NEMI, MAGDI ALLAM E LA POLEMICA INFINITA: LA PAROLA A ILEANA PIAZZONI (PD)

Redazione

Nemi (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Ileana Piazzoni (PD) sul prossimo convegno del 17 gennaio 2015 intitolato " realtà invasiva?" e che vedrà come relatore Magdi Allam.

Ecco la nota di Ileana Piazzoni:

“Il convegno sull’islam organizzato dalla destra di Nemi per dar lustro a personaggi come Magdi Allam è un incredibile manifesto di intolleranza. La storia e la sensibilità interreligiosa dei Castelli Romani è ben altra” E’ quanto dichiara la deputata del Partito Democratico Ileana Piazzoni in merito all’iniziativa “Islam: realtà invasiva?” organizzata dalla lista di destra “Insieme per Nemi”, che vedrà come super ospite e coordinatore dei lavori il politico e giornalista Magdi Cristiano Allam. “Già dal titolo del convegno e dalle tematiche annunciate come oggetto di discussione (fondamentalismo, terrorismo, guerra santa) appare evidente come, più che un approfondimento serio sull’islam, sia in programma un vernissage per le tesi intolleranti di Allam. Le posizioni cieche e settarie sulla religione islamica che Allam da sempre propaganda sono infatti ben note: quelle della ottusa generalizzazione, delle moschee come ricettacolo di terroristi, dello scontro di civiltà come unica soluzione da perseguire. Un estremismo perfettamente speculare a quello che si tenta, in maniera grottesca, di raccontare come unica realtà del mondo islamico. La stessa propaganda dei movimenti fascisti e nazionalisti di tutta Europa e della di Salvini, che non a caso ha sempre condiviso con Allam, oltre che l’assenteismo da record al Parlamento Europeo, proprio quest’ossessione islamofobica. Un’iniziativa del genere – continua Piazzoni – appare quantomeno fuori luogo in una realtà come quella di Nemi e dei Castelli Romani da sempre aperta alla multiculturalità e al dialogo interreligioso. Probabilmente l’estremo bisogno di una riconoscibilità politica ha portato la destra nemese a provare la carta della demagogia e del bieco populismo". Tutto ciò – conclude Piazzoni – non farà altro che produrre l’ennesimo insulto gratuito alla comunità islamica, fomentando per di più pericolosi estremismi. In un momento storico in cui il Papa ribadisce con forza la via del dialogo tra religioni come unica soluzione per contrastare i fondamentalismi, un territorio come quello dei Castelli Romani non sentiva proprio la necessità di prestarsi a cassa di risonanza per le assurde tesi di Magdi Allam”.

NEMI: IL PD INTERVIENE SUL CONVEGNO DI MAGDI ALLAM

Redazione

Nemi (RM) – Continuano le polemiche a seguito della notizia di un prossimo convegno sull'Islam con relatore Magdi Allam che si terrà a Nemi il prossimo 17 gennaio 2015 . Infatti, lo scorso 31 dicembre il nostro quotidiano ha dato la notizia del convegno intitolato "Islam: realtà invasiva?". Nell'articolo si riportavano gli argomenti oggetto del convegno: "Fondamentalismo, terrorismo, guerra santa e… l'Europa?". L'incontro è organizzato dal gruppo di "Insieme per Nemi" in collaborazione con "Planet Nemi Onlus". A seguito della diffusione della notizia di questo evento, dapprima è intervenuta la lista civica Partecipazione Democratica guidata dal consigliere di opposizione Stefania Osmari e adesso è la volta del Partito Democratico guidato dal segretario Massimiliano Conte.

Ecco la nota del Partito Democratico di Nemi:

Nemi vanta da sempre una tradizione di accoglienza e apertura verso le differenti etnie e religioni. Più di 25 anni fa – e siamo in molti a ricordarlo – i nemesi e la comunità musulmana presente a Nemi sancirono la loro amicizia con una bella festa che fu per i tempi davvero all'avanguardia e unica nel suo genere.

Da anni, i figli dei nemesi e i figli dei musulmani frequentano la stessa scuola, giocano sulle stesse vie, parlano la stessa lingua, quella del rispetto reciproco e della tolleranza. Il nostro Comune potrebbe essere preso come esempio da coloro che vedono impossibile una serena convivenza tra musulmani, cristiani, induisti e cittadini di altre fedi religiose.

