Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

CITTA’ DI BUCCHIANICO Variante 2018 al PRG del Comune di Bucchianico (strumento urbanistico vigente approvato con Del. di C.C. n. 21 del 28.06.2010, pubbl. su BURA N. 49 del 28.07.2010)

Rapporto Preliminare Funzionale alla verifica di assoggettabilità alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.), ai sensi dell’art. 12 del D. Lg .vo 04/08

Testo integrato in data 06.12.2018 a seguito della Nota pervenuta dal Servizio del Genio Civile Regionale di , Prot. n. 0261764/18 del 24.09.18, recante richiesta di integrazioni documentali di adeguamento della variante al PRG ai contenuti dell’All. A alla Del. di G.R. n.108 del 22.02.2018 ______

Il fosso Serepenne e le campagne di Contrada Pubbliconi con lo sfondo della Maiella (Credito fotografico Tenuta I Fauri )

Direttiva Comunitaria 2001/42/CE Decreto Legislativo 152/2006 Decreto Legislativo 4/2008

Progettazione (tecnico redattore): Arch. Aldo Cilli, PhD

Incaricato della consulenza specialistica di supporto alla redazione del Rapporto Preliminare, per le competenze naturalistiche: Dott. ssa Maria Carla De Francesco, Biologa, PhD ______Giugno 2018 Ag giornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

1 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

CITTA’ DI BUCCHIANICO

Variante al PRG del Comune di Bucchianico (strumento urbanistico vigente approvato con Del. di C.C. n. 21 del 28.06.2010, pubbl. su BURA N. 49 del 28.07.2010)

Rapporto Preliminare Funzionale alla verifica di assoggettabilità alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) ai sensi dell’art. 12 del D. Lg. vo 04/08

L’elaborato contiene il “Rapporto preliminare” relativo alla procedura di “verifica di assoggettabilità” dalla Valutazione Ambientale Strategica della “Variante Generale al Piano Regolatore Generale” del Comune di Bucchianico, in provincia di Chieti.

Autorità procedente: Comune di Bucchianico Geom. Luigi Orlandi Responsabile servizio urbanistico

Redattore progettista: Arch. Aldo Cilli, PhD in Urbanistica incaricato della consulenza specialistica di supporto alla redazione del Rapporto Preliminare, per le competenze naturalistiche: Dott. ssa Maria Carla De Francesco, Biologa, PhD

Determinazione Dirigenziale d’incarico professionale n. 481 A.T. del 02.12.2016 (R. GEN. n.778) CIG n° Z0E1C19B0A

2 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Indice del Rapporto Preliminare

Parte Prima_____A. PREMESSE GENERALI

OGGETTO E ARTICOLAZIONE DEL DOCUMENTO

B. RIFERIMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI VAS

1.1_ LA DIRETTIVA 2001/42/CE e i Decreti Legislativi 152/06 e 4/2008 1.2_ LA PROCEDURA DI V.A.S. NELLA REGIONE

C. FINALITA’, CONTENUTI, ATTORI DEL RAPPORTO PRELIMINARE DI ASSOGGETTABILITA’ A VAS

1.1_ LA PROCEDURA DI VAS IN 5 PASSAGGI ESSENZIALI 1.2_ METODOLOGIA OPERATIVA E CRITERI DI VERIFICA 1.3_ AUTORITA’ PROCEDENTE E AUTORITA’ COMPETENTE 1.4_ INDIVIDUAZIONE DELLE AUTORITA’ CON COMPETENZA AMBIENTALE (ACA) 1.5_ PROCEDURA UTILIZZATA PER LE CONSULTAZIONI

Parte seconda _ A. OBIETTIVI, STRATEGIE E AZIONI DELLA VARIANTE AL PRG

1.1_ AMBITO D’INTERVENTO 1.2_ DIMENSIONE STRATEGICA E DIMENSIONE OPERATIVA DEL NUOVO PRG 1.3_ OBIETTIVI E AZIONI DELLA VARIANTE 2018 AL PRG DI BUCCHIANICO 1.4_ LE SCELTE QUALIFICANTI IL PROGETTO URBANISTICO 1.5_ CONTESTO DI RIFERIMENTO PIANIFICATORIO E ANALISI DI COERENZA 1.6_ LA COERENZA DEL PIANO CON LE STRATEGIE DI AREA VASTA

_ B. IL MONITORAGGIO DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PRG VIGENTE

1.1_ IL PIANO, STRUMENTO DI MONITORAGGIO E AGGIORNAMENTO CICLICO 1.2_ CENSIMENTO DELL’ATTIVITA’ EDILIZIA NEL DECENNIO 2007- 2017 1.3_ MONITORAGGIO DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PRG VIGENTE 1.4_ MONITORAGGIO DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEGLI STANDARD PUBBLICI

_ C. GLI EFFETTI DELLE SCELTE DELLA VARIANTE SUL BILANCIO URBANISTICO DEL NUOVO PRG (CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI SUOLO, DI CARICO URBANISTICO O CAPACITA’ INSEDIATIVA)

1.1_ IMPATTO DELL’ACCOGLIMENTO DELLE ISTANZE SUL DIMENSIONAMENTO 1.2_ IMPATTO DELLA RIDESTINAZIONE IN ZONA AGRICOLA DELLE AREE GIA’ EDIFICABILI IN FRANA (NUOVA ZONA P3) IN LOCALITA’ CANALE - PIANE 1.3_ IMPATTO DELLA RIDESTINAZIONE IN ZONA AGRICOLA DI PARTE DELL’AREA PIP ALENTO 1.4_ IMPATTO DELLA RIDESTINAZIONE IN ZONA AGRICOLA DI ZONE C2 IN AMBITO RURALE 1.5_ IMPATTO DELLA RIDESTINAZIONE IN ZONA AGRICOLA E7 NUCLEI RESIDENIALI ATIPICI IN AMBITO RURALE DI ZONE B2 IN AMBITO EXTRAURBANO 1.6_ DIMENSIONAMENTO DELLA CAPACITA’ INSEDIATIVA DEL NUOVO PRG E VERIFICA DELLA DOTAZIONE DEGLI STANDARD PUBBLICI DI PREVISIONE

3 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Parte Terza_____A. DATI SUI PRINCIPALI ASPETTI AMBIENTALI: VALORI, CRITICITA’ E FRAGILITA’ DI CONTESTO

1.1_ PREMESSE ESSENZIALI CIRCA I CRITERI DI ANALISI AMBIENTALE ADOTTATI 1.2_ ANALISI DELLA QUALITA’ DELL’ARIA 1.3_ CLIMA: TERMOMETRIA E PLUVIOMETRIA 1.4_ CAMBIAMENTI CLIMATICI 1.5_ ANALISI DELLA QUALITA’ DELLE ACQUE SUPERFICIALI 1.6_ QUALITA’ DELLE ACQUE SOTTERRANEE

B. LA GESTIONE DEL SISTEMA DEPURATIVO E DEL CICLO DEI RIFIUTI

1.1_ IL SISTEMA DEPURATIVO 1.2_ LA GESTIONE DEI RIFIUTI

C. IL SISTEMA DELLA BIODIVERSITA’

1.1_ LA BIODIVERSITA’ 1.2_ IL SIC IT IT7140110 “CALANCHI RIPE DELLO SPAGNOLO”

D. INDICATORI E STRUMENTI DI VINCOLO

1.1_ INDICATORI GEOLOGICI 1.2_ INDICATORI PAESAGGISTICI 1.3_ ACQUE PUBBLICHE 1.4_ VINCOLI TERRITORIALI 1.5_ ANALISI ED INTERPRETAZIONE DELL’USO DEL SUOLO E DELLA QUALITA’ GEOBOTANICA

Parte Quarta ____ VALUTAZIONE DI ASSOGGETTABILITA’/NON ASSOGGETTABILITA’ DELLA VARIANTE AL PRG A VAS

1.1_ CRITERI PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’/NON ASSOGGETTABILITA’ A VAS DEL NUOVO PRG 1.2_ INDIVIDUAZIONE CRITICA SOMMARIA DEI PRESUMIBILI IMPATTI DESUNTI DALL’ANALISI DI PERTINENZA DEI CRITERI 1.3_ SINTESI DELLE MOTIVAZIONI 1.4_ PARERE CONCLUSIVO DI ASSOGGETTABILITA’/ NON ASSOGGETTABILITA’

4 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Parte Prima

A. PREMESSE GENERALI

OGGETTO E ARTICOLAZIONE DEL DOCUMENTO L’elaborato considera la proposta di Variante Generale al Piano Regolatore Generale (P.R.G.) per la trasformazione urbanistica dell’intero territorio del Comune di Bucchianico, in provincia di Chieti, e ne affronta la verifica assoggettabilità dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) ai sensi dell’articolo 12 del Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n. 4, “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale”. L’Amministrazione Comunale di Bucchianico ha provveduto all’avvio del procedimento di “verifica di Assoggettabilità” con determinazione dirigenziale n° 176 del 14.3.2019 (allegato 1). La previsione d’intervento generale, come meglio descritta oltre, prevede l’adozione, l’approvazione e l’attuazione della Variante al Piano Regolatore Generale (P.R.G.), redatto ai sensi delle normative nazionali e regionali vigenti, modificativo di quello approvato con Del. di C.C. n. 21 del 28.06.2010, pubbl. su BURA N. 49 del 28.07.2010 rendendo necessaria la presente “verifica di assoggettabilità” al processo formativo dello stesso strumento urbanistico di che trattasi nel presente Rapporto Preliminare. Il documento si articola nei seguenti contenuti principali: - esposizione dei riferimenti normativi generali in materia di VAS, ai diversi livelli di competenza; - richiami generali alle previsioni progettuali d’intervento, come dettagliate negli elaborati di progetto; - ricostruzione del quadro programmatico e pianificatorio vigente, alle diverse scale, per l’ambito di studio; - ricostruzione dei principali elementi di conoscenza del quadro del sistema ambientale caratteristico del territorio identificabile con il contesto di intervento; - stima dei possibili effetti ambientali correlabili all’intervento in progetto; - valutazioni finali circa l’esclusione della Variante Generale al Piano Regolatore Generale (P.R.G.) dal processo di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.).

5 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Parte Prima

B. RIFERIMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI V.A.S.

B. 1.1_ LA DIRETTIVA 2001/42/CE e i Decreti Legislativi 152/06 e 4/2008 L’applicazione di una valutazione ambientale ai piani ed ai programmi è da tempo riconosciuta, a livello internazionale, quale strumento essenziale per il sostegno delle azioni rivolte allo sviluppo sostenibile. L’approvazione della Direttiva 2001/42/CE in materia di “ valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente ” ha intensificato le occasioni di dibattito sulla Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) in sede europea e nazionale, centrando l’attenzione sulla necessità di introdurre un cambiamento radicale di prospettiva nelle modalità di elaborazione degli strumenti di pianificazione territoriale, a partire dal confronto tra tutte le posizioni e gli approcci disciplinari che contribuiscono al processo di pianificazione. La Direttiva ha introdotto la valutazione ambientale come strumento chiave per assumere la sostenibilità quale obiettivo determinante nella pianificazione e programmazione. La Direttiva comunitaria sulla VAS ha esteso, dunque, l'ambito di applicazione del concetto di valutazione ambientale preventiva ai piani e programmi, nella consapevolezza che i cambiamenti ambientali sono causati non solo dalla realizzazione di nuovi progetti, ma anche dalla messa in atto delle decisioni strategiche di natura programmatica. Differenza essenziale indotta da questo ampliamento consiste nel fatto che la valutazione ambientale dei piani e programmi viene ad intendersi quale processo complesso, da integrare in un altro processo, altrettanto complesso, generalmente di carattere pubblico ‐ chiamato pianificazione o programmazione. Perché tale integrazione possa essere effettiva e sostanziale, la VAS deve intervenire fin dalle prime fasi di formazione del piano o programma con l’intento che le problematiche ambientali siano considerate sin dalle prime fasi di discussione ed elaborazione dei piani e programmi. Secondo le indicazioni comunitarie, la VAS va intesa come un processo interattivo da condurre congiuntamente all’elaborazione del piano per individuarne preliminarmente limiti, opportunità, alternative e precisare i criteri e le opzioni possibili di trasformazione. A livello nazionale, la normativa di settore – Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 (Testo Unico sull’Ambiente), successivamente modificato dal Decreto Legislativo 16 gennaio 2008 n. 4 ‐ nel riprendere i contenuti della Direttiva Comunitaria, all’art. 6, “oggetto della disciplina,” dichiara: - «1. La valutazione ambientale strategica riguarda i piani e i programmi che possono avere impatti significativi sull'ambiente e sul patrimonio culturale. - 2. Fatto salvo quanto disposto al comma 3, viene effettuata una valutazione per tutti i piani e i programmi: a) che sono elaborati per la valutazione e gestione della qualità dell'aria ambiente, per i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli, e che definiscono il quadro di riferimento per l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione o comunque la realizzazione dei progetti elencati negli allegati II, III e IV del presente decreto;

6 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 b) per i quali, in considerazione dei possibili impatti sulle finalità di conservazione dei siti designati come zone di protezione speciale per la conservazione degli uccelli selvatici e quelli classificati come siti di importanza comunitaria per la protezione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatica, si ritiene necessaria una valutazione d'incidenza ai sensi dell'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, e successive modificazioni. - 3. Per i piani e i programmi di cui al comma 2 che determinano l'uso di piccole aree a livello locale e per le modifiche minori dei piani e dei programmi di cui al comma 2, la valutazione ambientale è necessaria qualora l'autorità competente valuti che possano avere impatti significativi sull'ambiente, secondo le disposizioni di cui all'articolo 12. - 3‐bis. L'autorità competente valuta, secondo le disposizioni di cui all'articolo 12, se i piani e i programmi, diversi da quelli di cui al paragrafo 2, che definiscono il quadro di riferimento per l'autorizzazione dei progetti, possono avere effetti significativi sull'ambiente. - 4. Sono comunque esclusi dal campo di applicazione del presente decreto: - i piani e i programmi destinati esclusivamente a scopi di difesa nazionale caratterizzati da somma urgenza o coperti dal segreto di Stato; - i piani e i programmi finanziari o di bilancio; - i piani di protezione civile in caso di pericolo per l'incolumità pubblica.» Mentre, all’art. 12 “verifica di assoggettabilità” così recita: - «1. Nel caso di piani o programmi di cui all’articolo 6, comma 3, l’autorità procedente trasmette all’autorità competente, su supporto cartaceo ed informatico, un rapporto preliminare comprendente una descrizione del piano o del programma e le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull’ambiente dell’attuazione del piano o programma, facendo riferimento ai criteri dell’allegato I del presente decreto. - 2. L’autorità competente, in collaborazione con l’autorità procedente, individua i soggetti competenti in materia ambientale da consultare e trasmette loro il documento preliminare per l’acquisirne il parere. Il parere è inviato entro trenta giorni all’autorità competente ed all’autorità procedente. - 3. Salvo quanto diversamente concordato dall’autorità competente con l’autorità procedente, l’autorità competente, sulla base degli elementi di cui all’allegato I del presente decreto e tenuto conto delle osservazioni pervenute, verifica se il piano o programma possa avere impatti significativi sull’ambiente. - 4. L’autorità competente, sentita l’autorità procedente, tenuto conto dei contributi pervenuti, entro novanta giorni dalla trasmissione di cui al comma 1, emette il provvedimento di verifica assoggettando o escludendo il piano o programma dalla valutazione di cui agli articoli 13 a 18 e, se del caso, definendo le necessarie prescrizioni. - 5. Il risultato della verifica di assoggettabilità, comprese le motivazioni, deve essere reso pubblico.»

B. 1.2_ LA PROCEDURA DI V.A.S. NELLA REGIONE ABRUZZO La Regione Abruzzo ha recepito gradualmente i contenuti della Direttiva comunitaria attraverso i seguenti passaggi normativi che disciplinano e orientano il processo di VAS: - Legge Regionale 9 agosto 2006, n. 27 “Disposizioni in materia ambientale” - Delibera di Giunta Regionale 19 febbraio 2007, n. 148 recante "Disposizioni concernenti la Valutazione Ambientale Strategica di Piani e Programmi regionali"

7 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 - Delibera di Giunta Regionale 13 agosto 2007, n. 842 “Indirizzi concernenti la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) di Piani di competenza degli Enti Locali ricadenti nel territorio regionale” - Circolare 31/07/2008 “Competenze in materia di VAS. Chiarimenti interpretativi” - Circolare 02/09/2008 “Competenze in materia di VAS per i Piani di Assetto Naturalistico (PAN)” - Circolare 18/12/2008 “Individuazione delle Autorità con competenza ambientale nella struttura regionale” - Circolare 17/12/2010 “Chiarimenti interpretativi su alcuni aspetti del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica VAS” - Circolare 18/01/2011 “Competenze in materia di valutazione ambientale strategica. Ulteriori chiarimenti interpretativi” - Parere del 13/12/2011 “Strumenti urbanistici e Varianti. Valutazione Ambientale Strategica e Verifica di assoggettabilità – procedimento”. Inoltre è possibile consultare, all’interno del portale ufficiale regionale, una sezione interamente dedicata all’articolazione della procedura di VAS, raggiungibile all’indirizzo: http://www.regione.abruzzo.it/xAmbiente/index.asp?modello=coseVas&servizio=xList&stileDi v=monoLeft &template=intIndex&b=valAmbSt1. In questo spazio sono state pubblicate alcune note inerenti la Valutazione Ambientale Strategica dei piani urbanistici ed alcuni ideogrammi ed indici per la costruzione del processo, in conformità a quanto previsto dal quadro normativo di riferimento europeo e statale.

8 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Parte Prima

C. FINALITA’, CONTENUTI, ATTORI DEL RAPPORTO PRELIMINARE DI ASSOGGETTABILITA’ A VAS

C. 1.1_ LA PROCEDURA DI VAS IN 5 PASSAGGI ESSENZIALI In generale, nella procedura di VAS, il Rapporto Preliminare comprende una descrizione del piano o programma e le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull'ambiente derivanti dall'attuazione del piano o programma ed è predisposto facendo riferimento ai criteri dell'Allegato I alla Parte II del D. lgs. 152/2006 e s.m.i. Il presente documento è, dunque, elaborato al fine di verificare se la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Bucchianico, sia o meno assoggettabile a VAS e si riferisce alla fase di Screening, o verifica di assoggettabilità , prevista dall’art. 12 del D.lgs n. 152/2006 e s.m.i., come esemplificato nel seguente schema operativo pubblicato dalla Regione Abruzzo.

Questa fase si svolge secondo i seguenti 5 essenziali passaggi: 1. l'Autorità Procedente trasmette all'Autorità Competente un Rapporto Preliminare comprendente una descrizione del Piano o Programma e le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull'ambiente definiti sulla base dei criteri dell'allegato I al Decreto; 2. Detto Rapporto Preliminare è inviato ai soggetti competenti in materia ambientale (autorità con competenza ambientale), di seguito individuati, i quali, entro trenta giorni dal ricevimento, inviano il proprio parere all'Autorità Competente e a quella Procedente; 9 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 3. L'Autorità Competente valuta, sulla base degli elementi di cui all'allegato I e tenuto conto delle osservazioni pervenute, se il Piano o Programma possa avere impatti significativi sull'ambiente ed emette un provvedimento di verifica, assoggettando o escludendo il piano dai successivi obblighi della procedura di VAS; 4. Il risultato della verifica di assoggettabilità, comprese le motivazioni, deve essere reso pubblico; Gli adempimenti successivi all'emanazione del provvedimento di verifica di assoggettabilità a VAS sono i seguenti e riguardano l’ottemperanza delle prescrizioni di seguito riportate: 1. la procedura di verifica di assoggettabilità a VAS si può concludere con 2 esiti: da assoggettare a VAS, da non assoggettare a VAS con/senza prescrizioni. 2. nel caso di non assoggettabilità a VAS con prescrizioni il proponente è tenuto ad ottemperare alle stesse trasmettendone i riscontri ai soggetti preposti alla verifica e al controllo con le modalità e i tempi indicati nella prescrizione.

C. 1.2_ METODOLOGIA OPERATIVA E CRITERI DI VERIFICA Il corpus normativo inerente le procedure di VAS è stato, negli ultimi anni, notevolmente implementato su impulso ed iniziativa delle strutture tecnico amministrative della Regione Abruzzo che hanno prodotto diversi documenti di orientamento, a beneficio delle amministrazioni locali, al fine di agevolarne l’individuazione di percorsi operativi standardizzati e procedure amministrative il più possibile lineari e coerenti con il complesso degli adempimenti richiesti sia per effetto della applicazione della disciplina introdotta dal D. Lgs. 04/08, sia al fine di garantirne conformità ai protocolli operativi richiamati nelle Direttive Comunitarie, anche di recente ed, inoltre, tenendo conto della giurisprudenza più recente in materia, in continuo aggiornamento e complessa evoluzione. Negli ultimi anni, la Struttura tecnica competente della Regione Abruzzo ha messo a punto diverse versioni progressivamente aggiornate ed affinate di un Documento di Linee Guida alla redazione della V.A.S. di Piani e Programmi a beneficio degli Enti locali, creando anche una apposita struttura tecnica di supporto alle amministrazioni, detta “ Task Force VAS ” con compiti di agevolazione della fase di redazione delle valutazioni, preventiva alla istruttoria vera e propria, operata dal Comitato V.A.S.. Tale utile documento di Linee Guida, tuttavia, inevitabilmente, come detto, si richiama essenzialmente, e diversamente non potrebbe essere, ai dettami: - della Direttiva Comunitaria 2001/42/CE; - del Decreto Legislativo 152/2006; - del Decreto Legislativo 4/2008; ed, inoltre, altrettanto significativamente e più utilmente, da un punto di vista operativo procedurale ai contenuti: - della Delibera di Giunta Regionale 13 agosto 2007, n. 842 “Indirizzi concernenti la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) di Piani di competenza degli Enti Locali ricadenti nel territorio regionale” - del Parere del 13/12/2011 “Strumenti urbanistici e Varianti. Valutazione Ambientale Strategica e Verifica di assoggettabilità – procedimento”. Pertanto, la Verifica di Assoggetabilità/non assoggettabilità della Variante Generale del Piano Regolatore Generale del Comune di Bucchianico dalla V.A.S., coerentemente con quanto pubblicato sul portale ufficiale dell’Ente Regione è condotta sulla base di un “Rapporto preliminare” contenente le seguenti informazioni circa i suoi effetti significativi sull’ambiente e sulla salute (cfr. Allegato I, D.Lgs 4/2008):

10 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 1. Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: - In quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l’ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse; - In quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati; - La pertinenza del piano o del programma per l’integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile; - Problemi ambientali pertinenti al piano o al programma; - La rilevanza del piano o del programma per l’attuazione della normativa comunitaria nel settore dell’ambiente (ad es. piani, e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque). 2. Caratteristiche degli impianti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: - Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti; - Carattere cumulativo degli impatti; - Natura transfrontaliera degli impatti; - Rischi per la salute umana o per l’ambiente (ad es. in caso di incidenti); - Entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate); - Valore e vulnerabilità dell’area che potrebbe essere interessata a causa d: delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell’utilizzo intensivo del suolo; - Impianti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale.

C. 1.3_ AUTORITA’ PROCEDENTE E AUTORITA’ COMPETENTE La giurisprudenza ha affermato che il trasferimento delle competenze in ordine al procedimento di approvazione del piano operato dalla L.R. n. 11/99, implica necessariamente il trasferimento anche delle competenze in ordine alla procedura VAS, cosicché deve ritenersi del tutto legittimo che “l’autorità procedente” e “l’autorità competente” coincidano nello stesso Ente, cioè nel Comune. (TAR Pescara, sentenza 09/02/2013 n. 51). La stessa Regione, con circolare n. 19565 del 31 luglio 2008 trasmessa a tutti i Comuni ed alle Province, aveva declinato la propria competenza al riguardo, individuando nell’Amministrazione comunale l’ente a cui fa capo sia l’autorità procedente che l’autorità competente. Pertanto, nell’ambito del presente procedimento di verifica di assoggettabilità, l’autorità procedente e l’autorità competente coincidono con il Comune di Bucchianico.

C. 1.4_ INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON COMPETENZE AMBIENTALI (SCA), già ACA La VAS si configura come una procedura partecipata e endoprocedimentale, per questo, sin dalla fase di avvio del Piano, essa richiede il coinvolgimento delle istituzioni assimilabili o altri portatori di interessi qualificati definiti, già definiti Autorità con Competenza Ambientale (ACA), oggi detti anche soggetti con Competenze Ambientali, da un lato e pubblico dall'altro. La fase di screening deve prevedere dunque un processo partecipativo che coinvolga i SCA potenzialmente interessati dall’attuazione del Piano, affinché condividano le informazioni contenute nel rapporto preliminare e possano esprimere il loro parere a riguardo. A questo

11 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 scopo viene definito l’elenco dei SCA da coinvolgere nel processo di consultazione finalizzato all’acquisizione del parere di assoggettabilità. Elenco SCA per la VAS della Variante al PRG del Comune di Bucchianico

Direzioni Generali Regionali con competenze ambientali : 1. DPC - Dipartimento Governo del Territorio e Politiche Ambientali • DPC002 - Servizio Valutazioni Ambientali • DPC017 - Servizio Gestione Demanio Idrico e Fluviale • DPC022 - Servizio Edilizia Sociale (Residenziale pubblica, Scolastica, di Culto) • DPC024 - Servizio Gestione e Qualità delle Acque • DPC025 - Servizio Politica Energetica, Qualità dell'Aria, S.I.N.A. e Risorse Estrattive del Territorio • DPC026 - Servizio Gestione dei Rifiuti • DPC029 - Servizio Prevenzione dei Rischi di Protezione Civile • DPC030 - Servizio Emergenze di Protezione Civile • DPC031 - Servizio Programmazione Attività di Protezione Civile 2. DPD - Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca • DPD021 - Servizio Tutela degli Ecosistemi Agro ambientali e Forestali e Promozione dell'uso efficiente delle Risorse (Sede L'Aquila) • DPD026 - Servizio Territoriale per l'Agricoltura Abruzzo Sud (Sede Chieti-Pescara) • DPD028 - Servizio Affari Dipartimentali (Sede Pescara) 3. DPE - Dipartimento Infrastrutture, Trasporti, Mobilità, Reti e Logistica • DPE002 - Servizio Programmazione dei Trasporti • DPE003 - Servizio Porti, Aeroporti, Dighe • DPE004 - Servizio Reti Ferroviarie, Viabilità e Impianti Fissi • DPE005 - Servizio di Trasporto Pubblico • DPE013 - Servizio Difesa Idraulica, Idrogeologica e della Costa • DPE017 - Servizio Genio Civile Chieti 4. DPG - Dipartimento Sviluppo Economico, Politiche del Lavoro, dell'Istruzione, della Ricerca e dell'Università • DPG006 - Servizio Pianificazione e Sviluppo, Controllo Interno • DPG013 - Servizio Ricerca e Innovazione Industriale • DPG014 - Servizio Imprenditorialità • DPG015 - Servizio Competitività e Attrazione degli Investimenti 5. DPH - Dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio • DPH002 - Servizio Politiche Turistiche, Demanio Marittimo e Sostegno alle Imprese • DPH003 - Servizio Beni e Attività Culturali • DPH004 - Servizio Governo del Territorio, Beni Ambientali, Aree Protette e Paesaggio • DPH005 - Servizio Sport e Emigrazione 6. MIBAC - SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO DELL'ABRUZZO - Via degli Agostiniani, 14, 66100 Chieti – pec [email protected] 7. ARTA Abruzzo Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente - Direzione Centrale c/a Resp. le Gruppo di Lavoro V.A.S. Viale Marconi n. 178 – 65100 – PESCARA 8. REGIONE ABRUZZO – Funzioni delegate dell’Autorità di Distretto dell’Appennino Centrale - Autorità di Bacino di Rilievo Regionale dell’Abruzzo – V. Salaria Antica Est, - 67100 L'Aquila – pec [email protected] 9. Provincia di Chieti Settore II, Servizio Urbanistica e Pianificazione territoriale Piazza Monsignore Venturi,4 – Chieti - 10. ASL Azienda Sanitaria Locale n. 2, Lanciano Vasto Chieti - Sede legale: Via Martiri Lancianesi 17/19 - Chieti - pec: [email protected] 11. Comando Provinciale Carabinieri Forestali, già Corpo Forestale dello Stato (Chieti) Via Asinio Herio, 75 - Chieti – 12. Comune di Chieti - Corso Marruccino 81, pec : [email protected] 12 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 13. Comune di , Via Marcone 42, - pec: [email protected] 14. Comune di Villamagna, Largo Municipio 1, pec: [email protected] 15. Comune di Vacri, Corso Umberto I n. 19, pec: [email protected] 16. Comune di Casacanditella, Via Marrucina 69, pec: [email protected] 17. Comune di Fara Filiorum Petri, Piazza Municipio n. 3, pec: [email protected] 18. Comune di - Via Roma - [email protected] 19. Comune di , P.zza A. De Lollis14 [email protected] 20. WWF Sezione Abruzzo – V. Tavo, 248 - Pescara - email: [email protected] 21. Legambiente Abruzzo _ Via Del Santuario, 160 - PE - email: [email protected] 22. Italia Nostra Abruzzo c/o Biblioteca “Falcone-Borsellino” - Sezione di Pescara - Via del Milite Ignoto 22 –Pescara – email: [email protected] -

C. 1.5_ PROCEDURA UTILIZZATA PER LE CONSULTAZIONI La procedura di VAS prevede che le Autorità con i Soggetti con Competenza Ambientale (SCA) e il pubblico interessato dall'attuazione del Piano abbiano la possibilità di esprimere la loro opinione nelle varie fasi della valutazione. La consultazione di soggetti terzi garantisce il rispetto del diritto all'informazione e alla partecipazione alle decisioni nelle finalità della Convenzione di Aarhus. In particolare, si garantisce il diritto: - all'informazione completa e accessibile; - a esprimere pareri e osservazioni; - a conoscere le motivazioni e le modalità con le quali tali osservazioni sono o non sono state integrate nel Piano. A tal fine sono stati scelti diversi metodi e strumenti da utilizzare per l’attivazione delle politiche di co-pianificazione (di cui all’art. 58 del PTCP della Provincia di Chieti) e dei processi partecipativi di governance “intelligente” e community planning . Tali strumenti di progettazione partecipata, di comunicazione e condivisione delle informazioni, sono finalizzati a garantire, in tutte le fasi di formulazione del progetto di piano (ideazione, pubblicazione, approvazione e gestione) e nel successivo monitoraggio, la totale trasparenza delle scelte e delle conoscenze territoriali, nonché a stimolare il dibattito e la discussione sui temi importanti per il futuro della città e del territorio. Le consultazioni con i SCA saranno attivate mediante pubblicazione del presente “Rapporto Preliminare di Verifica di Assoggettabilità a VAS” nell’Albo Pretorio del Comune e invio cartaceo e/o telematico via Posta Elettronica Certificata.

13 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Parte Seconda

A. OBIETTIVI, STRATEGIE E AZIONI DELLA VARIANTE AL PRG

A. 1.1_ AMBITO D’INTERVENTO La Variante 2018 al PRG di Bucchianico approvato con Del. di C.C. n. 21 del 28.06.2010 (B.U.R.A. Ordinario n. 49 del 28.07.2010), poi adeguato (negli elaborati grafici) per effetto della Sentenza del TAR Abruzzo n. 628/2011 con Del. di C.C. n. 44 del 29.11.2013, si configura, a tutti gli effetti, quale nuovo strumento urbanistico regolatore di carattere generale sul territorio comunale, essendo redatto ai sensi del primo comma dell'art. 12 della LR 18/83 come modificato dall'art. 10 della LR 70/95. Esso assume la valenza di strumento urbanistico generale ai sensi delle Leggi 1150/42, 167/62, 765/67, 865/71, 10/77, 457/78, 47/85 (nei testi vigenti). Le disposizioni contenute nel PRG, difatti, ai sensi della citata L.U.R. Abruzzo, nel testo vigente, n. 18/83, disciplinano l'attività urbanistica ed edilizia, attuabile sia in via diretta, a mezzo dei titoli abilitativi di cui al DPR 380/2001, che indiretta, tramite il rinvio a piani attuativi di dettaglio ed altri strumenti particolareggiati. Il Piano ha validità decennale: prima della scadenza dei dieci anni, in ogni momento, può essere soggetto a revisione, con modifiche e/o integrazioni, senza alcuna autorizzazione preventiva, come disposto dall'art. 33 della LR 18/83. Esso ha efficacia in relazione alle disposizioni e limitazioni operanti sul territorio comunale. 3. Il Piano regolatore generale, difatti, secondo quanto previsto ai sensi dell’art. 9 della citata L.U.R. Abruzzo, nel testo vigente, n. 18/83, si configura quale strumento che, sul territorio comunale: a) formula gli obiettivi di piano in armonia con quanto previsto dal P.T.; b) contiene analisi sulla struttura geomorfologica, insediativa e socioeconomica del territorio comunale; c) precisa le aree da sottoporre a speciali misure di salvaguardia per motivi di interesse naturalistico, paesistico, archeologico, di difesa del suolo, di preminente interesse agricolo, di protezione delle risorse idriche, nonché i vincoli a protezione della viabilità e delle attrezzature ad impianti speciali o molesti, fornendo le relative prescrizioni; d) precisa, per il periodo di validità del piano, le previsioni di andamento demografico e di occupazione nei diversi settori produttivi; e) indica la quota di fabbisogno residenziale da soddisfare mediante il recupero del patrimonio edilizio esistente e con nuove costruzioni; f) distribuisce e articola sul territorio le aree idonee a soddisfare il fabbisogno residenziale previsto alla precedente lett. e); g) localizza ed articola le aree destinate agli insediamenti produttivi, industriali, artigianali e agricoli, alle sedi delle attività terziarie, agli insediamenti turistici, precisando le quantità esistenti e quelle in progetto; h) individua le localizzazioni, le dimensioni, l’articolazione per livelli del sistema delle attrezzature di servizio pubblico e delle aree per il tempo libero, con riferimento alle indicazioni del P.T. per le attrezzature e le aree di importanza sovracomunale. Tutte le indicazioni relative alle attrezzature di servizio pubblico dovranno precisare le attrezzature di progetto e quelle esistenti; per queste ultime le quantità relative al fabbisogno già soddisfatto dovranno essere riferite alla superficie utile degli edifici e

14 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 conformate agli standard forniti dalla normativa tipo regionale di cui al successivo art. 17; i) delinea le reti viarie ed infrastrutturali, in riferimento alle indicazioni del P.T. per quelle di importanza sovracomunale; j) localizza ed articola, in applicazione del P.T. le aree da destinare all’edilizia economica e popolare in funzione delle reali esigenze locali; k) delimita i centri edificati ai sensi dell’art. 18 della legge n. 865 del 1971, e successive modifiche; l) individua le zone di degrado edilizio ed urbanistico e delimita gli interventi di recupero di iniziativa pubblica e privati ai sensi dell’art. 27 della legge n. 457 del 1978; m) delimita i centri storici ed i nuclei antichi, onde garantirne la tutela e l’utilizzazione sociale, nonché la qualificazione dell’ambiente urbano nel suo complesso; n) individua le aree, i complessi e gli edifici di interesse storico, artistico ed ambientale su tutto il territorio comunale, precisando quelli da sottoporre a tutela e a restauro conservativo e quelli suscettibili di interventi di manutenzione, di risanamento igienico e di ristrutturazione edilizia; o) prevede la normativa tecnica, urbanistica, edilizia, igienico-sanitaria, ambientale, per la disciplina di tutela e di uso del suolo e degli edifici, in riferimento agli insediamenti residenziali, produttivi, commerciali, turistici, agricoli, terziari, di servizio e con riguardo alle specifiche destinazioni, ai tipi e modalità di intervento, nel rispetto dei principi generali contenuti nella presente legge. Inoltre, contiene norme di assoggettamento alla disciplina antisismica e per le zone ammesse a consolidamento; p) individua e valorizza le costruzioni in terra cruda su tutto il territorio comunale, in quanto testimonianze storiche della cultura abruzzese, ed al fine di incentivarne il recupero, le relative cubature e superfici non vanno computate nel calcolo dei parametri edilizi ammissibili dalle norme di Piano. La disciplina del PRG, quindi, si applica all’esecuzione di opere di urbanizzazione, all'edificazione di nuovi fabbricati, al restauro, agli altri interventi sul patrimonio edilizio esistente e al risanamento degli edifici, alla trasformazione d'uso, alla realizzazione di servizi, impianti e infrastrutture, nonché a qualsiasi altra opera che comporti mutamento dello stato fisico e d'uso del territorio del Comune di Bucchianico, inteso come ambiente urbano e naturale, escluse le opere connesse alle normali attività agricole e alla conduzione dei fondi rustici. Le scelte urbanistiche di ri-configurazione spaziale e di riassetto sia del sistema insediativo, sia del territorio agricolo, come ogni altra opzione che attiene alle modalità di attuazione del piano, sono state adottate per effetto di valutazioni, novazioni normative di contesto o motivazioni specifiche di altra natura sopravvenute, meglio esplicitate di seguito ed, inoltre, esplicitamente chiarite e motivate nella Relazione Illustrativa del PRG che costituisce essenziale documento ermeneutico di esplicitazione del “nuovo” progetto urbanistico, identificandosi con l’elaborato di sostanziale lettura interpretativa delle strategie progettuali intraprese a fondamento delle scelte urbanistiche. Scelte adottate anche in esito ad una notevole attività preliminare di adeguamento ed integrazione del quadro conoscitivo già prodotto in sede di redazione del PRG vigente. Un quadro, quest’ultimo, ritenuto come ancora valido tranne che con riferimento ad alcuni specifici passaggi relativamente ai quali si è reso necessario operare modesti aggiornamenti cartografici. Si identificano, pertanto, i seguenti e specifici elaborati a corredo del Piano in variante, come di seguito puntualmente elencati, che ne costituiscono, tutti, parti integranti e sostanziali:

15 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 B. ANALISI B.1 V. Rete infrastrutturale (tavola di aggiornamento, sostitutiva di quella prodotta a corredo del PRG vigente) B.2 V. Reti tecniche (tavola di aggiornamento, sostitutiva di quella prodotta a corredo del PRG vigente) B.7 Individuazione dei ben immobili di proprietà comunale B.8.A Censimento dell’attività edilizia verificatasi nel decennio 2007-2017 B.8.B Monitoraggio dello stato di attuazione del PRG vigente B.8 C Monitoraggio dello stato di attuazione degli standard pubblici previsti dal PRG vigente nel decennio 2007- 2017 B.9 Localizzazione su mappa e prima valutazione delle istanze pervenute a seguito dell’A.P. del 21.11.2016 B.10 Bilancio urbanistico determinato dalle scelte della Variante al PRG B.11 A Esplicitazione del progetto di ri-definizione dello zoning: delimitazione di ambito urbano ed extra urbano B.11 B Esplicitazione del progetto complessivo di dimensionamento delle aree per standard B.12 Carta interpretativa dell’uso del suolo del Comune di Bucchianico B.13 Carta della qualità geo botanica del territorio del Comune di Bucchianico

D. DIMENSIONE STRUTTURALE - STRATEGICA DEL PRG D.2 Il piano Strutturale e le scelte di carattere strategico

E. ZONIZZAZIONE DEL TERRITORIO COMUNALE E.1 V. Vincoli eteronomi in scala 1:10.000 (tavola di aggiornamento, sostitutiva di quella prodotta a corredo del PRG vigente) E.2 V. Destinazioni d’uso in scala 1.10.000 (tavola di aggiornamento, sostitutiva di quella prodotta a corredo del PRG vigente)

F. ZONIZZAZIONE PER AMBITI (tavole di dettaglio di aggiornamento, sostitutive di quelle prodotte a corredo del PRG vigente) F.1 V. Capoluogo (scala 1:5.000) F.1.a V. Centro urbano (scala 1:2.000) F.2 V. SP Marrucina (scala 1:5.000) F.2.a V. Bivio Villamagna-Feudo (scala 1:2.000) F.2.b V. Fonte Pietra - S. Maria Casoria – Cunicella (scala 1:2.000) F.3 V. Tratturo (scala 1:5.000) F.3.a V. Colle S. Antonio (scala 1:2.000) F.3.b V. Colle Marcone (scala 1:2.000) F.3.c V. Colle Cucco-Campo di Roma (scala 1:2.000) F.4 V. Crinale meridionale (scala 1:5.000) F.4.a V. Pubbliconi (scala 1:2.000) F.5 V. SS 81 (scala 1:5.000) F.5.a V. S. Leonardo - Pozzo Nuovo-Bivio Cese – Penninoli (scala 1:2.000) F.5.b V. Casoni - Colle Spaccato (scala 1:2.000) F.6 V. Sinistra Alento (scala 1:5.000) F.6.a V. Chiaramilla (scala 1:2.000) F.7 V. Nuclei sparsi (scala 1:2.000)

G. TESTI G.1 V. Norme tecniche di attuazione della Variante Generale al PRG G.2 V. Relazione illustrativa della Variante Generale al PRG G.3.V. Elenco delle partite catastali relative alle aree assoggettate a vincolo di piano (F1) ed esproprio G.4 V. Rapporto Preliminare per la Verifica di Assoggettabilità alla procedura di VAS ai sensi del D. L. vo 4/08; G.5 V. Relazione sull’uso del suolo e patrimonio vegetale rinvenibile sul territorio comunale

E’, dunque, essenziale elaborato costitutivo del Piano 2018, anche il presente Rapporto Preliminare per la Verifica di Assoggettabilità alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica, quale suo sostanziale strumento dinamico di valutazione. E’, inoltre, significativamente coordinata agli elaborati del Piano, la cartografia (Elaborato H. 1) redatta, quanto ai contenuti, dal consulente geologo Dott. Luigi Marinelli, incaricato dall’A.C., nella quale si riporta, ai fini della verifica di compatibilità, la trasposizione su cartografia dello 16 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 zoning di PRG, della Pericolosità di cui ai Piani di Assetto Idrogeologico e Piano Stralcio Difesa Alluvioni, redatti dall’Autorità Regionale di Bacino per l’Abruzzo, nonché la relativa Relazione geologica, coordinata alla presente Variante di PRG. Il nuovo Piano, inoltre, è compatibile, quanto a scelte di assetto urbanistico del territorio, anche con il contenuto di altri Piani Comunali di settore, già redatti e vigenti tra i quali, in particolare: - lo Studio di Microzonazione sismica (adottato dal C.C.); - il Piano di Zonizzazione Acustica (adottato ed approvato dal C.C.); - il Piano di Gestione del SIC IT 7140110 ( Sito di Interesse Comunitario dei Calanchi di Ripe dello Spagnolo ), adottato dal Consiglio Comunale ed in attesa di definitiva approvazione da parte dei competenti organi regionali i cui contenuti prescrittivi, quando approvato e vigente, si intenderanno restrittivi e prevalenti rispetto alle norme di piano. Costituisce, altresì, parte integrante l’elaborazione a corredo del Piano, l’elaborato grafico che mette in rapporto con il PRG le previsioni del Piano Comunale di Protezione Civile , già redatto, approvato e vigente ed attualmente in fase di aggiornamento e revisione. Il progetto urbanistico della Variante al PRG della Città di Bucchianico, si configura anche quale essenziale strumento dinamico di monitoraggio, e aggiornamento, con il quale perseguire revisioni delle scelte urbanistiche, progressivamente adeguabili, in futuro, anche per sopravvenienti e molteplici esigenze, sia di carattere locale che di contesto. Il PRG, costituito dai predetti elaborati indicati nella presente normativa, si applica all'intero territorio comunale e le sue disposizioni prevalgono su ogni altra disposizione regolamentare.

