Verso il 2020

Piano Strategico della comunità di e San Nicola l’Arena

TRATEGIA PER UNA CRESCITA S

VERDE E BLU La Terra dei Principi di Trabia

diventa turistica e più sostenibile

Vol II

STRATEGIA DI ORIENTAMENTO

DELLO SVILUPPO LOCALE

Trabia, febbraio 2014

Il progettista Il Sindaco Arch. Nicola Mendolia Dott. Francesco Bondì

INDICE

Vol I: Scenari di riferimento Vol II: Strategia di orientamento dello sviluppo locale Vol III: Piano di azione

Vol II

4. La visione prospettica di orientamento dello sviluppo locale 3

4.1 STRATEGIA PER UNA CRESCITA VERDE E BLU: 4 La Terra dei Principi di Trabia diventa turistica e più sostenibile

4.2 Quattro linee strategiche integrate di azione: 16 LS_1. Diventare una destinazione turistica e diversificare l’offerta 17 LS_2. Integrare e innovare il sistema produttivo locale 56 LS_3. Accrescere la sostenibilità energetica e ambientale 79 LS_4. Competenze e cittadinanza 96

4.3 Coerenza tra la strategia del piano e il documento di indirizzo per l’avvio 106 della pianificazione strategica comunale

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La visione prospettica di orientamento dello sviluppo locale

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4. La visione prospettica di orientamento dello sviluppo locale

All’ingresso di Trabia, provenendo da , all’inizio del corso principale della città, dedicato al suo più insigne cittadino, il patriota Giuseppe La Masa, si trova, seminascosta da un albero di ulivo su un vecchio muro intonacato, una vecchia insegna di Trabia, arrugginita dal trascorrere degli anni. E’ una insegna del Touring Club Italiano che indicava al visitatore l’ingresso in una località turistica (balneare). E’ un’insegna scolorita: come l’immagine di Trabia come località turistica. All’altro estremo del Corso, sulla parete dell’imponente Porta , si trova l’epigrafe del Principe Ottavio II Lanza, Principe di Trabia e fondatore della città nel 1635, che con senso di ospitalità invitava i passanti ad entrare benevolmente nel suo territorio:

IMPAVIDUS SUBEAS HOS HOSPES AMICE PENATES TUTA HUC TE SEDES OSPITUMQUE VOCAT INSIDIAE PROCUL HINC FUGIUNT FRAUDESQUE DOLIQUE ALMA FIDES PIETAS RELIGIOQUE SEDENT PRESIDET HIC AGER, VIGILI LEO LUMINE SIGNAT QUEM DUCE DE BAVARO LANCEA DUCTA DOMUS SONTIBUS IMMITIS MITISQUE INSONTIBUS IDEM HIS FAVET AST ILLOS ORE PREMENTE FUGAT

“Senza paura entra in questo territorio ospite amico, ti invita qui una sede ed un’ospitalità sicura, lontano da qui fuggono le insidie, le frodi e gli inganni, vi risiedono la sacra fede, la pietà e la religione, un leone dal vigile sguardo protegge questo territorio e la casa dei Lanza dalla Bavaria, crudele con i criminali e mite con gli innocenti, a questi è favorevole, mentre gli altri li mette in fuga”

Questa porta è stata restaurata nel 2008 e recuperata alla sua forma iniziale. Essa rappresenta non solo la storia del paese ma anche l’orgoglio della comunità che, con il suo restauro ha, simbolicamente, recuperato le proprie radici. Queste due tabelle sintetizzano la condizione attuale di Trabia: una territorio il cui turismo è sbiadito, arrugginito, in crisi, ma una comunità che rimane ospitale e guarda con orgoglio al suo passato ed al suo patrimonio per il suo riscatto.

3 4.1 STRATEGIA PER UNA CRESCITA VERDE E BLU: La Terra dei principi di Trabia diventa turistica e più sostenibile

"1039 chilometri di coste - 440 sul mare Tirreno, 312 sul mare d'Africa, 287 sullo Ionio: ma questa grande isola del Mediterraneo, nel suo modo di essere, nella sua vita, sembra tutta rivolta all'interno, aggrappata agli altipiani e alle montagne, intenta a sottrarsi al mare e ad escluderlo dietro un sipario di alture o di mura, per darsi l'illusione quanto più possibile completa che il mare non esista (se non come idea calata in metafora nelle messi di ogni anno), che la Sicilia non è un'isola. Che è come nascondere la testa nella sabbia: a non vedere il mare, e che così il mare non ci veda. Ma il mare ci vede. “ (Leonardo Sciascia – Rapporto sulle coste siciliane, 1968)

Queste parole di Leonardo Sciascia, scritte cinquant’anni fa, sembrano descrivere l’attuale condizione di Trabia, che tanto rappresenta la Sicilia, nella sua storia e nella sua attualità, nei suoi valori e nei suoi disastri contemporanei. Trabia, territorio costiero, disteso su oltre 8 km di litorale, una costa bella, il castello dei Lanza proteso su una roccia a picco sul mare a sua difesa, una storia segnata da due importanti tonnare, tra le quali, forse, la più antica di Sicilia, sembra, oggi, aver perso la sua risorsa primaria: il mare. Il passaggio della ferrovia ha diviso la città di Trabia dal mare, allontanandola dalla tonnara e dal castello dei Lanza, ma, soprattutto, l’assenza di un governo del territorio lungimirante ha consentito la completa edificazione della fascia costiera: un muro di case, letteralmente piantate sulla spiaggia tra gli anni ’60 e ’80 del XX secolo, separa dal mare chi percorre la litoranea. Si è “lasciato fare” per favorire la crescita turistica del territorio, ma l’attuale crollo delle

presenze turistiche è il monito più evidente del fallimento di quella visione dello sviluppo locale.

La necessità di migliorare la fruizione del mare e di valorizzarne le potenzialità economiche è uno dei temi che più sono emersi dalle attività di ascolto e durante gli incontri con gli operatori turistici locali. Il mare continua ad essere una potenziale risorsa per il territorio, ma bisogna “uscire la testa dalla sabbia”, riferendoci alla metafora di Sciascia, rifiutandone il fatalismo, ovvero bisogna definire una nuova strategia di sviluppo locale, realmente centrata sul turismo, con una prospettiva diversa da quella degli ultimi decenni del XX secolo.

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Trabia ha superato la soglia dei 10.000 abitanti e continua a crescere, attraendo nuovi residenti. Eppure, le attività di analisi e di ascolto del territorio definiscono uno scenario caratterizzato da una situazione di profonda crisi, sia economica che sociale, che non dipende solo da fattori contingenti ed esterni, la “crisi” economica italiana degli ultimi anni, ma che si presenta come strutturale nel sistema locale. Il basso indice di imprenditorialità rispetto ai Comuni costieri contermini, la crisi dei settori tradizionali, il crollo delle presenze turistiche, sono chiari indicatori della situazione di stallo in cui si trova oggi il sistema produttivo locale. I dati sul disagio sociale a Trabia non fanno altro che confermare quanto rilevato. La comunità locale non è però inerme: durante gli incontri con gli operatori culturali ed economici sono state rilevate forze ed energie nuove: ci sono giovani che si impegnano per il proprio paese e sono propositivi; l’associazionismo è vivace; ci sono imprenditori che hanno investito nel territorio con successo e che dimostrano che le potenzialità di sviluppo del territorio esistono e sono concretamente raggiungibili.

Il territorio presenta tanti punti di forza che potrebbero costituire importanti risorse per una nuova stagione di sviluppo turistico, un turismo integrato nel territorio e sostenibile, che possa fare DIVENTARE Trabia una destinazione realmente turistica. Durante la fase di ascolto ed incontro con gli operatori locali sono stati colti diversi segnali favorevoli in questa direzione. Nel quadro della evidente crisi delle presenze turistiche dell’ultimo decennio, a fronte della debolezza della ricettività alberghiera, che sconta comunque dei fattori contingenti che potrebbero essere risolti positivamente nel breve periodo, cominciano ad emergere alcune nuove iniziative di ospitalità complementare e di qualità, con risultati interessanti, così come interessanti sembrano essere i successi della banchettistica, che sfruttano come scenario per gli eventi le qualità del paesaggio e del patrimonio culturale del territorio, come il paesaggio collinare dell’uliveto e i castelli costieri. Un dato molto confortante, per certi versi inatteso date le condizioni di degrado insediativo che caratterizza tutto il litorale, è la buona qualità delle acque del mare, che, in base ai parametri ambientali del D.Lgs. 116/2008, attuazione della Direttiva 2006/7/CE per la gestione della qualità delle acque di balneazione, rientrano addirittura nella classificazione di “eccellente” per tutti gli otto punti di campionamento ambientale eseguiti mensilmente per la stagione balneare. Tale dato, certificabile dai dati pubblicati dal Ministero della Salute, è di fondamentale importanza per inquadrare positivamente il rilancio di Trabia come meta turistica balneare. La realizzazione della rete fognaria della fascia costiera è stata provvidenziale. L’imminente esecuzione dei lavori di adeguamento e potenziamento del depuratore di C.da Piani-Giardini, 5 dimensionato per oltre 20.000 abitanti, includendo la depurazione dei reflui urbani sia dei centri abitati che delle zone di villeggiatura, non potrà che amplificare tale buona condizione ambientale, che rappresenta un punto di forza per la competitività del territorio, nel quadro di una strategia di rilancio turistico. La presenza della Posidonia Oceanica, spesso indicata come fattore negativo per il turismo, è invece un altro chiaro indicatore della buona qualità complessiva dell’ambiente marino, nonostante lo scempio della costa perpetrato nei decenni precedenti. Il fatto ancora più interessante che emerge dall’analisi dei dati sulla qualità delle acque dei Comuni limitrofi, è che l’indicatore (FIB) del litorale di Trabia è paragonabile o migliore dei nostri vicini, soprattutto delle zone più turistiche del golfo

Medie FIB (Monitoraggio 2014) dei principali comuni turistici limitrofi

Enterococchi E. coli

50 Le analisi sono espresse in cfu/100ml o equivalente. Sono inclusi i soli punti di 45 campionamento con qualità dell'acqua 43 "Eccellente" Fonte dati: © 2014 Portale Acque · Testata di 40 proprietà del Ministero della Salute

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25 24 22 22 20 20 19 18 18 18

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0 Trabia Termini Imerese Compofelice di Roccella Cefalù Nostra elaborazione sui dati Min. Salute sulla qualità delle acque, 2014

E’ noto come il settore della nautica sia uno degli ambiti di potenziale sviluppo turistico ancora non completamente attuato in Sicilia, soprattutto per le potenziali ricadute nel territorio. Il porto turistico di San Nicola l’Arena è un realtà e un punto di forza per l’attrattività turistica del territorio, ancora non adeguatamente sfruttato e valorizzato. Si tratta, attualmente, dell’unico porto realmente attrezzato per la nautica da diporto nel Golfo di Termini Imerese e in tutta la parte centrale della costa tirrenica settentrionale, fino a Porto Rosa, nel messinese, con oltre 500 posti barca disponibili, in un contesto di integrazione di attività e servizi per la nautica già abbastanza sviluppato, ma che va sostenuto e migliorato. Nel Golfo di Termini, gli attuali approdi di Termini Imerese e di Presidiana (Cefalù), senza adeguati investimenti, non sono attualmente competitivi nel mercato della nautica.

6 Negli ultimi anni sono state intraprese dall’Amministrazione comunale alcune interessanti progettualità che stanno delineando un percorso di sviluppo diverso dal passato. L’adesione del Comune di Trabia al partenariato del programma integrato di sviluppo rurale del Gruppo di Azione Locale (GAL) per la creazione di un distretto turistico rurale ha permesso di intraprendere un percorso di integrazione territoriale che può costituire la base per una nuova fase di sviluppo turistico, “dalle valli al mare”, fondata sulla diversificazione delle attività agricole e dell’offerta turistica. Nell’ambito delle azioni promosse dal GAL è stata inoltre avviata un’iniziativa di gemellaggio tra diversi paesi del comprensorio, tra cui Trabia, con alcune comunità della Bretagna, con la partnership delle locali Camere di Commercio, che apre una prima opportunità di promozione seria dell’economia locale all’estero e di costruzione di reti di partenariato produttive. In questi mesi è stata inoltre avviata l’attuazione delle azioni del piano si sviluppo locale del Gruppo di Azione Costiera (GAC) per il sostegno alla pesca ed alla diversificazione turistica nel Golfo di Termini Imerese. Anche questa iniziativa di sviluppo può costituire una interessante opportunità per il rilancio del settore ittico e marino. Importanti anche le iniziative progettuali avviate dal Comune, nell’ambito della programmazione integrata territoriale 2007-2014, per la creazione di un polo culturale polivalente nelle Case San Filippo.

Il patrimonio culturale e ambientale del territorio, guardato nel suo complesso, dalla costa alla campagna e alla montagna, presenta opportunità di sviluppo non ancora adeguatamente valorizzate. Oggi, finalmente, si sta recuperando al suo antico splendore il Castello di Trabia, così come il patrimonio ambientale e paesaggistico della Riserva Naturale Orientata di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto comincia ad essere effettivamente fruibile.

Infine, fattore non secondario, la facile accessibilità al territorio e la localizzazione strategica al centro del Golfo di Termini Imerese consentono ai trabiesi di non essere isolati e di potere sfruttare le opportunità di crescita che si presentano nel territorio metropolitano e, allo stesso tempo, costituiscono una opportunità non indifferente nella competitività ed attrattività territoriale, in particolare per lo sviluppo turistico.

Tutti questi elementi confermano che il rilancio del settore turistico rappresenta la principale opportunità per lo sviluppo economico del territorio, nella diversificazione dell’offerta e nell’integrazione con gli altri settori produttivi. Occorre però definire una reale strategia di sviluppo sostenibile per il territorio.

Attualmente è difficile affermare che Trabia sia una vera destinazione turistica. Ma che significa essere una destinazione turistica? Un luogo è turistico innanzi tutto se può offrire una esperienza interessante al visitatore, di ordine culturale, ambientale, di svago. In questo senso Trabia possiede tante risorse: dal mare alla nautica,

7 dal patrimonio monumentale dei castelli alle tipicità dell’agricoltura e della pesca, dalla gastronomia alle passeggiate ambientali nella riserva naturale in montagna. Le risorse sono presenti, ma il territorio, attualmente non è capace di offrire una esperienza accattivante al visitatore, che sia competitiva con altre destinazioni simili. Trabia non riesce a rendere adeguatamente fruibile il proprio patrimonio di risorse naturali e culturali e non riesce ad essere realmente attrattiva per una vacanza. Occorre organizzare il sistema della fruizione delle risorse del patrimonio culturale e naturale. Una meta si dice turistica quando sa essere accogliente, offrendo servizi adeguati alle richieste dei visitatori: Trabia oggi non è accogliente: i servizi turistici sono scarsi e questo non le consente di essere competitiva sul mercato. Occorre attivare i servizi di accoglienza per il turista e i servizi di promozione e marketing per le imprese locali del turismo.

Per questi motivi, nonostante siano disponibili nel territorio comunale oltre 800 posti letto, si registrano neanche 20.000 presenze l’anno nel 2014, con un crollo dell’ 80% rispetto a 10 anni fa e con un tasso di occupazione dei posti letto che è pari al 6% del potenziale teorico. Una meta turistica balneare presenta tassi di occupazione dei posti letto intorno al 20 %, considerando anche la stagione invernale, il che significa che almeno nei mesi estivi c’è il pieno. Inoltre la permanenza media dei visitatori a Trabia è molto bassa, poco più di 2 giorni, mentre una meta turistica evoluta presenta una permanenza media di almeno 4-6 giorni per arrivo. Occorre creare le motivazioni per prolungare il soggiorno medio del visitatore a Trabia, raddoppiandone la durata, avvicinandosi alle prestazioni delle mete turistiche più evolute. Un territorio può dirsi turistico se la ricaduta delle attività collegate al turismo è significativa sull’economia locale, ovvero, se una quota significativa del valore aggiunto locale e degli addetti è riferibile al settore turistico. Normalmente in una vera destinazione turistica, almeno il 20 % degli addetti alle unità locali è ascrivibile al settore dell’alloggio (alberghi e alloggi complementari) e dei servizi alla ristorazione (dal bar al ristorante): a Trabia poco più del 10% degli addetti alle imprese lavora nel turismo. Questo valore deve crescere significativamente nei prossimi anni.

Pertanto, occorre DIVENTARE UNA DESTINAZIONE TURISTICA. Il Piano strategico propone una strategia di intervento per raggiungere questo obiettivo, individuando le linee strategiche, le azioni ed i progetti che si ritengono prioritari, nel breve e nel medio periodo. Le linee di azione per lo sviluppo turistico sono descritte nella linea strategica Ls_1 : Diventare una destinazione turistica e diversificare l’offerta. Affinché l’obiettivo sia raggiungibile è necessario invertire alcuni processi che hanno caratterizzato le politiche di intervento nei decenni precedenti.

E’ necessario invertire il percorso logico che considera il miglioramento nella gestione, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale del territorio solo come conseguenza diretta dello sviluppo del turismo. È vero il contrario: la gestione responsabile del territorio, il livello i fruibilità del patrimonio culturale ed ambientale (con la creazione dei necessari servizi), lo sviluppo delle attività produttive fondato sulla qualità e l’attenzione all’ambiente ed al paesaggio, la condivisione di un modello di utilizzo del territorio basato sulla sostenibilità, sono l’obiettivo primario; solo se sarà raggiunto tale obiettivo, sarà possibile uno sviluppo turismo duraturo nel tempo e qualificato.

8 In un approccio integrato, da un lato il turismo si giova dell’immagine del territorio e della qualità dei suoi prodotti, dall’altro le singole attività si giovano del turismo come strumento di diversificazione delle attività, di promozione del territorio, ma anche di stimolo per il mantenimento dei livelli di qualità delle condizioni ambientali e paesaggistiche, della qualità delle produzioni, della qualità dei servizi in generale. La strategia per il turismo punta, allora, a creare un percorso che porti alla definizione ed allo sviluppo di un sistema turistico sostenibile ed integrato nell’economia locale.

Bisogna che l’intervento pubblico venga orientato al benessere collettivo ed alla sostenibilità e non alla difesa dei singoli interessi privati, come è accaduto spesso nei decenni precedenti. Questo principio vale innanzi tutto per le politiche di governo del territorio, in particolare della costa. Una politica di intervento si dice sostenibile quando può garantire nel futuro il permanere della risorsa che si sta sfruttando e se la rende disponibile a tutti gli operatori e potenziali fruitori. La vicenda del saccheggio della fascia costiera compiuto tra gli anni ’60 e ’80 è invece emblematica dell’ottica privatistica con cui è stata gestita la costa. E’ stato consentito edificare su tutta la fascia costiera, fin sulla battigia, anche in deroga (PRG 1979) alla norma regionale di inedificabilità della fascia dei 150 metri dal mare (art. 15 della L.r. 78/76), generando una enorme quantità di “villini”, senza alcuna pianificazione dello spazio pubblico (strade, verde, parcheggi). Il risultato è che oggi il Comune di Trabia, sebbene sia disteso lungo la costa per oltre 8 km, non gode di un vero lungomare e le spiagge realmente disponibili per la balneazione sono ridotte a poche centinaia di metri, difficilmente accessibili per stretti varchi di accesso in mezzo ad una cortina continua di edilizia che divide il cittadino dal mare. Molte piccole spiagge sono di fatto di uso quasi esclusivo dei villeggianti dirimpettai o di difficile accesso. L’edificazione sul retrospiaggia ha determinato il venir meno non solo degli spazi di utilizzo della costa, ma anche l’aggravarsi delle condizioni di erosione dal mare. Riqualificare la costa, difendendola dall’erosione marina e, soprattutto, garantire una adeguata e libera fruizione della spiaggia rappresentano, dunque, obiettivi strategici e prioritari per il rilancio turistico del territorio, ma ancora prima per il riscatto civile di Trabia. I simboli della storia del territorio e del patrimonio culturale locale, strettamente legato al mare, ovvero i castelli e le tonnare di Trabia e San Nicola l’Arena sono di proprietà privata e quindi non liberamente accessibili, sebbene proprio i privati abbiano contribuito alla salvaguardia dei manufatti ed al loro restauro. I mulini, primo principio insediativo in un territorio ricco d’acqua, l’Al Tarbiah araba (la quadrata, alludendo alla fortezza quadrata a difesa dei mulini), non esistono più, demoliti, o sono adibiti ad usi privati (un autolavaggio…) che nulla hanno a che vedere con la storia di tali manufatti, così che attualmente Trabia non ha testimonianze tangibili e fruibili al turista della propria storia di “patria originaria degli spaghetti”, che,

9 invece, è un patrimonio culturale mondiale. Altri luoghi siciliani parteciperanno all’Expo alimentare del 2015 promuovendosi proprio sul tema della pasta, nell’ambito del cluster alimentare della Sicilia. Il nespolo, il cui frutto è stata la ricchezza e peculiarità dell’agricoltura locale della piana costiera per diversi secoli, si è ridotta a mero albero ornamentale dei villini. Rimane qualche produttore significativo, ma l’area produttiva di eccellenza, la piana costiera, non è più agricola. Le colpe non sono solo dell’Ente Pubblico e non sono di questi anni, ma hanno radici più profonde, in un modello di sviluppo errato, culturalmente non fondato e poco sostenibile, che oggi ci restituisce, a distanza di qualche decennio, tutte le ricadute negative, non sempre reversibili e la crisi attuale dell’economia del territorio. Negli ultimi anni, in un quadro di scarsità di risorse, è stato avviato un percorso di sviluppo diverso, che finalmente punta a rivalutare il patrimonio naturale e culturale del territorio. Il piano strategico mira a consolidarlo ed organizzarlo coordinando ed integrando gli interventi attuabili in un quadro programmatico dello sviluppo locale capace di animare le potenzialità del territorio e di reperire anche le risorse adeguate. Occorre invertire definitivamente il processo di sviluppo locale, ponendo la sostenibilità e l’identità locale al centro delle politiche di intervento, per un rilancio culturale ed economico del territorio. I privati hanno avviato il recupero dei castelli restituendoli ad un uso attuale. Una vera meta turistica deve però definire un partenariato con i privati per potere offrire al visitatore la visita e la conoscenza del proprio patrimonio più interessante e significativo. Lo stesso discorso vale per la Riserva Naturale di Pizzo Cane e Pizzo Trigna, fino ad oggi rimasta più un vincolo difeso dalla Forestale che una reale opportunità di fruizione di un bene ambientale collettivo. Con il piano di sviluppo locale del distretto turistico rurale è stato finanziato un interessante progetto di fruizione della Riserva Naturale, a partire dalla realtà dell’Eremo di San Felice. Occorre sostenere ed implementare tali iniziative di fruizione naturale. Occorre dunque lavorare ed investire per restituite alla pubblica fruizione dei cittadini e dei turisti i beni più importanti del patrimonio culturale ed ambientale del territorio. Solo così può effettivamente rendersi interessante il territorio e porre dunque le basi per una maggiore attrattività dello stesso. L’interesse di Slow Food per la nespola come prodotto da presidiare va coltivato ed approfondito, per rilanciare, almeno come prodotto di nicchia, una peculiarità di questo territorio. Lo stesso rilancio va perseguito per l’eredità storica della pasta alimentare.

Diventare una città turistica significa anche potere definire un’offerta integrata nel territorio, capace di abbracciare le molteplici esigenze del turista. La diversificazione dell’offerta e l’integrazione delle attività economiche è dunque cruciale per qualificare un’offerta turistica attualmente quasi esclusivamente rivolta al balneare. Solo così è possibile fare fronte alle crisi periodiche che possono affliggere il turismo balneare. Trabia, allo stato attuale, dipende da pochi esercizi alberghieri, che, se in crisi, determinano il crollo dell’intero comparto, come è avvenuto negli ultimi anni. Trabia ha le risorse per potere lavorare ad un’offerta integrata che sia interessante, che offra il mare, ma anche il patrimonio culturale, le tipicità locali, il paesaggio rurale e la montagna, diversificando, e quindi ampliando, anche la ricettività turistica. Il rilancio del turismo deve essere trainante per l’intero sistema produttivo locale, proprio attraverso l’integrazione degli obiettivi e l’incentivo alla diversificazione, in particolare delle attività del settore

10 primario, per invertirne l’attuale declino. Innovazione ed integrazione sono le parole d’ordine per il rilancio e l’accrescimento dei settori produttivi locali. La strategia di intervento è sintetizzata nella linea strategica Ls_2: Integrare e innovare il sistema produttivo locale

La visione prospettica del piano pone al centro delle strategie di intervento la sostenibilità delle politiche di intervento, declinata sia a livello di sostenibilità e fruizione ambientale diffusa, che di accrescimento della sostenibilità energetica del territorio.

La sostenibilità ambientale è ormai un requisito essenziale delle politiche di sviluppo europee, perché solo un ambiente accogliente, pulito e rispettoso delle risorse può essere attrattivo per una domanda turistica sempre più attenta alla qualificazione ambientale dell’offerta, in un contesto di accresciuta competitività delle destinazioni, che è ormai internazionale, non più regionale, che impone di lavorare verso la qualificazione dell’offerta, che necessariamente passa per la sostenibilità degli interventi, che devono rispettare le risorse esistenti. La certificabilità ambientale di una destinazione turistica diventa sempre più un fattore di competitività della destinazione. Si pensi all’evoluzione del label internazionale della Bandiera Blu della FEE, oppure alle “vele blu” riconosciute da Legambiente e il Touring Club, nella annuale guida blu delle località costiere più belle, oppure alle bandiere verdi, che premiano l’accessibilità per l’infanzia ed i disabili. Non si può essere una destinazione balneare competitiva se non si offre un’acqua marina pulita e un contesto accogliente e pulito, dove le risorse, idriche, rifiuti, servizi, sono gestite in maniera efficiente e funzionale. E queste qualità vanno rese esplicite al turista, che sempre più nelle scelte è orientato dalla certificazione della meta. Nella Comunicazione: “UE prima destinazione turistica mondiale” (2010) l’Unione Europea delinea per i prossimi anni uno sviluppo turistico strettamente legato alla sua sostenibilità, in quanto la qualità delle destinazioni turistiche è fortemente influenzata dalla qualità dell’ambiente naturale e culturale e dall’integrazione con la comunità locale. Le principali sfide per il turismo sostenibile, proposte dalla Carta europea per il turismo sostenibile (2012) sono: - la conservazione delle risorse naturali e culturali; - la limitazione degli impatti negativi sull’uso delle risorse naturali e della produzione di rifiuti; - la promozione dell’integrazione con le comunità locali; - la progressiva riduzione della stagionalità della domanda in modo da rendere più stabili e migliori i posti di lavoro nel turismo. Tra le priorità della nuova programmazione al 2020, la Comunità europea pone: - lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione come opportunità di sviluppo per il turismo; - lo sviluppo del turismo culturale, in relazione allo straordinario patrimonio culturale che contraddistingue le mete turistiche europee;

11 - lo sviluppo di un turismo accessibile e rivolto a disabili ed anziani, in relazione all’invecchiamento della popolazione europea; - lo sviluppo in chiave sostenibile del turismo costiero e marittimo.

Il turismo costiero e marittimo viene indicato come uno dei cinque settori di sviluppo della cosiddetta “crescita

blu” , come stabilito nella comunicazione UE: opportunità per la crescita sostenibile delle zone marine e marittime (2012), con particolari potenzialità di sviluppo nel quadro della complessiva strategia europea di sviluppo per il 2020, per una Europa intelligente, sostenibile e solidale. Le sfide individuate nella nuova comunicazione UE: nuova strategia per la promozione del turismo costiero e marittimo (2014) sono: - stimolare l’efficienza e la competitività turistica, lavorando alla destagionalizzazione del turismo costiero, superando la frammentazione del settore e migliorando le conoscenze; - promuovere l’occupazione e l’innovazione nel turismo, migliorando le conoscenze; - rafforzare la sostenibilità del turismo, affrontando il tema della riduzione delle pressioni sull’ambiente e promuovendo un’offerta turistica innovativa, più qualificata e sostenibile.

