SPECIAL FREE ISSUE - N.415 - 25 FEBBRAIO 2020

HONDA CBR 1000RR R FIREBLADE SP

LA PROVA MOTOGP EDITORIALE

Kawasaki Ninja Qatar, test conclusi: La moto e la conquista 1000 SX Vinales è il più veloce degli Ottomila”

P.20 P.54 P.52 la prova CBR 1000RR R FIREBLADE SP

26.990 EURO

MOTORE QUATTRO CILINDRI IN LINEA

TEMPI 4

CILINDRATA 999,8 cc

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

CAMBIO A 6 MARCE

TRASMISSIONE FINALE CATENA

POTENZA MASSIMA 218 CV A 14.500 GIRI

COPPIA MASSIMA 113 NM A 12.500 GIRI

EMISSIONI EURO 4

TELAIO A DOPPIA TRAVE IN ALLUMINIO

PNEUMATICO ANT. 120/70 -ZR17”

PNEUMATICO POST. 200/55 -ZR17”

CAPACITÀ SERBATOIO 16,1 LT

ALTEZZA SELLA 830 MM

PESO 201 KG IN ORDINE DI MARCIA PROVA PROVA

HONDA CBR 1000RR R FIREBLADE SP. R COME RACING

Chi ama, e ha amato, la Superbike non può non Quando Honda si arrabbia GUARDA IL VIDEO ammetterlo. Il Mondiale riservato alle derivate fa veramente paura. La nuova di serie, dopo la fine della stagione 2002, non Cè stato più lo stesso. Immediatamente dopo Fireblade è più… RC, meno quella gara leggendaria in cui Colin Edwards ha Fireblade: per la prima volta conquistato il suo secondo iride davanti a Troy Bayliss in sella alla Honda VTR-SP, il ritiro in una Honda quattro in linea massa delle Case giapponesi - seguendo l’esem- punta tutto sulla prestazione pio di Honda, che da allora non ha più schierato un team interno - ha segnato un punto di svolta assoluta. Il nostro test in Qatar nel Mondiale Superbike.

Non vogliamo arrivare a dire che un Mondia- le senza Honda ufficiali non abbia senso, ma è inevitabile correlare l’assenza delle varie RC30, RC45 ed RC51 a una Superbike che ha perso qualcosa in termini di piccantezza. Non è ba- stato l’iride conquistato da James Toseland con la Fireblade 2007 per ridare lustro all’avven- tura Honda in SBK: troppo pesante l’assenza dell’HRC nella definizione di una base di parten- za che, per specifica mission, è sempre rimasta GUARDA TUTTE LE FOTO fedele a quei concetti di Total Control immagina- di Edoardo Licciardello

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ti dal suo creatore, Tadao Baba. Dev’essere mente dei tecnici che l’hanno definita, gui- per questo che, quando è arrivata la notizia dati dal capo progetto Yuzuru Ishikawa, uno che Honda stava lavorando alla supersporti- che ha lavorato su moto come la leggendaria va della riscossa, in molti hanno (abbiamo) CBR 1100XX, la prima RC 211V, la RC213V-S pensato a una V4. Impensabile che a Tokyo stradale (che per inciso è stata il riferimento, mutassero il DNA della Fireblade per estre- il benchmark per la definizione di questa RR- mizzarla. E invece, a EICMA 2019, la sorpresa: R) tutte le Fireblade dal 2008 a oggi e l’ulti- è arrivata la nuova CBR 1000RR-R, con il suo ma CBR 600RR. Tutto chiaro? Ed è per questo bel quattro cilindri in linea. che stiamo volando verso il Qatar con un for- te senso di aspettativa. Perché questa si pre- Una scelta che - ci tengono a sottolinearlo, annuncia davvero una moto epocale. E non in quel di Tokyo - non ha nulla a che vedere è affatto un caso se nei test precampionato, con il contenimento dei costi, ma è sempli- tutti abbiano puntato gli occhi sulla nuova cemente quella migliore in termini di presta- CBR 1000RR-R, che torna ad essere schiera- zioni per una Superbike. Prova ne sia il fatto ta e gestita da un team ufficiale. Perché, ap- che i vertici Honda ammettono candidamen- punto, quando Honda si arrabbia fa sempre te come la configurazione V4, a cui Honda è veramente paura. sempre stata legata, sia stata provata e scar- tata per l’impiego specifico. E che invece il Com’è fatta quattro in linea, così sviluppato, mantenga Ve ne abbiamo già parlato ai tempi della il concetto base di facilità di guida della Fi- prima presentazione, ma la nuova CBR è tal- reblade, soltanto… applicato alla pista. D’al- mente nuova che vale la pena di ridescriver- tra parte, tornando al discorso iniziale, c’è un la. Per la prima volta da tantissimi anni, in- motivo per cui tendiamo a credergli. Il fatto fatti, abbiamo davanti una Fireblade che con che, da cinque anni a questa parte, il Presi- la precedente non ha davvero niente in co- dente dell’HRC sia Yoshishige Nomura, già mune, né nell’apparenza né nella sostanza. all’HRC come Engine Project Leader dei mo- tori RVF ed RVT (ovvero RC45 ed RC51/VTR Molto più affilata e tagliente, e proposta nel- SP) sembra qualcosa più di una coincidenza le sole livree tricolore e nera opaca per la SP, nella genesi della CBR 1000RR-R, che se pure la CBR-RR-R (è farraginoso anche scriver- non possiede un codice RC ma solo un più lo…) si fa notare per l’estrema raffinatezza prosaico SC82, è comunque la prima Firebla- di tutte le lavorazioni e delle finiture, con de in cui equilibrio e sfruttabilità sembrano materiali pregiati un po’ ovunque. Il design essere state si e no un retropensiero nella è infatti stato sviluppato congiuntamente da

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HRC e Honda R&D, bocciando tutte le scel- cupolino traforato, sotto il plexiglass e nella te che non avessero alcun riscontro presta- cover del serbatoio sono state realizzate fe- zionale. Ma andiamo con ordine: il design ritoie per il passaggio dell’aria, per rendere (firmato da Daisuke Kuriki, già autore delle più agile la Fireblade in inserimento di curva. ultime Africa Twin e Gold Wing, ma con un tocco di italianità visto il contributo di Paolo Il motore Cuccagna) è stato completamente ripensa- Se non bastassero le nostre parole, ci pen- to con focus assoluto verso la penetrazione sano i fatti - sotto forma delle misure speci- aerodinamica, curando anche dettagli appa- fiche - a dimostrare quanto sia cambiata la rentemente minuscoli come i parafanghi. Il CBR. Iniziando dal propulsore che, con il pre- risultato è il Cx in configurazione pista (ovve- cedente, ha di fatto in comune solo lo sche- ro senza specchietti, indicatori di direzione ma quadricilindrico in linea a sedici valvole. e appendici portatarga) più favorevole della In alternativa, le prestazioni (217,5 cavalli a categoria con un valore di 0,270. 14.500 giri) dovrebbero essere sufficienti a convincere anche i più scettici. Il tutto ha portato anche una serie di benefici collaterali, a partire da un maggior spazio e Le teste sono tutte nuove. L’alesaggio passa quindi protettività per il pilota quando si rac- a 81 mm (guarda caso la stessa misura mas- chiude in carenatura (storico punto debole sima regolamentare per le MotoGP, e il valo- della precedente Fireblade) grazie a una co- re più elevato sul mercato per una quadrici- ver serbatoio ribassata di 45 mm, ma anche lindrica in linea) dai 76 a cui era ancorato dal una maggior… resilienza all’impennata, e 2008, la corsa diminuisce a 48,5 mm e la ci- migliori doti di stabilità in staccata. lindrata si attesta quindi a 999,8 cc, evitando di cedere alla tentazione di… andare oltre la Queste doti vanno almeno in parte ascritte cifra tonda, e dover quindi allestire un mo- al pacchetto aerodinamico derivato dalla dello separato per correre in Superbike. MotoGP RC213V del 2018 (a giudizio di chi scrive molto più discreto e gradevole di quel- Il rapporto di compressione rimane al va- lo delle attuali Honda MotoGP) capace di lore di 13:1, anche se tutto il resto cambia. generare deportanza, e quindi una maggior I pistoni sono ricavati per forgiatura in lega stabilità e aderenza, senza penalizzare il pi- d’alluminio A2618, alleggerendosi del 5% lota in fase di inserimento. Da notare come, nonostante l’aumento dell’alesaggio. Il analogamente a quanto è avvenuto a suo mantello è caratterizzato da un trattamento tempo con la prima, storica CBR 900RR dal in Teflon/Molibdeno (denominato Ober) per

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aumentare la resistenza della zona, e la par- condotto è stata valutata in un +25%. I corpi - oppure, appunto, a obiettivo, chiedendo al coppia ogni singolo motore ad ogni singolo te inferiore dei pistoni è raffreddata da getti farfallati assumono sezione ovale e aumen- sistema di ottenere un determinato compor- telaio, garantendo così la massima preci- d’olio appositamente studiati per ridurre le tano di diametro passando da 48 a 52 mm. tamento della moto: più sostegno in frenata, sione. Le rigidità sono state completamente perdite per attrito attivandosi solo agli alti Ovale anche la sezione per i collettori di sca- più feeling a centro curva e via discorren- rimodulate - aumentate quelle verticale e regimi. In zona distribuzione va segnalato rico, che sfociano nel terminale sviluppato in do. Tutto viene gestito attraverso il nuovo torsionale, ridotta quella laterale - per mi- il comando misto catena/ingranaggi con collaborazione con Akrapovič il quale, grazie blocchetto manubrio sinistro, che coman- gliorare tanto la stabilità quanto il feedback bilancieri a dito al posto dei precedenti bic- a un inedito sistema sulla valvola di scarico da le varie impostazioni attraverso il nuovo al pilota nelle varie situazioni. L’interasse ora chierini, definendo un sistema più leggero e riduce la rumorosità e consente di realizzare display TFT da 5” in cui è integrato il siste- misura 1.455 mm (+ 50 mm), definito da un prestante ai regimi più elevati. Le valvole, il un’unità nettamente più compatta (-38%) ri- ma della smart key. Il cruscotto può essere cannotto aperto a 24° (+1°), un’avancorsa cui angolo compreso è cambiato con quella spetto a quella del modello precedente. configurato in cinque layout: tradizionale, di 102 mm (+6 mm) e un forcellone (di fat- d’aspirazione inclinata di soli 9 invece che che simula la visualizzazione di un sistema to la stessa unità montata sulla RC213V-S, 11°, hanno diametro rispettivamente di 32,5 Gestione elettronica analogico, due stili lineari (uno con conta- composta da 18 parti in alluminio pressate e 28,5 mm per aspirazione e scarico, e sono Completamente nuova l’elettronica, che ora giri curvo, uno con contagiri dritto racing, e saldate) allungato rispetto al precedente azionate da un asse a camme che - come fa affidamento su una piattaforma inerzia- che parte da 5.000 giri), il semplificato, che di 30,5 mm per un totale di 622,7. Diversa sulla RC213V-S - è dotato di lobi trattati DLC le a sei assi. Tre riding mode permettono di elimina del tutto il contagiri, e lo spettaco- la distribuzione dei pesi, con un baricentro (Diamond-Like-Carbon) per aumentarne la configurare legge d’apertura dell’accelerato- lare qualifica, che mostra forza G e angolo spostato verso l’alto e una distribuzione più scorrevolezza. Le bielle in titanio TI-64A (lega re (cinque livelli), controllo di trazione (nove di piega. Da non consultare mentre si guida, neutra per migliorare l’agilità della moto e sviluppata da Honda) sono realizzate per livelli, reso più fluido e meno intrusivo grazie magari proprio a ritmi elevati in pista… aumentare la luce a terra. forgiatura. Lega proprietaria (HB 149) anche a nuovi algoritmi), gestione del freno motore per i bulloni in acciaio al Cr-Mo-V che serrano (tre livelli) e anti-impennata (tre livelli). La ciclistica Il telaietto reggisella (capace di portare il i piedi di biella, e un brevetto c’è anche sulle Le modifiche non si fermano naturalmente passeggero su entrambe le versioni) è in bronzine degli spinotti, realizzate in una lega Il pacchetto viene completato dal controllo al motore: essendo quest’ultimo cambiato tubi tondi in alluminio, attaccato al telaio in rame-berillio. della derapata (slide control, su tre livelli), radicalmente, è stato necessario riprogetta- superiormente invece che lateralmente per quickshifter di serie sulla SP (tre livelli di… re da zero il telaio, nettamente più compatto, stringere il… girovita della CBR. Completa- Va anche segnalato il nuovo impianto d’aspi- cattiveria dell’innesto), ABS (configurabile privo di traversini e quindi completamente mente diversa, naturalmente, la posizione di razione studiato per aumentare la turbolen- nelle modalità sport o track), launch con- diverso dall’unità precedente. L’unità del- guida, con pedane più alte e arretrate e ma- za dell’aria introdotta attraverso una presa trol (quattro livelli) e naturalmente - sulla la CBR1000RR-R, naturalmente un doppio nubri più avanzati. Le due versioni Firebla- frontale (delle stesse dimensioni di quelle Fireblade SP - la taratura delle sospensioni trave perimetrale in lega d’alluminio viene de e Fireblade SP si allontanano quando si della MotoGP, anche se di diversa configu- Öhlins Smart EC ad interfaccia OBTi (Objecti- realizzato per saldatura di quattro pezzi se- esaminano sospensioni e freni. La versione razione) che veicola il flusso all’interno del ve Based Tuning interface). Il sistema per- parati. Come però avviene sulle moto da cor- standard è dotata di sospensioni Showa, con cannotto di sterzo fino alla cassa dell’air- mette di lavorare in maniera simile a quella sa che escono direttamente dall’HRC, i sei una forcella BPF a steli rovesciati da 43 mm box, soluzione resa possibile dall’adozione di una sospensione meccanica - imposta- attacchi motore vengono montati sul pro- e monoammortizzatore BFRC-L, entrambi dell’avviamento keyless, che ha eliminato zioni da M1 a M3, regolando direttamente i pulsore e saldati al telaio solo in un secondo naturalmente completamente regolabili, e il blocchetto della chiave. L’efficienza del “click” virtuali dell’idraulica, a step del 5% momento, con un processo ad hoc che ac- impianto frenante Nissin.

