Distretto Turistico Regionale Siciliano Mare Dell'etna
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Progettazione bando cofinanziamento dei progetti di sviluppo - Relazione tecnica Distretto Turistico Regionale Siciliano Mare dell'Etna Prosettazione ai sensi der bando di sviruppo proposti dai ;:1ll?1,=,1?,T,?:!:;].;j irogetti Linea di intervento 3.3.3.A., Attività C): Azioni di rafforzamento delle attività di pianificazione e gestione delle risorse turistiche mediante cofinanziamento dei progetti di sviluppo turistico proposti dai sistemi turistici locali Azione di sistema O.T. D. (Osservatorio Turistico Distrettuale) Relazione tecnico scientifica parte l: inquadramento territoriale e analisi dell'offerta e della domanda. Distretto Turistlco Regionale Siciliano Mare dell'Etna INDICE Il territorio I comuni del Distretto Mare dell'Etra Lo scenario turistico L'offerta turistica del Distretto Il comparto ricettivo per tipologia La ricettività totale. LT La domanda turistica del Distretto L4 Gli arrivi e le presenze L4 2 Progettazione bando cofinanziamento dei progetti di sviluppo - Relazione tecnica ll territorio ! comuni del Distretto Mare dell'Etna Il territorio del Distretto Mare dell'Etna ricade nel versante orientale dell'Etna ed è composto da L6 comuni. La sua conformazione geografica si caratterizza per la presenza di centri costieri, i più noti tra quelli situati lungo il litorale ionico della provincia di Catania, (15 m s.l.m.), per poi risalire lungo le pendici dell'Etna, fino a raggiungere oltre 700 m s.l.m. con il comune di Milo (vedi Tab.1). Il rapido passaggio dal mare alla montagna offre al visitatore di quest'area la possibilità di fruire di un paesaggio variegato e quanto mai suggestivo, all'interno di un unicum territoriale definito dal Distretto. Tabella 7 - I comuni del Distretto Mare dell'Etna Popolazione Superficie Densità Altitudine Comune residenti kml abitantikm2 m s.l.m. \ci Bonaccorsi 3.221 1,72 1.868 365 \ci Castello 18.07: 8,71 2.076 15 \ci Catena 28.741 8,53 3.368 17C Aci Sant'Antonio 17.24i 14,33 1.203 302 Acireale 51.44i 40,43 1.273 161 Camporotondo Etneo 4.484 6.55 684 444 Giarre 28.131 27,32 1.030 81 1EE Gravina di Catania 26.524 5,15 5.150 Milo 1.07C 16,67 64 72C San Giovanni la Punta 22.054 10,85 2.033 35C San Gregorio di Catania 1 1.48t 5,6€ 2.034 321 iant'Asata li Battiati 9.787 3,1 3.132 324 Sant'Alfio 1.62e 25,8e 63 531 ianta Venerina 8.364 19,03 440 337 y'alverde 7.732 5,52 1.400 305 rOTAIE 239.992 199,44 1.203 Fonte: ISTAT, dati aggiornati al Ol/Oll2l L2 I dati della tabella mostrano che il comune più grande del Distretto per numero di residenti e per superficie è Acireale. Milo ha il minor numero di abitanti, mentre Aci Bonaccorsi ha il territorio meno esteso. I valori relativi alla densità abitativa evidenziano le più alte concentrazioni di abitanti/kmz in quei comuni che a partire dagli anni '70 sono stati interessati da processi di conurbazione con il capoluogo etneo, Catania. La densità più bassa si registra nei comuni di Milo e Sant'Alfio che sono situati alle altitudini più elevate. Lo scenario turistico Dal punto di vista turistico la denominazione del Distretto evidenzia la presenza di due importanti attrattori: il mare e le pendici dell'Etna, il vulcano attivo più alto d'Europa, da Distretto Turistico Regionale Siciliano Mare dell'Etna recente dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco che lo ha definito uno dei vulcani più emblematici del mondo. L'intera area mostra un'articolazione abbastanza complessa che colpisce il visitatore per la ricchezza del paesaggio agrario, per la bellezza del suo tratto di mare, cui sono collegate diverse leggende mitologiche, e per la caratterizzazione urbanistica dei suoi centri abitati, costituiti da comuni e piccole frazioni. Il mare che costeggia le Riviere dei Ciclopi e dei Limoni, uno dei più suggestivi litorali della costa ionica, ha in Aci Acicastello e Acireale, e nelle loro rispettive frazioni, i centri di maggior notorietà. Aci Castello, nota località balneare, è dominata da un'imponente rocca basaltica, a strapiombo sul mare, su cui poggia un castello di pietra lavica la cui data di fondazione (1076) risale all'epoca normanna. Il castello, da cui trae origine il nome al paese, ospita il Museo civico, con reperti archeologici e collezioni di minerali. Nel comune si segnala anche la chiesa Madre che conserva affreschi di Pietro Paolo Vasta. A un chilometro da Aci Castello si trova AciTrezza,la più conosciuta delle sue frazioni, un tempo villaggio di pescatori ed oggi molto frequentata durante l'intero anno per il suo mare e per le attività di leisure. Sul tratto di mare su cui si specchia il suo centro abitato si ergono i Faraglioni o "lsole dei Ciclopi", monoliti di basalto colonnare che legano il loro nome alla leggenda di Ulisse