Le politiche di sostegno all’accrescimento della sostenibilità energetica dello sviluppo, mediante l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e politiche per l’incremento del risparmio energetico è al centro dell’ultimo Programma Quadro per l’Ambiente per il perseguimento degli obiettivi del c.d “20-20-20” nonché di tutta la politica di sviluppo della strategia europea per il 2020, costituendo la parte centrale degli 11 obiettivi tematici prioritari. La scommessa europea è che nello sviluppo delle energie sostenibili si riescano a creare nuove opportunità di sviluppo e nuova occupazione: la cosiddetta “crescita verde”. A livello regionale è stata promossa l’adozione di un Piano comunale di azione per l’Energia Sostenibile (PAES) che individua le modalità attuative per il perseguimento e il superamento degli obiettivi comunitari. Il Comune di Trabia si è dotato di un PAES, che individua rilevanti azioni per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico e privato e per l’incremento e la diffusione dell’uso delle fonti rinnovabili, segnatamente dell’energia solare. Il Piano strategico accoglie in pieno gli obiettivi individuati dal PAES e li integra nel piano di sviluppo locale. Il Piano strategico individua inoltre le azioni per la riqualificazione energetica come il volano per attivare un più complessivo programma di intervento di riqualificazione sul patrimonio edilizio privato, mobilitando le risorse private, in relazione ai vantaggi fiscali, finanziari e di economie di scala derivabili dalla redazione di un programma integrato di intervento nel centro abitato a regia comunale, sfruttando le attuali favorevoli opportunità offerte dalle detrazioni fiscali IRPEF per gli interventi di riqualificazione energetica e le

12 favorevoli condizioni finanziarie attivabili con i prestiti BCE Tltro (Targeted long term refinancing operation) a tassi agevolati. Il programma integrato di riqualificazione del patrimonio edilizio privato, a costo quasi nullo per la pubblica amministrazione, che assumerebbe il compito di indirizzo e coordinamento, può essere attivabile nel breve periodo, con funzione anticiclica, per rispondere nell’immediato alla crisi economica del territorio, nell’attesa che gli investimenti nel rilancio del turismo diano i loro frutti, nel medio periodo. La strategia di intervento per la sostenibilità è trasversale a tutti gli obiettivi del piano e trova una sua estrinsecazione nelle linee di azione contenute nella terza linea strategica: Ls_3 Accrescere la sostenibilità energetica e ambientale.

L’efficacia di una strategia di sviluppo locale impone l’attenzione al fattore umano. Il Piano Strategico deve investire nel capitale umano, in particolare su quelle tematiche che più sono emerse come urgenti e gravi, quali il tema della lotta al forte disagio sociale presente nella popolazione e della conseguente necessità del rafforzamento della coesione culturale e sociale e quello delle competenze adeguate dei giovani, in particolare nei settori economici più legati alla strategia di sviluppo del piano. Al tema delle competenze e della coesione sociale si deve affiancare ed integrare quello dell’accrescimento della cittadinanza, che nella nostra terra, che è terra di mafia, assume significato più profondo se connesso all’esaltazione della legalità, della trasparenza amministrativa e della lotta alla corruzione. Sono in questa prospettiva può realmente esser imboccata una nuova via di sviluppo del territorio, un “riscatto” autentico rispetto alla storia dei decenni passati. Si riporta uno stralcio della strategia del Programma Operativo Nazionale Legalità 2014 2020, che appare pertinente per gli obiettivi di riscatto sociale ed economico del territorio che il Piano Strategico si è posto: “la ricomposizione del tessuto sociale, economico e amministrativo, al fine di renderlo più resistente alle pressioni criminali, prevede interventi di inclusione sociale e di costruzione di reti e modelli sociali ed economici da contrapporre a quelli offerti dalla criminalità organizzata. La forte presenza dei fenomeni criminali nei territori del Sud d’Italia si alimenta infatti attraverso la diffusione di modelli sociali ed economici basati sull’immobilismo, l’autoreferenzialità e il degrado, anche con il responsabile avallo di parte delle classi dirigenti, come evidenziato dal documento di programmazione “Metodi e Obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari 2014-2020”, che rileva “un crescente consenso nell’interpretare le “trappole del non- sviluppo” quale risultato di scelte consapevoli delle classi dirigenti locali e nazionali”. Si genera così un circolo vizioso che produce ulteriore marginalizzazione ed esclusione di ampie porzioni di cittadini. L’obiettivo di questo ambito strategico consiste nel disegnare nuovi modelli di crescita inclusiva da contrapporre a quelli offerti dalla criminalità organizzata al fine di creare per tutti i cittadini "opportunità di vita, lavoro e impresa che dipendano il meno possibile dalle condizioni di partenza e dal luogo di nascita" (documento "Metodi e Obiettivi" citato). Tale ambito rappresenta il necessario completamento delle azioni al fine di generare un circolo virtuoso finalizzato ad agganciare i territori alle dinamiche di sviluppo e crescita dell'Unione.”

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La strategia per un’Europa “intelligente” al 2020 ci indica di lavorare sui temi dell’innovazione tecnologica e della diffusione delle tecnologie della conoscenza e dell’informazione (TIC), formulando un’agenda digitale comunale che consenta di allineare il Comune di Trabia agli standard europei di efficacia ed efficienza dei processi amministrativi, ma che consenta anche di migliorare e diffondere le competenze nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in larga parte della popolazione, a partire dai giovani e, dunque, dalla scuola dell’obbligo. La diffusione dei processi digitali dovrà diventare strumento per innalzare il livello di cittadinanza della popolazione, sia attraverso la diffusione capillare delle informazioni (la conoscenza per la trasparenza), che per l’incoraggiamento verso forme innovative di partecipazione attiva della popolazione ai processi amministrativi e programmatori più importanti (la partecipazione). La comunità locale presenta una certa vivacità di iniziative culturali e sociali, ma ancora non ha dimostrato di sapere esprimere un adeguato livello di partecipazione collettiva alla programmazione dello sviluppo locale, come è emerso chiaramente nella prima fase di ascolto e animazione territoriale, svoltasi negli scorsi mesi di ottobre e novembre. Il Piano Strategico, nella fase di attuazione dovrà essere fortemente inclusivo e trasparente in modo da stimolare ed animare la partecipazione attiva degli attori economici e sociali e di tutta la comunità. L’utilizzo delle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie informatiche e l’attuazione dell’agenda digitale comunale prevista dal Piano Strategico saranno utili per la crescita dei processi partecipativi, a partire proprio dalla partecipazione attiva nell’ambito dei forum del Piano Strategico.

Questi temi trovano spazio nella quarta linea strategica di azione Ls_4: competenze e cittadinanza.

Il Piano Strategico assume come pilastri della strategia di intervento per lo sviluppo i concetti di crescita Verde e Blu del territorio insiti nelle politiche di sviluppo e di sostenibilità ambientale proposte dalla Comunità europea per i prossimi anni, sulle quali troveranno allocazione ingenti risorse di sostegno allo sviluppo locale, nell’orizzonte temporale del 2020, assunto, in coerenza con le politiche di coesione comunitarie, anche dal Piano Strategico e con le quali si spera di potere attrarre importanti risorse nel territorio del Comune di Trabia, stimolando una adeguata progettualità nell’Ente Locale.

La crescita verde e blu è simboleggiata nel logo del piano strategico da due tessere di colore verde e blu, cui si aggiunge il tassello rosso, che è il simbolo del terzo pilastro della strategia, il fattore umano, declinato nei suoi aspetti della coesione sociale, dell’accrescimento delle competenze, della cittadinanza e della legalità.

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4.2 STRATEGIA PER UNA CRESCITA VERDE E BLU: La Terra dei Lanza diventa turistica e più sostenibile

Quattro linee strategiche, tra loro integrate: LS_1. Diventare una destinazione turistica e diversificare l’offerta LS_2. Integrare e innovare il sistema produttivo locale LS_3. Accrescere la sostenibilità energetica e ambientale LS_4. Competenze e cittadinanza

16 LS_1 Diventare una destinazione turistica e diversificare l’offerta

Obiettivo

Rilanciare il turismo locale mediante un insieme integrato di interventi ed azioni per diversificare l’offerta turistica del territorio, a partire dalla riqualificazione della fascia costiera e la riqualificazione e fruizione del patrimonio culturale ed ambientale, migliorarne l’attrattività mediante una politica di sostenibilità degli interventi che qualifichi il livello della destinazione e accrescerne la competitività con l’attivazione dei necessari servizi di accoglienza al turista e efficaci politiche di marketing e promozione, per attrarre nuovi investimenti nel settore.

Risultati attesi al 2020 situazione al 2014

Superare la soglia delle 100.000 presenze turistiche annue (< 20.000) Innalzare la permanenza media del turista nel territorio a quattro giorni (2 giorni ) Avvicinare il grado di utilizzo delle strutture ricettive al 20% ( 6 % ) Innalzare l’incidenza del turismo sugli addetti locali al 20% (14 % )

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La prima linea strategica mira ad individuare ed integrare in un unico progetto di sviluppo tutte quelle azioni ed interventi, prioritari e realizzabili nel successivo quinquennio, che possano migliorare, nel breve o nel medio periodo, l’attrattività e la competitività del territorio di Trabia sotto il profilo turistico, rendendolo più attrattivo come destinazione, con una maggiore qualificazione della meta balneare, la crescita dei servizi turistici di accoglienza e di fruizione del patrimonio culturale ed ambientale, nonché la diversificazione dell’offerta, sia come luogo più competitivo per attrarre nuovi investimenti nella ricettività e nei servizi al turismo e quindi per incrementare i flussi turistici nel territorio, avendo come traguardo il superamento al 2020 dei livelli delle presenze turistiche del 2005, superando la soglia delle 100.000 presenze turistiche annue.

La strategia di sviluppo turistico agisce nella prospettiva integrata della sostenibilità e della

“crescita blu” delineate a livello europeo e declinate a livello locale, al fine di potere attrarre su questi temi le risorse disponibili con gli strumenti della nuova programmazione della politica di coesione e sviluppo europea per il 2014-2020. La programmazione in chiave sostenibile è, infatti, il fattore che accomuna i più recenti orientamenti delle politiche di sviluppo turistico, che puntano alla crescita della competitività del settore attraverso l’integrazione delle risorse e la qualificazione dell’offerta turistica. Diversificazione, destagionalizzazione e miglioramento della qualità dei servizi turistici sono gli obiettivi prioritari della politica europea per accrescere la competitività del turismo, nel quadro dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità delle scelte. In un contesto di crescente concorrenza di altre destinazioni turistiche balneari mediterranee a basso costo, infatti, la competitività potrà essere migliorata solo attraverso proposte innovative per la diversificazione e il miglioramento della qualità della destinazione: non si può continuare a scendere sul prezzo, come fanno oggi gli operatori turistici locali, perché i margini di profitto tendono a zero e non sono più sostenibili, ma deve migliorare il rapporto qualità/prezzo, altrimenti si perde competitività sui mercati. Se non può ancora scendere il prezzo, allora deve aumentare la qualità dell’offerta.

18 La qualificazione della destinazione turistica si misura sulla sostenibilità delle politiche di sviluppo, perché solo preservando le risorse ambientali (per esempio un mare più pulito,) e del patrimonio culturale (monumenti attraenti e fruibili), che sono i fattori locali attrattivi per il turista, è possibile immaginare un processo di crescita dei flussi turistici e, dunque, di crescita economica. Solo preservando e migliorando la qualità dell’ecosistema costiero e delle acque marine, che, per fortuna, la natura continua a regalarci pulite, è possibile ri-proporre Trabia come destinazione balneare attrattiva per il turista del 2020, che sarà sempre più attento alla qualità dell’ambiente. Sostenibilità significa fruibilità di tutte le spiagge dell’arco costiero comunale, che vanno rese più accoglienti, pulite e accessibili, in modo da ridurre il carico dei bagnanti che affollano i pochi tratti di spiaggia attualmente fruibili, aumentando le superfici di spiaggia effettivamente disponibili ai bagnanti. Solo in un quadro di miglioramento del contesto e dell’accessibilità alle spiagge è possibile immaginare lo sviluppo di imprese nel settore dei servizi alla balneazione. Sostenibilità significa per Trabia difendere la costa dall’azione erosiva del mare con interventi che siano preventivamente ben valutati dal punto di vista della compatibilità ambientale, in modo da non incorrere nuovamente negli errori del recente passato, dove interventi onerosi ed invasivi non hanno sortito l’effetto sperato di difesa delle coste, ingenerando anzi ulteriori processi erosivi a valle, oppure hanno generato una riduzione della idrodinamicità delle acque costiere tale da generare la proliferazione di alghe potenzialmente tossiche (è il caso dell’area della Tonnara, oggi monitorata dall’ARPA, ma anche del punto di prelievo a occidente di Casa Goffa). La prospettiva della sostenibilità implica, nel caso di Trabia, la necessità di avviare un programma di gestione ambientale della Posidonia Oceanica, compatibile con le esigenze del turismo balneare, che faccia incontrare le esigenze della balneazione e di pulizia delle spiagge in estate con l’esigenza di tutela dell’ecosistema. La presenza delle praterie di posidonia è un indice della salute dell’ecosistema marino e la posidonia svolge un ruolo attivo contro l’erosione costiera.

Bisogna invertire il paradosso attuale, per cui il turista viene a dormire a Trabia perché qui vi trova un alloggio a basso costo e una buona base per visitare le altre destinazioni vicine, ma non è interessato al territorio di Trabia, perché non è attrattivo, come hanno raccontato gli operatori della ricettività complementare. La buona localizzazione e la facile accessibilità costituiscono una opportunità che deve facilitare l’attrazione di visitatori curiosi di conoscere anche il territorio trabiese, oltre che le mete obbligate del turismo provinciale, quali Cefalù e Palermo.

Un primo passo per avviare una strategia di sviluppo turistico è quello di individuare chi è il turista di riferimento verso il quale si tende, qual è il nostro target. A questo proposito appare utile fare riferimento al profilo del turista di Trabia delineato nelle analisi del quadro conoscitivo grazie agli incontri con gli operatori locali, che è stato sintetizzato nello scenario riferito al turismo, al quale si rimanda. Il comportamento del turista si sta modificando rapidamente in questi ultimi anni. Il turista che cerca la semplice vacanza a mare tutta spiaggia e ombrellone è sempre meno rilevante: oggi si chiede una

19 esperienza turistica significativa, l’attrattività di una destinazione, la possibilità di coniugare insieme più esigenze: relax, ambiente, cultura, intrattenimento. Al fine di definire il comportamento turistico e le sue aspettative è utile fare riferimento ai dati quantitativi sui comportamenti turistici degli italiani, forniti da UnionCamere per il II semestre 2012, di maggiore interesse per il nostro caso perché comprende la stagione estiva e riguarda il turismo balneare.

Come emerge dai più recenti studi di marketing condotti dall’Assessorato Regionale al Turismo, oltre al mare, forte è In Sicilia la motivazione del turista legata alla visita di itinerari culturali, musei e monumenti, soprattutto tra gli stranieri. Crescono, infatti, tra gli stranieri le attenzioni diversificate, che si rivolgono soprattutto alle varie tipologie di beni culturali (44%) ed ecclesiastici (10%), alle escursioni naturalistiche (12%) e alle gite in barca (11%). Tali indicazioni dimostrano la necessità di promuovere un’offerta completa e diversificata rispetto all’esclusivo tema balneare, che però rimane centrale.

Fonte: Attrattività turistica della Sicilia, IZI, Ass. Reg Turismo (2014)

In relazione alle caratteristiche della meta Trabia e dei suoi punti di forza, appare evidente che questi sono conformi ai desideri del turista contemporaneo. Per Trabia deve, dunque, rimanere centrale l’offerta balneare, ma questa dovrà necessariamente integrarsi con un’offerta più diversificata, valorizzando la fruizione delle risorse del patrimonio culturale, monumentale e ambientale, perché il mare non può da solo attrarre nuovi turisti: altre mete sono decisamente più competitive in questo settore, anche nel Golfo di

20 Termini Imerese (Cefalù e ). Invece un’offerta integrata può consentire di interessare ed attrarre nel territorio la massa dei turisti alberghieri del fine settimana che stanno esclusivamente a bordo piscina in hotel e la massa dei villeggianti estivi, che, sebbene già risiedano nel territorio, poche ricadute producono attualmente nell’economia locale, rinchiusi nei propri villini. Un’offerta diversificata dovrà innanzi tutto attrarre nuovi turisti, che vengano perché vogliono anche conoscere le bellezze di questo territorio: per questo i castelli devono essere fruibili, la riserva naturale valorizzata, la città deve offrire i servizi di accoglienza adeguati e che il turista ricerca. In funzione delle considerazioni sopra esposte, quattro fattori sono determinanti per il rilancio del turismo a Trabia: - la riqualificazione della costa, sotto il profilo ambientale e mediante incremento della fruibilità delle spiagge, nonché la riqualificazione dei tre principali poli di potenziale attrazione: il borgo di San Nicola l’Arena, la zona della Vetrana, la Tonnara di Trabia; - l’attivazione di un sistema di fruizione del patrimonio monumentale e ambientale che possa diventare attrattivo per il turista, a partire dai castelli e dalla riserva naturale; - la realizzazione di un sistema efficace di servizi al turista , di supporto alla visita e alla balneazione. - la diversificazione dell’offerta ricettiva, per venire incontro all’evoluzione della domanda turistica attuale

Dai dati pubblicati nell’ultimo Rapporto sul Turismo in Sicilia, il settore della ricettività complementare è stato il comparto più dinamico degli ultimi anni. Dal 2011 al 2012 ha mostrato un accrescimento dei flussi, in particolare degli arrivi, con una differenza in positivo del 13,3% rispetto all’anno precedente. Di contro, le presenze sono aumentate solo del 4,4% producendo in tal modo l’abbassamento, pur di non grande entità, della permanenza media. Questo fenomeno è una diretta causa dell’attuale crisi economica che comporta una contrazione del periodo di vacanza, oppure, come anche è avvenuto a Trabia, una riduzione delle presenze in alta stagione, a vantaggio delle maggiori presenze primaverili. Dai dati sui trend attuali, dunque, emerge la necessità della diversificazione dell’offerta ricettiva, potenziando il settore complementare, più dinamico del tradizionale alberghiero e sempre più ricercato dai turisti che si auto-organizzano il viaggio, senza intermediari, mediante l’utilizzo di internet, il cui numero è costantemente in crescita. Come si evidenzia nell’ultimo Rapporto sul Turismo in Sicilia, il settore complementare è stato quello che ha determinato la variazione positiva nell’offerta ricettiva siciliana negli ultimi anni, avendo mostrato una variazione positiva dell’8,1% degli esercizi ricettivi e del 3,1% di posti letto tra il 2011 e il 2012. Nell’alberghiero invece il tasso di accrescimento nello stesso periodo si è aggirato intorno all’1,5%, sia per strutture che per dotazione di posti letto. Le presenze di Trabia non possono, dunque, dipendere solo da due strutture alberghiere che lavorano con il turismo organizzato. Bisogna diversificare l’offerta, per espandere la domanda, di cui esistono tutte le potenzialità, in funzione delle richieste del turista di oggi.

21 La scarsa rilevanza del turismo estero ha aggravato la vulnerabilità della destinazione Trabia, in relazione all’attuale crisi economica. Dall’esame statistico dei flussi degli ultimi anni, si rileva la assoluta prevalenza di arrivi nazionali, che rappresentano il 78 % del totale nel 2014. Nell’ambito delle presenze nazionali, l’84% degli arrivi e il 70 % delle presenze è composto da clienti siciliani, che sono dunque l’attuale “core business” della clientela delle strutture alberghiere locali. Questi dati rappresentano un ulteriore punto di debolezza strutturale dell’attuale sistema turistico locale, ma sono anche un chiaro indice di potenziale miglioramento, anche nel breve periodo, “agganciando” meglio il segmento nazionale e, soprattutto, il turismo estero, che consentirebbero di allungare i soggiorni medi. Come è noto, la domanda turistica regionale e nazionale ha subito una importante contrazione a causa della crisi economica degli ultimi anni. Tiene invece il turismo estero, soprattutto il relazione ai Paesi in via di sviluppo, che ha consentito al sistema turistico italiano di fare fronte al calo della domanda interna (relazione annuale sul turismo dell’Osservatorio Nazionale sul Turismo, 2013). Secondo l’ultimo rapporto sul Turismo in Sicilia, i visitatori stranieri sono stati quelli che hanno incrementato maggiormente i loro flussi, con tassi superiori al 6% sia per quanto riguarda sia gli arrivi che i pernottamenti. Gli italiani, invece, pur evidenziando un lieve surplus di arrivi (+0,4%) presso gli esercizi ricettivi isolani rispetto al 2011, hanno accusato una flessione di presenze del 2,6%. L’incremento del segmento estero deve essere l’obbiettivo principale per espandere la domanda e dunque le presenze in loco, sdoganando il turismo locale, troppo ancorato al turista siciliano, che, necessariamente, si accontenta del weekend di relax in piscina mordi e fuggi. Un idoneo piano di marketing dovrà perseguire questo obiettivo, lavorando sui canali della promozione e della comunicazione.

La questione dello sviluppo turistico deve essere inquadrata correttamente nello scenario evolutivo del turismo degli ultimi anni, che sta portando, attraverso la diffusione delle informazioni digitali, ad uno stravolgimento delle tradizionali forme di strutturazione della domanda e dell’offerta turistica. Una nuova strategia di sviluppo turistico impone di adeguarsi al turismo 2.0, molto più legato al “fai da te” e, di conseguenza, alla certificabilità delle destinazioni, come garanzia di successo della vacanza (non garantisce più l’agenzia viaggi o il tour-operator) e al ruolo chiave di internet come strumento di promozione, prenotazione e controllo della soddisfazione della clientela. Secondo il Rapporto annuale dell’Osservatorio Nazionale sul Turismo (2012), sta mutando radicalmente lo strumento di promozione della domanda: cresce la quota di imprese ricettive che per la commercializzazione opera una scelta multicanale, nella quale ormai i 3/4 delle imprese turistiche è presente sui grandi portali di prenotazione on-line, mentre solo il 39% si affida ancora a tour operator o ad agenzie di viaggio tradizionali e il 23% a quelle che operano sul web. Nella filiera turistica balneare Internet ha assunto un ruolo chiave: - 9 strutture su 10 sono presenti on-line con un sito di proprietà, mentre quelle imprese che vantano un sito ottimizzato per il mobile e/o con la possibilità di scaricare applicazioni ad hoc sono il 32%; - l’utilizzo di Internet come canale di distribuzione coinvolge il 70% delle strutture ricettive del prodotto mare;

22 - il 67% degli operatori controlla regolarmente le recensioni “postate” dai propri clienti su siti e blog di settore, recensioni decisive nell’influenzare la reputazione e l’immagine della propria impresa per il 93% di questi operatori. Le prenotazioni su Internet sono scelte da quasi la metà della clientela e nel 2012 il booking diretto on-line registra una crescita significativa per le strutture ricettive delle destinazioni balneari: la clientela che prenota direttamente dal sito della struttura è il 15% del totale e quella che arriva dai grandi portali online è il 13%, mentre coloro che prenotano tramite e-mail sono il 22%. Il trend della digitalizzazione dell’offerta turistica è in continua crescita negli ultimi anni, con una maggiore propensione proprio nel turismo balneare. Diventa allora strategica l’innovazione tecnologica e della comunicazione delle imprese del turismo, per meglio rispondere alla sempre maggiore richiesta di competitività sui mercati e per meglio incontrare la domanda turistica attuale, costituita da viaggiatori sempre più autonomi nell’organizzare i propri viaggi.

Anche in Sicilia, il peso crescente di internet nei comportamenti dei turisti appare evidente, come emerge dall’ultima ricerca su Attrattività turistica della Sicilia , curata dall’Assessorato al Turismo (2014).

Fonte: Attrattività turistica della Sicilia, IZI, Ass. Reg Turismo (2014)

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La linea strategica si articola in dieci linee di azione. Le prime quattro linee di azione riguardano gli investimenti infrastrutturali e di riqualificazione urbana e ambientale necessari per il rilancio turistico nel Comune di Trabia, con lo scopo di realizzare quegli interventi in grado di migliorare la fruibilità del mare e del patrimonio di risorse naturali e culturali presenti nel territorio, individuando quattro nodi problematici di intervento: - la difesa della costa e la migliore fruizione del mare;

- Il completamento delle opere infrastrutturali del porto e la realizzazione di servizi e spazi adeguati nel contesto del borgo di San Nicola l’Arena;

- la riqualificazione del tratto costiero della zona della tonnara di Trabia;

- la riqualificazione dei contesti urbani più significativi, quali alcuni spazi urbani adeguati per lo svolgimento eventi e spettacoli.

Due linee di azione sono dedicate alla realizzazione dei servizi di accoglienza al turista ed all’organizzazione del sistema di fruizione del patrimonio culturale ed ambientale del territorio, con particolare riguardo alla fruizione dei castelli e dei servizi nella Riserva Naturale di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto. Due ulteriori linee di azioni si occupano di due aspetti essenziali per rilanciare l’attrattività e la competitività della destinazione e sono fra loro strettamente integrate: - l’organizzazione innovativa di un calendario integrato di eventi realmente attrattivi nel corso dell’anno, che valorizzi le tipicità e il patrimonio culturale locale e superi il tradizionale concetto della “sagra”, che si sintetizza nei “Festival di Trabia”;

- la definizione di un progetto di marketing e promozione della destinazione turistica in grado di agganciare nuovi segmenti di domanda e promuovere adeguatamente l’offerta turistica della Terra dei principi di Trabia.

Una linea strategica è dedicata alla incentivazione della diversificazione dell’offerta ricettiva, mediante la proposta di avvio di forme di albergo diffuso nel borgo marinaro di San Nicola e nel centro storico di Trabia ed alla individuazione, per quanto di competenza comunale, di forme di incentivazione economica della diversificazione a fini turistici di fabbricati rurali e nella riconversione ad usi ricettivi del patrimonio edilizio della fascia costiera.

Infine, l’ultima linea strategica si occupa di indicare alcuni percorsi di cooperazione territoriale extra comunale e di costruzioni di reti di partenariato che si ritengono necessari e strategici per il rilancio turistico del territorio.

24 LS 1.1 Difesa e riqualificazione della costa e migliore fruizione del mare

Descrizione della linea integrata di azione e finalità di intervento

La prima linea di azione riguarda i temi della difesa e riqualificazione della costa e migliore fruizione del mare. La linea di azione è centrale nella strategia del piano, nell’ambito delle tematiche ambientali, ma soprattutto per il rilancio turistico del Comune di Trabia. Se, come emerge dal quadro conoscitivo, Trabia, nonostante l’urbanizzazione della costa, possiede ancora un litorale di grande valore paesaggistico e l’acqua del mare è ancora sufficientemente pulita, allora, nel quadro di una strategia di rilancio turistico, diventa prioritario risanare e riqualificare la costa e renderla più attraente, in un quadro di sostenibilità ambientale degli interventi. Si tratta di uno degli obiettivi più significativi, ma anche più difficili da raggiungere, sia in termini di risorse da impiegare sia in termini di progettualità da mettere in campo, in relazione alle attuali condizioni di degrado ambientale in cui versa il litorale di Trabia.

La linea di azione si articola in tre gruppi integrati di interventi: 1. la difesa del litorale dall’erosione del mare con interventi compatibili con l’equilibrio dell’ecosistema locale e che consentano anche una riqualificazione ambientale integrata che contempli, ove possibile e compatibile con l’impatto ambientale, anche ripascimenti artificiali delle spiagge esistenti; 2. l’accrescimento del livello di fruibilità della costa e del mare, sia attraverso la riqualificazione e l’ampliamento degli accessi al mare esistenti, indicati del PUDM adottato dal Comune nel 2011, e la creazione di ulteriori nuovi varchi di accesso al mare, attraverso le poche aree libere residue sul fronte costiero, a partire dai nuovi accessi previsti dal PRG adottato nel 2008.

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3. la riqualificazione della fascia costiera mediante la redazione del piano particolareggiato della fascia costiera (a partire dalla zona C7 individuata dal PRG adottato nel 2008 per l’area compresa nella fascia di inedificabilità entro i 150 mt dalla battigia, ex art. 15 della L.r. 78/76), al fine di individuare la disciplina di riqualificazione del tessuto edificato e la localizzazione delle attrezzature pubbliche, quali aree di verde attrezzato e parcheggi pubblici. Andrà progettato, inoltre, un percorso pubblico attrezzato, pedonale e/o ciclabile lungo la fascia costiera e lungo la strada statale, lato mare o sul confine del demanio marittimo, a valle della cortina edilizia, come passeggiata a servizio del mare. Tali opere rispondono all’obiettivo della riqualificazione dell’area, nella prospettiva delineata nella visione strategica della “riconquista” al bene pubblico del litorale marino.

