PERSONAGGI E INTERPRETI

TURCHI

Agramante Flavio Pierazzi Daniele Dieci Mandricardo Manuel Aravecchia Doralice Erica Chesi Ruggero Marco Pozzi Erica Chesi

Subrino Massimiliano Aravecchia I Concerti estivi per la Città Sabato 21 giugno 2014 - ore 21 CRISTIANI

Ostello della Ghiara - Via Guasco, 6 - Reggio Emilia Messo Massimiliano Aravecchia

Bradamante Vanessa Chesi Manuel Aravecchia Rodomonte Fiordiligi Flavia Venturelli Estratti da una trasposizione in forma di Maggio dell’ Furioso Mago Atlante Flavio Pierazzi

Maggiarini della Compagnia Val Dolo suggeritore : Marco Piacentini

violino : Ezio Bonicelli

INTRODUZIONE

Il copione del Maggio Rodomonte appartiene alla tradizione della compagnia di Val d’Asta. L’anonimo autore ottocentesco ha condensato in cinquecentocinquanta quartine una vasta materia, la cui traccia è l’ . Molti i personaggi e gli episodi che si susseguono e si disperdono in mille rivoli di azioni, nel tacito riferimento ad antefatti spesso non rappresentati. A fronte di un gigantesco affresco, destinato a dar sostanza al grande rito collettivo del Maggio drammatico e pur in

presenza di una grande stratificazione stilistica, è stato possibile isolare alcune vicende e D’armonie dolci e di concenti buoni… riorganizzare la trama del tessuto narrativo nel senso più diretto al culmine di tutta la … e diversi altri dilettevol suoni rappresentazione. Ad esso conduce l’avvincente tensione, destinata a sfociare nel combattimento tra Ruggero e Rodomonte, dove il secondo soccomberà sotto i colpi di iniziativa a cura della Biblioteca “A. Gentilucci” dell’Istituto Musicale colui che incarna e sarà destinato a dar vita, secondo il disegno encomiastico e Sede “A. Peri” di Reggio Emilia celebrativo di , alla nobile stirpe dei regnanti di casa d’Este.

I TESTI 7 AGRAMANTE Cavalier io vi consiglio da di por bando a ogni questione Mandricardo e

RODOMONTE tale appunto è mia intenzione Rodomonte continuano a evitando ogni periglio battersi Maggio di autore anonimo 8 Estratti da una trasposizione in forma di Maggio AGRAMANTE Il duello aspro e focoso dell’ Orlando Furioso di Ariosto si sospenda: è mia sentenza! Mandricardo e a cura di Marco Piacentini Doralice in mia presenza Rodomonte cessano il scelga or chi sia suo sposo combattimento 9 DORALICE Su coraggio o spirti miei 1 dovrò dunque pronunziare DORALICE Vedo giù calar dal monte la sentenza e a me donare un guerrier dal viso fosco sappian lume ora gli dèi a me par, lo riconosco 10 è il superbo Rodomonte MANDRICARDO II volere del Re nostro 2 pronto sono ad accettare DORALICE Lui ci viene a ritrovare RODOMONTE Giuro io di seguitare per far guerra o Mandricardo il supremo voler vostro niente giova esser gagliardo 11 di me si vuol vendicare DORALICE Rodomonte valoroso 3 resta in pace, e Mandricardo MANDRICARDO Qual si sia venga alla prova sceglierò senza riguardo non rifiuto tal battaglia per mio fido amato sposo proverà se questa vaglia 12 non l’ardir, la forza giova RODOMONTE O Pluton fino alle stelle 4 fa’ i tuoi servi in aria andare RODOMONTE Quella donna empio rivale e dal ciel qui fa calare tosto a me cedi o la vita tuoni, fulmini e procelle Si apparta se rifiuti è già prescritta 13 di tua fin l’ora fatale RODOMONTE Donne tutte inique, ingrate 5 traditrici ed infedeli, MANDRICARDO Se la donna ti appartiene temerarie, empie e crudeli ti convien l’armi adoprare per tormento al mondo nate ch’io la voglio conquistare 14 dissanguando a te le vene Battono MANDRICARDO Ti ringrazio idolo mio 6 che ti piacque unirti meco