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La Fireblade SP va invece oltre, con le già versioni della CBR 1000RR-R calzano infatti citate unità Öhlins Smart EC con interfaccia la versione più recente dei Pirelli Diablo Su- OBTi: all’avantreno troviamo una forcella percorsa SP. NPX pressurizzata (con piedini realizzati ap- positamente per la Fireblade) al retrotreno Disponibilità, prezzi e colorazioni un monoammortizzatore TTX 36. Anche il Le Honda CBR 1000RR-R arrivano in conces- comparto frenante è oggetto di un upgra- sionaria a fine febbraio, sia nella versione de, con l’arrivo delle pinze Brembo Stylema. standard che in quella SP. La prima viene La SP è anche dotata di batteria al litio, che proposta a un prezzo di 22.990 euro; la Fi- permette di recuperare l’aggravio di peso reblade SP costa invece 4.000 euro in più, at- rispetto alla standard dovuto alle sospen- testandosi a 26.990 euro - circa 3.000 più del- sioni semiattive. Dove entrambe tornano la precedente SP. Entrambe sono disponibili a confluire è nell’ammortizzatore di sterzo nelle colorazioni nera opaca e tricolore. Showa elettronico HESD e nel diametro dei dischi anteriori: 330 mm invece dei 320 mm, In pista con spessore cresciuto a 5 mm per disperde- Il primo contatto con la “Tripla R” è quello re meglio il calore. Da notare l’architettura che ci si aspetta da una Honda: tutto è al suo che prevede il monoammortizzatore fissato posto, dove vi aspettate di trovarlo. La posi- direttamente alla parte posteriore del mo- zione di guida è sportivissima, più di quanto tore e non sul telaio, per disaccoppiarne le non sia mai stata quella di una Fireblade, an- reazioni da quest’ultimo. E per entrambe le che se probabilmente, con pedane così alte, versioni, la forcella ha escursione maggiora- le vorremmo un pelo più arretrate. Il colpo ta di 5 mm, per mantenere una maggior dire- d’occhio sul cruscotto è bello e gratificante: zionalità in accelerazione. un po’ fitto di informazioni, ma la CBR è una moto molto complicata, e… la roba da mo- Finalmente rivisto anche l’ABS, che mantie- strare è quindi tanta di conseguenza. ne la funzionalità cornering ma è regolabile sulle due impostazioni già citate: la Sport, Carichi sui semimanubri, ci si muove molto per l’uso stradale, e la Track per la pista. Il bene con il corpo lateralmente; in accele- cerchio posteriore ora è da 6” e monta un razione però la sella trattiene poco sotto la pneumatico in sezione 200/55, mentre all’a- spinta agli alti del quattro cilindri, e si tende vantreno c’è il consueto 120/70, naturalmen- a scivolare verso il cuscino posteriore. Nes- te entrambi con diametro di 17”. Orgoglio sun problema invece in staccata, dove il ser- nazionale per gli pneumatici: entrambe le batoio offre il giusto appiglio alle ginocchia

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risparmiando un po’ di fatica alle braccia. marce. Il problema si amplifica perché agli La forcella Öhlins NPX 30 la conoscevamo rivela relativamente poco faticosa, per quan- La prova inizia sotto i migliori auspici. Gom- alti, sopra i 9.000, il quattro cilindri Honda già, e anche sulla Fireblade si dimostra spet- to lo possa essere una moto da 217 cavalli… me slick (Pirelli Diablo Superbike SC1), apri- spinge come un dannato mangiandosi i ret- tacolare quanto a feedback e scorrevolez- pista Freddie Spencer e poi Leon Haslam tilinei, ma sotto la spinta non è esaltante. za. Ma l’aspetto forse più impressionante, I freni, nonostante i tubi in gomma, si sono a farci vedere le traiettorie. Si parte con il Considerando che però la differenza con il parlando di sospensioni, è la sensibilità alle dimostrati ampiamente all’altezza della si- riding mode predefinito Sport, e la CBR modello precedente, sulla carta (ovvero sui variazioni. Sia utilizzando la modalità se- tuazione. Si percepisce ogni tanto l’interven- si dimostra facile, da brava Honda. Prima grafici ufficiali) non dovrebbe essere così miattiva che con quella meccanica, ad ogni to dell’ABS nelle staccate più decise - biso- buona notizia della giornata: l’on-off della marcata, l’impressione è che basti aggiu- variazione della taratura corrisponde una gna davvero forzare - ma non in maniera così precedente Fireblade è completamente spa- stare la rapportatura finale per rimettere a sensibile, corrispondente variazione del invasiva come sulla Fireblade precedente, e rito. Completamente. Nessuna traccia. La posto le cose. Anche perché, appunto, agli comportamento - qualche anno fa, per ca- soprattutto senza la totale imprevedibilità seconda è che il comando dell’acceleratore alti il motore della CBR fa veramente paura: pirci, avremmo detto che “sente i click”. che l’aveva penalizzata nelle nostre com- finalmente ha un gran feeling: pastoso, qua- avendo scelto la cilindrata regolamentare, Dopo una serie di soste ai box, esperimenti parative. Non abbiamo riscontrato affatica- si analogico nella risposta, è perfettamente e rinunciando a fasature variabili, la test, guidati dai tecnici Öhlins presenti ad menti dell’impianto, solo un po’ di carenza progressivo nella risposta. E poi, ragazzi, il paga un po’ pegno - la coperta, per capirci, è assisterci, la modalità semiattiva si dimo- di feeling sotto forma di spugnosità del co- sound è semplicemente pazzesco. Lo scari- un po’ corta. Utilizzando il riding mode track, stra in grado di tenere la moto in assetto mando per l’assenza dei tubi in treccia. Ma co ringhia e urla come su una moto da corsa, che con la legge di apertura acceleratore più anche sulle piccole ondulazioni del circuito, stante che il resto dell’impianto è di sana e tanto che viene da chiedersi come abbiano aggressiva “lascia libere” le farfalle anche un compensando istantaneamente con azioni robusta costituzione, è il male di sostituire fatto in Honda a omologarlo. po’ più sotto si guadagna qualcosa in termini sull’idraulica. Decido di aumentare il soste- solo questi ultimi. Poca roba. di spinta ai medi, ma la differenza, in pista, è gno in accelerazione, e scopro una Fireblade Leviamoci subito il dente e parliamo dell’u- soprattutto in termini di feeling sull’accelera- nettamente più composta nel lungo sinistra Per chi è la Honda CBR 1000RR-R nico vero difetto della CBR. La risposta, tore. Al passo dell’amatore, solo lodi per l’e- da fare a gas spalancato, più precisa nel Fireblade purtroppo, è molto semplice: dotando la lettronica, che interviene solo quando state chiudere la traiettoria nelle percorrenze a Come al solito, parlando di una superspor- Fireblade di una rapportatura sproposita- per mettervi davvero nei guai, con tagli dolci gas puntato e più agile nei cambi di direzio- tiva, la risposta almeno in parte è scontata. tamente lunga. In quarta, sul rettilineo di e poco intrusivi. Differenza epocale rispetto ne in accelerazione. Il tutto semplicemente È per chi apprezza la guida sportiva, a ritmi Losail (avete presente? un aeroporto…) si al pacchetto della precedente Fireblade. aumentando il valore corrispondente sul molto elevati, soprattutto - mai come prima, vedono i 299 km/h, e la quinta volendo la si cruscotto TFT. Capitolo alette: trattandosi di su una Fireblade - in pista. Quella guida che appoggia per onor di firma. Certo, sostituire Quello che invece fa una differenza abissale una moto completamente nuova è difficile solo due semimanubri e pedane da ginoc- una corona e/o un pignone è semplice (ma è la taratura delle sospensioni. Con i riding quantificarne l’efficacia; certo è che in per- chia in bocca sanno regalare. se esagerate con la variazione del rapporto mode di default, al Track si abbina la tara- correnza l’avantreno è davvero molto pre- Perché scegliere la CBR 1000RR-R e non attenzione, perché il quickshifter va in con- tura A1, ovvero quella più rigida fra le se- ciso e stabile, e la confidenza praticamente un’europea? Questa è una domanda un po’ fusione mentre il resto dell’elettronica con- miattive, e le slick iniziano ad avere senso. Il assoluta. Il tutto senza che si avvertano sfor- più difficile. Intanto, e ci ricolleghiamo al di- tinua a funzionare correttamente) ma fa un feeling si alza sensibilmente, la Fireblade si zi particolari (anzi…) nei cambi di direzione scorso iniziale, perché il fascino delle Honda po’ specie pensare che anche su una pista muove molto di meno e diventa una vera… o in inserimento. Anzi, come nota a margine, RC è ancora vivo e intramontabile, e questa come quella del Qatar si usino solo quattro lama, scusate il gioco di parole. possiamo anche dire che la Fireblade RR-R si nuova RR-R è la prima della stirpe Fireblade

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ad essere una moto da pista prima che da nell’uso in gara, probabilmente l’avrebbe strada, come RC30, RC45 e (fino a un certo eliminata perché inutile. Il problema della punto) RC51 prima di lei. rapportatura si risolve cambiando pignone o corona… Per contro, proprio questa sua La raffinatezza costruttiva è tale da fare invi- natura di dura e pura la rende ancora più af- dia o quantomeno suscitare rispetto da pra- fascinante, perché se è vero che ai medi regi- ticamente tutte le rivali; materiali, finiture e mi non spinge come la concorrenza, è altret- scelte tecniche la rendono un oggetto para- tanto vero che quando il quattro cilindri di gonabile a un cronografo meccanico di lusso Tokyo entra in coppia, sopra i 10.000, è effi- tanto quanto le concorrenti di prezzo pari o cacissimo e regala sensazioni esaltanti. E dal superiore. punto di vista ciclistico bisogna essere piloti Dinamicamente, la Honda paga la scelta veri per chiederle qualcosa di più: durante di restare fedele al vincolo di cilindrata dei il nostro test sia Leon Haslam che Freddie regolamenti agonistici, e di non ricorrere a Foray avevano gli occhi che ridevano tutte soluzioni come la fasatura variabile per non le volte che si parlava della nuova Fireblade. complicare inutilmente una moto che poi, Per una volta, infine, la derivazione dalla

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MotoGP è davvero qualcosa più di una di- Difetti chiarazione di marketing. Tante scelte, dalle Pigrizia ai medi regimi | Rapportatura lun- misure caratteristiche a tante componenti ghissima ciclistiche, l’avvicinano se non alla moto di Marquez, perlomeno a quella RC213V-S che Guarda il listino della Honda CBR rappresenta l’oggetto più vicino a una Mo- 1000RR-R Fireblade 2020 toGP mai creato. Chi l’avrebbe mai detto, solo qualche stagione fa, che un giorno ci Guarda le offerte di Honda CBR sarebbe stata una Fireblade così? Chapeau, 1000RR-R nuove Honda.

Guarda le offerte di Honda CBR Pregi 1000RR-R SP nuove Raffinatezza costruttiva | Prestazioni | Guida

ABBIGLIAMENTO

CASCO ARAI RX-7V HAYDEN

TUTA DAINESE MISANO 2 D-AIR

GUANTI DAINESE FULL METAL 6

STIVALI DAINESE AXIAL D1 IN

18 MOTO.IT MAGAZINE N. 415 MOTO.IT MAGAZINE N. 415 19 la prova KAWASAKI NINJA 1000 SX

13.990 EURO

MOTORE QUATTRO CILINDRI IN LINEA

TEMPI 4

CILINDRATA 1.043 cc

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

CAMBIO A 6 MARCE

TRASMISSIONE FINALE CATENA

POTENZA MASSIMA 142 CV A 10.000 GIRI

COPPIA MASSIMA 111 NM A 8.000 GIRI

EMISSIONI EURO 4

TELAIO A DOPPIA TRAVE IN LEGA DI ALLUMINIO

PNEUMATICO ANT. 120/70ZR17M/C

PNEUMATICO POST. 190/50ZR17M/C

CAPACITÀ SERBATOIO 19 LT

ALTEZZA SELLA 835 MM

PESO 235 KG IN ORDINE DI MARCIA PROVA PROVA

KAWASAKI NINJA 1000 SX 2020. DI BENE IN MEGLIO

La veloce sport touring Kawasaki è arrivata Nuova evoluzione per GUARDA IL VIDEO alla sua quarta generazione e per l’occasione l’apprezzata sportiva di casa ha cambiato nome. Dopo la prima Z1000SX del L2011, e le versioni rinnovate del 2014 e del 2017, Kawasaki che non trascura il è ora la volta della Ninja 1000SX 2020. Un cam- piacere di viaggiare. Assieme biamento di sigla – in casa Kawasaki Ninja con- traddistingue le sportive, Z le naked - motivato alle novità estetiche, ci sono da strategie commerciali ma anche da alcune un’elettronica più sofisticata scelte di progetto. e alcuni aggiornamenti che Questa quattro cilindri carenata capace di 142 l’hanno resa ancora più cavalli di potenza massima, derivata nella strut- tura di base dalla nuda Z1000, è una moto che efficace e confortevole abbiamo già apprezzato nelle precedenti ver- sioni e che trova tanti estimatori soprattutto nei paesi del centro e del del nord Europa. E’ la preferita del suo segmento - nel 2019 ha su- perato le 3.500 unità in Europa - ma è una pepa- ta sport touring che piace anche in Italia, tanto da essere stata la quinta Kawasaki più venduta del 2019 dopo le naked Z900 e Z650 e le crosso- ver Versys 650 e 1000. GUARDA TUTTE LE FOTO L’edizione 2020 della “Ninja” 1000SX introduce di Maurizio Gissi

