COMUNE DI ORTOVERO CONCORSO PREMIO NAZIONALE BANDIERA VERDE AGRICOLTURA 2014 Scheda Riassuntiva Della Storia
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COMUNE DI ORTOVERO PROVINCIA DI SAVONA CONCORSO PREMIO NAZIONALE BANDIERA VERDE AGRICOLTURA 2014 Scheda riassuntiva della storia: Nel ponente ligure, sulla sponda destra del fiume Arroscia, poco più a monte della confluenza col Lerrone, sorge Ortovero. Ha origine in epoca romana come antico insediamento agricolo dal nome «Hortus Vetus» (“Orto vecchio”), documentato per la prima volta nel 1210, appellativo che riprenderebbe quei fondi agricoli coltivati e pienamente sfruttati pure in epoca longobarda. Le prime notizie certe, dopo il silenzio dell'Alto Medioevo, presentano il borgo di Ortovero come possesso dei marchesi di Clavesana contro il crescente potere del vicino Comune di Albenga. Tuttavia, già nel 1242 gli abitanti ortoveresi, secondo quanto scritto in un documento dell'epoca, tentarono un primo distacco dalla pressione dei marchesi organizzandosi in Universitas ed in Comunitas. Un risultato, però, invano e che andò invece ad inasprire i rapporti e gli obblighi feudali da parte della comunità di Ortovero verso i signori. Anche Albenga cercò di limitare un possibile dominio dei Clavesana nella piana albenganese erigendo, nel corso del 1288 a monte di Ortovero, un nuovo borgo fortificato e in ottima posizione strategica lungo la strada della valle Arroscia: Polium, l'odierna frazione ortoverese di Pogli. Nel 1341 venne concesso in feudo ai Cazzulini che, dopo dieci anni, lo cedettero al Comune di Albenga con il quale seguì le sorti della Repubblica di Genova. Nel 1763 insorse per protesta contro le eccessive imposizioni fiscali e nel 1797, con la costituzione della Repubblica Ligure, venne istituita la municipalità di Ortovero (che inglobò anche la comunità di Pogli). Dal 28 aprile del 1798 fece parte del I cantone, con capoluogo Albenga, della Giurisdizione di Centa e dal 1803 centro principale del IV cantone della Centa nella Giurisdizione degli Ulivi. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nelDipartimento di Montenotte. Nel 1815 Ortovero fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nelRegno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel I mandamento di Albenga del Circondario di Albenga facente parte della Provincia di Genova; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel Circondario di Savona e, infine, sotto la neo costituita Provincia di Savona. Leggenda vuole che Napoleone, passando lungo le sponde dell’Arroscia e ammirando la distesa dei campi coltivati, avrebbe esclamato “Questo è proprio un vero orto!” e da queste parole il nome del paese sarebbe diventato l’attuale Ortovero. Ortovero è da sempre una comunità molto attiva, che ha saputo sfruttare l’abbondanza delle acque del fiume Arroscia ad uso irriguo ed anche per la costruzione di mulini. Il Pigato trova ad Ortovero, paese aderente alle Città del Vino, uno dei punti di eccellenza. Il suo Centro Enologico- Enoteca Regionale ospita manifestazioni annuali per la valorizzazione di questo prodotto, che con Rossese e Vermentino completa la serie di vini del Ponente ligure. CERTIFICAZIONE DI QUALITA' AMBIENTALE ISO 14001:2004 Il Comune di Ortovero ha ricevuto il 13/05/2005 la certificazione n. 8956 per la gestione ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001 dall’istituto di certificazione della qualità “Certiquality”. La sigla ISO 14001 identifica uno standard di gestione ambientale (SGA) che fissa i requisiti di un «sistema di gestione ambientale» di una qualsiasi organizzazione e fa parte della serie ISO 14000 sviluppate dall' " ISO/TC 207 ". Lo standard può essere utilizzato per la certificazione, per una auto-dichiarazione oppure semplicemente come linea guida per stabilire, attuare e migliorare un sistema di gestione ambientale. La norma ISO 14001, giunta alla sua seconda edizione del 2004, si ispira esplicitamente al modello PDCA (Plan- Do-Check-Act), detto anche Ciclo di Deming dal nome del suo ideatore William Edwards Deming. Una estesa linea guida è contenuta nella ISO 14004, che riporta i principi, sistemi e tecniche di supporto per i SGA. Si allega copia certificazione. La conservazione dei paesaggi agrari e valorizzazione delle produzioni tipiche locali: 1) ORTOVERO: Sede del Centro enologico regionale della Regione Liguria Il Comune di Ortovero fa parte dei soci fondatori di quest’associazione (deliberazione consiliare n.13 del 22/4/2009) con la sua sede in Viale alla Chiesa definitivamente operativa dal Maggio 2014. L'Enoteca Regionale della Liguria, riconosciuta nel dicembre 2011, nasce con lo scopo di valorizzare e promuovere i vini regionali, con particolare riguardo a quelli a denominazione d'origine e a quelli ottenuti con metodi di agricoltura biologica