Campaccio Vallagarina 5 Mulini
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n. 43 SSuuaa mmaaeessttàà iill ccrroossss Campaccio LLaa nnuu Vallagarina ssttrr oovvaa uutttt 5 Mulini tt uurraa eeccnn iiccaa 60, 40, 85 numeri vincenti Il nuovo anno si è aperto, come di di anno in anno, da 54 anni (un coli, appunto – gli organizzatori di San Giorgio – un consueto, con il festival del fango, po', insomma, senza voler es - piccolo centro di circa seimila abitanti a poco più di sere blasfemi, come il miracolo venti di chilometri da Milano – ad allestire ogni anno anche se di mota non se ne è di San Gennaro a Napoli...). un cross del genere. Sì, è vero, ne esiste qualcuno qua proprio vista, data l’eccezionale C'è da domandarsi infatti come e là per l'Europa per ambiente e disponibilità finanzia - “secca” dell’inverno. Il via alle fanno – se non facendo mira - rie anche migliori. Ma la storia, il fascino del “Campac - danze è stato dato a San Giorgio su Legnano, con il Campaccio, che ha festeggiato la 60ª edizione. Una settimana dopo ecco la quarantesima prova di Villa Lagarina, in Trentino. Gennaio, 60º cross del Campaccio. infine, si è concluso con il La keniana Hellen Obiri “decano” dei cross: la 5 Mulini. (vincitrice della prova) seguita dalla connazionale Faith Chepyegon. (Foto Colombo). San Giorgio su Legnano, 6 gennaio Se dici cross pensi al Campaccio. Sì, perché la corsa di San Giorgio su Legnano, inclusa a pieno diritto nel - l'esclusivo circuito internazionale Permit, con la sua lunga e gloriosa storia è indiscutibilmente diventata si - cio” – se non l'attigua “Cinque Mulini” – chi nonimo di cross . Il 6 gennaio del 2016 il “Campaccio” ce l'ha? festeggerà i suoi 60 anni di vita. Diciamo la verità: in ordine di tempo non sono pochi. Eppure, se lo guar - diamo in faccia, ci accorgeremo di come non presenti Villa Lagarina, 15 gennaio nemmeno una ruga, anzi sia freschissimo; di come lo sguardo sia vivo e penetrante, la muscolatura agile e Ultima nata fra le manifestazioni organiz - scattante, i tendini sottili ed elastici. E se poi gli par - zate dall’US Quercia, il Cross della Valla - liamo, ci dovremo meravigliare nel sentire una voce garina ha raggiunto, un traguardo (40 tanto chiara, tanto baldanzosa, tanto giovanile, orgo - edizioni) che testimonia il definitivo gliosa sì di raccontare le mille magnifiche storie della decollo di un evento il cui carattere sua vita, ma intenta soprattutto ad illustrare il suo pre - connota nel tempo stesso il suo rango sente e a proiettarsi nel futuro (la Società si è candi - internazionale, la qualità della prova data per organizzare un Mondiale di cross). Il inserita nei Gran Prix nazionali ed “Campaccio”, insomma, i suoi anni non potrebbe por - europeo ed il colore proprio di una tarli meglio e anzi si dimostra più vivo che mai. festa sportiva, che ha trovato l’am - Se in Italia quello degli anni '60 è stato un miracolo L’etiope Muktar Edriss taglia il traguardo del 60º biente ideale nella zona “Giardini” Cross del Campaccio. Alle sue spalle il economico che però a un certo punto ha avuto fine, connazionale Imane Merga. di Villa Lagarina. Inoltre il Cross A destra: un passaggio con il gruppo degli anche quello di San Giorgio è una sorta di miracolo, inseguitori. (Foto Colombo). lagarino consolida la fama che l’US Quer - ma questo è un miracolo che puntualmente si rinnova cia ha acquistato al di fuori dei confini regionali ed in campo internazionale, fama che trova il suo fondamento non soltanto nei risultati tecnici conseguiti nell’arco dei quasi 70 anni di storia della Società, ma anche nella tra - dizione organizzativa, consolidata nelle tre più vecchie manifestazioni: il Giro podistico di Rovereto, il Palio Città della Quercia e la Quercia d’oro. Questo e molto 85ª 5 Mulini. Da sinistra a destra in senso orario: l’etiope Selemon Barega (1º), la connazionale Beyenu Defega (prima nella gara femminile), Yeman Crippa, splendido quarto dopo una gara accorta e giudiziosa. (Foto R. Mandelli) non c’è atleta del mezzo - altro si può scoprire andando alle grata da gare che spaziano dal settore giova - fondo mondiale che non radici dellla manifestazione trentina. nile a quello amatoriale, assumendo il carattere di abbia voluto almeno una Una manifestazione che nel suo albo grande festa dello sport a tutti i livelli. volta cimentarsi in que - d’oro vanta nomi di assoluto livello sta gara. Leggere l’Albo internazionale sin dalle prime edi - d’oro della manifesta - zioni. Nomi che hanno fatto la storia San Vittore Olona, 22 gennaio zione equivale ad un di tutto il movimento atletico. Pro - viaggio attraverso il me - viamo a leggerli assieme: Francesco Sono trascorsi 85 anni (era il 22 gennaio) da quando nel glio che la storia del - Panetta (quattro successi), Gelindo 1933 Giovanni Malerba, un artigiano di San Vittore Olona, l’atletica leggera possa Bordin (due), Sergey