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una serie di novità che ne esaltano sia le doti Le moto saranno nelle concessionaria da sportive e sia quelle turistiche. La maggiore metà febbraio. caratterizzazione sportiva si deve al nuovo disegno della carenatura, al passaggio dai Anima sportiva due terminali di scarico simmetrici a quello L’estetica è molto simile alla versione 2017 singolo sul lato destro, all’adozione del nuo- e, soprattutto nel taglio del cupolino, non vo acceleratore elettronico multimappa e mancano alcuni richiami all’iper sportiva ZX- del quick-shifter; quella turistica, alla forma 10R. A cambiare è la carenatura, con nuovi più confortevole delle nuove selle, all’arrivo pannelli laterali attorno a motore e radiato- del cruise-control e all’erogazione addolcita. re che si sono rivelati utili anche nell’offrire nuove combinazioni cromatiche. Sono tre le colorazioni disponibili per la Il cupolino e le fasce laterale che vanno a 1000SX 2020: la più scura Metallic Graphite collegarsi all’immutato serbatoio (da 19 li- Gray e Metallic Diablo Black con grafica ver- tri) sono quelli precedenti. Cambiano i fari de che abbiamo guidato e vedete nelle foto full led (anche luce di coda e gli indicatori di del test (costa 14.290 euro franco conces- direzione sono a led) e il plexi del cupolino sionario), la bicolore a base verde Emerald inclinabile ora su quattro posizioni contro Blazed Green / Metallic Carbon Gray / Metal- le precedenti tre: la regolazione è sempre lic Graphite Gray e la bicolore a base bianca manuale con la la pratica levetta sotto la Pearl Blizzard White / Metallic Carbon Gray strumentazione. Per riconoscere immedia- / Metallic Spark Black; in queste ultime due tamente la nuova 1000SX basta però guarda- varianti la 1000SX costa 13.990 euro, sempre re il nuovo terminale di scarico singolo che franco concessionario. Con un sovrapprez- prende il posto dei due precedenti silenzia- zo di 1.300 euro è disponibile l’allestimento tori simmetrici, che erano di foggia sdoppia- Ninja 1000 SX Tourer che consiste nelle due ta e più corti dell’attuale che ha portato un borse rigide laterali in tinta da 28 litri (pos- risparmio di peso di 2 kg. sono contenere il casco integrale e sfruttano gli attacchi celati nel maniglie d’appiglio del Sella di pilota e passeggero sono sempre passeggero e nelle staffe portapedane po- divise ma cambiano nella forma nell’im- steriori) con le relative borse interne in tes- bottitura in direzione del maggior comfort: suto, le manopole riscaldabili su tre livelli di quella del pilota è maggiormente sostenuta potenza, il parabrezza maggiorato, la staffa anteriormente (è in pratica quella optional, porta GPS e la protezione in gel adesiva sul più alta, del modello 2017), mentre chi siede serbatoio. dietro trova un’imbottitura più spessa e un

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ergonomico rialzo posteriore. E’ quindi più quattro in linea). rilassante la posizione di guida e a rendere All’interno dell’air-box i cornetti di aspirazio- i trasferimenti autostradali più confortevoli ne hanno ora lunghezza differenziata (sono c’è anche il nuovo cruise-control elettronico. più corti quelli dei cilindri uno e quattro), ci Arriva anche la nuova strumentazione TFT a sono il nuovo acceleratore elettronico ETV colori al posto della precedente mista ana- (senza cavi) con nuovi sensori e le camme logico/digitale. Il pannello è da 4,3”, si può hanno profili rivisti anche in funzione della configurare con due differenti aspetti (preva- rumorosità. L’equipaggiamento elettronico lenza alle indicazioni sportive oppure a quel- conferma il peculiare sistema KCFM (Kawa- le turistiche) e introduce ulteriori funzioni e saki Cornering Management Function). Ba- informazioni; offre soprattutto la connettivi- sato sui dati inviati dalla piattaforma iner- tà con il proprio smartphone, via bluetooth, ziale a sei assi Bosch, gestisce gli interventi scaricando l’applicazione dedicata Kawasa- dell’ABS e l’erogazione della potenza in in- ki Rideology. gresso di curva, percorrenza e uscita. Ope- ra quindi in abbinamento al rivisto sistema Altra novità del modello 2020 è il Kawasaki KTRC (controllo di trazione su tre livelli), con- Quick-Shifter, attivo in salita di marcia ein tiene il sollevamento posteriore, e gestisce scalata, da impiegare quando il regime di anche il KIBS: il cornering ABS intelligente rotazione del motore supera almeno i 2.500 di Kawasaki già visto sulla 1000SX del 2017 trimenti i nuovi scarico e catalizzatore), pro- pato imbullonato alla struttura principale. giri. E già che parliamo di motore ricordia- e qui affinato. Al posto delle precedenti due babilmente manca ancora qualche dettaglio E’ in lega d’alluminio anche il forcellone a mone le caratteristiche di base. E’ un quattro (Full e Low Power) sull’ultima SX le mappe di come la nuova diagnostica di bordo. bracci asimmetrici (dal lato opposto al tiro cilindri in linea di 1.043 cc (77x56 mm le sue gestione dell’erogazione della potenza sono catena ha sezione maggiorata ed è curvato misure di alesaggio e corsa: 76x55 sono quel- quattro: Sport e Road, a potenza piena, Rain, Setting sospensioni e freni per lasciare spazio all’impianto di scarico) le della ZX-10R). La distribuzione è bialbero con potenza tagliata a 106 cavalli, e Rider, La ciclistica è quella del modello precedente con i tipici registri a eccentrico di Kawasaki. e sedici valvole con catena di distribuzione ovvero personalizzabile. Le diverse map- fatti salvi ritocchi alle sospensioni e al pas- Il passo è sempre di 1.440 mm, con cannot- laterale, il cambio è a sei marce e la frizione pe prevedono differenti livelli di interventi saggio ai freni a disco anteriori a profilo tra- to di sterzo inclinato di 24° e avancorsa di 98 a comando meccanico è di tipo servo assi- del KTRC. La potenza massima è dichiarata dizionale e non più a margherita. mm. La forcella rovesciata, con steli da 41 stito e antisaltellamento. L’alimentazione sempre in 142 cavalli a 10.000 giri, mentre la Il telaio in lega di alluminio conferma quindi mm ed escursione di 120, è regolabile nel a iniezione ha corpi farfallati da 38 mm con confermata coppia massima di 111 Nm (11,3 quello del modelli 2017 e precedente. Ha di- precarico e nel freno idraulico in compres- doppia valvola a farfalla. E’ presente un kgm) è ora a 8.000 giri invece che a 7.300. I segno a doppio trave superiore con motore sione ed estensione: la novità riguarda la contralbero di equilibrature per contenere taglianti sono programmati ogni 12.000 km. appeso e un andamento molto movimenta- taratura più dolce della compressione sulle le vibrazioni generate dalle forze di inerzia L’omologazione è ancora Euro 4, nonostan- to per ridurne l’ingombro nella zona centra- piccole asperità. Il monoammortizzatore del secondo ordine (quelle di prim’ordine te ci sia stato detto che le emissioni siano in le; è realizzato in cinque parti saldate e con il posteriore è con la nota disposizione Hori- sono naturalmente equilibrate nello schema linea con la Euro 5 (non si spiegherebbero al- telaietto posteriore in alluminio fuso e stam- zontal Back-Link che ottimizza gli ingombri

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della sospensione; ha articolazione progres- za (dagli 835 mm standard si scende a 320 e sturbare: a 5.500 giri in sesta marcia si viag- za per divertirsi nel misto di media velocità: siva, offre una corsa di 140 mm alla ruota, ha 312 mm), il parabrezza fumé e quello touring gia a 130 indicati senza nessun fastidio; un accelerazione, frenata, appoggio in piega, il pratico comando remoto (con pomello) per maggiorato, il codino coprisella posteriore, picco si avverte al manubrio attorno ai 7.000 trazione in uscita dalle curve e il tutto con il precarico molla ed è regolabile nell’idrauli- l’attacco per il GPS, le borse morbida laterali giri (oltre 160 indicati), ma anche in questo una potenza importante. Il peso è gestibile ca in estensione: la novità 2020 riguarda l’af- e da serbatoio. caso non si tratta di vibrazioni fastidiose. grazie proprio alla rotondità di guida e alla finata taratura idraulica. L’impianto frenante Del calore che arriva dal motore non vi pos- regolarità d’erogazione della coppia, la dif- conferma le pinze radiali monoblocco ante- Come va su strada siamo dire nulla, a causa della temperatura ferenza di mole e delle quote di sterzo con riori a quattro pistoncini - a diametro diffe- Vi diciamo subito che la parentela con la ancora fredda, mentre il cupolino più stretto i modelli più sportivi si sente soprattutto in renziato, 32 e 30 mm - e la misura di 300 mm nota SX è molto stretta. E non potrebbe es- di prima – di aspetto senz’altro più sportivo - frenata e in inserimento quando si spinge per il bidisco anteriore: cambia come detto sere altrimenti considerata l’influenza delle ripara anche un po’ meno di prima e la cosa tanto. D’altra parte nessuna sportiva offre al- il suo profilo che è regolare e non più a mar- novità arrivate. Ma ci sono piccole differenze è evidente una volta superati i 140 orari. Se trettanta comodità e ospitalità al passeggero gherita. Ne ha perso forse l’estetica ma ne ha apprezzabili, e ottime conferme, per quello lo tenete nella posizione più verticale è vero come questa Ninja. Cornering ABS e control- guadagnato la razionalità. che è un progetto maturo e ben eseguito. che cala la pressione dell’aria, ma arriva lo di trazione hanno interventi precisi e mai Tutto sulla 1000SX è in armonia e lo si ca- anche qualche turbolenza in più attorno al invasivi. La frenata, potente e progressiva si Immutati invece il disco posteriore da 250 pisce subito da come ogni azione venga na- casco. Per cui, specie se viaggiate tanto in gestisce con facilità, l’acceleratore non ha mm di diametro, con pinza monopistoncino, turale dopo appena tre curve. Piace la posi- autostrada, il parabrezza touring è consiglia- incertezze nell’apri-chiudi, il comando della e le ruote d 17 pollici con disegno a sottili sei zione di guida di ottimo compromesso fra la bile e anche esteticamente non stona con frizione ha un carico contenuto e il cambio razze tangenziali. Confermato infine il -cor reattività necessaria nella conduzione spor- la linea sportiva del frontale. Sulle strade ha inserimenti precisi salendo di rapporto nering ABS, gestito dal sistema KIBS e che tiva e la comodità che si apprezza andando del test stampa, attorno a Cordoba, abbia- ma a volte è un po’ ruvido in scalata adope- opera con il ricordato Kawasaki Cornering a passo tranquillo: i più sportivi troveranno mo trovato anche tratti rovinati sui quali le randolo senza frizione. Management Function. I pneumatici sono magari il manubrio un filo alto e aperto, qua- sospensioni non sono andate in crisi e non i Bridgestone S22, nelle dimensioni 120/70 si da naked appunto, ma alla lunga si dimo- hanno peggiorato il comfort: la taratura di Pulito con grinta e 190/50, conosciuto sulle ultime H2 SX. Il stra comodo. La sella è confortevole e la cor- base non è per niente rigida sulle asperità, Del quattro cilindri Kawasaki continua a pia- peso dichiarato della SX in ordine di marcia, relazione con pedane e manubrio è corretta; eppure la forcella resta ben controllata in cerci la grande pulizia di erogazione sin da con il serbatoio pieno al 90%, è di 235 kg. anche chi è alto può arretrare per bene e tro- staccata - senza affondare troppo - e il mono regimi più bassi, sa riprendere in sesta da Chiudiamo la descrizione con alcuni degli va tutto lo spazio che serve per le ginocchia posteriore assorbe i colpi tenendo bene la poco più di mille giri, 30 orari scarsi, senza accessori disponibili. Le citate borse dell’al- negli incavi del serbatoio. E se 835 mm di al- linea impostata. La Ninja 1000 SX non ha un incertezze: in questo è un eccellente motore lestimento Touring (di GiVi), il bauletto da 47 tezza da terra per alcuni sono troppi ci sono avantreno particolarmente veloce in inseri- da turismo. Senza la necessità di trovare la litri che può contenere due caschi integrali, sempre le due selle più basse disponibili mento eppure non difetta di agilità nemme- potenza agli alti (il limitatore taglia a quota le manopole riscaldabili, il silenziatore sli- come optional. Le vibrazioni sono inesistenti no nel misto più stretto. Complici le ottime 10.500, circa 260 orari indicati) conserva una p-on omologato di Akrapovic la presa Usb (si fino ai 4.500 giri, poi si fanno sentire un filo Bridgestone S22 sfodera un comportamento curva di coppia piuttosto lineare per un mille monta sotto la sella posteriore), la presa da sulle pedane (che sono rivestite di gomma e molto lineare fra le curve, con un avantreno così frazionato. Ai medi vanta insomma una 12 V, le protezioni in resina per motore e per- dotate di contrappesi inferiori, altri due pesi preciso e neutro all’apertura e alla chiusura buna spinta. L’erogazione della potenza ci è no ruota anteriore, le selle di diversa altez- sono nelle staffe portapedane) ma senza di- dell’acceleratore. Ce n’è insomma abbastan- parsa ancora più lineare rispetto al modello

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precedente, tanto pulita da soffrire la man- consumi. Nei 250 km del test, fatti spesso a canza di un po’ di carattere. Una sensazione passo allegro, il computer di bordo ha regi- chiara con le marce più lunghe, quinta e se- strato la media di 16,2 km/litro. sta, che si apprezza sicuramente nel turismo e che permette di viaggiare con solo la sesta Pregi anche nei percorsi guidati, ma che toglie Ottimo compromesso fra prestazioni e un po’ di sportività. Basta però scalare un comfort | Precisione di guida e stabilità | Ero- paio di marce per ritrovare un’accelerazione gazione lineare e corposa notevole, accompagnata dal sempre affa- scinate rumore di aspirazione proveniente Difetti dall’air-box: in prima si leggono 110 orari al Dimensioni parabrezza | Quick-shift in scala- limitatore, 140 in seconda marcia e 170 in ta un po’ ruvido | Qualche vibrazione attorno terza. Come sport tourer è quindi piuttosto ai 7.000 giri veloce. Chiudiamo con un indicazione dei

ABBIGLIAMENTO PIÙ INFORMAZIONI

CASCO: AGV K6 MOTO: KAWASAKI NINJA 1000 SX

GIUBBOTTO: REV’IT! LUOGO: CORDOBA, SPAGNA METEO: COPERTO, 10° C GUANTI: ALPINESTERS SP1 FOTO: KAWASAKI PANTALONI: REV’IT!

SCARPE: IXON

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NUOVA HARLEY DAVIDSON SOFTAIL STANDARD

Entra in listino fra le novità Harley-Davidson 2020 al prezzo di 13.900 euro. Colore nero, telaio Softail e motore Milwaukee-Eight 107 pollici da 86 cavalli

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L’ indiscrezione ve l’avevamo data la scorsa pneumatici: 100/90 e 150/80. Tipico anche il settimana e adesso arriva la conferma uffi- manubrio mini-ape a guida rialzata, mentre ciale con foto, dati e prezzo. la strumentazione dotata di display digitale L è montata sullo sterzo per lasciare pulito il Ritorno quindi in listino la Harley-Davidson serbatoio. Softail Standard e lo fa mixando lo svelto Il telaio d’acciaio ha disegno rigido posterio- telaio Softail con l’ultimo V-Twin Milwauke- re, ma come di consueto l’ammortizzatore e-Eight da 107 pollici cubi, ovvero 1.746 cc, centrale è nascosto sotto la sella. La forcella con coppia massima di 145 Nm a 3.000 giri Showa di tipo dual bending valve è montata e potenza massima di 86 cavalli a 5.020 giri. su piastre lucidate e sostiene il piccolo faro Una stilosa bobber nella sola colorazione tondo. L’impianto frenante è affidato a di- Vivid Black contrastata da cromature e fi- schi singoli davanti e dietro. Il motore con niture lucidate. La sella, ovviamente bassa testate a quattro valvole, alimentazione a (680 mm), è solo monoposto (si può trova- iniezione e doppio contralbero di equilibra- re fra gli accessori quella per il passeggero), tura, ha cambio separato e trasmissione fi- ci sono il serbatoio piccolo da 13,2 litri che nale a cinghia dentata. Il peso è dichiarato in mette in risalto il motore e il parafango po- 297 kg in ordine di marcia. steriore corto. Lo scarico è il classico due in uno cromato, le ruote a raggi con cerchi Pronta ad essere personalizzata con i nume- cromati misurano 19 pollici davanti e 16 die- rosi accessori H-D, la nuova Softail Standard GUARDA TUTTE LE FOTO tro per dare risalto alle differenti sezioni dei arriva in vendita la prezzo di 13.900 euro.

