Tracce Di Un Insolito Spettacolo Al Teatro Niccolini Nelle Carte Di Dorothy Nevile Lees *
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
ILARIA B. S BORGI «This interval from fighting» Tracce di un insolito spettacolo al Teatro Niccolini nelle carte di Dorothy Nevile Lees * All’Archivio Contemporaneo «A. Bonsanti» del Gabinetto Vieus- seux, si trovano le carte di due interessanti figure del mondo anglo-fio- rentino del primo Novecento: il regista, scenografo e teorico del teatro Edward Gordon Craig e la scrittrice Dorothy Nevile Lees. I due si conobbero a Firenze tra la fine del 1906 e l’inizio del 1907 e furono legati da un lungo sodalizio professionale e umano 1. Insieme realizza- rono «The Mask» (1908-1929), una rivista attraverso cui esporre le idee di Craig sull’ Arte del teatro, e fondarono una Scuola dove inse- gnare, praticare e sperimentare tali idee (1913-1914) 2. Grazie al loro figlio, David Lees, possiamo oggi consultare nello storico istituto fio- rentino i fondi «E.G. Craig» e «D.N. Lees» 3. * Questo studio è stato reso possibile dal co-finanziamento del mio Assegno di Ricerca presso il Dipartimento di Filologia Moderna dell’Università di Firenze da parte del Gabinetto Vieusseux e Lilly Italia. Ringrazio in particolar modo Gloria Manghetti dell’Archivio Contem- poraneo «A. Bonsanti» e Augusto Ciappi della Lilly Italia. Un ringraziamento speciale va inol- tre a Lorenzo Lees per avermi autorizzato a citare i materiali inediti di sua nonna Dorothy. 1 Si vedano il dattiloscritto di Dorothy Nevile Lees, Notes on Work with Gordon Craig and The Mask in Florence , Archivio Contemporaneo «A. Bonsanti», Fondo «D.N. Lees», II. 5. 2; il saggio di I.B. S BORGI , Behind The Mask : Dorothy Nevile Lees’ Florentine Contribution to Edward Gordon Craig’s ‘New Theatre’ , «Italian History & Culture», 7 (2001), pp. 7-26; e l’ar- ticolo non firmato Exhibition documents life of influential theatrical designer , «Harvard Gazette» (March 20, 2003). 2 Per ulteriori notizie su «The Mask» e la Scuola, si vedano il libro curato da Craig e Lees, A Living Theatre , Firenze, 1913 (Archivio Contemporaneo, Fondo «E.G. Craig»); e il volume collettaneo Gordon Craig in Italia , a cura di G. Isola - G. Pedullà, Roma, Bulzoni 1993. Craig e Lees realizzarono insieme un’altra rivista teatrale, il mensile «The Marionette» (1918), in cui, tra le altre cose, pubblicarono alcune pièces per marionette scritte dal regista. 3 Il Fondo «E.G. Craig» è stato venduto alla Regione Toscana che lo ha depositato presso l’Archivio Contemporaneo «A. Bonsanti» nel 1995. Il Fondo «D.N. Lees» è stato donato all’Ar- chivio nel 1996. Si veda Il Vieusseux. Storia di un Gabinetto di Lettura , a cura di Laura Desi- deri, Firenze, Polistampa 2004, pp. 155-158. Da ora in poi, nelle note, per indicare l’Archivio Contemporaneo userò la sigla ACGV, mentre per indicare i Fondi «E.G. Craig» e «D.N. Lees» userò le sigle EGC e DNL. 68 Ilaria B. Sborgi Tra i due personaggi è certamente Craig il più famoso e studiato 4. Numerose sono le collezioni pubbliche e private che portano il suo nome. 5 Studi recenti tuttavia hanno messo a fuoco l’importanza di esa- minare il lavoro di Lees ‘accanto’ a quello di Craig per meglio com- prendere certi aspetti della sua opera, soprattutto per quanto riguarda la sua produzione ‘fiorentina’ 6. I fondi Craig e Lees dell’Archivio Con- temporaneo offrono a pieno questa possibilità di indagine. Nel presente saggio si tratterà un esempio dell’utilità di consultarli in parallelo, se pur dalla ‘direzione’ opposta, ovvero interrogando il fondo Craig per meglio conoscere l’opera di Lees. L’oggetto in esame sarà un articolo inedito della scrittrice dal titolo Indian Theatre in War-Time. Some Notes on Performances in Florence after the Allied Occupation , conservato nel fondo del regista in ben due versioni men- tre nel fondo Lees non ve ne sono copie. La prima versione dell’articolo è datata 22 Aprile 1946 7 e fu comprata dalla rivista americana «Theatre Arts» che tuttavia non lo pubblicò 8. La seconda versione, dal titolo leg- 4 Tra i maggiori studi su Craig, segnaliamo: J. L EEPER , Edward Gordon Craig: Designs for the Theatre , Middlesex, Penguin (King Penguin Book) 1948; F. MAROTTI , Gordon Craig , Bolo- gna, Cappelli 1961; D. B ABLET , Edward Gordon Craig, New York, Trans. Daphne Woodward, Theatre Arts Books 1966; I. K YLE FLETCHER – A. R OOD , Edward Gordon Craig: A Biblio- graphy , London, STR 1967; C. I NNES , Edward Gordon Craig , Cambridge - New York, Cam- bridge University Press 1983; Gordon Craig in Italia , a cura di G. Isola - G. Pedullà, cit. Tra i saggi degli ultimi anni, segnaliamo L. N EWMAN , From Stage to Page: Hamlet with Edward Gordon Craig , John Dieter (ed.), The Book as a Work of Art. The Cranach Press of Count Harry Kessler , Berlin - Williamstown (MA), Triton Verlag and the Chapin Library 2005; E. G RE - MIGNI , Considerazioni in merito ad alcuni bozzetti di Edward Gordon Craig relativi alla scena quinta del primo atto dell’Amleto , Bollettino Telematico dell’Arte, 15 Aprile 2005, n. 393 (http://www.bta.it/txt/a0/03/bta00393.html). 