E’ di questi giorni la notizia che “Insieme per Nemi” – gruppo sul cui profilo politico e culturale, visto e subito in questi anni dai nemesi, è meglio tacere – ha organizzato una conferenza dal titolo “Islam: realtà invasiva?” con Magdi Cristiano Allam, giornalista e uomo politico molto controverso che, nel 2014, era in quota Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale alle europee. Tra pubblicità un po’ spavalde ad un suo libro che non citiamo (era l’epoca della decapitazione del povero James Foley da parte dell’Isis) e affermazioni improvvide (“il vero nemico non sono gli islamici bombaroli, ma i cosiddetti islamici moderati che ci impongono le moschee e le scuole coraniche” – “Il Giornale”, 2011), Allam è stato sottoposto dall’Ordine dei giornalisti ad un procedimento disciplinare per islamofobia. Ma anche condannato per diffamazione in un paio di occasioni dal Tribunale di Milano. Siamo democratici e riconoscendo a chiunque la possibilità di esprimere la propria opinione, riteniamo che quando con le parole si offende la dignità umana, si dileggiano le diversità e si danno spazio e forza alle divisioni, allora sarebbe più opportuno l’onesto silenzio.

Il PD di Nemi, condannando recisamente ogni forma di integralismo, non ha alcun “nemico” tra gli islamici moderati e si interroga sull'opportunità di “Insieme per Nemi”, tutta strumentalmente politica e non culturale, di inventarsi uno spazio di notorietà cavalcando le paure e le preoccupazioni, anche più profonde e irrazionali, delle persone.

Esprimiamo doverosamente e fraternamente la nostra piena solidarietà alla comunità musulmana presente a Nemi, certi che saprà distinguere tra un piccolo gruppo di istigatori all'odio e la grande maggioranza dei nemesi, accoglienti, ragionevoli e cittadini del mondo.

Biaggi e i suoi amici hanno al solito perso una buona occasione per dimostrare buon senso, sensibilità sociale e consapevolezza delle vere e più urgenti priorità per la nostra gente, di ogni razza e credo religioso".

NEMI: INSORGE PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA: "ECCHECCIAZZECCA MAGDI ALLAM?" Redazione

Nemi (RM) – Il 31 dicembre scorso il nostro quotidiano ha dato la notizia di un prossimo convegno che si terrà a Nemi il 17 gennaio 2015 con ospite Magdi Cristiano Allam. Il titolo del convegno è "Islam: realtà invasiva?". Saranno affrontate tematiche legate al fondamentalismo, terrorismo, guerra santa ed Europa. L'incontro è organizzato dal gruppo di "Insieme per Nemi" in collaborazione con "Planet Nemi Onlus". A seguito della diffusione della notizia di questo evento Partecipazione Democratica ha inteso manifestare la propria contrarietà al convegno definendolo senza troppi giri di parole "fuori luogo". Ecco la nota di Partecipazione Democratica:

"Non vogliamo assolutamente entrare nel merito della “crociata” anti islam portata avanti da tempo dal giornalista/scrittore Allam. Da sempre la consideriamo una farneticante estremizzazione, una delle tante armi di distrazione di massa. La maggior parte degli osservatori politici nazionali ed internazionali è solita considerare questo tipo di convinzioni/paure un retaggio arcaico risalente agli uomini delle caverne. Del resto sono teorie fatte proprie solo dai gruppuscoli fascisti e dai leghisti in Italia e dai rigurgiti nazisti nel resto del mondo…. E ho detto tutto, avrebbe detto il grande Peppino. L’odierna realtà racconta invece di milioni di uomini e donne di religione islamica costretti ad emigrare in tutta Europa per vivere, diventati parte vitale e preziosa di grandi e piccole città, come Nemi. Altro che nemici. Evidentemente per Insieme per Nemi così non è. Siamo soliti dare un senso ai fatti. E questi oggi dicono che la destra nemese organizza una conferenza, tenuta da un giornalista/scrittore noto per la sua crociata contro l’Islam, per il quale “le moschee in Italia sono roccaforti del radicalismo e del terrorismo islamico”. Insieme per Nemi, dunque, si appresta a far da megafono pubblico a chi rilancia continuamente la tesi secondo la quale i frequentatori di moschee, ovvero le comunità islamiche italiane, quindi quella di Nemi inclusa, rappresenterebbero un potenziale pericolo per tutti noi. Non possiamo crederci. Forse l’ansia del nome noto da portare a Nemi ha fatto perdere loro il senso della realtà. Non la perderanno sicuramente i nemesi.