A. 1.2_ DIMENSIONE STRATEGICA E DIMENSIONE OPERATIVA DEL NUOVO PRG Il Piano, in significativa continuità con alcune impostazioni di fondo che caratterizzavano anche quello vigente, contiene al suo interno i due diversi momenti che, congiuntamente, definiscono la politica urbanistica del Comune di Bucchianico: - la proposta operativa di intervento che l'Amministrazione Comunale intende porre in essere assumendo in proprio l'iniziativa esecutiva; - l'insieme delle norme, delle regole e delle prescrizioni che i soggetti pubblici e privati devono osservare per la trasformazione del territorio comunale e del patrimonio edilizio esistente e che sanciscono lo stato di diritto della proprietà fondiaria e immobiliare. La parte "operativa" del Piano si organizza per "interventi strategici"; la parte "regolativa", invece, ricorre all'uso della "zonizzazione" per definire le modalità qualitative e quantitative dell'intervento. La dimensione operativa del Piano si basa sui seguenti interventi, necessariamente coerenti con il quadro delle invarianti strutturali e delle scelte strategiche tratteggiate nell’elaborato della Dimensione strutturale – strategica , la cui proiezione futura non impatta, oggi, sul PRG con scelte vincolanti e irrealizzabili, riassumibili, perciò, nei seguenti specifici obiettivi: - riorganizzazione in chiave qualitativa del sistema insediativo, perseguita attraverso la netta suddivisione del territorio comunale in Ambito urbano ed Ambito extra urbano; - ridefinizione dell’offerta di spazi pubblici e di servizi; - valorizzazione sostenibile delle potenzialità turistiche del territorio; - salvaguardia attiva dell’ambiente naturale; - difesa e valorizzazione del paesaggio agricolo e delle coltivazioni tradizionali; - valorizzazione delle aree rurali caratterizzate da coltivazioni tipiche e remunerative (DOP);

17 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 - recupero (rifunzionalizzazione e riqualificazione), ove possibile, del patrimonio insediativo in ambito agricolo attraverso previsioni di piano coerenti con il quadro della legislazione vigente. Detti interventi strategici trovano spazio operativo potenziale, nell'ambito dello zoning di piano, in coerenza con le esigenze di tutela e salvaguardia del patrimonio edilizio esistente e del territorio agricolo. I predetti obiettivi assumono operatività concreta in relazione anche alle scelte operate dal Programma Triennale delle Opere Pubbliche, che deve essere redatto dall’Amministrazione Comunale in stretta aderenza alle esigenze di attuazione del Piano. Per l'attuazione di interventi strategici l'Amministrazione Comunale può ricorrere anche ad "accordi di programma", di cui all'art. 8 bis ed all'art. 8ter della LR 18/83, come introdotti dalla LR 70/95, al "programma integrato di intervento" e/o al "programma di recupero urbano" di cui rispettivamente all'art. 30bis e all'art. 30ter della LR 18/83, così come introdotti dall'art. 20 della LR 70/95. La Legge Urbanistica Regionale 18/83 della Regione Abruzzo non prevede, nel testo vigente, diversamente da altri strumenti regionali di governo del territorio, che al piano urbanistico comunale sia premesso o affiancato un livello di elaborazione specifico cui possa attribuirsi valenza di atto previsionale/programmatico di pianificazione dalla valenza strategico strutturale. Tuttavia, non ravvisandosi alcun esplicito divieto in tal senso e sulla scorta di altre esperienze di pianificazione recenti, regolarmente approvate dai competenti uffici regionali, nelle more di quanto previsto dalla L. 18/83, nel Nuovo piano 2018 di Bucchianico, si sono introdotti degli essenziali contenuti di evidente natura strategica funzionali ad individuare un quadro di invarianti strutturali ed, in prospettiva, connesse ed eventuali scelte di valore strategico. In particolare, si è redatto, a tal fine, un elaborato grafico, i cui contenuti essenziali derivano dall’aggiornamento della visione strategica già proposta a supporto del PRG vigente, alla quale, tuttavia, non si era attribuita valenza di vero e proprio strumento di utilità o riferimento programmatico, ovvero di strumento cui riferire future scelte di piano aventi carattere di previsioni di lungo periodo ma, unicamente, quello di essenziale passaggio di interpretazione funzionale alla adozione di scelte urbanistiche ad esso il più possibile coerenti. Questa elaborazione di tipo strategico si identifica con l’Elaborato Grafico D2 Il piano Strutturale e le scelte di carattere strategico , di seguito riportato, che funge da disegno del territorio comunale sul quale sono individuate alcune trasformazioni attese, con ricadute spaziali, eventualmente previste e realizzabili nell’arco di un decennio. Tali previsioni, nell’immediato, non essendo riportate nella tavola di zoning del PRG, sono tali da non determinare effetti conformativi della proprietà (come altre ricadute dirette, ad esempio di carattere impositivo), non generando, cioè, inoltre, ne ulteriori vincoli di piano ne aspettative immediate dei cittadini, riferendosi ad un orizzonte temporale più ampio ed alle molteplici esigenze che si modificano nel tempo. Si tratta di interventi da attuare attraverso idonei percorsi di partecipazione e coinvolgimento dei portatori di interessi e dei quali, in fase di effettiva attuazione, sia dimostrabile la sostenibilità ambientale (accertabile attraverso specifici percorsi di Valutazione Ambientale Strategica o simili) e socio economica, oltre che l’effettiva utilità pubblica; nonché, soprattutto, la compatibilità con il complessivo quadro di coerenza della pianificazione di area vasta e locale (strategica). L’elaborato che traguarda un “respiro” strutturale del piano urbanistico, è quello con evidenti contenuti strategici ed, allo stesso tempo, quello che non genera ulteriori vincoli sul territorio. Esso, dunque, può considerarsi, anzi, quale stesso atto (processo/documento) ispiratore del piano urbanistico e di una sua visione dinamica (evolutiva) o, meglio, in assenza di un apparato normativo che renda effettivamente attuabili scelte essenziali di portata strutturale, come la stessa

18 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 dimensione “strutturale-strategica” di lunga prospettiva attribuibile al piano urbanistico. Un disegno tendenziale o proiezione futura del territorio locale da utilizzare, anche nel caso del piccolo comune di Bucchianico, come riferimento condiviso al quale riferirsi, eventualmente, per collocare nello spazio importanti scelte di assetto complessivo del territorio, per il cui perseguimento, tra l’altro, devono essere reperite ingenti risorse economiche, al momento indisponibili, specie in assenza di idonea programmazione. Per questo esso si identifica con un disegno delle invarianti (sistema di valori condivisi da sottrarre alle trasformazioni e da salvaguardare nell’ottica di evitare il depauperamento del capitale naturale e sociale), che funge da “quadro delle coerenze” entro il quale deve collocarsi, in un rapporto di necessaria compatibilità, la stessa operatività cogente dello strumento urbanistico propriamente inteso ai sensi di legge. Tanto più che il piano, a sua volta, necessità sempre più chiaramente di una congruenza di fondo con scelte di assetto di portata e valenza territoriale (sovracomunale).

Tavola 1_ Tavola di PRG D2 < Il Piano Strutturale e le scelte 2i carattere strategico>

Detto elaborato di indirizzi per scelte operative future (Elaborato Grafico D2), è, dunque, essenzialmente funzionale a mettere al riparo il Piano Regolatore dall'apposizione di vincoli pubblici destinati a scadere, generando conseguenti danni, o dall’introduzione di previsioni di trasformazioni che, sebbene indotte da plausibili esigenze condivise, genererebbero anche immediati quanto, oggi più che mai, deprecabili effetti fiscali. Nell’elaborato strutturale strategico sopra riportato si individuano, in particolare, alcuni essenziali obiettivi di medio lungo periodo realizzabili più avanti, nel tempo, anche con progetti, azioni, politiche ed interventi ad hoc, coerenti con tale visione, ovvero riferibili ai tre principali macro ambiti progettuali identificabili con altrettanti ambienti funzionali essenziali: - il sistema degli spazi aperti caratterizzati da significativa valenza naturalistico – ambientale, paesaggistica, comprendente in se il paesaggio rurale (sia quello segnato 19 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 da maggior pregio paesaggistico che quello più insediato e connotato da significativo pregio produttivo) oltre che altri ambiti nei quali si rinvengono funzioni produttive (area produttiva comunale) e di servizio all’insediamento; - il sistema delle più rilevanti dotazioni infrastrutturali a servizio della mobilità di valenza sia territoriale che locale; - l’ambito urbano, inteso come spazio prevalentemente caratterizzato dall’insediamento storico e dallo spazio insediato compatto/consolidato riservato prevalentemente a destinazioni residenziali, nel quale si rinvengono, tuttavia anche aree per funzioni promiscue (piccole aree produttive) e altri ambiti di servizio alla funzione residenziale. Con riferimento al primo dei predetti ambiti, si ipotizza un quadro di interventi finalizzato a determinare: - l’ampliamento, anche su base intercomunale, dell’attuale area ricompresa nel Sito di Interesse Comunitario dei Calanchi di Ripe dello Spagnolo , ipotizzando un suo ampliamento verso l’area di Colle Spaccato – Penninoli – Focaro, attraverso un inserimento del corridoio bio-ecologico di un tratto del Fiume Alento, compreso tra le due aree e considerando l’eventualità di concretizzare questo progetto attraverso un’azione congiunta che coinvolga più comuni contermini interessati da tali aree di rilievo ambientale; - il rafforzamento e la salvaguardia degli spazi a maggiore valenza ambientale - naturalistica e paesaggistica attraverso la individuazione di una rete invariante di spazi da tutelare anche nella prospettiva di determinare in concreto, coerentemente con la progettualità introdotta dall’istituto del Contratto di Fiume, strategie di rafforzamento delle connessioni fisiche (ecologiche), in modo particolare realizzando un sistema significativamente interconnesso di parchi fluviali, a sua volta connesso con le altre aree di preminente interesse ecologico ambientale; - lo sviluppo di imprese multifunzionali agricole legate alla ricettività in ambito rurale oltre che alla valorizzazione della filiera agroalimentare, anche tenendo conto della recente perimetrazione (che investe parte significativa della porzione nord orientale del territorio comunale di Bucchianico) della zona di produzione del Vino Montepulciano di cui alla Denominazione di Origine Controllata Villamagna. Sempre nell’ambito extraurbano o del territorio rurale, inoltre, ma con riferimento all’area produttiva del PIP di località Costacola o Alento (di fatto inutilizzata seppur parzialmente urbanizzata), che proprio il piano riduce significativamente, in ragione del suo oggettivo sovra-dimensionamento rispetto alla attuale domanda di aree produttive, si identifica la previsione di una eventuale area di futura espansione (al momento poco verosimile) coincidente proprio con la porzione della stessa appena riclassificata in area agricola, in quanto essa, già ricompresa nel perimetro Piano per l’Insediamento Produttivo Costacola (Alento) vigente, per questo, già risulta sottoposta a procedura di V.A.S., espletata con esito favorevole. Relativamente all’ambito urbano, in questa fase, si è ritenuto, verosimilmente, di individuare una sola previsione (progettualità) di portata strategica alla scala dell’intero territorio comunale. Nell’elaborato D1 della dimensione strategico – strutturale, viene riportata, infatti, la scelta di eventuale ubicazione, nell’ambito della località Pozzo Nuovo (una delle poche aree dell’intero territorio comunale a non presentare controindicazioni riferibili alla pericolosità elevata del territorio, cosi come individuata nel P.A.I. vigente) di un polo nel quale realizzare la concentrazione delle funzioni scolastiche integrate in un unico complesso (dotato anche di idonei spazi e attrezzature complementari per la pratica sportiva) da realizzarsi proprio per

20 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 sopperire alla attuale carenza di strutture idonee, ovvero rispondenti ai più recenti criteri in materia di vulnerabilità sismica degli edifici. Stante l’attuale quadro normativo, dunque, può dirsi che la dimensione strutturale del piano è intendibile come un disegno del territorio che consente: - la individuazione delle principale aree da sottoporre a salvaguardia ambientale; - la localizzazione di massima di eventuali trasformazioni dell’assetto insediativo finalizzate ad elevare la dotazione di servizi ed infrastrutture. L’ubicazione indicativa delle aree in cui potranno collocarsi attrezzature/servizi/dotazioni funzionali ad elevare, nel complesso, le prestazioni dell’insediamento, individua anche “il perimetro” (non solo in senso spaziale) al quale riferire verosimili percorsi di varianti urbanistiche di natura puntuale, da promuovere ad hoc al fine di modificare le scelte e le previsioni operate dal piano. L’individuazione di tali aree, infatti, organica ad un’idea di piano inteso quale strumento dinamico e continuamente ri-modulabile per effetto di scelte strategiche slegate da esigenze di natura puramente regolativa, consente di operare preventive valutazioni degli impatti ambientali e, più in generale, degli effetti complessi indotti sul territorio dalle trasformazioni attese.

A. 1.3_ OBIETTIVI E AZIONI DELLA VARIANTE 2018 AL PRG DI BUCCHIANICO La citata Delibera n. 52 di C.C. del 20.10.2016 , ha individuato le principali esigenze di aggiornamento del piano identificandole con la necessità di adeguarne le previsioni alle sopravvenute (e sopravvenienti) modifiche legislative in materia di urbanistica e salvaguardia del territorio e, inoltre, di apportare, agli elaborati grafici del PRG vigente, necessari aggiornamenti e correzioni grafiche aventi a che fare con la possibilità di rappresentare, con maggior fedeltà allo stato dei luoghi, alcune previsioni specifiche. Nella delibera citata si esplicitava chiaramente, però, tra gli obiettivi essenziali del nuovo piano, quello di adottare scelte urbanistiche funzionali a determinare nel concreto una riduzione del consumo di nuovo suolo, anche in esito ad una attenta attività di monitoraggio dello stato di attuazione del PRG vigente dalla quale si attendeva, come poi dimostrato, il rilevante grado di scarsa attuazione delle previsioni di edificabilità proprie dello strumento vigente. Con detta Deliberazione, tuttavia, si è dato mandato, essenzialmente, agli uffici tecnici, di espletare un Avviso Pubblico, emanato in data 21.11.2016, finalizzato alla raccolta di Manifestazioni di interesse dei cittadini per la richiesta di riclassificazione della destinazione urbanistica prevista nello Strumento vigente, di aree di proprietà. In detto bando, in particolare, si chiedeva ai cittadini proprietari di sottoporre all’Amministrazione, in vista della redazione di una variante al PRG, di rappresentare specifiche istanze o peculiari esigenze riconducibili ad alcune fattispecie verosimilmente più ricorrenti, essenzialmente identificabili con le seguenti e specifiche tipologie di richieste, che hanno assunto anche il valore di criteri guida con i quali dette domande sarebbero state valutate come ammissibili e dunque accolte, finendo con identificarsi con contenuti stessi della variante: 1. ridestinazione urbanistica dei terreni di proprietà attraverso la retrocessione dalla qualificazione di area edificabile; 2. ridestinazione de terreni di proprietà attraverso la retrocessione dalla qualificazione di area per standard urbanistici preordinata all’esproprio prevista nello strumento vigente; 3. correzione di errore materiale presente negli elaborati del vigente PRG; 4. migliore individuazione o aggiornamento della viabilità carrabile a seguito di sopravvenuti aggiornamenti di natura catastale o di progetti esecutivi e/o recenti realizzazioni inerenti la viabilità; 5. adeguamento della normativa tecnica di attuazione;

21 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 6. osservazione di carattere generale; 7. altra fattispecie di osservazione/istanza diversamente inquadrabile (da specificare entro un apposito campo). L’Amministrazione, dunque, ha inteso caratterizzare il Piano come una importante attività di preventiva partecipazione dei cittadini, che ha preceduto, significativamente, con esiti che sono successivamente rappresentati nel passaggio di individuazione grafica e localizzazione sul territorio delle istanze (in particolare con indicazione di quelle accolte e non accolte), la fase di redazione tecnica, ispirandola, anticipando quella di partecipazione ordinaria prevista dalla L.U.R. (fase delle osservazioni che segue l’adozione). Ciò connota il piano come uno strumento particolarmente attento alla realtà del luogo, alle specifiche condizioni socio economiche dei proprietari, specie nella particolare congiuntura, ed alle esigenze minute dei cittadini, avvicinando lo strumento urbanistico ad un processo partecipato in grado di farsi carico di istanze puntuali, purchè coerenti con l’obiettivo di incremento complessivo della sostenibilità urbanistica ed ambientale del PRG. Ciò premesso, tuttavia, il PRG di Bucchianico si caratterizza anche per essersi prefisso i seguenti e principali obiettivi generali, da cui sono derivati altrettanti obiettivi specifici tradottisi in scelte di piano concrete (azioni), di cui successivamente si valuteranno esiti ed impatti concreti (risultati): - riorganizzazione del sistema insediativo in esito alla valutazione delle manifestazioni di interesse pervenute, da parte dei cittadini, a seguito del predetto Avviso Pubblico; - limitazione del consumo del suolo ai fini di un incremento complessivo della sostenibilità del territorio conseguibile mediante la riduzione delle aree edificabili, come anche per effetto della variazione degli indici di fabbricabilità fondiaria e/o la completa retrocessione dalla qualificazione delle aree fabbricabili; - adeguamento e re-distribuzione degli standards urbanistici , a seguito delle eventuali modifiche e riduzioni del carico insediativo ed urbanistico conseguenti all’accoglimento delle istanze di retrocessione avanzate da parte dei singoli proprietari ed eventualmente accolte; - esecuzione di modifiche ed adeguamenti puntuali della cartografia per sopperire a ad accertate imprecisioni emerse in fase di applicazione dell’attuale PRG vigente e per esigenze specifiche emerse anche in esito al predetto confronto con la cittadinanza, previa preventiva valutazione delle stesse, per ciò che attiene preliminari e rilevanti aspetti tecnici; - adeguamento coordinato del P.R.G alla nuova disciplina del Regolamento Edilizio Unificato , nella parte relativa alle Norme Tecniche di Attuazione; - aggiornamenti della cartografia e della normativa di piano ad altre recenti, sopraggiunte modifiche del quadro normativo di riferimento generale e regionale; - recepimento del contenuto della L.R. n° 5/2016 che ha elevato l’inedificabilità assoluta nelle zone agricole a mt. 150 da ciascuna delle relative sponde dei fiumi; - rivisitazione delle zonizzazioni in relazione ai vincoli di cui al PAI ( Piano di Assetto Idrogeologico) secondo la Delibera di Consiglio Comunale n. 52 del 20-10-2016 - Pag. 3 – Città di Bucchianico ivi compresa la ri-graficizzazione eventuale di quelli riportati nella carta della pericolosità da scarpata; - recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, valutando di operare previsioni che consentano eventualmente di recepire le cosiddette varianti anticipatrici previste nell’ambito delle norme allo studio e/o in via di adozione da parte del Governo centrale, in ogni caso, aventi quale obiettivo il recupero del patrimonio edilizio esistente e/o la riqualificazione urbana di aree attualmente degradate o dismesse, anche in

22 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 applicazione delle innovazioni in tal senso già riportate nel D.P.R. n° 380/2001, nel testo integrato. Successivamente a detti obiettivi essenziali, come di seguito rappresentato, se ne sono aggiunti di nuovi e ulteriori, altrettanto rilevanti ai fini della redazione della Variante, maturati proprio in esito alla progressiva definizione specifica del nuovo progetto urbanistico, oltre che per effetto di puntuali esigenze poste sia dall’Amministrazione che dai cittadini, attraverso l’adesione al predetto Avviso Pubblico, sia, inoltre, a seguito dell’evoluzione del contesto legislativo/normativo di riferimento, come di seguito puntualmente rappresentati. Detti obiettivi di carattere generale si sono progressivamente delineati in modo più articolato identificandosi con una serie di obiettivi più specifici, di seguito puntualmente esplicitati, perseguiti attraverso una significativa revisione della normativa di PRG e, inoltre, attraverso una ristrutturazione del progetto di zoning, ispirato alla strategia essenziale di incremento della sostenibilità del PRG, resa possibile anche dall’accoglimento della maggior parte delle istanze pervenute dai cittadini, quando riferite a richieste di retrocessione delle aree edificabili del PRG vigente in aree agricole, come si vedrà di seguito più nel dettaglio, sebbene in sintesi.

A. 1.4 _ LE SCELTE QUALIFICANTI IL PROGETTO URBANISTICO Le scelte fondative alla base del progetto urbanistico di piano si basano, dunque, sui seguenti obiettivi essenziali specifici, sebbene di portata strategica: - riorganizzazione in chiave qualitativa del sistema insediativo, perseguita anche attraverso la netta suddivisione del territorio comunale in Ambito urbano ed Ambito extra urbano; - incremento delle salvaguardie, ai fini di valorizzazione sostenibile, dell’ambiente naturale; - difesa e valorizzazione del paesaggio agricolo perseguita anche attraverso una maggiore articolazione dello zoning del territorio agricolo e nello specifico con una sottozona E5 Agricola di salvaguardia dei valori ambientali e paesaggistici; - recupero del patrimonio edilizio esistente in territorio agricolo attraverso forme di incentivazione funzionali a concedere superfici abitative minime nel caso di recupero come prima abitazione; - contrazione del consumo di suolo agricolo quantificata in circa 21,83 ettari complessivi, derivante anche dall’accoglimento delle istanze dei cittadini mirate alla riclassificazione in zona agricola di aree attualmente ricadenti in zona edificabile; - introduzione di norme prestazionali e non solo prescrittive quali elementi di valutazione del progetto funzionali ad assicurare maggiore sostenibilità e sicurezza degli interventi di nuova edificazione (o significativi ampliamenti e/o ristrutturazioni), subordinandone la stessa assentibilità alla verifica preventiva di tali prestazioni qualitative, assolvibili anche a distanza quando non realizzabili in loco o, in casi particolari, tramite monetizzazione; - ridefinizione essenziale dell’offerta di spazi pubblici e di servizi, ove effettivamente corrispondenti ad un reale fabbisogno dimostrabile; - eliminazione della edificabilità attualmente prevista dal PRG vigente con riferimento all’area in località Canale – Piane interessata dalla ridefinizione del vincolo di inedificabilità del PAI, con passaggio da zona P2 a zona P3 del PAI, in tutto per complessivi 27.800 mq circa; - eliminazione della edificabilità attualmente prevista sia dal PRG vigente, sia dallo specifico PIP Costa Cola (Alento), per il momento solo in parte urbanizzato ma non

23 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 ancora attuato in termini di insediamento di unità produttive, con riferimento alla porzione più prossima all’area golenale dell’Alento, in tutto per complessivi 50.780 mq circa. Il progetto urbanistico della presente Variante al PRG introduce alcune scelte che, sebbene in alcuni casi in continuità con quelle operate dal piano vigente, risultano alquanto modificative dell’impianto di quello, operando, in primo luogo, in buona sostanza, una netta suddivisione tra il territorio urbanizzato e quello rurale (si vedano i successivi schemi grafici di cui alle Tavole 2 e 3). Ciò attraverso la perimetrazione degli ambiti urbani, ovvero degli insediamenti caratterizzati da significativa densità, compattezza e continuità dell’edificato, in analogia ai criteri di perimetrazione dei centri abitati utilizzata da ISTAT, oltre che dalla presenza di servizi. Tali ambiti più densamente insediati sono considerati quali articolazioni spaziali di un unico Ambito Urbano, cui sono connesse modalità di intervento che distanziano notevolmente i modi d’uso del territorio (anche normativamente), differenziandoli significativamente dalle modalità insediative del territorio rurale. L’Ambito Urbano, dunque, viene suddiviso a sua volta, in due sub ambiti principali: - il primo, coincidente con le porzioni di territorio caratterizzate da significativa continuità dell’insediamento esistente (zona del centro storico, zone di completamento e zone di espansione residenziale) e, dunque, da usi residenziali prevalenti; - il secondo, identificato da zone o sottozone che accolgono funzioni urbane (servizi pubblici) entro l’ambito urbano oltre che da aree inedificate destinate a verde privato e piccole sottozone produttive promiscue, ormai intercluse nel tessuto prevalentemente residenziale. Può notarsi che proprio all’interno dell’ambito urbano, anche per fornire adeguata soluzione di tipo spaziale all’accoglimento di istanze di retrocessione della qualifica di edificabilità con ridestinazione in area agricola di piccole aree edificate (spesso intercluse all’interno dell’insediamento consolidato), il piano introduce, attraverso apposita regolamentazione normativa (art. 18 delle NTA), le aree a Verde privato. Si tratta, indipendentemente dalla loro effettiva ed attuale utilizzazione, di piccoli lotti inedificati interclusi tra (circostanti) aree trasformate da interventi di edificazione anche a bassa densità che, sebbene, caratterizzate anche da orti o piccoli appezzamenti promiscui, coltivati per usi domestici, non possiedono più, di fatto, il carattere di autentici spazi agricoli dalle reali potenzialità produttive. Raramente, nel territorio comunale di Bucchianico, peraltro, esse si identificano con spazi di particolare qualità/pregio estetico sovente attribuibili a parchi o giardini privati di cui si avverta l’esigenza di preservare l’inedificabilità al fine di salvaguardarne valori estetici o culturali. Il Piano individua per tali aree interventi finalizzati alla densificazione della copertura arborea o alla creazione di veri e propri giardini privati, anche da trasformare in parchi urbani privati ma (eventualmente) di uso pubblico, ovvero fruibili dalla popolazione sotto particolari condizioni adeguatamente definite in un apposto Regolamento Comunale di Polizia Urbana. L’obiettivo è quello di conservare anche all’interno dei pur piccoli ambiti urbani dei polmoni verdi intesi come spazi permeabili vitali dotati di copertura vegetale arborea tali da elevare l’assorbimento di anidride carbonica, favorendo il proliferare della biodiversità, la produzione di aria pulita e la formazione di piccole aree ricche di umidità ed ombreggiamento, particolarmente utili nel periodo estivo, determinando anche, condizioni di maggiore qualificazione estetica e di migliore vivibilità degli insediamenti. L’Ambito Extra Urbano, viene ricondotto anch’esso a due sub ambiti principali entrambi, seppure con valenze diversissime, considerabili come porzioni di territorio aventi funzione produttiva e non residenziale (produzione di reddito):

24 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 - il primo, si identifica con le porzioni di territorio destinate ad attività produttive lontane da ambiti a prevalente uso residenziale (l’area del PIP, le sottozone per aree produttive artigianali promiscue diffuse, quelle per piccole aree produttive connesse alla filiera agroalimentare); - il secondo coincide con l’intero territorio agricolo, disarticolato in ulteriori cinque estese sottozone dalle diverse valenze ambientali e paesaggistiche disciplinate da regimi d’intervento cui corrispondono progressive restrizioni dell’attività di trasformazione (zona agricola normale, di rispetto ambientale, paesaggistico, di rispetto dei corsi d’acqua, di pregio produttivo, di salvaguardia dei valori naturali, ambientali e paesaggistici ) oltre che in due sottozone che identificano piccoli nuclei insediati poco densi. Alcuni di questi ( Nuclei agricoli di valore testimoniale di cui alla sottozona E6), definiti come speciali episodi di qualche valore storico testimoniale, altri, invece (identificati dalla presente proposta di revisione del piano vigente come sottozona E7 Agricola dei nuclei residenziali periurbani in ambito rurale ) derivanti da precedenti e discutibili scelte di pianificazione, che presentano caratteri insediativi (residenziali) estranei all’ambito rurale, in qualche modo necessitanti di una riqualificazione insediativa che consenta, almeno alle nuove edificazioni, di assumere dimensioni e caratteri tipologici confacenti al territorio agricolo. Il piano si pone quale uno dei suoi obiettivi essenziali proprio quello della tutela del paesaggio rurale, in generale, ed in modo particolare degli ambiti caratterizzati da maggiori valenze naturalistiche e paesaggistiche, contrastando con specifiche previsioni normative il fenomeno dello sprawl in ambito rurale, ovvero quello della nuova costruzione in territorio agricolo, specialmente quando slegato da esigenze di conduzione dei fondi riconducibili ad imprenditori agricoli a titolo principale. In tale ottica si inquadrano alcune scelte di piano finalizzate proprio a marcare una distinzione netta tra ambito urbano e territorio agricolo, tra le quali, sostanzialmente le seguenti: - eliminazione della previsione delle piccole zone di espansione, del tutto inattuate nel decennio trascorso, ricadenti in ambito extra urbano (territorio agricolo), come individuate dal piano vigente; - riduzione generalizzata dell’indice di utilizzazione fondiaria nelle sottozone del territorio agricolo, caratterizzate da più significative valenze paesaggistiche, naturalistiche e inerenti il pregio produttivo del territorio (l’unità aziendale minima di un ettaro, prevista dalla L.U.R. viene mantenuta nella zona agricola normale mentre nella zona E2 di rispetto paesaggistico ambientale essa viene portata a 1,5 ha, nella zona E3 di rispetto dei corsi d’acqua ed E4 di pregio produttivo, invece a 2 ha); - modifica, come detto, della destinazione urbanistica di zona e delle relative modalità di attuazione degli interventi riferibile a tutti quei piccoli nuclei abitati, spesso identificabili con piccoli lotti (lotti minimi di mq 800 circa), per lo più significativamente già edificati, sin qui normati dalle previsioni delle sottozone B2 e che assumono, nell’ambito della presente variante, la destinazione di zona E7 relativa a Nuclei residenziali periurbani in ambito agricolo; - conferma di una zonizzazione del territorio agricolo che riconosce, nell’ambito della zona E4 Agricola di pregio produttivo, le aree caratterizzate, per la maggior parte dalle coltivazioni tradizionali, mitigando in tal modo, la diffusione dell’insediamento residenziale estraneo a modelli rurali, in ambito agricolo; - introduzione di incentivi urbanistici (incremento consentito di superfici utili lorde) finalizzati a stimolare interventi di recupero a fini abitativi del patrimonio dei manufatti

25 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 rurali abbandonati (non più funzionali alla residenza), preesistenti alla data del 1967, quando destinati a prima abitazione, anche quando non direttamente connesse alla conduzione dei fondi; Viene individuato, inoltre, un terzo ambito che comprende in esso tutte quelle aree (zone e sottozone di varia ampiezza e rilievo), rinvenibili indifferentemente all’interno di entrambi i precedenti. Spazi che accolgono funzioni extra residenziali di servizio all’insediamento (impianti e reti tecnologiche, spazi di aggregazione o altre funzioni, anche private, di utilità collettiva, fasce ed aree di rispetto o vincolate dal piano, elementi puntuali o lineari assimilabili a manufatti di pregio o sistemi infrastrutturali di rilievo aventi a che fare con urbanizzazione a rete, ovvero rete stradale, rete fognante, rete di distribuzione dell'acqua e dell'energia elettrica. Sulla base di queste perimetrazioni e dell'analisi delle tipologie insediative, è stata effettuata la seguente zonizzazione del territorio comunale, così come riportata nella specifica Tavola 4, di seguito riportata, che riporta l’elaborato grafico di progetto E2 Destinazioni d’uso del territorio in scala 1:10.000.

DISCIPLINA DELL’AMBITO URBANO (ZONE AD USO RESIDENZIALE)

Zona Omogenea “A” _ Centro Storico A.1 Centro di antica formazione A1.a del Centro Storico A1.b del Borgo San Nicola

Zona Omogenea “B” _ di completamento (dell’insediamento esistente) B.1 Sottozona di completamento intensivo B.2 Sottozona di completamento estensivo B.3 Sottozona di riqualificazione urbanistica

Zona Omogenea “C” _ di espansione (dell’insediamento esistente) C.1 Sottozona di espansione intensiva C.2 Sottozona di espansione estensiva C.3 Sottozona di espansione ad attuazione indiretta C.4 Sottozona delle lottizzazioni pre vigenti C.5 Sottozona di espansione ad attuazione concertata

(ZONE AD USO DIVERSO DA QUELLO RESIDENZIALE) F Zona omogenea F per servizi pubblici (aree per il soddisfacimento degli standard) V.P. Area inedificata a Verde Privato D.4 Sottozona per attività produttive promiscue in ambito urbano

DISCIPLINA DELL’AMBITO EXTRA URBANO (ZONE E SOTTOZONE PER ATTIVITA’ PRODUTTIVE)

Zona omogenea “D” _ Produttiva D.1 Area produttiva PIP (Piano per l’insediamento di attività Produttive) D.2 Sottozona per attività artigianali e promiscue diffuse D.3 Sottozona per attività produttive connesse alle filiere agricole

(TERRITORIO AGRICOLO) Zona omogenea “E” _ Agricola E.1 Sottozona agricola normale E.2 Sottozona agricola di rispetto paesaggistico - ambientale E.3 Sottozona agricola di rispetto dei corsi d’acqua E.4 Sottozona agricola di rispetto delle coltivazioni tradizionali E.5 Sottozona agricola di salvaguardia dei valori naturali, ambientali e paesaggistici E.6 Sottozona dei nuclei agricoli di valore testimoniale E.7 Sottozona dei nuclei residenziali periurbani in ambito rurale 26 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 DISCIPLINA DEGLI ALTRI AMBITI ZONIZZATI

Altri ambiti zonizzati rinvenibili sia in ambito urbano che extraurbano - Sito di Interesse Comunitario IT 7140110 “ Calanchi delle Ripe dello Spagnolo ” - area di salvaguardia del tratturo - area di salvaguardia archeologica - area per attrezzature turistico - ricettive e di ristoro - attrezzature sportive private di uso pubblico - attrezzature di interesse generale - attrezzature socio-assistenziali - attrezzature di servizio per la mobilità

Elementi puntuali - edifici isolati di pregio - case di terra cruda

Elementi lineari - rete stradale - rete idrografica

Fasce o aree di rispetto - area di rispetto cimiteriale - aree di rispetto impianto di depurazione - area di rispetto ripetitori.

Tavola 2_ Schemi esemplificativi del progetto urbanistico di PRG: Disciplina dell’Ambito Urbano e Disciplina dell’Ambito Extra Urbano

27 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tavola 3_ Schema esemplificativo di sintesi del progetto urbanistico di PRG: Disciplina dell’Ambito Urbano e Disciplina dell’Ambito Extra Urbano

28 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

Tavola 4_ Tavola di PRG E2 < Destinazioni d’uso del territorio o progetto di zoning del PRG>

A. 1.5_ CONTESTO DI RIFERIMENTO PIANIFICATORIO E ANALISI DI COERENZA L’analisi del contesto di riferimento pianificatorio viene effettuata al fine di valutare la coerenza del PRG con i vincoli e le indicazioni derivanti dai piani e dai programmi sovraordinati. Premesso che il principale strumento urbanistico di riferimento della Variante al PRG oggetto del presente Rapporto Preliminare, è il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, del quale sono recepiti gli obiettivi e le azioni (valutati in sede di procedura di VAS dello strumento sovraordinato), nell’ambito di riferimento vigono i seguenti piani sovraordinati: 1. Quadro di Riferimento Regionale (QRR) 2. Piano Regionale Paesistico (PRP) 3. Piano Stralcio Difesa Alluvioni (PSDA) 4. Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) 5. Piano Regionale per la Tutela della Qualità delle Acque (PTA) 6. Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) 7. Piano di Gestione del SIC Calanchi delle Ripe dello Spagnolo 8. Piano Quadro della Salvaguardia dei Tratturi (PQST) Per ognuno dei suddetti piani sovraordinati verranno presi in considerazione gli obiettivi inerenti il contesto territoriale di riferimento.

Quadro di Riferimento Regionale (QRR) Il Quadro di Riferimento Regionale (QRR) è lo strumento che definisce indirizzi e direttive di politica regionale per la pianificazione e la salvaguardia del territorio. Inoltre rappresenta il fondamentale strumento di indirizzo e di coordinamento della pianificazione di livello 29 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 intermedio e locale. Esso fissa strategie ed individua gli interventi mirati al perseguimento di obiettivi generali, articolati in obiettivi specifici e azioni programmatiche. L’ambito territoriale in cui ricade il territorio comunale di Bucchianico, come riportato nella seguente Tabella 1, si inserisce, essenzialmente all’interno dell’obiettivo generale definito “Qualità dell’ambiente ” e, più marginalmente nell’obiettivo generale definito “Efficienza dei sistemi insediativi”

Tabella 1_ Obiettivi generali, obiettivi specifici ed azioni programmatiche del QRR

Obiettivo generale Obiettivo specifico Azioni programmatiche Qualità dell’Ambiente Appennino Parco d’Europa 1. Rete aree protette (SIC) (APE ) 2. Difesa idrogeologica e restauro del territorio 3. Valorizzazione del settore agro silvo-pastorale 4. Razionalizzazione attività produttive Tutela e valorizzazione del 1. Realizzazione di parchi fluviali urbano territoriali sistema lacuale - fluviale Efficienza dei sistemi Sistemi insediativi 1. Recupero dei centri storici minori insediativi

Piano Regionale Paesistico (PRP) Il Piano Regionale Paesistico (PRP) è il principale strumento di pianificazione “volto alla tutela del paesaggio, del patrimonio naturale, storico ed artistico, al fine di promuovere l'uso sociale e la razionale utilizzazione delle risorse, nonché la difesa attiva e la piena valorizzazione dell'ambiente” (Piano Regionale Paesistico ‐ Norme Generali ‐ Titolo I ‐ Articolo 1). Nell’ambito della collina teatina in esame, il PRP sottopone a tutela, con conservazione delle qualità riscontrate, due zone (classificate come A1) nelle quali si rileva un elevato valore naturalistico e percettivo e un alto grado di integrità sul territorio e quindi una maggiore fragilità ambientale: - Gli ambiti fluviali del Fiume Foro e del Fiume Alento; - Il sistema dei crinali collinari interessato da fenomeni di erosione superficiale (calanchi) nell’ambito del quale si rinviene l’area ricompresa nel SIC Calanchi di Ripe dello Spagnolo. Sono inoltre segnalate come zone ad elevato valore naturalistico e/o percettivo con un certo grado di compromissione del territorio ed in cui é necessario conservare l'attuale equilibrio ecologico ed ambientale (categoria A2), le seguenti fasce: - ambito del Tratturo Magno L’Aquila – Foggia; - ambito del corridoio bio ecologico del Torrente Serepenne; - ambito del crinale collinare di Colle Tondo e di Piana del Mare. Quest’ultimo interessato dalla presenza di geo siti relativi all’affioramento in superficie di conglomerati e brecce, oltre che dalla presenza di siti di rinvenimenti archeologici. Le azioni relative all’obiettivo 1 del PDMC denominato “Salvaguardia delle tutele”, sono pienamente coerenti con i vincoli derivanti dal PRP individuando nel dettaglio le porzioni di territorio da sottoporre a tutela e valorizzazione. In particolare vengono normate con l’apposito articolo 21 delle NTA, nelle seguenti e specifiche sottozone individuate al fine di garantire la conservazione e la tutela dei contesti naturali e la salvaguardia dei paesaggi rurali di particolare valenza sia ambientale che produttiva: - E.2 Sottozona agricola di rispetto paesaggistico - ambientale - E.3 Sottozona agricola di rispetto dei corsi d’acqua - E.4 Sottozona agricola di rispetto delle coltivazioni tradizionali - E.5 Sottozona agricola di salvaguardia dei valori naturali, ambientali e paesaggistici 30 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Il piano pre-vigente aveva già riservato agli aspetti paesaggistici e ambientali notevole attenzione, pertanto tale apparato di analisi ed interpretazione viene fatto proprio dal nuovo piano, considerando anche che tali approfondimenti si sono caratterizzati già come un contributo di conoscenza e di indirizzo molto coerente con l’approccio analitico interpretativo assunto nella redazione del Nuovo Piano Regionale Paesistico (PRP), adottato ma non ancora approvato. La validità degli approfondimenti già condotti funzionalmente alla redazione del PRG pre vigente, non viene messa in discussione o modificata, infatti, specie per ciò che attiene le indagini sul territorio agricolo comunale, proprio in quanto significativamente e produttivamente in linea con l’approccio interpretativo utilizzato, alla scala regionale, per la redazione della Carta dei Luoghi e dei Paesaggi . Si è valutato, così, di non ripetere analisi già compiute e tuttora valide ne di produrre diverse o nuove elaborazioni nel merito, quanto, piuttosto, di compiere un necessario aggiornamento, con relative specificazioni delle analisi ambientali (soprattutto con riferimento alla Carta dell’Uso del Suolo ed a quella della vegetazione Naturale, attraverso la consultazione della Carta della qualità Geo botanica del nuovo PRP adottato, che ha condotto, ad esempio alla revisione della zonizzazione con revisione normativa della specifica sottozona E5 Sottozona agricola di salvaguardia dei valori naturali, ambientali e paesaggistici

Piano stralcio di bacino per l’Assetto Idrogeologico (PAI) Il Piano stralcio di bacino per l'Assetto Idrogeologico dei bacini Idrografici di rilievo regionale abruzzesi e del Bacino Interregionale del Fiume Sangro "Fenomeni Gravitativi e Processi Erosivi" (di seguito denominato PAI) viene definito dal legislatore quale "strumento conoscitivo, normativo e tecnico ‐operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d'uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato" (art. 17, Legge 18/05/1989 n. 183, Legge Quadro in materia di difesa del suolo). Il recepimento del PAI all'interno del PDMC del Comune di Bucchianico avviene nell’ambito della specifica Tavola “H1 Compatibilità del PRG con la carta della pericolosità idrogeologica e con le classi di pericolosità idraulica di cui al PAI e PSdA”, redatta dal Consulente Geologo dell’A. C. nominato nell’ambito del processo di redazione del Nuovo PRG. In essa sono contestualmente riportate le restrizioni del PAI e quelle del PSdA, con opportuna sovrapposizione all’elaborato di zonizzazione di progetto del Nuovo PRG (le zone di piano sono opportunamente rappresentate in color grigio). In detta tavola sono riportati (trasposti) gli elementi lineari di frana. Nella Tavola E2 Destinazioni d’uso del territorio o progetto di zoning del PRG, a seguito dello specifico approfondimento geologico e geomorfologico redatto dal Dott. Geol. Angelo D’Andrea, su incarico dell’A.C., funzionalmente alla caratterizzazione e definizione puntuale delle scarpate morfologiche, ai sensi del comma 4 dell’Allegato F del PAI vigente in Regione Abruzzo, come previsto dalla Del di G.R. n. 108 del 22.02.2018, funzionalmente al rilascio del competente Parere del Servizio di Genio Civile Regionale, di cui all’art. 89 del DPR 380/01, preordinato all’adozione della Variante, sono, invece, definite le fasce di rispetto delle Scarpate di Frana, delineate conformemente ai predetti riferimenti di legge e tecnici. Come detto, le previsioni di riduzione dei suoli edificabili, assunte alla base del presente progetto di piano, garantiscono che non ci saranno nuove aree edificabili, azzerandosi, in tal modo, automaticamente e significativamente, la possibilità (eventualità) di interferenze tra le attività antropiche di previsione e i vincoli funzionali alla difesa dei suoli in condizioni di possibile dissesto. In particolare, anzi, giova ribadire quanto già richiamato in precedenza con riferimento al fatto che, tra le scelte qualificanti del PRG, giusta Delibera di C.C. n. 21 del

31 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 28.09.2016, vi è, nell’ambito della proposta urbanistica della variante al PRG, quella di eliminare la previsione di edificabilità, presente nello strumento urbanistico vigente, relativamente all’ambito della zona “Piane” dove si è verificato un ingente movimento franoso culminato con importanti dissesti localizzati registratisi nel mese di gennaio 2017, in concomitanza con i noti eventi calamitosi delle nevicate del 6-7 gennaio 2017, del 17-19 gennaio 2017 e degli eventi sismici del 18 gennaio 2017. A seguito di tali eventi franosi il competente servizio del Genio Civile Regionale ha effettuato idonei sopralluoghi per effetto dei quali si è avviata la procedura di riclassificazione delle zone precedentemente classificate a Pericolosità elevata P2 in zone a Pericolosità molto elevata P3, proprio nell’ambito dell’area Canale – Piane. Per effetto di tali modificazioni del quadro dei vincoli, l’A.C. ha valutato, quindi, di assumere provvedimenti consequenziali anche attraverso la revisione delle previsioni di piano. A seguito della predetta delibera e di successive e specifiche scelte urbanistiche che sono state assunte nell’ambito della redazione della Variante al PRG, dunque, si è determinata la ridestinazione in zona agricola di aree (inedificate) comunque ricadenti in ambiti edificabili di piano, ovvero nelle sottozone B2 e C2, per complessivi mq 27.800 circa. Bisogna, inoltre, sottolineare come molte delle istanze pervenute dai cittadini nell’ambito della manifestazione di interesse di cui al predetto Avviso Pubblico, avevano per oggetto la richiesta (sempre e comunque accolta) di ridestinazione in zona agricola di porzioni di suolo edificabili secondo il PRG vigente, poiché ricadenti in zone a Pericolosità Elevata o Molto Elevata (P2 o P3), perciò, interessate dalle relative restrizioni del PAI. Le scelte di pianificazione adottate, pertanto, hanno assecondato tali richieste proprio al fine di ridurre (azzerare) la possibilità che previsioni di piano introducessero delle interferenze o dei conflitti con quelle del PAI, ovvero eliminando con attenzione ogni richiesta di edificabilitò che ricadesse nell’ambito delle zone classificate come P3 e riducendo quasi completamente anche quelle ricomprese in zone a pericolosità elevata P2. Tali aree, sono complessivamente stimate dal sottoscritto progettista, in almeno 6 ha circa di territorio precedentemente interessato da tali interferenze. D’altra parte, Ciò si evince oltre che dall’elaborato nel quale si da conto dell’accoglimento delle istanze pervenute e compatibili con le scelte di piano, anche e soprattutto nella puntuale elaborazione prodotta dal consulente geologo che ha evidenziato la completa assenza di interferenze tra previsioni di edificabilitò contenute nel nuovo Piano e i vincoli a tutela delle aree in dissesto come riportate sul PAI. Si rileva, altresì, che con Nota Prot. N. 0052966/19 del 19.02.2019, il Servizio di Genio Civile Regionale ha espresso il previsto Parere ai sensi dell’Art. 89 del DPR 380/01 con pronunciamento favorevole all’adozione della Variante al PRG, condizionato, tra le altre richieste di natura normativa, di seguito evidenziate, alla previsione di rendere inedificabili le aree attualmente ricomprese nella sottozona B2 Completamento estensivo in località Canale- Frontino – Piane, oltre che l’area ricadente nel comparto Frontino (Proprietà Eredi Di Tullio) ricompresa nella sottozona C3 Espansione estensiva ad attuazione indiretta. Tale richiesta si è tradotta nella individuazione di una specifica sottozona speciale B2 completamento estensivo inedificabile che, di fatto, coincidendo con le predette aree precedentemente previste come inedificabili ne inibisce ogni utilizzo a fini edificatori. Nello stesso parere condizionato si raccomandava di aggiungere nella Norma di piano un passaggio di passaggio di chiarificazione relativo agli interventi edilizi ed infrastrutturali compresi nelle aree identificate nello Studio di Microzonazione Sismica quali zone di attenzione e/o comunque suscettibili di instabilità da versante, distinguendo il caso di quelle in cui le instabilità di versante coincidono con le aree già perimetrate dal PAI e quelle, invece, per le quali non si rileva tale coincidenza, con riferimento alle quali il parere di compatibilità tra le previsioni urbanistiche e le condizioni geomorfologiche dei territori interessati, deve intendersi espresso con esito NON favorevole.

