09-La Suburra
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Itinerari romani Comune di Roma Turismo 9 La Suburra Il rione Monti e Santa Maria Maggiore Roma per te Collana di informazioni del Comune di Roma Realizzazione a cura: Cosmofilm spa - Elio de Rosa editore Testi: Alberto Tagliaferri, Valerio Varriale (Associazione Culturale Mirabilia Urbis) Coordinamento editoriale: Emanuela Bosi Progetto grafico e impaginazione: Marco C. Mastrolorenzi Foto: C. De Santis: pag. 10, 11 in alto a sinistra, 12 in basso, 20 in basso, 27 a destra, 30 in basso, 38; M. T. Natale: pag. 27 a sinistra; P. Soriani: copertina, pag. 2, 11 in basso, 13 in alto, 13 in basso a destra, 14, 15, 20 in alto, 21 in basso, 22, 24, 25 in alto, 26, 28, 32, 34, 35, 36, 37; Spazio Visivo: pag. 31; SSPMR: pag. 18 in basso, 19, 25 in basso, 29, 30 in alto; Archivio Cosmofilm: pag. 3, 9, 11 in alto a destra, 12 in alto, 13 in basso a si- nistra, 17, 18 in alto, 21 in alto, 23 In copertina, l’abside di S. Maria Maggiore In questa pagina, particolare di un ambiente termale nei sotterranei di S. Pudenziana Itinerari romani Comune di Roma Turismo • La Suburra 8 1. Passeggiando, passeggiando... 10 2. La Madonna dei Monti 15 3. Passeggiando, passeggiando... 17 4. Santa Pudenziana 22 5. Passeggiando, passeggiando... 26 6. Santa Prassede 27 7. Santa Maria Maggiore 32 8. Passeggiando, passeggiando... 38 La Torre dei Conti 9 La Suburra Il rione Monti e Santa Maria Maggiore Stampa: GRAFICAPONTINA- Pomezia - ord. n. 6821 del 17-3-08 (c. 30.000) La Madonna dei Monti e il Collegio dei Neofiti in un’incisione di G. Vasi L’abside di S. Maria Maggiore con l’Obelisco Esquilino in un’incisione di G. B. Piranesi La Suburra Presentazione tinerari romani costituiscono una serie di percorsi per chi desi- deri approfondire la conoscenza della Città. IAgli itinerari del grande Rinascimento romano già realizzati - Cara- vaggio, Raffaello, Michelangelo e a quelli dell’arte barocca delle archi- tetture di Bernini e Borromini si aggiungono, ora, altri percorsi apposita- mente studiati per accompagnare e agevolare il visitatore alla scoperta “metro per metro” di una Città d’arte così sintetizzata. In tal modo in un unicum - distinto è rappresentata e “letta” la città in un mosaico che si ricompone e si scompone secondo le esigenze del visi- tatore, che potrà scegliere tra La Roma Monumentale (via dei Fori Impe- riali e Colosseo), Il Colle della poesia (l’Aventino e dintorni), Tra boschi e acquedotti (il Celio), Agli albori della Roma Cristiana (San Giovanni in La- terano e Santa Croce in Gerusalemme), da La Suburra (Rione Monti e Santa Maria Maggiore) a Quasi un set cinematografico (via Veneto e din- torni), ecc. Un’impresa difficile, pur tuttavia felicemente riuscita, anche sul piano dell’immagine della tradizione e dell’identità culturale della nostra Città e che, con semplicità rispetta i contenuti scientifici del patrimonio stori- cizzato, con una narrazione che unisce l’impostazione grafica con la li- nea editoriale dei contenuti. Un sistema di comunicazione efficace per la comprensione del più va- sto e incredibile patrimonio storico-artistico di Roma, che permette al turista di individuare, immediatamente, il significato principale dell’iti- nerario prescelto permettendogli, nel contempo, l’immediata colloca- zione della propria posizione logistica in rapporto all’area che si deside- ra visitare. I percorsi così condensati e raccolti possono ben rappresentare un simbolico “taccuino d’artista” e apparire agli occhi del visitatore come una grande vetrata - a più specchi - sul cui sfondo vi è un orizzonte cul- turale che non potrebbe essere più romano, suggestivo e ricco di valori mai tramontati. Roma ti aspetta! L’Ufficio Turismo del Comune di Roma 5 La pianta Legenda 1. Passeggiando, passeggiando... 2. La Madonna dei Monti 3. Passeggiando, passeggiando... 4. Santa Pudenziana 5. Passeggiando, passeggiando... 6. Santa Prassede 7. Santa Maria Maggiore 8. Passeggiando, passeggiando... 3 2 1 6 La pianta 4 5 7 8 6 7 …Inizia la 9° Itinerario passeggiata... La Suburra e pendici sud-occidentali lica Emilia. Più oltre l’Argiletum, dell’Esquilino, il colle che corrispondente all’odierna via del- L iniziò la sua storia nella città la Madonna dei Monti, si biforcava come sede della maggiore necro- nei due rami del Vicus Patricius, at- poli cittadina, cominciarono a es- tuale via Urbana, e del Clivus Subu- sere popolate dopo la metà dell’- ranus, nei pressi della moderna via VIII secolo a.C. Fu soprattutto nel- in Selci, che risalendo per la forra l’ampia e bassa valle a nord-est del posta tra le cime del Cispio e del- Foro Romano, racchiusa tra Quiri- l’Oppio, arrivava fino alla Porta nale, Viminale ed Esquilino, che si Esquilina, oggi nota come Arco di formò una sorta di borgo suburba- Gallieno. Nella Subura, abitata da no della primitiva città situata sul mimi, gladiatori e cortigiane, si