Questa assurda teoria non avrà cittadinanza a Nemi!! Intanto, certi di interpretare la volontà della stragrande maggioranza dei nostri concittadini, inviamo un grande e solidale abbraccio ai fratelli della comunità islamica nemese!!

Un’ultima considerazione. La conferenza si terrà nei locali del ristorante che è anche sede della biblioteca diffusa di Nemi. Una scelta, da parte dei responsabili dell’esercizio, che non comprendiamo.

La biblioteca è una finestra sul mondo, uno spazio aperto alla contaminazione tra popoli, culture, religioni, al superamento di steccati e pregiudizi. ECCHECCIAZZECCA MAGDI ALLAM?

CASTELLI ROMANI: TRA PATROCINI LEGALI E SENTENZE SFAVOREVOLI NEMI IN TESTA ALLA CLASSIFICA

di Alberto De Marchis

Castelli Romani (RM) – Quanto spendono i Comuni per i patrocini legali e le sentenze sfavorevoli? Quanto pesa questa tipologia di spesa sulle spalle dei cittadini? Da quanto è possibile riscontrare sul sito istituzionale del Governo dedicato ai soldi pubblici, emerge che nell'area dei Castelli Romani il Comune di Ciampino nel corso del 2014 ha speso la bellezza di 1.026.419,58 di euro codificati con il codice Siope 1804 che sta a significare "Oneri da sentenze sfavorevoli (esclusa obbligazione principale)" oltre ad euro 291.048,60 codificati con il codice Siope 1331 "Spese per liti (patrocinio legale)".

Ciampino totalizza quindi, nel solo 2014, la cifra di euro 1.317.468,18 per spese relative a patrocini legali e sentenze sfavorevoli. A far sobbalzare letteralmente dalla sedia è il piccolo paese di Nemi, che nel solo 2014 ha speso un totale di euro 300.501,96 tra patrocini legali vari e sentenze sfavorevoli senza contare l'obbligazione principale che non viene presa in considerazione dai due codici Siope.

Volendo quindi calcolare un ipotetico carico pro capite per questa tipologia di spesa, il residente nemese ne esce molto più appesantito rispetto a quello di Ciampino. Infatti dividendo euro 1.026.419,58 per i residenti di Ciampino che secondo i dati dell'Istat al 1 gennaio 2014 risultano essere 38.145 ogni cittadino ciampinese risulta avere un carico pari ad euro 34,54 contro 152,78 euro per i residenti di Nemi che sempre secondo l'Istat risultano essere 1.967 al 1 gennaio 2014.

Continuando nell'area dei Castelli Romani seguono i comuni di: Albano Laziale con 299.314,72 euro e Marino Laziale con 271.809,23 euro. I restanti Comuni presentano cifre irrisorie e alcuni non presentano nessun tipo di spesa relativa a sentenze sfavorevoli.

Se i comuni "litigiosi" provassero a mediare di più e a rinunciare a fare cause che poi li vedono perdenti con relativo aggravio di spese e interessi nonchè a pagare le salatissime parcelle degli avvocati spesso di corte perché esiste il rapporto di fiducia che viene frequentemente privilegiato rispetto alla naturale pesca nell'albo comunale degli avvocati, sicuramente i cittadini potrebbero toccare con mano ben altri benefici tradotti in servizi per la collettività.

NEMI: GABRIELE DI BELLA RICONFERMATO COMANDANTE DEI VIGILI E RESPONSABILE ATTIVITA' PRODUTTIVE

Redazione

Nemi (RM) – Gabriele Di Bella è stato riconfermato al comando dei vigili di Nemi e responsabile delle attività produttive dello stesso comune fino 31 dicembre 2015. La proroga per un altro anno della convenzione stipulata tra Roma Capitale e il piccolo comune castellano per l'utilizzo congiunto a tempo parziale di Gabriele Di Bella è arrivata con autorizzazione del comandante generale del corpo di polizia locale di Roma Capitale dr. Raffaele Clemente e con un decreto del sindaco di Nemi dello scorso 31 dicembre 2014 in attesa della prima riunione di giunta comunale che provvederà ad adottare apposita delibera in ossequio all'art. 7 della convenzione tra i due comuni.

