Sped. in a.p. comma 2 art. 1 DL 24.12.2003con n° 353modificazioni conv. in L.46 del 27.02.2004 –- DCB Anno Milano LXXXIX - N. 9 MENSILE DELL’A.N.A. MENSILE OTTOBRE 2010 – 9 N. a un custode un a presidentedel L’abbraccio della montagna della AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE NUMERO 229

DIRETTORE RESPONSABILE Vittorio Brunello

DIREZIONE E REDAZIONE via Marsala, 9 - 20121 Milano tel. 02.29013181 - fax 02.29003611

INTERNET E-MAIL www.ana.it [email protected]

COMITATO DI DIREZIONE Adriano Crugnola (presidente), Ildo Baiesi, Fabrizio Balleri, Alcide Bertarini, Mario Botteselle, Vittorio Brunello, Stefano Duretto, Nino Geronazzo.

NON ISCRITTI ALL’ANA Abbonamenti, cambio indirizzo, rinnovi tel. 02.62410215 - fax 02.6555139 [email protected] per l’Italia: 12 euro (L. 23.235) IN COPERTINA per l’estero: 14 euro (L. 27.108) Il nostro presidente Corrado Perona alla consegna del Premio Fedeltà alla Montagna sul C.C.P. 23853203 intestato a: a Giovanni Compassi di Dogna in Friuli. Qui sopra la baita restaurata. «L’Alpino» - via Marsala, 9 - 20121 Milano (La foto di copertina è di Valeria Marchetti - L’Alpino) ISCRITTI ALL’ANA Gli iscritti all’ANA, per il cambio di indirizzo, devono rivolgersi esclusivamente al gruppo o alla sezione di appartenenza. 0 1 sommario 0 3 Editoriale 24-25 Il raduno del 3° rgpt.

2 a Bassano del Grappa ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI

4-5 Lettere al direttore 28-29 Il saluto alla Julia in partenza Via Marsala, 9 - 20121 Milano 6 Consiglio Direttivo Nazionale e per l’Afghanistan del 17 settembre Segreteria: tel. 02.62410200 r 30 Nostri alpini in armi fax 02.6592364 7 Calendario manifestazioni [email protected]

b 33 Raduno al monte Bernadia 8-12 Il Premio Fedeltà alla Montagna 35 In migliaia al Bosco

o a Giovanni Compassi Direttore Generale: tel. 02.62410211 delle Penne Mozze [email protected] t 14-18 Pasubio: il solenne pellegrinaggio 36-37 PC: i cinofili alpini argento

t 20-22 Settant’anni fa l’attacco ai mondiali Segretario Nazionale: tel. 02.62410212 alla Grecia 39-56 Rubriche [email protected] o Amministrazione: tel. 02.62410201 fax 02.6555139 [email protected]

Protezione Civile: tel. 02.62410205 Il calendario storico ANA 2011 fax 02.62410210 in preparazione il calendario storico dell’ANA per l’anno 2011. Si tratta della terza edi- [email protected] Èzione della monografia che ha incontrato un grande favore di pubblico e che quest’anno è dedicata al 150° dell’Unità d’Italia, alla conclusione dell’operazione di Protezione civile in Centro Studi ANA: tel. 02.62410207 Abruzzo, alle Adunate nazionali, alle attività associative nonché all’evoluzione delle Truppe fax 02.62410230 alpine. Gli interessati possono rivolgersi all’editore tel. 019-821863; cell. 333-4189360 oppure [email protected] al nr. 346-7384176; e-mail: [email protected], www. l-editrice.it. ● Fotolito e stampa: Amilcare Pizzi s.p.a. Via Amilcare Pizzi, 14 La nuova cravatta ANA 20092 Cinisello Balsamo (MI) uesta la nuova cravatta dell’ANA, realizzata in seta, per i 91 anni della no- Progetto grafico e impaginazione: Camillo Sassi Qstra Associazione. Le richieste vanno fatte alla Sezione di appartenenza, Chiuso in tipografia il 28 settembre 2010 come anche per i vari gadget, la cui lista completa è sul sito www.ana.it ● Di questo numero sono state tirate 395.594 copie 2 9-2010 EDITORIALE

Italia svendesi, a pezzi l 26 giugno 2009 i 18 componenti fido servitore del Dongiovanni mo- mercato in cui sui banconi troviamo, della speciale commissione del- zartiano, il catalogo è questo: volete al posto di pomodori e scatolame, Il'Unesco – l'organismo promosso comperare, che so, il Cristallo am- pezzi d’Italia e della sua storia. dalle Nazioni Unite costituito nel pezzano, tremila metri e passa di Va da sé che l’intenzione, certamen- 1945 per promuovere la collabora- splendida Dolomia sulla cui forcella te nobile, del Demanio, non è sol- zione tra le nazioni nell'ambito del- si immolarono centinaia di alpini, e tanto quella di racimolare i preventi- l'educazione, della scienza e della austro-ungarici? Bastano 259 mila vati 3 miliardi di euro che garantireb- cultura – riuniti a Marsiglia, procla- euro, quanto costano a Cortina una bero una boccata d’ossigeno alle marono all'unanimità le Dolomiti quindicina di metri quadrati di ap- casse statali, una goccia nel debito patrimonio dell'Umanità, con gran- partamento. Le Tofane e le Rocchet- pubblico di 1.800 miliardi!, ma quella de soddisfazione dei nostri rappre- te hanno prezzi ribassati: chi le vuole di un equo federalismo a vantaggio sentanti italiani presenti, prodighi di tutte e due pagherà 175 mila euro e di Regioni, Province e Comuni che inneggianti dichiarazioni. addirittura soltanto 22 mila per il Fa- potranno salvaguardare meglio i lo- Certo, fu un riconoscimento che ci loria, con Sorapiss in omaggio. ro tesori e utilizzarli in modo diver- riempie di orgoglio, anche se non ne Non può consolare che nell’elenco so sotto il profilo turistico e sociale. avevamo bisogno per sapere quanta stilato dall’agenzia del Demanio Ma chi ci dice che una Regione, per parte di noi, della nostra storia e del- ispirata al federalismo, ci sia un ’ favorire il turismo, non consentirà a la nostra cultura rappresentano le di tutto: dal Pelmo e dalla Croda di qualche società di piazzare un bel Dolomiti. Lo sapevano i nostri grandi Lago alla Marmolada, dal gruppo residence davanti alle Pale di San vecchi che combatterono su quelle Puez-Odle, parco naturale fra i più Martino, o che il faro di Mattinata montagne e vi morirono, lo sa bene suggestivi di tutto l’arco alpino, al- sul Gargano non diventerà qualsiasi la gente che vive fra quei “monti pal- l’ex convento della Carità a Bologna altra cosa che porta soldi al Comune lidi” che si infuocano alla magìa del (330 mila euro), l’ex forte di Sant’Era- ma sfigurerà il territorio? sole che tramonta, abitati nella fan- smo a Venezia (7 milioni), l’acque- È davvero incredibile la fantasia tasia popolare da re, principesse, dotto di Castellammare di Stabia, sprecata dal Demanio per portar gnomi e streghe che fanno parte del- l’aeroporto di Bresso (Milano), il soldi alle casse statali quando si po- l'immaginario di generazioni. campo da golf dell’isola di Albarella, trebbe trasferire questo entusiasmo Ci voleva proprio il Demanio, entità terreni nell’isola di Palmaria, un pez- all’agenzia delle entrate per far rien- invisibile come un folletto, a consi- zo di spiaggia del lago di Como e, trare almeno una parte dei 300 mi- derare le Dolomiti semplici sassi e le omaggio alle celebrazioni per l’Unità liardi che ogni anno vengono sot- valli dalle quali sorgono solo terra, d’Italia, un pezzo della spiaggia a Sa- tratti al fisco. L’origine di tutti i mali con un valore commerciale e un pri, quella cantata da Luigi Mercanti- – da qualunque parte li si voglia prezzo, stracciato. Già, perché siamo ni sulla sfortunata spedizione di Car- guardare – sta proprio qui. in liquidazione totale: di valori mo- lo Pisacane del 1857 contro i Borbo- E lasciamo stare le nostre montagne: rali, di regole, princìpi, di istituzioni ni, ricordate? “Eran trecento, eran non potranno mai essere di chi le (ahinoi!) e dunque anche di monta- giovani e forti. E son morti!…”. compera, ma di tutti, con la loro bel- gne. E poi caserme, palazzi, ex campi di lezza, la loro storia e il loro futuro. Quindi, come direbbe Leporello, il concentramento, come un super- (ggb) 3 9-2010 LETTERE AL DIRETTORE

che è impossibile avere una banda ogni 200 metri, mettiamo dei tamburi che diano il passo a tutti. MININAJA E SPRECHI Marino Castellino - Chiusa di Pesio (CN)

Ancora qualche lettera sull’Adunata di Bergamo con espressioni di ulla mininaja ne ho sentite di tutti i colori. Parlare di spre- apprezzamento e segnalazioni per migliorare la nostra manifesta- Schi per un’esperienza che invoglia dei giovani a conoscere zione. Parto dalla sfilata. Mi piace viverla come un momento di fra- il mondo militare mi sembra esagerato. Sì, certo … a patto poi ternità tra alpini e pubblico. Il passo ci sta bene, ma non è una para- di non lasciarli “a piedi” perché non ci sono fondi sufficienti a ta. Dalla tribuna il colpo d’occhio distingue le masse compatte e pagare i loro stipendi. In Gran Bretagna per stimolare il senso quelle che passeggiano o quasi. Non siamo tuttavia ad un concor- civico stanno per inaugurare un servizio civile obbligatorio per so. È la festa degli alpini, così come sono, ed è già straordinario che giovani e adolescenti. A me il periodo in divisa è servito, ma si muovano ordinati e inquadrati senza caporali e senza ordini. non è detto che un servizio obbligatorio civile non possa avere lo stesso stimolo. Daniele Tinti - Treviso SCHEGGE, CARTUCCE E SOLDATI SENZA NOME iovanni Dalle Fusine torna sul tema dei recuperanti di materia- È vero, sulla mininaja ne abbiamo sentite di tutti i colori. Se l’e- le bellico con un approfondimento dato alle stampe da Menin sperimento ha come obiettivo di offrire a dei giovani interes- G Edizioni di Schio Schegge, cartucce e soldati senza nome. Vari capi- sati alla vita militare un’esperienza finalizzata a testare la loro toli spiegano la raccolta di quanto le battaglie hanno lasciato tra i attitudine ad una scelta professionale forte o più semplice- solchi del terreno. Un’immensa officina in cui venne trasformato il mente a “stimolare il senso civico”, e ne abbiamo veramente fronte dalle Giudicarie al confine con l’ex Jugoslavia. L’autore illu- bisogno, è difficile sostenere che non si è sulla strada giusta. stra le modalità con cui i resti mortali raccolti a Folgaria, Cresta Parlare di sprechi quando auto blu, gestioni allegre delle risor- Croce in Val Rendena, vengono analizzati da vari compartimenti se di qualche pubblica amministrazione, costo della politica, della medicina moderna. Conclude il volume un decalogo del recu- evasione fiscale, disperdono decine, se non centinaia di miliar- perante moderno, stilato dal Comitato Mondiale Metal Detecting, di mi sembra quantomeno pretestuoso. al quale tutti i moderni cercatori dovrebbero attenersi. Lettera firmata

Accanto ad un’enorme quantità di pubblicazioni sulla Prima L’ADUNATA DI BERGAMO Guerra Mondiale (oltre 40 mila!) esistono migliaia di musei e rac- colte di cimeli, pubblici e privati, molti dei quali curati dalle nostre on il sole ed il tepore di maggio, ma un clima decisamente Sezioni e Gruppi. È il culto della memoria. Eserciti di studiosi, Nautunnale ha deciso di dare ai suoi alpini il cielo orobico. E di esperti, semplici collezionisti hanno preservato dalla distruzione fronte a questo? Beh, qual è il problema? Siamo alpini, per giunta un patrimonio straordinario. Forse è il caso di fermarci per metter- bergamaschi e davanti alla nostra gente! Nessuna lamentela o lo in ordine e valorizzarlo con un progetto organico mirato a far imprecazione verso Giove Pluvio, ma emozioni e sensazioni. Tutti conoscere e trasmettere il significato di un’esperienza, la guerra, bagnati, chi più chi meno, ci si scaldava con una battuta, un sorriso, che nessuno vuole ripetere. una vigorosa pacca sulla spalla, un canto. Nel fare i primi passi verso la nostra amata gente, bagnata e infreddolita, abbiamo guar- dato con grande fierezza tutti coloro che erano lì ad aspettarci e CAPPELLO IN TESTA, SEMPRE? ad intonare insieme a gran voce “Berghem”! Claudio Rossi - Bergamo Bergamo il mio gruppo ha avuto l’onore di fare il picchetto alla Ateca del beato don Carlo Gnocchi. Tutti o quasi entravano col artecipo alle adunate dal 1989, ma devo purtroppo portare cappello, ma al primo cenno di toglierlo obbedivano, tranne alcuni Pall’attenzione un fatto importante che a Bergamo si è dimo- che, nonostante i richiami, per risposta mi hanno detto che l’alpino strato in tutta la sua gravità: la sera del sabato si è trasformata in non si toglie il cappello neanche davanti a Gesù Cristo. Tutte le una “notte bianca” dove una massa di giovani e ragazzini gironzola- manifestazioni sono disciplinate dalla famosa “libretta”: non sareb- vano urlando e bevendo a dismisura. Dove sono finiti i bei momenti be opportuno divulgarla? musicali regalati dalle nostre fanfare? Perché vengono relegate Lorenzo Zuccotti - San Giuliano Milanese negli stadi alla periferia della città? Mauro Ferrato - Piscina (TO) Caro Lorenzo, ricordi le grida di manzoniana memoria? Cambiano i tempi non la propensione italica a pretendere di fare quel che si o prestato servizio militare negli anni 1959-60 presso la caser- vuole. La libretta possiamo pubblicarla, non è un problema, diffi- Hma San Dalmazzo di Cuneo, compagnia mortai. Partecipo alle cile è far capire a certe teste o testoni che il cappello ci pone Adunate degli alpini ed ero a Bergamo ad assistere e ad applaudire molto in alto nelle gerarchie che contano, ma un pelo sotto il con le lacrime agli occhi. Questa è la vera Italia. Permettimi una livello dei santi. Nostro Signore, poi, meglio non tirarlo in ballo. osservazione: le nostre sfilate sono cosa molto seria, dobbiamo sfi- Non è quindi una questione solo di ordini o di regolamenti, ma lare con fierezza, al passo. A Bergamo non ci siamo riusciti. Dato soprattutto di buon senso e di educazione. 4 9-2010 LETTERE AL DIRETTORE A REDIPUGLIA I COGNOMI D’ITALIA mente dopo un’agonia sopportata con una serenità francescana. Questa mia precisazione credo possa interessarti quale mio ultimo olti anni fa in occasione dell’Adunata nella città di Trieste, comunicato. Augusto Governo - Verona Mandammo a visitare il Sacrario Militare di Redipuglia. Sono rimasto colpito da una scritta vicino ad una trincea: “Tutto il nostro È una lettera che dovrebbe far riflettere tutti sull’importanza di sangue noi abbiamo dato”. Visitando le tombe c’erano tutti i testimoniare con serietà e dignità la grande tradizione alpina, spe- cognomi d’Italia, dalle Alpi alla Sicilia. Le differenze tra nord e sud cialmente in occasione dell’Adunata nazionale. ci sono, inutile negarlo (specialmente di senso civico) ma da lì a voler fare diverse Italie, mi sembra un po’ troppo. Cesare Zordan - Terracina (LT) I PARROCI E LO SPIRITO ALPINO

Non è solo il sangue versato, e sarebbe già un motivo più che vali- ono rimasto allibito nel leggere sul nostro giornale l’articolo do, che ci fa sentire popolo italiano. Sono il corso della storia con Sscritto sugli Alpini dell’Agno. Sorpreso per il comportamento di le sofferenze inflitteci dalle dominazioni straniere, il bisogno quel parroco, penso che non abbia conosciuto il vero spirito alpino. represso per secoli di chiamarci “fratelli d’Italia”, l’identità umiliata Caro direttore, ti dico la verità, quando ho occasione di celebrare da una divisione geopolitica dettata dai capricci dei potenti che con gli alpini lo faccio con il nostro cappello in testa: per me e per hanno portato gli italiani ad uno scatto di orgoglio e a volere un tutti gli alpini è una vera reliquia. Te lo dice uno che da vent’anni Paese unito. Purtroppo in un contesto di confusione mentale col- vive lontano dalla nostra Patria ma che non ha perso lo spirito alpi- lettiva, poco importa se casuale o studiata ad arte, e di manipola- no e attraverso il nostro giornale, che mi arriva regolarmente tutti zione di ideali, la memoria diventa corta. Gravi responsabilità, biso- i mesi, accompagno la vita della nostra associazione. Dico a tutti: gna riconoscerlo, se le è assunte anche la classe dirigente meridio- continuiamo a recitare la nostra preghiera come ce l’hanno traman- nale, definita da Salvemini “irredimibile”. Noi alpini non abbassiamo data i nostri Padri. il capo per una manciata di euro ma il Sud torni moralmente sul Padre Giuseppe Maria Roda - Parà Brasil Carso, sul Grappa, sugli Altipiani e sul Pasubio. Abbiamo bisogno di segnali forti di riscatto per convincerci che il grande studioso di C’è, in generale, una grande sintonia tra gli alpini e i parroci, nono- Molfetta ha sbagliato e per confermare l’autenticità di quei senti- stante casi di freddezza e anche di rifiuto nei confronti delle menti profondi che hanno cementato la nostra fratellanza. nostre cerimonie. Qualcuno ha difficoltà a cogliere lo spirito alpi- no: non ne vede la concretezza solidale e fraterna. Non siamo lon- tani dagli insegnamenti del Vangelo pur con qualche comporta- RIMASTO A PIEDI mento poco canonico ed espressioni anacronistiche che possono sembrare stonature. Talvolta è così anche nei testi sacri e nessuno ra i privilegi di cui ho goduto nei quasi sei anni di presidenza ne fa una questione. Sono i segni dei tempi. Purtroppo l’eccesso di Tdella sezione di Savona, oggi se ne è aggiunto uno del quale zelo da parte di qualche religioso e l’esuberanza un po’ guascona avrei volentieri fatto a meno. Dopo una trasferta di 428 chilometri da parte nostra portano a delle conflittualità che non fanno onore e una levataccia alle 5 del mattino, mi sono recato alle 6 in punto a nessuno. A te, caro padre Giuseppe, che ti confronti con proble- nella piazza di Asiago indicata per salire in Ortigara con i mezzi mi molto più seri dei nostri, queste incomprensioni potranno sem- messi a disposizione dalle sezioni organizzatrici. Tre alpini e tre brare delle povertà di spirito, come lo sono, ma sotto sotto c’è, da accompagnatori sono rimasti sul marciapiede. Nessuna spiegazio- parte di qualcuno, un’avversione verso tutte le divise a prescinde- ne, mentre la piazza tornava deserta. Ho ascoltato il cuore, siamo re da chi e da come le porta. E qui il discorso diventa complesso partiti per il Lozze e siamo saliti a piedi alla chiesetta della e lo lasciamo perdere per non trovarci senza appello nel girone Madonnina. All’Ortigara sono arrivato quando ormai tutto era fini- degli eretici. to, ma assaporando l’aria di misticità che quel luogo sa infondere in chi la sa cogliere. Mario Gervasoni – Savona ALPINI E CHASSEURS Solo “l’aria di misticità” che hai respirato lassù può averti ripagato dell’arrabbiatura per il contrattempo, sicuramente dovuto al enza entrare in polemica, faccio seguito all’articolo momento di confusione che si crea alla partenza dei mezzi. Non è S“Chassalpini” del n. 6 di giugno. Sono per natura di poche paro- mai successo e doveva proprio capitare al presidente di una delle le ma, forse di qualche fatto in più: dove c’era da dare una mano sezioni più lontane di restare a piedi. Ti ho visto alla Colonna l’ho sempre data senza chiedere. Da alpino o NU.VO.LA quale sono, Mozza e, detto senza ironia, mi sembravi quasi soddisfatto della chasseur o alpenjäger, ognuno orgoglioso del proprio essere. tua performance. Bravo! Perché non avere nella stessa caserma, compagnie di diverse nazio- nalità ma, tutte unite da un ideale di libertà e a difesa della patria comune europea? Ma quale lingua? Un passo alla volta, uno dietro RICORDANDO DON POLLO l’altro, lento ma sicuro come il passo dell’alpino? Paolo Paris - Trento ono un vecchio alpino classe 1920. Non ho partecipato Sall’Adunata di Bergamo perché mi avrebbe sfinito. Dalle 9,30 D’accordo; un passo dietro l’altro l’Europa nella seconda metà del alle 13 ho guardato la sfilata e non ho fatto altro che piangere. ’900 è arrivata all’unità dopo mezzo secolo di guerre disastrose. Si Quando, poi, ho visto le spoglie mortali di don Gnocchi mi sono può e si deve continuare su questa strada e non ci saranno certo ricordato di un fatto personale accaduto in Montenegro il giorno difficoltà a mettere insieme alpini e chasseurs. Ognuno con la sua di Natale 1940. In quell’occasione ho fotografato don Pollo mentre storia e le sue tradizioni, uniti per consentire al Vecchio celebrava la Santa Messa. Il giorno dopo venne gravemente ferito Continente di esercitare il suo ruolo nel “concerto” mondiale. Un mentre impartiva l’estrema unzione ai Caduti e morì successiva- passo alla volta. 5 9-2010 CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE del 17 settembre 2010

l presidente nazionale Corrado Perona in sezione Roma – 14 Ascoli Piceno per incontro all’estero. Questi ci offrono delle belle testi- Iapertura di seduta invita il Consiglio ad os- giovani VFP1 monianze di attaccamento all’Italia. servare un minuto di silenzio in ricordo del Favero. Luglio: 17/18, Valdagno (VI), raduno se- cappellano militare della Cuneense, don zionale. - 22/25, Spiazzo Rendena per pellegri- 7. AIUTI AI REPARTI ALPINI Trappo, recentemente andato avanti. Invita naggio in Adamello – 30, San Candido, chiusura IN AFGHANISTAN quindi Giorgio Balossini al tavolo della presi- “Pianeta Difesa” e Costalovara per commissione La raccolta promossa dalla sede nazionale denza per consegnargli un riconoscimento e Grandi Opere. – Agosto: 1, Cima Grappa, ceri- non ha dato i risultati auspicati. Persistono ringraziarlo per il servizio prestato al vertice monia in onore dei Caduti. – 11, Contrin, Com- comportamenti non coordinati, determinati del SON. A sostituirlo sarà Alfredo Nebiolo. missione. – 23/24, Fossa (AQ), sopralluogo lavo- da rapporti consolidati con reparti di stanza Saluta inoltre il col. Maurizio Plasso rappre- ri. – 28, Costalovara, commissione. – Settembre: sul territorio. sentante delle Truppe alpine e il col. Enrico 5, Monte Tomba (TV), raduno nel 50° dell’inaugu- Attilio Mattina, capo ufficio COCIM (Co- razione della chiesetta. – 8, Milano, verifiche 8. COLONNA MOBILE DELL’ANA mando Cooperazione Civile e Militare). contabili Costalovara. – 12, Onigo, Adunata se- Bonaldi informa che a seguito di specifica di- zionale di Treviso e 80° del Gruppo. – 16, Con- sponibilità finanziaria, da parte del DPC, per 1. IMPEGNI DEL PRESIDENTE trin, incontro con l’impresa. l’acquisto di materiali, automezzi ed attrezza- Luglio: 17, Valdagno per raduno sezionale e ture, l’ANA ha predisposto un ambizioso pro- visita ai gruppi di Piana e Castelvecchio. – 3. PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA getto per la propria colonna mobile naziona- 18, Fivizzano, 12° raduno sezionale di Massa PER L’ADUNATA NAZIONALE DEL 2012 le che è stato approvato dallo stesso DPC. A Carrara. – 24/25, Pellegrinaggio in Adamel- Il presidente della sezione di Bolzano, Ferdi- breve sarà ufficializzato il finanziamento. La lo. – 27, Torino, C.do Mil. Nord per incontro nando Scafariello, dopo aver ricordato che l’ul- colonna mobile dell’ANA, che coinvolgerà con il gen. Pio Valente e Adriano Rocci. – 27, tima Adunata nella sua città risale al 1949, sot- tutti i RGPT, sarà presupposto per limitare serata conviviale al gruppo di Schignano, se- tolinea come i suoi alpini siano orgogliosi di te- l’influenza e strapotere delle colonne mobili zione di Como. – 30, Roma, funerali di Stato stimoniare i nostri valori in un contesto euro- regionali e provinciali. Sono stati chiariti gli del 1° m.llo Mauro Gigli e del caporal mag- peo. La città, sede del , ambiti d’intervento dell’Ospedale da Campo giore capo Pierdavide De Cillis caduti in Af- ha una lunga storia legata alle penne nere aven- e della componente sanitaria di auto-prote- ghanistan. do ospitato anche i comandi delle brigate Oro- zione della nostra Protezione Civile. Agosto: 1, visita ai gruppi di Campiglia e Cer- bica e Tridentina. Dispone di un’ampia capacità vo, sezione di Biella. – 21/22, Mombarone, ricettiva e la logistica è garantita. Perona ricor- 9. PROPOSTA DI COSTITUZIONE SEZIONE incontro sezioni Biella, Aosta, Ivrea. da le forti motivazioni per le quali la sezione DANUBIANA-BALCANICA-CARPATICA Settembre: 3/4/5, Pellegrinaggio solenne al di Bolzano ha presentato la candidatura per Capannolo con ampia motivazione propone Pasubio, sezione di Vicenza. - 8, Milano, sede un’Adunata da tempo fortemente voluta. Ag- d’istituire la nuova sezione Danubiana-Balca- nazionale, incontro per Costalovara e per giunge che noi andremo in Alto Adige non per nica-Carpatica in considerazione dell’attività l’organizzazione del viaggio in occasione del una provocazione inesistente, tantomeno stuzzi- degli attuali Gruppi autonomi e del continuo Columbus Day. Incontro con il caporal mag- cante. Andiamo per fare una grande festa come incremento del numero dei soci. Il consiglio giore Amedeo Trebeschi e due graduati del- da tradizione. Il consiglio approva all’unanimità approva. la riserva – 10, Arta Terme, sezione Carnica, la candidatura di Bolzano. L’adunata del 2012 si visita al gruppo. – 11/12, Dogna e Chiu- svolgerà quindi a Bolzano il 12 e 13 maggio. 10. COMMISSIONI saforte, Premio Fedeltà alla Montagna.– 16, Valditara (Premio Fedeltà alla Montagna) pro- Udine, saluto alla brigata Alpina Julia in par- 4. ADUNATA NAZIONALE DI TORINO pone Marco Solive di Ivrea su sei candidature tenza per l’Afghanistan. Geronazzo informa che ci sarà prossimamente valutate. Il consiglio approva. una riunione del comitato, che il portale è atti- Favero (Grandi Opere): quasi ultimati i lavori 2. … E DEI VICE PRESIDENTI vo in collaborazione con il Comitato Italia 150 al Contrin. Per Costalovara l’obiettivo è di Valditara. Luglio: 24/25 pellegrinaggio in Ada- e che i lavori relativi agli alloggi collettivi, men- poter effettuare il CISA 2011. mello - 29, San Candido, cerimonia conclusiva sa ed altro, proseguono senza intoppi. Il gen. Superina (Manifestazioni Nazionali): osserva della 2ª edizione “Pianeta Difesa”. – Agosto: 7, Vecchio comunica che è stata fissata per il 14 che la tappa del Giro d’Italia potrebbe creare Malga Pramosio, sezione Carnica, sopralluogo aprile la conferenza stampa e che si procede qualche problema di collegamento per gli ad- per valutazione Premio Fedeltà alla Montagna. speditamente alla definizione di tutti gli aspet- detti al SON. – Settembre: 3/4/5 Pellegrinaggio solenne al ti organizzativi. Sul tema dell’Adunata, che sarà Miotto (Sport), bene la staffetta del 3/4 lu- Pasubio – 11/12, Dogna e Chiusaforte per Pre- oggetto di riflessione nel prossimo CDN, il pre- glio in Abruzzo. È in cantiere la proposta di mio Fedeltà alla Montagna - 16, saluto alla bri- sidente Perona suggerisce di dare un segnale effettuare nel 2012 le “olimpiadi invernali gata alpina Julia in partenza per l’Afghanistan. forte per un paese pulito, tenuto conto che ri- ANA” a Falcade, che comprenderanno tutte Capannolo. Luglio: 18, Orsogna, sezione Abruz- spetto a cinquant’anni fa abbiamo perso dei le manifestazioni ANA di sport invernali. zi, raduno della settima zona. – 19, Roma, Mini- valori. Geronazzo: VFP1, 4° blocco, 1747 domande. stero della Difesa, progetto “Pianeta Difesa”. – Numerosi i passaggi dalla mininaja alla do- 22, Amandola, sezione Marche, organizzazione 5. RIUNIONE DEI PRESIDENTI manda di arruolamento. del raduno del 4° raggruppamento. – 25, San DEL 24 OTTOBRE 2010 Crugnola (Comitato di direzione de L’Alpino): Giacomo, manifestazione in ricordo dei Cadu- E’ un momento importante e dovrebbero es- comunica che ha predisposto un documento ti. – 30, a Roma per funerali di Stato - 31, Scur- serci tutti. È necessario richiamare al rispetto programmatico da sottoporre alla commis- cola Marsicana, sezione Abruzzi, raduno della delle norme che regolano le nostre manifesta- sione. terza zona. A Ovindoli per gemellaggio. – zioni nazionali con la presenza dei vessilli. Ri- Chiofalo (Centro Studi): in concomitanza con Agosto: 1, Castiglione Messer Marino, Chieti, flettere sull’esperimento “Pianeta Difesa” e su la riunione dei presidenti di ottobre ci sarà un per raduno di Gruppo. Nel pomeriggio, pelle- come coinvolgere i giovani nelle nostre atti- incontro dei referenti del Centro Studi. grinaggio del gruppo di Luco dei Marsi. – 8, Ca- vità, in particolare nella Protezione civile. Bertino: il calendario 2011 è ormai pronto e pitignano (AQ), raduno sezionale seconda zo- avrà come tema il 150° dell’unità d’Italia. na. – 28, gruppo di Pereto, manifestazione ri- 6. ATTRIBUZIONE BORSE DI STUDIO Il col. Plasso per le TT.AA. segnala la situazio- correnza San Maurizio. - 29, Trasacco, raduno BERTAGNOLLI ne critica dei nostri militari in Afghanistan a quarta zona. Settembre: 3/4/5 pellegrinaggio Quest’anno saranno assegnati 18 riconosci- causa delle elezioni in corso. Il 30 ottobre si solenne al Pasubio - 11/12, Antrodoco, adunata menti a giovani discendenti di alpini residenti terrà un concerto delle fanfare a Bolzano. ● 6 9-2010 CALENDARIO MANIFESTAZIONI