1) Gli interventi di difesa della costa dall’erosione marina dovranno essere inquadrati in una prospettiva di sostenibilità e compatibilità ambientale con le condizioni specifiche dell’ecosistema costiero: per questo motivo tutti gli interventi progettuali dovranno essere preceduti da uno studio di inquadramento ambientale (SIA) sull’ecosistema marino e sulle dinamiche di erosione della costa del Comune di Trabia, al fine di non ripetere gli errori di precedenti interventi di difesa, che, oltre a non raggiungere l’obiettivo della salvaguardia della costa dall’erosione e del ripascimento artificiale, hanno in alcuni casi ingenerato fenomeni di stagnazione delle acque, putrefazione e proliferazione di alghe potenzialmente nocive per la salute e dunque di ostacolo alla promozione della balneazione. Allo stato attuale, nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2014-2016 del Comune di Trabia, sono ipotizzati, allo stato di studio di fattibilità, alcuni interventi di completamento o nuove opere di difesa che interessano l’intero arco costiero comunale, per un importo complessivo di circa 8 ml.ni di euro. Trattandosi di operazioni molto delicate per l’equilibrio ambientale costiero, risulta preventivamente necessario, al fine di una definizione più puntuale della fattibilità delle opere, l’avvio dello studio di inquadramento ambientale, individuando le modalità compatibili e le priorità di intervento da realizzare. Se tempestivamente attivata la progettualità, tale linea di azione potrà pervenire a risultati nel medio periodo per gli interventi prioritari riguardanti le aree a maggiore rischio erosione (indicate come R3 ed R4 dal PAI) entro il traguardo del periodo di programmazione all’anno 2020, interventi per i quali si stima indicativamente una somma di 4 ml.ni di Euro. Si tratta di somme ingenti, ma che possono trovare capienza nella nuova programmazione comunitaria PO FESR 2014-2020 sulle misure della difesa e riqualificazione del territorio, in particolare a valere sull’Asse Prioritario 5.

Zone P3/P4, R3/R4 nella zona “Vetrana”, stralcio cartografia PAI

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2) L’accrescimento del livello di fruizione della costa e del mare rappresenta un obiettivo importante nel quadro della strategia del piano, che mira a rendere più accogliente l’accesso alle aree costiere, nella prospettiva della “riconquista” all’uso pubblico. A questo proposito, riguardo alla corretta accessibilità e fruizione del demanio marittimo, il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM), adottato dal Comune di Trabia nel 2011, così si esprime: “porre all’attenzione dell’Amministrazione Comunale la necessità di perseguire l’obiettivo di garantire all’uso pubblico gli accessi individuati dal piano e di provvedere ad una conforme sistemazione degli stessi assicurando il prescritto dimensionamento con l’eventuale acquisizione delle aree che risultino di proprietà privata; di avviare una progettazione organica ed unitaria di quei tratti di litorale dove l’utilizzo a fini turistici del demanio marittimo non può trascurare la necessità sia di una adeguata sistemazione urbanistica sia della necessaria dotazione di infrastrutture di supporto e di servizio”. (dalla relazione del Piano di Utilizzo del Demanio Marittino, 2011). L’azione si articola in più interventi, con tempistiche di attuazione differenziate. La riqualificazione e l’ampliamento dei varchi a mare esistenti presenta un orizzonte attuativo più immediato; questi vanno riqualificati con spazi pedonali pavimentati, arredo urbano, illuminazione pubblica, nonché ampliati in larghezza con alcuni espropri delle aree libere da costruzioni adiacenti. Un primo intervento, riguardante la zona “Fontana” è già incluso nella programmazione triennale LLPP 2014-2016. Altri progetti dovranno essere realizzati per gli altri varchi esistenti. L’orizzonte temporale per l’attuazione di questi interventi può essere assunto nel breve termine, entro il primo triennio di attuazione del piano. Le risorse per questi piccoli interventi, limitate, potranno essere reperite anche nell’ambito del bilancio comunale, oltre che su finanziamenti regionali. Nel medio periodo, al 2020, dovranno invece essere realizzati ulteriori accessi al mare, che consentano una maggiore permeabilità della cortina edilizia, a partire dagli accessi indicati nel PRG, che andranno meglio specificati nel Piano Particolareggiato di riqualificazione della fascia costiera, da redigere.

3) Per la riqualificazione urbana della fascia costiera, nel medio periodo, dovranno essere realizzate le principali opere di riqualificazione e di urbanizzazione (in particolare aree di verde attrezzato e parcheggi), da individuare in un Piano Particolareggiato di riqualificazione della fascia costiera, come previsto dal Piano Regolatore Generale (PRG) in corso di approvazione nelle C.de Piani e Giardini; il PRG così descrive la questione: “dal punto di vista delle attrezzature collettive, tutta la fascia costiera è caratterizzata sia da una assoluta carenza della rete viaria, in pratica costituita dalla sola S.S. 113, che assume in questo tratto insieme le caratteristiche di strada di attraversamento e di distribuzione (quindi caratterizzata da una notevole congestione estiva), che da una totale mancanza di spazi collettivi, a verde, per parcheggi e per attrezzature comuni.” (dalla relazione generale del PRG adottato nel 2008). Il Piano Regolatore Generale adottato nel 2008, individua nello strumento del Piano Particolareggiato Esecutivo della fascia costiera lo strumento idoneo per definire le azioni di riqualificazione urbana e le aree da destinare ad attrezzature pubbliche e servizi, per le zone residenziali C7 e C2, rispettivamente entro e oltre la fascia di inedificabilità dalla battigia, Poiché tale piano particolareggiato assume importanza prioritaria per la strategia del piano, esso dovrà essere elaborato nel breve termine, anche anticipando l’approvazione definitiva del nuovo strumento urbanistico generale, al fine di potere dare cogenza normativa alla necessità di attrezzare le zone di mare e renderle più fruibili. In questa evenienza, si potrà partire dapprima con la

27 pianificazione particolareggiata della sola Zona C7, compresa entro i 150 m dal mare (inedificabilità ex art.15 L.r.78/76). Un ulteriore intervento riguarda la viabilità parallela alla costa, che andrà potenziata, anche prevedendo un percorso pedonale e/o ciclabile nel lato a valle della Strada Statale o direttamente sul fronte a mare, ove possibile a valle della cortina edilizia, al margine del confine dell’area demaniale, attrezzando il corridoio largo ml. 2,50 previsto dal Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM) a margine del confine demaniale. Tale intervento si configurerebbe come vera e propria “passeggiata a mare”, a servizio delle spiagge.

Fascia costiera tra zona “Vetrana” e “Casa della Chiara”, stralcio della cartografia del PRG adottato 2008

28 LS 1.2 Completamento delle infrastrutture portuali e della riqualificazione degli spazi a servizio del porto di San Nicola l’Arena

Descrizione della linea integrata di azione e finalità di intervento

Il progetto integrato riguarda le opere prioritarie da realizzare nell’ambito dello sviluppo turistico di San Nicola l’Arena e comprende sia gli interventi per il completamento della infrastrutturazione del porto che gli interventi a terra per il completamento della riqualificazione urbana delle aree adiacenti al porto, proseguendo nelle opere già avviate nell’ultimo decennio.

Riguardo agli interventi relativi al porto turistico di San Nicola l’Arena, nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2014-2016 sono individuati diversi progetti a vari livelli di definizione progettuale. Per le finalità a breve e medio termine prefigurate dal Piano Strategico sono stati selezionati gli interventi che assicurano una maggiore fattibilità, in termini di avanzamento progettuale e in relazione alla compatibilità con il contesto ambientale e con lo strumento urbanistico portuale vigente, ovvero quelli di completamento delle opere di difesa ed infrastrutturazione del porto turistico esistente, per le quali risulta un livello progettuale più avanzato. Nel breve periodo, tale progettazione dovrà essere aggiornata ed adeguata, tenendo conto della compatibilità ambientale e della coerenza con lo strumento urbanistico portuale, al fine di potere utilmente essere inclusa nei finanziamenti della prossima programmazione di sviluppo turistico 2014-2020, tenendo conto delle precedenti criticità, in particolare di quelle che hanno determinato il definanziamento (D.P.R.S n.209 del 27.08.2007) del progetto di Ampliamento del Porto Turistico accaduto in occasione della programmazione integrata 2000-2006 (PIOS n.25 Metropoli Est).

Relativamente al completamento della riqualificazione degli spazi e dei servizi al porto turistico, si fa riferimento alle destinazioni funzionali individuate dal nuovo PRG, adottato nel 2008 ed alla progettualità già inclusa nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2014-2016.

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Stralcio della cartografia del PRG adottato nel 2008 relativa alla zona portuale di S.Nicola l’Arena

Una particolare attenzione dovrà essere posta alla risoluzione della complessità legata alla riqualificazione dell’area per la quale il nuovo PRG prevede la destinazione a “attrezzatura polifunzionale a servizio del porto”. Nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2014-2016 è allegato un progetto preliminare relativo a tale area in cui si ipotizza la seguente articolazione funzionale: “I lavori consistono nella realizzazione di un’”area servizi” utilizzando l’area dello spiazzale sovrastante il porto di San Nicola l’Arena, mediante sbancamento e costruzione di una struttura a tre livelli senza alcuna incidenza sull’impatto ambientale, che prevede: a) un impianto di rimessaggio e di ricovero per le barche, a piano terra; b) una vasta area a parcheggio, a piano intermedio; c) un terrazzo arredato a verde con piccole strutture commerciali leggere a piano strada (Via Umberto I, a libera disposizione dei cittadini con ampia panoramica su porto e sul mare”. Tale area risulta essere l’unico spazio a terra utile per la dotazione di servizi complementari al porto turistico; allo stesso tempo essa è strategica per la definizione di una spazio pubblico accogliente ed attrezzato prospettante sul porto ed integrato nel tessuto urbano del centro abitato. Su di essa esistono dunque potenzialità diverse, ma che possono convergere in un progetto integrato, che tenga conto delle diverse necessità. Il piano strategico prende atto della destinazione prevista dallo strumento urbanistico generale adottato (PRG 2008) e della destinazione funzionale degli spazi indicata nel relativo progetto preliminare allegato al Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2014-2016, ma indica come prioritaria anche la risoluzione progettuale delle criticità rispetto alla presenza dei ruderi di alcune strutture appartenenti al sistema della antica Tonnara di San Nicola, oggi completamente abbandonate, nonché per la definizione di uno spazio pubblico panoramico sul porto. Un ulteriore intervento previsto nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2014-2016 riguarda Completamento della riqualificazione urbana delle aree circostanti al porto di San Nicola l’Arena.

30 LS 1.3 Riqualificazione dell’area della Tonnara di Trabia

Descrizione della linea integrata di azione e finalità di intervento

L’area costiera dell’antica tonnara di Trabia è storicamente legata al destino di Trabia ed è anche una delle poche spiagge attualmente fruibili del Comune, raggiungibile a piedi dal centro abitato di Trabia; inoltre polarizza intorno a sé una struttura alberghiera, attività di ristorazione, diversi pontili per la nautica, e, al suo margine, anche il castello dei Lanza di Trabia. L’area, per quanto strategica, versa in condizioni di degrado, a causa del mancato completamento dei lavori di difesa della costa e del degrado a terra. In relazione alle previsioni progettuali del Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2014-2016, sono stati individuati due diversi interventi, finalizzati alla riqualificazione dell’area: - completamento delle opere di difesa dall’erosione marina, che consentano un ripascimento della spiaggia; - riqualificazione a terra, mediante la creazione sull’area demaniale di una passeggiata a mare

Relativamente all’intervento di salvaguardia della costa, questo prevede il completamento e la revisione delle opere già parzialmente eseguite nel 2006, mediante il salpamento di alcune barriere frangiflutti, la realizzazione di nuove scogliere sub-parallele a maggiore distanza di quelle attualmente esistenti e la successiva realizzazione del ripascimento della costa con apporto artificiale di sabbia. Tale intervento risulta di fondamentale importanza per la riqualificazione e la salvaguardia ambientale dell’area, sia in relazione alla difesa del litorale dagli attuali fenomeni di erosione marina, sia in relazione alla prevenzione di possibili fenomeni biologici che minacciano la balneabilità dell’area, quale la putrefazione di alghe e posidonia e l’insorgenza di alghe potenzialmente tossiche nelle acque stagnanti, causate dall’attuale sistema di frangiflutti, che riduce sensibilmente l’idrodinamismo locale. In questo senso, appare fondamentale anche per questo intervento valutare attentamente gli interventi rispetto al contesto ambientale, con le medesime procedure già descritte nella linea di azione 1.1 per gli analoghi interventi di salvaguardia della costa.

31 Relativamente alle opere di riqualificazione a terra, nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2014-2016 è già incluso un intervento progettuale allo stadio di progetto preliminare, che prevede la realizzazione sull’area demaniale di una passeggiata a mare attrezzata ed illuminata, compresi tutti gli impianti a rete, nonché di un altro accesso pubblico strutturato a gradinata panoramica, che possa essere sfruttata per manifestazioni estive all’aperto.

32 LS 1.4 Riqualificazione degli spazi urbani più rappresentativi

Descrizione della linea integrata di azione e finalità di intervento

Il piano strategico individua alcuni contesti urbani la cui riqualificazione può essere strumentale al miglioramento dell’accoglienza e dell’attrattività dei centri abitati. Si tratta della riqualificazione di alcuni spazi urbani significativi per realizzare spazi esterni adeguati allo svolgimento in sicurezza di manifestazioni culturali, anche di un certo livello di affluenza. Tale problematica è emersa durante gli incontri con l’Amministrazione Comunale, che ne ha segnalato l’urgenza. I progetti individuati riguardano la riqualificazione di Piazza Lanza di Trabia e la creazione di un anfiteatro nella Villa G.Falcone e P. Borsellino. L’intervento su Piazza Lanza risulta strategico per migliorare l’attrattività di un luogo simbolico di Trabia, la “favarella” con il suo abbeveratoio, che riporta alla storica ricchezza d’acqua del luogo. Lo spazio della piazza è di particolare interesse in quanto un fronte della piazza si caratterizza per la rupe rocciosa, che dovrebbe essere qualificata con illuminazione artistica. Tali interventi, per i quali sarà necessario provvedere alla progettazione delle opere e reperire risorse nella nuova programmazione del PO FESR 2014-2020 ammontano ad una spesa complessiva stimabile in circa €. 1.000.000. Si ritiene inoltre necessario prevedere interventi per la riqualificazione e il “decoro urbano” dei principali corsi commerciali dei due centri abitati, ovvero Corso G.La Masa a Trabia e Corso Umberto I a San Nicola l’Arena, mediante la realizzazione di nuove pavimentazioni, spazi pedonali e arredo urbano, nuova illuminazione artistica e piccoli interventi che siano qualificanti del contesto urbano e rendano più attrattivi i luoghi, sia dal punto di vista turistico che commerciale

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LS 1.5 I servizi di accoglienza turistica

Descrizione della linea integrata di azione e finalità di intervento

La linea di azione è centrale per una reale qualificazione della meta turistica. Non si può ragionare di turismo solo in termini di infrastrutture: il turista cerca innanzi tutto servizi efficienti e funzionali a rendere piacevole ed attraente una vacanza. E di questo Trabia è alquanto carente. E’ necessario uno sforzo non indifferente, sia a livello economico, per assicurare adeguate risorse economiche a progetti di accoglienza, sia uno sforzo culturale più profondo, per apprendere ad essere più accoglienti e di servizio al visitatore.

La linea di intervento per la realizzazione dei servizi di accoglienza al turista prevede diversi interventi, senza grandi esborsi finanziari, ma che richiedendo comunque al Comune un certo sforzo economico aggiuntivo rispetto agli attuali stanziamenti di bilancio per il settore. Tali interventi si considerano realizzabili nel breve periodo. Gli interventi sono stati identificati in relazione ai bisogni manifestati dagli operatori del settore e riguardano: 1. la creazione di due punti informativi e di accoglienza turistica efficienti, uno per centro abitato, facilmente raggiungibili, opportunamente indicati, e che, oltre alle informazioni turistiche rituali, offrano al loro interno veri servizi al turista, quali, per esempio, un centro prenotazione, una vetrina dei prodotti tipici locali, un servizio wi-fi; 2. l’implementazione del servizio di pulizia, attrezzature e sorveglianza delle principali spiagge del territorio, in quanto lo stato attuale è stato giudicato insufficiente dagli operatori turistici intervistati, da affiancare ad un servizio di assistenza ai bagnanti, con la sorveglianza e la dotazione delle attrezzature minime richieste per una località balneare, quali docce, pedane, accessi per disabili, spazi per bambini, raccolta rifiuti giornaliera sulle spiagge, piccole attrezzature di svago e bar; 3. l’implementazione estiva del servizio di trasporto pubblico estivo fra San Nicola e Trabia, con maggiori frequenze e cadenze orarie certe, in modo da potere assicurare ai turisti, soprattutto agli stranieri, un efficiente mezzo di movimento tra luogo di residenza, spiagge e verso i centri abitati, essenziale per “attrarre” a Trabia i turisti.

34 Al fine della individuazione dei punti dove realizzare i due centri di accoglienza turistica, sono stati ipotizzati: un punto info al porto di San Nicola, da realizzare con un chioschetto sullo spazio demaniale antistante il porto e un centro di accoglienza turistica da realizzare presso l’edificio della stazione ferroviaria di Trabia, attualmente non più utilizzato da RFI. Tale localizzazione appare strategica, in quanto centrale rispetto al paese, facilmente raggiungibile, dotata di un piccolo parcheggio e facilmente collegabile ai principali punti di interesse locale, sia in città che verso il castello e le spiagge più vicine. Nella stazione potrebbero essere trasferite tutte le funzioni amministrative legate al turismo, comprese anche le sedi delle associazioni no-profit legate alla promozione turistica, quali la sede della pro-loco ed eventualmente di altre associazioni culturali locali impegnate nell’accoglienza e la promozione turistica. Potrebbe anche essere ospitato un centro di prenotazione turistica, nonché una vetrina espositiva dei prodotti tipici locali. L’obiettivo è quello di creare un polo informativo e di accoglienza, una sorta di “portale per il territorio”, che offra reali servizi al turista, localizzati in punti strategici del territorio, dal punto di vista della mobilità del turista. Il maggiore personale necessario per il funzionamento dei due punti di accoglienza turistica può facilmente essere reperito all’interno del personale comunale attualmente in servizio, opportunamente formato. Rimane, comunque, la necessità di reperire ulteriori figure specializzate, competenti nella comunicazione nelle lingue straniere e come guide. Tali figure potranno provenire anche dall’associazionismo locale, mediante forme di volontariato e partenariato, in cambio della concessione della sede nell’edificio. Le priorità di attuazione nel breve periodo riguardano la ricerca di una apposita intesa con RFI per la concessione del bene della stazione e il suo adeguamento all’uso richiesto. I fondi per la realizzazione dell’intervento, considerata la priorità, sono stati individuati a livello comunale, fatte salve le opportunità di implementazione del progetto che potrebbero presentarsi nei prossimi anni a valere su fondi regionali per lo sviluppo turistico. Per gli interventi per i servizi turistici di accoglienza viene stimato un costo di circa €. 300.000 per l’adeguamento dei locali della stazione di Trabia, l’arredamento e le attrezzature informatiche, nonché per la creazione del chiosco informativo al porto di San Nicola l’Arena, sebbene la cifra realmente necessaria riadattamento della stazione dovrà essere quantificata in sede di progettazione complessiva dell’intervento. Per il materiale promozionale si farà invece riferimento alle azioni previste dalla apposita linea di azione. I servizi in spiaggia dovranno anche essere coperti, ove possibile, dai privati che ottengono la concessione demaniale all’utilizzo delle spiagge e per l’esercizio di attività ricettive, quali bar e altri servizi balneari, in accordo con le previsioni del PUDM. In alternativa, per la pulizia potranno ipotizzarsi progetti di intervento ed inserimento sociale, a carico del Comune e delle strutture sociali. Si stima comunque un fabbisogno di risorse comunali per coprire con continuità almeno la pulizia del litorale di €. 50.000 euro annui. Nel caso di assenza di operatori privati, il Comune dovrà farsi carico almeno di attrezzare con servizi minimi (sorveglianza, assistenza, docce, pulizia) le spiagge principali del litorale, con uno stanziamento di

35 ulteriori €. 50.000,000 annui. In questa fase si ipotizza la necessità di uno stanziamento complessivo di €.50.000 annui. Nell’ambito della mobilità locale a fini turistici, dagli incontri preliminari con gli operatori turistici della zona balneare è emersa la carenza del servizio di trasporto pubblico locale tra i due centri abitati e lungo la litoranea, che, dunque, dovrà essere potenziato, almeno nella stagione estiva, al fine di connettere efficacemente e con certezza di orari, le due stazioni ferroviarie e i centri abitati con la lascia costiera e le spiagge. Il costo aggiuntivo del servizio di trasporto estivo, a carico comunale, può essere ipotizzato in circa €..50,000 annui.

36 LS 1.6 I servizi per la fruizione del patrimonio culturale ed ambientale

Descrizione della linea integrata di azione e finalità di intervento

Riguardo alla linea di azione per la fruizione del patrimonio culturale ed ambientale del territorio, sono state individuate quattro priorità di intervento: 1. la realizzazione di itinerari di visita del territorio, mediante apposizione di segnaletica e totem informativi interattivi smart disposti nei punti rilevanti della visita; 2. la fruizione dei castelli, mediante la definizione di un protocollo di intesa tra proprietà, Comune, associazione pro loco e associazioni culturali locali, per assicurare una visitabilità dei castelli, che rappresentano quanto di più attrattivo e significativo per la visita del turista, nella “Terra dei Lanza”; 3. la fruizione della Riserva Naturale Orientata di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto, implementando il progetto già avviato dei “Sentieri di San Felice” ipotizzando una ulteriore riqualificazione del sistema della sentieristica della Riserva; 4. la realizzazione di un museo della pasta e delle tradizioni locali, dapprima, nel breve periodo, nei locali al piano terra del complesso delle Case San Filippo, nel medio periodo in apposita sede museale, per valorizzare a pieno una importante patrimonio storico immateriale locale.

Tutte le azioni previste possono essere sostenute con progetti di innovazione dei servizi turistici e per la fruizione del patrimonio culturale ed ambientale nell’ambito delle risorse disponibili nella programmazione del PO FESR 2014-2020, in particolare a valere sull’asse 6. Le prime due azioni sono da considerarsi prioritarie nel breve periodo e possono essere realizzate prevalentemente a valere sulle risorse comunali.

La realizzazioni di itinerari di visita con apposizione di segnaletica e di totem informativi interattivi nei punti salienti e turisticamente più interessanti, può essere realizzata in partenariato con la pro loco o altre associazioni culturali locali. Il progetto, oltre alla tradizionale segnaletica informativa, dovrà prevedere l’utilizzo di tecnologie di interazione attiva con il turista di tipo ”smart”, connesse all’utilizzo dei comuni dispositivi di comunicazione, quali tablet e telefonini, con apposite app. Si ipotizza un costo dell’intervento di

37 €. 200.000, da attuare in partenariato con associazioni locali del terzo settore, in particolare per quanto riguarda la progettazione degli itinerari e la definizione del loro contenuto culturale.

Per quanto riguarda la fruizione dei castelli, si tratta di una azione fondamentale per l’innalzamento dell’attrattività del territorio ed il rilancio turistico di Trabia, essendo i due castelli i manufatti più rappresentativi della storia del territorio, nonché i siti più affascinanti ed accattivanti per il turista. La fruizione dei castelli dovrà essere intesa in un quadro più ampio ed integrato di fruizione e valorizzazione del patrimonio monumentale e ambientale del territorio, la cui fruizione complessiva è affidata al progetto di itinerari di visita interattivi, di cui sopra. Il progetto degli itinerari di visita dovrà dunque comprendere anche l’attivazione dei servizi smart all’interno dei due castelli. A questo proposito il Comune dovrà nel breve termine definire un apposito protocollo di intesa con le proprietà, l’associazione pro loco e le associazioni culturali locali, per assicurare una visitabilità dei castelli e l’attrezzatura informativa e multimediale dei siti nell’ambito della realizzazione degli itinerari turistici comunali. Relativamente alla fruizione della Riserva Naturale Orientata di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto, il piano strategico si muove nell’ottica di implementare il progetto di fruizione già avviato da diverse associazioni locali, “I Sentieri di San Felice”, centrato sul ruolo del sito dell’Eremo di San Felice e delle attività in esso attivate ed attivabili per la fruizione ambientale della Riserva, finanziato nell’ambito delle azioni del GAL a valere sul PSR 2007-2013. Il piano strategico ipotizza nel medio periodo una ulteriore riqualificazione della Riserva, ipotizzando la ripresa della progettazione già eseguita a livello intercomunale per la riqualificazione del sistema della sentieristica della Riserva, definanziato nell’ambito degli interventi inizialmente previsti dal PIOS 25, a valere sulla programmazione 200-2006, tenendo conto delle criticità allora emerse per la revisione progettuale dell’intervento. Tale progetto, a scala intercomunale, appare fondamentale per la completa valorizzazione di tutto il sistema di fruizione della Riserva Naturale.

Una ulteriore iniziativa individuata come strategica è relativa alla valorizzazione dell’eredità culturale della lavorazione della pasta, di cui Trabia si dice essere il luogo di origine degli spaghetti Tale patrimonio culturale immateriale appare oggi sconosciuto al turista, che non trova nei luoghi nessuna testimonianza tangibile della storia della pasta. Occorre valorizzare tale eredità culturale con la creazione di un museo etnoantropologico e della pasta, come già tentato in passato. In un primo tempo, l’esposizIone potrebbe essere concentrata nel polo culturale delle Case San Filippo, di cui è previsto il recupero del piano terra con altro intervento del piano strategico, a valere sulla quarta linea strategica. Nel medio periodo, al 2020, potrà ipotizzarsi l’acquisizione ed il recupero a finalità museali per la pasta di ciò che rimane del mulino dell’ “Acqua dell’Oro”, dove oltre al manufatto dell’antico mulino si trovano ancora in piedi alcune infrastrutture per la condotta dell’acqua. Per l’acquisizione e il recupero del mulino e delle strutture idrauliche storiche è presente uno studio di fattibilità nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2014-2016, per un importo stimato di €. 1.000.000,00. Tali risorse, dovranno essere ricercate nell’ambito degli interventi finanziabili con la nuova programmazione del PO FESR 2014-2020.

38 LS 1.7 I Festival di Trabia

Descrizione della linea integrata di azione e finalità dell’intervento

La realizzazione di un programma di eventi culturali e di intrattenimento capace di essere attrattivo per un vasto pubblico e, nello stesso tempo, veicolo di promozione della città sui media viene individuata tra le azioni strategiche da realizzate per il sistema turistico locale nel documento di indirizzo alla pianificazione strategica approvato dall’Amministrazione Comunale nel dicembre 2013, in cui si ipotizza di creare una rete di eventi che veicoli la promozione di un “brand” turistico della città nell’intrattenimento. Già negli anni precedenti erano stati realizzati alcuni “grandi eventi” culturali con la finalità di attrarre nuovo pubblico intorno alla destinazione di Trabia e San Nicola. Nell’estate del 2014 il Comune ha avviato la sperimentazione della realizzazione di un unico calendario estivo di spettacoli, eventi teatrali, folklore e rassegne musicali sotto il nome di primo “Festival del Sole” riscuotendo un buon successo di pubblico, per come emerge dalla relazione finale redatta dal Direttore artistico incaricato dall’Amministrazione Comunale. Le finalità della promozione del Festival del Sole sono state quelle di innalzare il livello dell’intrattenimento e degli spettacoli estivi, attrarre all’interno dei centri abitati i villeggianti estivi presenti nel territorio comunale e nei Comuni vicini, nonché l’attivazione di una campagna di comunicazione e promozione turistica del territorio attraverso la promozione del cartellone degli eventi. L’esperienza del primo Festival del Sole ha dimostrato l’esigenza di superare definitivamente la concezione dell’evento fine a se stesso, per l’intrattenimento dei residenti in occasione della festa del paese, inquadrando invece lo spettacolo estivo come strumento di comunicazione e di attrazione per il territorio. In questa ottica, l’intrattenimento e la produzione di eventi rientrano nella strategica di rilancio turistico di Trabia.

