente per le attività commerciali e produttive locali  Rivitalizzazione del tessuto commerciale del territorio  Attivazione / revisione del suap (Struttura Unica Attività Produttive) 14.04 – Affissione e pubblicità  Mantenimento ordinario dei servizi

La durata obiettivi e gli indicatori e valori attesi dei singoli obiettivi- saranno definiti nel PEG- Piano delle Performance

140

Risorse finanziarie impiegate per i programmi della missione 14

TITOLO Previsione 2015 Previsione 2016 Previsione 2017 Previsione 2018

Titolo I 471.322,64 493.258,83 451.158,16 451.758,16

Titolo II 1.747.061,57 1.569.743,27 0,00 0,00

Totale Generale 2.218.384,21 2.063.002,10 451.158,16 451.758,16

Risorse umane a tempo indeterminato - Missione 14

Missione 14 Personale in Posizione economica servizio A1 0,00 B1 0,00 B3 0,00 C1 3,00 D1 1,00 D3 1,00 Totali 5,00

141

Missione: 15 - POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Finalità e motivazioni delle scelte Promozione di attività informative in favore dei giovani e di coloro che hanno perso il lavoro ed erogazione di servizi volti all'orientamento professionale per il miglioramento qualitativo e quantitativo dell’offerta di formazione e per l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese nel territorio. Promozione di tirocini formativi e di orientamento professionale, di stages e apprendistato promozione e il sostegno alle politiche per il lavoro. Informazione agli adulti, occupati e inoccupati, per l'aggiornamento e la riqualificazione e il ricollocamento dei lavoratori in casi di crisi economiche e aziendali.

Programmi della Missione e obiettivi annuali e pluriennali 15.01 - Servizi per lo sviluppo economico del mercato del lavoro  Semplificazione delle procedure amministrative  Contenimento dei tempi di pagamento 15.02 - Formazione professionale  Pubblicizzazione della attività formative a livello regionale 15.03 - Sostegno all'occupazione  Promozione riqualificazione e il ricollocamento dei lavoratori in casi di crisi economiche e aziendali.

La durata obiettivi e gli indicatori e valori attesi dei singoli obiettivi- saranno definiti nel PEG- Piano delle Performance

142

Risorse finanziarie impiegate per i programmi della missione 15

TITOLO Previsione 2015 Previsione 2016 Previsione 2017 Previsione 2018

Titolo I 51.167,00 70.000,00 70.000,00 70.000,00

Titolo II

Totale Generale 51.167,00 70.000,00 70.000,00 70.000,00

Risorse umane a tempo indeterminato - Missione 15

Missione 15 Posizione economica Personale in servizio A1 0,00 B1 0,00 B3 1,00 C1 0,00 D1 1,00 D3 0,00 Totali 2,00

143

Missione: 16 - AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA

Finalità e motivazioni delle scelte Promozione di attività connesse all’agricoltura, per lo sviluppo sul territorio delle aree rurali, dei settori agricolo e agroindustriale, alimentare, forestale e zootecnico.

Programmi della Missione e obiettivi annuali e pluriennali 16.01 - Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare  Valorizzazione dell'olivicoltura  Valorizzazione e promozione dei prodotti agroalimentari locali  Istituzione di spazi idonei alla commercializzazione di prodotti locali;  Semplificazione delle procedure amministrative per la commercializzazione dei prodotti agroalimentari;

La durata obiettivi e gli indicatori e valori attesi dei singoli obiettivi- saranno definiti nel PEG- Piano delle Performance

Risorse finanziarie impiegate per i programmi della missione 16

TITOLO Previsione 2015 Previsione 2016 Previsione 2017 Previsione 2018

Titolo I 0,00 5000,00 5000,00 5000,00 Titolo II 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale Generale 0,00 0,00 0,00 0,00

144

Risorse umane a tempo indeterminato - Missione 16

Missione 16 Posizione economica Personale in servizio A1 0,00 B1 0,00 B3 0,00 C1 0,00 D1 0,00 D3 0,00 Totali 0,00

145

Missione: 17 - ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE

Finalità e motivazioni delle scelte Contenimento dei consumi, razionalizzazione dell'uso di risorse non rinnovabili e quindi consentire uno sviluppo sostenibile. Redazione di piani energetici e per realizzazione di interventi in materia di risparmio energetico.

