Lambro-Seveso-Olona Moduli Di Ricerca Per Il 1999-2000
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1 LAMBRO-SEVESO-OLONA MODULI DI RICERCA PER IL 1999-2000 Scenari strategici di valorizzazione delle risorse idriche per la riqualificazione del sistema ambientale e territoriale del bacino del Seveso Cod IReR 2000A023 Cod Regione 00026 Rapporto finale Milano, dicembre 2001 2 La ricerca (cod. IReR 2000A023), affidata all’IReR dalla Regione Lombardia –Settore Presidenza, con il piano di ricerche di interesse regionale 2000, con il titolo “Lambro- Seveso-Olona. Moduli di ricerca per il 1999-2000”, è stata condotta da un gruppo di lavoro composto da: gruppo di ricerca: Alessandro Balducci, Mariella Borasio, Alberto Magnaghi, Sergio Malcevschi, Marco Prusicki elaborazioni e rappresentazioni cartografiche: Valentina Dotti collaboratori alla ricerca: Luca Bisogni, Elena Donaggio, Valentina Dotti, Mauro Giusti 3 Indice 1. Premessa 5 1.1. Gli obiettivi della ricerca e i risultati attesi 5 1.2. Gli studi regionali propedeutici all’elaborazione di politiche e progetti integrati 6 2. Descrizione e rappresentazione del bacino del Seveso e delle problematiche ambientali e territoriali 9 2.1. L’area di studio 9 2.2 L’idrografia 9 2.3 Le problematiche di carattere idraulico 11 2.4. La qualità delle acque 14 2.5. I sottosistemi ambientali e territoriali del bacino 15 2.6. La destrutturazione dell’ecosistema e del territorio 17 2.7. Qualità e disponibilità dell’informazione 19 3. Lo scenario strategico di area vasta 21 3.1. L’impostazione del problema 21 3.2. Il Bacino del Seveso; una somma di rischi e qualche opportunità 22 3.3. Una metodologia integrata per la rinascita del “fiume” Seveso 24 3.4. Lo scenario di area vasta 24 3.5. Politiche e regole integrate per lo scenario di area vasta 28 3.6. L’approfondimento dello scenario strategico nel sistema fluviale nord- milanese 31 4. Le politiche della Regione Lombardia interagenti con lo scenario strategico 33 4.1 Le politiche della Regione Lombardia 33 4.2. L’implementazione delle politiche regionali rispetto all’attivazione dello scenario strategico 36 4.3. Politiche regionali riferentisi al bacino Lambro- Seveso-Olona 38 5. Lo scenario strategico del sottosistema fluviale nord milanese (Lentate- Niguarda): un esperimento di interazione con gli attori territoriali locali 41 5.1. Descrizione del sottosistema territoriale e ambientale del nord milanese 41 5.1.1. Il Seveso protagonista del processo di territorializzazione 42 5.1.2. Le fasi salienti del processo di costruzione e di crisi del territorio 44 5.1.3. Tipologie di rapporto fra fiume e territorio presenti nel sottosostema 60 5.2. Le specificazioni dello scenario di riqualificazione del sottosistema fluviale nord-milanese 69 5.2.1 La riqualificazione per sezioni, nodi e reti nella fascia ferrovia- 4 fiume-Comasinella 69 5.2.2. Le proposte di intervento per tipologie di ecomosaici 78 5.2.3 Il riordino polivalente del ciclo dell’acqua 90 5.3. Le politiche locali in atto 102 5.4. Valenza strategica delle politiche rispetto allo scenario strategico 110 Fonti bibliografiche 112 6. Proposta di attivazione di un istituto di valutazione e promozione delle politiche e dei progetti locali 116 ALLEGATI - Schede sui progetti locali 118 TAVOLE ALLEGATE AL TESTO 144 Tav.01 Comuni del Bacino del fiume Seveso interessati dal PRRA-Regione Lombardia Tav.02 Bacino del fiume Seveso: Rete idrografica 1/100.000 Tav.03 Bacino del fiume Seveso: il patrimonio territoriale (la struttura territoriale/ambientale di lunga durata) 1/100.000 Tav.04 Bacino del fiume Seveso: elementi di criticità del modello insediativo industriale (la struttura attuale) 1/100.000 Tav.05 Bacino del fiume Seveso: scenario di riqualificazione territoriale ambientale di area vasta 1/100.000 Tav.06 Sottosistema nord-milanese: il patrimonio territoriale (la struttura territoriale/ambientale di lunga durata) 1/25.000 Tav.07 Sottosistema nord-milanese: elementi di criticità del modello insediativo industriale (la struttura attuale) 1/25.000 Tav.08 Sottosistema nord-milanese: Rappresentazione paesistica dello scenario di riqualificazione territoriale ambientale fuori scala Tav.09 Sottosistema nord-milanese: scenario di riqualificazione territoriale ambientale 1/35.000 Tav.10 Sottosistema nord-milanese: progetti e politiche locali in atto 1/35.000 5 Capitolo 1 1. Premessa 1.1. Gli obiettivi della ricerca e i risultati attesi L’obiettivo generale della ricerca consiste nella sperimentazione concreta di una metodologia di strategic planning che prevede l’attivazione di un processo interattivo con gli attori locali, mirata ad implementare le linee generali dello studio per il risanamento territoriale/ambientale dei bacini dei fiumi Lambro, Seveso, Olona attraverso la valorizzazione delle risorse idriche, verificandole e articolandole