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NUOVO HONDA SH 125: PREZZO DI LANCIO E ALLESTIMENTO COMPLETISSIMO

Il best seller Honda arriva nelle concessionarie con parabrezza, paramani e Smart Top Box di serie. Prezzo di lancio fino a dicembre 2020

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Dopo la presentazione di EICMA 2019, arri- la dotazione di serie il solo Smart Top Box. vano finalmente nelle concessionarie i nuovi Honda SH 125 ed SH 150, praticamente da Il nuovo SH 125 è stato oggetto di un profon- Dsempre i modelli best seller della Casa di do rinnovamento, pur mantenendo natu- Tokyo in Italia assieme al fratello maggiore ralmente la sua natura di “ruote alte” con i da 300 cc. cerchi da 16” e la pedana piatta: omologato Euro-5, il nuovo motore eSP a 4 valvole ero- Per l’occasione, naturalmente, Honda ha ga 13 e 16,9 cv, con consumi di 45,7 e 44,7 previsto un prezzo di lancio fissato in 3.740 km/l nel ciclo medio WMTC. euro franco concessionario, con una dota- zione davvero completa. L’SH 125 è infatti La pedana piatta - soluzione che permette disponibile nella sola versione che propone, di caricare bagagli voluminosi fra le gambe di serie, parabrezza, paramani e Smart Top di chi guida - viene mantenuta grazie al nuo- Box di serie. Il prezzo di lancio rimarrà tale, e vo telaio, completamente riprogettato, che valido per entrambe le cilindrate, solo fino a sposta il serbatoio nella zona inferiore della dicembre 2020; dall’inizio del prossimo anno pedana, ingrandendo sostanziosamente lo il listino prevedrà prezzi differenziati in base spazio del sottosella, che raggiunge così un a cilindrata e allestimento, mantenendo nel- volume complessivo di 28 litri.

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HARLEY DAVIDSON: LA SPORTIVA POTREBBE ESSERE COSÌ

Un rendering dalla giapponese Young Machine svela le linee della sportiva americana

di Edoardo Licciardello GUARDA IL VIDEO

Non è certo una novità che Harley-Davidson Sportiva che riprenderebbe dove aveva la- sia al lavoro su una sportiva: alcuni brevetti sciato la VR1000, sfortunato esperimento spuntati negli ultimi mesi puntano inequivo- della Casa di Milwaukee nel campo, che Ncabilmente all’arrivo di una H-D “a manubri aveva anche corso nel campionato AMA con stretti” anche se contraddistinta da un’este- Scott Russell senza ottenere, per la verità, ri- tica classica, scelta peraltro comune a diver- sultati di rilievo. se Case che potrebbe costituire, nel breve, un vero e proprio trend. A lei però si dovette la nascita della V-Rod, modello molto riuscito da un punto di vista Il sito della testata giapponese Young dinamico che non venne però apprezzato Machine, più volte citato (sottolinean- granché dal pubblico H-D, che la ritenne do peraltro come la sua affidabilità non sia troppo lontana dai canoni tecnici tradizio- esattamente a prova di bomba...) pubblica nali. Il propulsore potrebbe essere il Bareck- un rendering che mostra, sulla base di un’e- nuckle brevettato qualche mese fa. laborazione che parte dalle linee visibili nel clay intravisto nel video trailer di qualche Conoscendo le cadenze della Casa di tempo fa, come potrebbero essere le linee Milwaukee, appuntamento all’estate per sa- della nuova sportiva. perne di più.

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SARÀ KEANU REEVES A SALVARE LA NORTON?

La stampa anglosassone idealizza l’attore di Matrix come il perfetto salvatore del marchio

di Antonio Privitera

La triste vicenda che da diverso tempo sta Sembra quindi che la storia di Norton pos- attraversando Norton, ad oggi in ammini- sa proseguire soltanto attraverso un vero e strazione controllata a seguito di un buco di proprio salvatore, un acquirente dotato di Lcirca 300.000 sterline di tasse non pagate e visione strategica, passione, esperienza e, dell’impossibilità di onorare i propri impegni ovviamente, molto denaro da investire per Certo, l’attore canadese sembrerebbe il can- belle moto inglesi: troppo ingarbugliata la con i clienti, sta rapidamente degenerando, riportare il marchio inglese a splendere. didato perfetto: ha un reddito annuo di 360 situazione, troppo compromessa l’imma- e sembra pesare come un macigno anche milioni di dollari che gli permette di devolve- gine, troppo impoverita - sembrerebbe - la l’ombra di un presunto scandalo su alcuni Non è soltanto un problema di fondi: sem- re cifre ingenti in beneficenza, ha la neces- gestione degli asset aziendali. fondi pensione. bra che la stessa reputazione della Casa di saria competenza, possiede un’indiscussa Donington sia in caduta libera anche per le abilità manageriale (mostrata dal 2012 la- Ma lasciando per un attimo da parte la ri- All’atto della pronuncia del tribunale, il CEO mancate consegne di moto già interamente vorando su Arch , il suo marchio flessione sulla eventuale concorrenza tra i di Norton Stuart Garner ha dichiarato che pagate, e a questo punto sembra proprio che che produce raffinatissime power cruiser) due marchi Arch e Norton, siamo sicuri che “stiamo lavorando in modo positivo e proat- chi aveva affidato il proprio denaro a Norton e, non in ultimo, è un appassionato moto- l’ingresso di Reeves possa, al di là del risa- tivo per garantire a Norton le migliori possi- difficilmente lo potrà rivedere; non parlia- ciclista praticante cui, tra l’altro, non difetta namento finanziario, portare alla costruzio- bilità di trovare un acquirente. mo poi della nascita dei bei modelli Atlas l’affetto verso le moto a marchio Norton (ne ne di motociclette in linea con la tradizione che avrebbero dovuto rappresentare i punti possiede ben tre, storiche). “british”? È diventato sempre più difficile produrre nel d’accesso alla gamma Norton. Regno Unito, con un carico fiscale crescente Anche a noi Keanu sembrerebbe il candidato e incertezze in corso sulla Brexit che incido- I colleghi di Rideapart avrebbero individuato ideale, tuttavia crediamo che forse stavolta no su molte cose, come tariffe, esportazioni nella star del cinema Keanu Reeves il candi- sia veramente arrivato il capolinea per le e disponibilità di finanziamenti.”. dato perfetto per salvare la Norton.

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IL MILLEPROROGHE VA IN SENATO. LE NOVITÀ PER CHI SI MUOVE SU DUE RUOTE

Arrivano nuove regole per i monopattini elettrici e l’RC familiare. Gli ecobonus rimangono anche per il 2020. Siamo vicini all’addio di Autostrade per l’Italia?

di Marco Berti Quattrini

Con 315 voti a favore, 221 contrari ed un ta a tutte le tipologie di veicoli del nucleo astenuto, il Governo incassa la fiducia sul familiare. Alla Camera è stata inserita una Milleproroghe prima di passare a Palazzo correzione che specifica che: se si verifica CMadama entro il 29 febbraio. un incidente che comporta un indennizzo superiore ai 5.000 euro con un mezzo di di- tini alle biciclette. Obbigo del casco fino ai zo di euro, fino al suo esaurimento. Come da tradizione, il DL contiene un mix versa tipologia (rispetto al più virtuoso) si 18 anni, vietato l’utilizzo del monopattino assolutamente eterogeneo di provvedi- possono perdere fino a 5 classi. prima dei 14. Per usufruire dell’ecobonus basta richie- menti che andranno a toccare diversi am- dere la rottamazione in concessionaria e si biti della nostra vita. Autostrade Si potrà circolare solo nelle strade dove il avrà diritto a un contributo del 30 per cen- Sempre più vicina la revoca ad “Autostra- limite non super ai 50 km/h e i mezzi non to sul prezzo di acquisto fino a un massi- Quattro sono le novità che coinvolgono de per l’Italia” della gestione della mag- conformi alle caratteristiche stabilite ver- mo di 3 mila euro per acquistare un veicolo la mobilità: l’ecobonus, l’RC familiare, la giorparte delle nostre autostrade. Un pro- ranno confiscati: per il proprietario, una elettrico. gestione delle Autostrade e le nuove rego- blema però c’era: in caso di revoca, chi si multa da 200 a 800 euro le per circolare sui monopattini elettrici. sarebbe occupato della gestione?. La nor- Grande escluso, ma ormai da tempo, è il ma inserita nel Dl stabilisce che in attesa Ecobonus anche per il 2020 cosiddetto bonus airbag, che avrebbe in- del bando sarebbe ANAS a subentrare. Il provvedimento aggiunge 12 mesi di tem- vogliato i motociclisti a comprare questo po per poter usufruire dell’ecobonus. dispositivo di sicurezza. Regole per i monopattini elettrici Nel Milleproroghe trovano spazio una se- La manovra sarà coperta dal fondo residuo RC auto “familiare” rie di regole per arginare l’effetto giungla del 2019, pari a poco più di 8 milioni e mez- La classe di merito più bassa verrà applica- generato dall’equiparazione dei monopat-

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VENDITE MOTO. GERMANIA A +37% E LA BMW 1250 GS STACCA TUTTI E’ partito forte il mercato della moto in Germania. Anche lì le enduro stradali sono le moto preferite e la BMW 1250 GS stacca tutti vendendo il quintuplo della seconda classificata, la Yamaha Ténéré 700

di Maurizio Gissi

L’anno 2020 è cominciato bene per le vendi- e la 1000 (79 unità, sono te di moto in Germania. Le moto oltre 125 cc state invece 67 le nuove versioni 1100). Ci (separate dalla categoria che va da 50 a 125 sono poi l’enduro specialistica KTM EXC300, Lcc, diversamente che in Italia) sono passa- la BMW R1250R e un’altra naked, la Kawasa- te da 3.242 a 4.446, con un incremento del ki Z900. Fra le moto 125 è prima la KTM Duke 37,1%. Il totale immatricolato, compresi qui con 167 unità (sarebbe quindi seconda asso- di scooter (+60%, 624 unità) e veicoli leggeri luta fra le moto), davanti a Honda CB125R “125” (932 unità, +132%), ha così raggiunto (86) e Yamaha YZF-R 125 (67). La classifica le 6.796 unità: +55% rispetto a gennaio 2019. scooter vede saldamente al primo posto la L’intero 2019 si era chiuso in positivo:+6,3%. best seller Vespa GST300 Super (270 unità), Per quanto riguarda le moto, anche in Ger- seguita da Honda SH300 (26) e Piaggio MP3 mania la categoria Enduro è al primo posto: 500 (26). Piaggio occupa anche i primi tre po- a gennaio le moto di questa tipologia sono sti nella categoria scooter leggeri con Vespa state 1.683, il 42% in più rispetto all’anno Primavera (87 unità), Piaggio Liberty 125 e prima e con una quota di mercato che vale Vespa GST Super 125. Nelle vendite per mar- quasi il 38%. ca è prima BMW, con 1.337 unità immatrico- Seguono le Classiche (944 unità, +32%) e le late e un +28%, seguono Honda (894 unità Sportive (856 unità e +19%). In testa alla ven- e +43,5%), KTM (696, +53%), Piaggio (599, dite, con 478 unità mensili fra standard e Ad- +106%) e Yamaha (536, +108%). venture, è la BMW R1250GS. Seguono molto GUARDA TUTTE LE FOTO distanziate la Yamaha Ténéré 700 (94 unità) Leggi tutte le classifiche

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CORONAVIRUS, CHE RIPERCUSSIONI AVRÀ SULLA MOTOGP E SULLA SBK?

Mentre scriviamo i contagiati in Italia dal Co- Le gare in programma in ronavirus hanno superato i 200. La situazione Italia rischiano di saltare? Ma sembra aggravarsi di ora in ora. Il Nord Italia è Msemi paralizzato con scuole musei e luoghi di ag- soprattutto, tutti gli italiani gregazione chiusi per una settimana (almeno). che lavorano nel paddock Dall’estero non arrivano buone notizie: alcuni Paesi hanno iniziato a limitare gli spostamenti potranno raggiungere i circuiti Guardando il calendario il primo appunta- è facile supporre che sempre più Nazioni dei passeggeri provenienti dall’Italia e spostarsi mento della MotoGP in Italia sarà il 31 Mag- decideranno di limitare o vietare l’ingresso sparsi qua e là nel mondo? La è diventato sempre più complesso, quando an- gio al Mugello, mentre la SBK sarà a Imola degli italiani (come noi abbiamo fatto con la cora possibile. FMI ha sospeso tutte le gare dall’8 al 10 Maggio. Siamo quindi abbastan- Cina). Nulla di personale ovviamente, ma è za lontani e da quello che sappiamo il virus la logica precauzione per evitare che il con- nelle regioni del nord Italia Questo ovviamente si ripercuote su molti, mol- con l’alzarsi delle temperature dovrebbe ral- tagio di diffonda. tissimi aspetti della vita di tutti. Le Borse giù del interessate lentare la sua diffusione, esattamente come 4%, supermercati presi d’assalto e la vita che co- le normali influenze stagionali. Più comples- Questo sarebbe un duro colpo per entrambe noscevamo drasticamente da riorganizzare. so valutare se le difficoltà negli spostamenti i campionati. Basta pensare che sia in Moto- influiranno sui campionati a partire già dai GP che nella Superbike gli italiani nel pad- Ma nel mondiale MotoGP e in quello SBK che primi appuntamenti. In questi giorni i team dock sono circa un terzo del totale. L’assenza succede? Due sono le considerazioni: le gare in sono impegnati nei test a Phillip Island e in dei nostri tecnici, meccanici e piloti potreb- programma nel nostro Paese si svolgeranno re- Qatar, quindi già dove si svolgeranno i primi be paralizzare entrambe i campionati. golarmente? E poi, tutti gli italiani che lavorano GP. I problemi potrebbero sorgere con tra- nel paddock saranno liberi di raggiungere i vari sferimenti dopo il rientro in Italia. Con l’au- In attesa degli sviluppi, in Italia e allestero, circuiti sparsi per il mondo? mentare di contagi nel nostro Paese infatti rimaniamo a quanto comunicato da Dorna di Marco Berti Quattrini

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che ha confermato il regolare svogimento del GP di Thailandia.

