Mensile - Sped. in A.P. 45% art. 2. c. 20 let. B - l. 662/96 - Firenze - Copia euro 0,0001 estende, sidilata etorna ognivolta sullastessa rigida direzione verso ilfuturo. Oggi piùchemai. le incursionidiInvader contenuto nellanuova rubricadiStefano Vittori eancora: ilibri,glispazidicultura, lemostre. Exibart èuncannocchiale aristotelico sulmondocaleidoscopico dellearti:unamollachesi in assoluto, èl’estensione diExibartalsuonoeallearticontigue, qualilagrafica, ildesign,videodesign.Alva Noto, Sakamoto, JohnMaus. EpoilesegnalazionidellaDJFlavia Lazzarini perilClubbingSound, racconta ilfantastico mesedimostre allagalleriaLaTartaruga diPlinioDeMartiis.Restano poilecertezze disempre, come AssoloShow, lesegnalazionieriflessioni visive diMarianna Agliottone. Una novità Caruso, un ritorno alla storia attraverso i documenti che l’hanno generata. L’esordio di questa rubrica ci riporta in una delle mostre più importanti a Roma: Teatro delle mostre, del 1968, un libro storico che ci rubrica curata daAlberto Zanchetta, “Garimpeiros”, i“cercatori d’oro”, unarubrica dedicata alnuovo dell’arte attraverso inomipiùpromettenti. Epoi“Oldies butgoldies:cataloghi senzatempo”, acura diRossella firma italiana,eHouHanru,giàcuratore del Padiglione Cinesedella52simaedizione della Biennale.Lasezioneperennis dellarivista, con lesuerubrichefisse,sièarricchita connominuovi, comenelcasodella Fassio, e le interviste aduegenerazioni diverse diartisti:Yan JiechangaVettor Pisanicuisiaggiungonoleopinionididuecuratori d’eccezione: Massimiliano Gioni,ilnomepiùadatto per una prossima biennalea riflessioni sullacuratrice, lequestioniscomode sullaBiennalediSgarbi colte direttamente dalla voce dellostesso, ipadiglionistorici, inuovi padiglioni,gli eventi collaterali, lospecialesugliartistiitalianidiIvan numero diExibart.onpaper parte dallaStazione Centrale delpanorama internazionale: laBiennalediVenezia, ilvero Gotha dell’arte. AllaBiennaleèdebitamente riservato ilnucleocentrale dellarivistacon proprio perilsito equindiperessere continuamente aggiornata, sarà ilterreno friabilecon cuic’immergeremo nel“candido” mondodell’arte, intutte lesuesfumature, perassorbirneumoriesapori.Questo degli annisessanta esettanta equellaodierna,ècheoggi“siamo sotto tiro” daunnumero dipallottole sparate acaso:lemostre. Noisiamoperlacritica,l’informazione critica,quindilanuova rubricanata di stordire eprodurre l’effetto inverso, quello delladeinformazione edell’ipertrofia da notizia. Midiceva, con qualche rammarico, il compianto DennisOppenheimche ladifferenza sostanziale trala scena dell’arte nuovo sito internazionale cheva adaggiungersialsito italiano.DaExibart.com parte anche unanuova rubrica:INCHIESTA, leinchieste sull’arte. Siamoormaiconsapevoli chel’iperinformazione hal’unico effetto For ThoseAboutTo Rock (We Salute You): ecco ilnuovo numero diExibart!Puntuale ecarico come sempre. Unatradizione cheprosegue, soprattutto nelrinnovamento: moltiavranno giàvisto illanciodel free |annonono |numero settantatré|maggio-giugno duemilaundici|www.exibart.com Angelo Capasso

4l’intervista del mese la strada di

DurhamLa partecipazione a “The Road to Contemporary Art” ha aperto un acceso dibattito nel panorama artistico romano

a sinistra: Jimmie Durham, La strada di Roma, 2011; Courtesy RAM radioartemobile, Roma; Foto di Yamina Tavani, 2011 a destra: Jimmie Durham, Earth and Hair on cotton, 1996, m 3,02x 2,14

 La tua ultima opera La strada di corso estemporaneo, caotico, la potere. Questo appare dalle rovine. buoni amici, il tempo è bello, il vino zii, Jan Van Eyck, Monet, Courbet, e, Roma, presentata da Radioarte- cui meta é fuori dal visibile, in con- Questi due lavori da te citati sono en- è buono, ma vivo in Italia perchè la come ho già detto, tutti gli artisti ita- mobile alla fiera Roma - The Road trapposizione al Gran Tour sette- trambi contro l’architettura e contro storia dell’arte in Italia è sempre in liani. Ma io adoro anche David Ham- to Contemporary Art, ha aperto ottocentesco. C’è un dialogo tra le il potere. continuo sviluppo. mons e praticamente tutti gli altri. un acceso dibattito nel panorama due opere? A distanza di due anni artistico romano, qual’é la sua com’é cambiato il suo rapporto E il suo rapporto con la cultura Ne La strada di Roma, sebbene Per le tue sculture prediligi mate- opinione in proposito? con questa città? italiana? C’é qualcun’altro oltre l’accumulazione sia composta da riali di recupero: un attacco ironi- Mi fa molto piacere. L’arte dovrebbe Grazie per averlo notato, certamen- Calvino che l’ha particolarmente elementi tipici della cultura occi- co alla struttura coloniale ancora creare accesi dibattiti così come i di- dentale é possibile scorgere forme alla base della cultura occidentale battiti dovrebbero accendere l’arte. naturali e rimandi allo sciamanesi- nonché una critica all’eccessivo mo. Quanto é importante l’appar- consumismo che caratterizza la Le tue opere possono essere in- Io penso che la cosa che desta più interesse in tenenza alla cultura Cherokee per società di oggi. Qual’é il tuo punto terpretate come canovacci, par- la sua produzione artistica? di vista sulla società contempora- tendo dai quali si possono creare un’opera d’arte è la stessa che lo desta nella Effettivamente io ho inserito un te- nea? infinite storie tanti quanti sono gli schio di mucca nell’opera, perchè C’è un problema con la tradizione spettatori. La strada di Roma ne poesia: il fatto che ogni spettatore può vedere essa è stata esposta alla fiera d’ar- dell’arte occidentale che viene dalla é un esempio emblematico. Lei é te al Macro, nell’area dove tradizio- costruzione delle cattedrali. L’arte in anche poeta e saggista, come de- contenuti maggiori e differenti rispetto a quelli nalemente si trovava il mattatoio di Europa è fondamentalmente illustra- scriverebbe quest’opera? Roma. Io non vedrei il mattatoio in zione. In Corea, ad esempio, l’illu- Io penso che la cosa che desta più che l’artista o il poeta intendeva affermare; relazione allo sciamanesimo. Uno strazione non è la strada principale interesse in un’opera d’arte è la stes- semplicemente perchè quando si prova a non può immaginare che un artista dell’arte. La mia arte non è illustra- sa che lo desta nella poesia: il fatto francese prenda in esame la cultura zione, non è una metafora di un testo che ogni spettatore può vedere con- comunicare si confessa in realtà molto di più francese quando crea arte. Per me o una narrazione. Io uso ogni tipo di tenuti maggiori e differenti rispetto a è lo stesso. materiale che trovo. Ho appena finito quelli che l’artista o il poeta intende- di quello che si intendeva rivelare un’opera a Colonia, ad esempio, dove va affermare; semplicemente perchè Ci sono artisti o opere di partico- ho utilizzato il tronco di un albero di quando si prova a comunicare si con- lare rilievo per il tuo lavoro? mogano africano che mi è costato fessa in realtà molto di più di quello Stavo parlando con un collezionista 25.000 euro. Il materiale mi piace che si intendeva rivelare. te c’è un dialogo. Io ho un rapporto colpita? recentemente e io ho citato altri ari- perchè sono uno scultore. Ma poi- bizzarro con Roma. Amo la città ma Io penso che la storia dell’arte del sti dicendo che tutti gli artisti sono chè non sono uno scultore nel senso Nel 2009 ha realizzato un’altra non mi piacciono le sue architetture ventesimo secolo è sempre molto contemporanei. E poi ho detto: ad classico tradizionale occidentale di installazione dedicata a Roma: De- monumentali. L’architettura classica interessante per quanto riguarda gli esempio, io sono contemporaneo di decorare le cattedrali, io non ho nes- tour over Rome. Un’opera realiz- di Atene, ad esempio, mi sembra artisti italiani. Se noi guardiamo a Michelangelo. E il collezionista ha ri- suna gerarchia dei materiali.  zata appositamente per l’Acquario rappresenti il lusso e la sensualità De Chirico, Fontanta, Boetti, Merz, sposto: sì Pistoletto è meraviglioso. romano, che sottolinea la visione della vita ad Atene, mentre l’archi- Anselmo e ai giorni d’oggi ad artisti Ma io intendevo il più vecchio Miche- anti-circolare del suo viaggio all’in- tettura della Roma classica sembra come Pietroiusti o molti altri. Così, io langelo. Gli artisti ai quali sono più terno della città eterna, un per- essere solo la rappresentazione del vivo a Roma perchè qui ci sono molti grato sono: mio padre e i miei due [damaride d’andrea]

8sexybart a cura di di Ginett@ Internett@ Biennale di Venezia!!! Sarà sicuramente una tumida e calda estate, non solo nel senso atmosferico, viste le promesse opere erotiche che copriranno le pareti del padiglione Italia....

Che piatto succulento per inaugurare Potrà quindi confidare su quell’unica questo nostro mensile appuntamen- appendice che, sorretta dalla cele- to. stiale pilloletta, gli permetterà di ma- Con un restyling adeguato la vostra nifestare l’unica arte in cui ci sa fare! Ginetta Internetta ritorna graffiante (Almeno così lui dice) ghermendo anche le pagine web. Non credo sia questa la materia in Di certo ero abituata solo a quelle cui è ferrata la Bice Curiger, ragaz- cartacee degli anni ’90 ma ridando za d’oltralpe legnosetta e sciapetta, smalto alle laccatissime e affilate un- probabilmente in attesa che la co- ghia le farò danzare anche sulla rete, lata lavica del suo artista preferito, senza naturalmente danneggiare mostratoci alla conferenza stampa, quella delle mie calze! si manifesti con una più tangibile e Sarà sicuramente una tumida e calda illuminante azione! estate e, non solo nel senso atmosfe- E la novità della Biennale delle Regio- rico, viste le promesse opere eroti- ni? Avete visto quanti artisti nostrani che che copriranno le pareti del padi- invitati? C’è né per tutti i gusti: gio- glione Italia. Aprite quindi i padiglioni vani e prestanti (?) stagionati e im- auricolari e cercate di memorizzare balsamati in una gang bang (…sé, tutti quei nomi di artisti sconosciuti magari!) di tecniche, forme e colori. che finiscono in “ini” o oppure in “oni”, A quanto pare anche ogni spazio citando la spassosa parodia di Corra- lagunare, possibile e immaginabile, do Guzzanti sul venditore/imbonitore verrà utilizzato per la nostra interna- d’opere d’arte di Teleproboscide. zionale esposizione: giardinetti, palaz- Di certo le parole più affini a queste zetti, portici, vaporetti, vicoli, ponti, desinenze potrebbero essere boc- cessi e cassonetti. chini e coglioni, termini più adatti a Finalmente alcune “opere” d’arte questo storico momento! contemporanea avranno la loro giu- Il nostro poco garbato Vittorio li ha sta, appropriata e meritata destina- spesso usati durante dibattiti, litigi zione!!! televisivi e conferenze stampa, sdo- Ci toccherà anche quest’anno sgam- ganando termini sboccati e raffigu- bettare, tacco 12 permettendo, ca- razioni esplicite che adesso ben si richi di borse ricolme di cataloghi e adattano alla sua Sexy Biennale. gadget alla ricerca della vittima pre- Speriamo invece che l’Elvetica cura- scelta che, con le sue possenti spal- trice abbia preso accurate lezioni di le, ci porti il pesante bottino e poi la questa nostra ormai vituperata lin- sera ….. anche a letto! gua. Non le serviranno certo col no- E dopo questi fatidici giorni di orgia- stro “storico” Sgarbi, per gli evidenti stiche scorpacciate d’arte, saluti e svariati motivi, e certamente non le abbracci, ci rimarrà la nostalgia delle occorreranno per difendersi dai suoi notti trascorse vagando tra le calli attacchi dongiovanneschi visto che con un bicchiere di prosecco in mano “le phisique du role” non è quello da e le scarpette nell’altra….(avendo fi- lui richiesto, a giudicare dalle fanciul- nalmente scoperto perché le stadi- le che spesso lo accompagnano. ne di Venezia si chiamano così!)…. e Sicuramente con lei il nostro ira- fare l’alba tra i cespugli di bosso, nei condo personaggio sarà costretto a deliziosi giardini dei settecenteschi tenere le mani sul suo ciuffo ribelle palazzi, dopo la festa dell’ambasciata che, ormai perso il setoso e mieloso tedesca, con un po’ di mal di testa fascino, non emulerà mai l’eccitante ma tra le braccia di……..mannag- sale e pepe del nostro (adottivo) sex gia…….non sono mai stata ferrata simbol George Cloney. con i nomi!!!

10capasso, se posso passo Della LUSSURIA (e di altre amenità) “Rendimi casto, ma non subito.” Sant’Agostino

 Cosa è il lusso, davanti a questo le terapie riabilitative degli arti. Eh sì, è la dimensione che conta, quanto la mondo di opulenza che genera pari- perché è l’arto lussato a richiedere scala”, si sbracciano in guerre fuo- menti liquefazione di corpi e di ogget- una protesi estensiva ed erettiva, e ri misura per mostra chi ce l’ha più ti in una melassa di umori e sapori in tal modo si espone, ad arte, con grossa, l’installazione. Il godimento come nelle migliori azioni suine di tutta la sua carica erotica proprio vero, invece, è altro, oggi è nella por- Paul McCarthy? Cosa resta del male come succede nell’arte: basti ricor- cellaneria più intima: quello della ve- dei “peccatori carnali / che la ragion dare i frammenti del corpo femmini- rità, dell’informazione vera, non ster- sommettono al talento” (Dante). Chi le nelle opere di Magritte, le azioni paglia trendy ma una vera rampican- sono i Semiramide di oggi: coloro che sanguigne di Gina Pane, di Carolee te che cresce su se stessa. In effetti, rintracciano le orme di colui che legi- Schneemann, degli Azionisti Vienne- la regola del libertino vero è di rifiuta- ferò per permettere a tutti la libido si, e tutta quella parte del regno di re ogni morale, ogni idea ammuffita e la libertineide sconcia. Dove sono Sacher-Masoch di cui oggi resta la di società e della legge. E quindi, è la Didone, Cleopatra, Elena di Troia, Tri- versione in cioccolato VonDente: la verità nuda che fa godere. La vera stano e Isotta e tutti gli amanti del Sacher Torte. La dissipazione dell’a- pervesione oggi è nello scavo, nei seme di Paolo e Francesca travolti mata libidine lussuriosa in un ricet- gideani “Sotterranei del Vaticano”: dalla lussuria a causa di un libro gale- tacolo di segaioli annoiati sembra nelle verità nascoste. Che godimento otto e da chi lo scrisse… Se il libro è proprio essere figlia della liberazione sarebbe scoprire i retroscena sulle seduttore, chi è la vittima in un mon- sessuale e delle lotte femminili per nomine di tutti i direttori dei musei do che non legge più? Scema chi leg- la sessualità libera, naturale, priva italiani; svelare l’identità di tutte le ge (se è lei, se no scemo lui), quindi di ogni porcheria simbolica. Rove- zitelle burocrati che succhiano il san- scemano i libertini, mentre la scena sciando Leonardo, potremmo dire gue delle giovani vite per spacciarsi un po’ burlesque cialtronesco si af- “La Lussuria non è fatto mentale”. come Star della scena; oppure cono- folla delle figure losche che Pasolini Anzi è un autodafé: mi faccio da me! scere le scelte occulte che muovono mise nel suo Porcile privato: i bancari Da qui proviene questa lussurietta di l’economia dei grandi eventi, come la zozzoni, i politici porcellini, le mignot- serie b (non di lato b) da pornoma- Biennale. In una frase: toccare con telle dal posto fisso alla Regione. E’ ni di massa, nascosti dietro al loro mano (non morta) il fondo dell’Arte per questa scena sbilenca che vale la schermo megagalattico che operano totale dei Grandi Eventi che la critica penna ancora di parlare di Lussuria? senza alcuni simbolismo con il teleco- insegue con pregevoli teorie accade- Meglio una lussazione all’anca con mando alla mano nelle loro lussazioni miche tralasciando ad arte le porcel- complicazioni! In effetti, la radice del- private, regalando alla Polizia postale late succulente che vi scondinzolano la parola lussuria coincide con quella tracce umorali digitali con cui costrui- dietro, sperando, con le mutandine della parola Lusso (nei termini di esa- re nuovi colpevoli per la fame di delitti abbassate, di condividerne la scena. gerazione) ma anche con quella della seriali. Se l’arto si lussa, quale luss- Oscena. “Io so i nomi” è una espres- parola lussazione, che incarna il si- azione riguarda l’arte? L’opulenza, e sione che fa ancora paura. Che lo gnificato di deformazione o divisione. l’abnormità nell’arte assume la forma diventi anche: “Lussuria!”. .  Il significato di lussuria è il derivato delle mega installazioni totali, extra to be continued… quindi della sintesi tra esagerazione museali, intracittadine, globali, iper- e parzialità. Se prevale quest’ultima galattiche, che dimenticando l’editto passiamo dal Boudoir alla corsia del- di Dan Flavin e dei Land artisti “non [Angelo Capasso]

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speed in laguna L’antidoto alla Biennale cui opera/e diventerà/anno parte della collezione Uni- rio bianco del latitante Maurizio Cattelan, indiscusso per nella sede di una storica farmacia.. Credit, con la possibilità di cederla/e in comodato d’uso notorietà e vendite a livello internazionale. L’ex infermie- Sembra che Venezia gratuito anche di lungo periodo ad un importante Museo re padovano poi artista più celebrato al mondo avrebbe vantasse la migliore di arte contemporanea del Paese di provenienza dell’o- dichiarato le dimissioni. Il suo futuro? Nell’editoria con la produzione della The- pera. Sarà arduo determinare il paese vincitore perché neo-nata rivista di fotografiaToilet paper, progettata dallo riaca o Triaca (dal gre- ciascun progetto si presenta estremamente interessante. stesso Cattelan insieme a Pierpaolo Ferrari. co indicava la therion L’Estonia, infatti, indaga la condizione femminile contem- fino al 31 dicembre vipera o un animale pe- poranea nel paese, con dei veri e propri ritratti; la Croa- Elogio del Dubbio ricoloso), noto rimedio zia riflette sulle modalità dell’osservazione attraverso la Punta della Dogana farmaceutico ai veleni: manipolazione di immagini fotografiche. La Rep. Ceca Venezia da questa prende il tito- e Slovacca è un filo diretto con la storia intima di opere lo la mostra promossa “dormienti”, mentre la Serbia si sintonizza con il concept Restauro per Ca’ Coner della Regina. da Pharmacy, a cura ILLUMInations della Biennale di Venezia 2011. Anche La Fondazione Prada ci mette lo zampino del famoso critico fran- Turchia si relaziona a Venezia attraverso un complesso Metti insieme la Fondazione Prada e la Fondazione Musei cese Gérard George circuito di tubi e filtri. Appuntamento, dunque, al 3 giugno Civici di Venezia e fai una nuova Ca' Corner della Regina. Lemaire e dell’opera- con il famoso annuncio and the winner is... Nasce da una sinergia tra le due fondazioni l'ambizioso trice culturale Lucrezia (a cura di gemma pranzitelli) progetto di restauro dell'elegante palazzo storico venezia- De Domizio Durini, operosi e attivi contro chi sminuisce Info correlate ai finalisti: no di appartenenza del Comune lagunare. Da realizzar- il “concetto” di arte italiana contemporanea, rispetto alle Croazia: Antonio G. Lauer (artista), noto come Tomislav si nel corso di un periodo di sei anni, l'opera di restauro polemiche che accompagnano la Biennale. La Pharma- Gotovac e il collettivo BADco, selezionati dal comitato cu- sarà suddivisa in cy (nel 1812 si chiamava Manifatture Farmaceutiche ratoriale What, How and for Whom/WHW, progetto One tre fasi che pre- Vendramin e Figli) è il nome dell’antica sede di prodotti Needs to Live Self-Confidently…Watching vedono la messa farmaceutici di Mestre dove è custodita un’interessante Estonia: Liina Siib (artista) e Johannes Saar (curatore), in sicurezza della collezione di statue sansovinesche raffiguranti Galeno progetto A Woman Takes Little Space preziosa architet- ed Esculapio, arredi, mosaici ottocenteschi, mortai, bi- Rep. Ceca e Slovacca: Dominik Lang (artista), Yvona tura, la rilevazio- lance, alambicchi, ampolle e vasi per quelle spezie che Ferencová (curatrice), progetto The Sleeping City, titolo andavano a comporre anche la famosa Triaca. Gli eredi anche di un’opera di Jiří Lang, padre di Dominik e scul- ne di tutti gli ele- di questo luogo storico vogliono riportare in vita l’atmo- tore ceco menti di incoe- sfera che nell’ottocento ha reso la Pharmacy un luogo di Serbia: Todosijevic Dragoljub Raša (artista), Zivko renza strutturale, culto e ritrovo di artisti, attori, politici e dei membri della Grozdanic (curatore), progetto Light and Darkness of il mantenimento Compagnia De Calza, sostenendo eventi di prestigio. La Symbols degli infissi origi- mostra toccherà anche un’altra tappa fuori dall’Italia: il Turchia: Ayse Erkmen (artista) e Fulya Erdemci (curatric), nali, l’eliminazio- Kunsthaus Zürich – The Museum for Modern Art in Zurich progetto Plan B ne dei materiali – della direzione del quale Lucrezia De Domizio Durini Info contatti : Sec Relazioni Pubbliche e Istituzionali di scarto, e il ricu- fa parte. Un motivo in più per visitare la mostra è sicu- Tel: 02 624999.1 fax 02 6592475 pero di spazi per ramente l’archivio Luigi Nono che conserva e promuove Elena Todisco- 339 1919562 - [email protected] trasformali in uffici e servizi. Fine ultimo, quello di rendere lo straordinario lascito del grande compositore musicale Giulia Bertolini- 333 7891567 – [email protected] Ca' Corner della Regina un punto di riferimento importan- veneziano. (a cura di gemma pranzitelli) Via Panfilo Castaldi 11- 20124 Milano te nel nuovo panorama culturale di Venezia, sulla base di dal 25 giugno2011 al 25 settembre 2011 un programma culturale condiviso, per promuovere attivi- Promozione Pharmacy Industry Art Ai Weiwei alla Biennale? tà come mostre, ricerche e studi volti ad approfondire le “Twenty Pounds of Therica” opere su carta Si, ma non partecipa tendenze e linguaggi artistici contemporanei. Fondazione Luigi Nono ONLUS Oleg Kulik renderà giusti- dal 4 giugno al 2 ottobre 2011 Venezia - Giudecca zia a chi giustizia non ha Cà Corner della Regina a cura Gérard George Lemaire avuto: Ai Weiwei, artista Santa Croce, 2214 e Lucrezia De Domizio Durini cinese perseguitato dal www.fondazioneprada.org Sestiere Giudecca, 619/a governo cinese è stato conferenza stampa 3 Giugno 2011 alle ore 11.00 prima malmenato e da www.museiciviciveneziani.it Con il Patrocinio della Regione Veneto, più di un mese non si Venezia premia Sturtevant e West. Provincia di Venezia, Comune di Venezia hanno più sue notizie. Leoni d’oro alla Carriera Orario: dalle 10.00 alle 18.00 chiuso il lunedì L’artista russo esporrà a Ecco i Leoni d’oro alla carriera della 54. Esposizione In- Info: Tel. +393388085170 Glasstress 2011 (evento ternazionale d’Arte di Venezia - Illuminazioni. Il Cda della myspace.com/pharmacyindustry collaterale della Bienna- Biennale guidato dal Presidente Paolo Baratta ha pro- [email protected] le) una scultura in vetro clamato vincitori l’americana, ma francese di adozione, Catalogo Electa-Mondadori in cui il corpo di un artista Artisti presenti in mostra: George Baselitz, , “obbediente” al regime Sturtevant (1930) e l’austriaco Franz West (1947). Una Mario Bottinelli Montandon, Maurizio Cannavacciuolo, è ricoperto di bistecche e tiene al guinzaglio Ai Weiwei. scelta supportata fortemente dalla direttrice Bice Curiger Paola Castagna, Enzo Cucchi, Gino De Dominicis, Ge- Chiaro il messaggio che Kulik vuole mandare: chi ha il che ha motivato la vittoria dei due artisti con queste pa- rardo Di Crola, Mimmo Germanà, Jochen Gerz, Jörg coraggio di esprimere le proprie idee andando contro il role: “per l’unicità Immendorff, Anselm Kiefer, Yves Klein, MarKus Lüpertz, potere e chi alza troppo la testa viene subito ammaestra- e la particolare Gian Ruggero Manzoni, Piero Manzoni, Patrizio Maria, to e sottomesso da chi non solleva polemiche. L’opera attualità del loro Gabi Minedi, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, A.R. Penck, avrà una certa tiratura e con il ricavato della vendita si contributo all’arte Sigmar Polke, Ulrich Rückriem, Anna Seccia, Emilio Ve- sosterranno le organizzazioni legate all’artista. Proprio contemporanea, e dova. poche settimane fa, alla fiera di Roma, l’artista H.H. Lim per aver sviluppa- ha imposto la domanda: Where is Weiwei?, scrivendola to un’opera ricca e Nuovo step per l’UniCredit Venice Award: su un muro con un coltello che trafiggeva la parete. Un piena di forza, che scelti i 5 paesi finalisti piccolo gesto, a cui speriamo ci sia presto una risposta. del premio d’ Arte Contemporanea… invita a vedere la (a cura di giulia fontani) produzione artisti- Croazia, Estonia, ca in connessione Repubblica Ceca Nuovo allestimento permanente ad altri ambiti in- e Slovacca, Ser- per Punta Dogana di Venezia tellettuali”. bia, Turchia. Sono Mostra-evento Teoria dei simulacri (Baudrillard) e riflessione sull’ope- loro i cinque paesi a Venezia con ra d’arte nell’era della sua riproducibilità seriale fanno finalisti selezionati l’arrivo alla Pun- il giorno e la notte di tutta la produzione artistica della dalla giuria UniCredit. La Commissione Scientifica (Wal- ta della Doga- Sturtevant, leggendaria artista delle “ripetizioni”, pre- ter Guadagnini, Luca Massimo Barbero, Lorand Hegyi, na della nuova sente anche nella mostra evento “Elogio del Dubbio” di Angelica Nollert) e il Top Managment di Unicredit hanno collezione della deliberato la scelta usando come criteri di selezione: l’in- Fondazione Pi- Punta della Dogana. Protagonista nel 1992 al Padiglio- novazione e la creatività, l’attinenza allo spirito del Pre- nault. Una per- ne austriaco della Biennale di Venezia, il lavoro di Frank mio, l’originalità del progetto proposto e lo sconfinamento manente dal West ha apportato una grande innovazione alla scultura tra le diverse discipline artistiche. titolo Elogio del contemporanea, arricchendola di aspetti metalinguistici e Se prima erano in otto i paesi dell’Europa Centro Orien- Dubbio che vede esporre oltre sessanta opere di venti spingendola verso interpretazioni psicoanalitiche con lo tale a contendersi il premio del contest, ora il numero si grandi artisti contemporanei. In scena le riflessioni sulla sviluppo di concetti di “nevrosi” e “protesi”. I due vincitori restringe a cinque finché, venerdì 3 giugno 2011 a Pa- “fragilità della condizione umana”. Tra i lavori dei mastri riceveranno il Leone d’oro alla Carriera sabato 4 giugno lazzo Grassi a Venezia, si annuncerà il vincitore al quale artisti della contemporaneità come Koons e Bourgeois, alle 12.00 presso i Giardini della Biennale di Venezia in andrà un riconoscimento del valore di 150.000 euro, la/e appare anche la parata di cadaveri coperti da un suda- occasione dell’inaugurazione della kermesse.

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speed in laguna Riapre a Venezia il negozio dell’Olivetti capolavoro di Scarpa Venezia anni ’50 del secolo ileana in a portrait Peggy Guggenheim accoglie Ileana Sonnabend. Un colloquio in laguna cesellato dal rossetto. Fino al 2 ottobre, scorso. Adriano Olivetti, il gran- per ripensare all’Italia delle vere rivelazioni meno populista ma certo più popolare... de inprenditore a capo della poveri come Calzolari, Merz e Zorio; famosa industria produttrice di partecipò ai salotti dell’arte italiana, macchine da scrivere, decide di aprendoli alle esperienze del minimalismo creare una vetrina di importan- di Dan Flavin e Robert Morris, nonché za e bellezza dove mettere in alla fotografia di Bernd e Hilla Becher, mostra i prodotti della sua azienda. Chiamato a realizzare incoraggiando così la circolazione delle il magnifico negozio, vero e proprio capolavoro dell’archi- nuove teorie della ripresa paesaggistica tettura moderna nazionale, uno degli architetti più impor- della Scuola di Düsseldorf. All’ Italia dalla tanti del secolo scorso, il veneziano Carlo Scarpa. Ora il scarsa iniziativa privata, in tempi più FAI, Fondo Ambiente Italiano, riapre al pubblico questo recenti ha donato nuclei considerevoli della sua collezione ora in bella mostra gioiello architettonico. Chiuso nel 1997 e declinato in ne- al Mart di Trento e Rovereto e al Madre gozio che vendeva oggetti per turisti, viene poi liberato di Napoli. Mentre adesso l’esposizione da Assicurazioni Generali che avvia in collaborazione con “Ileana Sonnabend. Un ritratto italiano” Gretchen Alexander Gussalli Beretta, e la Soprintenden- sopra: Andy Wahrol, Ileana Sonnabend, 1973. Courtesies: The Sonnabend - organizzata con Antonio Homem, za per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Collection ©Andy Warhol Foundation for the Visual Arts direttore della Sonnabend Gallery di New a destra: Lucio Amelio e Ileana Sonnabend, 1973. Photo Bruno Del Laguna, i lavori di restauro per poi passarlo in comodato Monaco York - è espressamente pensata per alla FAI perché lo tuteli e lo gestisca offrendo al pubblico celebrare questo eterno legame d’amore tra la colta gallerista di origini rumene e la possibilità di scoprire questa meraviglia architettonica Tra i busti dei grandi protagonisti dell’arte che Barry X Bill il Bel Paese: e a raccontarlo non solo opere dei nostrani, ma di Scarpa. esporrà a “Cà Rezzonico” durante la kermesse veneziana non anche lavori e progetti di artisti internazionali ispirati quanto figurerà certo Vittorio Sgarbi, arenatosi tra il Fare Mondi della affascinati dalle tradizioni e i paesaggi d‘Italia. That’s Amore…, Tintoretto alla Biennale: scorsa edizione e l’essere il nostro vero Eroe dei Due Mondi: dunque, oltre che un bel bagno d’umiltà per un entourage più resi noti i tre dipinti l’idea di padiglioni sparsi su tutto il territorio nazionale nell’utopia preoccupato di fare dell’arte un veicolo di prestigio personale La Biennale di Venezia svela i tre dipinti del pittore ve- di coinvolgere oltre 200 artisti, nell’ennesimo tentativo che degli oneri nei confronti del suo pubblico. neziano Jacopo Robusti detto Tintoretto, scelti per la encomiastico per i 150 anni di una nazione che unita non è, sembra essere un progetto veramente troppo presuntuoso kermesse dal Presidente Paolo Baratta e dalla direttrice [Carla Rossetti] Bice Curiger. Ospi- quanto superfluo. Eh diciamocelo: tra tanti polveroni e scambi di battute non sempre “galan…ti”, un po’ di timore per le sorti ti nell’ingresso del della rappresentanza nostrana effettivamente c’è. info Padiglione Centrale Due ancore di salvezza però esistono. Oltre a Tintoretto che Ileana Sonnabend. Un ritratto italiano dei Giardini, gra- (c’è da scommettere) dominerà Venezia e la Biennale Arte di fino al 2 ottobre 2011 zie al prestito della quest’anno, nel mare magnum di clamori e smentite da riviste Collezione Peggy Guggenheim Sopraintendenza scandalistiche c’è la scelta di Philip Raylands - direttore della Palazzo Venier dei Leoni per il Polo Museale sede italiana del noto franchising dell’arte contemporanea Dorsoduro 701 Veneziano, saranno Guggenheim - di celebrare un altro portento in gonnella I-30123 Venezia del mecenatismo artistico di XX secolo: Ileana Sonnabend l’Ultima Cena, il Trafugamento del corpo di San Marco e Orari:10-18 tutti i giorni; chiuso il martedì e il 25, 26 (Bucarest 1914 – New York 2007). Ileana, all’Italia legata non la Creazione degli Animali. La prima tela proviene dalla dicembre; soltanto per Leo Castelli, suo primo marito e partner eterno nel Basilica di San Giorgio Maggiore, le altre due dalle Galle- aperto martedì 1 novembre, 27 dicembre lavoro, ma per un rapporto fecondo fatto di esperienze e realtà rie dell’Accademia. “Le opere giocheranno un ruolo di pri- tel: 041.2405.411/fax: 041.520.6885 artistiche in situ: la Sonnabend importò in America l’italica e-mail: [email protected] mo piano nella mostra, instaurando un rapporto artistico, versione della maniera pop di Mario Schifano e degli artisti storico ed emozionale con il contesto locale”, secondo le parole della direttrice, che ha scelto il “pittore della luce” per la sua Biennale dal titolo ILLUMInazioni. Organizzazione: SLIDEart in collaborazione con Veneto Dorsoduro, Venezia Exhibitions - Veneziafiere Info: Fermata Vaporetto: Ca’ Rezzonico (Linea 1) Illuminazioni dalla Biennale: Inaugurazione: 2 giugno, ore 19:00 T. +39 041 0990156 arte contemporanea Orari: dalle ore 10:00 alle 18:00 [email protected] e design ci mettono la firma... Ingresso: gratuito La società di design SLIDE riceve di buon grado gli in- C’è chi dice no. È Luca Vitone flussi “luminosi” della 54. Biennale (che porta il titolo “IL- Tassidermia di inquietante bellezza: che rinuncia alla Biennale, LUMInations”), inaugurando a tal proposito una mostra l’avanguardia di Polly Morgan, svilita e offesa… illuminante. Stiamo parlando di Sign Off, che nasce dalla artista british very cool, ora a Venezia… Luca Vitone scrive una lettera di rinuncia dove declina collaborazione di artisti (Giuseppe Spagnulo, Jean-Clau- Tutto muore per poi po- l’invito ad esporre nella “grassa” Biennale di Vittorio Sgar- de Farhi, Bruto Pomodoro, il coreano Park Eun-Sun..) e tenzialmente risorgere? bi, pur ammettendo di non essere stato consultato “né di designers (Karim Rashid, Alessandro Mendini e Denis Disintegrazione e ricom- fatto invitato”. Santachiara..) interna- posizione sono i temi su Piccola cronaca del caso Vitone: dopo avere appreso da zionali con la nota socie- cui Polly Morgan inda- pochi giorni di essere stato inserito nella lista di Sgarbi tà italiana, specializzata ga ed esprime in belle per la Biennale, in data 14 maggio l’artista riceve una nella creazione di arredi quanto conturbanti per comunicazione via mail dove gli viene chiesto di inviare luminosi. I partecipanti al progetto SLIDEart hanno rea- i più, sculture che pren- una sua opera, una a caso, entro la data del 20 maggio lizzato opere riproducibili in massimo nove esemplari, ba- dono vita per esempio a Venezia, senza sapere sandosi su sperimentazioni materiche (uso di polistirene, dal riassemblamento di il luogo dove sarà espo- vetroresina, legno e materiali compositi) innovative (ela- uccelli imbalsamati, in sta né aver fatto alcun borate da un modello matematico in 3D, lavorate su un volo fuori dalla gabbia. sopralluogo, e con una centro di lavoro CNC, rifinite con una laccatura esterna Collezionata da Char- precisazione, la copertura e vari sistemi tecnologici), tentando di farle interagire la les Saatchi, Damien Hirst, Kate Moss e Courtney Love, assicurativa del “pacco” luce, in linea con il tema della Biennale. Oltre ad indagar- l’artista inglese Polly Morgan è cresciuta in campagna sarebbe partita dal luogo ne le potenzialità, l’altra finalità dell’evento è certamente tra capre, galline e criceti, e conosce bene il rito dell’im- di ricezione. Vitone dice quella di contribuire ai lavori di restauro, attualmente in balsamazione e della sepoltura dal 2004, la tassidermia, no ma resta con l’amaro corso, del Chiostro di S. Antonio, adiacente alla splendida tecnica che usa per creare tabernacoli di pulcini strillan- in bocca vedendosi co- location della mostra, ovvero il cinquecentesco Chiostro ti oppure di fringuelli e canarini di color arancione fuoco stretto a rinunciare a quella che nella storia delle espo- della SS.ma Trinità. (a cura di gemma pranzitelli) che tengono in aria una macchina volante bruciata oppu- sizioni d’arte internazionali è la più illustre, ora svilita e Dal 3 giugno al 31 ottobre 2011 re una gabbia. Opere dal linguaggio forte che diventano offesa dalla scelta acritica di Sgarbi di invitare centinaia di Sign Off Design emblema del dinamismo della vita congelato dalla morte, artisti con le conseguenti peculiari “modalità di lavoro non A cura di Luca Beatrice rappresentano concettualmente una sfida: la volontà o consone a un’istituzione di tale importanza”. Secondo le M. Acerbis, A. Agop, Andy, D. Basso, M. Cattaneo, H. il desiderio dell’uomo di conservare inutilmente la forma parole dell’artista, Sgarbi non avrebbe adempiuto al suo Ditzler, P. Eun-Sun, J.C. Farhi, F. Giardini, A. Guerriero, F. dopo la morte. Ma non c’è via di fuga, e le tre opere in dovere di curatore: al desiderio del critico “di non cedere Lucchini, A. Mendini, A. Mocika, B. Pomodoro, K. Rashid, mostra lo evidenziano, nel retro in penombra di un antico alla tentazione di una scelta arbitraria”, Vitone risponde M. Sadler, D. Santachiara, S. Soddu, G. Spagnulo palazzo veneziano. Lasciatevi incantare dalla bellezza affermando che “l’arte contemporanea per il fatto di non Venezia, Chiostro della SS.ma Trinità- Archivio di Stato del decadimento, con il sottile inganno di poterlo fermare. avere subito alcuna selezione dal tempo, dalla storia, ri- di Venezia Dal 3 giugno al 22 luglio 2011 chiede un criterio selettivo altamente professionale che Chiostro SS.ma Trinità, presso la Sede dell’Archivio di Vernissage 3 giugno 2011 dalle 18:00 implica il rischio dell’errore, l’assunzione della responsa- Stato di Venezia Burials- prima mostra personale in Italia di Polly Morgan bilità dell’arbitrio, conditio sine qua non per la qualifica di Campo dei Frari, San Polo, 3002 – 30125 Venezia Workshop Arte Contemporanea critico, curatore, storico dell’arte contemporanea”.

16 speednews

Vision Award per Matthew Barney Le Architetture Di/segnate di Nadia Galbiati Il primo premio del San Francisco International Film Festival Golden Gate Persistence of Vision Award ad uno degli artisti contemporanei più visiona- ri e dibattuti: Matthew Bar- ney. Autore di universi visivi e mitologici, come nell’ope- ra omnia Cremaster Cycle, e della serie Drawing Re- straint, progetto che si compone di pellicole, scul- ture, disegni. Il premio del San Francisco International Film Festival, svoltosi dal 21 aprile al 5 maggio, ha anticipato il debutto americano dell’ul- timo lavoro dell’artista americano Drawing Restraint 17. I sotterranei dell’arte di Napulè Se in superficie a sinistra: Struttura e Luce V - 2010 a destra: Architetture Di-Segnate 2011 il flagello dell’im- mondizia torna ad La Leo galleries di Monza ospita fino al 17 grandi lastre di ferro nero. L’esito è real- liero della facciata. L’analisi della relazione inondare le strade giugno “Architetture Di/segnate” una per- mente affascinante: uno strano incontro tra il pieno e il vuoto, che porta in evidenza della città, è nel sonale di Nadia Galbiati, curata da Giorgio tra architettura, disegno e scultura. La- la materia Spazio è il primario concetto sottosuolo che Bonomi: un’occasione per avvicinarsi al stre nate per l’incisione che, superando su cui si articola la mia ricerca artistica”. s’incontra un’altra lavoro di questa giovane promessa della il loro ruolo di matrici per la stampa, di- Sulle lastre che compongono l’installazio- Napoli. scena artistica milanese. ventano, esse stesse opere d’arte uniche ne, l’edificio è indagato attraverso l’analisi Si amplia il proget- Architetture dalle forme nitide e dalle ele- e irripetibili; immagini che, pur facendo di scorci parziali e particolari, nei quali la to Stazioni dell’Ar- ganti geometrie, incise su lastre di ferro dell’equilibrio delle linee e del controllo del deformazione prospettica della mappatu- te della metropoli- nero: presenze silenziose ma forti, che si segno un punto di forza, sanno essere ra fotografica accentua le caratteristiche impongono allo sguardo, invitando lo spet- profondamente espressive, a tratti perfino formali della struttura, trasformandola in tana di Napoli, tra le più importanti d’Europa. Per i sotterranei tatore a seguirne l’andamento, a respi- emozionanti. Su tutte spicca la grande in- segno astratto, in elemento geometrico. della nuova stazione di Piazza Bovio della linea 1 del metrò rarne l’atmosfera, a percepirne il ritmo. stallazione Coefficiente Spazio, nata dalla Ogni singola lastra che compone l’opera di Napoli “Università”, inaugurata il mese scorso dal sindaco In bilico tra metafisica e razionalismo, tra rielaborazione dei particolari fotografici del è predisposta, tra l’altro, per prevedere Rosetta Iervolino, si è scelta una soluzione policroma e lu- pulizia formale Bauhaus e sperimentazio- nuovo corpo architettonico dell’Università installazioni diverse, ora a pavimento, ora minosa, in una parola, psichedelica. Al suo interno troneggia ne d’avanguardia, sulle tracce dei grandi Bocconi di Milano, un edificio che si adat- a parete, ora componendo le parti in una Synopsis, scultura ideata dall’artista egiziano Karim Rashid architetti anni Trenta – da Loos a Terragni ta in modo particolare alla ricerca dell’ar- struttura tridimensionale, in un raffinato e realizzata a Napoli dall’artigiano Corrado Tamborra. – le opere di Nadia Galbiati sono davvero tista. “Ciò che è pieno è incredibilmente gioco di relazioni mutevoli con lo spazio. sorprendenti in quanto a personalità e effi- vuoto, ciò che è vuoto è incredibilmente Non da meno, sebbene concettualmente Ecco le date della Biennal Berlin 2012 cacia espressiva. Originale fin dalla scelta pieno”, scrive Nadia a questo proposito, più classiche, le sue sculture: oggetti dal- tecnica, la Galbiati prima fotografa edifi- e la Bocconi ha uno sviluppo della mas- la svelata ascendenza costruttivista che Annunciata per il ci reali (dalla nuova sede dell’Università sa plastica molto interessante in questo sembrano trasporre nella terza dimensio- 28 aprile 2012 (fino Bocconi di Milano, progettata da Shelley senso: “la costruzione di pieni e vuoti”, ne dettagli delle architetture incise sulle al 1 luglio) l’inaugu- McNamara e Yvonne Farrell, al cortile in- prosegue la scultrice, “è sentita come in lastre che le circondano. razione della 7ma terno della Facoltà di Magistero di Urbino, un corpo scultureo, in relazione allo spazio Biennale di Berlino. ideata da Giancarlo De Carlo), poi rielabo- urbano che la circonda. Non solo attra- Cerimoniere sarà ra le immagini con disegni che vengono verso l’articolazione dei volumi che com- Artur Żmijewski, poi riprodotti, con gli acidi a morsura, su pongono l’edificio ma anche nei corpi a ri- [Simona Bartolena] chiamato a curare la kermesse artistica Da Sud a Nord. Riso apre a Milano blicazione di una teutonica. Fil rouge Riso, il Museo d’Arte monografia dedi- tematico saranno cata all’Italia. Una le relazioni che in- Contemporanea della guida al Belpaese tercorrono tra arte Sicilia, ha inaugurato lo per il pubblico eu- e politica. Che tipo scorso 6 aprile una suc- ropeo e non solo, di essere politico è l’artista? È la domanda di Żmijewski. E cursale a Milano all’inter- per raccontarne le allora che ha fatto? Nell’ambito delle selezioni ha aperto un no di Frigoriferi Milanesi. complessità e le bando invitando gli artisti a riflettere sul tema e dichiarare le Nato proprio dalla colla- criticità ma anche proprie convinzioni politiche. Circa 7.500 artisti hanno parte- borazione con Frigoriferi per cercare di ridefinire le giuste modalità del lavoro cultura- cipato e ora il curatore è in fase di screening. Milanesi e l’associazione culturale FARE, la sede le durante la crisi economica che ha investito il mondo occi- Premio Architecture Pritzker 2011 milanese accoglie l’Ar- dentale. La pubblicazione Italian Issue #28 verrà presentata al portoghese Eduardo Souto De Mura chivio S.A.C.S, Sportello a giugno, al termine del periodo di residenza e studio degli per l’Arte Contempora- artisti in Italia. Il “Nobel” dell’ar- nea Siciliana, con ma- da gennaio a giugno 2011 chitettura va a teriale documentario di Fucking Good Art: Italia. Issue #28 Eduardo Souto oltre settanta artisti siciliani. In occasione dell’apertura degli Un progetto di Nomas Foundation in collaborazione con l’ de Moura che Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi entra di petto spazi espositivi il curatore Giovanni Iovane ha dato il via a www.nomasfoundation.com nella classifica Archive Fever, una mostra collettiva di analisi sui risultati dell’arte contemporanea siciliana. Più di quindici gli artisti dei vincitori del Berliner Liste 2011 al TRAFO di Berlino Premio Archi- selezionati all’interno dell’Archivio S.A.C.S, tra cui Adalberto tecture Pritzker, Abbate, /barbaragurrieri/group, Federico Baronello, Manfredi Berliner raggiungendo Beninati, Marco Bonafè, Rita Casdia, Benny Chirco Gabriel- Liste nomi illustri come Frank Gehry, Renzo Piano, Zaha Hadid, la Ciancimino, Annalisa Furnari, Stefania Galegati Shines, cambia Richard Meier e il compatriota Alvaro Siza Vieira, che aveva Francesco Lauretta, Concetta Modica, Paolo Parisi, Maria location. vinto il premio nel 1992 e con cui De Moura collaborò da Domenica Rapicavoli, Sandro Scalia, e altri. L’ottava giovanissimo quando era ancora studente. edizione La giuria ha parlato di un’architettura dalla struttura “monu- Fucking Good Art: Italia. Issue #28 della fie- mentale”, “muscolare” e in perfetta armonia con l’ambien- Il duo olandese Fucking Good Art, formato dagli artisti Rob ra d’arte te. Triade di componenti che si manifestano perfettamente Hamelijnck e Nienke Terpsma, è stato chiamato dalla No- di Ber- nell’opera magistralis di De Moura: lo stadio della citta’ porto- mas Foundation per capire com’è messo il sistema dell’arte lino si svolgerà nei grandi padiglioni del, sorprendente per ghese di Braga. Tra le altre opere citiamo gli edifici piramidali contemporanea in Italia oggi. Un condizione straniata quella dimensioni, TRAFO. Una location unica, proprio al centro di del Museo Paula Rego di Cascais, e l’assetto cubico della dei due artisti, esperti nella realizzazione di progetti che ana- Berlino, con più di 7000 metri quadri di spazio espositivo. Casa del Cinema per Manoel Oliveira di Oporto, città natale lizzano la vita culturale di diversi paesi, che permette di rac- Una straordinaria architettura dove poter allestire stand con di De Moura. contare da un osservatorio esterno, lo status quo del panora- opere super size! Eduardo Souto de Moura è pronto a ricevere il premio, cor- ma culturale nostrano nel suo contesto economico e politico dal 29 settembre al 2 ottobre 2011 redato di un assegno di cento mila dollari e una medaglia di attuale. Un progetto di residenza itinerante che ha visto il duo inaugurazione 28 settembre 2011 bronzo, che toccherà con mano a giugno durante la cerimo- passare per varie città dello stivale, ora ospite a Napoli pres- BERLINER LISTE 2011 - TRAFO Berlin nia di premiazione a Washington. so la Fondazione Morra Greco, e che scaturirà nella pub- www.berliner-liste.org

18 speednews INNo ALL’ITALIA: I DUE VoLTI DELL’oTToCENTo PRERAFFAELLITI A RomA, hAYEz A mILANo

Nel panorama ricchissimo di com- rati e compositori (veri capolavori memorazioni, eventi ed esposizioni d’introspezione psicologica e sofi sti- seguite al compimento del 150esimo cata resa pittorica), oltre alle due anno dall’Unità d’Italia, in questi mesi magnifi che pale di soggetto sacro due grandi mostre celebrano l’Italia che raffi gurano l’arcangelo Michele come mito lontano e come patria e l’Addolorata concepiti in una tea- vissuta e raccontano lo “spirit f the tralità soave e appassionata, sono age” ottocentesco in alcune delle esposte opere di soggetto storico sue più signifi cative e diversifi cate o letterario dal XIII al XV secolo ispi- declinazioni. Da un lato, alla Galleria rati agli scritti di Manzoni e Byron e Nazionale d’Arte Moderna di Roma, che infl uenzeranno a loro volta alcuni trova espressione l’Italia sognante, famosi melodrammi verdiani. Ecco immaginifi ca e malinconica degli ar- allora profi larsi l’elaborata macchina tisti d’oltremanica dove il passato scenografi ca magistralmente allesti- medievale e rinascimentale italiano ta da Hayez ad offrire allo spettato- viene recuperato secondo un gusto re il dramma de I due Foscari e del squisitamente estetizzante. Dall’al- Conte di Carmagnola, le vicende de tro, negli spazi della Pinacoteca di I vespri siciliani, de La sete patita Brera, viene presentata l’Italia risor- dai primi crociati a Gerusalemme. Il a sinistra: Francesco Foscari destituito (I due Foscari), 1842-1844 gimentale delle opere di Hayez, l’Italia olio su tela, 230x305 cm - Milano, Pinacoteca di Brera patriottismo e l’ideale libertario che romantica di Verdi e Manzoni, dove a destra: Il bacio, 1859 - olio su tela, 112x88 cm - Milano, Pinacoteca di Brera trova voce e giustifi cazione in questi la memoria del passato medievale lavori si ripresenta anche nel cele- e gli episodi letterari sono rivisitati Upstone, curatori pure del bel cata- Trecento al Cinquecento a cui seguo- L’Italia ritorna soggetto privilegiato berrimo Il bacio ‘sottotitolato’ Episo- sempre nell’onda del puro gusto sto- logo (edito da Electa) che riproduce no splendide vedute di William Turner insieme al gusto ottocentesco per dio della Giovinezza. Costumi del XIV ricistico ottocentesco in un senso più anche le opere che, a causa di com- con paesaggi veneziani inondati di l’epos medievale e l’episodio storico e dove la teatralità del sentimento si spiccatamente patriottico, a sancire plesse motivazioni, non sono state luce e scorci di rovine romane. Oltre letterario anche nelle opere di Hayez coniuga all’affermazione dell’idea ri- le basi del sogno libertario e di rinno- prestate per l’occasione. L’Italia dei ad alcune opere di Giotto, Perugino, presentate presso le sale dell’Acca- sorgimentale, di una nazione giovane vamento pre-unitario. capolavori è protagonista sin dalle Luini, Tiziano, Veronese e Tintoretto demia di Brera, nella mostra intito- e indipendente pronta a un impegno A Roma, fi no al 12 giugno, le sale prime sale dove, oltre a cromolito- e di artisti italiani dell’ultimo venten- lata Hayez nella Milano di Manzoni volontario di conservazione. della GNAM accolgono la mostra grafi e della seconda metà dell’Otto- nio del XIX secolo infl uenzati dalla pit- e di Verdi, fi no al 25 settembre, a Dante Gabriel Rossetti Edward cento, sono esposte opere di John tura vittoriana e simbolista, il nucleo cura di Fernando Mazzocca, Isabella Burne-Jones e il mito dell’Inghilterra Ruskin, di Fairfax Murray e di Alma- fondante dell’ esposizione consta di Marelli e Sandrina Bandera (catalogo vittoriana a cura di Maria Teresa Be- Tadema che riproducono opere dei opere dei più grandi interpreti dell’ar- edito da Skira). Oltre ad importanti nedetti, Stefania Frezzotti e Robert grandi maestri dell’arte italiana dal te preraffaellita. autoritratti e ritratti di nobili, lette- [Paola Fenini]

Museion: nuova formula gestionale parteciperanno a una collettiva presso la Non ci sarà un nuovo direttore per il Galleria di Monfalcone durante l’inverno Museion. Dalla rosa dei numerosi can- 2011/12. L’ultima fase vede individuare dalla giuria fi nale, che deve ancora defi nir- didati il Collegio dei fondatori della Fon- numero 73 | anno decimo dazione Museion, presieduto da Marion si, tre artisti vincitori che si vedranno offri- maggio-giugno 2011 Piffer Damiani, non ha trovato nessuna re la possibilità di creare una installazione DIRETTORE EDITORIALE angelo Capasso personalità con le caratteristiche richie- site specifi c per gli show room Moroso di DIRETTORE RESPONSABILE ste dal bando per dirigere il Museo d’ar- New York, Londra e Milano. Il podio della artico Gelmi di Caporiacco te moderna e contemporanea di Bolza- prima edizione ha visto protagonisti gli ar- CONDIRETTORE tisti Anna Galtarossa per New York, Mar- natalia Encolpio no. Si è deciso allora per una nuova formula gestionale. Letizia Ragaglia, [email protected] direttrice ad interim dal 2009, è stata nominata direttrice di Museion per i tino Gamper per Milano e Christian Frosi CONSULENTE EDITORIALE prossimi quattro anni. Al suo fi anco, un team di guest curators: alternan- per Londra. Marianna agliottone dosi annualmente stabiliranno di volta in volta un tema annuale, la mostra Artisti in gara per il Premio MOROSO 2011: REDAZIONE Via Giuseppe Garibaldi 5 principale e il rispettivo programma collaterale. Francesco Arena, Emanuele Becheri, Lupo Borgonovo, Chiara Camoni, 50123 Firenze [email protected] www.museion.it Gianni Caravaggio, Francesco Carone, Loris Cecchini, Silvia Chiarini, www.exibart.com Marta Dell'Angelo, Loredana Di Lillo, Andrea Dojmi, Michael Fliri, Miche- INVIO COMUNICATI STAMPA Peter Galassi: Addio MOMA!.. la Formenti, Luca Francesconi, Francesca Grilli, Alice Guareschi, Sonia [email protected] Avanti il prossimo? Leimer, Andrea Mastrovito, Giovanni Ozzola, Marzia Migliora, Luca Poz- RESPONSABILE PRODOTTI PUBBLICITARI L’ormai ex-Chief Curator del Dipartimento zi, Luigi Presicce, Alessandro Quaranta, Luca Rossi, Dragana Sapanjos, Fabienne anastasio tel. +39 0552399766 di Fotografi a del Museum of Modern Art, Alessandro Sciaraffa, Davide Tranchina, Eugenia Vanni, Marcella Vanzo, Fax +39 06233298524 [email protected] Peter Galassi, lascia sconvolti amici e col- Antonella Zazzera. www.galleriamonfalcone.it UFFICIO COMMERCIALE E DIFFUSIONE leghi per via della sua decisione di ritirarsi Valentina Bartarelli in pensione; comunicata per email, avreb- tel. +39 0552399766 Fax +39 06233298524 be ammesso di aver in mente progetti am- Ed ecco a voi i vincitori [email protected] biziosi a lungo accantonati per dare priori- della Biennale Torre Strozzi... IMPAGINAZIONE alessandro naldi tà ad altre importanti attività per il museo. Per la decima edizione del Premio Biennale STAMPA Un notevole cambiamento per la sua car- d’Arte Contemporanea del Centro d’Arte Torre CsQ - Centro stampa Quotidiani riera, nonché per il MOMA stesso. Galassi Strozzi si è scelto di suddividere le opere Via delle industrie 6 - Erbusco (Bs) lascia vuoto un posto “storico”, dichiaran- aspiranti al titolo in due sezioni: una invita il TIRATURA 85.000 copie do stop ad una lunga carriera durante la mondo dell’arte ad interrogarsi sulla sacralità, DISTRIBUZIONE PER LE EDICOLE quale si è dedicato con passione allo studio della fotografi a come forma l’altra è a tema libero. La partecipazione de- DIFFUSIONE CdM srl d’arte nel contemporaneo, sia apportando grandi benefi ci alle collezioni gli artisti è aperta a tutto il territorio nazionale Viale don pasquino Borghi 172 – 00144 roma del MOMA stesso. Qualche esempio? L’acquisto dell’intera serie GESTIONE RETE DI VENDITA E LOGISTICA “Untitled per consentire allo spettatore di fruire un am- prEss-di srl – 20090 segrate (Mi) Film Stills” di cindy Sherman(Glen Ridge, 1954) ; ha curato ed organiz- pio quadro generale dell’arte contemporanea CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ zato ben quaranta mostre al Museum of Modern Art, inoltre è un prolifi co in Italia. L’inaugurazione dell’evento vedrà Media Group italia s.r.l. Via V. Vespignani 1 - 00198 roma autore. Pare che un portavoce abbia affermato che nessuno sia in grado, l’assegnazione del premio da parte di una giu- tel. +39 0632609100 Fax +39 0632600530 all’interno del “Department of Photography” del museo, di sostituirlo come ria composta da Serena Cavallini (pittrice ed incisore), Elisa Chiarenza chief curator. La caccia al nuovo talento è aperta.(gemma pranzitelli) ABBONAMENTO (critico d’arte), Margherita Cirulli (storico dell’arte). I vincitori scelti per la 8 numeri x 24 euro - onpaper.exibart.com

sezione La sacralità vista dal mondo dell’Arte sono in ordine crescente di IN COPERTINA Premio MOROSO 2011: classifi cazione: Stefano Soffi ci, Franco Squadrelli, Genny Trentini. Per la Marinella senatore Marghera studio #1 - 2011 un riconoscimento per i talenti emergenti sezione Tema Libero è stato valutato come primo classifi cato, Maurizio a cura di Marianna agliottone del panorama italiano Regano; a seguire Amedeo Savioli e Maurizio Sicchiero. Complimenti a EDITO DA Emmi s.r.l. Sono in tutto trenta gli artisti selezionati per la seconda edizione del Pre- tutti! (a cura di gemma pranzitelli) Via Garibaldi 5 - 50123 Firenze mio MOROSO. In una fase iniziale del premio, formulato su invito, dieci fi no all’ 11 giugno 2011 www.emmi.it AMMINISTRATORE direttori di musei e istituzioni che appartengono all’AMACI (Associazione X° PREMIO BIENNALE D’ARTE CONTEMPORANEA TORRE STROZZI Mario Mazzone Musei Arte Contemporanea Italiani) hanno segnalato tre artisti ciascuno Torre Strozzi, loc Parlesca (Pg) REGISTRAZIONE che sommandosi sono andati a comporre la rosa dei trenta artisti in gara. Info: uscita E 45 Resina presso il tribunale di Firenze n. 5069 del 11/06/2001 La seconda fase, che farà scendere il numero dei candidati da trenta a t 075 604377 ______dieci, sarà seguita da Andrea Bruciati, responsabile della Galleria Comu- 338 6980350 associato: nale di Monfalcone, da Patrizia Moroso, art director dell’azienda MORO- orari: apertura al pubblico sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 SO, e dall’artista internazionale Thomas Saraceno. I dieci artisti fi nalisti alle 19, tutti gli altri giorni su appuntamento progetteranno un’opera site specifi c per gli showroom Moroso, e inoltre Ingresso: gratuito

20popcorn a la une 13cose da salvare la copertina d’artista raccontata dall’artista

Alain Elkann

01. città Gerusalemme 02. libro Guerra e Pace 03. film Le regle du jeu (La regola del gioco) di Jean Renoir 04. cantante Paolo Conte 05. ristorante La brasserie Lipp a Parigi 06. artista Antonello da Messina 07. uomo politico Churchill 08. quotidiano La Stampa 09. automobile La 500 Marinella Senatore - Marghera studio #1 2011 - pennarello su carta. 10. architetto Leon Battista Alberti Courtesy Galleria Umberto di Marino. . 11. attore Marcello Mastroianni I paesaggi di Marghera sono un 12. museo Museo Egizio di Torino archivio di storie condivise, che ri- 13. canzone Il ragazzo della via Gluck flettono l’attività politica e sociale di gruppi di persone, tra loro anche molto diverse, che lavoravano as- sieme per raggiungere obiettivi co- muni. Talvolta desolato e solitario, è traccia di quei momenti di aggre- gazione, di necessità e condivisione che hanno caratterizzato tante lotte per il cambiamento dello stato pre- avatart sente, un modo di pensare colletti- di roberto amoroso vamente per rompere la precarietà. Marghera studio #1 è parte degli studi preparatori del progetto per la 54ª Biennale d’Arte di Venezia, chi è questo personaggio Illuminations, a cura di Bice Curiger. del mondo dell’arte? Marinella Senatore [Cava dei Tirre- ni, 1977; vive tra Madrid e New York], lavora con la galleria Umberto di Marino [www.galle- riaumbertodimarino.com]

sondaggi sondaggi.exibart.com

CHI E' IL MIGLIOR DIRETTORE DELLA BIENNALE DI VENEZIA?

prendi l’arte e mettila da parte Kazuyo Sejima 16.30% Chiara Camoni, se le cose si mettono male... Bice Curiger 30.43% Marco Müller 53.26% QUAL E' LA FIERA D'ARTE EUROPEA PIù PRESTIGIOSA? Dedicherei più tempo al giardinaggio e a un’associazione per i diritti degli artisti. Frieze Art Fair 9.80% Fiac Foire Internationale d'Art Contemporain 29,41% Art Basel 30.39% Biennale di Venezia 30.39% CHI E' IL POLITICO EUROPEO MAGGIORMENTE IMPLICATO NEL MONDO CULTURALE?