MAGDI CRISTIANO ALLAM A NEMI IL 17 GENNAIO 2015 PER PARLARE DI ISLAM di Angelo Parca

Nemi (RM) – "Islam: realtà invasiva?" questo il tema del convegno che si terrà a Nemi il prossimo 17 gennaio 2015, dove saranno affrontate tematiche legate al fondamentalismo, terrorismo, guerra santa ed Europa.

L'evento è organizzato dal gruppo di "Insieme per Nemi" in collaborazione con "Planet Nemi Onlus". Ospite d'eccezione, nonchè relatore delle varie tematiche che saranno affrontate durante il convegno il dr. Magdi Cristiano Allam, già editorialista e inviato speciale de e "vice direttore ad personam" del , noto per le sue posizioni severamente critiche riguardo il mondo islamico. Allam condannò duramente numerose associazioni islamiche da lui ritenute estremiste, propose il divieto di costruire nuove moschee teorizzando rapporti occulti tra moschee e gruppi terroristici che ne avrebbero in alcuni casi anche finanziato la costruzione.

Allam sigla in seguito un accordo con l'UDC, in virtù del quale viene candidato come indipendente, capolista per il Nord-Ovest alle Elezioni europee del 2009. È stato eletto al Parlamento Europeo con 39.637 preferenze personali.Nel dicembre 2011 ha abbandonato il gruppo parlamentare del Partito Popolare Europeo (PPE), in polemica sulla tiepidezza del gruppo sui temi etici e sulla presenza nello stesso gruppo del partito islamico-conservatore turco Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (AKP), e si è iscritto al gruppo euroscettico Europa della Libertà e della Democrazia, dove siede assieme agli europarlamentari italiani della Lega Nord e ad altri movimenti nazionalisti, quali il Raggruppamento Popolare Ortodosso, il Partito del Popolo Danese, il Movimento per la Francia, il Partito Politico Riformato, i Veri Finlandesi e il Partito Nazionale Slovacco. Il 28 e 29 novembre 2009 si è svolto a Solbiate Olona (VA) il primo congresso del movimento politico di Allam, che assume il nome di Io Amo l'Italia. Il movimento adotta come simbolo elettorale un disegno regalato da Giorgio Forattini raffigurante una bandiera italiana tricolore sulla quale è impressa una croce gialla. Il movimento politico Io Amo L'Italia ha istituito un "Centro per la riforma etica delle istituzioni", articolato su 11 commissioni tematiche. Il 20 gennaio 2010 Magdi Allam annuncia a Porta a Porta il suo tentativo di candidarsi, come indipendente, con Il Popolo della Libertà alla presidenza della regione Basilicata. Berlusconi e Fini esprimono però seri dubbi sulla candidatura. Successivamente Magdi Allam ha annunciato la sua candidatura con una lista propria, Io amo la Lucania, interna al movimento Io amo l'Italia, che ha partecipato alle elezioni lucane attestandosi all'8,72%. In occasione della strage di Oslo del 22 luglio 2011, Allam si è segnalato per aver sostenuto che l'attentato è da considerarsi quale conseguenza del dilagare del multiculturalismo. È costantemente seguito da una scorta di 6 uomini su tre auto blindate. Secondo VoteWatch, a inizio febbraio 2013 dopo quasi quattro anni dalle elezioni del 2009, Magdi Allam risulta essere al 716º posto su 734 nella classifica complessiva delle presenze in seduta plenaria di tutti gli europarlamentari (tasso di presenza del 70,16%). Nel 2014 aderisce a Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale, diventando membro dell'ufficio di presidenza del partito. Si è candidato alle elezioni europee del maggio 2014 nella circoscrizione Nord Est, ma non è stato rieletto.

Si prospetta quindi un importante convegno con un personaggio d'ecezione per discutere di una tematica che verrà per la prima volta affrontata a Nemi.

