La Voce Di Casa Verdi
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LaVoce di CasaVerdi Trimestrale - Nuova serie - N. 35 - Aprile 2021 LaVoce di CasaVerdi Periodico trimestrale la Voce di Casa Verdi Nuova serie N.35 Aprile 2021 Distribuzione gratuita Fondato da Stefania Sina e altri Ospiti Registrazione Tribunale di Milano n. 482 del 2009 Direttore responsabile Danila Ferretti Comitato di Redazione Marta Ghirardelli, Ada Mauri Hanno collaborato Biancamaria Longoni, Giuliano Delli Paoli, Ferdinando Dani, A Marisa Terzi, Mirella Abriani BUON Sede Casa di Riposo per Musicisti Fondazione a Giuseppe Verdi squ Piazza Buonarroti, 29 20149 Milano Pa Tel. 02.4996009 Fax 02.4982194 www.casaverdi.org [email protected] Progetto grafico e impaginazione Lorenzo Benassi Stampa lalitotipo via Enrico Fermi, 17 20019 Settimo Milanese LaVoce di CasaVerdi SOMMARIO BUON COMPLEANNO, LUCIANA! 4 La Redazione 6 27 GENNAIO... 120 ANNI FA Biancamaria Longoni e Ferdinando Dani 11 POESIE Marisa Terzi IN COPERTINA Elaborazione ALBERTO NEPOMUCENO grafica 12 Mirella Abriani I NOSTRI OSPITI: TECLA CATALANO 14 La Redazione 17 VI PRESENTO UN AMICO Marta Ghirardelli 18 I NOSTRI GIOVANI STUDENTI: MASSIMO ALBANESE La Redazione 22 MARISA TERZI. CANZONI DELLA MALINCONIA Giuliano Delli Paoli 28 TERZETATTIVA DI CASA VERDI ONLINE Ada Mauri 29 RICORDO DI ANGELO BONAMORE La Redazione 30 CARTOLINE LIEBIG LaVoce di CasaVerdi Buon compleanno, Luciana! La Redazione Mercoledì 10 febbraio abbiamo festeggiato i 100 anni della nostra Ospite Luciana Lar- gura, musicista che per tutta la vita si è dedicata con passione all’insegnamento del pianoforte. Nata a Milano il 10 febbraio 1921, ancora bambina chiese di poter iniziare a studiare pianoforte e si diplomò a vent’anni al Conservatorio di Milano, allora diretto da Pig Mangiagalli. Dopo il diploma iniziò a insegnare pianoforte e successivamente, quando venne introdotta l’educazione musicale obbligatoria alle scuole medie, svolse per trent’anni attività didattica. Prima che la pandemia fermasse tutta l’attività concer- 4 LaVoce di CasaVerdi In piedi da sinistra, alle spalle della festeggiata, dott. Massimiliano Nencioni (Responsabile Area Socio Assistenziale), dott.ssa Daniela Gastaldi (Responsabile Servizio Sanitario), dott.ssa Jarisi Ribeiro (Assistente Sociale), dott.ssa Danila Ferretti (Direttore Gestionale e Consigliere Delegato). tistica organizzata in Casa Verdi nell’ambito del programma di animazione riservato agli anziani Ospiti, Luciana non perdeva un concerto e, dopo avere ascoltato ogni artista con la massima attenzione e grande competenza, esprimeva il suo giudizio che – se particolarmente positivo – poteva spingerla ad avvicinarsi all’esecutore per compli- mentarsi e richiedere un autografo! Ha fatto parte della giuria del concorso per gio- vani musicisti intitolato a Sergio Dragoni e organizzato a Casa Verdi dalla prestigiosa e storica Società del Quartetto di Milano fino alla sospensione un anno fa a causa della pandemia. Lucidissima, sensibile e attenta ad ogni dettaglio, un giorno ringraziò appa- rentemente senza motivo una persona che le passava accanto; alla richiesta del perché di tale cortesia, Luciana rispose: “Perché ogni volta che mi incontra, lei mi sorride e alla nostra età ricevere un sorriso è sempre bellissimo!”. Cara Luciana, ti auguriamo ancora 100 anni di bella musica e di tanti sorrisi colmi di affetto. 5 LaVoce di CasaVerdi 27 gennaio... 