E in Italia? La FMI dà attuazione alle indicazioni del Governo per affrontare l’emergenza Coronavirus e questa mattina ha diramato un comunicato stampa annunciando la sospensione di tutte le attività sportive in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giu- lia, Lombardia, Piemonte e Veneto. Di seguito la comunicazione della Federazione.

Su indicazione del Governo, Il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafo- ra ha chiesto al CONI di invitare le Federazione Sportive Nazionali, le Discipline Associate e gli Enti di Promozione Sportiva, a sospendere tut- te le attività sportive, comprese quindi quelle motociclistiche, in programma nelle Regioni di Emilia Romagna – Friuli Venezia Giulia - Lom- bardia - Piemonte - Veneto per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus.

Tali misure comprendono pertanto anche il mondo motociclistico per l’esigenza di prevenire rischi e tutelare al meglio la salute di tutti coloro che, a vario titolo, partecipano alle manifesta- zione ed alle competizioni.

Le presenti disposizioni, come da ordinanze delle Regioni interessate, hanno validità fino a domenica 1 marzo p.v., fatte salve eventuali ed ulteriori comunicazioni al riguardo.

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IL CORONAVIRUS MINACCIA LA PRODUZIONE DI MOTO E SCOOTER?

L’epidemia di coronavirus (Covid-19) ha provo- Mentre Covid-19 sta colpendo cato finora non meno di 2.250 decessi a livello molte attività industriali in globale, ma sta avendo pesanti ripercussioni an- Lche nelle attività industriali. Cina, potrà avere ripercussioni importanti anche nella La Cina è naturalmente il paese più colpito stan- te il suo peso produttivo legato alle esportazioni. produzione di moto e scooter? tore due ruote ha già rallentato. produce alcuni motori per BMW (gli ultimi bi- Per quanto riguarda il settore automobilistico, Ricordiamo ad esempio le due fabbriche ge- cilindrici paralleli per intenderci) e non solo, Quali marchi potrebbero quello che è il principale costruttore al mondo stite dalla Sundiro Honda Com- e che ha siglato un accordo con MV Agusta aveva preventivato di raggiungere a fine 2020 la soffrirne? pany, filiale cinese del gruppo Honda con con i primi modelli già nel 2021. produzione di 23 milioni di autovetture. sede a Shanghai con un volume produttivo La stessa Qianjiang che ha un altro accordo Lo stop in atto in alcuni stabilimenti riguarda di circa 850.000 motociclette all’anno - oltre industriale con Harley-Davidson (la H-D 350 certamente la produzione locale, ma anche il 40% della produzione Honda in Cina – già è già in collaudo), CFMoto che ha un vasto quella di numerose joint-venture con marchi chiuse per alcune settimane fra gennaio e programma pianificato con KTM e un nuova europei: le ultime stime calcolano una perdita di febbraio. Si tratta prevalentemente di mo- fabbrica dedicata assieme al costruttore au- 1,7 milioni di unità se la fermata si prolungherà delli che non arrivano in Europa, ma è noto striaco che sarà operativa quest’anno. come previsto almeno fino alla metà di marzo. come alcune aziende internazionali abbiano stabilimenti o accordi industriali per la pro- E poi c’è da considerare certa componenti- La Cina, dopo l’India, è anche il secondo costrut- duzione in Cina. stica made in China che viene utilizzata sui tore motociclistico mondiale (l’anno scorso ha C’è naturalmente Benelli (la sua intera pro- modelli venduti in Europa, insomma quella superato le 16 milioni di unità prodotte) e anche duzione è affidata alla casa madre Qianjiang che è la fabbrica globale potrebbe far sen- in alcune fabbriche cinesi la produzione del set- Motorcycle), ma ci sono anche Loncin che tire l’effetto coronavirus anche nel settore di Maurizio Gissi

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motociclistico che più da vicino ci riguarda, che operano per i costruttori giapponesi, sebbene è presto per valutarne la portata. Si Honda e Yamaha in testa, oltre che per Triu- tratta prevalentemente di modelli che non mph e, in misura minore, per altri marchi arrivano in Europa, ma è noto come alcune occidentali. Situazione attualmente stabile aziende internazionali abbiano stabilimen- anche nelle Filippine e in Vietnam, altri im- ti o accordi industriali per la produzione in portanti poli produttivi del settore assieme Cina. all’Indonesia. C’è naturalmente Benelli (la sua intera pro- duzione è affidata alla casa madre Qianjiang Per quanto riguarda l’Italia, stiamo monito- Motorcycle), ma ci sono anche Loncin che rando la situazione e vi aggiorneremo. produce alcuni motori per BMW (gli ultimi bi- In merito a Benelli, da Pesaro ci fanno sape- cilindrici paralleli per intenderci) e non solo, re che Qijian Jiang ha visto la chiusura for- e che ha siglato un accordo con MV Agusta zata dei propri stabilimenti nel corso delle con i primi modelli già nel 2021. ultime settimane. La stessa Qianjiang che ha un altro accordo industriale con Harley-Davidson (la H-D 350 Da qualche giorno però ha riaperto in par- è già in collaudo), CFMoto che ha un vasto te i propri stabilimenti e la produzione è programma pianificato con KTM e un nuova ripartita. Il mercato italiano non ha avuto fabbrica dedicata assieme al costruttore au- in queste settimane problemi con l’approv- striaco che sarà operativa quest’anno. vigionamento e la commercializzazione dei prodotti, poiché Benelli si era già preparata E poi c’è da considerare certa componenti- per l’imminente stagione commerciale. stica made in China che viene utilizzata sui modelli venduti in Europa, insomma quella che è la fabbrica globale potrebbe far sentire l’effetto coronavirus anche nel settore moto- ciclistico che più da vicino ci riguarda, seb- bene è presto per valutarne la portata. An- che il Giappone e la Corea del Sud si stanno misurando con gli effetti industriali dell’epi- demia e, al pari della Cina, stanno prenden- do contromisure di sostegno. Al momento pare non ci siano invece riper- cussioni nelle molte fabbriche thailandesi

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direi la forza spirituale: il desiderio di vivere Nico Cereghini intensamente, la volontà di fare esperienze nuove e anche l’amore per la natura”. Sono LA MOTO E LA CONQUISTA parole che spiegano molto bene quasi tut- te le passioni, soprattutto quelle che con- DEGLI OTTOMILA” tengono anche una parte di rischio. Come la moto. La nostra passione, naturalmente, C’entrano poco, in apparenza. Ma una frase molto acuta di Walter Bonatti, gigante può essere vissuta in relax quasi assoluto fa- dell’alpinismo, mi offre una interpretazione di ciò che è il rischio in generale. Il rischio cendo il turismo più pacifico del mondo; ciò che scegliamo spontaneamente, intendo che per la montagna è l’escursionismo sui

di Nico Cereghini sentieri. Oppure si è spinti a cercare il limite, come fanno quelli che con la moto corrono, dai livelli più amatoriali fino a quelli più pro- Ciao a tutti! Parlare di rischio, in questi gior- un alpinista ad affrontare rischi così enormi? fessionali nella MotoGP o alla Dakar. Se non ni difficili e di grande allarme, può sembrare Il rischio l’ho conosciuto anch’io e l’ho visto vedi la spinta che c’è dietro, dice Bonatti, di cattivo gusto, ma dobbiamo pur sopravvi- da vicino, ma questo mi sembra indecifrabi- C non puoi capire. E la spinta non è qualcosa vere e di sicuro sopravviveremo anche a que- le. Ed ecco spuntare Walter Bonatti. di materiale, è una tensione emotiva e spiri- sta sciagura del coronavirus. Anche se non tuale che ti anima, ti attira e ti guida. si sa ancora bene che prezzo pagheremo. E Bonatti era una bellissima persona, un ber- allora, per provare a dimenticare per un atti- gamasco che oggi avrebbe novant’anni ma Un bel concetto, Walter Bonatti era uno che mo i rischi che oggi siamo costretti a correre è morto nove anni fa. Il più grande alpinista elaborava le cose e ci dedicava del tempo. senza aver scelto di farlo, preferisco parlare italiano. Atlantide ha scovato una sua vec- Il grande alpinista mi fa comprendere qual- di quegli altri rischi, quelli che ci prendiamo chia intervista Rai del ’62, e alla domanda cosa in più anche sulle indicibili sofferenze spontaneamente, con la nostra passione. diretta, “Chi ve lo fa fare?” Walter risponde che i conquistatori degli Ottomila affrontano così. ad ogni spedizione -le temperature a meno L’occasione mi viene dalla visione di una trenta, il vento a centocinquanta all’ora, il bellissima puntata di Atlantide, program- “La risposta è difficile, non può essere sin- corpo che pezzo a pezzo congela- e intanto ma di Purgatori su La7, dedicata all’alpini- tetica. Diciamo innanzitutto che siamo noi mi fornisce una chiave di lettura per tutte le sta Daniele Nardi scomparso un anno fu sul a volerlo, sentiamo questo desiderio per passioni e anche per la nostra in particolare. Nanga Parbat, un difficilissimo Ottomila del la vitalità e la passione che abbiamo. Ma la Kashmir. Amo la montagna quasi quanto la gente -analizza Bonatti in un modo che trovo Prima o poi mi capiterà di incrociare Marco moto, leggo tutti i libri che mi capita di trova- molto originale- non conosce il nostro mon- Confortola, altro grande alpinista e motoci- re, mi affascinano le spedizioni himalayane do, dispone di pochi dati, giudica attraverso clista: mi piacerebbe molto indagare insie- estreme anche se non sono ancora riuscito il lato materiale, che è quello meno espres- me a lui. a rispondere al quesito di base: cosa spinge sivo. All’esterno si ignora la parte spirituale, ASCOLTA L’EDITORIALE EDITORIALE DI NICO EDITORIALE

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TEST IN QATAR, TERZA GIORNATA: VINALES, IL MIGLIORE Prime due posizioni del podio virtuale alla Yamaha: dietro il pilota spagnolo un soprendente Morbidelli. Bene anche le Suzuki, con Rins sul terzo gradino. Honda, settima con Marc Marquez, un po’ in confusione. Rossi 12esimo

di Giovanni Zamagni

Maverick Vinales chiude i test 2020 con il passaggi velocissimi ha battuto di 33 mil- miglior tempo, davanti a un ottimo Fran- lesimi Franco Morbidelli, a lungo in prima GUARDA TUTTE LE FOTO co Morbidelli e al sempre consistente Alex posizione. Maverick, insomma, è pronto: è MRins. Decimo Andrea Dovizioso, 11esimo stato senza dubbio il pilota più solido dei Pecco Bagnaia, 12esimo Valentino Rossi, test invernali. La Yamaha si conferma com- in gara con le altre moto? Nel complesso, 16esimo Danilo Petrucci. petitiva anche con Fabio Quartararo, quar- però, è molto competitiva. Ducati se la gioca to, mentre in questi test ha faticato di più Jack Miller ha chiuso con il quinto tem- Marc Marquez sale al settimo posto. La Valentino Rossi, solo 12esimo e anche pro- Attenti alle Suzuki po, mentre gli altri “ducatisti” sono un prossima volta si tornerà in pista per il GP tagonista di una scivolata, fortunatamente Stesso discorso vale per la Suzuki, ma il po’ più indietro, perlomeno sull’ipotetica del Qatar. Per la prima volta al comando, senza conseguenze. team manager Davide Brivio sottolinea, griglia di partenza: Andrea Dovizioso de- dopo essere stato sempre il più veloce nel giustamente: “In rettilineo faremo fatica, cimo, Pecco Bagnaia 11esimo, Tito Rabat passo nei cinque giorni di test precedenti Rossi non è ancora a posto, il passo non è ma in tutte le altre parti della pista siamo 15esimo, Danilo Petrucci 16esimo, Johann (considerando quelli in Malesia, ovviamen- paragonabile a quello degli altri tre piloti messi bene”. E’ così. Alex Rins sembra mol- Zarco 17esimo (ieri aveva fatto un solo giro te): come dire, Maverick Vinales sembra Yamaha, con Morbidelli che in questi test to a posto (“vorrei che si corresse doma- veloce). Ma la classifica non deve ingan- fare quello che vuole in questo momento. è andato complessivamente meglio del ni” aveva detto all’inizio della giornata), nare, perché Dovizioso ha lavorato solo compagno di squadra: la sensazione è che convinto e determinato, spinto anche dal- in funzione della gara, facendo una simu- Dopo essere stato a lungo attorno alla Franco, in questa stagione, possa essere le prestazioni di Joan Mir, sesto tempo di lazione assieme a Petrucci, rimasto però decima posizione, perché stava lavoran- più competitivo e concreto. giornata. La GSX-RR c’è, adesso sta ai pi- fermo lungo il percorso senza benzina. Il do solo in configurazione gara, Vinales Per i piloti con la M1 rimane il dubbio del- loti fare la differenza. L’obiettivo di poter passo non è male, Andrea è sicuramente nel finale ha voluto far vedere di essere la velocità massima, ancora bassa rispetto lottare sempre per il podio è concreto, non più a posto che in Malesia: su questa pista il più forte anche sul giro secco: con due alle rivali: cosa accadrà quando saranno un sogno. se la può giocare.

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Honda in confusione Marc Marquez ha chiuso settimo, proprio davanti a Takaaki Nakagami, mentre Cal Crutchlow e Alex Marquez sono molto indietro: 18esimo il pilota del team di Lucio Cecchinel- lo, 21esimo quello della HRC.

Marquez e Crutchlow hanno fatto prove com- parative con la moto 2019 e con ibridi con pez- zi della 2020 e altri della 2019, alla ricerca di una facilità di guida che proprio non c’è.

Il team manager Alberto Puig non ha nascosto le difficoltà: in questo momento la HRC inse- gue, non è la lepre da andare a prendere. Sarà così anche in gara? Nel DopoGP di domani, ne parleremo con l’ingegnere Giulio Bernardelle.

Aprilia/Ktm: qui è più dura Dopo i “temponi” della Malesia, Aprilia e KTM hanno faticato di più su questa pista, sia nel giro singolo sia sul passo. La sorpresa di gior- nata è il nono tempo di Brad Binder - personal- mente credo molto in questo pilota -, con Aleix Espargaro 13esimo e Pol Espargaro 14esimo. Entrambe le moto sono cresciute, ma le altre Case rimangono più avanti. Per il momento.