Merkel 27,42% Zapatero 20,97% Sarkozy 27,42% Berlusconi 9,68% Brown 14,52 LA CAPITALE ARTISTICA DEL FUTURO E':

Shangai 52,63% Sao Paulo 21,05% Moscow 15,79% Bombay 10,53%

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Premi teutonici: Finkenwerder Premio Rothschild 2011 Art Basel 2011 presenta Art Prize 2011 va a al ritrattista alla giovane torinese 20 progetti curati da gallerie Thorsten Brinkmann Ludovica Carbotta Una sezione speciale per mettere a fuoco gli aspetti curato- Secondo Artfacts, Ludovica Car- riali del lavoro interno alle gallerie. Durante la 42esima edi- l’artista tedesco Thor- botta, Torino zione dell’evento fieristico elvetico, il padiglione del settore sten Brinkmann è classe 1982, vin- Art Galleries ospiterà Art feature con venti progetti curati da stato nominato per ce il Premio Aria- gallerie. Sono state duecento in tutto le candidature passa- il 2011 destinatario ne de Rothschild te al vaglio dell’Art Basel Committee, una commissione di del Finkenwerder Art 2011 per l’arte esperti che alla fine ha selezionato venti gallerie di dodici Prize. Nato nel 1971 contemporanea. paesi e tre continenti. Tra le gallerie italiane compaiono la a Herne, l’artista di Il riconoscimen- G.A.M. Galleria d’Arte Maggiore di Bologna, la torinese Noi- Amburgo riceverà un to alla giovane re Contemporary Art, la romana Galleria S.A.L.E.S., e Suzy premio del valore di artista italiana è Shammah di Milano. ventottomila dollari. stato dato da una dal 15 al 19 giugno 2011 Brinkmann è diven- giuria di eccellenza presieduta dalla Baronessa Ariane de Art Basel - 42esima edizione della fiera d’arte moderna e tato noto per il lavoro Rothschild e composta da Patrizia Sandretto Re Rebauden- contemporanea di Basilea che oscilla tra i generi go, Presidente dell’omonima Fondazione e vice Presidente www.artbasel.com/feature della fotografia, scul- della giuria; Richard Armstrong, Direttore del Solomon R. tura, performance e installazioni. La messa in scena fotogra- Guggenheim Museum di New York; Adam Budak, Curato- Premio Selezione dell’IIC fica dei ritratti, si compone di materiali come metallo, cuoio re dell’Universalmuseum Joanneum di Graz; Henry-Claude di NY a Pecoraro e Previdi e altri tessuti. La particolarità nei ritratti sono i volti, sempre Cousseau, Direttore dell’Ecole Nationale Supérieure des And the win- rigorosamente nascosti, avvolti da contenitori di qualsivo- Beaux-Arts di Parigi; Mark Lewis, docente presso il Central ners are... glia fattura. Il Finkenwerder Art Prize arriva alla sua sesta Saint Martins College of Art and Design di Londra e l’artista L’arte con- edizione. Tra i vincitori delle precedenti edizioni: Candida Francesco Vezzoli. A Ludovica Carbotta è stata assegnata temporanea Höfer, esponente del gruppo internazionalmente noto come una borsa di studio per un anno presso il Central Saint Mar- italiana viene la “Scuola di Dusseldorf” Almut Heise, George Rickey, Neo tins College of Art and Design di Londra. premiata a Rauch e Daniel Richter. New York. As- L’UOMO SENZA QUALITA’ segnato il Pre- Attuali percorsi artistici video arte dal Malmö Konstmuseum mio Selezione per la 3a edizione al Margherita di Bari dell’Istituto della Biennale di Salonicco La Svezia scende in Puglia a Italiano di Cultura della Grande Mela, al suo debutto, ai gio- La terza edizione godersi un po’ di sole grazie vani artisti Nicola Pecoraro e Riccardo Previdi. I vincitori del della Biennale all’inedita collaborazione fra premio, promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di New York d’Arte Contem- tre istituzioni europee, il Malmö agli artisti italiani, vivranno l’esperienza artistica di un anno poranea di Sa- Konstmuseum in Svezia, il Co- nella città statunitense. Inoltre i vincitori vedranno esporre lonicco prende mune di Bari e la Fondazione all’interno degli spazi dell’Istituto le proprie opere in una mo- diretta ispirazione dal corrente clima di instabilità che carat- Morra Greco di Napoli. Il Teatro stra personale di 2 mesi. terizza quella particolare zona del Mediterraneo. Dal titolo Margherita di Bari, che rinnova www.iicnewyork.esteri.it Old Intersections - Make it New, la kermesse si svolge dal 18 i suoi appuntamenti con l’arte settembre al 18 dicembre 2011 e si compone di una mostra contemporanea, presenterà Piss Christ di Andres Serrano principale e una serie di programmi paralleli con esibizioni, per la prima volta in Italia una distrutta da integralisti workshop per giovani artisti, varie performance, conferen- selezione di opere dell’istitu- cattolici in Francia ze e convegni. La mostra principale, dal titolo A Rock and zione svedese, detentore della più autorevole e significativa L’opera in questione è una fotografia del più noto artista in- a Hard Place vede la partecipazione dell’illustre curatore li- collezione pubblica di arte contemporanea nordica al mondo. ternazionale del genere, l’americano Andres Serrano. Il sog- taliano Paolo Colombo, già art advisor all’Istanbul Museum La mostra dal titolo L’uomo senza qualita’ | The Man Without getto? Un Cristo in croce immerso in un bicchiere di urina of Modern Art, membro del Board dell’Independent Curators Qualities, curata da Luigi Fassi su progetto di Vito Labarile esposto in mostra negli spazi che compongono la collezione International di New York e di Fabric Workshop and Museum e Maurizio Morra Greco con il coordinamento di Paola Ma- d’arte contemporanea “Yvon Lambert” ad Avignone. Le pa- di Philadelphia e curatore per il museo MAXXI di Roma. I rino, prende il nome da un progetto videoartistico omonimo gine di cronaca raccontano di un gruppo di fondamentalisti cinquanta artisti contemporanei, chiamati a partecipare, pre- dell’artista Lars Arrheinus del 2003, esempio della comples- cattolici francesi, che era prima sceso in piazza a manifesta- sentano le loro personalissime riflessioni su scottanti temi sità e della ricchezza di vent’anni di produzione video artisti- re contro l’opera d’arte blasfema, per poi entrare, brandendo attuali: dal conflitto sociale alla crisi economica e alla conse- ca nordica. martelli e cacciaviti, nel museo e distruggere letteralmente quenziale precarietà esistenziale. fino al 27 luglio 2011 l’opera menzionata più altri lavori esposti. La risposta all’atto L’uomo senza qualita’ | The Man Without Qualities di vandalismo del direttore della collezione, Eric Mézil? Ria- La fotografia di Brancolini Teatro Margherita, Bari prire il museo esponendo le opere distrutte a sottolineare la Grimaldi sbarca a Londra [email protected] follia di un attacco alle libertà fondamentali di creazione e di Dopo Firenze e www.fondazionemorragreco.com espressione di un artista. Roma, la Gal- leria Brancolini Grimaldi apre un nuovo spa- r.i.p. Hedda Sterne zio a Londra, Franco Quadri nel cuore di L’Italia piange In vita ha sempre Mayfair. Una la morte di cercato di tutelare scelta stra- Franco Quad- i suoi antropografi, tegica quella ri, vera “is- le forme mec- delle due im- tituzione” della caniche astratte prenditrici a scena teatrale simbolo della sua cui appartiene italiana. espressione artis- la galleria: Isa- Intellettuale tica, tenendoli lon- bella Brancolini poliedrico: di- tano da gallerie, e Camilla Gri- rettore della galleristi e mos- maldi. Infatti la Galleria Brancolini Grimaldi, la prima galleria Sezione Tea- tre. Una vita vis- italiana d’arte contemporanea ad aprire a Londra dopo molti trale della Bi- suta volutamente anni, va a coprire un vuoto: quello delle gallerie specializzate ennale di Ven- ai margini della in fotografia, che sul fronte londinese trova ben pochi compe- ezia; ideatore scena mondana e titors, solo sei gallerie, rispetto a New York con un centinaio, di corsi dell’Ecole des Maîtres, laboratorio internazionale chiassosa dei cir- e Parigi con trenta. Le due galleriste hanno già preparato il di perfezionamento teatrale per giovani attori under 30; cuiti artistici del XX secolo. Addio a Hedda Sterne, ultima calendario di mostre per i prossimi due anni. A inaugurare il fondatore della casa editrice Ubulibri, la più importante in grande superstite dello storico movimento dell’Abstract luminosissimo spazio bianco della nuova galleria è stata Ma- seno al teatro italiano da cui il Premio Ubu, il riconosci- Expressionists, è morta, a New York, all›età di cento anni. rie Amar, artista francese contemporanea, con una serie di mento di maggior prestigio per attori, registi, spettacoli. Tra i componenti del movimento compaiono nomi, ben delicate foto delle “sculture di polvere” da lei create usando Quadri è stato soprattutto critico teatrale, ammirato e allo più noti della Sterne, come Jackson Pollock, Willem la lanugine e i residui che si accumulano nella lavatrice. Ac- stesso tempo temuto dagli addetti ai lavori, illustre penna De Kooning, Mark Rothko. I tre, insieme ad altri tredici canto alle sue opere fotografiche, le scultureBachi da setola per le pagine di Panorama prima di Repubblica poi. “Mat- artisti d’avanguardia, compaiono in una foto del 1951 di , esponente dell’. ador” spregiudicato e diretto, appassionato osservatore e che la rivista Life pubblicò in un numero dedicato all’arte Brancolini Grimaldi preciso indagatore, il teatro italiano si è scomposto, perde d’avanguardia newyorchese. Nella foto Hedda Sterne è l’unica donna. 43-44 Albermarle Street, London W1 un suo caposaldo, un vero punto di riferimento. www.brancolinigrimaldi.com

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Gli occhi del Louvre attraverso Le “cinque giornate” lo sguardo di Mimmo Jodice L’antico come punto milanesi della didattica di partenza per riflet- Abbiamo seguito molto da vicino il progetto Education Lab, che ha preso il via a fine marzo a Milano tra tere sul presente e vi- La Fabbrica del Vapore e l’università Iulm e che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione attiva di ceversa. In Les yeux un gran numero di dipartimenti didattici di musei, scuole e artisti impegnati nell’ambito della didattica e du Louvre, lo sguar- di comuni cittadini, con bimbi al seguito, fruitori dei laboratori aperti al pubblico. Abbiamo quindi rivolto do di Mimmo Jodice alcune domande a Patrizia Brusarosco, anima di Viafarini e del DOCVA, portavoce ufficiale dell’evento. (è nato a Napoli nel 1934, dove vive) – la permanente sul tema, sulla scia di sua curiosità – sono quanto da anni avviene all’estero in paesi come Gran Bretagna e Svizze- sempre vivi, insieme ra. L’obiettivo è quello di mettere in al tentativo di sfondare la maschera dell’apparenza. Un’operazione che dialogo in modo trasversale tutti i di- il grande interprete della fotografia va sperimentando da tempo – sempre versi attori coinvolti nella formazione attraverso la modulazione del bianco e nero – per stabilire una relazio- attraverso l’arte contemporanea. ne più profonda e ritrovare, allo stesso tempo, elementi che non sono soggetti a “scadenza”. Ecco allora quella gamma di emozioni e stati d’a- Avete una grande esperienza con nimo – paura, entusiasmo, tensione, gioia, tristezza… – che egli legge le nuove tecnologie e i giovani: che nei personaggi ritratti nelle tele antiche, osservati nelle sale del Louvre, impatto pensate abbiano le prime che quindi mette in relazione a quelli di donne e uomini dei nostri tempi, sui secondi e quanto potranno in- persone comuni che lavorano nel grande contenitore culturale. “Fotogra- fluire in ambito didattico? i social network potranno essere d’aiuto? fare un viso dipinto,” – afferma Jodice – “significa renderlo al presente, Pensiamo sia importante e strategi- annullare i tempi e la differenza tra i linguaggi, quello della pittura e quello co sfruttare le nuove tecnologie per della fotografia”. Il terzo sguardo, che va ad intersecare i precedenti, è sensibilizzare i giovani. Proprio per quello dell’osservatore, chiamato in causa in questo dialogo psicologico. questo abbiamo coinvolto in Educa- Riflettersi nell’altro è anche un modo per approfondire la conoscenza di tion Lab altri laboratori afferenti alla sé. Dopo la retrospettiva romana a Palazzo delle Esposizioni, presentata Fabbrica del Vapore, quali Studio Az- anche alla Maison Européenne de la Photographie nel corso del 2010, zurro, Macchinazioni teatrali e AIEP, Les yeux du Louvre è la prima mostra del noto fotografo italiano in un I progetto Education Lab, partito il fare rete abbia funzionato. Pen- che si occupano specificatamente museo parigino. (manuela de leonardis) nello scorso marzo, è un’iniziati- sate che possa in qualche modo di ricorrere alle nuove tecnologie fino al 15 agosto 2011 va molto interessante: da dove è essere applicato questo concet- mettendole a servizio della comuni- nata l’idea di realizzare un evento to di rete anche nelle scuole? cazione con il pubblico e dell’appren- Mimmo Jodice. Les yeux du Louvre sulla didattica dell’arte? dimento. A cura di Marie-Laure Bernadac L’impegno verso il tema della for- Crediamo nel valore del networking a Parigi, Museo del Louvre – Salle de la maquette, Aile Sully mazione appartiene alla storia del tutti i livelli, infatti grazie ad ANISA, Ho partecipato personalmente ai www.louvre.fr DOCVA fin dalla sua fondazione, ad l’Associazione Nazionale Insegnanti di laboratori del 25 marzo ed han- catalogo Les Yeux du Louvre (Coédision Actes Sud / Musée du Louvre opera di Careof e Viafarini. L’avvio Storia dell’Arte, abbiamo coinvolto le no provocato in me la curiosità Editions 2011) di Education Lab ha rappresentato best practices dei licei artistici quali il di andare a conoscere uno per una nuova sfida, partita dal bisogno Boccioni, il Liceo Brera e il Caravag- uno tutti i laboratori di didattica Non solo culla del rinascimento: di confrontare tre diversi approcci gio a Milano, ma anche CRAC Centro delle varie istituzioni che hanno per dirla in gergo, Firenze sta avanti… al tema: quello rappresentato dai Ricerca Arte Contemporanea del Li- partecipato: mi pare che la loro dipartimenti didattici dei principali ceo Munari e Trama 21 a Cremona; attività non sia molto conosciuta Firenze cavalca anche l’era di- musei di arte contemporanea in Ita- il liceo De Chirico ed Esterno 22 a al grande pubblico, come si po- gitale e si prepara inaugurando lia, quello del mondo della scuola e Roma e il liceo Frattini a Varese. As- trebbe fare per incentivarne la l’inizio di una bella, anzi fanta- in particolare dei licei, e il punto di sieme al mondo della scuola, anche conoscenza? stica estate 2011 invitandoci per vista degli stessi artisti impegnati su l’università rappresenta un nodo fon- Nella preparazione dei diversi labora- cinque giorni ad un festival zep- questo versante, ai quali, non a caso, damentale della rete, dal momento tori sono stati coinvolti, oltre al Dipar- po di eventi imperdibili! Il MUV, sono stati dedicate le diverse giorna- che ha come obiettivo proprio la for- timento Educativo del DOCVA, i dipar- infatti, propone un contest a chi te nelle quali si è articolata l’iniziativa. mazione dei giovani e la loro prepara- timenti didattici dei musei: Castello di ama suonare, o meglio giocare Sono convinta che la formazione in zione come professionisti. Infatti fin Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, con la musica e far interagire il ambito artistico e creativo sia fonda- dall’inizio l’università IULM è partner Rivoli (To); Fondazione Arnaldo Pomo- mentale per il progresso del Paese di DOCVA nel progetto e ora voglia- doro, Milano; Fondazione Sandretto pubblico con l’arte digitale fino nel suo complesso, e a riprova di ciò mo estendere la rete anche a altre Re Rebaudengo, Torino; GAMeC Gal- a creare una vera azione teatrale. Pertanto: Interaction design, Live me- basta ricordare quanto conta per lo università. Potrebbe essere interes- leria d’Arte Moderna e Contempora- dia e Short movie saranno le tre sezioni di questo elettrizzante contest. sviluppo dell’Italia il comparto della sante proprio favorire il collegamen- nea di Bergamo; Hangar Bicocca, Si parte con la prima, ovvero LUDIC INTERFACES 01 di Antonio Boldri- cosiddetta industria creativa, come to tra l’università e il mondo dell’arte, Milano; MAGA Museo Arte Gallara- ni, completamente gratuita e aperta: una sezione interessantissima che ad esempio quelle della moda e del rappresentato dai dipartimenti dei te; MAMbo Museo d’Arte Moderna rappresenta una sfida per chiuunque (artisti, architetti, ricercatori, desi- design. musei, ma anche dagli stessi artisti. di Bologna, MART Museo d’Arte Mo- gners, studenti ecc..) si senta in grado di mettere in pratica la famosa derna e Contemporanea di Trento e espressione “imparare giocando” tramite la game art, ovvero installazioni Nelle scuole la storia dell’arte e I laboratori di marzo sono stati Rovereto e il MAXXI di Roma. Con e giochi interattivi adatti a tutte le età per imparare dalle lingue straniere l’educazione artistica in generale, molto frequentati, segno di un essi stiamo pensando a come fare alla matematica, ecologia, fisica ecc. La seconda sezione riguarda il Live il contemporaneo in particolare, forte interesse per l’argomento; rete per promuovere le iniziative di sono nuovamente le cenerentole successivamente abbiamo potuto ognuno. Un primo passo è rappre- Cinema, Mixed Media, performances audiovisive, dj associati, vj sets; per dei programmi ministeriali. Pen- notare che l’iniziativa ha già un sentato dal sito www.educationlab. tutti i talenti capaci di creare interazione tra suono e immagine. La terza sate che i dipartimenti di didatti- seguito, con EducationLab Kids. org, dove già sono a disposizione le sezione riguarda gli short movies a cura di Piera Fragola con tematiche ca dei musei possano in qualche Come si svilupperà in futuro? descrizioni delle diverse attività ed è strettamente relative al gioco come competizione, ruoli. I workshops sono modo supplire a queste carenze Il successo della prima edizione di possibile quindi confrontare le diver- incentrati su Computer Music, Live Ensemble, Clubbing Photography; educative? Diversamente, cosa si Education Lab, svoltasi alla Fabbrica se strategie messe in campo. inoltre è previsto un seminario sull’utilizzo dell’Ipad e avanzati sistemi di può fare? Un partenariato molto del Vapore e all’Università IULM, ci fotoritocco. Nella Videozone, invece, saranno presentati i progetti di pro- consistente ha permesso di rea- ha convinto della necessità di affer- duzione giovanile più innovativa, tra geniale creatività artistica e tecnolo- lizzare questa iniziativa alla prima mare Education Lab come piattafor- gia. Se dei tanti nomi elencati, non conosci lontanamente neanche una edizione, pertanto si direbbe che ma progettuale e un osservatorio [Ilaria Oliva] definizione, sarebbe il caso di fare due passi (a ritmo?!) al MUV: infatti saranno presenti le migliori sonorità internazionali, dj producers dal tec- nofunk al dubstep..Impossibile nominare tutti, impossibile restar fermi!(a - revisione dello statuto cura di gemma pranzitelli) - ridefinizione del comitato scientifico con la nomina del presidente Dal 1 al 5 giugno 2011 Alain Elkann e l’ingresso di dieci nuovi componenti (si aggiungono ai Limonaia di Villa Strozzi, Firenze membri attuali, tra cui Giovanni Agosti e la direttrice del MARTGabriel- Via Pisana 77 la Belli, Lina Bolzoni, Scuola Normale Superiore di Pisa; Jacqueline www.firenzemuv.com - [email protected] Burckhardt, Direttore della rivista Parkett; Giulio Busi, Istituto di studi Infoline: 055/6530215 – 393 9012549 ebraici, Università di Berlino; Dante Ferretti, scenografo; Giorgio Fica- ra, Università degli Studi di Torino; Gabriele Finaldi, Direttore Museo Aria di novità nel mantovano: del Prado (Madrid); François Hébel, Direttore del festival della Foto- Palazzo Te ha un nuovo Presidente grafia Les Rencontres di Arles; Paolo Pejrone, Architetto di giardini; Dopo aver portato a termine la riorganizzazione della struttura del Cen- Mario Piana, Iuav Venezia; Paul Zanker, Scuola Normale Superiore tro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te il sindaco di Mantova di Pisa); Nicola Sodano rassegna le dimissioni dalla Presidenza della prestigiosa - rinnovo del consiglio direttivo come da indicazioni dello statuto ag- associazione che dal 1990 si occupa di organizzare le grandi mostre di giornato e distribuzione delle deleghe. Il neopresidente Angelo Loren- Palazzo Te. Il Comune di Mantova, socio fondatore dell’istituzione, nomi- zo Crespi è attualmente consigliere d’amministrazione della Permanente di Milano (dal settembre 2010), presi- na Angelo Lorenzo Crespi. dente della Fondazione Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Gallarate (dal dicembre 2009), consigliere L’impegno assunto dall’attuale amministrazione comunale si è concretiz- d’amministrazione della Fondazione Triennale di Milano (dal giugno 2009) e docente di Storia del Giornalismo zato in tre fasi: all’Università Cattolica di Milano (dall’Anno Accademico 2005/2006).

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dichiara l’assessore della cultura di Palazzo Vecchio a Firen- Articolo 9. I paesaggi d’Italia ze Giuliano da Empoli, incapace di digerire gli “energumeni” della Epifani. Si attendono ancora le reazioni all’aspra po- lemica dell’assessore da parte del curatore Luca Beatrice e della Vecchiato Art Galleries. Replica all’offesa invece la Epi- fani che avanza una tesi maschilista, e aggiunge: “Da Em- poli, alla stregua di Strauss Kahn, che aggredisce le donne fisicamente, mentre il signor da Empoli lo fa a parole.” Dati più che positivi al MIA fair: a sinistra: mattia moreni uvola sulla baracca nelle larghe della romagna la fiera che mancava, ora c’è! 1964, olio su tela 195x114 (emilia romagna) sopra: piero guccione, paesaggio di punta corvo, 1973-’74, Per com’è andata, ne olio su tela 50x200 (sicilia) sono usciti tutti soddis- fatti. Parliamo del MIA del secolo scorso, con l’opera di Onofrio Battaglia che dipingono la Sicilia e la Sar- fair, la fiera di fotografia Martinelli per la Puglia, e sino agli inizi del degna. e video arte che nella 2000, con quella di Attilio Forgioli per la Al Convento del Carmine si compie un sua prima edizione ha Valle d’Aosta, hanno indagato il territorio Grand Tour non solo geografico, ma an- nazionale. Dalla visione della Basilicata di che lungo le tendenze ed i linguaggi della già fatto bingo: 230 es- Carlo Levi raffigura nel 1935 come luogo storia dell’arte, con particolare riferimen- positori, 194 artisti ital- dell’etica, si passa alle tendenze neorea- to alla pittura di paesaggio italiana del iani e internazionali da oltre 20 paesi; 15.000 visitatori in 4 liste del dopoguerra di Aligi Sassu, con ‘900. giorni, oltre 800 accrediti stampa. Per l’inaugurazione oltre una veduta portuale ligure, e di Ernesto 5000 presenze tra pubblico, collezionisti e stampa. Il sito Treccani, con una rappresentazione del [irene d’ambra] online (www.miafair.it) ha registrato in un mese 26.913 vis- In un’epoca di continui tagli alla cultura, mondo contadino in Calabria. Dall’ap- ite, per non parlare dell’interazione assidua con gli utenti nei di noncuranza nei confronti di ciò che proccio documentario di matrice sociale principali socialnetworks. Le chiavi del suo successo? Pro- di bello ci circonda l’articolo 9, uno dei si arriva agli anni dell’informale con le viamo ad individuarle. Principalmente, MIA ha dato un taglio principi fondamentali della Costituzione opere, tra gli altri, di Ennio Morlotti per il Info insolito allo schema che ci si aspetta ad una fiera d’arte per che tutela, accanto al patrimonio storico paesaggio lombardo e Mattia Moreni per dall’11 maggio al 31 agosto 2011 e artistico del paese, anche il paesaggio, quello dell’Emilia Romagna. Con le tele di Articolo 9. I paesaggi d’Italia offrire una visione innovativa e una comprensione nuova del viene preso come punto di partenza da Antonietta Raphael Mafai e Fulvio Muzi, Convento del Carmine – Pinacoteca mondo della fotografia. Oltre alle gallerie, erano presenti in Sergio Troisi per la mostra in corso pres- che raffigurano rispettivamente il Lazio e civica mostre monografiche anche gli artisti proposti dalla fiera, so il Convento del Carmine di Marsala. l’Abruzzo, alla riproduzione dell’ambiente Piazza del Carmine - 91025 Marsala (TP) una concreta vetrina per farsi conoscere e creare nuove Non è un caso che l’evento si leghi alle si unisce lo sguardo lirico e favolistico, i Orario: chiuso il lunedì, dal martedì alla collaborazioni. Ha coinvolto nel progetto settori operativi nel celebrazioni del 150° anniversario dell’uni- sentimenti e gli stati d’animo interiori che domenica mondo della fotografia d’autore (fotolaboratori, case editrici, tà di Italia e che si svolga a Marsala, città un determinato luogo suscita nell’artista- dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 20. fondazioni, archivi..). Ha programmato numerosi eventi col- protagonista della storia risorgimentale. osservatore. Questo viaggio nel paesag- Ingresso: 3,00 euro laterali come un talk con Philippe Daverio e Giorgio Marconi, In mostra sono esposti venti paesaggi del- gio italiano si conclude con la ripresa del tel. +39.0923.711631 presentazioni di libri e booksigning (Marks of Honour II di le rispettive regioni italiane, frutto del lavo- dato naturalistico più autentico con opere [email protected] Officine Grafiche o la monografia di Elisa Sighicelli a cura ro di altrettanti artisti che, dagli anni ‘30 come quelle di Piero Guccione e Carlo www. pinacotecamarsala.it di Francesco Poli e Elio Grazioli), lectio magistralis (Andres Serrano e Andrea Galvani sul progetto Higgs Ocean), incon- tri (con Dieter Neubert direttore del Kassel Photobook Fes- SOS: opera d’arte irrimediabilmente Attention please: tival o con Fabio Sandri), tavole rotonde (come quelle sul danneggiata dalle istituzioni Contemporart ha un nuovo collezionismo o storia della fotografia con Ettore Molinario messinesi… direttore e noi vi sveliamo chi è.. o Walter Guadagnini). MIA ha inoltre pubblicato una sorta di selfbook, un libro-catalgo che ciascun visitatore compone e “A Fragile han- Il trimestrale Contempo- arricchisce durante la visita raccogliendo le singole schede no spezzato rart esce a giugno con una monografiche degli artisti presentati agli stand; è stata realiz- la schiena.” È grande novità: un nuovo zata anche la versione cd del catalogo generale della fiera. l’artista stessa, direttore responsabile. Lo Sicuramente dietro tutto ciò, c’è tanta sana ambizione nel Viola Mondello confermano ufficialmente le raggiungimento di alcuni obiettivi, come quello di diventare (Messina, 1983) Edizioni Ghirlandina di Mo- un punto di riferimento della fotografia di respiro internazion- a raccontarci lo dena che da vent’anni pub- ale, tipo Paris Photo. Pensi che una fiera così non ritorni mai scandaloso episo- blicano il periodico dedicato più? Sbagliato! La prossima edizione sarà a primavera 2012, dio verificatosi nel all’arte, salutando con un stavolta meglio non mancare! (a cura di gemma pranzitelli) comune di Messina, che ha coinvolto la sua opera, Fragile a caloroso ringraziamento la MIA milan Image Art Fair, La fiera d’arte dedicata alla foto- Palazzo, portandola ad un’inesorabile distruzione. Vogliamo splendida direzione artistica grafia parlarvene non per polemizzare controvento, ma per aiutare di Floriano De Santis. Ma chi è, dunque, il nuovo direttore? SuperstudioPiù a diffondere una denuncia che parte dal Sud Italia e speri- Rullo di tamburi. Arriva da Perugia, è un critico d’arte e gior- via Tortona, 27, MIlano amo si diffonderà in tutto il Paese: gli innumerevoli sforzi dei nalista pubblicista delle maggiori riviste d’arte italiane, esper- www.miafair.it giovani artisti che promuovono progetti a favore della cultura, to di Futurismo e di avanguardie artistiche europee (è parte risultano vani se questa è lasciata nelle mani di politiche ir- del Comitato scientifico al Guggenheim Museum di New Palazzo Foresta: corpo barocco, rispettose e superficiali. York per la grande mostra sul Futurismo Italiano prevista In breve, l’opera Fragile a Palazzo installata nella piazza nel 2014); è, inoltre, autore di cataloghi, autore degli Archivi anima contemporanea Unione Europea, andava rimossa per far spazio ai mezzi Dottori e chi più ne ha più ne metta. Tutto in un nome: Massi- Unica architettura incaricati delle operazioni d’allestimento in vista del Giro mo Duranti. Come si suol dire, nuovo direttore, nuovo stile; barocca nella città d’Italia, compiute da operai che solitamente si occupano di quindi molte novità previste per la stimata rivista. Sì, perché di Lecce, Palazzo rimuovere auto in sosta vietata. Senza avvertire l’artista della Contemporart riconosce la sua vocazione sempre maggiore Foresta ha al suo decisione dello spostamento né consultarla per coordinare all’arte contemporanea proponendo più rubriche, spazian- interno un’anima lo smontaggio e lo spostamento dell’opera, il (quasi) ovvio do in altri ambiti di comunicazione tecnologica, accogliendo tutta nuova. Se risultato dell’operazione è stato il danneggiamento della nuovi collaboratori, soprattutto giovani che affiancheranno le dall’esterno si ha struttura interna che permetteva a Fragile di mantenersi in firme più solide, mettendo in evidenza non solo mostre big, l’impressione che piedi. Viola Mondello ha appreso del danno casualmente, ma anche quelle in provincia e nei musei meno noti al gran- l’edificio racchiuda spazi antichi, entrando si capisce di come grazie ad un amico accortosi della confusione in piazza de pubblico. Terminati i pasticcini di benvenuto, siamo sicuri questo sia totalmente errato. Infatti dopo un attento restauro attorno alla scultura. Ripiegata ormai su se stessa, ora si che il nuovo direttore Massimo Duranti ci sorprenderà già a – che ha riportato alla luce vani ipogei, cisterne e pozzi – è trova a Salice. Il dott. Pippo Isgrò (assessore alle politiche partire dal primo numero dedicato in particolare alla Biennale nato il progetto imprenditoriale di Simona Papadia e Gerardo del Mare e Manutenzioni) e la dottoressa Elvira Amata (as- di Venezia. (a cura di gemma pranzitelli) Ciardo che pone al centro i concept di cucina e arte. Gusti sessore all’Ambiente, Arredo Urbano e Progetti Sociali), a culinari ed estetici in un unico luogo, dove gustare prodotti cui vanno la responsabilità ufficiale e amministrativa della ri- A Firenze polemiche tipici, leggere bevendo del buon vino ed ammirare opere mozione, non solo non hanno avvertito l’artista, ma di fronte contro l’”arte” delle marchette contemporanee di giovani artisti. La gestione dello spazio all’evidenza del danno e alle lecite richieste di spiegazioni, Arte è sotto la direzione di Raffaele Quida in collaborazione Oggetto del contend- hanno risposto in modo maleducato alla giovane artista, bor- con Sara Liuzzi, storica, critica d’arte e curatrice e Roberto ere, le quaranta scul- bottando che la scultura è di proprietà del Comune. (Quindi, Lacarbonara, curatore d’arte. Hea180 è il nome del locale, ture in marmo di Car- ci si chiede se gli è consentito anche danneggiarla barbara- anche se il termine “locale” è un po’ riduttivo per questo rara e bronzo esposte mente o distruggerla). “L’opera essendo pubblica appartiene spazio che vuole essere più centro polivalente e luogo di in piazza Pitti a Firen- ai cittadini messinesi”, ha affermato l’artista, “e il fatto mostra incontro culturale raffinato ed elegante. Insomma se volete ze dell’artista Rabara- inconfutabilmente l’inciviltà sociale e il disinteresse altezzoso provare qualcosa di diverso e cool questo è l’indirizzo giusto. ma, - versione esotica della politica verso i suoi cittadini, con cui noi messinesi si- Hea180 - via Federico d’Aragona I - 73100 Lecce dell’italiana Paola Epi- amo quotidianamente chiamati a confrontarci”…”che umil- Tel.+39.0832.241761 - Cell.3455865827 fani - in vista della prima mostra a Firenze dell’artista che iano e dileggiano la creatività, la passione, il lavoro di tutti [email protected] aprirà il 10 giugno. Più che un omaggio, la mostra sarebbe noi cittadini di Messina.” (a cura di gemma pranzitelli) www.hea180.com frutto di “raccomandazioni e telefonate di amici degli amici”,

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Farm Cultural Park: Londra: il V&A e i nuovi spazi pubblici dell’arte la sfida di Andrea Bartoli Nuovi spazi pubblici a Londra, e che spazi! la natura ed a percepirne gli odori, ol- tre che a socializzare. Il secondo pro- All’architetto Amanda Levete, volto getto Live and love Favara, consiste femminile dell’architettura made in nell’incorniciare le piante autoctone UK, è stato assegnato il progetto di che, indipendentemente dall’abban- ampliamento Exhibition Road del mu- dono degli spazi ad opera dell’uomo, seo Victoria and Albert (V&A) di South hanno continuate a crescere sulle Kensington di Londra, il più importan- pareti degli edifici. te al mondo per le arti e il design. Una Per il design Fabio Novembre ha rea- piattaforma di 1500 mq, che prenderà lizzato +13, un enorme vaso dal qua- le sembianze di un cortile aperto al le è stata ricavata una seduta sullo pubblico, andrà a coprire una galleria schienale della quale spiccano due ali d’angelo, mentre Jesper Moller Han- sotterranea per le mostre tempora- sen e Dorthe Weis hanno sospeso nee. una casetta per uccelli in miniatura, “Un progetto – spiega l’architetto Le- Folding Bird House, dotata di finestre vete – che è più di una semplice galleria, è un’opportunità per creare e di mangime per i volatili che decida- un nuovo spazio pubblico di Londra. Per il museo di V&A, ho cercato di no di fare una sosta. rendere visibile l’invisibile “. Il progetto sarà realizzato entro il 2015. Gli edifici recuperati ospitano al loro interno vari eventi ed iniziative: mo- Pascale Marthine Tayou stre permanenti come quella del fotografo Terry Richardson, e tem- in Danimarca ritira l’Arken Prize 2011 poranee, Sicilia Sardegna andata e Alla Biennale di Venezia del 2009 sorprese gli ritorno, a cura della Fondazione Bar- astanti con l’opera Human Beings. E al cameru- toli-Felter di Cagliari, in corso fino al nense Pascale Marthine Tayou, artista leader 25 giugno prossimo, che vede espo- sulla scena dell’arte contemporanea africana, ste le opere di nove artisti sardi tra che è andato l’Arken Art Prize 2011. L’artista ha i quali Dario Costa (Sassari, 1977), raggiunto la capitale danese per la consegna del Alessio Carrucciu (Cagliari, 1976), premio. La giuria ha definito il lavoro artistico di Matteo Ambu (Monserrato, Cagliari, Tayou capace di raccontare la tradizione antica 1976), Alessandro Biggio (Cagliari, africana mettendola a confronto con le incontrol- 1974), Paolo Carta (Roma, 1977, vive e lavora in Sardegna). late espressioni della cultura di massa. Le attività di Farm Cultural Park comprendono anche performance, Magie plastiche al Plart di Napoli Matteo Ambu, Livel 2010, installazione materiali vari rassegne cinematografiche, presen- Il Plart Museo della Plastica di Napoli, tazioni di libri e riviste. moltiplica i suoi spazi e apre una nuo- Se un’oasi è una zona del deserto in attività commerciali in grado di soste- Ultima iniziativa messa in campo a va sezione multimediale. Il museo, cui sono presenti vegetazione e sor- nere economicamente le attività da febbraio di quest’anno è stata quel- voluto dalla collezionista Maria Pia In- genti, allora Favara, cittadina in pro- realizzare, ma soprattutto attraverso la che ha dato vita alla catena di cutti, rappresenta un unicum in Italia vincia di Agrigento, ne ha una che si il coinvolgimento dei singoli favaresi. Downshifting Hotels. Diverse tipolo- per la sua volontà di ricerca e innova- chiama Farm Cultural Park. Così, ad esempio, uno dei residenti gie di strutture: dal Mc Birds Hotel In questo piccolo paese devastato dei Sette cortili, è il sorvegliante de- l’albergo di lusso per uccellini, al Kiss zione tecnologica legata al recupero e dal degrado urbano, in cui la mag- gli spazi all’aperto, ed un crescente Hotel in cui gli ospiti sono invitati a alla conservazione delle opere d’arte gior parte degli edifici seppure antichi numero di volontari sono attivi come baciarsi per il semplice piacere di far- e di design in materiale plastico. Si palazzi nobiliari di un certo fascino mediatori culturali ed operatori didat- lo, dal Freud Hotel che offre la pos- tratta di Plastiche Alchemiche, un pro- sono completamente abbandonati tici, nel settore della comunicazione sibilità di una consulenza psicologica, getto interattivo realizzato e svilup- e fatiscenti, non ci si aspetterebbe ed in quello del fundraising. al Doccia Hotel che vuole stimolare i pato da Id Lab, societa’ specializzata di trovare un centro di produzione e A riunire tutti i sostenitori di Farm sensi dell’udito, dell’olfatto e del tatto nel risolvere problemi di innovazione di promozione dell’arte contempora- Cultural Park è la Happines flag, una tralasciando quello che riteniamo pri- tecnologica. Le intenzioni alla base nea. Arrivando al Cortile Bentivegna bandiera rossa a pois bianchi che mario della vista. del progetto sono ovviamente quelle si è costretti a ricredersi ed a con- sventola su due diversi edifici dei Come l’acqua in un’oasi permette di indicare una via verso la sostenibilità ambientale. Il percorso interattivo statare come un luogo all’estrema Sette cortili, simbolo “di chi non ha alla vegetazione di prosperare, Farm periferia, e non solo di qualsiasi fare rinunciato al desiderio di vivere in una Cultural Park vuole fornire alla gente proposto si compone di installazioni interattive, snodi informativi (touch artistico contemporaneo, sia invece Sicilia migliore e di contribuire affin- del posto attraverso la cultura con- screen, catalogo digitale della collezione) e ambientazioni tematiche. un’oasi, un motore di attività ed ini- ché ciò possa accadere” attraverso temporanea elementi di benessere, ziative culturali. la cultura del contemporaneo. crescita e sviluppo civile, sociale ed Present Future di Artissima. Il Cortile Bentivegna o Cortile dei Ad animare gli spazi esterni una se- urbano. Annunciati i quattro curatori sette cortili, da giugno 2010 ospita rie di installazioni permanenti: dalla Raggiungere questo scopo non sarà Luigi Fassi, Farm Cultural Park, progetto che ha chiocciola di Cracking Art, simbolo semplice in una provincia come quel- Chris Fitzpa- come obiettivo la riqualificazione ter- del lento riappropriarsi della qualità la di Agrigento, prima nella classifi- trick, Christo- ritoriale ed in particolare del centro della vita, a La gomma del ponte. ca della disoccupazione in Italia, ma storico di Favara a partire dall’impie- Ma sullo Stretto di Fabio Melosu, non sembra nemmeno impossibile. phe Gallois, go della cultura contemporanea. che, riprendendo l’immagine delle Lasciata alle spalle l’oasi dei Sette Antonia Maja- Ad intraprendere questa iniziativa, gomme da masticare Brooklyn, in- cortili su diversi palazzi abbandonati ca. Ecco i nomi avviata con il recupero dei cortili e vita in maniera ironica le istituzioni e non solo del centro storico si vede dei quattro cu- degli edifici che vi si affacciano, è a fare in fretta con la realizzazione sventolare la Happiness flag, segno ratori chiamati Andrea Bartoli, notaio e collezioni- delle grandi opere come il ponte di della presenza di un nucleo di perso- da Artissima sta siciliano che aveva già sostenuto Messina, dai mosaici di Space Inva- ne che con l’arte e la cultura vogliono a selezionare l’arte contemporanea nell’esercizio ders che dopo Londra, Amsterdam, contribuire a realizzare un cambia- gli artisti per della propria attività professionale. Tokyo, Bilbao, New York, Honk Kong mento per rendere migliore Favara l’edizione 2011 Negli studi di Gela e Riesi (entrambi si impadroniscono anche degli spazi e la Sicilia. di Present Fu- in provincia di Caltanissetta), oltre ad dei Sette cortili, alle scritte You are offrire l’opportunità ad alcuni artisti beautiful e Che bello, che sono pri- [irene d’ambra] ture, la speciale sezione della Fiera dedicata all’arte emergente inter- di svolgere delle residenze, Andrea ma di tutto un invito a diffondere dei nazionale. Un comitato di curatori d’eccellenza: Fassi, coordinatore, è il Bartoli aveva commissionato alcune semplici atti di gentilezza. Direttore Artistico dell’ar/ge kunst Galleria Museo, Bolzano; il californiano limited edition per la realizzazione Sulle pareti degli edifici, inoltre, cam- Fitzpatrick ha curato mostre ed eventi a livello internazionale per istituzio- di cartellette porta-documenti e di peggiano i poster che sembrano ni quali Palazzo Ducale, Genova, Proyectos Monclova; Gallois curatore multipli d’arte da regalare ad amici graffiti opera dei torinesi Gec-Art, al Musée d’Art Moderne Grand-Duc Jean, Mudam Luxembourg; Majaca e clienti. raffiguranti elementi della tecnologia dirige la Galerija Miroslav Kraljevic, Zagabria, un centro non-profit dedica- Accanto alla promozione del contem- come orologi digitali, videocamere di info to alla critica artistica e alla pratica intellettuale, e ha fondato (con Ivana poraneo Farm Cultural Park chiama sorveglianza… e quelli realizzati da Farm Cultural Park Bago) dell’Institute for Duration, Location and Variables - DeLVe. La fiera in causa i concetti di responsabilità BR1 con donne islamiche coperte da Cortile Bentivegna torinese dedica a Present Future un’area indipendente. Un padiglione a ed impegno nei confronti del territo- veli coloratissimi. 92026 Favara (AG) rio in cui opera: l’idea di partenza è Le installazioni dei Sette cortili chia- Orario: dal martedì al venerdì parte all’interno del quale si verrà a creare una vera e propria mostra. La quella che in un’epoca globale sia im- mano in causa anche l’architettura 9.00 -13.00 /16.30 - 20.30 partecipazione a Present Future delle gallerie si verifica esclusivamente pensabile doversi recare in una capi- ed il design: la prima con due pro- sabato e domenica su invito, questa sezione non prevede domande di partecipazione. tale europea per vedere una mostra, getti di Yellow office, studio di archi- 10.30 -13 /17.00 - 23.00 Gli artisti di Present Future? I nomi degli artisti selezionati verranno an- acquistare un catalogo o un oggetto tettura del paesaggio, che in uno dei Ingresso gratuito nunciati entro luglio 2011. di design. cortili ha realizzato Into Favara, una tel. +39.092234534, dal 4 al 6 novembre 2011 Anzi, di più. L’iniziativa prevede anche seduta realizzata con una rete sospe- +39.3201793171 ARTISSIMA 18 la partecipazione diretta della comu- sa su vasi di piante come lavanda e [email protected] INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANE A TORINO nità locale: non solo di imprese ed rosmarino, un invito a sedersi sopra www.farm-culturalpark.com Oval Lingotto Fiere sommario 29 08 sexybart 10 capasso, se posso passo 12 speednews 20 popcorn 75 libri 76 sciucià 77 clubbing chart 80 dove? 82 in evidenza 73 83 agenda

04. l’intervista 56. focus su un artista

sommario La svolta di Vanessa Mensile - Sped. in A.P. 45% art. 2. c. 20 let. B - l. 662/96 Firenze Copia euro 0,0001 20 c. 2. art. 45% A.P. in Sped. - Mensile La strada di Durham 58. L’inadeguatezza di Dora 30. assoloshow 59. focus Curtis Mann / Nicholas Kashian Arte senza frontiere 60. l’intervista free | anno nono | numero settantatré | maggio - giugno duemilaundici | www.exibart.com 32. le novità

For Those About To Rock (We Salute You): ecco il nuovo numero di Exibart! Puntuale e carico come sempre. Una tradizione che prosegue, soprattutto nel rinnovamento: molti avranno già visto il lancio del nuovo sito internazionale che va ad aggiungersi al sito italiano. Da Exibart.com parte anche una nuova rubrica: INCHIESTA, le inchieste sull’arte. Siamo ormai consapevoli che l’iperinformazione ha l’unico effetto di stordire e produrre l’effetto inverso, quello della deinformazione e dell’ipertrofia da notizia. Mi diceva, con qualche rammarico, il compianto Dennis Oppenheim che la differenza sostanziale tra la scena dell’arte degli anni Il dubbio e il mondo della Bourgeois sessanta e settanta e quella odierna, è che oggi “siamo sotto tiro” da un numero di pallottole sparate a caso: le mostre. Noi siamo per la critica, per l’informazione critica, quindi la nuova rubrica nata proprio per il sito e quindi per essere continuamente aggiornata, sarà il terreno friabile con cui c’immergeremo nel “candido” mondo dell’arte, in tutte le sue sfumature, per assorbirne umori e sapori. Questo numero di Exibart on paper parte dalla Stazione Centrale del panorama internazionale: la Biennale di Venezia, il vero Gotha dell’arte. Alla Biennale è debitamente riservato il nucleo centrale della rivista con riflessioni sulla curatrice, La regina veste Prada le questioni scomode sulla Biennale di Sgarbi colte direttamente dalla voce dello stesso, i padiglioni storici, i nuovi padiglioni, gli eventi collaterali, lo speciale sugli artisti italiani di Ivan Fassio, e le interviste a due generazioni diverse di artisti: Yan Jiechang a Vettor Pisani cui si aggiungono le opinioni di due curatori d’eccezione: Massimiliano Gioni, il nome più adatto per una prossima biennale a firma italiana, e Hou Hanru, già 62. eventi collaterali curatore del Padiglione Cinese della 52sima edizione della Biennale. La sezione perennis della rivista, con le sue rubriche fisse, si è arricchita con nomi nuovi, come nel caso della rubrica curata da Alberto Zanchetta, “Garimpeiros”, i “cercatori d’oro”, una rubrica dedicata al nuovo dell’arte attraverso i nomi più promettenti. E poi “Oldies but goldies: cataloghi senza tempo”, a cura di Rossella Caruso, un ritorno alla storia attraverso i documenti che l’hanno generata. L’esordio di questa rubrica ci riporta in una delle mostre più importanti a Roma: Teatro delle mostre, del 1968, un libro storico che ci racconta il fantastico mese di mostre alla galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis. Restano poi le certezze di sempre, come Assolo Show, le segnalazioni e riflessioni visive di Marianna Agliottone. Una novità in assoluto, è l’estensione di Exibart al suono e alle arti 34. collezionisti contigue, quali la grafica, il design, il videodesign. Alva Noto, Sakamoto, John Maus. E poi le segnalazioni della DJ Flavia Lazzarini per il Clubbing Sound, le incursioni di Invader contenuto nella nuova rubrica di Stefano Biennale ma non solo Vittori e ancora: i libri, gli spazi di cultura, le mostre. Exibart è un cannocchiale aristotelico sul mondo caleidoscopico delle arti: una molla che si estende, si dilata e torna ogni volta sulla stessa rigida direzione verso il futuro. Oggi più che mai. Angelo Capasso La Biennale secondo i collezionisti 63. the walther collection Walther the new yorker 36. il personaggio 64. sotto i riflettori pubblicità su Exibart? Bice Curiger: critica d’attacco [email protected] | 0552399766 La voce di Beuys gracias 38. l’intervista 66. focus su questo numero è stato realizzato grazie a... Sgarbi! Se la Farnesina esce dal palazzo 67. Giovani e irripetibili anni sessanta 40. i padiglioni 68. crocevia ABC Fondazione Solomon R. Gug- Gli Emergenti Verso Basel Alexandros genheim Antonio Colombo Arte Con- Fondazione Valore Italia 42. Qui si è fatta la storia 69. oldies but goldies temporanea Fondazione Vedova Arte, un evento al giorno… Il Mondo in Laguna ARCUR Galleria d’Arte Astuni 46. AreaArt 70. grafica & design Galleria dello Scudo 48. focus Artespressione di Noralou Istituto Italo-Latino Americano La street art di Invader Associazione culturale Trale- LUISS Business School L’altra metà del cielo 71. I fratelli Campana volte Macro Change Performing Arts 72. suoni Mailander 50. biennali da curare Compagnia di San Paolo Maria Teresa Briotti Alva Noto + Ryuichi Sakamoto = “summa” perfetta Comune di Venezia Il point of view di Gioni e Hanru MAXXI Consorzio Teatro Pubblico 73. John Maus, il punk e oltre Milan Art Center Pugliese 54. le mie biennali 75. visioni Monte Università Parma Creative Media Lady Gaga tra Fellini e Orlan ENI Editore La Biennale oggi? Per essere vera dovrebbe EXTRE Toscana Contempo- Provincia di Varese 78. cineclub Regine Freise svolgersi a lampedusa ranea Senza arte né parte Roberta Lietti Arte Contempo- Fondazione Ambrosetti 55. focus Fondazione CR Padova e ranea 79. garimpeiros Rovigo Studio Systema per Fondazio- Il Padiglione che ci aspetta Il tempo, lo spazio e il vuoto (che non c’è) Fondazione Francesco Fabbri ne Vedova Onlus Vera Agosti Fondazione Morra Vizeum per Luxottica 30assoloshow a cura di marianna agliottone Curtis Mann Nato a Dayton (Ohio) nel 1979, è in mostra alla Luce Gallery di Torino fino al 9 luglio. Dice di sé...

My works often display a pictorial quality and particularly vivid tonalities. Photo- graphs collected on my travels or chosen from different contexts are physically Le mie opere spesso assumono toni pittorici e raggiungono cromie particolar- altered, decontextualized and constantly distorted. mente accese: fotografie raccolte durante i miei viaggi, scelte in situazioni e contesti diversi, che vengono fisicamente alterate e decontestualizzate in una The result lies between photography and painting, the real and the imaginary. forzatura continua. In my simplest and my most complex works, my desire is to offer the viewer a single image, even when I compose “grids” of numerous photographs com- Il risultato è l’oscillazione fra la fotografia ed il dipinto, tra il reale e l’immagina- bined to present a unique vision of the whole. rio. Dal lavoro più semplice a quello più articolato, il mio desiderio è offrire una singola immagine allo spettatore, un’unica visione dell’insieme, anche quando As if assembling a puzzle, I patiently reconstruct the image and incorporate compongo “griglie” comprendenti innumerevoli fotografie. rich details dense with meaning. During the creative process of each work the image shifts towards less conventional terrain, partly through the alteration of Come in un “puzzle”, costruisco pazientemente l’opera finale ed inserisco det- the flat surface of the photographic paper with acrylics or chemical elements. tagli preziosi, densi di significato. Lasciando che l’immagine possa spostarsi in Every work reflects the spontaneity with which I incorporated images and in- territori meno convenzionali anche attraverso l’alterazione della carta fotogra- serted into the selected frames, in an ongoing experiment, and my personal fica effettuata con gli acrilici oppure alcuni elementi chimici; in modo che ogni imagination. opera possa essere espressione sia della spontaneità con cui ho selezionato ed inserito i diversi “frames”, sia della sperimentazione continua e della mia fantasia personale.

Visitor, 2011, chemically altered chromogenic development print stampa a sviluppo cromogenico chimicamente alterata 101.6 x 76.2 cm. Historian, 2011, synthetic polymer varnish on chromogenic development print vernici a [ [base di polimeri sintetici su stampa a sviluppo cromogenico, 35.6 x 27.9 cm.

Redoubt, 2011, synthetic polymer varnish on chromogenic development prints vernici a base di polimeri sintetici su stampa a sviluppo cromogenico, 121.9 x 177.8 cm. assoloshow 31 a cura di marianna agliottone Nicholas Kashian

Nato a Bloomington, Illinois [USA] nel 1980, è in mostra alla Dean Project di New

York fino al 25 giugno. Dice di sé... Bubblegum, 2011, oil on canvas olio su tela, 180 x 150 cm. [

Dear, 2011, oil on canvas olio su tela, 150 x 130 cm. [ Toucan, 2010, collage, 50 x 70 cm.

Painting, drawing and collage figure very heavily in my work, and it is in and through these traditions that I respond. These references are part of a strategy based on using familiar signs that make space for something new, compelling and unique.

I feel it is not important, can be even detrimental, to conceive of, or predict outcomes in the studio: accidents, chance occurrences and reaction will direct the course of the work. What is important is to be present, to be a sensitive, sincere, focused, open and as powerful as possible.

In my recent work, I am moving away from image based painting and drawing towards more ambiguous, blatantly abstract and open-ended works that seem to want to define painting as a pure, visual language.

I view art making as a payment- constant and joyfully given- for the gift and paradox of life, and/or homage to the absurdity of the human condition.

Pittura, disegno e collage sono gli elementi fondamentali del mio lavoro, ed è attraverso questi mezzi più classici del fare arte che io mi esprimo e punto a gettare le basi per qual- cosa di nuovo, di coinvolgente, di unico. Io sento che non è importante, anzi che può essere addirittura dannoso, dare vita ad un’o- pera studiandola o prevedendone a priori i risultati: incidenti, casi fortuiti e reazioni impre- viste, guidano infatti la maggior parte delle mie creazioni. La cosa migliore da fare invece è essere attuali. Essere una persona sensibile, sincera, concentrata, e il più aperta possibile.

Recentemente mi sono allontanato dalla pittura e dal disegno più figurativo, per approdare a dimensioni più ambigue, palesemente astratte e indeterminate, che sembrano voler defi- nire la pittura come un puro linguaggio visivo.

