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Magdi Allam a Fughe di Karta

di Giorgio Giordano – 04 Maggio 2009 – 19:04

FUGHE DI KARTA Seconda Edizione

Sabato 23 Maggio 2009 Palazzo del Parco - Bordighera Ore 21:00

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MAGDI CRISTIANO ALLAM Presenta “Europa Cristiana Libera La mia vita tra Verità e Libertà, Fede e Ragione, Valori e Regole”

Introduce l’autore Claudia Claudiano

“Fughe di Karta 2009” chiude con un altro grande evento, questa volta programmato nella più capiente location di Palazzo del Parco dove, sabato 23 Maggio sarà protagonista una delle voci più autorevoli del giornalismo italiano, Magdi Cristiano Allam. Nel suo libro “Europa Cristiana Libera - La mia vita tra Verità e Libertà, Fede e Ragione, Valori e Regole” consegna le ragioni di una scelta, quella di abbandonare il giornalismo per avviare un percorso politico concretizzato nella fondazione del partito “Protagonisti per l’Europa Cristiana”. La presentazione di Claudia Claudiano e, insieme, gli interventi degli stessi spettatori presenti permetteranno di avvicinare la sua straordinaria esperienza. “Concludiamo questa seconda edizione di “Fughe di Karta” con un’occasione importante per riflettere su tematiche di grande attualità - osserva l’Assessore alla Cultura Ugo Ingenito -. L’occasione è preziosa per ascoltare il punto di vista di un autore, già affermato giornalista di politica internazionale, nel rispetto della libertà di opinione e del credo di ognuno.

IL LIBRO

A meno di un anno di distanza, Magdi Cristiano Allam ha compiuto la seconda scelta radicale della sua vita. Ha deciso di porre fine, dopo trentacinque anni, a una brillante carriera giornalistica - che lo ha portato alla carica di vicedirettore ad personam del «» e, nello stesso tempo, a diventare il principale bersaglio in Italia dei terroristi islamici e a vivere sotto scorta - per scendere direttamente nell’agone politico e, non riconoscendosi appieno negli attuali schieramenti, fondare un nuovo partito, i Protagonisti Per l’Europa Cristiana. Una scelta che, come quella della conversione, è stata tanto clamorosa quanto, forse, inevitabile. Nel suo giornalismo, infatti, era diventata sempre più evidente l’urgenza di integrare la testimonianza resa con la scrittura e la parola con la testimonianza tramite l’azione, capace di tradurre in fatti le idee, per dare un seguito concreto all’implacabile denuncia della natura intimamente violenta e aggressiva dell’ («non esiste un islam moderato, ma solo musulmani moderati») e, insieme, all’allarme lanciato contro quella «deriva etica» che sta inquinando le radici giudaico-cristiane dell’Europa, rendendola terra di conquista per altre culture e religioni «forti». Europa Cristiana Libera è, quindi, l’esortazione con cui Allam chiama a raccolta tutti gli uomini di buona volontà per difendere i principi non negoziabili che sostanziano la nostra civiltà (Verità e Libertà, Fede e Ragione, Valori e Regole), contro i pericoli che la insidiano dall’interno. Fra questi, il nichilismo, cioè la negazione di ogni valore; il materialismo e il consumismo, che hanno portato alla «cosificazione» della persona e della vita stessa; il relativismo, che pone sullo stesso piano di verità tutte le confessioni e tutte le ideologie; il laicismo, che rifiuta la presenza della religione e della spiritualità nell’ambito della sfera pubblica. Ma anche il buonismo, che immagina il rapporto con l’altro solo in termini di arrendevolezza e acquiescenza, e il multiculturalismo, ovvero l’illusione che si possa gestire una comunità di persone appartenenti a culture, fedi ed etnie diverse senza un collante identitario, limitandosi a elargire a piene mani diritti e libertà. L’obiettivo della nuova missione a cui Allam ha scelto di dedicare la propria vita ha la chiarezza e la semplicità dei grandi sogni: «Sogno un’Europa che ridefinisca eticamente il proprio modello di convivenza sociale e culturale, sulla base di valori e regole che

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salvaguardano il bene comune e l’interesse generale, fondati sul rispetto dei diritti e l’ottemperanza dei doveri, sul godimento della libertà, sull’adesione alla democrazia sostanziale, su una spiritualità condivisa, sulla partecipazione alla costruzione di un futuro migliore per tutti, senza alcuna eccezione e discriminazione».

MAGDI CRISTIANO ALLAM

Magdi Cristiano Allam, nato al nel 1952, si è laureato in Sociologia all’Università La Sapienza di Roma dopo aver frequentato in Egitto un collegio salesiano dove ha imparato la lingua italiana e acquisito familiarità con la cultura del nostro paese e del mondo occidentale. Giornalista, ha lavorato alla “Repubblica” ed è stato vicedirettore ad personam del “Corriere della Sera”. Magdi Allam è considerato da una parte del mondo politico e culturale italiano come uno dei partecipanti più influenti e più in vista al dibattito italiano sul rapporto tra Occidente e mondo arabo, criticato invece da un'altra parte di quello stesso mondo. All'argomento Allam ha dedicato diversi libri e interventi nell'ambito dei principali talk-show televisivi. Le sue posizioni, molto vicine a quelle dei critici più severi del mondo islamico, gli hanno procurato critiche ma anche consensi dall'opinione pubblica oltre che da opinionisti e politici italiani. Ha pubblicato di recente: Vincere la paura. La mia vita contro il terrorismo islamico e l’incoscienza dell’Occidente (2005), Io amo l’Italia. Ma gli italiani la amano? (2006), Viva Israele. Dall’ideologia della morte alla civiltà della vita: la mia storia (2007), Grazie Gesù. La mia conversione dall’Islam al cattolicesimo (2008). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il Premio Saint-Vincent di giornalismo, l’Ambrogino d’oro del Comune di Milano, il Premio internazionale Dan David e il Mass Media Award dell’American Jewish Committee. Il 30 novembre 2008 Magdi Allam abbandona il giornalismo per dedicarsi all'attività politica.

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