RODOMONTE Mai tal vanto porterai DORALICE Fu del ciel l’alto decreto te lo giura Rodomonte fu voler del nostro Dio Si abbracciano se tu fossi scoglio o monte i tuoi dì qui finirai 15 22 RODOMONTE Vo’ partir che d’ira accresco MANDRICARDO Osi dunque a mia presenza e di rabbia in sull’istante di adoprar la bianca insegna? sia disfatto il Re Agramante Non è questa cosa degna con il campo suo moresco Andandosene l’abusar di mia clemenza 16 23 RODOMONTE Ritornar vo’ nel mio regno RUGGERO Tosto appronta armi e cavallo e lasciar di guerra il loco quanto ho detto lo sostengo vada il campo a ferro e fuoco contro il mondo lo difendo Agramante e il suo disegno mai non scendo colpo in fallo 24 Cambio scena MANDRICARDO Degli eroi di ogni terra 17 non pavento ed oltre il mondo MESSO O mia cara sfido Pluto dal profondo BRADAMANTE Vi saluto. ( Messo ) Ben trovata ed al ciel fo eterna guerra Arriva Doralice MESSO Questa lettera vi è inviata 25 da Ruggero vostro amante DORALICE Quel Rugger di fama opima 18 MANDRICARDO Temo sia lui vittorioso. BRADAMANTE Qual contento sento in cuore Dunque avete dello sposo che sposarmi ha stabilito sì fiducia e poca stima? quando avranno acconsentito 26 il Re Carlo e il genitore MANDRICARDO Presto l’armi a me recate DORALICE Caro sposo mio consorte Cambio scena se partite vado a morte 19 dal dolor. ( Mandricardo ) Vi MANDRICARDO Come mai osi portare allontanate! quell’insegna in quello scudo? 27 Ti disarmo e a braccio nudo Vede arrivare Ruggero e MANDRICARDO Cavalier prendi del campo svergognato devi andare osserva lo scudo ché il Re tartaro ti sfida 20 RUGGERO E Rugger lieto confida MANDRICARDO Appartenne a Ettor troiano riportar la gloria e il vanto Battono certo tu l’avrai rubato 28 RUGGERO L’ho con me da che son nato RUGGERO Quale stella ti condusse e di me sospetti invano oppur fur del sol li rai 21 il destin maledirai RUGGERO Questo scudo mi appartiene che a pugnar meco t’indusse e lo porto ovunque vada 29 e la mia possente spada MANDRICARDO La tua bella e fresca etade ch’io son degno lo sostiene dovrà aver sì triste fine come rosa dalle spine rotta vien pallida cade

30 38 MANDRICARDO Di tua morte e tua rovina AGRAMANTE Ma Rugger non è ancor spento questo è il giorno te lo giuro alle tende sia portato RUGGERO Non conosci ti assicuro ed un medico chiamato quanto il cielo a te destina sia curato in sul momento 31 RUGGERO Parmi udir dall’alto cielo Cambio scena una voce risuonare 39 che di gloria incoronare RODOMONTE Sopra questo largo fiume vuol la fronte di Ruggero voglio un ponte fabbricare 32 e in eterno qui lasciare DORALICE Ogni colpo che sull’armi di mia gloria chiaro lume ricevendo va il mio amore 40 lo ricevo anch’io nel cuore RODOMONTE Tutti son nemici miei e il respir sento mancarmi chi vorrà di qui passare 33 giuro l’armi sue spogliare MANDRICARDO Vergognosa è questa guerra e di farne alti trofei se più a lungo si conduce RUGGERO Vo’ veder se ancor riluce Cambio scena la mia gloria sulla terra Mandricardo è ucciso 41 34 BRADAMANTE Troppo lungo è il mio penare DORALICE Ciel che miro il caro seno più di un mese è già passato tutto immerso è nel suo sangue che il mio amor avea giurato nel vederlo il mio cuor langue di venirmi a ritrovare dal dolor ne vengo meno 42 35 BRADAMANTE O Rugger, Rugger mio caro DORALICE Ahi qual barbara sorte perché mai tanto dolore il ciel mi ha destinato fai soffrire questo cuore veder lo sposo amato e non senti il pianto amaro che giace estinto al suol 43 36 MESSO O mia cara Bradamante AGRAMANTE Rassegnatevi agli dèi come qui soletta stai così vuol l’alto motore BRADAMANTE Dammi nuova se tu sai DORALICE II dolor mi stringe il cuore di Rugger mio fido amante e rapisce i sensi miei 44 37 MESSO Nell’esercito nemico AGRAMANTE La battaglia è terminata gran scompiglio è fra lor sorto ambo spenti i combattenti. Mandricardo restò morto Ah! Funesti avvenimenti e Rugger langue ferito spento è il nerbo dell’armata