ed integrata, nonchè di altri prodotti agricoli ed agroalimentari tipici e di qualità regionali. L'attività di animazione sul territorio che ne deriva è legata pertanto alla tradizione, alla cultura e alle produzioni che rendono questo territorio unico. Valorizzazione e promozione, anche ai fini turistici, per sostenere la conoscenza dei vini liguri di qualità, con degustazioni e altre iniziative, comprese la promozione e la produzione di pubblicazioni e altro materiale divulgativo e scientifico, volto a diffondere, migliorare l'immagine della produzione vinicola ligure, diffondere la conoscenza per una corretta alimentazione e per lo sviluppo enogastronomico sostenibile - con particolare riferimento alla promozione dei prodotti degli "Itinerari dei gusti e dei profumi di Liguria", riconosciuti dalla Regione Liguria. Vista dell'esterno dell'Enoteca Regionale della Liguria di Ortovero. L’enoteca regionale di Ortovero è un punto di riferimento per tutta la viticoltura ligure e la produzione di qualità del savonese. I progetti attivi dell’associazione sono: - “Terragir2”, il cui obiettivo è di favorire la cooperazione tra piccole imprese attraverso la realizzazione (anche virtuale) e messa in rete di luoghi fisici (denominati VETRINE) adibiti alla ealizzazioni di servizi e supporti per la promozione, valorizzazione commercializzazione dei prodotti agroalimentari di qualità.; - “La Liguria ama i suoi vini”con lo scopo di creare una maggiore conoscenza dei vini liguri certificati, tra gli operatori di settore e i media: le loro caratteristiche, la loro unicità e particolarità, dovuta alle difficoltà di produzione e alla forte territorialità. questo tramite l'approfondimento e la divulgazione delle caratteristiche, il valore organolettico, i metodi di produzione, la salvaguardia e la tutela dell'ambiente, le conoscenze scientifiche e tecnologiche, l'etichettatura, la tracciabilità.; - “Divino Terrior” con l’obiettivo di promuovere il vino sui mercati dei paesi terzi, in particolare Stati Uniti, Giappone e Canada. Per l'anno 2014 si dovrà accrescere l'interesse dei tre mercati di interesse verso il concetto di naturalità, eco- sostenibilità e "ritorno all'etica", puntando sulla promozione dei vini che fanno parte del progetto "Vinolibero". All’interno dell’Enoteca ortoverese è istituita una Vetrina delle Produzioni Agroalimentari di Qualità come da bando Programma It-Fr Marittimo - Progetto Terragir 2 quale luogo di attuazione della strategia transfrontaliera di comune promozione e valorizzazione dei territori attraverso le proprie produzioni agroalimentari di qualità, delibera del Consiglio Comunale n.1 del 09/04/2014. Delibere Comunali: n. 13 del 22/04/2009, n. 23 del 15/09/2009, n. 6 del 13/04/2011, n. 16 del 17/12/2013 e n. 17 del 17/12/2013. Vista dell'interno dell'Enoteca Regionale della Liguria di Ortovero. 1.a Cooperativa viticoltori ingauni Il paese vede nascere nel 1976 la società Agricola Cooperativa Viticoltori Ingauni per iniziativa di 13 soci, che si uniscono per vinificare e commercializzare il vino più tipico della nostra zona: il Pigato. Negli anni il numero dei soci è andato gradatamente aumentando con conseguente incremento delle quantità e delle tipologie di uve vinificate, infatti oltre al Pigato si fanno sempre più strada gli altri vitigni della nostra riviera di ponente, il Vermentino, il Rossese detto di Campochiesa, l'Ormeasco di Pornassio nelle sue varianti più conosciute quali il tradizionale, il Superiore, lo Sciac-tra e la Lumassina mossa. La Cooperativa ad oggi conta circa 198 soci iscritti, che sono distribuiti su un territorio della Riviera Ligure di Ponente che và dal Finalese, all'Albenganese fino al territorio di Diano Marina, mentre l'entroterra riguarda in parte la Valle del Lerrone e soprattutto la Valle Arroscia risalendo da Albenga fino al comune di Pornassio passando per Ortovero. La Cooperativa non ha terreni nè di proprietà nè in affitto, pertanto tutta la produzione deriva da uve conferite dai soci, che hanno le proprie aziende su un territorio molto vasto con territorio altrettanto vario, permettendo così di beneficiare delle caratteristiche migliori delle uve provenienti dalle varie zone. Attualmente vengono vinificati all'anno circa 4500/4700 q.li di uve di cui il Pigato costituisce circa il 58% il Vermentino circa il 18% l'Ormeasco di Pornasio nelle varie tipologie circa il 10% il Rossese circa il 7% la Lumassina e i vini IGP e da Tavola il restante 7%. Vista della sede dei viticoltori ingauni di Ortovero. Le tipologie dei vini: I numerosi premi vinti dalla Cooperativa sono: - Douja d’Or, consegnato dalla Camera di Commercio di Asti negli anni 1994-1995- 2004-2005-2006-2007-2008; - Premio “Bibe”, consegnato dalla Camera di Commercio Ligure nel 1982; - Gran medaglia d’argento di Cangrande, nell’ambito