39 L’esperienza del primo Festival del Sole ha dimostrato la necessità di dotarsi di una adeguata struttura organizzativa efficace e di una comunicazione strutturata, al fin di pervenire al successo delle manifestazioni. In coerenza con le finalità disposte dal documento di indirizzo alla pianificazione strategica, appare opportuno sottolineare come l’organizzazione strutturata degli eventi debba abbracciare tutta la programmazione annuale delle manifestazioni culturali e di intrattenimento , contribuendo al rafforzamento della destagionalizzazione delle presenze turistiche. Sarà necessario, inoltre, integrare nel cartellone degli eventi dei prossimi anni, la valorizzazione e della promozione delle tipicità locali, con ricadute sul sistema produttivo locale, superando il modello della “sagra di paese” come le migliori buone pratiche delle destinazioni turistiche emergenti dimostrano (l’esempio degli eventi integrati del Cous Cous fest a San Vito Lo Capo o di Inycon, la festa del vino a Menfi è emblematico). Il “cantante” o il “cabaret”, elementi esterni e “costosi” non possono costituire gli unici grandi attrattori del cartellone, ma questi devono, semmai, diventare uno strumento di ulteriore attrazione e completamento dell’attrattività delle manifestazioni, le quali devono possedere una propria caratterizzazione ed individualità di per sè: bisogna essere capaci di costruire un cartellone più fondato su rassegne, ripetibili nel tempo, originali e culturalmente fondate e sulle attrazioni specifiche del territorio, non reperibili altrove e dunque “uniche”, promosse con innovazione, attrattive e capaci di motivare una visita nel territorio. In questa direzione potrà essere costruito quel “brand” auspicato nel documento di indirizzo alla pianificazione strategica. Bisogna, dunque, innovare e rinnovare il cartellone, integrando maggiormente i vari filoni degli eventi culturali, tradizionali e dello spettacolo di intrattenimento, che possono caratterizzare come “unico” l’evento di Trabia. A Trabia la tradizione della pasta e la tipicità della coltivazione della nespola rispondono a tali requisiti, sia per originalità del tema che per capacità attrattiva nel pubblico. E’ però necessario superare lo schema tradizionale dell’organizzazione della sagra verso forme innovative di costruzione e promozione degli eventi, strutturate e accompagnate da valide campagne di comunicazione. A questo proposito, nel corso delle attività di partecipazione sono state analizzate durante gli incontri pubblici con gli attori del turismo, diverse esperienze sia in ambito regionale che estero. Solo in questa direzione sarà possibile aumentare l’attrattività turistica della destinazione, non solo di occasionali visitatori serali (il vero turista dorme almeno una notte e rimane almeno una giornata nei luoghi, secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale del Turismo) In questa prospettiva, il Piano Strategico, nel confermare l’importanza della strutturazione degli eventi di intrattenimento come veicolo per rafforzare l’attrattività locale e come efficace strumento di promozione turistica, ritiene di affiancare al Festival del Sole, prettamente rivolto ad un pubblico in cerca di intrattenimento e spettacoli, anche: - il Festival del Gusto, per la promozione della pasta, della nespola, del pesce azzurro e dell’olio d’oliva, DA GUSTARE A TRABIA, legato alla promozione, da aprile a ottobre, dei prodotti tipici e

40 gastronomici che il territorio può offrire, vero “brand” potenziale di Trabia, capace di motivare un nuovo potenziale turista nel territorio; - il Festival dei Giovani, sfruttando come punto di forza della società locale l’attivismo delle associazioni culturali, sportive, dello scoutismo e del mondo non-profit, immaginando di sostenere, coordinare ed integrare in un unico cartellone anche questo genere di manifestazioni, che ben si prestano a svolgersi nei periodi “intermedi” primaverili e autunnali. Un particolare riguardo dovrà essere posto alla valorizzazione delle attività ambientali legate alla fruizione della Riserva Naturale di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto.

Ciascun “Festival” avrà un calendario annuale di manifestazioni promozionali ed eventi, ma tutto l’insieme degli eventi dovrà essere coordinato ed integrato da una unica struttura organizzativa, costituita da professionisti specializzati nell’organizzazione dell’intrattenimento e della promozione e comunicazione.

Il Comune di Trabia si è dotato di un “piano triennale delle attività per la valorizzazione delle attività culturali e sportive, promozione turistica ed agro-turistica, di manifestazioni ed iniziative promozionali, di festività di interesse locale”, redatto ai sensi dell’art.21 della L.r. 6/1997 e approvato dal Consiglio Comunale, nell’ultima stesura, con Deliberazione n.77 del 17.12.2014. Il piano presenta il seguente quadro finanziario, per ciascuna annualità (2014-2016): - A – Promozione per attività turistiche €. 82.500,00 - B – Promozione attività culturali €. 23.500,00 - C – Promozione manifestazioni ed attività a sostegno dello sport €. 25.000,00 - D – Promozione attività commerciali, artigianali ed agrituristiche €. 52.000,00 totale €.183.000,00

L’elenco delle manifestazioni individuate è piuttosto vario e copre l’intero periodo annuale, dal carnevale alle manifestazioni natalizie, comprendendo le attività pasquali, l’estate trabiese e di San Nicola, le feste patronali, nonché, tra le altre, il Corteo Storico dei Lanza, la Via Crucis vivente, numerose attività sociali e sportive, la sagra della Nespola a maggio, la sagra del Pesce Azzurro ad agosto e la Sagra della Pasta e degli Spaghetti, la Fiera della Nautica, individuando un folto programma di iniziative. Si prevede anche uno stanziamento di €.7.000,00 per l’’organizzazione di una mostra etnoantropologica sugli spaghetti di Trabia. Sostanzialmente, facendo riferimento al suddetto piano triennale, è possibile imputare i capitoli A (Promozione per attività turistiche) e B (Promozione attività culturali) all’ambito del Festival del Sole; il capitolo C (Promozione manifestazioni ed attività a sostegno dello sport)al Festival dei Giovani ; il capitolo D (Promozione attività commerciali, artigianali ed agrituristiche) al Festival del gusto, definendo il seguente quadro di disponibilità economiche ipotizzabili: Festival del Sole €. 106.000,00 Festival del Gusto €. 52.000,00 Festival dei Giovani €. 25.000,00 Nel quadro di tali ambiti andranno ridefinite, nel corso dei prossimi anni le priorità di investimento, che andranno riorganizzate secondo le priorità e il metodo descritto nella linea strategica. Per esempio,

41 sembra necessario ridefinire le somme imputate esclusivamente all’evento patronale della Festa del SS. Crocifisso (€. 50.000,00, apri al 27 % del totale complessivo) a favore di maggiori risorse per altre manifestazioni, maggiormente connesse con la costruzione dell’immagine del “brand” turistico richiesto dal documento programmatico sul Piano Strategico.

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LS 1.8 Il marketing turistico

Descrizione della linea integrata di azione e finalità dell’intervento

Il marketing e una promozione efficace della meta turistica sono aspetti centrali per la riuscita di una strategia di rilancio turistico del territorio. Al fine di definire una corretta strategia di promozione turistica bisogna tener conto dei dati sull’andamento del mercato turistico degli ultimi anni, forniti a livello nazionale dalle rilevazioni periodiche dell’Osservatorio Nazionale del Turismo, elaborati sui dati dei “comportamenti turistici degli italiani” forniti da UnionCamere e riportati nelle analisi di contesto e negli scenari di riferimento del Piano Strategico, ai quali si rimanda e che brevemente si sintetizzano. Dal rapporto UnionCamere (2012) si ricava come a livello nazionale rimanga prevalente l’incidenza delle scelte di vacanza al mare (50%) sul totale delle scelte dei turisti. La scelta del mare ed il relax sono prevalenti anche in Sicilia, ma molto rilevante è nell’Isola la motivazione, soprattutto tra gli stranieri, legata alla visita di itinerari culturali, musei e monumenti. Crescono le attenzioni diversificate, che si rivolgono soprattutto alle varie tipologie di beni culturali (44%) e alle escursioni naturalistiche (12%). Tali indicazioni dimostrano da un lato la continua centralità del turismo balneare, soprattutto in Sicilia, meta tradizionalmente identificata come “terra di sole e mare”, ma anche la necessità di maturare e promuovere un’offerta completa e diversificata rispetto all’esclusivo tema della villeggiatura a mare, per incontrare efficacemente le richieste della attuale domanda turistica.

Fonte: Attrattività turistica della Sicilia, IZI, Ass. Reg Turismo (2014)

43 Altro dato che emerge dall’analisi del rapporto dell’Osservatorio Nazionale del Turismo e la progressiva dilatazione della stagione balneare in primavera, con picchi inferiori nei mesi di alta stagione di luglio ed agosto e una maggiore presenza nei primi mesi primaverili. Questo comportamento si associa alla crisi dei consumi attuale, che rende preferibile un viaggio più breve e, soprattutto, meno costoso, come accade nella bassa stagione primaverile o nel periodo pasquale. Tale tendenza è confermata anche dalla nostra analisi sui trend in Sicilia e nel comprensorio del Golfo di Termini Imerese. In relazione alla attuale crisi dei consumi italiana, che ha una forte ripercussione su tutto quanto non è considerato essenziale, il turismo italiano è tra questi, la domanda turistica interna è in calo, mentre è in aumento il peso del turismo straniero, che rappresenta sempre più il mercato di espansione per l’impresa turistica e il nuovo target da esplorare, soprattutto relativamente ai paesi economicamente emergenti, potenziali nuovi clienti.

Promozione turistica della “Terra dei Principi di Trabia”

E’ necessario rilanciare l’immagine del territorio di Trabia. Se quaranta anni fa Trabia era percepita come “ridente località turistica balneare”, oggi tale immagine è appannata, a causa dell’aggressione edilizia perpretata al territorio e ad un progressivo degrado ambientale del contesto. Trabia non è più turisticamente attrattiva, la crisi dei flussi turistici degli ultimi anni ha reso palese la crisi del settore. Eppure il territorio è bello, le potenzialità sono molte, come è emerso chiaramente durante le fasi di ascolto del territorio e dalle attività di analisi. Occorre dunque rilanciare l’immagine turistica della città, perché una meta turistica può essere attrattiva solo se sa comunicare i propri punti di forza nel mercato turistico. La promozione di una immagine rinnovata del territorio di Trabia e San Nicola l’Arena dovrà essere fondata, oltre che sulla bellezza del mare, sulla trasmissione dei valori culturali ed ambientali insiti nel territorio e capaci di generare un’offerta integrata per il turista, che possa suscitarne l’interesse e la voglia di conoscerla. Il mare, spiagge e nautica, il patrimonio culturale dei castelli, la montagna e la Riserva Naturale, il patrimonio gastronomico legato al mondo agricolo e della pesca, che sopravvivono ancora, sono tutti punti di forza del territorio che vanno comunicati con efficacia al potenziale turista. La proposta del territorio dovrà essere accattivante e diversificata nell’offerta in modo da rispondere adeguatamente alle domande del mercato, interpretando le domande ed i comportamenti tendenziali dei turisti italiani e stranieri. Il punto di sintesi di tutti questi fattori potrebbe essere ricercato nella rinnovata promozione dell’eredità storica del territorio, che a Trabia ha un legame inscindibile con le vicende del casato dei Lanza, che hanno fondato l’odierna Trabia con la Licentia Populandi del 1635, ricavandone il titolo di Principi di Trabia, ma che già da secoli possedevano il castello sul mare e governavano economicamente le “terre della Trabia” e ne hanno segnato la storia e l’economia fino a pochi decenni fa. In questo momento storico, in cui si sta riscoprendo la storia dei Principi Lanza di Trabia e della Targa Florio, due simboli universalmente conosciuti della Sicilia, nel momento in cui è stato restaurato il castello di Trabia, il Comune deve cogliere l’occasione per rivalutare questa sua straordinaria eredità culturale, promuovendosi come la “Terra dei

44 Principi di Trabia”, immagine che rievoca tutte le eredità del patrimonio culturale locale. In questi anni è stata avviata la promozione di un marchio per le tipicità locali e la rievocazione dei fasti dei principi, per esempio con il corte storico dei Lanza, organizzato in collaborazione con le scuole locali, ma molto resta ancora da fare, soprattutto a livello promozionale. Il marchio della “Terra dei Principi di Trabia” potrebbe essere capace di trasmettere i valori del territorio e dei prodotti locali, a partire dai prodotti dell’agricoltura, le nespole e l’olio d’oliva, fino alla rivalutazione della tradizione della pasta e degli spaghetti, che, si dice, siano nati proprio a Trabia. L’azione prioritaria nel breve periodo sarà quella di affidare a una società professionale del settore della comunicazione ed del marketing la redazione di un piano di marketing e promozione turistica di Trabia, che si occupi anche delle modalità di attivazione del portale turistico comunale. Sarà inoltre importante associare all’organizzazione degli eventi nel territorio una adeguata campagna di comunicazione, in modo da sfruttare l’evento come veicolo di promozione turistica.

Qualificazione ambientale della destinazione turistica Una adeguata campagna di marketing dovrà essere svolta tenendo conto delle evoluzioni dei comportamenti e delle domande del turista maturo, che, sempre più spesso, richiede, piuttosto che prezzi bassi, il migliore rapporto qualità/prezzo e maggiore certificabilità dei punti di forza della meta turistica. In un contesto di accresciuta competitività delle destinazioni turistiche del Mediterraneo, con voli aerei low cost per qualsiasi destinazione e una forte concorrenza sui prezzi di molti paesi mediterranei emergenti, che non possono essere economicamente sostenibili per la nostra economia, impone di lavorare verso la qualificazione dell’offerta: non si può scendere sempre sul prezzo, ma bisogna essere capaci di offrire un prodotto adeguato al prezzo giusto. Diversificazione e qualificazione dell’offerta turistica sono allora fondamentali per accrescere la competitività della destinazione turistica di Trabia e San Nicola l’Arena. In questa prospettiva, un fattore sempre più decisivo nelle scelte del turista, attento al rapporto qualità/prezzo, è dato dalla certificazione turistica della meta, che assicura il potenziale turista sulla possibilità di trovare quello che cerca nella scleta di una meta “certificata”. Solo un ambiente accogliente, pulito e rispettoso delle risorse può essere attrattivo per una domanda turistica sempre più attenta alla qualificazione ambientale dell’offerta. Non si può essere una destinazione balneare competitiva se non si offre un’acqua pulita e un contesto accogliente e pulito, dove le risorse, idriche, rifiuti, servizi, sono gestite in maniera efficiente e funzionale. E queste qualità vanno rese esplicite al turista, che sempre più nelle scelte è orientato dalla certificazione della meta. Non basta offrire un bel posto, ma bisogna anche saperlo comunicare. Il turista di oggi, sempre più spesso autonomamente organizzato on-line, ha bisogno di sapere che troverà un contesto favorevole e interessante, bello: la certificazione ambientale della meta turistica con marchi riconosciuti dal grande pubblico costituisce così una garanzia e, dunque, un valido strumento di promozione e di marketing. La certificabilità ambientale di una destinazione turistica diventa sempre più un fattore di competitività della destinazione. Si pensi all’evoluzione del label internazionale della Bandiera Blu della FEE, oppure alle “vele blu” riconosciute da Legambiente e il Touring Club, nella annuale guida blu delle località costiere più belle, oppure alle bandiere verdi, che premiano l’accessibilità per l’infanzia ed i disabili.

45 Il Comune di Trabia dovrà nei prossimi anni lavorare, oltre che su campagne di promozione e marketing, anche per raggiungere quei requisiti minimi che consentano al territorio del Comune di Trabia di potere ottenere, nel medio periodo, una certificazione della bontà della propria offerta. E’ evidente che, come emerso durante il secondo pubblico nella fase conoscitiva di ascolto, oggi il territorio non possiede i requisiti per potere affrontare una candidatura per la certificabilità della meta. Si ritiene però che il processo di crescita e le azioni previste dal Piano Strategico condurranno al 2020 a una condizione tale da potere avviare una candidatura in tal senso. In particolare, l’azione del Comune in questi anni, dovrà essere quella di monitorare annualmente il progresso del rating del territorio rispetto ai punteggi del label internazionale della Bandiera Blu della FEE, ponendosi obbiettivi minimi annuali, il cui raggiungimento, rappresenta, per altro, il raggiungimento di obiettivi specifici posti dal Piano Strategico. Il punto di partenza sarà il rating attuale, individuato nel quadro conoscitivo per il 2014. L’obiettivo è avviare nel 2020 una candidatura per il riconoscimento della Bandiera Blu. In relazione al potenziale target turistico individuato, dovrà inoltre essere avviato il processo di candidatura al riconoscimento della “Bandiera Verde”, che premia le località più accessibili, con riferimento ai servizi turistici all’infanzia e per i diversamente abili.

Turismo 2.0 a Trabia La realizzazione di una efficace politica di marketing e promozione turistica dovrà tenere in conto delle evoluzioni repentine che stanno caratterizzando il mercato turistico attuale, sempre più proteso verso il “fai da te” e la “digitalizzazione” dell’incontro della domanda e dell’offerta, con un ruolo decisivo dei nuovi strumenti della comunicazione. Anche il settore turistico, come tutta l’economia, è entrata nell’ottica del turismo 2.0, ovvero della digitalizzazione dei processi. L’uso di internet e dei social network è diventato rapidamente centrale sia a livello informativo che per l’acquisto del prodotto turistico. Diventa essenziale “essere on-line”. L’attivazione di un portale web turistico del Comune di Trabia, a servizio di tutti gli operatori locali e che promuova eventi, monumenti e proposte nel territorio diventa, quindi, un servizio strategico al territorio, che ancora manca. E’ anche necessario diventare visibili nel mercato delle “app” per smartphone, che rappresentano il futuro della comunicazione smart dei prossimi anni.

46 LS 1.9 Politiche di rete turistica

La linea di azione si occupa di indicare alcuni percorsi di cooperazione territoriale extra comunale e di costruzioni di reti di partenariato che si ritengono necessari e strategici per il rilancio turistico del territorio. La cooperazione territoriale e l’integrazione dei percorsi di sviluppo locale rappresentano un presupposto essenziale per una efficace politica di rilancio turistica, che non può essere gestita in maniera efficace solo alla scala locale. E’ necessario definire un territorio di riferimento stabile e sufficientemente ampio per conseguire un livello di offerta ricettiva e di attrazioni, ad una scala adeguata per la competizione territoriale a scala regionale e mediterranea. Il turismo non ha confini amministrativi, ma guarda ai territori nella loro coerenza di patrimonio, attrazioni e infrastrutture. Il porto di San Nicola è un punto di forza e di richiamo per tutto il contesto occidentale del Golfo di Termini, così come le potenzialità culturali e del turismo termale della vicina Termini Imerese vanno declinate a scala più ampia e possono costituire un punto di forza per tutte le destinazioni turistiche balneari, aggiungendo il tema del “benessere” al pacchetto di offerte integrate dei singoli territori. Nel caso del Comune di Trabia, occorre, innanzi tutto, definire un’alleanza nelle politiche di sviluppo turistico con i Comuni contermini costieri di Altavilla Milicia, e Termini Imerese e, inoltre, proseguire nelle politiche di integrazione con l’entroterra rurale, avviate con il GAL per lo sviluppo rurale, che accomuna in un unico progetto di sviluppo locale i territori comunali ricadenti nell’ambito della Riserva Naturale Regionale di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto, quali, oltre a Casteldaccia ed Altavilla Milicia, anche , e . Poiché la scala delle politiche di sostegno allo sviluppo imprenditoriale turistico della nuova Programmazione Regionale 2014-2020 sarà quella dei distretti turistici, territoriali e tematici, già costituiti ed operativi, ai sensi della L.r.10/2005, ai quali saranno indirizzate rilevanti risorse a sostegno dell’innovazione progettuale e della qualificazione dell’offerta turistica, occorre che il Comune di Trabia superi l’”autarchia” attuale, aderendo ai Distretti Turistici pertinenti, territoriali e tematici, già operativi nel territorio provinciale. I Distretti Turistici sono stati istituiti dalla L.r.10/2005, che recepisce a livello regionale la Legge n.135/2001 sui Sistemi Turistici Locali, intesi come i “contesti omogenei o integrati comprendenti ambiti

47 territoriali estesi anche a più province e caratterizzati da offerte qualificate di attrazioni turistiche e/o di beni culturali, ambientali, ivi compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e/o dell’artigianato locali.” I Distretti Turistici della Regione Siciliana sono pensati come organismi di partenariato pubblico/privato che, attraverso lo studio e la valutazione delle risorse e degli elementi condizionanti esistenti in un territorio, ne programmano lo sviluppo, con particolare riguardo al contesto economico fondato sul turismo, attraverso l’attuazione di specifiche azioni. Ai promotori dei Distretti si richiede la predisposizione di un piano di sviluppo turistico, avente un orizzonte temporale non inferiore a tre anni, e relativo piano finanziario, che contenga una dettagliata ricognizione delle risorse turisticamente rilevanti, disponibili nell'area. Con ciò si sposta la filosofia della programmazione regionale dello sviluppo turistico verso un approccio bottom/up, demandando al territorio, ad una scala sovracomunale di aggregazione territoriale integrata, il compito di stabilire il proprio modello di sviluppo turistico. Con Decreto Assessoriale n. 59 del 12/10/2011 sono stati riconosciuti complessivamente n. 26 Distretti Turistici, di cui 11 sono a carattere tematico e 15 a carattere territoriale. I Distretti saranno beneficiari dei finanziamenti previsti dalla L.R. 10/2005 e dagli artt. 5 e 6 della legge 29 Marzo 2001, n.135 e dei cofinanziamenti previsti dalle linee d’intervento del FESR 2007/2013, linea d’intervento, 3.3.3.A.(c) a valere sui fondi del PO FESR Sicilia 2007/2013, dotata di oltre 40mln di euro: “Azioni di rafforzamento delle attività di pianificazione e gestione delle risorse turistiche mediante cofinanziamento dei progetti di sviluppo turistico proposti dai sistemi turistici locali”. Nella nuova programmazione regionale 2014-2020, il PO FESR destina ulteriori ingenti risorse a regia distrettuale, in particolare a valere sull’Obiettivo specifico 6.8: “Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche”, azione 6.8.1: “Sostegno a processi di aggregazione ed integrazione tra imprese (reti di imprese) nella costruzione di un prodotto integrato nelle destinazioni turistiche”, individuando sia azioni a titolarità distrettuale che a regia regionale indirizzate a vantaggio dei Distretti Turistici.

Gli scopi di un Distretto Turistico possono così sintetizzarsi:

- redigere un programma annuale e pluriennale seguendo le linee guida predefinite ed in accordo con l’Ente Provincia Regionale, sullo sviluppo turistico dell’area, coordinando le strategie e le azioni con gli attori territoriali coinvolti;

- progettare ed attuale attività e processi di aggregazione e di integrazione tra le imprese agenti nella costruzione dei club di prodotto territoriali;

- ottimizzare l’uso delle risorse del territorio secondo una logica di integrazione;

- sostenere le attività ed i processi di aggregazione e di integrazione tra le imprese turistiche nell’ambito della promo-commercializzazione per distretto;

- armonizzare e coordinare i diversi interventi intersettoriali ed infrastrutturali necessari alla qualificazione ed alla specializzazione dell’offerta turistica;

- sostenere la diffusione dell’innovazione a supporto dei prodotti turistici territoriali, migliorandone la gestione ed il servizio al turista;

- programmare e supportare interventi formativi e di specializzazione delle conoscenze del personale delle imprese turistiche;

48 - definire e gestire un marchio territoriale;

- creare e curare il funzionamento delle filiere produttive legate alla spesa turistica.

l piani di sviluppo turistico dei Distretti Turistici devono prevedere il miglioramento e la promozione dell'immagine del territorio, la valorizzazione delle risorse locali turisticamente rilevanti, iniziative per l'informazione e l'accoglienza turistica, finanziamenti per la comunicazione, la promozione e la commercializzazione dei prodotti turistici attraverso la partecipazione a borse e fiere nazionali e internazionali. Il distretto può prevede inoltre la realizzazione di grandi eventi culturali, il sostegno al finanziamento di investimenti per il potenziamento della riqualificazione alberghiera, la valorizzazione dei prodotti tipici e il sostegno a iniziative culturali per i nostri giovani operatori all'estero.

Per quanto riguarda i Distretti Turistici territoriali e tematici confinanti con il territorio del Comune di Trabia, in relazione al bando a valere sulla misura linea d’intervento, 3.3.3.A.(c) a valere sui fondi del PO FESR Sicilia 2007/2013, dotata di oltre 40mln di euro: “Azioni di rafforzamento delle attività di pianificazione e gestione delle risorse turistiche mediante cofinanziamento dei progetti di sviluppo turistico proposti dai sistemi turistici locali”, con il D.D.G. 782 del 16.06.2014 sono stati finanziati i seguenti progetti:

I Distretti turistici territoriali nella Provincia di Palermo: 7: Distretto turistico “Palermo costa normanna” 22: Distretto turistico “Cefalù e parchi delle Madonie e di Himera” Il tratteggio obliquo indica la non appartenenza a nessun Distretto Turistico (Trabia)

Distretto Turistico territoriale “Palermo costa normanna”: - Progetto integrato di diversificazione e specializzazione territoriale

Distretto Turistico territoriale “Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera”: - Benessere del corpo e dell’anima - Centro Servizi Territoriale per il Turismo - Destinazione Madonie - Madonie in Rete

49 - Madonie 2.0 - Madonie Domani Distretto Turistico tematico della Targa Florio: - Targa Florio patrimonio della Sicilia - Circuito turistico della Targa Florio: un mito che vive - Sulle strade del mito

Le azioni per politiche di rete territoriale individuate dal piano strategico sono, in sintesi le seguenti:

1. La definizione di una maggiore collaborazione tra i comuni rivieraschi confinanti di Altavilla Milicia, Casteldaccia e Termini Imerese per l’elaborazione di una unica offerta turistica balneare della parte occidentale del Golfo di Termini Imerese, che metta insieme le potenzialità attrattive ed i punti di forza di ciascun comune e raggiunga quel livello minimo di scala utile a competere con le altre destinazioni turistiche costiere a scala provinciale e regionale.

2. Il proseguimento delle politiche di integrazione turistica e rurale con l’area del bagherese e con l’area interna della Valle del Torto, per la costruzione un distretto turistico rurale “dalle valli al mare” avviato dal GAL “Metropoli Est” per l’attuazione del Piano di sviluppo locale del PSR 2007-2013;

3. L’inserimento nei principali circuiti di promozione turistica sovralocale, ai quali Trabia può agganciarsi, a cominciare da quello della Targa Florio, che, sebbene non disputata sulle strade di questo comune, appartiene alla storia locale in relazione alle vicende dei Florio e dei Lanza di Trabia, che vollero la mitica gara; in questo senso appare opportuno valutare l’adesione del Comune di Trabia al Distretto Turistico tematico della Targa Florio;

4. L’adesione, ad un Distretto Turistico territoriale costituito attorno al golfo di Termini Imerese, in coerenza con le scelte di aggregazione della programmazione territoriale dello sviluppo locale. In questo senso, appare coerente con le scelte di programmazione degli anni precedenti, l’adesione al Distretto Turistico “Palermo Costa Normanna”, cui già appartengono i Comuni rivieraschi della parte occidentale del Golfo di Termini Imerese, nonché i Comuni aderenti al Gal “Metropoli Est” che in questi ultimi anni ha lavorato a numerose iniziative per sviluppare un distretto turistico locale “dalle valli al mare”, accomunando in un unico percorso di sviluppo i Comuni costieri e quelli dell’entroterra della valle del Torto coinvolti nel perimetro della Riserva Naturale di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto o adiacenti. L’adesione al Distretto Turistico dovrà anche valutare il grado di maturazione del Distretto e l’organizzazione: ovvero, se la governance del Distretto funziona o meno.

5. Una ulteriore azione di politiche di rete è stata proposta in occasione degli incontri con i soggetti attori del turismo locale dalla locale associazione Pro loco, la quale ha proposto la costituzione di un forum degli attori locali del turismo, in cui discutere e coordinare le iniziative di promozione turistica di Trabia. Tale iniziativa appare di fondamentale importanza per la costruzione di un organismo comune, rappresentativo del sistema economico turistico locale e potrebbe inserirsi a pieno titolo nei forum per l’attuazione del Piano Strategico, coordinato dalla Pro Loco e dal Comune, con la sottoscrizione di uno specifico protocollo di intesa.

50 LS 1.10 Diversificazione dell’offerta ricettiva

L’offerta ricettiva del comune di Trabia è fortemente concentrata sul settore alberghiero che, anche se su più unità locali, è rappresentata sostanzialmente da due strutture alberghiere di media grandezza, che rappresentano i 2/3 dei posti letto disponibili. La crisi delle due strutture è fra le cause determinanti della crisi delle presenze che attualmente si sta vivendo a Trabia. E’ opportuno che l’offerta ricettiva locale sia meno dipendente dalle sorti di pochi operatori e sia più diffusa nel territorio, moltiplicando gli operatori attivi, soprattutto nelle categorie più qualificate. Il trend dell’ultimo decennio dei posti letto potenzialmente disponibili è sostanzialmente stabile, con una piccola crescita nel settore extra-alberghiero, dovuto all’apertura di piccole attività di b&b e di un agriturismo. I posti letto realmente disponibili hanno invece subito una forte contrazione a causa della crisi delle due grosse strutture ricettive, che si riverbera sulla crisi delle presenze. E’ pertanto, necessario avviare iniziative che stimolino la crescita e la diversificazione dell’offerta ricettiva locale.