45 53 BRADAMANTE Qual tristo annunzio, o Dio FIORDILIGI Ahimé trista che veggìo del mio Rugger che langue il mio caro Brandimarte dalle ferite il sangue il mio ben da me si parte tutto si verserà va prigion che far deggìo Arriva Bradamante 46 54 MESSO Rasserena il mesto ciglio BRADAMANTE Dimmi o donna del languire che Rugger vivrà si spera la cagion con puro cuore ma Marfisa la guerriera qual ria pena e qual dolore coglierà quel vago giglio ti conduce a tal martire 47 55 BRADAMANTE Chi ti diede tal notizia? FIORDILIGI Cavalier il tuo valore MESSO Un guerrier del campo moro a me grande si presenta BRADAMANTE Per quel Dio che in terra adoro mi puoi far lieta e contenta di mie man farò giustizia liberando il mio signore 48 56 BRADAMANTE Quella donna maledetta FIORDILIGI Me lo venne a imprigionare e l'infame traditore nella torre annessa al ponte causa son del mio dolore il superbo Rodomonte giuro farne aspra vendetta tu dai lacci lo puoi trare 49 57 BRADAMANTE Parto tosto amico addio BRADAMANTE Son la bella Bradamante tutto il mondo vo’ sfidare che nell’arme tanto vaglia ed in terra far saltare Va verso il campo di sono in via per far battaglia teste altier col brando mio Agramante come te cerco l’amante 58 Cambio scena FIORDILIGI Questo è il ponte ed il guerriero 50 mira e guarda il malriposto BRANDIMARTE O guerrier che venir parmi il mio ben tien lui nascosto sopra il ponte arresta il piede quel tiranno iniquo e fiero che lasciar ti si richiede 59 il destrier, la veste e l’armi RODOMONTE Chi è colui che di varcare 51 brama il ponte vo’ sapere RODOMONTE Per risposta avrai la lancia BRADAMANTE Son di Francia un cavaliere ch’io ti dono in mezzo al cuore sgombra il passo e non tardare RODOMONTE Tu prigion io vincitore Brandimarte cade; perde 60 resterai guerrier di Francia scudo e spada nel fossato BRADAMANTE Perché vuoi che gli innocenti 52 paghin bestia, il tuo gran fallo RODOMONTE L’armatura ornata e bella pria ch’io lasci armi e cavallo vo’ nel fiume a ripescare vo’ provarti nei cimenti e con questa voglio ornare il sepolcro d’Isabella 61 69 BRADAMANTE Ma si deve far un patto BRADAMANTE Seguitando quel sentiero se ti abbatto mie sian l’armi già che siamo ad Arli appresso consacrar ne voglio i marmi vanne al campo e dentro desso e i prigioni abbian riscatto troverai il mio Ruggero 62 70 RODOMONTE Il tuo detto giusto parmi BRADAMANTE Gli dirai che un cavaliero s’io andrò giù dal destriere la disfida egli richiede in tua mano ogni guerriero ché mancante fu di fede lascerò con tutte l’armi a chi amò con cuor sincero Fiordiligi va 63 71 RODOMONTE Or principio abbia la guerra BRADAMANTE Oggi è giorno di vendetta con mia possa andrai nell’onda un guerrier solo vi sfida BRADAMANTE Tu rovescio sulla sponda che in sue virtù confida Bradamante arriva al caderai col capo a terra Battono impaziente qui vi aspetta campo di Agramante 64 72 RODOMONTE Maledetto il dio Macone SUBRINO A me affida o Re Agramante luna e sole ad ogni stella quell’impresa tanto altiera che tenesti una donzella giurerei ch’è la guerriera così salda in sull’arcione Rodomonte cade la feroce Bradamante 65 73 BRADAMANTE Chi abbattuto in terra sia AGRAMANTE La vittoria riportare vedi or tu! Cedi o guerriero! devi tu su quell’altiero RODOMONTE Ogni duce e cavaliero SUBRINO Sia pur donna o cavaliero per tue man libero sia quegli a terra dovrà andare 66 74 RODOMONTE Con vergogna danno e scorno SUBRINO Cavalier della ventura partirò ma ancor giurare contro a me abbassa la lancia mai più armi adoperare BRADAMANTE Non sei pari a mia possanza per un anno, un mese e un giorno Rodomonte va cadi steso alla pianura Subrino cade 67 75 BRADAMANTE Liberato è il cavaliero BRADAMANTE Di’ al figliuol del Re troiano FIORDILIGI e Grazie cara Bradamante se ha guerrier di onor pregiato BRANDIMARTE che sia tosto qui mandato BRADAMANTE Volgerò ora le piante a pugnar meco sul piano Verso il campo ov’è Ruggero 68 Cambio scena FIORDILIGI Per ovunque il tuo cammino Vo’ seguir né mi dileguo BRADAMANTE Io per Arli il cammin seguo verso il campo saracino