novembre 2010 28 OTTOBRE/14 NOVEMBRE 6 NOVEMBRE PADOVA – Mostra sulle Truppe alpine, con sezione speciale dedica- COMO – Messa nel duomo di Como. ta a Mario Rigoni Stern. 13 NOVEMBRE COMO – All’oratorio di Capiago “Il cappello alpino racconta”. 1° NOVEMBRE GORIZIA - 54ª edizione della Fiaccola della Fraternità, Accensione al 14 NOVEMBRE Sacrario di Timau ed arrivo al Sacrario di Oslavia. BRESCIA – Cerimonie per il 90° della Sezione. TRIESTE - 24ª edizione Fiaccola Alpina della Fraternità dal cimitero PALMANOVA – Messa di ringraziamento. degli Eroi di Aquileia alla Foiba di Basovizza. LECCO – Festa della Protezione civile e consegna premio “Raffaele Ripamonti”. SONDRIO – A Tresivio, al Santuario lauretano della Santa Casa 3 NOVEMBRE “Giornata sezionale dell’atleta alpino”. TORINO – Commemorazione dei Caduti torinesi al Parco della Ri- membranza. 21 NOVEMBRE PARMA – 89° anniversario di fondazione della sezione di Parma e 4 NOVEMBRE Messa in memoria delle Penne Mozze nella basilica della Steccata. BOLOGNESE ROMAGNOLA – A Ozzano Emilia cerimonie per l’88° GORIZIA - 54ª edizione Fiaccola Alpina della Fraternità, accensione della sezione bolognese romagnola. della fiaccola al Sacrario di Oslavia ed arrivo al Sacrario di Redipu- LECCO – A Bellano giornata del ricordo al Santuario di Lezzeno. glia per l’accensione dei tripodi. VAL SUSA – Messa all’abbazia di Novalesa. 28 NOVEMBRE VALLECAMONICA – Giornata dell’Unità d’Italia e giornata delle ACQUI TERME – Consegna del premio letterario “Alpini Sempre” a Forze Armate al Passo Tonale. Ponzone. Pakistan: perché il nostro ospedale da campo non c’è utto era pronto per la partenza, poi posita Commissione europea aveva stabi- “esclusivamente con l’invio di risorse ma- Tl’annullamento della missione. lito che non esistevano le condizioni di teriali ma non di personale, a nessun tito- L’emergenza dell’agosto scorso in Paki- sicurezza per il personale, stante la situa- lo”. Ringraziamenti per la disponibilità e stan, devastato da una catastrofica allu- zione del Paese e ha reso noto che gli aiu- l’immediato impegno sono stati espressi vione che ha provocato migliaia di vitti- ti umanitari per la popolazione pakistana al dottor Losapio dal capo del Diparti- me, aveva fatto mobilitare il nostro ospe- colpita dal disastro sarebbero continuati mento Bertolaso. ● dale da campo. La richiesta era pervenuta il 19 agosto da parte del Dipartimento nazionale di Protezione civile nell’ambito di una iniziativa europea guidata dalla Francia alla quale avevano aderito Italia, Austria, Olanda e Svezia. L’intervento L’Adunata di Bergamo in 7 Dvd avrebbe interessato il PMA, il posto me- dico avanzato di 3° livello del nostro ancora possibile prenotare i Dvd con compresa), escluse le spese i video in alta definizione della sfilata di spedizione (per ordini fino ospedale che sarebbe dovuto essere im- È dell’83ª Adunata Nazionale di Bergamo. a 2 Dvd con la stessa destina- barcato su due aerei C-130J, venerdì 28 Ognuno dei 7 Dvd contiene le riprese zione euro 6,50; di 3 o 4 Dvd con agosto. Ovviamente, nei giorni preceden- dell’inizio e della fine della sfilata, interca- la stessa destinazione euro 9,50; da 5 a 50 ti, il direttore dell’ospedale dottor Lucio late dalle immagini delle sezioni ANA se- Dvd con la stessa destinazione euro 12,50). Losapio, aveva provveduto a organizzare lezionate per regione. I Dvd possono esse- I DVD possono essere acquistati presso la l’impegnativa spedizione, che comporta re acquistati singolarmente. Questi i codi- propria Sezione, direttamente on line sul la presenza di medici, infermieri profes- ci per l’acquisto: portale www.ana.it, oppure a questo indi- sionali, tecnici di laboratori e tecnici vari Cod. AB102 – Sezioni del Piemonte; rizzo: Oldgame Videogiochi e Dvd di Liza per garantire la funzionalità dell’ospedale Cod. AB103 – Sezioni della Lombardia; Sartorello, via G. Meda, 37 - 20141 Milano, in condizioni di assoluta emergenza. Cod. AB104 – Sezioni dell’Emilia Roma- tel. 028464516 - fax 0287151118, orari 10:30- Ma il giorno prima, il 26, dal Dipartimento gna; 13; 15:30-19:30, e-mail: [email protected] – Sezioni del ; La spedizione dei DVD acquistati av- è arrivato l’ordine di annullare tutto. L’ap- Cod. AB105 Cod. AB106 – Sezioni del Trentino-Alto verrà il giorno 15 e 30 di ogni mese, se- Adige e del Friuli-Venezia Giulia; condo l'ordine cronologico di arrivo de- Cod. AB107 – Sezioni del 4° Raggr.to ANA gli ordini. Segnaliamo, inoltre, che i Dvd CAMBIO PRESIDENTE Sezioni della Liguria e Valle d’Aosta: esau- dell’Adunata di Latina continueranno ad es- rito; sere disponibili, fino ad esaurimento, esclu- INTRA: Gianmario Coretta ha sosti- ● tuito Luigi Giroldini. ● Il prezzo di ciascun Dvd è di 11 euro (Iva sivamente presso la propria Sezione. 7 9-2010 PREMIO FEDELTA’ ALLA MONTAGNA Giovanni, tenace sentinella della montagna e della sua storia DOPO CHE LA SUA SEGHERIA FU SPAZZATA VIA DA UN’ALLUVIONE, HA COSTRUITO UNO CHALET-RISTORANTE APERTO TUTTO L’ANNO NELL’ALTO FRIULI, A PLAN DEI SPADOVAI, IN PROSSIMITÀ DELLE TESTIMONIANZE DELLA GRANDE GUERRA

di Vittorio Brunello

l presidente nazionale Corrado Pero- na e i componenti della Commissione IPremio Fedeltà alla Montagna arriva- no in Canal del Ferro, Friuli, venerdì 10 settembre accolti dal presidente della se- Perona: una stretta di mano per dire bravo! zione di Udine Dante Soravito. In serata il capogruppo di Arta Terme, Stefano Boe- sciuta come “lady chef del Friuli”. La brava piazzetta antistante il monumento ai Ca- mo, un giovane e simpatico maresciallo cuoca coltiva in un magnifico orto-giardi- duti di Dogna per l’alzabandiera e la de- d’artiglieria da montagna, in servizio atti- no una quantità incredibile di erbe aro- posizione di una corona. Il Labaro fa il suo vo nella Julia e quindi in partenza per l’Af- matiche che sapientemente utilizza nella ingresso sulle note del Trentatré eseguito ghanistan, invita tutti al Ristorante Salon, confezione dei piatti tipici della vallata. dalla fanfara della sezione di Udine. Pochi rinomato per la raffinata cucina curata da La mattina di sabato vessilli, gagliardetti, ordini scanditi dal maggiore Rovaris, gran un’anziana signora, sua suocera, cono- alpini ed autorità sono schierati nella cerimoniere di tutta la manifestazione, e

8 9-2010 Dogna: gli onori al Labaro. inno nazionale cantato da tutti mentre il inseguire un sogno: costruire sui ruderi di Tricolore sale sul pennone. Un impecca- una casermetta in alta quota una baita-ri- bile silenzio ricorda tanti ragazzi che nel storo per gli appassionati della monta- fiore della giovinezza su quelle aspre gna. montagne hanno lasciato la vita nel no- Lassù, in prossimità dell’antico confine me dell’Italia. con l’Austria, oltre alla bellezza dei bo- Una strada ripida ma ben tenuta ci porta schi, pascoli, picchi rocciosi ci sono im- in meno di mezz’ora al Plan Dei Spadovai portanti testimonianze della prima guer- per la visita all’attività del premiato. Si ra mondiale. Lì, fino a Caporetto, si sono passa attraverso un bosco incontaminato affrontati reparti italiani, in particolare i La consegna del Premio con Perona e Soravito de Franceschi, di faggi, abeti, larici fino ad un ameno an- battaglioni Gemona e Val Fella, ed au- presidente della sezione di Udine fiteatro naturale dove Giovanni Compas- striaci. Trincee di prima e soprattutto se- si, per gli amici Giova, ha realizzato il so- conda linea, alcune recuperate con gran- testo ambientale fatta da Claudio Orto- gno della sua vita: uno chalet-ristorante. de impegno e rigore storico, teleferiche, lan e un intervento di Luigi Marcon, sin- Alpino dell’11° raggruppamento di Pon- manufatti e strade militari segnano il ter- daco di Chiusaforte, che sottolinea come tebba, 14° battaglione Val Natisone, emi- ritorio un po’ dovunque. Con l’impegno e sia possibile anche in zone montane tro- gra per sedici anni in Svizzera. Il lavoro da la caparbietà che caratterizzano l’alpin fat vare risorse per vivere. Renato Taurian, camionista gli fa alla lunga capire che de crest costruisce un edificio ben inseri- sindaco di Dogna, si compiace invece che quella non è la sua vita. Torna a Dogna e to nel contesto montano e in grado di of- per l’assegnazione del premio sia stata in- mette su una segheria ma viene spazzata frire ospitalità per tutto l’anno. dividuata un’autentica sentinella di un via in poche ore da un’alluvione. Sposato Come da programma segue un breve mo- territorio impervio ma ricco di fascino. con tre figli, un maschio, alpino, e due mento dedicato a Giovanni Compassi Dante Soravito riconosce che la monta- belle ragazze ricomincia con tenacia ad con un’interessante illustrazione del con- gna è severa e rude ma non ostile nei

9 9-2010 PREMIO FEDELTA’ ALLA MONTAGNA

La baita trasformata in posto di ristoro dall’alpino Giovanni a Plan dei Spadovai.

Nella Sala Convegni il presidente Perona, le autorità locali e il sindaco di Chialam- berto (Torino) s’incontrano unitamente ai membri della Commissione e del CDN, ai premiati degli anni scorsi, agli alpini con- venuti da diverse regioni e ad un folto pubblico per festeggiare Giovanni Com- passi. È un momento di fraterna condivi- sione di sentimenti e di auspici affinchè la montagna sia tutelata e vissuta. Scam- bio di doni e a seguire una bella esecuzio- L’alpino Giovanni Compassi nel suo... regno. ne della fanfara sezionale seguita dalla proiezione di un filmato di eccezionale confronti di chi la vive con passione, Nel pomeriggio, presso i locali delle scuo- interesse. mentre Riccardo Riccardi, assessore re- le di Chiusaforte, si apre un’interessante La domenica mattina, dopo l’alzabandie- gionale afferma che il premiato ci ha da- mostra fotografica sui momenti più signifi- ra nel cortile della caserma Zucchi, una to una lezione di vita. Conclude il presi- cativi della storia militare dell’Italia e del lunga fila di gonfaloni, vessilli, gagliardet- dente Perona manifestando il suo com- Friuli. Di notevole interesse la documenta- ti e tanti alpini accompagnano il Labaro piacimento per un premio dato ad un al- zione sulla presenza di un forte contingen- fino alla parrocchiale di Chiusaforte per pino che gli ha consentito di tornare sui te di soldati cosacchi e più genericamente la Messa. Celebra l’arcivescovo emerito monti che gli sono cari per averli percor- russi – fino a 60.000 su una popolazione mons. Pietro Brollo. Nel corso dell’omelia si durante sei lunghi mesi del suo servizio di 80.000 – a supporto dell’esercito ger- ricorda come solidarietà e fraternità, fra- militare. Si rammarica che la caserma del manico nella lotta contro i partigiani dal- dis, siano elementi fondanti della vita battaglione Cividale a Chiusaforte sia or- l’agosto ’44 al maggio ’45, e la storia di Pa- degli alpini e dei cristiani. mai deserta. Rivolto a Giovanni, esprime squalino Tolmezzo, un neonato salvato dai Con una piacevole sfilata attraverso le vie la sua ammirazione per la tenacia dimo- nostri soldati il giorno di Pasqua del 1913 del paese si torna nel cortile della caser- strata quando l’alluvione in pochi istanti nel corso di una battaglia in Libia, da cui il ma per la cerimonia della premiazione. gli ha portato via la sua falegnameria e nome, e iscritto all’anagrafe col cognome Prende la parola il presidente della Com- con la grinta di chi non molla mai non ha del reparto che lo ha trovato. Quel bambi- missione, il vice presidente vicario Marco aspettato gli aiuti girandosi i pollici ma è no diventato ufficiale non ha mai potuto Valditara, per ringraziare i presenti e per tornato con determinazione a vivere in avere il comando di un reparto a causa del invitare tutti a lavorare con la mente e montagna. colore della pelle. Morirà di crepacuore. con il cuore allo scopo di favorire chi re- 10 9-2010 La sfilata a Chiusaforte.

sta in montagna e ne garantisce il futuro. L’inaugurazione della mostra fotografica da parte GLI ALTRI CANDIDATI AL PREMIO del vicepresidente vicario Marco Valditara. Eraldo Battistutti, capogruppo di Chiu- saforte, evidenzia l’amore e l’attaccamen- Questi i nomi degli altri candidati al to del premiato alla sua terra, mentre Premio esaminati dalla Commissione Dante Soravito elogia l’umiltà di Compas- nazionale: si che da buon montanaro è rimasto fe- • Nicola Dal Forno, gruppo Pieve di dele alle tradizioni e alla montagna. Il ge- Cadore, sez. Cadore: allevatore e nerale Bellacicco, comandante della bri- produttore caseario; • , gruppo di San Pel- gata Julia, parla dei suoi soldati in parten- Mauro Lavagna legrino, sez. Bergamo: allevatore di za per l’Afghanistan ed è convinto che lo bovini da carne; spirito di fratellanza che li compatta sarà • Italo Pedrazzani, gruppo di Cusino, la loro forza per mantenere alte le tradi- sez. Como: gestore di un rifugio al- zioni alpine. pino; Il presidente Perona ricorda come Berta- • Renato Costa, gruppo di Spert, sez. gnolli abbia dato trent’anni fa un impulso Belluno: allevatore e produttore di decisivo a questo premio affidando ai latte biologico. consiglieri nazionali Innocente, Chies, Essi sono stati comunque ritenuti me- Morani, Merlini e a lui il compito di istitu- ritevoli di considerazione per le loro zionalizzare con un regolamento la sele- attività, di fatto coerenti con lo spiri- zione dei candidati allo scopo di “dare to alpino. un’anima ad un riconoscimento che deve premiare chi si dedica alla tutela delle montagne. Purtroppo le fabbriche hanno che presidiano il territorio di diverse re- spopolato le contrade e ora sono le fab- gioni italiane. Rivolge infine un saluto alla briche a spopolarsi. Con questa manife- ‘sua Julia’ e augura buona fortuna per la stazione vogliamo premiare la comunità, prossima missione in terra afgana. Conclu- ma soprattutto l’uomo e la sua famiglia de: “Sappiamo a cosa andate incontro”. per i sacrifici che sopportano per una Con la consegna del premio e il passaggio scelta non priva di sacrifici”. del trofeo dal gruppo di Chialamberto a Perona ringrazia quindi il capogruppo e ri- quello di Chiusaforte si chiude una gior- ● badisce che la forza dell’ANA viene dai nata di autentica alpinità. suoi oltre quattromila e trecento gruppi (Foto di Valeria Marchetti - L’Alpino) 11 9-2010 PREMIO FEDELTA’ ALLA MONTAGNA

TRE DEI COMPONENTI I tanti perché del Premio DELLA COMMISSIONE festa. Visti questi risultati, anche la commissione ne CHE A INIZIO ANNI ’80 traeva maggiore forza e determinazione. Sono stati due i protagonisti in assoluto della riforma: Aldo In- RIFORMÒ IL PREMIO, nocente e Lino Chies. Merlini e il sottoscritto, sono RACCONTANO COME stati gli ultimi due che hanno chiuso il quintetto e E PERCHÉ È DIVENTATO sono stati presi per mano. Il Morani, non lo scopria- mo certo oggi, un uomo di grande sostanza e intel- QUELLO CHE Giovanni Compassi con alcuni premiati letto. Un esempio del lavoro è stato il bozzetto del- CONOSCIAMO OGGI degli anni scorsi. la scultura del Premio: una scelta migliore non pote- va esserci: quella radice significava attaccamento. E La filosofia del Premio: perché l’ANA ha de- poi aveva le radici scoperte a significare che essa ciso di dare un riconoscimento all’alpino, esiste e che aspira la linfa vitale. Negli anni gli uomi- cioè premiare se stessa? ni sono cambiati ma Aldo e Lino non hanno mai fat- Aldo Innocente: “Il premio era una cosa terribil- to mancare il loro apporto. Lino ha fatto anche mente burocratica: si riempivano delle schede qualcosa di più: ha coinvolto tutti i premiati delle che la commissione leggeva senza neanche passate edizioni e per anni ha organizzato i pullman guardare in faccia i candidati e il premio veniva per farli incontrare con i nuovi vincitori”. consegnato in occasione dell’Assemblea dei de- legati, quindi con poco risalto. La manifestazione ha un impatto con il territo- Perona con Aldo Innocente e Lino Chies. Quando, con il presidente Bertagnolli, si decise rio. C’è un ritorno per l’ANA? di fare un’altra commissione, vennero scelti 5 Lino Chies: “Direi di sì, tra l’altro la segnalazione ar- mediazione, si decise la formula: il capogruppo componenti (Lino Chies, Aldo Innocente, Sandro riva dal capogruppo del futuro premiato e non segnala e la Sezione ratifica. Cosa cambierei? Merlini, Gino Morani e Corrado Perona, suben- dalla Sezione. Ciò significa che il territorio è già Avevo l’idea che il premiato non dovesse essere trato a Gianfranco Borsarelli che aveva lavorato d’accordo e preparato al fatto che ci possa essere necessariamente un socio dell’ANA. Questo per- in commissione fino alla fine del suo mandato). una premiazione. Durante il periodo di gestazione ché l’ANA assolveva comunque il suo compito Si decise che la motivazione del Premio dovesse - dalla segnalazione alla notizia della premiazione statutario, cercando di mantenere gli insedia- essere quella di aiutare la montagna nel mante- decorre un anno e mezzo - nel Gruppo si parla menti umani in montagna. Quell’idea non fu ac- nere gli insediamenti in alta quota, impedendo- spesso del Premio ed è una lunga attesa per tutto colta e si arrivò ad un compromesso: invece di ne lo spopolamento (e infatti questo precetto è il paese. Poi l’importanza del passaparola: chi ha socio ANA fu scritto “alpino”, quindi in teoria po- stato inserito nel primo articolo del nuovo rego- partecipato ad una premiazione lo dice ad altri e trebbe essere premiato un alpino che non è ne- lamento). Per far ciò l’idea era quella che biso- questo meccanismo ha funzionato perfettamente. cessariamente socio ANA. E ce ne sono stati”. gnasse innanzitutto andare a vedere sul posto i Pensate che nelle prime uscite c’erano 2, 3 vessilli soggetti da premiare, cosa facessero e dove la- di Sezioni limitrofe al luogo della premiazione. Lino Chies: “Non sono d’accordo oggi come non vorassero e che questi dovessero essere un Oggi trovi Sezioni anche lontane con 10, 15 vessilli lo ero allora: il Premio dovrebbe essere riserva- esempio da imitare. È per questo che, oltre al presenti: significa che il premio è seguito da molti to solo agli iscritti all’ANA. Vero che i tempi premio in denaro, doveva essere una festa per alpini che prima o poi vogliono venire a vedere di cambieranno, quando sarà il momento ci ade- tutto il paese, in modo da dare risonanza all’e- cosa si tratti”. gueremo. Un miglioramento che avrei in mente vento. Altra caratteristica è che il Premio doves- è quello di far partecipare maggiormente i pre- se avere carattere itinerante tra i Gruppi ANA in Cosa cambiereste del Premio? miati degli anni precedenti dando più risalto al- modo che potesse toccare Alpi e Appennini, in Aldo Innocente: “Presentando i lavori della commis- la cerimonia (oggi su 30 ne abbiamo solo 16/17)”. ogni dove. In quest’ottica si inserisce l’idea che il sione in Consiglio Direttivo Nazionale, erano stati Gruppo che detiene il premio (la scultura con la redatti dall’avvocato Morani uno statuto e un rego- Corrado Perona: “Concordo con Chies, con una radice, n.d.r.) lo portasse via e lo consegnasse lamento del Premio. Ma il Consiglio fu inflessibile aggiunta: dobbiamo incominciare a sensibilizza- l’anno successivo, nel corso di una cerimonia, al chiedendo un solo documento. A distanza di 30 an- re maggiormente anche i consiglieri nazionali nuovo Gruppo cui apparteneva il premiato. In- ni e a riprova del buon lavoro fatto possiamo dire perché ho l’impressione che da parte loro ci sia sieme al Premio c’era lo scambio dei prodotti che il regolamento funziona egregiamente, tanto scarso interessamento: alcuni non li abbiamo del luogo tra i Gruppi, in modo che ogni premia- che non è mai stato modificato. Altra battaglia è mai visti al Premio, nonostante sia una manife- to portasse i propri prodotti e li facesse cono- stata quella con i presidenti di Sezione: non erano stazione molto importante per l’Associazione! scere in altre zone del Paese”. d’accordo che fosse il Gruppo insieme al premiato il Poi la presenza di 15 o 20 vessilli sezionali è ri- protagonista del Premio, anche perché, sosteneva- duttiva perché dovrebbe essere maggiormente L’obiettivo che vi eravate posti nel corso di no, fosse un modo per diminuire il controllo delle sentita anche da quelle Sezioni che, nell’arco questi trent’anni è stato raggiunto ed è an- Sezioni sui Gruppi, sancito dallo Statuto. In commis- degli anni, lo hanno ricevuto. Occorre infine dato in crescendo, oppure ha incontrato sione eravamo invece convinti che il Gruppo fosse pensare ad aumentare il premio in denaro, per- qualche difficoltà? una delle parti fondamentali dell’Associazione e ché sappiamo che ci sono impegni sempre mag- Corrado Perona: “È andato in crescendo, perché quindi dovesse avere il suo peso: il capogruppo, in giori da affrontare”. ● la partenza è stata subito chiara. Da un’esperien- fondo, è quello che conosce i suoi soci quasi sempre za all’altra ricordo che c’è sempre stata una gran di persona. Tornati in CDN, grazie ad un opera di (Foto di Valeria Marchetti - L’Alpino)