e Polifemo. La più grande, l'lsola Lachea, è una Riserva naturale marina. Acireale, già conosciuta in epoca romana con il nome Akis, sorge su un terrazzo di origine vulcanica dominando il mare. Una leggenda mitologica fa risalire la sua fondazione alla storia d'amore tra la ninfa Galatea ed un pastorello di nome Aci, ucciso per gelosia dal ciclope Polifemo e trasformato da Giove in un flume per farlo ricongiungere definitivamente con I'amata. Il nome attuale di Acireale risale al L642, quando assunse la definizione di "reale" a sottolineare la propria egemonia sui numerosi casali sparsi sul territorio, In parte distrutta dal terremoto del L693, la città si è successivamente arricchita di chiese e palazzi in stile barocco. Tra i suoi monumenti vanno menzionati: il Duomo (L597-L6L8), con affreschi opera di Pietro Paolo Vasta, ubicato nell'omonima piazza, ritenuta una tra le più belle d'ltalia; le chiese in stile barocco dedicate ai Ss. Pietro e Paolo e a S. Sebastiano, anch'esse con dipinti e affreschi del Vasta; ilpalazzo Comunale, esempio di barocco fiorito; e, sempre in stile barocco, le chiese di S. Domenico, di S. Camillo dei Padri Crociferi e di S. Biagio con il suo chiostro. Da ricordare anche la Pinacoteca Zelantea con l'annessa biblioteca, con un patrimonio di circa 150.000 volumi, istituita nei primi del Settecento. Poco distanti dal centro urbano si trovano i resti di un complesso termale di epoca romana, le Terme di Santa Venera al Pozzo, in località Reitana, e la Riserva naturale della Timpa, scenografica formazione di origine vulcanica, importante patrimonio naturalistico e geologico. Acireale è nota anche per il suo tradizionale Carnevale. Costeggiando la litoranea verso Nord, delimita a oriente il territorio del Distretto il comune di Giarre. La sua nascita si deve al vescovo-conte Nicola Maria Caracciolo che, attorno alla seconda metà del XVI secolo, offrì in enfiteusi ad acesi e messinesi le terre della contea che vennero coltivate soprattutto a vite. ln piazza Duomo si trova la chiesa Madre, in stile neoclassico, al cui interno è custodita una tela di Pietro Paolo Vasta. A pochi chilometri dal Progettazione bando cofinanziamento dei progetti di sviluppo - Relazione tecnica centro abitato sorge il santuario di S. Maria la Strada, nel luogo in cui, secondo la leggenda, la Madonna apparve a Ruggero I e al suo esercito. Fanno parte del comune numerose frazioni caratterizzate da un punto di vista urbanistico di una propria identità. Il territorio del Distretto comprende numerosi comuni, ubicati a ridosso di Catania e Acireale, un tempo casali di proprietà di ricche famiglie che li arricchirono architettonicamente con edifici, chiese e palazzi che ancora oggi manifestano i segni della loro potenza. Sotto il dominio spagnolo, nel XVII secolo, il rapido affermarsi di Acireale come centro commerciale causò una serie di contrasti e rivalità con alcuni casali che gravitavano nella sua orbita, ottenendo il diritto a costituirsi in città. Nacquero, così, oltre al citato Aci Castello e alla sua frazione Acitrezza, i centri urbani delle Aci. Aci Bonaccorsi. Sono di notevole interesse la chiesa della Consolazione, con affreschi del '700 e un'abside romanica del XI secolo, e la chiesa Madre, anch'essa con affreschi del '700. La fontana di S. Contarino del L952 offre un esempio di recentettilizzo della pietra lavica. Aci Sant'Antonio. Anche la storia di questo comune è legata ai Riggio, a cui si deve la ricostruzione dopo il terremoto del 1693 che distrusse il territorio della Val di Noto. A questa epoca risale il Duomo che conserva al suo interno affreschi di A. Vasta. Tele dello stesso artista sono anche nella chiesa di S. Michele, mentre nella chiesa di S. Biagio si trova una tela di V. D'Anna. Tra gli edifici civili, il palazzo Riggio e quello Spitaleri, entrambi del Settecento, Aci Catena. Luogo di villeggiatura già nell'Ottocento, conserva di quell'epoca eleganti palazzine. Deve il suo nome al culto della Madonna della Catena alla quale, già nel '500, era dedicato un altarino attorno al quale è stata edificata la chiesa Madre (della Catena), che custodisce tele di Pietro Paolo Vasta e affreschi seicenteschi. Appartenne ai Riggio, principi di Campofiorito, cui si devono alcuni edifici di interesse storico artistico, primo fra tutti palazzo Riggio. Tra gli altri edifici, la chiesa di S. Giuseppe di Francesco Battaglia; il seicentesco convento di S. Antonio di Padova, sede del municipio, e l'annessa chiesa dove si trovano tele e sculture del '600 e'700 e una Madonna della scuola del Gaggini; con affreschi di Alessandro Vasta e della scuola del padre Pietro Paolo; l'Eremo di Sant'Anna, fondato nel L757. Nella frazione di Aci San Filippo si trova la più importante opera di Francesco Battaglia, la facciata della chiesa Madre della metà del'700.