76 83 MARFISA O Subrin dimmi se sai Subrino incontra RUGGERO Tosto al campo voglio andare del rumor che intorno sento Marfisa ché ne sento gran diletto SUBRINO Maledetto quel momento di trovarmi al suo cospetto Si reca al campo di che d’Egitto il mar passai per poter seco pugnare battaglia 77 SUBRINO Io non so se un paladino Cambio scena può aver Pluto scatenato 84 ha d’un colpo scavalcato MARFISA Volgi a me se n’hai l’ardire il possente Re Subrino troverai gran scorno e duolo 78 BRADAMANTE Tu cadrai distesa al suolo MARFISA Torna pure nell’interno di mia mano hai da morire Battono del castello ov’è Ruggero 85 quel feroce cavaliero MARFISA Maledetto il sol, la luna per mia mano andrà all’inferno maledetto il ciel, gli dèi i demoni iniqui e rei Marfisa cade ma si Cambio scena il destino e la fortuna rialza 79 86 FIORDILIGI O Rugger fuor dalle porte MARFISA Se di lancia un colpo sbaglia un guerrier ti sfida e attende non vantarti avermi vinta infedel nomarti intende son di ferro intorno cinta RUGGERO Chi sia mai sì ardito e forte per far teco aspra battaglia 80 87 RUGGERO Non comprendo a chi tal onta BRADAMANTE Se di tempra di Vulcano presentarmi ha tanto ardire tutta avessi l’armatura per mie man dovrà morire devi aver qui sepoltura sia pur forte a me non conta Va da Agramante e inondar di sangue il piano 81 88 RUGGERO Qual rumore o Re Agramante MARFISA Pria che vanti avermi vinta AGRAMANTE Qui Subrin potrà narrare si vedrà asciugarsi il mare SUBRINO Quel guerrier fa strabiliare e le fonti al ciel volare mi fe’ al ciel volger le piante e parlar la gente estinta 82 89 BRADAMANTE Dei provar per le mie mani RUGGERO Tosto l’armi a me recate il più barbaro dolore AGRAMANTE Mio Rugger perché sortite ché non son vostre ferite vo’ dal sen levarti il cuore totalmente ancor sanate farlo in pezzi e darlo ai cani 90 RUGGERO Qual vergogna e disonore qual errore e qual viltade per chi va adoprar le spade Arriva e osserva le due in difesa del mio onore combattenti 91 99 MARFISA Vo’ dal crin fino alle piante MARFISA Di placarmi tenti invano di un sol colpo te divisa sempre più cresce lo sdegno RUGGERO Il furor cessa Marfisa Cerca di interrompere la proverai o iniquo indegno cessa l’ira o Bradamante battaglia cruda morte di mia mano 92 100 MARFISA Cederai tu o traditore RUGGERO Cessa o donna il tuo furore Ruggero batte senza che mia forza non si uguaglia te ne prego e ti scongiuro affondare i colpi RUGGERO Via cessate la battaglia Interrompono la MARFISA Guerra vo’ pietà non curo e fra voi sia pace e amore battaglia strugger vo’ l’armi d’Ettorre 93 101 BRADAMANTE Cavalier vieni in disparte RUGGERO Non farai più al mondo guerra sol con te voglio parlare trapassarti voglio il cuore RUGGERO Pronto sono ad ascoltare Bradamante fa per ATLANTE Non lo far che dal dolore Arriva Atlante e ferma e ti seguo in ogni parte andare, ma Marfisa fremerà tutta la terra il combattimento interviene 102 94 ATLANTE Non più guerra tra voi sia MARFISA Partirai se avrai vittoria che sarebbe caso strano o morire o morte dare se uccidessi il tuo germano sulla terra vo’ lasciare o il fratel morte a te dia di Marfisa eterna gloria 103 95 ATLANTE Tu fratello e tu sorella RUGGERO Per pugnar teco non venni A Marfisa nati a un parto sulla rena ma ti amai come sorella ma sul monte di Carena godi pure o vaga stella fu rapita bambinella i tuoi dì lieti e sereni 104 96 ATLANTE Fu la vostra genitrice MARFISA Perché dunque in questi piani di cristiana stirpe nata un nemico hai tu protetto? e di voi fu fecondata RUGGERO Per colei trovar ricetto da Rugger sposo infelice nel mio cuor secreti arcani 105 97 RUGGERO Chi sei tu dimmi o signore MARFISA Della patria o traditore ATLANTE Sono Atlante che protetto e di tutta la Turchia ti ha qual figlio suo diletto vo’ con questa spada mia e guidato con amore ad ognun passarvi il cuore 106 98 RUGGERO Fui da te dunque salvato? RUGGERO Poi che vedo esser sì dura MARFISA Che mai feci ahimé meschina! al mio dire e i detti tuoi ATLANTE Fu il gran Dio, bontà divina avrai guerra se la vuoi che a riunirvi vi ha portato avrai morte e sepoltura Battono