12 9-2010 IN BREVE Mininaja: 3 settimane e status militare entre è ancora in corso il primo I 100 ANNI DEL “VECIO MENEGHÌ” Gli alpini del gruppo di Calepio, sezione di Berga- Mperiodo di mini- mo, hanno festeggiato il centesimo compleanno di naia di tre settimane (sca- Domenico Guerino Ravelli, il “Vecio Meneghì”. Par- denza ai primi di ottobre) tecipò alla seconda guerra mondiale nel reparto svolto da oltre cinquecen- comando della Tridentina e finì prigioniero in Polo- to giovani ripartiti nelle nia. Per 27 lunghi mesi la sua famiglia (moglie e tre figli) non ebbe sue notizie, fino al suo ritorno a ca- caserme del 6° Alpini di sa alla fine del 1945. Eccolo, in splendida forma, cir- San Candido, il 7° Alpini di condato dagli alpini del suo gruppo. Belluno, al Centro adde- stramento alpino di La Thuile e alla base logistica della Taurinense a Bous- son, si è concluso nel me- se di luglio il corso di due IN MEMORIA DI IVAN ASQUINI settimane dei 210 giovani, svolto a San Candido e ad Aosta. La differenza sostanziale fra Al gruppo di Udine Sud ha avuto luogo la cerimonia di i due corsi è che la mininaja (ora viene ufficialmente chiamata con lo slogan “Vivi le consegna dell'onorificenza rilasciata dal Dipartimen- Forze Armate”) sta nel fatto che ai ragazzi e ragazze è stato conferito per le tre setti- to di Protezione civile nazionale all'alpino Ivan Asqui- mane lo status militare. Il ministro della Difesa La Russa si è detto “felice per la grande ni per l’opera prestata in occasione del terremoto in adesione al progetto e la presenza di tante ragazze”. Abruzzo. Per Asquini, prematuramente scomparso, ha Nella foto del Comando Truppe alpine: un momento dell’escursione in alta montagna ritirato la pergamena la vedova, signora Chiara. del gruppo dei giovani addestrati al 6° Alpini. ● SUL MONTE EMILIUS Foto di grup- po dei sotto- tenenti alpi- ni del 187° Maratona in bici corso della Scuola di Applicazione di Torino in vetta al Monte Con arrivo a Fossa Emilius (quota 3.559). L’ascensione è stata effettua- Cori alpini ta durante il corso tecnico applicativo presso il urante una cena del gruppo di ci- Centro Addestramento Alpino di Aosta. clisti “Berra di Mesero” venne a Gardaland scelta la meta della maratona ci- PENNE NERE D IN ANTARTIDE clistica del 2010: l’Abruzzo, colpito dal n occasione dei festeggiamenti per È vero che sono senza terremoto, per testimoniare la vicinanza il 90° anniversario di costituzione cappello, ma è anche ve- alle popolazioni colpite dal sisma. Sono della sezione di Verona, sabato 23 ro che tre soci della se- I stati coinvolti diversi alpini che avevano ottobre, al “Gardaland Theatre”, a Ca- zione di Roma insieme in Antartide non è cosa di partecipato ai lavori per la costruzione tutti i giorni. Da sinistra: Alberto Frascaroli, Federi- stelnuovo del Garda, si terrà un con- co di Marzo (delegato dell’ANA in Roma) e Camillo del villaggio ANA a Fossa, dove è stato certo che vedrà protagonisti i cori dei Grillo con il guidoncino dell’ANA di Roma. deciso l’arrivo della maratona. congedati delle brigate alpine e il coro Presi i doverosi contatti con gli alpini lo- della SMALP. cali, in cinque giorni sono stati percorsi Il programma prevede: ore 17,30/18,30 785 chilometri in bicicletta da 29 soci, tra arrivi ai parcheggi del Parco e trasferi- cui alcuni alpini delle sezioni di Milano e mento al cancello 14, 18,30 ingresso al Novara. teatro; 19 inizio concerto. L’accesso, il Alla presenza del vice presidente nazio- servizio trasporto e il parcheggio sono nale Ornello Capannolo, del presidente gratuiti. CONCERTO BENEFICO A SEREGNO della sezione Abruzzi Purificati, del re- Chi vorrà godere del Parco diverti- Al cineteatro Santa Valeria di Seregno, sezione di sponsabile della Protezione civile dell’A- Monza, il gruppo locale e la Fondazione don Carlo menti - orario di apertura 10/18,30 - Gnocchi hanno organizzato una applauditissima se- bruzzo Sabatino e del capogruppo di Fos- usufruirà di una riduzione del biglietto rata con i cori: “Il Rifugio” di Seregno, “Niko- sa è avvenuto lo scambio dei gagliardetti. di ingresso grazie a una convenzione lajewka” di Desio, “La Baita” di Carate Brianza e “La Gli alpini ciclisti hanno donato al sindaco con la sezione di Verona visualizzabile Rocca” di Appiano Gentile. Durante la serata sono di Fossa un congelatore per il trasporto di sul portale www.ana.it ● stati raccolti fondi a favore di un progetto del Cen- viveri, per significare che la vita continua, tro Ronzoni Villa. a volte anche pedalando con fatica. ● 13 9-2010 Perona: “La nostra storia

Il presidente nazionale con i consiglieri GLI ALPINI IN SOLENNE PELLEGRINAGGIO AL lungo il camminamento Ghersi recuperato. PASUBIO, INAUGURANO IL LUNGO E COMPLESSO RECUPERO DEI MANUFATTI DELLA GRANDE GUERRA

di Matteo Martin

u la strada del Monte Pasubio, zione di Vicenza. Attorno all’altare, il La- lenta sale una lunga colonna…”, baro dell’ANA - scortato dal presidente “Sle voci del coro di Thiene rom- Corrado Perona, dal vice presidente vica- pono il silenzio della montagna, mentre la rio Marco Valditara, dal vice presidente nebbia copre cime e vallette e ovatta i Ornello Capannolo e da numerosi consi- suoni che provengono dalla chiesetta di glieri nazionali - i gonfaloni di Vicenza, di Santa Maria, dove domenica 5 settembre Schio e degli altri Comuni della Vallarsa. si è celebrato l’atto finale del pellegrinag- Un reparto in armi del 7° Alpini con il co- gio solenne sul Pasubio, organizzato dalla lonnello Maurizio Paissan, in rappresen- sezione di Vicenza guidata da Giuseppe tanza del Comando Truppe alpine, ha reso Galvanin. gli onori. Nella bruma si indovinano le sagome di Gli alpini sono qui perché, ricorda il presi- centinaia di cappelli alpini, dei gagliardet- dente Perona nel suo intervento, “… la no- ti e dei vessilli, presenti alla Messa officia- stra storia è nata su queste montagne; og- ta da don Armando Taldo e accompagna- gi la mente ci riporta, purtroppo, ai nostri ta dal coro e dalla fanfara storica della se- Caduti in Afghanistan”.

14 9-2010 è su queste montagne...” Rivolgendosi poi agli alpini del 7°, li esorta: “Siate orgogliosi della vostra scelta, per- ché siete degni eredi dei nostri Padri e proseguite la nostra tradizione. Anche noi alpini, oggi in congedo, anni fa abbiamo ri- cevuto la cartolina e siamo partiti, magari con un po’ di mugugni, ma poi abbiamo capito che eravamo entrati nella grande famiglia alpina ed eravamo diventati a tutti gli effetti cittadini italiani. E oggi l’A- NA è una splendida realtà al servizio della società”. Parlando di tradizione che si rinnova, il presidente Perona si è soffermato anche sull’importanza dei ragazzi che hanno aderito alla “mininaja” e fino ad oggi sono Il taglio del nastro per l’inaugurazione dei lavori di ripristino dei luoghi della Grande Guerra. oltre 900: “Non dobbiamo solo polemiz- zare ma dobbiamo aiutare quei giovani le sue parole, nei giorni del pellegrinaggio, deposto una corona all’Ossario del Pasu- che hanno voluto portare il cappello! accanto ai “veci”, c’erano una decina di bio, costruito nel 1926 a Colle Bellavista, Hanno fatto pochi giorni e forse è poca giovani che hanno partecipato al proget- che custodisce i resti di 5.500 soldati ita- cosa in termini di tempo ma è tanto sotto to “Pianeta Difesa” e che hanno voluto es- liani e di 400 soldati austriaci, caduti su il profilo morale e per il significato della sere presenti ad ogni momento delle ce- queste montagne. loro scelta”. lebrazioni ufficiali, iniziando dal sabato L’omaggio ai Caduti da parte delle penne Quasi a confermare mattina, quando alpini e nere e dei rappresentanti dei Kaiserjäger è autorità locali hanno stato celebrato anche sui Denti del Pasu- bio, nel luogo in cui gli eserciti italiano e austriaco si scontrarono con maggiore tenacia. Sui Denti i due

15 9-2010 La Messa alla Chiesetta del Pasubio. Nelle altre foto momenti della cerimonia.

eserciti scavarono chilometri di gallerie carica di 50mila chilogrammi di esplosivo, ni vicentini” (legge del 7 marzo 2001, n° nella montagna per sottrarsi alla vista del con ben 200 punti di innesco, che pro- 78), curato da Carlo Bettanin e dall’alpino nemico e per combattere la “guerra di mi- vocò fiamme alte oltre 30 metri e decine Manuel Grotto, dell’ufficio tecnico della ne” nei cunicoli che si intersecavano sotto di esplosioni secondarie di gas. Comunità montana Leogra-Timonchio. ai due speroni rocciosi. Dal settembre 1917 * * * Guidati dal responsabile tecnico del pro- ci furono 10 esplosioni, ultima delle quali Alcune delle imponenti opere belliche getto, l’alpino Giuseppe De Tomasi, che quella austriaca del 13 marzo 1918, che di- nella zona sacra del Pasubio sono tutt’og- ha coordinato i lavori, nel corso dell’anno strusse parte del Dente e uccise più di 50 gi visibili, altre, invece, sono state riporta- 2009 è stato ultimato il recupero delle soldati italiani, senza peraltro ottenere al- te alla luce grazie all’impegno di numerosi postazioni di “Selletta comando”, mentre cun risultato strategico. Fu una delle più alpini che lavorano con passione al “Pro- dal primo fine settimana di luglio 2010 si è grandi esplosioni su tutto il fronte italiano getto per la tutela del patrimonio storico proceduto al recupero del camminamen- nella Grande Guerra e fu causata da una della prima guerra mondiale sugli Altipia- to “Generale Ghersi” che, salendo in linea

IL DENTE ITALIANO Il Dente italiano (metri 2.220) fu l’ultimo baluardo che si oppose alla travolgente avanzata austriaca iniziata il 15 maggio 1916. Fu occupato alle ore 5 del 19 maggio dai fanti del III battaglione del 218° reggimen- to della brigata “Volturno”, saliti precipitosamente nella notte per la strada degli Scarubbi e giunti appena in tempo per opporsi ai repar- ti imperiali attaccanti della 10ª brigata da montagna, arrivati ormai nei pressi del Dente austriaco. Da allora divenne la posizione chiave più avanzata di tutto il fronte italiano del Pasubio. Per consentire la vita sulla tormentata posizione, impossibile all’a- perto a causa dell’artiglieria avversaria, i genieri italiani ricavarono nella roccia una vera cittadella sotterranea. Nella primavera del 1917 fu costruita la cosiddetta “galleria alta del Dente”, a forma di anello che aveva sbocchi laterali per armi automatiche e pezzi di artiglieria. Nella galleria trovavano posto i vari servizi, come il gruppo elettro- geno per l’illuminazione, i depositi di viveri, acqua e munizioni, i po- sti di medicazione, i comandi. La galleria, che era lunga 110 metri e di sezione Il Dente italiano era armato con 5 mitragliatrici, 2 bocche da fuoco d’artiglie- 2,20 x 2,50 metri presentava sul davanti, verso il Dente austriaco, il cosiddet- ria ed un lanciafiamme, integrate da 12 mitragliatrici appostate sulla vicina to Pozzo Forni, un’ampia finestra dalla quale venivano sgombrati i materiali Cima Palon e sul Cogolo Alto. In esso potevano trovare posto circa 500 uo- di scavo. mini con tutti i mezzi di sussistenza necessari. La “galleria alta del Dente” fu in seguito collegata alla “galleria Papa” prove- Nella parte bassa del Dente, da luglio 1917, fu realizzato un sistema di galle- niente da Cima Palon con un tratto ricavato sotto la depressione che separa rie di contromina (gallerie Napoli, Treviso, Belluno, Reggio e Zero) che da le due cime (Selletta Damaggio). In autunno, dal punto più basso della galle- ovest a est cingevano il lato nord della posizione, nel tentativo di opporsi al- ria Papa, fu realizzata la “galleria Ferrario”, con due rami che uscivano a est e l’avanzare delle gallerie con cui gli austriaci, passando sotto la Selletta dei a ovest. Essa ebbe uno sviluppo di circa 140 metri e permetteva alle truppe Denti, tentavano di far saltare il Dente italiano. Dopo mesi di logorante guer- che vi giungevano dal Palon, di uscire alle spalle dell’attaccante nel caso ra sotterranea, il 13 marzo 1918, una potentissima mina austriaca fece crolla- avesse sfondato la linea di difesa. re il lato nord del Dente, seppellendo più di 50 soldati italiani. 16 9-2010 retta, collega la “Selletta Comando” alla iniziato dopo i lavori che sta compiendo naia di volontari alpini hanno ripulito dai “Selletta Damaggio”. proprio l’Ente Servizi Forestali sulla galle- sassi e dalla ghiaia le trincee e i cammina- L’Associazione Nazionale Alpini lavora a ria “Gen. Ferrario” e sul tratto finale del menti - in origine ricoperti con lamiere e una consistente parte di un progetto più camminamento. terra sostenuti da pali di legno - ripristi- ampio che coinvolge, tra gli altri, l’Ente I lavori sul camminamento “Ghersi” e sul- nando e consolidando i muri in pietra a Servizi Forestali che nel 2009 ha provve- la “Selletta Comando” sono stati inaugu- secco fino all’altezza originaria. Scavando, duto al recupero di trincee nella zona del rati dal presidente nazionale Perona e dal hanno riscoperto anche oggetti e manu- Dente austriaco e nella “Selletta Damag- presidente sezionale Galvanin che hanno fatti bellici o della vita quotidiana, come gio” e il ripristino della galleria “Gen. Pa- tagliato il nastro tricolore in prossimità di le postazioni antiaeree o una latrina, co- pa” di Cima Palon. Il prossimo intervento due degli accessi alle strutture. È stata una struita con perizia e ingegno a pochi passi sarà quello del recupero del tratto della cerimonia semplice, cui è seguito un so- dal fronte. Quel fronte sul quale, in quat- “Selletta Damaggio-Panettoni”, che sarà pralluogo nei manufatti riscoperti: centi- tro anni di guerra, furono circa 37mila i

portati dagli alpini dei battaglioni “Monte Berico”, “Cervino”, “Exil- les”, “Aosta” e dai fanti della Brigata “Liguria”. Il Dente austriaco, i cui difensori erano sapientemente guidati dal tenente Oberguggenber- ger, si oppose ad ogni tentativo italiano; tanto che alla fine dei com- battimenti di ottobre il bilancio delle perdite si rivelò gravissimo: in soli 11 giorni di operazioni su tutto il fronte d’attacco, gli italiani per- sero 4.370 soldati e gli austriaci 3.492: in totale quasi ottomila solda- ti fuori combattimento. L’imminente inverno non consentì ulteriori scontri e le linee raggiun- te dopo i combattimenti di ottobre 1916 rimasero, praticamente im- mutate, fino alla fine della guerra. Sotto la guida del colonnello brigadiere Ellison, il Dente austriaco fu trasformato in una fortezza capace di resistere a qualsiasi tentativo di conquista ed in grado di svolgere una rilevante funzione offensiva, in quanto poteva esercitare azione di fuoco fiancheggiante sia sulla selletta antistante, sia ai lati, verso il Cosmagnon da una parte e le IL DENTE AUSTRIACO Sette Croci dall’altra. Il Dente austriaco (metri 2.203), uno squadrato roccione, lungo poco più di Nel Dente gli austriaci realizzarono 10 postazioni per mitragliatrice e 6 per 200 metri e largo 80, fu occupato il 20 maggio 1916 dalle truppe imperiali pezzi di artiglieria, disposte su due piani, al di sotto dei quali vi era un terzo della 10ª brigata da montagna austriaca che, con la colonna guidata dal mag- piano logistico. Per la difesa esterna schieravano, in camminamenti e trincee: giore Polaczek, si stabilirono sulla sua sommità, nel pieno della Strafexpedi- ben 18 lanciabombe, 12 lanciagranate, 4 lancia fiamme, 3 cannoni da 75 mm e tion. Da quel momento il Dente austriaco divenne la posizione più importan- 2 da 37 mm, integrati da 10 postazioni per mitragliatrice. Inoltre all’interno te dell’intero schieramento imperiale sul Pasubio e rimase in possesso dei re- trovavano posto una cisterna d’acqua potabile, la sala dei compressori, la sa- parti austro-ungarici fino alla fine del conflitto. la macchine, la postazione dei riflettori, la sala di controllo e distribuzione Il 1° reggimento Kaiserjäger, che presidiava il Dente, resistette valorosamente dell’energia elettrica, la centrale telefonica, la sala impianti di ventilazione. ai violenti attacchi sferrati dalla 44ª divisione italiana tra il 10 e 13 settembre Vi erano, infine, numerose caverne per il ricovero del personale e degli ad- e tra il 9 e il 20 ottobre 1916; quando inutili si rivelarono i sanguinosi assalti detti alla difesa. (Testi di Claudio Gattera) 17 9-2010 Kaiserjaeger in visita ai camminamenti.

el corso dell’estate 2009, per 11 Nfine settimana, in Pasubio hanno lavorato circa 280 soci ANA per un totale di circa 3.412 ore. Dal 3 luglio al 29 agosto 2010 si sono succeduti, nei fine settimana, 12 Gruppi della Val Leogra, coadiuvati da altri volontari dei gruppi di Villaggio del Sole e di Montegalda (sez. di Vicenza), dei gruppi della sezione di Brescia, della sezione di Valdagno, del gruppo di Fe- lino (sez. di Parma), del gruppo di Campotamaso (sez. di Valdagno), del gruppo di Sesto al Reghena (sez. di Pordenone) e di alcuni giovani del progetto “Pianeta Difesa”. In totale la partecipazione è stata di 331 associa- ti ANA che hanno prestato servizio per circa 3.972 ore di lavoro (in media circa 36 alpini per turno). Per portare più facilmente mezzi e materiali in quota l’ANA ha sotto- morti, feriti e dispersi italiani, 7.550 dei scritto un protocollo d’intesa con la quali appartenenti a reparti alpini e che Provincia di Vicenza e i Comuni di Po- oggi identifichiamo con la scritta “Di qui sina e di Vallarsa per la sistemazione non si passa” (il motto che la brigata “Ligu- della Strada degli Scarubbi, nel tratto Sopra: onori alla tomba del gen. Vittorio ria” si meritò dopo la sanguinosa battaglia che parte da Bocchetta Campiglia. Il Emanuele Rossi, che comandò da maggiore di Monte Zovetto, del giugno 1916), posto il btg. Monte Berico e volle essere sepolto lavoro è stato possibile grazie all’im- sul Pasubio. Sotto: la cerimonia al Dente italiano. il 12 settembre 1926 nei pressi del cimitero pegno di un gruppo di 150 alpini e vo- della brigata, a cura dei mutilati di guerra lontari della Protezione civile ANA e vicentini. grazie all’intervento di alcuni operai “Di qui non si passa, a inizio del secolo specializzati e dei mezzi meccanici scorso - ha ricordato il presidente della messi a disposizione dall’alpino Die- sezione di Vicenza, Galvanin - significava go Marini. divisione tra i popoli”. Oggi deve inten- Il progetto terminerà d’intesa con la dersi come quel muro a difesa dei nostri “Comunità montana spettabile reg- valori, della nostra storia e delle nostre genza dei sette Comuni di Asiago”, at- tradizioni: gli alpini che ritornano ogni an- tuale committente dei lavori. no sul Pasubio e il progetto di recupero ne sono uno splendido esempio. ● 18 9-2010 Recuperate le testimonianze sul Civillina

di Nazario Campi

li alpini della sezione di Valdagno sono protagonisti del recupero Gstorico delle strutture militari del Monte Civillina, dopo 90 anni di com- pleto abbandono. Il progetto nasce dal programma di valo- rizzazione dei siti della grande guerra (legge regionale 43/1997) e comprende un vasto territorio di valore storico, dove il monte Civillina è la cima più ad ovest dell’ampio fronte che passava per l’alto- piano di Asiago. La comunità montana Agno-Chiampo, delegata alla realizzazione del tratto di competenza territoriale, ha stipulato un accordo con la sezione ANA, allora pre- sieduta da Luigi Cailotto, per il recupero delle postazioni militari sulla cima del Civillina. Postazioni che risalgono alla prima guer- ra mondiale e che ospitavano un osser- vatorio con annesso campo scuola per Una scolaresca in visita sul Civillina. gli ufficiali di artiglieria. Si dice che an- lizzate o in corso di ultimazione: Osser- L’alpino prof. Gattera (a sinistra) illustra la mappa delle trincee. vatorio, Casermetta principale, seconda Casermetta, Polveriera, Piazzale, Mulat- tiera “Sentinello”, e Bunker. Migliaia le ore di lavoro dei nostri volon- tari, compresi quelli della squadra sanita- ria che ha dato il suo contributo di par- tecipazione. La sicurezza e la prudenza sono state le parole d’ordine. Oggi l’intera area viene visitata oltre che dagli alpini anche dagli studenti delle scuole medie della vallata su programma e disponibilità degli alpini che, di volta in volta, illustrano quello che avveniva sul Civillina quasi 90 anni fa. Le uscite seguono quindi il programma ideato e voluto da Edoardo Bocchese, insegnante e capitano degli alpini. Il prof. Claudio Gattera, illustra agli alunni le vi- cende belliche che interessarono l’alto vicentino nella Grande Guerra e l’impor- tanza che assunse il Monte Civillina co- che Damiano Chiesa vi avrebbe trascorso organizzato i lavori. Le prime supervisio- me perno delle linee difensive di retro- un periodo di addestramento. ni, le programmazioni e i primi disbosca- via. Il 25 luglio 2009 la casermetta, ri- La direzione dell’opera è stata affidata menti sono iniziati già nel 2004, i lavori messa a nuovo, è stata dedicata con una all’ing. Imerio Tovo e al geometra Franco effettivi sono partiti nell’agosto del speciale cerimonia all’alpinista Cristina Rasia, della Comunità montana Agno- 2005. Il presidente Luigi Cailotto e Dino Castagna, socia della sezione ANA e Chiampo, mentre la direzione del cantie- Danieli hanno seguito con interesse il iscritta alla Protezione civile, che perse re è stata affidata al caposquadra della progredire dei lavori, elogiando l’entusia- la vita nella discesa del suo quinto otto- Protezione civile sezionale Silvano Povo- smo dei partecipanti. mila – il Broad Peak nel Pakistan – il 18 lo, che con grande determinazione ha Nel dettaglio, queste sono le opere rea- luglio del 2009. ● 19 9-2010 STORIA - LA “GUERRA PARALLELA” VOLUTA DA MUSSOLINI MOSSO DALL’INVIDIA DELLE SFOLGORANTI VITTORIE DELLO SCOMODO ALLEATO Settant’anni fa l’attacco Aprile 1941: l’armistizio è alle porte. Una colonna di alpini avanza in territorio greco, lasciandosi alle spalle i reticolati.