120 anni fa di Biancamaria Longoni e Ferdinando Dani Il 27 gennaio 1901 moriva Giusep- prio funerale, Verdi scrisse: “Espri- pe Verdi e questa data – qui in Casa mo il vivo desiderio d’essere sepolto Verdi – è sempre vissuta con parti- in Milano con mia moglie nell’orato- colare commozione e profondo rico- rio che verrà costruito nella Casa di noscenza. Riposo per musicisti da me fonda- Ogni anni abbiamo il piacere di ri- ta”. A tale scopo, Verdi aveva pre- cevere delegazioni del Comune di cedentemente chiesto e ottenuto la Busseto, di Roncole Verdi, del Club dispensa dalle leggi napoleoniche le dei 27 di Parma, oltre a numerosi vi- quali proibivano la sepoltura al di sitatori che - proprio nel giorno della fuori dei cimiteri. Ma è la parte fi- sua morte – desiderano onorare con nale del testamento che, redatta con un fiore, un ricordo, una preghie- rigorosa sobrietà, lascia ammutoli- ra uno degli uomini più importanti to ogni lettore nel quale suscita una non solo della storia della musica, profonda ammirazione: “Ordino che ma della vita del nostro Paese. i miei funerali siano modestissimi, e Ovviamente quest’anno la pande- siano fatti o allo spuntar del giorno, mia ha impedito ogni festeggia- o all’Ave Maria di sera senza canti e mento aperto al pubblico e le visite suoni. Non voglio nessuna parteci- alla Cripta. Ci sembra quindi l’oc- pazione della mia morte colle solite casione adatta per ricordare a tutti formule. Si distribuiranno ai poveri i nostri lettori cosa accadde esatta- del villaggio di S. Agata lire mille nel mente quel 27 gennaio 1901 perché giorno dopo la mia morte”. descrivere quei momenti può aiuta- Giuseppe Verdi morì il 27 gennaio re anche il pubblico meno esperto a 1901 all’Hotel et de Milan dove al- comprendere quanto sia stata stra- loggiava abitualmente negli ultimi ordinaria la figura del Maestro di anni della sua vita quando si reca- Busseto. va a Milano. L’albergo aveva dovu- Innanzi tutto, è veramente incre- to apporre all’esterno un taccuino dibile leggere con quale dovizia di nel quale venivano descritte con co- particolari Verdi avesse redatto il stanti aggiornamenti le condizioni proprio testamento senza tralascia- del Maestro, in modo che i cittadi- re indicazioni precise anche per i ni potessero essere costantemente piccoli dettagli. A proposito del pro- informati. Si racconta che le strade 6 LaVoce di CasaVerdi Da sinistra Irena Domowicz, Iolanda Vischi, Beniamino Trevisi, Stefania Sina, Francesco Mazzolani, Ada Mauri intorno all’albergo erano state co- S. Francesco di Paola, il corteo per- perte di paglia per impedire che il corse Via Manin e i bastioni fino al passaggio delle carrozze e dei tram Monumentale dove Verdi venne se- potesse disturbare gli ultimi giorni polto accanto alla seconda moglie, di vita del grande compositore e che Giuseppina Strepponi, scomparsa il in città si vivevano giorni di profon- 14 novembre 1897. Ben presto ci si da apprensione collettiva. Quello accinse a rispettare il desiderio di che ufficialmente risulta dagli atti Verdi e si concordarono preventi- del Comune di Milano è l’aumento vi di spesa e lavori per sistemare la del numero di vigili all’inizio e alla Cripta e renderla degna di accoglie- fine di via Manzoni per invitare car- re le due tombe che, il 27 febbraio rozze e tram a rallentare ed attutire 1901, furono finalmente traslate nel- quindi il rumore provocato dal loro la Cripta della Casa con una cerimo- passaggio. nia