in scenari strategici correlati alle particolari condizioni di degrado del sistema fluviale del fiume Seveso. L’innovazione incrementale dello studio sul bacino del fiume Seveso rispetto ai precedenti studi è consistita nell’attivare, su indicazione della Direzione Generale Regionale Risorse Idriche, un processo «reale» di confronto-coprogettazione- concertazione fra Regione, Provincia di Milano e Comuni. L’obiettivo di questo percorso è stato la messa a punto e la sperimentazione concreta di un processo decisionale on gli attori locali che consenta alla Regione di proporre e gestire i progetti di riqualificazione ambientale e territoriale del bacino in forme complementari e di sussidiarietà, attuate attraverso la selezione, la valorizzazione e l’integrazione della progettualità locale in atto. La metodologia adottata si è articolata nelle seguenti operazioni: 1) La costruzione di uno scenario strategico di riferimento per l’intero bacino che definisce le condizioni e le linee strategiche necessarie per invertire il degrado ambientale e territoriale provocato dai processi di urbanizzazione diffusa e dalla conseguente crescita del rischio idraulico e inquinologico al fine di restituire al Seveso funzioni di riqualificazione ecologica, paesistica e fruitiva nell’ambito delle più generali politiche volte al miglioramento della qualità territoriale dell’area, in primis le politiche sui parchi (Capitolo 3). La costruzione dello scenario è fondata sull’analisi delle risorse territoriali e ambientali che il processo storico ha sedimentato e che risultano utilizzabili nel progetto di riqualificazione; l’obiettivo della descrizione e della rappresentazione del bacino del Seveso consiste nella esplicitazione degli elementi del patrimonio territoriale (sistemi vegetazionali, trame agrarie, infrastrutture storiche, nuclei storici urbani e rurali, edifici di pregio, caratteri paesistici e ambientali, aree dismesse, spazi aperti residui, ecc.) da mettere in valore, attraverso opportuni progetti in campo ambientale e territoriale, per 6 restituire al fiume una «figura territoriale» in grado di riqualificare il territorio circostante (Capitolo 2). 2) Lo scenario strategico di area vasta così individuato è stato confrontato con le politiche regionali in atto, in modo da verificare: a) quanto nei progetti, nei piani e nelle politiche di settore supporta concretamente le ipotesi dello scenario; b) quali politiche è necessario attivare ulteriormente per integrare le politiche di settore al fine della realizzazione degli obiettivi dello scenario (Capitolo 4). 3) Lo scenario di area vasta è stato approfondito e precisato nel sistema fluviale nord Milano, fra Lentate e Niguarda, nell’ambito della provincia di Milano (Capitolo 5). E’ questo il tratto di bacino che presenta la maggiore criticità, ma anche una notevole presenza di politiche locali di riqualificazione. E’ anche attraverso la prima ricognizione di queste politiche (attraverso incontri, questionari e schede progettuali) che lo scenario strategico ha preso corpo, considerandole i primi tasselli operativi dello scenario stesso; 4) Si è attivato un tavolo di confronto sullo scenario strategico individuato, che ha visto compresenti la Regione (Direzione generale risorse idriche), l’IReR (gruppo di ricerca), la Provincia di Milano (Direzione generale ambiente) e tutti i comuni rivieraschi. Sulla base dello scenario strategico è stato chiesto ai comuni di presentare i progetti locali ritenuti interessanti per l’implementazione dello scenario stesso. Questo percorso (raccolta, catalogazione e valutazione dei progetti e delle politiche, paragrafo 5.3) ha consentito di arricchire lo schema iniziale dello scenario, facendolo evolvere da un riferimento strategico ideale ad uno strumento potenziale di attivazione di politiche concrete da parte della regione, innestate sul patrimonio rilevato di politiche locali in atto (paragrafo 5.4) In sintesi dunque la metodologia adottata ha prodotto l’esemplificazione di un processo di piano che consente l’attivazione di relazioni di sussidiarietà fra Regione ed enti locali nell’implementazione di politiche e progetti ambientali e territoriali a valenza strategica. Dotandosi di uno scenario strategico (multisettoriale e integrato) di riferimento la Regione acquisisce uno strumento di valutazione delle politiche e dei progetti locali in atto; si mette dunque in grado di: a) valorizzare i progetti e le politiche locali che vanno nella direzione della realizzazione dello scenario; b) di favorire e indirizzare la proposizione di nuovi progetti in aree o settori carenti; c) di promuovere la connessione e l’integrazione dei progetti e delle politiche locali per realizzare continuità ambientale e territoriale degli interventi a livello sovracomunale. Ovviamente la Regione, per rendere operativo lo scenario