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ANDREA DOVIZIOSO: “AVREI FIRMATO PER FINIRE COSÌ”

La posizione in classifica (decimo) conta poco, anche perché Andrea non ha fatto il “time attack”; piuttosto, il pilota della Ducati è soddisfatto del suo passo: “E’ stato il migliore dei sei giorni di test del 2020: le Yamaha sono più efficaci, ma noi non siamo lontani”. Soddisfatto anche Petrucci

di Giovanni Zamagni

È stato un inverno abbastanza duro, per due siamo lontani. Si sa che il week end di gara motivi: “le gomme Michelin sono piuttosto è sempre molto differente, a volte è meglio differenti dall’anno scorso e abbiamo fatica- altre peggio». Eto un po’ ad adattarci; Yamaha e Suzuki sono cresciute e ancora più competitive. In questo Oggi avete provato qualcosa di alcune piste e in altre no. E’ tutto in evolu- sono di più, sia nel giro secco sia sul passo”. momento, loro sono forti sia sul singolo giro nuovo? zione”. sia sul passo gara. Alla fine, dopo due test, “Abbiamo lavorato sulla messa a punto, tro- Petrucci: “siamo tornati i piu’ veloci abbiamo finito in una condizione migliore. vando qualcosa di buono: credo ci sia la pos- Marquez è tornato alla moto 2019, in rettilineo” Sono abbastanza contento della nostra ve- sibilità di migliorare ulteriormente. Abbiamo facendo prove comparative; cosa “Sono stato tra i pochi a fare la simulazio- locità, specie sulla distanza: nella simula- incrementato la sensazione con queste nuo- ne pensi? ne gara completa, senza effettuare il “time zione abbiamo raccolto dati importanti per ve gomme: questo è importante. Sono con- “Solitamente, quando fai prove di questo attack”: sono stato veloce, specie all’inizio. la gara. Ho fatto tanti giri dietro a Danilo tento per come è finito oggi: prima di arriva- tipo è perché il materiale nuovo non ti con- Poi a metà simulazione si è unito anche Do- (Petrucci, NDA) e questo mi ha permesso di re qui, avrei messo la firma per avere queste vince come speravi: fai delle prove per avere vizioso. Siamo veloci sul rettilineo, ho usato capire un bel po’ di cose, anche su come ge- sensazioni, è stato il giorno migliore dei sei delle conferme e prendere le decisioni giu- sia la media sia la soffice, mi sento bene. La stire le gomme, che vanno usate in una ma- fatti nel 2020”. ste. Ma da Marquez bisogna sempre aspet- carenatura, già provata in Malesia, sembra niera un po’ differente. E’ importantissimo tarsi qualsiasi cosa: non si è visto troppo nei essere efficace. Il variatore di assetto? Può fare un lavoro così, perché ti trovi a replicare Oggi non hai usato il variatore di test, ma in gara ci sarà”. essere utile, ma non è una cosa che fa una situazioni del GP, quando sei con altri pilo- assetto; lo userai in gara? differenza abissale. Ma nella MotoGP di oggi ti, non da solo. Se si analizzano i passi delle “Non lo so. In realtà, non è una novità, anche Dov’è la Ducati? si prende tutto…”. simulazioni, i piloti Yamaha Petronas oggi se voi ne parlate adesso: sono tutti sistemi “Siamo abbastanza veloci, ma la Yamaha lo sono stati più veloci di noi nel passo; ma non che vanno usati se ti senti a posto, magari in

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VALENTINO ROSSI: “SONO PREOCCUPATO”

Valentino non è tranquillo dopo i test: al di là della 12esima posizione, il nove volte campione del mondo è più lento sul passo, sempre alle prese con l’eccessivo consumo della gomma posteriore. “Vinales, Rins e Quartararo i migliori, ma anche la Ducati va forte”

di Giovanni Zamagni

Valentino Rossi è preoccupato: non per la quella sia una pista molto selettiva per le posizione, quanto per il passo e per i proble- gomme, perché si sta tanto tempo piegati mi simili a quelli dell’anno scorso. Il consu- sull’angolo, ero stato costante. Invece qui ho Vmo della gomma posteriore rischia di diven- avuto più problemi”. tare cronico. “E’ incredibile: siamo 15 piloti in mezzo se- Eppure gli altri piloti Yamaha sono condo, come in Moto2. Bello per lo spettaco- stati efficaci; come lo spieghi? lo, per gli appassionati, per tutti. Oggi siamo “Dai dati non si capisce il motivo. Loro sono un po’ preoccupati, non tanto per la posizio- simili a me nel giro veloce, ma riescono an- ne, perché sono caduto con la seconda gom- che a essere costanti, io no. Ho fatto per tre ma e mi stavo migliorando, ma per il passo. volte una decina di giri consecutivi, ma i pro- Abbiamo fatto un po’ di giri consecutivi, ma blemi erano evidenti”. abbiamo gli stessi problemi con la gomma posteriore del 2019. Questo non è positivo. C’è qualcosa di positivo? Adesso abbiamo una decina di giorni per “Con la M1 mi sento bene, sono abbastanza studiare tutti i dati, cercare di capire cosa veloce, ma non a sufficienza per puntare alla fare, sapendo che poi in gara sarò differente” vittoria. Per quanto visto nei test, Vinales, Rins e Quartararo sono stati i più efficaci. E In Malesia sembravi più soddisfatto. anche la Ducati è cresciuta rispetto alla Ma- “Lo ero. Nonostante il caldo e costante lesia”.

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TEST IN QATAR - L’ING. BERNARDELLE: “ECCO COME FUNZIONA L’HOLESHOT DUCATI”

Holeshot”: si è parlato soprattuto di questo a Lo- Il nostro ingegnere fa delle sail, del sistema Ducati per variare, in movimen- ipotesi sul nuovo “aggeggio” to, l’assetto della moto. Un sistema che le moto Hdi Borgo Panigale stanno usando dal 2019 in inventato da Gigi Dall’Igna partenza e che è stato evoluto per consentire al per variare, in movimento, pilota di intervenire anche durante la gara e non solo al via. “Sto usando questo sistema dal GP l’assetto della DesmosediciGP. Thailandia 2019”, ha ammesso Jack Miller. “Non Solo una gustosa anticipazione è facilissimo da utilizzare, ma dà dei vantaggi so- prattutto in accelerazione, in uscita dalle curve”. dell’analisi dettagliata che verrà fatta nella puntata di DopoGP Adesso tutti i piloti ufficiali Ducati stanno usan- do questo sistema, azionato da due tasti posti dedicata ai test in Qatar sul semi manubrio di sinistra. Per regolamento, le sospensioni non possono essere controllate elettronicamente, quindi si è ipotizzato che si intervenga idraulicamente per bloccare l’am- mortizzatore posteriore con un sistema simile a quello che viene usato nelle MTB.

Il nostro ingegnerone, Giulio Bernardelle, però, non è completamente convinto. In attesa di una spiegazione più dettagliata nel nostro DopoGP di Giovanni Zamagni

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(online, come sempre martedì), ecco la sua ana- lisi.

“Si possono fare solo delle ipotesi, perché il si- stema non si è visto nella sua interezza. Per rego- lamento, non si possono controllare elettronica- mente le sospensioni, ma credo che sia difficile bloccare l’ammortizzatore idraulicamente quan- do vai a 300 km/h in rettilineo… Si può ipotiz- zare che ci sia un sistema posto tra telaio e ammortizzatore: concettualmente potrebbe es- sere ammesso, perché non interverrebbe diret- tamente sulla sospensione, ma permetterebbe di variare geometricamente il punto di attacco con il telaio.

I vantaggi: quando si va sul dritto, la moto si abbassa e, di conseguenza, il baricentro è più vicino all’asfalto. Questo garantisce un minore trasferimento di carico sul posteriore e, quindi, si attenua la tendenza della moto a impennarsi uscendo dalle curve.

Inoltre, per come è fatta una moto, abbassare di due/tre centimetri il posteriore, significa au- mentare l’angolo di sterzo: la moto diventa più stabile”.

Questa è solo una anticipazione: martedì, nel- la puntata di DopoGP dedicata ai test in Qatar, Giulio spiegherà ancora meglio, come solo lui sa fare, il funzionamento del nuovo marchingegno inventato dall’ingegnere Gigi Dall’Igna.

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MARQUEZ RESTA CON HONDA PER BATTERE IL RECORD DI ROSSI

Marc Marquez rinnova il contratto con la Honda. E’ chiara l’intenzione di Marc: GUARDA IL VIDEO Non è certo una sorpresa: a Sepang, durante i arrivare velocemente, il prima primi test invernali, molti assicuravano che il Mcampione avesse già firmato con la Casa giap- possibile, a quota 10 mondiali ponese. Piuttosto, è sorprendente la durata del contratto: 4 anni, nella MotoGP di oggi, sono un’eternità. E’ chiara l’intenzione di Marc: arri- vare velocemente, il prima possibile, a quota 10 mondiali. Poi, dal 2025 si potrà pensare, even- tualmente, a cambiare moto, a nuove sfide, ai 15 titoli di Giacomo Agostini. Ma prima c’è da battere Valentino: Márquez non vuole correre rischi, vuole superare alla svelta Rossi, fermo a nove mondiali. Del resto, lo ha sempre detto che la sua priorità era quella di rimanere in Honda, Casa tecnologicamente ai vertici, ma anche l’u- nica in grado, in questo momento, di assicurar- gli un ingaggio valutabile attorno ai 15 milioni di euro a stagione (più i premi). Inoltre, un con- tratto così lungo, come non si era mai visto nella MotoGP, conferma lo strapotere di Márquez (e del suo manager Alzamora…), all’interno della GUARDA TUTTE LE FOTO HRC, che riconosce, di fatto, forse per la prima di Giovanni Zamagni

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volta nella sua storia, come a fare la differenza sia più il pilota della moto. In altre parole, Marc sa di avere in mano la Honda, di poter imporre qualsiasi scelta, come quella del fratello al suo fianco.

Per il “mercato piloti” cambia poco: nessuno dubitava del rinnovo tra Marquez e la Honda. La prossima mossa sarà la conferma di Alex Rins e Joan Mir in Suzuki - lo ha detto e ripetuto più vol- te il team manager Davide Brivio - mentre tutti gli altri, presumibilmente, aspetteranno 5-6 gare prima di prendere delle decisioni. Lo farà sicu- ramente la Ducati, che a questo punto non ha nessuna fretta, così come non ce l’hanno KTM e Aprilia; Yamaha aspetterà Valentino Rossi, come ha detto più volte.

Gli altri piloti dovranno mettersi in mostra per avere una moto competitiva nel 2021: di selle buone da conquistare ce n’è ancora, compresa quella a fianco di Marc, nel caso il fratello Alex non si mostrasse all’altezza della situazione. Honda e Yamaha hanno affrettato i tempi, Su- zuki è già a posto, ma per tutti gli altri posti si potrebbe tornare alla normalità, a un “mercato piloti” deciso in base ai risultati della stagione in corso, non di quella precedente. Speriamo sia veramente così.

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RAZGATLIOGLU DAVANTI A TUTTI A PHILLIP ISLAND

Miglior crono per Razgatlioglu che precede Sykes e Baz. Quarto Rea e sesto Redding che lavorano in funzione della gara. Il quindicesimo posto di Bautista preoccupa la Honda

di Carlo Baldi

Toprak Razgatlioglu fa segnare il miglior loti hanno iniziato a fare sul serio ed i tempi tempo nella prima giornata di prove ufficia- hanno iniziato a scendere. Inizialmente era li disputata oggi sulla pista di Phillip Island. Razgatlioglu a condurre le danze, ma a dieci TNelle battute finali il turco della Yamaha ha minuti dal termine Loris Baz si portava in te- fatto segnare il tempo di 1’30”740 poco più sta alla classifica dei tempi. di due decimi dal record della pista fatto registrare in gara lo scorso anno da Alvaro Quando restavano solo quattro minuti Sykes Bautista. superava Baz di 15 millesimi, ma, nell’ultimo giro disponibile, Toprak piazzava la zampata I due turni di prove odierni sono stati ab- finale e precedeva di 22 millesimi Sykes e di bastanza travagliati, interrotti in mattinata 37 Baz. Solo quarto Rea che, entrato in pista a trenta minuti dal termine, a causa di un a cinque minuti dal termine, proprio nel suo problema tecnico sulla Honda di Takahashi, giro veloce si trovava davanti Camier alla che ha sporcato di olio gli ultimi due settori curva 11 e di conseguenza non riusciva a lan- del bellissimo tracciato australiano. Nel po- ciarsi nel curvone che immette nell’ultima meriggio invece è stata la pioggia che ha co- curva prima del traguardo. Con il tempo di stretto ai box per circa mezz’ora i piloti della 1’30”996 Johnny si fermava a 256 millesimi Superbike. Nella prima sessione era stato dal giovane turco. Sykes a chiudere in testa, davanti a Van der Mark ed a Rea. Nella sessione del pomerig- Così come nelle prove invernali, anche oggi GUARDA TUTTE LE FOTO gio, non appena la pista si è asciugata, i pi- Haslam è stato il più veloce dei piloti Honda

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ed il suo quinto posto si può senza dubbio Solo tredicesimo Xavi Fores. Lo spagnolo del considerare positivo, visto che l’inglese è an- Kawasaki Puccetti Racing sta lavorando con cora al lavoro per sviluppare la nuova CBR metodo per adattarsi alla sua nuova moto ed 1000RR-R e che il suo compagno di squa- è apparso in lento ma costante miglioramen- dra, Alvaro Bautista ha terminato le prove to. Sedicesima posizione finale per Federico in quindicesima posizione, ad un secondo Caricasulo, scivolato senza conseguenze e otto decimi dalla vetta della classifica. nelle fasi finali. Il ravennate ha concluso da- Redding non ha badato molto al tempo sul vanti al proprio compagno di squadra Garret giro ed ha giustamente sfruttato la giorna- Gerloff, al convalescente Leon Camier ed al ta odierna per lavorare all’assetto della sua giapponese Takahashi. Panigale. L’inglese della Ducati ha concluso sesto, a meno di mezzo secondo da Razgat- In Supersport il team Evan Bros cambia il lioglu, mentre Chaz Davies ha terminato al pilota ma non la propria posizione in clas- decimo posto lontano dalla vetta della clas- sifica. Con la Yamaha del team di Ravenna sifica di un secondo e tre decimi. Andrea Locatelli ha fatto segnare il miglior tempo, proprio davanti al campione del Tempi duri per Van der Mark. Sino alla scorsa mondo Randy Krummenacher, passato a MV stagione l’olandese è risultato quasi sempre Agusta Reparto Corse. Lo svizzero ha pre- il più veloce dei piloti Yamaha, mentre oggi, ceduto il compagno di squadra Raffaele De come era già successo nei test invernali, è Rosa. Chiudono la top five lo spagnolo Isaac stato preceduto non solo dal compagno di Vinales ed il francese Lucas Mahias, quinto squadra Razgatlioglu, ma anche dal “se- con la Ninja del Kawasaki Puccetti Racing. mi-ufficiale” Baz. Buono l’ottavo posto di Laverty che deve ancora prendere confiden- za con la S1000RR, il nordirlandese ha pre- ceduto Alex Lowes, solo nono anche a causa di una scivolata quando mancavano dodici minuti alla fine del turno.