Io sento l’arte come una sorta di dovere - costante ma appagante - nei confronti del dono o del paradosso della vita, e come un omaggio alle assurdità della condizione umana. 32le novità

A Venezia l’incontro dell’arte contemporanea LA a Palazzo Corner della Regina tra Fondazione Prada e Fondazione Musei Civici Veneziani: insieme per un progetto culturale finalizzato a promuovere mostre, ricerca e attività di studio REGINA dei linguaggi artistici contemporanei VESTEPRADA

a sinistra: ca’ corner della regina, venezia, interno sopra: patrizio bertelli e miuccia prada

 È consuetudine che, da qualche gio Cini prosegue poi nel 2009 con la arti per tutta la durata del nostro anno, la Fondazione Prada realizzi mostra antologica dedicata all’artista mandato”. due mostre specifiche dedicate ad americano John Wesley (Los Ange- A queste parole si aggiunge la voce di un artista o a progetti nell’ambito les, 1928) con oltre 150 opere tra Walter Hartsarich, Presidente della del contemporaneo di rilievo inter- oggetti e disegni. Fondazione Musei Civici di Venezia: nazionale. Cataloghi o libri d’artista Questo l’aspetto del passato per le Miuccia Prada e Patrizio Bertelli: ”Siamo “Ringrazio vivamente la Fondazione editi sia in lingua inglese e in italiano, attività espositive nella città laguna- Prada per avere sposato le esigenze fanno da corollario al percorso intra- re costituito da Fondazione Prada, e felici di raccogliere l’impegnativa sfida per d’integrazione culturale della città e preso: una mostra e una pubblica- oggi? della nostra Fondazione completando zione. Le sedi espositive sia a livello Il presente riserva nuove collabora- riqualificare questo straordinario palazzo, nel il variegato mosaico delle strutture nazionale che internazionale fanno zioni e nuovi spazi espositivi per la museali veneziane con l’apertura di da corollario al percorso intrapreso Fondazione Prada, un presente che totale rispetto della sua storia, e con l’ambizione un nuovo spazio dedicato alla cultura dalla Fondazione nata dalla passione segnerà il futuro del mondo contem- di offrire alla città di Venezia e non solo, una contemporanea”. per l’arte di Miuccia Prada e Patrizio poraneo veneziano contrassegnando Resta da capire quale sarà la dire- Bertelli: Milano, Venezia, Tokio sono all’orizzonte una cooperazione con la programmazione stimolante e importante sul zione che prenderà l’avvio a Vene- solo alcune città che hanno accolto Fondazione Musei Civici di Venezia. zia della Fondazione Prada, fedele le rassegne di arte contemporanea Palazzo Corner della Regina sarà la piano delle arti per tutta la durata del nostro ad una linea contemporanea con la organizzate dalla Fondazione. sede espositiva che si spalancherà al scoperta o riscoperta di artisti inter- In Passato la Fondazione Prada ha pubblico e che, dopo un programma mandato” ld sono solo alcune delle mostre che nazionali portati nella città lagunare collaborato con il comune di Venezia di restauro, consentirà l’apertura del ormai diventato luogo di “colonizzazio- esponendo a partire dal 2007 con sito. non vedo ’ora di vedere” ne” di collezionisti e di riadattamento mostre ed eventi per la cura di Ger- Il palazzo barocco costruito tra il del territorio (Punta della Dogana e mano Celant. 1724 e 1728 da Domenico Rossi Palazzo Grassi con la Fondazione Pi- Presso la Fondazione Cini in occasio- per la famiglia veneziana dei Corner nault è solo uno degli esempi). ne della 51 Esposizione Internazio- di San Cassiano che vide tra i suoi Per salvare le nostre città d’arte, la nale d’Arte di Venezia con la mostra avi Caterina Corner, la regina di Ci- nostra cultura ci rimane solo la rivisi- Francesco Vezzoli. Trilogia della mor- pro. L’architettura che si affaccia sul infine sede dell’Archivio Storico della za e l’importanza storica del Palazzo, tazione in chiave moderna di antichi te dove vengono combinati il video e Canal Grande è molto simile all’edi- Biennale di Venezia dal 1973. lo si ritrova nelle parole di Miuccia luoghi che si ridisegnano e si rive- il ricamo, elementi che Vezzoli (Bre- ficio vicino costruito da Baldassare Fondazione Prada gestirà, in accor- Prada e Patrizio Bertelli, Presidenti stono di nuove realtà? Se “Il diavolo scia, 1971) utilizza per intrecciare le Longhena, Ca’ Pesaro, ora sede do con la Fondazione Musei Civici di della Fondazione Prada: ”Siamo felici veste Prada” ben venga Prada che icone del cinema con l’arte femminile della Galleria Internazionale d’Arte Venezia, un progetto culturale atto di raccogliere l’impegnativa sfida per investa nell’arte! e delicata del ricamo. Sempre del Moderna. a promuovere mostre, ricerca e at- riqualificare lo straordinario palazzo 2007 il progetto dell’artista tedesco Alterne le vicende dell’edificio che, tività di studio dei linguaggi artistici di Ca’ Corner della Regina, nel totale Thomas Demand (Monaco, 1964), alla morte dell’ultimo discendente contemporanei. rispetto della sua storia, e con l’am- [a cura di massimiliano sabbion] con le inquietanti immagini fuse at- dei Corner, passa a papa Pio VII per Quali i presupposti per proseguire il bizione di offrire alla città di Venezia traverso il mezzo fotografico. La col- essere poi sede della congregazione lavoro svolto dalla Fondazione Prada, e non solo, una programmazione sti- Info laborazione con la Fondazione Gior- dei Padri Cavanis, Monte di Pietà ed senza snaturare comunque la bellez- molante e importante sul piano delle www.fondazioneprada.org

34collezionisti a cura di marianna agliottone La Biennale secondo i Collezionisti 1) Sarai presente a Venezia nei giorni del vernissage biennalesco? In che modo la Biennale influenza le scelte di acquisizione per la tua collezione?

2) Critiche e apprezzamenti per il Padiglione Italia di Sgarbi.

3) Acquisizioni di opere d’arte in Veneto, dove? Di quali gallerie private sei già cliente e quali sono quelle che stai seguendo con più interesse attualmente?

4) Quali saranno gli eventi a cui parteciperai dopo il vernissage biennalesco? Come si ini- zierà a strutturare la programmazione della tua estate culturale?

Andrea Accornero, Milano Paolo Agliardi, Milano Gianni Bolongaro, Montemarcello (La Spezia) 1) Purtroppo non ce 1) Non le influenza: le certi- 1) Sì, sarò presente nei gior- la faccio ad essere a fica! E suscita interessi per ni di vernissage. In Biennale, Venezia per l’inaugu- future verifiche. io e mia moglie, entriamo in razione infrasettima- 2) Una dimensione sproposi- contatto con il lavoro di ar- nale, perché lavoro. tata che, forse, stanca prima tisti che non conosciamo, Solitamente ci vado di essere assimilata. Trovo interessanti per le loro in- sempre nelle settima- intrigante il rapporto arte, stallazioni (il nostro progetto ne successive a ve- cultura e pensiero. L’ elenco “La Marrana Arteambien- dere la Biennale che, dei “padrini” è inusuale e inte- tale” infatti prosegue, e la certamente, è una di ressante, così come l’incarico ricerca di artisti in grado di quelle manifestazioni per l’allestimento affidato a un accettare le sfide di opera- che influenza le mie “outsider”. re nell’ambiente continua). scelte. Dato il livello 3) Artericambi e Studio La Poi, naturalmente, troviamo qualitativo, in genera- Città di Verona. conferme di artisti che già le sempre notevole. 4) Cercherò di partecipare a conosciamo. 2) è difficile dare un giudizio prima di vederne i risultati finali. incontri e seminari con artisti e curatori. Poi mi occuperò con 2) Approvo l’idea di base di Dalle notizie di stampa le sensazioni sono duplici. Da un lato dedizione a sviluppare il programma di “CAP - Contemporary dare oggi visibilità a molti l’idea di fare invitare gli artisti da intellettuali e da membri della Art Projects” (la mia ultima iniziativa), con i progetti già avviati. E artisti, in quanto poi sarà solo la storia a dare valore significan- società civile è innovativo, dall’altra l’enorme quantità di artisti incontrerò nuovi artisti con i quali iniziare un cammino condiviso. te ad alcuni di essi. Non approvo il protagonismo di Sgarbi, che che saranno presenti non sembra dare la possibilità a nessuno di toglie visibilità e valore all’idea progettuale, con il conseguente essi di utilizzare l’evento per esporre seriamente i propri lavori e rischio di danneggiare l’immagine dell’Italia di fronte ad un pub- per farsi notare. Temo che alla fine non sarà molto interessante. Nunzia e Vittorio Gaddi, Lucca blico internazionale. Non approvo il metodo di scelta affidata ad 3) Le gallerie venete che trovo più interessanti sono la grande 1) Sì, saremo a Venezia nei giorni eterogenei personaggi, perché secondo me solo i frequentatori Galleria dello Scudo di Verona e le gallerie veneziane Il Capricorno del vernissage (fra l’altro abbiamo del mondo artistico (nemici ed amici!) possono ridurre il rischio e il Traghetto. prestato un’opera di Steven She- di individuare artisti che poi si riveleranno non rappresentativi del 4) Dopo Venezia inaugura sempre la Fiera di Basilea che cerco di arer che sarà esposta nel Padi- loro momento storico. non perdere, essendo il più rilevante appuntamento commerciale glione del Canada). La Biennale di 3) Non abbiamo mai avuto occasione di acquistare opere d’arte dell’arte contemporanea dell’anno. Quest’anno l’opening di Vene- Venezia è un palcoscenico insosti- in Veneto. zia è leggermente anticipato e speriamo che ciò non crei troppi tuibile per i collezionisti, perché ri- 4) Visiteremo la mostra di Jan Fabre, Palazzo Grassi, e la Galle- problemi agli americani e agli asiatici che vengono in Europa per mane una manifestazione che foto- ria di Caterina Tognon a Venezia. Andremo a Basilea e poi segui- visitare entrambi gli eventi. grafa (o almeno ci prova) ogni due remo le mostre di Roma al Macro e al MAXXI. anni lo stato e l’evoluzione dell’arte contemporanea in tutte le parti del globo. In questo senso con- Raffaella e Stefano Sciarretta, Roma tinuiamo ad apprezzare il mantenimento della formula dei Padi- Antonio M Coppola, Vicenza 1) Visitiamo la Biennale glioni Nazionali; formula sempre più attuale, visto il crescente 1) Sarò presente. E’ pos- da quasi un ventennio. successo a livello internazionale degli artisti appartenenti ad aree sibile che, dopo la visita Pensiamo che la Bien- geografiche fino a qualche anno fa considerate assolutamente alla Biennale, alcune mie nale possa rappresen- marginali (Asia, Africa, Europa dell’Est). Senza poi tralasciare scelte possano essere per- tare un panorama vasto l’importanza della “mostra” del Direttore nel Padiglione Centrale fezionate. Lì gli artisti da- dell’arte contempora- ai Giardini e all’Arsenale che di solito offre un interessante mix ranno il meglio di sé e dei nea, però secondo noi fra nuove tendenze ed artisti già consolidati. In particolare la lista commenti degli addetti ai non esaurisce in alcun degli artisti scelti da Bice Curiger ci sembra particolarmente sti- lavori sicuramente ne terrò modo la scena interna- molante e quindi le aspettative e la curiosità sono molto alte. E’ conto. zionale. Dunque, in tal anche vero che nel passato le nostre attese tante volte sono 2) Critiche: mancanza di senso, non influenza le state, alla prova dei fatti, disattese e che le grandi Fiere Interna- trasparenza e troppa im- nostre scelte di colle- zionali spesso precedono le Biennali nel mostrare le novità, ma provvisazione; l’arte appar- zionisti. riteniamo che comunque il taccuino dei collezionisti, al ritorno da tiene a tutti ma la Biennale 2) Con il padiglione Italia Venezia, venga sempre arricchito da qualche nuovo nominativo deve rappresentare il me- di Sgarbi abbiamo perso da prendere in considerazione per incrementare (in senso quali- glio di una nazione e iI panel avrebbe dovuto selezionare solo un’occasione per mo- tativo e quantitativo) la propria collezione. una rosa ristretta di finalisti. Apprezzamenti: il coinvolgimento di strare al meglio l’arte 2) Troviamo allucinante il progetto di Vittorio Sgarbi per il Padi- un panel di giudici molto vasto. contemporanea italiana. Ma né gli artisti, né Sgarbi ne hanno glione Italiano. Affidare la scelta degli artisti ad intellettuali che 3) No, al momento non ho alcun riferimento nel Veneto. Per il colpa. Attribuiamo invece una grande responsabilità a quegli non hanno alcuna competenza specifica nel settore dell’arte futuro, poi, non saprei... intellettuali la cui vanità lascia credere di conoscere la scena contemporanea è come chiamare un esperto di giardinaggio a 4) Biennale, quindi Basilea. Spero di ritornare alla Biennale diver- dell’arte contemporanea italiana, mentre invece... recensire un ristorante. Il risultato purtroppo, vista la lista degli se volte, conto di visitare studi di artisti. Poi girerò tra Nuova 3) Al momento di nessuna galleria, ma questo non esclude che artisti, è sotto gli occhi di tutti. Constatiamo poi, con tristezza, Zelanda, Regno Unito, forse Messico e Germania, Romania, for- in futuro lo diventeremo. che tra una miriade di nominativi di artisti falliti o insignificanti vi se Italia, Ucraina. 4) Dopo la Biennale andremo ad Art Basel e poi ci sposteremo è anche qualche artista valido e, francamente, non riusciamo a Los Angeles per la personale dell’artista italiano Piero Golia a comprendere come si possa accettare di entrare a far par- presso la Galleria Gagosian. te di questa «armata Brancaleone». Dal carrozzone di Sgarbi, purtroppo, pensiamo che uscirà una fotografia dell’arte italiana da “strapaese” che non contribuirà certo a rilanciare la nostra immagine a livello internazionale, ed è un peccato visto il numero crescente di giovani artisti italiani il cui lavoro à degno di attenzione e me- riterebbe di essere apprezzato anche fuori dai confini nazionali. 3) Siamo clienti affezionatissimi della galleria Il Capricorno di Ve- nezia. 4) Dopo Venezia andremo ad Art Basel. Poi sicuramente torne- remo a Venezia per vedere con più calma la Biennale ( i giorni della inaugurazione sono troppo caotici per consentirci una os- servazione approfondita).

36il personaggio

BICE CURIGER: CRITICA D'ATTACCo

“L’arte si attesta sempre più come un vivaio di sperimentazione sulle nuove forme di “comunità” e per gli studi sulle differenze e le affi nità che serviranno come modello per la società del futuro” il personaggio 37

 “Un’opera d’arte è più di un oggetto, più di costituito un’opportunità per fornire in alcuni una merce. Rappresenta una visione del mon- Il riferimento alla Luce è di per se un monito nei punti impulsi di avvicinamento tra gli artisti par- do, e, se presa seriamente, deve essere vista tecipanti attraverso lo stimolo a creare i cosid- come un modo di costruire un mondo”. Questo confronti di tutto quanto Venezia ha cercato di detti parapadiglioni. “Alcuni artisti che lavorano è il principio cardine con cui Daniel Birnbaum con grandi strutture scultoree – Song Dong, ha costruito la sua Biennale “Fare Mondi”. Con esprimere nella generazione dei cosidetti creativi del Monika Sosnowska, Oscar Tuazon e Franz Birnbaum, la scrittura espositiva è tornata ad post-moderno ma di cui oggi non vi è più traccia. West – sono stati invitati a dar forma a un para- essere un linguaggio strutturale: ha recuperato padiglione ciascuno in modo da potere ospitare il suo protagonismo trasformandosi in una linea È un richiamo culturale che si fonda sulla tradizione al tempo stesso al suo interno le opere di altri del pensiero su cui porre le basi per un recu- artisti e artiste. In tal modo, nel complesso del- pero di questioni che la Biennale di Venezia ha romantica, quella delle “Illuminazioni” di Arthur la mostra si incontrano condensazioni e intrecci incontrato per circa un ventennio (il ventennio di espressioni artistiche. (…) E puntualmente del post-moderno) ma non ha mai penetrato a Rimbaud, e sulle “Illuminazioni Profane” di Walter sono sorte anche nuove forme di collabora- fondo. Le questioni d’identità e di patrimonio zione tra gli artisti. L’avvicinamento reciproco culturale che tornavano in Birnbaum, sono Benjamin... degli artisti è stato ricercato attraverso un ulte- state indicate praticamente da tutti i curatori riore intervento curatoriale, elaborando cinque che si sono susseguiti dai primi anni novanta, domande relative alla tematica dell’identità che in quanto questioni proprie della nuova epoca nel progetto culturale di questa nuova Biennale, storia senza la retorica della citazione, un ri- sono state poste sia agli artisti e alle artiste del- fondata sulla globalizzazione, dell’annullamento nelle questioni colte che intende affrontare. E’ torno fresco al passato. E soprattutto la Luce. la cosiddetta “esposizione internazionale” di IL- dell’eurocentrismo, della delocalizzazione e de- la stessa Curiger a proporre generosamente A Venezia, il tema della luce è una rifrazione LUMInazioni, sia a quelli dei padiglioni nazionali. gli scambi internazionali. Raramente però han- una sua staffetta teorica della 54sima biennale dell’acqua che ha un carattere profondamen- Le risposte sono state riprodotte nella presente no mostrato in trasparenza quali sono le qualità con la precedente di Birnbaum, dimostrando te simbolico. E’ la mobilità stessa del pensie- pubblicazione nella pagina dedicata al rispettivo di questa nuova condizione per quel futuro che come il processo in atto a Venezia può ritornare ro, nella sua fl uidità e liquidità postmoderna di artista o paese”. Una scelta curatoriale molto oggi invece stiamo viviendo. “L’arte si attesta ad essere quello di un evento centrale per l’arte Bauman, che rientra nel suo contenitore strut- intellegente è stata certamente quella di aver sempre più come un vivaio di sperimentazione internazionale. Un ritorno alla strutturazione, al turale: la città che vive sull’acqua da sempre. concentrato in un unico grande volume di 600 sulle nuove forme di “comunità” e per gli stu- rigore del pensiero fi glio di un illuminismo non Venezia di Bice Curiger non è il centro di una pagine, sia la teoria e i principi guida che hanno di sulle differenze e le affi nità che serviranno irrigidimentato entro cagetorie obsolete, nell’in- nazione, ma un polo di scambio di “inter-na- motivato questa nuova Biennale, sia la sezione come modello per la società del futuro”: questa ternazionalismo contrapposto al caotico globa- zione” ovvero di linea trasversale che mette in del catalogo. In questo modo trovano spazio, in invece è la proposta di Bice Curiger e della sua lismo, nell’Illuminazione intesa come principio contatto le nazioni, come il termine internazio- un unico grande volume pronto alla lettura del Biennale dedicata alle “Illuminazioni”. Il riferi- della meraviglia e dell’incontro. E’ certamente nale ha origine. Dice la Curiger: “La Biennale fu suo pubblico internazionale e interdisciplinare, mento alla Luce, intesa nel suo ambito nordi- una notizia di rilievo i Leoni d’oro a Franz West fondata (…) nella convinzione che “l’arte costi- anche le voci degli artisti, registrate in presa co, - spirituale, intellettuale, fi sico, - è di per se e a Sturtevant. In entrambi i casi si tratta di tuisca uno degli elementi più preziosi della civiltà diretta, dimostrando come la complessità del un monito nei confronti di tutto quanto Venezia artisti la cui carriera non è monumentale, ma e promuova la libertà di pensiero così come la pensiero critico non sia più una qualità di una ha cercato di esprimere nella generazione dei capaci di aver anticipato l’oggi. “L’immagine comprensione fraterna tra tutti i popoli”. E nel attività specifi ca quale quella della critica d’arte, cosidetti creativi del post-moderno ma di cui dall’immagine” come aveva mostrato nella “Hou- suo pensiero ritorna ad ad alcuni versi a uno ma sia un elemento fondante dell’arte stessa. oggi non vi è più traccia. E’ un richiamo cul- se of Horrors”, nel recupero di opere storiche dei Papi del Surrealismo, Paul Éluard che nel E’ quindi una Biennale fondata sugli artisti: turale che si fonda sulla tradizione romantica, (Marcel Duchamp, Frank Stella, Andy Warhol, 1937 scriveva: “È venuto il tempo nel quale tut- “Questa Biennale fa anche riferimento alla fede quella delle “Illuminazioni” di Arthur Rimbaud, e Joseph Beuys, Felix Gonzalez-Torres o Paul Mc- ti i poeti hanno il diritto e il dovere di sostenere nell’arte e nel suo potenziale. Gli artisti lavorano sulle “Illuminazioni Profane” di Walter Benjamin. Carthy) di Elaine Sturtevant, e gli oggetti-protesi che sono profondamente radicati nella vita de- senza reti di protezione, mettendo in dubbio le Il salto di qualità, rispetto alle disgrazie della di Franz West, l’annullamento della retorica gli altri uomini, nella vita comune”. Ancora una loro idee e cercando sempre di fare del proprio “Dittatura dello Spettatore” di Bonami e a quel legata al corpo, allo stile, e all’assenza che in volta una idea romantica, e quindi un desiderio meglio, e chi lavora con loro non può evitare maquillage storico-artistico di “Think with the realtà è il fondamento dei suoi riferimenti alla di ritorno ad uno spirito di comunità che generi di essere ispirato.” L’equilibrio precario degli Senses/Feel with the Mind. Art in the Present psicoanalisi, alla letteratura e alla fi losofi a in pensiero condiviso. E’ certamente questo un rif- artisti trova però una rete di sospensione su Tense (Pensa con i sensi/Senti con la mente” modo spesso grottesco e «disordinato». Franz erimento che trovato, come Curiger sostiene, cui poggia ogni caduta e risalita proprio nella di Robert Storr, è abissale. C’è ovviamente una West è indubbiamente un grande innovatore un aggangio nell’“ispirazione materialistica, critica, che diviene il tema dominante per una prospettiva di lungo corso, iniziata proprio con nella scultura, che ha sviluppato come un meta- antropologica” descritta da Benjamin, che oggi Biennale del pensiero. Birnbaum, che lascia intendere una emergenza linguaggio, dando rilievo alle sue affi nità con le sembra guidare anche i curatori di un mondo cruciale per il pensiero dell’arte di questo terzo forme organiche e il mobilio. globalizzato. Per questo motivo, sostiene Bice millennio: il ritorno della critica e il superamento E poi, l’illuminazione di Tintoretto e quindi un Curiger, le “ILLUMInazioni punta all’“attività defi nitivo del pensiero debole. Lo si percepisce defi nitivo ritorno all’Arte italiana, a Venezia, alla centrale” dell’arte. La stessa esposizione ha [angelo capasso] 38l’intervista sgarbi! Domande e risposte a tutto campo per raccontare i retroscena della Biennale, i rapporti con Berlusconi e Galan, la sua filosofia del Padiglione Italia e anche i progetti da vera “star”...

non spendono una basti pensare che sono in procinto lira pubblica. Se di avviare un programma in prima non c’è Emanuele serata e che il 6 luglio inaugura la a mettere 4 milio- mia collezione a Palazzo Reale. Nel- ni di euro non fun- la Biennale ho seguito un metodo ziona Palazzo delle per sparigliare. Ho detto a Galan Esposizioni né le che poteva nominarmi Assessore Scuderie del Quiri- giusto per consentirmi di finire il nale né le Biennali progetto, con una nomina da apri- di Roma e di Ve- le fino a tutto il mese di giugno. nezia. Allora non Non l’ha fatto, non ha mantenuto si capisce perché la parola ed io non lo mollo, la pa-  Come mai nella conferenza per Berlusconi, Presidente del Consiglio, attraverso Artemisia. Per cui trovo se io indico questo elemento come gherà. Mi vendicherò molto dura- la presentazione del Padiglione come lo avrei chiesto a Prodi, visto osceno e scandaloso che uno inve- difetto lampante dello Stato faccio un mente fino a sperare che non sia Italiano ha parlato di fondi privati che non aveva senso reclamarlo ad ce di badare al lavoro delle persone, capriccio, se invece guardiamo alla neanche rieletto la prossima volta quando è tornato a coprire il suo un Presidente della Repubblica, che continui a parlare di soldi. Ne abbia- realtà della situazione romana con il alla Camera. Quanto alle dimissioni ruolo in seguito alle sue moltepli- si facesse garante per l’insufficienza, mo messi di privati perché un’impre- Comune, dobbiamo riconoscere che dipendono dal tradimento di Galan. ci dimissioni per intercessione di l’inadeguatezza, la mancanza di pa- sa come questa piace, soprattutto ai l’unico produttore di attività culturali E’ vero che non ho nessun artista Berlusconi? rola, il disimpegno di Galan che, pur privati che costituiscono il mercato in Italia si chiama Emmanuele Ema- in particolare da proporre salvo for- Berlusconi non ha fatto nessuna in- essendo veneziano ha sia tradito la dell’arte (pensa solo a Pinault). Se nuele il quale, gli va riconosciuto, si se Serafini, che non verrebbe mai tercessione. Berlusconi è il Presiden- parola nei miei confronti che il man- lo Stato non paga si può scegliere è esposto con oltre 500.000 euro proposto e quindi é stato per me te del Consiglio e nella mia logica di dato che doveva essere in qualche il gesto tranchant di andarsene, ed tra Spoleto e le attività di questo uf- cavallo di battaglia. Sinceramente Sindaco gli assessori hanno delle de- modo continuatore di Bondi e Barat- io l’ho adottato tre volte perché ero ficio. Per cui noi siamo amministrati dei 250 segnalatori, che vanno da leghe; allora non esiste un Ministro ta. Berlusconi, che non c’entra nulla, in una condizione in cui potevo avere dalla Fondazione Roma. Questa è la Fumaroli a Tornatore a Morricone a che amministri il suo Ministero senza mi ha detto semplicemente: “Non di- dei soldi. Una chicca: il finanziamento nostra realtà economica. Soldi pub- Dario Fo, almeno 180 hanno scel- dover rispondere del Presidente del metterti, troveremo una soluzione”. del Polo Museale di Venezia è di 8 mi- blici, zero. Gli unici validi, quelli rela- to in prima battuta senza che io li Consiglio. Siccome io faccio il Padi- In effetti sembra adesso che qualche lioni di euro all’anno (di cui 3.4 milioni tivi al funzionamento del mio ufficio, sentissi. Quando siamo arrivati al glione che mi è stato affidato per il sede possa venir fuori, pare si possa destinati agli allestimenti mostre). Io me li hanno tolti. Io per esempio in 181esimo ho cominciato a far te- 150° anniversario dell’Unità d’Italia usare una porzione della Ca’ D’oro. non sono riuscito a spenderli, la mia qualità di curatore del Padiglione lefonate. Per esempio a Muti, che con un accordo preciso fra Baratta Spero di poter collocare la mostra successora non li spende. Da asses- Italia non ho un ufficio. Adesso che aveva indicato in principio il fotogra- e l’ex Ministro Bondi di darmi tutte di Cucchi, che ho programmato da sore avrei potuto starmene tranquil- Mauro Masi è andato a dirigere la fo Paolo Roversi; gli ho proposto in le sedi museali di Venezia in quanto un anno, in tre ambienti di Palazzo lo, avendo la possibilità di allestire le Consap, percepirà uno stipendio di alternativa altri 10 nomi, era me- Sovrintendente, l’avermi tolto quel Grimani, nell’ambito di una mostra mostre. Avrei potuto utilizzare que- 740.000 euro l’anno, a me lo stipen- glio che alzasse il tiro. Una trentina ruolo mi ha tolto alcune sedi. Quindi commemorativa dedicata ad alcuni sta somma volta a foraggiare gli alle- dio non l’hanno versato né come So- di persone hanno dialogato con me abbiamo continuato a lavorare senza artisti grandi per età o per nome. Il stimenti per compiere un allestimen- vrintendente né come Direttore. Ma per quello che io ritenevo essere soldi mentre io avrei potuto conso- più giovane è Cucchi, poi c’è Federico to stabile di un piano della Pinacoteca io posso fregarmene perché sono giusto per loro:trovare un nesso larmi del mancato budget ad horas Monaldi dell’età di 85 anni, (forse a con Pizzi Cannella, gestire l’Accade- ricchissimo. con un artista di alto livello per godendo però di sedi come l’Accade- Palazzo Ducale nella sala del Piovego) mia, Ca D’Oro, Palazzo Grimani. To- mezzo di accoppiamenti giudiziosi. mia o la Ca’ D’Oro da utilizzare con Caccia Dominioni, 97 anni, Fioravan- gliendomi i musei e i finanziamenti al- Mafia eM arketing: questo suo Questo vale soltanto per circa un i custodi interni; avrei potuto così ti 90 anni (per i quali non abbiamo lora lo Stato non c’è più, ecco perché continuo dimissionare non signifi- quinto del materiale esposto. A se- scaricare alcune spese sul funzio- la certezza di quali spazi attribuirli). quindi o io rinuncio del tutto oppure ca forse attirare l’attenzione del gnalare la Beecroft (la quale non si namento ordinario dei musei. Invece Lo Stato ad ora non mi paga da un mi affido ad una casa di produzione suo pubblico in una continua annovera tra i miei artisti prediletti con l’avvento della situazione in cui mi anno, per quanto veniale io possa di mostre che non condizioni in alcun auto-referenziazione? Non sarà e che non aveva nominato nessuno trovo devo far saltare alcune mostre. apparire non ha messo una lira re- modo il mio lavoro e che vive grazie forse il caso che lei abbia fatto sino a quel momento) è Linda No- Non so per esempio, dove metterò ale. Tutto quello che abbiamo fatto ad un rapporto organico con la Fon- selezionare artisti meno conosciu- chlin, la più grande studiosa dell’ar- gli stranieri che vengono in Italia, cir- sin qui comprese lettere, telefonate, dazione Roma che è la stessa, per ti perché i riflettori siano puntati te americana. ca settanta, che vanno da Kounellis ufficio, è stato pagato da Emmanue- dirla tutta, che consente di vivere ad sulla vera star della Biennale, lei? Tutta l’arte e contemporanea e a Twombly. Ho domandato quindi a le Emanuele della Fondazione Roma, Alemanno e i Musei di Roma, i quali Io sono già una star abbastanza, tutti i curatori sono? l’intervista 39

photo © ARTHEMISIA GROUP ufficio stampa

una trentina particolarmente Canaletto rientra in un’altra logica stro ombra”. Quali sono i suoi rap- ragguardevoli. Di emozioni che mi è stata impedita, quella dell’a- porti con Galan? nuove rispetto al conosciuto pertura dell’Accademia in giugno Inesistenti. Non ci parliamo dal 19 ce ne potranno essere circa contemporaneamente alla Biennale, di aprile né ho intenzione di parlargli un centinaio in Italia. Non mi riproducendo lo schema di Giulio se non mi chiama lui. Finirà questo pare un cattivo risultato. Cantalamessa che lo fece nel 1895. governo e lui se ne andrà non aven- Per omaggio all’Accademia ed in do lasciato nessuna traccia notevole. Giudica salatamente la coincidenza con la Biennale facevo Quella di Ministro ombra è una inter- Curiger per la sua vanità, la mostra di Canaletto dentro e per pretazione di Pappalardo di un ruolo, legata all’iniziativa di spo- l’Accademia. Sarebbe stata una mo- quello di Consigliere del Ministro per stare il Tintoretto dalla stra cerniera, interna all’attività isti- tutti i musei d’Italia, che io ho rifiutato collezione permanente cui tuzionale del Polo Museale. Io invece e che era stato pensato per me. Vo- appartiene. Forse ha tro- voglio fare il senso della mia collezio- levo fare il Sovrintendente soprattut- vato qualcuno di più vani- ne a Palazzo Reale intesa come arte to per finire la Biennale e poi perché toso di lei? contemporanea. Tutte le cose che io è meglio avere un dominio assoluto ho comprato, dall’età federiciana fino sull’Accademia che non avere un do- Dei becchini o degli infermieri di un ad oggi, sono emanazioni di me. La minio generico su 100 musei. ospedale che curano i loro malati. In Io ho attribuito dignità, attraverso mostra romana la faccio al Macro. Quando mi hanno proposto di rinun- dieci Biennali ogni curatore porta i Tutto ciò che ho acquistato, l’ho reso ciare alla carica di Assessore per af- suoi, mi sembra penoso. Se io fac- questo sistema molto aperto, a 2000 contemporaneo. Ho ridato lustro a fiancarmi a lui io ho rifiutato, e lì lui cio la storia del ‘700 nell’arte, dieci Ignazio Stern, Alessandro Rosi, ar- mi ha promesso di nominarmi Asses- storici dell’arte diversi dicono, con artisti, tutti degni di essere visti tisti minori rispetto a Guercino, po- sore. Non lo ha fatto ed è per questo differente gusto, più o meno le stes- tentemente rilanciato dal plusvalore che gliene voglio tanto. La responsa- se cose; se io invece intraprendo la mostra di cui lui ignorava l’esistenza. dell’intelligenza di Jeffrey Mahon. bilità è stata data ad una funzionaria storia dell’ultimo secolo ottengo dieci Una volta fatto uno scontro con me Parto da dei principi che sono strut- Sarà divertente farlo vedere come , il che dimostra che io non avevo storie dell’arte diverse. Sarà dovuto a alla fondazione Re Baudengo io gli ho turali alla tutela, la quale stabilisce una proiezione di me su di loro. chiesto la luna. Il Ministero ha deciso qualche ragione no? detto un po’ di nomi e lui ha comincia- che quadri superiori ai tre metri sono di farmi rimanere cortigiano. Lei ha affermato che la presenza to a considerare che esistessero, in- inamovibili. Lei ha chiesto due quadri Lei ha detto che il Ministero dei della Beecroft al suo Padiglione serendoli dentro. Chi fa il critico d’ar- superiori ai tre metri, ma ammettia- Beni Culturali le ha offerto il posto Aver coinvolto il mondo intellet- avvalorava la reputazione degli te ha un dovere di storico del presen- mo che sia pure una oppressiva for- di Sottosegretario ai Beni Cultura- tuale in tutte le sue categorie artisti italiani in suolo straniero e te quindi non può decidere questo sì ma di tutela. Il problema è che uno li, che lei ha rifiutato poiché non artistiche risulterà in un vispo cli- segna un passo veramente signifi- e questo no. Mi sono reso conto che di questi, il Trafugamento del Corpo è in concomitanza con la conduzio- ma da autentica “Dolce Vita” alla cativo in questa direzione. Ma non gli artisti esistenti in Italia sono circa di San Marco, è un quadro essenzia- ne del suo programma televisivo. prossima Biennale. Come vede l’in- é forse vero che i migliori agenti 10.000, quelli che lavorano sono al- le nel punto di fuga dell’allestimento Se non fosse stato per “Ci tocca treccio delle arti nel futuro? per la promozione degli stranieri meno 2 milioni. 1,990.000 sono del- all’Accademia. In sé non è un gesto anche Sgarbi” avrebbe accettato Con compiacimento di Bondi ho ten- all’estero sono proprio i curatori, le fetecchie ma gli altri 10.000 sono sbagliato, mi chiedo che senso abbia il ruolo? …Quali migliorie avrebbe tato di risarcire quello che era fino a che lei tanto ha disprezzato nel degni di nota e da questi ne ho estra- portarlo da Venezia a Venezia, spo- apportato dal “canto” suo? trent’anni fa la regola. Zeri, Sciascia suo ultimo discorso ufficiale no- polati 2.000, di cui molti hanno ta- starlo di un chilometro togliendolo Me l’ha offerto il Premier stesso, non e Pasolini avevano un rapporto con nostante faccia parte proprio di lento. Pesce non è un genio? Perché dall’Accademia del quale è un ele- potevo causa programma televisivo. gli artisti. Dalla morte di Enzo Sici- quella casta? non entra mai nell’orizzonte di Fran- mento cardine. E’ uno di quei quadri In caso contrario lo avrei accettato, liano questo rapporto si è rotto. Le Odio la parola curatore e di più quella cesco Bonami? E Ferroni non era che fanno corpo con la struttura. E’ sarebbe stato bello andare al Gover- opinioni di tutti gli uomini di pensiero di curatore indipendente. Un curato- forse un genio? E Serafini? Sempre i sintomo di un atteggiamento vanito- no, o forse meglio di no perché si sono da ritenere attendibili. Un uomo re è uno che cura i propri interessi. soliti Cattelan e Beecroft. Gli altri non so averlo chiesto, magari poteva de- tratta di un Governo in esaurimento d’immagine come Fellini si presume- Quindi l’idea che uno vada in Italia, entrano mai perché i curatori sono siderare altri Tintoretto che sono in e ancora di più perché avrei dovuto va avesse una relazione con il mon- vedi Monanni, e stabilisca che italiani ignoranti come delle capre. Non san- posti più remoti e meno visitati. La fare il vice di Galan. L’unica vera in- do figurativo, che ora non c’è più. come Pericoli o Innocenti sono quelli no e si innamorano stabilendosi in un mia è una metafora, magari lei è una compatibilità oggi è rappresentata Queste figure dicevano delle cose che ha deciso lui, non me ne capaci- gioco di società dai nomi obbligatori. donna per niente vanitosa. dal fatto che un parlamentare non sorprendenti. Io voglio rimetterle in to. Ha deciso che gli è antipatico Po- Perché devo andare a vedere Nico- può fare la tv. C’è da dire che ovun- causa.  modoro e la Rabarama, e lo capisco. la Pucci da Bilotti? Esiste? Qual è la Curiger si è affibbiata il Tintoretto que io vada apporto vitalità, qualun- Come mai quando gli ho spiegato chi soglia? Io ho attribuito dignità, attra- mentre lei ha optato per il Cana- que cosa faccia e qualunque luogo era Fabrizio Clerici lo ha messo in verso questo sistema molto aperto, letto, ma quella del Tintoretto non mi sia attribuito…Ovviamente anche Italics? a 2000 artisti, tutti degni di essere era una sua idea inizialmente? al Governo. Ci sono almeno 10 artisti della sua visti. E ne abbiamo anche scoperti La mia idea iniziale era il Mantegna. Repubblica l’ha nominato “Mini- [artico gelmi di caporiacco] 40i padiglioni gli

emergentiA cura di Rebecca Vespa

Fermare il tempo The Arabian Sisters Parabole bengalesi

A come . Due donne, anzi due sorelle, per la prima volta dell’Arabia Saudi- Cinquina di artisti per la Repubblica Popolare del Bangladesh. Il piccolo Principato di Andorra nascosto tra le alture dei Pirenei, ta, alla Biennale di Venezia. Promotesh Das Pulak, Kabir Ahmed Masum Chisty, Imran Hos- al confine tra Francia e Spagna, fa il suo debutto in Biennale pa- Ecco le debuttanti al “teatro” delle arti contemporanee della città sain Piplu, Mahbubur Rahman e Tayeba Begum Lipi, sono i nomi trocinato dal suo Ministero della Cultura. Un’entrée che punta ad lagunare: si chiamano Raja e Shadia Alem, scrittrice di fama degli artisti scelti per rappresentare il paese, esordiente con un una sorta di decelerazione temporale stando al leitmotiv espres- mondiale la prima, artista la seconda, anche lei internazional- suo Padiglione nazionale alla 54esima Esposizione Internazionale so dalle opere dei due artisti scelti per la 54esima Esposizione mente riconosciuta, presente nel 2008 tra gli artisti della cele- d’Arte della Biennale di Venezia. Internazionale d’Arte di Venezia. bre mostra itinerante Edge of Arabia e nel programma Nabatt, 5 artisti per 5 installazioni site-specific. Dal titolo “Parables- Pa- Helena Guardia Ribò e Francisco Sánchez sfidano nella loro ricer- esposto nel padiglione saudita dell’Expo 2010 di Shangai. rabole”, l’esclusivo progetto artistico del paese asiatico, è stato ca espressiva l’attuale concetto di tecnica e modernità. Alla ten- Le Arabian Sisters portano in mostra un’esperienza condivisa. appositamente creato per il contesto architettonico e storico che denza ad una celere fruizione dell’opera, che risulta così essere Due voci che si fondono in un racconto della memoria che guarda lo ospiterà, la Fondazione Gervasuti di Venezia. monca di qualsivoglia carattere riflessivo, i due artisti andorrani al presente come luogo di incontro. Prima però un po’ di storia. tentano di contrapporre una proposta artistica in grado di supe- La città della Mecca, dove entrambe sono nate, costituisce il Il Bangladesh, geograficamente abbracciato dall’India, solo un rare i confini della percezione visuale dello spettatore rallentando- fulcro dell’installazione creata per la 54esima Esposizione Inter- piccolo lembo a sud confina con il Myanmar, è situato sulla ferti- ne il tempo di osservazione. Decelerando gli sguardi e mettendo nazionale delle Arti: “The Black Arch”, l’arco nero. lissima pianura del Gange e del Brahmaputra. un freno al carattere “velocista” dei tempi moderni, Melena Guar- Nell’opera il passato e il presente si mescolano e la memoria Snodo commerciale per la posizione strategica, ma soprattutto dia Ribò e Francisco Sánchez danno il loro personale significato individuale compenetra quella collettiva. crocevia di religioni e culture. Con la spartizione dell’India nel al polisemico tema centrale della Biennale “ILLUMInazioni” pro- Raja spiega: “Sono cresciuta nella consapevolezza della presenza 1947, il paese del Bengala viene diviso in due lungo un confi- posto dalla Direttrice Bice Curiger. Nella dialettica tra artista e fisica del Nero tutt’attorno a me, le sagome nere delle donne ne religioso di cui la parte occidentale sotto il governo dell’India spettatore, questa metodologia decelerata tenta di contribuire saudite, il telo nero della Ka’ba, la casa di Dio, e la pietra nera praticava l’Induismo, mentre quella orientale, estensione a est alla creazione di un canale diretto tra chi mostra e chi guarda. che, secondo la credenza, ha accresciuto la nostra conoscenza.” del Pakistan (battezzato Pakistan Orientale), seguiva il credo isla- Affermatasi di recente nel panorama artistico europeo, Helena L’imponenza del nero, che è totale assenza di colore, e la pre- mico. Guardia Ribò, porta in mostra le iconografie metropolitane de senza di un’immagine riflessa in uno specchio, costituiscono i Ecco che nel 1971 con la guerra di Indipendenza si costituisce la “La ciutat flotant”. Queste immagini fotografiche abilmente mani- valori estetici di un’opera che si pone come un ponte tra culture. Repubblica Popolare del Bangladesh. polate portano ad una nuova interpretazione dello spazio scollan- L’unione di due mondi attraverso la metafora del viaggio. Per festeggiare i 40 anni da quell’evento nasce il progetto “Pa- do dalle loro forme originarie, quindi deformandoli, i soggetti foto- Dietro all’idea dello spostamento, Shadia spiega di aver sentito il rabole” che si sviluppa dalle esperienze individuali degli artisti grafati per aprirli alle infinite svolte narrative della creatività dello desiderio di seguire le orme di Marco Polo, “portando La Mecca in mostra, e diviene così spunto per riflessioni culturali, socio- spettatore. L’iperrealismo pittorico del brullo paesaggio andorra- a Venezia, tramite oggetti provenienti dalla mia città: un Arco politiche, ambientali sulla realtà di un paese tra i più dinamici del no dei dipinti che vanno a formare il trittico “L’efímer i l’etern” di Nero, una città cubica e una manciata di ciottoli di Muzdalifah”. contesto asiatico. Francisco Sánchez trasformano la realtà visiva in realtà tangibile. Dal Nero alla luce di “ILLUMInazioni” di Bice Curiger, una antino- Parabole come atteggiamento morale e spirituale, capace di Curato da , Josep M. Ubach Bernada, il Padi- mica interpretazione delle artiste al tema centrale della mostra narrare dimensioni locai, esplorando luoghi universali. Un’inter- glione di Andorra sarà situato a Campo San Samuele. internazionale. pretazione della mostra “ILLUMInazioni”, attraverso una ricerca L’aspetto curatoriale del padiglione Saudita, situato presso l’Ar- per comprendere ciò che prima era oscuro ed impenetrabile. Padiglione di Andorra senale, è stato affidato a Mona Khazindar e Robin Start. Alla loro capacità evocativa e riflessiva viene affidato il racconto Padiglione di Andorra alla 54. Esposizione Internazionale di una scena locale che ha l’aspirazione di parlare infinite lingue d’Arte – la Biennale di Venezia (prima partecipazione ufficiale) Padiglione del Regno dell’Arabia Saudita raccontando ad ognuno una storia comune. Titolo della Mostra: Oltre la visione Padiglione del Regno dell’Arabia Saudita alla 54. Artisti Partecipanti: Helena Guàrdia Ribó; Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia Padiglione della Repubblica Popolare del Bangladesh Francisco Sánchez Sánchez Titolo dell’Esposizione: The Black Arch Il padiglione della Repubblica Popolare del Bangladesh alla 54. Commissario: Pedro de Sancristóval y Múrua Espositori: Raja and Shadia Alem Esposizione Internazionale d’Arte - la Biennale di Venezia Commissari aggiunti: Joan Gil Gregório, Commissari: Dr. Abdulaziz Alsebail Titolo dell’esposizione: ‘Parables / Parabole’ Ermengol Puig Tàpies, Francesc Rodríguez Rossa Curatori: Mona Khazindar and Robin Start Cinque artisti del Bangladesh interpretano differenze culturali Curatori: Paolo De Grandis, Josep M. Ubach Bernada Sede: Arsenale contemporanee Coordinamento a Venezia: Carlotta Scarpa, Arte Communica- Espositori: Promotesh Das Pulak, Kabir Ahmed Masum Chisty, tions Coordinamento in Andorra: Imran Hossain Piplu, Mahbubur, Rahman e Tayeba Begum Lipi Montse Coma Areny Commissari: Fiona Biggiero (Italia) Sede: Chiesa di San Samuele, Campo San Samuele, Venezia & Tayeba Begum Lipi (Bangladesh) (fermata vaporetto S. Samuele / linea 2) A cura di: Paolo W. Tamburella & Mary Angela Schroth Sede: Fondazione Gervasuti, Fondamenta S. Ana (Via Garibaldi) Castello 993, tra Giardini & Arsenale

andorra: helena guàrdia ribó, ciutat de flotant, 2011, installazione, fotografia digitale e specchi, 10000 x 300 x 200 cm arabia saudita: shadia and raja alem 2010, courtasy by shadia alem bangladesh: imran hossain piplu, the utopian museum - 2011 digital images, variable, printed publication and others haiti: guyodo (frantz jacques), untitled – 2009, plastic, shoes, doll’s head, hair, wire, 65 x 20 x 18 cm, courtesy of the artist, photo by daniele geminiani india: anish kapoor, portrait; photo: johnnie shand-kydd iraq: azad nanakeli, destnuej (purification), video 2011, videostill i padiglioni 41

Dalle new entries di Andorra e Haiti che propongono Helena Guardia Ribò e Francisco Sánchez e una mise en scene spettacolare per le opere di Jean Hérard Celeur, André Eugène, Claude Saintilus. Poi l’”acqua ferita “ del padiglione dell’Iraq e il “Black Arch” del regno dell’Arabia Saudita....

Le voci di Haiti Sta per esplodere Acqua Ferita Sono ancora impresse Nessun allarme ato- nella memoria collettiva le mico in vista, ma tutti immagini del devastante lo sanno, l’esplosione terremoto di magnitudo avverrà. Precisamente 7.0 che ha colpito la Re- nella città di Venezia, pubblica di Haiti nel gen- che torna ad accogliere naio del 2010. Epicentro a trent’anni di distanza del sisma, la capitale (l’ultima partecipazio- Port–au–Prince. E’ proprio ne indiana in Biennale da qui che provengono i è del 1982), presso tre artisti primi attori della l’Arsenale (Artiglierie), mostra DEATH AND FERTI- il Padiglione naziona- LITY, uno dei due progetti le dell’India attraverso curatoriali che il Padiglione la Lalit Kala Akademi, di Haiti ha concepito per la New Delhi (L’Accademia sua prima volta alla Bien- Nazionale di Arte dell’In- nale di Venezia. Una mise dia), centro promotore en scene spettacolare per dell’importante festival Il commissario per il padiglione dell’Iraq ha ufficialmente dichiara- le opere di Jean Hérard periodico di arti visive la Triennale India. to che “gli artisti iracheni contemporanei non hanno mai avuto la Celeur, André Eugène, Scelto per la 54esima Esposizione Internazionale d’Arte, un po- possibilità di presentare il loro lavoro per un padiglione iracheno Claude Saintilus, i tre Atis ker di 4 artisti contemporanei acclamati a livello internazionale alla Biennale di Venezia; la prima e ultima rilevante comparsa, Rezistans (“resistenza ar- per un progetto artistico a cura del poeta e teorico culturale nel 1976, ha mostrato solo alcuni dei loro artisti “moderni”. Il tistica” in creolo), parte di Ranjit Hoskote dal titolo decisamente esplosivo: Tutti sono d’ac- padiglione dell’Iraq del 2011 vuole presentare al mondo una sti- un gruppo di scultori della Gran Rue la via principale che attraver- cordo: Sta per esplodere……. L’India colosso asiatico, che in tan- molante selezione di 6 artisti da due generazioni, che compren- sa Port-au-Prince , le cui creazioni saranno collocate all’interno di dem con la Cina forma l’immaginifico impero di “Cindia”, è ormai dono diverse discipline artistiche (pittura, performance, video, due container per il trasporto marittimo di 12 metri ciascuna. diventata sul tavolo dell’economia mondiale uno dei primi attori, fotografia e installazione)”. Un allestimento ideato dall’artista italiano Daniele Geminiano con nel tentativo di superare il flagello del sottosviluppo del paese che Il Padiglione Iraq della Biennale di Venezia punta quindi sulla con- il contributo della fotografa e curatrice inglese Leah Gordon, che ancora lo affligge. Leader mondiale in fatto di tecnologie avan- temporaneità, presentando due generazioni di artisti contempo- con questa mostra ha voluto rendere omaggio allo scrittore e zate, con la sua personale Silicon Valley orientale, Bangalore, ranei a confronto. filosofo Edouard Glissant, scomparso di recente. I due container il paese indiano è anche un incredibile esempio di democrazia Ali Assaf, Azad Nanakeli e Walid, tutti nati nei primi anni ’50, sono disposti perpendicolarmente l’uno all’altro a formare una e pluralismo interculturale. Proprio per esprimere i concetti di hanno vissuto una realtà irachena caratterizzata da una laceran- croce a T, e i colori il blu e il rosso evocano quelli della bandiera transcultura, contaminazione ed interculturalità, sono stati chia- te instabilità politica, periodo di incubazione socialista, contrap- haitiana. L’isola caraibica viene così ricostituita nella sue fattezza mati i 3 artisti più un collettivo, i DMC, acronimo di The Desire posta ad una grande ricchezza culturale. di impianto terrestre a largo dalla terraferma, in una struttura Machine Collective. Zarina Hashmi, conosciuta internazionalmen- Adel Abidin, Ahmed Alsoudani e Halim Al Karim, hanno invece temporanea come quella dei container marittimi, eco della storia te per le sue stampe composte di materiali misti, è simbolo di vissuto il periodo del conflitto tra e Iraq (1980-1988), la di Haiti, la cui realtà sociale, nazionale, culturale ed economica quella storia artistica indiana che fa riferimento alla guerra di guerra del Golfo, la dittatura di Saddam Hussein, con il conse- è sempre stata fortemente assoggettata al commercio interna- indipendenza del 1947 e alla diaspora, l’artista vive e lavora a guente isolamento artistico. zionale e alle logiche dello sfruttamento. HAÏTI ROYAUME DE New York. Il pittore scultore e videoartista, Praneet Soi, nato a In mostra a Venezia sei installazioni site – specific che andranno CE MONDE (Haiti kingdom of this world), il secondo progetto, è Kolkata, crea invece opere dal forte carattere transculturale. a occupare gli spazi della Fondazione Gervasuti. Opere incentrate una mostra itinerante a cura dell’haitiano Giscard Bouchotte, che La ricerca artistica di Gigi Scaria del Kerala, anche lui pittore, sul tema dell’acqua, una risorsa chiamata a giocare un ruolo esporrà opere di 15 artisti il cui intento è quello di “illuminare” scultore e videoartista, risulta essere una sintesi espressiva dei determinante sull’assetto geopolitico mondiale. l’arte di Haiti esportandola e facendola conoscere al pubblico movimenti migratori interni al paese indiano. The Desire Machi- Una riflessione sul concetto di “ bene “ capace di riaffermare un internazionale. Il sisma del 2010, oltre ad essere costato la vita ne Collective composto da Sonal Jain e Mriganka Madhukaillya, assioma ineludibile. Senza acqua non c’è vita, e l’intero paese ira- di quasi 300.000 persone ha spazzato via anche tutti gli istituti collettivo mediatico con sede in una barca sulle rive del Braha- cheno è chiamato a confrontarsi con questa drammatica realtà. di cultura lasciando come ricordo solo macerie e polvere. maputra a Guwahati, Assam, la cui dirompente forza creativa, Il padiglione iracheno ha un Patrono Onorario del tutto ecceziona- caratterizzata da opere filmiche e installazioni per spazi pubblici, le, l’architetto di fama mondiale Zaha Hadid. Padiglione di Haiti parte da una specificità indiana per aprirsi a contaminazioni co- Padiglione di Haiti alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte smopolite. Padiglione dell’Iraq la Biennale di Venezia (prima partecipazione ufficiale) 54. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia Titolo della Mostra: DEATH AND FERTILITY Padiglione dell’India Titolo dell’Esposizione: Acqua Ferita / Wounded Water. Artisti Partecipanti: Jean Hérard Celeur, Padiglione dell’India alla 54. Sei artisti iracheni interpretano il tema dell’acqua André Eugène, Claude Saintilus Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia Commissario: Ali Assaf Co-Commissario: Vittorio Urbani Commissario: Daniele Geminiani, The Island Titolo dell’esposizione: Tutti sono d’accordo: Sta per esplodere… Curatore: Mary Angela Schroth Curatore: Daniele Geminiani Curatore aggiunto: Leah Gordon Espositori: Zarina Hashmi, Praneet Soi, Gigi Scaria e The Desi- Organizzazione: Nuova Icona / Sala 1 Comitato scientifico: Donald John Cosentino, Leah Gordon re Machine Collective (Sonal Jain e Mriganka Madhukaillya) Media Partner: Canvas Magazine Project Manager: Mary Zurigo Commissario: Ranjit Hoskote In collaborazione con: Ambasciata dell’Iraq in Italia, Rappresen- Curatore: Ranjit Hoskote tanza dell’Iraq nelle Nazioni Unite a Roma, Ministero della Cultura Titolo della Mostra: HAÏTI ROYAUME DE CE MONDE (Haiti king- Sede: Arsenale (Artiglierie) in Iraq, Arab Fund for Arts and Culture, MerchantBridge Bank e dom of this world) il Patrons Committee del Padiglione dell’Iraq. Artisti Partecipanti: Sergine André, Elodie Barthelemy, Mario Sede: Fondazione Gervasuti, Fondamenta S. Ana (Via Garibaldi) Benjamin, Maxence Denis, Edouard Duval-Carrié, Frankétienne, Castello 995, tra i Giardini e l’Arsenale Guyodo, Sébastien Jean, Killy, Tessa Mars, Pascale Monnin, Pa- Apertura al Pubblico: dal 4 giugno al 27 novembre 2011 ore skö, Barbara Prézeau, Roberto Stephenson, Hervé Télémaque, 10-18 tutti i giorni tranne i lunedì Patrick Vilaire Inaugurazione: 2 giugno 2011 dalle ore 19 alle ore 21 Commissario: Fonds de dotation agnès b and Institut Français. Commissario aggiunto: Régine Estimé (Service Culturel de l’Ambassade d’Haïti en France) Curatore: Giscard Bouchotte Comitato scientifico: Carlo A. Célius, Eduard Duval-Carrié Project Manager: Mary Zurigo 42i padiglioni QUI SI È FATTA LA SToRIA

Eva Schlegel (Hall/Tirolo 1960) è l’eclettico commissario del padiglione austriaco 2011 e ha scelto Markus Schinwald. La Svizzera opta per l’arte sociale come rappresentante del panorama elvetico contemporaneo e propone due portabandiera: Thomas Hirschhorn E Hans Rudolf Reust. Dora Garcia (Valladolid 1965) è l’artista esponente del padiglione spagnolo. Daiga Rudzgate (1962) è il commissario del padiglione della Lettonia che ha scelto Kristapz Gelsiz. Darius Myksis (Kauna, 1969) artista ormai noto per la partecipazione a mostre di caratura internazionale svolge per il suo padiglione il ruolo di artista e curatore della Lituania. Mentre La donna occupa poco spazio” è il titolo provocatorio dell’opera di Liina Siib (Tallin, 1963) rescelta a rappresentare l’Estonia i padiglioni 43

sopra: Markus Schinwald - Vanishing Lessons - 2009 Set Phot - Photo: Markus Tretter - Courtesy of Kunsthaus Bregenz - Copyright: VBK, ViennA 2011 a destra: Darius Miksys - Sketch of the layout of Lithuanian Pavillion made by the artist Darius Miksys nella pagina a fianco: Dora Garcia -The Prophets - dal 2005 Performance - Foto: Tate Modern, London