di Stato alla quale parteciparono Le volontà del Maestro furono scru- centinaia di migliaia di cittadini. Le polosamente osservate e il 30 gen- cronache del tempo ricordano con naio, dopo una semplice Messa in particolare commozione il momento 7 LaVoce di CasaVerdi e affidò il lavoro allo scultore Lodo- vico Pogliaghi, già scenografo del Teatro alla Scala, che preparò me- ravigliosi disegni allegorici poi re- alizzati a mosaico dalla prestigiosa Compagnia Venezia – Murano. La Cripta, inaugurata il 19 marzo 1903 senza la presenza della benefattri- ce prematuramente scomparsa nel 1902 all’età di 68 anni, è meta ogni anno di migliaia di visitatori da tut- to il mondo che ci auguriamo pos- Da sinistra Ada Mauri, Beniamino Trevisi sano tornare quanto prima a rende- re omaggio al nostro ineguagliabile in cui i due feretri uscirono dal Ci- Fondatore. mitero Monumentale sulle note del La pandemia non ha però fermato il “Va, pensiero” diretto da Arturo To- desiderio degli Ospiti di Casa Verdi scanini e interpretato da 800 coristi. di commemorare – almeno con ini- Le stampe dell’epoca riportano sce- ziative esclusivamente private – una ne di cittadini aggrappati ai monu- ricorrenza così importante. Prima menti, agli alberi, stipati sui balconi della tradizionale celebrazione di lungo il percorso del corteo poiché una S. Messa in suffragio del Ma- tutti volevano rendere omaggio a un estro, alcuni Ospiti hanno quindi uomo che per gli italiani non fu mai dato vita ad un emozionante mo- soltanto un musicista, ma una sorta mento musicale molto apprezzato di eroe nazionale. dai loro colleghi radunatisi rigoro- Gabriele D’Annunzio scrisse una samente a distanza nel Salone d’O- lunga poesia in morte di Verdi dal- nore. Ricordiamo almeno i brani la quale è stata tratta la frase scelta più apprezzati a cominciare dalla per la Cripta “pianse ed amò per tut- “Danza rituale del fuoco” di De Fal- ti”, che ben sottolinea con sintetica la interpretata magistralmente dal efficacia quella tensione alla respon- pianista Raimondo Campisi (ancora sabilità sociale alla quale si ispira- in carriera) che ha poi regalato ai rono la vita e l’opera del composi- presenti la propria personalissima tore. Il soprano Teresa Stolz decise “Suite verdiana”. Si sono poi esibiti di sostenere le ingenti spese (circa il violista Hiroshi Terakura e la mo- 28.000 lire dell’epoca, una somma sufficiente ad acquistare un intero Nella pagina a fianco: da sinistra Irena Domowicz, Iolanda Vi- palazzo) per il decoro della Cripta schi, Beniamino Trevisi, Stefania Sina, Francesco Mazzolani, di spalle al centro Ada Mauri 8 LaVoce di CasaVerdi 9 LaVoce di CasaVerdi glie, il soprano Hisae Fuji Terakura, il mezzosoprano Irena Domowicz, coppia di musicisti giapponesi re- il tenore Francesco Mazzolani e la centemente entrati in Casa Verdi. signora Iolanda Vischi, vedova del Hiroshi Terakura, che ha alle spalle M° Mario Cicogna. L’ensemble, nato una prestigiosa carriera trentennale durante i lunghi mesi di clausura nell’Orchestra del Teatro alla Scala, imposti dalla pandemia purtrop- ha eseguito tre danze di Bach, men- po ancora diffusa, ha eseguito “Ave tre la moglie ha cantato due brani Maria” di Monteverdi, “Jesu Rex” tradizionali giapponesi molto noti e di Palestrina, un Canone a 3 voci a apprezzati dal pubblico internazio- cappella di Mozart; Irena Domowi- nale: una Ninna nanna e la celeber- cz ha poi eseguito “O mio Signor” di rima Sakurà.