I Cittadini Rumeni in Bassa Sabina.Pdf
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DISTRETTO SOCIALE DELLA BASSA SABINA AMBITO MIRTENSE RIETI 2 Comuni di : Cantalupo in Sabina, Casperia, Collevecchio, Configni, Cottanello, Forano, Magliano Sabina, Mompeo, Montasola, Montebuono, Montopoli di Sabina, Poggio Catino, Poggio Mirteto, Roccantica, Salisano, Selci Sabino, Stimigliano, Tarano, Torri in Sabina, Vacone. Ente capofila: Comune di Poggio Mirteto SERVIZIO SOCIALE DISTRETTUALE CENTRO SERVIZI PER L’IMMIGRAZIONE I cittadini Rumeni in Bassa Sabina Analisi socio demografica su un campione di 100 interviste nel territorio di Poggio Mirteto e di Magliano Sabina L’indagine è stata curata dal dott. Giovan Battista Giuliani coordinatore del Centro distrettuale dei Servizi per l’immigrazione con il determinante contributo di: Despina Ciuncanu (interviste Poggio Mirteto) Sara Del Vescovo (interviste Magliano Sabina) Federica Greco, Agnese Maierini e Alessia Sanguedolce (testi e grafica) data di pubblicazione: ottobre 2013 Il Distretto sociale della Bassa Sabina - ambito territoriale Mirtense - Rieti 2, si estende dai Monti Sabini fino alla Valle del Tevere e presenta al suo interno caratteri socio demografici statisticamente difformi. Alle pendici dei monti Tancia e Fontecerro troviamo comuni come Cottanello, Montasola, Roccantica, Casperia, Poggio Catino ad economia prevalentemente agricola; caratterizzati dalla presenza di immigrati principalmente provenienti da Albania e Macedonia. Vi è poi una zona intermedia di cui fanno parte i comuni di Montebuono, Cantalupo, Tarano, Selci, Torri in Sabina e Collevecchio dove si assiste ad un graduale aumento di stranieri in cerca di condizioni più favorevoli a causa dal progressivo esaurimento del mercato immobiliare nelle zone lungo il Tevere. I comuni invece che si sviluppano lungo il corso del Tevere ai confini con la provincia romana, tra cui Poggio Mirteto, Montopoli, Stimigliano, Forano, Magliano Sabina, riflettono i caratteri tipici dell'urbanizzazione in Italia a partire dagli anni '80 quando si è assistito ad una crescente fuga di abitanti dalle grandi città verso i piccoli centri. Tale spostamento fu causato dall'alto costo del mercato della casa nelle grandi aree urbane e dalla ricerca di una maggiore qualità della vita. Il fenomeno porta ad un graduale aumento della popolazione generale ed in particolare di quella immigrata ed allo sviluppo di attività legate ai settori dell'edilizia e del terziario . Dopo questa analisi abbiamo ritenuto opportuno concentrare la nostra attenzione, per questioni socio-demografiche e territoriali, sui comuni di Magliano Sabina e Poggio Mirteto che maggiormente rappresentano due realtà socio-economiche diverse nella zona in cui è più alto il numero di immigrati. Questo documento infatti presenta i risultati di un'indagine sugli immigrati rumeni (basata su 100 interviste) e un'interpretazione degli stessi in base alla ricerca sociale condotta nella Bassa Sabina. PRINCIPALI CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE La ricerca si è concentrata maggiormente sulla comunità rumena a causa dell'elevata presenza di questi stranieri nella zona presa come campione. Comuni TOTALE Distretto sociale della Bassa Sabina stranieri M F Rieti 2 residenti POGGIO MIRTETO 723 342 381 FORANO 513 221 292 