NELLE PREVISIONI di Giangaspare Basile IL CONFLITTO SI utti parlano della Russia, co- nione pubblica greca in quanto possa far SAREBBE RISOLTO me se per noi la Grecia fosse emergere, non del tutto passate in oblìo, “Tstata una passeggiata…”. tuttora, sgradevoli memorie storiche”. ENTRO POCHE Il compianto Vitaliano Peduzzi, già diret- Basta dunque una lettera per riportarci a SETTIMANE, DURÒ tore de L’Alpino, reduce del 7° battaglio- un passato che non passa, nonostante sia CINQUE MESI E MEZZO ne Feltre (che era aggregato alla divisione trascorso un tempo lungo settant’anni, Julia), soleva lamentarsi della debole con l’unificazione europea, la moneta E FU NECESSARIO memoria del sacrificio dei nostri alpini comune e il destino che ci lega (anche L’AIUTO DELLE nella guerra dei Balcani. finanziario, come ha dimostrato la recen- DIVISIONI CORAZZATE Raccontava d’una guerra nel fango e nella te crisi greca che ha visto proprio il nostro neve, di disperati assalti e sovrumani eroi- governo fra i primi a promuovere solidali TEDESCHE PREPARATE smi degli alpini, del loro altruismo e senso azioni di tamponamento economico), per PER L’INVASIONE del dovere. E di come fossero stati prota- non parlare delle migliaia di italiani che ALLA RUSSIA gonisti anche di grandi atti di umanità nei ogni anno visitano questo Paese pieno di riguardi della popolazione civile, stremata bellezze e di storia tanto affine alla e affamata. nostra… In questi anni, sparute comitive sponta- * nee di alpini sono state a Tepeleni, alla Quella Campagna – come quella di Vojussa, al ponte di Perati, sul Golico e in Francia e poi quella ancor più tragica della altri luoghi del lungo calvario degli alpini. Russia, per non dire di quella nord africa- La gente li ha sempre accolti in amicizia, na – fu imposta dalla follia espansionisti- ma il progetto di porre qualche lapide o ca d’una dittatura e causò migliaia di targa nei luoghi più significativi per ono- morti. Mussolini era convinto che gli stre- rare i Caduti, nostri e loro, è stata definita pitosi successi tedeschi nella guerra “non fattibile… e non giovevole” in un let- lampo avrebbero portato presto alla tera inviata al nostro presidente naziona- pace, al cui tavolo l’Italia avrebbe avuto le Perona dal console generale di Grecia a un ruolo marginale e subalterno a quello Il Monte Golico (Albania) teatro di durissimi scontri: ancor oggi il terreno è disseminato Milano, Nafsika Vraila, perché “sussiste dello strapotente alleato. Per questo da relitti della guerra. l’incognita di non essere gradito dall’opi- aveva pensato ad una “guerra parallela”, 20 9-2010 alla Grecia

Attendamento di un reparto di alpini, sul Tomori.

ordinando l’attacco alla Francia ormai in italiano bloccato, dopo i primi successi, in “non è gente che sia contenta di battersi” ginocchio. una guerra di posizione. Forse, questa cir- e che il piano di invasione era perfetto. La guerra Oltralpe, pur brevissima (tre soli costanza, ha dato alla guerra un corso Aveva anche scritto un libro sulla guerra giorni!), aveva dimostrato l’assoluta diverso. Se la Russia fosse caduta... lampo, fatta con unità corazzate su terre- impreparazione del nostro esercito e le Ma andiamo con ordine. no pianeggiante. Ma la Grecia ha una precarie condizioni del nostro armamen- 14 Ottobre – Mussolini apprende che complessa orografia, era protetta to ed equipaggiamento. Ma anche la reparti corazzati tedeschi hanno occupa- dall’Inghilterra e dalla Francia, aveva un disinvoltura a intraprendere, contro il to i pozzi petroliferi romeni “per proteg- esercito organizzato e ottimi comandanti parere di tutto lo Stato Maggiore, un’av- gerli”. - come si vedrà – mentre l’armamento e ventura che avrebbe portato l’Italia nel “Mi mette sempre di fronte al fatto com- l’equipaggiamento del nostro esercito era baratro. Il duce fu irremovibile e chi mani- piuto – confiderà, furente, a Ciano – ma in parte quello della prima guerra mon- festava perplessità fu tacitato con un questa volta saprà lui dai giornali che ho diale e per il resto inadeguato. perentorio “Faremo quel che potremo!”. occupato la Grecia, così sarà ristabilito Il 26 ottobre, vigilia della guerra, all’amba- * l’equilibrio”. sciata di Atene, si svolge in un’atmosfera Nei Balcani Mussolini fu preda della stes- Già, la Grecia. Il capo di Stato Maggiore irreale una “serata italiana” con la rappre- sa frenesia di non arrivare ancora secon- Badoglio aveva ammonito che per aprire sentazione della Madama Butterfly, pre- do, mosso per di più dall’invidia dei suc- questo fronte sarebbero state necessarie sente il figlio di Giacomo Puccini. Ci sono cessi del suo scomodo alleato e dei suoi non meno di 20 divisioni e tre mesi di molte autorità greche. Durante il rinfre- mancati preavvisi delle operazioni-lampo. tempo per prepararle. Era inoltre necessa- sco, al ministro plenipotenziario Decise quindi di aprire un nuovo fronte rio immagazzinare enormi per proprio conto, e iniziò a provocare la quantitativi di rifornimenti Il ponte di Perati: ancora oggi distrutto, Grecia, il paese che riteneva più debole, per sostenere un così alto com’era alla fine della guerra. retto da un re debole, Paolo II, pratica- numero di uomini. Ma Sulle rovine gli alpini in pellegrinaggio hanno lasciato il segno del loro mente esautorato dal primo ministro accecato e sordo ad ogni omaggio ai Caduti. Metaxas. Un nostro sottomarino silurò un consiglio, Mussolini fissa la posamine greco alla fonda nel porto di data di attacco: il 26 otto- Tiros durante una festa, causando morti e bre. I monti della Grecia feriti; vennero organizzati incidenti e pro- sono già innevati e l’autun- vocazioni nella Ciamuria, provincia greca no non fa prevedere condi- al confine con l’Albania abitata da una zioni favorevoli. folta comunità albanese. Regista fu Ciano, Ciononostante… per espresso ordine di Mussolini. Il vanaglorioso e salottiero Era ciò che Hitler non voleva, perchè fu generale Visconti Prasca, costretto a rinviare l’attacco alla Russia che comanderà l’armata (stabilito per il dicembre dello stesso italiana nei primi disastrosi anno) spostando le divisioni corazzate mesi di guerra, aveva con- schierate all’est per soccorrere l’alleato vinto il duce che i greci 21 9-2010 soverchiante superiorità numerica: 250 LE FORZE IN CAMPO mila uomini contro 150 mila italiani. Cade ITALIA XXVI Corpo d’armata schierato in Coriza, la Julia e la divisione sono Queste le forze schierate all’inizio del conflit- Macedonia occidentale, al comando del gene- accerchiate e senza rifornimenti, una to il 28 ottobre 1940. rale Gabriele Nasci vi erano: situazione di caos generale regna lungo la Raggruppamento Litorale, guidato dal • Divisione di fanteria Piemonte (9.000 uomi- linea del fronte. Il 4 dicembre il generale generale Rivolta, posto all’estrema ala sud- ni), guidata dal gen. Naldi Soddu invia al comando supremo un occidentale, comprendeva un totale di 5.000 • Divisione di fanteria Parma (12.000 uomini, messaggio per chiedere l’intervento delle uomini così ripartiti: 60 pezzi di artiglieria pesante, 4 controcarro, forze tedesche, in alternativa ad un armi- • 3° Reggimento Granatieri di Sardegna 8 contraerei), guidata dal gen. Grattarola • 7° Reggimento Cavalleria Milano • Divisione di fanteria Venezia (10.000 uomini), stizio. “Piuttosto che chiedere un armisti- • 6° Reggimento Cavalleria Aosta guidata dal gen. Bonini. zio ai greci - dirà Mussolini - è preferibile • un battaglione di camicie nere partire tutti e morire sul posto”. XXV Corpo d’armata della Ciamuria al La situazione precipita. I greci avanzano in comando del generale Carlo Rossi vi erano: territorio albanese e a fine dicembre • Divisione di Fanteria Siena (9.000 uomini), GRECIA occupano l’Epiro del Nord e lo strategico guidata dal gen. Gabutti • VIII Divisione, schierata in Epiro e rinforzata passo di Klisura. La loro offensiva verso • Divisione di Fanteria (16.000 uomini, da una brigata di fanteria e artiglieria. Valona viene finalmente bloccata, ma di cui 3.500 albanesi), guidata dal gen. Zannini • 3 battaglioni rinforzati, schierati tra il monte costa gravissime perdite alle divisioni • 131ª Divisione Corazzata Centauro (4.000 Smolika e il monte Grammos (zona del alpine Julia e Pusteria, e ai fanti delle divi- uomini, 163 carri armati leggeri, 24 pezzi di Pindo), di fronte alla Julia. sioni Lupi di Toscana e Pinerolo. artiglieria, 24 anticarro e contraerei), guidata • IX Divisione e IV brigata tra il monte C’è una breve stasi nei combattimenti, un dal gen. Magli Grammos e il lago Prespa. Divisione Alpina Julia era posta al centro • 7 battaglioni di fanteria. assestamento del fronte fino al 6 aprile, dello schieramento per un totale di 10.000 La relativa inferiorità numerica dei greci venne quando inizia l’attacco delle forze coraz- uomini al comando del gen. Mario Girotti così gradualmente colmata con il costante invio di zate tedesche. Riprende anche l’offensiva ripartiti: rinforzi, soprattutto in Epiro, provenienti dal italiana con la conquista di Coriza, di • 5 battaglioni confine con la Bulgaria e la Turchia, stati che Ersekë e le coste greche del lago Prespa. Il • 2 gruppi di artiglieria avevano dichiarato la propria neutralità. 22 aprile i bersaglieri raggiungono il ponte di Perati: gli italiani sono nuovamente in Emanuele Grazzi viene trasmesso da sulle montagne del Pindo, verso Metsovo: territorio greco. La travolgente avanzata Roma un testo cifrato in cui si intima alla un punto strategico nella Grecia nord- delle armate tedesche fa fuggire in Egitto Grecia di consegnare all’Italia alcuni punti occidentale, dal quale sarebbe possibile re Giorgio II. strategici, o sarà guerra. Il messaggio ordi- incunearsi fra le forze greche dell’Epiro e In pochi giorni l’esercito greco viene cir- na di consegnare la nota alle 3 del matti- quelle del fronte Macedone. Il 2 novem- condato: il tenente generale Georgios no del 28 ottobre. Il primo ministro bre gli alpini conquistano Vovousa, una Tsolakoglu, senza consultare il suo Stato Ioannis Metaxas riceve l’imbarazzato trentina di chilometri da Metsovo, dopo Maggiore, offre la resa al comandante ambasciatore in vestaglia. Ha tre ore di aver percorso 40 chilometri di terreno delle divisioni corazzate generale Sepp tempo per decidere. “Alors, c’est la guer- montuoso, spesso nel fango, sotto piog- Dietrich, delle SS (sarà condannato a re”, risponde con un filo di voce. Grazzi gia e neve: una drammatica anabasi. È una Norimberga a 25 anni per crimini di guer- tace. vittoria inutile perché, isolati come sono, ra), evitando di chiederla anche al coman- Inutilmente, due giorni prima, Hitler si era a corto di viveri e munizioni, non hanno do italiano. Dietrich detta condizioni sor- precipitato a Firenze per incontrate il alcuna possibilità di resistere agli attacchi prendentemente blande ai greci, ai quali duce nel tentativo di farlo desistere ed di un nemico che diventa sempre più permette di mantenere in servizio gli uffi- impedire i suoi “colpi di testa”. Saprà del- forte. ciali e una parte dell’esercito. Furioso più l’azione italiana solo ad attacco iniziato. L’8 novembre il generale Mario Girotti, che mai per l’offesa ricevuta, Mussolini “Sarà una campagna di alcune settimane”, comandante della Julia, ordina la ritirata pretende la ripetizione della cerimonia aveva pronosticato il maresciallo verso Konitsa, attraverso il monte della firma, avvenuta il 23 aprile alla pre- Badoglio nonostante le proteste dei capi Smelikas. Gli alpini combattono per cin- senza dei rappresentanti italiani. di Stato Maggiore dell’Aeronautica e della que giorni in condizioni disperate durante Dopo la conquista di Creta, l’ultima a Marina, contrari all’immediata entrata in i quali la divisione viene decimata. Il cadere in mano tedesca, la commedia guerra. Pindo è completamente in mano greca. della grande sfilata delle truppe dell’Asse, Dopo iniziali successi, la guerra rivela ben In tutta fretta alcune divisioni vengono ad Atene, il 3 maggio. presto che le previsioni di Mussolini sono inviate in Albania, dove è stata ricacciata La campagna di Grecia è finita. È costata soltanto tragiche velleità. Le pessime l’armata di Visconti Prasca; questi viene circa 50mila morti (il numero non è mai condizioni del tempo trasformano il ter- sostituito dallo stesso Mussolini con il stato appurato con precisione) e circa reno in una fanghiglia nella quale sprofon- generale Ubaldo Soddu, ex vice ministro centomila feriti o congelati. Ha definitiva- dano le ruote dei veicoli, i muli, gli alpini. della guerra. Il suo primo comando fu: mente sancito l’assoluta dipendenza Gli stessi carri armati procedono con attestarsi sulle posizioni conquistate. Era dell’Italia alla Germania. grande difficoltà sul terreno impervio e il fallimento della guerra-lampo immagi- Poi verrà la Russia e la totale disfatta che collinare. L’accanita resistenza greca nata dalla fantasia del dittatore. precederà il momento più buio dell’Italia: toglie ogni illusione di facili vittorie. A metà novembre i greci sferrano un l’8 settembre 1943. Ma questo è un altro La Julia è al centro d’uno schieramento poderoso attacco, forti anche di una capitolo della nostra storia. ● 22 9-2010 Bertolaso al presidente: “Grazie di cuore”

l nostro presidente nazionale Corrado Perona aveva inviato alcune settimana fa al sottosegretario Guido IBertolaso, capo del Dipartimento nazionale di Prote- zione civile, una copia del Libro Verde della Solidarietà relativo ai dati del 2009. Bertolaso ha risposto con la let- tera che con molto piacere riportiamo: La benedizione Caro Presidente, del Santo Padre La ringrazio di cuore per la Sua lettera e il Libro Verde della solidarietà 2009 che mi ha inviato. L'ho letto, sicuro di "sentirmi a casa", pagina dopo pagina. La stessa sensazione di qualcosa di La risposta della Segreteria di domestico, di ben noto, di bello nella sua asciutta e precisa semplicità ho avuto alla fine della Stato Vaticana all’invio del lettura, con in più la consapevolezza di aver avuto tra le mani una realizzazione "straordinaria", Libro Verde da parte del pre- cioè fuori dagli schemi, dai format, dai modi di pensare e comunicare comuni ai nostri tempi. sidente Perona: Per celebrare degnamente il vostro 90° anniversario, non avete pensato a nulla di multime- diale, a nessun prodotto di buona visibilità mediatica, a nessun racconto reso da grandi fir- Pregiatissimo Signore, me. Vi siete affidati ai numeri, chiedendo ai numeri di svelare i fatti con cui sono stati co- è pervenuta al Santo Padre struiti. Non c'è il racconto di gesti, azioni, iniziative, che pure sono una infinità. Non c'è com- Benedetto XVI la cortese let- piacimento e implicita richiesta di applauso, nel Vostro bilancio, che non mira ad altro che tera N. 334/2010 CP/ns a "rendere conto" dei denari e delle ore dedicati dalla Vostra Associazione alla solidarietà. dell'8 settembre corrente, a Solo una Istituzione con una storia solida e duratura, con un radicamento reale diffuso, con cui Ella ha unito, in devoto un ininterrotto afflusso di nuove energie, con un bagaglio di valori, di esperienze condivise omaggio, la pubblicazione e di custodia delle tradizioni come la Vostra poteva permettersi di rinunciare alla ribalta per "Libro Verde della Solidarietà fare i conti in modo esatto, senza clamore, mettendo a disposizione degli amici gli elemen- 2009", riguardante le attività ti necessari ad avere idea di ciò che, in un solo anno, siete stati capaci di realizzare. delle Sezioni, dei Gruppi e Se ne ricava una impressione di affidabilità, di sicurezza: chi scommette su di Voi, come ha fatto degli Associati di codesto la Protezione Civile, sa di avere già vinto, prima ancora che l'ANA abbia il tempo fisico di dare ri- Sodalizio. sposta ad una qualsiasi richiesta di intervento: sarà un "sì", forte, pronto, senza tentennamenti. Il Sommo Pontefice desidera In tutti gli anni che ho attraversato portandomi addosso la responsabilità della Protezione manifestarLe viva gratitudine Civile, non ricordo una sola emergenza che non Vi abbia visto protagonisti, efficaci, effi- per il dono e per i sentimenti cienti e soprattutto in grado, ogni volta, di costruire ulteriore fiducia ad ogni Vostra uscita. di filiale venerazione che Essere capaci di costruire fiducia significa, a mio parere, essere capaci di costruire reti di hanno suggerito il premuro- conoscenza, di lavoro comune, di aspettative reciproche fondate sulla certezza che non ci so gesto e, mentre invoca saranno buchi, assenze, silenzi in risposta ad una richiesta di aiuto. Voi l'avete fatto con chi l'effusione dei celesti favori, avete soccorso e con quanti hanno lavorato con Voi, trasformando in affetto la relazione imparte di cuore a Lei, ai Col- di chi aveva simpatia per la Vostra organizzazione, e in amicizia sincera il rapporto con laboratori ed alle persone quanti non Vi conoscevano o sospettavano del Vostro patriottismo evidente e dei riferi- care la propiziatrice Benedi- menti mai nascosti all'esperienza della vita militare. zione Apostolica. Mi auguro, e Vi auguro, di continuare sulla strada che avete seguito sin qui, con fedeltà e Profitto della circostanza per decisione, per far "sentire a casa", ogni volta che Vi incontra, tutti gli Italiani che amano la porgere cordiali saluti. loro Patria e si ostinano a servirla sempre, in ogni contingenza, amandola come si ama la propria vita, la propria famiglia, la propria storia. Mons. Peter B. Wells Grazie di cuore, con immenso affetto e stima Assessore Guido Bertolaso

Il gen. C.A. Armando Novelli: “Bravi, anzi, bravissimi!” questa è la risposta che il gen. Novelli, comandante del Comando Forze Operative ETerrestri, ha inviato al nostro presidente nazionale. Caro Corrado, ho ricevuto con piacere il “LibroVerde della Solidarietà alpina”. È una concreta, ma parzia- le (lo sanno tutti) dimostrazione di quanto la vostra… la nostra Associazione fa per il Paese. Qui tutti parlano, ma chi fa davvero è una piccola parte della nostra società e tra quella, senza tanta retorica, ci sono gli Alpini! Bravi, anzi, bravissimi, Un abbraccio, Presidente, Armando 23 9-2010 IL RADUNO DEL 3° RAGGRUPPAMENTO IN UNA CITTÀ CHE VIVE ANCORA NEL RICORDO DELL’ADUNATA DEL 2008 A Bassano per dire: dove eravamo rimasti?

di Gianni Idrio Qui e nella foto in basso: alpini sullo storico ponte.

ono tornati”, queste le parole pronunciate, tra l’ammirazione “Sed il compiacimento, da un gruppetto di signore al passaggio di due giganteschi alpini, nelle vie centrali di Bas- sano. Certamente sarà loro tornata in mente l’Adunata nazionale del 2008, an- cora fresca nei ricordi, con le sue immagi- ni di luce, di festa, di colore. Ed a Bassano gli alpini si sono rivisti, a distanza di due anni, per il raduno del Triveneto. In effetti, già nei giorni precedenti il 18 e 19 settembre si era notato un numero sem- pre crescente di alpini, che si godevano le vie e le piazze della città, addobbate, co- me in tutti i paesi limitrofi, con bandiere pitano Napoli un biglietto di punizione nità” che ce la fa sentire vicinissima. Qui si tricolori. a 4 giorni di cps (alias “Hotel Bristol”) per può tranquillamente dire che ogni angolo, In molti casi si trattava di artiglieri da “… aver battuto la Fiacca”. ogni monumento, ogni pietra respira… aria montagna (ma non solo) che, accompa- Qui, inoltre, dal 1934 al 1943, aveva trovato alpina. gnati spesso da moglie e figli, venivano a la sua sede la S.A.U.C.A., scuola allievi uf- Il trinomio Bassano = alpini = Monte Grap- rivedere la “loro” caserma, le “loro” scu- ficiali di complemento alpini. pa è forte ed inscindibile. Nell’ultimo an- derie, il “loro” Monte Grappa. Ricordi: per un attimo, un attimo solo, un no della Grande Guerra il primattore dei Purtroppo, dobbiamo dire, con grande senso di vuoto e di sgomento coglie chi a fatti bellici, almeno in relazione a Bassano, rimpianto, che oggi la situazione è molto Bassano ha fatto il servizio militare e rivi- fu proprio il Monte Grappa. Ed ecco per- diversa da quella che, in particolare, i ve, mentalmente, quell’esperienza signifi- ché la città ed il Sacro Monte sono legati Gruppi “Pieve di Cadore” e “Lanzo” del 6° cativa e formativa di vita. anche nel nome. Artiglieria avevano conosciuto. Ma Bassano è viva, Bassano è presente, Pertanto era doveroso salire all’Ossario di La caserma è desolatamente chiusa, in at- con la sua gente, il suo calore, la sua “alpi- Cima Grappa, per rendere omaggio alle tesa di conoscere il suo destino, oggetto delle (dis)attenzioni di burocrati e politici che ne ignorano il glorioso passato. I muli non ci sono più e manca, ad esempio, la famosa (almeno per molti artiglieri) mula Fiacca, il cui conducente si beccò dal ca-

Perona con il gen. Biagio Abrate, Segretario della Difesa. 24 9-2010 salme di 12.615 Caduti italiani e 10.295 au- stroungarici, che qui riposano. Qui com- batterono alpini, artiglieri, bersaglieri, fan- ti di tutte le specialità e di tutte le prove- nienze. Ed ecco, anche, perché il Grappa vuol essere ed è simbolo dell’unità d’Italia e non può essere spacciato soltanto per patrimonio veneto, come qualcuno vor- rebbe far tendenziosamente credere. Armato soltanto di disperato coraggio, dal novembre del 1917 al novembre del 1918, chi combatté sul massiccio espresse innumerevoli atti di valore e sacrificio an- che estremo. Lo testimoniano ben 37 me- daglie d’Oro conferite, senza contare tut- te le altre onorificenze. A dispetto di un sabato di pioggia e fred- do tagliente, con un Grappa imbronciato, moltissimi alpini hanno voluto comunque essere presenti alla cerimonia rievocativa. Il presidente Perona, nel suo breve inter- Due momenti della sfilata. vento, dopo aver menzionato gli incontri del Pasubio, dell’Adamello e dell’Ortigara, 1963 (1910 vittime) ed il terremoto in Friuli Julia gen. Bellacicco, a numerose altre au- svoltisi in giornate di bel tempo, ha tenu- nel 1976 (altre 982). torità militari e civili. C’era un alpino redu- to a precisare che “questi incontri gli alpi- Il tempo, tanto inclemente il sabato è sta- ce dalla Campagna di Abissinia (anno 1935) ni li fanno anche quando sereno non è, to, invece, altrettanto propizio la domeni- e altri dalla Campagna di Russia. C’erano non solo in senso meteorologico, perché ca. Un bel sole ed una giornata limpidissi- addirittura quattro ultracentenari, c’era nessuno deve sottrarsi alla potenza dei ri- ma hanno voluto dare a Bassano i colori chi ha voluto sfilare, pur carico di anni, cordi che al Grappa doverosamente con- della festa. contando sulle proprie gambe e chi, non ducono”. Il percorso della sfilata comprendeva il potendo, ha dovuto, forzatamente, ricor- Sulla stessa lunghezza d’onda sono state, passaggio per il mitico Ponte, per piazza rere all’ausilio degli automezzi, predispo- all’omelia, le parole pronunciate dal cele- Libertà, per viale delle Fosse e lo sciogli- sti per l’occasione. Ma in tutti si notava il brante mons. Paolo Doni, vicario generale mento alla caserma Montegrappa, tutti medesimo orgoglio, la medesima fierezza. della diocesi di Padova. Nel corso della luoghi di fatti significativi nella vita e nel- Non sono mancate nemmeno le rappre- Messa sono stati benedetti i resti di un la storia di Bassano. sentanze venute dall’estero. combattente ignoto, recentemente venu- Tra due ali di folla, ammirata ed entusia- Tre ore è durato il passaggio ed al termine, ti alla luce sulle balze del vicino monte sta, sono sfilati migliaia di alpini passando guardandosi in faccia, i bassanesi quasi Fontanasecca, dove si combattè per un di fronte al Labaro, al presidente Perona, avrebbero gradito rimanere lì fino a sera, anno intero, ed una riproduzione della al gen Abrate, al comandante della brigata ad ammirare ed applaudire altri ancora. ● statua della Madonnina del Grappa, che verrà presto portata in Abruzzo dai volon- tari alpini che stanno completando i lavo- ri della chiesa di Fossa. Il raduno del Triveneto è giunto alla sfila- ta di domenica 19 settembre dopo una fit- ta rete di eventi, svoltisi anche nei giorni precedenti: dalla presentazione del libro sui 90 anni della storia della sezione ANA di Bassano (la seconda, per anzianità, fra tutte le Sezioni d’Italia) all’inaugurazione di una stupenda statua all’Alpino (donata da un anonimo) e significativamente col- locata nelle immediate vicinanze del pal- ladiano Ponte degli Alpini (il Ponte Vecio, per i bassanesi). Non va nemmeno dimenticato il riuscito concerto per il 50° del coro sezionale e la mostra fotografica, a Palazzo Bonaguro, dedicata a tutti coloro che intervennero in soccorso delle popolazioni colpite da due terribili sciagure, quali il Vajont nel 25 9-2010 Da Trento a Bassano le Giornate IFMS UNA “TRE GIORNI” CHE HA PORTATO LE DELEGAZIONI DELLA FEDERAZIONE DEI SOLDATI DI MONTAGNA ANCHE SULL'ORTIGARA

er le Giornate I.F.M.S. 2010 in Tren- tino (la Federazione Internazionale Pdei Soldati di Montagna, di cui l’A- NA è socio fondatore) ci siamo trovati tutti a Lavarone: la delegazione della Slovenia, Svizzera, Germania, Spagna e delle sezioni di Bergamo, Luino, Torino, Udine e Vallecamonica, Sezioni che han- Le delegazioni a Trento. Di fianco, alla Madonna del Lozze. no costituito una commissione IFMS. Quest’anno l’organizzazione è stata cura- ta direttamente dalla Commissione IFMS sezione di Trento. Questo è stato il mo- rio Corà il complesso dei lavori di restau- del CDN, nel 2011 sarà invece a cura del- mento in cui abbiamo mostrato la condi- ro dei manufattii della Grande Guerra la sezione di Udine che è già al lavoro. visione con le autorità del nostro entu- dell’Ortigara. Oltre all’incontro nelle nostre intenzioni siasmo e del nostro impegno. Sotto una pioggia battente, nessuno si è c’era qualcosa di più: abbiamo voluto far Poi ci siamo recati al cimitero di guerra mosso colpito dalla severità del luogo e vedere la nostra fede nel ricordo del pas- austro-ungarico di Slaghenaufi a Lavaro- dell’evocazione storica... sato, il lavoro delle nostre Sezioni, lo ne. Alla presenza del sindaco di Lavaro- Tornati a Lavarone la giornata si è con- stretto legame tra l’Associazione e l’au- ne, Mauro Lanzini, abbiamo deposto un clusa con la cerimonia della consegna torità civile e militare. mazzo di fiori sull’altare di questo luogo del Premio I.F.M.S. che il gruppo di Azza- Nel primo dei tre giorni, dopo la visita dove ancora riposano i resti dei caduti e no San Paolo, da ormai tredici anni, attri- guidata della città, siamo stati accolti dal dove i nostri amici sloveni e tedeschi buisce a chi si distingue nel campo della Gruppo di Trento per un incontro all’in- hanno percorso con emozione i filari cultura e della conservazione della me- segna della buona cucina, onorati dalla delle croci leggendo i nomi delle giovani moria e dei siti storici. Quest’anno è sta- presenza del presidente della Provincia, vite spezzate dalla guerra. ta premiata l’Associazione “Cimeetrin- del sindaco di Trento e del comandante Con questo spirito il giorno dopo siamo cee” per la sua originale attività che in delle Truppe alpine gen. Primicerj non- andati sull’Ortigara, fermandoci prima solo tre anni ha attirato ben centoset- ché della presidenza al completo della alla chiesetta di Santa Zita sul Vezzena, tanta soci da tutta Italia: il presidente ricostruita com’era dalla sezio- della Commissione giudicatrice del Pre- ne di Trento, con la collabora- mio, Cimmino, alpino, ha consegnato il zione di associazioni austria- premio assieme al segretario generale che. Il capogruppo di Lavarone dell’I.F.M.S., brig. gen. Bojan Pograjc. Paolo Slaghenaufi ha racconta- Un doveroso grazie e un plauso va al to la storia di questa ricostru- Gruppo di Azzano San Paolo che tra zione. molte difficoltà continua a onorare que- Stessa attenzione e stessi sen- sto impegno nobile e culturalmente im- timenti abbiamo condiviso sul- portante. la piazzetta della Madonnina E poi … domenica, immersi nella gioiosità del Lozze dove Roberto Gene- del Raduno del Triveneto a Bassano, ro e Fabio Volpato, rispettiva- quando abbiamo sfilato, con il segretario mente presidente onorario e generale in testa, percorrendo il famoso presidente attuale della sezio- Ponte: un’emozione che ha inumidito gli Al cimitero austriaco a Lavarone. ne di Marostica hanno illustra- occhi non solo di noi italiani ma anche to assieme all’architetto Vitto- agli amici “foresti”. ● 26 9-2010 IN UNA TRISTE CASISTICA È IL 30° MILITARE ITALIANO CADUTO NELLA MISSIONE DI PACE La morte del tenente Romani in Afghanistan ncora un lutto fra i militari italia- Russa. Ad attenderlo, anche la madre ni in missione in Afghanistan. Il Elsa, il padre Carlo e altri familiari. ACaduto è il tenente Alessandro Ai funerali, celebrati nella basilica di Romani, del 9° reggimento Col Moschin Santa Maria degli Angeli, a Roma, c’era- della brigata “Folgore”, una unità d’as- no il Capo dello Stato Giorgio Napoli- salto ad altissima specializzazione. tano, i presidenti del Senato Schifani e Celibe, era nato a Roma il 18 luglio 1974 della Camera Fini e le alte cariche delle ed aveva avuto già precedenti espe- nostre Forze Armate. rienze in Afghanistan come incursore “Ancora un incontro di dolore e di lut- scelto. Era con altri commilitoni della to. La sofferenza del nostro paese di- Task Force 45, un’unità antiterrorismo venta più profonda, tanto che vengono per la caccia ai talebani, su un elicotte- meno anche le parole per descriverla ro da trasporto truppe scortato da due ed i sentimenti per esprimerla", ha det- elicotteri da combattimento Mangu- to durante l’omelia l'ordinario militare, sta, quando è stato colpito dal tiro di trice. Il tenente Romani e un paracaduti- arcivescovo Vincenzo Pelvi, interpre- terroristi. sta della Folgore sono stati feriti. Tra- tando il sentimento generale degli ita- La pattuglia si era alzata in volo dopo sportati all’ospedale americano di Farah, liani. È il 30° militare italiano ucciso in che un aereo senza pilota aveva avvi- il tenente è spirato qualche ora dopo per quella terra durante una missione tesa a stato un gruppo di attentatori predi- la grave lesione ad un polmone riportata riportare condizioni di vita normali in sporre un ordigno sulla pista, nell’area nell’agguato. questo tormentato Paese. di Farah, nella provincia di Herat a con- La salma di Romani, promosso capitano Ora in Afghanistan – come riferiamo in trollo italiano. post mortem, il giorno dopo è stata por- altra parte di questo giornale – c’è l’in- Quando l’elicottero è giunto sul posto tata in Italia e ricevuta all’aeroporto di tera brigata alpina Julia, che ha dato il è stato colpito da scariche di mitraglia- Ciampino dal ministro della Difesa La cambio alla Taurinense. ●