107 114 MARFISA Genuflessa a te prostrata RODOMONTE Non saluto e non m’inchino fa’ vendetta se ti pare al Re Carlo e alla sua corte quando sdegni a perdonare quel Rugger lo sfido a morte alla tua sorella amata Si abbracciano sfido ogni paladino 108 115 RUGGERO Ti perdono e tu perdona RODOMONTE Se non sai son Rodomonte ciò che fu vada in oblio che ti sfida o traditore ringraziamo l’alto Iddio tu tradisti il tuo signore che la pace a noi ridona nel lavarti la tua fronte 109 116 RUGGERO Dei saper cara sorella RODOMONTE Pronto son perché infedele ch’io son vero e fido amante mi chiamasti e traditore della bella Bradamante quando sotto altro signore MARFISA Lieta son di tal novella stavo e fui sempre fedele 110 117 MARFISA Perdonate il fallir mio RUGGERO Ch’io non sono un traditore voi vedeste il caso strano lo sostengo a viso aperto BRADAMANTE Stringo a voi lieta la mano con la spada provo e accerto e perdon vi chieggio anch’io che tu sei un mentitore Battono 111 118 BRADAMANTE O sola dolce speme del mio cuore RODOMONTE Se leon fossi oppur pantera quante versai per te lacrime amare iena, tigre o fier serpente ed accecata da tanto dolore tutta la cristiana gente con lancia e spada ti volli sfidare strugger vo’ e la Francia intera RUGGERO Ma han vinto infine verità ed amore 119 mutato in gioia è il lungo trepidare RODOMONTE Nelle fibre il sangue mio marfisa ritrovai come sorella gorgogliar sento sì forte e te che di mia vita sei la stella RUGGERO Or vicin ti sta la morte 112 il tuo orgoglio andrà in oblio ATLANTE Svelato fu il segreto 120 Iddio così ha voluto RODOMONTE In sull’orlo della tomba ho il mio dover compiuto non ti avvedi hai posto il piede felici siate ognor a un tal colpo un monte cede trema il mondo e il ciel rimbomba Spezza la spada Cambio scena 121 113 RODOMONTE Crudo acciaro ed imperfetto MESSO Chi sarà che alla presenza che cedesti al colpo fiero qua si appressa un uomo altiero BRADAMANTE Morto vedo il mio Ruggero RUGGERO Sia pur forte o pur guerriero mi si agghiaccia il sangue in petto deve a noi far riverenza