32 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Piano Stralcio di Difesa dalle Alluvioni (PSDA) Il Piano Stralcio Difesa dalle Alluvioni (PSDA), quale stralcio del Piano di Bacino, è inteso come strumento di individuazione delle aree a rischio alluvionale e quindi da sottoporre a misure di salvaguardia, ma anche di delimitazione delle aree di pertinenza fluviale: il Piano è, quindi, funzionale a consentire, attraverso la programmazione di azioni (opere, vincoli, direttive) il conseguimento di un assetto fisico dell'ambito fluviale compatibile con la sicurezza idraulica, l'uso della risorsa idrica, l'uso del suolo (ai fini insediativi, agricoli, industriali) e la salvaguardia delle componenti naturali ed ambientali (art. 17, comma 6 ‐ter, Legge n. 183 del 18/05/1989). Il recepimento del PSdA all'interno del PDMC del Comune di Bucchianico avviene nell’ambito della specifica Tavola “H1 Trasposizione su cartografia dello zoning di PRG, della Pericolosità di cui ai Piani di Assetto Idrogeologico e Piano Stralcio Difesa Alluvioni” , di seguito riportata come Tavola 5, redatta dal Consulente Geologo dell’A. C. nominato nell’ambito del processo di redazione del Nuovo PRG. In essa, come detto, sono contestualmente riportate le restrizioni del PAI e quelle del PSdA, con opportuna sovrapposizione all’elaborato di zonizzazione di progetto del Nuovo PRG (le zone di piano sono opportunamente rappresentate in color grigio). Le indicazioni derivanti dall’Assetto Idrogeologico del territorio, sia che riferite alla Carta della Pericolosità derivante dal rischio di fenomeni franosi o di erosione superficiale, sia che si tratti della Carta della Pericolosità relativa al rischio alluvionale, indicano chiaramente come il progetto urbanistico alla base della presente Variante di PRG di che trattasi, non introduca, anzi riducendo, come si vedrà, significativamente, le aree edificabili di previsione individuate dal PRG pre vigente, potenziali aree di interferenza tra l’edificato ed il substrato geologico sottostante, con particolare riferimento a quelle strutture più dinamiche e già mobilitate sia attive che quiescenti.

Tavola 5_ Tavola di PRG H1 < Trasposizione su cartografia dello zoning di PRG, della Pericolosità di cui ai Piani di Assetto Idrogeologico e Piano Stralcio Difesa Alluvioni>

33 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Piano di Tutela delle Acque (PTA) Il Piano di Tutela delle Acque è lo strumento di settore, tecnico e programmatico, attraverso cui realizzare gli obiettivi di tutela quali ‐ quantitativi previsti dall'art. 121 del D.Lgs. 152/06. Il piano consente alla Regione di classificare le acque superficiali e sotterranee e fissa gli obiettivi e le misure di intervento per la riqualificazione delle acque superficiali e sotterranee classificate. Gli obiettivi del PTA elencati di seguito riguardano principalmente le aree a specifica tutela, la disciplina degli scarichi, le misure per il risparmio idrico: - prevenzione dell’inquinamento dei corpi idrici non inquinati; - risanamento dei corpi idrici inquinati attraverso il miglioramento dello stato di qualità delle acque, con particolare attenzione per quelle destinate a particolari utilizzazioni; - rispetto del deflusso minimo vitale; - perseguimento di un uso sostenibile e durevole delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili; - preservazione della capacità naturale di auto depurazione dei corpi idrici, nonché della capacità di sostenere comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate. Le scelte urbanistiche adottate dal nuovo Piano di Bucchianico determinano un significativo decremento della pressione antropica, riducendo il numero degli abitanti teorici insediati e riducendo gli impatti sul territorio in termini di incremento delle aree permeabili riconducibile alla specifica previsione di riduzione delle aree edificabili (riduzione consumo di suolo). Ciò, nel tempo, come è chiaro, si traduce in un abbattimento dei potenziali inquinanti a carico del sistema degli acquiferi e della rete idrografica principale. Ulteriori scelte adottate nell’ambito del nuovo PRG sembrano assecondare significativamente i premessi obiettivi di carattere generale del PTA: - incremento delle tutele relative ai corpi idrici minori, nonché previsione di incremento delle superfici arboree, nella generalità del territorio comunale con conseguente potenziale incremento delle capacità auto depurative dei corsi d’acqua; - incremento delle prestazioni dell’insediamento con riferimento alla capacità di uso più razionale della risorsa idrica, attraverso recupero dell’acqua piovana e accorgimenti per diminuirne i consumi; - riduzione della superficie di previsione dell’area produttiva di località Alento, con conseguente minor carico di previsione in termini di scarichi reflui industriali, molto importante nel medio – lungo periodo; - previsione di istituzione di parchi fluviali intercomunali dell’Alento e del Foro con potenziali, conseguenti interventi di censimento degli scarichi, progressivo risanamento degli ambienti golenali compromessi, risanamento ambientale delle sponde, realizzazione di sistemi ed infrastrutture compatibili per la fruizione sostenibile degli ambienti fluviali.

Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) è lo strumento di pianificazione/programmazione strategica di area vasta che stabilisce gli indirizzi di assetto del territorio in relazione ai suoi tre principali sistemi: ambientale, insediativo, infrastrutturale. il PTCP, come verificabile nella sovrastante Tavola 6, si articola in strumenti mirati, organizzati per strutture territoriali, denominati Progetti Speciali Territoriali , riportati in prima approssimazione nella Tavola P4 del PTCP: il Sistema metropolitano di Chieti ‐ Pescara; la Fascia costiera; la Rete urbana intermedia;

34 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 il Tessuto insediativo diffuso.

Tavola 6_ Quadro delle strutture territoriali di riferimento del PTPC

il PTCP, come verificabile nella sovrastante Tavola 6, si articola in strumenti mirati, organizzati per strutture territoriali, denominati Progetti Speciali Territoriali , riportati in prima approssimazione nella Tavola P4 del PTCP: il Sistema metropolitano di Chieti ‐ Pescara; la Fascia costiera; la Rete urbana intermedia; il Tessuto insediativo diffuso.

Tabella 2_ Obiettivi generali del PTPC di Chieti per i diversi ambiti di progetto Obiettivi generali del PTCP 1 Fascia costiera assicurare la tutela e sviluppo delle risorse territoriali assai diversificate qui presenti, dai valori paesistici e ambientali del litorale, alle attività produttive di carattere industriale, portuale, turistico e della pesca, fino al grande sistema infrastrutturale complesso longitudinale alla linea di costa. Il Piano promuove in particolare azioni coordinate ed integrate e coordina la pianificazione comunale. 2 Rete urbana intermedia assicurare una armatura urbana capace di coprire, secondo standards adeguati e con soddisfacenti livelli di accessibilità, le diverse componenti del territorio provinciale, dal punto di vista dotazione di attrezzature e servizi di rango intermedio. 3 Area metropolitana Chieti Pescara garantire al sistema territoriale in oggetto livelli di efficienza e prestazioni di servizio propri di una struttura di dimensione metropolitana. 3 Tessuto Insediativo Diffuso assicurare una tenuta della rete provinciale dei centri minori, rispetto alle condizioni di vita, alle attività economiche, alla fruizione dei servizi, al pieno utilizzo del patrimonio edilizio esistente, al presidio delle risorse territoriali. Le azioni, le politiche e le strategie da prevedere sono rivolte anche al sostegno del patrimonio abitativo in termini di recupero residenziale e di dotazione di servizi, nonché all’individuazione di specifiche forme di integrazione territoriale e di modalità perequative in ordine alle principali problematiche individuate 35 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

PTCP – Le strutture territoriali di riferimento Oltre agli obiettivi relativi ai Progetti Speciali Territoriali evidenziati di seguito, anche nella seguente Tabella 2, norme specifiche riguardanti l’ambito del Tessuto Insediativo Diffuso sono contenute nelle NTA (Articoli 50, 51 e 52 delle NTA del PTCP). Il PTPC fornisce specifici ed idonei criteri per la pianificazione comunale ed, in particolare, per la redazione dei piani urbanistici regolatori locali. In particolare con i seguenti e specifici articoli delle NTA: - Art. 54 Criteri per la pianificazione comunale; - Art. 55 Criteri per la progettazione dei Piani Regolatori Comunali; - Art. 56 Criteri per il dimensionamento dei Piani Regolatori Comunali. In particolare, però, con riferimento alle specifiche scelte di pianIficazione di livello territoriale che riguardano ben individuati ambiti di pianificazione e, specialmente, l’ambito progettuale del Tessuto Insediativo Diffuso, il PTPC, fissa degli obiettivi di carattere generale e specifico, attraverso i seguenti articoli puntuali rispettivamente contenuti nel Titolo III relativo alle norme di indirizzo e, in modo puntuale, nei seguenti Capi 1.III, 2.III e 3.III:

TITOLO III - NORME DI INDIRIZZO

CAPO 1.III - AMBIENTE E BENI NATURALI - Art. 12 Norme di indirizzo per ambiente e beni naturali - Art. 13 Parchi naturali e aree di interesse naturalistico - Art. 14 Boschi e aree boscate - Art. 15 Fiumi e fasce fluviali - Tutela delle acque - Tutela della costa - Art. 16 Aree di dissesto e aree a rischio CAPO 2.III - BENI CULTURALI - Art. 22 Siti archeologici - Art. 23 Centri storici. Patrimonio immobiliare diffuso, di valore storico artistico - Art. 24 Territorio rurale – Unità di paesaggio - Art. 25 Tutela delle terre civiche - Art. 26 Tratturi CAPO 3.III - SISTEMA INSEDIATIVO-PRODUTTIVO - Art. 27 Sostenibilità - Art. 28 Territorio urbanizzato e ambiente insediato - Art. 30 Insediamenti produttivi

Il progetto urbanistico del Nuovo PRG di Bucchianico, senza entrare nel merito degli specifici aspetti prescrittivi o di indirizzo, è del tutto coerente con il contenuto proprio di detti articoli. Ciò, specie per quanto attiene alle politiche di salvaguardia degli ambienti di grande valore naturale, per la tutela dei reticoli idrografici (anche con previsione di istituzione di parchi fluviali), per la tutela dei crinali e per la salvaguardia del paesaggio rurale, con particolare riferimento alle aree a più elevato pregio produttivo – agronomico, al recupero dei manufatti esistenti in territorio agricolo, alla riqualificazione, anche funzionale, dei centri storici. Particolare coerenza tra le scelte di Piano e i criteri forniti dalla pianificazione provinciale si registra proprio nella volontà di separare nettamente le regole d’insediamento valide per gli ambiti urbani da quelle più confacenti al territorio rurale (salvaguardia dei crinali e dei punti panoramici, tutela del reticolo idrografico minore e del relativo patrimonio vegetale, salvaguardia degli aspetti del sistema colturale e le produzioni tipiche della campagna teatina. In ultima analisi, dunque, non si ravvisano elementi di conflittualità le indicazioni del PRCP e il PDMC ed, anzi si sottolinea come le scelte operate dal nuovo Piano di 36 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Bucchianico siano particolarmente coerenti con gli obiettivi di carattere generale e quelli specifici riferiti sia alla disciplina del Sistema dell’Insediamento Diffuso. Considerando il fatto che le scelte del nuovo Piano determinano un significativo decremento delle previsioni insediative (nuovi abitanti teorici insediabili e relativi carichi urbanistici connessi), non si ravvisano neppure elementi di contrasto con i criteri di dimensionamento degli strumenti urbanistici di cui allo specifico articolo 56 delle NTA del PTPC (Criteri per il dimensionamento dei Piani Regolatori).

Piano di Gestione del Sito di interesse Comunitario IT7140110 “Calanchi di Ripe dello Spagnolo ” All’interno del territorio comunale, ed in particolare nell’ambito della Sottozona E. 5 Agricola di salvaguardia dei valori naturalistici, ambientali e paesaggistici , ricade il SIC (Sito di Interesse Comunitario) individuato dalla sigla IT 7140110, perimetrato ed istituito ai sensi del D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 nonché del DMATT 3 settembre 2002 (Linee guida per la gestione dei siti della Rete Natura 2000) denominato “ Calanchi delle Ripe dello Spagnolo ”. Di recente è stato adottato il prescritto Piano di Gestione del SIC dal Consiglio Comunale e si è, attualmente, in attesa di definitiva approvazione da parte dei competenti organi regionali. All’interno della perimetrazione del S.I.C., come rappresentata sia nella tavola di zoning del PRG, che in quella (Tavola E. 1. V) in cui si riportano i Vincoli Eteronomi, valgono, ad oggi, oltre alle norme che disciplinano la predetta sottozona E5, tutte le eventuali prescrizioni e restrizioni connesse alla presenza del SIC, che, già oggi, devono comunque intendersi prevalenti su ogni altra previsione urbanistica così come le connesse previsioni e procedure previste per la preventiva valutazione di incidenza di eventuali interventi. Quando saranno vigenti le specifiche disposizioni normative contenute nel Piano di Gestione. recentemente redatto ed adottato dal C.C, in attesa di definitiva approvazione da parte dei competenti organi regionali, in caso di eventuali (verosimili) difformità fra le previsioni contenute nei due diversi e predetti strumenti (ovvero nel PRG e nel Piano di Gestione del SIC) prevarranno le norme più restrittive di quest’ultimo (Piano di Gestione del SIC). Le previsioni del PRG, ed in particolare quelle riferibili alla specifica zona agricola E5 di salvaguardia dei valori naturali, ambientali e paesaggistici, che si estende, notevolmente, anche ad altre aree del territorio comunale significativamente interessate da analoghi valori naturalistico – ambientali e paesaggistici, sono estremamente coerenti con le specifiche tutele presenti nel PGSIC, qualificandosi come previsioni di zona significativamente restrittive, inibendo, tra l’altro ogni attività di nuova edificazione ed essendo, invece, mirate alla conservazione del patrimonio della biodiversità in esso presente ed, inoltre, al mantenimento della vegetazione in condizioni naturali oltre che alla salvaguardia delle coltivazioni agricole tradizionali.

Piano Quadro di Salvaguardia del Tratturo Il territorio comunale di Bucchianico è solcato trasversalmente da nord ovest verso sud est, dunque normalmente alle principali linee di crinale ed ai tre fondovalle che lo caratterizzano, dal tracciato dello storico Tratturo Magno L’Aquila – Forca di Penne- Lanciano – Termoli – Foggia, per una lunghezza complessiva che supera i 5 km. Si tratta di una zona inibita alle attività di trasformazione ai fini di tutelarne la memoria anche funzionalmente ad un eventuale recupero del tracciato per farne un cammino di interesse naturalistico, oltre che storico testimoniale. Le aree in essa ricomprese sono inedificabili e sottoposte alle prescrizioni della specifica legislazione vigente in materia: il loro uso è regolato dal “Piano Quadro di salvaguardia del tratturo” vigente, redatto dal Comune di Bucchianico ai sensi della Legge

37 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 1/6/1939 n. 1089, della legge 17/8/1942 n. 1150, del D.M. 15/6/76 e del D.M. 20/3/80, del D.M. 22/12/83 del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali e della L.R. 29/7/1986 n. 35, nonché del D.Lgs 490/1999, del D.Lgs 22/01/2004 n. 42 e successive modifiche e integrazioni, quindi approvato dai competenti Settori della Regione Abruzzo oltre che dalla Sovrintendenza ai BBAA per l’Abruzzo. Coerentemente con detta pianificazione di dettaglio, le cui previsioni devono intendersi come sovra ordinate a quelle del PRG, possono essere realizzati, nelle aree di salvaguardia del tratturo, tutti e soli quegli interventi funzionali a favorirne la massima fruizione da parte di residenti e turisti, secondo modalità compatibili con lo stato dei luoghi, purchè gli stessi non comportino edificazione di natura permanente o alterazione alcuna dei suoli, ovvero del piano di campagna o della attuale conformazione superficiale (naturale) del terreno, come anche dello stato in cui si rinviene il patrimonio della vegetazione autoctona. In particolare, quando non in contrasto con le specifiche previsioni del predetto piano quadro, oltre che nel rispetto di quanto previsto dall’Art. 26 del Regolamento di Esecuzione del Codice della Strada (DPR 495/92), possono essere realizzate piccole strutture temporanee (chioschi ristoro o con finalità informative, o per attività di carattere ludico- ricreativo, di ristorazione leggera come bar e simili) o capanni e ricoveri attrezzati di supporto e sevizio ad eventuali utilizzi di tipo turistico - escursionistico (stazioni di posta lungo percorsi escursionistici a cavallo, officine o punti nolo per il per ciclo turismo e simili). Le previsioni di PRG non interferiscono con quelle del PQST, che si intende come sovraordinato e, dunque, non introducendo motivi di contrasto o determinando potenziali azioni incoerenti con le previsioni dello stesso ed, anzi, recependole, si pongono in rapporto di significativa coerenza con esse.

Matrice di coerenza Come si può osservare nella seguente Tabella 3, riassuntiva, le previsioni della Variante al PRG, ovvero gli obiettivi di carattere generale più qualificanti della presente verifica di assoggettabilità, risultano non contrastanti con la pianificazione sovraordinata né con il regime vincolistico insistente sull'area.

Tabella 3_ Matrice di coerenza ravvisabile tra gli obiettivi del PRG e gli obiettivi generali dei piani sovraordinati.

Obiettivi del PRG QRR PRP PSDA PAI PTA PTPC PGSIC PQST Contrazione 1 sensibile del consumo di suolo e dei carichi / + + + + + + + urbanistici Incremento delle 2 tutele relative alle aree di maggior pregio naturale + + + + + + + + Netta 3 suddivisione del territorio in ambito urbano e / + / + / + + / rurale Salvaguardia 4 dell’ambiente rurale, delle produzioni e recupero + + / / / + + / patrimonio insediativo Legenda + coerenza - incoerenza/contrasto / indifferenza

38 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

A. 1.6_ LA COERENZA DEL PIANO CON LE STRATEGIE DI AREA VASTA Il piano, dunque, come appena esplicitato e dimostrato, si confronta in modo dinamico con le decisioni di politica territoriale e urbanistica assunte alla scala vasta, ponendosi in relazione interattiva con i programmi in corso ai diversi livelli. Gli obiettivi di progetto sostanziali della variante derivano da un ineludibile approccio multiscalare che tiene conto di molteplici condizionamenti ed opportunità di contesto, nonché di nuovi assetti territoriali di riferimento che si delineano, progressivamente, in coerenza con previsioni di direttive, politiche, piani e programmi di respiro comunitario, nazionale, regionale e territoriale “di area vasta”. Relativamente ad aspetti di rilievo che attengono la scala di area vasta (dimensione territoriale), il piano, oltre ad essere redatto in conformità con le tutele a salvaguardia dei valori ambientali e paesaggistici rinvenibili nel PRP e con gli essenziali contenuti prescrittivi del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), del quale, come già il Piano vigente, condivide l’impostazione e recepisce gli indirizzi strategici, risulta particolarmente coerente con gli obiettivi di natura territoriale assunti proprio nell’ambito della Pianificazione di area vasta di livello provinciale, per l’attenzione specifica che essa, come quella, riserva: 1) al monitoraggio dello stato di attuazione del PRG vigente, facendo di questo elaborato un vero e proprio strumento dinamico, ovvero progressivamente aggiornabile ed integrabile, nel tempo, in termini di contenuti, in modo che possa, periodicamente, verificarsi la sua rispondenza ai bisogni della collettività; 2) alle (conseguenti) scelte di ri-definizione complessiva dell’assetto insediativo sul territorio comunale, operando, strumentalmente a ciò, una netta distinzione tra l’ambito urbano, dove prevalgono caratteri residenziali e funzioni di servizio, ed il territorio rurale; 3) alla definizione di un bilancio urbanistico - ambientale particolarmente attento al contenimento del consumo di nuovo suolo agricolo ed alla riduzione della pressione insediativa in ambito rurale, ottenuta attraverso scelte concorrenti entro una visione unica coerente; 4) alla salvaguardia del territorio rurale, non solo in termini paesaggistici ma, al fine di valorizzarne identità e vocazioni, preservandone, nel concreto, la funzione di essenziale spazio produttivo con notevoli potenzialità; ciò in funzione di determinare azioni finalizzate al recupero del patrimonio abitativo storico (manufatti rurali esistenti), allo sviluppo delle filiere agro alimentari di qualità e per agevolare la multi - funzionalità dell’impresa agricola (fondata su nuovi turismi compatibili con le attività rurali); 5) alla tutela degli ambiti golenali e dei relativi corridoi ecologici dei principali corsi idrici rinvenibili sul territorio, anche per valorizzare le risorse locali, sia materiali che immateriali, attraverso la significativa correlazione (già riscontrata) con gli obiettivi progettuali specifici del Contratto Di Fiume Foro e Alento promossi. Può sottolinearsi, a tal proposito, come, di recente, in tal senso, sul territorio della porzione settentrionale della Provincia di Chieti, siano stati prodotti significativi atti concreti di pianificazione attraverso la sottoscrizione da parte delle amministrazioni comunali interessate (e da altri portatori di interessi qualificati), di accordi intrapresi nell’alveo dell’istituto del predetto Contratto di Fiume. Rileva osservare, a tal proposito, proprio la circostanza per cui il Comune di Bucchianico risulta ente capofila nella costituzione/gestione di tale esperienza associata e nella individuazione dei relativi progetti di rilevante interesse, cui si attribuisce valenza di processi in grado di stimolare significativi effetti di coesione territoriale. Con riferimento alla scala intercomunale, infatti, il presente piano, più ancora di quello vigente, è redatto tenendo conto di alcune scelte urbanistiche compatibili con quelle

39 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 intraprese anche da alcuni comuni contermini, quali, ad esempio, quella di una tutela attenta dei corsi d’acqua minori e delle aree calanchive (come è anche nei piani di Casalincontrada e Fara F.P.), della salvaguardia e riqualificazione ambientale dei sistemi ecologici connessi ai tre principali corsi d’acqua (Fiumi Alento e Foro, Torrente Serepenne), che, appunto, proprio attraverso la progettazione di interventi (politiche, azioni, progetti) concepiti nell’ambito del Contratto di Fiume, dovrebbe rendere sempre più omogenee scelte urbanistiche già molto coerenti, contenute anche negli strumenti urbanistici di Ripa Teatina, Villamagna e Vacri. Come si vedrà, la condivisione di obiettivi di scala sovracomunale determina scelte precise anche a livello locale, specie per ciò che riguarda la salvaguardia di alcuni particolari ecosistemi fragili come quelli fluviali, attraverso il perseguimento di obiettivi che implicano la riduzione di aree edificabili. Ciò che, specie in prospettiva, sembra più rilevante ai fini di delineare uno scenario di pianificazione condivisibile con i comuni contermini, dunque relativamente a politiche efficaci se intraprese alla scala di area vasta, è la possibilità di immaginare, come viene chiaramente prospettato nell’elaborato della dimensione strategico strutturale del piano (una carta delle invarianti intesa in prospettiva), ad esempio, l’evoluzione possibile del quadro delle tutele funzionali alla salvaguardia delle peculiarità ambientali. Questo obiettivo, proprio in un quadro di necessaria e produttiva condivisione con i comuni contermini (Casalincontrada, Roccamontepiano, Fara Filiorum Petri) è perseguibile in futuro con l’eventuale ed auspicabile ampliamento dell’attuale SIC Ripe dello Spagnolo, verso l’area di Colle Spaccato, Penninoli e Fosso Focaro) oltre che, come si dirà in seguito, con la istituzione di aree di protezione degli ambienti fluviali lungo i corsi d’acqua dei Fiumi Foro, Alento e del Torrente Serepenne. Con riferimento a tale ultima progettualità può notarsi che, in questo caso, l’intesa è da raggiungersi, proprio con il predetto strumento del Contratto di Fiume, con i comuni di Villamagna, Vacri, Fara f. Petri, Casacanditella, Chieti, Ripa Teatina). La comune sensibilità, sempre più diffusa, per la centralità delle tematiche ambientali rappresenta un ottimo presupposto, specie in prospettiva, al fine di intraprendere, più agevolmente eventuali e vari percorsi di pianificazione intercomunale, che: - potrebbero avverarsi in corrispondenza di auspicabili, sebbene al momento poco verosimili, progressi o accelerazioni di processi di associazionismo (coesione territoriale), resi possibili e delineati dalla recente legislazione di riforma degli enti locali (L. 56/2014); - potrebbero risultare particolarmente coerenti con le decisioni finalizzate ad elevare l’incremento delle dotazioni infrastrutturali; anche in relazione a progetti strategici sullo sfondo o in corso di definizione per l’intorno territoriale di prossimità; - possono, come nel caso del predetto Contratto di Fiume Foro e Alento, determinare l’avvio di una stagione di progettazione, da svolgere in forma associata con altre istituzioni locali (sia comuni contermini, che enti territoriali di area vasta) come anche, soprattutto, con associazioni, rappresentanze del mondo civile e dell’ambientalismo, istituzioni di ricerca, imprese, in grado di determinare impatti concreti tangibili sul territorio.

40 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Parte seconda

B. IL MONITORAGGIO DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PRG VIGENTE

B. 1.1_ IL PIANO, STRUMENTO DI MONITORAGGIO E AGGIORNAMENTO CICLICO Il monitoraggio dello stato di attuazione del PRG vigente, si identifica, a fini valutativi, con un passaggio essenziale di aggiornamento continuo (ciclico o periodico) del piano oltre che di implicita verifica essenziale della sua efficacia. Si tratta di un essenziale momento di verifica espletato secondo i due seguenti metodi i cui risultati significativamente,conducono ad esiti davvero molto simili a meno di uno scarto trascurabile, insito nella imprecisione intrinseca dei dati di input: - il primo è un vero e proprio bilancio urbanistico dell’attività edilizia riferita al decennio 2007-2017, trascorso dall’ultimo aggiornamento della stessa, redatto in fase di stesura degli elaborati dello strumento oggi vigente, sino a tutto il periodo di maggio 2017; - il secondo si identifica, invece, con un attento passaggio di analisi, essenzialmente condotto per via grafica sugli elaborati di zoning del PRG vigente, attraverso il quale si è “censito” l’insieme delle superfici edificabili, ma ad oggi ancora inedificate, ricadenti nelle varie zone destinate essenzialmente ad edificabilità residenziale, secondo il PRG vigente, la cui trasformazione implicherebbe, all’interno delle previsioni di espansione dello strumento urbanistico vigente, aumento del carico insediativo. Tale duplice ricognizione, significativamente concordante, nei risultati, utile se periodicamente aggiornata, fornisce un quadro funzionale a valutare il livello dell’attività di trasformazione a fini edilizi del territorio. L’esame effettuato ha registrato, infatti, nel complesso: - che i provvedimenti abilitativi che hanno assentito la realizzazione di interventi finalizzati alla costruzione di nuove abitazioni o con i quali si sono autorizzati significativi ampliamenti di edifici destinati oltre che a funzioni residenziali (in ambito urbano e rurale) anche, in qualche caso, ad usi terziario – produttivi, nel decennio, è stata davvero modesta, - che la valutazione del monte delle aree inedificate, al pari, consentesi rilevare un tasso di in attuazione delle previsioni di PRG che è persino superiore alla metà delle previsioni di edificabilità del PRG vigente, con valori molto alti se riferiti ad alcune specifiche aree del territorio comunale e, soprattutto, ad alcuni specifici ambiti zonizzati come quello della sottozona di espansione ad attuazione indiretta C3. La attività di monitoraggio dello stato di attuazione del PRG ha consentito, quindi, di registrare sia la quantità di suolo utilizzato (asservito) a fini edificatori, sia più utilmente, quello, effettivamente coperto dalla realizzazione di nuove fabbriche, dunque sottratto alla condizione originaria di naturale permeabilità dei suoli. Tale attività, inoltre, almeno con riferimento alla prima metodologia di analisi relativa ai titoli abilitativi rilasciati nel decennio, ha permesso, significativamente, non essendosi limitata alla osservazione di quanto accaduto nel territorio urbanizzato, di registrare anche l’attività edilizia in territorio rurale, di comprendere, come si dirà meglio in seguito, come la maggior parte della domanda abitativa locale sia stata assolta dai residenti, proprio in territorio agricolo e su fondi di proprietà. Il monitoraggio effettuato è risultato, quindi, nel suo complesso, ovvero con riferimento ad entrambi i metodi utilizzati, come già premesso, essenziale, al fine di: 41 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 - effettuare una puntuale valutazione circa l’attività di trasformazione edilizia, al fine di valutare la sua incidenza sulla capacità residua del PRG vigente, preliminarmente alla attività di dimensionamento della variante al PRG stesso; - comprendere le tendenze insediative in atto, ricostruendo la modesta dinamica evolutiva dell’attività edilizia nel predetto periodo 2007-2017, determinata dal prolungato ciclo (perdurante) di notevole crisi economica che ha comportato una sensibile contrazione delle attività edilizie; - acquisire e sistematizzare i predetti dati quantitativi dati essenziali ai fini della redazione del presente Rapporto Preliminare di verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica. Tale attività di monitoraggio si è rivelata molto utile, potendosi identificare con una “fotografia recente” della domanda abitativa effettivamente tradottasi in attività edilizia, al fine di comprendere e, dunque a delineare, con maggior consapevolezza tecnica, anche i più idonei criteri con i quali si è valutato di accogliere le istanze dei cittadini ritenute compatibili con i contenuti dell’Avviso Pubblico e, soprattutto, con gli obiettivi generali e specifici del PRG.

B. 1.2_ CENSIMENTO DELL’ATTIVITA’ EDILIZIA NEL DECENNIO 2007-2017 Con riferimento al primo dei due metodi di ricognizione/monitoraggio già introdotti si precisa che la ricognizione di dati in archivio ha preso in esame tutti i provvedimenti abilitativi rilasciati dal Comune di Bucchianico nel predetto periodo relativo agli anni solari 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, oltre che ai primi cinque mesi del 2017. Sono stati censiti ed esaminati, come detto, sia i Permessi di Costruire “ordinari”, sia alcuni Permessi di Costruire in variante relativi a significative modifiche in ampliamento di progetti già approvati o di volumi esistenti, sia, inoltre, alcuni Permessi di Costruire in Sanatoria riferibili alla regolarizzazione di interventi che hanno prodotto ampliamenti comportanti sensibile sviluppo planimetrico (nuove superfici coperte significative). Sono state, altresì, esaminate anche quelle Denunce di Inizio di Attività edilizia e quelle Segnalazioni Certificate di Inizio di Attività Edilizia che hanno previsto attività edilizie tali da produrre nuove costruzioni o significativi ampliamenti. Il censimento dell’attività edilizia ha riguardato, come detto, sia gli “ambiti urbani zonizzati” del PRG vigente, ovvero le zone e le sottozone destinate alle funzioni residenziali (zone di completamento B e di espansione C), caratterizzate da potenzialità edificatorie residue sia, produttivamente, almeno con riferimento alla valutazione delle superfici coperte, la produzione edilizia attuatasi funzionalmente alla costruzione di abitazioni in zone agricole. Come verificabile dal Prospetto B riportato sulla specifica Tavola grafica di piano (Tavola E.G.8.a), infatti, si sono registrati, per ciascuno dei dieci anni considerati, i vari provvedimenti autorizzativi (distinti tra Permessi di Costruire ed altre tipologie, per la verità pochissime, quali DIA, SCIA, Pratiche SUAP) riconducendoli, opportunamente, ai diversi ambiti zonizzati di PRG. Il rapporto dettagliato di tale attività è puntualmente riportato con modalità analitica nella Relazione illustrativa del PRG. Pertanto nel presente paragrafo relativo al Rapporto Preliminare verranno svolte unicamente alcune considerazioni di massima circa gli esiti di tale valutazione con riferimento agli impatti effettivamente prodotti da tale attività sul territorio. Premesso che la gran parte delle attività edilizie riferibili all’anno 2007 era stata già censita e graficizzata all’atto della redazione degli elaborati del PRG vigente, si rappresenta, che si è reso necessario integrare la sola informazione relativa al Permesso di Costruire n. 45 del 2007, con il quale si è assentito un intervento edilizio in zona agricola E4, allora non annotato in quanto rilasciato successivamente all’atto della redazione degli elaborati del progetto di piano. In totale, dunque, nell’intero periodo considerato, sono stati complessivamente

42 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 assentiti n. 50 interventi comportanti nuova edificazione o significativi ampliamenti, di cui 46 con Permessi di Costruire, due con D.I.A., uno tramite S.C.I.A. ed uno con Denuncia di Inizio Attività rilasciata dallo S.U.A.P., in quanto connesso alla realizzazione di edificio o volumetria da destinarsi ad attività produttive. Di questi provvedimenti, due si sono identificati con Permessi di Costruire in Sanatoria, mentre sette sono riferibili ad attività edilizie che hanno richiesto la redazione ed approvazione di una o più varianti in corso d’opera ai progetti inizialmente assentiti, ciò per un complesso di motivazioni specifiche che poco interessano la presente attività di monitoraggio. Può notarsi, significativamente, come ad una discreta attività edilizia verificatasi nel periodo compreso tra gli anni 2008 e 2012 (con l’eccezione del solo 2009), sia corrisposta una grossa battuta d’arresto dell’attività edilizia nel periodo compreso tra gli anni 2011 e 2015, solo in parte mitigata da una timida ripresa verificatasi nell’anno 2016 e che dev’essere confermata dal dato dell’anno in corso, sin qui parziale e non tale (almeno ad oggi) da confermare una robusta dinamica di ripresa cui si è accennato. Bisogna sottolineare, per quanto i dati riferiti alla situazione locale consentano di inquadrare questa nell’ambito di uno più ampio scenario di contesto interpretabile attraverso dinamiche socio economiche in atto, di portata nazionale e globale, specie con riferimento ai dati che riscontrano un periodo di notevole stasi dell’attività edilizia tra il 2011 ed il 2015, che l’andamento dell’attività edilizia censito attraverso la consultazione dei provvedimenti abilitativi, risente, su base locale, di specifiche motivazioni contingenti che, spesso, con riferimento ai vari anni, hanno meno a che fare con cicli economici complessi e che, invece, sono da ricondurre ad altre cause. Ragioni più banali legate, ad esempio, alla momentanea maggiore o minore capacità degli uffici di evadere con celerità le stesse o, ancora, alle specifiche condizioni dei singoli fascicoli (necessità di integrazioni documentali non risolte in tempi brevi, carenza di possibilità o interesse reale al ritiro dei provvedimenti autorizzativi da parte degli istanti). Ciò che rileva, tuttavia, con maggior interesse per i premessi e principali fini di tale indagine, come può verificarsi dal Prospetto B di cui alla predetta Tavola EG 8.b,, è la rilevanza assunta, in tale periodo, dall’attività edilizia in ambito rurale che ha assolto ad una specifica ed altrettanto importante funzione di particolare soddisfazione della domanda di residenza. Delle 50 attività edilizie censite nel complesso e riconducibili ai predetti provvedimenti autorizzativi, difatti, ben 18 di esse si riferiscono a nuove costruzioni o significativi ampliamenti (con previsione di ristrutturazioni anche a partire da parziali o totali demolizioni di preesistenti volumi non più funzionali all’attività agricola) effettuati in territorio rurale. Di questi, 8 ricadono in zona agricola E1, 5 in zona agricola E2, 1 in zona agricola E3 e 4, infine, in zona agricola E4. Il tutto, per un totale di nuova superficie coperta (non più permeabile), ovvero di suolo sottratto ad attività agricole o a condizione di naturalità, pari a circa mq 3.492,57. Delle 50 attività edilizie censite nel complesso e riconducibili ai predetti provvedimenti autorizzativi, difatti, ben 18 di esse si riferiscono a nuove costruzioni o significativi ampliamenti (con previsione di ristrutturazioni anche a partire da parziali o totali demolizioni di preesistenti volumi non più funzionali all’attività agricola) effettuati in territorio rurale. Di questi, 8 ricadono in zona agricola E1, 5 in zona agricola E2, 1 in zona agricola E3 e 4, infine, in zona agricola E4. Il tutto, per un totale di nuova superficie coperta (non più permeabile), ovvero di suolo sottratto ad attività agricole o a condizione di naturalità, pari a circa mq 3.492,57.

43 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tabella 4_ Impatto complessivo dell’attività edilizia verificatasi nel decennio sul PRG vigente, ovvero sia sulle aree residue delle zone di completamento che di espansione.

Stato di Superficie Superficie Abitanti Superficie coperta attuazione fondiaria edificabile equivalenti (aree del PRG effettivamente effettivame insediati impermeabilizzate) asservita nte 1 ab./30 (mq = mq x Uf realizzata mq Se (mq) TOTALE 34.820,95 (mq t.) 10.574,73 352 6.018,80

Il dato della nuova superficie coperta in ambito agricolo si attesta sul 33,53 % dei complessivi mq 10.574,73 di suolo edificato o superficie effettivamente impermeabilizzata, nell’intero territorio comunale nel decennio trascorso (Tabella 4). Questa attività edilizia, riportata anche nella seguente Tavola 7 (Tavola E.G.8.a del PRG) risponde a bisogni specifici della popolazione locale connessi sia, ancora, ad esigenze di conduzione del fondo, sia, in misura altrettanto apprezzabile, alla aspirazione legittima delle famiglie a rifiutare, specie con riferimento alle giovani coppie, soluzioni abitative coincidenti con l’acquisto di nuove unità abitative rinvenibili nell’ambito del locale mercato immobiliare ancora disponibile in corrispondenza delle aree residenziali di PRG in ambito comunale o, in maggior misura, nei territori comunali limitrofi. In quello della vicina città di Chieti, in particolare e, marginalmente, in quelli viciniori che risentono di dinamiche socioeconomiche proprie del mercato del lavoro e di quello immobiliare delle aree di cintura esterna dell’area metropolitana Cheti/Pescara.

Tavola 7_ Tavola B8.a del PRG. Censimento dell’attività edilizia verificatasi nel decennio 2007-2017.

Rispetto, invece, al complesso dei 32 provvedimenti abilitativi esaminati, riferibili ad interventi edilizi ubicabili nelle zone residenziali di PRG (sub zone di completamento ed espansione), 27 sono quelli effettivamente riferibili ad interventi edilizi che hanno generato nuove

44 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 costruzioni o significativi ampliamenti connessi allo sfruttamento di superfici fondiarie residue, come individuate dal PRG vigente, oltre che, perciò, nuovo carico urbanistico (valutato sottoforma di nuovi insediati teorici equivalenti). Dei restanti cinque, infatti, due interventi (PdC n. 10 del 2009 e del fascicolo di cui al Prot. SUAP n. 21/2012) si riferiscono ad attività edilizie che hanno generato la realizzazione di piccoli opifici per attività produttive di tipo artigianale (zone D2 di PRG) implicanti la regolarizzazione e l’ampliamento di volumi preesistenti a ciò destinati che non vengono introdotti a fini di dimensionamento nelle seguenti tabelle di sintesi funzionali al computo della capacità edificatoria residua di piano (carico urbanistico di previsione), anche se censiti quanto a superficie coperta totale generata, pari a mq 907,30 (consumo di suolo). Ulteriori e residui tre provvedimenti autorizzativi sono da riferirsi, infine, a provvedimenti con i quali si sono assentiti, nelle zone B2 di completamento, interventi di ampliamento di fabbricati residenziali esistenti o ristrutturazioni che prevedono demolizioni di parti di fabbricati e contestuali nuove edificazioni di porzioni di fabbricati ex novo che, tuttavia, non richiedono, ai fini urbanistici, l’asservimento di lotti fondiari (o parti di essi) non implicando, pertanto, l’utilizzo di terreno edificabile. Relativamente a tali interventi, tuttavia, si sono computati, come per tutti gli altri, le superfici coperte realizzate ex novo ai fini di valutarne l’impatto in termini di nuovo suolo impermeabilizzato e sottratto ad usi agricoli o naturali.

B. 1.3_ MONITORAGGIO DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PRG VIGENTE Come si è appena detto, si è proceduto all’aggiornamento dello stato di attuazione del PRG, ai fini del successivo dimensionamento di piano, secondo due diversi procedimenti. Il primo, molto speditivo, come riportato nella seguente Tabella 5, considera il dato di partenza riferito al dimensionamento del PRG vigente, da cui si sottrae l’incremento, sebbene molto modesto, comportato dalle attività di edificazione (e connesse volumetrie e relativi carichi urbanistici) effettuate tra il 2007 ed il 2017, come già censite nel premesso passaggio specifico di monitoraggio (paragrafo 1.2). Al totale della superficie incrementale di previsione residua del PRG vigente, pertanto, come al relativo carico urbanistico di previsione (abitanti insediabili equivalenti), si è sottratto sia l’ammontare delle superfici effettivamente edificate risultanti dall’attività di monitoraggio (mq 10.575 circa, pari al solo 7,23% della superficie incrementale di previsione), che il numero di abitanti teorici insediati (352, pari al 7,21% del totale dei nuovi abitanti insediabili previsti dal PRG vigente).