STIMIGLIANO 465 215 250 MONTOPOLI SABINA 420 190 230 MAGLIANO SABINA 352 160 192 TARANO 173 87 86 CANTALUPO IN SABINA 154 67 87 TORRI IN SABINA 120 60 60 MONTEBUONO 105 52 53 POGGIO CATINO 97 44 53 CASPERIA 86 32 54 SELCI 81 38 43 COLLEVECCHIO 59 21 38 CONFIGNI 46 21 25 COTTANELLO 46 20 26 ROCCANTICA 31 13 18 MOMPEO 24 11 13 SALISANO 26 11 15 VACONE 21 14 7 MONTASOLA 19 9 10 totale Distretto 3561 1628 1933 L'UNIVERSO di riferimento dell'indagine è costituito da rumeni regolarmente residenti in questi due comuni, pari a 490 unità al 31 dicembre 2011, di questi 230 maschi e 260 femmine e suddivisi nelle seguenti fasce di età. Fasce di età 250 200 150 100 50 0 0-4 ANNI 5-13 ANNI 14-17 ANNI 18-35 ANNI 36-65 ANNI OLTRE 65 ANNI CAMPIONE : 100 CASI rappresentativi della popolazione di riferimento con riguardo alla sua distribuzione per sesso ed età. TECNICA D'INDAGINE : L'indagine è stata condotta attraverso la somministrazione di una intervista faccia a faccia. Le interviste sono state ripartite proporzionalmente alla distribuzione degli immigrati residenti nei due comuni di riferimento : RUMENI RESIDENTI Sono state infatti 350 realizzate 65 300 interviste nel 250 FEMMINE comune di Poggio 200 MASCHI Mirteto e 35 nel 150 comune di 100 Magliano Sabina. 50 0 POGGIO MIRTETO MAGLIANO SABINA La prima caratteristica rilevata dalla nostra inchiesta è: l'anzianità di presenza : si nota che il 70% degli immigrati è residente da un minimo di 3 a un massimo di 10 anni giunti in Italia quindi tra il 2001 e il 2008. 40 35 30 25 20 Serie1 Serie2 15 10 5 0 da meno di uno da 1-3 anni da 3-5 anni da 5-10 anni da più di 10 anni Tra gli immigrati rumeni si registra inoltre una quota consistente di persone dotate di un'istruzione medio - alta: infatti come si può notare dal grafico seguente circa il 70% delle persone intervistate ha completato i suoi studi nelle scuole medie e superiori, quindi in media tra i 15 e i 20 anni. Al contrario pochi hanno conseguito la laurea ( solo il 6%). TITOLO DI STUDIO 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Nessuno Elementari Medie Superiori Università Per quanto riguarda le lingue parlate in famiglia degli immigrati risulta che solo il 22% parla in casa l'italiano e se si aggiunge la percentuale di coloro che parlano l'italiano con i figli si giunge a sfiorare il 20 %. La maggior parte (circa il 61%) parla, in famiglia, la propria lingua di origine . LINGUA PARLATA IN FAMIGLIA 70 60 50 40 30 20 10 0 LA MIA LINGUA ITALIANO CON I FIGLI ITALIANO MISTO DI LINGUE Nonostante in casa si parli poco l'italiano molti degli immigrati intervistati ritengono di avere una sufficiente conoscenza dell'italiano: il 59% lo conosce sufficientemente, il 38% molto bene e solo il 3% non lo conosce . CONOSCENZA DELL'ITALIANO 60 50 40 30 20 10 0 NULLA SUFFICIENTE BUONA IL LAVORO Come si vedrà successivamente, il motivo principale della scelta dell'Italia come meta dell'immigrazione è la possibilità di trovare lavoro, è perciò importante esaminare la situazione lavorativa attuale degli immigrati . Il 69% è attualmente occupato e il restante 31% è costituito da studenti, da persone disoccupate e in cerca di lavoro e da casalinghe. CONDIZIONE PROFESSIONALE/NON PROFESSIONALE 70 60 50 40 30 20 10 0 IN CERCA DI DISOCCUPATO OCCUPATO CASALINGA STUDENTE LAVORO Per quanto riguarda gli