Programmi della Missione e obiettivi annuali e pluriennali 17.01 – non presente  Pubblicizzazione incentivi per l'utilizzo delle fonti rinnovabili  Sviluppo degli impianti per la produzione di energia con fonti rinnovabili installati su edifici comunali

La durata obiettivi e gli indicatori e valori attesi dei singoli obiettivi- saranno definiti nel PEG- Piano delle Performance

Risorse finanziarie impiegate per i programmi della missione 17

TITOLO Previsione 2015 Previsione 2016 Previsione 2017 Previsione 2018

Titolo I 0,00 0,00 0,00 0,00

Titolo II 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale Generale 0,00 0,00 0,00 0,00 146

Risorse umane a tempo indeterminato - Missione 17

Missione 17 Personale in Posizione economica servizio A1 0,00 B1 0,00 B3 0,00 C1 0,00 D1 1,00 D3 0,00 Totali 1,00

147

VALUTAZIONE GENERALE SUI MEZZI FINANZIARI, INDIVIDUANDO LE FONTI DI FINANZIAMENTO ED EVIDENZIANDO L’ANDAMENTO STORICO DEGLI STESSI ENTRATA – RIEPILOGO GENERALE PER TITOLI Titolo Accertamenti Previsioni Previsioni 2016 Previsioni 2017 Previsioni 2018 2014 definitive 2015 1 32.030.562,13 32.184.299,43 31.461.620,69 31.165.620,69 30.815.620,69 2 6.080.833,76 5.025.403,51 7.232.019,55 5.410.811,73 3.231.394,12 3 5.572.572,25 8.324.175,69 7.389.587,89 5.532.531,870 5.427.531,87 4 7.517.637,32 57.603.392,94 59.071.362,85 94.488.325,51 24.550.000,00 5 11.124.711,24 0,00 0,00 6 18.869.152,38 6.001.004,56 2.250.000,00 0,00 0,00 7 36.266.885,72 40.000.000,00 45.000.000,00 45.000.000,00 45.000.000,000 9 5.782.663,98 55.240.000,00 59.549.406,00 59.549.406,00 59.549.406,00 FPV 0,00 15.143.464,39 14.364.847,42 0,00 0,00 Avanzo 0,00 3.556.184,71 0,00 0,00 0,00 Totali 112.120.307,54 223.077.925,23 237.443.555,64 241.146.695,80 168.573.952,68

SPESA RIEPILOGO GENERALE PER TITOLI

Titolo Impegni 2014 Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni definitive 2016 2017 2018 2015 1 40.240.803,44 47.986.577,52 45.588.073,98 39.324.340,71 36.656.923,10 2 21.912.531,31 73.452.081,26 72.328.740,84 94.488.325,51 24.550.000,00 3 0,00 46.000,00 11.145.711,24 0,00 0,00 4 5.175.347,14 5.671.642,87 2.150.000,00 2.103.000,00 2.136.000,00 5 36.266.885,72 40.000.000,00 45.000.000,00 45.000.000,00 45.000.000,00 7 5.782.663,98 55.240.000,00 59.549.406,00 59.549.406,00 59.549.406,00 Ripiano disavanz o 681.623,58 681.623,58 681.623,58 681.623,58

148

Totali 109.378.231,5 223.077.925,2 237.443.555,6 241.146.695,8 168.573.952,6 9 3 4 0 9

VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA 2016/2018

Aspetti introduttivi La legge di stabilità 2016 modifica profondamente il quadro dei vincoli di finanza pubblica applicabili agli enti territoriali. Dopo quasi venti anni dalla sua introduzione, infatti, dal 1° gennaio 2016 non si applica più il Patto di stabilità interno, sostituito da nuovo meccanismo basato sull’obbligo di conseguire il pareggio di bilancio. In attesa delle prime istruzioni da parte dei competenti organi statali (Ragioneria Generale dello Stato, Commissione Arconet, Corte dei conti), conviene riassumere i contenuti salienti della nuova disciplina, al fine di valutarne le implicazioni per il nostro ente. Preliminarmente, tuttavia, occorre chiarirne il legame con la Legge 243/2012. Quest’ultima impone, sempre a decorrere dal 1° gennaio 2016, il conseguimento, sia a preventivo che a consuntivo, del pareggio fra entrate e spese finali e fra entrate e spese correnti, entrambi declinati sia in termini di competenza che di cassa. Essa, inoltre, pone limitazioni molto restrittive sull’indebitamento, obbligando ad attivarlo solo nell’ambito di intese a livello regionale. Al contrario, la legge di stabilità 2016 menziona solo il pareggio fra entrate e spese finali in termini di competenza, tralasciando gli altri obiettivi previsti dalla Legge 243/2012, e non ripropone le limitazioni sull’indebitamento. Al riguardo, la relazione di accompagnamento alla legge di stabilità 2016 afferma di avere anticipato di un anno l’applicazione della Legge 243/2012, dal momento che l’applicazione a regime riguarda i bilanci che, in base alla disciplina generale, si dovrebbero approvare dopo il 1° gennaio 2016, ossia quelli relativi al 2017. Inoltre, la legge di stabilità 2016 da’ attuazione alla Legge 243/2012, individuando come saldo da presidiare con monitoraggi e sanzioni solo quello finale di competenza. Ai fini della programmazione, quindi, è stato considerato come obiettivo principale solo quello previsto dalla legge di stabilità 2016, anche se in sede di rendiconto si procederà anche alla verifica degli altri obiettivi previsti dalla Legge 243/2012, in attesa della sua eventuale modifica o abrogazione.

149

Definizione dell’obiettivo Come detto, l’obiettivo previsto dalla legge di stabilità 2016 è declinato in termini di saldo di competenza fra entrate e spese finali, laddove per entrate finali si intendono quelle dei primi cinque titoli e per spese finali quelle dei primi tre titoli del bilancio armonizzato. Questo saldo dovrà essere almeno pari a 0, fatti salvi i casi di “debiti” o “crediti” dall’adesione al Patto orizzontale negli anni 2014 e 2015, nel qual caso l’obiettivo può assumere valore positivo o negativo. Fra le entrate valide ai fini del pareggio non compaiono né l’avanzo né i prestiti (Titolo VI), mentre fra le spese non rilevano i rimborsi delle quote capitali di mutui e altre forme di indebitamento (Titolo IV Inoltre, le spese devono essere considerate al netto dell’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità e degli altri fondi accantonati). Limitatamente all’anno 2016, nelle entrate e nelle spese finali in termini di competenza è considerato il fondo pluriennale vincolato, di entrata e di spesa, al netto della quota rinveniente da indebitamento. Ai fini del pareggio, a differenza di quanto previsto per il Patto, non sono previste voci di entrata o di spesa escluse dal saldo. Inoltre, deve essere segnalata l’inclusione del titolo V in entrata (Riduzioni attività finanziarie) e del titolo III (Incremento attività finanziarie) in spesa, per cui ai fini del pareggio rilevano anche le riscossioni e le concessioni di crediti. Ancora, in entrata vanno conteggiate le alienazioni di titoli e in spesa gli acquisti di azioni e i conferimenti di capitale. Come detto, l’obiettivo deve essere conseguito in termini di sola competenza (accertamenti – impegni), mentre non sono più previsti vincoli di cassa.