NEMI: LO STADIO IORIO RIAPRE AL PUBBLICO… MA GIOVANNI LIBANORI E’ FRENATO DAL DASPO

[CLICCARE QUI PER LEGGERE L'ORDINANZA DEL TAR]

di Chiara Rai

Nemi (RM) – L’osservatore d’Italia non poteva esimersi dal commentare la lieta novella riferita allo stadio comunale di calcio “Luciano Iorio” di Nemi che finalmente, dopo diverse vicende giudiziarie, riapre le porte al pubblico.

La Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, dopo il sopralluogo al centro sportivo di via dei Corsi ha espresso parere favorevole allo svolgimento di incontri di calcio a porte aperte.

I componenti della commissione, tra cui rappresentati dei Vigili del Fuoco e dell’Asl Rm H, hanno appurato l’osservanza delle prescrizioni impartite in sede di precedente sopralluogo avvenuto a luglio del 2013. Al fine di riaprire il campo al pubblico, sono state realizzate tribune in cemento, adeguate le uscite di emergenza e realizzato un bagno per disabili.

A commentare la notizia su una testata locale è stato l’attuale consigliere delegato alla Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo Giovanni Libanori, il quale parla di soddisfazione “per la positiva conclusione di una vicenda che durava da anni e che penalizzava fortemente la città e la sua vocazione sportiva”.

Peccato che lo stesso consigliere Giovanni Libanori delegato alla Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo sarà il primo, con tutta probabilità, a non poter assistere alla partita dell’11 gennaio, e anche alle successive almeno per altri mesi a venire, quando riaprirà il campionato di terza categoria dopo la pausa natalizia e la Diana Cynthia giocherà in casa allo stadio di Nemi.

Perché probabilmente Giovanni Libanori non vi potrà partecipare?

E’ recente la sentenza del Tar Lazio che alleghiamo all’articolo (Sez. 1T 30 maggio 2014, n°02448) [CLICCARE QUI PER LEGGERE L'ORDINANZA DEL TAR] che respinge il ricorso presentato da Giovanni Libanori contro il Ministero degli Interni e la Questura di Roma, avverso un provvedimento di daspo, nei suoi confronti, avente ad oggetto il “divieto per due anni di accedere all’interno degli stadi e di tutti gli impianti sportivi del territorio nazionale ove si disputano incontri di calcio a qualsiasi livello agonistico”. Ad avviso del collegio i fatti imputati a Giovanni Libanori sono “assolutamente adeguati a giustificare il provvedimento impugnato, considerata la sua natura preventiva; comparati gli interessi cautelari in questione e ritenuta comunque prevalente, nella fattispecie la tutela dell’interesse pubblico”.

Un paradosso dunque che un consigliere comunale delegato alla Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo sia stato colpito da una misura di prevenzione caratterizzata dall’applicabilità a categorie di persone che versino in situazioni sintomatiche della loro pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica con riferimento ai luoghi in cui si svolgono determinate manifestazioni sportive.

Non sappiamo per quanto tempo ancora Giovanni Libanori sarà sotto daspo, ma sicuramente gli auguriamo di tornare presto a fare il tifo allo stadio tenendo un comportamento adeguato.

[CLICCARE QUI PER LEGGERE L'ORDINANZA DEL TAR]

NEMI: INTERVISTA A ERIKA GIULIA RICCI (FDI), "OGGI CI TOCCA RICOSTRUIRE" di Chiara Rai

Nemi (RM) – Erika Giulia Ricci è la portavoce di Fratelli D'Italia a Nemi, una ragazza giovane che si avvicina al mondo della politica. L'Osservatore D'Italia ha voluto intervistarla per saperne di più di lei e dei suoi progetti.

Un volto nuovo a Nemi che si appresta a rappresentare Fratelli d'Italia e una ventata di novità nel centrodestra: come è nata questa sfida? La voglia di cambiare le cose…se non ci occupiamo di politica è la politica ad occuparsi di noi e saranno altri a prendere le scelte importanti per il nostro futuro.Vedere un’Italia corrotta e disonesta ha accresciuto in me la convinzione di agire in prima persona e poter cambiare le cose anche partendo dal basso…è pieno di gente che ha voglia di rischiare, di combattere,di mobilitare, c 'è bisogno di energie fresche che noi dobbiamo andare a recuperare…Nel nostro Paese, anche a Nemi, è un classico che molti si lamentino e pochi si rimbocchino le maniche sul serio. Io invece non potevo accettare di stare ferma e ho scelto di fare politica. credo che oggi i giovani ,in politica,abbiano un ruolo determinante e Sono sicura che la Gente, gli Elettori, sapranno valutare la bravura delle persone al di là di ogni schieramento, sesso o fascia d’età.