Tabella 5 _ Effetti della attività edilizia attuata tra il 2007 ed il 2017 sul dimensionamento originario del PRG

Capacità insediativa totale residua e incrementale di PRG (Zone B + C)

Totale superficie Abitanti equivalenti incrementale di previsti dal PRG previsione TOTALE 146.357,60 4.877 (A) Totale superficie Abitanti equivalenti edificata insediati nel decennio effettivamente 2007/2017 realizzata nel decennio 2007-2017 TOTALE 10.574,73 352 (7,23% di A) Totale superficie Abitanti equivalenti edificata residua del ancora insediabili PRG vigente TOTALE 135.782,87 4.526 (92,77% di A)

45 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Il secondo procedimento, invece, come detto, è consistito, come verificabile nell’allegata tavola B. 8. b, nella “puntuale” benché empirica verifica planimetrica e nel relativo computo di tutte le aree ancora inedificate, effettuata a partire dall’aggiornamento della tavola di zoning del PRG vigente. In essa si sono perimetrate e, conseguentemente, computate per ogni ambito insediato e per ciascuna delle singole sottozone di PRG (B1, B2, C1, C2, C3, C4, C5) che generano edificabilità con effetti sul carico urbanistico del piano (incremento di insediati equivalenti), tutte le aree, di fatto, considerabili come non ancora edificate (asservite) a fini edificatori. Tale seconda metodologia analitica, sufficientemente dettagliata, effettuata per via essenzialmente grafica (si veda la seguente Tavola 8) è particolarmente interessante per comprendere anche in che modo, oltre il dato numerico, si distribuisca spazialmente, sul territorio comunale, la maggior parte delle aree ancora inedificate, oltre che in che misura vi siano sottozone, nei vari ambiti, più o meno interessate da attività di trasformazione (in particolare si veda la seguente tavola B. 8. b nella quale si riporta il risultato di tale attività di verifica riferito a ciascun nucleo insediato). Si è determinato, così, un esito piuttosto attendibile e preciso. Ciò nonostante si sia applicata, per le sottozone B1 e B2, una valutazione della effettiva superficie delle aree ancora inedificate e, però, edificabili, per via estimativa piuttosto empirica, ovvero considerando come pari al 50% delle aree ancora inedificate, la superficie di quelle realisticamente considerabili come ancora passibili di trasformazione, tenendo conto di altri vincoli (distanze legali, distanze dalla viabilità esistente, vincoli di natura idrogeologica ed altre limitazioni). La comparazione tra i due metodi, produce uno scostamento tra i dati delle superfici residue quantificabile in circa soli 3.000 mq di aree edificabili (a vantaggio del secondo metodo). Un dato di entità davvero trascurabile (il 2,15% circa di scostamento) considerato l’ammontare complessivo delle aree residue edificabili risultante dalla applicazione dei due computi (pari a circa 135-138mila mq).

Tavola 8_ Tavola B8.b del PRG. Monitoraggio dello stato di attuazione del PRG vigente nel decennio 2007-2017

46 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Deve chiarirsi preliminarmente che la valutazione per via grafica operata delle aree ancora inattuate, come ovvio, ha tenuto conto dell’aggiornamento dell’edificato riportato nella precedente Tavola B. 8. a, a seguito del monitoraggio dell’attività edilizia nel decennio 2007/2017, pertanto la differenza tra i due computi finali è da attribuire ad altri fattori (ineliminabili approssimazioni e arrotondamenti dovuti anche alla sommaria valutazione della quota residua di aree edificabili nelle zone B, stimata nel modo predetto). In primo luogo, ai fini della applicazione del secondo metodo di che trattasi, come verificabile dalla predetta tavola B. 8. b, si è provveduto a definire i seguenti ambiti di indagine. Di ciascun ambito insediato e, nel complesso con riferimento al totale degli ambiti urbani rinvenibili nella tavola di zoning del PRG vigente, cioè come riportato nella seguente Tabella 6 si è computata, rispettivamente: - l’estensione totale complessiva degli interi ambiti urbani, intendendo con ciò l’intera superficie asservita (impegnata) relativa a tutte le zone, comprese le aree per servizi, per attrezzature, e le aree impermeabilizzate riconducibili ai sedimi stradali della viabilità esistente e di previsione; - l’estensione totale dei soli ambiti zonizzati, escludendo cioè, l’impronta a terra delle superficie riconducibili alla viabilità, sia esistente che di piano; - l’estensione totale dei soli ambiti zonizzati relativi alle sottozone residenziali che generano edificabilità computabile in quanto avente effetti sul bilancio del carico urbanistico complessivo (ovvero sottozone B1, B2, C1, C2, C3, C4, C5), ovvero di quegli ambiti che agli effetti della presente attività di monitoraggio producono effetti sul computo dei carichi urbanistici; - l’estensione dei restanti ambiti zonizzati, ovvero degli ambiti residenziali ininfluenti ai fini del computo dei carichi urbanistici introdotti, come anche delle aree per standard, per attrezzature tecnologiche o di altre aree ricadenti in ambiti zonizzati comunque non residenziali.

Tabella 6._ Computo dell’estensione complessivo degli Ambiti Urbanizzati _ Intero Territorio Comunale

Computo dei dati riferibili all’estensione degli ambiti Superficie in mq riferimento insediati Estensione totale ambiti urbani definiti dal PRG vigente mq 2.069.324,21 (a) Estensione totale ambiti zonizzati previsti dal PRG vigente mq 1.798.237,45 (b) = (c) +(d) (escluse superfici riservate alla viabilità esistente e di previsione) Estensione totale soli ambiti residenziali previsti dal PRG mq 1.437.824,28 (c) vigente Estensione altri ambiti zonizzati previsti dal PRG vigente mq 360.413,17 (d) (residenziali non influenti sul carico urbanistico e non residenziali)

Come ovvio la parte più utile ed interessante di tale computazione ha riguardato l’attenta valutazione della estensioni delle superfici ancora inattuate, considerata in rapporto all’intera superficie delle varie e predette sottozone di piano destinate a funzioni residenziali (B1, B2, C1, C2, C3, C4, C5), che implicano eventuali effetti sulla variazione dei carichi urbanistici, considerata sia per singole frazioni (nuclei abitati), come verificabile proprio dalla tavola B. 8. b, sia, più utilmente, come riportato nella successiva Tabella 7, con riferimento specifico alle diverse sottozone, relativamente alle quali, successivamente, si sono valutate le reali potenzialità edificatorie residue. Con riferimento alla seguente Tabella 7, prima di addentrarsi nella valutazione delle ricadute, in termini di potenzialità edificatorie residue effettive, per le singole sottozone, si osserva che:

47 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 - il rapporto complessivo, relativo all’intero territorio comunale, tra estensione degli ambiti residenziali ad oggi valutabili come, di fatto, inattuati e il totale dell’estensione degli ambiti residenziali (B1, B2, C1, C2, C3, C4, C5) previsti come edificabili (ovvero sia residuali per le zone di completamento che incrementali per quelle di espansione) è pari a ben il 49% circa dell’intero monte delle aree residue edificabili; - la zona C1, di espansione intensiva, rinvenibile solo nei pressi dell’ambito del capoluogo, risulta completamente priva di porzioni attuate; - la zona C5, anch’essa ubicata nei pressi del capoluogo, non è ancora stata attuata anche per la intrinseca difficoltà connessa ai meccanismi normativi stessi di attivazione, che, sostanzialmente penalizzano i privati oltre che per la particolare natura idrogeologica e pedologica dei suoli; - le sottozone che hanno fatto registrare un, pur sempre molto relativo, maggior grado di attuazione, sono la B1 (83,24%), B2 (75,93%), C4 (67,47%); - le sottozone che, nel complesso, possono dirsi, di fatto, come sostanzialmente inattuate o caratterizzate da un bassissimo coefficiente di attuazione, sono proprio le zone di espansione, considerando che il tasso di attuazione della zona C2 raggiunge il 92,54% e quello della sottozona C3 è pari a ben il 96,90%; - una lettura interessante ed utile dei dati, effettuata disaggregando quelli relativi alle varie sottozone ed effettuata secondo i diversi ambiti insediati del territorio comunale, come verificabile nella predetta tavola B. 8. b, rivela una sostanziale omogeneità del grado di scarsa attuazione del PRG, ovvero una bassa attività edilizia spalmata alquanto uniformemente sul territorio, con picchi in alcune frazioni e, invece, qualche interessante, maggior vitalità in quelle porzioni di territorio comunale segnate da evidente contiguità con il territorio agricolo, soprattutto con riferimento a discreti trend di trasformazione riferibili alle zone B2 e C2, comunque tali da prevedere edificabilità diretta.

Tabella 7. _ Valutazione del grado di attuazione degli ambiti residenziali nelle sottozone del PRG vigente

Estensione Estensione Val. percentuale Estensione ambiti residenziali inattuati PRG complessiva complessiva superfici inattuate vigente porzioni inattuate di sottozone sottozone residenziali (c) residenziali Estensione ambiti residenziali inattuati (zone B1) mq 25.242,19 mq 150.535,94 16,76% Estensione ambiti residenziali inattuati (zone B2) mq 181.852,61 mq 755.257,41 24,07% Estensione ambiti residenziali inattuati (zone C1) mq 22.577,71 mq 22.577,71 100,00% Estensione ambiti residenziali inattuati (zone C2) mq 231.036,75 mq 249.636,40 92,54% Estensione ambiti residenziali inattuati (zone C3) mq 163.716,69 mq 168.946,72 96,90% Estensione ambiti residenziali inattuati (zone C4) mq 5.364,25 mq 16.485,14 32,53% Estensione ambiti residenziali inattuati (zone C5) mq 74.384,96 mq 74.384,96 100,00% Estensione totale ambiti residenziali inattuati in mq 704.175,16 mq 1.437.824,28 48,97% rapporto al totale delle sottozone residenziali

In una successiva fase, come verificabile dalle seguenti Tabelle 8 e 9, si sono trasformati, attraverso l’applicazione degli indici relativi alle varie sottozone, sia con riferimento a quelle di completamento (B1 e B2) che di espansione, che generano effettiva superficie incrementale edificabile (C1, C2 e C3), i valori delle superfici edificabili, ricavate dalla predetta planimetria di PRG, ottenendo quelli relativi alle superfici fondiarie residue e corrispondenti verosimili quote di carico urbanistico atteso, espresso come ovvio, con il numero dei residenti teoricamente insediabili nelle varie sottozone. Deve osservarsi, come già detto, che con riferimento alle zone B1 e B2, si è applicato un fattore di decremento della effettiva superficie edificabile residua, proprio considerando le

48 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 motivazioni prima addotte, ovvero che la superficie delle zone di completamento effettivamente assoggettabile a trasformazioni, viene considerata come empiricamente dimezzabile, in considerazione dei predetti vincoli all’edificabilità (distanze legali, distanze dalla viabilità esistente, vincoli di natura idrogeologica ed altre limitazioni).

Tabella 8 _ Capacità residua relativa alle sottozone di completamento B1 e B2 previste nel PRG vigente

Zona B Superficie fondiaria residua Superficie edificabile residua Abitanti equivalenti sottozone = mq x 50% x Uf (mq) 1 ab./30 mq Se B1 (UF = 0,4) 25.242,19 x 40% x 0,4 4.039 135 B2 (UF = 0,3) 181.852,61 x 40% x 0,3 21.822 727 TOTALE 25.861 862

Tabella 9 _ Capacità incrementale relativa alle zone di espansione C1, C2 e C3 previste nel PRG vigente

Zone C Superficie fondiaria Superficie edificabile Abitanti equivalenti sottozone incrementale incrementale 1 ab./30 mq Se = mq x Uf (mq) C1 (UF = 0,4) 25.242,19 x 0,4 10.097 337 C2 (UF = 0,3) 231.036,75 x 0,3 69.311 2.310 C3 (UF = 0,2) 163.716,69 x 0,2 32.743 1.091 C4 Totale mq Sf (5.364,25) -- --- C5 Totale mq Sf (74.384,96) -- --- TOTALE 112.151 3.738

Si osserva, inoltre: - che non si considera nel computo del carico residuo ne la superficie edificabile effettiva residua delle aree ricadenti in zona C4, per il fatto che l’edificabilità in dette aree risponde a una normativa che precede il PRG vigente, non modificata in nulla da tale strumento e, pertanto, ininfluente ai fini della verifica dello stato di attuazione che si sta compiendo; - che, per omogeneità con il primo metodo di valutazione dello stato di attuazione del PRG (ovvero perché anche il presente computo sia confrontabile con quello a suo tempo operato in sede di dimensionamento della variante al PRG vigente), non si considera la superficie residua edificabile della zona C5, peraltro in termini quantitativi trascurabile ai fini del dimensionamento del carico urbanistico residuo, anche in considerazione della sua scarsa verosimile possibilità di attuazione. Tutto ciò premesso, dunque, si perviene, come riportato nella successiva Tabella 10, alla determinazione, per effetto dell’applicazione del metodo analitico dettagliato, che ha riconosciuto per via grafica le aree non ancora inedificate nel territorio comunale, al risultato secondo il quale la capacità residua e incrementale complessiva del PRG vigente è pari a mq 138.012 di superficie incrementale edificabile che svilupperebbe un carico urbanistico equivalente, in termino di nuovi residenti (insediabili) teorici, pari a 4.600.

Tabella 10_ Capacità residua e incrementale complessiva esplicabile dal PRG vigente (sottozone B e C) computata accertando per via grafica la consistenza stimata delle aree ad oggi inedificate ed ancora edificabili.

Capacità insediativa totale residua e incrementale di PRG (Zone B + C)

Totale superficie edificabile Abitanti equivalenti incrementale ancora esplicabile TOTALE mq 138.012 4.600

I risultati del primo e del secondo metodo, dunque sono molto simili, dato che detta superficie complessiva ancora edificabile sarebbe, anche per effetto di questo calcolo, pari al 49 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 94,29% di quella previsionale del PRG vigente, così come il numero degli insediati teorici equivalenti sarebbe pari al 94,32% di quello previsto dallo stesso. Ai fini del dimensionamento della presente variante di PRG e della relativa verifica degli standard rispetto al richiesto fabbisogno, dunque, si decide di considerare questo secondo risultato che è di poco superiore al precedente in termini di capacità edificatoria ancora esplicabile, comportando, perciò, anche un maggior carico urbanistico teorico e, dunque, configurandosi come la condizione più “sfavorevole” rispetto alla quale operare la verifica della congruità degli standard di previsione rispetto al fabbisogno riconducibile alla edificabilità residua. Di seguito, a partire da quanto emerge dalla precedente Tabella 10, pertanto, saranno valutati proprio a partire dal dato di tale complessiva potenzialità edificatoria ancora esplicabile dal Piano, come appena computata, i singoli e specifici impatti prodotti determinati dalle scelte urbanistiche intraprese con la presente variante.

B. 1.4_ MONITORAGGIO DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEGLI STANDARD PUBBLICI (i contenuti del presente Paragrafo devono intendersi come di aggiornamento e sostitutivi, quanto al dimensionamento dei carichi urbanistici attesi e degli standard di piano, di quelli di cui al Paragrafo B. 1. 4 del Rapporto Preliminare redatto in Giugno 2018 e del tutto analoghi a quelli della Relazione integrativa della Relazione illustrativa del progetto di Variante al PRG, redatta in data 23.02.2019 Nel decennio 2007 - 2017, l’Amministrazione Comunale di Bucchianico è riuscita a individuare, reperire e vincolare solo tre piccole aree da destinare a servizi (standard), per un totale di soli mq 1.051, peraltro, riuscendo a realizzarne concretamente due sole, in termini di effettiva esecuzione dei lavori. Si tratta, in particolare, delle seguenti. Una prima area destinata a standard, estesa in tutto mq 400 circa (per l’esattezza mq 399,72), sita in località Colle Marcone. Una seconda area, invece, estesa in tutto mq 219 circa, di recente realizzazione, coincide con il parcheggio realizzato sul margine stradale, per metà su struttura a sbalzo (mensola), nei pressi dello spalto a valle di Via Canale, che borda a sud est il centro storico, di recente collaudato. Una terza area, estesa in tutto, invece mq 430 circa (in tutto, per la precisione, mq 431,89), invece, ubicata nei pressi della Frazione di Iconicella (Cunicella), posta in contiguità con la strada Provinciale Bucchianico – Ripa Teatina, è stata di recente oggetto di esproprio al fine di essere destinata ad area per parcheggi. Questa essenziale ricognizione, tiene conto anche del fatto che, ad oggi, non si è determinato alcun incremento di aree per standard, in ragione della attuazione di modesti interventi relativi all’edificazione nelle zone C3 di PRG (anche per la soppressione del Comparto Frontino in sottozona C3) richiesto dal Parere condizionato del Genio Civile.

Tabella 11_ Monitoraggio dell’incremento di standard pubblici verificatosi nel decennio 2007-2017

Verifica dello stato di attuazione (incremento) degli standard pubblici nel decennio 2007-2017

Totale superfici a standard esistenti nel 2008 Abitanti equivalenti

mq 90.345 5.019

Totale superfici a standard realizzate dall’A.C. tra il 2007ed il 2017 Abitanti equivalenti

mq 1.051 58

Totale superfici a standard realizzate (comprese quelle generatesi Abitanti equivalenti per effetto della attuazione di modeste porzioni delle sottozone C3)) mq 188,5 10 (0) (0) Totale superfici a standard censite all’atto della redazione della Abitanti equivalenti teorici variante mq 91.584,5 5.088 mq 91.396,0 5.078 50 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

Dalla precedente Tabella 11 si evince come, pure in presenza di un lieve incremento demografico dei residenti, passati dai 5.061 del 31.12.2007 ai 5.213 del 31.12.2017 (+ 153), la modesta quota di standard realizzati dall’amministrazione pubblica (mq 1.051, sufficiente a coprire il fabbisogno di 58 nuovi insediati) e la quota nulla, per quanto sopra specificato, di aree cedute dai privati acquisita al patrimonio pubblico per effetto della mancata attuazione di interventi di edificazione nelle aree C3 Espansione estensiva ad attuazione indiretta (comparti la cui attuazione prevedeva la cessione del 26% della superificie territoriale d’intervento da destinare a standard) non sia sufficiente a bilanciare il pur lieve incremento demografico registratosi, come verificato dal dato censuario reale, fornito dall’anagrafe. La presente trattazione, di fatto estremamente sintetica anche per la esiguità delle aree a standard che l’A.C. è riuscita a realizzare, è funzionale a far comprendere e valutare: - come sia modesta l’area che si è riuscita a destinare ad aree per standard; - come sia nulla la superificie di aree a standard generatasi per effetto della modestissima (pressochè assente) attività edilizia verificatasi nelle sottozone C3. Ciò, nel complesso, è indicativo della difficoltà che l’intera comunità incontra, sempre in termini maggiori, nella formazione di un patrimonio di dotazioni pubbliche ed, ancor più, nella realizzazione conseguente di opere fisiche funzionali a rendere le stesse aree per standard come effettivamente attrezzate e fruibili sottoforma di aree o strutture funzionali ad erogare servizi o funzioni aggregative anche essenziali (di prossimità). In particolare, come già considerato, si osserva come, la sostanziale contrazione dell’attività edilizia che si è identificata, in particolare, con la totale attuazione proprio dei comparti ad edificazione indiretta (soggetti a piano particolareggiato con previsione di cessioni per standard), implichi una sostanziale “sterilizzazione” del meccanismo di formazione di un patrimonio di aree pubbliche utilizzabili dall’A.C., per la realizzazione di zone per servizi.

Tavola 9_Tavola B8.c del PRG. Monitoraggio dello stato di attuazione degli standard pubblici nel decennio 07/17.

51 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Parte seconda

C. GLI EFFETTI DELLE SCELTE DELLA VARIANTE SUL BILANCIO URBANISTICO/AMBIENTALE DEL NUOVO PRG (CONTENIMENTO DI CONSUMO DI SUOLO E CARICO URBANISTICO O CAPACITA’ INSEDIATIVA)

C. 1.1_ IMPATTO DELL’ACCOGLIMENTO DELLE ISTANZE SUL DIMENSIONAMENTO La determinazione puntuale degli effetti che l’accoglimento delle istanze pervenute a seguito dell’Avviso Pubblico determina sul bilancio urbanistico della variante è puntualmente approfondito nella Relazione Illustrativa del PRG con dovizia di dettagli che, per brevità ed efficacia non si intende riportare nella presente trattazione proposta nell’ambito del Rapporto Preliminare. E’ utile ricordare, tuttavia, che sono pervenute, complessivamente, da parte dei cittadini (proprietari), a seguito del più volte citato Avviso pubblico, ben 110 istanze. Di queste, in esito a valutazioni della coerenza rinvenibile tra le richieste e le fattispecie di istanze ammissibili individuate nel bando e, inoltre, tra le richieste e le scelte urbanistiche di fondo del PRG (obiettivi di carattere generale/strategico e quelli di tipo specifico/operativo), ben 68 sono state valutate come ammissibili e se ne sono accolti totalmente o parzialmente (sub condizione) gli specifici contenuti. Per 17 di esse si è deciso che non ricorressero, ne in questa fase ne successivamente, presupposti minimi (coerenza con il Piano e con le norme urbanistiche locali e sovra ordinate) per l’accoglimento. Altre 25, invece, si ritengono verosimilmente accoglibili in una fase successiva, previa idonea riformulazione e precisazione delle richieste. Ai fini delle valutazioni funzionali a determinare la assoggettabilità/non assoggettabilità del PRG a VAS, tuttavia, con riferimento all’impatto che, nel suo complesso, l’accoglimento delle istanze determina sul contenimento del consumo di nuovo suolo agricolo (contrazione delle aree edificabili) sembra utile ed efficace riportare, in estrema sintesi, il dato di cui alla seguente Tabella 12. Sembra interessante, inoltre, quanto rappresentato nella Tavola 9 di localizzazione delle istanze accolte e respinte.

Tabella 12_ Impatto complessivo determinato in termini di contrazione del consumo di suolo agricolo dall’accoglimento di tutte le 68 istanze ritenute ammissibili

Impatto complessivo determinato in termini di contrazione del consumo di suolo agricolo

Totale contrazione complessiva del consumo di suolo determinata mq 140.351,13 dall’accoglimento di tutte le 68 istanze ritenute ammissibili

Tabella 13_ Impatto complessivo determinato in termini di contrazione del consumo di suolo agricolo dall’accoglimento di tutte le 68 istanze ritenute ammissibili con riferimento alle varie sottozone del PRG vigente

Impatto complessivo determinato in termini di contrazione del consumo di suolo agricolo e di connesso minor carico urbanistico relativo

Sottozone contrazione in contrazione sup. minor carico insediativo (abitanti eq. ) mq fondiarie sup. edificabili B1 mq 2.578,57 x0,4 = 1.031,42 34 B2 mq 21.599,93 x0,3 = 6.479,97 216 C1 mq 3.410,72 x0,4 = 1.364,28 46 C2 mq 24.673,81 x0,3 = 7.402,14 247 C3 mq 41.595,43 x0,2 = 8.319,08 277 C5 mq 5.135,21 x0,1 = 513,52 17 totale mq 98.993,67 25.109,41 837 52 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tavola 10_ Tavola 9.b del PRG. Localizzazione sul territorio delle aree oggetto di istanze di cui al citato Avviso Pubblico. In particolare, in verde, si sono individuate le istanze accolte ed in rosso quelle non accolte

Tavola 10_ Tavola B.10 del PRG. Bilancio urbanistico della Variante. Evidenziazione dei suoli edificabili ri- classificati in zona agricola.

53 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 In totale, dunque, si evince, come riportato anche nella precedente Tavola 10, come la contrazione di consumo di nuovo suolo determinata dall’accoglimento delle istanze, riferita a tutte le aree attualmente ricadenti in ambiti zonizzati a vario titolo edificabili (superfici asservibili alle costruzioni) sia a fini residenziali che produttivi che legati ad altre trasformazioni contemplate con riferimento ad ambiti urbani, è pari a mq. 140.351,13 . Allo stesso modo, altrettanto significativamente, in estrema sintesi, nella precedente tabella 13, è quantificato il corrispondente minor carico urbanistico che si determina, per ciascuna sottozona prevista dal PRG vigente, per effetto dell’accoglimento delle istanze, ovvero il decremento delle sole superfici ricadenti in ambiti zonizzati destinati a funzioni residenziali, la cui contrazione complessiva, pari a 98.993,35 mq, comporta, in termini di ricadute significative ai fini del dimensionamento della variante, una connessa riduzione del carico urbanistico atteso espressa dalla contrazione di 837 nuovi abitanti insediabili teorici equivalenti.

C. 1.2_ IMPATTO DELLA RIDESTINAZIONE IN ZONA AGRICOLA DELLE AREE GIA’ EDIFICABILI IN FRANA (NUOVA ZONA P3) IN LOCALITA’ CANALE - PIANE La ridefinizione delle condizioni di trasformabilità di quella parte del territorio edificato, prossimo al capoluogo, interessata dagli ingenti fenomeni franosi del gennaio 2018, che hanno reso necessaria una revisione del P.A.I., con conseguente riclassificazione dal livello P2 a quello P3 di aree localizzate in località Canale – Piane, ha prodotto una riconsiderazione della pericolosità di aree localizzate che è stata recepita dal C.C. di Bucchianico con la Del. n. 50 del 28.09.2017. La scelta urbanistica derivata da tali rilevanti condizionamenti di contesto è identificabile con l’eliminazione di tutte le aree edificabili, ad oggi inedificate, ricadenti nel perimetro della porzione di suolo riclassificata in classe P3 dal PAI, comprensiva di una fascia perimetrale stabilita nell’ambito della variante, a fini cautelativi, della profondità di ml 10 dai bordi esterni dell’area in classe P3, anch’essa inedificabile con finalità precauzionali, ricomprese nelle sottozone B2, C2 e C3 del PRG vigente. Gli effetti di tale risoluzione sono riportati nella seguente Tabella 14.

Tabella 14_ Impatto sul carico urbanistico di previsione della modifica della qualificazione urbanistica, da edificabile ad agricola, delle aree edificabili (inedificate) ricomprese in zona P3 (frane in località Canale- Piane).

Impatto complessivo determinato in termini di contrazione del consumo di nuovo suolo, di superfici fondiarie e di connesso carico urbanistico dalla riclassificazione in zona P3 dell’area in località Canale

Sottozone contrazione in mq contrazione sup. minor carico insediativo (abitanti eq. ) edificabili B2 mq 3.892,50 x0,3 = 1.167,75 39 C2 mq 10.839,46 x0,3 = 3.251,83 108 C3 mq 11.796,75 x0,2 = 2.359,35 79 totale mq 26.528,71 6.778,83 226

In totale, dunque, la contrazione di consumo di nuovo suolo determinata dagli effetti della Delibera n. 50 del 28.09.2017, conseguente alla riclassificazione di alcune aree in classe di Pericolosità 3, in forza della quale si rendono inedificabili le aree attualmente ricadenti in ambiti zonizzati, a vario titolo edificabili (superfici asservibili alle costruzioni) sia a fini residenziali che produttivi o legati ad altre trasformazioni contemplate con riferimento ad ambiti urbani, è pari a mq. 27.843,89 (decremento di aree edificabili come variamente disciplinate cui si aggiungono aree non più urbanizzate). Nella Tabella 14, è quantificato anche il corrispondente minor carico urbanistico che si determina per effetto di tale scelta di 54 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 piano in termini, sia di decremento delle superfici fondiarie residenziali, la cui contrazione complessiva è pari a 26.528,71 mq, sia quanto a conseguente riduzione del carico urbanistico atteso, espresso dal dato relativo ad un decremento di 226 nuovi abitanti insediabili teorici equivalenti.

C. 1.3_ IMPATTO DELLA RIDESTINAZIONE IN ZONA AGRICOLA DI PARTE DELL’AREA PIP COSTACOLA - ALENTO Una delle scelte più rilevanti compiute nell’ambito della variante al PRG di Bucchianico, come già esplicitato, è identificabile con la decisione di ridurre buona parte della estensione delle aree di previsione (lotti e annessi spazi e percorsi di accesso ed attrezzature di servizio) che avrebbero dovuto accogliere attività produttive da insediare nell’area. Tale decisione produce, in dettaglio, gli effetti riportati nella seguente Tabella 15 In forza di tale scelta, come verificabile di seguito, in particolare, si determina una contrazione di superfici fondiarie per insediamenti produttivi pari a mq. 20.604,16.

Tabella 15_ Bilancio urbanistico conseguente alla modifica della qualificazione urbanistica di una porzione rilevante delle aree per attività produttive (inedificate) ricadenti nell’ambito del P.I.P. Alento (variazioni subordinate alla approvazione di variante ad hoc del PIP Costacola - Alento).

TOTALE DELLE SUPERFICI VARIAMENTE DESTINATE DAL PIP, DI CUI SI MODIFICA LA DESTINAZIONE DA PRODUTTIVA (E RELATIVI STANDARD E SERVIZI) IN AGRICOLA (comprese aree in zone inedificabili per viabilità di PRG, che vengono ridestinate in zona agricola)

1 Totale superfici fondiarie PIP non più edificabili in sottozone D1 ridest. in zona agricola E3 20.604,16 2 Totale superfici nel PIP già destinate a standard (parcheggi) ridest. in zona agricola E3 2.119,64 3 Totale superfici nel PIP già destinate a standard (verde di risp.) ridest. in zona agricola E3 17.689,64 4 Totale superfici nel PIP già destinate a standard (verde di risp.) ridest. in zona agricola E1 3.066,12 5 Totale superfici nel PIP già destinate a standard (verde attrezz.) ridest. in zona agricola E3 3.045,61 6 Totale superfici nel PIP già destinate a viabilità di servizio ridest. in zona agricola E3 4.248,51

Totale superfici non più ricadenti in ambito PIP ridestinate In zona agr. (E1 ed E3) mq 50.773,68

Detta decisione, in termini di impatti sul bilancio urbanistico della variante, produce ricadute qualificabili essenzialmente in una significativa riduzione del consumo di nuovo suolo attualmente sottoposto a previsione di edificabilità a fini produttivi e che verrebbe riclassificato totalmente in zona agricola (in gran parte zona E3 di rispetto dei corsi d’acqua e in minima parte in zona agricola normale). Posto che l’effettiva possibilità di riclassificazione della destinazione urbanistica di dette aree è subordinata, una volta adottata la variante di piano, alla correlata ri-adozione e conseguente ri-approvazione dello stesso e specifico Piano per l’Insediamento Produttivo, si considera, dunque, al momento che, in termini di impatto sul bilancio urbanistico della variante, la contrazione di consumo di nuovo suolo determinata dagli effetti di tale scelta di progetto, è pari a complessivi mq. 50.778,18. La riduzione notevole dell’area produttiva del PIP Alento, come ovvio, non comporta contrazione del carico urbanistico residenziale atteso in termini di nuovi insediati teorici. Essa, però, data la notevole estensione delle aree che subiscono una ridestinazione a zona agricola, rappresenta una rilevante modificazione del quadro programmatico del territorio proprio per i positivi effetti attesi sul circostante ecosistema, particolarmente fragile. Pertanto, nella precedente Tabella 15, si è riportata, in dettaglio, anche una disamina delle varie superfici che mutano destinazione da produttiva (e annesse superfici di servizio essenziali) ad agricola, specificando le nuove destinazioni agricole assunte dalle diverse aree variamente classificate, ai fini della destinazione urbanistica, nell’ambito dell’attuale PIP. 55 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 C. 1.4_ IMPATTO DELLA RIDESTINAZIONE IN ZONA AGRICOLA DI ZONE C2 IN AMBITO RURALE L’obiettivo di differenziare nettamente il territorio urbano da quello rurale, in termini di possibilità di trasformazione a fini edificatori, è stato perseguito, nell’ambito della variante, anche attraverso scelte che, sebbene producano un impatto relativo sul bilancio urbanistico, tuttavia, segnano, in prospettiva, una importante modificazione nell’approccio differenziato della disciplina relativa a questi macroambiti del territorio comunale. Tra esse, assume notevole rilevanza la scelta per effetto della quale si è proceduto alla eliminazione della previsione di edificabilità relativa ad aree di limitata estensione, ricadenti in territorio rurale, attualmente ancora inedificate, classificate, dal PRG vigente, in sottozona C2 Espansione estensiva ad attuazione diretta, con conseguente loro riclassificazione in zona agricola. Ciò determina, oltre ogni altra considerazione già sviluppata, sia contrazione di consumo di nuovo suolo agricolo, sia conseguente riduzione del connesso carico urbanistico (seguente Tabella 16), che verrà sommata (incrementando, così, cioè la contrazione) al computo delle superfici in sottozona C2 riclassificate in zona agricola per effetto delle precedenti scelte della variante al PRG.

Tabella 16_ Bilancio urbanistico conseguente alla riclassificazione delle aree in sottozona C2, rinvenibili in ambito rurale, in aree disciplinate dalle norme della zona agricola

Impatto complessivo determinato in termini di contrazione del consumo di suolo agricolo, di riduzione delle aree fondiarie e di connessa diminuzione del carico urbanistico atteso

Sottozone contrazione in mq contrazione sup. edificabili minor carico insediativo (abitanti eq. ) C2 mq 7.954,34 x 0,3 = 2.386,30 80 totale mq 7.954,34 2.386,30 80

C. 1.5_ IMPATTO DELLA RIDESTINAZIONE IN ZONA AGRICOLA E7 NUCLEI ATIPICI RESIDENZIALI IN AMBITO RURALE GIA’ B2 IN AMBITO EXTRA URBANO La riduzione del carico insediativo, comprimendo le potenzialità edificatorie delle ex sottozone B2, rinvenibili in quello che la variante considera territorio rurale, viene perseguita con il passaggio dell’indice fondiario di 0,3mq/mq delle attuali zone B2 a quello di 0,15 mq/mq che si assegna alla sottozona E7, che ne costituiscono una “reinterpretazione” in zona agricola. Per quanto tale scelta di piano e la relativa nuova disciplina di zona (E7) si applichi a tutte le aree già ricomprese nella sottozona B2, rinvenibili in territorio rurale, gli effetti della stessa ai fini della determinazione del relativo impatto, in termini di contrazione del carico urbanistico atteso, in termini di nuova edificazione, funzionalmente al dimensionamento della variante, si registrano, come ovvio, relativamente alle sole aree, in questa condizione, che siano ancora inedificate. Il computo di dette aree, sebbene effettuato puntualmente con riferimento alle singole particelle inedificate, nel complesso, è da ritenersi solo indicativo in quanto effettuato attraverso una stima piuttosto empirica. La disamina delle superfici delle nuove zone E7 non interessa ai fini della determinazione della contrazione di consumo di suolo dato che, sebbene dette sottozone, siano ritenute, in futuro, come parte dell’ambito rurale (territorio agricolo), la modifica dell’indice fondiario, nonché il fatto che trattasi di aree già ricomprese nella disciplina delle zone di completamento estensivo (B2), consente di ricondurle, di fatto, ad una particolare tipologia di zone di completamento in ambito rurale, caratterizzate da indice fondiario più contenuto. L’impatto sul bilancio urbanistico della variante, ovvero sul carico urbanistico e, di conseguenza, sul dimensionamento della stessa, determinato da tale riclassificazione, prevista dalla variante, è puntualmente valutato nella seguente Tabella 17.

56 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tabella 17_ Impatto sul carico urbanistico di previsione della modifica della qualificazione urbanistica, da sottozona B2 del PRG vigente a sottozona E7 (come proposta dalla variante) delle aree ancora inedificate.

Riduzione del carico insediativo determinata dalla classificazione in sottozona E7 delle aree Ancora inedificate ed attualmente ricadenti in sottozona B2 del PRG vigente

Sottozone Superfici Indice fondiario contrazione sup. minor carico edificabili caratteristico fondiarie per insediativo (abitanti inedificate applicazione del eq. ) nuovo indice B2 (attuale) mq 27.420,81 attuale =0,30 mq/mq x 0,3 = mq 8.226,24 274 E7 (riclassificata) mq 27.420,81 previsto=0,15 mq/mq x 0,2 = mq 4.113,12 137 totale ------Minor superficie Minor carico fondiaria urbanistico = mq 4113,12 = 137 abitanti

C. 1.6_ DIMENSIONAMENTO DELLA CAPACITA’ INSEDIATIVA DEL NUOVO PRG E VERIFICA DELLA DOTAZIONE DI STANDARD PUBBLICI DI PREVISIONE In primo luogo si riporta in estrema sintesi la verifica operata, relativamente, al PRG vigente, in fase di redazione del piano adottato nel 2008 e regolarmente approvato nel 2010. Detta verifica già riportata in una precedente tabella, viene riproposta in forma più sintetica, a beneficio esclusivo dei computi e delle connesse considerazioni svolte in questo paragrafo.

Tabella 18_ Verifica del fabbisogno di Standard operata ai fini dell’adozione del PRG vigente (2008)

Verifica del fabbisogno di standard operata dal PRG vigente (alla data di adozione, nel 2008)

Totale superfici a standard esistenti nel 2008 Abitanti equivalenti mq 90.345 5.019 Totale superfici a standard generabili dall’attuazione delle zone C3 Abitanti equivalenti mq 60.789 3.377 Totale superfici a standard generabili dall’attuazione della zona C5 Abitanti equivalenti mq 48.314 2.684 Totale superfici a standard di previsione Abitanti equivalenti TOTALE mq 199.448 11.080 Totale superfici a standard corrispondenti al fabbisogno previsto Abitanti equivalenti TOTALE mq 179.244 9.958

Analogamente, sembra molto utile riproporre la premessa Tabella 11 (seguente 19), nella quale si è accertato l’incremento (molto contenuto) di aree destinate a standard pubblico, nel decennio trascorso tra l’adozione del PRG vigente e la redazione della presente variante.

Tabella 19_ Monitoraggio dell’incremento di standard pubblici verificatosi nel decennio 2007-2017 Verifica dello stato di attuazione (incremento) degli standard pubblici nel decennio 2007-2017

Totale superfici a standard esistenti nel 2008 Abitanti equivalenti mq 90.345 5.019 Totale superfici a standard realizzate dall’A.C. tra il 2007ed il 2017 Abitanti equivalenti mq 1.051 58 Totale superfici a standard generatesi per effetto della attuazione di Abitanti equivalenti modeste porzioni delle sottozone C3 mq 188,5 10 (0) (0) Totale superfici a standard censite all’atto della redazione della Abitanti equivalenti variante al PRG vigente mq 91.584,5 5.088 91.406 5.078

Per la determinazione del fabbisogno di standard da prevedersi ad opera della presente Variante al PRG, si ricorre, in primo luogo, al computo della capacità residua incrementale

57 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 (ovvero risultante dal computo delle aree di completamento ed espansione ancora inedificate) come determinato nel precedente paragrafo B.1.3 e già riportato nella Tabella di Sintesi n. 10, che si ripropone, di seguito (Tabella 20), senza modifiche.

Tab. 20_ Capacità residua ed incrementale complessiva esplicabile dal PRG vigente, relativa sia alle zone di completamento che di espansione (dimensionamento previsionale della variante al PRG), valutata in esito alla valutazione complessiva dello stato di attuazione del piano.

Capacità insediativa totale residua e incrementale di PRG (Zone B + C)

Totale superficie incrementale Abitanti equivalenti di previsione TOTALE 138.012 4.600

Al computo della capacità residua del piano come predeterminata, secondo le adeguate motivazioni fornite nei precedenti paragrafi, deve sottrarsi la capacità insediativa residua propria del presente progetto di variante, come rideterminatasi per effetto di tutte le premesse riduzioni di superfici edificabili e, soprattutto, delle superfici fondiarie e del relativo carico urbanistico atteso (numero nuovi abitanti teoricamente insediabili), come definitivamente ed esattamente determinato nella seguente Tabella 21.

Tabella 22_ Dimensionamento complessivo della capacità insediativa teorica residuale della Variante di PRG derivante dal computo delle detrazioni di suolo edificabile determinato dall’accoglimento delle osservazioni e dalle scelte di piano.

Impatto complessivo determinato dalla Variante, in termini di contrazione del consumo di suolo agricolo e di connesso minor carico urbanistico relativo

Sottozone contrazione in mq contrazione sup. fondiarie minor carico insediativo sup. edificabili (abitanti eq.) B1 mq 2.578,57 x0,4 = 1.031,42 34 B2 (tab. 4. 6 Rel. ill.) mq 21.599,93 x0,3 = 6.479,97 216 (tab. 4.7 Rel. ill.) mq 3.892,50 x0,3 = 1.167,75 39 B2 (tab. 4.4) da B3 mq 514,03 (-) x0,3 = 154,35 (-) 5 B2 (tab. 4.4) da C3 mq 4.658,15 (-) x0,3 = 1.397,44 (-) 47 B2 (tab. 4.15) in E7 mq 27.420,81 (+) x0,15 = 4.113,12 (+) 137 B2 (tab. 1 int.)* 23..02.19 **mq 2.576,28 x0,3 = 411,12 14 C1 mq 3.410,72 x0,4 = 1.364,28 46 C2 mq 24.673,81 x0,3 = 7.402,14 247 mq 10.839,46 x0,3 = 3.251,83 108 mq 7.953,34 x0,3 = 2.386,30 80 C2 in B2 mq 4.658,15 (+) x0,2 = 931,63 (+) 31 C3 (tab. 4. 7) mq 41.595,43 x0,2 = 8.319,08 277 (tab. 4 .8) mq 11.796,75 x0,2 = 2.359,35 79 (tab. 1 Int.)* 06.12.18 *mq 5.395,45 x0,2 = 1.079,09 36 C3 (tab. 1 Int.)* 23.02.19 in E2 **mq 5.814,58 x0,2 = 1.162,91 39 C5 mq 5.135,21 x0,1 = 513,52 17 totale (mq 147.242,21) 40.421,72 1.348

Detta detrazione, operata nella specifica e seguente Tabella n. 22, consente di pervenire al risultato essenziale della determinazione della capacità insediativa residua totale della presente variante al PRG. Tabella 22_ Dimensionamento complessivo della capacità insediativa teorica della Variante di PRG Capacità insediativa totale della Variante al PRG, operate le detrazioni di cui alla Tab. 4.19

Totale superficie incrementale Abitanti equivalenti di previsione Totale capacità insediativa teorica (Tab. 3.16 - ) 138.012,00 4.600 Totale decremento di Variante (Tab. B. 2. 6) (-) 40.421,72 1.348 TOTALE Capacità insediativa Variante al PRG 97.590,28 3.253

58 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Il dimensionamento complessivo della variante al PRG vigente, quindi, al fine di verificare la congruenza tra fabbisogno di standard richiesto dalla capacità residua insediativa complessiva ed il relativo fabbisogno di standard di previsione è determinato (operato) nel modo che segue, ovvero secondo tre essenziali passaggi riportati ai rispettivi seguenti punti: 1. _ Residenti al 31.12.2017 = 5.213 (1) 2. _ Totale abitanti insediati di previsione = 8.466 = 5.213 + 3.253* (2) 3. _ Corrispondente fabbisogno di Standard = mq 18/ab. X 8.554 = mq 152.388 (3) *(residenti teoricamente insediabili sul totale delle aree residue ed incrementali come computate dalla Variante al PRG vigente)

Conseguentemente a ciò, si rileva che la verifica della dotazione degli standard di previsione della presente variante, è altresì, operata secondo i passaggi logici e di computo riportati nel seguente ed essenziale punto elenco, tenendo conto, come ovvio, delle superfici a standard già esistenti all’atto della redazione del PRG vigente, di quelle realizzate nel corso del decennio, di quelle entrate nel patrimonio di disponibilità pubblica (almeno in termini di superfici equivalenti) per effetto dell’attuazione di alcuni interventi edilizi relativi alle sottozone C3 Espansione estensiva ad attuazione indiretta , nonché di quelle che si prevede di realizzare in forza delle scelte di piano assunte con la presente Variante. Come ovvio, si è adeguatamente considerato anche il computo complessivo prodotto dall’ingente decremento delle aree di cessione previste dall’attuazione indiretta degli interventi nelle sottozone C3 e C5, che hanno subito un notevole ridimensionamento, producendo, fatalmente, una contemporanea contrazione di superfici acquisibili da parte dell’A.C. per la realizzazione di servizi pubblici. Tale riduzione, come già considerato, come ovvio, è comunque bilanciata da una contestuale riduzione del carico urbanistico potenzialmente connesso all’attuazione delle sottozone C3. Di seguito, dunque, si riporta lo specifico prospetto di computo delle superfici a standard esistenti o reperibili, pari, in totale, a mq 91.365,50, bastevoli, cioè, a garantire il fabbisogno di circa 5.088 residenti, a fronte di una popolazione, già oggi quantificabile in 5.213 unità residenti: a) Superfici a standard esistenti al 2007 come censite dal progetto di PRG vigente = mq 90.345, sufficiente a coprire il fabbisogno di circa 5019 insediati, dei 5213 oggi censiti (vedasi Tabelle 3.9 e 3.11);

b) Superfici a standard realizzate ex novo dall’A.C. nel decennio = mq 1.051, sufficiente a coprire il fabbisogno di circa 58 nuovi abitanti teorici insediati (vedasi Tabella 3.9);

c) Superfici a standard generate dall’attuazione, nel decennio, delle zone C3 = mq 725 X 0,26% = mq 188,50, sufficiente a coprire il fabbisogno di circa 10 nuovi abitanti teorici insediati (vedasi Tabella 3.9).

Si propone, di seguito, ancora, il computo delle superfici a standard rimosse per effetto dell’accoglimento parziale e condizionato delle istanze o in conseguenza di altre scelte di piano assunte ed ampiamente argomentate, non considerando la quota di standard contrattasi per effetto della contemporanea riduzione dell’area PIP Alento, dato che tale decurtazione non ha comportato, come ovvio, effetti sul carico urbanistico atteso e, perciò sul dimensionamento di previsione della variante, in termini di insediati teorici equivalenti.

