ROCCHE CASTELLI IT.Pdf

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ROCCHE CASTELLI IT.Pdf Luoghi e itinerari di visita Dove siamo Bellaria Trento Igea Marina Milano Venezia Torino Bologna Oslo Helsinki Genova Ravenna Rimini Stoccolma Mosca Firenze Dublino Ancona Santarcangelo Perugia di Romagna Londra Amsterdam Varsavia Rimini Bruxelles Kijev Poggio Berni Roma Berlino Praga Vienna Bari Parigi Monaco Napoli Torriana Budapest Verucchio Milano Montebello Bucarest Rimini Riccione Madrid Cagliari Roma Catanzaro Ankara Coriano Talamello Repubblica Atene Palermo Novafeltria di San Marino Misano Adriatico Algeri Castelleale Tunisi Sant’Agata Feltria Maioletto San Leo Montescudo Agello Maiolo Montecolombo Cattolica Petrella Guidi Sassofeltrio San Clemente Gradara Maciano Gemmano Morciano San Giovanni fiume Conca di Romagna in Marignano Ponte Messa Pennabilli Casteldelci Monte AR Cerignone Montefiore Conca Saludecio Piacenza Molino Pietrarubbia Tavoleto Montegridolfo di Bascio Carpegna Macerata Mondaino Feltria Ferrara fiume Marecchia Sassocorvaro Parma Reggio Emilia Modena Rimini Mondaino Castel Sismondo Castello con Museo Paleontologico Bologna Santarcangelo di Romagna Montegridolfo Ravenna Rocca Malatestiana Borgo Torriana/Montebello Montefiore Conca Forlì Rocca dei Guidi di Bagno Rocca Malatestiana Cesena Verucchio Montescudo Rimini Rocca Malatestiana Borgo Castello di Albereto San Marino San Leo Fortezza Montecolombo Borgo Petrella Guidi Borgo e rovine del castello Monte Cerignone Rocca Sant’Agata Feltria Rocca Fregoso - Museo Sassocorvaro Rocca Ubaldinesca Principali distanze Pennabilli Torre di Molino di Bascio Macerata Feltria Torre di Maciano Borgo Amsterdam 1.405 km Monaco di Baviera 680 km Bologna 121 km Gradara Pietrarubbia Berlino 1.535 km Parigi 1.226 km Firenze 165 km Rocca Malatestiana Castello Bruxelles 1.262 km Praga 1.089 km Milano 330 km San Giovanni in Marignano Carpegna Budapest 1.065 km Stoccolma 2.303 km Napoli 586 km Centro storico Palazzo dei principi Carpegna-Falconieri Copenhagen 1.770 km Varsavia 1.533 km Roma 325 km Saludecio San Clemente Francoforte 1.043 km Vienna 887 km Torino 447 km Borgo Fattoria fortificata di Castelleale Londra 1.684 km Zurigo 645 km Venezia 270 km Fattoria fortificata di Agello Riviera di Rimini Provincia di Rimini Travel Notes Assessorato al Turismo Rocche e castelli del riminese tra Medioevo e Rinascimento Riviera di Rimini Travel Notes collana di editoria turistica a cura di Provincia di Rimini Assessorato al Turismo Dirigente Symon Buda Testi Progetto grafico Valerio Lessi Relè - Tassinari/Vetta (Leonardo Sonnoli, La presente guida è frutto della Igor Bevilacqua) rielaborazione ed integrazione dei coordinamento testi scritti per la Provincia Michela Fabbri di Rimini da Pier Giorgio Pasini: “Itinerari malatestiani” (2003) Foto di copertina “Rocche e Castelli” (2003). Particolare della Rocca di San Leo fotografia di Paritani Redazione Marino Campana Ringraziamenti Ministero per i Beni Ufficio stampa e le Attività culturali e comunicazione Soprintendenza per i Beni Cora Balestrieri Archeologici dell’Emilia Romagna Fotografie tratte Impaginazione dall’Archivio fotografico Litoincisa87, Rimini della Provincia di Rimini (Licia Romani) Si ringraziano i fotografi Stampa L. Bottaro, P. Bove, Pazzini Stampatore Editore, S. Di Bartolo, L. Fabbrini, Villa Verucchio RN R. Gallini, D. Gasperoni, L. Liuzzi, M. Lorenzi, Prima edizione 2011 Martinini, R. Masi, G. Mazzanti, M. Migliorini, Rocche e castelli nel riminese T. Mosconi, PH Paritani, è una pubblicazione D. Piras, V. Raggi, turistico-culturale E. Salvatori, R. Urbinati, a diffusione gratuita Urbino Multimedia Con il contributo di Un ringraziamento speciale al Maestro Tonino Guerra per aver concesso i disegni, che riproducono la mela spaccata e il pesce stilizzato, utilizzati per le immagini coordinate Riviera di Rimini e Malatesta & Montefeltro. Tutti i diritti riservati Provincia di Rimini Assessorato al Turismo 4 Introduzione Dodici domande per conoscere il territorio della provincia di Rimini e la sua storia 16 Capitolo I Rimini, lo splendore di una capitale Castel Sismondo, una città per la corte Il Tempio Malatestiano: sogno incompiuto di Sigismondo Arte al declino di una grande Signoria 34 Capitolo II La Valle del Marecchia: da Santarcangelo a San Leo Santarcangelo e la sua Rocca Torriana e Montebello tra paesaggi e fortificazioni Verucchio, una delle “culle” dei Malatesti L’imprendibile Fortezza di San Leo 44 Capitolo III La Valle del Marecchia: da Talamello a Pennabilli Talamello: tesori d’arte e del palato Maiolo e Maioletto, ruderi e leggende Il fascino di Petrella Guidi Sant’Agata dominata dalla Rocca Nella Pennabilli dei due castelli 52 Capitolo IV La Valle del Conca: da Gradara a Montegridolfo Gradara, una reggia per le vacanze San Giovanni in Marignano, granaio dei Malatesti