2) Sarebbe interessante avere un tuo giudizio sull'attuale centrodestra nemese e un quadro sulla politica a Nemi in generale?

Sicuramente la destra ha bisogno di recuperare un dialogo che ha perso con il paese, anche perché per molti anni è stato un punto di riferiemnto importante. Ci sono state luci ed ombre nell’esperienza di governo passate, ed oggi ci tocca ricostruire. I tempi ora sono diversi, la mia sensazione è che ci voglia una figura carismatica intorno alla quale costruire un messaggio di speranza, ma le figure carismatiche crescono anche nel tempo e quindi diamo il tempo al tempo. Nemi è un paese bellissimo e merita di ritornare ad essere la perla dei Castelli Romani.

3) Quali sono gli obiettivi che Fratelli d'Italia a Nemi intende perseguire?

Voglio immaginare e progettare un futuro migliore per Nemi, come ho detto prima contribuirò con tutta la passione e massima disponibilità verso i cittadini per far tornare il paese al centro del turismo dei Castelli Romani, valorizzando il territorio attraverso la cultura e iniziative legate alle nostre tradizioni. Sento di avere una grande responsabilità in quanto rappresentante di tutti quei ragazzi che vivono a Nemi. Punterò cercando di rivendicare strutture adeguate e aree aggregative in loro favore", ci vorrebbe maggiore umiltà e intelligenza da parte di tutti: insieme si vince, disuniti no, basta rimboccarsi le maniche e non cercare “medagliette” da appuntarsi sul petto.

NEMI: UN NON TURISTA PER CASO

Redazione

Nemi (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore del nostro quotidiano in merito al suo punto di vista sullo stato in cui versa la piccola cittadina di Nemi.

Ecco la lettera: Il centro di Nemi è un caos di macchine, c’è un problema di parcheggi che non ha trovato soluzioni adeguate, la cura di molte facciate del centro storico è scarsa, com’è scarsa anche la manutenzione di strade e del verde.

Che dire poi della gestione e promozione del turismo – il nostro bene primario – che, al di là e al netto della crisi economica, si regge ancora su logiche del “mordi e fuggi” da strapaese, con una offerta sfilacciata e di bassissimo profilo, concentrata su qualche sagra – a parte quella dei Gialloni che, se non sbaglio, è stata cassata? E il completamento della scuola? Così l’ho lasciata e così l’ho trovata, per non dire dello scandalo, a mio parere il più grave dal punto di vista economico e soprattutto simbolico, di Palazzo Ruspoli, dove non solo il Sindaco ma tutti i nemesi dovrebbero fare una battaglia per il suo recupero e messa in sicurezza!

Per quanto riguarda altri aspetti, ho letto proprio su questo giornale, qualche settimana fa,del problema di come è stato presentato per l’approvazione il Bilancio di previsione del Comune.

Sinceramente, sono rimasto di stucco sul modo di procedere, che non è condivisibile. Per carità, fare il Sindaco e gestire un Comune, di questi tempi, è cosa sicuramente difficile e complessa. Ma qui, proprio perché siamo duemila persone e abbiamo un patrimonio naturalistico invidiabile, chiunque sedesse su quella poltrona dovrebbe fare di più di quanto non si sia fatto fino ad oggi. Manca una visione. E’ politica amministrativa di piccolo cabotaggio. Però è il miglior sindaco !!!!

NEMI: NEBBIA SULLA GARA PER L'ILLUMINAZIONE DEL PERINO

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Il Comune di Nemi per il completamento della pubblica illuminazione in via di Perino, ha di recente affidato in via provvisoria l’appalto di circa 122 mila euro alla ditta COS.I.T.E. Srl risultata aggiudicataria a seguito delle espletate procedure di gara dello scorso 17 novembre 2014 e che ha vinto con un ribasso del 7% dell’importo a base d’asta.

Le ditte invitate alla procedura negoziata con lettera del 4 novembre sono state le seguenti: COS.I.T.E. SRL, EDIL IMPIANTI SRL, M.PLANT SRL, DE.NE.DA. SRL, PASSARELLI SRL.