In particolare, nel seguente elenco puntuale vengono elencate le riduzioni che interessano, per motivi diversificati, diverse fattispecie di aree per servizi pubblici:

59 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 • Superfici a standard eliminate (rimosse) per effetto diretto dell’accoglimento dell’istanza n. 59, con la quale si è richiesta la rimozione del vincolo di PRG preordinato all’esproprio, ritenuto non reiterabile = mq 14.018,06, sufficiente a coprire il fabbisogno di circa 779 abitanti teorici insediati (vedasi punto 11, Prospetto 1.1, Tabella 4.1);

Al computo di tale detrazione, deve, contrapporsi invece, quanto considerabile come dato previsionale di progetto della presente variante, ovvero, un elenco di aree per standard diversamente generabili per effetto del presente progetto urbanistico, determinabile nel modo di seguito puntualmente indicato:

1) Superfici a standard di nuova individuazione, derivanti dalla previsione del progetto di variante identificabile con l’area destinata ad ospitare il parcheggio e le connesse opere di viabilità di servizio, in zona cimitero, = mq 7.768,06, sufficiente a coprire il fabbisogno di circa 432 nuovi abitanti teorici insediati;

2) Superfici a standard previste come generabili dalla eventuale piena attuazione delle zone C3, come rideterminate, ovvero al netto delle superfici edificabili ridotte in accoglimento delle istanze = mq 163.716,69 – mq 64.582,21 = mq 99.134,48 x 0,26% = mq 25.774,96, sufficiente a coprire il fabbisogno di circa 1.431 nuovi abitanti teorici insediati;

3) Superfici a standard previste come generabili dall’eventuale piena attuazione delle zone C5, come rideterminate = mq 74.384,96 – mq 5.135,21 = mq 69.249,75 x 0,65% = mq 45.012,33, sufficiente a coprire il fabbisogno di circa 2.500 nuovi abitanti teorici insediati.

Dunque la verifica tra il fabbisogno di standard richiesto come definito al precedente punto (3), ovvero, in tutto mq 152.388 e la dotazione di standard di previsione del progetto di variante viene, infine effettuata con la semplice seguente somma in cui sono riportate le superfici corrispondenti ai precedenti termini che si riferiscono:

A._ agli standard ad oggi rinvenibili (di cui ai precedenti punti a, b, c); B._ agli standard da considerare in detrazione o contrazione (di cui al precedente punto 1);. C._ agli standard di previsione del progetto di variante (di cui ai precedenti punti 1), 2), 3)).

Ovvero: Totale superfici a standard di previsione = a + b + c - 1 + 1) +2) +3); cioè: mq 90.345 + mq 1.051 + mq 188,5 - mq 14.018,06 + mq 7.768,06 + mq 25.774,96 + mq 45.012,33 = mq 155.933,29

Considerando che il fabbisogno previsto di cui al precedente punto (3) è pari a mq 152.388 ; Si ha che: la Dotazione di previsione, dunque, pari a mq 155.933,29 , è maggiore (eccedente) del Fabbisogno richiesto, quantificato in mq 152.388 , in termini di superficie, per un ammontare di circa 3.545,29 mq, in grado di soddisfare, cioè, l’eventuale fabbisogno ultroneo di 197 nuovi residenti equivalenti teorici. 60 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Parte terza

A. DATI SUI PRINCIPALI ASPETTI AMBIENTALI: VALORI, CRITICITA’ E FRAGILITA’ DI CONTESTO

A. 1.1_ PREMESSE ESSENZIALI CIRCA I CRITERI DI ANALISI AMBIENTALE ADOTTATI Dal confronto tra la variante del Piano Regolatore Generale di Bucchianico e gli obiettivi ambientali stabiliti dalla Sperimentazione sull’applicazione della Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Chieti, da subito, è possibile cogliere coerenze di sostenibilità ambientale e sviluppo del territorio. Infatti, il “nuovo P.R.G.” di Bucchianico si qualifica quale strumento che intende consapevolmente riconoscere ambienti di qualità, dal punto naturalistico, paesaggistico e storico ‐culturale, la cui salvaguardia, in prospettiva di medio lungo periodo, determinerà la sostenibilità dell’insediamento, nonchè alcuni vantaggi competitivi per i sistemi economici locali. Il Piano viene sostanzialmente concepito, già in questa fase, quale strumento che contempera, facendole convivere in un progetto sostenibile, le istanze di sviluppo compatibile, provenienti dalla comunità locale e la altrettanto sempre più avvertita domanda di qualità ambientale. Ciò che si intende ribadire con questo strumento, infatti, è che l’obiettivo strategico della preservazione della natura è centrale rispetto all’intera dimensione spoaziale del territorio, non potendosi attuare secondo criteri e conseguenti provvediemnti di tipo vincolistico, ormai superati, funzionali alla limitazione delle attività antropiche più impattanti, attraverso una semplicistica applicazione delle restrizioni ad alcune aree ben definite (riserve), dovendosi, invece, estendere a tutto il territorio oggetto di pianificazione, idonee previsioni in grado di assicurare equilibrio tra pressioni antropiche e rilevanti esigenze di conservazione delle caratterisitche ecosistemiche dei luoghi. Dal punto di vista metodologico, la V.A.S. del P.T.C.P. di Chieti è stata pensata ed applicata in un tutt’uno, ovvero attraverso un sistema coordinato di previsioni che, oltre ad essere necessariamente rapportato al Piano Territoriale di Coordinamento si riferisce, nel contempo, ad ulteriori tre strumenti urbanistici di natura territoriale che integrano il P.T.C.P., il cui esame dello stato dell’ambiente, peraltro, viene preso in considerazione con riferimento a due ben distinte dimensioni temporali: il “tempo presente” e il “tempo futuro”. Questa impostazione metodologica di analisi e valutazione applicata agli strumenti di piano di livello territoriale (coordinamento) è, perciò, significativamente fatta propria anche dalla metodologia ricognitiva e valutativa che è alla base del presente Rapporto. Pertanto gli obiettivi di sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente del Piano Regolatore Generale risultano significativamente coerenti con gli obiettivi di sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente assunti a livello territoriale e valevoli per la dimensione di “area vasta” (intercomunale o sovracomunale). Il quadro conoscitivo di un Rapporto Ambientale, infatti, deve prendere in considerazione tutte le componenti ambientali interessate dal piano in fase di redazione e in attesa di adozione e deve, soprattutto, analizzare tutte le criticità rinvenibili e, però, anche le opportunità potenzialmente intercettabili sul territorio comunale. Ogni componente deve essere analizzata a scala comunale, con dati il più possibile significativi a tale dimensione e, ove possibile, aggiornati, secondo quanto previsto dal D. Lgs 152/2006 e ss.mm.ii. (Dlg.vo 04/08). 61 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Le informazioni essenziali da fornire con il Rapporto ambientale relative all’analisi del contesto possono essere riassunte come di seguito: - aspetti pertinenti dello stato attuale dell'ambiente e sua evoluzione probabile senza l'attuazione del piano o del programma; - caratteristiche ambientali, culturali e paesaggistiche delle aree che potrebbero essere significativamente interessate dai principali effetti prodotti dalle scelte adottate dal piano (progetto urbanistico); - qualsiasi problema ambientale esistente, pertinente al piano o programma, ivi compresi, in particolare, quelli relativi ad aree di significativa rilevanza ambientale, culturale e paesaggistica, quali, ad esempio, nel caso di specie, le zone designate come zone di protezione speciale per la conservazione degli uccelli selvatici e quelli classificati come siti di importanza comunitaria per la protezione degli habitat naturali e dalla flora e della fauna selvatica, nonché i territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità, di cui all'articolo 21 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 2282. Le indicazioni sono organizzate per componenti ambientali, mentre una successiva parte specifica del rapporto è dedicata alla caratterizzazione degli aspetti pertinenti l’analisi del contesto ambientale per la pianificazione urbanistica comunale e intercomunale. Le componenti prese in considerazione sono, come da Linee Guida ISPRA (148/2017): Aria, Acqua, Biodiversità, Fattori climatici, Paesaggio e Beni culturali, Suolo, cui sono dedicati altrettanti, relativi e specifici paragrafi seguenti. Per tale motivo verranno utilizzati gli indicatori biologici, come richiesto per una corretta analisi ambientale del territorio a cui si riferisce il presente Rapporto Ambientale.

A. 1.2_ ANALISI DELLA QUALITA’ DELL’ARIA Nella successiva Tabella 23 sono elencati gli indicatori ambientali del territorio (biologici e paesaggistici) per la verifica dello stato ambientale attuale riferiti all’analisi dell’aria.

Tabella 23_ Aria: Indicatori biologici

Biologico Aria Qualità dell’aria Biossido di zolfo Biossido di azoto Particolato PM 10 Particolato PM 2,5 Benzene Ozono troposferico Inquinanti industriali Termometria Aumento di temperatura Eventi pluviometrici alluvionali Pluviometria Eventi nevosi eccezionali Cambiamenti climatici

L’indice di qualità dell’aria è una grandezza che permette di rappresentare in modo sintetico lo stato della qualità dell’aria considerando contemporaneamente i valori di più inquinanti atmosferici, rapportandolo ai valori dei principali parametri meteorologici che determinano i fenomeni di dispersione degli inquinanti stessi (velocità e direzione del vento, umidità, irraggiamento). L’ARTA Abruzzo (Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente della Regione Abruzzo) segue, per le analisi e le valutazioni, l’applicazione delle seguenti e principali direttive di tipo normativo, quali:

• a livello europeo, la Direttiva 2004/107/CE del 15.12.2004 (concernente arsenico, cadmio, mercurio, nickel e idrocarburi policiclici aromatici nell’aria) e la Direttiva 2008/50/CE del 21.5.2008, relativa alla qualità dell’aria ambiente;

62 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 • a livello nazionale, il D. Lgs. n°155 del 13.08.2010, di recepimento della Direttiva 2008/50/CE, e il D. Lgs. n°250 del 24.12.2012, che ha introdotto modifiche e integrazioni nel D.Lgs. 155/2010 (il testo del D.Lgs. 155/2010 presentato è coordinato con il D.Lgs. 250/2012); • a livello regionale, il Piano Regionale per la tutela della qualità dell'aria, emanato con Delibera di Giunta Regionale n°861/c del 13.08.2007 e con Delibera del Consiglio Regionale n°79/4 del 25.09.2007, che è al momento in corso di modifica in relazione alla zonizzazione per consentire il pieno recepimento del D.Lgs. 155/2010. La rete di rilevamento della qualità dell’aria della Regione Abruzzo è gestita da ARTA Abruzzo mediante apposite campagne di controllo. Il monitoraggio della qualità dell’aria avviene con centraline fisse e mobili sparse sul territorio regionale. Nel caso del Comune di Bucchianico vengono elaborati i dati raccolti dalla centralina di Chieti scalo (la più prossima, tra quelle presenti, al territorio comunale d’interesse).

Tavola 11 _ Rete regionale per il monitoraggio della qualità dell’aria (Fonte: Regione Abruzzo)

Per l'elaborazione degli indicatori della qualità dell'aria sono state utilizzate le informazioni che ISPRA raccoglie annualmente in base alla normativa europea sullo scambio di informazioni in materia di qualità dell'aria e sui composti che possono interagire con l’apparato respiratorio umano e, quindi, avere effetti negativi particolarmente impattanti sulla salute (http://www.salute.gov.it ).

Tabella 24_ Aria: Indicatori della qualità dell’aria

INDICATORI DELLA QUALITÀ DELL’ARIA (valori limite secondo il D.Lgs. 155/2010)

3 BIOSSIDO DI ZOLFO SO 2 (valore limite=350 µg/m ) É un gas incolore, dall’odore acre e pungente e molto solubile in acqua. E’ un inquinante primario che, una volta immesso in atmosfera, permane inalterato per alcuni giorni e può essere trasportato a grandi distanze. Contribuisce al fenomeno dell'inquinamento a lunghe distanze, alla formazione di deposizioni acide, secche e umide e alla formazione di PM secondario. Le principali sorgenti sono gli impianti di produzione di energia, gli impianti termici di riscaldamento, alcuni processi industriali e in minor misura, il traffico veicolare, con particolare riferimento ai motori diesel. segue 63 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

Tab. 1.2_ continua 3 BIOSSIDO DI AZOTO NO 2 (valore limite=200 µg/m ) É un gas di colore bruno-rossastro, poco solubile in acqua, tossico, dall’odore forte e pungente e con forte potere irritante. Questo gas è il prodotto dell'ossidazione del monossido di azoto (NO) in atmosfera, per cui è un inquinante a prevalente componente secondaria, e solo in proporzione minore viene emesso direttamente in atmosfera. La principale fonte di emissione degli ossidi di azoto (NO x=NO+NO 2) è il traffico veicolare; altre fonti sono gli impianti di riscaldamento civili e industriali, le centrali per la produzione di energia e un ampio spettro di processi industriali. Contribuisce ai fenomeni di smog fotochimico, di eutrofizzazione e di piogge acide.

3 PARTICOLATO PM 10 (valore limite=50 µg/m ). Per materiale particolato aerodisperso si intende l'insieme delle particelle atmosferiche solide e liquide sospese in aria con un diametro ≤ 10 µm. Queste sono caratterizzate da lunghi tempi di permanenza in atmosfera e possono, quindi, essere trasportate anche a grande distanza dal punto di emissione. Può avere sia un’origine naturale sia antropica e tra le sorgenti antropiche un importante ruolo è rappresentato dal traffico veicolare.

3 PARTICOLATO PM 2,5 (valore limite=25 µg/m ) Il particolato PM 2,5 è detto anche ‘particolato fine’, denominazione contrapposta a ‘particolato grossolano’ che indica tutte quelle particelle sospese con diametro maggiore di 2,5 µm o, all’interno della frazione PM 10 , quelle con diametro compreso tra 2,5 e 10 µm. Sorgenti del particolato fine sono un po’ tutti i tipi di combustione, inclusi quelli dei motori di auto e motoveicoli, degli impianti per la produzione di energia, della legna per il riscaldamento domestico, degli incendi boschivi e di molti altri processi industriali. Sono particelle caratterizzate da lunghi tempi di permanenza in atmosfera e, rispetto alle particelle grossolane, sono in grado di penetrare più in profondità nell’albero respiratorio umano provocando gravi danni.

3 BENZENE C 6H6 (valore limite=5 µg/m ) È un idrocarburo aromatico appartenente al gruppo dei COV usato come additivo nelle benzine normali e come antidetonante nella cosiddetta benzina verde, in aumento con la progressiva riduzione del piombo nelle benzine. Le principali sorgenti di emissione sono i veicoli alimentati a benzina (gas di scarico e vapori di automobili e ciclomotori), gli impianti di stoccaggio e distribuzione dei combustibili, i processi di combustione che utilizzano derivati dal petrolio e l'uso di solventi contenenti benzene. La tossicità del benzene per la salute umana risiede essenzialmente nell'effetto oncogeno, ormai ben accertato.

3 OZONO TROPOSFERICO O 3 (valore limite=240 µg/m ) É un inquinante secondario che si forma attraverso processi fotochimici in presenza di inquinanti primari quali gli ossidi d’azoto (NO x) e i composti organici volatili (COV). È il principale rappresentante della complessa miscela di sostanze denominata “ smog fotochimico” che si forma nei bassi strati dell’atmosfera; l’inquinamento fotochimico è tuttavia un fenomeno che si dispiega su ampie scale spaziali e, conseguentemente, i livelli riscontrati in una certa zona non sempre sono esclusivamente attribuibili a fonti di emissione poste in prossimità della zona stessa, ma il contributo più importante può provenire dalle zone circostanti. Le concentrazioni di ozono più elevate si registrano nei mesi più caldi dell'anno e nelle ore di massimo irraggiamento solare. Le principali fonti di emissione dei composti precursori dell’ozono sono: il trasporto su strada, il riscaldamento civile e la produzione di energia. L’ozono può causare seri problemi alla salute dell’uomo e all’ecosistema, nonché all’agricoltura e ai beni materiali.

L’analisi dei dati storici, disponibili a partire dal anno 2000 ha permesso di affermare che, in generale: 1) la qualità dell’aria nelle aree urbane è in miglioramento, almeno in rifermento agli inquinanti primari principali, quali biossido di zolfo e monossido di carbonio; 2) la qualità dell’aria, per quanto riguarda il biossido di azoto, risulta critica nelle aree urbane di Chieti e Pescara e nelle aree immediatamente limitrofe, a causa del trasporto per il vento;

64 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 3) l’area di Pescara presenta limiti annuali di benzene al di sopra della normativa di riferimento ma, tuttavia, all’interno dei limiti di tolleranza;

4) la presenza di PM 10 risulta critica sia per quanto riguarda le medie annuali che per il numero di superamenti della media giornaliera; 5) la qualità dell’aria in riferimento all’ozono mostra superamenti critici durante gli anni; ciò in quanto particolari condizioni microclimatiche hanno, probabilmente, favorito lo sviluppo dello smog fotochimico, soprattutto nelle aree urbane e limitrofe, con un episodio di superamento della soglia di allarme relativo al contiguo comune di Chieti.

Tavola 12._ Classificazione del territorio ai fini del mantenimento e del risanamento della qualità dell’aria per ossidi di zolfo, ossidi di azoto, PM 10 , monossido di carbonio e benzene (Fonte: Piano Regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria, 2007 - Regione Abruzzo)

Tavola 13_ Classificazione del territorio per la protezione della salute relativamente all’ozono e definizione delle zone di superamento dei valori bersaglio e delle zone di superamento degli obiettivi a lungo termine (Fonte: Piano Regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria, 2007 - Regione Abruzzo).

65 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 I dati relativi all’ultimo triennio 2015-2017 (Fonte: ARTA Abruzzo) mostrano livelli di biossido di zolfo e di azoto ben al di sotto delle soglie limite previste per legge. Tuttavia per quanto riguarda il biossido di zolfo si nota un aumento sostanziale della concentrazione durante la stagione estiva, in tutto il triennio, situazione che non si rileva per il biossido di azoto, il quale mostra una concentrazione stazionaria durante tutte le stagioni ad eccezione di alcuni picchi non dipendenti dalla temperatura ambientale.

Tavola 14_ Concentrazioni di Biossido di Zolfo e di Azoto_(Fonte: ARTA Abruzzo)

Al contrario, le concentrazioni di PM 10 , PM 2,5 e benzene risultano essere alte, quasi al limite stabilito dalla legge, con un calo nella stagione estiva e un aumento in tutte le altre dovuto probabilmente alla diminuzione del traffico veicolare durante i mesi tra giugno e settembre. Bisogna comunque sottolineare che i dati riportati si riferiscono alla centralina di Chieti scalo, lontana qualche km dal comune di Bucchianico (circa 2,5 km in linea d’aria dalle frazioni di Colle Marcone e Colle Sant’Antonio).

E’ ragionevolmente presumibile che le concentrazioni di PM 10 , PM 2,5 e benzene con grande probabilità, siano significativamente minori nell’ambito dell’intero territorio comunale di Bucchianco, molto meno interessato da flussi di traffico rilevanti e costanti. Può verosimilmente presumersi una maggiore concentrazione (comunque in misura non significativa) di concentrazioni di particolato e benzene, in corrispondenza dell’ambito del fondovalle Alento lungo, cui corre l’omonima strada a scorrimento veloce Variante SS 81.

Tavola 15_ Concentrazioni di Particolato PM 10 e PM 2,5 registrate dalla centralina di Chieti Scalo_ (Fonte: ARTA Abruzzo)

66 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tavola 16_ Concentrazioni di Benzene registrate dalla centralina di Chieti Scalo_(Fonte: ARTA Abruzzo)

Il dato relativo alla rilevazione di ozono troposferico mostra delle concentrazioni al di sotto della soglia di legge ma, tuttavia, elevato soprattutto nei mesi più caldi dell’estate, dovute alle alte temperature. L’ozono, pur essendo un composto presente in natura, se in concentrazioni eccessive nei bassi strati dell’atmosfera, può portare al cosiddetto “smog fotochimico” che si forma in presenza di grandi concentrazioni di NO x e di altri inquinanti primari conseguentemente alle emissioni veicolari e industriali. L’andamento della presenza di ozono troposferico, tuttavia, si mostra omogeneo in tutto il triennio considerato.

Tavola 17_ Concentrazioni diOzono troposferico registrate dalla centralina di Chieti Scalo_(Fonte:ARTA Abruzzo)

A. 1.2.1_ Emissioni gassose di inquinanti Si può definire “inquinamento atmosferico” la presenza nell'atmosfera di sostanze che possono causare pericolo per la salute umana, per gli animali, per la vegetazione oppure ledere beni materiali. L’inquinamento dell’aria di origine antropica è prodotto dalle grandi sorgenti fisse (industrie, impianti per la produzione di energia elettrica ed inceneritori); da piccole sorgenti fisse (impianti per il riscaldamento domestico) e da sorgenti mobili (traffico veicolare). L’inquinamento dell’aria di origine naturale , a sua volta, è imputabile agli incendi boschivi (fonte di NOx), all’azione dei fulmini, ai vari processi microbiologici, alla volatilizzazione dei composti organici naturali come terpeni (ad esempio gli eucalipti rilasciano una quantità significativa di COV) ecc. Le sorgenti puntuali di inquinamento sono quelle sorgenti costituite da singoli impianti che emettono quantità di inquinanti superiori a determinate soglie. Non è possibile dare indicazioni rigide sul valore di tali soglie, ma solo indicazioni generali. Il DM 20/05/91 suggerisce di prendere in considerazione i sottoindicati valori soglia per le seguenti categorie di inquinanti (ossidi di zolfo, ossidi di azoto, composti organici volatili): 67 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 • per inventari molto dettagliati in ambito urbano e per sorgenti continue: 20-30 t/anno per i suddetti inquinanti (o 5 -10 MW di potenza termica per i processi con combustione); • per aree più ampie: 90 - 100 t/anno sempre per i suddetti inquinanti (o 40 – 50 M termici). L’inquinamento atmosferico prodotto dalle industrie è stato regolamentato, fino all’entrata in vigore del D.L. 152/2006, in tutto il territorio nazionale, dalle seguenti norme: • il DPR 203/88, decreto di attuazione di ben 4 direttive CEE, è stato la legge quadro italiana relativa all’inquinamento atmosferico (esso ha costituito la norma più avanzata in tema ambientale poiché prevedeva che gli impianti di nuova apertura dovessero essere autorizzati in fase progettuale e cioè prima ancora del rilascio della concessione edilizia); • il DPCM 21/07/89, resosi necessario per integrare ed interpretare correttamente il DPR 203/88, nonché per distinguere nel dettaglio tra impianto nuovo ed esistente (da questo momento in poi, tutta la legislazione in materia si è suddivisa nelle due branche essenziali riconducibili agli impianti esistenti ed ai nuovi impianti); • il DM 12/07/90, il quale fissava i valori limite di emissione, ma solo per gli impianti esistenti, ,entre per i nuovi impianti è stata data facoltà alle Regioni di fissare limiti più restrittivi, fatto che ha consentito alla Regione Abruzzo di ridurre del 30% i valori limite previsti dal DM 12/07/90. All’interno di questo quadro normativo, la Regione Abruzzo, oggi, impone i seguenti limiti che si riconducono all’applicazione del DPR 25/07/91 e del D.L. 152/06, nel testo vigente. Il predetto DPR operava una distinzione fra attività ad emissioni poco significative, che pertanto non necessitano di autorizzazione e, invece, attività classificate a ridotto inquinamento atmosferico (per tipologia lavorazione o per ridotto flusso di massa), che potevano godere di una procedura semplificata di autorizzazione (autorizzazione generalizzata). Con l’entrata in vigore del D.L. 152/2006, sono state apportate sostanziali modifiche a tutto l’iter autorizzatorio in materia di inquinamento atmosferico ma, dal momento che il censimento effettuato fa riferimento ad impianti esistenti prima dell’entrata in vigore della norma citata, il riferimento posssibile continua ad essere operato unicamente rispetto a alle norme precedentemente elencate.

Tavola 18_ Divisione in zone industriali del territorio della provincia di Chieti (FONTE: Distretto Provinciale ARTA Chieti, 2005). Nel cerchio, il comune di Bucchianico.

68 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 L’analisi della provincia di Chieti ha permesso di suddividere il territorio in aree industriali che presentano caratteristiche di contiguità territoriale e analogia morfologica. Il territorio più settentrionale della Provincia di Chieti è stato identificato come “ZONA INDUSTRIALE A”; esso comprende 13 Comuni di cui 8 con insediamenti industriali e artigianali in possesso di autorizzazione ai sensi del DPR 203/88. Il territorio (subappenninico) è prevalentemente collinare e i suoi corsi d’acqua principali sfociano direttamente sull’Adriatico. All’interno di quest’area ricadono anche tre dei grandi comuni già esaminati: Chieti, Ortona, San Giovanni Teatino. Questa considerazione permette di valutare la pressione ambientale effettiva che insiste sull’intero territorio delimitato.

Tabella 25_ Comuni ricadenti nella zone industriale A; In rosso sono stati indicati i Comuni che al 2005 non presentano alcun insediamento autorizzato ai sensi del DPR 203/88

ZONA INDUSTRIALE A 1 ARI 2 BUCCHIANICO 3 CANOSA SANNITA 4 CASALINCONTRADA 5 CRECCHIO 6 FRANCAVILLA 7 GIULIANO TEATINO 8 MIGLIANICO 9 RIPA TEATINA 10 TOLLO 11 TORREVECCHIA TEATINA 12 VACRI 13 VILLAMAGNA

Tavola 19_ Flussi giornalieri di inquinanti nel Distretto Provinciale di Chieti; nel riquadro rosso la Zona A dove ricade il comune di Bucchianico (FONTE: Distretto Provinciale ARTA Chieti, 2005).

Il grafico mostra i flussi di massa emessi dalle varie zone in cui è stato suddiviso il Distretto Provinciale di Chieti per l’analisi delle emissioni gassose di inquinanti. Le maggiori emissioni di inquinanti si rilevano nel comune di Atessa nel quale ha sede il principale polo industriale 69 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 del centro sud Italia (distretto dell’Automotive) e sono i più elevati di tutto il territorio indagato, sia in termini assoluti che relativamente ai singoli inquinanti. La seconda area per concentrazione di emissioni gassose è quella del comune di Ortona, quindi quella del comune di Chieti e, successivamente, i territori comunali ricompresi nella zona B. In Tavola 20 si evidenziano i flussi di massa totali relativi ai quattro principali inquinanti. La zona A, nella quale è il territorio di Bucchianico, presenta una emissione di tipo intermedio, soprattutto di polveri e SOV totali, come visibile nel grafico di seguito.

Tavola 20_ Flusso di inquinanti nelle varie zone in cui è stato suddiviso il Distretto Provinciale di Chieti (FONTE: Distretto Provinciale ARTA Chieti, 2005).

Inoltre, anche la concentrazione di CO mostra di essere molto elevata nell’area di Atessa, Ortona e Chieti (e ciò è ovvio, per quanto rappresentato). Ma è significativo che la concentrazione di ammoniaca mostri la concentrazione più alta di tutto il territorio provinciale indagato proprio nella zone industriale A, in cui è ricompreso il territorio di Bucchianico e ciò è dovuto, molto probabilmente, alla ingente e diffusa presenza di allevamenti.

Tavola 21_ L’elevata concentrazione di ammoniaca che caratterizza la zona B del Distretto Provinciale di Chieti (FONTE: Distretto Provinciale ARTA Chieti, 2005).

70 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tavola 22_ Mappa delle concentrazioni di Polveri, Ossidi di Azoto, Ossidi di Zolfo e delle SOV nel Distretto Provinciale di Chieti (FONTE: Distretto Provinciale ARTA Chieti, 2005). Nel cerchio, il comune di Bucchianico.

A. 1.3_ CLIMA: TERMOMETRIA E PLUVIOMETRIA Il clima rappresenta il complesso delle condizioni meteorologiche (temperatura atmosferica, venti, precipitazioni), che caratterizzano una località o una regione nel corso dell’anno, mediato su un lungo periodo di tempo. Il clima è, perciò, la descrizione statistica in termini dei valori medi e della variabilità delle quantità rilevanti in un periodo di tempo che va dai mesi alle migliaia o ai milioni di anni. La classificazione dei climi maggiormente utilizzata è quella proposta da Köppen che definisce i climi presenti sulla Terra mediante valori prestabiliti di temperatura e precipitazione, calcolati come valori medi (annuali, mensili o giornalieri). La classificazione dei climi di Köppen prevede 5 aree climatiche principali come riportate nella seguente Tabella, delle quali solo le aree C, D ed E si riferiscono (sono rinvenibili) in Italia.

71 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tabella 26_ Sistema di classificazione di Köppen dei 5 gruppi principali di climi della Terra.

Climi umidi della fascia intertropicale, con intensa radiazione solare, dove sono assenti le stagioni su base termica e l’escursione diurna è maggiore di quella annua; il ritmo annuale Tipo A è, in molte località, scandito dall’alternanza di stagioni asciutte e secche, dalla zona di convergenza intertropicale (ITCZ) e dal monsone asiatico Climi aridi e semiaridi; interessa circa un quarto della superficie terrestre, tra il 15° e il 30° di ogni emisfero, ma possono estendersi fino ai 50°. La caratteristica principale è la scarsità e Tipo B la grande variabilità annuale delle piogge, bassa umidità relativa, alta evaporazione, intensa radiazione solare, cieli sereni e forti venti Climi temperati umidi; occupano le medie latitudini dove predominano le correnti occidentali tutto l’anno ma con differenze evidenti in intensità secondo la stagione e la latitudine, in Tipo C conseguenza alle diverse posizioni occupate dal fronte polare e dalle correnti a getto durante l’anno Tipo D Climi microtermici boreali; occupano solo le medio-alte latitudini dell’emisfero settentrionale Climi polari dove dominane masse d’aria artica delle alte latitudini (oltre 60°) caratterizzati Tipo E da temperature estremamente basse e poche precipitazioni

A questi tipi di clima si deve aggiungere quello di alta montagna, che interessa le cime più elevate delle regioni interessate dai climi temperati e microtermici. Inoltre, sono stati individuati dei sottogruppi climatici locali; per quanto riguarda la penisola italiana si tiene conto sia del fatto che essa è quasi interamente circondata dal Mar Mediterraneo, fatto questo che costituisce una fonte/riserva di calore ed umidità continua, sia del fatto che è, inoltre, separata dal resto del continente dalle catene montuose alpine essendo divisa, longitudinalmente, in due versanti dalla catena montuosa appenninica. La geografia dell’Italia fa si che il clima, secondo la classificazione di Köppen, sia quasi completamente di tipo temperato e più precisamente “clima mediterraneo” e “clima temperato umido”. Le uniche zone con clima non mediterraneo si concentrano nel nord della penisola ed in prossimità dei rilievi montuosi. La seguente immagine ricostruisce in maniera grafica il clima in Italia secondo la classificazione di Köppen-Pinna.

Tavola 23_ Classificazione dei climi di Köppen-Pinna (da: Pinna, L’atmosfera e il clima , 1978)

72 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Secondo la premessa classificazione di Köppen-Pinna l’area dove sorge il comune di Bucchianico presenta un clima di tipo sublitorale (Regione sublitoranea interna), che interessa le zone collinari del preappennino tosco – umbro – marchigiano – abruzzese ed i versanti bassi dell’Appennino meridionale. La Media annua delle temperature oscilla da 10°C a 14.4°C; la Media del mese più freddo da 4°C a 5.9°C; si registrano 3 mesi con media maggiore di 20°C; Escursione annua da 16°C a 19°C. La regione Abruzzo è dotata di una struttura denominata ‘ Servizio Idrografico e Mareografico’ appartenente al Dipartimento delle Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali. Il Servizio Idrografico e Mareografico di Pescara esplica con personale interno le seguenti attività istituzionali ( http://www.regione.abruzzo.it/xIdrografico ): - Rilevamento ed elaborazione di dati termometrici e pluviometrici; - Misurazioni relative al regime delle acque superficiali (determinazione delle altezze idrometriche e calcolo delle portate); - Misurazioni relative al regime delle acque sotterranee (freatimetria); - Misurazioni relative alle sorgenti e loro censimento; - Redazione di bilanci idrologici; - Monitoraggio in tempo reale dei principali fiumi abruzzesi e dei principali parametri meteorologici (piogge, temperature, velocità e direzione del vento, pressione atmosferica); - Monitoraggio in tempo reale e misurazioni mareografiche (analisi delle maree, del moto ondoso e delle correnti marine); - Determinazione degli elementi relativi alla morfologia dei bacini imbriferi (delimitazione e distribuzione altimetrica etc.); - Determinazione degli elementi morfologici dei corsi d'acqua (profili longitudinale e sezioni trasversali); - Esecuzione di rilievi topografici e produzione di cartografia tematica; - Redazione e pubblicazione degli Annali Idrologici; - Attività di previsione ed analisi dei fenomeni meteo a supporto di organismi di Protezione Civile.

Tavola 24_ Rappresentazione del territorio di Buchianico in rapporto alla Rete in Telemisura della R. Abruzzo.

73 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Di seguito, come detto, si riporta un focus relativo ai principali parametri climatici analizzati: la termometria e la pluviometria, con dati reperiti sui siti istituzionali di ISPRA, relativi all’anno 2015 ( http://www.scia.isprambiente.it/ ).

A. 1.3.1_ Termometria L’area centrale adriatica presenta delle temperature medie sempre minori rispetto al versante tirrenico, con temperature autunnali/invernali comprese tra i 3° e i 10°C e primaverili/estive comprese tra i 15° e i 28°C. Raramente, però, la temperatura media scende al di sotto dello zero termico. La temperatura minima invernale assoluta è di -2/-4°C mentre quella massima assoluta estiva è di 38/40°C. Di seguito, la rappresentazione dell’andamento climatico dell’anno 2015, fornisce un quadro sufficientemente rappresantativo dell’andamento climatico proprio della regione abruzzese. I mesi invernali (relativamente all’anno 2015) sono stati caratterizzati da un iniziale clima mite, con temperature massime fino a 20°C nella fascia collinare litoranea, seguito da un brusco calo delle temperature, più vistoso nella fascia collinare litoranea nel periodo gennaio - febbraio. Inoltre, sempre riferendoci all’anno preso in esame (2015) la regione Abruzzo è stata interessata da persistenti e significative precipitazioni nei primi giorni di marzo con frane, smottamenti e allagamenti in diverse zone, peraltro già provate dagli eventi piovosi dei mesi precedenti. La perturbazione, responsabile anche di precipitazioni nevose e di condizioni di vento forte e burrasca, è stata innescata da una rimonta dell’anticiclone delle Azzorre e da una contemporanea discesa di aria polare marittima dal Mare di Norvegia. La stagione estiva è stata calda e siccitosa con temperature massime elevate, quasi sempre superiori a 30°C. L’incremento delle temperature ha caratterizzato anche il mese di settembre con temperature massime di circa 40°C (17 settembre 2015), di gran lunga maggiori rispetto alle medie stagionali. La visualizzazione delle temperature medie registrate dagli anni ’60 del secolo scorso fino ad oggi (2015), reperite sul portale del Ministero dell’Ambiente (http://www.scia.isprambiente.it/ ), come verificabile dalla seguente tavola, ha permesso di valutare come negli ultimi cinquant’anni ci sia stato un forte aumento delle temperature specie in nord Italia e sulle catene montuose alpina e appenninica. Inoltre, l’analisi dei dati termometrici raccolti dagli anni ’20 del secolo scorso, fino ad oggi, ha permesso di individuare i trend di temperature minime e massime dei quattro capoluoghi della Regione Abruzzo. Per la città di Chieti si evidenzia un trend di aumento di entrambe le temperature, soprattutto nell’ultimo decennio, cosa che si vede anche negli altri capoluoghi (ad eccezione de L’Aquila). L’analisi delle temperature medie minime e massime dell’intera regione mostra, inoltre, un trend positivo, ovvero un aumento dei valori per decennio stimato di 0,29°C per la temperatura massima e di 0,14°C per la temperatura minima.

Tavola 25_ Media regionale delle temperature massime e minime durante il 1900 (FONTE: PACC – Piano Adattamento Cambiamenti Climatici della Regione Abruzzo).

74 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tavola 26_ Media regionale delle temperature massime e minime durante i 12 mesi dell’anno 2015 (FONTE: PACC – Piano Adattamento Cambiamenti Climatici della Regione Abruzzo)_ http://www.scia.isprambiente.it/

75 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tavola 27_ Temperature medie registrate in Italia, nel periodo1961-2015 (FONTE: PACC – Piano Adattamento Cambiamenti Climatici della Regione Abruzzo) _ http://www.scia.isprambiente.it/

76 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tavola 28_ Trend di temperatura nei 4 capoluoghi provinciali della Regione (FONTE: PACC – Piano Adattamento Cambiamenti Climatici della Regione Abruzzo).

L’analisi dei dati degli annali idrologici raccolti dal Servizio Idrografico e Mareografico della Regione Abruzzo (stazione termometrica di Casalincontrada e/o Chieti, bacino Aterno- Pescara) ha permesso di valutare come, in generale, le temperature dell’area del comune di Bucchianico presentino un trend positivo negli anni, simile a quelle del resto della penisola italiana, particolarmente evidente nelle stagioni inverno, primavera e autunno.

Tavola 29_ Trend di temperature massime e minime nelle quattro stagioni durante anni 1983-2003 nell’area del comune di Bucchianico (FONTE: annali idrologici Servizio Idrografico e Mareografico Regione Abruzzo)

A. 1.3.2_ Pluviometria Un ulteriore focus interessante, sempre riferito all’anno 2015 è quello relativo alle precipitazioni. Da tale esame si evince che le precipitazioni cumulate nel periodo di gennaio- febbraio sono state uniformemente distribuite sul territorio regionale, da un minimo di 60 mm ad un massimo di 171 mm, con valori superiori alle medie stagionali. Nel mese di marzo, inoltre, ci sono stati degli eventi nevosi con valori di massimi di 56,6 mm. La primavera è stata caratterizzata da un calo dei valori termici associato a precipitazioni significative, più consistenti, nella fascia collinare litoranea. Durante l’estate le precipitazioni sono state uniformemente distribuite sul territorio regionale ma inferiori alle medie stagionali, per poi aumentare in autunno con la presenza di fenomeni intensi alla fine del mese di novembre, che hanno determinato anche frane e smottamenti. Durante il mese di dicembre i valori termici sono stati superiori alle medie stagionali con limitate precipitazioni, che sono variate tra un minimo di 1,6 mm ad un massimo di 6,4 mm. Come si può vedere dalla seguente figura in tavola 1.18, nel 2015, si è accentuata la tendenza di un aumento sensibile delle precipitazioni piovose (con pochi eventi nevosi invernali) durante il periodo autunnale-

77 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 invernale e di una drastica diminuzione delle precipitazioni, in primavera ed in estate, associata ad un aumento delle temperature che portano l’estate ad essere calda e secca.

Tavola 30_ Confronto tra le precipitazioni registrate nel 2015 e quelle dello stesso mese nel periodo di riferimento 1971-2000. In percentuale, i simboli di colore blu indicano gli scarti positivi, quelli di colore rosso gli scarti negativi. (Fonte: Centro Agrometeorologico Regionale - Commento Climatico 2015)

In questi ultimi anni si rileva, peraltro, una maggiore attenzione da parte della comunità scientifica nei riguardi degli eventi estremi di precipitazione a causa dell’impatto negativo che essi esercitano sull’ambiente e sulle attività umane. Nell’ambito del predetto lavoro di ricerca è stata analizzata la tendenza delle precipitazioni giornaliere estreme nella regione Abruzzo nel periodo 1951-2012. Lo studio climatico è stato effettuato utilizzando i dati pluviometrici giornalieri rilevati, nell’arco temporale 1951-2012, dal Servizio Idrografico Regionale, in 28 località prevalentemente distribuite nelle aree pedemontane e costiere (Di Lena & Vergni, 2013).

78 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tavola 31_ Trend negli eventi giornalieri; le frecce rivolte in basso e in alto indicano rispettivamente andamenti decrescenti e crescenti, le frecce piene indicano trend significativi, il simbolo O indica le località caratterizzate da trend non significativi. (Fonte: Di Lena & Verni , Trends in extreme daily rainfall in the Abruzzo Region, 2013).

Lo studio della variabilità del clima e la valutazione delle tendenze climatiche hanno come prerequisito di attendibilità e reale utilità quello della disponibilità di lunghe serie omogenee di dati climatici. Una serie omogenea è una serie temporale nella quale le variazioni sono da attribuire esclusivamente a fattori climatici (Conrad e Pollack, 1950). Nella realtà, le serie di dati spesso presentano delle perturbazioni (o disomogeneità) che sono la conseguenza di fattori esterni non climatici. Nelle serie di temperatura bruschi cambiamenti del valore medio si possono ad esempio attribuire allo spostamento della stazione di misura, alla sostituzione della strumentazione, a cambiamenti nell’esposizione dello strumento o all’adozione di nuove procedure di elaborazione dei dati. L’analisi del trend delle anomalie percentuali di precipitazione e stata condotta sulla serie che copre il periodo 1951-2010 (vedi successiva Tavola 1.20). L’uso di un modello di regressione lineare semplice fornisce i seguenti risultati: al Nord un trend negativo non significativo pari -0.155%/anno; al Centro un trend negativo pari a - 0.289%/anno; al Sud e sulle Isole, un trend negativo pari a -0.230%/anno. Per il Centro, il trend stimato si traduce in una diminuzione della precipitazione cumulata annuale del 17.0% dal 1951 al 2010; per il Sud e le Isole si stima una diminuzione del 13.6%.

79 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

Tavola 32_ Trend delle anomalie percentuali di precipitazione nella Regione Abruzzo (periodo 1960- 2010)

Tavola 33_ Mappe dei valori normali di precipitazione cumulata annuale considerata nei due intervalli 1951- 1980 e 1961-1990 (Fonte ISPRA)

80 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tavola 34_ Mappe delle precipitazioni stagionali. Confronto tra i periodi 1960 – 1990 e 1991- 2015 (Fonte Regione Abruzzo) _ (FONTE: PACC – Piano Adattamento Cambiamenti Climatici della Regione Abruzzo)

L’analisi dei dati degli annali idrologici raccolti dal Servizio Idrografico e Mareografico della Regione Abruzzo (stazione pluviometrica di Casalincontrada e/o Chieti, bacino Aterno- Pescara) ha permesso di analizzare le precipitazione piovose e nevose dell’area del comune di Bucchianico. Il dato pluviometrico mostra un andamento abbastanza costante delle precipitazioni durante le stagioni e gli anni, con fluttuazioni non regolari. Inoltre è possibile 81 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 constatare come complessivamente la quantità di pioggia negli anni sia rimasta costante, con presenza di “ordinarie” fluttuazioni stagionali.

Tavola 35_ L’analisi dei dati degli annali idrologici raccolti dal Servizio Idrografico e Mareografico della Regione Abruzzo

L’analisi dei mm di pioggia caduta rispetto ai giorni mostra, tuttavia, un cambiamento nei quantitativi medi giornalieri molto maggiore nella stagione autunnale rispetto alle altre. Dalla metà degli anni ’90 del ‘900 si nota un aumento dei quantitativi di precipitazioni piovose giornaliere soprattutto in estate, in accordo col cambiamento climatico globale.

Tavola 36_ L’analisi dei dati degli annali idrologici raccolti dal Servizio Idrografico e Mareografico della Regione Abruzzo. Quantitativo in mm di pioggia/numero di giorni caduta nelle quattro stagioni nel periodo 1983 – 2003.

82 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Per quanto riguarda, infine, le precipitazioni nevose è presente una certa regolarità con una maggiore presenza nella stagione invernale.

Tavola 37_ L’analisi dei dati relativi al manto nevoso nel periodo 1983 -2003, sempre con riferimento all’area di studio (stazione pluviometrica di Casalincontrada).