Fonte: dati Istat

Relativamente al settore alberghiero è auspicabile un aumento del numero delle strutture alberghiere che operano nel territorio che innalzi la quota di posti letto attualmente disponibile (circa 800 p.l.) oltre le 1000 unità. La strategia del piano mira e determinare le condizioni affinché al 2020 il contesto sia più favorevole ad attrarre nuovi investimenti alberghieri nel territorio. Il nuovo strumento urbanistico comunale, adottato nel 2008, ma ancora non vigente in attesa della definizione della Valutazione Ambientale Strategica e della successiva approvazione regionale, destina specificatamente all’insediamento di complessi turistici alberghieri, ben tre diverse aree del territorio

51 comunale, strategicamente posizionate a monte dell’abitato di San Nicola l’Arena (zonaT3) , in prossimità della zona Vetrana (zona T2) nella zona collinare di S. Onofrio (zona T4), per una superficie territoriale di circa 40 ha, in massima parte da realizzare, con cubature insediabili di 1,20/0,80 mc/mq., stimabili in circa 400.000 nuovi mc., ovvero a circa 130.000 mq di superficie lorda di pavimento. Tali quantità rappresentano una offerta di territorio per l’insediamento alberghiero, dimensionata nella prospettiva di un ventennio, in eccesso rispetto alle attuali potenzialità reali del territorio. Sono sicuramente reperibili, dunque, le aree idonee per una crescita della ricettività alberghiera per il 2020.

L’attuale offerta ricettiva nel Comune di Trabia appare fortemente sbilanciata verso il settore alberghiero ed i posti letto nei settori complementari, che rappresentano il segmento più vivace del mercato turistico italiano e regionale degli ultimi anni, risultano ancora poco significativi a Trabia, sebbene in crescita nell’ultimo decennio.

Trabia ha bisogno di diversificare l’offerta ricettiva, per meglio rispondere alle esigenze del nuovo turista fai da te e internauta, sempre più presente e numeroso rispetto ai viaggi organizzati tradizionali. Il modo di fare turismo sta cambiando: soggiorni più brevi, all’insegna del risparmio, ma soprattutto il desiderio di entrare in contatto diretto con storia, arte, cultura ed enogastronomia. Negli ultimi anni il sistema ricettivo italiano è segnato dalla nascita di nuove e originali formule di ospitalità che si sono affiancate a quelle tradizionali per andare incontro alle diverse esigenze e recenti richieste dei turisti. Tra queste spicca l’ Albergo Diffuso, che, pur rappresentando ancora un modello di ospitalità di nicchia, sta registrando una continua e costante crescita. La formula è quella di una struttura “orizzontale” che mette a disposizione camere e/o appartamenti dislocati in immobili differenti all’interno del centro storico, vicini tra loro. Le stanze o gli appartamenti destinati agli ospiti, infatti, sono ricavati dalla ristrutturazione e dall’adattamento di abitazioni preesistenti non abitate e non necessariamente nello stesso edificio. Un Albergo Diffuso dispone di un’unica reception e delle aree comuni sia interne sia esterne e, se sono presenti locali appositi, per consumare la prima colazione e gli eventuali pasti, che potrebbero anche essere gestiti in convenzione con altre attività vicine. L’Albergo Diffuso, per quanto offra una tipologia del tutto originale e innovativa di ospitalità, rimane comunque un albergo e si dovranno garantire ai turisti tutti i servizi alberghieri “tradizionali”, come la pulizia delle stanze, la biancheria, l’assistenza e la possibilità di ristorazione.

Nella L.R. 11/2003, che ha disciplinato in Sicilia il settore, così si definiscono gli Alberghi Diffusi: “le strutture caratterizzate dalla centralizzazione in unico stabile dell’ufficio ricevimento e delle sale di uso comune, e dalla dislocazione delle unità abitative in uno o più stabili separati, purché ubicati nelle aree di cui alle lettere a) e b) del comune e/o distanti non oltre 300 metri effettivi dall’edificio nel quale sono ubicati i servizi principali” Si riportano di seguito le parti più significative della normativa regionale L.r.11/2013

Art. 1. Finalità

1. Fermo restando quanto previsto dalla legge regionale 6 aprile 1996, n. 27, la Regione nell’ottica della diffusione del turismo sostenibile riconosce e regolamenta, come forma complementare e di supporto per lo sviluppo turistico, l’albergo diffuso al fine di raggiungere i seguenti obiettivi:

a) destagionalizzare e arricchire l’offerta turistica;

52 b) recuperare il patrimonio edilizio dei centri storici e dei borghi nonché ridurre il consumo del territorio;

c) incentivare l’economia dei centri storici e dei borghi nonché valorizzare i centri commerciali naturali definiti dall’articolo 9 della legge regionale 15 settembre 2005, n. 10;

d) dare un nuovo slancio produttivo alle antiche maestranze;

e) evitare lo spopolamento dei piccoli comuni lontani dai circuiti turistici tradizionali nonché offrire nuove opportunità occupazionali.

Art. 3. Requisiti dell’albergo diffuso

1. I requisiti fondamentali dell’albergo diffuso sono:

a) gestione unitaria: la struttura ricettiva è gestita in forma imprenditoriale, anche individuale, con attinenza o interesse statutario nel campo dell’accoglienza;

b) servizi alberghieri e assistenza: la struttura ricettiva alberghiera è gestita in forma professionale e offre servizi turistici ai fruitori (quali accoglienza, bar, ristoro, svago, palestra);

c) unità abitative dislocate in più edifici separati e preesistenti;

d) servizi comuni: presenza di locali adibiti a spazi comuni per gli ospiti (ricevimento, sale comuni, bar, punto ristoro);

e) distanza ragionevole degli stabili: massimo 300 metri tra le unità abitative e le strutture con i servizi;

f) presenza di un ambiente autentico: integrazione con la realtà sociale e la cultura locale;

g) riconoscibilità: l’identità della struttura ricettiva è riconoscibile in tutte le sue componenti (arredi, insegne o altri segni distintivi), al fine di garantire una omogeneità dei servizi;

h) stile gestionale integrato nel territorio e nella sua cultura, che ha l’obiettivo di offrire un’esperienza legata al territorio, nei modi, nei tempi, nei servizi e nei prodotti offerti.

2. L’albergo diffuso non può sorgere in comuni e borghi abbandonati o disabitati.

3. L’albergo diffuso coinvolge almeno sette unità abitative.

4. L’albergo diffuso può prevedere un apposito spazio interno da destinare alla vendita dei prodotti tipici locali. In alternativa, può essere stipulata una convenzione con un esercizio commerciale di vicinato o con il centro commerciale naturale localizzato nei siti di cui alla lettera a) e b) dell’articolo 2 (centri storici e borghi marinari)

5. I requisiti per la classificazione in stelle sono identici a quelli per la classificazione delle strutture extra-alberghiere.

In questa prospettiva di diversificazione e diffusione della ricettività locale, il piano strategico individua alcune proposte in cui il Comune può svolgere un ruolo attivo di promozione della ricettività complementare. Si individuano in particolare due ambiti specifici di intervento:

53 1. la diffusione nei due centri storici della ricettività diffusa, avviando un progetto per la realizzazione di due piccoli sistemi di ”albergo diffuso”, ai sensi della L.r. 11/2013, che consentirebbe di recuperare ad uso ricettivo molte abitazioni attualmente non utilizzate nei centri storici; 2. il sostegno allo sviluppo della ricettività complementare extra-alberghiera, mediante la riduzione delle imposte locali (TARI, TASI, IMU) e dei contributi concessori ed amministrativi per progetti di ri- destinazione e ristrutturazione edilizia in due casi specifici: - la riconversione a fini turistici rurali o di agriturismo, classificati secondo le normative vigenti, di manufatti rurali in zona agricola; - la riconversione a fini ricettivi complementari del patrimonio dell’edilizia stagionale nelle contrade costiere di Piani e Giardini, nell’ambito dell’area di inedificabilità di cui all’art. 15 della L.r.78/76.

Ulteriore forma di diversificazione della ricettività turistica potrà essere avviata con la realizzazione di campeggi nelle aree in cui è concesso dalle norme di attuazione del PRG adottato, nella zona a monte di Trabia, lungo il percorso della strada Provinciale per Ventimiglia di Sicilia. Si ritiene inoltre necessario consentire tale destinazione in tutte le aree a destinazione turistica previste dal PRG.

La diversificazione dell’offerta turistica ricettiva consentirà il perseguimento di diversi obiettivi strategici, integrati con altri obiettivi di sviluppo locale: - migliorare la gamma dell’offerta turistica locale, in linea con le domande più attuali del turismo; - diffondere il reddito turistico nel territorio, mediante l’attivazione di tante piccole attività diffuse; - recuperare una parte del patrimonio abitativo non utilizzato nei centri storici di Trabia e San Nicola l’Arena; - recuperare e riconvertire ad uso ricettivo una aliquota del patrimonio residenziale della fascia costiera

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55 LS_2 Integrare e innovare il sistema produttivo locale

Obiettivo

Promuovere interventi per il rilancio del sistema produttivo locale, nell’innovazione delle modalità di produzione e di promozione dei prodotti e nell’integrazione con lo sviluppo turistico, mediante: il sostegno ad azioni volte al rilancio produttivo ed alla diversificazione turistica del settore primario, per invertirne il declino attuale; una efficace promozione integrata dei prodotti tipici locali, nonché la realizzazione delle necessarie infrastrutture ed i servizi digitali per le imprese.

Risultati attesi al 2020 situazione al 2014

Innalzare l’indice di imprenditorialità locale a 50 addetti UL/1000abitanti 34,65(addettiUL/1000ab) Aumentare le imprese attive nel territorio : almeno 400 imprese attive nel 2020 (+15%) 345 imprese Realizzazione dell’area artigianale NO Accrescere l’estensione SAU delle aziende agricole: 10 aziende con SAU > 20 ha 6 aziende Ringiovanire agricoltura e pesca: 30 Imprenditori agricoli < 35 anni 10 < 35 anni 30 aziende agricole con forme di commercio diretto ed e_commerce sul web 0 Innovare la produzione del settore primario: 20 % SAU a coltivazione biologica 4% SAU 20 ha uliveto per produzione Olio extra vergine di oliva DOP “Val di Mazara” 0 Presidio Slow Food per la Nespola di Trabia NO 5 attività ricettive complementari nel turismo rurale/agriturismo 1 esercizio 5 attività ricettive complementari per ittiturismo 0 esercizi 10 attività complementari di pescaturismo Gemellaggio con Landernau (F)e implementazione di progetti di cooperazione in corso Digitalizzazione dei processi amministrativi locali in corso

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Innovazione produttiva ed integrazione con il turismo sono le parole d’ordine per il rilancio e la crescita dei settori produttivi locali.

Il rilancio del turismo deve essere trainante per l’intero sistema produttivo locale, attraverso l’integrazione degli obiettivi e l’incentivo alla diversificazione delle attività economiche nei vari settori economici. Allo sviluppo turistico si aggancia la diversificazione dei redditi nel settore agricolo e della pesca, sviluppando la ricettività rurale, le produzioni tipiche e i servizi al turista, primo fra tutti il pescaturismo. Le attività artigianali devono trovare nel turista che transita nel territorio un nuovo bacino di clienti, che devono essere coinvolti e avvicinati ai produttori locali, mediante azioni di promozione integrata con le aziende turistiche. Il commercio locale troverà beneficio dallo sviluppo di un turismo più legato alla stanzialità in città o nel borgo di San Nicola. Oggi la struttura del sistema economico locale presenta una realtà poco dinamica e molto individualizzata, costituita da poche piccole imprese, dove ciascuna agisce per conto proprio, senza avere sviluppato localmente strategie reali di filiera e di integrazione produttiva, ad eccezione di alcune catene della trasformazione dei prodotti del settore primario (come l’olio di oliva), limitate dimensionalmente e per portata economica.

Il piano strategico si pone l’obiettivo di migliorare sensibilmente l’indice di imprenditorialità locale, ovvero il rapporto tra Unità Locali delle imprese ed abitanti, oggi tra i più bassi di tutto l’arco costiero palermitano, riportandolo almeno ai livelli della media provinciale. Il piano strategico vuole favorire azioni di sistema per rilanciare il sistema economico locale verso forme di sinergia e la costruzione di nuove filiere. L’obiettivo è quello di sostenere e far crescere le imprese esistenti nella diversificazione delle attività e nel generare nuove attività economiche, facilitate dalla maggiore integrazione del sistema economico, in particolare con il turismo.

57 Il ruolo del Comune di Trabia in questo contesto dovrà essere quello di facilitare e incentivare i processi di integrazione tra imprese e settori produttivi e quello di fornire servizi innovativi, adeguati a rendere più attrattivo il territorio per nuovi investimenti ed a favorire lo sviluppo imprenditoriale locale.

La linea strategica si compone in particolare di tre diverse linee di azione, tra loro integrate:

- l’individuazione di azioni per invertire il declino del settore primario, riferendosi sia all’agricoltura che alla pesca, mediante azioni di rilancio qualitativo delle produzioni, migliore accesso ai mercati e diversificazione del reddito nell’integrazione con il settore turistico;

- un’azione di promozione del territorio e dei prodotti tipici locali, integrata con la promozione turistica, mediante azioni di innovazione e azioni di internazionalizzazione, a partire dalle opportunità offerte dai gemellaggi in corso;

- la realizzazione di alcuni servizi e infrastrutture utili per lo sviluppo dell’impresa locale.

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LS 2.1 Invertire il declino del settore primario e diversificarne le attività

La prima linea di azione si rivolge specificatamente al settore primario, che presenta una situazione critica di vero e proprio declino economico, così come in genere in tutti i Comuni costieri della cintura metropolitana, in cui agricoltura e pesca sono diventati settori economici sempre più marginali per l’economia locale, come emerge dalle attività di analisi. L’espansione urbana e, in particolare a Trabia, l’espansione dell’edilizia stagionale nelle aree costiere pianeggianti a maggiore vocazione agricola, hanno ormai relegato l’agricoltura a un ruolo secondario nel sistema economico locale ed il crollo degli occupati nel settore ne è testimonianza. Il territorio di Trabia, ricco di acqua e fertile, si è fregiato nel tempo di particolari specializzazioni produttive, tra le quali la produzione della nespola, vero vanto e ricchezza dell’agricoltura locale. Oggi tale produzione è crollata, in quanto relegata alle coltivazioni collinari, mentre nelle fertili piane di Contrada

59 “Piani” e “Giardini”, vera zona di elezione, il nespolo di fatto permane più che altro come albero ornamentale dei villini o coltivato per consumo familiare. La superficie coltivata a nespolo, che si aggirava intorno ai 120 ettari negli anni ’70 e ’80, oggi si è ridotta intorno ai 30 ettari. Tale trasformazione non è più reversibile, pertanto non è più immaginabile una produzione di grandi quantitativi di frutta. I grandi mercati sono stati oramai conquistati dalla Spagna, che ha aggredito i mercati italiani con grandi quantità di prodotto, una forte capacità di commercializzazione con un settore organizzato in un Consorzio e tutelato anche con la DOP di Callosa d’en Sarrià. Le attività di analisi hanno però chiaramente dimostrato come non tutto sia perso. Come discusso al recente convegno tenutosi a Trabia nel maggio 2014, in occasione della annuale Sagra della Nespola di Trabia, esiste la possibilità di sviluppare un prodotto di qualità che si guadagni, opportunamente valorizzato e commercializzato, un mercato di nicchia, sempre molto redditizio. Ciò è riferito al comparto della produzione delle Nespole di Trabia, ma vale anche per il settore dell’olivicoltura, allo stato attuale il più diffuso nel territorio, ma che patisce anch’esso la scarsa imprenditorialità delle imprese agricole locali. Alcune interessanti iniziative di costruzione di filiera produttiva e di qualificazione del prodotto sono state però avviate negli ultimi anni per la trasformazione e commercializzazione dell’olio di oliva, che può rappresentare, per valore aggiunto e per estensione delle coltivazioni, il principale volano di rilancio del settore agricolo locale. Come evidenziato dall’ultimo censimento generale dell’agricoltura, l’olivicoltura è l’unico settore non in declino e molte sono le opportunità di sviluppo nel settore, che si presta, per altro, senza particolari difficoltà, alla conversione verso forme di agricoltura biologica, che consentirebbero una migliore valorizzazione del prodotto locale, nell’ambito della DOP Val di Mazara.

Costituzione di associazioni di produttori

In linea con gli obiettivi di sviluppo rurale comunitari, l’inversione del declino economico del settore primario potrà avvenire riconoscendo all’agricoltura un ruolo multifunzionale e diffondendo tra gli agricoltori la cultura d’impresa, promuovendo forme di cooperazione e di associazionismo, contro l’individualismo assoluto che caratterizza il panorama produttivo attuale del territorio trabiese.

Tra le criticità emerse dalle attività di analisi del settore agricolo si rileva l’eccessiva frammentazione delle proprietà aziendali, ostacolo principale allo sviluppo del sistema agricolo locale, in particolare per l’accesso ai mercati. Come evidenziato nelle attività di analisi, il sistema agricolo, poiché costituito principalmente da piccole e piccolissime imprese, con scarso ricambio generazionale, mostra anche una bassa propensione all’adozione dell’innovazione e alla cooperazione. Su questo fronte, le piccole imprese produttive dovrebbero dare spazio alla cooperazione e all’associazionismo, al fine di avviare accordi tra i produttori per lo sviluppo di un protocollo comune che porti alla realizzazione di marchio di riconoscimento e qualificazione del prodotto locale, e, soprattutto, per coordinare la promozione e la commercializzazione del prodotto. La crescita dimensionale, può anche perseguirsi per il tramite di forme di “associazionismo” imprenditoriale. Le realtà di piccola dimensione devono necessariamente confrontarsi con strategie aggregativo-cooperative, per assicurarsi la loro sopravvivenza e lo sviluppo nei mercati. In particolare, si indicano due percorsi aggregativi per il territorio di Trabia: 60 - la creazione di una associazione che raggruppi i principali produttori di nespole, al fine di poter organizzare un più efficace sistema di commercializzazione comune, un sistema di promozione unitario nei mercati e anche per potere sostenere politiche di qualificazione e tutela del prodotto, a partire dal presidio Slow Food; - la creazione di un consorzio degli olivicoltori e della filiera della trasformazione dell’olio di oliva, estesa a tutto il territorio del circondario termitano, per la valorizzazione del prodotto e in cui fare confluire una produzione tutelata dalla DOP “Olio extravergine di oliva del Val di Mazara”, sulla scorta di alcune esperienze già avviate da alcuni produttori locali.

Qualificazione di nicchia del prodotto agricolo e organizzazione comune della commercializzazione e promozione del prodotto sono, dunque, le chiavi per invertire il declino produttivo e rilanciare il settore agricolo. Nella nuova programmazione dello sviluppo rurale regionale PSR 2014-2020 è prevista una specifica misura (Misura 9- Aiuti per associazioni di produttori) per il sostegno ai produttori che decidono di costituire associazioni e organizzazioni di produttori (mis.9.1) Sono inoltre previste misure a sostegno del ricambio generazionale, nel cosiddetto “pacchetto giovani agricoltori” (Misura 6 – Sviluppo di aziende agricole e imprese, mis. 6.1) che prevede il sostegno economico in conto capitale per la costituzione di nuove imprese agricole a carico di giovani produttori.

A fronte della crescente standardizzazione degli alimenti, conseguente all’industrializzazione dei processi produttivi e alla globalizzazione dei modelli di consumo, risulta oggi estremamente importante soddisfare le esigenze di sicurezza alimentare, qualità e varietà delle produzioni agricole e zootecniche. A tal proposito non bisogna dimenticare l’importanza sempre più strategica delle certificazioni di qualità come per esempio quella biologica, nell’apportare valore aggiunto e visibilità alle produzioni agro-alimentari. Come evidenziato in fase di analisi, l’opzione verso forme certificate di produzione è minima nel sistema trabiese, mentre il rilancio produttivo passa necessariamente per tale qualificazione di prodotto, come del resto avviene ormai in maniera consolidata nel panorama dell’agricoltura siciliana, che ha assunto la leadership nel settore a livello nazionale.

L’agricoltura biologica e le certificazioni di qualità A dispetto della crisi del commercio dei prodotti alimentari, il mercato italiano del biologico continua a crescere, confermando una dinamica positiva in atto ormai dal 2005. Sulla base delle elaborazioni Ismea dei dati del Panel famiglie Gfk-Eurisko, nei primi cinque mesi del 2014 gli acquisti domestici di biologico confezionato presso la GDO sono aumentati del 17,3% in valore rispetto ai primi cinque mesi del 2013, mentre nello stesso periodo la spesa agroalimentare è risultata in flessione (-1,4%). Considerato lo scarso appeal del biologico a Trabia, appare, pertanto, essenziale avviare una campagna a livello locale per la diffusione della coscienza del valore aggiunto sui della produzione biologica, conveniente in termini di commercializzazione, anche se con costi alla produzione superiori.

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Nella nuova programmazione dello sviluppo rurale regionale PSR 2014-2020 è prevista una specifica misura (Misura 11- Agricoltura biologica) per il sostegno per tre anni alla conversione verso metodi di agricoltura biologica (mis 11.1) e per il successivo mantenimento per 7 anni (mis 11.2), al fine di compensare gli extracosti della qualificazione e produzione biologica. Inoltre, il PSR 2014-2020 prevede una ulteriore misura (Misura 3 – Regimi di qualità) per il sostegno alla nuova partecipazione (per la prima volta) a sistemi di qualità (mis. 3.1), nonché per il sostegno ad attività di informazione e promozione di produttori aderenti a regimi di qualità (mis. 3.2). Si tratta di ottime opportunità che dovranno essere raccolte dal mondo produttivo agricolo locale. Il Comune di Trabia potrà rivestire in questo ambito un ruolo di informazione e di soggetto animatore.

La Nespola di Trabia presidio Slow Food La nespola è il primo frutto primaverile dell’anno e questo comporta importanti potenziali vantaggi. La produzione biologica è più facilmente attuabile, senza particolari innovazioni colturali, in quanto la maturazione precoce, a ridosso dei mesi freddi, mette al riparo da molti parassiti. Inoltre, l’essere un prodotto “raro”, specializzato in un territorio ristretto, conferisce un valore intrinseco certamente spendibile nei mercati per la commercializzazione del frutto, ma anche dei prodotti della trasformazione: “il miele di nespola è tra i più rari” recita un sito web specializzato. L’interesse di Slow Food recentemente dimostrato per la Nespola di Trabia, come tipicità da presidiare, offra una possibilità di sostenere e rilanciare una produzione di nicchia orientata verso la qualificazione del prodotto. La tipicità della La Nespola di Trabia è già riconosciuta a livello regionale e nazionale in quanto il frutto appartiene alla lista delle Produzioni Tipiche curata e pubblicata dal Ministero delle Attività Agricole. Il progetto dei Presìdi di Slow Food risponde a una precisa logica progettuale, volta a tutelare, valorizzare e promuovere quei prodotti che per varie ragioni stanno scomparendo dai mercati, ma che

62 rappresentano un patrimonio culturale e gastronomico del territorio di origine. Questo concetto si traduce in termini pratici nel recupero di quelle colture autoctone che sono state selezionate nel corso dei secoli per le loro caratteristiche di adattabilità al territorio, di resistenza alle malattie e per le loro proprietà organolettiche e nutrizionali.

La diversificazione delle attività rurali e della pesca L’altro fattore di crescita individuato dal Piano Strategico è quello della diversificazione delle attività del settore primario, in particolare nell’integrazione con il settore turistico. Lo scenario europeo di una “nuova ruralità”, nella prospettiva della “crescita verde”, legata alla valorizzazione delle produzioni di qualità e verso una multifunzionalità del settore agricolo, così come la politica di rilancio delle aree di pesca per contribuire alla “crescita blu” europea, si integrano con la prospettiva dello sviluppo turistico, nell’ottica della diversificazione e dell’integrazione delle attività dei due settori. Il riconoscimento dell'esistenza di una “nuova ruralità”, intesa nell'identificazione delle sue moderne dimensioni della sostenibilità e della multifunzionalità, costituisce il necessario punto di partenza per comprendere la natura e la consistenza della profonda evoluzione che sta intervenendo nel mondo rurale e, di conseguenza, nella nuova programmazione comunitaria per lo sviluppo rurale. Nella valorizzazione del ruolo multifunzionale del settore primario, è diventato importante coniugare le moderne esigenze di sviluppo e valorizzazione economico-produttiva delle tipicità territoriali con gli obiettivi di sviluppo turistico e di qualità ambientale. Questo scenario di nuova ruralità è stato alla base degli indirizzi dei Fondi strutturali della Politica di Sviluppo Rurale (PSR 2007-2013) e del Fondo Europeo della Pesca (FEP 2007-2013) e sarà proseguito nella nuova stagione di programmazione 2014-2020. La nuova PAC intende valorizzare il “modello europeo di agricoltura”, promuovendo un orientamento al mercato dell’agricoltura e la multifunzionalità nella aree rurali, in un quadro complessivo di competitività, di coesione economico-sociale e territoriale, di sicurezza alimentare e di sostenibilità dello sviluppo. Lo stesso concetto è applicato al settore della pesca nelle aree costiere con il nuovo FEAMP 2014-2020. La gamma di prodotti e servizi che l'agricoltura può e deve offrire direttamente o indirettamente al consumatore va ampliandosi, aumentando la partecipazione delle aziende agricole all'offerta di servizi legati al tempo libero, al turismo verde e all'ambiente. Anche nel mondo della pesca sempre più importanza riveste lo sviluppo di attività di servizio connesse al turismo blu in ambito costiero marittimo.

Diversificazione turistica e produttiva dell’economia rurale Nell’ambito delle politiche comunitarie di sviluppo rurale, per il miglioramento della competitività delle imprese agricole, un ruolo centrale è riconosciuto alle attività complementari alla tradizionale offerta di prodotti agricoli. Molta enfasi al ruolo multifunzionale dell’impresa agricola ed alla diversificazione dell’economia rurale è stata attribuita dalla PAC 2007-2013, confermata dalla nuova PAC 2014-2020, a cui il secondo pilastro (le politiche di sviluppo rurale) ha attribuito maggiore centralità con misure strutturali destinate al potenziamento del settore agricolo, agroalimentare e forestale; alla salvaguardia dell’ambiente e

63 del patrimonio rurale; al miglioramento della competitività nelle zone rurali mediante la diversificazione del tessuto produttivo. Questi interventi travalicano la logica strettamente settoriale agricola e mirano, mediante l’incentivazione di attività complementari alla tradizionale offerta di prodotti agricoli, alla diversificazione economica del territorio, creando fonti alternative di reddito. Tra le principali attività di diversificazione rurale un ruolo strategico per il territorio di Trabia potrà essere svolto dalle attività legate allo sviluppo del turismo rurale e dell’agriturismo in particolare. L'agriturismo viene considerato come una vera e propria attività agricola, accessoria alla coltivazione o all'allevamento. Il carattere di complementarietà indica che l'agriturismo non solo non può sussistere al di fuori di una azienda agricola in esercizio, ma nemmeno può prevalere nell'ambito della stessa sulle attività tipicamente agricole.

Il turismo rurale ha una accezione più vasta e generica e comprende qualsiasi attività turistica svolta in ambiente rurale, (piccoli alberghi di charme, bed and breakfast, case vacanze) che richiamano clienti ugualmente interessati al mondo agricolo, ma la cui attività è svincolata dalla concreta attività lavorativa nei campi e per i quali dunque esiste un inquadramento normativo e fiscale differente.