Adempimenti informativi Gli enti soggetti alla disciplina del pareggio sono chiamati agli stessi adempimenti già previsti dal Patto, ossia: a) obbligo di allegare al bilancio di previsione un prospetto dimostrativo del rispetto dell’obiettivo; b) monitoraggio periodico; c) certificazione finale. Per quanto concerne il prospetto, esso è definito secondo le modalità previste dall’articolo 11, comma 11, del D.Lgs. 118/2011 (ossia con decreto ministeriale previa deliberazione della c.d. commissione Arconet) e deve contenente le previsioni di competenza triennali rilevanti in sede di rendiconto ai fini della verifica del saldo. Con riferimento all’esercizio 2016, il prospetto è allegato al bilancio di previsione , come previsto dalla Circolare MEF n. 5 del 10/02/2016.

150

L’obiettivo da conseguire nell’anno 2016 Per il 2016, come detto, l’obiettivo deve essere realizzato in termini di saldo fra entrate e spese finali in termini di competenza. Tale saldo, inteso come differenza fra accertamenti relativi ai primi cinque titoli dell’entrata e impegni relativi ai primi tre titoli della spesa, deve risultare sia in sede di previsione che in sede di rendiconto pari a 0. Fra le entrate rilevanti ai fini del pareggio è inclusa la quota di fondo pluriennale vincolato prevista in entrata non derivante da debito. Simmetricamente, sempre il 2016, fra le spese rilevanti ai fini del saldo va conteggiata anche la quota di fondo pluriennale vincolato prevista spesa non derivante da debito. Si tratta di una regola simile a quella prevista per il Patto 2015, ma estesa anche al fondo pluriennale vincolato di parte capitale, oltre che a quello di parte corrente. In pratica, essa consente di utilizzare il fondo pluriennale vincolato non derivante da debito come un’entrata valida per dare copertura alla quota di impegni imputata sul 2016. Simmetricamente, la quota residua di fondo pluriennale vincolato non derivante da debito non consumata nel 2016 e quindi riportata come fondo pluriennale vincolato di spesa unitamente alle eventuali entrate accertate nel 2016 e correlate ad impegni imputati ad esercizi successivi deve essere sommata alle spese rilevanti ai fini del pareggio, anche se non impegnata. Invece, il fondo crediti di dubbia esigibilità impatta sul pareggio in modo differente da quanto previsto ai fini del Patto. Per quest’ultimo, infatti, il fondo deve essere sottratto dall’obiettivo ma rileva nel saldo come se fosse impegnato. Ai fini del pareggio, al contrario, il fondo accantonato (sia in parte corrente che eventualmente in conto capitale) deve essere scorporato dalle spese rilevanti. Siccome, ovviamente, i relativi accertamenti devono essere conteggiati in entrata, tale disciplina determina un avanzo strutturale pari all’importo del fondo stanziato a bilancio, che va a sommarsi all’eventuale surplus derivante dall’esclusione delle spese di rimborso delle quote capitali dei prestiti. Non devono essere conteggiati neppure gli importi accantonati a fondi spese e rischi futuri destinati a confluire nel risultato di amministrazione. Neppure deve essere conteggiata la quota accantonata a copertura del disavanzo da riaccertamento straordinario.

151

L’obiettivo da conseguire negli anni 2017 e 2018 Dal 2017, il saldo rilevante ai fini del pareggio viene modificato, perché fra le entrate e le spese finali non deve più essere conteggiato il fondo pluriennale vincolato, anche se non derivante da debito.

152

PROGRAMMA FABBISOGNO TRIENNALE DEL PERSONALE (2016-2018) L’Amministrazione ha approvato la programmazione triennale del fabbisogno del personale con delibera n. 361 del 24/12/2015 . Si evidenzia, al riguardo, che le scelte in materia di reclutamento tengono conto anche delle limitazioni imposte dall’art. 1, comma 424, della Legge 190/2014 riguardanti il riassorbimento del personale degli enti di area vasta. Si riporta di seguito la tabella riassuntiva della programmazione del fabbisogno di personale a tempo indeterminato.