Ottimo il debutto di Sandro Cortese con la Ninja privata del team Pedercini. L’italo te- desco ha terminato le due sessioni in undice- sima posizione, davanti a Michael Ruben Ri- naldi con la Panigale V4 del team GoEleven.

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RAZGATLIOGLU: “OGGI È ANDATA BENE, MA L’IMPORTANTE È ANDARE FORTE IN GARA”

La giornata odierna ha confermato molti dei re- Razgatlioglu è soddisfatto ma sponsi che erano emersi nei test di fine gennaio. deve migliorare la gestione Razgatlioglu si trova perfettamente a proprio agio Lsulla Yamaha R1, tanto da chiudere in testa questa delle gomme. Redding e Rea prima giornata. Il turco è molto veloce, ma solo per hanno lavorato in funzione pochi giri. Domani dovrà lavorare sull’usura delle gomme per poter lottare per la vittoria in gara. Un delle gare, mentre Bautista ha discorso che si può fare anche per Sykes e la sua risolto solo in minima parte i BMW, veloci per pochi giri soltanto. problemi di adattamento alla Scott Redding ha già la testa rivolta alle gare del nuova CBR weekend e sembra al momento poter essere l’av- versario più ostico per Jonathan Rea. Il Cannibale è apparso molto sicuro di sé e con il pieno controllo della propria moto. Per lui si tratta solo di raffinare un asseto quasi perfetto. Dopo le difficoltà incon- trate nei test invernali anche oggi Bautista non ha dimostrato di aver trovato un feeling decente con la sua moto. Lo spagnolo parla di un miglioramen- to del 15% che non è certamente sufficiente a ren- derlo competitivo, visto che mancano ormai solo pochi giorni all’inizio del campionato. GUARDA TUTTE LE FOTO di Carlo Baldi

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Toprak Razgatlioglu: “Oggi è stata la mia Ho ricevuto solo alcune delle cose che avevo prima volta su questa pista con la Yamaha R1 richiesto e posso dire che il mio feeling con la ed ho trovato subito un buon feeling, sia con la Honda oggi è migliorato del 15%. Rispetto alle moto che con il tracciato australiano. In mat- prove di Portimao l’avantreno è migliorato, ma tinata abbiamo inizialmente lavorato sull’as- il lavoro da fare è ancora molto. Ci sono stati setto ed in seguito abbiamo provato un long dei miglioramenti, ma non definitivi. Siamo in run che è andato abbastanza bene. Le gomme ritardo e questo mi preoccupa un po’. Nelle ul- però hanno iniziato a scivolare dopo pochi giri time stagioni ho guidato sempre moto con un e quindi domani dovremo continuare ad impe- motore a 4 cilindri a V, mentre questa moto ha gnarci per migliorare l’usura degli pneumatici quattro cilindri in linea. L’erogazione è molto in funzione della gara. Mi sto adattando in fret- diversa e più brusca e sto lavorando per adat- ta alla mia R1 e le prove stanno andando bene, tarmi a questa differenza. Questo per noi non ma l’importante sarà andare forte in gara”. sarà certamente un weekend facile”.

Scott Redding: “Una giornata positiva. Non Jonathan Rea: “E’ andato tutto bene. avevo mai girato con la V4 su questa pista e Siamo messi molto meglio rispetto all’anno sono abbastanza soddisfatto del lavoro che scorso. Ci sono ancora alcune curve nelle quali abbiamo svolto oggi. La simulazione di gara è posso limare qualche millesimo, ma in gene- andata bene anche se all’inizio non ho spinto rale sono soddisfatto del bilanciamento della più di tanto. Ho provato alcune gomme che mia moto e sento di poter sfruttare meglio non avevo mai testato in precedenza ed anche gli pneumatici, un fattore assolutamente im- questo è stato un fattore importante, soprat- portante su questa pista. Domani lavoreremo tutto pensando alle gare. Nel finale ho provato sull’anteriore, ma si tratta solo di raffinare al- a migliorare il mio tempo sul giro, ma ho utiliz- cuni aspetti, perché la moto è già abbastanza zato gomme usate e quindi non sono riuscito a a posto. Bisognerà vedere in quali condizioni fare un buon crono. Oggi però era più importa- proveremo, perché qui spesso il meteo cambia te lavorare sulla moto pensando alle gare”. e quindi cambia tutto. Ho provato tutte le gom- me che ci ha portato Pirelli e solo più avanti Alvaro Bautista: “Dopo i test di Portimao sceglierò quale utilizzare in gara. Nel finale con avevo richiesto alcune modifiche ed alcuni di- le gomme nuove ho provato a migliorare il mio versi componenti per la mia moto, con l’obiet- best lap, ma nel primo giro ho commesso un tivo di renderla meno rigida e poter così sentire piccolo errore e nel secondo ed ultimo ho tro- maggiormente le gomme, che specialmente vato Camier in traiettoria e questo mi ha fatto qui a Phillip Island hanno valore determinante. perdere la concentrazione”.

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REA È IL PIÙ VELOCE NEI TEST UFFICIALI DI PHILLIP ISLAND

Ancora una volta Johnny non si smentisce, e Il Cannibale precede i chiude al primo posto i due giorni di test ufficiali sorprendenti Baz e Sykes. Bene svolti sulla pista di Phillip Island in Australia. La Anotizia non è tanto che Rea abbia fatto segna- Razgatlioglu e Haslam, mentre re il miglior crono, ma che rispetto alla passata deludono Lowes e Bautista, solo stagione i suoi avversari siano ora più vicini, e soprattutto che nelle prime sei posizioni vi siano decimo. Ottima prestazione di cinque moto diverse. Il Cannibale, che ieri avevo Rinaldi autore dell’ottavo tempo concluso solo al quarto posto, questa mattina ha fermato i cronometri sul tempo di 1’30”448, migliorandosi di mezzo secondo. Anche Baz e Sykes, secondo e terzo nella classifica cumula- tiva delle due giornate, hanno sfruttato il primo turno di oggi per migliorarsi e chiudere rispetti- vamente a 76 e 120 millesimi dal Cannibale.

Il francese è stato senza dubbio la sorpresa po- sitiva di questi test, restando costantemente nelle prime posizioni e senza mai commettere errori. La terza posizione di Sykes stupisce sino ad un certo punto, in quanto tutti conoscono la sua grande abilità di essere velocissimo nel giro GUARDA TUTTE LE FOTO secco. Resta da capire se potrà esserlo per l’in- di Carlo Baldi

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lavorato molto all’assetto della sua Paniga- Delude anche Alex Lowes, solo dodicesi- le V4 in funzione delle gare del primo round mo, davanti a Sandro Cortese, che è sali- che prenderà il via tra tre giorni. La sua po- to per la prima volta sulla sua moto solo ieri, sizione finale in questi test non deve trarre senza svolgere nessun test invernale. L’italo in inganno: Redding sarà un avversario tosto tedesco ha preceduto Xavi Fores, che nono- per tutti. stante la quattordicesima posizione finale, sembra aver finalmente trovato la strada Van der Mark chiude solo settimo, terzo giusta per sfruttare il potenziale della moto dei piloti Yamaha e quindi ancora una volta del Kawasaki Puccetti Racing. dietro a Razagatlioglu. L’olandese deve sen- za dubbio alzare la propria asticella se vorrà Quindicesimo posto per il cileno Max Scheib, tenere il passo non solo del giovane turco, davanti ai due piloti del team Yamaha GRT, ma anche della sorpresa Baz. Forse sarà sta- i debuttanti Garret Gerloff e Federico Cari- to solo un giro fortunato, ma Michael Ru- casulo, dai quali ci si aspettava qualcosina ben Rinaldi chiude questi test all’ottavo in più. Chiudono la classifica Leon Camier, posto e questa è senza dubbio una buona non ancora a posto fisicamente, e Takumi notizia per i tifosi italiani. Takahashi, che dopo la rottura di ieri oggi ha percorso solo pochi giri. tera durata della gara. Razgatlioglu, che ieri cilindri in linea lo avvantaggia nei confron- In questi due giorni il pilota di Rimini si è mi- era stato il pilota più veloce, oggi ha preferi- ti dello spagnolo, maggiormente a proprio gliorato di oltre due secondi e questo fa ben to trascurare il tempo sul giro per prepararsi agio con l’erogazione più fluida del motore sperare non solo per le gare di sabato e do- alle gare, che tradotto significa che ha cerca- a V, ma bisogna che Alvaro smetta di chie- menica, ma anche per il resto della stagione. to un assetto che gli consenta di non sfianca- dere modifiche ai tecnici della HRC ed inizi Dietro a Michael troviamo Eugene Laverty re le sue gomme dopo pochi giri, perché qui a sfruttare quello che ha a disposizione. Non con la seconda BMW ed il già citato Bautista, a Phillip Island vince chi arriva in fondo con si può certo dire che Bautista non ce la stia sorpresa negativa di queste due giornate au- le gomme nelle migliori condizioni. mettendo tutta (è quello che ha percorso più straliane, assieme a Chaz Davies, che chiude giri di tutti in questi due giorni: 126) ma visti ad oltre un secondo dal leader Rea, senza La quinta posizione di Leon Haslam, a i suoi risultati sembra sia davvero molto lon- mai mostrare cenni di miglioramento. quattro decimi da Rea, rappresenta una boc- tano dal pilota che lo scorso anno dominò la cata di ossigeno per la Honda, alle prese con prima parte del campionato. Sappiamo che il gallese della Ducati è un il “problema” Bautista. A differenza del suo animale da gara e quindi ci aspettiamo e compagno di squadra, l’inglese si è adatta- Redding ha chiuso al sesto posto, a tre mil- speriamo che da venerdì per lui la musica to subito alla nuova Fireblade. Certamente lesimi da Haslam. Il ragazzone proveniente cambi, ma sino ad ora Chaz non ha dimo- l’aver sempre guidato moto con motori a 4 dal BSB, oggi è autore di una scivolata, ha strato di saper sfruttare la sua V4.

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INTERNAZIONALI D’ITALIA: COSA CAMBIARE?

Così come hanno aperto i battenti della stagione Chiusi i battenti del campionato fuoristrada, gli Internazionali d’Italia hanno chiuso che anticipa la stagione iridata, il sipario nell’arco di tre settimane con altrettante Cprove snocciolate una dietro l’altra. Il campionato abbiamo fatto il punto della di motocross più importante che si svolge nella situazione per verificare cosa si nostra penisola (dopo ovviamente i gran premi, quest’anno ben tre: Arco, Maggiora e Imola), sono dovrebbe modificare per dare stati al centro dell’attenzione degli appassionati slancio al campionato che si sono gustati le prime schermaglie del 2020.

Gli appuntamenti di Riola Sardo, Ottobiano e Man- tova hanno di nuovo rivestito un ruolo propedeu- tico in ottica del Mondiale, risvegliando l’interesse dei tifosi, ma ciò nonostante il campionato ha ac- cusato un certa assuefazione, che per la verità ci pare durare da po’. Per questo motivo riteniamo che sia arrivato il momento di fare un po’ di cam- biamenti, per mantenerne vivo l’interesse e per dare ulteriore slancio al settore. Dopo aver parlato nel paddock con piloti, team manager, meccanici e addetti del settore, abbiamo ricapitolato gli aspetti migliorabili per effettuare un salto di qualità. GUARDA TUTTE LE FOTO di Massimo Zanzani

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competitività degli avversari, e per mettere a 5) Montepremi punto la moto in previsione dell’impegno iri- Coi suoi 110.000 euro in palio, il montepremi è dato. Meglio quindi dar loro modo di avere il certamente accattivante. Peccato che sia desti- tempo sufficiente di girare in pista per curare nato solo ai primi 10 della classifica finale del- al meglio il setting, riprendendo il piano di gara la Supercampione (dei quali ben 100.000 euro utilizzato in passato che partiva al sabato con vanno ai primi 5 classificati), e non per classe, prove e qualifica. In questo modo si elimina come sarebbe più giusto. In questo modo, in- anche la noia della giornata “morta” di sabato, fatti, non solo non spetta nulla ai giovani delle quando tutti i team e i piloti sono ad ogni modo 125, quando proprio per loro sarebbe un buon già nel paddock, lasciando così più spazio per aiuto, oltre che un piccolo incentivo psicologi- offrire un orario più efficiente per la domenica, co, ma è praticamente così anche per tutti o che attualmente è estremamente compres- quasi i piloti della 250, visto che sono ben po- sa, dovendo concentrare tutto i un giorno. Gli che le speranze di emergere nella combinata eventi della vigilia servirebbero anche a richia- che li mette in concorrenza con le 450: non a mare un po’ di pubblico, e permetterebbero di caso, quest’anno solo Maxime Renaux ci è riu- dare più enfasi alla comunicazione dell’evento scito, assicurandosi i 3.000 euro del 7° posto; a facendone parlare già dal giorno prima. Tim Gajser sono invece andati i 45.000 destina- ti al vincitore assoluto. 1) Nome con le 450 assieme? La si era già sperimentata 4) Punteggio Nell’era della comunicazione e del marketing, negli anni ’90 e fu abbandonata perché non 1.260 punti per Pietro Razzini, 1.120 quelli di 6) Località il nome “Internazionali d’Italia” non ha ragio- piaceva a nessuno, ora si continua a ripropor- Andrea Roncoli: è la graduatoria accumulata Troppo spesso si finisce per andare sui medesi- ne di esistere. Il campionato si rivolge infatti, e re questa classe che dopo qualche giro rende dai primi due classificati al termine delle sei mi tracciati, oltretutto quasi sempre su sabbia. soprattutto, ai piloti stranieri, e di conseguenza tutto caotico, per i piloti che si debbono distri- manche della classe 125, grazie al punteggio Capiamo che la scelta del fondo può essere do- anche ai media continentali ed extra europei. care con potenze diverse e per il pubblico che che ne affibbia 250 al vincitore di manche, 210 vuta al fatto di poter correre su di un fondo per- Una denominazione in italiano, e per di più perde il controllo della classifica già dopo po- al secondo classificato, 170 al terzo, e così via. corribile in qualsiasi condizione metereologi- così articolata e complessa da scrivere per gli chi minuti di gara, più o meno come avviene al ca, anche se ultimamente gli inverni non sono stranieri, ha poco appeal. Si deve quindi trova- Motocross delle Nazioni. Meglio due classiche Nelle MX2, MX1 e Supercampione (quest’ulti- più rigidi e piovosi come una volta: ma almeno re un nome più corto, facilmente comprensi- manche per categoria, che una sola striminzita ma prevede anche uno scarto sui tre risultati) un impianto dal terreno più compatto sarebbe bile, e in inglese, così da far immediatamente per classe e l’accozzaglia finale che non è per a chi taglia per primo il traguardo ne vengono utile per verificare il setting della moto anche percepire lo spirito internazionale del torneo. nulla appagante. assegnati 120 per poi passare a 100, 80, ecc. in tali condizioni. Un’alternanza dei tracciati Insomma, una gran confusione. Perché non servirebbe inoltre per rendere più capillare la 2) Formula di gara 3) Orario seguire il tradizionale punteggio dei GP, come diffusione del motocross e offrire ai Motoclub A cosa serve la manche Supercampione, e so- I piloti partecipano agli Internazionali d’Italia d’altronde è in altri campionati nazionali euro- un incentivo in più per investire nei propri im- prattutto, che senso ha far gareggiare le 250 per verificare la loro preparazione fisica, la pei? pianti, visto che gli Internazionali d’Italia sono