Giorgio Balossini festeggiato dal CDN lascia il SON dopo quarant’anni

iorgio Balossini, capo del SON, il Servizio d’Ordine Nazionale, ha Gmesso lo zaino a terra. Dopo quarant’anni di onorato servizio, come volontario prima, poi come vice comandante e infine, negli ultimi dieci anni, come comandante, ha messo lo zai- no a terra. Come solo gli alpini sanno fa- fanetto con una bella miniatura del cappello alpino (nella fo- re: cioè senza mai smettere di frequentare gli alpini e magari af- to), esprimendogli riconoscenza per il suo lungo operato. Al fiancare e assistere – in perfetto spirito alpino – chi ha raccol- suo posto il CDN ha nominato Alfredo Nebiolo, che è stato to il suo zaino. Balossini è stato festeggiato dal Consiglio Diret- presidente della Commissione del SON fino alla scadenza del tivo Nazionale ed il presidente Perona gli ha consegnato un co- mandato di consigliere nazionale, a fine maggio scorso. ●

La cassetta d’ordinanza del ten. E. Garbari o scultore Silvano Ferretti ha trovato nel comune di Chatillon una cassetta militare che apparte- Lneva al tenente E. Garbari, probabilmente del 2° o 11° rgt. Alpini, come risulta dalla foto. Ferretti sa- rebbe felice di consegnare la cassetta ai famigliari dell’ufficiale. Contattare il capogruppo Pier Andrea Donazzan, via Martiri della Libertà 16/A – 11024 Chatillon (Aosta). ●

27 9-2010 NOSTRI ALPINI IN ARMI A UDINE LA CERIMONIA DI SALUTO ALLA BRIGATA CHE STA DANDO IL CAMBIO ALLA TAURINENSE IN AFGHANISTAN Alpini della Julia,

Nell’ampio piazzale, agli ordini del col. e Miotto. Folto il pubblico presente, tra Piovera era schierata una rappresentanza a cerimonia di saluto della brigata cui spiccavano gli alunni delle quinte dei reparti con le bandiere di guerra del alpina "Julia" in partenza per l'Af- classi della scuola primaria “Boschetti- 3° reggimento Artiglieria da montagna, Lghanistan, si è svolta il 16 settembre Alberti” di Udine, che agitavano le ban- del 5° reggimento Alpini, del reparto Co- alla caserma "Pio Spaccamela" di Udine. dierine tricolori gridando: “Viva l'Italia, mando e supporti tattici, dell'8° Alpini, Erano presenti, accanto alle Bandiere di viva gli alpini”. Massiccia la presenza dei del 2° reggimento Genio e del reggimen- guerra dei reggimenti, il Capo di Stato vessilli e dei gagliardetti, a dimostrazio- to Lagunari Serenissima. Mancava alla Maggiore dell’Esercito, il generale di C.A. ne della vicinanza degli alpini delle no- cerimonia il 7° Alpini, già dislocato in ter- Giuseppe Valotto e numerose autorità stre Sezioni e Gruppi agli alpini in servi- ra afgana. Dal generale Bellacicco dipen- civili. L’ANA ha partecipato con il Labaro, zio, in special modo quando sono all’e- deranno circa 7.000 militari provenienti scortato dal presidente Corrado Perona stero nelle loro impegnative e difficili da 11 nazioni; di cui oltre 3.500 saranno con il vice presidente vicario Valditara e operazioni di pace in una terra tormenta- italiani, appartenenti anche alle diverse i consiglieri Arnoldi, Chiofalo, Geronazzo ta da decenni. armi e specialità delle Forze Armate.

Il capo di SME gen. C.A. Valotto accompagnato dal gen. C.A. Novelli Da sinistra il sindaco Honsell, i gen. Valotto e e dal gen. B. Bellacicco passano in rassegna i reparti. Novelli, il prefetto Salemme e il gen. Primicerj. 28 9-2010 NOSTRI ALPINI IN ARMI in alto i cuori!

nuove minacce, coniugando al meglio il miglioramento dei materiali e degli equi- ciazione Alpini, “per quanto dimostrano paggiamenti con l’affinamento della tec- Dapprima sono stati resi gli onori al no- giornalmente. Noi li sentiamo vicini – ha nica e delle procedure d’impiego”. Il ge- stro Labaro e a quello dei Lagunari, quin- detto il comandante della Julia - e que- nerale ha avuto quindi parole di elogio di il capo di SME gen. C.A. Giuseppe Va- sto per noi è di fondamentale importan- per gli alpini - come aveva avuto modo lotto ha passato in rassegna la brigata ac- za”. Ed ha concluso dicendo: “Cerchere- di sottolineare al termine dell’esercita- compagnato dal comandante del Co- mo di essere all'altezza della vostra e zione al Falzarego a conclusione dell’ad- mando Forze Terrestri gen. C.A. Armando della nostra storia”. destramento in vista dell’Afghanistan - e Novelli e dal gen. B. Bellacicco. In tribuna Dopo il saluto e l’augurio del sindaco di per i lagunari, punta di diamante del no- d’onore, il gen. Alberto Primicerj, che Udine Furio Honsell è stata la volta del stro Esercito. aveva accolto le autorità. capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Al termine del discorso ha decorato con Rivolgendosi ai suoi alpini, il gen. Bella- “Non è un caso - ha detto il gen. Valotto la Croce di Bronzo al Merito dell'Esercito cicco li ha elogiati per i risultati ottenuti - che siano alpine la Julia e la Taurinense, il ten. col. Fregona ed il ten. col. Zenobio. nei lunghi mesi di preparazione che con- le due brigate che si alternano ormai da Auguri, alpini della Julia. Aspettiamo il sentirà di svolgere al meglio la loro mis- anni nel più sensibile ed impegnativo tra vostro ritorno in aprile, per festeggiarvi. sione, in serenità e sicurezza. Ha poi ri- i teatri operativi, in una missione che ri- “In alto i cuori!” Luigi Renzo Rovaris volto un ringraziamento alle associazioni chiede una spiccata capacità di trasfor- d'arma, in maniera particolare all’Asso- mazione e adattamento alle sempre (Foto Maria Luisa Besusso)

Gli onori al Labaro scortato dal presidente Perona e da alcuni consiglieri. Vessilli e gagliardetti e le altre rappresentanze delle Associazioni d’arma. 29 9-2010 NOSTRI ALPINI IN ARMI

Il gen. Maggi Il ten. col. Biasiotto nuovo comandante nuovo Capo di del Reparto Supporti Tattici “Tridentina” Stato Maggiore l ten. col. Ugo Biasiotto è il nuovo comandante del Reparto Comando Supporti Tattici “Tridentina”. Ha avvicendato il ten. col. Alessandro Cottone, assegnato al delle Truppe Isettore Affari Generali del Comando Truppe alpine di Bolzano. La cerimonia di cambio del comando è avvenuta lo scorso 9 settembre alla Caserma “Huber”, presen- alpine te il comandante della divisione “Tridentina” generale di brigata Gianfranco Rossi. l generale di brigata Antonio Maggi è Il ten. col. Biasiotto proviene dal Corpo d’Armata NATO di reazione rapida di Lille il nuovo Capo di Stato Maggiore del (Francia). In Alto Adige ha prestato servizio nel disciolto 5° reggimento artiglieria da IComando Truppe alpine di Bolzano. montagna di Silandro. Ammesso nel 1987 al 169° corso dell’Accademia Militare di Mo- Nella sua carriera il generale Maggi, do- dena, ha svolto il proprio servizio anche presso il 1° reggimento artiglieria da monta- po l’iter formativo svolto con il 162° cor- gna di Fossano e al Comando brigata alpina “Taurinense”, per poi ricoprire incarichi in so dell’Accademia Militare di Modena, diversi Comandi internazionali, partecipando a numerose missioni fuori area. ha ricoperto incarichi di comando pres- Nella foto: il ten. col. Cottone con il generale Rossi e il ten. col. Biasiotto. ● so i battaglioni alpini "Pieve di Cadore" e "Morbegno", ha maturato numerose esperienze di staff in comandi nazionali Soccorsi in Abruzzo: il 9° Alpini premiato e internazionali ed ha comandato il bat- taglione alpini “L’Aquila” e il 7° rgt. Alpini. dall’Organizzazione mondiale della pace Ha frequentato il 119° corso superiore di Organizzazione Mondiale della Pace con sede in Gi- Stato Maggiore e ha partecipato a nume- nevra ha conferito al 9° reggimento Alpini un premio rose missioni internazionali in Afghani- L’di riconoscenza per l’attività di soccorso prestata al- stan, Albania, Bosnia, Kosovo e FYROM le popolazioni colpite dal grave sisma dell’aprile del 2009 a (Repubblica ex Jugoslava di Macedonia). L’Aquila. L’importante riconoscimento è stato tributato al Ultimo incarico è stato quello di Coman- reggimento dall’Assemblea Straordinaria riunitasi lo scorso do NATO di Bagnoli (Allied Joint Force 10 giugno, che ha proclamato la città dell’Aquila “Capitale Command - Napoli). È decorato di una Mondiale della Protezione Civile per la Pace nel 2010”. Gli al- croce d’argento e due di bronzo al meri- pini abruzzesi sono stati tra i primi a soccorrere le popola- to dell’Esercito. ● zioni colpite dal sisma, fornendo un sostanziale contributo, sia per l’allestimento delle tendopoli sia per la distribuzione di generi di prima neces- sità. In seguito, nell’ambito dell’intervento dell’Esercito, è stata disposta una capillare attività di controllo del territorio in con- corso alle forze dell’ordine, costituita da servizi di pattuglia- mento e di antisciacallaggio nelle zone terremotate. Il presi- dente dell’Organizzazione Carlos Peralta, nell’esprimere l’ap- prezzamento per l’apporto fornito dal 9° reggimento Alpini in tutte le fasi dell’emergenza, si è auspicato che “altre città nel mondo e molti altri uomini e istituzioni di tutti i Paesi imitino queste azioni per contribuire a costruire un futuro migliore”. Nella foto: alpini del 9° a L’Aquila, dopo il terremoto. Sono sta- ti i primi ad accorrere in soccorso alla popolazione colpita. ●

30 9-2010 Mons. Trappo Se l’ANA è tornato con gli alpini fa opinione… onsignor Rinaldo Trappo, medaglia di ualcuno, al CISA di Coneglia- Bronzo al V.M., ultimo cappellano della no, ha avanzato un quesito Cuneense, reduce di Russia, si è spento il M relativo ad alcuni argomenti 12 settembre scorso a Susa. Era nato a Bussoleno Q sociali di interesse nazionale e sulla nel 1917. Iniziato al sacerdozio a soli 22 anni, con lo necessità della partecipazione al di- scoppio della guerra partì come cappellano milita- battito sociale, aderendo, anche se re degli alpini con i quali condivise alcune delle più indirettamente, a movimenti di opi- drammatiche vicende del secolo scorso: prima la nione. Come al solito, chi è pro e chi guerra in Albania, poi il fronte greco e quello jugo- è contro. slavo. Rientrato in Patria con il suo battaglione, il Noi, alpini all'estero, siamo spesso "Ceva", della Divisione “Cuneense”, seguì, da tenen- poco propensi a schieramenti opi- te, gli alpini sul fronte Russo. Rientrato in Italia, fu nionistici. Lo sappiamo da sempre. Il di nuovo inviato in Russia con il 1° battaglione com- nostro regolamento lo indica. Con il plementi che fu sterminato a Rossosch. Tornò in nostro modo di vivere, fatto di con- Patria nel maggio del ’43, unico ufficiale del batta- cretezza, di impegno, di integrazione, glione che partì con oltre mille alpini e rientrò con 46 uomini. Ma in Italia la guerra non di senso civile che tiene conto della era ancora terminata: fu fatto prigioniero dai tedeschi e deportato in sette campi tra Au- nostra cultura integrata con una cul- stria, Germania e Polonia da dove rimpatriò solo il 9 settembre del ’45, cinque mesi do- tura straniera, manifestiamo giornal- po l’armistizio. Fu cappellano degli emigranti in Europa e nel settembre 1989 ritornò a mente come ci si comporta nel ri- Rossosch con i reduci con i quali non mancava mai alle Adunate nazionali. Nel luglio spetto delle nostre e delle idee al- 1993, nel giorno in cui festeggiava i sessant’anni come cappellano militare, venne nomi- trui. nato monsignore con il titolo di Cappellano di sua Santità. ● La forza morale che ci deriva dal no- stro senso di appartenenza alla no- stra civiltà italiana, ci guida e riempie di senso le nostre azioni. L’Argentina piange Da questo modo di essere dobbiamo attingere spunto per riempire di con- tenuti i nostri giornali, anche se spes- mons. Mecchia so fatti di solo fotografie. Un giorna- le degli alpini, è un polo di informa- i è spento domenica 12 set- zione per gli associati. Ma ogni gior- tembre mons. Luigi Mecchia, nale ricopre anche un ruolo di for- Ssacerdote alpino e cappellano mazione toccando temi quali: la Pa- della Sezione Argentina, che opera- tria, la Costituzione, il comporta- va nella parrocchia dell’Immaculado mento, l'onestà e il rispetto per l'am- Corazòn di Los Polvorines. biente e per la montagna in modo Era nato nel 1921 a Forgaria, in Friuli. particolare, il degrado morale, la ve- Dopo essere stato ordinato, era sta- rità contro la menzogna, i diritti e i to per un paio d’anni cappellano a doveri, la scuola. Formazione che Buja, poi aveva raggiunto l’Argentina, passa attraverso la vita associativa, dove vivevano i genitori e la sorella. basata sul nostro credo alpino. Solo Fondatore di cappelle e di sei scuo- in questo modo riusciremo a com- le, padre Mecchia lavorò intensa- battere il degrado morale con il no- mente nella zona di "Gran Buenos stro senso di appartenenza a questa Aires", a forte presenza di immigrati Italia, a questa Patria, costituendo italiani, ponendo particolare atten- sempre e comunque un baluardo fer- zione ai problemi sociali, economici mo e sicuro, una contrapposizione, e culturali. non un giudizio. Era legato alla madrepatria e con gli fabre alpini partecipava spesso alle Adu- nate nazionali, ma era anche grato al (Da La nostra baita Paese che lo aveva accolto, tanto periodico della sezione che fu ordinario militare dell’Eserci- ANA Svizzera to Argentino per mezzo secolo, fino n. 96 – giugno 2010) al compimento dei 75 anni. ● Mons. Mecchia con Vittorio Brunello. 31 9-2010 Il Cimone, un museo all’aperto

L’ingresso della trincea austriaca.

L’inaugurazione del restauro delle trincee.

l Cimone è la vetta più alta di un si- cupero del cimitero autro-ungarico a Il monumento ai Caduti del Cimone. stema montuoso che scende verso La montagna presenta ancora il profondo quello del sistema difensivo composto Isud in direzione di Arsiero. Durante la avvallamento provocato dalla mina austriaca. da trincee scavate in roccia lungo tutto il Grande Guerra con la Quota Neutra e il ciglio dell'Altipiano, camminamenti, po- monte Cavioio, il Cimone era parte di un stazioni scavate in roccia, ricoveri in ca- imponente sistema difensivo e di comu- verna, resti di baraccamenti e piazzole nicazione per l’esercito italiano. Lo sape- d'artiglieria; dai ricoveri in caverna e resti vano naturalmente anche gli austriaci, e di baraccamenti alla "Bolgia delle stre- proprio lì, infatti, il 23 settembre 1916 i ghe" ai ricoveri in caverna italiani sul ver- soldati dell’imperatore fecero brillare sante sudovest della cima e perfino il una mina che tra morti, feriti, dispersi e camminamento d'approccio, l'ingresso successivi prigionieri, provocò la perdita della galleria di mina (galleria sud) e il di oltre 1.100 uomini tra ufficiali e solda- cratere di scoppio. ti. Per avere una vaga idea della potenza «Questo è un intervento di recupero che della mina esplosa, basti pensare che es- vuole essere soprattutto civico, spiega sa provocò un cratere di 55 metri di dia- Flavio Rodighiero, il parlamentare che ha metro e 22 metri di profondità. Gli italia- promosso la legge sulla tutela del patri- ni ripiegarono poi verso Quota Neutra, monio storico della grande guerra. Di mentre gli austriaci rimasero esattamen- “conservare” e “valorizzare” i luoghi della te dov’erano. Questi i fatti di allora. grande guerra parla anche Enrico Hul- Oggi, sul Cimone, dopo due anni di studi lweck, capo della segreteria del ministe- certosini delle fonti e di attenti lavori in quello di ripercorrere i sentieri della sto- ro dei Beni Culturali. «Valorizzare vuol un ecosistema delicatissimo, è stato ria e di affidarla alle nuove generazioni. dire imparare. Queste realtà non merita- inaugurato il recupero della Hexenkessel, Ci avviciniamo al 150esimo anniversario no una lettura fuggevole sui libri di sto- la Bolgia delle streghe, e della Quota dell’Unità d’Italia: bisogna capire che l’u- ria: da qui si capiscono le mostruosità Neutra. Un recupero che è parte di un nità, passa anche da queste montagne della guerra; questi sono i libri aperti che ampio progetto stabilito dalla legge 78 sacre dove hanno combattuto alpini e dobbiamo continuare a leggere, dice del 2001 sulla tutela del patrimonio sto- fanti, soldati che venivano da ogni parte Hullweck. rico della prima guerra mondiale e che, del Paese». In questo, come nel recupero dei manu- tra i molti attori coinvolti, ha visto ope- Molto è stato fatto per (ri)dare dignità fatti del Cimone, sottolineo il rilevante rare sul campo le squadre della Protezio- storica al monte che non meno del Pasu- compito delle associazioni d’arma come ne civile della sezione di Vicenza. bio, dell’Ortigara e del Grappa è stato l’ANA, che sono spiritualmente e umana- Ricorda Giuseppe Galvanin, presidente teatro bellico delle miserie e nobiltà mente legate ai tragici eventi della Gran- sezionale: «Il senso del nostro impegno è umane della Grande Guerra. Si va dal re- de Guerra». Federico Murzio 32 9-2010 Sul Bernadia per ricordare

La scalinata durante la celebrazione della Messa; sullo sfondo il monumento Faro.

ell'accezione popolare il faro con Din, il col. Vicario della Julia, il consiglie- schi che ha richiamato ai valori di solida- la sua luce guida i naviganti. Ma re nazionale Chiofalo, il presidente della rietà che ispirano l'operare degli alpini, Nquello del Bernadia è un faro sezione di Udine Soravito de Franceschi, quindi il consigliere nazionale Chiofalo molto speciale perché non indica un ap- l'assessore regionale Riccardi, l'assessore ha portato il saluto del presidente nazio- prodo in riva al mare, bensì, posizionato provinciale (alpino) Piuzzi, il sindaco di nale Perona, esortando a non adeguarsi com'è sul cocuzzolo di una collina, do- Tarcento Pinosa attorniato da diversi al lassismo dei tempi. Ha terminato il col. mina la pianura friulana su cui irradia la colleghi dei Comuni limitrofi ed il neo Vicario, che ha illustrato i prossimi impe- sua luce tricolore per ricordare i tanti al- presidente del Comitato Faro Cenedella. gni della brigata. pini della brigata Julia che non sono tor- Sulle note della fanfara ha fatto il suo in- Il cappellano militare ha celebrato la nati a baita. gresso nello schieramento il Gonfalone Messa (accompagnata dal coro alpino E, simbologia nella simbologia, è stato della Città di Tarcento e quindi la ceri- Monte Bernadia) in suffragio di tutti i Ca- volutamente posizionato su due penne monia dell'alzabandiera, con tutti i pre- duti e all'omelia ha indirizzato parole di d'aquila svettanti verso il cielo. A guardia senti che all'unisono, sulle note della fede e di speranza, dicendosi certo che il di questo faro non il mitico guardiano fanfara, cantavano l'inno di Mameli. progetto della Julia in partenza per l’Af- barbuto e solitario, ma le urne di sei Ca- Ha preso la parola il sindaco di Tarcento, ghanistan, di un nuovo reparto dell’ospe- duti appartenuti ai reparti che nel nome che ha ricordato i valori che dal faro si dale di Herat, sarà un ulteriore motivo di di Julia rinnovarono gesta eroiche. tramandano alle future generazioni; ha speranza per quelle popolazioni. Ed è grazie al lavoro degli alpini del “Co- proseguito quindi il presidente della se- Luigi Renzo Rovaris mitato Faro” se per tutti i giorni dell'anno zione di Udine Dante Soravito de France- (foto Maria Luisa Besusso) questa luce ricorda i Caduti, e la prima domenica di settembre è possibile rin- L’onore ai Caduti: da sinistra il consigliere novare il pellegrinaggio che si ripete da nazionale Chiofalo, 52 anni. la Medaglia d’Oro Paola Rendeva gli onori un picchetto armato Del Din, l’assessore Piuzzi, il sindaco di della Julia composto da giovani e ragaz- Tarcento Pinosa, l’asses- ze, che a noi veci fanno tenerezza perchè sore regionale Riccardi, ci ricordano il periodo trascorso sotto la il presidente sezionale di Udine Soravito, naja, la fanfara della Julia sempre impec- il vice comandante cabile nelle sue esecuzioni ed il cappel- della Julia Vicario. lano militare della Brigata. Tra le autorità presenti, la medaglia d'O- ro al Valor Militare professoressa Del 33 9-2010 Viaggio della memoria in Eritrea fica con un prelibato pranzo, preparato Alpini con vessilli e gagliardetti, il col. Maccariello, l’appuntato dei carabinieri Paolo Maggiori Ciri, con prodotti nostrani, vino compreso. autorità civili e militari eritree con padre Luca Domenica 11, alle 9,30, nella cattedrale davanti alla cappelletta cimiteriale di Cheren. gremita di fedeli, partecipiamo con ves- silli e gagliardetti, alla Messa, celebrata in lingua italiana da padre Gabriele, frate eritreo, il quale, nella breve omelia, ha detto: “... ho il piacere di evidenziare che oggi, qui tra noi, ci sono gli alpini d’Italia, arrivati per ricordare ed onorare i loro e i nostri Caduti ...”. Martedì 13, col trenino a scartamento ri- dotto, composto da due vecchie carroz- ze e motrice funzionante a carbone, co- struita nelle officine Ansaldo di Genova, su una sinuosa strada ferrata in costante discesa, in quattro ore arriviamo nella al 6 al 17 aprile 2010 si è svolto il viaggio della memoria di un gruppo Ddi alpini in Eritrea per onorare i no- stri Caduti e quelli indigeni, chiamati àsca- ri (soldati). Mercoledì 7 intera giornata vol- ta a scoprire l’italianità della capitale eri- trea, Asmara. Guidati da Salvatore percor- riamo, cappello alpino in testa, le vie del centro già denominate corso Impero, cor- so Italia, viale Roma, largo Milano, nonché le vie Leonardo da Vinci, Garibaldi, Nino Bixio, Mazzini, Marconi. In città ci sono tuttora scuole e istituti italiani. Giovedì 8, in tre ore di autobus, raggiun- giamo la località di Daro Ghunat dove, nel 1939, è stato edificato il monumento- ossario ai Caduti italiani della tragica Vessilli e gagliardetti nella cattedrale di Asmara, durante la santa Messa. battaglia di Adua, avvenuta il 1° marzo 1896. Alla cerimonia per onorare i Caduti zioni con le autorità locali. città di Ghinda, sulla direttrice del Mar erano presenti: autorità locali, il col. Sil- Analoghe manifestazioni patriottiche Rosso e quindi nell’afosa Massaua. vestro Maccariello (addetto militare al- nei cimiteri militari italiano ed eritreo di Dopo una bella serata al circolo dell’e- l’ambasciata d’Italia), i vessilli delle sezio- Asmara (venerdì) nel cimitero degli eroi sercito ‘Garden’ di Asmara con cena a ni di Udine e Milano nonché i gagliardet- di Cheren (lunedì) e al mausoleo di Dò- buffet in un’atmosfera di autentica e cor- ti di Muris di Ragogna, sezione di Udine, gali dove una colonna di 548 soldati gui- diale amicizia, raggiungiamo la sede del- di Cercivento (Carnica), di Forno di Zoldo dati dal ten. col. De Cristoforis, il 26 gen- l’ambasciata d’Italia dove l’ambasciatore (Belluno), di Cadegliano Viconago (Luino) naio 1887 fu attaccata e pressoché an- Gaetano Martines Tagliavia e la moglie, e di Sabaudia (Latina). La corona d’alloro, nientata dai 7.000 uomini di ras Alula. ci accolgono festosamente, facendo gli con un nastro tricolore riportante la Sabato 10: in mattinata visitiamo lo stabi- onori di casa. scritta ‘L’ANA ai Caduti’, è stata deposta limento tessile del ‘Gruppo Zambaìti’ che Per una più particolareggiata descrizione ai piedi dell’obelisco da due alpini del dà lavoro a cinquecento persone, gestito del viaggio, consultare il sito internet del- gruppo di Cadegliano Viconago (Varese). dall’imprenditore e alpino di Leffe (Ber- la sezione di Milano www.milano.ana.it. L’alpino Parozzi ha coordinato le opera- gamo) Giancarlo Zambaìti; questi ci grati- Roberto Scloza

