Anno VI Bollettino Ufficiale Dell'associazione Studiosi Scienze

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Anno VI Bollettino Ufficiale Dell'associazione Studiosi Scienze Bollettino ufficiale dell'Associazione Studiosi Scienze Eterodosse (ASSE) sulla free energy, sui nuovi sistemi propulsivi e sui protagonisti di ricerche e visioni del mondo alternative. Distribuito ai soli soci. Anno VI nn.37.37 agosto 2005 2 Free-Energy 4 Franco Ivaldi Introduzione a progetto di ricerca “Energia dai cristalli” 6 Eugenio Odorifero Tomi-Smot 10 Univ. degli Studi di Padova Dispositivi Elettrici Storici 16 Chaim Yankle Chaim Yankle ZPE 18 The Wyndpower Group Roof-mounted whisper-quiet urban turbine 20 OceanAir Rooftop Wind Energy Generator 25 Power Management Design Line Ultracapacitor technology breakthrough powers higher-performance products 28 Ocean Power Delivery Ldt. Offshore Wave Energy 30 Wave Hub for Ocean Energy 33 Energia dalle onde del mare in Norvegia 34 E.E.S.D. Wave energy utilization in Europe 60 Pureenergysystems.com Kneider Waves Energy Propeller 64 Trinity motors Inc. A Historic Breakthrough In Motor/Generator Function. 66 Michael Fitzpatrick Sound Waves May Be Used To Generate Energy 69 Steve Kundel New Magnetic Motor 74 www.pegna.com STRANI MOTORI Antigravità , Propulslsione Elettromagnetica e PNN 86 Archer Enterprises StarDrive Engineering 92 Stan Deyo Stream of Consciousness Personaggi e protagoniisti della ricerca allternativa 100 Frank Germano Viktor Schauberger Frontiere 112 Roland Lehoucq E domani, le colonie su Marte 117 Di Carlo A. Pelanda Terraformare Marte 118 Nature.com Il sito ideale per una base lunare? Soleggiato 119 AA..VV. Base lunare 126 AA.VV. Retrofuturo 132 Aerospace Systems PLANETS CLIMATE CONTROL 133 J.O.Fletcher Controlling the Planet's Climate 150 B. Carr e S.B.Giddings Buchi neri in laboratorio 158 pureenergysystems.com BIO-ENERGETICS 163 N. Reiter and Dr. S. P. Faile Examination of Novel Powdered Materials 172 Sandeep Acharya Magnetic Energy to Mechanical Energy Converter 174 Sterling D. Allan, Water From Air, From Sea, From Waste Water 176 A cura di Franco Malgarini Basi Extraterrestri 3 La Redazione provvisoria della rivista è presso il seguente indirizzo: Franco Malgarini via di Boccea 302 00167 Roma Email: [email protected] Sito Web: http://asse.altervita.org Mailing list:http://groups.yahoo.com/group/altraenergia Tale indirizzo è anche sede dell'A.S.S.E. La redazione non vuole impedire la distribuzione della rivista al di fuori dell'associazione. Tuttavia, ciò può essere un potenziale danno per l'associazione stessa, a meno che non sia necessario davvero. Per il resto, vi preghiamo di usare il buon senso e di passarla solo a chi vi fidate. La Redazione 4 INTRODUZIONE A PROGETTO DI RICEICERCA “ENERGIA DAI CRISTALLI” Noi tutti viviamo in un mondo sempre più "sordo" verso la nostra natura di esseri coscienti. Il nostro tempo con le sue contraddizioni, il suo massiccio rifugiarsi in scorciatoie, la necessità di correre sempre più veloci, ci porta a vivere in un incessante confronto tra: vecchio e nuovo, dottrine cristallizzate e idee progressiste, interesse individuale e benessere generale, valori materiali e valori spirituali ecc. Da ciò nasce la necessità dell'uomo di trovare una risposta alle sue grandi ed antiche domande: chi sono? da dove vengo? dove vado? cos’è la verità? Interrogativi presenti negli scritti sacri di Israele, ma anche nei Veda non meno che negli Avesta; li troviamo negli scritti di Confucio e Lao-Tze come pure nella predicazione dei Tirthankara e di Buddha; sono ancora essi ad affiorare nei poemi di Omero e nelle tragedie di Euripide e Sofocle come nei trattati filosofici di Platone ed Aristotele. Le risposte vengono ricercate di volta in volta nei miti, nella superstizione, nella religione, nella scienza; parte da qui il cammino che porterà l’uomo alla scoperta di orizzonti di conoscenza sempre più evoluti, più universali, che non significa più complessi. La conoscenza oggi è organizzata in modo specializzato e quindi frammentato in compartimenti più o meno stagni, dispersi come la luce diffusa in diverse direzioni dalle facce di un unico prisma. Sfaccettare la conoscenza in molteplici saperi, secondo il famoso motto "divide et impera", rallenta l’evoluzione dell’uomo, ed è conveniente purtroppo solo a pochi, in prospettive molto miopi; mentre a tutta l’umanità, nonché all’intero ecosistema, servirebbe più condivisione di propositi, onde poter agire secondo le grandi ed immutabili leggi dell’ universo, per cui solo con un sano, libero ed indispensabile confronto delle diverse discipline e dei diversi modi di intendere le varie discipline, l’umanità tutta riuscirà a “crescere”. La difficoltà di giungere per quanto possibile ad una conoscenza e coscienza “universale” ha poi come ulteriore effetto, quello di dover compiere un vero e proprio atto di fede nei confronti dei dogmi scientifici nelle mani degli “specialisti” del sapere; tuttavia dinanzi a una ragione debole anche la fede cade nel grave pericolo di essere ridotta a mito o superstizione; per cui