 Austria. Eva Schlegel (Hall/Tirolo 1960) è Non l’arte politica, ma un modo politico di fare mente dagli anni ‘80. Il suo lavoro si distingue che si unirono per stabilire le fondamenta di un l’eclettico commissario del padiglione austriaco arte quindi. Hirschhorn realizzerà per la Bien- per una particolare sensibilità nei confronti nuovo carattere artistico nazionale. Con l’opera 2011. Ritorna in un ruolo decisionale dopo es- nale “Chrystal of resistance” attraverso il quale dei simboli rappresentativi del suo territorio di “Dietro la tenda Bianca” esplora ciò che rimane sere stata presente in veste di artista con un offrirà allo spettatore alcuni spunti di riflessio- origine, egli li inserisce silenziosamente nelle di quell’esposizione, del retaggio socio-culturale intervento performativo alla celeberrima Bien- ne circa il ruolo dell’arte come motore di un sue opere, le quali spesso non hanno bisogno che ha lasciato in un paese dove le differenze nale del 1990 di Herald Szeeman. La Schlegel possible cambiamento della fruizione sociale. di mediazione. Il ministro della cultura lettone etniche segnano i confini antropologici. Myksis ha scelto Markus Schinwald (Salisburgo 1973) L’altra Andrea Thal è la curatrice dello L’altra è motiva così la scelta di Gelsi: “Turisti da tutto sveste la carica curatoriale e demanda allo sta- giovane artista che vive e lavora a Vienna. Nei Andrea Thal (Zurigo, 1975) curatrice d’anvan- il mondo visiteranno la Biennale e forse le sue to selezionando 200 dei 300 artisti vincitori ne- suoi lavori egli ama condurre lo spettatore il guardia propone “Chewing the Scenery” al Tea- oper potranno evocare emozioni positive sulla gli ultimi vent’anni del premio statale conferito luoghi familiari quali un cinema, un teatro o una tro Fondamenta Nuove di Venezia che consta di Lettonia e alcuni di loro potrebbero interessarsi dal Ministero della Cultura della Repubblica di stanza d’albergo e ponendolo di fronte a situa- vari elementi, alcuni permanentemente visibili, a visitare la nostra nazione.” Alla Biennale pro- Lituania e intende scoprire se c’è effettivamen- zioni inaspettate. Il padiglione austriaco, uno dei altri visibili solo in determinati momenti. porrà “Artificial Peace”, alcuni dipinti di grande te stato un processo di inculturazione artistica. più imponenti, ma anche stimolanti architetture formato realizzati con la tecnica dell’acquerel- del complesso costruito da Joseph Hoffman Spagna. Dora Garcia (Valladolid 1965) è l’ar- lo utilizzando colori acrilici fluorescenti a base Estonia “La donna occupa poco spazio”, (Brtnice, 15 dicembre 1870 – Vienna, 7 mag- tista esponente del padiglione spagnolo. Vive e d’acqua. A proposito di “Artificial Peace” Gelsiz questo è il titolo provocatorio dell’opera di Liina gio 1956) nel 1934, si prospetta quale messa lavora a Bruxelles e le tematiche centrali della dichiara in un’intervista: “Le mie opere rifletto- Siib (Tallin, 1963) prescelta a rappresentare in scena di opera d’arte totale dove lo spettato- sua produzione artistica sono l’analisi dei pa- no i miei interessi e questa volta corrispondono l’Estonia. L’artista, la quale negli ultimi anni è re sarà protagonista del palcoscenico e ove la radigmi e delle convenzioni dell’arte. Nelle sue esattamente al motto della Biennale (…) Quan- sensibile a temi quali il ruolo della donna nella percezione dello spazio verrà alterata da luci e performance mette in evidenza il legame tra do lavoro con la luce riesco a far entrare il pub- società moderna in relazione al contesto socio- ombre, il tutto in sintonia con il tema generale pubblico e artista servendosi della finzione sce- blico all’interno del mio mondo.” Il lavoro sarà culturale di appartenenza, esporrà una serie di “ILLUMinazione” di Bice Curiger. nica per sviscerare elementi etici e morali di diviso in tre parti chiamate Mattina, Giorno e foto ispirate ad alcuni articoli pubblicati qualche questa relazione. Katya García-Antón, direttore Sera e ognuna riflette i tratti coloristici dei vari anno fa in Estonia nei quali si dichiarava che la La Svizzera opta per l’arte sociale come rap- del Centre d’Art Contemporain di Ginevra offre momenti della giornata. donna necessita di un salario minore rispetto presentante del panorama elvetico contempo- una sola anticipazione su quanto vedremo: “In all’uomo e di spazi di lavoro limitati. Le prota- raneo e propone due portabandiera. Thomas ciò che presenterà condensa un acume intellet- Lituania. Darius Myksis (Kauna, 1969) artista goniste, ritratte nella loro routine in contesti Hirschhorn (Berna, 1957) è un artista impe- tuale con una buone dose di humor noir”. ormai noto per la partecipazione a mostre di lavorativi eterogenei e talvolta bizzarri, tuttavia gnato politicamente che è sempre stato estra- caratura internazionale svolge per il suo padi- non si rassegnano all’alienazione che comporta neo alle logiche del mercato dell’arte. Hans Lettonia. Daiga Rudzgate (1962) è il commis- glione il ruolo di artista e curatore decidendo di il ruolo al quale sono state relegate, ma stimo- Rudolf Reust, presidente della Commissione sario del padiglione della Lettonia, giornalista e di ricordare la prima esposizione d’arte naziona- lano ad una parafrasi del contesto e invitano lo Federale d’arte chiarisce la scelta dicendo che critica d’arte, curatrice indipendente, imprendi- le avvenuta a Vilnius nel 1907, storica per aver spettatore a immedesimarsi.  l’opera di Hirschhorn assume in un ruolo di pri- trice. Kristapz Gelsiz (1962) è il suo eletto ed è rappresentato una cesura con tutto ciò che è mo piano all’interno del dialogo arte\responasa- anche uno degli artisti più quotati e considerati stato fatto prima e aver dato inizio alla storia bilità sociale per la generosità e la risolutezza artisti concettuali della scena lettone contem- dell’arte contemporanea lituana. una collettiva manifestate nel trattare materiali e significati. poranea nella quale è presente continuativa- di artisti proveniente da differenti aree geografi- [a cura di Ilaria Carvani]

46i padiglioni il mondo in

[a cura di giorgia salerno] lagunaOggi per la prima volta l’Inghilterra partecipa con un’installazione site – specific di Mike Nelson, artista che per tre mesi ha lavorato all’interno degli spazi per realizzare la sua opera che si svelerà solo nei giorni d’apertura. Christian Boltanski è l’artista scelto per il Padiglione Francese. Christoph Schlingensief, artista prematuramente scomparso lo scorso anno, rappresenta la Germania mentre Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla, sono il duo di artisti scelti Federal Advisory Committee on International Exhibitions per il Padiglione degli Stati Uniti. La Cina sceglie una selezione di cinque artisti diversi: Yuan Gong, Pan Gongkai, Liang Yuanwei, Yang Maoyuan e Cai Zhisong. Giappone punta su Tabaimo per il suo padiglione: una giovane artista di trentacinque anni conosciuta per le sue grandi proiezioni. Per la prima volta l’India entra a far parte dei padiglioni nazionali: i quattro artisti scelti sono Zarina Hashmi, Praneet Soi, Gigi Scaria, The Desire Machine Collective. L’artista scelto dai due curatori per rappresentare il Brasile è Artur Barrio mentre per l’Argentina l’ambasciatrice Gloria Bender ha incaricato come curatore per il padiglione della Biennale di Venezia, Rodrigo Alonso

Inghilterra – Mike Nelson Francia - Boltanski - Chance Il padiglione dell’Inghilterra fu Christian Boltanski è l’artista scelto per il Pa- uno dei primi a presenziare diglione Francese. L’artista ha scelto come alla Biennale di Venezia. Era suo curatore Jean-Hubert Martin, direttore il 1909 e la Biennale era onorario del Museo Nazionale d’Arte Moderna già arrivata alla sua ottava George Pompidou. edizione. L’edificio scelto, già Il lavoro di Boltanski per la 54˚ Biennale di preesistente, costruito nel Venezia, dal titolo Chance, riflette sulla sorte, 1887 da Enrico Trevisan, sulla casualità e sul destino (intesa come la ingegnere capo del Comune Tuké dei greci) temi a lui cari e protagonisti di Venezia, fu un Café Re- della maggior parte dei suoi lavori. In partico- staurant fino al 1909, anno lare l’installazione ‘gioca’ sulla casualità della in cui venne acquistato da nascita e delle sue dirette conseguenze la vita una commissione britannica e la morte, riflette sulla presenza di una forza e rimodernato dall’architetto superiore, di un Dio che ha già deciso per noi. Rickards e decorato da Frank Composta di tre parti l’opera di Boltanski coinvolge direttamente il suo pubblico che diviene parte integrante Brangwyn. Oggi per la prima dell’opera. Allo spettatore all’ingresso del padiglione viene chiesto di accomodarsi su di una sedia in legno da cui volta l’Inghilterra, avvalendosi vengono fuori delle voci che pronunciano delle domande: E´ un messaggio di speranza? È un annuncio minaccio- delle sei gallerie del padiglione, partecipa con un’installazione site – specific di so? Dinnanzi scorrono su di un rullo centinaia di immagini di neonati che allo spettatore appariranno tutti uguali, Mike Nelson, artista che per tre mesi ha lavorato all’interno degli spazi per e solo casualmente uno dei bambini farà la differenza. Il rullo si arresta e uno dei volti si illuminerà e suonerà realizzare la sua opera che si svelerà solo nei giorni d’apertura. Artista specia- un allarme. E’ fatta, il destino ha scelto che quel bambino nascerà. E Il rullo di nuovo parte con un nuovo giro. lizzato nelle installazioni Mike Nelson è stato due volte nella rosa dei candidati Nella seconda ala del padiglione, un contatore, mostra in tempo reale, da un lato i numeri delle nascite e del Turner Prize, nel 2001 e nel 2007 e vincitore del premio Paul Hamlyn dall’altro quelli dei decessi del mondo. Ogni notte a mezzanotte il contatore mostra il resoconto della giornata. (2001). Il curatore del padiglione inglese Richard Riley insieme al commissario Nell’ultima sala, in un grande schermo, vengono proiettati volti umani divisi in tre strisce orizzontali che scorro- Andrea Rose e con una commissione d’eccellenza (Rachel Campbell-Johnson, no e si mescolano costantemente. Lo spettatore attraverso un pulsante che arresta il rullo, è qui chiamato a critico d’arte del The Times, Christoph Grunenberg, direttore della Tate di completare i volti, generando così ritratti improbabili, grotteschi e divertenti. Chi riuscirà a completare in modo Liverpool, Nav Haq, curatore del museo Arnolfini di Bristol, Keith Hartley, cu- corretto un volto vincerà l’immagine stessa. ratore della Galleria d’Arte Moderna di Edimburgo, Hugh Mulholland, direttore La sadica ironia di Boltasnki però non si arresta qui. L’artista infatti, ha messo a disposizione della rete per tutta della galleria The Third Space di Belfast, Karen McKinnon, curatore galleria la durata della Biennale un gioco simile alla sua installazione e che vedrà premiare i più fortunati con una delle Glynn Vivian Art di Swansea, Ralph Rugoff, direttore della Hayward Gallery di sue opere. Avanti sadici dunque, è arrivato il vostro turno. Londra, Godfrey Worsdale, direttore del centro d’arte contemporanea BALTIC di Gateshead) ha scelto per rappresentare il suo paese proprio Mike Nelson per il potere di immedesimazione delle sue opere. Le sue installazioni sono veri e propri set a grandezza naturale che riportano le questioni ansiogene della quotidianità come la paura dell’ignoto o la dispersione della realtà in cui ci si smarrisce. Non a caso Nelson ha dichiarato su Frieze Magazine che uno dei Stati Uniti – Allora e Calzadilla suoi scrittori preferiti sarebbe Jorge Luis Borges, autore di numerosi saggi di Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla, sono il duo di artisti scelti Federal tematiche esistenziali. Le ambientazioni di Nelson sono sempre molto comples- Advisory Committee on International Exhibitions per rappresentare il se, inquietanti e intrise di profonda cultura. Si rimane in trepidante attesa per Padiglione degli Stati Uniti alla 54˚ Biennale d’arte di Venezia. il suo nuovo lavoro. I due che vivono e lavorano a San Juan, Porto Rico, collaborano dal 1995 e sono conosciuti per i loro lavori spesso provocatori e incisivi, sotto il profilo politico, attraverso l’utilizzo di differenti forme espressi- ve, come sculture, suoni, video, fotografie, installazioni e performance. Committente della performance che si svolgerà per la Biennale è Lisa Freiman, capo del dipartimento di arte del Museo di Arte Contem- Germania - Christoph Schlingensief poranea di Indianapolis. E’ la prima volta, dunque, che si assiste alla Per il padiglione tedesco è stato scelto Christoph Schlin- partecipazione di una coppia nella competizione della Biennale e il duo gensief, artista prematuramente scomparso lo scorso portoricano non si fa certo scappare l’occasione di far parlare di loro. anno. Alla guida del padiglione, Susanne Gaensheimer, Allora e Calzadilla, infatti, coinvolgeranno un team di atleti professionisti dal 2009 direttore del Museum für Moderne Kunst che si esibiranno in tre performance, realizzate appositamente per lo (MMK) di Francoforte e grande esperta di Bruce Nau- spazio, ricreando cosi, i giochi olimpici che saranno utilizzati come man, vincitore del Leone d’oro proprio alla Biennale metafora per rimandare all’idealizzazione del corpo e della mente tipica dello scorso anno. La Gaensheimer con la moglie e as- delle civiltà greco romane. sistente di Schlingensief, Aine Laberenz, ha deciso di non esporre gli schizzi dell’opera, che l’artista avrebbe dovuto realizzare per il padiglione tedesco, ma piutto- sto di mostrare opere già esistenti. Schlingensief ha sempre assunto un ruolo attivo sia nelle problematiche artistiche, che in quelle sociali, politiche e culturali che riguardano il suo paese e per tal motivo i suoi più stret- ti collaboratori hanno voluto recare una testimonianza della sua ‘partecipazione sociale’. Le opere selezionate si concentrano particolarmente sul rapporto di Schlingensief con la sua malattia, con i temi universali ed esistenziali della vita, attraverso l’espressione multiforme delle sue opere. Dai video e fotografie che raccontano la sua fondazione di un villaggio - opera in Africa Operndorf Afrika, con la creazione di una scuola che ospita un teatro e aule destinate alla musica fino alla creazione di un Fluxus oratorio, nel padiglione centrale, A Church of Fear vs. the Alien Within. Un lato del padiglione proietterà inoltre una selezione di sei film facenti parte di diversi momenti della carriera di Schlingensief. Il Folkwang Museum di Essen ha deciso di rendere omaggio a questo grande artista con una sua retrospettiva che avrà luogo nell’ambito del Ruhrtriennale 2012-2014. i padiglioni 47

Cina – Pervasion - Un caso particolare quello della Cina che sceglie di non farsi rappresentare da un unico artista, ma piuttosto, da una selezione di cinque diversi per mostrare la varietà di forme espressive dell’arte contemporanea cinese. Yuan Gong, Pan Gongkai, Liang Yuanwei, Yang Maoyuan e Cai Zhisong sono i cinque protagonisti del padiglione della Repubblica Popolare Cinese scelti dal curatore Peng Feng con la collaborazione della China Arts & Entertainment Group (CAEG). I lavori presentati, sebbene siano appartenenti a differenti espressioni artistiche, possono essere racchiusi entro un’unica tematica, la ‘pervasione dei sapori cinesi’, da cui prende spunto anche il titolo del padiglione stesso Pervasion. Il tè, lo spirito, il fiore di loto, l’erba medicinale e l’incenso sono i cinque ‘sensi’ protagonisti delle opere esposte che attraggono e coinvolgono lo spettatore attraverso meccanismi emozionali. Particolari odori o gusti, infatti, possono immediatamente generare in noi un preciso ricordo o una determinata sensazione fissati nella nostra memoria. Un percorso emozionale dunque che affonda le sue radici proprio nella cultura cinese, e che cerca, come dichiara lo stesso Peng Feng, di trovare un modo per allentare le tensioni fra diversità e India - Tutti sono d’accordo: Sta per esplodere……. universalità, pluralismo e monismo, arte contemporanea e arte tradizionale che confondono oggi Per la prima volta l’India entra a far parte dei padiglioni nazionali alla 54˚ Biennale il cerchio dell’arte. Una curiosità: proprio in questi giorni una questione delicata riguardo l’arte d’arte di Venezia. Organizzato dalla Lalit Kala Akademi, l’Accademia Nazionale di Arte contemporanea cinese sta facendo il giro della rete internet. Un appello, da parte dell’ ’intellighen- dell’India, e curato dal poeta e teorico culturale Ranjit Hoskote, il padiglione indiano zia’ italiana e internazionale, si sta diffondendo in favore della liberazione di Ai Weiwei, l’artista mostra il panorama artistico contemporaneo dell’India attraverso le tematiche della imprigionato e censurato dalle autorità cinesi a causa delle sue idee libertine. La mobilitazione migrazione e della contaminazione. I quattro artisti scelti per rappresentare l’India prevedrebbe un’azione collettiva proprio in Biennale, ad ogni sostenitore di Ai Weiwei è richiesto sono Zarina Hashmi, Praneet Soi, Gigi Scaria, The Desire Machine Collective (DMC). di portare un seme di girasole al padiglione cinese, elemento simbolico di richiamo alle opere Per diversi anni, l’India era stata invitata a partecipare alla Biennale di Venezia ma il dell’artista. governo aveva sempre declinato gli inviti, quest’anno il segretario del Ministro della cultura, Jahawar Sircar, ha dichiarato che il panorama artistico contemporaneo indiano ha ottenuto un riconoscimento internazionale. Poche, ancora, sono le infor- mazioni relative alle singole opere degli artisti invitati che a quanto pare con video installazioni insisteranno particolarmente sui rapporti trans culturali dell’India con gli altri territori.

Giappone – Tabaimo – Teleco-soup Il Giappone sceglie Tabaimo per il suo padiglione, una giovane artista di trentacin- que anni conosciuta per le sue grandi proiezioni, che analizzano diversi aspetti Brasile – Artur Barrio: Registros + (Ex)Tensoes y pontos della società contempora- Il Padiglione brasiliano sostenuto dalla Fundação Bienal de São Paulo designa come cura- nea giapponese. A seguire tori Agnaldo Farias e Moacir dos Anjos, già responsabili della 29˚ Biennale di San Paolo. il lavoro di Tabaimo, all’ana- L’artista scelto dai due curatori per rappresentare il Brasile è Artur Barrio. Obiettivo di grafe Ayako Tabata, è Yuka tale scelta è quello di diffondere le nuove concezioni sperimentali dell’arte contemporanea Uematsu, curatore del brasiliana, meno conosciute in campo internazionale e della quale Barrio ne è portavoce National Museum Of Art di assoluto. E’ evidente che la collaborazione di due curatori di uno stesso padiglione generi Osaka. Il titolo del lavoro è un solido progetto scientifico che raccolga diverse sfumature. L’intervento dell’artista nel coniato dalla stessa Tabai- padiglione si sviluppa in due aree, nella prima è mostrato il suo lavoro attraverso foto, mo, Teleco-soup, derivante video e testi, i Registros, ai fini di una chiara comprensione dei suoi processi creativi da dalla parola giapponese parte del pubblico. Dall’altra una nuova installazione site specific. Barrio, attraverso l’uso “tereko”, “andare contro”, di diversi materiali e forme espressive, come note, disegni, collage modifica e reinterpre- e “soup”, “zuppa” letteral- ta luoghi, ambienti e momenti. mente minestra invertita. Tabaimo gioca sull’inversione dei rapporti tra acqua e cielo, fluido e contenitore, il mondo e sé. Attraverso un raffinato stile d’animazione che riecheggia i disegni di Hokusai e l’uso di immagini simboliche di vita urbana, descrive i problemi che si nascon- dono sotto la superficie della quotidianità. Si sofferma, particolarmente, sull’espansione ed evoluzione delle grandi città rispetto ai piccoli centri, detta “Galapagos Sindrome”, per indicare l’incompatibilità fra la tecnologia giapponese e i mercati internazionali. Fa suo un motto che diviene centrale nella sua installazione: “Una rana in un pozzo non può concepire l’oceano ma conosce l’altezza del cielo. E’ realmente un pozzo così piccolo il mondo di una rana?”. Come un prolungamento di questo motto, Tabaimo crea all’interno del padiglione un grande ’pozzo’ attorno allo spettatore, attraverso l’utilizzo di un impianto video e pannelli a specchio, che mostreranno le immagini della periferia giapponese in contrasto con il cielo, che attraverso particolari proiezioni sarà posto al di sotto del padiglione, ponendo così in relazione interno ed esterno, microcosmo e macrocosmo.

Argentina – Adrian Villar Rojas - The Last Artwork of Humanity L’ambasciatrice Gloria Bender per gli affari culturali dell’Argentina ha incaricato come curatore per il padiglione della Biennale di Ve- nezia, Rodrigo Alonso, curatore, scrittore e professore universita- rio (IUNA e UBA). Per rappresentare al meglio la cul- tura argentina Alonso ha scelto il giovane artista Adrián Villar Rojas. Il lavoro di Adrian Villar Rojas pre- vede per il padiglione l’installazione di una serie di sculture monumen- tali realizzate in argilla, metafore di universi alternativi. Le sue scul- ture sono distorsioni del reale, a metà fra classicismo e fantascien- za, lontane dai principi didascalici della scienza. Rovine di una cultura antica o futuristici set? Pas- sato, presente e futuro si fondono nelle opere di Villar Rojas senza alcuna temporalità. Non a caso il titolo dell’installazione è L’ultima illustrazione dell’umanità. L’artista sostiene la probabile presenza di mondi paralleli dove esseri umane e altre creature hanno forme e caratteristiche diverse. Villar Rojas racconta una storia, l’esistenza di una civiltà che al suo termine lascia come testimonianza le sue opere d’arte. 48focus

L'Altra metà del cielo Le donne alla Biennale di Venezia. Al padiglione Italia, Beecroft, Fioroni, Accardi e le altre….

a fianco: vanessa beecroft, vb 52, performance 6 ottobre 2003, castello di rivoli museo d’arte contemporanea, rivoli, torino. video/sound, color, pal, time 2:09:54.

 C’è Carla Accardi fra le prota- sedersi, per andare altrove. Verso ri, i corpi, come potenza che diviene territorio poco affollato.In principio fu l’amore per il tessuto, che diviene goniste della Biennale dell’ecceziona- altri linguaggi e fermare per sempre atto, calati in una dimensione in cui si Sofonisba Anguissola, quando l’attivi- parte integrante dei suoi lavori E c’è lità: Ancora una volta a Venezia, il un ricordo, un gesto, un pensiero. elimina ogni possibilità di relazione, tà artistica era rigorosamente riser- la sconosciuta Grazia Cucco, fra le suo invito è l’omaggio ad una grande Le sue casette, gli alberi, i cuori, le di dialogo, nella rigorosa regia, dell’e- vata agli uomini. Poco più tardi, la più circa quaranta donne, sugli oltre due- interprete dell’astrattismo, creatrice linee, i punti, le macchie, il colore, clettica artista genovese che vive a nota Artemisia Gentileschi, che nel cento artisti che presenteranno le delle cosiddette antinomie spaziali e l’argento, come scrittura evocativa New York. Vanessa Beecroft, alla 1600, si imporrà con il suo talento, loro opere all’Arsenale. Olimpia Bla- il riferimento kantiano è d’obbligo, del linguaggio dell’inconscio. Forse, 54esima Biennale, la più discussa, la sua indipendenza. E il loro lavoro, si, con le sue cascate di colore e c’è dove segni bianchi vengono collocati l’unica artista in grado di pensare Il la più straordinaria, quella di Vittorio segna il passo di un percorso che si l’arte della fotografia, con la svizzera su spazi neri. Poi, il colore lumine- tempo come immagine mobile dell’e- Sgarbi. Era tempo, che alla Bienna- snoda fra le vie dell’ arte al maschile, Anna Vivante, Jasmine Bertusi e ternità. E c’è, l’insupera- le comparisse di nuovo la scultura prima di arrivare a grandi personag- Donata Pizzi con il messaggio so- bile Vanessa Beecroft, in marmo, e comunque la scultura gi della contemporaneità come Frida ciale del suo attento lavoro. Il lavoro L’arte declinata al femminile con dieci sculture nate come espressione di un linguaggio kahlo, Tamara Lempicka. Grandi pit- pittorico di Adriana Asti, sì proprio dai calchi delle giovani trascurato, ancor più dalle donne. trici, non scultrici. Gloria Argeles, lei, l’attrice di teatro, che dipinge im- approda in Laguna nella modelle nude, quelle della Nella storia dell’arte si ricorda, forse, invece scultrice lo è, argentina che magini della realtà …ma le vesto di diversità delle tecniche, suggestiva performance solo una donna scultrice: Properzia vive a Roma, anche lei a Venezia. Fa- fantasia. Francesca Leone, la bella alla chiesa dello Spasimo De’Rossi, ed era il1500. La scultura, mose, le sue sculture in rete metal- figlia del più famoso Sergio e le sue deilinguaggi e degli stili... di Palermo. Eccentrica in- come linguaggio “altro” rispetto delle lica che proiettano ombre sul muro figure dal sapore espressionista E c’è terprete di nuovi linguaggi, arti visive, è la grande assente nel- come illusorie immagini che rimanda- Patrizia Atti, che dipinge rose, solo protagonista dell’arte del le più importanti manifestazioni. Alla no alle ombre di platoniana memoria. rose. E il mondo è lì, fra le sfuma- scente, le nuove, rivoluzionarie opere nostro tempo, l’artista che pone lo Biennale 2011, finalmente, un’altra Federica Marangoni, un’altra donna ture dei petali che sembrano carne. con la plastica trasparente, le famo- sguardo al centro della propria inda- artista, è scultrice e donna. L’arte, che si misura con la materia per cre- ET ET e non AUT AUT, dirà Sgarbi se Tende, singolari strutture abitati- gine, crea quadri viventi, dimensio- nelle sua differenti espressioni, non are sorprendenti sculture, installazio- prendendo in prestito, per una volta, ve, percorribili. I monocromi, le tele ni affascinanti. Oggetto è la figura dovrebbe essere affidata a distinzio- ni di vetro e di luce. Maria Dompè, le parole del filosofo. grezze, testimonianza di un ricco per- umana, le età, la moda, le riflessioni ni di genere, perchè, quando è tale, artista fermana, definita scultrice corso fra continuità e ricerca E c’è, su grandi problemi sociali, la sceno- come l’ingiustizia non ha sesso e, al- dello spazio. Roberta Cavallari, gio- Giosetta Fioroni, siciliana, anche grafia inquietante, bagnata di rosso, lora, occorrerebbe distinguere anche vane bolognese, che utilizza linguaggi per lei un ritorno alla Biennale: l’uti- che rimanda al genocidio del Darfur. l’espressione originata dalla omoses- diversi, Lucianella Cafagna con il lizzo di tecniche diverse, le sue opere Le figure di donna, spesso dipinte di sualità. Ma è pur vero che, delle don- tratto gentile dei suoi disegni e de- pittoriche come un arcobaleno su cui bianco, i nudi, la carne, i muti scena- ne, la storia dell’arte, ci consegna un gli oli, Isabella Ducrot, il colore e [Cecilia Ci]

50biennali da curare due punti di vista di classe: massimiliano Gioni

mie sensazioni, trovo ra o “Le Lumiére in Francia”, ovvero si è a lungo dibattuto e ancora ne che il progetto di Bice all’Illuminismo, un’idea davvero molto dovremmo discutere su come sor- Curiger presenti al- convenzionale della modernità; ed è passare questo periodo, superare meno due punti degni come tornare al Rinascimento, alla questo stato cosciente delle nazioni; di attenzione. Uno di Rivoluzione Francese e all’Illumini- e nuovamente, credo questo titolo questi è sicuramente smo. E tutte queste idee è come se possa farti pensare: forse è la ricon- il fatto che abbia invi- stessero cercando di dire che “que- ferma delle rianima-nazioni anziché tato tanti artisti che sta è la risorsa dell’arte moderna e che un porsi la questione su questa appartengono ad un contemporanea”. Non so se diretta- nozione dello stato delle nazioni, che tipo di generazione mente o indirettamente punti su que- è appunto, irrilevante oggi. Questa è “giovane”; lo ritengo sto, ma credo, questa sia connessa stata la mia prima reazione al titolo molto interessante, a come il mondo stia cambiando ma è totalmente ingiusto affamar- Con la Biennale dietro l’angolo, Exi- i progetti curatoriali più recenti: The come anche un altro tipo di approc- bart (e scommettiamo anche i nostri Spectacle of the Everyday, alla de- cio da parte di Bice alla Biennale lettori) freme dalla voglia di sape- cima Biennale di Lione e Not Only che consiste nell’ essersi inspirata re cosa si aspettano gli esperti del Possible, But Also Necessary – Opti- a qualcosa che puoi scoprire a Ve- “Tra i padiglioni nazionali le simulazioni mestiere da questa nuova avventura mism in The Age of Global Wars, alla nezia. Mi spiego meglio, penso che 2011: come si approcceranno all’e- decima Biennale di Istanbul. La sua è curare la Biennale di Venezia si av- architettoniche di Mike Nelson, il tributo vento? su cosa hanno riflettuto o di- stata definita “un’importante voce in- vicini probabilmente al cercare di battuto in merito? Cosa apprezzano ternazionale sulla diversità culturale”, trovare una qualche connessione purtroppo postumo al drammaturgo tedesco o già non digeriscono di ciò che han- infatti Hou Hanru è stato uno dei pri- con il luogo, che è pieno di tradizione no saputo dai primi dettagli che “fan- mi curatori e pensatori ad esaminare o di peculiari condizioni; e questo è Christoph Schlingensief, le installazioni di no luce” sul progetto di Bice Curiger? alcune questioni postmoderne come un caso che non si è visto spesso Lo abbiamo domandato a due cura- l’identità nomade, l’ibridazione e la in passato. Infatti, mi è capitato in Christian Boltanski e le sculture e performance tori conosciutissimi a livello mondia- mobilità globalizzata che lui stesso precedenza, di percepire la Biennale di Markus Schinwald sono solo alcune delle le per farci svelare il loro personale chiama “in-betweeness”: Hou Hanru di Venezia come uno di quegli eventi “point of view” sulla Biennale di Vene- è inoltre il corrispondente francese di non ancora pronti ad essere connes- mostre che non vedo l’ora di vedere” zia; pertanto, ci siamo piacevolmente Flash Art International, e apporta il si alle condizioni del luogo, mentre intrattenuti con Massimiliano Gioni e suo costante contributo ad altre rivi- questa volta avverto un certo tipo Hou Hanru. ste focalizzate sull’arte contempora- di connessione. Forse non è così Per galanteria, da buoni padroni di nea come Frieze, Art Monthly, Third fondamentale, ma sembra come se oggi, come porti l’arte contempora- lo rispetto a quanto abbiamo visto, casa facciamo gli onori, dando la Text, Art and Asia Pacific, Domus, fosse importante stavolta, non so. nea a produrre una nuova condizione i dettagli; abbiamo visto lo show e precedenza all’ospite che viene da Atlantica, Texte Zur Kunst, and Tema Dall’altra parte, sento che ci sono di multi-centro, a delle sorte di ne- tutto ciò che è attorno alla Biennale, molto lontano. Partiamo, dunque, dal Celeste. una serie di domande che emergono goziazioni globali, che porta ad una come è solito”. gentilissimo curatore di origini cinesi, Pur essendo molto occupato, il noto e ci “illuminano”, come per esempio dislocazione ma anche a resistere. L’ altra voce, ugualmente importan- Hou Hanru, attualmente Director of curatore decide di concederci in il titolo stesso, ILLUMInations, che Perciò non penso sia più così rilevan- te, della nostra intervista, è di uno Exhibitions and Public Programs and un’intervista e alla domanda: Qual è lo si può interpretare come un’idea te usare questa radice; allo stesso curatori italiani più noti sul suolo Chair of Exhibition and Museum Stu- stata la sua reazione stando alle pri- dell’Europa del 19nnovesimo secolo tempo, su questo suo puntare sulle internazionale,ovvero il critico d’arte dies presso il San Francisco Art Insti- me indiscrezioni sulla Biennale di Ve- in quanto centro del mondo, origine e nazioni, ovviamente, la Biennale di Massimiliano Gioni(Busto Arstizio, tute, in carica dal 2006. Numerose nezia? Ci risponde: “Ad essere since- l’inizio della modernità e via dicendo. Venezia ancora prende la struttura 1973), Direttore Artistico della Fon- esposizioni in tutto il mondo portano ri, non mi sono ancora fatto un’idea L’idea dell’illuminazione è legata all’i- delle nazioni o le abitudini delle nazio- dazione Nicola Trussardi dal 2003 e la sua firma, tra queste ricordiamo precisa, ma per quelle che sono le dea di “The Enlightment” in Inghilter- ni, e così via, ma credo che su ciò curatore di grandi mostre negli spazi biennali da curare 51

Due protagonisti per un’intervista: il Director of Exhibitions and Public Programs and Chair of Exhibition and Museum Studies presso il San Francisco Art Institute e il Direttore Artistico della Fondazione Nicola Trussardi di Milano e Curatore del New Museum di New York Hou Hanru

“punto di vista”! Nelson, il tributo purtroppo postu- Kamchatka… A proposito di ex Unio- “Non ho mai avuto mo al drammaturgo tedesco Chri- ne Sovietica: Andrei Monastirsky al molta simpatia per stoph Schlingensief, le installazioni padiglione Russo riceverà finalmente la critica preven- di Christian Boltanski e le sculture la consacrazione che si merita. Mo- tiva, ovvero per le e performance di Markus Schinwald nastirsky è uno dei più grandi e rivo- speculazioni fatte sono solo alcune delle mostre che luzionari artisti degli ultimi vent’anni. sulle mostre pri- non vedo l’ora di vedere. Il padiglione Difficile dire se il palcoscenico di Ve- ma che aprano. danese esplora il tema della libertà di nezia sia il più adatto per raccontare Le mostre vanno parola, e lo fa con un inusuale grup- la sua avventura, ma è un artista che viste, non possono po di artisti non danesi, come d’altra si merita finalmente di essere cele- brato dalla stessa nazione nella quale monumentali e storici della città di dern, e che produce le pubblicazio- per anni ha lavorato praticamente in Milano con artisti internazionali tra ni Charley e The Wrong Times. Nel semi-clandestinità. Nella mostra in- cui Paul McCarthy, Tacita Dean, Tino 2010 è stato Direttore Artistico di ternazionale curata da Bice Curiger Sehgal, Peter Fischli e David Weiss, 10,000 Lives, ovvero l’ultima Bienna- “Ritengo molto interessante l’approccio da sono molto incuriosito dai cosiddetti Maurizio Cattelan, Martin Creed, Urs le di Gwangju (Corea). para-padiglioni, sculture architetto- Fischer, John Bock, Pawel Althamer, Recentemente nominato Associate parte di Bice alla Biennale che consiste nell’ niche create da Franz West, Moni- Michael Elmgreen & Ingar Dragset, Director e Director of Exhibitions del ka Sosnowska, Song Dong e Oscar Anri Sala, Darren Almond e Paola New Museum of Contemporary Art essersi inspirata a qualcosa che puoi scoprire Tuazon per accogliere le opere di Pivi. di New York, ne ha co-curato la mo- altri artisti, in una combinazione di Il suo curriculum è felice e colorato stra inaugurale Unmonumental e la a Venezia. Mi spiego meglio, penso che curare ospitalità e parassitismo. A propo- di importanti nomine. Talento pre- triennale Younger Than Jesus e cura- sito di parassitismo, il Leone alla coce, Massimiliano Gioni infatti si to After Nature (2008), Urs Fischer: la Biennale si avvicini probabilmente al Carriera a Sturtevant – artista che fa strada, giovanissimo, a New York Marguerite de Ponty (2009), The cercare di trovare una qualche connessione con ha passato la vita a creare repliche nel lontano 1998 come inviato per Imaginary Museum: Dakis Joannou perfette di opere di altri artisti – è un la rivista internazionale Flash Art, Collection (2010). Le sue collabora- il luogo, che è pieno di tradizione o di peculiari segno perfetto dei nostri tempi in cui dove si trattiene fino al 2002 come zioni sono molteplici e contano isti- tra originali e copie, contraffazione e autore di numerosi testi e pubblica- tuzioni come il PS1/MOMA di New condizioni; e questo è un caso che non si è visto brand, prodotti tarocchi e prodotti di zioni scientifiche. Dimostra subito di York, Les Museés de la Ville di Parigi, marca, anche la firma dell’artista si possedere un particolare feeling per il Museum in Progress di Vienna, la spesso in passato” trasforma in logo. E anche per non le biennali. Vola, infatti, a Venezia nel Fondazione Sandretto Re Rebauden- soccombere completamente a que- 2003 come curatore della sezione go di Torino e il Pitti Immagine di Fi- sta glamourizzazione dell’arte – di La Zona; l’anno successivo diventa renze. cui, nel bene e nel male, Venezia e’ co-curatore della Biennale itinerante Fatte le dovute presentazioni, alquan- diventata un simbolo – credo che sia d’arte contemporanea “Manifesta 5” to scontate per via delle notissime essere giudicate sulla base della sola parte il Padiglione Polacco che ospita doveroso dedicare questa edizione a San Sebastian in Spagna, e parteci- attività di cui è primo interprete Gio- lista degli invitati. un’artista israeliana, Yael Bartana. Il della Biennale di Venezia all’artista pa come co-curatore alla 4° Biennale ni, vi sveliamo senza cambiarne una Quindi davvero non me la sento di ritorno dell’India è una novità interes- cinese Ai Weiwei, arrestato e impri- di Berlino con Maurizio Cattelan e virgola, cosa ci ha rivelato questo cu- esprimere un giudizio sulla Biennale. sante e dal padiglione svizzero di Tho- gionato ormai da mesi”. Ali Subotnick. E’ insieme a loro che ratore di grosso calibro sulla Bienna- Posso dire solo quali sono le opere mas Hirschhorn di sicuro ci si potrà fonda a New York la galleria no-profit le di Venezia nel suo 54esimo com- e i progetti che sono più curioso di aspettare delle belle sorprese. Il bel- The Wrong Gallery, trasferita nella pleanno, sottoponendolo ad un’unica vedere. Tra i padiglioni nazionali le lo della Biennale è che è sempre un collezione permanente della Tate Mo- ed “umile” richiesta: vogliamo il suo simulazioni architettoniche di Mike po’ come giocare a Risiko: invado il [gemma pranzitelli] 52focus tintoretto biennalesco Temerari di tutto il mondo unitevi. Nel Padiglione Centrale ai Giardini, tre tele del grande pittore manierista veneto puntano a stimolare il contemporaneo. Con un ammonimento: “ artisti viventi, non indulgete nelle convenzioni!”

a sinistra: Trafugamento del corpo di San Marco, 1562-6 (Gallerie dell’Accademia) a destra: Ultima Cena, 1592-4 (Basilica di San Giorgio Maggiore) sopra: Creazione degli Animali, 1551-2 (Gallerie dell’Accademia)

 Metti di andare a Venezia per la Biennale. Destinazio- puntiglioso che doveva squadrarla da vicino. ne Arsenale. Per perdersi tra i lavori di artisti da tutto il La lezione è servita. Lo ha detto, del resto, anche la di- mondo e curiosare nel Padiglione Italia, cuore pulsante (e rettrice Bice Curiger: “Questi dipinti di Tintoretto, uno sgarbianamente polemico) della chiacchieratissima mani- degli artisti più sperimentali nella storia dell’arte italiana, festazione. E invece, ecco la sorpresa. Nel Padiglione Cen- esercitano un fascino particolare per la loro luce estati- trale ai Giardini saremo accolti da tre tele monumentali, ca, quasi febbrile, e per il loro approccio temerario alla di solito esposte nella Basilica di San Giorgio Maggiore e composizione che capovolge l’ordine classico e definito del all’Accademia: “Ultima Cena”, “Trafugamento del corpo di Rinascimento”. “Quel Tintoretto all’ingresso – ribadisce il San Marco”, “Creazione degli Animali”. L’impatto? Proba- presidente Paolo Baratta - è una presenza tutt’altro che bilmente una roba che farà tremare i polsi. E non perché ovvia. Saranno lì, le sue opere, come un monito agli artisti siano tre opere inedite, tutt’altro. Jacopo Robusti o meglio viventi a non indulgere nelle convenzioni”. C’est-à-dire: per Comin, detto il Tintoretto, è sì un pittore “antico” - per essere innovativi non serve cercare a ogni costo la provo- forza: è vissuto in pieno Cinquecento -, ma la sua carica in- cazione. Anche perché niente è più facile – soprattutto di novativa è qualcosa che certi “moderni”, o peggio ancora questi tempi - che épater le bourgeois. Anzi, è diventato “contemporanei”, assolutamente si sognano. Prendiamo conformista. l’”Ultima Cena”, con quella tavolata di sguincio che cata- Le tre tele sono state concesse in prestito dalla Soprin- pulta in mezzo alla scena la serva: lei tira fuori i piatti dalla tendenza per il Polo Museale Veneziano in cambio del tinozza e Cristo e gli Apostoli, illuminati dalle loro aureole, restauro loro e degli altri tre teleri delle “Storie di San son quasi un contorno. E che dire dell’arditissima e oniri- Marco” ancora in Accademia. Chiusa la kermesse, il cor- ca prospettiva del “Trafugamento”, oppure dell’incredibile pus tornerà a far bella mostra di sé nelle Gallerie. Allorché “Creazione degli animali” che pare anticipare le visioni di al centro dei nostri ricordi resterà ancora, sebbene non William Blake? Quei teleri, Tintoretto li dipingeva febbril- solo, il Tintoretto.  mente alla svelta, per l’invidia dei suoi contemporanei. E non temeva di usare - ancora per l’”Ultima Cena” – tele a trama grossa, lanciando un guanto di sfida all’osservatore [Elena Percivaldi] focus 53 i magnifici 9 di

Ecco chi sono gli artisti italiani presenti a Venezia scelti dalla Curiger e con quali opere e bice progetti approdano in laguna

a sinistra: Elisabetta Benassi, The Innocents Abroad - 2011 dettaglio dell’istallazione, 9 lettori di microfiche motorizzati, microfiche, tavoli, lampade elettriche, unità elettronica, cavi elettrici, Courtesy Elisabetta Benassi e Magazzino d’arte Moderna, Roma sopra: Gianni Colombo, Spazio elastico - 1967-68, Elastici fluorescenti, motori elettrici, lampada di Wood, Foto: Giorgio Pizzagalli Courtesy Archivio Gianni Colombo, Milano

 Dopo mesi di polemiche fra cu- costituito da frammenti di meta-ci- tista più controverso del panora- uno metafisico e semantico. Spesso vora sulla candeggina impressa su ratori, critici e politici finalmente si nema in cui in gruppo di personaggi ma artistico italiano. Dopo tanto gli oggetti messi in relazione fra loro tessuti diversi. parla di loro, quelli che dovrebbero recitano sul set e poi, a riprese fini- vociferare la sua presenza è stata sono discordanti – come in Lavoro essere i veri protagonisti della Bien- te, parlano del risultato in maniera confermata, così come la sua instal- rauco – e sta allo spettatore trova- Marinella Senatore: nale: gli artisti. Sette sono giovani da fondere parole, suoni, musiche lazione, presentata già durante la re un nesso fra essi, partendo dalla La giovane artista napoletana parte- artisti già noti alla scena dell’arte del film e rumori della vita reale. Biennale del 1997: Turisti. L’opera loro funzione originaria e facendo un cipa alla Biennale con due lavori: uno contemporanea italiana, due hanno Molti sono i riferimenti cinemato- consiste in una serie di piccioni che lavoro di decontestualizzazione. del 2010 e uno di quest’anno. Nui cambiato il panorama artistico del grafici e filosofici, da Brakhage a osservano il pubblico dall’alto. Sono simu (“Noi siamo” in dialetto sicilia- XX secolo: Luigi Ghirri e Gianni Co- Warburg, di cui l’artista riprende i loro i veri protagonisti, turisti che Luigi Ghirri: no) è un video documentaristico che lombo. Star fuori tempo: Tintoretto. il Rituale del Serpente presentato osservano altri turisti: noi. Una pre- Oltre all’omaggio a Gianni Colombo, mostra il lavoro dei minatori svolto Vediamo meglio chi sono e con quali sotto forma di mappa delle mente, senza inquietante che, come spesso verranno esposte quattro fotografie insieme alla popolazione di Enna. In lavori li vedremo a Venezia. ricca di simboli magici e pagani. L’in- accade nei lavori di Cattelan, provo- di un guru della fotografia italiana: questo caso i minatori divengono an- tenzione dell’Angioletti è quella di far ca stupore misto a disagio. Luigi Ghirri. che sceneggiatori del video, portano Giorgio Andreotta Calò: immergere lo spettatore all’interno La scelta di presentare poche foto avanti loro il “racconto” di questa Artista di sangue veneto, ma olan- di set in cui poesia, filosofia, e cine- Gianni Colombo: nasce dal fatto che è possibile indi- storia che vuole essere un intreccio dese d’adozione l’artista ha sempre ma si intrecciano armonicamente. Un omaggio al padre dell’arte cine- viduare con pochi elementi il punto fra razionalità e didattica. Il progetto lavorato sull’appropriazione di spazi tica e programmata: Spazio elastico essenziale che lega tutto il suo lavo- più recente invece è stato svolto a non appartenenti all’arte, trasfor- Elisabetta Benassi: 1964/67 occuperà un’intera sala ro. Ghirri infatti amava fotografava Venezia poco prima della Biennale e mandoli di significato e dando vita Nove lettori di microfiche, tavoli e della Biennale. cose inedite, ma vicine a noi, a cui prevedeva un workshop fra persone a luoghi spesso senza identità. Per lampadine: così si presenterà il la- Il reticolo simmetrico a maglia qua- nessuno dava importanza. Protago- che gravitavano intorno all’evento e i la Biennale l’artista ha pensato a di- voro di Elisabetta Benassi. Le po- drata costituito da elastici progetta- nisti delle sue polaroid sono strade lavoratori dell’industria chimica nella versi lavori, fra cui sculture in bron- stazioni permetteranno al pubblico to dall’artista rappresenta uno dei percorse ogni giorno o scene ordi- zona di Marghera. zo (Scolpire il Tempo), un blocco di di osservare i suoi ormai celebri mi- punti più alti della sua fase cinevi- narie di assoluta semplicità (Mo- Video e foto del set documentano marmo in memoria dei morti sul la- crofilm, in cui l’artista “violenta” il te- suale, coinvolge lo spettatore in un dena,1972). Ridava vita alle cose l’esperienza. voro (Per Ogni Lavoratore Morto) e sto, lo vive e lo fa suo, rielaborando gioco di luci e movimenti. Il lavoro immortalandole in un attimo che un’immagine di una sua azione mol- la scrittura attraverso il processo. fu già presentato in occasione della persiste ancora fino ad oggi. Jacopo Robusti detto Tintoretto: to suggestiva (Senza titolo – Laguna Una processualità razionale, quasi XXXVI Biennale di Venezia nel 1968 Discussa la scelta della Curiger di Sud). In ogni opera l’artista coinvol- scientifica quella che utilizza per la- e a Documenta 4 di Kassel. Sarà Giulia Piscitelli: voler inserire, fra la lista degli artisti ge emotivamente lo spettatore, cre- vorare su documenti che sembrano esposto a questa Biennale anche il Dal 1988, quando espose per la pri- italiani, Tintoretto. Per alcuni una ando in lui delle domande, a cui non rebus, stralci di foto e di giornali progetto dell’ “ambiente elastico”. ma volta a Koln, ad oggi ne ha fatta scelta senza senso, anacronistica e dà risposte, ma solo memorie visive sottolineati con irruenza a non vo- di strada Giulia Piscitelli, che mette non rappresentativa del panorama da immortalare e da custodire. ler dimenticare i fatti più laceranti Luca Francesconi: in mostra il suo ultimo progetto. Il attuale artistico, per altri invece un della storia. La Benassi passa dalla L’artista mantovano presenterà mol- progetto Spica prevede 11 arazzi giusto omaggio al pittore veneto che Meris Angioletti: guerra cambogiana degli anni ‘70 teplici opere, installazioni, dipinti e raffiguranti una spiga la cui matri- ha dato molto alla città di Venezia e Progetto complesso quello presen- all’uccisione di Pier Paolo Pasolini oggetti di vario genere. Uno deilavo- ce sarà frutto di studi iconografici che viene così ringraziato. D’accor- tato dall’artista bergamasca che - avvenuta negli stessi anni- affron- ri esposti fra i più interessanti sarà su antiche monete. Il tessuto degli do sulla scelta anche Sarbi che ave- tenta di riportare il cinema alla sua tando realtà storiche scomode e Calendario delle Semine, in cui Fran- arazzi verrà poi trattato con solven- va proposto di inserire Mantegna in fase di sperimentalità, in cui la pel- spesso celate. cesconi crea degli ambienti asettici, ti, i quali scolorendo riveleranno l’im- quanto tutta l’arte è contempora- licola conteneva solo due elementi: in cui convivono oggetti di legno, magine. Oltre a questo nuovo lavoro nea. Saranno esposte due opere del suono e luce. Maurizio Cattelan: vetro e plastica. La materia perde sarà possibile ammirare tre opere maestro veneto: La creazione degli Stanzas infatti prevede un percorso Presenza sospirata quella dell’ar- l’elemento estetico per assumerne degli ultimi 5 anni in cui l’artista la- animali e la celebre L’ultima cena. 54le mie biennali

Intervista a Vettor Pisani che fa il punto sulla mostra, le scelte e le polemiche: “Io sono stato invitato ma non ho neanche risposto perché mi sembra assurdo che Sgarbi abbia creato una Biennale in cui ognuno se ne resta a casa sua” la biennale oggi? per essere vera dovrebbe svolgersi a lampedusa

a sinistra: Viaggio in Germania: Virginia e Germano alla ricerca della parola perduta sopra: Santa Teresa del frigorifero

dal ‘68 alle BR, questo complotto comune di Venezia e che per mano- ritratto va visto da destra a sinistra giudaico sta sempre dietro a tutti i vre segrete è stato lasciato di nuovo e da sinistra a destra. Per cui c’è movimenti delle idee e della cultura. in dotazione agli americani. Quindi un’oscillazione della verità che va dal Nel 1976 Harald Szeemann a Ve- Venezia è stata saccheggiata sia dei cogito ergo sum di Cartesio al coito nezia curò una mostra dal titolo “Le luoghi che delle manifestazioni, pri- ergo sum di Freud. Cioè quello che macchine celibi”. Nel catalogo della ma a Palazzo Grassi si facevano delle viene ad oscillare o a scomparire è mostra egli pone la Santa Teresa del mostre bellissime ora si fa soltanto sempre la lettera G, lettera chiave Bernini come l’anticipazione a livello un gioco di mercato. delle logge massoniche. storico e artistico delle macchine ce- libi. Infatti ai lati della Santa Teresa, In questa realtà in cui, come hai E della Biennale che si aprirà tra seduti dietro i balconcini, troviamo i detto, è il capitalismo a controlla- qualche settimana cosa ne pensi? celibi, che sono prelati o autorità del- re il mondo dell’arte, che ruolo ha La Biennale di Venezia ha fatto la la chiesa. Questo elemento è molto ancora quest’ultima? fine di un ciclo storico e culturale. importante per capire l’importanza Oggi l’arte, già Hegel ne parlava, è Io sono stato invitato alla Biennale dell’arte e degli artisti italiani all’inter- morta. Ma secondo me l’arte non di quest’anno, ma non ho neanche no del panorama storico e artistico è morta quando l’ha detto Hegel o risposto all’invito perché mi sembra da sempre. Recentemente gli artisti quando Nietszche ha gridato Dio è assurdo che Sgarbi abbia creato una italiani sono stati sottovalutati ed è morto, è morta l’11 settembre a Biennale in cui ognuno se ne resta a  Nel 1972 sei stato invitato a ha molto interessato che ritrae Adolf incominciato un killeraggio internazio- New York, quando i fondamentalisti casa sua. Se vengo invitato alla Bien- “Documenta 5” a Kassel, curata Hitler mentre prega in ginocchio. nale critico nei loro confronti. Negli islamici hanno buttato giù le torri nale e poi Sgarbi mi dice di restare a in quell’anno da Harald Szeemann, ultimi anni si sono fatte e si continua- gemelle, che erano le sorelle dell’A- Roma o a Napoli, io non ci vado per- dove espone Lo scorrevole. Cosa Nel 1976 hai partecipato per la no a fare delle mostre in Europa di merica. L’informazione attraverso la ché io vado alla Biennale non solo per ricordi di quell’esperienza? prima volta alla Biennale di Vene- artisti americani ed europei di ogni televisione e i mass media ha creato esporre l’opera ma perché mi piace “Documenta 5” probabilmente re- zia con l’opera Theatrum. Ci sei genere e da cui sono esclusi total- una tale rappresentazione dell’arte andare a Venezia. Siamo arrivati sterà la più importante della storia tornato nel 1978, 1984, 1986, mente gli artisti italiani. Szeemann totale, una cultura mediatica, così oggi all’assurdo di una Biennale dove di Kassel perché vide la regia di 1990 e 1995. Nel 2007 con L’i- ha usurpato agli italiani il padiglione eclatante, apocalittica e totale che c’è tutto tranne Venezia, veramente Harald Szeemann. Szeemann è un sola interiore. Isolamenti e Fol- Italia e da allora non siamo stati più un artista da quel momento non ha sconvolgente. Io capisco l’ironia, il ebreo, trasferitosi prima in Svizzera lia, a cura di , padroni della nostra identità. Questo più la capacità con una rappresen- talento e il genio di Sgarbi, ma con e poi da lì sceso in Italia a seguito partecipa come evento collaterale dipende da una fragilità dell’economia tazione personale della sua imma- questa invenzione lui si è fatto una di Beuys e di altri artisti. Sarà pro- alla Biennale. Come ti sembra sia italiana nei confronti della Germania, ginazione di creare un avvenimento grande risata sugli artisti moderni, di prio Szeemann a rubare la Biennale cambiata in questi anni la Biennale dell’Inghilterra, del Nord in generale, che abbia un significato. L’arte e cui non gliene importa nulla. In real- di Venezia agli italiani. Szeemann in e che ruolo hanno avuto in questi perché ogni uomo mediterraneo ha la cultura sono in coma, viviamo il tà questa risata di Sgarbi mi ricorda Documenta 5 fu molto importante cambiamenti i tuoi curatori? sempre un nord. Ma la Biennale di coma della condizione moderna in molto la risata di Gino De Dominicis perché diede spazio anche al conte- La Biennale di Venezia è molto impor- Venezia non è stata l’unica cosa sa- cui l’individuo, il genio personale di che la prima volta che fu invitato alla nuto della follia e dedicò alcune zone tante perché Venezia è stata la pri- crificata a Venezia. Insieme a questo un artista viene censurato per dare Biennale espose un mongoloide e di questo avvenimento ad artisti della ma città europea ad avere un ghetto luogo è stato anche dato in gestio- spazio all’immaginazione e alla creati- tutti sappiamo quello che accadde. follia, ricostruendo la visione di questi ebraico. I Giudei appartenevano a ne alla stessa cricca Palazzo Grassi vità della politica e delle masse. Oggi Oggi viviamo in un tempo in cui la pazzi in un manicomio, con diari ed delle logge, essi hanno inventato la che prima era un’istituzione della cit- dobbiamo provare ad immaginare la Biennale di Venezia per essere vera altri elementi della pazzia. In questa massoneria. La G che troviamo sulla tà di Venezia libera e che adesso è realtà e il mondo sotto due aspetti. dovrebbe svolgersi soltanto sull’isola Kassel ebbe anche molta importanza stella è la stessa lettera sacra che stato venduto a un giudeo di Parigi, C’è un mondo reale, laico e poco co- di Lampedusa perché è quella oggi la scultura e in particolare l’iperreali- vediamo sulla loggia. Una lettera mol- proprietario di famose case d’asta. noscitivo, di ignoranza che guarda il la nostra Biennale. Ma questo non smo americano. Questo ha dato il via to importante perché rappresenta Adesso tutto il mercato dell’arte vie- mondo come caso e poi c’è un’altra è stato bene compreso e ognuno anche dopo a performance e a rap- la chiave di lettura e il viaggio nella ne gestito dalle case d’asta per cui realtà per cui il mondo non è tutto se ne resta a casa sua e restiamo a presentazioni che troviamo nella no- conoscenza filosofica delle parole, non esiste più l’arte come merca- caos e caso ma c’è all’interno in ma- guardare in televisione gli sbarchi e i stra contemporaneità. Pensiamo ad l’iniziale di parole importanti come to a sé ma viene organizzato in un niera segreta un mondo della rappre- migranti sull’isola di Lampedusa. In- esempio ad artisti italiani come Va- Gloria, Giustizia, Gesù Cristo, nonché capitalismo giudaico-cristiano che è sentazione simbolica, in cui le cose somma se io oggi penso a una Bien- nessa Beecroft e le sue performance Gold, oro, materia esoterica iniziale. ovunque. Insieme a Palazzo Grassi sono a un tempo sacre e profane, nale penso che l’Italia dovrebbe farla o all’ironia di Maurizio Cattelan, che Se pensiamo alla modernità in cui la è stato dato anche il palazzo Gug- dipende da come uno le guarda. Noi a Lampedusa.  ha realizzato opere come La nona Biennale di Venezia e l’intera cultura genheim, torna la lettera G, che la dobbiamo leggere la realtà da due ora e soprattutto un’opera che mi occidentale si forma e si modifica signora americana voleva donare al parti. Come diceva Duchamp ogni [damaride d’andrea] focus 55 il padiglione CHE CI ASPETTA Unitario o variegato? Sarà possibile, per lo spettatore del Padiglione Italia, ritrovare una sorta di percorso? Una residuale traccia di volontà nelle scelte e gli accostamenti? Exibart prova a fornire qualche nome, qualche parere e qualche spunto di riflessione...

sopra: Ezio Gribaudo - Teatro della Memoria 1966 - 2011 tecnica mista su tela , cm. 200 X 200. Photo Paola Gribaudo a destra: Piero Guccione, Luna Mattutina, 2009/10 olio su tela, cm. 150 X 98. Photo Arthemisia

 Al di là delle inevitabili provoca- della critica d’arte. In questo inizio delle più svariate tendenze, i nomi di l’evanescenza del colore bianco. L’o- zioni spettacolari e della sequela di secolo, considerando le citazioni di personaggi legati o assimilabili alle pera di Leonardo Cremonini, scom- rimostranze degli ultimi giorni, occor- Sgarbi, il mondo dell’arte sembre- grandi esperienze avanguardistiche parso nel 2010 e segnalato a questo rerebbe tentare di individuare indizi rebbe incapace di precise scelte e del Novecento mantengono una cor- Padiglione da Marc Fumaroli, sarà per eventuali letture critiche o, alme- sarebbe inscrivibile nella chiusa mon- posa presenza. Potremo osserva- un’opportunità per riconsiderare un no, alcune ricorrenti caratteristiche taliana “ciò che non siamo, ciò che re, in questo senso, il “Classicismo importante artista che sviluppò una tra le opere presenti al Padiglione non vogliamo”. Allo stesso modo, la tradito” di Nicola Samorì, nella sua pittura originale, in bilico tra resa Italia della 54ma Biennale di Venezia. scelta di criteri e parametri sarebbe caratterizzante tensione tra tecnica della sensazione e slancio irrazionale Una parte del comitato di critici si è delegabile ad intellettuali di diversa pittorica e struttura formale. Enzo e immaginifico. Piero Guccione, per dimessa dopo la conferenza stampa formazione, dai quali lo spettatore Cucchi presenterà dei disegni inedi- il quale Sgarbi ha curato una mono- del 5 maggio e anche un gruppo degli potrebbe trovare nuova linfa per un ti. Avremo a che fare, ancora, con grafia per Skira nel 2008, è pittore artisti invitati sta lasciando la Bien- diverso approccio. In un’intervista di un’arte della riappropriazione del di contemplazione, che gioca, nelle nale: Alfredo Pirri, Marco Tirelli, pochi giorni fa, Luca Beatrice lodava mito, dagli stretti legami con lette- sue creazioni paesaggistiche, con Rossella Biscotti e molti altri. Negli l’atteggiamento da neofita che Sgar- ratura e poesia, tesa tra intensità straniamenti percettivi, anomalie ultimi giorni, Luigi Serafini, il creato- bi – così legato all’idea di contempo- figurativo-simbolica e sperimentazioni dei punti di vista e contrapposizioni re del Codex Seraphinianus, per cui raneità come categoria atemporale, sulla percezione della luce. La scelta tra fluidità e intensità cromatiche. È Sgarbi aveva già scritto importanti subordinata ai concetti di fruibilità e di Sandro Chia, già al Padiglione di notizia recente, invece, che potre- testi, si è ritirato definendo “berlu- comunicazione – potrebbe conceder- Luca Beatrice, segnala un indizio di mo osservare l’astrattismo di Carla sconiana” la cura del Padiglione. si nei confronti dell’arte. continuità con la Biennale 2009. Se- Accardi. Mentre invece, dalla lista Nella conferenza di presentazione, Partendo da queste premesse, molti gnalato da Giorgetto Giugiaro, Ezio chiamata “Fondo Sgarbi”, il curatore Vittorio Sgarbi citava “Non chiederci si sarebbero aspettati un criterio di Gribaudo, a quarantacinque anni dal si riserverà di invitare ancora altre la parola” di Montale e gli “Esercizi scelta che privilegiasse un approccio Premio per la Grafica alla Biennale personalità del mondo dell’arte. Ma di Ammirazione” di Emil Cioran, insi- figurativo all’espressione artistica ri- del 1966, presenterà un’opera che quando aprirà il Padiglione Italiano, e stendo sulla linea del progetto L’Arte spetto ad un approccio informale o concilierà il suo recente lavoro sulla in quale stato aprirà, ancora non lo non è Cosa Nostra: disinteressata e performativo. In effetti, prescindendo memoria con le lunghe sperimenta- dice... aperta a suggestioni di vario genere, dal numero di invitati che continua ad zioni degli anni Sessanta riguardanti slegata dall’istituzionale apparato aumentare e a coinvolgere esponenti i valori simbolici di lettere e segni e [Ivan Fassio] 56focus su un artista LA SVoLTA DI VANESSA