Si riporta di seguito la tabella riassuntiva della programmazione del fabbisogno di personale relativa alle forme di lavoro flessibile

153

PROGRAMMA TRIENNALE FABBISOGNO PERSONALE 2016 - 2018 Piano assunzionale forme di lavoro flessibile - Personale a tempo determinato/Comandi

Oneri Mesi Mesi Mesi Categoria / IRAP Spesa Spesa Spesa Profilo Imponibile riflessi durata durata durata Unità posizione (valore prevista prevista prevista professionale (valore annuo) (valore rapporto rapporto rapporto economica annuo) annuo) anno 2016 anno 2016 anno 2017 anno 2017 anno 2018 anno 2018

n. 5 Categoria A/A1 Operaio 90.977,10 22.479,70 7.734,65 7 70.585,15 5 50.496,45 Operaio n. 1 Categoria A/A1 affossatore 18.195,42 4.495,94 1.546,93 7 14.019,01 5 10.099,30 Categoria D / D3 Funzoionario n. 1 COMANDO contabile 27.186,87 6.745,06 2.310,88 9 27.100,01 12 36.242,82 3 9.060,71 Istruttore n. 1 Categoria D / D1 direttivo tecnico 23.725,36 5.886,26 2.016,66 7 18.419,13 5 13.178,45 Categoria D / D1 Istruttore n. 1 (trasformazione direttivo 23.725,36 5.886,26 2.016,66 12 31.600,28 12 31.628,28 Istruttore n. 1 Categoria D / D1 direttivo 23.725,36 5.886,26 2.016,66 12 31.600,28 12 31.628,28 Categoria D/ Esperto n. 1 D1(proroga fino al progettazione 23.725,36 5.886,26 2.016,66 12 31.600,28 12 31.628,28 Categoria D / D1 Istruttore n. 2 part-time al 50% direttivo 23.725,36 5.886,26 2.016,66 12 31.600,28 12 31.628,28 Categoria C (part- Istruttore tecnico n. 12 time 50%) geometra 130.698,12 32.426,22 11.109,36 2 29.038,96 Categoria D / D1 Istruttore N. 1 (proroga Direttivo Amm.vo 23.066,33 5.703,31 1.960,65 12 30.550,72 12 30.749,72 12 30.749,72 Categoria D D1/D3 Istruttore N. 1 comando/tempo DirettivoTecnico 27.186,87 6.745,06 2.310,88 7 21.121,65 5 15.101,18 Collaboratori n. 5 Categoria C/C1 Staff Sindaco 108.915,10 27.021,85 9.257,80 12 145.100,75 12 145.194,75 12 145.194,75 Collaboratore n. 1 Categoria B/B1 Staff Sindaco 19.293,68 4.786,76 1.639,96 12 25.720,40 12 27.372,36 12 53.104,76 Categoria D3 Funzionario n. 1 COMANDO amministrativo 27.186,87 6.745,06 2.310,88 8 24.160,18 12 36.242,82 4 12.080,94 Categoria D1 Istruttore n. 1 COMANDO direttivo 23.725,36 5.886,26 2.016,66 8 21.085,32 12 31.628,28 4 10.542,76 Categoria B3 Collaboratori n. 2 COMANDO amministrativi 40.737,81 10.107,05 3.462,71 8 36.100,06 12 54.307,58 4 18.102,53 Categoria D1 Assistente n. 1 COMANDO Sociale 23.725,36 5.886,26 2.016,66 4 10.530,16 8 21.085,52 0 154 599.932,62 598.212,35 278.836,17

Si riporta di seguito la tabella riassuntiva della programmazione del fabbisogno di personale relativa al Piano di Zona S2 di cui il Comune di Cava de’ Tirreni è capofila.

155

156

157

PIANO DELLE ALIENAZIONI E DELLE VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI Con riferimento al Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari si rinvia alla deliberazione di approvazione di Giunta Comunale n. 294 del 22/10/2015 nonché alla deliberazione di Giunta Comunale n. 348 del 23/12/2015 di modifica della precedente citata deliberazione.

PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE. Con riferimento al Piano delle Opere Pubbliche si rinvia allo schema approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 355 del 24/12/2015 e successivamente variato con deliberazione di Giunta Comunale n.73 del 28/04/2016 .

158