Per attività agrituristiche si intendono, ai sensi dell’art.1 della Legge 96/2006 (Legge quadro sull’agriturismo): “le attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile, anche nella forma di società di capitali o di persone, oppure associati fra loro, attraverso l'utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione e complementarietà con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali.” “Rientrano fra le attività agrituristiche: a) dare ospitalità in alloggi o in spazi aperti destinati alla sosta di campeggiatori; b) somministrare pasti e bevande costituiti prevalentemente da prodotti propri e da prodotti di aziende agricole della zona, con preferenza per i prodotti tipici e caratterizzati dai marchi DOP, IGP, IGT, DOC e DOCG o compresi nell'elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali; c) organizzare degustazioni di prodotti aziendali, ivi inclusa la mescita di vini, alla quale si applica la legge 27 luglio 1999, n. 268; d) organizzare, anche all'esterno dei beni fondiari nella disponibilità dell'impresa, attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva, nonché escursionistiche e di ippoturismo, anche per mezzo di convenzioni con gli enti locali, finalizzate alla valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale. “

La struttura dell’offerta agrituristica o di turismo rurale è basata essenzialmente sull’offerta di alloggio e sulla ristorazione in campagna. Sempre più frequente è però l’offerta di servizi collaterali (sportivi, ricreativi e culturali) volti ad accrescere il soddisfacimento dell’agriturista sempre più desideroso di coniugare la vacanza con qualche forma d’impegno, sia esso di natura intellettuale/culturale, di tipo sportivo, o formativo, dove l’elemento dello stimolo e della sperimentazione si sposa armoniosamente con l’aspetto più riposante e rigenerante di vivere a diretto contatto con la natura. Tra queste, sta emergendo negli ultimi anni, la figura delle “fattorie didattiche”, intese come aziende agricole autorizzate a svolgere attività didattico-educativa presso le loro strutture con l’obiettivo di diffondere la conoscenza sulle attività svolte in fattoria anche

64 mediante il coinvolgimento diretto degli ospiti in attività agricole, come la raccolta di prodotti ortofrutticoli. La qualifica di fattoria didattica è conferita dalle singole amministrazioni regionali, nel rispetto di alcuni parametri specifici. Altre forme di diversificazione dell’economia rurale, connesse alla valorizzazione commerciale diretta dei derivati della produzione agricola, possono essere: - Trasformazione di prodotti vegetali: qualsiasi trasformazione di un prodotto agricolo vegetale di base in un prodotto secondario lavorato (ad esempio preparazione di confettura di frutta o di salsa di pomodoro). - Trasformazione di prodotti animali: qualsiasi trasformazione di un prodotto zootecnico di base in un prodotto secondario lavorato (ad esempio, la caseificazione, la lavorazione della carne ecc.).

Il comparto agrituristico in Sicilia, pur mantenendo un ruolo di nicchia nel panorama dell’offerta turistica siciliana, denota un’evoluzione positiva con significativi incrementi di consistenza dell’offerta, più che raddoppiata nell’ultimo decennio.

L’offerta di agriturismo è in costante crescita. Dapprima concentrata in piccole aziende agricole nelle zone collinari e montane, interessa oggi una maggiore platea di aziende, di varia natura, dando un prezioso sostegno ai redditi agricoli e contribuendo alla conservazione del paesaggio attraverso il recupero degli edifici rurali abbandonati, al consolidamento dell’occupazione in agricoltura e alla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio.

Anche la domanda di agriturismo si è notevolmente modificata negli ultimi anni: prima interessava una ristretta cerchia di appassionati di tradizioni e specialità enogastronomiche, oggi coinvolge larghi strati popolari motivati dal contatto con la natura, la buona tavola, la tranquillità, i prezzi generalmente contenuti. Le aziende, inizialmente ad apertura prevalentemente stagionale, attualmente sono per lo più attive per l’intero arco dell’anno, ospitando per i fine settimana come per periodi più lunghi durante le vacanze estive.

In tale contesto di riferimento, anche nel territorio di Trabia dovrà darsi impulso all’innovazione nella conduzione delle aziende agricole, affiancando alle tradizionali attività produttive, nuove attività di diversificazione, in particolare nella diversificazione turistica, da inquadrare nell’ambito più vasto della diversificazione dell’offerta turistica ricettiva del territorio trabiese, su cui si fonda la prima linea strategica di azione.

L’insieme di tali interventi di diversificazione potranno trovare sostegno nell’ambito delle politiche di sviluppo economico rurale a valere sulla Priorità 6 del Piano di Sviluppo Rurale regionale (PSR) 2014-2020, in particolare nel rinnovo delle esperienze integrate territoriali di sviluppo locale partecipato con approccio LEADER avviate con la precedente stagione di programmazione 2007-2013 con Piani di Sviluppo Locale (PSL) avviati dai Gruppi di Azione Locale (GAL), che nel caso specifico di Trabia, hanno riguardato il GAL Metropoli Est, per la costruzione di un “Distretto turistico rurale” dalla Valle del Torto alla costa.

Sostegno alla pesca locale e diversificazione nel turismo

65 Riguardo alla pesca, un importante contributo alla rivitalizzazione del settore potrà venire a breve dalla realizzazione delle azioni previste dal Piano di Sviluppo Locale del Gruppo di Azione Costiero (GAC) del Golfo di Termini Imerese, che durante l’anno 2015 dovrà attuare una serie importante di azioni integrate a valere sul Fondo europeo della Pesca 2007-2013. Nel partenariato del GAC è presente il Comune di Trabia, nonché diverse associazioni degli operatori locali della pesca, operatori della nautica e associazioni culturali giovanili locali. Tra le azioni previste dal Piano di Sviluppo vi sono la realizzazione di un piccolo centro per la raccolta e la commercializzazione del pescato locale, la creazione di un centro di servizio per le imprese del settore ittico e la promozione di attività di diversificazione in chiave turistica, tra le quali il pescaturismo.

Il piano strategico recepisce le azioni del Piano di Sviluppo Locale del Gruppo di Azione Costiera (GAC) del Golfo di Termini Imerese per il settore della pesca, che, nel Comune di Trabia, si compone di piccoli operatori a gestione familiare, per i quali il sostegno alla commercializzazione al dettaglio e la diversificazione nel turismo può costituire una importante risorsa aggiuntiva. Tali progettualità dovranno essere implementate nella nuova programmazione del PO FEAMP 2014-2020, proseguendo nelle attività di sviluppo locale avviate dal Gruppo di Azione Costiera (GAC) del Golfo di Termini Imerese. Nel caso della marineria di San Nicola l’Arena, risulta in particolare strategico l’avvio di forme più mature di diversificazione delle attività connesse al turismo, in particolare sviluppando la pescaturismo e l’ittiturismo, nel solco di quanto già promosso dal Comune di Trabia nel 2011, valorizzando maggiormente l’aspetto imprenditoriale delle attività di servizio turistico. L’integrazione delle attività di pesca all’interno del porto turistico di San Nicola l’Arena e nel borgo turistico, rappresentano un importante punto di forza per lo sviluppo del settore turistico connesso alla pesca. Tali misure per la diversificazione in chiave turistica, sono già contemplate nel Piano di Sviluppo locale del GAC , nell’ambito del quale verranno definite le linee di azione per lo sviluppo di un’offerta turistica, naturalistica, ricreativa e culturale del territorio di riferimento del GAC Golfo di Termini Imerese, a valere sulla misura 4.1 del FEP 2007-2013 per Lo sviluppo sostenibile delle zona di pesca, che dovranno essere realizzate entro il 2015. Ulteriori risorse saranno disponibili con la nuova programmazione locale del FEAMP a cura del GAC per il periodo 2014-2020.

Secondo le indicazioni riportate nell'art. 7 del D. Lgs. n. 154/2004 comma I, lettera a) per Pescaturismo si intende: "l'imbarco di persone non facenti parte dell'equipaggio su navi da pesca a scopo turistico-ricreativo". Previe opportune autorizzazioni all'esercizio dell'attività, da parte del Compartimento Marittimo di iscrizione dell'imbarcazione, possono praticare l'attività di pescaturismo gli armatori singoli o associati costituiti in impresa o cooperativa a patto che siano in possesso di licenza di pesca e abbiano un'imbarcazione autorizzata alla pesca costiera (locale o ravvicinata). L'Ittiturismo è una attività associata al pescaturismo che secondo l'art. 7 comma 1b del D. Lgs. 26 maggio 2004 n. 154 consiste in: "attività di ospitalità, ricreative, didattiche, culturali e di servizi, finalizzate alla corretta fruizione degli ecosistemi acquatici e vallivi, delle risorse della pesca e dell'acquacoltura, e alla valorizzazione degli aspetti socio- culturali delle imprese ittiche e di acquicoltura, esercitata da

66 imprenditori, singoli o associati, attraverso l'utilizzo della propria abitazione o di struttura nella disponibilità dell'imprenditore stesso".In pratica, è la traduzione in ambiente marino dell'agriturismo, vale a dire offerta di ospitalità a pagamento presso le abitazioni dei pescatori, fermo restando che non si tratta di un'attività alberghiera. L'Ittiturismo può consentire, al pari dell’agriturismo, di ripristinare aree soggette a degrado e si profila come uno stimolo per un'opera di risanamento e ristrutturazione di abitazioni tipiche dei pescatori del borgo di San Nicola l’Arena. Queste forme di ospitalità e servizio turistico possono trovare spazio nell’ambito del borgo di San Nicola l’Arena e saranno oggetto d misure di sostegno nell’ambito del PO FEAMP 2014-2020 per le zone di pesca marittima.

Il Pescaturismo e l'Ittiturismo rappresentano una nuova e diversa opportunità per rivalutare l'attività della pesca e dare un significato più ampio al lavoro del pescatore professionista. Pescaturismo ed Ittiturismo esprimono il concetto di vacanze attive , nate in contrapposizione al turismo da spiaggia, di svago, i cui protagonisti sono: il pescatore e il turista. Il pescatore ha l'opportunità di ottenere un miglioramento del proprio reddito con la gita in barca e, contemporaneamente, di promuovere la cultura del mare, valorizzare la tradizione della pesca, per educare al rispetto dell'ambiente e alla salvaguardia delle specie.

Interventi compresi nella linea integrata di azione AZ 2.1.1Sviluppo dell’agricoltura biologica AZ 2.1.2 Adesione delle imprese agricole a regimi di certificazione di qualità AZ 2.1.3 Costituzione di consorzio dei produttori della filiera dell'olio extravergine di oliva AZ 2.1.4 Costituzione di un'associazione di tutela e promozione della Nespola di Trabia AZ 2.1.5 Intesa con Slow Food Sicilia per la tutela, promozione e valorizzazione della Nespola di Trabia AZ 2.1.6 Sostegno alla trasformazione di edifici rurali in strutture ricettive complementari per l’agriturismo, ittiturismo e/o turismo rurale mediante riduzione degli oneri concessori ed amministrativi AZ 2.1.7 Energia da fonti rinnovabili agricole secondo condizioni PSR 2014-2020 AZ 2.1.8 Creazione di un centro di servizio alle imprese del settore ittico AZ 2.1.9 Incentivazione della pescaturismo

Interventi compresi tra i progetti cardine AZ 2.1.5 Intesa con Slow Food Sicilia per la tutela, promozione e valorizzazione della Nespola di Trabia

Azioni di governance istituzionale e di partenariato attivabili Prosecuzione del Partenariato con il GAL del Distretto Turistico Rurale Metropoli Est per la nuova programmazione dello sviluppo rurale 2014-2020, per il sostegno ad una politica di incentivazione della qualificazione delle produzioni, l’aggregazione dei produttori e per la diversificazione delle attività rurali in chiave turistica Prosecuzione del Partenariato con il GAC del Golfo di Termini Imerese per la nuova programmazione dello sviluppo della pesca 2014-2020, per il sostegno ad una politica di sostegno alla piccola pesca e di incentivazione per la diversificazione delle attività rurali in chiave turistica

67 Promozione di un’intesa organica con Slow Food Sicilia per la realizzazione di un partenariato ampio che si sviluppi sia in occasione delle manifestazioni di promozione della nespola, sia per promuovere nel territorio il progetto del presidio della Nespola di Trabia

Coerenza con la programmazione dello sviluppo regionale 2014-2020 PSR FEASR 2014-2020 PRIORITA’ 1: Promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali - PRIORITA’ 2: Potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste - PRIORITA’ 3: Promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo - PRIORITA’ 4: Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura - PRIORITA’ 5: Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio ad una economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale - PRIORITA’ 6: Adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali

Misura 3 - Regimi di qualità per i prodotti agricoli e alimentari Misura 6 - Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese Misura 9 - Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori Misura 11 - Agricoltura biologica Misura 19 - Supporto allo sviluppo locale di tipo partecipativo “Leader”

PO FEAMP 2014-2020 Azioni a sostegno della piccola pesca e per la diversificazione da avviare nell’ambito della programmazione partecipata dello sviluppo locale (CLLD) 2014-2020 con il GAC del Golfo di Termini Imerese

Stima dei costi a carico pubblico Il ruolo del Comune di Trabia sarà quello di stimolare l’attivazione delle azioni previste, mediante l’animazione territoriale, l’informazione e la partecipazione diretta ai partenariati attivabili, a partire dal rinnovo del Gruppo di Azione Locale. In questo senso, i costi della linea di intervento saranno quasi esclusivamente a carico dei privati, ai quali potranno essere dedicate le azioni di sostegno economico previste dal PSR 2014-2020, a regia regionale o in relazione alla progettazione territoriale integrata condotta dal GAL.

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LS 2.2 Promozione integrata del prodotto locale e del territorio

Il sistema produttivo locale esprime con sempre maggiore evidenza il bisogno di promuoversi e di raffigurarsi con un’immagine positiva unitaria in cui vengono evidenziati i punti di forza del territorio, tra i quali vanno inclusi anche i prodotti tipici della campagna trabiese e quelli della tradizione gastronomica locale. Tale azione di marketing, che persegue un obiettivo comune alla promozione turistica del territorio, dovrà basarsi su alcuni punti principali:

- il coordinamento del marketing del prodotto locale con la promozione turistica, in un unico progetto di promozione del territorio, creando anche nuovi canali di promozione e vendita agganciati ai servizi turistici (angolo dei prodotti tipici nel centro di accoglienza, oppure in occasione di fiere ed eventi promozionali);

- la riconoscibilità e la comunicazione di un valore intrinseco dei prodotti del territorio, anche con l’elaborazione di un marchio identificativo, che potrebbe essere legato anch’esso al concetto delle “Terre dei Principi di Trabia”;

- il supporto alla comunicazione e alla promozione on-line mediante la messa a disposizione delle imprese locali di app e portali web ad accesso gratuito per la promozione esterna del territorio e dei prodotti locali;

- l’internazionalizzazione e l’apertura di nuovi mercati, a partire dalle opportunità offerte dai progetti di gemellaggio in corso di perfezionamento, per avviare nuove forme di cooperazione e di partnership internazionale; potrebbero anche essere previste azioni di sostegno per la partecipazione in gruppi alle principali fiere di settore.

69 Le prime tre azioni riguardano interventi a completamento di quanto già previsto per la linea di azione L_s 1.8 relativa all’avvio del marketing territoriale turistico, cui si rimanda e a cui dovrà legarsi la più generale promozione delle tipicità del territorio.

Risulta di particolare interesse l’azione di gemellaggio in corso tra il Comune di Trabia e la città di Landernau, Francia, regione della Bretagne, avviato nell’ambito di una iniziativa di Incoming di operatori esteri provenienti dal Dipartimento di Brest (Francia) prevista dal Progetto Operativo 1/2013 “Rural Way” che il Gal Metropoli Est ha coordinato con la stipula di un Protocollo di Intesa tra la Camera di Commercio di Palermo e la Camera di Commercio di Brest. Tale protocollo è finalizzato ad intensificare le relazioni commerciali e produttive tra i due territori, nella cornice del gemellaggio già realizzato tra i comuni di Baucina, e Ventimiglia di Sicilia e le Municipalità di Guillers, Plougastel e Bohars, che sarà ulteriormente allargato ai Comuni di Casteldaccia, Santa Flavia e Trabia e le Municipalità di Ploumoguer, Gouesnou e Landernau, tutti comuni della cintura metropolitana di Brest, grande porto atlantico, seconda città della Regione della Bretagne francese. Il 26 gennaio 2015 è stato sottoscritto il Patto di Fratellanza tra le due cittadine, primo passo per la concretizzazione della procedura di gemellaggio internazionale. Tale gemellaggio risulta di particolare interesse in quanto può aprire nuove prospettive di promozione territoriale, ma, soprattutto, può consentire di avviare progetti concreti di cooperazione internazionale, sul fronte turistico e della promozione e commercializzazione dei prodotti locali. I progetti di gemellaggio permettono di conseguire alcuni benefici importanti. Potrebbero permettere, mediante la condivisione di buone pratiche, il rafforzamento della capacità amministrativa a livello locale mediante il confronto tra l’operato dei due Comuni e soprattutto potrebbe consentire, se adeguatamente sviluppato, di apprendere e insegnare, buone pratiche di sviluppo locale. A livello comunitario il tema della cooperazione transnazionale, come è notorio, è considerato di fondamentale importanza. Con il Programma "EUROPA PER I CITTADINI" 2014-2020, a regia diretta comunitaria, saranno sostenute azioni per “incoraggiare la partecipazione democratica e civica dei cittadini a livello dell'Unione sviluppando la consapevolezza dei cittadini sul processo decisionale dell'Unione e promuovendo opportunità di impegno e volontariato interculturale a livello unionale”. Il programma è strutturato su due assi e un'azione orizzontale: • asse 1: memoria europea: sensibilizzare alla memoria, alla storia e ai valori comuni e alle finalità dell'Unione; • asse 2: impegno democratico e partecipazione civica: incoraggiare la partecipazione democratica e civica dei cittadini a livello dell'Unione. Le misure comprese in questo secondo asse sono: gemellaggi di città reti tra città progetti della società civile

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Questa misura intende sostenere i progetti che fanno incontrare una pluralità di cittadini di città gemellate su tematiche in linea con gli obiettivi del programma, mobilitando i cittadini a livello locale e unionale per dibattere su questioni concrete che figurano sull'agenda politica europea, questa misura si prefigge di promuovere la partecipazione civica al processo decisionale dell'Unione e di sviluppare opportunità d'impegno societale e di volontariato a livello unionale. Ulteriori forme di partenariato internazionale potranno essere sostenute a valere sui diversi strumenti operativi della programmazione 2014-2020 a regia regionale o nazionale. Nel PO FESR 2014-2020, nell’ambito dell’Asse prioritario 3: Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, sono previste specifiche misure a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese Nel PSR 2014-2020, nell’ambito della Misura 16, Cooperazione, si prevede il sostegno alla creazioni di reti di partenariato nell’ambito della costruzione del Partenariato Europeo per l’innovazione (PEI) in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura.

Interventi compresi nella linea integrata di azione AZ 2.2.1Elaborazione di un marchio dei prodotti tipici della “Terra dei Principi di Trabia” e del relativo disciplinare di qualità AZ 2.2.2 Realizzazione di una vetrina dei prodotto locali nei punti di accoglienza turistica comunale AZ 2.2.3 Implementazione del portale turistico avviato dal GAL come vetrina per le produzioni tipiche locali AZ 2.2.4Integrazione della promozione dei prodotti agricoli di qualità e della gastronomia locale nel marketing turistico del territorio AZ 2.2.5 Partecipazione delle imprese locali alle principali fiere di settore AZ 2.2.6 Perfezionamento dei gemellaggi e avvio di progetti di partnership economica e promozionale

Azioni di governance istituzionale e di partenariato attivabili E’ necessario attivare tutte le iniziative, previste dalla specifica linea di azione 1.1.9 per le “politiche di rete”, per l’inserimento del sistema economico locale in un quadro di riferimento più ampio, con particolare riferimento all’adesione del Comune alle forme di partenariato territoriale attivate, a partre dal Distretto Turistico e il Gruppo di Azione Locale, al fine di ottimizzare le azioni di comunicazione, promozione e marketing in coordinamento e rete con i comuni vicini, per la costruzione di un’offerta territoriale integrata e di scala adeguata che sia competitiva. Appare inoltre necessario che il Comune, nell’ambito delle procedure di attuazione del Piano Strategico, si faccia promotore dell’incontro tra le categorie produttive locali e il sistema turistico locale, al fine di definire congiuntamente alla promozione dell’offerta turistica diversificata, anche operazioni di promozione delle tipicità del territorio, con reciproci vantaggi. Alcuni temi comuni saranno legati alla promozione delle specificità delle produzioni agricole locali (olio e nespole soprattutto), della tradizione gastronomica e della pasta, le tradizioni del mondo della pesca, le produzioni dell’artigianato locale.

71 Coerenza con la programmazione dello sviluppo regionale 2014-2020

Per AZ 2.2.1/.3/.4/.5 Piano di marketing PO FESR 2014-2020 Asse prioritario 3: Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese Azione 3.4: Incrementare il livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi

PSR 2014-2020 Misura 16 Cooperazione nel mondo rurale Sottomisure 16.3 e 16.10

Per AZ 2.2.6 Gemellaggi e cooperazione internazionale Programma "EUROPA PER I CITTADINI" 2014-2020 Asse 2: impegno democratico e partecipazione civica: incoraggiare la partecipazione democratica e civica dei cittadini a livello dell'Unione.

Stima dei costi a carico pubblico Le azioni sono a carico dei privati o a valere sui fondi comunitari 2014-2020.

72

LS 2.3 Infrastrutture e servizi per l’impresa

La linea di azione si suddivide in due azioni di servizio e in un intervento infrastrutturale.

Le azioni di servizio all’impresa sono: - la facilitazione dei processi amministrativi comunali, mediante semplificazione amministrativa, predisposizione di tutta la modulistica e la pubblicazione on-line di tutti i regolamenti comunali e la digitalizzazione dei processi amministrativi, con l’istituzionalizzazione dell’uso della PEC e della firma digitale a livello comunale; - la creazione di uno sportello per le imprese di informazione, supporto ed assistenza.

Lo sportello per le imprese, da attivare presso il SUAP, è pensato per offrire alcuni dei servizi tipici: - informazioni volte a supportare l’operatore economico nell’accesso a incentivi e finanziamenti agevolati e ordinari; - informazioni sulla disponibilità all'interno del territorio di aree per uso produttivo; - diffusione di altre informazioni utili come quelle riguardanti: - le opportunità di sviluppo all'estero; - le manifestazioni fieristiche internazionali, nazionali e regionali; - gli strumenti di sostegno al processo di internazionalizzazione delle imprese.

Oltre ai servizi di tipo informativo, lo sportello potrà anche attivare ulteriori servizi, integrando l’Ufficio con personale specializzato nello sviluppo di impresa: - coordinamento operativo con gli sportelli territoriali di agenzie istituzionalmente proposte; - attività di primo accompagnamento per i potenziali imprenditori; - accompagnamento per la predisposizione dei progetti di impresa.

L’intervento infrastrutturale consiste nella progettazione e realizzazione della zona artigianale, nell’area D1 specificatamente individuata dal nuovo strumento urbanistico generale (PRG) adottato nel 2008, posta immediatamente a monte dell’autostrada, lungo la strada che collega la S.S. 113 alla Contrada S.Onofrio, in zona equidistante dai due centri abitati, destinata ala localizzazione di nuove attività produttive artigianali e commerciali. L’area D1 risulta complessivamente estesa 11,73 ha, per come si ricava dalle tabelle di dimensionamento allegate al PRG (elaborato TAV 1i). L’attuazione urbanistica dell’intervento dovrà

73 avvenire previa predisposizione di Piano per gli Insediamenti Produttivi (P.I.P.) esteso a tutta la zona omogenea, secondo quanto previsto dall’art.39 delle Norme di Attuazione del PRG

Stralcio del PRG con indicata l’area D1 destinata a zona per attività produttive

Il Piano per l’Insediamenti Produttivi (PIP) è uno strumento di pianificazione urbanistica attuativa attribuito alle Amministrazioni Comunali al fine di garantire un’organica e coordinata pianificazione delle aree destinate al sistema produttivo dal Piano Regolatore Generale (aree D).

I PIP, istituti dall’art. 27 della Legge 865/71, rappresentano la risposta all’esigenza di normare la predisposizione di strumenti attuativi per la pianificazione delle aree da destinare ad insediamenti produttivi, con l’obiettivo di consentire all’Amministrazione Comunale di pianificare in maniera organica gli insediamenti produttivi attuando le previsioni del PRG, di regolare l’attività edificatoria nell’area interessata e di consentire l’espropriazione delle aree necessarie. Le aree individuate nel P.I.P. vengono espropriate dal Comune e suddivise in lotti che successivamente sono ceduti agli operatori economici mediante la cessione in proprietà o la concessione del diritto di superficie a prezzi in genere inferiori rispetto a quelli di mercato, al fine di incoraggiare la localizzazione di nuove attività produttive. A loro volta gli imprenditori insediati devono sottostare alle convenzioni che disciplinano i rapporti e gli obblighi nei confronti dell’Amministrazione nella progettazione e realizzazione degli interventi edilizi.

Circa l’iter procedurale, il PIP segue le normali procedure urbanistiche previste dall’art.12 della L.r. 71/78, che prevede l’approvazione comunale del piano particolareggiato, tranne il caso di approvazione prima dell’approvazione del PRG già adottato, caso in cui è necessaria l’approvazione a livello regionale. Una volta redatto, si procede con l’adozione del PIP da parte del Consiglio Comunale e con il successivo deposito presso la Segreteria Comunale per consentire la possibilità del deposito di osservazioni

74 ed opposizioni al PP. Il Consiglio Comunale approva il PIP per decreto con le varianti al piano in caso di accoglimento delle osservazioni presentate.

Il progetto del PIP deve indicare:

 la rete stradale e la delimitazione degli spazi da destinare ad opere o impianti di pubblico interesse;  la suddivisione in lotti e la loro utilizzazione;  l’ubicazione, la tipologia e le modalità costruttive dei vari edifici;  la relazione di spesa e gli elenchi catastali delle proprietà comprese nel piano.

Una volta approvato, il PIP riceve attuazione con l’acquisizione da parte dell’Amministrazione Comunale dei territori interessati, solitamente mediante esproprio con cessione bonaria e con la realizzazione da parte dell’ente pubblico delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Le aree espropriate sono cedute per una quantità non superiore al 50% in proprietà; il resto conserva il diritto di superficie: in entrambi i casi la cessione è subordinata a una convenzione tra Comune e destinatari. In caso di cessione delle aree in proprietà, la convenzione deve stabilire:

 Il prezzo di vendita, pari al costo di acquisizione, maggiorato degli oneri di urbanizzazione  Le caratteristiche costruttive e tipologiche degli edifici da realizzare  I termini di inizio e di ultimazione degli edifici.

In caso di cessione di diritto di superficie, la convenzione deve stabilire:

 Il costo della concessione  Le caratteristiche costruttive e tipologiche degli edifici da realizzare  I termini di inizio e di ultimazione degli edifici  I criteri per la determinazione del corrispettivo, in caso di rinnovo della concessione.

La cessione della aree dovrà avvenire mediante procedura di bando pubblico.

In riferimento a tale azione, il Comune ha predisposto un progetto preliminare, incluso nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2014-2016, che prevede una spesa complessiva di €.4.500.000,00, di cui: - €. 2.943.000 per importo dei lavori a base d’asta - €. 1.006.500 per somme a disposizione - €. 500.000 per espropri

Tali somme potranno essere reperite a valere su fondi regionali specifici per la realizzazione di aree produttive.

75 Considerata la rilevanza della somma stimata e la difficoltà a reperire le risorse necessarie, potranno essere valutate anche soluzioni alternative alla completa realizzazione pubblica degli interventi di urbanizzazione, secondo le previsioni dell’art.36 della L.r. n.30/97, comma 1°, assegnando l’onere della pianificazione attuativa e della realizzazione delle opere di urbanizzazione a consorzi o coopertive di operatori economici insediabili nell’area artigianale:

Art. 36 L.r. 30/97 Urbanizzazione aree artigianali 1. Le aree degli strumenti urbanistici generali destinate a zona omogenea D, indipendentemente dalle norme di attuazione degli stessi strumenti urbanistici, possono essere assegnate agli operatori economici o a loro consorzi o cooperative mediante piani attuativi, redatti dagli stessi operatori ed approvati dal Consiglio comunale, per l'acquisizione ed urbanizzazione di aree artigianali.

In alternativa, potrà essere previsto, in sede di regolamento del PIP, che le opere di urbanizzazione primaria, definite in apposito progetto esecutivo, vengano eseguite a cura e spese degli assegnatari delle aree a scomputo degli oneri concessori, mediante apposita convenzione da stipulare con il Comune, in cui siano stabilite le condizioni, i tempi e le modalità necessarie alla completa attuazione degli interventi, richiedendo le adeguate forme di garanzia finanziaria (bancaria o assicurativa).

Tali ipotesi consentono di ipotizzare forme di partenariato pubblico/privato, disciplinate da apposita convenzione, che consentano di sgravare dell’onere realizzativi il Comune, a vantaggio dei privati ed assicurando la rapidità dell’intervento e l’efficacia rispetto alle concrete esigenze degli operatori richiedenti.