A. 1.4_ CAMBIAMENTI CLIMATICI Il 2016, a livello globale, è stato l’anno più caldo sia che si consideri la serie di temperature medie annuali sulla terraferma (con uno scarto di 0.10°C dal precedente record del 2015) sia che ci si riferisca alla serie comprensiva di continenti e oceani (con uno scarto di 0.04°C dal precedente record 2015). L’anomalia della temperatura media globale sulla terraferma, rispetto al precedente trentennio climatologico 1961-1900, è stata, dunque, di un valore di +1.31°C (http://www.ncdc.noaa.gov/cag/tim-series/global/globe/land_ocean/ytd). I 18 anni più caldi dell’intera serie storica sono il 1998 e tutti gli anni successivi al 2000. Risulta, pertanto, evidente come anche il clima di una regione, sebbene mostri una certa regolarità nel tempo, possa essere soggetto a cambiamenti temporali, anche per periodi “piccoli”, ovvero comparabili con la durata media della vita umana. Accade, quindi, ormai abbastanza di frequente che una persona, nella sua vita, si trovi a sperimentare dei piccoli cambiamenti climatici. A maggior ragione, quindi, possono esserci cambiamenti climatici su periodi lunghi, in risposta a variazioni nei fattori sotto elencati. In questo contesto vengono ad assumere particolare importanza gli studi di "analisi climatica" delle suddette serie storiche che evidenziano i trend e le ciclicità statistiche delle grandezze meteo-climatiche osservate, ovvero le anomalie e le regolarità dei parametri rispetto alla media del periodo di riferimento (hanno scarso senso climatico, invece, le analisi di breve periodo riferite a singoli eventi meteorologici in quanto rientranti nella comune variabilità meteorologica). Seguono poi in genere gli studi di attribuzione delle cause dei cambiamenti climatici stessi. Il confronto tra l’andamento della temperatura media globale e quella registrata in Italia mostra come nel nostro paese il 2016 è stato il sesto anno più caldo dall’inizio delle osservazioni, con un’anomalia media rispetto al trentennio 1961-1990 di +1.35°C.

83 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tavola 38_ Serie delle anomalie di temperatura media globale sulla terraferma e in Italia, rispetto ai valori climatologici normali 1961-1990. (FONTI: NCDC/NOAA e ISPRA. Elaborazione: ISPRA)

Tavola 39_ Serie delle anomalie medie in Italia della temperatura media rispetto al valore normale 1961-2016.

84 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tavola 40_ Mappa dei valori normali 1961-1990 della Temperatura media annuale (Fonte ISPRA)

85 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 A. 1.5._ ANALISI DELLA QUALITA’ DELLE ACQUE SUPERFICIALI La norma europea di riferimento sulla qualità delle acque superficiali è la Direttiva 2000/60/CE del 23/10/2000, la cosiddetta Direttiva Quadro sulle Acque. Obiettivo della norma è sviluppare una politica comunitaria integrata per la protezione e la gestione dell’acqua. La Direttiva impegna gli Stati membri all’identificazione e all’analisi delle acque superficiali, classificate per bacino e per distretto idrografico di appartenenza, in modo tale da poter adottare piani di gestione e programmi articolabili in misure adatte a ciascun corpo idrico. La Direttiva è stata recepita in Italia sia con la L. 308 del 15/12/2004 che – soprattutto – con il D.Lgs. 152/06, in particolare con i contenuti della Parte III, al cui interno sono disciplinate la tutela delle acque dall’inquinamento e la gestione delle risorse idriche. L’analisi dello studio ambientale ha la finalità di: - valutare le pressioni insistenti sul corso d’acqua considerato, dividendo lo stesso in tratti in funzione dell’ubicazione delle stazioni di monitoraggio della qualità fluviale; - utilizzare tale valutazione delle pressioni per attribuire lo stato di qualità ambientale all’intero corso d’acqua, passando, così, da una classificazione puntuale, in corrispondenza di ciascuna stazione di monitoraggio, ad una classificazione per tratti.

Tavola 41_ Rete idrografica e sistema delle aree protette abruzzesi; nel riquadro rosso l’area del comune di Bucchianico (modificato da http://www.abruzzo2020.it/)

La Direttiva 2000/60/CE prevede una classificazione dello stato di qualità dei corpi idrici che avviene sulla base della ricostruzione/caratterizzazione del roispettivo Stato Chimico e dello Stato Ecologico . Lo Stato Chimico è determinato a partire da un elenco di sostanze considerate prioritarie a scala europea, riportate nell’Allegato X della Direttiva 2000/60/CE. Per queste sostanze sono stati definiti Standard di Qualità ambientale (SQA) a livello

86 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 europeo dalla Direttiva 2008/105/CE. Lo Stato Ecologico è definito sulla base dei seguenti elementi di qualità (EQ). La classe di Stato Ecologico è attribuita al corpo idrico in base al più basso dei valori riscontrati nell’ambito del monitoraggio degli elementi di qualità, chimici e biologici. Gli indici biologici utilizzati per la definizione dello Stato Ecologico sono stati calibrati per la valutazione dei macroinvertebrati, delle macrofite, delle diatomee e della fauna ittica. A livello regionale, le attività di monitoraggio/controllo sono state regolate da Convenzioni annuali stipulate fra ARTA Abruzzo e Regione Abruzzo - Direzione Lavori Pubblici - Servizio Acque e Demanio Idrico ( Attuazione della Direttiva 2000/60/CE e D.Lgs. 152/06 e s.m.i., D.Lgs 30/2009 e D.Lgs 56/2009- Monitoraggio acque superficiali, acque sotterranee, fitofarmaci e nitrati ).

Tavola 42_ Sistema di classificazione ai sensi della Dir 2000/60/CE (https://www.arpae.it )

L’acqua deve essere conforme ad una serie di parametri microbiologici (Decreto legislativo 31/2001, parte A) e chimici (parte B), nonché a parametri indicatori di inquinanti specifici (parte C) non direttamente correlabili a rischi per la salute, ma, in ogni caso, indicatori di modifiche della qualità delle acque (Allegato I).

Tabella 27_ Parametri indicatori della qualità delle acque superficiali (valore limite da D.Lgs. 31 del 02/02/2001).

Portata (m3/s) Parametri fisici Temperatura acqua (°C) Solidi sospesi totali (mg/l) ≤ 35 mg/l Parametri Escherichia coli (UFC/100 ml) 0 microbiologici Conduttività (µS/cm (20°C)) 2500 µS/cm Durezza (mg/l CaCO3) 150-500 mg/l pH ≥ 6,5 e ≤ 9,5 Ammoniaca (N mg/l) 0,5 mg/l BOD5 (O2 mg/l) ≤ 25 mg/l Parametri chimici COD (O2 mg/l) ≤ 125 mg/l Cloruri (Cl- mg/l) 250 mg/l Azoto totale (mg/l) Fosforo totale (mg/l) Solfati (SO4-- mg/l) 250 mg/l

87 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Nella precedente tabella sono presenti le seguenti sigle di cui di seguito si esplicitano i contenuti:

- BOD5 (Domanda Biochimica di Ossigeno), ovvero la quantità di O 2 che viene utilizzata in 5 giorni dai microorganismi per decomporre al buio e alla temperatura di 20 °C le sostanze organiche presenti in un litro d'acqua; - COD (Domanda Chimica di Ossigeno), ovvero la quantità di ossigeno necessaria per la completa ossidazione per via chimica dei composti organici ed inorganici presenti in un litro di acqua. La valutazione della qualità biologica delle acque avviene mediante l’uso dell'Indice biotico esteso (IBE) che verifica la qualità di ecosistemi in acque correnti sulla base di cambiamenti nelle comunità di macroinvertebrati. Il metodo si basa sul concetto di un confronto tra la composizione di una comunità attesa rispetto ad un determinato ecosistema e la composizione della comunità presente nel tratto. Viene utilizzata una tabella a doppia entrata con due tipi di indicatori: • la presenza di taxa esigenti in termini di qualità ambientali; • ricchezza totale di taxa della comunità.

Tabella 28_ Parametri indicatori della qualità delle acque superficiali (valore limite da D.Lgs. 31 del 02/02/2001)

I bacini idrografici principali presenti nel territorio del comune di Bucchianico sono quello del fiume Alento e quello del fiume Foro. Sono presenti, sebbene per tratti del loro corso, anche altri bacini minori (Torrente Serepenne, Fosso Valige, Fosso Focaro). Di seguito, pertanto, si fornisce, seppur sommariamente, un quadro della condizione degli ecosistemi dei predetti Fiumi Alento e Foro, per ciò che riguarda specificatamente la qualità delle acque superficiali.

A.1.5.1_ Bacino idrografico del fiume Alento Il Bacino del Fiume Alento costituisce un bacino regionale, essendo interamente compreso all’interno del territorio della Regione Abruzzo, di competenza dell’Autorità dei Bacini Regionali Abruzzesi (Legge Regionale della Regione Abruzzo n. 81 del 16/09/1998). Il Fiume Alento è stato individuato quale corso d’acqua potenzialmente influente sui corpi idrici significativi; non sono presenti laghi, ne naturali ne artificiali significativi, come nepppure canali artificiali significativi e d’interesse. Il bacino idrografico del Fiume Alento non è molto esteso a causa della vicinanza della sorgente al mare (il corpo idrico è lungo meno di 40 km). Nella sua parte più alta si riconoscono depositi della successione calcareo-clastica in facies di scarpata-bacino prossimale del Lias medio-Oligocene. Successivamente, si incontrano terreni pleistocenici di travertino con al seguito detriti di falda, coperture detritico colluviali del Pleistocene–Olocene.

88 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 La parte media del bacino è caratterizzata da sedimenti di argille grigio-azzurre di piattaforma con sottili orizzonti sabbioso–conglomeratici del Pliocene superiore e della prima parte del Pleistocene inferiore. Infine, al di sopra di questi ultimi terreni, nella zona prossima alla foce e ad Ovest di essa, si trovano conglomerati e sabbie gialle del Pleistocene inferiore, mentre ad Est affiorano i depositi alluvionali terrazzati del Pleistocene medio superiore–Olocene, che, nei pressi della foce, sono ricoperti da sedimenti alluvionali e deltizi attuali.

Tabella 29_ Caratteristiche idrografiche e amministrative del bacino del fiume Alento.

A. 1.5.2 _ Caratterizzazione faunistica e vegetazionale del Fiume Alento Il territorio in questione è caratterizzato dall’esistenza di diverse tipologie di habitat che evidenziano la presenza di catene alimentari complesse. Tra le specie caratterizzanti il territorio si ricordano: Pesci : Salmo trutta trutta , Barbus plebejus , Leuciscus cephalus , Rutilius rubidio , Anguilla anguilla , Alburnus alburnus alborella , Salaria fluviatilis ; Anfibi e rettili : Bombina variegata , Salamandrina terdigitata ; Uccelli : Bubo bubo , Dendrocopos leucotos , Ficedula albicollis , Anas platyrhynchos , Anas discors ., Anas formosa , Ardea cinerea ; Mammiferi : Canis lupus . Gli habitat tipici riscontrabili nella zona sono: - Macchie e boscaglie sclerofille: formazioni a Juniperus communis ; - Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo; - Habitat rocciosi e grotte, pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica; - Foreste di versanti, ghiaioni e valloni, faggete degli Appennini con Taxus sp. ed Ilex Corallorhiza trifida , Lilium Martagon , Salix alba , Populus alba , Alnus glutinosa .

89 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 A. 1.5.3_ Caratterizzazione fisico-chimica del bacino del fiume Alento Sono stati analizzati i valori microbiologici e fisico-chimici dei punti di campionamento a monte e a valle del territorio del comune di Bucchianico, nel periodo tra gli anni 2008 e 2016. Dal punto di vista microbiologico si nota un sensibile aumento della presenza di Escherichia coli durante il tragitto fino ad arrivare a picchi (220000 UFC/100 ml), alla foce del fiume Alento, dovuti alla presenza di cospicui scarichi urbani abusivi o non correttamente trattati. Per quanto riguarda i parametri fisici analizzati si nota come nel periodo 2008-2016 la portata del corso d’acqua è notevolmente diminuita in tutti i tratti esaminati, con una riduzione maggiore del 50%. La temperatura dell’acqua (Tmedia R1308LN2A=12,8°C; Tmedia R1308LN6 = 14°C) mostra un sensibile aumento soprattutto nel primo tratto del fiume, mentre appare più stabile nell’ultimo tratto, dovuto probabilmente anche alla diminuzione della portata che comporta una diminuzione della profondità nell’alto corso del fiume. Infine, si nota una minima presenza di solidi sospesi, con un aumento alla foce del corso d’acqua.

Tabella 30_ Diagrammi diacronici relativi a Portata, Temperatura dell’acqua e presenza di Solidi sospesi del Fiume Alento (FONTE: ARTA Abruzzo).

Per quanto riguarda i parametri chimici, si nota il superamento dei limiti previsti dalla legge (indicati con una linea rossa nei grafici) per l’azoto totale, l’ammoniaca e i solfati nella stazione posta alla foce del fiume.

Tabella 31_ Fiume Alento. Sotto: Diagrammi diacronici relativi a Conduttività, “durezza” dell’acqua e Ph (1). Domanda Biochimica di Ossigeno) e Domanda Chimica di Ossigeno (2); presenza di Azoto Totale e Fosforo Totale (3); presenza di Ammoniaca, Cloruri e Solfati (4) _ (FONTE: ARTA Abruzzo).

Tabella 32_ Domanda Biochimica di Ossigeno) e Domanda Chimica di Ossigeno (2); presenza di Azoto Totale e Fosforo Totale (3); presenza di Ammoniaca, Cloruri e Solfati (4). _(FONTE: ARTA Abruzzo).

90 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

A. 1.5.4_ Caratterizzazione qualitativa del bacino del fiume Alento

Tavola 43_ Piano di tutela delle acque, modificato da Regione Abruzzo (2006). Nelle relative tabelle, i dati degli anni 2008-2009 come forniti da ARTA Abruzzo.

Dal punto di vista qualitativo, il fiume Alento mostra di avere una elevata qualità ambientale all’origine che, man mano, fatalmente e come per quasi tutti i corpi idrici del sub-appennino che sfociano in Adriatico, diminuisce lungo il corso, progressivamente, sino alla foce. Ciò che si nota è un miglioramento, negli anni, della qualità di una classe (da scadente a sufficiente) nell’ultimo tratto, coincidente con un miglioramento ambientale delle acque ricadente nel territorio del comune di Bucchianico. Questa circostanza è apiegabile anche con recenti interventi di collettazione e depurazione di scarichi promossi dalle Amministrazioni locali (tra le quali quella di Bucchianico).

91 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 A. 1.5.7_ Zone vulnerabili da nitrati di origine agricola o richiedenti specifiche misure di prevenzione dall’inquinamento e di risanamento Ai sensi del D.Lgs. 152/06 (Articolo 92 e Allegato 7/A alla Parte terza), che riprende totalmente i contenuti del D.Lgs. 152/99, nel territorio ricadente nel bacino del Fiume Alento, sono state classificate come zone potenzialmente vulnerabili le aree riportate nella tabella seguente. Si tratta della prima individuazione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, su scala regionale, così come deliberato dalla Regione Abruzzo con il D.G.R. n. 332 del 21 marzo 2005, pubblicato sul BURA n. 30 del 3 giugno 2005.

Tabella 33_ Zone potenzialmente vulnerabili e zone richiedenti specifiche misure di prevenzione

Le aree in questione, potrebbero vedere aumentare (sebbene in misura modesta) il carico di azoto di origine agricola a seguito della contrazione dell’area produttiva del PIP Alento, prevista dalla Variante al PGR vigente che interesserebbe una porzione di circa 5,07 ettari delle aree edificabili per attività produttive (inedificate) ricadenti nell’ambito del predetto P.I.P. Alento (Costacola), nel caso, poco verosimile, di loro ridestinazione nella SAU. Inoltre, nel bacino idrografico del Fiume Alento è stata individuata la seguente area di particolare valenza geologico-paesaggistica.

Tabella 34 _ Area di particolare valenza geologico paesaggistica del Fiume Alento

A. 1.5.8_ La previsione di significativo ridimensionamento dell’area P.I.P. Alento Il piano, opera, in considerazione dell’attuale condizione del mercato delle aree produttive, ovvero tenendo conto della domanda di lotti produttivi, sin qui, praticamente inesistente relativamente alla specifica area P.I.P. di località Alento (o Costacola), oltre che al fine di preservare, per quanto possibile, i valori ambientali e paesaggistici propri dell’ambito golenale del Fiume Alento, evitando una eventuale, ulteriore urbanizzazione pesante dell’area, peraltro, scarsamente giustificabile proprio in assenza di mercato, un significativo ridimensionamento della stessa. Si è valutato, nello specifico, di determinare tale ridimensionamento, attraverso la proposta tecnica di riassetto spaziale verificabile negli allegati elaborati grafici, ovvero tramite la contrazione della sola porzione di superficie, già ricompresa nel PIP, relativamente alla quale non sono ancora state realizzate le opere di urbanizzazione primaria.

92 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tabella 35 _ (Relazione variate PRG) Aree ricadenti nel PIP Alento riclassificate in zona Agricola)

Aree inedificate ricadenti nel PIP Alento Individuazione catastale Superfici Superfici vigente riclassificate in zona agricola per delle aree delle partic. delle aree scelte della variante di piano interessate riclassificate Aree inedificate ricadenti nel PIP Alento vigente riclassifIcate in zona agricola (E1, E3) Aree in zona D1 del PIP vigente (Aree ricadenti nella sottozona per verde di rispetto ambientale prevista dal PIP) Totale mq 20.755,76

Aree in zona D1 del PIP vigente (Aree ricadenti nella sottozona per parcheggi pubblici prevista dal PIP) Totale mq 3.045,61

Aree in zona D1 del PIP vigente (Aree fondiarie ricadenti nella sottozona prevista dal PIP per l’insediamento di edifici Totale mq 20.604,16 per attività produttive) Aree in zona D1 del PIP vigente (Aree destinate a viabilità di servizio ai lotti produttivi prevista dal PIP) Totale mq 4.248,51

Totale aree oggi ricadenti nel PIP riclassificate in zona agricola (E3 - E1) 50.778,18

L’attuazione eventuale o l’attuabilità effettiva di tali previsioni, compatibile con gli indirizzi forniti dall’A.C., così come discussi nel corso di alcuni incontri tra il progettista, l’amministrazione e gli uffici tecnici, è da intendersi quale proposta di piano, condizionata, come ovvio, oltre che all’adozione del presente strumento, da parte del Consiglio Comunale, anche, in modo determinante, alla successiva redazione (subordinata) di una variante dello stesso P.I.P. . Tale riduzione che interessa l’area P.I.P., così come già individuata e perimetrata negli elaborati grafici allegati, può quantificarsi in un ridimensionamento complessivo con riduzione dall’attuale superficie di circa 12,45 ha circa a non più di 7.43 ha circa, ciò implicando, pertanto, come puntualmente riportato nel Prospetto 5, che correda il successivo paragrafo relativo al dimensionamento della variante, un minor consumo di suolo per complessivi mq 50.778. In particolare, si determina l’eliminazione della previsione di ben 7 lotti preordinati all’insediamento di altrettante attività produttive, per un totale (in meno) di circa 22.150 mq complessivi, con contestuale retrocessione della destinazione edificabile in ambito produttivo ad agricola. L’eliminazione della intera porzione più settentrionale della lottizzazione produttiva, che riguarda l’area posta sul lato nord della banchina che delimita la carreggiata dell’asse stradale già realizzato, a servizio di detta area produttiva, peraltro, consente di: - riattribuire destinazioni di tipo agricolo ad una porzione notevole di suolo, potendo ricostituire, in tal modo, coerentemente con gli obiettivi del progetto di territorio elaborato nell’ambito del predetto Contratto di Fiume, una ben più significativa continuità ambientale della rete ecologica che oggi caratterizza la porzione golenale del Fiume Alento, strategica in considerazione della sua peculiare collocazione spaziale, trovandosi interposta tra l’area PIP (come ridotta) e il territorio rurale ricadente nel perimetro del SIC IT 7140110 “Ripe dello Spagnolo”. - contribuire significativamente, nel complesso, all’obiettivo del contenimento di consumo di suolo agricolo, con contestuale ampliamento notevole, soprattutto,

93 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 dell’area ricadente in zona E3 agricola di rispetto dei corsi d’acqua (fiume Alento e relativo ambiente golenale). In futuro, in considerazione delle dinamiche evolutive proprie del quadro socioeconomico e produttivo locale, ovvero nel caso non si realizzi il previsto insediamento di attività industriali ed artigianali, l’area produttiva di Alento - Costacola, potrà essere ripensata, in termini di destinazioni, anche al fine di consentire l’insediamento eventuale di attività economiche riconducibili a produzioni di tipo manifatturiero specializzate nella trasformazione dei prodotti della filiera agroalimentare di qualità, significativamente compatibili con i valori del territorio ed, anzi, concepite proprio a supporto della economia locale, fortemente vocata a produzioni vitivinicole, ed olearie o, anche, ad attività di tipo turistico ricettivo connesse alla potenzialità attrattiva delle circostanti risorse ambientali (SIC IT 7140110 Ripe dello Spagnolo). Al netto di quanto previsto dal DPR 160/2010, che consente di autorizzare ad hoc, quando ne siano verificati i presupposti, interventi per la realizzazione di attività produttive puntuali, ovvero espletate le ricognizioni di piano, funzionali ad accertare la indisponibilità di aree produttive residue a ciò preordinate, nel caso si rendesse indispensabile un nuovo ampliamento di aree destinabili ad attività produttive (industriali/artigianali), eventualità al momento remota, si potrà redigere una variante al presente piano. Ripristinando, cioè, come previsto anche dall’elaborato della dimensione strutturale strategica, la previsione di area produttiva di cui al PIP Alento, oggi vigente. Ciò in quanto le sue caratteristiche dimensionali (estensione), spaziali (dislocazione delle destinazioni), il connesso carico urbanistico (volumetrie di previsione ed urbanizzazioni), come previste dal PIP, sono state oggetto di apposita Valutazione Ambientale Strategica già espletata con esiti favorevoli.

A.1.5.9_ Bacino idrografico del fiume Foro Il Bacino del Fiume Foro costituisce un bacino regionale, essendo interamente compreso all’interno del territorio della Regione Abruzzo ed è di competenza dell’Autorità dei Bacini Regionali Abruzzesi (Legge Regionale della Regione Abruzzo n. 81 del 16/09/1998). Il Fiume Foro costituisce un corso d’acqua significativo di primo ordine (recapitanti direttamente in mare, il cui bacino imbrifero abbia superficie maggiore di 200 km 2). Nell’ambito del bacino idrografico del Fiume Foro non sono presenti laghi, naturali e artificiali, significativi né canali artificiali significativi o d’interesse. Nella parte più alta del bacino idrografico del Fiume Foro si riconoscono depositi della successione calcareo–clastica in facies di scarpata–bacino prossimale del Lias medio– Oligocene. La parte più alta di questi sedimenti è interessata da marne argillose, marne e marne calcaree emipelagiche, con intercalazioni di calcareniti flussotorbitidiche del Miocene inferiore e prima parte del Miocene superiore. La faglia diretta, presente in questa area, mette a contatto questi depositi con quelli alluvionali terrazzati del Pleistocene medio superiore-Olocene. La parte media del bacino idrografico del Fiume Foro è caratterizzata da argille grigio-azzurre di piattaforma con sottili orizzonti sabbioso–conglomeratici del Pliocene superiore e della prima parte del Pleistocene inferiore, il cui tetto, nella parte Ovest, è interessato sia da conglomerati e sabbie gialle del Pleistocene inferiore che da depositi alluvionali e deltizi attuali. Invece, nella zona orientale, questo è ricoperto di nuovo da conglomerati e sabbie gialle, che hanno un tetto caratterizzato da depositi alluvionali terrazzati del Pleistocene medio superiore-Olocene.

94 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tabella 36_ Caratteristiche idrografiche e amministrative del bacino del fiume Foro

A. 1.5.10_ Caratterizzazione faunistica e vegetazionale del bacino del Fiume Foro Pur avendo un percorso piuttosto breve, il bacino idrografico del Fiume Foro è caratterizzato dalla presenza di diverse tipologie di habitat, tali da poter ospitare diverse specie animali, tra cui anche quelle “chiavi” quale il lupo. La presenza di alcune popolazioni di specie animali testimonia l’importanza dell’ambiente ripariale e rivela l’esistenza di catene trofiche complesse. Tra le specie più importanti si ricordano: Pesci : Salmo trutta trutta , Barbus plebejus , Leuciscus cephalus , Rutilius rubidio , Anguilla anguilla , Alburnus alburnus alborella , Salaria fluviatilis ; Anfibi e rettili : Bombina variegata , Salamandrina terdigitata . Uccelli : Bubo bubo , Dendrocopos leucotos , Ficedula albicollis , Anas platyrhynchos , Anas discors ., Anas formosa , Ardea cinerea ; Mammiferi : Canis lupus La parte alta del bacino è caratterizzata da versanti ripidi e boscosi, tipici della media montagna appenninica, tra cui si distinguono le Faggete dell’alta Val di Foro. La parte bassa del bacino è, invece, di tipo collinare culminante in una pianura di tipo alluvionale. Gli habitat tipici riscontrabili nella zona sono: 95 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 - Macchie e boscaglie sclerofille: formazioni a Juniperus communis ; - Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo; - Habitat rocciosi e grotte, pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica; - Foreste di versanti, ghiaioni e valloni, faggeti degli Appennini con Taxus sp. ed Ilex sp. Tra le più importanti specie vegetali presenti sul territorio ricordiamo: Corallorhiza trifida , Lilium martagon , Salix alba , Populus alba , Alnus glutinosa . La designazione dei tratti fluviali individuati nel territorio del bacino idrografico del Fiume Foro, ai fini della classificazione delle acque dolci idonee alla vita dei pesci, è avvenuta mediante la Deliberazione di Giunta Regionale n. 3237 del 04/09/1996. Nella tabella seguente si riportano i tratti designati ai fini della classificazione; per i risultati del monitoraggio e relativa classificazione rimanda al paragrafo 6.2.2.

Tabella 37_ Designazione dei tratti del Fiume Foro ai fini della classificazione della acque dolci

A. 1.5.11_ Caratterizzazione fisico-chimica del bacino del fiume Foro Sono stati analizzati i valori microbiologici e fisico-chimici dei punti di campionamento a monte e a valle del territorio del comune di Bucchianico degli anni 2008-2016. Dal punto di vista microbiologico si nota una grande presenza di Escherichia coli soprattutto alla foce del fiume Foro, con un picco di 56667 UFC/100 ml, dovuto alla presenza di cospicui scarichi urbani. Per quanto riguarda i parametri fisici analizzati si nota come nel periodo di tempo 2008-2016 la portata del corso d’acqua è notevolmente diminuita in tutti i tratti esaminati, fino ad arrivare quasi a zero alla foce, probabilmente a causa delle attività di captazione. La temperatura dell’acqua (Tmedia R1309FR1=11,9°C; Tmedia R1309FR10A = 14°C) mostra un sensibile aumento soprattutto nel primo tratto del fiume, mentre risulta costante nel tratto finale, che mostra una temperatura media uguale a quella della foce del fiume Alento. Relativamente ai solidi sospesi, la loro presenza è cospicua alla foce del corso d’acqua soprattutto negli ultimi anni.

Tabella 38_ Dati diacronici sulla Portata media, sulla temperatura dell’acqua e sui solidi sospesi del Fiume Foro_ (FONTE: ARTA Abruzzo).

96 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Per quanto riguarda le caratteristiche chimiche del fiume Foro non si riscontrano problematiche particolari se non nelle concentrazioni di ammoniaca alla foce che però è tornato nella norma negli ultimi anni.

Tabella 39_ Fiume Foro. Diagrammi diacronici relativi a Conduttività, “durezza” dell’acqua e Ph (1); Domanda Biochimica di Ossigeno) e Domanda Chimica di Ossigeno (2); presenza di Azoto Totale e Fosforo Totale (3); presenza di Ammoniaca, Cloruri e Solfati (4)_ (FONTE: ARTA Abruzzo).

2.2.3_ Caratterizzazione qualitativa del bacino del fiume Foro Il bacino del fiume Foro si estende per diversi chilometri dall’entroterra teatino fino ai comuni di Francavilla e Ortona, al confine tra i quali, in località Foro – Postilli, sfocia a mare.

97 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Esso attraversa molti comuni caratterizzati da un gran numero di nuclei abitati densamente insediati e nell’ambito dei quali si rinvengono anche numerosi e significativi insediamenti per attività produttive. Fino ai comuni di Miglianico/Tollo la qualità delle acque del fiume Foro è alta; superati tali comuni la qualità diminuisce drasticamente fino a diventare scarsa nell’ultimo tratto fino alla foce.

Tavola 44_ Piano di tutela delle acque, modificato da Regione Abruzzo (2006). Nelle relative tabelle, i dati degli anni 2008-2009 come forniti da ARTA Abruzzo.

A. 1.5.12_ Zone vulnerabili da nitrati di origine agricola o richiedenti specifiche misure di prevenzione dall’inquinamento e di risanamento Ai sensi del D.Lgs. 152/06 (Articolo 91 e Allegato 6 alla Parte terza), all’interno del territorio ricadente nel bacino idrografico del Fiume Foro non sono state classificate aree sensibili. Ai sensi del D.Lgs. 152/06 (Articolo 92 e Allegato 7/A alla Parte terza), che riprende totalmente i contenuti del D.Lgs. 152/99, nel territorio ricadente nel bacino del Fiume Foro sono state classificate come zone potenzialmente vulnerabili le aree riportate nella tabella seguente. Si tratta della prima individuazione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, su scala regionale, così come deliberato dalla Regione Abruzzo con il D.G.R. n. 332 del 21 marzo 2005, pubblicato sul BURA n. 30 del 3 giugno 2005.

Tabella 40_ Designazione dei tratti del Fiume Foro ai fini della classificazione della pericolosità

Di seguito si riportano le aree ad elevata protezione, suddivise in alto e basso corso.

98 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tabella 41_ Designazione dei tratti del Fiume Foro ai fini della classificazione della acque dolci

Tavola 45_ Figura riassuntiva della qualità delle acque superficiali Alento e Foro (nel riquadro blu)

A. 1.6_ QUALITA’ DELLE ACQUE SOTTERRANEE Il patrimonio idrico sotterraneo è utilizzato per scopi idropotabili, industriali, irrigui e domestici. Il D.Lgs 30 del 19 aprile 2009 definisce le misure specifiche per prevenire e controllare l’inquinamento ed il depauperamento delle acque sotterranee. La norma stabilisce che i corpi idrici sotterranei hanno uno stato chimico classificato “buono” quando: ‐ non superano gli standard e valori soglia di qualità applicabili ai sensi delle disposizioni nazionali e comunitarie; ‐ non presentano effetti di intrusione salina; ‐ non impediscono il conseguimento degli obiettivi ambientali previsti per le acque superficiali, né arrecano danni significativi agli ecosistemi terrestri direttamente dipendenti dal corpo idrico sotterraneo. I corpi idrici sotterranei significativi presenti nella regione Abruzzo sono risultati 28 (cerchiato in rosa, il bacino ricadente nel comune di Ortona) e sono sottoposti al monitoraggio richiesto dalla comunità europea. Molti risultano a rischio, compreso quello della Piana del Foro ricadente nel comune di Bucchianico. La rete di monitoraggio delle acque sotterranee persegue l’obiettivo di classificare, sotto l’aspetto chimico e quantitativo, le acque sotterranee e di acquisire, rilevare, elaborare e diffondere i dati monitorati. Per l’analisi dello stato quantitativo e dello stato chimico si fa riferimento al documento “Relazione Monitoraggio Acque Sotterranee – Fase a Regime ” (Regione Abruzzo, 2009)

99 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tabella 42_ Classificazione dei corpi idrici sotterranei più significativi per successioni carbonatiche (F. Alento)

cs: calcari e calcari selciferi _ gla: ghiaie, limi e argille

Tabella 43_ Valutazione classe di rischio dei corpi idrici sotterranei significativi del territorio abruzzese (2009).

100 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tabella 44_ Classificazione dei corpi idrici sotterranei più significativi per successioni carbonatiche (F. Foro)

cs: calcari e calcari selciferi gla: ghiaie, limi e argille

L’indicatore dello stato chimico delle acque sotterranee (SCAS) esprime in maniera sintetica la qualità chimica delle acque di falda, a partire dalla determinazione di sette parametri di base (conducibilità elettrica, cloruri, manganese, ferro, nitrati, solfati e ione ammonio) e di altri inquinanti organici e inorganici, detti addizionali, scelti in relazione all'uso del suolo e alle attività antropiche presenti sul territorio. L’indice è articolato in cinque classi di qualità determinati dal D.Lgs 152/08: - Classe 1 Impatto antropico nullo o trascurabile con pregiate caratteristiche idrochimiche; - Classe 2 Impatto antropico ridotto o sostenibile sul lungo periodo e con buone caratteristiche idrochimiche; - Classe 3 Impatto antropico significativo e con caratteristiche idrochimiche generalmente buone, ma con segnali di compromissione; - Classe 4 Impatto antropico rilevante con caratteristiche idrochimiche scadenti; - Classe 5 Impatto antropico è nullo o trascurabile ma con particolari facies idrochimiche naturali in concentrazioni al di sopra del valore della classe 3.

Tavola 46_ Valori per punto di campionamento delle acque sotterranei anni 2010-2015

101 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

Tabella 45_ Report essenziale della campagna di monitoraggio della qualitò delle acque del Fiume Foro negli anni 2010, 2011, 2012, 2013, 2014 e 2015.

Come si può notare, la qualità delle acque sotterranee è sufficiente/scarso lungo tutto il tragitto del fiume Foro, con il superamento dei valori soglia in 7 stazioni su 13 (più del 50%), dovuto in gran parte alla presenza di prodotti usati in agricoltura/allevamento (nitrati, solfati, ammonio e una cospicua presenza di fitofarmaci).

102 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Parte Terza

B. LA GESTIONE DEL SISTEMA DEPURATIVO E DEL CICLO DEI RIFIUTI

B. 1.1_ IL SISTEMA DEPURATIVO Il sistema depurativo rinvenibile sul territorio comunale di Bucchianico, censito nella appostia (seguente) tavola di PRG, di cui si riporta l’aggiornamento operato proprio in sede di redazione della Variante al PRG 2018, di cui il presente Rapporto costituisce essenziale documentazione di valutazione, si articola, essenzialmente in un sistema di reti fognarie esistente, che serve circa il 95% dell’insediamento compatto (aree urbane o centri abitati) esteso per una lungezza complessiva di dorsali e collettori che supera i 45 km lineari che convoglia i supi scarichi in 3 impianti di depurazione attivi e pienamente funzionali.

Tavola 47_ Il sistema delle reti tecniche del Comune di Bucchianico (Elaborato di analisi della Variante al PRG di Bucchianico 2018)

A tale rete, che si prevede di ampliare al fine di raggiunere l’obiettivo di servire tutte le zone del territorio comunale perimetrate come centri abitati, si affianca un sistema di reti di collettamento che smaltiscono i reflui in aree del territorio agricolo scarsamente insediate anche attraverso dei pozzi a dispersione (regolarmente autorizzati, censiti e monitorati) di tipo him off. Di recente, ovvero tra il 2012 ed il 2015, tale sistema di smaltimento dei reflui e

103 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 di relativi impianti di depurazione è stato significativamente ampliato con la realizzazione di nuovi bracci di collettamento nella zona Piane ovest, Colle Torino, Cese, Serepenne. In cosneguenza di tale integrazione della rete si è costruito anche un nuovo impiantoi di depurazione, collaudato e perfettamente funzionante.

B. 1.2._ GESTIONE DEI RIFIUTI

Una corretta gestione dei rifiuti deve avvenire attraverso una serie di azioni che mirino, innanzitutto, a ridurre la quantità di rifiuti a monte del processo produttivo e, in secondo luogo, a recuperare a valle risorse energetiche dai rifiuti stessi. L’attuale sistema di gestione dei rifiuti nel territorio regionale dell’Abruzzo è regolamentato dal Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti e dai Piani Provinciali di Gestione dei Rifiuti delle quattro province di L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo. Il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti, approvato con L. R. n. 83 del 28 aprile 2000, risponde a quanto previsto dal D. Lgs. n. 22 del 5.2.1997 in merito alla competenza delle Regioni per la pianificazione e gestione dei rifiuti. Esso è stato significativamente aggiornato dai contenuti del recente Piano di Gestione dei Rifiuti approvato con Del. Di G.R. 440 dell’11.08.2017, poi convertita in Legge Regionale n. 5 del 23.01.18 (BURA n. 5 del 1 febbraio 2018). Le priorità per la gestione dei rifiuti urbani sono identificate, nell’ambito di entrambe dette pianificazioni, la riduzione ed il recupero come materia prima. Per quanto riguarda i rifiuti speciali , la competenza dello smaltimento è in capo ai produttori, ma rimane all’Ente Pubblico la disciplina di tali attività in quanto di pubblico interesse. Il comune di Bucchianico conferisce i propri RSU nell’impianto di Fara Filiorum Petri, ovvero presso un comune confinante. La produzione pro capite di rifiuti relativa ai residenti del Comune di Bucchianico, inferiore ai 50kg/abitante, pone questo comune tra quelli (circa il 20%) dei comuni abruzzesi con minor produzione di rifiuti. Ad oggi, dal 2001, è attivo, sul territorio comunale, un servizio di raccolta differenziata basato sul conferimento presso alcune isole ecologiche rinvenibili nelle frazioni più popolose del territorio e la (lusinghiera) percentuale di raccolta differenziata raggiunta ammonta a circa il 65% del totale della quantità di rifiuto prodotto. E’ in programma, da parte del Consorzio intercomunale COSAC che gestisce in nome e per conto dei comuni del Consorzio Comprensoriale del Chietino (cui è aggragato il Comune di Pianella, in Provincia di Pescara) il servizio del ciclo integrato dei rifuti, la creazione di un piccolo econcentro a servizio, in particolare, dei comuni consorziati insistenti nelle alte valli di Foro e Alento, nel quale incrementare le attività di conferimento e recupero di ingombranti, scarti da lavorazioni edilizie, inerti, pile e batterie esaurite, materiali elettrici di scarto, elettrodomestici. Il consorzio sta effettuando uno studio di fattibilità, corredato da alcune sperimentazioni pilota, anche al fine di avviare nei centri abitati più popolosi del circondario, il servizio di raccolta differenziata di rifiuti attraverso il cosiddetto metodo del “porta a porta”.

104 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Tavola 48_ Bacini d’influenza degli impianti RSU. FONTE: ARTA Abruzzo 2015

Tavola 49_ Ubicazione discariche e volumetrie residue al 2004 (FONTE: Regione Abruzzo)

105 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

Tabella 46_ Comparazione della Produzione e raccolta differenziata in Abruzzo e in Italia. Anni 2014 e 2015. FONTE Regione Abruzzo.

Tavola 50_ Mappa del livello di Raccolta differenziata nei Comuni abruzzesi riferita all’anno 2015. FONTE: Regione Abruzzo.

106 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

Tabella 47 _ Dati essenziali sul Ciclo integrato dei Rifiuti in Abruzzo. Il riferimento è, In particolare, al territorio della Provincia di Chieti. FONTE: Regione Abruzzo.

107 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

Tavola 51_ Mappa del livello di Raccolta di Rifiuti solidi Urbani pro capite nei Comuni abruzzesi riferita all’anno 2015. FONTE: Regione Abruzzo.

108 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

Parte Terza

C. IL SISTEMA DELLA BIODIVERSITA’

C. 1.1._ BIO-DIVERSITA’ Il territorio del comune di Bucchianico presenta ampie aree agricole, ma si caratterizza anche per la significativa copertura vegetazionale identificabile con ampi spazi in condizioni di significativa naturalità. Tra questi, assumono particolare rilevanza due ricorrenti ambiti vegetazionali che sembrano, per la loro diffusione e prevalenza, descrivere meglio le peculiarità del territorio comunale sotto tale aspetto e sono gli ambienti caratterizzati da vegetazione ripariale e gli spazi caratterizzati da vegetazione di latifoglie d'alto fusto. Il primo è identificabile con l'insieme di quegli spazi, essenzialmente caratterizzati da areali di natura filiforme (vegetazione ripariale idrofila), rinvenibili lungo le sponde dei corsi d'acqua principali, che costituiscono una vera e propria rete verde, con caratteri di maggiore continuità e compattezza lungo il corso dei fiume Foro e del fiume Alento, oltre che del Torrente Serepenne, ma che si rinviene anche in corrispondenza dì una rilevante quantità di ambienti umidi minori coincidenti con svariati fossi di scolo principali. Questo, in sostanza, è un unico ecosistema significativamente ramificato (rete dendritica), che assolve ai ruolo essenziale di spazio delle connessioni tra sub ‐sistemi e ambienti naturali diversi, fungendo da infrastrutture ambientali (green ways e blue ways ) lungo le quali si insediano e sì muovono le diverse comunità biologiche presenti sul territorio. La peculiare funzione bio ecologica di detto ecosistema è quella di collegare le riserve (relitte ed isolate) di biodiversità ancora rinvenibili lungo l’ambito costiero più antropizzato e quelle puntiformi e più diffuse, presenti nel territorio della collina litoranea e della collina subappenninica (di frequente tutelati da SIC, Riserve, Parchi attrezzati ecc.) con la corposa ed ingente riserva di biodiversità che caratterizza i massicci carbonatici appenninici (in questo caso la Maiella) della catena costiera, da decenni tutelati da Parchi nazionali. Il secondo ambito, ovvero quello caratterizzato dal patrimonio vegetale delle specie di latifoglie ad alto fusto, rappresenta un vero e proprio sistema di spazi relitti o residuali dell’originaria copertura vegetale della collina adriatica sub ‐appenninica. Questo complesso e diversificato ambiente vegetazionale, nel suo insieme, viene considerato come un'aggregazione di porzioni di territorio, interposte agli ampi spazi della Superfici Agricole Utili, in cui si sono conservate importanti estensioni di quella copertura vegetale che, nella gran parte dei territorio, è scomparsa per far posto a terreni agricoli o pascoli per il bestiame ovino. L'analisi del sistema ambientale si è arricchita, poi, di un elemento di estrema importanza ai fini della descrizione del territorio e della sua dimensione prettamente ambientale: sono state censite e rappresentate le formazioni calanchive e, più in generale, quel complesso di terreni localizzabili in corrispondenza di formazioni di carattere argilloso, poste su versanti, per lo più esposti a mezzogiorno, che presentano forte acclività e soggetti (per questo) ad importanti fenomeni di dilavamento ed erosione, oltre che a processi di tipo gravitativo che, localmente, assumono carattere franoso. Nel territorio di Bucchianico, per diffusione, estensione e rilevanza dimensionale, la presenza di tali formazioni calanchive, assume un interesse peculiare al punto da divenire principale caratteristica stessa dell'ambiente geomorfologico. 109 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Unitamente alle aree caratterizzate da presenza diffusa di calanchi sono state individuate, per la loro valenza di tipo ambientale, ulteriori porzioni di suolo molto rilevanti da un punto di vista eco sistemico proprio per la contiguità con le aree erose che oggi sono le uniche ad essere popolate da una significativa presenza di animali selvatici, ormai introvabili in corrispondenza dei suoli utilizzati a fini produttivi.

Tavola 52_ Dati essenziali sull’uso del suolo e sui suoli in condizione naturale. FONTE: Atlante del Territorio rurale abruzzese (di seguito e pagina seguente)

110 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

111 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 C. 1.2._ Il S.I.C. IT7140110 “Calanchi di Bucchianico (Ripe dello Spagnolo)”

Denominazione esatta del sito Calanchi di Bucchianico (Ripe dello Spagnolo) Codice identificativo Natura 2000 IT7140110 Confini geografici

112 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Interamente ricompresa nel Comune di Bucchianico: l’ area del SIC interessa il 4,76% del territorio comunale. La prima formalizzazione della proposta di istituzione del SIC “Calanchi di Bucchianico (Ripe dello Spagnolo)” risale al 1995. Non sono presenti altri siti Natura 2000 in adiacenza al Sito di Interesse Comunitario considerato. Estensione del sito ed altitudine Il SIC si estende per 180 ha, e raggiunge un altitudine massima di 224 mt sil livello del Mare in corrispondenza del Crinale che sovrasta, a nord, la significativa incisione valliva di Fosso Valigie. Comuni ricadenti : Bucchianico Provincia di appartenenza: Provincia di Chieti Caratteristiche generali del sito Il SIC, appartenente alla regione biogeografica Continentale, è caratterizzato da forme calanchive imponenti, impostate sulle argille plioceniche nei pressi di Bucchianico, con una peculiare vegetazione terofitica ed emicriptofitica-camefitica alotollerante e a debole nitrofilia. La ricchezza e la vastità dei fenomeni calanchivi, che si alternano a vegetazioni aride di steppa mediterranea, generano un mosaico di singolare attrazione paesaggistica.