Tra i soci della COS.I.T.E. SRL figura Borri Emanuela che detiene il 90% delle quote oltre ad essere l’amministratore unico e dal 23 luglio 2014 anche responsabile tecnico. E’ interessante sapere che la COS.I.T.E. SRL era precedentemente denominata BORRI GIANNI & C. Società in nome Collettivo di cui Borri Gianni era il socio accomandante, carica poi cessata nel 1998.

Balza all’occhio che una delle altre ditte invitate dal Comune, a partecipare alla procedura negoziata, è la EDIL IMPIANTI SRL che ha come amministratore unico e direttore tecnico Borri Gianni.

Inoltre Borri Gianni e Borri Emanuela li ritroviamo insieme nella società centro sportivo Le Colline società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata.

Ci permettiamo sollevare degli interrogativi: I “Borri” in questione sono forse parenti? Se così fosse, ci potremmo trovare di fronte a due ditte, la COS.I.T.E. SRL e la EDIL IMPIANTI, gestite presumibilmente da persone che potrebbero avere legami di parentela. Per di più una di queste due ditte è risultata aggiudicataria provvisoria dell’appalto.La Responsabile dell’Ufficio Tecnico di Nemi ha già effettuato i dovuti controlli in merito?

Vale la pena citare una sentenza del Consiglio di Stato che di fatto mette in rilievo come un collegamento tra imprese partecipanti sia invero vietato dalla legge e pertanto conferma l’annullamento degli esiti di una gara indetta da una amministrazione pubblica la quale appunto ha presentato ricorso in appello. Infatti vi erano stretti legami familiari tra le due società partecipanti.

Sarebbe quindi auspicabile una verifica approfondita in merito da parte dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi che comunque ha affidato l’appalto alla ditta in via provvisoria e quindi non ancora definitiva.

Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 07.05.2008 n. 2087 E’ pacifico che, anche qualora nel bando di gara non sia inserita un’apposita clausola, in presenza di indizi gravi, precisi e concordanti che attestino la provenienza delle offerte da un unico centro decisionale deve procedersi all’esclusione delle imprese interessate dal collegamento perché è ragionevole presumere che si sia potuta verificare l’alterazione della par condicio dei concorrenti. A maggior ragione, ciò è ancor più vero laddove bando di gara prescriva, a pena di esclusione, che nella domanda di partecipazione le imprese dichiarino, fra l'altro, l'inesistenza di forme di controllo con altre imprese concorrenti ai sensi dell’art. 2359 c.c.. E’ costante l’indirizzo giurisprudenziale che afferma che il divieto di partecipare alle gare per gli appalti pubblici per le imprese che siano tra loro in condizioni di collegamento opera indipendentemente dall’accertamento che la stazione appaltante abbia condotto sul punto o dal non essere la stessa stata posta in condizioni di effettuarlo; resta, in ogni caso, fermo che spetta al giudice e non all’amministrazione “conoscere della doglianza” con la quale viene dedotta la violazione di detto divieto.E’ lasciata alla stazione appaltante (od, in suo difetto, al giudice amministrativo) di valutare anche senza la previa tipizzazione di fatti e situazioni, i vari fenomeni di collegamento suscettibili comunque di intaccare i principi che presiedono allo svolgimento delle gare pubbliche tra i quali la segretezza delle offerte e la par condicio dei concorrenti.

Con queste massime il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso in appello presentato da un p.a. locale che domandava la riforma della pronuncia di primo grado con la quale erano stati annullati gli esiti di una gara a seguito del rilievo di un collegamento tra imprese partecipanti, invero vietato dalla legge.

Premesso che tale divieto opera indipendentemente dall’inclusione di una specifica clausola nel bando di gara (dal momento che esso è legislativamente, inderogabilmente, sancito e che, come tutti sanno, ignorantia legis non excusat) e indipendentemente dalla circostanza che l’amministrazione incaricata e interessata riesca o meno a procedere nell’accertamento, la Quinta sezione rammenta che la formulazione e la configurazione del divieto non hanno contenuto tipizzato e, necessariamente, l’indagine deve essere condotta caso per caso.