Interventi compresi nella linea integrata di azione AZ 2.3.1 Digitalizzazione dei processi amministrativi comunali AZ 2.3.2 Servizio di assistenza tecnica per la progettazione innovativa AZ 2.3.3 Realizzazione area attrezzata per insediamenti artigianali

Azioni di pianificazione/programmazione a carico del Comune di Trabia Relativamente alla realizzazione dell’area artigianale, l’attuazione dell’intervento resta subordinato, secondo le norme di attuazione del nuovo P.R.G., alla redazione ed approvazione di P.I.P. di iniziativa pubblica a carico del Comune, in base al quale saranno previste le opere di urbanizzazione, le reti dei servizi e la suddivisione in lotti da assegnare alle imprese richiedenti. In alternativa alla pianificazione particolareggiata di iniziativa comunale, ai sensi dell’art.36 della L.r.30/97, questa potrà essere affidata a operatori economici riuniti in consorzi o cooperative, ai quali verranno assegnate le aree lottizzate, in seguito alla realizzazione degli espropri e delle opere di urbanizzazione.

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Coerenza con la programmazione dello sviluppo regionale 2014-2020

Per AZ 2.3.1/2 Digitalizzazione dei processi amministrativi comunali PO FESR 2014-2020 Asse prioritario 2: Agenda digitale Azione 2.3: Digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali pienamente interoperabili

Per AZ 2.3.2 Servizio di assistenza tecnica per la progettazione innovativa PO FESR 2014-2020 Asse prioritario 3: Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese Azione 3.5.1: Incentivi di supporto alla nascita di nuove imprese attraverso l’offerta di servizi

PSR 2014-2020 Misura 2 Servizi di consulenza e di assistenza alla gestione delle aziende Sottomisura 2.2 Sostegno alla creazione ed avviamento di servizi di consulenza aziendale per la gestione di aziende agricole

Stima dei costi a carico pubblico Per gli interventi di servizio si stima un costo a carico del Comune di Trabia: AZ 2.3.1.- digitalizzazione dei processi amministrativi €. 10.000,00 AZ 2.3.2- assistenza tecnica alle imprese €. 20.000,00 totale azioni di servizio €. 30.000,00

AZ 2.3.3. Per l’intervento infrastrutturale dell’area artigianale si stimano i seguenti costi: - progettazione urbanistica (PIP) €. 20.000,00 In riferimento a tale azione, il Comune ha predisposto un progetto preliminare, incluso nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2014-2016, che prevede una spesa complessiva di €.4.500.000,00, di cui: - €. 2.943.000 per importo dei lavori a base d’asta - €. 1.006.500 per somme a disposizione - €. 500.000 per espropri

La realizzazione dell’area artigianale potrà trovare capienza nei finanziamenti regionali dedicati alle infrastrutture a servizio delle imprese oppure essere realizzata in partenariato con consorzi o cooperative di operatori economici insediabili, mediante convenzione ai sensi dell’art.36 della L.r.30/97.

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78 LS_3 Accrescere la sostenibilità energetica e ambientale

Obiettivo

Realizzare gli interventi per migliorare la sostenibilità energetica nel territorio e per migliorare l’impatto sull’ambiente delle attività umane previsti nel Piano comunale di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), utilizzando le risorse a disposizione nella nuova programmazione della Strategia europea per il 2020 come opportunità di sviluppo economico per le attività del territorio.

Risultati attesi al 2020

Realizzare gli interventi previsti dal PAES (riduzione 20% emissioni CO2, rispetto al 2011) Stimolare la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico (Classe C per tutti gli edifici) Stimolare la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio privato (560 piccoli interventi edilizi) 400 impianti fotovoltaici domestici (3-6 kWp) 400 impianti solari termici domestici Migliorare la qualità delle acque da balneazione (riduzione 20% livelli FIB) Raggiungere gli standard di legge nella raccolta differenziata e risparmiare (differenziata al 70%)

79

LS 3.1 Attuazione del Piano di Azione comunale per l’Energia Sostenibile

La visione prospettica del piano pone al centro delle strategie di intervento la sostenibilità delle politiche di intervento, declinata sia a livello di sostenibilità ambientale, che di accrescimento della sostenibilità energetica del territorio.

Il Consiglio Comunale di Trabia ha recentemente approvato con delibera n.68 del 29.10.2014, il Piano comunale di azione per l’Energia Sostenibile (PAES) che individua le modalità attuative per il perseguimento e il superamento degli obiettivi comunitari in tema di sostenibilità energetica (c.d strategia del “20-20-20” al 2020) Il PAES individua rilevanti azioni per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico e privato e per l’incremento e la diffusione dell’uso delle fonti rinnovabili, segnatamente dell’energia solare.

Il Piano strategico accoglie gli obiettivi individuati dal PAES e li integra nel piano di sviluppo locale.

80 Gli interventi individuati nel PAES sul patrimonio edilizio pubblico sono i seguenti:

Interventi di riqualificazione energetica Impianti fotovoltaici

Riqualificazione energetica "Case San Realizzazione di n. 2 impianti Filippo", biblioteca e servizi sociali fotovoltaici sulle coperture delle "case San Filippo, biblioteca e servizi sociali, Riqualificazione energetica Palazzo kwp 20+15 comunale Via C.Colombo Realizzazione impianto fotovoltaico su spogliatoi capo sportivo, kwp10 Riqualificazione energetica Palazzo comunale Via Spalla Realizzazione impianto fotovoltaico su Riqualificazione energetica edificio Via copertura Palestra G.Leopardi, 11 kwp

Cappuccini Realizzazione impianto fotovoltaico su Riqualificazione energetica Asilo Nido copertura Scuola El. L.Capuana, 10 kwp

Realizzazione impianto fotovoltaico su Riqualificazione energetica Scuola copertura Scuola El. G.La Masa, 15 kwp Elementare L.Capuana Riqualificazione energetica Scuola Realizzazione impianto fotovoltaico su copertura Palestra C.da Madonna, 80 Elementare G.La Masa kwp Riqualificazione energetica Scuola Media Giovanni XXIII

Riqualificazione energetica Palestra G.Leopardi

Riqualificazione energetica Palestra C.da Madonna

Efficientamento energetico campo sportivo e pertinenze Efficientamento energetico impianti di depurazione

Preliminarmente alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico, dovrà essere eseguita la diagnosi energetica del patrimonio edilizio comunale, al fine di definire le condizioni di partenza di ciascun immobile e gli interventi più efficaci per il raggiungimento di una prestazione energetica pari almeno alla Classe C, sia in termini di risparmio energetico e adeguamento degli impianti che di uso delle fonti rinnovabili. La diagnosi energetica dovrà anche determinare in maniera analitica i fabbisogni ed i costi necessari per ciascun intervento. Il costo della riqualificazione energetica è difficilmente stimabile allo stato attuale, ma discenderà dalla diagnosi energetica degli edifici. Le risorse economiche potranno essere reperite nell’ambito delle azioni previste dal nuovo Programma Operativo Regionale FESR 2014 2020, sugli obiettivi prioritari inerenti la sostenibilità energetica e l’adeguamento ai cambiamenti climatici, per i quali la dotazione di un PAES risulta essere pre-condizione Per quanto riguarda la realizzazione degli impianti fotovoltaici viene stimato un costo di circa €.355.000,00.

81 Altro intervento rilevante previsto dal PAES riguarda la riqualificazione dell’impianto di illuminazione pubblica mediante sostituzione degli apparecchi illuminanti tradizionali con illuminazione a LED, al fine di conseguire un rilevante risparmio energetico e, dunque, economico. Tale intervento troverà capienza nell’ambito del sostegno del Fondo JESSICA per l’attuale fase di programmazione europea per un importo di €. 1.210.000,00. Il cronoprogramma di attuazione del PAES pone come obiettivo temporale di attuazione il 2020 e, coerentemente con il Patto dei Sindaci europei sottoscritto dal Comune e le linee guida JRC, fissa degli obiettivi intermedi di verifica e monitoraggio che dovranno essere accuratamente rispettati.

Di seguito si riporta il cronoprogramma definito dal PAES, dove: al 2014 è stato realizzato il PAES e l’IBE (inventario di base delle emissioni); nel 2016 dovrà essere redatto un Relazione di Intervento (RI) sullo stato di attuazione; nel 2018 dovrà essere redatto l’IME (Inventario di Monitoraggio delle Emissioni) nel 2020 dovrà essere redatta una Relazione di Intervento sull’attuazione del Piano

82 Il monitoraggio rappresenta una parte importante nonché obbligatoria nel processo di attuazione del PAES, che non è un documento “statico”, anzi deve essere uno strumento flessibile e aggiornabile in relazione dell’evoluzione degli scenari previsti. Il Comune di Trabia, in conformità alle linee guida JRC, si impegna a presentare ogni 2 anni dall’avvio del Piano una Relazione di Intervento, contenente informazioni qualitative sull’attuazione del PAES ed una sua un’analisi qualitativa, correttiva e preventiva. Il report biennale conterrà, tra gli altri, i dati relativi alle percentuali di risparmio energetico, la produzione di energia da fonti rinnovabili e la percentuale di riduzione delle emissioni di CO2 ottenuti con le azioni previste dal PAES. Il Comune si impegna, inoltre, a presentare ogni 4 anni una Relazione di Attuazione con informazioni quantitative sulle misure messe in atto, gli effetti sui consumi energetici e sulle emissioni, stabilendo eventuali azioni correttive e preventive in caso di scostamento dagli obiettivi. Tale Relazione di Attuazione deve necessariamente includere un inventario aggiornato delle emissioni di CO2 (Inventario di Monitoraggio delle Emissioni, IME). Dall’analisi dei risultati ottenuti dall’IME, l’Amministrazione potrà fare tutta una serie di valutazioni in merito alle azioni, aumentando/riducendo le risorse che erano state destinate aduna specifica Azione, sostituire un’Azione se si dovesse verificare che questa non stia producendo i risultati preventivati, oppure aggiungerne altre.

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LS 3.2 Riqualificazione energetica del patrimonio edilizio privato

Il PAES non si occupa solo del patrimonio edilizio pubblico, ma, con un approccio globale al problema, individua anche tutta una serie di azioni per stimolare la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio privato, la cui attuazione diventa altrettanto determinante per il conseguimento del risultato prefissato, costituendo i consumi privati nelle abitazioni una aliquota rilevante dei consumi energetici locali.

Il Piano strategico individua le azioni per la riqualificazione energetica come il volano per attivare un più complessivo programma di intervento di riqualificazione sul patrimonio edilizio privato, mobilitando le risorse private con un programma integrato di intervento per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio privato, a regia comunale, sfruttando le attuali favorevoli opportunità offerte dalle detrazioni fiscali IRPEF per gli interventi di riqualificazione energetica e le favorevoli condizioni finanziarie attivabili con i prestiti BCE Tltro (Targeted long term refinancing operation) a tassi agevolati. Il programma integrato di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio privato, a costo nullo per la pubblica amministrazione, che assumerebbe il compito di indirizzo e coordinamento, può essere attivabile nel breve periodo, con funzione anticiclica, stimolando l’edilizia per rispondere nell’immediato alla crisi economica del territorio, nell’attesa che gli investimenti nel rilancio del turismo diano i loro frutti , nel medio periodo.

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Dall’analisi dello stato di fatto del patrimonio edilizio residenziale esistente, per come emerge dai dati dell’ultimo Censimento Generale Istat (2011), emergono i seguenti fabbisogni:

Dai fabbisogni rilevati e in relazione alle potenzialità di intervento ipotizzabili, tenuto conto sia degli obblighi di legge, che degli incentivi fiscali esistenti (detrazione del 65%, L.r 6/2010) è stata operata la seguente stima, che ipotizza il recupero di 1/3 degli edifici abbandonati e la riqualificazione energetica del 10% del patrimonio edilizio residenziale occupato da residenti:

La stima conduce ad un importo di lavori edili attivabile nel breve periodi di oltre 11 ml.ni di euro, che può certamente rappresentare uno stimolo efficace per l’economia locale. Inoltre, considerato che è possibile ipotizzare realisticamente che la riqualificazione energetica “tiri” anche ulteriori interventi di riqualificazione edilizia, ipotizzando un moltiplicatore 2 degli investimenti, si arriva ad una quota di oltre 20 ml.ni di euro. Tale linea di azione necessita di una efficace campagna di sensibilizzazione e comunicazione presso i cittadini dei vantaggi possibili dall’esecuzione degli interventi, sia in termini di risparmio energetico che di convenienza economica, legata alla coincidenza, non riproducibile nel tempo, di rilevanti detrazioni fiscali e di disponibilità potenziale di credito a tasso agevolato. Tale azione di sensibilizzazione sarà svolta, secondo le indicazioni del PAES, mediante eventi informativi, materiale divulgativo e un progetto di sensibilizzazione nelle scuole, oltre alla realizzazione di apposita sezione nel sito web comunale. Il Comune dovrà inoltre impegnarsi nell’immediato, come indicato nel PAES, alla redazione di un apposito capitolo del Regolamento Edilizio Comunale sulla riqualificazione energetica dell’edilizia, che

85 recepisca a livello comunale gli obblighi e gli incentivi legislativi esistenti nella normativa nazionale e regionale in materia.

Il Comune di Trabia, nell’ambito del piano integrato di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio privato, con il coinvolgimento delle imprese installatrici locali e dei tecnici locali, dovrà farsi promotore della creazione di Gruppi di Acquisto Solare a cui potranno aderire i cittadini che vorranno installare un impianto solare fotovoltaico e per solare termico. Il gruppo potrà contrattare prezzi di realizzazione degli impianti economicamente più vantaggiosi rispetto al singolo cittadino, producendo economie di scala interessanti, che dovrebbero stimolare la fattibilità degli interventi di riqualificazione energetica. Il PAES stima entro il 2020 di coinvolgere: - per quanto riguarda il fotovoltaico, circa 400 famiglie, a cui potranno essere aggiunti anche gli addetti del settore terziario, per un importo complessivo di circa €. 2.400.000,00; - per quanto riguarda il solare termico , sempre 400 famiglie, a cui potranno essere aggiunti anche gli addetti del settore terziario, per un importo complessivo di circa €. 460.000,00.

Il programma integrato di intervento per la riqualificazione energetica ed edilizia del patrimonio abitativo esistente, si articola in diverse azioni: - sensibilizzazione e comunicazione dei vantaggi dell’operazione; - individuazione di ambiti del tessuto urbano omogenei dove attivare l’integrazione delle operazioni di riqualificazione energetica; - promozione di avviso pubblico per manifestazione di interesse all’operazione, rivolto agli operatori economici, ai tecnici professionisti ed ai proprietari; - stipula di protocolli di intesa tra proprietari, imprese edili ed impiantistiche e professionisti locali per il coordinamento delle attività e la realizzazione di economie di scala mediante l’integrazione degli interventi; - creazione dei gruppi di acquisto solare; - presentazione del progetto a istituti bancari per il finanziamento alle imprese a tasso agevolato, nell’ambito delle operazioni Tltro (Targeted long term refinancing operation) promosse dalla BCE. - interfaccia e supporto amministrativo per la corretta finalizzazione delle pratiche edilizie; - sgravi contributivi inerenti gli eventuali oneri concessori e amministrativi.

L’insieme di tali azioni dovranno essere definite nel dettaglio da un preliminare Studio di Fattibilità (SdF) da realizzare nel breve termine, a carico del Comune di Trabia.

86

Di seguito, con alcuni schemi a blocchi si illustra il processo attivabile con il piano integrato.

87

LS 3.3 Il mare pulito

La realizzazione del progetto di potenziamento ed adeguamento del depuratore di C.da Piani e Giardini, consentirà, con un dimensionamento equivalente a 20.000 abitanti, di coprire l’intero fabbisogno del Comune di Trabia, conseguendo una depurazione di secondo livello che consentirà di migliorare ulteriormente la qualità delle acque del mare per la balneazione. Tale progetto, finanziato dal Ministero dell’Ambiente con risorse comunitarie dell’APQ per la depurazione in Sicilia, dovrà essere realizzato entro il 2015. Il nuovo ciclo depurativo si svilupperà nelle seguenti unità di trattamento che verranno dislocate nell’area di attuale pertinenza del depuratore:

Sono previsti inoltre interventi di adeguamento in diversi punti della rete fognaria con nuovi tratti di collettore e impianti di sollevamento. L’intervento principale sulla rete fognaria consiste nella nuova stazione di sollevamento all’impianto in località Giardini 33. Il costo dell’intervento , secondo quanto indicato nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche è pari complessivamente a €. 4.367.000,00, di cui

La linea strategica prevede successivamente l’adozione di una serie di azioni volte a consolidare il risultato del buon livello di qualità delle acque di balneazione, ottenuto mediante l’investimento sul depuratore.

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In questa prospettiva, il piano individua come strategica la corretta gestione del sistema degli scarichi nel territorio, che dovrà essere verificata con un’attività di monitoraggio della conformità degli impianti di scarico dell’edilizia stagionale della fascia costiera, mediante una verifica dell’effettivo allacciamento alla rete fognaria passante per la S.S.113 o il corretto smaltimento a norma in fosse del tipo Imhoff, in coerenza con le normative di settore di livello nazionale e regionale.

Una ulteriore azione di monitoraggio avrà invece un valore dimostrativo e di stimolo per la qualificazione del territorio. Si propone di monitorare annualmente il livello di rating raggiunto dal territorio rispetto ai parametri indicati dalla FEE per il conseguimento della certificazione della Bandiera Blu, massimo riconoscimento internazionale in tema di qualità delle destinazioni turistiche balneari sostenibili. Lo scopo dell’azione è quello di stimolare la percezione positiva crescita della sostenibilità dello sviluppo turistico determinata dal Piano Strategico ed allo stesso tempo definire un indicatore qualificato della corretta attuazione degli obiettivi del piano. L’adozione del monitoraggio dei criteri FEE Bandiera Blu, scaturisce dal paradosso che, mentre la qualità delle acque di balneazione del Comune di Trabia, di livello buono ed anche eccellente, come dimostrato nelle analisi di contesto, consentirebbe di avanzare una candidatura per il riconoscimento della prestigiosa Bandiera Blu, tutto il resto dei servizi turistici e dei parametri di sostenibilità ambientale non consente di raggiungere quel livello minimo richiesto dalle norme FEE. La crescita del rating FEE Bandiera Blu, condotto a livello comunale, costituirà, dunque, non solo utile strumento per monitorare il miglioramento della qualità della acque marine, ma, soprattutto, un valido parametro per misurare il successo delle azioni del Piano Strategico per l’innalzamento della qualità e della sostenibilità della destinazione turistica balneare.

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LS 3.4 Raccolta differenziata al 70%

In Italia, la disciplina della gestione dei rifiuti è regolata dal D Leg.vo 152/2006, che all’art. 205 fissava i seguenti limiti minimi di raccolta differenziata: entro il 2006: 35 % di raccolta differenziata entro il 2008: 45 % di raccolta differenziata entro il 2012: 65 % di raccolta differenziata

La legge regionale L.r.9/2010 fissa l’obiettivo del raggiungimento al 2015 del 65% della raccolta differenziata, con recupero materia al 50% (art.9, comma 4, obiettivi del piano regionale di gestione dei rifiuti): entro il 2010: 20 % di raccolta differenziata entro il 2012: 40 % di raccolta differenziata entro il 2015: 65 % di raccolta differenziata Tali obiettivi, ad eccezione di alcuni territori virtuosi, sono lontani dall’essere raggiunti in tutta la Sicilia.

90 Trabia, raccolta differenziata in % (2006-2013)

70

60

50

40 Trabia 33,27 ATO PA5 30 Sicilia

15,84 17,94 20 14,45 12,60 10,70 7,90 10 6,70 8,35 1,90 0 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Fonte: ATO PA5 Il Comune di Trabia negli ultimi anni ha incrementato notevolmente la percentuale di raccolta differenziata, con uno scarto dal 2006 (1,90 %) al 2012 (17,94%) pari a + 16 % in sei anni, con una regressione nel 2013 (8,35 %). Tale progresso appare incoraggiante, soprattutto se si considera che nel 2006 la raccolta differenziata praticamente era inesistente e che il trend di crescita è di molto superiore a quello regionale e provinciale. I valori raggiunti sono però ancora inferiori alla media dell’Ambito Territoriale (33 % in ATO PA5 nel 2012) e lontanissimi dagli obiettivi di legge, per altro irraggiungibili per la quasi totalità dei Comuni siciliani.

Un altro dato rilevante riguarda la produzione totale di rifiuti, che nel territorio comunale è scesa di circa 11% al 2013, rispetto al dato del 2006. Il dato risente della crisi economica, che comporta meno produzione di rifiuti. Più evidente il calo dei rifiuti indifferenziati, calati di quasi il 20% (2006-2012), grazie all’incremento della raccolta differenziata. Ciò a fronte di un aumento sensibile dei residenti, da circa 9.000 a 10.311 abitanti (Istat, 2013).

Trabia, quantità rifiuti (2006-2013)

7 000 000

6 000 000 5 687 460 5 725 791 5 537 422 5 711 860 5 058 500 5 000 000 5 574 820 5 004 459 5 389 304 4 945 060 4 000 000 4 806 840 4 586 340 4 150 760 3 000 000

2 000 000

1 000 000

- 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Rifiuti, totale Rifiuti indifferenziati

Fonte: ATO PA5 91

E’ dunque necessario concertare con l’organo di gestione dell’Ambito Territoriale un piano avanzato per una crescita sensibile della raccolta differenziata, sia per pervenire al rispetto dei limiti di legge, sia per ridurre il carico finanziario del conferimento in discarica, che, come già detto, vincola somme enormi di denaro sottraendole allo sviluppo del territorio. Di seguito si rappresenta il costo del servizio di raccolta rifiuti richiesto dall’ATO PA5 dal 2005, da quando ha ricevuto le competenze in materia. Il costo del servizio, inizialmente pari a circa € 1.300.000,00, raggiunge nel 2012 la considerevole cifra di €. 2.230.000,00, Colpisce il fatto che, dal 2005 al 2013, a fronte di una riduzione dei rifiuti indifferenziati (- 19%), ovvero una riduzione dei rifiuti conferiti in discarica, il costo dl servizio di raccolta e smaltimento rifiuti sia aumentato del 70% .

Trabia, costi servizio ATO PA5

€ 2 400 000,00

€ 2 200 000,00 € 2 230 000,00

€ 2 000 000,00 € 1 968 696,00 € 1 856 632,00 € 1 800 000,00 € 1 700 000,00 € 1 600 000,00 € 1 600 000,00 € 1 500 000,00 € 1 400 000,00 € 1 400 000,00 € 1 300 000,00 € 1 200 000,00

€ 1 000 000,00 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Fonte: Comune di Trabia

Il piano strategico, stante il livello attuale, nonostante gli obiettivi di legge al 65% nel 2015, realisticamente individua l’obiettivo del raggiungimento della quota minima di legge al 2020. Tale obiettivo, oltre che un obbligo di legge, viene ritenuto strategico per il Comune di Trabia. Questo per diverse motivazioni, tutte convergenti nel piano di sviluppo locale. Una efficace raccolta differenziata dei rifiuti rappresenta un obiettivo innanzi tutto di civiltà, in particolare in questo periodo in cui anche la Sicilia si trova ad affrontare l’ennesima ”emergenza rifiuti” e l’ennesima procedura di infrazione comunitaria. La riduzione dei rifiuti smaltiti in discarica, oltre a rappresentare un obbligo di Legge, il cui mancato rispetto comporta il pagamento di maggiorazioni sugli oneri di conferimento dei rifiuti tal quali, rappresenta uno degli obiettivi della sostenibilità perseguito dal Programma Operativo Regionale PO FESR 2014-2020, che dedicherà a questa linea di intervento importanti risorse, che rappresentano un’opportunità anche per il Comune di Trabia per allinearsi ai requisiti nazionali, pretesi anche a livello europeo. Una efficace raccolta differenziata si impone nell’immediato per ridurre il peso dei costi della raccolta rifiuti convenzionale e del conferimento in discarica, che grava in maniera

92 insostenibile sui bilanci comunali, vincolando di fatto le potenzialità progettuali dell’Ente Locale. Differenziare i rifiuti significa anche liberare risorse da allocare sugli obiettivi di sviluppo. La percentuale di raccolta differenziata è inoltre un indicatore presente in tutte le forme di certificazione della destinazione turistica. In una prospettiva di sviluppo turistico, dunque, pulizia degli spazi pubblici, decoro urbano ed efficace raccolta differenziata sono interventi improcrastinabili.

L’obiettivo non è facile da raggiungere perché, oltre alla totale copertura con un servizio porta a porta nei due centri abitati, presuppone anche l’attivazione di un efficiente servizio di raccolta differenziata nelle aree di residenza stagionale, dove, nei mesi estivi, per il notevole afflusso di villeggianti, stimati dal PRG in 13.000 persone, si produce una quantità di rifiuti più che doppia di quella media dei cittadini trabiesi nei mesi invernali.

Trabia , raccolta mensile rifiuti (2007)

900 000 833 760 800 000 771 380 700 000

600 000 537 090 527 690 500 000 471 320 458 290 373 580 409 420 400 000 352 990 331 410 343 384 300 000 315 477

200 000

100 000

- gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic

Fonte: ATO PA5

Al fine dell’incremento sensibile della raccolta differenziata, oltre alla diffusione del porta a porta, è necessario nell’immediato attivare procedure innovative di raccolta, mediante l’istituzione di almeno ulteriori due piccole isole ecologiche, all’interno di ogni centro abitato in aggiunta al Centro Comunale di Raccolta già predisposto dal Comune in partenariato con l’ATO rifiuti in C.da Cozzo Corvo. Una maggiore diffusione delle isole ecologiche in ambito urbano potrà intensificare la raccolta differenziata per conferimento diretto, contabilizzando mediante badge magnetici personali (come la tessera sanitaria) la quantità di rifiuti conferiti, al fine di ottenere gli sgravi sulla tassa dei rifiuti al raggiungimento di quantità minime prestabilite, secondo il Regolamento comunale approvato con Delibera del Consiglio Comunale n.83/2012 Inoltre si dovrà agire nei confronti degli esercenti e dei commercianti mediante sgravi dell’imposta comunale al raggiungimento di risultati minimi prefissati di raccolta differenziata conferita direttamente. Si ritiene inoltre fondamentale lavorare per la maggiore sensibilizzazione della popolazione sugli effetti positivi della raccolta differenziata, mediante azioni di sensibilizzazione da condurre nelle scuole, che rappresentano la via migliore per raggiungere le famiglie e creare una coscienza collettiva più orientata alla sostenibilità.

93 Ulteriore azione di sensibilizzazione dovrà essere esercitata presso i commercianti e gli esercenti coinvolgendoli per l’adozione di ulteriori sistemi di raccolta differenziata, quali, per esempio punti di raccolta differenziati negli esercizi commerciali, con contabilizzazione del rifiuto conferito per ottenere sconti, oppure reintroduzione della raccolta dei “vuoti” del vetro, raccolta dei cartoni dei clienti, introduzione di sistemi di vendita di prodotti alla spina. Infine, il Comune dovrà adottare soluzioni per ridurre il rifiuto, come, per esempio, politiche di riduzione dei rifiuti a livello degli uffici pubblici e istituzione di punti di somministrazione di acqua potabile, le antiche “fontanelle”. Tali iniziative dovranno essere coordinate in un vero e proprio piano di azione per l’incremento della raccolta differenziata, da redigere, nell’immediato, a livello comunale in coordinamento con l’Ente gestore dell’ATO rifiuti competente. Tale piano di azione dovrà essere aggiornato annualmente e prevedere progressioni annuali significative, che consentano realisticamente di raggiungere il traguardo del 70% al 2020.

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LS_4 Competenze e cittadinanza

Obiettivo

Ridurre le condizioni di disagio sociale e accrescere il livello delle competenze dei giovani, riducendo il divario con la domanda delle imprese locali

Risultati attesi al 2020 situazione al 2014

Riduzione dell’indice di disagio sociale alla media provinciale ( +2% rispetto media prov.) Riduzione del divario di genere nell’occupazione rispetto alla media provinciale (- 8% rispetto media prov.) Crescita del numero di giovani < 24 anni che studiano sopra il 50% del totale (47,55% tot. <24) Crescita della quota di studenti superiori trabiesi che studiano nel turismo al 20 % (11%) Completamento del centro socio culturale delle Case Sanfilippo Uso di PEC e firma digitale per tutti i procedimenti amministrativi comunali 10 piazze wi-fi libero a Trabia e San Nicola l’Arena ( 1) Attivazione di forum on-line sulle linee di azione del piano strategico Riutilizzo dei beni confiscati alla mafia e assegnati al Comune ( 2/15 recuperati)

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Per un reale successo del piano strategico non si può prescindere dal patrimonio umano che rappresenta il terzo pilastro del piano di sviluppo, assieme alla sostenibilità e all’innovazione, rappresentato nel logo dalla tessera rossa. La strategia sul patrimonio umano ha lo scopo di favorire il coinvolgimento dei giovani nella vita sociale, culturale ed economica del territorio, partendo dall’obiettivo di fare crescere l’identità, il senso di appartenenza e di responsabilità, la competenza e la capacità di fare.