L’INAUGURAZIONE DELLA CHIESA DEL VILLAGGIO ANA A FOSSA tanno per essere conclusi i lavori di rifinitura della chiesa del villaggio ANA a Fossa, in Abruzzo. La cerimonia dell’inaugura- Szione è prevista per il prossimo 27 novembre, nel pomeriggio. La data è ancora provvisoria; sarà confermata o modificata per tempo dalla sede nazionale ai presidenti di Sezione. ●

34 9-2010 In migliaia al Bosco delle Penne Mozze IL 39° RADUNO A CISON DI VALMARINO PER ONORARE I CADUTI DELLE DIVISIONI ALPINE a valle incantata di San Daniele a Cison di Valmarino (Treviso) ha vis- L suto, domenica 5 settembre, una emozionante giornata per il 39° raduno al Bosco delle Penne Mozze. C’erano alcu- ne migliaia di alpini convenuti dal Vene- to, ma anche dal Piemonte e dalla Lom- bardia, dall’Abruzzo, dal Molise e dalla Sicilia a rendere omaggio agli oltre 2.500 Caduti rappresentati da altrettante stele disseminate nel suggestivo bosco. Gran- di stele anche in memoria delle Divisioni alpine. Ogni anno vengono aggiunte te- stimonianze: l’ultima è quella che ricorda l’alpino Adriano Durante da Trevignano, disperso sul fronte greco albanese. L’idea di onorare in modo particolare i Le stele disseminate nel bosco: ricordano altrettanti Caduti. Caduti della provincia di Treviso fu lan- ciata nel 1968 da Mario Altarui sul gior- li, i gonfaloni e i sindaci della Marca Tre- nuti un indirizzo di saluto. Il presidente nale Fiamme Verdi. Quattro anni dopo il vigiana. In apertura di cerimonia, sulla del Comitato per il Bosco Claudio Tram- “Bosco delle Penne Mozze” era una stele monumentale allestita per ricorda- petti ha ricordato il caporale Gioia Men- realtà. Da allora, ogni anno, gli alpini si re i Caduti alpini delle Sezioni d’Italia duni, veneziana in forza alla Scuola di danno appuntamento a Cison di Valma- non trevigiane sono state fissate le tar- Aosta, morta in seguito ad un infortunio rino. ghe di Asiago, Marostica e Valdagno. I ri- mentre era in servizio. Il suo cappello è Domenica 5 settembre c’erano centinaia spettivi presidenti di sezione, Bonomo, stato posto sull’altare durante la Messa di gagliardetti e una quindicina di vessil- Volpato e Campi, hanno rivolto ai conve- celebrata dal cappellano militare gen. mons. Agostino Balliana. Il consigliere Nino Geronazzo ha portato il saluto del presidente nazionale Corra- do Perona e manifestato il proprio com- piacimento per la massiccia partecipa- zione a questa celebrazione del ricordo. L’orazione ufficiale è stata affidata a Bep- pe Parazzini, già presidente nazionale. Nel suo intervento ha significativamente sostenuto, anche con particolare vigore, la concretezza delle nostre azioni, così dettagliatamente indicate nel Libro Ver- de della solidarietà alpina, dai numeri delle ore di lavoro - oltre un milione e settecentomila - dalle elargizioni in de- naro - oltre sei milioni di euro - e dall’al- to valore che tutto ciò rappresenta nel contesto nazionale. Riferendosi all’azione formativa del ser- vizio di leva, Parazzini ha ricordato che l’ANA è stata l’unica realtà nazionale, sebbene ignorata dalla classe politica, a difendere, anche con una manifestazio- Il momento dell’onore ai Caduti. In primo piano il consigliere nazionale Nino Geronazzo con il pre- ne a Roma, il diritto-dovere del servizio sidente del Comitato del Bosco Claudio Trampetti, il sindaco di Cison Cristina Pin, il col. Fregonara comandante del 7° Alpini, in secondo piano il presidente della sezione di Vittorio Veneto Angelo militare obbligatorio. Biz, il vice presidente di Treviso Mirco Bedin e il presidente di Valdobbiadene Paolo Vanzin. Roldano De Biasi 35 9-2010 PROTEZIONE CIVILE ALLA 2ª EDIZIONE DEI CAMPIONATI DEL MONDO PER CANI DA SOCCORSO, IN VALLE SERIANA I cinofili alpini argento ai mondiali ue argenti nelle varie discipline hanno decretato il successo delle Dsquadre cinofile dell’ANA al Cam- pionato del mondo per cani da soccorso, organizzato dal 19 al 22 agosto in Valle Se- riana, dall’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana e dagli alpini del nucleo “Argo” della sezione di Bergamo. Nei campi gara di Nembro, Clusone, Ono- re e Ospitaletto si sono sfidate 18 squadre provenienti da 7 nazioni (Finlandia, Fran- cia, Germania, Giappone, Slovenia, Un- gheria e Italia), ciascuna formata da tre ca- ni con i propri conduttori. Grande simpa- tia è stata tributata alla squadra giappone- se, la più lontana geograficamente. Le gare del campionato sono iniziate ve- nerdì 20 agosto e si sono chiuse sabato 21 in serata. Nella prova di “ricerca in pi- sta” che si è svolta ad Onore, in Val di La squadra “Italia M11”, seconda nella prova di ricerca in superficie. Tende, è salita sul podio più alto la squa- dra “Italia M15”, formata da allevatori-ad- nisti, ha dato vita ad una splendida prova Pastore belga Amie, Daniela Oggioni con destratori professionisti. La “ricerca di precedendo nel punteggio la squadra “Ita- il Labrador Gaia e Valentina Savio con il sepolti in macerie”, svoltasi nel campo lia M11”, composta dai volontari del nu- Labrador Carlotta), che nella ricerca in di Ospitaletto (Brescia), è stata resa reali- cleo cinofili della sezione ANA di Berga- montagna batte sul tempo i finlandesi, ce- stica grazie ad un impianto sonoro che ri- mo (formato dal capitano Katia Pezzoli e dendo però alla loro superiorità tecnica produceva rumori di sirene e mezzi mec- dai conduttori Giorgio Mazzoleni con il nella prova di ubbidienza e destrezza. canici, mentre un elicottero sorvolava le macerie. Nella prova si è imposta la squadra “Fran- cia M06”, seguita da un ottimo secondo posto della squadra “Italia M13”, composta da volontari del Nucleo ANA della sezio- ne di Como - il capitano Massimiliano Bassi, i conduttori Luca Migliavacca con il Border Collie Jordan, Ruggero Minotti con il Labrador Samtex e Roberto Campanile con il Golden Retriever Duke - che hanno ceduto solo nella prova di obbedienza, battendo nella ricerca vera e propria i cu- gini d’oltralpe. Nella stessa disciplina ulte- riore soddisfazione è stata raccolta dalla squadra “Italia M14” che si è piazzata al 5° posto. Teatro della “ricerca di dispersi in su- perficie” sono stati i 65mila metri quadri della fitta pineta di Clusone dove la squa- dre “Finlandia M05”, formata da professio- La squadra “Italia M13” al completo, argento nella prova di ricerca in macerie. 36 9-2010 IN BREVE SAN COLOMBANO AL LAMBRO PER DON GNOCCHI San Colombano al Lam- bro, sezione di Monza – paese natale di don Car- lo Gnocchi – lo ha ricor- dato con una bella ma- nifestazione alla quale erano presenti i vessilli delle sezioni di Milano, Lui- ORO ITALIANO AI CAMPIONATI MONDIALI PER CANI DA SOCCORSO no e Como e moltissimi gagliardetti. Nella giornata: sfilata, Messa e una serata di cori. Nella foto il mo- inizio luglio a Zatec (Repubblica Ce- numento a don Gnocchi. Aca) si è svolto il 16° Campionato mondiale per cani da soccorso, organiz- zato dall’International Rescue Dog Or- ganisation, al quale hanno partecipato 17 Paesi (presenti anche Giappone, Co- rea e Thailandia) e 110 concorrenti, di- stribuiti nelle quattro discipline da soc- corso: ricerca in macerie, superficie, pi- sta e nautico. Il risultato storico per l’I- talia è stato ottenuto da Nicola Carrara e dal Golden Retriever “Life”, del nucleo X- OMAGGIO AI CADUTI AUSTROUNGARICI Plorer Rescue Dog della sezione ANA di Como, che si sono classificati primi nella Il presidente della Croce Nera austriaca per l’alta specialità del soccorso nautico. ● Austria col. Friedrich Schuster, accompagnato dal rappresentante per l’Italia Mario Eichta, ha visitato il cimitero di Trento dove si trova un sarcofago che raccoglie i resti di oltre 7.000 Caduti austroungarici Nella stessa disciplina c’è stato il piazza- per l’ottima organizzazione agli oltre 60 della Grande Guerra. Nella foto, da sinistra: Eichta, mento al 4° posto della squadra “Italia volontari che hanno lavorato nella com- Schuster, il prefetto Squarcina, il ten. col. Panciroli, M12”, composta per tre quarti da volonta- plessa macchina organizzativa, ai veteri- il maresciallo capo Fiero, il luogotente dei CC Pater- ri del nucleo cinofili della sezione ANA di nari, alle squadre sanitarie, ai volontari nuosto e il socio di Trento, Serra. Como, che, pur svolgendo in modo eccel- della Montana, l’ex “Casa dell’Orfano” di lente la prova di ricerca in montagna, ha Clusone dove sono stati ospitati i parte- ceduto in quella di “obbedienza e de- cipanti. Il grazie si estende anche ai com- strezza”, obbligatoria per tutte le com- ponenti del nucleo “ARGO”, agli alpini ar- pagini e svolta nello stadio di Nembro. rivati dalle Sezioni di Val Susa, Vicenza, Sempre a Nembro, domenica mattina si è Verona, Milano, Alessandria e Abruzzi e svolta la dimostrazione delle unità cinofi- ai cinofili del gruppo comunale di Ospi- ● le dell’Esercito, di stanza a Grosseto, e taletto. VANDALI A SANTA FOSCA delle unità cinofile della Guardia di Fi- La chiesetta di Santa Fosca, nelle campagne di Cor- nanza di Bergamo e di Ponte Chiasso. denons (Pordenone) qualche mese fa è stata ogget- Quindi la consegna dei premi ai vincitori to di atti vandalici e di un incendio doloso. Ora è da parte del presidente della commissio- stata completamente restaurata grazie all’opera ne della Federazione Cinofila Internazio- degli alpini che, a lavori ultimati, si sono riuniti per una breve cerimonia culminata con la benedizione nale per cani da soccorso Frans Jansen, della “rinata” chiesetta. del suo vice Bruno Piccinelli e del super- visore Detlef Kuehn. Sul podio sono state chiamate le squadre, partendo dalla terza classificata. Alla cerimonia, davanti a un folto pubbli- co, c’erano tra gli altri presenti i rappre- sentanti della Regione Lombardia, l’asses- sore alla Protezione civile della Provincia di Bergamo Fausto Carrara, il presidente della Comunità Montana e i sindaci dei PELLEGRINAGGIO A CIMA VALDEROA comuni interessati. C’erano anche il presi- Un gruppo di soci della sezione di Trieste, con il dente della sezione ANA di Bergamo An- presidente Fabio Ortolani, si è recata in pellegri- tonio Sarti e il coordinatore del comitato naggio a Cima Valderoa raggiungendo, dopo molte organizzatore alpino Giovanni Martinelli. ore di cammino, il cippo dedicato alla MOVM Gui- do Corsi, a cui è dedicata la sezione di Trieste. Un plauso unanime è stato fatto anche La prova di ricerca in superficie. 37 9-2010 2° Raggruppamento: il 15-16-17 ottobre IN BREVE a Darfo Boario Terme i svolgerà nei giorni 15-16- VENERDÌ 15 OTTOBRE 17 ottobre prossimi, a Ore 17, omaggio ai Caduti del- SDarfo Boario Terme, il ra- la città di Darfo Boario Terme; duno del 2° raggruppamento ore 21, concerto dei cori nel che comprende le sezioni del- Parco delle Terme. la Lombardia, dell’Emilia Ro- magna e, quella della Gran Bre- SABATO 16 OTTOBRE tagna. L’apertura delle celebra- Ore 9.30, riunione dei presi- zioni sarà preceduta venerdì 8 denti di Sezione del 2° raggrup- ottobre, con l’inaugurazione pamento; ore 15.30, esibizione UN DIACONO COL CAPPELLO ALPINO nei padiglioni delle Terme di delle fanfare da piazza Aldo Angelo Lunardi, socio del gruppo di Mareno di Pia- Boario, dalla mostra fotografica “Alpini ie- Moro alla sede del gruppo di Darfo Boario ve, sezione di Conegliano, sposato e padre di due fi- ri ed oggi”: ad immagini della Guerra Bian- Terme, in via Quarteroni; ore 16.30, arrivo gli, è stato ordinato diacono durante una bella ce- ca e della ritirata di Russia si affiancheran- del Labaro; ore 16.45 alzabandiera; ore 17, rimonia a Mansuè (Treviso). Nella foto è ritratto tra no quelle della solidarietà alpina dal sfilata per il Tempio della Madonna degli il presidente sezionale Gian Battista Bozzoli (a de- Vajont all’Abruzzo. Seguirà una serata in Alpini con onore ai Caduti; ore 18.15, Mes- stra) e il consigliere nazionale Nino Geronazzo. onore dei cappellani militari don Maurilio sa solenne a ricordo di tutti i Caduti cele- Turla e don Carlo Gnocchi (con dedica al brata da mons. Gaetano Bonicelli, Ordi- 90° del Gruppo), nel Tempio dedicato alla nario Militare Emerito; ore 21, Parco delle Madonna degli Alpini, con l’esibizione del Terme di Boario: serata in onore dell’ANA. coro ANA di Vallecamonica: porterà la sua testimonianza il presidente della Fon- DOMENICA 17 OTTOBRE dazione Don Gnocchi, mons. Angelo Baz- Ore 8.30, ritrovo e ammassamento in via zari. Durante la settimana la Protezione ci- Rigamonti (zona Stadio Comunale); ore vile sarà impegnata ad illustrare agli stu- 9.30 alzabandiera e onori al Labaro; ore denti della Vallecamonica attrezzature ed 9.45, inizio sfilata; ore 11.45, presso Centro attività per sensibilizzarli alla difesa del- Congressi di Boario Terme, discorsi uffi- l’ambiente. Questo il programma: ciali e scioglimento. ● NUOVO MONUMENTO A CINISELLO BALSAMO Per il 10° anniversario della costruzione delle sede, il gruppo di Cinisello (sezione di Milano) ha inaugu- rato un monumento nel Parco degli Alpini di via Monte Ortigara, realizzato con massi di roccia pro- “Vijà dla Veja”, la sezione di Torino venienti dalla Valmalenco. Erano presenti il sindaco Daniela Gasparini, il presi- in vista dell’Adunata dente della sezione di Milano Luigi Boffi, il past president Giuseppe Parazzini e molti cittadini. ell’ambito degli appuntamenti di "Aspet- bar e buffet con prodotti tipici alpini; tando l’Adunata 2011", dal 13 al 16 ottobre, ore 21: serata tenuta dalle Corali “Le nostre valli” e IL CAPPELLO DELL’ALPINO TESSARI Nla sezione ANA di Torino, detta "La Veja", e le “Voci del Roero D.o.c.”, presenterà e si esibirà il Sfogliando L’Alpino la signora il Comitato Organizzatore Adunata 2011, con il pa- cantautore piemontese Piero Montanaro. Emanuela ha riconosciuto - trocinio della Città di Torino, organizzano "Vijà dla nella foto pubblicata a pag. 23 Veja", quattro giorni di appuntamenti, con gli alpini Giovedì 14 ottobre del numero di gennaio - il pa- torinesi, nei suggestivi Giardini Ginzburg di corso Ore 21: serata danzante con la “Mattorchestra” di dre Armando Tessari classe Moncalieri. Loris Gallo, liscio alla piemontese, canzoni ironi- 1922, btg. Vicenza, ritratto mentre una donna russa di- Un tempo, era consuetudine dei contadini ritro- che, canzoni popolari, balli di gruppo, e revival. spensa acqua agli alpini in ri- varsi le sere d'estate sull'aia e soprattutto nelle tirata nella sacca del Don. Fu uno dei pochi che fredde serate invernali nel tepore della stalla, al ri- Venerdì 15 ottobre tornò “a baita”. Ora che è andato avanti la signora ci paro dai rigori della stagione fredda, per ascoltare Ore 19: serata con pizza e musica ai Giardini Ginz- ha mandato la foto del cappello di suo padre. i racconti degli anziani, per cantare in compagnia e burg Teatro Alfieri - Concerto delle Fanfare “Briga- qualche volta ballare al suono dell'immancabile fi- ta Taurinense” e “Montenero” per la ricorrenza del sarmonica. Era questa la “vijà”, la “veglia”, nel corso 138° di fondazione delle Truppe alpine. Ingresso li- della quale si tramandavano di padre in figlio e di bero a invito: segreteria ANA tel. 337/1068148. nonno in nipote, le gemme del sapere popolare, con i suoi usi e costumi. Sabato 16 ottobre È l'idea, che ha dato il via all'organizzazione di que- Ore 10,30: inaugurazione “Giardino Battaglioni Al- sta kermesse, con cui la sezione si presenta alla pini” (corso Moncalieri - Monte dei Cappuccini); MARCIA DELLA MEMORIA città in vista della nostra Adunata nazionale, che si ore 11,30: presentazione libro “La conta dla veja” Gli alpini paracadutisti Pirozzini, Del Barba, Del svolgerà a Torino il 7 e 8 maggio. Consegna borse di studio “Fondo Presidenti”; Ponte, Antonini e Grazzi hanno compiuto la “Mar- ore 12,30: pranzo sociale (su prenotazione); cia della memoria” (150 km nelle provincie di Ferra- Programma: ore 17: pomeriggio per i bambini - Magia e caldar- ra, Modena, Bologna e Mantova). In quelle zone, il Mercoledì 13 ottobre roste; 20 aprile 1945 fu effettuato l’ultimo lancio di guer- ra di 226 paracadutisti italiani, da aerei americani Ore 16: apertura manifestazione Giardini Ginzburg ore 20: serata danzante libera a tutti - Notte “ver- Dakota c-47. padiglione coperto e ballo a palchetto, rinfresco, de” sul Po. ● 38 9-2010 Sfogliando i nostri giornali

Tücc ün – Sez. Biella Sote le crode – Sez. Cadore BELLA L’ADUNATA, PERÓ… GIOVANNI COMISSO “L’Adunata di Bergamo è passata, fa ormai parte della sto- “Pochi sanno che Giovanni Comisso, il noto scrittore trevi- ria associativa dell’ANA e noi ci fermiamo a fare alcune giano fra i protagonisti della cultura italiana del ’900, ha tra considerazioni. È stata un’Adunata faraonica, con la città le sue opere degli anni ’30 un romanzo autobiografico inti- orobica travolta da qualcosa che forse non era mai acca- tolato Giorni di guerra, poi ripubblicato nel 1960 ed oggi duto ma che, purtroppo, sta modificando quell’atmosfera nuovamente in libreria per i tipi dell’editore Longanesi. Si a noi così cara… Era ed è la festa di popolo più grande del tratta di un vero diario degli anni dal 1914 al 1918, nel quale mondo ma, se prima era aperta, vissuta e glorificata solo viene narrata l’esperienza di un giovane colto, di buoni stu- dagli alpini, oggi sta diventando una massa di gente che, di, volontario nell’esercito italiano posizionato sul fronte oltre agli uomini dal cappello con la penna, ospita una rid- nord orientale, dal Friuli-Venezia Giulia al Veneto…”. da di individui che alpini non sono, che pensano bene di lasciare libero sfogo ai loro istinti più selvaggi. A parte queste considerazioni che non posso non esprimere, sono Fameja alpina – Sez. Treviso felice di aver sfilato davanti ad una Sezione semplicemen- TARIFFE AGEVOLATE te meravigliosa, che non finiva mai…”. “Grazie al nostro governo, che ha deciso di metterci in cro- ce come Associazione. Con il de- creto del ministero dello Sviluppo Alpini in trasferta – Sezioni canadesi e USA Economico del 30 marzo 2010 è SFILATA, CHE EMOZIONE stato sancito il termine, al 31 mar- “Ogni sfilata porta con sé emozioni sempre nuove. L’enorme folla ai lati della strada zo, delle tariffe agevolate di cui che applaudiva al nostro passaggio, la tribuna d’onore, il Labaro e le autorità, i saluti di potevano usufruire i giornali che persone conosciute in passato e persino di un compagno di naja incontrato a Berga- rientravano in particolari tabelle mo dopo 45 anni - ricorda con emozione Gino Vatri. - Dopo essere tornati in tribuna (per noi la C) atte ad aiutare riviste insieme a Dorino Papais, abbiamo deciso di unirci alle penne nere di Pordenone guida- di Associazioni, enti benefici ecc… te dal presidente Gasparet che sfilavano come un battaglione in armi, al punto che Grazie a questo provvedimento mantenere la cadenza non è stato facile. Ma ci abbiamo provato mentre la mente vo- avremmo dovuto sborsare anche lava ai tempi del servizio militare… è stata davvero una grande emozione”. cinque volte tanto quanto pagava- mo prima alle Poste. Dicono che potrebbe essere riveduto e corret- Penna nera delle Grigne – Sez. Lecco to a favore delle Associazioni e IL MIRACOLO BERGAMASCO delle ONLUS, ma finora non ci so- “… Dobbiamo parlare del miracolo della gente alpina delle terre bergamasche, che ha no state novità. Ricordiamo che la infiammato in noi l’ardimento del nostro cuore alpino. E a proposito di ardimento, se stampa alpina, ed associativa in ge- di miracolo dobbiamo parlare, beh… allora non possiamo non rivolgerci a colui che, nerale, è quel tessuto che genera con San Maurizio, ora dall’alto ci protegge, il nostro beato don Carlo, che in migliaia coesione e motivazione alle mille abbiamo venerato nella cattedrale bergamasca. Grazie Bergamo, grazie bergamaschi, realtà no profit la cui ricaduta so- grazie don Carlo”. ciale ed economica sul territorio e sulla popolazione ha un valore ag- giunto un milione di volte superio- Stella alpina – Sez. Pisa Lucca Livorno L’Alpin Valdoten re alle insignificanti agevolazioni IL MULO FACCO Sez. Aosta legislative, fiscali e tariffarie che ci “Coloro che percorrevano la Statale della Val Puste- TAVOLA vengono riconosciute, ma di anno ria, attraversando il pittoresco paese di Monguelfo, ROTONDA in anno ridotte. Ora, grazie ad al- non potevano non vedere l’immenso fabbricato ai IN SEZIONE cune modifiche tecniche apporta- piedi del bosco: era la caserma Cesare Battisti… Nella “La sede sezionale ha te al nostro periodico, dovremo caserma vi era sepolto il mulo Facco… Durante l’ulti- ospitato una tavola ro- sborsare fino a tre volte di più ri- ma guerra fu protagonista di commoventi episodi in tonda, organizzata in col- spetto alle precedenti tariffe”. Albania, dove, dopo che il suo conducente era stato laborazione con la fon- colpito a morte da una scheggia, guidò da solo una dazione Federico Cha- colonna di rifornimenti, ed in Russia, dove confermò bod, durante la quale il direttore de L’Alpin Valdoten Alessandro la riconoscenza alle penne nere durante la traversata Celi, il professor Marco Cuaz docente di storia della Valle d’Aosta del bosco di Comil (il cosiddetto bosco degli aggua- presso la locale università e Gianfranco Ialongo, massimo esperto ti) e, durante la ritirata, quando alla testa di un repar- sul sacrario del btg. Aosta, hanno discusso del libro Alpini parole e to di salmerie trascinò una slitta carica di feriti…”. immagini di un mito guerriero, di Mondini,… Il libro indaga le mo- dalità con le quali è stato elaborato il mito degli alpini…”. 39 9-2010 ZONA FRANCA

C’ERA UNA VOLTA L’INDIGNAZIONE…

a nostra dignità personale e quella collettiva sono quotidianamente offese e Lumiliate da comportamenti che aggravano sempre più la questione morale nel SPIRITO E BUROCRAZIA nostro Paese. E per accorgersi, anche, che la giusta reazione a tutto ciò, ovvero l’in- dignazione, appare ormai atteggiamento d’altri tempi. derisco all’invito del presidente che Infatti, come giudicare un’opinione pubblica ipnotizzata, rassegnata e assuefatta al Aritiene “…necessario avviare al nostro peggio che non conosce limiti e che ci viene propinato ogni giorno in razioni mas- interno un confronto con lo scopo di sicce dalla cronaca politica, economica, sociale, giudiziaria, gossipara e sportiva? mantenere alto il nostro senso di appar- Sembra che questo tipo di overdose, al contrario di quello da sostanze tossiche, ab- tenenza…”, ed esprimo il mio pensiero co- bia una soglia di sopportabilità pressoché illimitata, tanto è vero che, quando cre- me socio ANA da più di 50 anni. Resto diamo di aver raggiunto il fondo, il giorno dopo siamo già oltre. fermamente convinto che gli scopi del- Ma, che cosa dovrebbe farci indignare? L’elenco sarebbe lungo, ci limitiamo solo ad al- l’Associazione, così ben definiti dall’art. 2 cuni elementi citati a caso. Dovremmo indignarci per un’evasione fiscale che continua dello Statuto, siano e restino ancora oggi a penalizzare chi paga regolarmente le tasse; per una politica (trasversale) spesso pri- la linea principale dell’ANA. Sarà perché va di progetti lungimiranti, ma ricca di provvedimenti iniqui e norme ritirate e fatte sono un vecio, ma a me sembra che lo spi- passare per “refusi”; per ministri che vanno e vengono, sanno poco di casa loro o rito dei padri fondatori debba essere la aspettano la delega dalla Gazzetta ufficiale; per rappresentanti del gentil sesso che nostra stella polare anche per il futuro. frequentano il “Palazzo” mercificando se stesse a favore di “lorsignori”; per appalti Perciò non sono convinto che tante altre truccati, intrallazzi immobiliari oscuri e amicizie pericolose, corruzione e concussione attività che pratichiamo, pur benemerite che si intrecciano tra politica, religione e finanza; per chi gioca con l’età pensionabile e benevolmente accolte dalla società, sia- con rialzi e ribassi come in borsa; per l’eterna ostentazione del “lei non sa chi sono io”, no importanti e qualche volta prioritarie madre dell’impunità a tutti i costi; per errate interpretazioni della libertà di stampa, su quelle statutarie. Mi riferisco alle più che non significa licenza di spiattellare tutto a tutti i costi, ma nemmeno mettere il varie iniziative delle sezioni e gruppi di bavaglio in nome della privacy per poi nascondere i misfatti; per una società alla de- carattere sociale, sportivo turistico, ga- riva dove non esiste più il rispetto umano, né per se stessi, né per gli altri. stronomico nelle baite e persino alla Pro- Ci fermiamo qui, ce n’è abbastanza per armarci di “sdegnato risentimento e ribellio- tezione civile, di cui gli alpini non ebbero ne” e passare al contrattacco, però… dove sta l’ostacolo? Sperando di non essere giu- bisogno per correre in aiuto ai “fradis fur- dicati per falsi e facili moralisti, rispondiamo che l’ostacolo è dentro ciascuno di noi. lani”. Lo sperimentato spirito di solida- Siamo troppo spesso incapaci di reagire, vittime di un torpore intellettuale che ren- rietà alpina non necessariamente ha da de inattiva la coscienza mettendola fuori uso assieme al cervello e alla capacità di essere istituzionalizzato e burocratizzato. ragionare, avere idee, propugnarle, confrontarsi con le armi della dialettica e della ci- Con questo niente tolgo ai meriti dei no- viltà. In poche parole, fare politica nel senso più nobile del termine. stri soci che generosamente lavorano nel- Ecco, quello è il momento dello “sdegnato risentimento e ribellione” che dovrebbe- la PC, ma noi non siamo la PC con la qua- ro nascere quale reazione naturale a tanto decadimento morale. Proprio per non do- le concorriamo al conseguimento dei fini vere scrivere, su una pagina della favola-storia del Bel Paese e oppressi dall’inelutta- dello Stato e della pubblica amministra- bilità, parole come “C’era una volta l’indignazione”. zione in materia di Protezione civile. Dino Bridda - Belluno Renato Caloi - Verona

ECCO PERCHÉ GLI ALPINI VANNO ALLE ADUNATE

l perché gli alpini vadano alle Adunate è un interrogativo che coloro che non hanno fatto naja alpina regolarmente si pongo- Ino ad ogni manifestazione, in particolare per l’Adunata nazionale. Le motivazioni stanno nel bisogno profondo di incontrarci: l’atteso giorno dell’abbraccio forte e sincero, dell’ora della “memoria” che sola rende possibile la vita spirituale e che per gli al- pini significa tanta fraternità. La memoria potrebbe infatti definirsi quale funzione psicologica che richiama, fissa e conserva i fat- ti remoti della coscienza, sentiti come nostro passato. Tale determinazione dei ricordi è direttamente proporzionale alla qualità delle esperienze fatte. Chiedere quindi perché gli alpini, a loro spese, vadano all’Adunata, credo sia una domanda senza una ri- sposta esauriente. Le ragioni sono tante e molte di esse sfuggono ad una analisi razionale. Vi è tanto di anima che elude qua- lunque esame e giudizio perché è parte di un modo di essere esclusivo di uomini del tutto particolari, il loro sentirsi uguali nel- l’amore per l’Italia, nel non chiedere niente a nessuno, nello spendere solo le parole necessarie in un mondo di chiacchieroni e venditori di fumo. Gli alpini si sentono, sono e rimangono uomini liberi, ognuno con propria personalità, desideri, impegni. Ed è il retroterra storico locale e famigliare del pensiero che spinge le penne nere a cercarsi e a ritrovarsi: il ricordo del nonno, del padre o di un fratello. La forza e la determinazione alpina nasce dal fatto che il cameratismo, per sua natura limitato di solito nel tempo e che si scioglie venendo meno il motivo per cui è sorto, in questo caso si esalta in duratura amicizia. Proprio gli alpini si sentono amici fraterni, anche al primo incontro: sembra una favola e invece è realtà. Arrigo Curiel – sezione Trieste

40 9-2010 BIBLIOTECA

I libri recensiti in questa rubrica si possono reperire presso la Libreria Militare (via Morigi 15, angolo via Vigna, Milano; tel. 02-89010725) punto vendita gestito da due alpini.