Il “realismo diretto” ed “indiretto” della Beecroft. Ovvero: cosa accade in fi losofi a quando la performance si pietrifi ca. La “mutazione” genetica si rivela alla Biennale e nella personale che la galleria Lia Rumma ospita nelle sue sedi di Napoli e Milano

sistema fi siologico arretrato grafi a. Le modelle entrano con tutto posto privilegiato alla replica. Anche il da un mondo ricchissimo rifl etteva ed elementare di alimenta- il loro peso corporeo dentro l’opera, fruitore non è più un fedele subissato anche la volontà di fi ssare o meglio, zione e consumo, in tutto ma la performance resta connotata dalla grandezza del messaggio divino di confessare, il vomito, le lacrime, piegato e sottomesso alla prevalentemente dal suo carattere che cala su di lui dalle decorazioni le zone erogene, la voglia di morire, natura. Velocità del fi sico evanescente e transitorio: invece parietali di una chiesa. L’attenzione il senso di leggerezza, il gonfi ore fi si- snello che si emancipa di crescere in peso ontologico il la- del pubblico è quella tipica del mon- co, i volti delle amiche, le ossessioni, dalla sua base fi siologica voro artistico perde peso. Quando do contemporaneo, il cui carattere è svuotarsi, tuffarsi, essere distrutti, e dal mangiare, ebbrezza nell’opera d’arte viene presentata al ondivago e fl uttuante. La ricezione è ridursi a brandelli, perdere l’io, esse- del distacco dal corpo, pubblico una realtà e non una rap- distratta e critica allo stesso tempo, re gambe, essere tronchi, frammenti soddisfazione e senso presentazione, c’è una relazione di- chiunque è in diritto di esprimere la corporei privi di una direzione centra- di onnipotenza dell’io retta senza niente di mezzo: via la sua, e nessuno è rimasto abbagliato le, corpi senza organi, dividersi in non dominato neanche rappresentazione, via l’immagine, ci per ore da una folgorante verità. due, la voglia di perdersi, cedere al dal bisogno di urinare, leggero, libero, felice. Disincarnazione, solleva- mento dalla base fi sica dell’e- Nel passaggio al marmo, l’impressione che sia solo una facile sistenza, luce e pulizia del mondo Nella società moderno, tutto traslato verso l’incor- deriva classicheggiante non può che essere l’esito di una dello spettacolo le immagini si rincor- poreo e il mentale, solo elettronico e considerazione frettolosa e di superfi cie. Il frammento corporeo rono e susseguono a rotazione. In un senza materia. La magrezza fa il paio mondo sin troppo visuale, le imma- con l’essenzialità del concetto da cui non è riconciliato in unità organiche superiori, la parte staccata gini si affastellano e accavallano ai nascono grandi amori, l’infatuazione ritmi incalzanti del taglio al montag- minimal, anche per il grigiore e l’au- dal tutto non è ricondotta a nessuna funzione. Cataste di pietra gio, dello zapping e della navigazione sterità di un portamento rigidamente che spizzica a bocconi informazioni e neutro. Perform, mettere in pratica, come lanci aleatori, aggiustamenti casuali ove la spontaneità messaggi raccolti qua e là per lo più esibire una capacità o un talento, a random: le immagini si oppongono recitare, agire: che è come accet- di un incastro ha più importanza che non la guida di un alle personalità autentiche dalle pro- tare e anzi prescrivere di passare, progetto a lungo concepito e pianifi cato nei dettagli: a farla da fondità abissali. E l’autenticità viene mutarsi nelle pratiche e negli usi, seppellita o relegata fra le muffe e non essere un sostrato immutabile, protagonista è il caso, queste unioni non mirano a durare in le casse di vini d’annata in cantina. imperativo pragmatico e anglosasso- Vanessa Beecroft non sembra rim- ne per eccellenza, teorizzato la prima eterno, fi nché funziona... piangere l’Italia e il vecchio mondo volta proprio in America, con Dewey quando esclama di essersi sentita negli anni trenta del secolo scorso. fi nalmente a casa approdando negli Le moderne statue di Vanessa Bee- siamo solo noi e loro. Nonostante Con un ché di sadico Vanessa diri- peso di essere se stessi, abdicare. States. Evidentemente la società gio- croft sono modelle di professione, il realismo sia diretto e quindi in un ge la sua orchestra diuturna. Come Non ravviserei nella nuovissima serie vane e storicamente meticcia ameri- ma più spesso si tratta di conoscenti certo senso più reale, sotto un profi - presentiva a fi ne Ottocento il primo di marmi la volontà di scavo, l’intro- cana calzava a pennello a una british o semplicemente ragazze prelevate lo estetico la performance si sgonfi a pubblico della fotografi a, lo scatto spezione quale era così chiaramen- che ha ceduto presto al fascino della dalla strada, alle quali viene impo- d’essere, il lavoro artistico non ha più ruba l’anima. Anche battendo i pie- te manifesta nei disegni degli inizi, città moderna, ai profi li lucidissimi e sto un codice comportamentale ba- alcuna fi sicità e si esaurisce nel tem- di per terra e ostinandosi a ripetere ma nel sentire l’insuffi cienza della puliti di contro a un’Italia materna e sato sulla fl essibilità. Non guardare po breve della sua durata. Il realismo che in un’immagine non si esaurisco- performance ad esprimere tutte le sensuale, ma ricca in storia dell’arte le altre, non interagire col pubblico, in arte si rimodella sul conio dell’in- no le pieghe e gli ambiti più riposti e esigenze artistiche della Beecroft no- e fatta di una decadenza piena di fa- sii sciolta, non ti irrigidire, non reci- terrogativo più tradizionale in fi loso- proibiti di una personalità, l’immagine terei di primo acchito la sua robusta scino. La magrezza eterea del nuo- tare, cerca di essere un’icona. La fi a per cui ogni cosa ha sempre un dà a chi la possiede un titolo di pro- nutrizione alla scuola degli antichi. vo tipo di femminilità emerso con le performance non si accontenta di duplice risvolto e si sdoppia in pura prietà, un possesso. Anche nel corso di un casting per la modelle anoressiche che sono parte rappresentare la realtà, e presenta apparenza ed essere. Le modelle Prima di fare 70 performances, i performance le ragazze le appaiono dell’immaginario della Beecroft tira a direttamente i suoi soggetti al pub- non sono a disposizione per sempre, primi disegni della Beecroft precoce- come sotto il fi ltro di un’iconografi a corpi efebici giovanissimi e asessua- blico. Nella rinuncia ad un’arte rap- o almeno non come donne vere ma mente analizzati da remota, letteralmente sorprende ti, ben si adatta al rapido scambio presentativa l’opera si smaterializza forse come icone sì. testimoniavano il bisogno di comuni- passare un volto alla Pontormo, rico- dei generi nelle pratiche sessuali e si fonde con il divenire della vita. Nell’epoca della loro fruizione in mas- care stati d’animo, perplessità, fra- nosce la capigliatura dei preraffaelliti post-umane, in sintonia con lo spa- Passate le tre o quattro ore di rito, sa le arti si moltiplicano in serie il- gilità, gli interventi colorati ad acque- nelle folte chiome di una mannequin zio cyber del virtuale, ostile al cibo dell’ennesima performance della limitate per la distribuzione in larga rello accrescevano l’irrealtà di una o arrossa le gote di un gruppetto di come a un antico servaggio verso un Beecroft non resterà che una foto- scala. L’unico, l’originale cede il suo narrazione la cui provenienza interna loro a rimettere in scena le pitture focus su un artista 57

a sinistra: VB62.018.VB, Spasimo, Palermo nella pagina a fianco: Vale Rosso Francia Trunk

studiate viste e riviste in tanti anni mano ha rotto gli argini, ha spezzato brava interprete del nostro tempo ne artistica del calco e poi la tecnica di della Beecroft la rende ostile e persi- di frequentazione del museo virtuale le catene, genera flussi e pulsazioni, mette in risalto la fragilità, la durezza riproduzione a punti nella lavorazione no diffidente riguardo all’essere, lei è della storia dell’arte. Non si tratta moti di vita autonoma, voce schizoi- dei marmi fa i conti col rischio che artistica dei marmi sono mezzi tec- una professionista dell’immagine. affatto di giovani prive di rimandi e de indocile e renitente, desiderio non si rompano da un momento all’altro, nici impersonali, l’artista scompare Se nella performance il soggetto ha incolori: sono la vergine dello sposa- piegato a nessuna logica costruttiva. tanto più che ama metterli in bilico o dietro una produzione meccanica. più peso rispetto al supporto mate- lizio del Perugino, il corpo fresco e La persona con la sua identità mo- sul punto di cadere. Lungi dall’esalta- Rasenta lo zero l’espressione del rico che viene a mancare quasi del illibato dell’adolescente in un quadro nolitica si è per sempre squagliata re l’eternità dei valori come ha fatto singolo, si assopisce il gemito, il la- tutto, quando la performance si bloc- manierista. Allora le performances in mille piani e orizzonti diversi per i tutta la statuaria classica e anche mento, il grido. Si zittiscono le pas- ca avviene un travaso di realtà. Tor- acquisiscono il significato di veri e quali ogni tentativo di pacificazione e l’arte celebrativa più tradizionale dei sioni viscerali, l’io è messo a tacere, niamo a un’arte rappresentativa. Il propri tableaux vivants, col ché non ri-strutturazione resta vano, quando monumenti, l’equilibrio è frutto del nella performance, nella fotografia e livello estetico è superiore rispetto a è più l’anelito verso il domani a pre- non viene evitato con cura. Quando si caso, l’armonia inesistente, e un po’ ugualmente nella scultura. Lontano quello ontologico esistenziale. Il sup- dominare, ma semmai un ricordo in- tratta di assemblare pezzi incoeren- dappertutto si ha l’impressione che dagli individui dominano gli schemi e porto è più gonfio d’essere rispetto al delebile delle pagine della storia, con ti la composizione risulta discorde, questo castello di sabbia possa crol- gli stereotipi, oltre la realtà cangian- riferimento esterno. La rappresenta- un conflitto di correnti in direzioni stridula, non rassicurante. I marmi lare da un momento all’altro. te e fragrante di mille sfumature per zione ha più realtà delle ragazze, che opposte capace di creare buche pe- che una volta dovevano fungere da Il frammento anatomico parla di cui non esiste parola né concetto si in fondo di per sé non interessano ricolosissime per il critico che inclini “scultura” e “basamento” in unità unità organiche distrutte irrimedia- afferma il tipo umano, nelle pietre ma proprio nessuno. Cresce il peso del un po’ troppo in un senso piuttosto stilistiche ben studiate e ispirate bilmente, l’assemblaggio è anarchi- anche prima nelle performances. La supporto materico e diminuisce il che nell’altro. Questa intrinseca con- alla iconografia del monumento, ora co e sprezzante per le convenzioni, freddezza e l’impersonalità del calco peso dei soggetti, che non ci sono traddizione rafforza e rende meno hanno colori che fanno a pugni, ac- il colore saturo è per lo più acido e e della tecnica della scultura da mo- più. La realtà si pietrifica. Ora Va- scontato il lavoro della Beecroft, costamenti atipici, provengono dagli senza riflessi, o zeppo di venature dello soddisfa il palato della Beecroft nessa supera anche lo scoglio della che non può ormai farsi strumento abbinamenti liberi e strafottenti degli come reti da pesca. E arrivano i col- che è artista del nostro tempo e vischiosità delle immagini, ha trovato di convinzione in nessuna campagna adolescenti, non cercano di piacere, pi a rompere e straziare con voluttà colloca i suoi fra i prodotti freddi e come trattenerle. Come sanno bene ma solo aderire a un percorso ben non vogliono sedurre, sono ribelli e un elegante collo allungato, lasciando mentali dell’elettronica. Va letta anco- i filosofi, quando all’ens realis suben- più sfaccettato e smosso di quanto si antigraziosi. I piedistalli mantengono mozza e asimmetrica la percezione ra nella direzione eterea e rarefatta tra l’ens intentionalis ci muoviamo possa pensare a tutta prima. Quan- le numerazioni caratteristiche negli di un viso altrimenti bellissimo. Solo dei prodotti televisivi l’insoddisfazione dalla percezione all’idea. Le immagini do sente l’attrazione gravitazionale usi commerciali dei depositi per la al rozzo il nudo contemporaneo di verso il realismo che spinge verso assolvono il compito di presentarci verso una materia pesante e carica vendita e lo stoccaggio dei blocchi, queste pietre colorate pare come un l’astrazione dei corpi, fa scomparire qualcosa o qualcuno, nel ricordo, o di storia e tradizioni come la pietra a a volte hanno tracce di sporcizia o i retour à l’ordre del XXI secolo. Le le- peli, grinze, pelle d’oca, brufoli e im- nelle fantasticherie, rispetto a quan- parlare è proprio il suo spirito mobile, segni delle intemperie, sono irrego- vigature sono impeccabili, le superfici perfezioni che inevitabilmente s’impri- do lo incontriamo davvero. E in fon- la sua ostilità a farsi rinchiudere in lari, né geometrici né del tutto rozzi. tirate a lucido e specchianti, e fanno mono nell’alginato quando andiamo a do i ricordi o le pure fantasie, hanno facili incasellamenti dalla critica e dal Cataste di pietra come lanci aleatori, capolino la lapislazzuli, la malachite, fare il calco dal vero. Si corre verso questo di vantaggio, che i ricordi ci mercato, la sua rivendicazione ad es- aggiustamenti casuali ove la sponta- materiali preziosi da gioielleria, l’ele- l’idealismo, la cancellazione astrae. appartengono, e possono restituirci sere questo, ma anche molto altro. neità di un incastro ha più importan- ganza piena di ironia guarda a Ilaria Si tipizzano i corpi e si va verso le i profumi di una sera, e nella straor- In fondo la sua è la stessa ribellione za che non la guida di un progetto del Carreto di Lucca e va in barba mannequins: qui si tira la vita dalla dinaria facoltà di essere rievocabili a delle modelle che diventano preda dei a lungo concepito e pianificato nei alla tradizione, il camouflage riesuma parte dell’arte, verso le idee, verso piacere, riportano in vita sempre di teleobiettivi, lo stesso reclamo fiero e dettagli: a farla da protagonista è lo statuario antico cipollino in chiave i tipi mentali. Si gioca alle belle sta- nuovo come la prima volta lo sguar- se vogliamo anche tardo romantico, il caso, queste unioni non mirano a californiana anni settanta, perciò il tuine, non si corre dietro all’attimo do intenso di un amico l’atmosfera di a non essere tutta lì, malgrado an- durare in eterno, finché funziona. Il materiale dei papi diventa “psichedeli- fuggente. Il transeunte si blocca e un istante. Al contrario della vita che che questa nuova avventura dei mar- caso, questo grande autore dell’arte co chic”. In realtà queste opere deri- viene congelato nel calco in gesso e passa, questa è magia delle immagi- mi sia tutta ancora da percorrere. d’oggi nata senza plot ma sotto i colpi vano direttamente dalla fotografia di poi nel marmo, lontano dallo scorre- ni. Il realismo indiretto non procure- Nel passaggio al marmo, l’impres- dell’improvvisazione dada e ducham- moda che appiattisce volutamente i re in divenire degli istanti uno dietro rà il contatto con la calda fragranza sione che sia solo una facile deriva piana, dalla musica di John Cage suoi soggetti per sbatterli in coperti- l’altro. E non è horror vacui ma è in dell’essere, ma almeno sulle immagi- classicheggiante non può che essere e dal rumorismo contemporaneo, na. Le identità sono provvisorie, flui- chiara continuità con le performan- ni, siano pietre o fotografie, ci assicu- l’esito di una considerazione frettolo- lasciava libere le modelle delle per- de, capaci di dominare a tratti il caos ces la volontà di esporre insieme ra un possesso totale. Ora che delle sa e di superficie. Al contrario ravvi- formance mentre i loro corpi si con- emerso dalle frammentazioni e incri- una serie di frammenti marmorei in donne vere si può benissimo fare a siamo più chiaramente nella produ- cedevano alla morsa fagocitante del nature, prevale ancora il canto del- colori diversissimi fra loro non accon- meno, l’essere è tramontato del tut- zione dei marmi echi deleuziani e del pubblico e della fotografia. Ora il caso la disseminazione fuori controllo, la tentandosi di una o due opere. Allora to. Il dominio delle immagini è l’even- tardo strutturalismo. Il frammento regge le fila di un nuovo gioco, e il frattura schizofrenica, l’assemblag- come adesso si tratta di nutriti grup- to epocale del nostro tempo. Ora le corporeo non è riconciliato in unità concerto delle forme si leva in altret- gio dissonante soggiace a un piacere pi di ragazze, la stessa intenzionalità icone sono reali, concrete e tangibili organiche superiori, la parte stacca- tante voci in un sincrono dissonante. infantile per l’organizzazione sponta- di fondo di creare una istallazione in molto più di quelle imprendibili e im- ta dal tutto non è ricondotta a nessu- Con l’approdo al marmo la Beecroft nea, la fiducia nell’indeterminazione, assetto monumentale, un set sceno- perfette realtà che sono le ragazze. na funzione. Parte di un meccanismo sfugge al cliché della durevolezza così una saggia volontà di evasione dal grafico prende possesso dello spazio. che si è inceppato, il tronco, il viso, la connaturato a questo materiale, e da comando della ragione. La prassi Il pragmatismo connaturato e british [francesca alix nicòli] 58focus su un artista

L’inadeguatezza di Dora

 Nata a Valladolid, ma attiva a fonda tra media diversi: foto, scrit- L’obiettivo delle azioni lo chiarisce Non solo persone a prendere parte serisce che ogni atto improprio o Brussels, Dora Garcia è la prota- ti e performances, sono i materiali la stessa Garcia::” Non ho un mes- all’istallazione, ma anche oggetti, ogni parola o movimento sbagliati, gonista della scena iberica secondo attraverso i quali dà vita a veri set saggio da trasmettere.Vorrei che il come libri e taccuini, che rende- provocano un meccanismo causa- la scelta dal Commissario del Padi- cinematografici e teatrali pernsati pubblico godesse del tempo trascor- ranno possibile un’interazione e un effetto nella realtà immediata. Il suo glione Spagnolo Katia Garcia-Anton. per il luogo: quindi site specific. L’i- so insieme con l’opera, allo stesso coinvolgimento più diretti col pubbli- lavoro quindi ha un profondo carat- Artista poliedrica e introspettiva in- stallazione in co. Un’opera, tere fenomenologico articolato su daga, oltrepassandoli, i limiti mate- mostra rea- quella della Gar- fonti diverse, quali Franco Basaglia, riali e concettuali tra tempo, realtà e lizzata dall’ar- cia, realizzata a Carmen Roll, Nicola Valentino e Erik immaginazione, tra mondo concreto tista consiste L’Inadeguato, Lo Inadecuado, The Inadeguate metà tra spazio This. L’inadeguatezza, deve portare e tangibile e mondo della finzione, in una crea- coperto e spa- l’uomo a riflettere su quanto sia non- una finzione quasi cinematografica. zione unica è l’opera ideata per la Biennale dall’artista zio all’aperto… adeguato molto di ciò che percepi- Dora Garcia si interroga sulla verità: costituita da un’azione iti- sce come adeguato solo per il fatto si domanda se quanto ci viene rice- più perfor- multimediale che opera in una congiunzione nerante che che esso esiste. L’Inadeguato, Lo viamo dalla comunicazione contenga mances che profonda tra media diversi: foto, scritti e si svolgerà e Inadecuado, The Inadeguate è un’o- qualcosa di vero, e se lo sia total- si sussegui- si modificherà pera corale che muta con lo scorre- mente, e su come il rapporto tra ranno nel performances, sono i materiali attraverso di volta in vol- re del tempo e nella quale interven- opera, artista e spettatore, fornisca corso dell’in- ta pasando da gono più protagonisti/teatranti, tra il giusto compromesso per vivere in tera durata i quali dà vita a veri set cinematografici e ambienti coper- i quali lei stessa. Il tutto in direzione un mondo reale o artefatto e quindi della Bienna- ti a location alla di un sottitenso che Dora Garcia in- soggetto a imposizioni ideologiche. le. Si tratta di teatrali pernsati per il luogo luce del sole, tende veicolare e di cui è il deus ex Dora Garcia ci propone di vivere la eventi collet- site nei Giardini machina, conducendo il pubblico a realtà attraverso l’illusione della sua tivi che coin- della Biennale. riflettere sulla Biennale stessa, che teatralità. Non accetta il principio volgono fino a Il titolo della lei considera una fiera “anacronistica della concretezza come un concetto settanta persone scelta dalla Garcia modo nel quale gioirebbe incontran- creazione è da parafrasarsi come lo ed appartenente ad un altro tempo”. ovvio e scontato ma scende nella sua stessa. Si tratta di individui che ruo- dosi con una determinata persona”. stato psicologico e fisico nel quale la Da giovane artista, riconosce in que- più profonda analisi, proprio perché, tano intorno al mondo dell’arte o che Accattivante ed innovativa allo stes- Garcia si trova, sommersa dal caoti- sto evento e in questa opportunità, pensa, che il reale, in quanto tale, è ne fanno attivamente parte. Vi sono so tempo è l’idea messa in atto co e spiazzante sistema dell’arte che la possibilità di poter “guidare un’illu- opinabile. Da questi temi nasce L’Ina- scrittori che prendono parte all’ope- dall’artista di creare un volume ap- ruota intorno alla Biennale. Il concet- sione”. Quindi tutti invitati, giovani e deguato, Lo Inadecuado, The Inade- ra leggendo dei testi, critici d’arte, o posito, una sorta di guida alla per- to di inadeguatezza al quale si ispira non, in queste azioni destrutturanti e guate, l’opera ideata per la Biennale anche altri artisti che mettono a di- formance, dove vengono illustrate le è quello esposto da Erving Goffman vivificanti, per creare nuove prospet- da Dora Garcia, artista multimediale sposizione della performance la loro fasi di realizzazione del progetto e ne nella sua opera Encounters, dove tive sulle mostra, a partire da una che opera in una congiunzione pro- esperienza artistica vissuta. delineano gli aspetti più salienti. viene enunciata una teoria che as- direzione made in Spain. focus 59

ARTE A colloquio con Yang Jiechang. Il suo nome richiama il principio taoista legato all’ineffabilità FRONTIERE

a sinistra: Yang Jiechang, Courtesy of Yang Jiechang a destra: Yang Jiechang, Stranger than Paradise, 2010/2011, Courtesy Galerie Jaeger Bucher Paris

 Il Mondo Vi Appartiene - The tuo lavoro? Ai Weiwei è un artista che appartie- personalmente, apprezza Ai Weiwei quanto segue: “Tutta l’arte è con- World Belongs to You è una mo- Tao è una visione del mondo, un ne alla mia generazione. Ci conoscia- e il suo modo di fare arte. Le mo- temporanea”. Sei d’accordo con stra collettiva, di cui il tuo lavoro modo di vita, ed è invisibile. Le opere, mo bene l’un l’altro. Nel 1980 siamo dalità di Ai Weiwei non possono co- questa posizione? farà parte, che avrà luogo a Palaz- invece, sono visibili. Il Taoismo si può entrambi migrati dalla Cina: lui si stituire una coscienza positiva e con- Non credo sia così semplice come zo Grassi a partire dal prossimo percepire in queste opere ma se ne recò a New York mentre io andai a temporanea per la cultura cinese. viene posta. Io proporrei al pubblico 2 giugno. parli, non ha più ragione di esistere. Parigi. Dopo un fascio di tempo dura- L’attività di un artista è sempre, to circa dieci anni, Weiwei ha dovuto in qualche modo, l’espressione in Tornando al Taoismo, le due po- lasciare la Grande Mela ritornando divenire della sua cultura d’origi- larità essenziali che raffigurano i nuovamente a fare base su Pechi- “Ogni luogo del mondo e dell’anima ne; quali sono i temi più tradizio- cardini fondamentali dell’universo, no, in quanto le opportunità a New è rintracciabile nell’avanguardia nali e, dall’altra parte, quali quelli Yin e Yang, rispettivamente prin- York lesinavano. In Cina ha concepito più globalizzati che ti trovi ad af- cipio maschile e femminile, con- opere d’arte come “Fuck the White contemporanea, autentico baluardo di frontare nel tuo lavoro? fluiscono insieme nella quantità House” o “Fuck America”. Questi la- Sì. Ho vissuto in Cina per 32 anni e in di artisti presenti nella mostra a vori hanno trovato un riscontro molto ogni civiltà. Immedesimarsi nell’opera, Europa negli ultimi 23. Nella mia per- Palazzo Grassi. Come percepisci positivo in Cina, portando all’artista sonalità convergono entrambi i pano- una tale unione? molteplici opportunità di lavoro nel sì. Basta non parlarne però, altrimenti rami culturali. Inoltre sto viaggiando Questo è il Tao, un diramarsi di ele- suo paese d’origine. Dopo aver godu- molto, di conseguenza mi avvalgo di menti in continuo cambiamento. La to di gran successo con questo tipo svanisce…” numerosi orizzonti, diversi per civiltà prossima mostra sarà diversa, e di opere, Weiwei si è poi messo a e cultura. Per quanto riguarda il mio anche la mostra gemella “In Praise fare lavori come “Fuck Tian’anmen”, lavoro esposto a Palazzo Grassi ho of Doubt – Elogio del Dubbi” a cura “Fuck Cina”e “Fuck you Motherland”, Sembri abbastanza attaccato alla di dare un’occhiata al Padiglione Ci- selezionato un soggetto che è allo di Caroline Bourgeois a Punta della con cui ha trovato un riscontro as- vecchia tradizione cinese, avendo nese di quest’anno. Verranno inviati stesso tempo tradizionale e globaliz- Dogana è completamente dissimile. sai positivo, questa volta nei mercati studiato la calligrafia e la pittura due funzionari con il pennello. Dai zato. Si tratta di un argomento di cui occidentali. L’Ovest lo ha riconosciuto tradizionale, che riversi nel tuo un’occhiata da vicino, il Padiglione la gente parla e si implica dalla notte Gli ultimi risultati delle vendite di e finalmente gli ha dato il benvenu- concetto di arte contemporanea; Cinese risponderà alla tua domanda. dei tempi: fare l’amore. case d’aste parlano charo, l’ar- to che lui da tempo desiderava. Non eppure ti trovi a vivere nel mondo te sta vivendo uno spostamento sarà forse che Weiwei abbia abusato occidentale, più esattamente tra Cosa ne pensi della Biennale d’ar- In questa mostra collettiva è di verso est. Qual è il ruolo dell’Asia dello Yin e lo Yang? Parigi e Heidelberg. Qual è la tua te di Venezia come istituzione? fondamentale importanza il con- nell’ambito dell’arte contempora- Ad ogni modo, dietro questo atteg- fonte di creatività qui? Venezia è un luogo molto speciale. Mi cetto legato alla rivalutazione dei nea secondo la tua visione? giamento di ricerca accanita di nemi- L’arte è una questione di ispirazio- piace la Biennale di Venezia, molto. E limiti tradizionali della geografia Per me non esiste né Oriente né ci si erge una visione del mondo che ni al di fuori o sorge piuttosto da ‘interessante, non tanto per gli aspet- dell’arte e di come questi ci con- Occidente quando si parla di arte appartiene al periodo della guerra un istinto interiore? ti legati all’arte contemporanea, o dizionino nella relazione agli altri contemporanea. La deriva verso Est fredda. Questo è ben lungi dall’esse- La mia ispirazione deriva dalla mia perché foriera di alcuni nuovi concetti e al mondo. è unicamente legata a dinamiche di re una concezione contemporanea. esperienza di vita. Ho rischiato di d’avanguardia, ma solo a causa della L’arte contemporanea non ha patria, mercato, e il mercato segue i soldi. Il Ma soprattutto: in primo luogo, il morire più volte: stavo per affogare sua tradizione e storia, che è visibile non ha sesso e non si pone limiti, flusso di capitali in questo momento suo più grande nemico, al momento e in alcune occasioni per poco non in ogni dove. Tutto il mondo dell’arte questo possibilismo è insito nella storico é concentrato in Oriente, sin rappresentato dal governo cinese, morivo di fame. Ho studiato sia le contemporanea si incontra in questa natura stessa della sua esistenza dalla crisi economica del 2008 che ha scoperto che lui e il suo giro euro- tradizioni orientali che quelle occiden- sede storica e trova contemporanei- espressiva. Ecco perché abbiamo bi- ha afflitto il mondo intero. In caso in peo e americano usano stratagemmi tali in maniera molto intensa. Il mio tà all’interno di essa. Facendo propri sogno dell’arte contemporanea. cui sarà il Nord a diventare ricco, menzogneri per ottenere i loro obiet- cervello è stato lavato e asciugato lo Yin, lo Yang e il Tao. vorrà dire che il mercato si sposterà tivi. Secondo e ultimo punto, ma non ripetutamente nel tempo. Ecco da Nella tua formazione hai studia- verso il Nord. meno importante è rappresentato dove proviene la mia ispirazione. to principi del Tao con il maestro dal fatto che non uno tra più af- Huangtao. Come associ le prero- Qual è la tua posizione sulla deten- fermati artisti dentro e fuori dal Sgarbi, curatore del Padiglione gative enunciate dal Taoismo al zione di Ai Weiwei? territorio cinese, pur conoscendolo italiano a Venezia, ha dichiarato [a cura di eleonora galasso] 60l’intervista IL DUBBIO E IL MONDO DELLA BOURGEOIS Due importanti mostre, alla Fondazione Francois Pinault a Punta della Dogana e a Palazzo Grassi , realizzate da una delle più importanti curatrici francesi

 L’ Elogio del Dubbio alla Fondazio- ricerca le cui basi affondano sulla : rizio Cattelan All (2008) invito alla ne Francois Pinault , alla Punta della storia di Venezia , la sua architettura riflessione sull’ annientamento dell’ Dogana , è una delle mostre più at- , le sue radici con contaminazioni alla individualità nella morte , alle opere L’Elogio del Dubbio e Il Mondo tese e cool della primavera – estate . storia dell’ arte e la filosofia rinasci- di Subodh Gupta Et tu , Duchamp vi Appartiene sono due mostre Seguita poco dopo dalla mostra Il mentale . (2009) , Cosmos IX (2009) , Spo- Mondo vi Appartiene a Palazzo Gras- L’ Allestimento della mostra alla Pun- oning (2009) , Aam Aadmi (2009) complementari ed affrontano temi di si , entrambe realizzate da una delle ta della Dogana si snoda nei due pia- che si interroga sul mondo globale e più importanti curatrici francesi Ca- ni regalando al visitatore una visuale multiculturale nel quale viviamo , all’ grande attualità con una scelta di lavori roline Bourgeois . prospettica di grande impatto . installazione di Clown I punti di vista analizzati sono diffe- La specificità dell’ Architettura , ri- Torture I’ m Sorry and No, No , No di artisti star (a Jeff Koons , Bruce renti tra loro rispetto alla creazione strutturata da Tadao Ando , costi- (1987) , a Roxys di Edward Kienholz artistica contemporanea : più aperto tuisce un’ ulteriore accentuazione , (1962) riproduzione cruda di una Nauman e a Maurizio Cattelan) con alle diversità del mondo e focalizzato giocata sugli spazi vuoti e pieni nei casa di tolleranza con tutte le brutali delle scelte inedite come per l’ artista sul rapporto con lo spazio , il Mondo quali si aprono alle trasparenze e ai pulsioni inespresse dell’ uomo , fino vi appartiene , passaggi propri del luogo , fornendo all’ iconico cuore magenta di Jeff Ko- inglese , residente a Los Angeles , più introspettivo e incentrato sul rap- una connessione e creando un origi- ons Hanging Heart (1994/2006) . porto con il nostro tempo , Elogio del nale confronto tra i differenti punti di Percorrendo la mostra si ha uno Thomas Houseago i e per Tatiana Dubbio . vista espressi . spaccato così attuale e contorto di Le due mostre sono complementari I lavori si snodano nel percorso sus- una società globalizzata in attonita Trouvé con due grandi quadri “ site ed affrontano temi di grande attualità seguendosi in modo mai scontato : metamorfosi , confusa , isterica fino con una scelta di lavori di artisti star dall’ approccio minimale delle scultu- ad arrivare ad uno smarrimento post specific “ concepiti per l’esposizione (basti pensare a Jeff Koons , Bruce re di Donald Judd , ai trofei deviati decadente . Nauman e a Maurizio Cattelan) , con nell’ afferrare il senso insopprimibile Il Mondo vi appartiene mette in pro- delle scelte inedite come per l’ arti- di possesso del potere di Maurizio spettiva le opere di artisti che ap- La mostra si sviluppa intorno ai temi tisti : da , a Sergey sta inglese , residente a Los Ange- Cattelan e David Hammons , alle partengono a diverse generazioni e della storia presente , dalla disgrega- Bratkov, a Marlene Dumas,Urs Fi- les , Thomas Houseago intervistato tre opere di Thomas Houseago che di differenti origini , mettendone in zione dei simboli fino al ripiegamento scher, Cyprien Gaillard, Huang Yong per questo articolo , e per Tatiana riprendono l’ idea della figura umana confronto le pratiche , le discipline , su se stessi , con un percorso che Ping, Takashi Murakami, Giuseppe Trouvé con due grandi quadri “ site nella sua profonda assurdità ammic- i percorsi personali ed esplorandone va dal fascino della violenza a quello Penone, Charles Ray, Thomas Schüt- specific “ concepiti per l’ esposizione cando ad un post cubismo , al grup- i rapporti con la storia , il reale e la della spiritualità . te, Francesco Vezzoli, Sislej Xhafa, che si nutrono di un lungo lavoro di po dei nove corpi giacenti di Mau- sua rappresentazione . Imperdibile e con lavori di grandi ar- Jonathan Wateridge e a tanti altri.  l’intervista 61

A tu per tu con Caroline Bourgeois  Ritengo sia un concetto molto altrove nel futuro, e allo stesso modo interessante quello sviluppato per anche l’installazione di Tatiana Trouvé la mostra “ Elogio del Dubbio “ , è stata concepita con l’idea di poter quali sono le fonti di letteratura o essere in parte ripresentata. di filosofia , che hanno arricchito nella pagina a fianco: adel abdessemed, taxidermy, 2010, cm 180.180.180 la sua ricerca ? Come si sta muovendo l’ Arte in- sopra: julie mehretu, untitled, 2011, cm 347,3 . 758,8,5 nel box: bottle ii (original), 2010, tuf cal , canapa , tondini di ferro, armatura Il titolo di una mostra ha per me una ternazionale ? in ferro, cm 194.125.2 particolare importanza: è l’ingresso Viviamo un’epoca di grandi cambia- al percorso espositivo e quindi mi menti e stravolgimenti. Di fronte al piace costruire un titolo evocativo, processo di globalizzazione, con que- che coinvolga il pubblico, che sia sta informazione permanente sulle comprensibile a chiunque. Il titolo cose del mondo, spesso gli artisti ci si stabilisce quando il concetto della accompagnano in un procedimento mostra è già pronto, evidentemente, inverso, verso la “singolarizzazione”. come immagino possa essere per il Ci obbligano a prendere coscienza di titolo di un libro. E per una mostra noi stessi, in maniera fisica o più evo- che parla di dubbi le fonti letterarie, cativa, interiore. In effetti, io mi sento filosofiche, poetiche, artistiche sono sempre alla ricerca del senso delle pressoché infinite.. sono così nume- cose e gli artisti, in questo, sono per rose che forse anche questa indagine me una guida. Le opere possono Il “Gufo” di Thomas Houseago è una parte del percorso espositivo: produrre un’estetica ma fondamen- mi piacerebbe che ogni visitatore, talmente sono capaci di rivestire Frequento la California e la reputo una dei più stimolato dalle opere e dagli artisti, diversi significati che amplificano la posti migliori dove scoprire interessanti lavo- andasse alla ricerca dei temi che più nostra esperienza e le nostre cono- ri di Arte Contemporanea . Cosa ne pensi? lo hanno affascinato, sconfinando an- scenze. Personalmente, sono suf- Assolutamente si! È un luogo straordinario che che in altre discipline artistiche. ficientemente utopista per credere ti permette di realizzare ciò che vuoi al meglio . che questo possa immettere senso Parlami di “ Study for Owl II”, “Bottle II” e Può darci una panoramica poliedri- etico alla vita. “Decorative Panel (Wall relief)” esposti alla ca della mostra ed uno spaccato mostra “Elogio del Dubbio”? trasversale sui vari lavori , ed ar- Elogio del Dubbio e Il Mondo vi ap- “Study for Owl II” è il lavoro più recente. È nato tisti , presentati ? partiene: due mostre. Quali diffe- come idea progettuale per la mia bambina di cin- Posso intanto dirle che il titolo mi è renze ? que anni Bea. Il piano iniziale era di realizzare venuto in mente vedendo per la pri- Le due mostre sono state pensate una lampada a gufo per la mia casa. ma volta l’opera di Roni Horn, Well da una parte come indipendenti l’u- “Bottle II” é un contenitore, ma anche un ritratto. and Truly, che è esposta a Punta na dall’altra, ma la loro concezione È un ibrido. della Dogana. La mostra propone è avvenuta in una logica di comple- Il “Decorative Panel” é un pannello decorativo, un percorso tematico sulla forza e mentarietà. ma anche uno specchio. Simile a quello di Bian- sulla fragilità della condizione umana La prima esposizione - con questo caneve. a partire da una selezione di ope- richiamo ai dubbi che ciascuno di noi Parlami del tuo legame con Picasso. re della collezione François Pinault ha o dovrebbe sempre avere - pone Picasso è l’esempio più recente di un artista in- Foundation. Alla mostra partecipano l’attenzione soprattutto al tema dell’i- credibile, il suo corpo di lavoro sfida le spiega- 19 artisti, di cui 7 mai presentati. dentità di ciascuno, propone una di- zioni o le convinzioni personali. È stato anche Più dell’80% delle opere non sono mensione introspettiva e atemporale. l’ultimo grande artista figurativo, è inevitabile mai state esposte a Venezia, e il per- L’altra esposizione, invece si interes- avere ancora a che fare con lui e il suo linguag- corso mescola opere emblematiche sa alla realtà della nostra epoca e al gio. Ma per me da bambino era come un parente degli anni ’60 a creazioni tra le più nostro modo di risponderle. Offrono fantasma, sono immensamente grato per questo recenti. Ho lavorato con gli artisti o due aspetti differenti della collezione. legame. con i loro eredi per ottimizzare la pre- Penso i tuoi lavori abbiano una grande ener- sentazione di ciascuno. In certi casi, Qualche anticipazione su Il Mondo gia… Credi nella magia? come per esempio in quello di Paul Vi Appartiene. Si, assolutamente! Penso a volte un artista pos- McCarthy, l’artista ha terminato un’o- Si tratta di una mostra che raccoglie sa incanalare energia. Questa è una forma di magia o qualcosa di simile. pera al fine di includerla nella sala e più di 40 artisti che provengono dai Quale é il tuo background artistico? Quale è il “cibo” della tua immaginazione? ne ha anche prestata una dalla sua diversi continenti. Si interessa alle Ho deciso di diventare artista molto giovane, avevo cinque o sei anni. Mi ci è voluto però un lungo viaggio collezione personale. Ci sono poi i due loro singole realtà e spero che aprirà per arrivare dove sono ora, finalmente in grado di lavorare seriamente. Il viaggio mi ha permesso di pensa- progetti speciali: le due produzioni di il nostro spirito e che i visitatori ne re, ma il mio progetto artistico è lo stesso di quando avevo cinque o sei anni. Non me lo spiego ma è così. Julie Mehretu e di Tatiana Trouvé usciranno con la voglia di dare tut- Hai detto di essere un artista della Generazione X. Puoi spiegarmi il concetto? sono il risultato di un lavoro simile a to il loro impegno in questo nuovo Non penso di fare parte della Generazione X. Sono troppo fiducioso, utopista, ed uno stacanovista che quello di un’esposizione monografica. mondo. mette sempre al primo posto il lavoro. Sono d’ accodo che la mia generazione sia nata alla fine del secolo, Sono state realizzate specificatamen- molte cose in questo periodo sono cessate, ma tante altre sono solo all’ inizio. te per questo luogo ma allo stesso tempo i due pannelli di Julie Mehretu c.b. possono ovviamente essere esposti [a cura di camilla boemio] 62eventi collaterali biennale Istruzioni per l’uso per poter seguire tanti altri eventi interessanti. Il comitato organizzatore ma non solo ha approvato solo 50 progetti sulle più Tutto quello che accade e (che merita di essere di cinquemila richieste di partecipazione visto e goduto) in giro per Venezia... ricevute...

Wang Chengyun, 2009101 - 2009, Acrylic on Canvas, 200×450 cm; courtesy by Wang Chengyun

 Ricordo con piacere quando ho finizione. Lo scorrere delle immagini spostando infatti sempre più dall’o- contemporanea in cui è immerso del mercato. Si terranno inoltre due recensito il veloce libretto di Enzo Di non è lineare ma interrotto da alcune vest all’est: è un fiorire di artisti ci- l’artista cinese, diviso dai contrasti conferenze e altri momenti di incon- Martino, Blobbiennale, edizioni Papi- proiezioni multicanali che si collega- nesi, indiani, mediorientali, fautori di tra Oriente e Occidente, passato e tro sull’arte cinese contemporanea ro Arte, in cui l’autore racconta, a no alle sculture e ai lavori a terra. nuove opere che riflettono le diverse presente, massa e privilegiati… Gli all’interno del panorama internazio- volte con ironia, 40 anni di Biennale, Il progetto è sponsorizzato da Gucci identità nazionali. In futuro, questi ed artisti orientali in mostra vogliono ri- nale.  citando vicende, cambiamenti e stra- e sostenuto dal MOCA, The Museum altri paesi continueranno a sviluppar- cercare la propria identità e libertà nezze che ne caratterizzano la storia. of Contemporary Art di Los Angeles, si economicamente e artisticamente spirituale, dimenticando le pressioni [Vera Agosti] La Biennale di Venezia e soprattutto vicino agli artisti coinvolti. e ci troveremo di fronte ad una realtà il Padiglione Italia sono ogni volta cri- La Basilica di San Giorgio, sull’iso- ancor più globale ma “non globalizza- ticati e attaccati da più parti. Ben po- la di San Giorgio Maggiore, invece, ta negli stili e nelle tecniche”. REBEL, James Franco Cultura.di Pechino, Associazione chi ne osannano il direttore, mentre accoglie , l’installazione di grandi di- Days of Yi, è la personale di Yi Zhou in collaborazione con Douglas degli Studenti Cinesi rientrati i commenti malevoli sono numerosi. mensioni di Anish Kapoor (Bombay, all’Arsenale, curata da Achille Boni- Gordon, Harmony Korine, Paul dall’estero – Sezione Italiana, Quasi uno sport nazionale. Certo non 1954), uno dei principali British Ar- to Oliva e Johnson Chang, curatore, McCarthy, Istituto Confucio.presso è facile stare sotto la luce dei riflet- tists. Il luogo consacrato, progettato co-fondatore dell’Asia Art Archive di Ed Ruscha e Aaron Young. l’Università di.Venezia,.Liceo. tori! dal Palladio dal 1565 e terminato Hong Khong, co-fondatore dell’Hong Curatore: Dominic Sidhu Artistico di Venezia,.53.Art. Tuttavia, nessuno o quasi si lamenta dall’allievo Vincenzo Scamozzi agli ini- Khong chapter of AICA e Professore Partnership: MOCA Los Angeles Museum di.Guangzhou, Museo di alcuni eventi collaterali. Mi riferi- zi del 1600, si apre per la prima vol- alla China Art Academy. La giovane Apertura al pubblico: dal 1° d’Arte Contemporanea.del sco alle mostre secondarie, che in ta all’arte contemporanea, con un’o- artista vive tra Parigi e Shangai. Crea giugno al 6 novembre 2011 Dipartimento.di.Chongqing genere non sembrano attirare par- pera che si lega al tema del sacro e installazioni multimediali mescolando Sede espositiva: Isola della Yangtze. ticolari attenzioni e sfuggono agli at- si riveste di nuovi significati e nuova film, digitale, fotografia, scultura, di- Certosa, Venezia Preview: 3 giugno tacchi della critica e dei media. Per forza emotiva, data l’eccezionalità segno e musica contemporanea. La Apertura al pubblico: dal 4 la 54° edizione, queste esposizioni della sede espositiva in cui è colloca- mostra appare come un viaggio tem- ANISH KAPOOR Ascension giugno sino a settembre 2011 sono degne di interesse e paiono ta. Fumo bianco si solleva da un cir- porale, dalla giovinezza all’età adulta, Curatore: Lorenzo Fiaschi Sede espositiva: Palazzo prospettarsi ben strutturate. Il comi- colo posto nell’incrocio tra transetto dal 2003 al 2011, anni di realizza- Promotori: Galleria Continua, Giustinian-Recanati (Dorsoduro tato organizzatore della Biennale di e navata. Il fumo, immateriale, sem- zione delle opere esposte. Immagini San Gimignano / Beijing / Le 1012,Venezia) e Convento del Venezia ha approvato solo 50 proget- bra diventare un oggetto, ovvero una apocalittiche di disastri naturali, pau- Moulin e illycaffè Santo Spirito (Dorsoduro 460, ti sulle più di cinquemila richieste di colonna. Come sempre, nella poetica ra della guerra e del futuro, ricerca Organizzazione: Arte Continua Venezia) partecipazione ricevute, quindi solo di Anish Kapoor, si assiste a una volu- della propria identità fino ad approda- con la Fondazione Giorgio Cini l’un percento, frutto di una decisa e ta e ricercata confusione tra realtà e re a una consapevolezza più matura onlus e l’Abbazia di San Giorgio DAYS OF YI, Yi Zhou ponderata selezione. apparenza e a un incessante interes- e alla speranza per l’avvenire. Achille Maggiore Organizzazione: Museum of L’installazione a cura di Dominic se per il tema del vuoto, che sembra Bonito Oliva sottolinea il dialogo che Apertura al pubblico: dal 1° Contemporary Art, Shanghai Sidhu, merita una visita per ammi- diventare “metafora della creazione”. l’artista sa creare tra passato e giugno al 27 novembre 2011 Co-organiser: Arte rare alcuni tra i più noti artisti ame- L’artista spiega inoltre: “In quest’ope- presente, Est e Ovest, arrivando a Sede espositiva ed orari: Basilica Communications ricani contemporanei. E’ un’opera ra è anche presente l’idea di Mosé citare la Divina Commedia, il Deca- di San Giorgio, Commissioner: Paolo De Grandis costruita sull’Isola della Certosa, che seguì una colonna di fumo, una merone e il Naso di Gogol’. Sapien- Isola di San Giorgio Maggiore, Curatori: Achille Bonito Oliva, luogo di storica memoria, segnata colonna di luce, nel deserto…”. Il la- temente si mescola l’idea lineare e 30124 Venezia Chang Tsong-zung da due anime in contrasto tra loro, voro è stato realizzato per la prima tipicamente occidentale della trama, lun-sab: 10:00-13:00 / 14:30- Coordinatore: Carlotta Scarpa quella dei monaci e dei militari. Il volta nel 2003, nell’ex-cinema di San con il concetto del tempo circolare, 18:00 Collaboratori: Francesca Romana cuore del lavoro è un film, creato da Gimignano, quindi a Rio de Janeiro, proprio della culturale orientale. La dom: 9:00-11:00 / 14:30- Greco, François Leturcq, Laetitia James Franco (Palo Alto, 1978), a Brasilia nel 2006, a San Paolo mostra è organizzata dal Museo di 18:00 | Ingresso libero Gadan, Yiting Ruan, Yu Chen con l’aiuto di Douglas Gordon, Har- nel 2007 e, nello stesso anno, nel Arte Contemporanea di Shangai e da Sponsors: CLARINS, Galerie mony Korine, Paul McCarthy, Ed distretto artistico 798 di Pechino. Il Arte Communications, con il coordi- Cracked Culture? The Jerome de Noirmont Ruscha e Aaron Young. Si tratta progetto, a cura di Lorenzo Fiaschi, namento di Paolo De Grandis. Quest for Identity in Contemporary Sede espositiva Spiazzi, Castello di una rivisitazione attuale di Rebel è stato organizzato da Arte Continua Cracked Culture? The Quest for Iden- Chinese Art 3865, Arsenale, Venezia Without a Cause (Gioventù Bruciata) e reso possibile da Galleria Continua tity in Contemporary Chinese Art, cu- Curatori: Wang Lin e Gloria Preview: 1-2-3 Giugno 2011 / di Nicholas Rey, la pellicola di gran- e Illy Caffè, con la collaborazione del- rata da Wang Lin e Gloria Vallese, è Vallese 10 – 7 de successo del 1955 con James la Fondazione Giorgio Cini onlus e ospitata presso il Palazzo Giustinian- Promotori: Guangdong Museum Apertura al pubblico : dal 4 Dean. La nuova interpretazione pone dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore. Recanati e il Convento di Santo Spiri- of Art, con il patrocinio di: giugno al 27 novembre/ 10 – 6 l’accento sul mito di Hollywood, il fa- Due altre mostre si concentrano to a Venezia. 15 artisti, di cui 13 ci- Author Gallery di Shanghai, Jiapu (chiuso il lunedì tranne il 6 scino dei divi maschili, il concetto di sull’arte contemporanea cinese, nesi e 2 italiani, si esprimono tramite China.International.Culture. giugno, il 15 agosto e il 21 identità che cambia e si trasforma. nuovo fulcro di interesse nel mon- pittura, scultura, video e installazioni. and Art.,.Istituto Italiano di novembre) Il film è stato girato sia in Super 8, do dell’arte internazionale. Il centro Il titolo richiama la frammentazio- 16 millimetri, sia in digitale, alta de- di gravità del sistema artistico si sta ne della cultura e dell’epoca storica the walther collection 63

Più di 1.200 opere dall’Africa e dall’Asia con più di 100 artisti rappresentati. Uno spazio modulare a Neu-Ulm in Germania e, da aprile, l’inaugurazione di un Project Space a New York. Arthur Walther si racconta ad Exibart, svelandoci il dialogo tra le geografie e percorsi fotografici della sua collezione... WALTHER the NEW YORKER

a sinistra: Arthur Walther: photo by Orla Connolly sopra: The Walther Collection: uno degli spazi a Neu Ulm

quanto in realtà si nutrano dell’intera- in una delle case diventata in seguito dafricana Jo Ractliffe che presen- zione con pubblici diversificati. galleria, un altro degli edifici è stato ta le strazianti immagini in bianco il mio primo investimento, e la terza e nero delle tragedie di 27 anni La collezione Walther offre una ri- struttura è stata costruita dai miei di Guerra Civile sullo sfondo dei levante panoramica sulla fotogra- genitori negli anni ‘70. Per me è sta- sublimi paesaggi dell’odierna An- fia asiatica ed africana, presen- to fondamentale il fatto di mantenere gola. Cosa rappresenta questa tata sovente in giustapposizione la dimensione della località. Mentre scelta in termini di prospettive con fotografi tedeschi in un bilan- l’idea di utilizzare gli edifici preesisten- per il nuovo spazio? ciamento continuo tra identità ed ti si è sviluppata molto naturalmente Le fotografie di Jo ricompensano alterità. Cosa unisce la collezione ed ha reso il progetto ancor più av- uno studio accurato e questo è pro- e ne crea una struttura coesa e vincente. Specificatamente, il “White prio ciò che rappresenta il Project coerente? Box” è lo spazio più grande ed ospita Space, un’opportunità per il pubblico Osservando un opera di Sander ac- mostre tematiche e collettive, men- di confrontarsi con lavori e geografie  Tedesco di nascita ed ex uomo di ruolo dei collezionisti è fondamen- canto ad una di Keïta si fa un’espe- tre la “Green House” con le due pic- che altrimenti non avrebbero neppu- banca: da cosa nasce quel profon- tale nel sostenere e legittimare rienza artistica che connette tempo cole gallerie è uno spazio intimo dedi- re considerato. Questa serie sarà do e irrazionale impeto del collezio- nuovi artisti. Qual è per te il ruo- e spazio in modo miracoloso ed il fru- cato a lavori di piccolo formato, solo parte di una collettiva a Neu-Ulm e nare opere d’arte? lo del collezionismo nel mercato itore è in grado di cogliere relazioni show o comparazioni tra artisti. La la sua presentazione rappresenta Negli anni ‘90 ho iniziato a dilettar- dell’arte e come percepisci una affascinanti e intricate tra le opere. “Black House” invece è un bungalow quindi una sorta di preview di un mi con la fotografia e a godere di così rilevante responsabilità? Ciò che lega “Events of the Self” ad privo di finestre, utilizzato principal- programma più ampio. Progetti fu- conversazioni con grandi conoscitori Non sono molto interessato al gotha esempio (ovvero la mostra che, un mente per la fotografia concettuale, turi per il nuovo spazio includeranno quali Stephen Shore, Bruce Davidson degli artisti, quelli di cui tutti parlano anno fa, ha aperto al pubblico la Wal- mentre la “Grey House” è un edificio quindi l’analisi comparativa del lavori e i Bechers. Dialogando inoltre atti- o che raggiungono le massime quo- ther Collection), è il tema della ritrat- residenziale con una libreria, gli uffici di Sander e Keïta e una mostra sulla vamente con l’International Center tazioni. Una collezione privata non tistica e dell’identità: catturando un e una foresteria. fotografia africana del 19° secolo. of Photography ed il Whitney Mu- ha necessità di sostenersi grazie alla assortimento di soggetti, gli artisti seum, ho iniziato ad interessarmi agli vendita di opere, ma può invece forni- rappresentano i cambiamenti della L’inaugurazione del Project Space Il fil rouge della collezione sem- aspetti legati alla ricerca, curatela re una piattaforma per artisti emer- società e le transizioni del nostro a New York all’interno del West bra quindi essere il dialogo tra ed esposizione. Specificatamente, il genti che non sono riconosciuti dal secolo, promuovendo un dialogo tra Chelsea Arts Building è davvero culture e linguaggi artistici come lavoro dei Bechers, August Sander e mercato e focalizzare la sua atten- tradizioni ed un riesame di queste in recente. Qual è il ruolo del nuo- vettore di trasformazione sociale Karl Blossfeldt è molto vicino al mio zione su determinati temi, concetti o chiave contemporanea. Credo che i vo spazio: è concepito come un e crescita: quale artista, a tuo guardare: il loro punto di vista ogget- geografie. linguaggi artistici oggetto della mia momento di un unico percorso parere, inscena questa visione? tivizzante e classificatorio mi ha av- collezione siano fortemente coesi di espositivo o per far fronte a scopi Un artista i cui lavori hanno contri- vicinato al collezionismo. Viaggiando La decisione di aprire le porte del- per se e forse per questa ragione il specifici della Fondazione nel suo buito ampiamente alla creazione del ho quindi cominciato a conoscere il la tua collezione simboleggia cer- loro dialogo è così fertile. complesso? nostro immaginario è Malick Sidibé lavoro degli artisti post Tien’anmen, tamente la voglia di contribuire Il nuovo spazio è un’altra finestra che negli ultimi decenni ha dominato che utilizzavano la fotografia per un alla formazione del sapere collet- A giugno 2010 l’apertura del pri- per il pubblico sulla collezione, un vari generi e fatto propri numerosi analisi non documentaristica dei tivo: cosa ti ha spinto ad esterna- mo spazio a Neu-Ulm, dunque: co- pubblico con prospettive cultura- riferimenti popolari e per tale ragio- cambiamenti del loro paese e questo re la tua passione privata e quale stituito da quattro padiglioni per li differenti. Il Walther Collection ne un gran numero dei suoi lavori ha ispirato in me una forte curiosità deve essere la differenza tra una oltre 900 mq che, rifuggendo il cli- Project Space sarà uno dei pochi sono stati acquisiti nella collezione. verso il lavoro di artisti in altre regioni wunderkammer ed uno spazio ché del “white cube”, hanno man- spazi pubblici no profit a New York Sidibé ha rappresentato il Mali nel del mondo. Rifuggo pratiche e idee espositivo pubblico? tenuto la propria specificità archi- dedicato al lavoro di artisti africani mondo con immagini spettacola- prestabilite per scoprire analogie e La limitatezza di fruizione di una wun- tettonica. Quale sono le peculiari- e, considerando la peculiarità del- ri, confrontandosi costantemente connessioni tra l’arte di culture diffe- derkammer può essere allettante tà di ciascun edificio, dal punto di la città e la prossimità dello spazio con numerose pratiche artistiche renti: raramente una singola immagi- per un determinato periodo, ma chi vista delle scelte curatoriali e di con numerose venues commerciali e sensibilità multiculturali, caratte- ne mi attrae, sono affascinato dalla desidera preservare questa limitatez- allestimento, e come concepisci la ed istituzionali dell’arte, intendiamo ristiche che denotano la Collezione serialità, dalla tassonomia. za per sempre? O meglio: credo al- relazione tra le opere e lo spazio in tal modo avvicinare un pubblico Walther.  tresì che le opere che colleziono non espositivo? nuovo alla collezione. In tempi di diffuso disinteresse del abbiano ricevuto idonea attenzione e Ho un fortissimo legame con tale Il primo show del Project Space pubblico nei confronti dell’arte, il visibilità da parte delle istituzioni per luogo: sono nato ad Ulm e cresciuto è una monografica dell’artista su- [a cura di claudia cottrer] 64sotto i riflettori la voce di Beuys La Kunsthaus di Zurigo dedica un’imponente mostra all’artista tedesco che quest’anno avrebbe compiuto novant’anni ed Electa pubblica il ricco e completo “Beuys Voice” . Ne parliamo con Lucrezia De Domizio Durini a Bolognano …