5 Si veda L.M. N EWMAN , Gordon Craig Archives: International Survey , London, The Malkin Press 1976. Questa ‘mappatura’ richiederebbe un aggiornamento. Ad esempio, la cospicua collezione venduta da David Lees all’Università di Harvard negli anni ’80, così come i due fondi conservati all’ACGV, non sono segnalati. È invece menzionata la «Gordon Craig Col- lection», donata da Dorothy Nevile Lees al British Institute di Firenze dopo la seconda guerra mondiale (p. 62). 6 Si vedano per esempio la tesi di laurea di A. C ORDA , Gordon Craig e The Mask: storia e contenuti di una rivista teatrale , Università degli Studi di Firenze (2000-2001); I.B. S BORGI , Behind The Mask, cit.; G. I SOLA , Edward Gordon Craig, gli artigiani fiorentini e la città , «La scena e lo schermo», 4 (1992), n. 5/6, pp. 34-45; ID., The Mask (1908-1929): appunti per la sto- ria di una rivista teatrale , «Castello di Elsinore», 2 (1989), n. 2-3, pp. 131-52; A. S ARDELLI , Sogno e realtà. Documenti inediti sulla presenza di E.G. Craig a Firenze , «Quaderni di Tea- tro», 9 (1987) n. 36, pp. 20-40. 7 ACGV, Fondo EGC, V. 2.8. 8 Durante gli anni della sua pubblicazione (1916-1964), la rivista cambiò nome tre volte: «Theatre Arts Magazine», «Theatre Arts Monthly», «Theatre Arts». «This interval from fighting» 69 germente diverso ( Indian Theatre in War-Time. Performances in Flo- rence during the Allied Occupation ), fa parte di una raccolta di articoli di teatro di Lees intitolata Some Plays and Players of the Past 9. L’au- trice presentò il volume ad alcune case editrici, tra cui la Oxford Uni- versity Press, agli inizi degli anni ’60, senza però riuscire a pubbli- carlo 10 . Le due stesure dell’articolo in questione sono pressoché identi- che. La differenza principale sta nel fatto che quella del 1946 è suddivisa in paragrafi i cui titoli scandiscono la progressione narrativa mentre nella versione del 1960 tale suddivisione è assente. Prima di analizzare lo scritto di Lees, sarà utile delinearne il con- testo soffermandosi brevemente sulla vita dell’autrice. Giunta a Firenze nel 1903, a 23 anni, per cercare lavoro e realizzare il proprio sogno di diventare una scrittrice professionista 11 , Lees trascorse nel capoluogo toscano tutto il resto della sua vita senza mai tornare in Inghilterra, la sua terra d’origine (morì nel 1966). All’inizio lavorò come ragazza alla pari per alcune famiglie italiane, poi come dattilo- grafa e traduttrice al «Literary and Foreign Office» in Por Santa Maria 12 . Si trattava di un piccolo ufficio dal quale passava una nutrita varietà di persone: imprenditori italiani che avevano bisogno di tra- durre in inglese una lettera commerciale, autori quali William De Morgan e Annie E. Holdsworth (cognata di Vernon Lee), giornalisti come Enrico Corradini che aveva commissionato alcune copie di una pièce teatrale da consegnare a Eleonora Duse. Fu la stessa Lees a por- tare le copie alla grande attrice nel suo albergo, dove la trovò a letto pallida e langue tra una montagna di cuscini 13 . In parallelo, Lees scriveva per periodici locali in lingua inglese quali «The Italian Gazette» e «The Florence Herald» 14 contribuendovi con 9 ACGV, Fondo EGC, V.2.10. La raccolta Some Plays and Players of the Past è composta sia da articoli editi sia inediti. La maggior parte dei primi fu pubblicata su «The Mask» e «Theatre Arts». 10 Si vedano i fascicoli “Corrispondenza su ‘Small Boy in Tuscany’ e ‘Some Plays and Players of the Past’” e “Re: 2 Books” nella serie «Corrispondenza» del Fondo DNL all’ACGV (in corso di schedatura). 11 I. B. S BORGI , Behind The Mask, cit., pp. 8-9. 12 Si veda il dattiloscritto di Dorothy Nevile Lees, Notes for my Recollections after coming to Italy , ACGV, Fondo DNL, II. 4. 3. 13 Ivi . 14 «The Italian Gazette and Florence Gazette», settimanale in lingua inglese pubblicato a Roma e Firenze dal 3 novembre 1894 al 29 aprile 1915; continuazione di «The Florence Gazette» (ott. 1890 - ott. 1894). Si veda B. R IGHINI , I periodici fiorentini (1597-1950) , Firenze, Sansoni 70 Ilaria B. Sborgi vari articoli di arte e cultura 15 , e raccoglieva materiale per i suoi due libri sulla Toscana, Scenes and Shrines in Tuscany e Tuscan Feasts and Tuscan Friends 16 . Entrambi i volumi furono pubblicati nel 1907, annus mirabilis nella sua vita professionale e personale. Fu allora che cominciò a lavorare con Craig al suo progetto per un ‘Nuovo Teatro’. I due forse si erano già incontrati nel 1906, come sembrerebbe indicare un documento del fondo Lees all’Università di Harvard 17 , mentre nel diario del 1903-1907 conservato all’Archivio Contemporaneo «A.