occupati, circa la metà ha un contratto di lavoro regolare di cui la maggior parte sono operai, ma vi è una percentuale notevole ( circa il 25%) che è pagata ad ore tra cui badanti, colf... Il 16 % afferma di svolgere una attività autonoma ed il restante 9% preferisce non definire la sua posizione contrattuale, lasciando supporre dunque che si tratti di "accordo verbale" ovvero di lavoratori in nero. TIPO DI CONTRATTO DI LAVORO 40 35 30 25 20 15 10 5 0 CONTRATTO LAVORO IN PROPRIO PAGATO AD ORE ACCORDO VERBALE REGOLARE Le professioni più diffuse sono: operaio e collaboratrici domestiche tra cui badanti colf e domestiche, mentre tra le professione autonome si segnala quella dell'artigiano. LE PROFESSIONI COLLABORATRICI DOMESTICHE OPERAIO ARTIGIANO BRACCIANTE LAVORI OCCASIONALI ALTRO 0 5 10 15 20 25 30 Considerando ora il guadagno degli occupati, si può notare che la maggioranza indica una cifra compresa tra gli 800 e i 1100 € mensili; una percentuale notevole comunque afferma di guadagnare meno di 600 € mensili. IL GUADAGNO DEI LAVORATORI 35 30 25 20 15 10 5 0 MENO DI 600 TRA 600 E 800 TRA 800 E 1100 TRA 1100 E 1300 Più di 1300 LA FAMIGLIA L'80% degli immigrati abita con la propria famiglia: si tratta di un dato importate perché la presenza della famiglia ci indica la tendenza alla riunione della famiglia. CON ALTRE PERSONE ALTRO CON AMICI E/O 6% PARENTI 1% 13% CON LA FAMIGLIA 80% Abbiamo quindi dimostrato che più della metà dei rumeni vive nella propria famiglia, la quale è composta per lo più da tre o quattro persone, solo il 19 % risulta essere single mentre il 15% afferma di avere una famiglia numerosa composta cioè da cinque o più persone. Il 35% di queste famiglie sostiene di non avere nessuno figlio in Italia e per quanto riguarda il restante maggiormente affermano di avere uno o due figli e pochissime ( 5%) ne hanno più di due. Il 36% delle famiglie immigrate ha, inoltre, altri figli (in alcuni casi più di uno) che sono rimasti nel loro Paese di origine. NUMERO DI COMPONENTI DELLA FAMIGLIA 30 25 20 15 10 5 0 DUE TRE QUATTRO CINQUE Più di cinque NUMERO DI FIGLI CONVIVENTI IN FAMIGLIA NESSUNO Più di tre TRE DUE UNO 0 5 10 15 20 25 30 NUMERO DI COABITANTI IN CASA 30 25 20 15 10 5 0 DUE TRE QUATTRO CINQUE SEI Più di Sei NON RISPONDE NUMERO DI FIGLI NON IN ITALIA No Sì, più di due Sì, due Sì, uno 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 LE CASE Il 72% degli immigrati vive in case in affitto, i proprietari sono circa il 10% mentre i restanti vivono in case di parenti e/o amici o proprio nella casa del loro datore di lavoro. Nessuno ha affermato di non avere una dimora fissa. TIPO DI ABITAZIONE DEL DATORE DI ALTRO LAVORO 2% 11% DI PARENTI/AMICI 5% DI PROPRIETA' 10% AFFITTO 72% Le dimensioni delle abitazioni degli immigrati risultano essere comprese tra i 60 e i 70 mq, ma una percentuale considerevole è costituita anche da case con dimensioni inferiori ai 60 mq. DIMENSIONI DELL'ABITAZIONE IN MQ MENO DI 60 TRA 60-70 TRA 80-109 TRA 110-149 PIU' DI 150 NON SO 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 BENI E CONSUMI Nonostante le case degli immigrati siano piccole, sono tendenzialmente attrezzate: Elettrodomestici : in generale quasi tutti possiedono cucina, forno a gas, lavatrice e frigorifero; meno diffuso è il forno a micro-onde e ancor meno la lavastoviglie.