 Un anniversario (90 anni della Living Sculpture: il senso profondo nascita), una mostra (Kunsthaus e l’approdo... a Zurigo), un libro. Tre punti di La Scultura Sociale di Beuys è inte- partenza per arrivare dove? sa come un processo permanente Si parte sempre da una nascita per di un continuo divenire dei legami arrivare sereni al viaggio del non ri- ecologici, politici, economici, storici e torno. culturali che determinano l’apparato Abbiamo il dovere di mostrare al sociale. mondo ciò che siamo stati capaci di Solamente attraverso la Living Sculp- fare nella vita con la nostra energia ture è possibile scardinare il misera- libera e creativa (Joseph Beuys). bile sistema in cui l’uomo contempo- Sono molto riconoscente alla Kuns- raneo è incappato. Una collaborazio- thaus di Zurigo della Mostra Joseph ne fatta da uomini liberi di differenti Beuys. Difesa della Natura e della razze, origini, religioni, ceti sociali, mia pubblicazione Beuys Voice per culturali ed economici legati insieme aver riconosciuto il lavoro italiano del da una libera e solidale collaborazio- Maestro tedesco e del Post Beuys, ne. ma sono anche profondamente ad- Ed proprio in questo senso umano dolorata che l’Italia ancora una volta che Beuys Voice, la mia pubblicazione dopo il contenzioso durato 9 anni antimetodologica, poiché potrebbe della grandiosa opera Olivestone, da dar adito a numerose interpretazioni, me donata alla Kunsthaus di Zurigo, desidero precisare che ho desidera- centralità dell’attuale mostra, e il to ricreare un’atipica Living Sculpure famoso Ombrello, donazione rifiuta- virtuale avvalendomi della Voce che ta dall’allora direttrice Ida Giannelli lo stesso Beuys ha depositato con (2002), tristi vicende avvenute al generosità e senso di espansione in Castello di Rivoli, abbia ancora una interviste, dichiarazioni, autografi e volta perduto una grande opportu- con qualsiasi mezzo a tutte quelle nità culturale. Oggi queste due im- persone che innanzi tempo hanno portanti opere sono alla Kunsthaus creduto e amato l’Arte Regale del di Zurigo, uno tra i più importanti Maestro tedesco contribuendo an- Musei del mondo che ricorda il 90° che e principalmente dopo la sua anniversario della nascita di Joseph scomparsa a diffondere il “credo” Beuys. di una delle più complesse e peda- Non si conserva un ricordo. Un ri- gogiche figure della Storia dell’Arte cordo si ricostruisce sempre, sem- mondiale del secondo dopoguerra: pre insieme ad altri. Joseph Beuys The Voice. Nulla è dato al caso come nulla di noi va perduto…. Difesa della Natura: l’attualità di sotto i riflettori 65 Beuys

nella pagina a fianco: Beuys 1978 sopra: Beuys con il famoso Ombrello- Castello di Rivoli dicembre 1984 foto buby durini courtesy archivio de domizio durini

questa esperienza? zione tra uomini liberi e creativi. buito, attraverso un comportamento re coraggio appassionandomi giorno coraggio. Ho appreso da Beuys che La Difesa della Natura di Joseph Con l’Incontro con Beuys ha avuto obsoleto e compromissorio, alla per- dopo giorno a tutto ciò che la società la sofferenza è terapeutica e che il Beuys non va intesa solamente sot- inizio il mio grande viaggio. Un viag- dita di dignità dell’Artista e dell’Uo- accantona, rifiuta, esclude, dimenti- Tempo è amico della morte quale to un aspetto ecologico, ma va letta gio che ha cambiato l’intera mia esi- mo, dell’Arte e della Cultura. ca. verità del nostro futuro. Il Tempo principalmente in senso antropologi- stenza. Oggi ci troviamo in uno stato di cri- Nella vita si fanno centinaia d’incontri custodisce un patrimonio immenso co. Difesa dell’uomo, dell’individuo, Un lavoro costante sia pubblico sia si profonda a livello mondiale. É una poi inavvertitamente arriva l’Incontro che ci appartiene totalmente. Ma della creatività, dei valori umani. Temi privato che, ancora oggi più di allora, crisi multidimensionale le cui varie che cambia totalmente la vita perso- l’insegnamento più significativo che oggi più che mai attuali in tutto il pia- coinvolge la mia vita. sfaccettature toccano ogni aspetto nale o intellettuale. ho appreso da Joseph Beuys è stato neta Terra. Sono state tre le importanti discus- della vita É una crisi di dimensione Da giovane avevo molti sogni nel comprendere quanto sia importante In questi anni, dopo la scomparsa sioni pubbliche avvenute tra Pescara intellettuale, morale e spirituale. cassetto alcuni fortunatamente li ho essere sempre a servizio della so- del Maestro tedesco, molto è stato e Bolognano: Con l’operazione Difesa della Natura, realizzati, altri erano depositati nel cietà per tentare con ogni mezzo un scritto intorno al suo lavoro e della Incontro con Beuys (1974). Fonda- Beuys ha anticipato l’avvento dell’at- più profondo … L’Incontro con Jo- continuo miglioramento dell’uomo. sua vita, in numerosi paesi e in di- zione per la Rinascita dell’Agricoltura tuale crisi. seph Beuys mi ha portato ad essere Ho compreso quindi che l’operatore verse lingue, ma poco o troppo poco (1978), in cui si presentò per la pri- Nella sua ultima discussione del 13 sempre più me stessa, ha forgiato la culturale, e specificatamente l’Arte, e, forse, deliberatamente, si è detto ma volta in Italia la Free International maggio 1984 a Bolognano con l’ar- mia personalità, è stato tra i più im- oggi più che mai, ha un ruolo chia- degli importanti segnali che Joseph University con la pubblicazione in lin- tista Marco Bagnoli restano storiche portanti insegnamenti della mia esi- ve nella trasformazione sociale oggi Beuys nei suoi ultimi quindici anni ha gua italiana del libretto rosso Terza le sue parole, che sarebbe interes- stenza che ha cambiato totalmente in atto. lasciato in Italia e specificatamente in Via. La terza discussione è stata la sante rileggere…Mai fu così apoca- la mia visione del mondo. Una responsabilità che dimostra la Abruzzo. conclusione di nove anni di intenso littico, ma Beuys è sempre stato ot- Forse la magia di Beuys sta proprio propria sostanziale necessità. Un po- L’Italia è il luogo dei viaggi desidera- lavoro intorno all’operazione Difesa timistico: Possiamo ancora decidere nella sua capacità di rimuovere, a tere che coglie, trattiene e dà forma ti e realizzati dall’anima romantica della Natura (1984), iniziato con l’A- di allineare la nostra intelligenza con qualsiasi livello, tutto ciò che di inutile all’umanità. È questa la regale eredi- nordica, in una linea che da Goethe ratura Biologica del 1975 e tuttora quella della nostra Madre Natura.. è stato immesso nelle manifestazioni tà che mi ha lasciato Joseph Beuys passa per Nietzsche sino allo stesso ancora in corso. In Beuys si guardano sempre e sol- relative all’espressività umana, e che ed io tento di metterla in atto con tut- Beuys, che tuttavia muta radicalmen- Sento la necessità etica di ricordare tanto le opere. Beuys è comporta- quindi costituisce un ostacolo peri- ti i mezzi e in ogni occasione, princi- te la condizione contemplativa del al mondo della cultura che Joseph mento di vita quotidiana. coloso sulla via della ricostruzione di palmente con il mio comportamento topos inserito nella cultura tedesca, Beuys divenne anche cittadino italia- un’immagine dell’individuo corrispon- e con la mia esperienza vissuta attra- ribaltandola verso una particolare no. Dal 1971 fino a pochi giorni dal- Vivere accanto a Beuys... raccon- dente a verità. Nella sua regale in- verso le esperienze di Beuys Voice. trasformazione dell’humus. Credo la sua morte, la presenza di Beuys in tare ed insegnare… tuizione sapeva ben comprendere il Mi piace terminare, come ripeto da che non sia stata casuale la continua Italia è stata costante più che in qual- Malgrado le tragedie della mia vita potere dell’energia umana nelle diffe- tantissimi anni nelle mie molteplici presenza di Beuys in Italia, sono cer- siasi altro paese nel mondo. Beuys personale, mi ritengo una perso- renti potenzialità. conferenze: ta che la sua fu una precisa scelta ha amato molto l’Italia, ma il nostro na molto fortunata perché mi sono Stando per circa 15 anni accanto a Tutto il terzo millennio avrà le radici culturale dove l’elemento umano e “bel paese” non ha amato Beuys. nutrita con l’energia e lo spirito di Beuys ho imparato l’importanza di del pensiero Beuysiano. il materiale natura, nella loro rever- Ho proposto la Mostra di Zurigo a grandi uomini, di molti artisti che mi fare chiarezza su noi stessi e sulle Finché esisterà una sola pianta ed un sibile disponibilità esercitarono una molte Istituzioni italiane e sempre hanno insegnato ad avere una visio- leggi che governano i valori dell’uo- solo uomo sul pianeta terra vivrà l’Ar- forte pressione intuitiva sull’uomo – senza alcun risultato…. ne allargata dell’esistenza umana, il mo. Da Beuys e non soltanto, ma te Regale di Joseph Beuys.  artista. In particolare mi rivolgo a quei critici rispetto dell’altro e ad amare l’indi- anche da molti artisti e personaggi Joseph Beuys in Abruzzo trovò l’hu- italiani assetati di potere, e a quel- pendenza e l’integrità. della cultura come Harald Szee- mus fertile per spandere il suo credo le istituzioni del nostro paese su cui Ho assistito a fatti storici irripetibili mann, ho imparato a comprendere fatto di amore e di fraterna collabora- grava la responsabilità di aver contri- che mi hanno dato sempre maggio- che sono necessari indipendenza e [Natalia Encolpio] 66focus su se la farnesina esce dalpalazzo Tra arte e design, filosofia e suggestioni, le collezioni del Ministero degli Affari Esteri nella Teca di Meier

sotto: Martha Nussbaum, una delle "filosofe" in mostra

 Le feroci pennellate di Vedova, dialogo opere differenti per epoca, costringere i visitatori a operare una barriere di entusiasmo e angoscia stile, tecnica e sensibilità a creare scelta e prendere posizione – interes- che si fronteggiano per diventare una sorta di tavola rotonda dell’arte se o disinteresse, distrazione o attra- omaggio all’unicità dell’emozione e senza tempo che dal tempo, però, zione – per poi stupirli con l’annuncio alle sfumature della percezione. Le è consacrata. Nella nuova sede, le della prossima e costante apertura morbidezze sinuose, naturalmente opere si compongono in una differen- del Palazzo stesso che, stavolta nel meccaniche e meccanicamente na- te dialettica, ancora più contempora- percorso inverso, nega l’eventismo turali di Pomodoro, cuori spezzati nea forse del contemporaneo insito per sfruttarne però i canoni, sugge- di mondi in divenire. La sicurezza di nella collezione stessa, che porta rendo il fascino dell’anteprima. concettuali “ancore” figurative nei ri- nella teca di Meier un intero – o qua- L’accesso facilitato a tesori nascosti tratti di personaggi noti di ancor più si – palazzo, per sollecitare curiosità impone una riflessione sui “nascon- noti autori – lo scrittore Parise nell’o- e soprattutto riflessione. Se il primo digli” e sulle numerose realtà che lio di Guttuso – e di altrettanto note obiettivo è quello di far “muovere” la in varie città custodiscono vere e città, in scorci abituali di passeggiate collezione, facendola conoscere an- proprie collezioni da museo, limitan- mattutine eternate dalla Giovannoni. che a romani e turisti in un accesso done però la fruizione a pochi, salvo Ancora, le geometrie architettoniche decisamente più semplice rispetto a aperture straordinarie che, già per di Dorazio e quelle sensuali di fem- quelli rari di occasioni che mettono il fatto di essere tali, rimandano al minilità scomposte di Depero. La in coda centinaia di persone davanti concetto dell’ordinario limite. Qui la ricerca della luce interiore nella tra- all’ingresso della Farnesina, gli inter- Farnesina non si limita ad aprire le sparenza di volti che emergono dalle rogativi più pressanti sono quelli che sue porte, ma entra in luogo terzo, campo neutrale dove l’incontro è dettato solo dall’amore per l’arte. Da I testori esposti per la prima volta all’Ara un lato e dall’altro. Il tesoro, però, rimane: quelle duecento opere an- Pacis puntando a sollecitare curiosità e cora nel Palazzo o, forse di più, l’in- tera collezione che nel Palazzo si fa interesse del grande pubblico. Da Accardi maxi-installazione. Senza dimenticare a Afro, da Boetti a Capogrossi, da Festa a quelle che, pur essendo di Palazzo, nel Palazzo non sono. Da Lodola a Consagra, da Mastroianni a Pistoletto e così Marotta, nelle collezioni del Circolo del Ministero Affari Esteri, piccolo via in un gioco di incontri e confronti, talvolta museo a cielo aperto.

scontri, che pone in ideale dialogo opere [valeria arnaldi] differenti per epoca,stile, tecnica e sensibilità ombre dell’inconscio di Galliani. Nel parlano di libero accesso ai tesori mezzo, il cuore storico del ciclo “Im- d’arte e di cultura, o non-cultura, pressioni di Guerra” di Sartorio dedi- dell’eventismo. cato alla prima guerra mondiale tra Nata di fatto negli anni Sessanta ma LE “FILOSOFE” DELLA BACHIS A BRUXELLES etica ed estetica, ma anche la sor- ufficialmente istituita per l’arte nel presa di sedute patriottiche firmate 2000 e per il design nel 2008, la Rileggere la cronaca attraverso la storia, reinterpretare la donna per mezzo della filosofia. Questi gli da Gaetano Pesce o canapè a cactus collezione della Farnesina supera i obiettivi della mostra “Woman as Philosopher from tought to communication”, personale della romana di Maurizio Galante. trecento pezzi, ribadendo tra le mis- Lidia Bachis, fino al 6 giugno alla Madou Tower di Bruxelles e realizzata in collaborazione con l’Oib della Ci sono tutte le certezze e gli inter- sioni dell’arte quella “politica” di esse- Commissione Europea. Un viaggio nel concetto di donna dal mito all’attualità, che punta l’attenzione rogativi del contemporaneo nella re biglietto da visita di un Paese inte- sulle grandi comunicatrici della storia, filosofe nell’accezione più ampia del termine, per evidenziare mostra “Il Palazzo della Farnesina ro, strategia di comunicazione di una come il pensiero possa e debba essere prioritario rispetto al corpo nel riconoscimento dell’identità e le sue collezioni” a cura di Angelo nazione che, riferimento per secoli femminile. Per contrastare quindi, il mito del velinismo, contrapponendogli la realtà dell’intelletto e delle Capasso, Renza Fornaroli e Rober- del Bello, non può non affermare la sue grandi battaglie. Un messaggio chiaro che parte da Roma per arrivare alla Commissione Europea to Luciani, ospitata a Roma, all’Ara propria costante vivacità nei traguar- a sollecitare risposte culturali che travalichino i limiti delle nazioni per diventare universali. Pacis, fino al 3 luglio in un piccolo di dei contemporanei. Valorizzata nel- saggio delle opere conservate nella la sua funzione di codice, la collezione Virginia Woolf, Martha Nussbaum, Edith Stein, Maria Zambrano e Frida Khalo sono solo alcune delle sede del Ministero degli Affari Esteri qui però si fa anche strumento didat- diciassette figure scelte per comporre un percorso simbolico tra affermazione e negazione della donna, che, per la prima volta abbandonano tico che attraverso l’organizzazione riflessione e rivoluzione del femminino. All’insegna del sacrificio di sé, in nome dell’Altro. La storia assu- il palazzo per offrirsi al grande pub- di un evento mira, per paradosso, a me una connotazione “in rosa” per raccontare la potenza di un sesso costretto dalla società ad essere blico. Circa cento opere, tra arte e superare la natura dell’evento stesso debole. “Il progetto Filosofe prende le mosse da un passato remoto per arrivare a puntare l’indice con- design, dai primi anni del Novecento per invitare a privilegiare il museo alla tro un presente oscuro, e, forse, purtroppo, un futuro cupo - scrive Valeria Arnaldi nel testo critico in ca- ad oggi, raccontano la nostra storia, mostra, in un percorso educativo che talogo - La difficoltà delle battaglie condotte dalle figure ritratte non sembra condurre alla libertà di una o meglio la nostra cronaca d’arte, in paga lo scotto di anni, forse decenni, donna padrona di sé e del proprio diritto al pensiero, quanto a una gabbia in cui la femminilità è oggetto una significativa carrellata su autori, in cui il temporaneo sembra aver e mai soggetto, strumento e mai fine. Dalle prigioni del mito alle gabbie del velinismo. Contro violenze, tendenze e suggestioni dell’ultimo se- vinto sul permanente in nome di un abusi, ostentazioni, mutilazioni o, più semplicemente, spettacolarizzazioni, molestie da grande e pic- colo. Da Accardi a Afro, da Boetti errato concetto di disponibilità che, colo schermo mascherate da ambizioni, Lidia Bachis mette in campo un esercito di idee, prima ancora a Capogrossi, da Festa a Consagra, proprio per il suo essere “sempre” che di donne, armate della forza necessaria per non dare risposte, ma porre infinite nuove domande”. da Mastroianni a Pistoletto e così via spesso rischia, per molti, di essere in un gioco di incontri e confronti, “mai”. Provocazione più o meno volu- v.a. talvolta scontri, che pone in ideale ta, così il “museo” si fa a tempo per focus su 67

GIOVANI E IRRIPETIBILI ANNI SESSANTA Tra Milano e Roma, la rivoluzione del Contemporaneo punta lo sguardo sulle sue radici

 Giovani, arroganti, ridicoli forse, cia, che è prima di tutto voglia di gri- eccessivi e avventati come diceva Ab- dare il proprio essere o malessere bie Hoffman, ma, allo stesso modo, per esigere il diritto a possibilità e con ragione. Sono così battaglieri ed potenza, che la Guerra, troppo poco allegri, rivoluzionari ma in festa, con distante per essere già dimenticata, la consapevolezza di un passato che aveva schiacciato in nome di necessi- piega ma di un futuro che può riscat- tà materiali e materiche. L’imperativo tare, gli anni Sessanta che Gillo Dor- ora è pensiero e riflessione, astrazio- fles ha definito “irripetibili” e che ora, ne concettuale che può passare per- in quell’accezione critico-letteraria o fino per il figurativo, a dimostrazione forse solo emotiva, tornano a essere di come limiti e categorie siano re- protagonisti nella mostra “Gli irripe- taggio del passato, gabbie delle quali tibili anni Sessanta”, a cura di Luca liberarsi. Massimo Barbero, ospitata al museo La battaglia è in atto ma l’atmosfera Fondazione Roma fino al 31 luglio. La è di festa. Sono anni di riscoperta suggestione è quella del ricordo, tra del Sé, anni di voglia di fare e rac- malinconia e monito, quasi appello contare, pensare e creare. Costruire a prendere atto di quanto fatto per sulle proprie ceneri. L’Italia, piegata a sinistra: alexander calder, ritratto di giovanni carandente, 1967, filo di ferro, poter guardare avanti a quanto anco- e vinta, alza testa e sguardo e l’oriz- palazzo collicola arti visive, museo carandente, comune di spoleto ra c’è da fare, con la consapevolez- zonte si veste di una patina di entu- c. calder foundation, new york, by siae 2011 a destra: man ray, venus restaurée, 1936-197, gesso e corda, courtesy fondazione marconi, milano, c. za leopardiana che da lontano tutto siasmo che è felicità di omaggiare la man ray trust, by siae 2011 sembra più dolce e degno di nota. vita, tracciando le linee di una storia nel box: dino gasperini, assessore alle politiche culturali e centro storico, photo simone desiato. Forse, migliore. Di certo, irripetibile sana. Almeno, quella dell’arte che si appunto. Il nido del passato qui però può inventare, senza bisogno di chie- diventa realtà di un presente critico, dere permessi o seguire regole, ma prima che in crisi, nella proiezione di anzi spesso proprio contravvenendo un futuro da costruire alla ricerca a dettami sociali e stereotipi con la MUSEI APERTI OGNI SABATO NOTTE D’ESTATE di una seconda o forse eterna giovi- forza di dire “Io”. Ecco allora la musi- nezza dell’arte. Da Fontana a Calder, ca inudibile ma invisibilmente perce- A ROMA LA MOVIDA è CULTURALE Da Klein a Fontana, da Melotti a Schifano, Musei aperti di notte ogni sabato durante la stagione estiva. A lanciare l’iniziativa è l’Italia guarda alla propria giovinezza, ma la l’assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, Dino Gasperi- malinconia lascia il posto all’appello per un ni che, ancora prima di verificare i risulta- ti dell’ultima Notte dei Musei, ha deciso di futuro tutto da costruire. moltiplicare l’appuntamento, diffondendolo nel tempo e nello spazio, per estenderlo a tutta l’estate e all’intera città, con notti spe- da Uncini a Klein, da Ray a Rotella, pita dei “pendoli” statici di Melotti, le ciali nei diversi quadranti. I numeri, poi, gli da Angeli a Schifano e molti altri, il resine monocrome di Yves Klein, gli hanno dato ragione. Nella notte dei Musei percorso corre attraverso centoset- squarci di Fontana, tra spirito e ma- capitolina, infatti, nelle ottanta realtà cultu- tanta pezzi a raccontare la storia teria, finito e infinito. O infinitudine. rali coinvolte – musei ma anche accademie, dell’arte degli ultimi decenni, puntan- Ancora la Venere in restauro di Man case tematiche e spazi privati – lo scorso 14 do l’attenzione su quanti, più o meno Ray, legata con corde di una sensua- maggio, sono stati superati gli oltre duecentoquindicimila visitatori a dimostrazione della forza attrattiva consapevoli, l’hanno determinata in lità marmorea da bondage, che parla degli eventi culturali, ma anche del cambio di ritmi della città, che ha portato molti a sfruttare l’apertura modi, visioni e sensibilità differenti. però di costrizione e sofferenza con notturna degli spazi per l’impossibilità di visitarli di giorno a causa dei frenetici ritmi quotidiani. Lo scenario è quello a due facce di rimandi da cilicio che chiedono alla Via libera quindi alle aperture straordinarie come “servizio” alla città, ma anche come duplice strategia, Milano e Roma, la prima apparente- forma il sacrificio di sé in nome della che mira da un lato a valorizzare la rete culturale capitolina, tra spazi più e meno noti, pubblici e privati, mente più vivace e dinamica, pron- materia. L’“Italia in Pelliccia” di Lucia- dal Centro alla periferia, e dall’altro a proporre un modello sano di movida per contrastare quella a base ta a raccogliere e restituire stimoli no Fabro che, coprendosi a riparare di violenza e degrado balzata troppo spesso agli onori della cronaca. “La cultura è l’arma vincente – per l’avanguardia internazionale, la la memoria, invita a riflettere su un commenta Gasperini – La Notte dei Musei non sarà più fatto episodico ma diventerà strutturale”. seconda più lenta e concentrata su lusso che mette a nudo paure e timo- Si comincia quest’estate. Il modello è quello collaudato della Notte – unica - dei Musei appunto, diver- posizioni nazionali, ma non per que- ri dell’uomo. E i volti in immateriale samente frammentato. Le aperture notturne, infatti, non interesseranno contemporaneamente tutta la sto meno vitale. La competizione vir- sospensione di Calder, che appende città, ma saranno organizzate nei suoi diversi quadranti. Ad essere coinvolti saranno tutti i Musei Civici tuale, innescata e alimentata con il sogni al cielo regalando forma all’in- e le realtà comunali, ma non si esclude la partecipazione di altre realtà istituzionali e anche private. senno – curatoriale – di poi crea un visibile. Straordinarie nell’orario, le aperture lo saranno pure nella programmazione. Oltre alle mostre, i visitatori circolo virtuoso di eccellenze, dimo- Su tutto il messaggio di un’arte che potranno assistere a concerti, spettacoli, performance, letture recitate ed eventi vari. strando come l’Arte fosse una prio- trasforma in bellezza manifesti strac- I musei escono così dallo stereotipo di realtà classiche, forse antiche, pensate per custodire opere del rità intellettuale del tempo, non un ciati, materiali poveri, bruciature, passato, e diventano spazi vivi. Teatri, nel senso più ampio del termine. Per dimostrare a tutti, romani e lusso. Un’esigenza democratica, non ombre, performance e quant’altro, stranieri, la loro vitalità e, di conseguenza, quella delle collezioni che ospitano in una strategia che dalla un privilegio. Diritto – e per alcuni do- nel tentativo di raggiungere l’immor- fruizione passiva e “didascalica” passi ad una concezione interattiva dell’arte. Anzi, delle arti. vere – alla bellezza. talità del genio. Arte come diritto e arte per i diritti v.a. quindi, in una vocazione alla denun- [v.a.] 68crocevia verso

baselCapitale d’arte e protagonista della ribalta internazionale con la sua Fiera che catalizza attenzione e pubblico. Il gotha del collezionismo e dei curatori (oltre che dei giornalisti e degli appassionati) si ritrova qui dal 15 al 20 giugno...

a sinistra: Elastic, Runo Lagomarsino, Documentation of Process Trans Atlantic, 2010-11 (Art Statements) sopra: Baudach, Thomas Zipp, Champer of timeparallel clockwise direction, 2010 (Art Features)

 A 300 km dall’Italia, al confine tra delle sezioni di Art Basel ha sede Art Edition e Art Magazines ospita- Goebl, il forum globale per collezio- fotografia, video arte, ecc.), tra spazi Francia e Germania, punto d’incontro nello spazio fieristico ed espositivo no rispettivamente opere editoriali nare, esporre, discutere e concepire espositivi, tra classi di costo (opere per oltre 60.000 persone, fra arti- urbano Messe Basel in Messeplatz. frutto della collaborazione con artisti il design; l’Art Salon dove si terran- quotate centinaia di migliaia o milioni sti, collezionisti, galleristi, direttori di La sezione Art Galleries ospita quasi celebri e periodici d’arte provenienti no ogni pomeriggio colloqui artistici, di euro ed altre accessibili a tasche musei, curatori, giornalisti e appas- 300 delle maggiori gallerie mondiali da tutto il mondo. Art Unlimited è presentazioni di libri e tavole roton- più magre). Per usare una personi- sionati d’arte, provenienti da tutto il d’arte moderna e contemporanea, la sezione dedicata alle opere che de; la sezione Artists Books dedicata ficazione, un quarantaduenne con mondo. Tra il 15 e il 20 giugno Basi- con opere del XX e del XXI secolo di trascendono le classiche dimensioni quest’anno al libro d’arte fotografico, un sogno sociale ed un entusiasmo lea ospiterà per il 42° anno consecu- oltre 2500 artisti. Art Feature pun- e caratteristiche degli stand espo- dagli esemplari storici fino agli ultimi contagioso, a cui musei e istituzioni tivo uno dei suoi eventi più rinomati, ta i riflettori sugli aspetti curatoriali sitivi, come sculture e installazioni esperimenti di artisti ed editori in- cittadine rispondono con una sintonia Art Basel. Come avviene dal 1970 dell’attività galleristica, ospitando 20 giganti, videoproiezioni, pitture mu- ternazionali. L’evento prosegue fuori di spirito, affiancandovisi con una se- sempre nello stesso periodo, una cit- progetti esposi- dal Messe, rie di mostre: “Francis Alÿs: Fabiola” tà di circa 170.000 abitanti, la terza tivi di altrettan- fondendosi all‘Haus zum Kirschgarten; “Konrad della Svizzera, assumerà per cinque te gallerie che con il tessu- Witz – La mostra unica” al Kunstmu- giorni il ruolo di capitale artistica, non allestiranno qui Andare oltre l’evento, creando un movimento to urbano ed seum Basel; “Constantin Brancu- per la sua nazione, non per il conti- vere e proprie avviando una si e Richard Serra” alla Fondation nente europeo, ma a livello mondiale, mostre indivi- cittadino all’opera per un obiettivo culturale, riflessione Beyeler; “Henrik Olesen” al Museum ospitando quella che viene spesso duali o che han- sull’evoluzio- für Gegenwartskunst; “Automobile definita come la più prestigiosa Mo- no per oggetto sociale ed economico sentito. L’effetto sull’indotto ne storica e feticcio. Guido, dunque sono” al Mu- stra d’Arte a livello internazionale. il dialogo fra la contem- seum Tinguely; “R.H. Quaytman. Qual è il trucco? Andare oltre l’even- più artisti. Da locale è immaginabile, così come, sulla base degli poraneità di Spine, Chapter 20” alla Kunsthalle to, creando un movimento cittadino tenere a mente Basilea tra- Basel; al Vitra Design Museum, in- all’opera per un obiettivo culturale, per quest’ulti- anni passati, lo è il livello e la dimensione delle mite le opere fine, ‘”Zoom. Studio Ballo e il design sociale ed economico sentito. L’effet- ma tipologia: l’e- compravendite e le esibizioni italiano”. to sull’indotto locale è immaginabile, sposizione della site specific In un periodo in cui si è persa ogni così come, sulla base degli anni pas- galleria Raster dell’Art Par- fiducia nel ruolo sociale e nella capa- sati, lo è il livello e la dimensione delle di Varsavia sul cours, alla cità economica della cultura, Art Ba- compravendite. Ma perché questo duo artistico sua seconda sel alla sua 42° edizione, promette di duri da più di quarant’anni deve avere KwieKulik (1971-1987) che, attra- rali e performance. Art Statements edizione. Un passaggio poi è d’ob- risvegliarci e darci nuova consapevo- fondamenta profonde, come l’ambi- verso archivi, film, installazioni di og- è il luogo di promozione e scoperta bligo allo Stadtkino, dove avrà luogo lezza. In controtendenza con chi pen- zione di sviluppare e alimentare inin- getti e performance, sviluppò un’arte di giovani artisti, oltre che il bacino l’Art Film, rassegna di una settimana sa di mantenere in vita l’Arte grazie terrottamente un pensiero sull’arte e in cui si fondono esperienza quotidia- per il Baloise Art Prize che premierà con film di artisti e su artisti. Un’or- ad innovazioni sbalorditive, un evento con il contributo del maggior numero na e pratica estetica; “A come Arien- due dei 26 progetti inediti di artisti di chestra di eventi che con naturalezza di carattere commerciale sembra possibile di paesi darle voce universa- ti B come Boetti” della Galleria gallerie emergenti di tutto il mondo. esprime l’ambizione di voler scoprire, ambire a riprendere il filo della Sto- le. Di qui la rilevanza internazionale di S.A.L.E.S. di Roma, una selezione E poi ancora le Art Basel Conversa- promuovere, ammirare, vendere, ria dell’Arte, riportando l’espressione questa fiera – usando una parola che degli ultimi lavori mai esposti di Ali- tions, su temi come il rapporto fra acquistare, concettualizzare, utiliz- artistica in una dimensione di rifles- potrebbe apparire riduttiva, ma che ghiero Boetti in relazione con opere collezionismo pubblico e privato, il zare e quindi continuare a fare arte sione e costruzione collettiva, senza bene dà l’idea dell’abbondanza, della più recenti di Stefano Arienti; il pro- futuro della pratica artistica ed il suo a 360°, in una tensione di curiosa ignorare l’interesse pubblico e la so- varietà e dell’energia della manifesta- getto della Wilkinson Gallery di Lon- impiego nell’urbanistica o l’interroga- creatività che non conosce limiti e stenibilità economica.  zione – non solo dal punto di vista del dra che illustra il dialogo fotografico tivo “What is Alternative – Alternati- che non si spaventa dei confini tra mercato dell’arte, ma anche della iniziato a New York fra Jimmy DeSa- ve to What?”; Design Miami/Basel, le diverse forme di espressione arti- ricerca artistica. La maggior parte na e Laurie Simmons (1973-1990). sotto la nuova direzione di Marianne stica (pittura, scultura, disegni, libri, [anita fumagalli] oldies but goldies: cataloghi senza tempo 69 a cura di rossella caruso

Un libro fotografico più che un catalogo di dimensioni contenute che l’allora direttore della galleria La Tartaruga, Plinio De Martiis, pubblica a conclusione del ciclo di mostre quotidiane (dal 6 al 31 maggio, dalle 16 alle 20) affidati ai «più noti artisti italiani degli anni sessanta».... Arte, un evento al giorno...

Venti mostre, precedute da un denso testo critico di Maurizio Calvesi, ordinate e numerate in progressione cronologica e corredate d’immagini fotografiche - in numero variabile in relazione ai singoli autori - attribuite allo stesso De Martiis che coglie di ogni opera o azione performativa la dimensione sperimentale ed effimera, ma anche la partecipazione del pubblico e la presenza dei critici, «secondo lo stile del reportage di quegli anni»

 Teatro delle mostre è un libro foto- cronologica e corredate d’immagini grafico più che un catalogo di dimen- fotografiche - in numero variabile in sioni contenute che l’allora direttore relazione ai singoli autori - attribuite della galleria La Tartaruga, Plinio De allo stesso De Martiis che coglie di Martiis, pubblica a conclusione del ogni opera o azione performativa la ciclo di eventi quotidiani (una mo- dimensione sperimentale ed effime- stra al giorno, dal 6 al 31 maggio, ra, ma anche la partecipazione del dalle 16 alle 20) affidati ai «più noti pubblico e la presenza dei critici, «se- artisti italiani degli anni sessanta». condo lo stile del reportage di quegli In sequenza Giosetta Fioroni (la spia anni» (Giuliano Sergio). ottica), Ciro Ciriacono (medium), Giu- Analogamente, il progetto grafico di lio Paolini (autoritratto), Ettore Inno- Magdalo Mussio, variato nei fondi cente (camera fiorita), Emilio Prini e sfumati seppia e nero, e nelle scrit- Paolo Icaro (due oggetti di rimbalzo e te verdi in prima e quarta di coper- due pomeriggi in tre o quattro), Pier tina, che ripetono i titoli delle opere Paolo Calzolari (un volume da riempi- variandone l’ordine, è tanto rigoroso re in mezz’ora), Franco Angeli (oppri- quanto suggestivamente arbitrario mente), Enrico Castellani (il muro del nell’impaginazione e nel taglio delle tempo), Paolo Scheggi (interfiore), fotografie. Un libro, dunque, che pur Mario Ceroli (dal caldo al freddo), volendo presentare «nella stessa mi- Gino Marotta (una foresta di menta), sura in cui è stato, un avvenimento Renato Mambor (dovendo imballare recente», anzi «come sintomo esem- un uomo), Laura Grisi (vento di s. e. plare di una situazione presente e velocità 40 nodi), Sylvano Bussotti (la attiva, che non è ma diventa» - come più rara rara), Loreto Soro (fili armo- si legge ad esergo – mostra la pro- nici), Cesare Tacchi (cancellazione pria autonomia, negando di fatto ogni d’artista), Alighiero Boetti (un cielo), proposito di mera documentazione Fabio Mauri (luna), Nanni Balestrini (i del teatro delle mostre a Piazza del muri della sorbona), Goffredo Parise Popolo, per affermare piuttosto, nel (conversazione su nastro). cartaceo, la dimensione evocativa Venti mostre, precedute da un den- e l’incertezza spazio-temporale di so testo critico di Maurizio Calvesi, una serie di accadimenti artistici, a ordinate e numerate in progressione Roma, nel maggio del ’68.  70grafica&design a cura di stefano vittori

Invader opera in una candida serenità spinto dai valori di questa crociata contro la propaganda commerciale e contro la globalizzazione. Ma perché ci gratifica trovare i piccoli alieni disseminati per la città? Il meccanismo è quello della caccia al tesoro con la sola instabile variante che non è dato sapere quando e dove finirà... La street art di Invader Un’alternativa 8 bit, alla comunicazione selvaggia nelle metropoli

 «Il buon design è far sì che gli shihiro Nishikado nel 1978, Space cui viene messa a punto la mappa cker, graffiti, manifesti, stencil). Vedi naggi tratti dai videogiochi vintage altri designer si sentano degli idio- Invaders. Per chi non lo conoscesse, cartacea dell’invasione e il book di il secondo e sei gratificato di aver (Pacman, Donkey Kong, Zelda, Su- ti perché quell’idea non è la loro». lo scenario di gioco era il seguente: documentazione, entrambi cura- capito la prima regola del gioco: «ce per Mario), ma anche citando, ad Con questa provocazione, Frank Chi- in una schermata nera, rappresen- ti dall’artista in collaborazione con ne sono diversi». Noti i successivi e esempio, Milton Glaser (il creatore mero, un giovane graphic designer tazione minimale dello spazio cosmi- gallerie, editori e supporter locali. capisci che sono molti. Dopo un po’ del logo I ♥ NY), la spray art, l’infor- statunitense, descrive perfettamen- co, un piccolo carroarmato spara A questo proposito vi consiglio Inva- di avvistamenti sei più attento di un matica, la cultura pop. te cosa ho provato il giorno in cui con un cannoncino contro un drap- deroma, il libro che celebra il primo felino di fronte a una preda e capisci Invader è entrato nella mia vita: mi pello di piccoli alieni che avanzano in insediamento in Italia. Curato dal che è davvero un’invasione. Se voleste cimentarvi in questo “pi- sono sentito un idiota. Il mio lavoro blocco, lenti ma inesorabili, verso la collettivo Wunderkammern (da cui xel-watching” urbano dovreste alzare è la grafica, ma le opere d’ingegno, terra. Gli anni settanta sono gli anni sono tratte, in gentile concessione, Quali sono le regole del gioco? un po’ lo sguardo. Generalmente le anche tangenziali ad essa, che cam- in cui si stanno scrivendo le basi del le immagini di questo articolo), in cui L’invasore gallico, oltre l’ampio re- micro-installazioni sono poste alme- biano le regole con cui guardiamo il videogaming e Space Invaders segna segnalo inoltre, la precisa lettura cri- pertorio di base, introduce eleganti no a un paio di metri. Nelle invasioni mondo, mi hanno sempre affascina- il punto di svolta evolvendo il genere tica firmata Achille Bonito Oliva. variazioni sul tema che seducono e in giro per il mondo, ma ovviamente to. Ma chi è Invader? E perché vale dello “sparatutto”. ripagano chi scelga di partecipare. anche a Roma, le opere poste sotto la pena conoscerlo? Come ci spiega in un’intervista (fa- Cambiando il formato delle opere, questa soglia sono state deturpate Invader, anche lui lento e inesorabi- cilmente reperibile in rete) l’artista sia nei materiali che nelle forme, o rimosse in favore del cieco indivu- Parigino classe 1969, inizia la sua le, clona i minuti visitatori utilizzando stesso, il fine ultimo della sua attività crea permutazioni finalizzate a sot- dualismo dei fan collezionisti, di fan- febbrile attività a metà degli anni piastrelle colorate di varie dimensio- è offrire un’alternativa all’advertising tolineare messaggi precisi. Inse- tomatici difensori del decoro pubbli- novanta. Come molti street artist ni e, affiancandole, crea dei mosaici massivo, alla pubblicità, che propone rendo dei tasselli a specchio nelle co e dal mediocre sottobosco degli è nascosto, come nessuno è ovun- che sono una meta-rappresentazio- delle immagini seducenti e storie pro- opere ne aumenta il polimorfismo e amanti del “going over” (nel gergo que. Ad oggi le sue campagne di ne della grafica pixel a otto bit. Una mettenti con il solo obiettivo di farci ne sfrutta i riflessi come richiamo. della graffiti art la pratica di coprire conquista hanno toccato 31 città in volta creato l’esercito, pianifica l’in- spendere soldi acquistando prodotti. Creando mosaici circolari scimmiot- le opere delle crew avversarie con le Francia, 22 città europee e altre 10 vasione. Cartina alla mano, sceglie Invader opera in una candida sereni- ta la segnaletica stradale. Ancora, proprie). metropoli nel mondo, tra cui: Ban- i punti strategici: ponti, insegne, tà spinto dai valori di questa crociata la disposizione, sempre ponderata, gkok, Katmandu, Los Angeles, Mel- monumenti, angoli, incroci, balconi. contro la propaganda commerciale e rispetto alla superficie che li acco- Invader regala un’esperienza esteti- bourne, Mombasa, New York City, Quasi sempre luoghi molto frequen- contro la globalizzazione. Ma perché glie, crea dialogo. Ecco allora che ca alternativa. In un mondo soffocato Perth, San Diego, Tokyo, Varanasi. tati, ma talvolta è possibile trovare ci gratifica trovare i piccoli alieni dis- gli aggetti di una facciata di palazzo da stimoli visivi cerca di riformarne il Ma nuove ondate sono sempre in un invader anche in un luogo ina- seminati per la città? Il meccanismo sono sfruttati come pista d’atter- canone valorizzando simultaneamen- pianificazione. spettato. I pezzi vengono costruiti è quello della caccia al tesoro con raggio delle creature spaziali e su- te l’architettura mediante un contra- tutti insieme nel periodo che prece- la sola instabile variante che non è perfici continue rilette come spazi di sto forte tra linguaggi, e non è poco. Il nome d’arte, come avrà già intu- de l’incursione vera e propria e sono dato sapere quando e dove finirà. decollo. Una rispondenza alla fisica Per quel che mi riguarda, la serendi- ito chi ha dimestichezza col retro- installati nell’arco di una settimana. Vedi il primo alieno e ti colpisce per del mondo che ne aumenta il dina- pità derivata dai primi avvistamenti è gaming, allude al gioco elettronico la inusuale preziosità materica ri- mismo. Spesso anche l’iconografia un valore inestimabile. arcade (da salagiochi) ideato da To- Inizia poi la fase “promozionale” in spetto alla consueta street art (sti- varia, introducendo altri perso- Provare per credere.  grafica&design 71

“Privato Romano Interno”, il progetto di Emanuela Nobile Mino e della Galleria O. di Roma, finalizzato alla edizione di arredi inediti, prodotti in tiratura limitata con materiali e tecniche della più nobile tradizione artigianale italiana... I FRATELLI CAMPANA

a sinistra: Humberto Campana a lavoro nell’officina del bronzista. Foto Simona Caleo in basso:veduta della Galleria Cortona di Palazzo Pamphilj sede dell’Ambasciata del Brasile a Roma. Foto Simona Caleo

 Nel momento storico in cui pro- pulenza degli interni seicenteschi del- liferano panel discussions, articoli la Galleria Cortona di Palazzo Pam- e mostre che pongono interrogativi philj per la prima volta sede di una sul futuro dell’arte e del design, in- mostra. Progettata da Borromini e tercettando sia l’evidente assottiglia- adornata nella volta dal grande affre- mento dei limiti che oggi dividono le sco di Pietro da Cortona, l’ambien- due discipline, che il moltiplicarsi di te costituisce uno degli esempi più occasioni e fenomeni che ne mettono significativi dell’eccellenza barocca in luce i punti di tangenza e interse- romana. Per questo speciale interno zione, un neonato progetto affronta i Campana, soliti nell’utilizzo di mate- caparbiamente la questione chia- riali umili di origine naturale o di pro- mando all’appello designers interna- duzione industriale, hanno eccezio- zionali di chiara fama a confrontarsi nalmente scelto di lavorare ad arredi con la pratica site-specific, la tiratura sontuosi utilizzando soltanto materie limitatissima, la manualità artigianale nobili quali il bronzo e il marmo bian- - prerogative storicamente apparte- co statuario di Carrara, dando vita nenti all’arte – e con l’eccellenza ar- ad una collezione lussuosissima che, chitettonica di edifici storici romani. ça va sans dire, è stata battezzata elementi decorativi in bronzo dorato ne; e l’elemento surreale, attraverso Parliamo di Privato Romano Interno, Brazilian Baroque Collection. attinti al repertorio iconografico dei il quale i fratelli reinterpretano incon- progetto di Emanuela Nobile Mino e Prodotti grazie al sostegno della Gal- secoli XVII-XIX, presente nello chan- sciamente il dato oggettivo e la clas- della Galleria O. di Roma, finalizzato leria O. e alla Collezione Calabresi di delier e nella floor lamp, il cui nome sicità di forme e materiali. alla edizione di arredi inediti, prodot- Roma, questi nuovi arredi incarnano è significativamente ripreso dalla cit- Diversi e molto precisi, quindi, gli ti in tiratura limitata con materiali e interrogativi che tecniche della più nobile tradizione questo progetto artigianale italiana. Il primo appun- Creazioni che incarnano l’idea di un barocco solleva, tra cui il tamento vede protagonisti i fratelli rapporto tra de- Fernando e Humberto Campana, “transgenico”, per dirla con i Campana, sign e arte oggi; la accoppiata del design tra le più inte- nuova filosofia del ressanti ed acclamate del panorama ovvero che nasce dall’unione dell’esuberanza riciclo, inteso sia internazionale - oltretutto presente in in termini di ritorno laguna, presso il Museo del Vetro a e dell’espressività dell’arte e della cultura all’impiego di mate- Murano, nella mostra che celebra il rie prime tradizio- Novantesimo anniversario di Venini. popolare brasiliane, con la proporzione e nali e durature che Le mostre di Privato Romano Interno l’ufficialità della cultura artistica romana come rivalutazione saranno di volta in volta ospitate in della manualità ar- spazi architettonici di epoca e carat- tigianale; l’edizione tere diversi, selezionati secondo un l’idea di un barocco “transgenico”, tà barocca brasiliana di Ouro Preto, limitata, che punta a (ri)stimolare il criterio di consonanza con la ricerca per dirla con i Campana, ovvero che e nel candelabro che, a sua volta, collezionismo e, non ultimo il ruolo tecnica ed estetica di ciascun auto- nasce dall’unione dell’esuberanza e porta il nome dello scultore settecen- fondante delle gallerie di design e re. Se per Konstantin Grcic, prota- dell’espressività dell’arte e della cul- tesco Aleijadinho); la stratificazione della committenza privata. Tutti argo- gonista del secondo appuntamento tura popolare brasiliane, con la pro- (che caratterizza il tavolo Basoli, il menti aperti e attualissimi che Priva- di PRI, la scelta molto probabilmente porzione e l’ufficialità della cultura ar- cui piano, nato dalla sovrapposizione to Romano Interno intende (e invita) cadrà su un’architettura modernista, tistica romana, e che, al contempo, e all’accostamento di frammenti irre- a sviluppare e ad approfondire.  l’indole neo-barocca dei fratelli Cam- mantiene saldi alcuni dei canoni più golari di lastre in marmo statuario di pana ha radicati e distintivi della prassi cre- Carrara, replica “intuitivamente” il trovato una naturale affinità con l’o- ativa dei fratelli: l’assemblaggio (di basolato delle antiche strade roma- [di lisa solvi] 72suoni I a cura di mino freda

Un sodalizio ben collaudato che vede proprio in questi giorni sancire la loro quinta collaborazione discografica dal titolo Summus con a seguito un tour europeo nel quale compaiono cinque tappe italiane Alva Noto + Ryuichi Sakamoto = “summa” perfetta

sopra: Alva noto; photo by Jean-Christophe Godet a destra:Ryuichi Sakamoto - photoDieter Wuschanski

 Quello tra il compositore, pia- culla del purismo elettronico (ex Ger- dirompente dilatazione spazio-tempo nista e pluripremiato autore di mu- mania Est). Pioniere del nuovo modo a favore di un distacco sensoriale e siche da film, Ryuichi Sakamoto e di fare e produrre musica nell’ambito corporeo. Alva Noto (alias Carsten Nicolai), della experimental music. Capo sto- In tutte le dieci tracce del cd il pia- protagonista di spicco della musica rico del filone riduzionista e ultrami- noforte di Sakamoto non ha mai la elettronica sperimentale, è un soda- nimale (una estetica che coinvolge pretesa di assumere un ruolo pre- lizio ben collaudato che vede proprio anche il packaging dei cd con scritte dominante, così anche l’elettronica in questi giorni sancire la loro quinta ridotte a caratteri quasi illeggibili) e di Alva Noto non è mai invasiva; collaborazione discografica dal titolo spesso migrante tra luoghi “visual” semmai il compito di ognuno è quello Summus (raster noton 2011), con con le sue operazioni sensoriale au- di stemperare le espansioni sonore a seguito un tour europeo nel quale diovisive (Documenta, le biennali di dello strumento dell’altro. Lo stesso compaiono ben cinque tappe italiane. Venezia, Singapore, Instanbul). Tut- suono digitale dei sottili drone di Alva Il titolo dell’album Summus, unione tavia la sua storia fa parte di quella Noto si ammanta di una luce, sep- dal latino summa (somma) + versus schiera di “musicisti” che non sono pure fredda, ma sempre cristallina (contro), suggerisce una collabora- propriamente tali, nel senso che han- pronta a raffreddare le calde espan- zione tra due personalità con forma- no piuttosto un background nelle arti sioni armoniche e melodiche del pia- zione e modalità espressive differenti visive, nel design. Sono tutti ammira- noforte. Alva Noto & Ryuichi Sakamoto e con una predisposizione creativa tori del guru Brian Eno, e soprattut- Dunque, più che somma dei contrari “S” dettata proprio da quel versus, ciò to esperti e manipolatori del suono in Summus è lecito parlare di sottra- European Tour 2011 da un confronto - o per rifarsi alla eti- con i più sofisticati software musicali. zione: è togliere, scavare il suono, mologia di versus - anche da ciò che Questi due mondi musicali, l’uno epurarlo, isolarlo quasi a renderlo 12 may London può essere modificato, cambiato. acustico, strumentale, quello di Sa- estatico, puro. Così come è anche 17-18 may Milano Sakamoto si sa stupisce per la ver- kamoto, l’altro sintetico, digitale, lecito affermare che l’approccio di 19 may Perugia satilità compositiva, per gli improvvisi ipertecnologico del compositore te- questi lavori è decisamente Ambient, 20 – 21 may Roma sbalzi stilistici, per le continue oscil- desco, uniti e sommati hanno sem- secondo le intuizioni ormai deposita- 23 may Brussels lazioni tra il gusto “colto” e il pop, pre convinto sin dal primo lavoro te alla storia della musica da Brian 25 may Eindhoven comprese le improvvise escursioni del 2002 (Vrioon), perché il gioco Eno. Tuttavia l’Ambient dell’accoppia- 27 may Leipzg tra i linguaggi atonali della musica creativo messo in atto non è una ta Sakamoto-Alva Noto non riguarda 28 may Copenhagen contemporanea, fino al rock, al funky semplice sovrapposizione dei due lo spazio reale, semmai esige uno 29 may Frankfurt e perfino al bossanova. Le sue mu- diversi contesti sonori; tanto meno spazio interiore, una dimensione in- 19 june Barcelona siche sono sempre rassicuranti per- è una banale accoppiata di insulse tima, un luogo di accordo degli stati ché fluiscono in un elegante intreccio melodie pianistiche condite qua e là emozionali. Ed è qui che le sonorità di melodia e armonia, fra richiami a da effetti elettronici. Ciò che ne deri- di questo lavoro si depositano per Debussy, al jazz, al melos orientale: va è invece una summa, un raffinato poi prestarsi a una estetica corrente elementi questi che ne fanno un ta- contrappunto, un equilibrio fatto di che fa dello scarto melodico, delle lento impareggiabile nel panorama pieni e vuoti, dove gli scorci melodici microstrutture sonore, delle pause della musica contemporanea, sen- sono cesellati da glitch (micro even- abbondanti, del melodie frammen- za mai dimenticare il suo notevole ti sonori ricavati da errori digitali) e tate, un affermazione di un trend contributo al cinema (premio Oscar da sofisticate granulazioni del suono (comunque sofisticato) sempre più nell’87 per la colonna sonora de L’ul- elettronico. L’effetto è suadente, flui- dilagante in cui urge un ascolto, si di- timo imperatore di B. Bertolucci). do, elegante, basato su un dialogo di rebbe “ecologico”. Una affermazione Alva Noto, al contrario, è un innova- strutture minimali e ricavato da lun- formale della natura del suono, della tore indiscusso della nuova genera- ghe pause e sottili sonorità che han- sua bellezza oggettiva, del suo pote- zione della Sound Art. Nasce nella no un forte impatto emozionale e una re emozionale.  suoni II 73 a cura di fulvio emiliano giuri

Il giovane artista statunitense nel terzo album, We must become the pitiless censors of ourselves, arriva ad un livello che non aveva raggiunto con i precedenti due lavori: le atmosfere astratte e indefinite si concretizzano in uno stile che si potrebbe definire synth-punk...