nel prossimo futuro se vorremo tutti veramente “crescere”, scienza e religione dovranno sempre di più collaborare per arrivare a dare un significato comune al nostro “sapere”, scoprendo con l’astuzia di un serpente e l’innocenza di un bambino che “dentro” al progetto del mondo da noi definito come “fisico” vi è la mente di un Creatore. Non è questo soltanto il pensiero di un grande scienziato quale Albert Einstein, ma lo stesso Giovanni Paolo II scriveva in una sua enciclica "Fides et Ratio": «La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità. È Dio ad aver posto nel cuore dell'uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso» Ed è con questo spirito di rispetto reciproco e grande universalità che oggi dobbiamo accostarci alla “ricerca”, in quanto da sempre la conoscenza è un fattore strategico centrale per lo sviluppo dei popoli. La ricerca che Noi ci proponiamo di sviluppare riguarda il capitolo dell’energia; un mondo moderno senza energia sarebbe impensabile, per cui noi tutti dovremo trovare più tempo per porci alcune semplici domande: da dove viene tutta questa energia? quale prezzo dobbiamo pagare per il suo utilizzo? con l’impiego delle nostre attuali tecnologie, quanto dureranno le riserve naturali disponibili nel nostro mondo? Secondo il nostro attuale senso comune l’energia è intesa come una potenza o meglio una forza in grado di compiere "qualcosa", un lavoro, un movimento; dunque il concetto di energia in realtà è stato creato dall’uomo come una sorta di moneta di scambio per quantificare le interazioni tra fenomeni “fisico chimici” molto diversi tra loro; ad esempio le reazioni chimiche all’interno dei muscoli di un ciclista provocano l’avanzamento della bicicletta, che consiste in glucosio bruciato tramite la 5 respirazione cellulare. Esistono diverse forme di intendere l’energia e quindi di conseguenza anche diverse fonti di approvvigionamento energetico; l’uomo in principio utilizzava la sua propria forza, in seguito ha imparato ad utilizzare quella degli schiavi, degli animali, poi quella della natura come vento, acqua, ecc., infine sono arrivate le macchine che funzionano tramite l’energia prodotta dalla combustione di un “carburante” o dall’energia elettrica, la quale a sua volta viene prodotta a partire da materie prime quali carbone, gas naturale, petrolio ecc., oppure da materiale “nuclearmente instabile” come l’uranio arricchito. Noi tramite lo sviluppo del Progetto di ricerca “Energia dai cristalli”, intendiamo sondare un nuovo modo di intendere e quindi produrre ciò che noi definiamo come energia, utilizzando il fenomeno di “masse critiche” a rilascio controllato, da innescare su strutture cristalline tipo silice e/o quarzi. 6 Il Tomi-Smot di Eugenio Odorifero Le origini dell'esperimento illustrato qui di seguito partono effettivamente da un fiasco (che poi fiasco non lo è esattamente, se dà nuove idee): l'esperienza del motore a convergenza magnetica, infatti, mi ha portato ad osservare il fenomeno al di fuori del contesto del motore stesso. Da qui poi sono venuti altri spunti, che verranno analizzati più tardi. Il nome Tomi-Smot è, a dire il vero, leggermente improprio: la parte “Smot”, quella che analizzerò ora, non è altro infatti che la convergenza magnetica, analizzata con un singolo magnete. La parte “Smot” Come anticipato, volevo mostrare le effettive potenzialità della convergenza magnetica. Per fare questo ho montato Semicerchio di ferro una semplice girante recuperata, a onor del vero, da un vecchio esperimento. Questa è costituita da tre bracci di legno con al centro dei cuscinetti a sfera che girano su un Cuscinetti a sfera albero costituito da un bullone: dal momento, comunque, che per i miei fini era troppo basso (questo bullone, purtroppo, è filettato solo per qualche centimetro) l'ho Magnete con sollevato con un piedistallo di plastica fino a portare la supporto girante ad un'altezza di 2,7 cm. Su uno di questi bracci sono Piedistallo stati montati due magneti di ferrite (24x12x4 mm.) ma riabbassati con un apposito sostegno di circa 9 mm.: tale complicazione si è resa necessaria per centrare i magneti (posti per lungo, quindi con un'altezza di 12 mm.) con il semicerchio di ferro (altezza di 20 mm.), così da percepire l'attrazione del ferro al meglio. Per il ferro, invece, ho operato diverse scelte: l'ho sempre preso dello spessore di 4 mm., ma di circonferenza più piccola rispetto al precedente esperimento del motore e, ad una estremità, l'ho fatto terminare “a punta” o, per dirla in termini meccanici, “a becco di clarino”. Una cosa per volta: ho scelto una circonferenza più piccola, 13cm., perché il movimento della trazione magnetica avviene per avvicinamento graduale: in altre parole il magnete si sposta perché verso un lato trova materiale attrattivo più vicino ad esso e quindi si porta in quella direzione (come indicato dall'illustrazione)1, quindi, se il cerchio è più piccolo allora la differenza della distanza magnete-ferro è maggiore e quindi il moto è maggiormente favorito, anche se è più breve.
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