Lebid (due), dopo aver visto il “Cross dell’Epifania” di Cesano Ma - offrire e di cui è lecito Sara Dossena, vince Paul Kosgey (due), mentre in derno e la “Sette Campanili” di Cavaria, con intuizione andare orgogliosi: dal mi - il 40º cross della Vallagarina. Alle sue campo femminile spiccano altret - lungimirante decideva di organizzare, con un gruppo di tico Billy Mills a John Aki spalle Valeria Roffino. tante atlete che possono vantare amici, senza mezzi né esperienza, ma con un grande ba - Bua, da Lasse Viren a In alto a destra i primi una più che luminosa carriera: Cri - gaglio di entusiasmo e di tenacia, una corsa campestre Frank Shorter, da Steve tre classificati della prova maschle. stina Tomasini (ancora oggi pre - denominata “Cinque Mulini”. Purtroppo nella notte la Ovett e Sebastian Coe a Nell’ordine: Robert sente nello staff organizzativo), neve cadde copiosa, ma Giovanni Malerba non si arrese e Said Aouita, da John Ndiwa (1º), Olivier Iribaruta (2º) Najibe Agnese Possamai, Gabriella Dorio, con i compagni dell’Unione Sportiva San Vittore Olona Ngugi ad Haile Gebrse - Salami (3º). Nadia Dandolo e tante altre che ser - 1906 e con l’aiuto dei giovani del paese si misero al - lassie e Kenenisa Bekele, virebbe molto più spazio per elen - l’opera. La corsa partì alle ore 15.00 come da programma, senza dimenticare i no - carle tutte. Insomma, il Cross della con un’enorme folla a seguire i concorrenti. Vinse Mario stri Stefano Baldini, Ge - Vallagarina nel corso di un terzo di Fiocchi di Milano davanti a Luigi Pellin e Celeste Luisetti. lindo Bordin ed Alberto secolo è passato dal ruolo di propo - Da allora, nel corso degli anni, le pagine più belle del Cova, l’ultimo atleta az - sta rivolta alla valorizzazione del cross sono state scritte su questo affascinante percorso zurro a vincere sui prati movimento del cross femminile al che attraversava cinque antichi mulini ad acqua. Oggi, il di San Vittore Olona.Era rango di prova internazionale, inte - mulino sopravvissuto è uno solo, il Mulino Meraviglia, e il 1986. Il Campaccio ci racconta storie d’altri tempi essanta e non dimostrarli. gura la prima storia narrata dal pro - meno il Campaccio anche perché sare, correndo, col re - all'apparenza sono modeste, insi - Per tramandare la lunga tagonista il 21 febbraio 2005. non ha ancora dimenticato, come lativo ritorno, fino a gnificanti, ma che per storia del suo cross, la “Un altro protagonista di que - afferma con tono risentito, «i torti Busto Garolfo. Mi alle - altri hanno un valore Sangiorgese ha dato alle st'edizione è Zeffirino Polo. Se che i dirigenti dell'epoca mi fe - nava Guglielmo Pa - immenso. Per Polo Zef - stampe due volumi: “Cam - l'anno prima era arrivato 24°, ov - cero, quando dopo sette o otto stori. Di lui ho un firino quel diploma vale S paccio... e dintorni” (edito vero ultimo, nel '58 arriva 27°, anni di fedele militanza, ebbero il caro ricordo perché, almeno quanto una me - nel 2006) e “Sotto il cielo di San ovvero penultimo, con un ritardo coraggio di farmi restituire la nei limiti delle mie daglia d'oro olimpica”. Giorgio... e dintorni” (edito nel imprecisato. Ma in ogni caso è maglia sociale. Anche se era una possibilità e capa - A distanza di dodici anni 2016). Il primo va dalla 1ª edizione primo juniores (poco importa se maglia del tutto logora per la cità, mi seguiva abbiamo risentito Zeffirino. (1957) alla 49ª (2005), preludio a come tale era l'unico e se meglio tanta fatica e il tanto sudore coi con passione e af - Essendo nato il 4 ottobre quella del 2006 celebrata come di lui si piazza al 19° posto e quali l'avevo intrisa. E pensare – fetto. Che tempi 1939, è nel suo 78° anno. Nel Campionato Europeo; il secondo va primo allievo, Maurizio Roggeri). prosegue con veemenza Zeffirino erano quelli! complesso sta benino – “Sof - dalla 50ª (2006) alla 59ª edizione Ed è il portacolori della società – che, senza voler essere megalo - Correvo con mu - fre di qualche episodio di (2016). La 60ª, svoltasi il 6 gennaio organizzatrice essendo tesserato mane, si può dire che il Campac - tandoni tal - amnesia” confida la moglie, la scorso – vincitori l'etiope Muktar proprio per la Sangiorgese”. Zeffi - cio l'ho fatto nascere io. Nel '56, mente larghi signora Caterina Omodei – e di Edris e la keniana Hellen Obiri – rino – che bel nome, un nome nel compiere una ricerca nell'ar - che si gonfiavano quei suoi Campacci assicura di chissà che possa dare l'incipit a un classico, poetico: rievoca lo zefiro, chivio comunale, ho scovato una d'aria come un pallone. E poi, ricordare tutto, o quasi... Sì, l'ul - terzo futuro libro... Questi due vo - quel vento dolce e leggero che sa vecchia foto del '22 col nome della malgrado Pastori, io ero pratica - mio compa - timo, almeno in parte l'ha visto lumi raccontano le gare in quanto di primavera – è nato nel '39 a Società e con tanto di stemma.