I giovani sono presenti nella comunità locale in quota maggiore che nelle medie provinciali, come in tutti i comuni costieri dell’area metropolitana; i giovani, soprattutto, sono presenti attivamente con proprie iniziative ed attività. Oltre alla consulta giovanile, a Trabia si contano molte organizzazioni del non- profit, in particolare nel settore della cultura e dello sport, con i giovani protagonisti. Otto associazioni culturali, 12 associazioni sportive, 7 associazioni per attività ricreative, impegnate per la valorizzazione del patrimonio culturale locale. L’associazione pro loco, spesso in altri contesti gestita dai “saggi” del paese, gli anziani, a Trabia ha un organo di gestione giovanissimo, con una età media sotto i trenta anni. Questo costituisce un punto di forza importante per il futuro. Sui giovani bisogna allora orientare le scelte strategiche del piano.

L’altro pilastro attorno al quale si struttura la strategia del piano riguarda il tema della cittadinanza, che si struttura su due ambiti differenti, ma tra loro integrati: - l’agenda digitale comunale per implementare i processi di partecipazione e di trasparenza amministrativa - il tema della legalità

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LS 4.1 Coesione culturale e sociale

Le iniziative imprenditoriali dei giovani vanno incoraggiate e sostenute, ma anche “provocate”; ad esempio, il coinvolgimento delle associazioni giovanili nella gestione dei servizi turistici e culturali può stimolare la conoscenza del territorio, il senso di appartenenza, il senso di responsabilizzazione, oltre a prospettare l’esistenza di opportunità per investire le loro energie in progetti ed iniziative imprenditoriali, previste in diverse linee di azione del Piano Strategico. In questa prospettiva è necessario che la scuola primaria e quella secondaria educhino alla conoscenza del territorio, al fine di accrescere l’identità della comunità e consolidare nelle giovani generazioni il senso di appartenenza a questo territorio. Le scuole locali hanno già avviato da diversi anni un importante attività di riscoperta del patrimonio culturale locale, sfociata anche in interessanti iniziative pubbliche, come, per esempio, la rievocazione del corte storico dei Lanza. Tale attività di educazione culturale dei giovani potrà essere continuata mediante diverse azioni sul territorio da progettare in partenariato tra Comune e scuole, tra le quali, per esempio: - “l’adozione di un monumento” da parte delle diverse classi della scuola secondaria inferiore, che dovrà essere conosciuto, aperto e poi mostrato ai visitatori in una settimana specifica di coinvolgimento territoriale, sull’esempio di altre progettualità di successo già attivate (basti pensare all’iniziativa Palermo Apre le Porte, già replicata in vari contesti) integrando il progetto con le azioni di sviluppo dei servizi turistici previsti nella prima linea strategica, rivolgendosi in particolare a quei beni di proprietà privata, come i castelli, attualmente non liberamente fruibili; - la realizzazione di progetti di educazione ambientale, in particolare concentrati su esperienze di fruizione della Riserva Naturale di Pizzo Cane e sulla pulizia e cura di tratti di litorale, nella prospettiva di “riconquista pubblica della fascia costiera” descritta nella prima linea strategica. Tali interventi potranno trovare valido supporto nel PON scuola 2014-2020.

E’ necessario inoltre definire dei “luoghi” in cui la coesione sociale possa manifestarsi, mediante spazi idonei ad ospitare attività e progetti che favoriscano la coesione sociale della popolazione e

98 l’animazione culturale, in stretta connessione con le azioni di promozione turistica. Un intervento progettuale portato avanti in questi anni dall’Amministrazione Comunale riguarda il completamento del recupero del centro polivalente delle Case Sanfilippo, per il quale al piano terra si prevede il recupero dei locali per funzioni culturali e di laboratorio, con spazi attrezzati anche per esposizioni. Tali interventi sono stati inseriti negli interventi a valere sulla programmazione 2007-2013, Asse6 Città, nell’ambito della programmazione integrata territoriale e, per il livello di progettazione raggiunto, potrebbero essere realizzati nel breve periodo, rendendo le Case Sanfilippo un vero e proprio polo culturale urbano, posto lungo il corso principale della città di Trabia, in cui si integrino funzioni sociali e culturali. Il complesso ospita già al primo livello spazi destinati ad esposizioni temporanee oltre che la biblioteca comunale. In adiacenza si trova il centro sociale “Salvatore Chirchirillo”, dotato di sala polivalente, data in uso a diverse associazioni culturali locali, nonché la sede dei servizi sociali comunali. A queste funzioni, in relazione al progetto definitivo approvato, mediante lavori di recupero e rifunzionalizzazione del piano terra, con la riorganizzazione degli spazi interni e riapertura degli ingressi sul Corso, attualmente murati, si aggiungeranno ulteriori spazi destinati alla cultura e l’interazione sociale, quali: - un ingresso reception; - una sala espositiva; - un’aula didattica; - una sala seminari o per concerti al coperto - un laboratorio; - uno spazio bookshop e un angolo per la realizzazione di un punto di ristoro - servizi L’insieme di tali interventi prevede in investimento complessivo di €. 873.846, come determinato nel progetto definitivo approvato dall’Amministrazione Comunale.

A tale progetto si affianca il progetto per la realizzazione nella adiacente villa pubblica di un piccolo anfiteatro, compreso in altra azione del piano e dotato di progetto preliminare già incluso nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche. L’insieme di queste destinazioni potrà rendere le Case Sanfilippo il polo culturale della città di Trabia. Tali spazi andranno gestiti da in maniera da assicurare la convivenza delle diverse destinazioni e da configurarsi come spazi aperti alla comunità e per la produzione di cultura e coesione sociale. In questo senso appare opportuno implementare un regolamento per l’utilizzo degli spazi ed eventualmente attivare dei protocolli di intesa con le associazioni culturali locali per la definizione di progetti di animazione sociale e culturale negli spazi delle Case Sanfilippo.

Il centro culturale potrà ospitare temporaneamente una prima sezione del museo etnoantropologico della pasta e delle tradizioni locali negli spazi espositivi del piano terra, i coerenza con la specifica azione prevista dalla linea di azione LS 1.5

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LS 4.2 Accrescere le competenze dei giovani

Il Documento programmatico di indirizzo alla pianificazione strategica esitato dall’Amministrazione Comunale pone grande rilievo al tema della conoscenza e, dunque, sul potenziamento delle competenze, in particolare dei giovani. Dalle attività di ascolto degli operatori economici locali è emersa la necessità di definire un sistema formativo che incontri le domande del mondo produttivo e che sia capace di orientare correttamente i giovani, determinando specializzazioni professionali che si leghino alla valorizzazione delle vocazioni del territorio e alle esigenze delle imprese locali. Questo tema è emerso più volte durante gli incontri tematici preparatori, in particolare durante gli incontri con gli operatori del turismo, i quali si sono anche resi disponibili per stages formativi nelle loro imprese, qualora si delinei uno specifico progetto formativo. Dagli incontri con gli operatori e tendo conto degli orientamenti del documento preliminare della pianificazione strategica, sono stati delineati diversi ambiti di intervento relativi al settore formativo, orientati al lavoro nei settori strategici per l’economia locale, quali in particolare: - la formazione di personale specializzato nelle attività legate al turismo, in particolare nella ristorazione, nei servizi turistici di accoglienza e della conoscenza delle lingue straniere, in particolare quelle legate alle nazionalità emergenti nel turismo (per esempio la conoscenza della lingua russa); - la formazione imprenditoriale nel settore primario, sia agricoltura che pesca, verso forme innovative di impresa agricola, produzioni qualificate e diversificazione delle attività tradizionali; - la formazione nei settori dell’innovazione tecnologica per i servizi turistici e di fruizione del patrimonio culturale. Tale formazione deve essere addizionale rispetto all’istruzione obbligatoria e secondaria superiore. Il Comune non ha, infatti, competenze formative dirette, ma può promuovere alcuni percorsi formativi addizionali in settori specifici, mediante l’attivazione di protocolli tra enti formativi e imprese locali. Dovrà, pertanto, essere redatto un progetto formativo specifico, in partenariato con le imprese locali ed enti formativi, che tenga conto delle possibilità di accesso alle risorse messe in campo dal PO FSE 2014-2020, nonché dal PSR 2014-2020 per la formazione innovativa nell’impresa agricola e il PON Scuola 2014-2020 per la formazione aggiuntiva a quella curriculare.

100 Dalle attività di analisi sono emerse alcune situazioni specifiche della struttura sociale di Trabia, che hanno importanti refluenze sulla formazione dei giovani trabiesi ed impongono un intervento nel settore. Trabia non possiede scuole di istruzione superiore nel suo territorio. Pertanto, chi vuole continuare a studiare dopo la scuola dell’obbligo deve spostarsi nella vicina Termini Imerese, che però non presenta un’offerta esaustiva, in particolare nei settori tecnici e professionali più orientati al turismo, più vicini alle esigenze dell’economia locale, quale l’Istituto Tecnico Turistico o l’Istituto Professionale Alberghiero, per i quali bisogna spostarsi a Cefalù o Palermo. Solo il 11% degli studenti trabiesi decide di studiare lontano ed affrontare queste difficoltà frequentando un istituto tecnico o professionale orientato al turismo. La lontananza degli istituti di formazione orientati al turismo è, quindi, un primo fattore che determina lo scollamento tra formazione e mondo del lavoro locale. Occorre favorire l’insediamento di istituti di istruzione superiore nel territorio, a partire da quelli più lontani da Trabia, quali il Liceo Linguistico e le scuole del turismo. Il bacino d’utenza sarebbe infatti significativo, comprendendo oltre a Trabia, anche Altavilla Milicia, Casteldaccia e il comprensorio di Termini Imerese, per una popolazione servita superiore a 50.000 abitanti, nel raggio di 15 km. Come annunciato dal Sindaco durante il terzo incontro pubblico di animazione, il Comune di Trabia ha ricevuto la possibilità di ospitare una sede succursale del Liceo Classico di Termini Imerese ad indirizzo linguistico. Questo rappresenta un primo passo importante nella direzione sperata.

Un ulteriore elemento di riflessione è stato portato dall’analisi del grado di istruzione della popolazione. Il grado di istruzione superiore (diploma di scuola secondaria di secondo grado e laurea) della popolazione del Comune di Trabia è sensibilmente inferiore alla media provinciale. Mentre in media nella Provincia di Palermo, con riguardo alla popolazione in età lavorativa, il 26 % ha un diploma superiore e il 10 % è laureato, a Trabia questi valori si riducono rispettivamente al 22% e al 5%. Anche tali azioni potranno trovare sostegno nelle azioni del PO FSE 2014-2020, Asse 3: Istruzione e formazione.

Relativamente all’attuazione di misure a favore dell’orientamento positivo dei giovani, si ritiene utile ripetere l’esperienza dello sportello informagiovani, che si potrebbe attivare presso il centro sociale delle Case Sanfilippo con le seguenti finalità informative, specificatamente rivolte ai giovani: - orientamento professionale, accompagnamento per profiling e compilazione CV - offerta di formazione professionale disponibile nel comprensorio - offerta formative presso le università siciliane - agevolazioni comunitarie, nazionali e regionali per l’imprenditoria giovanile - opportunità che provengono dal mondo del volontariato, della cultura, dello sport - opportunità di mobilità internazionale - opportunità per i giovani negli strumenti operativi della nuova programmazione 2014-2020 - attività connesse all’attuazione del Piano Strategico

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LS 4.3 Agenda digitale comunale

Un tema strategico per l’incremento delle competenze e dell’efficienza territoriale è costituito dalla digitalizzazione della pubblica amministrazione. Tale processo dovrà essere portato a termine entro il 2020 mediante la completa digitalizzazione dei processi amministrativi e l’implementazione delle funzioni della piattaforma open data già attivata dal Comune sul sito istituzionale. Gli intervento previsti dalla linea strategica riguarderanno: - l’implementazione del servizio wi-fi libero comunale in tutti i principali spazi della città di Trabia e di San Nicola l’Arena; - l’investimento nell’informatizzazione delle scuole comunali, la c.d. scuola smart per la connessione con il territorio e per formare alle nuove tecnologie i giovani; - l’implementazione degli strumenti di partecipazione digitale attiva previsti della piattaforma digitale comunale Open Data, anche per la partecipazione diffusa durante i momenti di attuazione del Piano Strategico (forum digitali); - la completa digitalizzazione dei processi amministrativi, con l’introduzione obbligatoria della PEC, della firma digitale e in coerenza con le azioni di semplificazione amministrativa, efficienza ed efficacia previste dall’Agenda Digitale nazionale e regionale; - la messa a disposizione della popolazione sul sito istituzionale di tutti i dati non sensibili, quali statistiche a livello comunale, pubblicazione degli atti amministrativi e, quando possibile, georeferenziazione sul GIS comunale degli strumenti di pianificazione/programmazione vigenti e adottati dalla pubblica amministrazione e riguardanti il territorio del Comune di Trabia; - il completamento del processo di trasparenza amministrativa, mediante la completa attuazione delle azioni previste dal Programma triennale comunale per la trasparenza e l’integrità, approvato con Delibera di Giunta Comunale n.179 del 18.10.2013 e suoi aggiornamenti successivi.

L’agenda digitale comunale rappresenta la declinazione a livello locale della strategia digitale nazionale e regionale e potrà trovare risorse per l’attuazione nel PO FESR 2014 2020 a valere in particolare

102 sull’asse strategico 2, ma riguarda trasversalmente tutti i programmi di sviluppo della nuova agenda 2020, tra cui anche il PON Scuola, il PON Legalità, il PON cultura, che costituiscono attuazione dell’Agenda Digitale Nazionale.

LS 4.4 Cittadinanza e legalità

Il rafforzamento dei diritti alla cittadinanza impone anche un impegno per il rafforzamento della cultura della legalità, che rappresenta un pilastro irrinunciabile per una condizione di reale riscatto e “cittadinanza” della popolazione. La linea di intervento individua quattro azioni, la cui realizzazione di basa sull’applicazione a livello locale di tre importanti strumenti di programmazione, in tema di legalità e trasparenza come mezzi di riconquista di cittadinanza: - il Piano comunale triennale di Prevenzione della Corruzione e dell’illegalità, adottato con Delibera della Giunta Comunale n.10 del 29.01.2014; - il Programma triennale comunale per la trasparenza e l’integrità, approvato con Delibera di Giunta Comunale n.179 del 18.10.2013 e suoi aggiornamenti successivi, appendice attuativa del Piano comunale triennale di prevenzione della corruzione e dell’illegalità; - le misure del PON Legalità 2014-2020 attuabili a livello locale territoriale.

Riguardo ai primi due strumenti di programmazione, obbligatori per legge, le misure di attuazione in esse previste vengono adottate dal Piano Strategico e, di conseguenza, le misure di monitoraggio e valutazione ivi previste dovranno essere incluse nelle misure di monitoraggio periodico dell’attuazione del Piano. Il PON Legalità 2014 2020 rappresenta un utile strumento per reperire risorse e progettualità per diffondere la cultura della legalità in un contesto locale in cui la presenza mafiosa è stata significativa e capace di influenzare il sistema economico e sociale. In questa prospettiva, il PON legalità 2014-2020 può trovare a livello locale attuazione su due linee di intervento: - il riutilizzo a fini sociali del patrimonio immobiliare confiscato alla mafia e consegnato in gestione al Comune, a partire dalle destinazioni autorizzate dall’Autorità Nazionale per i Beni Confiscati;

103 - un progetto di educazione alla legalità per i più giovani, da portare avanti nelle scuole comunali.

Il riutilizzo a fini sociali del patrimonio immobiliare confiscato alla mafia assume un valore strategico soprattutto come intervento esemplare per il ripristino della legalità e rientra in questo senso nell’ambito delle azioni del piano. Il riutilizzo efficace dei beni confiscati è il segnale più evidente della riconquista della comunità onesta. Il patrimonio consegnato al Comune di Trabia è abbastanza ingente, includendo numerose ville e terreni nel territorio, per i quali sono state individuate possibili destinazioni a fini sociali. Alcuni beni sono stati già assegnati ad associazioni culturali, altri sono in ristrutturazione per essere destinati ad usi sociali, altri sono stati recentemente consegnati nell’ottobre 2014 al Comune dall’Agenzia Nazionale per i beni confiscati alle mafie. Nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2014-2016 è stato inserito un progetto preliminare in cui si stimano i lavori necessari per gli interventi di manutenzione e adeguamento all’uso assegnato dei beni confiscati e assegnati al Comune di Trabia, per un importo complessivo sull’intero patrimonio assegnato stimato indicativamente in €. 4.000.000,00. Entro il 2020, a valere sul prossimo PON Legalità si indica un importo sommario di €. 2.000.000,00, pari alla metà del fabbisogno complessivamente stimato Il progetto preliminare andrà aggiornato con le nuove acquisizioni avvenute nel 2014 e implementato ed approfondito nei singoli interventi per la verifica della fattibilità concreta delle destinazioni e la quantificazione delle risorse occorrenti per ciascun bene.

Le risorse per gli interventi necessari potranno essere reperite a valere sui fondi del PON Legalità, Asse 2: “Recuperare i patrimoni confiscati per promuovere l’inclusione e l’innovazione sociale”. “Il risultato che si intende perseguire, attraverso il riutilizzo dei beni confiscati e il sostegno alle aziende confiscate, è quello di dare un segno tangibile di contrasto alla criminalità organizzata mediante la sottrazione di patrimoni e la restituzione degli stessi alla collettività al fine di offrire nuovi modelli di inclusione sociale ed economica. L’azione di recupero rappresenta inoltre un mezzo unico per la diffusione dei valori della legalità, del segnale di debolezza delle mafie e della fiducia nell’intervento delle istituzioni tra i cittadini. Pertanto, il recupero dei beni confiscati alle organizzazioni criminali rappresenta uno straordinario strumento di azione per la legalità perché somma in sé la sottrazione di un valore economico alle organizzazioni mafiose e quindi una loro sconfitta, al valore simbolico del riutilizzo del bene nel medesimo ambito dove si trovava sotto il controllo criminale a ristoro dei danni che la presenza mafiosa provoca nelle comunità in cui si insedia.” (PON Legalità 2014-2020, strategia Asse 2).

I progetti di educazione ambientale e alla legalità per i più giovani dovrà essere attuato nelle scuole comunali in partenariato con le strutture sociali del Comune. Nel PON Sicurezza potranno essere reperite risorse a valere sull’Asse 3: “Favorire l’inclusione sociale e la diffusione della legalità”. Ulteriori risorse saranno disponibili nel PON Scuola 2014-2020. L’azione mira a coniugare l’educazione alla legalità con l’educazione ambientale, veicolando il messaggio della legalità nel concreto di azioni di riqualificazione ambientale e di rispetto della natura, in coerenza con gli obiettivi del Piano Strategico.

104

105

4.3 Coerenza tra la strategia del piano e il documento di indirizzo comunale

Il percorso di redazione del Piano Strategico è stato svolto in coerenza e secondo le indicazioni contenute nel documento programmatico di indirizzo per l’avvio della pianificazione strategica, definito “Termini di riferimento per la pianificazione strategica della città di Trabia, un processo di sviluppo locale territoriale per la nuova programmazione comunale”, approvato dall’Amministrazione Comunale con Delibera di Giunta n.219 del 31/12/2013 e del quale il Consiglio Comunale ha preso atto, condividendolo e facendolo proprio, con Deliberazione n.16 del 06/03/2014. Tali indirizzi sono stati tradotti in un Programma Operativo consegnato in data 30.06.2014, condiviso dall’Amministrazione Comunale

Il documento di indirizzo indica i contenuti di massima del processo di programmazione/pianificazione individuando i temi generali e delineando le aree tematiche di riferimento. I temi generali riguardano gli aspetti connotanti ed innovativi del piano strategico e pongono l’attenzione innanzi tutto sulla necessità di “innovare” il metodo e l’approccio alla programmazione dello sviluppo locale, verso “sistemi di governance partecipati” che determinino “unitarietà e condivisione delle strategie di sviluppo”. I termini chiave della domanda sono dunque partecipazione, condivisione, unitarietà. Il piano strategico è la risposta individuata e si è, quindi, contraddistinto come processo partecipato per la condivisione di obiettivi comuni nella prospettiva di una strategia unitaria di intervento da raggiungere nel medio lungo periodo. Tale percorso partecipativo del piano strategico è stato avviato in questa prima fase con tre incontri tematici pubblici, svoltisi tra ottobre e novembre 2014, al fine di informare la comunità locale sugli esiti dell’attività di ascolto (dove siamo e dove stiamo andando) e iniziando ad animare il processo di coinvolgimento degli attori locali (dove vogliamo andare). Inoltre, sono stati realizzati numerosi incontri con operatori economici locali, in particolare del turismo, i cui contenuti sono stati formalizzati in una serie di risposte ad un questionario strutturato in dieci domande a risposta aperta. L’attività di incontro è stata supportata con gli strumenti della comunicazione on-line, quali informazioni sul sito web istituzionale in occasione degli incontri, realizzazione di pagine web dedicate con la messa a disposizione dei documenti riferiti al percorso di pianificazione, nonché delle slides degli incontri, in modo da consentite a tutti gli interessati, anche se assenti agli incontri tematici, di potere essere coinvolti in maniera informata nel percorso del piano. E’ stato inoltre messo a disposizione il format del questionario e una casella di posta elettronica dedicata: [email protected] Tale percorso di animazione della partecipazione dovrà essere continuato ed implementato nelle successive fasi di presentazione ed attuazione del Piano Strategico, secondo le modalità previste nel Programma Operativo, che si ritengono confermate.

L’orizzonte temporale di riferimento per il Piano Strategico posto dall’Amministrazione Comunale è il 2020. Esso, opportunamente, coincide con l’orizzonte temporale della nuova fase di programmazione dello sviluppo locale del settennio 2014-2020, da attuare a livello regionale con i fondi comunitari.

106 Il Piano Strategico, sebbene non possa essere finalizzato solo a questo obiettivo, è stato impostato individuando gli obiettivi di piano anche in funzione dei temi la nuova programmazione comunitaria 2014- 2020, individuando la strategia unitaria di riferimento del territorio, ma anche le azioni, i tempi e le risorse per attuarla in coerenza con i documenti programmatici di livello comunitario, nazionale e a che regionale, sebbene questi ultimi ( segnatamente il PO FESR 2014-2020) siano ancora in fase di approvazione, indicando lo stesso traguardo temporale nella strategie di azione, “verso il 2020” e un set di indicatori di risultati attesi a quella data per ogni linea strategica.

Il documento di indirizzo individua quattro macro-aree settoriali di attenzione

1. Il sistema città e territorio 2. Il sistema locale di sviluppo 3. Il sistema dell’offerta turistica locale 4. Il sistema delle conoscenze

Altre tematiche assumono un profilo traversale a tutti i sistemi di riferimento. Tra queste in particolare si pone riferimento alle politiche di sostenibilità energetica ed ambientale, facendo riferimento in particolare al Piano di Azione comunale per l’Energia Sostenibile (PAES) che il Comune intende attuare. Sono state inoltre ipotizzate alcune prime linee di intervento per ciascuna macro-area di attenzione.

Tali quattro sistemi di riferimento hanno costituito la base di discussione per l’avvio della fase di ascolto dei soggetti del territorio, nell’ambito dei tre incontri tematici di incontro con il territorio.

Sabato 18 ottobre, ore 10,00 Le attività produttive: azioni per fare sistema L’offerta turistica: azioni per la crescita e la qualificazione

Sabato 25 ottobre, ore 10,00 Il sistema città e territorio: sostenibilità e riqualificazione come opportunità di sviluppo

Sabato 15 novembre, ore 10,00 Coesione sociale e sistema delle conoscenze

Nell’incontro del 18 novembre è stato deciso di trattare unitariamente le tematiche legate al sistema produttivo locale e allo sviluppo turistico, in quanto si è ritenuto opportuno da subito imprimere un’impronta di integrazione tra i temi trattati, nell’ottica di costruzione di un sistema economico locale integrato, centrato sullo sviluppo turistico, come indicato nel documento di indirizzo. Per maggiori dettagli sugli esiti della prima fase di animazione della partecipazione, si rinvia all’apposita sezione del documento.

107 Gli obiettivi ed i temi individuati nel documento di indirizzo hanno costituiscono una prima griglia di riferimento per l’avvio del percorso di pianificazione strategica, durante il quale, in relazione alle risultanze delle analisi ed interpretazioni del territorio e sulla base delle risultanze delle attività di ascolto, sono stati incrementati ed approfonditi, concretizzandosi nelle quattro linee strategiche di azione individuate per l’attuazione della visione strategica di orientamento:

STRATEGIA PER UNA CRESCITA VERDE E BLU: La Terra dei Lanza diventa turistica e più sostenibile

Quattro linee strategiche, tra loro integrate: LS_1. Diventare una destinazione turistica e diversificare l’offerta LS_2. Integrare e innovare il sistema produttivo locale LS_3. Accrescere la sostenibilità energetica e ambientale LS_4. Competenze e cittadinanza

La prima linea strategica: Ls_1 “Diventare una destinazione turistica e diversificare l’offerta” riassume al suo interno gli obiettivi individuati nella macro-area 3: Sistema di offerta turistica e della macro-area 1: Sistema città, in quanto, questi ultimi sono stati ritenuti coerenti e strumentali proprio per la riqualificazione dell’offerta turistica, che rappresenta il cuore della visione strategica proposta.

La seconda linea strategica: Ls_2 “Integrare e innovare il sistema produttivo locale” sviluppa ed integra gli obiettivi della macro-area 2: Sistema locale di sviluppo.

La terza linea strategica: Ls_3 “Accrescere la sostenibilità energetica e ambientale”, conferisce visibilità e importanza ai temi trasversali della sostenibilità indicati dal documento intermedio nel paragrafo “le potenziali integrazioni ed interazioni nel sistema di programmazione locale”, con particolare riferimento all’attuazione del Piano di Azione comunale per l’Energia Sostenibile (PAES), esitato a settembre 2014 ed indicato esplicitamente come documento di riferimento per la sostenibilità energetica ed ambientale.

La quarta linea strategica: Ls_4 “Competenze e cittadinanza”, sviluppa ed integra la macro-area: Sistema delle conoscenze, in funzione delle risultanze delle analisi sul contesto sociale locale e i disagi rilevati e in relazione alle politiche di innovazione delle competenze digitali, previste dalla strategia europea per il 2020. Tale linea strategica è stata calibrata in relazione alle reali potenzialità di intervento possibili per l’Ente Locale, in ragione delle sue competenze amministrative e del livello di centralità del Comune di Trabia nel territorio di riferimento.

Nella successiva tabella si indicano le coerenze specifiche per ciascun obiettivo individuato nelle quattro macro-aree del documento di indirizzo con le linee di azione della strategia del piano.

108 Linee di intervento del documento di Linee Strategiche del piano indirizzo al piano Macro-aree LS_1 LS_2 LS_3 LS_4

Area 1 Sistema città Miglioramento delle condizioni di fruibilità del LS 1.4 LS 3.2 tessuto storico Recupero della qualità LS 1.4 LS 3.4 urbana Ridefinizione delle peculiarità del sistema LS 1.2 portuale Valutazioni sulle LS 1.1 modificazioni del fronte LS 1.3 a mare Tutela ambientale della fascia costiera e dei siti LS 1.1 LS 3.3 ad alta v. naturalistica Implementazione della rete viaria urbana e del LS 1.1 sistema dei parcheggi Area 2 Sistema locale di sviluppo Potenziamento della LS 1.5, 1.6, 1.7, LS 4.1 filiera turistico culturale 1.8, 1.9, 1.10

Consolidamento dei LS 2.1, LS 2.2, LS 3.2 LS 4.1 rapporti intersettoriali LS 2.3

Internazionalizzazione LS 2.2 Area 3 Sistema di offerta turistica Strategie di marketing turistico-territoriale per il LS 1.9 LS 2.2 potenziamento del prodotto “città di Trabia” Brand internazionale LS 1.6, LS 1.8 legato ad un grande LS 1.9 attrattore culturale Sistema di eventi in rete LS 1.8 Area 4 Sistema delle conoscenze Sviluppo di poli di LS 1.5, LS 1.9 LS 2.1, LS 2.2 LS 3.1 LS 4.1 eccellenza multisettoriali LS 1.10 LS 2.3 Sviluppo offerta LS 4.1 formativa

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