A CURA DI LUCIO FABI, GIORNI DI GUERRA HUBERT FANKHAUSER GIOVANNI FONTANA, IL K.U.K. 7° REGGIMENTO GIANCARLO L. MARTINA cco una guerra FANTERIA GLI ALPINI DEL Eraccontata da “KHEVENHÜLLER” CAPITANO MAZZOLI uomini, quasi fra NELLA GUERRA 1914-1918 La “Compagnia dei le pieghe della Galizia – Carpazi – briganti” in Val Dogna guerra. Un raccon- Alpi Carniche – Isonzo – nelle lettere e nelle to chiaro (ripropo- Caporetto – M. Grappa fotografie del sto in questa ri- Edizione italiana sottotenente Enrico Fontana stampa), con quel L’autore, ufficiale della riserva dell’esercito Un anno di guerra sullo Jôf di Miezegnot, con la linguaggio sempli- austriaco, e appassionato di storia, propone ai 97ª Compagnia del btg. Gemona comandata ce di Giovanni lettori italiani il “capitolo” Grande Guerra di dal capitano Carlo Mazzoli. Le lettere e le fo- Comisso, così si- uno dei più blasonati reggimenti dell’impero tografie scattate dal sottotenente Fontana te- mile all'essenzia- austroungarico: il 7° fanteria. Pagg. 465 - euro 25 stimoniano aspetti inediti della guerra e della lità immediata de- quotidiana vita di montagna. Gino Rossato Editore – Novale di Valdagno, gli scrittori del pri- tel. 0445/411000 – www.edizionirossato.it Pagg. 120 - euro 18 mo Novecento. La Persico Editore - Cremona Tel. 02/70008434 – www.persicoeditore.it guerra vissuta nel- le sue pause, quando lascia lo spazio alla vita. Sullo ITALO DE CANDIDO CIANDON sfondo il fronte, Caporetto, il nemico, il canto dei I PRIMI ALPINI GIUSEPPE CESARE ABBA Dalla Croda Rossa ALPI ALPINI ALPINISMO e francesi che tornavano in Francia dove divampava la battaglia di Verdun. E i ricordi, fatti di piccole co- alla Cà d’Oro DINTORNI Con il patrocinio della se- Nel centenario della sua se, di profumo dei campi e il suono delle campane zione ANA di Conegliano morte, un’antologia di testi che non smettevano più, per giorni e giorni e i sol- Una storia ambientata nel dello scrittore garibaldino dati stremati ma sorridenti e con la vita negli occhi Cadore del 1400: i primi al- Giuseppe Cesare Abba, ar- “come se non sapessero cosa avessero fatto e per- pini che difesero l’indipen- ricchiti da immagini d’epoca. ché”. denza delle popolazioni ladine ponendosi al Pagg. 160 - euro 14,90 GIOVANNI COMISSO servizio della Repubblica Veneziana. L. Editrice - Cairo Montenotte (Savona) GIORNI DI GUERRA Pagg. 125 - euro 20 tel. 019/821963 - cell. 333/4189360 Longanesi Arti Grafiche Conegliano Spa, Susegana [email protected] Pagg. 229 – euro 18 Per l’acquisto rivolgersi all’autore: Italo de Candido Ciandon, tel. 0438/24930 ERIK UMBERTO PRETTO cell. 345/2151889 LA STORIA DE “JOANIN SENSA PAURA” GRANDE GUERRA ROBERTO GUERRA Memorie de un Alpin IN VAL DI FIEMME – FASSA E BIOIS LE TRUPPE ALPINE de la seconda guerra l volume narra i Storia del gruppo alpini mondiale “Tarcisio Martina” di San La storia di Natale Turca- Ifatti che caratte- rizzarono la Grande Stino di Livenza to, nonno dell’autore, na- Realizzato in occasione del to nel 1919, strappato al Guerra combattuta fra le Valli di Fiem- 25° del Gruppo di San Stino, suo lavoro nei campi e della sezione di Venezia. 80 spedito al fronte. Queste memorie sono scrit- me, Fassa e Biois, anni di storia sotto il segno dell’amore verso il te in prima persona, come se fosse Natale, in allora confine con prossimo e della solidarietà. “lingua veneta”, mantenendo così la loro spon- l’Impero austro-un- Pagg. 294 - euro 15 taneità e immediatezza. garico. Un fronte Per informazioni: sezione ANA di Venezia, tel. Pagg. 256 - euro 12,90 quasi dimenticato, 041/5237854 –www.alpinivenezia.it; [email protected] Edizioni Santabauchi - Padova contrassegnato da Per l’acquisto rivolgersi all’autore, un terreno esclusi- tel. 0445/621855 – www.joaninsensapaura.com vamente montano GABRIELE BRUNINI e con vette che su- E MARCELLO MARTINI PAOLO GIACOMEL perano i duemila DAL SERCHIO AL DON CHIESETTA ALPINA metri. Uno scontro di poveri soldati, provenienti Solo andata DI VERVEI prevalentemente dall’Italia centromeridionale, dal- Una raccolta di testi- La storia della chiesetta ci ri- la Boemia, dall’Austria o dalla Bosnia-Erzegovina. monianze e foto inedi- porta ai fatti accaduti sul Un libro che guida il lettore, con un corredo inte- te dei giovani della val- fronte delle Dolomiti tra il ressante di cartine e un’efficace documentazione le del Serchio partiti 1915 e il 1917. Il libro è stato fotografica, in un ambito territoriale tra i più sugge- per la Russia e non più tornati, frutto di un voluto dal gruppo di Cortina stivi delle Dolomiti. d’Ampezzo per ricordare tut- lungo lavoro di ricerca. ti i soldati d’Europa. Belle le ADONE BETTEGA I volti e le lettere di coloro che non hanno più foto storiche, alcune inedite. GRANDE GUERRA rivisto i propri cari scuotono e commuovono. Pagg. 120 - euro 10 + spese postali IN VAL DI FIEMME – FASSA E BIOIS Pagg. 270 - euro 20 Per l’acquisto rivolgersi al gruppo di Cortina - Pagg. 272 – euro 22 Vanzi editrice via Marconi 18/A - 32043 Cortina d’Ampezzo, Gino Rossato Editore – Novale di Valdagno Per l’acquisto rivolgersi alla “Misericordia” di tel. 0436/4861, [email protected] Tel. 0445/411000 – www.edizionirossato.it Borgo a Mozzano (Lucca) – tel. 0583/8073206

41 9-2010 CHI SI RICONOSCE? INCONTRIAMOCI! • ALPINO CHIAMA ALPINO

BTG. D’ARRESTO VALCHIESE BRG. TRIDENTINA, 3°/’50

Esercitazione del btg. d’arresto Valchiese a Vipiteno, nel giugno 1969. Brigata Tridentina parco mobile a San Michele Appiano (Bolzano), Contattare Lorenzo Cazzaniga, al nr. 338-7845529. 3°/’50. Contattare Carlino De Angelis, 14 Charles St. Preston VIC 3072 AU; tel. 0013-94812602. RADUNO DEI PIONIERI DELL’OROBICA Domenica 14 novembre alle ore 10, a Darfo Boario Terme, ritrovo dei GUIDO GALLI “Pionieri dell’Orobica”. Per informazioni: Ferruccio Pelagatta 338- Giancarlo Rivelli cerca i familiari di Guido Galli, nato probabilmente i 2932085 o Ignazio Pedretti 338-4646991; www.pionieriorobica.it primi anni del 1900, volontario nella guerra di Spagna e poi mandato nella zone di Veria, Macedonia e Grecia. È in Grecia che trova allog- RIVOLI TORINESE, ANNI 1971-72 gio presso una famiglia con il suo cavallo arabo e le due armi fuori or- Giuseppe Canepa (tel. 339-1192264) cerca i commilitoni Luigi Chirone, dinanza, una pistola Beretta M34 e un fucile da caccia calibro 12. Do- Manlio Francescani e Angelo Marletto in servizio all’ufficio persona- po l’8 settembre 1943, Galli si unisce ai partigiani greci e da quel mo- le e benessere al comando del 1° artiglieria da montagna a Rivoli To- mento se ne perdono le tracce. Il fucile rimane in possesso della fa- rinese, dal giugno 1971 al settembre 1972. miglia greca presso la quale Galli alloggiava. Ora il figlio di coloro che ospitarono Galli, tramite Rivelli che ci scrive, vorrebbe restituire ai fa- migliari del disperso il fucile e gli effetti personali custoditi da lui in CASERMA MUSSO, CAMPO ESTIVO Grecia. Inoltre sostiene di sapere dove Galli fu sepolto, sembra insie- ANNI 1977-78 A VISO MOZZO me ad altri soldati italiani. Contattare Rivelli al nr. 338-2477912.

MALLES VENOSTA, NEL 1963 Damiano Urbani (tel. 030-8922229) cerca i commilitoni Mario Bellini e Paolo Mazzoleni, classe 1942 in servizio a Malles Venosta, nel 1963.

MORTAISTI DEL 5° ALPINI Alpini mortaisti da 120 del 5° Alpini che hanno fatto la naja negli anni 1970-71, dove siete? Contattare Mario Penati, al nr. 338-6822790.

CP. TRASMISSIONI JULIA Pierpaolo Bernes (tel. 347-7371834), Michele Milei (0432-564564) ed Cp. Trasmissioni Taurinense, Enzo Nuzzo (328-2768662) cercano gli ex appartenenti alla cp. Tra- Squadra manutenzione Cairoli squadra marconisti, durante il smissioni della Julia. Contattateli. della caserma Mario Musso di campo estivo a Viso Mozzo nel Saluzzo, negli anni 1977/78. Te- 1970, con il comandante della lefonare a Lorenzo Marchisio, cp. Gaspare Platia. Contattare PARACADUTISTI, ANNI 1963-64 320-3509544. Fausto Re, al nr. 334-7732215.

ADUNATA DEL GRUPPO BERGAMO Gli artiglieri da montagna del gruppo Bergamo si ritroveranno a Si- landro o a Merano il 12 giugno 2011. Per adesioni, contattare Paolo Moro al nr. 349-5276500; e-mail: [email protected] oppure Elio Carrara al nr. 035-311122.

GIUSEPPE MARTIN, DETTO PINU Luciano Serre originario della Val Varaita (Cuneo) è da più di 20 anni residente in Cina. La lettura di una poesia del capitano Lamberti “...voi soli più non tornerete prodi, bianchi sciatori del Cervino” l’ha ripor- tato indietro nel tempo, seduto al pascolo insieme alla nonna, che piangeva e ricordava il figlio Giuseppe Martin, detto Pinu, sciatore del btg. Monte Cervino, caduto in Russia. Ora vorrebbe contattare qual- Plotone Paracadutisti della brigata Cadore all’aeroporto di Treviso, che reduce che si ricordi dello zio: contattarlo al nr. 0421-789838 e- negli anni 1963-64. Contattare Alessandro Tessaro, 0444-923617; e- mail: [email protected] – indirizzo Skype: luciano.serre2. mail: [email protected]

42 9-2010 CHI SI RICONOSCE? INCONTRIAMOCI! • ALPINO CHIAMA ALPINO

PONTICELLO DI BRAIES CASERMA CANTORE, NEL 1966

Ponticello di Braies il 18 giugno del 2000. Armando Ricchelli cerca gli ufficiali in divisa fotografati con lui. Contattarlo al nr. 347-2744425.

CP. TRASMISSIONI BRUNO BANCHI Artiglieri del 3° da montagna, 3ª batteria divisione Julia, caserma Can- tore di Tolmezzo, durante il campo invernale a Fusea, nel 1966. Con- tattare Fermo Dorotea, 320-1642785.

BTG. L’AQUILA, 143ª CP.

Cp. Trasmissioni della Tridenti- na a Bressanone, negli anni 1961-62. Ubaldo Colazzina (tel. 328-8023111) cerca in particola- Paolo Banchi cerca notizie di re Antonio Sciarretta originario Bruno Banchi nato a Vicchio di di Pescara. Mugello (FI) il 20/03/1909 e disperso in Russia nel 1942 con la divisione Julia. Caserma La Marmora, battaglione L’Aquila, 143ª cp., durante le prove GR. VERONA, 1°/’70 Contattarlo all’indirizzo e-mail: di tiro nel 1963. Telefonare ad Angelantonio Taccone, 347-1405175. [email protected]

8° ALPINI A TARVISIO CASERMA CECCARONI Antonio Cialella (tel. 331-2131170) cerca i commilitoni dell’8° Alpini che erano a Tarvisio negli anni 1972-73.

1° CP. AUC ALLA SMALP

Augusto Minatti (tel. 0461- Caserma Ceccaroni di Rivoli, 1° 769387) cerca i commilitoni che artiglieria da montagna, negli erano a Bolzano alla caserma anni 1968-69. Contattare Vitto- Comando del 1° cp. AUC alla SMALP di Aosta nel 1968. Sono Nierita, Huber, 76ª batteria, gr. Verona, rio Amprimo, 011-9644462; e- Ziche, Barbaso, Feliziani, Magistrati, Rossato, Ghelma, Zunino, Anto- 1°/’70. mail: [email protected] niotti, Ruggini. Telefonare ad Alberto Cavazzana, 0442-20517.

43 9-2010 BELLE FAMIGLIE

Il reduce alpino Bortolo BENZONI (pri- mo da sinistra), classe 1916, giunto da Mel- bourne, dove risiede dal 1949, per parteci- pare all’Adunata nazionale a Bergamo. È L’alpino Luigi BERTELLA, cl. 1912, btg. con il fratello Luigi, cl. 1925, della “Monte Festa per il battesimo della piccola Alice “Vestone” festeggia il 98° compleanno Rosa” e i nipoti Pierluigi, cl. ’49, btg. VIGLIOLI, in braccio a nonno Silvestro con il figlio Tullio, tenente del Genio “Edolo” e Giacomo cl. ’51, btg. “Valchiese”, BARATTI, cl. ’47, btg. “Edolo”, iscritto al pionieri della “Julia”, il genero Delio TO- iscritti alla sezione di Bergamo. gruppo di Montichiari (sezione di Bre- SARELLI, btg. “Edolo” e il nipote Fabio, scia). Accanto a loro gli zii Severo TA- btg. “Tirano”. Sono iscritti al gruppo di DEI, cl. ’38, btg. “Tirano”, Ricardo Tadei, Gardone Riviera (sezione di Salò). cl. ’41, btg. “Edolo” e il cugino Mauro LORENZON, cl. ’70, btg. “Bassano” con il figlio Matteo.

Dal gruppo di Palazzago (sezione di Ber- gamo), Ivan CLIVATI, cl. ’70, btg. “Tren- to” con il figlio Alex e il cognato Gior- gio MORA, cl. ’76, 2° rgt., btg. trasmissio- Ermanno GALLI con la moglie Candida ni “Gardena”. CORNIA; è insieme al fratello, al figlio Paolo, ad alcuni commilitoni che erano La famiglia RIPAMONTI alla festa della con lui a Cividale nel 1956 e agli alpini del 34° cp. del btg. “Susa” di Oulx. Papà Gior- gruppo di -Marano sul Panaro gio, ten. col. all’8° Alpini, iscritto al grup- (sezione di Modena). po di Tarvisio (sezione di Udine), già con- sigliere nazionale e per vent’anni mem- bro del S.O.N., con i figli Enrico (a sini- stra), capitano alla 34° cp., btg. “Susa” e Stefano capitano, già comandante della 34ª cp. di Oulx.

Il piccolo Pier, in braccio al nonno Piero SANTAGIULIANA, artigliere del 5° rgt., Reparto Comando Reggimentale, brigata Orobica, iscritto al gruppo di Manerba del Garda (sezione di Salò), e il fratellino Gioele in braccio a papà Luca BELTRA- MI, alpino dell’8° rgt., brigata “Julia”, iscritto al gruppo di Padenghe del Garda (sezione di Brescia). Dal gruppo di Cardano (sezione di Bolzano) Ste- fano DE SIO, 5° Dal gruppo di Brivio (sezione di Lecco) Alpini, e nonno l’alpino Giulio MANDELLI, 6° Alpini, btg. Giuliano GERO- “Bolzano”, con in braccio la nipotina Car- NAZZO con la Dal gruppo di Polcenigo (sezione di Por- lotta; alla sua destra il figlio Marco con nipotina Noemi. denone) l’alpino Gianni ZANOLIN, cl. il nipote Matteo e il consuocero Luigi ’44, btg. “Gemona”, con la nipote Emily, PASINI del gruppo di Caprino Bergama- quartogenita del figlio Tiziano, cl. ’71, sco (sezione di Bergamo). btg. logistico “Julia”, e di Marzia. 44 9-2010 BELLE FAMIGLIE

Nonno Ugo RAMPIN, cl. ’48, e il pro- zio Dino BE- DIN, cl. ’42, con il nipo- tino Anto- nio. Ugo e Dino, soci del gruppo di Onigo (sezione di Treviso), erano insieme nella 26ª bat- teria del gruppo “Osoppo”. Papà Manuele FONTANA, 4° rgt. alpini paracadutisti “Monte Cervino” con il fi- glio Elvis e nonno Agostino, cl. ’44, 28ª cp. “Lupi” di Agordo, del 7° Alpini. Proprio una bella famiglia alpina! Sono fratelli, cugini, figli e nipoti: dodici paren- ti della famiglia BROGLIO. In piedi, da sinistra, i fratelli Lino, Doriano, Ugo e Delio; Davide, figlio di Doriano e i fra- telli Flavio e Dario. Accosciati, da sini- stra: i fratelli Dino e Renzo RONZANI, il Papà Cristian POLI, con in braccio la cugino Diego con i suoi nipoti, Virgilio e piccola Sara, iscritto al gruppo di Erbu- Andrea. Sono tutti iscritti al gruppo di sco (sezione di Brescia), alpino del btg. Lusiana (sezione di Marostica). logistico “Tridentina” e nonno Vittorio GIOVANETTI, socio del gruppo di Bor- gonato e alpino della 51ª cp. del btg. Papà Matteo ROMANO, cl. ’79, 14° Alpi- “Edolo”. ni, 12ª cp., btg. “Tolmezzo”, con la moglie Serena che tiene in braccio la figlia Glo- ria nel giorno del suo battesimo. Accan- to il nonno Adorno, cl. ’50, 8° Alpini, 70ª cp., btg. “Gemona” e lo zio Roberto ZANGIROLAMI, cl. ’70, artigliere del 3° rgt., gruppo “Udine”. Sono iscritti al grup- po di Monastier (sezione di Treviso).

Il piccolo Manuel con In occasione del conferimento del titolo il papà Mar- di “Cavaliere della Repubblica”, l’alpino co MATTIO- Antonio DELLA LIBERA posa con orgo- Michele CORRADI, VFA alla 69ª cp. “La LI e il nonno glio al fianco del figlio Daniele, con in fulmine”, suo papà Giuseppe, cl. ’49, ca- Gianfranco braccio il nipote Mattia, e con il genero poral maggiore alla 155ª cp. mortai e il ni- ZIVERI, del Leone LUCCHESE. Sono iscritti al gruppo potino Paolo PALORMI. gruppo di S. Maria del Piano – Lesignano di Cozzuolo (sezione di Vittorio Veneto). Bagni (sezione di Parma).

Dal gruppo Crescenzago (Sezione di Mi- lano) Adolfo CHIAROT, cl. ’48, alpino paracadutista, il giorno delle nozze della figlia Laura con Matteo NATALI. Con Gianluca CITTON del gruppo di Semonzo del Grappa (sezione di Bassano), caporale loro il cugino Bruno PASUTTI, della “Ju- dell’8° Alpini, nel giorno del matrimonio con Francesca. A festeggiare con loro, da si- lia”, e l’amico Angelo DE LORENZI, del nistra, Andrea Dal Moro, Ivano Padovan, Gianfelice Scariot, Simone Benacchio e “Tirano”. gli zii Luigi, Gabriele e Angelo Citton. 45 9-2010 INCONTRI

Incontro dopo 50 anni di Gian- luigi Zucchi di Gorizia, primo soccorritore a mettere in salvo l’artigliere Giovanni Savio, di Bisuschio (Varese), che era ri- masto sepolto da una slavina Alpini paracadutisti della brigata Taurinense del 2°/’38 ritrovatisi a Torino, alla caserma Monte Grappa, al passo Resia, dove morirono a 50 anni dal servizio di leva. All’incontro era presente il gen. B. Dario Leone, allora sottotenente e vice quattro artiglieri. comandante del plotone.

Negli anni 1959-60 erano a Udine, 3° rgt. della Julia. Sono, Candotto, Artiglieri del gruppo Osoppo, 3° da montagna della Julia, a Ponteb- Tami, Gatti, Cantono, Betto, Gramigna, Del Negro e Adorinni che si ba nel 2°/’72, di nuovo insieme dopo 38 anni a Crosare di Pressana sono ritrovati a Bergamo. (Verona). Per il prossimo incontro contattare il nr. 340-7929881.

Eccoli di nuovo insieme all’Adu- nata di Bergamo a 50 anni dal congedo dall’officina Orobica.

Artiglieri del 5° da Montagna, gruppo Bergamo, 31ª batteria, caserma Polonio, di Merano, a 10 anni dal con- gedo. Per il prossimo incontro contattare Paolo Moro, 349-5276500; e-mail: [email protected]

Rino Pilosio, Er- Erano a Brunico nel Quarantatré anni fa erano alla mes Allegri e 1952, nel btg. Edolo. caserma Testafochi di Aosta, Franco Russi in- Dopo 58 anni si sono 43ª cp. Sono il gen. Aldo Varda, sieme dopo 50 ritrovati all’Adunata Mario Novello, Aldo Moise, anni, all’Adunata di Bergamo. Giuseppe Peisino e Pietro Ferra- di Bergamo. Erano ri. Per futuri incontri telefonare nell’8ª cp. Mortai, a Peisino, al nr. 0174-60243. 3°/’37, nel 1958. 46 9-2010 INCONTRI

Armido Cogo e Battista Veller non si vedevano dall’8 settem- bre del 1943. Erano nell’11° Alpi- ni, btg. Bassano e hanno parteci- pato alla Campagna di Francia. Artiglieri del gruppo Asiago “Tasi e tira” con il comandante di allora Michele Corsaro. L’incontro, dopo 50 anni è avvenuto a Torri del Benaco (Verona).

Negli anni 1957-58 erano a Bas- sano del Grappa; si sono dati ap- puntamento a Bergamo, in oc- casione dell’Adunata. Sono, da sinistra, Giuseppe Sassi, Dario Foto di gruppo a Peschiera del Garda degli allievi del 134° AUC della SMALP. Per il prossimo incontro Chiarino e Ferdinando Ravagli. contattare Massimo Valerio, al nr. 0445-300472; e-mail: [email protected]

Incontro a Bergamo dopo 45 an- ni: sono Pietro Runggatscher, Va- lerio Pola, Piergiorgio Noris e Gi- no Fedele. Erano nel btg. Trento, cp. Comando, anni 1965-66.

Allievi del 14° corso ASC ad Aosta. Per il prossimo incontro contattare Fedele Vernazza, 019-97785; e-mail: [email protected] oppure Gianni Moneta, 035-982718.