JOHN MAUS, il punk e oltre

 Chi ha detto che il punk è morto? che si perde in uno spazio senza tem- Il giovane statunitense John Maus po e fa pensare ad un grido di aiuto. pubblica il suo terzo album We Le tracce And the rain e Keep must become the pitiless censors of pushing on, decisamente più orec- ourselves e arriva ad un livello che chiabili e dominate dalle tastiere, non aveva raggiunto con i precedenti affrontano i temi della verità, dell’a- due lavori, le atmosfere astratte e more e dell’eternità, non nuovi all’ar- indefinite si concretizzano in uno stile tista, con molti riferimenti allegorici. che si potrebbe definire synth-punk. La foga ipnotica di We can break Uscirà per conto dell’etichetta Upset through esplora sonorità minimaliste The Rhythm il 27 giugno 2011, an- nuove per Maus, ripetendo la stessa ticipato dal singolo “Quantum Leap”. frase in una sorta di meccanismo di Forte è l’influenza del filone punk e controllo del pensiero. new wave di inizio anni ‘80, quando Il brano Hey moon, cantato con Molly i Joy Division portavano sul palco il Nilsson, autrice della canzone, evoca sopra: the pitiless censors of ourselves, upset the rhythm, malessere di un’intera generazione. un’atmosfera notturna di romantica ribbon music 2011 La stessa cosa sembra voler fare solitudine. Maus, la cui voce, senza esagerare, In questo album Maus riesce ad ricorda molto quella di Ian Curtis. esprimere la sua vocazione esisten- Il suo impegno nel sociale è ben evi- ziale, dando ai brani un retrogusto dente in Cop Killer e Head for the amaro che non lascia indifferente Country ed è inoltre confermato an- l’ascoltatore, guidandolo in un viag- che dal titolo dell’album, che sembra gio personale e introspettivo. Ben spronare la sua generazione a guar- studiate sperimentazioni al sintetizza- darsi allo specchio ed agire. tore, una linea di basso nervosa e co- Nel brano Quantum Leaps, in perfet- stante e la voce inondata di riverberi to stile dark con contaminazioni psi- del cantante riportano il punk-dark a chedeliche, viene evocata un’atmo- nuova vita, trent’anni dopo. sfera lontana e asettica, in contrasto con la voce profonda e struggente, 74 libri a cura di Ludovica Palmieri

A cosa serve Michelangelo

Questo ultimo libro di Tomaso Montanari si colloca vo- Mi chiamo Charles Saatchi e sono un artolitico lutamente a metà strada tra l’inchiesta giornalistica e la storia dell’arte. L’autore prende le mosse dalla vicen- Dalla raffica di duecento domande provocatorie e pungenti da di cronaca dello scandaloso acquisto, da parte del raccolte in questo volume: Mi chiamo Charles Saatchi e sono Ministero dei Beni Culturali, di un crocifisso attribuito un artolitico, edito dalla Phaidon, emerge in maniera lampan- a Michelangelo, per arrivare a tracciare una tetra pa- te l’immagine di C. Saatchi, il più influente collezionista della noramica sullo stato della storia dell’arte in Italia e, di nostra epoca. Poste da critici, giornalisti, o membri del pubbli- conseguenza, anche sullo stato –di pericolo- del nostro co, tali domande svelano gli aspetti più inconsueti del pensie- patrimonio culturale. Un’invettiva dal ritmo incalzante ro del collezionista, solitamente refrattario alle interviste, rive- che non lascia fuori nessuno, da una parte: politici, lando un uomo caratterizzato da una profonda libertà. E’ no- giornalisti, manager e professori universitari, accusati tevole l’ampiezza di vedute che contraddistingue la concezione di voler trasformare l’Italia in una “Disneyland culturale” della vita di Saatchi e, conseguentemente, il suo rapporto con attraverso mostre facili, capolavori trasformati in brand gli artisti, tanto in orizzontale quanto in verticale, mettendo, o declassati a strumenti pubblicitari; dall’altra storici così, in evidenza la sua capacità di non idealizzare nulla e nes- dell’arte denunciati per la loro omertà, che li ha portati a suno. Dall’intervista, infatti, emerge come egli si accosti agli trincerarsi dietro uno sterile e snobistico silenzio senza artisti e alle loro opere in maniera ingenua e disinteressata, prendere posizioni e conseguentemente lasciando che” guidato soltanto dal suo gusto, senza secondi fini: “Compro la cultura fosse bruciata per creare denaro”. Per quanto l’arte che mi piace; la compro per poterla esporre. Poi, se mi la maggior parte delle critiche mosse dall’autore all’art va, la rivendo e ne compro dell’altra” e ancora: “non acquisto system e alla società intera siano obbiettivamente con- arte per entrare nelle grazie di un artista o come lasciapas- divisibili, tuttavia se ne percepisce un malinconico retaggio romantico forse demodè. Nella sare per una cerchia sociale”. Responsabile della scoperta di misura in cui oggi, l’idea di poter scorporare l’arte dal mercato, sia un’utopia, dal momento artisti, oggi di fama mondiale, come: Cindy Sherman, Jeff Koons o Damian Hirst, Saatchi, pur apprez- che, in un mondo che non salva nulla, l’unico modo che l’arte ha di sopravvivere è quello di zando anche l’arte antica, appare costantemente affascinato dall’arte giovane, sempre pronto a inve- ricavare autonomamente le fonti del proprio sostentamento. Del resto anche Longhi, punto stire e dare spazio a qualche nuova promessa. Circostanza tramite la quale ha coniugato la passione di riferimento dell’autore, affermò: “cose e cose, mai astrazioni”, ovvero bisogna sempre per l’acquisto e per l’esposizione delle opere con la necessità di venderle ciclicamente per comprarne fare i conti con la realtà. Un’ultima considerazione sul tema della formazione, fermo restan- di nuove. L’apertura, del collezionista, verso i giovani talenti è ravvisabile anche nell’impostazione della do la necessità di introdurre la storia dell’arte sin dalle scuole primarie, si deve riconoscere pagina web della sua galleria, dal 2008 nella nuova sede di King’s Road nel quartiere Chelsea. Conscio che una preparazione universitaria esclusivamente teorica non è più sufficiente per inserire della complessità dell’art system e della difficoltà, per gli emergenti, di entrare in contatto con gallerie, i giovani nel mondo del lavoro, sarebbe auspicabile, dunque, implementarla con una compo- egli ha scelto di lasciare libero il sito, dando, così, la possibilità a chiunque di pubblicare le fotografie nente pratica, al fine di renderli competitivi anche a livello europeo. delle proprie opere, per venderle o semplicemente per ottenere visibilità. Einaudi Phaidon collana: Vele pagine: 176 pagine: 129 data di uscia: 2/7/2010 data di uscita: 22/03/2011 prezzo: 9,95 € prezzo: 10.00 €

In Direzione Ostinata e Contraria. Scritti sull’arte contemporanea

“La critica d’arte consiste in una descrizione delle proprie scoperte e in una narrazione delle reazioni a cui tali scoperte hanno dato impulso, nel contesto di uno scambio di opinioni con gli altri”. Questa citazione che intende lo scrivere d’arte come forma di dialogo è certamente un Manifesto positivo per questo libro di Robert Storr edito per la prima volta in Italia da Scheiwiller. Si tratta di nove saggi, scritti in tempi - tra il 1989 e il 2009 -, in luoghi - cataloghi, giornali, riviste - e quindi in modi diversi, che finalmente ci offrono la possibilità di conoscere più da vicino il pensiero critico di uno degli americani più influenti nel mondo dell’arte ed anche molto legato all’Italia, terra che ha eletto, dopo l’esperienza alla Biennale del 2007, a sua home away from home. Il denominatore comune dei testi è il fatto di ruotare intorno ad artisti non solo poco familiari al panorama italiano, ma anche problematici, impegnati, come: Peter Saul, Felix González-Torres , Kara Walker e Jörg Im- mendorff. Le diverse dinamiche, tramite le quali tali artisti si esprimono ed entrano in rapporto con la società, determinano i legami invisibili che si possono creare tra i rispettivi testi di riferimento nel libro. L’opera, la cui chiave di interpretazione è offerta dall’ultimo capitolo, che sottolinea l’importanza del dialogo per Storr, si presta ad una lettura aperta, ed invita il lettore a trovare e creare soggettivamente delle corrispondenze tra i saggi. L’unica critica che si deve muovere al testo, a volte forse un po’ lontano dalla prosa tersa e cristallina rivendicata nella bella prefazione di F. Pietropaolo, è che in alcuni passi può dare la sensazione che l’arte sia una sorta di pretesto per conferire una connotazione politica al testo. Una considerazione particolare meritano Trappole per la mente e per il cuore, lo scritto dedicato a F. González-Torres e Spaventati dalle ombre fantasma, quello dedicato a K. Walker . Robert Storr Libri Scheiwiller-Federico Motta collana: l’arte e le arti pagine:255, brossura data di uscita: 16/03/2011 prezzo: 20.00€ Il senso nell’arte moderna

È positivo il punto di partenza da cui Tre saggi sullo stile. Il barocco, il cinema, la Rolls-Royce prende le mosse Antonio Del Guercio nel suo libro: Il Senso dell’Arte Moder- Tre saggi sullo stile. Il barocco, il cinema, la Rolls-Royce, questo il titolo della rac- na, edito da EdUp, perché l’autore a colta di testi di Erwin Panofsky, ripubblicata da Abscondita, dopo la prima edizione differenza di altri autorevoli critici non Electa del 1996, per la cura di Irvin lavin, con l’omissione dello scritto biografico sostiene che la realtà moderna sia ca- e della bibliografia redatti da W. S. Heckscher. L’opera è costituita da tre saggi ratterizzata da una perdita totale del (i primi due del 1934 e il terzo del 1962) concepiti come conferenze pubbliche, senso, ma semmai da una sua meta- dunque rivolti a un uditorio non specializzato, in cui l’autore riflette sullo stile a morfosi in una pluralità di forme e dire- partire da questioni essenziali: la cronologia, la tecnica, il concetto di etnia. Lo zioni diverse. Vale a dire che in un’epo- stile appare un punto di partenza insolito per uno studioso reso noto dall’approccio ca caratterizzata dalla disomogeneità iconologico all’arte, tuttavia, in Panofsky, l’analisi dell’opera non si esaurisce nella delle ricerche espressive non può più sola spiegazione della forma, ma anche nella chiarificazione del contenuto e del esistere un punto di vista univoco tra- contesto per mezzo di essa. In Cos’è il barocco? l’autore illustra lo stile attraverso mite il quale interpretare la realtà, né le particolari condizioni storiche dell’epoca e i mutamenti fisionomici avvenuti nel un senso univoco dà dare ad essa. In genere del ritratto, per indagare il processo psicologico esistente alla base del queste pagine, dunque, Del Guercio fenomeno e del mutamento stilistico. Con un salto, Stile e tecnica del cinema, ci invita il lettore a lasciarsi andare all’ar- reintroduce nella contemporaneità, ponendo lo studioso in anticipo rispetto ai suoi te contemporanea, riconoscendone tempi, nella misura in cui considera questa straordinaria invenzione tecnica come forse la maggiore difficoltà, se non una nuova forma d’arte. La riflessione su un’entità nazionale è l’oggetto del terzo complessità, rispetto all’arte antica saggio: I precedenti ideologici della calandra della Rolls-Royce. La celebre automo- che, almeno fino al primo Ottocento, si prestava ad una lettura più “democra- bile inglese è solo un pretesto per condurre, attraverso una panoramica sull’arte tica”. Attraverso la riflessione sulle opere di quattro grandi esponenti dell’arte e la letteratura, una riflessione sull’antinomia che, da sempre, ha caratterizzato la società anglosassone. Da una contemporanea, molto diversi tra loro, quali: Picasso De Chirico, Derain e Gia- parte la razionalità e la tendenza al classicismo, dall’altra l’emozione, la soggettività, la fantasia, esemplificate rispet- cometti , l’autore giunge alla legittima conclusione che oggi è vana una ricerca tivamente l’una dalle architetture palladiane, l’altra dai famosi giardini all’inglese. Panofsky spiega questo dualismo, di senso “di per sé”, ovvero scissa dalla materia che la pone in essere perché, che vede magistralmente sintetizzato nella calandra della Rolls-Royce, appunto, tramite l’analisi della struttura etnica per usare le parole di Sartre: “il senso s’è incarnato nella tela.[…] in altri ter- del popolo inglese, caratterizzato “da una forte componente celtica […] e una continuità con la tradizione classica”. mini la materia della forma è ormai più importante della forma della materia”. Erwin Panofsky EdUP Abscondita, collana: Studi & Saggi pagine: 240, brossura, illustrato pagine: 107, brossura data di uscita: 03/05/2011 data di uscita: 21/04/2011 prezzo: 19.50 € prezzo: 15 € visioni 75

Nel videoclip Judas è la Maddalena che non sa resistere a Gesù “bello e maledetto” (interpretato da Rick Gonzales). “Judas” è in realtà parte del progetto di un nuovo album che uscirà alla fine di maggio intitolato “Born This Way” in cui Lady Gaga, ricalcando i temi post-chirurgia plastica tipici dell’artista francese Orlan o della musa ispiratrice di David LaChapelle Amanda Lepore, ricerca il tema dell’identità.... Lady Gaga tra Fellini e Orlan

 Per il videoclip del nuovo singolo lizzato, tipico di Hirst, Koons o Luigi to di un nuovo album che uscirà alla “Judas”, Lady Gaga (regista per l’oc- Ontani. Tale riferimento al kitsch, con fine di maggio intitolato “Born This casione insieme alla sua creative un’attenzione verso l’eccessivo che Way” (Nata così) in cui Lady Gaga, director Laurieann Gibson) inscena si risolve in una vagare chiassoso, è ricalcando i temi post-chirurgia plasti- una visione moderna di impostazio- presente anche nelle ambientazioni ca tipici dell’artista francese Orlan o ne multirazziale della Gerusalemme cupe, illuminate da torce, che pren- della musa ispiratrice di David LaCha- ai tempi di Gesù. Nel ruolo di Maria dono spunto dalla rilettura in chiave pelle Amanda Lepore, ricerca il tema Maddalena, Lady Gaga ritrae una pop che il regista Baz Luhrmann dell’identità. Anche Lady Gaga apre la storia Felliniana (la scena iniziale del aveva fatto anni prima dell’opera di possibilità di riprogettarsi, sente l’esi- videoclip ricorda il finale di “Roma”) Shakespeare “Romeo + Giulietta”. Il genza di interpretare il corpo come in cui gli apostoli sono motociclisti ri- flusso regolare delle sequenze ispira- una materia da plasmare, e lo fa belli con giacche di pelle su cui sono te ad episodi biblici, come la lavanda attraverso delle protesi facciali quali cuciti i loro nomi; Gesù (interpretato dei piedi, viene interrotto dai frame in corna, proprio come aveva sperimen- dall’attore Rick Gonzalez) è un porto- cui la cantante è sola su una roccia tato Orlan sulla sua pelle, che la tra- ricano dalla corona di spine d’oro e mentre le onde tempestose la avvol- sformano in un unicorno, un’identità una capigliatura di treccine; e Giuda gono: un riferimento alla “Nascita di diversa dal genere di appartenenza (l’attore Norman Reedus) diventa Venere” di Botticelli. Il videoclip termi- che le permettono di saggiare un am- l’archetipo del “bello e maledetto” na con la lapidazione da parte della bito dove il reale e l’illusorio convivono a cui Maria Maddalena non riesce folla di una Maria Maddalena dal look e si confondono.  a resistere. Nella scena in cui Lady giapponese, rea di aver scelto Giuda Gaga punta una pistola contro Giuda, e non Gesù come invece la storia bi- la canna non spara un proiettile ma blica indica. un rossetto che macchia la bocca La tematica religiosa esplorata all’in- del traditore. E’ l’esempio dell’oggetto terno del videoclip e della canzone che diventa un feticcio decontestua- “Judas” è in realtà parte del proget- [Riccardo Onorato] 76sciuscià a cura della Contessa di Villa San Pelo

Le magie di LoBoUtIn

Il genio della calzatura francese ha creato, per la gioia degli uomini stilosi, una raffi nata collezione di scarpe maschili...

 Più che acqua alta si prevede acqua alla gola per questa Cin- quantaquattresima edizione della Biennale di Venezia, travolta da tsunami lagunari di velenose critiche, che spesse volte sono il lato più accattivante dell’intera manifestazione.

Un’edizione questa abbastanza confusa e confusionaria, dalle caratteristiche addirittura punk, e proprio per agganciare in un solo colpo tutte queste particolari caratteristiche l’unica ‘calzatu- ra che incalza’ questo spirito è la ‘Roller Boy Spikes Velours’ fi rmata Christian Louboutin, per chi ancora non lo conoscesse o facesse fi nta di non conoscerlo: il mago della calzatura francese che ha creato, per la gioia degli uomini stilosi, una raffi nata collezione di scarpe anche per l’uomo.

Con un look ‘Consiglio dei Dieci’ e Doge style, la Roller Boy richi- ama il design della ‘pantofola del gondoliere’ ( aveva il pregio di non graffi are la vernice della gondola), dialettalmente chiamata la ‘furlana’, dall’antico disegno orientaleggiante viene riproposta oggi nell’utilissima versione dandy-punk con borchie argentate dal doppio uso: decorativo e difensivo, e come ‘Maggior Consiglio’: ideale per dare un bel colpo di grazia e di stile a tutti i mostri della laguna!

E sempre perchè si prevede una Biennale piatta vi suggerisco un decollete tacco 12 di tutto rispetto le Daffodile Black Beige, per dare slancio e sovraelevazione alle prospettive degli sguardi e dei traguardi. Sempre Christian Louboutin è il raffi nato artefi ce di questo decollete, che con un elegantissimo intarsio di pelle a ‘scac- chiera’ ricorda sia il classico disegno delle pavimentazioni delle chiese veneziane, solente raffi gurato nelle opere di artisti venezi- ani tra i più noti e notevoli, sia lo spirito carnevalesco della città e di questa biennale che si prospetta più che variopinta notevol- mente pittoresca.

Chissà che il Mago Christian non aiuti a rendere un pò più magi- ca l’atmosfera lagunare... 

sopra: Daffodile Black Beige a sinistra: Roller Boy Spikes Velours Courtesy Christian Louboutin - Rue Jean Jacques Rousseau - Paris clubbing chart 77 a cura di d.j. fl avia lazzarini

tHE diGitalisM “2 HEarts” austra “BEat and tHE pulsE WWW.tHEdiGitalisM.CoM WWW.austraMusiC.CoM

niCola Viti dE anGElis “asap roCK” WWW.niColaVitidEanGElis.it

YuKsEK “on a train” (MEGa MYstErY Band VErsion) YuKsEK.artistE.uniVErsalMusiC.Fr

VeNIssa, l’aRTe dI VIVeRe

Venezia e l’arte, Venezia è l’arte. Ma arte è anche la cultura culinaria, patrimonio del nostro Paese. Sarà per questo che la famiglia Bisol, nella laguna di Venezia, nella piccola Isola di Maz- zorbo, ha realizzato il progetto del ristorante ostello Venissa, de- dicato al turismo naturalistico e nautico lagunare, che offre per- nottamento e una preziosa ristorazione, fi rmata dalla chef Paola in-FlaGranti “ WorsE For WEar” Budel. Mazzorbo è la sorella di Murano, separate da un ponte WWW.CodEK.CoM/FlaGranti di legno, nel Parco della Laguna Nord, distano pochi minuti di vaporetto dal centro storico di Venezia. Se siete a Venezia quasi un imperativo visitare Venissa, altrimenti un suggerimento per una fuga dalla vostra città. L’occasione? Dormire in una delle ca- etichetta deL mese mere, tutte diverse tra loro, in quella che era la casa padronale, curiosare tra i sapori tipici con i piatti preparati dalla chef, pas- seggiare in un ambiente che unisce in maniera suggestiva il pa- norama acqua/terra, gli itinerari per le vie d’acqua, i vigneti, l’orto e la vecchia peschiera. Sono i grandi chef Gualtiero Marchesi e Michel Roux, che hanno trasmesso i segreti a Paola Budel, che dopo un’esperienza nelle migliori cucine internazionali, è tornata in Italia e, dal Venissa, popone un menù che varia tutti i giorni, realizzato con materie prime del territorio, perciò realmente a km 0. E’ proprio dall’orto della tenuta che arrivano le biete, i piselli, il pesce è quello della laguna e dell’alto Adriatico e le carni privilegiano l’entro- terra veneto. Già dalla colazione si intuisce la fi losofi a del luogo. Relax e cura anche del dettaglio, per un soggiorno speciale. Il recupero fi lologico dell’intera struttura conquista anche l’ospite più esigente. Sei camere progettate dall’architetto Mariano Zanon, che fa convivere armoniosamente, arredi d’epoca recuperati tra le isole di Venezia, ai dettagli contemporanei di aziende come Driade, Fontana Arte e So- ciety. Tutto questo è immerso nella piccola isola, abitata da un centinaio di persone, case in stile gotico allineate lungo il canale e la bellissima chiesa di Santa Caterina del XIV secolo.

doriana Giannini KitsunE’ info WWW.KitsunE.Fr

venissa ristorante ostello Fondamenta Santa Caterina, 3, 30170 Isola di Mazzorbo - Venezia Italy tel.+39 041.52.72.281 - fax +39 041.52.72.323 78cineclub a cura di marco costa

L’opera seconda di Giovanni Albanese, titolare della Cattedra di Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Roma, invitata al Padiglione Italia della Biennale.... Senza ARTE né PARTE

 Ma cos’avrà mai l’arte che le dia- Carmine Bandiera (Giuseppe Batti- nese tesse le fila di una commedia guizzo stilistico. E’uno di quei film che Piace invece molto agli americani. mo così tanta importanza? ston) e Bandula (Hassani Shapi) sono garbata e dalle stimolanti premes- punta al pareggio per non rischiare il Lì l’argomento artistico non ha mai Andy Warhol confessava col suo al- tre operai addetti allo stoccaggio ma- se, supportata dalla presenza di un fuoricampo. Che per paura di sbra- smesso di affascinare sia pur nella gido candore: “non so cos’è l’arte, nuale che lavorano senza gioia in un cast di peso, ma che non preme mai care si tiene in canna i colpi migliori prevalenza del biografismo, come ma so che un attimo prima e un atti- pastificio. L’improvviso licenziamen- sull’acceleratore né sviluppa appie- ma ottiene comunque il risultato di avvenne già ai tempi del didattico, mo dopo è merda”. Gran parte della to, seguito al rimodernamento della no la controversa tematica scelta intrattenere e suggerire, facendoci bellissimo Brama di Vivere di Vincen- credibilità dell’arte contemporanea, struttura industriale, li pone subito come campo d’azione. Nemmeno la sorridere grazie alla sesquipedale te Minnelli, datato 1956, con Kirk in special modo quella concettuale, al margine delle loro vite scolorite. presenza di un mattatore come Sa- medietà del persoaggio di Battiston, Douglas nella parte di Vincent Van passa per la soglia di quell’attimo, la- Ma ecco che Alfonso Tammaro (Pa- lemme riesce a sterzare il film verso e al talento mimico di Hassani Shapi, Gogh ed Anthony Quinn nei panni di sciando troppo spesso gli spettatori olo Sassanelli), il borioso e artefatto Gaugin (per il quale fu premiato con in un limbo estetico che difficilmen- proprietario del pastificio, convinto un Oscar). Da allora numerosi pezzi te trova soluzione. Il libro di France- che il mercato del futuro sia proprio grossi di Hollywood hanno tentato di sco Bonami “Lo potevo fare anch’io” quello dell’arte contemporanea, in- Sulla scia di pellicole come La scardinare le oscure mitologie del uscito qualche tempo fa, cercava di veste in una corposa collezione che mondo dell’arte, affrontando di petto calmierare le polemiche intorno alla viene provvisoriamente ricollocata banda degli onesti e I soliti Ignoti il la vita di tanti mostri sacri, pur con difficile esegesi di opere incompren- nei vecchi locali del pastificio. Grazie discutibili risultati. Andy Garcia c’ha sibili o volgarmente elementari, pro- all’intervento della pragmatica moglie regista tesse le fila di una commedia provato con Modigliani, lo stakanovi- vando a contestualizzare la biografia di Vincenzo Salemme, interpretata garbata e dalle stimolanti premesse, sta Ed Harris esasperando il mime- e il processo artistico di molte delle da Donatella Finocchiaro, ai tre viene tismo con Pollock, John Malkovic gi- figure mainstream più dibattute, da offerta la possibilità di fare da custo- supportata dalla presenza di un gioneggiando nelle sontuose vesti di Maurizio Cattelan a Damien Hirst a di alla preziosa collezione. Come dire, Klimt, Salma Hayek surrealizzandosi Jeff Koons, senza peraltro riuscirci in benvenuti nel magico mondo della cast di peso, ma che non preme mai in Frida, perfino un gigante come Sir modo definitivo. flessibilità. Anthony Hopkins ha sfidato il mito in E’ su questa indefinita soggezione L’incontro fra le loro scarse sensibili- sull’acceleratore né sviluppa appieno Surviving Picasso. Ahimè con risultati artistica che si dipana l’opera secon- tà e l’indecifrabile significato di alcune ben inferiori alle attese. da di Giovanni Albanese, Senza arte opere d’arte (ad esempio il pluridibat- la controversa tematica scelta come Ma se è vero che il cinema non sem- né parte, titolare della Cattedra di tuto taglio di Fontana o l’Uovo con campo d’azione pre costruisce un dialogo reciproco e Decorazione all’Accademia di Belle impronta di Manzoni), fa scaturire fecondo con le arti quando si tratta Arti di Roma, e invitato al Padiglione nei tre derelitti la voglia di sollevare le di superare la figura maudit del pit- Italia alla prossima 54^ Biennale di propie fortune provando a falsificare tore e sviscerare invece le ragioni Venezia 2011. Una partita giocata in quegli strampalati capolavori dal va- la pienezza della commedia sociale, già apprezzato nella glicemica com- del suo creare, è anche vero che casa dunque. Un’occasione lodevole lore inconsulto, per poi sostituirle e castigatrice di certi costumi fasul- media Lezioni di Cioccolato. alcuni esponenti della malmostosa per mescolare due realtà diametral- vendere gli originali. li che abbondano nelle mollezze di La soglia del mondo dell’arte dopo- arte contemporanea, hanno offerto mente opposte, il precario mondo Il piano fila liscio, almeno all’inizio. questo mondo e furono ferocemen- tutto è un confine che raramente il risultati eccellenti nel balzare dietro del lavoro in fabbrica e l’impalpabi- Spuntano acquirenti ambigui e fetici- te inchiodati nel sublime libro di P. cinema Italiano ha amato varcare. la macchina da presa. Basti citarne le, escatologico, danaroso mondo sti come il Notaio o il cinico gallerista Cameron Un giorno questo dolore ti Tra gli ultimi c’aveva provato Rubi- due come esempi: Miranda July che dell’arte, alla ricerca di un senso che romano interpretato da Ninni Bru- sarà utile. La regia equilibrata troppo ni con il suo Colpo d’occhio, dove i ha sorpreso il nostro cuore in Me dietro alla maschera della commedia schetta, ma per questi truffatori im- spesso si limita a rimirare e acqua- toni del thriller non riuscivano però & You & everyone we know e Steve riconsegni dignità all’uomo. Sia egli provvisati lo svelamento mortificante rellare anziché affondare, regalando- a sostenere la scontata rappresenta- Mc Queen che con Hunger, film sulla operaio o artista concettuale. è alle porte. ci godevoli scorci paesaggistici ma zione di un mondo egualmente diviso tragica fine di Bobby Sands, c’ ha mo- La storia si colloca in Salento. Enzo Sulla scia di pellicole come La ban- minimizzando l’approfondimento dei fra critici sbruffoni, muse forzate e strato, senza mezzi termini, l’esatta Gesumunno (Vincenzo Salemme), da degli onesti e I soliti Ignoti Alba- personaggi, l’abrasione nei dialoghi, il artisti maledetti. misura di cui parlava Andy Warhol.  garimpeiros 79 a cura di alberto zanchetta

Giovanni Termini: è come se lo spazio non (ancora) occupato chiedesse all’artista di essere interpretato, un metaforico grado zero che «indica lo stadio nel quale tutto può accadere e in cui qualsiasi elemento può intervenire e dare vita a infinite possibilità».... Il tempo, lo spazio e il vuoto (che non c’è)

sopra: Giovanni Termini a destra: Zona limitata - 2010, PVC adesivo e acciaio inox, installazione, dimensioni variabili, courtesy Otto Gallery, Bologna

 Per Giovanni Termini non è lo spa- gliamo, con la quale i miei lavori sono il recinto). La scelta dei materiali è Diciamo che all’inizio le mie sculture sedare inutilmente. Non vedo altri zio ma il tempo il vero contenitore portati a misurarsi. spesso dovuta al fatto che essi stes- erano scomponibili perché la porta stimoli alla ricerca. delle forme. I suoi lavori segnano le si non sono altro che il tramite o la del mio studio era piccola, e tale è tappe di un incessante cimento con- Solitamente concepisci lo spazio sovrastruttura per arrivare alla for- rimasta; ma la voglia di occupare lo Mentre la società moderna impo- tro l’inesorabile scorrere del tempo, espositivo come un “cantiere”, ma finale, la quale non mi interessa spazio, di invaderlo, era grande, più ne all’uomo di dover lavorare per che l’artista cerca di rallentare per un ambiente dove le opere vengo- quanto il lavoro intrapreso per rag- grande della porta. Ora mi rendo produrre tempo libero da dedicare raggiungere quell’atemporalità in cui no definite da tautologici “lavori giungerla. È un po’ quello che accade conto che sono gli stessi materiali a se stesso, l’arte presuppone che il vuoto permette di generare nuove in corso”. È per te importante dietro il sipario, quando i musicisti che adopero ad essere predisposti sia l’otium a produrre negotium. opere. È come se lo spazio non (an- all’incastro o, Gli artisti si trovano dunque a me- cora) occupato chiedesse all’artista come giusta- ditare sull’immateriale che li por- di essere interpretato, un metafori- “Il cantiere, con i suoi gesti operativi seriali, mente dici, terà alla verifica che si dà come co grado zero che «indica lo stadio all’assemblag- pratica effettiva: non un fare este- nel quale tutto può accadere e in cui i suoi materiali accatastati, è sempre stato gio. Tuttavia tica – come tu dici – ma un fare qualsiasi elemento può intervenire e mi riservo che potrà divenire estetica. dare vita a infinite possibilità». Più per me luogo di seduzione e fonte continua sempre la Diciamo pure che nel primo caso sia- verosimilmente, l’esprit de géometrie di ispirazione. Il cantiere è anche un luogo possibilità di mo di fronte a una solenne fregatura, dell’artista è un esprit de finesse: il liberare con dal momento che il tempo libero è senso delle misure e dei pesi che pieno di insidie, come ho cercato di mostrare un semplice in realtà subordinato al negotium e egli trasfonde nelle sue installazioni gesto – lo stes- alle sue necessità; nel secondo caso è volto a portare fuori dal vuoto (a in “Zona limitata” ,una zona off limits dove a so che occorre – quello dell’arte – il tempo libero non ex-porre) le forme che attendono di per allentare è “libero da” (dalle incombenze del essere pensate, e che diventeranno volte, pericolosamente, si innalzano impalcature, una fascia o lavoro, dai dettami della produzione, a loro volta dei contenitori d’arte. sganciare una ecc.), ma “libero di” (persino libero di “sovrastrutture” come il recinto” ventosa – una lavorare). Quanto all’estetica, credo Direi di iniziare la nostra conversa- forma inedita debba essere ricercata là dove meno zione proprio da zero: dal concet- che ogni idea si lasci permeare accordano gli strumenti e, prima di e nuova. Mi piace inoltre pensare al ci si aspetterebbe di trovarla: nel to del vuoto. dall’architettura che la ospiterà, assolvere pedissequamente al loro mio lavoro come dotato esso stesso work in progress… nel cantiere, an- Ho sempre pensato che il vuoto in diventando essa stessa un archi- compito, godono della libertà “senza della capacità di decidere se rimane- cora una volta. senso assoluto non esista. Pren- tettare; da ciò deriva anche la fine” del puro operare. re aperto o chiuso. Un po’ come la di per esempio l’esperimento che tua predilezione per i tubi zincati, porta di Duchamp che per chiudere Concludo citandoti una domanda John Cage condusse nella camera i ponteggi, le pedane, le casse di La tua ricerca non attiene alla for- un ambiente ne apriva un altro. che Celant ha posto a Gilberto Zo- anecoica. Cage si aspettava di fare legno e vetro. ma scolpita bensì alla forma as- rio: “la sorpresa è una rivelazione esperienza del silenzio assoluto, ma Non ti nascondo che il cantiere, con semblata, che per converso resta Credi ci siano conflitti ancora irri- di un reale nascosto che si può dovette constatare la presenza di al- i suoi gesti operativi seriali, i suoi una forma scomponibile. La pe- solti nella tua ricerca? scoprire anche casualmente?” meno due suoni che provenivano dal materiali accatastati, è sempre sta- culiarità di certe tue strutture è Non solo lo credo ma, in un certo Io mi sorprendo di fronte alle cose suo stesso corpo: il battito cardiaco to per me luogo di seduzione e fonte data dal fatto che sono tenute as- senso, me lo auguro. Correndo il che non conosco e non credo esista e il fluire del sangue nelle vene. Lo continua di ispirazione. Il cantiere è sieme da fasce a pressione oppu- rischio di apparire retorico, posso il caso. È come quando si va a tartufi: stesso vale per lo spazio, solo appa- anche un luogo pieno di insidie, come re da ventose, quasi abiurassero affermare che sono il peggior nemi- ci si sveglia di buon mattino, si prepa- rentemente vuoto, nel quale l’opera ho cercato di mostrare in “Zona li- l’ermeticità dei chiodi o delle viti, co di me stesso e, di conseguenza, ra il cane, ci si addentra nel bosco. viene a collocarsi: magari privo di mitata” (una zona off limits dove a aspetto che insiste sul concetto di di non avere certezze ma sospetti. Diremmo forse che il tartufo che ab- oggetti, ma comunque pieno di una volte, pericolosamente, si innalzano opera “aperta” e “chiusa” che ti è Penso inoltre che la creatività si nu- biamo raccolto sia stato trovato per storia minima, anche residuale se vo- impalcature, “sovrastrutture” come molto caro. tra proprio dei conflitti che cerca di caso? .  80dove ecco una selezione di point dove trovare free Exibart.onpaper (se siete così tirchi da non abbonarvi o andare in edicola)

Alessandria Firenze GALLERIA LIA RUMMA - Via Stilicone 19 Palermo ZOGRA - Corso Roma 123 BASE - PROGETTI PER L’ARTE - Via di San Niccolò 18r GALLERIA MASSIMO DE CARLO - Via Giovanni Ventura 5 FRANCESCO PANTALEONE ARTECONTEMPORANEA CASA DELLA CREATIVITÀ - Vicolo di Santa Maria Maggiore 1 GALLERIA MILANO - Via Manin 13 Piazzetta Garraffello 25 Altavilla Vicentina (Vi) CIVICO69 - Via Ghibellina 69 GALLERIA MONICA DE CARDENAS - Via Francesco Viganò 4 GALLERIA DELL’ARCO - Via Siracusa 9 CUCULIA - Via dei Serragli 1r / 3r galleria nicoletta rusconi - Corso Venezia 22 LIBRERIA BROADWAY - Via Rosolino Pilo 18 GALLERIA ATLANTICA - Vi a Piave 35 FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA - Via Val di Marina 15 GALLERIA NINA LUMER - Via Carlo Botta 8 LIBRERIA KURSAAL KAHLESA - Foro Umberto I 21 GALLERIA ALESSANDRO BAGNAI - Via del Sole 15r GALLERIA PACK - Foro Buonaparte 60 LIBRERIA MODUSVIVENDI - Via Quintino Sella 79 Ascoli Piceno GALLERIA IL PONTE - Via di Mezzo 42b GALLERIA PATRICIA ARMOCIDA - Via Antonio Bazzini 17 RISO - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA LIBRERIA RINASCITA - Piazza Roma 7 GALLERIA POGGIALI E FORCONI - Via della Scala 35a GALLERIA PIANISSIMO - Via Giovanni Ventura 5 GRAN CAFFè GIUBBE ROSSE - Piazza della Repubblica 13 GALLERIA RAFFAELLA CORTESE - Via Alessandro Stradella 7 Parma Asti EX3 - Viale Giannotti 81 GALLERIA RICCARDO CRESPI - Via Mellerio 1 GRAPEFRUIT - Piazzale San Lorenzo 3 FONDO GIOV-ANNA PIRAS - Via Brofferio 80 LIBERA ACCADEMIA - Piazza di Badia a Ripoli 1a GALLERIA RUBIN - Via Bonvesin de La Riva 5 LIBRERIA FIACCADORI - Strada Duomo 8a LIBRERIA BRAC - Via dei Vagellai 18r GALLERIA SUZY SHAMMAH - Via San Fermo PALAZZO DEL GOVERNATORE - Piazza Giuseppe Garibaldi Bari LIBRERIA CAFFè LA CITé - Borgo San Frediano 20r GALLERIA WABI - Via Garigliano 3 LIBRERIA DEL PORCELLINO - Piazza del Mercato Nuovo 1 (pi) TAVLI BOOK BAR / ART CAFE’ - Strada Angiola 23 HANGAR BICOCCA - Viale Sarca 336 peccioli MUSEO MARINI - Piazza di San Pancrazio HOME-MADE - Via Tortona 12 FONDAZIONE PECCIOLI PER L’ARTE - Piazza del Popolo 10 SAN GALLO ART STATION - Via Fra’ Giovanni Angelico 5r Benevento HOTEL STRAF - Via San Raffaele 3 SANTO FICARA - Via Ghibellina 164r IERIMONTI GALLERY - Via Gustavo Modena 15 Pesaro PESCATORE SAS - Via San Pasquale 36 SOCIETà DELLE BELLE ARTI - Via Santa Margherita 1 IMPRONTE - Via Montevideo 11 CENTRO ARTI VISIVE PESCHERIA - Via Cavour 5 SOCIÉTÉ ANONYME - Via Giovan Battista Niccolini 3f ISTITUTO MARANGONI - Via Pietro Verri 4 HOTEL ALEXANDER - Viale Trieste 20 Bergamo STROZZINA - Piazza degli Strozzi 1 IULM - Via Carlo Bo 4 ACCADEMIA CARRARA DI BELLE ARTI - Piazza Giacomo Carrara 82d TEATRO DEL SALE - Via de’ Macci 111r JEROME ZODO CONTEMPORARY - Via Lambro 7 Pescara ARS ARTE + LIBRI - Via Pignolo 116 VILLA ROMANA - Via Senese 68 LE BICICLETTE - Via Giovanni Battista Torti ECOTECA - Via Giovanni Caboto 19 GAMEC - Via San Tomaso 52 LE CASE D’ARTE - Via Circo 1 GALLERIA CESARE MANZO - Via Umbria 48 Foggia LOG - Via San Bernardino 15 libreria DERBYLIUS - Via Pietro Custodi 16 RIZZIERO ARTE - Viale Regina Margherita 44 LIBRERIA UBIK - Piazza Giordano 74 THOMAS BRAMBILLA - Via del Casalino 25 LIBRERIA ELECTA KOENIG - Via Dogana 2 Pisa Foligno (Pg) LIBRERIA HOEPLI - SECONDOPIANO - Via Ulrico Hoepli 5 LIBRERIA SKIRA TRIENNALE - Viale Alemagna 6 PALAZZO BLU - Via Pietro Toselli 29 Biella CIAC - Via del Campanile 13 CITTADELLARTE GLOCAL RESTAURANT - Via Serralunga 27 LIBRERIA UTOPIA - Via della Moscova 52 Pistoia Gallarate (VA) LIFE GATE CAFFè - Via Commenda 43 CENTRO CULTURALE IL FUNARO - Via del Funaro 16/18 Bologna Civica galleria d’arte moderna - Viale Milano 21 LORENZeLLI ARTE - Corso Buenos Aires 2 MALO - Via della Spiga 7 PALAZZO FABRONI - Via Sant’Andrea 18 ART TO DESIGN - Via Porta Nova 12 MAGA - Via Egidio De Magri 1 MARCOROSSI ARTE CONTEMPORANEA - Corso Venezia 29 SPAZIOA CONTEMPORANEARTE - Via Amati 13 BETTY & BOOKS - Via Rialto 23a Genova MI CAMERA - Via Medardo Rosso 19 BRAVO CAFFè - Via Mascarella 1 (to) DAC - Piazzetta Barisone 2r MILANOLIBRI - Via Giuseppe Verdi 2 Poirino CAMERA CON VISTA - Via Santo Stefano 14/2a FONDAZIONE SPINOLA BANNA PER L’ARTE - Viale Banna DOUCE - Piazza Matteotti 84r MIMMO SCOGNAMIGLIO - Corso di Porta Nuova 46b CAR PROJECTS - Viale Pietro Pietramellara 4/4 GALLERIA GUIDI & SCHOEN - Vico della Casana 31r MOM - Viale Monte Nero 51 CONTEMPORARY CONCEPT - Via San Giorgio 3 PINKSUMMER - Piazza Matteotti 9 MUSEO DEL NOVECENTO BOOKSHOP - Via Marconi 1 Pordenone CAFFè LETTERARIO AL CONVENTO - Piazza della Motta 2 FABIO TIBONI ARTE CONTEMPORANEA - Via del Porto 50 VILLA CROCE - Via Ruffini 3 NABA - NUOVA ACCADEMIA DI BELLE ARTI - Via Darwin 20 GALLERIA FORNI - Via Farini 26 ZONAFRANCA - Via Xxv aprile 16 NOWHERE GALLERY - Via della Moscova 15 GALLERIA MARABINI - Vicolo della Neve 5 O’ARTOTECA - Via Pastrengo 12 Prato CENTRO PECCI - Viale della Repubblica 277 LIBRERIA IL LEONARDO - Via Guerrazzi 20 LA SPEZIA OPEN CARE - FRIGORIFERI MILANESI - Via Piranesi 10 CAMEC - Piazza Cesare Battisti 1 LIBRERIA MODO INFOSHOP - Via Mascarella 24b PAC - Via Palestro 14 LIBRERIA IL CONTRAPPUNTO - Via Galileo Galilei 17 Reggio Emilia L’INDE LE PALAIS - Via de’ Musei 6 PALAZZO DELLE STELLINE - Corso Magenta 61 PALAZZINA DELLE ARTI - Via del Prione 236 COLLEZIONE MARAMOTTI - MAX MARA - Via Fratelli Cervi 66 MAMBO - Via Minzoni 4 PALAZZO REALE - Piazza del Duomo 12i LIBRERIA ALL’ARCO - Via Emilia a Santo Stefano 3d PAPER & PEOPLE - Via Friuli 32 NEON>CAMPO BASE - Via Zanardi 2/5 LIBRERIA LA COMPAGNIA - Via Panciroli 1a Lecce PEEP HOLE - Via Panfilo Castaldi 33 OTTO GALLERY - Via D’Azeglio 55 PRIMOPIANO - Viale Guglielmo Marconi 4 PINACOTECA DI BRERA BOOKSHOP - Via Brera 28 Rivoli (to) PRIMO MARELLA GALLERY - Via Valtellina Bolzano Livorno CASTELLO DI RIVOLI BOOKSHOP - Piazza Mafalda di Savoia PROJECT B CONTEMPORARY ART - Via Borgonuovo 3 ANTONELLA CATTANI - Rosengartenstrasse 1a FACTORY DESIGN - Via Michon 24 PROMETEOGALLERY - Via Giovanni Ventura 3 AR/GE KUNST GALLERIA MUSEO - Via Museo 29 Roma REFEEL - Viale Sabotino 20 Lucca 6° SENSO ART GALLERY - Via dei Maroniti 13/15 CENTRO CULTURALE TREVI - Via Cappuccini 28 REVEL - SCALO D’ISOLA - Via Thaon di Revel Genova 3 LU.C.C.A. - Via della Fratta 36 ACCADEMIA DI BELLE ARTI - Via di Ripetta 222 LIBRERIA GOETHE 2 - Via della Mostra 1 RIVA RENO GELATO - Viale Col di Lana 8 ACCADEMIA DI FRANCIA - Viale Trinità dei Monti 1 MUSEION - Via Dante 6 SOTTOCORNONOVE STUDIOGALLERIA - Via Sottocorno 9 Mantova AMERICAN ACADEMY - Via Angelo Masina 5 SUPERSTUDIO - Via Tortona 27 CENTRO BOMA - BORSA - Piazza Vilfredo Pareto 1/2 Assaggi d’Autore - Via dei Lucchesi 28 Brescia SPAZIO CRAPAPELADA - Via Savona 12 B>GALLERY - Piazza di Santa Cecilia 16 FABIO PARIS ART GALLERY - Via Alessandro Monti 13 SPAZIO ROSSANA ORLANDI - Via Matteo Bandello 14 Matera BAR A BOOK - Via dei Piceni 23 STUDIO CANNAVIELLO - Via Stoppani 15 GALLERIA MASSIMO MININI - Via Luigi Apollonio 68 LIBRERIA PALAZZO LANFRANCHI - Via Ridola Domenico 47 BECOOL - Via del Leone 10/11 STUDIO GUENZANI - Via Eustachi 10 BRANCOLINIGRIMALDI - Via dei Tre Orologi 6a THE FLAT - MASSIMO CARASI - Via Frisi 3 Cagliari Merano CAFFÈ LETTERARIO - Via Ostiense 83 VERGER - Via Varese 1 EXMà - Via San Lucifero 71 KUNSTMERANOARTE - Via Portici 163 CAFFÈ UNIVERSALE - ACANTO - Via delle Coppelle 16a VIAFARINI - DOCVA - Via Procaccini 4 CAOS - Via della Conciliazione 24 Milano VISIONNAIRE DESIGN GALLERY - Piazza Cavour 3 Camogli (Ge) CASA DEL JAZZ - Viale di Porta Ardeatina 55 ACCADEMIA DI BRERA - BRERA 2 - Viale Marche 71 W - Via Washington 51 CHANGING ROLE - ROME - Vicolo del Bollo 13 FONDAZIONE REMOTTI - Via XX Settembre 1 ANTONIO COLOMBO - Via Solferino 44 WOK - Viale Col di Lana 5a CHIOSTRO DEL BRAMANTE - CAFFE - Arco della Pace ARMANI - Via Manzoni 31 ZERO... - Via Tadino 20 CIRCUS - Via della Vetrina 15 Campobasso ARTBOOKBOVISA - Via Lambruschini 31 ZONCA & ZONCA ARTE CONTEMPORANEA - Via Ciovasso 4 CONTER - Piazza di San Giovanni in Laterano 64 GALLERIA LIMITI INCHIUSI - Via Muricchio 1 ARTE STUDIO INVERNIZZI - Via Domenico Scarlatti 12 CONTESTA ROCK HAIR - Via degli Zingari 9 BAR MONO - Via Lecco 6 Modena DEGLI EFFETTI - Piazza Capranica 79 (Lu) BOND BAR - Via Pasquale Paoli 2 CAFè LIVRE - Via Emilia Centro 103 Capannori DOOZO - Via Palermo 51 BOOKS IMPORT - Via Achille Maiocchi 11 GALLERIA CIVICA DI MODENA - Corso Canalgrande 103 TENUTA DELLO SCOMPIGLIO - Via di Vorno 67 DOP CONCEPT STORE - Via Urbana 25 BROWN PROJECT SPACE - Via Bartolomeo Eustachi 3 EMILIO MAZZOLI - Via Nazario Sauro 62 DORA DIAMANTI - Via del Pellegrino 60 CAFFè JAMAICA - Via Brera 32 Carrara DOROTHY CIRCUS GALLERY - Via dei Pettinari 76 CAFFETTERIA DEGLI ATELLANI - Via della Moscova 28 Napoli CASTELLO MALASPINA - Via Papiriana 2 EMMEOTTO - Via Margutta 8 CARDI BLACK BOX - Corso di Porta Nuova 38 ANNARUMMA404 - Via Carlo Poerio 98 ÈSTILE BOOKSTORE - Via Chiana 15 CHARTA - Via della Moscova 27 CAFFÈ LETTERARIO INTRAMOENIA - Piazza Bellini 70 ETABLI - Vicolo delle Vacche 9 Catania COMBINES XL - Via Montevideo 9 Dino Morra - Via Carlo Poerio 18 EX ELETTROFONICA - Vicolo di Sant’Onofrio 10/11 FONDAZIONE BRODBECK - Via Gramignani 93 CURTI / GAMBUZZI & CO.- Via Pontaccio 19 FRANCO RICCARDO ARTIVISIVE - Piazzetta Nilo 7 EX MAGAZZINI DI VIA ARIMONDI - Via Giuseppe Arimondi 3 FONDAZIONE PUGLISI COSENTINO - Via Vittorio Emanuele II DOMUS ACADEMY - Via Giacomo Watt 27 GALLERIA ALFONSO ARTIACO - Piazza dei Martiri 58 EXTRASPAZIO - Via di San Francesco di Sales 16a DREAM FACTORY - Corso Garibaldi 117 GALLERIA CHANGING ROLE - Via Chiatamone 26 FABIO SARGENTINI - L’ATTICO - Via del Paradiso 41 Catanzaro EFFEARTE - Via Ponte Vetero 13 GALLERIA FONTI - Via Chiaia 229 FABRICA - Via Girolamo Savonarola 8 ENOCRATIA - Via Sant’Agnese 14 L’ISOLA DEL TESORO - Via Francesco Crispi 7 GALLERIA LIA RUMMA - Via Vannella Gaetani 12 FAFIUCHE - Via della Madonna dei Monti 28 FEDERICO LUGER GALLERY - Via Domodossola 17 GALLERIA T293 - Via Tribunali 293 FANDANGO INCONTRO - Via dei Prefetti 22 FLUXIA GALLERY - Via Ciro Menotti 9 (Mi) Cinisello Balsamo IL PERDITEMPO - Via San Pietro a Maiella 8 FIRST GALLERY - Via Margutta 14 FONDAZIONE ARNALDO POMODORO - Via Adda 15 MUFOCO - Via Frova 10 MADRE BOOKSHOP - Via Luigi Settembrini 79 FOOD&DRINKS 35 - Via Panfilo Castaldi 35 FONDAZIONE GIULIANI - Via Gustavo Bianchi 1 NAI ARTE CONTEMPORANEA - Via Chiatamone 23 FORMA – LIBRERIA - Piazza Tito Lucrezio Caro 1 FONDAZIONE VOLUME! - Via Santa Maria dell’Anima 15 (Pg) NENNAPOP - Via Nardones 22 Città della Pieve FRANKLIN&MARSHALL - Corso Porta Ticinese 76 FRENI E FRIZIONI - Via del Politeama 4 PAN - PALAZZO DELLE ARTI NAPOLI - Via dei Mille 60 IL GIARDINO DEI LAURI - San Litardo FRIDA - Via Antonio Pollaiuolo FURINI ARTE CONTEMPORANEA - Via Giulia 8 UMBERTO DI MARINO - Via Alabardieri 1 FRIP - Corso Porta Ticinese 16 GALLERIA CESARE MANZO - Vicolo Governo Vecchio 8 Comiso (Rg) GALLERIA 1000 EVENTI - Via Porro Lambertenghi 3t GALLERIA DEL PRETE - Via di Monserrato 21 GALLERIA ALESSANDRO DE MARCH - Via Rigola 1 Nuoro GALLERIA LORCAN O’NEILL - Via degli Orti d’Alibert 1e GALLERIA DEGLI ARCHI - Via Calogero 22 GALLERIA ARTRA - Via Burlamacchi 1 MAN - Via Sebastiano Satta 15 GALLERIA MARIE-LAURE FLEISCH - Vicolo Sforza Cesarini 3a GALLERIA CA’ DI FRA’ - Via Carlo Farini 2 GALLERIA PIO MONTI - Via dei Chiavari 58 Como (NO) GALLERIA CARDI & CO - Corso di Porta Nuova 38 ORTA SAN GIULIO GALLERIA SALES - Via dei Querceti 4 LIBRERIA DEL CINEMA - Via Mentana 15 GALLERIA FRANCESCA KAUFMANN - Via dell’Orso 16 ASSOCIAZIONE OPERA PRIMA - Piazza Motta 49 GIUFà - Via degli Aurunci 38 GALLERIA FRANCESCA MININI - Via Massimiano 25 gnam BOOKSHOP - Via Gramsci 73 Cortina D’ampezzo GALLERIA GALICA - Viale Bligny 41 Padova HOBO - Via Ascoli Piceno 3 LIBRERIA SOVILLA - Corso Italia 118 GALLERIA GIò MARCONI - Via Alessandro Tadino 15 PERUGI ARTE CONTEMPORANEA - Via Giordano Bruno 24 Il Ponte contemporanea - Via di Monserrato 23 dove 81

KOOB - Via Luigi Poletti 2 Tad - Via del Babbuino 155a Spoleto Trento LA DIAGONALE - Via dei Chiavari 75 The Gallery Apart - Via della Barchetta 11 PALAZZO COLLICOLA - Via Loreto Vittori 11 A.B.C. ARTE BOCCANERA CONTEMPORANEA - Via Milano 128 LA QUADRIENNALE - Piazza di Villa Carpegna Buonanno Arte Contemporanea - Via Roggia Grande 5 THE CRYSTAL BAR - HOTELART - Via Margutta 52 LIBRERIA ALTROQUANDO - Via del Governo Vecchio 80 Taranto fondazione GALLERIA CIVICA - Via Belenzani 46 TREEBAR - Via Flaminia 226 LIBRERIA BIBLI - Via dei Fienaroli 28 LIBRERIA DICKENS - Via Medaglie d’Oro 129 STUDIO D’ARTE RAFFAELLI - Via Livio Marchetti 17 LIBRERIA BOOKABAR - Via Milano 15/17 UNOSUNOVE ARTE CONTEMPORANEA - Via degli Specchi 20 LIBRERIA BORGHESE - Via della Fontanella di Borghese 64 Trieste VM21ARTECONTEMPORANEA - Via della Vetrina 21 Teramo LIBRERIA DEL CINEMA - Via dei Fienaroli 31d PIZIARTE - Viale Crucioli 75a KNULP - Via Madonna del Mami-re 7a WINE BAR CAMPONESCHI - Piazza Farnese LIBRERIA FAHRENHEIT451 - Campo de’ Fiori 4 libreria In der tat - Via Diaz 22 LIBRERIA FERRO DI CAVALLO - Via del Governo Vecchio 7 WONDERFOOL - Via dei Banchi Nuovi 39 Terni LIPANJEPUNTIN ARTE CONTEMPORANEA - Via Diaz 4 LIBRERIA NOTEBOOK ALL’AUDITORIUM - Via de Coubertin 30 STUDIO TOMMASEO - Via del Monte 2/1 Z2O GALLERIA - Via dei Querceti 6 CAOS - Viale Luigi Campofregoso 98 LIBRERIA RINASCITA - Via Savoia 30 PLACEBO - Via Cavour 45 LIMENOTTO9CINQUE - Via Tiburtina 141 Udine (Tn) LIPANJEPUNTIN ARTE CONTEMPORANEA - Via di Montoro 10 Rovereto Torino VISIONARIO - Via Fabio Asquini 33 LO YETI - Via Perugia 4 MART BOOKSHOP - Corso Angelo Bettini 43 ARTBOOK LINGOTTO - Via Nizza 230 MACRO BOOKSHOP - Via Nizza 138 Venezia NEROCUBOHOTEL - Via per Marco BOURSIER - Piazza Camillo Benso Conte di Cavour 2 MACRO FUTURE - Piazza Orazio Giustiniani CENTRO CULTURALE CANDIANI - Piazzale Luigi Candiani 7 CAFFÈ CESARE - Corso San Maurizio 69 MAM - MAGAZZINO D’ARTE MODERNA - Via dei Prefetti 17 Fondazione Bevilacqua la Masa - Dorsoduro 2826 DOKS DORA - ENNE DUE BAR - Via Valprato 82 MAXXI - Via Guido Reni 4a FONDAZIONE CLAUDIO BUZIOL - Cannaregio 4392 Salerno ERMANNO TEDESCHI GALLERY - Via Carlo Ignazio Giulio 6 MAXXI BASE - Via Guido Reni 4a GALLERIA A+A - Calle Malipiero 3073 GALLERIA TIZIANA DI CARO - Via Botteghelle 55 FONDAZIONE 107 - Via Andrea Sansovino 234 MIA MARKET - Via Panisperna 225 IUAV Biblioteca Centrale Tolentini - Santa Croce 191 Fondazione Merz - Via Limone 24 MELBOOKSTORE - Via Nazionale 252 JARACH GALLERY - Campo San Fantin 1997 fondazione sandretto re reubadengo - Via Modane 16 Mondo Bizzarro Gallery - Via Reggio Emilia 32c/d San Candido (bz) libreria del campo - Campo Santa Margherita 2943 FRANCO SOFFIANTINO - Via Rossini 23 MONITOR - Via Sforza Cesarini 43a-44 LIBRERIA EDITRICE CAFOSCARINA - Calle Foscari 3259 KUNSTRAUM CAFè MITTERHOF ER - Via Peter Paul Rainer 4 GALLERIA ALBERTO PEOLA - Via della Rocca 29 NECCI - Via Fanfulla da Lodi 68 libreria Toletta - Dorsoduro 1214 GALLERIA FRANCO NOERO - Via Giulia di Barolo 16d NOMAS FOUNDATION - Viale Somalia 33 MISAEL - Galleria Porti 3 GALLERIA GLANCE - Via San Massimo 45 ODRADEK LA LIBRERIA - Via dei Banchi Vecchi 57 San Gimignano (Si) MUSEO CORRER - San Marco 52 GALLERIA IN ARCO - Piazza Vittorio Veneto 3 OFFICINE - Via del Pigneto 215 MUSEO GUGGENHEIM - Dorsoduro 701 GALLERIA CONTINUA - Via del Castello 11 GALLERIA SONIA ROSSO - Via Giulia di Barolo 11h OFFICINE FOTOGRAFICHE - Via Giuseppe Libetta 1 PALAZZO GRASSI - Campo San Samuele 3231 Gam bookshop - Via Magenta 31 OPEN BALADIN - Via degli Specchi 6 GAS ART GALLERY - Corso Vittorio Emanuele II 90 Open Colonna Ristorante - PalaExpo Via Nazionale 194 Sarzana (Sp) Verbania GUIDO COSTA PROJECTS - Via Giuseppe Mazzini 24 OREDARIA ARTI CONTEMPORANEE - Via Reggio Emilia 22-24 CARDELLI & FONTANA - Via Torrione Stella Nord 5 CRAA - CENTRO RICERCA ARTE ATTUALE - Corso Zanitello 8 PALAEXPO - Via Nazionale 194 IL TASTEBOOK - Corso Vittorio Emanuele II 58 Paraphernalia - Via Leonina 6 Km5 - Via San Domenico 14/15 Verona LA DROGHERIA - Piazza Vittorio Veneto 18 PASTIFICIO SANLORENZO - Via Tiburtina 196 Sassari ARTE E RICAMBI - Via Antonio Cesari 10 libreria Comunardi - Via Bogino 2 PAVART - Via dei Genovesi 12a LIBRERIA DESSì - Largo Felice Cavallotti 17 GALLERIA DELLO SCUDO - Vicolo Scudo di Francia 2 PRIMO - Via del Pigneto 46 libreria Oolp - Via Principe Amedeo 29 libreria Gheduzzi - Corso Sant’Anastasia 7 S.T. - FOTOLIBRERIAGALLERIA - Via degli Ombrellari 25 Mood Libri E Caffè - Via Cesare Battisti 3e STUDIO LA CITTà - Lungadige Galtarossa 21 (mi) SALOTTO 42 - Piazza di Pietra 42 sesto san giovanni NORMA MANGIONE GALLERY - Via Matteo Pescatore 17 Rock’n’Folk - Via Bogino 4 SCHIAVO MAZZONIS GALLERY - Piazza di Montevecchio 16 GALLERIA CAMPARI - Viale Antonio Gramsci 141 Vicenza Scuderie del Quirinale bookshop - Salita di Montecavallo 12 Scuola Holden - Corso Dante 118 C4 - VILLA CALDOGNO - Via Giacomo Zanella 3 SECONDOME - Via degli Orsini 26 TO.LAB - Piazza Madama Cristina 2bis libreria Librarsi - Contrà delle Morette 4 SETTEMBRINI CAFFÈ - Via Settembrini 27 Siena VERSO ARTE CONTEMPORANEA - Via Pesaro 22 (Tv) SOCIÉTÉ LUTÈCE - Piazza di Montevecchio 16 ALOE6WOLF.GALLERY - Via del Porrione 23 WE - Via Maddalene 40b Villorba STUDIO PINO CASAGRANDE - Via degli Ausoni 7a YOU YOU - Piazza Vittorio Veneto 12f Fabrica - Via Ferrarezza - Fraz. Catena GALLERIA ZAK - Via San Martino 25/27 STUDIO STEFANIA MISCETTI - Via delle Mantellate 14 PUNTO EINAUDI - Via di Pantaneto 66 Studio Trisorio - Vicolo delle Vacche 12 Traversetolo (pr) VITERBO SUPER - Via Leonina 42 SANTA MARIA DELLA SCALA - Piazza del Duomo 2 FONDAZIONE MAGNANI-ROCCA - Via Mamiano 4 POP STORE - Via Saffi 94