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22/11/2014 NEMI: ACCESE LE LUCI IN VIA DEL PERINO

NEMI: RENZO MARIANECCI SCRIVE A BABBO NATALE

Riceviamo e pubblichiamo da Renzo Marianecci

Nemi (RM) – Anche se ormai non sono più un giovincello (ahimè!), mi piace credere ancora a Babbo Natale, ed è per questo che ho intenzione di rivolgermi a Lui, per chiedergli un grande regalo per queste feste natalizie 2014.

Ma visto che dopo tanto tempo ho perso l’indirizzo chiedo un aiuto a Voi della redazione dell’Osservatore Laziale per l’inoltro di questa mia richiesta nella speranza che arrivi in qualche modo a destinazione.

"Caro Babbo Natale, ti chiedo un grande regalo, ma non per me, piuttosto per tutta la comunità di Nemi ed in particolare per il nostro Municipio.

Quello che ti chiedo infatti è il ritorno a quel clima fraterno tra colleghi (dirigenti, impiegati, operai) che c’era fino a qualche tempo fa, quando accadevano tante belle cose che oggi purtroppo sono solo un lontano ricordo, rimasto nella memoria di pochi. Quando al Comune eravamo una piccola grande famiglia che qualche volta discuteva pure, ma, soprattutto, il rispetto e l’amicizia reciproca riuscivano sempre a risolvere qualsiasi difficoltà. Quando entravi al lavoro col sorriso e lasciavi il lavoro col sorriso. Quando ogni occasione era buona per festeggiare e condividere momenti memorabili come quando la signora Cinzia ci riuniva tutti insieme indistintamente intorno alla tavola di casa sua ad assaporare la magnifica polenta e l’assortimento di cacciagione frutto del bottino di caccia del marito e collega Livio. Ora mi sembra che sia tutto cambiato e non riesco a capacitarmene né tantomeno a capirne il perché. E quando rammento con nostalgia i bei momenti trascorsi la mia giovane collega mi dice “ Si, si, c’era una volta”. Certo lei non c’era… non può capire…

Esprimo questo mio desiderio perché trovo inconcepibile ad esempio che le ultime uscite dal lavoro per trasferimento di dirigenti o di semplici dipendenti siano avvenute quasi tutte nella più totale indifferenza, tant’è vero che per alcuni di loro neanche il sito ufficiale del Comune di Nemi ne ha preso atto. Ed è per questo che in occasione del probabile prossimo trasferimento del collega Filippo Merlonghi che, suo malgrado, ha deciso di cambiare aria, vorrei che l’avvenimento non passasse inosservato, nell’indifferenza generale dei colleghi e dei nemesi. Non chiedo miracoli tipo la vera e propria standing ovation tributata alla “mitica Claudia”, quando fu necessario utilizzare il salone del famoso ristorante “da Baffone”, visto il gran numero di presenze. C’erano la quasi totalità di amministratori, dipendenti, ex dipendenti in pensione e ben quattro Segretari Comunali che si erano avvicendati per servizio a Nemi. Quello che chiedo per Filippo è una semplice, classica cerimonia di saluto, come una delle tante vissute ai bei tempi, nella Sala Consiliare, in un clima di semplicità ed amicizia, come quando la più grande difficoltà consisteva nella scelta del forno dal quale ordinare le teglie di pizza o i biscottini, o da quello dei fratelli Cavaterra o da quello del Mister Piero visto che entrambi fornivano sempre prodotti di eccellente qualità.

Mi piacerebbe che al caro collega Filippo, dopo tanti anni al servizio della comunità di Nemi, alla presenza della Santa moglie Rosy (appellativo che merita per essergli sempre stata vicino), della dolce figliola Ludovica, di tutti i colleghi amici, degli amministratori e di tanti paesani accorsi per salutarlo, venisse riconosciuto un “elogio al merito” per la passione e l’impegno che ha sempre dimostrato nello svolgimento del proprio lavoro al servizio dei cittadini. Vorrei che, nonostante l’ultimo periodo a Nemi sia stato per lui molto difficile, rimanga nella sua memoria un piacevole ricordo della nostra comunità.

Chiedo troppo, caro Babbo Natale?

Fiducioso di poter essere ascoltato ti ringrazio a priori per tutto quello che riuscirai a fare per un ritorno alle vecchie tradizioni che hanno sempre contraddistinto il nostro Piccolo Grande Comune.

Grazie e Buon Natale”

Renzo Marianecci