Saludecio e i suoi palazzi I “segreti” della rocca di Mondaino Liti in famiglia a Montegridolfo 62 Capitolo V La Valle del Conca: da Montefiore a Carpegna La reggia di Montefiore Il “tesoro” di Sigismondo a Montescudo Il borgo di Montecolombo Monte Cerignone, una rocca del Quattrocento Sassocorvaro, una rocca amica dell’arte Macerata Feltria, il borgo conteso L’impervia Pietrarubbia Carpegna, terra d’antica nobiltà Di ritorno verso Rimini: Coriano e Castelleale INTRODUZIONE DODICI DOMANDE PER CONOSCERE IL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI RIMINI E LA SUA STORIA INTRODUZIONE 1. Quali sono le caratteristiche del territorio della provincia di Rimini? DODICI L’attuale territorio della provincia di Rimini comprende loca- lità che storicamente sono sempre appartenute alla Signoria dei Malatesti (o Malatesta) e altre che invece sono state contese o occupate dai Monte- DOMANDE feltro, alla guida del ducato di Urbino. Numerosi corsi d’acqua di carattere torrentizio, con i loro letti larghi e ghiaiosi, contribuiscono a rendere vario questo territorio ricco di rilievi alle spalle della Riviera di Rimini. Due di PER questi sono importanti: il Marecchia, che ha le sue sorgenti in Toscana, all’Alpe della Luna, vicino a quelle del Tevere; e il Conca, che nasce nel Montefeltro, sulle pendici del monte Carpegna. Le valli e le conoidi di questi due fiumi, separati e anzi divaricati dal Monte Titano (San Marino), CONOSCERE formano il territorio riminese che da una parte sfuma lentamente nella Val Padana e dall’altra s’incunea fra l’Adriatico e l’Appennino, a contatto con le Marche e la Toscana, comprendendo anche parte del Montefeltro. È un IL TERRITORIO territorio dai confini incerti, a volte indefinibili; ci si riferisce a quelli che riguardano la storia, la cultura e la mentalità, non a quelli amministrativi, che comunque nel 2009 sono stati modificati con l’annessione dei comuni DELLA dell’Alta Valmarecchia: Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello. Chi si inoltra nella pianura lungo la via Emilia o la via Romea non incontra certo tracce di confini naturali; e chi si inoltra nella dolce valle del Conca faticherà ad avvertire il passaggio nel PROVINCIA Montefeltro marchigiano. DI RIMINI E LA 2. Perché tante torri, rocche e castelli? La ricchezza di torri, rocche e castelli che ancor oggi carat- terizza le valli del Marecchia e del Conca è dovuta alle contese dell’alto e SUA STORIA del basso Medioevo tra le famiglie vicine e rivali dei Malatesti e dei Mon- tefeltro, che costrinsero a fortificare tutti i villaggi e tutti i punti strategici, tanto quelli del fondovalle (mulini, guadi, ponti) quanto quelli d’altura. Già nell’VIII secolo la zona veniva definita come “regione o provincia dei ca- stelli”. Costruite con la pietra locale, le fortificazioni si innestano al terreno scosceso come gemmazioni spontanee, ma senza alcun mimetismo: anzi ostentando il loro carattere di artificio minaccioso e spesso vantando una forza che non hanno. Animano un paesaggio che è molto vario e a volte estremamente pittoresco per il suo aspetto selvaggio, per l’alternanza dei crinali - che fanno da quinta ad aspre zone calanchive e a dolci pendii ricchi di vegetazione e di boschi - e soprattutto per la presenza di isola- 5 La rocca di Maioletto vista dall’alveo del fiume Marecchia. ti massi calcarei, spesso di grandissime dimensioni, affioranti da argille scagliose: è il caso del Monte Titano, ma anche di Sasso Simone e del Simoncello, o, più vicino, della bellissima rupe di San Leo. 3. Chi erano i Malatesta (o Malatesti)? Verso la fine del Medioevo la signoria malatestiana è stata, insieme a quella viscontea e scaligera, una delle maggiori della pe- nisola, con addentellati e parentele presso le principali corti italiane e straniere, e con ambizioni di mecenatismo che l’hanno fatta gareggiare con quelle degli Este e dei Gonzaga, dei Medici e dei Montefeltro. 4. Dove hanno esercitato la loro signoria? I loro domini, per circa tre secoli, sono stati prevalentemente in Romagna, anche se non è difficile incontrare testimonianze malatestia- ne in Lombardia e nel Veneto, in Emilia e nelle Marche. La signoria dei Malatesta, sorta all’interno dei domini pontifici, è stata quindi spesso in contrasto con gli interessi politici ed economici del papato. 5. Qual è l’origine del loro nome? È probabile che Malatesta sia stato in origine un semplice “soprannome” che qualificava - certo non benevolmente - qualche perso- naggio particolarmente ostinato o cattivo; divenne poi un nome proprio, e così ricorrente da essere attribuito all’insieme della famiglia (al singolare o al plurale “i Malatesti”): in maniera abbastanza appropriata in verità, perché nelle vicende malatestiane gli episodi di crudeltà (una crudeltà spesso efferata e lucidamente pianificata)
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