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La scultrice e storica dell’arte Maria Chiara Zarabini e la fashion designer Serena Digiacomo hanno messo a punto un progetto intelligente e suggestivo, per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti della sistematica strumentalizzazione che le culture (sia quella occidentale che quella araba) tendono a imporre al corpo e allo status sociale delle donne Dal Chador al Manto dell’accoglienza

presentazione le e delle differenze culturali, lo chador dunque “un omaggio alle infinite sfac- to in beneficenza ad associazioni che sue studiose, “Se lo – il mantello, il manto ma anche la cettature della femminilità: un inno si occupano della protezione e della chador rappresenta grande tenda delle tribù nomadi – si a quella maternità universale che tutela delle donne. Il progetto è sta- per noi occidentali trasforma così in un’icona di pace continua a rappresentare il grande to presentato a Faenza dal 20 al 22 una limitazione della e diventa strumento di accoglienza, mistero della vita”. Il progetto è una maggio, in occasione del Festival di libertà per le donne simbolo di una riflessione collettiva sorta di work in progress nel quale le Arte Contemporanea ma sarà ripro- di cultura islamica, che porti al recupero di una solidarie- donne sono chiamate a farsi ritrarre posto nel prossimo autunno in altre una moda accesso- tà femminile, oggi purtroppo spesso all’ombra del manto pacificatore, un sedi, tra le quali quella di Palazzo Ra- riata ed esasperata inesistente, che vada al di là delle luogo di incontro e confronto. Le foto sponi a Ravenna. ( soprattutto quella divisioni etniche, culturali e religiose. così realizzate saranno usate per la intima femminile) Come dichiara il testo critico che lo produzione di una serie di oggetti, il spesso progetta- illustra, Chador, tenda di solidarietà è ricavato della cui vendita sarà devolu- [simona bartolena]  “Il maggior profitto del libero mer- ta da stilisti uomini, è la prigione di cato viene dal corpo delle donne; molte donne occidentali, che così esi- coperto o scoperto, nudo o velato, biscono il proprio corpo incorniciato aumenta il profitto”. In questa breve senza essere consapevoli che questa Meno di zero frase della giornalista egiziana Nawal esposizione spesso non è sinonimo El Saadawi si riassume, con rara effi- di emancipazione ma è ancora il raf- Green revolution nel Castello di Monte Vibiano cacia, una questione sempre attuale forzamento del concetto di preda o e importante, sebbene già ampia- merce di scambio insito nel pensiero Immaginate un paesaggio incantato di rara bellezza: dolci mente indagata e dibattuta. Il corpo maschilista e nell’organizzazione del colline, vigneti, uliveti e boschi a perdita d’occhio e in femminile – argomento di indagine libero mercato”. lontananza un castello che si staglia in tutta la sua grandiosità. dalle molteplici suggestioni e impli- Profondamente evocativo fin dal ti- Pace, quiete e niente inquinamento. Non è fantasia, ma un cazioni sociali, oggetto di riflessione, tolo, Chador, tenda di solidarietà va sogno divenuto realtà: ci troviamo nella campagna umbra a discussione, denuncia, persino speri- però oltre questa prima, già di per sud di Perugina, nella tenuta dell’azienda olearia e vinicola mentazione – è un tema non facile da sé interessante, riflessione sul corpo Castello Monte Vibiano, che dal 2008 ha saputo coniugare affrontare, soprattutto se impiegato femminile. Il progetto, infatti, ha ori- tradizione a moderne tecnologie con la sua 360° Green come elemento di confronto tra cul- gine da un’indagine iconografica sul Revolution. Prima in Italia e tra le prime al mondo è riuscita tura occidentale e cultura mediorien- ruolo del chador e del mantello nella ad azzerare il proprio bilancio energetico in seguito ad una politica aziendale in senso ecologico adottando interventi eco-sostenibili di ultima generazione. Da una parte l’immagine della figura Adesso un’altra sfida. Come sempre più felicemente stanno coperta che ritrae la realtà femminile facendo molte aziende vinicole e olearie, Monte Vibiano si prepara ora a dialogare con la creatività, ospitando nei islamica in tutta la sua complessità, propri spazi, a partire dal 28 maggio, un evento artistico perfettamente in linea con il proprio sentire: la collettiva dall’altra l’iconografia della Madonna d’arte Meno di zero, a cura di Simona Bartolena. Con linguaggi diversi e ciascuno secondo la propria della Misericordia, la Vergine salvifica, personalità, quattro artisti avanzano un’ipotesi impegnativa: non solo l’arte può non avere un impatto dannoso che accoglie sotto la propria veste sull’ambiente, ma addirittura può provare a scendere sotto l’Umanità per proteggerla, diffusissima la soglia dello zero; quattro artisti, quattro storie, quattro punti di vista, uniti in una riflessione che non deve lasciare nella cultura occidentale, e a quella, ancor indifferenti. Vittorio Comi propone un’arte vivente, che nasce, cresce ed è in costante mutamento. Le sue creature vegetali più antica e ancestrale, di Restia, dea sono piccoli polmoni verdi appesi alle pareti che contribuiscono alla riduzione dell’assorbimento della Co2 e alla filtrazione e depurazione dell’aria. Esse sono generate dai semi che l’artista ha gettato, celtica guaritrice e dea dell’arte e della hanno bisogno di attenzioni e di cure, come ogni essere vivente, per non deperire. È una porzione di vita incorniciata, un essere con una propria storia e un proprio percorso. Di segno diverso, ma altrettanto scrittura... importanti per il tema, sono le lamiere arrugginite che Andrea Cereda trasforma in seducenti oggetti d’arte, una prova tangibile di come qualsiasi materiale di scarto, destinato a trasformarsi in agente inquinante possa trovare una nuova vita. Lamiere abrase, aggredite, cucite, accarezzate, piegate, che tale, senza inciampare in stanche cultura figurativa occidentale e me- da rottami raccolti in discarica diventano oggetti profondamente espressivi, emozionanti, a tratti perfino dissertazioni già da tempo esaurite- diorientale. La Zarabini e la Digiaco- poetici, che occupano lo spazio che li circonda con la loro eleganza inconsueta, anticonformista e un si o in sterili luoghi comuni che ben mo osservano come se da una par- po’ insolente. Per l’occasione, il fotografo torinese Stefano Cattelan (che è stato fotografo ufficiale poco hanno da aggiungere a quanto te artiste quali Shirin Neshat, Lalla delle olimpiadi invernali di Torino) nelle immagini realizzate per la mostra al Castello Monte Vibiano, già detto e già fatto. Una trappola Essaydi, Haleh Anvari, Vahid Sohrabi, ha rappresentato i resti dell’industrializzazione quasi fossero fossili di un’età arcaica. Uno scenario che la scultrice e storica dell’arte Fazilat Soo Khakian, Hossein Fatemi catastrofico e cupo che apre ampie riflessioni sull’azione dell’uomo sull’ambiente: se male indirizzate, Maria Chiara Zarabini e la fashion e Raziye Hosseini abbiano utilizza- le potenzialità umane, possono condurre alla distruzione. Ma non tutto è perduto. Sulle ceneri di una designer Serena Digiacomo hanno to spesso nei loro lavori l’immagine società sull’orlo della distruzione si intravede la speranza della nascita di una nuova vita: l’alba di una saputo evitare con Chador, tenda di della donna coperta dal chador per nuova era. Sul tema ambientale, invece, il giovanissimo Samuel Fortunato si esprime proponendo solidarietà, un progetto intelligente ritrarre la realtà femminile islamica un’installazione che suggerisce riflessioni sul riscaldamento del globo e sulla questione, sempre e suggestivo, teso a sensibilizzare in tutta la sua complessità, dall’altra più urgente, del reperimento di fonti energetiche alternative. Il lavoro di Samuel, infatti, si basa su l’opinione pubblica nei confronti della l’idea della figura coperta dal manto una recente scoperta: il sale, se scaldato a temperature superiori a 816 gradi Celsius, passa dallo sistematica strumentalizzazione che rimandi all’iconografia della Madonna stato solido allo stato liquido. In queste condizioni può agire sia come refrigerante sia come agente le culture – sia quella occidentale che della Misericordia, la Vergine sal- immagazzinatore di calore. Le batterie, oggi tra le principali fonti di inquinamento, potrebbero dunque quella araba – tendono a imporre al vifica, che accoglie sotto la propria essere sostituite con sistemi alternativi e non dannosi per l’ambiente come il cloruro di sodio. Per corpo e allo status sociale delle don- veste l’Umanità per proteggerla, dif- questo Samuel Fortunato ha voluto rappresentare le pile, nei loro diversi formati, utilizzando il sale ne. “Occultando o esibendo il corpo fusissima nella cultura occidentale, e come materia. si è, come donne, comunque acco- a quella, ancor più antica e ancestra- La 360° Green Revolution dell’azienda di Monte Vibiano, la speranza in una rinascita di Cattelan, munate dalla schiavitù di questo con- le, di Restia, dea celtica guaritrice e il recupero dei materiali di Cereda, le opere vive di Comi e l’espressione di energia alternativa di tenitore carnale che continua a non dea dell’arte e della scrittura, il cui Fortunato fanno riflettere sul nostro futuro. È arrivato il momento di agire. essere libero neanche nelle società capo è coperta da una sorta di corto che solo apparentemente appaiono chador. In una straordinaria lettura Veronica Riva più emancipate”, scrivono nella loro che rompe i confini dei credi religiosi agenda 83 a cura di gianluca testa una selezione degli eventi più interessanti in corso nella penisola l’elenco completo è su exibart.com e ogni giorno nella vostra casella di posta con exibart.niusletter

ABRUZZO la caccia al petrolio e il sistema riflessione. senta un gruppo di opere apposi- Forgini e Giorgio Rutter dell’arte. tutti i giorni 11- 13/15- 18 tamente realizzate per il MAMbo feriali 10 - 12.30 / 17 - 19.30 festivi Chieti a cura di Manuela Gandini a cura di Fabrizio Parachini e una selezione di lavori che testi- 11 - 12.30 lunedì chiuso museo hermann nitsch villa rufolo moniano la multiforme attività del galleria rettori tribbio 2 dal 26/01/2011 al 26/06/2011 salita pontecorvo, 29d piazza duomo, gruppo formato nel 2000 da Mas- piazza vecchia, 6 Mimmo Paladino www.fondazionemorra.org +39 089857621 simo Carozzi, Anna de Manincor e [email protected] Al di là del tempo [email protected] www.villarufolo.it Anna Rispoli. Il nuovo Guerriero realizzato da [email protected] martedì, mercoledì e venerdì ore Udine Paladino è il nucleo centrale della dal 15/04/2011 al 15/06/2011 12-18 giovedì ore 12-22 sabato, mostra di sculture che inaugura la Keller/Kosmas (Aids-3d) EMILIA ROMAGNA domenica e festivi ore 12-20 dall’ 11/04/2011 al 30/05/2011 nuova sede museale di Palazzo Exotic Options a cura di Stefano Chiodi Felice Carena De Mayo della Fondazione Cari- Per la sua prima mostra personale Bologna mambo - museo d’arte Omaggio. La donazione chieti, nel contesto di due eventi presso T293, il duo Keller/Kosmas moderna di bologna Michelazzi culturali di respiro internazionale, (Aids-3d), ha adottato la posizione dal 19/05/2011 al 30/10/2011 via don giovanni minzoni, 4 La mostra celebra la donazione fortemente radicati nel tessuto ambivalente di agente di mercato Luciano Devita +39 0516496611 alla Galleria d’Arte Moderna di culturale e storico del territorio, produttore-consumatore che navi- Opere 1950-1965 www.mambo-bologna.org Udine di sei dipinti di Felice Care- l’Abruzzo. ga abilmente all’interno di una rete saranno esposte oltre settanta [email protected] na (Cumiana, Torino, 1879-Torino, 9.00 -12.00 / 15.00-17.00 web valorizzata da una sfida com- opere risultato di una vita di artista 1966) raffiguranti nature morte e su appuntamento: altri orari per merciale, concettuale e creativa. volta alla continua ricerca di quella Ferrara un nudo femminile caratterizzati gruppi con e senza guida da lunedi a venerdi ore 12-19 espressività che ha consentito a da una raffinata ricerca tonale, rife- a cura di Gabriele Simongini t293 Luciano De Vita di collocarsi nella dall’ 8/05/2011 al 12/06/2011 ribili alla fine degli anni Cinquanta, fondazione carichieti via dei tribunali, 293 schiera di Maestri attivi a Bologna MEIS. Architetture periodo in cui l’artista risiedeva a palazzo de majo +39 081295882 nei decenni centrali del Novecento per un museo Venezia, nella sua casa studio alle largo martiri della libertà, 1 www.t293.it e le cui opere da sempre suscitano Una mostra interamente dedica- Fondamenta Briati ai Carmini. +39 0871568206 [email protected] grande attesa. ta ai cinquantadue progetti che orario dal 1^ ottobre al 30 aprile: www.fondazionecarichieti.it a cura di Michela Scolaro hanno partecipato al Concorso di lunedì-domenica 10.30 - 17.00 [email protected] dall’1/04/2011 al 10/06/2011 fondazione del monte Progettazione per il Museo Nazio- chiuso il martedì orario dal 1^ Olesen | Sapountzis | Vo via delle donzelle, 2 nale dell’Ebraismo Italiano e della maggio al 30 settembre : lunedì- CALABRIA La ricerca di Henrik Olesen indaga +39 0512962511 Shoah di Ferrara. domenica 10.30 -19.00 chiuso il lo spazio complesso e problemati- www.fondazionedelmonte.it dal martedì alla domenica dalle martedì Acri co dell’identità, le strutture di pote- [email protected] 10.00 alle 18.00; aperture straor- gamud - galleria d’arte moderna re, le norme sociali e culturali che dinarie lunedì 9 maggio e giovedì via ampezzo, 2 dal 25/06/2011 al 2/10/2011 interferiscono con questa. Danh dal 10/06/2011 al 30/09/2011 2 giugno +39 0432295891 Fritz Baumgartner Vo presenta una serie di fotografie Museums, Galleries, palazzo dei diamanti www.comune.udine.it/gam/gam.htm L’astrazione e disegni che documentano il pro- Homes and other stories corso ercole i d’este, 21 [email protected] Il MACA ospita la più ampia re- cesso di costruzione della Statua mostra con “immagini” e “interven- +39 0532209988 trospettiva mai dedicata all’artista della Libertà. Mentre l’artista gre- ti” realizzati appositamente per www.palazzodiamanti.it LAZIO Fritz Baumgartner, maestro del co Yorgos Sapountzis presenta l’occasione da artisti di generazioni [email protected] segno e del colore. Oltre sessan- Apparère, un progetto realizzato e provenienze culturali differenti. Il Genazzano ta opere, tra dipinti e disegni, che durante la residenza presso la progetto, con il pretesto di eviden- Reggio Nell’emilia ripercorrono la sua intera carriera Fondazione Morra Greco. ziare e far convivere due tipologie dal 9/04/2011 al 3/07/2011 artistica, dall’espressionismo degli a cura di Francesca Boenzi di mostra apparentemente in con- dal 7/05/2011 al 12/06/2011 Passato–Presente. esordi, fino alla ricercata astrazio- fondazione morra greco trasto tra di loro, ovvero quella che Giorgio Ciam Dialoghi d’Abruzzo ne della maturità... largo proprio d’avellino, 17 presenta opere in quanto immagini Percorsi di ricerca Una selezione di sedici opere tra dal martedì alla domenica, +39 081210690 chiuse in loro stesse e quella che La Galleria VV8 di Reggio Emilia, le più significative delle collezioni 9-13 e 16-20; lunedì chiuso www.fondazionemorragreco.com presenta invece opere in quanto in collaborazione con l’Archivio del Museo Nazionale d’Abruzzo a cura di Boris Brollo [email protected] processi aperti e in divenire nello Giorgio Ciam, inaugura la mostra – una poliedrica raccolta che per maca - museo civico d’arte spazio in cui si manifestano, per- personale Giorgio Ciam - Percorsi campioni va dalla preistoria, all’ar- contemporanea silvio vigliaturo dal 21/04/2011 al 12/09/2011 mette di aprire una riflessione ba- di ricerca, a cura di Elena Re. L’e- te romana, rinascimentale, del Sei piazza giovanni falcone, 1 Sislej Xhafa - Still untitled sica sul ruolo dei luoghi d’arte nella sposizione fa parte del circuito off e Settecento, fino all’arte odierna www.museovigliaturo.it La ricerca artistica di Sislej Xhafa nostra società e sul perché si rea- di Fotografia Europea. - è allestita contestualmente ad al- [email protected] è un’indagine sulle realtà econo- lizzano le mostre collettive da mercoledì a venerdì ore 17- trettanti lavori di alcuni tra i più noti miche, politiche e sociali associa- da martedì a sabato 10-13 / 15-19 19.30, sabato ore 10-12.30 e 16- artisti contemporanei provenienti Catanzaro te alla complessità della società domenica e lunedì su appuntamento 19.30, oppure su appuntamento da collezioni pubbliche abruzzesi moderna. Nelle sue ricerche, ad a cura di Lorenzo Bruni a cura di Elena Re quali il Museo Archeologico di Te- dal 30/04/2011 al 9/10/2011 esempio, sui fenomeni del turismo, galleria astuni vv8artecontemporanea ramo, il Castello Orsini Colonna di BerlinOttanta. della clandestinità, dell’illegalità via iacopo barozzi, 3 via emilia a santo stefano, 14 Avezzano, e il MUSPAC (Museo Pittura irruenta forzata Xhafa usa un linguaggio +39 0514211132 +39 0522432103 Sperimentale d’Arte Contempora- Il “Kreuzberg Mishung”, ovve- minimale, al tempo stesso ironico www.galleriaastuni.com [email protected] nea de L’Aquila), oltre che da col- ro il “Miscuglio di Kreuzberg” è il e sovversivo, confrontandosi agil- [email protected] lezioni private. crogiolo delle arti, in particolare mente con una vasta gamma di dal 6/05/2011 al 12/06/2011 dal giovedì alla domenica dalle 10 musica e pittura. Ed è su questa media, dal disegno alla scultura, dal 3/03/2011 al 2/10/2011 Giovanni Sesia - Unità-mente alle 13 e dalle 16 alle 19 irrepetibile fase vissuta dall’arte a dalla performance alla fotografia. Wayne Thiebaud Luoghi e volti dell’Italia di un tempo a cura di Anna Imponente Berlino che si concentra l’esposi- a cura di Mario Codognato Wayne Thiebaud rivivono nelle ricerche di Giovanni centro internazionale per l’arte zione proposta dal MARCA. madre - museo d’arte donna regina at Museo Morandi Sesia, in mostra presso la Galle- contemporanea - castello colonna da martedì a domenica via luigi settembrini, 79 L’esposizione, a cura di Alessia ria Bonioni Arte di Reggio Emilia, piazza san nicola, 4 9,30-13; 16-20,30; chiuso lunedì +39 08119313016 Masi con la collaborazione di Car- nell’ambito della sesta edizione di +39 069579010 a cura di Alberto Fiz www.museomadre.it la Crawford, prosegue il percorso “Fotografia Europea”. www.castello-colonna.it marca - museo delle arti catanzaro di accostamento dell’opera mo- da martedì a domenica ore 10-13 [email protected] via alessandro turco, 63 dal 5/05/2011 al 15/09/2011 randiana a quella di grandi artisti e 16-20, chiuso il lunedì +39 0961746797 Wardell Milan - On Beauty contemporanei, già avviato con bonioni arte Latina www.museomarca.com Il collage è il medium prediletto l’omaggio a Josef Albers del 2005 corso giuseppe garibaldi, 43 [email protected] dall’artista per condurre una ri- e con la grande mostra di Bernd e +39 0522435765 dal 30/04/2011 al 31/07/2011 flessione sul concetto di bellezza Hilla Becher del 2009, con l’intento www.bonioniarte.it Michelangelo Galliani CAMPANIA come diktat della società odierna. di sottolineare analogie e differen- [email protected] Homo et Sapiens da martedì al venerdì dalle 16,00 ze tra i lavori del celebre artista Una mostra di Michelangelo Gal- Napoli alle 19,30, sabato dalle 10,30 alle statunitense e le opere di Giorgio FRIULI-VENEZIA GIULIA liani inaugura il nuovissimo spazio 12,30. Morandi. della galleria Romberg. Si tratta dal 10/05/2011 al 10/06/2011 annarumma404 da martedì a venerdì 11-18 saba- Trieste di un luogo speciale al diciasset- Jean Toche - Guerriglia via carlo poerio, 98 to, domenica e festivi 11–20 chiu- tesimo piano del grattacielo che dell’arte in America +39 0810322317 so lunedì non festivi, 1 gennaio, 1 dal 12/05/2011 al 30/06/2011 domina Latina e il paesaggio cir- Di origine belga, trasferitosi negli www.annarumma404.com maggio, 25 dicembre Kinder:Bilder costante anni Sessanta nella Staten Island [email protected] a cura di Alessia Masi Una mostra presenta il mondo dei lunedì 16/20 benpensante, Jean Toche (1938) museo morandi - palazzo d’accursio bambini attraverso la macchina fo- mar-sab 10/13 - 16/20 è come una macchina celibe che Ravello piazza maggiore, 6 tografica presa in prestito da mam- a cura di Italo Bergantini, vive e dialoga con una macchina +39 051203332 ma e papà. Gianluca Marziani fotografica e un gatto. E’ una figu- dal 5/05/2011 al 31/05/2011 www.museomorandi.it lun. - sab. dalle ore 10 alle ore 19 romberg arte contemporanea ra solitaria, un monaco anarchico Giuliana Balice [email protected] h2open space viale le corbusier, che, avido di notizie, scava quoti- Tra forma e spazio passeggio sant’andrea, 8 +39 0773604788 dianamente tra le parole del New Tutte le opere rigorosamente dal 27/05/2011 al 28/08/2011 www.romberg.it York Times o del Time per trovare non-oggettive che Giuliana Balice ZimmerFrei - Campo | Largo dal 21/05/2011 al 3/06/2011 [email protected] nessi, bugie, paradossi sulla co- consegna alla nostra attenzione Per la sua prima mostra in uno Luigi Forgini / Giorgio Rutter struzione della paura, il terrorismo, nascono da un progetto e da una spazio museale, ZimmerFrei pre- Doppia personale dei pittori Luigi Roma 84agenda

Emilio Isgrò via sforza cesarini, 43a-44 17 o su appuntamento getti infatti si spostano e migrano Roma La Costituzione cancella- +39 0639378024 a cura di Sara Pessato da un luogo all’altro, hanno una Associazione Culturale ta e altre disobbedienze www.monitoronline.org sinergy art studio loro vita e raccontano delle storie. TRAleVOLTE Emilio Isgrò torna a “disobbedire”, [email protected] via di porta labicana, 27 Sono causa di incontri ma anche di e lo fa stavolta non nella sua isola, +39 0689538913 scontri. Qualche volta approdano ma nella capitale della Repubblica, dal 27/05/2011 al 10/06/2011 www.sinergyart.it nelle collezioni italiane. La mostra in uno dei templi dell’arte contem- Marco Canciani / Stefano [email protected] offre l’opportunità di partecipare poranea. Trappolini - Passi-Partout all’avventura estetica ed esisten- da martedì a domenica ore 8.30 - Oltre le sagome, storia di un incon- dal 4/05/2011 al 16/07/2011 ziale dei collezionisti, condividen- 19.30; lunedì chiuso l’ingresso è tro tra l’artista Stefano Trappolini e Tim Ellis - Sons of Pioneers done la curiosità e la passione e consentito fino a 45 minuti prima l’arch. Marco Canciani Interrogarsi sulle possibilità ine- facendone una spia dei rapporti della chiusura da lunedì a venerdì ore 10-13 e 14-18 spresse del manufatto, alterarne che l’Occidente e l’Italia in partico- a cura di Angelandreina Rorro, a cura di Romina Guidelli, velia la destinazione originaria con l’in- lare hanno avuto con l’Africa. Linda Sorrenti littera tenzione di ripensarne il valore e a cura di Ivan Bargna, Giovanna gnam - galleria nazionale d’arte pavart la funzione, mettendo in evidenza Parodi da Passano moderna via dei genovesi, 12 il processo che porta un oggetto palazzo ducale Piazza di Porta San Giovan- viale delle belle arti, 131 www.pavart.it trovato ad appropriarsi di un diffe- piazza giacomo matteotti, 9 ni n.10 00185 Roma +39 06322981 [email protected] rente valore culturale. +39 0105574000 Tel. e Fax 06 70491663/06 www.gnam.beniculturali.it da mercoledì a venerdì, www.palazzoducale.genova.it 77207956 [email protected] dal 3/05/2011 al 18/06/2011 ore 13-19; sabato, ore 15-19 palazzoducale@palazzoducale. [email protected] Marco Maria Giuseppe furini arte contemporanea genova.it www.tralevolte.org dal 27/05/2011 al 27/06/2011 Scifo - Running Glance via giulia, 8 dal lunedì al venerdì es- Francesco Clemente Sguardo rapido sulla realtà, corsa +39 0668307443 dal 30/12/2010 al 5/06/2011 cluso sabato e festivi ore Winter Women Summer Self fugace (ed efficace a trasformare www.furiniartecontemporanea.it L’Africa delle Meraviglie. 16,00 - tramonto mostra personale di nuovi dipinti il quotidiano), occhiata offensiva [email protected] Arti Africane nelle Colle- Nel giardino del convento da lunedì a venerdì 12-20 sui problemi che devastano il dia- zioni Italiane dei Passionisti, attiguo sabato 14-20 rio planetario, “Running Glance” LIGURIA Un’occasione anche per cogliere il all’Associazione Culturale galleria lorcan o’neill si pone come necessario antidoto ruolo che gli oggetti svolgono nel TRAleVOLTE, sono visibili via degli orti d’alibert, 1e riflessivo nei confronti di una natu- Genova mettere in contatto persone e so- le opere permanenti: +39 0668892980 ra addomesticata e maltrattata dal dal 5/05/2011 all’ 11/06/2011 cietà, in Africa ed altrove. Gli og- “Il giardino nel giardino” di www.lorcanoneill.com circuito internazionale. Antonia Carmi getti infatti si spostano e migrano Maria Dompè [email protected] da lunedì a sabato ore 14.30 - Sara Villa - Mondi di luce da un luogo all’altro, hanno una “Il Giardino sospeso” di 19.30 (o su appuntamento) La Galleria d’arte Il Vicolo presen- loro vita e raccontano delle storie. Claudio Palmieri dal 25/05/2011 al 7/06/2011 a cura di antonello tolve ta la doppia personale di Antonia Sono causa di incontri ma anche di “Drappo rosso” di Lucilla Fratelli d’Italia z2o galleria - sara zanin Carmi e Sara Villa dal titolo Mondi scontri. Qualche volta approdano Catania Ferioli | Frani | Mattii via dei querceti, 6 di Luce. In mostra sono esposti ol- nelle collezioni italiane. La mostra “Il giardino nel giardino” I 150 anni dell’Unità d’Italia noi li +39 0670452261 tre 20 acquerelli di varie dimensio- offre l’opportunità di partecipare di Maria Dompè festeggiamo così: con una mostra www.z2ogalleria.it ni, testimonianza della ricerca sul all’avventura estetica ed esisten- L’artista propone uno dei corale, un ambizioso progetto che [email protected] tema della luce che accomuna il ziale dei collezionisti, condividen- suoi oramai tipici interventi vede coinvolti venti artisti, uno per lavoro delle due artiste. done la curiosità e la passione e dal titolo “Il giardino nel gi- ogni regione, scelti in base al loro dal 18/03/2011 al 30/05/2011 da martedì a sabato 9.30-13.00 e facendone una spia dei rapporti ardino: Scala Santa”, un luogo di nascita. Motion of a Nation 15.30-19.30; lunedì 15.30-19.30 che l’Occidente e l’Italia in partico- suggestivo giardino di medi- da lunedì a sabato ore 16 - 20 e Artisti di diversa provenienza e na- a cura di Ambra Gaudenzi lare hanno avuto con l’Africa. tazione, un’installazione nel- su appuntamento zionalità raccontano la storia, il si- galleria d’arte il vicolo a cura di Ivan Bargna, Giovanna la quale arte e natura com- a cura di Manuela Alessandra Filippi gnificato, i mali e le distorsioni di un salita pollaiuoli, 37r Parodi da Passano pongono un’unità formale, galleria maniero simbolo antico come la bandiera. +39 0102467717 castello d’albertis - museo delle rispettosa del preesistente via dell’arancio, 79 da lunedì a venerdì ore 11-19.30 e www.galleriailvicolo.it culture del mondo che rimanda ai giardini di +39 0668807116 sab ore 16.30-19.30 [email protected] corso dogali, 18 contemplazione. www.galleriamaniero.it a cura di Antonio Arévalo +39 0102723820 “Il Giardino sospeso” di [email protected] vm21artecontemporanea dal 17/05/2011 all’ 11/09/2011 www.castellodalbertisgenova.it Claudio Palmieri via della vetrina, 21 Gli argenti di Tiffany onati [email protected] Le sculture spaziali di Clau- dal 13/05/2011 al 13/06/2011 +39 0668891365 all’ambasciatore Federi- dio Palmieri sono sosp- Il Mondo Capovolto www.vm21contemporanea.com co Sclopis dagli Stati Uni- dal 5/05/2011 al 5/06/2011 ese nel vuoto, circoscritte Il filo che legherà i lavori dei quat- [email protected] ti d’America Piergiorgio Colombara dal cerchio delle cime dei tro artisti sarà quello di rappresen- tre monumentali argenti prodotti La Sala delle Grida cipressi. Le strutture ge- tare il capovolgimento del mondo. dal 9/05/2011 al 30/06/2011 nella seconda metà dell’Ottocento Il titolo “La sala delle grida”, nomi- ometriche dei fili d’acciaio, un mondo impossibile da mettere Pittura Materia Concetto da Tiffany su commissione degli nativo reale dello spazio ellittico come ragnatele, creano a fuoco, con prospettive ribaltate, La mostra, una rivisitazione dell’ar- Stati Uniti per un omaggio a Fe- della borsa, è una trasformazione l’architettura dell’istallazione con una grammatica che non as- te degli anni Ottanta, attraverso gli derico Sclopis, diplomatico al ser- del termine grida, che storicamen- dove nascono le costellazi- solve più la sua funzione, un mon- artisti Domenico Bianchi, Vittorio vizio di Vittorio Emanuele II per il te aveva un significato borsistico e oni dei fiori-meteore, dando do la cui percezione conosciuta Corsini, Nunzio e Alfredo Pirri si successo ottenuto nel 1871 nella ora viene ad indicare uno stato di vita ad un Giardino sospeso. viene inesorabilmente a mancare propone come una attenta rifles- “vicenda dell’Alabama”. sospensione tra il reale e il sogno. “Drappo rosso” di Lucilla da martedì a venerdì sione sul rapporto tra dimensione galleria nazionale di palazzo spinola La sala, svuotata da significati sto- Catania ore 16.30-19.30 concettuale e materiale,forma e piazza di pellicceria, 1 rici, si trasforma in un giardino oni- Il Drappo rosso di Lucilla Ca- galleria delloro contenuto, materia e progetto. +39 0102705300 rico dove la presenza delle opere tania è un serpeggiante cor- via del consolato, 10 da martedi al sabato 11-13//16-20 www.palazzospinola.it sta ad indicarci un’altra realtà mi- po argilloso che, nel giardino +39 0664760339 a cura di Ludovico Pratesi [email protected] steriosa, allarmante e insidiosa, del Convento dei Passionisti www.galleriadelloro.it galleria giacomo guidi & mc art una “foresta metaforica” come sin- alla Scala Santa, si adagia, [email protected] vicolo di sant’onofrio, 22/23 dal 20/05/2011 al 5/06/2011 tetizza Gillo Dorfles nel suo scritto quasi abbandonandosi, sul +39 0696043003 Insolite Parentele. per il catalogo tronco di un albero. Nella dal 4/05/2011 al 5/06/2011 www.giacomoguidimgart.it Unusual Affinities tutti i giorni dalle ore 10 alle 19. sua flessuosa leggerez- Isabella Aquilanti [email protected] La Sala Dogana ospita “Insolite palazzo della borsa za non turba, né invade Il corpo mentale Parentele/Unusual Affinities” mo- piazza raffaele de ferrari, l’ambiente con il quale crea mostra personale dal 5/05/2011 al 5/06/2011 stra di artisti contemporanei che +39 0102704565 una reciproca dipendenza. a cura di Manuela Radice Raffello Ossola indagano il rapporto tra narrazione daad Tracce d’infinito e relazione, invitando il visitatore dal 5/05/2011 all’ 11/06/2011 viale avignone, 100 Saranno esposte circa venti opere all’ascolto di storie personali e col- Renato D’Agostin dall’ 1/04/2011 al 10/06/2011 +39 065204462 appartenenti alla sua più recente lettive, legate al territorio italiano o Tokyo Untitled Andrea Anastasio www.daadrestaurant.com produzione pittorica. ad altri paesi, per suggerire insolite In una Tokyo in bianco e nero dove Giorgio Orbi dal lunedì al sabato 11.00 - 19.00 relazioni di parentela l’uomo e la vita quotidiana sono vi- Si inaugura alla Galleria Alessan- dal 15/05/2011 al 23/07/2011 domenica su appuntamento mar-dom: 15-20 sti attraverso gli scorci creati dalle dra Bonomo una mostra che pre- Jesse Ash - A Battle for a cura di Barbara Tamburro a cura di Francesca Busellato architetture, dove la geometria de- senterà i lavori di Andrea Anasta- Narrative / Proposal (a 6° senso art gallery palazzo ducale gli spazi detta il ritmo delle fotogra- sio e Giorgio Orbi. I due artisti ed room some things) for via dei maroniti, 13/15 piazza giacomo matteotti, 9 fie, D’Agostin elimina gli elementi i loro diversi linguaggi espressivi Rome www.sestosensoartgallery.com +39 0105574000 riconoscibili della metropoli e gui- renderanno lo spazio luogo di un Monitor è lieta di annunciare la [email protected] www.palazzoducale.genova.it da lo spettatore in un’atmosfera dialogo significativo, capace di in- prossima mostra presso i suoi palazzoducale@palazzoducale. surreale. formarci in modo sempre differen- spazi con l’artista inglese Jesse dal 19/05/2011 al 9/06/2011 genova.it da mercoledì a sabato ore 15.30 - te sulla realtà. Ash, alla sua prima personale in Riccardo Gatta 19.30 da martedì a sabato ore 14.30 - 19.30 Italia e Proposal (a room, some Scattando in Viaggio dal 30/12/2010 al 5/06/2011 vision quest galleria alessandra bonomo things) for Rome, un progetto a Un’esposizione di fotografie inten- L’Africa delle Meraviglie. piazza invrea, 4r via del gesù, 62 cura di Vincent Honoré, concepito se ed emozionanti, un reportage di Arti Africane nelle Colle- +39 010265629 +39 0669925858 espressamente per Monitor e la viaggio centrato soprattutto sull’A- zioni Italiane www.visionquest.it www.bonomogallery.com città di Roma. sia che cerca di andare oltre alla Un’occasione anche per cogliere il [email protected] [email protected] da martedì a sabato ore 13-19 semplice apparenza delle cose e ruolo che gli oggetti svolgono nel a cura di Vincent Honoré fa riflettere. mettere in contatto persone e so- dal 21/05/2011 al 5/06/2011 dal 7/05/2011 al 5/06/2011 monitor da martedì a sabato dalle 10 alle cietà, in Africa ed altrove. Gli og- Rolli Days | Matilde agenda 85 a cura di gianluca testa

Domestico a Palazzo ne di opere dalle raccolte dell’Ac- center for visual arts PIEMONTE Allegretti ospita dal 28 maggio al Spinola cademia Carrara di Bergamo. via giulio cesare procaccini, 4 21 giugno 2011 la mostra “Nero” di I Palazzi dei Rolli, patrimonio estivo: da giugno a settembre - +39 023315800 Torino Sergio Ragalzi. dell’Umanità UNESCO, diventano martedì - domenica 10-21; sabato www.docva.org dal martedì al sabato spazi espositivi per l’arte contem- sino alle 23. invernale: da ottobre [email protected] il 23/06/2011 ore 15.00 -19.00 poranea e il centro antico di Ge- a maggio - martedì - venerdì: 9,30- 14 22 Art Talks #4 allegretti contemporanea nova si anima. OpenLab presenta 17,30; sabato e domenica: 10-18. il 7/06/2011 Si susseguiranno quattro nuove via san francesco d’assisi, 14 il progetto site-specific di Matilde chiusura: lunedì non festivi, 25 di- Effetto Venturi serate (una al mese da marzo a +39 0115069646 Domestico per la Galleria Nazio- cembre, 1 gennaio Stefano Arienti giugno) nelle quail si affronteranno www.allegretticontemporanea.it nale di Palazzo Spinola in Piazza a cura di Maria Cristina Rodeschini Peep-Hole presenta Effetto Ven- tematiche legate all?arte contempo- [email protected] Pellicceria, fino al 5 giugno. palazzo della ragione turi, un ciclo di incontri allo Spazio ranea internazionale e nazionale. dal martedì al sabato: dalle ore piazza vecchia, Oberdan, in collaborazione con la galleria franco soffiantino Venaria Reale 8.30 alle ore 19.30 domenica e fe- Provincia di Milano, condotto da via gioachino rossini, 23 stivi: dalle ore 13.30 alle ore 19.30 Brescia Liliana Moro, Stefano Arienti e Ma- +39 011837743 dal 17/03/2011 all’ 11/09/2011 chiuso: lunedì rio Airò. www.francosoffiantino.com La Bella Italia. Arte e iden- a cura di Elena Saccardi dal 28/05/2011 al 17/09/2011 spazio oberdan - cineteca [email protected] tità delle città capitali galleria nazionale Ian Hamilton Finlay viale vittorio veneto, 2 I grandi maestri dell’arte italiana di palazzo spinola Mean terms +39 0277406300 dal 6/05/2011 al 16/06/2011 dall’antichità all’Unità d’Italia: oltre piazza di pellicceria, 1 Mostra personale www3.provincia.mi.it/opencms/ Furio Maestri - Schede 350 opere negli straordinari scena- +39 0102705300 da lunedì a venerdì 10-19.30 opencms/cultura/spazi/spazioo- Sono opere la cui superficie non ri della Citroniera e della Scuderia www.palazzospinola.it sabato 15.30-19.30. berdan è proprio priva di fondamenti o ar- Grande di Filippo Juvarra. [email protected] galleria massimo minini chetipi segreti, da Rothko agli an- orari dal 17 marzo al 2 giugno, e via luigi apollonio, 68 dal 19/05/2011 al 10/09/2011 goli indifesi o perduti di certi dipinti dal 19 settembre al 20 novembre dal 4/03/2011 al 25/09/2011 +39 030383034 Jasa - Bloom in serie tematica di Licini, di echi di 2011: lunedì: dalle ore 9 alle 16 Vanitas. Lotto Caravaggio www.galleriaminini.it Il primo appuntamento dal titolo altri autori accolti per lo più come martedì, mercoledì, giovedì, ve- Guercino nella [email protected] BLOOM vede protagonista l’inter- ombre di entità distanti e fuori del nerdì: dalle ore 9 alle 18 sabato: Collezione Doria Pamphilj vento in loco del giovane artista campo visivo che corrono...(R. dalle ore 9 alle 21.30 domenica: “Vanitas”, questo il titolo della ras- dal 28/05/2011 al 20/09/2011 sloveno JA?A (1978, Ljubljana). Di Bellini) dalle ore 9 alle 20 4) orari dal 3 segna, racconta, infatti, per mano Staged Photography recente partecipazione al program- da martedì a sabato 10-12.30 e giugno al 18 settembre, e dal 22 di grandissimi artisti, aspetti diversi Un group show che offrirà una ma Memories and Encounters 15.30-19.30 novembre 2011: lunedì: chiusura di una unica certezza: quella della panoramica su alcuni lavori dei presso VIR Viafarini-in-residence, galleria biasutti & biasutti (tranne eventuali giorni festivi, che caducità delle cose terrene. Quag- più grandi maestri della fotografia a Milano (gennaio – marzo 2011) via alfonso bonafous, 7l hanno gli stessi orari della domeni- giù, sembrano voler indicare con i realizzata mediante la messa in e in previsione della sua presenza +39 0118173511 ca) martedì, mercoledì loro capolavori Caravaggio, Lotto, scena di ambientazioni uniche e alla 54esima edizione della bien- www.biasuttiebiasutti.com a cura di Vincenzo Abbate, Cristi- Ribera, Fetti, Guercino, Preti e gli irripetibili. nale di Venezia 2011, JA?A pre- [email protected] na Acidini, Piero Boccardo, Pietro altri, la Vanitas ha comunque sem- da martedì a sabato senta la propria riconsiderazione C. Marani, Pierluigi Leone de Ca- pre ragione di qualsiasi vanità. ore 10-13 e 15.30-19.30 spaziale della PROJECT ROOM dal 17/05/2011 al 18/06/2011 stris, Andrea Emiliani, Carla Enrica tutti i giorni dalle 10 alle 17,escluso paciarte allestita ed alterata a luogo del vi- Gianluca e Massimiliano Spantigati, Antonio Paolucci, Ales- il giovedì via trieste, 48 vere, LIVING ROOM. De Serio - Dialoghi del Lys sandra Rodolfo, Giandomenico villa del principe - doria pamphilj +39 0302906352 da lunedì a venerdì, dalle 10 alle “Dialoghi del Lys” è un video che i Romanelli, Michela Scolaro, Maria piazza del principe, 4 www.paciarte.com 19 chiuso sabato e domenica De Serio hanno girato nelle monta- Sframeli +39 010255509 [email protected] jerome zodo contemporary gne che conobbero eventi, talvolta reggia www.dopart.it/genova via lambro, 7 crudamente drammatici, della re- piazza della repubblica, 4 [email protected] Milano +39 0220241935 sistenza partigiana in Piemonte. +39 0114992333 www.jerome-zodo.com L’argomento, pagina capitale della www.lavenariareale.it La Spezia dal 12/05/2011 all’ 11/09/2011 [email protected] storia recente del nostro paese, [email protected] Brera mai vista. è stato affrontato numerose volte dal 14/05/2011 al 15/06/2011 Pittura di luce a Brera. La Madon- dal 10/05/2011 al 29/07/2011 in cinematografia, con un’attitudi- PUGLIA Emma Caprini - Kitchen na con il Bambino del Maestro di Santiago Sierra ne più o meno documentaria, ma Emma Caprini, diplomata all’Ac- Pratovecchio Una mostra con una selezione di tesa, in genere, alla ricostruzione o Andria cademia di Belle Arti di Carrara, La Pinacoteca espone al pubblico lavori storici dell’artista e – in giu- all’evocazione dei fatti storici. vive e lavora alla Spezia. In que- un recente acquisto: il prezioso gno – una nuova performance e dal martedì al sabato 10-18. aper- dal 9/05/2011 al 4/06/2011 sta personale presenta i suoi ultimi dipinto raffigurante la Madonna l’anteprima nazionale a Milano e ta la prima domenica del mese Giorgio de Chirico lavori realizzati principalmente con con il Bambino eseguito intorno a Lucca del film sul “NO, Global gam - galleria d’arte moderna e Opere grafiche la cartapesta e una installazione al 1445 dal cosiddetto Maestro di Tour”, nonché la presentazione contemporanea 10 opere grafiche realizzate tra il site-specific realizzata con gusci Pratovecchio (Giovanni di France- dell’edizione italiana del catalogo via magenta, 31 1969 e il 1977. De Chirico ha re- d’uovo. Nell’occasione verrà pre- sco di Cervelliera, socio di Filippo che documenta il progetto. +39 0114429518 alizzato in totale 385 tavole, tra sentato il catalogo. Lippi) telefonare in galleria www.gamtorino.it incisioni e litografie. Di queste 208 da martedì a sabato 17-20 8.30 -19.15 da martedì a domeni- prometeogallery [email protected] costituiscono il corpus dell’ope- il gabbiano arte contemporanea ca (la biglietteria chiude 45 minuti via giovanni ventura, 3 ra Giorgio de Chirico – Catalogo via nino ricciardi, 15 prima) chiuso lunedì +39 0226924450 dal 27/05/2011 al 27/06/2011 dell’opera grafica 1969 – 1977, da +39 0187733000 pinacoteca di brera www.prometeogallery.com Luigi Gariglio cui sono stati tratti i lavori in espo- [email protected] via brera, 28 [email protected] Sleeping beauties sizione. +39 02722631 mostra personale dalle 17.00 alle 21.00 di tutti i gior- LOMBARDIA www.brera.beniculturali.it dal 26/05/2011 al 22/07/2011 martedì / sabato ore 15.30 – 19.30 ni feriali [email protected] Tim Berresheim - Tropical photo & contemporary a cura di Anna Maria Sergio Dancer (Seeing is belie- via dei mille, 36 lorusso arte design como dal 30/05/2011 al 28/07/2011 ving) 2007-2011 +39 011889884 via napoli, 71 16 giugno al 2 luglio 2011 Candice Breitz - Factum una retrospettiva dell’artista Tim [email protected] +39 0883594130 Ico Parisi kaufmann repetto è lieta di annun- Berresheim, con una selezione di www.lorussoarredamenti.it “Disegnare il ferro” ciare Factum, la nuova mostra per- lavori realizzati tra il 2007 e il 2011, il 28/06/2011 [email protected] Gli oggetti esposti, disegnati sonale di Candice Breitz. a cura di Art At Work Meteorite in Giardino 2011 da Ico Parisi negli anni da martedì a venerdì ore 11.00 - da lunedì a sabato 10-19 Concerto inaugurale Bari ’60, sono stati realizzati e 19.30 sabato ore 14.00 - 19.30 cardi black box Meteorite in Giardino, rassegna concessi per l’esposizione kaufmann repetto corso di porta nuova, 38 di arte visiva e musica contempo- dal 20/05/2011 al 5/06/2011 dalla ditta Sampietro 1927 via di porta tenaglia, 7 +39 0245478189 ranea a cura di Maria Centonze Andrea Costantino Accompagna la mostra un +39 0272094331 www.cardiblackbox.com e Willy Merz, giunge quest’anno Sottotesto catalogo Verbus Editrice con www.kaufmannrepetto.com [email protected] alla quarta edizione. Il ciclo di ap- Il regista invita il pubblico ad una prefazione di Luigi Cavadini [email protected] puntamenti, che prende nome da riflessione attenta e mirata sulla 15:30-19:00 dal 18/05/2011 al 22/07/2011 un’opera di del 1976, ricerca svolta durante la prepara- Galleria Roberta Lietti dal 12/05/2011 al 17/06/2011 Zhang Huan comprenderà, a partire dal 28 giu- zione della sceneggiatura del film Arte Contemporanea Davide Savorani Ash Banquet gno, cinque momenti in Fondazio- “Sposerò Nichi Vendola” attraver- Via A. Diaz 3, 22100, Como, Green Room ProjectB presenta la seconda per- ne Merz e due ospitati in location so temi ed elementi che compon- +39 031 24 22 38 In occasione della sua mostra per- sonale di Zhang Huan, artista tra esterne. gono le inquadrature e le sceno- +39 031 24 22 38 sonale a Milano, Davide Savorani i più significati artisti della scena a cura di Maria Centonze, Willy grafie: la città, il suo lungomare, la [email protected] interviene neglispazi di Careof e contemporanea cinese, noto in Merz casa di famiglia, la politica, la fede, www.robertalietti.com del Teatro ElfoPuccini, luoghi en- tutto il mondo per le sue opere re- fondazione merz gli oggetti, i ricordi, le speranze trambi deputati all’esposizione, alizzate con la cenere dell’incenso via limone, 24 dalle ore 12 alle 20 come fossero siti attivi di produ- raccolto nei templi buddisti gli Ash +39 01119719437 a cura di Marilena Bonomo zione piuttosto che spazi in cui Paintings. www.fondazionemerz.org castello svevo Bergamo una predeterminata disposizione da lunedì a venerdì 11-13, 14- [email protected] piazza federico ii di svevia, 2 di opere si offre allo sguardo del 19.30 +39 0805214361 dal 10/12/2010 al 30/09/2011 pubblico project b contemporary art dal 27/05/2011 al 21/06/2011 Vincere il Tempo. I Colle- lun-ven 11-19, sab 15-19 via borgonuovo, 3 Sergio Ragalzi - Nero zionisti: la passione per a cura di Chiara Agnello, Roberta +39 0286998751 Nell’ambito di OUVERTURE pro- SARDEGNA l’arte e il dono alla città Tenconi www.projectb.eu mosso da T.A.G. Associazione Il nuovo allestimento della selezio- docva - documentation [email protected] Torino Art Galleries, la Galleria Nuoro 86agenda dal 6/05/2011 al 28/08/2011 www.galleriabagnai.it come innovazione essenziale dei storia del Risorgimento, narrata una mostra focalizzata sulla com- Dreamtime. [email protected] valori in arte e nella vita. attraverso circa ottanta bozzetti ponente italiana della Collezione Lo spirito dell’arte ven. sab. dom. 10.30 / 13.00 15.00 riferiti ai più importanti monumenti Sonnabend. Oltre 60 opere, tra aborigena #2 dall’ 11/03/2011 al 17/07/2011 / 18.00 italiani dipinti, sculture, fotografie e instal- Dreamtime. Il linguaggio dell’arte Picasso Miró Dalí. Giovani a cura di Studio A’87, Miriam Mon- dal martedì alla domenica dalle lazioni, di artisti italiani e interna- aborigena è il titolo della seconda e arrabbiati: la nascita tani, Caterina Terzetti 9.00 alle 18.00 chiusura bigliette- zionali, la cui arte rimanda alla cul- parte della mostra sull’arte abori- della modernità museo civico ria ore 17.00 tura, alle tradizioni e ai paesaggi gena In mostra più di sessanta opere piazza aldo moro, a cura di Cristina Beltrami, Giovan- del nostro paese. da martedì a domenica 10-13 - della produzione giovanile di Pi- +39 0743 753055 ni C. F. Villa ore 10.00 - 18.00; chiuso il marte- 16.30-20.30 casso, Miró e Dalí e oltre cento palazzo della ragione dì tutti i giorni, alle 15.30, il museo man - museo d’arte della provin- schizzi picassiani. Una rassegna Foligno piazza delle erbe, organizza visite guidate gratuite cia di nuoro strutturata come un film composto +39 0498205006 alla mostra. non è necessaria la via sebastiano satta, 15 da flashback che rinviano a una dal 14/05/2011 al 12/06/2011 padovacultura.padovanet.it prenotazione. +39 0784252110 serie di incontri e incroci tematici Il Corpo metafora [email protected] collezione peggy guggenheim www.museoman.it e formali tra i tre grandi pittori spa- di un’esperienza dorsoduro, 701 [email protected] gnoli, “ripresi” all’inizio della loro rassegna fotografica Venezia +39 0412405411 avventura di artisti. mar-dom 10-13 e 15.30-19 www.guggenheim-venice.it Sassari a cura di Eugenio Carmona centro italiano dal 3/06/2011 al 27/11/2011 [email protected] dal 6/05/2011 al 3/09/2011 palazzo strozzi arte contemporanea 54. Biennale Costantino Nivola piazza degli strozzi, 1 via del campanile, 13 Christian Boltanski dal 2/06/2011 al 30/10/2011 Seguo la traccia +39 0552776461 +39 0742357035 Il Padiglione francese realizzato nera e sottile www.fondazionepalazzostrozzi.it www.centroitalianoartecontem- da Christian Boltanski e curato da La mostra offre una rara opportu- 115 opere grafiche, quasi tutte ine- [email protected] poranea.com Jean-Hubert Martin affronta il tema nità di osservare la pluralità dell’o- dite, per gettare luce su un aspetto info@centroitalianoartecontempo- della fortuna e del caso attraverso pera di Calzolari e la sua capacità in larga parte inesplorato dell’atti- Monteriggioni ranea.it l’eventualità della nascità e della di coniugare i linguaggi formali più vità di Costantino Nivola, noto per morte. Con un’instalazione spetta- diversi. la sua attività di scultore in collabo- dal 14/05/2011 al 20/06/2011 Terni colare e unica prendendo alla fine ore 10/18 (biglietteria 10/17) razione con i maggiori architetti del Ronald Moràn la forma di un gioco per i visitatori chiuso lunedì suo tempo. Terrible softness/Terribile dal 16/04/2011 al 30/05/2011 del padiglione o del sito internet galleria internazionale da lunedì a sabato dalle 10:00 alle morbidezza Markus Hofer dedicato. d’arte moderna di ca’ pesaro 13:00 dalle 16:00 alle 20:00 Il titolo della mostra introduce per- L’artista gioca dialogando con la a cura di Jean-Martin Hubert santa croce, 2076 a cura di Giuliana Altea fettamente il lavoro di Moràn che realtà, la ribalta, la reinterpreta giardini di castello +39 041721127 palazzo della frumentaria è concentrato a restituirci con l’o- e la personalizza, con assoluta padiglione francese www.museiciviciveneziani.it via delle muraglie, 1 vattata tragicità dei suoi lavori, la semplicità e leggerezza evocando fondamenta dell’arsenale, +39 0792592083 doppiezza dei significati, la sog- memorie pop e conducendo l’os- gettività interpretativa, la piega servatore in una dimensione tra il dal 31/05/2011 al 25/09/2011 SICILIA che può assumere il momento che paradosso e la meraviglia Enrico David Sant’Erasmo-Venezia stravolge il risultato. da martedì a sabato 09-13 e 16-20 Repertorio Ornamentale dal 5.06. 2011 al 11.09.2011 Palermo mart/dom 11|14 – 15|20 - chiuso lunedì ronchini arte contemporanea La personale, allestita in un tipico Materia e a cura di Antonio Arévalo, Gaia Pasi piazza duomo, 3 palazzetto veneziano di sapore trasparenza. Lo dal 7/05/2011 al 31/05/2011 galleria zak +39 0744423656 nobiliare conterrà tutti gli elemen- spirituale nell’arte. Alessandro Gallo piazza roma, 13 www.ronchiniarte.com ti dell’ornamento domestico: dal La mostra in concomitanza RevoltMascked www.galleriazak.com [email protected] quadro, al tappeto, all’arazzo, a alla 54.Esposizione interna- La mostra propone immagini cru- [email protected] sculture-arredo. zionale Biennale dell’Arte de, lucide proprio come i vestiari VALLE D’AOSTA da mercoledì a domenica 10.30 – Venezia, presenta dipinti di e gli accessori del BDSM; tutto si TRENTINO-ALTO ADIGE 17.30 lunedì e martedì chiuso un noto artista della pittura concretizza metaforicamente e Bard a cura di Milovan Farronato veneta, il maestro Renato tangibilmente nelle sotterranee vi- Rovereto fondazione bevilacqua la masa Varese (Conegliano 1926), sioni dell’artista dal 17/05/2011 al 2/11/2011 palazzetto tito “un gotico del Novecento” dalle 15 alle 19 dal lunedì al sa- dal 18/03/2011 al 24/07/2011 Joan Miró - Poème dorsoduro, 2826 - così definito da Paolo Riz- bato. La rivoluzione Realizzata in collaborazione con la +39 0415207797 zi - a cui è dedicato il piano a cura di Rita Cordaro dello sguardo Fondazione Maeght di Saint-Paul- www.bevilacqualamasa.it terra del torrione di epoca qamm - qanat art music media Capolavori impressionisti e post- de-Vence, presenta 188 opere del [email protected] austriaca, sede della mo- via del parlamento, 23 impressionisti. Oltre 70 dipinti maestro catalano. stra.Gli altri spazi della sede www.qanatweb.net provenienti dalla piu’ importan- martedì/venerdì dalle ore 11.00 dal 3/06/2011 al 17/07/2011 accolgono opere in vetro [email protected] te collezione del XIX Secolo del alle 18.00 sabato/domenica e fe- Il caos #3 - I conflitti di sei artisti rappresentan- mondo: il parigino Musee d’Orsay. stivi dalle ore 10.00 alle 19.00 - La mostra conclude il progetto ti il Nord-Est italiano. Nello Il progetto presenta una selezione chiuso il lunedì espositivo “IL CAOS”, trilogia de- spazio esterno due grandi TOSCANA di dipinti, dalla grande stagione a cura di Sylvie Forestier dicata a Pier Paolo Pasolini: una installazioni in vetro di Pino dell’Impressionismo alla vigilia forte di bard testimonianza dell’arte degli ultimi Castagna danno spettacola- Firenze delle avanguardie, e si snoda lun- +39 0125833811 anni che affronta in maniera espli- rità alla già suggestiva sce- go un percorso suddiviso in 8 se- www.fortedibard.it cita argomenti e situazioni sociali na della Torre. dal 14/04/2011 al 4/06/2011 zioni a tema che mettono in luce [email protected] ed etiche mercoledì, giovedì, venerdì Maria Antonietta Mameli i profondi legami dell’arte e degli da martedì a domenica dalle 11 dalle ore 15.00 alle 18.00; il Tomoaki Suzuki artisti con la societa’ e la cultura alle 18 sabato e la domenica dalle Al Museo Marino Marini si inau- del tempo. In concomitanza con VENETO a cura di Raffaele Gavarro ore 11.00 alle 18.00. Chiuso gurerà la doppia personale, solo l’inaugurazione della mostra Mart isola di san servolo lunedì e martedì. show di Tomoaki Suzuki e free presenta ‘BabyMart’ uno spazio Padova isola di san servolo, Torre Massimiliana di compositions di Maria Antonietta permanente dedicato a bambini +39 0412765001 Sant’Erasmo Mameli, a cura di Alberto Salva- e genitori, ospitato all’interno del- dal 20/05/2011 al 10/07/2011 www.sanservolo.provincia.vene- Via dei Forti, Isola di dori. le gallerie espositive del secondo Leo Borghi zia.it Sant’Erasmo, Venezia 041 dalle 10 alle 17, chiuso la domeni- piano del museo. Sentimenti del tempo [email protected] 2444142 www.parcolaguna- ca e il martedì da martedì a domenica 10-18 ve- Antologica dedicata all’artista che venezia.it a cura di Alberto Salvadori nerdì 10-21 lunedì chiuso meglio ha saputo e sa interpretare dal 2/06/2011 al 31/12/2011 Info tel. 333.428.3849, e- museo marino marini a cura di Isabelle Cahn, Guy Cogeval la città di Padova nella sua iden- Il Mondo vi appartiene mail: [email protected] palazzo del tau mart tità storica, culturale, architettoni- Il Mondo vi appartiene mette in piazza di san pancrazio, corso angelo bettini, 43 ca, con una splendida sequenza prospettiva le opere di artisti che +39 055219432 +39 0464438887 di opere, oli e ceramiche, frutto appartengono a diverse genera- dal 30/05/2011 al 27/11/2011 www.museomarinomarini.it www.mart.trento.it della produzione degli ultimi cin- zioni e di differenti origini, metten- Riccardo Schweizer [email protected] [email protected] quant’anni. Il soggetto privilegiato done a confronto le pratiche, le Pittore-designer di Leo Borghi è l’amata terra itali- discipline, i percorsi personali ed oltre 50 lavori di Schweizer, dai dal 30/04/2011 al 30/05/2011 ca, con citazioni dell’antica civiltà esplorando i rapporti con la storia, dipinti di matrice picassiana degli Paolo Grassino UMBRIA veneta, della civiltà pompeiana, il reale e la sua rappresentazione anni Cinquanta alle terrecotte, fino Dio non è in me etrusca e soprattutto del Trecento a cura di Caroline Bourgeois ai pannelli in ceramica, le vetrate e La Galleria Alessandro Bagnai Cascia padovano palazzo grassi le sculture in cemento e plexiglas presenta Dio non è in me, pezzo 10-13 e 16-19 salizzada san samuele, 3231 esposte insieme ad alcuni originali unico dell’artista torinese Paolo dal 21/05/2011 al 10/07/2011 lunedì non festivi chiuso +39 0415231680 pezzi degli anni Settanta e Ottan- Grassino. Con questa installazio- LuciSorgenti 2 galleria civica cavour www.palazzograssi.it ta, ad animare le sale progettate ne, dal forte impatto scenografico, Dopo l’esperienza positiva della piazza camillo benso conte di ca- da Carlo Scarpa. l’artista propone un’atmosfera na- passata edizione, l’Assessorato vour, 73b dal 28/05/2011 al 2/10/2011 da martedì a domenica 10-19, lu- turale vagamente surrealista e ir- alla Cultura del Comune di Cascia, +39 0498204544 Ileana Sonnabend. nedì chiuso reale, ma comunque possibile, che sotto la direzione e la curatela del- padovacultura.padovanet.it Un ritratto italiano a cura di Elisabetta Barisoni tende a sedurre e familiarizzare. lo Studio A’87, Miriam Montani e [email protected] La Collezione Peggy Guggenheim fondazione querini stampalia da lunedì a sabato ore 10-19 Caterina Terzetti, organizza la se- celebra Ileana Sonnabend (Buca- campo santa maria formosa, 5252 galleria alessandro bagnai conda edizione d’arte contempora- dal 20/04/2011 al 26/06/2011 rest 1914 – New York 2007), stra- +39 0412711411 via del sole, 15r nea “Luci/Sorgenti” , manifestazio- Scolpire gli Eroi ordinaria gallerista, collezionista e www.querinistampalia.it +39 0556802066 ne aperta a giovani artisti e poeti, La mostra propone una singolare prima moglie di Leo Castelli, con [email protected]