Tavola 53_ Perimetrazione ufficiale del SIC IT7140110. Fonte: Regione Abruzzo. Servizio Parchi e Ambiente

L’area del SIC “Calanchi di Bucchianico (Ripe dello Spagnolo)”, dal punto di vista paesaggistico, è caratterizzata principalmente da morfologie collinari con sponde “rupicole a falesie instabili”, sempre in evoluzione data la scarsa stabilità dei versanti. Tali formazioni sono impostate su argille grigio-verdastre, violacee e rosse (“argille varicolori”) dell’Oligocene, con intercalazioni marnoso calcaree e argillose. Sono presenti anche intercalazioni calcaree tipo “Pietra Pesina”, puddinghe, calcareniti e calciruditi torbiditiche. Dal punto di vista climatico, dato il confronto con le stazioni meteorologiche di Pescara, Guardiagrele e Lanciano, la media annua delle temperature oscilla intorno ai 14.3 °C; il mese più freddo è gennaio con medie pari a 6.1 °C, quello più caldo è luglio con medie pari a 23 °C. Le precipitazioni sono in media di 676 mm, con un massimo in primavera e due in autunno, oltre a due minimi di cui il principale in estate e l'altro in inverno. Dai dati climatici acquisiti, l’area risulta collocabile nella regione climatica “temperata di transizione”, tra la

113 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 fascia costiera più strettamente mediterranea e la fascia montano - temperata (Catena della Majella). L’aspetto più peculiare della vegetazione presente all’interno del territorio del S.I.C. si sviluppa essenzialmente nel contesto calanchivo, le cui strutture acclivi e instabili, seguono e sovrastano il corso del fiume Spagnolo. La composizione floristica delle pareti calanchive è quella caratteristica dei suoli alomorfi, con abbondanza di essenze terofitiche e geofitiche, che vanno a comporre uno scenario vegetazionale tipico delle praterie xeriche. Generalmente la superficie occupata dal calanco e più in generale tutte le forme calanchive secondarie dell’area, sembrano interessate da due assetti vegetazionali: uno a "mosaico" nel settore più attivo del calanco e uno a "tappeto" dove l'ambiente diviene più stabile, generalmente al piede dello stesso. L’anomalia della vegetazione del sito “Calanchi di Bucchianico (Ripe dello Spagnolo)”, si può interpretare come il risultato dell’interazione tra le trasformazioni geografiche e i filtri ecologici locali che ha consentito la sopravvivenza di forme di vegetazione costiera a carattere relittuale, a testimonianza di una preesistente linea di costa. Gli stessi affioramenti geologici di argille plioceniche, fanno ipotizzare l’esistenza di una paleo-costa durante i processi ingressivi del mare adriatico. Inoltre gli indizi a carattere bio geografico come la presenza di specie alotolleranti dei calanchi, la presenza di sclerofille tipiche della macchia mediterranea, congiuntamente alle boscaglie di Roverella, avvalorano questa ipotesi. Nei pochi siti in cui l’erosione superficiale calanchiva risulta contenuta, prevelentemente alla base dell’unità morfologica del calanco, trovano luogo lembi di cenosi più mature, a carattere arboreo e arbustivo, con dominanza di specie quercine, sia caducifoglie (Quercus pubescens, Quercus cerris ) sia sempreverdi ( Quercus ilex ), accompagnate da altre entità arboree termofile ( Fraxinus ornus ). Altri settori dell’area sono da interpretare come residui di una vegetazione di bordura dei campi agricoli, prevalentemente a Ulmus sp. pl., Prunus spinosa e altre Rosacee spinose, arbustive e sarmentose. Lungo il corso del torrente Spagnolo, che borda l’estensione lineare dell’intero sistema calanchivo, è presente una stretta fascia di vegetazione ripariale a salici ( Salix alba, Salix fragilis ) e pioppi ( Populus alba, Populus nigra ), con sporadiche presenze di Tamarix africana e Arundo plinii , ai margini della zona umida, a testimoniare la natura sub-alofila di questi suoli, tipicamente costieri e sub-costieri di aree ripariali prossime a estuari e/o delta fluviali. Si rileva che tutto il territorio del SIC è interessato da un’estesa e intensa attività agricola che circonda e comprime le formazioni vegetazionali naturali su citate, sottoponendole a rimaneggiamento continuo in relazione alle attività cerealicole e di manutenzione delle infrastrutture viarie secondarie. Pertanto le forme di vegetazione naturale sono spesso costituite da un mosaico, la cui struttura è dipendente prevalentemente dal grado, frequenza ed intensità del disturbo antropico. Le attività agricole che ammantano l’area e le zone circostanti il S.I.C., sono prevalentemente colture miste (viti-vinicole, olivicole, frutticole e cerealicole). Dato il contesto agricolo tradizionale, che ha plasmato e conservato il valore paesaggistico della zona, sarebbe opportuno valutare la sostituzione di attività agricole intensive con una più indicata gestione agricola di tipo tradizionale.

C. 1.2.1_ I calanchi Un accenno all’esistenza dei calanchi si ha da un documento dell’870 riguardante le chiese di S.Eleuterio e di S.Paolo, poste nei Feudi di Bassano e Mirabello del territorio di Bucchianico, che appartenevano al monastero di S.Liberatore a Maiella.

114 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Foto 1_ I Calanchi dello Spagnolo in una foto degli anni ’70 del Novecento. Fonte: Piano di Gestione del SIC.

Dalle brevi note storiche sul territorio e paesaggio dell’area del S.I.C., possiamo delineare le seguenti conclusioni: a) si tratta di un territorio dove l’antropizzazione è di antica data legata all’agricoltura; attestazioni di utilizzazioni antropico dell’area risalgono al secolo IX da parte dei Benedettini; b) la rete delle strade comunali presenti è di antichissima origine di permanenza medievale. c) i confini del S.I.C. sono interessati da frange di antichi suoli utilizzati dall’agricoltura con residui di bosco a roverella, memoria di antiche e più vaste estensioni boscate, scomparse definitivamente agli inizi dell’ottocento. d) la toponomastica rinvenuta (da approfondire con la ricerca archivistica) è di grande interesse. e) il territorio del S.I.C. è inserito in un contesto di pregio paesaggistico conosciuto in ambito europeo per gli insediamenti rurali in architettura in terra cruda. f) il S.I.C. costituisce un area di pregio paesaggistico prossimo all’area urbana Chieti- Pescara, lambito da itinerari turistici consolidati (percorso religioso “Cammini di S. Tommaso” e percorso didattico della “Terra cruda”). g) il S.I.C. include insediamenti residenziali e rurali; h) sono presenti due depuratori per acque reflue.

C. 1.2.2_ Habitat e specie presenti nel S.I.C. IT7140110 Calanchi di Bucchianico (Ripe dello Spagnolo) ed analisi delle interazioni potenziali con la Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico In base a quanto indicato nel Piano di Gestione del S.I.C. IT7140110 Calanchi di Bucchianico (Ripe dello Spagnolo) e tenendo presente quanto inserito nel formulario standard e nella scheda delle misure sito - specifiche del SIC IT7140110 allegate alla DGR n. 494/2017 della 115 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Regione Abruzzo si valuta la presenza/assenza di habitat e specie di interesse comunitario all'interno dell’area del S.I.C. valutando l’incidenza del Piano presentato relativamente agli habitat e alle specie di interesse comunitario.

Tabella 48 – Habitat presenti nel S.I.C. IT7140110 (Allegato I Direttiva HABITAT 92/43/CEE)

Habitat Presenza/Assenza Habitat Incidenza

positiva 6210 – Formazioni erbose secche seminaturali e presente facies coperte da cespugli su substrato calcareo negativa (Festuco-Brometalia ) assente nulla positiva

6220 – Percorsi sub steppici di graminacee e presente negativa piante annue dei Therio-Brachypodietea assente nulla

Tabella 49 – Specie faunistiche presenti (Allegato II, IV, V Direttiva HABITAT92/42/CEE; Allegato I e/o art.4 Direttiva UCCELLI 2009/147/CE)

Presenza/Assenza specie Incidenza Specie faunistiche Gruppo Codice Specie positiva presente Barbus tyberinus negativa 113 7 (allegato II, IV) assente nulla

positiva Pesci presente 113 6 Rutilus rubilio negativa assente (allegato I) nulla

positiva presente 116 7 Triturus carnifex negativa assente (allegato II, IV) nulla

positiva presente Pelophylax kl. esculentus negativa assente (allegato V) nulla Anfibi

positiva

Lissotriton italicus negativa presente (allegato IV) nulla assente

116 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 positiva presente Lacerta bilineata negativa assente (allegato IV) nulla

positiva presente Podarcis muralis negativa assente (allegato IV) nulla

positiva Rettili presente Podarcis siculus negativa assente (allegato IV) nulla

positiva presente Hierophis viridiflavus negativa assente (allegato IV) nulla

positiva presente A103 Falco peregrinus negativa assente Uccelli (allegato I o art.4) nulla

positiva presente 1352 Canis lupus negativa assente (allegato II, IV) nulla

positiva presente Pipistrellus kuhlii negativa assente (allegato IV) nulla

positiva presente Mammiferi Hypsugo savii negativa assente (allegato IV) nulla

positiva presente Tadarida teniotis negativa assente (allegato IV) nulla

117 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 C. 1.2.3_ Analisi delle interazioni potenziali con la Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico sulle Misure di conservazione sito-specifiche (DGR n. 494/2017) del S.I.C. IT7140110 Calanchi di Buchianico (Ripe dello Spagnolo).

In base a quanto indicato nel Piano di Gestione del S.I.C. IT7140110 Calanchi di Bucchianico (Ripe dello Spagnolo) e tenendo presente quanto inserito nel formulario standard e nella scheda delle misure sito-specifiche del SIC allegate alla DGR n.494/2017 della Regione Abruzzo si valutano le possibili ricadute della Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico. Le misure di conservazione sito-specifiche per habitat e specie individuate nella scheda relativa al S.I.C. IT7140110 (approvate con DGR n. 494/2017) sono un totale di 38 (20 per gli habitat e 18 per le specie), di cui:

9 Interventi Attivi (IA); 7 Regolamentazioni (RE); 6 Incentivazioni (IN); 9 Monitoraggio e Ricerca (MR); 7 Programmi didattici e divulgativi (PD);

Tabella 50_ “Tabella di incidenza” del Piano sul S.I.C. IT7140110

118 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

119 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

120 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

Come è possibile vedere dalla tabella di incidenza del Piano sul S.I.C. IT7140110 Calanchi di Bucchianico (Ripe dello Spagnolo), la valutazione stessa è positiva, con incidenza nulla o positiva su habitat e specie di interesse comunitario presenti.

121 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Parte Terza

D. INDICATORI E STRUMENTI DI VINCOLO

D. 1.1_ INDICATORI GEOLOGICI Il territorio del comune di Bucchianico è situato nella fascia pedemontana abruzzese che comprende il versante nord-orientale della Majella e la zona collinare antistante fino alla linea di costa adriatica. Tale area è interessata dalla presenza della successione silicoclastica del Pliocene superiore - Pleistocene inferiore (formazione di Mutignano), come riportato nel Foglio 361 Chieti della Carta Geologica d’Italia alla scala 1: 50.000. L’anticlinale della Maiella costituisce la struttura più esterna affiorante della catena appenninica abruzzese. Tale piega presenta una culminazione assiale in corrispondenza dell’area della Maiella; immerge verso N e prosegue per altri 30 km al di sotto dei depositi plio-pleistocenici nella contigua struttura di Villadegna-Cellino. Verso S, la piega è bordata dalla rampa obliqua Sangro Volturno, ad E della quale le strutture della catena che coinvolgono la piattaforma apula si rinvengono al di sotto delle unità alloctone molisano- sannitiche. L’orografia del territorio è quella che, tipicamente, caratterizza la fascia pedemontana periadriatica per ampi tratti, dall’area marchigiana fino, in parte, all’area molisana. L’area è, infatti, caratterizzata da un paesaggio collinare lentamente digradante verso NE, modellato nelle successioni argilloso-sabbioso-conglomeratiche plio-pleistoceniche; presenta rilievi collinari irregolari allungati generalmente in direzione SO-NE e rilievi tabulari le cui quote massime variano da oltre 600 m nel settore SO a circa 200 m nel settore NE. Tali rilievi collinari sono dissecati dalle valli dei fiumi principali (Pescara, Alento, Foro), le quali si sviluppano in direzione SO-NE dai margini della catena appenninica, trasversalmente ad essa, fino alla costa adriatica, per circa 25- 30 km in linea d’aria (in media). Valli secondarie si sviluppano in direzione E-O (fiume Nora e parte alta del torrente Moro) o in direzione NO- SE (fiume Lavino, torrente Alba, parte alta del fiume Alento). L’idrografia è caratterizzata da un reticolo particolarmente sviluppato, organizzato in tre bacini idrografici principali subparalleli, allungati in direzione SO-NE, a recapito adriatico: fiume Pescara, fiume Alento, fiume Foro. In particolare, il corso del fiume Alento, a differenza degli altri che scorrono in ampie piane alluvionali e presentano, per lunghi tratti, un andamento a meandri, scorre in una valle piuttosto stretta e incisa. Questi bacini idrografici sono interessati da un’intensa dinamica recente, legata alla morfogenesi gravitativa, e sono fortemente soggetti a fenomeni di alluvionamento in occasione dei fenomeni meteorici più intensi (peraltro sempre più frequenti). L’area considerata, ovvero in maniera particolare proprio quella coincidente con il Comune di Bucchianico, che rappresenta l’ambito di saldatura, tra le valli di Alento e Foro, tra la collina litoranea e pedemontana e l’ambito dei rilievi pedemontani veri e propri della Maiella (Monte Piano), è soggetta a diffusi dissesti geomorfologici di varia natura, a causa della notevole presenza di litotipi argillosi e sabbioso-conglomeratici e delle condizioni climatiche. Risultano particolarmente diffuse le forme legate a erosione accelerata, tra cui, in particolare, i calanchi, che interessano i versanti argillosi e argilloso-sabbiosi. La loro distribuzione appare condizionata, oltre che da fattori litologici, anche da fattori strutturali, morfologici, micro- climatici e antropici. L’evoluzione di tali forme procede per erosione delle acque incanalate, di frequente in combinazione con processi legati alla gravità; si verificano, infatti, movimenti

122 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 di scorrimento nella coltre di alterazione sulle testate dei calanchi e colate lungo gli impluvi principali, soprattutto a seguito di intense e prolungate precipitazioni piovose. Questi fenomeni interessano in misura principale i versanti più acclivi ed esposti a meridione (o sud – sud ovest) che, specie d’estate risentono, più a lungo del delle notevoli escursioni termiche giornaliere, posto che trattasi di coltri superficiali con sabbie e ghiaie fini affioranti e prive d vegetazione (cotico erboso). L’area del comune di Bucchianico rientra nella “Soil Region 61.3”, che interessa l’area costiera esoadriatica, dalle Marche al Molise, estendendosi parallelamente alla costa adriatica e rappresentando una fascia collinare a bassa energia di rilievo. Essa è formata dai sedimenti marini pliocenici e pleistocenici e, in minor misura, dai sedimenti alluvionali dei maggiori corsi d’acqua ed è composta da 7 sistemi, 18 sottosistemi e 177 delineazioni. L’area in esame è compresa nel sistema A4 (sottosistemi a e b), che interessa l’area collinare ed è caratterizzato da rilievi pleistocenici mesoadriatici con substrato argilloso-limoso, posti prevalentemente tra i 50 e i 300 m s.l.m.

SCHEDA RIASSUNTIVA DA “BANCA DATI DELLE SOIL REGION D’ITALIA (ISSDS 2000)”: Colline dell'Italia centrale e meridionale su sedimenti pliocenici e pleistocenici (61.3) - Estensione: 16.490 Kmq - Geologia: sedimenti marini pliocenici e pleistocenici e alluvionali inclusi - Morfologia e intervallo di quota prevalenti: versanti e valli incluse, da 50 a 600 m s.l.m. - Clima e pedoclima: mediterraneo e mediterraneo sub-oceanico; regime idrico dei suoli: xerico; regime termico: termico - Suoli più frequenti: CALCARIC e VERTIC CAMBISOLS; HAPLIC CALCISOLS; EUTRIC e CALCARIC REGOSOLS; HAPLICe CALCIC LUVISOLS; CALCIC VERTISOLS; CALCARIC, EUTRIC e GLEYIC FLUVISOLS Forte rischio di erosione superficiale e di massa. Moderato rischio di sommersione e di inquinamento, leggero di compattazione.

Tavola 54_ Fonte della carta dei grandi paesaggi: www.centrointerregionale gis.it/Rivista/Arretrati/44_2000/44_02.pdf

123 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 I sedimenti sono i depositi della Successione del Pleistocene inferiore p.p. – Pliocene superiore [Vezzani e Ghisetti, 1998], costituiti da prevalenti peliti di piattaforma passanti verso l’alto a sabbie e conglomerati con facies da litorali a fluvio-deltizie a continentali. Il sottosistema A4a è caratterizzato da versanti lineari su sedimenti marini argilloso-limosi; le forme di dissesto sono minime e localizzate dove la pendenza è più alta. Il sottosistema A4b, invece, è caratterizzato da versanti lineari e secondariamente versanti dissestati con erosione calanchiva; i substrati sono costituiti da sedimenti marini argilloso-limosi. Le forme calanchive sono localizzate alla base dei versanti o lungo i fossi, dove la pendenza è alta e l’erosione tende ad essere regressiva e quindi a coinvolgere, col procedere del fenomeno, anche le parti alte del versante. Localmente possono essere presenti dissesti superficiali.

D. 1.1.1_ Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico Fenomeni Gravitativi e Processi Erosivi (PAI) e Piano Stralcio Difesa dalle Alluvioni (PSDA) Nell’ambito dei propri compiti istituzionali connessi alla difesa del territorio, l’Autorità dei Bacini di Rilievo Regionale dell’Abruzzo e del Bacino Interregionale del Fiume Sangro ha disposto la redazione del Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico Fenomeni Gravitativi e Processi Erosivi (PAI) e del Piano Stralcio Difesa dalle Alluvioni (PSDA), inteso come strumento di individuazione delle aree a rischio alluvionale, quali stralcio del Piano di Bacino. Il PAI ha individuato quattro aree di pericolosità idrogeologica di cui, nella tabella seguente, si fornisce un essenziale quadro riepilogativo:

Tabella 51_ Classi di Pericolosità individuate dal PAI (FONTE: Piano Assetto Idrogeologico Autorità dei bacini regionali dell’Abruzzo)

Codice Grado pericolosità Descrizione P3 Molto Elevata Aree caratterizzate dalla presenza delle seguenti categorie di Dissesto allo stato attivo: versanti vistosamente interessati da deformazione profonda, versanti interessati da deformazioni superficiali lente attive, corpi di frana per crollo e ribaltamento attivi, corpi di frana di genesi complessa attivi, corpi di frana di colamento attivi, corpi di frana di scorrimento traslativo attivi, corpi di frana di scorrimento rotazionale attivi e superfici a calanchi o forme similari. P2 Elevata Aree caratterizzate dalla presenza delle seguenti categorie di Dissesto allo stato quiescente o inattivo con alta possibilità di riattivazione: versanti interessati da deformazioni superficiali lente quiescenti e inattive, corpi di frana per crollo e ribaltamento quiescenti e inattivi, superfici con forme di dilavamento prevalentemente diffuso e prevalentemente concentrato attive, corpi di frana di genesi complessa quiescenti e inattivi, corpi di frana di colamento quiescenti e inattivi, corpi di frana di scorrimento traslativo quiescenti, corpi di frana di scorrimento rotazionale quiescenti e inattivi. P1 Moderata Aree caratterizzate dalla presenza delle seguenti categorie di Dissesto allo stato quiescente o inattivo con bassa possibilità di riattivazione: versanti interessati da deformazioni superficiali lente quiescenti e inattive, corpi di frana per crollo e ribaltamento quiescenti e inattivi, superfici con forme di dilavamento prevalentemente diffuso e prevalentemente concentrato quiescenti e inattive, corpi di frana di genesi complessa quiescenti e inattivi, corpi di frana di colamento quiescenti e inattivi, corpi di frana di scorrimento traslativo inattivi, corpi di frana di scorrimento rotazionale quiescenti e inattivi. Ps da Scarpata Aree caratterizzate dalla presenza di Scarpate in qualsiasi Stato di Attività. Per definizione, si tratta di aree aventi forma molto allungata, il cui lato corto assume un’espressione cartografica del tutto indicativa. 124 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

All’interno di tali aree il Piano perimetra le superfici a rischio di frana e di erosione (R4, R3, R2, R1), esclusivamente allo scopo di individuare ambiti ed ordini di priorità degli interventi di mitigazione del rischio, nonché allo scopo di segnalare aree di interesse per i piani di protezione civile. Nelle aree di pericolosità idrogeologica, tra le finalità del Piano sono rilevanti le seguenti: - Evitare l’incremento dei livelli e delle condizioni di pericolo e di rischio esistenti alla data di adozione del piano; - Stabilire un quadro prioritario degli interventi per la mitigazione del rischio perimetrato alla data di adozione del Piano; - Salvaguardare le attività antropiche, gli interessi ed i beni vulnerabili esposti a danni potenziali; - Impedire nuovi interventi pregiudizievoli al futuro assetto idrogeologico dei bacini interessati; - Disciplinare le attività antropiche e l’impiego delle risorse allo scopo di rendere compatibili le utilizzazioni del territorio, esistenti o programmate, con le situazioni di pericolosità rilevate, evitando, attraverso misure e vincoli orientati alla prevenzione, l’incremento dei livelli e delle condizioni di pericolo e di rischio esistenti e la creazione di nuove situazioni di rischio. Il territorio del comune di Bucchianico è interessato da aree a Pericolosità Molto Elevata (P3), soprattutto in corrispondenza delle aree più interessate dai calanchi, aree a Pericolosità Elevata (P2), Aree a Pericolosità Moderata (P1) e aree a Pericolosità da scarpate (Ps), con una netta prevalenza delle aree a pericolosità elevata e molto elevata come è possibile vedere nelle Carte della Pericolosità da frana del Piano Stralcio di Bacino per il rischio idrogeologico. Di seguito, a titolo esemplificativo, si riporta, nella seguente Figura, la mappa delle Classi di pericolosità (PAI) riferita all’ambito dell’area SIC.

Tavola 55_ Classi di Pericolosità individuate dal PAI. Stralcio relativo all’area SIC. Fonte: P.A.I. (A.B.R.p.A)

125 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Di seguito si riporta un utile stralcio con dati relativi alle diverse pericolosità da calamità naturale estratto dal Rapporto sullo stato dell’Ambiente redatto nel 2002 dalla Provincia di Chieti. In particolare, il Focus mostra, espresse in rapporti percentuali, le porzioni di territorio esposte alla pericolosità da incendi boschivi, da rischio idraulico, da rischio frane.

Tavola 45_ Individuazione delle aree a maggior rischio di varie calamità naturali. Fonte: PTPC Chieti.

126 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Di seguito, invece si riporta, sia la Mappa di classificazione Sismica del territorio italiano redatta dall’Istituto Nazionale di Geoisica e Vulcanologia (risalente al 2004, quindi molto prima dei tragici eventi sismici dell’Italia Centro settentrionale del 2009, 2012 e 2016/2017) e la più recente mappa del grado di sismicità dei comuni abruzzesi.

Tavola 56_Mappa di classificazione sismica del territorio 2004. FONTE: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Tavola 57_Mappa del grado di sismicità dei comuni abruzzesi. FONTE: Regione Abruzzo, 2011

127 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

Gli apporti specialistici prodotti a supporto del PRG, quali elaborati significativamente coordinati a quelli della Variante del Piano, hanno consentito la redazione delle seguenti ed essenziali cartografie inerenti i contributi specialistici di carattere geologico: - Tavola H. 1 redatta, quanto ai contenuti, dal consulente geologo Dott. Luigi Marinelli, incaricato dall’A.C., nella quale si riporta, ai fini della verifica di compatibilità, la trasposizione su cartografia dello zoning di PRG, della Pericolosità di cui ai Piani di Assetto Idrogeologico e Piano Stralcio Difesa Alluvioni, redatti dall’Autorità Regionale di Bacino per l’Abruzzo, nonché la relativa Relazione geologica, coordinata alla Variante di PRG; - Tavola H. 2 prodotta, quanto ai contenuti, dal consulente geologo Dott. Angelo D’Andrea, incaricato appositamente dall’A.C. ai fini della redazione, ai sensi dell’All. A alla Del. di G.R. N. 108 del 22.02.2018, dell’elaborato di caratterizzazione delle sole scarpate morfologiche interferenti con l’insediamento (ovvero presenti in corrispondenza o in significativa contiguità con le varie porzioni dell’”Ambito Urbano”), funzionale all’apposizione delle relative fasce di rispetto nelle tavole di zoning del progetto urbanistico di PRG (tavola E2.V delle destinazioni d’uso a scala comunale, ovvero in scala 1.10.000 e tavole F nelle varie scale, ovvero al 5.000 ed al 2.000).

Lo specifico Elaborato H.2 (H2.a ed H2.b), corredato, come detto, da connessa Relazione geologica specialistica ad hoc e da correlato elaborato H2.c, riportante i profili topografici delle scarpate morfologiche e le relative fasce di rispetto, ha consentito di rilevare la presenza di ben 18 scarpate morfologiche di frana, puntualmente definite attraverso relativi 21 profili, enumerate e riportate nella seguente Tabella, nella quale sono identificate le aree interessate da tali restrizioni, attraverso idoneo toponimo di facile individuazione e relativamente alle quali si riporta la misura, in metri, della profondità massima delle fasce di rispetto sia di quelle a monte (del ciglio) che di quelle a valle (del piede).

Pertanto, sebbene la variante di piano non preveda nuove aree preordinate alla edificabilità, ed essendosi, anzi, per effetto di tale revisione dello strument urbanistico, notevolmente contratte le aree insediabili sia all’interno del Macro Ambito Urbano e con specifico riferimento alle zone ad uso residenziale prevalente, sia con riferimento all’Ambito Extra urbano, nelle aree del Macro Ambito Urbano ricomprese o prossime alle aree interessate da scarpate morfologiche, eventualmente interferenti con aree già variamente previste come edificabili secondo le rispettive norme di zona (o sottozona), valgono le limitazioni specifiche all’attività di edificazione derivanti dalla apposizione delle fasce di rispetto delle scarpate morfologiche definite ai sensi dell’Art. 20 del Piano di Assetto Idrogeologico della Regione Abruzzo e della Autorità di Bacino Regionale, come riportato e richiesto nell’Allegato A della Del. di G.R. N. 108 del 22.02.2018, essendo, dunque, inibiti interventi di nuova edificazione o, invece, effettuabili solo gli interventi di cui allo stesso art. 20 del PAI, di seguito esplicitati. Entro dette (fasce di rispetto) aree di possibile interferenza, sono consentiti, infatti, eventualmente: - qualora presenti scarpate morfologiche attive, esclusivamente gli interventi di cui all’art. 14, quelli di cui all’art. 15 PAI - Fenomeni Gravitativi e Processi Erosivi 17 comma 1 (ad esclusione dei punti k e m), nonché gli interventi di cui all’art. 16 comma 1 e quelli di cui all’art. 17 comma 1 del PAI; - qualora presenti scarpate morfologiche con fronti consolidati artificialmente, con opere debitamente collaudate, gli interventi di cui al D.P.R. n. 380/01, art. 3 comma 1 lettere

128 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 a), b), c), d), f) e gli ampliamenti di edifici esistenti solo per adeguamenti igienico- sanitari, adeguamenti alle normative e premi di cubature, laddove già previsto dallo strumento urbanistico vigente, limitatamente ad un massimo del 20% della volumetria esistente; essendo, inoltre, per detti ultimi interventi, ad eccezione di quelli di cui alla lett. f, non richiesto lo Studio di compatibilità idrogeologica; - qualora presenti scarpate morfologiche con fronti quiescenti, rivestiti da un manto spontaneo d’essenze arboree stabilizzanti, gli stessi interventi di cui al punto precedente; essendo, inoltre, però, per detti interventi, richiesto lo Studio di compatibilità idrogeologica.

Individuazione di massima delle aree interessate da fasce di rispetto delle scarpate morfologiche

Num. Denominazione/toponimo Ambito Territoriale di Profondità max. Profondità max. PRG Fascia a monte Fascia a valle Ciglio (in mt.) Piede (in mt.) 1 Profilo 1_ Colle Spaccato - Pubbliconi Crinale meridionale Mt. 58,00 Mt. 29,00 2 Profilo 2_ Colle Spaccato - Pubbliconi Crinale meridionale Mt. 58,60 Mt. 29,30 3 Profilo 3_ Colle Spaccato - Pubbliconi Crinale meridionale Mt. 26,00 Mt. 13,00 4 Profilo 4_ Pubbliconi – Scuole Tella Crinale meridionale Mt. 16,00 Mt. 8,00 5 Profilo 5_ Pubbliconi – Casale Tella Crinale meridionale Mt. 8,00 Mt. 4,00 6 Profilo 6_ Spalto nord Valle Centro St. Capoluogo Mt. 60,00 Mt 38,00 7 Profilo 7_ Spalto nord est C. St. Canale Capoluogo Mt. 17,00 Mt. 8,50 8 Profilo 8_ Sommità Costa Cola- Canale Capoluogo Mt. 11,00 Mt. 5,50 9 Profilo 9_ Via d. Vittoria- Via Canale Capoluogo Mt. 27,64 Mt 13,82 10 Profilo 10_ C. da Frontino – Via Piane Capoluogo Mt. 8,60 Mt. 4,30 11 Profilo 11.1_ Castel Feudo a) Crinale Marrucino Mt 35,80 Mt. 17,90 12 Profilo 11.2_ Castel Feudo b) Crinale Marrucino Mt. 33,00 Mt. 16,50 13 Profilo 12_ Castel Feudo c) Crinale Marrucino Mt. 6,60 Mt. 3,30 14 Profilo 13_ C. da Cona-Bivio Villamagna Crinale Marrucino Mt. 7,54 Mt 3,67 15 Profilo 14_ C. da Cavallo – F. so Marcone Tratturo/Sinistra Alento Mt. 44,62 Mt. 3,00 16 Profilo 15_ C. le Marcone – Case Sulpizio Tratturo/Sinistra Alento Mt. 60,00 Mt. 3,00 17 Profilo 16_ Capo Fosso Marcone Tratturo/Sinistra Alento Mt. 6,72 Mt. 2,00 18 Profilo 17.1_ C. da Chiaramilla- crinale 1E Sinistra Alento Mt. 7,08 Mt. 3,54 19 Profilo 17.2_ C. da Chiaramilla- crinale 2E Sinistra Alento Mt. 5,40 Mt. 2,70 20 Profilo 18.1_ C. da Chiaramilla- “R.da Iva” Sinistra Alento Mt. 6,72 Mt. 3,36 21 Profilo 18.2_ C. da Chiaramilla- P. Alento Sinistra Alento Mt. 2,36 Mt. 1,18

129 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

D. 1.2._ INDICATORI PAESAGGISTICI I valori paesaggistici essenziali del territorio del comune di Bucchianico costituiscono gli elementi attraverso i quali è possibile scomporre e disaggregare utilmente, secondo una idonea lettura interpretativa che mira a comprenderne i piani altimetrici o fasce altimetriche essenziali di un territorio fortemente caratterizzato da dislivelli, masse collinari e depressioni vallive, aree con diversa esposizione ai raggi solari e con differente acclività o i crinali principali e secondari, come linee spartiacque, sequenze sommitali di rilievi, luoghi essenziali e particolari in quanto spazi di intervisibìlità (cioè elementi generatori delle forme percepibili, ma anche limiti visuali dell'orizzonte visivo). A tal proposito vedasi la specifica tavola seguente, prodotta a corredo dell’elaborazione analitica di supporto al Piano Regolatore Generale vigente che conserva una sua oggettiva validità e, pertanto, è parte del quadro conoscitivo alla base anche della Variante al PRG oggetto della presente procedura di valutazione di assoggettabilità a VAS. Questi valori, rappresentati da otto fasce altimetriche omogenee che sembrano sufficienti a poter descrivere l'assetto morfologico del territorio e, dopo aver individuato il sistema dei crinali principali e secondari in cui è sintetizzabile l’apparato orografico del sistema collinare locale, ha individuato due ulteriori categorie di elementi che si identificano con luoghi particolari caratterizzati da rilevanti qualità in termini di aspetti percettivi e che sono i principali luoghi panoramici ( vista point ). L'interpretazione del quadro dei valori ambientali, dei valori percettivi e delle peculiarità del paesaggio agricolo, oltre che le due letture oggettive dell’uso del suolo e dei valori geobotanbici, hanno consentito di individuare una serie di elementi essenziali dell'assetto morfologico ed ecosistemico dei luogo. In particolare, relativamente alle emergenze di carattere ambientale, sono stati presi in considerazione come elementi notevoli del quadro ambientale alcuni aspetti peculiari come le aree calanchive e le relative aree prossime soggette a processi di natura erosiva, le aree caratterizzate da vegetazione ripariale o da coperture boschive, le aree caratterizzate da vegetazione arbustiva, prati stabili e terreni incolti o comunque caratterizzati da importanti fenomeni di rinaturalizzazione in atto, i sistemi vallivi principali, come ambiti di particolare pregio e fragilità che meritano di essere monitorati e tutelati e il sistema idrografico di superficie costituito dai corsi d'acqua principali e secondari e dal reticolo dei fossi di scolo. Tra gli aspetti che qualificano il sistema ambientale è stata considerata l'area di elevato interesse naturale coincidente con i! perimetro dei Sito di interesse Comunitario (SIC) delle Ripe dello Spagnolo. Relativamente agli aspetti di carattere percettivo sono stati considerati come elementi qualificanti e caratteristici del paesaggio locale i crinali che caratterizzano l'aspro e variegato paesaggio collinare e che rappresentano i più significativi spazi di intervisibiìità e le maggiori elevazioni che caratterizzano il sistema morfologico locale, che si distinguono per la possibilità che offono nel godere di importanti vedute panoramiche. Sono state, infine, individuate le unità colturali che, per rilevanza in termini di estensione e prevalenza,caratterizzano storicamente il locale paesaggio agricolo. Tra queste sono sembrate di interesse primario: - le aree a prevalenza di seminativo (arborato e non arborato, irriguo e non irriguo), diffuse soprattutto in corrispondenza delle porzioni più elevate dei sistemi collinari, negli ambiti di crinale, solitamente rintracciabile anche su suoli caratterizzati da notevoli pendenze, esposti a maggior soleggiamento e ventilazione, - le aree a prevalenza di coltivazione dell'ulivo, anch'esse rintracciabili in ambiti collinari, su pendii scoscesi, sovente in associazione con terreni a seminative,

130 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 caratterizzate comunque da piantagioni di carattere prettamente estensivo con età media delle piante piuttosto elevata e posizionate in modo tale da non consentirà forme di raccolto con metodi meccanizzati; - le aree a prevalenza di coltivazione della vite; - gli spazi destinati alla coltivazione di alberi da frutto, meno rilevanti e caratteristici del paesaggio rurale storico del luogo, ma in via di affermazione da qualche decennio, prevalentemente concentrati nella porzione settentrionale del territorio comunale che risulta affacciata sulla valle dell'Alento e, inoltre, presso il confine con il comune di Casalincontrada. Tavola 58_ Analisi degli elementi significativi del paesaggio in Provincia di Chieti. FONTE: PTPC Chieti

131 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Sono state, inoltre, rilevate e ritenute essenziali alcune specifiche porzioni del sistema locale delle reti infrastrutturali, come la rete stradale minore di valenza ambientale, che si snoda all'interno degli ambienti caratterizzati da maggiore qualità e pregio naturalistico e alcune tratte dei sistema infrastrutturale principale e secondario, quasi del tutto coincidenti con il sistema dei percorsi di crinale, caratterizzate da elevata panoramicità. Si riporta, di seguito, l’elenco dei corsi idrici iscritti nell’elenco delle acque pubbliche, rinvenibili sul territoprio comunale di Bucchianico e, inoltre, una agile ricostruzione delle più rilevanti normative aventi contenuto paesistico vigenti presso il comune di Bucchianico, come riscpntrate sul Geoportale della Regione Abruzzo all’indirizzo: http://www2.regione.abruzzo.it/ ).

D. 1.3_ ACQUE PUBBLICHE Elenco delle acque pubbliche suddivise per Provincia in base al Regio Decreto 1775 del 1933 e successivamente sottoposte a vincolo paesaggistico con la Legge 431/85.

Corso Affluente Limiti entro il quale si ritiene pubblico il corso d’acqua d’acqua Fiume Foro dalla foce alla confluenza del fosso che scorre tra Ortona e Ripa Teatina (Pagliarone) Torrente Ser epenne Foro dallo sbocco alla biforcazione sotto Monte Valignani fosso Lo Rio Fiume dalla foce a Km 2.000 a monte della confluenza in ciascuno dei due Alento rami che circondano Colle Pietrera fosso Capodacqua Fosso il Alento dallo sbocco al tratturo Orsogna-Manoppello Focaro Fosso Alento dallo sbocco per Km 3.500 verso monte Valige

D. 1.4_ VINCOLI TERRITORIALI Il Comune di Bucchianico rientra nell’elenco dei Comuni della Provincia di Chieti sottoposti a dichiarazione di notevole interesse pubblico in base alla Legge 29 Giugno1939 n. 1497.

1.4.1_ Inventario dei piani dei progetti e delle politiche settoriali Il territorio del SIC è sottoposto alla disciplina di diversi strumenti pianificatori, generali e di settore, che a vario titolo indirizzano le politiche, normano gli usi e vincolano le attività sul territorio. Di seguito si elencano i piani che a vario titolo indirizzano le azioni o pongono dei vincoli all’interno del SIC:

Piani e regolamenti Regione Abruzzo: - Quadro di Riferimento Regionale (QRR) - Piano Regionale Paesistico (PRP) - Piano Regionale delle Infrastrutture e dei Trasporti (PRIT) - Piano di Tutela delle Acque (PTA) - Piano Energetico Regionale (PER) - Piano Regionale Gestione Rifiuti (PRGR) - Piano Regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria (PRTQA)

132 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 - Programma di Sviluppo Rurale (PSR) - Piano Regionale Triennale di Tutela e Risanamento Ambientale (PRTTRA) - Piano di Bacino ovvero Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico Fenomeni Gravitativi e Processi Erosivi (PAI) e Piano Stralcio Difesa dalle Alluvioni (PSDA) - Piano Faunistico Venatorio Regionale (PFVR) - Linee guida per gli impianti eolici.

Piani e regolamenti Provincia di Chieti: - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) approvato con deliberazione di Consiglio Provinciale n° 14 del 26/03/2002 - Piano Provinciale Gestione Rifiuti (PPGR) - Piano Faunistico Venatorio Provinciale (PFVP)

Piani e regolamenti Comune di Bucchianico: - Piano Regolatore Generale (PRG) - Piano di Zonizzazione acustica - Piano di Protezione Civile (Sicurezza e gestione dell’emergenza) - Studio di Microzonazione sismica del territorio di II livello

D.1.5 _ ANALISI ED INTERPRETAZIONE DELL’USO DEL SUOLO E DELLA QUALITA’ GEOBOTANICA

D.1.5.1._ L’interpretazione dell’Uso del Suolo

La valutazione della essenziale ripartizione dell’uso del suolo del territorio comunale di Bucchianico, rivela subito, anche in esito ad un primo esame visivo delle carte dell’uso del suolo della Regione Abruzzo (vedasi la seguente Tavola 59 Prodotta quale rielaborazione secondo la seguente classificazione della Carta Ufficiale dell’Uso del Suolo della Regione Abruzzo), alcuni elementi peculiari propri del territorio comunale. Ciò premesso, di seguito, si opera una essenziale trattazione critica circa la condizione dell’uso dei suoli ed, in particolare, si svolgono alcune considerazioni circa i suoli agricoli produttivi. In primo luogo, come previsto nelle linee guida regionali di cui all’allegato A alla Del. di G.R. 108 del 22 febbraio 2018, si è operata la seguente esenziale classificazione dei suoli, secondo lo schema indicato: - Aree nude - Aree incolte e abbandonate - Legnose agrarie - Seminativo – prato – pascolo - Bosco e macchia mediterranea - Aree agricole eterogenee - Aree insediate. Quindi, riportando per ciascuna delle principali categorie così individuate i gradi di copertura definiti secondo tre distinte classi espresse in percentuali predefinite che definiscono l’incidenza delle varie aree con diversa destinazione di suolo sull’intero territorio comunale. Quindi, si svolgono le seguenti considerazioni essenziali. Nell’ambito della precedente classificazione in macro categorie di uso del suolo possono inserirsi di sicuro: il complesso delle aree nude, quello delle aree incolte e abbandonate e

133 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 quello del bosco e della macchia mediterranea. Nessuna di dette tre aree supera il 40% ed, anzi, deve osservarsi, come per tutte le tre predette categorie si tratti di estensioni che non superano lo 0,003 del territorio comunale, ovvero, considerate cumulativamente, poco meno dello 0,1% dello stesso. Più in generale, con riferimento al complesso dei suoli in condizione naturale, che rappresentano con circa 500 ha, solo poco più del 13,1% dell’estensione dell’intero territorio, essi costituiscono (come si vedrà più approfonditamente in seguito) un importante reticolo ambientale essenzialmente identificabile con gli importanti spazi erosi diffusi (calanchi) delle zone di Penninoli e di Ripe delle Spagnolo (per lo più bacino dell’Alento) e con gli ambiti umidi (vegetazione ripariale) che bordano sia i tre principali corsi d’acqua che interessano il territorio comunale (Fiume Foro, Torrente Serepenne e Fiume Alento), sia un importante e, anch’esso, ramificato sistema di fossi di scolo diffusi sulla generalità del territorio. Il territorio insediato, inoltre, ovvero quello in cui la densità dell’edificato è tale da poter considerare gli abitati come insediamento continuo e compatto, tralasciando perciò la trattazione del pur rilevante insediamento diffuso (nuclei e case sparse in territorio agricolo), di recente significativamente incrementatosi. Le aree insediate si caratterizzano per il fatto che gli abitati occupano, prevalentemente, gli ambienti caratteristici dei crinali collinari più elevati e panoramici del territorio, non sempre edificati con consapevolezza idonea, considerando la presenza degli ingenti valori paesaggistici caratteristici. La dinamica di espansione del territorio insediato, oggi, segna una battuta d’arresto che, di conseguenza, produce un rallentamento sensibile del consumo di nuovo suolo agricolo. Tale dinamica, adeguatamente dimostrata ed approfondita nell’ambito dell’attività di monitoraggio svolta in fase di redazione della variante al PRG, è incoraggiata proprio dalle scelte urbanistiche della Variante che comportano, peraltro, con riferimento a notevoli porzioni di suolo edificabili, oggi ricadenti, nell’ambito delle previsioni del PRG vigente, in zone (sottozone) variamente insediabili secondo diversi indici, la riclassificazione in territorio agricolo di circa 26 ettari di territorio. Nonostante la pervasività dell’insediamento, soprattutto, sotto l’aspetto dell’impatto visivo, il complesso del territorio edificato non supera il 6,7% dell’intera estensione del territorio comunale (ovvero poco più che 206 ha).