122 Note al programma RODOMONTE Sol col tronco della spada tutti sfido a guerra e morte «Il Maggio è un’antica usanza popolare della gente dell’Appennino RUGGERO Vo’ decidere la sorte tosco-emiliano, nel quale si rappresentano fatti storici o immaginari a un di noi convien che cada sfondo cavalleresco e dove, come in qualsiasi altro spettacolo gradito al 123 pubblico, il Bene finisce col trionfare sul Male». In questa breve sintesi di RUGGERO Sei di sangue tutto tinto un autore di Maggi , Teobaldo Costi, è racchiusa l’essenza del Maggio , le cui cedi a me ch’io ti perdono origini si perdono nel tempo. RODOMONTE Da te vinto ancor non sono Nato in Toscana e valicato l’Appennino, il Maggio si diffuse nelle col pugnal ti voglio estinto Prende il pugnale valli più alte del Reggiano, del Modenese e del Parmense. Originato dalle 124 antiche feste pagane della primavera, il Maggio Drammatico consiste nella RODOMONTE Col pugnale mio pungente rappresentazione scenica, recitata e cantata, di un testo poetico opera di il tuo cuor vo’ trapassare poeti popolari. Questi poeti attingevano i soggetti delle loro opere dalle RUGGERO Mi saprò ben svincolare da due braccia certamente vicende cavalleresche e leggendarie contenute, dopo la prima esperienza 125 letteraria del Pulci, nell’ Orlando Furioso dell’Ariosto, nell’ RODOMONTE Un dei colpi miei possenti del Boiardo e nella Gerusalemme Liberata del Tasso, ma anche dai fatti vo’ prestarti in mezzo al cuore straordinari narrati da predicatori e cantastorie. RUGGERO Proverai l’arme d’Ettorre Fonte di leggenda furono le gesta dei crociati, così come le guerre va all’inferno fra i serpenti Rodomonte cade del lungo regno carolingio tramandate dapprima oralmente nei cicli 126 narrativi delle chanson de geste (materia di Francia) e di re Artù (materia di RODOMONTE O maledetta infame ingrata sorte Bretagna). Pellegrini e giullari ne portarono l’eco nelle corti; cantimpanca che mi facesti perder questa impresa e menestrelli nelle piazze e nelle stalle, dove i valligiani trascorrevano le così dovrò subire acerba morte lunghe sere invernali. e vana mi rendesti ogni difesa La rappresentazione del Maggio si svolge all’aperto, durante l’estate: RUGGERO Già dell’abisso vedi aprir le porte un’aia, un prato, una piazza sono i teatri naturali del Maggio . La musica tutti gli dèi venirti avanti a schiera accompagna l’intero svolgimento dello spettacolo che un tempo occupava ti attendono le fiamme dell’inferno quasi l’intero pomeriggio ed oggi è contenuto nell’ambito di due ore. Lo va’ col demonio e lì resta in eterno spazio scenico è un circolo attorno al quale si dispongono gli spettatori. 