tro- Palatino. Qui sorsero il quartiere vavano i luoghi più malfamati, le delle Carinae – posto su un’altura, bettole e i vicoli bui teatro di delitti di natura aristocratica e residenzia- e misfatti. Nella zona vivevano nu- le – e quello della Subura, situata merosissime le famiglie plebee e si più in basso e spiccatamente popo- manifestavano tutte le problemati- lare. A metà del VI secolo quest’a- che umane e sociali della capitale rea venne inclusa da Servio Tullio dell’impero. Secondo la maldicen- tra le quattro regioni cittadine: Pa- te storiografia antica i suoi vicoli latina, Collina, Suburana ed Esqui- vennero frequentati da personaggi lina. La Suburra, il cui nome ha la come Nerone, che vi si recava in in- stessa origine del termine latino su- cognito, e Messalina, che usciva burbium (cioè sottostante alla città, nottetempo dai palazzi imperiali al di fuori dell’urbs, ossia del primi- in cerca di avventure amorose. Tut- tivo stanziamento patrizio sul Pala- tavia la Subura non era soltanto luo- tino), costituiva la parte più popo- go d’ambigua fama: seppure priva lare di Roma antica: un dedalo di di importanti monumenti o edifici viuzze, botteghe, mercati, catapec- pubblici, era ricca di santuari di de- chie e insulae, i palazzi a più piani vozione popolare, come quello di con appartamenti d’affitto. L’area Giunone Lucina, protettrice delle era connessa al Foro tramite l’Argi- partorienti. Aveva inoltre dato i na- letum, la via che iniziava nelle vici- tali al nobilissimo Giulio Cesare, nanze del Tempio di Giano, presso ed era importante per gli intellet- 8 il lato nord-occidentale della Basi- tuali perché vi operavano gruppi La Suburra di schiavi esperti nella scrittura, stica e una schietta connotazione quasi una sorta di strutture edito- popolare. Caratteristica che in riali dell’epoca, che per conto dei gran parte continua a mantenere loro padroni copiavano e vendeva- ancora oggi, sebbene si presenti al no su ordinazione le più ricercate tempo stesso come uno dei luoghi opere letterarie latine e greche. più innovativi della città, fervido Nel periodo tardo-repubblicano e di iniziative culturali e ricco di lo- poi in quello imperiale si accentuò cali, negozi, ristoranti. la tendenza a ridimensio- nare notevolmente l’area, che nella parte meridiona- le lasciò il posto ai grandi Fori Imperiali e in quella più alta e salubre, a nord- est, vide moltiplicarsi le grandi residenze aristocra- tiche. Il Medioevo vide una forte contrazione della sua popolazione, trasferitasi in gran parte nell’area presso la riva del Tevere, e tuttavia la zona del rione Monti, poiché era posta lungo l’iti- nerario percorso dai pelle- grini per raggiungere S. Giovanni in Laterano, con- tinuò a vivere e a poter esercitare un ruolo premi- nente nella politica cittadi- na. La valorizzazione delle aree collinari nord-orienta- li operata dai papi del Ri- nascimento non deter- minò un incremento della popolazione, che rimase sostanzialmente invariata sino al 1870. Stretta tra i grandi sventramenti e i rin- novamenti di Roma capita- le, la zona, come una sorta di isola nel flusso della sto- ria, riuscì lungamente a conservare la propria seco- lare impostazione urbani- Edicola a piazza della Suburra 9 1. niziamo il nostro beni dei templari do- itinerario da lar- Passeggiando, po che questi furo- 9° Itinerario Igo Magnanapoli passeggiando... no perseguitati da e scendiamo per la sa- Filippo il Bello di lita del Grillo, lungo il Francia. La casa dell’ordi- fianco orientale dei Mercati Traia- ne, in laterizio, fu edificata sui resti nei. Lungo la salita del Grillo, in- del Foro di Augusto, accanto ad contriamo un passaggio ad arco una chiesa e ad un monastero di che unisce la Torre del Grillo al pa- monaci dell’ordine di S. Basilio che lazzo appartenuto alla famiglia sorgevano nell’area del Tempio di omonima. La torre, in laterizio, Marte Ultore e che furono demoliti presenta una serie di finestre con negli anni Trenta del Novecento. cornici di marmo. Innalzata da Sulla facciata di piazza del Grillo, la Marchione d’Arezzo nel 1223, la costruzione presenta un grande ar- torre appartenne alla fazione ghi- co e una finestra quattrocentesca a bellina e, insieme alla Torre dei croce; dal lato di via di Campo Car- Conti e a quella delle Milizie, fece leo essa sorge su alcune tabernae an- parte di quell’esteso nucleo di forti- tiche in cui ha la propria sede l’An- ficazioni prospiciente i Fori Impe- tiquarium del Foro di Augusto. Al- riali che venne detto Campo Tor- l’interno di alcuni ambienti, che in recchiano. Nella sua forma attuale parte sono ancora quelli antichi, si la torre è coronata da stucchi secen- conserva l’antico soffitto di legno teschi, con il motivo araldico dei gi- con gli stemmi dell’ordine. Sono vi- gli e dell’aquila, al di sotto dei quali sibili anche i frammenti di una Cro- corre l’iscrizione Ex marchione de cifissione affrescata da Sebastiano Grillis.