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rimasti una delle poche occasioni per fare un e Ben Watson) ha corso solo in Sardegna e non po’ di incasso. I circuiti troppo lontani sareb- nelle prove successive; così come la KTM Red bero poi da evitare, per non costringere i team Bull 250, che era a Mantova con Tom Vialle e privati ad affrontare spese eccessive. René Hofer ma, invece che a Mantova ha schie- rato i propri piloti al cancello della concomi- 7) Verifiche tecniche tante gara internazionale di Hawkstone Park. Il sabato iniziano tardi, alle 15, e chiudono alle 19,30 per poi riprendere il giorno dopo E’ importante capirne i motivi, e come incenti- dalle 7,30 alle 8. Visto che molti team sono già vare la presenza lungo tutto il campionato. nel paddock dal venerdì, dovrebbero iniziare al massimo in tarda mattinata al sabato per terminare entro sera, eliminando l’ulteriore sessione della domenica mattina: cosa che costringe a programmare i gruppi solo poco prima del via della prima sessione della 125.

8) Prezzi Capiamo che le spese, tra organizzazione, commissari, servizi medici, montepremi, ecc. siano tante, ma bisognerebbe cercare di con- tenere il costo dei biglietti di ingresso, che è di 40 euro a persona che si vanno a sommare ai 10 euro per entrare nel paddock e ai 5 per il parcheggio. In tal modo si potrebbe allargare la fascia degli spettatori, magari proponendo pacchetti interessanti che nel caso di gare an- che al sabato includano il weekend completo.

9) Continuità Rimane infine da risolvere il problema della mancanza di continuità della partecipazione di team e piloti. Ad esempio, il team Yamaha ufficiale MX2 (che si era piazzato al 1° e 2° po- sto della MX2 rispettivamente con Jago Geerts

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DAKAR HONDA. SETTE ANNI E FINALMENTE RICKY BRABEC

17 Febbraio 2020. A un mese esatto dalla conclu- Honda ripercorre i sette anni GUARDA IL VIDEO sione della 42ma Dakar, Honda celebra e ricorda. dell’Avventura necessaria per Celebra il suo vincitore, Ricky Brabec, e ricorda, 1con un video, che per interrompere l’incredibile vincere la Dakar, trent’anni serie di KTM, che durava dal 2001, ci sono volu- dopo il successo di Gilles ti sette anni. Ben sette, lunghi anni. Non è una cosa troppo strana, d’altra parte, quando si par- Lalay, con un video-sintesi. Ne la di Dakar. Anche Volkswagen, che come si può approfittiamo per un ritratto immaginare a suo tempo scese in campo senza alcun limite “operativo”, ci mise un arco di tem- estemporaneo del Campione po del tutto analogo prima che Giniel De Villiers californiano, primo “Made in rompesse la crosta della tradizione e portasse la Tuareg Rally sul primo gradino del podio argen- USA” della Storia tino. Fatto sta che, inizialmente impostato sulla lunghezza d’onda dei “classici” tre anni, il pro- gramma Honda a un certo punto è diventato una faccenda quasi personale, cruciale per la storia della Marca giapponese.

Il video, intitolato “The Dakar Challenge (2013- 2020)”, è pubblicato da HRC sulle pagine dl Monster Energy Honda Rally Team e ripercorre GUARDA TUTTE LE FOTO sinteticamente la parabola iniziata nel 2013 con di Piero Batini

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approfittiamo per tornare un momento sul- mettere correttamente in fila e a posto non le immagini di Ricky Brabec, tutto sommato poche cose, soprattutto dentro quella testa non abbastanza riconosciuta e celebrata, devastata dal bruttissimo colpo morale. In quasi ci fosse un velo “sacrilego” nella vit- una Squadra ancora Barreda-centrica, gli toria che ha rotto un antico incanrtsimo. Il vennero in aiuto una grande forza di carat- ventinovenne californiano super campione tere e il supporto fondamentale, nessuno del National Hare & Hound, chiamato per lo dice e tanto meno lo scrive, di due con- la prima volta da Quinn Cody a parlare la nazionali: Jimmy Lewis, che gli scrive degli difficile lingua del Rally, ha vinto arci-meri- speciali road book di istruzione e lo sottopo- tatamente la Dakar 2020, quasi “premiato” ne alle “torture” della sua Scuola, e Johnny con gli interessi per la sofferenza impostagli Campbell, che resta, questa volta ancora più dallo spietato Rally-Avventura nelle due edi- strettamente al suo fianco. È come una sfida zioni precedenti. Già nel 2018, e soprattutto nella sfida. Della Honda contro la Dakar, di nel 2019, il giovane, caparbio Ricky aveva Brabec contro le correnti avverse del desti- dimostrato ampiamente di poter gestire una no. Brabec, si sa per certo, ha ricevuto anche corsa vittoriosa e “autonoma”, rimanendo una solenne offerta da parte del Gruppo KTM tuttavia impigliato nelle maglie di quel de- per correre con una Husqvarna, il che la dice stino crudele così assiduo alla Dakar. Partito lunga su quanto siano attenti alla “materia” il ritorno alla Dakar Perù-Argentina-Chile sentanza sudamericana, argentina in parti- con sette minuti di vantaggio, la sua moto a Mattighofen, ma ha gentilmente declinato, e conclusa, al momento, con la vittoria del colare, della Marca nipponica. La formazio- rimase congelata in panne, motore fulmi- questa volta io direi grazie anche all’influen- 2020 alla Dakar Arabia Saudita. Come nel ne impegnata in quella prima “esposizione”, nato, dopo appena 56 chilometri dell’ottava za di Campbell, l’uomo icona dell’avventura caso di Volkswagen, l’Avventura Honda ini- e interamente al traguardo, era composta da Tappa, terzultima della 100% Perù tra San offroad americana di Honda e delle 11, leg- zia in un continente, l’America del Sud, e si Rodriguez, dall’argentino Xavier Pizzolito e Juan de Marcona e Pisco, la “brutta e catti- gendarie vittorie alla Baja 1000. Concentrato conclude in un altro, l’Asia occidentale. dall’americano Johnny Campbell, il Pilota va” Super Ica. Inizialmente Brabec sembrò sulla missione del riscatto, Brabec ha cam- Quando Honda decise di tornare ufficial- che Mr. Franco portò per la prima volta alla non riuscire a darsi pace. Tutti avevano visto biato molte cose. Il tipo di preparazione, gli mente alla Dakar, dopo ben 23 anni e l’ulti- Dakar, come premio per la vittoria al Nevada quanto l’americano di Mira Loma fosse in allenamenti, il tempo passato sulla moto e ma vittoria del 1989 di Gilles Lalay, la figura Rally, e che avrebbe, ai giorni nostri, rappre- grado di vincere, e Yamaha e KTM, che inse- in altre fasi della marcia di avvicinamento operativa non era ancora così chiara e di- sentato l’enzima fondamentale della vittoria guivano quasi “annaspando” le tracce del al grande Evento. Molte di queste varianti chiarata. Sulla moto stava lavorando da un di Brabec, prima volta di un americano in co- californiano, sapevano benissimo che le loro di percorso restano “segrete” e Ricky gioca po’ di tempo (lo sapevamo in pochi) un bra- abitazione con il contemporaneo successo chance potevano essere affidate soltanto a sull’utilità di tenere sé la formula vincente vo portoghese già Campione del Mondo, Hel- di Casey Currie nella Gara degli SSV. una “mano esterna”, e cattiva. del suo “recupero” e della preparazione. der Rodriguez, e il Team da impegnare nella sfida del secolo aveva ricevuto una grossa, Ricky Brabec Il 2019, iniziato così male quel 15 gennaio, L’opinione di Roby Boasso fondamentale spinta da parte della rappre- Vi lasciamo alla visione del micro-film e ne divenne per Ricky Brabec un anno in cui ri- Di Ricky Brabec abbiamo parlato spesso

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con Roberto Boasso, che del Team Honda è sua carriera: il Meccanico. Ricky ha sempre stato Meccanico e Manager. È “Il Rosso” che chiesto un meccanico di origine Americana mi aveva detto per la prima volta di lui, così - nel team si parlava sempre spagnolo e lui come era stato, a suo tempo, per Toby Price. questo lo pativa – e quest’anno con lui c’era Roby ci vedeva lungo. Roberto racconta che Kendall Norman. Norman è stato anche un Honda cercava un pilota Americano, ovvia- fortissimo pilota nelle Baja California, nelle mente il mercato USA è molto importante, quali Ricky ha anche gareggiato, e vinto, e ha e focalizza subito sull’importanza della pre- una bella filosofia nell’assistere i suoi Piloti. senza di Johnny Campbell costantemente È quasi maniacale nella cura delle moto, ma al suo fianco, in Gara ma anche durante le molto attento alle parole e alle richieste del varie sessioni di allenamento in California Pilota. Per esempio non lava mai la moto tra Barstow, dove Ricky vive, il deserto e Las con il getto d’acqua, la pulisce con uno strac- Vegas... una rotta corsa ripetutamente in cio umido, e controlla ogni bullone, vite o lungo e in largo. Roby conferma l’immagine parte fino alla noia. Se qualcosa appena non che anche i suoi colleghi hanno di lui: quel- lo convince, sostituisce. la di un ragazzo solare, gentile e tremenda- Resta un interrogativo aperto, non perché mente determinato e serio. È utile ricordare necessariamente in discussione bensì per- che Brabec si è sacrificato molto per correre ché le belle sensazioni della vittoria più im- da professionista e per raggiungere questo portante della carriera appena conquistata risultato, e ha vissuto un momento delica- merita la dolce fase della sedimentazione. tissimo quando si sentiva in qualche modo Ricky Brabec aveva un contratto in scadenza ai margini della squadra la cui maggior par- quest’anno. Honda gli avrà senz’altro offerto te delle attenzioni era rivolta verso Barreda le basi “aggiornate” della conferma “auto- e Benavides. Honda lo ha aiutato molto, e matica”, ma sicuramente c’è chi non dorme torna a galla l’episodio in cui Ricky fu a un da questa parte della Terra e, appena più a passo dal firmare con Husquarna. Ricky era Nord-Est, sta già eventualmente già prepa- un ragazzo un po’ “grezzo”, semplice e candi- rando le mosse anti-Brabec! Come andrà a damente onesto, ed è ancora il “Desert Man” finire? di Barstow che non ha ancora trovato l’ani- ma gemella della sua vita e che vive con due cani che adora… si parla immancabilmente © Immagini ASO/DPPI/Delfosse/Flamand/ del ruolo di Johnny Campbell, che Ricky ha LeFloch/Vargiolu/Lopez - RedBull Content sempre voluto al suo fianco, e di una altro Pool - Honda HRC aspetto “umano” non trascurabile della

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ELI TOMAC E CHASE SEXTON CONQUISTANO ARLINGTON

Il pilota della Kawasaki centra il secondo successo consecutivo in campionato, il quarto della stagione. La tabella rossa della 450SX è sempre più nelle sue mani. Nella seconda prova della 250SX della costa est la vittoria è andata al pilota della Honda, nuovo capoclassifica in coabitazione con Shane Mcelrath

di Francesco Bagini GUARDA IL VIDEO

Ad Arlington è andata in scena la seconda 4 vittorie contro 2. Terzo è Cooper Webb a Triple Crown della stagione, dopo quella di- quota 155 e con in tasca una sola vittoria. Il sputata a Glendale. Nella classe principale, pilota della KTM, ad Arlington, è stato vitti- Ala 450SX, la vittoria dopo le tre manches è ma di una brutta caduta durante la seconda andata a Eli Tomac. Il pilota della Kawasaki gara, che lo ha visto sbattere violentemente ha ottenuto due vittorie più un quinto posto contro l’asfalto a bordo pista. Quarto Justin nella prima gara. Alle sue spalle Ken Roczen, Barcia con 154 punti, vincitore del primo vincitore della prima manche e poi 7° e 2°, e round dell’anno. Jason Anderson, 3°, 2° e 5°. La 250SX, iniziata lo scorso weekend, vede Nella categoria inferiore, la 250SX, trionfo di ovviamente una classifica più corta. Primi a Chase Sexton, grazie a due secondi posti e a pari merito sono Sexton e Mcelrath, con una una vittoria. Sul secondo gradino del podio vittoria a testa, entrambi a 49 punti. Segue al è salito Shane Mcelrath, vincitore settima- terzo posto Jeremy Martin con 40. Quarto è na scorsa in Florida, dopo un terzo, secon- Hampshire a 38 punti. do e primo posto. Terzo posto finale per Rj Hampshire, rispettivamente primo (dopo Settimana prossima, sabato 29 febbraio GUARDA IL VIDEO una dura ‘sportellata’ a Sexton), 6° e 3° (dopo 2020, l’AMA Supercross sarà impegnato al un’altro contatto, sta volta con Jordon Smi- Mercedes-Benz Stadium di Atlanta, in Geor- th) nelle tre manches. In campionato Tomac gia. allunga su Roczen, 181 contro 174 punti e

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