127 Lo spettacolo del Maggio utilizza testi composti esclusivamente di BRADAMANTE Vieni in seno, alla tua sposa coronato di trofei “quartine”, “sestine”, “ottave” e “sonetti” ed è tutto cantato (dalla prima RUGGERO Tu dai vita ai sensi miei parola all’ultima) dai diversi interpreti chiamati maggiarini in Emilia e o vermiglia o fresca rosa maggianti in Toscana. I momenti più importanti e significativi della vicenda 128 vengono sottolineati con l’uso di metri poetici cui vengono associati TUTTI Viva gli sposi evviva melodie diverse (quartina di settenari e ottava di endecasillabi). dei principi la pace La parte vocale è quella più propriamente narrativa. Alla base del e l’avversario audace Maggio è il canto della quartina di ottonari, costituito da una melodia fissa mai più ci turberà sulla quale il maggiarino ha la possibilità di fare variazioni o improvvisazioni, rispettandone però rigorosamente la struttura melodica e ritmica. Un’orchestrina (di solito violino, fisarmonica e chitarra) consente di mantenere una tonalità unica dal principio dello spettacolo alla fine, intervenendo tra una strofa e l’altra con motivi tradizionali o con brani moderni ( valzer , mazurke e polke ). Gli stacchi strumentali accompagnano Maggiarini della Compagnia Val Dolo l’entrata in scena degli attori, sottolineano i momenti salienti e di maggior pathos del dramma e introducono la festa che conclude la La Compagnia dei Maggiarini della Val Dolo si costituisce nell'estate del rappresentazione sotto forma di coro. Un suggeritore, detto campioniere , 1985 dalla fusione di due compagnie già esistenti, la Due Mulini di segue i maggiarini in scena per aiutarli a ricordare il testo, i movimenti Morsiano e Gli Amici del Maggio di Romanoro. E' composta da elementi scenici e per dare indicazioni musicali ai suonatori. provenienti da vari paesi della vallata; l'inserimento di alcuni giovani fa Alcuni padiglioni disposti ai bordi del circolo ospitano i maggiarini e ben sperare nella continuità artistica del gruppo e nel miglioramento indicano i luoghi della vicenda (regni, castelli, stati, ecc.) in cui si svolgono qualitativo della Compagnia. le scene. Le risorse sceniche sono simboliche: alcuni rami con foglie La presentazione di nuovi testi, ormai annuale, contribuisce a tener vivo possono indicare una foresta, un drappo azzurro il mare o un fiume, un l'entusiasmo fra i componenti ed il suo pubblico. In quasi trent'anni di cancelletto la prigione ecc. attività ha presentato più di 40 opere diverse in circa 160 Il costume classico del maggiarino emiliano è di velluto nero, impreziosito rappresentazioni. da ricami argentati e dorati, con una mantellina sulle spalle anch’essa ricamata. Il maggiarino porta spada e scudo, ed un elmo con pennacchio. Caratteristica e spettacolare è la battaglia, che vede incrociarsi i maggiarini che percuotono gli scudi scontrandosi in corsa, ad imitazione dei tornei cavallereschi. Questi combattimenti sono forse un residuo via via modificato nel tempo di antiche danze rituali. La virtù messa alla prova dal “combattimento”, espressione dell'umana forza d'animo e di corpo, è altresì un topos dell'epica cavalleresca, che celebra le gesta degli eroi cristiani e che il “compositore” dei Maggi guarda con grande libertà come a un repertorio di personaggi e situazioni destinati ad essere rivisitati in funzione della nuova scrittura drammatica.

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