Ritrovo a 40 anni dal congedo Attendenti dell’8°, btg. Tomez- a Gemona del Friuli alla caser- zo a 43 anni dalla naja, ritrova- ma Goi-Pantanali. Sono i ge- tisi dopo 43 anni, all’Adunata nieri alpini, da sinistra, Felice Ufficiali del 42° corso AUC che erano alla SMALP nel 1966. Per il di Bergamo. Sono, da sinistra, Di Giusto, Lino Altoè, Panfilo prossimo incontro, nel 2011, a 45 anni dall’inizio del corso, contat- Bartolai, Dalla Coletta, Dezio Puttin e Franco D’Incà. tare Mario Ferreri, al nr. 011-3833077. e Bertelle. 47 9-2010 INCONTRI

Ritrovo a Stradella (Pavia) della alpini della cp. Pionieri dell’Orobi- Quarant’anni dopo il congedo, alla caserma Monte Grappa di Bassa- ca che erano a Merano, nel 1978. Per il prossimo incontro contatta- no incontro degli artiglieri del 3°/’49. Nella foto, con loro i coman- re Gianfranco Montagna, 329-3176481; oppure Ugo Delbarba, 328- danti di allora, oggi generali, Napoli e Fasiani. 6934833.

Ritrovo della 106ª cp. Mortai, btg. Saluzzo, 5°/’89 con l’allora co- mandante (ora tenente colonnello) Giorgio Valla. Sono, Fucà, Bru- Alpini del 4°/’02, che erano al centro addestramento alpini di Ao- netti, Marini, Fantino, Sapino, Curto, Bussolari, Cavassa, Migliari, sta dal 2002 al 2003, al matrimonio del commilitone Muraca. So- Pederzani, Fregnan e Lunghi. no, Zamboni, Bendotti, Carugati, Ughetto e Montanari.

Rimpatriata a 27 anni dal congedo all’Aduanata di Bergamo con il maresciallo Donato Pinto. Sono i commilitoni della cp. Controcarri Alpini dell’8°, classe 1937 all’Adunata di Bergamo. Sono, da sinistra, della Tridentina che erano a Brunico negli anni 1982-83. Contattare Sabatini, Gagliardi, Grandi, Bossuto, Crippa, Prati e Zanetti. Giampietro Rebuzzi, al nr. 035-681889; e-mail: [email protected] 48 9-2010 SEZIONI ITALIA TRENTO Mezzana e Lignano Sabbiadoro gemellati emorabile trasferta friulana per gli alpini Mdel gruppo trentino di Mezzana, sezione di Trento, andati a Lignano Sabbiadoro, sezione di Udine, per suggellare il gemellaggio con le penne nere del Gruppo locale. Dopo la cerimonia dell’ottobre scorso, quando una rappresentanza friulana era stata a Mezza- na in val di Sole per avviare la collaborazione tra i due Gruppi, gli alpini della val di Sole han- no ricambiato la visita in terra friulana accolti dal sindaco alpino di Lignano Silvano Delzotto, che ha augurato “una concreta e stabile amici- zia, all’insegna della solidarietà, fratellanza e volontariato”. Erano presenti i sindaci alpini di Mezzana Giu- liano Dallaserra e di Lignano Silvano Delzotto, il vicepresidente nazionale vicario Marco Valditara, il presidente della banda sociale di Mezzana. Le due formazioni musicali si sono poi sezione di Udine Dante Soravito de Franceschi e il capogruppo Giu- esibite anche nel parco della città friulana. seppe Zappini (nella foto). Particolarmente apprezzata l’esibizione del coro Rondinella al La cerimonia, alla quale hanno partecipato anche rappresentanti lo- Tempio Ossario di Cargnacco, l’opera monumentale vicino ad cali dei carabinieri, guardia di finanza e marina, comprendeva anche Udine voluta da don Carlo Caneva, già cappellano militare e redu- una funzione religiosa officiata dal parroco di Mezzana don Luigi, ce, per ricordare le migliaia di Caduti e dispersi di quella tragica accompagnata dai canti del coro Rondinella di Mezzana, e dalla Campagna. ●

BIELLA

Alla Madonna di Casen per rispettare un voto a vent’anni, gli alpini del gruppo Valle del Cervo salgono alla mettendo in cuor suo di tornare. Oggi Albertazzi è il capogruppo de- DMadonna di Casen per assistere alla Messa celebrata davanti a gli alpini che a Campiglia Cervo hanno una bella sede. Ai Casen, fra i una edicola della Madonna con Bambino. Sono stati proprio loro a boschi di faggi disseminati dai ricoveri dei boscaioli e dei pastori, gli ricostruire la parte muraria ed il sindaco di Campiglia Cervo, Adria- alpini sono saliti ancora per tener fede a quel voto. Alla Messa, cele- na Bava, pittrice, a restaurare il bel dipinto della Vergine restituen- brata da don Egidio Marazzina, erano presenti anche il presidente na- dogli i colori originali. Quell’edicola ha una storia, legata al perio- zionale Corrado Perona e il sindaco Adriana Bava. È stata una cerimo- do bellico, quando un ragazzo, Aristide Albertazzi, fu costretto dai nia semplice, molto spontanea, cui è seguita una merenda al sacco, tedeschi a guidarli in montagna alla ricerca di un rifugio di parti- nel silenzio rotto soltanto dai canti alpini e dai richiami dei bambini giani. Quel ragazzo, camminando nelle neve alta per ore, portò i che si rincorrevano tra gli alberi. ● tedeschi fuori strada. Sentendosi scoperto e in grande pericolo, Nella foto di Ermanno Sola, il gruppo degli alpini con il presidente Perona. Alle lo- passando accanto al fatiscente capitello invocò la Madonna, pro- ro spalle, l’edicola della Madonna di Casen.

49 9-2010 SEZIONI ITALIA MODENA A Castelvetro l’adunata provinciale astelvetro ha ospitato quest’anno l'adunata provinciale della Csezione di Modena che ha visto la partecipazione di numerose autorità e una grande presenza di alpini, amici e 41 gagliardetti. L'adunata è stata organizzata dalla sezione di Modena, intitolata al gen. C.A. Mario Gariboldi, e dal gruppo di Castelvetro. La sezione venne fondata nel 1922 per iniziativa del col. Francesco Cagnolati che fu il primo presidente sezionale. Oggi la sezione ha 42 Gruppi (suddivisi in dieci raggruppamenti) presenti in trenta Comuni della Provincia, con 3350 soci e oltre 900 aggregati. La Protezione civile ANA di Modena opera sul territorio con circa 200 volontari organizzati in 21 nuclei e, in occasione del terremoto in Abruzzo, ha partecipato ai soccorsi con decine di squadre di vo- lontari che si sono alternate per più di 6 mesi nelle varie tendopo- li. E proprio del lavoro degli alpini, delle tradizioni e della storia del Corpo hanno parlato Franco Muzzarelli, neo presidente sezio- nale e il consigliere nazionale Corrado Bassi nei loro indirizzi di sa- luto. Il sindaco Giorgio Montanari ha avuto parole di apprezza- mento per quanto fanno gli alpini. L’adunata, che nelle due sere precedenti aveva avuto eventi “alpini” con i cori Valle del Pelago, Monte Orsaro e congedanti della Cado- re che avevano richiamato un folto pubblico nella piazza centrale, si è conclusa con un pranzo alpino per 500 persone, e un concer- to bandistico. ● Nella foto: un momento della Messa.

PAVIA Nella foto: la bella baita del Gruppo. nistrazione comunale al Grup- po alpini, che conta 63 soci e 16 aggregati. Dopo l’alzabandiera davanti alla sede è stata celebrata la Messa da don Cristiano, amico degli alpini, quindi c’è stata la bene- dizione e l’inaugurazione della sede con il taglio del nastro da parte della madrina Adelaide Felisini, sorella del ten. Mauro Felisini, disperso in Russia. Il Gruppo, per l’occasione, ha consegnato una targa ricordo ai tre reduci alpini e fondatori del Gruppo, Giuseppe Giovanetti, Remo Montagna e Giovanni Pi- Stradella: nuova sede del gruppo nardi. Brevi parole di ringraziamento a tutti i partecipanti sono state na bella cerimonia quella dell’inaugurazione della nuova sede pronunciate dal capogruppo Francesco Righi e dal sindaco Pieran- Udel Gruppo, alla presenza del presidente sezionale Antonio Ca- gelo Lombardi, mentre il presidente sezionale ha ricordato che l’i- sarini, del consiglio sezionale, del sindaco di Stradella e dei gen. Ab- naugurazione di una nuova sede è davvero una festa e un segnale biati e Biondi. Moltissimi gli alpini intervenuti con numerosi gagliar- di vitalità della nostra Associazione. detti. La festa si è conclusa con un rinfresco in conviviale compagnia fi- La struttura, una casetta in legno tipo baita, con annesso un piccolo no a tarda sera. parco e bel laghetto, è stata concessa in comodato d’uso dall’Ammi- Vittorio Bosini

50 9-2010 SEZIONI ITALIA

MASSA CARRARA d’Oro al V.M., ed i gonfaloni dei Co- muni di Fivizzano Il 12° raduno della sezione decorato di meda- a sezione di Massa Carrara ha celebra- glia d’Argento al Lto a Gassano il 12° raduno sezionale, V.M. e medaglia organizzato con il patrocinio dei Comuni d’Oro al Merito Ci- di Fivizzano, Carrara, Massa e della Pro- vile, di Carrara e di vincia di Massa-Carrara. Massa entrambi de- La manifestazione, che ogni anno mantie- corati di medaglia ne viva la memoria dei 537 alpini della d’Oro al Merito Ci- provincia arruolati nella gloriosa divisio- vile. ne alpina “Cuneense” Caduti e dispersi sul Dopo la cerimonia fronte russo, si è aperta sabato pomerig- dell’alzabandiera, la gio con la deposizione di una corona di deposizione di una alloro al Monumento all’alpino nel cimi- corona di alloro al tero monumentale di Carrara, per prose- Nella foto, l’onore ai Caduti. monumento ai Ca- guire nella stessa serata, presso l’asilo duti e la celebrazio- oratorio della parrocchia di Gassano, con l’esibizione del coro ANA ne di una Messa a suffragio dei Caduti, si è riformato il corteo che “Monte Sillara” di Bagnone e della filarmonica municipale “G. Verdi” ha percorso le stradine del caratteristico paese della Lunigiana di Carrara. per confluire all’asilo oratorio, dove si è svolta la cerimonia uffi- Domenica mattina all’ammassamento erano numerosissime le pen- ciale. Il sindaco di Fivizzano Paolo Grassi, ha portato il saluto di ne nere al seguito dei vessilli delle sezioni Bolognese Romagnola, La tutta la comunità agli intervenuti ed in particolare a tutti gli alpi- Spezia, Marche, Molise, Parma, Piacenza, Pisa-Lucca-Livorno e di 32 ni che hanno sempre onorato le loro terre di origine. Il presidente gagliardetti, insieme ai vessilli delle Associazioni d’Arma della Pro- sezionale Alessandro Rolla ha rivolto un pensiero riverente a tutti vincia. gli alpini Caduti, e agli amici che sono “andati avanti”. Presenti il presidente nazionale Corrado Perona, il consigliere nazio- La manifestazione si è conclusa con l’intervento del presidente nale Fabrizio Balleri ed il gen. C.A. Franco Cravarezza, già comandan- Corrado Perona, che ha ringraziato il presidente Rolla per l’acco- te R.F.C. Interregionale Nord a Torino, autorità civili e militari con il glienza ricevuta, spronandolo a non abbandonare mai lo spirito gonfalone della Provincia di Massa e Carrara, decorato di medaglia con il quale ha guidato sino ad oggi gli alpini della sua Sezione. ●

VALSESIANA Il coro Alpin dal Rosa sotto il “Big Ben” l coro della sezione ANA Valsesiana, 28 coristi con i due maestri IRomano Beggino e Ivan Cantarutti, e 24 accompagnatori, è stato protagonista di una “3 giorni” londinese. Al loro arrivo a Londra sono stati accolti da Giancarlo Verri, presi- dente della Camera di Commercio di Vercelli. E proprio alla Came- ra di Commercio italiana di Londra, alla presenza dell’ambasciatore italia- no a Londra, del presi- dente della Camera di Commercio italiana, di molti imprenditori ita- liani, e di un folto pub- blico, il coro ha intonato alcuni canti della tradi- giorno successivo giro della città e poi concerto nella zione alpina, preceduti chiesa di St. Peter, terminando la serata alla sezione ANA dall’inno nazionale ita- Gran Bretagna. Dopo il rinfresco la consegna di alcuni liano e inglese. omaggi: il CD del coro, la targa “città di Borgosesia” e vari In serata cena al risto- volumi della Comunità Montana Valsesia. rante italiano Galileo’s Domenica mattina il coro ha accompagnato una toccante situato nella centralissi- funzione religiosa, seguita da quasi 400 italiani, che hanno ma Piccadilly Circus. Il partecipato ai numerosi canti. ●

51 9-2010 SEZIONI ITALIA CUNEO L’80° del gruppo di Dronero l gruppo di Dronero ha festeggiato l’80° Idi fondazione con l’esibizione dei cori “La Reis” di San Damiano Macra (Valle Mai- ra) e la “Guglio Bracco” di Revello (Cuneo) e delle bande musicali “San Luigi” di Dro- nero e dei congedati della “Garfagnana”. Castelnuovo Garfagnana e la Valle del Ser- chio sono gemellati con Dronero. Questo perché fin dagli inizi della costituzione del btg. Dronero della gloriosa divisione alpi- na Cuneense i giovani della Garfagnana venivano arruolati nel battaglione di stan- za a Dronero. La domenica sfilata per le vie della città di Dronero, Messa e deposizione di corone al monumento dell’Alpino dedicato ai Cadu- ti di Dronero e della Valle Maira ed al mo- numento ai Caduti della Garfagnana. ●

LA SPEZIA La festa annuale degli alpini spezzini

li alpini della sezione di La Spezia Ghanno celebrato la festa annuale nella chiesetta da loro ristruttura 25 anni fa situata sopra il golfo. Durante la Messa sono state benedette le “mar- mette” posizionate all’interno della chiesetta con incisi i nomi dei soci an- dati avanti. ●

52 9-2010 SEZIONI ITALIA CASALE MONFERRATO A Oltreponte le giornate del ricordo li alpini di Oltreponte, Casale Nord hanno celebrato Gun ricordo dai due volti: quello dei trentacinque an- ni d’attività nel settore della solidarietà e quello della memoria storica verso coloro che hanno lasciato la loro vita sui campi di battaglia nei conflitti mondiali del se- colo scorso. Il programma, messo in campo dal Gruppo di Casale Nord, si articolava in due giornate: il sabato pomeriggio con l’alzabandiera in sede, la deposizione di corone ai Caduti ed alla tomba di Ferruccio Menegaldo (fondatore e primo capogruppo di Casale Nord) che riposa nel cimi- tero di Rosignano. La sera, nella chiesa par- Nelle foto: il nuovo monumento ai Caduti e un momento della sfilata. rocchiale di Oltreponte, gentilmente con- cessa da don Renato Dalla Costa, (figlio di al- scandito dalle note pino) il coro Valtanaro della sezione di Ales- dell’Inno nazionale, sandria ha dilettato i numerosi presenti con il monumento è un repertorio di canti alpini. stato benedetto, La domenica il raduno sezionale, al quale unitamente al ga- hanno partecipato anche rappresentanze gliardetto del delle sezioni di Vercelli, Alessandria e Torino, Gruppo, dal vesco- il vessillo della sezione Uruguay e una dele- vo di Casale, mons. gazione della Vallecamonica. Molto gradita Alceste Casella. è stata la partecipazione delle rappresentan- Dopo gli interventi ze dei paracadutisti della Folgore e dell’arma di saluto, la cerimo- dell’aeronautica e dei bersaglieri. nia è proseguita La sfilata, scandita dalla fanfara alpina Valle Bormida, si è snodata con la sfilata fino a piazza Risorgimento in attesa dell’arrivo del per le vie del quartiere raggiungendo i giardini di Largo Trnava (Trna- cardinale Severino Poletto, arcivescovo delle Diocesi di Torino, va è la città slovacca gemellata con Casale, n.d.r.), dove proprio di che ha celebrato la Messa a chiusura delle celebrazioni per il cin- fronte all’area giochi per i bambini è stato eretto il monumento a ri- quantesimo anniversario di consacrazione della chiesa dedicata a cordo dei Caduti di tutte le guerre. Al termine dell’alzabandiera, Maria Assunta. ●

IVREA Borgofranco: gli 80 anni del Gruppo l gruppo di Borgofranco d’I- Gruppo e dei propri iscritti e re- Ivrea ha festeggiato l’80° anno staurata la statua di San Maurizio, dalla fondazione. patrono degli alpini, nonché del L’organizzazione di questo even- paese. to ha richiesto un impegno di La giornata è iniziata con l’apertu- molti mesi. Dapprima coinvol- ra della mostra, è proseguita in se- gendo gli alunni delle scuole rata con un applauditissimo con- elementari con una castagnata e certo della fanfara della sezione di con un incontro per raccontare Ivrea, diretta da Sergio Bonessio. loro chi sono gli alpini, e poi in- Nel pomeriggio di sabato ritrovo vitandoli a realizzare dei disegni, in piazza Garibaldi, con un rinfre- aventi per tema proprio “Gli Al- sco offerto prima della celebra- pini”, alcuni dei quali sono stati zione della Messa, seguita dalla scelti per realizzare lo sfondo Nella foto: un momento della sfilata. sfilata e dalla deposizione di una del manifesto. Come premio per corona al Monumento ai Caduti. l’impegno, oltre a varie leccornie, è stata consegnata alla scuola All’evento hanno partecipato numerosi gruppi della sezione di Ivrea una buona fornitura di materiale didattico. ed alcuni rappresentanti delle sezioni di Savona, Torino e Aosta, il sin- Tutti gli elaborati sono stati poi esposti in una mostra allestita per daco Fausto Francisca, il revisore dei conti Luigi Sala e, naturalmente, l’anniversario, insieme ad altro materiale storico e rievocativo. Marco Barmasse, presidente della sezione di Ivrea, iscritto al gruppo È stato inoltre realizzato un significativo DVD, narrante la storia del di Borgofranco. ●

53 9-2010 SEZIONI ITALIA BELLUNO Gli 80 anni del “Plotone Alpago” Farra d'Alpago gli otto gruppi dell'Alpago, in collaborazione con Ail gruppo di Ponte nelle Alpi-Soverzene, hanno festeggiato gli 80 anni del "Plotone Alpago", nome con cui gli alpini della “conca” si era- no iscritti nel maggio del 1930 all'ANA. Negli anni sono sorti gli at- tuali otto gruppi: Puos 1929, Tambre 1937, Borsoi 1956, Pieve 1961, Spert e Cansiglio 1962, Farra 1963, Chies 1964 e Cornei 1968, che con- tano 870 alpini e 175 aggregati, un nucleo di Protezione civile ed una squadra sanitaria. Le cerimonie sono iniziate sul Col Il col. Sfarra durante il suo intervento. Visentin, presso l'Ossario dedicato Alle sue spalle il consigliere nazionale al 5° Artiglieria alpina, con l'alza- Miotto, il presidente Cadore, sindaci bandiera, la Messa officiata da don dell’Alpago e il presidente della Pro- vincia Bottacin. Nell’altra foto, un mo- Fabio, cappellano del 7° e la posa mento della sfilata. della corona ai Caduti. In serata esibizione dei cori Monte Dolada Era presente anche il nuovo co- e Minimo Bellunese. A Farra d’Al- mandante del 7° Alpini, col. Pao- pago, il mattino seguente, si è lo Sfarra, che ha ricordato la dif- svolto il corteo aperto dai gonfa- ficile missione di pace in Afgha- loni dei Comuni dell'Alpago, dal nistan mentre il consigliere na- presidente sezionale Arrigo Cado- zionale Onorio Miotto ha por- re, dai vessilli di Belluno, Cadore e tato i saluti del presidente Pero- Valdobbiadene, i gagliardetti dei na. Il saluto dei sindaci dell'Alpa- Gruppi, le autorità civili e militari. Il corteo ha raggiunto la piazza go è venuto dal presidente della comunità montana Alberto Peter- della chiesa dove è stata celebrata la Messa dal parroco don Loren- le e il presidente della Provincia G. Bottacin ha assicurato l'impe- zo Sperti. Poi gli interventi aperti da Nicola Stefani, speaker alle no- gno dell'amministrazione provinciale che contribuirà all'acquisto stre Adunate, proseguiti con il presidente sezionale Arrigo Cadore del centro di Protezione civile. Il capogruppo Dario Bond ha con- che si è soffermato sulla storia del "Plotone Alpago" e del suo fon- cluso gli interventi ricordando il lavoro che l’ANA sta facendo nel- datore Cice Bortoluzzi. le scuole. Alla fine, rancio alpino e cori fino a tarda sera. ●

CIVIDALE Nuova sede del gruppo di San Pietro al Natisone l gruppo di San Pietro al Natiso- Valle” intonava l’inno di Mameli. Ine, di Cividale del Friuli ha inau- Hanno poi preso la parola il capo- gurato con una festa la nuova sede, gruppo di San Pietro Giordano Zorzi, ricavata in alcuni locali messi a di- il sindaco Manzini, il consigliere re- sposizione dall’amministrazione gionale Roberto Novelli e il presiden- comunale. Folta la presenza dei ga- te della sezione di Cividale, Rino Pe- gliardetti durante l'onore ai Caduti trigh. Il parroco don Mario, nell’im- al monumento della chiesetta di partire la benedizione dei locali ha ri- San Quirino, così come è stata nu- cordato come queste manifestazioni trita la schiera delle autorità con in richiamino allo spirito cristiano e a testa il sindaco Tiziano Manzini e il quella vocazione al servizio e al dono consigliere nazionale Giuliano di sé che ben gli alpini hanno impara- Chiofalo. Particolarmente significa- to dall'esempio dei padri. tiva è stata la partecipazione du- Il tradizionale taglio del nastro da parte del sindaco Manzini, tra il pre- La giornata si è conclusa con una ras- rante l'intera giornata delle classi sidente sezionale Rino Petrigh e il capogruppo Zorzi. segna di canzoni alpine del coro “La terze della scuola media di San Pie- Voce della Valle” presso la Sala Consiliare. Per l'occasione sono state tro, che hanno potuto anche ascoltare lo storico Guido Aviani nel- allestite due mostre, una riguardante le divise e cimeli storici a cura la narrazione dei fatti di Russia. Lungo le vie del paese il corteo è dell'associazione Fiamme Verdi di Stregna e l’altra di cartoline reggi- stato guidato dalla fanfara sezionale di Orzano, mentre nella sede mentali, a cura del segretario sezionale Enzo Nuzzo. del Gruppo, dove si è tenuta l’alzabandiera, il coro “La Voce della Pierluigi Parpinel

54 9-2010 SEZIONI ESTERO AUSTRALIA CANADA La sezione di Canberra e il suo futuro ll’Italo Australian Club di ACanberra si è tenuta una riunione per decidere il futuro associativo della Sezione, in calo di iscritti. All’incontro hanno partecipato il presidente sezio- nale Vince Ciuffetelli, i membri del comitato sezionale e alcuni so- ci. All’unanimità si è deciso di “non mollare”, continuando a far vi- vere lo spirito alpino, come ha detto qualcuno “...finche ci sarà an- che un solo alpino”. Era presente il coordinatore delle sezioni au- traliane Giuseppe Querin che ha invitato a farsi promotori di ini- Edmonton: cinquant’anni di alpinità ziative che possano coinvolgere soci e simpatizzanti. Nella foto: i partecipanti alla riunione davanti al monumento ai li alpini di Edmonton hanno celebrato 50 anni di vita associa- Caduti di Canberra. ● Gtiva con una grande serata di gala al Centro Culturale Italiano, a cui hanno partecipato il coordinatore per le sezioni del Nord America Gino Vatri, venuto da Toronto, il consigliere comunale della città di Edmonton Tony Caterina in rappresentanza del sinda- URUGUAY co Stephen Mandell, rappresentanti delle associazioni militari e Monumento culturali della comunità italiana, oltre ai 260 italiani, soci e fami- gliari. Gino Vatri ha portato il saluto del presidente nazionale Cor- ai Caduti rado Perona, del delegato per le sezioni all’estero Ornello Capan- oto di gruppo degli alpini nolo e del Consiglio Nazionale, oltre agli auguri di tutti gli alpini Fdella sezione Uruguay, del Nord America. Il consigliere comunale Tony Caterina, nativo di davanti al monumento ai Ca- Campobasso, con gli auguri del Consiglio Comunale ha offerto una duti della prima guerra mon- targa da parte della Città di Edmonton. diale. ● Molto apprezzati i documenti, poster e fotografie (oltre 200) di 50 anni di vita e di storia della sezione di di Edmonton. Nella foto: foto di gruppo con Gino Vatri e Antonio Zenari (primo AUSTRALIA e secondo da sinistra) e Tony Caterina, ultimo a destra. Sydney: il giovane ARGENTINA direttivo della sezione l problema che affligge tut- Ite le sezioni all’estero è l’i- nesorabile calo dei soci e la mancanza di forze giovani. A Sydney si sta verificando il fenomeno contrario: oltre all’elezione di Alessandro Maremonti (classe 1972) – uno dei più giovani presidenti sezionali in Italia e all’estero – c’è stato un forte ricambio generazionale anche all’interno del consi- glio sezionale: età media sotto i 50 anni! Complimenti! Questa fo- to è la testimonianza che è possibile coinvolgere i giovani affinché le tradizioni alpine possano essere conservate e tramandate anche lontano dall’Italia. Un plauso a Giuseppe Querin, segretario della Le penne nere di Villa Carlos Paz sezione di Sydney, che ha sempre creduto in questo progetto di Villa Carlos Paz (Cordoba), sede di un gruppo ANA della Sezione rinnovamento e tanto ha fatto perché si realizzasse. Asi sono tenuti i festeggiamenti per i 200 anni della Repubblica Nella foto, da sinistra in piedi: Giuseppe Querin segretario, Ales- Argentina. Per l’occasione alpini, figli di alpini ed emigranti italiani sandro Maremonti presidente, Steven Pesavento alfiere, Marco Si- hanno partecipato alla grande sfilata organizzata per questo impor- moni tesoriere, Celestino Pellizzari (aggregato) consigliere. In bas- tante anniversario, accompagnati dallo striscione “Centro Italiano so da sinistra: Marco Pellizzon consigliere, John Carrer vice teso- culturale e ricreativo Villa Carlos Paz”. La foto è di Marzio Chiarotto, riere, Maurizio Lollato consigliere, Gianni Luliri vice presidente. che insieme a suo padre Luigi, socio del gruppo di Villa Carlos Paz, ri- Tutti bocia... o quasi. ● cevono e leggono regolarmente L’Alpino. ●

55 9-2010 Obiettivo sulla montagna L’incanto delle Odle a fine estate. Sui prati i segni lasciati dal carro per la raccolta dell’ultimo taglio dell’erba, sullo sfondo il Sass Rigais e il Furchetta (entrambi di 3.025 metri). Siamo in val di Funes, in Alto Adige. La foto è stata scattata da Daniele De Martin, del gruppo di Montaner, Sez. Vittorio Veneto. “ Due giorni difficili da dimenticare…”, ci scrive. Come dargli torto?