Tabella 52 _ Classificazione essenziale dell’uso del suolo e relativo grado di copertura di ciascuna tipologia di uso del suolo (Elaborazione originale su FONTE: Carta dell’Uso del Suolo della Regione Abruzzo)

Grado di copertura di ciascuna tipologia di uso del suolo (< 40% - 40%-70% - >70%)

(Fonte rielaborazione della Carta dell’Uso del Suolo della Regione Abruzzo)

1 Aree nude < 40% (circa il 2,25%)

2 Aree incolte e abbandonate < 40%(circa l’8,71%)

3 Legnose agrarie < 40%(circa l’1,23%)

4 Seminativo – prato - pascolo < 40%(circa il 39,50%)

5 Bosco e macchia mediterranea < 40%(circa il 6,15%)

6 Aree agricole eterogenee < 40%(circa il 35,45%)

7 Aree insediate < 40%(circa il 6,71%)

Più in generale, con riferimento al complesso dei suoli in condizione naturale, che rappresentano con circa 500 ha, solo poco più del 13,1% dell’estensione dell’intero territorio, essi costituiscono (come si vedrà più approfonditamente in seguito) un importante reticolo 134 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 ambientale essenzialmente identificabile con gli importanti spazi erosi diffusi (calanchi) delle zone di Penninoli e di Ripe delle Spagnolo, per lo più bacino dell’Alento) e con gli ambiti umidi (vegetazione ripariale) che bordano sia i tre principali corsi d’acqua che interessano il territorio comunale (Fiume Foro, Torrente Serepenne e Fiume Alento, sia un importante e, anch’esso, ramificato sistema di fossi di scolo diffusi sulla generalità del territorio. Il territorio insediato, inoltre, ovvero quello in cui la densità dell’edificato è tale da poter considerare gli abitati come insediamento continuo e compatto, tralasciando perciò la trattazione del pur rilevante insediamento diffuso (nuclei e case sparse in territorio agricolo), di recente significativamente incrementatosi, sebbene si identifichi, anch’esso, con un ambito in sensibile e recente incremento (ultimi decenni), si caratterizza per il fatto che gli abitati occupano, prevalentemente, gli ambienti caratteristici del territorio comunale identificabili con i crinali più elevati e panoramici del territorio, non sempre edificati con il necessario rispetto, considerando gli ingenti valori paesaggistici in esso rinvenibili e caratteristici. La dinamica di espansione del territorio insediato, oggi, segna una battuta d’arresto relativamente che, di conseguenza, produce un conseguente rallentamento sensibile del consumo di nuovo suolo agricolo. Tale dinamica, adeguatamente dimostrata ed approfondita nell’ambito dell’attività di monitoraggio svolta in fase di redazione della variante al PRG, è incoraggiata proprio dalle scelte urbanistiche della Variante che comportano, peraltro, una retrocessione di notevoli ambiti edificabili, classificati in zone per l’insediamento, con riclassificazione in territorio agricolo di circa 26 ettari di territorio. Nonostante la pervasività dell’insediamento, soprattutto sotto l’aspetto dell’impatto visivo, il complesso del territorio edificato non supera lo 0,067% dell’intero territorio comunale (poco più di 206 ha).

Tavola 59 _ Sovrapposizione della Carta dell’interpretazione del Uso del Suolo con la zonizzazione proposta nell’ambito della Variante di PRG (quest’ultima in toni di grigio). La fonte alla base della elaborazione originale è la Carta dell’Uso del Suolo edita dalla Regione Abruzzo.

135 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 La precedente tabella 52, infatti, mostra chiaramente come nessuna delle tipologie di suolo ecceda la soglia del 40% del territorio comunale (sebbene solo due di tutte le predette 7 categorie censite superino il valore significativo del 35 %). Le due categorie di suolo prevalenti, dunque, sono le seguenti: - Seminativo – prato – pascolo (con estensione o grado di copertura pari a circa il 39,50 dell’intera estensione del territorio comunale) - Aree agricole eterogenee (con estensione o grado di copertura pari a circa il 35,45% dell’intera estensione del territorio comunale). La maxi categoria del Seminativo – Prato – Pascolo, estesa circa per poco meno del 40% dell’intero territorio comunale, riassume in se sia l’importante mole delle superfici a seminativo (nudo), sia irriguo che non irriguo, come anche quelle a prato e pascolo significativamente estese nella pozione del territorio prossima alle diffuse aree calanchive. Mentre il seminativo arborato è ricompreso nelle aree agricole eterogenee. Specie quando trattasi di estesi appezzamenti in cui è associato all’oliveto, situazione, questa, molto frequente. La maxi categoria delle aree agricole eterogenee, che si estende, comunque, per oltre il 35% del territorio comunale, comprende in se, invece, principalmente oltre agli importanti spazi di associazione tra seminativi non irrigui e oliveto, le superfici ad oliveto in campo aperto non altrimenti coltivato, i vigneti o i frutteti e tutte quelle porzioni di territorio riservate alla coltivazione orticola, alle coltivazioni in serra, ai vivai, ai sistemi particellari complessi solitamente caratterizzanti ambiti prossimi agli insediamenti e caratterizzati da promiscuità pronunciata delle coltivazioni. Non sono ricomprese nella grande categoria degli spazi agricoli eterogenei le superfici di impianto delle legnose agrarie. Questa tipologia particolare di utilizzo del territorio, per entità (molto modesta) non raggiunge sul territorio del comune di Bucchianico neppure la quota dell’1,2% circa del territorio comunale, identificandosi, per lo più, con noceti di recente impianto in ambito alto collinare e di versante, con funzione di consolidamento dei terreni anche ai fini di contrasto al dissesto idrogeologico e pioppeti di reimpianto, per lo più rinvenibili in ambito fluviale con funzione di mitigazione di eventi alluvionali, data la spiccata propensione dei relativi apparati radicali ad assorbire e trattenere acqua e limo.

D.1.5.2._ Focus sull’Uso del suolo agricolo a fini produttivi e, più in generale, sul paesaggio rurale L’analisi dell’uso del suolo a fini produttivi rappresenta un passaggio fondamentale all’interno del percorso complessivo di descrizione del territorio comunale, per almeno due ordini di motivi principali. In primo luogo, lo studio dell’uso del suolo a fini produttivi ha come oggetto essenziale della propria attenzione una parte rilevante del territorio comunale che, tra l’altro, è molto prossima a spazi con elevati caratteri di naturalità, con la quale, come ovvio risulta intimamente connessa; pertanto la conoscenza della sua condizione costituisce un dato utile per comprendere lo stato di salute dell’ambiente in generale. In secondo luogo, la conoscenza dell’utilizzo a fini produttivi del suolo rappresenta il primo ed essenziale passaggio per una corretta interpretazione delle dinamiche di assetto evolutivo dell’insediamento, proprio in quanto l’organizzazione del lavoro finalizzata alla coltivazione agricola stabile, con il passaggio, in epoca preistorica dall’economia legata quasi esclusivamente all’allevamento ed alla caccia a quella della coltura stabile (stanziale), ha determinato la stessa matrice di strutturazione delle prime forme dell’insediamento, poi evolutesi, progressivamente, negli ultimi due millenni, verso l’attuale conformazione.

136 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 L’agricoltura, anzi, può ritenersi come il fattore stesso di generazione e sviluppo di un insediamento, dato che (come noto), quest’ultimo, almeno in origine, era strettamente correlato e condizionato dalla esigenza primaria di servizio e presidio dei campi da coltivare. Nello specifico, si è preliminarmente proceduto all’individuazione del sistema delle percorrenze minori in ambito rurale, che ha consentito di “disegnare” la trama dei collegamenti grazie alla quale si esplicano, a vari livelli, le relazioni tra gli insediamenti. Tale reticolo, ancora oggi, nonostante l’avvenuto declino complessivo dell’economia primaria, nonostante l’ingente fenomeno dello spopolamento delle campagne, cui si contrappone un rafforzamento dell’edificato lungo i crinali dei piccoli insediamenti di frazione, nonostante il declino di alcune produzioni tipiche, nonostante le diverse esigenze della logistica di commercializzazione dei prodotti agricoli, costituisce il sistema essenziale di penetrazione capillare nel territorio. Questo sistema infrastrutturale minuto, fatto di tanti piccoli tronchi stradali (spesso a fondo cieco), quasi sempre coincidenti con antichi percorsi di crinale o con sentieri prossimi a qualche corso d’acqua, rappresenta, ancora oggi, un sistema infrastrutturale essenziale al servizio di una quota sempre più elevata di residenti “pendolari” nel territorio rurale, che hanno perso ogni legame con la terra, ma che preferiscono, tuttavia, risiedere in aree di maggior pregio ambientale ed appartate rispetto alla congestione della vita cittadina (piccoli centri urbani con caratteri di ruralità ma dotati di urbanizzazioni e servizi).

Tavola 60_ Valori ambientali e paesaggio agricolo. Interpretazione. Fonte: Quadro Analitico conoscitivo del PRG di Bucchianico vigente (2008)

137 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Passando, poi, alla vera e propria analisi delle forme d’uso dei suoli agricoli, all’interno delle premesse macrocategorie, sono stati riconosciuti i seguenti e principali ambiti agrari di tipo omogeneo: - aree boscate con prevalenza di latifoglie ad alto fusto, nelle quali si rinviene la presenza di piccole coltivazioni a pioppeto intensivo (in aree prossime ai corsi d’acqua) e alcune boscaglie formate per Io più da querceti, che però per esiguità dimensionale rivestono scarso interesse economico; - aree coltivate a seminativo non irriguo (arborato e non arborato), in gran parte localizzate sui più elevati crinali o pendii collinari, con esposizione prevalente a sud- ovest e ovest, impiantate su terreni acclivi, per Io più argillosi, caratterizzati da campi coltivati prevalentemente a graminacee, foraggio, trifoglio, erba medica e mais; - terreni coltivati a frutteto (quasi il 10% della SAU), prevalentemente pescheti e coltivazioni di alberi di ciliegio e solo marginalmente pruneti, coltivazioni ad agrumi, melo, pero, albicocca; queste piantagioni a frutteto risultano per lo più localizzate in aree raggiunte da impianti meccanizzati di irrigazione (quindi aree servite dal consorzio irrigua di bonifica), quindi prevalentemente nelle aree più pianeggianti, prossime alle depressioni vallive più ampie, ben esposte, su versanti poco scoscesi e molto ventilati; - grandi aree coltivate a vigneto, nelle quali si coltivano prevalentemente varietà di uva da vinifìcazione (Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo ed altre, in minor misura, in particolare di grande pregio nell’ambito della porzione a nord est del territorio, ai confini con il Comune di Villamagna, ricadente entro l’areale agricolo di recente riconosciuto come territorio di produzione della D.O.P. Villamagna); le ampie superfici sulle quali la coltivazione a filare sta progressivamente sostituendo quella storica a capanna sono ubicate su tutto il territorio comunale sia nelle zone vallive, caratterizzate da temperature più alte e terreni meno acidi, sia soprattutto sui versanti collinari diversamente esposti, caratterizzati da suoli argillosi, discretamente acidi adeguatamente soleggiati e ventilati - gli oliveti, infine, risultano la forma di coltivazione più diffusa e radicata sul territorio, essendo presenti, ormai da secoli, sottoforma di piantagioni prevalentemente a carattere non intensivo, quasi sempre connotate dalla prevalenza di piante con età comprese tra i trenta e i cinquant’anni, appartenenti alle tipiche varietà di olivo più diffuse nell’area (leccino, olivastro, nibbio, casolana, ecc); le piantagioni di olivo, spesso si presentano in associazione con gli spazi coltivati a seminativo e risultano sparse sull’intero territorio comunale, preferendo tuttavia i versanti più elevati delle colline, con terreni particolarmente asciutti e acidi, livelli di soleggiamento non elevati, non soffrendo affatto l’esposizione verso nord e l’ubicazione su terreni scoscesi. Un ulteriore elemento presente nel paesaggio agricolo del Comune di Bucchianico è rappresentato dagli impianti per la coltivazione in serra di ortaggi e prodotti floro vivaistici in genere, che vanno diffondendosi anche qui, pur non rappresentando ancora impianti connotati da una capacità di produzione del reddito particolarmente rilevante come, invece, è già avvenuto nei comuni settentrionali della costa teatina (ortonese) e anche nei territori dei vicini comuni di Ripa Teatina e Villamagna. Non è stata, invece, ritenuta rilevante al punto da essere a come specifica categoria produttiva la coltivazione di prodotti orticoli in campo aperto, in quanto tale tipo di uso produttivo del suolo è significativamente limitato a piccoli appezzamenti di dimensioni irrilevante e quasi tutti concentrati in piccole aree del territorio comunale, per lo più prossime alla piana alluvionale del fiume Foro e AIento.

138 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Sembra particolarmente importante, sebbene tali considerazioni siano adeguatamente sviluppate negli altri documenti a corredo della variante, sottolineare, per il fatto che il territorio comunale di Bucchianico sia uno di quelli a più elevata incidenza di aree di dissesto superficiale, con elevata diffusione di aree in frana, che la stessa variante al PRG, con riferimento al territorio agricolo si prefigge i seguenti obiettivi specifici cui corrispondono altrettanti interventi (normativi o di revisione dello zoning). In tale ottica si inquadrano alcune scelte di piano finalizzate proprio a marcare una distinzione netta tra ambito urbano e territorio agricolo, tra le quali, sostanzialmente le seguenti: - eliminazione della previsione delle piccole zone di espansione, del tutto inattuate nel decennio trascorso, ricadenti in ambito extra urbano (territorio agricolo), come individuate dal piano vigente; - riduzione generalizzata dell’indice di utilizzazione fondiaria nelle sottozone del territorio agricolo, caratterizzate da più significative valenze paesaggistiche, naturalistiche e inerenti il pregio produttivo del territorio (l’unità aziendale minima di un ettaro, prevista dalla L.U.R. viene mantenuta nella zona agricola normale mentre nella zona E2 di rispetto paesaggistico ambientale essa viene portata a 1,5 ha, nella zona E3 di rispetto dei corsi d’acqua ed E4 di pregio produttivo, invece a 2 ha); - modifica, come detto, della destinazione urbanistica di zona e delle relative modalità di attuazione degli interventi riferibile a tutti quei piccoli nuclei abitati, spesso identificabili con piccoli lotti (lotti minimi di mq 800 circa), per lo più significativamente già edificati, sin qui normati dalle previsioni delle sottozone B2 e che assumono, nell’ambito della presente variante, la destinazione di zona E7 relativa a Nuclei residenziali periurbani in ambito agricolo; - conferma di una zonizzazione del territorio agricolo che riconosce, nell’ambito della zona E4 Agricola di pregio produttivo, le aree caratterizzate, per la maggior parte dalle coltivazioni tradizionali, mitigando in tal modo, la diffusione dell’insediamento residenziale estraneo a modelli rurali, in ambito agricolo; - introduzione di incentivi urbanistici (incremento consentito di superfici utili lorde) finalizzati a stimolare interventi di recupero a fini abitativi del patrimonio dei manufatti rurali abbandonati (non più funzionali alla residenza), preesistenti alla data del 1967, quando destinati a prima abitazione, anche quando non direttamente connesse alla conduzione dei fondi; - eliminazione della edificabilità attualmente prevista sia dal PRG vigente, sia dallo specifico PIP Alento, per il momento solo in parte urbanizzato ma non ancora attuato in termini di insediamento di unità produttive, con riferimento alla porzione più prossima all’area golenale dell’Alento, in tutto per complessivi 50.780 mq circa con ridestinazione di dette aree alle zone agricole E1 (zona agricola normale) ed E3 (zona agricola di rispetto dei corsi d’acqua).

D.1.5.3._ Focus sul patrimonio dei suoli in condizioni naturali ed analisi della qualità geo botanica della vegetazione Il territorio del comune di Bucchianico, come si è visto, si presenta come prevalentemente e sostanzialmente contraddistinto, come ormai, la gran parte dei comuni della collina costiera e subappenninica, come ovvio, da prevalenza di superfici agricole utili (SAU) ma si caratterizza anche per la significativa (soprattutto in termini qualitativi) copertura vegetazionale identificabile con ampi spazi in condizioni di significativa naturalità. Tra questi, assumono particolare rilevanza due ricorrenti ambiti vegetazionali che sembrano, per la loro diffusione e prevalenza, descrivere meglio le peculiarità del territorio comunale sotto tale aspetto, ovvero:

139 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 - gli ambienti caratterizzati da vegetazione ripariale (essenze di tipo igrofilo); - gli spazi caratterizzati da vegetazione di latifoglie d'alto fusto (essenzialmente bosco mesofilo prevalentemente caratterizzato da presenza di querce, lecci e roverelle). Il primo è identificabile con l'insieme di quegli spazi, caratterizzati da sistemi vegetazionali a prevalente sviluppo lineare, caratterizzato sia dalla presenza di essenze arboree di medio ed alto fusto (vegetazione ripariale idrofila), rinvenibili lungo le sponde dei corsi d'acqua principali, sia dalla diffusa presenza di ambienti umidi costituiti da sottobosco umido, arbusteto, piccoli canneti che costituiscono una vera e propria rete verde, con caratteri di maggiore continuità e compattezza lungo il corso dei fiume Foro e del fiume Alento, oltre che del Torrente Serepenne, ma che si rinviene anche in corrispondenza dì una rilevante quantità di ambienti umidi minori coincidenti con svariati fossi di scolo principali. Questo, in sostanza, è un unico ecosistema significativamente ramificato (rete dendritica), che assolve al ruolo essenziale di spazio delle connessioni tra sub ‐sistemi e ambienti naturali diversi, fungendo da reticolo di infrastrutture ambientali (corridoi ecologici primari) lungo le quali si insediano e sì relazionano le diverse comunità biologiche presenti sul territorio. La peculiare funzione bio ecologica di detto ecosistema, inoltre, è quella di collegare strategicamente sia le riserve (relitte ed isolate) di biodiversità ancora rinvenibili lungo l’ambito costiero più antropizzato, sia quelle puntiformi e più diffuse, presenti nel territorio della collina litoranea e della collina subappenninica (di frequente tutelati da SIC, Riserve, Parchi attrezzati ecc.), con il corposo ed ingente patrimonio di biodiversità che caratterizza i massicci carbonatici appenninici della catena costiera, da decenni tutelati da Parchi nazionali (in questo caso la Maiella).

Tabella 53 _ Classificazione della qualità geo botanica dei suoli caratterizzati da condizioni naturali prevalenti (vegetazione naturale), come da relativa carta della qualità geo botanica della vegetazione redatta dalla Regione Abruzzo. Qualità geo botanica della vegetazione naturale caratteristica del Comune di Bucchianico

(Fonte rielaborazione della Carta della qualità geo botanica della vegetazione della Regione Abruzzo)

Tipologia di vegetazione Qualità geo Area coperta in ha % di suolo coperto botanica rispetto al territorio comunale (ha 3.808) 1. Brughiere e cespuglieti media 158,91 4,17% 2. Cedui matricinati alta 96,96 2,54% 3. Aree a pascolo naturale e media 15,01 0,39% praterie d'alta quota 4. Formazioni riparie alta 122,81 3,22% 5. Boschi di latifoglie di alto alta 15,12 0,39% fusto 6. Aree con vegetazione rada media 85,71 2,25% 7. Aree a ricolonizzazione bassa 5,63 0,14% naturale 8. spazi verdi accessori alle bassa 0,01 0,0002% reti stradali Vegetazione naturale prevalenza di: 500,16 13,1 % caratteristica Qualità complessiva 3.808,08 medio alta

140 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Il secondo ambito, ovvero quello caratterizzato dal patrimonio vegetale delle specie di latifoglie ad alto fusto, rappresenta un vero e proprio sistema di spazi relitti o residuali dell’originaria copertura vegetale della collina adriatica sub appenninica. Questo complesso e diversificato ambiente vegetazionale, nel suo insieme, viene considerato come un'aggregazione di porzioni di territorio, oggi interposte agli ampi spazi della Superfici Agricola Utile, in cui si sono conservate importanti estensioni di quella copertura vegetale identificabile con la foresta mediterranea primordiale che, nella gran parte dei territorio, è progressivamente scomparsa riducendosi drasticamente (di fatto scomparendo) per far posto a terreni agricoli o pascoli, storicamente ricavati essenzialmente per l’allevamento del bestiame ovino. L’interpretazione di seguito proposta si riferisce, più in generale, direttamente alla Carta della qualità geo botanica della Regione Abruzzo. Essa individua almeno 7 principali spazi caratterizzati da altrettanto prevalenti ambiti naturali di cui viene valutata (sebbene sommariamente) la qualità in termini ambientali complessivi (integrità dell’ambiente in senso lato, condizioni fito sanitarie degli esemplari di tali specie, cicli riproduttivi, presenza di ricambio vegetativo adeguato, presenza di specie animali considerate come indicatori della locale qualità ambientale (funzionamento della catena trofica), integrità del patrimonio vegetale, corretta gestione delle aree forestali, livello fisiologico del rischio di incendi boschivi, presenza di endemismi o rarità di tipo botanico/floristico). Sono state così individuate le seguenti macrocategorie:

1. Brughiere e cespuglieti; 2. Cedui matricinati; 3. Aree a pascolo naturale e praterie d'alta quota; 4. Formazioni riparie; 5. Boschi di latifoglie di alto fusto; 6. Aree a ricolonizzazione naturale; 7. spazi verdi accessori alle reti stradali.

Con riferimento a dette essenziali macrocategorie, come verificabile nella precedente Tabella 53, si sono riportati i dati relativi all’estensione in assoluto ed a quella relativa, espressa in termini percentuali rispetto all’estensione complessiva del territorio comunale, oltre che la predetta classificazione della qualità geo botanica operata nel predetto elaborato redatto dalle competenti strutture regionali. Detta interpretazione può essere così sintetizzata quanto a risultati essenziali:

- il complesso di tale aree relative a suoli in condizioni naturali non supera i 500 ettari, ovvero il 13% circa di tutte le aree ricomprese nel territorio comunale; - l’area più estesa tra quelle in condizioni di suolo naturale è quella avente qualità geo botanica media interessata da brughiere e cespuglieti, con circa 158 ettari di estensione complessiva, pari a quasi il 4,1% del territorio, sostanzialmente rinvenibile nei pressi delle aree erose e delle zone calanchive; - l’area più estesa dopo la predetta, avente qualità geo botanica alta, è quella delle formazioni riparie, che interessa circa 122 ettari di estensione complessiva, pari a quasi il 3,2% del territorio, sostanzialmente rinvenibile nei pressi dei corridoi ecologici identificabili con le aree golenali dei tre principali corsi d’acqua e con la rete molto ramificata dei fossi colatoi principali e secondari; - l’area occupata dai cedui matricinati, avente alta qualità geo botanica ed estesa per circa 96 ettari, ovvero su non più dello 2,5% del suolo comunale;

141 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 - l’area, dalla qualità geo botanica media, identificabile con gli spazi con vegetazione rada, estesa per poco più di 85 ettari, ovvero il 2,2% del suolo comunale; - l’area, davvero molto modesta, ormai occupata da boschi misti di latifoglie, di buona qualità geo botanica, occupata da boschi cedui di latifoglie, estesa per circa 15 ettari, ovvero su non più dello 0,39% del suolo comunale; - la porzione di territorio, di qualità geo botanica media, coperta da prati e pascoli (simili a quelli d’alta quota), ovvero con presenza di vegetazione sclerofilla, prevalentemente rinvenibili sui crinali e su versanti prossimi alle aree in erosione o a quelle in fase di erosione avanzata non reversibile, estesa per non più di 15 ettari, anch’essa, dunque per non oltre lo 0,39%; - le modeste aree interessate da fenomeni di ricolonizzazione naturale, valutate di media qualità geo botanica, estese per non più di 5 ettari circa per un totale dello 0,04% del suolo comunale. E’ stato censito, infine, un irrilevante sistema di aree, inferiori all’ettaro, che si presentano come spazi pertinenziali alla viabilità, coperti da vegetazione naturale (di bassa qualità geo botanica).

Tavola 61 _ Sovrapposizione della Carta di interpretazione della qualità geo botanica della vegetazione alla zonizzazione proposta nell’ambito della Variante di PRG (quest’ultima in toni di grigio). La fonte alla base della elaborazione originale è la Carta della qualità Geo botanica della vegetazione edita dalla Regione Abruzzo

142 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Parte Quarta

VALUTAZIONE DI ASSOGGETTABILITA’/NON ASSOGGETTABILITA DELLA VARIANTE DEL PRG A PROCEDURA DI VAS

1.1_ CRITERI PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’/NON ASSOGGETTABILITA’ A VAS DEL NUOVO PRG In questa fase è necessario valutare la pertinenza dei criteri di cui all’Allegato I del D. lgs n. 152/2006 rispetto ai contenuti e alle previsioni specifiche del Nuovo PRG, in modo tale da approfondire gli aspetti utili alla valutazione della eventuale esistenza e significatività dei possibili impatti che l’attuazione del Piano potrebbe comportare sull’ambiente e alla identificazione delle aree che potrebbero esserne interessate.

Di seguito si riporta l’ Elenco dei criteri per la verifica di Assoggettabilità di Piani e Programmi di cui all’art. 12 del D. Lgs 152/2006, nel testo vigente .

1. Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi:

1. in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l’ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizionI operative o attraverso la ripartizione delle risorse; 2. in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati; 3. pertinenza del piano o del programma per l’integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile; 4. problemi ambientali pertinenti al piano o al programma; 5. rilevanza del piano o del programma per l’attuazione della normativa comunitaria nel settore dell’ambiente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque).

2. Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi:

1. probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti; 2. carattere cumulativo degli impatti; 3. natura transfrontaliera degli impatti; 4. rischi per la salute umana o per l’ambiente (ad es. in caso di incidenti); 5. entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate); 6. valore e vulnerabilità dell’area che potrebbe essere interessata, a causa delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell’utilizzo intensivo del suolo; 7. impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale.

143 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 Mediante la seguente tabella, suddivisa in due campi, rispettivamente riconducibili ai criteri dei punti 1 e 2, viene verificata la pertinenza dei criteri di cui all’Allegato II del D. lgs n. 152/2006, del PRG in esame. Nell’ambito della tabella, per motivi di sintesi, la pertinenza di detti criteri viene solo essenzialmente richiamata affermativamente o negativamente (campo barrato con croceo campo vuoto), non svolgendosi, rispetto ad essi, considerazioni specifiche, approfondite di seguito. Successivamente, rispetto ai criteri ritenuti pertinenti, infatti, viene valutata e descritta con maggior dettaglio, l’entità dei probabili impatti ambientali.

Tabella 54_ Criteri per la verifica di Assoggettabilità di cui ai punti 1 e 2 dell’Allegato 2 dell’art. 12 del D. Lgs 152/06

Punto 1 Allegato 2 Art. 12 D. Lgs 152/06 Pertinenza con il PRG

Criteri Non pertinente Pertinente 1 Il Piano stabilisce un quadro di riferimento per x progetti ed altre attività (piani subordinati) 2 Il Piano o il programma influenza altri piani o x programmi 3 Il Piano è pertinente per l'integrazione delle considerazioni ambientali finalizzate a promuovere lo sviluppo sostenibile x 4 Problemi ambientali pertinenti al Piano o al x programma 5 Rilevanza del Piano o del programma per x l'attuazione della normativa comunitaria nel settore dell'ambiente Punto 1 Allegato 2 Art. 12 D. Lgs 152/06 6 Probabilità, durata, frequenza e reversibilità x degli impatti 7 Carattere cumulativo degli impatti x 8 Natura transfrontaliera degli impatti x 9 Rischi per la salute umana e per l’ambiente x 10 Entità ed estensione nello spazio degli impatti x 11 Valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe x essere interessata 12 Impatti su aree o paesaggi riconosciuti come x protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale

I criteri 5, 8 e 12 sono stati ritenuti NON pertinenti in quanto: criterio 5: la Variante al PRG del Comune di Bucchianico non ha rilevanza per l’attuazione della normativa comunitaria nel settore dell’ambiente in quanto all’interno del SIC, rinvenibile entro i limiti del territorio comunale, vige (è adottato e, perciò, disciplinato con norme transitorie di salvaguardia fissate dalla specifica pianificazione), il PdGSIC ed, in ogni caso, la normativa di piano, con riferimento a tale area è da ritenersi rispetto ad essa subordinata, sebbene le previsioni di piano siano significativamente ed , anzi, del tutto coerenti con quelle del PdGSIC; criterio 8: considerate le caratteristiche, anche dimensionali, della Variante al Piano in questione, gli eventuali impatti non hanno natura transfrontaliera; criterio 12: gli eventuali impatti che potrebbero essere determinati dall’attuazione della Variante al PRG non interessano, al momento attuale, aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale. Ciò è vero in quanto:

144 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 - le determinazioni assunte nell’ambito del PRG, come detto, devono ritenersi subordinate (non prevalenti) rispetto alle previsioni valide per l’area SIC, contenute nell’apposito PdGSIC, in attesa di definitiva approvazione, essendo valide, in tale periodo, le specifiche norme di salvaguardia da quello introdotte; - il contenuto delle norme di PRG relative all’area del SIC non è in alcun modo modificativo o contrastante rispetto alle norme individuate dal PdGSIC che disciplinano le attività antropiche entro la porzione di territorio ricadente nel SIC Calanchi delle Ripe dello Spagnolo; - il PRG, nell’ambito della sua dimensione programmatica (dimensione strategico strutturale) funzionale a delineare scelte di prospettiva di lungo periodo, ipotizza, delinea e auspica l’estensione dell’area SIC dei Calanchi delle Ripe dello Spagnolo anche alla porzione di territorio comunale, altrettanto significativamente segnata dalla presenza di ambienti di particolare importanza naturalistica e paesaggistica come quelli dell’area dei calanchi dei Penninoli e delle località Focaro e Colle Spaccato, l’ampliamento della attuale area SIC (per il quale è richiesta una complessa procedura di valutazione di livello comunitario), che sia finalizzata alla creazione di un unico ambito di protezione che si avvantaggi della presenza dell’elemento di connessione ambientale identificabile con il corridoio bio-ecologico di un tratto del Fiume Foro. Gli eventuali impatti derivanti dall’attuazione della Variante al PRG, oggi, pertanto, data la natura strategica di prospettiva di questo scenario, non sono tali da incidere, in termini di impatti concreti e immediati su aree o paesaggi sottoposti a protezione da strumenti di tutela nazionali, comunitari o internazionali. Solo in una eventuale fase successiva all’ampliamento dell’area SIC, relativamente alle predette aree, dovranno essere, pertanto, riconsiderati, eventuali impatti concreti sulla porzione di territorio già individuata.

1.2_ INDIVIDUAZIONE CRITICA SOMMARIA DEI PRESUMIBILI IMPATTI DESUNTI DALL’ANALISIDI PERTINENZA DEI CRITERI

Criterio 1: Il Piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività. Le previsioni e le norme contenute nella Variante al PRG definiscono il quadro di riferimento per la realizzazione degli interventi di natura edilizia e infrastrutturale, nonché, più in generale, gli indirizzi per le modalità di utilizzo del territorio a fini produttivi (industriali ed agricoli), in conformità con la competente pianificazione di riferimento sovraordinata. Rispetto al presente criterio, considerate le caratteristiche della Variante in esame, la significatività di eventuali effetti negativi sull’ambiente introdotti in esito all’attesa applicazione delle previsioni del progetto urbanistico, può considerarsi nulla. La variante al Piano configura un quadro di riferimento per programmi (piani) ed altri progetti e/o attività. In particolare, le scelte assunte rendono necessaria, a cascata, la revisione del Piano per l’Insediamento Produttivo della zona Alento, che, in conseguenza della determinazione di ridimensionamento dell’area, dovrà essere variato/aggiornato. L’attuazione del Piano, inoltre, si pone in stretto rapporto con la necessità di opportuno coordinamento con altre pianificazioni in essere o previste quali, ad esempio, essenzialmente, quella prevista nell’ambito dell’istituto del Contratto di Fiume (il cui quadro di sfondo è rappresentato da una dimensione di scala intercomunale).

Criterio 2: La Variante al Piano assume carattere prescrittivo nei confronti di altri piani/programmi influenzando gli stessi. Come detto, la Variante al Piano ha carattere prescrittivo nei confronti di altri piani/programmi e può influenzare gli stessi. Questo è proprio il caso del Piano Attuativo per l’insediamento Produttivo dell’Alento (Costacola). Le determinazioni assunte nell’ambito della variante al 145 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 PRG, infatti, rendono necessaria (obbligano) la redazione della Variante ad hoc anche di quella pianificazione. L’effetto sull’ambiente di tale duplice processo di revisione di strumenti urbanistici sia di livello generale che di dettaglio, in ogni caso, esplica effetti positivi sulla matrice ambientale del territorio generando riduzione misurabile di impatti e pressioni.

Criterio 3: La pertinenza del Piano o del programma per l'integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile Le previsioni e i parametri contenuti nel Piano, limitano sensibilmente possibili effetti negativi sull’ambiente, oltre che le stesse pressioni sull’ambiente (pressione antropica potenzialmente introdotta dal dimensionamento del PRG) e promuovono, anche con nuovi dispositivi, normativi, attraverso le sue modalità di attuazione, la sostenibilità ambientale, declinata a vari livelli. In particolare, la congruità (assentibilità degli interventi edilizi) pur se ancora e necessariamente verificata sulla base di criteri che si richiamano a indici e parametri di natura dimensionale/quantitativa ed al rispetto di norme sovra ordinate, viene valutata anche rispetto alla capacità degli interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione (quando questi ultimi assumono dimensioni (rilevanti) di assolvere ad obiettivi di qualità intesi come capacità di elevare sostenibilità ambientale e sicurezza del territorio. Vengono introdotte, infatti, norme prestazionali che consentono di valutare la qualità dell’intervento edilizio proposto per la sua capacità, in particolare: - di inserimento nel contesto ambientale e paesaggistico; - di assicurare razionale utilizzo della risorsa idrica; - di garantire migliori prestazioni sotto l’aspetto del contenimento del consumo energetico; - di valutare preventivamente eventuali problematiche derivanti da un insufficiente considerazione dei problemi di smaltimento delle acque e, più, in generale di rispetto delle caratteristiche del sito da un punto di vista del contrasto ai dissesti; - di valorizzare l’uso di materiali e tecniche bio compatibili (bio architettura); - di ricercare soluzioni funzionali ad elevare la passività climatica dell’edificio. Inoltre, il PRG, riconoscendo il ruolo sovra locale del sistema delle risorse naturalistiche e ambientali esistenti, persegue, quale obiettivo strategico generale, l’integrazione delle considerazioni di carattere ambientale al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile dell’area delle colline teatine, favorendo la coesistenza di politiche di tutela e valorizzazione con quelle di sviluppo turistico e ricreativo. In particolare, ciò sembra di poter essere conseguito attraverso la concreta promozione di progetti di salvaguardia, riqualificazione e valorizzazione (leggasi fruibilità compatibile) delle risorse naturalistiche associate alla presenza dei Fiumi Foro e Alento e, perciò, alla capacità di dar vita ad una interessante progettualità nell’ambito del Contratto di Fiume già attivato.

Criterio 4: Problemi ambientali pertinenti al Piano o al programma La variante al PRG, rispetto al quadro programmatico derivante dall’attuazione del PRG vigente, non prevede interventi tali da introdurre problemi ambientali e, dunque, al netto del fatto che, sebbene in riduzione significativa, le attese trasformazioni di natura insediativa derivanti dalle previsioni del Piano vigente hanno, come ovvio, carattere permanente, non è prevista la realizzazione di specifici insediamenti o altri impianti che producano impatti irreversibili sull’ambiente. Come già ribadito, anzi, infatti, le scelte della variante al PRG possono dirsi tali da ridurre problemi ambientali derivanti dal quadro delle previsioni, oggi, già in essere.

146 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019

Criterio 6: Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti L’attuazione delle previsioni della Variante al PRG, per la natura delle stesse trasformazioni del territorio a scopi antropici (insediamento a fini residenziali o produttivi) comporta un insieme di trasformazioni di sicuro carattere duraturo nel tempo e, comunque, in larga misura, non reversibili. Per questo appare molto rilevante la considerazione inerente il fatto che le scelte specifiche adottate con la variante al PRG determinano: - riduzione significativa del carico insediativo di previsione: - contrazione del consumo di suolo e, nello specifico, delle superfici potenzialmente soggette ad impermeabilizzazione; - riduzione delle aree di potenziale interferenza tra previsioni d’insediamento ed aree interessate da dissesti naturali; - riduzione degli indici di edificabilità relativamente a notevoli estensioni del territorio rurale con particolare obiettivo di salvaguardare ambiti di maggior pregio naturalistico e paesaggistico ambientale; - contrazione della superficie destinata dal PRG vigente e dal PIP vigente ad insediamenti produttivi, con particolare riferimento ad una porzione di territorio contigua all’area SIC.

Criterio 7: Carattere cumulativo degli impatti Il modesto impatto ambientale dovuto all’attuazione della Variante al PRG, ovvero verosimilmente introdotto da alcune scelte di piano, comunque risultante di gran lungA inferiore ai possibili impatti connessi all’eventuale attuazione delle previsioni dell’attuale strumento vigente, non andrebbe a sommarsi ad altri e ad eventuali problematiche ambientali insistenti sull’ambito d’intervento.

Criterio 9: Rischi per la salute umana e per l’ambiente Nell’ambito interessato dalla Variante al Piano non sono state riscontrate criticità ambientali. In tale contesto i problemi ed i rischi ambientali e per la salute umana dovuti dall’attuazione del Piano possono considerarsi pressoché nulli. Anzi, può sottolinearsi come alcune scelte di piano (ridimensionamento area PIP, già positivamente sottoposta a procedura di VAS) contribuiscano a ridurre il rischio di potenziale inquinamento industriale.

Criterio 10: Entità ed estensione nello spazio degli impatti Considerate le caratteristiche degli interventi ammissibili e le ricadute di essenziali scelte urbanistiche intraprese con la Variante, eventuali impatti (effetti negativi) dovuti all’attuazione della stessa avrebbero entità ed estensione nello spazio pressoché irrilevanti. Più rilevanti, infatti, anche in termini spaziali, sembrano essere, piuttosto, le ricadute positive. Ovvero, i diminuiti rischi di impatti estesi sull’ambiente, verosimilmente prodotti da alcune scelte di piano: riduzione generalizzata e diffusa del consumo di suolo e incremento potenziale di superfici permeabili, riduzione dell’area di insediamento produttivo, eliminazione delle aree di intersezione tra le previsioni di edificabilità e ambiti interessati da notevoli fenomeni di dissesto.

Criterio 11: Valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata L’area interessata dal PRG è sottoposta, relativamente a buona parte di essa, a vincolo paesistico per l’elevato valore naturale e paesaggistico e per la vulnerabilità dei sistemi ambientali presenti. La Variante al PRG, per l’entità e il tipo di interventi da essa previsti, non interferisce con tale strumento sovra ordinato, né con gli altri vincoli che tutelano la 147 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 vulnerabilità e il valore dell’area, recependone i contenuti normativi essenziali ed, anzi introducendo, sia nella norma che quanto a progetto di zonizzazione del territorio, come si è ampiamente riscontrato, previsioni tali da determinare significative riduzioni degli impatti ed altrettanto sensibili incrementi di tutele e salvaguardia del capitale ambientale, inteso dal PRG, infatti, quale vero e proprio capitale sociale del territorio e risorsa preziosa della comunità intera.

1.3 _ SINTESI DELLE MOTIVAZIONI Si elencano di seguito le motivazioni derivanti dal confronto tra la variante al PRG di Bucchianico e le analisi dei Piani e Programmi sovra ordinati, nonché dalle caratteristiche e dagli obiettivi della Variante al PRG in oggetto rispetto alle peculiarità ambientali dell’ambito territoriale. 1. La Variante al PRG recepisce o reinterpreta proattivamente gli obiettivi del Quadro di Riferimento Regionale, del Piano Paesaggistico Regionale, del Piano Regionale di Tutela delle Acque, del Piano di Assetto Idrogeologico, del Piano Stralcio di Difesa dalle Alluvioni, del Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento di Chieti, del Piano Quadro dei Tratturi, tutti sottoposti a procedura di VAS o, comunque, la cui compatibilità ambientale sia stata già valutata positivamente in ambito regionale. 2. La Variante al PRG si pone in rapporto di non conflitto ed, anzi, di significativa coerenza (comunque potendosi considerare come gerarchicamente ad esso subordinato) con il Piano di Gestione del SIC dei Calanchi di Ripe dello Spagnolo e le sue previsioni, introducendo in norme una specifica nuova zona agricola di salvaguardia dei valori paesaggistici ed ambientali, caratterizzata da inedificabilità assoluta e, comunque, prevedendo, quale vero e proprio programma di sviluppo sostenibile del territorio, nell’ambito della dimensione strategico strutturale del piano, un significativo ampliamento dell’area SIC anche alla zona dei Penninoli e Focaro, altrettanto significativamente caratterizzata da estesi e diffusi fenomeni di erosione e da notevoli valori naturalistici, anche in raccordo con la progettualità spendibile nell’ambito del Contratto di Fiume, in modo specifico con riferimento alla possibilità di istituzione di Parchi fluviali dei Fiumi Foro e Alento e del Torrente Serepenne (in coerenza con le previsioni di piani territoriali sovraordinati). 3. La verifica di assoggettabilità a VAS relativa a modifiche a piani e programmi ovvero a strumenti attuativi di piani o programmi già sottoposti a VAS, si limita ai soli effetti significativi sull'ambiente che non siano stati precedentemente considerati dagli strumenti normativamente sovraordinati. (D.Lgs 152/06, art. 12, comma 6). 4. Le previsioni della Variante al PRG, costituenti il quadro di riferimento per la realizzazione degli interventi in esso contenuti, non producono effetti negativi sull’ambiente ed, anzi, per la particolare natura delle scelte adottate, quanto in essa esplicitamente e specificatamente previsto ed ampiamente argomentato e supportato con dati, si configura come potenzialmente (e significativamente) migliorativo del quadro ambientale oggi rinvenibile con riferimento al territorio comunale. 5. L’attuazione della Variante al PRG non determina rischi per la salute umana mentre le possibili problematiche ambientali e i rischi per l’ambiente possono essere considerati limitati ma, comunque, inferiori a quelli potenzialmente derivanti dall’attuale quadro previsionale, sia in conseguenza della riduzione del carico antropico, delle superfici edificate (impermeabilizzate) che, soprattutto, del ridimensionamento dell’area produttiva di località Alento. Molto importante, inoltre, è sottolineare che la ingente

148 Variante Generale 2018 al PRG del Comune di Bucchianico Rapporto Preliminare di Verifica Assoggettabilità a V.A.S . art. 12 Dlgs 04/08 Giugno 2018 _Aggiornamento (delle sole Parti Prima e Seconda) Marzo 2019 riduzione delle aree edificabili riduce il carico insediativo di previsione, in tal modo contraendo sensibilmente le pressioni sull’ambiente. 6. Gli eventuali impatti determinati dall’attuazione della Variante al PRG pur se non reversibili quando coincidessero con le attività di trasformazione del territorio a fini edificatori (consumo di suolo, impermeabilizzazione delle aree oggi permeabili, realizzazione di urbanizzazioni e infrastrutture, incremento dei carichi fognari, incremento dei consumi energetici, ecc.), sono, tuttavia, in conseguenza delle scelte specifiche adottate, sia di ordine generale che puntuali, di gran lunga inferiori, in termini di impatti attesi, rispetto a quelli previsti nello scenario delineato dalle previsioni del PRG vigente. 7. Le trasformazioni previste (o confermate) dalla Variante al PRG, al netto di quanto appena osservato, non implicano altri evidenti impatti diretti sull'ambiente. Sembra significativo sottolineare come, invece, la sensibile riduzione di aree edificabili si distribuisca in modo tale da interessare molte aree già interessate da fenomeni gravitativi (frane e orli di scarpata attivi) e, per questo, classificate in zone P2 o P3 dal PAI. La variante, anzi, in un caso specifico (località Piane), rimuove la previsione di zone di espansione del vigente PRG, in tal modo eliminando ogni possibile interferenza futura tra insediamento e aree, almeno ad oggi, accertate come quelle caratterizzate da fenomeni di dissesto. In sintesi, con riferimento alla procedura di VAS relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale del Comune di Bucchianico e avendo valutato, in modo specifico, gli impatti che le sue previsioni potrebbero indurre, si può ragionevolmente affermare con oggettività che non emergono effetti negativi significativi attesi per l’ambiente e per il territorio. Tuttavia, per definire una valutazione integrata e completa, è opportuno considerare i contributi che le ACA (oggi SCA), precedentemente individuate, potranno apportare. Pertanto, un valido quadro conoscitivo potrà completarsi solo successivamente al riscontro ottenuto dal coinvolgimento delle ACA (SCA) che potranno mettere a disposizione dati di propria competenza per costruire un quadro conoscitivo complessivo, per mezzo del quale giungere alla definitiva valutazione degli effetti sul territorio conseguenti all’attuazione della Variante al PRG del Comune di Bucchianico.

1.4_ PARERE CONCLUSIVO DI ASSOGGETTABILITA’ /NON ASSOGGETTABILITA’

In conclusione, per quanto sopra esposto, si ritiene che la Variante al PRG in esame NON debba essere assoggettata a procedura di VAS .

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